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Da Trento a Feltre attraverso la Valsugana
Trento - Martignano - Civezzano - Pergine Valsugana - Levico Terme Novaledo - Marter - Roncegno Terme - Borgo Valsugana - Castelnuovo Scurelle - Strigno - Spera - Samone - Bieno - Pradellano - Pieve Tesino Castello Tesino - Lamon - Sovramonte - Pedavena - Feltre
Castello Tesino
La Forcella
Torcegno Carzano Scurelle Spera Sarmone Bieno
Ronchi Valsugana
Roncegno
400 Trient
Levico
800
Madrano Vigalzano Pergine Valsugana Visintainer
Tavernaro
1200
Civezzano
Luogo di partenza: Trient Lunghezza: 123 km Cartografia: carte KOMPASS WK 75, WK 76, WK 77 (1:50 000) WK 621, WK 626, WK 647, WK 649 (1:25 000) Trient, Renaissancehäuser. Croce d’Aune Aune Lamon
0m km 477
484 488 492 498 501 493
509
520 525
540 531 536 538 545 550 555 537
800
Cesi Feltre 400
Trento
72
1200
1015
0 572
586 587
600
Per raggiungere la Valsugana, uno dei tratti più belli lungo la strada imperiale romana, esistono diverse possibilità. Quella più comoda prevede di andare in treno dalla stazione ferroviaria di Trento fino a Pergine. Per chi vuole invece percorrere il tracciato storico è stato individuato un percorso molto interessante denominato “Le Vie della Storia” che, collegando tra di loro i diversi centri abitati della Valsugana, permette al visitatore di entrare in contatto con tutti i più importanti punti di interesse del territorio (tracce storiche, bellezze artistiche, musei, gastronomia e prodotti tipici). Il percorso nel suo tratto in Valsugana è dotato di un’apposita segnaletica con bacheche informative che descrivono le specificità del territorio. Il tracciato utilizza, salvo qualche
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4 breve tratto di collegamento, strade e sentieri poco trafficati ed in alcuni punti segue le tracce dell’antica strada romana; per chi non vuole affrontare i trasferimenti più impegnativi o ha bisogno di assistenza tecnica è disponibile, su prenotazione, un servizio di Bicibus (APT Valsugana - Villa Sissi, Loc. Parco, 38056 Levico Terme - Tel. +39 0461 706101 - Fax +39 0461 706004 - info@valsugana.info www.valsugana.info). Il territorio dispone comunque di una fitta rete di punti di appoggio presso negozi specializzati pronti a risolvere eventuali problemi meccanici al proprio mezzo. Lungo il percorso sono stati individuati alcuni punti di appoggio per il ristoro ed il pernottamento appositamente attrezzati per i cicloturisti anche se in ogni caso tutta la Valsugana è dotata di strutture di prim’ordine a cui fare riferimento a seconda delle necessità. Il Percorso è costituito da un tracciato principale (H) e da alcune varianti (V)che permettono di cogliere tutti gli aspetti del territorio nella loro complessità ed allo stesso tempo di offrire diverse soluzioni al cicloturista in base al tempo a dis73 posizione o alle capacità individuali.
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Il percorso Percorso Storico Principale (H)
Variante (V3)
Trento - Martignano - Civezzano - Pergine Valsugana - Levico Terme - Novaledo - Marter - Roncegno Terme - Borgo Valsugana - Castelnuovo - Scurelle - Strigno - Spera - Samone - Bieno - Pradellano - Pieve Tesino - Castello Tesino
„Delle Castellare“ Scurelle - Spera
Variante (V4) „Dei Lupi“ Strigno - Pradellano
Variante (V1) della Vigolana Trento - Mattarello - Vigolo Vattaro - Bosentino - Vattaro - Campregheri - Caldonazzo - Calceranica al Lago - Tenna - Levico Terme
È inoltre possibile utilizzare un altro percorso alternativo (A) che segue in gran parte il tracciato della cosiddetta “Ciclabile del Brenta” che scorre per lunghi tratti a fianco del fiume Brenta.
Variante (V2)
Percorso alternativo (A)
Del Lagorai Roncegno - Ronchi Valsugana - Torcegno - Telve di Sopra - Telve - Carzano - Scurelle
Pergine - S. Cristoforo - Calceranica al Lago - Caldonazzo - Novaledo - Borgo Valsugana - Grigno Primolano
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4 Percorso storico principale (H) Trento - Martignano - Civezzano Pergine Valsugana - Levico Terme Partendo da Trento il percorso utilizza la ciclabile cittadina che inizia in corrispondenza del Parco di Piazza Dante presso la sede della Regione Trentino - Alto Adige proseguendo in direzione nord della città. Dopo essersi immessi lungo la Via Brennero ed averne percorso circa un chilometro si arriva in corrispondenza di una grande rotonda presso la quale la ciclabile devia a destra per poi proseguire fino alla sua conclusione nei pressi dell’area commerciale. Qui si gira a destra in Via Giovanni Battista Trener fino all’incrocio da dove, girando a sinistra, si imbocca il sottopasso della strada statale della Valsugana. Dopo un centinaio di metri si prende a destra una stradina privata con divieto di transito per le auto. Si costeggia un muro e si svolta nuovamente a destra. Quindi si risale il ripido versante tra i vigneti fino ad arrivare alle prime case dell’abitato di Martignano. Qui in corrisponden74 za di una piccola cappella votiva si svolta a destra
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Forte di Civezzano
e si prosegue diritto fino ad arrivare all’incrocio con la strada principale. Si gira a sinistra e si entra nel paese ed in corrispondenza della piazzetta si svolta a destra fino all’incrocio con la strada principale. Qui è il punto in cui si incrocia la variante dell’Ecomuseo dell’Argentario che proviene da Lavis e Meano. Allo stop, si attraversa la strada imboccando il percorso che gira a destra passando tra un vigneto ed il campo sportivo. Seguendo la segnaletica si prosegue per alcuni chilometri fino alle frazioni di Tavernaro e Villamontagna; si supera questo centro abitato ed in corrispondenza della piazzetta si prende la strada in discesa sulla destra e dopo aver percorso poche decine di metri si devia a sinistra nei pressi di una chiesetta e del cimitero. Qui si imbocca una stradina pianeggiante tra i vigneti che conduce fino ad una croce nei pressi della quale si svolta a sinistra per poi proseguire in leggera discesa fino ad incrociare, sempre sulla sinistra, un ripido sentiero sterrato. Qui il tracciato scende nel bosco fino a sbucare sulla strada principale in corrispondenza del Forte di Civezza-
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no. Dopo aver superato l’arco della “tagliata”, costruito negli anni antecedenti la Prima Guerra mondiale, si scende in direzione di Civezzano; al primo bivio si gira a sinistra arrivando velocemente in paese che si attraversa passando per il centro. Civezzano si è sviluppato da un insediamento di origini antichissime testimoniato dai molti reperti rinvenuti dagli archeologi in località Sottocastello.
75 Civezzano
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4 È possibile che in epoca romana qui vi fosse un deposito, come testimonierebbero gli oggetti rinvenuti sotto la Chiesa di Santa Maria Assunta, che custodisce l’organo più antico del Trentino. Merita una visita anche Castel Telvana, restaurato con cura, ed oggi sede degli uffici comunali. Nel punto in cui la strada comunale si congiunge alla provinciale si svolta a sinistra e si prosegue per alcune centinaia di metri in salita fino ad un nuovo bivio sulla destra che imbocca una stradina di
76 Wegen seiner bemerkenswerten Flora ist der Pudrosee naturgeschützt.
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA campagna e prosegue in leggera discesa fino ad un piccolo agglomerato di case; qui si gira a sinistra e si va dritti seguendo la segnaletica fino all’incrocio con la strada provinciale; dopo averla attraversata si svolta a sinistra seguendola per alcune centinaia di metri e dopo aver superato il ponte si gira a sinistra imboccando una strada che costeggia un piccolo lago per la pesca sportiva. Dopo un nuovo incrocio si prende una strada sterrata nel bosco che ci porta nuovamente sulla strada provinciale in corrispondenza di un’area attrezzata per una sosta; oltrepassato il passaggio pedonale ed il parco si prende la stradina tra i campi che conduce in discesa fino ad un nuovo bivio da cui girando a sinistra si arriva al centro sportivo; dopo averlo superato si svolta a destra e attraverso un vicolo stretto e ripido tra le case si raggiunge direttamente il centro di Madrano, una frazione di Pergine. Raggiunta la strada principale si svolta a destra e dopo pochi metri si gira a sinistra passando accanto alla chiesa; si prosegue seguendo le indicazioni
fino ad arrivare in corrispondenza del Biotopo. Fino al 1989, quando il Lago Pudro venne sottoposto a tutela, qui si estraeva la torba. Suggestivi sono le ninfee e l’aggallato, un “tappeto” galleggiante che si estende sull’acqua partendo dalla riva e può sopportare persino il peso di una persona. Il percorso sale quindi alla località di Vigalzano, un’altra frazione di Pergine. Raggiunto l’abitato, si svolta a destra e poi si scende fino all’incrocio da cui si gira a sinistra e poi andando dritti alla pri-
Eingang in das kleine Dorf Madrano.
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Pergine Valsugana Cittadina ai piedi del maniero di Pergine La cittadina di Pergine si trova in un’ampia conca all’inizio della Valsugana, ai piedi di un’imponente fortezza. Molti storici ritengono che già i romani avessero un loro insediamento in questo punto di rilevanza strategica sulla Via Claudia Augusta, in seguito trasformato in fortificazione dai longobardi. Con la fondazione del Principato Vescovile di Trento, Pergine divenne sede di un importante vicariato e la fortezza venne trasformata in un complesso fortificato medievale, che si estende quasi all’intera collina e che oggi è proprietà privata. Il castello è in parte visitabile (visite guidate il giovedì). Il paese di Pergine colpisce ma rotatoria si entra a Pergine Valsugana. Alla rotatoria successiva si prosegue dritti fino ad arrivare ad un incrocio molto trafficato, che si attraver77 sa tenendo sempre la stessa direzione subito dopo
per l’ampio centro storico. Fiore all’occhiello è Via Maier, strada rinascimentale costellata di numerosi palazzi nobiliari risalenti in gran parte al periodo di splendore che la città conobbe quale vivace centro minerario. Oggi Pergine Valsugana è il capoluogo dell’Alta Valsugana, nonché un importante polo culturale e commerciale. Da visitare inoltre il Museo della Scuola (orario di apertura: mercoledì e venerdi dalle 9.00 alle 12.00), il Museo della Centrale idroelettrica di Serso (Tel. +39 0461 532448), il Museo degli attrezzi agricoli e artigianali a Serso (Tel. +39 0461 530322) aver costeggiato la chiesa; si prende ora la prima strada a destra e si prosegue seguendo le indicazioni del percorso dentro il centro storico fino a sbucare direttamente in Via Maier, strada rinasci-
Festung Pergine
mentale in corrispondenza della quale si sale a sinistra per un ripido vicoletto. Da questo momento si seguono le indicazioni in direzione del Castello di Pergine. Qui nei pressi del parcheggio di arroc-
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4 camento del castello, si devia a destra proseguendo lungo la strada fino all’incrocio con la provinciale. All’incrocio si gira a sinistra e si continua dritti per quasi un chilometro sulla strada principale fino alla deviazione per la frazione di Visintainer che si prende a destra scendendo in direzione del campo sportivo. Finita la discesa il percorso diventa pianeggiante e si prosegue girando a sinistra fino a raggiungere l’abitato, punto dove il tracciato principale incontra la variante (V1) dell’Altopiano della Vigolana per dare luogo ad un unico percorso. Si prende ora la direzione di Levico raggiungendo in salita, dopo due tornanti, la strada provinciale. Dopo averla attraversata si gira a sinistra per imboccare dopo alcuni metri la strada sulla destra che conduce al Forte delle Benne, postazione bellica risalente alla Prima Guerra mondiale. Il forte era stato attrezzato con un proprio acquedotto che garantiva la sopravvivenza dei soldati in caso di assedio. Una volta raggiunto il Forte, la strada scende verso Levi78 co e dopo alcuni chilometri la strada sterrata incro-
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Levico Terme - Rinomata località termale La località termale di Levico Terme, che conta 6500 abitanti, è adagiata su un conoide formato dal Rio Maggiore. Non è certo se Castel Selva, situato sopra la città, fosse un sito fortificato già in epoca preistorica e successivamente un caposaldo a difesa della Via Claudia Augusta, ma è possibile che esso risalga al successivo periodo dell’antichità, in cui l’impero romano s’indebolì e la comunità locale decise di difendersi. Levico fu anche sede di guarnigione dell’esercito austro-ungarico. La città oggi è però rinomata soprattutto grazie alle sue fonti arsenicali-ferruginose. Già nel XIX secolo gli ospiti delle terme traevano beneficio dalle proprietà curative delle acque. Gli stabilimenti termali sono accessibili anche ai portatori di handicap. Le terapie si effettuano da aprile a ottobre. Il Grand Hotel Terme è particolarmente suggestivo: è un elegante stabilimento termale in stile liberty, non lontano dal Lago di Levico e circondato da 15 ettari di parco con piante autoctone ed esotiche. Un soggiorno all’insegna del benessere a Levico Terme va quindi prenotato con anticipo. Di romano Levico conserva un sarcofago in pietra (arenaria) della tipologia riservata alla sepoltura di persone di rango.
Levico, Grand Hotel Terme.
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Malerischer Forstweg Forstweg zwischen Levicosee und Levico.
cia una strada asfaltata in corrispondenza delle prime case del paese. Qui si segue la direzione verso il centro percorrendo una strada costeggiata da numerosi hotel fino ad arrivare al complesso termale di fronte al quale si trova l’ufficio delle Informazioni turistiche. Si prosegue seguendo la segnaletica all’interno del paese fino ad oltrepassare la chiesa ed il municipio che conduce di lì a poco all’ingres79 so del Parco delle Terme in corrispondenza del
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA quale, sull’altro lato della strada, si può ammirare la copia di un sarcofago di età romana recentemente restaurata. Il percorso prosegue fino ad un nuovo incrocio dove è necessario girare a sinistra imboccando la strada che conduce all’abitato di Selva. Il percorso passa direttamente attraverso la pittoresca Piazza della Chiesa di Selva, da cui proseguendo sulla destra si giunge ad una piazzola di sosta, che permette una splendida vista sulla Valsugana ed in particolare sulla frazione di Barco, collocata sul versante opposto della valle. Continuando lungo la strada in discesa si arriva velocemente all’incrocio con la strada provinciale; dopo averla attraversata, si prosegue in direzione del passaggio a livello posto frontalmente che si supera girando a destra per poi proseguire diritto. Dopo aver superato il sottopasso si arriva ad un incrocio da superare girando a destra portandosi fino all’imbocco con la pista ciclabile che costituisce il punto di incontro con il percorso alternativo (A) proveniente da Caldonazzo.
Der wunderschöne Dorfplatz von Selva.
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4 (V1) Variante della Vigolana Mattarello - Vigolo Vattaro - Bosentino Vattaro - Campregheri - Caldonazzo Calceranica al Lago - Tenna - Levico Terme A Trento si prende la pista ciclabile dell’Adige in direzione sud percorrendola per alcuni chilometri fino a Mattarello, sobborgo di Trento, dove si lascia per deviare a sinistra in direzione del paese; si attraversa il ponte proseguendo fino all’incrocio con la strada provinciale; qui si devia a destra percorrendo un breve tratto di strada per girare a sinistra ed entrare in paese. All’incrocio successivo si gira a destra e si costeggia la chiesa proseguendo in salita fino alla rotatoria, che si supera prendendo la seconda strada in direzione di Vigolo Vattaro. All’incrocio successivo si svolta subito a destra e si percorre la strada fiancheggiata tra due muretti. Al prossimo incrocio si prosegue in salita in direzione “Le Valli” fino ad arrivare ad un bivio sulla sinistra che conduce ad una casa. Qui la strada si restringe e diventa sterrata costeggiando un 80 incantevole ruscello, per poi restringersi ancora
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La storia dell’Altopiano della Vigolana Numerosi ritrovamenti testimoniano la presenza di insediamenti umani a partire dalla preistoria: i resti di capanne sulle colline intorno a Vigolo Vattaro risalgono alla media Età del Bronzo. Inoltre, sono stati rinvenuti monete, chiavi, resti di bilance e fibule di età romana. È possibile che la strada romana passasse per Vigolo, come l’attuale strada comunale con la pavimentazione in pietra. Nel tardo Medioevo, Vigolo, viene spesso citata facendo riferimento al castello vescovile. Il paese vanta pure una chiesa molto antica, venuta alla luce durante gli scavi fatti all’interno dell’attuale parrocchiale. Questa chiesa si trovava di fronte all’attuale, spostata leggermente più a valle. Il toponimo Vattaro è atfiancheggiando il muro di una casa e innestarsi nuovamente su una stradina asfaltata. Qui si prosegue a sinistra per poche centinaia di metri attraversando il ruscello per poi imboccare, subito dopo la prima curva, un ripido sentiero sterrato che
testato per la prima volta nel 1208. Nel 1220, come già gli abitanti di Vigolo, anche quelli di Bosentino, Migazzone e Vattaro ottennero il permesso di amministrare a livello comunitario il castello del paese (con tutta probabilità il bastione sul Doss del Castelar). Il potere politico sulla regione era allora nelle mani del vescovo di Trento. Dal punto di vista ecclesiastico, la zona appartenne tuttavia fino al 1785 a Feltre. La chiesa più antica di Vattaro è la chiesetta dell’Annunciazione sulla vecchia strada che porta in località Campregheri nella Val dei Oveni. Altri edifici degni di nota sotto il profilo architettonico sono la chiesa di San Rocco e la Villa Bortolazzi che conserva interessanti dipinti. si diparte sulla destra. Il sentiero, dopo la forte pendenza iniziale, diventa più pedalabile con una pendenza pressoché costante fino all’abitato di Valsorda, che si raggiunge in corrispondenza della chiesa. Si costeggia sul retro l’edificio e si prosegue di-
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ritti fino al tornante deviando sulla strada a destra. Si percorre quindi la stradina asfaltata fino ad arrivare all’incrocio con la strada provinciale. Qui si gira a destra percorrendola per un centinaio di metri per poi imboccare, sempre a destra, una nuova strada in discesa che conduce fino al ponte sul torrente in corrispondenza di un vecchio mulino. Qui si prende la strada sulla sinistra che sale attraverso il bosco per poi spianare dove iniziano i campi di mele; da qui si prosegue attraversando i meravigliosi frutteti dell’Altopiano della Vigolana in direzione del paese di Vigolo Vattaro che si intravede sulla sinistra. Arrivati in periferia del paese si incrocia e si attraversa la strada provinciale imboccando successivamente una stradina in salita. Arrivati all’incrocio a T si svolta a destra e proseguendo diritti si passa davanti al municipio. La strada, dopo un breve restringimento curva a destra, prosegue diritta. Alla fine del paese, al bivio, si seguono le indicazioni per il parco pubblico girando a sinistra fino a rag81 giungere l’antico castello di Vigolo Vattaro, posto
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Eingang in den Bergbaupark in Calceranica al Lago.
un tempo a difesa dagli attacchi nemici e a controllo delle vie di comunicazione. In seguito alle modifiche apportate nel XVII secolo ha cambiato sensibilmente aspetto tanto che non si riconosce più l’originale impianto fortificato. Superato il castello, si va a destra in direzione di Bosentino passando davanti al santuario della Madonna del Feles, edificato sul luogo dove nel XVII secolo si dice che la 82 Madonna sia apparsa ad una pastorella. Arrivati in
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA paese si gira a destra verso la strada provinciale in corrispondenza di una rotatoria; si percorre per qualche centinaio di metri questa strada girando a sinistra in corrispondenza dell’incrocio che porta alla frazione Mandola; da qui si prosegue in salita fino all’incrocio con la strada provinciale, si gira a sinistra continuando a pedalare sulla strada dove, nei pressi del successivo incrocio, si prende la strada che entra nel centro abitato di Vattaro. Dopo aver raggiunto ed attraversato il centro del paese si arriva ad un incrocio in corrispondenza di una chiesetta da dove, girando a destra, dopo pochi metri si imbocca, sulla sinistra, una strada sterrata che porta alla frazione di Campregheri. Raggiunta la località la si attraversa per imboccare nuovamente una strada sterrata che porta in direzione della località Maso Piatelle. Il percorso si snoda tra boschi di castagno e vigneti, coltivazioni caratteristiche della zona, fino al Parco tematico della Torre dei Sicconi. In corrispondenza di una curva a sinistra si scorge chiaramente la cima del Monte Rive con i ruderi della torre dei Sicconi: dal XIII
Forte Tenna.
secolo fino al 1915 svettava fiera verso il cielo, in questo punto di importanza strategica, considerato tale probabilmente già prima dei romani. Qui a partire dall’autunno 2008 sarà possibile visitare un nuovo Parco tematico dove è stato allestito un percorso che propone la storia della Valsugana abbinata all’evoluzione dell’agricoltura nel corso dei secoli. La posizione è strategica anche per godere di una splendida vista sulla sottostante Valsugana ed
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4 il Lago di Caldonazzo. Si prosegue per la strada in discesa fino all’abitato di Caldonazzo in corrispondenza dell’edifico comunale. Qui la variante incrocia il percorso alternativo (A) che prosegue verso Novaledo. Il nostro percorso invece prende la strada principale girando a sinistra e dopo aver attraversato tutto il paese si arriva all’incrocio con la strada provinciale; qui si segue sulla sinistra il largo rettilineo che conduce al paese di Calceranica al Lago fino ad arrivare nei pressi della rotatoria all’ingresso del paese; si prosegue diritto fino al Municipio da dove si può deviare a sinistra verso Via della Miniera per una visita al Parco minerario. Si prosegue poi in direzione del lungolago attraversando la ferrovia e da qui si costeggia per un lungo tratto la spiaggia balenabile ed il Lido; seguendo la segnaletica, il percorso si discosta ora dal lago per addentrarsi tra campi di mele fino ad arrivare all’abitato di Brenta così denominato perché proprio qui nasce il fiume Brenta, quale emissario del lago di Caldonazzo; l’abitato si raggiunge 83 utilizzando il sottopasso pedonabile sotto la strada
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Die jungen Radler aus dem Ort wissen bestens über die Nachbildung des römischen Meilensteins in Tenna bescheid.
statale; dalla piazzetta il percorso incomincia a salire verso la sommità del colle di Brenta dove vennero ritrovati i resti di una lastra tombale che si presume appartenga ad un sarcofago di età tardo romana. Non lontano dal luogo del ritrovamento svetta la chiesetta-santuario di San Valentino risalente al 1259. Si suppone che la Via Claudia Augusta romana attraversasse la collina passando proprio davanti alla chiesetta. Proseguendo la strada ci porta in direzione del paese di Tenna; nei pressi di un’area di sosta, da cui si gode un bellissimo panorama sul sottostante lago di Levico, si incontra il Forte Tenna, fatto costruire dagli Austro-ungarici, insieme al Forte delle Benne, per controllare la sottostante Valsugana; questi forti erano strategicamente collegati tra di loro e con le fortezze di Lavarone e dell’Altopiano di Vezzena, poste sull’altro versante della valle. La collina di Tenna, collocata orograficamente tra il lago di Levico e quello di Caldonazzo, è sempre stata considerata strategica ed utilizzata quale punto d’osservazione, di difesa e di sbarramento. Proprio per questo si pre-
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Caldonazzo e Calceranica al Lago
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Entrambe le località si trovano nei pressi del Lago di Caldonazzo, particolarmente apprezzato dagli amanti degli sport d’acqua, che le hanno rese importanti centri turistici. La loro economia si basa anche sull’agricoltura ed in particolare sulla coltivazione delle mele. A Calceranica esisteva un insediamento già in epoca romana. Il toponimo Caldonazzo è di origine addirittura celtica e significa “abitazione fortificata”. L’attuale centro storico di Caldonazzo è caratterizzato da uno stile rurale tipicamente trentino. Calceranica vanta una lunga tradizione nello sfruttamento delle risorse minerarie, protrattasi fino al secolo scorso e documentata nel Museo della Miniera collocato presso il Municipio; a partire dall’estate 2008 verrà attivato un nuovo Parco minerario che comprende la visita ad un tratto di galleria sotterranea integrata da percorsi all’aperto presso alcuni siti di lavorazione del minerale. Le chiesetta romanico-gotica di Sant’Ermete, posta su un rilievo roccioso, è la più antica della Valsugana e custodisce
un cippo romano dedicato a Diana. A Caldonazzo si trova la Magnifica Corte Trapp, castello costruito nell’XI-XII secolo e più volte ampliato fino al XVIII secolo: qui un tempo si amministrava la giustizia, mentre recentemente sono stati riportati alla luce preziosi affreschi durante un approfondito restauro.
Caldonazzosee
sume che fosse abitata già prima dell’arrivo dei romani. Proseguendo in discesa si arriva all’incrocio con la strada che conduce all’entrata del paese; qui sulla sinistra in corrispondenza dell’edificio che ospita la banca si può ammirare la copia dell’antico Cippo miliare romano che testimonia il passaggio della strada romana. Proseguendo sulla strada principale in direzione di Levico, dopo appena poche centinaia di metri, si lascia la strada per un percorso minore che porta in discesa lungo la sponda meridionale del lago di Levico fino all’abitato di Visintainer. Questo è il punto dove la variante incontra il percorso principale (H). Percorso alternativo (A) Pergine Valsugana - S. Cristoforo Calceranica al Lago - Caldonazzo - Novaledo Si parte dal paese di Pergine Valsugana seguendo la segnaletica del percorso ciclopedonale fino alla frazione di S. Cristoforo; qui, dopo aver attraversato al strada statale, si entra in paese e lo si attraversa fino a collegarsi con il nuovo tratto di ciclabi-
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le che costeggia il lago fino a Calceranica al Lago; da qui si prosegue in direzione di Caldonazzo che, una volta raggiunto, si attraversa fino alla Piazza del Municipio. Qui dopo aver incrociato la variante (V1)
85 Durch die Apfelplantagen rund um Caldonazzo.
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della Vigolana in prossimità dell’edificio comunale, il percorso prosegue diritto superando prima la piazza della Chiesa e poi il cimitero con la Corte Trapp sulla sinistra. All’incrocio successivo si svolta a sinistra per Via Dante, lungo una stradina che si snoda tra i frutteti. Allo stop si gira nuovamente a sinistra per poi imboccare dopo qualche centinaio di metri la pista ciclabile a destra. Dopo aver costeggiato il Brenta l’itinerario alternativo passa in corrispondenza di un nuvo Bicigrill, luogo ideale per una sosta ristoratrice, e dopo qualche chilometro si congiunge con quello principale (H) proveniente da Levico Terme. (H) Itinerario storico principale Novaledo - Marter - Roncegno Terme Il percorso principale (H) e quello alternativo (A) proseguono lungo la ciclabile fino all’incrocio di Novaledo nei pressi del quale si trova un altro bicigrill. In questo pun86 to il percorso principale (H) si discosta dal-
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la ciclabile per girare a sinistra verso il centro abitato. Dopo aver superato il ponte sulla strada statale della Valsugana si gira subito a sinistra e da qui, proseguendo diritto, ben presto si raggiungono le rovine della Tor Quadra nei pressi dell’abitato di Novaledo. In questo punto storicamente cor-
Ehemalige Talsperre Torre Quadra in Novaleldo.
reva il confine tra i territori del Principato Vescovile di Trento e quello del Vescovo di Feltre. La Tor Quadra, di cui oggi restano soltanto i ruderi, costituiva una piccola fortificazione di grande importanza strategica per la zona. Due torri poste una di fronte all’altra e dotate di ponte levatoio sbarravano la via tra i monti e il Lago Morto, oggi scomparso, formando una barriera che permetteva di controllare il transito delle merci e degli uomini che percorrevano la Valsugana. L’itinerario prosegue sulla strada fino all’imbocco dell’abitato di Marter dove, ad un incrocio, si gira a destra per poi superare attraverso un sottopasso la strada statale e successivamente con un ponte la ferrovia; All’incrocio si prosegue girando a sinistra lungo la ciclabile fino al passaggio al livello; qui l’itinerario alternativo (A) segue la ciclabile del Brenta verso Borgo Valsugana mentre il percorso storico (H) invita a girare a sinistra superando nuovamente la ferrovia e con il sotto-
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4 passo la strada statale. Qui è possibile fermarsi per ammirare la Casa Museo degli Spaventapasseri presso l’ex Mulino Angeli (apertura stagionale): interessante esposizione, unica nel suo genere, di oggetti utilizzati un tempo dai contadini per proteggere il loro raccolto dalla predazione dell’avifauna e, nello stesso tempo, testimoni dell’evoluzione del-
87 Der geheimnisvolle alleinstehende Turm von Marter.
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA l’agricoltura e della società rurale nel corso degli anni. Di fronte al Museo, al di là del Brenta, si staglia diritta al cielo la Torre di Marter: isolata e misteriosa in quanto non esistono informazioni storiche certe sulla sua funzione, ma soltanto alcune teorie. Secondo la più verosimile, sarebbe stata parte di una fortificazione tardomedievale a presidio della strada. Possibile è pure che la torre appartenesse a Castel Tesobo, posto più in alto sulla montagna di Roncegno. Diversi ritrovamenti nella zona indicano inoltre anche la presenza di un insediamento romano. Attraversato il ponte il percorso devia a destra lungo la strada provinciale per alcune centinaia di metri per poi nuovamente girare a sinistra in corrispondenza di un incrocio che porta all’interno del paese. Si segue la strada poco trafficata tra i campi che pian piano sale fino a Roncegno Terme, importante località termale della Valsugana, rinomata anche per la produzione della castagna, cui viene dedicata ogni anno una grande festa. I primi riferimenti alla località di Roncegno Terme, un tempo sede doganale, risalgono al XII
secolo. Centro climatico e termale di antica tradizione è situato in posizione soleggiata e panoramica e fu elevato con decreto imperiale nel 1887 a Borgata per la sua importanza termale. Per le terapie ci si può appoggiare alla Casa di salute S. Raphael - Palace Hotel, che è dotata di un ampio parco aperto al pubblico.
Eingang ins Zentrum des Thermen-Städtchens Roncegno Terme.
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4 Variante (V2) del Lagorai Roncegno - Ronchi Valsugana - Torcegno Telve di Sopra - Telve - Carzano - Scurelle Dall’incrocio si prende a destra proseguendo in salita lungo la strada provinciale verso il paese di
Hinter den jahrhunderte alten Kastanienbäumen
88 verschwindet Torcegno fast.
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA Ronchi Valsugana, risalendo lungo il versante della montagna caratterizzato dalla presenza massiccia di boschi di castagno e molti piccoli centri abitati disseminati sul pendio. Da qui parte un apposito percorso tematico dedicato alla castagna che interessa dieci territori comunali ed ha lo scopo di valorizzare ed incrementare questa coltivazione che in questa zona vanta una tradizione secolare. Superato Ronchi, si prosegue, sempre sulla strada provinciale, in direzione di Torcegno. Dopo il cartello del paese si pedala per poche centinaia di metri ed al primo incorcio si svolta a destra in corrispondenza del Maso Sartorelli proseguendo tra castagni secolari in direzione del centro abitato. Prima di arrivare alla chiesa parrocchiale dell’Ausiliatrice, con una svolta secca a destra si prende una stradina asfaltata che porta fuori del paese fino a raggiungere la chiesetta di San Bartolomeo, suggestivo punto panoramico sulla Valsugana. Da qui si ha una splendida vista sulla collina della Rocchetta, a sud-ovest di Borgo, che assieme al Colle di San Pietro porta la valle a restringersi, rendendo
Kapelle San Bartolomeo.
questo punto importante sotto il profilo strategico. A testimonianza di ciò esistono numerosi ritrovamenti archeologici. Di Castel San Pietro, in corrispondenza del quale si ritiene possibile vi fosse un insediamento preromano, oggi si vede ben poco. L’itinerario gira a sinistra rientrando in direzione di Torcegno che si attraversa tenendo sempre la destra fino ad arrivare alla fine del paese in corrispondenza dell’incrocio con la strada provinciale; dopo
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averla attraversata si pedala in direzione della frazione Campestrini. Una volta raggiunta si prosegue diritto fino ad un incrocio nei pressi del torrente; qui si gira subito a destra per poi imboccare dopo pochi metri a sinistra, una stradina che in discesa ci porta, in corrispondenza del campo sportivo, ad un nuovo incrocio con la strada provinciale. Qui si gira nuovamente a sinistra e si percorre la strada in discesa fino all’incrocio che porta all’entrata del paese di Telve di Sopra, in cui sono avvenuti importanti ritrovamenti di monete romane. Dopo aver attraversato il paese lungo la vecchia strada in discesa si arriva nuovamente all’incrocio con la provinciale da cui svoltando a destra si imbocca la strada che conduce all’interno del centro abitato di Telve. Sopra il paese si trovano i ruderi di Castellalto, che costituiva il più importante dei tre baluardi nella “giurisdizione di Castellalto”, cui appartenevano pure Castel San Pietro e Castel Arnana. Dopo averlo attraversato seguendo la segnaletica si arriva in corrispondenza dell’incrocio 89 con la strada provinciale in prossimità dell’imboc-
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4 co con la strada che porta a Carzano, teatro di una terribile battaglia durante la Prima Guerra mondiale in cui, in un solo giorno, si contarono oltre 2000 vittime. Attraversato il paese si arriva ad un incrocio a T nei pressi della Chiesa in corrispondenza del quale si gira a sinistra e dopo aver superato il ponte sul torrente Maso si percorre la strada di collegamento in direzione di Scurelle. Andando dritti si entra nel centro del paese dove questo percorso incontra quello principale (H) proveniente da Borgo Valsugana. Variante V3 delle “Castellare” Scurelle - Spera Prima di entrare nel paese di Scurelle c’è la possibilità di imboccare l’antica strada delle “castellare” che ci collega con il paese di Spera e che secondo il parere dell’eclettico Alberto Alpago Novello, seguirebbe l’antico precorso della Via Claudia Augusta; il tracciato presenta un sensibile dislivello ma è sicuramente molto appagante dal punto di vista 90 panoramico oltre che ben segnalato in loco.
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA Percorso storico principale (H) Roncegno Terme - Borgo Valsugana Castelnuovo - Scurelle Il percorso principale (H) prosegue girando a destra in direzione del centro abitato di Roncegno Terme. In corrispondenza della piazza del Municipio si gira a sinistra attraversando tutto il centro storico fino ad arrivare all’altra piazza del paese; da qui si tiene leggermente la destra in direzione di Borgo Valsugana fino all’incrocio con la strada
Das Zentrum des kleinen Ortes Spera.
provinciale. Dopo averla attraversata ed aver percorso pochi metri in corrispondenza del distributore di carburante si imbocca la stradina sulla sinistra che dopo il ponte in legno prosegue diritta fino ad un nuovo incrocio che viene superato girando a sinistra in direzione di Borgo Valsugana. Dopo un tratto piuttosto lungo si arriva ad un nuovo incrocio a T in corrispondenza del quale si svolta a destra; si continua poi a seguire la strada girando a sinistra al primo incrocio per poi proseguire diritti fino alla periferia del centro abitato. Seguendo le indicazioni segnaletiche si attraversa il centro storico arrivando così in corrispondenza dell’ospedale. Qui si prosegue diritto fino all’incrocio con la strada per Telve e dopo averla percorsa per un centinaio di metri si gira a destra al primo bivio. Si prosegue diritti per un percorso ciclopedonale fino al ponticello che supera il Torrente Ceggio superato il quale si arriva dopo qualche minuto ad un nuovo incrocio presso il quale si deve girare a destra e proseguire diritto costeggiando sulla sinistra il capannone della Filiera Agroalimenta-
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4 re Trentina al termine del quale si gira a destra per entrare nel paese di Castelnuovo. Qui pare ci fosse un castello, distrutto nel 1365, da cui deriva il nome del paese. Il percorso in leggera discesa ci porta fino alla piazza del paese da cui si deve girare a sinistra proseguendo per la strada provinciale fino ad un nuovo incrocio sulla destra. Da qui si prosegue per una strada secondaria tra i campi e seguendo al segnaletica dopo aver superato il torrente Maso si arriva a Scurelle. Percorso alternativo (A) Borgo Valsugana - Ospedaletto - Grigno Il percorso alternativo (A) prosegue seguendo il tratto di pista ciclabile ampiamente segnalata all’interno del centro abitato; superato il paese la pista costeggia per ampi tratti il fiume Brenta passando nei pressi del Centro sportivo. Da qui dopo aver oltrepassato il ponte sul torrente Moggio si imbocca sulla sinistra la pista ciclabile mantenendosi sempre sui tratti segnalati. Mano a mano che 91 si avanza lungo il percorso, si fa sempre più impo-
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Borgo Valsugana Capoluogo politico e amministrativo della Valsugana orientale presenta un centro storico fortemente caratterizzato dalla presenza del fiume Brenta, che lo attraversa in tutta la sua lunghezza con scorci di elevato pregio architettonico di impronta veneta, e dall’imponente castel Telvana che lo sovrasta. Molte le chiese ed i musei che meritano una visita tra cui il Museo permanente della Grande Guerra (Tel. +39 0461 754052 - Fax +39 0461 759252 - www. mostradiborgo.it) e Casa Andriollo, col suo spazio espositivo e museale “Soggetto Montagna Donna” (borgovalsugana@biblio.infotn.it) nella vicina frazione di Olle. Oltremodo interessante ed unica nel suo genere è la visita alla vicina Val di Sella dove un’esposizione di opere d’arte realizzate con materiali vegetali dà vita In der Nacht werden die Venezianischen Einflüsse auf Borgo Valsugana noch besser erkennbar.
ad un percorso nella natura che termina con la famosa Cattedrale vegetale dove vengono organizzati concerti e manifestazioni all’aperto. (Associazione Arte Sella - www.artesella.it)
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Kirchplatz von Borgo.
nente l’immagine di un castello posto sull’altro versante della valle: si tratta di Castel Ivano il cui nucleo originario risale già al VI secolo. Tra l’XI e il XIII secolo venne ampliato assumendo nel corso dei secoli una funzione strategica per il controllo dei passaggi in Valsugana e per questo motivo è stato soggetto a ripetuti attacchi e contese. Ora viene utilizzato per manifestazioni culturali di grande 92 prestigio. Il percorso cicloturistico supera Ospeda-
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA letto passando da Cenci e Selva. Poco dopo è possibile fare una deviazione a Grigno, ultimo centro di rilievo in Valsugana, posto alla foce dell’omonimo torrente, che ben si presta alla pratica del canyoning. Grazie alla presenza di numerose grotte la località è conosciuta tra gli speleologi. Nella Grotta della Bigonda (+39 0461 779664) si tengono corsi di speleologia. Superato San Giorgio, l’itinerario passa sotto la statale e prosegue su una pista ciclabile dedicata che termina nei pressi di un’area di sosta appena sotto la superstrada. Il percorso passa dall’altra parte e prima di un edificio svolta a sinistra. Si prosegue su una stradina asfaltata nelle vicinanze del fiume. Qui finisce il Trentino ed incomincia il Veneto con la provincia di Vicenza. Percorso storico principale (H) Scurelle - Spera - Samone - Bieno - Pradellano Il percorso ci conduce attraverso il paese di Scurelle che viene superato seguendo la strada principale in direzione di Strigno. In questa località sono state ritrovate, tra il resto, una spada della media
Der neu angelegte Radweg entlang der Brenta.
Età del Bronzo e delle asce. Ben visibili restano un’antica strada e i ruderi di un castello. Da non perdere è inoltre la parrocchiale dell’Immacolata (Tel. +39 0461 763668) con la torre medievale ed i pregevoli affreschi. Prima di imboccare l’incrocio con la deviazione per Spera vi consigliamo una breve deviazione alla frazione di Tomaselli, collocata sopra il paese, dove si può visitare la Casa - Museo del latte, un vecchio caseifico sociale ristruttu-
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4 rato e destinato a sede museale; qui è possibile seguire direttamente i vari processi di lavorazione del latte e degustare i formaggi tipici della zona. L’itinerario principale (H) prosegue deviando lungo la strada che porta a Spera. Una volta raggiunto l’abitato si arriva direttamente presso la piazza della chiesa di Santa Apollonia, risalente al XIV secolo e recentemente ristrutturata, che merita una sosta per una visita agli splendidi affreschi. Superato un
93 Malerischer Weg zwischen Pellegrini und Bieno.
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA arco, l’itinerario principale (H) prosegue a sinistra nei pressi di una fontana e poi subito a destra lungo una stradina tra castagni secolari, colture tipiche della zona. Dopo alcune deviazioni segnalate, si imbocca un sentiero nel bosco che si immette su una strada asfaltata nei pressi della chiesa cimiteriale di San Donato, poco prima del paese di Samone. Edificata ancor prima del XIII secolo colpisce per il rosone in legno del XVI secolo e per il bellissimo ciclo di affreschi. Si arriva in paese superando la Parrocchiale di San Giuseppe, e dopo aver oltrepassato il parcheggio si seguono le indicazioni fino all’incrocio in direzione della località Pellegrini. Qui si pedala su una strada di campagna fino ad incrociare la strada provinciale nei pressi di un ampio tornante. Dopo averla attraversata si gira a sinistra percorrendola fino al paese di Bieno che dista poche centinaia di metri. Bieno è situato su una collina morenica in posizione panoramica. Tracce dell’antica strada, sotto l’odierna provinciale, conducono ad un vecchio tiglio, la cui chioma misura 700 mq, e lo oltrepassano. L’edificio
storicamente più rilevante è senza dubbio la parrocchiale di San Biagio. Si entra in paese e lo si attraversa e, dopo aver attraversato la strada principale, si prosegue su una strada secondaria che ad un certo punto si restringe per diventare una strada forestale in corrispondenza del guado sul torrente Chieppena. Si prosegue fino ad arrivare all’inizio della frazione di Pradellano, dove la strada ritorna asfaltata ed al primo incrocio si gira a de-
Vor Pradellano durchquert die Route den Chieppena Bach.
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA stra proseguendo fino ai margini del bosco ad un nuovo incrocio, punto in cui il percorso incrocia la variante (V4) proveniente da Strigno. Variante (V4) Pradellano Strigno - Località Lupi - Pradellano A Strigno il percorso prosegue a sinistra della chiesa, sale a Piazza del Municipio, per poi girare a destra in Via Pretorio, che si percorre costeggiando il torrente Chieppena. Nei pressi di un guado si attraversa il torrente proseguendo su una strada forestale che superata la frazione Lupi, dove c’è la possibilità di una sosta presso alcuni agritur della zona, si inerpica sulla montagna per qualche chilometro per poi spianare e collegarsi alla strada che porta in leggera discesa verso l’abitato di Pradellano dove primi del paese incrocia l’itinerario principale (H) proveniente da Bieno.
94 Strigno in der Dämmerung.
Percorso storico principale (H) Pradellano - Pieve Tesino - Castello Tesino La strada forestale costeggia un laghetto e, appe-
na prima del Passo Forcella, si immette di nuovo sulla strada provinciale. A Pieve Tesino si entra in paese dal primo vicoletto a sinistra. A Pieve si tiene per due volte la sinistra. La stradina porta direttamente alla chiesa di San Sebastiano, in posizione suggestiva. Il percorso passa sotto a sinistra, al bivio successivo prosegue dritto e poi, a sinistra, si addentra nella valle. Nei pressi di un piccolo centro abitato devia sulla destra un sentiero che porta ad un ponte per bici e pedoni costruito di re-
Malerisches Zentrum von Pieve Tesino.
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4 cente sul torrente Grigno. Segue quindi, non lontano sulla sinistra, un interessante acquedotto, appartenente all’attuale sistema di approvvigionamento idrico. L’itinerario prosegue tuttavia a destra, uscendo dalla valle. Nei pressi delle prime case si va dritti, raggiunta la strada a sinistra. Dopo un distributore si scorge in un prato a destra un
95 "Römerbrücke" vor Castello Tesino.
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA ponte romano ben conservato. Il tracciato originario si snoda sotto quello dell’attuale strada principale e successivamente, ben visibile, a sinistra lungo il versante. Già al distributore il percorso ciclabile svolta a sinistra per una strada laterale e poi subito a destra. Agli incroci successivi si svolta due volte a destra ed una a sinistra. Da qui per una breve salita si arriva ad imboccare la strada provinciale all’entrata di Castello Tesino, località meritevole di una visita. Passando per il centro storico, antico e bello, si giunge da una curva a sinistra in Via Dante, il vero centro del paese con i suoi numerosi negozi, ristoranti ed alberghi tra cui pure l’ufficio turistico. Da qui l’itinerario ritorna sui suoi passi in direzione del Passo Brocon percorrendo alcuni tratti della strada provinciale. Ad un bivio segnalato da un cartello si tiene la destra deviando su una strada sterrata che conduce nuovamente ad incrociare la strada provinciale nei pressi dell’entrata al Parco della Cascatella; da qui si scende nell’ampio pianoro e si prosegue seguendo le indicazioni fino all’in-
crocio con la strada sterrata (svolta a sinistra) che si inerpica sul costone roccioso; questo tratto è in forte salita per cui si consiglia di spingere la bicicletta, come i romani facevano con i carri, lungo la ripida Via Claudia Augusta storica fino al punto in cui spiana; da qui in breve si arriva ad incrociare la strada forestale da cui girando a sinistra si arri-
Castello Tesino
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4 va in breve alla frazione Coronini. Si prosegue quindi su una strada forestale che si addentra nella valle in direzione nord fino ad arrivare alle Grotte di Castello Tesino. Qui il percorso si restringe e dopo aver superato una passerella in legno si prosegue seguendo le indicazioni per Lamon, il primo
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Il Tesino - Pieve, Cinte e Castello Tesino Pieve, Cinte e Castello Tesino si trovano in posizione suggestiva nella verde conca del Tesino, circondata da colline moreniche. Nonostante la loro autonomia, le tre località si considerano da sempre un territorio unico, il Tesino, che insieme hanno difeso dalle minacce esterne. La posizione presso il valico di un’importante via di comunicazione ha condizionato questi centri. Sul colle sopra Castello Tesino gli archeologi suppongono fosse ubicata una fortificazione romana; sicuramente vi era un insediamento retico del VI secolo a.C. Dal 1436 sorge nello stesso punto la chiesa di Sant’Ippolito e Cassino (visite su richiesta presso l’ufficio turistico Tel. +39 0461 593322). Anche Cinte è di origine romana. Pieve Forstweg Richtung Coronini.
Tesino è adagiato alle pendici meridionali del rigoglioso Monte Silvana e gode di un’ottima esposizione. Il toponimo Pieve rimanda al fatto che qui si trovava la chiesa parrocchiale della valle. Al grande statista Alcide Degasperi, uno dei padri fondatori della Comunità europea, è stato dedicato un Museo collocato nella sua casa natale. A Pieve si trova inoltre l’Arboreto del Tesino, un emozionante percorso naturalistico guidato lungo cui si incontrano piante e alberi provenienti da tutto il mondo ed il Centro Documentazione delle stampe, la cui produzione e vendita estesa sull’intero continente europeo aveva permesso ai “Tesini” di aprire un fiorente commercio nelle principali capitali della vecchia Europa. Nella piazza di Castello si ammira Palazzo Gallo, che in estate ospita delle interessanti esposizioni. Inoltre, Castello è rinomato per le famose Grotte, visitabili con guida per gran parte dell’anno. I visitatori possono accedere per i primi cinquecento metri, fino a dove sgorga, fragoroso, un ruscello.
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comune che si incontra entrando nel territorio della provincia di Belluno. Percorso storico principale (H) Lamon - Sovramonte - Pedavena - Feltre Proseguendo lungo la strada asfaltata il primo paese che si incontra è San Donato, collocato in posizione suggestiva sul versante sud della montagna, da cui si arriva a Lamon. All’incrocio in paese si prosegue dritti, si passa a destra della chiesa e del Municipio. Ad un incrocio si svolta quindi a destra in direzione Sovramonte. Seguendo la strada, in discesa, si attraversa un tunnel. Si passa per Zaneva e Oltra. Ad uno stop si supera un ponte a sinistra e poi si prosegue subito a destra in direzione Aune. Attraverso alcune curve si sale verso Sorriva. Proseguendo in salita si passa per Servo, Salzen ed Aune, tutte località appartenenti al Parco Nazionale Dolomiti Bellunesi. Infine si raggiunge il Passo di Croce d’Aune, superato il quale, il percorso scende di nuo97 vo, tortuoso, verso Casanova e Pedavena.
4.5
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4 Proseguendo sulla strada principale in direzione Feltre si passa accanto alla Birreria Pedavena, attigua all’omonimo birrificio. Superato il passo, si può così rinfrescarsi con una birra fresca e gustare dei piatti genuini. Inoltre il Comune ha aperto un Centro visitatori del Parco Nazionale Dolomiti
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Feltre - Cittadina rinascimentale ai piedi delle Dolomiti Il nome della città, importante dal punto di vista storico, risale al tempo degli etruschi, che la chiamavano Felthuri o Velhatre. In epoca romana era conosciuta sotto il nome di Feltria (Plinio la descrisse nella sua Historia Naturalis). L’importanza di Feltre nella storia è dovuta alla sua posizione ideale tra due valichi sulla Via Claudia Augusta, che restò nei secoli uno dei collegamenti di maggiore importanza tra il Veneto e il Nord. La città venne completamente distrutta dalle truppe di Massimiliano II d’Austra nel 1509 durante la guerra contro Venezia. I Veneziani la riedificarono e, con la costruzione di numerosi palazzi, ne determinarono l’attuale assetto. La città vecchia con la Strada e la Piazza Maggiore meritano una visita. Nel punto più alto si trovano il Municipio e il Teatro della Sena che ricorda molto quello di Venezia preso a modello. Degno di attenzione è pure il Duomo, in particolare per gli scavi sotterranei relativi alla Feltria romana, cui si accede scendendo a sinistra dal piazzale antistante la chiesa. Inoltre Feltre è un’affascinante cittadina in cui si fanno buoni acquisti e ci sono molti ristoranti tipici. Piazza Maggiore von Feltre.
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4 Bellunesi (Tel. +39 0439 304400), cui si accede proprio da qui. L’itinerario prosegue sulla strada principale per poi lasciarla svoltando a sinistra. Attraversata la zona residenziale si arriva ad un incrocio a T in corrispondenza di Via G. Segusini. Qui, da destra, l’itinerario alternativo (A) proveniente da Tezze si innesta sull’itinerario principale (H), che prosegue a sinistra in direzione Cesiomaggiore. Di qui a poco il percorso, deviando a destra (qui inizia pure la variante che, attraverso la valle del Piave, porta verso sud), porterebbe nel centro di Feltre. Tale opzione si consiglia a quanti, preferendo pedalare in pianura, su strade anche molto trafficate, rinuncino a seguire l’itinerario storico, ben più interessante e vario, che passa per il Passo di Praderadego. Percorso alternativo (A) Primolano - Feltre Si seguono le indicazioni per Primolano. All’inizio del paese si devia sulla destra in direzione di Fel99 tre. Tra ripidi tornanti si sale e si prosegue per Fa-
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DA TRENTO A FELTRE ATTRAVERSO LA VALSUGANA stro, il primo comune della provincia di Belluno. Successivamente si incontra Arsiè. Al bivio si svolta a sinistra. In fondo al paese non si segue la curva a destra, ma si prosegue dritti. La vecchia strada principale passa a ridosso della roccia. Prima di un ponte si va a sinistra. Si passa per Agana. Arrivati a Frasene si va a destra e si supera il ponte sul torrente Cismon. Si attraversa il sottopasso in corrispondenza di una rotatoria. Si sale leggeremente e si entra a Fonzaso. Allo stop si svolta a destra, poi a sinistra in Via Madonna Prima. Una strada asfaltata, stretta, si snoda lungo il pendio passando per Fontanelle. Allo stop si prosegue sulla strada principale. Passando per Arten si segue la strada. Allo stop successivo si va a sinistra e si percorre per un tratto la strada, decisamente trafficata. Quindi a sinistra ci sono le indicazioni per la località Mugnai. Prima del divieto di transito si va a destra. Poco dopo sulla strada principale si va di nuovo a sinistra, poi a destra e si imbocca Via Canture. Dalla strada principale a Feltre si svolta a destra in Viale Mazzini e poco dopo a sinistra in
Via Dolci. Allo stop si va quindi nuovamente a sinistra, successivamente a destra in Via Segusini, per poi immettersi direttamente sull’itinerario principale (H) che scende da Pedavena a sinistra.
Der historische Teil von Feltre liegt malerisch auf einer Anhöhe.
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INFO Ospitalità a Civezzano Bed & Breakfast Loredana von Coser Loredana Predelli Ortsteil Bosco, 57 - I-38045 Civezzano Tel. - Fax +39 0461 851019 Mobil +39 339 5737505 bb.loredana@gmail.com Ospitalità a Levico Terme Hotel Elite*** Viale Roma, 19- I-38056 Levico Terme Tel. +39 0461 706283 - Fax +39 0461 702062 info@hotelvb.it - www.hotelvb.it Hotel Al Sorriso*** Via Segantini,14 - I-38056 Levico Terme Tel. +39 0461 707029 - Fax +39 0461 706202 info@hotelsorriso.it 100
Ospitalità sull’Altopiano della Vigolana Ristorante Pizzeria Vittoria Via Vittoria, 4 - I-38049 Vigolo Vattaro Tel. +39 0461 848834 maucarletti@tiscali.it Speckstube Ortsteil Conci - I-38040 Centa S. Nicolò Tel. +39 0461 724469, Mobil +39 333 3238300 speckstube@libero.it Ospitalità a Caldonazzo Hotel Albergo Gilda Via Brenta, 22 - I-38052 Caldonazzo Tel. +39 0461 723446 Fax +39 0461 718570 info@gildahotel.com
Ospitalità a Borgo Valsugana B&B Piagaro Loc Piagaro, 1- I-38051 Borgo Valsugana Tel. +39 360 265482
Ufficio informazioni turistiche a Pergine Valsugana IAT Pergine, Viale Dante 81 (am Zugbahnhof) Tel. - Fax +39 0461 531258 info@valsugana.info - www.valsugana.info Ufficio informazioni turistiche a Levico Terme APT Valsugana, Villa Sissi, Loc Parco, 3 I-38056 Levico Terme Tel. +39 0461 706101 - Fax +39 0461 706004 info@valsugana.info - www.valsugana.info
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INFO Informazioni turistiche Vigolana Consorzio Turistico della Vigolana - Vattaro Tel. +39 0461 848350 - Fax +39 0461 848050 info@vigolana.com - www.vigolana.com Ufficio informazioni turistiche a Caldonazzo Info IAT, Piazza Vecchia, 15 - I-38052 Caldonazzo Tel. +39 0461 723192 - 706101 caldonazzo@valsugana.info - www.valsugana.info Ufficio informazioni turistiche a Tenna Info IAT, Via Albere, 35 - I-38050 Tenna Tel. +39 0461 706396 - 706101 info@valsugana.info - www.valsugana.info Ufficio informazioni turistiche a Roncegno Terme Info IAT (nur in der Saison geöffnet) Piazza De Giovanni, 1- I-38050 Roncegno Terme Tel. +39 0461 764028 - Fax +39 0461 706101 101 info@valsugana.info - www.valsugana.info
Ufficio informazioni turistiche a Borgo Valsugana: Info IAT, Piazza Degasperi, 20 I-38051 Borgo Valsugana Tel. - Fax +39 0461 752393 info@valsugana.info - www.valsugana.info Ufficio e prenotazioni per le visite guidate ed i pernottamenti in Tesino APT Valsugana - Lagorai - Terme - Laghi Tel. +39 0461 593322 Informazioni turistiche Pro Loco Tel. +39 0439 96393 Radwerkstätte: Miriam Gaia, Tel. +39 0439 96280
Informazioni turistiche Pedavena Pro Loco, bei Albergo Croce d’Aune, Tel. +39 0439 977000 Schwimmbad: Tel. +39 0439 302061 Ufficio Turistico di Feltre Piazza Trento e Trieste 9, I-32032 Feltre Tel. +39 0439 2540, Fax +39 0439 2839