GIORGIO PICCAIA
Il velo di Iside, 2017, olio su tela, cm 60x80
L’Arte di Giorgio Piccaia di Claudio Bonvecchio La lettura delle opere di Giorgio Piccaia – ce-
dai colori forti e elementari. Sino a diventare,
punto e basta – non è facile. Anzi è difficile. È
È un mondo dove per ascoltare la voce na-
ramista-pittore, pittore-ceramista e pittore,
difficile perché il suo tratto non concede nulla all’improvvisazione, al facile manierismo e neppure cerca di stupire, servendosi dell’ovvio
e dello scontato: come, troppo spesso, accade nell’arte. Piccaia è diretto, conciso, tagliente e a questo stile impronta, senza esitazione, il
suo lavoro, la sua ricerca: ad un tempo semplice, profonda, raffinata. E porta sino al fondo la
sua ispirazione. Va sino in fondo perché vuole misurarsi con ciò che è “al fondo”. Anzi, vuole
misurarsi con i “fondamentali”. Come mostrano le forme quadrate e tonde, che rimandano
al cielo (i tondi) e alla terra (i quadrati). Perché cielo e terra sono il palcoscenico, ancestrale, dove Piccaia incide o traccia l’essenza delle cose: spesso colte nella loro immersione
nell’acqua del divenire o nel cielo dell’essere.
Sono gli sfondi naturali, dove ogni rappresentato è un simbolo e il simbolo si innerva nel rappresentato.
Infatti, le presenze, nelle sue opere, sono al-
tamente stilizzate, sino al punto - estremo – di apparire strutture archetipiche del profondo: come i pesci, guizzanti e primordiali, che sono
l’icona dell’ambiguità del simbolo e della vita: dall’apparenza famigliare e terribile, ad un tempo. O come le figure animali e umane che – al
pari dei pesci – costringono l’osservatore non
a pensare, ma a immergersi nel mare dell’inconscio, fino ad essere intimamente penetrato dai soli rossi e neri, dalle lune, dai triangoli,
pesce, animale, figura, luna, sole, colore.
scosta che parla dalle immagini simboliche
bisogna farsi iniziati, per calarsi - con Piccaia -
nell’atmosfera immaginale: nel mondo primordiale dell’indifferenziato. Dove l’uomo si fonde con il tutto e il tutto con l’uomo.
L’opera di Piccaia, va da sé, che è una opera
iniziatica: lo si capisce immediatamente: senza esitazioni o preamboli. Lo è non soltanto
per i molti e colti riferimenti alla tradizione esoterica, ma perché richiede a colui che ad essa
vuole accostarsi un atto di estrema umiltà. È
quello di lasciarsi condurre per mano dall’artista, Maestro Iniziatore, nell’atmosfera magica
dell’inizio, dove forme, figure e colori si uniscono nella Totalità e si separano nella diversità:
in un gioco di rimandi che altro non è che il gioco dell’esistere. Quello che Giorgio Piccaia
vuol farci cogliere, insieme a lui, per partecipare della medesima estesi: quella dell’Uno nel Molteplice e del Molteplice nell’Uno.
Mimetics, 2012, acrilico su tela, cm 20x40
Ossimoro, 2012, acrilico su tela, cm 30x60
Forme di vita, 2012, acrilico su tela, cm 100x100
Biogenesi, 2013, acrilico su tela, cm 100x100
Catopleba con tre esseri, 2013, ceramiche, h cm 15
Umano troppo umano blu, 2013, acrilico su tela, cm 100x80
Blu pong, 2014, acrilico su tela, cm 100x100
Blu e bianco, 2014, acrilico su tela, cm 100x100
Tborntb, 2015, sei acrilici su carta, cm 30x30
Umano, 2015, tecnica mista su carta, cm 128x100
Caos e ordine, 2015, acrilico su forex, 100x160
Origami, 2015, acrilico su tela, cm 100x100
Acqua, 2015, acrilico su tela, cm 100x100
Il giardino invernale di Iside, 2016, acrilico su tela, cm 80x80
Acacia, 2016, acrilico e matita su tela, cm 80x80
Il giardino autunnale di Iside, 2016, acrilico su tela, cm 80x80
Il giardino primaverile di Iside, 2016, acrilico su tela, cm 80x80
Kaleido umano, 2016, tecnica mista su tela, cm 60x80
Il giardino estivo di Iside, 2016, acrilico su tela, cm 80x80
Osiride scomposto, 2017, olio su tela, cm 60x80
Tre spiritelli d’oro, 2017, olio su tela, cm 100x100 (collezione privata)
Il vero giardino di Iside, 2017, trittico olio su tela, cm 60x80
L’universo di Iside, 2017, olio su tela, cm 150x100
La stanza di Iside, 2017, olio su tela, cm 100x150
Il sogno di Iside, 2017, olio su tela, cm 150x100
La notte di Iside, 2017, olio su tela, cm 150x100
Iseo bianco linee, 2017, olio su tela, cm 150x100
Iseo bianco triangoli, 2017, olio su tela, cm 150x100
Giorgio Piccaia nasce il 1955 a Ginevra in
Svizzera. È figlio d’arte, suo padre Matteo è un maestro del novecento, e con lui frequenta
fin da piccolo l’ambiente artistico di Ginevra e dopo il trasferimento in Italia quello milanese.
Studia architettura al Politecnico di Milano, è
allievo di Corrado Levi. Sempre a Milano con
alcuni artisti realizza performance e happening. Fonda nel 1981 con amici poeti, scrittori,
attori, pittori e registi il giornale artistico Anastasia. Tra il 1970 e il 1982 lavora in Polonia
e in Italia con Jerzy Grotowski, un grande del
teatro contemporaneo. Le sue opere sono dipinti, installazioni e ceramiche. Vive e lavoro tra Agrate Conturbia e Lido di Camaiore. Mostre in Musei e Fondazioni 2013. 7 settembre/20 ottobre. Giorgio Piccaia al MIDeC . L’essenza del possedere. Museo internazionale design e ceramica. Cerro di Laveno Mombello.(Ceramiche) 2014. 19 luglio/14 settembre. L:.B:.S:.I:.M:. Giorgio Piccaia. Omaggia Caravaggio. Sala dell’Accademia, Museo Broletto. Novara. (Dipinti e installazioni). 2014. 27 ottobre/7 novembre. Giorgio Piccaia #Umanotroppoumano. Società Umanitaria, Milano. (Dipinti e installazioni). 2015. 11 luglio/30 agosto. Tobeornotobe#aquae. Giorgio Piccaia. Fondazione l’Arsenale. Iseo. Brescia. (Dipinti, ceramiche e un’installazione). 2016. 4 ottobre/11 novembre Piccaia in Kaleido. Ma-Ec. Milano. (Dipinti, ceramiche e un’installazione). giorgiopiccaia@gmail.com +39 335 7407666
In alto Giorgio Piccaia nel suo studio. In basso con il padre Matteo
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Informazione Bemer +39 348 490 14 39
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Giorgio Piccaia info +39 335 7407666
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