ESULI PENSIERI Vania Elettra Tam
testo: Carlo Micheli grafica:
ESULI PENSIERI Vania Elettra Tam
2021
Realizzata nel 2015, l’opera “Fame Daria” nasce da un sogno, che ora si può definire premonitore. La necessità di proteggersi dall’aria stessa, dall’elemento vitale per eccellenza, sembrava un paradosso, come l’idea dell’isolamento forzato. All’interno della campana di vetro una pianta viene cresciuta, curata, salvata da un’atmosfera malata e, al tempo stesso, produce ossigeno vitale, in una simbiosi essere umano/natura che sola può guarire un mondo malato, contaminato. Dunque l’arte diviene elemento salvifico, indicando la via per una rinascita. Così come questa porzione di realtà viene incapsulata sotto una teca di cristallo, anche la mente umana è paragonabile ad una boccia di vetro circondata da pensieri che vagano confusamente all’interno o all’esterno, relegati in compartimenti stagni, senza trovare una via di fuga o un ingresso, da cui il titolo del ciclo “ESULI PENSIERI”. Pensieri sotto forma di pesci in quanto muti, ora prigionieri di una mente che non sa aprirsi al mondo circostante, ora provenienti dall’esterno e vaganti tutt’attorno alla ricerca di un pertugio. Ma in queste bocce trasparenti non si insinuano solamente pensieri incontrollabili, ma anche ricordi, ossessioni, speranze e premunizioni. Le menti vitree lasciano intravedere porzioni di realtà futura, come specchi di ricordi appartenenti al passato. Una sorta di metafora della storia: la conoscenza del passato ci induce a cogliere l’idea del futuro come risultato delle azioni del presente. Così, partendo dall’osservazione dell’opera “Fame Daria” (il passato) si può ipotizzare un’evoluzione futura come maturazione del ciclo attuale delle teste/bocce coi pesci, che giungerà a inserire negli spazi mentali, microcosmi più o meno elaborati; una vita reale che abbandona la simbologia dei pesci/pensieri per giungere alla concretezza di una quotidianità ormai resa consapevole delle fragilità che ci caratterizzano.
FAME DARIA – 2015 - 70x70 cm - acrilico su tela
Insolita mente 1 - 2020 - 60x50 cm - acrilico su carton plume
Insolita mente 2 - 2020 - 60x50 cm - acrilico su carton plume
Fuori dal branco - 70x50 cm - 2021 - acrilico su tela
Bahati -2021 - 70x50 cm - acrilico su tela
En attendant Godot - 2021 - 70x70 cm - acrilico su tela
Open mind - 2021 - 70x70 cm - acrilico su tela
Immersa - 2021 - 50x50 cm - acrilico su tela
Assenza - 2021 - 50x50 cm - acrilico su tela
Evasione - 2021 - 50x50 cm - acrilico su tela ...To sleep, perchance to dream - 2021 - 120x100 cm - acrilico su tela
Acquagym - 2021 - 70x90 cm - acrilico su tela
Viceversa - 2021 - 70x90 cm - acrilico su tela
Fra le braccia di Morfeo - 2021 - 70x70 cm - acrilico su tela
Fluttuante - 2021 - 70x70 cm - acrilico su tela
Spaesamento - 2021 - 50x50 cm - acrilico su tela
Microcosmo - 2021 - 50x50 cm - acrilico su tela
Vania Elettra Tam nasce a Como nel 1968. Vive e lavora a Milano. L’ironia e la seduzione delle sue sceneggiature si sovrappongono ad una velata critica sociale ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e surreale. Lo spettatore è invitato a giocare con le unità di tempo, di luogo e di spazio, con la consapevolezza che niente è come sembra. Ultimamente, a seguito di una personale che ha messo in luce le tante contaminazioni presenti nel suo modus operandi, giocando inoltre sul suo cognome, è nato “ConTAMinAzione”, un ciclo pittorico che si rifà ai grandi maestri del passato. Dopo gli studi alla NABA e alla Scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco di Milano, lavora come designer nel settore tessile comasco, ma poi lo abbandona per dedicarsi esclusivamente all’arte. La sua scelta viene presto premiata dal Comune di Como, che nel 2005 le organizza al Chiostrino di Sant’Eufemia la prima mostra personale. Numerose le mostre realizzate in seguito in Gallerie d’Arte e in luoghi istituzionali, tra le più importanti va ricordata la sua partecipazione alla 54° Biennale di Venezia - Padiglione Italia diffuso di Sgarbi a Palazzo Te di Mantova. Sempre nel 2011 viene invitata da Edoardo di Mauro alla selezionatissima collettiva “Un’altra storia. Arte italiana dagli anni Ottanta agli anni Zero” a San Carpoforo a Milano. L’anno successivo le sue opere volano oltre oceano raggiungendo Cuba alla mostra “Perturbaciones” al Museo Nacional de Bellas Artes a L’Habana. Nel 2013 Ferdinando Creta la invita come esponente della
migliore arte al femminile a “Iside Contemporanea” al Museo Arcos di Benevento. Nel 2016 Franca Marri cura la sua personale “Kanon Regole Ferree” a Trieste, mostra presentata dal critico di fama internazionale Edward LucieSmith. Nel 2016 il Šibenik City Museum le dedica una personale come special guest dell’International Children’s Festival Croato. Nel 2017 al Palazzo della Ragione il Comune di Mantova realizza la sua antologica «conTAMinAzione» a cura di Carlo Micheli. Ha partecipato alle edizioni 2016 e 2017 di Wopart - Works on Paper Art Fair a Lugano per Frattura Scomposta. Nel 2019 “ConTAMinAzione” viene presentata a Palazzo Ducale di Genova a cura di Virginia Monteverde. Sempre a cura della Monteverde partecipa a “Leonardesca” nelle prestigiose sedi del Museo di Sant’Agostino di Genova e poi del Castello dei Duchi di Pomerania di Stettino in Polonia. Ha realizzato lo stendardo per il Palio di Montagnana del 2019, esposto a Castel San Zeno. Nel 2021espone in Olanda alla Biennale “Le latitudini dell’arte - water and light” al Pulchri Studio de l’Aia e in Grecia alla collettiva “Canone Doppio” a cura di Francesco Piazza presso The Project Gallery di Atene, poi riallestita al Museo Riso di Palermo. Sempre in Sicilia la bipersonale con Evita Andùjar, a cura di Giuseppe Carli, alla Galleria Palazzo Nicolaci di Noto. Le sue opere fanno parte della collezione del Museo Parisi Valle di Maccagno (VA), del Museo di Palazzo Te di Mantova, della Direzione nazionale Cgil di Roma e della collezione CAB Art Gallery di Amman in Giordania.
vaniaelettratam.it