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PERIODICO d’INFORMAZIONE ON-LINE di AGROPOLI e del CILENTO NUMERO 5 NOVEMBRE 2018
AGROPOLI
Il Sindaco Coppola svela le nuove deleghe: Sgominato gruppo criminale «Un’Amministrazione Comunale più partecipata» dedito a furti ed estorsioni PAGINA 5
Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano protagonista tra Archeologia e Dieta Mediterranea alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico Alla ventunesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni ha promosso il patrimonio archeologico diffuso presente nel Parco e le attività di tutela e valorizzazione del territorio. L’Ente ha lavorato negli ultimi anni alla realizzazione della Rete delle Aree Archeologiche del Parco, comprendente otto siti riqualificati. «I siti archeologici, grazie anche alla fruttuosa collaborazione con i Comuni, la Soprintendenza e gli Operatori Turistici Locali, vanno ad arricchire ancora di più la straordinaria identità storica e culturale che ha permesso l’inserimento da parte dell’UNESCO del Parco quale Patrimonio dell’Umanità, in quanto paesaggio evolutivo risultato dell’opera combinata della natura e dell’uomo». Ha dichiarato il Presidente del Parco, Tommaso Pellegrino.
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CASTELLABATE CONTRO IL FEMMINICIDIO
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L'OSPEDALE DI ROCCADASPIDE ECCELLENZA DEL TERRITORIO
PAGINA 22 CAPACCIO PAESTUM
Il Sindaco Franco Palumbo: «La nuova maggioranza andrà avanti con determinazione»
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Lo storico Comandante dei Vigili Urbani di Agropoli MAURIZIO CRISPINO va in pensione
Il Comune di Agropoli verserà centoventimila euro
Accordo fra il Comune e l’Agropoli Cilento Servizi È stato raggiunto un accordo fra il Comune di Agropoli e l’Agropoli Cilento Servizi. L’Azienda, infatti, dall’aprile 2018 sollecitava l’Ente affinché le venisse versata la somma di centosessantanovemila euro come pagamento per una serie di servizi straordinari, che andavano,quindi, al di fuori del contratto già stipulato. L’Agropoli Servizi, pur riuscendo a dimostrare l’effettivo svolgimento dei lavori, non ha
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potuto quantificarne le spese: per questa ragione, Comune e Società hanno raggiunto, privatamente, un accordo. Dai centosessantanovemila euro richiesti in precedenza, i due Enti hanno pattuito il pagamento di centoventimila euro, suddivisi in tre rate: la prima, di cinquemila euro, dovrà essere versata entro il 31 dicembre 2018; la seconda, del valore di cinquantacinquemila euro, sarà incassata dalla Società entro il 31 dicembre 2019; l’ultima, che ammonterà a sessantamila euro, avrà, come scadenza, il 31 dicembre 2020. Antonella Capozzoli infocilento.it
Dopo quasi quarant’anni di servizio, Maurizio Crispino lascia il Comando dei Vigili Urbani di Agropoli. Lo storico Comandante dei Caschi Bianchi va in pensione lasciando il posto al Vicecomandante Carmine Di Biasi. 62 anni compiuti lo scorso primo ottobre Crispino ha assunto l’incarico di Responsabile Area di Vigilanza, Polizia Locale, ProtezioneCivileeInformagiovaniilprimogiugnodel 1979. Ha lavorato anche per altre amministrazioni: l’Unione dei Comuni Alto Cilento e, fino al 30 giugno 2011, il Comune di Camerota. Nella sua carriera ha operato in circa trenta Comuni come Docente della Scuola Regionale di Polizia Municipale di Benevento. Ha all’attivo tre lauree: Scienze Politiche, Economia Aziendale e Giurisprudenza, quest’ultima ottenuta un anno fa con una Tesi sulle evoluzioni scientifiche del processo penale ed in particolare sull’esame del DNA. Maurizio Crispino nella sua lunga attività al Comando della Polizia Locale di Agropoli ha coordinato tantissime attività di controllo e repressione del crimine. Non sono mancati momenti controversi come quando, durante l’Amministrazione Domini, fu sostituito nell’incarico dall’ex comandante della Polfer di Salerno, Bruno Porcelli. Un provvedimento contestato da Crispino che ricorse ai Giudici e si vide restituito il suo incarico. infocilento.it
PAESTUM.MUSEUM Il primo museo autonomo nella comunità web internazionale
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agropoli 2 Sgominato gruppo criminale dedito a furti ed estorsioni NUMERO 5novembre 2018
NON ESITAVANO A MINACCIARE ANCHE CARABINIERI E AMMINISTRATORI LOCALI. I DETTAGLI DELL’OPERAZIONE
Si è accertato che gli indagati, forti della notoria appartenenza al gruppo particolarmente numeroso e coeso, si sono resi responsabili anche di gravi atti minatori ed intimidatori, anche con minacce di morte, ai danni del coordinatore unico del cantiere di Agropoli della società operante nel settore della raccolta dei rifiuti solidi urbani della città, al fine di essere assunti nelle vesti di dipendenti stagionali, di essere adibiti a mansioni gradite e di non essere sanzionati per le continue assenze ed i costanti inadempimenti commessi nell’esercizio dell’attività lavorativa. Ma minacciavano anche militari in servizio alla Compagnia Carabinieri locale per costringerli ad omettere o alleggerire i controlli eseguiti nei confronti degli appartenenti al clan. Lo stesso Sindaco di Agropoli è stato minacciato con lo scopo di costringerlo a ricevere le loro delegazioni senza preavvisi o appuntamenti, di evitare che alcuni appartamenti confiscati fossero adibiti ad attività pubbliche e di assegnare ad alcuni componenti del gruppo posti di lavoro a tempo indeterminato.
grati dall’acquisizione di informazioni testimoniali, permettevano di delineare un consistente quadro probatorio in ordine alla sussistenza del vincolo associativo tra gli intranei al gruppo indagato che, da numerosi anni, controllava la cittadina a forte vocazione turistica di Agropoli, autofinanziandosi attraverso l’esecuzione di sistematici furti con destrezza compiuti presso gioiellerie presenti su tutto il territorio nazionale, l’esecuzione di furti all’interno di autovetture ed il riciclaggio dei proventi ottenuti, l’illecita introil capitano F rancesco M anna duzione nei circuiti bancari finalizzata all’accredito fraudolento di somme di denaro. È stata accertata la commissione di una lunga serie di reati contro la persona, consumati nell’area di Agropoli, a danno sia di privati cittadini che di appartenenti alle Forze dell’Ordine e di Amministratori Pubblici, che evidenzia la spiccata propensione all’intimidazione nei confronti della popolazione locale e lo spregio nei confronti dell’Autorità Costituita da parte degli appartenenti al sodalizio, determinando, negli anni, un potere d’intimidazione complessivo che ha fortemente inciso sul tessuto sociale della cittadina di Agropoli. FOTO dal WEB
Sono state eseguite undici ordinanze di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, sette ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e sette ordinanze di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, nei confronti degli indagati ritenuti responsabili dei reati di cui all’art.416 c.p., associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e contro la persona, artt.610 e 629 c.p., aggravati ex art.416 bis.1 c.p. (già art.7 L.203/91), violenza privata ed estorsione commessi con aggravante di aver agito con le modalità tipiche delle associazioni mafiose, ovvero avvalendosi della forza d’intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento che ne deriva.
FOTO dal WEB l’operazione complessa, durata diversi mesi condotta dagli uomini del norm guidato dal m.llo carmine perillo è stata illustrata nel corso
di una conferenza stampa in procura alla presenza del procuratore
della repubblica vicario, luca masini, del sostituto procuratore marco colamonici, del comandante provinciale dei
cc, il colonnello antonino
neosi, del comandante dell’arma di agropoli, il capitano francesco manna.
Ad Agropoli, nella mattinata di venerdì 30 novembre scorso, i Carabinieri del R.O.S. di Salerno, in collaborazione con la Compagnia dei Carabinieri di Agropoli, guidata dal capitano Francesco Manna, all’esito di un’articolata attività investigativa, su richiesta della D.D.A. della Procura della Repubblica hanno dato esecuzione ad un’Ordinanza di applicazione di Misura Cautelare Personale emessa dal GIP di Salerno, nei confronti di venticinque soggetti appartenenti ad una comunità rom, da molti anni stanziata nella cittadina cilentana, in particolare alle famiglie Marotta e Cesarulo.
accertata la commissione di una lunga serie di reati
Sono state eseguite undici ordinanze di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere, sette ordinanze di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari e sette ordinanze di applicazione della misura cautelare dell’obbligo di dimora, nei confronti degli indagati ritenuti responsabili dei reati di cui all’art.416 c.p., associazione a delinquere finalizzata alla commissione di delitti contro il patrimonio e contro la persona, artt.610 e 629 c.p., aggravati ex art.416 bis.1 c.p. (già art.7 L.203/91), violenza privata ed estorsione commessi con aggravante di aver agito con le modalità tipiche delle associazioni mafiose, ovvero avvalendosi della forza d’intimidazione derivante dal vincolo associativo e dalla condizione di assoggettamento che ne deriva. Le indagini, sviluppate attraverso attività tecnico-intercettive e l’esecuzione di servizi dinamici di osservazione, inte-
minacce anche al sindaco
Difatti, nell’arco temporale osservato, si è accertato che i predetti, forti della notoria appartenenza al gruppo indagato, particolarizzante numeroso e coeso, si sono resi responsabili anche di gravi atti minatori ed intimidatori, anche con minacce di morte, ai danni del Coordinatore Unico del Cantiere di Agropoli della Società operante nel settore della Raccolta dei Rifiuti Solidi Urbani della Città, al fine di essere assunti nelle vesti di dipendenti stagionali, di essere adibiti a mansioni “gradite” e di non essere sanzionati per le continue assenze ed i costanti inadempimenti commessi nell’esercizio dell’attività lavorativa; di militari in servizio presso la Compagnia Carabinieri di Agropoli, al fine di costringerli ad omettere o alleggerire i controlli del Comando CC di appartenenza eseguiti in direzione delle condotte delittuose riconducibili ai componenti del gruppo indagato; del Primo Cittadino di Agropoli, con lo scopo di costringerlo a ricevere le loro “delegazioni” senza preavvisi o appuntamenti, ad evitare che taluni appartamenti di recente confiscati fossero adibiti a finalità pubbliche, ad assegnare indebitamente ad appartenenti alla comunità posti di lavoro a tempo indeterminato. Venticinque coinvolti, undici in carcere Complessivamente sono finite in carcere undici persone, sette ai domiciliari, tre obblighi di dimora e quattro obblighi di dimora e firma: in carcere Antonio Dolce, Enzo Cesarulo, Anna Cesarulo, Carmine Dolce, Antonio Dolce, Donato Marotta, Fiore Marotta, Silvana Marotta, Anna Petrilli, Vito Marotta (35 anni), Vito Marotta (24 anni) e Vito Marotta (26 anni). comunicato stampa
presso un’agenzia di Agropoli, individuava autisti pagati alla giornata Il TESORO dei ROM: furti nelle gioiellerie e nelle auto eauto si partiva. Le donne sapevano come agire: una distraeva il gioielliere, l’altra Emergono ulteriori dettagli dopo l’Operazione Il Faro compiuta dai Carabinieri della Compagnia di Agropoli, guidati dal Capitano Francesco Manna, e dagli uomini del ROS. Il blitz ha coinvolto venticinque soggetti del locale gruppo rom. Si trattava di persone ben organizzate e radicate sul territorio che riuscivano a mantenere il proprio tenore di vita grazie ai furti nelle gioiellerie, ma non solo. Oro è stato ritrovato nelle loro abitazioni, nascosto dietro battiscopa, nei cassonetti delle tapparelle o in intercapedini. Proprio sul modus operandi emergono ulteriori dettagli grazie alle investigazioni dei carabinieri e della Procura, ma anche alle dichiarazioni di due pentiti ascoltati dal GIP del Tribunale di Salerno, Gennaro Mastrangelo. Il duo Marotta - Cesarulo sceglieva le coppie di donne che dovevano agire, fittava delle
nascondeva l’oro, spesso nel reggiseno. Per festeggiare un colpo andato a segno si festeggiava al ristorante. Ma i furti non erano solo nelle gioiellerie. L’attività criminale era indirizzata anche al furto (con scasso) di borse all’interno di veicoli in sosta per impossessarsi di eventuali carte di credito da utilizzare illecitamente per fare cassa. E in questo si servivano della collaborazione di altre persone appartenenti al gruppo familiare, specializzati in tale tipo di attività. Nei comuni costieri del Cilento sono centinaia i furti registrati negli ultimi anni. Attraverso i pos, già a disposizione del gruppo e grazie all’appoggio delle transazioni elettroniche su conti correnti messi a disposizione da soggetti compiacenti, riuscivano a monetizzare somme in contanti. i nfocilento.it
agropoli
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NUMERO 5novembre 2018
Le INTERCETTAZIONI che incastrano i ROM. Rapporti prima con ALFIERI e poi con COPPOLA
F ranco A lfieri
le intercettazioni con alfieri
«Buongiorno signor sindaco». «Guagliù non ci dovete venire qua perché quelli l’altra volta vi seguivano eh! mi fate passare un guaio!». È il 22 novembre del 2012 quando la DDA intercetta la conversazione tra un esponente del clan Marotta e l’ex Primo Cittadino. Al centro delle richieste, in questo caso, l’edificazione di alcuni alloggi popolari in località Frascinelle, per le quali i Rom vorrebbero essere inseriti in graduatoria. Ma questo è solo un esempio. Diverse le intercettazioni che dimostrerebbero come i Marotta interagivano con l’Amministrazione Comunale. In una di queste si parla di lavoro. Fiore Marotta, ai domiciliari, si rivolge all’ex Sindaco Alfieri per trovare un’attività lavorativa utile ad ottenere l’affidamento. «Sindaco … mi servirebbe una mano». «Come dobbiamo fare?». «Un contratto di lavoro per pigliare l’affidamento». «E ma mò mi perseguitate un poco con questo fatto…», replica Alfieri. «L’avvocato mò mi ha detto fatti fare sto coso… io vado a lavorare tutte le mattine tre ore.. cioè… non è che voglio tutta la giornata… tre ore». «Ti devo mettere tre ore… e non ti faccio fare l’affidamento dai servizi sociali, ti faccio fare tre ore al giorno… va bene?». «Eh… però devi fare il coso in tempo indeterminato». «Indeterminato non lo possono fare…». I due poi abbassano la voce e Fiore Marotta aggiunge: «No, no loro dicevano che io… siccome quello... quello non mi vuole bene la verità…». «Ma quello non vuole bene a nessuno, quello là... deve fare un brutta fine!» (il riferimento è agli investigatori). Poi tornano a parlare del lavoro. Alfieri lo rassicura: «ma io… ti faccio fare col servizio sociale qua non ti preoccupare».
i rapporti con il sindaco coppola
Dopo Alfieri le pressioni e le richieste sono continuate con il suo successore, Adamo Coppola. L’11 luglio scorso alcuni appartenenti al gruppo MarottaCerasulo occuparono le stanze riservate del primo cittadino al Comune forzando la porta di accesso all’anticamera dell’ufficio pretendendo di parlare con lui e minacciandolo affinché concedesse «posti di lavoro fissi». In particolare, al rifiuto del Sindaco di incontrarli, e dopo aver scardinato la porta, il gruppo comunicò le proprie volontà ovvero «di aver deciso, unitamente ai propri familiari di voler rinunciare ai contributi già ottenuti in cambio di almeno otto-nove posti di lavoro fissi». «In caso contrario - si legge nella denuncia - il gruppo non avrebbe chiesto più nulla ma si sarebbe regolato di conseguenza». Dopo questo episodio il Primo Cittadino si rivolse ai Carabinieri con una lunga nota- dal sapore di appello - nella quale sottolineava che: «l’accaduto ha messo in rilievo il grave stato di tensione che sta agitando la Comunità Rom di Agropoli ed ha allo stesso tempo confermato la notevole propensione di alcuni esponenti di tale comunità ad assumere comportamenti violenti e sopraffattivi, suscettibili di patenti ripercussioni sull’ordine pubblico e la sicurezza in generale». Di qui il colpo di accelerazione alle indagini. L’ultima intimidazione è dello scorso ottobre. Enzo Cerasulo, O Cavallaro, andò in escandescenza all’interno dell’Ufficio Politiche Sociali del Comune di Agropoli pretendendo di avere un contributo che non gli spettava. Anche in quella circostanza il Sindaco Coppola fu costretto ad intervenire ed ancora una volta esplicitamente minacciato.
minacce al coordinatore sarim
Ad essere minacciato anche il Coordinatore Unico della Attività di Raccolta dei Rifiuti ad Agropoli per conto della Yele prima e della Sarim dopo. I Marotta-Cerasulo pretendevano continue assunzioni di persone di SAT Famiglia o a loro vicini come stagionali. In particolare quando la Sarim ha deciso, attraverso le cooperative che lavorano per lei, di escludere alcuni familiari del gruppo, il funzionario è stato anche minacciato di morte. L’11 ottobre scorso Guerino Marotta acciuffò l’uomo in un parcheggio, iniziò a sbattere violentemente i pugni sul finestrino della sua auto urlando che per colpa sua non era stato assunto e aggiungendo: «se a me accade qualcosa a te capiterà di peggio». Il giorno dopo un’altra persona, Damiano Maiale, spalleggiato da Vito Marotta, primo lo chiamarono «figlio di…» e poi gli urlarono: «uno di questi giorni di uccido». FOTO dal WEB
FOTO dal WEB
Richieste di lavoro e favori, anche mentre i rom erano in regime di arresti domiciliari, minacce di morte ed altre pressioni. Ciò che emerge dalle intercettazioni che hanno portato al blitz dei carabinieri ai danni della locale comunità di zingari (clicca qui), sono sconcertanti. Non c’è l’ex sindaco Franco Alfieri tra gli indagati, ma anche lui, durante il suo mandato, è stato contattato da alcuni dei soggetti coinvolti nell’inchiesta.
A damo C oppola
Il Sindaco Adamo Coppola: «Sono stato minacciato e ho informato la magistratura» Non sono mancate reazione per l’operazione compiuta in città la notte scorsa da parte dei carabinieri della Compagnia di Agropoli, guidati dal capitano Francesco Manna (leggi qui). Un gruppo, dedito a furti ed estorsioni, è stato smantellato. Si tratta di soggetti appartenenti alla locale comunità rom, una notizia non sorprende i cittadini. Ciò che lascia perplessi, invece, è il modus operandi dei soggetti coinvolti, non solo dediti a reati predatori, ma anche accusati di estorsioni e minacce ai danni addirittura di forze dell’ordine e amministratori locali. Tra questi il sindaco Adamo Coppola che poche ore dopo l’operazione plaude all’attività svolta. Qual è il suo commento a questa operazione dei carabinieri? «Quando le forze dell’ordine intervengono in città per questo tipo di operazioni è sempre un fatto positivo. L’amministrazione comunale non può non complimentarsi con quanto fatto dal capitano Francesco Manna e dai suoi uomini la cui attività garantisce la sicurezza ai cittadini». Lei è stato coinvolto
direttamente, la Procura parla anche di minacce nei suoi confronti per la questione delle case confiscate ai rom. «Io come sindaco, come sempre faccio, accolgo tutti i cittadini che hanno delle richieste da fare o delle problematiche da esporre. Come mia abitudine ho ascoltato anche loro e ho dato le risposte che ritenevo opportune. Quando le richieste hanno superato il limite mi sono rivolto alla magistratura». Si sente una loro vittima? «Certamente si». Quali erano le loro richieste? «Principalmente la questione delle case confiscate. Un sindaco, però, in queste circostanze ha poteri limitati. Io avevo competenza in quanto all’interno di quelle abitazioni oggetto di confisca erano presenti dei minori. Per evitare che questi ultimi si trovassero senza abitazione, una volta interpellato il piano di zona, è stata prospettata a queste famiglie la possibilità di ottenere un contributo per affrontare una prima fase di spese, ad esempio per pagare un l’eventuale fitto. Una ulteriore opzione sarebbe stata quella di accogliere
i minori in una struttura apposita, ma sarebbe costato tantissimo, quindi abbiamo preferito scegliere questa seconda strada». Le minacce riguardavano anche l’assegnazione di posti di lavoro? «Questo aspetto va chiarito. Noi non diamo posti di lavoro. Le famiglie dei rom sono iscritte al segretariato sociale come tanti altri cittadini. Le cooperative sociali che in passato svolgevano lavori per l’Ente chiedevano al segretariato di indicare delle persone che potessero essere disponibili a lavorare e che avessero bisogno. Noi non abbiamo fatto nomi o raccomandazioni». In nessun caso? «Quando veniva qualcuno a chiedere aiuto io ho sempre provveduto a inviare le segnalazioni al piano di zona e al segretariato sociale. Il Comune non dà contributi o lavoro direttamente». Il Comune però già in passato è stato coinvolto in una indagine per le case sequestrate agli zingari. «Si, in passato ci sono stati dei sequestri e le abitazioni dopo lo sgombro sono state nuovamente occupate. Ma anche qui non c’è responsa-
bilità dell’Ente, perché una volta occupate noi non avevamo possibilità di sgombrarle, sono intervenute le forze dell’ordine che poi hanno provveduto ad una nuova confisca e ad una nuova assegnazione». In passato c’è chi ha ipotizzato legami tra la politica e i gruppi rom per questioni elettorali. Cosa risponde? «Non c’è nessun tipo di legame, tant’è vero che io oggi mi trovo ad essere parte lesa rispetto a una situazione di questo tipo. Poi è ovvio che i rom sono cittadini ed elettori e possono votare, ma ognuno sceglie liberamente». Cosa sta facendo il Comune per aumentare la sicurezza sul territorio? «Stiamo lavorando molto. La settimana scorsa abbiamo incontrato il Prefetto e le Forze dell’Ordine e abbiamo messo in essere sinergie per aumentare i controlli. Inoltre abbiamo assicurato il potenziamento della videosorveglianza e una maggiore presenza dei vigili urbani del territorio per garantire un maggiore controllo». infocilento.it
4 OPERAZIONE DEI CARABINIERI
LE REAZIONI DELLA POLITICA AL IL BLITZ ESEGUITO NEI GIORNI SCORSI
Lega Salerno: «Ad Agropoli la camorra dei Rom. Ora pene esemplari»
«Possibile che ad Agropoli si debba sempre aspettare l’intervento dell’Antimafia?» FOTO dal WEB
Consolato Caccamo: «Certi atteggiamenti denunciati già da tempo»
«Sdegno per i livelli di criminalità toccati dai venticinque rom»
consolato caccamo
vicenda: «Possibile che ad Agropoli debba sempre aspettare l’intervento dell’Antimafia? Ma i reati ordinari nel nostro territorio non vengono perseguiti? Come mai vi è questa inerzia da parte di chi tutti i giorni dovrebbe prestare attenzione ai famosi reati spia, quali estorsioni, minacce, violenze. Questi sono i precursori dell’associazione mafiosa che appunto è anche la degenerazione di tutta una serie di atteggiamenti tolleranti, e omissioni di opportune azioni preventive», conclude Caccamo.
infocilento.it
Il Coordinamento Provinciale della Lega Salerno ha espresso solidarietà ai Carabinieri di Agropoli unitamente allo «sdegno per i livelli di criminalità toccati dai venticinque rom stanziali, appartenenti a due noti nuclei familiari, dei quali diciotto sono stati oggi arrestati». «Le minacce di morte contro i Carabinieri di Agropoli, perpetrate al fine di costringere i militari ad alleggerire o ad omettere i controlli del Comando eseguiti in direzione delle condotte delittuose riconducibili ai componenti del gruppo - fanno sapere dalla Lega - sono l’aspetto più eclatante delle metodiche criminali introdotte da questa malavita di importazione. In alcuni territori si sviluppa una vera ‘camorra’ delle comunità straniere. I fatti di Agropoli - che vedono vittima di questo sistema i Carabinieri ma anche il Sindaco, minacciato di morte nel caso non avesse facilitato assunzioni e favori, impongono, se la loro gravità sarà accertata in sede processuale, l’inflizione di pene esemplari», concludono dal Coordinamento Provinciale. comunicato stampa
FOTO dal WEB
Ad Agropoli si accende il Natale
Agropoli si accende per il Natale. La Cerimonia di Accensione delle Luminarie si è tenuta al Castello AngioinoAragonese, dove è stata allestita anche la Casa di Babbo Natale. Da sabato 8 dicembre, si entrerà nel vivo con il Natale Gentile: Agropoli dovrebbe trasformarsi in un luogo magico popolato da elfi e da creature fantastiche che accompagneranno i bambini in un mondo fatato. Partendo da Piazza Vittorio Veneto (che diventerà la Piazza degli Elfi), un percorso guiderà i visitatori verso la Città Alta ed il Castello, passando per via Piave, via Mazzini, Piazza della Mercanzia, consentendo l’incontro con gli artigiani e le botteghe di Agropoli, nelle cui adiacenze
verranno attivate tutta una serie di attrazioni e di laboratori. Al capolinea del percorso, presso il Castello Incantato (a cura dell’Associazione Ercula), ad attendere i bambini nella sua dimora, ci sarà Babbo Natale. Nello stesso giorno prenderà il via, nelle sale del castello, la Mostra dei Presepi Artistici (a cura del maestro Arturo Quaglia). Nel Centro Cittadino, prenderà posto la Natività, realizzata a cura dell’Associazione Il Carro, con personaggi di grande impatto. In via Pecora, sarà posizionata invece una Console X Box One gigante (a cura di Forum dei Giovani, in collaborazione con Via Petrarca Boutique e Nero Café). infocilento.it
Cena di Beneficenza a sostegno delle attività della Parrocchia di Sant’Antonio
Si rinnova l’appuntamento con la classica Cena Di Beneficenza per la Parrocchia Sant’Antonio di località Moio di Agropoli, giunta alla nona edizione. L’intento è quello di trascorrere una serata insieme per uno scopo nobile. Tutto il ricavato, infatti, verrà devoluto in beneficenza o per attività in favore della Parrocchia. In questo caso i fondi raccolti garantiranno interventi di manutenzione esterna ed interna della Chiesa. Molti dei lavori già sono stati fatti, altri sono in corso, ulteriori ne seguiranno futuri. L’iniziativa è organizzata da Marco Funiciello (3494714423) in collaborazione con la Parrocchia. L’appuntamento è per il prossimo 13 dicembre, a partire dalle 20.30, presso il locale Mangiafuoco di via Estate.
FOTO dal WEB
Il blitz eseguito nei giorni scorsi ad Agropoli continua a far discutere e interessa anche la politica. Sull’operazione dei carabinieri che ha coinvolto venticinque soggetti della locale comunità rom, è intervenuto anche il Consigliere del Movimento 5 Stelle, Consolato Caccamo. «Non voglio fare nessun commento esordisce - ma ricordare che da tempo abbiamo denunciato un atteggiamento troppo contiguo a certi ambienti che ne ha poi favorito il proliferare. Fummo derisi e smentiti a più riprese». «Mostrare il volto buono, aver offerto posti di lavoro nelle cooperative, aver concesso di poter riscuotere stipendi stando comodamente a fare i fatti propri, assegnazione di alloggi popolari, senza che questo si sia costituito in un reale percorso di reinserimento virtuoso nella società, ha solo messo a bagnomaria certi soggetti, che appena vistosi rifiutare le (usuali) richieste alle quali erano usi essere accolte si sono ribellati a loro modo. Era scontato», prosegue Consolato Caccamo. Il Consigliere Comunale, poi, si mostra perplesso in relazione ad alcuni aspetti della
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PERIODICO d’INFORMAZIONE ON-LINE di AGROPOLI e del CILENTO NUMERO 1 MAGGIO 2018 CHIUSO IL 20 MAGGIO 2018
Da sabato 8 dicembre, si entrerà nel vivo con il Natale Gentile: Agropoli dovrebbe trasformarsi in un luogo magico popolato da elfi e da creature fantastiche che accompagneranno i bambini in un mondo fatato. Partendo da Piazza Vittorio Veneto (che diventerà la Piazza degli Elfi), un percorso guiderà i visitatori verso la Città Alta ed il Castello, passando per via Piave, via Mazzini, Piazza della Mercanzia, consentendo l’incontro con gli artigiani e le botteghe di Agropoli, nelle cui adiacenze verranno attivate tutta una serie di attrazioni e di laboratori. Al capolinea del percorso, presso il Castello Incantato (a cura dell’Associazione Ercula), ad attendere i bambini nella sua dimora, ci sarà Babbo Natale.
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agropoli
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NUMERO 5novembre 2018
IL SINDACO METTE IN CAMPO TUTTA LA MAGGIORANZA PER UN RILANCIO DELL’AZIONE AMMINISTRATIVA
«Dopo un’attenta riflessione e un’analisi che tiene conto non solo delle competenze di ognuno ma anche del tempo che ciascuno è disposto a mettere in campo per la crescita e lo sviluppo della nostra Città, le scelte sono state fatte per garantire un’Amministrazione più collegiale e partecipata».
FOTO dal WEB
«Non ci risulta che ci siano automobilisti sanzionati anche se in possesso dei permessi ma per sicurezza stiamo verificando con il comando dei vigili urbani eventuali errori»
Il Sindaco Adamo Coppola svela le nuove deleghe: «Un’Amministrazione Comunale più partecipata»
I l S indaco
Ernesto Rocco infocilento.it
A gropoli , A damo C oppola
Il Sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, ha dato una nuova faccia all’Amministrazione. «Dopo un anno e mezzo di amministrazione, ho ritenuto che fosse necessario un azzeramento delle Deleghe in capo agli Assessori Comunali. - dichiara il Sindaco - Nel corso delle scorse settimane si sono svolti una serie di incontri con
Ornella Bonomo ondanews.it
AVVIATI INTERVENTI DI MANUTENZIONE CONSERVATIVA
Al via i lavori di restyling del Castello Angioino-Aragonese
Gli operai, con l’ausilio di una gru, stanno provvedendo a rimuovere tutta la vegetazione restituendo la giusta dignità al Castello che, presto, sarà visibile in tutto il suo splendore FOTO dal WEB
«Non ci risulta che ci siano automobilisti sanzionati anche se in possesso dei permessi ma per sicurezza stiamo verificando con il comando dei vigili urbani eventuali errori». Così il Sindaco di Agropoli, Adamo Coppola, risponde ai cittadini che hanno segnalato di essere stati multati pur avendo il permesso per circolare nella zona a traffico limitato di via Flavio Gioia. «Qualora ciò sia accaduto non saranno costretti a pagare», precisa Coppola. In effetti chi si è visto recapitare la multa a casa, ha chiesto e ottenuto l’annullamento. «Questa Amministrazione - aggiunge poi il Sindaco - è sempre molto attenta alle esigenze e alle problematiche dei cittadini. Lo dimostra il fatto che proprio per il funzionamento dei varchi elettronici abbiamo più volte incontrato i commercianti di via Flavio Gioia e via Mazzini, ascoltato le loro istanze e concordato insieme la disattivazione delle telecamere nei periodi morti dell’anno per favorire l’accesso alle attività commerciali». Attualmente soltanto i varchi di via Carmine Rossi, così come dell’isola pedonale, sono attivi, quelli di via Flavio Gioia, invece, sono stati momentaneamente disattivati. «Torneranno in funzione in occasione delle festività natalizie, allorquando è necessario garantire maggior sicurezza alle tante persone che affolleranno la nostra Città», ha spiegato il Sindaco di Agropoli, Adamo Coppola. Il Primo Cittadino, poi, ha voluto rivolgere un appello agli agropolesi: «La porta del municipio è sempre aperta, li invito ad evitare polemiche strumentali e a confrontarsi con questa Amministrazione per superare e risolvere i problemi che riscontrano. Noi siamo sempre pronti al dialogo».
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i diversi Gruppi Politici che compongono la Maggioranza. Dopo un’attenta riflessione e un’analisi che tiene conto non solo delle competenze di ognuno ma anche del tempo che ciascuno è disposto a mettere in campo per la crescita e lo sviluppo della nostra Città, le scelte sono state fatte per garantire un’Amministrazione più collegiale e partecipata». Coppola mette in campo tutta la maggioranza per un rilancio dell’azione amministrativa al fine di realizzare un coordinamento forte e una visione chiara che integri in maniera coerente le diverse azioni messe in campo. «Ci sarà poi una Giunta che definirei ‘raddoppiata’ - dichiara Coppola - vista la presenza in campo anche di sette Consiglieri Comunali, responsabilizzati e attivamente impegnati. Questa azione ha come unico obiettivo quello di costruire un’Agropoli migliore e sempre più rispondente in termini di servizi alle esigenze di ogni singolo cittadino, così come indicato nel nostro programma elettorale. A tal proposito ho stabilito che Turismo, Commercio ed Eventi non potevano che restare deleghe del Sindaco. Per questi settori, che sono una leva formidabile per rendere la Città di Agropoli viva tutto l’anno, è necessario garantire una gestione integrata, unitaria e strategica». La nuova distribuzione delle deleghe prevede al Sindaco quelle all’Urbanistica, Commercio, Turismo, Contenzioso, Lavori Pubblici, Personale. Tra gli assessori, Elvira Serra si è aggiudicata la Delega all’Ambiente, Eugenio Benevento al Porto e Demanio, a Roberto Mutalipassi sono andate le Politiche Economiche e Finanziarie, a Gerardo Santosuosso quelle riguardanti la Vivibilità, Edifici e Strutture Comunali, mentre a Rosa Lampasona la Pubblica Istruzione. Tra i Consiglieri Comunali, a Franco Crispino è stata assegnata la Delega alla Cultura, le Politiche Sociali a Maria Giovanna D’Arienzo, a Giuseppe Cammarota lo Sport, il Mercato a Luigi Framondino, la Manutenzione Stradale ad Eleodoro Di Nardo, la Protezione Civile a Maristella Buonora, il Piano Urbanistico Comunale a Pietropaolo Marciano.
Sono iniziati da alcuni giorni i lavori di manutenzione conservativa presso il Castello Angioino Aragonese di Agropoli. Gli interventi consistono nel taglio della vegetazione presente sulle pareti esterne dell’antico maniero. Si tratta di erbe infestanti, che cresciute nel tempo, vanno a rovinare l’estetica della costruzione che domina la Città. Gli operai, con l’ausilio di una gru, stanno provvedendo a rimuovere tutta
la vegetazione restituendo la giusta dignità al Castello che, presto, sarà visibile in tutto il suo splendore. Ulteriori interventi coinvolgeranno anche il percorso per raggiungere i due parcheggi (residenti e non), con la messa in opera di brecciolino, ripristinando le buche sul tratto sterrato ed eliminando le situazioni di disagio presenti, specie durante le giornate piovose. «Siamo all’opera spiegano il Sindaco, Adamo Coppola, e il Consigliere con Delega alla Manutenzione, Eleodoro Di Nardo - per abbellire il Castello, che lo ricordiamo è di proprietà della Città di Agropoli. Gli operai stanno provvedendo a tagliare quella fastidiosa vegetazione che, negli anni, è cresciuta al di sopra delle pareti perimetrali, adombrando un po’ la bellezza del maniero. Con questa opera e con piccoli altri accorgimenti andiamo a rendere ancora più bello uno dei luoghi simbolo della nostra Città». comunicato stampa
SLOW FOOD A LA FORNACE
Doppio appuntamento per il MERCATO della TERRA del CILENTO FOTO dal WEB
Il Sindaco di Agropoli risponde ai cittadini che hanno segnalato di essere stati multati pur avendo il permesso per circolare
FOTO dal WEB
MULTE PAZZE NELLE ZTL
Per il mese di dicembre non una, ma due le giornate dedicate al Mercato della Terra del Cilento, la Rete Internazionale di Mercati, Produttori e Contadini che nasce nel nome e con i principi di Slow Food. Domenica 2 e 16 dicembre, dalle 8.30 alle 13.30, dunque, presso La Fornace di Agropoli, si potranno ritrovare cibi e vini buoni per il palato, puliti per l’ambiente e giusti per la società. Solo prodotti locali e di stagione, presentati dai produttori locali direttamente ai consumatori. Inoltre, domenica 2 si terrà un Laboratorio di Assaggio degli oli presenti condotto dal Referente Regionale Antonio Marrocco. In questo modo, dalla fabbrica come luogo di produzione, la Fornace, oggi, diventa un luogo di scambio, di crescita e di conoscenza a partire dalla terra. Vincenza Alessio infocilento.it
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DOVE SI SVOLSE REALMENTE L’ULTIMA BATTAGLIA DI SPARTACO? LE NOSTRE IPOTESI CI PORTANO NELLA PIANA DEL SELE. E VI SPIEGHIAMO IL PERCHE’.
Come tutti quelli degli uomini leggendari che hanno scritto le cruciali pagine della storia, il nome di Spartaco è rimasto indelebile nel libro del tempo. Dopo una vita trascorsa con le armi in pugno, la morte di questo ex ausiliario dell’esercito romano prima e gladiatore dopo, a distanza di secoli è ancora avvolta nel mistero. Dove è stato ucciso realmente quest’uomo che alla guida di settantamila uomini per ben tre anni dal 73 al 71 a.C. non fece dormire certamente sonni tranquilli ai Senatori di Roma? Sappiamo per certo che negli ultimi mesi contrariamente alle prime sottovalutazioni, Roma alquanto preoccupata dinanzi alle sue vittorie iniziò a considerarlo una seria minaccia paragonandolo quasi ad Annibale, l’abile condottiero cartaginese che 143 anni prima nella piana di Canne, in Puglia, il 2 agosto del 216 a.C. inflisse all’esercito romano una delle più disastrose sconfitte della sua storia militare. Di quest’uomo, originario della Tracia (Sandanski 109 a.C., odierna Bulgaria) una regione storica dell’estrema punta sudorientale della penisola balcanica, sappiamo che si arruolò nelle truppe romane di stanza in quei luoghi. La sua indole ribelle con il tempo si scontrò con le ferree regole della disciplina militare, tant’è che a seguito di una sua insubordinazione agli ordini, disertò e dopo essere stato arrestato e spedito in Italia, fu destinato a combattere fino alla fine dei suoi giorni in un’arena come gladiatore. Proprio dalla Caserma della Scuola Gladiatoria di Capua, di Lentulo Batiato, per sua mano, ebbe inizio la terza guerra servile contro Roma. Con un gruppo di compagni riuscì ad evadere dalla palestra, conseguendo i primi successi, come la battaglia del Vesuvio, dovuti invero, alla scarsa preparazione degli uomini mandatigli contro per catturarlo. Infatti, nei primi tempi successivi alla sua fuga, i manipoli romani erano composti da uomini reclutati nei villaggi non particolarmente addestrati all’uso delle armi e inesperti a qualsiasi tattica militare. Al contrario, Spartaco si rivelò un abile stratega, forte della sua esperienza nei ranghi militari romani, in cui apprese le tattiche di guerra, conoscendone anche i punti deboli. Si deve considerare inoltre anche la sua abilità nell’uso delle armi essendo stato addestrato, insieme ai suoi compagni, a combattere come gladiatore. Fu questa per Spartaco l’arma vincente, che gli consentì di vincere molte battaglie anche se, invero, non riuscì ad imporre ai suoi uomini la tecnica di combattimento tipica delle legioni di Roma. Ma quale fu il luogo preciso dell’ultima batttaglia che infranse il sogno di libertà di settantamila schiavi? Dov’è morto realmente Spartaco? Ha combattuto realmente l’ultima battaglia? Oppure sarebbe riuscito in qualche modo a fuggire? Premettendo che non abbiamo certezze assolute su quanto stiamo per spiegare, possiamo certamente affermare che nessuna fonte storica indica il punto preciso dello scontro finale, se non le memorie degli storici di allora come Plutarco, Strabone, Sallustio, Appiano e Oronzio che citano il fiume Sele e la Lucania quale teatro dello scontro finale che in quell’epoca comprendeva quasi tutta la Basilicata (esclusa la zona Nord del Vulture), la zona Nord Est del fiume Bradano (Matera) e il Cilento e Vallo di Diano (Sud Est della Campania) fino ad arrivare al Fiume Lao nel Sud Ovest della Calabria. Plutarco pone l’ultima battaglia presso i monti di Petelia (forse odierna Petilia, Policastro in Calabria, mentre Orosio individua il luogo nei pressi delle sorgenti del Sele (ad caput Siylaris flumis) presso Caposele, Quaglietta Calabritto e Oliveto Citra (luoghi della Lucania antica in cui ci sono stati ritrovamenti di armature, corazze e spade di epoca romana). Volendo fare una breve analisi in base agli elementi sopra riportati iniziamo con l’ipotizzare che probabilmente Spartaco, in ritirata dall’A-
spromonte, per motivi tattici abbia voluto smembrare il suo seguito in vari reparti, per poi riunirlo prima dello scontro finale. Gli uomini ormai stanchi, demoralizzati, ormai consapevoli dell’imminente disfatta marciavano reduci da una sanguinosa sortita: difatti in una notte buia e tempestosa riuscirono, nonostante ingenti perdite, a forzare lo sbarramento fortificato romano ordinato dal proconsole Marco Licinio Crasso inviato da Roma impedirgli la fuga verso nord. Nei pressi dell’istmo di Catanzaro, infatti, fu eretto un sistema di trincee e fortificazioni che menava dalla costa ionica a quella tirrenica lungo ben 55 Km. Il rapporto con i suoi uomini. Se le prime battaglie vittoriose avevano galvanizzato le frange più estremiste dell’esercito spartakista che premevano addirittura di attaccare Roma, ora il precipitare degli eventi causavano una spaccatura in seno ai comandanti ribelli, che contemplavano altre strategie di lotta. In tutti i casi Spartaco si sarebbe sempre imposto valutando bene le sue mosse. Attaccare Roma sarebbe stato un atto irrealizzabile, come era impossibile poter continuare la fuga all’infinito con un seguito di migliaia di combattenti che dovevano ogni giorno sopravvivere nascondendosi, difendersi e nello stesso tempo
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sfamarsi. È possibile dunque che qualche reparto abbia deciso di combattere o fuggire per conto proprio non riconoscendolo più come capo. Dopo essere fuggito dalla Calabria, Spartaco progettò la fuga oltre l’Adriatico dirigendosi a Brindisi, (dopo il precedente tentativo fallito di raggiungere la Sicilia a causa del tradimento inaspettato dei pirati cilizi che si erano offerti di aiutarlo). Venuto a conoscenza però della presenza in quel porto dell’arrivo di altre truppe romane provenienti dalla Macedonia, sarebbe stato obbligato a ripiegare verso la Lucania, attraversando il Vallo di Diano e raggiungendo probabilmente gli altopiani di Serre e dell’Alto Calore. Ancora oggi vi sono località sul fiume Calore, che ricordano il suo nome, come ad esempio Castelcivita, con il Ponte di Spartaco, e le suggestive grotte, in cui la tradizione popolare tramanda che i ribelli spartachisti abbiano trovato
ricovero, ed infine le Gole di Tremonti in tenimento del Comune di Giungano, fra Capaccio e Trentinara, nelle cui gole si sarebbero accampati altri reparti. È difficilmente ipotizzabile dunque che Spartaco, da buon stratega, abbia deciso di scoprirsi proseguendo sprovvedutamente, la marcia con un seguito esausto, abbandonando quei territori che gli offrivano l’unica e valida possibilità di difesa, in cui nessuna legione romana avrebbe
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SPARTACO: dalle gole di TREMONTI alla strage del fiume SELE
osato avventurarsi. D’altro canto avrebbe dovuto guadare il Sele mentre da Nord, (e ne era al corrente) iniziavano a confluire, provenienti dall’Hispania, le avanguardie Romane al comando di Gneo Pompeo Magno. L’arrivo delle legioni di Gneo Pompeo Proprio in territorio di Altavilla (presumibilmente nei pressi di Borgo Carilla) ipotizziamo che i genieri romani abbiano allestito un ponte galleggiante su un tratto del Sele, affinchè i reparti militari l’avessero attraversato agiatamente con i viveri, gli stallaggi, gli armamenti e quant’altro necessita per gli accampamenti provvisori, gli assedi e i combattimenti a medio e lungo termine. E qui entra in gioco un altro fattore importante a favore delle truppe romane: la tecnica di combattimento. Quello romano nei secoli è stato un modello di esercito fra i più invincibili e formidabili della storia che grazie a elaborate tecniche di difesa, avanzamento, attacco e accerchiamento del nemico usciva quasi sempre vittorioso sul campo nonostante nonostante a volte si trovasse in inferiorità numerica. Queste strategie militari necessitavano di due fattori importanti: si preferiva di non affrontare il nemico su di alture o dislivelli di particolare rilevanza o in presenza di ostacoli. Non a caso Marco Licinio Crasso, da buon
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stratega, in Calabria, territorio aspro e montuoso, per non cadere vittima delle tecniche di guerriglia dei ribelli, si astenne da qualsiasi attacco o inseguimento, profferendo tattiche logoranti di assedio e di blocchi, al contrario di inutili manovre militari fallimentari che portarono alla disfatta i suoi predecessori. Vogliamo ricordare, per dovere di cronaca, tre delle più umilianti battaglie perse dai Romani: una nelle Gole del Sannio contro i Sanniti (321 a.C.), la battaglia di Canne in Puglia contro Annibale. Qui nel 216 a.C., fu determinante la bravura tattica del generale cartaginese che, si narra, avrebbe schierato il suo esercito a favore di vento che quel giorno avrebbe soffiato impetuoso proiettando la polvere negli occhi dei romani, praticando poi un’inaspettata morsa a tenaglia che si rivelò mortale per loro. I Romani, finchè poterono combattere, volgendosi da tutti i lati contro quelli che li avevano accerchiati, resistettero; ma trovandosi sempre più rinchiusi in uno stretto spazio vennero massacrati. Mentre la cavalleria inseguiva e uccideva la maggior parte dei cavalieri nemici. Pochi scamparono e tra questi il maggior responsabile della disfatta, il console Caio Terenzio Varrone. Infine, il tragico agguato nella foresta di Teutoburgo, in Germania (9 d.C), dove la colonna romana guidata da Publio Quintilio Varo, composta da quindici/diciottomila uomini fra militari e civili si avventurò sprovvedutamente in una fitta selva angusta e paludosa al transito, per poi cadere in un’imboscata mortale dei Germani capeggiati da Arminio che la decimò fino all’ultimo uomo. Scontri fatali per le divisioni di Roma, combattuti in luoghi non proprio consoni alle loro tecniche di attacco e di difesa. In virtù di questo ragionamento non sarebbe credibile l’ipotesi che Pompeo e Crasso fossero talmente ingenui ed inesperti da lanciare le loro truppe all’assalto in luoghi impervi, esponendole a probabili imboscate con gravi ed inutili perdite, come appunto le Gole di Tremonti o i territori rocciosi dell’alto Calore e dell’alto Sele. Quindi considerata la geografia del territorio e l’ordinamento dello scacchiere dei due eserciti in campo, l’unico luogo dove verosimilmente si sarebbe scatenata l’ultima battaglia di Spartaco resta la Piana del Sele, in particolar modo i tenimenti di Altavilla Silentina ed Eboli. Ad avvalorare il territorio di Altavilla Silentina quale teatro del campo di battaglia vi è il ritrovamento di frammenti di armature, corazze riconducibili proprio all’epoca degli eventi che stiamo narrando. Spartaco era ormai consapevole che prima o poi la resa dei conti sarebbe giunta trovandosi a combattere, al contrario delle prime battaglie, contro militari veterani esperti nell’uso delle armi e preparati finanche a quelle operazioni di guerriglia che fino ad allora gli avevano consentito di riportare importanti vittorie. Inseguito dal meridione dalle legioni di Crasso, atteso da quelle di Gneo Pompeo Magno a Nord e da Est, da cui avanzavano quelle provenienti dalla Puglia, fu una mossa obbligata uscire dai nascondigli montani per poi scendere nella pianura del Sele. Siamo giun-
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ti ormai nell’aprile del 71 a.C. Possiamo immaginare la scena: gli ultimi eroi di un sogno ormai prossimo a svanire trascorrono le loro ultime ore consumando il loro ultimo pasto, riposando e controllando le armi per poi radunarsi intorno al loro capo ad ascoltare quello che sarà l’ultimo discorso. Poi la lenta discesa verso il luogo dello scontro finale, lo schieramento dei due eserciti e il successivo inizio del macello sulla sponda sinistra del Silaros. Appiano scrive che la carneficina fu di proporzioni tali da impedire la conta dei caduti. È ovvio che uno scontro che vede la contrapposizione tra circa centoventimila Romani e settantamila ribelli si combatta in focolai accesi in un’area di svariati chilometriquadri e che coinvolga inevitabilmente anche altri tenimenti fino al limitare dell’alto Tanagro e le zone adiacenti le sorgenti del Sele in provincia di Avellino, dove gli ultimi superstiti della battaglia, cercando di trovare scampo nei valichi e gli anfratti montuosi, furono dapprima inseguiti e poi catturati, per essere torturati e, infine, crocifissi per ordine dello stesso Crasso, come monito contro future ed eventuali insurrezioni contro Roma: la via Appia accolse pietosamente l’agonia e gli ultimi respiri di seimila schiavi giustiziati in nome di un sogno svanito e di una libertà agognata e mai raggiunta. La morte di Spartaco Come abbiamo accennato il suo corpo non fu mai ritrovato e riconosciuto per la grande quantità di colpi di spada e di lancia che avrebbero dilaniato le sue carni durante la pugna mortale, tanto da sfigurarlo e renderlo irriconoscibile fra le migliaia di caduti sul campo. Resta comunque una minima possibilità che Spartaco in persona non abbia mai combattuto l’ultima battaglia nella piana del Sele: forse riuscì a fuggire o che sia stato ucciso in altre circostanze, pertanto le forze ribelli in campo potrebbero essere state reparti privi della sua guida, come quelli periti nella battaglia sul Gargano agli ordini di Crixus. Ma, conoscendo il suo carattere deciso e leale, possiamo dedurre che non abbia mai abbandonato il suo seguito al suo destino e che sia morto in battaglia. Lo storico Plutarco narra che prima di scontrarsi con Crasso, Spartaco abbia deciso di combattere appiedato uccidendo il suo cavallo in quanto avrebbe dichiarato che se avesse vinto ne avrebbe avuti quanti ne avesse voluto ma se avesse perso non sarebbe caduto in tentazione di fuggire. In prossimi articoli cercheremo di descrivere altri elementi utili per ricostruire tutte le fasi dell’ultima battaglia che seppur tramandata e ricordata, rimane comunque avvolta da un alone di interrogativi e incognite. «Terminata è la semina, ora è giunto il tempo della mietitura. Cinquantamila morti coprono il campo di battaglia più felici dei seimila crocifissi lungo la via di Capua». FOTO Vincenzo D’Andrea
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Vincenzo D’Andrea Associazione Storica Spartakus sezione Historia et fides
fonti:
•Plutarco, Vite parallele Crasso Cap. 11-4, 11-6; •Polibio, Historiae, III, 113-116; •Spartaco: le cicatrici di una grande guerra ad
Altavilla Silentina, di Marco Fummo, salerno. italiani.it; •La rivolta di Spartaco di Enrico Galavotti, Storia Romana, homolaicus.com.
► PILLOLE DI STORIA
TREMILA ANNI FA… come vivevano gli abitanti di AGROPOLI? Tre i villaggi presenti, uno sul promontorio del Borgo Antico
ricostruzione scene di vita nel villaggio protostorico di agropoli
Come vivevano gli abitanti di Agropoli tremila anni fa? C’erano tre villaggi, uno di essi era ubicato sul promontorio dell’attuale Borgo Antico. Dai reperti rinvenuti nel 1982 nell’area del Castello, si ipotizza la presenza di un Villaggio formato da capanne di legno e di argilla, complete di suppellettili domestiche. L’estensione del Villaggio, probabilmente, oscillava tra i cinque e i tredici ettari, sviluppandosi sull’intera collina dove sorge il Castello ed il Borgo Antico. Con una popolazione variabile dai cinquecento ai milletrecento abitanti e con un numero di capanne proporzionate alla presenza umana. Gli uomini si dedicavano alla caccia, al pascolo, all’allevamento, all’agricoltura e alla pesca. Le donne alla cura della famiglia, alla cucina, alla filatura e alla tessitura. I nostri antenati erano anche specializzati nella lavorazione della ceramica. Il materiale ritrovato ed esposto nel Museo di Paestum, consisteva nei resti di una capanna, servizi da mensa, grandi contenitori per olio e vino, recipienti per la conservazione del cibo, un fornello per la cottura dei cibi, etc. Ernesto Apicella infocilento.it
L’UVA ARMONERA protagonista del NOVEMBRE CILENTANO In autunno, e dunque a novembre, l’uva è la più assidua frequentatrice delle nostre tavole a fine pasto. Le varietà nella nostra terra sono pressoché infinite. L’Uva Armonera del Cilento si coltiva, appunto, nell’area cilentana, ed è forse la più rara: quasi scomparsa, sopravvive grazie alla tenacia dei nostri agricoltori ed ha bacche violacee e una polpa croccante e dolce. Si coltiva, in particolare, nella frazione di Rodio, Comune di Pisciotta. Una varietà antica, recuperata da alcuni appassionati viticultori: ha bacche di dimensioni medie, rotonde, di colore violaceo a maturità. Il grappolo è mediamente compatto.
Emma Mutalipassi infocilento.it
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Il Progetto è stato lanciato in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulla donne
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VIABILITÀ
LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA
Una PANCHINA ROSSA come simbolo Lavori di adeguamento stradale pubblico contro il femminicidio ad OGLIASTRO MARINA Anche Castellabate ha la sua Panchina Rossa: un Progetto che è stato lanciato nel Comune cilentano, in vista della Giornata Internazionale contro la violenza sulla donne, dall’Associazione FIDAPA di Castellabate, in sinergia con l’Assessorato alle Politiche Sociali e in collaborazione con il Centro Antiviolenza Il volo delle farfalle. Il colore rosso, che ormai si riferisce pienamente ad ogni campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e in favore delle pari opportunità, spicca nella centrale Piazzetta dei Caduti del Mare di Santa Maria. Sabato 24 novembre scorso, oltre all’inaugurazione della nuova panchina rossa, si è svolto un interessante Dibattito sul tema nella Sala Consiliare Corrado Grande del Comune di Castellabate. Il Convegno ha puntato a favorire la sensibilizzazione dell’opinione pubblica sul rispetto delle differenze e sulle relazioni tra uomo e donna. Sono intervenuti all’evento il Vicesindaco di Castellabate, Luisa Maiuri, l’Assessore alle Politiche Sociali di Castellabate, Elisabetta Martuscelli, SANITÀ
Con Decreto numero 29 del 12 novembre 2018, la Giunta Regionale della Campania ha concesso il finanziamento del Progetto di Manutenzione Straordinaria e Messa in Sicurezza della Strada Provinciale n. 70/B nella frazione di Ogliastro Marina
FOTO dal WEB
Il colore rosso, che ormai si riferisce pienamente ad ogni campagna di sensibilizzazione contro i femminicidi e in favore delle pari opportunità, spicca nella centrale Piazzetta dei Caduti del Mare di Santa Maria.
il Presidente dell’Associazione FIDAPA, Brasilina Guariglia, il Responsabile del Centro Antiviolenza, Ambito S/8, “Il volo delle farfalle”, Monia Monzo. Il Vicesindaco di Castellabate, Luisa Maiuri, al riguardo ha precisato che «Oltre al voler manifestare pubblicamente lo sdegno per ogni forma di violenza, la nostra Amministrazione intende sostenere le iniziative che hanno lo scopo di creare socializzazione, dialogo e confronto e la panchina rossa, simbolo della lotta contro la violenza di genere, testimonia questo preciso indirizzo politico». Sulla stessa linea l’Assessore alle Politiche Sociali, Elisabetta Martuscelli: «Un appuntamento dalla forte connotazione simbolica al quale invitiamo tutti i cittadini a partecipare. La panchina donata dalla FIDAPA rappresenta un monumento civile tangibile e riconoscibile che pone l’accento su una tematica tristemente attuale». comunicato stampa
L’ENTE HA CHIESTO MODIFICHE ALLA REGIONE CAMPANIA
Castellabate dice NO al piano per l’emergenza cardiologica
FOTO dal WEB
L’Ente, guidato dal Primo Cittadino Costabile Spinelli, ha fatto voti alla Regione affinché torni sui suoi passi e al contempo ha deciso di agire legalmente, costituendosi in giudizio innanzi al Tar contro il Piano Regionale della Rete Cardiologica.
Si amplia l’elenco dei Comuni del comprensorio cilentano che chiedono alla Regione Campania di modificare il Piano per l’Emergenza Cardiologica. Il nuovo provvedimento trasferisce al nosocomio di Eboli la per-
tinenza per la popolazione dei Comuni di Capaccio Paestum, Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Piaggine, Sacco, Valle dell’Angelo, Sanza, Felitto, Trentinara, Buonabitacolo e Castel San Lorenzo. Una decisione ritenuta illogica considerato che per molte comunità i tempi per raggiungere questo ospedale sono più lunghi rispetto a quelli per Vallo della Lucania e nelle emergenze cardiologiche il fattore tempo è fondamentale per i pazienti. L’ultimo in ordine di tempo ad aderire all’appello del Sindaco vallese, Toni Aloia, è Castellabate. L’Ente, guidato dal Primo Cittadino Costabile Spinelli, ha fatto voti alla Regione affinché torni sui suoi
L’Amministrazione Comunale di Castellabate, guidata dal Sindaco, Costabile Spinelli, ha avviato una serie di attività di progettazione in materia di lavori pubblici ammissibili a finanziamento. Tra questi, con Decreto numero 29 del 12 novembre 2018, la Giunta Regionale della Campania ha concesso il finanziamento del Progetto di Manutenzione Straordinaria e Messa in Sicurezza della Strada Provinciale n. 70/B nella frazione Ogliastro Marina. Il progetto esecutivo, approvato con Delibera di Giunta n. 196 del 27/10/2017, prevede un costo per la realizzazione dell’intervento di seicentomila euro. I lavori verranno effettuati in due tratti per congiungersi ai marciapiedi già presenti nell’area: il primo dall’intersezione con il borgo storico di Ogliastro e il secondo nell’ingresso con la ex SS 267. Il Sindaco di Castellabate, Costabile Spinelli, ha tenuto a precisare che «Il lavoro di progettazione inizia a dare i sui frutti e ci auspichiamo che a questo risultato si possano aggiungere, con gli stessi esiti positivi, il maggior numero di progetti presentati a Bandi Regionali e Comunitari. L’intervento in questione verrà effettuato su una delle vie costiere più belle del territorio che rappresenta il percorso più comodo per raggiungere Ogliastro e la nota Punta Licosa e sicuramente incentiverà il trekking tra i belvederi e le piazzole panoramiche già presenti lungo la strada». comunicato stampa
PULIZIA DEI VALLONI A CASTELLABATE
passi e al contempo ha deciso di agire legalmente, costituendosi in giudizio innanzi al TAR contro il Piano Regionale della Rete Cardiologica. Il Procedimento Giudiziario era stato avviato dal Comune di Vallo della Lucania. La richiesta è che i centri che dovrebbero far riferimento ad Eboli abbiano nuovamente come riferimento HUB l’Ospedale di Vallo della Lucania e come centri Spoke Sapri e Agropoli. Al contempo si chiede che venga garantito un adeguato bacino di utenza al Bacino 18 di Vallo della Lucania affinché possa rientrare nei criteri stabiliti dagli organismi nazionali (300-600 abitanti per avere un laboratorio di emodinamica; attività laboratorio emodinamica 250 angioplastiche/anno, di cui il 30% primarie e che almeno 60% degli infarti sia trattato con angioplastica primaria entro 90 minuti). Elena Matarazzo infocilento.it
Maurano accusa: «È tutto un bluff»
«Il2ottobrel’Amministrazioneinviavaatuttiigiornaliilcomunicato stampa con il quale si rendeva noto che i valloni del Comune di Castellabate erano stati interessati da interventi di pulizia e che questi sarebbero proseguiti anche negli immediati giorni successivi. Dopo un mese e mezzo e molte segnalazioni sono andato di persona a vedere a che punto fossero i lavori e soprattutto se realmente erano stati interessati tutti i valloni presenti sul territorio, così come dichiarato nel comunicato stampa. Bene, la situazione è veramente imbarazzante». Lo segnala Luigi Maurano, Consigliere di Minoranza di Castellabate. «All’Annunziata, a San Marco, a Santa Maria e ad Alano-Lago la maggior parte dei valloni risultano ancora pieni di ostacoli (detriti e vegetazione) al normale deflusso delle acque meteoriche. - denuncia - Inutile sottolineare come questa situazione possa portare ad eventi di una certa gravità, per giunta non nuovi nel nostro territorio (basti ricordare quello che successe pochi anni fa)». Per questo è stato inviata un’interrogazione finalizzata «non solo a smascherare le bugie dell’Amministrazione Comunale ma soprattutto a far pulire e controllare realmente tutti i valloni presenti sul nostro territorio, attraverso una mappatura precisa del percorso degli stessi». In più nella richiesta sono stati segnalate ufficialmente due situazioni estremamente e potenzialmente pericolose: «probabili scarichi abusivi nel Vallone Malevarco, cheattraversaSantaMariaesfociasulLungomareDeSimone e la frana che ha interessato il vallone in via Ponte dei Ciliegi conconseguentepericolopericittadini»,concludeMaurano. Ernesto Rocco infocilento.it
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INIZIATIVA DELLA COMUNITÀ DI SANT’EGIDIO
PROGETTO IL TERRITORIO DAL VIVO
I Mercatini di Natale in Il CASTELLO dell’ABATE si illumina contro la pena di morte corsa per il Premio ITALIVE Anche quest’anno l’Amministrazione Comunale di Castellabate, ha scelto di partecipare alla Giornata Internazionale contro la pena di morte. La decisione nasce dall’idea che una comunità civile, evoluta e rispettosa della vita debba lottare strenuamente contro una legge che, in molti paesi, miete ancora tantissime vittime. Secondo dati aggiornati di Amnesty International sono centosei i Paesi hanno abolito la pena di morte per ogni reato: otto paesi l’hanno abolita salvo che per reati eccezionali, quali quelli commessi in tempo di guerra; ventotto Paesi sono abolizionisti de facto poiché non vi si registrano esecuzioni da almeno dieci anni oppure hanno assunto un impegno a livello internazionale a non eseguire condanne a morte. In totale centoquarantadue Paesi hanno abolito la pena di morte nella legge o nella pratica; cinquantasei Paesi mantengono in vigore la pena capitale, ma quelli che eseguono condanne a morte sono assai di meno. Lo scorso anno Amnesty International ha registrato 993 esecuzio-
ni in ventitre Paesi, il quattro per cento in meno rispetto al 2016 e il 39 per cento in meno rispetto al 2015. La maggior parte delle esecuzioni ha avuto luogo in Iran, Arabia Saudita, Iraq e Pakistan ma questo dato non tiene conto delle migliaia di esecuzioni avvenute in Cina, dove le informazioni sull’uso della pena di morte restano un segreto di stato. Alla luce di dati tanto allarmanti, è stata accolta con grande impegno la proposta della Comunità di Sant’Egidio, fondatrice della Rete di Municipalità Città per la vita - Città contro la pena di morte, di accelerare la definitiva scomparsa della pena capitale dal panorama giuridico e penale degli Stati. Il Comune di Castellabate ha, di conseguenza, adottato una serie di misure e di impegni: organizzerà una campagna di informazione e sensibilizzazione sulle motivazione del rifiuto della pratica della pena capitale e illuminerà il Castello dell’Abate, quale monumento e simbolo rappresentativo della Città, venerdi 30 novembre.
LA SANTA PATRONA DELLA MUSICA
Castellabate ha festeggiato SANTA CECILIA
Domenica 25 novembre scorso, a Castellabate, si sono tenuti i solenni festeggiamenti in onore di Santa Cecilia, patrona della musica. Da quasi vent’anni, ormai, il Concerto Bandistico Santa Cecilia di Castellabate organizza e allieta la festività per sottolineare il legame della comunità con la tradizione musicale. Santa Cecilia era una nobile romana convertita al Cristianesimo, moglie di San Valeriano, avvicinatosi alla fede cristiana grazie alla donna. Entrambi vengono decapitati per aver dato sepoltura ai corpi dei martiri. Si narra che la Santa, prima di morire, cantasse lodi al Signore. Da qui nasce il culto di Santa Cecilia, patrona della musica, degli strumentisti e dei cantanti. La Chiesa più importante a lei consacrata è la Basilica di Santa Cecilia a Trastevere. La Santa viene celebrata il 22 novembre. A Castellabate, quest’anno, i festeggiamenti sono stati posticipati a domenica. barbara maurano infocilento.it
Elena Matarazzo infocilento.it
Alunni al centro all’Istituto Comprensivo di Castellabate, grazie all’avvio dei Progetti PON/FSE che puntano a rafforzare, in modo innovativo, le competenze di base dei ragazzi. Intanto, gli studenti si sono resi protagonisti di nuove competizioni di interesse culturale. Nei prossimi giorni, dunque, in orario pomeridiano, avranno inizio i percorsi finanziati con i Fondi PON/FSE, che interesseranno circa duecento alunni della Scuola dell’Infanzia, della Scuola Primaria e della Scuola Secondaria di Primo Grado. «L’accesso ai Fondi Europei ci consente di proporre ai nostri ragazzi tredici moduli formativi che potenzieranno le competenze di base con approcci innovativi. - sottolinea la Dirigente Scolastica, Gina Amoriello - Gli alunni saranno coinvolti in una didattica attiva e laboratoriale che proporrà azioni di rinforzo in aggiunta alle attività curriculari, valorizzando i diversi stili di apprendimento e lo spirito d’iniziativa. Interverremo in modo mirato soprattutto sugli alunni con difficoltà e bisogni specifici, al fine di compensare eventuali svantaggi di contesto e ridurre i rischi di dispersione scolastica. Le capacità di lettura, scrittura, calcolo, assieme alle conoscenze linguistiche, scientifiche e tecnologiche rappresen-
Il Premio italive, giunto quest’anno alla sua Sesta Edizione, ha l’obiettivo di mettere in luce e gratificare i migliori eventi in grado di mostrare i valori identitari di un territorio e della sua gente con fantasia e creatività.
La Manifestazione I mercatini di Natale nel Borgo Medievale di Castellabate organizzata dall’A.S.D. La Marcialonga di Castellabate - Newcastle è stata selezionata dal portale ITALIVE.it per il Progetto Il Territorio dal Vivo, patrocinato dal Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare. Si tratta di un importante Programma di Promozione Turistica e Culturale, che informa gli automobilisti e i turisti su quello che accade nel territorio che attraversano con un calendario aggiornato dei migliori eventi organizzati nei comuni italiani. Il Premio ITALIVE, giunto quest’anno alla sua Sesta Edizione, ha l’obiettivo di mettere in luce e gratificare i migliori eventi in grado di mostrare i valori identitari di un territorio e della sua gente con fantasia e creatività. I Mercatini di Castellabate avranno la possibilità di vincere il Premio ITALIVE, puntando sull’avvolgente atmosfera natalizia che si respira nel cuore di uno dei borghi più belli d’Italia, attraverso il gradimento espresso con un voto onliCULTURA
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È stata accolta la proposta della Comunità di Sant’Egidio, di accelerare la definitiva scomparsa della pena capitale dal panorama giuridico e penale degli Stati
ne e la successiva valutazione di una Commissione di Esperti. L’Assessore al Turismo e alla Cultura, Luisa Maiuri, commenta così la notizia dell’ammissione dell’evento alle votazioni: «Siamo lieti di sostenere una manifestazione cresciuta negli anni, che ha creduto nelle potenzialità del Borgo Antico e che valorizza le nostre cornici con garbo e attraverso un’ottima organizzazione. Facciamo un in bocca al lupo ai componenti dell’Associazione e al suo Presidente, Nicola Paolillo, per la prossima Edizione dei Mercatini e per la competizione. Questo riconoscimento è la dimostrazione che, grazie al lavoro serio e sinergico fatto dalle Associazioni e dagli Enti per promuovere il territorio, i risultati arrivano sempre». comunicato stampa
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLABATE
Al via i PROGETTI PON/FSE destinati al potenziamento delle competenze di base dei ragazzi La Dirigente Scolastica, Gina Amoriello: L’accesso ai Fondi Europei ci consente di proporre ai nostri ragazzi tredici moduli formativi che potenzieranno le competenze di base con approcci innovativi
tano oggi un’indispensabile base sia per proseguire gli studi che per accedere al mercato del lavoro e realizzare una piena integrazione sociale». Il Progetto PON/FSE sulle competenze di base per la Primaria e Secondaria di Primo Grado - Insieme alla scoperta di un mondo”- prevede nove moduli formativi di lingua madre, matematica e lingua inglese. Progetto PON/FSE sulle competenze di base per l’Infanzia - Crescere insieme - destina altri quattro moduli ai bambini più piccoli nell’educazione bilingue, nella musica e nell’espressione corporea con attività ludiche e psicomotorie. I Corsi si svolgeranno in diverse sedi, in particolare nei Plessi di Santa Maria, San Marco, Castellabate, Alano e Perdifumo, coinvolgendo sia i docenti interni sia esperti esterni e altri soggetti specializzati in campo psicologico e sociale. Proprio in questi giorni, inoltre, sono stati assegnati
nuovi riconoscimenti agli studenti dell’Istituto Comprensivo di Castellabate, con due alunni che hanno vinto il Concorso Disegna la Dieta Mediterranea, indetto dal Comune di Pollica e dal Museo Vivente della Dieta Mediterranea. Si tratta di Luca Ciardi (Classe IVa A) e Giuseppe Grimaldi (Classe IIIA A) della Primaria di Santa Maria. Martedì 13 novembre, infine, circa novanta studenti delle Classi V della Primaria e della Secondaria di Primo Grado hanno partecipato alla Prima Fase dei Giochi Matematici Pristem, organizzati dall’Università Bocconi, con lo svolgimento delle selezioni a livello d’Istituto.
L’AMMINISTRAZIONE PALUMBO ANCORA PIÙ FORTE E SOLIDA
Il Sindaco Franco Palumbo: «La nuova maggioranza andrà avanti con determinazione» Piero CAVALLO in Giunta e i consiglieri Pasquale MAZZA e Marianna POLITO entrano in maggioranza
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«L’ingresso in Giunta di Piero Cavallo e nella Maggioranza Consiliare dei Consiglieri Pasquale Mazza e Marianna Polito contribuirà a dare un ulteriore impulso all’attività amministrativa che stiamo portando avanti con non pochi risultati sin dal primo giorno di mandato»
Amministrazione Palumbo ancora più forte e solida in vista delle prossime sfide amministrative. Il Sindaco Franco Palumbo ha nominato Assessore Piero Cavallo, che ha ricevuto le Deleghe alla Cultura, Innovazione Sociale, Programmazioni Europee, Polizia Locale e Sicurezza Urbana, quest’ultime due le gestirà unitamente al Consigliere Comunale Domenico Vecchio. Piero Cavallo entra in Giunta al posto di Claudio Aprea, che ricoprirà un ruolo di primissimo piano, in materia di turismo e cultura, nell’Amministrazione. Si allarga, inoltre, la maggioranza del Consiglio Comunale con l’ingresso di Pasquale Mazza e Marianna Polito. Al Consigliere Pasquale Mazza sono state affidate le specifiche competenze sul Demanio, Fascia Costiera e Rapporti con gli Enti Sovracomunali. Alla Consigliera Marianna Polito, invece, sono state assegnate le Deleghe al Personale, Protezione Civile, Memory Day, Arredo Urbano e Toponomastica. Infine, il Sindaco ha conferito al Consigliere Crescenzio Franco, ad integrazione delle Deleghe alle Attività Produttive, Trasporto Pubblico, Proloco e
Associazioni, competenze specifiche sulle Politiche Giovanili. «L’ingresso in Giunta di Piero Cavallo e nella Maggioranza Consiliare dei Consiglieri Pasquale Mazza e Marianna Polito contribuirà a dare un ulteriore impulso all’attività amministrativa che stiamo portando avanti con non pochi risultati sin dal primo giorno di mandato, - afferma il Sindaco, Franco Palumbo - dando al Sindaco, inoltre, la certezza di poter governare, avendo la maggioranza coesa in Consiglio Comunale, che di fatto neutralizza il tentativo poco nobile, per usare un eufemismo, di coloro che, pur scelti dal popolo poco più di un anno fa, hanno messo in campo un comportamento deprecabile legato a logiche personalistiche non condivisibili. Tuttavia, nell’eventualità dovessero cambiare opinione, la porta resta aperta». «In uno spirito di grande democrazia e di rispetto delle norme in materia elettorale, - conclude il Sindaco Palumbo - la nuova maggioranza andrà avanti con determinazione e soprattutto con la consapevolezza di portare risultati di grandissimo livello amministrativo alla comunità di Capaccio Paestum».
SANITÀ
Attivato l’ambulatorio di TERAPIA ANTALGICA L’Asl Salerno ha attivato, presso il Distretto Sanitario 69 di Capaccio-Roccadaspide, un Ambulatorio di Terapia Antalgica, che sarà aperto a Capaccio il lunedì, dalle ore 15.00 alle ore 18.00. Gli utenti interessati potranno accedere alle visite algologiche e a prestazioni di terapia antalgica, per la cura ed il sollievo del dolore cronico, rivolgendosi al CUP aziendale, 0899358180, provvisti di impegnativa del proprio medico curante. L’attivazione di tali nuovi servizi è stata disposta dalla Struttura Commissariale allo scopo di fornire una risposta concreta ed efficace alle esigenze provenienti dal territorio.
Gli interventi interessano la fascia pinetata di via Poseidonia
capaccio paestum
LAVORI PUBBLICI
PIANO TRIENNALE DELL’EDILIZIA SCOLASTICA
Consegnati lavori di realizzazione del POLO SCOLASTICO
I lavori, per un importo complessivo di 750mila euro, sono stati finanziati a valere sulle risorse del POR Campania FESR 2014-2020, nell’ambito del Piano Triennale dell’Edilizia Scolastica. L’intervento di adeguamento dell’edificio risponderà a tutte le normative vigenti in materia di edilizia scolastica (sicurezza, efficientamento energetico, accessibilità, connettività) e sarà pronto per l’inizio del 2019. FOTO dal WEB
POLITICA
NUMERO 5novembre 2018
Nei giorni scorsi Sono stati consegnati all’impresa A.R. Group Srl i locali dell’ex Palazzo di Città, a Capaccio Capoluogo, per i lavori di realizzazione del Polo Scolastico, che ospiterà le Scuole dell’Infanzia, Primaria e Secondaria di Primo Grado del Capoluogo. I bambini studieranno così in ambienti più sicuri, efficienti e tecnologici. I lavori, per un importo complessivo di settecentocinquantamila euro, sono stati finanziati a valere sulle risorse del POR Campania FESR 2014-2020, nell’ambito del Piano Triennale dell’Edilizia Scolastica. L’intervento di adeguamento dell’edificio risponderà a tutte le normative vigenti in materia di edilizia scolastica (sicurezza, effi-
cientamento energetico, accessibilità, connettività) e sarà pronto per l’inizio del 2019. Inoltre, per la Scuola dell’Infanzia, oltre al Refettorio, è prevista la realizzazione di un’Area Giochi, mentre per le Scuole Primarie e Secondarie di Primo Grado anche un’Aula Multimediale e un Laboratorio. È, inoltre, il primo progetto, redatto dal Responsabile di Area, ing. Gianvito Bello, che diventa realtà in quanto sono ben tredici i progetti del Comune di Capaccio Paestum, ammissibili e candidabili alla concessione dei relativi finanziamenti nell’ambito del Piano Triennale dell’Edilizia Scolastica della Regione Campania. «Un giorno di festa per la comunità per il cambiamento che abbia-
Al via lavori di manutenzione naturalistico-ambientale
Sono iniziati lo scorso 28 novembre, in località Laura, nel tratto di pineta che affaccia su via Poseidonia, gli interventi di manutenzione naturalistico-ambientale e di ripristino degli ecosistemi danneggiati dagli incendi boschivi.Tale importante intervento di prevenzione è stato voluto dall’Amministrazione Palumbo che nei mesi scorsi ha approvato, con Delibera di Giunta, il Progetto di Manutenzione dell’area boschiva in questione, al fine di aumentare la capacità di difesa intrinseca del soprassuolo, di ridurre il rischio di innesco e il propagarsi di eventuali incendi, di migliorare le caratteristiche estetico-paesaggistiche e di valorizzazioneturistica dell’area. I lavori vengono eseguiti a titolo non oneroso per il Comune di Capaccio Paestum dalla SMA Campania Spa, società in house della Regione Campania, nell’ambito delle risorse economiche finanziate con il POC CAMPANIA 2014/2020 per consentire gli interventi necessari a prevenire e mitigare i rischi naturali ed antropici da dissesto idrogeologico, innescato dai recenti e gravi eventi di incendio di superfici boscate e non boscate, a ripristinare gli ecosistemi compromessi, nonché per le attività di di manutenzione del territorio, finalizzate alla prevenzione degli incendi boschivi da realizzarsi nel
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corrente anno 2018. I lavori riguarderanno il decespugliamento e l’eliminazione delle piante infestanti ed invadenti, la ripulitura del sottobosco, la raccolta e l’accumulo del materiale di risulta, il trasporto a smaltimento del materiale arbustivo ove non fosse possibile la bruciatura in sicurezza del materiale di scarto.
capaccio paestum mo imposto dal primo giorno e che non poteva non partire dalla scuola perché è un punto di riferimento non solo per la Città, ma anche un punto di riferimento per costruire il futuro. - ha detto il Sindaco, Franco Palumbo - Ecco perché abbiamo voluto fortemente, come abbiamo detto nel programma elettorale, mettere le Scuole al primo posto. Abbiamo finalmente iniziato questa rivoluzione copernicana perché i cittadini inizieranno a vedere opere pubbliche che iniziano ogni due, tre mesi. Sarà realizzato un intervento importante, in breve tempo, che consentirà di trasferire le scuole in questo edificio, che è quello più sicuro in assoluto e ovviamente più moderno che avremmo sul territorio. È stato un altro risultato di squadra, ottenuto con il lavoro e l’impegno di tutti, l’Assessore delegato Franco Sica, il Consigliere Delegato Ivano Mottola, l'Ufficio tecnico, l'ingegnere Bello e tutti i Consiglieri Comunali che sostengono con forza questa iniziativa di crescita, e soprattutto questa voglia di cambiamento reale. Un grazie particolare va anche alle dirigenti scolastiche, Enrica Paolino e Sofia Pepe, e alle mamme che hanno condiviso insieme a noi questa voglia di dare ai loro figli locali all'avanguardia e sicuri. Il mio sarà un impegno quotidiano per costruire un vero futuro per questa Città. - conclude Palumbo - La Scuola è il primo punto di riferimento, e nei prossimi giorni ci saranno altre comunicazioni e, come già detto in varie occasioni, non voglio più parlare di cose che abbiamo programmato, bensì di cose che stiamo facendo. Parleremo solo ed esclusivamente con i Decreti alla mano e con le pose TURISMO
Il Consigliere con Delega ai Lavori Pubblici, Ivano Mottula: «Massima attenzione per i nostri bambini che devono studiare e crescere in ambienti sicuri e moderni. Con l’Amministrazione Palumbo abbiamo messo le Scuole al primo posto e oggi il primo intervento diventa concretezza»
della prima pietra per dare concretezza ai nostri impegni con i cittadini». «Inizia un nuovo percorso che consentirà di rendere le scuole del nostro territorio più sicure e moderne. - ha aggiunto l’Assessore alla Pubblica Istruzione, Franco Sica - Si parte da Capaccio capoluogo con la realizzazione di un Polo Scolastico che consentirà ai bambini di studiare in aule all’avanguardia e sicure. È un giorno importante non solo per il Capoluogo, ma per tutta la comunità perché proseguiremo con gli altri progetti finalizzati all’adeguamento di tutte le strutture scolastiche del territorio. Un ringraziamento speciale voglio farlo alle mamme che hanno collaborato in questi mesi con l’Amministrazione e che mi auguro continuino a farlo anche nel futuro». «Massima attenzione per i nostri bambini che devono studiare e crescere in ambienti sicuri e moderni. - ha concluso il Consigliere con Delega ai Lavori Pubblici, Ivano Mottula Con l’Amministrazione Palumbo abbiamo messo le scuole al primo posto e oggi il primo intervento diventa concretezza». comunicato stampa
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CULTURA
GIORNATA NAZIONALE DEGLI ALBERI
I bambini dell’Istituto Comprensivo hanno piantato otto piante di melograno Lo scorso 21 novembre i bambini della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo di Capaccio Paestum, del Plesso Scolastico in Località Laura, hanno piantato, in occasione della Giornata Nazionale degli Alberi, otto piante di melograno nel cortile della struttura. Insieme alla Dirigente Scolastica, Enrica Paolino, all’Assessore alla Pubblica Istruzione, Franco Sica, e agli operai della “Paistom”, che hanno provveduto anche a ripulire l’area, i bambini hanno messo a dimora le otto piantine di melograno. L’Ente, inoltre, ha provveduto a ripulire, grazie al contributo degli operai della Paistom, degli operai della Comunità Montana Calore Salernitano e dei volontari dell’Associazione Geo Trek Paestum, l’area di via Monticello a Capaccio Capoluogo, dove sorge l’ulivone secolare, che diventerà presto un FOTO dal WEB Parco Verde Didattico dedicato ai bambini e alla cultura del buon cibo. Inizia, infatti, con questo preciso obiettivo il processo di valorizzazione dell’ulivo secolare di Capaccio Capoluogo, meglio noto come l’ulivone, recentemente inserito nell’Elenco degli Alberi Monumentali della Regione Campania. Piantumazione di nuovi alberi d’ulivo, giochi didattici sulla buona alimentazione, realizzazione di un’area attrezzata per i grandi e piccoli, rappresentano in sintesi le azioni di un progetto che mira «a valorizzare un territorio d’eccellenza, a promuovere la cultura del buon cibo, a mettere in rete beni culturali, gastronomia, educazione
LONDRA CHIAMA, CAPACCIO PAESTUM RISPONDE
Il Brand COSTA PAESTUM al WORLD TRAVEL MARKET di Londra Il Presidente dell’Istituzione Poseidonia, Riccardo Ruocco: È questa la giusta dimensione per la realtà di Capaccio Paestum che, attraverso il brand Costa Paestum, comincia a confrontarsi con colossi mondiali del turismo, consapevoli del nostro potenziale attrattivo e allo stesso tempo della necessità di migliorare in servizi e infrastrutture.
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Ha preso il via il processo di valorizzazione dell’ulivo secolare di Capaccio Capoluogo, meglio noto come l’ulivone, recentemente inserito nell’Elenco degli Alberi Monumentali della Regione Campania
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e promozione». Tra le azioni di valorizzazione in itinere ci sono anche il Premio Kids Oil e il Progetto Ulivone Kids Story. Ogni anno, i piccoli di età compresa tra i cinque e i dodici anni, che hanno partecipato alle escursioni tramite le scuole, saranno guidati alla scoperta del magico mondo dell’olio e potranno partecipare al premio annuale dedicato all’olio extravergine di qualità, attraverso un gioco del gusto. Inoltre, ogni Scuola partecipante al progetto potrà adottare una pianta di ulivo e tramite una targhetta dedicata denominare la pianta con il nome dell’Istituto. Nell’ambito di tale progettualità, infine, verranno distribuite a tutti i ristoranti del territorio tovagliette per bambini da colorare con pastelli (sagoma dell’Ulivone) e alcuni giochi didattici sulla buona alimentazione per promuovere il punto di interesse e per educare i piccoli, nel momento più importante della giornata, a nutrirsi.
Migliaia i visitatori e i buyers internazionali che hanno fatto un pit-stop nello Stand della Regione Campania, allestito all’interno del Padiglione Enit, nel corso della tre giorni del World Travel Market, e che hanno avuto modo di conoscere il Brand Costa Paestum. Gli sforzi della tre giorni londinesi, inoltre, sono stati premiati da un servizio giornalistico ad hoc pubblicato su un magazine internazionale di Turismo, Latitudes. «È stato un debutto positivo per il Brand “Costa Paestum” che si è presentato, così come fortemente voluto dall’Amministrazione Palumbo, in uno scenario internazionale come quello del World Travel Market di Londra. - ha affermato il Presidente dell’Istituzione Poseidonia, Riccardo Ruocco - È questa la giusta dimensione per la realtà di Capaccio Paestum che, attraverso il Brand “Costa Paestum”, comincia a confrontarsi con colossi mondiali del tu-
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rismo, consapevoli del nostro potenziale attrattivo e allo stesso tempo della necessità di migliorare in servizi e infrastrutture. Adesso, la vera sfida è costruire il prodotto turistico unitario secondo le esigenze dei flussi turistici internazionali». «La Campania si è presentata al World Travel Market con un’offerta ricca e variegata al fine di conquistare sempre più turisti. - ha aggiunto il Direttore Generale alla Cultura e al Turismo, Rosanna Romano - Costa Paestum e il Cilento sono perfettamente in armonia con la Pianificazione Strategica Regionale perché sono la sintesi perfetta delle nostre bellezze». «La Campania è già una meta molto amata dai turisti britannici - ha concluso l’Ambasciatore italiano a Londra, Raffaele Trombetta - e Capaccio Paestum rappresenta sicuramente un grande attrattore a livello regionale per tutto ciò che può offrire». cilentonotizie.it
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INCONTRO TECNICO-OPERATIVO
UNICA TAPPA AL SUD DELLA MOSTRA
L’Eredità di Falcone e Borsellino
Al Parco Nazionale Convegno sull’utilizzo di veleni contro la fauna Il Comando dei Carabinieri Forestali del Parco è l’unico centro in cui operano cani capaci di scovare bocconi avvelenati disseminati per uccidere la fauna
Si è tenuto nei giorni scorsi a Vallo della Lucania, presso la Sala Conferenze del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, in località Montisani, un Convegno Tecnico Operativo sull’uso dei veleni contro la fauna. Presenti al tavolo dei relatori, oltre agli esperti della materia, il Colonnello Mario Guariglia, Comandante del Reparto Carabinieri del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, il Sindaco di Vallo della Lucania, Antonio Aloia, e Tommaso Pellegrino, Presidente dell’Ente Parco. Ad intervenire sull’in-
La Mostra è stata inaugurata dal Capo dello Stato il 23 maggio 2012 a Palermo nelle Sale Lignee di Palazzo Branciforte e poi riproposta al Parlamento Europeo e alla Camera dei Deputati
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teressante tematica è stato il dottor Minetti dell’Istituto Zooprofilattico. Il Comando dei Carabinieri Forestali del Parco è l’unico centro in cui operano cani capaci di scovare bocconi avvelenati disseminati per uccidere la fauna. Tra il folto pubblico diversi rappresentanti delle forze dell’ordine impegnati a risolvere la problematica sul territorio di competenza del Parco Nazionale. Per il Vallo di Diano era presente il Comando di Polizia Municipale di Sant’Arsenio. cHiara di miele ondanews.it
DONNE IN PIAZZA CONTRO GLI SCAVI PER I CASSONETTI DEI RIFIUTI
L’idea non piace ai cittadini che hanno scelto di protestare
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NO alla realizzazione degli scavi per l’installazione dei cassonetti per i rifiuti. A Massa di Vallo della Lucania come a Torino scendono in campo le donne. Sei signore anche grazie all’intervento dei Consiglieri del Movimento Cinque Stelle, Pietro Miraldi e Anellina Chirico, sono scese in piazza per fermare i mezzi meccanici che stavano realizzando gli scavi per conto del Comune. I lavori erano in corso nella centralissima Piazza del paese. Le donne hanno avuto la meglio: i lavori sono stati bloccati e le ruspe andate via. Il Comune di Vallo della Lucania, nel settembre scorso, aveva deciso di realizzare talune isole ecologiche interrate, sia nel Capoluogo che nelle frazioni. L’idea, però, non piace ai cittadini che hanno scelto così di protestare. carmela santi infocilento.it
Forza Nuova attacca: «Smembrato l’Ospedale di Vallo della Lucania» La Regione Campania, con Decreto, ha approvato il Piano Regionale della Rete IMA (Rete per l’Infarto Miocardico Acuto), che «di fatto - accusa Valerio Arenare, di Forza Nuova Cilento - Vallo di Diano - smembra il Presidio Ospedaliero di Vallo della Lucania, DEA (Dipartimento di Emergenza Urgenza e Accettazione di Primo Livello), scorporando i Comuni di Laurino, Magliano Vetere, Monteforte Cilento, Piaggine, Sacco, Trentinara, Valle dell’Angelo, Buonabitacolo, Sanza, Paestum, Castel San Lorenzo, Felitto; i quali dovranno fare riferimento al più distante nosocomio di Eboli». Il Dirigente Nazionale di Forza Nuova, è intervenuto sulla questione: «Ancora una volta il governo regionale dimostra di considerare cilentani e valdianesi cittadini di Serie B. Infatti, è notevole il danno che subiranno dovendo, per le emergenze cardiologiche, in cui il fattore tempo è essenziale, raggiungere Eboli. E sicuramente presto i medesimi criteri logistici verranno usati anche per le reti relative alle altre patologie». «È un ennesimo schiaffo alla già martoriata sanità della zona, che sprofonda in malaffare, malversazione e affarismo. De Luca, dopo aver dimostrato la propria inadeguatezza come presidente della regione, sta ancor più mostrando incapacità a gestire il delicato comparto sanitario; pertanto, per il bene di Salerno e di tutta la regione, è bene che vada a casa una volta per tutte», conclude. infocilento.it
Unica mostra al Sud Italia ospitata nell’Aula Magna dell’Istituto di Istruzione Superiore Cenni-Marconi, l’allestimento fotografico con documenti d’archivio e ricerche, L’Eredità di Falcone e Borsellino è un progetto congiunto tra la Direzione Generale dello Studente del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e l’ANSA rimasta aperta al pubblico dal 28 novembre al primo dicembre 2018. Nata nel 2012 per la celebrazione dei venti anni dai tragici attentati nei quali i due magistrati palermitani persero la vita, la Mostra è stata inaugurata dal Capo dello Stato il 23 maggio 2012 a Palermo nelle Sale Lignee di Palazzo Branciforte e poi riproposta al Parlamento Europeo e alla Camera dei Deputati. L’allestimento, curato dalla dott.ssa Serena Cecconi (Coordinatrice dei Progetti dedicati alla Legalità per il Dipartimento Pari Opportunità della Presidenza del Consiglio dei Ministri), è composto da duecento fotografie con documenti d’archivio che raccontano la storia di Falcone e Borsellino dalla loro adolescenza fino all’inizio della della carriera nella magistratura, la nascita del pool antoimafia, il maxi processo e le stragi del ’92 in cui morirono i due magistrati. Una se-
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zione speciale della Mostra è stata dedicata ai temi della violenza di genere, anche con la collaborazione del Centro Antiviolenza Il Volo delle Farfalle del Piano Sociale di Zona S8 di Vallo della Lucania. Workshop e dibattiti hanno affrontato il tema della violenza di genere con testimonianze di donne magistrato, avvocati esperti in diritto di famiglia e tutela dei minori, poliziotte e psicoterapeute. Infine è stato sviluppato un percorso interdisciplinare sulla legalità, di grande impatto formativo con approfondimenti su aspetti del diritto, come le norme a tutela delle vittime di violenza. Carmen Lucia infocilento.it
GLI INCONTRI A CURA DELL’UFFICIO DI PASTORALE GIOVANILE
Il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania incontra i giovani del Cilento
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TERRITORIO
vallo della lucania
Il Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania, Ciro Miniero, incontra i giovani. «Come per tutti gli ambiti della pastorale anche per il settore giovanile la sfida è quella di far innamorare i ragazzi di Gesù, far conoscere il suo Vangelo. - fanno sapere dalla Diocesi - Dal recente Sinodo è emersa forte l’esigenza da parte dei giovani di sentirsi accolti e capiti, seguiti e sostenuti nelle scelte fondamentali mons. ciro miniero della loro vita, scelte che riguardano il modo del lavoro, lo studio e l’affettività». Per cercare di rispondere a questa necessità l’Ufficio di Pastorale Giovanile ha organizzato due incontri foraniali nel tempo di Avvento con il Vescovo. Il primo si terrà a Paestum (località Licinella) l’11 dicembre, alle ore 16.30, presso la Parrocchia Santa Maria Assunta (per le Foranie Paestum-Tresino e Castellabate-Cilento); il secondo appuntamento si svolgerà il 14 dicembre, alle ore 16.30, presso la Parrocchia Sant’Elia a Santa Barbara di Ceraso (per le Foranie Gelbison-Alento, Velia-Mingardo e Cervati-Calore). infocilento.it
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PUNTO NASCITE DELL’OSPEDALE DI SAPRI
UN NATALE DA NON PERDERE
EMOZIONE E STUPORE ALL’ACCENSIONE DELLE LUMINARIE
Mario Salvatore Scarpitta: Al via la Terza Edizione «Sindaci combattiamo insieme» di LUCIAMMARE «La notizia della chiusura del Punto Nascite presso l’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, è una cosa palesemente vergognosa. Una scelta scellerata che pesa come un macigno su tutto il comprensorio del Basso Cilento. Camerota sarà al fianco del Comune di Sapri e di tutti gli altri Comuni del territorio per combattere e sconfiggere l’ennesimo sopruso ai danni del nostro meraviglioso comprensorio». Lo rende noto tramite nota stampa il Sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta. «Prima chiudono gli Uffici Postali e i presidi di legalità come caserme e commissariati, poi ci lasciano per mesi con le strade interrotte, infine depotenziano gli ospedali. Se questo è un piano per uccidere definitivamente il Cilento, noi faremo di tutto per far sì che ciò non accada. - continua il Primo Cittadino - In Cilento tanti ammalati sono costretti ad attendere tempi biblici per sottoporsi a cure che in altri posti vengono svolte nel giro di una settimana; altri invece affrontano trasferte incredibili per una chemio o una radioterapia. Adesso toccherebbe alle mamme vivere la gravidanza con la paura di dover improvvisamente raggiungere un ospedale troppo lontano per far nascere il proprio figlioletto». «Camerota non ci sta. Camerota dice basta a queste idee folli. La sinergia tra i Sindaci del territorio è fondamentale per risolvere situazioni di importanza vitale per il futuro del nostro Cilento. Per questo motivo domani, mercoledì 14 novembre scorso, come Amministrazione Comunale siamo intervenuti all’Auditorium ‘G. Cesarino’ di Sapri per urlare tutti insieme: “L’Ospedale di Sapri non si tocca!”» chiosa il Sindaco di Camerota. comunicato stampa
Don Gianni Citro: «Nel mondo c’è chi spegne le luci, il fatto che qui, questa sera, qualcuno è venuto ad accenderle, è un qualcosa di meraviglioso» FOTO dal WEB
«La notizia della chiusura del Punto Nascite presso l’Ospedale dell’Immacolata di Sapri, è una cosa palesemente vergognosa. Una scelta scellerata che pesa come un macigno su tutto il comprensorio del Basso Cilento. Una scelta scellerata che pesa come un macigno su tutto il comprensorio del Basso Cilento»
Quando Mario Salvatore Scarpitta, il Sindaco di Camerota, ha dato il via all’accensione della Terza Edizione di Luciammare, la Piazza di Marina di Camerota è rimasta per qualche secondo in silenzio. Poi gli applausi scroscianti e lo stupore di grandi e piccini. Si è aperta così la Rassegna che «candida Camerota a diventare la Capitale del turismo invernale nel Cilento». Così sostengono gli organizzatori: l’Associazione Tuttinsieme, il Comitato Luciammare e l’Amministrazione Comunale di Camerota. Dal sagrato i saluti del Primo Cittadino e del Presidente di “Tuttinsieme”, Giovanna Attanasio. Poi il prete, don Gianni Citro: «Nel mondo c’è chi spegne le luci, il fatto che qui, questa sera, qualcuno è venuto ad accenderle, è un qualcosa di meraviglioso». Le novità di quest’anno, per quanto riguarda le luminarie, sono
Sul Porto di Camerota nascerà il Museo del Mare e della Pesca La proposta dell’Assessore Teresa Esposito è passata in Giunta ed è stata affissa in Albo Pretorio. Il progetto verrà realizzato grazie al contributo economico del FLAG
Tra gli indirizzi di programma prefissi dall’Amministrazione Comunale di Camerota, è preminente quello della difesa dell’ambiente, della promozione turistica anche nell’ottica dello sviluppo dei livelli occupazionali, in particolar modo l’incentivazione sia del settore agricolo che ittico, mediante la lavorazione e la vendita di prodotti a chilometri zero. L’Assessorato alla Cultura ritiene opportuno favorire l’implementazione sul territorio comunale di un sistema di sviluppo finalizzato alla valorizzazione delle risorse ambientali e umane sul piano sociale, culturale, lavorativo e turistico, coinvolgendo gli operatori dei pescatori del territorio di Camerota. Per questi motivi, l’Assessore Teresa Esposito, ha
APERTURA CON APPLAUSI SCROSCIANTI TRA LO STUPORE DI GRANDI E PICCINI
partorito l’idea di voler vedere realizzato, sul Porto di Marina di Camerota, un Museo del Mare e della Pesca, finalizzato alla valorizzazione dell’Area Marina Protetta degli Infreschi e della Masseta. Il Museo sorgerà in uno dei locali del molo di sopraflutto destinato ad «attività di promozione della pesca turismo, delle attività portuali e dell’area Marina Protetta». Gli stessi locali sono rimasti in disuso per tanti anni. L’Amministrazione, guidata dal Sindaco, Mario Salvatore Scarpitta, a pochi mesi dal suo insediamento, ha ridato vita a quei posti, regalando dapprima un luogo di ritrovo agli anziani pescatori e poi riorganizzando i locali posti alla fine del braccio, affidandoli ai pescatori che finalmente li possono utilizzare come depositi. «Il Museo del Mare rientra nel progetto di riassetto, riorganizzazione e ammodernamento di tutto l'impianto portuale che questa Amministrazione sta portando avanti sin dal primo giorno di insediamento, era
FOTO dal WEB
la mega Slitta di Babbo Natale, il Giardino Incantato, il gioco di luci sul molto di sottoflutto, i fiori e le sfere giganti. Illuminate anche le frazioni interne del Comune: Lentiscosa, Camerota e Licusati. «Nei prossimi giorni sveleremo altre importanti novità. - fanno sapere dal Comitato - Luciammare quest’anno non è solo luci, a breve le grandi sorprese che richiameranno tantissimi turisti». cilentonotizie.it
nel nostro programma dare un volto e un'identità chiara e definita che da troppo tempo mancava al Porto di Marina di Camerota. Non solo un porto peschereccio, ma un porto turistico degno di essere chiamato tale. - sottolinea l’Assessore al FOTO dal WEB Porto e all’Area Marina Protetta, Teresa Esposito - E proprio dal concetto di identità siamo partiti per ideare e progettare il Museo del Mare e della Pesca. A Marina di Camerota è forte e tangibile il legame che ognuno di noi ha con il mare, elemento fondamentale per l'economia del paese ma anche e soprattutto dalla forte connotazione sentimentale ed emotiva perché fa parte della nostra tradizione, della nostra cultura e della nostra storia. Sono molto soddisfatta che questo progetto stia finalmente prendendo vita e si stia concretizzando, non è un successo personale ma della comunità di Camerota». All’interno del Museo del Mare e della Pesca ci sarà un’area didattica introduttiva dedicata all’Area Marina Protetta degli Infreschi e della Masseta. Poi una stanza che racconterà la flora e la fauna che popolano il mare di Camerota e un’area didattica immersiva che accompagnerà i visitatori in un viaggio alla scoperta degli habitat dell’Area Marina Protetta con allestimenti di monitor touch screen. Chi entrerà nel Museo, avrà la possibilità di ammirare un allestimento con modello in scala di una tartaruga e alcuni pannelli informativi volti alla sensibilizzazione della salvaguardia dell’ambiente per ridurre le interazioni con le attività antropiche. La proposta dell’Assessore Teresa Esposito è passata in Giunta ed è stata affissa in Albo Pretorio. Il progetto verrà realizzato grazie al contributo economico del FLAG (Fisheries Local Action Group). comunicato stampa
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CONSORZIO DI BONIFICA VALLO DI DIANO E TANAGRO
SANITÀ
Francesco Bellomo: «Una falsa partenza della presidenza Curcio»
AMBIENTE
OSPEDALE LUIGI CURTO DI POLLA
Istallata una nuova TAC presso l’unità operativa di RADIOLOGIA
Dopo tanta attesa e lungo tempo, il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro ha eletto il suo nuovo Presidente individuato nella figura di Beniamino Curcio, già in passato alla guida dell’ente nonché già Sindaco di Buonabitacolo. FOTO dal WEB FOTO dal WEB
Giovedì 22 novembre scorso, dopo tanta attesa e lungo tempo, il Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro ha eletto il suo nuovo Presidente individuato nella figura di Beniamino Curcio, già in passato alla guida dell’ente nonché già Sindaco di Buonabitacolo. Sconcerto, attraverso una nota stampa, è stato espresso dal Consigliere Francesco Bellomo: «Sono sconcertato per il primo consiglio a cui partecipo dopo due anni. Nonostante l'occasione così importante per l'argomento all'ordine del giorno, si inizia - ha dichiarato il Consigliere Francesco Bellomo - dopo un'ora per l'attesa del Delegato Regionale, il prof. Gallo, che comunque non ha potuto esprimere il proprio voto a
diano
f rancesco b ellomo
causa dell'enorme ritardo. Questo comportamento - evidenzia - credo sia molto irrispettoso verso gli altri delegati che hanno dovuto attendere molto l'inizio dei lavori». «Nonostante il neo presidente abbia più volte dichiarato di essere stato votato a larga maggioranza, il plebiscito non c'è stato visto che ha ottenuto otto voti su quattordici aventi diritto. Mi meraviglio - prosegue
Bellomo - del fatto che il presidente Curcio non si sia dimostrato sensibile alle problematiche del territorio, infatti non si è voluto discutere il problema del fiume Tanagro». «Ho protocollato - rimanca Bellomo - nel pomeriggio di giovedì un atto informativo che parla proprio della situazione del Tanagro, ma nonostante all'ordine del giorno ci fosse la voce 'varie ed eventuali' in cui si sarebbe potuto includere l'argomento, non mi hanno dato la possibilità di discuterne con l'assemblea». «Mi meraviglia inoltre – conclude la nota di Bellomo - che gli assessori Corrado Matera e Paolo Imparato, pur avendo espresso i consiglieri delegati, non fossero presenti al consiglio». Una falsa partenza dunque, per il Consigliere Bellomo, della presidenza Curcio in seno al Consorzio di Bonifica Vallo di Diano e Tanagro.
ABBANDONO DEI RIFIUTI NEL VALLO DI DIANO
giuseppe opromolla unotvweb.it
Nei giorni scorsi è stata istallata una nuova Tac presso l’Unità Operativa di Radiologia dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla. Un’apparecchiatura funzionale e all’avanguardia dal punto di vista tecnologico che confermerebbe la volontà di puntare sul miglioramento del servizio. La sanità del Vallo di Diano sempre al centro dell’attenzione. Nei giorni scorsi è stata istallata una nuova Tac presso l'Unità Operativa di Radiologia dell'Ospedale Luigi Curto di Polla. Un'apparecchiatura funzionale e all'avanguardia dal punto di vista tecnologico che confermerebbe la volontà di puntare sul miglioramento del servizio. Soddisfazione è giunta da più parti per l'arrivo della nuova strumentazione, viste anche le notevoli difficoltà affrontate dal personale medico costretto in più occasioni a trasferire i pazienti presso altri presidi per effettuare gli esami. L'arrivo della nuova Tac è stata anche occasione per il Presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, di ricordare l'importanza di avere un servizio sanitario efficiente. Ciò però sembra non bastare. I Referenti di CGIL Funzione Pubblica di Salerno e i Responsabili del Comitato CURO, pur manifestando la soddisfazione per quanto fatto fin ora per potenziare il servizio sanitario valdianese manifestano comunque perplessità in merito alla presenza al Curto di due Tac e due mammografi chiedendo il trasferimento di una Tac e di un mammografo presso la struttura di Sant'Arsenio al servizio degli esterni.
INQUINAMENTO E RIFIUTI
Il Comitato No Biometano a Sant’Arsenio Microdiscarica a cielo aperto tra Casalbuono e Montesano sulla Marcellana incontra l’Amministrazione e i cittadini
Eternit, barattoli di vernice, chincaglieria e rifiuti di vario genere: è questo, ancora una volta, il triste scenario di abbandono che ripresenta l’annoso problema dell’abbandono rifiuti nel Vallo di Diano. Ad essere colpito, questa volta, è il territorio a confine tra i Comuni di Casalbuono e Montesano sulla Marcellana dove qualche incivile non ha desistito dall’intento di abbandonare rifiuti. I vari rifiuti sono stati lasciati in balia del degrado nonostante alcuni di essi siano pericolosi: basti pensare ai fogli di eternit lasciati incautamente a terra o ai barattoli di pittura e sol-
Si è tenuto nei giorni scorsi, a Sant’Arsenio, l’incontro pubblico con l’Amministrazione Comunale indetto dal Comitato No Biometano a Sant’Arsenio. «Nelle varie attività intraprese - ha dichiarato la presidente del Comitato, Annamaria Rizzo - alla vigilia delle elezioni elettorali, abbiamo sottoposto a entrambe le liste un Patto Morale per l’Ambiente, nel quale chiedevamo l’impegno dell’Amministrazione rispetto alle tematiche che riguardano la tutela ambientale. Abbiamo voluto questo incontro per verificare le attività svolte rispetto al patto firmato nel 2017». All’indomani dell’assegnazione dei lotti in località Fosso del Mulino perlacostruzionediunimpiantoanaerobicoperiltrattamentodeirifiutidisessantamila tonnellate l’anno, i cittadini di Sant’Arsenio hanno costituito un Comitato per impedirnelacostruzione,siaperladimensionesiaperlalocalizzazione.«Riteniamocheattraverso leazionimesseincampoequellecheseguiranno-hadichiaratoilSindacoDonatoPica-riusciremoadevitarelarealizzazionediquestiimpiantisulterritoriodelnostroComune.Irifiutirappresentanountemamoltocomplessochevadefinitoinsedecomprensoriale.Accogliamo con favore le segnalazioni del Comitato e daremo corso alle azioni conseguenti per i siti che determinano inquinamento per la questione processo Chernobyl e per tutte le altre sottoposte all’attenzione dell’Amministrazione». Il processo Chernobyl, che ha visto cadere in prescrizione i reati ad eccezione del disastro ambientale, ha fatto emergere la possibile presenza di rifiuti interratiin località Buco Vecchio eSanizzi. Le analisi condotte sul terreno hanno evidenziato che si tratta non di rifiuti pericolosi ma di compostaggio, materiale che viene utilizzato per coprire le cave e gli scavi. «Sulla base di prelievi fatti dall’ARPAC però, si evince che il prelievo non è stato fatto in profondità nel terreno. - continua la Presidente Rizzo - Il processo si è concluso, assolti gli imputati, dissequestrati i terreni, ora vorremmo sapere la verità sui rifiuti». Il Canale Secchio che è spesso oggetto di inquinamento è stato esaminato due volte dall’ARPAC e da un ingegnere della ditta che attualmente gestisce gli impianti di depurazione. «La conclusione è stata che il materiale proviene non dal depuratore di San Pietro al Tanagro ma dalla zona industriale», ha dichiarato Pica. FOTO dal WEB
FOTO dal WEB
L’abbandono di rifiuti nel Vallo di Diano sembra essere una pratica sempre più abitudinaria da parte di incivili che non rispettano e tutelano la salute delle persone e la salvaguardia dell’ambiente. Un’insana pratica che spesso si avvale della complicità di territori orograficamente complessi e privi di videosorveglianza.
venti. Presenti inoltre dei rifiuti bruciati e dei residui di combustione. L’abbandono di rifiuti nel Vallo di Diano sembra essere una pratica sempre più abitudinaria da parte di incivili che non rispettano e non tutelano la salute delle persone e la salvaguardia dell’ambiente. Un’insana pratica che spesso si avvale della complicità di territori orograficamente complessi e privi di videosorveglianza. Solo qualche giorno fa, a Montesano sulla Marcellana, è stata ritrovata una microdiscarica a cielo aperto con diversi rifiuti ingombranti. L’abbandono dei rifiuti, occorre ricordare, è perseguibile penalmente. claudia monaco ondanews.it
gianluca calenda ondanews.it
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DIOCESI DI TEGGIANO - POLICASTRO
Il Comune di Padula (Delibera di Giunta n. 184 del 13 novembre 2018) nei giorni scorsi ha approvato il Protocollo d’Intesa con il FAI (Fondo Ambiente Italiano). Grazie all’accordo i tesserati FAI otterranno uno sconto per la visita dei Musei Civici (Museo Civico Multimediale, Casa Museo Joe Petrosino), impegnandosi, inoltre, a promuovere attività congiunte di educazione e sensibilizzazione per comunicare l’importanza e il valore dei beni culturali e paesaggistici. «Diamo inizio ad una collaborazione importante per la valorizzazione del sistema museale di Padula. - dichiarano il Sindaco, Paolo Imparato e, l’Assessore alla Cultura, Filomena Chiappardo - Ringraziamo Michelangelo De Leo, capo delegazione Fai Salerno, che aspettiamo a Padula per la firma ufficiale dell’accordo, che avrà luogo a dicembre. Ricordiamo, inoltre, che il Battistero di San Giovanni in Fonte e l’eremo di San Michele alle Grottelle sono inseriti tra i Luoghi del Cuore del FAI, il cui censimento termina il 30 novembre. - concludono - Sui social c’è stata una grande mobilitazione e per votare è necessario registrarsi sul sito Fai e procedere alla votazione». unotvweb.it
Dal ritiro spirituale dedicato alla famiglia tenutosi a Padula, il Vescovo della Diocesi di Teggiano - Policastro, mons. Antonio De Luca, lancia un appello alla grande famiglia diocesana mons . a ntonio d e l uca ad un’assunzione di responsabilità in materia ambientale in sintonia con la tematica annuale dell’Enciclica Laudato si di Papa Francesco. La Diocesi è chiamata a farsi stimolatrice di un dibattito e a riflettere su un tema che riguarda tutti ovvero la salvaguardia del Creato, della casa comune. Invita perciò ciascuno a dare un contributo adottando nel quotidiano stili di vita compatibili con gli equilibri ecologici del pianeta. L’impegno pastorale annuale della Diocesi di Teggiano-Policastro è rivolto a incoraggiare una spiritualità incarnata nel tessuto del nostro territorio da salvaguardare e promuovere alla luce di una ecologia umana. Rosa Romano unotvweb.it
Celebrata la VIRGO FIDELIS della Compagnia di Sala Consilina È stato il santuario di Sant'Antonio a Polla ad ospitare la celebrazione in onore della Virgo Fidelis voluta dell'arma dei carabinieri della Compagnia di Sala Consilina al comando del Capitano Davide Acquaviva. Tantissime le istituzioni presenti alla Santa Messa celebrata dal vicario generale della Dicoesi di Teggiano Policastro Don Giuseppe Radesca e concelebrata da Don Gabriele Petroccelli e Don Carmine Tropiano.
olive nella VILLA COMUNALE
Nell’ambito della sua attività, già in passato l’Associazione Onlus aveva organizzato attività di tipo agricolo, rivelatesi utili per favorire una maggiore aggregazione sociale ma importanti anche nelle attività riabilitative e di reinserimento delle fasce a rischio esclusione sociale. Sarà l’Associazione Una Speranza Onlus a curare e gestire la raccolta delle olive dalle piante poste nella Villa Comunale di Sala Consilina per i prossimi tre anni. Nei giorni scorsi è arrivata la Delibera di Giunta Comunale con la quale l’Amministrazione, guidata dal Sindaco Francesco Cavallone, ha accolto la proposta dell’Associazione e, nel rispetto dello Statuto Comunale in cui ci si impegna a sostenere le attività sociali e le associazioni ed enti che si occupano del sociale, ha deciso di concedere, fino al 2020, la raccolta delle olive dalle duecentocinaquanta piante della Villa Comunale. Una decisione giunta per vari motivi e dopo che l’Istituto Marco Tullio Cicerone, a cui era stata affidata inizialmente la gestione della raccolta delle olive, attraverso apposita Convenzione, aveva inviato comunicazione di immediato recesso dall’accordo. Liberata quindi da qualsiasi accordo la gestione degli ulivi, l’Associazione Una Speranza ha deciso di presentare l’istanza per ottenere l’affidamento, in ragione anche del suo impegno a favore delle fasce deboli. Nell’ambito della sua attività, già in passato l’Associazione Onlus aveva organizzato attività di tipo agricolo, rivelatesi utili per favorire una maggiore aggregazione sociale ma importanti anche nelle attività riabilitative e di reinserimento delle fasce a rischio esclusione sociale. Un processo quindi che già in passato aveva dato degli TEGGIANO
ottimi risultati e così, venuti a conoscenza della disponibilità dell’Area di proprietà comunale, e in risposta anche al Regolamento Comunale per la gestione delle aree verdi da parte di esterni, è stata presentata richiesta che è stata accolta e, lo scorso 13 novembre, la Giunta Comunale di Sala Consilina ha affidato ufficialmente la gestione della raccolta e cura delle duecentocinaquanta piante di ulivo nella Villa Comunale all’Associazione che, fino al 2020 si occuperà della potatura degli alberi oltre che della raccolta delle olive e della molitura delle stesse con l’impegno di donare il 5% dell’olio ricavato dalla raccolta alle parrocchie presenti sul territorio comunale. Anna Maria Cava unotvweb.it
DUE GIORNI ORGANIZZATA DAL DOTT. LUIGI D’ALVANO
XIIa Edizione della FESTA dell’INFANZIA
Da dodici anni, a novembre, il Vallo di Diano, ed in particolare Teggiano, scende in campo per i bambini organizzando una due giorni di attività ludiche e laboratoriali ma anche di incontri e spettacoli. sulle attività di volontariato organizzate nel mondo a favore dei bambini dell'Africa. A seguire un divertentissimo spettacolo teatrale messo in scena dai volontari della Festa dell'Infanzia e, nel finale, la premiazione del Concorso di disegno Cambiare è Crescere. La festa si è conclusa con un buffet di prodotti tipici della Dieta Mediterranea. FOTO dal WEB
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ACCOLTA L’ISTANZAPRESENTATA DALLA ONLUS
Appello a una riflessione Affidata all’Associazione UNA sulle tematiche ambientali SPERANZA ONLUS la raccolta delle
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Il Comune firma PROTOCOLLO d’INTESA con il FAI per valorizzare il sistema museale
SALA CONSILINA
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PADULA
L’Edizione 2018 della Festa dell'Infanzia, ancora una volta, ha regalato momenti di sano divertimento ma anche intensi attimi di riflessione. La due giorni è organizzata e fortemente voluta dal dott. pediatra Luigi D'Alvano che, per il suo grande amore verso i bambini, è in campo con iniziative di solidarietà e socialità per sensibilizzare l'opinione pubblica sul tema dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza come sancito dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell'Infanzia approvata dall'Assemblea Generale dell'ONU il 20 novembre 1989. Da dodici anni, a novembre, il Vallo di Diano, ed in particolare Teggiano, scende in campo per i bambini organizzando una due giorni di attività ludiche e laboratoriali ma anche di incontri e spettacoli. Bilancio più che positivo per questa dodicesima edizione che ha visto in cam-
il
dott .
l uigi d'a lvano
po per l'organizzazione tanti volontari che dedicano il loro tempo e le proprie energie all'iniziativa come sottolineato dal dott. D'Alvano. Pomeriggio intenso, dunque, presso il Centro Parrocchiale Pier Giorgio Frassati di Prato Perillo dove, dopo l'incontro con il Vescovo della Diocesi, mons. Antonio De Luca, si è vissuto un momento di riflessione
anna maria cava unotvweb.it
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Ufficializzato il finanziamento di tre milioni di euro per interventi di messa in sicurezza e riqualificazione delle strade
Tre milioni di euro per le strade di Sala Consilina. La conferma è arrivata dalla Regione Campania, che ha approvato la graduatoria dei progetti ammessi a finanziamento per interventi relativi alla viabilità. La decisione dell’Ente regionale è stata resa pubblica attraverso il Decreto n° 29 dello scorso 12 novembre, che ha ufficializzato il finanziamento di tre milioni di euro al Comune di Sala Consilina per interventi finalizzati alla messa in sicurezza, riqualificazione e ammodernamento delle strade. Ottimo anche il punteggio per il progetto proposto dall’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Francesco Cavallone e redatto dell’Ufficio Tecnico del Comune di Sala Consilina, risultato tra i primi trenta rispetto ai duecentosettanta enti finanziati. «Si tratta di un altro importante tassello commenta il Sindaco di Sala Consilina - del programma che l’Amministrazione da me guidata si era prefissato al momento dell’insediamento. Questo in particolare era un intervento indispensabile per il nostro sistema viario: abbiamo progettato, programmato e investito su questa problematica, raggiungendo l’obiettivo. Il finanziamento di tre milioni di euro, uno dei più consistenti in Campania, ci consentirà di intervenire sulle strade principali e su molte strade periferiche che, in alcuni casi, lo scorrere del tempo ha reso precarie. La nostra richiesta era di quattro milioni e mezzo di euro, ma siamo ottimisti di riuscire a coprire ugualmente la quasi totalità degli interventi previsti». Il Primo Cittadino rivolge un particolare ringraziamento alla Struttura Tecnica del Comune:
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Il Sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone: Si tratta di un altro importante tassello del programma che l’Amministrazione da me guidata si era prefissato al momento dell’insediamento. Questo in particolare era un intervento indispensabile per il nostro sistema viario
f rancesco c avallone
«In questi anni - sottolinea Cavallone - ha contribuito in modo fondamentale all’approvazione di diversi progetti, dando dimostrazione di competenza e professionalità. Affiancando la parte politica che è stata, e continua ad essere, costantemente alla ricerca di finanziamenti per migliorare le condizioni di vita dei nostri cittadini». Tra le aree interessate dai prossimi lavori c’è la Zona Industriale di Sala Consilina, le cui strade saranno completate con l’asfalto. Nel centro cittadino invece gli interventi riguarderanno la ormai dissestata via Matteotti e, in generale, tutti i tratti della Strada Provinciale 19 del territorio di Sala Consilina. Altri interventi sono previsti nel Centro Storico cittadino e poi in via San Sebastiano, via De Petrinis e su tutta una serie di altre arterie, dando priorità alle situazioni di maggiore dissesto o necessità. «Colgo anche l’occasione - conclude il Sindaco di Sala Consilina - per chiedere collaborazione e pazienza ai nostri concittadini, perché nel momento in cui gli interventi inizieranno, sarà inevitabile qualche disagio. Ma sicuramente gli interventi sulle strade, ed i loro risultati, ripagheranno gli sforzi e i sacrifici di tutti». comunicato stampa
Il Comune di Padula tra i primi ad aderire all’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente
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INIZIATIVA I LUOGHI DEL CUORE
Il POMPONIO LETO in prima fila nella RACCOLTA FIRME per la TUTELA del Il Comune di Padula ha aderito all’Anagrafe CONVENTO di SANT’ANTONIO di Polla
Nazionale della Popolazione Residente, realizzando l’innovativo progetto che costituisce un punto strategico dell’Agenda Digitale Italiana. L’Amministrazione Comunale, grazie all’importante apporto del personale dell’Ufficio Anagrafe e Stato Civile, in piena sinergia con l’attività di coordinamento costantemente svolta dalla Prefettura di Salerno, ha operato al fine di realizzare una sempre più capillare modernizzazione della Pubblica Amministrazione. L’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente, istituita presso il Ministero dell’Interno, è la Banca Dati Nazionale nella quale stanno confluendo progressivamente le anagrafi di tutti gli oltre ottomila Comuni italiani. Essa sostituirà l’Indice Nazionale delle Anagrafi, e l’Anagrafe degli Italiani Residenti all’Estero. L’Anagrafe Nazionale non è solo una banca dati ma rappresenta un impianto digitale che consente l’integrazione dei diversi sistemi informativi pubblici, assicurando in questo modo l’interoperabilità tra gli stessi ed evitando la duplicazione di comunicazione con le Pubbliche Amministrazioni. Consentirà quindi, la fruizione dei dati anagrafici alla Pubblica Amministrazione e ad altri organismi pubblici, migliorando in modo sostanziale l’erogazione dei servizi a cittadini, enti ed imprese. Il sistema, una volta entrato a regime, consentirà ai Comuni di svolgere i servizi anagrafici con accresciuta efficienza e riduzione di costi e permetterà di consultare ed estrarre dati per effettuare statistiche, semplificherà, inoltre, le operazioni di cambio di residenza e i censimenti. L’Anagrafe Nazionale costituisce un passaggio essenziale per la realizzazione di un Database di livello nazionale che determinerà vantaggi, oltre che per la Pubblica Amministrazione, grazie ad un dialogo diretto e dinamico, anche per i cittadini che potranno agevolmente far riferimento ad un’unica fonte di dati alla quale attingere potendo così richiedere certificati anagrafici in tutti i Comuni italiani, ottenere il cambio di residenza in maniera semplice e celere ed estrarre certificati da un portale unico. Il Comune di Padula dopo aver realizzato la Carta di Identità Elettronica, istituito il Registro del Testamento Biologico ed aver aderito al Progetto Donare gli organi: una scelta in Comune, ora aderisce al nuovo sistema digitale. Nella Provincia di Salerno, insieme a Padula, sono già entrati nell’Anagrafe Nazionale della Popolazione Residente i Comuni di Laurino, Cava de’ Tirreni e Nocera Inferiore. Miriam Mangieri ondanews.it
Aderendo all’iniziativa I luoghi del cuore, promossa dal Fondo Ambiente Italiano, docenti, studenti e personale ATA dell’Istituto Superiore di Teggiano hanno provveduto a raccogliere oltre cinquecento firme per questo censimento, con la speranza che il Convento di Sant’Antonio di Polla entri nella graduatoria del FAI per l’accesso ai fondi per il restauro degli affreschi dell’importante luogo di culto del Vallo di Diano FOTO dal WEB
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L’Istituto d’Istruzione Superiore “Pomponio Leto” di Teggiano impegnato in prima fila nella raccolta delle firme per la tutela e la valorizzazione del Convento di Sant’Antonio di Polla. Aderendo all’iniziativa I luoghi del cuore, promossa dal Fondo Ambiente Italiano, docenti, studenti e personale ATA dell’istituto superiore di Teggiano hanno provveduto a raccogliere oltre cinquecento firme per questo censimento, con la speranza che il Convento di Sant’Antonio di Polla entri nella graduatoria del Fai per l’accesso ai fondi per il restauro degli affreschi dell’importante luogo di culto del Vallo di Diano. «Ringrazio la scuola superiore di Teggiano per l’entusiasmoconcuihaaccoltoquesta iniziativa. - riferisce Lucia
Lupo, dell’Associazione “Lilium” di Polla presieduta da Teresa Calvino e Raffele Cammardella - Il Convento di Polla è un patrimonio dell’intero comprensorio e pensare di sfruttare questa possibilità per restaurarne gli affreschi che non versano nelle migliori condizioni, penso che debba rappresentare unimpegnopertutti». L’allarme sulle condizioni critiche in cui versa il Convento di Sant’Antonio di Polla fu lanciato qualche mese fa proprio dalle colonne di Ondanews anche da Fra’ Mimmo Marcigliano, Vicario Provinciale dei Frati Minori. «C’è bisogno di interventi urgenti di restauro. - riferì, nell’occasione, Fra’ Mimmo - Più volte abbiamo sollecitato gli enti pubblici ma finora si è mosso ben poco. Sentiamo laresponsabilitàdivalorizzare questo patrimonio visitato da tante persone che restanoincantate». ondanews.it
MASSIMO BURZO è il nuovo PRESIDENTE del Lions Club Sala Consilina-Vallo di Diano
Durante la cerimonia del XXV° Anniversario dalla fondazione del Lions Club Sala Consilina - Vallo di Diano, presso l’Hotel Kristall di Atena Lucana, c’è stato il passaggio di consegne della Presidente uscente Anna Casillo in favore di Massimo Burzo, neo Presidente. L’incontro si è svolto alla presenza di numerose autorità lionistiche regionali. Angelo Paladino, il primo Presidente e Socio Fondatore del Club, ha ripercorso le tappe più significative legate all’impegno costante dei Soci nei venticinque anni trascorsi mentre Antonio Marte, Vicegovernatore del Distretto 108YA, ha espresso il più vivo apprezzamento per tutte le iniziative organizzate dal Club elogiandone l’alto profilo, frutto di competenza e di abnegazione. Il Lions Club Sala Consilina - Vallo di Diano, per il servizio reso alla Comunità locale, rappresenta un solido riferimento per il Lionismo dell’intera regione. ornella bonomo ondanews.it
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SODDISFATTO IL PRESIDENTE VALENTINO DI BRIZZI Dal nuovo anno scatta l’obbligo della Al CONFIV Vallo di Diano fondi FATTURAZIONE per la prevenzione dell’usura ELETTRONICA Lo scorso 11 novembre è stato pubblicato sul sito del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze l’elenco degli enti beneficiari del Fondo
Dal primo gennaio 2019 per tutte le attività economiche sarà obbligatoria l’emissione di fatture elettroniche. Dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Sala Consilina e dall’Unione Giovani Dottori Commercialisti Sala Consilina l’invito ai COMMERCIANTI ad INFORMARSI in vista dell’entrata in vigore della Legge n. 205 del 27 dicembre 2017. Nei giorni scorsi il Garante della Privacy, avendo riscontrato criticità nella normativa, ha presentato rilievi all’Agenzia delle Entrate per chiarimenti sulla gestione e conservazione delle fatture contenenti una molteplicità di dati personali soggetti alla normativa in materia di privacy. Ci si attendeva dopo la pronuncia una proroga che non è arrivata. Una rivoluzione che riguarderà le cessioni di beni e servizi. Ad essere esonerati saranno i contribuenti definiti minimi e gli agricoltori in regime di esonero. «La nuova legge - evidenziano dall’Ordine - punta a potenziare il contrasto all’evasione, anche se il Garante della Privacy evidenzia il rischio
di usi impropri da parte di terzi delle informazioni raccolte attraverso il nuovo sistema di fatturazione». La fatturazione elettronica è un sistema digitale di creazione, trasmissione e conservazione delle fatture in formato digitale XML che consente anche di proteggere e garantire l’autenticità dei dati. La trasmissione avviene attraverso un Sistema di Interscambio che controlla i file prima di recapitarli al destinatario. «Si tratta di una novità importante che stravolgerà le procedure di emissione e gestione delle fatture. È fondamentale quindi essere preparati al fine di evitare di incorrere in ripercussioni sugli aspetti fiscali e sui rapporti con la clientela». L’Ordine dei Dottori Commercialisti di Sala Consilina e l’Unione Giovani Commercialisti, consigliano di informarsi dal proprio Commercialista. «È necessario comprendere il processo, per effettuare giuste scelte sull’acquisto di software oggi, banalmente pubblicizzati anche attraverso i media. La Fatturazione Elettronica è la sfida più impegnativa degli ultimi decenni che deve essere vinta, trasformando l’obbligo in opportunità di ridurre i costi e capitalizzare i benefici derivanti dalla gestione digitale delle fatture». Anna Maria Cava unotvweb.it
ULTIME FORMALITÀ TRA COMUNE E OPEN FIBER
di Prevenzione Usura che ha visto l’ente presieduto da Di Brizzi unico beneficiario per la provincia di Salerno e tra i sei Confidi della Regione Campania
Al Consorzio CONFIDI Vallo di Diano, presieduto da Valentino Di Brizzi in arrivo altri centoventottomila euro per continuare nella sua attività a sostegno delle imprese in difficoltà e prevenire e contrastare il fenomeno dell’usura. Lo scorso 11 novembre è stato pubblicato sul sito del Dipartimento del Tesoro del Ministero dell’Economia e delle Finanze l’elenco degli enti beneficiari del Fondo di Prevenzione Usura che ha visto l’ente presieduto da Di Brizzi unico beneficiario per la provincia di Salerno e tra i sei CONFIDI della Regione Campania. Un contributo economico notevole che va ad aggiungersi ai fondi rischi vincolati che arriva così a raggiungere la somma di seicentocinquantamila euro utili per sostenere le piccole e medie imprese del Vallo di Diano e della provincia salernitana. A diciotto anni dalla sua costituzione la CONFIV Società Cooperativa si conferma ente che dà supporto alle aziende con numeri di grande valore avendo fin qui garantito supporto e sostegno ad oltre trecento attività imprenditoriali del territorio con l’erogazione di circa dieci milioni di euro. Grande soddisfazione SALA CONSILINA
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Dall’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili di Sala Consilina e dall’Unione Giovani Dottori Commercialisti Sala Consilina l’invito ai commercianti ad informarsi in vista dell’entrata in vigore della legge n. 205 del 27 dicembre del 2017
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V alentino D i B rizzi
è stata espressa dal Presidente Valentino Di Brizzi per il contributo ricevuto che consente alla CONFIV di proseguire nell’opera di supporto alle imprese del territorio. Un risultato possibile a seguito anche del superamento brillante di tutte le verifiche effettuate dagli Ispettori della Banca d’Italia e del Ministero del Tesoro che monitorano l’andamento e la funzionalità dei CONFIDI e la loro operatività. In tutta Italia sono soltanto centoundici i Consorzi CONFIDI che hanno ottenuto i contributi a sostegno della loro attività di prevenzionedell’usura. Anna Maria Cava unotvweb.it
DIOCESI DI TEGGIANO-POLICASTRO
Partono a gennaio 2019 i lavori per la FIBRA Nasce il CONSULTORIO DIOCESANO OTTICA su tutto il territorio comunale per il sostegno e l’assistenza alle famiglie
FOTO dal WEB
I cittadini potranno navigare a 300/400 Mega. Enti pubblici ed imprese fino a 1 giga
D onato P ica
Finalmente una svolta per le connessioni internet a Sant’Arsenio. Grazie al superamento delle ultime formalità tra Comune e Open Fiber (progetto nazionale di
diffusione della fibra ottica e riduzione del “Digital Divide”), sarà possibile accedere alla rete con fibra ottica direttamente da casa propria. Le utenze residenziali, grazie alla tecnologia FTTH (FiberTo-The-Home, ossia cavo di fibra ottica fino in casa) abbandoneranno definitivamente il doppino in rame per volare con la migliore infrastruttura possibile a 300/400 Mega per secondo. Le imprese e le strutture pubbliche poi potranno accedere alla velocità di un giga per secondo. «Siamo particolarmente soddisfatti come Amministrazione Comunale per questo risultato. - dichiara il Primo Cittadino di Sant’Arsenio, Donato Pica - Era uno degli obiettivi prioritari del nostro programma. Oltre alla Convenzione, a suo tempo sottoscritta con la Regione Campania, abbiamo intensificato e accelerato i contatti con i soggetti incaricati dell’esecuzione dei lavori e pensiamo che con gli inizi del 2019 si darà il via ai lavori stessi. Questo risultato ci fa ben sperare anche per il raggiungimento degli altri obiettivi, soprattutto per quanto riguarda la promozione turistica del nostro territorio e l’avvio appieno delle iniziative sul Serrone e sul Monte Carmelo». Paola Federico ondanews.it
Il Consultorio Familiare Diocesano costituito da un’equipe di operatori qualificati (educatori, avvocati, medici, psicologi, mediatori familiari) è aperto tutti i giovedì dalle ore 18 alle ore 20 É stato inaugurato sabato 3 novembre sulle problematiche adolescenziali e scorso, presso la Bottega dell’Orefice a giovanili, servizio di mediazione famiSala Consilina, il Consultorio Fami- liare, aiuto nel rapporto genitori-figli. liare voluto dalla Diocesi di Teggiano- «Per volere del Vescovo, mons. Antonio Policastro per il sostegno alla famiglia, De Luca - dice don Martino De Pasquaalla coppia e alla persona. Un Centro di le, Direttore della Caritas Diocesana - abFormazione, Prevenzione e Consulen- biamo deciso di promuovere tutte quelle za il cui percorso è gestito dalla Caritas iniziative che sorreggano le famiglie e la Diocesana e dall’Ufficio per la Pastorale comunità tutta, provando a intercettare Familiare e Vita. Il Consultorio Fami- difficoltà e fatiche quotidiane. Abbiamo liare Diocesano costituito da un’equi- voluto aprire la porta della carità alle pe di operatori qualificati (educatori, famiglie, ai giovani e a tutte le persone che avvocati, medici, psicologi, mediatori vivono problematicità quotidiane rese familiari) è aperto tutti i giovedì dalle ore talvolta ancora più grandi da un diffuso 18 alle ore 20. Un operatore volontario disagio economico». All’inaugurazione della Caritas Diocesana avrà il compito sono intervenuti il Vescovo della Diocesi di accogliere le diverse richieste per poi di Teggiano-Policastro, mons. Antonio indirizzarle verso il settore di interven- De Luca, il Direttore della Caritas, don to. Sono previste consulenze psicologi- Martino De Pasquale, il Sindaco di Sala che individuali, di coppia e familiari, Consilina, Francesco Cavallone. consulenze legali, ascolto e incontro Claudia Monaco ondanews.it
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NUMERO 5novembre 2018
LAVORI PUBBLICI
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OK della Regione Campania al finanziamento del progetto di realizzazione della strada di collegamento di Camerota a Lentiscosa L’importo dei lavori si aggira attorno a un milione e duecentomila euro. Attualmente, per raggiungere Camerota Capoluogo da Lentiscosa, i cittadini sono costretti a scendere prima a Marina di Camerota, per poi risalire a Camerota. Con la realizzazione della strada, andata finalmente a finanziamento, i disagi e i tempi diminuiscono notevolmente.
L’Amministrazione Comunale di Camerota, guidata dal Sindaco Mario Salvatore Scarpitta, ha messo a segno un altro importante risultato. Con Decreto numero 29 del 12 novembre 2018, infatti, la Giunta Regionale della Campania, ha dato l’ok per il finanziamento del progetto di realizzazione della strada che collega Camerota Capoluogo con la frazione di Lentiscosa e la realizzazione, inoltre, del Ponte di Attraversamento sul Vallone delle Fornaci. L’importo dei lavori si aggira attorno a un milione e duecentomila euro. Attualmente, per raggiungere Camerota Capoluogo da Lentiscosa, SANITÀ
i cittadini sono costretti a scendere prima a Marina di Camerota, per poi risalire a Camerota. Con la realizzazione della strada, andata finalmente a finanziamento, i disagi e i tempi diminuiscono notevolmente. A pochi mesi dal suo insediamento l’Amministrazione Scarpitta ha dato indirizzo prioritario all’Ufficio Lavori Pubblici, per attivare tutte le procedure al fine di ACQUISIRE i pareri necessari sul progetto esecutivo. L’Ufficio Lavori Pubblici, integrato il progetto agli atti del Comune, ha indetto, ad ottobre 2017, una prima Conferenza dei Servizi, convocando tutti gli Enti
interessati ad esprimere parere. Nella stessa seduta la Sovrintendenza, il Parco del Cilento e il Genio Civile, hanno richiesto delle integrazioni e variazioni per poter rilasciare il parere di competenza. Successivamente ci sono stati numerosi incontri per concordare un'ipotesi progettuale compatibile alle esigenze dei diversi Enti e la seconda seduta della Conferenza dei Servizi si è chiusa positivamente a maggio 2018. Il progetto esecutivo è stato approvato successivamente dalla Giunta Comunale con Delibera numero 122 del 23 maggio 2018, per la candidatura del progetto con la quale l’intervento è stato poi finanziato pochi giorni fa. Alcune difficoltà sono state riscontrate nella realizzazione del Ponte sul Vallone delle Fornaci ma tutto è stato risolto grazie alla professionalità dei tec-
IL PRESIDIO OSPEDALIERO TRA GLI OSPEDALI PIÙ PERFORMANTI
comunicato stampa
TRATTA FERROVIARIA SICIGNANO-LAGONEGRO
L’Ospedale di Roccadaspide eccelle nel trattamento delle fratture del femore La struttura dell’ASL Salerno è stata individuata tra gli ospedali più performanti, che effettuano cioè un maggior numero di interventi rispettando il valore di riferimento (almeno il 60% delle operazioni eseguite entro 48 ore dal ricovero e con un numero minimo di 75 interventi).
L'esecuzione dell'intervento su frattura del collo del femore per pazienti di età superiore a sessantacinque anni operati entro quarantott’ore dal ricovero è uno tra gli indicatori che vengono utilizzati dal Ministero della Salute per verificare i livelli di assistenza garantiti sul territorio nazionale. L'indicatore serve a valutare la presa in carico dell'organizzazione sanitaria e il tempo di risposta della stessa al bisogno di assistenza dei pazienti. Il riferimento per le strutture sanitarie è almeno il 60% di interventi entro le quarantott’ore e un numero complessivo minimo di settantacinque interventi effettuati. Dove e Come Mi Curo (www.doveecomemicuro.it), il portale di public reporting delle strutture sanitarie italiane, ha pubblicato la Classifica Regionale degli Ospedali della Campania nei quali vengono rispettati gli standard per il trattamento della frattura del collo del femore. In tale classifica regionale, al terzo posto sulle cinquantanove strutture analizzate, figura l'Ospedale di Roccadaspide. La struttura dell'ASL Salerno è stata individuata tra gli ospedali più performanti, che effettuano cioè un maggior numero di interventi rispettando il valore di riferimento (almeno il 60% delle operazioni eseguite entro quarantott’ore dal ricovero e con un numero minimo di settantacinque interventi). I dati ripresi dal portale www.doveecomemicuro.it sono ricavati dal PNE 2017 (Piano Nazionale Esiti) sono elaborati dall'Agenzia Nazionale per i Servizi Sanitari Regionali e si riferiscono all'anno 2016. Per l'anno 2017 i dati del Piano Nazionale Esiti non sono
nici a disposizione dell’Ente. «Un altro risultato straordinario raggiunto - ha dichiarato il Sindaco di Camerota, Mario Salvatore Scarpitta - dopo i finanziamenti per le scuole, per la strada del Ciglioto, per il porto di Marina, arriva una nuova pioggia di fondi per il nostro Comune. È doveroso ringraziare il Governatore della Campania, Vincenzo De Luca; l’intera Giunta Regionale della Campania; il Consigliere Regionale e Presidente della Commissione Urbanistica, Lavori Pubblici e Trasporti, Luca Cascone; il Capo della Segreteria del Presidente della Regione, Franco Alfieri». «Sono dici milioni che smentiscono le dicerie di tutti quelli che additano una presunta mancanza di progettualità a questa Amministrazione. - continua il Primo Cittadino - Sfido queste persone a fare di meglio in così pochi mesi, con un’Ente, quello del Comune di Camerota, che riversa in condizioni ormai note a tutti. Questo è solo l’inizio. Noi continuiamo a rispondere con i fatti, le chiacchiere le lasciamo agli altri. Camerota, ormai, viaggia sui binari della trasparenza e della concretezza».
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ancora disponibili, ma l'ASL Salerno, sulla base del monitoraggio interno dei dati, conferma il trend positivo sull'indicatore "interventi chirurgici per frattura del collo femore in pazienti over 65 entro 48 ore dal ricovero". In particolare, nel 2017 la media aziendale è del 60,16%, mentre il Presidio Ospedaliero di Roccadaspide si attesta sul valore di 71,6%. Tale andamento virtuoso riguarda anche altre strutture ospedaliere dell'Azienda: infatti ben sei Unità Operative di Ortopedia, delle nove afferenti ai Presidi Ospedalieri dell'ASL Salerno, superano il valore medio aziendale. Il trend si consolida nei primi otto mesi del 2018: la media aziendale cresce e si attesta sul valore 62,97%, con sette Ortopedie - delle nove aziendali - che superano tale valore soglia. comunicato stampa
Luca Cascone: «Confido per il prossimo anno di poter cominciare a dare inizio ai lavori» Arrivano notizie positive circa il futuro della tratta ferroviaria Sicignano-Lagonegro dismessa da circa trent’anni. Lo scorso giugno il Governatore della Regione Campania, Vincenzo De Luca, aveva annunciato che a breve sarebbero arrivate decisioni a favore della riapertura della Sicignano - Lagonegro fino a Polla. Una notizia accolta con favore anche se le azioni successive messe in campo, come ad esempio il taglio dei ponti a Padula, rendeva scettici un pò tutti, non solo i membri del Comitato per la Riattivazione della Sicignano-Lagonegro ma anche gli stessi cittadini che non riuscivano a spiegarsi la contraddizione di una ferrovia da riaprire e intanto lasciata al degrado e segata in diversi punti. In questo contesto è arrivato con un fulmine a ciel sereno il commento via social dell'on. Luca Cascone che in in un commento ad un post pubblico sulla pagina facebook del Comitato, che condivideva un articolo di ferrovie. it in cui si dichiaravano le intenzioni della Regione Campania, con tanto di immagini della Stazione di Polla, capolinea virtuale, le parole brevi ma chiare di Luca Cascone, Presidente della Commissione Trasporti della Regione Campania: «Stiamo definendo il verbale con RFI che possa sbloccare una prima parte di risorse. Confido per il prossimo anno di poter cominciare a dare inizio ai lavori». Il Comitato per la Riattivazione in una nota stampa sottolinea come «se ci sia qualche progetto concreto di ripristino, per ora, non è chiaro. La speranza del Comitato è duplice: una, sempre la stessa, riguarda il passaggio dalle parole ai fatti. La seconda è che anche i Sindaci del territorio facciano sentire la loro voce, anziché restarsene in disparte come se lo sviluppo dei comuni da loro amministrati non passasse anche dalla questione trasporti oltre che dalle prioritarie vicende legate alla sanità, alla giustizia, all’istruzione». Giuseppe Opromolla unotvweb.it
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CAMBIO DI GESTIONE PER LE STRADE DELLA REGIONE CAMPANIA
PADULA
IL CONSIGLIO COMUNALE SI È RIUNITO IL 30 NOVEMBRE
Strade salernitane, la NO alla CHIUSURA dei PUNTI NASCITA competenza passa all’ANAS degli Ospedali di Polla e Sapri Nei giorni scorsi è stato sottoscritto e quindi ufficializzato, presso la sede del Consiglio Regionale, il verbale che sancisce la redistribuzione delle competenze sulle arterie stradali
Cambio di gestione per le strade della Regione Campania. Nei giorni scorsi è stato sottoscritto e quindi ufficializzato, presso la sede del Consiglio Regionale, il verbale che sancisce la redistribuzione delle competenze sulle arterie stradali. A sottoscrivere il verbale anas, Agenzia del Demanio, Regione Campania, Province di Napoli, Caserta, Salerno e Benevento e gli Enti Comunali territorialmente interessati. Per ciò che riguarda la Provincia Sud di Salerno il nuovo verbale attribuisce all'anas la competenza delle strade attualmente in gestione agli enti territoriali che sono: ex Strada Statale 19 Ter dorsale aulettese da Ponte San Cono all'innesto con la Strada Statale 407 fino all'innesto sulla Strada Statale 19 a Polla; la 407 Varco di Pietrastretta dallo svincolo di Buccino fino ex Strada Statale 19 ter Ponte San Cono; la Strada provinciale Cilentana dall'innesto sulla Strada Statale 18 a Paestum fino al Viadotto Alento e dalla fine del Viadotto Alento fino allo svincolo sulla Strada Statale 517 Variante allo svincolo di Policastro Bussentino. Passano inoltre di competenza agli Enti Territoriali la StraLAUREANA CILENTO
Il Consiglio Comunale vota contro la chiusura del Punto Nascita e pensa al marchio DE.CO. per i prodotti tipici
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da Statale 18 Tirrena Inferiore da Capaccio a Policastro Bussentino; la Strada Statale 95 di Brienza dal Confine con la Campania allo svincolo di Atena Lucana, la Strada Statale 517 Bussentina da Buonabitacolo allo svincolo di Torre Orsaia e la 517 Direzione Torre Orsaia, precisamente nel tratto che dallo svincolo con la 517 Variante di Torre Orsaia porta all'innesto sulla ex Strada Statale 18, arterie queste che attualmente sono gestite da ANAS. «Lo scopo principale fanno sapere da stradeanas - è quello di garantire la continuità territoriale degli itinerari di valenza nazionale che attraversano le varie regioni, evitando la frammentazione delle competenze nella gestione delle strade e dei trasporti». anna maria cava unotvweb.it
LAVORI PUBBLICI
Finanziato dalla Regione Campania un progetto viabilità per oltre un milione di euro
Si è lo scorso 30 novembre il Consiglio Comunale di Padula che ha visto la discussione di diversi punti all’ordine del giorno. Tra questi la chiusura dei Punti Nascita degli Ospedali di Polla e Sapri. Tutti i Consiglieri, all’unanimità, hanno espresso il proprio voto contrario al provvedimento che dal primo gennaio prevede la soppressione del servizio. Si è discusso dell’utilizzo di economie sui mutui contratti. Il Consiglio Regionale della Campania ha approvato l’agevolazione per i mutui contratti dagli Enti Locali con la Cassa Depositi e Prestiti. I Comuni della Campania potranno così subito realizzare opere pubbliche di vitale importanza per le comunità locali, e il Comune di Padula utilizzerà la somma per i lavori sulle fognature nel centro storico e per la Caserma dei Carabinieri. Il Regolamento Cimiteriale, di cui il Responsabile è l’Assessore Vincenzo Polito, è stato aggiornato dato che il precedente è ventennale, mentre il Piano Regolatore che stabilisce le costruzioni SASSANO
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L’Assessore Filomena Chiappardo: «Il Regolamento DE.CO si unisce allle azioni che stiamo portando avantisulla valorizzazione del territorio, in questo caso dei prodotti tipici locali»
cimiteriali non ha subito modifiche. Inoltre è stata presentata la proposta da parte dell’Associazione L’Aquilone per avviare una pratica per il riconoscimento del Marchio DE.CO. «Il Regolamento DE.CO si unisce allle azioni che stiamo portando avanti - ha dichiarato l’Assessore Filomena Chiappardo - sulla valorizzazione del territorio, in questo caso dei prodotti tipici locali. Sarà nominata una Commissione che valuterà le varie istanze. Vogliamo che venga realizzato un logo e sarebbe bello che partecipassero i ragazzi delle Scuole». Elena Francesca Comuniello ondanews.it
I CINQUE PC ERANO STATI RUBATI AD INIZIO NOVEMBRE
Consegnati agli studenti i computer acquistati con l’indennità di carica degli amministratori comunali Il Sindaco Tommaso Pellegrino: Riprendiamoci la normalità, nel frattempo stiamo lavorando al potenziamento dell’impianto di videosorveglianza a Sassano, prevedendo un maggiore controllo per i nostri edifici scolastici
Il Comune di Laureana Cilento, a seguito della partecipazione all’avviso pubblico di manifestazione di interesse per la presentazione di progetti coerenti con i programmi di intervento sulla viabilità regionale finanziati con le risorse FSC 2014 - 2020 di cui alla Delibera CIPE 54 - 2016, si è collocato utilmente in graduatoria, così come da Decreto della Regione Campania n. 29 del 12 novembre 2018. In particolare, il Comune di Laureana Cilento, attraverso il progetto curato dall’Ufficio Tecnico Comunale, si è collocato I piccoli studenti dell’Istituto tra i primi trenta vincitori su scala regionale, con il Progetto di Messa in Comprensivo Giovanni FalcoSicurezza ed Adeguamento Strutturale della strada Castiglione Torretta ne di Silla di Sassano potranno Acquasanta per un importo totale finanziato pari a un milione e 224.600 euro. nuovamente usufruire di computer. Erano stati rubati ad inizio novembre: ignoti si erano introdotti nell’Istituto Comprensivo riuscendo a portare via ben cinque computer utilizzati per i collegamenti con le lavagne multimediali e pertanto indispensabili per le lezioni. La notizia del furto aveva scosso la locale comunità ed in primis il Sindaco, Tommaso Pellegrino, e altri Amministratori, che hanno quindi deciso di utilizzare la propria indennità di carica per riacquistarli. A distanza di quasi un mese da quel brutto episodio i pc sono stati re-
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stituiti all’Istituto. «Rubare in una Scuola è uno degli atti più vili e meschini che si possa commettere. - ha detto Pellegrino - I ladri potrebbero essere anche genitori o comunque sono stati figli; io mi chiedo con quale coraggio si guarderanno nello specchio dopo un atto simile? Cosa proveranno guardando in faccia i propri figli o i propri genitori? Per queste persone la vergogna è fin troppo un sentimento nobile, e definirli in qualche modo gli si rende eccessiva dignità». «Riprendiamoci la normalità, nel frattempo stiamo lavorando al potenziamento dell’impianto di videosorveglianza a Sassano, prevedendo un maggiore controllo per i nostri edifici scolastici. Un sentito grazie alla Giunta, al Presidente del Consiglio Comunale e ai Consiglieri per la grande sensibilità dimostrata», ha concluso il Primo Cittadino. infocilento.it
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L’Associazione Imprenditori Vallo di Diano è stata ospite dell’On. Patriciello al Parlamento Europeo
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Valentino Di Brizzi a Bruxelles ospite dell'europarlamentare Aldo Patriciello per conoscere le opportunità che l'Europa offre al mondo dell'imprenditoria. È appena rientrato il Presidente dell'Associazione Imprenditori Vallo di Diano dal viaggio organizzato dall'efficiente staff dell'on. Patriciello nel corso del quale, insieme ad un gruppo di imprenditori e professionisti del Vallo di Diano e Golfo di Policastro, oltre a visitare la sede del Parlamento Europeo, ha avuto modo anche di capire quali sono le azioni su cui l'Europa punta la fine di agevolare lo sviluppo delle imprese e se, tra le tante opportunità, vi siano prospettive utili per le piccole e medie imprese del Vallo di Diano. Un incontro che si è rivelato proficuo e assolutamente interessante e utile anche per riuscire a comprendere quanto l'Europa sia in realtà vicina soprattutto alle piccole aree. L'on. Patriciello in parTEGGIANO
ticolare, però, ha voluto sottolineare come sia importante allontanare la logica campanilistica a cui sono abituati i piccoli comuni. Soddisfatto il Presidente dell'Associazione Imprenditori Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi, per il costruttivo incontro che ha permesso di capire come l'Europa sia opportunità per tutti, e per aver raccolto nuove idee da proporre al mondo imprenditoriale del salernitano. Idee e opportunità che l'on. Patriciello esporrà direttamente in un incontro nel Vallo di Diano come assicurato dal Presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi. Durante il suo intervento all'incontro Di Brizzi ha voluto ringraziare l'on Patriciello per aver dato possibilità al suo
PROGETTO T.R.A.M E PROGETTO S.H.O.R.E.
Il Comune aderisce a DUE PROGETTI candidati al Bando BRAINS2SOUTH 2018
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L’Università degli Studi di Roma Tre, in particolare il Dipartimento di Studi Umanistici, ha chiesto l’adesione del Comune di Caggiano in qualità di portatore di interesse per due progetti da candidare al Bando Brains2South 2018. Il Bando, indetto dalla Fondazione Con il Sud di Roma è rivolto a ricercatori italiani e stranieri che svolgono la propria attività all’estero o in Italia (al di fuori delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia). Obiettivo dell’iniziativa è attrarre giovani eccellenze nei Centri di Ricerca e nei Dipartimenti Universitari del Sud, nell’ottica di rafforzare i legami con il resto del mondo e come opportunità per sviluppare e potenziare carriere indipendenti. I progetti che hanno visto l'adesione del Comune di Caggiano sono due. Il Progetto T.R.A.M. (Tratturi Ritrovati nell’Antico Meridione), che ha come
Il Bando, indetto dalla Fondazione Con il Sud di Roma è rivolto a ricercatori italiani e stranieri che svolgono la propria attività all’estero o in Italia (al di fuori delle Regioni Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sardegna e Sicilia). Obiettivo dell’iniziativa è attrarre giovani eccellenze nei Centri di Ricerca e nei Dipartimenti Universitari del Sud, nell’ottica di rafforzare i legami con il resto del mondo e come opportunità per sviluppare e potenziare carriere indipendenti.
tematica il riesame e la valorizzazione dei tracciati storici - primari e secondari - della transumanza della Grande Lucania; il Progetto S.H.O.R.E. (Sciences and Humanities On Riparian Enviroments), che ha come tematica il riesame e la valorizzazione del diversificato patrimonio rivierasco (coste marine, fluviali, lacustri e paleolacustri) della Grande Lucania. Come evidenzia la Delibera il Comune ha deciso di aderire in quanto le tematiche dei due progetti, acqua e terra, toccano in modo diverso e complementare due ambiti biogeografici che conservano importantissimi giacimenti storicoculturali e paesistici presenti nella Grande Lucania, snodo geografico del Meridione. Tali Progetti verranno realizzati con il coinvolgimento a vario titolo, dell’Istituto di Metodologie per l’Analisi Ambientale del C.N.R. di Potenza e dell’Istituto di Scienze Marine del C.N.R., Sezione di Napoli (Host Institutions), nonché, il Dipartimento di Studi Umanistici dell’Università degli Studi di Roma Tre e il Dipartimento di Scienze Matematiche ed Informatiche, Scienze Fisiche e della Terra dell’Università degli Studi di Messina. L'adesione a questa iniziativa è in linea con l'orientamento dell'Amministrazione Comunale che persegue promozione e conservazione del patrimonio storico, artistico, culturale e paesaggistico locale. Giuseppe Opromolla unotvweb.it
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L’incontro a Bruxelles si è rivelato proficuo e assolutamente interessante e utile per riuscire a comprendere quanto l’Europa sia in realtà vicina soprattutto alle piccole aree
gruppo proveniente dal salernitano di vivere la due giorni al Parlamento Europeo e avvertire quindi la vicinanza dell'Europa anche alle aree periferiche. Anna Maria Cava unotvweb.it
La Giunta Comunale di Piaggine approva un PROTOCOLLO d’INTESA per la valorizzazione dell’Area del Monte Cervati La Giunta Comunale di Piaggine ha approvato il Protocollo d’Intesa per la Tutela e Valorizzazione Integrata dell’Area del Grande Attrattore Naturalistico del Monte Cervati intrapresa dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni e dai Comuni di Sanza, Monte San Giacomo, Sassano, Buonabitacolo, Teggiano, Sacco, Piaggine, Laurino, Valle dell’Angelo e Rofrano. La finalità del Protocollo d’Intesa, sottoscritto dal Presidente dell’Ente Parco, Tommaso Pellegrino, e dai Sindaci dei Comuni cilentani coinvolti è, non solo, far riconoscere dall’Amministrazione Regionale il Monte Cervati come Grande Attrattore Naturalistico della Campania, ma soprattutto promuovere un metodo di analisi e di progettazione unitaria territoriale che rispetti i parametri di conservazione, tutela e valorizzazione delle risorse paesaggistiche e storico-culturali identitarie, tenendo conto degli Strumenti di Programmazione Nazionale, Regionali e Comunitari. Il Monte Cervati, situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, oltre a costituire la vetta della Campania, rappresenta una delle aree protette più preziose d’Europa sia per la ricchezza di risorse e fenomeni naturali che per l’eccezionale bellezza dei luoghi e dei tratti identitari legati all’uso agro-silvo-pastorale degli ambienti. Le caratteristiche naturalistiche e paesaggistiche rendono quest’Area una risorsa strategica nel contesto economico e sociale di riferimento, in grado di stimolare ed attrarre iniziative di sviluppo sostenibile locale, con benefici in termini di tutela e conservazione delle bellezze ambientali e ricadute positive anche in termini di crescita economica ed occupazionale. «L’iniziativa del Parco - afferma il Sindaco di Piaggine, Guglielmo Vairo - oltre ad aprire la strada a possibili contributi regionali, ha un grande valore politico: è l’ulteriore dimostrazione dei vantaggi della coesione territoriale, un esempio di lungimiranza amministrativa che va auspicata e sollecitata in ogni sede ed in ogni contesto. Gli Enti Sovracomunali ci ascolteranno solo se avremo la capacità di presentare una programmazione di sistema sul territorio». miriam mangieri ondanews.it
territorio CASTELLABATE
AMPIO E RICCO CARTELLONE NATALIZIO
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PARCO NAZIONALE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E ALBURNI
Ufficializzato il PROGRAMMA L’ENTE PARCO in partnership con il settimanale CUCINA A degli EVENTI NATALIZI SUD per la promozione e la L’Assessore al Turismo e alla Cultura, Luisa Maiuri: «Abbiamo presentato un ricco calendario di manifestazioni realizzato dall’Amministrazione Comunale, intervento cofinanziato con Fondi POC Campania 2014 - 2020, e in collaborazione con alcune delle associazioni attive sul territorio»
ad ingresso gratuito. Marcello Colasurdo e Fiorenza Calogero in Donna Madonna. Tammurriate e canti devozionali saranno in scena nella Chiesa Maria SS. Immacolata di Lago, il 19 dicembre alle ore 19; Le ninfe FOTO dal WEB della Tammorra alÈ stato ufficializzato, dall’As- lieteranno Piazza Lucia a Santa sessorato al Turismo e alla Cul- Maria, il 20 dicembre alle ore tura del Comune di Castellaba- 19:30; Gianni Lamagna in Paese te, il programma delle iniziative mio bello sarà protagonista nella dedicate alle festività natalizie Basilica Pontificia di Castellabae non solo: Il Natale nel luogo te, il 21 dicembre alle ore 19; dell’incanto. Castellabate, che L’Orchestra Mandolinistica naha registrato negli ultimi anni un poletana sarà in concerto nella trend di presenze turistiche positi- Chiesa di San Marco evangelista ve anche in bassa stagione, per il di San Marco, il 2 gennaio alle ore 2018 ha deciso di potenziare in 18:30. Completeranno l’offerta di modo particolare l’offerta dedica- intrattenimento le manifestazione ta all’intrattenimento di qualità. organizzate dalle associazioni Il Natale di Castellabate, definito locali: i tradizionali Mercatini di il luogo dell’incanto, vedrà come Natale nel Borgo, l’allestimento protagonisti ottimi interpreti e la decorazione degli alberi namusicali che creeranno, tra alberi talizi da parte delle associazioni e luminarie, la giusta atmosfera giovanili e dei pescatori, serate sulle note del gospel e dei suoni dedicate allo shopping natalizio, folkloristici della musica tradi- la simpatica tombolata vivente, le zionale. Gli eventi prenderanno il serate di beneficenza, spettacoli via a partire dal 5 dicembre con di teatro e tanto altro. L’Assesil concerto di Tricarico in piazza sore al Turismo e alla Cultura, Lucia a Santa Maria che aprirà Luisa Maiuri, commenta così gli in grande la kermesse. La festa appuntamenti di questa edizione: entrerà nel vivo con l’accensione «Abbiamo presentato un ricco delle luminarie, che quest’anno calendario di manifestazioni readaranno luce al Corso Mataraz- lizzato dall’Amministrazione Cozo, al borgo antico e alle frazioni munale, intervento cofinanziato dell’intero territorio comunale, con Fondi POC Campania 2014 con un progetto artistico di il- - 2020, e in collaborazione con luminazione davvero originale. alcune delle associazioni attive Domenica 9 dicembre alle ore 18 sul territorio. Un programma che l’inaugurazione, con il Direttore quest’anno si è davvero superato Artistico Vittorio Sgarbi, delle con serate ricercate, concerti, gioesposizioni al Castello dell’A- chi a tema e una serie di momenti bate de La Collezione a cura che sapranno coinvolgere tutta la della Fondazione Pio Alferano cittadinanza e i turisti che scegliee Virginia Ippolito. Gli eventi, a ranno il nostro luogo dell’incanto cura dell’Assessorato al Turismo per trascorrere questo importante e alla Cultura,guidato da Luisa periodo festivo». Maiuri, in programma sono tutti comunicato stampa
valorizzazione del territorio FOTO dal WEB
t ommaso p ellegrino
Un altro elemento di novità si aggiunge alla lunga lista di attività programmate dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, partendo dalla promozione e dalla valorizzazione delle eccellenze. Dal pochi giorni, infatti, è iniziata la collaborazione dell’Ente con Cucina A Sud, il settimanale edito da Press-Italia e in distribuzione in tutta la Campania in allegato, in Provincia di Salerno, con il quotidiano La Città e, in Provincia di Napoli, con il quotidiano Metropolis, e a Milano in allegato gratuito al quotidiano Il Giorno. Cucina A Sud rappresenta una realtà editoriale aderente al territorio ed alle sue eccellenze
gastronomiche e paesaggistiche. Attraverso le immagini e i racconti dei piatti tradizionali percorre la storia e l’identità del Sud Italia, terra di prodotti tipici, di tradizioni, di cultura e di paesaggi. Partendo dal cuore della Dieta Mediterranea, ricostruisce i percorsi enogastronomici delle regioni meridionali con un approccio semplice e diretto ma serio ed approfondito. In questo contesto di tradizioni, cultura e bellezze paesaggistiche si inserisce perfettamente la mission del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni con un accordo che prevede un inserto settimanale di quattro pagine dedicato al Parco, con interviste, approfondimenti e immagini di tutto il territorio. «L'intento che il Parco vuole perseguire - precisa il Presidente dell’Ente Parco, Tommaso Pellegrino - è stimolare e coinvolgere gli attori locali e le loro produzioni tipiche attraverso una efficace azione di promozione e di commercializzazione dei prodotti di alta qualità che possano diventare sempre più rappresentativi della nostra identità territoriale. In particolare sarà dato spazio proprio alle aziende con il Marchio del Parco attraverso reportage ed interviste esclusive ai titolari, approfondimenti sui vari prodotti e le particolari tecniche di lavorazione adottate, la storia delle aziende e altro ancora. Ringrazio in particolar modo l’editore di “Cucina A Sud”, insieme a Press-Italia e a tutto lo staff giornalistico brillantemente guidato dal Direttore Maria Rosaria Sica che si occuperà di organizzare i contenuti e di accogliere le testimonianze della nostra meravigliosa terra».
Ad ALBANELLA una tre giorni promozionale dell’OLIO d’OLIVA
La CITTA’ degli ULIVI ospita la venticinquesima edizione della KERMESSE ENOGASTRONOMICA
Albanella, Terra degli Ulivi, è immersa nel verde, con i suoi cento ettari di macchia mediterranea e arbusti all’interno dell’Oasi di Bosco Camerine. Un territorio ricco di maestosi ulivi secolari, della tipica varietà Rotondella, che vanta una tradizione antichissima. La Città degli Ulivi si prepara ad ospitare la venticinquesima edizione della Giornata Promozionale dell’Olio d’Oliva. La tre giorni avrà inizio il 7 dicembre e si concluderà il 9 dicembre. Location saranno le suggestive Piazze di San Matteo, Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto e Piazza Garibaldi. I visitatori avranno modo di scoprire il borgo antico, i caratteristici vicoli, i portali ottocenteschi e il la suggestivo centro storico. La kermesse enogastronomica, che ripropone prodotti tipici del territorio realizzati con olio extravergine d’oliva, è organizzata dal Comune di Albanella, diretto dal Sindaco, Renato Josca, e dalle Associazioni del territorio riunite nell’Agenzia di Tutela della Salute San Matteo. Ricchissimo il menu che delizierà tutti i palati: lagane e ceci, paccheri con baccalà, cavatielli al sugo, spaghetti aglio e olio, ravioli con crema di zucca, zuppa di fagioli, acqua sale, spezzatino di vitello, uovo fritto, polpette al sugo, cuoppo di pesce fritto, viccio cicoria e patate, sfrionzo di maiale, patate e curnaiole, broccoli e salsic-
cia, pollo fritto, vicci fritti, panino con porchetta, patatine fritte, crepes, waffle, zeppole fritte, cioccolata calda, caldarroste, vino, acqua. Le tre serate saranno allietate da musica e spettacoli: il 7 dicembre concerto del gruppo di musica popolare Kiepò; per il giorno dell’Immacolata, spettacolo del duo di cabarettisti Gigi e Ross, direttamente dalla trasmissione televisiva Made in Sud e, a seguire, musica dal vivo a cura del maestro Ivano De Simone e la New Generation Band; domenica 9 dicembre spazio ai più piccoli con il Festival dei Bambini e, a seguire, lo spettacolo musicale di Gigione. Gli spettacoli si terranno nella postazione allestita in Piazza Cavalieri di Vittorio Veneto, mentre altre due postazioni saranno allestite in Piazza San Matteo, con i Nati per caso, e Piazza Garibaldi, con i Fuego Liscio Mania Show. Nel corso della tre giorni è previsto anche un gemellaggio con la città calabrese di Cerchiara, che vanta un'antica tradizione di forni gestiti da donne che si tramandano il lievito madre. Spazio anche agli appassionati di motori con una sfilata di auto d'epoca. Il 7, 8 e 9 dicembre appuntamento, dunque, con l’oro giallo e con la venticinquesima edizione della Giornata Promozionale dell’Olio d’Oliva nel centro storico di Albanella. comunicato stampa
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La storia millenaria del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano protagonista tra Presentato il progetto CITTÀ di PARMENIDE archeologia e dieta mediterranea alla Borsa La dal Comune di Ascea nell’ambito del POC Mediterranea del Turismo Archeologico Realizzato Campania 2014 - 2020 il Progetto si articolerà in diversi momenti, a partire da dicembre 2018 e maggio 2019, con ASCEA
Il Presidente del Parco, Tommaso Pellegrino: I siti archeologici, grazie anche alla fruttuosa collaborazione con i Comuni, la Soprintendenza e gli Operatori Turistici Locali, vanno ad arricchire ancora di più la straordinaria identità storica e culturale che ha permesso l’inserimento da parte dell’UNESCO del Parco quale Patrimonio dell’Umanità, in quanto paesaggio evolutivo risultato dell’opera combinata della natura e dell’uomo
Alla ventunesima edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico il Parco Nazionale del Cilento, Vallo FOTO dal WEB di Diano e Alburni ha promosso il patrimonio archeologico diffuso presente nel Parco e le attività di tutela e valorizzazione del territorio. L’Ente ha lavorato negli ultimi anni alla realizzazione della Rete delle Aree Archeologiche del Parco, comprendente otto siti riqualificati. «I siti archeologici, grazie anche alla fruttuosa collaborazione con i Comuni, la Soprintendenza e gli Operatori Turistici Locali, vanno ad arricchire ancora di più la straordinaria identità storica e culturale che ha permesso l’inserimento da parte dell’UNESCO del Parco quale Patrimonio dell’Umanità, in quanto paesaggio evolutivo risultato dell’opera combinata della natura e dell’uomo». Ha dichiarato il Presidente del Parco, Tommaso Pellegrino. Un sito archeologico minore di grande inte- di eccezionale fascino e di particolare rilievo resse, è in corso di scavo sulla montagna di Ca- scientifico che impreziosisce il territorio del stelluccio (quota 796), alle spalle di Palinuro, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e nei Comuni di San Mauro La Bruca e Pisciot- Alburni. Diverse le iniziative tenutesi nello stand ta. Grazie anche al contributo dell’Ente Parco, del Parco. Venerdì 16 novembre si è svolta una l’Università di Salerno sta portando alla luce un conversazione-dibattito dal titolo La scrittura edificio di culto con caratteristiche strutturali narrativa per la promozione dei beni culturali che trovano pochi confronti in Magna Grecia, per riflettere sulle potenzialità della narrazione frequentato da Enotri, Lucani e probabilmente nella conoscenza del patrimonio culturale, a cui anche da Greci di Elea. Nello Stand dell’Ente hanno patecipato Tommaso Pellegrino, PresiParco, i visitatori della Borsa hanno così sco- dente dell’Ente Parco, Aldo Bianchini, Direttore perto il ricco e vario patrimonio archeologico de “il Quotidiano di Salerno”, Pietro Cusati, che oltre ai popoli Greci e Romani, narra la giornalista, Emilio Sarli, autore di scritture arcultura dei popoli italici (Enotri e Lucani in cheomitologiche. Sabato 17 novembre, è staprimis) e delle popolazioni primitive che han- ta la volta dell’archeologo e saggista Antonio no lasciato segni di sé nelle grotte. L’iniziativa Capano e dello storico Pasquale Giuliani che dell’Ente parte dalla consapevolezza che oltre hanno una relazionato su San Nilo, S. Fantino alla maestosità di Paestum ed alla suggestione l’Eugumeno, Attanasio Calceopulo e il Cilendel Parco Archeologico di Velia, la ricerca to italo-greco tra spiritualità greco-bizantina e archeologica degli ultimi decenni ha messo antiche vie dall’alto Medioevo all’età Moderna. in luce un patrimonio archeologico diffuso comunicato stampa
Il Cilento canta per il Papa In occasione del Terzo Incontro Internazionale delle Corali in Vaticano, anche dei cilentani hanno cantato nel Coro della Diocesi di Roma, diretto da mons. Marco Frisina, in presenza del Santo Padre Francesco. Si tratta di Domenico Germanò e Gianclaudio Pappacena, rispettivamente Responsabile e Corista del Coro Santa Maria delle Grazie di Vallo della Lucania e Paolo Avella di Perdifumo. Una rappresentanza importante per il nostro territorio al concerto tenutosi lo scorso 24 novembre, nell'Aula “Paolo VI”, e alla Santa Messa, del giorno seguente, nella Basilica di San Pietro.
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POC CAMPANIA 2014 - 2020
eventi musicali, teatro, danza, enogastronomia, conferenze, visite guidate, mostre ed esposioni.
È stato presentato giovedì 29 novembre scorso, presso Palazzo De Dominicis Ricci, ad Ascea, il Progetto La Città di Parmenide. La culla della Grecia in Italia tra arte, cultura e turismo. Realizzato dal Comune di Ascea nell'ambito del POC Campania 2014 - 2020 il Progetto si articolerà in diversi momenti, a partire da dicembre 2018 e maggio 2019, con eventi musicali, teatro, danza, enogastronomia, conferenze, visite guidate, mostre ed esposioni. «Il progetto - sottolinea il Sindaco di Ascea, Pietro D'Angiolillo - si pone come “Grande Evento” in grado di attrarre flussi turistici di stranieri, studiosi, amanti dell’arte e della cultura. Attraverso l'individuazione di itinerari tematici si punta a mettere a sistema le peculiarità del luogo: dai monumenti alle Chiese, dai Siti Archeologici
al Borgo Storico, dai luoghi d’arte alle bellezze naturalistiche e paesaggistiche di Ascea, dalle tradizioni alle produzioni tipiche sulla base di percorsi che costruiscono relazioni tra gli attori del territorio, ne rafforzano l’identità e ampliano le conoscenze di residenti e visitatori». «La Città di Parmenide - aggiunge il Direttore Artistico Geppino Afeltra - si articola in più iniziative, fortemente integrate tra loro, al fine di poter essere percepite come manifestazioni dell’evento unico del territorio di Ascea. La motivazione è legata all’esigenza di costruire un unico progetto per un periodo di bassa stagione accogliendo le eccellenze del territorio». Il progetto culturale, che si attua nel periodo di bassa stagione, si avvale della direzione del manager dello spettacolo Geppino Afeltra, della collaborazione di illustri personalità con la consulenza scientifica del giornalista vaticanista Fabio Zavattaro e dell'esperto psicologo e ricercatore Giuseppe Errico. comunicato stampa
Il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro ha incontrato i Dirigenti Scolastici del Vallo di Diano
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Il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, monsignor Antonio De Luca, lo scorso 26 novembre ha incontrato i Dirigenti Scolastici del Vallo di Diano presso l’Istituto d’Istruzione Superiore Pomponio Leto di Teggiano. Presente all’incontro anche il Vicario Diocesano, don Giuseppe Radesca, il quale, nel suo intervento, ha sottolineato l’importanza di un confronto sempre più continuo tra la Curia Diocesana e le Scuole del territorio. «L’attuale momento che stiamo vivendo impone un patto educativo sempre più importante tra la scuola e le agenzie educative presenti sul territorio. - ha riferito il Vescovo De Luca - È doveroso, da parte di tutti noi, prendere coscienza delle solitudini in cui vivono i nostri giovani e la scuola, che sta facendo già tanto, non può essere lasciata sola nel dare l’attenzione di cui hanno bisogno i nostri ragazzi. Da parte nostra proviamo a dare ondanews.it tutta il nostro sostegno alla scuola ed alle famiglie».
parco di paestum #PAESTUMPERTUTTI
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PERCORSI SENZA BARRIERE
ARIA DI CAMBIAMENTO AL PARCO ARCHEOLOGICO DI PAESTUM
Parco Archeologico di Paestum e INAIL Due nuovi allestimenti tra insieme per l’accessibilità universale provocazione e innovazione L’intervento allestitivo apre una fase di profonda trasformazione che l’edificio museale subirà nei prossimi mesi e anni FOTO dal WEB
Il Direttore Gabriel Zuchtriegel: «Per noi è un impegno e un piacere lavorare per l’inclusione. Un approccio che il Vice ministro Zoccano durante la sua visita a Paestum, ha riassunto in maniera brillante: dove vive bene una persona con disabilità, vivono meglio tutti!».
Gabriel Zuchtriegel: Riallestire un percorso museale è sempre una buona occasione per pensare il museo in maniera nuova, per pensarlo come un luogo diverso.
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Grazie ad un Accordo tra il Parco Archeologico di Paestum e l’Inail, Sede Territoriale di Salerno, un gruppo di infortunati, Grandi Invalidi del Lavoro, accompagnato da personale del Parco, insieme al Direttore e al Funzionario Socio Educativo della Sede Territoriale Inail di Salerno, ha potuto godere delle bellezze di Paestum visitando il Museo, il nuovo percorso dei Depositi e l’Area Archeologica grazie al percorso senza barriere che porta
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fin dentro la Basilica, il Tempio più antico di Poseidonia. «Per noi è un impegno e un piacere lavorare per l’inclusione. - dichiara il Direttore Zuchtriegel - Un approccio che il Vice ministro Zoccano durante la sua visita a Paestum, ha riassunto in maniera brillante: dove vive bene una persona con disabilità, vivono meglio tutti!». «Sono veramente orgogliosa - dichiara il Direttore Inail della Sede di Salerno, Giovanna IoUN ALLARME PARTE DA PAESTUM
vino - di aver potuto contribuire a rendere felici degli infortunati e, questo, grazie alla disponibilità del direttore di Paestum, Gabriel Zuchtriegel che ha prontamente accolto la proposta dell’Inail. I nostri assistiti hanno potuto vivere l’emozione di entrare all’interno di un tempio greco! Ma non solo, si sono sentiti accolti, abbracciati e coccolati dalle istituzioni sul territorio. Con questa visita a Paestum abbiamo reso un importante servizio sociale, un esempio di integrazione e di collaborazione tra istituzioni territoriali che si occupano di cultura, accessibilità e inclusione. Il nostro Istituto prende in carico gli infortunati, li cura e, ove possibile, li guida nel reinserimento nel mondo del lavoro e nella vita sociale e di relazione. Intanto, ho al vaglio progetti per altre attività e collaborazioni con Paestum». comunicato stampa
«Riallestire un percorso museale è sempre una buona occasione per pensare il museo in maniera nuova, per pensarlo come un luogo diverso», sono queste le osservazioni con le quali il Direttore del Parco Archeologico di Paestum, Gabriel Zuchtriegel, giustifica la piccola provocazione artistica che da qualche giorno accoglie i visitatori all'ingresso del Museo del Sito Magno-Greco: "Ceci n'est pas un musée" ("Questo non è un museo"), scritto in caratteri a neon sopra la sala cella che ospita le famose metope (pannelli scolpiti) dal Santuario di Hera sul fiume Sele a Nord di Paestum. L'intervento allestitivo, che s'ispira al celeberrimo disegno di Renè Magritte con la rappresentazione di una pipa e scritto sotto "Ceci n'est pas une pipe", apre una fase di profonda trasformazione che l'edificio museale subirà nei prossimi mesi e anni a causa dei lavori di riqualificazione e di riallestimento finanziati con fondi nazionali ed europei. «In una recente ricognizione di customer satisfaction è venuto fuori che molti dei nostri visistatori vorrebbero avere più informazioni sulla storia del museo come contenitore. - spiega il Direttore Gabriel Zuchtriegel - Con il nostro allestimento abbiamo tentato di assecondare questa volontà e al tempo stesso di stimolare una riflessione più profonda sul senso e sulla funzione di un museo nei giorni nostri». Da ora in poi, i visitatori potranno, infatti, trovare un percorso di pannelli e QR-Code nel Museo di Paestum che racconta la storia di
un pezzo importante dell'architettura italiana del Novecento, dalla prima progettazione in seguito agli scavi nel Santuario sul fiume Sele negli anni '30 fino all'inaugurazione nel 1952 e all'allestimento della Sala Mario Napoli che ospita le lastre dipinte della Tomba del Tuffatore, scoperta nel 1968. «Anche il Museo come contenitore va valorizzato - osserva il Direttore - perché anche l'architettura moderna e l'arte contemporanea, nella forma dell'installazione d'arte di Carlo Alfano, fanno parte della storia di Paestum». In contemporanea, si festeggia l'inaugurazione di una Sezione del percorso museale dedicato alle necropoli del Sito Magno-Greco e ai rituali funerari. Anche in questo caso, il gruppo di lavoro del Parco Archeologico ha tentato di pensare fuori gli schemi strettamente archeologici: il racconto arriva anche a temi come la musica e la persistenza di costumi funerari antichi nell'Italia Meridionale fino agli anni '50 del Novecento. I due progetti di allestimento sono stati curati rispettivamente da Maria Boffa e Daniele Rossetti, due nuovi funzionari assunti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali che così hanno superato il loro battesimo del fuoco. «Lavorare con giovani funzionari nuovi è una cosa bellissima. - dichiara il Direttore Zuchtriegel - Per questo salutiamo con entusiasmo il piano del Ministro Bonisoli per l'assunzione di altre unità altamente qualificate nei prossimi anni». comunicato stampa
Sabato primo dicembre scorso, al Museo di Paestum, si è tenuta la Quarta Edizione del Vino del Tuffatore realizzata in collaborazione con il Consorzio Tutela Vini di Salerno. Un’eFOTO dal WEB dizione diversa dalle precedenti, dedicata a un tema di grande attualità: La viticoltura salernitana VINO E tra cambiamenti climatici e tutela del paesaggio e della biodiversità. Un modello previsionale, CAMBIAMENTI elaborato da un gruppo di ricercatori, ha stimato i possibili impatti del cambiamento climatico CLIMATICI sulla vitivinicoltura. Lo studio evidenzia il fatto che le regioni vinicole più importanti del mondo vedranno sensibilmente diminuire le loro aree coltivabili. «Il paesaggio si fa. Il paesaggio è il Il Direttore Gabriel Zuchtriegel: «La viticoltura come parte integrante principale documento della nostra storia. E come la storia è il prodotto di avvenimenti, azioni, luoghi. della Dieta Mediterranea è uno degli elementi che lega il nostro presente Ma bastano conservazione e tutela a "fare il paesaggio"? Tutto cambia: il clima, le comunità, la all'epoca della colonizzazione greca e il fatto che ne parliamo nel museo tecnologia, le necessità. Quindi è importante idealizzare e ripensare il paesaggio, valorizzandone con la possibilità di degustare vini cilentani e campani mi sembra un l’identità, le specificità e biodiversità», ha detto il Presidente del Consorzio, Luigi Scorziello. ottimo segno del rapporto intenso tra beni culturali e territorio»
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cultura
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COMUNITÀ WEB DEDICATA AI MUSEI
PAESTUM.MUSEUM: il primo museo autonomo nella comunità web internazionale
Con il dominio .museum, il Parco Archeologico di Paestum si pone in competizione con i più grandi musei del mondo, entrando di diritto a far parte della prima comunità web internazionale dedicata ai musei FOTO dal WEB
FOTO dal WEB
SANT’ARSENIO
G abriel Z uchtriegel
Il Parco Archeologico di Paestum è il primo Museo italiano autonomo ad utilizzare l’estensione .museum come proprio nome a dominio: è possibile, infatti, visitare il sito web del Parco Archeologico digitando www.paestum.museum. Con il dominio .museum, il Parco Archeologico di Paestum si pone in competizione con i più grandi musei del mondo, entrando di diritto a far parte della prima comunità web internazionale dedicata ai musei. La scelta di aderire a un progetto di questo tipo, nato in seno all’International Council of Museums, mira ad ottenere risultati molto interessanti in termini di prestigio, autorevolezza, conoscenza e visibilità del nostro brand sia sui canali online che offline. Ma le novità al Parco Archeologico di Paestum non sono finite. Il Direttore, Gabriel Zuchtriegel, ha da poco presentato il nuovo Calendario delle iniziative in programma nel 2019. In un formato grafico razionale e intuitivo, è stata riassunta la nuova offerta culturale. Un fitto carnet di appuntamenti accompagnerà il visitatore per tutto il prossimo anno: ogni giorno sarà possibile partecipare ad un
evento, a una visita, a un laboratorio diverso dedicato a bambini, a ragazzi, ma anche ad adulti. Il Calendario dà vita al motto del Parco Archeologico di Paestum, Ceci n’est pas un musée - Questo non è un museo: è molto, molto di più! Il Parco diventa, infatti, con i suoi numerosi appuntamenti, un soggetto attivo capace di aggregare diversi pubblici e costruire nuovi significati sociali. A completare il tris di originalità proposte dal Parco Archeologico di Paestum in questi giorni, è la Mappa Interattiva dell’Area Archeologica caricata sul sito web del Parco di Paestum e liberamente fruibile da tutti. Si tratta di uno strumento chiave per il visitatore ora capace di orientarsi con più disinvoltura in un ampio spazio aperto e, al tempo stesso, di apprendere maggiori informazioni sui monumenti e le strutture presenti in situ. La Mappa risponde ai più elevati standard qualitativi per il miglioramento della comunicazione e dell’innovazione didattica e garantisce una maggiore ed effettiva accessibilità e inclusione per il pubblico. comunicato stampa
venerdì 30 dicembre a partire dalle ore 15.00 è di scena l’imperdibile rievocazione religiosa. La manifestazione Cento figuranti daranno vita alle suggestioni della Natività è organizzata dalle Associazioni Roscignopiù, Terra Mia, Legambiente e dalla Proloco Roscigno Vecchia con la collaborazione del Comune, della Parrocchia e con l’immancabile sostegno della BCC Monte Pruno di Roscigno. «Desidero ringraziare tutti i volontari - ha detto il Sindaco Pino Palmieri - per il grande impegno di queste settimane. Tantissimi preparativi per regalare un momento unico. Ci aspettiamo una buona partecipazione di visitatori, che saranno accolti con grande entusiasmo Doppio appuntamento sabato 29 dicembre da noi tutti». e domenica 30 dicembre nel cuore del Parco Particolarità di questo Presepe Vivente è anche la Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Al- dimensione, dal momento che si snoda lungo tutto un burni. Scene di vita quotidiana, antichi mestieri, percorso all’interno del vecchio borgo. I luoghi saranno prodotti tipici, abiti d’epoca e le suggestioni della impreziositi da arredi, luci e musica in sottofondo. Per Natività: quest’anno una edizione spettacolare i visitatori, la possibilità di rivivere a tutti gli effetti della rievocazione religiosa del Presepe Viven- l’atmosfera dell’antica Betlemme, diventandone quasi te di Roscigno, che vede protagonista tutta la parte integrante. Insomma, un tuffo nel passato tra anticomunità e la partecipazione dei ragazzi ex- chi mestieri e la dimensione del quotidiano, complice tracomunitari ospiti del Progetto S.P.R.A.R. la presenza delle tante massaie che saranno impegnate (Sistema Protezione Richiedenti Asilo e Rifu- nei lavori a maglia o in cucina. La manifestazione rapgiati). Cento i figuranti all’interno del sugge- presenta una perfetta sintesi tra devozione e fede, ma stivo scenario del Borgo di Roscigno Vecchia, anche l’occasione per i molti visitatori di conoscere la nel cuore della civiltà contadina. Luci soffuse, ricchezza storica, naturalistica e culturale del nostro musica in sottofondo, la natura che si mostra territorio. in tutta la sua bellezza: giovedì 29 dicembre e comunicato stampa
Il Borgo di Roscigno Vecchia torna in vita con PRESEPE 900
TREDICESIMA EDIZIONE
Premio Nazionale Giornalismo e Multimedialità Cilento, Vallo di Diano e Alburni Domenica 2 dicembre scorso, nell’Auditorium Comunale Giuseppe Amabile di Sant’Arsenio, si è tenuta la manifestazione conclusiva del Premio Nazionale Giornalismo e Multimedialità Cilento, Vallo di Diano e Alburni, organizzata dal Centro Studi Tegea. Il Premio Nazionale Giornalismo e Multimedialità Cilento, Vallo di Diano e Alburni, giunto alla tredicesima edizione, è stato assegnato a Tommaso Pellegrino, Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Questa la motivazione: Per l’impegno profuso nel considerare attentamente le risorse di tutta l’area compresa nel Parco in modo da garantirle una gestione volta a uno sviluppo omogeneo e organicamente produttivo. Il Premio ha lo scopo di suscitare una nuova e più produttiva attenzione verso i problemi della grande area geografica della Provincia Salernitana Meridionale che si presenta, oggi, come una delle più interessanti, ai fini dello sviluppo, della Campania e del Mezzogiorno. Il Premio intende coinvolgere gli ambienti della Comunicazione di massa (Stampata, Audiovisiva, Radiofonica e Online) considerata l’importanza che l’informazione giornalistica ha assunto nella promozione delle aree geografiche. Altro obiettivo che si intende perseguire è anche quello di suscitare un nuovo interesse, verso il Cilento, il Vallo di Diano e gli Alburni, da parte di scrittori, giornalisti e studiosi che, con i loro scritti e le loro ricerche, possono ulteriormente arricchire e qualificare la bibliografia meridionalistica. Nella stessa serata, altri prestigiosi riconoscimenti sono andati a Arsenio Amabile, Carmine Amabile, Gianvito De Paola, Anna Rita Guida, Salvatore Passavanti (alla memoria), Giuseppe Manzione, Giuseppe Pecora, Emanuela Terranova, Francesco Terranova, Mario Ubaldo Trezza e Giorgia Tufano. Alla cerimonia di consegna sono intervenute le più alte autorità del mondo politico, culturale e professionale della Provincia di Salerno e della Regione Campania. quasimezzogiorno.org
cultura
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CELLE DI BULGHERIA QUINTA EDIZIONE DEL PREMIO INTERNAZIONALE
Al Procuratore Antimafia FRANCO ROBERTI il Premio NASSIRIYA per la PACE Franco Roberti: Andare oltre la paura vuol dire ricercare la verità e la giustizia. La criminalità organizzata si annida dove non c’è lavoro, dove non c’è cultura. Quindi l’unico modo per sconfiggerla è studiare, incentivare la cultura ma anche alzare il livello di occupazione
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Si è conclusa nel pomeriggio di martedi 27 novembre scorso, presso l’Auditorium Comunale di Celle di Bulgheria, la Quinta Edizione del Premio Internazionale Nassiriya per la Pace con la consegna dell’ambìto
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dichiara il Magistrato Roberti - Quindi l’unico modo per sconfiggerla è studiare, incentivare la cultura ma anche alzare il livello di occupazione». Ma spingere le persone verso la legalità è un compito che spetta anche alle Istituzioni, come ha affermato Lucia Cammarota, Giudice Onorario del Tribunale di Avellino: «La gente sceglie di stare dalla parte della legalità solo quando ha piena fiducia nelle Istituzioni. E spetta però a queste ultime dire sempre la verità e non mentire ai cittadini». Presente all’incontro anche il Sostituto Procuratore del Tribunale di Vallo della Lucania, Paolo Itri, ami-
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riconoscimento al Magistrato, già Procuratore Nazionale Antimafia, Franco Roberti. Nel corso di quest’ultima giornata il Procuratore Roberti ha anche presentato il suo ultimo libro, Il contrario della paura. Una vita dedicata alla lotta alla criminalità organizzata, alla ricerca della verità e della giustizia, quella del Procuratore Roberti, che decide di mettere su carta tutte le vicende che hanno caratterizzato il suo cammino lavorativo e che hanno rafforzato negli anni il pensiero che solo con la verità si può sconfiggere la paura. «Andare oltre la paura vuol dire ricercare la verità e la giustizia. La criminalità organizzata si annida dove non c’è lavoro, dove non c’è cultura. -
co da sempre del Procuratore Roberti che non ha potuto fare altro che tessere le sue lodi e ricordare alla platea che Roberti durante la sua carriera non ha mai avuto paura perché Magistrato vero e sempre onesto. La giornata si è conclusa con i saluti del Sindaco di Celle di Bulgheria, Gino Marotta, che ha tenuto a ringraziare gli ospiti presenti e l’organizzatore dell’evento, Vincenzo Rubano. A lui il compito della consegna del Premio Straordinario Nassiriya per la Pace al Procuratore Roberti. maria emilia cobucci ondanews.it
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↘ RIFLESSIONI
Il Cilento protagonista di futuro, laboratorio d’umanità del mondo Il Cilento in solitudine, sempre più dismesso e senz’anima, muore per una diffusa crisi d’umanità con le radici nei valori dell’Essere che ci appartengono e che vengono sempre più dimenticati e/o cancellati. Percorrendo questa strada, il suo arrivo non porta da nessuna parte, non avendo alla base concrete utilità per un’umanità nuova, finalizzata al concreto cambiamento e sviluppo del Cilento che necessita e da subito, di nuovo protagonismo umano-istituzionale che non c’è e che danneggia il Futuro, cancellandolo. Tanto, a partire dal governo-gestione dei territori, partendo dalla sicurezza che non c’è e dal suo degrado crescente che rende improduttivi i territori, con umanità depresse, soprattutto, nel mondo giovanile in triste fuga, per non morire di Cilento. La realtà umana del Cilento non deve essere assolutamente quella da umanità disumana ed egoisticamente indifferente al Futuro. Noi siamo la saggia Terra di Parmenide. Siamo la Terra dell’essere in divenire, con la centralità dell’uomo, la prima grande risorsa per creare cambiamento e sviluppo, partendo dall’uomo, nella saggia dimensione da IO/NOI possibile partendo da NOI, al fine di conoscere se stessi per meglio conoscere gli altri, nell’insieme ”umanità” che serve non solo a noi Cilento, Terra dell’Essere, ma all’universalità del Mondo, che dipende tutta dall’uomo e dalla sua centralità in un tempo sempre più dominato dall’avere/apparire. Tanto, anche per il Cilento, disperatamente bisognoso dell’uomo e della sua umanità d’insieme che, grave sofferenza cilentana, per i suoi limiti di risorse umane, individuali e collettive, nega il mondo cilentano al Futuro, tristemente ammalato di un presente senz’anima. Non è senza una ragione pensare a tutto questo! È la base da cui partire per un nuovo insieme umano e sociale per un futuro nuovo del Cilento che, volendolo, come impegno di una saggia umanità d’insieme, potrebbe dare al Cilento un volto concretamente nuovo. Pur prevedendo una diffusa indifferenza, manifestata attraverso un silenzio senz’anima, da ambasciatore di saggio impegno umano forse gradito ai più, il mio dovere da cilentano dall’umanità condivisa, anche se pesante e dalle lacrime amare, per l’inopportuno vuoto d’umanità, lo faccio mio fino alla fine, sperando nel miracolo di obiettivi d’insieme ed umanamente condivisi. Perché questo messaggio/appello all’umanità cilentana? Si tratta di un invito da umanità amica per scoprire l’importanza dell’insieme condiviso, a partire dalle idee che possono diventare fatti.
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Che devono diventare, il più possibile fatti, per un cammino di umanità utile, se non necessaria, che ha bisogno di un presente amico, con le sagge radici nel passato, risorsa di Futuro. Andando velocemente al che fare, ritengo opportuno suggerire un Manifesto Cilento, con: 1.Un invito-appello per una nuova umanità cilentana forte dei suoi valori dell’Essere. 2.Una conferenza Cilento promossa dalle istituzioni cilentane, con la presenza delle scuole, della cultura e dei cittadini partecipi e protagonisti di sviluppo. 3.Progetto Cilento per un Futuro umanamente e territorialmente possibile nel tempo nuovo del Terzo Millennio, con il nuovo tecnologico ed innovativo in un mondo globale sempre più mondializzato e dalle crescenti vicinanze etniche. 4.Cilento, laboratorio universale di umanità, con i valori dell’Essere, con al centro l’uomo protagonista di umanità nuova senza il grave malessere di un sempre più diffuso e devastante apparire. 5. Il Cilento e le sue risorse di sviluppo. In primo piano cultura, turismo, agricoltura. 6. Ricerche, studi sull’umanità e startup sulle risorse storiche territoriali di un Cilento da scoprire e da vivere. 7.Idee/progetti umano/territoriali per percorsi di un nuovo mondo cilentano che potrebbe pensare, solo nella prima fase, a risorse istituzionali e/o soprattutto da pare privata, per percorsi di sviluppo concretamente possibili. Con molta disponibilità da uomo del Sud, dalla grande e fiduciosa umanità d’insieme, nel ruolo di sociologo e di giornalista della comunicazione autentica ho ritenuto saggio e giusto offrire alla mia gente questo percorso di idee, sperando di farle diventare idee d’insieme, a partire da te amico dell’anima che ti fa un grande bene essere attivamente protagonista di umanità cilentana con i valori dell’essere in divenire. Giuseppe Lembo blog
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eventi
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XXIA EDIZIONE DELLA BORSA MEDITERRANEA DEL TURISMO ARCHEOLOGICO
Firmato il GEMELLAGGIO tra le città di PAESTUM e di PALMIRA La XXIa edizione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico, promossa e sostenuta da Regione Campania, Città di Capaccio Paestum, Parco Archeologico di Paestum, ideata e organizzata dalla Leader srl con la direzione di Ugo Picarelli, si è svolta dal 15 al 18 novembre a Paestum: location del Salone Espositivo, il Programma Conferenze e il Workshop ENIT e AIDIT è stato il Centro Espositivo del Savoy Hotel, a soli 2 km dal Parco Archeologico, dal Museo e dalla Basilica, che hanno ospitato le altre sezioni (ArcheoExperience, ArcheoLavoro, la Mostra ArcheoVirtual, le Visite Guidate). L'attenzione della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum verso il dialogo interculturale ha raggiunto il momento più importante con la consegna dell’International Archaeological Discovery Award Khaled Al-Asaad e il gemellaggio PaestumPalmira. Il premio assegnato dalle testate archeologiche è andato all’archeologo Benjamin Clèment, per la scoperta della piccola Pompei a Vienne, in Francia. Il premio è stato consegnato dal Direttore di Archeo, Andreas M. Steiner, ed è intitolato a Khaled al-Asaad, l’archeologo ucciso il 18 agosto 2015 a Palmira dai terroristi. «Vogliamo restituire il sito al pubblico entro il 2021 - ha detto Clèment - e ringraziare gli sponsor che ci permetteranno di completare in tempi brevi il restauro di ventisette mosaici». Alla consegna del Premio hanno partecipato il Direttore della Borsa, Ugo Picarelli, il Sindaco di Capaccio-Paestum, Francesco Palumbo, Irina Bokova, già Direttore Generale UNESCO, il Direttore, Andreas M. Steiner, e il figlio di Khaled Al-Asaad, Omar Asaad. Emozionante e dal forte carattere internazionale è stata la cerimonia di gemellaggio tra le Città di Paestum e Palmira. La pergamena, firmata in due lingue, dal Sindaco di Paestum, Francesco Palumbo, e dal Presidente della Federazione delle Camere del Turismo della Siria, Mouhamed Al Khaddour, testimonia la volontà di
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valorizzare condivisione, amicizia, dialogo e incontro tra i popoli. Cittadinanza Onoraria di Paestum a Mohamad Saleh, ultimo Direttore per il Turismo di Palmira. «Si rafforza il dialogo interculturale tra due Città - ha affermato il Sindaco di Capaccio Paestum, Francesco Palumbo - unite dalla bellezza di due aree archeologiche che fanno parte del Patrimonio UNESCO. È un gemellaggio che consolida i rapporti di amicizia e di solidarietà con la Città di Palmira, già in essere da alcuni anni. Il gemellaggio con Palmira, che vanta uno dei siti archeologici più belli al mondo e purtroppo pesantemente danneggiato nel corso della guerra siriana, diventa anche l’occasione per rilanciare la necessità di tutelare il patrimonio culturale in funzione della difesa dei valori in grado di rafforzare la democrazia ed il dialogo tra popoli e nazioni». Nella stessa giornata di venerdi 16 novembre scorso è stato consegnato il Premio Antonella Fiammenghi ad Alessia D’Onofrio dell’Università degli Studi Roma Tre, per la sua tesi di laurea sul patrimonio culturale sommerso. Ha consegnato il Premio Vincenzo Rocco, consorte della Fiammenghi. La seconda giornata della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico ha aperto una finestra sulla Sorgente dell’umanità, quel Corno d’Africa tra Etiopia ed Eritrea dove sono state ritrovate le ossa più antiche in assoluto dell’Homo Sapiens. Il Patrimonio
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Culturale in Africa orientale. La Farnesina e le ricerche italiane in Etiopia ed Eritrea, è il titolo dell’incontro a cura della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Affascinante la carrellata delle sette missioni archeologiche sostenute dal MAECI e curate dai ricercatori di diverse Università italiane (L’Orientale di Napoli, Sapienza di Roma, Cattolica del Sacro Cuore di Milano, Firenze) che negli ultimi anni hanno riportato alla luce la profondità storica di siti monumentali come Aksum e Kaskase o di culle dell’evoluzione umana come Melka Kunture, sito in attesa di essere inserito nella World Heritage List dell’Unesco. «Un patrimonio culturale ricco e variegato, vissuto come parte integrante del paesaggio ideologico e identitario delle popolazioni», come ha rimarcato il professore Ettore Janulardo della Direzione Generale per la Promozione del Sistema Paese MAECI che coordinato l’incontro ricordando come sia «l’interazione concreta delle ricerche con l’ambiente e la storia il senso più profondo della ricerca».
Delegazioni da tutto il mondo per i vent’anni di Paestum Patrimonio Mondiale dell’Umanità
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Un viaggio dai luoghi della cultura di tutto il mondo verso l’Italia, una vera e propria mobilitazione, per celebrare i vent’anni dell’iscrizione del Sito Archeologico di Paestum nelle Liste del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Così Irina Bokova, già Direttore Generale Unesco, nel ricevere il Premio Paestum Archeologia, ha definito la cerimonia, tenutasi il 16 novembre scorso alla Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico. Pubblico straordinario quello che ha assistito alla celebrazione: i Responsabili dei maggiori siti archeologici del mondo e delle delegazioni amministrative di Mongolia, Siria, Etiopia, Tunisia, Azerbaigian - tra tutti Omar Assad, figlio dell’archeologo ucciso a Palmira dai ter-
Riportare alla luce Adulis, la cosiddetta Pompei d’Africa, è la scommessa della ricerca archeologica ripercorsa alla Borsa da Serena Massa dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano. Ricchissimo centro portuale del Regno di Axum, tra il IV secolo a.C. e il VII sec. d.C., distrutta come Pompei all’improvviso da un evento catastrofico e sommersa sotto metri di limo e di sabbia che, al contempo, l’hanno anche preservata, grazie alla sua favorevolissima posizione Adulis era al centro dei commerci tra Mediterraneo, Africa, Arabia e Oceano Indiano. Quaranta ettari dell’Africa subsahariana che nascondono la comunità cristiana più antica nel mondo bizantino. «Obiettivo della ricerca - ha spiegato la Massa - è farne il primo parco archeologico dell’Africa subsariana. Adulis è un anello di congiunzione nella conoscenza del mondo antico perché è qui che si verifica l’incontro tra cultura occidentale, il Corno d’Africa e l’Oceano Indiano. È straordinaria la qualità di resti architettonici ad oggi portati alla luce, in pietra, che ci dicono molto delle ultime fasi della città, tardo antiche, ovvero quella della cristianizzazione della città sebbene al
roristi, Mohamad Saleh, ultimo Direttore del turismo della splendida antica città siriana - oltre che dei Responsabili dei Musei e delle Aree Archeologiche della Campania, del Ministero dei Beni Culturali e dei protagonisti della candidatura e del riconoscimento nel 1998. Autorità internazionali e istituzioni locali, insieme ai protagonisti della candidatura e del riconoscimento nel 1998 insomma, si sono dati appuntamento per ripercorrere le tappe di quell’importante traguardo. Ospite d’onore, Irina Bokova, ha sottolineato come Paestum incarni tutto ciò per cui l’Unesco si batte da sempre: estetica, unicità e autenticità «Da vent’anni a questa parte - ha detto - Paestum e il Cilento, punto di incrocio tra culture, hanno compiuto un viaggio splendido. Questa convenzione è un organismo vivente, fortemente radicato nella comunità. Idea rivoluzionaria - ha sottolineato ancora la Bokova - quella che un bene culturale possa essere patrimonio dell’Umanità. Ecco perché è importante il viaggio compiuto per essere qui oggi, dai responsabili dei siti danneggiati, dei siti a rischio. Se i terroristi tentano di dividerci, noi dobbiamo rimanere
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Il Sindaco di Capaccio Paestum, Francesco Palumbo: «Si rafforza il dialogo interculturale tra due Cittàunite dalla bellezza di due aree archeologiche che fanno parte del Patrimonio UNESCO. È un gemellaggio che consolida i rapporti di amicizia e di solidarietà con la Città di Palmira, già in essere da alcuni anni. Il gemellaggio con Palmira, che vanta uno dei siti archeologici più belli al mondo e purtroppo pesantemente danneggiato nel corso della guerra siriana, diventa anche l’occasione per rilanciare la necessità di tutelare il patrimonio culturale in funzione della difesa dei valori in grado di rafforzare la democrazia ed il dialogo tra popoli e nazioni»
uniti. È la nostra risposta alle terribili distruzioni, perché il patrimonio non riguarda solo il passato, ma il nostro futuro e se non lo proteggiamo, non sopravviveremo e non terremo il passo con le aspettative delle future generazioni». A consegnare il Premio alla Bokova, il Direttore della Borsa, Ugo Picarelli, che si è detto orgoglioso della partecipazione e dell’entusiasmo che hanno accompagnato una cerimonia che entra nella storia. Nel condurre il dibattito, Alfonso Andria, Presidente della Provincia di Salerno nel 1998, ha più volte fatto riferimento all’idea della celebrazione del ventennale, intesa come occasione di rilancio di tutto il territorio. Andria ha ricordato il grande fervore della preparazione di quella candidatura e come la Provincia fosse il soggetto capofila che mise insieme le varie istituzioni a partire dalle soprintendenze. Mounir Bouchenaki, Consigliere Direttore Generale Unesco, che era Direttore del Patrimonio ossia dirigeva l’ufficio della Lista nel 1998, ha ricordato la svolta rappresentata dall’iscrizione di Paestum negli elenchi UNESCO, per la nuova attenzione verso il paesaggio culturale e quindi la ricchezza del territorio, una novità per quei tempi: «L’iscrizione è l’inizio di un percorso - ha concluso
- non l’arrivo». Giuliana Tocco, allora Soprintendente ai Beni Archeologici della provincia di Salerno, ha ricordato «Anni di grande entusiasmo, di grande tensione morale e di scambio di idee su come procedere in quel progetto, guardando al restauro e alla conservazione e contemporaneamente all’ampliamento, alla possibilità di visitare i depositi, alla fruizione. Un grande lavoro che portò alla complessa preparazione del dossier». Antonio Salerno, in rappresentanza del Polo Museale della Campania, ha ricordato l’importanza dei siti cosiddetti minori. Francesco Caruso, ambasciatore Unesco, ha sottolineato l’importanza di difendere il suolo pubblico per evitare i danni creati dagli eventi naturali. «Con immenso piacere porto il saluto dell’intera amministrazione e della comunità tutta di Capaccio-Paestum a questa autorevole platea e alle rappresentanze internazionali di grandissimo valore», ha esordito in apertura il Sindaco di Capaccio Paestum, Francesco Palumbo. «La ricorrenza dei vent’anni è un momento di festa che va ricordato anche per ringraziare persone illuminate come Alfonso Andria, allora Presidente della Provincia di Salerno a cui ci siamo ispirati per suo impegno e perseveranza, il Sindaco di
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di fuori dei confini dell’impero romano. I monumenti in luce sono infatti delle basiliche cristiane, le più antiche del Corno d’Africa, ancor più interessanti perché ad Adulis ci si trova oltre i confini dell’Impero romano, da ricondurre dunque, per i materiali, a poco dopo l’Editto di Costantino». Sulle difficoltà dell’archeologia di confine, su cui la guerra tra due Paesi ha avuto un impatto importante, si è soffermato Andrea Manzo dell’Università degli Studi di Napoli “L’Orientale”, ricordando che «la nuova atmosfera di pace tra Eritrea ed Etiopia rende ora finalmente possibile avviare le ricerche tra i due confini e ricostruire le antiche strade di congiunzione tra i siti monumentali». A chiudere l’incontro, i ringraziamenti dell’Ambasciatrice di Etiopia in Italia, Zenebu Tadesse Woldetsadik: «Uno dei principali nuovi propositi dell’Etiopia dopo la guerra è la rinascita e la promozione delle nostre destinazioni culturali e del nostro patrimonio riportato alla luce grazie a tutte le ricerche, le università e gli organismi italiani e al contributo del Governo italiano». «Le ferite di Palmira sono ferite alla nostra civiltà»: con le parole della professoressa Mariarita Sgarlata, Consigliere del Ministro per i Beni e le Attività Culturali per la Tutela e la Valorizzazione del Patrimonio Culturale la Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico ha rinnovato
l’appuntamento con la memoria all’insegna de Il dialogo interculturale valore universale delle identità e del patrimonio culturale #pernondimenticare il Museo del Bardo, 18 marzo 2015 e #unite4heritage for Palmyra. Un momento di riflessione con cui la Borsa «vuole tenere alta l’attenzione sulla salvaguardia dei patrimoni nelle Aree di crisi» come ha ricordato il Direttore Ugo Picarelli. «Siamo qui in una città con un passato che ancora oggi rappresenta il modello dell’incontro e del dialogo», ha detto Moncef Ben Moussa, Direttore del Museo del Bardo di Tunisi all’epoca dell’attentato del marzo 2015 (attuale Direttore per lo Sviluppo dei Musei). «L’estremismo nasce dove c’è un vuoto. Forse non abbiamo fatto abbastanza per l’educazione dei nostri giovani tunisini. La soluzione è un piano culturale per costruire luoghi di dialogo. La nostra risposta è stata quella di aprire ben due nuovi Musei nella zona rossa. La vera Tunisia è quella dell’interno, non solo il mare splendido, ed è quella la parte del nostro Paese che vogliamo far conoscere meglio». «È inimmaginabile ciò che hanno sofferto Paesi come la Siria e l’Iran. Danni inauditi», ha rimarcato Paolo Matthiae, Archeologo e Direttore Missione archeologica dell’Università “Sapienza” di Roma in Siria. «La cultura è il fondamento della pace e ce se ne ricorda troppo poco, come troppo spesso si dimentica il valore del ruolo dell’Unesco in questo. Come studiosi abbiamo l’obbligo morale di collaborare a restituire a popolazioni siriani e irachene la memoria della loro complessità storica». Per Mounir Bouchenaki, Consigliere Speciale del Direttore Generale UNESCO, gli artefici di tali misfatti «sono contro tutti, mossi da ideologia della distruzione, non solo contro monumenti cristiani ma come distruzione sistematica della memoria. La prima cosa da fare per la ricostruzione è una mappatura di ciò che è rimasto». Collaborazioni interforze ed educazione a partire dalle scuole le priorità preventive fondamentali suggerite da Irina Bokova già Direttore Generale UNESCO, artefice, tra l’altro, della creazione di quei caschi blu della cultura che vedono al centro l’azione del Comando dei Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale guidato dal gene-
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27 rale Fabrizio Parrulli. «Il prossimo anno celebreremo 50 anni di lavoro a disposizione del mondo nella restituzione della memoria anche con l’attività di addestramento delle forze dell’ordine locali e funzionari doganali di tutto il mondo», ha ricordato il Generale Parrulli. «Ad oggi sono più di un milione e duecentomila le opere trafugate e schedate nel nostro database “Leonardo” utilissimo anche per l’analisi criminale utile a capire il patrimonio messo su mercato clandestino, come ad esempio una stele funeraria di Palmira recuperata qualche tempo fa in Piemonte da un collezionista. Si tratta di reperti che in giro di poche ore passano tre o quattro confini. L’E-commerce sta crescendo sempre più come uno dei sistemi più frequenti per queste transazioni. Ecco perché abbiamo adottato, tra le altre cose, l’app Itpc app dove un collezionista possono velocemente fare con un semplice click il match di un oggetto e scoprire se viene dal mercato nero». Per il suo impegno professionale in diverse iniziative che hanno come denominatore comune il dialogo interculturale è stato conferito a Paolo Verri, Direttore Generale della Fondazione Matera-Basilicata 2019, il Premio Paestum Archeologia “Mario Napoli”. Nell’occasione, Verri ha svelato a Paestum alcuni dettagli del programma imminente per Matera Capitale della Cultura 2019: «Inauguriamo tra 60 giorni e avremo oltre 83 eventi originali da febbraio a novembre - ha svelato - con 2019 musicisti da tutta Europa, 27 bande musicali proveniente da precedenti e prossime capitali di cultura insieme a bande musicali, 5mila luci ‘fatte’ dai cittadini nel momento della dichiarazione del Presidente della Repubblica, una messa in scena nei Sassi della “Cavalleria Rusticana” e una mostra “Ars Scavandi” in collaborazione con la Tunisia. Il nostro motto è che i neuroni sono più importanti dei mattoni». Presentato anche il Travel Book “Unesco - 33 siti italiani da raggiungere comodamente in treno a cura di Trenitalia, una elegante pubblicazione che attraversa l’Italia più bella dal Piemonte alla Sicilia. Presentato anche il Faville Festival delle Arti Digitali, progetto finanziato dalla Regione Campania, che sarà realizzato dal Comune di Pontecagnano, con il Museo Archeologico Nazionale Etruschi di Frontiera, l’Ecoparco Archeologico di Pontecagnano (gestito da Legambiente Circolo “Occhi Verdi”), l’Istituto Comprensivo Sant’Antonio di Pontecagnano Faiano e l’Associazione Invasioni Digitali. Scopo dell’evento, che si terrà dal 21 al 23 dicembre e la cui Direzione Artistica è stata affidata a Fabrizio Todisco, è quello di diffondere nuove forme creative dell’arte urbana contemporanea e valorizzare gli spazi pubblici della città. comunicato stampa
quegli anni Pasquale Marino e l’allora Soprintendente Giuliana Tocco per lo straordinario lavoro e intuito. Il nostro impegno è continuare il loro straordinario sogno affinché i nostri siti archeologici vengano sempre di più valorizzati e amati». Ha ricordato invece la «complessità del progetto della candidatura e l’innovazione sul piano della gestione Unesco del presentare un paesaggio intero, per la prima volta, all’iscrizione nella Lista», il Direttore del Parco Archeologico, Gabriel Zuchtriegel, rimarcando l’attuale impegno nel «cercare di portare avanti tutti insieme, con enti locali ma anche privati e associazioni per creare una rete tra cittadini e istituzioni che a vario titolo concorrono alla gestione del sito Unesco, un paesaggio che va valorizzato e raccontato come tale». «Siamo orgogliosi di questo ventennale. - ha rimarcato il Presidente del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Tommaso Pellegrino - Una bella partecipazione a questa cerimonia possibile grazie a persone illuminate e di grande spessore culturale che amano territorio. Paestum è un po’ la nostra capitale della cultura a cui diamo grande valore e ora stiamo già guardando ai prossimi vent’anni, lavorando al piano di gestione con tuti i nostri attrattori».
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LA BANCA MONTE PRUNO PRESENTE AL CONVEGNO SU GIOCO PUBBLICO E CONTESTI SOCIALI TENUTOSI PRESSO L’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO
IN MEDIASTAT VIRTUS L’evento, che ha visto la partnership della Banca Monte Pruno, nasce dalla collaborazione tra l’Osservatorio Internazionale sul Gioco e l’Università degli Studi di Salerno.
La Banca Monte Pruno, da sempre vicina alle iniziative dell'Università degli Studi di Salerno, soprattutto quelle legate all'ampliamento e al potenziamento della formazione e dell'educazione dei giovani, è stata protagonista all'appuntamento promosso dal Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione dell'Università degli Studi di Salerno in collaborazione con l'Osservatorio Internazionale sul Gioco per approfondire il tema del gioco pubblico che vede l'Istituto di Credito da anni in prima linea nelle iniziative di informazione e sensibilizzazione sulla complessa problematica. Il gioco pubblico è stato tema del Seminario Formativo dal titolo In Mediastat Virtus (cioè la virtù sta nel mezzo) che ha visto tra i relatori il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, accompagnato dal Vicepresidente, Antonio Ciniello, e dal Responsabile della Segreteria della Direzione Generale, nonché Presidente dell'Associazione Monte Pruno Giovani, Antonio Mastrandrea, che ha coinvolto gli studenti attraverso un'ampia e articolata discussione svoltasi giovedì 29 novembre scorso presso l'Aula delle Lauree Gabriele De Rosa. Numerosi i Relatori di elevata professionalità che hanno di trattato l’argomento in maniera analitica ampliando la visione della questione legata al gioco pubblico che, non
sempre può essere considerato dannoso ma che, in molteplici occasioni, ha invece come carattere principale e di base la legalità. La Banca Monte Pruno, nel suo impegno sociale, punta da sempre a costruire, intorno ai giovani in particolare, un'ampia Rete di FOTO dal WEB
giuste informazioni e l'incontro ha voluto puntare proprio ad ampliare la visione dei giovani e a stimolarli nell'attenta analisi dei temi. Secondo Michele Albanese, inoltre, «importante è stata la sinergia che ha visto insieme Enti e Istituzione a supporto proprio dei ragazzi, per consentire loro di riuscire ad entrare in possesso del maggior numero di informazioni utili al fine di essere preparati e consapevoli uomini del domani». Obiettivo che la Banca Monte Pruno si è prefisso anche attraverso la costituzione dell'Associazione Monte Pruno Giovani. L’obiettivo dell’incontro, dunque, è stato
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quello di fare il punto sulla problematica del gioco pubblico, entrando nel merito degli aspetti sociali e dei contesti nei quali lo stesso si sviluppa, soprattutto, nell’ambito del senso di responsabilità che guida i vari operatori della società. L’argomento dei lavori è stato da sempre all’attenzione della Banca Monte Pruno, la quale ha posto in essere diverse iniziative a tutela delle persone dipendenti dal gioco, anche attraverso iniziative nelle scuole e programmi di sensibilizzazione. Da qualche settimana, inoltre, è nata un’intesa con l’Osservatorio Internazionale del Gioco, presieduto dalla prof. Ornella De Rosa, dell’Università degli Studi di Salerno. L’Osservatorio Internazionale sul Gioco è un’Associazione, fondata nel 2003 dal prof. Giuseppe Imbucci, Docente di Storia Contemporanea dell’Università di Salerno e pioniere degli studi sul gioco pubblico in Italia, scomparso nel 2005. Scopo sociale dell’Osservatorio è quello di promuovere la cultura ludica del gioco, attraverso iniziative che abbiano finalità di conoscenza, intervento ed orientamento sul mondo complessivo del gioco pubblico in Italia ed all’estero, del gioco patologico e del gioco clandestino, perseguendo un ambizioso progetto che affonda le radici in una collocazione scientifica volta alla tutela del gioco dalle possibili tracimazioni problematiche. Il Seminario si è sviluppato alternando una prima parte di Convegno, la Cerimonia di Consegna dei riconoscimenti del Premio Giuseppe Imbucci ed, infine, la Tavola Rotonda dal titolo Dalla modernizzazione al proibizionismo: la marcia indietro del gioco pubblico. I lavori sono stati aperti dai saluti del Magnifico Rettore dell’Università di Salerno, Aurelio Tommasetti, dal Direttore del Dipartimento di Scienze, Politiche, Sociali e della Comunicazione, Annibale Elia, dal Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, dal Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno, Danilo Petrucelli, dal Presidente dell’Associazione Libertas “A. Nicodemo”, Gerardo Marotta, dal Presidente dell’Associazione Unione per la Difesa dei Consumatori, Romano Ciccone. «Da tempo ormai - ha affermato il Direttore Generale, Michele Albanese - siamo attivi su questo ambito, ma la collaborazione con l’Osservatorio e l’Università rappresenta un passo ulteriore verso un’azione di grande interesse a favore delle persone colpite da questa vera e propria dipendenza. La nostra volontà è quella di intervenire concretamente su quelle situazioni che creano disagio sociale e familiare, anche in partnership con altri Enti che possono mettere a disposizione conoscenze ed esperienze sul campo».
IMPORTANTE ATTESTATO DI STIMA E APPREZZAMENTO PER L’AZIONE SOCIALE SVOLTA
Alla Banca Monte Pruno il Premio Grande Amico della Fondazione ANT Onlus
La Fondazione ANT Italia Onlus è la più ampia realtà no profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuita e ha curato circa centoventicinquemila persone in undici regioni italiane dal 1985 ad oggi. FOTO dal WEB
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Un importante attestato di stima e apprezzamento per l’azione sociale svolta è stato consegnato, nei giorni scorsi, alla Banca Monte Pruno a Bologna durante il Premio Eubiosia, appuntamento che Fondazione ANT Italia Onlus dedica ogni anno ai propri grandi sostenitori e che, nel tempo, si è consolidato come momento di incontro e confronto sul tema della responsabilità sociale d’impresa. La Banca Monte Pruno, per l’occasione, era rappresentata dal
Direttore Generale, Michele Albanese, e dal Vicepresidente, Antonio Ciniello, che hanno ritirato un premio che sintetizza la vicinanza, negli anni, alla Fondazione ANT e soprattutto alla Delegazione di Potenza guidata da Antonio Imbrogno. La Fondazione ANT Italia Onlus è la più ampia realtà non profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuita e ha curato circa centoventicinquemila persone in undici regioni italiane dal 1985 ad oggi. ANT Italia Onlus è inoltre da tempo
Nata nel 1978 per opera dell’oncologo Franco Pannuti, dal 1985 a oggi Fondazione ANT Italia Onlus – la più ampia realtà no profit per l’assistenza specialistica domiciliare ai malati di tumore e la prevenzione gratuite – ha curato circa 125.000 persone in 11 regioni italiane (Emilia-Romagna, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Marche, Campania, Basilicata, Puglia, Umbria). Ogni anno 10.000 persone vengono assistite nelle loro case da 20 équipe multi-disciplinari ANT che assicurano cure specialistiche di tipo ospedaliero e socio-assistenziale, con una presa in carico globale del malato oncologico e della sua famiglia. Sono complessivamente 522 i professionisti che lavorano per la Fondazione (medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori socio-sanitari etc.) cui si affiancano oltre 2.000 volontari impegnati nelle attività di raccolta fondi necessarie a sostenere economicamente l’operato dello staff sanitario.
impegnata nella prevenzione oncologica con progetti di diagnosi precoce del melanoma, delle neoplasie tiroidee, ginecologiche e mammarie. Dal 2004 sono stati visitati gratuitamente centosettantamila pazienti in oltre ottanta province italiane. Alla Banca Monte Pruno quest’anno ANT ha deciso di dare il Premio Grande Amico della Fondazione. «Non possiamo che essere onorati del Premio ricevuto a Bologna - dichiara il Direttore dell’Istituto di Credito, Michele Albanese - a testimonianza della nostra forte vicinanza alla Fondazione ANT. La nostra Banca, infatti, da sempre è vicina alle realtà che si occupano di sostenere chi è meno fortunato, come in questo caso i malati oncologici». Chiara Di Miele ondanews.it
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UFFICIALMENTE DELIBERATO UN PASSAGGIO EPOCALE PER BANCA MONTE PRUNO
TELEPASS GRATUITO PER SEI MESI
L’Assemblea dei Soci ufficializza Ritorna l’offerta per i clienti l’adesione a Cassa Centrale Banca di Banca Monte Pruno
I soci hanno all’unanimità deliberato, tra i vari punti all’ordine del giorno, sull’approvazione dello Statuto Sociale con l’adozione di un nuovo testo composto da cinquantasei articoli, sulla delega al Consiglio di Amministrazione di aumentare il capitale sociale, sul nuovo testo del Regolamento delle Assemblee. Un passo fondamentale, dunque, verso l’ufficiale adesione a Cassa Centrale Banca nell’ottica di quanto stabilito dalla Riforma del Credito Cooperativo.
Un’importante Assemblea Straordinaria dei Soci quella che si è tenuta lo scorso 17 novembre a Roscigno presso la sede della Banca Monte Pruno. È stato ufficialmente deliberato un passaggio epocale, quello che porta quasi a compimento quanto dettato dalla riforma del credito cooperativo: l’adesione alla Capogruppo Cassa Centrale Banca con sede a Trento. Al tavolo dei lavori assembleari erano seduti il Direttore Generale, Michele Albanese, il Vicedirettore Generale, Cono Federico, il Presidente del Consiglio di Amministrazione, Anna Miscia, il Presidente del Collegio Sindacale, Fabio Pignataro, e il Notaio Filippo Ansalone. Presenti, tra gli altri, il Presidente del Circolo Banca Monte Pruno, Aldo Rescinito, il Presidente dell’Associazione Monte Pruno Giovani, Antonio Mastrandrea, il Dirigente Scolastico del “Pomponio Leto” di Teggiano, Rocco Colombo e il Presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano, Valentino Di Brizzi. I soci hanno all’unanimità deliberato, tra FOTO dal WEB
i vari punti all’ordine del giorno, sull’approvazione dello Statuto Sociale con l’adozione di un nuovo testo composto da cinquantasei articoli, sulla delega al Consiglio di Amministrazione di aumentare il capitale sociale, sul nuovo testo del Regolamento delle Assemblee. Un passo fondamentale, dunque, verso l’ufficiale adesione a Cassa Centrale Banca nell’ottica di quanto stabilito dalla Riforma del Credito Cooperativo. In seguito ci sarà la sottoscrizione del contratto di coesione con la Capogruppo. «Con la riforma del credito cooperativo - ha affermato il Direttore Michele Albanese - è iniziato un percorso di cambiamento e la nostra Banca ha deciso di accettare la sfida continuando ad essere al servizio del territorio, delle famiglie e delle piccole e medie imprese. Da sempre abbiamo basato il nostro modello di impresa sui valori fondanti della mutualità e quei valori che hanno caratterizzato la Banca Monte Pruno non cambieranno». Chiara Di Miele ondanews.it
Intesa tra Banca Monte Pruno e il Liceo Alfano I di Salerno per promuovere lo spirito di ricerca tra giovani
È dello 8 novembre la sottoscrizione che lega, per la prima volta, il Liceo Alfano I di Salerno e la Banca Monte Pruno in un progetto di carattere culturale dedicato ai giovani. La collaborazione nasce dalla volontà comune di promuovere lo spirito di iniziativa e di ricerca degli studenti delle Scuole Secondarie di Secondo Grado, incentivandone l’inventiva in ogni ambito, all’interno della quarta edizione del Premio Culturale Nazionale I Talenti di Alphanus, in omaggio alle eccelse doti di artista, di letterato e di medico vantate dall’Arcivescovo di Salerno, Alfano I, vissuto nell’XI secolo d.C. L’obiettivo comune è di stimolare la creatività dei ragazzi nell’ambito letterario, artistico e scientifico. «Sottoscriviamo - ha affermato la Dirigente Scolastica Elisabetta Barone - questa intesa con la Banca Monte Pruno che rappresenta solo l’inizio di una bella collaborazione, che mi auguro diventi, nel tempo, feconda e capace di portare alla Città di Salerno un contributo di idee e di cultura; un progetto che va ben oltre le risorse finanziare. La firma odierna rappresenta un momento importante per il nostro Liceo e per il territorio, così da fare sinergia con la Banca Monte Pruno, un istituto che valorizza concretamente la cultura e le risorse umane». «Parte oggi - ha dichiarato il Direttore Generale di Banca Monte Pruno, Michele Albanese - questo percorso dedicato ai giovani che, grazie alla volontà ed alla sensibilità della Preside Barone e della professoressa Valletta, diventerà una vera occasione per i partecipanti. Ci siamo entusiasmati a condividere questo progetto nazionale che nasce in un istituto di primo piano nel panorama salernitano. La sintesi tra noi e l’Alfano I sarà un qualcosa di rilevante per tutti i giovani di questa scuola, in quanto condividiamo valori che sono prioritari nella crescita degli studenti».
Tutti i clienti che attiveranno i prodotti Telepass Family, Telepass Premium e Telepass Twin fino al 31 marzo 2019 beneficeranno del canone gratuito per sei mesi. Telepass S.p.A. applicherà la promozione in automatico all’apertura dei nuovi rapporti, senza necessità di ulteriori adempimenti da parte del cliente. Al termine dei sei mesi il costo mensile sarà pari a 1,26 euro per il Telepass Family, 1,50 euro per Telepass Premium e 2,10 euro per Telepass Twin (IVA inclusa).
Ha preso nuovamente il via per i clienti della Banca Monte Pruno la vantaggiosa iniziativa sui Telepass. A partire dal 2 novembre scorso, infatti, è ripartita l’iniziativa promozionale che prevede la gratuità dei canoni per sei mesi per tutti gli apparati Telepass Family, Telepass Premium e Telepass Twin. Tutti i clienti che attiveranno i prodotti Telepass Family, Telepass Premium e Telepass Twin dal primo novembre al 31 marzo 2019 beneficeranno del canone gratuito per sei mesi. Telepass S.p.A. applicherà la promozione in automatico all’apertura dei nuovi rapporti, senza necessità di ulteriori adempimenti da parte del cliente. Al termine dei sei mesi il costo mensile sarà pari a 1,26 euro per il Telepass Family, 1,50 euro per Telepass Premium e 2,10 euro per Telepass Twin (IVA inclusa). Oltre al pagamento del pedaggio autostradale, l’apparecchio Telepass consente di usufruire di numerosi altri servizi, come il pagamento della sosta nei principali parcheggi italiani e l’accesso all’Area C di Milano. Inoltre, è possibile associare al dispositivo Telepass fino a due
targhe ed utilizzarlo per uso privato su autovetture, moto e camper. L’opzione aggiuntiva Telepass Premium è il pacchetto che include il soccorso meccanico gratuito H24 su tutte le strade e autostrade italiane. Telepass Twin, invece, consente di aggiungere un secondo dispositivo allo stesso contratto con i servizi Premium inclusi. Informazioni più dettagliate sono disponibili sul sito www.telepass.com. L’offerta promozionale è valida per i clienti della Banca Monte Pruno che sottoscriveranno un contratto Telepass Family, Telepass Premium o Telepass Twin fino al 31 marzo 2019. L’iniziativa commerciale, già molto apprezzata in passato, si inserisce nelle azioni finalizzate ad ottimizzare la soddisfazione della clientela con servizi a condizioni vantaggiose. Per ogni ulteriore informazione è possibile contattare l’Ufficio Sistemi di Pagamenti/Servizi Informatici della Banca al numero 0975-398649 (Vincenzo Palmieri) oppure scrivere all’indirizzo email vincenzo.palmieri@bccmontepruno.it o ancora recarsi presso una delle filiali della Banca Monte Pruno. Miriam Mangieri ondanews.it
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EVENTO ECCEZIONALE ALL’OSPEDALE DI SALERNO
Gestite in contemporanea tre donazioni di organi Grazie al lavoro del Coordinamento Donazioni d’Organo Aziendale e al personale medico, dopo trenta ore ininterrotte sono state praticate due donazioni multiorgano e una di cornee.
CULINARY WORLD CUP
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Un evento unico in Italia quello registrato dall’Azienda Ospedaliera Universitaria San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno e dalla sua Unità Operativa Complessa di Anestesia e Rianimazione che ha gestito in contemporanea tre donazioni di organi, pratica mai effettuata finora nel Paese. I familiari di tre pazienti, un 62enne, un 74enne e un 84enne, hanno espresso la volontà di donare alcuni organi dei propri cari. Grazie al lavoro del Coordinamento Donazioni d’Organo Aziendale e al personale medico, dopo trenta ore ininterrotte sono state praticate due donazioni multiorgano e una di cornee. Tutti gli organi prelevati sono già stati impiantati. Un esempio di ottima sanità, dunque, quello che giunge dal Ruggi di Salerno, a dispetto delle molteplici notizie negative che spesso gettano nello sconforto e nella preoccupazione gli utenti dei presidi ospedalieri. Chiara Di Miele ondanews.it
MONDIALI DI CUCINA IN LUSSEMBURGO
CULTURA
Il Team COSTA del CILENTO è Medaglia d’Argento La squadra tutta campana che ha partecipato alla gara è composta da quindici Chef ed è guidata dallo Chef Matteo Sangiovanni: durante la competizione, il Team ha dimostrato preparazione e una tecnica eccellente, stupendo i giudici anche per la raffinatezza e l’eleganza dei piatti.
Altra emozionante vittoria per il Team Costa del Cilento che, ai Mondiali di Cucina del Lussemburgo, conquista la Medaglia d’Argento nella Categoria Team Regionali. La squadra tutta campana che ha partecipato alla gara è composta da quindici Chef ed è guidata dallo Chef Matteo
dedicato alle festività. Matteo Sangiovanni, fondatore del Team Costa del Cilento, è da circa dieci anni Executive Chef presso il Savoy Beach Hotel di Paestum: salernitano di Bellizzi, ha intrapreso giovanissimo la carriera di cuoco in ristoranti e alberghi, partecipando a diverse gare con ottimi risultati. Numerose sono le competizioni in cui il Team Costa del Cilento ha raggiunto il podio, sia a livello nazionale (in ultimo, il primo posto assoluto alle Nazionali di Finger Food di Padova 2018) che a livello internazionale, come la vittoria alle Olimpiadi di Cucina IKA 2016 ad Erfurt, conquistando la Medaglia d’Oro nella Categoria Team Regionali. Il Team Costa del Cilento è stato fondato con l’obiettivo di rappresentare, nell’ambito delle competizioni organizzate dalla WACS, le eccellenze del Cilento in Italia e nel Mondo: con loro, alla Culinary World Cup, anche brand d’eccellenza del
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Sangiovanni: durante la competizione, il Team ha dimostrato preparazione e una tecnica eccellente, stupendo i giudici anche per la raffinatezza e l’eleganza dei piatti. Per prendere parte alla Culinary World Cup, il Team Costa del Cilento si è avvalso della supervisor Ljubica Komlenic. Numerose le simulazioni e le prove, che sono servite per raggiungere livelli di estetica e precisione eccellenti nella presentazione del menu di cinque portate, uno da quattro e un prodotto
societÀ
territorio cilentano e campano. «Un grazie va ai nostri sponsor che da sempre ci sostengono aiutandoci a raggiungere prestigiosi obiettivi internazionali», dichiara Sangiovanni, che continua: «Sono molto orgoglioso di questo ulteriore riconoscimento. Ringrazio tutto il Team per il tanto impegno e la tenacia che ha dimostrato anche durante questa competizione». Il Team Costa del Cilento vi aspetta ai Corsi di Cucina dedicati a professionisti del settore e appassionati di cucina che ripartiranno nel 2019: un’occasione per mettere a disposizione di tutti l’esperienza e la competenza degli Chef del Team Costa del Cilento. cilentonotizie.it
ISTITUTO COMPRENSIVO DI CASTELLABATE
Laboratorio di Cittadinanza per i CENTO ANNI dalla GRANDE GUERRA FOTO dal WEB
Giornata all’insegna della cittadinanza attiva e della memoria storica all’Istituto Comprensivo di Castellabate. Lo scorso 30 novembre nel plesso del capoluogo si è svolta la manifestazione dal titolo Cento anni dalla Grande Guerra, che ha visto come protagonisti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado con la partecipazione degli alunni delle Classi IV e V della Primaria. «È stata l’occasione per riflettere su temi importanti, come la nostra identità di italiani, i valori su cui basiamo la nostra esistenza, cosa vuol dire essere giovani oggi e cosa poteva voler dire cento anni fa per tanti giovani soldati che lasciarono le loro case e i loro familiari senza sapere se vi avrebbero mai fatto ritorno. - spiega la Dirigente Scolastica Gina Amoriello - Attraverso la musica, il canto, i percorsi di lettura espressiva delle lettere inviate dal fronte, gli alunni hanno approfondito questo momento della nostra storia attraverso le testimonianze dirette di chi, suo malgrado, vi partecipò. L’evento ha rappresentato anche un momento di conoscenza, per gli alunni delle classi terminali della Primaria, rispetto alla SScuola Secondaria di Primo Grado che li accoglierà l’anno
Lo scorso 30 novembre nel plesso del capoluogo si è svolta la manifestazione dal titolo Cento anni dalla Grande Guerra, che ha visto come protagonisti gli alunni della Scuola Secondaria di Primo Grado con la partecipazione degli alunni delle Classi IV e V della Primaria
prossimo. Una conoscenza che proseguirà attraverso le attività di continuità e gli “Open Day” che i vari plessi del nostro Istituto realizzeranno, tra la metà dicembre e l’inizio di gennaio, per presentare l’offerta formativa ai genitori e ai futuri alunni». La manifestazione svoltasi a Castellabate ha visto i ragazzi impegnati nell’esecuzione di vari brani patriottici con voce e flauto, accompagnati dal piano, ovvero “L’inno di Mameli”, “L’inno alla Gioia” in onore dell’Unione europea, “La leggenda del Piave” e “La bandiera dei tre colori”. Il percorso di lettura si è snodato, invece, attraverso momenti molto diversi tra loro, con le prime lettere scritte da soldati appena arrivati al fronte che ancora non avevano conosciuto gli orrori della guerra, cartoline e messaggi carichi di nostalgia per gli affetti domestici, missive rivolte ai propri familiari (genitori, fidanzate, figli piccoli che si teme di non riuscire più a riabbracciare), per finire con un’intensa quanto cruda testimonianza di un militare che, combattendo a Caporetto, manifesta tutta la sua angoscia di fronte ai fatti a cui assiste ogni giorno e di cui lui stesso è parte. comunicato stampa