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mensile di informazione del Cilento e Vallo di Diano COPIA GRATUITA
editoriale
i soliti assenti
email: redazionecilento@gmail.com / info: 339.440.49.03 / direttore: prof. Marcello federico
anno 4 - nuMero 7 aGosto 2013
aGropoli
ascea
caMerota
vallo d. lucania
Rassegna letteraria SETTEMBRE CULTURALE
European Geoparks Conference
Legambiente premia Cala Bianca
La città festeggia la ricercatrice Elisa Oricchio
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SAGRE, poche ma buone... • serviZio a paG. 23
Molti di noi sono abituati ad ascoltare frasi del tipo “abbiamo la Ferrari e non mettiamo la benzina per far conoscere le sue potenzialità, che peccato abbiamo la regione, la città, il luogo, più bello del mondo e non lo sfruttiamo turisticamente”. Il Cilento è la Ferrari che il Signore ci ha donato ma se non mettiamo energia nel serbatoio chi può ascoltare e conoscerne il vero potenziale? C’è il rischio di possedere un gioiello e di tenerlo nascosto. L’idea di avere una località ricca di bellezze naturali e storiche, ricca di cultura e di archeologia monumentale ma che non ha una ricchissima e sviluppata economia turistica sembra quasi un luogo comune, alla pari de “le stagioni non esistono più”. In realtà è semplicemente un dato di fatto, una economia del turismo nel Cilento non esiste, stenta a decollare. Fino a 20 anni fa una vera idea di utilizzare le nostre bellezze come risorsa per lo sviluppo e il lavoro era solo una ipotesi scolastica. Il turismo inteso in senso di sviluppo è ancora una chimera, un sistema di piccole e medie imprese che possa produrre e vendere è ancora un sogno da realizzare. Bisogna invertire il processo di nascita di una economia turistica rispetto alle logiche degli ultimi 20 anni. Non prima il brand e poi la produzione ma viceversa. Facciamo in modo da incentivare la nascita di imprese che sappiano individuare e valorizzare le risorse locali disponibili e/o sommerse o non sfruttate, in senso produttivo e di rivalorizzazione. Incentivare l’imprenditoria giovanile in primis intorno alle aree di maggior richiamo, non con trasferimenti di soldi a pioggia ma con aiuti indiretti (quali la burocrazia leggera e incentivi fiscali), sostenendo anche la cultura fattiva dello “stare assieme” e facilitando la capacità di produrre beni (principalmente) da rivendere e servizi capaci di accogliere nuove presenze turistiche. Dir. Prof. Marcello Federico
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Inaugurato il Parco Archeologico di Policastro Bussentino
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Piano Vetrale in festa per la XXXIII^ Edizione del Pennello d’Oro
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castellaBate roccadaspide capaccio acciaroli
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Si rinnova la tradizione secolare della Frecagnola A Cannalonga il tempo sembra essersi fermato. Questo piccolo paese con una storia importante che si trova nel Parco del Cilento alle falde del Monte Gelbison nella Valle di Novi è rimasto il borgo che era in passato. Un centro suggestivo che ha una vocazione naturale al turismo. La Frecagnola è l’ultimo atto di una serie di manifestazioni che accompagnano la vita del paese cilentano durante l’anno. Non è sagra, non è una fiera e neppure un evento ma un modus di preservare le vicende di un popolo consapevole che il proprio passato va custodito e valorizzato.
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Presentata l’opera letteraria di Giuseppe Salzano
cannalonGa. una storia cHe parte dal quindicesiMo secolo
sala consilina teGGiano pertosa-auletta itinerari
Solidarietà. I COLORI DEL MONDO PREMIO LEUCOSIA L’Ospedale dal volto umano Risorse per la Borsa del Turismo Trofeo Nazionale di Pallanuoto a mare Non chiacchiere ma azioni concrete Alla tavola della principessa Costanza NEGRO FESTIVAL 2013 Alla scoperta dei borghi del Cilento
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