MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E LUCANIA SUD
email: redazionecilento@libero.it / info: 339.440.49.03 / Direttore: Prof. Marcello Federico CoPIA GRAtUItA
editoriale
Il capItale umano
sala consilina
creato nel cilento
teGGiano
il sindaco Maione
Squillante scrive al prefetto
Siero nutraceutico brevetto mondiale
nasce l’associazione R.ete ImpReSe Sud
«non condanniamo l'idea paRco»
servizio a PaG. 14
dir. prof Marcello federico
La Costituzione è tenuta a tutelare il diritto allo studio, dei nostri ragazzi, in una scuola moderna, in ambienti sicuri, affinché venga garantito il loro diritto al futuro. Che questa sia la vera emergenza del Paese è noto, e i numeri lo confermano. Secondo l’ultima rivelazione dell’OCSE, nel 2012 solo 86% dei 17enni era ancora a scuola e solo il 47% dei 18enni prevedeva di iscriversi all’Università. Quasi un giovane su tre dai 20 ai 24 anni di età non lavorava e non era iscritto a nessun corso di studi, percentuale in aumento di 10 punti rispetto al 2008, mentre nei Paesi Bassi è solo del 7% e in Austria e Germania è dell’ 11%. Sappiamo che in un’epoca di “economia della conoscenza”, tanto meno si studia, tanto più è difficile trovare occupazione, soprattutto per i giovani che considerano i lavori più umili non accettabili. Dopo l’orgia finanziaria, finalmente l’investimento in capitale umano è tornato ad essere al centro del dibattito sullo sviluppo economico e sociale moderno. Ma è importante sottolineare come, da tempo, le ricerche internazionali abbiano messo in luce l’importanza più che del mero investi-
ANNO 6 - NUMERO 2 FEBBRAIO 2015
segui IL GIORNALE DEL CILENTO su
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“e’ Stato un ImpRendItoRe pRoGReSSISta. Ha SempRe penSato cHe FoSSe la FaBBRIca peR l’uomo e non l’uomo peR la FaBBRIca”
Due ali di operai, vestiti con le divise della Ferrero, ad attendere il feretro davanti alla chiesa di San Lorenzo, ad Alba
seGue a PaG. 2
l’esPerto consiGlia
aGroPoli
roccadasPide
caPaccio PaestuM
cos’è l’Aloe Arborescens pianta Guaritore Naturale
area natuRalIStIca di tRentoVa
Il gas metano arriverà nelle case dei cittadini
no all’impianto di BIomaSSe
Domenico Tancredi a PaGina 22
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servizio a PaG. 5
servizio a PaG. 5
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agropoli Mostra sulla Prima Guerra Mondiale
area naturalistica di Trentova
al via l’acquisizione al patrimonio pubblico Non sarà più edificabile. Sviluppo e tutela ambientale tra gli obiettivi Il sindaco Alfieri: «Giornata storica»
«Oggi, con grande senso di responsabilità e all’unanimità, il Consiglio comunale di Agropoli ha dato il via libera all’acquisizione al patrimonio pubblico dell’area naturalistica di Trentova. Dopo il Castello Angioino Aragonese e la Fornace di Campamento, un’altra parte preziosa della città diventa di tutti». Ad annunciarlo il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, al termine della seduta dell’assise comunale che si è tenuta nel pomeriggio di lune-
“Tra storia e tradizioni. Centenario Prima Guerra Mondiale”, mostra documentaria esposta presso il Palazzo Civico delle Arti di Agropoli
dì 9 febbraio scorso. «È una giornata storica - commenta il primo cittadino agropolese - Ringrazio tutti i consiglieri comunali per questo importante traguardo. Quella di Trentova è un’area amata da tutti ed oggi l’abbiamo sottratta a qualsiasi possibile intervento di terzi. Nello specifico è stata approvata la variante al Piano di Fabbricazione del 1972, trasformandola da area turistica di tipo C, quindi edificabile, ad area non edificabile, dove sarà
possibile realizzare soltanto interventi di ripristino dell’esistente. Si tratta di un passaggio propedeutico all’esproprio che avverrà nelle prossime settimane per un importo pari a 800 mila euro. Il progetto di valorizzazione, finalizzato alla fruizione sostenibile dei beni e dell’area patrimonio Unesco, prevede il recupero ed il restauro degli otto fabbricati e casali presenti e la sistemazione di sentieri per il trekking e le attività all’aria aperta. Ci siamo mossi in perfetta coerenza rispetto alla massima tutela ambientale e a quanto previsto dagli enti sovraordinati, Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, Soprintendenza e Provincia di Salerno, che hanno espresso parere favorevole al provvedimento».
editoriale. segue dalla prima
Il capitale umano mento economico in istruzione, il valore della qualità della scuola, in particolare per ciò che riguarda creatività, flessibilità, motivazioni di insegnanti, studenti e istituti. Ed anche se non è mai sufficientemente indagata l’incidenza sulla qualità della scuola di centralismo, rigidità, burocrazia, nonché dell’incapacità di valutare e valorizzare il merito di studenti e docenti e, non ultimo, dell’impoverimento ideale, sia i dati che l’evidenza mostrano con chiarezza un sistema che non aiuta la mobilità sociale, non aiuta a colmare il ritardo di alcune regioni, non aiuta a ridurre l’emarginazione sociale all’origine di tanta disoccupazione giovanile. Insomma, il mito della scuola uguale per tutti è in realtà classista e discriminatorio. Eppure c’è un altro dato che deve far riflettere, quando i nostri ragazzi vanno all’estero a studiare, sono molto spesso i migliori. E quando da laureati vanno a cercare lavoro all’estero, spesso trovano i lavori migliori. Come si spiega questa contraddizione? I recenti studi hanno messo in luce che i fattori legati alla personalità, allo spirito d’iniziativa, alla fiducia, si stanno rivelando sempre più importanti, rispetto a competenze e conoscenze, nello stabilire la riuscita nello studio e nel lavoro. Quello che in pochi sottolineano però è che l’educazione non può essere frutto di tecniche, ma è piuttosto l’esito di due fattori fondamentali. Il primo è l’irriducibilità del desiderio umano, del suo non essere semplicemente un prodotto delle circostanze in cui vive. Il secondo è un fattore cultura-
le, un approccio conoscitivo che esalta questo irriducibile desiderio dell’uomo e ha un’idea positiva della realtà. Una conoscenza “realista”, vissuta come un incontro tra un soggetto, che non rinuncia a giocare la sua curiosità, la sua spinta a costruire, e una realtà non ridotta né a schemi preconcetti né alla sua percezione empirica. Un modo di conoscere che aiuta a sviluppare una capacità critica migliore, ad esempio di chi apprende i contenuti tramite quiz. La scuola italiana, spesso senza esserne consapevole, ha in se questa impostazione realista che qualifica la nostra cultura e ha rappresentato la forza della nostra gente in tutti i suoi difficili passaggi storici, come quando si è trovata costretta a emigrare, o quando ha dovuto affrontare la costruzione post-bellica. È una forza di cui non siamo coscienti e che facciamo di tutto per non coltivare. Una scuola statalista e burocratica, la mancanza di autonomia e parità, la mortificazione della responsabilità degli insegnanti, tende a far seccare questa radice sana della scuola italiana a far perdere di vista il fatto che la
capacità di conoscere nasce e cresce insieme alla costruzione della scuola “dal basso” e che la trasmissione del sapere si fonda su esperienze e genera, non trasmette, un istruzione. Non una tecnica ma un’apertura dell’animo. Se si vuole che tutta la scuola sia il fattore di promozione sociale ed economica dei giovani, “se vuoi costruire una nave non radunare uomini solo per raccogliere la legna e distribuire i compiti”, ma insegna loro la nostalgia del mare ampio e infinito. Bisogna levare il tappo e lasciar sprigionare le forze che sfidano l’uomo nella libertà e nell’intelligenza. Se vogliamo rilanciare l’occupazione giovanile, dobbiamo ritrovare la nostra identità, il realismo che ci ha sempre caratterizzato, l’educazione dell’io a essere un soggetto creativo. La buona scuola, se si limita a mettere insegnanti fissi in un sistema che rimane tutto immutato, invece che puntare su una conoscenza nuova (e vecchia) e a permettere un’autorganizzazione, sarà un’occasione mancata. Sta a noi se difendere il presente o difendere il futuro. dir. prof. Marcello Federico
Primarie Pd Il voto della direzione telematica
Ufficiale il quarto rinvio
È ufficiale il quarto rinvio delle primarie del Partito Democratico per la scelta del candidato alla corsa verso la presidenza della Regione Campania del maggio prossimo. La direzione telematica del partito campano ha votato favorevolmente allo slittamento delle consultazioni dal 22 febbraio al 1 marzo, con 60 voti favorevoli e 7 contrari ( su un totale di 96 aventi diritto al voto). Un iter tortuoso quello che pare stia volgendo al termine, tra polemiche e malumori accesi dai tanti, forse troppi, rinvii che si
protraggono ormai dal 14 dicembre 2014, prima data fissata per le primarie (candidati Vincenzo De Luca, Andrea Cozzolino e Angelica Saggese) slittata in seguito all’11 gennaio. Dopo il primo rinvio inizia a fare capolino l’ipotesi di una candidatura unitaria di Gennaro Migliore, mentre il “fatidico giorno” continua a saltare di settimana in settimana per fissarsi al 1 febbraio. Giunge, però, come un fulmine sul poco sereno cielo del Pd campano la condanna in primo grado per abuso d’ufficio di Vincenzo
De Luca e quindi la direzione, sempre attraverso il voto telematico, fa slittare la data per la terza volta, al 22 febbraio. Angelica Saggese si dimette, Gennaro Migliore scende in campo con la sua candidatura ufficiale, si aggiungono alla corsa Nello Di Nardo e Marco Di Lello, si vocifera che parte del partito pressi per un dietrofront del sindaco decaduto De Luca, che intanto non ne vuol sapere e continua nella sua campagna, così come tante e insistenti, nel tempo, si fanno le voci su Luigi Nicolais come proba-
bile candidato unitario. Il dato di fatto, ad oggi, è però un quarto, ennesimo rinvio delle primarie al 1 marzo a cui parteciperanno ufficialmente Andrea Cozzolino, Vincenzo De Luca, Gennaro Migliore, Marco Di Lello e Nello Di Nardo. Salvo rinvii. Chiara Di Miele
Inauguratasi la mattina del 9 febbraio scorso alla presenza di autorità cittadine e militari, la mostra patrocinata dalla Città di Agropoli tramite soprattutto l’Assessorato alle Politiche per l’Identità Culturale diretto dal dr. Francesco Crispino, e curata dall’Associazione Feudo Ron Alfrè della c.da Aversana di Eboli, la mostra ha esposto foto, cimeli e reperti bellici del periodo, sotto l’appassionata e competente guida di Renato De Filitto, comunicando una grande emozione ai presenti. L’allestimento, programmato per il periodo 9-14 febbraio, si avvale di riproduzioni dei principali giornali italiani: ad es. Il Mattino, in cui è evidenziato in un numero che «La Quarta Guerra d’Indipendenza è dichiarata. Da oggi 24 maggio, l’Italia è in guerra coll’Austria». Agili testi ci informano che il X e XI Corpo d’Armata (Napoli e Bari) e la maggior parte del VII Corpo, quasi del tutto formati da meridionali, costituivano la Terza Armata, comandata dal Principe di Casa Savoia. Se sul M. S. Michele si segnalarono i soldati calabresi e pugliesi, presso l’Isonzo e a San Martino del Carso fu la volta dei soldati del 30° Fanteria, che erano partiti da Nocera Inferiore. Inoltre, a Castelnuovo, a Polazzo e sul Monte Sei Busi, si batté valorosamente il X Corpo, con i soldati della Campania, tra i quali i Salernitani del 63° e 64° Fanteria, dal maggio al novembre, fino alla vittoria finale grazie al generale napoletano Francesco Diaz. Il numero dei soldati al fronte, le scene commoventi della loro partenza da Salerno, parte dei quali, come il sottotenente Roberto Oricchio di Vallo della Lucania, non ritorneranno alle loro case, ed i moti d’orgoglio patriottico nelle dichiarazioni dei padri presenti, il dispiegamento delle quattro Armate, il piano strategico, si uniscono alle partecipate considerazioni sulla dura vita in trincea, “la casa del soldato”, per coloro che non erano ricorsi a stratagemmi, fingendosi malati o pazzi o procurandosi ferite, o che emigrati non erano rientrati o, dopo aver superato la visita medica, non si erano presentati nelle caserme, e che non si erano consegnati al nemico preferendo la prigionia, rivelatasi amara per carenze di alimentazione (vedi le richieste di invio pacchi con alimenti ai genitori e parenti rimasti a casa) e vestiario, in terra straniera; e, pertanto, considerati traditori, anche se catturati durante ordinari scontri a fuoco. I cimeli esposti nella mostra, per l’acquisto dei quali in Italia vige un mercato libero, offrono al visitatore della mostra un concreto quadro della vita quotidiana durante la guerra: la lanterna, elmetti italiani, inglesi, tedeschi, recipienti per contenere il rancio (presso gli Austriaci erano già smaltati!), provvisti di cucchiai, la piccozza, la vanga per scavare buche, fornita di due fori per protezione del volto del soldato, scarponi, poggia-contenitori per vivande da riscaldare, realizzate con il ferro spinato, la cesoia per tagliare le barriere di filo spinato, medaglie, foto di soldati, libretti militari, lo spillone che tratteneva il mantello sulla spalla, il necessario per curare il mulo, animale indispensabile per il trasporto in montagna, che poteva, però essere menomato dai chiodi che il nemico lasciava lungo i percorsi obbligati. La cassa per l’ospedale da campo, in cui veniva ricoverato il militare che, per casi meno gravi, poteva salvarsi seguendo “il decalogo del soldato ferito”; attrezzi chirurgici, la sega per amputare gli arti feriti allo scopo di eliminare il rischio derivante dalla cancrena. La necessità di scrivere, anche per semplici quesiti sul tempo, a parenti e amici per sentirsi partecipi della società, oltre alle lettere aveva favorito la diffusione del-
la più sintetica cartolina postale, che con le sue illustrazioni inneggiava alla guerra, al valore ed all’amor di patria e promuoveva una motivazione ideale e “culturale” anche tra coloro che non erano abituati a tale tipo di corrispondenza. Questa rimaneva, pur tra le restrizioni e censure che vietavano di fornire notizie diverse da quelle pubblicate dai giornali, l’unico contatto con i propri paesi e con le abitudini quotidiane, mentre la ferrea disciplina che autorizzava persino i carabinieri a sparare alle spalle i soldati che si rifiutavano di andare all’assalto, falciati da cecchini e cavalli di Frisia di “ultimo modello” e l’atrocità di nuove armi come i carri armati, i gas letali e i lanciafiamme lasciavano sui campi di battaglia numerose vittime (8101 caduti nella sola Provincia di Salerno con un picco di 2367 nel 1918 ; per ferita: 46%, per malattia: 36%; dispersi: 17%) e feriti che, a seconda dei danni ricevuti, venivano curati su posto, o ricoverati in ospedaletti da campo o in luoghi più attrezzati, come è registrato nei libretti militari, anch’essi esposti nella mostra in trattazione. Non mancarono, comunque, esecuzioni capitali per disertori e per coloro che si erano macchiati sia sul campo che in ambito civile di gravi reati. Rimanevano nelle località da cui i soldati erano partiti gli anziani accuditi dalle donne che allora, per l’assenza di mariti e parenti partiti per il fronte, avevano assunto un preciso ed importante ruolo nella “società di massa” che era scaturita dalle tristi vicende, sobbarcandosi, soprattutto a partire dal 1915, non solo nelle tradizionali attività domestiche e della tessitura, ma nei lavori, anche faticosi dei campi o delle industrie, e in attività fino ad allora riservate all’altro sesso come le pratiche amministrative e di natura legale, «gli acquisti o le vendite di prodotti agricoli… Si tratta per lo più di crocerossine, maestre , operaie, poche intellettuali e persino una regina». Tra le altre, «Silvani Luigia di Sala Consilina, infermiera volontaria Croce Rossa Italiana, prestava l’opera sua amorevolmente presso l’ospedale 231, soggetto a bombardamento nemico, dimostrando abnegazione e coraggio. Insignita di Croce di Guerra al Valore Militare». Una evoluzione si verificò negli stessi giochi dei bambini che, ormai considerati, a differenza del secolo precedente, «come potenziali lettori e consumatori di beni», divengono destinatari di giornalini, come “Il Corriere dei Piccoli” e di giocattoli riconvertiti in tempo di guerra nella funzione di adesione ai nuovi tragici eventi che sono fatti desiderare anche attraverso la riproduzione di cannoni e carri armati. I ragazzi rimasti a casa anelavano a seguire le orme paterne, soprattutto nel caso che il genitore fosse caduto sul fronte, mentre insegnanti volontari si prestavano a colmare le carenze dell’istruzione dedicandosi volontariamente ad essi (“Scolari dal bracciale verde”) ed agli “asili di guerra” in vari paesi anche della provincia di Salerno (ad es. gli insegnanti Forenza ad Agropoli, Naddeo a Rutino). Ai disertori, registrati in gran numero nei primi mesi del 1918 , il 2 settembre 1919 fu concessa un’amnistia per i reati militari, connessi non solo alla diserzione ma anche all’indisciplina, alla resa al nemico, alla mutilazione volontaria e alla renitenza. Antonio Capano
salute
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territorio
Borsa Internazionale del Turismo
PARCO NAZIONALE DEL CILENTO
formazione e cultura
La città di Capaccio Paestum Nell’entroterra cilentano sei Vallo della Lucania si comuni coalizzati per un alla Bit di Milano Anche quest’anno la città di Capaccio Paestum è stata presenturismo integrato montagna, conferma moderna Città Studi te con un suo stand alla Borsa Internazionale del Turismo che tenutasi a Milano dal 12 al 14 febbraio. Nello stand, a cura del Cocollina e mare mune, sono state presentate tutte le attrazioni del territorio: il ricco patrimonio archeologico, il mare, i prodotti enogastronomici, a partire dalla Mozzarella di Bufala Campana Dop e dal Carciofo di Paestum Igp.
E ancora le tante opportunità di divertimento, dagli spettacoli allo sport, dalle visite ai luoghi di attrazione ai percorsi nella natura. All’interno dello stand sono state proiettate di continuo immagini del territorio e offerti in degustazione i prodotti tipici dell’enogastronomia locale: olio, vino e, naturalmente, il carciofo, la mozzarella e i salumi di bufalo. Nello stand del Comune di Capaccio Paestum è stato anche presente un seller che si è occupato della promozione delle strutture ricettive. È stato inoltre distribuito un opuscolo informativo per presentare il territorio e le sue attrazioni turistiche. Nel corso della tre giorni vari appuntamenti con buyer italiani e stranieri. Nella giornata di giovedì 12 febbraio, all’interno dello stand della Regione, è stata presentata l’edizione 2015 della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, a cui hanno preso parte l’assessore al Turismo della Regione Campania, Pasquale Sommese, il presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora, il sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza, l’assessore al Turismo di Capaccio Paestum, Vincenzo Di Lucia, e il diret-
tore della Borsa, Ugo Picarelli. La Borsa Internazionale del Turismo di Milano rappresenta una tappa fondamentale della promozione turistica in Italia, trattandosi della più importante fiera del settore. Un appuntamento imperdibile soprattutto quest’anno visto che Milano ospiterà, a partire da maggio, Expo 2015. «La Borsa Internazionale del Turismo di Milano è l’appuntamento più importante del settore in Italia, un appuntamento a cui chi punta ad aumentare le presenze turistiche, non può mancare. – afferma l’assessore al Turismo, Vincenzo Di Lucia – È un’occasione unica per far conoscere a tutto il mondo le bellezze storiche, artistiche e ambientali del territorio di Capaccio Paestum, una delle località turistiche più belle dell’Italia Meridionale, soprattutto nell’anno dell’Expo di Milano un’opportunità di marketing straordinaria che cercheremo di cogliere in ogni modo». «L’edizione 2015 della Bit di Milano è un’edizione particolare perché è quella dell’Expo che da maggio ad ottobre porterà in Italia moltissimi turisti. – aggiunge il sindaco Italo Voza – Quest’anno con la nostra presenza abbiamo inteso promuovere il territorio, ma per cogliere la grande occasione offerta dall’Esposizione Universale, auspicando di riuscire a intercettare una parte di quei milioni di turisti, che si stima in circa 23 milioni, che verranno da tutto il mondo in Italia e che non si fermeranno soltanto a Milano, ma si sposteranno anche al sud, per ammirare le bellezze del nostro Paese».
Guglielmo Vairo, sindaco di Piaggine: «Contiamo di partire per Pasqua»
Sei comuni del Cilento si coalizzano per realizzare un turismo integrato tra mare, collina e montagna. Sono Camerota, Piaggine, Casaletto Spartano, Morigerati, Piaggine e Tortorella che contano di essere operativi per le prime prenotazioni, nel periodo pasquale.
«Siamo l’unico consorzio di paesi piccoli d’Italia ad aver vinto un bando del Ministero dello Sviluppo Economico – fa sapere il sindaco di Piaggine, Guglielmo Vairo – abbiamo corso insieme ad altre grandi realtà e vinto circa 250.000€ dei fondi della programmazione europea 2007-2013 che non erano stati spesi». Sono, infatti, trenta i comuni italiani che hanno aderito a questo progetto incentrato sullo scambio delle buone pratiche tra Nord e Sud. I sei comuni cilentani sono, infatti, gemellati con Corinaldo, cittadina delle Marche inserita in un circuito internazionale che la vede da sempre protagonista di un turismo internazionale. Un comune che un anno fa si è classificato sesto, nel concorso online indetto dalla trasmissione di Rai 3, Alle Falde del Kilimangiaro. Al momento nell’entroterra cilentano sono in atto degli incontri forma-
In questi primi anni di mandato consiliare, l'amministrazione comunale di Vallo della Lucania, grazie anche alla preziosa collaborazione dei dirigenti scolastici, ha voluto conferire centralità alle politiche della conoscenza nella dimensione locale, attraverso l'ampliamento dell'offerta formativa, un'attenzione alle infrastrutture e l'attuazione di azioni istituzionali ed educative. offerta formativa
Guglielmo Vairo
tivi tra dipendenti comunali, associazioni e amministratori per creare sinergie e condividere le competenze. Contestualmente i sei comuni stanno portando avanti degli accordi con operatori turistici per creare dei pacchetti che uniscano il richiamo del mare attraverso Camerota, la collina con Casaletto Spartano, Morigerati e Tortorella, e l’incanto della Montagna con Piaggine e il Monte Cervati. A breve una delegazione dei sei comuni sarà a Bruxelles per una fase di formazione sui bandi europei. Tania Tamburro
Ottati. decisione choc
Il Consiglio Comunale delibera l’uscita politica dal Parco Nazionale Doddato: «Scelta dettata dalla disperazione»
Una scelta politicamente forte quella scaturita nel corso del partecipato Consiglio Comunale di Ottati tenutosi lo scorso 11 febbraio. La maggioranza consiliare, guidata dal sindaco e presidente della Comunità Montana Alburni Eduardo Doddato, e l’opposizione hanno deliberato all’unanimità l’uscita dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Una decisione politica, per ora, ma che presto imboccherà anche il percorso legislativo dato che lo stesso Consiglio ha autorizzato l’azione legale per sancire in maniera definitiva il distacco di Ottati dall’Ente Parco.
«È stata una scelta dettata dalla disperazione e dal voler passare dalle parole ai fatti – ha spiegato il sindaco Doddato (nella foto) - Sono anni che ci lamentiamo delle dinamiche collegate al Parco, dei troppi vincoli e io, che mi ritengo un uomo del fare
ra, nei fatti, nessuno ha dimostrato di voler dare concretezza alle tante parole dette. I partiti, in particolar modo, non riescono ad alzare la voce nei confronti delle cose che non vanno». Il Primo Cittadino di Ottati è determinato e soddisfatto del-
«Da parte del Parco sono mancate le risposte occupazionali, turistiche. Sono state messe al centro dell’attenzione la flora e la fauna piuttosto che l’umano che, nonostante le difficoltà, continua a vivere il territorio. Per non parlare della burocratizzazione che regna nel Parco e che conduce a lungaggini inaccettabili» e sono legato al territorio a prescindere dal colore politico e da una bandiera, ho fatto sì che si giungesse ad una decisione concreta». «La rabbia del Comune di Ottati, dell’intera comunità che ha partecipato numerosa ieri sera è sfociata in questo atto dal valore enorme – continua il sindaco – Fino-
la scelta presa in Consiglio e non sono poche le motivazioni che adduce per giustificare la deliberazione di ieri sera. «Da parte del Parco sono mancate le risposte occupazionali, turistiche – dichiara il Sindaco - Sono state messe al centro dell’attenzione la flora e la fauna piuttosto che l’umano che, nonostante le
difficoltà, continua a vivere il territorio. Per non parlare della burocratizzazione che regna nel Parco e che conduce a lungaggini inaccettabili». Doddato incalza poi anche sull’annosa problematica dei cinghiali, che da tempo flagella il territorio e che è tra le maggiori cause che hanno spinto la comunità ottatese a voler perdere lo status di paese facente parte del Parco Nazionale. «È una problematica che ha letteralmente ucciso l’economia del territorio – dice Doddato – e che di conseguenza uccide anche le speranze legate alla possibilità di sviluppo». «Siamo in mano a dirigenti nominati dall’alto – tuona Doddato – si spendono i soldi per convegni tenuti da soloni invece di finanziare progetti utili al territorio e la politica continua a litigare per la scelta delle poltrone da occupare». Chiara Di Miele
Questo intenso lavoro ha determinato un incremento, senza precedenti, dell’offerta formativa, con la recente approvazione di due nuovi indirizzi: il Liceo Sportivo ed il Liceo Coreutico che va a completare, con il Conservatorio ed liceo Musicale, attivato lo scorso anno, il percorso istruttivo dedicato alla musica ed alla danza. Si può tranquillamente affermare che in questi anni sono stati raggiunti risultati ragguardevoli: • Istituzione del Conservatorio di Vallo della Lucania • Attivazione del Liceo Musicale e Coreutico presso l’Istituto Superiore Parmenide • Attivazione del Liceo Artistico indirizzo Architettura e Ambiente, Liceo Economico-Sociale, Liceo Sportivo presso Liceo Scientifico Leonardo da Vinci • Attivazione indirizzo Turistico, Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale presso l’Istituto d’Istruzione Superiore • Istituzione dell’Asilo Nido presso i locali della scuola pubblica “Luinetti”con la collaborazione della cooperativa “AttiVallo"
infrastrutture
Particolare attenzione è stata riservata anche alle infrastrutture, attraverso la creazione di nuovi contesti formativi, la messa in sicurezza o la riqualificazione di poli scolastici presenti sul territorio vallese. Nello specifico sono state poste in essere le seguenti azioni: • Istituzione Polo Tecnologico Universitario (finanziament Regionale - 270000 euro) che consentirà di attivare a Vallo della Lucania l’Università Telematica del Cilento presso il “Palazzo della Cultura” – Convento dei Domenicani • Inizio lavori di ampliamento Scuola dell’Infanzia Luinetti con la creazione dell’Asilo Nido e Ludoteca (finanziamento Regionale - Piano di Zona S/08 - 450000 euro) • Messa in sicurezza Scuola Media Martiri de Mattia (finanziamento CIPE di 450.000 euro accordato, in attesa di decreto) • Messa in sicurezza Scuola Media Andrea Torre (finanziamento CIPE di 636.992,52 euro accordato, in attesa di decreto) • Intervento di riqualificazione Scuola Materna in via De Hyppolitis – (delibera CIPE – euro 111.910 in attesa di decreto) • Intervento di riqualificazione Scuola Angellara (delibera CIPE – euro 105.460 – in attesa di decreto) • Lavori di somma urgenza Scuola Elementare Aldo Moro, Scuole Media Martiri de Mattia e Andrea Torre
azioni istituzionali ed educative
Svolte grazie ad un flusso di comunicazione tra tutte le parti interessate nei percorsi formativi del territorio, istituzionali e non, attraverso la creazione di nuovi strumenti di confronto e progetti educativi volti a coinvolgere e stimolare non solo gli alunni ma anche operatori e famiglie. • Istituzione di un Tavolo Permanente di Concertazione con tutti i Dirigenti Scolastici, ponte tra l’Istituzione Scolastica e l’Amministrazione Comunale. Tale “nuova” istituzione è nata per migliorare i servizi educativi e gli interventi a sostegno delle scuole vallesi, che il Comune intende rendere sempre di più rispondenti ai bisogni ed alle esigenze dei bambini, dei ragazzi, dei giovani e delle famiglie • Istituzione del Consiglio Comunale dei Ragazzi • Introduzione del Quoziente Familiare per garantire a tutti il Diritto allo studio • Progetto Educazione Alimentare – MensAmica presso la scuola primaria e la scuola elementare • Progetto sulla Legalità, già alla sua seconda annualità e che sta coinvolgendo ragazzi medie e superiori Il sistema dell’istruzione è una risorsa fondamentale per la crescita della comunità locale, l’agenzia formativa più importante che è la scuola deve essere strettamente connessa con il territorio, le eccellenze e la sua economia. Al fine di favorire l’accesso al sapere dei cittadini e delle cittadine con prioritaria attenzione per le fasce sociali deboli e a rischio abbandono scolastico, le scuole vanno valorizzate come centri di promozione umana e culturale, di unione sociale e di partecipazione democratica.
territorio Capaccio Paestum
Il Consiglio comunale ha votato all’unanimitA'
Fondo destinato agli inquilini morosi incolpevoli Il bando completo sul sito istituzionale del Comune Il Comune di Capaccio, attraverso l’assessorato alle Politiche sociali, guidato da Marilena Montefusco, ha indetto un bando di concorso per la concessione dei contributi in favore degli inquilini morosi incolpevoli, per l’anno 2014, riservato ai cittadini residenti nel comune di Capaccio. Il fondo è costituito da trasferimenti statali e da risorse della Regione Campania. L’erogazione dei contributi è subordinata all’effettivo trasferimento dei fondi destinati a tale specifica finalità da parte della Regione Campania. «La crisi economica ha indebolito i redditi di tante famiglie. Chi negli anni passati ha firmato contratti di locazione in totale tranquillità, oggi rischia di non avere entrate sufficienti per pagare regolarmente il fitto. – afferma l’assessore Montefusco – Per cui, senza alcun indugio, abbiamo subito accolto questa opportunità,per le famiglie del nostro comune». Tra i requisiti richiesti per poter accedere al contributo, nei limiti delle risorse disponibili: avere un reddito ISE non superiore a 35 mila euro o un reddito derivante da regolare attività lavorativa con un valore ISEE non superiore a 26 mila euro; essere destinatario di un atto di intimazione di sfratto per morosità, essere titolare per gli anni di riferimento di un contratto di locazione per uso abitativo, regolarmente registrato, relativo ad un immobile non di edilizia residenziale; essere residente da almeno un anno nel Comune e nell’alloggio oggetto della procedura di rilascio; avere la cittadinanza italiana o di uno Stato appartenente all’Unione Europea oppure nei casi di cittadini non appartenenti all’UE, possedere un regolare titolo di soggiorno; non essere titolare, il richiedente o anche un componente del nucleo familiare, di diritto di proprietà, usufrutto, uso o abitazione nella provincia di residenza di altro immobile fruibile ed
Capaccio-Paestum dice NO alla realizzazione dell’impianto a biomasse in località Sorvella
Con una delibera di Consiglio comunale, votata all’unanimità da maggioranza e opposizione, il Consiglio comunale di Capaccio, nella seduta di lunedì 9 febbraio, ha espresso assoluta contrarietà alla realizzazione dell’impianto a biomasse che la società Biocogein intende costruire in località Sorvella.
Marilena Montefusco
Eustachio Voza
adeguato alle esigenze del proprio nucleo familiare. Il soggetto richiedente, ovvero uno dei componenti del nucleo familiare residente nell’alloggio, deve essere, pena la non ammissione al bando, un lavoratore dipendente, autonomo o precario colpito dagli effetti della crisi economica, con conseguente riduzione della capacità reddituale per: perdita del lavoro per licenziamento; accordi aziendali o sindacali con consistente riduzione dell’orario di lavoro; cassa integrazione ordinaria o straordinaria che limiti notevolmente la capacità reddituale; mancato rinnovo di contratti a termine o di lavoro atipici; malattia grave, infortunio o decesso di un componente il nucleo familiare che abbia comportato o la consistente riduzione del reddito complessivo del nucleo medesimo o la necessità dell’impiego di parte notevole del reddito per fronteggiare rilevanti spese mediche ed assistenziali; cessazioni di attività libero-professionali o di imprese registrate, derivanti da cause di forza maggiore o da perdita di avviamento in misura consistente. Le domande dovranno essere presentate all’Ufficio Protocollo del Comune di Capaccio entro le 12 di venerdì 13 marzo 2015. La selezione dei beneficiari avverrà mediante la formulazione di una graduatoria in funzione crescente del valore ISE dell’anno precedente a quello di riferimento. Il bando completo e lo schema di domanda sono consultabili e scaricabili dal sito istituzionale del Comune: www.comune.capaccio.sa.it.
Il consesso è stato introdotto dal presidente del Consiglio comunale, Domenico Nese, che ha elencato dettagliatamente tutte le motivazioni per cui bisogna impedire la costruzione dell’impianto, concludendo che «questo impianto mette in pericolo la nostra salute». L’assessore alle Politiche ambientali, Eustachio Voza, ha ripercorso velocemente le tappe della vicenda, da maggio fino ad oggi: «Il 6 giugno dello scorso anno il progetto
Capaccio Paestum
Lo scorso 13 febbraio, presso la sede del municipio a Capaccio Scalo, si è tenuto un incontro tra rappresentanti istituzionali e rappresentanti dell’agricoltura di Capaccio, al fine di analizzare e affrontare le principali problematiche relative al settore che rappresenta uno dei poli principali dell’economia della cittadina dei templi. co Di Lascio della commissione Agricoltura, il presidente della Coldiretti Capaccio, Nicola Palma, e alcuni agricoltori. Nel corso dell’incontro è stata fatta un’analisi della situazione al fine di trovare soluzioni attraverso una stretta collaborazione tra ente e rappresentanti del settore agricolo. «L’agricoltura rappresenta, insieme al turismo,
uno dei settori trainanti dell’economia della nostra città e ci sembra opportuno che gli agricoltori abbiano un riferimento istituzionale. – afferma l’assessore Sica – Si è trattato di un primo incontro, informale, ma cogliamo l’occasione per invitare a partecipare, in futuro, altre associazioni di categoria e imprenditori agricoli del territorio».
fu accantonato perché il proponente non era in possesso della disponibilità dei luoghi». Grazie all’impegno dell’amministrazione comunale e dei tecnici, infatti, si evidenziò che la Biocogein non era titolare di tutta l’area in cui avrebbe dovuto essere realizzato l’impianto, poiché questa era attraversata da una canaletta del Consorzio di Bonifica Sinistra Sele. Tuttavia, la Biocogein ha ripresentato il progetto, escludendo l’area occupata dalla canaletta. «Oggi ci troviamo di fronte a un progetto che appare sostanzialmente variato e, di fatto, si è riavviato l’iter. – prosegue l’assessore Voza – Vogliamo che le risorse energetiche presenti a Capaccio Paestum diventino risposte alle problematiche del nostro territorio, non possiamo e non vogliamo accollarci i problemi di altri territori». Prima della votazione ha preso la parola
il sindaco Italo Voza: «Questa sera vogliamo denunciare la nostra contrarietà e i nostri dubbi rispetto ai fatti accaduti. Il 6 giugno, alla conferenza dei servizi, vari enti interessati non si presentarono. Eppure la conferenza rigettò il progetto perché non tutta l’area era nella disponibilità della società». Quando sembrava che la questione fosse chiusa è arrivata la notizia che la Biocogein aveva ripresentato il progetto. «Denunceremo chi si renderà responsabile, oggi e negli anni futuri, di danni alla salute pubblica dei cittadini» ha concluso il Primo Cittadino invitando i consiglieri a votare contro la realizzazione dell’impianto. La delibera approvata verrà inviata anche ai Comuni vicini di Albanella, Altavilla Silentina, Roccadaspide, Giungano, Agropoli e al presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora.
Roccadaspide
Il gas metano arriverà nelle case dei cittadini di Roccadaspide Il Consiglio Comunale approva di procedere alla gara per i lavori di costruzione dell’impianto del gas metano Diventa realtà la realizzazione della rete del gas metano a Roccadaspide: il consiglio comunale ha infatti recentemente approvato di procedere alla gara per l’affidamento della concessione della Progettazione definitiva, esecutiva, per la costruzione e gestione dell’impianto di distribuzione del metano.
Girolamo Auricchio
Al via un tavolo tecnico sull’Agricoltura All’incontro hanno partecipato l’assessore delegato all’Agricoltura, Franco Sica, l’assessore alle Politiche Ambientali, Eustachio Voza, i consiglieri comunali Roberto Voza e Carmine Tedesco e, in rappresentanza del settore agricolo, tra gli altri, il presidente del Consorzio Ortofrutticolo di Paestum, Vittorio Merola, Mario Sabia ed Enri-
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«Porteremo il metano nelle abitazioni e negli esercizi commerciali della città – commenta il sindaco Girolamo Auricchio – così le 2500 famiglie di Roccadaspide e i commercianti potranno risparmiare in termini economici, ed anche contribuire alla tutela dell’ambiente,
dal momento che il metano è un gas a baso impatto ambientale essendo tra i combustibili fossili quello più ecologico». Roccadaspide è stato inserito nell’elenco dei comuni ammessi a beneficiare dei contributi previsti dal Programma Generale di Metanizzazione del Mezzogiorno, che per anni non ha più beneficiato di rifinanziamenti legislativi, e che oggi può essere completato grazie ai fondi stanziati con la legge 147 del 27.12.2013. Il Comune di Roccadaspide già da tempo ha inizia-
to l’iter burocratico per il raggiungimento di questo obiettivo, e lo scorso anno ha chiesto ed ottenuto dal Ministero dello Sviluppo Economico che finanzia i progetti, di una deroga sui tempi per avere la possibilità di porre in essere tutte le azioni utili. Con apposita nota, il Ministero nel settembre 2014 disponeva che il comune potesse procedere all’affidamento, mediante gara pubblica, dei lavori di costruzione della rete e di gestione del servizio. Il Ministero ha disposto anche che l’organi-
A seguito di una mirata opeSequestrata razione finalizzata alla repressiodei reati ambientali, il persoun’area adibita a nenale del Comando Stazione Forestale di Ottati ha posto sotto sediscarica abusiva questro una vasta area in località “Grava Morta” in agro di Ottati,
smo che gestirà il servizio svolgerà un ruolo transitorio, in attesa del subentro della gestione del nuovo concessionario d’ambito che risulterà aggiudicatario della gara che si svolgerà nell’ambito Salerno 3 Nord Est di cui Roccadaspide fa parte. A breve quindi a Roccadaspide potrà essere realizzata una adeguata rete di distribuzione, adatta alle caratteristiche orografiche dell’intera regione, in grado di raggiungere tutto il territorio comunale, sia nel capoluogo che nelle varie frazioni.
Rinvenuti a Ottati dal Corpo in prossimità della strada comuForestale dello Stato rifiuti pericolosi nale Ottati- Madonna del Cardo- una vera e propria discarica a ciee speciali abbandonati a cielo aperto. neto, illecitamente utilizzata come lo aperto.
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vallodidiano
Montesano sulla Marcellana Vicenda Stazione elettrica
Revisione dell’Imu agricola
Amministrazione comunale e Esonerati altri comuni nostro territorio comitato civico soddisfatti per del Il sindaco di Ottati parla di «battaglia vinta contro la prosecuzione delle indagini una tassa sui rovi» Prosegue senza sosta la battaglia del Comune di Montesano sulla Marcellana contro la multinazionale Terna riguardo la “vicenda stazione elettrica”.
Nei giorni scorsi, il Tribunale di Lagonegro ha rigettato la richiesta di archiviazione delle indagini contro la multinazionale. Il GIP ha autorizzato, quindi, la prosecuzione delle indagini per i reati riguardanti violazione edilizia, abuso d’ufficio e getto pericoloso di cose, nell’ambito della costruzione di una stazione elettrica in località Tempa San Pietro nella frazione Scalo. Piena soddisfazione in merito alla decisione del GIP è stata espressa dal sindaco di Montesano, Donato Fiore Volentini. «Siamo contentissimi – ha dichiarato – il merito va dato soprattutto al lavoro dei nostri legali. Avevamo ragione ad esprimere per-
plessità, perché ora non si sta parlando solo di reato edilizio ma anche di reato ambientale. Continueremo senza sosta la nostra battaglia». «Confido in un lavoro di sinergia tra le varie parti – ha aggiunto il Primo Cittadino - perché solo se rimaniamo uniti possiamo vincere». Soddisfazione è stata espressa anche da parte del comitato civico “Nessun Dorma”. «Il fatto che riaprano le indagini è un grande risultato – ha affermato il presidente Teresa Rotella – non solo si chiede la continuazione delle indagini, ma si sottolinea anche il fatto che i due esperti di magnetismo, i professori Zucchetti e Caligiuri, non siano stati ancora chiamati a testimoniare. Questo dà sicuramente importanza allo studio riguardante il magnetismo e ne sottolinea il ruolo importante nelle indagini». Claudia Monaco
San Rufo
La chiusura della SS166 e l’odissea dei pendolari
L’Imu agricola è stata sottoposta a variazioni, con i nuovi criteri si passa da 1.498 a 3.456 comuni italiani totalmente esenti, per 655 ci saranno esoneri parziali, mentre per i restanti pagatori la data ultima è il 10 febbraio. La decisione è arrivata venerdì a seguito del Consiglio dei Ministri straordinario, con un decreto legge che rivede le norme per l’Imu sui terreni agricoli relativi al 2014 con l’applicazione dei criteri di montanità elaborati dall’ISTAT. La tanto discussa imposta che a novembre aveva gettato nello sconforto molti comuni del Cilento e Vallo di Diano è stata rivista esonerando altri enti.
Eduardo Doddato
Il 12 gennaio scorso, 300 sindaci d’Italia a prescindere dallo schieramento politico, avevano incontrato un gruppo interparlamentare del Pd per portare avanti la lotta. Anche il sindaco di Ottati, Eduardo Doddato, era presente e ha potuto esporre la sua contrarietà per una decisione che «si muove in maniera scollegata dalle realtà comunali». Il primo cittadino Doddato parla di battaglia vinta «contro una tassa sui rovi» perché ci spiega «nei comuni cilentani, già vessati dal problema cinghiali e dallo spopolamento, vincolati al Parco
Nazionale che tutela la fauna e non gli esseri umani, avrebbe finito di distruggere l’economia locale». A gran voce il Sindaco di Ottati chiede che il governo restituisca immediatamente i 60.000 euro che il piccolo comune cilentano si è visto trattenere nei trasferimenti di novembre 2014 aggravando il bilancio di assestamento. Eduardo Doddato parla ancora di «alchimia finanziaria» e spiega come i territori nostrani vivano il paradosso di estensioni immense di terreni, che partono sotto la fatidica quota di 600mt e si estendono per gran parte fino a 1.200mt di altezza sul livello del mare. «Inoltre avremmo avuto serie difficoltà a reperire le risorse dai cittadini – conclude Doddato – a causa di un catasto non aggiornato e di processi di informatizzazione lenta». Restano pertanto esonerati dall’Imu agricola i comuni valdia-
nesi di: Atena Lucana, Auletta, Buonabitacolo, Caggiano, Casalbuono, Montesano sulla Marcellana, Monte San Giacomo, Padula, Pertosa, Polla, Sala Consilina, Salvitelle, San Pietro al Tanagro, San Rufo, Sant’Arsenio, Sanza, Sassano, Teggiano. Nella provincia di Salerno, nell’entroterra cilentano, degli Alburni e Golfo di Policastro rimangono fuori dall’Imu: Agropoli, Albanella, Alfano, Altavilla Silentina, Aquara, Ascea, Bellosguardo, Buccino, Camerota, Campora, Cannalonga, Casal Velino, Casaletto Spartano, Caselle in Pittari, Castel San Lorenzo, Castelcivita, Castelnuovo Cilento, Castelnuovo di Conza, Celle di Bulgheria, Centola, Ceraso, Cicerale, Colliano, Controne, Contursi Terme, Corleto Monforte, Cuccaro Vetere, Felitto, Futani, Gioi, Giungano, Ispani, Laureana Cilento, Laurino, Lau-
rito, Lustra, Magliano Vetere, Moio della Civitella, Montano Antilia, Montecorice, Monteforte Cilento, Morigerati, Novi Velia, Ogliastro Cilento, Olevano sul Tusciano, Oliveto Citra, Omignano, Ottati, Palomonte, Perdifumo, Perito, Petina, Piaggine, Pisciotta, Pollica, Postiglione, Prignano Cilento, Ricigliano, Roccadaspide, Roccagloriosa, Rofrano, Roscigno, Rutino, Sacco, Salento, Salvitelle, San Giovanni a Piro, San Gregorio Magno, San Mauro Cilento, San Mauro la Bruca, Sant’Angelo a Fasanella, Santa Marina, Sapri, Serramezzana, Sessa Cilento, Sicignano Degli Alburni, Stella Cilento, Stio, Torchiara, Torraca, Torre Orsaia, Tortorella, Trentinara, Valle dell’Angelo, Vallo della Lucania, Valva e Vibonati. Parzialmente esonerati Serre e Capaccio. Tania Tamburro
Auletta
Un’ora e mezza di macchina per raggiungere paesi che distano tra loro poche decine di chilometri. È l’odissea vissuta in questi giorni dall’esercito di pendolari, composto da lavoratori e studenti, che ogni mattina si riversano nel Vallo di Diano, provenienti per lo più da Sant’Angelo a Fasanella, Bellosguardo, Ottati, Roscigno e Corleto Monforte. Si è svolta venerdì 30 gennaio scorso, presso il CoMa c’è, come il caso uscita a Sicignano degli ma la dovrà percorrere mune di Auletta, una conferenza di servizi per apdell’insegnante Rosan- Alburni, per poi prose- ancora per chissà quan- provare il progetto di esecuzione dei lavori di mesna Somma di San Rufo, guire verso Postiglione, to tempo per raggiunge- sa in sicurezza della strada statale 19 “delle Calaanche chi dal Vallo di poi Controne, Castelci- re la sua scuola. brie”, nel tratto tra i km 46,000 e 47,400 che è stato Diano, per recarsi nella vita, passando per Otta- «Ma è giusto tutto chiuso il 23 gennaio del 2014 a causa di una frana.
Conferenza dei servizi per la messa in sicurezza della Statale 19
vicinissima Bellosguardo che dista dal suo paese appena 20 chilometri percorribili in poco più di un quarto d’ora, deve compiere un percorso che la porta a prendere l’autostrada a Polla, con
ti, Sant’Angelo a Fasanella e Corleto Monforte prima di arrivare, finalmente, a Bellosguardo. Purtroppo, a guardare bene le cose, è facile immaginare che questa strada la signora Som-
questo - si chiede la docente – è giusto che per andare al lavoro devo essere costretta, oltre che a spendere la metà del mio stipendio, a sopportare uno stress così elevato?».
Sala Consilina
Al via i lavori di efficientamento energetico per la casa comunale Sono partititi da qualche giorno i lavori di efficientamento energetico che interessano la Casa Comunale di Sala Consilina ubicata in Via Mezzacapo. Complessivamente i lavori costeranno 578mila 720, 07 euro tenendo conto degli oneri tecnici e la ditta Zambrotta srl sarà l’esecutrice materiale di questa importante realizzazione che interessa la messa in opera del cappotto esterno, la sostituzione degli infissi con quelli di alta prestazione energetica, verranno installati l’impianto fotovoltaico per il risparmio elet-
trico e sistemi di ombreggiamento per tutelare le aree le aree esposte a Nord. «Si tratta di interventi che consentiranno un maggiore risparmio elettrico e termico con notevole riduzione dei costi relativi al dispendio energetico - afferma l’ass. Gelsomina Lombardi - ciò permetterà un maggiore confort della efficienza energetica e innalzerà la classe energetica prestazionale dell’edificio stesso. Saranno cioè utilizzate fonti energetiche alternative che rientrano nelle politiche ecosostenibili che daranno senza alcun dubbio un valore ag-
giunto alla città». Si tratta perciò di un esempio di come intervenire per migliorare la efficienza energetica con nuove tematiche dell’edilizia e i cittadini così possono trovare notevoli miglioramenti nella vita di tutti i giorni. «Si tratta ancora di politiche di incentivo all’interno del PUC- conclude l’ass. Lombardi- in una palese logica esemplificativa utile a tutti». Antonella Citro
All’incontro hanno partecipato, oltre al sindaco di Auletta, Pietro Pessolano, e ai Dirigenti del Compartimento Anas della Campania e della Direzione Centrale Progettazione di Anas, anche i rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Ambientali e Paesaggistici della Regione Campania, l’Ente Riserva Naturale Foce SeleTanagro, il Genio Civile di Salerno, l’Autorità di Bacino Campania Sud e la Comunità Montana Tanagro. La frana provocò il cedimento del piano viabile che scavalca il fiume Tanagro, al km 46,000, in località Battaglione, abbattendo parte del muro di valle fondato su pali. In parallelo si è manifestato un secondo dissesto in corrispondenza del km 46,100. Il cedimento ha comportato la formazione di
una depressione profonda, allo stato attuale, di oltre 50 cm e in continua, anche se lenta, evoluzione, soprattutto in occasione di particolari precipitazioni piovose. L’Anas e la Regione Campania si sono attivate per individuare le fonti di finanziamento necessarie a garantire il ripristino della transitabilità. Nel frattempo sono state eseguite sul posto indagini geognostiche (sette sondaggi con prove di laboratorio, una prova geofisica in foro e tre stendimenti sismici, due inclinometri e due piezometri) ed è stato redatto un progetto esecutivo per il ripristino della viabilità e la messa in sicurezza dell’area. L’intervento prevede la realizzazione di un nuovo rilevato sostenuto da un’opera di presidio su pali e di un sistema di drenaggio del
terreno instabile, mediante trincee drenanti, esteso da monte verso valle. Tutte le acque raccolte verranno convogliate al recapito finale mediante un nuovo scatolare. Un simile intervento è previsto in corrispondenza del secondo dissesto. Il tratto di fiume in corrispondenza tratto instabile verrà messo in sicurezza con la realizzazione di opere spondali. La Direzione Centrale Progettazione di Anas, insieme al Compartimento, ha avviato le procedure di auto-
rizzazione ambientale degli interventi e ha anche attivato contatti diretti con le Soprintendenze, con l’Autorità di Bacino, il Genio Civile e l’Ente Parco. Acquisite le autorizzazioni ambientali e i pareri di merito nella Conferenza di Servizi è stato approvato il progetto esecutivo e indetta la gara per affidare i lavori. L’intervento dovrebbe essere ultimato in 8 mesi e l’importo del progetto, cofinanziato da Anas e Regione Campania, è contenuto entro i 5 milioni di euro.
Atena Lucana
Aperto ufficialmente l’asilo nido È stato ufficialmente aperto l’asilo nido di Atena Lucana. L’apertura, prevista per fine novembre, ha dovuto fronteggiare alcuni problemi burocratici e difficoltà nelle pratiche regionali, ma il ritardo è servito ad ottimizzare l’apertura di un ottimo centro. Una struttura efficace con opera-
tori qualificati e basata su un efficace modello organizzativo. «Non si tratta di un centro dell’infanzia, Atena Lucana infatti è uno dei pochi comuni della Regione Campania che ha avuto i finanziamenti per gli asilo nido – dichiara Sergio Annunziata, vice sindaco di Atena Lucana – e inol-
tre, per come è stata realizzata la struttura, bisogna ricordare che fa parte di un progetto pilota europeo» – conclude il vice sindaco. Si tratta di un servizio a costi bassi per il comune di Atena Lucana ma anche per l’intero territorio, un aiuto concreto per le famiglie e un servizio attivo offerto ai cittadi-
ni. L’asilo nido è un luogo sicuro per crescere i proprio figli e che soprattutto vuole garantire un’istruzione adeguata.
vallodidiano Teggiano
Città di Vallo
Deserto il Consiglio regionale sull’indizione del referendum Pica: «Segno di una crisi della maggioranza»
Era in programma mercoledì 28 gennaio il Consiglio regionale per deliberare sull’indizione del referendum riguardante la Città Vallo, ma la seduta è saltata e rinviata a mercoledì 4 febbraio perché non si era in presenza del numero legale per garantirne il corretto svolgimento. “Non è la prima volta che accade negli ultimi mesi – ha detto ai nostri microfoni il Consigliere regionale del Pd, Donato Pica – è il segno evidente di una crisi profonda all’interno dei partiti che compongono l’attuale maggioranza“.
Donato Pica
L’iter che conduce verso l’istituzione del Comune Unico Città Vallo è cominciato con una proposta di legge di cui Pica è primo firmatario che, in seguito all’esame da parte del Consiglio Regionale, dovrà passare alla fase della consultazione dei cittadini mediante referendum. «Sarà necessaria un’azione di informazione e di sensibilizzazione da parte di chi riveste cariche pubbliche – spiega Pica
– per far capire il perché di questo voto e incoraggiare a esprimersi in relazione a un quadro complessivo delle autonomie locali molto diverso da quello di tanti anni fa, quando venne avanzata per la prima volta l’idea di Città Vallo». Proprio in merito a questa idea il Consigliere Pd sottolinea l’importanza attuale delle macroaree che sappiano affrontare meglio le problematiche collettive e abbiano un peso specifico nel contesto dei tavoli di concertazione. «Non ci saranno ridimensionamenti in termini di servizi – tranquillizza Donato Pica – si tratta solo di un’impostazione più moderna, che dovrebbe dare maggiore celerità ai provvedimenti e creare dei vantaggi indotti anche dal punto di vista sociale, economico e produttivo». Chiara Di Miele
Teggiano
Approvato il Regolamento per l’occupazione di suolo pubblico con dehors È stato approvato, in occasione dell’ultimo consiglio comunale, con il voto contrario della minoranza consiliare, il Regolamento per l’occupazione del suolo pubblico e del suolo privato per il ristoro all’aperto dei bar e dei locali che somministrano alimenti e bevande.
Al centro dell’attenzione i dehors stagionali e/o permanenti, ovvero gli elementi mobili che delimitano ed arredano gli spazi esterni degli esercizi commerciali. Il Regolamento dispone che l’occupazione può essere semplificata, per un periodo non superiore a 4 mesi o continuativa, per un periodo di 3 o 5 anni. E individua due aree
guarda la zone interessate da vincoli ambientali e paesaggistici, nelle quali gli arredi devono integrarsi in maniera armonica con le caratteristiche dei luoghi. La seconda area, invece, interessa le restanti zone. L’operatore commerciale, che intenda collocare su suolo pubblico una istallazione di arredo, deve ottenerne preventiva concessione. «Il Regolamento – spiega l’assessore Sonia Marino – nasce dall’esigenza di regolare le concessioni di suolo pubblico ai titolari di eserci-
Protocollo di intesa tra Comuni e Regione per la gestione associata di funzioni e servizi La sottoscrizione è dell’intesa è avvenuta il 9 febbraio scorso, a Napoli, alla presenza di Caldoro e dei quindici Comuni del comprensorio del Vallo di Diano San Pietro al Tanagro, Montesano Sulla Marcellana, Polla, Sala Consilina, Teggiano. Gli ambiti di intervento dei servizi in forma associata sono l’istruzione, la sanità e il servizio socio-assistenziale, i trasporti, le infrastrutture digitali, il ciclo integrato dei rifiuti. Con questo atto operativo prosegue il lavoro, tuttora in corso, con il quale le strutture regionali stanno accompagnando e supportando gli amministratori e i territori delle quattro aree interne individuate con la delibera di Giunta del primo dicembre scorso, ovvero Alta Irpinia, Tammaro-Titerno, Vallo di Diano e Cilento Interno, verso le nuove sfide dello sviluppo
territoriale. «Prosegue il percorso avviato nelle aree interne per offrire servizi migliori ai cittadini – ha dichiarato il Presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro - e grazie al lavoro di tutti, ed alle potenzialità che il Vallo di Diano esprime, raggiungiamo quest’ altro
significativo risultato. Ancora un segnale concreto per le aree interne di tutta la Campania, ed il secondo nella provincia di Salerno. Con gli amministratori, che hanno presentato un utile documento di sintesi, un confronto produttivo ed efficace». Erminio Cioffi
Vibonati. Vicenda Ufficio Postale
Il Comune si farà carico del canone di locazione La proposta adottata all’unanimità dal Consiglio Comunale di Vibonati «La razionalizzazione dell’Ufficio Postale di Vibonati, ossia la riduzione delle giornate di apertura, rappresenterebbe un duro colpo per le persone anziane e per quanti vivono nel centro storico». È quanto affermano in una nota i Consiglieri Comunali Giovanni Scognamiglio e Manuel Borrelli che nei giorni scorsi avevano inoltrato al Sindaco una nota con cui richiedevano l’urgente convocazione del Consiglio Comunale per discutere della scellerata decisione di Poste Italiane di chiudere e di ridimensiona-
re diversi Uffici nel Cilento. «Purtroppo - continuano Scognamiglio e Borrelli - siamo di fronte all’ennesimo scippo ai danni del nostro territorio che causerà gravi disservizi soprattutto per i residenti anziani, che si troveranno a non poter usufruire di servizi essenziali quali il pagamento delle bollette o la riscossione della pensione, con la conseguenza di essere costretti a fare lunghe file nei giorni di apertura, ritardare le operazioni o affrontare frequenti e difficili spostamenti. La delibera, adottata all’unanimità dal Con-
Gli studenti del Liceo Economico del Pomponio Leto premiati al Blogga di classe
Gli studenti del Liceo Economico Sociale, di recente ritornati a casa dopo uno stage formativo a Malta, sono stati premiati al Concorso “Blogga di classe”, indetto dal Polo Qualità della territoriali. La prima ri- zi abilitati alla sommi- Regione Campania.
strategia di sviluppo del Vallo di Diano
Una strategia di sviluppo del Vallo di Diano attraverso la gestione associata di funzioni e servizi. È questo in sintesi il contenuto del protocollo di intesa illustrato a Napoli, a palazzo Santa Lucia, alla presenza del presidente della Regione Campania, Stefano Caldoro. Erano presenti gli assessori alle Autonomie locali, Pasquale Sommese, e alla Cultura, Caterina Miraglia, il consigliere del presidente Caldoro allo Sport, Luciano Schifone. Il protocollo è stato sottoscritto da quindici comuni: Atena Lucana, Buonabitacolo, Casalbuono, Monte San Giacomo, Pertosa, Padula, San Rufo, Sanza, Sassano, Sant’Arsenio,
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siglio Comunale di Vibonati, per cui il nostro Comune proporrà a Poste Italiane di farsi carico del Canone di locazione dell’ufficio, va nella giusta direzione. Una proposta di buon senso che
crediamo possa essere utile per scongiurare l’eventuale ridimensionamento del nostro ufficio postale». «Terremo - concludono Scognamiglio e Borrelli - alta l’attenzione sull’argomento consapevoli del fatto che l’Ufficio di Vibonati rappresenta un autentico punto di riferimento per la vita della nostra comunità».
nistrazione di alimenti e di bevande, da effettuarsi negli spazi esterni, allo scopo di garantire la compatibilità delle concessioni con i luoghi ed il decoro. L’adozione del Regolamento si inserisce nel processo di valorizzazione e riqualificazione del comune di Teggiano e rientra nelle azioni che intendono potenziarne la vocazione turistica e le attività commerciali. L’applicazione dello stesso consentirà di ottenere un paese sempre più ordinato e decoroso». Cono D’Elia
Montesano sulla Marcellana promuove una campagna di sterilizzazione per contrastare il randagismo La giunta comunale del comune di Montesano sulla Marcellana, con apposita delibera, ha provveduto ad autorizzare nuovi interventi di sterilizzazione dei randagi per contrastare l’annoso fenomeno del randagismo. Una piaga per la cittadinanza che più volte ha denunciato la presenza di interi branchi considerati pericolosi per la sicurezza pubblica. L’amministrazione, al fine di tutelare la sicurezza della cittadinanza e, allo stesso tempo, contenere la spesa per la custodia e il mantenimento dei cani randagi non adottati, ha intensificato l’attività di promozione per la sterilizzazione; si tratterà, quindi, di accalappiamento, sterilizzazione e la conseguente reimissione nel territorio comunale dei cani randagi. Un’operazione che costerà al comune di Montesano tremila euro, al fine di trattare i casi più urgenti e difficili del territorio. Il canile di Polla, con il quale il comune ha firmato una convenzione, si occuperà dell’accalappiamento e della sterilizzazione. «Il nostro vuole essere un impegno a tutelare sia la cittadinanza che i cani – le parole del consigliere Rosa Campiglia – tramite questa campagna e una rete di volontari, vogliamo permettere la reimissione nel territorio dell’animale e far sì che vengano adottati dopo la sterilizzazione. Claudia Monaco
Con una cerimonia svoltasi presso l’Istituto di istruzione Superiore Pomponio Leto, alla quale hanno preso parte il dirigente Scolastico, Rocco Colombo, e la professoressa Patrizia De Bartolomeis del Polo Qualità di Napoli, il gruppo degli studenti composto da Anna De Paola, Carla Russo, Martina Scelta e Dalila Somma è stato premiato con dei tablet «per l’originalità dei contenuti del blog» in cui è stato trattato il tema La filosofia agli occhi del mondo. Presenti alla cerimonia, unitamente agli studenti, anche il docente che ha partecipato all’iniziativa, Enrico Giovanni Vricella, e la referente del Sistema Qualità della Scuola Superiore di Teggiano, Concettina Di Mieri.
Gioi. Frana sulla SP47
Il Sindaco Salati: «Il Comune si sostituisce alla Provincia per l’urgenza» «Il palcoscenico è sempre lo stesso, la SP 47, gli attori protagonisti sono sempre gli stessi, il sindaco e il Comune di Gioi, cambiano gli attori di riferimento della Provincia di Salerno, ma la recita e il finale sono come da consuetudine: il Comune si sostituisce alla Provincia per l’urgenza». Così il sindaco di Gioi Andrea Salati presenta l’ennesima emergenza frana sulla SP 47, già oggetto di querelle tra il Comune di Gioi e la Provincia di Salerno. Le recenti piogge hanno flagellato la già precaria viabilità cilentana, in particolare sulla SP 47 che collega il Cilento interno con Vallo della Lucania, e una frana si è verificata all’altezza del bivio Serrateana nel tratto tra Gioi e Cardile per Vallo della Lucania – Salento, bloccando il traffico ieri pomeriggio. «Solo per qualche ora - tiene a sottolineare il sindaco – perché come per il passato anche stavolta, non avendo aiuto dalla Provincia, il Comune si è fatto carico in tempi rapidi dello sgombero della frana». Il sindaco, l’Ufficio Tecnico con il suo responsabile Raffaele Barbato, gli operai (Nicola Ferra e Giuseppe Astore), la Ditta Guzzo insieme ai Vigili del Fuoco di Vallo della Lucania han-
no provveduto a liberare le carreggiate e permesso la ripresa del traffico con soddisfazione dei cittadini e soprattutto dei pendolari che quotidianamente raggiungono Vallo». «La metafora – afferma ancora Andrea Salati – è necessaria per evidenziare che la querelle con la Provincia, al di la del colore politico, continua. Il Comune di Gioi fa la manutenzione e l’urgenza su di un’arteria non di sua proprietà. Ma davvero è possibile finanziare le strade viciniori alla SP 47, da sempre in lista d’attesa, e tralasciare questa arteria solo perché il Comune di Gioi non fa il piagnisteo, ma sfida la Provincia sulle cose da fare su di un’arteria vitale per il quotidiano del Cilento interno?».
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lavoro&concorsi
lucaniasud alto sele, tanaGro e alBurni
turisMo
Stalle chiuse e allevatori indebitati con le banche nel 2014 Centinaia di stalle chiuse in pochi anni: la drammatica storia degli allevatori salernitani. Alzarsi presto al mattino, sacrificare il tempo con la famiglia e rinunciare al riposo durante le festività per lavorare nella stalla, è questa la dura vita a cui ogni allevatore è sottoposto quotidianamente.
Lo sanno bene Angelo, Attilio, Carmine, Marcello e Mario, cinque allevatori dell’area Alto sele-Tanagro e Monti Alburni, le loro mani così come il loro volto, portano i segni del duro lavoro nei campi e nelle stalle: «Perché – spiegano – fare l’allevatore non è un mestiere per tutti», sacrificare la propria vita affettiva, familiare e spesso anche una laurea conseguita presso una prestigiosa università italiana per portare avanti un lavoro tramandato di generazione in generazione, è un atto coraggioso, mosso dalla passione per la tradizione e spesso dalle esigenze economiche dovute alla mancanza di lavoro. Circa 44 centesimi di euro per ogni litro di latte di mucca prodotto: è questo il prezzo pagato dalla Centrale del latte agli allevatori italiani e salernitani, prezzo che da marzo sarà soggetto ad ulteriori ribassi. Latte di mucca di alta qualità prodotto negli allevamenti degli Alburni, della Valle del sele e del Tanagro e che ogni giorno arriva fresco sulle nostre tavole, pagato a poco prezzo dalle industrie di trasformazione lattiero-ca-
searie agli allevatori, ma venduto al consumatore sugli scaffali dei supermercati a circa 1,40 euro al litro. Ma se gli introiti derivanti dalla vendita del latte di mucca non bastano, i costi giornalieri sostenuti dagli allevatori si triplicano. Dal 2009 e cioè dall’inizio della crisi economica ad oggi, in Italia, le aziende agricole e di allevamenti di bovini sono diminuite vertiginosamente. «Nell’area Alto Sele, Tanagro e Alburni, si è passati da oltre 100 allevamenti di vacche da latte presenti sul territorio, alle attuali 30 aziende operative» spiegano gli allevatori. Una crisi economica che ha innescato meccanismi speculativi ai danni degli allevatori costretti ad indebitarsi con le banche a causa dei costi che superano vertiginosamente i margini di guadagno e a cui si aggiunge la particolare conformazione morfologica del terreno montuoso e poco produttivo nell’area Alto Sele-Tanagro e Alburni. «Ogni allevamento dell’area Alto Sele, Tanagro e Alburni, ha circa cento bovini da latte – commentano – Il latte prodotto nelle nostre aziende viene acquistato dalla Centrale del latte di Salerno e dai caseifici. Ogni mucca produce mediamente circa 25 litri di latte al giorno. Ogni litro di latte che fino a dicembre 2014 veniva pagato a 46 centesimi di euro al litro, dallo
scorso mese, ha raggiunto i 44 centesimi di euro al litro». Ma alla crisi di settore dovuta al ribasso dei prezzi del latte, si aggiunge anche quella del Made in Italy: «Produciamo latte fresco e di ottima qualità secondo gli standard di legge - spiegano gli allevatori - Ma a far declinare il settore lattiero caseario è l’importazione in Italia, dall’Europa dell’Est, di latte acquistato a poco prezzo». Una situazione con effetti catastrofici e che si ripercuotono sull’intero indotto del settore. «Gli allevatori più forti economicamente si stanno indebitando con le banche per tenere in vita i propri allevamenti. Ogni mese – chiariscono – decine di aziende chiudono per fallimento». E lanciano l’appello alle Istituzioni: «Chiediamo maggiore attenzione per la vendita sul mercato del latte, attraverso l’istituzione di un marchio D.O.P. che tuteli il nostro latte con le relative informazioni sulla provenienza e sui nomi delle aziende». E sulle associazioni di categoria dicono: «Siamo delusi dalle associazioni di categoria che ci rappresentano. Cia, Coldiretti e Confagricoltura devono difendere gli allevatori e lottare con i denti affinché nessun allevamento di mucche da latte nel salernitano chiuda i battenti definitivamente». Mariateresa Conte
tanto di Cappelli al nuovo consiglio dell’ordine degli avvocati di lagonegro La lista "Cappelli - Sabella" vince le elezioni. Sconfitto Michele Marcone che non viene nemmeno eletto
Gherardo Cappelli sarà il nuovo presidente dell’Ordine degli avvocati di Lagonegro. La lista “Cappelli – Sabella”, grazie ai 2.717 voti ottenuti, 859 in più della lista avversaria, ha conquistato la maggioranza dei consiglieri, 10 su 11, e per i prossimi 4 anni guiderà il nuovo ordine forense nato dalla fusione con quello di Sala Consilina, chiuso lo scorso 31 dicembre, in seguito all’accorpamento del tribunale di Lagonegro con quello di Sala Consilina. Altissimo è stato il numero dei votanti, 553 su 670 avvocati aventi diritto al voto per una percentuale
pari al 82,53 %. Nella lista vincente sono stati eletti 10 candidati su 11. Oltre a Gherardo Cappelli sono entrati in consiglio anche Giuseppe Sabella, Teresa Tedesco, Katia Di Palma, Carmela Coronato, Corrado Cerbino, Demetrio Ricciardone, Antonio Rienzo, Luigi Papaleo e Sebastiano Tanzola. L’unico rimasto fuori è Eduardo Limongi. È stata una vera e propria “Caporetto” invece la sconfitta subita dalla lista guidata da Michele Marcone. Una batosta, frutto di “franchi tiratori” che, “tradendolo” nel giorno di San Valentino, hanno lasciato fuori dal consiglio lo stesso Marcone che
con 188 voti si è piazzato al quarto posto nella sua lista. Operazioni di spoglioNumeri che non lasciano adito a nessun dubbio: Marcone è stato fatto fuori dai sostenitori della sua lista, che hanno sostenuto tutti, ma non lui. Per la lista “Avvocatura unita” unica eletta è stata l’avvocato Mariele Speranza. Il nuovo consiglio si tinge di rosa. Grazie infatti all’introduzione del voto di genere le donne elette sono state quattro, più di un terzo dei consiglieri. La sconfitta bruciante non è stata digerita dalla lista guidata da Michele Marcone tant’è che lui e i suoi candidati al momento della proclamazione degli eletti hanno abbandonato il seggio elettorale. Tra i candidati di sesso maschile il maggior numero di voti sono andati a Gherardo Cappelli (310) invece tra le donne a Katia Di Palma (319). Il risultato peggiore invece tra gli uomini è stato quello di Attilio Angrisano (116) e tra le donne invece quello di Teresa Paladino (165). Erminio Cioffi
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viaBilità
da lunedì 16 febbraio fino gli arrivi in al 7 marzo chiuso un tratto Basilicata sono cresciuti della Sicignano-Potenza dell'8,7%
Scondo l’Apt Basilicata il flusso in entrata è passato da 532 a 579 mila unità
«L'andamento turistico del 2014, benché fortemente segnato dalla gravità della crisi e da un'estate climaticamente penalizzata, registra dati estremamente positivi». Lo ha reso noto il direttore dell'Apt di Basilicata, Giampiero Perri: «L'indicatore principale di attrattività, costituito dagli 'arrivi turistici', dal 2013 al 2014, indica un rilevante incremento pari a +8,7%. Il flusso turistico in entrata segnala dunque un balzo in avanti, da 532 mila a 579 mila».
l'anci Basilicata avrà la propria sede nel palazzo del consiglio Regionale La decisione dell'Ufficio di Presidenza dell'assemblea
L'Anci Basilicata sposterà la sua sede all'interno del palazzo di via Verrastro che ospita gli uffici del Consiglio regionale: la decisione è stata presa dall'Ufficio di Presidenza dell'assemblea, su richiesta dell'Associazione dei Comuni «che dovrà lasciare gli attuali uffici di via Messina dove verranno effettuati lavori di ristrutturazione».
L’Anas comunica che, dalle ore 7.00 di lunedì 16 febbraio fino a sabato 7 marzo, sarà chiusa al traffico la carreggiata in direzione Potenza del raccordo autostradale Sicignano-Potenza, tra il km 14,200 e il km 15,000, nel Comu-
ne di Vietri di Potenza. Il provvedimento si rende necessario nell’ambito dei lavori di manutenzione straordinaria per rimuovere i carrelli di ispezione posti lungo il viadotto Platano. Durante la chiusura il traffico sarà deviato sulla carreggiata in direzione salerno, predisposta a doppio senso di circolazione. Ai veicoli sarà imposto il limite di velocità di 40 km/h e il divieto di sorpasso.
Matera
liuzzi: «Scempio al ponte nei Sassi» La parlamentare interroga il Ministro dei Beni Culturali
L'on. Mirella Liuzzi (Movimento cinque Stelle), in un'interrogazione, ha chiesto l'intervento del
laurea honoris causa a un docente dell'ateneo lucano L'Università di Szeged (Ungheria) ha conferito al docente dell'Ateneo lucano, Gabor Korchmaros, la laurea honoris causa per la sua «eccellenza internazionalmente riconosciuta nell'attività di ricerca nella matematica». Il riconoscimento gli è stato assegnato su proposta del Dipartimento di Matematica, anche per «una lunga e proficua collaborazione con i ricercatori del dipartimento». L'Università di Szeged ha 12 facoltà e circa 100 corti di laurea: è il secondo ateneo ungherese.
Ministero dei Beni culturali sul ponte che collega Vico Commercio e Vico Lombardi: «Ferro e colate di cemento sono solo due degli elementi che caratterizzano un vero e proprio scempio nello splendore dell'antico rione dei Sassi di Matera. Ci auguriamo che - ha concluso la deputata - il Ministro riesca ad intervenire lì dove l'amministrazione comunale ha fallito».
ampliata partecipazione al cet di mogol
In partenza quarantasei giovani lucani vincitori delle borse di studio Sono quarantasei i giovani lucani vincitori delle borse di studio di perfezionamento musicale che sono partiti il 15 febbraio, per il Centro Europeo Tuscolano (Cet) di Avigliano Umbro (Terni), fondato e diretto dal maestro Mogol: la giunta regionale della Basilicata ha infatti approvato l'ampliamento della partecipazione al progetto "Residenze musicali" (da 30 a 46).
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cultura
primo posto al Concorso dei Presepi indetto da 105 TV
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Tommaso da Celano, cronista della vita di San Francesco, nel descrivere la prima rappresentazione vivente della Natività, realizzata, secondo la tradizione, nel 1223 dal Santo di Assisi a Greccio (Rieti), scrisse:«Si dispone la greppia, si porta il fieno, sono menati il bue e l'asino. Si onora ivi la semplicità, si esalta la povertà, si loda l'umiltà e Greccio si trasforma quasi in una nuova Betlemme». Dopo tanti secoli, la stessa descrizione potrebbe essere utilizzata per raccontare le scene del Presepe (o Presepio), realizzato dai bambini della Scuola Primaria e dell’Infanzia di Orria (SA), il cui Plesso fa parte dell’Istituto Comprensivo di Gioi (SA).
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Amedeo Petrocchi
Amedeo Petrocchi
Nelle scuole di Orria rivive Betlemme
Riutilizzando, quindi, conferendo nuova vita, a materiali poveri e di recupero, quali: bottigliette di plastica, pezzi di stoffa, cartone, polistirolo, sassolini, sabbia e pezzi di corteccia d’albero, i bambini del Comune di Orria, nella cui circoscrizione sono compresi i nuclei di Piano Vetrale e Casino Lebano, hanno realizzato una rappresentazione a cui hanno dato il titolo Un Presepe povero in un Mondo consumistico. Un capolavoro di creatività, spontaneità e tenerezza in memoria del Natale di Cristo, come solo i bambini sanno concepire e realizzare, che avrebbe incontrato, sicuramente, anche la benevolenza del poverello d’Assisi. Un Presepe, nato dalla semplicità dei materiali, e capace di trasmettere con semplicità, il messaggio di pace legato alla grandiosità della nascita di Gesù per il Mondo intero. Una Natività, le cui scene, sono valsi ai bambini della Scuola dell’Infanzia e Primaria di Orria, il Primo Posto al Concorso La gioia del Presepe 2014, indetto dall’Emittente Televisiva 105 di Sapri, con la seguente motivazione: «L’Amore del povero sconfigge il ricco. Questa rappresentazione ci porta a riflet-
tere sulle varie forme di ingiustizie che rendono la vita più povera e disumana». I bambini, nel presentare il loro lavoro, hanno scritto: «Questo Presepe, realizzato con materiali facilmente reperibili nella nostra quotidianità sta a dimostrare che tutto si può fare se si vuole: basta poco. Infatti, in questo difficile momento che sta attraversando l’Italia, noi bambini, non avendo a disposizione grandi risorse, abbiamo utilizzato tutto ciò che prima buttavamo e ci sembrava inutile, perché ci siamo accorti che con un po’ di fantasia, creatività e manualità si possono realizzare dei piccoli, grandi capolavori come appunto è il nostro Presepe». Considerazioni meravigliosamente semplici, come i materiali impiegati, ma straordinariamente attuali ed efficaci in ordine alle problematiche che attanagliano il nostro Tempo, capaci, pertanto, di indurre non poche riflessioni nello stupefatto spettatore. Per il lavoro ed il successo ottenuto, un plauso sincero ed ammirato deve essere tributato ai bambini, alle docenti ed a tutti coloro che hanno dato il proprio contributo per la realizzazione del Presepe. Massimo Sica
cultura&sport 13 Normative regionali e proposte nazionali per un ambiente accessibile
Cultura inclusiva un vantaggio per tutti Il Gruppo Consiliare Partito Democratico, nella figura della Consigliera Regionale Anna Petrone, organizza per venerdì 20 febbraio alle ore 17.30 presso la Fondazione Alario per Elea-Velia ad Ascea, il convegno dal titolo: Cultura inclusiva: un vantaggio per tutti. Normative regionali e proposte nazionali per un ambiente accessibile.
Laura Coccia
Tale iniziativa, sotto il patrocino del Comune di Ascea, la Provincia di Salerno, l’Ordine degli Architetti e del Collegio dei Geometri della Provincia di Salerno, in collaborazione con la Cooperativa Cilento Solidale e l’Associazione Mo.V.I. Campania Onlus, è stata immaginata per dare maggiore visibilità a leggi come la L.R. del 2007 n.3 - art.9 - che assume un ruolo propositivo e di cooperazione verso tutte le realtà locali che intendono superare o eliminare le barriere architettoniche in strutture pubbliche o di interesse pubblico, per migliorare le condizioni di mobilità delle persone con ridot-
te capacità motorie e sensoriali. Nonostante tale normativa, come anche la L. R. n. 13/89 che riguarda l’adeguamento degli edifici privati a renderli compatibili con la normativa per il superamento delle barriere architettoniche, siano carenti o mancanti di fondi stanziati, esse sono comunque leggi parzialmente attuate in quanto, ancora oggi, manca una vera cultura dell’accessibilità. Nel convegno in oggetto, si intende così sensibilizzare non solo le Amministrazioni locali, i professionisti ma tutti i cittadini verso un cambiamento radicale dei valori di riferimento e, quindi, anche di rafforzare l’idea che una migliore qualità progettuale è possibile solo a condizione che l’uomo sia nuovamente al centro del progetto. Occorre, dunque, progettare per tutti ideando progetti inclusivi e sostenibili per uno sviluppo etico e sociale della cultura dell’inclusione. A tal proposito, la Deputata Laura Coccia presenterà la proposta di legge “Argentin” con la quale si promuove la conoscenza della cultura dell’accessi-
bilità fin dalle scuole secondarie di secondo grado ad indirizzo tecnico, con particolare riguardo alla specializzazione in edilizia in ambito universitario, ma anche il rispetto della normativa già vigente in favore delle persone con disabilità, individuando responsabilità dirette punibili con sanzioni di carattere penale e non amministrativo. Nella proposta “Argentin” si parla anche di “Univesal design” intendendo la progettazione di prodotti e ambienti utilizzabili da “tutti”, con una estensione più ampia possibile e senza bisogno di adeguamenti o di soluzioni speciali. I principi della progettazione inclusiva, che sono caratterizzati da funzionalità, semplicità e gradevolezza estetica, sono anche argomento di intervento degli altri relatori che pensano alla progettazione come un target di riferimento per tutte le persone senza distinzione di età, sesso e abilità. Tale proposta, servirà ad integrare anche le nostre leggi vigenti, al fine di diffondere concretamente una cultura inclusiva a vantaggio di tutti.
SERIE D girone i
L'Agropoli espugna Mugnano Neapolis battuta 2 a 1 Dipanare una gara del genere è sempre difficile se devi raccontarla. Hai sempre paura di dimenticare il particolare, l’azione, lo spirito che poche righe non possono contenere. Ieri l’Agropoli, inutile girarci intorno, si giocava il futuro, l’agonia di altre 12 gare da giocare senza obiettivo principe se fosse andata in un certo modo. Ancora bruciava( e brucia…) il pari casalingo con il Due Torri per non parlare di Sorrento. Si gioca con la Neapolis, organico di primo livello, squadra in forma e con il morale a mille dovuto alla gara corsara di Rende. L’Agropoli faceva i conti con le assenze di Alfano e Panini, due Totem dello scacchiere di mister Rigoli. E’ la gara della verità. Giocano Siano, Alleruzzo e Scognamiglio. Pronti via, mister Rigoli apporta variazioni significative al suo 4-3-3 stringendo Canotto e con Berretti a fare da pendolo tra centrocampo e attacco. La mossa disorienta Mandragora e dopo 45 secondi, mentre ancora
si…sceglieva il sediolino dove accomodarsi per guardare la gara Tarallo la mette dentro dopo pregevole azione di Canotto. L’Agropoli c’è, si vede a occhio nudo e non si accontenta. Le ripartenze sono brucianti, c’è il piglio della grande squadra, la gamba gira, i tempi sono scanditi come un cronometro Tag Hauer, quello della Formula Uno. Siano comincia a mordere, Scognamiglio in difesa è un gigante e Alleruzzo sembra un cavallo selvaggio e imbizzarrito della prateria, di quelli che fatichi ad addomesticare: corre, pressa, si inserisce, ripiega, entra in tackle, riconquista, riparte. Se gioca così non dura 90 minuti, si pensa. Togliamo subito l’equivoco, al 94esimo era nella metà campo avversaria a pressare l’intera difesa di casa, da solo…Passano i minuti, la Neapolis non riesce a prendere le contromisure e su una ripartenza si invola Canotto, può tirare ma preferisce entrare in area con il pallone e, da…Iceman del grande scher-
mo, fredda il portiere. E’ due a zero, meritato come il pane quotidiano. L’Agropoli sembra davvero in controllo, lo spauracchio Improta ci prova, è un gran giocatore, ma non riesce a trovare il benché minimo spazio e quando lo fa è in fuorigioco. Può essere un pomeriggio esaltante ma l’Agropoli di quest’anno non gradisce e soprattutto non gradiscono i direttori di gara. Nel breve arco di 8 minuti la squadra di mister Rigoli rimane prima in dieci poi in nove per somma di gialli, molto discutibili entrambi. Manca una vita calcistica alla fine e si è in nove uomini. E’ finita. Invece è l’inizio di una pagina di storia, aggiornare gli almanacchi del 1921 è d’obbligo. L’Agropoli si tira su le maniche, Siano, fino a quel momento un’autentica diga, passa a destra e rimane tutto invariato. Finisce il tempo ancora sul doppio vantaggio. Inizia la ripresa, subito un cambio, entra Abate in luogo di Canotto per ripristinare al linea a quattro difensi-
va, per il resto uguale. Bisogna superare il primo quarto d’ora senza prendere gol. Niente, all’undicesimo Allocca insacca di testa su calcio d’angolo. Ecco, si pensa, non ce la faremo mai. La Neapolis, come ovvio, prende campo, l’Agropoli si compatta, gioca stretto, Michele Tarallo fa a sportellate con l’intera difesa, tiene palla, prende falli, distribuisce con lucidità e corre, tanto e bene. Giocatore incredibile il centravanti dell’Agropoli. Arrivano cross senza soluzione di continuità su cui Maiellaro svetta come un gigante prendendole tutte, ma proprio tutte tra la selva di giocatori in maglia gialla che si avventano come belve affamate. Quando poi, da un metro, un giocatore della Neapolis spara a botta sicura il buon Gigi sembra dire, geloso dei portieri che in almeno tre incontri hanno fermato l’Agropoli con parate ai…confini della realtà, «Il migliore sono io…» e para l’imparabile. Passano i minuti, l’Agropoli non fa gioco d’attacco, ma prende la vanga e sputa sangue su ogni pallone. Berretti non si ferma mai, Siano sembra il Cafù dei tempi belli, solo che Siano difende pure meglio. Abate è una sicurezza, un muro su cui si infrangono tutti. Si comincia a sperare, ma è lunga. Mister Mandragora si gioca tutti i cambi, mister Rigoli è una statua di cera, rimangono in cam-
po gli stessi. Al pensiero di inserire forze fresche, si contrappone la visione del campo, quasi come in un mosaico si ha paura che togliendo una tessera caschi tutto. Il cuore ci comincia a sperare, l’Agropoli quando prova a salire viene ricacciata indietro, le energie fisiche sono al lumicino, ma la squadra di ieri aveva un cuore che pompava anche quello che non aveva. Sembrava una favola, il finale di un Film ovvio, in cui l’eroe alla fine ce la fa contro tutto e tutti, anche in fin di vita, tutto insanguinato e con 40 carrarmati che lo puntano. Quando a dieci dalla fine l’arbitro espelle Della Guardia la speranza sale anche se ci si aspetta l’amaro calice ma bontà Divina, per una volta può andare diversamente. Di simboli ce ne sono molti nella gara di ieri ma quando a un certo punto Alleruzzo si inserisce per l’ennesima volta, la difesa recupera palla,
può esserci il buco, invece no, Michele Tarallo corre all’indietro e prende il posto di Alleruzzo difendendo il Fortino. La c’è tutto: spirito, abnegazione, acume tattico e generosità. Entra Ragosta per un eroico Tarallo, mancano 5 minuti recupero compreso. Si ha quasi voglia di girarsi e non guardare ma quando mancano secondi alla fine e la Neapolis spende gli ultimi assalti, ancora Alleruzzo recupera palla, è circondato di calci e avversari, cade, si rialza, ma non la molla, non la molla mai e prende il fallo che chiude la partita. L’arbitro fischia. E’ finita. Undici Leoni ieri volevano vincere contro tutto. E lo hanno fatto. L’abbraccio con i tifosi a fine gara è da commozione autentica. Partite come quella di ieri non si dimenticano e sono la pagina bianca di una nuova storia, da scrivere ancora, in dodici gare… L’Agropoli c’è.
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attualità
Capaccio Paestum
Maltempo
Centro natatorio, posa La Regione Campania stanzia un della prima pietra milione per le prime emergenze È una delle opere più attese dai cittadini di Capaccio Paestum: sabato 21 febbraio si terrà la cerimonia per la posa della prima pietra del centro natatorio comunale che sorgerà in viale della Repubblica. Alle 11, nella sala Erica, verrà presentato il progetto, mentre alle 12, ci si sposterà nell’area del cantiere dove avverrà la posa della prima pietra. Saranno presenti il sindaco Italo Voza, l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Ragni e gli altri amministratori comunali. Il complesso verrà realizzato su un terreno di circa 5000 metri quadri di proprietà del Comune, nei pressi della palestra comunale. Avrà finalità turistiche e sportive, prevede la realizzazione di due piscine: la vasca principale avrà una dimensione di 25 per 16,50 metri e sarà profonda 1,80 metri mentre la vasca di avviamento avrà una dimensione di 16, 50 metri per 7,40 metri e una profondità di 1,10 metri. La struttura, naturalmente, comprenderà anche un’area per gli spettatori, spogliatoi, bagni, un bar, uffici amministrativi e parcheggi esterni e, cosa importante, il progetto è stato omologato dal Coni per finalità agonistiche sia per il nuoto che per partite ufficiali di pallanuoto. Il centro natatorio comunale verrà realizzato grazie a un finanziamento di 2.992.499,39 di euro ottenuto dal Comune di Capaccio Paestum a valere sui Por Campania Fesr 2007/2013 – Obiettivo Operativo 6.3. Il finanziamento è stato ottenuto grazie all’interessamento dei consiglieri comunali Roberto Ciuccio e Leopoldo Marandino che hanno seguito personalmente l’iter in Regione. Il progetto è a cura dell’Area Pianificazione e Tutela del Territorio. «Sono felice e orgoglioso di avere l’onore di
Cinque interventi nel Vallo di Diano. Edoardo Cosenza: «Si tratta di interventi urgenti e indifferibili»
te alle emergenze idrogeologiche che si sono determinate nel corso delle abbondanti precipitazioni che si sono abbattute sull’intero territorio tra il 29 gennaio e il 6 febbraio». Queste le parole dell’assessore regionale alla Protezione civile e ai Lavori Pubblici, Edoardo Cosenza, dopo la seduta della Giunta Regionale durante la quale è stata approvata la delibera contenente le disposizioni per fronteggiare la situazione di emergenza. «Si tratta di interventi urgenti e indifferibili, molti dei quali già partiti, per mettere in si-
Nicola Ragni
curezza i cittadini e assicurare il primo ripristino strutturale del reticolo idrografico principale e secondario e le opere a ciò funzionali. Opere che vengono attuate – spiega l’assessore Cosenza - nelle more della definitiva ricognizione dell’entità e della consistenza dei danni causati dagli eventi, che è tuttora in corso». Tra gli interventi finanziati dalla Regione, cinque ricadono nel territorio del Vallo di Diano e precisamente: consolidamento argine destro per circa sessanta metri Impalizzata Ischia e ripristino tratto argine Canale Mesole a Sala Consilina, pulizia del costone roccioso sulla S.S. 166 dal Km 54+500 al Km 54+700 a San Rufo, ripristino tratto argine Canale Zia Francesca Ponte Cappuccini a Sassano e ripristino tratto argine Canale Lamerelle Ponte Sauzicchia a Padula.
dare inizio ai lavori del centro natatorio. Sono anni che i cittadini di Capaccio Paestum aspettano questo momento. – afferma il sindaco Italo Voza – Noi, a metà mandato, abbiamo mantenuto la nostra promessa, consegnando alla città un’opera che era tra le priorità del nostro Edoardo Cosenza programma. E’ un risultato importan«La Regione Campate, determinato da un gioco di squadra, nia ha finanziato, con proper cui voglio ringraziare tutti coloro che prie risorse e senza ricorrelo hanno reso possibile, amministratori re al governo nazionale, ine tecnici». «Nel giro di poche settimane terventi urgenti per un miabbiamo dato avvio ad una serie di opelione di euro per far fronre che contribuiranno in maniera significativa alla riqualificazione urbana di Distretto Sanitario di Sala Consilina Capaccio Scalo, principale centro di servizi della nostra città: la trasformazione dell’ex macello in uffici, l’asfaltatura delle strade e ora i lavori per la piscina» afferma l’assessore Ragni.
Nuri Donnantuoni, originaria di Rofrano ed eletta nel 2005 Regina Nazionale della Vendemmia in Argentina (una delle feste più importanti della nazione), ha perso la vita in un incidente automobilistico. La giovane Miss avrebbe perso il controllo della sua VW Gol Trend, su cui viaggiava in compagnia della sorella Nerea, lungo la ruta 40 nei pressi di Mendoza. I familiari di Nuri (Aldo Donnantuoni, il padre, è originario di Rofrano) sono subito accorsi sul luogo dell’incidente per raccogliere gli effetti personali della sfortunata ragazza. Secondo i giornali argentini Nuri era al secondo mese di gravidanza. La giovane Miss era molto legata al paese di origine e orgogliosa delle origini rofranesi. La notizia della drammatica morte ha scosso il piccolo centro cilentano.
Squillante scrive al Prefetto
La Prefettura nei giorni scorsi aveva chiesto al Direttore Generale dell'ASL chiarimenti sul perché del trasferimento a Sant'Arsenio
Sala Consilina
Torna la cicogna per il ventesimo anno consecutivo
Per il ventesimo anno consecutivo le cicogne bianche sono tornate a Sala Consilina.
Da qualche giorno la coppia di volatili è tornata ad abitare in località Termini sulla sommità di un traliccio della linea elettrica a media tensione che porta la corrente nel comune di San Rufo. Il maschio è arrivato all’inizio di febbraio ed ha cominciato a preparare il nido in attesa della femmina che è arrivata pochi giorni fa. A tutelare l’incolumità delle cicogne sono i volontari dell’ATAPS (Associazione Tutela Ambientale) di Sala Consilina che svolgono una costante at-
Rofrano piange la sua Miss
tività di monitoraggio. Grazie alla collaborazione dell’Enel ogni anno vengono realizzate delle iniziative volte a favorire e tutelare questi animali che sono ritenuti una specie in via di estinzione. La cicogna compie una straordinaria migrazione di circa 10.000 km dall’Europa al Sudafrica per ritornare ogni anno a nidificare nello stesso posto. Il nido, una volta realizzato, viene continuamente rinforzato ed è di grosse dimensioni. La cova dura all’incirca 30 giorni ed i nuovi nati si involano in estate inoltrata. Dal 1996 ad oggi le cicogne che si sono involate dal traliccio dell’Enel sono state circa sessanta. Quello di Sala Consilina è l’unico caso in Italia dove le cicogne da venti anni nidificano sempre sullo stesso traliccio. Erminio Cioffi
Antonio Squillante
Francesco Cavallone
Interviene il Prefetto di Salerno nella vicenda del trasferimento del Distretto Sanitario da Sala Consilina a Sant’Arsenio. Da oltre un anno va avanti il braccio di ferro tra il sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, ed il Direttore Generale dell’ASL Salerno, Antonio Squillante. Da una parte
Cavallone e la sua amministrazione si sta battendo perché il distretto venga trasferito dai locali di proprietà privata di Via Pozzillo nella struttura dell’ex Tribunale, dall’altro lato invece c’è Squillante che nei mesi scorsi ha disposto il trasferimento nell’ex ospedale di Sant’Arsenio. Decisione che Squillante ha motivato sostenendo che in tal modo ci sarebbe un notevole risparmio della spesa per le casse dell’ASL. Il Prefetto ha chiesto a Squillante chiarimenti in merito alla vicenda e il Direttore Generale, in una nota inviata per conoscenza anche alla stampa, ha ripercorso la storia della questione sostenendo che il Comune di Sala Consilina in passato non ha rispettato gli accordi presi con l’ASL per il pagamento dei canoni di locazione arretrati ai privati proprietari dell’immobile dove attualmente ha sede il distretto. «Per
quanto riguarda la tipologia delle attività – scrive Squillante al Prefetto – oggetto del programmato trasferimento, le stesse riguardano prevalentemente gli uffici amministrativi, mentre veniva prevista la dislocazione delle sole attività sanitarie relative alla medicina fiscale, la prevenzione collettiva ed il servizio veterinario, la cui operatività si esplica attraverso il territorio e/o gli utenti. Tutte le funzioni assistenziali sanitarie dirette alla popolazione restano confermate a Sala Consilina presso il Poliambulatorio di via Gramsci». Il Direttore Generale conclude la risposta spiegando al Prefetto che al momento non è stata presa alcuna decisione definitiva perché è in attesa di ricevere da parte dei sindaci del Sud del Vallo di Diano la proposta di convenzione redatta dall’ASL, sottoscritta dai primi cittadini, con la qua-
via Badolato, 15 Vallo della Lucania (SA) Tel Fax 0974.75607 Tel 0974.350121
le si accettano le condizioni affinché il Distretto possa restare a Sala ed essere trasferito nell’ex Tribunale. Al momento, però, la proposta di convenzione non è stata ancora firmata dai nove sindaci interessati. Nel documento, infatti, non vi è traccia del contributo di diecimila Euro annuo richiesto da Squillante per poter coprire le spese necessarie per il pagamento delle utenze. Questa era infatti la condizione posta dal Manager dell’ASL e resa nota in diverse interviste rilasciate ad alcune emittenti televisive locali. I diecimila Euro non fanno parte del protocollo, invece l’ASL chiede, senza far riferimento ad alcuna cifra, che i comuni si facciano carico del pagamento delle utenze e di tutte le spese di trasporto e raccolta dei rifiuti urbani, nonché di tutte le spese per le riparazioni ordinarie e straordinarie e per i dieci anni di vigenza del contratto di comodato d’uso gratuito di tutte le tasse e i tributi locali riferiti all’immobile, o da esso derivanti. Non è detto che queste condizioni siano accolte dai Comuni perché sono indice di una spesa di gran lunga maggiore a quella di diecimila Euro. Erminio Cioffi
attualità 15 l’intervista
Comma 2
Gli scavi archeologici del Cilento al centro del progetto I lucani dell’entroterra Si terrà sabato 21 febbraio, a partire dalle ore 16.00, presso la scuola elementare in via Valloncello a Roccagloriosa, la conferenza del progetto ‘I lucani dell’Entroterra’, promosso dal Comune di Roccagloriosa in partenariato con i Comuni di Caselle in Pittari e Ascea e la Soprintendenza per i Beni Archeologico di Salerno, Avellino, Benevento e Caserta. L’iniziativa è dedicata alla valorizzazione delle aree archeologiche dei tre comuni attraverso visite guidate e narrate, mostre e passeggiate fotografiche. Gli interventi di scavo riguardano l’area archeologica di Roccagloriosa, un’area di abitato che potrebbe mettere in luce, in base alle prospezioni condotte nel 2010, un ampliamento dei complessi abitativi.
Gli eventi vedranno coinvolti nei giorni 21, 22, 23 e 28 febbraio, i tre comuni cilentani, con capofila Roccagloriosa. L’iniziativa si riferisce alla promozione del bando relativo al progetto cofinanziato dall’Unione Europea, dallo Stato Italiano e dalla Regione Campania, nell’ambito del Programma Opera-
tivo FESR 2007-2013 Asse 1 obiettivo operativo 1.9. La tua Campania cresce in Europa. Lo start è previsto per sabato 21 alle 16:00 a Roccagloriosa con la presentazione del progetto. Seguirà alle ore 18 l’inaugurazione della Passeggiata fotografica ‘La memoria di Roccagloriosa’, presso il museo archeologico ‘Antonella Fiammenghi’, in via Borgo S. Antonio. Lunedì 23 febbraio, alle ore 10, ad Ascea Marina presso il Parco Archeologico di Elea-Velia si terrà invece l’inaugurazione della mostra “I lucani dell’entroterra”. Un viaggio negli insediamenti lucani di Caselle in Pittari e Roccagloriosa, un percorso narrato dai reperti, dai miti e dai corredi funebri. Tra gli appuntamenti previsti dal progetto, con
capaccio-paestum
Alla bit di Milano l’incontro tra il sindaco Voza e il ministro Franceschini
Il ministro ha ribadito la sua volontà di collaborare al rilancio del sito archeologico di Paestum
Nei giorni scorsi il ministro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo Dario Franceschini ha visitato lo stand del Comune di Capaccio Paestum alla Borsa Internazionale del Turismo di Milano. Ad attenderlo c’erano il sindaco Italo Voza, l’assessore al Turismo Vincenzo Di Lucia, il dirigente del settore Turismo Rosario Catarozzi e lo staff dell’Ufficio Turismo del Comune di Capaccio Paestum. Il ministro, durante la sua visita alla Bit, si è soffermato soltanto in alcuni stand e dopo quelli della Lombardia, della Puglia (in cui è stato accolto dal presidente della Regione Nichi vendola), Alitalia ed Expo 2015, ha fatto visita allo stand della città dei templi. «Durante la sua visita allo stand c’è stato
uno scambio di valutazioni tra me e il ministro – spiega il primo cittadino – che ha determinato l’apertura di un dialogo politico-istituzionale finalizzata alla valorizzazione dei beni archeologici, storici, architettonici, paesaggistici, ambientali ed enogastronomici di Capaccio Paestum e del territorio circostante». Nel corso dell’incontro, il ministro ha parlato della Borsa Mediterranea del Turismo Archeologico di Paestum, confermando il suo valore come evento unico e prezioso che va rafforzato con nuove iniziative. Nello stand il ministro ha assaggiato e apprezzato alcuni prodotti locali, come la mozzarella di bufala e il carciofo. Il ministro ha ribadito al sindaco Voza che all’esito della nomina del nuovo direttore del parco archeologico e museale di Paestum intende incontrarlo nuovamente per avviare una collaborazione finalizzata alla valorizzazione del sito archeologico di Paestum. Già nei mesi scorsi, in occasione di un incontro presso la Travel Trade Italia di Rimini, il sindaco aveva incontrato il ministro che nell’occasione spiegò di conoscere Capaccio Paestum e di essere intenzionato a lavorare per il suo rilancio.
Mercato europeo dell’auto, a gennaio +6,2% Bene Fca. Positive le immatricolazioni a inizio 2015. 500X e Renegade in top Parte bene il mercato europeo dell'auto nel 2015. A gennaio, secondo i dati Acea, l'associazione delle case automobilistiche europee, sono state immatricolate nell'Europa dei 28 1 milione 28.000 vetture, il 6,2% in più dello stesso mese del 2014. Bene anche Fca, che ha consegnato a gennaio in Europa 63.500 auto, il 5,8% in più dello stesso mese 2014. E' cresciuta in tutti i principali mercati. 500X e Renegade sono già tra le dieci vetture più vendute del loro segmento.
Morte Ferrero, il cordoglio di Pittella Dopo il terremoto del 1980, uno stabilimento a Balvano Il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), in una nota, si è fatto «interprete del cordoglio dei lucani per la scomparsa di Michele Ferrero: l'uomo che da patron di uno dei più grandi gruppi industriali del mondo ha voluto che nascesse in Basilicata, a Balvano (Potenza), lo stabilimento che più di altri rappresentasse la rinascita di una intera comunità del Sud dopo la tragedia del terremoto del 1980».
servizi navetta gratuiti su prenotazione, anche le visite narrate dell’abitato lucano di Caselle in Pittari, domenica 22 febbraio a partire dalle 10. Si chiuderà sabato 28 ad Ascea con le visite guidate e narrate al Parco archeologico di Velia e alla mostra ‘I lucani dell’entroterra’, e in concomitanza a partire dalle 10, anche a Roccagloriosa si svolgeranno visite guidate e narrate al Parco archeologico, ai musei civici archeologici Antonella Fiammenghi e all’Antiquarium. Il ricco calendario di appuntamenti riguarda anche le scuole dei Comuni coinvolti. Sono in corso laboratori “archeologici” di scavo, di ceramica e di gioielli che vedono impegnati quasi 200 studenti delle classi elementari e medie.
Non condanniamo l'idea Parco Ho letto che il Comune di Ottati ha deliberato di avviare il procedimento (esiste ?) per far uscire il proprio territorio dal perimetro del Parco Nazionale del Cilento. Tale atto, espressione di una rispettabile autonomia decisionale riconosciuta all'Ente locale, non deve a mio avviso essere sottovalutato. Non è una novità che molte amministrazioni e tanti, forse troppi cittadini, vivono una condizione di insofferenza, di contrapposizione, di ostilità nei confronti del Parco, delle sue politiche, della sua gestione. E sarei poco onesto se non dicessi che anche io condivido alcune riflessioni critiche, mosse ad un Ente che ancora non è riuscito a creare un'empatia con i propri concittadini. Ma il passo che porta a disconoscere l'istituzione Parco è troppo lungo e non fa bene al nostro territorio. Ho sempre sostenuto, e lo continuo a fare, che il Parco è uno straordinario valore aggiunto, quella marcia in più che ha consentito ai nostri meravigliosi comuni di essere conosciuti in tutta Italia e non solo: ci aiuterà ad uscire dalla generale crisi economica per una corsia preferenziale. Non possiamo, quindi, condannare l'idea Parco:piuttosto dobbiamo domandarci come mai il nostro Parco, il Parco del Cilento non sia riuscito ad entrare nei nostri cuori, nella economia di un territorio, non sia stato, fino in fondo, un valore aggiunto. La responsabilità, allora, va ricercata nella sua gestione (intesa complessivamente, anche di noi Sindaci), in una politica incapace di dargli una guida, nonostante il Presidente sia oramai quasi da un anno decaduto. Impegniamoci, quindi, a guidare con capacità, lungimiranza e passione il Parco: innanzitutto noi sindaci cimentiamoci nel suggerire soluzioni, nel proporre progettualità, nel creare sinergia tra gli interessi delle nostre comunità e quelli più complessivi rappresentati dal Parco. Gennaro Maione Sindaco di Ceraso
rubrica d’informazione giuridica a cura di PIETRO CUSATI (Direttore amministrativo del Ministero della Giustizia, Giudice Tributario, Giornalista-pubblicista)
le agevolazioni fiscali per le persone con disabilità Negli ultimi anni anche la normativa fiscale ha dimostrato particolare sensibilità per le persone con disabilità e per i loro familiari, riservando loro qualche minimo segnale di agevolazione. Alla luce dei recenti aggiornamenti si rammenta che per ogni figlio portatore di handicap fiscalmente a carico spettano le seguenti detrazioni Irpef:1.620 euro, se il figlio ha un’età inferiore a tre anni, 1.350 euro, per il figlio di età pari o superiore a tre anni. Con più di tre figli a carico la detrazione aumenta di 200 euro per ciascun figlio a partire dal primo. Le detrazioni sono concesse in funzione del reddito complessivo posseduto nel periodo d’imposta e il loro importo diminuisce con l’aumentare del reddito, fino ad annullarsi quando il reddito complessivo arriva a 95.000 euro .L’agevolazione per l’acquisto di veicoli,sempre secondo gli ultimi aggiornamenti :detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per l’acquisto,Iva agevolata al 4% sull’acquisto,esenzione dal bollo auto. L’esenzione dall’imposta di trascrizione sui passaggi di proprietà. Inoltre la detrazione Irpef del 19% della spesa sostenuta per i sussidi tecnici e informatici,l’Iva agevolata al 4% per l’acquisto dei sussidi tecnici e informatici. La detrazione delle spese di
acquisto e di mantenimento del cane guida per i non vedenti .La detrazione Irpef del 19% delle spese sostenute per i servizi degli interpreti per i sordomuti. La detrazione Irpef delle spese sostenute per la realizzazione degli interventi finalizzati all’abbattimento delle barriere architettoniche. i veicoli destinati al trasporto o alla guida di disabili. Infine, sono esentati anche dal pagamento dell’imposta di trascrizione al PRA dovuta per la registrazione dei passaggi di proprietà. L’esenzione non è prevista per i veicoli dei non vedenti e dei sordi. Il beneficio è riconosciuto sia per la prima iscrizione al PRA di un veicolo nuovo sia per la trascrizione di un passaggio di proprietà di un veicolo usato. L’esenzione deve essere richiesta esclusivamente al PRA territorialmente competente e spetta anche in caso di intestazione del veicolo al familiare del quale il disabile è fiscalmente a carico. pietrocusati@tiscali.it
A Sanza raccolta firme per uscire dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni Il Comitato Basta Soprusi: «Basta prese in giro, promesse e sogni mai realizzati»
Al via a Sanza una raccolta firme per uscire dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, iniziativa promossa dal Comitato cittadino “Basta Soprusi”, che si è anche occupato della petizione contro il pagamento dell’Imu sui terreni agricoli. A pochi giorni di distanza dalla decisione del consiglio comunale di Ottati e del sindaco Eduardo Doddato, anche il Comitato cittadino di Sanza esprime tutto il proprio disappunto nei confronti dell’operato del Parco Nazionale e, attraverso l’iniziativa, chiede a viva voce che Sanza non ne faccia più parte. «Basta prese in giro – riferisce il Comitato – sono anni che i vertici dell’Ente ci purgano con promesse e sogni mai realizzati. Il Parco, così com’è, ci costringe ad una burocrazia asfissiante e ad un tenore di vita vincolato dalle loro leggi irrazionali». «Speravamo nello sviluppo del ter-
ritorio e invece ci siamo ritrovati circoscritti tra le nostre mura – continuano i membri – Invitiamo tutti i cittadini ad aderire alla nostra iniziativa e soprattutto a firmare la petizione popolare. L’unione fa la forza, uniti possiamo lottare per ripristinare quei diritti che spesso ci sono negati». L’operato dell’Ente delude fortemente il territorio, che vedeva nel Parco una possibilità di crescita e sviluppo; stando alle azioni che stanno prendendo vita ultimamente, il progetto non ha mai avuto una concreta realizzazione tanto che l’Ente, in molti casi, viene “accusato” di creare solo vincoli e disagi, senza alcuna coerenza con le premesse che lo avevano visto nascere nel 1991. Anche il movimento “I Briganti del Parco” ha portato al centro dell’attenzione varie problematiche che affliggono l’Ente, come la mancanza di programmazione e la negativa ricaduta occupazionale. «L’Ente Parco dovrebbe essere dinamico e non stagnante», affermava il Presidente della Comunità Montana Alburni, Eduardo Doddato, nello scorso novembre. A rendere più pesante la situazione contribuisce il fatto che il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni non ha ancora visto la nomina di un nuovo Presidente: al vertice dell’Ente, infatti, c’è ancora il Commissario Amilcare Troiano. Filomena Chiappardo INFO 348 89 49 799 339 44 04 903
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provincia Consorzio di Bacino SA3 Ergon spa
Eboli. vicenda Giudice di Pace
Alcuni dipendenti denunciano rappresentante legale e commissario liquidatore
La CISL FP Salerno: «L’Ufficio deve essere chiuso»
Continua il braccio di ferro tra i lavoratori della Ergon e del Consorzio di Bacino Salerno 3 nei confronti del vertici della società e del commissario liquidatore del ramo rifiuti dell’ente di bacino.
Antonio Galatro, coordinatore provinciale CISL FP Salerno, scrive ai Presidenti della Corte d’Appello e del Tribunale ordinario di Salerno e al Coordinatore Nazionale CISL FP Giustizia,
Non si comprende come Ufficio possa rimanere aperto senza arrecare pregiudizio all’utenza (specializzata e non) e ai dipendenti del Ministero della Giustizia
In riferimento alla funzionalità dell'Ufficio del Giudice di Pace di Eboli e di tutti gli altri Uffici del Giudice gestiti da parte degli Enti comunali e alla responsabilità del cattivo funzionamento attribuita a vario titolo ai cancellieri, Antonio Galatro, Coordinatore Provinciale CISL FP Salerno, scrive ai Presidenti della Corte d’Appello e del Tribunale Ordinario di Salerno e al Coordinatore Nazionale CISL FP Giustizia, segnalando che «dal 16.12.2014 al 18.1.2015 i due cancellieri (dipendenti del Ministero della Giustizia e distaccati al GdP di Eboli – presso quell’ente comunale) sono stati assenti, a vario titolo, dal servizio. Uno dei
due cancellieri, allo stato, è ancora in malattia; il cancelliere rientrato in servizio il 19.1.2015 è risultato destinatario di un OdS da parte del Giudice Coordinatore del GdP di Eboli in cui è stabilito 'il cancelliere dovrà necessariamente occuparsi gradualmente anche delle sentenze e dei decreti ingiuntivi in giacenza sin da dicembre 2014 in quanto non pubblicati per mancanza di personale qualificato'. Egli, peraltro, per i periodi in cui è stato presente ha provveduto ad apporre il depositato sugli atti (sentenze, ordinanze, d.i., eccetera) badando, poi, alla pubblicazione degli stessi». «Non si comprende – con-
tinua Galatro – come detto Ufficio possa rimanere aperto senza arrecare pregiudizio all’utenza (specializzata e non) e ai dipendenti del Ministero della Giustizia che sono chiamati (a parere di quest’OS in maniera impropria) ad assumersi responsabilità che non gli appartengono». «I dipendenti Comunali hanno ben ragione a non voler accettare l’incarico che gli Enti Comunali hanno intenzione di conferirgli. è del tutto evidente, sig. Presidente – dichiara il coordinatore – che, essendo questo lo ‘stato dell’arte’, l’Ufficio del Giudice di Pace di Eboli deve essere chiuso!». La CISL FP Salerno, a questo riguardo, si di-
chiara non disposta ad «accettare che ‘errate strategie politiche’, pensate da Enti Comunali che non hanno oculatamente affrontato il problema ‘mantenimento degli Uffici del Giudice di Pace’, possano essere attuate e/o continuate, sì da arrecare pregiudizio ai dipendenti tutti (Ministeriali e Comunali) e alla collettività». «Quest’O.S. – conclude la lettera – chiede che codesta Presidenza comunichi al Ministero della Giustizia la necessità di chiudere, nell’immediatezza, gli Uffici del Giudice di Pace ricadenti nel Distretto di Corte di Appello di Salerno che non sono in grado di offrire il relativo servizio alla collettività».
Salerno. Giornata del ricordo delle vittime delle foibe
Storia da ricordare, mostra pittorica a cura dell’Associazione Celeste L’eccidio, eseguito fra il 1943 e il 1945, prende il nome dalle cavità carsiche dette Foibe presenti in Istria e Dalmazia, in cui furono gettate, vive e morte, quasi diecimila persone colpevoli di essere italiane o perché contrarie al regime comunista. Il massacro avvenne per mano dei partigiani slavi. (Centro Europeo per la Pace nel mondo, per l’Infanzia, per lo Sviluppo). Anche l’arte ha voluto così commemorare una triste pagina della storia italiana che costituisce uno dei più efferati stermini ancora poco conosciuti e avvolti nell’ombra. Per far comprendere che ogni vittima di un massacro è degna di ricordo. Alla cerimonia d’inaugurazione, presenziata da Eva Avossa, già vicesindaco della Città di Salerno e dal presidente dell’Associazione Celeste Daniela Capuano, era pre-
sente anche Miriana Tramontina, un’esule istriana che ha raccontato ai presenti la sua esperienza vissuta quando aveva circa dieci anni. L’esule ha spiegato alcuni dei modi in cui venivano effettuati i massacri. «Legavano le persone mediante dei fili di ferro - racconta Miriana Tramontina – le conducevano ai bordi delle foibe e qui, i partigiani, si divertivano a fucilare la prima della fila che cadeva nella cavità e quindi il suo peso trascinava le altre legate al filo. Queste ultime erano forse le meno
Lombardi sospeso dalla Presidenza dell’Ance di Salerno
Antonio Lombardi è stato sospeso dalla carica di Presidente dell’Ance di Salerno. Il provvedimento è stato emanato dai Probiviri nazionali dell’Associazione costruttori che gli hanno contestato di aver «violato il codice etico» ed è stato firmato da Ruggero Binetti, Sergio Lilla e Domenico Taverna che hanno deciso di sospendere Lombardi in quanto rinviato a giudizio per il reato di bancarotta fraudolenta.
Il 10 febbraio è stata celebrata la Giornata del ricordo delle vittime del massacro delle foibe.
In occasione del 70° anniversario l’Associazione Culturale valdianese “Celeste” ha curato, presso l’Istituto Comprensivo “G. Vicinanza” sul Corso Vittorio Emanuele a Salerno, la mostra pittorica “Storia da ricordare”. La mostra, ad ingresso gratuito, si è conclusa domenica 15 febbraio scorso. L’esposizione, che ha visto Ondanews come media partner, è stata organizzata con il patrocinio dell’ANVGD (Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia) e del CEPIS
ventitre dipendenti, iscritti al “FAILA Sindacato Azzurro” hanno presentato una denuncia ai Carabinieri nei confronti di Pasquale Capozzoli, rappresentante legale della Ergon Spa e di Giovanni Siano nella sua qualità di Custode Giudiziario e Commissario Liquidatore del ramo d’azienda del Consorzio (Siano nei giorni scorsi ha ricevuto a notifica di avvio del procedimento di rimozione dall’incarico di commissario da parte del presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora). Capozzoli e Siano sono stati denunciati perché stando a quanto sostengono
i ventitre lavoratori che hanno sottoscritto la querela, sarebbero responsabili dei reati di «appropriazione indebita e distrazione di fondi – si legge testualmente nella denuncia – perché pur avendo trattenuto le pro quote mensili sindacali ai lavoratori non hanno mai provveduto a versarle alla denunciante organizzazione sindacale». Nella denuncia l’organizzazione sindacale contesta anche il mancato riconoscimento dell’anzianità di servizio ai dipendenti del Consorzio nel momento in cui gli stessi «illegittimamente – scrive il sindacato – sono stati assunti dalla Ergon» perdendo lo status di dipendente pubblico che avevano quando erano alle dipendenze del Consorzio. Il Sindacato Azzurro ipotizza nella querela anche una truffa all’INPS da parte delle Ergon perché «fatturava un maggior costo ai comuni facenti parte del Consorzio, equivalente al costo di 35 lavoratori, nonostante questi fossero stati messi in cassa integrazione». Erminio Cioffi
fortunate visto che subivano una lunga e lenta agonia in quanto erano sepolte vive». «Tutti dovrebbero avere la conoscenza di quel periodo storico - ha asserito ancora – poiché è un periodo molto ignorato e troppa sofferenza è andata nel dimenticatoio. In quelle tombe a cielo aperto ci sono i corpi che gridano vendetta, non vendetta intesa come avere la guerra, ma vendetta perché vogliono la pace, che si ricordi del loro sacrificio e quindi che non accada mai più». Roccanna Giordano
Il reato a cui si riferiscono è quello relativo al fallimento della Salernitana 1919. Il provvedimento vale fino al verdetto dei giudici di Primo Grado. In caso di assoluzione potrà ritornare alla guida dell’associazione. Lombardi, tramite una nota stampa, ha dichiarato di aver dato incarico ai suoi legali «di valutare tutte le azioni del caso, anche in sede penale, nei riguardi degli estensori del provvedimento». «La sospensione – ha sottolineato Lombardi – è priva di qualsiasi presupposto logico e giuridico e inoltre è ed priva di qualsiasi efficacia perché è stata deliberata ben oltre il termine di 90 giorni previsto dalle norme ANCE per l’adozione dei provvedimenti disciplinari e perché il Collegio nazionale dei Probiviri, quale organo appellante, non può deliberare in mancanza di pronunce decisionali di prima istanza». Intanto, tramite una nota stampa, gli organi statutari di ANCE Salerno, eletti nel corso dell’ultima Assemblea dell’otto-
bre scorso, precisano di restare «nella pienezza delle proprie funzioni e che la decisione assunta dal Collegio dei Probiviri di Roma non incide minimamente sulla governance associativa». Nella nota, inoltre, si precisa che «la sospensione del presidente Antonio Lombardi – peraltro contestata e impugnata nelle sedi opportune – non può incidere né incide sulla rappresentanza legale ed istituzionale dell’Associazione salernitana, che al di là di illazioni e ricostruzioni poco corrette (e giuridicamente incongrue), resta in capo al presidente Antonio Lombardi, così come deliberato dall’Assemblea degli iscritti».
Università degli Studi di Salerno Orientamento universitario per Studenti delle Scuole Superiori
UnisaOrienta 2015 Anche quest’anno il Centro di Ateneo per l’Orientamento e il Tutorato (CAOT) Unisa organizza la manifestazione UnisaOrienta 2015, finalizzata ad orientare gli studenti degli ultimi anni delle Scuole Superiori alla scelta universitaria
L’iniziativa UnisaOrienta 2015 dell’Unisa, arrivata ormai alla sua undicesima edizione, si svolgerà nei giorni 18, 19, 20, 23, 24, 25, 26, 27 febbraio 2015, presso il Campus universitario di Fisciano. Quest’anno, infatti, per espressa volontà del Rettore dell’Università degli studi di Salerno, prof. Aurelio Tommasetti, la manifestazione UnisaOrienta 2015 sarà ospitata nelle strutture di Fisciano al fine
di consentire agli ospiti di visitare il campus dell’Ateneo Unisa. All’iniziativa UnisaOrienta 2015 si sono già prenotati 82 Istituti di Istruzione superiore provenienti dalle province di Salerno ed Avellino ma anche da quelle di Napoli (13 Istituti), Caserta, Benevento, Cosenza, Potenza e Matera. Gli studenti delle Scuole superiori prenotati a UnisaOrienta 2015 sono oltre 9000 ed i docenti circa 450. La manifestazione, come ogni anno, prevede la presentazione dei Corsi di studio con ri-
ferimento agli obiettivi formativi ed agli sbocchi occupazionali nonché incontri tra docenti Scuola/Università al fine di consentire un confronto sui requisiti minimi necessari all’iscrizione universitaria e sui contenuti dei Corsi di studio. A disposizione dell’utenza saranno attivi punti informativi gestiti dal CAOT, dall’Ufficio Diritto allo Studio, dal
Centro Bibliotecario di Ateneo, dall’Ufficio Erasmus, dall’Ufficio Placement e dall’Osservatorio Culture Giovanili (OCPG). I seminari si svolgeranno presso le strutture del Dipartimento di Scienze giuridiche e saranno preceduti da un incontro di apertura che si svolgerà ogni mattina presso l’Aula Magna (plesso del Rettorato) con inizio alle ore 9.
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cultura
Recensione al libro di Luciano De Luca “Il paziente filosofo”, L’ArgoLibro Ed., Agropoli 2014, pp. 92.
Il paziente filosofo, il viaggio per eccellenza attraverso il sogno, il tormento e il dolore tato con sé a Micene, la figlia di Priamo, Cassandra, la profetessa per volere di Apollo da nessuno creduta? Socrate “Maestro del dubbio, della domanda e della ricerca”, sostenne la pratica intellettuale del dialogare, volontà ritenuta impellente e doverosa. Exetàzein, vuol dire, appunto, vivere e adoperarsi nella conoscenza di se stessi e degli altri. È questa la più importante professione di fede di Socrate che si dice disposto a morire, non una ma mille volte, pur di non smettere di cercare e interrogare, ritenendo di aver reso ai suoi concittadini il miglio servizio «non già insegnando loro alcuna particolare verità… ma dialogando costantemente con essi e sottoponendo a discussione le sue e le loro opinioni», così come l’autore De Luca mirabilmente ci espone attraverso le digressioni e le riflessioni del professore nei riguardi dell’allievo infermiere. Luciano De Luca ama citare Platone che nell’Apologia di Socrate sosteneva che «il vivere interrogando e ragionando è una realtà fondante, nel senso che il mondo e il nostro essere stesso non sono supponibili, se non nello scenario di una Koiné dialogante». Dialogo e partecipazione si esprimono in modo fisico e non a caso il mito di Dioniso era legato ad una fosca vicenda di sbranamento e nel Cristianesimo l’Eucarestia rende possibile la partecipazione mistica alla vita del Dio fatto carne. L’Amore è una insuperabile forma di esperien-
Applausi scroscianti presso lo storico Palazzo Marone di Monte San Giacomo, per lo spettacolo teatrale “Benvenuti a teatro”, interpretato da “I ragazzi di San Rocco” di Sala Consilina.
za mistica ed osmotica di tipo possessivo e penetrativo. Lo dimostra il bacio, che è il relitto di un arcaico impulso antropofagico. Per questo gli amanti si abbracciano e si baciano e avvertono il bisogno di identificarsi e di confondersi. Pertanto è innato negli uomini l’amore reciproco, che riconduce verso l’antico stato, tendendo a fare, di due esseri, uno solo, e a ricostituire sana l’umana natura. Infatti la nostra antica natura è che noi eravamo interi ed è dunque la tendenza e la corsa verso la totalità che ha nome Amore. “Il paziente filosofo” di De Luca è, a mio parere, un’opera emozionante ed intensa e si chiude come un austero, purpureo sipario sulla morte del professore di filosofia, uomo colto, dotato di parola affascinante, con una voce quanto mai coltivata e stranamente musicale, che rivela una grande cultura ricca, non di erudizione ma di una passione quasi carnale. Il professore, racconta se stesso al giovane infermiere e il suo amore per gli altri, la sua filosofia del dialogo incantano e compiono il prodigio che è il richiamo al sangue, ai legami più veri come simbolo di vitalità attiva. Luciana Capo
San Gregorio Magno
Presentato il progetto Mettiamoci in gioco Nella serata di sabato 7 febbraio scorso, nell’Istituto Scolastico in via Area Giardino a San Gregorio Magno, è stato presentato il progetto “Mettiamoci in gioco” (Erasmus+ – Youth Exchange – Progetto Trilaterale), proposto dall’Associazione “Gruppo Folklorico Gregoriano”e approvato dal comitato di valutazione dell’Agenzia Nazionale dei Giovani di Roma. Il progetto prevede uno scambio culturale di una settimana, dal 12 al 19 giugno a San Gregorio Magno, con le associazioni Udbreska Udruga Mladih Entuzijasta (LUMEN) della Croazia e Instytut Dziedzictwa Kruszwicy (IDK) della Polonia, con l’obiettivo di lottare contro la discriminazione razziale attraverso il fair-play nel corso di attività sportive che si svolgeranno prevalentemente nel Centro Sportivo Gregoriano. «Il progetto coinvolgerà,
nell’accogliente San Gregorio Magno, circa 50 ragazzi polacchi, croati e italiani – commenta Danilo Logiodice, relatore del progetto culturale – questi giovani ragazzi si confronteranno sul tema della discriminazione razziale e la promozione del fair-play per combattere questo fenomeno che, purtroppo, ancora oggi ci vede protagonisti». Fanno ecco le parole di Gerardo Malpede, sindaco di San Gregorio Magno. «Saluto con piacere questa iniziativa e plau-
do al Gruppo Folklorico Gregoriano che, attraverso il suo presidente, negli ultimi anni è stato molto attivo ad organizzare scambi culturali – dice il sindaco – non limitandosi alla sfera musicale folklorica, favorendo anche interscambi con altre culture europee per un’Europa sempre più unita, solidale e vicina; un’Europa soprattutto dei giovani che sono il futuro». Nel corso della serata, dopo gli interventi di Domenico Vita, sindaco di Marsico Nuovo, di Pasquale Casaletto, presidente del gruppo Folk “U’Iascungièdde” di Marsico Nuovo, ha concluso Francesco Tortoriello, presidente del “Gruppo Folklorico Gregoriano. «È un evento importante per il nostro territorio - ha detto Tortoriello - con l’opportunità di maggiore visibilità per le peculiarità paesaggistiche ed enogastronomiche dei nostri paesi, attraverso queste attività che esaltano i sani valori dello sport, gli interscambi culturali e la conoscenza del-
le diversità delle varie etnie». Dopo i saluti di benvenuto da parte del “Gruppo Folklorico Gregoriano” con l’esibizione dei piccoli, si è dato spazio ai due gruppi ospiti della kermesse. Il palco ha visto protagoniste le esibizioni del Gruppo Folk “U’Iascungièdde” in una sequenza di balli e sonorità popolari e poi la delicatezza delle voci del Coro dell’Università di Lisbona, presente con una rappresentanza che ha strappato calorosi applausi alla platea.
Parte Elpis–Solidarietà e Cultura della Banca Monte Pruno
Primo appuntamento con lo spettacolo "S.U.D." di Enzo D'Arco
È partito domenica 15 febbraio scorso Elpis – Solidarietà e Cultura, il nuovo progetto sociale della Banca Monte Pruno. Presso l’Auditorium dell’ITIS A. Gatta si è svolta la rappresentazione teatrale S.U.D. tratta da Fermento, al sud c’è fermento di Salvatore Medici, con riduzione dram-
Applausi scroscianti per lo spettacolo Benvenuti a teatro Lo spettacolo è stato portato in scena da “I ragazzi di San Rocco” di Sala Consilina
“Il paziente filosofo” di Luciano De Luca è un atto d’amore, è il viaggio per eccellenza attraverso il sogno, il tormento e il dolore ma anche la voce dell’ebbrezza e del delirio illuminati dalla bellezza e dalla malia della conoscenza. È un pensiero, questo, di pretto conio hegeliano: «Lo studioso ansima sullo stretto sentiero del ragionamento per poter respirare nella sottile, rarefatta atmosfera di quelle eccelse cime e si sente pervadere tutto dalla rigida aria della montagna» che è il salto nell’Assoluto e nell’immersione nella vita. Come Siddharta che non si tiene ai margini della vita, ci si immerge, insoddisfatto di ogni dottrina, di ogni religione, di ogni sapere astratto e, ad ogni conclusione, arriva attraverso una coraggiosa e intera esperienza. Tale riflessione è dominata dalla regola aurea che è poi, “la regola del dialogo”. L’espressione, che meglio rispecchia la condizione di un intendere, che è sì un capire, ma che è anche un voler capire, un tener conto della “ragione degli altri” (la formula è di Pirandello) è il verbo comprendere. L’etica socratica viene in tal modo accostata all’etica cristiana fondata sulla disponibilità affettiva e sull’amore. Si chiami dovere dell’amore o dovere del dialogo, è sempre il dovere assoluto di comprendere. A voler fare una digressione, la stessa Clitennestra avrà le sue ragioni da far valere: Agamennone, quando le navi greche stavano per salpare da Aulide verso Troia, per placare Artemide, sdegnata contro di lui , su consiglio dell’indovino Calcante, sacrificò quale vittima propiziatoria la figlia primogenita Ifigenia. D’altra parte Agamennone non aveva forse por-
Monte San Giacomo. Teatro a Casa Marone
maturgica e rappresentazione di Enzo D’Arco. La manifestazione è stata organizzata in collaborazione tra la Banca Monte Pruno, il Comune di Sala Consilina, il Rotaract Club Sala Consilina–Vallo di Diano e la Cooperativa Culturale La Cantina delle Arti. L’appuntamento teatrale, in col-
laborazione con la gioielleria La Valenzana di Sala Consilina, ha inteso promuovere momenti culturali tendenti a raccogliere fondi per le famiglie bisognose del territorio in un percorso di beneficenza e solidarietà intrapreso dall’istituto di credito. Chiara Di Miele
Benvenuti a teatro, scritta da Claudio Abatechechile e Andrea Ciociola, è una commedia in atto unico che induce lo spettatore a riflettere sull’importanza del teatro,
ragione di vita nonché una casa per gli attori, ma anche di straordinaria importanza sociale. Lo spettacolo ha intrattenuto la quarta serata della rassegna di teatro amatoriale Teatro a Casa Marone, che è giunta alla sua dodicesima edizione e vede l’alternarsi di compagnie teatrali del comprensorio valdianese e delle zone limitrofe. Numerose sono le novità dell’edizione di quest’anno, infatti agli storici organizzatori dell’associazione Terenzio Castella si è aggiunta la locale Pro-Loco. L’ingresso a teatro è gratuito, grazie ai fondi del GAL Vallo di Diano ricevuti per il progetto Dallo spettacolo teatrale allo spettacolo naturale, avviato la scorsa estate nel piccolo cento ai piedi del Cervati. La rassegna teatrale inoltre ha aderito alla raccolta fondi a sostegno dell’iniziativa di solidarietà Vacanza del sorriso, volta ad aiutare i bambini e le loro famiglie che attraversano un momento di difficoltà.
Creato nel Cilento un siero nutraceutico brevetto mondiale
L’aggettivo nutraceutico, da Nutraceutica termine coniato dal dottore Stephen de Felice nel 1989, è una sincrasi da “Nutrizione” e “Farmaceutica” e si riferisce allo studio di alimenti che hanno una funzione benefica sulla salute umana. Un nutraceutico è un alimento-farmaco ovvero un alimento salutare che associa a componenti nutrizionali selezionati per caratteristiche, quali l’alta digeribilità e l’ipoallergicità, le proprietà curative di principi attivi naturali estratti da piante di comprovata e riconosciuta efficacia. Sempre più si fa affermando l’importanza e l’efficacia di mantenere l’equilibrio salutare ed anche curarsi con alimenti naturali invece di ingerire sintesi chimiche, ovvero farmaci. È nella terra che ha conservato maggiori caratteristiche naturali, nel Cilento, che Gennaro, detto Rino, Bencivenga, sposato alla Castellabatese Milena Passaro, ha creato il serum, siero, nutraceutico che ha ottenuto il brevetto mondiale, dopo esamina del dottore David Picout. Sperimentando vari prodotti vegetali di questa terra, in un’unione creativa, ha creato il siero, ne ha constatato l’efficacia, adoperandolo per farne pane, pizze, sino ad usarlo come prodotto estetico, quale crema per il viso. Rino Bencivenga ancora una volta ha dimostrato come l’inventiva è dono naturale. Non biologo, medico o scienziato, ma coinvolto dalla naturalità dell’habitat, con una scintilla della sua fervente fantasia, ha creato
questo prodotto che ha ottenuto questo prestigioso riconoscimento. È un recupero di tradizioni di tante civiltà antiche, tra cui indiane, egiziane, cinesi e sumeri, che utilizzavano gli alimenti come medicine, per curare o allo scopo di prevenire le malattie. L’ayurveda, la medicina tradizionale indiana risalente a cinquemila anni fa, cita i benefici del cibo per scopi terapeutici. Il padre della medicina, Ippocrate, affermava: «Lasciate che il cibo sia la vostra medicina e la vostra medicina sia il cibo». Il dottore Picout, l’esaminatore del brevetto, ha affermato «la novità, la capacità inventiva e la possibile applicazione industriale del brevetto di Bencivenga» approvandolo nella sua interezza. La pubblicazione del brevetto è prevista per il primo maggio 2015, ne diamo la notizia in anticipo, fieri che è la terra del Cilento ad avere ispirato il creatore di tale prodotto, che dovrà essere industrializzato e messo a disposizione per i vari usi alimentari, estetici e terapeutici. Marisa Russo
cultura 19 Diocesi di Teggiano–Policastro
Università degli Studi di Salerno
Al via il concorso La Fede in scena
Statini e camicie vanno in pensione, ora gli esami si verbalizzano online
Possono partecipare i giovani dai 15 ai 35 anni
La Diocesi di Teggiano–Policastro e l’Ufficio per la Pastorale Giovanile e Vocazionale hanno indetto la Prima Edizione del concorso La Fede in scena. La partecipazione è gratuita e possono partecipare i giovani della Diocesi con una età compresa tra i 15 ed i 35 anni. I partecipanti dovranno realizzare un video della durata non superiore ai dieci minuti, un video fotografico e un racconto la cui lunghezza non deve essere superiore alle duemila battute. Oggetto del video o del racconto dovrà essere la Fede e la fatica, il dubbio e le difficoltà che si provano nell’at-
In conformità con la normativa vigente, cambiano le modalità di registrazione degli esami universitari. Anche a Salerno gli studenti accetteranno o rifiuteranno online l’esito della prova.
tuarla. I primi classificati riceveranno un contributo per partecipare ad un viaggio di istruzione. Le iscrizioni dovranno pervenire entro e non oltre il 28 febbraio 2015 all’indirizzo email giovani@diocesiteggiano.it al quale dovrà essere inviato il modulo di iscrizione che può essere scaricato dal sito internet della Diocesi (www.diocesiteggiano.org). Il video in formato MP4 dovrà invece essere consegnato entro il 30 aprile 2015. Erminio Cioffi
Dimenticate i prof che anneriscono la casella del voto d’esame, che applicano il codice a barre adesivo, che vi chiedono di firmare per ac-
cettazione e che, magari, vi stringono la mano congratulandosi, poi, per la preparazione e la dialettica. Dimenticate almeno la fase di verbalizzazione del profitto su carta perché, in conformità con la normativa vigente, cambiano le modalità di registrazione degli esami universitari. Anche a Salerno, infatti, gli studenti accetteranno o rifiuteranno online l’esito della prova. Semplicemente con un click, così come da anni prenotano gli appelli. La procedura è in fase di sperimentazione e passerà a regime nel prossimo mese di giugno, con l’avvio della sessione estiva. La dematerializza-
zione dei verbali azzererà i tempi di attesa per la trasposizione dei risultati sui libretti online degli studenti: tutto avviene contestualmente con firma digitale da una postazione informatica. Terminato l’esame, infatti, il docente inserirà l’esito nel sistema informatico e provvederà alla pubblicazione, per renderlo disponibile allo studente. L’esaminato, accedendo in aula alla propria area web riservata mediante le credenziali in suo possesso, troverà il voto e l’insegnamento per il quale è chiamato ad accettare o rifiutare, completando così la registrazione online. Gianpaolo D’Elia
Monte San Giacomo
Grande partecipazione all’incontro su crisi economica e difficoltà sociali
Si è svolto nei giorni scorsi, presso l’Officina Cultura a Monte San Giacomo, un incontro dal titolo La solidarietà tra persone e tra famiglie…come antidoto per uscire dalla crisi economica.
L’incontro, incentrato sul tema della crisi economica e le difficoltà sociali che essa implica, come l’usura e la perdita di coscienza, è stato voluto dal parroco della locale parroc-
chia, don Agnello Forte, unitamente all’Amministrazione Comunale e al Forum dei Giovani di Monte San Giacomo. I lavori sono stati avviati dai saluti del sindaco del piccolo centro ai piedi del Cervati Raffaele Accetta, che ha posto l’accento sull’importanza degli incontri come quello svoltosi sabato, poiché «aiutano a far comprendere l’importanza sociale e le difficoltà che comporta la crisi economica». L’incontro è proseguito con la proiezione del film Gli equilibristi diretto da Ivano De Matteo; il lungometraggio racconta la storia di un uomo che, se-
paratosi dalla moglie, subisce la crisi economica e i conseguenti disagi psichici. I molteplici temi trattati nel film sono serviti ad avviare un animato confronto tra i presenti in sala, arbitrato da don Andrea La Regina, da cui è emersa, tra l’altro, la diversità con cui le persone affrontano le difficoltà economiche. Ad influire è anche il luogo in cui si vive: si è fatto notare, infatti, che nei piccoli comuni, contrariamente alle grandi città, a volte non è favorevole il fatto che tutti si conoscano. «Bisogna avere il coraggio di chiedere aiuto – ha suggerito il parroco don Agnello Forte - non sappiamo chiedere aiuto, occorre capire che da soli non ce la possiamo fare». «Il dolore dell’altro e le sue difficoltà devono essere socializzati - ha aggiunto don Andrea La Regina – poiché tutti possiamo avere bisogno, nessuno oggi si può definire completamente esentato dalla crisi economica». Roccanna Giordano
Trentinara in questa fase: un elemento
Ripartono le attività fondamentale per garantire esperienza e nuovo endel direttivo del tusiasmo - dichiara Francesco Renna, coordinatoForum dei Giovani re del Forum – Il mio au- soprattutto ai giovani, afRiparte il Forum dei Giovani di Trentinara, dopo mesi di difficoltà caratterizzati da impegni lavorativi e di studio di molti membri.
Il Forum ritrova una struttura organizzativa, una propria identità, capace di garantire la ripresa di numerosi progetti legati al territorio, alla cultura, all’arte, alle tradizioni e al paesaggio. «Innanzitutto, sottolineo l’importanza di affiancare giovani che hanno già fatto parte del Forum a ragazzi che si sono aggiunti
spicio è che tale gruppo riesca a coinvolgere tutte le persone del paese, di qualunque età, associazioni ed enti, in parte riprendendo attività già realizzate e collaudate in passato, in parte avviando nuove idee e progetti per il territorio. Proprio di questo ci stiamo occupando in questi giorni. Non mi resta che augurare buon lavoro al gruppo e lanciare un invito a tutti,
finché seguano e partecipino attivamente alle nostre riunioni ed iniziative, con spirito critico e costruttivo». Il nuovo direttivo è composto da Francesco Renna, Federico D’Angelo, Gabriele D’Angelo, Virgilio D’Angelo, Irene Lucia Daniele, Irene Di Canto, Lorella Di Sessa, Valentina Marino, Giovanni Paolantonio, Simona Savria e Marco Volpe.
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cultura
Mostra documentaria, Salone Bilotti - 27 gennaio-27 aprile 2015.
Il campo di concentramento di Campagna. Lager o rifugio?
Nella interessante mostra documentaria leggiamo con interesse che il Campo di concentramento di polizia di Campagna, istituito nel giugno 1940 (lettera della Delegazione per l’Assistenza degli Emigranti Ebrei: DELASEM di Genova, in cui si ricorda che ai sensi del decreto del capo del Governo del 4 settembre 1940, a. XIX, devono essere impiegati «in maniera conforme al loro rango con un adeguato compenso» secondo finalità non belliche), ma attivo fin dal 1935, disponeva, come è scritto in una nota del prefetto Bianchi (1939), di due caserme vuote, di proprietà del Comune , “Immacolata Concezione” e “San Bartolomeo” con circa 900 posti; esse erano ubicate favorevolmente, anche per esigenze di vigilanza, alle estremità dell’abitato di Campagna, anche se l’indisponibilità di spazi per uffici aveva reso necessario dislocare al n. 23 di via G. Cesare Capaccio la direzione del campo, poi colpita dai bombardamenti aerei del settembre 1943, in seguito ai quali anche l’archivio subì danni irreparabili. Sottoposto alla sorveglianza di agenti di Pubblica Sicurezza, coadiuvati da un posto fisso di Carabinieri nella Caserma di San Bartolomeo, gli Ebrei non erano sottoposti ad un rigoroso regime di internamento in quanto le caserme non avevano alcuna recinzione. Anzi, essi potevano disporre
della «libera uscita dalle ore 13 alle ore 20, che fu anticipato rispettivamente alle ore 12 e alle ore 19 (a seguito dell’indagine condotta nel giugno 1941 dall’ispettore generale Panariello) per consentire agli internati di consumare i pasti anche fuori del campo»; tra l’altro ad alcuni di essi era concesso di «utilizzare camere d’affitto». Nel giugno del 1941 avviene il passaggio di consegne tra il Direttore del campo di concentramento uscente commissario di p.s. Pasquale Torella, di Bergamo, e il subentrante Mario Majello di Cosenza, «direttore a Campagna fino alla seconda metà del 1942… successivamente assegnato alla Questura di Udine nella Repubblica Sociale Italiana…», infine fucilato a Povoletto (UD) il 2 maggio 1945. Il vescovo Palatucci si era prodigato per rendere più accettabili le condizioni degli internati, e per salvare gli ebrei dalle deportazioni, come il fratello che reggeva la Questura di Fiume, poi morto in un campo di concentramento di Dacau. Tra l’altro viene richiesto (6 settembre 1941) da internati un quantitativo di suole da consegnare ad un calzolaio di fiducia, Giuseppe Apicella di Campagna, perché ne faccia scarpe per gli internati che ne hanno bisogno; cosa che viene biasimata dal questore insieme all’autorizzazione concessa dal direttore del campo in merito al consumo di pasti ed al trascorrere la notte fuori del campo (9 settembre 1941). I richiedenti, erano: Mosè Elsen (n. a Tyezeyn in Germania il 20 gennaio 1887, segnalato negli Stati Uniti nel luglio 1944), Girolamo Fabris, Arturo Krausz (n. Vienna, 15 dicembre 1898), Rodolfo Propst (n. a Vienna il 15 settembre 1914, trasferito al campo di Mercatino Conca il 13 maggio 1943), Massimiliano Salzer (n. a Vienna l’11 ottobre 1885), Roberto Schnitzler (n. a Vienna il 28 settembre 1894, trasferito al campo di Urbania il 31 maggio 1943), Arno Sommer, Carlo Weil (n. a Praga il 20 novembre 1916, trasferito ad Ospedaletto di Alpinolo il 2 gennaio 1943), Francesco Zipser (n. a Kolomea il 13 luglio 1895, segnalato a Salerno nel gen-
Sala Consilina
Presentazione del libro …Arrivano i Marsicani
Sabato 14 febbraio scorso, presso l’Auditorium comunale del Polo Culturale Cappuccini di Sala Consilina, si è tenuta la cerimonia di presentazione del libro dal titolo “…Arrivano i Marsicani”, di Mimmo Calicchio (Dibuonoedizioni, 2014). L’iniziativa, promossa dall’Associazione Il Percorso, è stata patrocinata del Comune di Sala Consilina. Dopo i saluti del Sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, del Vice Sindaco, Luigi Giordano e dell’Assessore alla Cultura, Gelsomina Lombardi, sono intervenuti,
Seminario esperienziale
La Natura Che cura Interverranno esperti nelle discipline olistiche e del benessere
“La Natura Che cura” è il titolo del seminario esperienziale che si terrà domenica 1 Marzo, alle ore 16:30, presso il “Centro Dianum” a Teggiano, nei pressi della Casa dell’Acqua. L’iniziativa è organizzata dalla “Olistic Academy”, la prima Accademia di Medicina Olistica Integrata e del Benessere presente in Basilicata, in collaborazione con le Associazioni Laboratorio Vita di Teggiano e APA Biodinamica di Polla.
naio 1945). Gli internati svolgevano vari compiti come fare servizi in ufficio, occuparsi della posta degli internati, fare la spesa e cucinare per i Carabinieri di servizio. Interessante, tra l’altro, quanto all’alimentazione quotidiana, il «listino dei prezzi cantina nel regio campo di concentramento». Inoltre quindici internati conoscevano anche altre lingue oltre la propria ed erano in grado di insegnarle, come il dr. Abramo Beder, che parlava italiano, polacco, tedesco e francese, e poteva insegnare tedesco e francese; ma ufficialmente tale attività non si riscontrava, né era ritenuta possibile in quanto a Campagna non vi erano istituti superiori ove venivano insegnate lingue straniere (nota del 26/10/1941). Se non era possibile evitare, pur tra i controlli intransigenti della Questura, i contatti tra internati e la popolazione locale in quanto le caserme si trovavano nelle vicinanze del paese, si era voluto ridurre il numero di camere prese in fitto da essi (14 novembre 1941) ed successivamente tale agevolazione non viene più concessa (dal 1° gennaio 1942). Tali camere erano state richieste, comunque, «per uso di studio e raccoglimento spirituale da utilizzare durante le ore di libera uscita» e il vescovo Giuseppe Maria Palatucci, in merito, richiederà al questore di Salerno di annullare il divieto di tale positiva consuetudine. L’uso di camera ammobiliata non è consentito al delegato della DELASEM (Ugo Wantoch) per uso ufficio e deposito (29 gennaio 1942), ma gli viene messo a disposizione uno spazio all’interno della caserma San Bartolomeo (24 giugno 1942). Dopo i bombardamenti aerei del settembre 1943 gli internati erano stati trasferiti in un edificio in località S. Giacomo e, quindi, liberati per non essere vittime di rappresaglie da parte delle truppe tedesche in ritirata. Tra gli internati, Benno Markus (n. a Berlino il 6 gennaio 1890, è «segnalato in Vallo della Lucania nel 1945» e «vanta conoscenza personale con Benito Mussolini». Antonio Capano
oltre all’autore del libro, Domenico Vita, Sindaco di Marsico Nuovo, Angelo Amodio, Presidente dell’Associazione “il Percorso” di Sala Consilina, Antonio Finizio, del Gruppo Escursionistico Trekking Vallo di Diano e Antonio Tortorella, coordinatore ICHNet per la Lucania Occidentale. Ha Coordinato i lavori Michele Esposito, responsabile della Biblioteca Comunale di Sala Consilina.
Interverranno esperti nelle discipline olistiche e del benessere che affronteranno temi quali Fitoterapia, Alimentazione Positiva, Intolleranze, Farine, Grano, Floriterapia, PNL Olistica, Cosmesi Naturale, Riflessologia Plantare e Mindfullness. «Il modello di vita che caratterizza il mondo occidentale – dichiarano gli organizzatori del seminario - sembra fare acqua da tutte le parti: il successo, il potere, i soldi, la tecnologia, il consumismo, l’accumulo di possessi ci hanno portato ad essere più infelici. Vogliamo pertanto diffondere la cultura del benessere inteso come uno stato di pienezza psico fisica, che rimanda una sensazione di gioia, di amore, di semplicità, di comunione con tutto, per aiutare a prevenire i malesseri e curarsi in maniera del tutto naturale». Per informazioni è possibile telefonare al 3807915226 oppure al 3384661158.
Teggiano
Nasce l’associazione R.ete Imprese Sud Presieduta dall’imprenditore Carmine Cardinale, è composta da aziende e professionisti del territorio «Un’associazione che tuteli i diritti delle aziende, favorisca lo sviluppo ed il progresso economico delle imprese del territorio e sia in grado di rapportarsi al meglio con banche, compagnie assicurative ed enti». Così l’imprenditore teggianese Carmine Cardinale descrive, in breve, la neonata associazione “R.ete Imprese Sud” di cui è presidente e che vede coinvolte un gran numero di aziende del Vallo di Diano. «È complicato – sottolinea Cardinale – rapportarsi con gli istituti bancari e con gli enti sovra comunali, soprattutto per un’area territoriale come la nostra, sempre più dimenticata. E per sperare di poter ottenere dei risultati e di avere maggiore peso specifico, ritengo sia necessario associarsi e stare insieme. Anche per partecipare a
bandi europei, sia diretti che indiretti. L’associazione è aperta a tutti – aggiunge – e ci saranno degli incontri periodici. Chiunque abbia un problema, può aderire e rivolgersi “R.ete Imprese Sud” che cercherà di farsene carico. Al momento sono circa novanta le aziende associate». E per quel che riguarda eventuali sovrapposizioni con la già operativa Associazione Imprenditori del Vallo di Diano, Cardinale spiega: «contano i risultati. Chi riesce a raggiungere degli obiettivi, è giusto che operi e vada avanti. Nel giro di qualche mese valuteremo se avremo conseguito dei risultati. Se così non dovesse essere, prenderemo atto di aver fallito, ma ora vogliamo provare ad ottenere il massimo». Tra gli scopi e gli ambiti di attività dell’associa-
zione rientra, inoltre, la designazione e la nomina di propri rappresentanti in Enti, Organismi e Commissioni, quando tali designazioni siano di sua competenza, la partecipazione alla costituzione di consorzi e organismi consortili pubblici/privati, il favorire la conoscenza, la collaborazione e la solidarietà degli imprenditori associati, l’assistenza alle aziende associate nelle controversie di lavoro e la realizzazione di iniziative promozionali attraverso l’organizzazione e la partecipazione a fiere, mostre, mercati ed esposizioni. Cono D’Elia
I percorsi formativi avranno una durata di 6 mesi e una retribuzione di 500 euro
Tirocini retribuiti nel sociale con il progetto Garanzia Giovani Due giovani con il profilo di Educatore professionale-sociale, due Operatori socio-assistenziali, un Operatore socio-sanitario ed uno Psicologo dello sviluppo e dell’educazione. Sono queste le quattro figure ricercate a Teggiano per sei tirocini retribuiti, nel settore del sociale, nell’ambito del progetto Garanzia Giovani. I percorsi formativi avranno una durata di sei mesi, con una retribuzione di 500 euro.
Il sottosegretario all’Istruzione in visita al Pomponio Leto di Teggiano
Il sottosegretario all’istruzione Davide Faraone in visita agli studenti dell’Istituto di Istruzione Superiore Pomponio Leto di Teggiano. È l’unica scuola, al momento, scelta dal rappresentante del governo Renzi in provincia di Salerno, per parlare del Rapporto della Buona Scuola e dei suoi 12 punti che sono stati oggetto di attenzione e di riflessione dei cittadini italiani. L’incontro avrà luogo il giorno 16 Marzo prossimo, nella Biblioteca dell’Istituto di Teggiano.
Per aderire e presentare la propria candidatura, bisogna avere massimo 29 anni, non essere impegnati in un’attività lavorativa, né inseriti in un corso scolastico o formativo. Il progetto, denominato Giovani solidali e predisposto dal Comune di Teggiano e, nello specifico, dall’assessore Marianna Morello, è stato ammesso a finanziamento dalla Regione Campania e comprende tre attività. La prima è legata al supporto alle famiglie di ragazzi disabili ed agli stessi ragazzi, offrendo sostegno psicologico, formazione ed orientamento. Il servizio sarà attivo cinque giorni alla
Marianna Morello
settimana per sei mesi. La seconda attività è relativa al sostegno alla comunicazione personale ed alla vita di relazione di ragazzi diversamente abili. Previste, al riguardo, iniziative ludico-creative che promuovono l’inclusione sociale attraverso la valorizzazione della predisposizione di ogni disabile, con lo svolgimento di diverse attività di laboratorio. Mentre la terza è legata all’affiancamento per i momenti di routine e di aiuto all’autonomia nei confronti di anziani con difficoltà
motorie. «Questa è solo una delle iniziative relative ai giovani – spiega l’assessore Morello. - Ci stiamo adoperando per dar vita a diversi progetti, a cominciare dalla prossima costituzione del Forum dei Giovani». La attività di tirocinio saranno presto disponibili sul sito di Garanzia Giovani. Per aderire e candidarsi, occorre registrarsi. Bisogna compilare il modulo online sul sito, nella sezione Aderisci o registrarsi sui portali regionali: http://tinyurl. com/mmx9aov. Nell’area personale, per completare l’adesione, è necessario selezionare la Regione, la Provincia ed il Comune dove si preferirebbe usufruire di una delle opportunità previste da Garanzia Giovani. Cono D’Elia
eventi 21 Polla
Padula
Giornata del malato nell’ospedale Luigi Curto
Arte e Legalità, inaugurate due nuove opere nell’ufficio turistico Presentato anche il libro "L'omicidio di Joe Petrosino - Misteri e rivelazioni" di Anna Maria Corradini
Inaugurate due nuove opere posizionate nell’Ufficio Turistico del Comune di Padula, nella corte esterna della Certosa di San Lorenzo. Si è tenuta nei giorni scorsi la cerimonia ufficiale alla presenza dei due giovani artisti, Gabriele Venanzio e Federica Saletta, che hanno rispettivamente realizzato una statua del famoso poliziotto Joe Petrosino e un quadro raffigurante “Nostra Signora della Legalità”, del sindaco Paolo Imparato, dell’assessore alla cultura Tiziana Bove Ferrigno, del pro-
nipote Nino Melito Petrosino, del presidente dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino Giovanni Cancellaro, dei membri del sodalizio padulese, del parroco Don Giuseppe Radesca. A rendere ancora più emozionante la cerimonia ha contribuito la presenza di una delegazione proveniente da Palermo: hanno preso parte all’incontro, tra gli altri, Wanda Fabbri Trapani della Petina, Presidente dell’Istituto Superiore per la Difesa delle Tradizioni, Juan Diego Catalano Ugdulena, consigliere delegato
dal sindaco di Palermo Leoluca Orlando, tanti amici che hanno voluto onorare la memoria di Roberto Trapani della Petina, cittadino onorario di Padula, grande estimatore di Petrosino, recentemente scomparso e che con forza ha voluto la realizzazione delle due opere inaugurate nell’Ufficio Turistico. Dopo la cerimonia, nell’Aula Consiliare in Piazza Umberto I, si è tenuta la presentazione del libro di Anna Maria Corradini, scrittrice e responsabile dell’Archivio Storico e della Biblioteca della Provincia Regionale di Palermo, dal titolo “L’omicidio di Joe Petrosino – Misteri e rivelazioni”, moderata dal giornalista Antonio Sica, nella quale si è discusso del lavoro basato sulle fonti storico – documentarie riguardanti il caso Petrosino, secondo quanto è deducibile dai documenti custoditi all’Archivio di Stato di Palermo e dai giornali
È stata celebrata mercoledì 11 febbraio scorso la Giornata del Malato, istituita nel 1992 dal Santo Padre Giovanni Paolo II e giunta quest’anno alla XXIII Edizione.
dell’epoca, pubblicati nel capoluogo siciliano. L’importanza della memoria, dell’esempio e della cultura della legalità: questi i temi principali trattati nel corso della giornata, nella quale è stato ricordato con grande affetto e stima Roberto Trapani della Petina, che con tenacia, costanza ed impegno per anni ha portato avanti in Sicilia iniziative sulla legalità e sulla figura di Joe Petrosino. Il rapporto tra Palermo e Padula è sempre più forte, anche grazie a tutto ciò che con passione ha realizzato Roberto Trapani della Petina; un ringraziamento speciale è andato ai due giovani artisti Gabriele Venanzio e Federica Saletta, che hanno arricchito il patrimonio della Città di Padula con due opere importanti, segno dell’amicizia e della collaborazione tra le due comunità. Filomena Chiappardo
le Ginnaste della KodoKan saranno iMPeGnate il 26 aPrile a Pesaro
ottimi risultati per la Kodokan di atena lucana alle manifestazioni di ginnastica a castallemmare di Stabia si sono svolti nei giorni scorsi, a Castellammare di stabia (NA), le manifestazioni regionali di ginnastica per i più piccoli, come da calendario FGI (Federazione Ginnastica d’Italia) e cioè il Trofeo Gymgiocando ed il Trofeo Giovani. Alle manifestazioni sportive ha partecipato anche la Kodokan Ginnastica di Atena Lucana, della professoressa Rosaria Bruno, con ben 20 ginnaste. Per quanto riguarda il Trofeo Giovani, dedicato ai bimbi dai 5 ai 7 anni, la Kodokan si è classificata nella fascia oro, ottenendo il secondo posto. Le piccole partecipanti erano quasi tutte alla prima esperienza: Carucci Annamaria, Cancro Albavelia, Notarfrancesco Alessandra, Florio Luisa, Rosciano Silvia, Chirichella Elena, Finelli Francesca, Cancro Nicole. Per il Trofeo Gymgiocando, invece, (età 3 – 5 anni) ben due le squadre partecipanti: quella formata da i Puffi (un percorso con varie prove motorie più una piccola coreo-
grafia con la musica) con Marmo Vincenza, Lavecchia Marysol, Lopardo Sophie, Morrone Valeria, Castillo Allison, Di Donato Arianna che ha ottenuto il premio per la squadra più coinvolgente; e quella de i Coccodrilli con Freda Lourdes, Calabria Jennifer, Coppola Noemi, Gallo Delfina, Bottone Chiara che ha ottenuto, invece, il premio per la squadra più precisa. «Le bimbe sono state bravissime e bellissime, e si sono divertite tantissimo, questa la cosa più importante per le nostre giovanissime ginnaste, che devono crescere giocando», hanno dichiarato l’istruttrice Rosaria Bruno e la collaboratrice Piera Villapiana. Prossimo appuntamento per le piccolissime atlete è fissato per il 26
aprile per la 2^ prova, passaporto per il passaggio alla fase Nazionale a Pesaro a fine Giugno. Domenica 15 febbraio, invece, scenderanno in pedana ad Avellino le ginnaste più grandi del Kodokan, di età compresa tra gli 8 e i 15 anni, impegnate nella prima prova Regionale della gara di Sincrogym.
a scuola di legalità all’Istituto Leto con la Banca monte pruno
Gli studenti dell’Istituto di Istruzione superiore “Pomponio Leto” di Teggiano a scuola di legalità, grazie alla Banca Monte Pruno. Ha preso il via il primo appuntamento inserito nel progetto “Educazione alla Legalità, Sicurezza e Giustizia sociale”, promosso in collaborazione con la Banca Monte Pruno e diretto agli studenti della scuola superiore di Teggiano. L’intervento dello scorso 18 febbraio ha visto coinvolto lo
scrittore Angelo Coscia, consulente presso Comunità terapeutiche e Centri di Accoglienza che ha trattato il tema “Strategie per crescere, come vivere la vita senza nascondersi”. L’iniziativa è stata presentata dal responsabile del progetto, il giudice onorario presso il Tribunale di Sorveglianza
di Salerno, sante Massimo Lamonaca, dal vice direttore generale della Banca Monte Pruno, Lisa Giordano, e dal presidente del Circolo Monte Pruno, Cono Federico. Il progetto prevede altri due incontri che avranno luogo il 24 Marzo con
la presenza dell’esperto informatico Mauro Tomada, che tratterà il tema “I pericoli di Internet” e il 14 Aprile prossimo con la presenza di Don Aniello Manganiello, prete di frontiera a Scampia, che tratterà il tema “il potere della moderna camorra”. A quest’ultimo incontro prenderà parte anche il Direttore generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese.
A Polla, presso l’Ospedale Luigi Curto, ha presieduto la Celebrazione Eucaristica il Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro, s.E. Mons. Antonio De Luca. Al termine della santa Messa è stata collocata nell’ingresso principale dell’ospedale una copia della statua della Madonna di Lujàn, riconosciuta
dalla Chiesa Cattolica come Patrona dell’Argentina e definita da Papa Francesco «la Madre dei poveri e degli umili». La statua è stata donata da Helda stabile, di famiglia pollese ma nata e residente a Buenos Aires, nell’intento di divulgarne la devozione. Contestualmente, si è voluto rendere onore alla memoria del Cav. Luigi Curto, pollese emigrato in Argentina nella seconda metà dell’Ottocento, che nel 1905 fondò l’Ospedale nel paese natìo dopo avere contribuito anche alla costruzione dell’Ospedale Italiano di Buenos Aires, la più importante struttura sanitaria dell’America del sud. In Argentina la festa principale onore della Vergi-
ne di Lujàn è l’8 maggio, quando un milione di fedeli, soprattutto giovani, percorrono a piedi anche 200 km per raggiungere il santuario e prostrarsi davanti all’immagine, come fece anche il Santo Padre Giovanni Paolo II nel corso della sua prima visita pastorale in Argentina, celebrando una santa Messa al santuario l’11 giugno del 1982.
atena lucana
concluso il percorso progettuale Fare rete per strade sicure Si è concluso nei giorni scorsi, presso il Magic Hotel di Atena Lucana, il percorso progettuale “Fare rete per strade sicure”. Il progetto ha visto la realizzazione di un percorso formativo di educazione stradale rivolto a circa seicento alunni di quinta elementare e prima media appartenenti ai Comuni del Vallo di Diano. L’incontro, moderato dal giornalista ANSA Pasquale Lapadula, ha sottolineato l’importanza del “fare rete” e creare collaborazione tra le famiglie, le istituzioni, la scuola e le forze dell’ordine per promuovere e sensibilizzare la guida sicura per i giovani, partendo da una buona educazione stradale nelle scuole. All’incontro erano presenti, tra gli altri, Pasquale Iuzzolino, sindaco di Atena Lucana; Francesco Cavalllone, sindaco di Sala Consilina; Rocco Giuliano, sindaco di Polla; Paolo Imparato, sindaco di Padula; Giancarlo Ionta, presidente Aci Salerno; Mario Cafaro, vicepresi-
dente del centro servizi per il volontariato Sodalis; Daniele Campanelli per l’associazione Life Onlus; Donato Cafaro per l’associazione “La stanza di Giò” ed Antonio Florio, coordinatore del Piano di Zona S10. «La sicurezza è un elemento istituzionale – ha dichiarato il presidente ACI Salerno, Giancarlo Ionta – la prevenzione è un discorso che va affrontato e bisogna informare continuamente e non solo i giovani. Bisogna fare rete – ha concluso Ionta – partendo dai bambini e insegnando loro la giusta cultura della prevenzione». Soddisfazione è stata espressa da Donato Cafaro, presidente dell’associazio-
sala consilina
Il GRuppo poSItIVo festeggia il primo compleanno Mercoledì 18 febbraio scorso, presso la sede in Via Mezzacapo a Sala Consilina, il “Gruppo Positivo” ha festeggiato con un aperitivo il suo primo compleanno. Per l’occasione, è stato distribuito anche il numero “zero” del giornalino “G+”.
ne “La stanza di Gio”: «Siamo una realtà piccola ma forte, abbiamo costruito dal niente una vera e propria squadra e non è da tutti avere simili risorse. Invito tutti i sindaci – ha concluso - a prendere seriamente in considerazione lo sviluppo di questi progetti rivolti soprattutto alle future generazioni». Claudia Monaco
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società 23 Ecco i dati del 2014 suddivisi per Comune
Nel Vallo di Diano si nasce poco e si muore tanto Sono soltanto due i comuni dove le nascite sono state superiori ai decessi
Nel Vallo di Diano si muore tanto e si nasce poco. È infatti negativo in quasi tutti i comuni il tasso di natalità registrato nel 2014. Complessivamente nel comprensorio nello scorso anno sono nati 495 bambini, invece i decessi sono stati 634 con un bilancio negativo pari a 139.
Tra i comuni valdianesi gli unici dove il numero di nascite ha superato quello delle morti sono San Pietro al Tanagro, dove a fronte delle 18 nascite ci sono stati 14 decessi, e Sala Consilina che ha visto venire alla luce 115 bambini e celebrare 114 funerali. In tutti gli altri invece il saldo è sempre negativo ed in alcuni casi anche in maniera abbastanza notevole. è il caso di Sassano, dove nel 2014 ci sono state 30 nascite e invece i decessi sono stati più del doppio: 64. A Sanza la differenza tra nati (21) e deceduti (33) è pari a 12. Il saldo negativo sale a Monte San Giacomo, dove i nuovi nati sono stati soltanto 6 e 25 invece i decessi. Teggiano con 87 decessi e 62 nascite si allinea al trend negativo della maggior parte dei comuni del Vallo. Anche ad Atena Lu-
cana la situazione non è particolarmente “felice” se si tiene conto che le nascite in un anno sono state 21 e i decessi sono stati 38, quasi il doppio. Le cose vanno un poco meglio invece negli altri comuni dove il saldo è sì negativo ma la forbice tra nascite e decessi non è particolarmente ampia. A Casalbuono le nascite sono state 9 e i decessi 12, invece a Buonabitacolo i fiocchi rosa e azzurri sono stati 26 e per poco non hanno equiparato i 28 funerali. A Polla il saldo negativo è pari a 3 con 59 nati e 62 morti, sale invece a Pertosa con 6 decessi e soltanto 2 nascite, anche a Sant’Arsenio la differenza in negativo tra nascite (24) e decessi (28) è pari 4. Sale di una unità invece a San Rufo, dove i nuovi iscritti all’anagrafe sono stati 18 rispetto ai 23 cancellati perché deceduti. Gli unici dati parziali, che fanno riferimento ai primi 8 mesi del 2014, sono soltanto quelli di Padula con 31 nati e 47 morti e Montesano sulla Marcellana dove sono nate tra gennaio ed agosto 26 persone e invece quelle decedute sono 63. Erminio Cioffi
la denuncia del sindacato
Stipendi alle lavoratrici delle Cooperative sociali, interviene la UIL FPL L’Organizzazione sindacale UIL FPL, tramite comunicato stampa, lancia un appello a tutti gli amministratori del Vallo di Diano riguardo la grave situazione delle lavoratrici delle Cooperative Sociali affidatarie dei Servizi Sociali del Piano di Zona di Sala Consilina. «La politica è amministrare il bene comune di tutti noi cittadini, non ci si può trincerare dietro al fatto che i soldi non ci sono», scrive il segretario provinciale Lorenzo Conte. «L’articolo 36 della nostra Costituzione recita “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”. Ebbene, queste lavoratrici non vivono un’esistenza dignitosa, bensì indigente, hanno ben quindici mesi di stipendi arretrati, per quello che si può definire “stipendio” – continua la nota stampa – A tutto questo non ci stiamo: qualora non si avrà chiarezza nell’arco di una settimana, si preannunciano forme di protesta eclatanti per l’affermazione di un diritto sacrosanto, visto che il lavoro viene svolto con attenzione e dedizione a fasce bisognose della popolazione».
CASTELLABATE APPELLO ALL’AMMINISTRAZIONE
Acquisti costumi d’epoca medioevali di Arminio Tavola per il castello Il decesso del costumista castellabatese Arminio Tavola, per la maggior parte notizia improvvisa, ha sconvolto la popolazione. Sessantenne di bella e robusta presenza, sempre attivo nelle organizzazioni spettacolari con i suoi costumi d’epoca, sorridente e disponibile era una presenza importante e di cui sembra impossibile ora dover fare a meno, proprio in un periodo in cui le richieste delle sue opere erano aumentate, non solo nei paesi vicini, ma anche in Romagna, Basilicata ed oltre, sino ad essere chiamato a New York, più volte premiato.
Sembra inaccettabile che quella sua macchina da cucire, tra rotoloni di fili colorati e chincaglierie varie, si sia fermata, in quello spazio vibrante dei suoi tanti ricordi della mamma che cuciva e lo affascinava, tanto da riuscire, dopo vari mestieri, con quell’anima fanciullesca,
ad avere il coraggio di incamminarsi in quel lavoro difficile e soprattutto solo in un iter competitivo. È riuscito a “tessere” i vari fili della sua vita intrecciandoli con entusiasmo, coraggio e sempre rinnovate speranze, superando quei fili scuri immancabili per subito far prevalere i colori smaglianti del creativo che si alimenta della sua insaziabile ma pur appagante fantasia. Al momento della malattia , costretto anche ad allontanarsi dal suo paese, spento il suo cellulare, introvabile ai più, sembra abbia scelto l’isolamento per voler lasciare quel ricordo di sé che continua ad accompagnarci, rispettato anche oggi al suo funerale in chiesa con la cassa mortuaria chiusa, mentre anche il cielo piangeva. L’essere umano Arminio resta nel ricordo di tutti coloro che lo hanno apprezzato sino alcuni, credo non pochi, ad affe-
zionarsi a lui, ma l’Artista deve continuare ad essere presente anche materialmente con le sue creazioni di abiti d’epoca! Castellabate deve dargli quella soddisfazione che in vita non ottenne, faccio appello all’Amministrazione Comunale affinché acquisti degli abiti d’epoca medioevale con dei manichini, in sintonia con l’epoca del Castello, per lasciarli in Mostra permanente al suo interno. Non solo appagherà un suo desiderio, se pur post mortem, e darà lustro ad figlio di questa terra, ma, contemporaneamente, arricchirà una Sala del Castello in modo affascinante , richiamando al periodo storico, non lasciando così amareggiati i visitatori che nelle loro visite troppo spesso restano delusi. Tutti coloro che sono d’accordo sottoscrivano questo appello nei commenti. Marisa Russo
Bimbo cilentano malato non riesce a tornare in Italia dalle Filippine per subire intervento chirurgico Una triste storia di malattia e lungaggini burocratiche quella che è riportata sulle pagine del quotidiano La Città di Salerno. Un bambino italofilippino di 8 mesi, affetto da una rara cardiopatia, non potrà sottoporsi all’intervento chirurgico di cui ha bisogno a Roma se non gli verrà conse-
gnato in tempo un passaporto. Il padre, Renato Maffia, 51enne di Serramezzana, nel Cilento, è un ricercatore della Cosmopolitan University e ha avuto un figlio dalla compagna filippina. Lo scorso dicembre al bambino, che vive a Manila con la madre mentre il papà gira per il mondo
per lavoro, è stata diagnosticata una cardiopatia dovuta ad una stenosi ventricolare, che richiede un intervento chirurgico urgente. Ma il piccolo per venire a Roma ha bisogno di un passaporto italiano che tarda ad arrivare. «I medici hanno detto che l’intervento va fatto il prima
possibile – è l’appello di Renato Maffia – peccato che le istituzioni italiane non capiscano bene il concetto di urgenza».
Atena Lucana
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Polizia di Stato
Parte anche a Salerno il sistema Mercurio Il progetto è stato finanziato anche da fondi europei del Programma Operativo Obiettivo Sicurezza 2007-2013; il nuovo dispositivo è in fase d’implementazione sui veicoli delle Questure, Commissariati di P.S. e Reparti Prevenzione Crimine delle regioni Campania, Calabria, Puglia e Sicilia. Il nuovo ed avanzatissimo sistema tecnologico, presentato in anteprima presso la Scuola Superiore di Polizia a Roma nel mese di novembre 2014, dota le autovetture della Polizia di Stato di dispositivi che consentono di compiere direttamente accertamenti sulle persone fermate per strada, di leggere automaticamente le targhe e di riprende-
re e trasmettere alla Sala Operativa le immagini dello scenario in cui gli operatori sono impegnati. Le informazioni di cui la centrale operativa può disporre per la gestione dell’intervento sono quindi più precise e dettagliate. Il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha voluto così incrementare l’impegno al contrasto del crimine organizzato e diffuso,
mettendo a disposizione dei Reparti più operativi nuovi veicoli dotati delle più avanzate tecnologie.
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