Il Giornale del Cilento - Anno 6 Numero 3

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MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E LUCANIA SUD

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editOriale

ottimi allievi

ANNO 6 - NUMERO 3 MARZO 2015

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agrOpOli

vallO d. lucania

capacciO paestum

l'oSPeDale delle elezioNi

viaGGio nella SaNitÀ

aSSUNzioNe precari traguardo StoRiCo

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il nOstrO giOrnale intervista il sindacO di mOiO della civitella, antOniO gnarra antonio Gnarra: «Per lo sviluppo di una comunità, occorre un’idea di sviluppo organica»

le BCC NoN Si

toCCaNo dir. prof Marcello federico

Da qualche tempo, dietro le grandi opere, dietro il sistema degli appalti che regolano la competizione tra le aziende, emergono, con mesta regolarità, tangenti e prebende di diverso genere. Sono veri e propri fiumi di denaro che fanno lievitare i costi di ogni opera, aggravando ancor di più la già precaria spesa pubblica. Le vicende non costituiscono una novità e puntualmente l’attenzione dell’opinione pubblica e dei partiti è tesa ad individuare le responsabilità di figure con responsabilità politiche, sia esse di governo o di opposizione. In ogni caso la notizia sembra sempre risiedere nella presenza del politico di turno, magari anche semplice assessore comunale, l’importante è che abbia colori di partito ben definibili. Questo atteggiamento è in realtà paradossale, come se la corruzione fosse meno grave se ad esercitarla, anziché i politici, fossero invece degli sconosciuti funzionari che vivono tra le pieghe del sistema, mai eletti da nessuno e politicamente non responsabili di nulla. In realtà sono invece proprio quest’ultimi ad essere sempre più presenti negli scandali degli ultisegue a pag. 2

Differente per forza. Il Sindaco Antonio Gnarra

Sviluppo economico, parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e alburni, Viabilità, Cultura. Queste alcune delle tematiche affrontate con il Sindaco di Moio della Civitella (Sa), antonio Gnarra – insieme al Direttore del Giornale del Cilento, il prof. Marcello Federico –, nel corso di un’intervista.

Una storia fatta di persone. Prima C.R.A. fondate da soci artigiani e rurali, poi BCC, oggi sono gli unici baluardi economici sul territorio che hanno il contatto con la gente. Nelle BCC quello che più conta è il rapporto umano e lo sviluppo del territorio in cui operano. Grazie a loro oggi le nostre imprese continuano a resistere alla crisi. La crescita di capitali pone l’uomo in secondo ordine per poi finire in un mercato globale ove il socio sarà solo un numero.

l’espertO cOnsiglia

vallO di dianO

castellabate

Cos’è l’Aloe Arborescens Pianta Guaritore Naturale

DoNato PiCa CaNDiDato

Un polo SColaStiCo e SPoRtivo

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Domenico Tancredi a pagina 22

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Lei è al secondo mandato come Sindaco del Comune di Moio della Civitella. qual è il bilancio di questi anni? «I bilanci si devono sempre stilare alla fine e a farlo devono essere i cittadini e non l’Amministrazione. Saranno i cittadini a valutare se il bilancio è positivo o negativo, se è consistente o meno». qual è il provvedimento di cui va più fiero? «Un provvedimento in particolare non esiste. Diciamo che, il nostro primo obiettivo – quando siamo arrivati – è stato quello di programmare. Il problema non è soltanto quello della progettazione puntuale (consistente nella realizzazione di un’opera pubblica, come - ad esempio - il recupero di un edificio), ma occorre un’idea di sviluppo “organica”. Occorre un programma funzionale che tenga conto di tutto e non solo di un aspetto. Mancavano, quando ci siamo insediati, le progettualità puntuali ma – soprattutto - mancava un programma che mettesse insieme tutto ciò. Quindi, ciò di cui andiamo più fieri come Amministrazione comunale, non è il progetto singolo, ma il modo di procedere. Una modalità completamente diversa, ovvero quella di impostare segue a pag. 15


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agropoli

Ospedale di Agropoli. il gioco delle tre carte di Caldoro

Scompare, riappare, ma in realtà il Pronto Soccorso continua a restare chiuso Il sindaco di Agropoli Franco Alfieri, commenta il nuovo piano di riordino ospedaliero presentato dal presidente della Regione Campania Stefano Caldoro:

«Caldoro, Squillante & C. sono fuori tempo massimo sull’Ospedale di Agropoli. Non aspetteremo certamente che sia la loro “bontà” a riaprire il Pronto Soccorso. In fondo, non possiamo attenderci nulla di rassicurante da chi ha voluto scientificamente e cinicamente chiudere una struttura sanitaria fondamentale per migliaia di cittadini. Adesso, a due mesi dalle elezioni regionali, nel nome di un risanato bilancio della sanità campana con il sacrificio del solo Ospedale di Agropoli, si presenta la nuova rete ospedaliera, si ipotizzano tavoli tecnici e confronti con i territori. Lo chiedevamo anche noi due

anni fa, ma abbiamo sempre trovato porte sbarrate e persone sorde. Ora nessuno crede più a promesse fumose e ad improbabili difensori dell’ultima ora. È un pò come il gioco delle tre carte: prima lo fanno scomparire, poi magicamente lo fanno riapparire, ma la triste realtà è che l’Ospedale di Agropoli è ancora chiuso, che un intero territorio continua ad essere ferito da una scelta puramente politica del centrodestra di Caldoro. Lo testimonia il piano di riordino della rete ospedaliera presentato dal Presidente della Regione Campania, dove per l’ennesima volta soltanto Agropoli ne è rimasto fuori. So-

Ad Agropoli a primavera le primule saranno d’oro Il 21 marzo la premiazione degli Oscar del Cilento

Si terrà nell’aula consiliare del Comune di Agropoli, alle ore 18:00, la cerimonia di premiazione della prima edizione della “ Primula d’oro ” – Oscar del Cilento.

Il Sindaco di Agropoli, Franco Alfieri

lo cambiando questa classe politica, esempio di totale incapacità ed immobilismo, si potrà rimediare concretamente a questo torto. E per loro davvero il tempo sarà scaduto, la clessidra è ormai quasi vuota».

editoriale. segue dalla prima

ottimi allievi mi mesi. Infatti, a differenza del passato, al posto dei politici tra i protagonisti degli episodi di corruzione, sembrano emergere (il condizionale è d’obbligo), proprio gli amministratori, gli alti funzionari, i tecnici qualificati. Dal Mose di Venezia alla Camera di commercio di Palermo, al Comune di Roma, al ministero delle Infrastrutture le file delle tangenti sembrano di essere nelle mani di insospettabili funzionari, tecnici valenti, amministratori di prestigio. Pertanto e a dispetto del luogo comune, il tradizionale sistema di spartizione, quello conosciuto negli anni settanta e ottanta e portato alla luce dalle indagini a noi note di tangentopoli, non sembra più occupare il proscenio. Al posto di questo sembrano affermarsi delle vere e proprie piraterie organizzate, veri e propri gruppi autoreferenziali che non rispondono che loro stessi. Ne consegue che qui non è tanto il sistema di finanziamento dei partiti e dei singoli politici ad essere nell’occhio del ciclone, quanto la più prosaica tracotanza delle rendite di posizioni occupate da chi opera nel sistema burocratico, dove l’autonomia discrezionale di pareri e valutazioni è immediatamente monetizzata in richieste compensative di ogni genere. Si tratta di un universo di funzionari e impiegati di ogni ordine e grado che coesiste ai sistemi decisionali, non gli è affatto estraneo. Non sono dei carrieristi provenienti dalle arene elettorali, vincitori di competizione pubbliche con tan-

to di nome e bandiera, ma delle eminenze interne, operanti nel cuore degli apparati amministrativi. Illustri personalità, sconosciute ai più, ma oltremodo note agli addetti ai lavori. Qualsiasi analisi non meramente retorica del problema della corruzione dovrebbe partire proprio dall’individuazione dei ruoli decisionali esistenti dentro qualsiasi amministrazione e dalle anomalie concernenti chi li occupa. La prima di queste è data dalla straordinaria longevità degli incarichi, attribuiti per periodi di durata illimitata. A questo si accompagna l’assenza o la verosimile inefficacia dei sistemi di controllo delle decisioni prese. Su tutto questo domina spesso l’inefficienza congenita strutturale, vero e proprio lasciapassare per il ricorso ai circuiti alternativi ed alle corsie preferenziali. Esiste così un problema di mancato funzionamento di alcune regole elementari che dovrebbero essere applicate mentre invece non lo sono mai. Non è senza ra-

gioni che la corruzione attuale si produce oggi più al di fuori degli apparati di partito che non all’interno di questi e viene portata avanti più da anonimi funzionari che da politici costantemente esposti al giudizio dell’opinione pubblica. Probabilmente non ci sono abbastanza resi conto di quanto il declino delle istituzioni abbia logorato queste aree interne al sistema amministrativo, lasciando affiorare opportunismi e devianze dal ruolo. Se le democrazie hanno nella corruzione il loro nemico mortale, la loro debolezza congenita, questa ha tante più possibilità di svilupparsi quanto più può contare sulla presenza di aree di potere anonimo e discreto. Questo potere, tenutosi in disparte dai conflitti elettorali e attento alle relazioni con tutti i partiti e tutti i ministri di passaggio, è quello che più di tutti è tentato dall’uso del ruolo pubblico come occasione, unica e irrepetibile, di arricchimento privato.

Il prossimo 21 marzo conosceremo, dunque, i nomi dei vincitori decretati dagli utenti del web che hanno avuto la possibilità di votare per aziende e personaggi distintisi, nel corso del 2014, nell’ambito della cultura, dello sport, del giornalismo, dell’imprenditoria, dell’associazionismo, degli eventi e dell’enogastronomia. Le nomination hanno previsto due diversi momenti di voto. In una prima fase gli utenti hanno potuto esprimere una libera preferenza, successivamente so-

no stati posti in sfida i cinque candidati con il maggior numero di voti ottenuti. Gli Oscar del Cilento sono un evento ideato da InfoCilento.it e patrocinato dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano, Golfo di Policastro e Alburni. Non meno preziosa la collaborazione di Set Tv; le telecamere dell’emittente vallese riprenderanno l’evento per trasmetterlo integralmente nei giorni successivi sul canale 669 del digitale terrestre.

Riportiamo di seguito i tre nomi più votati per ciascuna categoria (in ordine alfabetico): Oscar della Cultura

Maria Agresta Franco Crispino Pierluigi Iorio

Oscar dello Sport

Mario Fariello Giulio Russo Francesco Sica

Oscar del Giornalismo

Vincenzo Rubano Carmela Santi Antonio Vuolo

Oscar dell’Associazionismo

Concerto Bandistico Santa Cecilia di Castellabate I love Acquavella Rotaract Vallo della Lucania

Oscar degli Eventi

Festival degli Antichi Suoni Meeting del Mare Villaggio di Babbo Natale di Sapri

Oscar dell’Enogastronomia

Pizzeria Da Zero Ristorante Porto di Mezzo Santomiele

Oscar dell’Imprenditoria Convergenze Oscar della Politica

Lido Afrodite Suerte Donna

dir. prof. Marcello Federico

Franco Alfieri Carmine D’Alessandro Eros Lamaida

Capaccio paestum. Premiato il lavoro sinergico di Comune e Consorzio Ortofrutticolo

Polo agroalimentare, in arrivo un finanziamento di 6 milioni di euro Il Comune di Capaccio Paestum ha ottenuto un finanziamento di 6.045.488 euro per la realizzazione del polo agro-alimentare in località Feudo La Pila, a valere sui POR FESR Obiettivo 2.5. Si tratta di un altro importante finanziamento per il territorio, reso possibile dalla sinergia tra il Comune e il Consorzio Ortofrutticolo che a maggio dello scorso anno siglarono un protocollo d’intesa rego-

lante la messa in disponibilità al Comune del terreno di proprietà consortile che si trova in località Feudo-La Pila, al fine di individuare risorse comunitarie, nazionali e regionali per consentire la realizzazio-

ne di infrastrutture necessarie alla promozione commerciale ed economica dei territori. In base al protocollo, il Comune si impegnò ad individuare opportunità di finanziamento e a presentare tutta la do-

cumentazione necessaria, elaborati e studi già predisposti dal Consorzio ortofrutticolo. L’intero iter, dalla presentazione del progetto in Regione Campania, è stato seguito dall’Area IV Pianificazione e Tutela del Territorio. «Da oltre vent’anni si parla della delocalizzazione del mercato ortofrutticolo, possiamo dire con orgoglio di avere raggiunto un altro traguardo storico. – afferma il sindaco Italo Voza – Il polo agroalimentare ospiterà il mercato ortofrutticolo e non solo: sarà un punto di riferimento per l’intero settore agroalimen-

tare. E permetterà, finalmente, di allontanare dal centro urbano il via vai di camion diretti al mercato che negli orari di punta bloccano il traffico a Capaccio Scalo». «Il Comune di Capaccio Paestum si arricchirà con un’altra opera importante dopo quelle i cui lavori sono già in corso, e ancora una volta senza gravare sulle casse comunali. – afferma l’assessore ai Lavori pubblici e alle Attività produttive, Nicola Ragni – Un’opera che tra l’altro consentirà di liberare altri locali a Capaccio Scalo, che potranno avere una nuova destinazione,

Il Sindaco di Capaccio Paestum, Italo Voza

più consona alla loro localizzazione nel centro urbano a pochi metri dai nuovi uffici in corso di realizzazione nell’ex macello».


salute

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territorio

capacciO paestum

gestiOne rifiuti

assunti i lavoratori precari voza: «traguardo storico»

San Giovanni a Piro, torre orsaia e torraca rescindono il contratto con la ergon spa

La nota della CGIL: «Avviare un’immediata ricognizione di verifica»

Lo scorso 2 marzo, nella sala Erica di Piazza Santini a Capaccio Scalo, si è svolta l’assemblea dei lavoratori dell’Azienda Speciale Comunale Paistom. Nella stessa giornata ottantasette lavoratori che ne fanno parte hanno firmato un contratto di lavoro a tempo indeterminato. Tutto ciò è stato possibile grazie alla volontà politica dell’amministrazione comunale guidata dal Sindaco Italo Voza che in tempi brevissimi, mantenendo un impegno assunto in campagna elettorale e contenuto nel programma amministrativo, ha consentito la stabilizzazione dei lavoratori precari che svolgono la loro attività per il Comune di Capaccio attraverso l’Azienda Speciale Paistom. all’assemblea erano presenti per l’amministrazione comunale il sindaco Italo Voza, il vicesindaco Nicola Ragni e gli assessori Marilena Montefusco, Vincenzo Di Lucia, Eustachio Voza e Franco Sica. per l’azienda l’amministratore Corrado Marino. presenti anche i consiglieri comunali Maurizio Paolillo, Carmine Tedesco, Luca Sabatella e Roberto Ciuccio. per i sindacati erano presenti il segretario regionale della Felsa Cisl, Giusy Petitti, il segretario provinciale della Uiltemp, Pierluigi Estero, e il segretario provinciale della Nidil Cgil, Antonio Capezzuto. Erano inoltre presenti i rappresentanti della Tempor Spa, la società di somministrazione lavoro attraverso la quale vengono effettuate le assunzioni. «Oggi i lavoratori, grazie agli impegni e alla responsabilità dell’amministrazio-

ne Voza abbandonano il precariato dei contratti a tempo determinato e firmano un contratto a tempo indeterminato» ha dichiarato, introducendo i lavori, il direttore dell’Azienda Speciale Paistom, Rosario Catarozzi. «L’Azienda Speciale Paistom è tra le prime, se non la prima assoluta in Italia, a convertire i contratti a tempo determinato in contratti a tempo indeterminato. Si dà dignità al lavoro: è un giorno storico per la nostra città e per tanti lavoratori che da anni vivono in una situazione di precariato. È la prima impresa del comune di Capaccio Paestum per risorse lavoro impiegate e il percorso è stato difficile ed impegnativo perché bisognava risanare le perdite delle vecchie partecipate ma, grazie all’impegno del sindaco e della maggioranza, ci siamo riusciti». I sindacati, in tono unitario, hanno evidenziato il traguardo epocale di tale provvedimento ringraziando il sindaco, l’amministrazione comunale e l’azienda per il percorso compiuto e per il risultato raggiunto che, in un momento di crisi, è importante e fondamentale. «È un modello virtuoso ed importante che, siamo sicuri verrà adottato su più ampia scala in campo regionale e nazionale e la Città di Capaccio Paestum né è stata precursore» hanno dichiarato i

rappresentanti dei sindacati. «I politici di una volta, probabilmente, non avrebbero fatto questa scelta. – ha detto rivolgendosi ai lavoratori il sindaco Italo Voza – Perché da domani non vi dovrete togliere il cappello davanti a nessuno. È una riflessione importante che voglio far fare ai lavoratori e alle loro famiglie: abbiamo convintamente voluto il tempo indeterminato ed evitato così che ogni tre mesi, ogni lavoratore e la propria famiglia dovessero patire l’ansia del rinnovo. Abbiamo scelto di dare stabilità e dignità al vostro lavoro, un lavoro che è fondamentale per il funzionamento della nostra città. Se ciò è stato possibile è anche perché in questi due anni siamo riusciti ad ottenere l’equilibrio di bilancio e a sanare società che abbiamo ereditato con grossi debiti». I sindacalisti presenti, inoltre, hanno sottolineato l’importanza di questo accordo per le vite dei lavoratori che non dovranno più avere la preoccupazione del rinnovo periodico del contratto ed avranno opportunità di accesso al credito che prima non potevano avere, e tutele previdenziali e sanitarie anche per i loro familiari. In Sala Erica tra i lavoratori sono state colti sentimenti di gratificazione e di serenità per il futuro.

operai ergon da undici mesi senza stipendio: «Siamo esasperati, restituiteci la nostra dignità» Sei uomini disperati, tutti padri di famiglia e con un’età compresa tra i 47 e i 64 anni: Vito, Pasquale, Giuseppe, Giacomo, Bruno e Giovanni da undici mesi lavorano senza percepire lo stipendio. Nei loro volti, i segni della stanchezza e della sofferenza di chi, esasperato, viene dimenticato dalle Istituzioni. Ma si sa, quando ci sono problemi economici in ballo, le difficoltà si triplicano e anche gli equilibri familiari si rompono: da una parte, i mesi di stipendio arretrati da ricevere e dall’altra, invece, bollette, mutui, tasse, farmaci e spese varie da pagare: «Non riesco nemmeno a guardare negli occhi i miei figli - racconta uno degli operai La sera, a tavola, regna il silenzio assoluto. Siamo disperati». «Vittime della burocrazia e della politica» così si definiscono gli operai. «La Ergon vanta nei confronti del Comune di Buccino crediti per una cifra pari a 750 mila euro

- spiega Antonio Volpe, sindacalista Ugl, che aggiunge - A nulla sono serviti gli scioperi dei mesi scorsi, nulla è cambiato». Storie di lavoratori messi in ginocchio dalla crisi, è il caso di Pasquale, 54 anni, cardiopatico: «Ho un conto corrente bancario in rosso e una famiglia che mi chiede spiegazioni - sottolinea - Mia figlia frequenta l’università e spendo circa 500 euro al mese di fitto, ma ora ho soltanto 700 euro da utilizzare in caso di altre evenienze. La mia famiglia è monoreddito. Sono esasperato – continua l’operaio - sono costretto a chiedere i soldi a mia madre per poter comprare i generi alimentari e per pagare le tasse». Pasquale, insieme agli altri operai, aveva occupato l’aula consiliare del Comune, iniziando, inoltre, lo sciopero della fame e della sete. Durante l’occupazione, però, Pasquale si è sentito male e si è reso necessario l’intervento dei sanitari del 118.

«Rilevato che ad oggi - si legge nel comunicato della CGIL - i comuni di San Giovanni a Piro, Torre Orsaia e Torraca hanno disdetto unilateralmente i rapporti contrattuali in essere con la Ergon S.p.A. in liquidazione e che tale decisione è contra legem in quanto in contrasto con quanto normato e dettato sia dalla Legge n. 26/2010 che dalla Legge Regionale n. 5/2014; evidenziato

l’atteggiamento omissivo del Commissario Liquidatore del Consorzio Bacino SA3, Giovanni Siano, che nulla ha fatto per diffidare o contrastare le azioni prodotte dai predetti Comuni; evidenziato altresì che agli atti di rescissione contrattuale non si è proceduto al passaggio di cantiere delle maestranze, come tassativamente stabilito dalle norme vigenti e che tale omissione mette a serio rischio i livelli occupazionali dei lavoratori coinvolti, aggravando di fatto situazioni già di per sé gravissime sul piano sociale, si chiede alla Regione Campania e a tutte le altre istituzioni coinvolte di avviare un’immediata ricognizione di verifica all’interno dei Comuni citati in indirizzo di tutte le forme di gestione del servizio di igiene urbana con contestuale diffida ad interrompere ad horas ogni procedura in corso».

mOnte san giacOmO

invito ai cittadini per la cattura degli animali vaganti Il sindaco: «Occorre l’aiuto di tutti»

Il fenomeno degli animali vaganti che interessa il territorio del comune di Monte San Giacomo sta diventando una vera e propria emergenza, tanto da indurre il primo cittadino, Raffaele Accetta, a indire un avviso pubblico per la cattura degli animali incustoditi.

buccinO

Non percepiscono lo stipendio da undici mesi i sei operai di Buccino dipendenti dell’azienda di raccolta e smaltimento rifiuti Ergon, con sede a Polla.

Con una nota inviata all’Assessorato Regionale All’ambiente, al Presidente della Provincia di Salerno, alla Prefettura, al Commissario Liquidatore della Ergon spa ed ai Comuni di San Giovanni a Piro, Torre Orsaia e Torraca, la Segreteria Provinciale della CGIL prende posizione in merito alla rescissione dei rapporti contrattuali da parte dei tre comuni cilentani dalla Ergon in merito alla gestione del Servizio di Igiene Urbana.

Raffaele Accetta

Drammatica anche la storia di Giuseppe, 47 anni, padre di due figli che, rimasto senza soldi, è stato costretto a farsi prestare 100 euro per poter pagare il ticket sanitario di una visita specialistica per il figlio. Ma i problemi non finiscono qui: Giuseppe la scorsa settimana è stato costretto a bloccare il pagamento della rata del mutuo della casa perché rimasto senza soldi. E alle Istituzioni dice: «Non lasciateci soli, vogliamo solo il nostro stipendio per poter vivere dignitosamente». Gli operai sottolineano anche la mancanza di sicurezza sul lavoro: «Operiamo in condizioni di insicurezza -

spiegano - nonostante le numerose richieste fatte alla nostra azienda, non abbiamo mai avuto risposte in merito. Lavoriamo senza collaudo dell’automezzo, con il libretto di circolazione scaduto e il freno a mano rotto da mesi e mesi. E - concludono - restituiteci la nostra dignità». L’occupazione dell’aula consiliare da parte dei dipendenti Ergon è durata fino all’incontro con il sindaco di Buccino, Nicola Parisi. Sulla vicenda sono previsti altri tavoli di trattative tra sindacato, azienda e Comune per decidere quale sarà la sorte dei sei operai buccinesi. Mariateresa Conte

Dall’avviso si evince che, considerate le numerose segnalazioni da parte di cittadini e alla luce dei recenti rinvenimenti di carcasse di animali morti a causa di colpi da arma da fuoco, si sta verificando un aggravarsi del problema che è causa di allarme e

preoccupazione in tutta la cittadinanza. pertanto il sindaco invita i cittadini a collaborare con le Forze dell’Ordine nelle operazioni di cattura e sequestro degli animali incustoditi; nello specifico, degli equini che creano una situazione di pericolo concreto per l’incolumità della popolazione. «Abbiamo deciso di chiedere la disponibilità a volontari che ci diano una mano a sorvegliare prima e catturare poi i cavalli laddove vengono segnalati senza custodia scaturisce dal fatto che per circa 2 ore, il

tempo occorrente per l’arrivo dei mezzi del Club ippico Montena di Salerno, è necessario trattenere i cavalli altrimenti all’arrivo dei mezzi, non trovando nulla, occorre pagare in ogni caso e il costo è di circa 500 euro. Questo – ha concluso Accetta - è stato rilevato come criticità e lo dobbiamo risolvere con l’aiuto di tutti». I cittadini interessati alla collaborazione dovranno comunicare la propria adesione presso l’Ufficio di Segreteria entro il prossimo 23 marzo. Roccanna Giordano

eleziOni rsu

lo Snals Confsal si conferma prima forza sindacale del Distretto scolastico di Sala Consilina Lo Snals Confsal con il 41,92% dei consensi e 18 seggi si conferma prima forza sindacale del Distretto Scolastico di Sala Consilina. Questo l’esito delle elezioni svoltesi all’interno degli istituti scolastici del Vallo di Diano. Snals: voti 488, 41,92%, 18 seggi; Uil: voti 218, 18.73%, 9 seggi; CGIL: voti 173, 14,86%, 5 seggi; Cisl: voti 122, 10,48%, 4 seggi; Athena: voti 128, 11%, 3 seggi; Gilda e Cobas, che hanno ottenuto rispettivamente 17 e 3 voti, non hanno ottenuto nessun seggio. Grande la soddisfazione del Dirigente Sindacale dello Snals, Ciro Di Candia, responsabile distrettuale: «I Lavoratori, ai quali va il nostro ringraziamento, hanno premiato il grande impegno dello SNALS e rafforzato l’a-

zione di un Sindacato libero e autonomo da ogni schieramento politico – riferisce Ciro Di Candia- Lo Snals è l’unico Sindacato presente con propri rappresentanti in tutte le Scuole del Vallo di Diano. Forti di questo risultato continueremo a lavorare con la massima professionalità e disponibilità, nell’interesse esclusivo dei lavoratori, sicuri di poter rispondere con competenza a tutte le problematiche del mondo della Scuola. Un ringraziamento particolare va a tutti i nostri candidati, che con serietà e onestà intellettuale, hanno rappresentato al meglio il nostro Sindacato».


territorio Santa Maria di Castellabate

Vallo della Lucania

La giunta dà il via a un polo scolastico e sportivo

Venti giorni nel girone della sanità pubblica

Un polo scolastico-sportivo che accolga in un unico complesso la scuola materna, la primaria e secondaria, la mensa per gli alunni, un giardino ricreativo e un orto botanico, ma anche un palazzetto dello sport. Il preliminare dell’opera è stato approvato nell’ultima seduta dalla Giunta comunale di Castellabate guidata dal sindaco Costabile Spinelli. La progettazione è stata redatta dall’Ufficio tecnico comunale Area Lavori Pubblici e Governo del Territorio, che ha individuato una soluzione di carattere estetico, urbanistico e funzionale per la riqualificazione dell’area ubicata in località Sant’Andrea a Santa Maria. L’importo complessivo è di 10,7 milioni di euro di cui 7,7 per lavori. «Puntiamo a realizzare la scuola del futuro, un luogo di aggregazione didattica e sportiva, che sia funzionale e attraente, a servizio di un vasto comprensorio – spiega il sindaco Costabile Spinelli – È un intervento cruciale che interessa l’area nord di Santa Maria e rientra nel piano di riassetto territoriale che stiamo realizzando per definire le linee per lo sviluppo, ridisegnare i servizi, riqualificare il tessuto urbano.

Con questo e altri progetti strategici per il nostro Comune abbiamo posto le premesse per il futuro. L’obiettivo è ottimizzare gli spazi per migliorare la qualità della vita e dare impulso allo sviluppo socio-economico. Procederemo con determinazione per ultimare gli iter tecnico-amministrativi e passare alle fasi attuative». In particolare, sono previste la messa in sicurezza e la manutenzione della viabilità comunale di accesso nello spazio compreso tra via Palatucci dalla zona Sant’Andrea a Santa Maria ed dal lungomare Bracale, nonché la realizzazione di un nuovo tratto di strada che congiungerà via Beato Simeone con via Giovanni Palatucci costeggiando il vallone Sant’Andrea e fungendo da cerniera tra i nuclei abitati di Santa Maria e Lago.

Parcheggi per donne in attesa e genitori con neonati

Strisce rosa a Capaccio Paestum Posti auto nei parcheggi pubblici riservati a donne in attesa e genitori con neonati: a Capaccio sono in arrivo i parcheggi rosa. Le donne in stato di gravidanza e le mamme o i papà con bambini di pochi mesi hanno la necessità di utilizzare in prevalenza mezzi di trasporto privati, ma le aree di parcheggio in prossimità di scuole, farmacie e uffici pubblici sono quasi sempre piene. Di qui l’idea di riservare dei posti alla particolare categoria di utenti.

Eustachio Voza

L’iniziativa, proposta dall’assessore alla Cultura Eustachio Voza, è stata già approvata dalla Giunta comunale guidata dal sindaco Ita-

lo Voza. «L’iniziativa intende migliorare concretamente la qualità della vita delle famiglie, agevolando la mobilità delle donne in gravidanza e delle mamme o dei papà con bambini fino a ventiquattro mesi di età a bordo. – spiega l’assessore Eustachio Voza – L’istituzione dei “parcheggi rosa”, dopo la sperimentazione nella zona maggiormente urbanizzata, potrà essere estesa a tutto il territorio di Ca-

paccio Paestum». «Questa iniziativa, in particolare, rientra tra quelle con cui intendiamo favorire un nuovo rapporto dei cittadini con l’ambiente e il territorio, anche allo scopo di favorire la mobilità sostenibile per migliorare la qualità della vita dei cittadini, anche in ambito urbano» afferma il sindaco Italo Voza. «L’amministrazione comunale ha anche il compito di promuovere la cultura del

rispetto e dei valori civici. Infatti, pur non essendoci obbligo di rispetto di questo tipo di aree di sosta, un parcheggio rosa libero non è un posto di cui approfittare ma simbolo di civiltà, sensibilità nei confronti delle famiglie e attenzione verso la natalità, intesa come valore personale quanto sociale e momento di affermazione della nostra identità di popolo e comunità» conclude l’assessore Eustachio Voza.

Montesano sulla Marcellana Garanzia Giovani A darne notizia l’Asses- iniziative – dichiara il sindaAl via tirocini rivolti sore alle Politiche Giovani- co, Donato Fiore Volentini li, Giuseppe Rinaldi: «I pro- – diamo la concreta possibilia cinque giovani getti di Garanzia Giovani ri- tà a nostri giovani di svolgere volti, secondo le modalità del esperienze formative impordel territorio Programma, a cinque giova- tanti e di trovare una manni, fanno seguito anche a due sione, seppur per qualche meLa Regione Campania ha comunicato al Comune di Montesano sulla Marcellana le modalità per avviare cinque tirocini rivolti a giovani del territorio iscritti al Programma Garanzia Giovani. I tirocini che si svolgeranno presso la Sede Comunale verteranno su attività inerenti le diverse aree dirigenziali dell’Ente termale.

progetti di Servizio Civile Nazionale, uno in fase di avvio (inerente l’Ambiente), l’altro approvato recentemente (Assistenza) che consentiranno a circa un’altra decina di giovani di svolgere un servizio altamente formativo presso il nostro Comune». «Con queste

se, che li occupi. Mi auguro che anche le aziende private colgano l’opportunità che il Programma Garanzia Giovani offre loro a titolo gratuito e facciano, di conseguenza, aumentare il numero di giovani impegnati in questa valida iniziativa».

Entriamo nel Pronto Soccorso a metà mattina. L’impatto è poco rassicurante. Di colpo, ci troviamo immersi in un nugolo di persone con la paura negli occhi, pazienti in attesa di essere visitati, accompagnatori e personale sanitario. La folla è talmente sproporzionata, da far pensare ad un incidente verificatosi da poco. Ipotesi, fortunatamente, rilevatasi infondata di lì a poco. Completiamo la prima trafila burocratica, ci assegnano un codice, inizia l’attesa. In nessun luogo si respira tanta preoccupazione in uno spazio così esiguo. Basta guardare le facce dei familiari per percepire la miscellanea di angoscia e speranza di cui è satura l’aria. Le frasi sono sempre le stesse: «Vedrai, che non è nulla!»; «Torniamo presto a casa!», pronunciate per tranquillizzare tanto il bisognoso di aiuto, quanto chi le proferisce. Finalmente, ci chiamano. Io e mia sorella abbiamo accompagnato una zia che vive sola. Spieghiamo la sintomatologia, inizia la visita, vengono prestate le prime cure. Scopriamo con piacere che uno dei paramedici è un nostro compaesano ed amico. Il fatto che sia proprio lui a porre in essere i primo esami di routine, contribuisce a tranquillizzare la zia. L’agitazione regna sovrana. I pazienti sono tanti, il personale in servizio esiguo. Una dottoressa mi appare più preoccupata per la registrazione telematica dei vari casi che delle patologie diagnosticate. Bontà sua ci chiama ragazzi e ci invita ad aspettare fuori. Dopo un’ora, ci dice che necessita di ricovero ma non c’è il posto, bisogna aspettare ancora. Armati della pazienza che le circostanze impongo-

no, aspettiamo diverse ore. Ormai sera, ci comunicano di aver allestito un letto «aggiunto» in un reparto adiacente, data la gravità del caso. Parliamo con i medici responsabili, ci ragguagliano sulla diagnosi e sulla terapia adottata. niziano i nostri venti giorni nel girone della Sanità Pubblica. La definizione di “Girone”, nasce dalla convinzione secondo la quale, se il Sommo Poeta avesse ambientato la sua Commedia in questo tempo, avrebbe riservato al comparto della Sanità, nel settimo cerchio dell’Inferno, un Girone intero, esclusivo, con chissà quali patimenti per i responsabili immersi nel Flegetonte. I continui tagli, la razionalizzazione delle risorse, le riforme pasticciate, poste in essere dalla nota politica obbrobriosa nostrana, hanno determinato una situazione insostenibile al limite del collasso nella Sanità Pubblica Campana. Privilegi più o meno legittimi, spartizioni clientelari, interessi economici faraonici, nepotismo, carenza di personale e posti letto, attrezzature datate, turni infiniti, richiami in servizio continui, lotte intestine tra le diverse sigle sindacali, hanno generato un clima avvelenato in cui tutti appaiono contro tutti, nella personale convinzione di vivere uno status di ingiustizia e prevaricazione. Un quadro a tinte fosche, aggravato da “guerre

di politica” e dall’esternalizzazione di molti servizi. Una situazione sussurrata a denti stretti nei corridoi, i cui effetti nefasti si riverberano anche nel rapporto con i degenti. Non per nulla, col trascorrere dei giorni, con mia sorella, operiamo una distinzione tra i vari operatori, ovvero, quelli che a qualsivoglia domanda o richiesta, restano impassibili a testa china, quelli che ti dicono collericamente: “Ora vengo!”, ma non li vedi e quelli sorridenti ed operativi. Il Cielo vuole che nel nostro reparto, siano in netta predominanza quest’ultimi. Troviamo medico e paramedici, professionalmente ed umanamente, sempre presenti e fattivi. A cui aggiungiamo la sensibilità e la preparazione specifica di due infermiere, ingaggiate da noi, il cui operato, senza panegirici di sorta, encomiabile sotto tutti i punti di vista, ci convince ancora di più dei guasti causati dal blocco del turnover in ordine all’assunzione del personale. In termini più semplici, mentre alcuni reparti rischiano la chiusura per mancanza di personale, all’esterno, giovani capaci e preparati sono in attesa di occupazione. E pensare che la spesa pro-capite in Campania per il personale sanitario si attesta intorno a 500 Euro, mentre nelle altre Regioni supera, abbondantemente, 600 Euro. La situazione è talmente grave, da rendere l’aria satura di una sensazione di smobilitazione generale, in un misto di rabbia e rassegnazione. Molto simile a quella che si respira in un centro di comando

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militare, quando gli ultimi rimasti, capiscono che la guerra è ormai perduta, non c’è più speranza e bisogna ritirarsi. I burocrati, i politici che si riempiono la bocca, storpiando le regole dell’eloquio comune, di riorganizzazione della Sanità Pubblica, dovrebbero abbandonare i loro uffici ovattati e venire in queste stanze, in questi corridoi, dove regna sovrana la sofferenza, l’angoscia, la paura, l’invocazione di aiuto, per scrivere le regole che “disciplinano” la vita e la morte dei cittadini. Dovrebbero venire a sedersi di fronte ad un malato, attaccato alla macchina dell’ossigeno, percepire la sua sofferenza e quella dei suoi cari, lo strazio della terapia, avvertire con un brivido lungo la schiena la presenza della Nera Signora e della sua falce, prima di decidere la cancellazione di un solo posto letto. Dovrebbero girare reparto per reparto, immedesimarsi in tutte le vicende umane che le popolano, molte delle quali farebbero rabbrividire anche i personaggi di Tiziano Sclavi, ascoltare la loro storia, i rantoli di dolore, il supplizio degli allettati, le invocazioni di vita e di morte, la disperazione, sentire nelle narici il tanfo della morte, toccare con mano le difficoltà degli operatori, sentirsi dire che bisogna sperare che qualcuno muoia e liberi il posto, prima di ciarlare di bilanci, razionalizzazione della spesa e rendiconti. Allora si, la loro mente, soppeserebbe ogni singola parola scritta da una mano tremante per il rispetto che il bene supremo della Vita impone. Massimo Sica


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vallodidiano

il cOnsigliO cOmunale di atena lucana vOta per il recessO dalla cOnvenziOne

sala cOnsilina

il comune divorzia da Cetara il mercato settimanale del giovedì torna in centro per la gestione associata Ad annunciare il trasferimento è stato l'assessore al della segreteria comunale commercio Antonio Lopardo Per l'opposizione l'atto è nullo

Il Comune di Atena Lucana annuncia il recesso dalla convenzione con il Comune di Cetara per lo svolgimento in forma associata delle funzioni di segreteria comunale ed il consigliere di opposizione Luigi Vertucci insorge. Della questione se ne è discusso in consiglio comunale ed il primo cittadino Pasquale Iuzzolino ha spiegato che tale decisione è stata adottata in quanto «è volontà dell’amministrazione di addivenire ad una diversa organizzazione con presenze maggiori del segretario». La Convenzione sarebbe scaduta, in ba-

se a quanto riportato nella stessa, il 30 giugno 2016. In merito alla delibera, approvata dalla maggioranza consiliare, il consigliere di opposizione Vertucci ha espresso le sue perplessità in merito. «La proposta di deliberazione – ha spiegato l’esponente della minoranza – è nulla in quanto tacciabile di difetto di istruttoria, di incoerenza in quanto contrastante con la scelta precedentemente effettuata di proroga della convenzione, e di contraddittorietà in quanto si fonda su considerazioni contrastanti». Vertucci, che ha espresso voto contrario insieme al consigliere Francesco Manzolillo, ha chiesto che la deliberazione di scioglimento della convenzione, unitamente alla sua dichiarazione di voto sia trasmessa non solo al Comune di Cetara ma anche alla Prefettura di Napoli. Erminio Cioffi

tentativi di truffa perpetrati in internet

truffe in nome della fede, l’allerta della Diocesi di teggiano–Policastro

La Diocesi di Teggiano–Policastro segnala, tramite il proprio sito Internet, il fenomeno in crescita riguardo i tentativi di truffa perpetrati in Internet, soprattutto via mail, ma spesso an-

che per via telefonica e personalmente, nei confronti di ignare Istituzioni Ecclesiastiche e privati cittadini, utilizzando in modo fraudolento il nome di Alte Autorità della Chiesa o adoperando false lettere intestate alle stesse. La Diocesi invita tutti ad avere la massima prudenza verso qualsiasi richiesta di denaro o di dati sensibili, in particolare provenienti da Internet. Il Vescovo, la Diocesi e i sacerdoti non autorizzano nessuno ad usare il proprio nome per

Il mercato settimanale del giovedì, dopo circa tre anni di incontri tra amministratori e commercianti, mediazioni, polemiche e proteste, dovrebbe cambiare la sua allocazione e ritornare nel centro cittadino.

ad annunciarlo è l’assessore Comunale al Commercio, Antonio Lopardo. «Finalmente siamo riusciti a far quadrare il cerchio – ha dichiarato l’Assessore al Commercio – e ora stiamo defi-

nendo soltanto i dettagli per la sistemazione di alcune categorie merceologiche». La nuova area destinata al mercato comprenderà via Matteotti dall’incrocio all’altezza dell’Ottica Silverio fino all’incrocio con la strada meglio conosciuta come discesa di Alfisi, i tre parcheggi che si trovano lungo la discesa, la piazzetta Garibaldi e i marciapiedi di Piazza Umberto I. «Abbiamo lavorato insieme ai commercianti – continua Lopardo – per trovare una soluzione in grado di accontentare tutti e non creare di-

sagi ai cittadini. E dopo diverse soluzioni proposte abbiamo scelto quella che secondo noi è la migliore». Il trasferimento avverrà dopo l’approvazione in Consiglio Comunale del nuovo regolamento del mercato. Approvazione che dovrebbe avvenire già nella prossima seduta anche perché bisogna fare tutto in tempi abbastanza rapidi visto che a primavera è previsto l’inizio dei lavori di ristrutturazione dello Stadio Comunale Osvaldo Rossi dove attualmente sono allocati parte dei circa cento vendi-

città vallO di dianO

mOntesanO sulla marcellana

È online il questionario per contribuire Riqualificazione di alla definizione della strategia d’area spazi pubblici Il questionario è uno strumento di partecipazione e coinvolgimento della comunità per la stesura della bozza di Strategia

chiedere denaro a qualsiasi scopo, vendere libri, oggetti e quant’altro. Tutte le iniziative della Diocesi, comprese quelle a sostegno di persone bisognose o per altri progetti, saranno rese pubbliche attraverso i consueti canali di comunicazione (sito Internet e comunicati alla stampa e alle televisioni) e attraverso le parrocchie. Chi venisse a conoscenza di fatti riferibili a quanto sopra riportato è invitato a segnalarlo prontamente alla Diocesi.

atena lucana

Da hair&Beauty corso di trucco sposa con il make up artist Sergio Ferraioli

a seguito della riunione di insediamento del Partenariato Locale, che si è tenuta presso la Certosa di Padula lo scorso 28 febbraio, l’Ufficio di Coordinamento per la Strategia d’Area rende noto che è possibile apportare il proprio contributo alla definizione della bozza per la Strategia d’Area Città Vallo di Diano, compilando l’apposito questionario disponibile sul portale della Comunità Montana Val-

lo di Diano all’indirizzo www.montvaldiano. it/areeinterne nella sezione Partenariato locale. Il questionario, distribuito nel corso della riunione di insediamento del Partenariato locale, è uno strumento di partecipazione e coinvolgimento della comunità per la stesura della bozza di Strategia, che sarà discussa e validata entro il prossimo mese di aprile. «Il nostro appello a contribuire a questa importante manovra va all’intera comunità del Vallo di Diano – dichiara il presidente e rappresentante dell’area Raffaele Accetta – ma è soprattutto ai più giovani che chiediamo di con-

dividere il proprio punto di vista, le proprie idee e proposte, perché è principalmente alle giovani generazioni che dobbiamo dare la possibilità di vivere con dignità e prospettive future nella propria terra di origine, cercando di capire cosa e come fare per arginare il fenomeno di spopolamento ed impoverimento dell’area». La consegna dei questionari (inviando una mail con l’allegato all’indirizzo areeinterne@montvaldiano.it o a mano presso l’Ufficio di Coordinamento per la Strategia d’Area – nella sede della Comunità Montana Vallo di Diano a Padula) è fissata fra il 14 ed il 21 marzo.

Con Delibera di Giunta il Comune di Montesano sulla Marcellana ha dato indirizzo agli Uffici competenti di porre in atto tutte le azioni possibili per il miglioramento di alcuni spazi pubblici.

Nello specifico, l’attenzione dell’Amministrazione Comunale è rivolta al complesso Scialandro, per quanto di competenza comunale, all’ex scuola in località Perillo e agli spazi sottostanti via Santa Barbara in Montesano capoluogo, con l’intento di riqualificare le strutture pubbliche anche attraverso l’intervento dei privati. Infatti, nel deliberato della Giunta montesanese guidata dal sindaco Donato Fiore Volenti-

ni, si legge di valutare e di adoperare, qualora non intervenissero misure di finanziamento pubblico specifiche, la procedura del project financing al fine di far fronte alle carenze finanziarie proprie di tutti gli Enti locali. La valorizzazione di questi spazi rientra nell’attività più ampia della nuova Programmazione Comunale che, attraverso il lavoro di approvazione del PUC, si sta portando avanti in queste settimane.

sassanO

Città vallo di Diano, le idee dei giovani per competere Idee progettuali inerenti a nuove iniziative nelle filiere culturali, della comunicazione, ambientale, l’organizzazione di reti territoriali per lo sviluppo del settore primario e per la cooperazione transazionale sono alcune delle iniziative attivate dal Think Tank Sassano che potranno confluire nelle strategie per le aree interne della Città Vallo di Diano.

Professionalità, entusiasmo, impegno: sono state queste le caratteristiche fondamentali del Corso di Trucco Sposa camouflage che si è tenuto presso Hair&Beauty ad atena Lucana in via Maglianello. L’evento, organizzato da Hair&Beauty, si è svolto in collaborazione con l’atelier I love shopping di Antonietta Sabbatella e ha visto la partecipazione del make up artist Sergio Ferraioli. Un appuntamento che ha attirato tante giovani alle prese con il trucco per il giorno più importante della vita di ogni donna, all’insegna delle nuove tendenze primavera–estate 2015 e dei preziosi insegnamenti e consigli di Sergio Ferraioli. Filomena Chiappardo

tori ambulanti. «Non abbiamo la presunzione di aver fatto un lavoro perfetto - ha concluso l’assessore comunale – e una volta fatto il trasferimento saranno ben accetti tutti i suggerimenti per migliorare eventuali problemi che potrebbero esserci. Siamo soddisfatti per il lavoro svolto in questi mesi e prova ne è il fatto che molti ambulanti che da anni non venivano più a Sala, quando hanno saputo del trasferimento in centro hanno fatto richiesta di assegnazione di un posto». Erminio Cioffi

Vincenzo Quagliano

Un creativo protagonismo giovanile che può caratterizzare la progettualità del Vallo di Diano in una fase importante per la determinazione di decisioni di carattere po-

litico ed economico che orienteranno il futuro del comprensorio del Vallo di Diano. Il Sindaco di Sassano, Dott. Tommaso Pellegrino, ha voluto istituzionalizzare l’attività di un serbatoio di idee, il Think Tank Sassano, localizzandolo presso il Centro Polifunzionale di Silla per calamitare idee innovative in grado di caratterizzare le scelte degli amministratori del Vallo di Diano in mate-

ria di sviluppo economico ed occupazionale nelle aree interne a Sud di Salerno. È con tale obiettivo che la partnership tra il Comune di Sassano e la qS & Partners di Felice Sica e Vincenzo quagliano sta orientando l’attività del Think Tank Sassano, diffondendo informazioni su bandi e opportunità a valenza regionale, nazionale ed europea, acquisendo e valorizzando idee inno-

vative e fattibili. I progetti candidati a valere sul bando Culturability, la redazione e la presentazione di programmi formativi in materia turistica, la creazione di reti tra enti pubblici locali finalizzate a proporre progetti sui fondi PAC, la candidatura di un progetto targato Vallo di Diano sul programma Comunitario Erasmus+ orientato alla creazione di una rete transnazionale per sostenere i giovani delle aree interne sia nella loro fase formativa che di consolidamen-

to delle loro idee di lavoro autonomo in contesti transazionali danno l’idea dell’importanza del Think Tank Sassano per lo sviluppo del Vallo di Diano. L’auspicio è che tale dinamismo contamini anche le Amministrazioni locali, gli Istituti di credito e gli imprenditori del Vallo di Diano che, spinti dall’entusiasmo dei più giovani, avvertano l’esigenza di programmare azioni coerenti e competitive per lo sviluppo di una strategia comune per l'area interna Città Vallo di Diano.


vallodidiano decretO sblOcca italia e trivellaziOni

il Circolo Giovani Democratici di teggiano scrive a Renzi «Riveda il provvedimento e venga a visitare il Vallo di Diano»

«Il Parco Nazionale del Cilento, Alburni e Vallo di Diano è Patrimonio dell’UNESCO. È stato istituito per scopi ben precisi, tra cui quello di salvaguardare, tutelare e valorizzare la biodiversità, il patrimonio storico, culturale ed artistico e promuovere un tipo di sviluppo sostenibile legato al la valorizzazione dell’ambiente e delle sue risorse. Gli sforzi fatti in questi anni per dare impulso allo sviluppo del territorio, in tal senso, potrebbero, però, risultare vani per via dello Sblocca Italia che, agli art. 36-38, promuove la ricerca di idrocarburi su tutto il territorio nazionale».

Inizia così la lettera aperta scritta dai Giovani Democratici di Teggiano ed indirizzata al presidente del Consiglio, Matteo Renzi. L’oggetto della lettera è il Decreto Sblocca Italia che promuove, tra le altre cose, la ricerca di idrocarburi su tutto il territorio nazionale. I giovani del PD, oltre ad evidenziare le peculiarità ambientali, storiche ed artistiche del Vallo di Diano, auspicano un provvedimento per sbloccare le aree interne. Ecco i passaggi più significativi della lettera aperta al Premier. «In questi mesi – scrivono i Giovani Democratici - il Vallo di Diano si è mobilitato per esprimere il dissenso ad eventuali trivellazioni. Il no al petrolio è emerso prepotentemente tra le esigenze ed i desideri della popolazione! Sono state coinvolte, anche, associazioni e comitati della vicina Val d’Agri, in Basilicata, dove è presente l’attività petrolifera più importante d’Italia. Il confronto diretto con questi grup-

pi ci ha permesso di conoscere la triste realtà del petrolio lucano, fatta di inquinamento, povertà, spopolamento, disoccupazione e distruzione dell’agricoltura». «Le scriviamo per sottoporre alla sua attenzione l’opinione di chi vive nel Vallo e crede che le estrazioni mettano a repentaglio la tutela, la valorizzazione del territorio e la vita dei suoi abitanti – continua la lettera a Matteo Renzi – Per il nostro territorio, così come per altre piccole realtà spesso dimenticate, sarebbe opportuno pensare ad un eventuale “sblocca aree interne”, dove toccare punti cardine come la valorizzazione delle risorse storico-artistico-ambientali, la green economy, il sostegno all’imprenditoria agricola e la restaurazione del territorio. La macchina burocratica del nostro Paese è lenta ed inefficiente e forse lo sblocca italia si propone di risolvere tale problematica. Questa legge, però, dà alle multinazionali del petrolio la facoltà di trivellare ovunque, senza rispetto per l’ambiente e la salute di tutti noi». «La invitiamo, pertanto, a rivedere il provvedimento ed a puntare ad un tipo di sviluppo diverso – concludono i Giovani Democratici – La invitiamo, inoltre, a visitare il nostro territorio per ammirarne le bellezze ma anche per creare un confronto fra Lei, le Istituzioni ed i cittadini. Le chiediamo di discutere del futuro del nostro territorio con noi e per noi perché è ascoltando le esigenze anche delle più piccole realtà che l’Italia può crescere e tornare a splendere. Si accorgerà, visitando i nostri borghi, i siti, le aree protette, le campagne, gli agriturismo e le aziende agricole che non abbiamo bisogno di trivellare per trovare ricchezza». Cono D’Elia

una gabbia di vincOli cOntrO lO sviluppO

Sulla scia degli alburni anche Polla si ribella al Parco Nazionale

Una gabbia di vincoli poco foriera di sviluppo e con scarse o addirittura inesistenti opportunità occupazionali. Questa l’immagine del Parco Nazionale venuta fuori, sabato 7 marzo scorso, dall’incontro Polla fuori dal Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni tenutosi nella Biblioteca Comunale di Polla e organizzato dai gruppi di opposizione consiliare Forza Polla, Insieme per Polla e Polla Possibile, sotto la spinta del consigliere comunale Fortunato D’Arista. al tavolo dei lavori, coordinato da Carmine Volta, hanno presenziato lo stesso D’Arista, il sindaco di polla, Rocco Giuliano, il sindaco di Roscigno, Pino Palmieri, quello di Ottati, Eduardo Doddato, Pasquale Brenca, primo cittadino di aquara, il sindaco di petina, Giovanni Zito, il sindaco di Cor-

leto Monforte, Antonio Sicilia, e i consiglieri Raffaele Cammardella e Antonio Coppola. presente anche il comitato I Briganti del Parco, che si batte per la riperimetrazione. I troppi vincoli imposti dal parco al centro di quasi tutti gli interventi offerti alla folta platea intervenuta. «Quando ho visto che gli amici sindaci del Cilento e degli Alburni stavano per intraprendere questa strada – ha detto Fortunato D’Arista – ho pensato che Polla non poteva evitare di prendere una posizione in tal senso, sperando in una rivisitazione della perimetrazione del Parco e nella messa in discussione di alcuni vincoli, soprattutto per quel che riguarda le attività nel settore boschivo. Non possiamo pensare a un Parco che da una parte tutela l’ambiente e dall’altra comprime il diritto di proprietà». Una scelta che segue la

scia del Comune di Ottati, il primo a deliberare in Consiglio comunale per la fuoriuscita politica dall’Ente parco. «La nostra delibera è tesa alla protesta - ha chiarito il sindaco di Ottati Eduardo Doddato – L’attuale Parco ha messo al centro la flora e la fauna e ha lasciato l’uomo fuori dal contesto». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il primo cittadino di Roscigno Palmieri, che ha evidenziato gli annosi problemi del territorio alburnino e, ironizzando, di una «comunità che non ha bisogno di uscire dal Parco, perché è già fuori da tutto e vive emarginata». Ospite dell’incontro l’onorevole Alberico Gambino, attore, pochi giorni fa, di un’interrogazione in tal senso in Consiglio regionale, con richiesta anche di un’audizione dei Sindaci del parco. «C’è bisogno di un progetto della Regione e dei Comuni interessati che muti il ‘Parco dei dinieghi’ in un ‘Parco dello sviluppo’» è la proposta di Gambino. Un’unità d’intenti con l’opposizione consiliare quella che ha chiuso i lavori e che è trasparita dalle parole del primo cittadino di polla Giuliano, propenso a «fare squadra» con i sindaci del Cilento e degli alburni in questa battaglia. «Sosterremo l’iniziativa – ha promesso Giuliano – cercando di coinvolgere anche altri sindaci del Vallo». Chiara Di Miele

Consegna degli attestati del progetto Brainstorming Tra i partner dell'iniziativa la Banca Monte Pruno

Si è tenuta il 4 marzo scorso, presso l’Aula Consiliare del Comune di Sala Consilina, la consegna degli attestati del Progetto Brainstorming, che ha avvicinato i giovani al mondo del giornalismo con la pubblicazione di quattro numeri del Magazine Brainstorming, percorso intrapreso con grande entusiasmo e passione. riflessioni della giovane redazione. alla cerimonia hanno preso parte il sindaco di Sala Consilina Francesco Cavallone e l’assessore alla Cultura Gelsomina Lombardi, il responsabile della Comunicazione della Banca Monte pruno, Antonio Mastrandrea, il presidente della Società Operaia di Mutuo Soccorso “Torquato Tasso”, Michele Calandriello, Antonella Citro, tutor del corso, Daniele Campanelli, grafico del Magazine Brainstorming, la

teggianO

Superare le barriere architettoniche grazie al 5 per mille

I vincoli dell'Ente Parco al centro dell'incontro di Il progetto del consigliere Cobucci Un montascale da acquistare grazie alla donasabato 7 marzo scorso con i sindaci zione del cinque per mille e da collocare nella se-

sala cOnsilina

Il progetto Brainstorming è nato dalla partnership tra la Banca Monte Pruno, il Comune di Sala Consilina e la Società Operaia di Mutuo Soccorso Torquato Tasso di Sala Consilina, una squadra vincente che ha fornito ai giovani un’occasione di crescita non solo personale, ma anche territoriale, grazie all’attenzione prestata alla vita sociale e a tutto ciò che negli scorsi mesi è successo, toccando cronaca, eventi, il tutto accompagnato dalle profonde

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dirigente scolastica Maria antonietta Trotta. Gli attestati sono stati consegnati ad Addesso Raffaella, Alotti Angelarosa, Anania Alessia, Cantarella Martina, Cervino Iolanda, Comuniello Elena Francesca, Daralla Maria Pia, De Innocentis Nicoletta, Forlano Rossana, Innamorato Simona, Maglione Serena, Marro-

ne Giovanna, Marrone Maria Antonella, Moliterno Samuel Rosario, Priore Mario, Scialpi Alessandra, che hanno espresso tutta la loro soddisfazione per il lavoro portato avanti con dedizione ed attenzione. Il progetto Brainstorming ha confermato che la passione per il giornalismo è sempre molto forte, sul territorio nazionale ed anche nel Vallo di Diano, e continua ad attirare giovani che, nonostante il difficile momento economico e sociale, si approcciano a questo mondo, non sempre facile, con grande interesse e coinvolgimento.

de comunale per garantire lo spostamento di anziani e disabili che, a causa delle barriere architettoniche presenti, hanno difficoltà o sono impossibilitati a raggiungere gli uffici del Comune.

Questo il progetto dell’Amministrazione Comunale di Teggiano, denominato Aiutaci a salire, ideato e portato avanti dal consigliere Vitantonio Cobucci. «Non è concepibile che nel 2015 ci siano ancora barriere e limitazioni di questo tipo per le persone più fragili sottolinea Cobucci Per il montascale c’è bisogno di 10 mila euro

o poco meno, somma che è possibile raggiungere se un gran numero di persone devolverà al Comune di Teggiano il 5 per mille della propria dichiarazione dei redditi». «Donare non comporta spese per chi lo fa – aggiunge – e può farlo anche chi non è residente a Teggiano, ma voglia contribuire al miglioramento del territorio. Questa è solo il primo dei progetti possibili grazie al 5 per mille – conclude Cobucci – Si può pensare, infatti, ad altre iniziative legate al sociale». Chi voglia donare il 5 per mille al Comune di Teggiano, può farlo attraverso il codice fiscale 83000070652. Cono D’Elia

giOcO d’azzardO

al via gli incontri con le scuole del vallo di Diano In prima linea la Banca Monte Pruno

Lo scorso 4 marzo ha preso il via, presso l’Auditorium di Sant’Arsenio, il primo di una serie di incontri formativi rivolti ai giovani del Vallo di Diano sul problema del gioco d’azzardo alla luce di dati che parlano di un fenomeno crescente. Il gioco d’azzardo è, infatti, in forte espansione anche nel Vallo di Diano e assegna da tempo un triste primato alla Campania. Il progetto, rivolto alle scuole del comprensorio, è voluto fortemente dalla Banca Monte Pruno in collaborazione con il Circolo Banca Monte Pruno e l’Associazione Monte Pruno

Giovani. Gli incontri si avvalgono di esperti e del supporto del Piano Sociale di Zona S10 e del Sert, il servizio per le tossicodipendenze. ad aprire il momento formativo con le scuole medie di Sant’arsenio sono state la sociologa Gravino Donatella e la psicologa Pina Isoldi. Le esperte hanno evidenziato che ad essere sempre più colpite dalla ludopatia sono le fasce giovani con una fetta del 20%. Spesso i genitori sono inconsapevoli delle azioni dei figli, anche a causa di internet che facilita l’accesso silenzioso al gioco d’azzardo trasformandolo in un’abitudine. «Passare attraverso il dialogo per sconfiggere la dipendenza» questo l’appello lanciato a Sant’Arsenio ai giovani presenti che sono stati coinvolti in un momento interattivo per stabilire già un primo canale comunicativo. Tania Tamburro


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lavoro&concorsi


lucaniasud uscita dal parco

Anche Sant’Arsenio insorge contro il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni

Anche Sant’Arsenio annuncia la volontà di uscire dal Parco Nazionale Cilento, Vallo di Diano e Alburni. Nei giorni scorsi, infatti, l’amministrazione comunale ha palesato l’intenzione di deliberare, in consiglio comunale, per la fuoriuscita da «un ente che pone solo vincoli e non ha portato in tutto questo tempo reali benefici».

L’affermazione è stata ribadita dal vice sindaco Nicola Ammaccapane in occasione di un incontro che lo scorso 11 marzo, presso l’aula consiliare di Sant’Arsenio, ha messo faccia a faccia amministratori comunali e una delegazione

di cacciatori, desiderosi di conoscere le intenzioni dell’amministrazione santarsenese. «La vicenda sta, infatti, interessando vari comuni cilentani, nel comprensorio valdianese ha già coinvolto Polla» ha dichiarato Luigi D’Amato, in rappre-

sentanza dei cacciatori, criticando l’immobilismo dell’attuale compagine amministrativa. Presente anche il consigliere comunale pollese, Fortunato D’Arista, che ha invitato a fare squadra tra i comuni di Polla, Sant’Arsenio, San Pietro al Tanagro e San Rufo per l’appuntamento del 16 marzo a Vallo della Lucania, in occasione dell’Assemblea della Comunità del Parco, una prima resa dei conti tra i sindaci insorti e l’ente parco. Tania Tamburro

A Potenza intesa Cgil Basilicata: «Serve uno fra Comune e scatto di reni» Università

Per il controllo del randagismo e la conservazione delle biodiversità

Il controllo del randagismo e la conservazione delle biodiversità sono i due punti principali di un protocollo d'intesa tra il Comune di Potenza e l'Università della Basilicata. L'obiettivo è quello di «istituire un rapporto stabile e specifico di collaborazione finalizzato all'attivazione di una serie di iniziative per studiare, progettare e proporre interventi» su questi temi. «La prossima idea - ha detto il sindaco, Dario De Luca - riguarda il campo dello studio dei terremoti».

Lavoro finale sul nuovo statuto della Regione Basilicata

Il segretario Genovesi: «Basta improvvisazioni e cialtronerie»

«Serve un vero e proprio scatto di reni, un sussulto di dignità e legalità oltre il pressappochismo e la degenerazione di pratiche e costumi. Basta improvvisazioni, basta cialtronerie, o per la Basilicata, i suoi anziani come i suoi giovani, non ci sarà futuro». Lo ha detto - secondo quanto reso noto dall'ufficio stampa - il Segretario Generale Regionale della Cgil, Alessandro Genovesi, intervenendo al Comitato Direttivo dello Spi di Matera.

Il Consiglio Regionale della Basilicata discute il Reddito minimo d'inserimento Tra gli argomenti della riunione anche le misure per l’occupazione

A Rionero in Vulture l'ultimo incontro pubblico «Nelle prossime settimane ci attende il lavoro finale di sintesi sul testo del nuovo Statuto che contiene essenzialmente principi generali e deve per questo essere essenziale, breve e chiaro, come credo ci chiedono i cittadini». Lo ha detto il presidente del Consiglio regionale, Piero Lacorazza, concludendo i lavori dell'ultimo incontro pubblico tenutosi lo scorso 16 marzo nel Centro sociale di Rionero in Vulture (PZ).

Direzione artistica di Isabel Russinova

A Potenza i Quartieri contemporanei

contemporanei, in programma nello Stabile di Potenza a partire dal 16 marzo: il programma, con la direzione artistica di Isabel Russinova, è stato organizzato da Ars Millennia production, dall'associazione culturale Bravò e dall'Università degli studi della Basilicata. La rassegna prende il via lunedì Sono quattro gli spettaco- 16 marzo, dalle ore 21, con un li della seconda edizione del- omaggio a Novecento di Alesla rassegna teatrale Quartieri sandro Baricco.

politiche sociali

Pittella: «Utile la decisione di differimento del Copes» zioni di povertà ed esclusione sociale (Copes) mediante l'approvazione da parte del Consiglio Regionale, nell'ultima riunione, di un disegno di legge, è un provvedimento utile e importante che intende offrire in primo luogo garanzie e sicurezza alla platea di beneficiari e alle loro famiglie». Lo ha det«Il differimento della sca- to, attraverso l'ufficio stampa, il denza del Programma regio- presidente della Regione Basinale di contrasto delle condi- licata, Marcello Pittella (Pd).

sviluppo economico

Fondo royalties, intesa Regione Basilicata-Governo ri, e il presidente della Regione, Marcello Pittella, nel corso di un incontro tenutosi lo scorso 13 marzo a Potenza, hanno definito un'intesa «sulle modalità di utilizzazione delle risorse derivanti dal 'Fondo 3% delle royalties destinato, dopo il decreto Sblocca Italia, a social Il sottosegretario allo Svilup- card e misure di sviluppo ecopo Economico, Simona Vica- nomico».

Expo 2015, progetto sulle vie d'acqua lucane Obiettivi anche la valorizzazione dei prodotti tipici e la tutela dell’ambiente prodotti tipici, delle emergenze ambientali e paesaggistiche e attraverso eventi comunicati anche on line e su vasta scala, il progetto Expo per i territori, sulle vie dell'Acqua Basilicata terra di Mefite che la Regione Basilicata sta organizzando per l'Expo. L'assessore regionale all'agricoltura, Michele OttaSi svilupperà con itinera- ti, ha detto che il progetto è utiri lungo il corso dei fiumi lu- le in vista del nuovo bando di cani, con la valorizzazione di sviluppo 2014-2020.

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viabilità

Al via la progettazione esecutiva della Variante di Brienza L’opera costerà più di sessantaquattro milioni di euro

Lo scorso 11 marzo hanno preso il via le attività relative alla realizzazione della Variante di Brienza della Strada Statale 95. «La nuova arteria – ha ricordato il presidente dell’Anas Pietro Ciucci – è strategica per il territorio, poi-

ché collegherà il Raccordo autostradale SicignanoPotenza con l’Autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria». L’importo complessivo dell’appalto è di oltre 64 milioni di euro per lo svolgimento della progettazione esecutiva e dei lavori di costruzione dell’opera. Il completamento della fase della progettazione dovrà durare 120 giorni naturali, mentre l’esecuzione dei lavori dovrà essere ultimata in ulteriori 900 giorni naturali e consecutivi.

NELLA SALA INGUSCIO DELLA REGIONE BASILICATA

Armonizzazione Conti pubblici: procedure applicative e casi pratici Si è svolto lunedì 16 marzo scorso, nella Sala Inguscio della Regione Basilicata il seminario sul tema Armonizzazione Conti pubblici: procedure applicative e casi pratici. esperta Contabilità Enti Locali. Nel seminario sono stati approfonditi il riaccertamento ordinario e straordinario a confronto; il metodo per garantire la corretta L'attività formativa è or- gestione delle operazioni riganizzata dall'Ufficio re- maste a residuo ed i controlgionale Autonomie locali e li da effettuare nel corso del Decentramento ammini- 2015 sia sui residui mantestrativo ed è rivolta agli am- nuti che sulle nuove operaministratori, ai segretari e zioni; l'applicazione concreai responsabili dei servizi ta del principio di compefinanziari degli Enti Loca- tenza potenziata; il controlli. Dopo i saluti del dirigente lo degli equilibri, sia all'atto generale della Dipartimen- dell'approvazione del rento Presidenza, Vito Marsi- diconto 2014 e del riaccerco, e l'introduzione del di- tamento straordinario, sia rigente dell'Ufficio, Emi- nel corso dell'anno 2015; lio Libutti, è seguita la rela- l'analisi e la copertura dei zione di Daniela Ghiando- quattro possibili casi di dini, direttore Area Finanze ed savanzo riscontrabili.

Il 21 e 22 marzo in 14 tra siti e monumenti di sei Comuni

A Matera presentate le Giornate Fai

Storia, arte, fede e tradizione caratterizzeranno gli itinerari delle Giornate Fai di primavera organizzate per il 21 e 22 marzo dal Fondo Ambientale italiano in 14 tra siti e monumenti di sei Comuni (Matera, Tricarico, Grottole, Pomarico, Venosa e Brienza) della Basilicata. Lo hanno annunciato gli organizzatori lo scorso 13 marzo, in una conferenza stampa svoltasi nell'Arcivescovado di Matera.

I cuochi lucani in vetrina a Milano Il Reddito minimo d'inserimento e le Misure in favore dell'occupazione sono stati gli argomenti principali affrontati nel corso della riunione della quarta Commissione permanente del Consiglio Regionale della Basilicata tenutasi lo scorso 16 marzo. Lo ha reso noto l'ufficio stampa dell'assemblea.

La Basilicata apre il suo percorso verso l'Expo 2015 di Milano con i prodotti tipici e la cucina tradizionale: per l'Apt e i cuochi lucani, infatti, la speciale stagione di promozione del food lucano ha avuto inizio mercoledì 18 marzo scorso, con un evento orga-

nizzato all'hotel Sheraton Malpensa a Milano, all'interno di una rassegna che mensilmente offre protagonismo a una regione.


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tempimoderni 11


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territorio

dalla passiOne per la cucina tipica al serviziO della famiglia al desideriO di cOnfrOntarsi e sOddisfare un’utenza diversa ma parimenti gOlOsa

pOllO pOint, l’arte gastronomica è ad agrOpOli

Dalla passione per la cucina tipica al servizio della famiglia sempre più esigente al desiderio di confrontarsi e soddisfare un’utenza diversa ma parimen-

ti golosa, il passo è stato lungamente meditato prima di effettuare quel salto che l’ha poi portato ad Agropoli. Stefano Noschese, battipagliese di nascita e residenza, è stato a lungo tormentato dall’eventualità di trasferirsi nella città della moglie Rosaria, per realizzarvi il suo mai sopito sogno di mettere a disposizione degli agropolesi l’innata propensione per la sua sempre gustosa ed apprezzata arte culinaria. Ed ecco che, qualche settimana addietro in via Pio X, ha aperto i battenti l’elegante ed accorsato pollo point divenuto, fin da subito, capolinea di clienti che ne hanno

immediatamente decretato il successo. Il giovane battipagliese non è per niente sceso in contrasto con la variegata e parimenti apprezzata gastronomia locale anzi, per darsi una connotazione diversa nel pieno rispetto della preesistente branca commerciale, ha scelto il sistema di asporto, al momento unica tipicizzazione nella città balneare cilentana per far “illustrare” e far “comprendere” una passione messa al servizio dell’utenza. Ed il plauso non si è fatto attendere: fin dal primo giorno di attività Stefano è riuscito ad interessare e richiamare una folla di clienti proprio per la particolare e succulenta esposizione che si fa ammirare nei puliti, limpidi e luminosi espositori. Un’arte gastronomica, quindi, per il gusto ed il piacere di essere assaporata ed apprezzata; è stata questa la molla che ha spinto il giovane Stefano a trasferirsi, armi e bagagli, in quella che sarà la sua nuova città di residenza. Non solo il desiderio di realizzarsi, realizzando gli attesi proventi, ma anche la non celata aspirazione di essere una “nuova pedina” nello scacchiere gastronomico agropolese. Ed in quest’ottica gli sguardi, le attenzioni e le valutazioni per futuri

impegni vanno ben oltre il contingente volendo, subito, misurarsi con una realtà estremamente variegata, specialmente nei fine settimana e nel periodo estivo, con la quale intenderà confrontarsi per migliorare ed arricchire proposte ed offerte. Un’aspirazione comprensibile e giustificata per il neo imprenditore battipagliese/agropolese che, alla base della sua attività, ha voluto mettere in evidenza il rispetto per i colleghi imprenditori commerciali, già operanti nel territorio, senza alimentare rivalità con “doppioni gastronomici” che porterebbero inevitabilmente allo sfacelo ed al dissesto delle tante attività. E Stefano, in un’offerta ben delimitata e con-

tenuta, ha scelto la formula dell’asporto proprio per non creare dannosi e perniciosi dualismi e rivalità che farebbero male a tutti. Nel fagotto per il trasporto a casa potranno esservi messi: polli allo spiedo, fagottini di pollo, cosce di pollo, fuso di tacchino, stinco di maiale, salsicce, spiedini assortiti, patate al forno e sfizioserie varie per soddisfare palati raffinati tra gli affetti familiari e nell’interno delle rispettive abitazioni. Il dovuto atteggiamento comportamentale è stato evidenziato e sottolineato da Stefano ancor prima di avviare la sua nuova attività in quella città di Agropoli che lo ha già visto affiancare sostenere la sorella Romina in alcune attività che stanno riscuotendo affermazioni e successi. Uno stile di vita e di atteggiamento innato che postula l’altrui rispetto se si vuole procedere positivamente in quell’attività che dovrà essere, non solo nel presente, la sua ragion d’essere. L’ammiccante sorriso di Stefano, gli sguardi luminosi e penetranti di Rosaria, la composta e rispettosa formazione degli altri addetti alla preparazione e distribuzione dello stuzzicante campionario gastronomico, sono garanzie di affermazione ed espansione della neo attività. Gli olezzanti aromi che ammorbano già le serate sull’affollato marciapiede, sono sollecitazioni e guide per i passanti a fermarsi per attingere tra quella rassegna di golosità quanto più di gustoso e prelibato per momenti di familiarità nel conforto e nelle comodità delle proprie abitazioni. Pierino Comite


eventi 13 Grande festa doveva essere e grande festa è stata

L’America applaude Michele Albanese, The Man of the Year 2015 Ad accogliere i delegati delle associazioni campane in America, riunite presso La Reggia Restaurant del New Yersey c’era, in contatto telefonico, l’assessore regionale Severino Nappi che, scusandosi per non essere presente alla manifestazione, ha fatto i complimenti al Presidente delle associazioni campane d’America Nicola Trombetta ed all’uomo dell’anno 2015 Michele Albanese, direttore generale della Banca Monte Pruno.

Una festa alla quale hanno partecipato oltre 500 delegati provenienti da ogni parte degli States che hanno voluto stringersi intorno a colui il quale, all’unanimità è stato assegnato, quest’anno, il prestigioso riconoscimento. Altri riconoscimenti, nel corso della serata, sono stati assegnati anche a tre donne, Rosa Sarra, Rita Di Pietro e Camilla Sica, mentre il premio dell’Amicizia è stato assegnato a Luigi Gragnaniello, già funzionario della Regione Campania negli U S A. Tantissimi gli attestati di affetto, stima e riconoscenza tributati al Direttore Albanese considerato, anche in America, «un uomo attento ai bisogni degli altri, una persona dal cuore d’oro, un banchiere dal volto umano», capace di costruire ponti di solidarietà e rapporti umani che ne hanno fatto un punto di riferimento dalla voce autorevole anche nel campo del credito coope-

A Teggiano incontro-excursus storico e sociale sull’universo femminile

Il variegato e interessante mondo femminile con le sue molteplici sfaccettature al centro della conferenza La donna ieri e oggi in occasione della Festa della Donna, presso il Centro Dianum a San Marco di Teggiano.

sità e l’affetto di cui è rivestito. È’ un premio che condivido con tutti i miei collaboratori e che dedico a due persone in particolare, al mio nipotino ed al figlio di mio cugino Virginio Albanese che portano, entrambi il mio stesso nome e cognome». Una serata davvero da incorniciare, di quelle che in America rimangono scritte nella storia dell’integrazione fra i popoli e di cui, chi ha avuto la possibilità di esserne testimone, non ne potrà mai cancellarne il ricordo. Ad impreziosire l’evento, presentato da Maria Abate, le applaudite performances dei maestri Francesco Rizzo e Gerardo Costa e della

rativo nazionale. E l’America lo ha abbracciato ed ha voluto insignirlo di un premio a che mai, prima d’ora, era stato assegnato ad un cittadino del sud della provincia di Salerno. «Di attestati, nella mia carriera, ne ho ricevuto più di uno – ha detto Michele Albanese - ma questo riconoscimento lo considero davvero speciale, per la genero-

cantante Simona De Rosa. All’evento erano presenti anche i Vice-Presidenti Antonio Ciniello e Pierangelo De Siervi, il consigliere Giulio Feola e i collaboratori Elisabetta Giordano, Cono Federico, Virginio Albanese e Antonio Mastrandrea ed alcuni amici di sempre del Direttore Albanese. Rocco Colombo

Gran bel campionato Continuiamo cosi

la Vigor Velina trionfa sul sorrento per 3-1

I leoni della Vigor Velina combattono, convincono e vincono. Grande gara contro il Sorrento, gara maschia, l'avversario competitivo ma al limite della correttezza, grazie anche all'arbitro la partita si è conclusa sen-

Il mondo femminile al centro dell’incontro La donna ieri e oggi

za provvedimenti severi. Complimenti alla sezione Arbitrale di Agropoli. Partita a ritmi alti, dopo aver sprecato un'occasione facile con Alessio Ciardo, nei primi minuti, passiamo dopo un'azione da manuale conclu-

sa in modo eccellente dall'ottimo Marco Giordano. Un errore difensivo ci condanna nella ripresa, i nostri non ci stanno, lottano palla su palla, scontri duri, fisici e verbali, ma ci si impone con carattere. Arriva il raddoppio con il bravo Giuseppe D'Ambrosio, il quale posizionato sul filo del fuorigioco raccoglie un lancio di Giordano e si presenta a tu per tu col portiere mettendo la palla in rete. Si rischia dopo pochi minuti il pareggio, ma siamo un tantino fortunati il giocatore calcia alto da pochi metri. La partita si chiude a cinque dalla fine, quando viene commesso un fallo da rigore su Giordano, grande protagonista oggi, a calciarlo va il cervello della squadra, l'instancabile Cristian Volpe, che spiazza il portiere. Finisce cosi.

Organizzato dall’associazione A.L.C.I. onlus Ben-essere, con il patrocinio del Comune di Teggiano, dell’associazione i love vallo di diano e di Ondanews, l’incontro, moderato dal giornalista Pietro Cusati, ha rappresentato un vero e proprio excursus storico e sociale attraverso la storia dell’universo femminile. Dopo i saluti del sindaco di Teggiano, Rocco Cimino, e di Mariassunta Tropiano dell’associazione A.L.C.I. onlus

Ben-essere, è toccato ad Emilio Sarli tratteggiare il profilo della donna del passato e, nella fattispecie, quello di Maria de Cardona, nobildonna del ‘500, moglie di Francesco I d’Este e molto cara a Carlo V, protagonista del suo libro dal titolo La decima musa del Parnaso Maria de Cardona. Grazie a Sarli la folta platea femminile presente ha rivissuto per un attimo quella stessa atmosfera del Rinascimento in cui visse la feudataria di Padula, nota per grazia ed erudizione. L’operatrice turistica Clara Minerva, ospite del tavolo dei lavori, ha poi sintetizzato il percorso storico della donna nel mondo della cultura dal Medioevo fino ai giorni nostri, mentre il vicesindaco di Teggiano, Lisa Babino, si è soffermata sull’iter legislativo che ha condotto al-

la lenta, ma tenace affermazione dei diritti femminili, mettendo in particolare evidenza quello all’elettorato attivo e passivo oltre alle due leggi emblema dell’emancipazione e dell’autodeterminazione, quella sul divorzio e quella sull’aborto. Il vicesindaco ha poi sottolineato con orgoglio il fatto che la sua carica a Teggiano sia per la prima volta ricoperta da una donna (Io a Teggiano rappresento la caduta di un tabù). È toccato invece a Felicia Gaudiano, presidente dell’Opera Nicola Vernieri, continuare a parlare di diritti e, in particolar modo, di quello sancito dall’articolo 3 della Costituzione che elimina le disuguaglianze, anche di genere, e dà avvio ad un cammino da cui in seguito emergerà la figura della donna sia come madre e moglie che come lavoratrice. L’incontro si è concluso con la lettura di un sensibile e profondo pensiero lasciato al pubblico femminile dalla professoressa Paola Testaferrata sul significato dell’essere donna. Chiara Di Miele

L'Istituto Alberghiero Ancel-Keys è partner nel gemellaggio tra Pollica e il distretto di Gaochun, provincia di Nanchino Ringrazio Stefano Pisani di aver voluto fortemente l'Istituto Alberghiero Ancel-Keys come partner nel gemellaggio, cruciale per il nostro territorio, tra Pollica e il distretto di Gaochun, provincia di Nanchino. All'EXPO 2015 di Milano, con Pollica, comune capofila delle comunità emblematiche della Dieta Mediterranea, ci sarà anche la nostra Scuola Alberghiera Ancel-Keys. Di seguito la mia riflessione su questo evento e il saluto agli illustri ospiti cinesi. Grazie.

Good morning to every one! A loving greeting to the Mayor of the municipality of Pollica! A hearty greeting to our eminent, Chinese guests, to the civil, military and religious authorities! A hug to all the present people of Cilento! Today is a splendid day because we give force to the twinning, to a union, to a vision, to a real utopia which was born between the City of Pollica and China, in particular, with the district of Gauchun, province of Nanchino, looking at the participation of EXPO 2015 (twenty fifteen), whereby Pollica and with this city, Cilento and Campania region, will be the leader of all the emblematic communities of the Mediterranean Diet, cultural heritage of mankind from 2010 and patrimony of UNESCO. The Institute of High Education, Ancel Keys, of the municipality of Castelnuovo Cilento will be at EXPO in Milan.. This participation is a prestigious recognition for a State School which, during the years, has become a flywheel

of economic, social and cultural development not only for our Cilento but also for the whole province of Salerno. If it is true that the word diet, or still better, cuisine, is a synonymous of culture, in this case the cuisine is the testimony, an important sign of the cultural identity of a people. If it is true that in the Italian word cu-cina, there is the word Cina (China). If it is true that 2.000 (two thousand) years of history and three continents, Europe, Asia and America were necessary to give a form to a simple dish just like the famous dish of spaghetti which distinguishes our country all over the world. If it is true that in each dish, in each recipe, there is a confluence of far away and diverse lands, like the Hebraic world, Islam, Greeks, Byzantine people, Romans, Germans and Celts, if all this one is true, today, at this moment, here in Cilento, in the wonderful framework of Capano Palace, two countries, two communities, Pollica and Gauchun, in order to strengthen their brotherhood covenant, representing the millenary history of our fathers, become ambassadors of peace of the whole humanity in the universe. I thank all of you, as today it is written a new page of the peoples. The Mediterranean Diet unifies in a new hope, here and now, the Popular Republic of China, Pollica, Cilento with Ancel Keys School, Italy and our Europe. Pope John XXIII (twenty third) wrote: “ When I meet a man, I never ask him where he comes from, but where he is going. To see if we can walk together”. China and the United States of Europe can do a lot for humanity. They can do a lot for the construction of a better world. In the dream and in the furrow of our beloved Angelo Vassallo. Thank you! Eros Lamaida


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attualità

riceviamo&pubblichiamo

IL SINDACO PILATO Consiglio di Stato, e l’Amministrazione ha sempre difeso gli interessi generali della popolazione. Invece, nonostante il Consiglio di Stato, il 20 Luglio 2010 nel dare ragione al Comune di Castellabate, sottolineasse la “necessità di mantenere il più possibile inalterato lo stato dei luoghi”; nonostante l’Avvocato difensore del Comune , il 10 Settembre 2012, esortasse il Sindaco a proporre appello al Consiglio di Stato a seguito della sentenza del TAR del 5 Settembre 2012 che ribaltava il giudizio; Spinelli, inspiegabilmente, si affrettava a nominare un altro Avvocato, un amico di filiera, un professionista che per “vie brevi” comunica la sua intenzione di non proporre appello, benché incaricato. Per quale motivo? Perché arrendersi senza lottare, come se si trattasse di una questione di poco conto?...è tresino…è la nostra storia… non può essere trattata con tanta superficialità! Quindi, Sindaco, non siamo solo noi a chiederlo ma un’intera popolazione: segui l’esempio dei tuoi predecessori, libera la strada e restituiscila al libero transito dei cittadini; abbatti quei paletti, segno di volontà di rinuncia all’uso pubblico della strada. Non puoi non ascoltare i tuoi concittadini, non puoi chiuderti e concordare nel tuo “gabinetto” azioni che vanno contro la collettività. Rappresenti il popolo, sii degno! In caso contrario dimostrerai ancora una volta come i principi fondamentali dell’attività Amministrativa (economicità, efficacia, imparzialità, pubblicità e trasparenza) siano per te materia sconosciuta, sostituiti da criteri personali (sperpero, inefficacia, parzialità, occultazione e opacità). è tresino…è

Nessuna Amministrazione Comunale aveva ceduto alle varie richieste e ai tanti tentativi messi in atto dalla Cooperativa S.Giovanni per chiudere la strada panoramica che da Lago porta al serbatoio dell’acquedotto pubblico di Punta Tresino. Spinelli,con i suoi ormai pochi e ubriachi consiglieri di maggioranza (Ambrosano, Di Luccia, Giannella, Maiuri, Marinelli e montone), verrà ricordato come l’unico Sindaco che non ha difeso l’interesse della collettività. È anche alquanto buffo constatare come alcuni Consiglieri di Maggioranza cambino idea al cambiare del Sindaco, dimostrando oltre che mancanza di coerenza anche mancanza di senso civico: incapaci di portare avanti una propria azione. Una menzione speciale non possiamo, poi, non riservarla al Consigliere Montone, laghese doc, che con un’alzata di mano è entrato nella storia per aver così sfacciatamente tradito i suoi elettori: esempio di politica che s’interessa della gente. I tentativi di “conquistare” ciò che è di tutti vengono messi in atto già il 4 Luglio 1981 e il 7 Settembre 1993 quando comparvero apparati di chiusura prontamente smantellati con mezzi meccanici. Negli anni seguenti, nel 2005, nel 2008, ci sono stati vari tentativi giudiziari da la nostra storia La Minoranza Consiliare parte dei privati, ricorsi al TAR e al

Eboli

Crolla una torre del castello Colonna Crolla una delle torri del castello Colonna ad Eboli. Macerie antiche e pezzi di cemento armato sono crollati dal muro di cinta esterno della struttura che ospita l’Istituto a custodia attenuata. Sul posto, nei pressi del santuario dedicato ai Santi Cosma e Damiano, sono intervenuti i Vigili del fuoco e la Polizia municipale, che hanno effettuato i rilievi del caso. Chiusa via Salita Ripa dall’altezza dell’incrocio con la provinciale per Olevano. Non sono stati registrati danni a persone, solo un grande spavento per la luce che è saltata. Le cause del crollo non sono ancora chiare, probabilmente hanno contribuito il maltempo dei giorni scorsi e le forti raffiche di vento. Nessun problema, dicono

dalla Polizia penitenziaria dell’Icatt, per gli ospiti della struttura; al momento non si prevedono evacuazioni. Saranno i rilievi della Soprintendenza, allertata in serata, a chiarire cosa sia successo.

Ad eleggerlo il Direttivo dell’Assemblea

Giuseppe Canfora eletto Presidente dell’Unione Province d’Italia per la Regione Campania Giuseppe Canfora, Presidente della Provincia di Salerno, è stato eletto Presidente dell’UPI (Unione delle Province d’Italia) per la Regione Campania.

Ad eleggerlo il Direttivo dell’Assemblea riunito a Napoli con l’unanimità dei voti, quindi con voto bipartisan. Vicepresidenti sono stati eletti Stefano Farina, Consigliere Provincia-

le di Avellino, e Damiano Francesco, Consigliere Provinciale di Benevento. Erano presenti i rappresentanti delle Province Campane, fatta eccezione della Provincia di Caserta, in fase di rinno-

vo del Consiglio Provinciale. «Voglio ringraziare i colleghi delle Province campane che hanno voluto accordarmi la loro unanime fiducia – ha dichiarato il Presidente Canfora – Ad essi e a tutti i cittadini assicuro ogni sforzo a difesa delle prerogative delle Province, nei confronti del Governo e della Regione Campania, al fine di ottenere sia le necessarie modifiche ad una pessima legge di riforma sia le risorse che possano permetterci di garantire alle nostre comunità l’erogazione dei servizi, così come si sono consolidati nella lunga storia delle Province italiane». Filomena Chiappardo

Ammonta a trentamila euro il risarcimento

La Corte dei Conti condanna gli ex vertici del Parco Nazionale per danno erariale

La Corte dei Conti condanna il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni per danno erariale alle casse dello Stato.

Sanita' Blocco del turn over

L’Ordine dei Medici: «Caldoro faccia ricorso alla Corte Costituzionale»

Il mancato sblocco del turn over del personale sanitario in regione raccoglie sempre maggiori proteste da parte del mondo sociale, politico ed istituzionale campano. Il Presitollerabile. personale Il veto podente Stefano Caldoro, se fino a poco tempo fa assicurava sto dal Ministero dell’Economia che, a pareggio di bilancio raggiunto, si sarebbe ricominciaè iniquo se si pensa alle centinato ad assumere, adesso fa un passo indietro. ia di milioni spesi per straordinagli sforzi compiuti per ripiana- ri ed ALPI. Di fronte alla consire il debito della sanità». La co- derazione che con le stesse risorsa ha fatto infuriare, tra gli altri, se si potrebbero assumere diverl’ordine dei Medici Chirur- se migliaia di persone, la risposta ghi e degli Odontoiatri delle del Ministero è che poi si dovrebProvincie di Salerno, Avellino, bero versare anche i contributi, Benevento, Caserta, Napo- e l’INPS si troverebbe in difficolli e Salerno che hanno inviato tà. Data l’inutilità delle proteste e una lettera al Presidente Stefa- delle sollecitazioni rivolte al MiStefano Caldoro no Caldoro. «Il blocco del turn- nistero dell’Economia, riteniamo «Le assunzioni necessarie a over in Sanità arreca un gravissi- – sottolineano i presidenti degli garantire i livelli essenziali di as- mo danno ai cittadini campani. ordini medici campani - che la sistenza sanitaria ai cittadini Se questo dato di fatto – si leg- Giunta Regionale della Campacampani per ora non ci saranno. ge nella missiva – poteva esse- nia debba prendere l’iniziativa – chiarivano pochi giorni fa da re non diremo accettato, ma ca- di fare ricorso alla Corte CostiPalazzo Santa Lucia – Il Mini- pito, perché vi era il grave deficit tuzionale, per la lesione di diritti stero per l’Economia e le Finan- dovuto a precedenti dissennate fondamentali, come è quello delze continua ad imporre il bloc- politiche, a pareggio di bilancio la salute». co delle assunzioni nonostante raggiunto non è ulteriormente Annachiara Di Flora

Miccio lascia la Soprintendenza di Salerno e Avellino

La vicenda, come si legge sul quotidiano La Città di Salerno, risale al 2006, quando furono affidati a Luciano Spagnuolo Vigorita due incarichi di consulenza in materia di lavoro e relazioni sindacali dai vertici dell’epoca, il presidente Giuseppe Tarallo, il suo vice Natalino Barbato, il consigliere Alessandro Pasca e il direttore Angelo De Vita. Il risarcimento del danno provocato all’Ente è di 30mila euro, a causa di una scelta effettuata, secondo la Corte dei Conti, «in assenza dei presupposti e di condizioni normative». L’attività in esame rientrava nei compiti istituzionali della dirigenza amministrativa, dato che quei compiti erano stati sempre assolti dal personale interno. Secondo i giudici della Corte l’Ente avrebbe potuto avvalersi della consulenza dell’Aran senza spendere 45mila euro. I giudici sono quindi intervenuti su una determina di pagamento di 30mila euro (la pretesa risarcitoria su quella di 15mila era andata prescritta), sostenendo che l’affidamento di incarichi non rientra nella discrezionalità degli amministratori.

Dopo le indiscrezioni circolate negli ultimi giorni, oggi la notizia è ora ufficiale: Gennaro Miccio (nella foto) lascia la Soprintendenza di Salerno e Avellino per passare al segretariato regionale del Molise.

Come riportato dal quotidiano La Città, è stato lo stesso Miccio a confermare il suo nuovo incarico ed il trasferimento è previsto nei prossimi giorni: «È un avanzamento di carriera, non una punizione», ha precisato. Come successore alla guida della Soprintendenza si parla di Salvatore Buonomo, attuale soprintendente di Caserta e Benevento, al quale spetterebbe un incarico ad interim.

via Badolato, 15 Vallo della Lucania (SA) Tel Fax 0974.75607 Tel 0974.350121


attualità 15 segue dalla prima Intervista al Sindaco di Moio della Civitella, Antonio Gnarra

Antonio Gnarra: «Per lo sviluppo di una comunità, occorre un’idea di sviluppo organica» un programma e di considerarlo organico. Pensato per lo sviluppo complessivo della comunità. Nello specifico, tale programma ha riguardato l’Edificio scolastico, non soltanto come struttura fisica, ma anche rispetto al ruolo della nostra scuola nell’ambito del ridimensionamento scolastico, rispetto alla rete scolastica zonale. Così, il programma di intervento sulla scuola, oltre alla messa in sicurezza dell’edificio scolastico, ha riguardato anche il dover pensare a tale aspetto: ci trovavamo con la scuola materna e quella elementare gestite da un istituto comprensivo, mentre la scuola media era gestita da un altro. Il primo obiettivo è stato quello di riunire il tutto sotto un unico istituto comprensivo, per dare un senso e una continuità – soprattutto – all’azione didattica della scuola. Poi, ovviamente, anche un intervento sulla struttura. A questo esempio, si può aggiungere anche il discorso sulla gestione dei rifiuti nell’ambito del territorio comunale. È diventato un punto di forza, nel senso che, i risultati ottenuti attraverso la loro gestione, ci hanno consentito di accedere ad altri vantaggi. Per fare un esempio, qualsiasi progetto che veniva proposto – in riferimento ai bandi regionali, provinciali, ministeriali – necessitava di un requisito essenziale: il livello di raccolta differenziale. Quest’ultimo livello - crescendo progressivamente negli anni - ci ha accreditato, consentendoci di ottenere dei punteggi per una qualificazione maggiore anche nell’ambito della progettazione. I risultati maggiori sono arrivati anche e soprattutto dalla gestione dei rifiuti. Oggi abbiamo superato l’80% della raccolta differenziata. Stiamo realizzando, con un ultimo finanziamento della Regione Campania, un’isola ecologica. Questo ci consentirà di chiudere il ciclo per quanto compete alle Amministrazioni comunali, di ottimizzare il servizio e di renderlo quanto più efficiente possibile per i cittadini. Infatti, oltre alla raccolta differenziata porta a porta e l’isola ecologica, è entrata in funzione da qualche settimana la compostatrice comunale per la frazione organica. Ci permetterà di abbattere i costi nel medio periodo, quindi di cominciare ad abbassare anche la pressione fiscale sul costo della bolletta dei rifiuti. Cosa che abbiamo già realizzato l’anno scorso, passando da 2 euro e 10 centesimi a 2 euro al metro quadro. La logica che è stata seguita, non è stata quella della realizzazione dell’opera pubblica fine a sé stessa, ma si è cercato di trovare risorse da indirizzare al miglioramento dei servizi offerti. I finanziamenti non più visti per la realizzazione di un’opera pubblica, ma per ottimizzare i servizi e abbattere i costi. E ancora, l’ultimo programma d’intervento della Regione Campania è stato definito – dalla Regione stessa - “Accelerazione della Spesa”. Questo, per noi, ha significato mettere al primo posto l’efficientamento energetico della rete di illuminazione pubblica. Si tratta di un progetto di circa 2 milioni di euro, che ci consente di portare – oggi - l’energia elettrica, quindi la luce pubblica, in tutte le zone periferiche del Paese. Zone non servite prima da pubblica illuminazione. Di portarle con un sistema efficiente, a costo zero per l’Ente, perché si va a realizzare con impianti fotovoltaici. Ciò ci permette di con caricare la bolletta energetica del Comune. Inoltre, nell’ambito di tale progettazione, si va ad agire sull’impianto pubblico esistente, con la sostituzione dei corpi illuminanti con quelli di ultima generazione, con regolatori di flusso. Questo consentirà di abbattere i costi – senza voler essere troppo ottimisti – del 20%. Se a questo uniamo un impianto fotovoltaico che abbiamo realizzato sulla Casa Comunale, un impianto fotovoltaico che fu realizzato qualche anno fa dal Parco e che abbiamo preso in gestione l’anno scorso e altri due piccoli impianti che stiamo realizzando, questo significa che – nel breve termine – potremo assistere ad un consistente abbattimento dei costi della bolletta energetica. Tradotto in termini economici, ciò vuol dire che le famiglie potranno fare i conti con una TASI (Tassa sui Servizi Indivisibili) più leggera, perché più leggera sarà la voce riguardante il costo della pubblica illuminazione. Dare un senso, un’azione unitaria a ciò che si deve fare». Urbanistica. Cosa lascia in eredità al Suo

successore? «Nel Comune, il Piano Regolatore è vigente, con obbligo di redazione del PUC (Piano Urbanistico Comunale, che è il nuovo strumento di programmazione urbanistica introdotto dalle nuove normative). All’inizio del nostro primo mandato, noi ci siamo trovati con il Bando per l’affidamento della redazione del nuovo P.U.C. che finisce al T.A.R., perché i secondi classificati fanno ricorso. Così, ci troviamo in una situazione di blocco, visto che ereditiamo questa situazione in cui il P.U.C. è bloccato. La prima azione che abbiamo fatto è quella di sbloccare tale situazione al T.A.R. Immediatamente dopo abbiamo iniziato a lavorare. Nel mentre, il tempo era trascorso. Intervengono il Piano Territoriale di Coordinamento della Provincia (P.T.C.P.) e il Piano Territoriale Regionale (P.T.R.). Intervengono, quindi, gli strumenti sovraordinati che stabiliscono quali sono le regole di base a cui fare riferimento per la redazione del Piano Urbanistico Comunale. A quel punto, parte il nostro P.U.C., che è in dirittura di arrivo. In sintesi, in questi nove anni: abbiamo sbloccato, messo in carreggiata e adottato il Piano Urbanistico. Ciò, nonostante alcune vicissitudini, come quelle legate alle criticità derivanti dal Piano del Parco e quelle legate al Piano Stralcio delle Autorità del Bacino - i quali rappresentano i due piani sovracomunali che impongono più vincoli alle redazioni dei piani urbanistici comunali – siamo nella fase di definizione ultima per l’approvazione definitiva del P.U.C. Quest’ultimo è stato adottato. Allo stato attuale, l’unica problematica non risolta riguarda la congruità del nostro P.U.C. con il Piano del Parco. Comunque vada, lasciamo in eredità uno strumento nuovo, moderno, attuativo, aggiornato. In linea con le programmazioni sovraordinate». La politica per le Frazioni? «La politica per le Frazioni è una questione superata fin da subito nell’ambito della nostra Amministrazione. Non esiste un Comune e una Frazione. Esiste un’unica comunità che ormai si sviluppa da Moio a Pellare e viceversa. La logica che ha mosso la nostra Amministrazione non è stata quella di fare una distinzione tra Capoluogo e Frazione, ma è stata la logica dello sviluppo territoriale: due nuclei urbani che si fondevano in uno solo». Una vita culturale e tante manifestazioni, possono essere d’aiuto alla crescita del territorio? «Le manifestazioni culturali possono e aiutano la crescita del territorio. Tuttavia, devono rappresentare il momento iniziale e il momento finale di questa crescita. Occorre metterci qualcosa dentro e in mezzo. Ciò non è soltanto compito dell’Amministrazione. In questa operazione devono concorrere tutti i soggetti che agiscono sul territorio: pubblico, privato, associazioni e comunità. La grande capacità che ha evidenziato di avere la nostra comunità è di essere riuscita – attraverso appunto le manifestazioni – a coinvolgere tutti, a tutti i livelli. Questo vale sia per “ReWine”, che per “Mojoca”, due manifestazioni che sono diventate di riferimento in tutto il Cilento. E di questo, un plauso va fatto ai ragazzi, alle associazioni che curano la loro organizzazione». Parliamo di sviluppo economico. Cosa suggerisce ai giovani figli di questo territorio che si vedono costretti ancora una volta, come i propri avi, all’emigrazione? «In passato si emigrava con le valigie di cartone. Oggi, invece, i giovani partono con in borsa il tablet, il pc portatile e con un livello di cultura medio-alto o anche più. Cambia il livello, ma la situazione non cambia. Il dramma è questo: si parte. Lo sviluppo economico è legato allo sviluppo di un intero territorio. Non può essere qualcosa che compete ad una Amministrazione o ad una parte del territorio, grande o piccolo che sia. In questo senso, credo che la logica stia cambiata e che siano intervenuti nuovi fattori. Il più rilevante è il Programma di Sviluppo per le Aree Interne - che nasce da un Disegno di Legge dell’ex ministro per la Coesione territoriale, Fabrizio Barca – che è diventato operativo dal gennaio di quest’anno. In Campania, sono state scelte quattro aree e noi siamo tra queste aree. L’aria dell’alto Cilento è un’area che comprende 29 Comu-

Una veduta panoramica di Moio della Civitella

ni che vanno da Vallo della Lucania a Roccadaspide. Leggendo le linee guida, il programma di sviluppo interno si comprende che questa è una grossa opportunità per due motivi fondamentali: 1) crea un canale diretto tra chi gestisce in Europa e i territori; 2) Il programma fissa le linee guida, ma lo sviluppo viene delegato al territorio. In sostanza, la logica viene capovolta. È il territorio - insieme ai sindaci e alle amministrazioni - che decide, sceglie e gestisce come procedere, come proporre, come sviluppare, come programmare, come progettare. Questo vuol dire che non ci saranno più alibi. I sindaci e le amministrazioni, domani, non potranno più dire: “è colpa di…”. La responsabilità ricade direttamente sulle amministrazioni. E il fatto che quest’ultime siano coinvolte direttamente e non più singolarmente, ma in un ambito territoriale allargato, fa sì che questa cosa abbia una valenza diversa. Questo territorio ha delle grosse potenzialità. Sarebbe un peccato se tutta la forza giovane dovesse andare via in questo momento. Potrebbe essere un’altra occasione perduta». Questo paese ha subito una forte emigrazione verso il Venezuela, come giustifica l’attaccamento che è rimasto con quella Nazione? Si può rimpiangere l’emigrazione? «Qui non si rimpiange l’emigrazione, si rimpiange quello che è venuto immediatamente dopo, ovvero il ritorno che – in termini economici – è stato molto forte. A causa della emigrazione, infatti, sono rientrate nel Comune ingenti risorse economiche. Molte delle abitazioni costruite sia a Pellare che a Moio, sono state realizzate con il frutto del lavoro svolto in Venezuela. Non si rimpiange, quindi, di aver lasciato il Paese, ma si rimpiange il fatto di avere avuto una forte fonte di sostentamento, che poi è venuta meno. Naturalmente, c’è anche il risvolto della medaglia. Qui si vive una vita tranquilla. La sicurezza e la tranquillità che si possono avere qui – soprattutto in un momento così difficile come quello che il Venezuela sta attraversando negli ultimi anni – garantiscono una qualità di vita superiore». Tornando al tema legato allo sviluppo economico, parliamo di una risorsa importante sotto tale profilo: il turismo. In che forma è presente sul territorio e cosa si può fare per incentivarlo? «Oltre alla realizzazione delle manifestazioni di cui parlavamo poc’anzi, non posso non evidenziare che il Comune di Moio della Civitella vanta una zona archeologica, anche se per una serie di ragione – è poco conosciuta. Questo, probabilmente, è dovuto al fatto che non è inserita in circuiti. Ciò dipende da una politica centrale, che crea una scala d’importanza, cosa che è anche giusto sia così. Tuttavia, devo puntualizzare che – da circa un anno a questa parte – con il Sopraintendente per i Beni Archeologici delle province di Salerno,

Avellino, Benevento e Caserta, dott. ssa Adele Campanelli, abbiamo iniziato un rapporto di collaborazione abbastanza proficuo. Con Lei stiamo cercando di realizzare un progetto per valorizzare il sito archeologico e per farlo inserite nel circuito. Oltre a ciò, dobbiamo anche ricordare un’altra risorsa importante presente nel nostro Comune, ovverosia il Museo della Civiltà Contadina. Abbiamo deciso di affidare la gestione del Museo alla Pro Loco e stiamo cercando di portare avanti lo stesso discorso con la Sovraintendenza anche per il sito archeologico della Civitella, al fine di mettere tutto in rete». Il Sociale. C’è una casa di accoglienza o una struttura per gli anziani nel Comune? «Nella nostra idea di realizzare di una rete di assistenza sociale, abbiamo intenzione di creare un centro diurno per l’accoglienza - non solo degli anziani, ma per tutte le persone bisognose – e anche una casa per gli anziani. Questo perché abbiamo a disposizione delle strutture di proprietà comunale che possiamo destinare a ciò. A livello progettuale ci stiamo già lavorando». Pensa che la Sanità, così com’è oggi presente nel Cilento, sia sufficiente a garantire la salute dei propri cittadini e assicurare una certa tranquillità anche ai turisti? «Senza entrare nel merito di questioni su cui non ho competenza, è vero che bisogna garantire la presenza di una struttura ospedaliera nei vari territori, ma è anche vero che occorre pensare a come l’assistenza sanitaria viene offerta sui territori, soprattutto quelli interni. Bisogna ripensare alla rete di assistenza sanitaria sul territorio. Una rete che, per una serie di problemi di carattere economico, è stata completamente smantellata». Viabilità, quanto incide sul nostro territorio? «Viabilità, Salute e Scuola rappresentano i tre obiettivi prioritari fissati dalle linee guida del Programma di Sviluppo per le Aree Interne di cui ho già parlato. Posto che dobbiamo tutti imparare ad assumerci le nostre responsabilità e a non scaricarla sugl’altri, c’è una grossa lacuna di tipo legislativo dovuto alla chiusura delle Provincie. Infatti, malgrado esista ancora un’immagine della Provincia, di fatto quest’ultima non gestisce più nulla. Tale Ente aveva due importanti funzioni su cui interveniva direttamente: la Viabilità e l’edilizia scolastica. La cecità del Governo centrale è stata quella di cancellare un Ente che poteva essere vitale, senza – tuttavia – prevedere una soluzione alternativa. Non si possono eliminare gli enti di prossimità al cittadino, perché questi sono gli unici che riescono a dare risposte immediate e dirette. Eliminare le Provincie, ridimensionare o addirittura chiudere i Comuni significa mettere in ginocchio interi territori». Ha intenzione di ricandidarsi,

l’anno prossimo, per il terzo mandato? «Bisogna avere la capacità di capire che le Amministrazioni devono avere sempre una certa vitalità, devono trovare degli stimoli. E gli stimoli vengono da nuove idee. Tutti i fenomeni naturali hanno un inizio e una fine. Bisogna capire quando è il momento di smettere. Quando c’è un gruppo ben avviato, allora è il momento giusto per smettere, perché questo è capace di portare avanti il lavoro. Il gioco lo fa la squadra, a prescindere dal “capitano”». Il Parco nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni continua ad avere il suo ruolo o è diventato un carrozzone dipendente dai politici di turno? Cosa pensa a proposito delle lamentele di alcuni comuni che minacciano di uscire dal Parco? «In tutte le riunioni ufficiali che vertevano sulla questione del Parco e anche in altre occasioni, ho sempre sostenuto che questo è patrimonio di tutti. Il problema è che non abbiamo mai saputo metabolizzare tale concetto. Si continua a pensare sia qualcosa di estraneo, di esterno e lo combattiamo. In realtà, il Parco è uno strumento potentissimo, basterebbe appropriarsi di questo strumento e cercare di usarlo nell’ambito della legge. Il problema di fondo è anche capire che cos’è un Parco. Non è un Ente come tutti gli atri, perché è l’emanazione di tre Ministeri e viene gestito in maniera differente. Tuttavia, è un qualcosa che può essere gestito – in accordo con le linee guida che vengono dettate dai ministeri e nel rispetto della legge sulla tutela delle Aree protette – anche e soprattutto dai sindaci del Parco. Ma fino a quando verrà considerato come qualcosa di estraneo a noi, sarà sempre guardato con sospetto e diffidenza. A causa di ciò, il Parco rischia di diventare una delle più grandi occasioni perdute. Fermo restando che tale Ente è diventato l’unico biglietto da visita davvero forte che possediamo». Un'ultima cosa. Un commento sulle prossime elezioni Regionali? «Senza entrare nel merito delle questioni politiche. Parliamo di numeri. Il nostro problema è legato ai numeri e al peso che noi abbiamo. Questo territorio ha un peso politico molto relativo, sia per Salerno che per Napoli. Purtroppo ci andiamo a confrontare con delle realtà metropolitane dove un quartiere di Napoli raccoglie il numero di abitanti di un intero comprensorio come può essere quello del Cilento, del Vallo di Diano e degli Alburni. Qualunque colore avrà l’Amministrazione Regionale dovrà fare i conti con questa realtà. Avremo un peso relativo per qualsiasi schieramento politico che andrà a governare. Malgrado ciò, il nostro sviluppo, lo sviluppo delle nostre aree dipende in gran parte dalle nostre capacità. Abbiamo le potenziale, indipendentemente dai numeri. Dobbiamo essere convinti, senza aspettarci nulla dagli altri». Rosy Merola


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provincia provincia di salerno

Salerno

Viabilità ed accelerazione della spesa, intervengono i consiglieri Imparato e Rescigno

La Guardia di Finanza ricorda Stefano Gottardi L'appuntato travolto da una valanga il 20 febbraio 2002 durante le ricerche di un turista disperso Il 4 marzo scorso, presso la Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza di Salerno, si è svolta la cerimonia di commemorazione in ricordo dell’Appuntato Stefano Gottardi, alla presenza del Comandante Regionale della Guardia di Finanza della Campania, Generale di Divisione Fabrizio Carrarini e dei familiari del militare caduto in servizio.

Stefano Gottardi, nato a Trento l’11 dicembre 1971, si arruolò nella Guardia di Finanza nel 1991, prestando servizio prima presso la Compagnia di Ponte Chiasso (CO) e poi, dopo la frequenza del corso di Alta Qualificazione Alpestre, presso la Stazione del soc-

corso alpino della Guardia di Finanza di Certosa (BZ). Solo un anno più tardi, conseguì la qualifica di conduttore di cane da valanga, compiendo, in servizio, numerosi salvataggi di persone disperse, insieme al suo cane pastore tedesco Efese (detto Chicco). Il 20 febbraio 2002,

viabilità

in Val Senales, Stefano mentre partecipava, assieme ad altri finanzieri ed al suo cane, alle operazioni di ricerca di un turista tedesco dato per disperso, venne travolto da una slavina con un fronte di circa quaranta metri e sepolto vivo da una coltre di quasi quattro metri. Per l’eccezionale coraggio e l’altissimo senso del dovere dimostrati nella circostanza, il Presidente della Repubblica concesse la Medaglia d’oro al Valor Civile. La Guardia di Finanza ha intitolato al suo valoroso militare una caserma, sede della Sezione Aerea di Bolzano ed una unità navale, classe Buratti, il G.211 Appuntato Gottardi, rischierata in servizio operativo presso la Sezione

Operativa Navale di Salerno. In occasione dell’evento, il III Cappellano Militare Capo – Mons. Gerardo Sangiovanni dopo aver celebrato la Santa Messa, ha benedetto proprio l’unità navale G.211 Appuntato Gottardi; successivamente, presso la caserma sede del Reparto salernitano, è stato esposto un quadro raffigurante l’immagine del militare e dell’unità navale del Corpo. Alla cerimonia hanno preso parte anche il Comandante Provinciale di Salerno, il Comandante del Reparto Operativo Aeronavale di Napoli ed il Comandante della Stazione Navale di Napoli, oltre al Comandante e tutto il personale della Sezione Operativa Navale di Salerno.

Elezioni Regionali

I consiglieri provinciali delegati alla viabilità, Paolo Imparato e Antonio Rescigno, sono intervenuti sull‘utilizzo dei fondi destinati ai lavori di ripristino e manutenzione della viabilità provinciale: progettazione ed esecuzione devono essere completate entro il 31 dicembre 2015.

Un impegno gravoso per il Presidente Giuseppe Canfora e per i due delegati alla viabilità, che si trovano a far fronte ad una situazione di vera e propria emergenza: per una risoluzione veloce e più snella della problematica, è stato potenziato l’Ufficio gare affinché possa occuparsi dell’espletamento rapido delle gare fino all’importo di un milione e mezzo di euro, sottraendo queste ul-

time all’iter finora curato dal Provveditorato, che richiedeva tempi tecnici dai sei ai nove mesi. «La decisione presa va nella giusta direzione – ha dichiarato il consigliere Paolo Imparato In poche settimane saremo in grado di dare avvio ai lavori, anche grazie alla solerzia con cui l’Ufficio progettazione della Provincia sta lavorando a queste iniziative improcrastinabili. è indispensabile conclude-

re gli iter procedimentali ed i lavori entro il 31 dicembre 2015, per non incappare nelle maglie del rispetto del Patto di Stabilità: infatti il 25% della spesa prevista è soggetto alle disposizioni restrittive del Patto, qualora si vada oltre quel termine». «Abbiamo una disponibilità di circa 40 milioni di euro - ha sottolineato il consigliere Rescigno – ed una gran quantità di Comuni con gravi difficoltà di mobilità, alcuni completamente isolati, per cui ogni sforzo deve essere fatto al fine di cogliere l’opportunità che il periodo primaverile ed estivo ci offre, perché i lavori stradali necessari si possano svolgere con completezza e rapidità». Filomena Chiappardo

Universita' degli Studi di Salerno

Gli amministratori del Vallo di Continua l’impegno dell’Ateneo a Al via la Diano candidano Donato Pica favore della ricerca universitaria e manutenzione Lo scorso 14 marzo, presso la sede della Comunità Montana Vallo di Diano, si è dell’esportazione dei suoi risultati un incontro tra amministratori e responsabili di circolo del Partito Deordinaria sulle tenuto mocratico per scegliere il candidato del territorio alle prossime elezioni regiona- L’Università di Salerno, attraverso il Dipartimento di Ingegneria dell'Informazione, Ingegneria Elettrica e Matematica Applicata/DIEM, è stata presenStrade Statali li in Campania, fissate per il 31 Maggio. te al Convegno internazionale in Applied Power Electronics, che si è tenuto nel cratico ed i sindaci – o lo- Regionale in rappresenNorth Carolina dal 15 al 19 marzo scorsi. La Conferenza ha rappresentato uno della provincia ro delegati – e responsa- tanza del Partito Demodegli appuntamenti internazionali di maggiore rilievo per gli studiosi e gli apOltre cinquecentomila euro investiti

Donato Pica

All’incontro erano presenti Raffaele Accetta, presidente della Comunità montana e sindaco di Monte San Giacomo, Domenico Cartolano, Responsabile Comprensoriale del Partito Demo-

bili di circolo di Pertosa, Polla, Sant’Arsenio, Atena Lucana, Sala Consilina, Teggiano, Montesano sulla Marcellana, San Rufo, Sanza, Buonabitacolo, Casalbuono, San Pietro al Tanagro, Padula, Monte San Giacomo, Sassano. Dopo un’ampia ed articolata discussione – si legge in un comunicato stampa dell’on. Donato Pica – i presenti hanno concordato sulla ricandidatura di Donato Pica al Consiglio

cratico e del Vallo Di Diano. «Sono grato ai miei colleghi di partito per aver sostenuto la mia candidatura – ha dichiarato Pica – Oggi più che mai sento l’importanza di queste elezioni che mi vedranno impegnato in tutti i comuni della provincia di Salerno. Sono convinto che il territorio emergerà unito e compatto al fianco di Vincenzo De Luca presidente per Cambiare Ora e non essere Mai Più Ultimi».

L’Anas ha pubblicato sulla Gazpolitica zetta Ufficiale un esito di gara, suddiviso in sei lotti, per i lavori di manutenzione ordinaria per il triennio 2015–2017. Gli interventi, che riguardano in particolare il ripristino della segnaletiVincenzo De Luca, candidato alla presidenza della Regioca orizzontale tra le province di ne Campania, è intervenuto sulle iniziative del Presidente Napoli, Caserta, Salerno, BeneStefano Caldoro e, in particolare, sulla notizia dell’assunvento e Avellino, prevede un inzione di 1.118 unità, sullo stato reale della sanità campavestimento complessivo di oltre 2 na e sull’inaugurazione della portineria dell’Ospedale del milioni di euro. Il primo lotto di Vincenzo De Luca Mare. Ospedale che, però, rimane chiuso. gara concerne i lavori sulle stra«Apprendo – ha spiega- si, e alla vigilia delle elezio- zione, con enorme stress dede statali 19 “Delle Calabrie”, 517 e 517 Var “Bussentina”, 18 “Tir- to Vincenzo De Luca – del- ni regionali. Lo sblocco del gli operatori sanitari sopratrena Inferiore”, 18 “Tangenzia- le recenti iniziative del Pre- turnover lo attendevamo da tutto nei pronto-soccorsi. È le di Salerno”, 166 “Degli Albur- sidente della Regione Stefa- anni. Perché ora? E come lo addirittura ridicola la motini”, 18 Var “Variante del Viadot- no Caldoro. È di questi gior- spieghiamo a chi finora ha vazione che viene fornita: e to Alento”. L’importo dell’appalto ni la notizia dell’emanazione subito disservizi per caren- cioè, aver ridotto il costo del è di oltre 500 mila euro e il termi- di due decreti con cui si au- za di personale? Oltretutto, personale di 350 milioni ‘rine per l’esecuzione dei lavori è di torizzano le aziende sanita- a causa del mancato turno- spetto al tetto previsto dalla 1095 giorni naturali e consecuti- rie a procedere all’assunzio- ver e della grave e cronica ca- normativa vigente’. E perché vi dalla data del verbale di conse- ne di 1.118 unità. Continua- renza di personale, abbiamo non si è rispettata la ‘normagna. L’impresa aggiudicataria è la no le truffe mediatiche della pagato montagne di straor- tiva vigente’ evitando disserTraffitek Srl, con sede a Bologna. Regione Campania sulla sa- dinario normale e di stra- vizi pesanti e danno all’utennità, dopo cinque anni per- ordinario in auto-conven- za?» ha concluso.

Assunzioni nella sanità, De Luca attacca Caldoro

passionati di nuove tecnologie dell’informazione e dell’elettronica. Il Prof. Nicola Femia, docente di Intelligenza Energetica all’Università di Salerno, è stato invitato a prendere parte all’appuntamento per presentare uno degli ultimi prodotti di ricerca sperimentati dal DIEM: una scheda elettronica innovativa utilizzata per l’insegnamento dell’elettronica di potenza nelle università e nelle aziende specializzate a livello mondiale. Da diverso tempo il DIEM è impegnato nella sperimentazione di metodologie di apprendimento innovative, nell’ambito della formazione e della didattica supportata dalle nuove tecnologie. Il Prof. Femia, che ha realizzato questo progetto per conto della Texas Instruments, multina-

zionale leader mondiale nella produzione di componenti e circuiti elettronici, ha presentato agli addetti ai lavori la neonata scheda, evidenziando come le metodologie didattiche abbiano sempre maggiore necessità di adattarsi agli sviluppi tecnologici del nostro tempo.

Salerno

Al via il prepensionamento di novantanove dipendenti di Palazzo Sant’Agostino

Il presidente della Provincia di Salerno, Giuseppe Canfora ha firmato il decreto con cui si avvia il prepensionamento di novantanove dipendenti di Palazzo Sant’Agostino. Si tratta dell'attuazione pratica delle disposizioni del decreto Delrio sulle nuove funzioni assegnate alle Province e alle Città metropolitane e quelle contenute nella legge di stabilità, che ha come conseguenza un taglio di risorse del 50%. Come già an- Il presidente della Provincia di ticipato a radio Alfa settimane fa, dal Salerno, Giuseppe Canfora presidente Canfora, sono due le fasi 1 ottobre fino a fine anno e la secondi prepensionamento. La prima, dal da da giugno a fine 2016.


attualità 17 CONVEGNO DEL 14 MARZO A CAPACCIO-PAESTUM

AUTORIFORMA DELLE BCC: la nostra proposta alternativa in sei punti “Perché subire una riforma frettolosa che non ci piace” è stato il tema di un incontro pubblico promosso dalla Banca di Credito di Aquara svoltosi il 14 marzo scorso presso l’Hotel Ariston di Capaccio-Paestum. L’incontro, introdotto dal Presidente Luigi Scorziello, è stato condotto dal Direttore Generale Antonio Marino con la partecipazione del Direttore della Banca Monte Pruno, Michele Albanese.

L’incontro ha visto la partecipazione di tantissime persone soci e clienti delle due BCC, preoccupate sulla prospettiva che la riforma propone. Il successo dell’iniziativa non è solo legato alla fiducia che tante persone ripongono nel credito cooperativo ma nel fatto che si tratta di un tema che travalica i confini del sistema bancario per invadere gli spazi di democrazia e cultura cooperativa riservati a soci e clienti. «Ormai da troppo tempo si assiste al malcelato tentativo di accentrare il sistema bancario in po-

che mani» precisa il Direttore Antonio Marino «ci propinano l’idea di un mondo che funziona solo se massificato e governato dall’alto. Il Credito Cooperativo – invece – restituisce dignità alle persone mettendole al centro di un progetto condiviso di società e di banca. L’attacco che sta subendo il credito cooperativo italiano è sconnesso da qualsiasi analisi socio-economica del paese ed è finalizzata ad annientare le differenti anime dei territori. È come se, solo perché qualcuno cucina male, si decidesse di trasfor-

mare tutte le trattorie italiane in catene di ristorazione uniformate». «Ci opporremo con tutte le nostre forze - ha riferito il Direttore della BCC Monte Pruno, Michele Albanese – Questo progetto di cambiamento uccide anni di storia, di lavoro e di sacrifici senza garantire quei risultati di efficienza ed efficacia che i fautori sognano». «All’interno del movimento del credito cooperativo – ha continuato il Direttore Albanese - è certamente necessario un processo di riforma che vada però ad ottimizzare taluni processi ed a sistemare quelle inefficienze che possono tramutarsi in rischi aziendali, senza però trasformare completamente il funzionamento delle BCC in un carrozzone gestito in maniera accentrata da poteri forti o da capitali esteri. A noi sta a cuore il futuro dei nostri territori e dei nostri giovani e vogliamo che le banche di credito cooperativo possano continuare ad essere in grado di incidere in modo positivo su questi anche in futuro. Per questo – ha concluso Michele Albanese – siamo favorevoli a un sistema di controlli indipendenti ed efficaci che dialoghino direttamente con l’autorità di vigilanza». Altrettanto interessante l'intervento dell'On. Fulvio Bonavitacola che ha condiviso le nostre preoccupazioni e le nostre innovazioni contenute nei sei punti di riforma, che vedrebbe bene inseriti in un apposito disegno di legge. L’incontro ha avuto il contributo di molti interventi ed – alla fine – c’è stata unanime condivisione sul rigetto della soluzione Federcasse che prevede una o più capogruppo collegate alle BCC da irrituali (per la cooperazione) patti di dominio. È stata, invece, formulata una proposta alternativa in sei punti, frutto anche del lavoro di altre BCC in Italia, come segue:

1) Soluzione al problema della patrimonializzazione prospettica delle BCC.

Modifiche all’attuale assetto regolamentare per favorire la capitalizzazione con un maggiore coinvolgimento esclusivamente della base sociale e dei clienti BCC (anche, eventualmente, facilitando il collocamento di strumenti innovativi di capitale per le BCC virtuose).

2) Soluzione al problema del «troppe banche e troppo piccole».

In Italia esistono molte piccole banche perché esistono molte PMI. Il compito storico delle BCC italiane è proprio quello di accompagnare famiglie, artigiani e piccoli imprenditori. Prima di proporre avventate aggregazioni del sistema monetario andrebbe studiato il sistema economico di un paese. Si potrebbe – al più - intervenire per favorire e agevolare le fusioni volontarie tra banche. Fenomeno già in itinere visto che nel 2007 erano 440 mentre oggi le BCC sono già 379.

3) Efficientamento del sistema.

L’efficienza nelle BCC non si crea necessariamente con le fusioni ma con la logica dei distretti che funziona per tantissime realtà aziendali italiane. Occorre creare economie di scala ridefinendo e riorganizzando le Federazioni locali, ICCREA e Casse Centrali al fine di migliorare e ampliare la gamma dei servizi offerti alle BCC. Insomma per creare efficienza bisogna accentrare e migliorare i servizi non le strategie.

4) Sistemi di controllo e solidarietà cooperative fra BCC.

• Controlli da parte di una struttura indipendente costituita da soggetti dotati di adeguata professionalità ed estranei alle governance delle BCC partecipanti; • La struttura si relaziona direttamente all’organo di vigilanza, verso il quale è referente per l’aspetto dei controlli; • Controlli efficaci ed efficienti sono il presupposto dell’attivazione di meccanismi di solidarietà tra le banche.

5) Fondo di Garanzia istituzionale.

Riprendere il progetto del FGI che prevedeva, a seconda degli indicatori di anomalia delle banche, un percorso di affiancamento e di sostegno di quelle in difficoltà e la sostituzione dei consiglieri inadeguati (come in Germania e Austria). Per tutelare il sistema, espellere le BCC di grandi dimensioni dal FGI obbligandole ad un percorso diverso di tutela (es. banca popolare, spa, adesione a holding delle BCC di maggiori dimensioni).

6) Governance.

• Rendere obbligatorio il turn over degli amministratori delle BCC e negli enti di categoria (massimo tre mandati); • Prevedere la possibilità di una sola delega per i Soci in Assemblea e solo per le BCC con oltre 2.000 soci; • Prevedere la decadenza da incarichi nelle Federazioni o nelle società di categoria per gli esponenti aziendali delle BCC che abbiano un’alta incidenza di crediti deteriorati o che abbiano subito gravi sanzioni da parte della Banca d’Italia; • Pretendere adeguati requisiti di professionalità, eticità e competenza per gli amministratori di BCC; • Prevedere la partecipazione per i prossimi due anni di un rappresentante di Federcasse alle sedute dei CdA delle BCC per verificare la dialettica interna, l’applicazione delle indicazioni statutarie e la rispondenza dell’azione di governo ai principi e alla filosofia di vita del Credito Cooperativo, tanto anche per una generalizzata pianificazione culturale delle BCC. • Ridare centralità al vecchio limite di fido assembleare cercando di abbassare l’asticella anziché continuare con l’indiscriminato innalzamento degli ultimi anni. F.to da Presidente e Direttore delle BCC di Aquara (SA) e BCC Monte Pruno di Roscigno (SA)

Il Direttore Generale della BCC Aquara, Antonio Marino: «Ci propinano l’idea di un mondo che funziona solo se massificato e governato dall’alto. Il Credito Cooperativo, invece, restituisce dignità alle persone mettendole al centro di un progetto condiviso di società e di banca»

Il Direttore della BCC Monte Pruno, Michele Albanese: «Ci opporremo con tutte le nostre forze. Questo progetto di cambiamento uccide anni di storia, di lavoro e di sacrifici senza garantire quei risultati di efficienza ed efficacia che i fautori sognano. siamo favorevoli a un sistema di controlli indipendenti ed efficaci che dialoghino direttamente con l’autorità di vigilanza»


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cultura

Intervista al Presidente Ottavio Lucarelli

Contursi Terme

Formazione dei giornalisti, nuovo regolamento

Una scuola della legalità nella struttura confiscata alla camorra È di duecentomila euro il finanziamento giunto dal Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale per la realizzazione della scuola della legalità nel territorio del comune di Contursi Terme, all’interno del Parco delle Querce, struttura alberghiera confiscata alla criminalità organizzata e che oggi diventa simbolo della rinascita e della legalità di tutta la Valle del Sele.

Con la pubblicazione nel Bollettino ufficiale del Ministero della Giustizia (numero 4 del 28 febbraio 2015) è entrato in vigore il nuovo Regolamento che disciplina l’attività di Formazione professionale dei giornalisti. Ne abbiamo parlato con Ottavio Lucarelli, Presidente dell’Ordine dei giornalisti della Campania. Formazione dei giornalisti: cosa cambia con il nuovo regolamento? «Il nuovo regolamento approvato dal Ministero della Giustizia fa chiarezza su un punto finora controverso: adesso è definito che tutti gli iscritti degli ultimi tre anni dovranno cominciare a fare formazione dal primo gennaio del 2016». Quali altre novità introduce il regolamento? «L’articolo 5 stabilisce che la formazione a distanza può coprire fino a trenta dei sessanta crediti previsti nel triennio formativo. Anche questa era una istanza che arrivava da tanti giornalisti». Continua anche nel 2015 il percorso formativo, che lo scorso anno ha riscosso notevole consenso tra i giornalisti campani. Ci spiega come si articolerà in questo anno la formazione? «La formazione organizzata dall’Ordi-

ne dei giornalisti della Campania è totalmente gratuita e nel 2015 si svolge nelle cinque province con oltre cento eventi. Si procede con piani bimestrali e si interromperà solo nel mese di agosto. Parleremo di deontologia, cronaca giudiziaria, cultura, sport, fotogiornalismo, web, data journalism e tanto altro». Quanto ritiene sia importante il percorso formativo per i giornalisti? «È importante sotto molti aspetti. Il primo riguarda l’aggiornamento sia dal punto di vista normativo sia dal punto di vista tecnologico. C’è poi un altro aspetto da non sottovalutare. Gli eventi di formazione in Campania sono diventati anche un momento di incontro e di dialogo all’interno della professione per uno scambio continuo di opinioni». Visitando il sito odg.campania.it, si trova in primo piano l’ap-

L’incontro si è svolto a Genga, in provincia di Ancona

Il futuro del turismo speleologico in Italia Il Presidente dell’Associazione Grotte Turistiche Italiane, D’Orilia, incontra Ermete Realacci, presidente della Commissione Parlamentare “Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici”

Si è svolto il 6 marzo scorso a Genga, in provincia di Ancona, dove sorgono le splendide Grotte di Frasassi, l’incontro tra il Consiglio Direttivo dell’Associazione Grotte Turistiche Italiane (AGTI) e il presidente della Commissione Parlamentare Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici, Ermete Realacci. «Dialogo costruttivo con il presidente Realacci sul futuro del turismo speleologico in Italia – ha dichiarato il presidente AGTI Francescantonio D’Orilia – Tanti sono stati gli argomenti trattati: dalla sicurezza alla formazione per gli operatori delle grotte turistiche italiane, alla necessità di una maggiore promozione delle zone carsiche al fine di incrementarne la crescita economica e di rilanciare il turismo ipogeo nelle sue molteplici forme di fruizione». Il Presidente Realacci ha assicurato di attenzionare le esigenze e le iniziative portate sul tavolo di lavoro dall’AGTI, mostrandosi entusiasta ed interessato alla mission dell’associazione. Dal 1994 l’AGTI si impegna per la promozione delle grotte italia-

ne che rappresentano un rilevante segmento dell’offerta turistica italiana, soprattutto destagionalizzata per stranieri. Una delle principali finalità dell’associazione è favorire lo scambio delle esperienze degli operatori del settore in campo gestionale, tecnico e promozionale. A tutt’oggi, l’AGTI raggruppa le più famose grotte turistiche italiane, tra cui le Grotte di Frasassi e le Grotte di Pertosa-Auletta.

Ottavio Lucarelli

prezzamento per il discorso del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella nel giorno dell’insediamento al Quirinale. Quali sono le motivazioni di una scelta tanto significativa per i giornalisti campani? «Trovo di grande importanza che il nuovo Capo dello Stato abbia sottolineato con forza, nel giorno del suo insediamento, l’importanza decisiva del pluralismo e dell’autonomia dell’informazione. Frasi importanti per tutti noi in un momento non facile per il mondo giornalistico». Filomena Chiappardo

Graziano Lardo

Il progetto presentato dal Comune di Contursi Terme e dalla Cooperativa Tertium Millennium di Teggiano, si pone come obiettivo la valorizzazione del centro turistico Parco delle Querce, attraverso la realizzazio-

Graziano Lardo, sindaco di Contursi Terme: «Il finanziamento prevede anche la realizzazione di un punto di accoglienza turisti, attraverso la formazione di giovani del territorio a guide turistiche nella Valle del Sele»

formazione

ne di aree pic-nic, campus estivi per studenti, da inserire in percorsi di educazione alla legalità, accompagnati da percorsi benessere nelle aree termali e at-

tività sportive e di svago. «Il finanziamento spiega Graziano Lardo, sindaco di Contursi Terme – prevede anche la realizzazione di un punto di accoglienza turisti, attraverso la formazione di giovani del territorio a guide turistiche nella Valle del Sele. Un risultato straordinario – sottolinea il primo cittadino – che assume maggiore valenza politica poiché ottenuto in un contesto di crisi occupazionale a tutti i livelli, reso possibile solo grazie al grande lavoro di squadra da parte di tutti gli amministratori comunali». Mariateresa Conte

Salerno

Al via in Basilicata corsi Al via la festa del di artigianato per turisti cioccolato artigianale Verranno avviati il primo aprile prossimo i primi corsi che Cna, Fondazione Le Monacelle e associazione Il Girasole promuoveranno per valorizzare gli antichi mestieri e la manualità in Basilicata. L'iniziativa “Con le nostre mani” è stata presentata il 9 marzo alle Monacelle: il progetto vede insieme numerosi partner e sette diversi laboratori.

Da Antonio Nobile (panificazione e arte della pizza) a Piero Colapietro (ceramica), Michelangelo Pentasuglia (cartapesta), Nunzia Branà (lavorazione a maglia), Tonio Contangelo (lavorazione del tufo), Margherita Albanese (realizzazione mosaici) e Rosa Iacovuzzi (coordinatrice associazione Il Girasole). Per i visitatori della città si aprono opportunità di turismo attivo attraverso una serie di pacchetti che prevedono soggiorno nell'Ostello delle Monacelle e laboratori di singole discipline adatte sia ad adulti che bambini. Le somme variano dai 25 euro in su, a seconda della formula che si deciderà di adottare, come conferma Antonella Ambrosecchia presidente della Fondazione Monacelle. «Un primo esperimento – aggiunge la Ambrosecchia – partirà a luglio con l'arrivo di 15 ragazzi da diverse località italiane che seguiranno corsi di archeologia e architettura. Nel loro soggiorno inseriremo due ore di lezione con il maestro Pentasuglia sulla cartapesta, che riporta alle nostre tradizioni». Nella formula weekend (lungo o corto) il trend del turismo esperienziale avrà così nuovi spazi e modalità del tutto particolari, fra una visita ai Sassi e alcune ore di laboratori artigianali. «Vogliamo comprendere se attività come quelle prevalentemente manuali rappresentano ancora oggi in

una declinazione attuale e utile per cittadini e visitatori della città, adulti e bambini – ha spiegato Leonardo Montemurro, presidente della Cna Matera – L'idea prende corpo da una serie di contatti, alcuni storici come quelli già realizzati con la Fondazione Monacelle e altri più recenti grazie alla sinergia con Il Girasole. L’innovazione vera sta nell'apertura ai bimbi e agli adolescenti. L'età migliore per un approccio adeguato all'artigianato, infatti, è proprio quella dei più giovani». Il recupero di arti e mestieri ben si coniuga con la struttura presso la quale la maggior parte delle lezioni si svolgeranno, ovvero Le Monacelle. Nella struttura a pochi passi dalla Cattedrale, infatti, poco più di 50 anni fa, le giovani ospiti erano abili ricamatrici e vivevano proprio con questo lavoro basato unicamente sulla manualità. Rosa Iacovuzzi, dell'associazione Il Girasole, ha sottolineato il ruolo fondamentale dell'artigianato e della manualità nello sviluppo dei bimbi. «Ci occupiamo da 20 anni di tutela dei minori, organizzando laboratori creativi per i più piccoli con attività non solo educative ma anche culturale. In questo senso lo scopo di questi laboratori migliora la vita dei ragazzi che, tornando da scuola, conoscono come unica manualità quella applicata al telefonino o al telecomando. Per questo gli adulti hanno il dovere di trasmettere queste arti ai propri figli. La creatività dei ragazzi, d'altronde è dimostrato, si sviluppa attraverso la manipolazione di argilla, acqua, carta e si inserisce in un vero e proprio percorso sensoriale».

Presenti anche i cioccolatini di Amaro Teggiano Il lungomare di Salerno sarà il dolce scenario della prima edizione di ”Chocolate days, la festa del cioccolato artigianale di qualità. L’evento, in programma dal 19 al 22 marzo, è organizzato dal CLAAI (Unione degli Artigiani e delle Piccole Imprese della Provincia di Salerno), in collaborazione con il Comune e Tanagro Legno Idea.

I circa 25 stand, collocati all’altezza di Piazza Cavour, saranno aperti dalle 10 alle 22. A Salerno saranno presenti produttori artigianali provenienti da tutta Italia. Tra essi ci sarà anche il team di Amaro Teggiano, con i cioccolatini a base dell’Amaro stesso e del Lux Dianensis, il liquore al mirtillo. L’azienda di Teggiano, tra l’altro, sarà l’unica, del territorio a sud di Salerno, a partecipare alla manifestazione. Il programma prevede diver-

si appuntamenti, tra cui dibattiti e laboratori che mostreranno come produrre il cioccolato in casa e dimostreranno quanto questo alimento faccia bene alla salute ed all’umore. Il 17 marzo, al riguardo, si terrà la conferenza stampa di presentazione dell’evento, nel corso della quale, è previsto l’intervento anche della squadra di Amaro Teggiano, che introdurrà i propri prodotti. Cono D’Elia


cultura 19 Amato indaga sul "Fallito accordo Stato-camorra"

Il giornalista Massimiliano Amato ha presentato a Salerno il suo libro, L’altra trattativa Il 16 febbraio del 1994 una Fiat Tipo piena di armi venne fatta ritrovare in un garage di corso Garibaldi, nel pieno centro cittadino di Salerno, proprio di fronte all’ingresso principale del Palazzo di Giustizia.

Fu un fatto che destò enorme impressione in città, ma pochi riuscirono a coglierne il senso preciso. In realtà, quel clamoroso ritrovamento fu una delle tappe salienti, probabilmente la più importante, di una trattativa che un ampio fronte di detenuti per associazione camorristica aveva avviato da mesi con le istituzioni per il tramite del vescovo di Acerra, monsignor Antonio Riboldi. A Salerno, il presule ebbe come interlocutori l’allora coordinatore della Direzione distrettuale antimafia, il pubblico ministero Alfredo Greco, e l’avvocato Diego Cacciatore, figura storica

del Foro cittadino, difensore del boss di Scafati Pasquale Loreto. Dopo la strage di Capaci, dunque, lo Stato si trovò a trattare non solo con la mafia, ma anche con la camorra. Molti boss e gregari dell’organizzazione criminale campana erano infatti pronti a deporre le armi, dissociandosi. È quanto rivela, con un approfondito lavoro di scavo in fonti, documenti e atti processuali dell’epoca, il giornalista e scrittore Massimiliano Amato nel suo ultimo libro, L’altra trattativa. La vera storia del fallito accordo Stato-camorra, edito per i tipi della casa editrice napoletana Cento Autori, da qualche giorno sugli scaffali di tutte le librerie italiane. «L’idea di superare la stagione dei pentimenti attraverso una ‘resa di massa’ – rivela Amato – nacque nello studio di un noto legale napoletano, Saverio Senese, difensore di Angelo “Enzuccio” Moccia, boss di Afragola e numero 3 della Cupola di Nuova Famiglia, dietro Carmine Alfieri e Pasquale Galasso. La proposta di Senese, che negli anni Settanta aveva fatto parte del pool di professionisti di Soccorso Rosso, era tutta racchiusa in un termine, dissociazione, che evocava un’altra stagione della storia italiana: quella degli anni di piombo». «Senese – prosegue l’autore – ne parlò don Riboldi, fin dai primissimi anni Ottanta impegnato nella trincea anticamorra. Il vescovo di Acerra, a sua volta, informò il ministro dell’In-

terno, Nicola Mancino, il quale inviò a Napoli il Capo della Polizia, Vincenzo Parisi, e quello della Dia, Gianni De Gennaro. In questo clima, s’inserì anche un tentativo di collaborazione del superboss della Nuova Camorra Organizzata Raffaele Cutolo, che nel carcere casertano di Carinola cominciò a parlare con lo stesso Greco e con il coordinatore dell’antimafia napoletana, Franco Roberti, attualmente Procuratore nazionale antimafia». Quella di Cutolo rimarrà solo un’intenzione – chiarisce Amato – perché subito dopo il fondatore della Nco fece marcia indietro. Comunque, la trattativa andò avanti fino all’insediamento del governo Berlusconi, ma il netto rifiuto del capo storico dei Casalesi, Francesco ‘Sandokan’ Schiavone, mandò a monte l’intero progetto. Il volume è stato presentato, su iniziativa dell’Associazione Laboratorio 20 di Salerno, lunedì 9 marzo scorso alla libreria La Feltrinelli di corso Vittorio Emanuele a Salerno. Ha introdotto il portavoce di Laboratorio 20, Nello De Luca. A seguire gli interventi di Michelangelo Russo, magistrato della Corte d’Appello di Salerno, Cecchino Cacciatore, avvocato del Foro di Salerno, Enzo D’Antona, direttore del quotidiano “La Città”. Ha moderato il giornalista Franco Esposito, direttore di Telecolore Salerno. Reading dei testi a cura di Brunella Caputo, attrice e regista teatrale.

Si conclude il corso di giornalismo Brainstorming

E i giornalisti in erba continuano a incuriosirsi

Curiosità. E passione. Tanta passione. Sono stati i cardini del corso di giornalismo Brainstorming partito come una grande scommessa per il Vallo di Diano. Tutta vinta. Raffaella Addesso, Angelarosa Alotti, Alessia Anania, Martina Cantarella, Iolanda Cervino, Elena Francesca Comuniello, Maria Pia Daralla, Nicoletta De Innocentis, Rossana Forlano, Simona Innamorato, Serena Maglione, Giovanna Marrone, Maria Antonella Marrone, Samuel Rosario Moliterno, Mario Priore, Alessandra Scialpi sono i nomi dei sedici ragazzi che hanno preso parte al laboratorio che ha preso il via lo scorso ottobre e si è concluso a febbraio. Mesi intensi di lavoro e interesse tutto giornalistico siglato dalla importante partnership tra il Comune di Sala Consilina, Società Ope-

raia Torquato Tasso di Sala Consilina e Banca Montepruno. «Il progetto è nato per avvicinare i giovani all’arte della comunicazione giornalistica attraverso un percorso che ha portato alla pubblicazione di quattro numeri di un giornalino, Brainstorming appunto, scritto interamente dai ragazzi» - dice il Tutor. Il target è chiaro: dare una opportunità di crescita formativa alle giovani generazioni. Grazie alla sinergia nata lezione dopo lezione, è stata costituita una vera e propria redazione e proficui sono stati i momenti di confronto su tantissime tematiche attuali grazie anche alla partecipazione di esperti del settore. «Sono stati affrontati argomenti particolarmente dibattuti come la libertà di stampa e il ruolo del giornalista ieri ed oggi - continua il Tutorsono state fornite indicazioni su come si

Teggiano conferirà la cittadinanza onoraria a Michele Albanese Il sindaco Rocco Cimino: «Atto dovuto»

Michele Albanese

il conferimento della cittadiConsiglio comunale convocato in nanza onoraria al Direttore seduta straordinaria, sabato prossi- generale della Banca Monmo, 21 Marzo 2015, a Teggiano, per te Pruno, Michele Albanese.

redige un articolo, come si costruisce la notizia, dove scovarla, come impostare un’intervista e a chi. Ogni mese è stato composto il Magazine Brainstorming che, in gergo giornalistico, è il momento più significativo per un giornalista in cui una redazione tira fuori tutta le proposte per mettere a frutto le idee che poi vengono vagliate dal gruppo e successivamente pubblicate nel prodotto finale». «Solamente in momenti come questi, dopo tragedie come questa, ci rendiamo conto di quanto la nostra libertà sia importante e preziosa – scrive Rossana Forlano, direttore della rivista, a proposito della libertà di stampa, tema dell’ultimo numero - smettiamo per un attimo di fare le nostre cose e pensiamo di volere essere più coraggiosi, di voler vivere più intensamente seguendo i nostri pensieri. Di non lasciarci imbavagliare. Se ci crediamo per davvero, se lottiamo per la libertà, nessuno potrà mai portarcela via». Sono stati affrontati nel magazine tanti argomenti, in un crescendo come un puzzle che andava composto, dall’attualità alla politica, alla cultura, alla musica alla gastronomia allo sport fino alle interviste e alla scelta delle foto per ogni pezzo. Tutto condito da discussioni accese o meno venute fuori proprio dal brainstorming. E ai giornalisti in erba non resta che prendere carta e penna e annotare sempre tutto ciò che è degno di nota, fotografi di una realtà, questa contemporanea che, ha sempre tanto da raccontare. Antonella Citro Tutor del corso

L’assemblea convocata in seduta pubblica alle ore 18.00 prevede, subito dopo la delibera da parte del Consiglio comunale, l’immediato conferimento della cittadinanza onoraria con l’apposizione della firma sul registro comunale da parte di Michele Albanese. Così il sinda-

co Rocco Cimino: «Il conferimento della cittadinanza onoraria a Michele Albanese rappresenta un atto dovuto ad un figlio che questa nostra comunità ha adottato fin da lontano allorquando la Banca Monte Pruno decise di investire nel Vallo di Diano partendo proprio da Teggiano».

Progetto C.R.E.S.C.I.T.A. 2015 Termini e modalità di adesione

Creare una Rete Efficace per Sviluppare e Consolidare le Imprese Tramite le Associazioni La Camera di Commercio di Salerno allo scopo di rafforzare le attività istituzionali e promozionali dell’Ente camerale nonché favorire l’avvicinamento delle imprese alle suddette attività attraverso le organizzazioni imprenditoriali di livello provinciale operanti sul territorio nei principali settori economici, ha stanziato nel preventivo economico del 2015 un fondo di € 510.000,00 per l’attuazione del progetto C.R.E.S.C.I.T.A. (Creare una Rete Efficace per Sviluppare e Consolidare le Imprese Tramite le Associazioni). L’iniziativa è articolata mediante l’erogazione di contributi destinati a promuovere lo sviluppo di programmi di intervento a favore del tessuto produttivo salernitano, coerenti con le linee di indirizzo strategiche varate dalla Camera. Lo scopo ultimo è quello di orientare gli sforzi organizzativi, finanziari e promozionali della Camera e delle organizzazioni imprenditoriali di livello

provinciale verso selezionati e condivisi obiettivi, in modo da raggiungere la massa critica necessaria per aumentare il livello di efficacia degli interventi programmati. La domanda di partecipazione deve essere inviata dalle ore 9:00 del giorno 19 marzo 2015 e pervenire entro e non oltre le ore 12:00 del giorno 26 marzo 2015 secondo le modalità indicate nel bando e utilizzando la modulistica allegata a mezzo PEC, a: ciaa.salerno@sa.legalmail.camcom.it.

Al Liceo Scientifico di Teggiano successo del Pi greco day Successo del Pi Greco Day, la festa delle materie scientifiche, svoltosi lo scorso 14 marzo presso l’Istituto di Istruzione Superiore Pomponio Leto. Una full immersion che ha visto i giovanissimi allievi del Liceo Scientifico di Teggiano impegnati in attività coordinate dai professori Anna Salvadori e Primo Brandi dell’Università di Perugia e coordinatori nazionali del progetto Matematica e realtà.

«È stata un’esperienza eccezionale – ha detto al termine dei lavori la professoressa Salvadori – il merito va agli studenti che hanno mostrato una preparazione veramente valida che non si riscontra in tutti i Li-

cei Scientifici che visitiamo e questo ci fa capire quanto è importante il lavoro che viene svolto presso il Liceo Scientifico di Teggiano con il quale immaginiamo di stipulare un protocollo d’intesa per av-

viare una collaborazione che ci veda impegnati insieme nel percorrere percorsi comuni». Nel pomeriggio, presso la Biblioteca della scuola di Teggiano, i docenti dell’Università di Perugia hanno incontrato docenti delle scuole di ogni ordine e grado di materie matematiche e scientifiche operanti nelle scuole del Vallo di Diano per un corso di aggiornamento sul tema Giocando si impara, matematica e realtà con le nuove tecnologie.

Padula

Reti, territorio e progetti, grande partecipazione dei Forum del Distretto 61 Si è tenuta lo scorso 16 marzo, presso l’Aula Consiliare nella Certosa di San Lorenzo a Padula, l’incontro sul tema “Reti, territorio e progetti di comunità – Ogni cittadino è una risorsa. Ogni giovane un investimento”, che ha visto una significativa presenza dei giovani del territorio del Vallo di Diano.

L’incontro è stato fortemente voluto dal Coordinamento Forum dei Giovani del Distretto 61, che ha ripreso

le proprie attività con grande impegno, come sottolineato dal coordinatore Giuseppe Rienzo. tutto ciò che è emerso dal Dialogo sarà portato all’Amesci International Meeting, l’evento sulle politiche giovanili in programma a Napoli dal 24 al 26 marzo presso la Città della Scienza. Al workshop hanno preso parte ragazzi dei Forum di Padula, Sant’Arsenio, insieme all’assessore alle politiche giovanili Rosario Capozzolo, di Montesano, studenti di vari istituti d’istruzione superiore del Vallo

di Diano, che, partendo dall’analisi delle problematiche del territorio, hanno discusso sulla costruzione del futuro puntando tutto sul fare rete nella comunità. I giovani hanno dimostrato di voler essere protagonisti e non più solo semplici spettatori di quanto accade intorno a loro: attraverso il dialogo, condotto da Carmine Busillo, i partecipanti hanno avuto la possibilità di lavorare allo sviluppo di vere e proprie strategie di rilancio culturale e sociale delle quali rendersi promotori attivi e consapevoli.


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eventi

CAMEROTA E PALINURO INVITANO TUTTI A DUE GIORNI PARTICOLARI IN UN SUD CHE INNEGGIA ALL’ARTE TRA CARRI IN MASCHERA MUSICA CANTI E BALLI

Il Carnevale del Cilento animerà anche la pietrificata Kamarato’n che si unirà a Palinuro

Sabato 14 a Marina di Camerota e domenica 15 marzo a Palinuro dalle ore 14,30

Opera di Maria Rosaria Verrone

Con la vena comica del cilentano di Scario, Franco Guzzo, che raggiunse la notorietà soprattutto con la trasmissione televisiva di barzellette ideata da Gigi Reggio,“La sai l’ultima?” impersonando un maresciallo dei carabinieri e la musica ed il canto del gruppo “Molotov d’Irpinia”, che anche nel loro vernacolo richia-

mano ai problemi ed alla cultura Campana, questo Carnevale del Cilento si evidenzia come espressione di una terra del Sud capace di tanta creatività e che difende la sua identità. Tuttavia non mancherà un gruppo “Sud Americano” con ballerine. Quell’unione impossibile nel Mito tra Palinuro e Kamaraton (Camerota), per il rifiuto di quest’ultima, per cui fu punita dalla Dea dell’amore con la pietrificazione, si attua in questo Carnevale rilanciato per il secondo anno, atteso dopo l’exploit dell’anno scorso di grande pregio. Partecipa anche San Severino di Centola con il carro “Centola Comix”. Ad organizzare l'e-

vento, Patrocinato dai Comuni di Camerota e Centola, sono le associazioni Eso Es Palinuro, condotta da Paolo Fedullo e Olimpo Pelosi Marina 3000 Presidente Francesco Cusati vicepresidente Francesco Palmieri, ed E 20. Gli organizzatori raggiungono un’intesa non comune, gli artisti, dalle installazioni ai costumi, al trucco, alla danza gareggiano per bravura. “La vida es un carnaval” il titolo del carro di Camerota, realizzato con impegno ed entusiasmo dal gruppo "na Maschera de maggio, ma anche di marzo", Presidente Vito Prati. Un titolo che sottolinea anche quante “maschere” girano sempre ed ovunque e quante buffonate si subiscono, mentre, secondo il vero spirito originario del carnevale, è in questa manifestazione che si esibisce la vera realtà nascosta, di solito invece camuffata in maschere esistenziali. A Palinuro, che presenta il carro “Music in the Word”, si riunirà la giuria ben selezionata che giudicherà i carri e si esprimerà con voti, concludendosi la Manifestazione con le Performances dei gruppi dei carri a cui seguirà la Premiazione. Marisa Russo

Caritas Diocesi Teggiano–Policastro

Al via il concorso artistico letterario Mare Nostrum Al via il concorso artistico e letterario “Mare Nostrum”: pensieri, tele e sculture per raccontare l’immigrazione.

Il concorso, promosso dalla Diocesi di Teggiano–Policastro attraverso la Caritas diocesana, l’Ufficio Migrantes e l‘Ufficio Pastorale Scolastica, è rivolto agli studenti delle Scuole Secondarie di II grado della provincia di Salerno.

L’obiettivo è quello di affrontare la tematica dell’immigrazione, in particolare focalizzando l’attenzione sugli innume-

revoli sbarchi di migranti verificatisi per tutto il 2014 sul territorio italiano. Tra le finalità, racchiuse nel regolamento pubblicato

sul sito www.diocesiteggiano.it, anche quella di «stimolare l’osservatorio dei giovani in riferimento alla presenza di uomini e donne nelle strutture di accoglienza ubicate sul territorio, permettergli di conoscere e approfondire il mondo dei richiedenti asilo, di chi manifesta bisogno di protezione, di chi scappa da guerre, miserie, tratta, tortura e persecuzioni. Una finestra aperta sull’Africa, sull’Asia, su lingue e culture, ma anche su un territorio che ha aperto i suoi paesi, le sue scuole e le sue case a chi ha chiesto accoglienza ed ospitalità». «Abbiamo lanciato il Concorso Mare Nostrum – spiega Mons. Antonio De Luca, Vescovo della Diocesi di Teggiano-Policastro – per mettere i nostri giovani di fron-

106 anni dalla morte di Joe Petrosino

Il ricordo del poliziotto padulese a Piazza Marina a Palermo Commemorazione, lo scorso 12 marzo, a Piazza Marina a Palermo per i 106 anni dalla morte di Joe Petrosino, il poliziotto padulese ucciso il 12 marzo 1909 dalla “Mano Nera”, con la deposizione di una corona di alloro sul luogo dell’omicidio.

L’esempio del suo coraggio e la sua esemplare determinazione nella lotta alla mafia sono ancora oggi vivi, anche grazie alle attività dell’Associazione Internazionale Joe Petrosino, presente in questi

giorni a Palermo insieme al pronipote Nino Melito Petrosino. La solenne cerimonia è avvenuta alla presenza, tra gli altri, di esponenti dell’Amministrazione del Comune di Palermo, guidata dal sindaco Leoluca Orlando, e dell’ANPS, Associazione nazionale Polizia di Stato – sez. di Palermo. joe petrosino palermo 2A Padula, nella Casa Museo nel centro storico, sono sempre di più i turisti che si appassionano alla vita del poliziotto Joe Petrosino: tra queste mura il piccolo Giuseppe visse fino all’età di 13 anni quando nel 1873, insieme al padre Prospero e a tutta la famiglia, partì per l’America, dove divenne il detective più famoso di tutti i tempi. Nel Museo sono esposti anche cimeli e documenti relativi all’eroica attività del poliziotto. Tutto ciò rende più suggestiva la visita, facendo provare a chi vi si reca le stesse emozioni di coloro che vi hanno vissuto, stimolando in modo forte valori di legalità e giustizia. Filomena Chiappardo

Salerno salute te al fenomeno dell’immigrazione, soprattutto quello che stiamo vivendo sul nostro territorio attraverso l’accoglienza dei richiedenti asilo sbarcati sulle nostre coste. La scelta di un concorso artistico – letterario rivolto alla scuola è legata alla consapevolezza del suo alto ruolo educativo. Il nostro augurio è che, proprio attraverso espressioni artistiche e letterarie, i nostri giovani possano comunicare i loro pensieri e le loro opinioni». Gli studenti potranno partecipare al concorso attraverso un racconto, un articolo giornalistico, una lettera aperta per la sezione letteraria o opere pittoriche, grafiche scultoree per la sezione artistica. Tutte le opere artistiche saranno oggetto di una mostra itinerante nel territorio della Diocesi di Teggiano-Policastro e successivamente utilizzate per abbellire ambienti quali strutture di accoglienza, canoniche, sedi istituzionali. I premi sono in denaro e saranno conferiti in una cerimonia pubblica che si svolgerà a maggio a Salerno.

Teggiano ospita la musica di Nobuya Monta e il virtuosismo italiano con la Monte Pruno Orchestra Con il trio violino, clarinetto e pianoforte si è aperto il 15 marzo scorso il sipario sul concerto musicale ispirato al compositore giapponese Nobuya Monta e al virtuosismo italiano. Ad ospitare l’iniziativa è stata la Chiesa della Santissima Pietà di Teggiano che, a partire dalle ore 18, si è gremita di gente. Gli artisti Mauro Tortorelli, Romualdo Barone e Angela Meluso hanno dato corpo ad un ricco repertorio musicale attinto in gran parte dal compositore asiatico Monta. Immancabile nella kermesse musicale anche il tocco di italianità che è arrivato con il Carnevale di Venezia di Nicolò Paganini e il melodramma La forza del destino di Giuseppe Verdi.

Un successo la Quinta Giornata Salernitana per la Prevenzione delle Malattie della Tiroide

Strepitosa partecipazione all’incontro dibatto dal titolo: La Tiroide: ghiandola della vita organizzata e promossa dal prof. Francesco Orio, docente di Endocrinologia ed Endocrinologo del Ruggi d’Aragona a Salerno, che ha visto oltre seicento persone, soprattutto ragazzi intervenire attivamente alla discussione.

Il Giornalista Rai Franco Di Mare e il prof. Francesco Orio

L’evento, in occasione della Quinta Giornata Salernitana per la Prevenzione delle Malattie della Tiroide, si è svolto presso il Salone dei Marmi del Comune di Salerno ed è stato magistralmente moderato e condotto dal giornalista di RaiUno Franco Di Mare che ha lodato l’iniziava definendo «formidabile» l’endocrinologo salernitano Orio, già riconosciuto a livello internazionale e di recente premiato all’Unesco a Parigi con medaglia d’oro proprio per il suo impegno nella ricerca in campo endocrinologico, soprattutto per iniziative, come questa, di prevenzione delle malattie della tiroide e per la cura della sindrome dell’ovaio policistico. Presenti anche te le principali testate giornalistiche, tv e siti web regionali e nazionali. Un dibattito davvero vivace, fruibile per tutta la cittadinanza

accorsa numerosa e che ha visto i ragazzi delle scuole medie e superiori tra i protagonisti veri, infatti la stragrande maggioranza dei quesiti ed interrogativi posti al prof. Orio sono arrivati proprio dagli studenti. I dati emersi, resi noti proprio durante l’evento hanno evidenziato come campagne di sensibilizzazione e di screening mediante ecografie della tiroide nelle scuole servano ad incrementare l’utilizzo del sale iodato contribuendo a quella tanto sollecitata iodoprofilassi; «si è passati infatti dal 40% nel 2012 al 60% nel 2015 di prevalenza di ragazzi che mangiano con il sale iodato e siamo quindi sulla strada giusta, perché il risultato immediatamente conseguente di tale incremento sta proprio nella diminuzione dell’incidenza di noduli, passando infatti dal 5% nel 2012 al 3% di oggi» ha dichiarato l’illustre

ricercatore salernitano. All’evento hanno inoltre partecipato la prof.ssa Colao, responsabile dell’endocrinologia dell’Università “Federico II” di Napoli, che ha tracciato le conclusioni della mattinata. Tra le Autorità intervenute: il Vice Presidente della Commissione Sanità e Sicurezza Sociale del Consiglio Regionale della Campania Dott. Enrico Coscioni; l’assessore all’annona del Comune di Salerno, Dr Franco Picarone, che ha portato il saluto dell’amministrazione comunale di Salerno che sin dall’inizio ha sposato tale iniziativa e che ha sempre patrocinato tutte le precedenti edizioni con la partecipazione dell’on.le Vincenzo De Luca; il Rettore dell’Università di Salerno Prof. Aurelio Tommasetti, che ha sottolineato, soprattutto per gli studenti, l’importanza di iniziative come queste, che «ormai hanno una storia essendo giunte alla 5° edizione e pertanto vanno apprezzate» sottolineando l’impegno profuso dal prof. Orio annualmente nell’organizzare tale evento; il vicepresidente dell’Ordine dei Medici di Salerno Dott. Giovanni D’Angelo ed il direttore di “Giffoni Experience” Claudio Gubitosi.


eventi 21 eboli

Grande partecipazione al corso di aggiornamento per guardia venatoria volontaria

È partito nei giorni scorsi presso la sede del Cremopar, Centro Regionale per il Monitoraggio delle Parassitosi in località Cioffi di Eboli, il max-corso di Guardia Volontaria Venatoria organizzato dalle associazioni venatorie salernitane in virtù della Legge Regionale 26/2012 e s.m.i. Nella sala convegni del centro ebolitano si sono dati appuntamento un centinaio di iscritti con lo scopo di prepararsi al meglio all’esame per la revisione dell’idoneità di agente volontario di vigilanza venatoria e di ottenere il rinnovo del decreto per un anno. L’obiettivo del corso, infatti, è quello di informare e formare un corpo di vigilanza di guardie venatorie professionale e competente grazie alla disponibilità e alla preparazione di docenti qualificati in materia. Così facendo si darà la possibilità ai partecipanti di arrivare preparati all’esame previsto dalla Regione Campania. A dare il benvenuto ai corsisti sono stati il prof. Giuseppe Cringoli, docente di Parassitologia Veterinaria della Facoltà di Medicina Veterinaria - Università Federico II di Napoli, convenzionata con il Cre-

mopar, e il dott. Gennaro Barra, coordinatore provinciale del CAV (Comitato Associazioni Venatorie) nonché organizzatore dell’evento. Poi hanno preso la parola i presidenti delle associazioni venatorie salernitane: Luigi Spera per Federcaccia, Dino Torre per Enalcaccia, Ferdinando Nocera per Liberacaccia, Luigi Botta per Arcicaccia, Domenico Cuomo per A.N.U.U. mentre erano assenti per motivi personali i presidenti Domenico Della Corte di Italcaccia e Antonio D’Acunto dell’EPS. Tutti hanno ribadito l’importanza della formazione di queste figure e hanno sottolineato come oggi il mondo della caccia salernitano sia più unito che mai nel raggiungere nuovi orizzonti per il futuro del settore. Il corso si terrà sempre di sabato sia di mattina che di pomeriggio sulla base di due moduli simili e proseguirà nei prossimi giorni. Al termine del corso, i corsisti, al cospetto dell’intera commissione per l’attività pratica, terranno una prova finale e ritireranno l’attestato di partecipazione. «Subito dopo il corso di aggiornamento - ha spiegato il dott. Barra - è opportuno che tutti i partecipanti sostengano quanto prima l’esame per ottenere il rinnovo del decreto di guardia venatoria. L’esame consta di due prove pratiche, una relativa alla redazione di un verbale e una alla zoologia applicata cioè il riconoscimento della fauna.

Al via la II^ edizione del progetto Una mano alla cultura del Cilento Seguirà una prova orale che riguarderà gli argomenti che tratteremo durante il corso come la legislazione venatoria ambientale, armi e munizioni, principi di tutela ambientale e primo soccorso veterinario. La buona notizia per coloro che già sono in possesso del decreto di guardia venatoria e che ne richiedono il rinnovo è che non ci saranno quiz che invece dovranno affrontare coloro che per la prima volta si accingono a fare l’esame». Il corso conta 291 iscritti e sarà articolato in sei materie affidate a docenti qualificati. Si parlerà di legislazione venatoria e ambientale, di zoologia applicata alla caccia, di armi e munizioni da caccia e relativa legislazione, dei poteri della vigilanza venatoria, dei principi di tutela degli ambienti naturali di salvaguardia degli habitat, di equilibrio ecologico e delle norme di primo soccorso medico e veterinario. Le lezioni saranno tenute gratuitamente dagli avvocati Modestino Bianco, Cristiana Torre, Giovanni Chiarito, Roberto Sessa, dal prof. Vincenzo Veneziano (Università degli Studi di Napoli), dal dott. Luigi Maria De Luca Bossa (CRIUV Napoli), dal prof. Nicola D’Alessio (IZS Portici), dal prof. Domenico Fulgione (Università degli Studi di Napoli), dal dott. Gerardo Ferrentino, dal dott. Francesco Casaburti, dal dott. Alberto Gentile, dal dott. Guglielmo D’Aniello e dal dott. Gaetano D’Aniello. Le materie trattate e lo spessore culturale e professionale dei formatori coinvolti nell’iniziativa hanno fatto sì che l’affluenza al corso sia stata davvero massiccia sia nella seduta mattutina che in quella pomeridiana. Grande è stata la soddisfazione per le associazioni venatorie salernitane che danno appuntamento agli iscritti a sabato 14 marzo per un’altra interessante lezione. Mario Marra

Buccino

La comunità parrocchiale festeggia i sessant’anni di sacerdozio di Don Antonio Volpe L’intera comunità parrocchiale di Buccino si è riunita in festa, l’8 marzo scorso, presso il Santuario dell’Immacolata Concezione, per festeggiare i sessant’anni di sacerdozio del parroco don Antonio Volpe.

Don Antonio Volpe, 87 anni, buccinese, è uno dei sacerdoti più anziani della provincia di Salerno. La sua vita sacerdotale inizia prestissimo quando, da ragazzo, decide di entrare in convento e seguire le orme dei frati missionari, per poi divenire sacerdote cappellano presso l’Ospedale San Giovanni di Dio e Ruggi d’Aragona di Salerno, fino a ricoprire l’incarico come parro-

ne: «In tutti questi anni - racconta Don Antonio Volpe – ho incontrato migliaia di fedeli ma l’emozione che si prova nella preghiera per i sofferenti è indescrivibile: gioie e dolori che anch’io ho vissuto stando accanto agli ammalati». Una chiesa gremita di persone che hanno voluto ringraziare l’anziano sacer-

to per l’intera cittadina volceiana. La cerimonia è stata presieduta dal parroco di Buccino, don Virginio Cuozzo, e dal vescovo della diocesi di Salerno-Campagna-Acerno, Monsignor Luigi Moretti. All’evento erano presenti, tra gli altri, il sindaco di Buccino, Nicola Parisi, l’amministrazione comunale, il Comandante della locale Stazione dei Carabinieri e gli agenti della Polizia Municipale. «Una guida spirituale per l’intera comunità buccinese», così il primo cittadino Parisi ha definito l’operato dell’anziano parroco buccinese, omaggiandolo con una pergamena ricordo. Ma don Antonio ha parole anche per i giovani e li invita a non scoraggiarsi davanti alle difficoltà della vita: «I ragazzi hanno bisogno di una guida spirituale – spiega l’anziano parroco – la politica, però, divide la nostra comunità ed in particolare i giovani. Tutti abbiamo bisogno di Dio». E conclude: «Prego tutti i giorni, co di Buccino. Il tem- dote per l’attività svol- affinché, cessino le divisioni e tutti ripo scorre velocemente ta in questi anni, co- trovino Dio e ne conoscano il suo grane don Antonio lo sa be- me punto di riferimen- de amore».

Sabato 21 marzo a Palinuro lo spettacolo “Ricordo di Pino Daniele e Mango”

Tutto pronto per la II^ edizione della rassegna culturale “Una mano alla cultura del Cilento”, realizzata dall’associazione “Capo Palinuro – Publio Virgilio Marone”, presieduta dal dott. Antonio Rinaldi, in collaborazione con la direzione artistica di Carlo Sacchi. La stagione di eventi organizzati nell’ambito dell’iniziativa si aprirà sabato 21 marzo con lo spettacolo musicale in ricordo di due cantautori legati alla nostra terra, scomparsi fin troppo presto, lasciando un segno indelebile nella storia della musica italiana: Pino Daniele, scomparso lo scorso 4 gennaio e Mango, morto lo scorso 8 dicembre. Lo spettacolo in programma, che prevede anche la proiezione di una serie di video che ricordino i cantautori scomparsi, avrà inizio a partire dalle ore 19, per protrarsi per tutta la serata. A esso prenderanno parte ben trenta artisti cilentani che terranno dei piccoli concerti in varie postazioni assegnate loro lungo le strade centrali di Palinuro. Nello specifico, i punti nevralgici della manifestazione musicale saranno quattro: l’incrocio Pisacane, via C. Pisacane (di fronte alla “Pasticceria Severino”), via Santa Maria (di fronte al “Babylon”) e, per finire, piazza Virgilio, dove lo spettacolo musicale entrerà nel vivo dell’azione. L’evento è stato organizzato dall’associazione “Capo Palinuro – Publio Virgilio Marone”, grazie alla sinergia del presiden-

te, Antonio Rinaldi, e del direttore artistico, Carlo Sacchi, in collaborazione con gli albergatori e l’Associazione Commercianti. Esso rientra nell’iniziativa dal titolo “Una mano alla cultura del Cilento”, di carattere prettamente culturale, rientra pienamente nell’ottica da cui è scaturita l’idea di fondare l’associazione “Capo Palinuro – Publio Virgilio Marone”, ossia quella di promuovere e sviluppare il turismo come principale fonte di economia del territorio, favorendone la crescita e mettendo da parte la mentalità cristallizzata che ne ostacola lo sviluppo. L’immobilismo politico e istituzionale che da quasi dieci anni caratterizza il Cilento in generale e Palinuro in particolare ha prodotto conseguenze devastanti sullo sviluppo del territorio, impedendo un investimento di carattere economico, nonché la creazione di servizi fondamentali per incentivare e promuovere un turismo di qualità. «L’iniziativa “Una mano alla cultura del Cilento”, rinnovata nella sua VII^ edizione, propone come scopo prioritario - come afferma il direttore artistico Carlo Sacchi – di rendere Palinuro la nuova capitale culturale del Cilento, promuovendone le ricchezze ambientali, storiche, culturali e paesaggistiche, anche attraverso la valorizzazione dei prodotti tipici e delle specialità locali che rendono il “Capo” cilentano unico in tutto il contesto italiano». Giudizio positivo è stato espresso anche dal sindaco di Centola-Palinuro, nonché delegato al Turismo della Provincia di Salerno, Carmelo Stanziola: «L’iniziativa “Una mano alla cultura del Cilento” è di fondamentale rilevanza in quanto, oltre a portare un indotto economico alla città di Palinuro, avrà effetti benefici su tutto il territorio cilentano, che richiamerà turisti da ogni parte d’Italia. Una simile iniziativa culturale dovrà essere presa ad esempio da tutti i comuni cilentani, andando però anche oltre i confini, rappresentando un punto di partenza per lo sviluppo del nostro territorio, ma anche un modo per farci conoscere all’esterno». Molto soddisfatto il presidente del’associazione “Capo Palinuro – Publio Virgilio Marone”, il dott. Antonio Rinaldi, il quale ha sottolineato come «finalmente sia stato possibile realizzare il sogno di un Palinuro unito per un Cilento unito». Emerenziana Sinagra

Buonabitacolo

Incontro su volontariato e impegno civico

Sabato 14 marzo scorso, presso il Centro Sociale “La Cupola” di Buonabitacolo, si è tenuto il primo degli incontri con Sodalis Csv Salerno, Fata Onlus San Pietro al Tanagro e Protezione Civile Vallo di Diano. In questo primo incontro si è discusso di volontariato e impegno civico a servizio della comunità. La Sicurezza in montagna, invece, sarà al centro dell’incontro di domenica 22 mentre al terzo ed ultimo appuntamento di domenica 29, saranno illustrate le buone pratiche per prevenire gli infortuni domestici.


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Convegno presso l'Ordine dei Medici e degli Odontoiatri di Salerno Presentazione a Salerno, presso la sede dell’Ordine dei Medici e degli Odontoiatri, dell’ebook del convegno sulle erbe medicinali curato dall’Associazione Adorea

La serata del 12 marzo scorso è stata aperta dall’intervento del dr. Ravera, Presidente dell’Ordine dei Medici della Provincia di Salerno, il quale lodando la pregevole iniziativa della dr.ssa Vittoria Bonani, Presidente dell’Associazione Adorea, e ben lieto di avervi collaborato, ha posto in evidenza non solo la fama indiscussa nei secoli a livello internazionale della Scuola Medica Salernitana, ma anche la sua derivazione, non da tutti gli studiosi condivisa, dalla Scuola Medica Eleate. Le Erme scoperte ad Elea recavano insieme al termine iatròs, e physikòs quello di oulìades, cioè una connessione con Apollo splendente, dio della conoscenza e della medicina, che nella testa bronzea esposta presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno, scoperta nei fondali marini del golfo, offre un esempio di grande qualità e significato. Un rammarico, ha espresso il Presidente, nonostante la volontà dell’Ordine dei Medici di assumersene l’onere finanziario, la mancata attivazione presso l’Università di Salerno, di un corso di storia della Scuola Medica Salernitana. La dr.ssa Bonani che, tra l’altro ha segnalato le molteplici attività culturali dell’Associazione Adorea, tra cui l’ultimo viaggio a Grumentum e le ultime iniziative editoriali sulla nota “medichessa” medievale Trotula de Ruggiero, si è soffermata soprattutto nell’illustrazione dell’ebook del convegno “Erbe, manoscritti, incisioni – Esplorazioni nel mondo del Regimen e della fitoterapia”, tenutosi nella stessa sede lo scorso 23 novembre, segnalandone i saggi che sono stati firmati da studiosi della Scuola Medica Salernitana ma anche da ricercatori e docenti universitari impegnati nella verifica di quanto è prescritto dalla Scuola in merito alle proprietà curative di erbe officinali e di altri prodotti. Tra l’altro Ella si è soffermata sulle fonti principali quali il Règimen Sanitatis Salernitanum, quest’ultimo il più noto per un’ampia diffusione anche se meno scientifico e basato sull’analisi delle proprietà di un limitato numero di erbe officinali che si consideravano le più importanti. Di grande interesse è risultato il volume manoscritto del XVII secolo, studiato da Marcello Andria, responsabile della Biblioteca

universitaria di Salerno, e curato da Antonio Capaccio, titolare di una farmacia a Napoli, che ha voluto trasmettere in più lingue una conoscenza quanto più completa dei “semplici” e di altre sostanze vegetali di secolare tradizione farmaceutica. La dr.ssa Capone, studiosa della Scuola Medica Salernitana, ha presentato un ampio excursus sull’argomento, soffermandosi su alcune delle principali piante officinali. Il prof. Pinto, ordinario di Farmacia presso l’Università di Salerno, ha opportunamente introdotto la sua relazione riferendosi all’origine leggendaria e simbolica della Scuola che sarebbe stata formata a seguito dell’incontro di un latino, di un greco, di un ebreo e di un arabo che avrebbero discusso sulla terapia migliore da applicare per la guarigione di una patologia, ognuno di essi basandosi sulle tradizioni mediche del proprio territorio. Pur da diverse angolazioni essi non erravano e nel concreto rappresentavano le tradizioni che sono confluite nella Scuola che le ha recepite. Il relatore ha illustrato la terapia di Mellinus (O Isacco da Betania) fondata sull’issopo e le sue riconosciute proprietà “digestive, antispasmodiche, espettoranti, cicatrizzanti, stimolanti della circolazione cutanea”. Quindi ha posto l’accento sul fatto che la Scuola Medica Salernitana, la cui origine si riconduce al IX secolo ed è erede delle tradizioni empiriche della scuola greca ippocratea, crea per la prima volta, assorbendo, come già affermato, le varie culture, una sistemazione organica delle conoscenze specifiche sulle erbe consolidatesi nel bacino mediterraneo, prima del riscontro scientifico avviato in parte da Paracelso e proseguito con Galileo, Linnaeus ed altri. Intorno alla metà del XVIII secolo si giungerà all’estrazione dei principi attivi dalle piante ed alla metà del XX secolo abbiamo i farmaci di sintesi, nel 1922 quelli biologici e dal 1974 i farmaci biotecnologici. Se per biofarmaci si intendono i “farmaci non di sintesi chimica, prodotti da organismi viventi (Insulina, eparina, ormone della crescita ecc.), con l’ingegneria genetica si utilizzano “tecniche di DNA ricombinate ; trasformano organismi “Semplici” in fattorie di proteine umane”. Una illustrazione specifica

ha riguardato ad es. l’Atropina utile per la cura dell’asma, della tosse canina, delle coliche ed altro, ma anche quale antidoto per alcuni tipi di avvelenamenti; o il taxolo, il principio attivo della corteccia del Taxus brevifolia, “in grado di inibire la mitosi) e, quindi, utile nella chemioterapia anticancro”. è seguita la relazione della prof. ssa Antonella Leone del Dipartimento di Farmacia dell’Università di Salerno: “La Scuola Medica Salernitana e le nuove frontiere delle biotecnologie vegetali: sincretismo e modernità”) (collaborazione e patrocinio: PiantaLab, Dipartimento di Farmacia Sezione Biomedica “Arturo Leone” e Università di Salerno), oltre a segnalare il “sincretismo culturale e scientifico” della scuola Medica, quanto alle leggenda dell’incontro dei quattro medici fondatori (il greco Ponto, il latino Salerno, l’ebreo Elino e l’arabo Adela , ha presentato alcune piante medicinali riportate nel Regimen Sanitarium Salernitanum (XIIXIII sec.: Anice, Colchico, Issopo, Malva,Menta, Ruta, Salvia, Solatro e Zafferano), ricordando Matteo Silvatico, vissuto nel XIV secolo, illustre medico e conoscitore di piante, le cui Pandette, nell’edizione veneziana del 1523 contengono 721 capitoli: 487 piante, 157 minerali, 77 sostanze di origine animale ed altre 3 non identificate. Una menzione, anche se breve, è stata doverosa per Trotula de Ruggiero, autrice, tra l’altro, nell’XI secolo, del notissimo trattato di ostetricia e ginecologia “De passionibus mulierum curandarum” e, quale “Trotula Minor”, del “De Ornatu Mulierum”, trattato di cosmesi. Anche la prof.ssa Leone si è soffermata sulle biotecnologie che implicano “applicazioni di principi scientifici e di ingegneria per la produzione di materiali a partire da agenti biologici, utilizzando conoscenze derivanti dalla biologia, dalla biochimica, dalla genetica, dalla microbiologia, dall’ingegneria biochimica, dalla chimica combinatoria e dai processi di separazione”.Interessanti anche altre sue analisi: “Le piante oltre a produrre sostanze indispensabili per la nostra alimentazione (carboidrati, proteine, lipidi= metaboliti primari) sintetizzano una vastissima varietà di molecole con effetti benefici sulla salute dell’uomo. Molte di queste sostanze, conosciute come cataboliti secondari (la denominazione attuale è prodotti specializzati delle piante) sono prodotte da piante che l’uomo usa (sia per l’alimentazione, per la prevenzione e cura di malattie, ma anche ad attività cosmetica)”. “Attualmente il 60% degli attuali farmaci antitumorali ed antibatterici derivano da mo-

lecole naturali” e “l’11% dei farmaci definiti essenziali da parte della WHO sono di origine/ispirazione vegetale”. “I prodotti naturali hanno molti centri chiralici che sono difficili da riprodurre mediante sintesi chimica”. “La Organizzazione Mondiale della Salute (OMS) stima che 70 to 80% della popolazione mondiale usa cure alternative o complementari molte delle quali si basano sull’uso delle piante medicinali” che presentano una “crescita annuale media del mercato globale del 6,6%”. Inoltre, Ella ha ribadito:”Si stima che circa 55.000 specie medicinali e aromatiche sino utilizzate per la cura e prevenzione di malattie croniche nel mondo: circa 2500 specie sono commercializzate internazionalmente; circa 90% sono raccolte dall’ambiente naturale; solo poche centinaia sono coltivate. Si stima che circa 4000 sono minacciate e in via di estinzione”. Ad esempio il “Silphion: probabilmente appartenente alla specie Ferula, Famiglia Apiacee… era usata dal 700 a. C., come pianta aromatica nelle pietanze, ma anche come rimedio per diverse affezioni (antiastenica, antipiretica e sudorifera, diuretica, digestiva, ma anche anticoncezionale”. Tale pianta era alla base dell’economia di Cirene che nel 96 a. C. divenne provincia romana, e fino ad allora era riprodotta anche sulle monete, ma con la sua raccolta eccessiva è scomparsa dal II secolo d. C. Come si è scritto sul “Corriere della Serait”, è anche a rischio di estinzione la Prunus africana, che già nel Settecento era conosciuta dalle tribù locali nella cura della prostata. Ma i «metaboliti secondari sono sintetizzati a bassissime concentrazioni (<1% del peso secco) e sarebbero alti i costi di estrazione e purificazione (ad es. «un albero di taxus di 200 anni alto 13 metri produce solo mezzo grammo di Paclitaxel. Per un trattamento di un paziente sarebbe necessario tagliare e processare 6 alberi di 100 anni» e per la vincristina e vinblastina (C. roseus) sarebbero necessari 500 kg di materiale vegetale per ottenere 1 g di vincristina = 13.0000 Euro /g), mentre per le piante abbastanza comuni come l’Aloe vera o il Rosmarinus officinalis non si ha alcun problema di approvvigionamento di biomasse per l’estrazione delle molecole attive. Quanto alle piante medicinali, la pianta intera è utilizzata per i rimedi al 16,3%, mentre parti singole della pianta riguardano, ad es., la corteccia al 13,5%, i frutti al 10,3%, le radici (29%); quest’ultima rappresenta la “raccolta meno conservativa”. Illustrazioni approfondite della relatrice hanno riguardato la salvia, la menta, fino agli esempi di biologia sintetica con la produzione di artemisia in lievito. Antonio Capano

Giustizia

La Corte europea fissa i limiti della libertà d’espressione È giusto condannare per diffamazione l'autore di un romanzo se i personaggi descritti in termini negativi assomigliano troppo a delle persone non famose vive o già morte. L'ha stabilito la Corte europea dei diritti umani. I giudici di Strasburgo hanno assolto il Portogallo dall'accusa di aver violato il diritto alla libertà d'espressione dell'autrice di un romanzo, condannata per aver diffamato alcuni parenti di suo marito, dopo che questi si sono riconosciuti nei personaggi del racconto. La vicenda prende il via nel dicembre del 2000, quando Maria de Fatima Almeida Leitao Bento Fernandes, utilizzando uno pseudonimo, stampa 100 copie del suo romanzo 'Il palazzo delle mosche' che distribuisce gratuitamente a parenti e amici. Nella prefazione l'autrice ringrazia le persone che l'hanno ispirata chiarendo che i fatti raccontati sono frutto della sua immaginazione e che qualsiasi somiglianza alla realtà è pura coincidenza. Ma alcuni parenti del marito, tra cui la madre e la sorella, ritengono che alcuni dei personaggi del romanzo, descritti assai negativamente, gli somiglino troppo e quindi denunciano l'autrice per diffamazione. La donna viene quindi condannata a pagare una multa di 4mila euro e a versare 53mila euro per danni morali ai parenti del marito. I tribunali portoghesi la ritengono colpevole di aver diffamato cinque membri della famiglia e di aver leso l'onore di altri due già deceduti. La Corte di Strasburgo ha ora stabilito che questa condanna è stata «giustificata» (perché i reati commessi sono previsti dalla normativa nazionale) ed ha perseguito uno scopo legit-

timo, cioè quello di proteggere i diritti dei parenti. Secondo la Corte i togati portoghesi hanno dato il giusto peso a tutti gli elementi a loro disposizione e bilanciato correttamente i diritti in causa. In particolare è stato riconosciuto che è stato raccolto un numero di prove sufficienti per determinare che i parenti avevano ragione a riconoscersi nei personaggi. E che, nel quantificare la multa e i danni morali, è stato presi correttamente in considerazione lo status economico della donna. La Corte ha anche sottolineato che gli Stati hanno un ampio margine nel decidere come comportarsi quando a essere diffamate sono persone che non godono di notorietà pubblica.

Opportunità e Impresa

Al via un nuovo logo per il latte fresco made in Italy Il latte fresco ''Made in Italy al 100%'' sarà presto più facilmente riconoscibile negli scaffali di vendita grazie a un nuovo logo, omogeneo per tutte le aziende, che verrà presentato al Tavolo con tutti i componenti della filiera agroalimentare convocato presso il ministero delle Politiche agricole, alimentari e forestali. Lo ha annunciato il ministro Maurizio Martina, nel precisare che «si tratta di un logo privato, facoltativo, e omogeneo per tutte le realtà produttive che consentirà di superare le attuali difformità tra azienda e azienda nelle indicazioni delle zone di mungitura». «Puntiamo per la prima volta a un coordinamento di tutti i soggetti» ha sottolineato il ministro,

in attesa della presentazione della Relazione in merito da parte della Commissione Ue. Plauso sul bollino che rende trasparente al consumatore il luogo di mungitura sul territorio nazionale è espresso dal capogruppo Pd in commissione Agricoltura Nicodemo Oliverio: «Bene l'annuncio del logo al latte fresco italiano che rappresenta l'eccellenza del nostro Made in Italy».


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