Il Giornale del Cilento - Anno 6 Numero 4

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MENSILE DI INFORMAZIONE DEL CILENTO, VALLO DI DIANO E LUCANIA SUD

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eDItorIale

il vAlore Aggiunto

ANNO 6 - NUMERO 4 APRILE 2015

segui IL GIORNALE DEL CILENTO su

vallo D. luCanIa

palInuro

roCCaDaspIDe

vIabIlItà

il Sindaco Aloia ricorda a Caldoro

ii edizione di Una mano alla Cultura

il Sindaco eletto presidente

Finanziati i lavori tra Agropoli e vallo

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DIR. PROF MARCELLO FEDERICO

La storia si ripete, gli italiani popolo di santi, poeti, navigatori, inventori, emigranti. Hanno cominciato una nuova, massiccia emigrazione dopo gli anni del dopoguerra. Non più emigranti con grado di istruzione inferiore, ma laureati, giovani ed anche molto qualificati. Ma è proprio una tragedia come la pensano in molti? Innanzitutto il numero, che è da record. Per la prima volta nel corso degli ultimi dieci anni, coloro che sono andati via dall’Italia hanno superato i centomila: 101.297 contro i 94.126 dell’anno precedente. E potrebbero essere anche di più, visto quanto dicono gli uffici di statistica dei Paesi di approdo. In Gran Bretagna, ad esempio, si stima in 51mila, dunque ben quattro volte di più di quanto ha ufficializzato l’Aire, il numero di italiani che nel 2014 ha fatto richiesta della sicurezza sociale per poter lavorare. Al primo posto tra le mete scelte torna la Germania (14270 persone), mentre, dopo un anno scende al secondo posto il Regno Unito (13388 ). Gli altri Paesi scelti dai nostri connazionali sono Svizzera, Francia, Argentina, Brasile, Stati Uniti, Spagna, Belgio e Australia. Mentre 16.146 persone si sono recate in America Latina. Colpiscono però altri aspetti del fenomeno. La maggioranza di questi emigranti provengono dalla regione italiana più ricca e socialmente stabile, la Lombardia (18425 persone) e dal benestante centro nord. segue a pag. 2

Vincenzo De Luca

Stefano Caldoro

AttenDere prego

agropolI

Castellabate

polla

parCo

inaugurato il campo sportivo intitolato a peppino impastato

passarella in legno tra lAgo e SAntA MAriA

eMAtologiA fiore all'occhiello

parco Si, parco no... l'opinione di v. luciano

Braceria d'asporto e consegna a domicilio Via San Pio X, 87 • Agropoli Tel 0974 19 26 254 servIzIo a pag. 15

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agropoli

Buon risultato per gli atleti dell'Isola d’Ischia

XVI Edizione della Agropoli Half Marathon Domenica 12 Aprile scorso si è corsa la XVI Edizione della Agropoli Half Marathon, la Mezza Maratona del Mediterraneo, gara podistica di 21 Km su strada che si svolge nei Comuni di Agropoli e Capaccio con partenza ed arrivo in Agropoli. La mezza maratona di Agropoli è diventata un punto di riferimento per i tantissimi atleti, soprattutto professionisti, che vi prendono parte.

In una bella giornata fresca e soleggiata, più di 2.000 sono stati gli atleti che hanno corso la Sedicesima Edizione della Mezza Maratona del Mediterraneo, da Agropoli fino ai templi di Paestum e ritorno. Un percorso scorrevole in uno scenario molto suggestivo. Buon risultato cronometrico per i sette atleti della so-

cietà Forti e Veloci Isola d’Ischia, che con i loro tempi hanno permesso alla squadra nazionale Valore Salute Forti e Veloci di classificarsi al 21^ posto tra le oltre 200 società partecipanti. A guidare il gruppo un ottimo Aniello Del Deo che pian piano sta ritornando sui suoi tempi migliori chiudendo in 1.25.23, poco dopo di lui un ottimo Nicola Scotti fa segnare il suo personale sulla distanza con il tempo di 1.25.53. Grande gesto di sensibilità per Bruno Scandiuzzi che corre con il lutto al pettorale per la scomparsa della madre e zia di due suoi grandi amici a cui oggi non potrà

Agropoli ogni luogo racconta una storia in un docu-fincion realizzato nella cittadina cilentana

dare il suo saluto, tempo per Bruno 1.28.04! Finalmente riesce a dare continuità alle gare Giovanni Iacono che continua a migliorare facendo segnare il tempo di 1.33 e ancora un miglior tempo sulla distanza per Aniello Iovinella che fa segnare il crono di 1.42; regolare e costante Vito Russo che chiude in 1.55 con Valentina Abrogato che chiude il gruppo con il tempo di 1.57, per lei la terza mezza maratona in 3 mesi e questo è un grandissimo risultato per lei visto che il suo esordio in gara risale a poco più di 3 mesi e cioè alla Forio in Corsa. Archiviata la gara già si pensa al futuro con ancora gli atleti Forti e Veloci dell’isola d’Ischia sul nastro di partenza, domenica prossima a Napoli si correrà la Walk of Life, gara di 10 km a sostegno della ricerca, sostegno che daranno anche gli atleti isolani.

editoriale. segue dalla prima

il valore aggiunto Sono solo tre regioni del sud che compaiono infatti tra le prime dieci. Sono i giovani la maggior parte di coloro che parte. Quanto sta accadendo contiene punti di continuità e di discontinuità rispetto alla storia recente del nostro Paese. La continuità, oggi si tende a dimenticare che l’Italia è sempre stato un Paese di emigranti fin dalla sua unità politica, e in particolare dal 1880, anno della crisi dell’ulivo e della vite, quando decine di milioni di italiani furono costretti ad andare in tutto il mondo a fare i lavori più umili. Solo con gli anni del boom il fenomeno si era arrestato. Ma, è questo il punto di discontinuità, adesso, si dice, è tutto diverso. Emigrano i migliori quando la barca va a fondo e chi ha ruoli di responsabilità non è in grado di trattenere i più qualificati lasciando che l’investimento in istruzione pagato dai contribuenti italiani vada a vantaggio dei Paesi esteri. Come facciamo a risollevarci se non teniamo i migliori e le energie più vitali? E più di un giovane con offerte di lavoro qualificato all’estero decide di ri-

manere perché, si sente dire «l’Italia ha bisogno di te». Ma è giusto stracciarsi le vesti di fronte a chi decide di emigrare? A differenza che nell’emigrazione passata la gran parte di chi parte oggi non lo va alla cieca, perché parte con in mano offerte di lavoro in università prestigiose o in multinazionali all’avanguardia. Questo deve far riflettere sulla qualità delle nostre università, nonostante l’opinione comune costruita su valutazioni di qualità, questa si, dubbia. Se di fuga di cervelli si tratta è perche i cervelli sono stati formati da atenei in grado di rendere i nostri giovani i più appetibili. È importante essere consapevoli, come è importante rendersi conto del valore dell’impostazione culturale (fondato su realismo e metafisica) che rende questi ragazzi vincenti, oltre alla loro preparazione. Un’ultima considerazione è però importante per concludere che non è affatto una tragedia che i giovani facciano carriera all’estero. Quanto sta accadendo, infatti, e che questi emigranti “fanno rete”, tengono rapporti con l’Italia, costruiscono nuove opportunità di ricerca e di formazione per gli atenei italiani, aprono possibilità di business per le imprese nostrane più competitive, accendono negli stranieri della upper class l’interesse per il nostro

Nei contratti con le imprese edili clausole per la promozione del lavoro

Accordo tra Comune di Capaccio, Ance e sindacati contro la disoccupazione Nei giorni scorsi, presso Palazzo di Città, si è tenuta una riunione tra l’Amministrazione Comunale, rappresentata dal sindaco Italo Voza, il vicepresidente dell’Ance Angelo Grimaldi e i rappresentanti sindacali di Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil, finalizzato alla definizione di un accordo quadro per la promozione sociale dell’occupazione in virtù della volontà espressa dall’amministrazione comunale Voza con la delibera di Giunta numero 315 del 10 luglio 2014. Al fine di combattere la disoccupazione e favorire l’inserimento dei lavoratori, la Giunta ha approvato una delibera che prevede l’inserimento nei bandi di gara per l’appalto di lavori e di servizi, di una clausola sociale di promozione dell’occupazione delle persone con particola-

ri difficoltà d’inserimento, e di lotta contro la disoccupazione. In tutti i bandi dell’ente dovrà essere inserita la clausola sociale “i concorrenti si impegnano al rispetto della clausola sociale mediante il reperimento di manodopera e maestranze locali, previa valutazione di idoneità alle mansioni, con priorità per i soggetti disoccupati o in cerca di prima occupazione che versano in particolari situazioni di disagio economico e sociale sulla base di elenchi resi disponibili dai servizi sociali del Comune in misura pari ad almeno il 50% dei lavoratori da impiegare”. I rappresentanti sindacali hanno espresso interesse e soddisfazione per l’iniziativa dando, naturalmente, parere favorevole e dichiarandosi disponibili ad un percorso condiviso con l’Ance.

Paese (sono sempre più gli statunitensi che studiano l’italiano). Questi giovani laureati italiani fanno quello che il nostro sistema Paese non riesce a fare, impegnato com’è a complicarsi nella burocrazia, a discutere dei mediocri talk show, a instupidirsi in programmi di intrattenimento televisivo americaneggiante e commerciale… Questi ragazzi, non accontentandosi, rilanciano lo sviluppo e la cultura italiana con la loro stessa carriera lavorativa, cogliendo le opportunità che la vita offre loro, senza dimenticare il Paese di origine. Senza paura di esagerare, si può dire che sono uno dei fattori di uscita dalla crisi in cui versa l’Italia, noi che rimaniamo dovremmo saperlo riconoscere e sostenere. dir. prof. Marcello Federico

Nel tardo pomeriggio di mercoledì 8 aprile 2015 presso il Cineteatro Eduardo De Filippo, è stato presentato il progetto di “Agropoli ogni luogo racconta una storia”, docu-fiction promozionale della Città di Agropoli; esso, che si inizierà a girare già dal giovedì successivo a partire dal portale del centro storico e durerà circa tre giorni, illustrerà attraverso episodi storici ed i luoghi più significativi la storia e le potenzialità turistico-culturali della cittadina, secondo una sequenza di immagini che collegherà la storia all’attualità; un discorso, non solo tecnico, di continuità che intende trasmettere nel fruitore un messaggio carico di contenuti generatori di emotività e coinvolgimento tra passato e presente in un lungo periodo; questo, parte dalla colonizzazione greca della fine del VII-inizi VI sec. a. C., effettuata dai Sibariti e da altri coloni che, dalla loro base agropolese ha interessato il territorio in cui sarà di lì a poco fondata Poseidonia, e giunge fino ai nostri giorni. Tra gli esempi presentati dall’architetto Anzani, autore dei testi e della ricerca storica, l’episodio di San Francesco che parlò ai pesci, sarà rappresentato tramite il noto scoglio e si collegherà con i bagnanti ed il trekking ai tempi nostri, rendendo merito ad una tradizione secolare consolidatasi attraverso

gli ultimi approfondimenti storici della locale Associazione “Spirito Francescano”, che hanno messo in risalto anche lo sconosciuto incontro di San Daniele Fasanella con San Francesco prima del suo martirio in Marocco. Il progetto, si è più volte ricordato, è stato realizzato da Mekanè Produzioni, ed è uno dei primi lavori in Italia girato in stereoscopia (3D). Come ha ribadito il sindaco di Agropoli, avv. Franco Alfieri, si tratta di una prestigiosa iniziativa, finanziata dal GAL che, pur privilegiando finanziamenti a piccoli Comuni, in questo caso ha inteso premiare un progetto di eccellenza che si avvale del supporto tecnico di illustri personalità del settore. Lo ha ricordato anche il regista Attilio Rossi, che ha rimarcato, come il sindaco, il fatto che proprio ad Agropoli, con la presenza di realizzazioni di qualità, come il cine-teatro, cui noi aggiungiamo, tra l’altro, anche il restauro in corso della fornace per laterizi, si è verificato un ribaltamento delle situazioni di crisi denunciate un pò dovunque. E la conferma è giunta anche dall’ing. Mauro Inverso, vice presidente del GAL, che ha sottolineato l’importanza dell’iniziativa ed il suo riconoscimento da parte di una istituzione che opera concretamente nel territorio per la promozione di attività economiche, turistiche e culturali. Tra gli altri è intervenuto il direttore della fotografia, Giuseppe Motta, visual effects già impegnato in importanti produzioni cinematografiche come Avatar, Harry Potter, X Men e attualmente ad Amsterdam, presente con la compagna che ha partecipato, tra l’altro, alla realizzazione del film Robocop. Esperti nella aggiornatissima tecnologia del 3D hanno spiegato nell’occasione le delicate e complesse fasi di progettualità in cui la telecamera a due obiettivi registrerà, come l’occhio umano, la tridimensionalità della realtà, coinvolgendo lo spettatore; questi, servendosi degli occhialini, entrerà pienamente ed emotivamente in un mondo in cui la realtà e la finzione, ad esempio realizzata con l’inserimento in studio di immagini di antiche imbarcazioni, si fondono, trasmettendogli ottimalmente i messaggi che si vogliono inviare. Antonio Capano

Da Copenaghen a Istanbul in kayak

Approda anche ad Agropoli il viaggio della famiglia danese Simonsen Ha fatto tappa anche ad Agropoli il viaggio in kayak della famiglia danese Simonsen. Partiti da Copenaghen, giungeranno ad Istanbul pagaiando lungo le coste del Tirreno e del Mediterraneo Sono approdati al Porto Turistico di Agropoli nel pomeriggio di lunedì 13 aprile scorso, giungendo da Salerno. Ad accoglierli l’Amministrazione Comunale, l’associazione CrossTraining di Agropoli che sta ne ha curato l’ospitalità in collaborazione con l’associazione Kayak Agropoli. Quella della famiglia Sorensen, il danese Lars e l’olandese Suzi, con i figli Tiuri e Liva, rispettivamente di otto e sei anni, è un’autentica impresa per realizzare il sogno di una vita: navigare su due kayak a vela fi-

no alla città turca di Istanbul. Recentemente sono entrati in Campania e dopo una visita all'Isola di Procida, sono sbarcati a Napoli, dove hanno trascorso la Pasqua. Hanno proseguito la loro avventura, che complessivamente arriverà a settemila chilometri di navigazione, toccando la costiera sorrentina ed amalfitana, prima di approdare a Salerno. Hanno già percorso i canali di Germania, Olanda e Francia, sbucando nel Mediterraneo (a Sante Marie de la Mer, in Camargue), prima della navigazione sottocosta che li ha condotti nel basso Tirreno. Il tutto a bordo di due piccoli trimarani: al centro, un kayak su cui è montato un albero dalla randa di poco più di otto metri quadri. Imbarcazioni minuscole, 5,64 metri di lunghezza, poco più di 3 di larghezza.


salute

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territorio

straDa CIlentana

ComunItà montane e ForestazIone

Ammesso a finanziamento un nuovo intervento per la messa in sicurezza e il ripristino È stato ammesso a finanziamento, attraverso le misure di accelerazione della spesa, un nuovo intervento per la messa in sicurezza delle strade provinciali di Salerno.

Edoardo Cosenza

Con un milione e duecentomila euro si potrà procedere ai lavori urgenti di messa in sicurezza, ripristino e consolidamento della Strada Provinciale 430 “Cilentana” nel Comune di Vallo della Luca-

nia, dal km 137+300 al km 137+650. Lo ha reso noto l’Assessore Regionale alle Opere Pubbliche e alla Protezione Civile, Edoardo Cosenza. «Il provvedimento – dice Cosenza – è di fondamentale importanza per la mitigazione del rischio idrogeologico e in particolare per il pericolo di frana e caduta massi sulle strade di collegamento della provincia di Salerno. Fa parte del più ampio quadro di finanziamenti per complessivi 40 milioni di euro a copertura delle ope-

re previste da due protocolli di intesa firmati con la Provincia di Salerno nel dicembre 2013 e dicembre 2014, per venire incontro, attraverso le misure di protezione civile, ai cittadini del salernitano e del Cilentano in particolare». Il finanziamento si aggiunge a quello firmato nei giorni scorsi per i lavori di ricostruzione parziale e il consolidamento strutturale del viadotto “Chiusa” sulla stessa strada nel Comune di Agropoli da 7,2 milioni di euro.

Il mInIstro DelrIo annunCIa l'assegnazIone DI CIrCa DueCento mIlIonI per Centotrentasette ComunI

pica scrive al Ministro Martina ed al presidente uncem Borghi «Attivare subito i poteri sostitutivi nei confronti della Regione Campania» ratterizza da alcuni anni le Comunità Montane ed il settore della Forestazione nella Regione Campania, ha inviato una lettera al Ministro delle Politiche Agricole, Maurizio Martina, ed al Presidente dell’UNCEM (Unione Nazionale Comuni CoDonato Pica munità Enti Montani), EnriIl Consigliere Regionale co Borghi. Nella missiva Pica del PD, Donato Pica, in me- fa presente che «dal 2011 al rito alla forte criticità che ca- 2014 agli Enti montani non è

CapaCCIo paestum. oasI Dunale

“Buona la prima” per il Ministro delle Infrastrutture, Graziano Delrio, e buone, anzi ottime nuove per il Vallo di Diano, il Cilento e gli Alburni. Infatti durante la seduta di ieri del Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE), il neoministro ha annunciato l’approvazione di Cantieri in Comune e la relativa assegnazione definitiva di circa 198,6 milioni di euro per il completamento di opere in 137 Comuni distribuiti su tutto il territorio nazionale, che hanno proposto interventi di completamento appaltabili entro il 30 aprile e cantierabili entro il 31 agosto. Propo-

ste segnalate dai sindaci alla Presidenza del Consiglio in risposta all’invito del Presidente Matteo Renzi dello scorso 2 giugno. Delle 137 opere in questione 27 sono nel nord-ovest, 9 nel nordest, 20 nel centro, 61 nel sud e 20 nelle isole. Tra i 61 Comuni assegnatari delle risorse nel Meridione anche Colliano, Cuccaro Vetere, Ottati, Stella Cilento e Teggiano. Il Governo ha infatti risposto positivamente alla segnalazione dei cinque primi cittadini assegnando, nello specifico, 5.693.420 euro al Comune di Colliano per il restauro e il recupero di Palazzo Borriello da adibire a scuola di alta for-

Castellabate

pubblicato il bando per i lavori della Casa comunale È stato pubblicato il bando di gara per i lavori di riqualificazione della Casa Comunale di Castellabate. La scelta del contraente avverrà con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Le imprese interessate hanno tempo fino al prossimo 11 maggio per rispondere al bando. Il progetto esecutivo ha avuto il via libera dalla Giunta Comunale con copertura finanziaria a carico dell’Ente di 644.878 euro che consentiranno di modernizzare gli impianti, mettere in sicurezza la struttura, ma soprattutto riorganizzare i tre livelli dell’edificio rendendoli più moderni e funzionali. Le barriere architettoniche saran-

no abbattute grazie all’installazione di un ascensore che permetterà ai diversamente abili di accedere all’intera struttura. Anche le facciate esterne saranno migliorate dal punto di vista estetico, in sintonia con il contesto paesaggistico circostante e nel rispetto delle indicazioni della Soprintendenza.

pania non è stata approvata dalla maggioranza». «Imprescindibile, a questo punto, la richiesta – conclude Pica – di attivazione dei poteri sostitutivi nei confronti della Regione Campania, con trattazione dell’argomento in sede di conferenza unificata Stato-Regioni, onde evitare la perdita di migliaia di posti di lavoro ed il tracollo economico di molte aree interne».

Castellabate

Continua la collaborazione tra legambiente Al via il progetto esecutivo per la bonifica dell’ex paestum e il comune di Capaccio Lo scorso 10 aprile, presso Palazzo di Città, si è tenuto un incontro tra discarica di piano Melaino Legambiente Paestum, rappresentata dal presidente Pasquale Longo, e il Comune di Capaccio, rappresentato dal Sindaco Italo Voza.

Approvato Cantieri in Comune Anche Teggiano e Ottati tra gli assegnatari mazione enogastronomica e delle UMI di Collianello da adibire ad accoglienza, 2.455.500 euro al Comune di Cuccaro Vetere per il recupero dell’ex Convento San Francesco, 210.000 euro al Comune di Ottati per l’ampliamento e il completamento dell’impianto sportivo polivalente “Marino Biagio”, 407.723 euro al Comune di Stella Cilento per la ristrutturazione e la messa in sicurezza della scuola materna. Nel Vallo di Diano soltanto l’aviosuperficie di Teggiano rientra tra le opere da sbloccare di “Cantieri in Comune” con 1.808.705 euro di risorse assegnate per la sistemazione e l’ammodernamento. «I Comuni si attivino immediatamente e provino a lavorare subito su questi impegni» il consiglio di Delrio durante la conferenza stampa. Chiara Di Miele

stata corrisposta una somma pari a circa 80 milioni di euro, senza che il governo della Regione Campania abbia addotto giustificati motivi, e che per il futuro non sia stata prevista alcuna programmazione o richiesta di utilizzo di fondi europei in merito». «Inoltre – prosegue Pica nella lettera – anche la proposta di legge di riforma presentata dal PD in Regione Cam-

Italo Voza

Lo scorso 10 aprile, presso Palazzo di Città, si è tenuto un incontro tra Legambiente Paestum, rappresentata dal Presidente Pasquale Longo, e il Comune di Capaccio, rappresentato dal Sindaco Italo Voza, che si è concluso con un accordo sulla continuazione della collaborazione tra l’associazione e l’ente e con la pianificazione di un grande progetto di valorizzazione dell’O-

asi Dunale Comunale di Paestum che nelle prossime settimane sarà formalizzato anche con atti in termini di legge e mediante la sottoscrizione di un Protocollo d’Intesa finalizzato alla tutela e fruizione dell’ambiente, nonché per scopi didattici, scientifici e turistico-ricreativi. «Sono particolarmente contento che questa mattina si sia consolidata l’intesa tra Legambiente e il Comune nell’ottica di una sempre più importante e decisiva progettualità per la salvaguardia e la tutela ambientale di un’oasi dunale unica nella regione Campania» ha detto il Sindaco

Italo Voza. «Siamo contenti che si sia addivenuti ad una soluzione sistemica delle problematiche connesse alla gestione dell’oasi dunale. – ha affermato il Presidente di Legambiente Paestum, Pasquale Longo - Rassicuriamo tutti i frequentatori che l’esperienza in atto continuerà e che la fruizione dell’oasi sarà migliorata ancora. Ringrazio il sindaco per gli impegni che ha assunto e per aver voluto risolvere le incomprensioni dei giorni scorsi. Il Comune di Capaccio con questa scelta conferma la sua sensibilità e disponibilità per la tutela e la valorizzazione dei beni comunali».

apre lo sportello C.I.r.e.n.e.u.s

Assistenza alle persone diversamente abili e alle loro famiglie Orientamento ai servizi socio-sanitari, consulenza nel disbrigo delle pratiche, trasporto sociale, consegna a domicilio dei farmaci, infermieri a domicilio: sono i servizi dei quali potranno avvalersi, gratuitamente, le persone diversamente abili e i loro familiari residenti nel Comune di Capaccio Paestum. Sabato 11 aprile scorso è stato inaugurato lo Sportello C.I.R.E.N.E.U.S. (Centro di Intervento per Ridurre Emarginazioni, Necessità, Esclusioni e Urgenze dei Soggetti disabili e non) un’iniziativa dell’Assessorato alle Politiche Sociali del Comune di Capaccio, finanziata con fondi comunali, in collaborazione con l’Associazione Disabili e Non, U.N.I.T.A.L.S.I. sottosezione di Capaccio, Lega per i Diritti degli Handicappati di Capaccio Paestum e Azienda Speciale Paistom. Lo sportello, che si trova presso i Palazzi Quaranta, in via Magna Graecia, sarà aperto tutti i giorni, secondo i seguenti orari: lunedì, mercoledì e venerdì dalle 9 alle 13 e martedì e giovedì dalle 15 alle 19 (tel. 0828.1994751). Sarà una struttura di accoglienza e assistenza materiale per le persone disabili e per quanti vivono situazioni di svantaggio e di emarginazione nella comunità. C.I.R.E.N.E.U.S. è

uno sportello di consulenza al quale le persone diversamente abili e le loro famiglie potranno rivolgersi per essere ascoltate, per informarsi e per avere indicazioni e chiarimenti sulle leggi che tutelano i diversamente abili, le loro famiglie e chiunque viva una situazione di necessità. È composto da volontari e consulenti professionali con comprovata esperienza nel settore sociale. «È dovere di un ente locale essere vicino alle fasce sociali deboli. – afferma il Sindaco Italo Voza – Per questo non abbiamo esitato ad investire una parte dei fondi comunali nell’attivazione di servizi per le persone diversamente abili e per i loro familiari. A partire da domani i cittadini diversamente abili di Capaccio Paestum, ma anche gli anziani e altre persone appartenenti alle cosiddette fasce deboli della popolazione, avranno nello Sportello C.I.R.E.N.E.U.S. un punto di riferimento permanente». «L’apertura dello Sportello C.I.R.E.N.E.U.S. è sicuramente uno degli obiettivi più importanti raggiunti da questa amministrazione comunale nel settore delle Politiche sociali», dice l’Assessore al ramo, Marilena Montefusco.

La Giunta comunale ha approvato il progetto esecutivo per la bonifica e la messa in sicurezza dell’ex discarica comunale ubicata in località Piano Melaino.

L’intervento consentirà il risanamento e la riqualificazione di un’area di notevole interesse paesaggistico e naturalistico. Il progetto, dell’importo complessivo di 1,3 milioni di euro, è finanziato dalla Giunta Regionale della Campania, nell’ambito del-

la Programmazione in Overbooking sulle risorse dell’Obiettivo Operativo 1.2 del Por. La discarica fu attivata quasi trenta anni fa e utilizzata negli anni dell’emergenza rifiuti, per poi essere dismessa. Nel 1996 l’allora Amministrazione comunale eseguì una prima bonifica per 299 milioni di lire. Da allora l’impegno è proseguito fino all’attuale intervento che consentirà una bonifica definitiva del sito.

asCea

Si pensa alla tassa di soggiorno

La tassa di soggiorno ad Ascea è sempre più un’ipotesi percorribile. Nei giorni scorsi, presso l’hotel Porta Rosa, ad Ascea Marina, l’amministrazione comunale ha organizzato un incontro con le strutture ricettive alberghiere ed extra alberghiere del territorio, per chiarire il funzionamento e l’applicazione della tassa di soggiorno. L’incontro, aperto non solo agli albergatori, ma an-

che a chi possiede case vacanze, è stato istituito per dare la possibilità a tutti coloro che lavorano nel turismo, di poter conoscere l’azienda che si occuperà della gestione del software che forniranno assistenza completa agli imprenditori turistici del Comune di Ascea. All’incontro sono intervenuti presenti il primo cittadino, Pietro D'Angiolillo, e all’assessore al Turismo, Valentina Pica.


territorio rIComInCIamo Dal Campo, Dalla terra e dia Mitidieri e Dario marino. La CooperatiDaI proDottI DI qualItà Che Il CIlento può oFFrIre

ricominciamo dal campo Ricominciamo dal campo, dalla terra e dai prodotti di qualità che il Cilento può offrire. Sembra essere questo lo spirito che sta animando alcuni giovani Cilentani che scelgono di investire le loro energie, idee e aspirazioni in agricoltura e in settori ad essa collegati. Tra le diverse esperienze attive sul territorio, iniziamo a raccontarne due legate al grano, molto diverse tra di loro ma che in comune hanno di essere, entrambe, progetti nati da pochi anni e da un gruppo di giovani: la Cooperativa di “Terra di Resilienza” (Caselle in Pittari) ed il locale “daZero” (Vallo della Lucania).

Cosa c’entra una pizzeria con l’agricoltura? molto, dato che i tre soci, Carmine Mainenti, Giuseppe Boccia e Paolo De Simone, offrono ai loro clienti un impasto realizzato con farina prodotta per loro nel Cilento dall’Azienda Agricola Cobellis. Nel 2014 il primo grano prodotto per daZero, nel 2015 l’impegno è stato rinnovato e per il 2016

puntano a utilizzare anche semi autoctoni. La scelta di coltivare il proprio grano non è casuale ma un punto di partenza, un elemento identitario, come utilizzare dei prodotti tipici di qualità quali la mozzarella nella mortella, olio d’oliva locale, la soppressata di Gioi ecc. L’idea, che ha spinto i tre amici a dare vita a daZero è quella di voler offrire una

pizza del territorio che abbia il gusto pieno del Cilento. Per questo sono alla ricerca di nuovi produttori da coinvolgere nel loro progetto, una cosa non sempre facile. Terra di Resilienza è una Cooperativa Sociale, nata nel giugno 2012, che si occupa di agricoltura sociale, produzioni agricole di qualità, turismo esperienziale e sviluppo locale. I “volti” del progetto, che puntano a mettere insieme “la zappa ed il computer” (le competenze accademiche con i saperi antichi), sono di Antonio Pellegrino, Marianna Falese, Clau-

va è legata all’esperienza del Palio del Grano e al recupero dei grani antichi di cui hanno avviato, anche attraverso il sistema del cumparaggio, la coltivazione. Il lavoro della cooperativa si muove sulla linea del processo già avviato nel 2011 con la costituzione della Comunità del Cibo Slow Food “Grano di Caselle”, che pone le proprie basi su un’ampia rete di relazioni tra imprese, contadini e territorio sulle varietà della “Ianculidda” e della “Russulidda”. La produzione al momento non riesce a soddisfare tutte le richieste e viene quasi completamente assorbita dagli eventi organizzati. La cooperativa produce già olio e sta ampliando la varietà delle produzione orticole. Il panorama che caratterizza l’agricoltura nel Cilento è sicuramente variegato e con molteplici esempi di eccellenza. meriterebbe di essere indagato ed approfondito. È un settore ricco di criticità che, in diversi casi, stenta a trovare un suo stabile mercato. Questa situazione richiede uno sforzo di condivisione delle conoscenze ed esperienze che ognuno, singolarmente o attraverso progetti di microreti, sta sperimentando. Un Territorio capace di definire dal basso e costruire una propria filiera corta, è potenzialmente il luogo dove può prendere vita un circuito virtuoso e sostenibile per cui i giovani possono pensare di restare e costruire i loro progetti.

In 8 ComunI Del CIlento aD aprIle prenDono FInalmente Il vIa le azIonI Del progetto green CommunItIes

partono i cantieri della green Commuities Cilento In otto Comuni del Cilento ad Aprile prendono finalmente il via le azioni del progetto Green Communities (il primo studio di fattibilità è del 2011). Sono infatti state già pubblicate o sono in fase di pubblicazione le gare di appalto dei lavori di efficientamento energetico di edifici pubblici nei Comuni di Futani per il municipio e la scuola materna, di Montano Antilia per il vecchio frantoio (Massicelle), di Perito per il Palazzo della Marchesa, di Morigerati, di Novi Velia e di Omignano per i Municipi, di Magliano Vetere e di Sessa Cilento per le rispettive scuole elementari. Si tratta della parte esecutiva di un progetto di comunità sostenibile avviato con una convenzione tra UNCEM (Unione Nazionale delle Comunità ed Enti Montani) ed il Ministero dell’Ambiente nel 2010 e finanziato dal ministero stesso nell’ambito del Programma Operativo Interregionale “Energie rinnovabili

e risparmio energetico (FESR) 2007-2013” con fondi comunitari e nazionali. Obiettivo dell’iniziativa era quello di ripensare le strategie di sviluppo di territori montani e rurali nella loro funzione di contenitori di biodiversità e di custodi del patrimonio tradizionale. Il Cilento, insieme alle Madonie, il Pollino ed il Tammaro rappresenta

Castellabate

nuova sede del Forum Comunale e del punto informagiovani È stata inaugurata la nuova sede del Forum Comunale Giovanile e del Punto Informagiovani a Castellabate.

un progetto unico nel suo genere, fortemente apprezzato e sostenuto dall’Europa. Dai piccoli Comuni, in cui ogni euro risparmiato nella gestione corrente è una preziosa risorsa da rinvestire nella comunità, parte la sfida per dimostrare che è possibile raggiungere risparmi nei consumi dei combustibili da riscaldamento fino al 30%. Da-

gli studi preliminari effettuati è stato accertato che, grazie ad una serie di interventi mirati (quali la coibentazione piuttosto che il cambio di caldaia), un edificio può passare da una classe di efficienza energetica G (alti consumi e dispendio economico) ad una classe A con considerevoli risparmi per gli enti gestori. Altra interessan-

La struttura di via Pagliarola a Santa Maria, nello spazio sottostante piazza Caduti del Mare servirà ai ragazzi ad avere uno spazio idoneo alle loro attività. I lavori sono durati un anno e ora la struttura è dotata anche di attrezzature informatiche fornite dalla Regione Campania. Sarà un punto

te novità è che i Comuni oggetto dell’intervento, lavoreranno insieme per la diffusione delle informazioni sui vantaggi per la comunità di questi interventi e per formare i tecnici locali e le ditte edili sui finanziamenti attivabili, sulle tecniche ed i materiali di costruzione utilizzabili. Inoltre, un’intensa e specifica azione di coinvolgimento dei cittadini e delle scuole sarà poi realizzata con l’iniziativa “noi Green Communities”, che punta a rendere consapevoli tutti i residenti dei benefici nella qualità della vita (abitazioni più salubri e meno costose). I sindaci hanno affermato la loro volontà di siglare prima dell’estate, un Protocollo d’Intesa per rafforzare l’azione di collaborazione e poter comunicare che il Territorio è pronto a raccogliere le sfide del futuro, candidandosi, anche grazie alla partnership con l’UNCEM, ad essere sede di altri progetti innovativi per le aree rurali. La consegna dei lavori in tutti i Comuni interessati è prevista per settembre 2015.

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l'opInIone DI vInCenzo luCIano

parco sì, parco no... Il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni negli ultimi tempi è al centro di numerose discussioni e riunioni. Parte degli amministratori del territorio ricadente sotto la giurisdizione dell’Ente vorrebbe addirittura affrancarsene, altra parte, di contro, continua a credere in un’istituzione che dovrebbe valorizzare e tutelare maggiormente le comunità. A questo proposito Vincenzo Luciano, Presidente UNCEM Campania e già membro del Direttivo del Parco dal 1996 al 2001, in una lettera aperta dal titolo Il Parco oltre il Parco affronta la questione.

«In questo periodo si susseguono incontri ambigui, strumentali e capaci solo di cavalcare la rabbia dei cittadini, rischiando di nascondere così le responsabilità nella cattiva gestione del nostro Parco di questi ultimi anni, o peggio ancora di evitare il confronto vero su come esso vada riformato e rilanciato in un progetto di sviluppo complessivo, sinergico ed integrato del nostro territorio» è l’incipit di Luciano. «Bisogna aprire un dibattito serio sul Parco consiglia – Non serve scegliere le strade più semplici e liquidatorie. La fase di stallo e di involuzione del nostro Parco hanno come responsabili chi l’ha gestito in questi ultimi anni, chi ne ha disatteso le speranze per incapacità e approssimazione, chi lo ha allontanato dai cittadini, chi ne ha rallentato le scelte di politiche ambientali che rispondessero a richieste di sviluppo sostenibile, duraturo ed integrato per l’intero territorio a Parco». E sulla perimetrazione anche il Presidente UNCEM è convinto che vada «rivista; così come il problema creato dalla presenza indisturbata ed incontrollata dei cinghiali va risolto senza mezzi termini e non solo con il tardivo intervento di abbattimento selettivo, per altro non

ancora iniziato; senza contare la visione troppo vincolistica che non libera quel dinamismo economico potenziale al territorio». «Ma possono questi problemi diventare oggetto di scontro demagogico sul territorio di una delle aree protette più significative del mondo? Si può, da qui, mettere in discussione l’idea stessa del Parco, non facendo i conti sul serio con i tanti e nuovi problemi e sulle prospettive di realtà interne e montane come le nostre, di cui il Parco è senza dubbio una sponda importante?» chiede Luciano. «Il territorio del Parco deve restituire le sue opportunità alle comunità, deve restare un elemento di sviluppo, di crescita; ma questo si consolida solo intensificando la consapevolezza diffusa e la condivisione dei valori che esso rappresenta – si continua a leggere nella lettera aperta – La nostra è una terra antica e fiera del suo passato ma soprattutto del suo futuro possibile, dove sicuramente la scelta del Parco ha rappresentato per il territorio una svolta storica, una grande sfida culturale, politica ed economica alla quale, ora più che mai, non dobbiamo sottrarci». «Un territorio fatto da uomini-cittadini del Parco, con uno status nuovo che compiono scelte ambientali mature, come la green economy, e che guardano ad un’idea del mondo diversa, un nuovo modello di sviluppo condiviso ed identitario, ma aperto alle proprie radici ed alle proprie ali – è il consiglio finale di Vincenzo Luciano alle comunità e agli amministratori del Parco – Il Cilento, solo per questa strada può incontrare il mondo!».

Ad Altavilla Silentina al via il censimento obbligatorio dell'amianto d’incontro dove confrontarsi e programmare iniziative di interesse e anche uno strumento per accedere a informazioni, formazione ed orientamento.

Un censimento obbligatorio di tutti i beni mobili e immobili in cui è presente l'amianto. Lo ha deciso il sindaco di Altavilla Silentina, Antonio Marra (nella foto). Per i trasgressori multe che vanno da un minimo di 2.582,20 euro ad un massimo di 5.164,57 euro. Gli interessati dovranno compilare un documento nel quale si dovrà segnalare la presenza di amianto e presentarlo al Comune di Altavilla entro i prossimi 120 giorni. Il modello, al quale andranno affiancati la valutazione di ri-

schio, il certificato di analisi e il monitoraggio ambientale, si potrà richiedere all'Ufficio Servizi al Territorio del Comune o scaricare direttamente dal sito istituzionale dell'ente.


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vallodidiano

IntervIsta al presIDente Della ComunItà montana vallo DI DIano

raffaele Accetta: «Uscire dal Parco? Assurdo e strumentale»

Raffaele Accetta

Presidente Accetta, come giudica l’atteggiamento di un gruppo di comuni compresi nell’area del Parco di voler fare i bagagli e uscire dalla perimetrazione attuale? «Atteggiamento veramente incomprensibile. Proprio perché avevo sentito qualche “mal di pancia” di qualche amministratore, ho convocato il 13 Marzo scorso una conferenza di sindaci. Da aggiungere che io, prima degli altri, ho avuto forti perplessità iniziali su come era organizzato il Parco. Oggi, però, indiscutibilmente, il Parco è una risorsa e avremmo tutti il prosciutto davanti agli occhi se non lo considerassimo una risorsa. Anche gli amici degli Albur-

ni ne sanno qualcosa se è vero come è vero che hanno lottato ed ottenuto di far inserire il nome “Alburni” nella denominazione del Parco. Ed ora, sapere che qualche amministratore degli Alburni sta proponendo l’uscita dal Parco mi sembra, francamente, una grossa contraddizione». Una posizione forte, la sua, in difesa del Parco. «È innegabile che il Parco ha fatto degli importanti investimenti. Ma vogliamo registrare, per esempio, il fatto che, grazie al suo vice presidente Corrado Matera (e penso che tutti noi amministratori del Vallo di Diano dobbiamo dargliene atto) il Parco ha istituito una sede decentrata a Teggiano? Vogliamo considerare gli importanti investimenti a Sanza, a Sassano, a Monte San Giacomo ed in altre zone del Parco? E oggi cosa facciamo? Sosteniamo il contrario?». Polemica pretestuosa, quindi? «Io penso di si. Dobbiamo, invece, pretendere dal Parco che vengano esperite strategie più incisive affinchè non diventi un peso ma

Con il Comitato no petrolio Gardening urbano nel vallo di Diano Il Comitato No Petrolio Vallo di Diano, aspettando Terre di passaggio–noTriv Bike Tour, invita le associazioni e i cittadini il 26 aprile ad intraprendere azioni di Gardening Urbano per le strade del proprio paese. che i cittadini hanno per il territorio e per il suo valore, ancora poco conosciuto. Abbellire il tessuto urbano vuole essere un primo passo per incentivare la cultura del turismo, migliorare la vivibilità e la percezione del paesaggio, creanTale azione vuole di- do una rete di innovaziomostrare la sensibilità ne sociale tra gli abitan-

un’opportunità. In verità, nel corso della conferenza dei sindaci furono in molti a condividere questa posizione, cioè che non è possibile uscire dal Parco bensì, insieme, trovare le soluzioni più adatte affinchè si modifichi l’attività vincolistica del Parco». Intanto Polla, San Rufo, Roscigno, Ottati, Sanza, hanno espressamente richiesto di uscire dal Parco. «Io penso che alla base ci sia una strumentalizzazione politica. Se si vuole utilizzare la protesta del Parco come Salvini sta utilizzando la protesta degli immigrati, allora questo che ci fa capire che ci troviamo di fronte ad una strategia chiarissima: strumentalizzare il Parco per fini elettorali. Ma è possibile che possiamo accettare mai che un consigliere regionale di nome Alberico Gambino possa essere considerato il paladino della protesta del Parco? Ma vogliamo veramente scherzare? E noi, come fessi ci cadiamo? Gambino, che come tanti altri consiglieri regionali ha sfruttato il Vallo di Diano soltanto come serbatoio di voti, ha promos-

ti del Vallo di Diano. Per ogni paese sarebbe opportuno individuare delle squadre con un capogruppo che coordini l’iniziativa; il Comitato cercherà di avere i permessi da tutti i comuni del comprensorio, sperando in un’azione condivisa anche dalla politica locale. Ogni gruppo sarà libero di scegliere una pianta o un fiore simbolo della propria partecipazione. Si invita, infine, a veicolare la propria azione anche sui canali web, in particolare Twitter ed Instagram usando gli hashtag #iovivoqui #gardeningurbano #terredipassaggio, perché solo così chi tiene al territorio può pensare di non abbandonarlo e di avviare una nuova rivoluzione culturale.

so l’audizione a Napoli di tutti i sindaci del Parco per parlare di riperimetrazione. Ma questa è un’offesa per tutti noi amministratori locali. Siamo alla follia». Ma il Parco è un problema oppure no? «No. In questo momento il vero problema non è il Parco, bensì la Soprintendenza. Il paradosso è che il Parco autorizza e la Soprintendenza boccia. Ne sappiamo qualcosa a Monte San Giacomo dove il Parco aveva approvato il progetto del laghetto artificiale che avrebbe procurato vantaggi alla nostra economia ma la Soprintendenza lo ha bocciato. E così sta facendo anche con l’edilizia. È contro la Soprintendenza che si dovrebbe protestare, non contro il Parco ma evidentemente è più facile avere visibilità strumentalizzando il Parco. La verità è che c’è chi preme per entrare nel Consiglio direttivo del Parco e cerca di fare la voce grossa per assumere un ruolo, poi, dall’interno e convincere gli altri che la posizione è da appoggiare. È questa la verità». Rocco Colombo

paDula

Città educativa Vallo di Diano Venerdì 17 aprile scorso, presso la sede della Comunità Montana a Padula, si è tenuto l’incontro con i componenti della Consulta scolastica dei ragazzi e delle ragazze Vallo di Diano. «è l’inizio di un percorso il cui obiettivo è quello di educare alla rappresentanza democratica, di far vivere ai ragazzi e alle ragazze una concreta esperienza di co-progettazione del futuro di questo territorio», ha dichiarato il Presidente Raffaele Accetta.

teggIano

ospeDale DI polla

il Servizio di ematologia tra i fiori all’occhiello del presidio Il Servizio di Ematologia dell’Ospedale “Luigi Curto” di Polla è ormai diventato un fiore all’occhiello del presidio. Ad occuparsene da sei anni come responsabile la dottoressa Elisa Focarile di Sala Consilina.

La dottoressa Elisa Focarile, responsabile del Servizio di Ematologia dell’ospedale "Luigi Curto" di Polla

Il Servizio è stato valorizzato ulteriormente negli ultimi tempi, soprattutto dall’avvento alla Direzione Sanitaria dell’Ospedale di Aristide Tortora, che ha voluto puntare maggiormente in questo ambito che si prende cura nello specifico di pazienti affetti da malattie oncoematologiche. Andare incontro al paziente sul territorio, evitando così i viaggi della speranza verso presìdi ospedalieri della Campania o addirittura della Basilicata, è la priorità del processo di valorizzazione dell’Ematologia del “Curto”. Inoltre il Servizio è riuscito ad attrarre un cospicuo numero di casi da Napoli e da tutta la provincia di Salerno oltre che dalla Calabria. «Ho già iniziato a lavorare curando particolarmente la diagnostica

e il trattamento delle patologie oncoematologiche – ci spiega la dottoressa Focarile - Ho cercato di portare, viste le mie precedenti esperienze lavorative, in una realtà così piccola una diagnostica e un trattamento che normalmente vengono effettuati nei grossi centri di Ematologia». Questo l’obiettivo di Elisa Focarile e della Direzione Sanitaria: rendere il Servizio di Ematologia dell’ospedale pollese all’altezza dei centri di maggiore importanza, il tutto nello specifico interesse del malato. «Cerco di dare spazio alla diagnostica ponendo l’attenzione alla ricerca di quelle che sono alcune alterazioni molecolari che ci sono nelle patologie ematologiche – continua l’ematologa – Mi appoggio ad altri laboratori, cercando di migliorare sempre di più e avere un’effettiva precisione diagnostica». La dottoressa Focarile passa poi a spiegare la tipologia di patologie curate al momento presso il “Luigi Curto” e i relativi trattamenti farmacologici. «Sono in grado di trattare prevalentemente le patologie linfoproliferative e mieloproliferative, soprattutto croniche – spiega – Per come è strutturato questo ospedale non vi è la possibilità di trattare quelle acute. Tra non molto avremo la possibilità di effettuare i trattamenti non soltanto per bocca, come facciamo adesso, ma anche per via infusiva». Chiara Di Miele

sala ConsIlIna

Casa circondariale a rischio chiusura A giugno la decisione finale

A rischio chiusura la casa circondariale di via Gioberti a Sala Consilina. In corso, infatti, presso il Ministero della Giustizia, la valutazione del provvedimento che dovrebbe essere adottato nel prossimo mese di giugno. All’interno della struttura di via Gioberti, soprattutto tra i dipendenti si respira già aria di smobilitazione, convinti che il Disegno di Legge che ne prevedeva la soppressione già nel 2001, questa volta troverà sicura attuazione. Quello che si temeva, pertanto, all’in-

domani della soppressione del Tribunale di Sala Consilina, qualora dovesse trovare attuazione il provvedimento di chiusura del carcere, si sta avverando. E, purtroppo, come in un gioco a catena, la chiusura del carcere condurrebbe, inevitabilmente, alla soppressione anche della Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina, con la retrocessione a Tenenza, con tutte le problematiche che riguarderebbero soprattutto il taglio degli organici, che sarebbe, ovviamente, consequenziale.

monte san gIaComo

paDula

la pro loco dona kit di pronto Due cavalli ed una mucca Fiera soccorso alla Croce rossa rinvenuti morti sulle montagne dell’usato Il sindaco Raffaele Accetta: «Esclusa la mano dell’uomo»

Un riconoscimento a rendere della Pro Loco alla Croce Rossa del Vallo di Diano per la collaborazione, disponibilità e attenzione sempre mostrata a sostegno di molte attività messe in campo sul territorio di Teggiano. Consegnata, infatti, nelle mani dei Responsabili della Sezione Locale della Croce Rossa, dal Presidente della Pro Loco, Enrico Maria Amelio, e dal Segretario, Conantonio D’Elia, un kit per l’emergenza ed il primo soccorso. «È un omaggio simbolico ad un gruppo di volontari che la Pro Loco si trova sempre vicino ogni qualvolta, a Teg-

giano, organizziamo degli eventi – ha detto il presidente Enrico Amelio – A tutti i volontari della Croce Rossa, infatti, deve andare il nostro ringraziamento e la nostra amicizia per tutto quanto hanno fatto e fanno, mettendo al servizio delle nostre manifestazioni la loro competenza, la loro disponibilità e la loro professionalità».

Due cavalli ed una mucca rinvenuti in avanzato stato di decomposizione sulle montagne di Monte San Giacomo. Appena ricevuta notizia della loro presenza, il Sindaco del piccolo centro del Vallo di Diano, Raffaele Accetta, ha richiesto l’intervento del Corpo Forestale dello Stato e del Servi-

zio Veterinario dell’Asl che, dopo gli accertamenti del caso, ne hanno disposto il sotterramento. «Secondo gli elementi raccolti - ha riferito il Sindaco Accetta - la morte dei tre animali risale al periodo invernale causata verosimilmente da elementi accidentali. Sia i responsabili del servizio veterinario che gli agenti del Corpo forestale dello Stato, infatti, hanno escluso completamente la mano dell’uomo. Anche per questo motivo- conclude il Sindaco Accetta - inviterei soprattutto i frequentatori di Facebook a non diffondere notizie prive di nessun fondamento che potrebbero offendere l’immagine di tutta la nostra comunità».

Si è tenuta lunedì 6 aprile scorso, presso via Vascella a Padula, nei pressi dell’Arco di San Brunone, la Fiera dell’usato. La manifestazione, organizzata dall’Associazione Amici di Padula con il patrocinio della Città di Padula, si è protratta per l’intera giornata ed è nata dall’idea di dare un nuovo utilizzo ad oggetti del passato dimenticati in soffitta o in garage. La Fiera dell’usato è stata un’occasione per incontrare persone, scambiarsi oggetti, vivendo una giornata con spensieratezza ed allegria.


vallodidiano Opportunità e Impresa

Al via l'iniziativa un progetto al mese Un progetto al mese, è l’iniziativa promossa dal comune di Buonabitacolo in collaborazione con la BCC di Buonabitacolo. Per i prossimi quattro mesi, quattro diversi progetti di valorizzazione del tessuto economico e sociale del piccolo comune del Vallo di Diano, saranno attivati grazie alle risorse economiche che la BCC di Buonabitacolo ha reso disponibili con un plafond di un milione di euro destinato ai cittadini ed alle imprese che ne faranno richiesta.

Elia Rinaldi

Un progetto al mese propone iniziative a favore delle imprese agricole, per il rilancio del settore primario e la riqualificazione delle piccole aziende agricole del territorio. Lo scopo è di incoraggiare la nascita di nuove imprese agricole e di sostenere quelle già esistenti, condotte da under 40, attraverso forme di microcredito. In particolare, i finanziamenti concessi dalla BCC di Buonabitacolo serviranno per investimenti nei settori della produzione, della trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli. Il microcredito in agricoltura, quindi, può avere un ruolo centrale come volano per lo sviluppo economico di Buonabitacolo. ma non solo questo. Un concreto supporto economico per le Startup, a favore di giovani che vogliono rimanere sul territorio e mettere a sistema idee di crescita e di sviluppo innovative. La BCC di Buonabitacolo concederà forme di microcredito per lo sviluppo di start-

up innovative. Molte imprese startup nascono da semplici idee, intuizioni che possono con un buon studio iniziale in poco tempo volgere a grandi imprese, ma per far questo è necessario anche trovare i giusti finanziamenti investitori privati o pubblici che credono nell’idea. Questo per una startup è un punto molto delicato soprattutto all’inizio dove la giovane impresa deve essere supportata nei primi passi. Un concreto sostegno economico per il recupero del tessuto urbano, la riqualificazione del centro storico, la rinascita del senso di comunità. Il progetto, attraverso le agevolazioni economiche concesse dalla BCC di Buonabitacolo, ha la finalità di valorizzare il patrimonio edilizio avente destinazione d’uso residenziale e, nel contempo, di contribuire a ridurre il degrado ambientale, a rallentare i processi di desertificazione urbana e favorire l’economia locale (piccola imprenditoria, artigiani, ecc.). Infine un’iniziativa progettuale che supporterà la qualità dell’ambiente con incentivi alla raccolta differenziata. Lo scorso 10 aprile, presso il Centro Sociale “la Cupola” nel Parco Carlo Alberto dalla Chiesa, si è tenuto un incontro pubblico per presentare ai cittadini ed alla stampa l’iniziativa con l’intervento del sindaco di Buonabitacolo, Elia Rinaldi, e dell’intera amministrazione comunale, del Direttore Generale della BCC di Buonabitacolo, Angelo De Luca, e del presidente della BCC, il prof. Giovanni Rinaldi.

padula

Il nuovo presidente dell’Associazione Joe Petrosino è Vincenzo Lamanna Rinnovo delle cariche per l’Associazione Internazionale "Joe Petrosino" di Padula: il nuovo presidente è Vincenzo Lamanna, che succede a Giovanni Cancellaro.

Vincenzo Lamanna

Gli altri membri del Consiglio direttivo sono Vincenzo Petrizzo, vicepresidente, Enrico Tepedino, segretario, Vincenzo Vegliante, tesoriere, Michele Cartusciello, Franco De Rosa e Giovanni Cancellaro, consiglieri. Approvato il Programma Annuale dell’Associazione: tra i punti, l’accoglienza alla troupe televisiva di History Channel, pro-

veniente dagli Stati Uniti nel periodo dal 16 al 25 maggio, la diffusione della cultura della legalità organizzando periodicamente manifestazioni ed incontri con testimoni di giustizia, magistrati, scrittori, il rinnovo dell’adesione a “Libera”e la partecipazione al Patto di Presidio del Vallo di Diano, l‘attribuzione del Premio Internazionale Joe Petrosino a Padula e New York, la predisposizione del nuovo statuto associativo che recepisca i suggerimenti e le indicazioni espresse da tutti i soci nelle varie riunioni dell’Assemblea. L’Associazione si prefigge di promuovere la conoscenza del famoso poliziotto, della sua vita, dei suoi ideali, del suo impegno per sconfiggere la criminalità organizzata che lo portò, nel 1909, ad essere il primo poliziotto vittima della mafia. Filomena Chiappardo

installate 44 telecamere nei punti strategici del paese

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ciclismo e natura

Al via le iscrizioni Sassano più sicura, presentato il nuovo sistema di per la Granfondo videosorveglianza cittadino del Tanagro Si è svolta lo scorso 9 aprile, presso la Sala Giunta del Comune di Sassano, la presentazione del nuovo sistema di videosorveglianza cittadino.

Erano presenti, tra gli altri, il sindaco del paese della Valle delle Orchidee, Tommaso Pellegrino, il Capitano della Compagnia dei Carabinieri di Sala Consilina, Emanuele Corda, il presidente della BCC di Sassano, Antonio Calandriello, gli amministratori comunali e i responsabili dell’ufficio tecnico del Comune di Sassano. Il nuovo sistema di videosorveglianza consiste nell’installa-

zione di 44 telecamere, 39 già funzionanti, nei punti strategici del paese e nei suoi accessi. Gli occhi elettronici serviranno a sorvegliare ventiquattro ore su ventiquattro aumentando, così, la sicurezza della comunità. Le telecamere sono coordinate attraverso la sala di monitoraggio installata presso il Comune di Sassano e in futuro sarà attiva anche presso la Caserma dei Carabi-

Cimino resta sindaco

nieri di Sassano. Prossimamente sarà inserito nelle telecamere un sistema di lettura delle targhe delle automobili. Il tutto è reso possibile grazie alla partecipazione della Camera di Commercio di Salerno, della BBC di Sassano e dal Comune di Sassano. Sassano lancia, così, l’idea di costruire una Smart city, una città intelligente dove la tecnologia è al servizio della comunità e a dare più sicurezza alle famiglie. In futuro si prevede di attivare sulla stessa piattaforma altri servizi, quali: un sistema di monitoraggio ed efficientamento degli uffici comunali; una riduzione del numero dei contratti internet; un monitoraggio della pubblica illuminazione; il controllo e la gestione istantanea della raccolta dei rifiuti e l’incentivazione della mobilità ecosostenibile.

Un’esperienza unica per quanti amano misurarsi in una prova agonistica, ma soprattutto per quei ciclisti che al piacere del pedale uniscono anche quello di posare attentamente lo sguardo sulle bellezze del Vallo di Diano: queste saranno le emozioni della Granfondo del Tanagro – 1° Memorial Pasquale Ammaccapane e Franca Priore.

«Quando i ciclisti avranno preso il via, alzeremo gli occhi al cielo per ricordare il nostro amico e appassionato Pasquale Ammaccapane, deceduto a seguito di un incidente stradale insieme alla moglie Franca Priore, che lo scorso anno precedeva i ciclisti in qualità di scorta, siamo sicuri che sarà ancora lì a sostenerci», spiegano gli organizzatori della manifestazione. I dirigenti della Ciclo Team Tanagro, società giovane e dinamica con sede in San Pietro al Tanagro, sono ormai da tempo in fermento per curare nei minimi dettagli la macchina organizzativa di questo evento che domenica 12 Luglio, nel suo tracciato di 117 chilometri e 1500 metri di dislivello, toccherà i territori di due regioni, Campania e Basilicata. Le iscrizioni si sono aperte martedì 7 aprile scorso e sarà possibile effettuarle soltanto online attraverso il nuovo sito della manifestazione (www. granfondodeltanagro.it). La quota d’iscrizione è di 25 euro (20 per gli aderenti a Scudetto Campano e circuito Interforze Mare); sarà possibile iscriversi sino alle ore 18 di sabato 11 luglio.

Ventottesimo anniversario dalla chiusura della Sicignano-Lagonegro

Il Consiglio di Stato Il Comitato per la riattivazione chiude la vicenda della tratta ferroviaria lancia Teggiano un appello ai parlamentari Depositata nella giornata di giovedì 9 apri-

le scorso la sentenza del Consiglio di Stato che chiude definitivamente una vicenda che si protraeva dal 26 aprile dello scorso anno. L’attuale amministrazione comunale, sindaco e maggioranza, continueranno ad amministrare il Comune di Teggiano per i prossimi quattro anni. È in estrema sintesi la decisione assunta dal Consiglio di Stato in sede giurisdizionale (Sezione Quinta), che ha dichiarato il difetto di legittimazione passiva dell’Amministrazione statale intimata nel ricorso presentato dalla lista Teggiano va avanti, avente quale candidato sindaco Pietro Cono di Candia, uscita sconfitta dalla consultazione elettorale del maggio dello scorso anno. Il ricorso nasceva dalla decisione assunta il 28 aprile 2014 dalla VII Sottocommissione Elettorale Circondariale di Polla, che aveva ricusato la lista rinnoviAMODIANO, a causa dell’omissione, nel modello di dichiarazione di presentazione dei relativi candidati, «di requisiti essenziali quali l’indicazione del luogo e della data di nascita di tutti i sottoscrittori della lista». Ma il giorno successivo, il 29 aprile, tuttavia, la stessa Sottocommissione accoglieva l’istanza di riammissione della lista poco prima ricusata evidenziando che «i ricorrenti in sede di ricorso avevano presentato copia conforme dei documenti identificativi di tutti i sottoscrittori della lista i cui estremi già riportati nel modello di presentazione all'atto dell'autentiche delle firme. In conseguenza di ciò la Sottocommissione approvava, quindi, le candidature della lista riammessa. Una partita solo apparentemente chiusa. Il 25 maggio 2014 si tenevano le consultazioni elettorali dalle quali veniva proclamato sindaco Rocco Cimino, sostenuto dalla lista rinnoviAMO DIANO». Da qui il ricorso al T.A.R. Campania–Sezione di Salerno, di Pietro Cono di Candia, candidato sindaco della lista concorrente, che impugnavano la riammissione della lista risultata vittoriosa e la conseguente proclamazione degli eletti.

Sono passati 28 anni dalla temporanea sospensione della ferrovia del Vallo di Diano. Era il 1987, infatti, quando è stata chiusa al traffico, sia merci che passeggeri, la linea ferroviaria Sicignano-Lagonegro.

A ricordare tale anniversario, tramite un Comunicato Stampa, il Comitato per la riattivazione della Sicignano-Lagonegro. «Corre già il secondo anniversario dall’incontro che il Comitato ebbe con l’allora amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane, Mauro Moretti – aggiunge inoltre il Comitato – Lo studio di fattibilità, fantasma, promesso da RFI non è ancora arrivato, ma tramite gli uccellini – è tutta una fauna, insieme ai pesci d’aprile – sono giunte delle cifre da record che fanno davvero pensare al peggio. Un altro paio di anni e ripristinare la Sici-

gnano – Lagonegro,una linea già esistente, ad un binario, non elettrificata, costerà 1200 milioni di euro, ovvereo quanto la costruzione di una nuova linea, a doppio binario, ad alta velocità». «Il Comitato – continua il Comunicato Stampa – di fronte a questi atti non si scoraggia, restando vigile sulla scena politica e continuando a fare incontri: in attesa delle elezioni regionali in Campania, dove uno dei due candidati prese l’impegno pubblico di occuparsi della tratta valdianese (basta cercare su youtube per riascoltare le sue parole), il diretti-

vo si sta attivando anche per ottenere un incontro con il neo-ministro Graziano Delrio». «Ancora nessuna novità sui comodati – termina il Comunicato - tanto per ribadire l’amarezza dell’infinita burocrazia che di mese in mese si prolunga senza fine, ma il Comitato non demorde consapevole che quando si pongono tanti ostacoli – in una situazione così ambigua come questa – vuol dire che la strada intrapresa è quella giusta». Il Comitato per la riattivazione della SicignanoLagonegro, infine, lancia un appello ai parlamentari del territorio: «Tra le battaglie legittime accolte da onorevoli e senatori, aspettiamo ancora che qualcuno – di qualsiasi partito esso sia – prenda a cuore la Sicignano – Lagonegro, visto che non occuparsene fa soltanto il gioco di chi vuole tenerla chiusa per oscuri motivi».


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lavoro&concorsi


lucaniasud Tito di potenza

turismo

Intitolazione della biblioteca comunale a Lorenzo Ostuni La Biblioteca Comunale di Tito è stata intitolata a Lorenzo Ostuni, scrittore, filosofo e terapeuta di fama internazionale scomparso nel dicembre del 2013. La cerimonia di intitolazione è avvenuta a margine dell'approvazione della relativa delibera nel corso di un Consiglio Comunale aperto che si è tenuto mercoledì 8 aprile scorso, presso la stessa biblioteca in via Convento, e al quale sono intervenuti il giornalista Rocco Brancati, il direttore della Biblioteca Nazionale di Potenza, Franco Sabia, il Consigliere Regionale Mario Polese e l'artista Elena Morizio.

Lorenzo Ostuni

«L'intitolazione della biblioteca comunale al compianto Lorenzo Ostuni – dichiarano congiuntamente il sindaco, Graziano Scavone, e il presidente del Consiglio comunale di Tito, Giusy Laurino – è il giusto riconoscimento a uno dei migliori figli della nostra terra, che lungo tutta la sua carriera professionale e la sua esistenza ha

portato sempre nel cuore le origini, gli affetti e i ricordi titesi. Siamo fortemente impegnati, come amministrazione comunale, a sviluppare, insieme alla famiglia Ostuni e a operatori privati, un progetto di rilievo nazionale che possa celebrare l'importante lavoro del Professore e rappresentare un'occasione di crescita per il nostro territorio». Lorenzo Ostuni, originario di Tito, città in cui trascorreva sempre buona parte delle sue vacanze, è stato poeta, drammaturgo e regista teatrale, studioso e collezionista di simboli di ogni cultura, artista visivo e incisore di specchi e pietre, inventore di originali tecniche d’indagine e sviluppo della personalità, conoscitore del-

FIBRA OTTICA TELECOM

A Matera pronte nuove reti telefoniche Investimento da due milioni

Gli importanti interventi infrastrutturali riguardanti la realizzazione delle reti ultraveloci fissa nella città sono stati illustrati nel corso di una conferenza stampa dal sindaco, Salvatore Adduce, dal responsabile Access Operations, Gerardo Leone, Line Basilicata di Telecom Italia, e dal dirigente dei rapporti con gli enti locali, Fabio Ruggeri.

La conferenza stampa tenutasi in Comune sull’ultrabroadband

Scaricare e utilizzare applicazioni di peso “consistente”, accrescere le capacità di relazione a casa, in strada o in azienda per aumentare la fruibilità e la competitività di una città: Matera che, nel 2019 e oltre, svolgerà a pieno titolo il ruolo di Capitale Europea della cultura. Una opportunità innovativa, possibile grazie agli investimenti della Telecom con le reti di fibra ottica per le utenze fisse e mobili. Matera è tra le prime città d’Italia a poter vantare infrastrutture telefoniche di nuova generazione che sono già pienamente operative al servizio di cittadini

e imprese. Gli importanti interventi infrastrutturali riguardanti la realizzazione delle reti ultraveloci fisse nella città sono stati illustrati nei giorni scorsi nel corso di una conferenza stampa dal sindaco Salvatore Adduce, dal responsabile Access Operations, Gerardo Leone, Line Basilicata di Telecom Italia e dal dirigente dei rapporti con gli enti locali, Fabio Ruggeri. «Questa rete ultraveloce – ha detto il sindaco – consente alla città di essere all’altezza di altri centri urbani, grazie alle novità tecnologiche, scaturite dalla collaborazione con la Telecom». La società di telefonia, infatti, ha fatto importanti investimenti, oltre 2 milioni di euro, che ha portato immediatamente alle attività di scavo e di posa (di 50 chilometri), minimizzando sia i tempi d’intervento sia i relativi costi e l’impatto sulla città. Alla fibra ottica sono state

le tradizioni spirituali. Ha fondato a Roma il Centro Studi La Caverna di Platone, dove per quattro decenni ha condotto seminari, raccolto le sue numerosissime opere, ascoltato e interpretato le storie di migliaia di persone e introdotto molte di loro a un nuovo cammino di ricerca. Lorenzo Ostuni è stato anche autore di programmi tv (uno dei successi: Misteri su Rai 2 e Rai 3) e produttore di sceneggiati televisivi e di grandi film d’autore premiati a Cannes e Venezia. È stato poi spesso ospite di trasmissioni Rai e Mediaset di grande ascolto. Tra i suoi libri: Amare ed essere amati (Tecniche Nuove Edizioni, 2007) e 99 chimere (Tecniche Nuove Edizioni, 2003).

collegate 13.000 unità immobiliari, con una copertura del 63 per cento della popolazione, che raggiungerà il 95 per cento entro l’anno. La disponibilità dei servizi a fibra ottica, che raggiunge i 30 megabit, consente di utilizzare applicazioni di diversa tipologia dall’audiovisivo e delle categorie business. «Lo sviluppo delle infrastrutture – ha detto Ruggeri – avviene quando c’è una collaborazione fra istituzioni privati e istituzioni pubbliche». Con la posa di cavi a tecnologia innovativa, che pongono Matera tra le città meglio servita per i servizi ultrabroadband, anche gli utenti di telefonia mobile possono utilizzare il 4G Plus di Tim che copre il 100 per cento della popolazione. È stato infatti lanciato recentemente il nuovo servizio 4G Plus di TIM, la tecnologia LTE Advanced che consente di raggiungere velocità reali di trasmissione pari a circa il doppio di quelle attualmente disponibili. Gli investimenti di Telecom copriranno a breve anche i versanti finora non coperti dei rioni Sassi e le contrade. «L’investimento - ha detto Gerardo Leone - è il risultato della proficua collaborazione con il Comune di Matera e che consentirà alla Città dei Sassi e a quanti la visiteranno di utilizzare le notevoli potenzialità e i servizi di una rete moderna e innovativa».

Potenza

Passaggi a livello da eliminare

In contrada Varco d'Izzo e in contrada Centomani-Tora Il Comune di Potenza, su richiesta di Rfi sta avviando le procedure per l'eliminazione dei passaggi a livello in contrada Varco d'Izzo e in contrada

Centomani-Tora. Lo ha reso noto l'Ufficio Stampa del Comune: Si è constatato che il passaggio a livello in contrada Varco d'Izzo non è utilizzato da al-

meno due anni e che quello in contrada CentomaniTora, particolarmente pericoloso perché in posizione obliqua e a forte pendenza rispetto all'ex strada statale 94, è solo pedonale.

Beni culturali

Intesa tra Regione Basilicata e Rai.com Per promuovere le risorse sociali e artistiche della Regione

Allo scopo di promuovere le risorse culturali, sociali, artistiche e monumentali della Basilicata, soprattutto in considerazione di Matera 2019, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella, e l'amministratore delegato di Rai.com, Luigi De Siervo, hanno firmato un'intesa che porterà alla realizzazione di attività di comunicazione istituzionale.

Barriere a protezione del litorale di Metaponto La giunta regionale ha approvato una delibera per il finanziamento della continuazione della installazione delle barriere a protezione del litorale di Metaponto, con 1,8 milioni di euro da fondi del Cipe «finalizzati al completamento di un'opera importante, a protezione della costa jonica, per scongiurare l'incessante erosione che ha messo in ginocchio, negli ultimi anni, le attività balneari e turistiche della zona». Lo annuncia l'assessore lucano all'ambiente, Aldo Berlinguer.

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Regione Basilicata

Presentata la la piattaforma guida sul Parco Decolla per il censimento Nazionale del online del Patrimonio culturale Pollino Proseguono a Potenza e Melfi gli incontri Venerdì 10 aprile scorso, presso la sede dell’Ente Parco Nazionale del Pollino, a Rotonda, è stata presentata ai giornalisti il libro-guida di Francesco Bevilacqua “Il Parco Nazionale del Pollino, Guida storico-naturalistica ed escursionistica”. Sono intervenuti il presidente del Parco, on. Domenico Pappaterra, l’editore, Florindo Rubbettino, e l’autore.

La guida, 700 pagine, prefazione di Fulco Pratesi, descrive il Pollino, con i suoi oltre centottantamila ettari di estensione e con più di centosettantamila abitanti, quale il più vasto, articolato e composito Parco Nazionale d’Europa. «Il Parco dei parchi» ama chiamarlo Francesco Bevilacqua. Se si volessero conoscere tutte le bellezze naturali del Pollino, tutti i suoi paesi, tutti i suoi paesaggi, tutti i suoi scorci più inusitati, tutti i suoi mille recessi nascosti, non basterebbe una vita. Da qui la necessità di una descrizione adeguata alla grandezza di questo vero e proprio universo a se stante, originale ed unico, del Sud Italia e d’Europa. Un mondo fatto, innanzitutto, di forme variegate del paesaggio: panorami sconfinati, vette e crinali alpestri, boschi fitti, alberi monumentali, valli e conche ariose, gole strette ed incassate, canyon, cascate, laghi, monumenti di roccia. Ma composto anche da tanti e diversi massicci montuosi, da tante e diverse vallate. E poi i cinquantasei paesi, che cingono le sue montagne come un rosario e se ne stanno, spesso, piccoli e solitari, artigliati come rapaci, su impervi costoni di roccia. Ma anche un mondo in senso etnoantropologico, che racchiude etnie, linguaggi, tradizioni, usi, costumi, riti millenari. Un mondo dove il tempo si è fermato, verrebbe da dire. Sennonché, anche quaggiù è giunta la modernità, ed il Pollino è divenuto un laboratorio a cielo aperto, dove si realizzano nuove forme di sviluppo sostenibile. Ecco perché, in questo libro, l’autore racconta il Pollino in tutte le sue sfaccettature, ne ripercorre la storia plurisecolare, ne descrive le bellezze, indica oltre centocinquanta percorsi a piedi per raggiungere gli angoli più suggestivi del parco, accompagna il lettore con consigli pratici, mostra, in oltre seicento fotografie, i luoghi in tutte le stagioni dell’anno, con ogni condizione atmosferica. Per offrire a chi voglia visitare e conoscere il parco uno strumento ricco e nello stesso tempo agevole. Ma anche per donare, agli stessi residenti, un compendio di memoria e bellezza, su un territorio, un ambiente, una grande comunità di natura e cultura da conservare, proteggere e valorizzare.

organizzati dagli Uffici Sistemi Culturali e Turistici, e Gestione Regimi con i sindaci dei comuni lucani per la presentazione della piattaforma online per il censimento del Patrimonio culturale materiale ed immateriale della Basilicata.

Lo scorso 9 aprile a Potenza, presso la Sala A del Consiglio Regionale, hanno partecipato i Sindaci e i Funzionari Comunali (che materialmente implementeranno le schede) dei Comuni di Potenza, Abriola, Anzi, Pignola, Calvello, Laurenzana, Sasso di Castalda, Tito, Accettura, Albano di Lucania, Baragiano, Brindisi di Montagna, Calciano, Campomaggiore, Castelmezzano, Cirigliano, Garaguso, Oliveto Lucano, Pietrapertosa, San Chirico Nuovo, San Mauro Forte, Stiglia-

no, Tricarico, Trivigno, Vaglio, Maratea, Trecchina, Rivello, Nemoli, Balvano, Bella, Brienza, Castelgrande, Muro Lucano, Pescopagano, Picerno, Sant'Angelo le Fratte, Satriano di Lucania, Savoia di Lucania, Vietri di Potenza. Sempre nella stessa giornata, a Melfi, presso la Sala Consiliare del Comune di Melfi hanno partecipato i Sindaci e i Funzionari Comunali dei Comuni di Melfi, Rapolla, Barile, Rionero, Atella, Ginestra, Ripacandida, San Fele, Rapone, Ruvo del Monte, Lavello, Montemilone, Venosa, Maschito, Oppido Lucano, Avigliano, Acerenza, Banzi, Cancellara, Filiano, Forenza, Genzano, Palazzo San Gervasio, Pietragalla, Ruoti, Tolve.

Incontro di studio al Tribunale di Lagonegro

La prova scientifica nel processo penale Si è tenuto lo scorso venerdì 10 aprile, presso il Tribunale di Lagonegro, l’incontro di studio “La prova scientifica nel processo penale”, organizzato dalla Camera Penale della Grande Lucania.

I lavori sono stati introdotti da Vittorio Russo, Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Lagonegro. I saluti sono stati affidati a Matteo Claudio Zarrella, Presidente del Tribunale di Lagonegro, Ermi-

nio Cioffi Squitieri, Presidente della Camera Penale Grande Lucania, Sebastiano Tanzola, referente Ordine degli Avvocati di Lagonegro. Hanno relazionato Vergemino Testa, responsabile investigazioni scientifiche dei Carabinieri di Salerno, Franco Maldonato, autore del saggio “La prova scientifica nel processo penale”. La partecipazione all’evento ha permesso l’attribuzione di due crediti formativi dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro.

Il futuro della Basilicata è da scavare Passa in Consiglio Regionale la mozione 'Basilicata 2019-Scaviamo il futuro'

La realizzazione dell'idea progettuale Basilicata 2019-Scaviamo il Futuro anima la mozione, approvata all'unanimità dal Consiglio Regionale nella riunione dello scorso 7 aprile. Il progetto mira alla formazione e alla ricerca multidisciplinare e diacronica delle risorse archeologiche del territo-

rio lucano, da sviluppare e legare con altri progetti di valorizzazione extra regionali. Punto di forza sarà lo studio dell'intera rete viaria antica.


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tempimoderni 11


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territorio

arte e passione gastronomica al pollo poInt di agropoli

Arte e passione gastronomica al proscenio al Pollo Point da poco aperto ad Agropoli nella centralissima via San Pio X. Il successo è stata la naturale conseguenza di un impegno finalizzato a rendere sempre più accattivanti i profumi e le prelibatezze di una cucina che, dall’area di Battipaglia, è stata portata nella città balneare cilentana quasi a voler

suggellare quell’alleanza fatta di comuni trasporti e vocazioni. I due soci della nuova realtà della gastronomia da asporto, Anthony Cavallo da Bellizzi ed il battipagliese Stefano Noschese, sono riusciti subito ad accattivarsi le simpatie e le attrazioni di tanti buongustai proprio con la loro innata gentilezza e quella cortesia che devono essere sempre alla base di ogni attività. Entrati quasi in punta di piedi nel variegato mondo gastronomico agropolese, sono riusciti a farsi apprezzare e conoscere non solo attraverso l’ammiccante posizione e presentazione della nuova Boutique della gastronomia ma, anche e soprattutto, con la gentilezza del personale che sembra l’arma in più della nuova attività. Sorrisi, spiegazioni, degustazioni, consigli oltre alla disponibilità ad accogliere e recepi-

re suggerimenti e proposte di antiche ricette sulle quali, Stefano, comincia subito a lavorare. Si, perché, è un appassionato dell’arte culinaria studiata, provata ed affinata in tantissimi incontri con amici, giudici esemplari ed esigenti di una vocazione che è andata sempre più espandendosi fino al conseguimento di quel sogno che l’ha portato all’agognato confronto con una clientela raffinatissima ed esigente. Su questa, quasi innata passione, si è innescata la verve propositiva dell’amico Anthony Cavallo che ha portato, entrambi, alla realizzazione di quel sogno sul quale avevano lungamente e continuamente discusso. Agropoli, per la sua valenza gastronomica nell’esercito di vacanzieri che affollano la cittadina nei fine settimana e nei periodi estivi, poteva e doveva essere l’approdo del progetto che il duo Noschese-Cavallo, aveva vagheggiato nelle ultime uggiose serate dell’inverno appena trascorso. Da allora, ogni loro interesse ed ogni loro entusiasmo hanno rappresentato la piattaforma di un lancio in grande stile dell’attività gastronomica da asporto che ha dato nuovo interesse alla strada lungo la quale ha trovato collocazione. Studiata, valutata e misurata la scelta dei locali del Pollo Point che, ancor prima d’iniziare l’attività, si è posto il punto fermo di non arrecare disturbi né dualismi perniciosi ad analoghe attività nella zona.

Rispetto al preesistente ma, anche, desiderio e volontà di contribuire ad una nuova immagine della città col nuovo riferimento di una cucina che affonda nella notte dei tempi. Polli allo spiedo o “affogati” tra le patate al forno, salsicciotti arrostiti, intingoli vari ed ammiccanti che vogliono soltanto essere gustati per apprezzarne la provenienza e la valenza, rappresentano il campionario espositivo di un’attività che vuole crescere utilizzando prodotti genuini in un contesto fatto di cortesia e gentilezza. La componente femminile completa l’offerta organizzativa con deliziosi ed ammiccanti sorrisi, consigli di esperte sulla scelta sempre diffici-

le tra gli aromi olezzanti di quel “parterre” gastronomico che attira e ruba lo sguardo dell’avventore. Non è facile scegliere tra le prelibatezze proposte e sostenute con gli sguardi penetranti di Rosaria, giovane moglie di Stefano Noschese che, da agropolese qual’è riesce a capire più di chiunque altro le esigenze e le attese del cliente. È questa una delle più importanti caratteristiche che fanno del Pollo Point un “punto” di visita obbligata nel quale, la cucina cilentana, vanta un posto di preminenza destinata, come sarà, ad incidere nel futuro del nuovo ed accorsato negozio. Anthony Cavallo e Stefano Noschese hanno puntato forte sulla roulette della gastronomia da asporto agropolese e cilentana. All’utenza, decretarne la “vincita” sotto forma di continue degustazioni di una cucina dal timbro giovane ma anziana per vecchie tradizioni, portandola al successo che i promotori hanno vagheggiato prima, sognato poi e realizzato alla fine. Pietro Comite


cultura 13 UN ESEMPIO INTERESSANTE

Da piastrellista a contadino creativo «A’ terra tene a’ coscienza!»

A San Mauro Cilento Pasquale Falera è un personaggio, mette nel coltivare un terreno, che ha avuto in concessione da un privato, tutta la forza, l’amore e la creatività, ac-

compagnato sempre dalla frase che esprime un importante concetto «A’ terra tene a’ coscienza» che la madre gli ha lasciato in eredità! Ovvero ciò che dai al terreno, come impegno, come materie prime, concime naturale, foglie, sterpi, acqua, quello ti ridà in prodotti rigogliosi e salutari…, perché ha la coscienza! Giunse nel Cilento cinquanta anni or sono dal napoletano, da tempo ama questa terra, da piastrellista preferisce dedicarsi alla coltivazione, si ritiene il ma-

Capaccio-Paestum Sulle orme di Federico estro dell’orto, ogni tanto II per la riscoperta e la ne organizza anche da chi valorizzazione del territorio

lo chiama, sempre con vera passione. Vorrebbe spiegare a tanti come rendere coltivabile un terreno scosceso, arido, abbandonato, con mezzi economici, senza usare concimi, fertilizzanti chimici e pesticidi, ma interrando tutti gli scarti vegetali, raggiungendo così prodotti biologici. Costruisce muretti di sostegno per creare terrazzamenti con cassette di plastica incastrate nel terreno, poi ricoperte di cemento. Crea solchi dall’alto in basso per far scorrere l’acqua piovana per meglio innaffiare le coltivazioni, creando ogni tanto dei laghetti per i tempi di siccità, interventi che sembrano diventare in disuso. Si sente troppo solo in questa attività, vorrebbe creare una cooperativa per aumentare la produzione e condividere l’impegno. È necessario ritornare all’agricoltura, riprendere i tanti terreni abbandonati, lui viaggia anche tra varie regioni, con incontri nelle scuole per stimolare i giovani a queste attività. L’ho conosciuto perché ha fatto la comparsa nell’ultimo cortometraggio di Martone girato nel Cilento, da proiettare all’expo di Milano, è un esempio che merita essere divulgato. Il suo cellulare: 339 10 63 392. Marisa Russo

Il progetto di Saremo Alberi, presentato all’Universita' degli Studi di Salerno, fara' tappa nel Vallo di Diano a giugno

Buonabitacolo Porto di Parole

fiabe e giochi per promuovere la lettura tra i più piccoli È stato presentato lo scorso 9 aprile, presso l’aula Cilento dell’Università degli studi di Salerno, Porto di Parole – la bottega delle Narrazioni differenti, il progetto di animazione culturale ideato dall’associazione Saremo Alberi Libroteca.

L’idea nasce dai bisogni ricreativi di bambini e ragazzi e coinvolgerà sei comuni del territorio provinciale salernitano: anche quello di Buonabitacolo, insieme a Baronissi, Fisciano, Pellezzano, Pollica e Pagani, si è posto l’obiettivo di promuovere e divulgare la lettura tra i più piccoli. Presenti alla tavola rotonda, oltre ai rappresentanti dei comuni che han-

no patrocinato l’iniziativa, la professoressa Giovanna Truda, referente del Progetto Regionale sulla Didattica della Narrazione, Leonardo Acone, docente di Letteratura per l’infazia, e Oreste Castagna, autore di Rai Yoyo. L’obiettivo di “Porto di Parole” è quello di avvicinare gli under 14 al mondo della lettura, con la collaborazione di famiglie, scuole e istituzioni, attraverso fiabe, animazio-

ni, libri, giochi, laboratori, installazioni, letture e incontri con gli autori, legati da un unico tema conduttore, la speranza. Un ricco e variegato calendario di appuntamenti che, da aprile a luglio, animerà le piazze dei sei comuni salernitani: nel Vallo di Diano, a Buonabitacolo, tappa a fine giugno. Un’iniziativa destinata a non restare isolata. «Quello che si svolgerà il 27 giugno nel nostro comune – conferma infatti Barbara Lapenta, vicesindaco di Buonabitacolo – rappresenta solo il primo di una serie di eventi dedicati ai bambini e ai ragazzi che abbiamo in programma di realizzare. Attraverso la creazione di uno scenario incantato, ci auguriamo di poter regalare ai nostri piccoli spettatori e alle loro famiglie, anche se per poche ore, una favola e di trasmettere loro, attraverso la narrazione, un messaggio di speranza verso il futuro». Gianpaolo D’Elia

La congiura di Capaccio, un libro che rievoca un sanguinoso capitolo della nostra storia

Nel marzo del 1246 in Grosseto Federico II fu informato di un complotto ordito da alcuni baroni. L’imperatore partì senza esitazione dal soggiorno di caccia e raggiunse in breve tempo la pianura pestana, per dirigere personalmente le operazioni di assedio al castello di Caputaquis, dove i capi della congiura si erano rifugiati per tentare l’estrema difesa. Agli inizi di Aprile Federico alzò il campo d’arme sulle alture di Cicerale in località S. Lucia di Lucolo in un posto strategicamente sicuro per la sua incolumità. L’assedio alla rocca di Capaccio durerà fino alla torrida estate di luglio quando, dopo molti bersagliamenti, gli assedianti si proposero di distruggere le cisterne d’acqua che la approvvigionavano, costringendo i congiurati, alla resa finale. Proprio in merito ad un approfondimento dei fatti riguardanti la congiura di Capaccio del 1246, si è svolto recentemente presso la sede della BCC di Capaccio Paestum un interessante convegno in cui è stato presentato il libro La congiura di Capaccio” fatica letteraria ed opera del Prof. Gaetano Ricco. Ai lavori, moderati dal giornalista Oscar Nicodemo hanno relazionato Rosario Pingaro Presidente BCC Capaccio Paestum, L’On. Gaetano Fasolino, Adriano Cammarano, Presidente Accademia Meridionale Federico II di Svevia di Albanella, Nicola Molinaro, VicePre-

sidente Pro Loco Roccadaspide, Alessandro Noce, Presidente Agorà dei Liberi Capaccio Paestum, Bartolo Scandizzo, Direttore Unico Settimanale, Aldo Carrozza, Storico dell’arte, Gaetano Puca, Storico e autore di libri sul Cilento, Daniela di Bartolomeo, Direttore del Museo “Paestum nei percorsi del Grand Tour”. Ha concluso il convegno il prof. Gaetano Ricco, autore del libro. Tutti sono stati concordi nel ribadire, come l’attendibilità degli studi e delle ricerche storiche possano essere volano di crescita culturale e di sviluppo del progetto di valorizzazione di una terra che voglia rivendicare a piene mani la sua vocazione turistica. Da qui la necessità di trasformare lo studio e la ricerca in potenziali strumenti, che possano favorire il riscatto, quale pegno di salvaguardia e di prosieguo del cammino storico che non si interrompe, ma che si proietta ferito, ma pur sempre fiero ed austero verso le nuove sfide che il futuro ci impone. Vincenzo D’Andrea

Sii Saggio, Guida Sicuro Il roadshow per le scuole sulla Sicurezza Stradale fa tappa a Sant’Arsenio È Sant’Arsenio la seconda tappa scelta dall’Associazione Meridiani nell’ambito della Quinta Edizione di Sii Saggio, Guida Sicuro, il Progetto di Educazione Stradale rivolto agli studenti delle Scuole Secondarie di Primo e Secondo Grado campane. Sabato 18 aprile, presso l’Istituto di Istruzione Superiore Antonio Sacco, 500 alunni della scuola parteciperanno a un incontro formativo incentrato sui temi della sicurezza stradale e saranno invitati a partecipare al concorso di idee Scrivi sul pannello a messaggio variabile!. Obietti-

vo del Progetto, promosso dall’Associazione Culturale e di Promozione Sociale Meridiani in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale per la Campania, il Comune di Napoli e l’Associazione Nazionale Amici delle Strade, con il patrocinio della Regione Campania, Anas e Bucher Municipal, è quello di contribuire alla prevenzione degli incidenti causati da comportamenti pericolosi.

Gli allievi dell’I.C. G. Rossi Vairo di Agropoli e gli España Teatro a Salerno. Successo ed emozione Il Teatro delle Arti, a Salerno, il 23 marzo scorso è stato palcoscenico della superba interpretazione degli España Teatro, un gruppo di attori di madrelingua spagnola che propone spettacoli didattici di alta qualità a livello internazionale.

Il titolo della performance era “De Madrid a Barcelona” e raccontava il viaggio iniziatico di due cavalieri attraverso l’emozione che oltre la dittatura dell’attualità e del materialismo vive, sempre e comunque, di sogni e di segni quasi in una circolarità dell’anima che si compie nei luoghi più belli di una Spagna travolgente, passionale, trasgressiva.

tempo, le sue verità, i suoi sussurri, gli affanni, le cadute e le vittorie. In questo viaggio allegorico dell’anima e della crescita tutto ha avuto il sapore della libertà, della consapevolezza, della gioia e dello stare insieme, perché insieme tutte le emozioni sono più dolci e più vere; così come lo sono, sempre, Madrid e Barcellona, illuminate dall’alto, quasi testimoni della propria bellezza e della loro forza fascinatrice. Referente del Progetto è stata la prof.ssa Sandra Rachele Di Biase, interprete e guida qualificata nonché pregevole

Sullo sfondo della società odierna, dominata dai giganti del progresso, i cavalieri erranti fanno rivivere in chiave contemporanea l’intensità del capolavoro di Cervantes: “Don Chisciotte” per ricominciare a credere negli ideali perduti, nel rapporto diretto e riscoprire la bellezza di una realtà che non è virtuale. Gli attori hanno saputo incantare i ragazzi e far sentire sulla pelle il calore di una Spagna, vivida e intensa che segue il

docente. Gli allievi hanno dato prova di maturità, disciplina e grande entusiasmo, partecipando attivamente allo spettacolo e cantando con gli attori le canzoni che avevano studiato e accuratamente preparato. Fulgido esempio e prova inconfutabile che la didattica raggiunge i suoi obiettivi e indiscutibili successi quando è inserita nella storia, nella società, nel tempo reale dell’esperienza. Ad maiora. Luciana Capo

Una delegazione di studenti proveniente da Bailly-Romainvilliers in visita ad Albanella

Una delegazione di studenti proveniente da Bailly-Romainvilliers, cittadina francese a pochi km da Parigi gemellata con Albanella, ha fatto visita ad Albanel-

la mercoledì 15 aprile scorso. La tappa di Albanella si inserisce all’interno di una visita didattica in Italia, che prevede soste anche a Paestum e Roma. La delegazione, composta da trentasette studenti e cinque accompagnatori, tra cui due delegati dell’Amministrazione di Bailly Romainvilliers, è giunta ad Albanella nel pomeriggio dello scorso 15 aprile.


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attualità

Associazione per lo sviluppo delle Valli del Cilento Interno

Ato unico regionale per l’acqua

Donato Pica dice no alla Nominati Presidente e il Comitato di Coordinamento gestione idrica integrata Il Presidente è il sindaco di Roccadaspide Girolamo Auricchio

Nuovo importante passo in avanti per l’Associazione per lo Sviluppo delle Valli del Cilento Interno, che raggruppa i sindaci di 29 Comuni del Cilento al fine di concorrere alla realizzazione di un grande progetto che possa favorire la crescita delle aree interne puntando sulle potenzialità dei comuni coinvolti. I sindaci si sono incontrati presso l’Aula Consiliare del Comune di Roccadaspide per nominare il presidente e gli otto membri del Comitato di Coordinamento. Un incontro vivace ma proficuo, che è stato l’occasione per i sindaci di incontrarsi e confrontarsi sulla scelta dei propri rappresentanti, dopo la sottoscrizione del Protocollo d'Intesa con la Regione Campania a gennaio scorso, e dopo un recente incontro che si è svolto nei giorni scorsi a Vallo della Lucania. Dopo un breve confronto tra presenti, è stato nominato Presidente all'unanimità il Sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio. Successivamente è stato nominato il Comi-

Girolamo Auricchio

tato di Coordinamento, composto da un referente per ogni area del territorio: oltre a Girolamo Auricchio e al sindaco di Vallo della Lucania, Tony Aloia, sono stati nominati quali membri del Comitato il sindaco di Monteforte Cilento, Antonio Manzi, il sindaco di Novi Velia, Maria Ricchiuti, il sindaco di Laurino, Romano Gregorio, il sindaco di Aquara, Pasquale Brenca, il delegato del comune di Perito, Edmondo Lava e il

sindaco di Corleto Monforte, Antonio Sicilia. «Ringrazio tutti i sindaci per la scelta – commenta il sindaco di Roccadaspide, Girolamo Auricchio – lavoreremo alacremente per non sprecare questa grande opportunità di crescita per il nostro Cilento». Al termine della discussione, durata diverse ore, con un clima più rilassato, è stato individuato il Comune di Roccadaspide come sede legale dell'Associazione per lo Sviluppo delle Valli del Cilento Interno, mentre per una questione anche geografica è stato scelto il Comune di Piaggine come sede di rappresentanza dell’organismo.

Castellabate

Al via i lavori per la passerella di legno tra Lago e Santa Maria Sono partiti lo sorso 13 aprile i lavori per una nuova passerella panoramica che collegherà il lungomare Bracale di Santa Maria con il Piazzale dei Rocchi a Lago. Sarà realizzata con una struttura portante in acciaio zincato e la parte sovrastante di camminamento in legno tecnico. Si tratta di un materiale che unisce le componenti del pvc e della fibra di legno, ecologico, molto gradevole esteticamente, stabile e resistente sia agli agenti atmosferici che alla salsedine.

I lavori per la passerella rientrano nel più ampio intervento di riqualificazione del piazzale Campo dei Rocchi, che è già stato avviato con la ripavimentazione dei marciapiedi lungo il perimetro dell’area di parcheggio e includerà anche un incremento delle aree verdi e la realizzazione di un belvedere in pietra. «Questa passerella, posta proprio a ridosso del litorale, costituirà un agevole collegamento pedonale tra Lago e Santa Maria – spiega l’assessore ai Lavori pubblici,

Costabile Nicoletti – Il camminamento, lungo circa 80 metri e largo 1,20, sarà illuminato in modo da consentire una fruizione anche nelle ore notturne. Potrà essere utilizzato da turisti e residenti per raggiungere le spiagge e per fare sport all’aria aperta. Si inserisce in un contesto di altissimo valore ambientale e storico-archeologico, utilizzato come cava fin da tempi antichissimi, tanto che secondo gli archeologici da qui proverrebbero i materiali con cui sono stati costruiti alcuni templi di Paestum. Per questo abbiamo prestato moltissima attenzione alla scelta

dei materiali, in modo che fossero a bassissimo impatto ambientale, ma abbiamo puntato anche a garantire una buona funzionalità e un’ottima durata nel tempo. Ciò ci consentirà di abbattere i tradizionali costi di manutenzione». Sempre nella frazione Lago sono, al momento, in fase di aggiudicazione i lavori per realizzare un marciapiede lungo la provinciale 237 e mettere in sicurezza la strada. Si tratta di un intervento molto atteso dai residenti, dal momento che non c’è nessuna zona riservata ai pedoni lungo questa arteria.

«A fine legislatura e come al solito senza affrontare la questione con le cautele e l’attenzione che l’argomento meriterebbe, la maggioranza in seno al Consiglio regionale della Campania si ricorda di un problema molto importante: l’acqua ed servizio idrico integrato». Inizia così un comunicato stampa a firma del Consigliere regionale del Partito Democratico Donato Pica sulla gestione integrata del servizio idrico.

Donato Pica

«Quello che ne deriva è un provvedimento maldestro e arraffazzonato che mette in serio pericolo il concetto di acqua pubblica in Regione Campania – rimarca Pica - Nonostante avessimo posto la questione già ad inizio legislatura, infatti, il Gover-

natore Stefano Caldoro, con la sua maggioranza sempre più risicata, propongono delle norme non Adeguate alle realtà dei territori. Si è tentato il colpo di mano con l’inserimento dell’argomento nel collegato alla finanziaria di norme per la costituzione di un Ato

unico regionale ma i conti non tornano alla maggioranza che non riesce più a garantire i numeri in aula». Il consigliere Pica prosegue consigliando di studiare e approfondire meglio l’argomento «evitando, per l’appunto, l’unico Ato regionale che penalizza molto le realtà medio piccole e rischia un inasprimento dei costi con la tariffa unica accentrando tutti i poteri in un unico ente regionale, svi-

lendo in tal modo il ruolo dei Comuni che non potranno più svolgere ruolo di indirizzo, programmazione e controllo». «Diciamo dunque no a questa ennesima iniziativa solitaria della maggioranza – conclude Pica - insistendo sulle nostre proposte che tengano presente delle peculiarità di una regione che è tra le più vaste e popolose d’Italia, facendone priorità per la prossima legislatura».

Vertenza forestali. più di 50 milioni di euro da erogare

La Fai Cisl chiede confronto sul settore e il mantenimento degli impegni da parte dell’amministrazione regionale Vertenza forestali, la Fai Cisl chiede confronto sul settore e il mantenimento degli impegni da parte dell’amministrazione regionale: più di 50 milioni di euro da erogare. Il 3 aprile presso l’Hotel Ramada a Napoli si è tenuta la riunione regionale dei delegati forestali della Fai Cisl Campania. L’iniziativa, organizzata per svolgere una riflessione sull’incontro tenutosi con i rappresentanti del governo regionale e gli impegni da questi assunto con il verbale firmato da Fai Cisl e Uila Uil il 20 marzo, oltre che verificarne lo stato di attuazione e decidere eventuali ulteriori azioni, ha registrato un vasto, approfondito ed equilibrato dibattito sul merito dei contenuti dello stesso verbale del 20 marzo. In pratica, si è preso atto del fatto che sono stati emessi e liquidati 18 decreti relativi ad altrettanti enti delegati per l’annualità 2012, ovvero il saldo, e il 2013 che corrisponde alla seconda e terza tranche, nonché della richiesta da parte della Regione Campania al Ministero di utilizzare per il 2015 i

43 milioni e 700mila euro nelle more della definizione e stipula dell’accordo di programma approvato dal Comitato Tecnico per la Forestazione in Campania che prevede risorse per 180 milioni di euro, questi per il triennio dal 2015 al 2017. Nel documento conclusivo della Fai Cisl regionale viene specificato che i delegati, i dirigenti territoriali e regionali dello stesso sindacato verificheranno quotidianamente il rispetto degli impegni assunti dal governo regionale. Ad oggi, il sindacato, ha elencato quanto e cosa si attende dall’amministrazione regionale, a partire dal saldo dell’annualità 2011, ovvero 7 milioni e 500mila euro. C’è poi l’erogazione dei restanti 45 milioni di euro per l’anno 2014

Gac Costa del Cilento

Finanziati i porti di cinque Comuni con il Fep Campania Venerdì 10 aprile scorso presso la sede del Comune di Castellabate, che è capofila del Gruppo di Azione Costiera, sono stati formalizzati gli atti per l’acquisizione dei finanziamenti previsti dal piano di sviluppo. «Grazie a questi fondi, i Comuni assegnatari potranno migliorare le condizioni di lavoro delle rispettive flotte pescherecce, con servizi potenziati sulle aree portuali – spiega il sindaco di Castellabate Co-

del piano azione e coesione. C’è da stipulare l’accordo di programma quadro con il Ministero per assicurare la continuità delle attività di forestazione e bonifica montana e conseguente garanzia dei livelli occupazionali e retribuzione puntuale dei lavoratori addetti. Contestualmente, la Fai Cisl, ha chiesto alla Regione e in particolare all’assessore all’Agricoltura di fornire le indicazioni programmatiche e la certezza di copertura finanziaria per le attività svolte. I sindacalisti, inoltre, hanno chiesto un confronto sulle proposte di modifica avanzate alla boz-

Carmine Santese, Segretario Generale della Fai Cisl Campania

za di legge di riordino del settore forestale, per le organizzazioni sindacali un problema strategico da risolvere. «Che si recuperi, almeno in parte, gli enormi ritardi accumulati rispetto alle problematiche della cura e manutenzione del territorio collinare e montano regionale – fanno sapere dalla Fai Cisl – si decide, laddove gli impegni del governo regionale non dovessero essere rispettati, di assumere entro il corrente mese, iniziative conseguenti».

Sono cinque i Comuni cilentani che sono stati finanziati nell’ambito del Gac “Costa Del Cilento” per lavori di adeguamento e miglioramento dei rispettivi porti pescherecci con le risorse del Fep Campania 2007-2013. Castellabate, Montecorice, Pisciotta, Pollica e Sapri risultano assegnatari nel complesso di oltre 368mila euro, finalizzati all’ammodernamento degli impianti idrici ed elettrici sulle banchine, dei servizi igienici e, in alcuni casi, anche per la dotazione di attrezzature e strumentazioni per il trattamento del pescato. stabile Spinelli – È un risultato che va a vantaggio del comprensorio costiero del Cilento ma parte da lontano. Siamo riusciti, infatti, ad ottenere un ampio coinvolgimento degli Enti e, nonostante i tempi stringenti previsti per questi fondi, abbiamo portato

via Badolato, 15 Vallo della Lucania (SA) Tel Fax 0974.75607 Tel 0974.350121

a buon fine l’iter necessario al finanziamento, utilizzando la quasi totalità delle risorse disponibili». Il Gac “Costa del Cilento” è nato dall’accordo tra i 15 Comuni costieri, più altri enti pubblici, organizza- vati, con l’obiettivo di rafzioni di categoria, asso- forzare il settore della peciazioni e operatori pri- sca e della marineria.


eventi 15 presso il Museo Provinciale di Salerno

Presentazione del libro Le dimore signorili nel Regno di Napoli: l’età spagnola a cura di Aurelio Musi

Venerdì 10 aprile, alle ore 17.00, presso il Museo Archeologico Provinciale di Salerno, si è tenuta la presentazione del volume (pp. 256 con ill.), pubblicato dall’Università degli Studi di Salerno, Collana Scientifica d’Ateneo, alla presenza di Barbara Cussino, Funzionario Delegato del Settore Musei e Biblioteche della Provincia di Salerno, di Giovanni Brancaccio, dell’Università degli Studi “G. D’Annunzio” di Chieti-Pescara, di Giulio Sodano, Seconda Università degli Studi di Napoli, e di Aurelio Musi, Professore Ordinario di Storia Moderna presso l’Università di Salerno oltre che promotore e coordinatore del progetto. Quest’ultimo in un suo articolo pubblicato ne “La Repubblica” di giovedì 9 aprile, p. VIII, aveva spiegato che «In successione, durante il Cinquecento, danno l’assalto allo spazio urbano della Capitale personaggi di origine spagnola ai vertici militari, politici, amministrativi del Regno e i grandi servitori napoletani di Carlo V e Filippo II: Andrea Carafa di Santa Severina, Ferrante Loffredo di Trevico; Giovanni e Ferrante di Sangro, comandanti delle truppe caroline che costruiscono a San Domenico un palazzo imponente; Nicodemo Caracciolo di Vico che fa erigere a Porta Nolana, al limite della città vecchia, un edificio assai complesso, il “palazzo degli spiriti”, fornito di portici, logge e cortili, e circondato da giardini paradisiaci; Cesare d’Avalos del Vasto, che nel 1585 fa costruire il suo palazzo a Monteoliveto». Oltre alla citazione dello scrittore seicentesco Capaccio (v.) egli aveva precisato che «il secondo secolo del governo spagnolo nel Regno presenta anche una nuova sociologia delle nobiltà: il baronaggio provinciale, il personale degli uffici, le aristocrazie mercantili ne costituiscono le stratifi-

cazioni più importanti e occupano ormai a pieno ritmo lo spazio urbano della capitale. Molti nobili non abbandonano le basi provinciali del loro potere: tra Cinquecento e Seicento, grazie al peso acquistato nell’organizzazione politico-sociale della capitale e all’ampliamento della giurisdizione feudale, vengono formandosi vere e proprie corti aristocratiche… il fascino e l’attrazione della capitale spingono i baroni a trasferirsi e a edificare splendide dimore a Napoli, sollecitati anche dalla monarchia spagnola, desiderosa di esercitare un controllo diretto sulla nobiltà e ridimensionarne il potere politico. I baroni partecipano da protagonisti al fervore culturale della capitale», ma «il palazzo e la corte significano debiti. Ammontano ad oltre 600mila ducati alla morte di Ferrante(II duca di Nocera!) nel 1589… Francesco Maria Carafa è la quintessenza della nobiltà tradizionale napoletana: religiosità e devozione spinte fino allo spirito di crociata; profondo attaccamento all’onore cavalleresco e aristocratico; nostalgia di un tempo in cui l’autonomia politica del baronaggio si spingeva fino all’insubordinazione e alla guerra per il ribaltamento degli equilibri politici; tendenza alla dissipazione di un patrimonio che, nel volgere di cinquant’anni, si ridurrà ad un quinto del suo valore iniziale; sfruttamento integrale del potere giurisdizionale sui vassalli, della pratica dell’abuso e della sopraffazione». Ma «quello stesso duca che perseguita i sindaci di Nocera pericolosi per il suo potere, è tra i fondatori dell’Accademia napoletana degli oziosi, è l’animatore di un cenacolo intellettuale tra i più prestigiosi del Regno, è compositore di apprezzate poesie in italiano e castigliano». Lo stesso Musi, intervistato da Paolo Romano su “la Città” di venerdì 10 aprile (p. 28) ha spiegato che «per “dimore signorili” nel Mezzo-

giorno spagnolo bisogna intendere non solo i palazzi della nobiltà, ma l’intero habitat aristocratico, cioè il profilo architettonico delle residenze, la loro collocazione nella struttura urbanistica della Capitale, Napoli. In un ambito in cui «Capitale e province costituiscono due contesti ancora relativamente indipendenti nel secolo XVI, ma tendono a intrecciarsi nel secolo successivo», a Napoli, «come nelle città minori, l’habitat aristocratico è una rappresentazione dai molteplici significati: essa coinvolge la logica del Seggio, la divisione e il controllo della sfera politico-sociale, il rapporto tra identità patrizia e identità cittadina, il ruolo della corte feudale con le funzioni militari e civili del baronaggio, le relazioni tra potere ecclesiastico e forma urbis». Si tratta, anche nelle architetture, della «rappresentazione materiale e simbolica del potere, la funzione politica e sociale…» ed «è interessante il fatto che nel XVI e nel XVII secolo i palazzi delle principali famiglie aristocratiche fossero costruiti soprattutto lungo i decumani, dove erano collocati i Seggi, cioè le strutture di rappresentanza dei nobili che governava la capitale». «Tra il XVI e il XVII secolo si svilupparono nelle provincie del Regno di Napoli vere e proprie corti signorili. Al fenomeno dei “baroni in città”, cioè del trasferimento di esponenti illustri dell’aristocrazia verso la Capitale, si accompagnò il fenomeno dei “baroni in provincia”». Ne sono un esempio illustre i duchi di Nocera Ferrante e Francesco Maria Carafa che «fecero edificare splendidi palazzi nella capitale dove crearono una corte famosa e si circondarono di intellettuali scienziati ed artisti, ma formarono anche un’importante corte feudale nell’agro nocerino-sarnese». «La caratteristica principale dei palazzi nobiliari salernitani, come ad esempio quelli dei D’Avossa e dei Pinto, è la loro stratificazione nel tempo. Tra il Cinque e il Seicento non si edificarono nuove dimore nobiliari nella città di Salerno, ma si ristrutturarono quelle precedenti, con il rifacimento di facciate ecc. Questa caratteristica si conservò anche nel corso del Settecento» e delineò uno dei principali aspetti della “forma urbana”. «Giulio Cesare Capaccio, uno scrittore napoletano del primo Seicento, a proposito dei palazzi signorili napoletani scrive che essi “han più commodità che architettura”, volendo intendere con queste parole che quelle dimore lasciavano molto a desiderare dal punto di vista estetico. Dice che sono poche quelle che hanno “apparenza di nobiltà”». Il palazzo «riproduce soprattutto i fasti della famiglia di riferi-

mento. Il portale, le finestre, i balconi dei palazzi napoletani dell’epoca spagnola dovevano parlare da soli: dovevano costituire i traduttori esclusivi della psiche aristocratica… uno “status symbol”». Non mancano nell’approfondimento della conoscenza delle case aristocratiche anche risvolti contemporanei. Lo studio in corso del Palazzo Pinto, promosso dall’Amministrazione Comunale in collaborazione con l’Università di Salerno, e un censimento delle dimore signorili sarebbe utile, si è ribadito, anche per una valorizzazione turistica della città. Se Aurelio Musi nella sua introduzione alla presentazione, tra l’altro, ha fatto notare, quanto al tema, l’impostazione quasi pionieristica della ricerca a cura di un gruppo di studiosi da lui coordinati e nel contempo la partecipazione a tale dibattito anche in ambito internazionale, Sodano ha posto in rilievo i pregiudizi, ormai superati, di chi considerava l’aristocrazia un ceto parassitario e deleterio per il destino del Regno di Napoli e di chi reputava assenti dalla storia del Mezzogiorno le città a differenza della storia cittadina del Centro-Nord Italia. Inoltre, criticando una storiografia anglosassone che aveva analizzato le dimore signorili senza inserirle nel contesto storico, ha confermato che con la loro costruzione la città si è modernizzata, superando il binomio medievale del castello e del duomo. Se il castello viene spesso trasformato in una dimora residenziale, e, soprattutto dopo il Concilio di Trento, con la costruzione di monasteri ristretti entro il solo ambito urbano, si creano vere e proprie “insule” ecclesiastiche, si edificano in città e nelle province, case a due piani, le case “palazziate”, simbolo dell’innovazione, in cui sia la ripartizione degli spazi che l’arredo riflettono nuove idee progettuali, anche se le risorse economiche in molti casi hanno limitato le ambizioni. Si formano, pertanto, “quartieri di lignaggio” intorno ad una casa originaria, e sono l’espressione di ceti che si sono affermati nel settore giuridico, commerciale ed ecclesiastico, come è documentato negli atti notarili e negli Stati delle Anime. Egli ha ricordato, inoltre, il ruolo anche dinamico della nobiltà in provincia con l’esempio dell’Accademia fondata da Marino II Caracciolo ad Avellino (v. saggio di Francesco Barra). Giovanni Brancaccio, oltre a ricordare l’inizio del nuovo approccio alle dimore signorili nel convegno di Maiori (aprile di 8 anni fa), coordinato da Musi,

ricorda, tra gli altri, i contributi di Sodano nello studio degli Acquaviva d’Acri, attraverso gli inventari notarili, e quello di mons. Franco Strazzullo (fine anni ’60) sullo sviluppo edilizio della Napoli di età spagnola ed austriaca, fino agli ultimi volumi curati da Cesare De Seta e Alfredo Buccaro. Napoli nel ‘600/’700 seconda in Europa solo a Parigi, e supportata da città della provincia piccole e medie, su cui Musi ha intrapreso puntuali studi da alcuni anni, fondati soprattutto su documenti, è l’oggetto nel periodo spagnolo di un investimento nel settore edile che non è solo “pietrificazione” ma “status symbol” di privilegi, potere e ricchezze raggiunti da vecchie e nuove aristocrazie. Lo sviluppo della seconda metà del ‘500, aveva creato, all’interno di un potere assolutistico, una dispersione di palazzi, più che una loro aggregazione; fenomeno, quest’ultimo, che si manifesterà a partire dalla fine del secolo, quando le dimore nobiliari e aristocratiche avranno come elemento aggregante i Seggi. Comunque, già negli anni ’60 del ‘500 ben otto dimore signorili erano state costruite nell’ambito dei due seggi napoletani principali di Nido e Capuano, al confine con quello di Montagna. I proprietari erano per lo più nobili spagnoli, aragonesi e castigliani, come i Cardona, i Mendoza che subentravano alla feudalità di sangue e di spada e si affiancavano a famiglie della nobiltà meridionale, come i Del Vecchio, D’Aquino, Ruffo di Bagnara, sulle quali si rinvia a recenti studi, come quelli di Galasso sui Sanseverino di Bisignano. Il Brancaccio ha ricordato la critica di Giuseppe Cirillo al Labrot che non ha percepito pienamente il significato storico della “casa palazziata”, inerente sia a ceti aristocratici conservatori sia a nuovi ceti in ascesa, collegati ad attività professionali e manifatturiere (v. il saggio di Rescigno su Salerno), lo studio di mons. Franco Strazzullo su Napoli, e, tra l’altro, i Bonito che ad Amalfi, che edificarono un palazzo imponente, la cui mole mise in crisi la locale attività della pesca, suscitando inutili proteste, e protetto, non solo in funzione difensiva, da cannoni. Non meno interessanti le annotazioni di Brancaccio sulle città demaniali e su quelle “ecclesiastiche” di Bari e soprattutto di Lecce, in cui la contrapposizione dei poteri si fece più pregnante ed significativa anche nell’occupazione di spazi urbani. Antonio Capano

AGROPOLI. Il taglio del nastro domenica 12 aprile 2015

Inaugurato il campo Peppino Impastato Il sindaco Franco Alfieri: «Intitolato ad un vero eroe. Agropoli Città dello sport» Inaugurato ad Agropoli, in località Muoio, il campo Sportivo Polivalente intitolato a “Peppino Impastato”, giovane giornalista siciliano trucidato a Cinisi dalla mafia. Il taglio del nastro domenica 12 aprile 2015, alla presenza del sindaco Franco Alfieri, di assessori e consiglieri comunali, e di tanti cittadini. L’impianto, realizzato dall’amministrazione comunale agropolese, è stato finanziato per 492 mila euro attraverso il PON Sicurezza 2007-2013 nell’ambito dei finanziamenti concessi dal Ministero degli Interni per le regioni obiettivo Con-

vergenza. La struttura è limitrofa al “Palagreen”, il palazzetto dedicato alla Danza Sportiva inaugurato a giugno dello scorso anno. «Nel quartiere di Muoio - afferma il sindaco Franco Alfieri - abbiamo realizzato una vera cittadella del-

lo sport. Nel giro di pochi anni siamo riusciti a costruire due nuovi palazzetti che permetteranno a tanti giovani di disporre di impianti moderni e sicuri. Si potenzia ulteriormente la rete di strutture a disposizione degli sportivi e delle associazioni

locali, che ormai permettono ad Agropoli di caratterizzarsi come città dello sport e di poter essere individuata per l’organizzazione di importanti manifestazioni nazionali e non solo. Lo abbiamo dedicato a Peppino Impastato, vero eroe che ha combattuto la mafia con la sua denuncia». «Il campo polivalente coperto - il commento dell’asses-

sore allo sport, Eugenio Benevento - sarà inserito nel circuito delle strutture riconosciute dal CONI. è stato concepito per creare un luogo nell’ambito del quale promuovere, tra i giovani del territorio, il rispetto delle regole, l’osservanza della disciplina nella vita e nello sport e l’adozione di comportamenti improntati alla legalità. Per queste motivazione la scelta di intitolarlo a Peppino Impastato».


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provincia la polemica

la nuova Soprintendente Arriva da Cagliari

Francesca Casule è il nuovo Soprintendente ai Beni Architettonici della Provincia di Salerno Doddato e i sindaci alburnini le danno il benvenuto

Arriva da Cagliari la nuova Soprintendente ai Beni Architettonici e Paesaggistici della Provincia di Salerno e Avellino. Francesca Casule, che ha finora retto l’organismo sardo, prenderà il posto lasciato da Gennaro Miccio, nominato al Segretariato Regionale del Molise. A tal proposito il Presidente della Comunità Montana “Alburni” e primo cittadino di Ottati, Eduardo Doddato, facendosi portavoce dei sindaci del territorio alburnino, ha subito espresso formalmente il favorevole benvenuto della comunità alla dottoressa Casule, garantendo la massima col-

laborazione istituzionale e umana. «Interpretando e rappresentando i sentimenti unanimi dei colleghi Sindaci e della Comunità degli “Alburni” – scrive Doddato in un comunicato – desidero far pervenire alla Dr.ssa Francesca Casule, neo Soprintendente per i Beni Architettonici e Paesaggistici per le Province di Salerno

Eduardo Doddato

e Avellino, il più sincero e deferente saluto di benvenuto nella nostra Provincia, in cui insistono ‘scrigni’ di arte, di storia e di cultura, che saprà valorizzare e custodire grazia alla Sua alta professionalità ed in assoluta sintonia con le istituzioni del territorio». Doddato prosegue auspicando un percorso di collaborazione e unione d’intenti tra l’orga-

nismo ministeriale e gli enti più prossimi al territorio, con l’obiettivo comune di una maggiore valorizzazione dei beni presenti nel Salernitano e, di concerto, delle comunità che li custodiscono. «Sono certo – dice – che per gli Alburni e la provincia tutta si è aperta una nuova fase di collaborazione serena e proficua, che si tradurrà in una auspicata, quanto necessaria, accelerazione dei riscontri procedurali, sempre nel massimo rispetto dei ruoli e delle procedure, al fine di contribuire ‘insieme’ e ‘correttamente’ alla crescita e allo sviluppo del territorio degli Alburni e della gente che vive ‘eroicamente’, malgrado tutto». Chiara Di Miele

Università di Salerno. Stanziati 2.200.000 euro

Messa in sicurezza dei Campus Il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Salerno ha approvato un progetto preliminare per il miglioramento della viabilità all’interno delle strutture e delle aree di parcheggio, compreso il terminal bus, per migliorare la sicurezza di tutta l’utenza che quotidianamente frequenta le sedi di Fisciano e Baronissi. stante parcheggio del rettorato, con la creazione di passaggi pedonali, la modifica della circolazione all’interno del Campus di Fisciano, al fine di garantire la libera circolazione dei mezzi di emergenza, attivando solo tre varchi di accesso con sbarre (in Nel dettaglio, i lavori inte- prossimità delle attuale guardioresseranno la sistemazione di le presso la struttura di Farmacia piazza “De Rosa” e del sotto- e in prossimità dei laboratori de-

nominati “Spin Off”). Inoltre, è prevista sostanziale modifica della circolazione all’interno del terminal bus e la creazione di un’area per la lunga sosta degli autobus a ridosso della Centrale Termica, evitando che tutti i passeggeri debbano attraversare l’area del terminal, salendo e scendendo sempre sul lato corretto. Infine, il progetto, prevede l’eliminazione di un gran numero di sbarre che non risulteranno più necessarie in base alla nuova regolamen-

tazione della circolazione. Il costo complessivo del progetto approvato è di circa 2.200.000 euro. Soddisfazione è stata espressa dal segretario provinciale della Cisl di Salerno, Pasquale Passamano: «Realizzata la messa in sicurezza del terminal bus - ha dichiarato – si metterà fine ai disagi, e non solo, che l’attuale struttura ha causato negli anni, in primis agli studenti e ai lavoratori che quotidianamente devono raggiungere i Campus».

viabilità

Finanziati i lavori per il viadotto tra Agropoli e Vallo della Lucania

Firmato il Decreto di finanziamento per sette milioni di euro In arrivo finanziamento di sette milioni di euro per il viadotto tra Agropoli e Vallo della Lucania, interrotto da oltre un anno tra le uscite di Agropoli Sud e Prignano Cilento per il cedimento di due piloni. La Regione Campania, tramite il Direttore Generale Lavori Pubblici e Protezione Civile, Italo Giulivo, ha ufficializzato il finanziamento dell’opera, il cui progetto era stato elaborato e presentato recentemente dal Settore Viabilità della Provincia di Salerno. Soddisfazione è sta-

ta espressa dal Presidente Canfora e dal Consigliere Delegato alla Viabilità, Paolo Imparato. «Stiamo lavorando per aprire in breve tempo tutti i cantieri – spiega Imparato - La Stazione Unica Appaltante dovrà ora bandire la gara, in modo tale da cercare di dare la priorità al via-

Arcigay Salerno: «Nessun comune salernitano ha istituito il registro delle unioni civili»

dotto della Cilentana, perché già sono stati troppi i disagi e per creare le condizioni migliori per i turisti che scelgono di visitare questi posti meravigliosi». Dopo la gara, bisognerà aspettare un mese per l’assegnazione e l’inizio dei lavori: «Si dovrà assolutamente sfruttare il periodo primaverile ed estivo sia per il viadotto sia per altri lavori – continua il Consigliere – Cercheremo nei prossimi mesi in tutti i modi di evitare ulteriori disagi alla circolazione». «Voglio ringra-

ziare il dirigente regionale, Italo Giulivo, ed il dirigente del Settore Viabilità della Provincia, Lorenzo Criscuolo, insieme a tutto lo staff dei progettisti per l’impegno dimostrato ed il lavoro svolto in questi mesi», conclude Imparato. Nell’ambito dell’accelerazione della spesa, la Provincia continua a puntare sulla realizzazione di lavori indispensabili a rendere la rete stradale sempre più rispondente alle esigenze di mobilità dei cittadini e dei turisti. Filomena Chiappardo

«A Salerno e provincia i diritti civili per le coppie omosessuali sono ancora una chimera. Sono 207, con Verbania, i comuni che hanno approvato in Italia il Registro delle Unioni Civili. Naturalmente pochi in Campania, nessuno tra Salerno e provincia» : sono le parole di Ottavia Voza, presidente dell’Arcigay di Salerno.

Il Sindaco di Salvitelle Raffaele Manzella risponde all’ex Sindaco Nunziata

«A breve inizieranno i lavori»

Il Sindaco di Salvitelle, Raffaele Manzella, dopo le dichiarazioni dell’ex Sindaco Nunziata riguardanti il rischio di perdere i finanziamenti per la realizzazione di opere fondamentali per il piccolo borgo salernitano, ha prontamente risposto fornendo delucidazioni sulla scottante questione.

Sindaco cosa risponde alle affermazioni dell’Arch. Nunziata sull’inizio dei lavori per la realizzazione delle due opere pubbliche per cui sono stati stanziati finanziamenti regionali? «A risposta delle accuse che mi vengono rivolte dall’ex Sindaco circa la presunta mancata vigilanza sugli uffici per il ritardo dell’avvio dei lavori della strada Santa Caterina e dell’allargamento della piazza Belve-

dere che porterebbero alla perdita dei contributi europei, intendo evidenziare che le procedure messe in atto dal sottoscritto sono le stesse poste in essere dall’ex sindaco Nunziata con l’ausilio della stessa Segreteria Comunale e su precise indicazioni del responsabile dell’ufficio tecnico». Come intende procedere al fine di evitare la perdita dei finanziamenti previsti? «Quotidianamente sollecito l’ufficio preposto affinché metta in atto tutte le corrette procedure per l’inizio concreto dei lavori, onde evitare di incorrere in problematiche future . Una delle priorità mie e dell’Amministrazione Comunale è quella di evitare lo sperpero di denaro pubblico e anche in questa occasione saremo fedeli ai nostri ideali». Dunque sarà sua

premura far avviare i lavori il prima possibile? «Rassicuro tutti gli abitanti di Salvitelle che a breve verranno appaltati i lavori e quindi sarà possibile realizzare le opere utilizzando i finanziamenti ottenuti dalla Regione Campania. Il progetto in questione propone il completamento di una strada provinciale che riveste importanza fondamentale in questo contesto in cui la circolazione in entrata e uscita da Salvitelle è limitata a causa di frane e smottamenti che coinvolgono tutte le strade di accesso al paese. Ovviamente anche i lavori che prevedono l’allargamento della Piazza Belvedere e la sistemazione delle zone limitrofi, assume un aspetto importante per la vivibilità del centro storico». Rosanna Raimondo

Asl Salerno. Nuovi acquisti

A Polla autoclavi, microscopi operatori e apparecchi per anestesia Squillante: «Debiti azzerati. Possiamo realizzare innumerevoli investimenti»

Nuovi acquisti destinati agli Ospedali facenti capo all’Asl Salerno. Infatti lo scorso primo aprile il Direttore Generale Antonio Squillante ha deliberato l’acquisizione di alcune apparecchiature elettromedicali da destinare ai diversi Presìdi Ospedalieri della Provincia, affinchè il parco tecnologico aziendale si rinnovi progressivamente. Le attrezzature, che saranno acquistate in seguito ad una procedura di gara per un importo complessivo a base d’asta di circa 2 milioni di euro, consistono in 3 trocostratigrafi per le Unità di Radiologia degli ospedali di Roccadaspide, Sapri e Vallo della Lucania, 12 apparecchi per anestesia (5 all’ospedale di Battipaglia, 2 a Nocera, 1 a Oliveto Citra, 1 a Vallo della Lucania, 1 a Eboli e 2 a Polla), 7 autoclavi per i blocchi operatori (2 all’ospedale di Nocera, 1 a Eboli, 1 a Oliveto Citra, 1 a Polla, 1 a Sapri e 1 a Vallo della Lucania) e 4 microscopi opera-

tori per le Unità di Oculistica dei presìdi di Polla, Eboli, Nocera Inferiore e Vallo della Lucania. «La costante attenzione sull’andamento del bilancio aziendale di questa Direzione ha consentito di liberare risorse per continuare nell’azione di approvvigionamento di importanti apparecchiature elettromedicali per tutti i Presidi Ospedalieri dell’Azienda - ha affermato Squillante a margine della deliberazione – In questo modo stiamo garantendo ai cittadini utenti risposte sempre più adeguate sia dal punto di vista quantitativo che qualitativo». Il Direttore Generale ha poi messo in evi-

Al via la IV edizione del Master Universitario in Scuola di giornalismo post laurea Pubblicato il Bando di Concorso per l'ammissione alla IV Edizione del Master Universitario in "Scuola di giornalismo - post laurea". La scadenza è prevista per il 20 aprile 2015. Il Master è frutto di una convenzione tra l'Ateneo e l'Ordine dei Giornalisti che riconosce la Scuola come sede sostitutiva ai fini del praticantato. Questo consentirà agli allievi, il cui numero è fissato in 20 unità, di

«Una sconfitta per il movimento lgbt salernitano e per la dignità civile della nostra provincia – continua – All’indomani dell’insediamento di questo direttivo di Arcigay Salerno, nel settembre del 2012, invitammo tutti i comuni della provincia (compreso il capo-

Antonio Squillante

denza l’attuale situazione dei conti aziendali. «È di tutta evidenza che i conti della nostra Azienda già dall’anno 2013 sono positivi – afferma – dopo aver azzerato i debiti, siamo riusciti a chiudere anche il 2014 con un utile di bilancio che ci sta consentendo di realizzare innumerevoli investimenti».

essere ammessi all'esame per l'iscrizione all'Albo dei Giornalisti Professionisti. La prova scritta per l'ammissione al corso si svolgerà il giorno 23 aprile 2015, alle ore 11.00, presso il Dipartimento di Scienze Politiche, Sociali e della Comunicazione, mediante lo svolgimento di un argomento di attualità, la sintesi di un ampio articolo e lanci di agenzia. La prova orale avrà luogo il giorno 28 aprile 2015, alle ore 11.00, sempre presso la sede del Dipartimento. Per la presentazione della domanda sarà sufficiente seguire le indicazioni contenute sul sito internet di Ateneo, unisa.it.

luogo) a regolamentare la famiglia anagrafica presso gli enti locali, indicando come opzione preferibile il recepimento/introduzione da parte dei Comuni dell’attestato di famiglia anagrafica basata su vincoli affettivi, in linea con quanto sancito dalla legge o, in alternati-

va, a procedere per l’istituzione dei Registri delle Unioni Civili». Dopo tre anni non c’è stata nessuna iniziativa da parte degli enti locali. «Nessun cenno di risposta o di interesse, e nemmeno una cortese comunicazione di disinteresse», conclude Ottavia Voza.


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cultura

Teggiano

Roccadaspide Programma Garanzia Giovani

Il sindaco consegna la Costituzione agli studenti del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Economico Sociale

Consegnata agli studenti del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Economico Sociale di Teggiano una copia della Costituzione «affinché possa essere sempre compagna della vostra vita». Con questo invito, infatti, nel corso di una manifestazione alla quale hanno preso parte anche Consiglieri Comunali e Funzionari del Comune, il sindaco della Città di Teggiano ha voluto consegnare nelle mani degli studenti la Legge Fondamentale dello Stato, sul rispetto della quale si svolge la convivenza civile degli italiani e sul rispetto della quale si ispirano tutte le leggi dello Stato. Alla presenza del Dirigente scolastico dell’Istituto di Istruzione Superiore di Teggiano, Rocco Colombo, dell’assessore alla scuola, Sonia Marino, e della docente di Diritto del Liceo delle Scienze Umane, Maria Pia Aldorasi, il sindaco Rocco Cimino ha ricevuto nel suo ufficio gli studenti, esortando-

li ad avere rispetto di una carta che i nostri padri costituzionalisti hanno inteso affidare soprattutto alle giovani generazioni per costruire occasioni di pace e di sviluppo. «Ringrazio il sindaco per la sensibilità dimostrata e per l’interesse che nutre verso il mondo dei giovani in generale e della nostra scuola in particolare - ha riferito il dirigente scolastico Rocco Colombo – Riscontrare aperture così significative è sicuramente molto importante e lasciano ben sperare per la costruzione di un’alleanza formativa in stretta sinergia con diversi soggetti presenti sul territorio di cui l’ente locale è certamente quello maggiormente rappresentativo».

Shoah. Viaggio della memoria

«Questo Viaggio della Memoria per la Basilicata assume un valore particolare perché nel 2019 Matera sarà capitale europea della cultura e la cultura si alimenta della storia, della memoria e delle radici dalle quali è nato l'albero della libertà e della democrazia, l'Europa della pace. Perché quell’orrore non accada mai più, oggi, occorre soprattutto il dialogo tra culture, religioni, etnie diverse e Matera, la Basilicata, l'Italia devono rappresentare soprattutto questo». Così il presidente del Consiglio

regionale della Basilicata Piero Lacorazza che, insieme al vicepresidente Paolo Galante e al consigliere segretario Paolo Castelluccio, ha accompagnato nel viaggio della memoria nei luoghi emblematici dell’Olocausto, Auschwitz e Birkenau, gli studenti dell’Iis Enrico Fermi di Muro Lucano vincitori, con una ricerca su Gli ebrei internati in Basilicata, del concorso promosso dal Consiglio regionale su Il racconto della Shoah anche nella memoria della Basilicata.

Un progetto, quello degli studenti di Muro Lucano (pubblicato sul sito internet www.iisfermimuro.gov.it), che ha comportato un approfondito lavoro di ricerca e documentazione storica del fenomeno della Shoah, attraverso il coinvolgimento di istituzioni preposte alla conservazione dei documenti, quali l’archivio di Stato e l’archivio Diocesano di Potenza e che è incentrato sulla Basilicata grazie all’utilizzo di una serie di ricerche non limitate alle fonti comunali ma estese alle testimonianze circa la vita degli ebrei internati di quegli anni dei Comuni di Muro Lucano, Bella, Picerno e Pescopagano e in genere dell’a-

rea del Marmo-Melandro. Appena arrivati a Brikenau gli studenti hanno aperto uno striscione con su scritto Ad Auschwitz 70 anni dopo. Liberi dal nazifascismo. In delegazione anche Marika, moglie del recentemente scomparso Shlomo Venezia e Gadiel, fratello di Stefano Gaj Taché, il bambino rimasto ucciso nell’attentato alla Sinagoga di Roma nel 1982. I veri protagonisti sono stati però i sopravvissuti Piero Terracina, Sami Modiano e le sorelle Andra e Tatiana Bucci. È con loro che gli studenti hanno avuto la possibilità di dialogare direttamente per ascoltare, dalla viva voce di chi li ha tristemente conosciuti,

È iniziata lo scorso 13 aprile, l’avventura degli studenti del Liceo Scientifico Pomponio Leto di Teggiano, presso il Consiglio Nazionale delle Ricerche di Avellino. Accompagnati dai docenti Paola Sica, Ermelinda Paolini, Roberto Manzolillo e Felice Rubano, infatti, 22 studenti, che hanno aderito al proget-

to PON C5 FSE PAC- POR Campania 2013 – 142 “Cibo al microscopio” del Liceo Scientifico di Teggiano

Buone notizie per i giovani residenti a Roccadaspide: il comune ha ottenuto sette tirocini rivolti ad altrettanti giovani tra i 15 e i 29 anni che avranno un’importante opportunità di avvicinarsi al mondo del lavoro.

Un’opportunità offerta dal Programma Regionale Garanzia Giovani, che nasce per offrire occasioni di orientamento, formazione e inserimento occupazionale, con particolare riferimento ai tirocini formativi. L’Arlas - Agenzia Regionale al Lavoro e all’Istruzione – ha comunicato all’Amministrazione Comunale di Roccadaspide retta da Girolamo Auricchio l’ammissione dell’istanza di attivazione dei tirocini presentata dal comune, abilitando l’ente ad accedere al portale cliclavoro.lavorocampania.it per le operazioni che permetteranno l’av-

vio dei sette tirocini. Il Programma Garanzia Giovani consiste nell’offrire, a tutti i giovani, servizi personalizzati, accessibili tramite la Rete Regionale dei Servizi per il Lavoro e per la Formazione accreditati dall’Assessorato Regionale al Lavoro attraverso l’ARLAS, che dovranno favorire il reinserimento in un percorso di istruzione e formazione o in una esperienza di lavoro. «L’Amministrazione – dichiara il primo cittadino Girolamo Auricchio è da sempre impegnata a favorire occasioni di crescita per i giovani del nostro territorio, garantendo un supporto quanto più rispondente alle reali esigenze del mondo giovanile, con particolare attenzione alla formazione e all’orientamento nel mercato del lavoro».

Gioi Cilento

La Basilicata ad Auschwitz e Birkenau

Gli studenti del Liceo Scientifico di Teggiano ospiti del CNR di Avellino

Il comune ottiene sette tirocini

cosa sono stati quei luoghi. «Siamo - ha detto ancora Lacorazza agli studenti - ambasciatori di memoria e di futuro. Nostro e vostro compito è quello di raccontare e tramandare. Proiettare nel futuro il ricordo di un evento tragico, come quello della Shoah, è un dovere che le istituzioni e la politica devono assumere responsabilmente, facendo da ponte tra le diverse generazioni e consentendo alla ‘memoria’ di farsi ‘futuro’». La delegazione lucana ha visitato la parte ebraica della città di Cracovia: la Sinagoga Tempel, l’antico quartiere di Kazemierz, la Sinagoga Remu e lo storico cimitero annesso, il ghetto istituito nel 1941 dai nazisti nel quartiere Podgorze, l’edificio utilizzato dai persecutori per tenere i figli dei prigionieri-lavoratori ebrei. A Birkenau invece la visita guidata del campo con la Bahnrampe, il Krematorium II, la Zentralsauna, il Kanada, il Fraulenlager, il Block 16° (Kinderblock), il campo di Quarantena. Visita anche al campo di Auschwitz I e al Museo annesso, con il Block 4 e 5 con gli oggetti degli ebrei deportati, il Block 11, le celle di punizione, il Cortile Block 10, il muro della morte, il Krematorium I.

per tre settimane seguiranno degli stage sulla nutrizione, sull’alimentazione, con esperimenti scientifici e partecipazione a corsi che saranno svolti anche presso il Centro Sociale Samantha Della Porta. Previste, nelle tre settimane di corso, anche escursioni sul territorio durante i week end, alla scoperta dei luoghi più caratteristici della regione Campania.

Al via la quinta edizione della kermesse culturale Un Libro al Mese

Un Libro al Mese 2015 è pronto a partire e la Quinta Edizione della kermesse culturale che si svolge a Gioi, organizzata dal Comune in collaborazione con l’Unione dei Comuni Valle dell’Alento, le Parrocchie SS Nicola ed Eustachio e la Biblioteca Comunale, si prevede dinamica e frizzante con tante sorprese e grandi nomi che saranno chiamati a presentare i propri lavori nel borgo cilentano.

Si è partiti sabato 11 aprile scorso con il primo incontro che ha inaugurato la kermesse e che prevede la presentazione nella stessa sera di due volumi scritti da due autori nostrani: Antonio Gianico di Gioi con “Figli della guerra” e Gennaro Rizzo

di Cardile con “Cardile e i cardatori di lino”. Il 9 maggio invece sarà la volta del vicedirettore della sala stampa del Vaticano, Angelo Scelzo, che presenta “La penna di Pietro”. A giugno invece ritorna il premio di poesia “Antonio Ro-

mano” che vedrà protagonista il poeta Vittorio Pesca. A luglio spazio al Cilento con la Guida Mondadori “I borghi del Cilento” di Nicoletta Serra. Ad agosto la visione culturale si allarga con la presenza a Gioi di Enza Annunziata con “Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico”. Poi si entra nella fase finale che prevede tre incontri: a settembre Paolo De Luca con “Cielo e Terra”, a ottobre l’omaggio a Leo De Berardinis figlio di Gioi con Alfonso Amendola “Per una poetica del molteplice. Intervista a Leo de Be-

rardinis”. Quindi chiusura della quinta edizione con un altro scrittore nostrano il vallese Giuseppe Ruocco con “Vent’anni e diciannove racconti dal Cilento”. «È una edizione densa quella che proponiamo quest’anno – spiega il sindaco di Gioi Andrea Salati – ma la voglia di partecipare a una delle poche kermesse culturali rimaste nel Cilento è tanta e così abbiamo pensato di allargare il periodo di presentazione, mantenendo però inalterata la qualità dei libri presentati».

A Potenza la presentazione del progetto

La Banca Monte Pruno partner del ventennale di Trend Expo–Orientarsi al Lavoro verso EXPO 2015

La Banca Monte Pruno partner del ventennale di Trend Expo – Orientarsi al Lavoro verso EXPO 2015. Un progetto considerato innovativo, ponte di collegamento tra la provincia di Salerno e la Basilicata e occasione di crescita del territorio e del lavoro in rete.

La presentazione del progetto ha avuto luogo lo scorso 10 aprile presso il Ridotto del Teatro Stabile di Potenza alla presenza, tra gli altri, del Direttore generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese. «Abbiamo accettato con immen-

so piacere la proposta di essere partner del progetto, in cui rientra il ruolo attivo della nostra Banca, come ponte di connessione tra due territori che abbiamo visto sempre molto simili e vicini – ha dichiarato il Direttore Albanese – Oltre a questo si aggiunge anche un tassello in più: stiamo costruendo un modello di azione per la partecipazione alla missione di sviluppo a Milano all’Expo. IMG-20150410-WA0001Siamo in dirittura d’arrivo, infatti, con un progetto che mi-

ra ad offrire servizi sicuramente interessanti, come il viaggio gratuito per Milano in occasione di questa missione oppure finanziamenti a tasso zero per agevolare la visita di operatori». «Questo è il nostro modo di operare – ha concluso Albanese – tra la gente e per la gente».


cultura 19 Da Sapri al Grand Hotel Chiambretti

Teggiano

Un cammino di successi per Gian Maria Sainato

L’artista Giuseppe Varuzza, con l’opera Ali di vetro, si aggiudica la tela del mese a Pittura & dintorni

Da Sapri a Canale 5 il passo è stato breve per Gian Maria Sainato, fashion blogger e modello di Sapri, ospite del nuovo programma di Piero Chiambretti, Grand Hotel Chiambretti – Gente che va, gente che viene, in onda tutti i venerdì sera dopo le 23.30 sull’ammiraglia delle reti Mediaset.

Un prestigioso riconoscimento è stato conseguito dall’artista di Teggiano Giuseppe Varuzza. Il rinomato sito “Pittura & dintorni”, una sorta di galleria di artisti contemporanei sul web, l’ha visto risultare vincitore nel concorso “La tela del mese” che mette a confronto dodici opere di altrettanti artisti rigidamente selezionati da una giuria di esperti. Giuseppe Varuzza, dopo aver conseguito il diploma presso il Liceo Artistico di Eboli e l’abilitazione all’insegnamento, ha coltivato sin da piccolo la passione per la pittura. La sua vita di artista si può individuare in tre periodi, l’ultimo risale a cinque anni fa quando, dopo una pausa durata ben tre lustri, ha dato una svolta significativa alla sua vena artistica che l’ha visto passare da una matrice classica ad uno stile metafisico-surrealista. Di questa natura è l’opera “Ali di vetro”, olio su tela 30×40, che gli ha consentito di affermarsi nel concorso. “Ali di vetro” è

stata la più votata tra gli utenti che l’hanno scelta tra le dodici in concorso e vuole rappresentare, come si legge nel sito del bravo artista teggianese «la farfalla ‘Greta oto’ che grazie alle sue ali trasparenti riflette tutto ciò che la circonda come per magia. Anche l’uomo con la sua vita dovrebbe impegnarsi a vivere nella trasparenza d’animo e proiettare intorno a sé solo quanto c’è di bello e colorare un tassello di questo mondo grigio». Un messaggio che l’artista teggianese ha lanciato attraverso questo suo lavoro e che ha colto nel segno riuscendo a trovare tanti consensi che gli

Giuseppe Varuzza hanno consentito di essere scelta come “La tela del mese” di Pittura & dintorni. Giuseppe Varuzza, che nel corso della sua vita da artista ha avuto diversi riconoscimenti, si dice particolarmente soddisfatto per questa inattesa affermazione. «Essere riuscito a catturare l’attenzione di tanti utenti che hanno voluto gratificarmi con il loro voto, tra le opere in concorso, di certo non può che gratificarmi – ha detto l’artista teggianese - Il mio nome va ad affiancarsi agli artisti che già negli anni si sono affer- alizzare un altro lavoro sempre mati in questo selettivo nello stile che sta caratterizzanconcorso». Ora Giusep- do la sua nuova vita di artista. Gerardo Lobosco pe è già all’opera per re-

Capaccio Paestum

Presentato il libro delle ricette dei 158 comuni salernitani Presentata a Capaccio l’opera omnia di Enzo Landolfi A Capaccio dicono “Si vuò sta bbùono bbùono mangia assai e bbivi vino”. Nell’epoca dei masterchef e delle prove del cuoco interattive e crossmediali chi parla più dell’antica cultura contadina? Ai tempi della cucina “mordi e fuggi” e delle ricette facili facili chi si prende più la briga di offrire una ricognizione attenta delle tradizioni enogastronomiche di Il volume è stato presentato lo scorso 11 aprile a Capaccio presso la saletta “Vannulo”, all’interno della Tenuta Palmieri. Oltre all’autore, sono intervenuti il pittore e poligrafo Sergio Vecchio, l’imprenditrice Milena Carducci e il nutrizionista Antonio Vacca. Questi i primi nomi in cartello ma Oreste Mottola, conduttore della serata, tra l’altro dedicata anche alle vicine Altavilla e Albanella, promette ulteriori contributi sorprendenti e scoppiettanti, in linea con il profilo dell’autore. Un libro corale, perché raccoglie sto-

un territorio per consegnarle ai posteri? Ecco un libro che davvero si divora, frutto di un lavoro di anni, che va salvaguardato e trasmesso alle generazioni future: s’intitola 158 come il numero dei comuni della provincia di Salerno, ed è l’ultima fatica (mai termine fu più azzeccato) del giornalista e scrittore Enzo Landolfi, edita da Printart Edizioni.

rie, ricette, curiosità e stili di vita di tutti i comuni salernitani. Dalla carna r puorch cu patan e pupain, piatto tipico di Auletta, a i cavatiedd cù lu tartuf che si mangiano a Colliano, lo spirito è quello, rimasto intatto, della trasmissione tv nata nel 2001, Provincia da gustare, che ha reso noto Landolfi come divulgatore cortese del mangiar abbondante e genuino. Con un codice da grattare sul retro di copertina è possibile anche visualizzare i filmati del programma tv andato in onda per dodici anni. L’elenco dei “contribu-

tori” è interminabile segno che Landolfi ha seminato bene e raccolto meglio. Proprio come si dice a San Mauro La Bruca Se simmini può darsi ca mieti si no simmini no mieti sicuro e se lavori puoi anche mangia assai.

All’Hotel Villa Torre Antica un aprile di offerte speciali

Per tutto il mese di aprile l’Hotel “Villa Torre Antica” di Atena Lucana coccola la clientela con un’offerta speciale e vantaggiosa.

Tutti i giorni (fino al 30 aprile), infatti, il pernottamento in camera doppia o matrimoniale, con la prima colazione e una cena a base di prodotti tipici composta da un primo, un secondo, un dessert (inclusa acqua) in offerta a soli 69 euro per due persone. Ma l’offerta del mese non finisce qui e, come di consueto, tutte le domeniche si arric-

chiscono con Couples in Love, un’occasione per le coppie di soggiornare nell’antico torrione atinate e godere del cibo scelto e raffinato e delle eleganti camere della struttura alberghiera. Couples in Love consiste in una cena leggera che dà diritto alla camera matrimoniale in omaggio al prezzo di 50 euro. Per verificare le disponibilità e prenotare è possibile telefonare al numero 0975/779016 o inviare una mail all’indirizzo info@hoteltorreantica.com.

Montesano sulla Marcellana

Borsa di studio di cinquecento euro ai diplomandi più bravi L’Amministrazione Comunale di Montesano Sulla Marcellana ha istituito, con apposita delibera di giunta e su proposta congiunta dell’assessore alla Cultura Giuseppe Rinaldi e dell’assessore all’Istruzione Michele D’Alvano, una borsa di studio dell’importo di 500 euro da conferire a tutti gli studenti di Montesano che, a partire dall’anno scolastico 2014/2015, raggiungeranno il massimo dei voti previsti a seguito della sessione di esame per il diploma di scuole superiori. «L’idea è nata per offrire un incentivo, un riconoscimento, un segnale che premia il merito, l’impegno e l’abnegazione dei nostri studenti e gli fa sentire la riconoscenza e la vicinanza anche del loro Comune nel momento in cui viene a loro riconosciuto il massimo dei voti – dichiarano Rinaldi e D’Alvano Un contributo, seppur simbolico, che sia da sprono a continuare in qualificati studi e a raggiungere gli obiettivi di formazione e di professionalità a cui ognuno di loro tende». «Bisogna premiare i giovani che danno lustro, con la loro bravura, al territorio di Montesano – ha detto entusiasta il sindaco Donato Fiore Volentini – Gli studenti che raggiungeranno il massimo dei voti da oggi in poi avranno

Donato F. Volentini

una borsa di studio a cui attingere per la loro crescita culturale e professionale». «La borsa di studio rappresenta un’ulteriore concreta iniziativa a favore dei giovani da parte di questa Amministrazione Comunale – conclude l’assessore Giuseppe Rinaldi – e si unisce ad altre proposte già in campo come il premio miglior tesi di laurea, l’elenco dei giovani laureati, l’istituzione del forum giovanile, i diversi progetti messi in campo con il programma Garanzia Giovani e col Servizio Civile Nazionale».

Gian Maria è il personaggio “Influencer” del talk show, grande albergo e crocevia di incontri di ospiti di vario genere che discutono di cultura, attualità e gossip, incalzati dalle pungenti e ironiche domande del conduttore più controcorrente di sempre e accolti dal direttore del Grand Hotel e ospite fisso, Cristiano Malgioglio. Gian Maria affiancherà in ogni puntata, seduto ai tavolini dell’hotel, i personaggi del mondo dello spettacolo che calcheranno la passerella chiambrettiana, fatta spesso di personalità eccentriche e particolari. «Sono felicissimo di poter partecipare ad un programma che amo da tempo e

di un certo calibro e stile. Affiancare personaggi storici e importanti della tv e dello spettacolo mi rende davvero orgoglioso di tutto il lavoro che sto facendo con il mio blog (www.gianmariasainato.com) e di tutta la popolarità che sto acquisendo grazie ad esso». Dopo la prima puntata Gian Maria ha già riscosso molto successo, tanto da finire su dagospia, che lo ha subito notato e messo in risalto. «È bastato che apparisse per cinque secondi cinque nel programma Grand Hotel Chiambretti per scatenare il putiferio in rete: stiamo parlando dell’influencer Gian Maria Sainato – si legge sul sito di rassegna stampa e re-

troscena targato Roberto D’Agostino – Il suo blog, in poche ore, ha avuto diecimila accessi da tutta Europa». Ma per Gian Maria le novità non sembrano avere fine. In questi mesi sarà protagonista infatti come “Guest Blogger” di due brand molto conosciuti, Le Coq Sportif e x-cape. «Per Le Coq Sportif potete vedermi sugli schermi e sul lookbook cartaceo in tutti gli store AW LAB d’Italia – ci informa Gian Maria – e sui cataloghi e cartelloni pubblicitari in tantissimi negozi multimarca d’Italia e d’Europa x-cape». Chiara Di Miele

Valorizzare le opere dell’ingegno si può

Le amministrazioni comunali possono a costo zero dare voce alla cultura

I Sindaci possono adottare un regolamento per istituire dei mercatini riservati alle attività sporadiche ed occasionali. In pratica si tratta di dare voce a coloro che lavorano in proprio a livello creativo del proprio ingegno nel settore dell’arte, ma che non hanno una visibilità che permetta di collocare in vendita le proprie opere. Si tratta di artisti pittori, scultori di persone che fanno oggettistica in legno, in vetro anche decorato, in ferro battuto in cera, in ceramica in composizioni floreali. Per il settore letterario invece si tratta di poeti e scrittori sconosciuti al grande pubblico e che comunque lavorano con opere frutto del proprio ingegno e fanno pubblicazioni di narrativa o poesia che non trovano collocazione sul mer-

cato di tipo specialistico tradizionale. Questa platea di persone etichettate in senso generico “artisti “ non svolgendo l’attività in maniera abituale e quindi in maniera professionale, non sono iscritte alla Camera di Commercio né hanno partita I.V.A. in quanto non è previsto per loro un obbligo prescritto dalla legge. Agli effetti fiscali esiste nel testo unico delle imposte un’apposita normativa che assoggetta il reddito da loro prodotto, e prevede anche delle forme di franchigia. Ma questo è un problema d’imposizione d’imposta che non interessa al Comune, così come non interessa al Comune che il soggetto debba essere iscritto alla Camera di Commercio industria e artigianato. Queste attività hanno la caratteristica della occasionalità e non della professionalità. Com’è noto queste attività non hanno nulla a che vedere con quelle produttive per le quali vige l’obbligo d’iscrizione alla camera di commercio per poter accedere alla vendita al dettaglio su aree pubbliche sia a posteggio fisso che itinerante secondo i regolamento già adottati dai comuni. Per queste attività classificate come opere

dell’ingegno, e per le quali non è prevista il rilascio di un’autorizzazione per esporre sulle aree pubbliche, ma solo un’autocertificazione del soggetto interessato il Comune deve predisporre un apposito regolamento dei mercatini riservati alle attività di vendita sporadiche e occasionali. Questi mercatini possono essere consentiti ad esempio il sabato e la domenica o in particolare nei mesi estivi quando c’è il picco di presenze turistiche e nel periodo natalizio e nel periodo pasquale. Per il settore letterario esiste lo stesso principio. Gli scrittori ei poeti possono presentare le loro opere al pubblico in occasione di questi mercatini ai quali accede liberamente il pubblico che può essere in qualche modo interessato, senza far ricorso al politico di turno per la presentazione e per la concessione di uno spazio istituzionale. Il comune non deve investire risorse economiche deve solo mettere a disposizione dei cittadini delle aree dove collocare questi punto d’incontro gratuiti attraverso i quali gli espositori possono anche vendere i prodotti delle opere del loro ingegno. Alfredo Razzino


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eventi

Il Comitato No al Petrolio organizza per l'occasione "L'AltroVallo fa la sua parte"

il 2 maggio tappa ad Atena lucana della staffetta simbolica No triv bike tour

Migliaia di chilometri quadrati nell’Appennino Meridionale sono interessati da permessi di ricerca petrolifera. Lo scorso 15 aprile, presso il Circolo della Stampa di Avellino, è avvenuta la presentazione di “Terre di passaggio, no triv bike tour”, una staffetta simbolica di cinque giorni in bicicletta, ma anche a dorso d’asino o a piedi, che parte dai confini con il Molise, fa tappa nel Sannio, in Irpinia, nel Vallo di Diano, nell’Alta Basilicata e termina in Val d’Agri, la più estesa piattaforma petrolifera europea su terraferma.

Si inizia il 29 aprile da Santacroce per arrivare in giornata a Benevento. Il 30 aprile, dopo aver attraversato tre permessi di ricerca – Santacroce, Case Capozzi e Pietra Spaccata – si farà tappa a Gesualdo, nel Permesso Nusco, in Irpinia. Il 1° maggio sosta a Muro Lucano, in Basilicata, per passare il 2 maggio ad Atena Lucana, dove insistono i permessi Tardiano e Monte Cavallo. Da

Atena partirà una carovana a dorso d’asino che si ricongiungerà a Viggiano al Ciclonauta e ai ciclisti che si aggregheranno, raccogliendo dai territori attraversati le sementi e i doni dei contadini per la madonna Nera, in occasione della festa del 3 Maggio. Dopo un passaggio simbolico al Centro Oli di Viggiano si chiude a Villa d’Agri con il resoconto dell’iniziativa, l’esperienza del-

la Val d’Agri e l’invito ai territori ad organizzarsi per lanciare altri no triv bike tour e proporre insieme soluzioni per la sovranità energetica ed alimentare. In ogni tappa è previsto un momento di incontro a cura dei Comitati e Associazioni che aderiscono, per informare sulle criticità ambientali e proporre un utilizzo sostenibile delle risorse naturali dell’Appennino Meridionale. Lungo il cammino convergeranno sull’itinerario, nato da un’idea del Ciclonauta Claudio Ferraro, ciclisti auto-organizzati e trekkers che potranno aggregarsi e convergere sul tracciato in aggiornamento su www. forumambientale.org. Un gruppo di videomaker raccoglierà le testimonianze che saranno diffuse tramite Facebook, un Canale Youtube e l’hasthag #TerreDiPassaggio. Il Comitato No Petrolio nel Vallo di Diano invita le istituzioni, le scuole, le comunità religiose e tutti i cittadini del Vallo di Diano e din-

torni ad una partecipazione attiva all’evento “L’ AltroVallo fa la sua parte”, che si terrà il 2 maggio presso l’Auditorium di Atena Lucana Scalo in occasione dell’arrivo di tappa del NoTriv Biketour – Terre di Passaggio. La giornata prevede incontri, dibattiti e laboratori attraverso cui approfondire e comprendere le attuali criticità del Vallo, il tutto accompagnato da musica e specialità a km 0. Oltre al contributo degli specialisti si punterà sulla gente comune, dando la possibilità di condividere il proprio talento e la propria esperienza per testimoniare il proprio NO al petrolio e dimostrare che un Altro Vallo è possibile. L’appello è rivolto anche alle associazioni sportive e ricreative oltre che alle accademie musicali e alle scuole di recitazione per la realizzazione di una rete di eventi collaterali sparsi per il Vallo. Per informazioni e per partecipare: comitatonopetrolio@yahoo.it.

La Cisl provinciale e regionale si confronta con i principali protagonisti della vita economica della provincia. Il Segretario Generale Matteo Buono: «L’idea è quella di dare ulteriore voce alle aspettative dei lavoratori e dei cittadini e contribuire ad alimentare il dibattito, con l’intento di portare la Politica e le Istituzioni ad assumere decisioni quanto più unitarie possibili sulle grandi questioni salernitane» Un impegno comune per il territorio e favorire la crescita di Porto e Aeroporto di Salerno. Questo il tema del convegno tenutosi lo scorso venerdì 10 aprile presso la Camera di Commercio di Salerno (sede di via Allende), nel corso del quale i vertici della Cisl salernitana e regionale si sono confrontati con i principali protagonisti della vita economica della provincia. L’appuntamento è stato introdotto dal segretario generale della Cisl Salerno, Matteo Buono. Dopo i saluti di Guido Arzano, presidente

della Camera di Commercio di Salerno, sono intervenuti il presidente dell’Autorità portuale, Andrea Annunziata, il presidente della Spa ‘Aeroporto di Salerno - Costa d’Amalfi’, Antonio Ilardi, il parlamentare di Fratelli d’Italia, l’onorevole Edmondo Cirielli, e il parlamentare del Partito democratico, Tino Iannuzzi. Le conclusioni sono state affidate a Lina Lucci, segretario generale della Cisl Campania. «La crescita economica e sociale del territorio trova tra i suoi fattori di sviluppo quelli rela-

tivi alle tematiche inerenti l’accessibilità, la logistica e l’intermodalità nel trasporto delle merci», ha spiegato Matteo Buono. Punti cardini per l’area salernitana, secondo la Cisl, sono, quindi, il Porto e l’Aeroporto. «L’idea è quella di dare ulteriore voce alle aspettative dei lavoratori e dei cittadini e contribuire ad alimentare il dibattito, con l’intento di portare la Politica e le Istituzioni ad assumere decisioni quanto più unitarie possibili sulle grandi questioni salernitane», ha concluso Buono.

eletto Il nuovo DIrettIvo Della montepruno gIovanI

il neo presidente giuseppe nese: «Basta pessimismo» Si è tenuta lo scorso 10 aprile, presso il Ristorante Borgo Lucano di Atena Lucana, l’Assemblea Annuale dei soci dell’Associazione MontePruno Giovani, che riunisce soci, figli dei soci e clienti dell’istituto bancario, di età inferiore ai 35 anni. Nel corso dell’Assemblea è stato eletto il nuovo Consiglio Direttivo dell’ente associazionistico, che conta più di quattrocento iscritti. Al primo presidente Cono Federico,

subentra Giuseppe Nese. Entrano in consiglio direttivo anche Elio Albanese, Alessia Colombo, Nicola Capo, Annachiara Di Flora, Fiorindo Freda, Sebastiano Greco, Giovan-

grande entusiasmo e partecipazione alla Prima Giornata dello sport Grande entusiasmo per la prima edizione della “Giornata dello Sport”, promossa dall’ASD Valdiano e dalla Polisportiva Diano 2007 ed andata in scena a Teggiano.

impegno comune per il territorio e favorire la crescita di porto e aeroporto di Salerno

Matteo Buono, Segretario Generale della Cisl Salerno

teggIano

ni Lotierzo e Mafalda Rivelli. Nel corso della serata presentata anche la nuova iniziativa della Banca Monte Pruno, intitolata “Monte Pruno Baby”. L’idea nasce dalla volontà di

avviare un percorso di vicinanza alla Banca Monte Pruno e ai valori della stessa già dalla giovanissima età, avvicinando bambini e ragazzi alle attività della Banca, creando manifestazioni ed appunta-

menti a loro dedicati. Potranno essere iscritti al Club Monte Pruno Baby tutti i figli degli associati della Monte Pruno Giovani, dalla nascita e fino al compimento del quattordicesimo anno di età.

La manifestazione ha visto l’organizzazione di un torneo di calcio tra le società sportive e le scuole calcio del Vallo di Diano. Quello legato alla Categoria Giovanissimi-Esordienti si è svolto presso il Campo Sportivo Comunale, mentre il Torneo relativo alla Categoria Pulcini-Primi Calci, si è tenuto presso la Palestra Salus Sport ed ha visto coinvolti le squadre del Valdiano, del Buonabitacolo Soccer e dell’ASD Indomita Sant’Arsenio. La manifestazione si è conclusa lo scorso 2 aprile con

le premiazioni a tutti i partecipanti e con il Convegno sul tema Il valore dello sport – Sui riflessi socio-sportivi nella realtà valdianese che ha visto la partecipazione di diverse personalità del mondo sportivo. Presenti, tra gli altri, Enzo Pastore, Presidente del Comitato Regionale-Lega Nazionale Dilettanti FIGC, Enzo Avino, Consigliere Delegato per la Campania – Lega Nazionale Dilettanti, il Patron del Valdiano, Carmine Cardinale, il Presidente della Polisportiva Diano, Antonio Morena, l’allenatore del Valdiano, Francesco Tudisco, ed il Sindaco di Teggiano, Rocco Cimino. L’evento ha rappresentato anche l’occasione di premiare due eccellenze sportive teggianesi, ovvero Antonio Moscarella e Loredana La Maida, atleti che, di recente, hanno conseguito importanti risultati a livello regionale e nazionale. Cono D’Elia

Da teggIano aD anDrIa

loredana la Maida è campionessa nazionale di atletica leggera

Anche il teggianese Vito Moscarella campione nazionale Over 55

Loredana La Maida conquista il titolo di campionessa nazionale di atletica leggera. L’importante qualifica, per l’atleta di origini teggianesi, è arrivata domenica 29 marzo in occasione della 17^ Edizione dei Campionati Nazionali ASI di Corsa Campestre che si sono svolti in Puglia ad Andria. Una rassegna che ha visto quindici società partecipanti con 187 atleti, provenienti per lo più dal Sud Italia, percorrere circa 5000 metri.

La manifestazione fa parte del Calendario Nazionale della Federazione Italiana di Atletica Leggera e ad ospitare le gare è stato il suggestivo Castel del Monte, storico palazzo voluto da Federico II, oggi Pa-

trimonio dell’Umanità dell’Unesco. «Per una volta amici vi dico che le lacrime sono belle perché sono di gioia» commenta così la sua vittoria sul social network facebook la giovane campiones-

sa, dedicando il suo titolo alla famiglia e agli amici. Loredana oggi è parte del Gruppo Atletica Camaldolese e gareggia da cinque anni, allenandosi con costanza. La sua conquista è frutto di un lungo lavoro iniziato quando era bambina, come un gioco, e trasformatosi nel tempo in un’ambizione che certamente premierà ancora la giovane campionessa teggianese in futuro. Anche un altro teggianese, Vito Moscarella (Atletica Camaldolese), si è qualificato Campione d’Italia nella Categoria Over 55. Tania Tamburro


eventi 21 Giochi di Carnasciale

La reliquia di San Giovanni Paolo II in dono alla Diocesi di Teggiano-Policastro

Donata alla comunità di San Marco di Teggiano la reliquia di Giovanni Paolo II Il 23 aprile la cerimonia di consegna Dal 23 aprile una ciocca di capelli del Papa polacco sarà consegnata dal postulatore della causa di canonizzazione di Karol Wojtyla, Monsignor Slawomir Oder, alla parrocchia di San Marco di Teggiano. Sarà il Vescovo della Diocesi, Monsignor Antonio De Luca, a presiedere la celebrazione eucaristica di ringraziamento per questo dono prezioso, che rimarrà per sempre affidato alla comunità parrocchiale guidata da don Cono Di Gruccio. «È come se accogliessimo San Giovanni Paolo II a Teggiano»: queste le parole di Monsignor Antonio De Luca alla vigilia dell’arrivo in diocesi nell’ottobre 2014 della reliquia del sangue di Karol Wojtyla, che fu esposta alla venerazione dei fedeli presso la chiesa di San Marco per una settimana, attirando migliaia di fedeli, tra cui anche il sindaco di Salerno, Vincenzo De Luca, con una celebrazione conclusiva presie-

duta dal Cardinale Salvatore De Giorgi, che proprio dal Papa polacco oggi Santo ricevette la porpora nel 1998. Questa volta, invece, la ciocca di capelli di Wojtyla rimarrà esposta per sempre nella Parrocchia di San Marco alla venerazione dei fedeli. Si tratta di un evento straordinario perché reliquie cosiddette di prima classe, ovvero parti del corpo del Santo, sono difficilmente reperibili poiché dalla morte, avvenuta dieci anni fa (il 2 aprile 2005), non è mai stata fatta la ricognizione dei resti mortali di Wojtyla. Le uniche reliquie di prima classe esistenti sono state prelevate dal segretario del Papa polacco, il Cardinale Arcivescovo di Cracovia Stanislaw Dziwisz, al momento della morte di San Giovanni Paolo II. Il reliquiario dove sarà custodita la teca sarà realizzato, grazie alla disponibilità del dirigente Rocco Colombo, dal locale Liceo artistico di Teggiano sotto la guida del prof. Torresi.

A cura della Pro Loco, il 7 e 25 aprile, dalle ore 14,30, a Campora

La festa del tiro al prosciutto Gara di tiro, tradizioni, degustazioni Torna con due straordinari appuntamenti martedì 7 e sabato 25 aprile la storica festa del Tiro al Prosciutto, una delle più antiche tradizioni conservate a Campora, lo splendido borgo situato nel cuore del Parco Nazionale del Cilento. Una consuetudine secolare che ha origine nella seconda metà del 1800, periodo fortemente caratterizzato dal fenomeno del brigantaggio. Leggenda narra che fu proprio una sfida tra un gruppo di briganti, probabilmente una parte dell'ex banda Tardio, a dare vita alla gara: di ritorno da una delle tante scor-

ribande nei territori limitrofi i briganti raggiunsero il loro rifugio situato negli anfratti e nelle grotte che si affacciano sul fiume Torno dove si accese una discussione su chi di loro

fosse il più abile tiratore. Il “capo breante” Cicco (probabilmente Cicco Verrico) indisse una gara di tiro che consisteva nel centrare un grosso prosciutto, già bottino di guerra, posto sull'altra sponda di un dirupo; colui il quale si fosse avvicinato maggiormente all'obbiettivo, oltre ad essere considerato dalla banda il miglior tiratore, avrebbe vinto il prosciutto. Da quel momento in poi, la competizione si ripropose annualmente con le medesime regole, assumendo nel corso degli anni un carattere fortemente rituale. Gli abitanti di Campora, ospitali e cordiali, hanno contribuito a salvaguardare la tradizione che ha assunto il carattere di una manifestazione storico-culturale ripetuta ogni anno il primo martedì dopo Pasqua - il giorno della Festa della Madonna - e il primo saba-

Al via le Giornate contro la crisi delle ACLI salernitane Le ACLI si mobilitano in tutta Italia per incontrare, ascoltare e coinvolgere i soci, i cittadini e le comunità locali con circoli aperti e stand nelle piazze, promuovendo le proprie attività e presentando proposte politiche per affrontare e contrastare insieme la crisi.

Il focus della mobilitazione è il tema della lotta alle disuguaglianze e alla povertà, che minano la possibilità di uscire realmente dalla situazione di recessione in cui versa il nostro Paese. Le Acli presentano, in questo modo, una piattaforma di proposte politiche, raccolte in quattro grandi aree di intervento. Le Acli salernitane, attraverso le

La pioggia che ha condizionato i Giochi di Carnasciale a Firenze non ha fatto passare in secondo piano la presenza, sulle rive dell’Arno, degli sbandieratori e delle Tamburine dello Stato di Diano dove sono stati invitati all’interno di una manifestazione che prende spunto dai tornei e duelli che si svolgevano a Firenze nel tardo Medioevo e nel primo Rinascimento.

Accompagnati da Flaminia Giardullo, che ha rappresentato a Firenze la Pro Loco di Teggiano, il gruppo, composto da sedici persone, si è fatto notare oltre che per la bravura anche per la simpatia e la capacità di strappare applausi a scena aperta tra il numerosissimo pubblico accorso da ogni parte d’Italia per assistere ad una manifestazione tra le più im-

portanti realizzate sul territorio nazionale. «I nostri sbandieratori e le nostre Tamburine rappresentano, ormai, un patrimonio importante non soltanto per la Pro Loco, bensì per la nostra comunità - riferisce il segretario della Pro Loco, l’avvocato Conantonio D’Elia – Grazie al lavoro svolto in tutti questi anni, infatti, in

un rapporto di continuità la Pro Loco ha investito nella produzione di attività e nella formazione di risorse che possono rappresentare un valore fortemente aggiunto al nostro patrimonio culturale. L’aver registrato anche in Toscana un successo della nostra organizzazione non può, ovviamente, che farci enorme piacere».

Al via la XXI^ Sagra del Carciofo Bianco di Pertosa to dopo il 25 aprile, due intere giornate di festa inaugurate nel primo pomeriggio dal gruppo di briganti che, dopo aver percorso l’antico sentiero, giungono sul luogo della competizione tra urla e spari di incitamento dando il via alla gara. Dopo il primo appuntamento di martedì 7 aprile scorso, lo sparo al prosciutto torna sabato 25 aprile, un'intera giornata di festa che si conclude con il ritrovo al centro del paese dove viene offerto “pane e presutto” e vino locale.

Anche Teggiano aderisce all'iniziativa #nessunoescluso proprie strutture di base, aderiscono all’iniziativa a partire dai “luoghi dell’abitare” del territorio (piazze, quartieri, sagrati) per favorire l’ascolto, il coinvolgimento, la condivisione tra le persone, per raggiungere quelli che Papa Francesco chiama i lontani, in un atteggiamento di uscita verso le periferie dell’esistenza. San Gregorio Magno, Battipaglia, Pontecagnano e Teggiano sono alcuni dei luoghi dove, a partire da sabato 11 aprile, saranno presenti gli stand delle ACLI. «La disuguaglianza – dichiara il presidente provinciale Gianluca Mastrovito – è uno dei mali che le comunità hanno combattuto per secoli. Un male che pensavamo consegnato alla storia, che in realtà non è mai stato totalmente bandito, ma che anzi ha ripreso grande vigore». Ad esserne col-

Gli sbandieratori e le Tamburine della Pro Loco di Teggiano protagonisti a Firenze

Gianluca Mastrovito

piti non sono più solo le fasce sociali deboli, ma anche una parte significativa del mondo del lavoro dipendente ed autonomo, realtà un tempo ritenute al riparo dal rischio di disagio sociale. «Alla viglia dei 70 anni di Azione Sociale – conclude il presidente – le ACLI sono chiamate ancora ad un grande compito: stare dalla parte della gente, avendo cura delle fragilità sociali, che le disuguaglianze (di genere, di etnia, di generazione, di credo) e la povertà generano, minando la possibilità di vivere condizioni di vita più giuste ed eque».

Siamo ormai giunti alla XXI^ edizione, una manifestazione nata inizialmente con l’obiettivo di valorizzare un prodotto che stava ormai scomparendo dalle nostre tavole e tradizioni culinarie.

Il Comitato feste della Parrocchia Santa Maria delle Grazie in questi anni ha creduto nella rivalorizzazione di questo pregiato prodotto peculiare, con il patrocinio del Comune di Pertosa, istituzione che contribuisce e collabora alla buona riuscita dell’evento insieme al Consorzio Carciofo Bianco di Pertosa, presidio Slow Food di supporto all’evento. Gli organizzatori hanno voluto associare la manifestazione alla festa di San Vittorio Martire. Non a caso il nostro carciofo viene raccolto nel periodo della ricorrenza del Santo; abbiamo quindi creduto opportuno legare l’evento alla festività più importante del nostro paese. Il clima di festa e serenità che si respira in paese durante la Sagra è l’aggregazione sociale, in quanto tutte le risorse umane impiegate per la realizzazione e la buona riuscita sono tutti volontari che si sentono coinvolti nell’intera attività affinché il ricavato venga devoluto per le opere di carità della Parrocchia e per le varie attività. La Sagra non è solo un percorso culinario, attraverso questo evento vogliamo anche promuovere insieme all’Amministrazione Comunale il nostro ter-

ritorio, programmare all’ospite una giornata nel pieno relax; infatti Pertosa oltre al carciofo ha delle bellissime grotte che richiamano ogni anno circa centomila visitatori. In questa giornata siamo anche coadiuvati dalla Fondazione Mida, ente gestore delle grotte. Durante i tre giorni è possibile partecipare alla rappresentazione teatrale de “L’Inferno di Dante” nelle grotte dell’Angelo a Pertosa, visitare il Mida 01, Museo Multimediale Geo-Speologico poco distante dalla splendida Piazza De Marco, luogo della manifestazione dove in uno splendido scenario di luci e colori dell’allegria calda della musica popolare sarà possibile gustare il menu preparato con cura e dedizione dalle signore del luogo. Gli appuntamenti saranno: Sabato 25 e Domenica 26 Aprile 2015 e da Venerdì 1 a Domenica 3 Maggio 2015.


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territorio

prolungata la Durata Della manIFestazIone DI sabato 25 aprIle Con l’anteprIma DeI proDottI enogastronomICI CIlentanI presentI a eXpo 2015

IIª edizione di una mano alla cultura del Cilento Prolungata la durata della manifestazione enogastronomica e culturale, organizzata a Palinuro dall’Associazione “Capo Palinuro – P. Virgilio Marone” con l’anteprima dei prodotti enogastronomici cilentani che saranno presentati all’Expo di Milano 2015, la cui apertura avverrà fra meno di un mese.

La kermesse, che avrebbe dovuto avere inizio il prossimo 25 aprile a partire dalle ore 18, è stata, infatti, prolungata di un giorno a causa delle tante richieste di partecipazione avanzate da aziende, ristoratori e produttori locali che esporranno le loro specialità enogastronomiche negli stand allestiti per l’occasione nelle vie centrali di Palinuro. La manifestazione, dunque, avrà inizio nella mattinata di sabato 25 aprile (a partire dalle ore 10) e terminerà domenica 26 (alle ore 19). “Il cibo siamo noi, la cultura è di tutti”, questo lo slogan coniato dall’Associazio-

ne “Capo Palinuro – P. Virgilio Marone”, per sottolineare come sia importante l’alimentazione nella vita di ciascun individuo e come una corretta alimentazione e un corretto stile di vita siano alla base del benessere psico-fisico. L’evento è stato voluto e organizzato dall’Associazione “Capo Palinuro – Publio Virgilio Marone”, grazie al contributo e al patrocinio della Regione Campania, della Provincia di Salerno, del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni, della Comunità Montana “Bussento - Lambro e Mingardo”, nonché grazie alla col-

laborazione dell’intera Amministrazione Comunale, guidata dal Sindaco Carmelo Stanziola, della Pro Loco di Palinuro, degli albergatori e dell’Associazione Commercianti di Palinuro, nonché dei Consorzi “Alici di Menaica” e “Olio Dop Cilento”. L’evento rappresenta l’occasione per valorizzare e far conoscere le ricchezze del territorio cilentano, splendido non soltanto per il mare Bandiera Blu, per i panorami mozzafiato e per la natura incontaminata, ma anche per la tradizione culinaria e le prelibatezze enogastronomiche, che fanno del Cilento una meta ambita per tutti gli amanti del mangiar sano e della dieta mediterranea. Numerosi gli stand che saranno allestiti con tutti i prodotti tipici della tradizione cilentana, dislocati nel centro di Palinuro. Palinuro diventerà, quindi, un vero e proprio villaggio globale, distinguendosi non soltanto per tutte le ricchezze enogastronomiche che lo caratterizzano, ma anche per i talenti umani che possiede. Prenderanno, infatti, parte

alla kermesse alcuni artisti musicali cilentani, nonché scultori, pittori e artigiani della pietra e del legno, che metteranno in mostra tutte le loro abilità e capacità, intrattenendo e allietando quanti parteciperanno all’evento. Per l’occasione i ristoratori di Palinuro offriranno le loro specialità culinarie a un prezzo promozionale uguale per tutti. Sarà poi presentata la Nuova Cartina Agrituristica del Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e Alburni. La manifestazione enogastronomica vedrà inoltre la partecipazione di produttori di olio locale, che presenteranno e faranno assaggiare gli oli estratti nei loro frantoi. Chicca della manifestazione enogastronomica e culturale la proiezione, presso il Porto di Palinuro, del film “Argonauti” (Jason and the Argonauts), diretto da Don Chaffey e girato sul Mingardo nel lontano 1963, film che il regista siciliano Tornatore ha definito «Il più bello che abbia mai visto». Emerenziana Sinagra

il Sindaco di vallo della lucania, Antonio Aloia, scrive al presidente Caldoro ricordando gli impegni assunti dalla regione Campania nella riunione del 24 febbraio a roma.

Antonio Aloia

Il.mo Sig. Presidente, la presente lettera per ricordare alla Sua gentile attenzione, come già ho fatto in altre occasioni, il problema annoso della metanizzazione del Cilento. A tale riguardo corre l'obbligo istituzionale di ricordare alla Sua persona quelli che sono stati i passaggi significativi effettuati nell'ultimo periodo. con la Nota prot. 1815 del 20 febbraio 2015 inviata dal sottoscritto al MISE, alla Presidenza della Regione Campania e all’Ente Parco Nazionale

del Cilento, in vista della Riunione che la sottosegretaria Vicari aveva convocato a Roma per il successivo 25 febbraio, mettevo in evidenza i limiti della delibera CIPE n. 5 del 28 gennaio 2015 – ancora in corso di registrazione - sia in ordine ai tempi di attuazione (almeno altri sei mesi da oggi per iniziare l’iter istruttorio dei progetti presentati nell’estate del 2013) , sia in ordine a scelte di riduzione del contributo pubblico arbitrarie e non conformi alla L.147/2013. Essendo noto da tempo che l’iniziativa di richiedere al legislatore il rifinanziamento della L.784/80 266/07 e successive era stato promosso con forza e continuità dai comuni dell’Accordo del Cilento per ottenere finalmente con L.147/2013 quelle risorse che erano state stanziate nel 2004 e poi mandate in perenzione per la caotica e non trasparente gestione ministeriale, nel-

la Nota richiesi con forza anche che la Regione Campania prendesse le difese dei Comuni del proprio territorio e desse seriamente seguito ad un cofinanziamento che si rendeva indispensabile dopo la inspiegabile condotta della SNAM RETE GAS che si ritirava dalla realizzazione di un’opera essenziale per il Cilento. Nella riunione del 24 febbraio u.s. a Roma, alla presenza Sua, del Sottosegretario S.Vicari, del dell’Assessore Romano, del Capo di Gabinetto avv. Del Gaizo, del Direttore Generale ing. Terlizzese, e dei Sindaci dei territori da metanizzare, si concluse che: a) la Regione Campania avrebbe contribuito da subito, come da Lei pubblicamente dichiarato, con un proprio cofinanziamento pubblico (ex L.R. 1/2012, L.R. 16/2014) al completamento del Programma di metanizzazione del mezzogiorno per i Comuni del Parco Nazionale del Cilento - “Programma di Metanizzazione del Cilento“ - per gli interventi essenziali al fine di garantire l’alimentazione dei Punti Riconsegna Gas e le reti di distribuzione dei Comuni programmati per il periodo 2015 2018; b) Il MI.S.E. a seguito della pubblicazione della Delibera n. 5 CIPE del 28 gennaio 2015 che assoggetta l’erogazione dei contributi ad una disponibilità annuale di 20 milioni di euro anno avrebbe provveduto ad impegnare i fondi per i Comuni del Cilento dal 2017 in poi (cofinanziamento pubblico MI.S.E. ex Legge 147/2013). Certo che manterrà gli impegni assunti, Le chiedo, prima che finisca il termine utile di questa Sua prima legislatura stabilito a norma di legge per il 15 aprile p.v., di poter provvedere con apposita delibera della Giunta Regionale a definire in maniera concreta gli impegni finanziari e i relativi capitoli di spesa che la Regione Campania intende assumersi per contribuire alla realizzazione di un sogno, che speriamo diventi realtà, la metanizzazione del Cilento. Conosco bene il Suo impegno a voler risolvere i problemi che attanagliano tutti i cittadini campani, in particolare coloro che vivono in periferia, pertanto sono certo che le Nostre Comunità, entro la prossima settimana, potranno gioire per aver raggiunto un altro importante traguardo, grazie al Suo Prezioso impegno e contributo. Il Sindaco di Vallo della Lucania dott. Antonio Aloia

CapaCCIo paestum

presentato il preliminare del piano urbanistico Comunale

Sono stati numerosi i cittadini di Capaccio Paestum che Giovedì 9 aprile scorso hanno partecipato all’incontro organizzato dall’amministrazione comunale per presentare il preliminare del Piano Urbanistico Comunale. Convocato a Roma presso la Presidenza del Consiglio dei Ministri proprio ieri pomeriggio, per discutere della delicata questione riguardante la realizzazione dell’impianto a biomasse in località Sorvella-Sabatella, non ho potuto prendere parte alla riunione il primo cittadino Italo Voza. «Avrei voluto essere presente personalmente in entrambi i posti, ma la convocazione a Roma è arrivata quando era ormai troppo tardi per rinviare l’incontro sul Puc. – ha spiegato il Sindaco Voza – E in ogni caso non abbiamo voluto rimandare l’incontro con i cittadini per potere procedere quanto prima all’adozione del piano in Giunta e andare avanti con l’iter. I cittadini di Capaccio stanno attendendo il Puc già da troppi anni». L’Amministrazione Comunale è stata rappresentata dal Vicesindaco e Assessore ai Lavori Pubblici, Nicola Ragni, e dal Presidente del Consiglio Comunale, Mimmo Nese. Il lavoro effettuato e in corso è stato illustrato dal Responsabile dell’Area IV, Pianificazione del Territorio, e Redattore del Piano, l’Architetto Rodolfo Sabelli. I lavori sono stati introdotti dal presidente Nese: «Il Comune ha affidato l’incarico all’architetto Sabelli oltre che per la sua professionalità anche perché, essendo un dirigente del Comune, si è risparmiato in termini economici e di tempo. Inoltre l’architetto è stato affiancato da un equipe di giovani tecnici del nostro territorio. Maggioranza e minoranza, all’unanimità, hanno approvato gli indirizzi programmatici su cui hanno lavorato. Oggi, con la presentazione del Puc si apre la fase partecipativa. Auspico che questa fase consultiva generi un dibattito intenso e propositivo». La parola è poi passata al vicesindaco Ragni: «La Giunta in carica, circa due anni fa, revocò il piano in itinere, affidato ad un tecnico esterno. Il piano di oggi è molto diverso perché sono cambiati i politici in carica, il redattore del piano e anche le leggi. Rispetto a quel piano sono previste molte meno unità abitative. L’edificabilità, almeno per il 60% è prevista co-

me completamento di Capaccio Scalo per congiungerla con Borgo Nuovo. Sono previste strade a mo’ di varianti per alleggerire il traffico veicolare nel centro urbano. Un occhio particolare è stato riservato a Capaccio Scalo, dove già sono in corso lavori importanti, perché riteniamo che in virtù della densità demografica debba essere il centro propulsore della città. In altre zone, come Laura e Capaccio capoluogo, si ritiene, invece, che debba essere recuperato il patrimonio immobiliare esistente. è un Puc che tiene in considerazione le attività economiche trainanti, in particolare ci riferiamo al turismo, per il quale è previsto un aumento dei posti letto. Per l’agricoltura abbiamo chiesto di non considerare come volumi aree delle attività, come ad esempio i paddock. Per l’artigianato e il commercio puntiamo ad eliminare le situazioni di precarietà». Quindi la parola è passata all’architetto Sabelli che per circa un’ora e mezza, con il supporto di decine di slide, ha illustrato ad un pubblico numeroso e attento, tutti i parametri scelti o imposti dalla legge, per la redazione del PUC e gli indirizzi che si stanno seguendo. Nei prossimi giorni il preliminare del PUC andrà in Giunta per la presa d’atto, dopodiché i cittadini potranno presentare le loro osservazioni che verranno inoltrate all’Area IV e successivamente portate in Consiglio Comunale per l’esame delle osservazioni.

provInCIa DI potenza

l'Assemblea dei Sindaci adotta il nuovo Statuto

Si è svolta nei giorni scorsi la prima Assemblea dei Sindaci della Provincia di Potenza che all'unanimità ha adottato il nuovo Statuto dell'Ente. Presenti alla seduta di insediamento dell'Assemblea 54 Sindaci o loro delegati in rappresentanza di 231.645 abitanti della Provincia. «Uno Statuto - ha dichiarato il Presidente Nicola Valluzzi - composto da 54 articoli che recepisce le modifiche introdotte dalla Legge 56/2014, con la quale si riformano in maniera sostanziale l'organizzazione istituzionale, le prerogative e le competenze dell'Ente Sovracomunale di Area Va-

sta. Le Province, non sono scomparse, hanno assunto nell'intenzione riformatrice del Governo una diversa connotazione funzionale ed una diretta rappresentatività dei Comuni. Al centro della nuova organizzazione istituzionale ci sono per la prima volta tutti i Sindaci del territorio, unitamente al Presidente e al Consiglio, composto solo da 12 rappresentanti. Il Nuovo Statuto disegna un Ente espressione diretta dei cento Municipi, con mi-

nori funzioni ed uno spiccato ruolo di coordinamento e collaborazione di livello sovracomunale». «L'Ente Potentino - conclude Valluzzi - ha adempiuto ai suoi obblighi con rigore e puntualità rispetto alle scadenze fissate dalla legge, mettendo in campo ogni sforzo per attuare la riforma; senza analoga responsabilità da parte degli altri attori istituzionali coinvolti, il processo di riordino è fortemente a rischio, così come l'equilibrio di Bilancio di un ENTE che negli ultimi 4 anni ha subito una riduzione di entrate per circa 70 milioni di euro».


società 23 Sanita'

Rinnovo delle esenzioni ticket scadute il 31 marzo Come evitare inutili code agli sportelli

Il 31 marzo sono scaduti i certificati di esenzione ticket per reddito rilasciati nel corso del 2014 per i codici E00 (soggetti con età compresa fra 6 e 65 anni con reddito familiare inferiore a € 36.151,98 esclusivamente per la prescrizione di farmaci correlati alla patologia cronica o rara posseduta), E01 (soggetti con meno di 6 anni o più di 65 anni con reddito familiare inferiore a € 36.151,98), E02 (disoccupati e loro familiari a carico con reddito familiare inferiore a € 8.263,31, incrementato a € 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori € 516 per ogni figlio a carico), E03 (titolari di assegno (ex pensione) sociale e loro familiari a carico), E04 (titolari di pensione al minimo, con più di 60 anni e loro familiari a carico con reddito familiare inferiore a € 8.263,31, incrementato a € 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori € 516 per ogni figlio a carico), E10 (cittadini appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a € 15.000). Per evitare inutili code agli sportelli dell’Asl i titolari di codice E00, E01,

E03, E04, E10 che necessitano di una prescrizione medica possono recarsi direttamente dal proprio medico curante, dato che il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha reso disponibile, a ciascun medico, l’elenco dei propri assistiti a cui è stata assegnata automaticamente l’esenzione ticket per reddito che scadrà il 31 marzo 2016. Nell’eventualità che il cittadino non risulti essere presente nell’elenco posseduto dal medico curante allora dovrà recarsi presso il proprio Distretto Sanitario per rendere l’autocertificazione del diritto all’esenzione ticket. L’autocertificazione può essere resa tutto l’anno e avrà sempre la stessa scadenza (31 marzo 2016) per cui, se non si ha bisogno di una prescrizione del medico curante su ricetta, ci si potrà recare anche successivamente presso gli sportelli del proprio Distretto. L’autocertificazione deve essere resa dall’interessato o da chi per esso ne ha titolo, munito di valido documento di identità e della Tessera Sanitaria (tesserino magnetico), sia del richiedente che del beneficiario dell’esenzione. Soltanto nel caso della richiesta del codice E02 – Disoccupati, i cittadini che necessitano di una prescrizione medica su ricetta devono necessariamente recarsi preventivamente presso il proprio Distretto Sanitario per rendere l’autocertificazione del diritto all’esenzione ticket e, successivamente, potranno recarsi dal proprio medico curante.

nuove tecnologie e comunicazione

Whatsapp attiva l’opzione che consente di effettuare chiamate vocali Vi spieghiamo come fare per poterla abilitare sul vostro smartphone

Dal 31 marzo scorso su Whatsapp è attiva l’opzione che consente di effettuare le chiamate vocali. Per ora l’opzione si sta attivando in automatico sugli smartphone con sistema operativo Android e Blackberry 10, invece per gli Iphone bisognerà ancora attendere. L’app si sta aggiornando da sola, proponendo in alto tre classici tab, divisi in “chiamate”, “chat” e “contatti”. L’unico dettaglio da rispettare per essere sicuri di poter avere abilitata l’opzione è avere installata l’ultima versione di Whatsapp. Per gli Iphone bisognerà attendere ancora un paio di settimane. A fronte di una buona qualità audio sembra che le chiamate Whatsapp siano le meno esigenti in termini di kb utilizzati, rispetto ad altri servizi VoiP già esistenti. Erminio Cioffi

Auto

Il GPL piace ai giovani, il 20% usa carburante ecologico

la benzina, mentre a febbraio 2015 tale percentuale è salita al 58%; rispetto al diesel, si è invece passati dal 47% al 55% in meno. Si presta quindi ad essere prescelto dai giovani, non solo perché su di loro pesa maggiormente la crisi economica, ma anche perché rappresenta una scelta sostenibile per l’amNon è un carburante per vecchi. Lo dimostrano i biente. In Italia sono circa 2 milio22mila giovani tra i 18 e i 35 anni che nel 2014 hanni le auto a GPL che possono conno scelto un auto a GPL. Un dato significativo che tare su una fornita rete di distribuè stato presentato da Rita Caroselli, direttore di Aszione su tutto il territorio nazionasogasliquidi - Associazione di Federchimica che le: 3.600 stazioni su rete stradale rappresenta GPL e GNL - in occasione del convee autostradale. Negli ultimi 8 angno organizzato dal #ForumAutomotive che si è teni, tra conversioni e immatriconuto nei giorni scorsi a Milano. lazioni di auto nuove, quasi 2,3 Al GPL si è spesso as- za di questo carburante milioni di italiani (per una media sociato un utente ma- alternativo sia per l’am- annuale di quasi 300mila) hanturo, ma i dati smenti- biente, sia per le tasche no scelto un’auto a GPL. Un comscono il luogo comune: degli italiani. Nono- parto quello dei carburanti gassosi se in Italia gli under 35 stante il crollo del prez- che, come ha dimostrato recenterappresentano il 17,7% zo del petrolio, infatti, il mente uno studio della Fondaziodel mercato totale, ta- GPL continua ad esse- ne per lo Sviluppo Sostenibile, ha le percentuale supera il re il carburante più con- un grande potenziale di sviluppo, 20% nelle immatricola- veniente rispetto a die- anche in termini di occupazione. zioni GPL. Una fetta di sel e benzina: a genna- Secondo lo studio le auto a gas pomercato importante che io 2014 il GPL costava il trebbero creare 66.000 posti di laconferma la convenien- 49% in meno rispetto al- voro in più nel 2030. Secondo As-

sogasliquidi è necessario incentivare il GPL e gli altri carburanti alternativi perché possono dare «un reale contributo allo sviluppo sostenibile del nostro Paese. I dati sulle preferenze dei giovani testimoniano che il prodotto è valido e possiede un ruolo sociale. Il settore, va dunque sostenuto non solo incentivando l’acquisto di auto nuove, ma anche le trasformazioni a gas delle auto usate. In questo modo si darà una possibilità concreta di circolazione sostenibile agli automobilisti che non possono permettersi di acquistare un’auto nuova».

Questa meto- ci. I punti da iniettare A Sanza uno Studio Medico nocua. dica è in grado di rin- variano a seconda dell’articolazione le situazioni e possono di terapia del Dolore forzare indebolita e allevia- anche essere numerore così il dolore mu- si. L’indicazione prinDal 18 Aprile il dott. Antonio Angone, originario di Buonabitacolo e con attività professionale a Bologna, riceverà su appuntamento presso lo studio medico del dott. Vittorio Esposito in via Val D'Agri a Sanza. Il Dottor Angone è tra i pochi in Italia ed in Europa a conoscere ed utilizzare la Proloterapia.

La proloterapia (da “terapia proliferante”, chiamata anche “medicina rigenerativa ortopedica”) è una metodica usata da più di 60 anni negli USA e consiste nell’iniezione in punti specifici del corpo di una sostanza debolmente irritante, assolutamente in-

scoloscheletrico acuto e cronico, attraverso l’innesco di un processo di guarigione spontanea. La soluzione usata è in genere composta da acqua, piccole quantità di glucosio e anestetico locale, e la quantità di zucchero è talmente bassa da non essere controindicata neanche nei diabeti-

cipale è tutta la patologia degenerativa, naturalmente l’artrosi in primis, ma possono essere in questo modo trattate con risultati eccezionali un gran numero di situazioni dolorose dell’apparato muscolo-scheletrico come lombalgie, cervicalgie, gonalgie, epicondilalgie, spalle do-

lorose, e in particolare rappresenta una delle poche alternative non chirurgiche a lesioni parziali dei legamenti, conseguenti in seguito ad esempio a distorsioni di ginocchio e di caviglia.

Tfr in busta paga

Da adesso è possibile chiederne l’anticipo mensilmente È entrato in vigore lo scorso 3 aprile il decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri che permette di chiedere l’anticipo mensile del Trattamento di Fine Rapporto (Tfr) in busta paga. In questo modo chi vorrà potrà già farne richiesta, senza però poter ritornare sulla decisione presa fino al 30 giugno 2018. Una scelta da valutare bene, quindi, prendendo in esame pro e contro di questa nuova possibilità che arriva in un momento particolarmente critico dal punto di vista dei guadagni e dei redditi da lavoro.

Il decreto in vigore da pochi giorni è una norma “sperimentale“. Il Governo ne deciderà la proroga soltanto se sarà evidente un rilancio dei consumi e, di conseguenza, dell’economia. Ma vediamo nello specifico di cosa si tratta e a chi si rivolge il decreto. Tutti i lavoratori dipendenti italiani, con più di 6 anni di servizio, possono farsi versare in busta paga il Tfr, quelle quote del salario (6,9% della retribuzione lorda più 0,5% per alimentare un fondo di garanzia all’Inps) che, anno dopo anno, sono state accantonate per il momento della liquidazione. Ovviamente questa prerogativa, da cui restano esclusi i dipendenti pubblici (che invece del Tfr hanno diritto al Tfs – Trattamento di fine servizio), presenta vantaggi e svantaggi. Tra i primi rientra senz’altro il fat-

to che l’anticipo del Tfr provocherà un sicuro aumento di stipendio, anche se non eccessivo. Si calcola, ad esempio, che chi guadagna 1500 euro netti al mese si vedrà aggiungere in più sul salario circa 90 euro mensili. D’altro canto chi prenderà questa decisione dovrà poi vivere nella consapevolezza che la liquidazione a fine rapporto di lavoro sarà decisamente meno sostanziosa. Sempre prendendo ad esempio un lavoratore che percepisce 1500 euro netti al mese e si fa liquidare per 36 mesi il Tfr in busta paga, si calcola che questi perderà circa 6000 euro di liquidazione finale e circa 40 euro al mese di pensione integrativa. La questione ha però anche altri due aspetti che potrebbero rientrare tra quelli negativi. Il primo è generato dal fatto che le piccole aziende (quelle con meno di 50 dipendenti) trattengono presso di sè le quote del Tfr, impegnandosi a versarle a fine rapporto. Questo accantonamento, nel tempo, finge da fondo per gestione ordinaria dell’impresa e, qualora il lavoratore scegliesse di riceverlo in bu-

sta paga mensilmente, l’imprenditore potrebbe vedere diminuita di molto la liquidità a sua disposizione. Per questo motivo è stato firmata dal Governo la convenzione con l’Abi per permettere alle piccole aziende di accedere a finanziamenti agevolati per farsi anticipare la liquidità necessaria per versare l’anticipo del Tfr. Il secondo aspetto negativo riguarda invece la tassazione. Infatti gli aumenti di stipendio dovuti all’aggiunta del Tfr comporteranno il pagamento di maggiori tasse da parte del dipendente che ne usufruisce. Sempre prendendo ad esempio il lavoratore che guadagna 1500 euro, quest’ultimo si vedrà tassati gli aumenti del 27%, mentre lasciando il Tfr da parte potrebbe risparmiare circa 200 euro all’anno. “Meglio l’uovo oggi o la gallina domani?”, quindi, sarà il quesito che da questo momento in avanti si porranno milioni di lavoratori dipendenti italiani. Quesito a cui probabilmente si risponderà lasciandosi condizionare dalla criticità finanziaria in cui versa la nazione. Chiara Di Miele


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