Il Giornale del Cilento - Anno 1 Numero 0

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Vallo della Lucania

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EDITORIALE

L’amore per il territorio Dal 2003 Cilento Live promuove la civiltà del turismo: una tradizione al servizio del Patrimonio naturale, artistico e culturale del Cilento. E con la rete di accordi e convenzioni riservate ai clienti e partner, anche il tempo libero si arricchisce di convenienza e opportunità di risparmio, privilegi unici che rendono ogni viaggio un’esperienza ancora più accessibile, più gradevole. Grazie alla sua presenza sul territorio, Cilento Live è in grado di offrire ai propri clienti e lettori, un articolato panorama di iniziative tra svago e cultura. L’editoria Cilento Live è un patrimonio di cultura a disposizione di tutti coloro che amano visitare il Cilento, che va dalle celebri opere cartografiche come le mappe e documenti fotografici e visivi; dalle monografie di storia e cultura locale alle guide turistiche in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di viaggio. ufficio marketing

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ANNO I

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NUMERO 0

MARZO 2010

Speciale Elezioni Regionali

Aiutateci nel Cambiamento AGROPOLI

Una città in continua trasformazione • SERVIZI A PAG. 2 VALLO DELLA LUCANIA

Lavori Pubblici Politiche Sociali • SERVIZI A PAG. 3 Negli ultimi 30- 40 anni il Cilento ha indubbiamente raggiunto traguardi importanti e creato alcune condizioni favorevoli per lo sviluppo autopropulsivo, avendo imboccato una direzione innovativa rispetto alla tradizione e divergente rispetto alla realtà di altri territori. Va riconosciuto che in questi ultimi anni si è aperta una pagina nuova nel nostro Cilento e che si è allargata la gamma delle opportunità e delle pos-

sibilità per il suo sviluppo. Il Cilento però non ha ancora imboccato la grande strada della crescita interna, basata cioè sulle risorse del territorio. Anzi continua a rimanere un’area marginale di consumi. Infatti, consuma più risorse di quanto ne produca; vive con i trasferimenti di rimesse provenienti dall’esterno sotto forma di stipendi, pensioni, sussidi, contributi, e nel contempo rappresenta un buon mercato per moltissimi

CULTURA

AZIENDA ZOOTECNICA

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SPORT

La giovanissima Teresa Palmieri ing. gest. ai vertici dell’Azienda di famiglia

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LISTE E CANDITATI ALLE PAGINE 22-23

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IL NUOTO NEL CILENTO Davide Rummolo Campione Olimpionico innamorato del Cilento Piscina Coperta a Castellabate Piscina Coperta a Torraca

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prodotti provenienti dall’esterno. Solo poche attività esistenti soddisfano in piccola parte la domanda cilentana. Persino la domanda di prodotti agroalimentari, in un territorio dove l’agricoltura è la principale risorsa, viene prevalentemente soddisfatta attraverso l’importazione esterna. C’è bisogno di una forte sinergia. a voi chiediamo fortemente un impegno, auguri. C.L.

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Protagonista alla Bit di Milano • SERVIZIO A PAG. 6 CILENTO

Oltre le Colonne d’Ercole • SERVIZIO A PAG. 7

L’INIZIATIVA CULTURALE DI CILENTOLIVE CilentoLive ha presentato il progetto in primis ai Comuni di Castellabate e di Vallo della Lucania. L’iniziativa vuole proporsi come un veicolo di promozione e diffusione delle eccellenze intellettuali e culturali operanti sul territorio.

Il Salotto della Cultura nel Cilento Itinerante • SERVIZIO A PAG. 8

L’EVENTO SPORTIVO DELL’ANNO

Al l via la XIV Edizione del Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Agropoli”

Storie di Canzoni, storie del cuore del Cilento

“...La mattina dopo, per tempissimo, trattammo per vie impraticabili e qua e là paludose fino ai piedi di due belle montagne, attraversando canali e ruscelli e incontrando bufali dall’aspetto di ippopota-

Il torneo Internazionale di calcio giovanile nasce nel 1987, Alla prima edizione partecipano 3 squadre straniere dal Belgio, da Malta e dall’Austria. All’edizione del 1989 partecipa anche la Dinamo Kiev in rappresentanza dell’allora Unione Sovietica e nelle file di quei terribili tredicenni

• SERVIZIO A PAG. 10

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del ilento marzo 2010 â– numero 0

AGROPOLI COMUNE CAPOFILA

Nasce il Tavolo Istituzionale Locale “Magna Grecia�

Sottoscritto il protocollo di intesa tra Comuni, Parco del Cilento e Direzione regionale beni culturali e paesaggistici per elaborare il Piano strategico per la valorizzazione dei beni culturali Al via i lavori del Tavolo Istituzionale Locale (TIL) “Magna Greciaâ€?. La mattina di lunedĂŹ 15 febbraio 2010, presso l’Aula consiliare “Di Filippoâ€? del Comune di Agropoli, è stato sottoscritto il Protocollo d’intesa dai sindaci dei Comuni di Agropoli, Capaccio, Giungano, Roccadaspide, Albanella, Altavilla Silentina, Trentinara, Ascea, Casalvelino, Torchiara, Laureana C.to, Castel San Lorenzo, dal presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amicare Troiano, e dalla Direzione Regionale per i Beni Culturali e paesaggistici della Campania. Il Comune di Agropoli riveste il ruolo di ente capofila. Il protocollo è finalizzato alla elaborazione del Piano Strategico per la Valorizzazione dei Beni Culturali (PSVBC) “Magna Greciaâ€? da candidare, con scadenza 27 febbraio 2010, su un avviso pubblico della Regione Campania relativa alla Deliberazione di Giunta Regionale n. 1747 del 20 novembre 2009 con la quale sono state approvate le modalitĂ di attuazione dell’attivitĂ â€œaâ€? – linea di interventoâ€?a2â€? – dell’Obiettivo Operativo 1.9 del PO FESR Campania 2007/2013 e definiti gli indirizzi ed i criteri per l’attuazio-

Grande festa per la posa della prima pietra dell’oratorio di Santa Maria delle Grazie Alfieri: Comune, Chiesa e famiglie insieme per la crescita dei giovani

Agropoli. Area archeologica del Sauco

ne di Piani Strategici per la Valorizzazione dei Beni Culturali, quale strumento innovativo utile per l’attuazione e creazione di sistemi culturali integrati. Le principali funzioni svolte dal TIL “Magna Grecia� sono l’individuazione delle linee strategiche e di indirizzo relative alla predisposizione, aggiornamento ed attuazione del Piano strategico per la valorizzazione dei beni culturali; l’approvazione del preliminare del PSVBC e delle schede progettuali ad esso allegate; l’attuazione di tutte le azioni funzionali al perseguimento degli obiettivi di sviluppo condivisi ed individuabili nel PSVBC;

la verifica del conseguimento dei risultati; il controllo dell’avanzamento finanziario e fisico del piano. ÂŤL’obiettivo – commenta Franco Alfieri, sindaco di Agropoli comune capofila – è fare sistema tra gli enti per la presentazione del piano strategico di valorizzazione dei beni culturali. Oltre alla prima immediata scadenza di fine febbraio, l’impegno del TIL “Magna Greciaâ€? dovrĂ proseguire e proiettarsi a medio lungo termine al fine dell’attivazione di una sinergia orientata all’elaborazione di progetti e azioni comuni di sviluppo e valorizzazione del turismo culturaleÂť.

Franco Alfieri, Sindaco di Agropoli

Si è trasformata in una grande festa, con la partecipazione di tantissimi giovani, la cerimonia di inizio dei lavori del nuovo oratorio della parrocchia Santa Maria delle Grazie che si è tenuta domenica mattina 7 febbraio scorso. Sono stati il sindaco di Agropoli Franco Alfieri e il parroco Don Bruno Lancuba, caschetto in testa, a posare simboli-

alla posa della prima pietra di questa importante opera nata da un’idea e da uno stimolo forte di don Bruno e di tutta la comunità e che ha visto l’amministrazione comunale impegnarsi con un investimento di 500 mila euro. Un atto convinto e sentito, perchÊ si tratta di una struttura necessaria per l’intera città . Sarà realizzata una sala polivalente di 200 posti e ristrutturato l’edificio rendendolo efficiente e sicuro. Comune, Chiesa e famiglie, dunque, insieme per la crescita e la formazione dei giovani. Speriamo che entro l’anno saremo di nuovo qui per la cerimonia di inaugurazione. Grande gioia anche di Don Bruno Lancuba, parroco della chiesa Santa Maria delle Grazie. Ringrazio il sindaco e l’amministrazione comunale per la sensibilità dimostrata per la sfida educativa della nostra città , decidendo di finanziare l’opera che sarà a disposizione di tutta la comunità credente e non credente al fine di raccogliere il cammino educativo e formativo delle persone in una struttura e in un luogo idoneo, poichÊ l’adeguatezza

L’INIZIATIVA SENSIBILIZZA I CITTADINI AL RISPARMIO ENERGETICO

Anche il Comune di Agropoli aderisce a Mi illumino di meno

Anche il Comune di Agropoli ha aderito a “Mi illumino di menoâ€?, giornata del risparmio energetico in programma venerdĂŹ 12 febbraio scorso in tantissime cittĂ , iniziativa lanciata dalla popolare trasmissione radiofonica Caterpillar, in onda su RAI Radio 2 con l’obiettivo di sensibilizzare i cittadini al risparmio energetico. Ad Agropoli, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieri con l’assessorato all’ambiente diretto da Antonio Pepe ha disposto lo spegnimento, avvenuto dopo il tramonto, dell’illuminazione esterna del castello medievale, simbolo culturale e storico della cittĂ . ÂŤAbbiamo deciso di aderire all’iniziativa “Mi illumino di menoâ€? spegnendo per qualche ora la suggestiva illuminazione del ca-

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stello medievale – afferma il sindaco Franco Alfieri – E’ solo un piccolo gesto che vuole testimoniare l’attenzione della nostra amministrazione e della cittĂ alla tematica del risparmio energeticoÂť. ÂŤOltre all’adesione a tale lodevole iniziativa - aggiunge l’assessore all’ambiente Antonio Pepe – venerdĂŹ pomeriggio è si è tenuto un incontro pubblico presso il Palazzo di CittĂ per la presentazione del progetto “Sempre sole sui tetti di Agropoliâ€?, volto a promuovere l’utilizzo del fotovoltaicoÂť. Alle ore 17.00, infatti, presso l’Aula Consiliare “Di Filippoâ€?, ha avuto luogo l’incontro di presentazione del progetto “Sempre sole sui tetti di Agropoliâ€?. In programma i saluti del sindaco di Agropoli Franco Alfieri, del vicesindaco Mauro Inverso e dell’assessore all’ambiente Antonio Pepe; sono intervenuti l’ing. Claudio Testera (responsabile scientifico CEA di Palma Campania), l’ing. Raffaele Esposito (Telecostruzioni – SocietĂ attuatrice del progetto).

Agropoli. La Chiesa della Madonna delle Grazie

camente la prima pietra dell’importante opera che avrà un ruolo fondamentale nella formazione e nella crescita umana dei ragazzi. Presenti anche consiglieri e assessori comunali. L’amministrazione comunale ha finanziato per tale intervento 500 mila euro. Finalmente – ha detto il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri - dopo un po’ di attesa siamo

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logistica favorisce anche la crescita umanaÂť. Era stato il sindaco Franco Alfieri, nel corso della prima “Festa della famigliaâ€? organizzata dalla parrocchia di Santa Maria delle Grazie, ad annunciare l’impegno dell’amministrazione comunale per la ristrutturazione dell’oratorio che oggi si è concretizzato con l’inizio dei lavori.

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Al via dieci lavori pubblici per complessivi 1,5 milioni di euro

Viabilità,parcheggi,fognature,spaziperiltempolibero,completamentodell’exconvento dei domenicani, restyling della casa comunale, restauro del complesso conventuale dei Domenicani e riqualificazione dei bagni pubblici. Sono oltre 10 i lavori pubblici che saranno avviati in questi giorni nella Città di Vallo della Lucania. Si tratta di opere previste nel piano annuale dei lavori pubblici del 2009, già appaltate e, quindi, prossime all’apertura dei cantieri, per un importo complessivo di 1,5 milioni di euro. «Miglioreranno i servizi a disposizione dei cittadini e la stessa qualità della vita sul territorio comunale – spiega il sindaco Luigi Cobellis, che ha lavorato per ottenere questo risultato – Sono una miriade di grande e piccoli interventi che incideranno su infrastrutture essenziali come le fognature, la viabilità e le aree di parcheggio, ma anche sulle aree a disposizione dei giovani e sulle strutture a servizio della collettività, come la stessa Casa comunale e la nuova sala consiliare che sarà realizzata all’ultimo piano dell’ex convento dei domenicani e sarà provvista di ascensore per consentirne il raggiungimento anche ai diversamente abili».Per il completamento del restyling dell’ultimo piano dell’ex convento domenicani sono previsti lavori per un importo di 399mila euro, tra contribuzione regionale e spesa a carico del Comune. Serviranno a realizzare sia la nuova sala consiliare che le stanze deputate ad accogliere i gruppi consiliari, finora inesistenti. Nello storico edificio che sorge proprio nel cuore di Vallo della Lucania, sarà allestito anche un ascensore, in modo da superare le barriere architettoniche e renderlo accessibile ai diversamente abili. I lavori riguardanti le fognature prevedono invece la messa in opera di nuovi tratti di rete fognaria in zone periferiche rispetto ai centri abitati di Vallo e delle frazioni, al fine di dotare di un servizio essenziale le abitazioni decentrate. L’intervento interesserà, in particolare, la Piana Pezina, località Montisani, contrada Curci e Mastoliani. L’importo previsto è di 305mila euro, finanziati con una contribuzione prevista dalla legge regionale 51 e dallo stesso Comune. Un vasto intervento di riqualificazione per complessivi 240mila euro, tra contribuzione regionale e spesa a carico dell’Ente, interesserà via Pinto, limitrofa all’Itcg Cenni, con il rifacimento dei marciapiedi sui due lati, la

POLITICHE SOCIALI

Banco alimentare, a giorni la terza distribuzione a 159 famiglie del Comune di Vallo Un aiuto per le famiglie, ma anche un momento di compagnia per tante persone sole che abitano nel territorio comunale di Vallo della Lucania. L’iniziativa del Banco alimentare, promossa e sostenuta dall’amministrazione guidata dal sindaco Luigi Cobellis, partita lo scorso dicembre, è ormai al giro di boa del terzo mese.

Il Sindaco Luigi Cobellis: «Abbiamo scelto di supportare questa importante iniziativa di volontariato per aiutare, con i fatti, chi ne ha bisogno»

Una veduta di Vallo della Lucania

pubblica illuminazione e la messa in sicurezza. Il restyling coinvolgerà inoltre via Pantaleo Tipoldi nel quartiere Spes, area di nuova edificazione. Ancora sarà sistemata piazza Alfonso de Mattia, posta al centro delle case popolari, con l’ottimizzazione degli spazi adibiti a parcheggio e la riqualificazione del verde pubblico mediante la piantumazione di alberi. Anche gli spazi per il tempo libero saranno resi più fruibili grazie alla sistemazione dei due campi polifunzionali di via Generoso Frate e traversa di Via Madonna di Loreto. Si tratta di due strutture molto frequentate dai giovani, dove è stata prevista la messa in opera di erba sintetica. Sarà inoltre riqualificata via Pignataro, la strada che scende dalla Cattedrale, con l’eliminazione del manto di asfalto e la posa in opera di pavimentazione in pietra, trattandosi di centro storico. L’importo complessivo dei lavori è di 100mila euro. Gli interventi riferiti alla viabilità prevedono anche il rifacimento di via Madonna di Loreto che sarà ampliata e

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munita di marciapiedi laterali, con l’abbattimento del muro che la delimita e lo spostamento della cabina elettrica. Un intervento da 120 mila euro che, oltre a far defluire meglio il traffico, garantirà la sicurezza e l’agevole passaggio dei pedoni. Ad essere ampliata sarà pure via Madonna del Rosario, per metterla in asse con il fabbricato a monte del parcheggio nel pieno centro di Vallo. Sarà realizzato, inoltre, un parcheggio in via Valenziani, alle spalle dei fabbricati di recente costruzione. L’importo complessivo dei lavori è di 100mila euro. La stessa Casa comunale sarà ristrutturata con lavori pari a 120mila euro, che serviranno a rifare l’intonaco esterno deteriorato, a mettere in sicurezza i balconcini e a ripristinare gli infissi. Infine, i bagni pubblici saranno sistemati e automatizzati grazie a un sistema di fotocellule, che garantirà la massima igiene e sicurezza. L’intervento costerà 50mila euro. dott.ssa Elisabetta Manganiello (Addetto Stampa del Comune di Vallo della Lucania)

«Alcuni anziani a dicembre pensavano che si trattasse di un dono natalizio – racconta uno dei volontari addetti alle consegne – ma quando ci hanno visto tornare anche a fine gennaio sono stati contentissimi, perché hanno capito che avrebbero potuto continuare a fare affidamento su questo piccolo aiuto anche per il futuro». E la prossima settimana partirà la terza distribuzione, che è calendarizzata infatti negli ultimi giorni di ciascun mese. I pacchi con generi di prima necessità sono consegnati a 159 famiglie in difficoltà del territorio comunale, che sono state suddivise in base alle fasce di età dei loro componenti, per cui ogni nucleo riceve i prodotti che possono essergli più utili. L’iniziativa è resa possibile grazie a un protocollo d’intesa siglato tra la Città di Vallo della Lucania e un’onlus che opera nell’ambito del Banco alimentare nazionale, fondato da don Luigi Giussani. «Abbiamo scelto di supportare questa importante iniziativa di volontariato per aiutare, con i fatti, chi ne ha bisogno, ovvero le famiglie in difficoltà che esistono anche nel nostro Comune – spiega il sindaco Luigi Cobellis, che nell’iniziativa è affiancato dall’assessore alle politiche sociali Maria

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Rizzo – Il primo compito delle istituzioni è, infatti, rispondere concretamente ai bisogni delle persone, toccando con mano i problemi che vivono e facendo di tutto per cercare di risolverli». È proprio con la collaborazione delle istituzioni locali che il Banco alimentare cerca di raggiungere le persone bisognose. Oggi in Italia questa rete ha 21 sedi che coprono 19 regioni. Raccoglie e distribuisce circa 70mila tonnellate di prodotti alimentari che distribuisce attraverso 80mila associazioni convenzionate e operanti sul territorio, per un totale di 1 milione 300mila poveri sostenuti nell’alimentazione. Il Banco alimentare nacque dall’iniziativa di un imprenditore americano che prese ad esempio la mensa dei poveri di un convento francescano, facendosi consegnare dai fast food il cibo buono non venduto. Fu portato in Europa da una suora francese e in Italia arrivò nel 1989, grazie all’imprenditore Antonio Fossati, fondatore della Star, e a don Luigi Giussani. dott.ssa Elisabetta Manganiello (Addetto Stampa del Comune di Vallo della Lucania)

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Premio agli emigranti Festeggiati gli ambasciatori di Castellabate nel mondo Gran finale per la “Settimana della cultura”, di scena a Castellabate nei giorni che precedono i solenni festeggiamenti del patrono e fondatore San Costabile Gentilcore. La rassegna di eventi, organizzata dal Comune di Castellabate, si è conclusa infatti ieri (17 febbraio) nel Castello dell’Abate con la cerimonia di consegna del “Premio agli emigranti, ambasciatori di Castellabate nel mondo”. A ritirare il riconoscimento sono stati una quindicina di emigranti che hanno lasciato Castellabate da oltre 30 anni. Nel corso della cerimonia hanno ricevuto dalle mani del sindaco Costabile Maurano una miniatura artistica dell’antico busto di San Costabile Gentilcore. I premiati sono Ciro Carratù (Bolzano), i coniugi Gennaro Ciardi e Antonella Cardullo (Ostia), Costabile Di Biasi (Roma), Giuseppe Di Fluri e Giuseppe Capezzuto (Svizzera), Costabile Giannella (Ravenna), Mario Giannella (Roma), Vincenzo Guariglia (Catanzaro), Giuseppe Martuscelli (Delaware, Usa), i coniugi Pasquale

Nicoletti e Maria Luisa Ponticorvo (Germania), Francesco Paolo (Riano Romano), Michele Ponticorvo (Lavinio). Nella stessa sede la preziosa statuetta è stata consegnata anche ad Amedeo Colella, instancabile promotore dell’immagine di Castellabate in Italia e nel mondo, Dionisia De Santis, per il suo impegno nella conoscenza e divulgazione dell’ambiente, Gennaro Malzone per la ricerca storica che ha consentito di approfondire la conoscenza della storia locale, Amedeo Comunale, membro attivo del comitato festeggiamenti in onore di San Costabile, Antonio D’Isanto, castellabatese d’adozione. La cerimonia di saluto agli emigranti, a conclusione della “Settimana della cultura”, è un’iniziativa varata dall’amministrazione comuna-

Taglio del nastro dell’Ufficio di promozione turistica a Villa Matarazzo

le. Scopo dell’evento è incontrare gli emigranti che da Castellabate si sono trasferiti in altre località da oltre 30 anni, per lo più per motivi di lavoro. Nonostante la lontananza, però, continuano a sentirsi radicati alla municipalità fondata da San Costabile e, quando possibile, tornano nel paese da cui sono partiti. «Abbiamo voluto offrire agli emigranti storici l’opportunità di ritornare a Castellabate, seppure per qualche giorno – spiega il sindaco Maurano – per far sentire loro la vicinanza fisica con la terra natia e i cittadini tutti. In questa occasione consegneremo loro una riproduzione in miniatura del nostro Santo patrono e fondatore, simbolo religioso e civile di Castellabate, quale segno tangibile di un legame mai interrotto».

Un servizio di informazione turistica moderno e funzionale, che assicuri sia ai cittadini italiani che ai visitatori stranieri ogni notizia utile sul territorio e sui servizi di accoglienza. Ma anche una struttura che si faccia promotrice delle offerte, iniziative, attività e potenzialità turistiche del territorio e che possa essere di stimolo e propulsione per le attività economiche. È la mission del nuovo Ufficio di promozione turistica e culturale del Comune di Castellabate, che sarà inaugurato venerdì 5 marzo alle ore 18. L’ufficio è ubicato nei locali dell’ottocentesca Villa Matarazzo a Santa Maria e la sua istituzione è stata prevista dalla delibera di giunta comunale n 166 dello scorso 10 luglio. Alla conferenza di presentazione dei nuovi servizi comunali interverranno il sindaco Costabile Maurano, il presidente del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano, l’assessore alla cultura e politiche giovanili Paola Piccirillo, l’assessore al turismo Simona Federico e l’addetta del Centro Informagiovani Sirg, Roberta Del Duca. La struttura di informazione turistica e accoglienza funzionerà in sede distaccata rispetto alla Casa comunale, sarà accessibile all’utenza e fungerà da coordinamento della rete di sportelli che saranno istituiti sul territorio comunale, allo scopo di erogare prestazioni di qualità più vicine all’utente, secondo il principio di sussidarietà. Negli stessi locali di Villa Matarazzo, concessi in uso al Comune da parte dell’ente Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, sono attivi anche il Punto Informagiovani, potenziato e riorganizzato proprio di recente, e l’Internet point allestito grazie a un contribuito della Regione Campania. «L’istituzione di questo servizio – spiega il sindaco Costabile Maurano – rappresenta un obiettivo strategico primario di questa Amministrazione, attraverso cui intendiamo attuare una vera e propria svolta culturale. L’obiettivo è contribuire al processo di riforma e modernizzazione della pubblica amministrazione, migliorando la qualità del rapporto tra cittadini e amministrazione, in termini di standard comunicativo, servizi e prestazioni erogate, di cui garantiamo la massima accessibilità, fruibilità e conoscibilità sull’intero territorio comunale».

RISANAMENTO AMBIENTALE PER BAIA ARENA

Firmata l’intesa tra la Regione e i Comuni di Castellabate e Montecorice

Prevista una condotta sottomarina e l’adeguamento dei sistemi fognari e depurativi per 6,5 milioni di euro Firmato un protocollo d’intesa tra la Regione Campania e i Comuni di Castellabate e Montecorice per il risanamento di baia Arena, con la tutela e la valorizzazione della risorsa mare. Entrambi i Comuni “bandiera blu” confinano infatti con la foce del torrente Arena dove si innestato le rispettive condotte fognarie. Proprio per preservare la qualità delle acque di balneazione in uno dei tratti più belli della costa cilentana, le due municipalità hanno presentato al Parco progetti regionale alcuni progetti per potenziare il sistema depurativo e fognario. Interventi che sono stati considerati prioritari dalla Regione, per cui lo scorso 16 febbraio il presidente Antonio Bassolino ha sottoscritto il protocollo d’intesa con i sindaci di Castellabate, Costabile Maurano, e di Montecorice, Flavio Meola. L’obiettivo è mettere in at-

to un piano di interventi sull’infrastrutturazione idrica e fognaria. In particolare sarà realizzata una condotta sottomarina, saranno adeguati il sistema fognario e depurativo del Comune di Montecorice, il sistema fognario del Comune di Castellabate e il sistema depurativo della frazione Ogliastro Marina di Castellabate. Per sostenere tale piano di interventi la Regione Campania ha previsto uno stanziamento di oltre 6,5 milioni di euro (6.560.000 euro), assicurando anche un raccordo istituzionale tra i partner e un coordinamento interno tra le aree e assessorati coinvolti. I due Comuni, invece, si sono impegnati a realizzare gli interventi, in una logica di coerenza programmatica e territoriale. «Ringrazio il presidente Bassolino della sensibilità che ha dimostrato verso il nostro territorio, che anche lui conosce e ama – commenta il sindaco Maurano – Le opere previste sono infatti di fondamentale importanza per proseguire nell’opera di valorizzazione del nostro litorale e garantire sempre maggiori servizi ai turisti».

CILENTOLIVE PREMIA LE ECCELLENZE

Premio Eccellenze del Cilento dedicato al Servo di Dio e del Cilento, San Costabile Gentilcore

Esempio di umiltà e di sacrificio per il bene del territorio e dei suoi abitanti nonchè esempio di etica a tal punto da vedersi riconosciuta la santità dalla Chiesa, San Costabile Gentilcore il santo del Cilento che ha protetto il territorio dall’invasione saracena servendosi delle capre che munite di candele fissate alle corna terrorizzarono gli invasori saraceni che desistettero dal loro intento.

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Il logo del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano

LETTERA AL PRESIDENTE DEL PARCO

VI^ EDIZIONE CONCORSO INTERNAZIONALE DI POESIA E NARRATIVA “ROSCIGNO VECCHIA” Il logo del parco rappresenta la primula di Palinuro. La Primula di Palinuro (Primula palinuri, Petagna) è una pianta appartenente alla famiglia delle Primulaceae, endemica di alcuni tratti delle coste calcaree tirreniche lucane (Campania meridionale e Basilicata) e calabresi.

morfologia Di portamento suffruticoso, si presenta dotata di un robusto rizoma sormontato da una folta rosetta di foglie carnosette, vischiose, coriacee ma non rigide, con margine dentato cartilagineo, in stretta aderenza alla roccia. L’infiorescenza è costituita da numerosi fiori di colore giallo-dorato intenso, dal calice bianco e farinoso, posti alla sommità di uno scapo alto 15-20 cm. Il tubo calicino, liscio e cilindrico, evidenzia l’affinità con la Primula auricola (detta anche Orecchi d’orso), che cresce però in ambiente montano e dalla quale comunque si discosta per l’assenza sulle foglie del margine cartilagineo. diffusione e habitat La Primula di Palinuro è presente in alcune colonie sulle falesie calcaree delle zone litoranee del Tirrenomeridionale, ad un’altitudine fino a 200 metri, preferendo le pareti esposte a Nord e a Nord-Ovest. Attecchiscesull’orlo di cenge o nelle fenditure della roccia, dove le radici si insinuano profondamente nel terreno di accumulo.Si accompagna a tipiche specie rupicole camefite, come Dianthus rupicola, Iberis semperflorens,Centaurea cineraria, Daucus gingidium, Inula crithmoides, Crithmum maritimum. Le sue stazioni delineano un areale ridotto e frammentato, ristretto alla fascia costiera campana di Capo Palinuro e degli Infreschi (Marina di Camerota), alle coste rocciose presso Scalea (in Calabria) e nell’unica località di Punta Caina sulla costa della Basilicata, presso Maratea.

Il Concorso, destinato a tutti i poeti e scrittori italiani e italiani residenti all’estero, è così articolato: Sezione “A” - Poesia a tema libero in lingua italiana; Sezione “B” - Poesia a tema libero in vernacolo con relativa traduzione; Sezione “E” Poesia a tema “Ricordi” riservata a tutti i “Roscignoli nel modo” in lingua parlata con relativa traduzione in italiano; Sezione “C” - Racconti di vita vissuta. Sezione “D “ - Poeti emergenti. Rivolta ai ragazzi dai sette ai quindici anni. Poesia a tema libero in lingua italiana. Sezione “F” - Poesi-pittura – Poesia scritta all’interno del disegno che la rappresenta- sezione rivolta solo ai giovani. Regolamento Ogni concorrente può partecipare con un elaborato per ogni sezione. Gli elaborati, cinque copie di cui una sola copia per ciascuna sezione, con l’indicazione in calce del nome, cognome e indirizzo completo di numeri telefonici (ab. e cell.) di ciascun concorrente, saranno inviati al seguente indirizzo: VI^ Edizione concorso Poesia e Narrativa Centro di lettura c/o Comune V. Silvio RESCINITI -84020 Roscigno (SA) o all’ indirizzo di posta elettronica luclemente@hotmail.it in formato word. Testi I testi delle poesie non debbono superare 36 righi ed i racconti tre cartelle. Dichiarazione di autenticità da sottoscrivere: Dichiaro l’opera presente inedita e frutto originale ed esclusivo del mio ingegno.(Gli eventuali plagi, se individuati saranno esclusi dal concorso ed esimono gli organizzatori da qualsivoglia responsabilità). Le poesie finaliste saranno pubblicate su “ Il Saggio” che verrà distribuito il giorno della manifestazione. Quota di partecipazione – nessuna Legge 196/2003 - Il Centro Culturale Studi Storici “Roscigno Vecchia” assicura che i dati personali acquisiti vengono trattati con la riservatezza prevista dalla legge e saranno utilizzati esclusivamente per l’invio di informazioni culturali e per gli adempimenti inerenti il concorso. Scadenza del bando Gli elaborati dovranno pervenire agli indirizzi sopra indicati entro e non oltre il 30 giugno 2010. Premi - La Giuria, il cui giudizio è insindacabile ed inappellabile, premierà i primi dieci classificati di ogni sezione, con coppe, targhe, diplomi, medaglie. La giuria ha la facoltà di attribuire premi speciali e di menzionare o segnalare le liriche più meritevoli. Ogni poeta, avvisato della classificazione in tempo debito, dovrà assicurare tempestivamente di prendere parte alla manifestazione finale, pena l’esclusione dalla graduatoria, e ritirare personalmente il premio attribuitogli, solo per gravi motivi gli è consentito delegare, per iscritto, qualcuno che intervenga in sua vece. La cerimonia di premiazione avrà luogo in Roscigno il giorno 9 settembre 2010 salvo cambio di data, per motivi improrogabili, che verrà comunicata telefonicamente ad ogni partecipante. Gli elaborati non verranno restituiti e resteranno al Centro Culturale che si riserva il diritto di poterli raccogliere in un libro. La partecipazione al concorso implica l’accettazione incondizionata del presente regolamento. Il Sindaco del Comune di Roscigno Dott. Luca Iannuzzi

Direttore del Centro Culturale Studi Storici “Roscigno Vecchia” Ins. Lucia Clemente

Al Presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano avv. Amilcare Troiano Caro Presidente siamo gli alunni della classe III A della Scuola Secondaria di I° grado “Andrea Pepoli” di Piaggine (SA). Due giorni fa, in occasione della conferenza stampa sulla “Lepre italica”, abbiamo avuto il piacere e l’onore di conoscerLa personalmente. A noi ragazzi non capita spesso di incontrare persone che prendono decisioni importanti per il nostro territorio e siamo rimasti piacevolmente sorpresi della Sua disponibilità e simpatia. Credevamo che fosse autorevole e severo, invece, abbiamo trovato una persona socievole, aperta e disponibile con la battuta sempre pronta. Negli anni precedenti abbiamo partecipato a vari progetti del Parco. Siamo stati la classe pilota nel progetto “Cittadini del Parco”, iniziativa lodevole della FEDERPARCHI e del PNCVD, studiando un “sentiero natura” e condividendo la nostra esperienza sul campo con la Scuola Media di Pollica, con la quale siamo gemellati. Nella seconda annualità di “Cittadini del Parco” abbiamo raggiunto un traguardo importante, siamo stati tra le finaliste del concorso “Regoliamoci”, organizzato dall’associazione Libera di Don Luigi Ciotti e abbiamo partecipato alla premiazione presso il Ministero dell’Istruzione a Roma, bella giornata!!!! Vorremmo informarLa che nel mese di aprile, precisamente dal 11 al 15, la nostra classe, costituita da 20 alunni, accompagnata dal Dirigente Scolastico, prof. Antonio Vairo e dal prof. di matematica, sarà in visita alla sede del Parlamento Europeo a Bruxelles, in quella occasione incontreremo alcuni parlamentari europei ed avremo modo di assistere ad una seduta plenaria del Consiglio d’Europa. Così con questa lettera Le chiediamo di nominarci “Piccoli Ambasciatori” del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano e di offrirci, se Le è possibile, dei gadget e delle pubblicazioni in lingua inglese da portare al Presidente del Parlamento Europeo e altri onorevoli parlamentari. Le assicuriamo che il nostro ingresso in Parlamento sarà accompagnato dai vostri gadget (cappellini, magliette, zaini ed altro). Confortati da tutta la Sua disponibilità dimostrataci l’altra sera a Piaggine, siamo sicuri che accoglierà benevolmente la nostra richiesta. Con l’occasione Le porgiamo i nostri più affettuosi saluti e, già da ora, La invitiamo presso la nostra scuola per trascorrere una bella giornata sul Monte Cervati.

ORTAGGI E LEGUMI DEL CILENTO Carciofo Tondo di Paestum Igp e Carciofo Bianco del Basso Tanagro. Il carciofo Tondo di Paestum si coltiva nella Piana del Sele, in particolare nei comuni di Eboli, Pontecagnano, Battipaglia e Capaccio. Ha pezzatura media (quattro capolini per chilo), colore verde con sfumature violette, forma sferica e compatta (le bratte esterne sono ben serrate). Cece di Cicerale. Prodotto assai ricco di potassio e di componenti essenziali, deve le sue caratteristiche organolettiche essenzialmente al terreno di produzione e alle metodiche rigorosamente tradizionali utilizzate nella coltivazione. Fagiolo di Controne. Piccolo, rotondo e bianchissimo, senza macchie e senza occhi, il fagiolo di Controne ha una tradizione antica ed è particolarmente pregiato per l’alta digeribilità e per la buccia sottile, praticamente impalpabile.

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capaccio-paestum

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del ilento marzo 2010 â– numero 0 TERRITORIO

Inaugurato lo sportello verde Europa Agricoltura

Bit di Milano, Capaccio-Paestum protagonista Numerosi i giornalisti e gli addetti ai lavori che hanno presenziato alla conferenza stampa tenutasi presso il padiglione della Regione Campania. Come da programma, si è tenuta sabato 20 febbraio scorso, alle ore 12:00, la conferenza stampa organizzata dal Comune di Capaccio Paestum alla XXX Edizione della Borsa Internazionale del Turismo, tenutasi a Milano. L’ente comunale è stato rappresentato da una delegazione composta dal presidente della IV Commissione Cultura e Beni Culturali, consigliere Carmine Caramante, dai consiglieri comunali Raffaele Barlotti e Leopoldo Marandino, e dal segretario dell’Istituzione comunale “Poseidoniaâ€?, Albert Sapere. Erano presenti ed hanno partecipato alla conferenza stampa,

organizzata presso il padiglione della Regione Campania: l’Assessore provinciale all’Agricoltura, Mario Miano; il presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano; il vice Sindaco di Agropoli, Mauro Inverso; il presidente del Consorzio Albergatori “Paestum Inâ€?, Bartolo Scandizzo. Ai numerosi giornalisti ed operatori presenti, sono state distribuite delle cartelle stampa con all’interno materiale informativo ed illustrativo sul territorio di Capaccio Paestum, sulle sue peculiaritĂ ambientali, culturali, archeologiche, turistiche ed enogastronomiche, e il calendario annuale degli eventi organizzati sul territorio. Il Comune di Capaccio Paestum, al termine della conferenza stampa, ha offerto, all’interno dello spazio “Gambrinusâ€? della Regione Campania, una degustazione della mozzarella di bufala prodotta a Paestum.

“La nostra presenza alla Bit di Milano – spiega il consigliere Caramante – ha consentito al nostro territorio di partecipare attivamente, a livello istituzionale, all’evento piĂš importante nel panorama del marketing turistico europeo. Abbiamo promosso e illustrato le nostre iniziative e dato un’immagine del nostro territorio, delle sue potenzialitĂ e delle sue unicitĂ . La conferenza stampa che abbiamo organizzato nel padiglione della Regione Campania è stata anche un’occasione per rafforzare le giĂ proficue sinergie con la Regione Campania, la Provincia di Salerno, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, i comuni limitrofi, con i quali stiamo insieme portando avanti progetti di sviluppo integrati, e il Consorzio albergatori di Paestumâ€?. Ufficio di Staff del Sindaco L’addetto stampa, Alfonso Stile

PROGRAMMAZIONE&TURISMO

L’assessore Di Lucia giĂ al lavoro per l’estate 2010 Attiva la Fondazione Paestum Festival che ha indetto un bando per 25 ballerini campani. In palio, un workshop ed una residenza creativa di 4 settimane a Paestum. Riscontro immediato per le direttive impartite dall’assessore al Turismo, Sport e Spettacolo, Vincenzo Di Lucia, al fine di organizzare e promulgare, in anticipo, gli eventi che impreziosiranno il palinsesto estivo degli spettacoli a Paestum, in modo da creare maggiore appeal ed attrazione, nei confronti di turisti, villeggianti e tour operators, nello scegliere e proporre la cittĂ dei Templi quale meta delle loro vacanze. Il direttore artistico del Paestum Festival, Mario Crasto De Stefano, ha infatti sottoscritto, con la Fondazione Campania dei Festival ed il Leuciana Festival, una collaborazione per la coproduzione di progetti che caratterizzeranno la programmazione 2010 delle tre importanti manifestazioni. La prima iniziativa è l’indizione di un bando rivolto a danzatori/danzatrici na-

ti o residenti in Campania. Nel corso delle audizioni, che si terranno il 6 e 7 marzo prossimi, saranno selezionati 25 danzatori che parteciperanno ad un workshop di 10 giorni e poi ad una residenza creativa di 4 settimane a Paestum. Il termine di scadenza del bando (scaricabile su Internet dai portali www.comune.capaccio.sa.it e www.stiletv.it) è fissato per il 22 febbraio prossimo. Il progetto mira alla sperimentazione di una modalità nuova di preparazione di uno spettacolo: durante il workshop e la residenza creativa, infatti, i danzatori prescelti lavoreranno in un luogo speciale, un vecchio granaio ristrutturato, con uno degli artisti piÚ acclamati della scena internazionale: il brasiliano Ismael Ivo, performer, danzatore e coreografo brasiliano cresciuto artistica-

mente tra New York e Berlino, che curerĂ la coreografia Le Sacre du Printemps, preceduta da un prologo originale dello stesso Ivo dal titolo Mistero Dionisiaco. Lo spettacolo, in prima assoluta, inaugurerĂ la XIII Edizione del “Paestum Festivalâ€?. Proprio alla Fondazione presieduta da De Stefano è stata affidata la produzione esecutiva dell’evento. Soddisfatto, dunque, l’assessore Vincenzo Di Lucia: ÂŤQuesto importante accordo di coproduzione, oltre a promuovere la valenza di Paestum nel fitto panorama regionale degli eventi estivi, darĂ la possibilitĂ a 25 giovani della Campania di apprendere la nobile arte della danza, per un mese intero, proprio nel nostro meraviglioso comune, e quindi di giocarsi una carta importante della loro carriera. Ciò porterĂ , infatti, alla creazione di uno spettacolo la cui risonanza sarĂ internazionale grazie alla direzione di Ismael Ivo. Porgo i miei complimenti al direttore artistico Mario Crasto De Stefano, che ha subito concretizzato le mie direttive. Infatti, abbiamo giĂ pianificato altri appuntamenti importanti con la presenza di rino-

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mati artisti, che presto divulgheremo per favorire l’affluenza turistica estivaÂť. Per quanto concerne l’Istituzione “Poseidoniaâ€?, Di Lucia aggiunge: ÂŤHo appreso ed accolto con favore la creazione di questo organo voluto dal Sindaco e dal presidente della IV Commissione Cultura, Carmine Caramante, senza dubbio importante vista la complessitĂ del territorio. La competenza e lo spessore professionale dei membri del Cda è una garanzia, anche nell’ottica di una fattiva cooperazione con l’Assessorato da me diretto, al fine di produrre iniziative convergenti per la valorizzazione del patrimonio archeologico, artistico ed enogastronomico di Capaccio Paestum, attraverso azioni coordinate ed efficaci, soprattutto in termini di tornaconto d’immagine e ricaduta economica. Ben vengano, dunque, le iniziative promosse dall’Istituzione Poseidonia, che sicuramente avvaloreranno e s’incastreranno, alla perfezione, con l’attivitĂ dell’Assessorato al Turismo, Sport e SpettacoloÂť. Ufficio di Staff del Sindaco L’addetto stampa, Alfonso Stile

Voluto dal sindaco, Pasquale Marino, e dall’assessore al ramo, Antonio Iannelli, fornirĂ gratuitamente assistenza tecnica, tributaria ed amministrativa agli agricoltori, allevatori ed operatori del comparto zootecnico del territorio. Presso la sede municipale in Piazza Santini, a Capaccio Scalo, è stato inaugurato il nuovo Sportello Verde Europa Agricoltura del Comune di Capaccio Paestum. Lo sportello sarĂ aperto al pubblico due giorni a settimana (il martedĂŹ mattina dalle 15:00 alle 18:00 ed il venerdĂŹ dalle 08:0012:00), e fornirĂ ausilio tecnico, amministrativo e burocratico a tutti gli operatori del settore agricolo e zootecnico del territorio. Il personale sarĂ fornito dalla Confederazione Italiana Agricoltori (CIA), con il coordinamento dell’Assessorato all’Agricoltura comunale retto dall’assessore Antonio Iannelli, il quale ha dichiarato: ÂŤCome promesso in campagna elettorale, siamo riusciti a dotare il nostro comune, a forte vocazione agricola, di un punto di riferimento istituzionale specifico, al fine di consentire agli interessati di beneficiare, gratuitamente, di assistenza previdenziale, sociale, sanitaria, fiscale e tributaria, nonchĂŠ consulenza tecnica nella formazione, assicurazione, agriturismo, agricoltura biologica e per la tutela delle aziende, dell’imprenditoria femminile del settore e dei lavoratori. L’attivitĂ dell’Assessorato comunale all’Agricoltura, ovviamente, evolverĂ in stretta sinergia con lo Sportello Verde restando a completa disposizione per ascoltare le richieste, le esigenze e le problematiche degli operatori del settoreÂť. Presenti all’inaugurazione anche: il sindaco, Pasquale Marino; l’assessore comunale alla Sicurezza, Salvatore Nacarlo; i consiglieri comunali Carmine Caramante e Luigi Ricci; il presidente della Cia di Salerno, Domenico Oliva; il presidente della Bcc di Capaccio, Enrico Di Lascio; il presidente dell’istituzione “Poseidoniaâ€?, Corrado Martinangelo, e diversi consiglieri delegati del Consorzio di Bonifica in Sinistra Sele di Paestum. Ufficio di Staff del Sindaco L’addetto stampa, Alfonso Stile

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COMUNICATO STAMPA

REGIONE CAMPANIA Az. Sanitaria Locale “Salerno” --- Ambito ex ASL SA/3 --“Ambiente e Salute”: è questo il tema del convegno che si terrà a Sapri, nell’ambito della giornata della donna, lunedì 8 marzo 2010 (inizio ore 16,30) nella sala concerti della Scuola Elementare di Via Kennedy. L’iniziativa è organizzata dal Consultorio Familiare del Distretto Sanitario Sapri-Camerota per discutere di un argomento che interessa in modo particolare le donne.

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L’INIZIATIVA CULTURAL-LETTERARIA DI “CILENTOLIVE”

Il Salotto della Cultura nel Cilento Itinerante

IL PROGRAMMA DEL CONVEGNO # saluti dott. Vito D’Agostino Sindaco di Sapri Dott. Walter Di Munzio Sub Commissario Sanitario ASL Salerno Dott. Edmondo Iannicelli Coordinatore Attività Istituzionale ex ASL SA/3 Dott. Giuseppe Del Prete Direttore Sanitario Distretto Sapri-Camerota # interventi Dott.ssa Teresa Del Gaudio Ambiente e Salute del bambino Dott.ssa Mariangela Speranza Medicina di genere e salute delle donne Dott. Michele Di Nardo (Psicologo Univ. di Basilicata) Ambiente psico-sociale e salute Coordineranno il dibattito la dott.ssa Michela Vita e il dott. Salvatore Soprano. Il programma prevede, inoltre, interventi musicali di Elena Spano (voce solista) e Andrea Pellegrino (pianista).

CilentoLive ha presentato in primis ai Comuni di Castellabate e di Vallo della Lucania il progetto “Il Salotto della Cultura nel Cilento”. Successivamente all’avvenuta adesione dei suddetti Comuni, “CilentoLive” proporrà il progetto anche agli altri comuni del Cilento. L’iniziativa vuole proporsi come un veicolo di promozione e diffusione delle eccellenze intellettuali e cultu-

rali operanti sul territorio. Consentire la lettura di un buon libro, visionare video descrittivi delle bellezze artistiche e paesaggistiche del Cilento è l’obiettivo primario del progetto che offre all’utente un apposito spazio dotato di un accogliente salotto all’aria aperta, di gazebo espositivo dei libri disponibili alla lettura nonché di ampi schermi che proietteranno documentari testuali

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Il principale obiettivo del progetto “L’Ambiente a scuola”è fornire alle classi gli strumenti per “conoscere, interpretare e intervenire” sull’ambiente in modo scientifico e divertente. Le proposte educative contenute nel catalogo affiancano e completano il lavoro dei docenti favorendo, negli studenti, lo sviluppo di una educazione ambientale permanente e compe-

tente, capace di far cogliere alle giovani generazioni la complessità dei fenomeni ambientali e sociali, rendendoli più consapevoli e rispettosi dei bisogni dell’uomo e dell’ambiente, per il perseguimento di uno sviluppo sempre più sostenibile. II percorso si rivolge a una singola classe (max 30 partecipanti) e si suddivide in uscite tematiche di mezza giornata o una giornata.

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e fotografici sul Cilento e Vallo di Diano. Previsto anche un Internet-Point che consentirà all’utenza di fruire gratuitamente di connessione internet così da navigare sul web, consultare la propria posta elettronica visionare siti promozionali delle eccellenze cilentane. Ufficio Marketing e Promozioni Culturali CilentoLive

I comuni interessati al progetto possono contattare “CilentoLive” inviando una e-mail a

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MONDO PREVIDENZA VIAGGIO NELLA SITUAZIONE PENSIONISTICA IN ITALIA La pensione è un tema che, anche se in modo diverso, interessa tutti, ad ogni età. Nonostante questo, soprattutto in Italia, per diversi motivi che sarebbe qui troppo lungo elencare, la sensibilità dell’individuo si manifesta, quasi sempre, solo in prossimità del tanto atteso/temuto raggiungimento della pensione medesima, intorno ai 50-55 anni di età. La maturità personale, lavorativa e famigliare sono spesso consolidate in questa fascia di età e quindi si comincia a “guardare in avanti” con interesse quando non addirittura con apprensione. Questo comportamento fino a qualche anno fa non era penalizzante più di tanto. Quando mancavano una decina d’anni circa all’età del presunto pensionamento si andava al proprio ente di previdenza, ci si faceva fare l’estratto contributivo e si cominciava il conto alla rovescia sapendo che dal giorno “x” l’attività lavorativa sarebbe cessata ma che l’assegno mensile dell’INPS “a grandi linee” sarebbe stato di importo poco inferiore (80-90% circa) all’ultima retribuzione percepita. Se escludiamo coloro che andranno in pensione nei prossimi 5-7 anni, per tutti gli altri questo ragionamento non sarà mai più valido! Purtroppo il progressivo invecchiamento della popolazione unitamente alla riduzione della forza lavoro verificatasi nell’ultimo ventennio ha reso necessario apportare delle urgenti riforme al Sistema Pensionistico Nazionale al fine di contenere la spesa pensionistica. Proprio per questo motivo uno dei problemi che riguarderà le attuali e future generazioni sarà quello di costruire un’adeguata forma pensionistica. Purtroppo le nuove generazioni non hanno ancora percepito pienamente l’effetto che produrrà per loro il passaggio dal “sistema retributivo” al “sistema contributivo”. A seguito di tale riforma (iniziata nel 1995 con il governo Dini)le prestazioni pensionistiche future si sono ridotte, probabilmente si potrà contare su un reddito compreso tra il 50% e il 30% degli ultimi redditi di lavoro, con una sensibile penalizzazione proprio per coloro che sono entrati nel mondo del lavoro dal 1995 in poi.ìGli effetti di questo passaggio, però, non sono stati direttamente sperimentati, infatti molti sono coloro che non hanno la diretta percezione di cosa questo significhi realmente. Una cosa è certa! Tutti noi abbiamo bisogno di una pensione adeguata al nostro attuale tenore di vita, questa non potrà essere garantita solo dal versamento dei contributi ob-

Il sogno di una pensione proporzionata al tenore di vita

bligatori. Un lavoratore che lavora per 35 anni e poi si aspetta di vivere da pensionato per altri 18 anni dovrebbe mettere da parte ogni anno di lavoro quasi un terzo del suo reddito per potersi garantire da pensionato lo stesso tenore di vita di quando lavorava. Purtroppo a causa dell’entrata nel mondo del lavoro tardiva saranno sempre di meno coloro che avranno 40 anni di contribuzione , e sempre più coloro che si troveranno con 25-30 anni di contribuzione non sufficienti a garantire una pensione adeguata. Si è parlato di “metodo contributivo”, ma come funziona? Semplice, il totale dei versamenti contributivi fatti dal lavoratore formano il cosiddetto montante contributivo. Tale montante viene rivalutato annualmente in base alla media del PIL (Prodotto Interno Lordo) degli ultimi 5 anni. Quindi come si può facilmente intuire la nostra pensione dipenderà da diverse variabili. In primis dal nostro reddito, da dove scaturiranno in percentuale i contributi che formeranno il montante, la cui rivalutazione dipenderà dall’andamento dell’economia nazionale espressa, in percentuale, dal PIL. Quest’ultimo incide non poco sulla rivalutazione, sperando che nel corso degli anni sia più possibilmente positivo visto che secondo alcuni uffici studi la variazione di un punto percentuale medio nel PIL può portare a una variazione del 15% del gap previdenziale, intendendo per gap previdenziale la differenza fra la stima dell’ultimo reddito percepito e quello della pensione. Altra variabile che incide sul calcolo delle future pensioni è l’attesa di vita al momento del pensionamento. Dalle attese di vita è ricavato, infatti, un coefficiente (oggi è tra il 4,7% e il 6,1% a seconda dell’età in cui si va in pensione, compresa tra i 57 e i 65 anni, ma dovrebbe venire presto ri-

dotto per tenere il ritmo con le accresciute attese di vita) che, moltiplicato per la somma dei contributi versati e rivalutati, darà l’importo della pensione (dunque vita lunga, coefficiente basso, pensione piccola). Una volta applicato nella pratica questo metodo, si può notare perché oggi si afferma che la pensioni future saranno inferiori a quelle percepite dai pensionati di oggi. Si può facilmente intuire che è necessario predisporre delle misure opportune per far fronte alla riduzione delle pensioni attraverso l’adozione di adeguati strumenti di previdenza integrativa. Non a caso La riforma Maroni del 2004 (L.243/04), per esempio, ha incentivato il ricorso da parte del lavoratore alla previdenza complementare con l’istituzione di versamenti aggiuntivi del lavoratore e del datore di lavoro ai fondi di categoria e con la possibilità di utilizzare per il medesimo scopo il TRF in accantonamento. L’adesione permetterà la costruzione di una rendita integrativa in grado di mantenere il proprio tenore di vita dopo la fine dell’attività lavorativa. Il funzionamento del sistema è alquanto semplice, un individuo versa per un periodo di anni un determinato capitale. I contributi versati vengono accantonati e rivalutati nel tempo e utilizzati esclusivamente per costruire la pensione integrativa. L’individuo percepirà una rendita vitalizia che sarà in funzione del capitale versato, di un coefficiente (che dipenderà da quando inizierà la rendita vitalizia e sarà maggiore se i versamenti inizieranno prima possibile e la rendita inizierà più avanti negli anni) e dal sesso dell’individuo. Le donne a parità di condizioni avranno una rendita vitalizia minore a causa di una vita media più lunga. La rendita vitalizia naturalmente dipenderà dal rendimento fi-

nanziario realizzato dal prodotto scelto. Il grande vantaggio dei giovani è l’orizzonte temporale a disposizione per costruirsi una soluzione previdenziale integrativa. La Previdenza Complementare si attua attraverso l’adesione, individuale o collettiva, ad una delle forme Pensionistiche Complementari previste: Fondi Negoziali, Fondi Aperti, Polizze Previdenziali. Tutte le forme previdenziali complementari osservano le stesse regole dal punto di vista di: normativa (contribuzione, anticipazioni, ecc.), fiscalità, modalità delle prestazioni finali. L’adesione alla Previdenza Complementare è assolutamente volontaria e chiunque può aderire a forme di previdenza complementare. Il lavoratore al termine della durata del piano previdenziale potrà optare anche per la liquidazione del 50% del montante maturato. Un altro grande vantaggio per tutti è la deduzione fiscale per i contributi versati a favore della previ-

denza complementare, ossia la diminuzione del reddito complessivo imponibile ai fini IRPEF. L’importo annuale massimo della deduzione è di 5.164,57 Euro. Il plafond è unico ed è comprensivo sia dei contributi versati dal lavoratore, sia di quelli, quando previsti, versati dal datore di lavoro. Rimane quindi escluso l’eventuale TFR conferito, visto che la sua formazione non è soggetta a tassazione (il regime del TFR prevede la tassazione al momento della sua liquidazione / fruizione). Poiché la rendita futura e pertanto la nostra pensione dipenderà molto dalla scelta dello strumento finanziario ossia dalla suo rendimento annuale è preferibile rivolgersi a professionisti in grado di affiancare il lavoratore nella costruzione di una previdenza integrativa personalizzata che tenga conto delle caratteristiche proprie del lavoratore (età, attività lavorativa, aspetti fiscali, ecc) e che sia in grado nel corso degli anni di garantire una costante assistenza. Dott. Gerardo Russo Personal Banker Monte Paschi di Siena russogera@yahoo.it

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del ilento marzo 2010 ■ numero 0 CASTELLABATE PAROLE E SUONI

All’interno dell’area sorgerà l‘Enoteca del Parco, l’Auditorium e il Centro Polifunzionale

A Vallo della Lucania il “Parco della Musica” Sarà la casa della cultura e dell’aggregazione di giovani e meno giovani. Una vasta area attrezzata con edifici funzionali e verde pubblico, proprio all’ingresso di Vallo della Lucania, lungo via Badolato. Il complesso, denominato “Parco della musica”, è in corso di realizzazione ad opera del Comune di Vallo. Al suo interno sorgerà l’Enoteca del Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, l’auditorium che è già in fase di completamento e il centro polifunzionale.

Un immobile, che è già stato ristrutturato, sarà adibito a Enoteca del Parco nazionale, prima vetrina espositiva dei produttori vitivinicoli dell’area protetta. Per

realizzare questo contenitore di eventi e strumento di promozione c’è l’intesa tra Slow food, Parco nazionale e Comune di Vallo, che saranno i soggetti attuatori

dell’iniziativa. In un recente incontro, svoltosi a Vallo, hanno definito i dettagli il sindaco Luigi Cobellis, il giornalista enogastronomico Luciano Pignataro, re-

sponsabile vino di Slow Food Campania, il presidente del Parco Amilcare Troiano e il consigliere comunale delegato agli eventi Carmine Elia. «Dotare la città di Vallo di un’enoteca che raccolga la produzione vincola di tutta l’area protetta e magari anche le produzioni agroalimentari di qualità – spiega il sindaco Luigi Cobellis – significa diffondere la conoscenza e la cultura del “buon bere”, guidando i consumatori locali e i visitatori alla scoperta dei nostri prodotti di punta. L’enogastronomia rappresenta infatti una delle motivazioni più forti nella scelta della vacanza e una vetrina delle tradizioni enogastronomiche costituisce, dunque, un valore aggiunto per un’area già ricca di valenze naturalistiche e storiche, come il Cilento e il Vallo di Diano». «L’Enoteca del Parco, però, non sarà solo un luogo di promozione del vino – aggiunge Cobellis – bensì un contenitore molto più complesso dove troveranno spazio tanto il prodotto finito che le tecniche, le pratiche, gli usi, la memoria, la storia, la cultura della nostra area, attraverso un’azione di forte connotazione e di identità territoriale. Senza contare che offrirà l’occasione ai

Il Sindaco Luigi Cobellis: «Dotare la città di Vallo di un’enoteca che raccolga la produzione vincola di tutta l’area protetta e magari anche le produzioni agroalimentari di qualità significa diffondere la conoscenza e la cultura del “buon bere”» numerosi produttori, sorti negli ultimi anni, di potersi incontrare e confrontare, oltre che farsi conoscere ed apprezzare dai consumatori». Per il completamento dell’auditorium, che è invece in corso di costruzione, nei giorni scorsi è arrivato il finanziamento per il secondo lotto dei lavori da parte della Regione Campania, pari a circa 2 milioni di euro. Con questi nuovi fondi si potrà completare l’opera e arredarla. In fase di ultimazione sono anche i lavori per il centro polifunzionale, che sarà deputato alle attività finalizzate a creare uno scambio intergenerazionale tra giovani e anziani, con il filo conduttore della musica. A corredo delle tre strutture c’è infine una vasta area verde, che potrà accogliere eventi e attività all’aperto.

Storie di Canzoni, storie del cuore del Cilento

Non un libro, non soltanto un libro. Un percorso di parole che ci conduce a conoscere, scoprire, esplorare quel meraviglioso e suggestivo luogo di storia, natura, cultura che è il Cilento. Medico «per professione», cantante-scrittore «per non morire». Aniello De Vita si racconta per ritrovarsi e vivere nei versi, nelle parole, nelle note delle sue poesie canzoni. Perché dietro una canzone c’è sempre una storia, non è banalità. Così il rumoreggiare delle cica-

IN LIBRERIA L’ULTIMA FATICA LETTERARIA DEL DOTT. GIUSEPPE D’AMICO

Storie di donne senza storie, un viaggio alla riscoperta del ruolo della donna nella società e nella storia “La donna è l’altra metà del cielo” con questa affermazione le civiltà orientali avevano ben capito l’importanza del ruolo femminile nella società. Il dottor Giuseppe D’Amico, giornalista, capoufficio stampa dell’ASL SA 3 di Vallo della Lucania e vicepresidente del Centro Studi e Ricerche Vallo di Diano “Pietro Laveglia”, nonché Direttore dei Quaderni dell’”Associazione Luigi Pica”, ha pubblicato il suo nuovo libro “Storie di Donne senza Storia”. E’un viaggio alla riscoperta delle vicende di tante donne del Cilento e del Vallo di Diano dal Medioevo ad oggi diventate, grazie al loro coraggio nell’affrontare la quotidianità non sempre facile per la propria condizione, protago-

niste della storia. “Donne senza storia” vuole porre l’attenzione sul territorio e sul suo tessuto sociale in continuo divenire nel corso dei secoli. La narrazione si articola con la trascrizione di aneddoti popolari o eruditi,offrendo un quadro fedele del nostro territorio. E’una valida testimonianza di usi, costumi e tradizioni diffusi nel Cilento e Vallo di Diano. Il motivo dominante è la vita quotidiana nelle campagne e nei palazzi, vista attraverso gli occhi delle donne come madri, spose, figlie . Ciò concorre a delineare il ruolo femminile in una dialettica antropologica con la controparte maschile fino al rovesciamento di ruoli. La storia di donne senza storie è un omaggio a quelle

donne che non sono citate nei documenti della cosiddetta storia ufficiale fatta da generali, re, principi ma trovano spazio in quella silenziosa mossa sia da anonime protagoniste delle tradizioni popolari,sia dalle signore che vengono contemplate nei documenti della vita civile del territorio, fino alle borghesi più emancipate. Sono riportate le testimonianze di figure di madame e sante , di personaggi “sfarzosi” del tempo – si pensi ad Ilaria, sorella del principe Antonello Sanseverino, a cui si contrappongono figure negative, quale la “Maara”, la strega - tratte dalla tradizione popolare del Cilento e Vallo di Diano. La conclusione di questo avvincente viaggio è la riscoperta del ruolo fondamentale che la donna ha avuto e continua ad avere nella famiglia e nella società dal Medioevo fino all’età contemporanea. Ricordiamo le coraggiose donne di Mont e San Giacomo, uno dei paesi più poveri del Vallo di Diano che nel gennaio del 1933,in seguito all’aumento del-

la tassa di famiglia, detta il focatico, scesero in pazza e dirigendosi al municipio si impadronirono della bandiera tricolore chiudendo a chiave il portone così da impedire l’accesso al podestà. A guidare il movimento era una contadina di nome Mariantonia. I carabinieri tentarono di strappare dalle mani della donna il tricolore e nel trambusto che seguì Mariantonia fu colpita violentemente alla testa. Seguirono attimi di concitazione e a terra furono rinvenuti i cadaveri di due donne che avevano lottato sino alla fine per difendere il diritto della propria famiglia a non morire di fame. Mariantonia,ferita, difese il suo operato in dialetto, con orgoglio: le era stato insegnato dal marito che quando si combatte non bisogna farsi strappare il tricolore dal nemico, altrimenti significa perdere la patria. I costumi, gli usi sono cambiati ma concludiamo con un proverbio popolare: “A casa senza femmena è na nave senza timone”. Alessandra Giordano

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le, lo scorrere dell’acqua in un fiumiciattolo, il tintinnio della pioggia cadente…tutto diventa melodia,musica, sottofondo musicale di una vita. E il miracolo è nel saper accogliere nel cuore, nell’anima voci e suoni, cantilene e rumori, silenzi e frastuoni. Il battito di un cuore è musica, il canto degli uccelli è canzone. Tristezza…allegria… amore…sdegno…sono queste le variegate e mutevoli note delle canzoni di Aniello De Vita…sentimenti, sensazioni, stati d’animo…tutto espressione della sua Terra, il Cilento… perché le radici di una vita, l’appartenenza ad un territorio segnano il cuore, lo spirito interiore di Aniello De Vita, figlio del Cilento, medico per lavoro, cantante e poeta che ci racconta Storie di Canzoni… moses

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del ilento marzo 2010 ■ numero 0 TEATRO LA PROVVIDENZA

Applausi per la “TOSCA” con l’Orchestra da Camera STREHLER LE VICENDE AL CENTRO DELLA TOSCA

In scena anche la fiaba musicale per ragazzi “Pierino il lupo”

Grande opera al teatro “La Provvidenza” di Vallo della Lucania. Dopo una splendida Ornella Muti e una divina Katia Ricciarelli, venerdì 26 febbraio scorso alle ore 21 è stata rappresentata la “Tosca” di Puccini dall’Associazione musicale Felix. A interpretarla anche l’Orchestra da camera Giorgio Strehler, diretta dal maestro Antonio Brena, e il Coro lirico di Parma con la direzione del maestro Romano Oppici. Il prestigioso evento ha confermato il ruolo di primo piano assunto dal teatro vallese, uno dei pochi del Centro-Sud ad aver previsto la rappresentazione di opere nel proprio cartellone. Un ulteriore cimelio che si inserisce quasi a chiusura della stagione teatrale, chiusa il 3 marzo con le “Lacreme napulitane”di Nino D’Angelo. Il merito va innanzitutto al vescovo della diocesi di Vallo, Giuseppe Rocco Favale, che da oltre 10 anni sostiene e promuove le potenzialità culturali di questa sala, affiancato dall’operosità del direttore del teatro, don Guglielmo Manna, e dalle scelte indovinate

Il sipario si pare con il prigioniero politico Cesare Angelotti, da poco evaso dalle carceri di Castel Sant’Angelo, che si rifugia nella cappella di famiglia della sorella, la marchesa Attavanti. Il pittore Mario Cavaradossi, intento a dipingere l’immagine di Maria Maddalena a cui ha dato il volto della Attavanti, riconosce e soccorre Angelotti, di cui condivide la fede rivoluzionaria. Tuttavia, l’arrivo della celebre cantante Floria Tosca, amante di Cavaradossi, costringe il fuggiasco a nascondersi nuovamente nella cappella. All’evidente imbarazzo di Mario, Tosca si insospettisce. Il suo dubbio e la sua gelosia accrescono quando riconosce nel dipinto il volto della marchesa Attavanti, che lei crede sua rivale in amore. Ma l’amato la tranquillizza e, per congedarla rapidamente, le dà un appuntamento per quella stessa notte alla sua villa. Non appena Tosca si allontana, Cavaradossi fugge con Angelotti. Nel frattempo, l’evasione viene scoperta e il capo della polizia, il temuto barone Scarpia, giunge in chiesa sulle tracce del prigioniero. Da alcuni indizi capisce che Angelotti è fuggito, aiutato da Cavaradossi. Insospettita dall’assenza dell’amato e irritata dalle insinuazioni di Scarpia, Tosca, credendosi tradita, si precipita verso la villa di Cavaradossi. Il capo della polizia ordina al suo agente Spoletta di seguirla. Qui partecipa al solenne rito del Te Deum, pregustando la morte di Cavaradossi e l’amore di Tosca. In attesa di notizie sulla cattura dell’evaso, Scarpia sta cenando nella sua camera. Dalle stanze del palazzo, giunge l’eco di una festa di corte dove si sta esibendo Floria Tosca. Dopo avere interrogato Cavaradossi che nega di conoscere il nascondiglio di Angelotti, Scarpia ne chiede notizia a Tosca che elude abilmente le sue domande. Ma alle urla di Mario, messo sotto tortura nella stanza vicina, la donna non riesce più a mentire e rivela il nascondiglio dell’evaso. Ricondotto sanguinante nella stanza di Scarpia, Mario comprende che Tosca non ha taciuto e, disperato, la maledice. Alla notizia della vittoria di Bonaparte, Cavaradossi inneggia alla libertà, prima di essere trascinato in carcere. Rimasto solo con Tosca, Scarpia le offre brutalmente la vita dell’amato in cambio di una notte d’amore. La donna dapprima rifiuta, poi, alla notizia del suicidio di Angelotti e dell’imminente fucilazione di Mario, cede al ricatto. Scarpia le fa credere, allora, di predisporre una falsa fucilazione per salvare Cavaradossi, ma contemporaneamente ordina a Spoletta un’esecuzione regolare. Consegnato a Tosca un lasciapassare che le consentirà di partire liberamente dallo Stato Pontificio con il suo amato, Scarpia si avventa su di lei. Ma Tosca lo uccide con un coltello e si allontana, dopo essersi impossessata del lasciapassare. In attesa della fucilazione, Cavaradossi rimpiange i momenti d’amore trascorsi con Tosca. Ma i ricordi malinconici sono presto interrotti dal sopraggiungere dell’amata che gli mostra il lasciapassare con cui potranno fuggire e poi gli confessa l’omicidio di Scarpia. Prima di allontanarsi, Tosca illustra a Mario la messinscena della falsa fucilazione cui egli dovrà sottostare. Come se assistesse a una scena teatrale, Tosca dirige da lontano la morte di Mario. Ma ben presto comprende che la fucilazione è realmente avvenuta. Al sopraggiungere delle guardie che hanno ormai scoperto l’assassinio del capo della polizia, Tosca disperata sale sul parapetto e si lancia nel vuoto, invocando per Scarpia la punizione divina.

Giuseppe Rocco Favale, Vescovo della Diocesi di Vallo della Lucania

del direttore artistico Carlo Sacchi. Sabato 27 febbraio scena dedicata invece ai ragazzi e alle scolaresche cilentane, grazie alla rappresentazione della fiaba musicale “Pierino e il lupo”, con voce recitante di Claudio Aprea e l’orchestra da camera Giorgio Strehler, diretta dal maestro Antonio Brena. L’evento ha aperto una mini-stagione teatrale dedicata agli istituti scolastici del territorio, che proseguirà con lo spettacolo in lingua inglese “Mamma mia!” degli Abba e una rappresentazione sulla legalità della Compagnia stabile del Cilento con regia di Claudio Aprea.

“Uomo e Galantuomo”, un successo straordinario di pubblico e critica

Et volià. Siamo di fornte ad un’altra entusiasmante “Commedia” de “Il Sipario”. Con “Uomo e Galantuomo”, andato in scena il 18, 19, 20 e 21 febbraio scorso si è ripetuto lo straordinario successo di pubblico e di critica che da anni fa parte del DNA di questa Compagnia.

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Dicevamo, pubblico entusiasta e numeroso nel “teatro” (parola grossa) della Scuola Media Rossi Vairo di Agropoli. Mattatore assoluto il solito Umberto Anaclerico nel ruolo di Gennaro, misurato,

istrionico. Il solito grande trascinatore che meriterebbe platee ben più consone al suo talento, che vi assicuro è “tanto tanto tanto” coadiuvato da una Compagnia Super. Francesco Gorga, Lorenzo Di Flora, Gioacchino Cestari, Carmine Macinante sono garanzie assolute. Esordi positivi e di quialità con Rossana Galizia, Loredana Di Leo ed il mitico Mike Pistone. Unica Silvana Tricarico nel doppio ruolo di Florence e Matilde Bozzi. Briosa Carolina Di Giaimo in Ninetta, strepitosa Giovanna Puca interprete di una viola veramente unica. Che dire di Gino Landolfi, vecchio, grande animale da palcoscenico. Fa palco da solo. Non è più una sorpresa P.Paolo Iorio nel

ruolo di Alberto De Stefano, parte difficile che P.Paolo con la sua bravura riesce a rendere sublime, mai al di sopra delle righe. Ottimo. Eccellente la regia di Massimo Pagano (attore consumato con ruoli di primo piano in compagnie teatrali di livello come Carlo Giuffrè e Luigi Di Filippo). Ha diretto gli attori come un allenatore di calcio imboccandoli con il “cucchiaino”. Buone le scene di Roberto Grimaldi e i costumi di Anna Guida. Ottima la collaborazione di Vincenzo Di Luccio, Andrea Picariello e Mario La Marca. A margine di questo articolo consentitemi una nota “polemica”. Negli anni ’60-’70-’80 ad Agropoli vi erano ben quattro cineteatri. “Ari-

di Umberto Anaclerico

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ston”, “Jolly”, “Maxim” e “Lux”. Nel 2010: zero (0). Al di là della retorica mai considerazione fu più giusta: “una città senza teatro è una città senza un’anima”. Nel rinnovare gli auguri a questa nuova testata, facendo i migliori in bocca al lupo ad direttore responsabile Marcello Federico, vi do appuntamento al prossimo numero. Gigino Santosuosso

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12 sapori&tradizioni

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del marzo ilento 2010 ■ numero 0

Santomiele

Tutti i sapori del Cilento Un successo che nasce dal forte legame dell’Azienda con il suo territorio

DI LUCIA srl

L’AMORE per il mare

L’Azienda Santomiele nasce nel 1999 per una nostra volontà, riprendendo quella che era l’attività di famiglia agli inizi del ‘900, di ricucire uno strappo della tradizione e ridefinire le mie origini. L’idea, diventata ormai la nostra passione, è stata quella di produrre sì ma anche di trasformare il fico bianco, mirando all’eccellenza. Un’eccellenza che parte dalla materia pri-

ma, dai fichi, che vengono selezionati rigorosamente, essiccati al sole e accuratamente lavorati a mano. Lavorano per noi maestri artigiani, ciascuno dei quali ha un proprio banco e una produzione limitata. La storia è insita nella nostra terra. La tradizione è nella fattura artigianale e nel rispetto del passato. Lo stile è nella scelta della materia prima, sempre di primissima qualità. Siamo fedeli allo stile, anche se la ricerca è volta sempre a reinventare il

LA PIGNA REALE

prodotto per sedurre e sorprendere. Altra chiave del nostro successo è il forte legame con il territorio, legame che conserviamo e coltiviamo costantemente. Prescindere da esso sarebbe un errore che rischierebbe di trasformare la forza dell’Azienda in sterilità della stessa. Essa infatti si pone quale interprete di una realtà locale e di una identità culturale molto forti, le quali affondano le proprie radici in un passato assai antico, ma che ha ancora molto da rac-

I grandi sapori della tradizione contadina sono reinterpretati e proposti in chiave assolutamente moderna. La Pigna Reale è costituita da sottilissime lamine di fichi essiccati al sole sulle colline del Cilento, unite tra di loro da un velo di un cioccolato extrafondente, il cru Guanaja della azienda Valrhona. Questo prodotto artigianale è particolarmente indicato per fare un regalo unico adatto per ogni occasione. contare. Siamo tornati alle origini, ad uno spirito fortemente mediterraneo, perché esse sono la nostra parola d’ordine: profumi, sapori, colori: vogliamo che i nostri prodotti cantino la terra dei miti.

È l’amore e la passione per il mare ed i suoi frutti prelibati che muove il lavoro della Di Lucia srl che da anni si contraddistingue per la qualità e la bontà dei suoi prodotti che puntualmente allietano la tavola di clienti e consumatori. La Di Lucia srl propone infatti ai suoi clienti pescato di giornata proveniente al 99% da mari italiani offrendo ottime creme di pesce all’incirca di dieci diversi gusti così da soddisfare tutti i palati, dal più delicato al più forte, in cui si coglie tutto il sapore del mare. Ben noti sono anche i carpacci di polpo e seppia che la Di Lucia srl prepara e confeziona con meticolosa cura proponendosi come ottimi antipasti arricchiti da una piccola aggiunta di olio d’oliva, aceto balsamico, rucola e grana. Trattare i prodotti ittici non è una cosa facile ma ancora più difficile è garantirne una corretta conservazione ed è proprio per questo che l’azienda è unica nel sud ad applicare il procedimento di affumicatura utilizzando legna aromatica e certificata.

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La soppressata di Gioi, patrimonio culinario del Cilento La soppressata di Gioi è preparata con le parti più pregiate del maiale, minuziosamente selezionate e preparate secondo le usanze del luogo. Dopo la salatura, l’impasto viene lasciato a riposare per lungo tempo. Durante l’insaccatura viene sistemato all’interno dell’impasto un lardello centrale. Questo, caratterizza in modo determinante il prodotto e, non solo visivamente. Infatti le proprietà organolettiche sono fini e complesse con una persistenza di profumi che in bocca si sviluppano ulteriormente. Va degustata a temperatura ambiente, affettata a coltello o a macchina, non molto spessa per meglio esaltare le doti di elasticità e di compattezza. Al palato sviluppa notevoli complessità aromatiche, con decisi sentori di spezie e delicate note minerali. Si accompagna con vini rossi strutturati e fruttati.

Notizie storiche sulla soppressata di Gioi risalgono al 1835 come riportato nel Compendio di Agricoltura Pratica: “...tra le soppressate si lodano molto quelle di Noia, ma eccellenti sono quelle del Cilento, e spezialmente delli Gioi, nel Principato Citra...”. Il prodotto è descritto nel volume edito nel luglio 1995 dal Dipartimento di Economia e Politica agraria dell’Università degli Studi di Napoli Federico II: “Prodotti agro-alimentari tipici della Campania”, ove è anche riportato che già nel 1835, nel compendio “Della agricoltura pratica” di P.N. Columella Onorati, alla pagina 162, se ne lodavano le qualità.

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del ilento marzo 2010 ■ numero 0 SEGUE DALLA PRIMA

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Una visita alla Tenuta Vannulo permette di scoprire l’arte, raffinata nella sua semplicità, di trasformare il latte in quella gustosa pietanza che è diventata uno dei simboli dell’Italia all’estero e un tassello prezioso della cultura di questo Paese

VANNULO IL Caseificio Vannulo nasce nel 1988. Prende il nome della località dove si estendono i 200 ettari dell’azienda agricola fondata all’inizio del secolo dal nonno Antonio

mi e dagli occhi selvaggi e iniettati di sangue.” Così Wolfgang Goethe, il grande scrittore e viaggiatore tedesco, descriveva la Piana di Paestum e il suo tragitto mattutino per andare ad ammirare la classica bellezza dei templi, testimoni eleganti e silenziosi di quella che fu una delle più fiorenti colonie della Magna Grecia. Correva l’anno 1787 e la zona era occupata da paludi e acquitrini fangosi, regno incontrastato delle bufale. Il manto nero come la pece, le corna affilate, gli zoccoli alti e piatti, questi bovini misteriosi, dotati di una forza straordinaria, si muovevano imponenti nelle acque immobili. Oggi le paludi non ci sono più: l’acqua ha lasciato il posto ad una terra generosa, affacciata sul mare azzurro del Cilento. Ma le bufale non sono scomparse. Anzi. C’è chi, come Antonio Palmieri, ha fatto del loro allevamento, della produzione di latte e latticini una vera arte. E’ nato così, nel 1988, il Caseificio Vannulo, che prende il nome della località dove si estendono i 200 ettari dell’azienda agricola fondata all’inizio del secolo dal nonno Antonio. Qui vengono prodotte le celebri mozzarelle. E non solo. L’azienda è stata quella che più, in Italia, ha sperimentato tecniche di allevamento innovative, senza però trascurare il rispetto della natura in ogni sua forma. Dal 1996 si è così passati alla conversione della produzione tradizionale ai nuovi metodi dell’agricoltura biologica. Tutta

l’estensione della tenuta è utilizzata per la produzione dei foraggi che servono da alimento per le circa 400 bufale presenti, di cui 140 adulte.Il Caseificio Vannulo lavora esclusivamente il latte prodotto dall’azienda: questo spiega la produzione limitata, basata sul ciclo naturale del latte. Per buona parte dell’anno si preparano dunque solo mozzarelle, nelle varie forme e pezzature, e ricotta fresca. Quando la quantità lo permette, si trovano anche provole affumicate, ricotte salate, formaggio fresco e una vera specialità: lo yogurt intero, in barattoli di vetro confezionati ed etichettati a mano. Il latte non viene pastorizzato prima della trasformazione poiché l’allevamento è sotto controllo sanitario e indenne da tubercolosi e brucellosi, mantenendo così inalterate tutte le sue proprietà. Nel caseificio non vi

sono macchine, ma solo qualificati operai dalle cui sapienti mani nasce ogni giorno il formaggio. Tutto questo ha fatto sì che l’azienda sia stata una delle prime del genere a ottenere la certificazione dei suoi prodotti da parte dell’A.I.A.B. l’Associazione Italiana Agricoltura Biologica (attualmente I.C.E.A.): un’ulteriore garanzia di qualità. Oggi che gli splendidi templi di Paestum e il Cilento, con le suggestive rovine di Velia, la pittoresca Agropoli, la solitaria chiesa della Madonna del Granato, sono diventati la mete di un turismo sempre più attento e preparato, Antonio Palmieri ha trasformato la sua azienda in un luogo in cui la scoperta della tradizione agricola e alimentare diventa un vero momento di scoperta culturale. Cir-

La giovanissima Teresa Palmieri ing. gest. ai vertici dell’Azienda di famiglia condata da un ampio parco ricco di piante tipiche dell’area mediterranea, Casa Palmieri è frutto delle successive trasformazioni di una villa padronale rustica del Settecento. I recenti restauri ne hanno rispettato la fisionomia. Con il caratteristico colore rosso pompeiano. E lo stesso è stato fatto con la sistemazione degli interni, dove sono stati utilizzati il classico cotto, le ceramiche vietresi e in alcuni casi il travertino. Nei saloni del pianterreno sono state ricavate due ampie sale, nelle quali vengono ospitati incontri culturali, mostre d’arte, presentazioni di libri. Nella sistemazione di capannoni, fienili e stalle è stata utilizzata la stessa cura: rivestimenti in tufo, muri di cinta in pietra locale, viali abbelliti da roseti orlati da limoni a spalliera. E poi, naturalmente, i grandi recinti dove gli animali troneggiano in tutta la loro imponenza. L’azienda agricola Vannulo offre dunque la possibilità di scoprire da vicino la scienza, antichissima e moderna, di allevare questi animali, parenti stretti dei bufali indiani e nordamericani, presenti solo in alcune zone d’Italia. Ma una visita alla Tenuta Vannulo permette anche di scoprire l’arte, raffinata nella sua semplicità, di trasformare il latte in una pietanza gustosa, che è diventata uno dei simboli dell’Italia all’estero e un tassello prezioso della cultura di questo Paese.

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14 attualità AGROPOLI

Prove tecniche di disastro, esercitazione notturna di emergenza

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del ilento marzo 2010 ■ numero 0

VALLO DELLA LUCANIA. PIANO CASA

Il consiglio comunale di Vallo vara sette ambiti per l’edilizia residenziale sociale Piano casa, il consiglio comunale di Vallo della Lucania ha individuato 7 ambiti per la realizzazione di interventi di edilizia residenziale sociale (Ers), secondo le previsioni della legge regionale n. 19/2009. La delibera è stata votata all’unanimità dall’assise cittadina, nella seduta che si è svolta venerdì 25 febbraio scorso. Il Sindaco Luigi Cobellis: «L’esigenza abitativa dei cittadini è e continuerà ad essere, una priorità di questa Amministrazione»

Prepararsi al peggio, per affrontare l’emergenza al meglio, in quest’ottica Agropoli collauda le sue capacità di reazione facendo le prove tecniche di contromisure a un «disastro». Per la prima volta, infatti, la cittadina cilentana ha assistito ad una esercitazione notturna di protezione civile che ha visto il montaggio e il collaudo di un centro di accoglienza capace di ospitare 100 persone. Il campo è stato realizzato da una sessantina di volontari del comitato locale della Croce Rossa Italiana «Agropoli e del Cilento» presso il parcheggio dello stadio «Guariglia». Il campo è stato costituito da 12 tende in dotazione alla Protezione civile nazionale, da una cucina servita alla realizzazione del pasto per i volontari, da una sala mensa e dalla segreteria operativa. Non è la prima volta che il Comitato Locale della Croce Rossa Italiana «Agropoli e del Cilento» misura le proprie capacità di protezione civile. Tra gli interventi più importanti del 2009, quello in Abruzzo, in soccorso delle popolazione colpite dal sisma, e quello del 22 agosto scorso, quando, a causa di un incidente verificatosi sulla SS 18 che aveva paralizzato il traffico ferroviario, i volontari della Cri di Agropoli prestarono assistenza sanitaria e supporto psicologico ai passeggeri di 4 convogli rimasti bloccati nello scalo ferroviario della cittadina cilentana. Presente all’esercitazione una delegazione del comitato provinciale della Croce Rossa Italiana di Salerno.

Soddisfatto il primo cittadino Luigi Cobellis per il via libera a questo importante intervento abitativo, che risponde a una esigenza molto avvertita. «Abbiamo utilizzato le possibilità offerte dalla legge regionale sul piano casa – spiega infatti il sindaco Cobellis – I tempi per i Comuni erano strettissimi,

ma grazie ad un’efficiente macchina amministrativa siamo riusciti a individuare e a varare 7 ambiti sul nostro territorio, che contribuiranno a rispondere alla domanda di prima casa. L’esigenza abitativa dei cittadini è e continuerà ad essere, infatti, una priorità di questa Amministrazione».I privati possessori degli ambiti individuati per la riqualificazione edilizia e urbanistica possono proporre, entro 60 giorni dall’adozione della delibera, i programmi costruttivi in variante al vigente strumento urbanistico, subordinando la trasformazione alla cessione al Comune di immobili da destinare a edilizia residenziale sociale. «In questo modo – prosegue il sindaco Cobellis

Il Municipio di Vallo della Lucania

– potremo soddisfare due diverse necessità, ovvero daremo la possibilità ai privati che ne faranno richiesta di realizzare una variante al prg con procedura accelerata,

IL SINDACO VITO D’AGOSTINO: «UNA BELLA PAGINA PER LA NOSTRA CITTA’»

Dalla regione Campania due milioni di euro per la ricostruzione del cine-teatro Ferrari

Sapri. Un suggestivo scorcio della scogliera Sapri. Cine-Teatgro Ferrari

Ci sono voluti due anni e mezzo all’amministrazione D’Agostino per venire a capo della vicenda del cinema Ferrari, ed oggi arriva il risultato di questo duro lavoro con un finanziamento di due milioni di euro che riporterà, dopo anni di chiusura, di nuovo il cinema a Sapri. Si conclude così l’iter avviato dal sindaco D’Agostino che, subito dopo il suo insediamento, ha dovuto rimettere mano alla pratica di acquisizione del cinema Ferrari. Completato, fra mil-

di C. Patella sas via Risorgimento - Agropoli (Sa)

le difficoltà, il passaggio della struttura al comune, si è subito adoperato, insieme alla sua compagine, affinché il progetto di recupero fosse finanziato e la riapertura del Cine Teatro divenisse realtà. Il 18 febbraio la giunta regionale della Campania ha finanziato,con due milioni di euro, il recupero della struttura che, finalmente, darà a Sapri e all’intero Golfo di Policastro un centro idoneo per momenti culturali e aggregativi. Entusiasta il sindaco Vito D’Agostino: «Una bella pagina per la nostra città , un esem-

pio della politica dei fatti concreti che fa definitiva giustizia di chiacchiere, dietrologia e sciacallaggio politico. Un ringraziamento sentito al vice presidente della Regione Campania, per il sostegno offerto. Questo risultato ci gratifica ma certamente non ci appaga; la sfida ora sarà quella di completare e rendere fruibile in tempi rapidi la struttura che i nostri concittadini aspettano da tempo. Nel frattempo comunque, mentre continuiamo a lavorare, ci auguriamo di poter a breve annunciare, il raggiungimento di nuovi traguardi vitali per la comunità».

per soddisfare le esigenze abitative, ma a ciò si aggiunge il fatto che il Comune acquisirà gratuitamente alloggi che saranno destinati ai soggetti svantaggiati. A tutto questo corrisponderà un notevole sviluppo occupazionale perché si imprimerà una forte ripresa del settore edilizio, che è un elemento trainante del nostro territorio».I programmi costruttivi dovranno interessare lotti compresi tra 3mila e 10mila metri quadrati, in proporzione all’estensione dell’ambito di intervento e al fabbisogno di edilizia residenziale pubblica prevista dal preliminare di Puc. Elisabetta Manganiello (Addetto Stampa del Comune di Vallo della Lucania)

RETE DEI PARCHI

Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si candida a far parte della rete europea dei geoparchi Il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano ha presentato la propria candidatura per far parte della Rete Europea dei Geoparchi (EGN) e della Rete Mondiale dei Geoparchi dell’Unesco (GGN). L’iniziativa è stata illustrata dai rappresentanti dell’Ente in occasione del 2° Workshop dei Geoparchi in Italia, svoltosi a Montagne (TN), nella cornice del Parco Naturale dell’Adamello Brenta, il 18 e 19 Febbraio 2010. Il workshop tenutosi a Villa Santi è stato, inoltre, l’occasione per costituire il forum permanente tra i 5 geoparchi italiani (Parco Regionale Naturale del Beigua, Parco Naturale delle Madonie, Parco Rocca di Cerere, Parco Naturale Adamello Brenta Geopark, Parco Geominerario della Sardegna) di cui faranno parte anche quattro organizzazioni che si occupano di patrimonio geologico (Unesco, Ispra - Istituto superiore per la Protezione e ricerca ambientale, Fist-Federazione italiana delle Scienze della Terra, Federparchi). Il terzo workshop si terrà nel 2011, presso il Parco Regionale delle Madonie.


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del ilento marzo 2010 ■ numero 0

• EVENTO AD AGROPOLI

Inaugurato il Palagropoli “Di Concilio” Un gioiello al servizio della città

Alfieri: «Concretizzato un sogno. Realizzata un’opera epocale» e nei tempi giusti, contrariamente a come purtroppo si è abituati nel Mezzogiorno d’Italia. Questo successo è il risultato di un impegno corale e appassionato dei componenti della Giunta e del Consiglio Comunale, nonchè del Responsabile unico del procedimento nella persona del Geom. Sergio Laureana, dei progettisti e direttori dei lavori e di tutte le imprese che, con grande professionalità, hanno realizzato di fatto l’opera. Agli sportivi l’augurio di utilizzare il Palagropoli “Di Concilio” con serenità e all’insegna dei fondamentali valori dello sport, con un forte e sano agonismo, tale da portare sempre in alto il nome della nostra città».

Una veduta dell’esterno del Palagropoli

L’interno del Palagropoli

AN

NI PA LM A

GI O V

Inaugurato lunedì 1° marzo il Palagropoli “Di Concilio”, il rinnovato palazzetto dello sport da mille posti di Via Taverne. Una struttura polifunzionale voluta fortemente dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieri. A tagliare il nastro del Palagropoli è stato il primo cittadino agropolese, affiancato da assessori e consiglieri comunali, dal Presidente del Coni Salerno, Guglielmo Talento, dal Presidente del Parco del Cilento, Amilcare Troiano, dall’assessore provinciale Mario Miano, da rappresentanti della federazione basket campana e salernitana, dai genitori di Andrea Di Concilio a cui è intitolata la struttura, rappresentanti delle

L’Artigiano della Pasta

forze dell’ordine cittadine. Quasi 2 mila le persone che hanno partecipato alla cerimonia. Spettacolo finale con l’esibizione del gruppo acrobatico “Dunk Kings & The Mascots”. Il messaggio del Sindaco Franco Alfieri: concretizzato un sogno. Il Palagropoli un’opera epocale «Consegnare alla città il Palagropoli “Di Concilio” rappresenta un momento importante che provoca anche una grande emozione. Il sogno, il desiderio e le speranze di tanti sportivi trovano l’1 marzo 2010 la risposta concreta. L’impegno e la forte determinazione dell’Amministrazione Comunale ha permesso la realizzazione di un’opera “epocale” in meno di 3 anni. Le cose, quindi, si possono fare

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# LA STRUTTURA. Il Palagropoli “A. Di Concilio”, edificato sull’area della vecchia tendostruttura, è una costruzione pubblica di notevole interesse per la città di Agropoli e per l’intero comprensorio. La struttura, per le sue caratteristiche polivalenti e i suoi circa 1000 posti, ricopre un ruolo funzionale per lo svolgimento di manifestazioni nei vari settori sportivi. Si erige su una superficie coperta di circa mq 2000. Il pavimento di gioco è stato progettato e costruito in parquet di faggio dello spessore di cm 22 (certificato per gare di livello nazionale). La copertura della struttura sportiva è completamente in legno lamellare sormontato da tavolato di pino opportunamente impregnato. La particolarità di tale copertura è quella di avere, grazie al particolare montaggio, un ottimo isolamento termico sia d’inverno che d’estate (tetto Ventilato). Esternamente, all’ingresso, sono collocati dei pannelli dipinti a mano, su supporto ceramico, eseguiti dall’artista agropolese Andrea Guida. # DALL’IDEA ALLA REALTÀ. Il Pa-

lagropoli “Di Concilio” è un’opera programmata, progettata e realizzata dall’Amministrazione comunale guidata dal Sindaco Franco Alfieri. Circa 1,3 milioni di euro investiti per consegnare alla città una struttura moderna, funzionale e dignitosa. Dott. Giuseppe Feo (Addetto Stampa del Comune di Agropoli)

Il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri, procede al taglio del nastro

LA STORIA •Delibera di Consiglio comunale n. 51 del 30

luglio 2007: variazione al programma triennale e dell’elenco annuale 2007 per inserimento dell’opera per 1.088.241,41 Euro •Deliberazione di Giunta comunale n. 134 del 30 agosto 2007: approvazione progetto preliminare per 1.088.241,41 Euro •Deliberazione di Giunta comunale n. 137 del 6 settembre 2007: approvazione progetto esecutivo per 1.088.241,41 Euro •Contratto di mutuo con Credito sportivo sottoscritto il 30 settembre 2008 per 980.000,00 Euro •Contratto con Cassa Depositi e Prestiti sottoscritto il 5 aprile 2008 per 108.241,41 Euro •4 ottobre 2008: cerimonia di consegna lavori e posa della prima pietra •Deliberazione di Giunta comunale n. 27 del 21 gennaio 2010: approvazione progetto esecutivo per illuminazione esterna per 39.524,80 Euro •Deliberazione di Giunta comunale n. 60 del 19 febbraio 2010: approvazione variante in corso d’opera per ulteriori lavori per 180.000,00 Euro •1° marzo 2010: cerimonia di inaugurazione

AGROPOLI città dello sport

Con l’inaugurazione del Palagropoli “Di Concilio” si arrichisce il patrimonio delle strutture sportive. Agropoli diventa sempre più “Città dello sport”. In meno di tre anni, l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieri ha realizzato due campi da calcio – il “Torre” in erba sintetica, presso lo Stadio Guariglia, e il “Polito” in terra in località Mattine -; la seconda tribuna coperta dello Stadio Guariglia (tribuna “Margiotta”) che arriva ad una capienza complessiva di 4 mila posti; il campo da calcetto in erba sintetica presso la scuola media “Rossi Vairo”. Sono iniziati nei giorni scorsi i lavori di costruzione della palestra per la danza sportiva in località Muoio.

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del ilento marzo 2010 ■ numero 0 • SAPRI

LA VEGETAZIONE SPONTANEA DELLA DUNA PROVVEDE ALL’ARRESTO E AL DEPOSITO DELLA SABBIA

S.O.S. Duna Mediterranea Risparmiare energia, si può Grande successo dell’iniziativa del Comune di Sapri tenutasi il 12 febbraio scorso presso il box pro-loco di via Villa Comunale. L’iniziativa “Mi illumino di meno”, promossa dalla trasmissione radiofonica di Radio 2, Caterpillar, ha visto l’adesione del Comune di Sapri che per l’occasione ha organizzato la distribuzione di kit per il risparmio energetico e di borse per gli acquisti in panno riutilizzabili.

• IL GIGLIO DI MARE

Il giglio di mare (Pancratium maritimum) è una specie di giglio bulboso del genere Pancratium, famiglia delle Amaryllidaceae, che cresce spontaneamente sui litorali italiani, ma viene anche coltivato come pianta ornamentale. pontaneamente diffuso su molte spiagge italiane, in Toscana, Lazio, Molise, Puglia nelle zone del Salento, Campania (p.es. presso Paestum o Baia Domizia) e Basilicata (lungo la costa ionica) . Comune in quasi tutte le coste della Sardegna. Cresce in Calabria nella zona di Capo Vaticano (VV), in località Roccelletta di Borgia, sulle sabbie della zona di Falerna, sulla spiaggia di Praia a Mare, e sulle sabbie della zona del crotonese; in Sicilia nella zona di Capo Peloro,anche nell’isola di Panarea. Se ne trovano degli esemplari anche nel Biotopo costiero di San Salvo (Ch).

L’estate scorsa sono ritornata per le mie vacanze in Corsica. Una vacanza on the road che, partendo dalle bianche falese di Bonifacio, mi ha portato a Bastia. Nel percorso, dopo aver fatto tappa a Porto Vecchio, ho ripreso il viaggio sulla strada che costeggia il mare. Qui nei laghetti costieri, che sono parte integrante del parco naturale interno, ho visto molte specie ornitologiche, tra queste l’Airone cinerino. Ciò che però mi ha colpito di più è stato l’incontro con la Duna mediterranea. Qui in Corsica, diversamente che da noi, è protetta da una bassa recinzione a palizzata in legno e, di seguito, una serie di panettoni di legno impediscono alle auto di accostarvisi. Cartelli invitano a non calpestare questo habitat protetto e illustrano le specie di piante che costituiscono la Duna. La Duna è un ambiente naturale che con la sua presenza rallenta l’erosione delle stesse spiagge. La vegetazione spontanea della Duna provvede all’arresto e al deposito della sabbia che il vento altrimenti disperderebbe verso l’interno. E’ proprio grazie alla presenza di questa vegetazione che la Duna vive. Sono piante fortemente specializzate, adattate a quest’ambiente difficile. Una tra queste è il raro Giglio di mare, una bulbacea dal fiore bianco molto delicato e tutelata dalla legge sulla flora erbacea ed arbustiva spontanea. Tra le altre piante: la Calcatreppola, lo Sparto, il Carpobrotus Edulis, pianta grassa che può avere i fiori di colore rosa o giallo, l’Ammofileto, la Rughetta di mare.ì Tra gli uccelli frequentatori della Duna troviamo il Fratino, poi un sauro simile alla Lucertola, il Ramarro. Sulle Dune Cilentane cre-

Uno scorcio del litorale pestano

sce il raro Giglio di mare, ad esempio a Santa Maria di Castellabate in zona Lago, e non solo, anche il Carpobrotus Edulis dai fiori gialli. Sulla spiaggia di Paestum inoltre è presente una piccola stazione di Ginepro. Ma la Duna è il sistema ecologico più minacciato d’Europa. Negli ultimi decenni la regressione delle Dune costiere è stata accelerata da una cattiva gestione dei litorali e da un’errata politica di gestione del territorio. In Italia è raro incontrare un sistema di Dune che sia ancora integro. Sul litorale cilentano, dalle spiagge di Paestum scendendo fino a Vibonati, al Golfo di Policastro si assiste agli sbancamenti per livellare ed allargare le spiagge onde far nascere nuovi stabilimenti balneari. Il degrado non è dovuto solo all’erosione costiera ma anche all’effetto della pressione turistica. Che danno! La sabbia delle coste del Mediterraneo è una risorsa non rinnovabile. Occorre agire presto per salvare questo prezioso habitat. Le Dune cilentane avrebbero bisogno di interventi di recupero e restauro ambientale, avrebbero bisogno di essere delimitate. Altro che ripascimento! Una tecnica a dir poco distruttiva. Maria Pia Tamasco

• IL FRATINO

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A breve la delocalizzazione del depuratore di Foce Testene

Delocalizzazione del depuratore di Foce Testene più vicina. E’ stato pubblicato dal Comune di Agropoli il bando di gara con procedura aperta per l’affidamento dell’esecuzione dei lavori di collegamento della rete fognaria agropolese all’impianto di depurazione di Capaccio. Il termine di presentazione delle offerte è scaduto il giorno 26 febbraio 2010. L’opera sarà realizzata con fondi regionali per un importo di 2,6 milioni di euro. Grazie a questo intervento sarà dismesso l’attuale depuratore di Foce Testene e liberato, dunque, un terreno in pieno centro cittadino di 10 mila metri quadrati. Un nuovo passo in avanti dell’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieri nell’ambito di un più completo programma di riqualificazione e valorizzazione dell’intera area.

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Il Fratino è un uccello piccolo, le parti superiori del corpo sono di colore grigio chiaro, quelle inferiori invece sono bianche. Presenta delle bande scure ai lati del petto, e delle macchie nere sotto la fronte e dietro gli occhi. Nei giovani il piumaggio è simile a quello degli adulti ma mancano le macchie scure. si trova su spiagge, dune, lagune litoranee, piane di marea, pianure salate, stagni salati. Sulle spiagge, il fratino raccoglie il cibo nella zona intertidale. Si nutre principalmente di insetti, molluschi, crostacei, vermi.

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del ilento marzo 2010 ■ numero 0 OLTRE LA STORIA… …E PER LA STORIA LOCALE

OSTIGLIANO

Ipotesi sull’origine del nome: un’indagine “etimologica la ricerca etimologica per la ricostruzione storica Non avendo altro solido appiglio su cui far leva, ho deciso di intraprendere la strada dell’etimologia, partendo dalle possibili accezioni legate al toponimo del paese, per poi risalire alla sua storia. Cercherò di far ragionare su quanto dirò, sperando di produrre stimoli atti ad invogliare alla ricerca di elementi utili per ricostruire una storia decisamente debole e scarna. E questa ricerca, oltre ad essere avvincente e affascinante, ci svelerà dati di assoluta rilevanza, atti a dare “dignità e storia” ad un paese che di tal voce ne ha poca. Le possibili accezioni che afferiscono al termine Ostigliano sono di diversa natura. Ostico, Hosticus, Ostile. Per definizione: ostico dal latino hosticus, ostile derivazione di ostis nemici. Questo aggettivo ben si adatta alla posizione sia odierna sia remota del paese, almno in riferimento a tempi storici relativamente lontani, quando un luogo come il sito attuale dove sorge l’abitato poteva risultare ostile, almeno nel senso di non avvistabile da luoghi e centri abitati anche vicini (eccezion fatta per il dirimpettaio Perito). Sicuramente l’ipotesi non è da escludere, ma a mio avviso non è risolutiva, poiché ben altri luoghi si trovano in medesime condizioni, e sarebbe stato poco indicativo suggerire un toponimo così generico, date le posizioni in cui erano edificati gli agglomerati rurali nel passato, se pur, come sappiamo, per altre esigenze, quali po-

tevano essere scopi difensivi o per ragioni legate a condizioni di fertilità o abbondanza di acque nel luogo, insomma elementi indispensabili per poter svolgere la propria vita. Pertanto penso sia più opportuno orientarsi verso altre designazioni. Ostio/Ostium “Aperura/Bocca”. Anche in questo caso iniziamo con il dare una prima definizione prettamente etimologica: «Ostio», «apertura», dal latino «ostium», «bocca». Questa seconda possibilità, più che tale, è da definire come una vera e propria teoria a se stante e per certi versi credo sia la più accettabile, nella quale si cela un qualcosa di storico “storicamente possibile” come vedremo nelle righe a seguire. Ad oggi Ostigliano sorge sul fianco della collina, non secondo la posizione tipica degli agglomerati del passato: sul crinale o nella vallata. Al di là dell’anomalia statica, la sua posizione potrebbe essere stata dettata in conseguenza della sua funzione. Se la memoria degli avi non mente, nel tramando delle loro leggende, circola voce che un tempo Ostigliano sorgeva in altro sito, per l’esattezza nell’attuale contrada San Simone, pressappoco ad ovest dell’esatta traiettoria che unisce due punti, identificabili nell’attuale località oggi così chiamata e il muraglione che col suo sbarramento ha dato origine all’invaso artificiale dell’Alento. Quindi, laddove «il fiume viene allo scoperto», e, a rigor di logica, non in una posizione casuale ma, sicuramente mirata e di una certa importanza per tutto il «Cilento Antico». Sappiamo che il Cilento storico è identificabile col massiccio dell’attuale Monte della Stella, un tempo monte Cilento (dal latino “cis-Alentum”, ossia a «est del fiume Alento»), e come ci testimonia la storia tangibile (numerosi sono gli studiosi che lo confermano nei loro scritti), solo il territorio orbitante attorno alla forma conica di questo massiccio, merita l’appellativo di Cilento, e non come s’intende convenzionalmente, cioè tutto quel territorio che va dal fiume Sele fino a lambire il golfo di Policastro. Se così è stato, il tutto può risolversi in

A SCUOLA NEL CILENTO Inchiesta L’istruzione primaria nelle terre del Cilento. Nel Cilento l’istruzione elementare è presente fin dalla sua istituzione, se pur con notevoli difficoltà, che nel corso degli anni hanno apportato continui mutamenti. Un tempo l’istruzione primaria nel Cilento era piuttosto diffusa sotto l’aspetto “dei punti di erogazione del servizio”: fino agli anni ’80, i plessi di scuola elementare erano praticamente presenti ovunque, disseminati e frazionati sul territorio, anche nei paesi più piccoli dove la popolazione scolastica registrava numeri esigui. Una frammentazione del genere era dovuta soprattutto alla difficoltà di raggiungere i centri più grandi e di conseguenza per meglio garantire l’istruzione obbligatoria, sicché, non di rado in alcuni comuni le scuole erano presenti anche nelle contrade. Ad esempio nel comprensorio di Serramezzana, il comune più piccolo della Campania, esistevano ben tre plessi scolastici (tutti soppressi da diversi anni), uno nel capoluogo e due nelle rispettive frazioni: Capograssi e San Teodoro. Nel comune di Orria, le scuole elementari avevano sede nel capoluogo, nella frazione di Piano Vetrale e nella contrada Casino Lebano; quest’ultima una mangiata di case a cui facevano riferimento anche i bambini provenienti dalle campagne circostanti. E di casi simili, nel corso del 900’ ve ne sono diversi. Non mancavano problematiche sia dal punto di vista didattico che logistico. Nelle borgate più isolate, spesso i maestri riscontravano le prime difficoltà già nel raggiungere le rispetti-

sulla pluriclasse

ve sedi di servizio soprattutto nei mesi invernali. Ma le problematiche dell’istruzione “nelle zone rurali” (ex scuole di montagna e anche quelle spesso definite di “campagna”) non si limitavano a questo. Come per gli insegnanti, una prima difficoltà per gli alunni era raggiungere l’edificio scolastico dalle loro abitazioni che non di rado erano situate nel cuore delle campagne e piuttosto distanti dalla sede scolastica di riferimento. Per quanto riguarda il settore logistico, non tutte le scuole avevano sede in strutture appositamente costruite, ma spesso erano allocate in “edifici di fortuna”, adattati a struttura scolastica: ad esempio in alcune borgate, le lezioni erano impartite nella casa canonica adiacente la chiesa del paese o in stanza prese in fitto da privati e, spesso non erano dotate di strumenti adeguati per lo svolgimento delle attività didattiche ma possedevano solo il necessario più stretto. Tuttavia questa capillare diffusione del servizio si è mantenuta tale almeno fino alle soglie degli anni ’90 del secolo scorso, quando via via, i plessi di scuola elementare iniziarono letteralmente a scomparire, sia per i cambiamenti della società, sia per le condizioni più favorevoli in termini di spostamenti e soprattutto per la drastica diminuzione degli iscritti, dovuta essenzialmente all’emigrazione di intere famiglie, le quali lasciarono le campagne spopolate e i paesi semideserti. Per sopperire al fenomeno della scarsità numerica, gran parte di queste scuole erano organizzate con le cosiddette “pluriclassi”, spes-

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un contesto artificioso e prestigioso: Ostigliano costituiva una dogana, la quale regolava l’accesso per e dal Cilento. l’origine gentilizia È da tenere in considerazione – ipotesi assolutamente non scartabile del tutto – che il toponimo tragga origine dal gentilizio «Hostilius» o ancor più appropriato «Hostiglianus», cognome comune all’epoca dell’antica Roma (basti pensare all’imperatore Caius Vibius Hostiglianus […] operante nel triennio 249-251 d.C.). Studi filologici sui toponimi di alcune località del Mezzogiorno d’Italia, fanno dedurre che le loro terminazioni in –ano assumono il significato di possesso ed è inflessione di nomi gentilizi. Del resto - ma ovviamente è dato poco rilevante - nel territorio circostante non mancano toponimi con la suddetta terminazione (si noti ad esempio Omign-ano e Prign-ano). E non è difficile che nei tempi più lontani, nel territorio pestano stanziasse un Patrizio Romano recante il cognome «Hostilius» o «Hostiglianus»; di qui la derivazione-trasformazione in Ostigli-ano, con l’evidente aggiunta del suffisso –ano, avrebbe avuto facile ascesa, evolvendosi presumibilmente col trittico Ostiliano, Ostiglano e l’odierno Ostigliano. dott. Giuseppe Conte

so unica, la quale accoglieva tutte le classi e, fino agli anni ’90, sotto la guida di un unico insegnante. Oggi, a causa del continuo calo demografico, alcune fra le scuole rimaste sono gestite secondo questa tipologia organizzativa. Il sistema pluriclasse. Una pluriclasse (che oggi anche solo a nominarla fa paura), è stata ed è un tipo di organizzazione che si è resa necessaria e si è evoluta nel tempo. Almeno fino ai primi anni del 900’, non tutti avevano la possibilità di frequentare le scuole elementari, per ragioni diverse. Le piccole e medie scuole erano spesso organizzate in “grandi pluriclassi”, non per mancanza di alunni (al contrario di oggi), ma spesso per la difficoltà di reperire gli insegnanti e forse anche per contenere la spesa pubblica (e la situazione attuale non è assai diversa). Oggi questo sistema suscita non poche perplessità: preoccupazioni queste sicuramente non infondate; ma a volte il ricorso alle pluriclassi, oltre ad essere necessario, può avere i suoi riscontri positivi, anche se in buona sostanza è un escamotage di salvataggio. Laddove è possibile evitare “la pluriclasse”, si tende ad escludere questo tipo di organizzazione, preferendo l’accorpamento di due o più scuole o comunque scegliendo scuole vicine in cui sono presenti le monoclassi. Viceversa, ove fattori diversi, quali le distanze e la disagiata viabilità, non consentono l’accorpamento, le pluriclassi “accorrono in soccorso” dei piccoli scolari per tutelare e garantire il diritto allo studio. Essendo regolate da “parametri numerici”, per le cause in prece-

denza esposte e per le nuove riforme, sta diventando un fenomeno sempre più diffuso, sicché ad oggi interessano una fetta sempre più consistente dei centri cilentani. Tuttavia la pluriclasse se vista in un’ottica positivista, ha i suoi pregi. Se da un lato questa aggregazione comporta sconvolgimenti didattici, rendendo quasi impossibile un totale sviluppo delle capacità dell’alunno e dello svolgimento dell’insegnamento, dall’altro arricchisce e stimola la psicologia del bambino: “la diversità di età” dovuta alla “convivenza forzata” di diverse fasce di età in un unico spazio mette a confronto più generazioni. Pluriclasse unica. Come abbiamo visto, sotto questa dicitura si cela la seguente definizione: “classe unica che raggruppa tutte le fasce d’età che costituiscono l’attuale ciclo primario nell’istruzione italiana”. Purtroppo il verificarsi di questa situazione è il primo sintomo di un malanno che affligge i piccoli paesi cilentani. Una siffatta situazione preannuncia l’imminente soppressione di piccole scuole, destinate ad estinguersi nel giro di pochi anni. È il caso soprattutto delle piccole frazioni o dei comuni montani dell’entroterra cilentano e purtroppo il fenomeno sembra non arrestarsi anzi, è in continua ascesa. dott. Giuseppe Conte

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della struttura a tunnel dei macchinari riscontrano gravi difficoltà nel praticare l’esame. L’innovazione tecnologica ha tuttavia reso praticabile questo esame anche a queste categorie di persone con l’avvento delle apparecchiature cosiddette aperte. Presso la Casa di Cura Cobellis è ora disponibile la prima Risonanza Magnetica Aperta da 1,5 Tesla in Campania, che unisce la qualità diagnostica dell’alta intensità di campo al confort per il paziente. Si tratta di una apparecchiatura di RMN Siemens Magnetom Espree con Tunnel Aperto molto più ampia e mono profonda delle classiche risonanze, dove il paziente può sentirsi a proprio agio. Il Magnetom Espree di Siemens offre la potenza delle classiche risonanze chiuse (1,5 tesla) per ottenere una eccellente qualità delle immagini. Esso è in grado di captare un segnale fino a quattro volte maggiore rispetto agli altri sistemi MRI aperti disponibili fino ad ora sul mer-

cato, con una altissima definizione dell’immagine. Contestualmente l’ampia apertura che accoglie il paziente e la lunghezza ridotta del cosiddetto “tunnel” consentono l’effettuazione dell’esame diagnostico anche a chi soffre di claustrofobia e di ansietà. Questo apparecchio garantisce maggiore comodità ai pazienti obesi in quanto lo spazio a disposizione è davvero ampio poiché il diametro del gantry è ampliato a 70 cm proprio come quello di una qualsiasi apparecchiatura TAC (gli scanner classici hanno un diametro di circa 45/50 centimetri), offrendo molto spazio lateralmente e, soprattutto, superiormente e il tutto senza rinunciare alla elevata qualità dell’alto campo che è ai massimi livelli. La risonanza magnetica non farà più paura neanche ai claustrofobici e ai pazienti ansiosi, poiché la lunghezza è di soli 125 cm per cui oltre il 70% degli esami viene effettuato con la testa fuori dalla macchina mentre

per la restante percentuale di esami il problema si attenua o si risolve grazie all’apertura del tunnel e ad un diametro maggiore in quanto la testa del paziente dista circa 30 cm dalla parete superiore interna della macchina. Consente di effettuare in tempi brevi, esami diagnostici sia a livello del cervello che della colonna vertebrale, che agli organi addominali, ai vasi, alla mammella e al sistema osteoarticolare con la più moderna tecnologia esistente. Alle classiche indicazioni dell’esame RM si aggiungono indagini funzionali che utilizzano tecniche di perfusione e di diffusione. La sua tecnologia innovativa consente

me le funzioni religiose che si svolgono nella chiesa situata proprio all’interno dell’edificio che la contraddistinguono nell’ambito di tutta la provincia di Salerno, oltre che ad un’ampia sala bar per le attività ricreative, a camere confortevo-

li, servizi in camera, sala TV ecc. La ventennale esperienza maturata dalla casa albergo “San Leonardo” è la migliore garanzia per tutti colore che sono alla ricerca di una grande famiglia che li accolga con amore, rispetto e diligenza.

lo studio delle strutture vascolari (angio RM) nei vari distretti corporei con tecnica non invasiva. Consente inoltre di studiare grandi aree anatomiche in tempi contenuti, in quanto non necessita del riposizionamento del paziente nei diversi momenti dell’indagine. La combinazione di gradienti perfor-manti e la rivoluzionaria tecnologia Siemens TIM (Total Imaging Matrix) per la ricomposizione delle sezioni delle immagini acquisite permettono applicazioni avanzate che altri scanner aperti non sono in grado di fornire. dott. Aldo Rescinito Direttore Sanitario

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re il proprio tempo in compagnia di coetanei e amici o che, vivendo una condizione di solitudine lontano dai propri cari trovano nella struttura un appoggio morale oltre che una assistenza medica costante. Lontana dal caos, dallo smog e dall’inquinamento urbano la casa albergo “San Leonardo è circondata da ampi spazi verdi, giardini e aria pura, essenziale per la salute psichica, fisica e mentale. Oltre gli ambienti naturali da cui è circondata, l’azienda offre dei servizi, co-

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del ilento marzo 2010 ■ numero 0 COMUNICATO STAMPA

SALUTE&FISCO

Detraibile il 19% delle spese sanitarie

DIREZIONE SANITARIA

Dott. Bruno Tozzi

Direttore Sanitario Medico - Specialista

Ai sigg. Medici di Medicina Generale

OGGETTO: COMUNICAZIONE – CARTA DEI SERVIZI L’Azienda Sanitaria Privata di servizi alla persona Malzoni S.p.A. rappresenta da ca. 37 anni il punto di riferimento sanitario del Cilento e della Provincia di Salerno con un indice di attrazione provinciale del 26 % per determinate patologie inerenti la videolaparoscopia chirurgica e ginecologica, l’ortopedia , la chirurgia vertebrale, la chirurgia vascolare , l’endoscopia dell’apparato digerente diagnostica ed operativa. Impegno primario di questa struttura sanitaria è stato l’abbattimento significativo dei tempi e delle liste di attesa per Ricoveri ordinari, DH, DS, Radiodiagnostica e Fisiokinesiterapia che hanno comportato un miglioramento della qualità delle prestazioni erogate in tempi certi e ragionevoli, traducendosi sia in una maggiore quantità sia in una migliore qualità di vita dei pazienti: la qualità della vita è un parametro soggettivo che esprime il punto di vista del paziente riguardo alle caratteristiche delle prestazioni fruite in relazione alla scala dei valori da lui adottata per valutare la sua condizione clinica di malato e gli effetti globali del trattamento medico-chirurgico ricevuto. Questo obiettivo è stato virtuosamente raggiunto, evidenziando - qui di seguito - i tempi massimi di attesa. Sono state individuate alcune prestazioni Ambulatoriali / DH / DS, molto diffuse e richieste dall’utenza, in modo da impegnare la nostra struttura a promuovere iniziative di miglioramento, definendo i tempi massimi di attesa. Le prestazioni selezionate presentano i tempi massimi entro i quali dovrebbero essere erogate per almeno l’80% dei richiedenti: # TAC organi \ apparati = tempo massimo di attesa 3 giorni, 7 gg. con m.d.c. # Ecodoppler dei tronchi sovraortici e dei vasi periferici = tempo massimo di attesa 7 giorni # Visita cardiologica = tempo massimo di attesa 7 giorni # Visita ORL = tempo massimo di attesa 10 giorni # Esofagogastroduodenoscopia = tempo massimo di attesa 5 giorni # Ecografia organi \ apparati = tempo massimo di attesa 10 giorni # Moc – Metodo Dexta = tempo massimo di attesa 10 giorni # Mammografia = tempo massimo di attesa 10 giorni # Visita endocrinologica = tempo massimo di attesa 5 giorni # Visita epatologica = tempo massimo di attesa 3 giorni # Radio – diagnostica = tempo massimo di attesa 5 gg. # Fsiokinesiterapia = tempo massimo di attesa 7 gg. # Terapia dell’ ipertrofia prostatica senza intervento chirurgico con trattamento in radiofrequenza = tempo massimo di attesa 5 gg. Un percorso simile è stato definito anche per le prestazioni di ricovero ordinario.

Tempo massimo d'attesa per il 90% dei pazienti

Tempo massimo d'attesa per il 50% dei pazienti

Intervento di chirurgia vertebrale

30 giorni

14 giorni

Intervento di protesi ginocchio/anca

30 giorni

21 giorni

Videolaparoscopia chirurgica

6 giorni

3 giorni

Prestazione di ricovero ordinario

La pubblicazione dei tempi di attesa deve mirare a favorire un’attività di informazione e comunicazione chiara, trasparente ed aggiornata. Il tema delle liste d’attesa è uno dei punti critici di tutti i sistemi sanitari e la possibilità di rendere disponibili le informazioni specifiche di carattere quali-quantitativo sui tempi di attesa rappresenta, per la questa struttura un elemento rilevante ai fini della trasparenza nei confronti del cittadino e degli operatori sanitari. In Italia, per esempio, il tempo medio di attesa per l’intervento di protesi d’anca è pari a ca. 135 giorni (Fonte: Ministero della Salute 2010). Per quanto in premessa , si rimette la Carta dei servizi che costituisce uno strumento utile per fare conoscere le attività clinicodiagnostico-assistenziali offerte ed i livelli di qualità garantiti all’utente ed in particolare sono riportate le modalità che riguardano il miglioramento dell’assistenza, il diritto all’informazione e la tutela dei diritti. La Carta dei servizi rappresenta una sorta di guida, maneggevole e di facile lettura in grado di orientare - per il tramite del Medico di fiducia - il Cittadino-utente. La Carta costituisce un utile riferimento per le SS. LL . in quanto contempla tutte le informazioni sui servizi sanitari offerti, sulle modalità di accesso, sulla loro fruizione e sulla continuità assistenziale delle cure. Nel ringraziare per la collaborazione, la struttura è a Sua disposizione per ogni informazione ed esigenza.

Il Responsabile Medico Area CH Dott. Giuseppe Funicelli

Il Direttore Sanitario Dott. Bruno Tozzi Il Presidente del C.d.A. Arch. Maria Malzoni

Le persone fisiche possono detrarre il 19% delle spese sanitarie dall’Irpef lorda, o dedurre dal reddito complessivo, prima di calcolare l’imposta. Fino ad un importo lordo annuo di € 129.11 (così detta franchigia), non si detrae nulla; superato tale importo, si ha diritto alla detrazione d’imposta del 19%. Facciamo un esempio: se la spesa sanitaria totale annua sostenuta è stata di € 310.00 occorrerà detrarre a tale spesa la franchigia e poi calcolare il 19%: 310.00 – 129.11= 180.89 180.89 x 19% = 34.47 (quota annua detratta). Dal primo Gennaio 2008 è entrerà in vigore una nuova modalità di detrazione fiscale delle spese sanitarie. Essa riguarda tutte le spese sostenute nel corso dell’anno, es.: visite mediche specialistiche (dermatologo, odontoiatra etc..), per le quali occorre presentare la fattura; ticket per prestazioni sanitarie (analisi del sangue, radiologiche etc..), o acquisto di medicinali. Per quello che riguarda quest’ultimo punto, bisogna ricordare una cosa fondamentale: sia all’atto dell’acquisto di un medicinale che sia da banco (cioè quei medicinali di libera vendita, che si trovano in farmacia o nelle parafarmacie o nei corner dei supermercati e che per il loro acquisto non necessitano di ricetta medica sia essa del sistema sanitario nazionale o meno) o etico (medicinali il cui acquisto è subordinato alla presentazione di una ricetta medica, e che sono dispensati solo in farmacia), sia al pagamento di un ticket farmaceutico, il paziente potrà richiedere, l’emissione del così detto scontrino parlante, cioè uno scontrino dove venga specificato: 1. La tipologia del bene acquistato (medicinale, ticket, parafarmaco etc…) 2. Il codice atc del bene acquistato (un numero che identifica il bene in questione, il cui nome per una questione di privacy, da quest’anno non può più comparire sullo scontrino) 3. Il prezzo con l’eventuale sconto applicato 4. Il codice fiscale della persona che dovrà dedurre tale spesa. Per quello che concerne le spese relative ai pagamenti di ticket (siano essi riferiti a quelli regionali, che alle differenze di prezzo sui generici) non occorre presentare al commercialista la copia della ricetta medica di riferimento, come accadeva fino a qualche tempo fa, in quanto l’Agenzia dell’Entrate ha stabilito che basta lo scontrino parlante. La stessa Agenzia ha precisato anche che la natura di medicinale può essere attestata anche mediante sigle, abbreviazioni e/o acronimi e, in caso di acquisto di medicinali senza obbligo di ricetta medica, con le indicazioni di OTC ed SOP. Attenzione, è importantissimo chiarire un aspetto della legge in questione che moltissimi ignorano, e cioè: se si desidera tale scontrino, lo si deve richiedere prima dell’emissione di quello normale, e solo in possesso del codice fiscale (o del tesserino sanitario) di colui che dovrà detrarlo, altrimenti non si potrà più emetterlo. dott. Ignazio Milillo VALLO DELLA LUCANIA via G. Murat, 15 tel/fax 0974.4479 CASAL VELINO MARINA Piazza Marconi tel 0974.907282

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I due eventi sportivi saranno di scena a Santa Maria tra il 6 e il 14 marzo

• I CAMPIONI DEL NUOTO MONDIALE

A Castellabate i campionati nazionali di biliardo e corsa campestre 2010

La piscina Torraca al centro del mondo sportivo....

Due eventi sportivi di grande rilievo si svolgeranno a inizio marzo sul territorio comunale di Castellabate, che in questo modo diventa una vetrina a livello nazionale per gli appassionati e i professionisti di biliardo e corsa campestre. Al seguito degli atleti delle due discipline, provenienti da tutta Italia, ci sarà infatti anche il consueto seguito di accompagnatori e organizzatori per un totale di circa duemila persone che soggiorneranno nel Comune e avranno l’occasione di conoscere e apprezzare la bellezza e l’ospitalità della municipalità cilentana. Un investimento sul fronte del turismo che oggi sempre di più si coniuga con lo sport: è questa la scommessa dell’amministrazione guidata dal sindaco Costabile Maurano, con l’impegno operativo dell’assessore

allo sport Raffaele Di Gregorio, per incentivare sempre di più la presenza di un’utenza medio-alta in queste destinazioni. Dal 6 al 14 marzo l’appuntamento è con la 4^ prova Btp del campionato italiano professionisti e con la 4^ prova del campionato nazionale femmine di biliardo sportivo. La location è quella dell’hotel Santa Maria a Santa Maria di Castellabate. L’evento è organizzato dalla società Gardens bar “Il serpentone”, associata al Coni e alla Fibis, con il patrocinio del Comune di Castellabate. La manifestazione, inserita nel calendario Coni, prevede la partecipazione di 600 professionisti e professioniste alla gara di biliardo in programma a Santa Maria, oltre agli spettatori e agli accompagnatori degli atleti.Il 7 marzo, invece, il parco verde dell’ottocentesca

Villa Matarazzo sempre a Santa Maria ospiterà la finale della corsa nazionale campestre Asi. Anche questo evento, organizzato dal comitato provinciale Asi di Salerno e dal Cas Castellabate, ha il patrocinio del Comune. Alla corsa parteciperanno circa 70 società sportive provenienti da tutta Italia con oltre 700 tra atleti, dirigenti ed accompagnatori che raggiungeranno la municipalità cilentana. Raffaele Di Gregorio (Assessore allo Sport del Comune di Castellabate)

Sabato 6 marzo la Piscina di Torraca “L’Olimpionica del Golfo” diventa il punto di incontro del nuoto mondiale con i campioni del Mondo Milorad Cavic (SRB) che vanta un argento olimpico nei 100df, è campione del mondo dei 50df in vasca lunga, oltre ad essere primatista europeo della stessa distanza, e già primatista e campione europeo dei 100df; Evgeny Korotyshkin (RUS), primatista del mondo dei 100df in vasca corta, campione europeo della stessa distanza in vasca corta e lunga, primatista e campione con la staffetta mista russa; Peter Man-

koc (SLO), primatista del mondo nei 100misti, nove volte consecutive campione europeo della stessa distanza, già campione del mondo nei 100df in vasca corta; Romanos Alyfantis (GRE), argento europeo nei 100rn, più volte medagliato ai recenti Giochi del Mediterraneo, campione e primatista nazionale greco in più eventi; Davide Natullo (IT), atleta campano, primatista italiano dei 100df e 200df, più volte campione nazionale. Gli atleti che si sfideranno il 6 marzo aderiscono tutti al progetto “Positivo della Salute”.

LA PASSIONE PER LE MOTO

FRANCESCO TRIMARCO Centauro del Cilento

Francesco Trimarco, nato a Napoli il 4 marzo 1982, da sempre appassionato di moto stradali, fa i primi approcci in pista nel 2000 in sella ad un’Aprilia 125 SP. La sua prima gara Risale al 2006, in Ungheria, alla guida di una Ducati 1000. Esordio

poco fortunato a causa della rottura del motore. Nel 2007 Francesco conquista il titolo italiano Ducati Desmo Challenge Categoria Protwins Rookie guidando un prototipo costruito dal suo carissimo amico Ponch Motor. Nel 2008 passa alla KTM parte-

cipando al campionato di Superduke 1000 che conclude al sesto posto. Sempre nel 2008 partecipa alla Ducati Speed Week in Ungheria vincendo la Cat Naked

e conquistando il secondo posto nella Cat Supersport. Nel 2009 sempre in sella alla KTM gareggia nella Superduke 1000 (Team Guida-Moto) e nello stesso anno

arriva terzo nel campionato italiano Superduke Open. Sponsor permettendo nel 2010 dovrebbe essre in sella ad una Superbike (Ducati 1098 o KTM RC8R).

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DAVIDE RUMMOLO dalle Olimpiadi al Cilento

1 AGOSTO 2002

Europei di Nuoto Davide Rummolo oro nei 200 metri rana

Il campione Olimpionico Davide Rummolo grazie all’amico Simone Piccirillo, del titolare della piscina coperta sita in San Marco di Castellabate, ha avuto il piacere di conoscere le bellezze paesaggistiche e architettoniche del Cilento di cui aveva sempre solo sentito parlare con giudizi positivi quindi ha colto l’occasione con l’amico Simone per conoscere personalmente il territorio dal quale è rimasto affascinato tanto da incaricare l’amico di acquistare una dimora presso cui trasferirsi durante i periodi vacanzieri mettendo a disposizione del Cilento le esperienze maturate nel mondo del nuoto così da essere di esempio per i giovani cilentani che si avvicinano a questo stupendo sport con la speranza che magari in futuro anche la terra dei miti possa generare un campione del livello di Davide.

Oggi a Berlino per Davide Rummolo, l’atleta napoletano che sempre era vissuto nell’ombra dei suoi “grandi” compagni di squadra, è giunta la gloria. È lui il campione europeo dei 200 rana, davanti al francese Bernard e al russo Sloudnov. Con la prestazione di oggi Rummolo stabilisce anche il nuovo record dei campionati europei con il tempo di 2’11”37.

Secondo lei perché uno sport così completo come il nuoto ha poco seguito nei giovani e poca visibilità da parte dei mass media? «Credo che ci si appassioni al nuoto non per avere un rendiconto economico ma più che altro per amore e dedizione per questa disciplina nobile, salutare ma nel contempo bisognosa di sacrifici e impegno di energie fisiche e mentali che indubbiamente contribuiscono a sviluppare in un giovane

una personalità sportiva e sana». Qual è l’età ideale per avvicinarsi al nuoto? «Come qualunque disciplina sportiva regola che si inizi il prima possibile. Quanto al nuoto ritengo che sarebbe ideale avvinarsi alla piscina intorno ai 4-5 anni di età». Oltre ad essere disciplina sportiva il nuoto è una pratica consigliata per la cura di alcune patologie cliniche, quale la scoliosi, e anche in terapie riabilitative o semplicemente per mantenere una buona forma fisica. «Certamente il nuoto, a deferenza di altri sport, aiuta risolvere problemi di posture ed è un utile strumento riabilitativo di tutte quelle deficienze psico-fisico-motorie che altrimenti richiederebbero cure farmacologiche aggressive». Cosa suggerirebbe a un giovane che aspiri ad eguagliare i suoi

successi? «Potrei risponderle suggerendole regole, metodologie e quant’altro ma a mio parere credo che ciò che renda campione uno sportivo non sia tanto il successo in una competizione ma piuttosto la volontà, la passione, lo spirito di sacrificio, l’essere convinti e fiduciosi in quello che ci si prefigge. Può definirsi campione, di qualsiasi sport si tratti, colui che si dedichi con impegno e onestà interiore ad una disciplina mirando non tanto a una vittoria quanto ad essere esempio di correttezza e lealtà sportiva e umana». Simone ci confidato il suo innamoramento per il nostro caro Cilento. «In effetti ho esternato all’amico Simone la mia meraviglia nel’ammirare un territorio così suggestivo e affascinante come il Cilento, una terra di cui avevo sentito molto parlare e che ave-

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vo in mente di visitare. Purtroppo improrogabili impegni sportivi e professionali mi hanno impedito di venire prima in questi luoghi meravigliosi. Appena l’amico Simone mi ha prospettato il suo progetto non ho perso tempo e immediatamente ho colto l’occasione». Sempre Simone ci ha confidato la tua intenzione di prender casa proprio qui nel Cilento. «proprio come un amore a prima vista il Cilento è subito entrato nel mio cuore tant’è vero che intendo assicurare la mia presenza e il mio contributo alla piscina coperta di Simone frequentata da numerosissimi giovani cilentani con l’auspicio che magari in un futuro prossimo un giovane del Cilento possa raggiungere importanti traguardi e porsi a simbolo della buona volontà e operosità dei tantissimi sportivi cilentani e far conoscere al mondo le bellezze artistiche e paesaggistiche di questa amata terra». Ringraziamo il campione olimpionico Davide Rummolo per la gentilezza e disponibilità nel concederci questa intervista e lo salutiamo fiduciosi di poterlo rivedere fregiato quanto prima della cittadinanza onoraria del Cilento. Marcello Federico dir. resp.

XXIV EDIZIONE - LA GARE SI DISPUTERANNO DAL 30 MARZO AL 3 APRILE 2010

Al via il Torneo Internazionale di calcio giovanile “Città di Agropoli” # SEGUE DALLA PRIMA #

si mette in luce un ragazzino che diventerà famoso Andrei Schevchenko futuro pallone d’oro. Naturalmente la Dinamo vince il Torneo e di quella squadra oltre a Schevchenko altri giocatori militeranno nei professionisti come l’attuale portiere della nazionale Ucraina. Il torneo cresce e le famiglie fanno a gara per ospitare i ragazzi stranieri. Dal 1990 arrivano gli americani di Rochester e per la prima volta una squadra giovanile americana incontra una squadra russa: accade ad Agropoli e i russi vincono 3 a 0. Il torneo lo vince lo Spartak Mosca altro famoso club professionista. Nel 1991 gli organizzatori riescono a far incontrare una squadra del Vaticano, il Pontificio Oratorio SS. Pietro e Paolo e una squadra russa, altro evento senza precedenti. Aumenta sempre negli anni il numero delle squadre partecipanti e sono molte le nazioni

che chiedono di partecipare. Il torneo ora si gioca su molti campi dei paesi vicini ad Agropoli. Arrivano sempre più squadre da nazioni nuove come Albania (nel Partizan c’è Bogdani), Bulgaria (Spartak Varna squadra di serie A), Romania,Slovenia, Slovacchia (il Trnava anche è club di A), Ungheria, Polonia, Rep. Ceca. Anche l’Europa Occidentale si interessa al Torneo di Agropoli e l’organizzazione accetta man mano la partecipazione di squadre provenienti da Austria, Finlandia, Svezia, Francia, Germania, Svizzera e Inghilterra. Dal 1997 c’è poi l’esordio delle squadre del Canada, del Venezuela e del Portorico. L’Africa è presente con il WAC Casablanca del Marocco e infine l’Australia con una squadra di Sidney. Anche il piccolo San Marino fa la sua esperienza ad Agropoli. Aumentano anche le presenza di club italiani professionisti o dilettanti che siano. Il tor-

neo è ben organizzato e ormai molto ambito tanto che molti club chiedono la partecipazione fissa come Mikulov che partecipa ininterrottamente dal 1991, come Brescia dal 1990, come i siciliani del Paternò dal 1993, come Ghepard Bologna (10 partecipazioni) ecc… Nei vari anni tutte le regioni italiane saranno rappresentate al torneo ad eccezione di Umbria e Vallo d’Aosta. Tra gli ospiti il posto d’onore spetta al capo di stato del Portorico, dott. Acevedo presente nel 2005 al seguito del club Fraigcomar, seguono il console di Tunisia, molti presidenti di province Italiane, molti sindaci italiani e stranieri di società partecipanti. Sono inoltre molti i calciatori italiani e stranieri che hanno mosso i primi passi calcistici ad Agropoli e che ora militano nei professionisti. Nel 1999 la Federazione Italiana ha riconosciuto il Torneo di Agropoli come il torneo giovanile italiano col più alto numero di squadre partecipanti. Fin ora sono 27 le nazioni presenti al Città di Agropoli.

Nella foto: il Czarni (Polonia). Miglior squadra del torneo-edizione 2009

CATEGORIE

Allievi A (1.1.93) - Allievi B (1.1.94) - Giovanissimi A (1.1.95) - Giovanissimi B (1.1.96) - Esordienti A (1.1.97) - Esordienti B (1.1.98)Pulcini A (1.1.99) - Pulcini B (1.1.00) - Pulcini C (1.1.01) - Pulcini D (1.1.02) - Femminile U15 - Femminile U18

SQUADRE CHE HANNO DATO LA LORO ADESIONE

DALL’ESTERO: FC Midsout (Usa) Toronto (canada) Deportivo Ven.(Venezuela), Sal. Caracas (Venezuela), Palava Mikulov (Rep.Ceca), Manisales (Colombia), Lokomotiva Trnava (Slovacchia), Eggstatt (Germania) New York Freedom(Usa), Spartak (Slovacchia) DALL’ITALIA: Asd Carso (Latina), Materdomini Catanzaro, S.C. Taibi Cinisi (Palermo), Aldini Bariviera (Milano), R11 Latina, Larino (CB), Europa Napoli, Eur Nova Roma, Freccia Azzurra (NA), Palestrina, Cantù San Paolo (Lombardia), Adelkam (Sicilia), 2005 Alcamo (Sicilia), Francesco Verdoliva Catanzaro (Calabria), Juventus Femminile Under 18 (Piemonte), Castenedolese (Lombardia), Sermoneta (Lazio), Domenico Luongo Napoli, Portico Caserta, Pavoniana Brescia, Faicchio (BN), Solofra (AV) DALLA PROVINCIA DI SALERNO: Nacional Cilento, Us Agropoli, Citta di Agropoli, Margiotta, Perdifumo, Aversana, S.Maria di Castellabate, Romanelli, Fox Paestum, Roccaraso, S. Cuore, Nuova Cilento, Calpazio, Bellizzi, Jugend, Magna Graecia, Oratorio Padre Giacomo Selvi, Nikè Salerno, Baia, Angels Femminile, Gelbison, Herajon, Pontecagnano Femminile.

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22

ilgiorn rnaale

speciale elezioni

C

del ilento marzo 2010 ■ numero 0

LE LISTE DEI CANDIDATI A SOSTEGNO DI VINCENZO DE LUCA

PARTITO DEMOCRATICO

ITALIA DEI VALORI

SINISTRA ECOLOGIA E LIBERTA’

1) Anna PETRONE

1) Dario BARBIROTTI

1) Lucia DE CRISTOFARO

2) Michela MANSI

2) Fausto MORRONE

2) Maria Domenica GIORDANO

3) Antonio VALIANTE

3) Carlo GUADAGNO

3) Angelo GRILLO

4) Enzo BENNET

4) Francesco MANZI

4) Vincenzo MARAIO

5) Ugo CARPINELLI

5) Luigi MORENA

5) Gennaro MUCCIOLO

6) Rossana LAMBERTI

6) Antonella MARTUSCELLI

6) Giovanni TROIANO

7) Donato PICA

7) Michele RAVIOTTA

7) Michele RAGOSTA

8) Franco PICARONE

8) Filomena FALLO

8) Claudio PAGANO

9) Antonio ROMANO

9) Antonio LANDOLFI

9) Giovanni TARANTINO

10) Maria SUEVA MANZIONE

10) Maria MARSICANO

10) Erminia PINTO

11) Domenico detto Mimmo SESSA

11) Valentina BOTTA

11) Maria Luisa VIGLIAR

VERDI

RADICALI

ALLEANZA PER L’ITALIA

CAMPANIA LIBERA

1) Pasquale TARALLO

1) Fabrizio STARACE

1) Aniello FIORE

1) Domenico VENTURA

2) Maria Antonia D’AMICO

2) Michele CAPANO

2) Nicola AMATO

2) Anna Maria TORRE

3) Carmine BOVE

3) Jose’ DE FALCO

3) Vincenzo BOTTA

3) Enrico COSCIONI

4) Pietro CAPUTO

4) Viola DI CAPRIO

4) Alfonso DELLA CORTE

4) Luigi BOVE

5) Fernando CISELLI

5) Carmela FERRIGNO

5) Carmine GUERRA

5) Filomena D’ANIELLO

6) Gerardo CORVINO

6) Immacolata PASSANNANTI

6) Salvatore IACCARINO

6) Matteo MARCHETTI

7) Fabiola ESPOSITO

7) Alfredo PAUCIULO

7) Domenico VENTURA

7) Giulio MUSU

8) Luigi MARTUCIELLO

8) Maria Angela PERELLI

8) Veronica CAMMARANO

8) Maria Rosaria PADOVANO

9) Daniele SENATORE

9) Gennaro ROMANO

9) Angelina DELLA MONICA

9) Vincenzo PATELLA

10) Antonia TREZZA

10) Angelica RUSSOMANDO

10) Rosa SCANNAPIECO

10) Giovanna SANTUCCI

11) Concetta VITALE

11) Donato SALZANO

11) Santa VITOLO

11) Gianfranco VALIANTE

VINCENZO DE LUCA

LE LISTE DEI CANDIDATI A SOSTEGNO DI PAOLO FERRERO

LE LISTE DEI CANDIDATI A SOSTEGNO DI ROBERTO FICO

PDCI - PRC

MOVIMENTO A 5 STELLE

1) Maria Teresa IMPARATO

1) Girolamo PISANO

2) Emilia MANGONE

2) Nicola Aldo GALATRO

3) Irene Loredana MARINO

3) Roberto FICO

4) Rocca FALIVENA

4) Marco SAVARESE

5) Alfonso AMATO

5) Luigi GALLO

6) Giuseppe TRAPANI

6) Doriana SARLI

7) Giovanni FRANCIONE

7) Marianna GUACCIO

PAOLO FERRERO

ROBERTO FICO

PAOLO FERRERO

ROBERTO FICO

8) Vega COLONNESE


ilgiorn rnaale

speciale elezioni 23

C

del ilento marzo 2010 ■ numero 0

LE LISTE DEI CANDIDATI A SOSTEGNO DI STEFANO CALDORO

PDL

UDC

POPOLARI UDEUR

1) Salvatore GAGLIANO

1) Salvatore ARENA

1) Paolo DEL MESE

2) Antonio EPISCOPO

2) Luigi COBELLIS

2) Pasquale D’ACUNZI

3) Alberico GAMBINO

3) Aniello SALZANO

3) Ciro VILLANI

4) Fernando ZARA

4) Vilma FEZZA

4) Angelo PALADINO

5) Michele SARNO

5) Nicola SCONZA

6) Giovanni BALDI

6) Giuseppe COLUCCI

7) Antonio LUBRITTO

7) Linda CORVINO

8) Eva LONGO

8) Lucia BALDI

9) Pina ESPOSITO 10) Elvira MORENA STEFANO CALDORO

11) Monica PAOLINO

NOI SUD NUOVO PSI + MPA

RADICALI

ADC ED ALTRI

NOI SUD

1) Mauro SCARLATO

1) Fabrizio STARACE

1) Giuseppe ALFANO

1) Franco BRUSCO

2) Giovanni MOTTA

2) Michele CAPANO

2) Antonella BUONO

3) Pasquale FORTUNATO

3) Jose’ DE FALCO

3) Caio D’ONOFRIO

4) Viola DI CAPRIO

4) Ivan CORRADO

5) Carmela FERRIGNO

5) Domenico CRESCENZO

6) Immacolata PASSANNANTI

6) Ortensio DE FEO

7) Alfredo PAUCIULO

7) Mario DE PRISCO

8) Maria Angela PERELLI

8) Gerardina FAUSTO

9) Gennaro ROMANO

9) Giuseppe FUNICELLI

10) Angelica RUSSOMANDO

10) Mattea detta Marina LA ROCCA

11) Donato SALZANO

11) Oreste STRIANESE

STEFANO CALDORO

ROBERTO FICO

“Siate protagonisti” è stato questo uno degli inviti che Stefano Caldoro ha rivolto ai giovani della Fag generation riuniti a Napoli. “Dovete chiedere alla politica – ha detto ai giovani che lo hanno accolto – fatti concreti. Dovete battervi per essere cittadini di questa regione a pieno titolo. Basta con i viaggi della speranza per trovare un lavoro fuori dalla Campania. Basta con i fini corsi per veline, il mio impegno nei vostri confronti sarà quello di garantire a tutti pari opportunità e trasparenza nell’accesso al lavoro. Chiedo però a voi tutti di battervi con il massimo impegno e di trasferire in questa battaglia la vostra forza, la vostra energia, il vostro sapere, il vostro entusiasmo. Insieme costruiremo una Regione migliore”. Cosi il candidato che ha risposto alle domande dei giovani. Più di trenta le associazioni che hanno rivolto quesiti al candidato nell’ incontro moderato da Aldo Torchiaro.

«I sondaggi ci danno in crescita esponenziale eppure l’informazione di regime di Minzolini e compagni ci ignora perché facciamo paura». Lo dice, in una nota, Roberto Fico, candidato alla Presidenza della Regione Campania per il MoVimento Cinque stelle. «L’esperienza di questi mesi - ha detto - è davvero straordinaria. Siamo l’unico movimento ad aver raccolto le firme, tutte vere, con i banchetti, tutte certificate e presentate per primi in tutti i tribunali. Abbiamo firme da regalare al Pdl se le vuole» «Fanno paura i nostri programmi così rivoluzionari e così di buon senso allo stesso tempo - ha concluso - Quando entrerà uno di noi in consiglio regionale entrerà tutta la rete di esperienze e di competenze che in questi anni ha lavorato in Campania».

VINCENZO DE LUCA

PAOLO FERRERO

La sfida di Vincenzo De Luca per la Regione Campania si chiama “Campania Libera”. E’ una battaglia di civiltà senza etichette, per un programma di rinnovamento radicale delle politiche regionali che punta al lavoro e allo sviluppo del territorio attraverso la sicurezza e la lotta alla criminalità organizzata, la trasformazione urbana, la trasparenza, la sburocratizzazione, l’utilizzo virtuoso dei fondi europei e la valorizzazione turistica. Vincenzo De Luca rivolge il suo appello alle donne e agli uomini liberi della Campania, a tutte le forze sane della nostra regione - di sinistra, di centro e di destra - perché, a prescindere dagli schieramenti di partito e dalle bandiere politiche, scendano in campo per una nuova stagione di militanza democratica.

«Insieme a Roberta Fantozzi stiamo facendo lo sciopero della fame in segno di denuncia e di protesta per le modifiche repentine apportate dalla maggioranza a fondamentali aspetti della legislazione in materia di lavoro; tanti lavoratori e tante lavoratrici si sono impegnate in questi anni ad arginare gli attacchi della destra berlusconiana, mentre al Governo è bastato pochissimo per stravolgere l’articolo 18 dello Statuto dei Lavoratori. Domani, al Quirinale, all’incontro con il Presidente della Repubblica Napolitano, avremo modo di esprimere il nostro dissenso anche per il decreto legge “interpretativo” governativo servito a sanare gli errori e le inadempienze compiuti della maggioranza in relazione alla presentazione delle liste regionali».


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Cilento

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del 2010 ■ numero 0 marzo

COBELLIS LANCIA LA SUA CAMPAGNA ELETTORALE

È il momento di farsi valere

Il Sindaco di Vallo della Lucania ha inaugurato la sua campagna nella Provincia di Salerno all’insegna del richiamo ai valori e al senso di comunità Sta tutto nello slogan il senso della campagna che il sindaco di Vallo ha lanciato pochi giorni fa. L’idea è chiara: la Provincia di Salerno e il suo territorio sono state finora poco valorizzate e aspettano un concreto segnale di cambiamento,

un salto di qualità. Per realizzarlo, Cobellis ha indicato una strada molto chiara: mettere al centro dell’azione politica le persone e le loro esigenze, recuperando la dimensione umana e solidale dell’impegno civile; affermare la capacità di decisione delle istituzioni che devono offrire soluzioni giuste e condivise; rafforzare il senso di responsabilità che deve guidare chi rappresenta i cittadini. Cobellis si è detto convinto che per fare il salto di qualità sia ormai necessario mettere da parte i localismi e le partigianerie, che hanno portato solo danni in questi an-

ni, e guardare finalmente al bene di tutta la comunità. Affermare un nuovo stile, insomma, fatto di sobrietà, capacità di guardare oltre gli steccati ideologici e affermare in questo modo il senso di un destino comune che riguarda tutti. Le cose da fare secondo Cobellis sono molte ma le priorità sono chiare: rivitalizzare l’economia del territorio attraverso lo sviluppo di un solido settore turistico e gli incentivi alle imprese che assumono e fanno innovazione; garantire maggiori servizi alle famiglie a cominciare da una sanità efficiente e vicina ai bisogni delle persone; difendere l’ambiente come fonte di salute e benessere per tutti; realizzare nuove opere di collegamento all’altezza del dinamismo delle imprese. Infine, Cobellis ha richiamato tutti all’importanza delle elezioni del 28 e 29 marzo, ribadendo che il territorio della Provincia di Salerno “deve farsi valere” scegliendo una rappresentanza forte, autorevole e condivisa, che lavori per il bene e il futuro di questa terra.

ELETTROSUONO PELLEGRINO via S. Passero - tel./fax 0974.2280 - Vallo della Lucania

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