Il Giornale del Cilento - Anno 1 Numero 1

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del COPIA GRATUITA

EDITORIALE

Il CILENTO

sceglie e cambia L’imperativo dei due principali candidati alla guida della Regione era: “Cambiare”. La democrazia è tanto più forte quanto più esprime la volontà popolare. Mai come in questa occasione il Cilento ha saputo concentrare il proprio potenziale elettorale sugli uomini e sulle personalità più eccellenti del suo territorio a prescindere da schieramenti e programmi conquistando una notevole presenza in Consiglio Regionale. A loro, nostri rappresentanti, rivolgiamo un appello: che possano portare a Palazzo Santa Lucia, con forza e impegno, le istanze e le esigenze del territorio di cui sono profondi conoscitori. Il Cilento ha grande fiducia in Voi e lo ha pienamente dimostrato. CilentoLive nell’augurarVi buon lavoro resta a vostra disposizione destinando i suoi servizi editoriali alla diffusione e conoscenza del vostro operato. Marcello Federico, Direttore

Cilento

periodico di informazione del Cilento e Vallo di Diano www.ilgiornaledelcilento.it - info@ilgiornaledelcilento.it - 339.440.49.03 - Direttore Marcello Federico

«Garantire la competitività della destinazione Cilento, calmierando i costi di trasporto turistico, adeguando l’aeroporto di Pontecagnano alle esigenze dei voli low cost e sostenendo i trasferimenti in bassa stagione. Ma svolgendo anche una specifica attività di marketing territoriale». L’appello bipartisan che

Angelo Coda, presidente di Cilentoturismo.it, rivolge al prossimo “governo” regionale, a nome dell’unione che raccoglie circa 500 strutture turistiche a sud di Salerno. La riflessione di Coda parte da un punto prioritario. «Innanzitutto – spiega - la nuova classe dirigente che governerà questa regione, chiunque essa sia, deve riconoscere istituzionalmente la vocazione turistica del Cilento per far sì che tutte le iniziative siano finalizzate al sostegno e al rilancio di tale vocazione. Non servono, però, dichiarazioni di intenti di facciata o slogan del momento, bensì una specifica programmazione economica che metta davanti

GLI ANGELI VOLANO giornate di beneficenza a cura dell’Associazione Angelo Rizzo

con il patrocinio del

19 e 25 aprile 2010 19 aprile 2010 ore 21.00 Teatro La Provvidenza

“Angelo Rizzo”

Associazione culturale, benefica e umanitaria

*Gli spettacoli:

AGROPOLI

Compagnia del Piccolo Teatro in

Service Partner

Service

• SERVIZIO A PAG. 17

"MISERIA BELLA"

farsa in un atto di Peppino De Filippo.

Compagnia teatrale La Cellula in

"'O POSTO IUSTO INDA 'O MOMENTO SBAGLIATO" di Angelo R. Musto

Carrato Calzature s.r.l.

*ingresso €10,00

ANTONIO CARRATO Via G. Murat, 23 Tel. 0974.4679

arredamenti

Il Brigantaggio nel Cilento

ire a contenere i costi di trasporto. Lo chiedono i nuovi mercati emergenti, come l’Est. E prosegue: «Per promuovere il turismo del Parco nazionale, sarebbe importante un marchio che, puntando sull’appartenenza alla rete dei siti Unesco, rafforzi la commercializzazione delle strutture turistiche e delle produzioni alimentari tipiche. Senza dimenticare il rilancio dell’area archeologica di Velia, da sempre in secondo piano nelle azioni promozionali. Realizzando anche una scuola di perfezionamento per il turismo. Noi operatori siamo pronti a fare la nostra parte, ci auguriamo che ciò valga anche per la Regione».

Via Crucis Vivente a Casal Velino Festa del Carciofo a Gromola-Capaccio ArcheoTrekking ad Ascea

AGROPOLI

Energie alternative • SERVIZIO A PAG. 2 CILENTO-ELEZIONI

Grande maturità nella scelta degli onorevoli • SERVIZI A PAG. 3

ITIN E R AR I

• SERVIZIO A PAG. 18

• SERVIZIO A PAG. 16

a tutto, almeno per il nostro Parco nazionale, ciò che serve per un vero sviluppo turistico». Coda ricorda anche quello che di utile è stato già fatto, ovvero «il piano di investimenti sulla mobilità appena varato dalla Provincia di Salerno, che vede nel Cilento la creazione di importanti infrastrutture», ma anche «la conferma delle “vie del mare” per il prossimo triennio, da parte della Regione Campania». «È ovvio che tutto questo non basta – spiega Coda – Prima di far muovere i turisti nel Cilento, bisogna farli arrivare. Se gli imprenditori hanno il dovere di mantenere i costi a livelli di mercato, le istituzioni devono contribu-

• SERVIZI ALLE PAGG. 13 E 20

• SERVIZIO A PAG. 21

Mostra fotografica sulla Biodiversità del Parco

NUMERO 1

Il nuovo governo regionale riconosca la vocazione turistica del Cilento

PrimaEdizione“CorsadelMito” Palinuro-Marina di Camerota

Mostra fotografica per ricordare Enzo Infante

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APRILE 2010

AUGURI DI BUON LAVORO AGLI ONOREVOLI CILENTANI

SPORT

GIOI

ANNO I

Pizzeria

25 aprile 2010 ore 10.00 P.zza Vittorio Emanuele - Vallo

Via Curci - C. Spinacelli Vallo della Lucania (Sa) Tel. 329.9756501

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Solo gli spettacoli teatrali hanno un costo di ingresso di euro 10,00 Il ricavato della serata sarà devoluto alla Casa Famiglia “Hansel e Gretel” di Vallo della Lucania ed all’associazione “AR” per il conseguimento degli scopi sociali

Animazione e giochi per i bambini Ingresso gratuito

Per informazioni è possibile contattare i seguenti numeri: 339.1391228 - 335.1745312 - 338.2501238 | Email: associazioneangelorizzo@alice.it

Settimana della Cultura • SERVIZIO A PAG. 22

Il Castello di Rocca Cilento • SERVIZIO A PAG. 23 F E DE R P AR C H I

Nuove aree marine nel Parco • SERVIZIO A PAG. 18 DA V E DE R E

Gli affreschi di Laurito • SERVIZIO A PAG. 18


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agropoli

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TUTELA DELL’AMBIENTE ED ENERGIE ALTERNATIVE

Il comune di Agropoli porterà il sole nei suoi edifici

LA TABELLA SUCCESSIVA RIPORTA GLI EDIFICI INTERESSATI ALLA REALIZZAZIONE DEGLI IMPIANTI E LE RELATIVE POTENZE INSTALLABILI POTENZA IMPIANTO (KWP)

EDIFICIO COMUNALE

Scuola Materna/Elementare Statale Località Moio

42,00

Progetto per installazione di nove impianti fotovoltaici su edifici comunali

Scuola Materna/Elementare Statale Madonna del Carmine

19,68

Approvato dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieri il progetto per l’installazione di nove impianti fotovoltaici su altrettanti edifici comunali. L’intervento è orientato all’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili per le scuole e, più in generale, per tutti gli edifici comunali. «L’iniziativa – afferma il sindaco Franco Alfieri - dimostra l’attenzione verso le tematiche ambientali e delle energie rinnovabili. L’obiettivo è la riduzione delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera, sensibilizzare il cittadino verso l’utilizzo di fonti rinnovabili e ridurre drasticamente i costi di gestione delle strutture comunali con notevole vantaggio economico per la collettività». «Attraverso questo progetto – aggiunge l’assessore all’ambiente Antonio Pepe – attiveremo anche un momento formativo per le scuole medie e superiori, con installazione di stazioni remotizzate per il controllo dei parametri fondamentali della produttività, lezioni training on the job durante la fase di direzione dei lavori, in modo da ipotizzare nuove figure lavorative nel campo dell’energy managment». La scelta degli edi-

Scuola Elementare Statale Gino Landolfi

109,44

Scuola Materna/Elementare Statale Località Mattine

15,84

Scuola Elementare Statale Mozzillo

12,72

Scuola Media Statale Gino Rossi Vario

178,32

Scuola Materna/Elementare Statale San Marco

74,26

Scuola Elementare Statale Santa Maria delle Grazie

37,20

Complesso Sportivo

46,75

fici (scuola materna/elementare di Moio, scuola materna/elementare di Madonna del Carmine, scuola elementare Gino Landolfi, scuola materna/elementare di Mattine, scuola elementare Mozzillo, scuola media Gino Rossi Vario, scuola materna/elementare San Marco, scuola elementare Santa Maria delle Grazie, Palagropoli) è stata fatta analizzando le caratteristiche architettoniche e strutturali, l’impiantistica presente ed i consumi annui di energia elettrica di ogni struttura. Sarà pubblicato, quindi, un bando per la concessione in uso dei diritti di superficie degli edifici comunali per l’installazione degli impianti fotovoltaici.

Arrivano i fondi per le borse di studio

Saranno destinati alle famiglie con reddito basso per le spese di istruzione

Arrivano i finanziamenti dalla Regione Campania per le borse di studio relative all’anno scolastico 20072008. 102.604,00 Euro la somma stanziata per il Comune di Agropoli che ora, attraverso il servizio pubblica istruzione, può completare l’iter di assegnazione. A darne notizia il sindaco Franco Alfieri e l’assessore all’identità culturale Franco Crispino. Tali fondi, in particolare, riguardano le spese di istruzione sostenute dalle famiglie con un reddito annuo non superiore ad Euro 10.633,00 (valore ISEE), secondo un piano di finanziamento che prevede l’assegnazione di apposite borse di studio in favore degli studenti delle scuole elementari, medie e superiori statali e paritarie indipendentemente dai meriti scolastici. I finanziamenti sono destinati esclusivamente all’assegnazione di contributi da attribuire, prioritariamente, a famiglie in condizioni di maggior disagio economico. L’ importo della borsa di studio è di Euro 130,00 per ogni studente ed

il tetto minimo di spesa sostenuta da dichiarare, ai fini dell’ammissione al beneficio, è stabilito in Euro 51,65. Le tipologie delle spese ammissibili, riscontrabili da documentazione e, comunque, accertabili sono relative: a) alla frequenza, ossia alle somme a qualunque titolo versate alla scuola su deliberazione del Consiglio di Circolo o d’Istituto, pagate con bollettino di c/c postale o il cui incasso avvenga tramite rilascio di ricevuta numerata, le rette versate a scuole paritarie, le rette per Convitti annessi a Istituti Statali, per Convitti gestiti direttamente o in convenzione dalla scuola o dall’Ente Locale; b) all’acquisto di materiali, attrezzature e ausili didattici personali, trasporto e pasti consumati presso le mense scolastiche. Il contributo sarà erogato fino ad esaurimento fondi disponibili, sulla scorta di una graduatoria formulata in base al reddito familiare. Le scuole hanno trasmesso complessivamente 752 istanze di contributo. Dott. Giuseppe Feo

Grazie alla loro realizzazione il Comune riceverà un corrispettivo pari ad almeno i costi energetici degli edifici sui quali insistono gli impianti e la garanzia della manutenzione dei tetti interessati dall’intervento per 20 anni. La riduzione prevista dei costi energetici è del 65% (rispetto ai dati anno 2008) per i primi venti anni e del 50% per i successivi cinque (la produttività degli impianti fotovoltaici è garantita per almeno venticinque anni), con un risparmio di circa 153 TEP (Tonnellate Equivalenti di Petrolio) e la mancata immissione in atmosfera di circa 345 tonnellate di CO2.

TOTALE

536,21

Dott. Giuseppe Feo

POLITICHE SOCIALI. “IN SELLA PER VINCERE”

Al via il progetto sperimentale di ippoterapia

“In sella per vincere”. E’ il progetto sperimentale di ippoterapia e onoterapia attivato dal Comune di Agropoli e dall’assessorato alle politiche sociali diretto dall’assessore Angelo Coccaro. L’iniziativa – che avrà inizio martedì 30 marzo e proseguirà fino al mese di giugno - è realizzata in collaborazione con l’A.S.D. Centro Ippico Equestre “Lancellotti Ranch” e l’associazione “Parco

del Cilento” – Centro Studi “M. Franciulli Battagliese”. Il progetto, in questa prima fase, è rivolto a 6 soggetti con disabilità psichica e/o mentale. “In sella per vincere” è un progetto che intende rispondere al bisogno di integrazione e socializzazione di soggetti con disabilità che vivono sul territorio. L’intervento è volto a favorire e potenziare l’autostima e l’autoefficacia, la qualità della vita e il comportamento adattivo grazie ad una strategia di intervento quale la riabilitazione equestre. «Il progetto – spiega l’assessore Angelo Coccaro – che intendiamo implementare nel tempo, vuole sperimentare sul campo i tanti benefici te-

rapeutici universalmente riconosciuti verso quei soggetti che richiedono un’attenzione sempre più qualificata». La riabilitazione equestre fa riferimento a quelle tecniche che sfruttano in vario modo il rapporto che si instaura tra il cavallo e il paziente secondo un programma terapeutico specifico. Attraverso la pratica di un’attività ludico-sportiva che ha come mezzo il cavallo, il soggetto viene stimolato dal punto di vista motorio, psichico, intellettivo e sociale. Dott. Giuseppe Feo


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L’on. Donato Pica: «Farò di tutto per dare attuazione al mio programma elettorale e ai punti essenziali che lo hanno contraddistinto mantenendo gli impegni assunti»

• IL NEOELETTO CONSIGLIERE REGIONALE RINGRAZIA I SUOI ELETTORI

Cobellis: «Una vittoria di popolo e ora è il momento della responsabilità»

Con 15.086 preferenze nella provincia di Salerno, l’on. Pica si riconferma membro del Consiglio Regionale della Campania, questa volta tra i banchi dell’opposizione. Qual è stata la prima cosa che ha pensato? «Indubbiamente il dato personale è gratificante per me ma anche per tutti coloro i quali hanno collaborato, mi hanno sostenuto tra l’altro il nostro lavoro è iniziato già da qualche anno con una presenza assidua sui territori e con una serie di iniziative di interesse collettivo, con un colloquio costante e proficuo, aperto alle pubbliche istituzioni ma anche ai cittadini in genere agli operatori, ai professionisti e alle imprese. Un lavoro che, come si diceva, ha dato dei risultati positivi pur in un contesto politico di carattere generale che purtroppo non ha consentito al Partito Democratico e alla coalizione di centro sinistra di conseguire il successo e di assicurare per i prossimi cinque anni il Governo della Regione Campania. Noi eravamo a conoscenza di una serie di difficoltà inerenti soprattutto il Napoletano e il Casertano, Vincenzo De Luca ha compiuto un percorso comunque rilevante, significativo. Il risultato di Salerno e Provincia è buono, altrove ci si è difesi altrettanto bene, però il quadro generale anche per motivazioni di antica provenienza, per così dire, non era incoraggiante e poi alla resa dei fatti si è confermata questa tendenza. L’elettorato ci assegna un ruolo di opposizione e io continuerò ad adoperarmi per il progresso della provincia di Salerno, per l’accompagnamento di progettualità e di iniziative che possano dare riscontri utili a tutto il nostro contesto territoriale di riferimento e sono come, ho sempre fatto nella mia attività politica e amministrativa per il colloquio, per la discussione e per il confronto. So-

no per un’opposizione costruttiva ricercando le ragioni e le motivazioni di sintesi tra le varie componenti per quel che concerne l’attività legislativa e gli atti e i provvedimenti di carattere amministrativo. Farò di tutto per dare attuazione al mio programma elettorale e ai punti essenziali che lo hanno contraddistinto mantenendo gli impegni assunti e ricercando sempre e comunque il momento del confronto, della discussione per valutare insieme quali sono le idee e le iniziative più utili e importanti da portare avanti». Insediato il nuovo Consiglio Regionale della Campania, quale sarà la prima cosa a cui penserà? «Riprendere le proposte di legge già presentate nel corso della precedente legislatura e cercare di accelerarne l’iter di discussione e approvazione perchè sitratta di indicazioni che vanno nella direzione più consona alle esigenze e le aspettative del nostro territorio e che si prestano a dare delle risposte che sono nelle attese dei cittadini e delle comunità campane e della provincia di Salerno in particolare. Dobbiamo cioè fare di tutto affinchè vengano privilegiati i contenuti e gli obiettivi concreti e realisticamente percepibili da raggiungere. La gente, se vogliamo, è anche un po’ stanca dei rituali soliti della politica, di un eccesso di tatticismo, delle contrapposizioni, delle liti, degli scandali, delle polemiche: la quotidianità presenta purtroppo molti aspetti critici. In ogni famiglia c’è un problema da risolvere, occorre perciò trasmettere all’esterno segnali di fiducia e di incoraggiamento, facendo capire a tutti, che in realtà ci sono modi condizioni e possibilità per fare una buona politica e per difendere e tutelare al massimo quello che potremmo definire il bene comune». Qual è dunque il primo ingrediente necessario per una politi-

ca vincente in regione Campania? «La metodologia dell’ascolto è sicuramente vincente e produttiva di effetti positivi e poi dobbiamo avere il coraggio, l’ho spiegato lungamente e ampiamente in campagna elettorale, di concentrare ogni sforzo ogni attenzione, ogni destinazione di risorse economiche disponibili su alcuni punti prioritari essenziali e irrinunciabili. Tra questi mi permetto di sottolineare, per l’ennesima volta, il tema del lavoro, dell’occupazione per i giovani per poi passare ad una riforma realmente applicabile al di là della teoria delle impostazioni di principio della sanità, una sanità che dia risposta efficienti e soddisfacenti in tempi brevi abbattendo le liste d’attesa, favorendo la creazione di strutture di media specializzazione collegandosi quanto più possibile al momento sociale, di tutela della dignità della persona. E poi ancora difesa dell’ambiente e del territorio, lotta al dissesto idrogeologico, all’erosione costiera alle frane, decentramento amministrativo molto accentuato per ridurre quanto più possibile i tempi delle risposte, le cosiddette autorizzazioni che non arrivano mai e poi un patto di solidarietà, se così lo possiamo definire, che ci permetta di dare più spazio e più protagonismo alla provincia di Salerno favorendo meccanismi che esaltino al massimo la qualità della proposta e la meritocrazia. Questi sono punti a mio giudizio di straordinaria rilevanza che vanno approfonditi, che vanno seguiti e su cui ciascuno di noi, indipendentemente dalla posizione politica, può e deve dare il proprio contributo». Antonella Citro

ON. EVA LONGO

ON. GIOVANNI FORTUNATO

ON. ANTONIO VALIANTE

Impianti Elettrici e Costruzioni Generali Via Mattine snc - 84043 Agropoli (SA) Tel/Fax 0974.838587 Cell 334.6583404 - 334.6583403

«Ringrazio le tantissime persone che mi hanno dato fiducia in tutta la Provincia di Salerno, sono loro ad aver determinato la mia vittoria». Luigi Cobellis, neoeletto consigliere regionale nell’Udc con 13.881 preferenze, dopo la notte trascorsa tra il calore della gente che lo ha voluto festeggiare subito, pensa al lavoro che lo attende. «Ora la nostra provincia ha la possibilità di farsi valere in Consiglio regionale – spiega infatti Cobellis – Con l’elezione del presidente Caldoro, che rappresenta una pagina nuova per la storia della Campania, e la forza di questo voto popolare che mi ha dato così tanta fiducia, ci sono tutte le premesse per un riscatto della nostra gente e delle nostre potenzialità inespresse. Le tante persone che ho incontrato in questi mesi mi hanno trasmesso la chiara percezione di un’esigenza di fare un salto di qualità e di af-

fermare il valore di questo territorio». I risultati parlano chiaro. «Da una prima analisi del voto – prosegue Cobellis - emerge chiaro che ho ottenuto una presenza costante in quasi tutti i seggi, cioè non si è trattato di un fenomeno locale, cilentano, ma sono riuscito a farmi conoscere e apprezzare in tutta la provincia di Salerno. Le persone hanno avuto fiducia in me e questo è fonte di grande soddisfazione ma anche di grande responsabilità». Proprio l’entusiasmo spontaneo dei sostenitori ha coinvolto Cobellis nei festeggiamenti per la vittoria, lungamente attesa nel comitato elettorale di Salerno e festeggiata solo attorno alle 2,30, quando i dati erano orami inequivocabili, con una bottiglia di spumante, e poi lungo le strade di Vallo della Lucania fino all’alba. Intanto, sul suo profilo di facebook centinaia di fan hanno postato messaggi di auguri. E, dopo la gioia, è già il momento della responsabilità. «Abbiamo davanti sfide importanti, che riguardano innanzitutto l’Amministrazione della Regione Campania: ha problemi seri che vanno affrontati con serietà e determinazione. Poi c’è da consolidare l’Udc, che ha bisogno di essere reso più forte e credibile nella nostra provincia».

A Castellabate trionfa il gruppo Pdl per Alberico Gambino

La regione Campania svolta, decisamente, a destra, Caldoro prevale con ampio margine su De Luca. La popolazione delusa e amareggiata sull’andamento della situazione in Campania, dopo circa 17 anni di giunta Bassolino, ha deciso di affidarsi, dunque, ad un uomo di Silvio Berlusconi: Stefano Caldoro. Per quanto riguarda il dato degli eletti in provincia di Salerno, trionfa l’area che fa capo al Presidente della Provincia, Edmondo Cirielli, vengono eletti, infatti, Alberico Gambino, Eva Longo, Giovanni Baldi, Giovanni Fortunato. Vorrei menzionare su tutti il dato di Alberico Gambino che si afferma

con oltre 27.000 preferenze. Castellabate, sicuramente, contribuisce fortemente a questo dato con 677 preferenze per il neo consigliere regionale. Una vittoria per il gruppo Pdl formato da Costabile Spinelli (consigliere provinciale), Luisa Maiuri, Costabile Nicoletti e Giuseppe Amodio, i quali si sono battuti tenacemente per Gambino, portando a casa un successo in termini di voti davvero natevole, considerando che sia per l’astensionismo sia per le innumerevoli candidature che potevano far breccia nel territorio comunale, ci sono state tante difficoltà da superare. Alberico Gambino a tutti gli effetti deve essere considerato cittadino di Castellabate, è radicato sul territorio, è un amico di tutti, è una persona che si è sempre battuta e continuerà a farlo per il bene di questo comune. La sua elezione non potrà che giovare e presto vedrete che si avranno risultati visibili e concreti. dott. Roberto Comunale


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LAVORI PUBBLICI A CASTELLABATE

Restyling all’innesto di Santa Maria Nord con la SP 267

Sono stati consegnati mercoledì 7 aprile scorso i lavori di manutenzione straordinaria dell’innesto di Santa Maria nord con la provinciale 267. L’area oggetto dei lavori, in particolare, riguarda il primo tratto di via S. Andrea, che va dall’incrocio con la provinciale 267 fino alla stazione di servizio, per una lunghezza di circa 130 metri. L’intervento rientra nel riassetto viario messo in atto dall’amministrazione comunale di Castellabate, guidata dal sindaco Costabile Maurano e in collaborazione con l’assessore

ai lavori pubblici Marco Di Biasi. Il progetto di sistemazione e riqualificazione urbana punta anche a garantire la messa in sicurezza pedonale con la realizzazione di un marciapiede largo 1,20 metri sul lato destro, nel senso di ingresso al centro abitato. Il marciapiede, pavimentato in pietra, sarà realizzato in parte sull’attuale sede e in parte sull’area che si ricaverà arretrando i muri di recinzione privata, che verranno ricostruiti in pietra sullo stesso lato e in calcestruzzo sul lato opposto. Saranno realizzati, inoltre,

un moderno sistema di raccolta e di scolo delle acque pluviali e un nuovo impianto di pubblica illuminazione. I pali in acciaio del vecchio impianto saranno sostituiti con lanterne artistiche in ghisa, poste a distanza di 20 metri, allineate lungo il marciapiede e alimentate da linea interrata. I lavori verranno completati con la risagomatura del fondo stradale e la messa in opera di un nuovo manto in conglomerato bituminoso. Il progetto esecutivo, realizzato dell’Ufficio lavori pubblici del Comune, è stato approvato con la deliberazione della giunta comunale n. 54 del 28.02.2006. La direzione dei lavori e il coordinamento della sicurezza in fase esecutiva è affidato all’ing. Vincenzo Di Luccia, mentre il collaudo tecnico amministrativo all’Utc. I lavori, che da contratto dovranno essere ultimati entro il prossimo 5 giugno, costeranno 24.044 euro, a fronte dell’offerta pari al ribasso del 24,356% eseguita dalla ditta vincitrice dell’appalto, che è la An.Vi. srl con sede a Campagna. L’opera è finanziata, in parte, con un prestito contratto con la Cassa depositi e prestiti e, in parte, con fondi comunali.

NUOVO PUNTO INFORMAGIOVANI A CASTELLABATE

Quattro postazioni internet gratuite a disposizione dei ragazzi È stato riorganizzato e potenziato, nonché munito di 4 postazioni internet a disposizione dei ragazzi per un’ora complessiva di navigazione gratuita al giorno. È il Punto Informagiovani, ubicato presso la storica Villa Matarazzo, proprio nel cuore di Santa Maria di Castellabate. Lo sportello, dedicato ai giovani di età compresa tra i 14 e i 34 anni, è aperto dal lunedì al venerdì, dalle ore 9,30 alle 13,30 e dalle ore 15,30 alle 18,30, in contemporanea con l’Ufficio di promozione turistica e culturale attivo nella stessa struttura (tel. 0974.968216, email: giovanicastellabate@tiscali.it). L’amministrazione guidata dal sindaco Costabile Maurano, in collaborazione con l’assessore alle politiche giovanili Paola Piccirillo, ne ha promosso la riorganizzazione e il potenziamento, per renderlo sempre più aderente alle esigenze dei ragazzi. Il Punto Informagiovani è stato creato, in-

fatti, per aiutare gli under 34 a trovare risposte ai propri interrogativi, per consigliarli e guidarli di fronte alle scelte importanti. È, però, anche uno spazio per incontrare altri giovani, per comunicare, scambiare idee e realizzare attività insieme. Offre informazioni aggiornate e propone di continuo nuove opportunità nei settori di maggiore interesse giovanile, ovvero scuola, professioni, lavoro, tempo libero, vita di relazione, vacanze, estero e sport. A disposizione dei ragazzi ci sono guide che aiutano nella scelta della scuola o dell’università, ma anche dossier che introducono al mondo del lavoro. Ci sono gli elenchi delle professioni più appetibili e le opportunità di vacanze giovani in Italia ed all’estero, calendari dei principali eventi e annunci spiccioli. Ogni quindici giorni, inoltre, vengono affissi alla bacheca gli argomenti più interessanti, divisi per settore.

UN COMPLEANNO D’ECCEZIONE PER LA WEB TV DI CASTELLABATE

Un anno e più di Castellabate TV

A Castellabate rinnovate le cariche del Forum giovanile, Francesca Izzo è il presidente Rinnovate le cariche del Forum comunale giovanile di Castellabate, il presidente è per la prima volta una ragazza: Francesca Izzo, di Santa Maria. Il nuovo vicepresidente è invece Costabile Di Matteo e il segretario Maria Rosaria Guariglia. Le lezioni per il rinnovo dell’importante organismo di partecipazione giovanile, previsto dallo Statuto del Comune, si sono svolte lo scorso 26 marzo nell’aula consiliare. La seduta è stata aperta dai saluti dell’assessore alle politiche giovanili Paola Piccirillo e del presidente uscente Clemente Migliorino. Il Forum comunale giovanile, istituito a Castellabate fin dal dicembre 2003, in questi anni si è reso promotore di iniziative culturali e sociali che hanno promosso una maggiore consapevolezza e partecipazione dei giovani nella vita civile. «Al neopresidente vanno i miei migliori auguri di buon lavoro – dice il sindaco Co-

stabile Maurano - Il Forum è, infatti, una grande occasione per i ragazzi per diventare protagonisti della vita del nostro paese. Mi auguro che vogliano contribuire attivamente con un apporto di entusiasmo e di idee». «Il Forum può presentare proposte – spiega invece l’assessore alle politiche giovanili Paola Piccirillo - promuovere progetti, attivare iniziative per un migliore utilizzo del tempo libero, favorire il raccordo tra i gruppi giovanili e le istituzioni locali, ma anche promuovere rapporti permanenti con le Consulte e i Forum presenti nel territorio regionale e nazionale». La composizione del Forum è aperta a tutte le realtà giovanili del territorio, sia ai singoli residenti che ai rappresentanti di associazioni, band musicali e istituti scolastici. Organi del Forum sono: l’assemblea, il delegato, il vice-delegato e il segretario. L’assemblea è composta

dai delegati delle organizzazioni giovanili che operano sul territorio cittadino da almeno un anno e che hanno aderito al Forum, da un rappresentante per ogni band musicale, per ogni associazione presente sul territorio, per ogni gruppo informale iscritto nell’apposita anagrafe comunale, nonché da un rappresentante residente per ogni istituto superiore presente nel comprensorio cilentano. I delegati devono avere, all’atto della nomina, un’età compresa tra i 16 e i 29 anni. L’assemblea viene convocata non meno di quattro volte all’anno, secondo una programmazione trimestrale, ed in via straordinaria ogni volta che ce ne sia la necessità. Il Forum giovanile, inoltre, può decidere di far partecipare ai propri lavori esperti, rappresentanti di enti o associazioni, consiglieri, assessori, funzionari, il sindaco o il segretario comunale.

Un compleanno d’eccezione quello della nostra creatura, una “sfida” intrigante che celebriamo con grande gioia, infatti poco più di un anno fa andava in “onda” sul Web la prima televisione del Comune di Castellabate. Un’idea coraggiosa, poche risorse, tanta passione, qualche fido volenteroso che ci ha seguito. Il prezioso ausilio di Lazzaro Addesso che ha messo al servizio del progetto la sua esperienza e il suo lavoro, l’utilizzo di uno strumento come Internet (infatti da qualsiasi parte del mondo basterà un pc, una connessione e digitare l’indirizzo www.castellabate.tv) il tutto sotto la direzione del art director Maurizio Addesso. Tanti giovani coinvolti, una qualità dei servizi

sempre migliore, tante persone che con piacere si sono lasciate intervistare(basti pensare agli oltre 100 servizi realizzati). Una voce libera senza padroni e senza colori. Siamo stati promotori di un Calendario per beneficenza completamente made in Castellabate che tuttora rappresenta un nostro fiore all’occhiello... Abbiamo fatto informazione, abbiamo fatto conoscere giovani talenti, dato spazio alle risorse del nostro territorio... ma più semplicemente ci siamo divertiti, e con il divertimento continueremo a portare avanti Castellabate Tv aprendola sempre di più a chi vorrà seguirci. Non solo comunicazione ma uno strumento di impegno sociale e associativo.


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il nostro parco 5

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Il domani si chiama PARCO...

Se per altri la soglia del mondo conosciuto coincideva con Eboli, proprio da lì si apriva per me la magica porta del più genuino Mezzogiorno. Un mondo incantevole e nuovo verso cui mi tuffavo ogni primavera, fuggendo il trambusto e il rumore, l’inquinamento e l’alienazione della capitale. Che andassi verso la Sila o al Pollino, sull’Aspromonte o al Bosco di Policoro, il passaggio obbligato mi faceva affacciare sulla valle del Sele, sostare in religiosa contemplazione presso i templi di Paestum e poi affrontare l’interminabile serpentina che attraversava i monti e i litorali del Cilento, o costeggiare la straordinaria catena dei monti Alburni, fino a raggiungere la placida Sapri e lo smeraldino golfo di Policastro come uno dei traguardi più ambiti. C’erano mille cose da scoprire, lungo il percorso, insolite fioriture da riconoscere e fuggevoli presenze animali da individuare: c’erano a volte tuffi nel mare di Palinuro o arrampicate sulle rocce costiere per scoprire la bella primola litoranea che porta lo stesso nome; attendamenti alla foce del fiume Mingardo densa di ontani neri, o interminabili marce dalla Masseta fino alla segregata Cala degli Infreschi. Mi sentivo un po’ come Ulisse, viaggiatore ed esploratore di luoghi troppo importanti per restare sconosciuti, ma troppo incantevoli per consentire che lo “spirito del tempo” li sommergesse con i segni banali e dissacranti del progresso. Dalle grotte di Pertosa alla vetta del monte Bulgheria, dalle gole del Calore alle pinete e alle marine di Acciaroli, capii ben presto che il Cilento era uno dei “grandi luoghi” del bel Paese, abitato da gente vera e ancora ricco di potenzialità immense, che dovevamo ad ogni costo riuscire a salvare. Ascesi infine al monte Cervati, segreto massiccio perduto nel cuore del Cilento, estrema roccaforte del lupo appenninico e dell’aquila reale; penetrai nei boschi di castagno e d’ontano napo-

letano del monte Sacro, il cui nome arabo di Gelbison m’incuriosiva più d’ogni altro, incontrando con il picchio nero piante di cui non sospettavo nemmeno l’esistenza. Tutto il Cilento, dai monti al mare, era ancora uno dei tanti paradisi sconosciuti del nostro Mezzogiorno: accanto ai piccoli centri abitati, in ogni angolo si celava un frammento primordiale di autentica natura, tanto più prezioso in quell’Italia che appariva spensieratamente protesa verso la completa disgregazione e il più totale abbandono. Una terra millenaria, dimenticata, immota e magica che pochi conoscevano. Scampata al destino delle altre meraviglie già sconvolte dalla politica cieca e devastatrice della seconda metà del XX secolo, ma meritevole sicuramente d’un destino e d’un futuro diversi. Inutile sarebbe oggi, forse, tornare a predicare contro le cattedrali nel deserto, i villaggi-fantasma, le raffinerie con licenza di inquinare, le superstrade e i megatrafori, le captazioni e le lottizzazioni che hanno alterato, spesso in modo irreparabile, il volto autentico del nostro Mezzogiorno. Agli occhi di chi sappia guardarsi intorno, la proliferazione dell’abusivismo sulle coste e la spoliazione delle montagne sono state eguagliate soltanto dall’estensione degli oliveti sacrificati, dei fiumi asciugati, dei litorali assaliti dai rifiuti; e mentre si espande una delle agglomerazioni edilizie più deprimenti e banali, accade che monumenti e torri, villaggi e masserie, conventi e borghi antichi finiscano miseramente in rovina. Eppure dalle pagine memorabili di ogni viaggiatore straniero in Italia nei secoli scorsi emerge un Mezzogiorno glorioso e leggendario, probabilmente uno dei luoghi più belli della terra: abitato da un popolo creativo e solare, favorito da una natura ricca e generosa, nobilitato da un passato senza pari. Perché qui abitavano comunità capaci di erigere templi insuperati, mentre le

razze nordiche vivevano ancora cacciando e raccogliendo bacche. Qui fiorivano cultura, tradizione d’ospitalità e vita civile, anche quando altrove guerre e rivalità insanguinavano città e campagne. Verrà anche per il Cilento il tempo auspicato del riscatto e della riscoperta dei veri valori della vita? Salvare l’ambiente, la cultura e la natura di questo maestoso promontorio, che è quasi un’isola a sé nella penisola, è oggi sicuramente possibile: e la recente creazione d’un grande Parco Nazionale, già lucidamente intuita da Max Nicholson fin dal 1973, di uno dei pochi luoghi eletti a tramandare le parti migliori della nostra terra alle future generazioni, offre una storica occasione in questo senso. Un Parco può salvaguardare l’identità del Cilento e della sua gente, ma anche aprire la via all’evoluzione verso uno sviluppo sostenibile, durevole, compatibile: con la riscoperta delle attività produttive tradizionali, con la riaffermazione dei valori comunitari e con uno sfruttamento equilibrato ed intelligente di ogni risorsa attraverso quel fenomeno nuovo, e dinamico, che è oggi l’ecoturismo. Perché appare a tutti ormai ben chiaro che solo una moderna area protetta può riscattare il destino di un territorio marginale ed emarginato, convogliando su di esso dalle zone “forti”, produttive e metropolitane consistenti flussi di ricchezza, socialità e cultura. Speriamo che sia finalmente giunto il momento di aprire gli occhi e la mente, per capire che la ricchezza più autentica del Cilento sta nel recupero della bellezza dei luoghi e delle intelligenze disperse dei suoi abitanti, nel patrimonio culturale e ambientale e nella creatività della gente, nella natura, nel mare, nel sole e nei colori, sapori, umori che in ogni suo angolo esprime, dispensando emozioni uniche, l’inesauribile vitalità di questa terra. Il vero riscatto umano ed ecologico, al di là di Eboli, può e deve ancora iniziare.

LA MISSION DELL’ENTE PARCO

La mission dell’Ente Parco è quella indicata dalla Legge quadro sulle aree protette:  Garantire la conservazione di specie animali o vegetali, associazioni vegetali o forestali, singolarità geologiche, comunità biologiche, biotopi, processi naturali, equilibri idraulici e idrogeologici, equilibri ecologici.  Realizzare un’integrazione tra uomo e ambiente naturale, anche mediante la salvaguardia dei valori antropologici, archeologici, storici e architettonici e delle attività agro-silvopastorali e tradizionali.  Promuovere attività di educazione, di formazione e di ricerca scientifica, nonché attività ricreative compatibili.  Promuovere e valorizzare attività produttive compatibili. L’art. 3 dello Statuto stabilisce inoltre che: 1. L’Ente Parco ha il compito di perseguire le seguenti finalità di tutela ambientale e di promozione sociale: a) Tutelare, valorizzare ed estendere le caratteristiche di naturalità, integrità territoriale ed ambientale, con particolare riferimento alla natura selvaggia dell’area protetta; b) Salvaguardare le aree suscettibili di alterazione ed i sistemi di specifico interesse naturalistico; conservare e valorizzare il patrimonio storico-culturale - artistico; migliorare la copertura vegetale in relazione a specifici interessi di carattere naturalistico, produttivo e protettivo; c) Favorire, riorganizzare ed ottimizzare le attività economiche, in particolare quelle agricole, zootecniche, forestali, turistiche, con particolare riferimento alla naturalità e biodiversità, ed artigianali e promuovere lo sviluppo di attività integrative compatibili con le finalità precedenti; d) Promuovere attività di ricerca scientifica e studio di educazione ambientale nonché concernenti la crescita culturale delle popolazioni residenti; 3. L’Ente Parco assume, inoltre, tra i suoi obiettivi prioritari anche i seguenti: a) Ripristinare le aree marginali mediante ricostruzione e difesa degli equilibri ecologici; b) individuare forme di agevolazione a favore dei privati singoli o associati che intendano realizzare iniziative produttive o di servizio compatibili con le finalità istitutive del Parco Nazionale; c) Promuovere interventi a favore dei cittadini portatori di handicap per facilitare l’accessibilità e la conoscenza del Parco. d) Attuare iniziative dirette a valorizzare l’ambiente marino, anche miranti a promuovere l’istituzione (o l’ampliamento) da parte degli organi competenti di aree naturali protette. 4. L’Ente Parco, oltre alle finalità di cui ai commi precedenti, interviene d’intesa con i comuni e le provincie il cui territorio è compreso in tutto o in parte nelle individuazioni delle priorità per la concessione di finanziamenti a favore degli interventi da realizzare nel territorio compreso nell’area da proteggere, secondo quanto previsto dall’art. 7 della legge 394/91, ivi comprese le aree di cui all’art.32 della legge predetta, ove già individuate.


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L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE FA IL PUNTO SULLA SITUAZIONE DEI FINANZIAMENTI

Lo stato attuale delle opere pubbliche a Capaccio L’Amministrazione comunale, attraverso il suo portavoce Carmine Caramante, fa il punto sull’attuale situazione dei finanziamenti che riguardano il comune di Capaccio Paestum sulle varie misure Por della Regione Campania, sugli interventi da realizzarsi in finanza di progetto e sulle opere pubbliche previste sul territorio comunale. Area Pip. Contributo di euro 2 milioni (già finanziato con decreto regionale) attraverso il quale, in seguito all’approvazione di un nuovo Regolamento, l’ente comunale sarà in grado di abbassare considerevolmente il costo di ogni singolo lotto, favorendo l’insediamento di nuove realtà produttive nell’area. L’approvazione del nuovo Regolamento è prevista entro il primo semestre 2010. Rete dei sottoservizi (fognature). Finanziamento di euro 4,7 milioni (approvato, in attesa di decreto regionale) con il quale si realizzerà il progetto di completamento dell’intera rete fognaria del territorio comunale. Adeguamento e potenziamento rete idrica del Capoluogo. Con delibera di Giunta regionale n. 280 del 16/03/2010 (pubblicata sul Burc n. 24 del 29/03/2010), è stato approvato al Comune di Capaccio Paestum il finanziamento di euro 500mila per risolvere definitivamente il problema della rete idrica di Capaccio Capoluogo. I lavori partiranno entro l’anno 2010. Metanizzazione. A breve inizieranno i lavori sul territorio comunale. Sono state già espletate le procedure di gara per l’affidamento e la direzione dei lavori. Via Poseidonia (ex Via Sterpinia). Nei prossimi giorni, inizieranno i lavori di riqualificazione e ripavimentazione di tutta l’importante arteria comunale a ridosso della fascia costiera. L’intero intervento, che ammonta ad euro 500mila circa, sarà realizzato con fondi comunali. La consegna dei lavori è prevista prima dell’inizio della stagione estiva. Piscina comunale a Capaccio Scalo. Finanziamento di euro 2 milioni (approvato con Decreto dirigenziale regionale n. 10 del 18/02/2010, pubblicato sul Burc n. 17 del 22/02/2010) con il quale sarà realizzato un complesso natatorio al centro di Capaccio Scalo, nell’area adiacente la nuova

palestra comunale. Stazione di Capaccio Scalo. Con delibera di Giunta regionale n. 317 del 19/03/2010 (pubblicata sul Burc n. 24 del 29/03/2010), è stata concessa al Comune di Capaccio la somma di euro 400mila per la realizzazione di interventi di riqualificazione del piazzale antistante la stazione di Capaccio Scalo e dell’adiacente struttura, da adibire a sede permanente del futuro Parco Scolastico del Mezzogiorno, iniziativa di carattere regionale. L’intervento prevede la riqualificazione funzionale del vecchio edificio con sala conferenze al piano terra ed uffici in quello superiore. Polo culturale e bibliotecario a Capaccio Scalo. In attesa di inizio dei lavori, realizzato attraverso procedura di project financing (pubblico-privato), prevede l’edificazione di una struttura polivalente di tre piani (auditorium, biblioteca multimediale, sportelli ed uffici), a fronte del ristoro ai privati di un numero congruo di unità immobiliari nello stesso comparto. Progetto approvato con delibera di Giunta comunale n. 72/10; presa d’atto del Consiglio comunale prevista all’ordine del giorno dell’assise civica del 12 aprile prossimo. Concorso Internazionale d’Idee per Paestum. Procedura concorsuale ultimata, così come la premiazione dei vincitori, la mostra dei progetti partecipanti e la pubblicazione del volume con le idee in gara. È stato dato mandato per la progettazione preliminare/definitiva/esecutiva al gruppo vincitore, che sarà presentata ufficialmente entro 6 mesi. Con la somma prevista dal bando (circa 1 milione di euro) sarà realizzato l’intervento indicato dall’ideaprogetto prima classificata, che riguarderà l’area del centro di Torre di Mare, con un’operazione di riqualificazione dell’esistente e la costruzione di un’area espositiva e polifunzionale in materiali leg-

geri ed ecocompatibili all’interno della villa comunale “Sant’Anna”. Sentieristica comunale nell’area ricadente nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Attraverso il bando per il recupero e la riqualificazione delle aree protette (Pirap), l’ente comunale è in attesa di ricevere, a breve, euro 251mila per recuperare e rendere fruibili i sentieri ricadenti nell’area collinare del Capoluogo. Campo sportivo a Capaccio Capoluogo. Euro 130mila (già finanziati) per lavori di adeguamento del campo sportivo “Tenente Vaudano”. Accordo di Reciprocità (Adr) “Sele-Paestum”. Il Nucleo di Valutazione regionale ha completato il lavoro. Si attende ora la pubblicazione della graduatoria definitiva (complessivi euro 70 milioni). Previsti interventi riguardanti i comuni della fascia costiera (Capaccio Paestum, Eboli e Battipaglia) inerenti il fronte mare, la fascia pinetata, i sottoservizi e le reti, nonché opere di riqualificazione e recupero e una serie di progetti immateriali per la promozione e la valorizzazione dei territori. Tavolo Istituzionale Locale (Til) “Magna Graecia”. Il Nucleo di Valutazione regionale ha completato il lavoro. Si attende ora la pubblicazione della graduatoria definitiva (complessivi euro 10 milioni). Previsti interventi materiali ed immateriali per il recupero, la riqualificazione, la promozione e la messa in rete di siti di valenza archeologica, storica e culturale. Per quanto concerne il comune di Capaccio Paestum, sono previsti euro 1,2 milioni per il recupero funzionale dell’ex fabbrica Cirio da adibire a centro polivalente ed espositivo; euro 250mila per il recupero della Fontana dei Delfini e della scalinata del centro storico del Capoluogo; vari progetti immateriali per eventi e messa in rete del sistema informativo.

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A Capaccio richiesta intesa su Puc e condoni

Tecnici ed architetti operanti nel comune di Capaccio Paestum hanno tenuto un incontro con Giuseppe Zampino (nella foto), già soprindentende ai Beni Ambientali ed Architettonici di Napoli e provincia nonché di Salerno ed Avellino, per approfondire la definizione delle modalità e dei termini per la presentazione dei progetti ed il rilascio delle autorizzazioni inerenti il nuovo Piano Urbanistico Comunale, in particolare le richieste di condono edilizio. Nel corso dell’incontro, al quale hanno preso parte una delegazione di professionisti locali composta dagli architetti Carmine Voza, Lucido Di Gregorio, Carlo Guida e dall’ingegnere Pietro Gorga, è stato consegnato a Zampino un documento sottoscritto da numerosi tecnici della città dei Templi dove viene illustrata la “massima disponibilità ad avviare per il futuro un proficuo rapporto di collaborazione con la Soprintendenza e gli altri enti territoriali” e manifestata “l’enorme difficoltà in cui si ritrovano ad operare

i professionisti locali”. Al riguardo, Zampino ha espresso l’auspicio per l’avvio di un “diverso rapporto istituzionale con l’Amministrazione comunale, più fruttuoso di quanto non lo sia oggi. Un rapporto più produttivo rispetto ai temi legati alla formazione del nuovo Puc, al rilascio delle autorizzazioni sui progetti edilizi e a quelli connessi alle istanze di condono”. Si è trattato, dunque, di un incontro organizzato, come spiegano gli stessi tecnici, “al fine di contribuire al superamento dell’attuale situazione di contrapposizione che, certamente, non agevola la rimozione delle gravi condizioni in cui versa il nostro territorio. Abbiamo proposto la stesura di una prima bozza di delimitazione di aree omogenee per l’esame delle pratiche di condono edilizio, esprimendo piena disponibilità alla stipula di un protocollo d’intesa al quale far riferimento sia per la valutazione delle istanze riguardanti le richieste di condono, sia per la redazione di nuovi progetti”.

L’ultima curiosa idea del dottor Barlotti...

Vincenzo Barlotti, medico capaccese noto per le sue particolari iniziative, lancia nuove idee ai propri concittadini e agli organi competenti: prestazioni sanitarie in cambio di una donazione e il casco identificativo. Ai suoi pazienti, infatti, quando vogliono sottoporsi ad una visita, propone di devolvere il corrispettivo ad associazio-

ni, enti e gruppi di volontariato. E non solo, Barlotti ha presentato, in una trasmissione Rai, un progetto per la creazione di un casco identificativo: “Si tratta di un casco di motociclista – spiega Barlotti - che reca impresso, in modo indelebile, nella parte posteriore ed anteriore il numero di targa del motoveicolo oppure un numero del documento di riconoscimento del centauro. In questo modo, chiunque porterà un casco potrà essere identificato dalle forze dell’ordine, sia in caso di incidenti che nel caso in cui si dovessero verificare dei disordini negli stadi di calcio, delle rapine ed alcune attività illecite. Un accorgimento importante che consentirebbe un’immediata identificazione di chi lo indossa”.


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CASTELLABATE SALA CONSILINA

SAN RUFO

Consorzio di Bacino Sa/3, Vittorio Esposito è il nuovo presidente

Vittorio Esposito è il nuovo presidente del Consorzio di Bacino Sa/3. Dopo quasi tre anni, ieri sera, l’assemblea generale è riuscita ad eleggere il presidente del consiglio d’amministrazione dell’ente. Ridotto, da otto a cinque, il numero dei consiglieri. Nel CDA, oltre al presidente Esposito, entrano anche il sindaco di Auletta, Carmine Cocozza e il sindaco di Buonabitacolo, Beniamino Curcio. Riconfermati nel CDA, Angela D’Alto, consigliere comunale di Monte San Giacomo e Angelo Maria Carucci, vicesindaco di Caggiano. Rocco Giuliano, invece, è stato riconfermato presidente dell’assemblea. All’apertura dei lavori risultavano presenti quasi 40 rappresentanti sui 45 tota-

li. Una presenza che, però, entro il termine della riunione, si è ridotta a poco più di una decina. Molti sindaci e rappresentanti hanno, infatti, abbandonato l’aula prima dell’elezione del nuovo CDA. I componenti dell’assemblea hanno, infatti, criticato la gestione del Consorzio, a loro dire, poco trasparente e priva di una reale attività programmatica. Rinviata, invece, la nomina del collegio dei revisori dei conti e la dotazione organica del personale con la relativa determinazione delle risorse disponibili. Ora, il nuovo consiglio di amministrazione dovrà mettersi a lavoro in vista della conferenza dei servizi prevista per domani in Provincia, quando si procederà allo scorporo del ramo dei rifiuti dalle restanti attività dell’ente consortile, al fine di procedere al commissariamento del Consorzio.

Parte il progetto Ghibli nel Vallo di Diano Parte il progetto Ghibli nel Vallo di Diano, dedicato alla sensibilizzazione sullo sfruttamento delle risorse mondiali, la fame nel mondo ed i flussi migratori ed alla valorizzazione delle risorse ambientali. Al via le iscrizioni gratuite per i laboratori.

IL CARTELLONE DELLE RAPPRESENTAZIONI

La Provvidenza, prosegue l’Oscar delle compagnie amatoriali Nuovo appuntamento al teatro La Provvidenza di Vallo della Lucania con l’Oscar delle compagnie amatoriali. Venerdì 9 aprile scorso la compagnia “NoviTà” di Novi Velia ha presentato il celeberrimo musical “Mamma mia!”. La serata, a ingresso libero, rientra nel cartellone dell’Oscar delle compagnie amatoriali.

La Compagnia teatrale “NoviTà” nasce a Novi Velia nel 2007, in un percorso parrocchiale promosso dal parroco don Aniello Panzariello, con l’obiettivo di aggregare persone di diverse fasce d’età attorno al comune interesse per il teatro. Tra le ope-

re già messe in scena con successo dal gruppo c’è il musical su Maria e Giuseppe “La storia d’amore” di Fabio Baggio e la continuazione “Un’altra storia d’amore”. La stessa rassegna dedicata alle compagnie amatoriali è stata voluta dal vescovo della

diocesi di Vallo, Giuseppe Rocco Favale, e dal direttore del teatro, don Guglielmo Manna, con la direzione artistica di Carlo Sacchi, per la sua capacità di dare risalto ai giovani attori, di favorirne l’aggregazione e promuoverne i talenti. Lo spettacolo

che il gruppo di Novi Velia porta in scena è il notissimo musical “Mamma mia!”, scritto dalla drammaturga inglese Catherine Johnson e basato sulle canzoni del gruppo pop svedese Abba. Il titolo stesso del musical riprende quello di una famosa canzone della band. La trama ruota attorno alle vicende di Sophie e di sua madre, Donna. Sophie, in procinto di sposarsi, vorrebbe l’assenso del padre, che però non ha mai conosciuto. Decisa a scoprire l’identità del genitore, si troverà a dover decidere chi, fra tre possibili candi-

dati, è l’uomo che sta cercando. Gli spettacoli dei gruppi amatoriali proseguono a cadenza settimanale. Il 16 aprile la compagnia “Arabesco” di Nocera Superiore in “Dalla stanza dei corvi”. Il 23 aprile la compagnia “L’altraltre” di Salerno in “Ti presento Roma mia”. Il 29 aprile la compagnia “Artisti per caso” di Santa Marina in “U cundu d’u nzuonnu”. Il 7 maggio la compagnia “Luna storta” di Battipaglia in “Letto ovale”. Il 10 maggio la compagnia “Eureka” di Catona di Ascea in “E denare fanno venì a vista ‘e cecate”.

Il progetto è promosso dal CSV di Salerno, con capofila l’Associazione Ataps di Sala Consilina e la collaborazione di Agape, Associazione Volo, Arci Ksk e i Ragazzi di San Rocco. Il progetto GIBLI vuole illustrare il modo in cui il commercio mondiale, spesso dominato da poche e potenti multinazionali, influenza le relazioni tra produzione e consumo, mettendo in evidenza lo sfruttamento, praticato dalle nazioni industrializzate, delle risorse agricole e delle importanti ricchezze naturali dei paesi poveri. Per questo il Progetto ha elaborato una serie di percorsi di apprendimento da modulare nelle Associazioni e nelle scuole. Sono aperte le iscrizioni gratuite alle seguenti attività: laboratorio di educazione ambientale per giovani dai 12 ai 18 anni; laboratorio di educazione ambientale per adulti dai 18 in poi; laboratorio teatrale dai 12 ai 18 anni; realizzazione di video documentari dai 12 ai 18 anni; laboratori di socializzazione per stranieri. I ragazzi che avranno partecipato alle attività formative e laboratoriali promuoveranno il proprio impegno e la propria adesione all’iniziativa progettuale attraverso la realizzazione di una serie di prodotti quali: una video inchiesta, una mostra fotografica e una rappresentazione teatrale. Per info: ataps.ambiente@libero.it cell.340.9136973.


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territorio

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 • AGROPOLI

FORUM DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA CONTRO LA PRIVATIZZAZIONE

Il sindaco Alfieri replica al capogruppo Pdl Mario Pesca

ORO BLU

IL FORUM DEI MOVIMENTI PER L’ACQUA

Mai come oggi il concetto di acqua come bene pubblico è a rischio. Una risoluzione del Parlamento Europeo del 2004 lascia libertà di azione sulla gestione del servizio. In Italia il Parlamento ha approvato il decreto Ronchi che concede ai privati la gestione delle reti idriche. Mentre la politica mondiale mira alla privatizzazione dell’acqua è sorto un movimento di contrasto a tale politica, il Forum dei Movimenti per l’acqua Il Forum riunisce le organizzazioni impiegate nel promuovere l’idea che l’acqua debba essere un bene comune. Il movimento apre una campagna referendaria ed ha organizzato una manifestazione nazionale il 20 marzo a Roma cui hanno partecipato oltre 200000 persone. Uno dei primi Forum sorti in difesa dell’ acqua è l’Abruzzo Social Forum, ma Forum in difesa dell’acqua sono nati in tutto il mondo, ad esempio: ad Istanbul, a Barcellona. Il Forum Italiano dei movimenti per l’acqua prevede un percorso di ripubblicizzazione del servizio idrico integrato da parte degli Enti Locali. Ma cosa fanno le Regioni? La regione Puglia ha approvato una legge per l’effettiva gestione pubblica dell’acqua per difendere l’acquedotto pugliese dagli appetiti delle multinazionali, e anche la regione Piemonte ha approvato un eguale delibera. Inoltre le regioni: Puglia, Liguria, Piemonte, Marche, Valle d’Aosta,Toscana e la provincia autonoma di Trento hanno impugnato di fronte alla Corte Costituzionale l’articolo 15 del decreto 135\09 (Ronchi) con il quale si è sottratto l’acqua potabile ai cittadini. Là dove i Comuni hanno privatizzato si

sono verificati prezzi allucinanti e servizio penoso. Anche il Comune di Parigi non soddisfatto del servizio fornito da una partecipata ha ripubblicizzato l’acqua. Ad Aprilia in provincia di Latina i cittadini hanno fondato un comitato per l’acqua pubblica composto da settemila firmatari. I cittadini di Aprilia si erano rifiutati di pagare bollette così esose ed avevano versato l’importo dovuto sul conto corrente del Comune che così ora ha un milione di euro da reinvestire sull’acquedotto. La mobilitazione dei cittadini ha vinto, il Comune ha deciso di chiedere indietro le chiavi dell’acquedotto al gestore la multinazionale francese Veolia. A voler fare delle riflessioni su quella che viene comunemente chiamata l’acqua del Sindaco, si scoprono continue negligenze ed un uso non oculato di questa risorsa comune. Di sicuro il costo elevato dell’acqua è legato alla dispersione e ad inefficienze. Dispersione nella rete idrica per mancanza di controlli e ammodernamenti degli impianti. Gli acquedotti italiani hanno impianti davvero vetusti, la dispersione è molto alta e, si considera pari al 30% del prodotto trasportato. Il Decreto Ronchi non risolve queste annose carenze. Le reti devono rimanere pubbliche in quanto fondamentali per il trasporto dell’acqua per impedire che i costi per renderle efficienti salgano alle stelle. Vi sono Comuni del nord Italia che hanno risolto con successo questi problemi. E’ ad essi che voglio guardare nella ricerca di una soluzione che sia votata all’etica del risparmio. L’esempio

Nel luglio 2005, diverse realtà sociali hanno deciso di ritrovarsi per rendere più incisive le reciproche lotte in difesa dell’acqua come bene comune. E’ apparso a tutti chiaro come fosse decisivo far diventare l’acqua una vertenza nazionale, comunemente condivisa e costruita in forma partecipata. Sono nati così cinque incontri nazionali itineranti che, attraverso Cecina (Luglio 2005), Firenze (Settembre 2005), Roma (Ottobre 2005), Napoli (Dicembre 2005) e Pescara (Gennaio 2006) hanno portato all’effettuazione del 1° Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua, che si è tenuto a Roma dal 10 al 12 marzo 2006 durante il quale più di seicento partecipanti, rappresentanti di reti associative e sindacali nazionali e di realtà territoriali di movimento si sono confrontati, hanno approfondito le analisi, hanno messo in comune saperi e pratiche di mobilitazione. Soprattutto hanno condiviso la necessità di cambiare radicalmente il quadro normativo esistente attraverso una proposta di legge d’iniziativa popolare i cui obiettivi sono : la tutela della risorsa e della sua qualità, la ripubblicizzazione del servizio idrico integrato e la gestione dello stesso mediante strumenti di democrazia partecipativa. Il testo, che porta come titolo “Principi per la tutela, il governo e la gestione pubblica delle acque e disposizioni per la ripubblicizzazione del Servizio Idrico”, è stato sottoposto alla discussione collettiva e definitivamente approvato nell’assemblea nazionale del 7 ottobre 2006 a Firenze e per i primi sei mesi del 2007 è stato al centro di una campagna nazionale di raccolta firme in tutto il Paese. Sull’onda di tale straordinaria raccolta firme (406.626) in ogni angolo del Paese sono fiorite iniziative sul tema dell’acqua e sono sorti nuovi comitati, si sono attivate nuove energie. Ad oggi al Forum Italiano aderiscono oltre 80 reti nazionali e più di 1.000 realtà territoriali e centinaia di Enti Locali (il Comitato promotore). In questo modo si è messo in moto un circolo virtuoso. E’ stato coinvolto il mondo del teatro, quello della musica e così diversi artisti, divenuti gli “Artisti per l’Acqua”, hanno voluto dare il proprio contributo a questa battaglia di civiltà. Inoltre sono stati alcune centinaia gli Enti Locali che hanno deliberato l’adesione e il sostegno alla proposta di legge.c Nello stesso tempo il Forum è stato in grado, grazie ad un proficuo e continuo collegamento con le forze politiche della Sinistra allora presenti in Parlamento, di bloccare il ddl Lanzillotta sulla liberalizzazione dei servizi pubblici locali e soprattutto di far approvare la moratoria sugli affidamenti ai privati, valida fino al 1° Dicembre 2008. Onde sostenere la legge d’iniziativa popolare è stata promossa la prima manifestazione nazionale per l’acqua in Italia, che si è svolta il 1° Dicembre 2007, a cui hanno preso parte 40.000 persone per ribadire che l’acqua deve essere pubblica e che i beni comuni vanno tutelati. Erano presenti contemporaneamente in piazza i tre attori protagonisti della gestione del servizio idrico : i cittadini, i lavoratori e gli Amministratori locali. Attualmente la legge è assegnata alla Commissione Ambiente della Camera dei Deputati in sede referente. Nel pomeriggio di giovedì 23 Aprile presso la Commissione Ambiente della Camera dei Deputati si è svolta un’audizione con i rappresentanti del Forum Italiano dei Movimenti per l’Acqua. Contemporaneamente, si è tenuto davanti alla Camera dei Deputati, presso Piazza Montecitorio, un presidio promosso dal Forum dei movimenti per l’acqua. ci viene dalla frazione di Montaldo nel comune di Mezzana di Mortigliano in provincia di Biella. L’acquedotto di Montaldo non è né pubblico né privato, appartiene ai gestori-utenti ovvero alle famiglie che pagano la bolletta e, prendono decisioni sul Consorzio. La cooperativa dell’acquedotto ha 200 quote vincolate agli immobili e le detengono gli abitanti del paese. L’acquedotto è provvisto di un apparato di debatterizzatori a raggi UV che

permette di evitare l’uso del cloro, non induce quindi all’acquisto di acque in bottiglia, cosa che porta un notevole risparmio nelle famiglie. Inoltre quest’organizzazione permette un servizio di segnalazione dei guasti e di riparazione molto più efficace rispetto ad una S.P.A. Trovo che la battaglia per l’acqua pubblica debba essere un’occasione per idee nuove sulla gestione di beni e servizi. Maria Pia Tamasco

«Bugie, illazioni, illusioni». Sono le parole con le quali il sindaco di Agropoli Franco Alfieri risponde al comunicato del Pdl di Agropoli, in particolar modo al capogruppo consiliare Mario Pesca, che ha rivolto dure accuse all’amministrazione comunale. «Sono gravi le accuse rivolte dal capogruppo consiliare Mario Pesca e dal direttivo Pdl di Agropoli, che anzichè riflettere sui loro disastri elettorali e sulla loro disgregazione, cercano invano di buttare ombre sul governo cittadino. La loro presa di posizione, infatti, contiene bugie in merito al patto di stabilità, tema che abbiamo già avuto modo di argomentare e spiegare. Lo sforamento è stato necessario per garantire i pagamenti alle imprese che stanno o hanno realizzato le tantissime opere sul nostro territorio. Non riguarda, perciò, la spesa corrente ma gli investimenti che finalmente la nostra città è stata in grado di mettere in atto, dopo anni di immobilismo. Da parte del Pdl, poi, si avanzano illazioni sugli avvisi di garanzia. L’amministrazione comunale, rispettando pienamente il programma elettorale, ha proceduto all’acquisto del castello oggi avviato ad essere riqualificato ed essere posto al centro della promozione culturale e turistica del territorio. Siamo fiduciosi nel lavoro della magistratura che appurerà la bontà della nostra azione. Infine, si illudono di una disgregazione della maggioranza, sperando inutilmente in una crisi che non è in atto e mai si verificherà. L’amministrazione comunale – conclude il sindaco Franco Alfieri - è impegnata a portare avanti un serio discorso di programmazione e continuità, per permettere alla città lo sviluppo e il rilancio in tutti i settori da tempo atteso». Dott. Giuseppe Feo


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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 VII EDIZIONE DEL CONCORSO DI BELLEZZA ‘MISS PARCO DEL CILENTO E VALLO DI DIANO’

Partita la macchina organizzativa del concorso che consacrerà la nuova reginetta del Parco del Cilento e Vallo di Diano

E’ partita la macchina organizzativa della VII edizione del Concorso di bellezza ‘Miss Parco del Cilento e Vallo di Diano’. La manifestazione, ideata e promossa sull’intero territorio del Parco da Lino Miraldi è, sotto certi aspetti, diversa nel suo genere dagli altri concorsi che , durante il periodo estivo si svolgono nella provincia di Salerno. L’ideatore a proposito ci spiega: “Gli obiettivi della manifestazione sono quelli di sviluppare la conoscenza del Parco e dei suoi centri storici, valorizzare l’artigianato locale e raccontare il territorio attraverso le sue bellezze, le sue tradizioni, la sua cultura dal punto di vista di chi il territorio lo vive, dando voce ai cittadini di ogni singolo paese attraversato dalla manifestazione stessa, con lo scopo di riportare alla luce suoni, profumi e piccoli scorci di vita quotidiana”; il Concorso che si svolgerà nei mesi di luglio ed agosto rappresenterà l’evoluzione non ripetitiva ma aggiornata di un evento che, negli ultimi sei anni, ha riscosso notevoli consensi e, quindi, incoraggiamenti a proseguire anche negli anni futuri. Il Concorso nato da una mia idea -spiega Lino Miraldi - nell‘estate del 2004, a tre anni dalla vittoria a Miss Italia di Daniela Ferolla, tipica ragazza cilentana per raccontare il territorio del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano, ha sin dall‘inizio riconosciuto tra i suoi obiettivi: il lancio di volti nuo-

vi per il cinema, la moda, la pubblicità; “lo scopo della mia manifestazione- sottolinea il Patron - è quello di dare alle ragazze del Cilento e del Vallo di Diano una certa visibilità, visto che il nostro territorio, per motivi soprattutto geografici, è un po‘ tagliato fuori da quello che accade a Roma e a Milano. A tal proposito non è casuale il fatto che >sia nato proprio nel Cilento, una terra di tante contraddizioni, con l‘esigenza particolare di realizzare un Concorso di bellezza che non fosse fine a se stesso, ma bensì il punto d‘incontro tra le Aziende che operano nel campo della moda e della cosmesi e la ragazza della porta accanto che insegue il sogno di diventare una modella affermata e, poi, quotidianamente, le Aziende locali che investono enormi budget nella realizzazione delle loro campagne pubblicitarie devono cercare in altri segmenti di mercato le modelle che fanno al loro caso.” Inoltre – aggiunge Miraldi- mancava un evento che potesse magicamente congiungere il territorio del Cilento e quello del Vallo di

Diano, due culle di civiltà e di pensiero, un ambiente in cui si respira aria di mito, di cultura, di filosofia. Se nel Cilento nasceva la filosofia di Parmenide, il filosofo dell’essere, padre fondatore della scuola eleatica, nel Vallo di Diano la Certosa di Padula resta il punto di riferimento da tutelare e valorizzare; Cilento e il Vallo di Diano, non solo come vertici culturali, ma come punti che si collegano alle realtà umane, politiche e sociali di due territori, nonché di una Regione difficile, eternamente sospesa tra la voglia di rinnovarsi e le paure del suo presente. Sono già tante le miss che si sono iscritte per la nuova edizione attraverso il sito www. missparcodelcilento.it Miss Parco, lo scorso anno ha visto, nella serata finale tenutasi a Ceraso, sfidarsi per la conquista dell’ambita corona ben cinquanta ragazze provenienti dalle numerose tappe di selezione. Alla fine di una sfida in passerella a dir poco spettacolare Fabiana Russo di Acciaroli ha conquistato il titolo di reginetta 2009 (nella foto alcune Miss della passata edizione).

Gerardo Russo PERSONAL BANKER

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FRAMMENTI CILENTI La mostra fotografica di Dario Todero in primavera a Paestum

Dopo il successo di Milano, capitale dell’arte e del design, la mostra Frammenti Cilenti, curata da Maria Grazia Caso [MVF], arriva a Paestum. L’inaugurazione è avvenuta all’inizio della Primavera (domenica 21 Marzo alle ore 17,00) presso La Locanda del Mare, uno dei locali più trendy della litoranea di Pestum. Le opere fotografiche in mostra non raccontano il folclorico e non mostrano tipici panorami. Rapresentano ritagli di forme e di colori orbitanti intorno a quegli elementi, originariamente immobili e inviolati, talvolta toccati dalla mano dell’uomo. “Souvenir Immateriali in Paesaggi Trasversali” cosi l’autore definisce il suo lavoro foto-grafico. Dario Todero, artista napoletano, ha iniziato la sua attività come fotografo di scena. Alcune delle sue più importanti foto sono state pub-

blicate su “Scenari _dieci anni di cinema in Campania” (Dante e Descartes edizioni). Tra i registi con cui ha lavorato figurano: Aurelio Grimaldi, Paolo Virzì, Antonio Capuano, Giuseppe Gaudino, Salvatore Mereu, Sandro Dionisio, Luigi Perelli, Sergio Spina. L’esposizione dei telai [stampa su tela e seta cm. 150x50 a tiratura limitata] rimarrà a Paestum, presso La Locanda del Mare, fino a Maggio 2010.


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10 cultura TRADIZIONE, STORIA E FAVOLA... I racconti costituivano il mezzo più immediato e fantasioso di trasmettere esperienze e insegnamenti; erano rivolti in particolare ai bambini, ma anche gli adulti spesso non disdegnavano di narrarseli, magari tutti raccolti intorno al focolare. Il classico “C’era una volta...” non era l’unica formula per introdurre le favole cilentane, ma spesso venivano usate parole più realistiche che facessero inteneder meglio la natura reale del racconto. Ecco che nasce il cundo cundato dalla viva voce del narratore.

Comare volpe e comare ballerina (Cummari vorpe e cummari cuccipannedda)

La favola appartiene, per quanto riguarda la classificazione, al tipo “La formica e il grillo pigro”. Comare volpe va da comare ballerina (“cuccipannèdda”, uccello passeriforme, detto anche coditremola) e propone di seminare un campo di grano. Tuttavia quando si tratta di eseguire i vari lavori, comare volpe rimanda sempre la sua partecipazione, cosicché a lavorare è sempre comare ballerina. Questa alla fine va al mulino per macinare e fa per sé il pane, mandando via la volpe che vorrebbe andare a sua volta al mulino. Il dialetto è quello di Guarrazzano (fraz. del comune di Stella Cilento).

C Studenti greci alla scoperta del parco del ilento aprile 2010 ■ numero 1

Allora ngera cummari vorpe e cummari cuccipannèdda / eh ricette nu iuórno cummari vorpe / ricette nè cummari cuccipannè / aggiu penzata na cosa / vulimo ié a ssemmenà nu campiciéddo re rano? / eh ricette accussì ricette eh! / veramente pigliao venette l’ora ca s’avia semmenà stu ggrano / iette cummari cuccipannedda e ghiette addù cummari vorpe / nè cummari vó ricette / rece vulimo iére a ssemmenà / ah ricette aggiu penzata na cosa / ca tu lu ssìmmini / e io pò lu bbào a zappulià. Veramente pigliao / iette cummari cuccipannedda / pigliao se mettette mbùmbiti bàmpiti mbùmbiti bàmpiti semmenào nu campiciéddo re rano / pò s’avia zappulià nó / venette ca s’avia zappulià / iette addù cummari vorpe ricette / nè cummari vó/ cheru mó s’avessa zappulià cheru ggranu zico zico / ca s’atterra... / ah sa cché aggiu penzata na cosa / ca tu lu zzap-

pulìi / e io pò lu bbào a’ mmunnà / veramente se mettette cummari cuccipannèdda / e se nne iette a zappulià lu grrano / pò venette ca s’avia mmunnà nó / venette ca s’avia mmunnà / iette cummari cuccipannedda e ghiette addù cummari vorpe / nè cummari vó / ma cheru mó s’adda mmunnà cheru ggrano / ah aggiu penzata na cosa / ca lu mmunni tu / e poi a mmète lu mmèto io.Veramente iette cummari cuccipannedda se mettette e mmunnào lu ggrano / quannu fure ca s’avia mète nó / iette cummari cuccipannedda e ghiette addù cummari vorpe / rece né cummari vó / ma cheruggrano s’avessa mète / ca si no pò scógna / care tuttu ppé terra / ah ricette aggiu penzata na cosa / ca tu lu mmiéti / e io lu ppiso. Ah chesta pigliao e se lu ghiette a mmete / se lu ghiette a mmete pigliao se lu ppisào / pò iette cummari vorpe recette nè cummari cuccipanné / eh vulissi ié a lu mulino / ricette / ricette aah ricette / ch’a fatto... tuttu stu tiembo / io lu ggrano l’aggio semmenato io / io l’aggiu zappuliato io l’aggiu mmunnato / e mó a lu mulino nge vao pure io ricette / cummari cuccipannedda se mangiao lu ppane / e chera se murette re fame.

Studenti greci alla scoperta del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Venti tra studenti e insegnanti del Liceo Classico di Agios Stefanos, cittadina a 17 chilometri da Atene, saranno infatti ospiti del Liceo Scientifico Lingustico “Parmenide” di Roccadaspide.

Al centro della visita, la scoperta delle bellezze storiche e naturalistiche del territorio del parco. Tra le tappe in programma, la Certosa di Padula, Amalfi, Ravello. Venerdì 19 marzo gli studenti, ospiti dell’Ente Parco, faranno visita all’area archeologica e al Museo Nazionale di Paestum e all’antica Velia, patria dei filosofi Parmenide e Zenone. Il viaggio rientra nel progetto “Walking”, realizzato dal Liceo “Parmenide” e approvato da “eTwinning”, piattaforma informatica per il “gemellaggio elettronico tra scuole”, con l’obiettivo di favorire la maturazione degli studenti attraverso la conoscenza di realtà e culture diverse grazie al ge-

VACANZA-STUDIO DI OTTO GIORNI

Agropoli, studenti in viaggio di istruzione in crociera nel Mediterraneo

CASTELLABATE

Tutto pronto per il Premio Giornalistico-Poetico “Giuseppe Ripa 2010” Si rinnova con la seconda edizione il Premio “Ripa”, Concorso di Giornalismo e Poesia, per ricordare una eminente figura del giornalismo salernitano che per 54 anni onorò la carta stampata. Il “Comitato Amici di Ripa” e l’Università della Magna Graecia del centro Sud, indicono il “II° Concorso Giornalistico-Poetico Giuseppe Ripa 2010”. Anche questa seconda edizione del Concorso nasce con due sezioni: Giornalismo e Poesia, di cui i rispettivi bandi sono pubblicati sul sito www.premioripa. it. 1° Il Premio giornalistico verte sulla tematica: Il Mare come fonte di vita, di ricchezza e di sviluppo dalla storia antica ad oggi; Navigazione e commerci; Solcando i mari in crociere; L’archeologia sommer-

sa; Turismo balneare; Erosione delle coste; Il mare dei veleni; Sviluppo dei centri rivieraschi; Leggende e uomini di mare; Vecchie marine e luoghi della memoria. 2° Il Premio di Poesia istituito a tema libero come da bando, si divide in due sottosezioni: Lingua e Verna-

colo Temine di scadenza invio elaborati 19 aprile 2010, la cerimonia di premiazione si terrà a Salerno nel Palazzo della Provincia salone di rappresentanza “Bottiglieri”, sabato 15 maggio 2010. Per tutte le altre informazioni sul sito del Premio www.premioripa.it.

mellaggio con scuole di altri Paesi. Gli studenti del liceo di Agios Stefanos a loro volta ospiteranno gli alunni del “Parmenide” dal 2 all’8 maggio, quando ragazzi e insegnanti di Roccadaspide saranno accolti presso le famiglie di Agios Stefanos. “Da tempo le nostre porte sono aperte a studenti e comunità dei paesi del Mediterraneo – ha aggiunto Amilcare Troiano, presidente del Parco Nazionale del Cilento, che ha collaborato al progetto – Abbiamo concluso accordi con scuole di tutti i paesi del bacino del Mediterraneo perché il nostro territorio torni ad essere quel crocevia di culture e di popoli che è stato per secoli”.

Crociera per gli alunni del “GB Vico” di Agropoli. Non sarà, infatti, la “solita” gita scolastica per 50 alunni dell’Istituto Tecnico Commerciale della cittadina cilentana. Gli studenti, che l’anno scorso hanno partecipato ad uno stage sul turismo, prenderanno parte ad una crociera di otto giorni nel Mediterraneo, a bordo di una nave della compagnia “MSC”. L’itinerario è di quelli da sogno: Corsica, Bale-

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ari, Francia e Tunisia. Otto giorni di studio, garantisce il preside dell’istituto agropolese, che non vuol sentir parlare di “gita”. L’obiettivo della crociera, infatti, è quello di avvicinare i ragazzi al mondo del turismo sul mare, un segmento in forte ascesa, grazie all’incontro con personale della compagnia e con esponenti del mondo dell’imprenditoria turistica nei paesi dove faranno scalo. «La nostra scuola ha anticipato da tempo quella immaginata dal ministro Gelmini. – ha speiegato il preside Michele Nigro – La nostra è infatti una scuola laboratoriale, nella quale i ragazzi vengono avvicinati al mondo del lavoro già in età scolastica. E’ la scuola del futuro, quella che vogliono i nostri ragazzi». Partenza prevista per il 6 maggio prossimo dal porto di Salerno, con rientro fissato per il giorno 14.


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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 SECONDO CONCORSO REGIONALE ALL’IPSAR “LE STREGHE” DI BENEVENTO

Concorso Ais “Miglior sommelier junior”, tre studenti salernitani sul podio Potrebbero essere i sommelier del futuro. Intanto, hanno ottenuto i piazzamenti più alti sul podio del secondo concorso regionale “Miglior sommelier junior”, organizzato dalla sezione campana dell’Associazione italiana sommelier (Ais). Sono tre studenti salernitani di altrettante scuole alberghiere del territorio provinciale, dove si costruisce il futuro di questi ragazzi insegnando loro anche un giusto approccio alla comunicazione del vino e al servizio di settore. All’ottimo risultato ottenuto dagli istituti hanno contribuito anche le attività di promozione e sensibilizzazione svolte dalle delegazioni Ais Salerno e Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il concorso regionale “Miglior sommelier junior” si è tenuto, nei giorni scorsi, presso l’Ipsar “Le Streghe” di Benevento. Prima classificata per la categoria 2/a è stata l’allieva Francesca Pastore della III sala-bar sez. A dell’Ipsar “R. Virtuoso” di Salerno, accompagnata dal prof. Claudio Napoli. Si è classificato invece secondo, sempre per la categoria 2/a, l’allievo Anto-

nio Alfano della III sala-bar sez. C dell’Ipsar di Pagani, accompagnato dal prof. Giuseppe Sorrentino. Seconda classificata, anche per la categoria 2/b, è stata infine l’allieva Virginia Cavallo della V ristorazione sez. A dell’Ipsar “E. Corbino” di Contursi, accompagnata dal prof. Vincenzo Di Donna. L’ottimo piazzamento ottenuto dagli alunni ripropone all’attenzione l’importanza della qualificazione professionale in un settore, come quello del vino, che può rappresentare ancora una nicchia felice nell’economia

della nostra Provincia. È questa la proposta dell’Associazione italiana sommelier che, attraverso le due delegazioni salernitane, organizza corsi professionali per aspiranti sommelier, serate-evento, laboratori di degustazione e cene a tema. Tutte occasioni per scoprire o approfondire l’affascinante mondo del vino, per il piacere di imparare a bere bene e, magari, anche per trovare lavoro nel settore. Per informazioni sul corso: dott.ssa Maria Sarnataro, tel. 338-9296146

VINITALY 2010

Napolitano incontra Miano al Vinitaly di Verona Il Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, al Vinitaly 2010 di Verona, accolto dall’Assessore provinciale all’Agricoltura, Mario Miano, ha visitato i filari allestiti dalla Provincia di Salerno, nell’ambito del padiglione della Campania.

La partecipazione alla vetrina della viticultura italiana è frutto della collaborazione tra la Provincia e la Camera di Commercio. “ Si tratta – ha dichiarato il Presidente della Provincia, On. Edmondo Cirielli - di un paradigma che dovrebbe essere osservato sempre. Come Amministrazione provinciale continueremo così: lo abbiamo fatto con la Bit di Milano, lo stiamo facendo con il Vinitaly qui a Verona. Lo continueremo a fare in tutte quelle occasioni in cui la valorizzazione del territorio pas-

sa attraverso la sinergia istituzionale. Nel settore vitivinicolo la provincia di Salerno è la terza per superficie coltivata e sono convinto che potrebbe diventare la prima nel settore, perchè ha una storia ed abbiamo voluto puntare sull’Enoteca provinciale che mette insieme le esperienze dei trenta produttori più importanti”. Da parte sua l’Assessore Mario Miano ha sottolineato come “la Provincia di Salerno è riuscita a portare un clima di vera fiducia in tutti i produttori perché ha saputo essere di aiuto, offrendosi come punto di riferimento. L’Enoteca provinciale che oggi è diventata una realtà è la sintesi di un lavoro svolto nei primi dieci mesi dell’Assessorato, ma anche il punto di partenza, consci del fatto che noi possiamo riunire le delizie del palato con le meraviglie della natura, mettendo insieme il territorio

con i suoi frutti e il patrimonio protetto dall’Unesco”. Nell’incontro con i produttori, dopo l’introduzione del Presidente dell’Enoteca Provinciale, Fernando Cappuccio, il Presidente della Camera di Comercio, Augusto Strianese, ha parlato della necessità “di proseguire sulla strada delle sinergia istituzionale a sostegno delle produzioni locali. Sono certo- ha precisato- che le fiere non rappresenteranno più occasione per pochi, ma saranno il punto d’incontro per tantissimi imprenditori che, ben supportati, hanno la forza di affrontare il mercato internazionale”. A sua volta il Presidente Cirielli ha evidenziato “l’enorme capacità che ha il vino di promuovere il territorio e di rappresentare l’identità di un popolo. Perciò - ha aggiunto Cirielli- il vino viene visto come elemento d’eccellenza specifica della nostra terra”.

PROMOZIONE TURISTICA

Cirielli presenta il reportage di “Italia Più” Il Presidente della Provincia di Salerno, On. Edmondo Cirielli, ha tenuto una Conferenza stampa lunedì 12 aprile scorso nel Salone Bottiglieri di Palazzo Sant’Agostino, sullo “Speciale Cilento e Vallo di Diano”, contenuto nel magazine “Italia Più La Rivista dei Comuni e del Territorio”, diffusa in direct mailing in allegato con “Il Sole 24 Ore”. L’incontro focalizzerà l’attenzione sul reportage di 29 pagine realizzato dal magazine sulla provincia di Salerno e la promozione turistica delle sue bellezze archeologiche, paesaggistiche e delle eccellenze enogastronomiche del Parco. All’iniziativa editoriale che promoziona il territorio salernitano, anche in Fiere nazionali ed internazionali in lingua inglese, hanno aderito numerosi Sindaci del Cilento e Vallo di Diano, Comunità Montane della provincia ed aziende private. Una sinergia tra Enti e

Edmondo Cirielli

privati, che vede la Provincia di Salerno capofila nella promozione turistica delle bellezze territoriali. All’incontro parteciperanno: l’Assessore provinciale al Patrimonio, Adriano Bellacosa, il Presidente del Parco Nazionale Cilento e Vallo di Diano, Amilcare Troiano, il Presidente della Camera di Commercio di Salerno, Augusto Strianese, il Presidente dell’Autorità Portuale di Salerno, Andrea Annunziata, il Presidente dell’Aeroporto di Salerno, Michele Amendola, il Responsabile campano di “Italia più”, Filippo Massimo. Saranno presenti, inoltre, Sindaci ed imprenditori del salernitano.

QUARANTESIMA EDIZIONE DELLA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA

La storia del Giffoni Film Festival nelle scuole della Campania 2010: il festival celebra quarant’anni di attività, di amore per il cinema, di passione per l’educazione e la formazione dei giovani. Un anno speciale che sarà ricco di appuntamenti celebrativi sul filo della memoria e del ricordo, ma con lo sguardo ben puntato, come sempre, verso il futuro. Per i 40 anni, Giffoni ha deciso di puntare sulla sua regione, invitando tutte le scuole della Campania a studiare la sua storia, il suo percorso e i suoi successi. Dal 12 al 17 aprile gli studenti campani analizzeranno “il caso Giffoni” come elemento culturale, imprenditoriale, territoriale e globale, evento unico in Europa e leader nel mondo nel suo settore. Un secondo appuntamento, nel mese di ottobre, coinvolgerà tutte le scuole d’Italia in un “Giffoni Day”, una intera giornata scolastica dedicata al festival. I temi di ricerca sono vari: Cos’è il cinema per ragazzi? Dove nasce il festival? In quale provincia si trova Giffoni? Che cos’è un evento di promozione cinematografica? A che serve? Come funziona? Che economie muove? Cos’è il cinema? Come si fa un film? Come si promuove? Come si vende? Come si compra? Come e in

che modo è conosciuto il GFF? Quante generazioni sono passate a Giffoni, dagli anni ’70 a oggi? Come partecipare al festival? In che modo Giffoni può favorire la conoscenza del linguaggio cinematografico e avvicinare i giovani alla nuova multimedialità? Sul sito www.giffoniff.it sarà possibile trovare e scaricare documenti, dati, fotografie etc., mentre gli altri materiali dovranno essere ricercati dagli studenti stessi sul web. Gli elaborati (fascicolo scolastico di ricerca, raccolta di fotografie, manifesti e materiali multimediali creati dai ragazzi) dovranno essere inviati a: att. Lea Mancino - Giffoni Film Festival - Cittadella del Cinema - Via Aldo Moro, 4 - 84095 Giffoni Valle Piana (Sa). Nel corso del festival 2010 (18-31 luglio) verranno presentati tutti i lavori inviati. Una commissione costituita da membri del GFF e della Direzione Scolastica Regionale sceglierà i tre progetti migliori. Le scuole realizzatrici saranno invitate a partecipare ad una giornata del GFF con una rappresentanza di 10 ragazzi ognuna più 2 accompagnatori. Il progetto è realizzato con il patrocinio del’Ufficio Scolastico Regionale della Campania.


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La Bottega dell’Arte “Vivente” Lavorazioni in radica di ulivo di Saverio Scanniello Saverio Scanniello è nato nel 1958 a Laurito, un piccolo comune dell’entroterra Cilentano. Il piccolo Saverio già in età puerile mostrava attinenza alla modellazione della radica di ulivo e alla realizzazione di giocattoli “fai da te”. L’estrazione sociale modesta, a discapito di un riscatto di tipo didattico, lo portavano al lavoro precoce che aiutasse ad incrementare il reddito familiare; fin da allora si mostrava interessato a tutto ciò che potesse avere a che fare con l’arte, non rari i litigi con i genitori per le fughe nei capoluoghi di Napoli e Salerno a visitar musei e mostre. Le modeste condizioni economiche della famiglia ed in generale del piccolo borgo contadino non davano l’opportunità a Scanniello di coltivare quelle che erano le proprie passioni. Giovanissimo abbandonava il paese natale e la scultura dell’ulivo per cercare lavoro in terra straniera. Un solo pensiero, un pensiero che dominava in cuor suo: “ritornerò”! Durante il soggiorno lavorativo in Svizzera si perfezionava con corsi serali di scultura, ma il dolce e facile legno di abete, col quale Saverio “creava” non dava calore alle sue realizzazioni, erano “sterili” le definizioni che lo stesso Scanniello dava alle sue opere. Nel 1983 dopo i “classici” sacrifici da emigrante comprava un uliveto nel comune di Montano Antilia per poi aspirare al ritorno sognato; già in quell’occasione, parlando con amici e conoscenti, esternava i suoi sogni, raccontava di un laboratorio dell’arte in terra Cilentana. Qualcuno sorrideva qualche altro commentava quella che sembrava una pura follia del “maestro pazzo”.

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Ebbene…. Scanniello nel 1995 tornava, costruiva casa e realizzava il suo sogno”La Bottega dell’arte Vivente”. Oggi Saverio lavora con la radica di ulivo e con i suoi sogni, è stato parte diligente, assieme all’Amministrazione Comunale di Montano Antilia, nella costituzione del museo del Giocattolo povero, conosciuto e riconosciuto dalla critica è da considerare unico nel suo genere.Oggi Scanniello sorride, esprime solo un desiderio: fondare una scuola d’arte scultorea, creare l’opportunità ai giovani Cilentani di coltivare le proprie passioni nel proprio territorio, “creare” o semplicemente come lui dice “tirare fuori dalla radica di ulivo ciò che in essa già esiste”!

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Il Fagiolo di Controne, eccellenza del Cilento

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Il fagiolo di Controne e una cultivar rampicante indeterminata. Si semina a inizio luglio e si protrae fino alla terza decade di luglio, per consentire alla pianta di arrampicarsi si usano pali di legno alti circa 2,50 mt e reti, in filari distanti circa 1,50 metri. La fioritura scalare produce un gran numero di baccelli i quali raccolti nel mese di novembre, poi sgranati a mano. La produzione si aggira a circa 20/25 quintali ettaro,le produzioni provengono da appezzamenti di limitata superficie anche meno di 1000 mt. E di fatto la coltivazione riguarda circa 20 ettari. Dal 1983 si tiene la tradizionale sagra del fagiolo l’ultimo sabato e domenica di novembre, dedicata interamente al fagiolo. E’ merito della sagra che richiama buongustai da zone anche lontane, fuori regione, se la produzione di questa perla della gastronomia degli alburni e stata non solo salvata, ma anche incrementata grazie ad un gruppo di produttori che anno creduto, così creando un importante opportunità economica per tutto il paese. Il successo di questa sagra va ricercato soprattutto nella bontà del fagiolo coltivato a Controne, in quelle caratteristiche organolettiche che lo rendono prodotto di alta qualità, che gli hanno permesso,anche grazie a venticinque anni di sagre, di giungere all’attenzione di un sempre maggior numero di consumatori. La manifestazione è entrata ormai a far parte degli eventi più conosciuti e frequentati del periodo per la provincia di Salerno, e richiama ormai centinaia e centinaia di gente che affollano le vie e le piazze del paese.

LE CARATTERISTICHE

PRODOTTO ECCELLENTE

Il Fagiolo di Controne ha la particolarità di avere il seme come il baccello che lo contiene, completamente bianco. Le qualità organolettiche di questo legume, piccolo e tondo quasi ovoidale, e nel tenere perfettamente la cottura, peraltro breve, non si spacca, una buccia quasi impalpabile, l’alta digeribilità e il sapore delicato ma inconfondibile.

Le particolari condizioni climatiche e pedologiche con terreni fertili e ricchi di microelementi, e la disponibilità di sorgenti di acqua limpide ed incontaminate sparse sul territorio di Controne, e l’utilizzo delle tradizionali tecniche di coltivazione manuale, consentono di ottenere un prodotto con caratteristiche di eccellente qualità.

RICONOSCIMENTI Inserito nell’elenco dei prodotti agroalimentari tradizionali (D.M.19/06/01) Inserito nell’atlante dei prodotti tipici del P.N.C.V.D Inserito nel paniere dei prodotti tipici e delle bioeccellenze della provincia di Salerno Comunità del Cibo di Terra Madre (Slow Food)  

Il Comune di Controne ha aderito alla Città dell’Olio, alla Città del Bio e al Bio Distretto del Cilento, e Comune libero da Organismi Geneticamente Modificati. Promuove l’olio extravergine d’oliva con un premio Regionale Extralburno. E la nostra oliva cultivar autoctona Rotondella.

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 CASTELLABATE POLITICHE SOCIALI

PROGRAMMAZIONE&TURISMO

Navi da crociera in arrivo al porto turistico di Agropoli

Partorirai con meno dolore!

Lo scalo agropolese al centro del turismo crocieristico sul Tirreno da maggio a ottobre

Agropoli sempre più al centro del turismo crocieristico sulle principali rotte del Tirreno. Dopo le positive esperienze degli ultimi due anni, il porto agropolese fa il pieno con l’approdo a partire dal prossimo mese di maggio e fino ad ottobre di ben sei navi da cro-

ciera. Si tratta di un importante riconoscimento che premia il lavoro svolto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieri orientato alla promozione ed alla crescita dell’area portuale, la più grande a sud della costa salernitana, ed in generale per il rilancio del settore turistico. «Negli ultimi anni – afferma soddisfatto il sindaco di Agropoli, Franco Alfieri – in via sperimentale, il porto turistico è stato approdo di navi da crociera. Un test organiz-

Al via il corso di preparazione al parto promosso dall’assessorato alla solidarietà sociale del comune di Agropoli zativo e logistico, che ha visti impegnati il Comune di Agropoli e la Capitaneria di Porto, premiato con l’inserimento per il 2010 di Agropoli nel circuito internazionale del turismo crocieristico. Saranno, infatti, ben sei le navi che attraccheranno in rada e permetteranno, da maggio ad ottobre, a migliaia di turisti di visitare la nostra città e l’intero territorio». «La scelta del nostro porto quale scalo crocieristico, – aggiunge il primo cittadino agropolese – per la quale ringraziamo l’agenzia Della Corte &

LA TRASMISSIONE TELEVISIVA “VOCI DAL CILENTO” PRESENTE ANCHE SULL’EMITTENTE VALDIANESE

Voci dal Cilento approda su Italia 2

Già presente sul portale www. vocidalcilento.it, su www.alburninet.it, su www.cilentotv.it, oltre che su Tac Network (Sky 926), la trasmissione dedicata all’informazione dalla Valle del Calore e dagli Alburni, ideata a e curata da Annavelia Salerno e Luca Gargiulo, viene trasmessa il martedì alle 16.30 su Italia 2 News, il mercoledì alle 19.00 su Videolab e il giovedì alle 21.20 su Italia 2. Fondato nel 2007, Voci dal Cilento, con sede a Castel San Lorenzo, è un progetto editoriale che lega sotto un’unica voce diverse forme di comunicazione, integrate tra di loro in un perfetto equilibrio: carta stampata, web, televisione. E’ infatti nato co-

me giornale cartaceo e on line; la versione cartacea è mensile, viene distribuita gratuitamente in 2500 copie in 28 comuni cilentani, e si rivolge ad un totale di circa 44mila potenziali lettori; quella on line, invece, offre ai suoi circa 5mila visitatori mensili, notizie quotidiane di attualità, cronaca e cultura relativamente a tutto il territorio di Salerno e provincia, con particolare attenzione verso il Cilento. Sia il giornale cartaceo che quello on line sono realizzati da una squadra composta da giornalisti, ma non solo, e cioè Luca Gargiulo, Annarita Salerno, Antonella D’Alto e Carmela Ventre; tutti sono accomunati dallo stesso obiettivo,

C, comporterà l’innalzamento della qualità del turismo, con la città che sarà chiamata ad accogliere ed ospitare al meglio i visitatori e promuovere il ricco patrimonio storico-culturale, artistico e gastronomico». In particolare l’arrivo delle navi da crociera (nello specifico la Agean Odyssey) è previsto per sabato 29 maggio, giovedì 3 giugno, domenica 7 e giovedì 12 agosto, sabato 2 e giovedì 7 ottobre. Agropoli è stata scelta come scalo sulle rotte tra Cefalù, Amalfi e Lipari. Dott. Giuseppe Feo

TEGGIANO

Al Pomponio Leto i libri in comodato d’uso gratuito che poi è lo scopo per cui è nata la testata: cercare ogni giorno di portare all’attenzione generale, attraverso l’informazione, una terra straordinaria, il Cilento. Su www. vocidalcilento.it vi è di tutto: cronaca, cultura e attualità, ma anche rubriche e guide utili per gli utenti e i navigatori, ma l’aspetto più innovativo e ambizioso, che certamente rappresenta il futuro della comunicazione, è certamente la web tv, in quanto la televisione, sia quella tradizionale che quella on line, è lo strumento migliore per parlare e far parlare di un territorio, in quanto offre un modo nuovo e sicuramente più efficace far conoscere il Cilento, le sue risorse e le sue peculiarità. Una finalità meglio raggiunta se alla web tv si affianca la televisione tradizionale, in questo caso rappresentata da Tac Network e Italia 2. Televisione, web, carta stampata, stampa istituzionale: Voci dal Cilento è l’unico strumento a mettere insieme numerose forme di comunicazione, per offrire in maniera libera, puntuale e precisa, un quadro veritiero di quanto accade e cos’è il Cilento. Voci dal Cilento è presente anche su youtube e su facebook.

Anche per l’anno scolastico 2010 – 2011 all’istituto Pomponio Leto di Teggiano sarà attiva la procedura di Comodato d’uso gratuito dei libri di testo. Tutti gli studenti che ne faranno richiesta, in base ad una graduatoria redatta sulle certificazioni Isee, potranno usufruire dei testi scolastici in maniera gratuita e restituirli poi a fine anno scolastico. Il Pomponio Leto di Teggiano è l’unica scuola del Vallo di Diano ad aver avviato questa iniziativa per la quale ha ottenuto un finanziamento regionale di 48mila euro.

Il Comune di Agropoli – Assessorato alla Solidarietà Sociale – promuove una nuova iniziativa in favore delle donne in gravidanza e delle donne che hanno vissuto da poco l’esperienza del parto. L’iniziativa, attivata con fondi comunali, è volta a salvaguardare e a stimolare il benessere delle partorienti nelle fasi di accompagnamento alla nascita e di recupero psicofisico post parto curata dalle Associazioni “Infamiglia” e “Magia d’Oriente”, specializzate nei corsi per il benessere della donna. I corsi di accompagnamento alla nascita saranno destinati a donne dal quarto mese di gravidanza in avanti e saranno articolati in otto incontri. Scopo di tali incontri saranno quelli di preparare le donne al parto, renderle consapevoli e predisporle a vivere serenamente la gravidanza. I corsi di recupero post parto saranno invece destinati alle donne che si trovano dal secondo al tredicesimo mese post parto e saranno articolati in sei incontri. Scopo dei corsi di recupero post parto è aiutare le neo mamme a recuperare la forza, la tonicità muscolare e le energie dopo il parto al fine di prevenire e combattere le problematiche ad esso connesse. Ai corsi dedicati alle partorienti sarà legata la promozione di una campagna di sensibilizzazione e informazione sulla donazione del sangue derivante dal cordone ombelicale. La campagna è uno strumento di fondamentale importanza nella diffusione della cultura della donazione di cellule staminali emopoietiche in grado di curare malattie tumorali del sangue e malattie genetiche assai gravi. «Sia il corso che la campagna di informazione – afferma l’assessore alla solidarietà sociale, Angelo Coccaro - rappresentano un importante momento di avanzamento dell’offerta dei servizi di cui si dota la città, con benefici fisici e psichici per le mamme e i bambini e una stimolante riflessione sulla donazione». Dott. Giuseppe Feo


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attualità 15

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 LAVORI PUBBLICI

CAPACCIO-PAESTUM

Agropoli, al via appalti per 7,5 milioni di euro Il Sindaco Alfieri: «Interventi per il miglioramento della qualità della vita» Il Primo Cittadino di Agropoli: «Continua incessante il lavoro di programmazione, progettazione e, soprattutto, di concretezza portato avanti dall’amministrazione comunale» Al via appalti per circa 7,5 milioni di euro per fondamentali interventi programmati e pronti ad essere messi in cantiere dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Alfieri. Le opere riguardano edilizia scolastica, nuovi parcheggi, manutenzione e miglioramento delle strade, rete idrica ed energia alternativa. «Continua incessante – afferma il sindaco di Agropoli Franco

Alfieri – il lavoro di programmazione, progettazione e, soprattutto, di concretezza portato avanti dall’amministrazione comunale. Siamo pronti, infatti, ad avviare le procedure di appalto di diversi interventi per quasi 7,5 milioni di euro che si aggiungono alla già imponente mole di opere messe in cantiere nei mesi scorsi». Nello specifico, le opere finanziate e pronte ad essere appaltate riguardano: a) edilizia scolastica: previsti interventi di manutenzione e messa in sicurezza degli istituti scolastici delle scuole elementari di Mattine, delle scuole materne ed elementari di San Marco (dove è in programma anche l’adeguamento della palestra), e della scuola media Gino Rossi Vairo, per complessivi 761 mila euro; b) la realizzazione di nuovi parcheggi in via Romanelli e viale Lazio per 450 mila euro, nell’ambito del potenziamento e dell’aumento del numero di

aree di sosta in zone nevralgiche della città, e la sistemazione di via Taverne, via Lombardia e via della Libertà con nuovi marciapiedi e verde pubblico per 300 mila euro; c) la costruzione di nuovi loculi al cimitero di Agropoli per 100 mila euro; d) la costruzione della palazzina polifunzionale nell’area portuale (per 285 mila euro), per ospitare locali commerciali e servizi; e) realizzazione di impianti fotovoltaici, orientati ad incrementare l’utilizzo delle energie alternative, per 2,5 milioni di euro; f) rifacimento della condotta idrica del centro cittadino, con la rimozione delle vecchie condotte in amianto, per 3 milioni di euro. «Si tratta – commenta il primo cittadino agropolese Franco Alfieri – di opere tutte di fondamentale importanza orientate al miglioramento della qualità della vita». Dott. Giuseppe Feo

I GENITORI ASSUMONO L’IMPEGNO DI CURARE UNA PIANTINA CHE PORTA IL NOME DEI LORO FIGLI

A Castellabate “Un albero per ogni nato” Sono 56 gli alberelli piantumati in questi giorni in tutto il territorio comunale di Castellabate. E ciascuno di essi porta il nome di uno degli altrettanti bimbi nati lo scorso anno nel Comune. Dal 2001 ad oggi i 547 bebè venuti al mondo a Castellabate hanno ciascuno una piantina con il proprio nome. Sabato 10 aprile scorso nella sala convegni di Villa Matarazzo a Santa Maria si è svolta la festa di accoglienza per i neonati dell’ultimo anno e per le loro famiglie. Nel corso della cerimonia “Un albero per ogni nato”, il sindaco Costabile Maurano ha consegnato ai genitori la pergamena attestante la messa a dimora di un albero a nome del figlioletto, la planimetria e la foto riferita alla località. Nella stessa sede un rappresentante della Bcc dei Comuni cilentani ha donato alle famiglie dei bimbi un libretto di risparmio a nome del piccolo con la cifra simbolica di 30 euro. Sul palo di legno che sorregge ogni piantina è stata agganciata una targhetta con il nome del bimbo, in modo che sia i genitori sia il bebè, una volta cresciuto, possano riconoscere l’albero ed occuparsene. Molti genitori, in questi anni, hanno assunto come impegno la cura della piantina che porta il nome di loro fi-

glio, innaffiandola e facendo in modo che cresca bene. «Una bella dimostrazione di amore per la natura e di senso civico che offrono alle nuove generazioni – commenta il sindaco Maurano È l’auspicio che la consapevolezza di vivere in un Comune splendido dal punto di vista storico e naturalistico, come Castellabate, accompagni le giovani vite che sono appena sbocciate, con l’aiuto e la guida di tanti bravi genitori e insegnanti che sappiano

trasmettere l’amore per il nostro paese e l’impegno a difenderlo e a valorizzarlo sempre di più». Dal 2001 il Comune di Castellabate ha provveduto a piantumare 547 alberelli autoctoni, tra piante lacustri, pini d’Aleppo, tamerici e lecci, tutti caratteristici della vegetazione mediterranea: 59 sono riferiti ai nati del 2001, 68 per il 2002, 60 per il 2003, 61 per il 2004, 62 per il 2005, 58 per i nati del 2006, 65 per i nati del 2007 e ora altri 58 per i nati nel 2008.

Tutto pronto per il quinto Salone della Mozzarella di Bufala Campana DOP

La bontà del cosiddetto “oro bianco” campano, per la V Edizione del “Salone della Mozzarella di Bufala Campana Dop e dell’Alimentazione Mediterranea”, sarà in vetrina, per il secondo anno consecutivo, fra le bellezze antiche dell’area archeologica di Paestum. La manifestazione, che si terrà si terrà dal 29 aprile al 2 maggio prossimi, è finanziata dalla Regione Campania e organizzata, in sinergia, dallo STAPA CePICA di Salerno, dal Comune di Capaccio Paestum (attraverso l’Istituzione comunale “Poseidonia”), dalla Provincia di Salerno e dal Consorzio di Tutela della Mozzarella di Bufala Campana Dop. “La mozzarella di bufala campana DOP – afferma il Sindaco di Capaccio Paestum, Pasquale Marino - ha varcato tutti i confini. Come Comune di Capaccio, attraverso il lavoro dell’Istituzione Poseidonia, abbiamo sostenuto e continueremo a sostenere iniziative del genere. Il Salone, infatti, oltre ad essere una selezionata esposizione delle eccellenze agroalimentari campane, è un’occasione unica per assaggiare, acquistare e scegliere il meglio dell’enogastronomia capaccese e cilentana”. “Siamo soddisfatti della continua crescita della manifestazione nel corso di questi anni. Attraverso quest’evento, mettiamo in risalto la qualità e l’eccellenza del nostro prodotto”, ha affermato Domenico Raimondo, vice Presidente del Consorzio di Tutela Mozzarella di Bufala Campana DOP. L’Assessore all’Agri-

coltura della Provincia di Salerno, Mario Miano, sottolineando l’importanza della manifestazione, ha messo in evidenza che “la parola d’ordine è consumare di più la mozzarella di bufala campana, sia sulle tavole locali che su quelle nazionali ed internazionali”. Altro tema del salone è l’alimentazione mediterranea tout court. All’interno della kermesse pestana vi sarà anche una selezionata esposizione delle eccellenze agroalimentari campane, occasione unica per assaggiare, acquistare e scegliere il meglio del paniere enogastronomico della Campania. Per maggiori informazioni, consultare il sito Internet ufficiale della manifestazione: www.salonedellamozzarella.it.

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Riduzione rifiuti, Romano: «400 mila euro per incentivare gli Enti locali»

Giovanni Romano

La Provincia di Salerno ha destinato, attraverso un bando pubblico, 400 mila euro per il finanziamento di azioni finalizzate alla prevenzione e alla riduzione della produzione dei rifiuti. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato all’Ambiente, si inserisce negli obiettivi del Piano provinciale di gestione dei rifiuti, in

corso di adozione. I soggetti destinatari dei contributi sono gli Enti locali territoriali. “Si tratta - afferma l’Assessore Giovanni Romano- di un progetto innovativo che incentiva gli Enti locali ad attivare interventi per la riduzione della quantità dei rifiuti prodotti”. Le aree progettuali ammissibili ai contributi riguardano le seguenti azioni: promozione dell’incontro tra domanda e offerta di servizi di riparazione, scambio e vendita di articoli usati, noleggio e servizi di ricarica con erogatore (vuoto a rendere e distribuzione alla spina); riduzione della produzione di rifiuti, attraverso la gestione sostenibile di manifestazioni pubbliche (incontri, feste e sagre); riduzione della produzione di rifiuti nel settore della ristorazione collettiva e nelle mense pubbliche; in-

stallazione di erogatori per la distribuzione di acqua di alta qualità a consumo libero per l’utenza, finalizzata alla riduzione del consumo di acqua in bottiglia (acqua minerale); distribuzione di composter domestici; eliminazione di sacchetti in plastica del tipo usa e getta. “Ai progetti presentati- continua Romano- sarà attribuito un punteggio, in base alla quale saranno inseriti nella graduatoria. Ogni progetto sarà finanziato per un massimo del 70% e per un importo non superiore a 40 mila euro”. Il bando è pubblicato sul sito internet della Provincia di Salerno (www.provincia. salerno.it), nella sezione Bandi e Concorsi. Le domande dovranno pervenire entro le ore 13 del 30 maggio 2010 all’Ufficio di Protocollo di Palazzo Sant’Agostino.

ENERGIE ALTERNATIVE

Fotovoltaico, Teggiano nella top ten dei Comuni virtuosi di Legambiente Craco, Montalto di Castro e Ottobiano. Sono questi i primi tre Comuni italiani che svettano nel fotovoltaico per quel che riguarda il rapporto tra la potenza installata sul territorio ed il numero di abitanti. A rivelarlo è Comuni Rinnovabili 2010, il Rapporto di Legambiente dove si legge altresì come in questa classifica al quarto posto ci sia il Comune di San Pietro Mosezzo e poi Monrupino, Magrè Sulla Strada del Vino, San Giuliano di Puglia, Serre, Revigliano D’Asti e Serravalle Scrivia. Tutto cambia nel Rapporto “Comuni Rinnovabili 2010” di Legambiente se si considera la top ten dei Comuni rilevata per la sola potenza installata: in tal caso, infatti, iniziano a spuntare i grossi Comuni, con Roma al secondo posto dietro a Montalto di Castro, al terzo posto Rovigo e poi a seguire Pisticci, Serravalle Scrivia, Piacenza, Craco, Ottobiano, Nardò e Corato. Ma se la quota parte più ampia di potenza installata cumulata sul territorio nazionale proviene dagli impianti a terra, è altresì importante il contributo in

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 • UN REGALO DI PRIMAVERA

Una sorgente di acqua sulfurea a Sassano E’ arrivata la primavera per farci capire quanto la natura possa essere generosa in questa vallata: essa ha voluto regalare una sorgente di acqua sulfurea a Sassano. Proprio in un territorio dove un gran numero di persone crede che chi specula sui terreni o inquina il suolo con i rifiuti tossici sia una persona per bene, la natura è stata benigna. Proprio dove chi cementifica ad alta quota, in pieno Parco Nazionale del Cilento e del Vallo di Diano, è creduto un benefattore e chi difende i beni ambientali è considerato un nemico da abbattere, la natura prorompe in un getto considerevole d’acqua sulfurea, le cui caratteristiche adesso sono da analizzare e da considerare, eventualmente, per un possibile sfruttamento in campo sanitario. La portata non è trascurabile; forse decine di litri al secondo. Questa falda acquifera è affiorata, probabilmente, a causa delle abbondanti piogge di questo inverno. La zona è da sempre ricca di acqua e già aveva generato, nel passato, sorgenti primaverili. Eppure, per quanto possa ricordare, nessuna di queste ha mai presentato una così spiccata natura sulfurea. Ma dove è scaturita la sorgente? A via Molinella, proprio all’altezza del sito di trasferenza del Comune di Sassano.

Un sito sfortunato, da un lato, fortunato oggi. Inizialmente adibito a macello comunale, sembra anche attrezzato per tale scopo, oggi abbandonato e destinato, come era avvenuto anche a Sala Consilina, a immondezzaio. Una leggenda metropolitana (quanto vera?) vuole che dei ladri, nottetempo, abbiano trafugato le attrezzature rimaste incustodite per anni in quelle strutture, servite solo, evidentemente, perché venissero erogati finanziamenti. La sorgente è scaturita proprio nelle pertinenze di questo “macello”. Una strana storia italiana, questa del “macello”, che andrebbe raccontata con più dovizia di particolari, in questa terra distratta solo dal cemento che si versa sulle terre e che si crede sia segno di sviluppo e non sia, invece, la traccia del male che si può arrecare ad un comprensorio con vocazione agricola e turistica. In questi giorni ci saranno le elezioni amministrative a Sassano. Ma la natura ha annunciato la nuova primavera con questo inaspettato regalo. Che sia un segno premonitore di cambiamenti positivi? Forse che si abbandonerà, una volta per tutte, la strada del cemento a favore della valorizzazione dei beni ambientali del luogo? Roberto De Luca

• AGROPOLI

Mostra fotografica sulla biodiversità del Parco

termini di risparmio energetico e di abbattimento di C02 che fornisce il fotovoltaico in edilizia attraverso la piena integrazione architettonica. E’ su questo aspetto che l’Italia deve ancora compiere importanti passi avanti, il che significa anche che con opportune norme ed incentivazioni possono esserci dei margini di crescita particolarmente interessanti per tutta la filiera dei mini impianti fotovoltaici integrati. Legambiente al riguardo ha altresì stilato la top ten dei Comuni che svettano

DRAGONE ABBIGLIAMENTO

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per il fotovoltaico in edilizia; ebbene, al primo posto c’è Bologna con a ruota Verona, il Comune di Isera e poi Prato, Teggiano (pag 35), Carano, Monteprandone, Laces, Pesaro e solo al decimo posto Roma. Ma sul fotovoltaico integrato Legambiente sottolinea anche come rappresenti una grande opportunità di risparmio per le aziende anche la progettazione, realizzazione e messa in esercizio degli impianti sulle coperture dei capannoni ed in generale dei grandi complessi produttivi.

Dal 14 al 17 aprile e dal 10 al 15 maggio, presso la Sala dei Francesi del Castello di Agropoli, sarà esposta una mostra fotografica itinerante dedicata alla biodiversità del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Un vero e proprio percorso di immagini di sentieri naturalistici, fauna e flora della natura incontaminata del Parco. L’esposizione, una straordinaria sequenza di 50 foto, curata dall’Associazione Trekking Cilento con il patrocinio dell’Ente Parco, sarà inaugurata mercoledì 14 aprile alle ore 18:00. Gli orari di apertura al pubblico, invece, sono i seguenti: dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 16:00 alle 19:00. L’ingresso è gratuito. Per ulteriori informazioni: 380.7250217 (Stefania Cavalli), 338.3576805 (Pietro Faniglione).

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1

Il BRIGANTAGGIO nel CILENTO

storia&memoria 17

Dopo l’unità d’Italia nel Cilento, coerentemente con quanto avveniva in tutto il territorio dell’ex Regno delle Due Sicilie, si registrarono intense attività reazionarie volte a contrastare l’invasione piemontese portatrice di sciagure e di miserie. Per comprendere il fenomeno che interessà questa regione è utile aprire una breve parentesi storico - sociale.

In questa regione, come in altre del Regno, il governo Borbonico offriva la possibilità ai contadini di coltivare e gestire le terre demaniali, in modo da essere possessori di terreni e non braccianti al soldo dei ricchi proprietari terrieri. Questo usufrutto delle terre demaniali prendeva il nome di “Usi Civici”, e garantiva ai meno ricchi una certa tranquillità economica. I cilentani sanno bene che un tempo non molto lontano le terre erano coltivate intensamente, i cui prodotti (grano e vino) venivano esportati in grosse quantità, rendendo questo territorio prospero e ricco. Essere possessore e non possidente, però, lasciava un certo senso di precarietà, in quanto il contadino poteva perdere la capacità di sfruttamento della terra se la lasciava per un certo tempo abbandonata oppure se non aveva eredi maschi. A questa precarietà e al desiderio di un’assegnazione proprietaria definitiva di quei terreni demaniali di cui erano da secoli possessori, i gia-

cobini prima e i liberali poi, fecero appello per animare i cilentani alla rivolta contro i Borbone. Nacquero e si svilupparono delle sette locali che illudevano le masse popolari di poter risolvere problemi “ignorati” dalle istituzioni. Queste sette, tra cui famosa è la setta “Fratellanza”, avversarono profondamente i Borbone, contro i quali congiurarono duramente fino ad arrivare a programmare

l’insurrezione cilentana del 1828 e del 1848, attuando contatti segreti con i più noti cospiratori del Cilento; in entrambi i casi il governo Borbonico riuscì a sedare la rivolta procedendo a numerosi arresti. C’è da sottolineare però un aspetto: da testimonianze e racconti dell’epoca si evince che questi gruppi di liberali si dileguavano alla vista delle divise borboniche, cosa che invece, pochi anni dopo non accadde dinanzi alle divise piemontesi; analoga osservazione si può fare sui “volontari” garibaldini del Sud che dinanzi ai soldati napoletani preferivano andare via piuttosto che combattere. Queste osservazioni inducono a riflettere su quanto effettivamente fosse recepito come “tirannico” il governo Borbonico dalle popolazioni meridionali, e quanto invece fu recepito come tale quello piemontese; nel primo caso non valeva la pena rischiare la vita, nel secondo divenne una questione di onore metterla al repentaglio in nome della Libertà (quella vera, di indipendenza duosiciliana). Tra il 1857 e il 1859 inoltre si registrò un’intensa attività anti - borbonica con l’organizzazione di numerosi centri e comitati rivoluzionari che interessarono molti pacifici paesi del Cilento; l’azione repentina della polizia fece però allentare l’attività messa in atto dai cospiratori liberali. Il nome di Garibaldi era sul-

la bocca di tutti e si aspettava con ansia “l’eroe”, al cui seguito erano cinque cilentani: Michele Magnoni, Filippo Patella, , Leonino Vinciprova e Michele Del Mastro. I patrioti rimasti in provincia preparavano le armi e reclutavano quante più persone fosse possibile. Con la proclamazione dell’unità d’Italia, si determinò una crisi lunga e profonda. Purtroppo però per i cilentani, sia nel caso dei giacobini della Repubblica Partenopea, sia nel caso dei liberali, la distribuzione delle terre ai contadini fu soltanto sterile propaganda bugiarda e meschina. Difatti i giacobini non fecero altro che mettere all’asta le terre demaniali, andando così ad ampliare i latifondi e aumentare il divario tra i ricchi e i poveri; analoga sorte ebbero le terre demaniali all’indomani dell’unità d’Italia: assegnate alle sole classi della aristocrazia e dell’alta borghesia. Pertanto il fenomeno del Brigantaggio nel Cilento, come del resto in tutto il territorio dell’ex Regno, è da ascriversi ad una reazione verso l’invasore bugiardo che promise la distribuzione delle terre ai contadini per accattivarne le simpatie, e invece si dimostrò dalla parte di quei “signori” che professandosi come “liberali” anti-borbonici altro non desideravano che arricchirsi sfrenatamente ai danni dei più poveri e dei più deboli. A conferma di ciò basti riflettere sul fenomeno emigratorio, sconosciuto prima dell’unità d’Italia, ma tristemente noto ai meridionali proprio a partire dalla costituzione di questo nuovo Regno, improntato sulla speculazione, sullo sfruttamento, su una repressione sanguinaria e violenta del tutto sconosciuta alle pacifiche popolazioni meridionali. Nell’agosto del 1861 una legge unificava il debito pubblico del Regno Sardo, che era il doppio di quello di Napoli; questa fu una delle tante manovre che inducono oggi, affrontando la Storia con minore superficialità, a parlare di “colonizzazione” del Sud, tesi suppor-

tata anche dalla caduta dei prezzi agricoli, dalla sistematica chiusura delle industrie domestiche ed industriali, che avevano rappresentato l’asse portante dell’economia. Con un’operazione lenta ma inesorabile, siamo diventati da grandi produttori (avevamo la prima flotta mercantile del Mediterraneo) a sterili consumatori. Negli anni ‘70 del 1800 arrivò per l’economia agricola il colpo finale: il regno d’Italia per proteggere la nascente fabbrica settentrionale dalla concorrenza straniera pensò bene di aumentare i dazi doganali delle merci importate dalla Francia,è cosa che spinse quel Paese a fare lo stesso con i prodotti agricoli importati dall’Italia, che guarda caso erano prodotti per la maggior parte meridionali (grano e vino). Per cui anche l’agricoltura, che a stento era riuscita a sopravvivere all’invasione piemontese, si piegò e il flusso migratorio di contadini ormai ridotti alla fame, verso terre lontane divenne un vero e proprio esodo. Le speranze, quindi, andarono deluse, perchè a quella unità non corrispondeva l’unità degli italiani. Il popolo viveva la situazione come una vera e propria occupazione, con tanto di aumento indiscriminato di tasse e balzelli, acuita dal disprezzo dell’invasore verso la Chiesa e il sentimento religioso dei meridionali, tacciati di fanatismo. Per molti cilentani il brigantaggio fu considerato l’unica forma di protesta e di ribellione all’autoritarismo del governo postunitario, tra di essi ricordiamo Giuseppe Tardio, capo della banda di cui facevano parte Esposito Giuseppe di Centola e Pietro Lucido Rubano, che, nei primi giorni di febbraio del 1862, si recò con altri a Centola per porsi a capo di quella famosa banda che aveva partecipato alla reazione borbonica nell’agosto del 1861. Così il Rubano ed il Tardio, e centinaia di loro adepti, invasero diversi centri cilentani. L’ultimo saccheggio avvenne a Caselle in Pittari, dove la banda fu sgominata.


18 dal

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Parco

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 CASTELLABATE DA VEDERE

GIOI

Una mostra monografica per ricordare Enzo Infante

Gli affreschi di Laurito

Far scoprire il Cilento interno quale scrigno dove poter sviluppare un vero turismo culturale. E’ l’obiettivo, generale, che si vuole raggiungere attraverso la manifestazione ‘Vivere i Musei’, ma, nel particolare, è il caso di Gioi, nei giorni 12 e 24 aprile, si vuole far conoscere ai turisti il monumento per eccellenza presente in questo borgo il quattrocentesco Convento di San Francesco; conoscenza però che avviene in maniera inusuale visto che fa da scenografia a una mostra monografica del maestro Enzo Infante.

Il visitatore passeggiando per il convento si potrà lasciare andare alle musiche create per l’evento, opera di Francesco Bianco e Rosanna Salati e del loro progetto di sonorizzazione, o porre l’attenzione su un’originale installazione o seguire un testo teatrale. “Fare cultura - spiega Ernesto Bianco consigliere comunale delegato all’Ambiente e al Territorio - non è solo ‘montare’ una mostra, è il pensiero della creazione condivisa, è il desiderio di comunicare e condividere il piacere dell’arte”. Queste sensazioni hanno portato gli organizzatori a immaginare di predisporre un allestimento per i dipinti del maestro Infante senza ‘invadere’ lo spazio sacro della chiesa del Convento: “Si è scelto così di creare ‘un recinto d’arte’ - continua Bianco - composto da moduli di rete metallica che occupa il centro della chiesa a formare un rettangolo in cui

sono appesi i dipinti. E’ stata scelta la rete per evidenziare due spazi temporali diversi: quello della mostra e quella del monumento, il Convento. I visitatori saranno introdotti all’esperienza da un attore che interpreta il pittore, per poi essere traghettati dalla musica fino al recinto”. Il maestro Infante, nasce nel 1909 a Gioi e muore nel 2000, si forma al Liceo Artistico di Salerno e all’Accademia delle Belle Arti di Napoli; nella seconda metà degli anni Trenta, dopo tante mostre tenute nel Salernitano, è alla corte dell’imperatore di Etiopia Ailè Selassiè dove viene chiamato per eseguire ritratti e affreschi in alcune sale della reggia. Nel 1933 partecipa ai lavori di decorazione del teatro Verdi di Salerno e nel 1956 affresca la volta di un salone della Provincia di Salerno. Quindi si stabilisce a Livorno dove continua la

sua opera di affreschista e a lui è attribuito l’affresco presente nella cappella Gavi. In oltre settant’anni di pittura le esposizioni personali solo in Italia superano le cento, le più prestigiose sono quelle che tiene presso la galleria ‘Chierecato’ di Milano di proprietà del pittore Sergio Arrigoni. Fra i numerosi premi e medaglie i più significativi sono: Premio Sant’Ambroeus Milano; Premio Arte Sacra Santa Margherita Ligure; Premio Ritratto dell’Anno Genova; Gran Premio Genova-Saragozza-Madrid. “La pittura di Infante non conosce tempo - commenta Giuseppe Ianni architetto e critico d’arte-. La sua arte è un continuo mutare, cerca sempre nuove tematiche che creano conflittualità nell’interiore dell’uomo e che si

evidenziano in modo immediato attraverso la lettura dell’opera, visualizzate nel cromatismo accentuato della tavolozza e da quel sapiente comporre che dà alle masse pittoriche un sereno equilibrio, con un preciso peso a tutte le superfici”. Questa manifestazione è un punto di partenza per valorizzare una figura simbolo di Gioi: “L’arte di Infante ha lasciato il segno ovunque è passata - conclude Andrea Salati sindaco di Gioi -. Ora è arrivato il tempo di recuperare il valore che ci ha lasciato questo grande artista e dare uno spazio, all’interno del Convento, dove poter far conoscere la sua pittura non solo ai turisti, ma anche alle giovani generazioni. E’ ora di creare una mostra permanente”.

LE AREE MARINE DI COSTA DEGLI INFRESCHI E DELLA MASSETA E DI SANTA MARIA DI CASTELLABATE ANDRANNO IN GESTIONE AL PARCO NAZIONALE DEL CILENTO E VALLO DI DIANO

Federparchi saluta l’istituzione di quattro nuove Aree Marine Federparchi - Europarc Italia saluta l’istituzione di quattro nuove Aree Marine protette, stabilita nei giorni scorsi da un decreto del Ministro dell’Ambiente. Il Presidente Giampiero Sammuri esprime “soddisfazione per la conclusione di un iter che arricchisce la rete nazionale delle aree protette di realtà che da tempo meritavano di farne parte. E soddisfazione perché nei decreti istitutivi sono giustamente già individuati i soggetti gestori che, là dove possibile, sono Parchi terrestri già esistenti”.

Se infatti l’Area Marina di Torre del Cerrano sarà gestita da un consorzio composto dalla Regione Abruzzo, dalla Provincia di Teramo e dai Comuni di Silvi e Pineto, le due Aree Marine di Costa degli Infreschi e della Masseta e di Santa Maria di Castellabate andranno in gestione al Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano, così co-

me quella delle Secche della Meloria sarà gestita dal Parco regionale di Migliarino san Rossore e Massaciuccoli. “Un fatto positivo continua Sammuri - che risponde all’esigenza, sempre segnalata dalla nostra associazione, di garantire la massima integrazione tra tutela terrestre e marina e di evitare l’inutile duplicazione degli enti gestori. E positivo è anche che già nell’atto istitutivo si sia tenuto conto delle norme riguardanti in particolare l’attività nautica e quella subacquea, norme messe a punto ai tavoli di lavoro a suo tempo costituiti e ai quali Feder-

parchi ha dato il proprio contributo.” Con le quattro nuove arrivate il numero delle Aree Marine protette in Italia sale a trenta. Un patrimonio che conferma il primato mediterraneo del nostro Paese, al quale però, conclude Sammuri, “occorre dare celermente un nuovo e moderno assetto istituzionale e funzionale e al quale occorre garantire, con la massima urgenza, le risorse indispensabili a funzionare nell’interesse della tutela e a beneficio della promozione delle attività compatibili così importanti per le zone tutelate”.

I dipinti esistenti nella chiesa di San Filippo d’Agira costituiscono la decorazione delle pareti e della volta della cappellina gotica inglobata nella chiesa. La costruzione della chiesa risale al secolo XVIII e nel corso dell’edificazione, avviata sull’area una volta occupata dal Palazzo Baronale che fu abitazione della famiglia Monforte, suffeudataria dei Sanseverino e padrona di Laurito dal 1344 al1770, dovette essere compresa la preesistente cappellina gentilizia del XIII secolo. Il ciclo pittorico lungo le pareti e sulla volta si svolge per ordini sovrapposti: nella parte bassa delle pareti gli apostoli Pietro, Giovanni, Andrea, Giacomo maggiore, Giacomo e Filippo sono raffigurati alla sinistra della Madonna con Bambino dipinta al centro della parete; alla destra della Vergine, Paolo, Tommaso, Bartolomeo, Simone ed un altro santo completamente scomparso. Nell’ordine superiore, composto da lunette, sono raffigurati tre episodi del Nuovo Testamento: a sinistra la Natività, al centro l’Annunciazione, a destra la Flagellazione di Cristo. Di particolare interesse la scena nella Natività: la zona più alta è dedicata all’annuncio ai pastori (è visibile un angelo, un pastore e il suo gregge), la zona mediana alla nascita di Gesù (dietro la grotta sono visibili i Magi che arrivano), la zona bassa ad un episodio non riportato nel Vangelo, ma dai Vangeli apocrifi, e completamente scomparso nell’arte occidentale dal secolo XVI. (La Vergine viene assistita al momento della nascita dal Figlio divino da due levatrici, Salomè e Mea che lavano il neonato). Questo episodio, molto diffuso nell’arte bizantina, è spesso presente in affreschi quattrocenteschi del Cilento; una analoga Natività è rappresentata nella cripta della chiesa di Santa Maria dei Lombardi a Novi Velia. Alcune differenze stilistiche (nel modo ad esempio di realizzare le mani, i volti o i panneggi delle figure) fra le varie parti del ciclo di affreschi testimoniano della presenza nella decorazione della cappella di almeno tre artisti, tutti senz’altro meridionali, forse appartenenti a due successive generazioni. La caratteristica predominante e comune ai tre artisti è il riferimento alla cultura spagnola (in particolare catalana) che ben si spiega con la presenza nel meridione della dinastia Aragonese.

via Badolato, 15 Vallo della Lucania (SA) Tel Fax 0974.75607 Tel 0974.350121


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dal Parco 19

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1

Cilento a rischio tsunami

RICEVIAMO&PUBBLICHIAMO Azienda Sanitaria Locale

Salerno

Disciolta ASL SA3

Via Nizza, 146 – 84124 SALERNO Telef. 089-693647 – fax 089-251629 ________________________________________________________________________________________________

Presidio Ospedaliero di Sapri DIRETTORE SANITARIO Dott. Maria RUOCCO Tel. 0973-609408 Fax 0973-609323

Segreteria Tel. e fax. 0973 609316

Prot. n.°742/DS Del 24/03/10

COMUNICATO STAMPA

Le coste della Campania sono a rischio tsunami, comprese quelle del Cilento, della Piana del Sele e del Golfo di Policastro. Ad annunciarlo è stato il prof. Enzo Boschi, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia nonché uno dei massimi esperti al mondo, a margine dei risultati delle ultime ricerche compiute sul Marsili, il più grande vulcano d’Europa, sommerso a 150 chilometri dalle coste campane e “sorvegliato speciale” dagli studiosi, insieme al Vesuvio e all’Etna. “Potrebbe succedere anche domani - ha affermato Boschi - le ultime ricerche mostrano che il cono del vulcano non è robusto e le sue pareti sono fragili. Inoltre, abbiamo misurato la camera di magma che si è formata negli ultimi anni, che ha raggiunto dimensioni ragguardevoli. Questo significa che il vulcano è attivo e potrebbe eruttare all’improvviso”. Il Marsili si erge per 3mila metri dal fondale marino, mentre il suo cratere è a 450 metri dalla superficie del mare: imponente anche la sua struttura, lunga 70 km e larga 30, secondo le recenti rilevazioni degli scandagli. Intorno al vulcano, si sono osservate diverse emissioni idrotermali con una frequenza ultimamente elevata, e proprio queste, unite alla debole struttura delle pareti, potrebbero causare crolli anche più pericolosi di una eventuale eruzione. Due rilevazioni significative, seppur contenute, che hanno allarmato gli studiosi: “La caduta rapida di una notevole massa di materiale - spiega Boschi - scatenerebbe un potente tsunami che investirebbe le coste della Campania, della Calabria e della Sicilia, provocando disastri”. I dati forniti dalle strumentazioni, in pratica, descrivono come una “pentola bollente dal coperchio tappato” la camera di magma incandescente che si è formata e che oggi raggiunge le dimensioni di 4 km per 2. Non si sa con esattezza quando sia avvenuta l’ultima eru-

zione del Marsili: le sue fumarole furono riprese, nel 1990, da un video-robot di ricercatori americani. Ma i “segnali” emessi dal vulcano sottomarino hanno indotto gli esperti a tenerlo sotto osservazione, e l’ultima campagna iniziata lo scorso mese di febbraio con la nave oceanografica “Urani”a del Cnr, ha destato preoccupazione. Le frane rilevate indicano una instabilità impossibile da ignorare: “Il cedimento delle pareti — conclude Boschi — muoverebbe milioni di metri cubi di materiale, e ciò genererebbe un’onda anomala di grande potenza. I dati raccolti ora sono precisi, ma è impossibile fare previsioni. Il rischio è reale e di difficile valutazione. Sarebbe necessario un sistema continuo di monitoraggio, ma è costoso e complesso da realizzare”. L’Etna ed il Vesuvio, in questi anni, sono stati costellati da rilevatori in grado di “avvisare” se c’è il rischio di un’eruzione, almeno con un certo margine di preavviso. Il Marsili, invece, è sommerso nel mar Tirreno (esattamente 150 km a sud del Golfo di Napoli) e quindi privo di sonde pronte ad “ascoltare” i suoi eventuali brontolii: bisognerebbe installare una rete di sismometri attorno al cono vulcanico collegati a terra ad un centro di sorveglianza, progetto finora ignorato dallo Stato e dalle regioni a rischio. Per quanto riguarda le coste cilentane e sapresi, va ricordato che non meno pericoloso è considerato anche un altro vulcano sommerso della cintura Tirrenica, ovvero il Palinuro, la cui origine risale a meno di due milioni di anni fa. La pericolosità di questi vulcani è legata al fatto che possono essere definiti una vera e propria “cintura di fuoco” immersa negli abissi, formata dal Marsili, il Valinov, il Palinuro ed i vulcani delle Eolie. Il loro risveglio potrebbe essere drammatico per i paesi costieri della Calabria, della Campania e della Basilicata.

Per dovere di chiarezza e di trasparenza è necessario precisare che il signor Di Benedetto Giovanni, nato il 06/11/1968, è giunto in Ospedale alle ore 18.34 del giorno 23/03/2010, in condizioni gravissime in stato di shock, in coma per politrauma diffuso. Il paziente ha sostato presso l’Ospedale di Sapri solo il tempo necessario per attuare le misure di primo intervento ovvero ristabilire i parametri vitali cardiorespiratori, verificare l’esistenza o meno di versamenti emorragici, intubarlo e trasferirlo alle ore 19.40 presso l’Ospedale di Vallo. Senza queste misure il paziente non avrebbe avuto il tempo di sopravvivenza per il trasporto all’Ospedale di Vallo per gli approfondimenti diagnostici che richiede il caso specifico.

Il Direttore Sanitario Dott. Maria Ruocco

A Vatolla il Museo dedicato a Vico

La storia. Istituito nel 1990 per opera della Fondazione Centro Studi G.B. Vico, il Museo è allestito nel trecentesco Palazzo de Vargas, antico castello posto a controllo del territorio, dalla tradizionale tipologia cilentana a corti terrazzate. In questa storica dimora visse tra il 1686 al 1695 l’insigne filosofo napoletano G.B. Vico che qui elaborò la sua Scienza Nuova. Il palazzo è oggi un bene culturale protetto dall’Unesco. La sua ristrutturazione è del 1994, grazie anche all’appello di Elena Croce e dell’avv. Gerardo Marotta, presidente dell’Istituto Italiano per gli Studi Filosofici, per la salvaguardia del patrimonio culturale, e non solo edilizio, rappresentato dal Palazzo de Vargas. L’appello fu accolto dall’avvocato Vincenzo Pepe, presidente della fondazione G.B. Vico, che con il sostegno di Alfonso Andria, presidente della Provincia di Salerno, affidò all’architetto Massimo Olivieri il difficile restauro. Palazzo de Vargas ospita attualmente il Museo, la Fondazione Centro Studi Gian Battista Vico e la Biblioteca del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Percorso di visita. Il Museo Vichiano si articola in sette ampie sale espositive, di cui tre sono dedica-

te a G.B. Vico. Dal portone d’ingresso sormontato dallo stemma gentilizio, si accede alla prima sala che conserva libri di Benedetto Croce, quadri del Settecento, un dipinto del 1767 raffigurante il primo marchese De Vargas, versi di G.B. Vico e una statua di Benedetto Croce donata al Museo dalla figlia Elena. La seconda sala è la stanza in cui visse Vico durante i nove anni di permanenza a Vatolla quale precettore dei figli del marchese Rocca. Conserva epitalami, un ritratto di Geronimo Rocca dipinto dal Solimena, tre quadri di scuola napoletana del Settecento e un dipinto raffigurante G.B. Vico. La terza sala, la Biblioteca del Centro Studi, conserva una ricca collezione di testi di diritto e di filosofia scritti da Vico e i libri provenienti da donazioni quali il fondo Siliquini (poesia e prosa), il fondo Cipriani, il fondo Angrisani e il fondo Benincasa, costituito da 518 volumi. Qui è conservata un’edizione dell’opera completa di Voltaire del XVIII secolo. La Sala dei Convegni, arredata con divani del Settecento impiallacciati in radica di noce, conserva lo stemma di famiglia dei Vargas. Qui si celebra, ogni anno, la cerimonia di assegnazione del prestigioso premio lette-

MUSEI NEL PARCO

rario Gian Battista Vico. Nella quinta sala, che custodisce un vecchio altare di famiglia, è possibile ammirare un’importante mostra di libri e stampe d’arte (opere di Palladino, Tatafiore, Sommella, Avena ed altri artisti contemporanei). La sesta sala è attrezzata con due computer collegati in rete. Alle pareti, alcune riproduzioni fotografiche relative alla famiglia Vargas, carte geografiche e incisioni che vanno dal XVI al XIX secolo. La sala successiva ospita la Biblioteca del Parco Nazionale del Cilento, caratterizzata da alte librerie colme di testi; su un tavolo circolare, un piano in vetro porta il disegno della costa cilentana e l’ubicazione di Vatolla, tra Velia e Paestum, con la scritta “Hic sum”. L’ultima sala raccoglie mobili e arredi d’epoca: due armadi di fine Settecento, un divano letto, un cassettone in noce di fine Settecento, quattro candelabri di ottone e alcune incisioni raffiguranti Paestum.


20 trekking

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 ASCEA MARINA

Artisticamente…. Velia 2010 Finestra sulla Cultura Eleatica Da venerdi 16 a domenica 25 aprile

In occasione della XII settimana della cultura promossa dal Ministero dei Beni Culturali , l’Agenzia di Viaggi&Turismo ArcheoTrekking e Elios Country Village complesso turistico, organizzano le giornate esperienziali e di animazione “Artististicamente… Velia” si articolerà in due momenti principali. La prima parte della giornata sarà dedicata alla visita del Parco Archeologico di Elea-Velia per poi prender parte nel pomeriggio a laboratori didattico-culturali che rappresentano quelli che furono i “mestieri” dell’antica città di Elea-Velia quali per es. : il laboratorio del mosaico, la lavorazione della creta, il percorso delle erbe officinali…. Su richiesta è possibile prenotare transfer in pullman o treno, pernottamenti in hotel e richiedere il pranzo/buffet ecc. Per info e prenotazioni: Archeotrekking Agenzia di Viaggi e Turismo, via Grisi 5, Ascea Marina (Sa) Tel. 0974 358182 fax 0974 972417 Cell. 3487798659 info@archeotrekking.net www.archeotrekking.net Elios Country Village Vias.taMariaAsceaMarina(Sa) Tel/fax 0974 972608 cell. 3892751557 info@elioscontryvillage.com www.elioscountryvillage.com


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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 LE SQUADRE VINCITRICI NELLE SINGOLE CATEGORIE

Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Agropoli”, XXIV Edizione ALLIEVI 93 - FINALE A 1) Deportivo Venezuela 2) U.S.Agropoli 1921

ALLIEVI 93 - FINALE B 1) Carso Latina 2) Miranda Caracas Venezuela

ALLIEVI 94 1) Deportivo Venezuela 2) Baia Salerno

GIOVANISSIMI 95 1) Taibi Cinisi (Pa) 2) Roccadaspide

GIOVANISSIMI 95-96 1) Mikulov (Rep. Ceca) 2) Miranda Caracas (Venezuela)

GIOVANISSIMI 96 1) Polisportiva Carso (Latina) 2) Fidene Roma

ESORDIENTI 97 A 1) Pavoniana Brescia 2) Polisportiva Carso (Latina)

ESORDIENTI 97 B 1) Luongo Napoli 2) Cantù Como

ESORDIENTI 98 1) Aldini Milano 2) Lokomotiva Trnava

PULCINI 99 A 1) Lokomotiva Trnava 2) Deportivo Venezuela

PULCINI 99 B 1) Perdifumo 2) Freccia Azzurra (Napoli)

PULCINI 2000 1) Jugend 2) Materdomini (Catanzaro)

PULCINI 2001 1) Roccadaspide 2) Portico Caserta

PULCINI 2002 1) Portico (Caserta) 2) Santa Maria

FEMMINILE U15 1) Etobicoke (Canada) 2) Pontecagnano

FEMMINILE U14 1) Memphis (USA) 2) Magna Graecia

FEMMINILE U18 1) Juventus 2) New York (USA)

TESTIMONIAL D’ECCEZIONE PIETRO MENNEA

Prima Edizione “Corsa del Mito” Palinuro – Marina di Camerota

Il prossimo 25 aprile prenderà il via la 1^ edizione della Corsa del Mito, gara internazionale di corsa su strada tra Palinuro e Marina di Camerota. Promosso e ideato dall’associazione TUTTiNSIEME di Marina di Camerota, l’evento podistico partirà alle ore 18.00 dal porto di Palinuro, si snoderà lungo l’incantevole costa del Mingardo per teminare sul porto di Marina di Camerota. 11 km sui sentieri del mito calcati da Enea, Palinuro, Ulisse e che oggi sono le strade del Parco Nazionale del Cilento. Spiagge assolate, un mare cristallino e profumi antichi di lentisco, rosmarino e pini marittimi incorniceranno la prima edizione di questa competizione che già conta di diventare un evento di respiro internazionale. In queste ore stanno giungendo, infatti, adesioni non solo di liberi atleti, ma anche di 1° e 2° livello internazionale provenienti da tutta Italia, con keniani e marocchini, i quali sembrano favoriti dai pronostici per la vittoria finale. Le iscrizioni resteranno aperte fino a poche ore dall’inizio della gara e la quota di partecipazione è di soli 5,00 €. Testimonial della “Corsa del Mito” non poteva che essere un mito dello sport, Pietro Mennea. L’ex primatista del mondo premierà i concorrenti alla cerimonia d’arrivo sul porto di Marina di Camerota, luogo in cui il 24 aprile si terrà la presentazione del suo ultimo libro “A trent’anni dalla medaglia d’oro”. Dopo la premiazione, l’evento si concluderà con un “Pasta party” per tutti i presenti, allietato dalla musica dei “Kiepò”, compagnia di musica popolare cilentana. Inoltre, ci sarà l’“Isola del Gusto”, uno spazio per gli assaggi dei prodotti tipici della nostra terra, mentre alcuni artigiani della zona esporranno capolavori di maestria che consentiranno di toccare con mano la valenza culturale dell’intero territorio. Attraverso questo evento sportivo, l’associazione TUTTiNSIEME, insieme a molte altre associazioni sportive nazionali presenti con noti atleti italiani, intende di raggiungere un importante obiettivo di solida-

rietà: l’acquisto di attrezzature sportive per le associazioni del Comune di Camerota mediante i proventi (sponsorizzazioni) dell’evento. L’organizzazione della “Corsa del Mito” vede la collaborazione della Proloco e di numerose associazioni del territorio, sportive e non e si avvale della consulenza del prof. Roberto Funiciello. Il 23 apri-

le alle ore 11.00 presso Palazzo Sant’Agostino a Salerno si terrà la conferenza stampa di presentazione della “Corsa del Mito” alla quale parteciperanno i rappresentanti delle istituzioni patrocinanti (Provincia, Parco del Cilento e Vallo di Diano ed i Comuni di Centola e Camerota) e le diverse associazioni che interverranno.

Info: tuttiinsieme1@gmail.com Cell. 345 6245575 FaceBook: tutti insieme


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del ilento aprile 2010 ■ numero 1

DAL 16 AL 25 APRILE

Settimana della cultura, gli eventi della Soprintendenza ai beni Architettonici e Paesaggistici CASTELLABATE (SA)

 La

L’evento culturale piu’ atteso dell’anno: la XII Settimana della Cultura. Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali apre gratuitamente, per dieci giorni, tutti i luoghi statali dell’arte: monumenti, musei, aree archeologiche, archivi, biblioteche con dei grandi eventi diffusi su tutto il territorio. Migliaia di appuntamenti: mostre, convegni, aperture straordinarie, laboratori didattici, visite guidate e concerti che renderanno ancora più speciale l’esperienza di tutti i visitatori. Un’occasione imperdibile per avvicinarsi alla più grande ricchezza del nostro Paese: il nostro patrimonio artistico e culturale. Tante le iniziative sul territorio di Salerno e Avellino organizzate dalla Soprintendenza per Beni Architettonici e Paesaggistici che di seguito si elencano.

difesa costiera di Castellabate in età medioevale e moderna

La Soprintendenza BAP di Sa e Av e il comune di Castellabate organizzano un convegno sul sistema difensivo delle torri costiere. Verrà presentato uno studio di approfondimento propedeutico alla conoscenza del nostro territorio che analizzerà gli aspetti della tutela e del restauro di questo specifico patrimonio culturale. Inoltre, saranno analizzati le caratteristiche paesaggistiche e storiche del comune e della costa di Castellabate, nonché il sistema costruttivo e le differenze tipologiche delle varie torri costiere del salernitano. 17 aprile 2010 - Convegno ore 17.00 17 – 25 aprile 2010 - Mostra 10.00 – 13.00 / 16.00 – 19.00 Castello di Castellabate - Castellabate (SA) Info: 0974 968216 - 089 2573229 - lorenzo.santoro@beniculturali.it

SALERNO 

Il Restauro di San Pietro a Corte

La Soprintendenza BAP di Sa e Av inaugura: l’Aula Superiore del Complesso Monumentale di San Pietro a Corte in cui sono stati rinvenuti, grazie a complessi interventi di restauro scientifico, gli elementi architettonici longobardi della Cappella Palatina, fatta erigere nel VIII sec. da Arechi II nel suo palazzo principesco. Dopo la visita del sito, nel Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana sarà presentata l’ipotesi ricostruttiva in 3D della Cappella, realizzata con l’ausilio degli elementi decorativi rinvenuti negli scavi e con i riferimenti documentari. La Cappella ricostruita dà l’avvio, nel museo virtuale, alla narrazione delle vicende della Scuola Medica Salernitana. 16 aprile 2010 - ore 17.00 San Pietro a Corte - Museo Virtuale via Municipio Vecchio - via Mercanti,74 - Salerno Info: 089 2573228/245 - relapub.ambientesa@arti.beniculturali.it 

Apertura straordinaria del Museo Virtuale Scuola Medica Salernitana

In occasione della Settimana della Cultura, la Soprintendenza BAP di Sa e Av aprirà il Museo Virtuale della Scuola Medica Salernitana anche nelle ore pomeridiane. 16 - 25 aprile 2010 - ore 9.00 -13.30 / 16.00 - 19.00 Museo Virtuale Scuola Medica Salernitana via Mercanti, 74 – Salerno Info: 089 2573228/213 - relapub.ambientesa@arti.beniculturali.it

PADULA (SA)  La Certosa aperta: progetto in-progress Biblioteca Virtuale La Soprintendenza BAP di Sa e Av presenta: il primo lotto del lavoro di digitalizzazione, realizzato dall’Associazione Arisciente, per la creazione della Biblioteca Virtuale relativa al patrimonio librario disperso della Certosa di San Lorenzo. Attualmente sono stati digitalizzati 9 manoscritti di testi conservati presso la Badia di Cava dei Tirreni. 16 - 25 aprile 2010 Info: 0975 77745 Eufemia Baratta, eufemiaanna.baratta@beniculturali.it Francesco Scazzari, francesco.scazzari@beniculturali.it  La Certosa aperta: apertura al pubblico delle celle che ospitano la collezione di arte contemporanea, del chiostro della foresteria nobile e presentazione della Tavola di S.Eustachio

Le Soprintendenze BAP e BSAE di Salerno e Avellino avvalendosi del contributo dell’Amministrazione Provinciale di Salerno organizza visite guidate alle celle che ospitano la collezione di opere d’arte contemporanea costituitasi in seguito alla manifestazione triennale Le Opere e i Giorni, curata da Achille Bonito Oliva. Le visite saranno condotte da guide, specializzate nel settore contemporaneo, che illustreranno la poetica e la biografia degli autori presenti nella collezione e saranno articolate in due appuntamenti al giorno. Le guide accompagneranno i visitatori anche negli ambienti del Museo Archeologico Provinciale, sito nel Chiostro dei Procuratori della Certosa, dove si terranno delle letture di testi storici collegate alla realtà archeologica del Vallo di Diano. In tale occasione sarà possibile, inoltre, visitare gli ambienti superiori della Foresteria Nobile, decorati ad affresco con scene paesaggistiche. Infine sarà esposta al pubblico, per la prima volta, il dipinto tempera su tavola raffigurante la Visione di Sant’ Eustachio opera di Pietro Buono (XVI sec.), acquistata in Germania dal MiBAC. 22 - 25 aprile 2010 - Visite guidate 10.30-12.30 e 14.30-16.30 Prenotazione obbligatoria 0975 77745 - 0975 77552 Eufemia Baratta, eufemiaanna.baratta@beniculturali.it Francesco Scazzari, francesco.scazzari@beniculturali.it  La

Certosa di Padula nel libro di Thomas Salmon del 1763 e la cartografia sul Monumento nel XVIII secolo

RAVELLO (SA) 

Culture locali, economie globali: quali prospettive

La Soprintendenza per i Beni Architettonici e per il Paesaggio di Salerno e Avellino, il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali di Ravello, il Comune, l’Istituto Comprensivo di Ravello e l’Associazione Ravello Nostra, in occasione dell’inaugurazione della mostra sui documenti della cultura locale, organizzano una giornata di studio sul tema: Culture locali, economie globali: quali prospettive. Nel 2008, infatti, il Centro Universitario Europeo per i Beni Culturali ha ricevuto in donazione dai discendenti di Pantaleone Caruso il cosiddetto “Archivio Caruso”, comprendente un’importante documentazione relativa a questa famiglia ravellese, impegnata nella attività ricettiva alla fine del XIX secolo e nella produzione e commercializzazione del vino locale. Sarà, inoltre, presentato il volume Villa Rufolo, progetto editoriale curato da Giuseppe Zampino. In questo volume, ricco di immagini a colori, gli autori si avvalgono sia dell’esame di inediti documenti, custoditi negli archivi di stato di Napoli e Salerno, e di disegni e foto ottocenteschi, sia dell’analisi diretta della costruzione con l’ausilio di nuovi rilievi. Emergono così molte novità per quel che riguarda gli aspetti storici e architettonici di questo sito famoso in tutto il mondo. Inoltre sarà illustrato il libro guida di Ravello: un “foglio” periodico per il turista e il cittadino, ricco di testi e immagini, dall’agile veste editoriale per una consultazione in più lingue rapida e completa delle bellezze del territorio, della sua storia e delle iniziative culturali. 17 aprile 2010 - ore 9.30 - Villa Episcopio - Ravello (SA) Info: 089 858101 - 089 857669 - 089 2573245 - gvillani@beniculturali.it

La Soprintendenza BAP di SA e AV espone al pubblico il XXIII volume (che tratta del regno di Napoli) dell’opera di Thomas Salmon, noto viaggiatore inglese del XVIII secolo, pubblicato a Napoli nel 1763 nella tipografia di Vincenzo MazzolaVocola, situata in Via Medina. Il libro è stato acquistato dalla Biblioteca della Soprintendenza di Salerno ed Avellino – che l’ha messa a disposizione per questa mostra - poiche’ contiene, in particolare, la coeva e dettagliata descrizione della Certosa di San Lorenzo di Padula (SA) ed una grande tavola, piu’ volte ripiegata - che qui si presenta in formato originale - riproducente la pianta dell’intero Monumento, incisa dall’artista romano Francesco Sesone. Completano l’esposizione le riproduzioni fotografiche delle altre piante o “vedute a volo d’ uccello” della Certosa di Padula, a testimonianza della documentazione cartografica finora conosciuta, relativa al secolo XVIII. dal 16.04.2010 al 30.09.2010 Certosa di San Lorenzo - Viale Certosa Padula (SA) Info: 0975 77745 - 089 2573245 Eufemia Baratta, eufemiaanna.baratta@beniculturali.it

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itinerari 23

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del ilento aprile 2010 ■ numero 1 POSITIVA APERTURA DELLA STAGIONE TURISTICA

Pasquetta, oltre 2.500 visitatori all’oasi dell’Alento per una full immersion nella natura Apertura in positivo nonostante il tempo incerto. Si prosegue tutte le domeniche e i festivi Sono oltre 2.500 i visitatori che hanno scelto di trascorrere il giorno di Pasquetta nell’oasi del fiume Alento, in occasione della riapertura al pubblico del grande lago e del parco attrezzato. E dopo l’ottimo risultato della prima giornata, le aperture dell’oasi proseguiranno tutte le domeniche e i giorni festivi dalle ore 10 alle 19. Tantissimi i giovani ma anche le famiglie salernitane e campane che hanno optato per questa meta alternativa al mare e alla montagna, ma ricca di intrattenimenti per tutti i gusti, tra sport e relax in una full immersion nella natura. I visitatori, infatti, hanno potuto scegliere tra birdwatching, pic-nic nelle aree attrezzate, lezioni di tiro con l’arco, visite alla diga e ai cunicoli di ispezione, passeggiate in mountain bike o a piedi nel vasto parco verde animato da giochi di acqua, lungo il percorso di 7 chilometri che costeggia l’invaso o i 9 chilometri di sentieri che collegano la diga di Piano della Rocca ai 7 laghetti che raggiungono Omignano Scalo. «La stagione turistica si è aperta nel migliore dei modi ma

anche le prospettive per i prossimi mesi sono più che positive – spiega Monica Esposito, responsabile dell’area turismo dell’oasi del fiume Alento – Abbiamo un fitto calendario di visite guidate già prenotato con numerosi istituti scolastici di tutto il Mezzogiorno. Anche i visitatori della prima giornata di apertura al pubblico hanno mostrato di apprezzare i servizi di intrattenimento offerti, oltre che lo scenario mozzafiato. Del resto, a fronte della crisi economica, offriamo alle famiglie l’occasione per trascorrere una giornata di svago a contatto con la natura, a prezzi contenutissimi. Que-

sto è possibile grazie all’entusiasmo e alla professionalità di 10 giovani laureati del territorio, che lavorano nell’area turismo dell’oasi con l’obiettivo di garantire il benessere e la soddisfazione dei visitatori, ma anche per diffondere la cultura del rispetto dell’ambiente». L’oasi del fiume Alento si estende per circa 3mila ettari, seguendo il percorso del fiume e dei suoi affluenti. Ha il fascino di un variegato paesaggio, tra macchia mediterranea, praterie, bosco misto di latifoglie e foreste a galleria lungo le sponde del fiume, ma anche zone umide ricoperte di canneti e aree coltivate a olivo, vite, frutte-

GIROVAGANDO...

devastazione del villaggio durante la guerra del Vespro per opera degli Aragonesi, i quali avevano stabilito in Castellabate il proprio quartier generale. A partire dal XVI sec. vi fu una rinascita e della popolazione e della struttura del feudo, il periodo di gaudio, tuttavia, fu di breve durata, in quanto una nuova ondata di peste nel 1656 decimò coloro che vi dimoravano. Monteforte si sviluppò definitivamente nel ‘700 il numero degli abitanti crebbe notevolmente ed il feudo venne ampliato grazie anche alla costruzione dei primi palazzi gentilizi dei Gorga e dei Forte. Da un punto di vista estetico - naturale Monteforte ci riserva quella particolare bellezza caratteristica dei paesini di stampo medioevale: angoli e scorci suggestivi, cunicoli, vicoli, case in pie-

Marina di Camerota ed il suo mare tra che si mescolano con edifici moderni creando una sorta di gioco spazio - temporale. Molto belli sono il cinquecentesco Palazzo Cartolano o i settecenteschi Palazzi dei Gorga o dei Forte o ancora la Chiesa di Santa Maria dell’Assunta del XVIII sec. Non mancano gli appuntamenti folkloristici come la Fiera di San Pietro (28 giugno), la Fiera di San Domenico (5 agosto), la festa patronale di San Donato (7 agosto) e ancora la Festa del prosciutto paesano in agosto e della castagna in novembre, tradizioni mantenutesi vive nel corso degli anni. dott. Roberto Comunale

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EURO 129.000

Elisabetta Manganiello

Il castello di Rocca ha una straordinaria ricchezza storica ed architettonica traduzione in pietra e stratificazione di circa mille anni di storia. Documenti più antichi, infatti, parlano del Castellum Cilenti, costruito dai longobardi a presidio dell’actus, sin dal 963. Il sito naturale si trova su un percorso di crinale che proviene dalla vetta del Monte Stella nel luogo in cui si dirama a sud per la valle dell’Alento e a nord verso la valle del Testene. Dove il crinale si divarica uno slargo contiene un’altura, che viene probabilmente fortificato fin da epoca longobarda. “Il castello è un complesso molto articolato a pianta pentagonale allungata in direzione nord-sud, che domina il borgo di Rocca ad una quota di 630 m sul versante esposto a sud-ovest. La struttura attuale è circondata da una cinta muraria di origine angioina, che presenta torri circolari sul lato esposto a sud-ovest. Lo stretto passaggio di ingresso segnato da un brusco cambiamento di direzione era un accorgimento difensivo dell’architettura militare normanna usata per evitare che gli assalitori potessero abbattere il portone con l’ariete. Il complesso difensivo è completato da un fossato che costeggia per un tratto limitato le mura. Il castello si inserisce poi in modo organico con l’abitato fortificato di Rocca. Il castello mostra i segni degli interventi fatti in epoca angioina, mentre rari sono quelli apportati in epoca normanna e sveva; comunque molti sono concordi sull’origine longobarda del primo maniero. Nei cortili resta ancora oggi traccia degli accorgimenti usati nella lunga storia del castello per l’approvvigionamento idrico.”

IL MARE DEL CILENTO

Monteforte Cilento, antico feudo fondato dai Monaci Basilani E’ situato in una posizione di dominio sulla valle dell’Alento, l’ubicazione strategica trova testimonianza nell’appellativo Monte Fortis, cioè altura fortificata, in quanto fungeva da struttura di protezione e salvaguardia per l’intera zona . Fondato dai monaci basilani fuggiti dall’Oriente per scampare al pericolo della lotta iconoclasta (726), il feudo fu messo, poi, in crisi dall’inettitudine dei Bizantini e dei Longobardi, divenendo, quindi, terra di conquista da parte di semplici briganti e sopratutto dei musulmani Saraceni, i quali distrussero, devastarono e saccheggiarono molti luoghi della provincia di Salerno. Nel 1230 il sito montefortese fu colpito dalla peste che provocò una copiosa perdita di vite nella popolazione del luogo e successivamente da una nuova

ti. In questo paradiso trovano rifugio alcune specie a rischio di estinzione come la lontra, la tartaruga palustre, l’occhione e la ghiandaia marina. Il bellissimo lago si estende per 4 chilometri, mentre a valle della diga l’acqua alimenta altri 7 laghetti che formano una vasta zona umida di richiamo per gli uccelli acquatici. La si raggiunge attraverso una rete di sentieri che si possono percorrere a piedi, in bici e a cavallo. Capanni per il birdwatching, collocati in prossimità di tutti gli stagni e laghetti, consentono di osservare aironi, folaghe, martin pescatori e anatre tuffatrici che pescano nell’acqua è più profonda. La diga, realizzata in località Piano della Rocca a Prignano Cilento, è uno sbarramento in terra alto 43 metri e lungo 600. La profondità dell’invaso va invece da 20 a 45 metri.Oggi rappresenta un polo idrico di importanza strategica per i Comuni circostanti: il maestoso impianto ingloba infatti 30 milioni di metri cubi di acqua che viene utilizzata per scopi irrigui, idropotabili, industriali, idroelettrici. Questo polo tecnologico e naturalistico è una delle poche opere di ingegneria idraulica in Italia che si occupano di turismo ambientale e sostenibile.

Il Castello di Rocca Cilento

Via Madonna del Carmine Info: 338.9015882

Marina di Camerota è una frazione di Camerota, paesino cilentano alle falde del Monte Bulgheria. Per motivi strategici legati alla difesa dagli attacchi dei pirati saraceni, i paesi del Cilento costiero erano situati su alture meglio difendibili situate a poca distanza dal mare e l’antico borgo di Camerota non fa eccezione. La marina di Camerota ha uno splendido mare e vanta spiagge di sabbia

fine. Il sito più suggestivo della sua costa è Punta degli Infreschi, uno dei tratti più incontaminati d’Italia, dove non è stato costruito nulla. Il litorale di Marina di Camerota è una meta di grande prestigio per il turismo estivo ed è noto per le sue grotte dove sono stati rinvenuti i resti dell’Homo Camerotensis, un uomo preistorico risalente a circa 540.000 anni prima di Cristo, contemporaneo dell’uomo di Neanderthal da cui differiva solo per la caratteristica del mento più prominente. Ma la straordinaria bellezza non si ferma qui: le grotte sono intervallate da calette a cui si accede solo dal mare, costoni rocciosi e spiagge incontaminate, tutto a pochi metri da uliveti e macchia mediterranea.


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ilgiornale

Cilento

del 2010 â– numero 1 aprile


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