supplemento de iL GiornaLe DeL CiLenTo
- anno 6 numero 1
email: redazionecilento@libero.it / info: 339.440.49.03 / direttore: prof. marcello federico
editoriale
Supplemento de “il Giornale del cilento”
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aGropoli
IL dOdICESIMO PRESIdENTE
Servizio a paG. 2
vallo d. lucania
Banca monte pruno
capaccio paeStum
arriVa il Metano
15 Milioni di euro alle iMPreSe
eSondaZione del fiuMe Sele
Servizio a paG. 4
Servizio a paG. 10
Servizio a paG. 5
dir. prof. marcello federico
Auguri al nuovo Presidente. Quello del dodicesimo presidente della Repubblica Italiana non è stato il solito discorso in Parlamento, né per i contenuti, né per lo stile al quale ci avevano abituati. Lo stile di Mattarella incarna il tipo umano del politico riservato, che non ama apparire, e che quindi anche quando parla non ricorre mai all’enfasi, o ai toni retorici. È all’antitesi e speriamo anche l’antidoto, al profilo del politico iper-narcisista che ha dominato in questi anni . Lo stile riguarda anche il modo di parlare. Egli ha tenuto un discorso breve. Ma quel che più lo ha caratterizzato è stata quella che definirei semplicità sintattica. Frasi brevi,punteggiatura fitta, un ritmo quasi sincopato. Non analisi o ragionamenti, ma situazioni osservate e soluzioni plausibili auspicate. Le frasi sono brevi, non c’è spazio per subordinate o per aggettivazioni di troppo. Dopo lo stile i contenuti. E in questo caso dobbiamo registrare qualche interessante sorpresa. La prima riguarda il ricorso fatto più volte alla categoria di comunità. È una parola che si spiega anche con la formazione di Mattarella, che come tutti sappiamo non nasce politico ma lo diventa dopo l’assassinio del fratello Piersanti. La formazione di Mattarella è quella, a cui guardiamo a volte con una punta di nostalgia, dei grandi partiti della prima repubblica. Cresciuto dentro l’esperienza associazionistica, in parte gli scout e poi soprattutto la Fuci. È la dinamica associativa, il condividere percorsi, il mettersi insieme rispetto a degli ideali, sono tutti fattori che oggi incidono, anche più della prospettiva culturale che caratterizzava quelle esperienze. Non a caso il Presidente in un passaggio del suo discorso nota con molto realismo come il grande tema di oggi sia la solitudine degli individui. Solitudine che rende SeGue a paG. 2
IL PRESIdENTE impreSa
lutto nel cilento
il marchio MarZullo in continua crescita
arMinio taVola, in cielo per vestire gli anGeli
a paGina 4
Servizio a paG. 10
cultura
caStelnuovo cilento
Cresce il MONTE PRUNO FLUTENSEMBLE e guarda oltre i confini nazionali
la teStiMonianZa della SCrittriCe MiriaM reBhun Sulla Shoah
a paGina 19
a paGina 15
al liceo Statale “a.Gatto” di aGropoli con l’avv. Benedetta SiriGnano
leZione Sul reato di adeSCaMento del Minore in rete
Servizio a paG. 3
2
agropoli preSentato il calendario deGli eventi 2015
AGROPOLI CITTÀ dELLO SPORT
Il sindaco Alfieri: «Turismo e sport, connubio vincente. Sarà una ricca primavera di avvenimenti»
È stato presentato AGROPOLI CITTÀ dELLO SPORT, il ricco calendario di eventi sportivi che andranno in scena nei prossimi mesi ad Agropoli. Nel corso di una conferenza stampa che si è tenuta nei giorni scorsi, il Sindaco Franco Alfieri e l’Assessore allo Sport hanno illustrato i dettagli degli avvenimenti.
«Abbiamo creduto fortemente nello sport come leva per il turismo ed oggi raccogliamo i frutti di questo impegno con tante manifestazioni e competizioni già calendarizzate per i prossimi mesi - afferma il Sindaco Franco Alfieri - Così come lo scorso anno, avremo fino a giugno una serie di appuntamenti in varie discipline che porteranno in città migliaia di visitatori. Tutto ciò è possibile grazie alla rete di strutture cittadine, che si arricchirà ulteriormente fra qualche settimana con l’inaugurazione del campo polivalente Peppino Impastato, e che riceve l’attenzione delle diverse federazioni sportive. Abbiamo lavorato, inoltre, per creare una proficua sinergia con gli operatori locali. Li abbiamo coinvolti direttamente per riuscire a presentare pacchetti convenzionati per l’accoglienza e l’ospitalità». «Lo sport sta diventando uno dei motori trainanti del turismo ad Agropoli - commenta l’Assessore allo Sport Eugenio Benevento - Da alcuni anni, grazie alle numerose manifestazioni sportive che si svolgono in città, siamo riusciti a dare respiro all’economia del territorio in periodi altrimenti morti. Basti pensare che la scorsa primavera le attività ricettive, in un periodo privo di festività, grazie ad eventi legati al calcio, alla danza e alle arti marziali, hanno registrato importanti afflussi. Per questo è nostra intenzione proseguire su questa strada.
In questo senso va il vasto programma che insieme alle associazioni cittadine abbiamo stilato anche per il 2015. Lavorando in sinergia con loro abbiamo ancora una volta l’opportunità di ospitare importanti eventi che fanno registrare ad Agropoli migliaia di presenze, tra atleti e persone al loro seguito. Ciò, ovviamente, è possibile anche grazie a strutture sportive all’avanguardia, un vanto per questa zona, che ci permettono di organizzare manifestazioni su scala nazionale ed internazionale». Dopo il successo dei Campionati Provinciali di danza Sportiva organizzati dalla FIdS lo scorso 17 e 18 gennaio al Palagreen, ad aprire il calendario saranno due eventi ormai classici: il 34° Torneo Internazionale di Calcio Giovanile “Città di Agropoli” (dal primo a sabato 4 aprile) e la XVI^ Edizione dell’Agropoli Half Marathon (domenica 12 aprile). Spazio ancora al calcio giovanile con il Torneo Viesse Cup (24 - 26 aprile), con il Trofeo Play For Fun (dall’1 al 3 maggio), con il Torneo di calcio ASD Ludacs Entertainment (12 - 14 giugno). È prevista, invece, la presenza di circa 2000 persone per il 13° Torneo Nazionale di Calcio a Cinque delle Bache di Credito Cooperativo (dal 29 maggio al 2 giugno), organizzato dal Gruppo ICCREA, con squadre provenienti da tutta Italia. Ancora calcio con il III° Torneo Internazionale di
Calcio Veterani Over 40 e 50 (dal 24 al 28 giugno). Ginnastica e atletica saranno protagoniste (dal 30 aprile al 3 maggio) della Manifestazione promossa da Confsport Italia al Palagreen, mentre il primo maggio si rinnova l’appuntamento con il Meeting di Atletica Città di Agropoli. Il 19 maggio allo Stadio Guariglia la Festa dello Sport, giornata dedicata alle attività sportive degli studenti, organizzata dagli Istituti Superiori del Comprensorio di Agropoli. A giugno il porto turistico, invece, farà da sfondo alla Festa della Canoa, che concluderà il progetto A scuola in canoa, a cura del Circolo Canottieri Agropoli, e della nuova edizione di Pagaiando tra le vele, con il CC Agropoli e la Lega Navale di Agropoli. Sport e natura è il connubio vincente di una serie di iniziative all’aria aperta che saranno realizzate a maggio presso il Centro Visite Trentova Tresino, dove ogni domenica sarà dedicata a uno sport, in collaborazione con le associazione del territorio.Nello specifico sarà possibile praticare tiro con l’arco, trekking, mountain bike, equitazione e canoa. Agropoli, infine, dal 15 al 17 maggio ospiterà il 1° Raduno di Trekking Nazionale Il Cammino della Costa Blu, organizzato dall’Associazione Trekking Cilento–Agropoli e dalla Federazione Italiana Escursionismo.
cultura e formazione
dal nuovo anno scolastico presso il Liceo Gatto sarà attivo il Liceo Musicale Il sindaco Alfieri: «Si amplia l’offerta formativa per i ragazzi del territorio»
Si amplia l’offerta formativa per gli studenti del comprensorio di Agropoli per l’anno scolastico 2015-16 grazie all’istituzione del Liceo Musicale. Sarà attivato presso il Liceo Classico Alfonso Gatto. La richiesta del nuovo indirizzo è stata sostenuta dal Dirigente Scolastico Pasquale Monaco ed ha ricevuto il parere favorevole dell’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco Franco Alfieri. Nei giorni scorsi, l’iter si è concluso con l’approvazione della Giunta Regionale che ha inserito il Liceo Musicale di Agropoli nella nuova organizzazione della Rete Scolastica Regionale. «Siamo molto soddisfatti di questo traguardo - commenta il Sindaco di Agropoli, Franco Alfieri - I ragazzi del nostro territorio avranno un’opzione ulteriore nella scelta del loro percorso scolastico. E’ frutto della sinergia tra
più soggetti: l’associazione MusicAgropoli che ha avanzato la proposta partendo dalla presenza di tantissimi giovani che studiano musica, il Liceo Gatto ed il Comune di Agropoli che hanno creduto e sostenuto il progetto». «Già da anni - afferma l’Assessore All’identità Culturale, Francesco Crispino molti giovani si sono avvicinati al mondo della musica grazie alle attività proposte dalla scuola media Rossi Vairo. Adesso avranno la possibilità di poter proseguire ed approfondire i loro studi ad Agropoli con l’istituzione del liceo musicale che va ad ampliare e qualificare l’offerta formativa degli istituti scolastici cittadini». Il Sindaco Franco Alfieri, inoltre, annuncia che potrebbe essere impugnata la bocciatura da parte della Regione Campania della proposta di istituzione dell’indirizzo Turistico presso l’Istituto Tecnico Economico Vico di Agropoli.
editoriale SeGue dalla prima
IL dOdICESIMO PRESIdENTE molto più povere le persone di fronte ai problemi sociali che assillano tanti. Comunità è la risposta a queste solitudini. Mattarella la auspica in rapporto a contesti diversi, da quello globale delle relazioni internazionali, a quelli che riguardano la nostra vita collettiva. Non nomina ad esempio gli immigrati, ma di “ comunità di stranieri “ valorizzando quindi non il dato statistico o il fattore emergenziale, ma la dinamica che spinge le persone a mettersi in rete. È un refrain che colpisce anche perché lo troviamo ad inizio e soprattutto a fine discorso, quando il Presidente si augura che l’Italia sempre più si concepisca come popolo che si senta davvero comunità. Sui giovani il Presidente è tornato più volte. È un riferimento che è nell’ordine delle cose, data l’emergenza che le nuove generazioni stanno vivendo nel nostro Paese. Si compiace di vedere davanti a sé i volti di tanti giovani parlamentari. Poi in un passaggio istintivamente sincero i giovani
non sono più evocati come categoria sociologica esposta alle tempeste della crisi, ma come volti. Volti, non numeri quindi, che si affacciano agli uffici pubblici per cercare qualche risposta sul proprio futuro, e che l’amministrazione deve imparare a guardare in modo meno formalistico. La terza parola che lascia il segno nel discorso del Presidente è “FAMIGLIA”, vi torna spesso più con un tono tutt’altro che formale, senza equilibrismi “à la page” e con grande convinzione. Bisogna sostenere la famiglia risorsa della società. Quindi la famiglia nella sua imprescindibile valenza sociale. Auguri all’Italia. Dir. Prof. Marcello Federico
agropoli 3 al Liceo Statale “A.Gatto” di Agropoli con l’Avv. Benedetta Sirignano
Lezione sul reato di adescamento del minore in rete Educare e promuovere l’attività di prevenzione e di tutela del minore: questa la “ratio” della lezione sul reato di “grooming”
A tutti gli effetti una lezione di Educazione civica, quella che si è svolta – lo scorso 28 gennaio – al Liceo Statale “A.Gatto”- Sezione Scientifica di Agropoli e avente come oggetto il reato di “grooming”, ovvero l’adescamento dei minori attraverso le moderne tecnologie e i mezzi telematici di comunicazione. Una lezione che rientra nell’ambito di un più ampio progetto di ampliamento dell’offerta formativa per gli studenti del primo e secondo biennio, su iniziativa del dipartimento linguistico-letterario, e in particolare del responsabile del progetto, la Prof.ssa Frida Meola.
Relatrice della Lectio sul reato di grooming, l’Avv. Benedetta Sirignano, Coordinatore Nazionale della rete legale della Onlus italiana SOS VITTIMA della Prof.ssa Roberta Bruzzone, per il secondo anno consecutivo tra i banchi del Liceo Statale “A. Gatto”. Ad interagire con gli studenti, oltre all’Avv. Sirignano e alla Prof.ssa Meola, anche l’Avv. Francesca Campanile – moderatrice dell’incontro – e il Direttore de “Il Giornale del Cilento”, il Prof. Marcello Federico. Un incontro la cui ratio, come ha sottolineato la Prof.ssa Meola, è stata quella di promuovere l’attività di prevenzione e di tutela del minore. cosa si intende per grooming - Per poter parlare ed informare sul fenomeno dell’adescamento del minore in rete - conosciuto come “child grooming” - occorre brevemente fare riferimento alla terminologia inglese in uso. Il verbo inglese “to groom” significa curare. Grooming, in senso stretto, indica “il gesto di accarezzare il pelo” che gli animali si scambiano per igiene o affetto. Significato, quindi, molto forte. Invece, per child grooming si intende l’insieme di comportamenti volontariamente intrapresi da un adulto per suscitare la simpatia, carpire la fiducia e stabilire un rapporto di tipo emozionale con un minore, riducendone le difese e la capacità di autocontrollo. Tutto ciò al fine di realizzare un’attività di tipo sessuale o di sfruttamento. In merito a ciò, la Sirignano ha voluto iniziare il suo intervento, sintetizzando l’iter che ha portato all’inserimento nel nostro Codice Penale del reato di adescamento del minore in rete (ex art. 609-undecies C.P.), concernente «qualsiasi atto volto a carpire la fiducia del minore attraverso artifici, lusinghe o minacce posti in essere anche mediante l’utilizzo della rete internet o di altre reti o mezzi di comunicazione». Con un linguaggio il più atecnico possibile, la Sirignano ha puntualizzato che: «Nell’ultimo decennio, i confini del diritto Penale sostanziale italiano si sono ridotti. Si va sempre più verso il diritto Penale sessuale europeo, a ratifica ed esecuzione di Convenzioni del Consiglio d’Europa e, nello specifico, della Convenzione di Lanzarote (del 25.10.2007, sottoscritta dall’Italia il 07.11.07) sulla protezione dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale. In particolare, l’art. 6 della citata Convenzione prevede che ogni Stato parte – tra cui l’Italia - debba prendere le misure legislative necessarie affinché i minori ricevano – durante l’educazione primaria e secondaria – le informazioni sui rischi di un abuso sessuale e sulle cautele per tutelarsi da questo». In particolare, ai sensi della Convenzione del Consiglio d’Europa sulla Salvaguardia dei diritti dell’uomo, per grooming si intende, più precisamente, la condotta dell’adulto che comunica con il minore o compie altre
Cambiano, quindi, le modalità di adescamento». Tuttavia, non è soltanto il computer che desta allarme, ma anche i cellulare di ultima generazione, che fanno essere in costante collegamento con internet e, di conseguenza, in costante pericolo di adescamento. Come sottolinea sempre la Sirignano: «Destano preoccupazione i dati degli ultimi cinque anni sull’aumento dei consumatori italiani di pedofilia on-line. Consumo che si attua attraverso i programmi peer-to-peer (P2P), ovvero quei programmi che connettono i computer degli utenti direttamente, senza intermediari. Quindi è più difficile intercettare questo tipo di comunicazione». Nello specifico, giusto per citare alcuni dei dati evidenziati nel corso della lezione, tra il primo aprile 2010 e il 30 settembre 2014, sono stati monitorati dalla Polizia postale e delle comunicazioni ben 31.432 casi sospetti di adescamento di minori on-line. È, altresì, emerso che sono maggiormente esposti al rischio del reato di grooming, quei minori che utilizzano «imprudentemente per i loro profili social, nomi sessualmente connotati - ovvero dei “nickname” abbastanza provocati (es. “Lolita81”) - che attirano particolarmente l’attenzione degli adescatori», ha spiegato la Sirignano, sottolineando che si tratta di utenti meno riservati durante la navigazione in rete, che evocano nell’adescatoreabusante una loro disponibilità a quelli che sono i rapporti sessuali. Tuttavia, la Sirignano ha evidenziato che la responsabilità non è soltanto dell’adescante, ma anche dell’adescato, introducendo – a tal riguardo – il fenomeno del “sexting” (neologismo ottenuto dall’unione delle parole inglesi “sex” (sesso) e “texting” (pubblicare testo), che consiste nel disvelamento di immagini di intimità fisica-sessuale del proprio corpo, nell’invio di messaggi dal contenuto sessuale esplicito, mediante cellulare e altri strumenti informatici. Nel caso specifico del minore, si può parlare di “sexting” quando il ragazzo pubblica – su Facebook, Twitter e via discorrendo – foto che lo ritraggono seminudo o in atteggiamento provocante. «Chiediamoci – prosegue la Sirignano – dov’è la responsabilità? Cos’è che innesca l’adescamento? Molto spesso è il minore che provoca il “malato” che si trova dietro allo schermo di un computer. Quindi è evidente come l’ampia diffusione di nuove tecnologie, se da un lato ha reso necessaria la protezione e la tutela dei minori dal rischio di adescamento on-line – attraverso il monitoraggio di siti sospetti da parte degli organi competenti -, dall’altro impone una educazione del minore ad un buon uso di internet, affinché si autotuteli durante la sua esposizione su internet». Non a caso, l’European Online Grooming Project - finanziato nell’ambito del programma per un uso più sicuro di internet (Safer Internet Plus) della Commissione europea – vuole sensibilizzare l’opinione pubblica sul fenomeno del grooming ed educare il minore ad un uso più sicuro di internet. Tuttavia, aggiunge la Sirignano: «L’adozione del “panic button” - il cosiddetto bottone anti panico - da parte dei siti di social network e la sensibilizzazione dei minori sono degli ottimi antidoti al problema, ma soltanto se si riconosce che l’ambiente virtuale elimina i freni inibitori dei minori, e che questi assumono spesso in rete dei atteggiamenti sessuali imprudenti, che li espon-
azioni finalizzate a incontrarlo, con l’intento di commettere reati (abuso sessuale, prostituzione) o ad organizzare performances pornografiche. A tal proposito, è la prima volta che un Trattato internazionale sanziona penalmente l’abuso a sfondo sessuale ed è la prima volta che un simile documento contiene misure preventive quali lo screening, il reclutamento e l’addestramento di personale destinato a lavorare con i minori, al fine di renderli consapevoli riguardo ai rischi di un abuso sessuale e di insegnare loro a proteggersi. Attraverso la Convezione di Lanzarote, gli Stati firmatari hanno rafforzato la tutela dei minori contro lo sfruttamento e l’abuso sessuale, ostacolando quei reati – come la pedopornografia mediante le moderne tecnologie e i mezzi telematici – che assumono oggi una portata transnazionale. In Italia, il 23.10.2012, è entrata in vigore la L. 01.10.2012 n° 172 che ha dato esecuzione alla suddetta Convenzione del Consiglio d’Europa. In particolare, sono state introdotte nell’ordinamento giuridico italiano, due nuove fattispecie delittuose: l’adescamento dei minori (ex art. 609-undecies del Codice Penale, che sanziona la condotta dell’adescatore con finalità di carattere sessuale, a prescindere dalla verificazione del reato) e l’istigazione a pratiche di pedofilia e pedopornografia (ex. art 414-bis del Codice Penale). In sostanza, il reato di grooming è un reato di pericolo, quindi significa che il legislatore italiano ha voluto anticipare la soglia di tutela, non volendo aspettare che si configuri il reato, ma sanzionandolo nel momento della condotta. Alla luce di ciò, l’Avv. Sirignano è entrata nel merito della lezione soffermandosi sul mondo del web: «L’utilizzo di internet da parte dei minori è una realtà indiscutibile. La rete è un potente strumento che contribuisce – indubbiamente – alla socializzazione del minore, consentendo di comunicare attraverso varie modalità espressive: messenger, social network, posta elettronica, condivisione e download di file. L’intangibilità sessuale dei minorenni (o libertà sessuale negativa), intesa come il diritto del minore a non interrelazionarsi sessualmente - tramite internet – è messa seriamente a rischio». «Infatti, attraverso tale strumento, molti minori hanno conosciuto degli interlocutori “infidi”– sottolinea la Coordinatrice Nazionale della rete legale della Onlus italiana SOS VITTIMA -, con i quali hanno stabilito un contatto fisico e dai quali hanno ricevuto delle avances di tipo sessuale. L’adescamento di minori in rete è un fenomeno in forte espansione e colpisce i minori appartenenti a fasce di età sempre più basse (10-12 anni). Infatti, una ricerca finanziata dall’Unione europea (UE) rivela che i predatori sessuali utilizzano principalmente internet, oggi, per adescare e avvicinare giovani vittime di cui abusare.
gono a rischio di adescamento».
come agisce il groomer – Il potenziale
abusante - rovistando tra chat, siti di giochi di ruolo, social network – costruisce, innanzitutto, un legame confidenziale e di fiducia con il minore, il quale viene indotto ad accettare più facilmente un incontro o a dare informazioni sulla propria vita personale (indirizzo di residenza, numero di cellulare, indirizzo di posta elettronica ed altro). In pratica, il groomer si mette in una modalità di conoscenza di quelli che sono i dati sensibili della potenziale vittima, per poterlo adescare dal punto di vista materiale. Si configura, quindi, una attività di tipo psicologico sul minore. Questa tipologia di adescamento è molto pericolosa perché può durare dei mesi. Il pedofilo on-line segue e “lavora” la sua vittima, fino a quando questa non cade nella sua trappola. Malgrado questa tattica di adescamento non sempre implichi un contatto fisico, ciò induce il minore a considerare normali gli atti sessuali tra adulti e minorenni, con conseguenti danni psicologici sul soggetto colpito. consigli e conclusioni – Al margine della lezione e dopo il dibattito aperto con gli studenti, sono intervenuti anche la Prof.ssa Frida Meola, l’Avv. Francesca Campanile e il Direttore de “Il Giornale del Cilento”, il Prof. Marcello Federico, i quali si sono soffermati sull’unico neo dell’incontro: l’assenza in aula dei genitori. In merito a ciò, Marcello Federico ha sottolineato come, negli ultimi tempi, la scuola sia stata delegata ad occuparsi di alcuni problemi sociali, un tempo prerogativa del nucleo familiare. Questo a causa dello sfaldamento della famiglia, nell’accezione tradizionale del termine. «Se oggi i ragazzi dedicano buona parte del loro tempo ai social network e alla navigazione in rete, è perché cercano di colmare un bisogno che non trova un soddisfacimento in seno alla famiglia. È venuto a mancare quel ponte tra genitori e figli. Occorre quindi – ha concluso il Direttore de “Il Giornale del Cilento” – che i genitori ritornino a ricoprire il ruolo che compete loro. In primis, di educatori. Dedicandosi all’ascolto dei propri figli e non delegando le proprie responsabilità alla scuola». E su quest’ultimo aspetto, si è aggiunta la riflessione della Prof.ssa Meola: «La scuola si trova a dover colmare le lacune della famiglia dissestata. Spesso le famiglie non hanno competenze informatiche. Questo produce assenza del genitore rispetto alle esperienze virtuali dei figli. Il dibattito di oggi rappresenta solo un inizio, perché il mio grande auspicio – puntualizza la responsabile del progetto – è quello di poter estendere, l’anno prossimo, questo incontro anche ai genitori. Perché, quest’ultimi, devono essere parte attiva all’interno del processo for-
mativo dei figli». Infine, la Sirignano ha concluso i lavori indicando una serie di consigli utili - per i ragazzi e per i genitori - al fine di prevenire i rischi di un abuso sessuale e per tutelarsi da questo: consigli per i ragazzi: 1) Non fidarsi degli sconosciuti che vogliono sapere troppe cose personali; 2) Non dare alcuna informazione su sé stessi, sulla propria famiglia, sugli amici; 3) Evitare di inviare foto personali agli sconosciuti: in rete e facile perdere il controllo delle informazioni; 4) In rete è facile mentire: assumere, quindi, sempre un atteggiamento accorto e critico nei confronti dell’interlocutore on-line; 5) Evitare di incontrare qualcuno conosciuto in rete; 6) Evitare di condividere la propria password; 7) Non credere che tutto ciò che circola sul web sia vero: nel caso di dubbi, domandare ai propri genitori e/o insegnanti; 8) Nel caso in cui si abbia a che fare con persone che – in rete – sono fonte di disturbo, disagio, imbarazzo, spavento: bloccatele immediatamente ed interrompete ogni forma di contatto; 9) La parola d’ordine è condividere: parlare con i genitori e/o insegnati. consigli per i genitori: 1) Fare esperienza diretta di navigazione sul web: non è possibile adottare mezzi di difesa e di controllo se non si possiede una minima cultura informatica; 2) Usare dei software specifici di protezione – i cosiddetti filtri - se si è genitori di bambini piccoli; 3) Controllare periodicamente la cronologia dei siti web visitati; 4) Non fare cancellare la cronologia; 5) Scrivere insieme ai figli una “carta” delle regole di comportamento riguardo all’uso del computer; 6) In presenza di bambini piccoli, collocare il computer in uno spazio comune in casa, in modo da rendere possibile una supervisione dell’adulto all’accesso in rete; 7) Informarsi ed interessarsi di ciò che fanno i figli on-line; 8) Insegnare ai figli a non dare a sconosciuti i propri dati personali e insegnare loro l’uso corretto delle impostazioni sulla privacy dei vari social network; 9) Informarsi sulle persone con cui i figli interagiscono su internet; 10) Avere un dialogo aperto e sincero con i figli, parlando del rischio di imbattersi in potenziali malintenzionati. Rosy Merola
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territorio Sala Consilina
L’ASL effettuerà controlli a sorpresa nella cucina della mensa scolastica
Saranno prelevati e analizzati campioni dei pasti e delle materie prime
Sarà l’ASL ad effettuare a sorpresa dei prelievi con le successive analisi di campioni dei pasti preparati nella cucina che serve le mense scolastiche delle scuole primarie e dell’infanzia del comune dì Sala Consilina. Ad annunciarlo, dopo una riunione tenutasi ieri con il Sindaco Francesco Cavallone e con il Segretario Comunale, è stata Olga Farina, Consigliere Comunale Delegato alla Mensa Scolastica, dopo la protesta di alcune mamme scoppiata nei giorni scorsi quando hanno impedito che a circa cento bambini venisse servito il primo piatto, della pasta e fagioli, perché stando a quando raccontato dalle mamme, aveva un cattivo odore e un sapore rancido. Il problema si è presentato nei plessi ubicati nel centro cittadino (Guerrazzi, Matteotti e Santa Maria delle Grazie) invece nei plessi periferici i bambini hanno mangiato regolarmen-
te. «Io ho la coscienza a posto – ha dichiarato il Consigliere Farina - Tutti i giorni e più volte al giorno mi reco nella cucina della mensa per controllare tutte le fasi della preparazione dei pasti. Sinceramente non riesco a spiegarmi cosa sia potuto accadere mercoledì perché ero presente quando i pasti sono stati preparati e non mi spiego come sia possibile, visto che la cottura viene fatta in un’unica pentola per la pasta ed in un’altra per il condimento come possa essere possibile che in alcune scuole il primo piatto era buono e in altre no». Sarà ora l’ASL, come richiesto dal Comune, a fare prelievi a sorpresa nella cucina. «Saranno sottoposti a con-
trollo i pasti preparati e i singoli prodotti utilizzati per la preparazione – ha sottolineato Olga Farina - e per legge dei campioni dei pasti preparati devono restare per 24 ore a disposizione in cucina per eventuali controlli. In caso di mancato rispetto delle prescrizioni a risponderne di tasca propria sarà il responsabile della cucina». Erminio Cioffi
Capaccio Paestum
il progetto è finanziato con una quota del Fondo Coesione e Sviluppo
Metanizzazione del Cilento, il Cipe approva il programma Nei giorni scorsi è stato raggiunto un importante risultato per realizzare in tempi brevi la tanto agognata rete di metanizzazione del Cilento: il CIPE ha approvato il programma di completamento della metanizzazione nel Mezzogiorno, che interesserà novantasei comuni suddivisi tra Campania, Calabria e Sicilia; il Cilento rappresenta la maggioranza dei Comuni coinvolti da questo importante finanziamento. Tale progetto, destinato alla realizzazione delle reti urbane di distribuzione del gas è finanziato con una quota del Fondo Coesione e Sviluppo (Fsc), che è pari a 140 milioni di euro per il periodo 2014-2020. Oltre a garantire la realizzazione ed il completamento dei numerosi progetti di metanizzazione, considerevoli saranno le ricadute in termini occupazionali, sulle infrastrutture energetiche del Cilento e sull’economia delle nostre famiglie. Il Sindaco di Vallo della Lucania, An-
tonio Aloia, afferma che «si è giunti a questo risultato grazie all’abnegazione e all’instancabile lavoro svolto innanzitutto dal Sotto Segretario al Ministero dello Sviluppo Economico (MISE), la Senatrice Simona Vicari, ne posso dare viva testimonianza. Ma anche grazie all’impegno profuso da Tutti i Sindaci Cilentani, che con azioni mirate ed incisive hanno dato un prezioso contributo al raggiungimento di questo importante obiettivo. Un ringraziamento va rivolto anche agli operatori del settore che con grande professionalità non
La soddisfazione della Banca Monte Pruno
Il marchio Marzullo continua nella sua crescita Protagonista indiscusso dell’87° Pitti Uomo, la kermesse della Moda Uomo che si è tenuta a Firenze dal 13 al 16 di gennaio, è stato il marchio salernitano Marzullo che, con la propria collezione di cravatte settepieghe e sciarpe continua nel suo percorso di crescita, dimostrandosi una delle aziende del settore più dinamiche del momento.
Nuovi uffici nell’ex macello, posa della prima pietra Si è tenuta lunedì 26 gennaio scorso la posa della prima pietra dei lavori nell’ex macello comunale che verrà trasformato in uffici. Erano presenti il Sindaco Italo Voza, l’assessore ai Lavori pubblici Nicola Ragni, l’intera Giunta e numerosi Consiglieri Comunali.
Il Sindaco ha annunciato le date di altri due importanti cantieri che apriranno a breve: lunedì 2 febbraio inizieranno i lavori in via Cafasso, dalle colonne fino al cavalcavia (marciapiede, pubblica illuminazione, asfaltatura e spostamento delle colonne), domenica 8 febbraio è prevista la posa della prima pietra della tanto attesa piscina comunale. «Oggi, con la posa della prima pietra dei lavori che interesseranno questa struttura abbiamo inaugurato una serie di importanti interventi. – ha detto l’assessore ai Lavori pubblici, Nicola Ragni – Lunedì prossimo inizieremo i lavori a Cafasso, poi quelli della piscina comunale. Sono le prime di una serie di opere che effettueremo sul territorio. Per quanto riguarda Capaccio Scalo, i lavori di riqualificazione dell’ex macello e la piscina comunale sono il primo tassello di una serie di opere di valorizzazione del centro urbano di Capaccio
Scalo che è il principale centro commerciale e di servizi del territorio». «Ringrazio il responsabile unico del procedimento, l’ingegnere Greco, che ha curato questo progetto, e gli assessori e i consiglieri di maggioranza che hanno curato i rapporti istituzionali con la Regione, perché nulla è scontato fino alla posa della prima pietra. – ha affermato il Sindaco Italo Voza – Ci riteniamo particolarmente soddisfatti perché non si tratta soltanto di un intervento che consegnerà alla cittadinanza uffici moderni, antisismici ed energeticamente autosufficienti, ma di fatto riqualifica la zona centrale di Capaccio Scalo, un grande sito occupato per decenni da camion maleodoranti di immondizia che finalmente non ci sono più». L’area si estende per circa 5000 metri quadri e al termine dei lavori disporrà di 920 metri quadri di uffici e 400 metri quadri di depositi e tettoie. Ospiterà il nuovo comando della polizia municipale ed altri uffici comunali. L’intervento si è reso possibile grazie ad un finanziamento pari a 2.662.000 euro a valere sui fondi Por Campania Fesr 2007-2013–Delibera di Giunta numero 40/2014–Iniziative di accelerazione della spesa. Il progetto “Recupero patrimonio edilizio ex macello da adibire a sede comunale”, a cura dell’Area VI, candidato ai Por dal Comune di Capaccio, è stato, infatti, ritenuto valido e finanziabile dalla Regione Campania.
hanno fatto mai mancare il loro prezioso contributo tecnico in particolare al tavolo istituito presso il Ministero dello Sviluppo Economico formato dai rappresentati degli Enti Locali e presieduto dalla senatrice Simona Vicari. Questa è l’ennesima dimostrazione che questo nostro territorio, quando crea le necessarie sinergie, a prescindere dalle appartenenze partitiche e dalle sterili ed inutili contrapposizioni, raggiunge grandi risultati. Grazie colleghi Sindaci del Cilento».
Questo risultato rappresenta un motivo di soddisfazione anche per la Banca Monte Pruno che, oltre ad essere partner del Gruppo Marmas SRL, già da qualche anno, si impegna nella promozione di questa azienda non solo sul suo territorio, ma anche ben oltre tali confini. Le cravatte Marzullo sono diventate il simbolo del sud che riesce a imporsi nel mondo; infatti, l’azienda fa-
miliare e artigianale, grazie all’impegno e alla costanza, è riuscita in pochi anni ad entrare nei migliori negozi, conquistando i colli degli uomini più potenti del mondo: dal Giappone alla Russia, dalla Germania agli Stati Uniti, dalla Cina agli Emirati Arabi. Banca Monte Pruno e Marzullo condividono anche una strategia di fondo che sta guidando le due aziende, ognuna nel suo percorso di svi-
luppo: “Qualità e servizio per combattere la crisi”, è questa la ricetta condivisa che sta riscuotendo successo. Romino Marzullo, Amministratore Delegato del Gruppo Marmas SRL, ha evidenziato come l’azienda stia concretizzando importanti obiettivi di crescita, che vanno dall’apertura dallo scorso dicembre del proprio showroom in piazza San Babila a Milano, ai progetti di due boutique monomarca Marzullo a Roma e Milano. Lo stesso Romino Marzullo ha voluto ringraziare la Banca Monte Pruno nella persona del Direttore Generale Michele Albanese, in quanto, dal primo giorno in cui ha varcato la porta del suo ufficio ha avuto la chiara dimostrazione che «tutto si può fare». Emerge grande apprezzamento anche dalle parole del Direttore Generale Michele Albanese: «Faccio i miei complimenti a Romino, Gianluca ed Emiliano Marzullo per gli ottimi risultati conseguiti. Il marchio Marzullo è una ricchezza per tutto il territorio, un’eccellenza di cui andare fieri e su cui continuare ad investire. Anche loro fanno parte a pieno titolo della rete relazionale che quotidianamente costruiamo. Ormai la cravatta Marzullo è la nostra cravatta e tantissimi amici della Banca che vivono oltre i nostri confini territoriali hanno ricevuto da noi questo prodotto, sia per la qualità sia per condividere la missione di un’impresa che sta conquistando importanti posizioni di mercato a livello mondiale. Infine, mi preme ricordare che, proprio in questi giorni, abbiamo segnalato per una campagna di comunicazione del Credito Cooperativo questa realtà imprenditoriale come un a delle più belle storie di successo sostenute dalla nostra Banca».
Castellabate
Consegna dei lavori per la rete depurativa e fognaria a Baia Arena
Domenica 1° febbraio alle ore 11 sul Lungomare delle tartarughe a Ogliastro Marina si è svolta la cerimonia di consegna dei lavori per la depurazione di Baia Arena. L’intervento è formato da due distinti progetti, che prevedono rispettivamente l’adeguamento del sistema depurativo e della rete fognaria nella frazione Ogliastro Marina. L’importo complessivo è di circa 1,7 milioni di euro ed è finanziato con le risorse del Por Campania Fesr 2007-13. «Quella di domenica è stata una giornata storica perché abbiamo dato inizio a lavori attesi da oltre 30 anni – spiega il sindaco Costabile Spinelli – Si tratta di due interventi fondamentali per la soluzione della problematica che interessa Baia Arena. Ci eravamo assunti questo impegno e lo abbiamo portato
avanti. La determinazione dell’Amministrazione comunale e l’impegno dei tecnici, di pari passo alla collaborazione instaurata con la Regione Campania e con il Comune di Montecorice, hanno dato i frutti sperati. Il via libera definitivo per l’avvio dei lavori è arrivato con la firma delle convenzioni con la Regio-
ne il mese scorso. Ora vigileremo affinché le opere siano eseguite secondo i tempi previsti, in modo da poter vedere il prima possibile i risultati nelle acque di balneazione». Nel dettaglio, il progetto di adeguamento del sistema depurativo, che ha un importo di 900.725 euro, prevede il potenziamento di tutta la rete impiantistica di Ogliastro Marina, con il rifacimento tecnologico del depuratore della frazione, la realizzazione di una nuova condotta premente e il potenziamento delle tre stazioni di sollevamento. Il progetto di potenziamento del sistema fognario, che ha un importo di 775.460 euro,
prevede, invece, la realizzazione di due condutture di scarico dall’impianto di depurazione di Ogliastro Marina e dall’impianto di contrada Maroccia alla vasca di carico della condotta sottomarina che sarà realizzata alla foce del Rio Arena nel comune di Montecorice, nonché il collegamento a valle della confluenza delle due condutture che con la tecnica del microtunnelling attraverso il letto del torrente.
territorio 5 Sala Consilina
Polla
La Guardia di Finanza sequestra beni per centomila euro Denunciati due imprenditori. Hanno sottratto all’Erario ricavi per circa un milione di euro
Furto della statua della Madonna delle Grazie Indignati i fedeli: «Non aveva neppure oro indosso. Perché questo gesto?» È una parrocchia depredata e che si sente un pò orfana, quella dei SS. Pietro e Paolo di Polla, all’indomani del furto della statua della Madonna delle Grazie. Una effige sacra a cui i cittadini pollesi sono particolarmente affezionati, che viene portata in processione la prima domenica del mese di luglio e che domina da sempre, col suo sguardo benigno, la navata centrale della chiesa.
La Tenenza della Guardia di Finanza di Sala Consilina, diretta dal Luogotenente Giuseppe Iannarelli, in esecuzione di un apposito decreto emesso dal GIP del Tribunale di Lagonegro nei confronti di due imprenditori residenti nel Vallo di Diano, già indagati a piede libero per frode fiscale dalla Procura della Repubblica di Lagonegro, ha sottoIl ratto della statua, che è stata trafugata la Madonna delle Grazie entrò nel miri- sta e mani, e con il resto del corpo coperto posto a sequestro preventivo per equivalente due immobili a San Rufo da ignoti la notte tra giovedì 22 e vener- no dei ladri che, una volta compreso il ve- da vesti. Un pezzo difficile da “piazzare” sul e varie disponibilità su conti correnti per un valore complessivo di dì 23 gennaio, ha lasciato profondamente ro valore della statua, preferirono non tra- mercato dell’arte. Credo, quindi, che i ladri, 100mila euro. Gli accertamenti, condotti dal luglio 2014 anche mediante l’utilizzo delle indagini finanziarie nei confronti di una società di capitali operante nel settore delle ristrutturazioni edili, hanno permesso di scoprire che l’impresa aveva totalmente occultato al Fisco il proprio volume d’affari conseguito nel 2012 e, negli anni precedenti, avvalendosi di fatture per operazioni inesistenti, aveva indicato nella dichiarazione annuale elementi passivi fittizi per 1 milione di euro. I due imprenditori, avvicendatisi nell’amministrazione della società, hanno sottratto all’Erario ricavi per circa 1 milione di euro, omettendo di versare IVA per 250 mila euro e portando indebitamente in compensazione IVA per circa 150 mila euro. Le indagini hanno consentito di identificare l’amministratore di fatto della società, il cui obiettivo era quello di porre in essere un articolato meccanismo fraudolento per sottrarsi all’imposizione, celando dietro la figura di un soggetto,
straniero e nullatenente, l’esclusiva gestione della società e facendo ricadere su questo “prestanome” ogni incombenza o responsabilità scaturente dai fatti di gestione. I rappresentanti della società di capitali, inoltre, avevano occultato la documentazione amministrativo-contabile obbligatoria. L’operazione delle Fiamme Gialle di Sala Consilina si inserisce nell’ambito dell’intensa azione avviata sul territorio dai Reparti del Corpo e pianificata dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Salerno per contrastare il fenomeno dell’evasione fiscale messo in atto tramite l’occultamento totale o parziale di materia imponibile e il mancato versamento delle imposte dovute.
indignati i fedeli. «Come è possibile che si ci scagli contro la nostra povera Madonna? – dichiara la signora Rosa – Siamo messi proprio male se si arriva a questo punto». Dello stesso avviso Giuseppe, tra i primi ad essere avvertiti ieri mattina dal parroco Don Paolo Longo. «Sono rimasto senza parole. – ci dice – Il furto è stato sicuramente organizzato nei minimi dettagli, da chi sapeva bene come muoversi. Ma parecchie cose mi lasciano perplesso. Già vent’anni fa
fugarla. Solo il Gesù Bambino che porta in braccio ne uscì danneggiato. Insomma questa vicenda ci lascia davvero amareggiati». Particolarmente interessante il parere di un giovane fedele, laureato in Archeologia: «Io non credo che il gesto sia opera di chi abitualmente commette “furti d’arte”. La statua, seppur di particolare valore religioso, non aveva un grande pregio artistico. Si tratta, difatti, di un acrolito, vale a dire di una statua composta solo da te-
Padula
Toni accesi sulla questione enfiteusi Si è riunito lo scorso sabato 24 gennaio, presso l’Aula Consiliare in Piazza Umberto I, il consiglio comunale della Città di Padula
esondazione del fiume Sele
L’intervento del sindaco di Capaccio Paestum Anche quest’anno il nostro territorio, vicino al Sele, è stato colpito dall’ennesima esondazione ed intanto i progetti presentati dai Consorzi di Bonifica di Sinistra e Destra Sele non trovano, in una Regione sorda ed assente, una risposta finanziaria adeguata a tutelare l’incolumità delle famiglie e delle aziende agricole, florofrutticole e zootecniche. Esprimo la mia profonda rabbia ed amarezza siccome siamo stati lasciati soli ad affrontare l’emergenza sin dalle 16.00 di stasera mediante l’attivazione del Centro Operativo di Capaccio ed abbiamo attivato il nucleo di protezione civile comunale, i volontari e la CRI sezione di capaccio Paestum. Solo alle 22.00 abbiamo avuto l’intervento di supporto di un nucleo di Vigili del Fuoco nonostante, sin dalle 18.00 in poi, avessimo richiesto il sostegno alla centrale operativa della regione Campania ma inutilmente. Ribadisco la mia profonda rabbia ed amarezza e senso di impotenza mia personale e della amministrazione comunale in quanto, pur non avendo nessuna responsabilità e competenza, sentiamo il dolore dei nostri concittadini. È vergognoso che le autorità ed organi competenti, in primis la Regione ed il genio civile, facciano poco o meglio niente, per risolvere i pro-
blemi degli argini e dell’alveo. Dopo anni di totale immobilismo ho voluto fortemente porre la questione Sele all’attenzione della Prefettura, della Regione e del Genio Civile con incontri e riunioni. Abbiamo finalmente dei progetti di messa in sicurezza adottati dai due Consorzi di Bonifica, chiedo con forza che vengano finanziati dalla regione Campania, superando le beghe della burocrazia e dei signori del NO ad ogni costo, che frenano ogni iniziativa. La Giunta adotterà immediatamente le misure per la dichiarazione dello stato di calamità e il ristoro dei danni nonché la proposta di sospensione e proroga dei tributi comunali. Chiedo ai cittadini di sostenere la mia azione nei prossimi giorni con iniziative di protesta ferma e forte, siamo stanchi dell’immobilismo della Regione che deve assumersi le proprie responsabilità. Dott. Italo Voza Sindaco di Capaccio Paestum
Vallo della Lucania
Elezioni del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati per il quadriennio 2015-2018 Netta affermazione della lista Impegno e Coerenza alle elezioni del Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Vallo della Lucania per il quadriennio 2015-2018: eletti Francesco Bellucci, Domenicantonio D’Alessandro, Pietro Di Lorenzo, Celestino Sansone, Maria Sorrentino, Michele Barbato, Paola Maio, Antonio Milite, Angela Guariglia, Gaetano Di Vietri e Vincenzo Migliorino.
che certamente conoscevano bene la chiesa, non abbiano considerato questa cosa o che, comunque, abbiano commesso il furto mossi dalla speranza di guadagnare solo qualche centinaia di euro». Una mossa sbagliata, quindi, quella dei malviventi. La statua, inoltre, non portava indosso neppure i preziosi in oro con cui viene portata in processione. Quei beni di valore vengono, difatti, conservati altrove durante l’anno. Annachiara Di Flora
Vari gli argomenti all’ordine del giorno, tra i quali la Convenzione tra Comune di Padula e di Pertosa per la Segreteria Comunale fino al prossimo maggio, il riconoscimento di debiti fuori bilancio e quello relativo alla problematica riguardante i terreni comunali gravati da livello, tema che da mesi vede coinvolti l’Amministrazione comunale, il Codacons Vallo di Diano e i cittadini. Il sindaco Imparato, tenendo fede ad una dichiarazione del 2 dicembre 2014, ha portato la Questione Enfiteusi in Consiglio Comunale, per riuscire a trovare soluzioni che, come sottolineato nella seduta, «trovino un equilibrio tra l’equo valore reale e le direttive della legge». I toni sono diventati subito accesi tra
maggioranza e minoranza. I consiglieri Rienzo, Tepedino e Fortunati hanno presentato una serie di proposte, tra le quali: la richiesta che tutte le determinazioni da adottarsi in tema di «livelli» siano deferite allo studio preliminare di una Commissione formata da membri della maggioranza e della minoranza ed aperta eventualmente, con funzioni meramente consultive, ad associazioni di categoria, che vada a disporre un regolamento sugli usi civici per rispondere alle esigenze del Comune e dei cittadini. I Consiglieri hanno, inoltre, chiesto che il solo personale del Comune di Padula si occupi della Questione Enfiteusi, revocando ogni convenzione che devolva a soggetti esterni al personale amministrativo dell’Ente la gestione della materia. Tepedino ha, inoltre, chiesto chiarimenti riguardo le cifre chieste per la voltura catastale e le spese di registrazione per il trasferimento delle proprietà, per un valore di circa 1000 Euro. Imparato e la maggioranza hanno sottolineato che il canone è obbligatorio, l’affranco, invece, facoltativo: la proposta, che passerà al vaglio della Giunta Comunale, è quella dell’abbattimento del 50% sul coefficiente di rivalutazione del terreno gravato (7,5) indicato in una
nota del 2007 della Regione Campania. Particolare attenzione, condivisa sia dalla maggioranza che dalla minoranza, dovrà essere riservata ai casi riguardanti fabbricati edificati su terreni gravati da livello, con una differenziazione, quindi, tra terreni edificati e terreni non edificati. Presente al consiglio anche il Codacons Vallo di Diano, rappresentato dal responsabile, Roberto De Luca, impegnato da mesi nella Questione Enfiteusi a Padula, il quale non ha visto approvata la richiesta di intervenire nel dibattito, intervento richiesto nella stessa sede di consiglio tramite la minoranza e poi direttamente al sindaco. Imparato ha sottolineato, riguardo all’incontro voluto dal Codacons lo scorso 3 dicembre, di non aver mai avuto invito ufficiale dall’associazione e che le problematiche vanno risolte nelle sedi opportune, come è quella del Consiglio Comunale. La materia a Padula si presenta ancora in continua evoluzione, anche per ciò che riguarda le spese di registrazione di atti pubblici, i titoli di possesso, gli eventuali passaggi a titolo gratuito e le certificazioni rese dall’Ente, per tutelare nel miglior modo possibile i bisogni dei cittadini. Filomena Chiappardo
esondazione fiume sele COMUNICATO STAMPA DEL 31/01/2015 DALLA CENTRALE OPERATIVA DELLA PROTEZIONE CIVILE COMUNALE destinatari: Prefettura di Salerno; Regione Campania Presidente on.le Caldoro; Genio Civile Settore Suolo; Au- la, la Croce Rosse sezione di torità Interregionale di Bacino; Parco Sele Tanagro; Pre- Capaccio Paestum e un nusidente del Consiglio dei Ministri On.le Renzi; Ministro cleo di Vigili del Fuoco e tutti quelli che, amici e parenti dei delle Politiche Agricole on.le Martina
Esprimiamo, insieme alle famiglie ed ai titolari delle aziende agricole e zootecniche, rabbia, sgomento ed amarezza per l’ennesima tragedia annunciata per evitare la quale chi ha competenza e responsabilità diretta non ha fatto niente. Abitazioni evacuate, aziende agricole devastate dalla totale perdite delle colture in atto, aziende zootecniche ancora una volta danneggiate. La responsabilità è chiara e precisa e va individuata nella regione Campania, nel comportamento omissivo e burocratico del
Genio Civile, nei soliti signori del NO che annoverano gli ambientalisti di mestiere i vari apparati di parchi e riserve che impediscono ogni intervento sugli argini e per la manutenzione dell’alveo fluviale. Il Sele non ha più letto ed è stracolmo di piante e vegetali di ogni tipo e di materiale pietroso e sabbioso che non viene manutentato da circa 30 anni. Invitiamo la Prefettura ed il Governo, ed anche la Magistratura Penale e Contabile, ad intervenire per accertare responsabilità ed attivare soluzioni immediate. Anche nell’emergenza siamo stati lasciati soli con i nostri volontari della Protezione Civile , liberi cittadini, le Guardie Ecozoofile dell’Associazione Fare Ambiente, il parroco di Gromo-
cittadini colpiti, si sono prodigati da ieri sera e per tutta la notte nel mettere in sicurezza le persone. Sono centinaia gli ettari di territorio devastato, strade , infrastrutture e reti gravemente danneggiati e non si sono avuti maggiori danni solo perché il reticolo idraulico e le idrovore a servizio del territorio, gestiti dai Consorzi di Bonifica, hanno retto e consentito il miglior deflusso delle acque evitando così di appesantire il fenomeno. Siamo, senza se e senza ma, a gridare con i nostri cittadini la nostra rabbia, la protesta, la paura per i prossimi giorni e per il futuro. Il comune di Capaccio chiederà il riconoscimento dello stato di calamità naturale ed avvierà ogni azione per dare il massimo sostegno ai propri cittadini ed alle imprese sospenden-
do e prorogando ogni tributo locale. Chiederemo collaborazione alle banche di credito locali per organizzare misure a sostegno. Alla Prefettura chiediamo di convocare immediatamente una conferenza dei servizi permanente al fine di sollecitare la Regione Campania ed il Genio Civile ad intervenire per la messa in sicurezza del territorio e per il finanziamento dei progetti sugli argini. È fondamentale che la Regione Campania, il Genio Civile, la burocrazia e la conservazione ambientalista ed integralista comprendano che sono i massimi responsabili di questa ennesima tragedia alla quale ci viene spontaneo dire: VERGOGNATEVI!
Il Sindaco di Capaccio dott. Italo Voza; il Comitato Hera Argiva sig. Gianfranco Diacono; il Consorzio di Bonifica Sinistra Sele Presidente p.a. Vincenzo Fraies; il Consorzio di Bonifica Destra Sele dott. Vito Busillo; la Coldiretti Destra e Sinistra Sele sig. Nicola Palma
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diano La denuncia del Comitato Pendolari Vallo di Diano
buona amministrazione
Trasporto pubblico caotico e costoso Nasce la Rete dei Giovani Amministratori del Vallo di Diano
Pendolari penalizzati, orari scoordinati, costi dei biglietti differenti per le stesse tratte, studenti appiedati. Sono queste alcune delle criticità che riguardano i trasporti pubblici nel Vallo di Diano e nel Cilento denunciate dal Comitato Pendolari Vallo di Diano che, da circa 30 anni, si batte per tutelare i diritti degli utenti dei servizi di trasporto pubblico. Nel caso del comprensorio valdianese, l’unico servizio disponibile è quello degli autobus visto che dal 1987 si “attende” ancora l’elettrificazione della linea ferroviaria Sicignano – Lagonegro.
«Nel Vallo di Diano – sottolinea Giuseppe Ferrigno, coordinatore del Comitato Pendolari - già siamo penalizzati dalla mancanza del treno e a ciò so aggiungono delle situazioni paradossali che riguardano anche il cosiddetto trasporto su gomma». Ferrigno denuncia a nome del Comitato che rappresenta una serie di «anomalie» che dovrebbero essere risolte per rendere la vita più facile agli utenti del trasporto pubblico. «C’è una pre-
senza di una cinquantina di ditte private - spiega – che lavorano in regime di “prorogatio”. Queste ditte fanno, legittimamente, il loro servizio, ma non c’è coordinamento. Gli orari delle corse sono basati sulle utenze scolastiche e non si tiene conto delle esigenze generali di mobilità. I servizi scolastici funzionano dal 15 settembre al 15 giugno e poi c’è la sospensione di queste corse. Nel periodo scolastico, inoltre, gli studenti che fanno il rientro e quindi non tornano a casa alle 13:30, ma nel pomeriggio, non trovano autobus per tornare e questo comporta un aggravio di spesa per le famiglie che devono recuperare i propri figli con mezzi proprio». Il Comitato Pendolari Valdianese punta il dito anche contro il sistema di gestione degli abbonamenti. «Per rendere l’idea dell’assurdità di questo sistema – continua Giuseppe Ferrigno – si può fare l’esempio di una per-
sona che da Montesano sulla Marcellana vuole andare a Padula (circa 10 km separano i due comuni). Per farlo deve prendere due autobus e come se non bastasse ciò deve fare due abbonamenti o pagare due biglietti perchè le ditte sono diverse. Non è possibile accettare questa cosa perchè io se parto da A per andare a B devo poter utilizzare i vettori che mi permettono di raggiungere B, il servizio integrato dovrebbe permettermi di utilizzare i mezzi che lavorano per conto della Regione Campania e utilizzare lo stesso biglietto o lo stesso abbonamento». Anomala è anche la determinazione delle tariffe per la stessa tratta. «Per andare da Padula a Napoli conclude Ferrigno - se prendo una autolinea privata pago 10,20 Euro se invece prendo il servizio sostitutivo di Trenitalia pago 8,80 Euro, con un risparmio di 1,40 Euro». Erminio Cioffi
Teggiano contro il randagismo
L’assessore Morello: «Riduzione di cento euro sulla Tari a chi adotta un cane»
Novità a Teggiano per quel che riguarda la prevenzione del randagismo e l’amore per gli animali. Prosegue e si rinnova, infatti, l’attività di sensibilizzazione finalizzata all’adozione dei cani ricoverati presso il canile convenzionato. Ne abbiamo parlato con Marianna Morello (nella foto in basso), assessore comunale con deleghe al Patrimonio, alle Politiche Comunitarie ed ai Servizi Cimiteriali
In cosa consiste la campagna “Adottami” del Comune di Teggiano? «L’amministrazione comunale, con la costituzione di un disciplinare ad hoc (un fido aiuto) permette l’adozione di cani vaganti, catturati nel ter-
ritorio comunale e ricoverati presso il canile convenzionato. Tutti i randagi di proprietà del Comune sono dotati di microchip e sterilizzati». Quali i vantaggi per chi decide di adottare un cane a Teggiano? «Il Comune, riconoscendo la funzione sociale dell’affidamento da parte di soggetti privati, ritiene di incentivarla con un contributo in favore del soggetto adottante. Per ciascun randagio accolto, si otterrà una riduzione di 100 euro sull’importo annuo da versare a titolo di tributo comuna-
le per i rifiuti. E’ previsto un massimo di due cani per famiglia. Il contributo è riconosciuto per gli anni successivi fin quando il cane o i cani resteranno in vita». Quali, invece, gli obblighi? «Chi adotta, dovrà intestarsi il cane, accudirlo e sarà soggetto, da parte degli uffici preposti, a controlli che certifichino il buono stato dell’animale. In pratica dovrà garantire adeguato trattamento, assicurare le condizioni ottimali ed un ambiente idoneo ad ospitarlo, in relazione alla taglia ed alle esigenze pro-
prie della razza, nonché assicurare le previste cure e vaccinazioni». Chi è interessato a procedere all’adozione, cosa deve fare? «Gli interessati devono aver compiuto 18 anni e non devono aver subito condanne penali per maltrattamento di animali. Dovranno presentare apposita richiesta scritta presso gli uffici di Igiene e Sanità del Comune di Teggiano. Per scegliere il cagnolino da adottare, è possibile collegarsi al sito web comunale». Cono D’Elia
Pertosa tra i progetti ammessi a finanziamento
Buonabitacolo
Il sindaco Rinaldi lancia la proposta del corpo intercomunale di Polizia Municipale Il primo cittadino buonabitacolese ha inviato una nota a tutti i sindaci del Vallo
Il sindaco di Buonabitacolo Elia Rinaldi lancia una proposta ai primi cittadini valdianesi. Costituire un Corpo Intercomunale di Polizia Municipale, che preveda una Centrale Operativa Unica e una serie di Presidi Territoriali. Rinaldi, a questo proposito, ha inviato una nota a tutti i sindaci del Vallo di Diano per definire insieme le modalità di attivazione del servizio. «La sicurezza dei cittadini rappresenta per tutti noi una priorità assoluta. Quotidianamente Forze di Polizia e Carabinieri sono impegnati nei nostri Comuni per garantire l’incolu-
mità delle persone, reprimere i reati e assicurare il rispetto delle leggi. Nonostante tutto – ha dichiarato il sindaco di Buonabitacolo – il Vigile Urbano resta la figura istituzionale più vicina ai Sindaci, in quanto svolge un prezioso lavoro di controllo del territorio e un continuo esercizio di relazioni. Non sempre, però, la disponibilità di
personale e la programmazione delle attività sono tali da assicurare un efficiente servizio di vigilanza municipale». La proposta di Rinaldi dovrebbe inserirsi nell’ambito delle “Funzioni fondamentali dei Comuni e sulle modalità di esercizio associato delle funzioni e dei servizi comunali – Legge n. 135/2012”. «Una centrale operativa ben organizzata – ha precisato il Sindaco - sarebbe in grado di smistare rapidamente ed efficacemente le segnalazioni, i soggetti che eventualmente devono essere attivati e garantire in modo capillare la vigilanza su tutti i territori comunali».
Il consigliere alle Attività produttive e Sviluppo economico, Fulvio Martusciello, ha consegnato i decreti dei progetti ammessi a finanziamento nell’ambito degli interventi di accelerazione della spesa dei Fondi strutturali europei. Gli stanziamenti ammontano complessivamente a 7.704.237,99 euro. In provincia di Salerno, ad essere ammesso a finanziamento è stato il Comune di Pertosa, con lo stanziamento di 1.219.883,68 euro, per completamento, efficientamento energetico e messa in sicurezza del plesso scolastico comunale.
Nasce la “Rete dei Giovani Amministratori del Vallo di Diano”, in grado di riunire e rappresentare i giovani amministratori del comprensorio valdianese, indipendentemente dalle appartenenze politiche e dal ruolo ricoperto all’interno dei Consigli Comunali.
L’iniziativa punta a favorire un confronto costante tra i giovani attivi nelle amministrazioni locali, costituendo un forum permanente di dialogo per condividere idee e approcci positivi al governo dei territori. L’obiettivo della Rete è quello di sviluppare progetti, iniziative e proposte che possano creare sinergia tra i Comuni e generare sviluppo, che consentano al Vallo di Diano di essere più competitivo e agli Enti Locali e ai giovani amministratori di essere artefici di cambiamento e innovazione nelle Istituzioni. Da un punto di vista operativo, i giovani amministratori si confronteranno attraverso tavoli tematici dai quali scaturiranno proposte e progetti in grado di definire nuovi modelli di governance locali. Inoltre, la Rete servirà anche per agevolare lo scambio di esperienze e di buone pratiche amministrative. L’obiettivo generale è quello di creare una progettualità unica con obiettivi chiari e risultati attesi misurabili, senza frammentare le risorse comuni-
tarie della nuova programmazione 20142020, rafforzando l’immagine e la percezione del Vallo di Diano all’esterno. Come obiettivi specifici, si intende elaborare e proporre soluzioni concrete ai problemi dell’area (economia, lavoro, sanità, trasporti, servizi, viabilità, reti telematiche, formazione, ricerca, sviluppo e innovazione) da adottare all’interno delle varie amministrazioni, attraverso dei tavoli di lavoro permanenti. Le attività principali saranno legate all’organizzazione di incontri periodici della Rete dei Giovani Amministratori, realizzare ricerche, studi ed approfondimenti sui temi di maggiore interesse del Vallo di Diano, elaborare soluzioni a problemi specifici dell’area, da presentare alla classe politica ai diversi livelli e agli organismi nazionali ed internazionali, organizzare azioni di sensibilizzazione e coinvolgimento della popolazione. I primi promotori sono: Elia Rinaldi – Sindaco di Buonabitacolo; Tommaso Pellegrino – Sindaco di Sassano; Francesco Cavallone – Sindaco di Sala Consilina; Italo Bianculli – Vice Sindaco di Casalbuono; Tiziana Bove Ferrigno – Assessore Comune di Padula; Maria Antonietta Aquino – Assessore Comune di San Rufo; Mario Trotta – Assessore Comune di Sassano; Marianna Morello – Assessore Comune di Teggiano; Settimio Rienzo – Consigliere Comune di Padula; Giuseppe Rinaldi – Consigliere Comune di Montesano Sulla Marcellana; Emma Gallo – Consigliere Comune di Teggiano.
Sala Consilina
Arriva il si del Comune alla proroga della scadenza per chiedere la riduzione sulla TARI
A richiedere il prolungamento dei termini è stato il gruppo di opposizione “Positivo”
Ok alla proroga del termine per la richiesta della riduzione dell’importo della Tari. È questa la decisione del sindaco Cavallone dopo la richiesta avanzata ieri dai consiglie-
ri comunali di opposizione Erminia Pinto e Antonio Santarsiere. I due, in una nota inviata al sindaco di Sala, «vista la scarsa pubblicizzazione della scadenza di oggi 20 gennaio per le riduzioni previste dall’articolo 18 del regolamento comunale (Tari) che prevede riduzione per le utenze non domestiche, chiedono un provvedimento per prorogare tale termine, accompagnato da una campagna di promozione
quantomeno pari a quella fatta per le scadenze della Icp e Tosap. Le riduzioni in oggetto riguardano utenze non domestiche, per le quali i produttori di rifiuti dimostrano di aver avviato al recupero parte dei rifiuti prodotti con convenzioni private, come autofficine, macellai, tipografie». L’Amministrazione ha recepito questa istanza fissando la proroga per le domande al 31 gennaio 2015. Erminio Cioffi
tutela della legalità
Controlli dei Carabinieri e SIAE nei locali del Vallo di Diano
Sanzioni per circa trentamila euro. Sedicimila euro di multa ad un locale di San Pietro al Tanagro e undicimila ad un ristorante di Polla
Continuano i controlli del sabato sera da parte dei Carabinieri nei locali pubblici del Vallo di Diano. I militari della Compagnia di Sala Consilina, diretti dal Capitano Emanuele Corda, coadiuvati dagli uomini del Nucleo Ispettorato del Lavoro, dei NAS e da personale della SIAE di Napoli, hanno ie-
ri notte elevato sanzioni amministrative per un totale di circa ventisettemila euro. Tre lavoratori non assunti regolarmente, mancato rilascio di numerosi titoli di ingresso e omessa installazione di misuratore fiscale sono stati riscontrati in un locale di San Pietro al Tanagro, sanzionato con una multa pari a circa 16mila euro. In un ristorante di Polla, invece, i militari hanno accertato l’impiego di due lavoratori non assunti regolarmente. L’attività è stata multata per circa undicimila euro, il cui mancato o parziale pagamento ne comporterà la sospensione. Il mancato permesso SIAE per una serata musicale costerà ad un bar di Atena Lucana una sanzione pari a 79.50 euro.
diano 7 Teggiano. Ecco il progetto dell’eco-compattatore
Buoni sconto in cambio di rifiuti
Uno strumento che raccoglie la plastica e l’alluminio, rilasciando ai cittadini buoni sconto da spendere negli esercizi commerciali locali. Stiamo parlando dell’eco compattatore intelligente, apparecchio che l’amministrazione comunale di Teggiano, guidata dal sindaco Rocco Cimino, ha deciso di installare, su proposta del consigliere con delega all’innovazione tecnologica Vitantonio Cobucci. dal punto di vista ambientale. Il Comune di Teggiano è il primo, per quel che riguarda il Vallo di Diano, a dotarsi dell’eco-compattatore. Mentre sono circa quaranta in tutta Italia i Comuni dotati di tali congegni che riducono il volume dei rifiuti dell’80%, così come l’emissione di CO2 nell’aria, visto che il materiale raccolto viene condotto direttamente nelle aziende di trasformazione. Gli eco-compattatori, una volta che vengono introdotte bottiglie e lattine nelle apposite bocche, rilasciano uno scontrino che darà diritto ad uno sconto negli esercizi comLa macchina avrà la duplice fun- merciali che aderiranno al progetzione di favorire le famiglie dal pun- to. «Siamo estremamente orgoglioto di vista economico ed il territorio si di presentare alla cittadinanza un
modo innovativo di fare la raccolta differenziata – sottolinea il consigliere Cobucci – In questo modo è possibile gratificare i cittadini meritevoli, perché ritengo sia giusto ricompensare coloro che aiutano la propria città ad essere più pulita. Si tratta di un primo passo verso una piccola rivoluzione legata ad un diverso modo di intendere la differenziata». Al riguardo, lunedì 26 Gennaio scorso, nel complesso della S.S. Pietà si è tenuto un incontro legato alla presentazione del progetto nel corso del quale, alla presenza del sindaco Rocco Cimino, sono state spiegate le modalità operative. Cono D’Elia
Attentato a Parigi
La testimonianza di una teggianese Dopo due settimane dall’attentato alla sede del giornale Charlie Hebdo, «A Parigi c’è ancora tanta paura – ci confida la teggianese Carmen Esposito – la situazione ora rimane comunque allarmante. Abbiamo polizia e militari in ogni angolo della strada e soprattutto davanti a moschee e sinagoghe». Carmen è di Teggiano e vive a Parigi dal 2007, dove lavora vicino alla Tour de Montparnasse. Le sue passioni sono il canto e la musica. La mattina del 6 gennaio ha ricevuto una telefonata da un’amica che abita nell’11° dipartimento, proprio vicino alla sede del giornale “Charlie Hebdo”. «Da quel momento in poi è stato il panico - riferisce Carmen ancora provata - Ci siamo incollati tutti alla radio, alla televisione. Nessuno usciva di casa. Le strade erano vuote. La paura regnava su questa splendida città. Abbiamo seguito tutti gli speciali alla radio. Grazie ai giornalisti abbiamo seguito tutta la faccenda in di-
retta. Si sentivano perfino le sparatorie e i lanci delle granate da parte dei gruppi speciali della polizia e della gendarmerie. Tutto è andato avanti per due giorni finché la sera di mercoledì 7, la polizia è riuscita a liberare gli ostaggi e ad uccidere i tre terroristi. Ci siamo ritrovati tutti in piazza della Repubblica ma senza appuntamento. Eravamo più di 35000 persone. Ovunque, pianti e disperazione per questa povera gente che faceva solo il proprio lavoro. È stato toccante ed angosciante allo stesso momento». Insieme a tanti italiani che vivono a Parigi, Carmen ha partecipato alla manifestazione di domenica 11 gen-
naio. «Partecipare alla manifestazione è stato simbolo di grande supporto, l’unica cosa che potevamo fare noi tutti. Noi italiani, come tanta altra gente di altre culture, eravamo tutti lì, a condividere questo dolore. Mi sono commossa quando ho visto tutti i rappresentanti politici uniti per la stessa causa. Paura e commozione erano gli unici sentimenti che regnavano. Niente rabbia». «Ensemble unis pour la démocratie!» ha scritto Carmen sulla sua bacheca di Facebook, perché è importante credere nella democrazia, nella libertà e nella convivenza pacifica. Paola Testaferrata
Montesano Sulla Marcellana Incendio Bimaltex
Le motivazioni della Cassazione sulla conferma della condanna a Maceri
La Corte di Cassazione nei giorni scorsi ha depositato le motivazioni della Sentenza, dieci pagine, che confermano la condanna ad otto anni di reclusione per Biagio Maceri, il titolare del materassificio Bimaltex dove il 5 luglio del 2006, in seguito ad un incendio sviluppatosi al suo interno persero la vita due operaie, la quindicenne di Casalbuono, Giovanna Curcio, e la quarantanovenne di Padula, Annamaria Mercadante.
La difesa del titolare del materassificio aveva fatto ricorso in Cassazione per quattro motivi: i giudici di appello avevano omesso di rilevare la nullità del provvedimento assunto in primo grado dal tribunale di
Sala Consilina che non aveva accolto la richiesta della difesa per consentire la presenza del consulente tecnico dell’imputato all’escussione del consulenti tecnici del PM; l’acquisizione tardiva tra i reperti di una multipresa elettrica il cui malfunzionamento, secondo la difesa, poteva essere una delle cause dell’innesco dell’incendio; il mancato superamento da parte della corte della soglia del ragionevole dubbio sull’effettiva responsabilità di Maceri; l’ingiustificata esclusione della possibilità che a causare l’incendio potrebbe essere stato un mozzicone di una sigaretta fumata da una dipendente e non spento ed infine il quarto motivo sa-
rebbe l’eccessiva severità nel trattamento sanzionatorio. Per la Cassazione nessuno dei motivi è stato ritenuto valido per rimettere in discussione la sentenza in quanto la multipresa era un reperto carbonizzato e inidoneo a fornire informazioni sulla cause dell’incendio inoltre a causare l’incendio non poteva essere stato un mozzicone di sigaretta ma in base alle perizie fatte a causarlo è stato il malfunzionamento di una macchina. La severità della pena invece è giustificata «dalla grave noncuranza – scrivono i giudici – manifestata dall’imputato per la vita delle proprie dipendenti». Erminio Cioffi
Sassano
Il sindaco Pellegrino chiede l’intervento della Provincia sulla SP 51/A Il sindaco di Sassano, Tommaso Pellegrino, con una nota al presidente della Provincia Giuseppe Canfora e al consigliere con delega alla viabilità Paolo Imparato, chiede nuovamente l’immediato intervento della Provincia sulla SP 51/A nel tratto Silla-Caiazzano.
In particolare il primo cittadino segnala la pericolosità di alcune curve, verosimilmente da attribuire all’usura del manto stradale della stessa. La provinciale 51/A, fondamentale arteria di collegamento con il comune di Padula è stata spesso teatro di numerosi incidenti stradali, molti dei quali anche mortali. Solo qualche giorno fa, a distanza di poche ore, due incidenti stradali si sono verificati nel tratto di strada in questione ed in entrambi i casi gli occupanti dei mezzi coinvolti nel sinistro sono stati trasportati in ospedale per delle lievi ferite. Il sindaco Pellegrino con la missiva chiede che vengano presi, al più presto, seri provvedimenti per risolvere il problema e preservare l’incolumità di chi percorre la SP 51/A. Giovanna Quagliano
Distretto Sanitario Sala di Consilina
L’ASL gioca al rialzo sulle spese a carico dei comuni per evitare il trasferimento L’ASL Salerno ha pubblicato la bozza del protocollo di intesa che dovrebbe essere sottoscritta dal sindaco del Comune di Sala Consilina e da parte dei sindaci di altri sette Comuni dell’area a sud del Vallo di Diano per far si che gli uffici del Distretto Sanitario possano restare a Sala Consilina ed essere trasferiti nei locali dell’ex tribunale in località Tressanti. Leggendo il testo dell’accordo si ha però l’impressione che l’ASL abbia giocato al rialzo perché non vi è traccia del contributo di diecimila euro annuo richiesto dal Direttore Generale Antonio Squillante per poter coprire le spese necessarie per il pagamento delle utenze. Questa era infatti la condizione posta dal manager dell’ASL e resa nota in diverse interviste rilasciate ad alcune emittenti televisive locali. I diecimila euro non fanno parte del protocollo; invece l’ASL chiede, senza far riferimento ad alcuna cifra, che i comuni si facciano carico del pagamento delle utenze e di tutte le spese di trasporto e raccolta dei rifiuti urbani, nonché di tutte le spese per le riparazioni ordinarie e straordinarie e per i dieci anni di vigenza del contratto di comodato d’uso gratuito di tutte le tasse e i tributi locali riferiti all’immobile, o da esso derivanti. Non è detto che queste condizioni siano accolte dai Comuni perché sono indice di una spesa di gran lunga maggiore a quella di diecimila euro. Erminio Cioffi
polla
Tramite comunicato stampa, il “Comitato No al Petrolio Vallo di Diano” rende nota la situazione riguardante il sito di stoccaggio idrocarburi
«Tramite un’intervista datata 30.12.2014, il primo cittadino del Comune di Polla, Rocco Giuliano, risponde alle considerazioni espresse in Consiglio comunale dal consigliere di minoranza di Atena Lucana, Francesco Manzolillo, in merito alla concessione edilizia di un sito di stoccaggio di prodotti petroliferi ubicato da progetto a confine col comune di Atena, in località Sant’Antuono, nell’Area Industriale di Polla. Il 14 aprile, il Comune di Polla rilasciava la concessione edilizia n. 13 relativa alla realizzazione di un insediamento produttivo nella zona P.I.P. di un impianto di stoccaggio di prodotti petroliferi. La ditta committente è la F.lli Criscuolo S.n.c., una nota società con sede anche a Polla e molto attiva in Basilicata, in particolare nel campo dello smaltimento dei fanghi petroliferi» - si legge nella nota stampa – «Il progetto da “quello che si dice” dovrebbe riguardare un deposito di “oli minerali” costituito da 12 serbatoi metallici, aventi una capacità complessiva di circa 1000 mc con una superficie complessiva di circa 3200 mq. L’area in oggetto è attraversata nella sua lunghezza dalla linea dell’alta tensione e giova ricordare che l’impianto nascerebbe a 200 mt circa dall’acqua potabile di Sant’Antonio e a 150 mt circa dal vallone delle acque rege». «Utilizziamo l’espressione “si dice”, poiché l’amministrazione pollese al momento non ha ancora concesso copia degli atti né al Comune di Atena Lucana, né alla Comunità Montana, né tantomeno al “Comitato No al Petrolio Vallo di Diano”, di cui il sindaco Giuliano ha rimosso completamente anche la presenza tra i vari soggetti richiedenti di accesso agli atti, come si evince dall’intervista del 30/12/2014» – continua il comunicato – «Che non tiri una bella aria attorno a questa storia ce ne siamo accorti anche considerando la perizia e solerzia con cui lo stesso sindaco intima, attraverso una lettera di diffida al consigliere di Atena Lucana, che aveva osato parlare della vicenda, di ritrattare le affermazioni». «Sindaco Giuliano, vogliamo solo conoscere i dettagli del progetto, le chiediamo solo trasparenza» – si conclude la nota – «Le motiviamo ancora una volta le esigenze della richiesta se ancora non fosse chiaro: sui temi petroliferi l’intero comprensorio valdianese si è espresso con un NO già da due anni a questa parte; sui temi dell’ambiente, del monitoraggio territoriale molti Comuni si sono costituiti parte civile anche in processi, vedi Chernobyl; sui temi della salvaguardia di acqua, aria e terra ci chiediamo come possa essere compatibile un simile impianto con l’area agricola di Polla, l’area agricolo – produttiva di Atena Lucana, le falde acquifere. Le chiediamo, altresì, di visionare tutti i permessi obbligatori per legge: Vigili del Fuoco, ASL ecc., visto che si tratta di un sito a Rischio di Incidente Rilevante».
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lavoro
lucaniasud 9 il commento del preSidente della reGione BaSilicata
triBunale di Sala conSilina
Si affaccia l’ipotesi di un accorpamento a Salerno Dopo l’accorpamento in alcuni casi i numeri dei processi sono quasi triplicati
il tribunale di lagonegro
«Nell’ultimo anno, nel distretto della Corte d’Appello di Potenza, nonostante le notevoli difficoltà che si sono dovute affrontare in sede di riorganizzazione della geografia giudiziaria con la soppressione del Tribunale di Melfi e la fusione del Tribunale di Sala Consilina con quello di Lagonegro la situazione è rimasta invariata». Con queste parole il Presidente Vicario della Corte d’Appello di Potenza, Vincenzo Autera ha illustrato la situazione dell’amministrazione della giustizia in Basilicata in seguito anche alla chiusura del Tribunale di Sala Consilina, accorpato a quello di Lagonegro. I dati sulla durata del processo «sono rimasti sostanzialmente invariati» rispetto allo scorso anno: secondo l’ufficio Statistiche della Cassazione, sono necessari 3.598 giorni per i tre gradi del processo civile nel distretto di Potenza (3.449 la media nazionale), mentre continua a essere ottimale la durata media dei procedimenti negli uffici della Procura ordinaria, con 267 giorni per i procedimenti penali. I dati sui tribunali, invece, «confermano - ha spiegato Autera - una persistenza di
obiettiva difficoltà a fronteggiare il flusso sopraggiunto, per cui il tempo di definizione dei processi non registra rilevanti miglioramenti con circa mille giorni per dibattimenti penali, e 351 giorni per l’appello». Per quanto riguarda i numeri dei procedimenti pendenti presso il Tribunale di Lagonegro quelli in materia penale sono circa 3300 tra giudizi monocratici e collegiali. Nel 2014 quelli sopravvenuti sono 800 a fronte dei circa 1050 definiti. Per quanto riguarda i fascicoli collegiali nello specifico il maggior numero di cause riguarda i delitti dei pubblici ufficiali contro la Pubblica Amministrazione che sono circa 50 e a seguire ci sono i reati fallimentari e poi nella classifica al terzo posto a “pari merito” i reati sessuali, usura e criminalità organizzata. I numeri confermano anche l’illogicità della riforma che ha portato alla soppressione di Sala Consilina. Infatti se si guardano i dati dei processi penali collegiali di Lagonegro prima dell’arrivo dei fascicoli da Sala Consilina, questi sono pari quasi a zero. Nel periodo compreso tra il 2009 ed il 2012 i processi iscritti sono circa 40 invece dopo l’accorpamento, dal 2013 ad oggi sono 110. Il 2015 dovrebbe consentire invece di smaltire notevolmente il carico di processi visto che da gennaio l’organico, composto da 19 magistrati è al completo. Gli avvocati dell’ex foro di Sala Consilina rischiano anche di su-
«La scelta di Mattarella accresce la fiducia degli italiani» «La scelta di Sergio a Capo dello Stato, con un suffragio tanto significativo nei numeri, quanto nella qualità della proposta politica, accresce la fiducia degli italiani in se stessi e proietta il Paese in una dimensione meno impervia e meno difficile per tutti». Lo scrive, in un post su Facebook, il presidente della Regione Basilicata, Marcello Pittella (Pd), che ha partecipato all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica.
l’ex tribunale di Sala Consilina
donato Pica: «Ci sono tutti gli elementi affinché il Parlamento possa apportare delle correzioni» L’annosa questione riguardante la soppressione del Tribunale di Sala Consilina e del conseguente accorpamento a quello di Lagonegro continua a tenere banco. Tante le criticità che seguitano ad emergere, così come gli appelli e le polemiche di quanti, amareggiati dal trasferimento lucano e dalla decisione della Corte Costituzionale di bocciare il referendum abrogativo della riforma, sperano in un “rientro in Patria” del presidio di giustizia salese. «Ci sono tutti gli elementi affinché il Parlamento possa intervenire ed apportare delle correzioni – ha detto ai nostri microfoni il Consigliere regionale Pd donato Pica – Come Regione abbiamo percorso tutta la strada che era possibile fare nell’ambito delle competenze del Consiglio regionale, tra cui una proposta di legge in Parlamento che stabilisce il principio della territorialità». In questo modo si potrebbe eliminare l’anomalia di un Tribunale campano accorpato in un’altra Regione. Nel frattempo fa capolino e si fa strada l’ipotesi di un accorpamento del Tribunale di Sala a quello di Salerno. «Questo dipende dalla sorte di alcune Corti di Appello a rischio – dice Pica – Per il momento è importante che il Tribunale ritorni in Campania, poi disciplineremo meglio i rapporti con la Corte d’Appello della città capoluogo». Chiara Di Miele bire una ulteriore beffa dopo quella della chiusura del Tribunale. Infatti, se adesso per le cause in appello vanno a Potenza, si affaccia l’ipotesi di una eventuale soppressione della Corte di Appello lucana che sposterebbe il territorio di Potenza in Calabria per la cause di appello e invece il territorio che faceva capo all’ex tribunale di Sala Consilina finito sotto la giurisdizione di Lagonegro finirebbe con il ritornare di nuovo in provincia di Salerno. In pratica per gli avvoca-
ti dell’ex foro di Sala Consilina e per gli abitanti del Vallo di diano e zone limitrofe il nuovo tribunale di riferimento diventerebbe quello di Salerno. Ipotesi questa non peregrina e che molti avvocati ritengono che possa concretizzarsi al massimo in un paio d’anni. In questo modo il “ritorno” di Sala Consilina in provincia di Salerno permetterebbe di salvare la Corte di Appello salernitana dalla chiusura. Erminio Cioffi
A Matera il Ecco il nuovo Centro di ascolto Questore di al disagio Potenza
Con il motto ‘Dalla Giuseppe Gualtieri gente, per la gente, con prende il posto di la gente’ Romolo Panico
Con l’obiettivo di prevenire il disagio in tutte le sue forme, attraverso l’ascolto e la ricerca di risorse presenti sul territorio un gruppo di professionisti, imprenditori, cittadini ha attivato a Matera il Centro di ascolto al disagio (Cad) che opera all’insegna del motto ‘’Dalla gente, per la gente, con la gente’’. La struttura, operativa in via La Martella, garantisce consulenze su vari temi e ha in programma di organizzare a breve seminari e laboratori e attività culturali.
La Fim Cisl: «da Melfi un segnale di speranza» Su ‘Famiglia Cristiana’ un servizio sullo stabilimento lucano «C’è un segnale di speranza per un sistema industriale marcato da una crisi che sembrava interminabile. È un cambio di rotta che premia anche il coraggio di un sindacato sempre presente, che non è scappato». Lo sottolinea Marco Bentivogli, segretario generale della Fim Cisl, in un servizio su ‘Famiglia cristiana’, dedicato allo stabilimento Sata-Fca di Melfi (Potenza).
A Matera l’assemblea Accordo Equitalia-Confcommercio Città dell’Olio fiSco
Per migliorare e semplificare i rapporti con le imprese lucane
Equitalia apre uno sportello telematico per migliorare e semplificare i rapporti con le imprese lucane, nella pagina del sito web istituzionale, alla sezione “Associazioni e Ordini”: è quanto previsto in un accordo firmato con la Confcommercio Basilicata. «L’intesa - ha detto il direttore regionale di Equitalia, Salvatore Baffa - avrà una durata di due anni e si inserisce nel percorso di collaborazione e ascolto intrapreso dal Gruppo».
dal proSSimo meSe di aprile HiStORY & FUN FeStiVaL
Giochi di ruolo per promuovere Matera I misteri, gli interessi che la storia di Matera e della Basilicata possono stimolare nei giovani, per scoprire luoghi e fatti di un territorio che vivrà l’esperienza della ‘’Città dei Sassi’’ come Capitale europea della cultura 2019, sono al centro dell’ ‘’history & Fun Festival’, la competizione internazionale dei giochi di ruolo storici che prenderà il via dal prossimo mese di aprile. L’iniziativa è uno dei programmi di punta di un protocollo di intesa sottoscritto il 29 gennaio scorso, a Matera.
Nel prossimo mese di luglio. L’annuncio del presidente Lupi
«Non vogliamo essere dei ‘Torquemada’, ma saremo delle sentinelle attente sul tema della corruzione». Lo ha detto stamani, nel capoluogo lucano, nel corso di un incontro con i giornalisti, il nuovo Questore di Potenza, Giuseppe Gualtieri, che ha preso il posto di Romolo Panico (andato in pensione).
potenza
Riapre la scala mobile ‘Basento’
L’annuncio del vicesindaco, Gerardo Bellettieri Matera, Capitale europea della cultura 2019, ospiterà a luglio l’assemblea nazionale 2015 dell’associazione ‘’Città dell’Olio’’. Lo ha annunciato lo scorso 30 gennaio, a Matera, il presidente dell’associazione, Enrico Lupi, al termine dei lavori dell’ufficio di presidenza, di cui fa parte anche il vicepresidente Michele Sonnessa, sindaco di Rapolla (Potenza). Con una delibera della Giunta comunale di Potenza, è stata disposta la riapertura al transito dell’impianto di scale mobili che collega viale del Basento al Mobility center di via Nazario Sauro (sede comunale nei pressi del Tribunale). A darne notizia, attraverso l’ufficio stampa, il vicesindaco e assessore alla Mobilità, Gerardo Bellettieri.
10 attualità Il progetto nasce con l’intento di promuovere Teggiano attraverso la rete e i social network
Nella tavola rotonda dedicata il Direttore Albanese dà ulteriore slancio all’economia
Teggiano promuove le sue bellezze con uno spot
La Banca Monte Pruno mette a disposizione delle imprese quindici milioni di euro
Dura circa due minuti il video realizzato da Davide Di Gruccio e Fabio La Vecchia due giovani teggianesi che hanno voluto attraverso immagini e sonoro raccontare la città museo del Vallo di Diano. «Il progetto nato dalla collaborazione tra l’amministrazione comunale e i giovani del luogo ha l’intento di promuovere Teggiano attraverso la rete e i social network – afferma soddisfatto dell’ottimo lavoro svolto Vitantonio Cobucci, consigliere comunale all’innovazione tecnologica - tutto è nato dall’idea di realizzare un video spot che fosse stato capace di racchiudere il patrimonio teggianese. Siamo tutti molto contenti – continua Cobucci- in quanto questo prodotto digitale sta riscuotendo un enorme successo in re-
te e addirittura ha fatto già registrare 1.600 visualizzazioni». Il video realizzato gratuitamente verrà poi presentato a Expo Milano 2015. Tra i luoghi ripresi dalla telecamera e sapientemente montati nel video vanno annoverati piazza IV novembre, convento ss. Pietà, castello, cattedrale, seggio, il museo diocesano, invece per i luoghi immersi nel verde si è fatto riferimento al monte Motola e Corticato. Anche questo spot insomma promuove le bellezze storico, artistiche e paesaggistiche di Teggiano, un luogo a sud del-
Quando si parla di sviluppo e di crescita la Banca Monte Pruno è sempre in prima linea per dare impulso al territorio.
la provincia di Salerno che sulla cartina geografica non rende tanto l’idea della straordinarietà catturata dall’obiettivo di quest’ultimo spot. «Un luogo insomma tutto da scoprire, da vivere e amare! È questo il messaggio che si intende lanciare» – conclude il consigliere Cobucci. Antonella Citro
Per visualizzare il video spot:
www.youtube.com/watch?v=A2hQEKDl3IQ&feature=youtu.be
I lavori della Tavola Rotonda Il territorio a confronto: idee e progetti per la crescita, tenutasi presso la Sala Cultura della Banca Monte Pruno a Sant’Arsenio, hanno lanciato un ulteriore elemento a favore dell’economia territoriale. Nel suo intervento conclusivo il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, ha comunicato a tutti una notizia che si spera possa riflettere effetti positivi nella zona di competenza dell’istituto di credito cooperativo. Nasce, infatti, un plafond di quindici milioni di euro a favore delle imprese del territorio che intendono compiere passi verso lo sviluppo. La Banca Monte Pruno mette a disposizione delle imprese quindici milioni di euro. Così ha commentato il Direttore Generale Michele Albanese: «La nostra idea è di finanziare nuovi piani di sviluppo nazionali ed internazionali, finanziare imprese che vogliano ottimizzare i processi, che vogliano investire in
nuovi macchinari o strumentazioni, che vogliano aumentare le produzioni, anche incrementando l’occupazione. Il nostro plafond si inserisce a 360 gradi nel cuore delle aziende che intendono investire. Il tutto per alimentare ancora di più il circuito del progresso che caratterizza l’azione della nostra Banca ormai da anni». Si tratta, pertanto, di un contributo concreto che rappresenta il modo in cui la Banca Monte Pruno intende ideare e progettare la crescita. «C’eravamo posti degli obiettivi - ha concluso il Direttore Albanese - prima di organizzare questo incontro con il territorio. Volevamo avere un momento di confronto, nel quale ognuno portasse qualcosa per la crescita del territorio. Noi abbiamo subito immaginato di lanciare un seme che si inserisce, altresì, nelle molteplici iniziative che quotidianamente svolgiamo sul territorio. La concretezza è stata sempre una caratteristica che ha denotato la nostra azione di banca di credito coope-
castellabate piange Arminio Tavola, noto stilista e costumista d’epoca
Lo stilista Arminio Tavola lascia tristemente il palcoscenico della vita
rativo ed il plafond di stasera rappresenta una ulteriore dimostrazione di quanto crediamo in questo territorio, nel tessuto imprenditoriale e nel suo futuro». Durante i lavori sono intervenuti a portare la loro esperienza Valentino Di Brizzi, Presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano, Giuseppe Curcio, Imprenditore della Curcio Trasporti e Servizi SRL, Carmelo Bufano, Primo firmatario della Proposta di Legge “Comune Città Vallo di Diano”, Donato Pica, Consigliere della Regione Campania, Aldo Rescinito, Presidente del Circolo Banca Monte Pruno, e Cono Federico, Presidente dell’Associazione Monte Pruno Giovani. L’auspicio è che il concetto di rete, da sempre promosso dalla Banca Monte Pruno, possa portare tutti a remare nella stessa direzione, dando al territorio la forza di reggere l’urto della crisi e sperare che ormai la tempesta possa essere definitivamente alle spalle per tutti.
Arminio Tavola, in cielo per vestire gli angeli
Quando un creatore dal noto carisma lascia la scena è sempre una grande tristezza. Lo è ancor più quando un uomo dalle grandi doti umane e dalla poliedrica creatività stilistica viene a mancare agli affetti dei suoi cari e di quanti lo avevano conosciuto. Arminio Tavola, il noto stilista e costumista d’epoca, dopo una brevissima malattia è venuto a mancare all’ospedale di Potenza dove era ricorso per le cure del caso. I funerali a Santa Maria di Castellabate hanno suscitato grande rimpianto in tutta la popolazione ed in quanti sono accorsi per seguire il feretro. La sua Castellabate lo ha salutato per l’ultima volta in una triste giornata di pioggia incalzante che ha dato ancora più pathos al funerale. Così esce di scena un grande stilista che da 25 anni con i suoi abiti storici aveva calcato innumerevoli palcoscenici con sfilate memorabili. Per questa sua attività aveva da sempre coinvolto giovani modelle e modelli che si alternavano sulle passerelle e nei cortei storici, formando una vera scuola conosciuta come “Pointuart”. Arminio Tavola, per la sua creatività e il suo fascino di coinvolgimento, da qualche anno dirigeva la Pro Loco di
S. Maria dove aveva coordinato revival di storia e costumi. La passione della sartoria da sempre coltivata viene sviluppata ufficialmente nel 1990 con uno studio di costumi del Medioevo che sfilano sul palcoscenico del Premio Leucosia, dove continuò la tradizione per oltre venti anni. Lo stilista Arminio, si fa notate per l’estrosità dei vestiti da scena ma soprattutto per la ricerca e la fedeltà storica dei capi che eseguiva personalmente nelle fogge e nelle passamanerie, dando ad ogni modello un particolare fascino. Cosi in oltre un ventennio aveva periodicamente studiato le epoche con ricerche accuratissime ed aveva realizzato per ogni secolo abiti per la sfarzosa nobiltà, per po-
polani e soldati. Una collezione formata da tante sezioni che, come lui stesso affermava, superavano i mille capi. Ed è con questi costumi che da anni conduceva cortei storici, sbarchi, carnevali in costume, vie crucis, rappresentazioni di noti eventi storici e ancora partecipazioni sui set cinematografici di films in costume girati nel Cilento. Per tutte queste attività Arminio Tavola fu premiato su ogni palco. Tra le sue tantissime partecipazioni artistiche ricordiamo: “Mezzogiorno in Famiglia” su Rai 2; “La Domenica del Villaggio” di Davide Mengacci,
“Linea Blu” di Rai1 ed ancora nel 2011, ospite d’onore in vari Festival di cultura e spettacolo di cui il Columbus Day di New York sfilando con i suoi abiti. Ed ancora nel 2012 replicò il successo in Pennsylvania, facendosi notare dalla stampa americana e da noti costumisti con cui stabilì importanti relazioni professionali. Così dopo un’intensa vita vissuta fra sfilate e soddisfazioni artistiche Arminio Tavola lascia il palcoscenico della vita fra i rimpianti di quanti lo hanno conosciuto e stimato come uomo e apprezzato stilista. Giuseppe Ianni
Esistono sulla terra una miriade di esseri umani con modi e caratteri diversi gli uni dagli altri. Ci sono poi, persone che con i loro modi gentili, mai sopra le righe, lasciano un ricordo indelebile oltre la loro esistenza terrena. Avere l’onore ed il piacere di percorrere insieme un piccolo sentiero della vita, arricchisce e rende splendida l’esistenza. Conoscere, condividere e toccare con mano il talento nonché l’arte che in vita ha contraddistinto l’uomo è un privilegio di pochi. Questo è il ricordo di un Artista che con la sua arte sopravvive a se stesso e come i pochi, lasciano il segno del loro passaggio terreno. In questi giorni ci ha lasciato Arminio Tavola da Castellabate, definito il costumista del Cilento ma, io lo definirei l’artista dei costumi d’epoca perché le sue realizzazioni erano e, sono opere d’arte per ricercatezza dei particolari e per la fattura artigianale. L’emozione che si prova nell’indossare i costumi
di Arminio è indescrivibile; per quegl’istanti la tua mente ti fa rivivere la vita delle epoche storiche che rappresentano, ti senti catapultato dalla macchina del tempo nell’epoca romana, medievale, rinascimentale, risorgimentale e moderna e, quando ti svesti, come d’incanto ritorni a dove sei partito. Spero tutto ciò che lui ha lasciato non venga disperso, la famiglia, il Comune, il Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano si facciano carico di recuperare tutto ciò che la sua manualità ed intelligenza ha creato e che, ha dato lustro al territorio Cilentano in Italia e persino negli Stati Uniti d’America, per metterlo in un Luogo dove noi e non solo, possiamo far visita alla sua arte e ricordarci per sempre di LUI. Voglio pensare che Iddio ti ha Chiamato a se, così presto, perché tu possa creare i vestiti per gli angeli del Cielo, arrivederci Arminio. Massimo Inverso
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12 salute una viSione poSitiva e diSteSa dell’eSiStenza aiuta a vivere meGlio
l’ottiMiSMo? fa Bene alla Salute
Uno studio statunitense pubblicato su Health behavior conferma: chi ha una visione positiva dell’esistenza rischia meno poiché ha un cuore in forma migliore. Ecco perché «le strategie di prevenzione delle malattie cardiovascolari dovrebbero tenere in considerazione il benessere psicologico» Il povero Gianni, coprota- ciation, e assegnando a ciagonista del mitico spot te- scuno di questi un punteggio levisivo con l’indimenticabi- fra 0 e 2, con somma totale, le Tonino Guerra, lo sape- e a cui tendere in quanto più va bene. Anche perché se lo salutare, 14: dalla pressiosentiva ripetere spesso: «L’ot- ne sanguigna alla glicemia timismo è il profumo della a digiuno passando per la vita!». Adesso arriva anche la colesterolemia, fumo, attiscienza a corroborare la con- vità fisica, indice di massa fortante tesi. Una visione po- corporea e dieta. I risultati? sitiva e distesa dell’esistenza Più s’incrementava la soglia aiuta a vivere meglio. Questo di ottimismo più questi punsecondo una ricerca appena teggi s’impennavano. Non pubblicata su Health beha- basta: gli individui più solavior che ha messo sotto la ri avevano una probabilità del lente oltre cinquemila adulti 50-76% superiore agli altri fra i 45 e gli 84 anni, coinvol- di avere un cuore in perfette ti in un più ampio studio bat- condizioni cliniche. È infatti tezzato Multi-ethnic study proprio l’aspetto cardiocircoof atherosclerosis. A quan- latorio a beneficiare maggiorto pare, vivere senza (troppi) mente di certi atteggiamenpensieri e qualche sorriso in ti virtuosi. «Le persone più otpiù fa bene. timiste hanno una probabilità I ricercatori, capitanati da doppia di avere un cuore saRosalba Hernandez dell’U- no rispetto a chi vede tutto griniversità dell’Illinois, l’han- gio – ha detto la Hernandez, no verificato analizzando set- sottolineando l’enorme potete parametri, gli stessi stabili- re della mente sull’organismo ti dall’American Heart Asso- – e questa associazione rima-
ne significativa anche quando si escludono le variabili socioeconomiche e quelle relative alla salute mentale». Gli ottimisti presentano dunque livelli di glucosio e colesterolo più bassi, si muovono di più sfoderando un indice di massa corporea più basso e fumano meno. Risultati simili sono stati ottenuti da un altro studio, stavolta finlandese, iniziato oltre dieci anni fa e relativo alla densità ossea nelle donne. Anche qui, le pazienti più soddisfatte erano quelle con minore rischio di osteoporosi. «Anche una moderata differenza nella salute cardiovascolare si traduce in una riduzione significativa dei tassi di mortalità – ha aggiunto Hernandez – il nostro studio suggerisce che le strategie di prevenzione delle malattie cardiovascolari dovrebbero tenere in considerazione il benessere psicologico».
italianiSSima, ma poSta a Sud di tuniSi, in un mediterraneo con acque azzurriSSime, l’iSola di lampeduSa promette vacanze da SoGno (a SettemBre è al top!). con momenti di BeneSSere, SpiaGGe da hitparade e una natura incontaminata
a laMPeduSa per trattamenti aYurVediCi e rituali rilaSSanti Acque da Mari del Sud, un entroterra brullo come i deserti d’Africa e una spiaggia - quella dei Conigli - che gli intenditori annoverano fra le top ten del mondo. Lampedusa, l’isola più meridionale (335 chilometri a Sud di Palermo), già non è più Europa: emerge infatti dalla piattaforma continentale africana e gode dell’estate più lunga d’Italia. Ma è proprio nei mesi di settembre e ottobre che i suoi estimatori, quelli che l’amano com’era prima del turismo di massa, calano a Lampedusa per goderne la tranquillità e il mare da isole Maldive. Da godere senza risparmio,
sia che si esplori l’isola in barca, sia che si faccia snorkelling, sia che ci si crogioli al sole su spiagge e scogliere. Cala Croce ha acque verdoline e trasparenti che lambiscono due arenili gemelli separati da un breve promontorio. La scogliera della Tabaccara si specchia in un mare turchese. Cala Pulcino, con la piccola spiaggia di ciottoli abbaglianti in fondo a un canyon, è di una bellezza primordiale. Ma è la spiaggia dei Conigli, dove le tartarughe caretta-carretta depongono le uova nelle notti di giugno, il vero capolavoro di Lampedusa, Il posto più bello del Mediterra-
neo, la piscina di Dio, l’aveva definita Domenico Modugno, uno dei tanti musicisti innamorati dell’isola (come Claudio Baglioni e Gino Paoli) che su questa falce di sabbia bianca protetta da una scarpata color ocra e fronteggiata da un isolotto aveva costruito la sua villa, tuttora il solo edificio della spiaggia. È dal mare, del resto, che Lampedusa mostra il suo volto migliore, tanto che alcuni resort, propongono la formula hotel + barca (uno splendido caicco di 25 metri!), ideale per un tranquillo weekend a due lontano dalla pazza folla. Il Cupola Bianca (hotelcupola-
bianca.it), dentro un giardino tra l’Isola dei Conigli, Guitgia e Cala Madonna, con cascate di fiori che creano angoli di privacy intorno alle camere, ha realizzato dei pacchetti di viaggi che coniugano relax, benessere, comfort e pernottamento nei tipici dammusi con bagno alla maldiviana. Il plus? Il gazebo per trattamenti ayurvedici a base di oli medicati tiepidi e di erbe, per sciogliere le tensioni e ripristinare le normali condizioni di benessere di corpo e mente. Tra le proposte da provare, il rituale rilassante con olio di sesamo ed estratto di sida cordi-
folia. Prevede un massaggio su tutto il corpo, con oli aroma terapici e leggeri sfioramenti per le gambe con olio e crema snellente e anti cellulite, gocce balsamiche di eucalipto per le vie aeree e crema antirughe a base di rosa moschata e centella asiatica per il viso, olio di cocco e monoi per i capelli e di sandalo per i piedi. Fra i massaggi più richiesti, lo shiatsu. Sdraiati su un futon e accarezzati da una lieve brezza marina si gode di un piacevole e rilassante trattamento che riequilibra il corpo in profondità (aomayurveda.org).
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14 attualità il procedimento naSce da un’indaGine della procura di Salerno
La Fondazione Vassallo si costituisce Parte Civile nel processo Due Torri bis
Dario Vassallo: «Lottare contro chi ha avversato l’operato amministrativo di Angelo solo per trarre vantaggi personali» durante l’udienza dei giorni scorsi presso il Tribunale di Salerno è stata preannunciata in aula la Costituzione di Parte Civile della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore nel processo “Due Torri Bis” che vede settantasette rinviati a giudizio, tra i quali l’attuale Sindaco di Agropoli Franco Alfieri e l’ex Presidente della Provincia di Salerno, Angelo Villani.
Il procedimento ha avuto inizio da un’indagine della Procura di Salerno avviata in seguito alle denunce fatte da Angelo Vassallo e inerenti la Strada Provinciale 108 Casalvelino–Celso di Pollica. «Dalle denunce e dalle indagini successive sono emersi fatti quali il pagamento di strade mai realizzate ed irregolarità sugli appalti pubblici inerenti le strade stesse – si legge nel comunicato a firma di dario Vassallo, fratello di Angelo – Sulla sola strada Provinciale Casalvelino–Celso si è accertato un ammanco di 415 mila euro. Le strade pagate, ma non realizzate o ultimate, sono numerose». La Fondazione si è costituita Parte Civile nel procedimento per una serie di motivi. «Il primo motivo è morale, in quanto questo processo probabilmente non si sarebbe mai aperto se Angelo non avesse fatto le sette denunce, quindi è un atto dovuto al sindaco pescatore – afferma dario Vassallo - Il secondo motivo è di ordine politico, è un
Salvitelle
Serre
Sparito l’oro di Sant’Antonio donato per fede alla statua Sparito l’oro donato dai fedeli alla statua di Sant’Antonio a Salvitelle. La notizia è stata pubblicata da un manifesto comparso sui muri delle strade di Salvitelle, in cui sono poste delle domande al parroco don Alessandro Brignone sulla sorte dell’oro donato per devozione negli anni passati dai cittadini alla statua di Sant’Antonio. La questione nasce il 9 Ottobre 2014, data in cui è avvenuto il rito di passaggio del parroco-amministratore della parrocchia Santo Spirito uscente don Alessandro Brignone e del vice parroco Padre Ivan Miranda, al parroco entrante don Angelomaria Adesso. In questa riunione, il parroco uscente non avrebbe consegnato al nuovo sacerdote l’oro della statua. Infatti, nel testo della lettera aperta resa pubblica dal manifesto, viene chiesto al parroco Brignone di indicare il luogo in cui era custodito tale oro e chi era il custode materiale, negli anni che vanno dal
2011 al 2014, visto che nell’inventario fornito nel 2011 dal parroco uscente don Vincenzo Addesso l’oro era presente. Tutta la popolazione ha provato sgomento e amarezza per la notizia appresa ed è ancora in attesa di risposte da parte del parroco don Alessandro Brignone che, almeno fino ad oggi, non ha fornito alcuna spiegazione sulla spiacevole situazione venutasi a creare nel piccolo centro di Salvitelle e di cui è stato informato, tramite missiva, anche l’Arcivescovo di Salerno, Mons. Luigi Moretti. Rosanna Raimondo
M’ILLuMINO dI MENO Il Ministero dell’Istruzione invita le scuole ad aderire il 13 febbraio alla Giornata del Risparmio Energetico organizzata dal programma di Radio 2 “Caterpillar” Il Ministero della Pubblica Istruzione, Università e Ricerca aderisce a “M’illumino di meno“, la campagna di sensibilizzazione di “Caterpillar“, storico programma di Radio 2 RAI che, dal 2005, individua una “giornata del silenzio energetico” coinvolgendo milioni di persone in un percorso simbolico ma importante di buone pratiche ambientali. Quest’anno la Giornata del Risparmio Energetico è stata fissata per il 13 febbraio e la redazione di Caterpillar ha incentrato la manifestazione sul mondo della scuola, per trasmettere ai giovani studenti la cultura del rispetto dell’ambiente e “dare lezione” su quelle che possono essere le basilari regole per un consumo dell’energia oculato. Le scuole di ogni ordine e grado, quindi, potranno aderire a “M’illumino di me-
messaggio rivolto a tutta la classe politica italiana. La Fondazione vigilerà, infatti, sulle liste elettorali che si stanno preparando per le votazioni regionali in Campania: il nostro intento è valutare la lista dei futuri candidati e se tra essi figureranno nomi per i quali si paventano profili di illegalità la Fondazione non tacerà le proprie rimostranze nei loro confronti e osteggerà tali liste. Il terzo motivo nasce dall’intima convinzione di dover lottare contro chi ha avversato l’operato amministrativo di Angelo solo per trarre vantaggi personali a scapito della legalità ed evitare la possibilità che se ne sfrutti il nome per trarne eventuali benefici politici». La Fondazione ha fatto sapere che, se riconosciuto, il risarcimento del danno verrà interamente devoluto al Fondo unico della Giustizia del Ministero di Grazia e Giustizia e solleciterà il Guardasigilli Orlando al fine di portare a termine la realizzazione della Strada Provinciale 108 Casalvelino-Celso.
no” promuovendo iniziative simboliche, come spegnere le luci durante la giornata del 13 febbraio, oppure attraverso laboratori e incontri. Per aderire è necessario scrivere all’indirizzo millumino@rai.it e illustrare come si intende attivarsi per essere uno dei tanti tasselli dell’iniziativa. Il Ministero, inoltre, chiede agli istituti d’istruzione di diffondere tra gli studenti il Decalogo di M’illumino di meno sul corretto uso delle risorse energetiche (spegnere le luci se non servono, utilizzare l’auto il meno possibile, coprire le pentole col coperchio quando si bolle l’acqua, abbassare i termosifoni quando si sente caldo piuttosto che aprire le finestre e via dicendo). Per informazioni è possibile visitare il sito www.caterpillar.blog.rai.it. Chiara Di Miele
Mozzarelle senza latte e con prodotti dell’Est I carabinieri del Nas di Salerno, nell’ambito di un’operazione coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Salerno, hanno sequestrato un caseificio nel Comune di Serre che produceva mozzarella senza approvvigionarsi di latte.
Dagli accertamenti dei militari è emersa la presenza di ingenti quantitativi di cagliata proveniente dall’Est Europa, che accorcia i tempi di produzione e fa ottenere un prodotto a costi notevolmente inferiori, e un anomalo accumulo di prodotti caseari di ogni tipo provenienti da altri caseifici e dalla grande distribuzione alimentare, tra cui alcuni scaduti e in stato di alterazione. Il titolare del caseifici mescolava alla cagliata i latticini ritirati dal mercato, unendo prodotti chimici per rendere il prodotto più gustoso. I prodotti lattiero-caseari venivano affumicati con un sistema pericoloso per la salute, impiegando come camera di affumicatura il retro di un furgone in disuso nel quale i fumi venivano prodotti in fusti metallici dotati di comignoli di fortuna. L’attività si è conclusa con la denuncia all’Autorità giudiziaria del titolare per la detenzione di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione e destinati alla frode commerciale, perché preparati con ingredienti non più genuini e provenienti da attività produttiva altrui nonché per i reati ambientali connessi allo smaltimento dei rifiuti e all’illecita attività di affumicatura di alimenti. Il caseificio è stato chiuso per motivi sanitari a causa delle gravi carenze riscontrate e del rischio di contaminazione per gli alimenti prodotti, l’area è stata sequestrata e anche le attrezzature destinate all’affumicatura oltre ai prodotti caseari non tracciati e il prodotto in lavorazione per una quantità di 700 kg e un valore di circa 10.000 euro. Dopo 24 ore dal primo controllo i militari del Nas, effettuando una seconda ispezione, hanno scoperto che l’imprenditore, non curandosi dell’ordine di chiusura del caseificio, aveva ripreso l’attività di produzione con le stesse tecniche per le quali era stato denunciato. Oltre a denunciare di nuovo il titolare del caseificio per l’inottemperanza al provvedimento di chiusura e la ripresa dell’attività, si è reso necessario il sequestro dell’intera attività produttiva.
polemica
Palma (Pd): «Vecchiume politico contro le sfere di Paestum» Intervento della deputata Pd Giovanna Palma sulle sfere geodetiche di Paestum «Sa di vecchiume politico la polemica contro l’amministrazione comunale di Paestum che ha installato le due moderne sfere geodetiche nell’area archeologica di Paestum. L’iniziativa del sindaco Italo Voza è di respiro moderno ed europeo e va senz’altro incoraggiata e sostenuta. Altro che interrogazioni parlamentari, di certo presentate in buona fede dai colleghi, al sindaco bisognerebbe dargli un premio per aver voluto rinnovare con i moderni sistemi del marketing l’offerta turistica dell’area». Lo ha dichiarato l’on. Giovanna Palma, deputato del PD. «Chi oggi si scaglia contro l’amministrazione comunale per le sfere è espressione di vecchiume culturale e rifiuta la modernità. E l’integralismo a volte è pericoloso e si presenta sotto diverse forme. Come i talebani distrussero le statue di Buddha di Baymian in Afgahnistan perchè antichi simboli religiosi, nuovi talebani spesso si scagliano contro strumenti della modernità», continua la parlamentare. «Non ci vuol molto per trovare esempi analoghi. I francesi rivalutarono il Louvre a Parigi con l’installazione della piramide in vetro ed in altro periodo con la costruzione della Defense. Og-
gi sono tra i siti più visitati della capitale francese. E quando Arturo di Modica portò abusivamente il Bull (il famoso toro simbolo di New York) a Wall street i poliziotti lo stavano arrestando. Fu solo l’intuizione dei finanzieri della borsa americana a evitargli il carcere. Oggi il Bull è simbolo della grande mela», continua l’on. Palma. «Chiedo invece al sindaco di Paestum di poter utilizzare le sfere geodetiche per un’iniziativa di rilancio dei prodotti tipici campani. Paestum è simbolo della civiltà culturale dell’antichità e si candida ad essere il nuovo centro della modernità culturale», conclude la parlamentare. Gerardo Antelmo Portavoce Parlamentare
Sviluppo economico
dalla Regione venti milioni di euro a dieci comuni
Il Consigliere del Presidente Caldoro alle Attività Produttive e Sviluppo Economico, Fulvio Martusciello, ha consegnato i decreti dei Progetti ammessi a finanziamento nell’ambito degli Interventi di Accelerazione della Spesa dei Fondi Strutturali Europei. Gli stanziamenti ammontano complessivamente a 19.595.697,82 euro. In Provincia di Salerno, tra i Comuni ammessi a Finanziamento, c’è San Pietro al Tanagro con uno stanziamento di 1.498.339.47 euro per efficientamento energetico degli edifici di proprietà comunale (realizzazione di impianti solari fotovoltaici, intervento sull’involucro dell’edificio e ristrutturazione e sostituzione impianti generali). «Abbiamo destinato alla Provincia di Salerno 5 milioni di Euro, sbloccando l’utilizzo di Fondi Strutturali Europei»- ha affermato il Consigliere Martusciello – «Siamo intenzionati a spendere fi-
no all’ultima risorsa europea a favore dei Comuni promuovendo le azioni previste nell’ambito di Energia efficiente, un programma mirato alla riqualificazione di edifici comunali, scuole, ospedali e che facilita l’efficientamento energetico della Campania rendendola autonoma da altre regioni». Filomena Chiappardo
lauria
La Guardia di Finanza sequestra una migliaia di prodotti elettrici cinesi Gli uomini della Guardia di Finanza di Lauria hanno fermato, lungo la S.S. 19 in direzione Calabria, un furgone appartenente ad una ditta di trasporti per conto terzi della provincia di Cosenza, condotto dal titolare dell’azienda. Il controllo ha consentito di rinvenire circa 1.500 prodotti elettrici di provenienza cinese, tra cui lampadine, luci di emergenza e led in assenza del Marchio CE, delle informazioni in lingua italiana sulle confezioni, dell’indicazione della composizione merceologica, dell’indicazione dell’importatore e del fabbricante e delle avvertenze e delle precauzioni di impiego. Gli articoli sono stati sequestrati e
saranno distrutti. Per i responsabili è prevista una Sanzione Pecuniaria fino a venticinquemila euro. Il carico era costituito da quattro distinte spedizioni provenienti da altrettanti esercizi gestiti da cittadini cinesi ubicati in provincia di Napoli. Per quanto riguarda la destinazione dei prodotti, con ogni probabilità da individuare nella provincia di Cosenza, i finanzieri hanno rilevato frammentarie indicazioni in caratteri cinesi.
eventi 15 Castelnuovo Cilento
La testimonianza della scrittrice Miriam Rebhun sulla Shoah All’Istituto d’Istruzione Superiore “Ancel Keys”: incontro per ricordare di non dimenticare l’orrore della Shoah
«La Shoah, nonostante tutto, è stata un esperimento fallito. Perché gli ebrei e tutte le minoranze che sono state colpite - sono state sì colpite duramente - ma non si sono estinte». Questo è uno dei messaggi forti che la scrittrice Miriam Rebhun, attraverso il suo libro “Ho inciampato e non mi sono fatta male”, ha voluto lasciare a tutti i presenti all’incontro che si è svolto – lo scorso 2 febbraio – all’Istituto d’Istruzione Superiore “Ancel Keys” di Castelnuovo Cilento. Iniziativa fortemente voluta dal sindaco di Castelnuovo, Eros Lamaida e dalla sua Amministrazione comunale, rientrante nell’ambito delle celebrazioni legate alla Giornata della Memoria. Oltre all’autrice, sono intervenuti il dirigente scolastico dell’I.I.S. “Keys”, la prof.ssa Maria Casella, il sindaco Eros Lamaida, il Consigliere Comunale con delega in materia di “Scuole e Cultura”, Corrado De Martino. A coordinare l’incontro - intervallato da esibizioni musicali e letture di testi da parte degli studenti dell’Istituto “Keys” e della scuola Medie - il prof. Osvaldo Marrocco. Una giornata in cui, più volte, da parte dei presenti è stata rimarcata l’importanza di mantenere viva la memoria. Lo ha fatto - nei suoi saluti iniziali - il Dirigente Scolastico, Maria Masella, che ha sottolineato come, attraverso il suo testo, «Miriam Rebhun ha indicato il percorso che tutti noi dovremmo
fare. Andando alla ricerca della storia di una parte della propria famiglia – quella paterna, sprofondata nel buco nero della Germania nazista - è andata alla riscoperta delle proprie radici. Alla riscoperta della memoria, che rappresenta la nostra forza e che ci permette di costruire, di dare spessore e dignità al nostro essere. Studiamo la storia passata, per poter lavorare sul presente». Questo perché, come sosteneva Cicerone (in De Oratore, II): «Historia magistra vitae». La Storia è maestra di vita. Ed è per questo che, per
il sindaco Lamadia, il libro “Ho inciampato e non mi sono fatta male” e la sua autrice, «rappresentano un documento storico. In quanto tale, meritano grande rispetto ed attenzione. Perché non dobbiamo dimenticare la Shoah, lo sterminio degli ebrei, affinché questo non accada più. C’è il negazionismo della Shoah. Ecco perché è necessario ricordare questa tragedia immane ed è per questo che siamo qui. Perché voi ragazzi non siete il futuro, ma il presente. Sta a voi porre un argine all’egoismo e all’indifferenza». A tal proposito, il sindaco Lamadia ha concluso il suo intervento citando la lettera inedita di Primo Levi pubblicata (il 23 gennaio 2015) dal giornale “La Stampa”, in cui il Professore aveva risposto ad una bambina, che gli aveva chiesto come potevano essere così cattivi i tedeschi, nel seguente modo: «Piuttosto che di crudeltà, accuserei i tedeschi di allora di egoismo, di indifferenza, e soprattutto di ignoranza volontaria perché chi voleva conoscere la verità poteva conoscerla e farla conoscere». In sintesi, «un solo grande silenzio», come recita uno dei versi della canzone “Auschwitz” di Francesco Guccini, eseguita da alcuni studenti dell’I.I.S. “Ancel Keys”. Un silenzio assordante sulla Shoah che - continuando ad attingere dalla penna di Primo Levi - «se comprendere è impossibile, conoscere è necessario». Per questo diventa essenziale dare voce a tale silenzio, attraverso iniziative come l’incontro con Miriam Rebhun e il suo testo, che può essere elevato al rango di fonte storica. Infatti, per soddisfare il bisogno di conoscere la storia della propria famiglia, dei nonni paterni - di cui non aveva mai visto neanche una fotografia - la scrittrice ha iniziato a cercare fonti e documenti storici. Così, attraverso il libro, l’autrice è riuscita a ricostruire l’anello mancante, l’anello di congiunzione tra la generazione dei nonni paterni e quella che la vede protagonista, ovvero la generazione del padre, ucciso a soli 29 anni: «Mia madre era rimasta vedova a 23 anni. Mio padre era rimasto ucciso durante un attentato in Palestina. A seguito di ciò – racconta la Rebhun - io e mia madre avevamo fatto ritorno a Napoli, a casa dei miei nonni materni. Qui sono stata accolta con tanto affetto, ma ero cresciuta in una casa di adulti. La casa di una famiglia di reduci: prima dalle leggi razziali, dalla guerra dopo, oltre che dal lutto per la morte di mio padre. Quindi argomenti, dal punto di vista esistenziali, terribili. Allo stesso tempo, accanto a questi discorsi tristi, a casa di mia mamma circolavano i racconti della guerra. In particolare, i racconti del periodo in cui la mia famiglia era stata sfollata da Napoli per sfuggire ai bombardamenti in un paese del casertano - Tora e Piccilli - vicino Cassino. Qui, per una serie di circostanze, avevano trovato rifugio una sessantina di ebrei. Un paese che si rivelò essere molto protettivo nei nostri riguardi. Infatti, quando arrivarono i tedeschi, nessuno dei suoi abitanti disse: qui ci sono degli ebrei». Excursus storico del proprio nucleo familiare che – a partire dal 2010 – da bisogno privato, si è trasformato in testimonianza indiretta sulla Shoah, diventando oggetto del suo libro. Un documento da lasciare in eredità alle generazioni future. Questo anche in concomitanza dell’istituzione da parte della Repubblica italiana – con la Legge 20 luglio 2000, n. 211 – del “Giorno della Memoria” («La Repubblica italiana riconosce il giorno 27 gennaio, data dell’abbattimento dei cancelli di Auschwitz, “Giorno della Memoria”, al
fine di ricordare la Shoah (sterminio del popolo ebraico), le leggi razziali, la persecuzione italiana dei cittadini ebrei, gli italiani che hanno subìto la deportazione, la prigionia, la morte, nonché coloro che, anche in campi e schieramenti diversi, si sono opposti al progetto di sterminio, ed a rischio della propria vita hanno salvato altre vite e protetto i perseguitati»). A tal riguardo, Miriam Rebhun ha evidenziato: «Per me, cittadina italiana di religione ebraica, la Legge 20 luglio 2000, n. 211 ha rappresentato l’occasione per offrire un apporto alla società civile. Nel momento in cui io mi reco nelle scuole a raccontare la storia della mia famiglia – di quella paterna e materna – lo faccio principalmente come cittadina italiana. Perché penso che, raccontando tale storia, questa possa servire alle giovani generazioni italiane, per valutare gli errori del passato e per porsi – principalmente – contro ogni forma di dittatura, di pregiudizio e di razzismo. Quindi, nel momento in cui io ed altre persone andiamo nelle scuole per raccontare le nostre storie, ciò non ha assolutamente una valenza privata. Non lo facciamo perché vogliamo che le persone piangano sulle nostre storie, ma vogliamo che – da quest’ultime – nascano delle specie di anticorpi, che difendano tutte le persone - non solo gli ebrei - che soffrono per il razzismo, per le discriminazioni e per le intolleranze. Non è una “passerella”, ma un modo per rendere un servizio nel Paese in cui viviamo, di cui siamo cittadini e di cui rispettiamo le leggi». Inoltre, ricollegandosi ai luoghi simbolo dell’Olocausto, come Auschwitz - citati dagli studenti nel corso dei loro interventi - Miriam Rebhun ha voluto puntualizzare: «Non dobbiamo mai dimenticare che l’Italia fascista ha partecipato attivamente alla Shoah. Accanto ai luoghi indicati dai ragazzi, aggiungerei altri presenti in Italia, come la Risiera di San Sabba (lager nazista, situato nella città di Trieste) e le Fosse Ardeatine, alle quali - con grande sensibilità - il nuovo Presidente della Repubblica italiana, Sergio Mattarella, si è recato appena eletto. Perché è da lì che inizia il riscatto dell’Italia. Rendendo omaggio a quelle vittime, in quel momento, noi guardiamo alla vita che viene dopo. Guardiamo all’Italia democratica, all’Italia repubblicana, l’Italia che – nell’art. 3 della Costituzione – bandisce ogni forma di razzismo». Nel buio della sua storia, comunque, Miriam Rebhun è riuscita a trovare un significativo lampo di luce: «La mia esperienza di bambina, è caratterizzata da due aspetti: da una parte la violenza, la morte, la sopraffazione, dall’altra parte questa situazione era stata illuminata dal comportamento solidale che c’era stato intorno alla mia famiglia materna. Tutto ciò mi ha fatto crescere con l’idea che non c’è niente di assolutamente nero e niente di assoluta-
mente bianco». Un importante esempio che - il direttore de “Il Giornale del Cilento”, il prof. Marcello Federico - ha voluto evidenziare per «il coraggio e la volontà di non rispondere, allo stesso modo, agli orrori perpetrati da alcuni. Replicando a tali gesti, invece, con atti d’amore, capaci di superare ogni cosa». Testimonianza, quella della Rebhun, che - intrecciandosi alle letture, alle canzoni e alle riflessioni degli alunni dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Ancel Keys” e della Scuola Media - ha raggiunto il momento più toccante quando, nel rispondere ad una delle tante domande che gli studenti le hanno posto – il perché della scelta del titolo “Ho inciampato e non mi sono fatta male” – la scrittrice ha spiegato il significato di “pietra di inciampo” (in tedesco Stolpersteine). Una iniziativa lanciata dell’artista tedesco Gunter Demnig e che consiste nel collocare davanti alle abitazioni degli ebrei deportati, nel selciato stradale delle città, delle pietre – simili ai nostri “sanpietrini” - muniti di una piastra in ottone con una incisione. Un modo per mantenere viva la memoria dei cittadini deportati nei campi di sterminio nazisti. E Lo fa mostrando ai presenti un’immagine: la “pietra di inciampo” che lei ha voluto collocare in un traversa della città di Berlino – PoshingerStraße n°14, dove si trovava la casa di residenza della famiglia paterna (che non esiste più) - in memoria della nonna Frida. Sulla sua Stolpersteine, poche, scarne e significative parole: nome e cognome, data di nascita (1891), anno di deportazione (1942), luogo in cui è morta (Raasiku, comune rurale dell’Estonia settentrionale, vicino alla città di Tallinn). Infine, la parola “Ermordet”: uccisa. Un atto d’amore nei confronti della nonna, che è diventato un atto d’amore anche nei confronti delle generazioni future, a cui viene affidata la responsabilità di mantenere viva la memoria della Shoah. Affinché non si assista mai più a simili orrori. Per impedire che si inciampi ancora – scusate il gioco di parole – in ulteriori “pietre di inciampo”. Per evitare che, di nuovo, si assista all’egoismo, all’indifferenza e all’ignoranza volontaria di chi sapeva e ha volutamente taciuto. Rosy Merola
16 tempimoderni
salernosud 17 via liBera della commiSSione europea
la SoddiSfazione della ciSl Scuola
da BruXelleS cinquantadue milioni di euro per la tutela del Golfo di Salerno Via libera della Commissione Europea a cinquantadue milioni di euro per la Tutela del Golfo di Salerno. L’investimento, che arriva dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale (FESR) per il periodo 20072013, è destinato a contrastare il fenomeno dell’erosione dell’ecosistema costiero, su una striscia di quaranta chilometri.
La protezione della costa rende la zona più sicura per la popolazione locale e le attività turistiche, rappresentando una barriera naturale contro le tempeste marine. Il progetto, che promette di creare nuovi posti di lavoro, si occuperà anche della protezione contro rischi naturali e della con-
servazione di habitat e biodiversità. Secondo Corina Cretu, Commissario UE alle Politiche Regionali, quello del Golfo di Salerno è «un buon esempio di come i fondi regionali Ue possano contribuire alla protezione dell’ambiente» e i lavori previsti «contribuiranno a rendere ancora più attrattiva la costa di Salerno» favorendo lo sviluppo economico e il turismo. L’unione europea, tramite il Fondo Europeo di Sviluppo Regionale, metterà a disposizione un finanziamento di circa cinquantadue milioni di euro su un investimento complessivo di settanta milioni.
vicenda termovalorizzatore cade l’accuSa di peculato
de Luca condannato ad un anno per abuso d’ufficio I giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Salerno hanno condannato in primo grado il primo cittadino, Vincenzo de Luca, ad un anno di reclusione e alla interdizione dai pubblici uffici per abuso di atti d’ufficio. Il processo, che riguardava le vicende del termovalorizzatore di Cupa Siglia, lo vedeva imputato, insieme al Capo Staff Alberto di Lorenzo e al Dirigente del Settore lavori Pubblici, domenico Barletta, anche per l’accusa di peculato, venuta meno. Analoga la condanna anche per gli altri due imputati. Si profila, dunque, per Vincenzo de Luca, la sospensione dalla carica di
Sindaco in virtù dell’applicazione della Legge Severino. Dal punto di vista giudiziario, invece, la condanna non avrebbe alcuna ricaduta sulla candidatura alle Elezioni Regionali del Sindaco di Salerno. È chiaro, tuttavia, che in seno al Partito democratico potrebbe ora aprirsi una fase di accesa discussione interna. Annachiara Di Flora
La reazione del sindaco di Salerno dopo la sentenza Le dichiarazioni su Facebook a poche ore dalla pronuncia della seconda sezione penale La sentenza di condanna ad un anno per abuso d’ufficio, pronunciata dalla Seconda Sezione Penale del Tribunale di Salerno nei confronti di Vincenzo de Luca a chiusura del primo grado del processo legato alla vicenda del termovalorizzatore di Cupa Sigli, è da poco stata resa di dominio pubblico dalla stampa locale e nazionale, quando giungono le dichiarazioni del primo cittadino salernitano, date in pasto al social network Facebook, febbricitante e agitato per le ultime nuove giudiziarie da Salerno. «Apprendo di una mia condanna per abuso di ufficio. L’accusa verteva sulla nomina da parte mia, in qualità di commissario di governo, del “Project manager” per un termovalo-
rizzatore nel 2008. Tale nomina, come risulta dagli atti processuali, mi fu richiesta dal RUP – spiega de Luca – L’accusa ha sostenuto, come risulta dagli atti, che bisognava nominare un “coordinatore” e non un “Project manager”, in quanto quest’ultima figura non è in uso nella pubblica amministrazione. In sintesi, le due figure sono equivalenti e il compenso spettante è lo stesso, e viene deciso dal RUP». de Luca, insomma, proprio non ci sta alla pronuncia della seconda sezione penale del Tribunale salernitano e fa appello al suo partito: «Mi auguro che questa vicenda sia assunta sul piano nazionale – in primo luogo dal PD – come l’occasione per una grande battaglia a difesa
delle persone perbene e degli amministratori che dedicano una vita al bene pubblico, ma sono costretti a vivere un calvario». Ma si rivolge anche all’ANCI, l’Associazione Nazionale dei Comuni, affinché «decida di esistere – è la richiesta di de Luca – a tutela della dignità, delle funzioni e dell’autonomia di Sindaci e amministratori che, pur non rubando, non disamministrando e mantenendo un rigore spartano, sono carne da macello nell’indifferenza generale». Al momento tante le perplessità sulla figura del Sindaco, per cui dovrebbe applicarsi la Legge Severino con la conseguente sospensione dalla carica, ma tanti i punti interrogativi anche in merito alla sua candidatura alle primarie e a co-
La Regione Campania ha detto no al piano di dimensionamento presentato dalla Provincia di Salerno a Palazzo Santa Lucia per il prossimo anno scolastico, 2015/2016 e di conseguenza all’istituzione di sette plessi scolastici omnicomprensivi.
Il piano prevedeva tra l’altro l’accorpamento tra l’IIS Parmenide di Roccadaspide e la Sezione Associata di Albanella, l’IC di Castellabate e l’IIS De Vivo; l’IIS Ancel Keys di Castelnuovo Cilento e l’IC di Casal Velino. Soddisfazione è stata espressa dalla CISL Scuola presente al tavolo di confronto tenutosi nei giorni scorsi. Secondo il sin-
dacato, la Provincia ha predisposto la proposta di delibera senza convocare i Sindacati, come previsto dalla norma, in quel caso, sarebbe fatto presente che esistono delle linee guida regionali che prevedono l’adozione di istituzioni scolastiche di tipo onnicomprensivo solo ed esclusivamente in situazioni particolarmente disagiate.
lavoro
Aumenta l’occupazione in provincia di Salerno Diffusi i dati dell’indagine Excelsior – 1° trimestre del 2015 – realizzata da Unioncamere in collaborazione con il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali.
L’indagine è svolta su un campione di circa 61.000 imprese, rappresentative dell’universo delle imprese private dell’industria e dei servizi. In provincia di Salerno, i contratti attivati nel primo trimestre dell’anno saranno 2.630, il 31% in più rispetto al trimestre precedente, con un incremento superiore a quello nazionale. Rispetto ai circa 1.900 contratti dello stesso trimestre dello scorso anno, l’aumento è del 39%. La variazione tendenziale positiva è il risultato di un aumento del 41% delle assunzioni dirette effettuate dalle imprese e di un incremento del 32% dei contratti
atipici. In termini assoluti, in questo trimestre le assunzioni effettuate dalle imprese saranno 2.000 (il 76% dei contratti totali), mentre i contratti atipici saranno 630 (il 24%). Il 60% delle 2.000 assunzioni di lavoratori dipendenti previste nella provincia sarà a tempo determinato; le assunzioni si concentreranno per il 74% nel settore dei servizi e per l’87% nelle imprese con meno di 50 dipendenti; nel 65% dei casi, le assunzioni saranno rivolte a candidati in possesso di un’esperienza lavorativa nella professione o almeno nello stesso settore; per una quota pari al 23%, le assunzioni interesseranno giovani con meno di 30 anni; in 19 casi su 100, le imprese prevedono di avere difficoltà a trovare i profili desiderati.
alec Salerno
me si prospetterà il futuro prossimo in seno al Pd campano dopo questa condanna. «Verificheremo le iniziative da sviluppare nei prossimi giorni. Si prospetta, credo, una ripetizione della vicenda del Sindaco di Napoli – conclude su Facebook, de Luca – Non ho nessuna intenzione di mollare. Da oggi comincia una grande battaglia di civiltà». Chiara Di Miele
Maria Capodanno F I S I O T E R A P I S T A TRATTAMENTI DOMICILIARI FRATTURE RIEDUCAZIONE
Bocciato il piano di dimensionamento scolastico presentato dalla Provincia di Salerno
POST-TRAUMA
MASSAGGI LINFODRENAGGIO
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Al via lo sportello telematico per lavoratori e pensionati Nei giorni scorsi l’Associazione Alec (Associazione Lavoratori Extracomunitari e Comunitari) ha attivato lo Sportello Telematico per i pensionati, lavoratori, invalidi civili, colf e badanti, vedove, ragazze madri e donne in difficoltà. Attraverso questo strumento informatico, uno dei primi in Italia, sarà possibile ricevere una prima assistenza per le questioni che riguardano tematiche relative al diritto del lavoro e al diritto previdenziale. Gli interessati potranno collegarsi dal proprio com-
puter o dallo smartphone al sito www. associazionealec.net, digitare la voce sportello online ed accedere alla sezione interessata: si tratta di una sorta di ufficio virtuale dove gli utenti potranno ricevere assistenza senza attendere file, stando comodamente seduti a casa. «Ringraziamo Andrea Pastore e Geecom – dichiara lo staff dell’Associazione Alec – per avere dato ampia disponibilità per la realizzazione di questo servizio utile per l’intera collettività».
18 cultura agropoli
la riflessione
Il Cilento: là dove Cristo non volle proseguire «Deve scattare la consapevolezza che il Cilento è una zona della Campania tutta da scoprire», è la dichiarazione del Dott. Amilcare Troiano, Presidente del Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano rilasciava alla giornalista Barbara Ruggiero nel giugno del 2012. In quell’intervista il Dott. Troiano parlava di eccellenze del Cilento, dell’importanza di valorizzare uno dei territori più affascinanti che la natura ci ha offerto, di incrementi turistici e valorizzazione dei prodotti tipici, di prospettive e programmi. Da quando alcune prospettive turistiche hanno fatto capolino nel Cilento, e parliamo del periodo degli anni sessanta-settanta, sul Cilento, le sue risorse ambientali, naturali, turistiche, sociali e culturali si sono scritti fiumi di parole, sono stati fatti chilometri di discorsi, si sono vendute migliaia di promesse e si sono scambiate decine e decine di poltrone ma il vento che a volte accarezza ed a volte spazza con violenza le sue coste e le sue montagne, ha lasciato nel Cilento solo briciole, poche, fetide e fastidiose. Non si nega che alcune sporadiche iniziative o taluni prodotti tipici hanno proiettato una località o un prodotto Cilentano verso nuovi scenari, ma rimangono isole felici in un contesto che meriterebbe altre attenzioni, altri impegni e maggiori interessi, poiché è evidente che il Cilento sia ancora piuttosto lontano da quell’eccellenza che vedeva il Presidente Troiano, poiché sono ancora tanti, forse troppi, i ritardi o le incompiute che affliggono questo territorio splendido e sono attese da anni da questa gente paziente, ma non tonta. Gente coriacea ed un territorio che offre ricchezze di carattere culturale, naturale, ambientale, sociale, gente e territorio che meriterebbero di più di ciò che fino ad ora è stato loro elargito, e quel poco, anzi pochissimo, più per brama di poltrone e tornaconto personale che per un reale interesse per la gente del Cilento. Con l’istituzione del Parco Nazionale del Cilento, in tanti credettero che in tempi ragionevoli, si potesse raggiungere un buon livello di sviluppo, in particolar modo quello turistico, attraverso una reale e concreta valorizzazione del territorio, delle sue risorse e delle sue bellezze attraverso strade, infrastrutture, incentivi, programmi, progetti, ma dopo tutti questi anni, i cilentani hanno assistito più a bizzarrie politiche che alla realizzazione di progetti validi, utili ed innovativi, mentre tra un’imprecazione ed un’inchiesta, sono costretti ad annotare sprechi, dimenticanze, difficoltà a realizzare programmi concreti ed in tal modo si allontanano gli obbiettivi per poter raggiungere quei livelli ottimali che avrebbero potuto far fare il salto di qualità. Le latitanze della Provincia e della Regione inoltre, hanno accentuato un degrado avvilente, non solo del territorio ma di tutta quella filiera di iniziative tecniche e legislative in grado di creare i presupposti per uno sviluppo armonico, funzionale e razionale del Cilento. Errori, dimenticanze ed iniziative che penalizzano il territorio e la gente, scoraggiano le iniziative private ed allontanano investimenti per lo sviluppo e la valorizzazione delle risorse. Ad incominciare dalla superstrada che collega Agropoli con Sapri, un’arteria nata male e finita peggio. Quando si parlò per le prime volte di quella che doveva essere una risorsa indispensabile per le nostre fasce costiere, in alternativa all’autostrada che ne cingeva il lato nord-nord-est del nostro territorio, si vociferava che il suo percorso avrebbe dovuto valorizzare la fascia costiera, offrire splendidi panorami ed immagini di riflessi marini, toccando i territori comunali di Castellabate, S. Mauro Cilento, Casalvelino, Ascea, Pisciotta, S. Mauro La Bru-
ca, Centola, Camerota, S.Giovanni a Piro per scendere infine verso Policastro. Forse, per uno strano gioco dei bussolotti e per quella funesta opera del destino che costrinse Cristo a fermarsi ad Eboli, vennero a mancare alcuni Santi in Paradiso ed il percorso assunse traiettorie diverse, e così scomparvero i riflessi marini ed i panorami incantevoli forse a vantaggio di qualcuno, non certo del Cilento e la sua gente e forse neppure ad alcuni pilastri dei viadotti. Basta percorrere le strade del nostro Cilento, per rendersi conto che è un susseguirsi di frane e smottamenti, di avvallamenti e cartellonistica di pericolo, cunette ricolme di vegetazione ed erbacce, cartelli e segnali stradali illeggibili, logori o mancanti che anziché aiutare l’utente lo confondono e se a volte le popolazioni locali, in un incrocio privo di segnaletica, per esperienza sanno quale diramazione imboccare, un forestiero rischia di girare un’intera nottata per raggiungere un agriturismo che distava poche centinaia di metri da quel maledetto crocevia senza segnaletica, come è capitato ad alcuni amici svedesi. Ma non va meglio per il mare, una risorsa inestimabile per la nostra fascia costiera che si estende per oltre 90 chilometri, dove ogni estate si assiste alla distruzione di qualche arenile con ruspe per concedere stabilimenti balneari, e dove i fondali marini sono letteralmente arati dalle ancore delle barche durante l’affollamento estivo mentre le grotte, immensa e meravigliosa risorsa specialmente di Capo Palinuro, esposte agli scarichi dei motori delle barche che vi entrano senza alcun rispetto e nessuna precauzione. Al Cilento è mancato quello scatto di orgoglio in grado di costruire scenari nuovi, probabilmente perché le scelte politiche ed amministrative non sono state all’altezza di dare il giusto assetto istituzionale locale, basti ricordare le problematiche connesse con gli ospedali di Agropoli e Vallo della Lucania ed Oliveto Citra ed Eboli non se la passano meglio, mentre la malavita trova terreno fertile per penetrare nei tessuti sociali e locali del nostro territorio. Nel numero 10 del giornale “Logos Sud”, supplemento al “Giornale del Cilento”, è riportato un interessantissimo articolo in prima pagina per le infrastrutture del Mezzogiorno, prospettive di notevole interesse, di valide risorse per lo sviluppo del Sud sotto il profilo dei flussi commerciali di nodi strategici dei corridoi europei, ma che non toccano che in modo estremamente marginale le prerogative del Cilento. La «perfetta integrazione di arte, cultura, natura ed uomo» a cui accennava il Presidente in quell’intervista, purtroppo, non lo si è visto e non si è notato neppure quell’equilibrio di sviluppo che dovrebbe tener conto non solo delle bizzarrie politiche o degli interessi di qualcuno, ma della necessità di creare quell’interazione tra arte, cultura, natura ed uomo attraverso l’efficienza, la qualità, la volontà e le modernità, e parliamo di network, parliamo di trasporti e collegamenti, parliamo di reti d’impresa, parliamo di efficienza, ma non per qualcuno si e per altri forse, parliamo del Cilento. Mauro Leoni
L’artista Mauro Trotta alla libreria Occhi di Argo
Mauro Trotta, originario di Magliano Vetere (SA), dopo aver conseguito il diploma di Maturità Artistica nel 1987, si è distinto per la collaborazione con lo studio romano di fumetto Giolitti (1990), ha esposto le proprie opere in Mostre Personali nel Salernitano (1992-2014). Altre, ormai, appartengono a collezioni private d’Europa e negli USA; inoltre, egli è autore di più di quaranta Murales Artistici a tema sociale, surreale e naturalistico eseguiti in varie regioni italiane e, oltre alla realizzazione di dipinti in chiese e monasteri in Campania e Basilicata, si è dedicato per lavoro, anche per opere pubbliche, alla ceramica, fin dal 1998, ricevendo numerosi apprezzamenti dalla critica. Dopo aver espo-
sto una sua Mostra Antologica presso il castello di Agropoli, il Critico d’arte Antonella Nigro anche in questa occasione del 24 gennaio 2015 ne ha illustrato criticamente l’opera, ponendo l’accento sul tema principale affrontato, quello della donna, di cui l’artista ha evidenziato gli aspetti correlati alle qualità proprie dell’essere femminile, che in un solo quadro sembra non essere apertamente emblematico, quando l’estemporaneità di una partecipazione ad un concorso ha indotto l’artista a mostrarla, quasi assorta, accanto al nitido e suggestivo promontorio, su cui si è annidato l’insediamento medievale di Agropoli. La donna, Mauro non la inserisce in precise ambientazioni reali, prefe-
rendo connotazioni surreali che ne amplificano i significati da lui immaginati in un’atmosfera onirica, più vicina all’inconscio che alla razionalità, e ne ribadisce il collegamento, - solitamente più profondo che nell’uomo che, peraltro, almeno in questa mostra non è oggetto di alcun riferimento da parte dell’artista -, alla natura nelle sue varie accezioni. Con il suo intuito ed istinto, che le provengono dai significati ancestrali della Gran Madre mediterranea e dalle dee della Grecia, come Hera, fatte proprie in Magna Grecia, la donna, per lo più giovane e bella, nei due volti affrontati, o anche nell’intreccio di corpi femminili, sembra scrutare le infinite possibilità della sua espressione interiore, spesso collegate dal filo sottile dei capelli, più che di quella fisica, in quanto nelle raffigurazioni non compare l’elemento maschile né alcun cenno si avverte dell’Eros nelle sue varie manifestazioni. Ella, sempre tratteggiata con una sicura linea figurativa, materia e contemporaneamente espressione spirituale dell’Io, può svelare bendata (“Tiresia”) il contenuto più recondito di uno scritto, palpita in simbiosi con la terra in cui affonda come radici i suoi lunghi capelli, che rappresentano i fili di possibili profezie che il mito ci ha consegnato. È “dea” della notte “misteriosa” come Ecate,
padula
Esposizione della Reliquia di San Giovanni Paolo II La Diocesi di Teggiano – Policastro, di concerto con la Forania Padula – Montesano e l’Unitalsi Sottosezione di Padula, promuove un momento di forte spiritualità con l’esposizione della Reliquia di San Giovanni Paolo II presso la parrocchia di Sant’Alfonso a Padula Scalo.
Le celebrazioni hanno avuto inizio mercoledì 4 febbraio scorso con l’arrivo della Reliquia, il fazzoletto intriso del sangue del Santo, e i vespri. Dal 5 al 7 febbraio le lodi saranno celebrate alle ore
8.00, i vespri alle ore 17.30 e la Messa alle ore 18.00. «Il tema portante delle giornate è tratto da un passo della Lettera di San Paolo ai Colossesi: Contemplo nella mia carne quello che manca ai patimenti di Cristo, in favore del suo Corpo che è la Chiesa», ha sottolineato Franco Scazzari, presidente dell’Unitalsi Sottosezione di Padula. La reliquia lascerà Padula il 7 febbraio alle ore 18.00 dopo la Santa Messa del malato. Filomena Chiappardo
si erge come un’antica creatura angelica ad assorbire ed interpretare gli influssi lunari, “sente” i messaggi degli astri con i suoi lunghi capelli che come una cometa sembrano solcare il cielo; o è presente accanto ad un mare surreale, specchio dell’inconscio, intenta ad una silenziosa meditazione, anche se con un aspetto che la configura come giovane dei nostri tempi, ma senza dimenticare con l’artista che nel mito di Leucosia nella sua doppia natura, umana e di sirena, l’elemento acqua rappresenta comunque, nei suoi significati “femminili” di fecondità e rinascita, un elemento fondamentale, che, tra l’altro, nella immagine femminile riflessa nel tremolio delle acque, senza il riscontro corporeo, sembra ribadirci l’essenzialità dello spirito e delle sue esigenze. Tanto si percepisce nell’intimo travaglio dell’Artista, solo con se stesso nelle sue riflessioni, come ben Egli si rappresenta nella nuda figura maschile, chiusa drammaticamente in se stessa, in cui sembra assente qualsiasi collegamento ad una figura divina superiore che ci renda figli di un “genitore” amorevole secondo il messaggio cristiano, o autoritario, se ci rifacciamo al mondo antico, anche se il dramma “umano” di Cristo nella Crocifissione, contemplato in un altro dipinto, non esposto in questa occasione, apre uno spiraglio anche in questa direzione, una delle tante, come quella di “Madonnaro” o di vignettista di rebus, nel percorso artistico ed esistenziale di Mauro Trotta. Antonio Capano
cultura 19 Sant’Arsenio. Presentati altri dodici talenti
Cresce il Monte Pruno Flutensemble e guarda oltre i confini nazionali
Torna per la Seconda Edizione il corso di formazione professionale “Monte Pruno Flutensemble”. «Nonostante le difficoltà economiche del primo anno abbiamo deciso di soL’iniziativa, infatti, è organizzata dall’Associazione Flautisti italiani in collaborazione con l’Istituto di Credito Monte Pruno ed ha l’obiettivo di creare un gruppo di flautisti che possano ambire a palcoscenici internazionali. «Molti hanno già varcato il confine nazionale» ha sottolineato il Maestro Antonio Cimino che nell’iniziativa ci sta investendo l’anima e ieri ha presentato al pubblico i nuovi dodici talenti vincitori delle borse di studio del valore di 350 euro ciascuna, offerte dalla Banca Monte Pruno. I nominativi dei vincitori sono: Alessandra D’Agosto, Francesco Cirillo, Raffaele Palazzo, Marco Saraceno, Maria Dina Gallo, Daniela Durante, Alessandra Orlando, Michele Fiore, Francesca De Maria, Daniela La Banca, Silvia Caputo, Beatrice Mappa. La scommessa è quella di affiancare ai dodici flautisti dello scorso anno altri dodici giovani artisti per creare un’orchestra fatta di persone che, attraverso lo studio, abbiano voglia di trasformare il talento in un lavoro. Un obiettivo che trova am-
stenere ancora una volta i giovani talenti» ha dichiarato il Direttore della Banca Monte Pruno, Michele Albanese, in occasione della conferenza stampa di ufficializzazione che si è tenuta ieri pomeriggio presso la sede della banca a Sant’Arsenio. «Ho iniziato la giornata in Rai al programma Uno Mattina evidenziando che siamo una banca differente perché lavoriamo per i territori – ha proseguito Michele Albanese – e concludo ribadendo le premesse di questa mattina con un impegno concreto».
pia condivisione nel Presidente dell’Associazione Flautisti Italiani, Salvatore Lombardi, che ha incitato i giovani artisti a sacrificarsi per lo strumento in cambio del sostegno che ricevono. Tra gli interventi anche quello di Padre Tommaso Sabbatella, del Santuario di Sant’Antonio di Polla, che ha voluto portare una forte testimonianza di solidarietà in favore del progetto formativo. L’incontro si è concluso sulle note dell’opera lirica di W. Amadeus Mozart, Le nozze di Figaro, interpretata dai giovani della Monte Pruno Flutensemble. Tania Tamburro
Teggiano
Gli studenti del Pomponio Leto a scuola di economia solidale
L’uso responsabile del denaro e l’economia solidale. Se n’è discusso nei giorni scorsi all’Istituto di istruzione superiore Pomponio Leto nel corso di un incontro tra gli studenti e il Prof. Alessandro Messina, esperto in credito e finanza etica, di organizzazioni no profit ed economia solidale. Una iniziativa alla quale ha partecipato anche il Parroco Antiusura, don Andrea La Regina, che si inserisce tra le attività inserite nel Piano dell’Offerta Formativa della scuola, indirizzata prevalentemente agli studenti del Liceo delle Scienze Umane e del Liceo Economico-Sociale. Proprio gli studenti di questi due Licei, infatti, sulla scorta del protocollo d’intesa sottoscritto lo scorso anno con la Banca Monte Pruno, sono impegnati nel conoscere a fondo le dinamiche che governano l’economia in generale ed il mondo delle banche in particolare. «Non bisogna guardare al passato con
gli occhi del passato- ha detto agli studenti il prof. Messina – Oggi è molto importante per i giovani venire quanto prima in possesso di informazioni necessarie per pensare, in prospettiva, anche a come muoversi nel mondo del lavoro, appena completati gli studi».
Monte San Giacomo
Io parlo, e continuerò a parlare Presentato il libro con gli scritti inediti di Bettino Craxi. Presente all’incontro il figlio Bobo Craxi Si è svolta venerdì 23 gennaio scorso, presso l’Officina Cultura, adiacente al Palazzo Marone di Monte San Giacomo, la presentazione del libro con gli scritti di Bettino Craxi “Io parlo, e continuerò a parlare”, note e appunti sull’Italia vista da Hammamet.
Il libro, curato e realizzato dallo storico Andrea Spiri, somma gli scritti, alcuni dei quali inediti, di Craxi durante gli anni dell’esilio tunisino; gli scritti raccontano dei protagonisti del passaggio tra Prima e Seconda Repubblica. Alla presentazione, moderata dall’Assessore alla cultura di Monte San Giacomo, Angela D’Al-
to, hanno preso parte, tra gli altri, il sindaco, Raffaele Accetta, e Donato Pica, Consigliere Regionale. Hanno relazionato Carmine Pinto, docente all’Università degli Studi di Salerno, Carmelo Conte, avvocato e già ministro, e Antonio Manzo, giornalista de “Il Mattino”; le conclusioni sono state affidate a Bo-
bo Craxi, figlio di Bettino. All’incontro si è discusso anche della vita del Partito Socialista, nonché del recente scenario politico italiano. Bobo Craxi ha raccontato alcuni aneddoti della vita in esilio del padre e della sua famiglia, inoltre, ha posto l’accento sulla condizione in cui versa la politica odierna italiana, asserendo che «c’è un disagio del popolo, dovuto a una politica in cui governano i populisti. L’Italia di oggi è più debole politicamente e più povera economicamente rispetto a quella governata dai socialisti». «Le aree del Vallo di Diano e del Cilento – ha continuato Craxi – hanno passioni e sentimenti profondi di cultura radicati nel secolo del socialismo, forse perché la lacerazione o distacco fra il po-
polo socialista e il partito socialista, ha provocato un sentimento più forte e più duraturo nel tempo, non desiderato da chi voleva distruggere il socialismo. È stato distrutto il partito in quanto tale, – ha concluso - ma non si sono distrutte le memorie o le persone». Roccanna Giordano
Partono i bastimenti. Palinuresi oltre oceano
Risultato del lavoro di ricerca degli alunni della III B della Scuola Secondaria di I° grado, del plesso di Palinuro, frutto dell’Associazione Progetto Centola, nasce “Partono i bastimenti. Palinuresi oltre oceano”: il libro che avvicina i giovani alle origini. Dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior, così conclude e sottolinea Fabrizio De Andrè in Via del Campo, per innalzare un luogo e una vita di degrado attraverso gli occhi di una bambina, simbolo di purezza. In questa provocatoria associazione tra Via del Campo e il libro dei ragazzi di Palinuro c’è l’idea di origine, che può portare ai fiori sebbene nasca dal letame. Una terra (una mente), è più fertile quando viene fermentata dal letame, ricco di sostanze miste che insieme nutrono il nostro giardino. I ragazzi della scuola media del plesso di Palinuro possono diventare, allegoricamente, i fiori che De Andrè fa nascere dal ricco letame, già metafora di degrado. Portare le nuove generazione, cariche di energia e di futuro, a contatto con il passato
rappresenta un modo per far rifiorire i luoghi dell’incuria culturale, intesa come abbandono e disinteresse, la non consapevolezza di ciò che ha formato la gente che oggi deve continuare a tramandare il senso di una comunità. “Partono i bastimenti. Palinuresi oltre oceano” è un progetto coordinato dai docenti Giuseppina Raimondo, Ezio Martuscelli e Bonaventura Pietro, realizzato nell’anno scolastico 2013-2014. Il tema è l’emigrazione dei palinuresi nel passato, figli di un’Italia che ha creato sogni e ha portato, poi, drasticamente alla disillusione. Dalla crisi però i nostri avi hanno avuto il coraggio di partire, di lasciare la “casa” senza avere una più pallida idea dell’altro mondo. Gli studenti, partendo dallo studio di testi, come “Le terre dell’abbandono” di D.
Chieffallo, si sono fatti storici e ricercatori, anche antropologi, per bussare alle porte delle famiglie, ascoltare e riascoltare i racconti dei nonni, osservare e memorizzare ogni angolo e profumo del proprio paese così da poter interpretare quella storia che gli emigranti hanno vissuto. Si sono immedesimati questi giovanissimi, commossi, perché hanno avuto la sensibilità di provare empatia, fare esperienza delle origini. L’abbandono, lo stato di emarginazione, si sente nelle pagine del libro. Tra la fine ‘800 e inizi del ‘900 l’emigrazione verso l’America comincia a rappresentare una condizione indispensabile per la sopravvivenza e la realizzazione personale, per una svolta economica. Dietro ogni partenza però diverse storie, alcune positive (che
portarono al miglioramento), altre tragiche (morti o non ritorni) e, infine, partenze che hanno formato menti e consolidato portafogli, per poi riabbracciare il sapore della terra natia appena possibile. Tutte storie vere, raccontate e trasmesse dal linguaggio fresco e semplice dei giovani, con uno sguardo puro e avido di conoscenza. Le origini, tra cui la memoria di ciò che è stato, rappresentano il letame fertilizzante per i fragili, ma potenziali, fiori della terra. Il passato curerà il futuro: così potrà rivendicarsi un “terreno” troppo a lungo abbandonato. Annarita Cavaliere
20 eventi Diocesi di Teggiano–Policastro
Sala Consilina
Conclusa la celebrazione della 101^ Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato
Presentazione di Teatro in Sala
È stata presentata venerdì 23 gennaio scorso, presso il Comune di Sala Consilina, la XIX edizione di Teatro Tre le tappe: Padula, Salerno e Teggiano con l’On. Enrico Letta in Sala, rassegna nazionale di teatro amatoriale, Conclusi gli eventi della 101^ Giornata del Migrante e del Rifugiato, pro- organizzata dall’Associazione “I Ragazzi di San mossa dalla Diocesi di Teggiano–Policastro. «Migranti e rifugiati non sono Rocco” e dalla Città di Sala Consilina. pedine sullo scacchiere dell’umanità. Si tratta di bambini, donne e uomini che abbandonano o sono costretti ad abbandonare le loro case per varie ragioni, che condividono lo stesso desiderio legittimo di conoscere, di avere, ma soprattutto di essere di più», ha scritto Papa Francesco nel suo messaggio in occasione della Giornata.
Queste parole del Santo Padre hanno fatto da guida nel cammino tracciato nei scorsi giorni: domenica 18, nella chiesa di Sant’Alfonso a Padula Scalo, è stata celebrata la Santa Messa, presieduta da S.E. Mons. De Luca, con la partecipazione delle famiglie che hanno ospitato i minori stranieri non accompagnati nell’ambito del progetto Ed ecco la stella, un momento di comunione e condivisione molto intenso che ha fatto sentire i ragazzi parte viva della comunità. Lunedì 19, presso il salone Bottiglieri a Palazzo Sant’Agostino a Salerno, si è tenuta la presenta-
zione del “Rapporto sulla Protezione Internazionale in Italia 2014” curato da Caritas Italiana, Anci, Fondazione Migrantes, Cittalia, Sprar, con la collaborazione di UNHCR. Hanno preso parte all’incontro, moderato dalla giornalista Stefania Marino, Giuseppe Canfora, Presidente della Provincia di Salerno, il consigliere Paolo Imparato, Oliviero Forti, Responsabile Immigrazione di Caritas Italiana, Giovanni Cirillo, Vice Prefetto Vicario della Prefettura di Salerno, Maria Silvia Olivieri del Servizio Centrale SPRAR, Don Vincenzo Federico, Direttore Caritas Teg-
giano -Policastro, Mons. Antonio De Luca, Presidente Commissione regionale Migrantes. Il Rapporto, partendo dall’analisi del ruolo dello Stato, degli Enti Locali e del Terzo Settore rispetto all’accoglienza e all’asilo dei titolari di protezione internazionale, intende fare il quadro su come, nel corso degli anni, si sta sviluppando l’accoglienza integrata nel nostro Paese. La Diocesi di Teggiano– Policastro, con il fondamentale supporto della Caritas, si è rivelata “terra d’accoglienza” grazie alla rete SPRAR (Sistema di Protezione per Richiedenti Asilo e Rifugiati) che, accedendo al Fondo nazionale per le politiche e i servizi dell’asilo, realizza progetti destinati a richiedenti protezione internazionale, rifugiati, grazie al sostegno delle realtà del Terzo Settore. A differenza del panorama europeo, in Italia la realizzazione di progetti SPRAR attuati a livello locale contribuisce a rafforzare una cultura dell’accoglienza presso le comunità cittadine, favorendo la continuità dei percorsi di inserimento socio-economico dei beneficiari, con la volontà di creare un’accoglienza emancipante. A chiudere la 101^ Giornata del Migrante e del Rifugiato è stato l’On. Enrico Letta con la Lectio Magistralis dal titolo “Diritti dei Rifugiati nel nuovo instabile scenario internazionale: l’esperienza Mare Nostrum”, che ha avuto luogo nel Convento della SS. Pietà di Teggiano. Filomena Chiappardo
Banca Monte Pruno
Ospite a Uno Mattina il Direttore Generale Michele Albanese Si è parlato di portabilità dei conti, concorrenza tra banche e rapporto di fiducia con i clienti
Michele Albanese, Direttore Generale della Banca Monte Pruno, è stato ospite oggi della trasmissione “Uno Mattina” sulla prima rete Rai. Ben dodici volte il salotto mattutino di Raiuno ha accolto il Direttore Albanese per parlare di novità in ambito bancario e, oggi in particolare, in quello della portabilità dei conti correnti.
In studio si è parlato della Direttiva comunitaria 92/2014, che prevede il trasferimento del conto corrente, la cosiddetta portabilità, da una banca
all’altra, senza eccessive spese e in tempi certi. E proprio sul rispetto dei tempi si è espresso il Direttore Albanese. «Sicuramente riusciremo, come banche, a rispettare i tempi – ha detto in studio il Direttore – La portabilità c’è sempre stata. Bisogna porsi il problema del perché un conto corrente venga trasferito, perché come banca abbiamo il dovere di assistere il cliente». Si è discusso anche di costo medio annuo del conto corrente bancario, delle maggiori informazioni da fornire ai clienti e della concorrenza in Italia
L’edizione 2015 si arricchisce della partnership con la Banca Monte Pruno e l’Associazione Monte Pruno Giovani, al fine di dare maggiore slancio ad un progetto artistico che, nel corso degli anni, ha riscosso notevole successo, in particolar modo per l’attenzione alla cultura teatrale e ai giovani talenti. Infatti, così come per le precedenti edizioni, nella Serata di Gala che si terrà il 15 marzo, verrà premiato il miglior giovane talento emergente del territorio, distintosi a livello nazionale in uno dei campi come il teatro, la musica, la danza o il cinema. Alla Conferenza di Presentazione hanno preso parte il Sin-
daco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, l’Assessore alla Cultura, Gelsomina Lombardi, il Presidente dell’Associazione I Ragazzi di San Rocco, Franco Freda, il Direttore Generale della Banca Monte Pruno, Michele Albanese. Teatro in Sala nacque nel 1996 con il compito di poter offrire uno spazio alle compagnie amatoriali del territorio, così da poter esprimere il proprio talento recitativo attraverso l’arte teatrale. Dal primo appuntamento ad oggi, molti sono stati i cambiamenti che hanno caratterizzato le varie edizioni della Rassegna, ma inalterato è rimasto lo spirito della stessa; invariata, inoltre, resta la possibilità di dare a compagnie “amatoriali” (alcune solo di nome, ma che non hanno nulla da invidiare ai professionisti) una ribalta per mettere in mostra le proprie capacità. Come da tradizione ormai consolidata, gli spettacoli avranno cadenze settimanali con inizio alle ore 21:00, presso l’Auditorium dell’ITIS di Sala Consilina. L’anteprima di Teatro in Sala è prevista per il 24 gennaio 2015 con la Presentazione della rassegna e lo spettacolo dei Percorsi Teatrali dell’Associazione I Ragazzi di San Rocco.
Campagna
tra istituti bancari. «Ci sono 565 banche e credo ci sia abbastanza concorrenza – afferma ai microfoni di “Uno Mattina” il Direttore della Banca Monte Pruno – è una concorrenza sana, che fa bene e che varia a seconda dei territori e delle logiche di mercato, per cui non è il caso di parlare di assenza di concorrenza». «Quando il cliente trova una banca a sua disposizione – dice poi Albanese in merito al rapporto di fiducia bancacliente – e le persone che lo accolgono, non fa più una questione di prezzi. Decide di non tradire la propria banca per una serie di motivi. I clienti delle nostre banche, che lavorano guardandoli negli occhi, difficilmente dicono di no al Direttore che è sempre stato a disposizione». Chiara Di Miele
Il ricordo della Shoah con il concerto musicale Fire Water Low Brass Ensamble
La Città di Campagna ricorda la Shoah con due appuntamenti: una master class, dal 26 al 28 gennaio e il Festival “Fire Water Low Brass Ensamble” in occasione della Giornata della Memoria.
L’evento musicale, che si è svolto martedì 27 gennaio presso la Cripta Cattedrale di Santa Maria della Pace, in occasione del ricordo della Shoah, ha ospitato il Fire Water Low Brass Ensamble e ha visto come protagonisti musicisti di fama internazionale, tra cui il maestro trombone basso e tenore dell’Orchestra Sinfonica della Rai, Antonello Mazzucco, il solista Nello Salza, il sassofonista jazz Daniele Scannapieco e il primo trombone del Teatro Verdi di Salerno, Nicola Ferro. Ondanews.it ha partecipato all’evento in qualità di media-partner della manifestazione. «È un grande progetto – spiega il Direttore Artistico dell’evento, Nicola Ferro L’idea è quella di dar voce, at-
traverso la musica, al ricordo di una parte drammatica della storia, affinché tale ricordo possa servire come base sociale per la democrazia e la pace». Una giornata dedicata alla Memoria, dunque, nata per ricordare quel tragico momento storico, la Shoah, che ha cambiato per sempre non solo il volto dell’umanità, ma anche la storia della città di Campagna e dei suoi abitanti, famosa per aver ospitato e nascosto gli ebrei che fuggivano dallo sterminio. Mariateresa Conte
eventi 21 Laurino
La Banca Monte pruno incontra i soci del territorio dell’alto Cilento
È intervenuto il Direttore Generale Michele Albanese, il quale ha tracciato un bilancio sul percorso della Banca Monte Pruno nel corso degli anni successivi alla fusione con l’allora BCC Alto Cilento di Laurino ed ha ricordato come l’impegno della Banca sulla zona Alburni-Cilento pro-
seguirà con grande attenzione ed intensità. «Dopo la serata con i soci a Roscigno – ha commentato il Direttore Generale Michele Albanese – abbiamo ritenuto importante incontrarci anche a Laurino, che rappresenta un’altra parte importante della nostra base sociale.
Sabrina Capozzolo, responsabile Agricoltura del Pd, La Banca Monte Pruno ha incontrato i protagonisti dell’agroalimentare incontra i soci che vivono a Laurino. Durante i lavori, oltre al saluto introduttivo del sindaco di Laurino Romano Gregorio, che ha ringraziato la Banca per aver voluto organizzare questo incontro complimentandosi con tutta la struttura per gli importanti risultati raggiunti nel corso di questi anni. «Nell’anno dell’Expo, bisogna lavorare con grande
L’agroalimentare di qualità protagonista dello sviluppo economico
Per continuare il nostro percorso di crescita non possiamo dimenticare il passato, né tantomeno tutti coloro che negli anni ci sono stati vicini e tante di queste persone sono proprio di Laurino. A completare il tutto, inoltre, vi è stata una ricorrenza altrettanto importante, cioè i dieci anni dalla prima delibera di fusione con la BCC Alto Cilento di Laurino. Da parte nostra c’è grande soddisfazione per il percorso intrapreso e siamo convinti che questa volontà di condividere i nostri risultati rappresenti la miglior strada da seguire per continuare a crescere».
laureana cilento. politiche sociali
Al via il progetto sociale Il Giardino del Cilento Il progetto “Il Giardino del Cilento” nasce per offrire opportunità educative a persone con disabilità e minori/giovani ed in particolare a coloro che sperimentano condizioni di disagio e si pone l’obiettivo di favorire la crescita educativa, sociale, professionale ed accrescere le opportunità di acquisizione di competenze formali e informali utili anche per il loro inserimento socio-lavorativo.
L’iniziativa, finanziata dal Centro Servizi per il Volontariato Sodalis di Salerno nell’ambito del Bando Pratiche di Sussidiarietà - Percorsi di Progettazione Sociale, è promossa da una rete di associazioni di volontariato del territorio (composta da Associazione Amici, ente capofila, Associazione Sorri.S.I., Associazione Aida e Associazione Mai più Soli) e prevede in futuro la nascita nel Comune di Laurea-
na Cilento del Centro polifunzionale “Il Giardino del Cilento” allo scopo di coinvolgere i diversamente abili ed i minori residenti a Laureana Cilento e nei comuni limitrofi in attività ludico-ricreative e artistiche di vario tipo. A tutt’oggi le iniziative delle varie associazioni coinvolte nel progetto espleteranno esclusivamente un lavoro finalizzato ad attività di volontariato come previste nel “Bando Pratiche di Sussidia-
rietà - Percorsi di Progettazione Sociale” finanziato dal Centro Servizi per il Volontariato Sodalis (CSV) di Salerno. Tali attività sociali si svolgeranno il martedì e il giovedì dalle ore 15.30 alle ore 19.00. ’intento del progetto sociale è creare un centro polivalente con lo scopo di incentivare spazi e luoghi di socializzazione ed integrazione per coinvolgere i diversamente abili ed i minori residenti a Laureana Cilento e nei comuni limitrofi in attività ludico-ricreative e artistiche di vario tipo. La cerimonia di inizio attività di tale progetto sociale ha avuto luogo Domenica 1 febbraio scorso presso la struttura adiacente alla sede del Comune di Laureana Cilento. Le Associazioni ringraziano tutti quanti – enti, collaboratori e volontari – che hanno creduto e reso possibile l’iniziativa sociale e, in particolare, il CSV (Centro Servizio di Volontariato) di Salerno e il Sindaco del Comune di Laureana Cilento, Angelo Serra.
incisività sulle tematiche legate a questo settore strategico dell’economia nazionale»
Il 16 gennaio scorso, il Gruppo Pd della Camera dei Deputati ha promosso un incontro con i protagonisti dell’agroalimentare. L’intera giornata è stata dedicata ad un confronto con le parti sociali e di categorie datoriali, lavoratori ed imprenditori sul tema “L’Agroalimentare di qualità protagonista dello sviluppo economico”. Al tavolo, con gli On.li Luca Sani, Presidente della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Massimo Fiorio, Marco Carra e Marina Berlinghieri, ha partecipato anche l’On. Sabrina Capozzolo, Responsabile Nazionale per le Politiche Agricole del PD. La delegazione ha incontrato, in mattinata, le Centrali Cooperative presso il Consorzio Latterie “Virgilio” a Mantova. Nel pomeriggio, poi, i deputati si sono recati in visita al Macello Cooperativo UNIPEG prima di incontrare gli allevatori mantovani presso la sede della loro Associazione. A chiudere il tour, in serata, l’incontro pubblico per rappresentare i provvedimenti parlamentare sui temi delle politiche agricole presso sala Civica Municipale di Pegognaga. Il nuovo corso dell’impegno del PD nelle politiche agroalimentari è nelle parole dell’On. Sabrina Capozzolo: «La mia partecipazione all’iniziativa del gruppo parlamentare, vuole essere il segno tangibile della centralità che la Segreteria del PD vuole dare al mondo dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare. Settori vitali, questi ultimi, del tessuto sociale e lavorativo del nostro Paese oltre che fondamentale volano di sviluppo economico. Nell’anno dell’Expo, bisogna lavorare con grande incisività sulle tematiche legate a questo settore strategico dell’economia nazionale. C’è molto da fare per liberare le energie positive e favorire il più possibile la crescita dell’intero comparto. E bisogna iniziare dall’ascolto di chi ogni giorno lavora, investe e produce nel settore agroalimentare, per questo ho partecipato con vero piacere a questa iniziativa. Tantissimi sono stati gli spunti di riflessione. C’è bisogno di snellire e sburocratizzare le procedure, di modernizzare e razionalizzare il sistema dei controlli sanitari, di sbloccare il sistema di garanzia finanziaria per permettere alle aziende agricole di poter ottenere liquidità per reinvestire, rendere più efficace il sistema delle agevolazioni in campo agricolo, e tanto altro ancora. Il partito ha nel Governo un interlocutore attento e capace. Per questo metto a disposizione il settore delle Politiche Agricole del PD per elaborare, insieme ai protagonisti del comparto italiano, un pacchetto di proposte per riformare e migliorare l’accesso al lavoro ed agli investimenti nel settore speci-
fico. Mantova segna l’inizio di una campagna d’ascolto e di confronto capillare con le realtà agricole ed agroalimentari italiane, che intendo proseguire nei prossimi mesi lungo tutto il Paese. Il Pd sarà la cerniera tra l’esecutivo ed il mondo dell’Agricoltura italiano». Il 16 gennaio, ho partecipato con entusiasmo all’iniziativa promossa dal Gruppo Pd della Camera dei Deputati con i protagonisti dell’agroalimentare della provincia di Mantova. L’intera giornata è stata dedicata ad un confronto con le parti sociali e di categorie datoriali, lavoratori ed imprenditori sul tema “L’Agroalimentare di qualità protagonista dello sviluppo economico”. La mia partecipazione all’iniziativa del gruppo parlamentare, vuole essere il segno tangibile della centralità che la Segreteria del PD vuole dare al mondo dell’Agricoltura e dell’Agroalimentare. Settori vitali, questi ultimi, del tessuto sociale e lavorativo del nostro Paese oltre che fondamentale volano di sviluppo economico. Nell’anno dell’Expo, bisogna lavorare con grande incisività sulle tematiche legate a questo settore strategico dell’economia nazionale. C’è molto da fare per liberare le energie positive e favorire il più possibile la crescita dell’intero comparto. E bisogna iniziare dall’ascolto di chi ogni giorno lavora, investe e produce nel settore agroalimentare, per questo ho partecipato con vero piacere a questa iniziativa. Tantissimi sono stati gli spunti di riflessione. C’è bisogno di snellire e sburocratizzare le procedure, di modernizzare e razionalizzare il sistema dei controlli sanitari, di sbloccare il sistema di garanzia finanziaria per permettere alle aziende agricole di poter ottenere liquidità per reinvestire, rendere più efficace il sistema delle agevolazioni in campo agricolo, e tanto altro ancora. Il partito ha nel Governo un interlocutore attento e capace. Per questo metto a disposizione il settore delle Politiche Agricole del PD per elaborare, insieme ai protagonisti del comparto italiano, un pacchetto di proposte per riformare e migliorare l’accesso al lavoro ed agli investimenti nel settore specifico. Mantova segna l’inizio di una campagna d’ascolto e di confronto capillare con le realtà agricole ed agroalimentari italiane, che intendo proseguire nei prossimi mesi lungo tutto il Paese. Il Pd sarà la cerniera tra l’esecutivo ed il mondo dell’Agricoltura italiano. Sabrina Capozzolo
napoli Gymnaestrada Regionale 2015 FGI
La Kodokan Ginnastica di Atena Lucana vince il premio per L’armonia d’insieme ed il sincronismo Domenica 25 gennaio scorso, presso Teatro Mostra d’Oltremare, a Napoli, l’associazione sportiva Kodokan Ginnastica della dott.ssa Rosaria Bruno ha partecipato alla manifestazione Gymnaestrada Regionale 2015 FGI. La società sportiva Kodokan Ginnastica, della prof.ssa Rosaria Bruno, ha partecipato con grande successo all’ultima edizione della “Gymnaestrada Regionale” della Federazione Ginnastica d’Italia. L’evento sportivo si è svolto domenica scorsa presso il Teatro Mediterraneo della Mostra d’Oltremare di Napoli. La manifestazione ha visto più di 750 partecipanti, divisi in tre turni di spettacolo: la Kodokan ha vinto il premio per “L’armonia d’insieme ed il sincronismo”, guadagnando così il passaggio alla Fase Nazionale che si svolgerà a Pesaro a fine Giugno, che vedrà le giova-
ni 14 ginnaste prendere parte alla Serata Italiana “Helsinky, stiamo arrivando!”, in vista di quella Mondiale in Finlandia a Luglio prossimo. Il Premio più ambito della kermesse: “Il Trofeo Mastrostefano” è andato al Gruppo Campania, formato da Tecnici Federali della Regione Campania, che si è esibito per ben tre volte. Tra le file era presente anche la Prof.ssa Rosaria Bruno che oltre a far parte della giuria tecnica (in qualità di Referente di Giuria della ginnastica per tutti), si è esibita anche sul palco con una elegante e suggestiva performance.
22 attualità Sant’Arsenio. Tavola rotonda con imprenditori, politici e soggetti economici
Alla Banca Monte Pruno si discute di idee per il rilancio del territorio Un incontro che diventa un contenitore di idee e uno scambio tra istituzioni, imprenditori e cittadini verso un obiettivo comune di crescita del Vallo di Diano. Questo è quanto ha preso vita, presso la Sala Cultura della Banca Monte Pruno a Sant’Arsenio, durante la tavola rotonda dal titolo Il territorio a confronto: idee e progetti per la crescita.
Il dibattito, moderato da Antonio Mastrandrea, responsabile della Comunicazione dell’istituto di credito, si è aperto con i saluti del Presidente del Circolo Banca Monte Pruno, Aldo Rescinito, e del Presidente dell’Associazione Monte Pruno Giovani, Cono Federico. Il tavolo dei lavori ha ospitato illustri personalità del mondo imprenditoriale, politico e socioeconomico del comprensorio. Valentino Di Brizzi, presidente dell’Associazione Imprenditori Vallo di Diano, ha messo l’accento sul sostegno alle imprese a cui da sempre è dedita l’AIV, approfondendo tematiche come la sicurezza sul lavoro, la sinergia con gli istituti scolastici professionali e la formazione culturale nelle aziende. Giuseppe Curcio, della “Curcio Trasporti e Servizi SRL” di Polla, ha invece fatto dono alla platea dell’esempio fiorente rappresentato dalla sua azienda, leader nel settore dell’autotrasporto e della logistica in tutta Europa e che fa dell’internazionalizzazione un punto di forza. Un’impresa con i piedi
nel Vallo di Diano e lo sguardo rivolto all’Europa, che ha investito in tecnologia e in multimodalità nei trasporti. Tra gli interventi anche quello di Carmelo Bufano, primo firmatario della proposta di Legge “Comune Città Vallo di Diano”, attualmente in attesa che il Consiglio regionale dia il via libera al referendum popolare. Ospite politico della tavola rotonda il Consigliere regionale Donato Pica, che non ha mancato di lamentare la scarsa unità d’intenti nel voler risolvere i problemi che attanagliano il territorio e la necessità di un efficientamento della burocrazia locale. «Mentre discutiamo, il territorio si sta impoverendo - ha ammonito Pica – ma una prospettiva c’è, perché sono presenti dei modelli che funzionano e su cui dobbiamo puntare per fare in modo che i nostri giovani restino qui, come avviene nella Banca Monte Pruno». A chiudere i lavori il padrone di casa Michele Albanese, Direttore Generale dell’istituto di credito, che non ha mancato, come sempre, di spronare a nuove iniziative, di invogliare i
giovani a credere in sé stessi e a sapere che c’è ancora qualcuno che punta su di loro. «Ci sono i presupposti per ripartire – ha detto Albanese – Non possiamo restare assenti, dobbiamo proseguire nella nostra azione di banca del territorio». E proprio per proseguire in questo verso Banca Monte Pruno, quest’anno, mette a disposizione di imprese, aziende, start up e nuove valide idee per compiere passi verso lo sviluppo un plafond di 15 milioni di euro a tasso di interesse agevolato. «Offriamo liquidità in un momento difficile – ha concluso il Direttore - ma dobbiamo osare per il bene di questo territorio e ci aspettiamo fin d’ora imprese in grado di presentare idee finanziabili, con l’auspicio di remare tutti nella stessa direzione, dando al territorio la forza di reggere l’urto della crisi». Chiara Di Miele
Montesano sulla Marcellana. Vicenda Stazione elettrica
Amministrazione comunale e comitato civico soddisfatti per la prosecuzione delle indagini Prosegue senza sosta la battaglia del Comune di Montesano Sulla Marcellana contro la multinazionale Terna riguardo la “vicenda stazione elettrica”.
Nei giorni scorsi, il Tribunale di Lagonegro ha rigettato la richiesta di archiviazione delle indagini contro la multinazionale. Il GIP ha autorizzato, quindi, la prosecuzione delle indagini per i reati riguardanti violazione edilizia, abuso d’ufficio e getto pericoloso di cose, nell’ambito della co-
struzione di una stazione elettrica in località Tempa San Pietro nella frazione Scalo. Piena soddisfazione in merito alla decisione del GIP è stata espressa dal sindaco di Montesano, Donato Fiore Volentini. «Siamo contentissimi – ha dichiarato – il merito va dato soprattutto al lavoro dei nostri legali. Avevamo ragione ad esprimere perplessità, perché ora non si sta parlando solo di reato edilizio ma anche di reato ambientale. Continueremo senza sosta la nostra battaglia». «Confido in un lavoro di sinergia tra le varie parti – ha aggiunto il Primo Cittadino - perché solo se rimaniamo
uniti possiamo vincere». Soddisfazione è stata espressa anche da parte del Comitato Civico “Nessun Dorma”. «Il fatto che riaprano le indagini è un grande risultato – ha affermato il presidente Teresa Rotella – non solo si chiede la continuazione delle indagini, ma si sottolinea anche il fatto che i due esperti di magnetismo, i professori Zucchetti e Caligiuri, non siano stati ancora chiamati a testimoniare. Questo dà sicuramente importanza allo studio riguardante il magnetismo e ne sottolinea il ruolo importante nelle indagini». Claudia Monaco
GIOVANISSIMI REGIONALI
La Vigor Velina torna alla vittoria aggiudicandosi di misura il match con l’Hermes Casagiove Giuseppe Itri, migliore in campo
Nonostante gli infortuni e le condizioni fisiche precarie a seguito della debilitazione per febbre che ha colpito molti ragazzi nella settimana, al Valentino Giordano, si ritrova la vittoria. Partita in discesa dall’inizio, dopo pochi minuti si trova il vantaggio con D’Ambrosio, che calcia bene da fuori area dopo aver eseguito un ottimo controllo della palla. La partita è a senso unico, la squadra avversaria nel primo tempo si presenta solo una volta nei pressi della nostra area di rigore. Purtroppo si spreca ancora molto, numerose azioni da goal non concretizzate in area di rigore, ci mette il suo pure l’Arbitro che non ci fischia un fallo netto da rigore su Christian. Nel secondo tempo la squadra ospite comincia a crederci e ci impensierisce in qualche circostanza, ma si sbaglia ancora tanto sotto porta, in tre occasioni D’Ambrosio si presenta a tu per tu con il portiere ma purtroppo non centra la porta. In ogni caso era importante vincere per restare in corsa e lo abbiamo fatto. Purtroppo stiamo pagando gli infortuni che si sono verificati durante il corso del campionato,
in particolare quelli di Pifferi e Ferrazzano, ai quali va un in bocca al lupo per una pronta guarigione, oggi entrambi presenti al campo sugli spalti a tifare e a soffrire con la loro squadra, segno di attaccamento al gruppo, alla loro squadra e con la grande voglia di ritornare protagonisti. La squadra si schierava con un modulo (4-4-2), con: Rocco, Mazza, Infante, Greco, Santangelo, Volpe, Scola, Giordano, Itri, Ciardo, D’ambrosio. In panchina: Radano, De Marco, Mondelli. Da evidenziare l’ottima partita di Giuseppe Itri, migliore in campo. La partita finisce con la vittoria della Vigor Velina sull’Hermes Casagiove per 1-0. Le condizioni per continuare a fare bene ci sono, i campionati regionali sono difficili, consentono ai nostri ragazzi di confrontarsi con le migliori realtà della Regione, di maturare, di mettersi in mostra e di perseguire il sogno di diventare campioni. Continuiamo uniti e convinti più che mai ed alla fine sicuramente alla rese dei conti ci renderemo conto che ci siamo pure noi. Bravi ragazzi.
Teggiano
Dopo il liquore, ecco i cioccolatini artigianali all’Amaro Teggiano
Proseguono senza sosta a Teggiano le attività legate all’Amaro Teggiano, il liquore dolce creato dall’infusione di erbe del Vallo di Diano. Oltre al prodotto in sé, i tre giovani fautori dell’iniziativa stanno concentrando l’attenzione anche su due tipologie di cioccolatini artigianali fondenti, creati dal maitre chocolatier Luigi Ciriello, di Caserta. di cioccolato bianco. «Cerchiamo – sottolineano i promotori – di non fermarci mai e di fare il possibile per promuovere i nostri prodotti. Le due confezioni di cioccolatini rappresentano un di più rispetto all’Amaro ma sono strettamente collegati ad esso. Sono acquistabili presso il “G.T.Store – Tanino”, nel centro storico di Teggiano. Stiamo avendo un buon riscontro – aggiungono – Non ci fermiamo mai e puntiamo ad arricchire sempre più la nostra offerta. Abbiamo tanti progetti in cantiere». Prosegue, intanto, l’attività legata a “Davimedia”, rassegna culturale dell’Università di Salerno che vede, tra gli importanti partner commerciali, anche Amaro Teggiano. Mercoledì scorso, al riguardo, ospite dell’evento è stato Paolo Genovese, regista di diversi film, tra cui “Immaturi”, “La banda dei BabI cioccolatini sono all’Amaro Teggia- bi Natale”, “Tutta colpa di Freud” e del no ed al Lux Dianensis, cioè a base di film, appena uscito nelle sale, “Sei mai crema di liquore al mirtillo, con ganache stata sulla Luna?”.
23 Il codacons contro il fumo di sigaretta in auto
la riforma in vigore da gennaio 2015
L’Italia si prepara a una nuova stretta sul fumo
Al via il nuovo Isee, ecco le principali novità
Codacons promuove e rilancia la proposta di vietare le ‘bionde’ in auto
Da giovedì 1 gennaio 2015 è partita la riforma dell’Isee (Indicatore della Situazione Economica Equivalente), introdotta dal Decreto “Salva Italia”. «Il nuovo ISEE ci permetterà di identificare meglio le condizioni di bisogno della popolazione, consentendoci allo stesso tempo di contrastare le tante pratiche elusive ed evasive, purtroppo ancora diffuse nel nostro Paese» – sottolinea il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Giuliano Poletti – «Dotarsi di uno strumento come questo è ancora più importante in una fase storica come l’attuale, con il prolungarsi delle difficoltà economiche delle famiglie e la necessità di mantenere un controllo rigoroso della finanza pubblica». Le differenze, rispetto al precedente sistema, sono molte: è cambiato il modello di dichiarazione, ci sono una serie di novità nel sistema di calcolo dell’indicatore, elaborate per renderlo il più fedele possibile alla reale situazione economica delle famiglie. Il modulo per la richiesta dell’Isee, la DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica), è cambiato: chiunque debba richiedere prestazioni per cui è necessario l’Isee deve quindi compilare la nuova DSU. Quest’ultima si
compone di un modello MINI, che va compilato sempre, e da altri moduli che, invece, cambiano a seconda della tipologia di prestazione che si richiede, come diritto allo studio universitario, prestazioni socio-assistenziali, componenti aggiuntive (ad esempio, genitore non convivente sposato con un coniuge diverso dall’altro genitore). Le procedure sono state semplificate: informazioni come il reddito complessivo o altri dati già registrati dall’INPS o dall’Agenzia delle Entrate vengono direttamente recuperate dagli archivi. Non c’è più bisogno, quindi, che se ne occupi il cittadino in sede di dichiarazione. Novità sull’Isee corrente per chi perde il lavoro o subisce una diminuzione del reddito del 25%: è una formula particolare che permette di aggiornare il proprio Isee in qualsiasi momento dell’anno, senza dover aspettare la presentazione della dichiarazione fiscale. L’Isee viene elaborato dall’INPS, il contribuente deve solo presentare la dichiarazione ai CAF (anche se le convenzioni ad oggi non sono state
ancora rinnovate), oppure direttamente all’Ente che eroga la prestazione o al proprio commercialista. La formula è la seguente: indicatore della situazione economica (che incamera sostanzialmente il reddito e altre entrate) + il 20% dell’indicatore della situazione patrimoniale (che comprende investimenti mobiliari e immobiliari), il tutto diviso per il coefficiente del nucleo familiare (che cambia a seconda della composizione della famiglia). Il nucleo familiare è la famiglia anagrafica, come risulta dallo stato di famiglia (che può, ad esempio, comprendere persone conviventi ma non sposate). Il modo in cui sono calibrate le diverse componenti che concorrono a formare l’ISEE è stato modificato, valorizzando maggiormente rispetto al passato la componente patrimoniale (il valore degli immobili, ad esempio, è parametrato all’IMU, ma chi ha il mutuo lo può detrarre). Filomena Chiappardo
A dieci anni dell’introduzione della legge Sirchia, che risale al 10 gennaio 2005, l’associazione di consumatori denuncia «un pericoloso stop nella lotta al tabagismo». Per questo, spiega il Codacons, «il prossimo passo delle istituzioni deve essere vietare le sigarette nelle automobili, per proteggere i passeggeri - specie i minori - dai pericoli del fumo passivo, e garantire la sicurezza stradale». «Il 15% degli incidenti stradali dovuti a distrazione è riconducibile al fumo di sigaretta - afferma il Presidente Carlo Rienzi - basti pensare che la media dei secondi di distrazione mentre si fuma una sigaretta al volante è di 11,5 secondi (contro i 10,6 secondi per comporre un numero di telefono). Ma ciò che è più grave è il fatto che una sigaretta è
sufficiente a trasformare una vettura in una camera a gas». Basta infatti una ‘bionda’ e se i finestrini sono chiusi le concentrazioni di particolato fine si impennano - ricorda il Codacons - e i livelli di polveri con peso molecolare 1 (PM1) e 2,5 (PM2,5) arrivano a 1.000 microgrammi per metro cubo d’aria. Una situazione sanitaria pericolo-
sissima se si pensa che nei luoghi aperti sono sufficienti 50 mcg/m3 di PM10 per violare la normativa europea sull’inquinamento dell’aria. «Per tale motivo appoggiamo la stretta annunciata dal Ministro della Salute, e chiediamo una accelerazione sul divieto di fumo all’interno delle automobili» - conclude Rienzi.
AL MOMENTO L’UNICO browser abilitato è Google Chrome
WhatsApp sbarca sul PC, ecco come fare per utilizzarlo Se ne parlava da mesi e finalmente i rumors sono diventati realtà. Da qualche giorno infatti WhatsApp, l’app di messagistica più diffusa al mondo ha allargato i suoi confini ed è arrivata anche sui PC. Per ora funziona con quasi tutti gli smartphone: Android, Blackberry, Windows. L’unico smartphone ancora non abilitato è l’Iphone. Per quanto riguarda invece i browser con i quali è possibile utilizzare Whatsapp sul PC, l’unico per ora abilitato è Google Chrome ma a breve dovrebbe essere possibile utilizzare l’app anche su Explorer e Firefox. Vediamo ora praticamente come fare per poter utilizzare il vostro account anche sul PC prendendo in prestito la spiegazione fatta da Salvatore Aranzulla sul suo blog. «Per accedere a WhatsApp online devi aver scaricato la versione più recente della app sul tuo smartphone. Puoi usare un telefono Android, un Windows Phone o un BlackBerry. Visita dunque il sito web.whatsapp.com dal computer utilizzando Chrome e scansiona il codice QR che viene visualizzato in alto a sinistra con il tuo smartphone. Se non sai come si fa, apri WhatsApp, pigia sul pulsante menu che si trova in alto a sinistra (l’icona con i tre puntini) e seleziona la voce WhatsApp Web dal riquadro che compare. L’operazione non andrà ripetuta le volte successive che proverai ad accedere a WhatsApp online, a meno che tu non abbia rimosso la spunta dalla voce Keep me signed in (cioè mantienimi connesso) nella pagina iniziale del servizio. In men che non si dica si apri-
rà la versione desktop di WhatsApp con sulla sinistra l’elenco delle chat attive e sulla destra la finestra in cui digitare i nuovi messaggi. Per modificare il tuo stato, clicca sul pulsante menu che si trova in alto a sinistra (l’icona con i tre puntini) e seleziona la voce Profilo e stato dal riquadro che compare, mentre per attivare le notifiche sul computer fai click su Attiva notifiche desktop (sempre in alto a sinistra). Affinché tutto funzioni correttamente devi lasciare il telefono che hai usato per avviare WhatsApp Web connesso a Internet. Questo perché in realtà il servizio viene solo “trasmesso” al computer e non può essere usato senza il supporto diretto dello smartphone. Nel caso in cui non vedessi la dicitura WhatsApp Web nel menu della app e non risultassero aggiornamenti disponibili su Google Play o Windows Store, prova a reinstallare WhatsApp». Erminio Cioffi
Per carriera o per scelta. In Italia Programma settimanale e attività strutturate, dalla passeggiata alla Pappa time per i cuccioli dai 2 ai 5 mesi secondo l’Istat sono quasi 4 milioni di persone
A Napoli apre il primo asilo nido per cuccioli di cane
Nasce a Napoli il primo asilo nido per cuccioli. Proprio come un asilo nido per bimbi. Il programma settimanale è ben strutturato e prevede, nelle fasce orarie dalle 9 alle 12.30, diversi momenti come tutti in classe, giochi di attivazione mentale, passeggiata (un aiuto per imparare a camminare correttamente al guinzaglio e a non sporcare per strada),le palestrine
(impariamo a conoscere il nostro corpo attraverso nuove esperienze e sensazioni), esercizi di calma ed auto-controllo. Alle 11 c’è il pappa time. Alle 12.30, poi, si gioca ancora un pò e...si torna a casa. Ci sono anche lezioni di educazione collettiva per cuccioli tra i 2 e i 5 mesi di età (Puppy Class), con l’obiettivo di «migliorare il rapporto uomo-cane e aiutare l’animale a crescere in modo equilibrato ed appropriato». Inoltre con il progetto Puppies Day Care veterinari comportamentalisti ed educatori cinofili si prendono cura del cucciolo e lo inseriscono in attività sia al chiu-
so che all’aperto. I cuccioli, oltre a giocare ed a divertirsi, possono stimolare le abilità cognitive con l’attivazione mentale, sviluppare capacità senso-motorie, migliorare l’apprendimento alle corrette abitudini come camminare al guinzaglio e viaggiare in auto, imparare ad amare la loro cuccia e a riposare quando stanchi. L’asilo nido (www.canbridge. it) non è quindi un corso di educazione per cuccioli e non si sostituisce alle Puppy Class, ma rappresenta un concreto aiuto per tutti i proprietari con cuccioli che abbiano terminato il ciclo vaccinale. Emma Di Nicuolo
Ti amo, ma a distanza! I rapporti a distanza, per scelta o esigenze lavorative, vedono protagoniste grandi star internazionali, ma soprattutto tante coppie normali, costrette spesso a trascorrere lunghi periodi in luoghi distanti l’uno dall’altra. Un vero e proprio fenomeno arrivato anche in Italia, che riguarda milioni di persone che, secondo i dati Istat coinvolge circa l’8% degli italiani, ovvero quasi 4 milioni di persone. Come nei paesi anglosassoni, anche in Italia le relazioni a distanza sono in continuo aumento. A certificare questa tendenza ci pensano gli ultimi dati rilevati dall’ISTAT: il 7,7% della popolazione residente in Italia con un’età che supera i 20 anni, pari a oltre 3 milioni e mezzo di persone, dichiara di vivere una relazione af-
Sassano
ricana e autrice del best seller The Breakup Bible. Così l’autrice ha constatato che la natura delle relazioni a lunga distanza è cambiata qualitativamente in meglio grazie alle possibilità offerte dalla tecnologia ma soprattutto alle video chat come Skype e FaceTime. Stranamente le ricerche hanno dimostrato che, nonostante la lontananza, le long distance couples acquisiscono gradualmente la capacità di vivere interazioni più intense, di condividere pensieri e sentimenti che col passare del tempo diventano più significativi. Emma Di Nicuolo
Truffa telefonia mobile
Istituita la delegazione regionale dell’associazione VOLA – Volontari per l’Ambiente È stata istituita a Sassano, in Piazza Umberto I, una nuova sede dell’associazione VOLA – Volontari per l’Ambiente, delegazione Regione Campania. Un’associazione che ha lo scopo di favorire il miglioramento della qualità della vita, mettendo in equilibrio il rapporto dell’uomo con la natura e opponendosi a tutte quelle situazioni che pos-
fettiva senza coabitazione. Questa situazione sentimentale a distanza riguarda prevalentemente i giovani al di sotto dei 30 anni (28,4%), mentre la percentuale scende al 10,8 tra i 30 e i 39 anni e al 3,4 nella fascia 40-49 anni. Il fenomeno è più diffuso al Centro-Nord (8,4%) rispetto al Sud e alle Isole (6,5%), ed è molto più frequente nelle aree metropolitane (9,5%) e nelle periferie (9%). Dall’indagine è emerso che la categoria di persone più avvezze alle relazioni a distanza sono i figli che ancora vivono coi genitori (31%) e che la longevità media di queste coppie supera i 7 anni. A parlare della realtà delle coppie a distanza ci sono tanti esperti e ricerche internazionali, come Rachel Sussman, psicoterapeuta ame-
sano alterarlo. Inoltre “VOLA” promuove e sostiene attività educative e socioculturali in genere e aderisce ai programmi nazionali e internazionali dell’U.N.E.P. (Programma Ambiente Nazioni Unite), dell’U.I.C.N. (Unione Internazionale per la Conservazione della Natura) e del WWF. «L’associazione promuove e organizza anche forme di volontaria-
to, sia dei soci che dei non soci, per migliorare l’ambiente sociale in cui operiamo - spiega l’imprenditrice Margherita Marra (nella foto), presidente dell’associazione per la Regione Campania – Vogliamo salvaguardare, recuperare e rendere più fruibile le realtà storico-architettoniche e l’ambiente naturale organizzando, anche in collaborazione con Enti e altre associazioni, servizi di
Protezione Civile, riunioni su varie tematiche, seminari, convegni, dibattiti e anche viaggi di studio».
L’Antitrust multa Tim, Vodafone, Wind e H3G per servizi internet non richiesti Cinque milioni di euro di multa. È questa la cifra che pesa sul capo di Telecom, Wind, Vodafone e H3G in seguito alle segnalazioni dei consumatori all’Antitrust. L’Autorità ha sanzionato i maggiori gestori di telefonia per i “servizi premium“, giochi e video a pagamento a cui si accede tramite pop up e banner che appaiono durante la navigazione da cellulare smartphone e su cui si clicca involontariamente e in buona fede. Gli utenti si ritrovano quindi abbonati a servizi mai richiesti con la conseguenza spiacevole di vedersi detratti circa cinque euro a settimana dal credito telefonico disponibile.
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