suPPlEmEnto DE IL GIORNALE DEL CILENTO
- Anno 6 numEro 7
email: redazionecilento@libero.it / info: 339.440.49.03 / direttore: Prof. marcello federico suPPlementO de “il giOrnale del CilentO”
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IL DIFFICILE COMPITO
Prima edizione del
STORIE DI CALCIO
I conti non tornano
Votazioni per il rinnovo del Consiglio Direttivo
FESTIVAL CILENTO CLASSICA
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I CINGHIALI
dir. PrOf. marCellO federiCO
Non saranno molti quelli che in questi giorni rientreranno sul serio a scuola. Per la stragrande maggioranza di loro la scuola è uno spunto, un’evitabilità che fa pretesto a tante amicizie, qualche amore e a volte aspettative nascoste. Certo, non manca in molti casi quella che Jovanotti chiama “una strana felicità” o che Gaber, con una profondità ineguagliabile, definisce “illogica allegria” ma attorno alla campanella del primo giorno si concentrano paure, speranze, silenzi e desideri. Questo, se è vero per i ragazzi, è ancor più vero per gli insegnanti. Ci sono veramente tanti modi di guardare ad un anno scolastico che ricomincia. Mi ricordo di un bambino che prima che iniziasse la quarta elementare aveva trascorso qualche ora al parco con i suoi amici. Tornato a casa aveva trovato l’inferno. Mamma e papà che litigavano, urlavano, si trattavano male e lui, triste e spaventato, si mise a contare letteralmente le ore che lo separavano dal ritorno tra i banchi. Per lui la scuola era una speranza, un luogo dove provare a non sentire, neppure nel cuore, le grida di una famiglia che lo faceva solo, silenziosamente, piangere. Poi mi ricordo anche di un giovanotto, che alla vigilia della quarta superiore, aveva passato l’intera giornata con gli amici “amici dell’estate”. Erano arrivate le sette di sera e nessuno voleva tornare a casa perché tutti sentivano che con quel tramonto finiva una magia, l’incanto di un tempo prezioso e irripetibile. Sentivano già una nostalgia tremenda e guardavano alla scuola come a una specie di condanna. Nessuno lo confessa, ma al di là della Buona Scuola di Renzi, della progettazione per competenze, o del rapporto di autovalutazione di istituto, cioè che un prof. teme di più, o che forse in definitiva più aspetta è di varcare le porte di quell’au-
Urbano Cairo
Pino Palmieri
PROBLEMA DEL TERRITORIO Palmieri: «Non accettiamo soluzioni non concordate con il territorio Con una nota stampa chiara e netta il presidente della Comunità Montana Alburni, nonché sindaco di Roscigno, Pino Palmieri ritorna sull’emergenza cinghiali all’indomani dell’incontro svoltosi presso la sede del Parco Nazionale del Cilento Vallo di Diano e Alburni. «Chi non condivide il nostro progetto politico a sostegno del territorio si consideri fuori dalla maggioranza», ha dichiarato Palmieri. «In merito alla soluzione proposta dall’Ente Parco – afferma Palmieri - , e discussa nel corso del-
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marina di CamerOta
agrOPOli
FESTA DEL MARE
PISCINA COPERTA
Premio Artistico-Culturale “Inula”
maggioranza della comunità montana che, nell’ultimo consiglio comunitario, aveva deciso di non partecipare all’incontro per testimoniare la propria contrarietà a questa soluzione, dal momento che i membri dell’ente non vogliono
asd dreamOlimPiC
Primo Trofeo Sprint BENVENUTI A CASTELLABATE a Pagina 18
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la riunione, l’ente montano ha deciso di prendere una posizione chiara e inequivocabile: diffidare il parco e chiedere l’immediata sospensione del bando per la cattura e la vendita dei cinghiali vivi». «Una soluzione che non piace alla
accettare soluzioni non concordate con il territorio». «Ma nonostante gli accordi presi in consiglio, - tuona il presidente dell’ente montano - qualcuno ha comunque deciso di percorrere una strada in solitaria, partecipando all’incontro e quindi dimostrando non solo di volere agire individualmente, ma probabilmente di non condividere il progetto comune». «La maggioranza politica degli Alburni – prosegue la nota non partecipa a riunioni improduttive dell’assemblea del Parco e contrasta iniziative personalistiche». «Tra l’altro nei prossimi giorni nel corso di un appuntamento che si terrà a Roscigno Vecchia, la comunità montana Alburni segnerà un passo decisivo nella battaglia del territorio contro il parco, considerato solo un vincolo e non un’opportunità: il 18 settembre alle ore 12 si chiederà pubblicamente a deputati e senatori di sottoscrivere la proposta di modifica della legge istitutiva del Parco Nazionale del Cilento, sostenuta dalla Comunità Montana degli Alburni. È il momento di scegliere da che parte stare», conclude Palmieri.
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