Logos Sud - Ottobre 2016

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SUPPLeMeNto De IL GIORNALE DEL CILENTO

- ANNo 7 NUMero 8

e-mail: redazionecilento@libero.it / info: 339.440.49.03 / Direttore: Prof. Marcello Federico SUPPLeMeNto De “IL GIorNALe DeL CILeNto”

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eDItorIALe

SALerNo

VALLo DeLLA LUCANIA

VINCE L’INCERTEZZA

DE LUCA: «AEROPORTO e METROPOLITANA,opportunità uniche»

MALA SANItÀ NeL CILeNto

COMUNE e PRIVATI insieme per VALORIZZARE il Capoluogo e le frazioni di Angellara, Massa e Pattano

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Interrogazione del Senatore VINCENZO FASANO

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Il TAR riapre il Carcere di Sala Consilina DIr. ProF. MArCeLLo FeDerICo

4 dicembre 2016: è questa la data indicata dal Governo per la consultazione referendaria costituzionale. Tra meno due mesi saremo chiamati a dare un giudizio sulla riforma varata dal Governo e l’attivismo sul territorio è già iniziato. Stanno fiorendo, infatti, gli incontri e i dibattiti promossi dai comitati per il Sì e quelli organizzati da chi invece vuole fermare le modifiche costituzionali approvate dal Parlamento nell’aprile scorso. Le maggiori associazioni di categoria del mondo produttivo e agricolo si sono schierate a sostegno della riforma, mentre più divisi appaiono i Sindacati. Ma se le parti sociali sembrano avere le idee già piuttosto chiare, non altrettanto possiamo dire per i cittadini. Anche guardando a chi ha già deciso di andare a votare al Referendum Costituzionale, il 39% sostiene il Sì, mentre è il 28% a opporre un rifiuto. Molto ampia (34%) la percentuale di intervistati che, pur dichiarandosi certa di recarsi ai seggi, non sa ancora come si esprimerà. Questi dati non sono lontani da quelli registrati per il complesso degli intervistati, in cui il 33% si schiera a favore della riforma, il 27% le si oppone e la maggioranza relativa (40%) si rifugia nel silenzio. Guardando al dato nazionale, si caratterizza la presenza di una maggiore incertezza. In Italia, infatti, gli orientamenti appaiono più delineati. A livello nazionale, coloro che non si esprimono si fermano al 30% (-10 punti percentuali rispetto a Veneto, Friuli-Venezia Giulia e Trento), il Sì raccoglie il 39% (+6 punti percentuali rispetto alle regioni nord orientali) e il No si attesta al 31% (+4 punti percentuali rispetto al Nord Est). Il favore verso la Riforma tende a farsi più ampio tra le SeGUe A PAG. 2

Annullato il Decreto di Soppressione. Per i Giudici è stato violato il Principio della Territorialità dell’Esecuzione Penale. Il Sindaco Cavallone: «È stata ridata dignità al nostro territorio. Combatteremo con il coltello tra i denti» «Questa è la notizia più bella che l’amministrazione comunale di Sala Consilina ha ricevuto da quando si è insediata. Combatteremo con il coltello tra i denti fino all’ultimo grado di giudizio se sarà necessario». Con queste parole, il Sindaco di Sala Consilina, Francesco Cavallone, ha aperto la Conferenza Stampa, che si è tenuta il 12 ottobre scorso, per illustrare il contenuto della Sentenza del TAR di Salerno che ha disposto l’annullamento del Provvedimento di Soppressione della Casa Circondariale di via Gioberti, firmato un anno fa dal Ministro della Giustizia. «Questa è una sentenza netta - ha sottolineato il primo cittadino - che ha stigmatizzato in maniera assoluta e completa il comportamento del Ministero della Giustizia che, come se non bastasse, ha fatto di tutto per difendere il suo operato scellerato. Uno dei motivi principali della sentenza è che non si possono far calare provvedimenti dall’alto senza aver consultato le istituzioni locali. Il TAR ha spiegato come la chiusura del carcere ha danneggiato non solo l’economia della nostra città, ma anche i familiari dei detenuti e gli avvocati. È stata riconsegnata dignità a un territorio che è stato calpestato». Alla Conferenza Stampa ha preso parte anche l’avvocato Sebastiano Tanzola, in rappresentanza dell’Ordine degli Avvocati di Lagonegro. «Siamo estremamente soddisfatti - ha dichiarato Tanzola - per questo risulta-

Francesco Cavallone

to. Con la forza della solidarietà e dell’intesa abbiamo ottenuto questa sentenza che ripristina un principio in base al quale non ci può essere un tribunale senza un carcere. È stato segnato un punto a vantaggio di questo territorio che ha dimostrato come con l’unione si possono ottenere risultati importanti. Questo è un servizio importante che non interessa solo gli avvocati. Rivolgo un appello a tutti, istituzioni e forze politiche, affinché si uniscano a noi in questa battaglia». Presente anche il Consigliere di opposizione Luigi Cardano che si è detto commosso per questo risultato. «Mi congratulo con il Sindaco e l’Amministrazione. Sala Consilina in questo momento deve agire come uno schiacciasassi e il PD e i suoi esponenti sovra comunali devono essere al fianco della nostra città». Erminio Cioffi

Il TAR di Salerno ha annullato il Decreto Ministeriale di chiusura adottato dal Ministero della Giustizia il 27 ottobre del 2015. Il TAR in una sentenza fiume, lunga 24 pagine, ha respinto tutte le Eccezioni di Inammissibilità del Ricorso sollevate dal Ministero della Giustizia. Secondo il Tribunale, il Ricorso presentato dall’Amministrazione Comunale di Sala Consilina «è fondato, in maniera dirimente - si legge nella sentenza - a cagione del grave vulnus al principio fondamentale della territorialità dell’esecuzione penale, che lo stesso, inevitabilmente, finisce per determinare nella specie». I Giudici hanno ritenuto che la soppressione della Casa Circondariale di Sala Consilina ha privato un vastissimo territorio, coincidente con il Circondario del Tribunale di Lagonegro, di un Istituto Penitenziario con ingiustificato pregiudizio per la comunità locale e per gli operatori del diritto oltre che per gli stessi detenuti e per le loro famiglie. Secondo il Ministero della Giustizia la soppressione del carcere è stata la naturale conseguenza della soppressione del Tribunale di Sala Consilina «argomento fallace - si legge ancora nella sentenza - se si tiene mente all’unicità del Carcere di Sala Consilina, anche nel circondario del

Tribunale di Lagonegro, cosicché, con buona pace del principio fondamentale della territorialità della pena, s’è venuta a creare, per effetto dell’adozione del decreto ministeriale impugnato, la paradossale situazione, ben descritta in narrativa, nei termini seguenti: L’impugnata soppressione costringe l’Autorità Giudiziaria di Lagonegro ad utilizzare una delle seguenti strutture penitenziarie, tutte esterne al circondario del Tribunale: Casa Circondariale di Castrovillari, distante circa 75 km e con tempi di percorrenza di 1 ora e 15; Casa Circondariale di Potenza, distante oltre 100 km e raggiungibile in 1 ora e 30.; Casa Circondariale di Vallo della Lucania, distante circa 100 km e raggiungibile in 1 ora e 10; Casa di Reclusione di Eboli, distante 100 km, con tempi di percorrenza superiori a un’ora; mentre la Casa Circondariale di Sala Consilina distava, dal Tribunale di Lagonegro, solo 40 km e i tempi di percorrenza erano inferiori ai 30 minuti».

LA reGIoNe CAMPANIA Per IL terrItorIo

rISCHIo SISMICo NeL VALLo

reGIoNe bASILICAtA

VINCENZO DE LUCA ha incontrato i SINDACI del PARCO a VALLO DELLA LUCANIA

Dalla REGIONE CAMPANIA fondi destinati ai COMUNI e ai PRIVATI

Il CONSIGLIO REGIONALE contro L’AZZARDOPATIA

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Pier Aldo Ruocco, cilentano, di Agropoli, figlio della famosa gioielliera Pina Cianfrone entra nel Direttivo della costituita

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AL CASteLLo DI AGroPoLI

Straordinaria Mostra dell’Artista Virgilio Del Guercio

FeDerPreZioSi CoNFCoMMerCio ProViNCiA di SALerNo, un

riconoscimento prestigioso e autorevole al giovane imprenditore di una delle gioiellerie più in auge del comprensorio. Premiata la professionalità, la conoscenza e la passione per i preziosi. Auguri!

Pier Aldo Ruocco

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