M a g g i o 2 0 1 6 A N N O X X X I I I w w w. v a r e s e m e s e. i t
TORNA IL FESTIVAL DEI TALENTI
Poste Italiane s.p.a.- Spedizione in Abbonamento Postale - 70% - LO/VA Anno 33 - n. 4 - Free Press
IL DIRETTORE ARTISTICO UNGARO: “SCOPRIAMO GIOVANI PROMESSE”
GABRIELLA ROGGERO ATTRICE E BURATTINAIA
CLAUDIO MILANESE PREMIO MILANESE 2016
EMANUELA BERTONI PRESIDENTE ASEA
Viaggio nel mondo della fantasia
L’iniziativa che premia i giovani talenti
L’associazione autotrasportatori compie 70 anni
TRASPORTI
MECCANICA
FIERA DELL’ASPARAGO
XXXIII Maggio 2016 - ANNO L’EDITORIALE........................................................................................... 4
MENSILE D’INFORMAZIONE DELLA PROVINCIA DI VARESE E DELL’ALTOMILANESE F O N DAT 0 N E L 1 9 8 3 DA G I O R G I O P I C CA I A E M E L A N I A R O C CA
Free Press
FATTI UN’OPINIONE................................................................................... 5
Direttore editoriale Lorenzo Airoldi
UNO SGUARDO AL TERRITORIO........ Quattro bandi per il territorio.............. 6
Direttore responsabile Debora Banfi
................................................... Un aiuto a Sarajevo. Per non dimenticare.7
Direzione, redazione, amministrazione Via delle Industrie snc 21040 Gornate Olona (VA) Tel. 0331.820351 - Fax 0331.1858116 redazione@varesemese.it
TRASPORTI.................................... Asea, un viaggio lungo 70 anni ......... 8 MECCANICA................................... Pensioni, che fare? ......................... 10 FIERA DELL’ASPARAGO..................... 76° edizione della Fiera dell’Asparago .
Registrazione Tribunale di Busto Arsizio N° 4/83 del 19 aprile 1983
................................................... di Cantello ....................................... 13
Hanno collaborato a questo numero Daniele Banfi, Marco Baruffato Roberto Bof, Matteo Bollini, Manuela Boschetti, Fabrizia Buzio Negri, Luigi Cazzola, Annalisa Paola Colombo Matteo Inzaghi, Nicolò Ramella Patrizia Rossetti, Moreno Tosi
ARTE E CULTURA ........................... Torna il Premio Milanese.................. 17 ................................................... Giovani artisti alla ribalta ................. 18 AGENDA ARTISTICA................................................................................. 20 ARTISTA DEL MESE........................ Gladys Colmenares
Grafica Piera Malnati
................................................... Vitalità e gioia nel colore ................. 21
Stampa Andersen Spa Pubblicità e marketing Via Brughera IV - 28010 Boca (NO)
ARTEVARESE.COM .................................................................................. 22 ARTEVARESE.COM ......................... Proposte accattivanti per tutti.......... 23
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SPORT...................................................................................... da pag. 24
La Buona Cucina
Segreteria commerciale Donatella Lucchini Tel. 334.9336104 donatella.lucchini@varesemese.it
Inserto ricco di ricette, suggerimenti e interviste dedicate al mondo dei fornelli
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12 dicembre 9 gennaio 13 febbraio 12 marzo 9 aprile 14 maggio 11 giugno 9 luglio 13 agosto 10 settembre 8 ottobre 12 novembre
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Dar da mangiare - dar da bere Don Marco Casale (mensa dei poveri) Vestire gli ignudi Don Germano Anzani (guardaroba) Ospitare i forestieri Don P. Giorgio Solbiati (accoglienza immigrati) Visitare gli ammalati Don Giovanni Meda (ospedali) Visitare i carcerati Don Giuseppe Pellegatta (carcere) Seppellire i morti, Don Roberto Rogora (associazione difendere la vita con Maria) pregare Dio per i vivi e i morti Istruire gli ignoranti Don Claudio Ghisolfi (scuola) Consigliare i dubbiosi Don Pino Gamalero (consultorio) Ammonire i peccatori Don Piero Quattrini (confessionale) Consolare gli afflitti Don Ernesto Mandelli (casa per anziani) Perdonare le offese Padre Tommaso Grigis (convento) Sopportare le persone moleste Don Mauro Barlassina (vita parrocchiale)
EDITORE - WTV S.R.L. - Via delle Industrie snc - 21040 Gornate Olona (VA). Registro Imprese Varese n. 03063680122. Numero REA: VA - 318596 C.F. 03063680122 - P.I. 03063680122 - Capitale sociale 10.000 euro i.v. - www.la6arte.it - Sito del mensile: www.varesemese.it - www.varesemese.com
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www.rete55sport.tv
del “Festival dei Talenti” negli studi TORNA IL FESTIVAL DEI TALENTI
di Rete 55 con Alessia Zaccari
IL DIRETTORE ARTISTICO UNGARO: “SCOPRIAMO GIOVANI PROMESSE”
(pagina 18) GABRIELLA ROGGERO ATTRICE E BURATTINAIA
0% - LO/VA
IN C OPERTIN A
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CLAUDIO MILANESE PREMIO MILANESE 2016
EMANUELA BERTONI PRESIDENTE ASEA
L’EDITORIALE
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GABRIELLA ROGGERO, UNA COSTRUTTRICE DI SOGNI
Nel paese dei balocchi I burattini, una magia senza tempo
Ai burattini la tecnologia non fa per niente paura. Reggono il confronto e vincono. Senza neanche troppa fatica. Perché i bambini hanno ancora (forse oggi più che mai) bisogno di sognare. E nulla è più bello che farsi accompagnare per mano in un sogno da un personaggio nato nella fantasia e diventato realtà DI DEBORA BANFI
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a fiaba tradizionale può ancora far sognare? La magia dei burattini può riuscire a resistere alla concorrenza dei cartoni animati e dei giochi elettronici, che rendono i bambini piccoli sudditi della tecnologia? Può – infine – il gioco manuale, che invita al contatto e al confronto, appassionare e coinvolgere? Gabriella dice di sì. E i fatti dimostrano che ha ragione. Gabriella Roggero, ideatrice e animatrice di pupazzi e burattini, inizia la sua carriera nel mondo del teatro per l’infanzia negli Anni Novanta. Dopo numerose esperienze che l’hanno portata anche in Tv (dove, dal 1990 al 1996 anima Dodò, il pupazzo della trasmissione Rai “L’albero azzurro”), crea la sua compagnia che le permette di portare per tutta la provincia (e non solo) i suoi personaggi e la sua fantasia. Ascoltarla è terapeutico. Gabriella invita alla calma e racconta di un mondo – quello dell’infanzia – che, seppur ormai (eccessivamente) condizionato dalla modernità e dalla tecnologia, in fondo è sempre rimasto lo stesso. Un mondo dove sognare, scoprire. E i burattini, fisici – a volte anche ingombranti... in una parola, veri – regalano ai bambini di oggi qualcosa che non è più così scontato. La possibilità di toccare con mano l’esperienza del
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gioco. Scacco matto all’universo virtuale. Qui ci si diverte davvero. E lo sguardo affascinato, le domande curiose, i sorrisi sinceri dei piccoli spettatori di Gabriella ne sono la dimostrazione. Insomma, ai burattini la tecnologia non fa per niente paura. Reggono il confronto e vincono. Senza neanche troppa fatica. Perché i bambini hanno ancora (forse oggi più che mai) bisogno di sognare. E nulla è più bello che farsi accompagnare per mano in un sogno da un personaggio nato nella fantasia e diventato realtà. Un viaggio senza tempo che – ci scommetto, e mi piace pensarlo – è in grado di coinvolgere ancora anche noi adulti. Nelle foto: Gabriella Roggero durante i suoi spettacoli; alcuni suoi burattini
FATTI UN’OPINIONE
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MAURO LUONI E ROMOLO VITELLI: COMUNICAVANO LA STORIA. E LE STORIE
Sapevano raccontare L’esponente di UNIVA e il professore, scomparsi alla fine di Aprile
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prile malinconico per il mondo della comunicazione del nostro territorio, colpito da due lutti in meno di 24 ore. Prima Mauro Luoni, arresosi a 62 anni al termine di una lunga malattia. Poi Romolo Vitelli, che si è spento all’Ospedale di Varese a 78 anni. Mauro guidava l’area comunicazione e immagine dell’Unione Industriali, per la quale dirigeva il periodico Varese Focus. E nutriva anche una grande passione per la musica antica e per i canti gregoriani, cui aveva dedicato alcune pubblicazioni. Uomo introverso e cortese, aveva maturato una conoscenza storica dell’impresa varesina da fare invidia a qualunque enciclopedia. Per lui l’industria non era solo parte integrante e imprescindibile del tessuto economico, ma cartina tornasole di un’identità locale dinamica, variegata, in continua evoluzione. Curioso e pignolo, Mauro amava solleticare i media locali con aneddoti e retroscena rivolti all’altra faccia dell’economia: quella che, prima ancora del successo imprenditoriale, trovava origine nella creatività, nel coraggio, nella visione.
professor Vitelli, solitamente puntualissimo. Arrivò pochi minuti dopo, spingendo un pesante carrello sul quale era collocato un televisore. Estratto un voluminoso VHS dalla borsa, ci informò che la lezione del giorno sarebbe stata dedicata alla Mafia e allo sceneggiato RAI “La Piovra”. Fu solo la prima di una serie di appuntamenti dedicati alla componente video, che Romolo intervallava con parentesi di spiegazione, commento, semplificazione. Ricordo con gratitudine e ammirazione la forza e la determinazione con cui le parole Stato, legalità, cultura, rispetto risuonarono ripetutamente nell’aula e nelle nostre coscienze. Anni dopo, di fronte allo sgomento delle stragi di Capaci e di via D’Amelio, quei ricordi mi aiutarono a reagire, come uomo e come cittadino. E a capire che, quando un insegnante è anche e soprattutto un educatore, gli anni di scuola non sono che una lunga semina, grazie alla quale l’età adulta potrà godere di un copioso raccolto. Nelle foto: dall’alto Mauro Luoni e Romolo Vitelli
Aprile malinconico per il mondo della comunicazione del nostro territorio, colpito da due lutti in meno di 24 ore. Prima Mauro Luoni,
Romolo era un docente di Storia, lettere e filosofia. Prima della sua lunga esperienza al Liceo Classico Cairoli, aveva insegnato per alcuni anni alla Scuola Europea di Varese, dove ho avuto la fortuna di conoscerlo e di averlo come professore di italiano. Qualche anno fa, in vista della pubblicazione di un libro dedicato alla sua esperienza scolastica, mi chiese di contribuire al volume, raccontando le impressioni provate nelle vesti di allievo. Ebbene, malgrado i quasi trent’anni trascorsi, l’impegno risultò semplicissimo: i ricordi emersero con una rapidità e un’irruenza impressionanti, come se niente e nessuno potesse imprigionarli nei cassetti della memoria. La prima cosa che ricordai fu la grande carica innovativa del suo sistema educativo.
arresosi a 62 anni al termine di una lunga malattia. Poi Romolo Vitelli, che si è spento all’Ospedale di Varese a 78 anni DI MATTEO INZAGHI
Rammento una mattina del 1985. Noi alunni ci ritrovammo in aula in attesa del
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UNO SGUARDO AL TERRITORIO
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CON FONDAZIONE COMUNITARIA, UN AIUTO CONCRETO PER I PIÙ BISOGNOSI
Quattro bandi per il territorio Un milione e mezzo di Euro per sostenere progetti di utilità sociale
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l Presidente del Consiglio di Amministrazione Luca Galli e il Segretario Generale Carlo Massironi ad alcune domande sulle principali attività erogative della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus. Presidente, quali sono i quattro bandi emessi per il 2016? La Fondazione Comunitaria del Varesotto, a inizio aprile, ha emesso quattro bandi con fondi territoriali assegnati dalla Fondazione Cariplo per un totale di 1.5000.000 di euro. In particolare, si tratta di 700.000 euro per il bando Assistenza Sociale; 450.000 euro per il bando Arte e Cultura; 100.000 euro, in collaborazione con la Fondazione Lambriana, per il bando Educare con gli Oratori; 250.000 euro per Altre Finalità (assistenza socio-sanitaria, promozione e sviluppo del territorio, istruzione e formazione, sport dilettantistico, tutela e valorizzazione della natura e dell’ambiente). Segretario, quali sono le modalità di partecipazioni per le Organizzazioni e quali le novità introdotte? La scadenza dei bandi è fissata per il 30 giugno. La novità più significativa introdotta quest’anno è la modalità di presentazione delle domande di contributo, che dovranno essere inoltrate esclusivamente per via informatica. Sarà infatti necessario collegarsi al sito della Fondazione Comunitaria del Varesotto Onlus (www. fondazionevaresotto.it), accedere all’area riservata, registrarsi avendo cura di aggiornare i dati, o provvedere ad inserirli se primo accesso, ed allegare i documenti relativi all’Organizzazione. Poi sarà possibile compilare la richiesta di contributo.
numerosissimi organi di informazione e comunicazione. Dalla fine di aprile sono iniziati degli incontri per illustrare le nuove modalità di presentazione con particolare riferimento alle innovazioni introdotte. Infine, sul sito della Fondazio-
ne è già presente una “Guida alla compilazione on-line del progetto”. Presidente, quali sono le previsioni sulla partecipazione ai nuovi Bandi? Lo scorso anno, come sempre, i Bandi hanno suscitato un grande interesse e successo per numero, valore e qualità dei progetti; ciò indica la grande voglia di fare della provincia di Varese ma anche la necessità di elevate risorse da utilizzare. Altresì a causa della riduzione di sostegni da parte di altri soggetti, è prevista un’ampia partecipazione ai Bandi 2016. Infine, presidente, la Fondazione opera sul territorio ormai da molti anni,
E ancora, Massironi, quali sono le attività divulgative ed informative che vengono realizzate per facilitare l’accesso ai bandi? Innanzitutto la pubblicizzazione dei Bandi 2016, oltre che sul sito ufficiale della Fondazione, è avvenuta attraverso
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qualche riflessione. Quest’anno ricorrono i 15 anni di attività della Fondazione comunitaria del Varesotto, avviata nel 2001, nell’ambito del progetto “Fondazioni di Comunità” promosso dal Fondazione Cariplo che celebra contemporaneamente i 25 anni dalla costituzione. La nostra Fondazione, dal proprio avvio, ha consentito di canalizzare sul territorio circa 46 milioni di euro per oltre 2.000 progetti di utilità sociale. In aggiunta alle tante attività informative svolte costantemente, dallo scorso mese di Marzo la nostra Fondazione promuove, attraverso Rete55, una serie di trasmissioni televisive per favorire la conoscenza delle proprie iniziative. Si tratta di una nuova edi zione de “IL DONO SOCIALE” che si articola con 12 puntate mensili che prendono il seguito a quelle realizzate nel 2014. Possiamo, a buon titolo, sostenere che il motto “Una Fondazione di Tutti” è stato sempre applicato.
In onda il terzo sabato del mese alle ore 19:15 con replica la domenica alle 13.20 su Rete55 Canale 16 del Digitale Terrestre. Tutte le puntate sono visibili anche su www.rete55news.com
UNO SGUARDO AL TERRITORIO
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I LAVORATORI SENIORES AGUSTA MV IN BOSNIA ERZEGOVINA
Un aiuto a Sarajevo. Per non dimenticare Anno dopo anno, i progetti solidali diventano realtà
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iutare il prossimo - Continua l’impegno dei soci del Gruppo Lavoratori Seniores Agusta Mv che - da anni - sostengono alcune famiglie nella capitale della Bosnia Erzegovina. L’esperienza a Sarajevo - La raccolta di fondi da destinare in beneficenza è uno dei capisaldi dell’impegno dei soci del Gla di Cascina Costa, che si declina ogni anno in una miriade di progetti di aiuto rivolti ai più bisognosi. Uno di questi permette loro di aiutare alcune famiglie di Sarajevo che - anche quest’anno - hanno ricevuto un sostegno economico e la visita di alcuni volontari, fra cui Dario Paganini, socio del Gla, che ci racconta la situazione di queste famiglie ancora alle prese con una crisi che dura da oltre vent’anni. “Sappiamo che esistono tante situazioni nel mondo ed in Italia bisognose di aiuto. Noi abbiamo scelto Sarajevo che per alcuni è diventata come una seconda casa da vent’anni, sin dai tempi della guerra. Non possiamo salvare il mondo ma vogliamo credere di essere quella goccia nel mare che altrimenti al mare mancherebbe”. Dopo la guerra e l’assedio la città ha subito danni ingenti di cui rimangono tracce anche a distanza di anni e la situazione di molte famiglie continua a peggiorare. “Rispetto allo scorso anno non ci sono molte variazioni – prosegue Dario Paganini – anche se la situazione delle famiglie è leggermente peggiorata a causa dei continui rincari di luce, gas e generi alimentari. Il nostro impegno è rimasto
lo stesso negli anni, ma purtroppo la crisi e le difficoltà economiche rendono sempre più difficile raccogliere fondi a sufficienza, tanto che abbiamo dovuto ridurre il numero delle famiglie aiutate”. La difficoltà a raccogliere fondi in Italia non ha impedito il raggiungimento di alcuni importanti obbiettivi. “Grazie all’impegno dei nostri soci – dice Paganini – siamo comunque riusciti a
portare a termine la ristrutturazione di una abitazione per Valeria, una bimba di 11 anni che vive con la madre; stiamo continuando a pagare la retta di una casa di riposo per anziani per Horo, 65 anni, affetto da problemi mentali e stiamo seguendo Kanita, 17 anni, nel suo percorso di studi, pagandole le rette
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scolastiche annuali”. I legami che durano nel tempo - Negli anni, inoltre, si è creato un rapporto umano forte. “Con alcune famiglie si è instaurata una vera e propria amicizia, come quella di Arnela, una ragazza cerebrolesa, e Suad, gravemente disabile, che sosteniamo finanziariamente ma anche umanamente. Finalmente - poi - quest’anno abbiamo potuto far operare da uno dei migliori chirurghi pediatrici una bimba piccola, affetta da labbro leporino che non poteva parlare e si alimentava solamente con cibo liquido in quanto, a causa della malformazione, non era in grado di ingerire altro”. Un aiuto per cercare di riportare un po’ di normalità in un paese ancora profondamente ferito, ripartendo dai giovanissimi e dai più disagiati. “Nella convinzione che la scuola sia un luogo fondamentale per lo sviluppo dei ragazzi e per la loro crescita, oltre che per la loro educazione, sosteniamo l’istituto Nometack fornendo quanto più possibile ciò di cui hanno bisogno, dal vestiario alle attrezzature informatiche, al denaro per assicurare che tutti i ragazzi della scuola possano concedersi una vacanza estiva e abbiano fondi per l’acquisto di carbone e legna e accanto ci occupiamo anche di un istituto per disabili mentali a cui abbiamo donato la ristrutturazione dei bagni e l’acquisto di materiali utili”, conclude Paganini. Manuela Boschetti Nelle foto: in alto la cena sociale del Gla, sotto uno scatto da Sarajevo
TRASPORTI
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SPECIALE
INTERVISTA A EMANUELA BERTONI, LA PRIMA DONNA ALLA PRESIDENZA DELL’ASSOCIAZIONE AUTOTRASPORTATORI
Asea, un viaggio lungo 70 anni “Il futuro? È delle aziende che investono in formazione, innovazione e ricerca”
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con rinnovato interesse fino al 1987, quando il venir meno di alcuni sponsor ed il cambio di guardia alla camera di commercio, non permettono il rinnovarsi dell’appuntamento. Giancarlo giudici subentra a Luigi Carcano nel 1995 alla guida dell’associazione. Siamo negli anni in cui la tecnologia è diventata strumento strategico per le aziende del futuro. Con il nuovo presidente Asea entra a pieno diritto nel terzo millennio. Nel 2003 Giancarlo Giudici è sostituito dalla sottoscritta, primo presidente donna in più di cinquant’anni di storia dell’associazione.
n anno importante – questo – per Asea. L’Associazione Spedizionieri e Autotrasportatori compie 70 anni e si prepara ad affrontare il futuro con ottimismo e determinazione. A parlarci della storia e dei progetti in cantiere, la presidente Emanuela Bertoni. Quest’anno Asea compie 70 anni. Quali sono gli eventi e le iniziative che avete pensato per celebrare questo anniversario? L’evento principale si terrà il prossimo 28 maggio, al centro congressi ville ponti di Varese. Sarà un momento speciale, dedicato esclusivamente ai festeggiamenti per celebrare nel modo migliore il raggiungimento di questo importante anniversario. Almeno per una volta le parole, la relazione del presidente e l’approvazioni dei bilanci lasceranno lo spazio ad una serie di sorprese per scoprire le quali invitiamo tutti i titolari delle imprese associate ad intervenire. Un’associazione È viva ed ha senso di esistere solo grazie alle imprese che vi aderiscono: per questo motivo auspico di averle tutte presenti, per festeggiare insieme in allegria i primi 70 anni di Asea. Se dovesse ripercorrere sinteticamente questi 70 anni di storia, come descriverebbe Asea e la sua evoluzione negli anni? La storia di Asea inizia quando - nel 1946 - un gruppo di uomini dell’autotrasporto decide di unirsi per salvaguardare i propri interessi e per far risorgere una categoria che, al pari di tutte le altre, usciva con le ossa rotte dal secondo conflitto mondiale. Il primo presidente dell’associazione fu Giuseppe Isella, un varesino che, come il cognome testimonia, è legato a corda doppia con il modo dell’autotrasporto. Condizionato da alcuni problemi legati alla conduzione dell’azienda di famiglia, Giuseppe Isella passa nel 1951 il testimone a Piero Nicora. I primi anni cinquanta sono assai complicati, soprattutto per
il sospetto che si annida tra gli associati circa le modalità di distribuzione dei permessi di circolazione. Tale clima non contribuisce a rafforzare l’associazione che comunque riesce a proseguire la propria attività. Nel 1964 comincia la presidenza di Orio Luoni, imprenditore di Gallarate. Grazie anche alla fattiva collaborazione della locale camera di commercio, durante il suo mandato organizza le conferenze di Varese che diventano un importante momento di incontro per dibattere i problemi del trasporto e della spedizione delle merci. Nel 1982 Orio Luoni passa le consegne della presidenza a Mario Carcano che, dopo un solo anno, lascia il posto al nipote Luigi Giovanni Carcano. Le annuali conferenze proseguono
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Parliamo di attualità. Continuano a piovere le critiche su Pedemontana, un flop che grava soprattutto sulle aziende e il settore trasporti. Cosa state facendo o intendete fare in merito? Per comprendere appieno il flop di pedemontana basterebbe dare uno sguardo ai dati relativi alla presente arteria: meno 28% di traffico rispetto al budget 2016 ed addirittura meno 72% rispetto al piano economico finanziario. Una volta terminata la fase del transito gratuito e degli sconti, la pedemontana si è magicamente svuotata mentre le strade alternative sono congestionate con notevole incremento dei tempi di percorrenza e di conseguenza dei costi, soprattutto per il nostro settore. È chiaro che sono stati clamorosamente sbagliati le previsioni di traffico che non hanno tenuto in debita considerazione gli incredibili pedaggi previsti per percorrere la citata opera. A completare il quadro ci hanno pensato le recenti dichiarazioni del ministero delle infrastrutture e dei trasporti graziano del rio, che ha annunciato che il governo non intende mettere altri soldi in pedemontana. Il rischio concreto è pertanto di ritrovarsi con un’opera non conclusa ed utilizzata da un numero insignificanti di utenti: per il nostro paese un’altra e l’ennesima cattedrale nel deserto. Arrivati a questo punto purtroppo c’è poco da fare. L’unica soluzione sarebbe quella non dico di rendere gratuita ma almeno di rendere appetibile l’utilizzo
TRASPORTI di questa infrastruttura prevedendo una netta riduzione del pedaggio. Proseguiamo con un altro punto cruciale nei trasporti varesini e oltre confine: la linea ferroviaria Arcisate-Stabio, che è stata oggetto di diversi dibattiti. Cosa può dirci in merito? Cosa rappresenterebbe per voi la fine dei lavori e l’apertura ufficiale del tratto ferroviario? Purtroppo non possiamo che ripeterci e purtroppo vergognarci per i ritardi con cui nel nostro paese vengono eseguite le opere pubbliche. Ed in questo caso la vergogna è ancora maggiore se si pensa che questo intervento è strettamente collegato ad un altro di ben diverse dimensioni e portata in territorio svizzero. L’aspetto ancora più assurdo è che stiamo parlando della realizzazione di un nuovo raccordo a due binari per uno totale di 3,6 chilometri, del raddoppio e della riqualificazione della tratta ferroviaria esistente Arcisate-Induno Olona per ulteriori 4,8 chilometri, nonché della realizzazione di una fermata al confine di stato: di conseguenza non stiamo parlando di un intervento faraonico, ma di un’opera lunga meno di 10 chilometri, la cui prima pietra è stata posta nel lontano luglio 2009. E cosi, mentre in svizzera le opere sono terminate nel novembre 2014, in Italia, dopo varie interruzioni, solo negli scorsi mesi i lavori sono ripresi a pieno regime
e l’attivazione del nuovo collegamento transfrontaliero È previsto per il dicembre 2017. Speriamo che sia la data definitiva perché è innegabile che tale apertura avrà delle ripercussioni positive sull’economia del nostro paese, ed in particolare dei nostri territori, diventando prima di tutto lo sbocco naturale verso lo scalo di malpensa, facilitando i collegamenti con la stessa confederazione elvetica e con tutto il centro Europa. La citata opera avrà importanti ripercussioni anche sul nostro settore in quanto, grazie all’interscambio ferroviario di gallarate, sarà possibile connettersi alle direttrici del Sempione e del Gottardo, rendendo il nostro territorio ancora più centrale rispetto alle direttrici di traffico delle merci. Facciamo un “esperimento”. Siamo nel 2046 e Asea spegne le 100 candeline. Come ci è arrivata, passando da quali tappe fondamentali? Ovvero, come vede Asea fra altri 30 anni, quali sono secondo lei le sfide che dovrà affrontare, quali le priorità e gli obiettivi? Asea è nata nel 1946: l’economia risentiva dei postumi della guerra, il traffico era soprattutto interno, Non c’erano i passi e trafori autostradali e si movimentavano 1 milione di tonnellate. In quegli anni la trazione animale era ancora molto importante, i treni erano a vapore e gli aeroplani ad elica. Negli anni 2000, prima della crisi, le merci che transitavano erano
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SPECIALE
165 milioni di tonnellate, i porti movimentavano 500 milioni tonnellate ed il cargo aereo 1 milione. le imprese hanno colto ogni cambiamento tecnologico normativo e di mercato per raccogliere le opportunità offerte dalla liberalizzazione. Anno 2046, i traffici sono decuplicati, l’apertura dei nuovi mercati, dopo l’Asia, Africa hanno fatto crescere l’esigenza d’acquisto di questi paesi e le opportunità di produrre per il loro consumo interno sempre in aumento. La Digital Manufacturing è ormai una realtà e si producono con stampanti 3d ogni tipo di oggetto, facendo viaggiare i file non le merci. La logistica ed il trasporto saranno nell’ultimo miglio. Il nuovo business è il valore immateriale incorporato nelle produzioni industriali, il designer personalizzato ed il marketing è il post vendita. I camion si guideranno senza autista e i treni viaggeranno a levitazione magnetica ed i droni consegneranno ovunque. Asea? Sarà un ufficio virtuale come la maggior parte delle attività, ma accompagnerà le aziende nei servizi e nelle attività sempre più specifiche del settore, vincerà chi investirà in innovazione, formazione e ricerca, per intanto il teletrasporto è ancora allo studio con scarsi risultati, ci vorranno ancora 20 anni. M. Baruffato - D. Banfi Nella foto: la terza da sinistra Emanuela Bertoni, Presidente ASEA VARESE
MECCANICA
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SPECIALE
ASSEGNI DA FAME, LAVORI USURANTI E GIOVANI CHE RISCHIANO DI RITIRARSI A 75 ANNI
Pensioni, che fare?
Larghi, Cisl dei Laghi: “Scardinare la Fornero e introdurre maggior equità”
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rendere il clima incandescente è stato il presidente dell’INPS, Tito Boeri, che in una tiepida giornata di Aprile se n’è uscito con questa fosca previsione: “Se le regole previdenziali dovessero restare quelle attuali, i nati del 1980, oggi trentaseienni, andrebbero in pensione a 75 anni suonati”. Parole pesanti, allarmanti e, purtroppo, assai realistiche. Cui si è subito aggiunto il pesante ricarico dei numeri: perché le suddette pensioni, oltre ad essere a dir poco tardive, sarebbero anche leggerissime: meno di mille euro. Senza contare che, già oggi, con un’età media dei pensionati pari a 73,6 anni, il 63,4% degli assegni erogati nel 2015 non arrivavano a 750 euro. Davanti a questo scenario, dram-
matico anche perché iniquo (basti pensare alle pensioni faraoniche di alcuni potenti e alla facilità con cui, negli scorsi decenni, impiegati statali hanno smesso di lavorare a poco più di 50 anni), occorre attivarsi, con proposte concrete e di immediata applicazione. Ne abbiamo parlato con Gerardo Larghi (nella foto), segretario generale della CISL dei Laghi, che tanto per incominciare prende di mira la Legge Fornero. Segretario, qual è secondo lei il limite principale della Fornero? È una legge pensata per fare cassa e in questo ha fatto senz’altro centro. Il problema sono i ritardi e le iniquità provocate. Personalmente non riesco a capire come si possa
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trattare un muratore, un operaio, una maestra d’asilo e un’infermiera alla stregua di un docente o di un primario. È chiaro che la fatica e lo sforzo fisico richiesti agli uni non sono paragonabili a quelli degli altri. Pertanto, i primi hanno diritto al riposo anticipato. E non è tutto. E questo è il nodo dell’età. Ma poi c’è anche il problema del quantum… Non c’è dubbio: le pensioni devono avere un’entità ragionevole e, soprattutto, aggiornata. La progressività delle pensioni non viaggia allo stesso passo con cui marcia il costo della vita. Ecco un altro aspetto su cui aspettiamo un intervento immediato del Governo e il ripristino della rivalutazione
annuale bloccata dalla Fornero. Nel pacchetto di proposte CISL c’è anche una parola piuttosto collaudata: flessibilità. Non sarà il solito slogan? Per noi no. Flessibilità significa, ad esempio, agevolare coloro che possono permettersi di andare in pensione prima del dovuto, ma che ora non possono farlo. Non capisco perché. Sarebbe giusto dare loro l’opportunità di ritirarsi, pur rinunciando a qualche soldino, e di liberare così posti di lavoro che potrebbero passare ai giovani, molti dei quali restano drammaticamente tagliati fuori. Come la mettiamo con le pensioni di invalidità e altri contributi di carattere sociale? Nel 2015 ne sono state erogate quasi 4 milioni, molte delle quali al Sud. Altro tasto dolente. Da un lato, è chiaro che per lungo tempo questo genere di sussidio è stato (almeno in parte) utilizzato per riequilibrare le sorti delle aree italiane più svantaggiate. Dall’altro, non è possibile che quel costo esorbitante gravi interamente sulle spalle dei lavoratori. Da anni proponiamo un cambio di rotta che oggi ritengo irrimandabile: bisogna distinguere i capitoli di spesa e dirottare il fardello assistenziale sulla fiscalità generale. Matteo Inzaghi
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SPECIALE
FIERA DELL’ASPARAGO
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SPECIALE
UN EVENTO IMPERDIBILE, TRA SAPORI STORIA E TRADIZIONE
76^ edizione della Fiera dell’Aspargo di Cantello Due weekend alla scoperta di un prodotto unico e gustoso
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’attesissima Fiera dell’Aspargo di Cantello taglia il traguardo della 76^ edizione. La manifestazione, organizzata dalla locale Pro Loco, è una delle più longeve sagre dell’intera provincia di Varese. Dal 14 al 22 maggio - presso l’attrezzata Area Feste di Via Collodi a Cantello - un ricco programma animerà le giornate. Per scoprire meglio questa storica manifestazione abbiamo intervistato Gian Maria Baj Rossi (nella foto), Presidente della Pro Loco Cantello. Cosa rende unici i vostri asparagi? L’asparago di Cantello si distingue per il sapore delicato con note dolci ed un retrogusto leggermente amarognolo. Questa peculiarità è dovuta dalla varietà della pianta, ma sopratutto dalle caratteristiche organolettiche del terreno che è di natura alluvionale ed è caratterizzato da elevata permeabilità. Come vengono coltivati a Cantello? Gli asparagi vengono coltivati in file parallele con un interasse di circa 270 cm. All’inizio della primavera, prima della raccolta, vengono fatti i colmi sulle file per poi ricoprirli con un telo nero (pacciamatura) che possiede tre virtù: mantiene caldo il terreno favorendo una maggior produzione, non fa crescere erbe infestanti ed infine conserva la terra soffice - proteggendola dalla pioggia. Inoltre il raccolto viene fatto esclusivamente a mano appena lo si vede spuntare dal terreno, mediante l’utilizzo di un attrezzo (la sgorbia) che viene fatto penetrare nella terra fino a staccare l’asparago dal suo apparato radicale (il rizoma); il turione poi viene sfilato dal terreno. La sua raccolta,
che avviene tra Aprile e Maggio, è piuttosto laboriosa e prevede giornaliere scoperture e ricoperture dei colmi con gli appositi teli. Cos’ha significato per voi ricevere il marchio DeCo? Il marchio DeCo, deliberato con voto unanime dal Consiglio Comunale di Cantello il 3 Aprile 2012, è stato un primo riconoscimento alla qualità e all’eccellenza, in attesa della conclusione del laborioso iter volto ad ottenere per il nostro asparago la possibilità di fregiarsi della Indicazione Geografica Protetta (I.G.P.). Un passo importante in questa direzione è stato fatto dalla Commissione Europea che il 19 Gennaio 2016 ha registrato la denominazione Asparago di Cantello IGP. Cosa rappresenta per Cantello la Fiera? La Fiera, che è la più antica di tutta la Lombardia essendo stata realizzata per la prima volta il 28 Maggio 1939, ha sempre avuto una fondamentale importanza per promuovere, valorizzare, far conoscere e degustare questo tradizionale prodotto della nostra terra. Ha contribuito e lo fa tutt’ora, a diffonderne la conoscenza in un ampio territorio della nostra Regione
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e del Canton Ticino. Dicono che l’aspargo ha delle proprietà segrete. È vero? La storia ci dice che l’asparago fu usato in tempi remoti per le sue virtù medicamentose e terapeutiche ed i Greci gli attribuirono proprietà afrodisiache. Nel recente incontro del 22 Aprile a Cantello il nutrizionista Dr. Bruno Enrici così descrive le caratteristiche terapeutiche dell’ asparago: “È ricco di Asparagina utile per la sintesi proteica, (segue)
FIERA DELL’ASPARAGO
favorisce soprattutto la diuresi eliminando gli acidi urici in eccesso; è ricco di Rutina che va a rafforzare le pareti dei capillari; contiene Acido folico (Vit. B9), Manganese e Vit. A utile su legamenti, reni e pelle e contiene Fosforo e Vit. B che contrastano l’astenia. Impiego terapeutico: cistiti, litiasi, gotta, forme reumatiche. Non va bene nella calcolosi renale, nelle patologie renali gravi e durante l’allattamento poiché fornisce un sapore particolare al latte materno.” Come possono essere conservati per poterne gustare il sapore? Io consiglio di riporli in frigorifero per massimo 5 o 6 giorni, meglio se avvolti in un tessuto umido. Inoltre, una volta trasformati in crema o anche conservati interi, in agrodolce o naturale, si possono gustare anche a distanza di tempo.
Quali sono gli appuntamenti da non perdere? Nella mattinata di domenica 15 maggio assisteremo all’esposizione dei mazzi in concorso, alla premiazione dei produttori ed all’esposizione dei lavori realizzati dai ragazzi delle Scuole. Venerdì pomeriggio inizierà la preparazione delle specialità a base di aspargi che verranno offerte in degustazione dagli alunni della Scuola Secondaria di primo grado sotto la guida di un importante chef. Quando si potranno assaggiare? Domenica 22 maggio grande showcoocking di dimostrazione con degustazione finale! Non dimentichiamo il servizio di ristorazione, il mercatino e l’ampia tensostruttura che sarà il cuore pulsante dell’intera manifestazione. Annalisa Paola Colombo
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SPECIALE
FIERA DELL’ASPARAGO
L’asparago di Cantello si presta ad una grande varietà di ricette, le sue punte possono essere consumate crude: tagliate in fette sottili, danno un raffinato tocco di sapore a molte pietanze. I piatti tipici della Fiera sono il risotto a base di asparagi e gli asparagi alla Bismarck. Come prepararli?
Asparagi alla Bismarck Ingredienti (per 2/3 persone): 500 gr. di asparagi n. 1 uovo a porzione una noce di burro per porzione n. 3 cucchiai di grana sale e pepe qb.
Procedimento: Per prima cosa pelate il gambo degli aspargi fin sotto le punte e riuniteli in mazzetti legati con uno spago. Mettete a bollire l’acqua in una pentola alta (se avete un’aspargera è il momento di usarla!), salate quando arriva a bollore e poi disponete gli aspargi in verticale. In questo modo le punte verranno cotte solo a vapore. A parte friggete le uova, aggiungete un pizzico di sale e pepe a piacere. Scolate gli asparagi con delicatezza e, dopo aver bagnato le punte nel burro di cottura delle uova, adagiarteli con cura su un piatto. Spolverate con un filo di grana e coprite le punte con le uova ancora calde. Ora non vi resta che sedervi comodi a taola e mangiarli in compagnia. Tra le varietà, quella di sostituire le uova all’occhio di bue con le uova strapazzate e quella di sostituire il burro fuso con l’olio extravergine di oliva.
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SPECIALE
sempre in famiglia Prendersi cura significa trasmettere calore, affetto e fiducia, riproponendo quel senso di appartenenza che ci porta ad abbassare le difese per farci accudire e coccolare. È questa la missione della Fondazione Molina. Una missione che, dal punto di vista pratico, si declina in una serie di servizi di carattere assistenziale, sanitario e formativo. In ambito assistenziale, sviluppiamo e gestiamo servizi di accoglienza, assistenza sanitaria e sociale con l’obiettivo di garantire qualità di vita. In ambito sanitario, creiamo e gestiamo una rete di servizi intermedi fra ospedale, domicilio e RSA che offra agli utenti un’adeguata continuità assistenziale nelle diverse fasi del recupero e del mantenimento delle funzioni, finalizzata al reinserimento nei diversi cicli dell’esistenza e al miglioramento della qualità di vita. In ambito formativo, svolgiamo attività di formazione e di qualificazione del personale di settore per favorirne le conoscenze teoriche e la preparazione professionale. Fondazione Molina - Onlus Viale Luigi Borri, 133 - Varese tel. 0332 207311 fax. 0332 262426
• Residenza Sanitaria Assistenziale • Centro Diurno Integrato • Assistenza Domiciliare Integrata e RSA aperta • Nucleo Alzheimer e Nucleo Stati Vegetativi • Nucleo Neuropsicogeriatrico • Nucleo Cure Sub Acute e Cure Intermedie • Ambulatori specialistici • Asilo nido
www.fondazionemolina.it info@fondazionemolina.it
MOLINA INFORMA RETE 55 - lcn 16
- Mensile d’informazione dedicato alla storica Fondazione socio-sanitaria di Varese
2a domenica del mese - ore 20.10
RETE 55 SPORT - lcn 86
2o lunedì del mese - ore 20.30
TELESETTELAGHI - lcn 74 martedì - ore 20.15
ANNO 2 • N.4 - MAGGIO 2016
La Buona Cucina Mensile di Ricette
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SPEZIE E AROMI di Patrizia Rossetti
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CARCIOFI ALLA GIUDIA
RAVIOLI CON RIPIENO DI CASTAGNE su ragù d’anatra
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UOVA AFFFOGATE
LE RICETTE
a cura dell’Associazione provinciale Cuochi Varesini
Torna l’appuntamento mensile con l’Associazione Provinciale Cuochi Varesini
Primo Piatto
Ravioli con ripieno di castagne su ragù d’anatra aromatizzato alla vaniglia e caviale di melograno Ingredienti (per 8 persone) Pasta gialla: 100 gr. farina 00* 25 gr. farina semola* n.1 uovo* n.1 bustina zafferano sale q.b n. 1 cucchiaio olio evo 50 gr. farina 00 da spolvero* Pasta verde: 125 gr. farina 00* 25 gr. farina semola* n. 1 uovo* sale q.b. 1 cucchiaio olio evo 50 gr. spinaci 50 gr. farina 00 da spolvero* 50gr Ragù d’anatra: 50 gr. sedano*, carota e cipolla n.4 petti d’anatra olio evo q.b sale e pepe q.b 1 lt. brodo semplice* n. 10 bacche di vaniglia (+ guarnizione piatti) 25 gr. concentrato di pomodoro Caviale di melograno: 7 gr. agar agar 15 gr. zucchero 250 gr. succo di melograno olio di arachide* q.b. Per il ripieno: 250 gr. castagne 100 gr. ricotta* n. 2 cucchiai miele 100 gr. panna* 2 - La Buona Cucina / Maggio 2016
Per la pasta setacciare le farine sul banco di lavoro e creare una fontana, in una bastardella sbattere le uova con l’olio e il sale, incorporare il composto alle farine fino ad ottenere un impasto omogeneo fare riposare in frigorifero per circa 10 minuti. N.B: PER OTTENERE UNA PASTA GIALLA INCORPORIAMO AL COMPOSTO LO ZAFFERANO MENTRE SE LA VOGLIAMO VERDE AGGIUNGIAMO GLI SPINACI. Per il ripieno di castagne: in una padella antiaderente saltiamo le castagne con il miele per circa un minuto successivamente passiamo tutto al cutter aggiungendo la ricotta e la panna. Per il ragù d’anatra: pelare e mondare le verdure e successivamente tagliarle a brunoise. Battere a coltello i petti d’anatra. Appassire le verdure tagliate e pulite precedentemente, incorporiamo e rosoliamo la carne per circa 5 minuti, uniamo al ragù il concentrato di pomodoro e le bacche di vaniglia e bagnamo con brodo semplice se necessita fino a completarne la cottura. Per il caviale di melograno: portare in temperatura il succo di melograno (60/70°) aggiungere il fruttosio e l’agar agar prendere un biberon e mettere il succo di melograno, in un misurino con dell’olio di semi pulito andiamo a formare delle palline fino a farle arrivare in fondo al misurino in modo che possono raffreddare dopodichè le scoliamo e otteniamo il nostro caviale di melograno. * PRODOTTI CONTENENTI I SEGUENTI ALLERGENI : • glutine e derivati • frutta secca • latte e derivati • sedano PRODOTTO D.O.P: MIELE VARESINO PRODOTTO DEL TERRITORIO: ANATRA
• uova
Ricette, storia, leggende e curiosità
SPEZIE E AROMI di Patrizia Rossetti
IL CARCIOFO, COME CUCINARLO E COME APPREZZARLO
Contro il logorio della vita moderna... Il carciofo- È considerato il fratello ricco del cardo. Il loro sapore è molto simile, la loro forma e le loro origini antichissime sono le medesime. Arrivavano entrambi dall’Africa settentrionale, precisamente dall’Etiopia e dalle Isole Egee. La loro differenza è che il cardo nasceva spontaneo e veniva consumato dai poveri contadini, mentre il carciofo era apprezzato molto dai ricchi. I popoli del Mediterraneo usavano i loro fiori azzurri per cagliare il latte. Questo ortaggio era conosciuto dai Romani con il nome di Cynara, mentre i Greci lo chiamavano Kinara. Ne troviamo traccia nell’opera di Plinio il Vecchio “Naturalis Historia”, dove si mette in risalto le sue proprietà purificanti, tonificanti e afrodisiache. Queste proprietà sono state riconosciute anche da Teofrasto nella sua “Storia delle piante”.
Ora
Storia - All’inizio del medioevo non si conosceva il carciofo però secondo alcuni documenti - verso la fine del 1500 si diffuse in Italia, in particolare in Toscana, a seguito di molte importazioni dall’Africa di questo prodotto. Caterina dei Medici, con il suo matrimonio con Enrico II di Francia, diffuse l’uso di questo ortaggio sia in cucina che sulle tavole dei più ricchi. Persino Luigi XVI, il Re Sole, amava gustare questo prodotto. Si racconta che Caterina dei Medici ne era molto ghiotta, tanto da mangiarne in quantità.
vi suggerisco una ricetta di un piatto antichissimo.
Buon
Una leggenda mitologica - Narra di una bellissima ninfa di nome Ciynara, per i suoi capelli color cenere. Zeus se ne innamorò. Le fece una corte spietata, ma Cynara lo rifiutò. Dopo vari tentativi, Zeus non accettò il fatto che una ninfa rifiutasse l’amore del re degli Dei e, in un momento d’ira, la trasformò in un carciofo, paragonando le spine al suo carattere orgoglioso, il colore verde dei suoi occhi e lasciandole il cuore tenero e dolce – come quello di cui si era innamorato. Oggi in commercio esistono parecchie qualità di carciofi: lo spinoso sardo, il verde di Palermo, la mammola verde, il precoce di Chioggia, il catanese, il violetto di Toscana....
appetito!!!
Carciofi alla giudia Ingredienti:
4 carciofi 1/2 limone 2 cucchiai di limone litro e mezzo di olio per friggere sale e pepe trito prezzemolo e aglio a piacere
Procedimento: prendete i carciofi e togliete le parti più dure del
gambo e del frutto. Immergeteli poi nell’acqua con il succo di limone. Prendete una pentola larga e alta e iniziate a scaldare l’olio con fiamma media. Togliete i carciofi dall’acqua, asciugateli e spolverate di sale e pepe al loro interno. Premeteli in modo che si aprano e quando l’olio è arrivato a giusta temperatura immergeteli e lasciateli friggere per 10-12 minuti fino a quando prendono il colore dorato. Poi prendetene uno a uno per il gambo e immergeteli di nuovo solo il fiore e lasciatelo per 2-3 minuti. Vedrete che si apriranno come dei fiori. Serviteli su di un piatto da portata spruzzandoli di prezzemolo e aglio tritati.
La Buona Cucina / Maggio 2016 - 3
NON LE SOLITE RICETTE
GOLOSE... E VELOCI!
a cura di Enzo Michele Esposito
a cura di
Patrizia Rossetti
Uova affogate Ingredienti (4 persone)
8 uova zucchero q.b. acqua di rose succo d’arancia spezie miste macinate (cannella, chiodi di garofano, zenzero)
4 - La Buona Cucina / Maggio 2016
Preparazione
Mettete sul fuoco una pentola con acqua e portatela a bollore. Prendete le uova e rompetele direttamente nell’acqua. Fate bollire per 3 o 5 minuti. Prendete una schiumarola e togliete le uova, scolandole. Mettetele su di un piatto da portata e, con un cucchiaino, versate sopra dello zucchero, un pizzico di spezie, gocce di acqua di rose e uno spruzzo d’arancio.
ARTE E CULTURA
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LICEO MUSICALE E RETE55 INSIEME PER PREMIARE IL TALENTO
Torna il Premio Milanese L’evento giunge alla sua undicesima edizione CONCERTO in occasione dell’ assegnazione del Premio Gianluigi Milanese 2016 Domenica, 22 Maggio 2016- ore 21.00 Palazzo Comunale Salone Estense - Varese Eden Ahbez Nature Boy - Riccardo Guidotti (Premio Gianluigi Milanese 2016) Classe di canto moderno/jazz M° Jasmine Labianco James Moody Jimmy McHugh Moody’s Mood for Love - Riccardo Guidotti e Leyla Martinenghi Morgan Lewis Nancy Hamilton How High the Moon - Leyla Martinenghi (Premio Gianluigi Milanese 2016) Classe di canto moderno/jazz M°Jasmine Labianco
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’evento - Riccardo Guidotti, Federica Rini e Leyla Martinenghi. Sono loro i tre vincitori dell’edizione 2016 del Premio Milanese – evento organizzato dal liceo Riccardo Malipiero in collaborazione con il gruppo Rete55, in memoria dell’imprenditore Gianluigi Milanese (purtroppo scomparso nel 2005). L’iniziativa ha l’obiettivo di valorizzare l’impegno e le capacità degli studenti più meritevoli, ai quali è viene consegnata una borsa di studio complessiva di 2mila euro.
da “Les Miserables”di Claude M. Schonberg Alain Boublil I Dreamed a Dream - Federica Rini (Premio Gianluigi Milanese 2016) Classe di canto moderno/jazz M° Jasmine Labianco Jeanine Tesori Dick Scanlan Girl in 14 G - Leyla Martinenghi da “Funny Girl” di Jule Styne Bob Merrill Don’t Rain on my Parade - Federica Rini
Dove e quando - Il Premio andrà in scena il prossimo 22 maggio alle 21 nel Salone Estense del comune. L’ingresso è libero.
da “Hunchback of Notre Dame” di Gary Trousdale e Kirk Wise Alan Menken Someday - Riccardo Guidotti Freddie Mercury, Montserrat Caballe The Golden Boy Leyla Martinenghi e Riccardo Guidotti
Nelle foto: sopra da sinistra, Matteo Inzaghi - Direttore Rete 55; Stefania Milanese; Marco Aceti - Direttore Liceo Musicale; Simona Milanese; Luigi Barion organizzatore dell’evento; a destra Claudio Milanese
da “Cabaret” di Bob Fosse John Kander,Fred Heb, Ralph Burns Mein Herr - Federica Rini Queen Somebody to Love M° E. Salvato, pianoforte - M° M. Brambilla, basso - M° F. Pinetti, percussioni The Saved Modern Choir
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ARTE E CULTURA
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EDIZIONE RICCA DI SORPRESE PER IL FESTIVAL DEI TALENTI DI LEANDRO UNGARO
Giovani artisti alla ribalta La partnership con Rete55 tra le principali novità
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orna il Festival dei talenti. Quali le caratteristiche di questa edizione? Le più importanti da evidenziare riguardano la finalissima del 29 ottobre del Festival dei Talenti, nella sezione “Canto & Musica”. Innanzitutto – per valorizzare i 15 Artisti finalisti - realizzeremo un Branding per ciascuno di loro, fornendo massima visibilità grazie ad un Programma Editoriale appropriato, con il supporto dei nostri Media Partners (TV, Radio, Social Network, Carta Stampata) e grazie alle varie “Esibizioni & Coaching” in varie location. La Finale sarà trasmessa in diretta dall’Emittente Televisiva Rete 55 e poi in streaming in tutto il Paese. Coinvolgeremo il pubblico focalizzandolo sugli Artisti prima e durante la finale, attraverso i Social Media e la TV. La Finale – inoltre - sarà totalmente “Live”, ossia suonata dal vivo. Questo sarà possibile grazie agli arrangiamenti del Maestro Fabio Gangi e la sua Band, costituita da musicisti di fama internazionale. Saranno a disposizione dei vincitori del “Canto & Musica Inedito” e del “Canto & Musica Cover” delle Borse di Studio in denaro. Tra gli invitati alla Finale vi saranno vari Operatori Artistici (manager, impresari, PR, produttori, discografici, talent scout) curiosi ed interessati a cogliere le virtuosità dei nostri “Talenti”. Non solo esibizione, ma anche tanta ed efficace “Formazione & Coaching” renderanno il programma ancora più intenso e completo. Tra le novità 2016, la collaborazione con Rete55, che permetterà di diffondere le esibizioni dei concorrenti, dando loro una maggiore visibilità... È certamente la novità più importante in assoluto: un Festival che intende diventare grande non può che avvalersi di una prestigiosa Emittente Televisiva come Rete 55”. A partire da questa 4° edizione, infatti, il Festival dei Talenti
sarà “anche” televisivo, e non più solo una manifestazione artistica che si svolge nei teatri, nei locali più esclusivi e nelle belle piazze della nostra Regione. Infatti, Rete 55 è da oggi Media Partner ufficiale del Festival dei Talenti e - grazie ad essa ed al suo straordinario Staff - il nostro Festival potrà replicare il successo anche fuori dalle mura domestiche. È inevitabile che tutto questo comporterà un’infinità di benefici anche agli Artisti e agli altri Partner che desidereranno supportare il nostro Progetto. Facciamo un passo indietro: quando è nato il Festival e come è cresciuto nel corso del tempo? “Varese dei Talenti” è stata la prima reale scommessa. Tutto ebbe inizio il 6 agosto 2012 e si concluse con una spettacolare serata, in un bagno di folla, il 12 ottobre dello stesso anno, con la finalissima inserita nell’ambito degli spettacoli istituiti dall’ente Fiera di Varese. A quella iniziativa parteciparono, in qualità di artisti non professionisti, tutti coloro che nel loro settore ritenevano di possedere qualche particolare abilità legata al mondo delle arti e dello spettacolo. Sull’onda del successo di “Varese dei Talenti”, riscosso il gradimento del pubblico e l’apprezzamento da parte degli Artisti tutti, finalisti e non, il 12 dicembre 2012, grazie anche al prezioso aiuto di Lara Bartoli che ricoprì anche il ruolo di Direttore Artistico, partì “Il Festival dei Talenti”: il vero e grande progetto di talent scout e di coaching della nostra provincia ma che già si è esteso su tutto il territorio nazionale e che conserverà sempre il suo epicentro nella Città di Varese. Il principio ispiratore che mi ha portato a realizzare prima “Varese dei Talenti” e oggi “Il Festival dei Talenti” è sempre lo stesso: quello di credere che chiunque si consideri un “talento” può avere una bella opportunità.
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Una manifestazione che - dunque - è diventata sempre “più grande”, anno dopo anno. E che non vuole certo fermarsi qui... Sì, il Festival dei Talenti è ormai una realtà e non siamo più noi a 6.
ARTE E CULTURA volere che l’avventura continui, bensì il pubblico che ci segue da anni e gli artisti stessi e poi perché sono stati compresi i nostri “valori”, le nostre aspettative e i nostri scopi essenziali: ossia, è la persona nella sua interezza,
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con le proprie qualità etiche e artistiche, a costituire il centro di tutti i nostri interessi. Ridare significato alla parola “talento” è un compito gravoso che però ci assumiamo volentieri, almeno per quanto ci
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permettono i nostri mezzi. Infatti, per noi è importante la “componente ambientale”: cioè quella di valorizzare gli spazi, i luoghi, e favorire l’incontro spontaneo di artisti, pubblico e commercianti con questi ultimi coinvolti in modo trasversale. L’unione di tutto questo è in grado di aggiungere valore alla nostra manifestazione e di creare un’esperienza globale su un unico tema: l’esaltazione, nonché la gratificazione, dell’artista, il talento che noi ricerchiamo. Non c’è Progetto di successo se non vi sono uomini e donne di successo che lo realizzano. Senza dover ricordare tutti coloro hanno avuto un ruolo importante in passato, desidero citare invece quelli che sono tuttora la colonna portante del Festival: Francesco Sottili (Direttore Tecnico), Mariarosaria Della Martora (Responsabile Segreteria Artistica), Ugo Danesi (Video Maker Ufficiale), Dario Mingolla (Fotografo Ufficiale), Massimo Dal Soglio (Responsabile della Formazione e Coaching) assieme agli altri due Coach, Andrea Assi e Sabrina Sozzani, Mauro Neri (Responsabile Graphic & Design) e Massimiliano Saracino (Scenografo).
cantare o ballare, la “Academy” insegna a fare queste cose davanti al pubblico. Una differenza tanto sottile quanto enorme. L’Academy sarà una sorta di “Incubatore” di start up per progetti artistici, attraverso il quale i sogni e le idee prenderanno forma. Dopotutto, anche il Festival dei Talenti è da considerare ancora una start up ed un sogno che è sempre più una splendida realtà.
Quali i progetti in cantiere? Due in particolare. Potenziare la Categoria introdotta l’anno scorso denominata “Patrocini & Collaborazioni” che ha lo scopo di promuovere, supportare e anche produrre interamente iniziative di altri. Quest’anno abbiamo scelto di sostenere totalmente un progetto straordinario: il Concerto Spettacolo “Dorian Live” che sarà messo in scena da Musicinaction del talentuoso Alessandro Oliveri (l’autore delle musiche, dei testi e delle liriche). Dorian Live è liberamente tratto dal romanzo “Il ritratto di Dorian Gray” di Oscar Wilde ed è suonato, cantato e recitato completamente dal vivo e sarà presentato in prima assoluta nazionale il 10 dicembre 2016 presso il Teatro UCC di Varese. E poi c’è l’Academy: un progetto ambizioso che apre nuovi orizzonti per il Festival e che già testeremo da quest’anno. Lo scopo sarà di aiutare gli Artisti a perfezionarsi tramite un progetto mirato di Formazione e di Coaching che consentirà loro di affrontare le sfide del palcoscenico nel migliore dei modi: se una scuola insegna a
13 NOVEMBRE 2016: la Rassegna di Danza, oramai giunta alla sua 4° edizione, denominata “Il Festival della Danza”. Ore 17.30 presso il Teatro UCC di Varese.
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Gli appuntamenti della 4° edizione del Festival dei Talenti 2016 29 OTTOBRE 2016: finale del “Festival dei Talenti” nelle Categoria “Canto&Musica”, nelle sezioni Canto Inedito e Canto Cover. Ore 20.30 presso il Teatro UCC di Varese.
10 DICEMBRE 2016: prima assoluta in Italia del Concept Concert “Dorian Live”. Ore 20.30 presso il Teatro UCC di Varese. 16 DICEMBRE 2016: serata conclusiva dell’intera stagione del 4° Festival dei Talenti, denominata “Galà del Festival dei Talenti, 4° Trofeo Città di Varese”. Ore 20.30 presso il Teatro UCC di Varese.
Nelle foto: 1. Press Event & Show 2. Francesco Sottili e Mariarosaria Della Martora; 3. Ugo Danesi; 4. Mauro Neri; 5. il Team dei Voach Andrea Assi, Massimo Dal Soglio, Sabrina Sozzani; 6. Dario Mingolla
AGENDA ARTISTICA
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a cura di FABRIZIA BUZIO NEGRI
• Rovereto /MART
• Roma / Palazzo delle Esposizioni
Corso Bettini, 43
Via Nazionale, 194
GIUSEPPE PENONE. SCULTURA
CARAVAGGIO EXPERIENCE
Il Mart dedica un’importante mostra a Giuseppe Penone (Garessio-CN, 1947), tra i maggiori protagonisti della scena artistica internazionale. Fin dagli esordi Penone costruisce un discorso sulla scultura a partire dal rapporto con l’universo vegetale. In mostra opere inedite, riletture di lavori storici e una monumentale installazione. Nel cuore del Mart si innalza un grande tronco bronzeo come a sfondare la struttura del Museo, mentre un marmo di quasi venti metri segna il centro di un percorso negli ampi spazi del secondo piano che per la prima volta vengono presentati come architettura libera da ogni muro. Attorno cresce un paesaggio fatto di cortecce di bronzo, forme antropomorfe e gesti di piante, impronte degli alberi, vene del marmo, calchi di terra.
Questo è il titolo dell’imponente video-installazione, un progetto espositivo elaborato con la consulenza scientifica di Claudio Strinati e realizzato dai video-artisti di “The Fake Factory” con le musiche originali di Stefano Saletti. Viene raccontata in maniera del tutto inedita l’opera di Michelangelo Merisi da Caravaggio attraverso l’innovativa tecnica espositiva delle “esperienze immersive” che approdano per la prima volta a Roma. È un approccio contemporaneo ai dipinti del grande artista, con l’utilizzo di un sofisticato sistema di multi-proiezione a grandissime dimensioni combinato con musiche a percussione e archi, distorsioni visive, fragranze olfattive che proiettano il visitatore in una dimensione sensoriale senza tempo.
Fino al 26 giugno
Fino al 3 luglio Orari: martedì, mercoledì, giovedì, domenica 10 - 20 Venerdì e sabato fino alle 22.30 Chiuso il lunedì www.palazzodellesposizioni.it
Orari: da martedì a domenica 10 - 18 Venerdì fino alle 21.00 Lunedì chiuso info@mart.trento.it
GIUSEPPE PENONE Corteccia, 1983
CARAVAGGIO Suonatore di liuto, 1595 elaborazione grafica
• Venezia / Palazzo Grassi
• Brescia / Museo di Santa Giulia Via dei Musei, 81/b
San Samuele
SIGMAR POLKE, L’INNOVATORE
CHRISTO AND JEANNE-CLAUDE. WATER PROJECTS
La mostra dedicata a Sigmar Polke (1941-2010) ricorda il 30esimo anniversario della sua partecipazione alla Biennale di Venezia, nel 1986, dove fu premiato con il Leone d’Oro. La grandiosa esposizione raccoglie novanta opere, provenienti in parte dalla Pinault Collection. Si ripercorre l’eclettica carriera dell’artista dagli anni ’60 agli anni Duemila sottolineando le molteplici tecniche utilizzate, dai dipinti ai disegni, installazioni, film. Dal “realismo capitalista” - movimento a cui dà avvio insieme a Gerhard Richter in contrapposizione sia al realismo socialista dei Paesi dell’Est, sia alla Pop Art del consumismo occidentale - fino ai grandi quadri del 2000, con stratificazioni di immagini da fonti storiche e culturali diverse, Polke fa del concetto di molteplicità l’argomento privilegiato della sua opera.
Per la prima volta sono riuniti i progetti di Christo e JeanneClaude legati all’acqua, nei quali gli artisti hanno lavorato in stretta relazione con paesaggi rurali e urbani caratterizzati dalla presenza di mare o lago, oceano o fiume. In mostra sono 150 tra studi, disegni e collage originali, ai quali si aggiungono i modelli in scala, le fotografie dei progetti realizzati, i video e i film relativi. L’esposizione - pensata in concomitanza della realizzazione della passerella galleggiante sul Lago d’Iseo, aperta al pubblico dal 18 giugno al 3 luglio - presenta i progetti monumentali dai primi anni Sessanta e sviluppa i sette Water Projects da “Wrapped Coast, One Million Square Feet”, 1968-1969, in Little Bay, Sydney, Australia, a “The Floating Piers, Project for Lake Iseo”, 2014-2016, Lago d’Iseo, Italia.
Fino al 6 novembre Orari: tutti i giorni 10 - 19 tranne il martedì www.palazzograssi.it SIGMAR POLKE Untitled (Quetta-Pakistan) 1974-1976
Fino al 18 settembre Orari: da martedì a venerdì 9.30- 17.30 Sabato e domenica fino alle 19. Giovedì fino alle 22. Chiuso il lunedì. www.mostrachristo.bresciamusei.com CHRISTO Floating Piers, 2016
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L’ARTISTA DEL MESE
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GLADYS COLMENARES. Vitalità e gioia nel colore Irripetibili le opere polimateriche dagli intensi magnetismi cromatici
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Ogni forma ha per me un significato ben preciso”. È Gladys Colmenares a parlare della sua arte. Nata a Caracas in Venezuela e attualmente residente a Ispra sulle sponde del Lago Maggiore, l’artista ha da tempo definito un percorso visivo di grande vitalità coloristica e materica. Sono procedimenti metamorfici dove la materia - smalti, gessi, con inserti in oro e argento - viene condotta verso equilibri variabili tra dense stratificazioni e dinamismi impulsivi. Perché per lei il colore è gioia e gioco insieme, dai magnetismi interni alle fitte tramature stratificate che invadono la superficie con i loro spessori e i ritmi interferenti. Nei dipinti polimaterici di medie o piccole dimensioni si celano astrazione, divertimento creativo, invenzione: irripetibili, pieni di vita e di colore. Anche negli “assemblages”, formati da multipli di grandi pannelli, il procedere dinamico di forma-materia-spazio si muove con accentuata instabilità nelle improvvise trasmutazioni cromatiche, momenti creativi rintracciabili pure nelle tridimensionali “pitture-oggetto” inserite in teche di plexiglas.
Un particolare talento nella elaborazione tematica del colore ha consentito a Gladys di acquisire un linguaggio molto personale, siglato da una libertà espressiva assoluta, vivace e multiforme. Come la sua anima.
www.gladyscolmenares.com gladcos52@hotmail.com
Fabrizia Buzio Negri
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Nelle foto: 1. Gladys Colmenares 2. Animated heart 3. Snizzy sfinks 4. Foulard’Artista
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TURISMO TICINO
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a c u r a d i A RT E VA R E S E . C O M Direttore Lorenzo Airoldi – Il primo portale online dedicato all’arte della provincia di Varese – info@artevarese.com
• Ligornetto
• Atahotels Business & Resort di Varese
MUSEO VINCENZO VELA
PASSEPARTOUT UNCONVENTIONAL GALLERY
Con la luce di Roma
Incontri d’arte
Amate Roma? Siete appassionati di storia della fotografia? Se cercate una mostra eccezionale e unica nel suo genere, vi consigliamo “Con la luce di Roma. Fotografie dal 1842 al 1860 nella Collezione Marco Antonetto”, allestita nella splendida cornice del Museo Vincenzo Vela di Ligornetto. L’esposizione si propone di esemplificare lo sguardo che sulla città posero all’epoca quanti si interessarono ad essa e alla sua immagine. Uno dei maggiori pregi della mostra è di trasformare il visitatore nel protagonista di un moderno tour ottocentesco, grazie all’intelligente scelta di dedicare ogni sala a un soggetto particolare, come il Tevere, il Colosseo, la campagna romana. Fino al 19 giugno 2016, tutti i giorni dalle 10.00 alle 17.00, chiuso lunedì
PassepARTout Unconventional Gallery inaugura “Incontri d’arte”, la Rassegna d’Arte che vede in mostra le opere di Silvana Di Lorenzo, Buno Greco, Cristiano Ranghetto. La Rassegna ha lo scopo di evidenziare e sottolineare come l’Arte possa essere fondata sul pensiero, sul concetto, sull’introspezione oltre che sull’estetica del Bello Puro: l’Arte come mezzo di comunicazione. Dalla pittura alla fotografia passando per la scultura, l’evento è un invito a esprimere le proprie emozioni, le passioni e perché no, la voglia di oltrepassare i limiti della realtà, attraverso la forma di espressione più alta e universale quale è il linguaggio dell’Arte. Fino al 29 maggio 2016, www.passepartout-unconventional-gallery.it, tel. 3382144483
• La passione per l’arte, il senso per il bello
ARTE. ANTICHITÀ. ARGENTI
Le collezioni di Giovanni Züst nei musei di Rancate, Basilea e San Gallo
Storia di un imprenditore schivo e generoso e di una passione per il collezionismo artistico, portata avanti sin dalla giovinezza. Giovanni Züst amava il bello e collezionò seguendo il suo gusto raffinato ed eclettico già con l’intento di donare i suoi preziosi beni alla comunità, per lasciare un segno tangibile alla sua patria e ai luoghi a lui più cari. Nel quarantesimo della morte, la cittadina in cui abitò per quasi mezzo secolo, Rancate, gli rende omaggio con una rassegna che ricompone in parte la collezione Züst, riunendo per la prima volta i suoi tre filoni chiave, attualmente suddivisi in tre sedi diverse. I reperti archeologici etruschi, greci e romani, oggi conservati all’Antikenmuseum di Basilea dialogano con gli argenti, circa 130 pezzi tra XVI e XVII secolo, regalati al Museo Storico di San Gallo. Due collezioni idealmente abbracciate dai dipinti ticinesi e lombardi tra XVII e XIX secolo, che hanno costituito il nucleo base del museo di Rancate: dal geniale Giovanni Serodine fino ai pittori dell’Ottocento. Filmati e foto d’epoca ricostruiscono l’atmosfera dell’originale villa museo di Rancate dove sono stati a lungo esposti. Arte. Antichità. Argenti. Le collezioni di Giovanni Züst nei musei di Rancate, Basilea e San Gallo. Pinacoteca cantonale Giovanni Züst, Rancate (Mendrisio). Fino al 28 agosto da martedì a domenica 9.00 - 12.00 e 14.00 - 17.00 fino a giugno, ore 14.00 - 18.00 luglio-agosto, tel 004191.8164791, www.ti.ch/zuest.
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TURISMO TICINO
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FONDAZIONE E MUSEO DEI FOSSILI DEL MONTE SAN GIORGIO - MERIDE
Proposte accattivanti per tutti Un libro per ragazzi in quattro lingue e un ricco programma per un vasto pubblico
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a oltre tre anni, da quando il Museo dei fossili del Monte San Giorgio a Meride (CH), a due passi da noi, è stato inaugurato, le novità, i progetti e i programmi man mano offerti ai visitatori locali e internazionali dimostrano che la Fondazione del Monte San Giorgio, l’ente che si occupa della gestione del lato svizzero del sito transfrontaliero iscritto (2003 (CH)/I 2010(I)) nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO per la varietà e l’eccezionale stato di conserva-
da quest’organismo e i suoi compiti, in particolare quelli legati alla Convenzione sul patrimonio mondiale culturale e naturale. I testi sono estratti da uno dei filmati brevi d’autore dedicati agli undici siti svizzeri del Patrimonio mondiale, realizzati nell’ambito di un progetto nazionale promosso dalla Commissione svizzera per l’UNESCO e presentati al pubblico nel 2015 (www.unesco.ch/films). Il cortometraggio da cui prende spunto il libro è quello girato dal regista ticinese Niccolò Castelli e dedicato al fossile Neusticosau-
Tra le altre variegate proposte in calendario, figurano come sempre escursioni, conferenze a carattere scientifico e divulgativo e altre attività didattiche per i più giovani, ad esempio quelle previste in occasione della Giornata Internazionale dei Musei del 22 maggio che quest’anno s’intitola “Scopri il tuo museo preferito”. Infine particolare rilievo va dato all’animazione teatrale, Museo a sorpresa, organizzata per domenica 12 giugno nell’ambito delle Giornate del patrimonio mondiale, previste durante quel week
Ingresso Museo dei fossili del Monte San Giorgio - modelli, copyright FMSG
zione dei fossili di animali e piante del Triassico Medio (247-237 milioni di anni fa), sono tutt’altro che statici o “di pietra”, anzi testimoniano dinamismo e creatività. L’importante novità presentata lo scorso mese di marzo è una pubblicazione per i ragazzi dal titolo Neustiscosaurus MCSN 5758. Il libro, dedicato “A piccoli e grandi paleontologi”, è concepito come copia unica in quattro lingue (italiano, francese, tedesco e inglese) ed è pensato per i ragazzi a partire dalla 3a e 4a classe elementare. Una breve introduzione spiega in modo semplice i motivi dell’iscrizione del Monte San Giorgio nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, i principi sui quali poggia l’attività svolta
rus MCSN 5758. La bestiola racconta in prima persona la sua vita, mentre un paleontologo lo prepara, liberandolo dalla roccia. I testi sono corredati da immagini scientifiche, arricchite da una grafica del tutto originale e allegra curata da Manuela Bieri. La pubblicazione, in vendita presso il Museo, è completata da una scheda didattica e un foglio di auto collanti (stickers) con gli animali e relativi nomi, che vivevano contemporaneamente al protagonista. Il programma primavera-estate 2016 prevede, il 21 settembre, un’attività didattica che permetterà ai partecipanti di conoscere meglio Neusticosaurus MCSN 5758, il mondo dei fossili che da sempre stimola l’immaginario di grandi e piccini e il significato del Patrimonio mondiale.
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La vecchia Fabbrica di Spinirolo a Meride, copyright FMSG PER MAGGIORI INFORMAZIONI E PER VISITE GUIDATE RIVOLGERSI ALLA RICEZIONE DEL MUSEO: Telefono: +41 91 640 00 80; info@montesangiorgio.org www.montesangiorgio.org
end e che coinvolgeranno tutti gli 11 siti della Svizzera. Al Museo a Meride la compagnia Grande Giro sorprenderà i visitatori del Museo tramite animazioni teatrali e danzanti dedicate al Monte San Giorgio e ai suoi fossili. Non resta che partecipare a una della ricche proposte.
RUGBY
SPORT
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TANTE LE INIZIATIVE PER IL 40°ANNIVERSARIO DEL CLUB BIANCOROSSO...
Rugby, splendido quarantenne Un tuffo nel passato, un viaggio nel presente, uno sguardo sul futuro
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Eravamo cinque amici... al campo, precisamente al Tennis Club di Induno Olona. Parlando, scherzando e sognando, abbiamo deciso di fondare il Rugby Varese. Pochi giorni dopo, a Giubiano, abbiamo proiettato per gli studenti dei filmati degli All Blacks. Gli alunni del Liceo Ferraris erano entusiasti, e così è partita la straordinaria avventura”. I ricordi, le emozioni, di Angelo Bonalumi, fondatore e oggi Presidente onorario del ASD Rugby Varese. Correva l’anno 1976. Era il 4 Giugno. Angelo e altri quattro suoi amici diedero vita ad una splendida creatura che, tra pochi giorni, compie 40 anni. Tante le iniziative, partite a Marzo, con incontri, maglie celebrative, eventi. Non mancherà la storica festa al “Levi”, 9, 10 e 11 Giugno, con migliaia di persone pronte ad invadere il campo sportivo di Giubiano. Appuntamento che, per l’occasione, sarà anticipato da una mostra fotografica. Inaugurazione il giorno del compleanno, il 4 di Giugno, in Via Speri della Chiesa, allo Spazio Futuro Anteriore. E si proseguirà fino a Settembre. In data ancora da stabilire, tornerà, a grande richiesta, il Memorial Lucio e Gianni Sacchetti. Nel 2015 Varese si aggiudicò il triangolare contro Paganica e CUS Milano. La speranza è di replicare il successo, ma, soprattutto, di coinvolgere ancora una volta i varesini per chiudere in bellezza le celebrazioni. Grazie a questo appuntamento siete riusciti ad essere ancora più vicini al territorio – chiediamo all’attuale Presidente Stefano Malerba - ...
“Siamo parte attiva della città, nella nostra squadra giocano solo ragazzi di Varese. Questo club è grande per ciò che rappresenta”. E i prossimi 40 anni? La nostra volontà è quella di crescere ancora, come numeri, come visibilità, come attività giovanile. Il settore Minirugby deve essere il fiore all’occhiello. Quella appena trascorsa è stata una stagione difficile, è arrivata la retrocessione dalla B alla C, nessuno però ne ha fatto un dramma, anzi. I risultati sportivi contano, non tanto quanto la stessa, forte, passione che ci accompagna dal 1976”.
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Nicolò Ramella Nelle foto: 1. Immagini 1976-86; 2. Cus Torino, 1982; (foto prese dall’archivio storico di Mario Pellegrini 3.Varese 2015-16; (foto Elisa Carcano)
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CICLISMO
SPORT
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LA CAMPIONESSA DEL MONDO ELIZABETH ARMISTEAD VINCITRICE DEL 18° TROFEO BINDA
Un fulmine iridato a Cittiglio Elogi agli organizzatori da parte del Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale
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colori dell’iride hanno illuminato il 18° Trofeo Alfredo Binda che si è disputato il 20 marzo scorso ed è stato valido quale terza prova del Women’s World Tour. Degno di un campionato del mondo – tanto per incominciare - l’elenco delle partenti. Infatti, all’edizione di quest’anno, hanno partecipato 28 squadre e hanno preso il via 165 atlete, provenienti da tutti i continenti. In totale sono state rappresentate ben trenta nazioni. Con il pettorale numero 1 si è schierata, ai nastri di partenza a Gavirate, la britannica Elizabeth Armistead, vincitrice dell’edizione dello scorso anno del Trofeo Binda e campionessa del mondo in carica. La Armistead era ovviamente la grande favorita della vigilia, ma altre grandissime atlete ambivano ad iscrivere il loro nome nell’albo d’oro di questa prestigiosa classica. Tuttavia la forte britannica non ha lasciato scampo alle avversarie e ha tagliato il traguardo di Cittiglio in maglia iridata e a braccia alzate. La campionessa del mondo Elizabeth Armistead ha preceduto la statunitense Megan Guarnier, sua compagna di squadra nel team Boels Dolmans, e la svizzera Jolanda Neff. Prima delle italiane si è classificata l’eterna Giorgia Bronzini, che è giunta al traguardo in decima posizione. La velocista azzurra è sempre nel vivo della battaglia, quando si respira aria di mondiale, avendo già vinto il campionato del mondo per due volte consecutive, nel 2010 e nel 2011.
Si è dimostrato sicuramente degno di un campionato del mondo il circuito proposto dagli organizzatori, con l’arcigna salita di Orino e l’arrivo in leggera ascesa di Via Valcuvia a Cittiglio, che tanto ricorda gli arrivi più belli dei mondiali. Impeccabile, come sempre, si è rivelata l’organizzazione della Cycling Sport Promotion, presieduta da Mario Minervino, il quale si è detto ampiamente soddisfatto dell’esito della manifestazione, alla quale hanno presenziato anche il Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale Brian Cookson e il Presidente della Federazione Ciclistica Italiana Renato Di Rocco. Pertanto, forse un po’ per la vittoria della campionessa del mondo in carica Elizabeth Armistead e forse un po’ per l’atmosfera iridata che si respirava sul percorso, il nostro pensiero è corso subito al mondiale di Varese 2008, che è ancora ben scolpito nel cuore di tutti gli appassionati di ciclismo varesini. Il ricordo delle straordinarie giornate di Varese 2008 si è ben presto trasformato
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nel sogno di altre entusiasmanti emozioni e quindi durante la conferenza stampa, che si è tenuta al termine della corsa, abbiamo chiesto al Presidente dell’Unione Ciclistica Internazionale Brian Cookson se sia possibile iniziare a sognare di rivedere un mondiale sulle strade della Provincia di Varese. “Certo si può sognare un altro campionato del mondo, con organizzatori così bravi come Mario Minervino ed un territorio così bello” - ha risposto. E allora, visto che sognare non costa nulla, lasciamoci trasportare dalla fantasia, pur restando ovviamente ancorati alla realtà. E la realtà è certamente rappresentata dal Trofeo Alfredo Binda, la classica internazionale di Cittiglio che solo le vere campionesse riescono a vincere. Luigi Cazzola Nella foto: Il podio del 18° Trofeo Binda e nel riquadro l’arrivo vittorioso della campionessa del mondo Elizabeth Armistead (Foto Ilaria Benati)
PATTINAGGIO
SPORT
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ACCADEMIA BUSTESE DI PATTINAGGIO, PROGETTI E ATTIVITÀ
Novità in pista
Un calendario ricco di gare ed eventi per tutti
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a nuova stagione - Ha visto l’inizio corsi nel mese di settembre, come di consueto. Altissima è stata l’affluenza degli atleti che ha veramente impegnato la società nel rivedere gruppi ed orari di allenamento, ma nonostante la cronica mancanza di spazi in pista, si è riusciti a garantire a tutti il giusto approccio a questo bellissimo sport sulle ruote.
A tutto questo si aggiunge ai punti di orgoglio in Accademia: la preparazione, del Festival sui Pattini, che vedrà la società festeggiare in pista i 60 anni di attività federale ininterrotti, nelle serate del 17 e 18 Giugno, alla pista intitolata al fondatore del sodalizio Giancarlo Castiglioni in via Ariosto a Busto Arsizio; la continuità e lo sviluppo del progetto “Vieni anche tu in Accademia 2.0” che permette, anche quest’anno, a molti bimbi assistiti da AIAS di seguire i normali corsi di pattinaggio in maniera completamente gratuita, usufruendo di tutto quanto necessario alla pratica sportiva, grazie anche alla fattiva collaborazione di FO.CO.VA. che ritiene sempre meritevoli i progetti societari; l’organizzazione del campionato italiano di freestyle che porterà a Busto Arsizio dal 30 giugno al 3 luglio i migliori campioni nazionali con i pattini in linea. Tutte le informazioni si possono trovare sul sito www.accademiabustesepattinaggio.com, oppure presso la segreteria del Pala Castiglioni di Via Ariosto 3 nei giorni di lunedì e giovedì, dalle ore 18. Daniele Banfi
Il settore artistico - Nei primi mesi autunnali ha visto anche i consueti stage per i settori agonistici, la società ha garantito la presenza dell’allenatore della campionessa del mondo Massimiliano Cotelli per il settore dei “liberi”, con in aggiunta l’inizio di una nuova collaborazione per il settore danza nella figura del tecnico federale Silvio Trevisan. In entrambi gli appuntamenti, l’Accademia ha organizzato una giornata di gare. Ottimo il lavoro di dirigenti e collaboratori che ha portato a ricevere i complimenti dei responsabili federali. I risultati - in occasione dei campionati provinciali - sono stati molti e positivi, impossibili elencarli tutti essendo entrati in casa Accademia ben 31 ori 16 argenti 11 bronzi, più moltissimi piazzamenti nei primi 5. In questo periodo sono ormai in via di inizio i campionati regionali, attraverso i quali gli atleti potrebbero guadagnare la auspicata qualificazione ai campionati italiani in svolgimento nella prossima estate.
Nelle foto: la stagione 2016
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SPORT
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CI SONO QUATTRO VARESINI IN SVEZIA : STORIA DI UN SUCCESSO
Brancaleoni vicecampioni La nazionale italiana di sledge hockey conquista l’argento
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he vittoria! - La Polha Varese con l’Armata Brancalone Lombardia hanno riabbracciato Roberto Radice, Santino Stillitano, Emanuele Parolin e Alessandro Andreoni di ritorno dal Campionato Europeo di sledge hockey dove - vestendo la maglia della nazionale - sono stati tra i protagonisti del torneo concluso con 5 vittorie su 6 partite, che per gli uomini di coach Massimo Da Rin valgono la medaglia d’argento alle spalle della Russia e davanti a Norvegia, Repubblica Ceca, Germania e Svezia. Per la Polha la conferma di due campioni d’Europa 2011 come Radice e Stillitano insieme all’esordio internazionale di Andreoni e Parolin, accompagnati
in Nazionale dall’eterno attrezzista Roberto Marchiorato, sono il miglior risultato dell’impegno totale sui due fronti, agonismo e promozione, svolto negli anni senza risparmio dagli operatori e dai volontari in ogni manifestazione ed evento, in Italia e all’estero. Parla la presidente - “Non ci sarebbe attività senza promozione e sarebbe ancora più difficile la promozione se calasse l’attività” - spiega la presidente della Polha Daniela Colonna Preti. “Ecco perché non possiamo e non vogliamo trascurare nessuno degli aspetti che caratterizzano la storia della nostra associazione che per molti aspetti è
volontari e atleti, quasi nessuno con un’unica mansione”. Quest’anno primavera ed estate saranno stagioni ancora più intense. Dalle bocce, al tennis da tavolo, al kayak e ad altri mille altri impegni si unisce l’impegnativo programma del nuoto, con in palio la qualificazione alle paralimpiadi di Rio in programma dal 7 al 18 settembre, e poi la nostra maratona di handbike ‘Tre ruote intorno al lago’ del 25 settembre. “Per quanto ci aspetta temo che per più di qualche consiglio direttivo la voce ‘vacanza’ non sarà all’ordine del giorno” - conclude la presidente. Roberto Bof
Nelle foto: 1. Santino Stillitano, Alessandro Andreini, Roberto Marchiorato, Emanule Parolin e Roberto Radice 2. Alessandro Andreoni e Emanuele Parolin 3. Emanuele Parolin
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unica sull’intero territorio nazionale. Lo sledge hockey è solo una delle nostre numerose attività dedicate anche ad altre discipline paralimpiche e quindi l’impegno è davvero totale in quanto è distribuito su dodici mesi. Una griglia di appuntamenti organizzata ogni giorno nella nostra splendida sede in Via Valverde dove si alternano
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