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OTTOBRE 2021 - N.04
IL CONTENITORE DELLE ECCELLENZE DELLA PROVINCIA DI VARESE
FONDAZIONE MARCELLO MORANDINI
LA CASA DELL’ARTE NEL CUORE DI VARESE
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L’AZIENDA DEL TERRITORIO Gruppo Goglio, 171 anni di storia
A TU PER TU CON MEMO REMIGI Una vita legata a un piano e alla musica
POLHA VARESE
Crescono i successi cresce l’attenzione
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/il sommario
/4 /10 Supplemento a Varese Sport n. 941 del 08/10/2021 periodico sportivo a diffusione gratuita Aut. del trib. di Varese n. 345 del 09-02-1979
Direttore responsabile: Michele Marocco
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Vice Direttore: Laura Paganini
Caporedattore Marco Damiani
In redazione: Silvia Alabardi Matteo Carraro
Progetto grafico: Stefania Magni
Ufficio commerciale: Sunrise Media Fabrizio Pizzullo
è un prodotto Sunrise Media Varese via Caracciolo 29 Tel. 0332.226239 box@sunrisemedia.it
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L’AZIENDA DEL TERRITORIO Gruppo Goglio, 171 anni di storia
A TU PER TU CON MEMO REMIGI Una vita legata a un piano e alla musica
FONDAZIONE MARCELLO MORANDINI La casa dell’arte nel cuore di Varese
MATRIMONI: UN MONDO CHE RIPARTE Il varesotto location ideale per il giorno del Sì
COSMESI BIOLOGICA E NATURALE Le Muse Bio
ANDRELAB - BLONDE SPECIALIST L’acconciatura nel giorno più importante
TITOLI E AMMIRAZIONE PER LA POLHA VARESE POST PARALIMPIADI Crescono i successi, cresce l’attenzione
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GRUPPO GOGLIO 171 ANNI DI STORIA
LA MULTINAZIONALE DEL PACKAGING a cura della Redazione
< Lo stabilimento di Daverio, così come il Gruppo, non ha mai smesso di crescere tanto che oggi si estende su una superficie di oltre 20 ettari, pari a quella di circa 30 campi da calcio >
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Incastonato tra i comuni di Daverio e Crosio della Valle, c’è il quartier generale di un’azienda familiare fondata nel 1850, dieci anni prima dell’unità d’Italia, che è oggi uno dei principali player al mondo nel packaging flessibile. Parliamo di Goglio, Gruppo che impiega complessivamente quasi 1.800 dipendenti, progetta, sviluppa e realizza sistemi per l’imballaggio fornendo materiali flessibili, valvole, macchine e servizio per ogni esigenza di confezionamento. Il Gruppo è guidato oggi da Franco Goglio, trisnipote del fondatore che, in qualità di Presidente e Amministratore Delegato, porta avanti la storia di un’azienda che ha un grande passato alle spalle, ma lo sguardo sempre rivolto al futuro.
< Il legame con il territorio è solidissimo anche perché la maggior parte dei 720 dipendenti dello stabilimento di Daverio risiede nella provincia di Varese >
Come mai Goglio ha scelto proprio Varese come una delle sue principali sedi di produzione? “Lo stabilimento produttivo di Daverio nasce a metà anni Sessanta del secolo scorso quando, in seguito allo sviluppo urbano di Milano e alla costante crescita dell’azienda, fu necessario individuare un’area strategica dove spostare la maggior parte delle attività dell’impianto produttivo meneghino, peraltro attivo ancora oggi. Da allora lo stabilimento di Daverio, così come il Gruppo, non ha mai smesso di crescere, tanto che oggi si estende su una superficie di oltre 20 ettari, pari a quella di circa 30 campi da calcio. Ed è proprio qui che, all’interno della divisione ricerca e sviluppo del technology center, nascono la maggior parte delle innovative soluzioni di confezionamento flessibile adottate da alcune delle più grandi aziende al mondo. Tra i nostri clienti figurano infatti aziende come Lavazza, Segafredo, Starbucks, Kimbo, Nestlé, Barilla, Mutti e Riso Gallo, solo per citarne alcuni. Forse non ci avete mai fatto caso, ma se guardate con attenzione le confezioni flessibili di caffè, arachidi o sapone liquido che avete in casa è possibile che ci troviate il marchio Goglio”. Quanto è importante per Goglio l'appartenenza a un territorio come quello di Varese? “Il legame con il territorio è solidissimo, innanzitutto perché la maggior parte dei 720 dipendenti dello stabilimento di Daverio risiede nella provincia di Varese.
QUALITÀ E SICUREZZA ALIMENTARE: IL CONFEZIONAMENTO ASETTICO In tema di qualità e sicurezza alimentare il confezionamento asettico rappresenta una soluzione sicura, che permette ai prodotti processati di essere preservati a temperatura ambiente senza conservanti, mantenendo così inalterate le proprietà organolettiche, il sapore e i valori nutritivi più a lungo e in modo del tutto naturale. Un sistema senza alcuna necessità di refrigerazione che consente un notevole risparmio di energia, perfettamente indicato per conserve e prodotti alimentari come pomodoro, frutta tradizionale, frutta tropicale, agrumi, preparati e succhi di frutta, concentrati e conserve, latticini, vino, olio e surgelati. Una soluzione in grado di garantire vantaggi in ottica ambientale: riduzione degli scarti, risparmio di energia e distribuzione agevole del prodotto per favorire le piccole realtà locali.
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< Goglio ha contribuito al restauro di edifici religiosi tra Daverio e Crosio della Valle, è stata tra i promotori e gli sponsor della costruzione della palazzina della cultura a Daverio e partecipa ogni anno all’iniziativa Musica in Villa >
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Siamo da sempre molto sensibili e attenti nei confronti sia delle tematiche ambientali, sia delle esigenze del territorio e delle persone che vi abitano. Per fare alcuni esempi concreti, negli anni ’70 Goglio è stata la prima azienda nel settore a dotarsi di un impianto per riutilizzare il solvente per inchiostri e adesivi permettendo di recuperarne circa il 96%, con una netta riduzione delle emissioni in atmosfera. Nel 2015 abbiamo installato un moderno impianto di trigenerazione per la produzione di calore, energia elettrica e freddo, riducendo le emissioni di CO2 di circa 6000 ton/anno. Stiamo inoltre studiando l’apertura di un nuovo accesso all’impianto dal comune di Crosio della Valle per risparmiare strada ai nostri colleghi e ridurre traffico ed emissioni. La spiccata sensibilità green del Gruppo si riflette anche nella grande cura del verde sia all’interno che al confine dello stabilimento, dove entro fine anno saranno piantati quasi 200 nuove piante in aggiunta alle numerose già presenti. Siamo in prima linea anche nel supportare e promuovere la cultura. Goglio ha contribuito al restauro di edifici religiosi tra Daverio e Crosio della Valle, è stata tra i promotori e gli sponsor della costruzione della palazzina della cultura a Daverio e partecipa
< Nel 2015 è stato installato un moderno impianto di trigenerazione per la produzione di calore, energia elettrica e freddo, riducendo le emissioni di CO2 di circa 6000 ton/anno > ogni anno all’iniziativa Musica in Villa. Il Gruppo ha inoltre aderito all’iniziativa “Adotta una statua” della Veneranda Fabbrica del Duomo, contribuendo al restauro della statua di San Longino che è ora esposta al pubblico all’ingresso dello stabilimento di Daverio. Il contributo offerto per sostenere il progetto testimonia il legame molto sentito con il Duomo e la Madonnina, simboli di Milano, da parte della società che affonda le proprie radici a Milano, città in cui ancora oggi ha la sede legale e una parte della produzione”.
Qual è il prodotto che meglio vi rappresenta?
“Dovendo scegliere, citerei il FRES-CO SYSTEM®, sistema integrato per il confezionamento brevettato da Goglio. Il nome, scelto tra le proposte dei dipendenti tramite un concorso interno, è acronimo di Fresh container, e descrive il concetto di freschezza del prodotto alla base del brand di Goglio e rappresenta la sintesi della filosofia dell’azienda che offre al cliente soluzioni chiavi in mano. La nostra offerta sta infatti sempre più evolvendo dalla fornitura di imballi alla fornitura di macchine per l’imballaggio, accessori plastici ma anche servizio e assistenza tecnica in ogni fase di vita del prodotto”.
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< Abbiamo in programma importanti investimenti a Daverio ma anche negli altri impianti italiani ed esteri per sostenere il piano di sviluppo aziendale >
Progetti e sviluppi futuri? “Abbiamo in programma importanti investimenti a Daverio ma anche negli altri impianti italiani ed esteri per sostenere il piano di sviluppo aziendale, che è focalizzato in particolare sullo sviluppo di nuove tecnologie di produzione che consentano una maggiore efficienza ed un minore impatto ambientale, nonché ad incrementare la presenza del gruppo a livello internazionale”.
GOGLIO SOSTIENE LA VENERANDA FABBRICA DEL DUOMO DI MILANO
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La statua cui Goglio ha scelto di sostenere il restauro è una scultura raffigurante San Longino. Longino, secondo la tradizione agiografica, fu uno dei soldati che assistettero alla Crocifissione di Gesù, trafisse il Suo costato con una lancia e successivamente si convertì alla fede cristiana. La scelta di tale statua è stata guidata anche dal fatto che il suo autore è lo scultore Pompeo Marchesi, originario della zona di Varese: un importante legame con l’ormai cinquan-
tennale presenza di Goglio in questo territorio. La statua, affidata in prestito temporaneo a Goglio dalla Veneranda Fabbrica del Duomo per un periodo di un anno, con la possibilità di un prolungamento, grazie all’assenso espresso dalla competente Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la città metropolitana di Milano, troverà collocazione all’ingresso dello stabilimento di Daverio, dove pubblico e scolaresche potranno così scoprirne la storia.
A TU PER TU CON MEMO REMIGI
UNA VITA LEGATA A UN PIANO E ALLA MUSICA di Laura Paganini
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< L'ultimo anno per lui non è stato semplice, complice la morte dell'amata moglie Lucia Russo e quella del suo fidato cagnolino Bacio, ma si è aggrappato a quella scintilla che gli ha sempre fatto battere il cuore e luccicare gli occhi: la musica >
“A 83 anni si possono fare ancora tante belle cose. Ragazzi, mi rivolgo in particolare a voi: non state seduti sul divano, ma alzatevi perchè la vita ha molto da darvi. Cercatele, scopritele e fatele, l'età non conta”. È questo il messaggio forte e chiaro di Memo Remigi, pseudonimo di Emidio Remigi, cantante, paroliere, conduttore radiofonico e televisivo comasco di nascita ma varesino d'elezione che a 83 anni si è rimesso in gioco. L'ultimo anno per lui non è stato semplice, complice la morte dell'amata moglie Lucia Russo e quella del suo fidato cagnolino Bacio, ma si è aggrappato a quella scintilla che gli ha sempre fatto battere il cuore e luccicare gli occhi: la musica. Da “Innamorati a Milano” al regaetton “ComoShapira”. Com'è nato il suo ultimo successo? “Dopo anni di canzoni sull'amore, volevo uscire con qualcosa di diverso e che fosse rivolto ai giovani. Ho trovato l'ispirazione grazie a “Propaganda Live” e alle interviste che ho fatto dal vivo al Testaccio, il quartiere romano verace per eccellenza. Ne sono nati aneddoti divertenti e in particolare al pubblico è piaciuta una conversazione surreale e ironica con una signora. Il
UN LUNGO SUCCESSO CHE PARTE DA ERBA
Cantante, paroliere, conduttore radiofonico e televisivo, Memo Remigi (pseudonimo di Emidio Remigi) nasce ad Erba il 27 maggio 1938. Il padre, proprietario di una azienda di tessuti, amava suonare il pianoforte e spesso da ragazzino Memo lo accompagnava con la fisarmonica. Nei primi anni Sessanta comincia a girare per locali e Giovanni D'Anzi nota il suo talento. Nel 1964 la sua canzone “Innamorati a Milano”, ispirata al travolgente innamoramento per Lucia Russo, che poi diventa sua moglie, ottiene un successo straordinario e gli spalanca le porte per il grande pubblico. Continua nel frattempo la carriera di compositore scrivendo testi, tra le altre, per Mina, Ornella Vanoni, Iva Zanicchi, Ombretta Colli e Orietta Berti. Si affaccia anche al mondo della televisione diventando un volto popolare prima sulle emittenti private e poi in Rai dove attualmente è ospite fisso di “Oggi è un altro giorno”, programma condotto da Serena Bortone in onda ogni giorno feriale su Rai 1 dalle ore 14 alle 15.55.
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< Mi occupo dell'accompagnamento musicale nella trasmissione ‘Oggi è un altro giorno’ che cerco sempre di legare all'ospite che interviene. È bello, mi piace e sono contento di far parte di questo team > video è stato ricondiviso migliaia di volte sui social e questo ha fatto sì che mi avvicinassi ai giovani e che loro mi scoprissero per la prima volta. Con la canzone “ComoShapira”, uscita a fine maggio, è come se avessi teso la mano verso il loro mondo, è come se ballassi il ballo della vita insieme a loro”. Il suo ballo della vita è iniziato negli anni Sessanta quando ha incontrato la musica e anche sua moglie Lucia. “Nei primi anni Sessanta ho fatto tantissima esperienza nei night. Ogni notte suonavo per 3-4 ore ed è stata una palestra di vita impor-
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tantissima che mi ha permesso di formarmi e crescere. Il mio mentore è stato Giovanni D'Anzi, l'uomo che mi ha preso con sé e grazie al quale è partito tutto. Con “Innamorati a Milano” del 1964, ispirata proprio all'incontro con Lucia, è cominciata la mia carriera da cantante e non solo che, per fortuna, non è ancora finita”. Dal 13 settembre, infatti, è ospite fisso di “Oggi è un altro giorno” su Rai 1. “Il 12 gennaio è mancata mia moglie e gli ultimi duri due anni di malattia le sono stato vicino. La sua perdita mi ha fatto molto male e me ne fa ancora. Pochi giorni dopo il suo saluto, precisamente il 20 gennaio, gli autori di “Oggi è un altro giorno” mi ha chiamato per farmi un'intervista. Non ne avevo voglia, non ero nello spirito giusto e ho proposto di farla al pianoforte per ricordare vari aneddoti della mia carriera. Quel giorno, forse in modo inaspettato, hanno registrato ascolti più alti della media e così mi hanno offerto di partecipare alla trasmissione prima per tutta quella settimana, poi per l'intero mese di febbraio, poi
Nel 2008 è stato coinvolto per la stesura del'inno dei Mondiali di ciclismo a Varese
“Non avevo mai visto altrove così tanti ciclisti come a Varese e quando mi hanno proposto di scrivere e interpretare l'inno dei Mondiali ne sono stato orgoglioso, era un'occasione unica. Il titolo “Varese Va” ha un duplice significato: Varese va, avanza in tutte le sue iniziative sportive e non e Va Varese nel senso di “guarda” Varese. Ha avuto molto successo, anche se in sincerità posso dire che mi aspettavo che si potesse usare un po' di più per promuovere la città anche dopo l'evento ciclistico”.
fino all'estate e ora di riprendere con la nuova stagione. Mi occupo dell'accompagnamento musicale che cerco sempre di legare all'ospite che interviene. È bello, mi piace e sono contento di far parte di quel team”. Qual è stato il momento più bello della sua carriera? “Ce ne sono almeno due che voglio ricordare: quando ho cantato “Torna a casa mamma” insieme a mio figlio Stefano, una canzone commovente che mi emoziona ancora, e ogni volta che incontro uno di quei bambini, ora ormai adulti, che sono cresciuti con Topo Gigio. Spesso mi dicono di interpretare Topo Gigio per i loro figli mentre si commuovono e ricordano la loro infanzia e io mi presto volentieri, mi si scalda il cuore”. La sua vita è legata ed Erba, dove è nato, a Como, a Milano, a Roma ma anche in modo
profondo a Varese. “Mia moglie ed io ci siamo trasferiti da Milano al centro di Varese nel 2008. Lucia voleva abitare vicino a sua cugina e ricordare quei luoghi in cui aveva studiato da giovane. In realtà Varese non le è piaciuta subito, lei che era così attiva e abituata a fare tante attività, mentre io mi sono innamorato dei paesaggi, della freschezza e della genuinità di questa bella cittadina. Qui sono sempre stato felice, è un po' come essere tornato nei posti nativi”. Ora cosa c'è nel suo futuro? “Varese purtroppo ci sarà ancora per poco. La casa che ho condiviso per più di un decennio con mia moglie mi evoca tanti, troppi ricordi e ho deciso di trasferirmi a Milano con mio figlio Stefano. Per il resto, nella mia vita ci saranno sempre la musica, il canto, le emozioni. Anche a 83 anni ho una voglia matta di vivere e divertirmi”.
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LA CASA DELL’ARTE NEL CUORE DI VARESE FONDAZIONE MARCELLO MORANDINI
di Profumi d’Italya
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La Fondazione Marcello Morandini nasce nel 2016 per volontà dello stesso artista e grazie al generoso contributo di due importanti collezionisti, il cui sogno era veder realizzato uno spazio espositivo aperto, accessibile e inclusivo in cui fossero valorizzate le opere di Marcello Morandini. La Fondazione prende vita nel 2017 con l’avvio dei lavori di ristrutturazione e riconversione di Villa Zanotti, una delle preziose architetture di primo Novecento che contraddistinguono il patrimonio culturale identitario di Varese, città in cui Morandini vive e lavora.
Negli splendidi spazi della villa, situata nel cuore della città, la Fondazione Marcello Morandini si dedica alla conservazione e valorizzazione delle opere d’arte, di design e i progetti di architettura di Marcello Morandini. Una produzione che si presenta come una sintesi delle arti, in cui l’artista misura la dimensione umana individuando e generando spazi, attraverso una geometria infinita.
Il Museo si articola per oltre 930 metri quadrati su quattro piani e un grande parco (3.300 metri quadrati). Il primo piano è destinato ad ospitare mostre temporanee internazionali volte all’approfondimento sull’Arte Concreta e Costruttivista. Il restauro conservativo del secondo piano è riuscito a creare
< Negli splendidi spazi della villa, situata nel cuore della città, la Fondazione Marcello Morandini si dedica alla conservazione e valorizzazione delle opere d’arte, di design e i progetti di architettura di Marcello Morandini > /15
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/Chi siamo
Profumi d’Italya è un Tour Operator altamente specializzato in destinazione Italia. Nato traendo vantaggio dalla quindicinale esperienza della sorella Profumi d’Oriente Travel&Lifestyle, agenzia di viaggio di Varese concentrata in itinerari Tailor Made in tutto il Mondo, i suoi soci fondatori e collaboratori interpretano quotidianamente con grande passione e professionalità una filosofia unica nel settore che punta ad offrire ai propri clienti un’esperienza indimenticabile personalizzata ed esclusiva basata sulla profonda conoscenza delle destinazioni e dell’offerta turistica. Profumi d’Italya con uno staff di eccellenza studia costantemente una programmazione molto attenta ed unica per ogni itinerario, per godere di tutta la bellezza, la natura, la poesia, la ricchezza di storia, cultura, tradizioni e sapori dell’Italia. Ogni viaggio riflette propriamente variabili importanti quali stagionalità, festività, peculiarità, non trascurando mai atmosfere, bellezze, culture. I viaggi vanno intesi come metafora della vita, dove si viaggia per intraprendere nuove sfide. Abbiamo in Italia un patrimonio storico, culturale e paesaggistico ineguagliabile, è il Paese con il più alto numero di Siti Unesco Patrimonio dell’Umanità, un insieme di tante meraviglie in poche centinaia di chilometri.
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< L’artista ha disegnato anche la geometria dell’adiacente via del Cairo creando così un dialogo tra l’interno che accompagna il visitatore nella visita >
un meraviglioso dialogo tra moderno e contemporaneo ed è dedicato ad eventi e iniziative. Il terzo piano è interamente riservato alla sua collezione permanente. In occasione dell’inaugurazione, è stata allestita una mostra antologica che ripercorre la produzione dell’artista evidenziando i principali momenti del suo lungo percorso creativo. L’ultimo e quarto piano della villa sarà riservato allo studio dell’artista, agli uffici e all’archivio della Fondazione. Il parco ospita anche la prima opera ambientale di Morandini dal titolo “Una storia d’amore” 100 anelli attorno ai cento alberi: una metafora della società ideale dove tutti i singoli individui si uniscono per formare qualcosa di più grande, dove nessuno si salva da solo ma ognuno ha la sua peculiarità che lo rende unico. L’artista ha disegnato anche la geometria dell’adiacente via del Cairo creando così un dialogo tra l’interno che accompagna il visitatore nella visita. Apertura al pubblico sabato 2 ottobre 2021 da giovedì a domenica dalle 10.00 alle 18.00
/ Varese d’artista
APPUNTAMENTO CON L’ARTE PER L’ORA DEL TÈ Una piacevole passeggiata per le vie del centro storico, scoprendo le sue bellezze artistiche e storiche e i meravigliosi giardini grazie ai quali Varese è conosciuta con l’appellativo di “Città Giardino”. Rimarrete affascinati dai suoi prestigiosi palazzi di varie epoche e stili, dalle viuzze interamente porticate, dai negozi storici, dai cortili segreti e dalla magnificenza delle sue piazze, dalla torre civica, dalla torre campanaria e dal Battistero. Breve visita alle prestigiose gallerie d’arte ubicate nel cuore del centro storico della città e diventate un punto di riferimento per collezionisti e appassionati, che ospitano esposizioni permanenti di dipinti, sculture, fotografie, stampe e opere di arte contemporanea di artisti internazionali. Uno scatto fotografico al prestigioso Palazzo Estense eretto tra il 1766 e il 1771 per volere del duca di Modena Francesco III d'Este e successiva visita alla Fondazione Marcello Morandini che nel 2016 ha aperto le sue porte nel centro di Varese, scegliendo come sede una prestigiosa Villa del 1900 sapientemente restaurata con l’intento di realizzare un sogno: uno spazio espositivo, o meglio una finestra sul mondo, per permettere di far conoscere a tutti, non solo le opere dell’artista Marcello Moran-
< Un progetto con un grande obbiettivo: rendere la Fondazione un punto di riferimento in Italia e nel mondo per le correnti artistiche che rappresenta > dini, ma di promuovere l’Arte Concreta e Costruttivista, lavorando in rete con altri artisti e istituzioni culturali attraverso programmi espositivi, conferenze e pubblicazioni. Un progetto con un grande obiettivo: rendere la Fondazione un punto di riferimento in Italia e nel mondo per le correnti artistiche che rappresenta e allo stesso tempo conservare e valorizzare le opere d’arte, di design e i progetti di architettura. Ad attenderci un interessante percorso per ammirare le opere del Maestro, lasciandoci sorprendere dalla creatività, dall’ingegno e dal talento, immersi in questo luogo che profuma di Arte. La luminosa veranda che si affaccia su di un meraviglioso giardino ci attende per l’ora del tè. Un momento conviviale per ricordare, tra una tazza fumante e un pasticcino, un meraviglioso pomeriggio trascorso circondato da infinite bellezze.
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/ Varese d’artista
ARTE CULTURA LIFESTYLE Mattinata a Villa Panza (bene Fai), una prestigiosa villa settecentesca che spalanca le finestre su un magnifico giardino all’italiana e che ospita una collezione di arte contemporanea americana tra le più conosciute al mondo, opere di arte africana, oltre a mostre di respiro internazionale. La villa custodisce una collezione permanente di tele e sculture contando più di cento opere d’arte contemporanea, esposte all’interno di stanze e saloni settecenteschi. Il contrasto tra gli oggetti esposti e l’ambiente è forte ma perfettamente riuscito. L’ala dei rustici ospita invece le opere con il richiamo più forte dell’intera collezione: le ex scuderie sono dedicate alle installazioni create dai grandi maestri dell’arte contemporanea americana. Il percorso si conclude con la visita dal parco: uno splendido giardino all’italiana in cui sono disseminate svariate installazioni d’arte ambientale. Percorretelo tutto, perché in ogni angolo troverete qualcosa da scoprire nonché magnifici scorci sulla città di Varese. È arrivato il momento di assaporare “l’arte a tavola”: in un’atmosfera elegante e raffinata, il pranzo a base di ricette del territorio, sarà servito presso il rinomato ri-
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< In un’atmosfera elegante e raffinata, il pranzo a base di ricette del territorio sarà servito presso il rinomato ristorante attiguo alla Villa > storante attiguo alla Villa: una location suggestiva sia all’interno grazie alle luminose sale, sia all'esterno immersi in un contesto rilassante, circondati da belle statue e con incantevole vista sul giardino. Per concludere al meglio la nostra giornata “d’artista”, immancabile la visita alla Fondazione Marcello Morandini che nel 2016 ha aperto le sue porte nel centro di Varese, scegliendo come sede una prestigiosa Villa del 1900 sapientemente restau-
rata con l’intento di realizzare un sogno. Un interessante percorso per ammirare le opere del Maestro, lasciandoci sorprendere dalla creatività, dall’ingegno e dal talento, immersi in questo luogo che profuma di Arte. La luminosa veranda che si affaccia su di un meraviglioso giardino ci attende per l’ora del tè. Un momento conviviale per ricordare, tra una tazza fumante e un pasticcino, una meravigliosa giornata trascorsa circondati da infinite bellezze.
/ Sabato 20 novembre
VARESE D’ARTISTA E CONCERTO IN BIANCO E NERO
Chiara Nicora si diploma in pianoforte presso il Conservatorio di Firenze conseguendo il massimo dei voti. In seguito studia con S. Perticaroli, A. Lonquich, L. Romanini e M. Mika. Si diploma in clavicembalo sotto la guida di Laura Alvini presso il Conservatorio "G. Verdi" di Torino e frequenta corsi e seminari di fortepiano, cembalo e musica da camera tenuti da C. Banchini, R. Gini, M. Henry, C. Chiarappa ed E. Fadini. Svolge attività concertistica sia come pianista che come cembalista collaborando con vari gruppi e orchestre da camera quali Milano Classica, l’Orchestra Guido Cantelli, il Coro e Orchestra Ars Cantus, Il Viaggio Musicale, I Solisti di Pavia, l’Ensemble concertante d’archi della Scala, l’Orchestra Verdi, I Pomeriggi Musicali, con cui ha suonato in varie città italiane ed estere anche in qualità di solista. Ha collaborato con E. Dindo, P. Borgonovo, F. De Angelis, F. Biondi, O. Dantone, C. Chiarappa, M. Fornaciari, M. Mecelli, B. Cavallo e ha suonato in duo con L. Alvini. Ha inciso per le case discografiche Bongiovanni, Map e Frame, Urania suonando su strumenti originali. Si è laureata in discipline delle Arti della Musica e dello Spettacolo (DAMS) presso l'Università di Bologna con-
seguendo il massimo dei voti e la lode e in Musica da Camera presso il conservatorio di Como. Inoltre si è diplomata in Musicoterapia presso "la Cittadella" di Assisi. È docente presso Conservatorio di Milano. Ha pubblicato il libro “Angeli musicanti. Itinerario musicale negli affreschi delle chiese di Varese e delle cappelle del S. Monte” ed. Benzoni.
< Nella magica atmosfera della Fondazione, un'esperienza musicale negli ambienti della villa con Chiara Nicora >
Sabato 20 Novembre alle ore 16.30 la celebre pianista Chiara Nicora, delizierà al pianoforte con un mini-concerto di musica in "bianco e nero". Al termine, nella luminosa veranda che si affaccia su meraviglioso giardino si potrà gustare un aperitivo
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IL VARESOTTO LOCATION IDEALE PER IL GIORNO DEL SÌ MATRIMONIO: UN MONDO CHE RIPARTE
di Laura Paganini
Il turismo legato ai matrimoni è sempre di più un settore in grado di generare indotti significativi. Se in Italia il giro d’affari delle nozze è di 15 miliardi di euro all’anno, sul territorio di Varese parliamo di un mercato da 600 milioni, considerando le oltre mille imprese attive nella filiera con più di 3mila addetti. E i dati, anche alla luce dei 2.484 matrimoni celebrati in provincia di Varese nel 2019, anno prece-
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dente allo stop per l’allerta sanitaria, sono di tutto il rilievo per la nostra economia. Questo ambito, per altro, evidenzia notevoli margini di sviluppo e dopo l'emergenza legata alla pandemia questo mondo ha subito ripreso a crescere. Tra il 2017 e il 2020 il numero delle imprese che svolgono attività di catering per eventi si è alzato del 47,6%,
< Varese, con le sue bellezze ambientali e artistiche, le sue location esclusive e le capacità dei propri operatori, può giocare carte sempre più importanti > quello degli organizzatori di feste e cerimonie del 31,8%, mentre le aziende del commercio di abbigliamento per cerimonie sono aumentate del 4,8%. Tutto questo nella nostra regione che nell’arco di un breve tempo è già diventata la seconda destinazione wedding in Italia. La Lombardia, dati alla mano, ospita il 16,3% degli eventi, dietro soltanto alla Toscana, la cui quota è del 29,7%. “Varese, con le sue bellezze ambientali e artistiche, le sue location esclusive e le capacità dei propri operatori, può giocare carte sempre più importanti”, spiega il presidente della Ca-
VARESE WEDDING DESTINATION
Il progetto conta sul supporto di Angelo Garini, un project manager riconosciuto a livello internazionale: “Da più di vent'anni mi occupo di matrimoni in Italia e all'estero. Amo Varese e dintorni e ho una casa di famiglia sul Lago Maggiore – dichiara -. Ho unito questi due fattori e sono contento di dare il mio contributo per il progetto che proporrà il territorio come wedding destination. Varese ha tutto: bellissimi paesaggi, strutture adeguate, facilità di accesso e vicinanza a Milano così come alla Svizzera e all'aeroporto. Mi trovo a collaborare con la Camera di Commercio per la prima volta, ma sono numerose le mie esperienze nella promozione del settore dei matrimoni anche all'estero, ad esempio in India e in Spagna. Ora voglio riproporre una cosa simile qui e sono pronto a lavorarci”.
mera di Commercio di Varese Fabio Lunghi che ha lanciato un nuovo progetto: Varese Wedding Destination. “Questa iniziativa nasce puntando proprio sull’attrazione di nuovi matrimoni, in particolare stranieri, e sulla creazione di un network tra gli addetti ai lavori”. Entrando nel dettaglio del progetto Varese Wedding Destination, oltre alle modalità per attrarre nuovi eventi legati ai matrimoni e quelle per favorire l’incontro tra gli operatori del settore, prevede percorsi formativi, campagne promozionali anche all’estero, lo sviluppo di un portale con un’attenta attività sui social e la partecipazione a fiere di settore. Non mancherà la diretta organizzazione di eventi spettacolo, con il racconto delle eccellenze artistiche, enogastronomiche e artigianali varesine così da evidenziare le potenzialità creative del nostro territorio.
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COSMESI BIOLOGICA E NATURALE
LE MUSE BIO
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a cura della redazione
Dietro Le Muse Bio c’è Ambra, una ragazza di provincia cresciuta in campagna, che ha deciso di lasciarsi alle spalle un percorso professionale nella moda e seguire la sua grande passione per la vita a contatto con la natura. E proprio questa filosofia di vita ecosostenibile, naturale e consapevole è diventata la linfa del suo lavoro quotidiano, un’intesa che le ha permesso di realizzare il suo sogno. All’inizio non è stato facile… l’idea di lasciare un lavoro con uno stipendio sicuro per buttarsi a capofitto nella realizzazione di un e-commerce non suscitò certo l’entusiasmo in famiglia. Tuttavia Ambra era entusiasta di aprire un’attività tutta sua e il web sentiva che faceva proprio per lei. E così, eccola qui, felice di aver intrapreso questo percorso che tra sfide e tante soddisfazioni le permette ogni giorno di esprimere il lato migliore di sé.
/ CONIUGARE BELLEZZA, BENESSERE E NATURA
Nel 2017 nasce Le Muse Bio, ecommerce di cosmesi biologica e naturale. Fin dal principio ho voluto condividere quella che chiamo EcoBioMindfulBeauty, una bellezza consapevole ed ecosostenibile a 360°. Le Muse Bio non è solo uno spazio di vendita, amo molto il confronto continuo e quotidiano con le mie clienti che sono la mia principale fonte d’ispirazione. Tantissime donne, e non solo, che scelgono di ritagliarsi e regalarsi
delle parentesi da dedicare a se stesse e al proprio star bene ponendo la loro attenzione ad una bellezza naturale e consapevole. All’interno dello shop offro un ampio catalogo, in continuo aggiornamento, con i migliori brand dedicati alla cosmesi biologica e naturale per viso, corpo e capelli. Tutti i prodotti sono testati e selezionati con cura, voglio conoscere a fondo ogni proposta che faccio ai miei clienti. Il mondo dell’eco-bio sta crescendo moltis-
simo e molto velocemente, ci propone cosmetici sempre più performanti ma che vogliono avvicinarci ad una modalità di utilizzo più naturale e slow. Ci contraddistinguono spedizioni rapide su tutto il territorio nazionale ed europeo, gli imballaggi biodegradabili o riciclabili, un servizio clienti attivo ogni giorno e soprattutto gli spazi social dove amo condividere consigli beauty. Seguici sui social Le Muse Bio
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L’ACCONCIATURA NEL GIORNO PIÙ IMPORTANTE
IL MATRIMONIO È UN SOGNO CHE CI SI PORTA DENTRO FIN DA PICCOLI
a cura di ANDREALAB
< Aspettiamo la nostra favola, il nostro principe, la cerimonia, i fiori e il classico abito bianco principesco ma, una volta cresciute, nulla è come lo avevamo sempre immaginato > /24
Il matrimonio è un sogno che ci portiamo dietro fin da piccole. Aspettiamo la nostra favola, il nostro principe, la cerimonia, i fiori e il classico abito bianco principesco ma, una volta cresciute, nulla è come lo avevamo sempre immaginato. Vorremmo indossare più volentieri un abito da sposa e un'acconciatura particolare e originale, che riesca ad esprimere la nostra unicità e personalità. Eccoci qui, fremono i preparativi, l’abito è pronto, mancano soltanto le ultime rifiniture, e ora i dubbi sono tutti per i capelli!
CAPELLI LUNGHI
Per le spose con i capelli lunghi la cura dei capelli in tutta la lunghezza è determinante. Devono essere belli e lucenti dalla radice fino alla punta. Un’idea molto divertente e originale può essere quella di fare una frangia, magari con un capello non troppo lungo, da portare con un cerchietto gioiello. L’effetto è davvero elegante e raffinato
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Quale acconciatura scegliere ad incorniciare il volto per quello che sarà uno dei giorni più importanti della vita? Come individuare quella che fa al caso nostro? La tendenza in tema di capelli sposa per il 2021 è all’insegna della naturalezza, con acconciature sciolte, semi raccolte o raccolti molto morbidi e poco strutturati. Ecco alcuni consigli per scegliere al meglio l’acconciatura che ci metterà in risalto per tutta la giornata.
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essere illuminate con dei colpi di sole molto chiari che danno luminosità all’incarnato. Meglio evitare i colori freddi. Per chi ha una carnagione olivastra, meglio scegliere basi castano scuro, per poi scegliere riflessature leggere e brillanti. Molto bello è il color nocciola, che su una base scura dà luminosità e naturalezza.
Ci sono persone che per il colore dei capelli non tengono molto conto della tonalità della propria carnagione, e, magari per stupire, tendono a fare degli eccessi nella scelta, dal platino al nero corvino. Questa, però, non è una buona idea, perchè anzichè valorizzare la propria bellezza, spesso si finisce per spegnerla.
Per le spose con i capelli corti, la cosa importante è scegliere gli accessori giusti che vadano a impreziosire. L’acconciatura dipende ovviamente dalla tipologia di taglio. Ad esempio, un bob cut può essere fatto leggermente mosso, con una cotonatura nella parte superiore, con la riga laterale, per poi fissare dei boccioli di fiori veri su un lato della testa, per un effetto molto romantico ed elegante.
Per chi ha la pelle chiara, l’ideale è usare delle basi chiare, o castano o biondo, che possono
Ora date libero sfogo alla vostra creatività senza dimenticarvi dei nostri consigli.
e-commerce di cosmesi biologica e naturale
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Tutta la bellezza che cerchi e dentro di te Uno spazio di vendita e di confronto sui migliori brand dedicati alla cosmesi biologica e naturale per viso, corpo e capelli. Uno shop con un ampio catalogo, in continuo aggiornamento, dei migliori brand dedicati alla cosmesi biologica e naturale per viso, corpo e capelli. Prodotti testati e selezionati con cura da Ambra, che con la sua filosofia di vita ecosostenibile, naturale e consapevole vuole prima conoscere a fondo ogni proposta che fa ai clienti.
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CRESCONO I SUCCESSI, CRESCE L’ATTENZIONE TITOLI E AMMIRAZIONE PER LA POLHA VARESE POST PARALIMPIADI
di Roberto Bof
< La differenza ora la fanno i media sempre più attenti al movimento paralimpico e ai successi degli atleti dell’associazione varesina > /28
E’ una Polha Varese ricoperta di titoli e ammirazione quella di ogni post paralimpiade. La differenza negli anni l’hanno fatta i media sempre più attenti al movimento paralimpico e ai successi degli atleti dell’associazione varesina, ormai prossima a compiere i suoi quarant’anni
La situazione generale mina ancor di più il vostro progetto storico “Sport di può” dedicato al nuoto nelle scuole.
< Dal 2018 siamo la prima società in Italia e nel 2021, grazie ai nostri 25 nuotatori agonisti sparpagliati tra Varese e Milano, abbiamo vinto tutto >
di attività. Al termine di un quadriennio olimpico diventato per la prima volta nella storia un quinquennio, la Polha ha visto vestirsi d’azzurro sette suoi atleti del settore nuoto: Federico Morlacchi, Giulia Terzi, Simone Barlaam, Arjola Trimi, Alessia Berra, Arianna Talamona e Alberto Amodeo che hanno risposto da campioni firmando 14 delle 39 medaglie azzurre del nuoto conquistate dalla squadra diretta da Riccardo Vernole, che nel suo staff tecnico comprende anche due tesserati della stessa Polha: Max Tosin e Micaela Biava. “Non so quale sia la formula di questo successo - attacca la storica presidentessa della Polha Varese, Daniela Colonna Preti - .Credo sia dovuta innanzitutto ad alcuni ‘fari’ che abbiamo la fortuna di annoverare nel nostro gruppo di tecnici e atleti. Abbiamo bravi allenatori come Max Tosin, Micaela Biava, Serena Di Genova e Pierpaolo Puma, unitamente al preparatore atletico Luca Cavaggioni e alla psicologa dello sport Mi-
“Purtroppo sì. Al progetto Sport Si Può 2019-2020 abbiamo raggiunto il numero record di 270 bambini e ragazzi con disabilità. Poi è arrivata la pandemia e si è fermato tutto. L’interesse di diversi Comuni a riprendere c’è ma non ho ancora risposte circa le entrate mentre ho ben chiaro che per fare il progetto completo devo trovare 40.000 €”.
chaela Fantoni. Il tutto coordinato da una struttura societaria molto articolata e basata sul volontariato. Dal 2018 siamo la prima società in Italia e nel 2021, grazie ai nostri 25 nuotatori agonisti sparpagliati tra Varese e Milano, abbiamo vinto tutto: Campionati Italiani Giovanili, Assoluti, Coppa Italia maschile e femminile e il nostro 3° scudetto. Successi e medaglie che valgono la riconoscenza per chi ci ha aiutato in questi lunghi 5 anni: Banco BPM, Vector spa, Enerxenia, Alfa srl, Fondazione Comunitaria del Varesotto, Rotary Abbiategrasso, Rotary Sesto Calende - Angera, Avis Cassano Magnago, Alpini Varese, Lions Varese 7 Laghi, Sestero Onlus, senza dimenticare enti pubblici come il Comune di Varese e Milano”. Ogni post paralimpiade comporta visibilità e attenzione. Ma realmente tutta questa attenzione quanto dura? “Sinceramente non so quanto durerà ma sto quasi sperando che finisca presto! - dice scher-
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zando la presidentessa -. Tutti si sono accorti di noi, c’è gran voglia di conoscere la nostra attività e il movimento paralimpico. Potenza di quelle immagini di forza, entusiasmo, sport e gioia che hanno bucato giorno e notte lo schermo dei nostri televisori”. A Varese si parla di cittadella dello sport da costruire nell’area della ex AerMacchi. Speranze e auspici? “L’ho saputo, mi hanno chiesto di sostenere in forma scritta il progetto e l’ho fatto. Ma al momento speranze e auspici sono offuscati dal pensiero relativo alla modalità di gestione. Un dono alla città ha senso quanto più è condiviso.
< Sinceramente non so quanto durerà, tutti si sono accorti di noi, c’è gran voglia di conoscere la nostra attività e il movimento paralimpico >
Più facile vedere Federico Morlacchi a Parigi come atleta o… in quale altra veste potrebbe andarci? “Chissà. Per il nostro Fede metter su casa con Francesca è un ulteriore salto di crescita personale al quale la nascita di Tommaso a febbraio del prossimo anno aggiungerà la responsabilità del diventar padre. La squalifica nei 200 misti di Tokyo gli brucia al pari della ‘particolare’ classificazione dell’atleta australiano che lo ha estromesso dai 100 farfalla. Deciderà lui. Anni fa mi aveva promesso che un giorno avrebbe fatto il Presidente della Polha. Ogni tanto glielo ricordo ma lui risponde che scherzava. Chissà…”.
< Sappiamo fare ogni volta di necessità virtù. Non ci fanno paura le difficoltà e abbiamo la nostra Divina Provvidenza che ci aiuta. Ci rimbocchiamo le maniche per seminare e concimare anche i terreni aridi nell’eterna speranza >
Vicini ai quarant’anni di attività, sarebbe bello veder riconosciute le nostre qualità anche dove siamo nati e cresciuti fino ad arrivare, nonostante tutto, sul tetto del mondo”. Nell’emergenza generale la Polha ha perso la sua casa del ghiaccio per l’ice para hockey.
All’attività in emergenza non c’è mai fine. Scarsi spazi acqua, pista dello stadio per l’handbike problematica, palaghiaccio in cantiere. Eppure… “Eppure sappiamo fare ogni volta di necessità virtù. Non ci fanno paura le difficoltà e abbiamo la nostra Divina Provvidenza che ci aiuta. Ci rimbocchiamo le maniche per seminare e concimare anche i terreni aridi nell’eterna speranza di raccogliere fiori. Manca l’acqua a Varese? Andiamo a Milano, a Tradate, a Jerago, a Sesto Calende e i numeri del settore aumentano. La pista dello stadio è inadatta per l’atletica? E noi la utilizziamo per l’handbike e per avviare allo sport in sicurezza, con le nostre bici didattiche e ragazzi che arrivano anche da Milano e da Como. Il palaghiaccio chiude? E noi prendiamo auto e pulmini e andiamo a Milano, dove riescono a darci una sola ora settimanale. Il Covid ha complicato ancora di più il reclutamento di nuovi giocatori di ice para hockey? Uniremo le forze con Torino e andremo avanti. Questa è la nostra forza. Si chiama resilienza? Forse. Io la chiamo Polha”.
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