8 minute read

COTECHINO E LENTI - Due chiacchiere tra persone semplici

Quinta puntata, parlando di Servizio al cliente e Qualità.

Lino Barbieri, consulente di lenti oftalmiche, è un grande esperto dell'argomento avendo operato in grandi aziende nazionali e internazionali in tutto il mondo B2I, B2B, B2C. Attualmente collabora con L.O.V. Oftalmica di Varese come consulente tecnico/commerciale. Uomo affabile, curioso e ironico, ci aiuta ad approfondire tematiche e problematiche legate al mondo delle lenti. linobarbieri@tin.it

Lente meditazioni, sotto il caldo sole d’Agosto

Buongiorno Carissimi e affezionati lettori... eccomi a voi in questo assolato (ma non troppo) Agosto per presentarvi alcune meditazioni. Questa volta tratterò di un prodotto che ormai ha qualche anno ma, dopo una rampa di vendite che fece sperare in una diffusa penetrazione, anche perché sostenuto da una buona divulgazione e dalle vostre raccomandazioni, vive un periodo di calma piatta.

Si tratta di DriveWear, una lente specializzata, raccomandata - come dice il nome - per chi è alla guida, ma sa anche essere parte di un occhiale multi-uso con caratteristiche praticamente uniche. Cominciamo da alcune basilari descrizioni della lente, per chi non la conoscesse: Si parte da un semifinito di Younger Optics / Transitions che ha verso la superficie esterna uno strato polarizzante ed uno strato fotocromatico, ambedue molto particolari e studiati agli scopi che la lente assolve. Sono quindi lenti di ricetta, anche se esiste una versione afocale, quindi Plano, per occhiali da sole.

Ne esiste anche una versione premontata in 16 occhiali che a due a due si differenziano nel colore del telaio, di produzione giapponese e disegnati da un celebre stilista (quello che ha prodotto il Porsche Design, tanto per dire), molto classici e di buona copertura con ampiezza appropriata. I materiali della lente sono il Cr39, il Trivex e (vista l’origine geografica del Fabbricante) anche il Policarbonato. Non montate quest’ultima versione su un Rimless per il rischio delle fratture ai fori. Per il resto mi ha riconciliato un po’ a lui: leggero, buon alto indice, sicuro contro le rotture in caso di un’esplosione di un Airbag. Questo detto da un amante folle del Trivex e visto che i tre indici costano praticamente uguali, ben venga il Poly nella famiglia.

Strato polarizzante: parte con un 60% di assorbimento, con un colore verde pera acerba, esalta il contrasto delle immagini particolarmente in tempo atmosferico piovigginoso o con poca luminosità, gli oggetti appaiono più distinti, sembra quasi che la visione in grigio appaia più ricca di sfumature.

I riflessi dalla plancia orizzontale interna all’auto, riportati al conducente dal parabrezza, vengono totalmente annullati eliminando tampona la visione degli oggetti sulla strada.

Drivewear Occhiali da sole fotocromatici polarizzanti modello DWSG5B Modello RimlessNe

La mezzeria della strada, marcata da una riga bianca, appare come bianchissime su fondo nero in ogni condizione, anche contro luce quando normalmente l’asfalto diventa grigio più chiaro. Strato Fotocromatico: nelle predette circostanze riposa tranquillo ed inerte. All’interno della vettura, quando colpito da una radiazione solare, gradualmente si scurisce in proporzione alla sua intensità e raggiunge il 78% di assorbimento, assumendo una tonalità ambrata. Viene quindi attivato dalla luce anche se la porzione di UV è tagliata dai vetri dell’auto. Questa tonalità è stata deliberatamente scelta perché i pigmenti fotocromatici, in unione colla membrana verde, diano questa trasmissione ambrata che aumenta il contrasto tra rosso e verde, aumenta la separazione di tutti i colori che vediamo, rende i segnali stradali e le luci dei semafori molto più visibili. Quindi, maggior sicurezza alla guida. Se si esce dall’auto, un altro salto di assorbimento viene offerto dall’UV esterno e la lente raggiunge l’88% di assorbimento con una tonalità che vira al marrone caldo.

Visione piacevolissima, colori esaltati, la natura pare compiaciuta di mostrare una gamma cromatica migliore. Il tipico marrone di una notissima ed italianissima marca di occhiali da sole che ne ha fatto la sua fortuna. E qui basterebbe, se non volessi girare il dito nella piaga e cercare di dirvi perché questa lente non ha la fortuna commerciale che merita, che sarebbe traducibile in una fortuna per chi la indossa visto che i suoi benefici sono assolutamente straordinari. Permettete quindi di aggiungere qualche nozione che potrebbe a molti di voi essere nota ma forse detta semplicemente vi potrà aiutare se fate leggere questo articolo ai “novizi” dei negozi che collaborano con voi e tutto ciò venga trasmesso quindi in modo opportuno ai Clienti finali.

La luce, originata dal sole per la fusione di atomi di gas, viene da esso propagata e raggiunge gli oggetti, tra cui le superfici orizzontali che la riflettono in modo polarizzato nel piano del foglio che state leggendo, che confonde la visione appropriata di ciò che interessa vedere. Ma se interponiamo una lente polarizzante che sia orientata in un piano ortogonale, il riflesso viene bloccato totalmente da essa e solo le informazioni che necessitano al portatore possono essere visibili dato che questo abbagliamento che si sovrapporrebbe ad esse è tagliato.

A conclusione vorrei indicarvi, se me lo consentite, che l’uso delle lenti polarizzanti, ed in particolarmente del DriveWear che fa parte del gruppo, assieme all’Infinite Gray di cui parleremo in un’altra puntata, giova a tutti perché abbassa l’intensità della luce eccessiva, ne taglia la componente UV, la polarizza annullandone i riflessi parassiti. Sono finiti i tempi di chi la promuoveva la polarizzante come “la lente dei pescatori” che sono un bacino di utenza quasi nullo (a parte i professionisti della pesca). Il nostro target devono essere i guidatori ed i passeggeri dei veicoli, statisticamente vicini al 100% della popolazione. Chi oggi non guida o non ne è il suo passeggero?

Abbandonate la promozione del semplice occhiale da sole e passate alle lenti polarizzanti, si più costose ma che donano vantaggi e protezione oculare fondamentali per la salute delle persone. E se oggi è tanto in voga la protezione dalla luce blu (che avrà sicuramente effetti collaterali ma certamente non quelli di abbagliare facendovi investire un pedone o non accorgervi di un semaforo rosso, sicuramente non produce invecchiamento precoce della macula) perché non puntare su un reale beneficio ed una prevenzione sicuramente provata e necessaria?

Riassumendo: la tecnologia fotocromatica utilizzata per le lenti Transitions® DriveWear®, è frutto degli ultimi sviluppi della Tecnologia Fotocromatica Transitions®, mentre le loro proprietà polarizzanti sono il risultato delle conquiste della tecnologia NuPolar® di Younger Optics. Numerosi tentativi sono stati fatti per combinare la polarizzazione e il fotocromatismo. Questi tentativi non hanno funzionato perché le proprietà della lente non erano appositamente studiate per far lavorare insieme le due tecnologie in modo complementare e sinergico. Il prodotto risultante non utilizzava appieno nessuna delle tecnologie e non otteneva alcun miglioramento visivo diretto. Le lenti Transitions® DriveWear® superano questi insuccessi utilizzando ognuna di queste tecnologie specifiche in modo da accrescerne le potenzialità. La lente Transitions® DriveWear® rappresenta la massima concentrazione di tecnologia rispetto a qualsiasi altra lente prodotta nel nostro settore. Le Transitions® DriveWear® presentano una combinazione di tecnologie talmente avanzata e innovativa che sono stati richiesti numerosi brevetti per questa invenzione In condizioni di cielo coperto, l’unico elemento attivo della lente è il filtro polarizzante giallo/verde che consente un contrasto elevato. Il polarizzatore blocca il riverbero accecante mentre il colore giallo/ verde migliora il riconoscimento degli oggetti e la percezione della profondità da parte del guidatore. La lente in queste condizioni assorbe il 68% della luce. Mentre il parabrezza blocca la luce ultravioletta ed impedisce alle normali molecole fotocromatiche di attivarsi, le nuove molecole fotocromatiche a spettro visibile sono attivate dalla porzione di luce visibile intensa dello spettro solare. Di conseguenza la lente assume un colore marrone/ramato e l’assorbimento della luce aumenta fino al 78%. La lente continua a bloccare il riverbero accecante ed assicura al guidatore un ottimo comfort visivo.

Poiché i raggi UV non sono più bloccati dal parabrezza dell’auto, lo strato di molecole fotocromatiche Transitions diviene attivo. Poiché tutti e 3 gli strati della lente sono attivi, il colore diviene marrone scuro e l’assorbimento della luce aumenta ulteriormente raggiungendo l’88%, mentre il 100% dei raggi UV viene bloccato. Le proprietà fotocromatiche delle lenti Transitions® DriveWear® rappresentano una innovazione. In precedenza le molecole fotocromatiche rispondevano solo all’intensità della luce ultravioletta. La struttura molecolare dei composti fotocromatici tipici, come i naftopirani, se esposta alla luce ultravioletta cambia la propria disposizione ed assorbe la luce. Il parabrezza delle auto contiene degli agenti che bloccano i raggi UV, di conseguenza i normali composti fotocromatici non funzionano. La conquista tecnologica di cui necessitavano le Transitions® DriveWear® consisteva nel trovare una struttura molecolare che fosse attivata non solo dall’energia elevata della luce ultravioletta, ma anche dalla minore energia della luce visibile. Ciò avrebbe permesso alle molecole di reagire attraverso il parabrezza di un auto. Era inoltre necessario che la performance di dette molecole si mantenesse nel tempo. L’elemento cruciale consisteva nel mantenere il riconoscimento dei colori dei segnali stradali in conformità agli standard ISO.

Le conquiste tecnologiche

• Sviluppo di un polarizzatore della luce a contrasto elevato che mantiene un’elevata capacità polarizzante.

• Sviluppo di un mix di pigmenti che include le molecole fotocromatiche attivate dalla luce visibile e ultravioletta.

• Fusione della polarizzazione nel monomero Transitions e conseguimento di un legame chimico forte.

• Sviluppo di un polarizzatore che sopporta le alte temperature dei processi Transitions e dei processi multistrato.

• Il funzionamento simultaneo del sistema polarizzante e di quello dei pigmenti per consentire la visione di colori spettrali corretti al variare degli stati della lente.

• L’aver mantenuto in ogni stato della lente il riconoscimento dei colori dei segnali stradali in conformità agli standard ISO.

E qui mi fermo, mi metto i miei DriveWear Trivex con una montatura DriveWear Rimless e vado a fare un giro in moto, mi godo il sole di questo pazzo Agosto e vi auguro tutto il bene del mondo.

A rileggermi … torno presto.

Dovere di ogni cosa è essere felicità, se non son tali le cose sono inutili o dannose. (Jorge Luis Borges)

This article is from: