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Le origini del MADE in ITALY e il possibile nuovo Rinascimento

a cura di Laura Rattaro

Seconda puntata – La prima puntata è stata pubblicata su VEDERE Italia n. 4/2021

La religione cristiana diventa religione ufficiale con l’imperatore Costantino e nell’arco di poco tempo si diffonde in tutto l’Impero. La visione del cristianesimo non è per nulla interessata alla bellezza in quanto valore etico. Al contrario, essa viene vissuta come peccato perché, sostanzialmente, “la bellezza appartiene a Dio e non agli uomini”. Questi presupposti insieme ad un indebolimento del potere politico ed economico dell’Impero Romano, conducono al suo crollo.

Arrivano i barbari e inizia una fase di declino che vede una contrazione importante della popolazione (durante la sua massima espansione nell’Impero Romano vivevano 65 milioni di persone, numero raggiunto negli stessi territori solo nel XIX secolo!). Anche lo stato di benessere crolla, insieme a quello economico e, soprattutto, a quello culturale.

E la BELLEZZA viene disgiunta dall’ETICA

È il Medioevo, e tante cose vengono dimenticate. Un esempio su tutti l’uso del vetro per le finestre. I Romani avevano capito che il vetro era un ottimo isolante termico. Lo utilizzavano nelle terme per far entrare luce e per non fare uscire il calore del calidarium. Bisogna aspettare il 1200, con l’arte gotica religiosa (i grandi rosoni colorati) per rilanciarne la fabbricazione. Per poco più di 500 anni le cose vanno così fino all’anno 1000 dove qualcosa accade.

È l’Umanesimo, l’epoca dei Liberi Comuni. I sistemi politici dei nostri dominatori, i Franchi, i Saraceni e gli Ungari, si indeboliscono e in Italia il risveglio riparte dall’agricoltura, grazie alle innovazioni e a un periodo climatico favorevole. La maggiore ricchezza favorisce un movimento virtuoso intorno alle città che diventano il motore che ci porterà al Rinascimento. Le città si aprono alle idee e ai commerci, in agricoltura i contadini si affrancano dalla servitù della gleba uscendo dal feudalesimo e fioriscono le attività degli artigiani e dei mercanti.

Ambrogio Lorenzetti - Gli effetti del buon governo (dettaglio)

Arti e Mestieri

È il periodo delle Repubbliche Marinare, del passaggio dal latino al volgare, delle prime università e la cultura esce dai monasteri per circolare liberamente. Dopo anni di centralità di Dio, è la persona ad essere al centro del pensiero dell’epoca e la bellezza torna ad essere patrimonio collettivo. Nascono le Corporazioni delle Arti e dei Mestieri e il concetto di lavoro cambia. Da servile l’opera dell’uomo diventa libera.

A proposito della lingua italiana, oggi quarta lingua studiata al mondo, è importante considerare che oggi almeno un terzo della popolazione mondiale parla lingue romanze o neo-latine (francese, spagnolo, portoghese, rumeno, catalano) e questo da l’idea di quanto l’Italia abbia dato in termini di cultura e diffusione.

Dante Alighieri

L’uomo è di nuovo al centro dell’Universo e il concetto di bellezza si ricongiunge all’etica.

Bussola

Sono i secoli delle grandi invenzioni: BUSSOLA e TIMONE GIREVOLE danno impulso alla navigazione. La lavorazione del VETRO, OCCHIALI, CANNOCCHIALE inducono all’esplorazione del cosmo. La produzione della CARTA, dei LIBRI e l’EDITORIA contribuiscono alla diffusione della cultura. NOTE MUSICALI, RIGO e SPARTITO innalzano la musica ad arte. OROLOGIO MECCANICO per il controllo del tempo. BOTTONI e PANTALONI determinano le prime differenze nella moda maschile e femminile. Le POSATE, il Galateo e le buone maniere. La produzione di ENERGIA (acqua) porta allo sviluppo della metallurgia.

Occhiali

La scoperta della polvere da sparo, l’invenzione dello SCHIOPPO, rivoluziona il modo di fare la guerra. Curiosità: Pietro Querini, un mercante veneziano, naufraga in Norvegia e scopre lo stockfish iniziandone un commercio ancora vivissimo oggi. Tutto questo fermento ci porta, fra il 1400 e il 1500, al Rinascimento. Nascono le prime banche, il fiorino e il ducato sono le monete più usate.

La figura dei mercanti-finanzieri fa muovere l’economia in tutta Europa e i banchieri italiani hanno il totale controllo della finanza europea. È in Lombardia che si sviluppa il comparto finanziario. A Londra tuttora esiste Lombard Street, in piena City, via abitata dai banchieri lombardi.

Pentagramma

Banco di San Giorgio - Genova

Nasce la BORSA VALORI. E anche qui c’è il tocco italiano. La parola “borsa” deriva dal cognome di una famiglia veneziana di ricchi mercanti che, trasferitisi nelle Fiandre, adattano il loro cognome ai luoghi con Van der Bourse. Nel loro palazzo venivano organizzati incontri fra i più importanti mercanti europei e qui venivano decisi i prezzi delle merci.

Per avere un’idea del livello di sviluppo dell’epoca, va citato Francesco Datini, considerato il proprietario della prima multinazionale della storia. È un mercante italiano di tessuti. Apre manifatture a Pisa e a Prato, poi a Genova, Barcellona, Maiorca, Valenza. È considerato l’inventore dell’assegno (lettere di cambio).

Francesco Datini

Luca Pacioli, il padre della ragioneria, inventa la partita doppia, il bilancio e l’inventario.

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