2 minute read

CHE NE PENSATE DI APPLICARE LA ROBOTICA NEL VOSTRO PUNTO VENDITA?

Isabella Morpurgo Editore VEDERE Italia isabellamorpurgo@vedere.it

Come ho più volte pensato e scritto, questi quasi due anni vissuti in una situazione così anomala, oltre alle preoccupazioni sanitarie e professionali, stanno portando interessanti rivoluzioni nel nostro modo di pensare e agire. Tra le varie notizie mi ha colpito il risultato di un sondaggio effettuato negli USA da RetailWire e Brain Corp - una società di intelligenza artificiale (AI) che si occupa di tecnologia trasformativa nella robotica - dove si evince che il settore della vendita al dettaglio sta cercando di adottare nuove tecnologie robotiche più velocemente del previsto a causa della pandemia di COVID-19. I risultati del sondaggio, condotto lo scorso marzo, sottolineano la crescente importanza della tecnologia di automazione robotica nel mercato post-pandemico. Queste tecnologie sono viste come fondamentali per assistere gli addetti in una varietà di compiti, dalla pulizia dei pavimenti alla scansione degli scaffali, sia nei negozi che nei magazzini. Quasi la metà degli intervistati afferma che sarà coinvolta in un progetto di robotica in-store nei prossimi 18 mesi. Il 73% dei grandi rivenditori afferma che l’importanza di usare la robotica nei magazzini o nei centri di distribuzione è aumentata a causa di fattori emersi durante la pandemia. Altri fattori pandemici che hanno influenzato il cambiamento di mentalità includono la necessità di garantire un negozio più sicuro e più pulito per gli acquirenti, la necessità di una maggiore distanza sociale e la necessità di migliorare la disponibilità dell’inventario a scaffale. La pulizia è diventata una priorità importante per i retailer durante la pandemia. L’indagine mostra che questi standard di pulizia più elevati sono la nuova normalità: la stragrande maggioranza (72%) degli intervistati dice di non prevedere grandi cambiamenti nelle aspettative dei consumatori nei confronti della pulizia dei negozi anche quando i vaccini saranno ampiamente distribuiti. E dalla robotica al tema del digitale il passo è breve, anche dal punto di vista dell’industria manifatturiera, circa l’80% dei CEO che hanno partecipato all’annuale “CEO Survey” di Gartner Inc. Research & Advisory, hanno dichiarato di aver avviato un programma di trasformazione per rendere le proprie aziende più digitali. Per tutto il 2021, però, sempre secondo la ricerca, per realizzare queste iniziative sarà necessario impiegare il doppio del tempo e dei costi inizialmente preventivati. A rendere ancora più difficile e complicata questa sfida ci ha pensato la pandemia, riducendo il personale e il budget IT delle aziende rispetto al 2019, mentre gli ostacoli derivanti da tecnologia obsolete e processi legacy sono rimasti i medesimi. Le tante trasformazioni che dovremo affrontare ci obbligano ad essere sempre aggiornati per cercare di fare le scelte giuste. Un grande sforzo intellettivo ed emotivo. E parlando di emozioni, è stata intensa quella provata a Rimini in giugno quando finalmente c’è stata l’occasione dell’evento Il Circus per ritrovarsi. È stato un piccolo “assaggio” di normalità, in attesa dei grandi eventi quali DaTE a Firenze, Silmo a Parigi, IOFT a Tokyo e DIOPS in Corea del Sud che, incrociamo le dita, sono stati tutti confermati in autunno. Nel frattempo, auguro a tutti un’estate serena, con la possibilità di ritrovare luoghi e persone del cuore.

This article is from: