MENSILE DI POLITICA, ECONOMIA, CULTURA E TECNICA DEL TRASPORTO. FONDATO DA PAOLO ALTIERI
L’ACCORDO CON
L’ACCORDO CON
UNO DEI PIÙ GRANDI ORDINI FATTI ALLA CASA
SVEDESE PER RINNOVARE LA FLOTTA DI UNA STORICA AZIENDA DI TRASPORTO
Il principio di rinnovamento della flotta del Gruppo Lannutti è quello di dare priorità ai veicoli a basse emissioni, offrendo al tempo stesso un elevato livello di comfort e sicurezza
olpo grosso per il Gruppo italo-francese che, attraverso il dipartimento Fleet & Tender, si è aggiudicato un’importante gara nazionale indetta da Consip per la fornitura di oltre 1.600 veicoli alla Pubblica Amministrazione italiana. Tra questi anche 150 Fiat Professional Doblò termici.
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veco Bus, marchio di autobus urbani, interurbani e turistici di Iveco Group, ha firmato un accordo per la fornitura di oltre 900 Crossway all’austriaca ÖBB Postbus AG, la più grande azienda di autobus del paese, leader di mercato nei servizi di autobus regionali.
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a divisione Special Trucks Mercedes-Benz, assieme ad altre quattro aziende, ha ottenuto la fornitura di 1.500 Zetros al ministero della Difesa del Canada. L’accordo rientra nel progetto LMV (Logistics Vehicle Modernization) per il riammodernamento della logistica del dicastero canadese.
Azienda controllata dagli americani di Paccar, celebra i 75 anni di produzione di autocarri. Poco più di un lustro dopo l’esordio aveva già prodotto 10.000 telai. Ha vinto sette volte il titolo di International Truck of the Year. DAF è un marchio consolidato nel mondo dei veicoli industriali e la sua fama è legata anche ad alcune innovazioni, a cominciare dalla “leggerezza” dei propri rimorchi i cui telai, primi nella storia, venivano saldati e non rivettati. Tra i primi a proporre l’abitacolo ribaltabile: dopo aver migliorato la qualità della vita degli autisti, agevola anche il lavoro dei meccanici per le riparazioni e la manutenzione.
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on una parata di vetture del passato, arricchita da alcuni veicoli commerciali d’epoca, il colosso torinese ha celebrato il 125° compleanno sullo storico tracciato del Lingotto. Le vetture si sono esibite sulla pista per mostrare il patrimonio tecnologico e storico del marchio italiano.
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Ford Trucks Italia, l’ottava sorella del settore dei veicoli industriali, ha scritto un nuovo capitolo della sua storia con un cambio di leadership: Paolo A. Starace è il nuovo Amministratore Delegato, prende il posto del dimissionario Lorenzo Boghich. L’azienda ha annunciato l’avvicendamento ai vertici in un momento cruciale per il futuro del Marchio in Italia. Negli ultimi due anni Lorenzo Boghich ha guidato Ford Trucks Italia contribuendo in maniera significante alla crescita dell’azienda. Sotto la sua direzione l’Ovale Blu ha conseguito importanti traguardi, tra cui gli oltre 2.000 veicoli venduti e il potenziamento della rete di concessionari di vendita e assistenza su tutto il territorio nazionale. Starace porta con sé una consolidata esperienza decennale nel settore e una comprovata capacità di leadership che lo consacrano punto di riferimento del settore. Il manager ha ricoperto posizioni di rilievo dimostrando una notevole abilità nel guidare team e progetti complessi, ottenendo risultati eccellenti. “Sono entusiasta di entrare a far parte di Ford Trucks Italia, in un momento storico di grande fermento tecnologico per il settore e in un contesto di mercato altamente sfidante. Sono fortemente motivato e fiducioso di poter fornire un significativo contributo alla crescita del Marchio, mettendo a denominator comune la mia pluriennale esperienza. Ringrazio il Consiglio di Amministrazione e la compagine societaria per la fiducia riposta in me e sono impaziente di iniziare a lavorare con un team di professionisti con il quale affrontare le sfide future “, ha commentato Paolo A. Starace. Con la nuova leadership, Ford Trucks Italia è determinata a continuare il suo percorso di innovazione e crescita, rafforzando la propria posizione nel mercato di riferimento e continuando a fornire soluzioni di trasporto a valore aggiunto ai suoi clienti e partner. G.S.
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Che tra Stellantis e l’attuale Esecutivo non corra buon sangue è chiaro a tutti, con il primo che invoca più incentivi e il secondo che chiede l’impegno a produrre maggiormente in Italia, per arrivare a un milione di veicoli all’anno. Una guerra di nervi che si è consumata, lo scorso aprile, nello scontro tra Adolfo Urso e i vertici di Alfa Romeo: il responsabile del ministero delle Imprese e del Made in Italy aveva accusato il Marchio del Biscione di aver chiamato Milano la sua Suv compatta. Apriti cielo: secondo il ministro, infatti, una vettura prodotta in Polonia non poteva fregiarsi di un nome così rappresentativo dell’italianità, costringendo i vertici del Marchio a fare marcia indietro e a rispolverare il glorioso nome di Junior.
Nonostante questo, Stellantis Italia, attraverso il dipartimento Fleet & Tender, si è aggiudicata un’importante gara nazionale indetta da Consip (Concessionaria Servizi Informativi Pubblici, la centrale degli acquisti nazionali delle Pubbliche Amministrazioni italiane, una società che ha come azionista unico il ministero dell’Economia e delle Finanza) per la fornitura di 6.110 veicoli alla Pubblica Amministrazione italiana. In gara c’erano più lotti che riguardavano vari tipi di veicoli (city car, sport utility vehicle e veicoli commerciali) sia ibridi sia elettrici. In particolare, i modelli che sono stati scelti sono Fiat Panda (350 unità ibride), Opel Corsa (1.800 ibride e 1.200 elettriche), Peugeot 2008 (1200 ibride), Fiat 600 (1.260 ibrida), Peugeot 3008 (100 elettriche) e Citroën AMI (50 elettriche). Completano il lotto anche 150 Fiat Professional Doblò termici. Il dipartimento di Fleet & Tender è la divisione altamente specializzata all’interno di Stellantis per la progettazione e la realizzazione di ogni specifica tecnica richiesta nelle gare promosse da Consip per la Pubblica Amministrazione e in particolare per le forze dell’ordine. Nell’ultimo anno, per esempio, è stata avviata la fornitura di 1.000 Jeep Avenger BEV
al Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, che formano la nuova flotta di veicoli d’istituto destinati anche al supporto degli interventi operativi sull’intero territorio italiano. L’importante lotto di Jeep Avenger 100% elettriche si era aggiunto all’inizio del 2023 a un altro lotto che comprendeva 2.160 veicoli BEV di Stellantis (Peugeot 2008 e Doblò) sempre destinati ai Vigili del Fuoco (forniture in fase di consegna).
Alla fine dello scorso anno, inoltre, è arrivata sulle strade italiane la nuova Alfa Romeo Tonale, nella livrea della Polizia di Stato, per gli Uffici prevenzione generale e soccorso pubblico di tutte le Questure e ai principali commissariati di Polizia. In totale, si tratta di 850 autovetture che sono entrate a far parte del parco auto della Polizia di Stato nel primo semestre del 2024.
In precedenza, nella prima parte del 2023, un’analoga azione è stata realizzata con il Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri, a cui è stato assegnato un primo lotto di 400 Tonale, il cui ingresso nel parco auto dell’Arma è iniziato un anno fa e sarà completato entro la fine di quest’anno. Anche la Guardia di Finanza ha ordinato 570 Tonale con consegne a partire dal secondo semestre 2024.
Stellantis è impegnata in un percorso di transizione energetica mediante una strategia che coinvolge tutte le anime del Gruppo attraverso l’innovazione del prodotto, con modelli elettrici ed elettrificati capaci di soddisfare ogni richiesta del mercato: dall’evoluzione dei servizi, per anticipare le esigenze dei protagonisti della mobilità evoluta, alle competenze, grazie alla formazione continua della forza commerciale affinché ogni risorsa sia un riferimento univoco verso la transizione energetica. Si tratta di un progetto coerente con il piano strategico “Dare Forward 2030”, in cui Stellantis ha annunciato l’impegno di diventare il riferimento del settore nella lotta contro il cambiamento climatico, raggiungendo le zero emissioni da carbonio entro il 2038. G.S.
a uno dei primi 1.500 FH Aero, che in due anni il produttore svedese consegnerà al trasportatore cuneese.
ILprimo ordine (ricevuto) non si scorda mai: nel caso del colosso piemontese Lannutti, “service provider specializzato nel trasporti e nella logistica industriale in Europa”, risale ormai a poco più di 50 anni fa (l’azienda è stata fondata nel 1963). Ma anche l’ultimo (effettuato) è di quelli da consegnare agli archivi perché è uno dei più grandi “singoli” mai sottoscritti da Volvo Trucks: con i suoi 1.500 autocarri FH Aero è sicuramente nella Top 5 del costruttore svedese (nel 2017, per esempio, la lituana Girteka Logstics aveva firmato un contratto per la fornitura di 2.000 FH), che nel corso del 2023 ha commercializzato 147.000 veicoli a livello globale. “Per noi del Gruppo Lannutti il principio di rinnovamento della flotta è dare priorità ai veicoli a basse emissioni, offrendo al tempo stesso un elevato livello di comfort e sicurezza ai nostri autisti, proteggendo loro e tutti gli altri utenti della strada”, ha sintetizzato Valter Lannutti, Ceo del gruppo il cui quartier generale si trova a Cuneo, anche se ha sedi anche in Francia, Spagna, Repubblica Ceca e Belgio. Naturalmente opera a livello comunitario e, tra le altre cose, proprio in Belgio, a Charleroi, a una cinquantina di chilometri da Bruxelles, gestisce internamente un terminal multimodale gomma/ rotaia da 28.000 mq con 3 rami per un totale 2.100 metri di binari, connesso con i principali corridoi ferroviari del Vecchio Continente.
“Oltre alla tecnologia I-Save per il risparmio di carburante, già adottata al cento per cento sulla flotta, ora puntiamo a cogliere i vantaggi derivanti dal Camera Monitor System e
Le prime consegne da parte di Volvo Trucks all’azienda italiana sono già cominciate e si concluderanno entro il 2025. La maggior parte degli autocarri è alimentata ad HVO per ridurre le emissioni
Questa partnership con Volvo ci permetterà di continuare il nostro percorso verso le emissioni zero
dal miglioramento del design aerodinamico. Questa partnership con Volvo ci permetterà di continuare il nostro percorso verso le emissioni zero”, ha insistito il manager. Con l’I-Save di Volvo i risparmi di carburante valgono “una significativa riduzione delle emissioni di CO2 e dei costi di gestione”.
Le rivisitate linee della cabina hanno abbassato il coefficiente di resistenza, che consente di aumentare l’efficienza in termini che il costruttore ha quantificato fino al 5% rispetto al modello pecedente. Il citato CMS contribuisce anche all’aumento della sicurezza stradale grazie a una maggiore visibilità
per il conducente, anche in condizioni di buio e pioggia. Volvo Trucks ha già cominciato a consegnare i primi FH Aero con diversi livelli di potenza e in larga parte alimentati con HVO (Hydrotreated Vegetable Oil), il carburante ottenuto anche con prodotti di scarto che consente di abbattere fino al 90% le emissioni di CO2. Tutti i 1.500 nuovi autocarri saranno nelle disponibilità del gruppo Lannutti con la fine del prossimo anno. Entreranno in servizio in sostituzione di parte della flotta esistente costituita da 2.500 mezzi, inclusi anche (ma non solo) veicoli Volvo: saranno destinati alle filiali dei vari paesi per
le operazioni a lungo raggio. “Questo accordo mi rende molto orgoglioso perché dimostra la fiducia e l’impegno di Lannutti nei confronti di Volvo Trucks come partner commerciale di lunga durata”, ha dichiarato il presidente del costruttore svedese Roger Alm. “È davvero la prova che abbiamo fatto la scelta giusta con il nuovo Volvo FH Aero –ha concluso - Non solo aiuta i nostri clienti a ridurre i costi del carburante e le emissioni di CO2, ma è anche uno dei modelli di camion più sicuri per i loro autisti”. L’ordine del gruppo Lannutti equivale all’uno per cento dei volumi globali del costruttore dello scorso anno e
copre praticamente la produzione complessiva di più di un mese. I veicoli arriveranno dai due stabilimenti di Volvo Trucks, in Svezia e in Belgio. Il gruppo Lannutti conta 1.000 addetti professionisti e 300.000 metri quadrati di magazzini attrezzati per garantire non solo servizi di trasporto su strada, intermodali e marittimi, ma anche logistici, dallo stoccaggio a processi di lavorazione sulle merci. Su LinkedIn l’azienda rivendica anche la propria specializzazione nella logistica del vetro float che comprendono anche la preparazione di pacchi misti e packaging, trasporti stradali e multimodali in tutta Europa.
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di Mattia Eccheli Eindhoven (Paesi Bassi)
DAF, controllata dagli americani di Paccar, celebra i 75 anni di produzione di autocarri. Poco più di un lustro dopo l’esordio aveva già prodotto 10.000 telai. Ha vinto sette volte il titolo di International Truck of the Year
DAF è un marchio consolidato nel mondo dei veicoli industriali e la sua fama è legata anche ad alcune innovazioni, a cominciare dalla “leggerezza” dei propri rimorchi i cui telai, primi nella storia, venivano saldati e non rivettati. Il Costruttore dei Paesi Bassi, oggi controllato dagli americani di Paccar, ha anche una storia di produzione di automobili, fra il 1958 e il 1972: quasi 770.000 quelle fabbricate prima di chiudere questo ramo di azienda. Nel 2024 DAF celebra i 75 anni di produzione di autocarri (l’anniversario dei 60 fu celebrato il 28 luglio del 2009), il primo dei quali fu lanciato nel 1949 con la sigla di A30, in risposta alla fortissima domanda di veicoli da trasporto per la ricostruzione del Vecchio Continente. Si trattava di un camion da 3 tonnellate destinato principalmente al mercato interno e la sua griglia presentava già le sette caratteristiche strisce cromate. A intervalli di tempo decisamente ristretti debuttarono poi l’A50 e l’A60 da 5 e 6 tonnellate, entrambi dedicati a impieghi pesanti. Il primo veicolo commerciale destinato alle consegne arrivò nel 1950 con il nome A10 (una tonnellata) poi seguito a stretto giro dall’A107. DAF si concentrò anche su versioni per impieghi speciali, da quelli ribaltabili e civili per la nettezza urbana fino a quello militari. Nel 1953 l’azienda dei Paesi Bassi cominciò ad andare oltre la produzione di telai equipaggiati con motori e griglia e diede inizio anche all’assemblaggio delle cabine. La pietra miliare dei primi 10.000 chassis fabbricati fu festeggiata sei anni dopo l’esordio dell’A30 con, tra l’altro, un ordine decisamente significativo da parte dell’esercito
olandese: 3.600 esemplari. Poco dopo DAF avviò anche la fabbricazione di propri motori a gasolio e divenne il primo Costruttore di veicoli industriali ad aggiungere la sovralimentazione. Fu all’inizio degli anni ‘60 che l’azienda fece esordire una rivoluzionaria cabina, tanto funzionale e spaziosa da poter ospitare non soltanto un letto, ma anche uno a castello per rendere un po’ più “familiare” la vita degli autisti. La serie 2600 fu ribattezzata come “la madre del trasporto internazionale”. Con il lancio dei DAF F1600 e F2200, il Costruttore
fu tra i primi a proporre l’abitacolo ribaltabile: dopo aver migliorato la qualità della vita degli autisti, agevolava anche il lavoro dei meccanici per le riparazioni e la manutenzione. Con la serie 2800 la cabina trasformò il trattore nel “numero uno per le lunghe distanze”. Un’altra innovazione assoluta ascrivibile a DAF fu l’adozione dell’intercooler per la sovralimentazione, che significava più potenza e più coppia, ma allo stesso tempo anche meno consumi. Negli anni ‘80 arrivarono prima la SpaceCab poi la Super SpaceCab, per aumenta-
re ulteriormente il comfort dei professionisti del volante. DAF scrisse un’altra pagina di storia nel 2010, quando lanciò la propulsione ibrida, che nessun altro Costruttore di veicoli industriali aveva mai proposto sul mercato. DAF LF Hybrid anticipò i tempi e ridusse consumi ed emissioni di CO2 del 20% grazie al motore elettrico impiegato nelle aree urbane. Nel 2018 esordì il DAF CF Electric, primo truck a batteria fabbricato da un Costruttore europeo. Il marchio dei Paesi Bassi rivendica anche un altro primato, quello che riguarda l’adeguamento alle nuove normative comunitarie su pesi e dimensioni, entrate in vigore con la fine del 2020. “I camion DAF ‘New Generation’ offrono molto più spazio per il conducente, sono notevolmente più efficienti grazie al loro design aerodinamico; con le linee di cintura del parabrezza estremamente basse e i sistemi di telecamere intelligenti sono costruiti per massimizzare la sicurezza sulla strada”, fa sapere il Costruttore. Gli autocarri XD e XF, assemblati a Eindhoven su una linea completamente nuova entrata in funzione nel 2023, sono anche disponibili in versione elettrica, con percorrenze fino a 500 chilometri con un singolo rifornimento. Per la logistica in ambito metropolitano, DAF ha sviluppato la gamma XB, prodotta nel Regno Unito presso lo stabilimento della Leyland Trucks, uno dei marchi controllati da Paccar. La recente “accelerazione tecnologica” ha fruttato a DAF due titoli “International Truck of the Year”, nelle ultime tre edizioni del premio: invece, dal 1977 in poi, se ne è aggiudicati sette.
di Mattia Eccheli Ottawa (Canada)
La commessa del ministero della Difesa vale 2,58 miliardi di dollari. La Special Trucks di Mercedes-Benz se l’è aggiudicata con altre quattro aziende. Cusumano, responsabile della Divisione:
“Prova di fiducia da parte di uno dei più grandi paesi della NATO”
Cinque aziende per una commessa da 1.500 mezzi nell’ambito del progetto LVM, acronimo inglese di “Logistics Vehicle Modernization”, la modernizzazione dei veicoli per la logistica per il dipartimento della Difesa del Canada. Le società sono Mercedes-Benz, attraverso la divisione Special Trucks, Marshall Canada, Soframe, General Dynamics Land Systems-Canada e Manac, il più grande produttore di semirimorchi del Paese e il settimo del Nord America. Il consorzio presenta anche online il modello oggetto del contratto, lo Zetros: “Tutte le strade. Nessuna strada. Su tutte le strade, con qualsiasi tempo. Fuoristrada su terreni impegnativi. Non importa dove. Non importa quanto lontano. Puoi contare su Zetros per le esigenze dei veicoli logistici”.
L’ordine è importante non solo per l’importo (2,58 miliardi di dollari, come aveva reso noto il ministro della Difesa Bill Blair), per le sue dimensioni numeriche, ma anche per il cliente. Per ragioni ovvie i dettagli tecnici, che pure sarebbero interessanti, non trovano grande spazio nelle comunicazioni ufficiali. Le motorizzazioni previste sono quelle Euro III a gasolio da 360, 421 e 476
CV oppure le Euro V da 449 e 510
CV. Il contratto prevede la fornitura di oltre 1.000 Zetros leggeri, ovvero a due assi e a trazione integrale 4x4, e circa 500 Zetros pesanti, cioè a quattro assi, sempre a trazione integrale, ma in versione 8x8. I pesi massimi ammessi sono rispettivamente di 22 e 41 tonnellate con un carico utile di 14 e 25. La velocità massima non supera i 10 km/h. “Siamo felici di fornire la flotta logistica canadese assieme ai nostri solidi partner”, ha commentato la direttrice della Special Trucks della casa con la Stella, Franziska Cusumano “La commessa – ha insistito la manager, in Mercedes-Benz dal 2008 e capo della divisione dal dicembre del 2022 in sostituzione di Ralf Forcher, dopo essere stata sia Executive Assistant del Ceo e poi responsabile dell’Ufficio Corporate – rappresenta una prova di fiducia da parte di una delle più grandi nazioni della NATO nel nostro consorzio, nella nostra esperienza, nella nostra affidabilità e nella nostra competenza tecnica”. Presentato nel 2008, il veicolo è stato adottato in vari paesi di diversi continenti: dalla Finlandia alla Giordania, dall’Algeria all’Arabia Saudita, dall’Australia al Cile. Una delle forniture più recenti (274 esemplari) era stata destinata all’Ucraina, cui il Governo di Berlino aveva aggiunto altri 50 pezzi. Gli
Leinfelden-Echterdingen come Untertürkheim, in ogni caso nel Baden-Württemberg. La divisione Truck di Mercedes-Benz come quella Cars, in ogni caso il gruppo con la Stella. Lo scorso 8 luglio presso il quartier generale di Stoccarda, ad Untertürkheim, il Ceo del gruppo Ola Källenius ha inaugurato assieme al vice cancelliere e ministro dell’economia della Germania Robert Habeck il nuovo eCampus, destinato allo sviluppo e alla produzione (in serie limitata, per le prove) di celle per le batterie per i futuri veicoli elettrici. Presso il sito di Mannheim, meno di 150 chilometri più a nord, poco più di dieci giorni più tardi, Andreas Gorbach, membro del CdA di Daimler Truck ha aperto ufficialmente assieme ai rappresentanti politici locali il Battery Technology Center. Si tratta, informa una nota, del “centro di competenza per la tecnologia delle batterie e i sistemi ad alta tensione di Daimler Truck”. Anche a Mannheim si lavorerà sulle celle degli accumulatori per “sviluppare conoscenze e produrre prototipi specifici per veicoli commerciali”. L’obiettivo è andare con prodotti affidabili di nuova generazione in produzione di serie il prima possibile. “È un passo importante nell’elettrificazione del nostro portafoglio di prodotti – ha chiarito Gorbach – e un’altra pietra miliare nella storia dell’innovazione della sede di Mannheim. Abbiamo deciso di occuparci noi stessi dell’assemblaggio della futura generazione di batterie e di mantenere così internamente un importante valore aggiunto. Lo faremo in e per l’Europa rafforzando così ulteriormente l’immagine futura della sede”. Esattamente come a Stoccarda, anche a Mannheim è stata ricavata un’area di 10.000 mq (presso il quartier generale se ne aggiungeranno altri 20.000 entro la fine dell’anno). Il BTC, spiega il costruttore, “collega lo sviluppo con la produzione”: presso il centro verranno prodotte celle “pilota” per sviluppare conoscenze di processo che poi saranno assemblate nei prototipi dei pacchi batteria testati sui banchi e sui veicoli di prova. Più in generale, nella fabbrica di Mannheim aperta nel 1908, sono attualmente occupate 4.600 persone che producono motori e componenti per i veicoli commerciali.
aggiornati autocarri, sviluppati con la collaborazione del colosso degli armamenti Rheinmetall, andranno in produzione l’anno prossimo.
L’ordine canadese coprirà diversi anni e verrà corredato anche dal supporto tecnico. Gli Zetros sviluppati dal Costruttore tedesco sono stati ordinati per le Forze Armate del Paese per non meglio precisate funzioni logistiche: si parla genericamente di trasporto di materiali e truppe.
I robusti telai degli Zetros verranno prodotti in Germania, presso il sito
attività per rispettare i criteri fissati dall’appalto. Sul proprio sito, il consorzio (The power of team) assicura “capacità illimitate basate” per i nuovi Zetros, sviluppati su un “telaio comune per le configurazioni trattore, pesante e leggera”. Oltre il 90% dei mezzi condivide non solo il telaio, ma anche quella che viene definita “la maggior parte dei suoi sottosistemi” e le cabine blindate, che sono interscambiabili: “Ciò significa meno parti, costi di formazione inferiori, meno logistica e una spesa complessiva da rispetto alla gestione di due flotte ne dei costi è stata stimata “fino al 50%”, con una distinzione dettagliata fra il 37% di abbattimento di quelli naggio e il 25% per la formazione di operatori e di manutentori. Le prime
CHIGGIATO
L’AD spiega la scelta di acquistare il primo autocarro elettrico. Sarà destinato ai trasporti con la Svizzera: azzerati i costi dei pedaggi nella nazione dei 26 cantoni
elettrico dopo l’ibrido e l’HVO. Chiggiato, azienda padovana di autotrasporto, ha ampliato la propria flotta sostenibile con l’inserimento di un camion del Grifone a zero emissioni su strada. Si tratta di uno Scania 40 S dedicato al mondo farmaceutico. Assieme alla Concessionaria Scandipadova, nel 2022 l’azienda aveva avviato il progetto di elettrificazione di parte del proprio parco veicolare, che si era concretizzato l’anno successivo con l’adozione di quattro trattori ibridi Scania destinati al delicato trasporto di plasma. La prima motrice a zero emissioni è dotata di sei pacchi batterie per una capacità complessiva di 624 kWh. Le tre unità elettriche abbinate a una trasmissione a sei marce garantiscono fino a 400 kW di potenza, poco meno di 545 CV, per una coppia di 2.800 Nm disponibile già dal primo spunto. Scania assicura una catena cinematica “efficiente e affidabile”, ma anche “robusta perché può gestire masse tecniche potenzialmente fino a 64 tonnellate”.
“I motivi per cui abbiamo acquistato questo veicolo sono tre – ha spiegato l’amministratore delegato della società, Luca Chiggiato – Innanzitutto è una richiesta dei nostri clienti e rappresenta per noi un elemento di prestigio. In secondo luogo, sarà utilizzato in Svizzera, dove beneficeremo di un abbattimento totale del costo dei pedaggi. Infine, ho deciso di lasciare questo pianeta almeno nelle stesse condizioni in cui l’ho trovato. È una piccola goccia nell’oceano, ma se tutti contribuissimo con una goccia, l’impatto sarebbe significativo”. Sulla scelta hanno influito anche il piano di finanziamento del veicolo tarato da Scania Finance Italy sulle esigenze
Chiggiato è tra i primi in Italia ad acquisire tecnologia e competenze fino poco tempo fa estranee al settore
ALBERTO ISEPPI Head of E-mobility, Urban & Construction Sales Scania Italia
La soddisfazione traspare tra i rappresentati di Chiggiato, i rappresentanti di Scania e della concessionaria Scandipadova alla consegna delle chiavi dello Scania 40 S.
dell’azienda e sull’identificazione dei punti e della modalità di ricarica. “Siamo entusiasti della fiducia che Chiggiato ha riposto in Scania, ora per noi sarà fondamentale assicurargli un servizio impeccabile all’arrivo in officina, dove effettuerà operazioni di manutenzione e riparazione con la formula FULL Internazionale”, ha osservato Carlo Rossi, AD Scandipadova. “L’introduzione di questo veicolo segna una tappa fondamentale nel percorso di elettrificazione di entrambe le realtà. Chiggiato è tra i primi in Italia ad acquisire tecnologia e competenze fino poco tempo fa estranee al settore”, ha concluso Alberto Iseppi, Head of E-mobility, Urban & Construction Sales Scania Italia
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CANGURO SPA – SCEGLIE I SUPER 460 DEL GRIFONE
“Consumi
di Mattia Eccheli Parma
Canguro SpA, azienda di trasporto e logistica di Parma in attività da oltre 30 anni, ha ulteriormente rinnovato la propria flotta con dieci nuovi Scania Super da 460 CV dotati di cabina S. La collaborazione tra la società emiliana e la filiale nazionale del Costruttore svedese era cominciata nel 2021 e ha portato all’inserimento di 80 trattori del Grifone. Franco Fumi, titolare Canguro SpA, ha spiegato la scelta a margine della cerimonia di consegna, che si è svolta a San Pancrazio Parmense: “La nostra forza sono i nostri clienti, le loro esigenze sono le nostre – ha dichiarato – Per questo il livello deve essere molto alto in termini di affidabilità, puntualità e precisione. Scania è un partner che si è rivelato ideale per rispondere a questi standard, sia per la competenza della sua squadra, sia per le prestazioni offerte dai Super che dimostrano ottimi consumi, in media tra i 4,3 km/l e i 4,5 km/l”.
Al passaggio di mano delle chiavi degli ultimi veicoli (solo in ordine di tempo) erano presenti Daniel Dusatti e Tiziano Bergamo, rispettivamente direttore Vendite Veicoli e Area manager di Scania Italia), Giuseppe Gardoni e Liciano Carini, numero uno e responsabile vendite della concessionaria Scandicar, e Stefano Garilesi ed Emanuele Buttafoco, titolari dell’Officina Eurodiesel Parma. Decarbonizzazione, sicurezza, comodità ed efficienza sono i criteri che hanno avvicinato Canguro SpA ed Scania. L’intesa è corredata dall’attivazione del leasing a 38 mesi con Scania Finance Italy e dai contratti FULL per manutenzione e riparazione: “La sinergia instaurata con Scania e il concessionario Scandicar è stata vincente – informa una nota – in virtù di un piano finanziario allineato agli obiettivi di business e della prevenzione dei fermi macchina”. “Siamo orgogliosi di essere parte integrante dell’evoluzione di Canguro SpA e di condividere gli stessi valori. I mezzi stanno senza dubbio facendo la differenza su strada, ma il valore aggiunto è l’esperienza di tutto il nostro team nell’ottimizzazione dei processi e nella risoluzione degli imprevisti”, ha commentato Dusatti. L’azienda di Parma conta 185 dipendenti e vanta una flotta di 245 veicoli che percorrono ogni anno oltre 25,6 milioni di chilometri con più di 3,25 milioni di quintali trasportati.
L’azienda emiliana ha avviato la collaborazione
con Scania nel 2021 e nel frattempo ha inserito 80 motrici con l’insegna del Grifone; le ultime dieci sono state consegnate nelle scorse settimane a San Pancrazio Parmense
La nostra forza sono i nostri clienti, le loro esigenze sono le nostre. Per questo il livello deve essere molto alto in termini di affidabilità, puntualità e precisione
FRANCO FUMI Titolare Canguro SpA
direttore vendite e T. Bergamo, area manager, Scania Italia; G. Gardoni e L. Carini, della concessionaria Scandicar; S. Garilesi ed E. Buttafoco, dell'officina Eurodiesel Parma.
JUMBO – PER LA LOGISTICA REFRIGERATA A ZERO EMISSIONI
Renault Trucks prosegue i test del prototipo Oxygen nei Paesi Bassi con la catena di supermercati Jumbo ed SVZ dopo aver avviato i primi test in Francia con Geodis. L’autonomia è di 150 km
altra... ape, sicuramente nei colori dell’insetto, che sono giallo e nero. Seppur con qualche sfumatura di bianco, che richiama le tinte della catena di supermercati dei Paesi Bassi Jumbo, che controlla 700 punti vendita, inclusi quelli nel vicino Belgio, il prototipo Oxygen è destinato agli stessi utilizzi della popolare Ape, ossia alla logistica, anche se su scala decisamente diversa.
A quella a zero emissioni, nel caso dell’autocarro di Renault Trucks, in collaborazione non solo con il gruppo olandese ma anche con SVZ, specializzata in soluzioni per il trasporto urbano. Evoluzione del progetto da 16 tonnellate portato avanti con la francese Geodis a partire dal 2022 per la distribuzione di materiale non deperibile (i test sono ancora in corso a Parigi e Lione), l’Oxygen sarà sperimentato per sei mesi ad Amsterdam a partire da ottobre di quest’anno.
Il nuovo e ridisegnato modello - la “seconda versione del camion elettrico dedicato alla logistica urbana”, precisa il Costruttore - è stato allestito per le esigenze di Jumbo con un cassone refrigerato grazie anche al supporto della filiale dei Paesi Bassi di Renault Trucks. Jerome Berthelet, che ne è il direttore generale, ha chiarito che “il successo della partnership con Jumbo e SVZ su questo progetto innovativo evidenzia il potere della collaborazione nel raggiungimento degli obiettivi di sostenibilità”. “Eravamo allineati sullo stesso desiderio di creare una soluzione urbana a basse emissioni di carbonio – ha proseguito – La realizzazione del progetto pilota ad Amsterdam, una città all’avanguardia in termini di gestione ambientale, aggiunge un valore considere-
vole alla nostra missione”. Ad Amsterdam le “emissioni zero” sono importanti da ogni punto di vista, non solo quelle atmosferiche, ma anche acustiche. Progettato espressamente per la città e sviluppato da Renault Trucks in collaborazione con altre 17 aziende, il prototipo dell’autocarro è stato assemblato in Normandia, nello stabilimento di Blainville-sur-Orne, che nel 2020 era stato il primo in Europa a produrre camion elettrici in serie. L’evoluta versione dell’Oxygen è da 26 tonnellate con una configurazione 6x2. Per restare maneggevole malgrado la massa totale e a garanzia dalla capacità di carico, l’autocarro misura 10 metri di lunghezza, 2,6 in larghezza, ma 3,8 in altezza. L’interasse è di 4,6 metri o supporta la cella frigorifera inte-
grata nel telaio. Le tre batterie da 94 kWh hanno una capacità totale di 282 kWh e assicurano una percorrenza quotidiana di 150 chilometri, sufficiente a soddisfare le necessità di SVZ, che è il partner di Jumbo per la fornitura di prodotti freschi ai punti vendita in Olanda. A partire dal prossimo gennaio, è previsto un giro di vite da parte delle amministrazioni locali del Paese, che introdurranno limiti ancora più restrittivi per l’accesso ad alcune aree, individuandone anche a emissioni zero, che potranno essere raggiunte esclusivamente da veicoli elettrici.
“In Jumbo – ha spiegato Wilko Maas, responsabile della flotta veicoli dei supermercati Jumbo – siamo impegnati a preservare la natura e a ridurre il nostro impatto ambientale. Il nostro obiettivo è quello di essere neutrali dal punto
di vista delle emissioni di CO2 entro il 2030”. “Rifornire i negozi e consegnare generi alimentari è il nostro lavoro quotidiano – ha aggiunto – Lavoriamo continuamente per minimizzare il consumo di energia e abbattere le nostre emissioni di carbonio. Ecco perché abbiamo accolto con entusiasmo il nostro coinvolgimento nello sviluppo di un camion elettrico per le consegne dell’ultimo miglio nei centri urbani. Ci aspettiamo che altre città seguano l’esempio di Amsterdam e creino zone a emissioni entro il 2025. La consegna dell’ultimo miglio sarà essenziale per continuare a rifornire i nostri negozi nel modo più pulito e sicuro possibile. Il progetto pilota di Oxygen ci fornirà l’esperienza necessaria per essere pronti per il futuro”.
“Alla SVZ siamo impegnati ad aiu-
tare i nostri clienti nel processo di decarbonizzazione – ha commentato Erwin Keizer, direttore finanziario SVZ – Con il camion Oxygen, facciamo un passo avanti verso il futuro del trasporto a emissioni zero, creando un modo più sicuro di consegnare le merci”. Tra le specifiche tecniche del veicolo, a beneficio di visibilità e sicurezza, ci sono una cabina con accesso basso dall’ampio parabrezza e le telecamere multiple al posto degli specchietti per una visione a 360° con “copertura” degli angoli ciechi. La porta scorrevole sul lato passeggero limita i rischi di impatto legati all’apertura convenzionale e aumenta anche il comfort del conducente. A garanzia della conservazione delle merci, l’Oxygen dispone di una carrozzeria isotermica a temperatura controllata.
La realizzazione del progetto pilota ad Amsterdam, una città all’avanguardia in termini di gestione ambientale, aggiunge un valore considerevole alla nostra missione
Bionda a zero emissioni, di sicuro nei dintorni di Santiago, la capitale del Cile, dove attraverso l’importatore Salfa, Renault Trucks ha consegnato i primi autocarri elettrici fuori dall’Europa. Il cliente è CCU, una società di proprietà di Heineken, la multinazionale olandese della birra che nel 2023 ha contabilizzato un giro d’affari di oltre 36 miliardi di euro a livello globale, e del gruppo Quiñenco. I veicoli forniti dal Costruttore francese sono tre E-Tech D Wide con le insegne della Losanga che saranno impiegati dalla locale azienda di autotrasporti Trailer Logistics.
Gli autocarri sono da 26 tonnellate e montano batterie per una capacità totale di 264 kWh, sufficienti ad assicurare l’autonomia giornaliera, stimata in un centinaio di chilometri. Renault Trucks ha collaborato con le società cilene e con Enel X anche nell’analisi delle strutture logistiche, nella pianificazione dei percorsi, nella scelta e nell’installazione degli adeguati impianti di ricarica. Il rifornimento dei veicoli, dotati di quello che il Costruttore definisce “un innovativo sistema di cassone intercambiabile ‘body swap’ che consente di ottimizzare le operazioni logistiche”, avverrà durante la notte presso il centro di distribuzione di Renca, nella regione metropolitana di Santiago. La stessa Salfa, che ha un’officina certificata Renault Trucks E-Tech, si occuperà della manutenzione degli autocarri elettrici, il cui utilizzo permetterà a Trailer Logistics e CCU di ridurre di quasi 630 tonnellate le emissioni annuali di CO2. “Questa prima consegna in Cile mostra l’impegno di Renault Trucks nel promuovere soluzioni di trasporto innovative e sostenibili su scala globale”, ha sintetizzato Cyril Barillé, vice-presidente Africa, America Latina e Asia Renault Trucks.
ERINION E MILENCE – UNA SOCIETÀ E UNA JOINT VENTURE PER LA RICARICA
Scania ha fondato Erinion, con la quale conta di realizzare 40 mila stazioni di rifornimento presso le sedi dei clienti.
E nel terzo trimestre la joint venture Milence apre vicino a Mantova il primo hub italiano
Milence come Ionity. La joint venture di Traton, la controllata del gruppo Volkswagen che si occupa di veicoli industriali e bus, con Daimler Truck e Volvo Group, svolgerà un ruolo strategico nello sviluppo dell’infrastruttura di ricarica per i mezzi pesanti esattamente come lo sta facendo il consorzio tra il gruppo VW, BMW, Daimler, Ford, Hyundai e Kia per le auto. Scania ragiona già con le soluzioni
fornite da Milence, a breve attiva anche in Italia, che integra l’offerta di Erinion, una società costituita dalla Casa svedese con la quale punta a essere pronta per consentire la libera circolazione dei 230.000 camion elettrici previsti per la fine del decennio sulle strade del Vecchio Continente. Operativa inizialmente in nazioni in cui la logistica a zero emissioni è più estesa rispetto all’Italia (Svezia, Norvegia, Regno Unito, Paesi Bassi, Francia e Germania), la joint venture sbarcherà nei paesi dell’Europa meridionale.
Il “charging hub” Milence di prossima apertura in Lombardia, nelle vicinanze di Mantova, che integra l’offerta di Erinion, la società costituita dalla Casa svedese.
L’infografica sintetizza l’infrastruttura di ricarica che dovrebbe realizzarsi per il 2035 secondo l’Industy report del 2021: benché abbia qualche anno i dati sono ancora validi.
In Italia Milence ha annunciato il primo hub di ricarica a Bagnolo San Vito, in provincia di Mantova. La sua posizione è strategica, lungo il corridoio nord-sud: la stazione entrerà ufficialmente in servizio con il terzo trimestre dell’anno. Il progetto segna l’espansione di Milence nel Belpaese dopo lo sviluppo di diversi centri nel Benelux, in Francia, in Germania e Svezia.
L’hub di Bagnolo San Vito è a soli 40 km da Verona e dal suo interporto Quadrante Europa, vicino all’Autostrada del Brennero A22. “L’area – chiarisce Scania – fun-
ge da importante punto d’ingresso nel Paese, collegando le zone industriali del Nord Italia ai porti del Sud Italia, collegando grandi città come Milano, Roma e Napoli”.
“Nel giro di due anni, Milence ha avviato con successo lo sviluppo di più hub di ricarica lungo percorsi chiave, in linea con la sua missione di sostenere la transizione verso il trasporto sostenibile in tutta Europa – ha spiegato Anja van Niersen, Ceo della società – L’hub di Bagnolo San Vito è il luogo perfetto per dare il via al lancio della nostra rete in Italia e diventerà un nodo
chiave lungo il corridoio di trasporto nord-sud ”.
Con l’adesione alla joint venture, Scania ha come obiettivo quello di “sostenere il passaggio verso un sistema di trasporto elettrificato”. I vantaggi garantiti dalle future soluzioni sono diversi, a cominciare dagli orari di ricarica ottimizzati, dai tempi di attività estesi, dalla “massima efficienza e miglior economia operativa grazie a costi energetici prevedibili e stabili che si adattano alle attività specifiche di ciascun cliente”. Seppur più complesse, infrastrutture simili permettono
anche di razionalizzare i livelli di potenza e la ricarica programmata con benefici sulla durata delle batterie e sull’efficienza complessiva del veicolo. L’analisi di vari programmi pilota con imprese di trasporto e di logistica ha consentito a Scania di stimare un “potenziale significativo di risparmio sui costi” nel caso di ricorso a soluzioni di ricarica avanzate. Nel dettaglio, il Grifone ha ipotizzato “una riduzione sul costo di investimento fino al 50% e risparmi operativi fino a 15.000 euro all’anno per camion”. La ragione è da ricercare anche ne-
gli orari di ricarica, che se avvengono fuori dai picchi della domanda permettono l’acquisto di energia a prezzi più convenienti. Almeno nella prima fase, il progetto prevede la realizzazione di quattro colonnine con spine CCS2 che alimentano cinque baie con una potenza massima di 400 kW ciascuna. Poi toccherà a ulteriori aree con colonnine MCS, per una ricarica ancora più rapida. L’area di Bagnolo San Vito disporrà anche di servizi per gli autisti per garantire una sosta confortevole, sicura e protetta durante la ricarica. Milence investe sui punti di ricarica lungo la rete stradale più trafficata con l’obiettivo di realizzare 1.700 stazioni entro il 2027. Entro il 2030 Erion – specializzata in soluzioni di ricarica private e semipubbliche in deposito e a destinazione – prevede di installare almeno 40.000 nuovi punti di rifornimento presso le sedi dei clienti. Erinion non fornirà solamente colonnine di ricarica, connessioni alla rete e installazione ma software di gestione avanzati, nonché servizi operativi e di assistenza specifici per autobus e camion.
di Gianluca Salcioli Milano
Continental ha realizzato anche quest’anno l’Osservatorio sui macro-trend del mercato dei veicoli pesanti per il trasporto di merci e persone, giunto alla sua quarta edizione. Lo studio fotografa lo stato del settore in Italia nel 2023, dopo un 2022 caratterizzato da un rallentamento seguito alla ripresa post Covid 19, e prova a tracciare la direzione verso la quale questo comparto si sta dirigendo, attraverso l’analisi dei dati sulle immatricolazioni, i tipi di alimentazione, l’anzianità, la categoria euro del parco circolante e sull’andamento del traffico in autostrada (elaborazione su dati Aci e Aiscat). Il trasporto merci oltre le 16t nel 2023 ha registrato 22.999 nuove immatricolazioni, con un aumento del 6,9% rispetto al 2022. Nove regioni registrano un calo, due un dato stabile e altre nove una crescita. I maggiori incrementi sono in Basilicata (+35%), Trentino-Alto Adige (+26,5%), Umbria (+23,9%); i fanalini di coda sono Molise (-23,2%), Valle d’Aosta (-30,0%) e Puglia (-37,0%). In termini assoluti, guida la classifica la Lombardia (4.475 nuovi camion) seguita da Campania (2.546), Veneto (2.515). In coda, Basilicata (140 immatricolazioni), Molise (108) e Valle d’Aosta (50). L’Italia cresce meno della UE che ha registrato un aumento medio del 14,7%. Tra i primi cinque Paesi per crescita due sono piccoli (Cipro, +137,5% e Lussemburgo, +29,9%) e due medi: Portogallo (+50,9%) e Croazia (+34,5%). Primo grande Paese in crescita, la Germania con il +25,2%. Calano le immatricolazioni in Polonia (-1,2%) e crescono poco in Lituania (+7,2%), sedi di importanti flotte. Il mercato italiano degli autobus, indipendentemente dal numero di posti, registra un +45,8% con 5.434 immatricolazioni contro le 3.828 del 2022 tra trasporto pubblico locale, regionale, nazionale e noleggio da rimessa. A rinnovare la flotta è soprattutto il TPL. Crescono percentualmente di più Trentino-Alto Adige (+230,8%) e Molise (+184,3%) e Abruzzo (+175%). In assoluto, prima la Lombardia (+762 unità), il Lazio (+647) e il Piemonte (+452). Solo la Valle d’Aosta regi-
stra un calo pari al 12,5% dovuto ai 7 bus contro gli 8 venduti nel 2022. L’incremento italiano è superiore alla media UE, ferma al +19,4%. In Europa crescono più delle altre Lituania e Cipro, mentre tra i Paesi più grandi i risultati migliori sono quelli di Polonia (+121,9%) e Romania (+106,2%).
La situazione per alimentazione del parco merci circolante nel 2023 (relativa agli autocarri di ogni peso totale a terra) rimane quasi invariata rispetto al 2022. Il gasolio continua a essere predominante (90,3% in leggerissimo calo rispetto al 90,8% del 2022) seguito da benzina e metano (entrambi in calo di 0,1 punti a 4,5% e 2,1%). Timidissima crescita per le alimentazioni alternative: i veicoli a GPL segnano un 1,5% contro l’1,4%, così come gli elettrici (allo 0,4% contro lo 0,3%); crescita più sostenuta per gli ibridi (0,5% se con motore termico a gasolio e 0,6% a benzina).
Tra le regioni con la maggiore quota di mezzi elettrici sul circolante è in testa la Valle d’Aosta (2,6% con un aumento di 0,5 punti percentuali rispetto all’anno precedente), seguita dal Trentino-Alto Adige (dal 2,2% del 2022 al 2,5%). Il metano è in lieve calo e le regioni con le percentuali di circolante più elevato sono, come nel 2022, Marche (6,2%), Emilia Romagna (4,3%) e Umbria (3,6%, dovuto a una grande flotta). Il parco autobus (di tutte le dimensioni) vede una lenta transizione verso le alimentazioni alternative, dovuta essenzialmente ai cambiamenti in atto nelle flotte di TPL urbano e interurbano a breve raggio: la maggioranza del circolante rimane a gasolio (91,1% rispetto al 92,7% del 2021); il metano è al 6,1% contro il 5,4% dell’anno precedente; le quote di elettrico e ibrido diesel raggiungono il 2,2% (rispettivamente 1,3% e 0,9%) contro l’1,2% del 2022. Sardegna (con il 98,3% di diesel), Basilicata (98%) e Molise (95,8%), guidano la classifica delle regioni con meno veicoli alternativi; in questo comparto spiccano invece le flotte elettriche urbane e suburbane del Nordovest: la Liguria ha il 5,4% (con un incremento di 2,3 punti percentuali), il Piemonte il 3,4% (+1,4), la Lombardia il 2,4% (+0,8). Saldo positivo per l’elettrico ovunque, sta-
Tra autobus e autocarri cresce, soprattutto al Nord, la quota di mezzi più recenti e ad alimentazione alternativa. Il gasolio, però, rimane ancora il carburante più diffuso, mentre aumenta la quota di Euro 5 e 6 e di bus elettrici e a metano
e autocarri cresce, specie al nord, la quota di mezzi più recenti e ad alimentazione alternativa.
bile in Valle d’Aosta e Calabria. Nel comparto degli autocarri per trasporto merci nel 2023 prevalgono a livello nazionale gli Euro 4, 5 e 6 che, insieme, raggiungono il 55,5% del totale contro il 53,4% del 2022, con Euro 5 e 6 in aumento (+0,7 e +2,1 punti percentuali in più) e gli Euro 4 in contrazione (-0,7). I dati di Euro 0, 1, 2 e 3 necessiterebbero di analisi approfondite in quanto potrebbero essere viziati da iscrizioni al PRA di veicoli non più circolanti. Maglia nera sono Calabria (con 67,5% dei veicoli da Euro 0 a Euro 3), Sicilia (63,5%) e Basilicata (58,7%); le più virtuose sono Trentino (86,9% di Euro 5 e 6), Valle d’Aosta (86,5%) e Lombardia (67,8%). In Italia, la percentuale di autobus Euro 4, 5 e 6 rappresenta il 59,3% del parco. Anche in
questo caso la quota degli Euro 0 e 1 potrebbe non riflettere puntualmente i bus realmente in circolazione, mentre i veicoli Euro 2 ed Euro 3 passano dal 39,9% al 26,8% sul totale. Le prime quattro classi sono diffuse soprattutto in Calabria (57,8% del parco), Campania (56,7) e Sicilia (56,3%). I bus Euro 4, 5 e 6 sono l’86,3% del circolante in Trentino-Alto Adige, l’84,4% in Valle d’Aosta e l’81,3% in Friuli-Venezia Giulia e oltre il 60% in tutte le regioni del Nord, in Lazio e Sardegna. L’età degli autocarri in circolazione rispecchia a grandi linee la loro classe ecologica; la percentuale di veicoli con meno di un anno aumenta dal 3,6% al 4,4% ma allo stesso tempo invecchiano quelli seminuovi, con un calo di 0,7 punti percentuali dei veicoli tra uno e
cinque anni. I dati dei più anziani potrebbero essere anche qui viziati dal permanere sui registri di veicoli non più circolanti, tanto che la fascia oltre i 20 anni risulta la più diffusa con il 35,3% del circolante. La tallona quella degli autocarri entro dieci anni (35,2%) seguita da quella tra 10 e 20 anni, al 29,3%. Complessivamente la fotografia rimane quella di un parco vecchio e molto diverso fra Nord e Sud. In meridione la presenza di molti veicoli immatricolati in conto proprio e di trasportatori monoveicolari influenza negativamente la freschezza del parco. I camion più nuovi sono in Trentino-Alto Adige (78,6%) e Valle d’Aosta (82,4%), che registrano rispettivamente soltanto lo 0,8% e l’1,1% di veicoli oltre 30 anni; in coda ci sono la Calabria con il 14,2% dei veicoli di meno di 10 anni e la Sicilia con il 16,9%. Le percentuali di veicoli ultra-trentennali nelle due regioni sono del 12,6% e 11,8% rispettivamente. Gli autobus risentono positivamente dei contributi per le flotte di TPL e generalmente i mezzi più vecchi registrano dati più aderenti alla realtà rispetto agli autocarri di pari età. Aumentano i veicoli con meno di due anni (da 3,7% a 5,5% quelli fino un anno e da 3,8% a 3,9% quelli fino a due). Il 38,6% ha meno di dieci anni (contro il 36,2% del 2022), il 33,6% tra dieci e venti (era il 36%) e il 27,5% oltre i venti (dato sostanzialmente stabile rispetto al precedente 27,6%). La classifica delle regioni è guidata da Lombardia (49,2% di mezzi sotto i dieci anni), Friuli-Venezia Giulia (54,2% di “giovani”) e Trentino-Alto Adige (63,5%). In coda la Calabria, con il 40,9% oltre i vent’anni e solo il 22,1% con meno di dieci, la Basilicata con il 41,7% di ultraventennali e la Campania con il 45,5%. Nel 2023, il traffico in autostrada ha confermato il trend positivo della mobilità rispetto al 2022, con aumenti sia per i veicoli leggeri (+4,7%), sia per i veicoli pesanti (+0,9%). L’incremento è sensibilmente minore di quello registrato nel 2022, anno che ha risentito in positivo della ripresa post Covid. Il traffico è ormai tornato ai livelli antecedenti alla pandemia. In termini assoluti, il numero di veicoli-km totali sull’intera rete autostradale a pedaggio nel trascorso 2022 ha superato la quota di 86 miliardi, con un incremento del 3,8% rispetto all’anno precedente.
Intelligente, intuitivo, sicuro ed efficiente: il restyling di Mercedes-Benz Vito promette di aumentare la platea degli ammiratori che l’hanno scelto
la mobilità elettrica; lo ha ribadito anche Andrea Verdolotti, responsabile Marketing Vans Mercedes-Benz
Italia: “Il domani è rappresentato dalla piattaforma VAN.EA che traghetterà la Stella verso la completa transizione elettrica”. Ora, però, spazio al nuovo Vito… a gasolio.
Le performance di vendita del furgone tedesco sono niente male: con oltre 2.000 unità vendute, guadagna una fetta di mercato del 6,3%.
casa della Stella si impegna a proseguire la road map che porta all’elettrico entro il 2030. Tanto è vero che, a listino, esiste una nutrita pattuglia di auto Mercedes-Benz con la spina, cui si aggiungono i commerciali e-Citan, e-Vito ed e-Sprinter. In totale, le vendite dei veicoli Mercedes-Benz (elettrici e PHEV) hanno rappresentato, nel 2023, il 19%. In particolare, per gli xEV commerciali, si raggiungerà il 50% delle vendite entro la seconda metà del decennio. Anche se la via all’elettrico è scolpita nel marmo, gli ingegneri Mercedes-Benz continuano a produrre motori a gasolio. Infatti, la presentazione del facelift di Vito ha visto protagonista il propulsore Diesel OM654, segno che a Stoccarda, di abbandonare le propulsioni tradizionali, non ci pensano proprio. In ogni caso il futuro è segnato, è come un piano inclinato che porta inevitabilmente verso
Versatile e funzionale, Vito è da oltre 25 anni uno specialista affermato per l’artigianato, il commercio e l’assistenza. È il professionista versatile tra i furgoni di medie dimensioni con una massa complessiva compresa tra 2,8 e 3,2 tonnellate. È l’unico modello della sua categoria a essere disponibile in tre lunghezze, con due passi, due sistemi di trazione (trazione posteriore e integrale), nonché con un motore diesel, 1.950 cm3, cinque varianti di potenza (102, 136, 163, 190, 239 CV) e, più avanti nel corso dell’anno, con un motore a benzina di due litri per Mixto e Tourer. Con un carico utile fino a 1.354 chilogrammi, è anche il gigante del carico utile nella sua categoria. L’ampia varietà di varianti lo rende un partner per diversi settori industriali come furgone, Tourer o Mixto: come furgone, soddisfa tutte le esigenze di trasporto di merci e beni - per esempio, veicolo per corrieri, corriere espresso e pacchi, furgone refrigerato per alimenti o come magazzino mobile di ricambi servizio clienti. Il Vito Tourer è
un veicolo popolare per il trasporto commerciale di passeggeri, per esempio nel servizio di trasporto pubblico locale a chiamata. Offre una varietà di configurazioni di posti a sedere per un massimo di otto passeggeri. Mixto colma il divario tra il furgone e il tourer. È particolarmente adatto alle squadre mobili di artigiani. Può ospitare fino a sei persone più l’attrezzatura. Tutte e tre le varianti di modello possono essere adattate alle esigenze individuali con le linee di allestimento Base, Pro e Select. Anche se le novità iniziano già fuori (nuovo design frontale, inclusa la griglia del radiatore, fari anteriori a Led Multibeam e fanali posteriori schermati serie per le versioni Select, nuovi colori e cerchi), la vera rivoluzione è dentro: la plancia, inedita, ora ospita il sistema MBUX con un touchscreen da 10,25” e nuovo volante. Il display centrale ad alta risoluzione offre funzioni quali navigazione, media, telefono o informazioni sul veicolo. Nel nuovo quadro strumenti è presente un display a colori da 5,5” tra il tachimetro e il contagiri. Mostra tutte le informazioni importanti a colpo d’occhio. Tra queste, per esempio, il chilometraggio e il livello del serbatoio. Inoltre, nel menu è possibile richiamare la radio, la navigazione opzionale, i media, il telefono, i sistemi di assistenza, le impostazioni del veicolo e l’assistenza. La selezione del menu avviene tramite un pannello di controllo a sfioramento sul volante.
Il quadro strumenti, il display centrale e le nuove bocchette di ventilazione strette e centrali sono come racchiusi in una sorta di guscio. Il nuovo look premium è completato da un nuovo pannello di controllo del clima. Inoltre, nella corona, è presente un sensore a due zone che rileva se le mani afferrano il volante. Anche il controllo dei pannelli di comando a sfioramento funziona come quello di uno smartphone grazie a sensori; il che significa che i display possono essere azionati in
modo intuitivo sfiorando e premendo. Il volante di pelle può essere riscaldato a richiesta. Il sistema multimediale MBUX fornisce suggerimenti personalizzati per varie funzioni di infotainment, operative e del veicolo. Per esempio, può ricordare le stazioni radio preferite o, con la navigazione opzionale, le destinazioni abituali. Si aziona tramite il display centrale, i pannelli di controllo a sfioramento sul volante o l’assistente vocale “Hey Mercedes”, capace di dialoga-
re e apprendere. Questo assistente utilizza i microfoni presenti nel pannello di comando sopraelevato (opzionale) per riconoscere da quale sedile anteriore si parla. Con MBUX è possibile creare fino a sette profili personali nel veicolo. Scansionando un codice QR con l’app Mercedes me, il veicolo è automaticamente collegato all’account. Le preferenze personali, come per esempio la stazione radio preferita, possono essere trasferite in tutti i veicoli Mercedes con l’at-
tuale generazione di MBUX attraverso il proprio profilo Mercedes me. Ciò aumenta il comfort, soprattutto in caso di frequenti cambi di conducente e di veicolo (per i gestori di flotte). Segnaliamo una funzione molto utile che abbiamo testato durante la prova su strada: con CarPlay e l’app del traffico Waze attivi, se si decide di passare sulla navigazione satellitare del sistema MBUX, le mappe, visibili anche i n 3D, mostrano le postazioni autovelox fisse e mobili, anche senza aver
impostato alcuna destinazione. L’attuale generazione di MBUX offre nuove e ulteriori funzioni. Premendo un pulsante sul simbolo corrispondente nel display centrale, il sistema utilizza una telecamera di retromarcia per mostrare lo spazio libero dietro la parte posteriore attraverso un’area tratteggiata in cui è possibile aprire il portellone posteriore. La distanza è programmabile e può quindi essere regolata in base alle dimensioni del carico. Questo aumenta la sicurezza durante le opera-
zioni di carico e scarico, soprattutto per i fornitori di servizi di spedizione pacchi che spesso devono scaricare in spazi di parcheggio ristretti (senza lasciare il veicolo, il conducente può vedere se c’è spazio sufficiente). Anche la modalità di lavaggio dell’auto è integrata nell’MBUX. Tra le altre cose, chiude automaticamente i finestrini e disattiva i tergicristalli e i sensori di parcheggio.
I sistemi di sicurezza e assistenza sono al top: tra questi segnaliamo il raffinato sistema di assistenza
nuova telecamera anteriore, l’Active Lane Keeping Assist apporta un’ulteriore innovazione: L’Active Lane Keeping Assist protegge dall’abbandono involontario della corsia. Se la telecamera del sistema rileva un allontanamento dalla corsia, viene effettuato un intervento correttivo sullo sterzo per riportare il veicolo nella corsia di marcia. Le versioni elettriche sono accreditate di 314 km di autonomia, con una potenza di 85 kW e capacità della batteria di 60 kWh (eVito 112
Il nuovo Vito fa un grande salto tecnologico, soprattutto per quanto riguarda la connettività. Per la prima volta è presente l'innovativo sistema multimediale MBUX (Mercedes-Benz User Experience) con un assistente vocale intelligente.
alla frenata attiva, che ora include la funzione di traffico trasversale.
Ciò significa che è in grado di segnalare l’attraversamento di veicoli in verticale fino a una velocità di 60 km/h e, se necessario, di avviare una frenata di emergenza. Inoltre, ora è in grado di fornire assistenza alla frenata in curva a una velocità massima di 40 km/h se c’è il rischio di collisione con un altro veicolo durante la svolta. Un’altra novità è che la frenata d’emergenza può essere avviata anche in caso di veicoli che si avvicinano frontalmente, per esempio, in contromano, fino a una velocità di 70 km/h. Grazie alla
Furgone), mentre eVito 129 Tourer ha un’autonomia fino a 370 km, potenza di 150 kW e capacità della batteria si 90 kWh. Prezzi, tutti Iva esclusa: Vito Furgone 110 CDI Compact 31.110 euro, Vito Mixto 110 CDI Compact 30.390 euro, Vito Tourer 114 CDI aut. 40.350 euro. Le varianti con la spina: eVito 112 Long Furgone da 55.750 euro, eVito Tourer 126 Long a partire da 66.930 euro, eVito Tourer 129 Long da 70.610 euro. Formula alternativa leasing: Vito Furgone Base: rata di 230 euro, anticipo di 1.600 euro (48 rate/100mila km); eVito, rata di 650 euro, anticipo di 6.000 euro (48 rate/100mila km).
MERCEDES-BENZ
L’immediato futuro dei veicoli della Casa di Stoccarda è roseo: la crescita esponenziale dell’e-commerce ha moltiplicato la richiesta di veicoli per il trasporto dell’ultimo miglio. Ma ci sono anche i servizi su misura per il cliente e una flotta di veicoli commerciali nuovi di zecca
di Gianluca Salcioli Bologna
Persona con doti di comunicazione e ascolto, Andrea Verdolotti ha maturato un’esperienza consolidata in Casa Mercedes-Benz, sempre più aperta a nuovi scenari e sempre più proiettata nel futuro. Lo abbiamo incontrato a Bologna, durante la presentazione del facelift di Vito.
Com’è iniziato il 2024 per Mercedes-Benz Vans?
Il 2024 per noi è iniziato abbastanza bene, con interessanti novità di
zioni dei nuovi veicoli, in base agli ordini che abbiamo ricevuto.
Qualche modello in particolare da segnalare relativamente alle vendite?
Sprinter rimane sicuramente il nostro cavallo di battaglia, il prodotto più ricercato, anche grazie alla sua flessibilità: dal furgone al telaio, alla versione trasporto persone.
Ci può rammentare la formazione completa della vostra gamma?
Mercedes-Benz Vans copre tutti i segmenti con motorizzazioni en-
Vito rappresenta tutto
prodotto: nei primi mesi dell’anno abbiamo introdotto il facelift di Vito che vedete oggi (elettrico e con propulsore tradizionale), che è cambiato moltissimo soprattutto nell’abitacolo. Poi è toccato alla Classe V (versione elettrica ed endotermica), infine allo Sprinter; per quest’ultimo membro della famiglia della Stella devo segnalare un’importante novità, ovvero le nuove batterie, che ora hanno una performance più alta e garantiscono un’autonomia più estesa.
Qual è il bilancio di metà anno in termini di attività svolte, numeri, risultati complessivi?
I numeri ottenuti sono in linea con la pianificazione che avevamo previsto, che seguono l’andamento del mercato. Ovviamente ci aspettiamo una crescita delle immatricola-
dotermiche e con la spina, ovvero i veicoli small size (Citan), i mid size (Vito) e i large van (Sprinter). Nell’ambito dei veicoli commerciali copriamo sia la funzione trasporto cose sia il trasporto persone con le versioni Tourer. A completare la squadra dei commerciali Mercedes, che però si posizionano nel mondo vetture, abbiamo le Classi T (EQT) e V (EQV).
Previsioni per i prossimi mesi, nuovi modelli da lanciare sul mercato italiano?
Nell’immediato futuro non sono previsti nuovi modelli, ma stiamo lavorando all’aggiornamento degli Sprinter elettrici, che saranno equipaggiati con nuove batterie fino a 113 kW.
Qual è stata la linea guida che ha accompagnato il complesso delle vostre attività nei confronti
A PARTIRE DAL 2026, TUTTI I VEICOLI DI NUOVA
CONCEZIONE MERCEDES-BENZ SARANNO
BASATI SU UN’UNICA ARCHITETTURA
INNOVATIVA E MODULARE VAN. EA (VAN ELECTRIC ARCHITECTURE). SU DI ESSA
SARANNO COSTRUITI TUTTI I FUTURI MEZZI DI MEDIE E GRANDI DIMENSIONI, SIA COMMERCIALI SIA PRIVATI
Dai Van ai veicoli commerciali, la gamma Mercedes-Benz
è una delle più fornite e articolate che si possono trovare sul mercato. La presentazione del facelift di Vito sulle strade dell’Emilia-Romagna è stata l’occasione per raccontare i piani della Casa tedesca per i prossimi mesi.
Con la strategia dell’architettura unica VAN.EA, Mercedes Benz Vans otterrà una riduzione completa della complessità del suo portafoglio di prodotti EV, che si tradurrà in significative economie di scala. Si prevede di ridurre le varianti del portafoglio di oltre il 50% rispetto agli attuali veicoli con motore a combustione interna (ICE), pur coprendo gli stessi casi d’uso per i clienti. Con VAN.EA, Mercedes-Benz Vans punta all’efficienza e alle prestazioni in ogni aspetto del veicolo, compresi aerodinamica, trasmissione, pneumatici e telaio. L’obiettivo è quello di ottenere un’autonomia elevata con una capacità ottimale della batteria, che è direttamente correlata al peso e ai costi del veicolo.
I tre moduli di VAN.EA contribuiscono a raggiungere diversi obiettivi: anzitutto il modulo anteriore, lo stesso in tutte le varianti VAN.EA, è costituito dal gruppo propulsore elettrico e dall’assale anteriore, in una strategia ottimizzata di parti comuni. La differenziazione rilevante per il cliente avviene negli altri due moduli: quello centrale è in grado di bilanciare la lunghezza del veicolo (qui si trova anche il contenitore standardizzato della batteria ad alta tensione con capacità diverse), mentre il modulo posteriore sarà disponibile in due versioni: con motore elettrico per le varianti a trazione integrale di VAN.EA e senza motore elettrico per le varianti a trazione anteriore. Sulla base di questi tre moduli, VAN.EA consente una chiara differenziazione tra veicoli privati e veicoli commerciali, nonché la massima sinergia.
la gestione e la manutenzione del mezzo di lavoro.
Ci sarà ancora un’accelerata sulla strada dell’alimentazione elettrica? E l’idrogeno?
Sull’elettrico stiamo procedendo piuttosto spediti: e-Sprinter a parte, che stiamo lanciando, nei prossimi anni vedremo la piattaforma Van.Ea (Van Electric Architecture): su di essa saranno costruiti tutti i futuri veicoli di medie e grandi dimensioni Mercedes, sia commerciali sia privati. L’elettrico sarà una delle vie che percorreremo, accanto a quella dei motori endoter-
bilità dei nostri van, che possono essere plasmati a seconda delle più piccole esigenze dei clienti, come se fossero un abito sartoriale.
Il bonus per l’acquisto di auto elettriche, esteso anche ai mezzi commerciali, si è esaurito in pochissimo tempo.
Gli italiani comprano un veicolo poco inquinante solo con gli aiuti dello Stato. Che cosa si potrebbe fare di diverso o in più da parte vostra o del governo per incentivare la vendita di mezzi “amici dell’ambiente”?
Può illustrarci l’importanza della vostra rete di dealer e se per loro qualcosa cambierà nella seconda parte dell’anno? I dealer sono di vitale importanza, rappresentano la spina dorsale della nostra organizzazione, sono la fetta percentuale più importante del fatturato sul territorio. Possono dormire sonni tranquilli perché, per loro, non sono previsti cambiamenti di qui alla fine del 2024.
Come è cambiato, se è cambiato, l’atteggiamento del cliente del veicolo commerciale?
Oggi, chi acquista un veicolo commerciale si informa molto di più, i clienti che poi arrivano nelle Concessionarie approcciano molto più che in passato lo strumento digitale (sito internet e relativo configuratore), si presentano con le idee molto chiare, quasi con un veicolo già predefinito e disegnato secondo le loro esigenze. È un cliente consapevole di ciò che vuole.
Oltre al prodotto in sé, è fondamentale una gamma di servizi che possa andare incontro alle esigenze degli operatori. In questo campo cosa offre di nuovo Mercedes-Benz Vans? Oltre ai già citati noleggio e leasing, puntiamo molto sul customer service: per esempio, abbiamo la possibilità di avere la spesa della manutenzione compresa all’interno della rata di vendita, indipendentemente dal noleggio, il cliente sa di avere un canone che comprende tutto: zero pensieri, zero ansie.
I veicoli elettrici sono il futuro. L’Italia è pronta per questa trasformazione? I clienti sono interessati all’acquisto di un veicolo a batteria? Certamente, anche se bisogna precisare che questa consapevolezza al momento è più diffusa tra le flotte piuttosto che tra il piccolo cliente. L’interesse nei confronti dell’elettrico cresce anche per la consapevolezza che l’infrastruttura (le colonnine) aumentano sempre di più. Per esempio notiamo che i protagonisti più importanti della logistica italiana si stanno organizzando con hub privati
dei dealer e dei clienti?
Cerchiamo di essere sempre vicino alle esigenze dei clienti, dal momento successivo alla vendita e nei servizi post vendita; lo facciamo con le Concessionarie, per ciò che riguarda i clienti più piccoli, mentre per realtà più grandi abbiamo una struttura assai articolata che fa capo a diversi account manager.
Quale sarà la strategia di vendita di qui alla fine dell’anno in termini di nuovi prodotti e servizi?
Puntiamo non solo alla vendita in sé, ma anche al noleggio, al leasing e al finanziamento del veicolo, che fanno parte dell’offerta ai nostri clienti, che decidono di essere proprietari o possessori di veicoli commerciali Mercedes-Benz. Il noleggio dei veicoli elettrici prevede servizi aggiuntivi che riguardano
mici, che comunque non abbandoneremo. Sull’idrogeno, invece, attualmente non abbiamo piani di sviluppo. Come prevede che il mercato dei veicoli commerciali possa evolvere nell’immediato futuro? Quello che possiamo confermare è la grande richiesta di veicoli commerciali per il trasporto dell’ultimo miglio. Negli anni del Covid abbiamo assistito di fatto a un’enorme crescita del e-commerce, crescita che è direttamente proporzionale agli ordini di veicoli in grado di soddisfare questo trend. Anche se la richiesta di furgoni non può certamente replicare il successo degli anni legati alla pandemia, siamo certi che resterà sempre molto alta. Tra questi veicoli, i nostri best seller sono certamente Vito e Sprinter. Devo sottolineare la grande flessi-
È vero, gli incentivi si sono esauriti addirittura nel giro di poche ore, sciogliendosi come neve al sole. Però non dimentichiamo che, oltre a quelli nazionali, ci sono anche gli aiuti locali (Comuni e Regioni). Per quanto ci riguarda cerchiamo di mettere a disposizione forme alternative agli incentivi, con formule di gestione del veicolo che vanno a vantaggio dei nostri clienti e che li solleva da qualsiasi preoccupazione: sottolineo ancora una volta che la formula del noleggio, permette al cliente di disinteressarsi completamente della gestione e della salute del suo strumento di lavoro. Affianchiamo il cliente in questo percorso, facendo in modo che non si occupi, per esempio, dell’eventuale rivendita del veicolo, essendo noi a gestire l’intero ciclo di vita del prodotto.
all’interno del parco veicoli per la ricarica dei mezzi a batteria.
I veicoli elettrici chiedono anche un cambiamento per quanto riguarda l’assistenza post-vendita? Sì, c’è un cambiamento nell’assistenza post vendita, però devo dire che le problematiche riscontrate sui propulsori elettrici sono diverse e minori rispetto a quelle che si presentano in un motore endotermico. In termini di assistenza qualcosa cambia, ma attualmente è ancora troppo presto per vedere che cosa accadrà in futuro.
Quanti dealer Mercedes-Benz Vans ci sono in Italia? Quanto sono i centri di assistenza?
Ci sono poco più di 30 dealer sul territorio nazionale, oltre cento i punti di assistenza.
Con una inedita parata di vetture del passato, arricchita da alcuni veicoli commerciali d’epoca, il colosso torinese ha celebrato il compleanno sullo storico tracciato del Lingotto
di Roberto Tagliabue Torino
occasione del 125° anniversario dalla costituzione di Fiat, Stellantis ha organizzato l’evento “Sorridere al futuro” che si è concluso presso il complesso del Lingotto a Torino. La cerimonia ha costituito tanto la celebrazione della pietra miliare che poche case automobilistiche possono vantare, quanto l’inizio di un nuovo capitolo nella lunga storia di successo, rilevanza sociale e leadership del marchio, alimentata da un approccio che pone il cliente sempre al centro. All’evento presenti anche i rappresentanti delle istituzioni pubbliche come il ministro dell’Impresa e del Made in Italy, Sen. Adolfo Urso, il Vicepresidente del Senato, Sen. Licia Ronzulli, il Presidente della Commissione Attività Produttive, Commercio e Turismo della Camera dei Deputati, On. Alberto Luigi Gusmeroli, il Presidente della Regione Piemonte, Alberto Cirio, il Sindaco di Torino, Stefano Lo Russo, assieme ai vertici di Stellantis: John Elkann, Presidente di Stellantis, Carlos Tavares, Stellantis CEO, e Olivier François, FIAT CEO e Stellantis CMO. I festeggiamenti torinesi si sono
Sullo storico tracciato del Lingotto Fiat ha celebrato i 125° compleanno con una parata di vetture e veicoli commerciali che hanno scritto la storia del marchio.
conclusi con una sfilata di modelli Fiat classici e contemporanei suddivisi in gruppi - icone, city car, compatte, familiari e veicoli commerciali leggeri. Le vetture si sono esibite sulla leggendaria pista sul tetto dell’edificio del Lingotto per mostrare il patrimonio tecnologico e storico del marchio italiano. In concomitanza con l’anniversario è stato inaugurato il nuovo evento museale “Casa FIAT”, progetto creato dalla Pinacoteca Agnelli in collaborazione con Fiat. La mostra ripercorre la storia del marchio e il suo rapporto con l’edificio del Lingotto, fabbrica leggendaria e luogo iconico della produzione industriale della Casa torinese, progettato da Giacomo Matté Trucco negli anni Venti e restaurato da Renzo Piano
negli anni Novanta. Attraverso un display interattivo, la mostra si articola in diverse aree tematiche: Car Design, Architettura, Società e Bambini. Offre così ai visitatori la possibilità di immergersi completamente nell’universo Fiat. All’interno del museo viene raccontata la storia del marchio, dai suoi albori alle evoluzioni più recenti. Casa FIAT ruota simbolicamente intorno al modello 500 Master di legno, con un percorso che inizia con l’anno di nascita dell’azienda, il 1899, quando i fondatori si riunirono per firmare lo statuto della Società Anonima Fabbrica Italiana - Torino, dando vita al nome Fiat. Il racconto prosegue, decennio dopo decennio, presentando vari momenti chiave della storia, come la produzione delle auto più iconiche del marchio, tra cui la Nuova 500, la berlina compatta a due posti lanciata nel 1957, e la Panda, il modello versatile e innovativo ideato nel 1980 dal designer Giorgetto Giugiaro. All’interno di questa mostra, Fiat sottolinea l’importanza del suo passato e delle sue radici, senza distogliere lo sguardo dal futuro, con la produzione corrente.
Alcuni esemplari presenti alla parata:
1. Fiat 600 D Multipla, 2. Fiat 238 Ambulanza, 3. Fiat 500 C “Topolino”, 4. Fiat 850 T Autocarro. In grande una Fiat 500 A Furgone del 1936.
Tra le tante vetture storiche in parata abbiamo voluto estrapolare quelle che sono state anche piccoli van o, come la 600 Multipla, ottima vettura “promiscua”, progenitrice di quella versatilità progettuale che sono state le monovolume, strettamente imparentate con i furgoni compatti.
500 A Furgone (1936). La versione van completa la gamma delle differenti carrozzerie basate sulla 500 A soprannominata “Topolino”: un veicolo estremamente versatile per le consegne di merci nelle aree residenziali e per supportare le attività artigianali dell’Italia tra i due conflitti mondiali e nel primo dopoguerra. 850 T Autocarro (1965). Fiat 850 T, o “Familiare”, nella versione chiusa a sei posti, offre diverse alternative per il trasporto persone, come furgone o autocarro leggero, in uno spazio ridotto e con una notevole agilità di guida e maneggevolezza.
600D Multipla (1966) La prima auto a sei posti per molteplici utilizzi: dal taxi al compatto van fino a vettura di famiglia (per portare anche la suocera). La prima vera monovolume tra i veicoli di serie. Infine il 238 Ambulanza (1969) con la carrozzeria non eccessivamente alta e ben sagomata, assicura una buona capacità di carico, grazie all’adozione della trazione anteriore, che elimina l’ingombro dato dalla presenza dell’albero di trasmissione e dell’asse posteriore, permettendo così di abbassare il pianale di carico rendendo così maggiore lo spazio in altezza all’interno dell’ambulanza.
I professionisti, ancor più degli automobilisti, apprezzano e chiedono i dispositivi di sicurezza e di assistenza alla guida di ultima generazione che agevolano e migliorano il duro lavoro di ogni giorno
La rinnovata gamma di veicoli commerciali Opel: Combo, Vivaro e Movano, è equipaggiata con i più recenti dispositivi ADAS di assistenza alla guida che migliorano la sicurezza e la qualità del lavoro.
Sembra passato un secolo e invece era solo l’inizio di questo secolo, quando i veicoli commerciali potevano non essere equipaggiati con i primi dispositivi di sicurezza come l’ABS. La “concessione” aveva prima di tutto ragioni economiche, ma non solo. I sistemi erano sì costosi ma spesso non erano visti di buon occhio da chi macinava chilometri con il proprio furgone e preferiva avere il controllo totale, anche dei freni. Con il tempo, quando l’ABS è diventato obbligatorio anche nella categoria N1, i professionisti della strada hanno iniziato a comprendere che avere quattro pedali, e quindi quattro piedi in grado di
modulare la frenata su ogni singola ruota, aveva i suoi vantaggi rispetto ad averne uno solo per tutte e quattro le ruote. La metafora sembra buffa ma il concetto è esattamente così: l’ABS modula la frenata di ogni singola ruota in base all’aderenza percependo il singolo bloccaggio e riducendo così, in poche frazioni di secondo, la pressione sul singolo freno, migliorando il controllo del veicolo in frenata. In questo processo evolutivo che ha visto da una parte il costante miglioramento dei dispositivi di aiuto alla guida e dall’altra la crescita della consapevolezza da parte dei professionisti del volante di quanto siano più preziosi che fastidiosi, oggi gli ADAS sui veicoli commerciali sono sempre più apprezzati e richiesti perché
la sicurezza non resti soltanto un optional costoso. Così oggi dal variegato mondo degli utilizzatori, sono apprezzati i sistemi avanzati di assistenza alla guida perché alleviano lo stress e rendono la vita lavorativa più sicura. Opel, da sempre promotrice della sicurezza tanto nelle vetture quanto nei veicoli commerciali, ha sempre dimostrato grande sensibilità alle esigenze dell’utenza per poter fornire la migliore tecnologia, la più affidabile e sicura. L’ultima generazione di veicoli commerciali leggeri, Combo, Vivaro e Movano, del marchio con il Blitz sulla calandra, dispone di una gamma eccezionalmente ampia di sistemi avanzati di assistenza alla guida che eliminano lo stress da un lavoro già impegnativo e lo rendono anche più sicuro.
Così le manovre agevoli e sicure in spazi ristretti sono un requisito fondamentale per i veicoli commerciali leggeri. In queste situazioni i professionisti oggi vogliono conoscere esattamente cosa sta succedendo dietro e ai lati del loro veicolo, tanto per la propria quanto per la sicurezza degli altri. Per offrire ai conducenti una migliore visione dell’ambiente circostante, per i nuovi Opel Combo e Vivaro è disponibile il Dynamic Surround Vision. Questo sistema combina due telecamere: una, situata sopra le porte posteriori, e un’altra, sotto lo specchietto retrovisore lato passeggero. Le due immagini, quella dell’area dietro il veicolo e, se attivata dalla levetta dell’indicatore, dell’angolo cieco laterale, sono visualizzate nello specchietto →
retrovisore centrale, dotato di uno schermo ad alta definizione. I conducenti del nuovo Opel Combo e Vivaro possono quindi manovrare e svoltare con maggiore sicurezza e un rischio significativamente ridotto di non vedere altri veicoli, ciclisti o pedoni. Avere la migliore visione a tutto tondo è solo uno dei vantaggi offerti dai sistemi avanzati di assistenza alla guida per i nuovi Opel Combo e Vivaro. L’elenco dei 18 sistemi di assistenza elettronici (molti di serie) per entrambi i modelli comprende anche l’Intelligent Speed Assist, il Lane Keep Assist,
Le versioni elettriche dei veicoli commerciali Opel offrono il massimo del comfort nell’intenso impiego cittadino, contribuendo a migliorare la qualità del lavoro.
l’Advanced Emergency Braking e il Driver Attention Alert. L’Adaptive Cruise Control (ACC) come optional, rende i viaggi più lunghi ancora più rilassanti. Per l’Opel Movano, invece, la gamma di ADAS è composta da ben 21 dispositivi che consentono di raggiungere la cosiddetta “guida autonoma di livello 2” facendo del Movano uno dei primi veicoli commerciali in grado di raggiungere questa funzionalità. Protagonisti sono l’Adaptive Cruise Control in combinazione con il Lane Centring, Traffic Jam Assist e il servosterzo
1. ELECTRONIC STABILITY PROGRAM (ESP): il sistema, in combinazione con il controllo di trazione, utilizza i singoli freni, attraverso il sistema ABS in combinazione con il freno motore per limitare lo slittamento delle ruote in caso di perdita di aderenza. Agisce anche in combinazione con il controllo adattivo del carico.
2. ADAPTIVE CRUISE CONTROL: il sistema imposta e regola automaticamente la velocità per mantenere la distanza di sicurezza dai veicoli che precedono mantenendo la velocità costante a partire da 31 km/h. Utilizza la telecamera posta sul parabrezza e un radar di prossimità collocato nel paraurti.
3. TRAFFIC JAM ASSIST: consente una guida più rilassata nelle ore di punta quando il traffico è particolarmente intenso e stressante. Il sistema è in grado di arrestare completamente il veicolo per ritornare alla velocità impostata quando il flusso del traffico riprende.
4. TRAILER SAFETY ASSIST: con indicazioni luminose sugli specchietti retrovisori esterni, il sistema individua e segnala al conducente la presenza di vetture nei due angoli ciechi, sia a destra sia a sinistra.
5. DIGITAL REAR VIEW MIRROR: nella posizione dello specchietto retrovisore centrale, uno schermo ad alta risoluzione da 8,9” visualizza l’immagine grandangolare ripresa dalla telecamera posta all’interno della staffa della terza luce di stop. Consente di avere una visione complessiva di ciò che c’è dietro, in marcia come nelle manovre.
6. TRAILER STABILITY PROGRAM: evita le sbandate innescate da scarti improvvisi del rimorchio. Agisce utilizzando tutti i dispositivi di controllo di stabilità e trazione per mantenere la traiettoria impostata per il veicolo e il suo rimorchio.
7. FORWARD COLLISION ALERT: in combinazione con l’advanced brake assist, è un dispositivo che avverte con un allarme sonoro in caso di pericolo. Se il conducente non reagisce, all’avvicinarsi del pericolo il sistema effettua una frenata d’emergenza.
8. 360-degree parking assist: il sistema di sensori invia avvisi acustici e visivi sul quadro strumenti per aiutare il conducente a evitare collisioni con ostacoli o altre vetture durante le manovre.
9. REAR CROSS TRAFFIC ALERT: detto anche rear cross path detection, il dispositivo utilizza i sensori per rilevare lateralmente i veicoli in avvicinamento durante la retromarcia.
elettrico. Quest’ultimo adatta automaticamente il livello di assistenza, cioè la rigidità dello sterzo, alla velocità del veicolo. Questo ottimizza il comfort di guida ad alta velocità e semplifica le manovre in città. Il freno di stazionamento elettrico si aziona con un interruttore sul quadro strumenti a sinistra del volante. Con la combinazione di più dispostivi il nuovo Opel Movano può frenare, accelerare e sterzare da solo a velocità fino a 30 km/h, a condizione che le mani del conducente rimangano sempre sul volante. Pertanto, il guidatore può
anche non azionare acceleratore e freno nel traffico lento, ma deve restare attento e pronto a intervenire quando necessario. L’avviso di stanchezza aiuta il conducente a rimanere sempre vigile: il sistema, infatti, propone al guidatore di fare una pausa dopo lunghi periodi alla guida. L’elenco completo dei sistemi avanzati di assistenza alla guida del nuovo Opel Movano è completato da equipaggiamenti aggiuntivi come il riconoscimento dei segnali stradali, l’avviso di collisione frontale con frenata di emergenza e l’assistenza al parcheggio.
PIAGGIO – PORTER NP6: 4 TELAI, 2
E 2 VERSIONI PER SODDISFARE OGNI ESIGENZA
di Roberto Tagliabue Pontedera (PI)
Piaggio Porter NP6 è progettato per agevolare il trasporto merci a corto raggio, rappresentando la soluzione ideale per muoversi in ambienti urbani sempre più congestionati e soggetti a restrizioni anti-inquinamento. Grazie alla sua configurazione innovativa, il Porter NP6 si distingue per la combinazione tra: portata elevata, ingombri ridotti, maneggevolezza e motorizzazioni eco-friendly.
Uno dei principali punti di forza del Porter NP6 è il suo design compatto e funzionale. La larghezza della cabina è contenuta, misurando soli 1.640 mm, e la lunghezza minima è di 4.215 mm, il che gli conferisce un’impronta a terra inferiore a 7 m². Questa compattezza non solo facilita la manovrabilità nei centri urbani, ma massimizza anche lo spazio di carico, rendendo il veicolo estremamente efficiente per le operazioni quotidiane. La cabina leggermente avanzata assicura una maggiore manovrabilità nei centri urbani, permettendo al veicolo di operare anche negli spazi più ristretti. Inoltre, è conforme ai requisiti di sicurezza passiva in caso di urto frontale previsti dalle normative ECE R94 ed R137 del 2024, garantendo così un livello elevato di protezione per il conducente. L’eccezionale portata e l’efficienza del Porter NP6 sono altre caratteristiche distintive. Con una portata
che raggiunge fino a 1,6 tonnellate su un MTT di 2,8 tonnellate, il veicolo offre una performance massima di oltre 200 kg di carico per m². Questa caratteristica lo rende ideale per le esigenze di trasporto urbano, dove ogni centimetro di spazio e ogni chilogrammo di capacità sono cruciali. La possibilità di combinare versioni a passo corto o lungo con ponte posteriore a ruote singole o gemellate conferisce al Porter NP6 un’elevata potenzialità di allestimento. I due diversi rapporti al ponte ottimizzano i consumi in vari profili di utilizzo e facilitano il lavoro in condizioni di forte pendenza, aumentando la capacità di spunto in salita anche nelle partenze da fermo.
Le motorizzazioni del Porter NP6 sono progettate per ridurre i costi del carburante rispetto ai motori a benzina tradizionali, offrendo al contempo un’autonomia maggiore grazie al secondo serbatoio. Questo rende il Porter NP6 particolarmente adatto per l’uso urbano, dove l’accesso facilitato ai centri città è un vantaggio competitivo. Il motore, posizionato longitudinalmente sotto la cabina, ha una cilindrata di 1.500 cc, con un’architettura a 4 cilindri in linea, distribuzione bialbero a camme in testa e iniezione elettronica indiretta. Disponibile in opzione Short e Long Range, il motore è progettato per adattarsi a diverse esigenze di raggio d’azione della missione, garantendo prestazioni affidabili e conformità alle normative ambientali. Altro aspetto rilevante è il costo totale di esercizio (TCO) del Porter NP6, che è circa il 30% inferiore rispetto alla media della categoria N1. Questo risparmio deriva non solo dal prezzo contenuto, ma anche dai costi di gestione ridot-
ti durante l’intero ciclo di vita del veicolo, che lo rendono una scelta economicamente vantaggiosa per le piccole e medie imprese, nonché per i professionisti e artigiani che operano in città.
Il Porter NP6 offre una gamma ottimizzata di telai e passi, supportando outfit dalle ottime performance con larghezze fino a 1.800 mm e lunghezze fino a 3.550 mm. Questa flessibilità permette al veicolo di adattarsi a oltre 1.100 versioni, soddisfacendo qualsiasi esigenza professionale in ambito urbano. Grazie alle dimensioni contenute della cabina, Porter NP6 garantisce una superficie di carico straordinariamente estesa, assicurando la massimizzazione delle aree destinate al carico (fino al 60% dell’impronta a terra del veicolo) a fronte di un minimo ingombro. Il robusto telaio a longheroni in
acciaio altoresistenziale e la sospensione posteriore a balestre paraboliche a doppia lama garantiscono performance di carico ai vertici della categoria, con una portata utile che arriva fino a 1,6 tonnellate. La trazione posteriore assicura un’eccellente tenuta di strada, mentre la predisposizione per la presa di forza al motore o al cambio permette di prelevare fino a 16 kW, incrementando la versatilità di allestimento. Il Piaggio Porter NP6 si presenta come una soluzione innovativa e versatile per il trasporto urbano, combinando compattezza, capacità di carico, efficienza e flessibilità. Grazie alle sue motorizzazioni eco-compatibili e al costo totale di esercizio competitivo, il Porter NP6 è una scelta ideale per chi cerca un veicolo robusto e adattabile alle diverse esigenze professionali in città.
Piaggio Porter NP6 è proposto con quattro telai: ruota singola con due passi (2.650 mm e 3.070) o ruote gemellate (3.000 mm e 3.250). Due motorizzazioni green: benzina/Gpl o benzina/metano. Due versioni: short per l’impiego prettamente cittadino e long range per lavorare frequentemente anche fuori città. Due livelli di equipaggiamento, Pro e Top che si combinano con due differenti rapporti al ponte per differenti impieghi: quelli con il rapporto più corto diventano HD Pro e HD Top. Sono disponibili tre configurazioni principali per soddisfare le diverse esigenze dei professionisti: Pianale Fisso, Pianale Ribaltabile e Chassis. Di seguito, la descrizione dettagliata di ciascuna configurazione.
A. PIANALE FISSO
Straordinariamente manovrabile grazie alla sua silhouette snella e compatta, il Porter NP6 Pianale Fisso si propone come una soluzione di trasporto ideale per tutti i professionisti che necessitano di uno spazio di carico ampio e facilmente accessibile. La configurazione del Pianale Fisso garantisce una versatilità elevata, rendendolo adatto a molteplici tipi di utilizzo nel contesto urbano, dove le dimensioni compatte sono un grande vantaggio per la manovrabilità e il parcheggio.
B. PIANALE RIBALTABILE
Sviluppato sulla base del Pianale Fisso, il Porter NP6 Pianale Ribaltabile rende agevole il trasporto e lo scarico dei materiali sfusi grazie al pratico sistema di ribaltamento posteriore. Questa configurazione è particolarmente utile per i settori dell’edilizia e della manutenzione, dove la necessità di scaricare rapidamente e con facilità materiali come sabbia, ghiaia o detriti è fondamentale. Il sistema di ribaltamento posteriore aumenta l’efficienza operativa, riducendo i tempi di scarico e migliorando la produttività.
C. CHASSIS
Il Porter NP6 Chassis rappresenta una solida base di partenza per trasformazioni dalle straordinarie performance. Combinando le diverse soluzioni a passo corto o lungo con ponte posteriore a ruote singole o gemellate, è possibile realizzare outfit che si contraddistinguono per le ottime prestazioni e l’elevata efficienza in ragione del ridotto spazio occupato. Questa configurazione è ideale per chi necessita di un veicolo personalizzabile per specifiche applicazioni professionali, come allestimenti per officine mobili, veicoli refrigerati o trasporti speciali. L’adattabilità del Chassis consente di sfruttare al massimo il potenziale del veicolo, fornendo soluzioni su misura per le esigenze più particolari.
TOLV – IL KIT PER TRASFORMARE IN ELETTRICO I FURGONI A MOTORE TERMICO
L’allestitore e il produttore, entrambi francesi, hanno unito le forze per offrire kit retrofit 100% elettrici per la terza generazione dei veicoli commerciali con la losanga
SCHEDA TECNICA DEL KIT RETROFIT
100% ELETTRICO PER RENAULT MASTER III
acquisto di veicoli commerciali elettrici, anche con le eventuali agevolazioni dei contributi statali, non sempre riesce a essere alla portata di tutti. Non solo, demolire un furgone ancora in ottime condizioni per acquistarne uno elettrico non è operazione completamente corretta per ridurre l’impatto ambientale. Per quanto sia possibile dal furgone demolito estrarre i materiali da riciclare, l’impatto si ridurrebbe moltissimo se venisse solamente sostituita e riciclata la componente propulsiva. Al tradizionale iter di demolizione e acquisto, si contrappone una soluzione alternativa che Renault, pioniere dei veicoli commerciali elettrici, si sta impegnando a realizzare, attraverso la REfactory di Flins, rendendo disponibili veicoli più sostenibili, più puliti, in gra-
Motore sincrono a rotore avvolto
Potenza massima motore 57 KW (81 CV)
Trasmissione automatica
Batteria da 52 kWh agli ioni di litio: 192 celle in 12 moduli
Ricarica dal 20 all’80% in AC a 22 kW: 1 h e 30’
Autonomia di circa 200 km
do di avere una seconda vita. La REfactory, primo stabilimento europeo dell’economia circolare dedicato alla mobilità, può contare infatti su tutta l’esperienza industriale e le competenze nel settore elettrico per occuparsi dell’assemblaggio, del montaggio e del controllo qualità dei kit retrofit per Renault Master III. Il partner Tolv, pioniere e leader del retrofit elettrico, si è posto l’obiettivo di rendere accessibile i kit retrofit dei veicoli professionali, lanciando nel 2022 un primo kit retrofit per Renault Trafic, che è stato oggetto di una prima serie di consegne a operatori professionali ed enti locali nel corso del 2023. Unendo alle proprie competenze industriali del Gruppo tutta l'esperienza del partner Tolv sul retrofit elettrico dei veicoli commerciali, Renault è ora in grado di proporre
La soluzione proposta da Renault con l’azienda francese Tolv consente di trasformare un Master III con motore termico in un furgone 100% elettrico: prezzo più abbordabile e minore impatto ambientale.
un’offerta attrattiva per la conversione dei veicoli commerciali termici in veicoli 100% elettrici. Il retrofit è un’alternativa economica per gli operatori professionali, perché costa meno dell’acquisto di un nuovo veicolo e permette anche di prolungarne la durata di vita, riducendo l’impronta ecologica complessiva. Il kit comprende una batteria composta da 192 celle inserite in 12 moduli per una capacità di 52 kWh, in grado di fornire autonomia
fino a 200 km. Il motore elettrico sincrono a rotore avvolto fornisce una potenza massima di 57 kW che equivalgono a 81 CV. L’elettronica di potenza preposta alla ricarica consente l’attestazione per l’utilizzo di colonnine o Wallbox fino a 22 kW: in un’ora e trenta minuti è possibile passare dal 20 all’80% della capacità della batteria. I kit retrofit 100% elettrici per Renault Master III sono già disponibili a partire da € 26.900 (dopo bonus retrofit) presso il partner Tolv. Il servizio “chiavi in mano” richiede tre settimane di lavoro, con l’impegno da parte di Tolv di inserire tutto il materiale sostituito, a partire dall’unità termica, nel circuito di riciclo. Tutte le componenti del kit retrofit hanno due anni di garanzia a chilometraggio illimitato e 4 anni o 150.000 km per la batteria di trazione.
Nissan è impegnata a migliorare la sicurezza di tutta la gamma, soprattutto per quel che riguarda l'adozione di tecnologie di assistenza alla guida che contribuiscono a evitare le collisioni o a mitigarne gli effetti
di Gianluca Salcioli Roma
Irisultati testimoniano l’impegno di Nissan per la sicurezza, avvalorato dal fatto che, a partire dal 2023, l’EuroNCAP ha applicato ai veicoli commerciali protocolli di test e valutazione più rigorosi di quelli utilizzati negli anni precedenti. La Casa giapponese è costantemente impegnata a migliorare la sicurezza di tutta la gamma, soprattutto per quel che riguarda lo sviluppo e l’adozione di tecnologie di assistenza alla guida che possono contribuire a evitare le collisioni o a mitigarne gli effetti. Nei test di valutazione dei sistemi di rilevamento e avviso al conducente della presenza sulla strada di pedoni e altri soggetti vulnerabili, i tre veicoli commerciali Nissan hanno ottenuto un punteggio molto alto: Townstar 26,8, Primastar
27,9 e Interstar 25,6 su un massimo di 30 punti, rientrando così nella categoria di sicurezza più alta per questo tipo di test. EuroNCAP, nel testare i sistemi di frenata d’emergenza automatica (AEB), ha giudicato eccellenti le prestazioni del Townstar. Con un’ampia gamma di funzioni avanzate di assistenza alla guida e di sicurezza, come l’Around View Monitor – che tramite un sistema di telecamere fornisce sullo schermo dell’Infotainment una vista dall’alto a 360° del veicolo – o l’Avviso Angoli Ciechi – in grado di segnalare vetture che sopraggiungono da dietro e fuori dalla portata degli specchietti retrovisori - e grazie anche all’Avviso di Collisione Frontale e alla Frenata d’Emergenza Automatica, Townstar è stato in grado di evitare collisioni in quasi tutti gli scenari previsti nei test. I sistemi a supporto del mantenimento della corsia sono fondamentali per contribuire a evitare incidenti e negli specifici test i modelli
Townstar e Interstar hanno ottenuto ottimi risultati, ricevendo punteggi rispettivamente di 13,8 e 16,3 su un massimo di 20 punti. Nissan Townstar e Interstar sono equipaggiati con il sistema di Avviso Abbandono Involontario di Corsia - che segnala al conducente quando il veicolo sta per oltrepassare le linee di demarcazione esterna della corsia – e del sistema di Mantenimento della Corsia che interviene in modo automatico per prevenire l’uscita del veicolo dalla propria corsia di marcia. Nissan ha introdotto su tutta la gamma di veicoli commerciali diverse tecnologie per avvisare il guidatore del superamento dei limiti di velocità, cosa che ha permesso di ottenere un eccellente punteggio in questa categoria e precisamente: Townstar 14,5/15, Primastar 9/15 e Interstar 11,4/15. Su Townstar e Interstar, inoltre, è disponibile la mappatura digitale dei limiti di velocità e una telecamera frontale che legge la segnaletica stradale e permette al
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I veicoli commerciali Nissan hanno stabilito un nuovo stato dell’arte in tema di sicurezza.
sistema di impostare automaticamente il limite di velocità indicato. La distrazione e la stanchezza possono essere fattori critici quando si guida un veicolo. Pertanto, Nissan ha integrato sulla sua gamma di veicoli commerciali la funzione di Promemoria Cinture di Sicurezza e quella di Avviso Attenzione del Conducente. Grazie anche a queste tecnologie, Nissan Interstar e Primastar hanno ottenuto il massimo punteggio in questa categoria EuroNCAP (15/15) e Townstar ha ottenuto il punteggio di 10/15.
L’attenzione è rivolta al programma Haldex per le pinze freno ricondizionate, al portale SH I.Q. per servizi digitali e alla tecnologia NFC per una rapida identificazione dei ricambi. Oltre a questo, il fornitore leader di componenti e sistemi di sospensione presenta la sua gamma completa di ricambi del marchio secondario SAUER QUALITY
di Gianluca
Con un chiaro focus alla sostenibilità, alla trasformazione digitale e all’efficienza, SAF-HOLLAND propone ad Automechanika 2024 soluzioni pratiche per le sfide affrontate dal settore dei veicoli commerciali. “Con il programma Haldex per le pinze freno ricondizionate, stabiliamo nuovi standard nel fornire parti di ricambio in modo sostenibile e contribuiamo attivamente al risparmio di risorse”, sottolinea Manuel Balles, Vice Presidente Aftermarket per l’Europa, il Medio Oriente e l’Africa in SAF- HOLLAND. “Nuove tecnologie e soluzioni intelligenti supportano e aiutano i rivenditori di parti di ricambio, gli operatori delle flotte di trasporto e il personale delle officine. Ricambi di alta qualità garantiscono una lunga durata di servizio per motrici e rimorchi”, continua Balles. Il programma per le pinze freno ricondizionate è uno dei punti salienti della presentazione fieristica di SAF-HOLLAND e Haldex. I vecchi componenti sono ricondizionati professionalmente in modo che possano avere una seconda vita. Questo processo consente di risparmiare risorse preziose e di ridurre significativamente le emissioni di CO2. Con normative ambientali sempre più severe e una crescente consapevolezza sull’importanza della sostenibilità, questo programma costituisce un importante passo avanti verso una mobilità più ecologica.
Un altro focus della fiera è il portale SH I.Q.: questa piattaforma online raggruppa una serie di servizi digitali di SAF-HOLLAND. Tra le altre funzionalità il portale comprende il catalogo digitale delle parti di ricambio PoD (Parts on Demand).
È dotato di una funzione di ricerca intelligente che aiuta l’utente a individuare in modo rapido ed efficiente i dati, i documenti e le infor-
mazioni necessari. Le officine e gli operatori delle flotte di trasporto con questo sistema hanno il beneficio di notevoli risparmi di tempo e di una fornitura ottimizzata delle parti di ricambio.
SAF-HOLLAND utilizza la tecnologia
NFC (near-field communication) per un’identificazione rapida e affidabile dei ricambi. Grazie ai chip NFC integrati all’interno dei prodotti, i ricambi possono essere identificati in pochi secondi tramite uno smartphone o un tablet abilitato alla lettura. Questo semplifica il lavoro dei rivenditori di parti di ricambio, dei gestori delle flotte e delle officine,
Le parti di ricambio di alta qualità del marchio SAUER QUALITY PARTS per la seconda vita di autocarri e rimorchi. Il programma Haldex è destinato anche alle pinze freno ricondizionate.
Con il programma Haldex per le pinze freno ricondizionate, stabiliamo nuovi standard nel fornire parti di ricambio in modo sostenibile e contribuiamo attivamente al risparmio di risorse
riduce al minimo gli errori e accorcia i tempi di fermo dei veicoli. Insieme con Haldex, produttore leader di sistemi frenanti e il marchio SAUER QUALITY PARTS, SAF-HOLLAND offre un’ampia gamma di parti di ricambio affidabili e di alta qualità per veicoli commerciali, nonché servizi per rivenditori, officine e aziende di logistica. Il portafoglio include i componenti soggetti a usura dei sistemi frenanti e sospensioni pneumatiche, serbatoi d’aria, sollevatori telescopici, lubrificanti e cerchi in acciaio. Ricordiamo che l’edizione 2024 di Automechanika, la fiera di tutti i settori dell’aftermarket automotive, si svolgerà a Francoforte dal 10 al 14 settembre prossimi.
/ MESE
ANTICIPO 2.033 € TAN 4,10% TAEG 6,92% 23 CANONI
VALORE DI RISCATTO 10.148 €
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Gli ADAS richiedono l’impiego di numerosi sensori per analizzare in modo preciso l’ambiente in cui si muove il veicolo e derivare quindi manovre di guida sicure. Per sviluppare ulteriormente queste soluzioni ADAS e AD, il gruppo tecnologico ha sviluppato ZF Annotate, un sistema di convalida basato su cloud e attivato dall’intelligenza artificiale
CubiX di ZF consente un controllo del movimento del veicolo efficiente, preciso e sicuro, e “pronto all’automazione” per i veicoli commerciali, industriali e per i veicoli speciali.
Dati precisi e affidabili si dimostrano essenziali per lo sviluppo di sistemi avanzati di assistenza nei veicoli. Telecamere, radar, lidar o sensori ultrasonici forniscono di continuo informazioni dalle quali il veicolo crea un’immagine tridimensionale dell’ambiente che lo circonda. I sistemi devono riconoscere, per esempio, una gran varietà di oggetti in tempo reale, inclusi veicoli, persone, corsie e segnali stradali. Questi dati, provenienti dai sensori, devono essere elaborati digitalmente in modo corretto, così che il veicolo riceva sempre “dati empirici veri”, conosciuta nel settore come “ground truth”, per calcolare e implementare una funzione di guida basata su di essi. La comparazione tra l’informazione raccolta dai sensori e un set di sensori di riferimento affidabili e ad alta precisione aumenta l’accuratezza; ed è qui che entra in gioco ZF Annotate. Basandosi sui dati del veicolo e sulle registrazioni aggiuntive dei sensori ZF, la soluzione basata sul cloud fornisce la “ground truth”. ZF Annotate agisce come una configurazione ridondante, indipendente dal set di sensori che devono essere verificati e si confronta con le stesse informazioni durante la guida su strada. I dati registrati sono poi caricati nel cloud e analizzati. Grazie all’intelligenza artificiale, tutti gli oggetti rilevanti sono accuratamente contrassegnati, classificati, attribuiti a numeri identificativi unici, mentre gli oggetti in movimento sono tracciati. Queste informazioni su ogni oggetto fanno parte della descrizione completa del modello dell’ambiente, cioè la già citata “ground truth”. Dopo questa “annotazione”, il software fornisce una misura di confronto estremamente precisa. Ciò colloca allo stato dell’arte ZF Annotate, una soluzione di convalida supportata dall’intelligenza artificiale per testare e addestrare i moderni sistemi ADAS/ AD dal livello 2+ al livello 5. “ZF Annotate associa i vantaggi di un set di sensori di riferimento robusto e indipendente con un servizio cloud scalabile che impiega algoritmi di tracciamento intelligenti in 2D e 3D” afferma Holger Klein, Chairman of the Board of Management
Sistemi analoghi precedenti si basavano principalmente su annotazioni 2D per la convalida dei dati di riferimento, mappando così l’ambiente a distanza e con un angolo orizzontale.
ZF Annotate, con la sua capacità in 3D, aggiunge ai dati informazioni sull’altezza. I dati precisi e affidabili delle misure di riferimento di ZF Annotate possono quindi accelerare in modo significativo lo sviluppo e la messa a punto di complessi sistemi ADAS e AD. Finora la convalida di questi sistemi richiedeva una grande mole di lavoro e, di conseguenza, molto tempo e costi elevati, essendo i dati di riferimento annotati tradizionalmente a mano da un team di tecnici.
“Grazie all’intelligenza artificiale, possiamo accelerare il processo di
validazione fino a dieci volte, riducendo così il tempo dedicato all’annotazione da 12 a due mesi”, precisa Klein, “con una indubbia positiva ricaduta su tempo e denaro”.
“Con ZF Annotate siamo in grado di generare la ‘ground truth’ nel più breve tempo possibile”, sostiene Klaus Hofmockel, a capo della sezione Ricerca e Sviluppo della divisione Driver Assistance Systems and Electronics. “Con la capacità di lavorare 24 ore al giorno, sette giorni su sette, il nostro servizio basato sul cloud completa la convalida dei dati di riferimento in un tempo considerevolmente breve a confronto del mercato, senza alcuna perdita di qualità”, continua Hofmockel. In base alle esigenze dei clienti, i sensori di riferimento sono utilizzati sia sul veicolo di prova sia in modalità “Pursuit”. Quest’ultimo è un set di sensori montato su un veicolo di riferimento dati separato. La modalità Pursuit può essere utilizzata senza che siano necessari grandi adattamenti al veicolo da testare, per esempio per valutare scenari di parcheggio in spazi pubblici. Questa flessibilità nell’applicazione rende ZF Annotate indipendente da specifici produttori di sensori. Inoltre, non è più necessario modificare con costi elevati i veicoli di prova ad alta tecnologia dei clienti. Quest’ultimi, inoltre, possono includere il servizio in progetti di sviluppo già iniziati. In questo modo ZF Annotate supporta il processo di convalida nella modalità più efficace e così aiuta ogni sviluppatore a ottenere un prodotto impeccabile.
LA PIATTAFORMA DI ZF CONSENTE UN CONTROLLO DEL MOVIMENTO PER I VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI EFFICIENTE, PRECISO, SICURO E PRONTO ALL’AUTOMAZIONE
Come per le auto, le funzionalità elettroniche per il controllo stanno aumentando anche nei veicoli commerciali e industriali, portando a una crescente domanda di centraline dedicate. Con l’emergere di nuove tecnologie elettriche ed elettroniche per i veicoli, tutti gli attuatori del veicolo, compresi i freni, la trasmissione e lo sterzo, possono essere gestiti in modo organico attraverso un software di controllo centralizzato. È qui che entra in azione cubiX, il software ZF che controlla tutti gli attuatori per garantire al veicolo stabilità, sicurezza, precisione e prestazioni. Il sistema è ora disponibile per i veicoli commerciali e industriali, personalizzato in base alle specifiche esigenze; comprende software, hardware e i servizi di integrazione e ingegneria di sistema. Con questa piattaforma ZF dimostra come le sue sinergie tra divisioni e l’esperienza leader di settore nel “vehicle motion control” le permettano di portare sul mercato soluzioni vantaggiose.
Cubix si interfaccia con tutti i sistemi di guida virtuali e con gli attuatori del veicolo per garantire la sicurezza, la precisione e le prestazioni necessarie negli scenari di guida difficili, quali gli scali merci o i porti, dove le tecnologie automatizzate trovano più spazio di impiego rispetto alle strade pubbliche.
L’automazione dei movimenti in quei contesti può aumentare notevolmente l’efficienza e la produttività, affrontando al tempo stesso i principali problemi del settore logistico, come la continua carenza di autisti, soprattutto per le operazioni notturne. Ecco perché cubiX semplifica le procedure ai produttori di veicoli e agli utenti finali. I fornitori di sistemi di guida virtuali e gli OEM possono concentrarsi sulle competenze principali, occupandosi della pianificazione, oltre che del veicolo stesso. ZF garantisce un controllo del movimento del veicolo ‘pronto all’automazione’ grazie al suo portfolio di prodotti “X-by-wire”. Il software è stato testato sul campo in condizioni operative reali e si è già dimostrato molto efficace in un recente studio pilota a lungo termine condotto in Germania, dove cubiX è stato impiegato con successo in uno scalo merci.
ZF Annotate associa i vantaggi di un set di sensori di riferimento robusto e indipendente con un servizio cloud scalabile che impiega algoritmi di tracciamento intelligenti in 2D e 3D
HOLGER KLEIN Chairman of the Board of Management
Tra l’altro, i dati di riferimento registrati non si limitano solo alla vista frontale. A seconda delle esigenze del cliente, il set di sensori può fornire una visione completa a 360°, fornendo una rappresentazione dettagliata e precisa dell’ambiente che circonda il veicolo. ZF è nota per lo sviluppo di nuove tecnologie dedicate a diverse aree applicative: Annotate può essere utilizzato sui veicoli di tutte le classi, sia nel settore delle automobili sia in quello dei veicoli commerciali e industriali. “Affidabilità ed efficienza sono imprescindibili quando si tratta di convalidare i dati di riferimento nello sviluppo di sistemi avanzati di assistenza al guidatore sempre più popolari. ZF Annotate offre entrambe, in un sistema scalabile. Con la nostra soluzione ZF fornisce un’altra pietra miliare sulla strada del veicolo definito dal software”, conclude Klein. ZF Annotate
ÖBB POSTBUS AG – COPIOSO ORDINE IN DUE TRANCHE: 540 ENTRO IL 2026
Firmato un accordo quadro per la fornitura di 900 autobus
Iveco Crossway, per un valore complessivo di 225 milioni di euro, destinati all’azienda austriaca leader nel mercato dei servizi di autobus regionali
di Armando Mailänder Torino
Iveco Bus, marchio di autobus urbani, interurbani e turistici di Iveco Group, ha firmato un accordo quadro per la fornitura di oltre 900 autobus Crossway all’austriaca ÖBB Postbus AG, la più grande azienda di autobus del Paese leader di mercato nei servizi di autobus regionali. Il contratto quadro, recentemente firmato lo scorso luglio, prevede la consegna di 540 veicoli entro la fine del 2026 e un’opzione per ulteriori 380 unità da consegnare entro la fine del 2028, per un valore complessivo di circa 225 milioni di euro. Combinando efficienza operativa, versatilità e prestazioni, il bus Iveco Crossway è tra degli autobus interurbani più apprezzati, con quasi la metà della quota di mercato europea nella sua categoria.
Domenico Nucera, Presidente Bus Business Unit del Gruppo Iveco, ha commentato: “Questo nuovo importante contratto dimostra ulteriormente che stiamo attuando la giusta strategia. Come full-liner, con un vero approccio multi-energia, Iveco Bus è competitivo in tutti i segmenti del mercato del trasporto persone e in grado di soddisfare le esigenze più diverse dei nostri clienti in termini di missioni e propulsioni”.
Alfred Loidl, membro del consiglio di amministrazione di ÖBB Postbus, ha dichiarato: “Siamo molto lieti di continuare la nostra collaborazione di successo di lunga data con Iveco Bus. L’ammodernamento della flotta non solo migliora la sicurezza dei passeggeri, ma i nuovi veicoli sono anche fondamentali per soddisfare le crescenti richieste di trasporto in autobus in tutti i segmenti, con l’obiettivo di offrire ai passeggeri ancora più comfort e qualità superiore nei loro viaggi”.
La commissione di gara di Nantes Métropole ha assegnato a Iveco Bus il contratto per l’acquisizione di nuovi autobus elettrici a batteria per sostituire gli autobus a fine vita e sostenere lo sviluppo della rete Naolib
Semitan, azienda responsabile della rete globale di trasporti pubblici di Nantes Métropole, è stata incaricata di guidare questo progetto di acquisizione, finanziato da Nantes
Métropole con un budget di 62 milioni di euro, tasse escluse: un ordine previsto di 70 autobus. I modelli di veicoli selezionati sono il GX 337 ELEC (12 metri) e il GX 437 ELEC (18 metri). Entrambi sono dotati della più recente tecnologia di
batterie NMC di FPT Industrial, con una capacità unitaria di 69,3 kWh progettata per soddisfare le missioni più impegnative in termini di autonomia giornaliera e capacità di passeggeri. Sono equipaggiati con il motore elettrico Siemens Elfa III, che offre una potenza massima di 310 kW e 3.000 Nm sulla versione standard, e 375 kW e 4.000 Nm sulla versione articolata. Per un migliore comfort termico, gli autobus GX ELEC sono dotati di una pompa di calore a CO2 e di un nuovo siste-
ma di distribuzione dell’aria. Una trentina di autobus standard saranno messi in servizio tra la fine del 2025 e il primo trimestre del 2026 presso il Centro tecnico e operativo di Saint-Herblain (Cetex). Pascal Bolo, presidente di Semitan al riguardo ha voluto sottolineare: “Con l’acquisizione di questi nuovi autobus elettrici, Semitan continua a sostenere Nantes Métropole nel suo desiderio di una transizione energetica verso una mobilità più sostenibile. Per l’azienda, ciò rap-
presenta una sfida in termini di gestione del progetto e manutenzione, da un lato, per adattare i centri tecnici e operativi esistenti a questa nuova fonte di energia senza interrompere le operazioni quotidiane della rete Naolib, e, dall’altro, per mantenere questi nuovi veicoli, comportando un’evoluzione delle competenze tecniche all’interno”.
Giorgio Zino, Responsabile delle Operazioni Commerciali Iveco Bus Europe, ha dichiarato: “La nostra esperienza nei veicoli puliti ci con-
sente di mantenere la fiducia di Semitan e Nantes Métropole. Li ringraziamo per aver scelto la nostra offerta di elettromobilità di ultima generazione, che rappresenta una soluzione rilevante e ad alte prestazioni per affrontare le sfide della transizione energetica. Siamo molto orgogliosi di questo nuovo successo, che rafforza una partnership forte e di lunga data con le nostre soluzioni GX e URBANWAY per il gas naturale e ora con i nostri modelli GX ELEC”.
Iveco Crossway è tra gli autobus interurbani più diffuso e apprezzato in Europa.
Iveco Group ha annunciato una nuova partnership di ricerca e sviluppo con l’Istituto lussemburghese di scienza e tecnologia (LIST), un’organizzazione di ricerca e tecnologia sotto l’egida del Ministero dell’Istruzione superiore e della ricerca lussemburghese. La collaborazione verrà attuata attraverso il Sustainable Composite Materials and Manufacturing Innovation Center (SCMM-IC) di List, un’iniziativa cofinanziata dal Ministero dell’Economia lussemburghese e dal Fondo europeo di sviluppo regionale (FEDER). Riguarderà materiali compositi sostenibili e leggeri per applicazioni nel settore dei trasporti. SCMM-IC concentra le sue attività su questi materiali come fattori chiave verso la mobilità a emissioni zero. Al suo interno vengono svolte attività di ricerca, sviluppo e innovazione orientate alle applicazioni in stretta collaborazione con i grandi OEM nei settori automobilistico, ferroviario, aeronautico e spaziale. Attraverso l’accordo, il Gruppo Iveco e SCMM-IC definiranno e svilupperanno congiuntamente le tecnologie dei materiali che soddisfano le esigenze delle future generazioni di veicoli del Gruppo Iveco. Durerà quattro anni la collaborazione tra il Gruppo Iveco e List. Mentre le attività iniziali relative alle tecnologie composite sostenibili e leggere coinvolgeranno Iveco Bus, la partnership è destinata a comprendere tutti i marchi del Gruppo. I materiali compositi offrono numerosi vantaggi al settore dei trasporti. Uno di questi è la riduzione del peso, che consente una maggiore efficienza e una riduzione delle emissioni. Inoltre, gli sviluppi tecnologici prenderanno in considerazione gli aspetti di manutenzione e riparabilità, consentendo risparmi sui costi e una durata di servizio prolungata rispetto ai componenti metallici. L’integrazione dei materiali compositi nella progettazione dei veicoli consentirà ai marchi di Iveco Group di migliorare prestazioni ed efficienza, riducendo al contempo il TCO per offrire ai clienti soluzioni economicamente vantaggiose e sempre più sostenibili.
Consumo di carburante gamma Opel Movano (l/100 km): 7,6-10,4; Emissioni CO2 (g/km): 220-275. Consumo di energia elettrica Movano Electric (kWh/100km): 29,4 - 31,1 (N1) / 26,2 - 27,3 (N2); Autonomia: 356 - 378 (N1) / 406 - 424 (N2) km; Emissioni CO2 (g/km): 0. Valori omologati in base al ciclo ponderato WLTP, in base al quale i nuovi veicoli sono omologati dal 1° settembre 2018, aggiornati al 19/04/2024 e indicati solo a scopo comparativo. Il consumo effettivo di carburante e di energia elettrica, i valori di emissione di CO2 e l'autonomia possono essere diversi e possono variare a seconda delle condizioni di utilizzo e di vari fattori quali: optionals, frequenza di ricarica elettrica per chilometri percorsi, temperatura interna ed esterna, stile di guida, velocità, peso totale, utilizzo di determinati equipaggiamenti, tipologia e condizioni degli pneumatici, condizioni stradali, ecc. Immagini illustrative; caratteristiche/colori possono differire da quanto rappresentato. Messaggio pubblicitario con finalità promozionale.