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Visit Venice Autunno 2013
in copertina Rudolf Stingel pag 5
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Indice: Arte Pag. 3 Danza, Teatro E Musica Pag. 16 Sport, Feste Popolari, Enogastronomia E Mercatini Pag. 17
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Eventi: ARTE
--TEATRINO DI PALAZZO GRASSI Nuovo Polo per la diffusione della video arte
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Il Teatrino assicura all’insieme di Palazzo Grassi – Punta della Dogana le migliori condizioni tecnologiche (in particolare acustiche) e di confort, grazie alle quali potrà essere ulteriormente sviluppato il programma di incontri con gli artisti, conferenze, letture, concerti, performance e proiezioni di film d’artista organizzati dalla Fondazione Pinault nelle sedi veneziane. --LEONARDO DA VINCI. L’UOMO UNIVERSALE Dal 29 agosto al 1 dicembre 2013 Gallerie dell’Accademia
Il Teatrino di Palazzo Grassi restaurato da Tadao Ando è il nuovo centro culturale di Venezia Dopo il restauro di Palazzo Grassi, nel 2006, seguito da quello di Punta della Dogana, inaugurata nel 2009, il recupero del Teatrino segna, nel 2013, la terza tappa del grande progetto culturale di François Pinault a Venezia. Con una superficie di 1000 metri quadri, il Teatrino di Palazzo Grassi è dotato di un auditorium con una capacità di 225 posti, completo di foyer e di aree tecniche (camerini, sala regia, cabina per la traduzione simultanea…).
Dal 29 agosto fino al 1 dicembre 2013 la Soprintendenza Speciale per il Patrimonio Storico Artistico ed Etnoantropologico e per il Polo Museale di Venezia, presenta la mostra “Leonardo Da Vinci. L’Uomo universale” alle Gallerie dell’Accademia di Venezia. Si tratta di un’occa-
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sione unica per ammirare 52 disegni di Leonardo, dieci anche recto e verso, che evidenziano il vero modo del momento creativo nel suo essere. Il nucleo veneziano, magistrale per qualità, è formato da 25 disegni che non sono più stati esposti tutti insieme dal lontano 1980, formano un excursus delle tappe della carriera dell’artista fino all’ultimo periodo francese. Tra tutti eccelle il celeberrimo Uomo Vitruviano. Il percorso indicato dai fogli veneziani è arricchito e completato da altri prestigiosi disegni di tematica affine e di qualità eccelsa, prestati da importanti musei italiani e stranieri, quali Biblioteca Reale di Torino e il Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi di Firenze, le collezioni Reali di Windsor Castle, il British Museum di Londra, il Musée du Louvre, l’Ashmolean Museum di Oxford. --Imago Mundi Dal 28 agosto al 27 ottobre 2013 Fondazione Querini Stampalia Fino al 27 ottobre 2013, presso la Fondazione Querini Stampalia di Venezia viene presentata al pubblico una parte della collezione Imago Mundi, formata da più di un migliaio di opere che Luciano Benetton ha commissionato e raccolto a partire dai suoi viaggi nel mondo, coinvolgendo, in modo volontario e senza fini di lucro, artisti affermati ed emergenti di tanti diversi Paesi, che hanno realizzato ciascuno un’opera con
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l’unico vincolo del formato 10x12 centimetri. La collezione, sotto l’egida della Fondazione Benetton, non ha intenti commerciali ma si propone di riunire le diversità del nostro mondo in nome della comune esperienza artistica, per realizzare una “catalogazione” – delle poetiche come delle opere – diversa da quella
consueta, museale o di mercato che sia. Le raccolte presentate a Venezia comprendono le opere realizzate negli Stati Uniti, in Giappone, India, Corea del Sud e Australia (arte aborigena). Si tratta di oltre 200 opere di ciascun Paese, raggruppate sulla base della nazionalità, delle regioni e dei continenti, per presentare la collezione, oltre che per gli intrinseci significati dei lavori, come il racconto, attraverso il filtro dell’arte, dei viaggi compiuti da Luciano Benetton nel mondo. La struttura espositiva di Imago Mundi è stata progettata dall’architetto Tobia Scarpa come spazio accogliente che agevola la comprensione della ricchez-
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za espositiva: la struttura conferisce facile visibilità ai piccoli quadri e, grazie a espositori che si chiudono come pagine di libro, è comoda da trasportare e installare, favorendo le finalità itineranti della collezione, destinata a viaggiare senza frontiere. --Rudolf Stingel Dal 7 aprile al 31 dicembre 2013 Palazzo Grassi – François Pinault Foundation Curata dall’artista stesso, con il coordinamento di Elena Geuna, la mostra in apertura il 5 aprile 2013 e dedicata a Rudolf Stingel, si svilupperà su tutta la superficie espositiva del palazzo, coinvolgendo atrio, primo e secondo piano.
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Rudolf Stingel, nato nel 1956, vive e lavora tra New York e Merano, sua città natale. La sua opera è stata al centro di mostre personali in molte istituzioni internazionali, tra cui la Secession a Vienna (2012), la Neue Nationalgalerie a Berlino (2010), il Museum of Contemporary Art a Chicago, il Whitney Museum of American Art a New York (2007), il Museum für moderne Kunst di Francoforte (2004) e il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Trento (2001). Il progetto si iscrive nel programma di monografie di grandi artisti contemporanei, inaugurato nell’aprile 2012 con Urs Fischer (“Madame Fisscher”), e presentato in alternanza e complementarietà alle esposizioni tematiche della collezione François Pinault Foundation. --Roy Lichtenstain - Sculptor Fino al 23 Novembre 2013 Fondazione Vedova - Zattere
Sarà la prima volta che l’intero spazio del museo viene dedicato a un unico artista.
E’ aperta fino al 23 novembre 2013, presso i Magazzini del Sale alle Zattere a Venezia, sede della Fondazione Vedova, l’esposizione Roy Lichtenstein – Sculptor. Per la prima volta in Italia vengono esposte al pubblico ben 45 opere, tra disegni, collages, maquettes, modelli e sculture in bronzo, di uno dei grandi geni della Pop Art americana. I capolavori in esposizione provengono dalla Roy Lichtenstein Foundation e dall’Estate Roy Lichtenstein of New
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le ombre dell’oggetto trattato, una lampada, uno specchio o una caffettiera, oppure un volto, una sirena o una casa, sono poste sullo stesso piano, come se fossero schiacciate e compresse su una stessa superficie.
York, nonché da musei e collezioni private e documentano la produzione scultorea dell’artista, produzione sicuramente meno conosciuta rispetto ai suoi quadri, ma non meno importante. A partire dal 1965 , l’artista esplora le possibilità di trasportare le immagini tratte dai mass-media, in particolare dal fumetto, in scultura. La caratteristica dell’opera di Lichtenstein è di volerla rendere “bidimensionale” proprio come un dipinto, di appiattirne i volumi come risulterebbe da un collage. Da qui scaturiscono le figurazioni in ceramica che partendo da una fonte bidimensionale, cartacea, si articolano nella tridimensionalità a formare una testa o una pila di tazze o un’esplosione. Sono motivi trasferiti da una fonte iconica popolare, insignificanti e di carattere non estetico, a cui l’artista intende dare un valore artistico, come se fossero costanti di una cultura modernista che va da Brancusi a Calder. Simile procedere dà corpo poi, dal 1976 e fino fino alla sua morte nel 1997, a sculture “di profilo” dove la profondità e
Orario 10.30-18.00 chiuso il martedì Biglietti: intero 12 euro --Seguso Vetri d’arte 1932/1973 Museo vetro di Murano 18 maggio - 29 settembre 2013 La mostra è il frutto di un lungo lavoro di ricerca da parte dello studioso belga
Marc Heiremans, grande esperto di storia del vetro muranese contemporaneo, su una delle eccellenze produttive del XX secolo: la “Seguso Vetri d’Arte”. Attraverso una carrellata di capolavori viene focalizzata la vicenda di un’imprenditoria familiare, vera e propria “dinastia” della lavorazione del vetro, che
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ha contribuito in modo determinante allo sviluppo di quest’arte durante il Novecento. La fucina di famiglia, in cui lavorano Antonio Seguso, il figlio Archimede e i nipoti, diviene azienda nei primi Anni ’30, in un periodo di forte innovazione e grande progettualità manifatturiera.
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nari assemblaggi, è internazionalmente considerato emblema del nuovo e della modernità in scultura.
A questo “nome”, sotto la direzione artistica di Flavio Poli, si affianca negli anni quello di eccellenti maestri vetrai, presto riconosciuti artefici di vetri ineccepibili. Nel corso dei decenni la produzione artistica convive insieme ai grandi lavori e ai progetti privati. Il vetro viene utilizzato in ogni sua possibile funzione, dall’arredamento all’illuminazione alla decorazione. La Seguso approda anche alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia e a molte altre importanti fiere e manifestazioni Internazionali.
Il versatile artista britannico, che ha lasciato segni indelebili nella storia dell’arte, rivoluziona in modo radicale a partire dagli anni Sessanta la sua arte. Dopo un esordio prettamente figurativo, sotto l’influenza del suo maestro Henry Moore, si allontana infatti dalla tradizione scultorea per creare assemblaggi rivoluzionari, saldati e imbullonati, dipinti a colori vivaci e collocati sul pavimento, nello spazio dello spettatore: opere astratte ma ricche di contenuto ideale. Un nuovo e affascinante linguaggio plastico che consacra Caro come figura cardine nello sviluppo della scultura del XX secolo accanto a David Smith, Mark Di Suvero, Richard Serra.
--Anthony Caro Museo Correr 1 giugno - 24 ottobre 2013
--Tapies lo sguardo dell’artista Palazzo Fortuny 1 giugno 24 novembre 2013
Sarà di scena a Venezia e più precisamente al Museo Correr (1 giugno/24 ottobre), con il patrocinio del British Council, la prima retrospettiva italiana dedicata a uno dei massimi scultori viventi, Sir “Anthony Caro”, figura cardine nello sviluppo dell’arte plastica del XX secolo: un omaggio promosso in collaborazione con la Fondazione Anthony Caro - commissari Nicholas Serota e Gabriella Belli - al quasi novantenne artista britannico che, con i suoi rivoluzio-
A Palazzo Fortuny la mostra “Tàpies. Lo sguardo dell’artista” (1 giugno/ 24 novembre), condurrà i visitatori nel caleidoscopico mondo del geniale maestro catalano, interprete dell’informale internazionale, a un anno dalla sua scomparsa. Lo “sguardo” di Antoni Tàpies: ovvero il suo sentire le cose, il suo guardare attorno a sé senza limiti di tempo e di spazio alla ricerca di risposte sull’universo, la
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natura umana, l’arte, il mistero della vita. A un anno dalla sc omparsa del geniale artista catalano (Barcellona 1923-2012), figura chiave dell’informale interna z ionale, la Fondazione Musei Civici di Venezia e la Vervoordt Foundation gli rendono omaggio con un’affascinante mostra, che mira a svelare l’essenza dell’arte di questo indiscusso protagonista del Novecento, attraverso il “suo sguardo” e dunque quei riferimenti culturali, artistici, emozionali che egli scorgeva in una pluralità di espressioni o oggetti d’arte – tra i più vari – raccolti nella sua collezione privata. Uno sguardo al tempo stesso esteriore e interiore.
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Museo Diocesano di Sant’Apollonia, dietro Piazza San Marco, sono esposte, fino al 24 novembre 2013, le straordinarie opere floreali di Ana Tzarev. La scultrice e pittrice croata presenta l’ultimo capitolo della sua campagna globale Love & Peace: un enorme scultura floriforme che sboccia al centro di una sensazionale collezione di suoi dipinti di fiori. L’opera centrale della mostra è una grande scultura in fibra di vetro, una delle tante della serie di fiori dalle dimensioni di 15 piedi, creati dall’artista come parte di una speciale mostra in tutto il mondo. I fiori di Love & Peace sono stati presentati in numerosi spazi, come
--ANA TZAREV Fino al 24 Novembre 2013 Museo Diocesano di Sant’Apollonia
il London Park Lane, Roma, New York, Shezhen, Cina e Singapore.
Una piccola mostra a ingresso libero e di grande impatto visivo, arricchisce il ventaglio delle numerosissime Mostre aperte a Venezia in occasione della 55.Esposizione Internazionale d’Arte. Al
Oltre all’immenso papavero, la mostra è caratterizzata da sculture floreali su scala ridotta in foglia di bronzo e oro, nonché da una selezione di sontuosi dipinti floreali nello stile inconfondibile
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della Tzarev. I dipinti – lavori così ricchi nella tonalità e nel corpo che più che visti vanno sentiti – esplorano la forma, il colore e il simbolismo dei fiori. Orario 10-18, chiuso il lunedì Ingresso libero --Nel segno di Ileana Sonnabend dal 1 giugno 2013 Ca’ Pesaro La collezione della Galleria Internazionale di Arte Moderna di Venezia - Ca’ Pesaro viene arricchita dal 1 di giugno 2013 con “Nel segno di Ileana Sonnabend”. Nell’ambito di un rinnovato percorso permanente a Ca’ Pesaro e di un rilancio dell’identità di questo importantissimo museo, la mostra ricorderà, a partire dal 1 giugno, quella che fu forse la più grande scopritrice di talenti artistici della seconda metà del XX secolo insieme a Peggy Guggenheim. 30 eccezionali capolavori della Sonnabend Collection di New York – Jasper Johns, Robert Rauschenberg, Andy Warhol, Richard Serra, Jeff Koons, Roy Lichtenstein, ecc.- arricchiranno il percorso museale, concessi in deposito a lungo termine alla Fondazione Musei Civici di Venezia, dopo essere stati esposti al Madre di Napoli, insieme al grande Rauschenberg “Interior”, giunto direttamente da New York: una ricchezza d’inestimabile valore culturale per la città lagunare.
--Bestiario Contemporaneo Museo di storia naturale 1 giugno - 24 ottobre Nell’intento di far dialogare linguaggi diversi aprirà dal 1 giugno 2013 al Museo di Storia naturale di Venezia la curiosa mostra “Bestiario Contemporaneo. Fra arte e scienze, artisti italiani della collezione ACACIA” costruita e pensata da Giorgio Verzotti e Gemma De Angelis Testa per il Museo di Storia Naturale di Venezia e la sua collezione permanente (1 giugno/24 ottobre), con l’intento di far dialogare -
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con la collaborazione di Luca Mizzan e Mauro Bon - il mondo scientifico e la cultura naturalistica con le più avanzate espressioni dell’arte contemporanea: da Maurizio Cattelan a Francesco Vezzoli, Nico Vascellari, Vanessa Beecroft e tanti altri. --BIENNALE DI VENEZIA 55. Esposizione Internazionale d’Arte Il Palazzo Enciclopedico 1 giugno - 24 novembre 2013 La kermesse si svolgerà dal 1° giugno al 24 novembre 2013 ai Giardini e all’Arsenale (vernice 29, 30 e 31 maggio 2013), nonché in vari luoghi di Venezia e ha come titolo “Il palazzo enciclopedico”, dal progetto di Marino Auriti del 1955 che brevettò un museo immaginario contenente tutto il sapere dell’umanità, collezionando le più grandi scoperte del genere umano, dalla ruota al satellite. Come ha spiegato il neo curatore del Settore arte della Biennale, Massimiliano Gioni, “oggi, alle prese con il diluvio dell’informazione, i tentativi di strutturare la conoscenza in sistemi omnicomprensivi ci appaiono ancora più necessari e ancor più disperati. La 55. Esposizione Internazionale d’Arte indaga queste fughe dell’immaginazione in una mostra che – come il Palazzo Enciclopedico di Auriti – combina opere d’arte contemporanea e reperti storici, oggetti trovati e artefatti.”
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“Come nei teatri della memoria progettati nel Cinquecento dal veneziano Giulio Camillo – cattedrali interiori in cui ordinare il sapere in immagini – l’esposizione “Il Palazzo Enciclopedico” cerca di delineare la cartografia di un’immagine-mondo, componendo un bestiario dell’immaginazione.” La 55. Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia si presenta ancora una volta in forma duale. Dopo 116 anni di vita della Biennale, la Forma della Mostra attuale è quella definita in modo compiuto nel 1999 e confermata e perfezionata negli anni successivi: una grande Mostra Internazionale diretta da un curatore scelto a tal fine e le Partecipazioni nazionali. Come di consueto, le Partecipazioni nazionali avranno proprie mostre negli storici Padiglioni ai Giardini, oltre che nel centro storico di Venezia. --Hokusai. La Grande Onda Fino al 3 novembre 2013 Museo di Arte Orientale La celebre stampa policroma di Hokusai La Grande Onda viene eccezionalmente esposta a Venezia presso il Museo di Arte Orientale La celebre xilografia di Hokusai nota come LA GRANDE ONDA verrà eccezionalmente esposta a Venezia, Museo d’Arte Orientale di Ca’ Pesaro, dall’8 settembre al 3 novembre 2013.
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La xilografia policroma, una delle stampe della serie delle 36 vedute del monte Fuji, molto rara nelle più prestigiose collezioni di stampe giapponesi europee, è prestata dal Museo Chiossone di Genova, che ne possiede una delle tirature più pregiate, e viene esposta per la prima volta. La grande onda di Hokusai verrà esposta insieme al modello in gesso alabastrino del Museo tattile di pittura antica e moderna Anteros, Istituto dei Ciechi “Francesco Cavazza” di Bologna, per l’esplorazione tattile dell’opera a disposizione di tutti i visitatori. L’evento sarà occasione per presentare, per la prima volta al pubblico, anche 24 libri a stampa di Hokusai e allievi, identificati nell’ambito del progetto di collaborazione tra il Museo d’arte orientale, l’Università Ca’ Foscari, Dipartimento di Studi sull’Asia e sull’Africa mediterranea e l’Art Research Center, Ritsumeikan University di Kyoto, che ha portato alla documentazione digitale catalografica e fotografica della collezione di 727 xilografie- per un totale di 860 immagini - e 276 libri - per un totale di 12.200 immagini - conservati nei depositi del Museo d’Arte orientale di Venezia. --I tesori del Ghetto di Venezia Fino al 29 settembre 2013 Galleria Franchetti
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Fino al 29 settembre 2013 è aperta alla Galleria Franchetti (Ca’d’Oro) la mostra che raccoglie alcuni preziosi “Tesori del Ghetto di Venezia” nata dalla collaborazione tra la Comunità Ebraica di Venezia e il contributo finanziario e organizzativo di Venetian Heritage e della Maison Vhernier. In esposizione è possibile ammirare una collezione di importantissimi oggetti
liturgici settecenteschi in argento, recentemente ritrovati nel Ghetto di Venezia. Nel 1943 (poco prima dell’arrivo dei nazisti) due anziani signori veneziani di religione ebraica, responsabili del servizio religioso della Sinagoga Spagnola e di quella Levantina, nascosero una selezione di preziosi oggetti liturgici in un luogo segreto. Questi oggetti sono stati ritrovati per caso solo qualche anno fa in occasione del restauro della Sinagoga. La mostra “Tesori del Ghetto di Venezia” è un’esposizione itinerante che dopo la puntata newyorkese presso la sede centrale di Sotheby’s e la successiva tappa espositiva al Museum of Fine Arts di Houston, approda ora alla Galleria
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Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, presso i cui laboratori si sono svolte lo scorso anno le delicate operazioni di restauro dei pezzi, effettuate dal consorzio RE.CO. – Restauro e Conservazione di beni Culturali (argenti) e dalla ditta Sansovino Restauri (arredi lignei). --Very Light ARTE’ Fino al 24 Novembre 2013 Ca’ Rezzonico E’ aperta fino al 24 novembre 2013 a Ca’ Rezzonico Very Light Artè una mostra che si propone come interfaccia tra opera d’arte e oggetto d’uso comune. L’esposizione si presenta come una riflessione sul design e uno studio sul ruolo dell’artista nella storia in relazione all’ambiente architettonico. In questo caso la riflessione trae spunto e stimolo dagli ambienti superlativi di Ca’ Rezzonico, Museo del Settecento Veneziano, scelto come luogo della contaminazione e del confronto. Il progetto si è rivolto in particolare agli artisti contemporanei che decidono di utilizzare il vetro come medium espressivo o di lavorare, come in questa occasione, sul tema del lampadario. Sette gli artisti di fama internazionale selezionati dalla curatrice della mostra Cornelia Lauf,con la direzione scientifica di Gabriella Belli, chiamati per la loro straordinaria sensibilità verso i materiali dell’alto artigianato italiano e il contesto
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storico del palazzo: Mario Airò, Stefano Arienti, Flavio Favelli, Luigi Ontani, Gabriel Orozco, Cerith Wyn Evans e Heimo Zobernig. Orario fino al 31/10, 10.00 – 18.00 (biglietteria 10.00 – 17.00) dal 1/09, 10.00 – 17.00 (biglietteria 10.00 – 16.00) chiuso il martedì BIGLIETTI Intero: 8 € Ridotto: 5,50 € --PRIMA MATERIA Fino al 30 dicembre 2013 Punta della Dogana
Dialogo è la parola chiave dell’esposizione Prima Materia, in apertura il 30 maggio 2013 a Punta della Dogana – Venezia. A cominciare da quello che hanno sviluppato, nel corso della sua preparazione, Michael Govan e Caroline Bourgeois, i due curatori incaricati da François Pinault di immaginare la mostra a par-
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tire dalla sua collezione. Il progetto ha preso forma seguendo i loro scambi, sulla base del confronto tra scelte e prospettive complementari: da una parte l’Europa, dall’altro la California; da un lato un coinvolgimento di lunga data nell’avventura della collezione Pinault, dall’altro uno sguardo nuovo su questo corpus di opere. Dialogo è anche quello che i curatori hanno instaurato con artisti provenienti da orizzonti geografici e culturali diversi, mettendo a confronto con passione, ad esempio, l’arte povera e il movimento Mono-ha, emerso in Giappone negli stessi anni. Questa idea di dialogo, di raffronto, di tensione dialettica tra pieno e vuoto, rumore e silenzio, materialità ed evanescenza, sottende e struttura tutto il percorso espositivo. Dialogo, infine, è quello che si stabilisce tra le opere di Prima Materia e il loro contesto e che costituisce un tema cruciale per tutte le istituzioni dedicate all’arte contemporanea. Ancor più delle mostre che si sono susseguite dall’apertura del museo nel 2009 a oggi, Prima Materia chiama in causa il luogo che la ospita, Punta della Dogana, diventando un’occasione per ripensarne gli spazi e modificarne la percezione. - Tariffa intera: 20€ per due musei / 15€ per un museo - Tariffa ridotta: 15€ per due musei / 10€ per un museo
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--Riapertura di Palazzo Mocenigo Centro Studi di Storia del Tessuto e del Costume Dal 1 novembre 2013 Il Museo di palazzo Mocenigo riaprirà al pubblico il 1 novembre 2013, dopo una importante operazione di restyling complessivo, riassetto museografico e ampliamento dei percorsi espositivi. A suo interno troverà spazio anche la nuova sezione dedicata alla storia del profumo e delle essenze, grazie al sostegno di Mavive Spa. Il progetto di riallestimento del museo, che vede la supervisione scientifica del Maestro Pier Luigi Pizzi, architetto, regista, scenografo e costumista di fama internazionale offrirà ai visitatori la straordinaria possibilità di attraversare l’intero piano nobile completamente immersi nella ritrovata atmosfera dell’originario contesto settecentesco, attraverso un percorso “circolare” che permetterà una visita più focalizzata sull’approfondimento della fondamentale relazione esistente fra gli arredi settecenteschi e i preziosissimi abiti d’epoca, che saranno esposti in quantità considerevole - ben 150 capi – fornendo un quadro finalmente completo ed esaustivo degli usi e costumi della Venezia nobiliare del XVIII secolo. In più , grazie al sostegno e alla collaborazione di Mavive Spa, azienda veneziana della famiglia Vidal, il museo ospite-
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rà una sezione esclusivamente dedicata alla storia del profumo, rappresentando una novità assoluta nel panorama della museografia italiana. La sezione è pensata non solo come il racconto dall’antichità ai giorni nostri delle preziose essenze che, rispecchiando una millenaria vocazione, collocano l’Italia e Venezia in particolare, tra i capostipiti della tradizione profumiera mondiale, ma anche come luogo di formazione didattica per introdurre il pubblico alla conoscenza di questa straordinaria invenzione legata al mondo olfattivo, che si pone anche in stretta relazione con la moda e la storia del costume. MUSICA & DANZA --Palazzetto Bru Zane Stagione di musica La quinta stagione del Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française è l’occasione per proseguire un’avventura artistica ricca di inattese esplorazioni. La fiducia di partner fedeli consente la riscoperta di un romanticismo musicale ancora mal noto. Nel corso di questa stagione 2013 – 2014 due cicli tematici saranno dedicati ai composi-
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tori Charles-Valentin Alkan (1813-1888) e Félicien David (1810-1876). Due figure eminentemente romantiche e contemporanee l’una dell’altra, le quali presuppongono tuttavia un approccio assai diverso nella loro riproposizione: mentre Alkan è da tempo noto agli studiosi, ampiamente registrato da etichette specializzate ma ciò non di meno poco eseguito in concerto, Félicien David appare invece come un grande dimenticato sia dai musicisti che dai musicologi. Si tratterà dunque di confermare nell’arco della stagione il genio di Alkan, confrontandolo in particolare a Liszt o Chopin, e – contemporaneamente – di convincere l’ascoltatore del talento di Félicien David, del quale sono testimonianza opere ricche di colore come il suo peplum operistico Herculanum. --Teatro La Fenice Stagione 2013 - 2014 La stagione lirica 2013-2014, che si aprirà il 22 novembre 2013 e si chiuderà l’8 novembre 2014, proporrà diciotto lavori di cui cinque nuovi allestimenti, quattro
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allestimenti ospiti, un balletto (Onegin con l’Eifman Ballet di San Pietroburgo) e otto riprese, per un totale di 122 recite – un giorno su tre – con picchi di 15 recite in marzo, 19 in maggio e 17 in settembre. L’International Herald Tribune, nell’articolo A world of choice as opera season opens, ha attribuito al Teatro La Fenice un importante riconoscimento citandola come uno dei teatri internazionali da tener d’occhio. L’Africaine, l’opera di Giacomo Meyerbeer che inaugurerà in novembre la stagione lirica 2013-2014 del Teatro La Fenice, è infatti considerata dall’Herald Tribune, come uno dei più importanti eventi operistici della prossima stagione, uno di quelli assolutamente da non perdere. Oltre all’inaugurazione con il nuovo allestimento dell’Africaine la stagione comprenderà altri quattro nuovi allestimenti: La scala di seta di Gioachino Rossini, quarta farsa rossiniana prodotta dall’Atelier della Fenice al Teatro Malibran, con la regia di Bepi Morassi; Tosca di Giacomo. FOLKLORE & SPORT --28..Venicemarathon 28 ottobre 2013 La Venicemarathon, Maratona di Venezia, ribattezzata dagli addetti ai lavori la “grande classica d’autunno” è un evento sportivo capace di radunare lungo 42,195 chilometri oltre 8000 partecipanti provenienti da tutto il mondo. E’ mol-
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to di più di una gara, molto di più di una festa di sport. Recentemente si è deciso di modificare il percorso di gara della VeniceMarathon, che da Villa Pisani (a Stra) penetra nel cuore di Venezia per raggiungere Riva Sette Martiri: gli atleti fiancheggiano tutta la Riviera del Brenta e attraversano Piazza San Marco a Venezia. Centro operativo della maratona veneziana è sempre il Parco San Giuliano, dove viene allestita Exposport, il cuore di tutte le attività della maratona e il punto di ritrovo dei maratoneti, occupa circa 12.000 mq totali tra area coperta e scoperta e saranno più di 100 le aziende rappresentate. --Festa della Madonna della Salute 21 Novembre 2013 La Festa della Salute è sicuramente quella dall’impatto meno “turistico”, e che evoca un sincero sentimento religioso popolare a Venezia. E’ anche una delle manifestazioni più suggestive che vede tantissimi credenti recarsi, attraverso il Ponte costruito solo in occasione dell’evento tra le due sponde del Canal Grande, presso la spettacolare Basilica della Salute per accendere un cero alla Madonna. Anche questa festività, come quella del Redentore, ricorda un’altra terribile pe-
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stilenza. Tra il 1630 e il 1631, una terribile epidemia sconvolse Venezia. La peste era così devastante che il Doge pronunciò il voto di erigere una chiesa intitolata alla Salute se si fosse interrotta. A tutt’oggi migliaia di cittadini sfilano il 21 novembre davanti all’altare maggiore dell’imponente Chiesa della Salute a perpetuare il secolare vincolo di gratitudine che lega la città alla Vergine Maria La progettazione fu affidata al giovane architetto Baldassarre Longhena. Il suo progetto rispondeva alle esigenze di grandiosità richieste dalla Serenissima: una chiesa che doveva esaltare la Vergine e al tempo stesso la Repubblica. La basilica fu consacrata nel 1687. La castradina, pietanza molto saporita a base di carne di montone, è il piatto tipico che si usa consumare a Venezia il
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giorno della Salute.
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Responsabile di Redazione: Tania Danieli Design e Layout: Claudia Fragiacomo
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