ISBA - Casa sicura a prova di bambino

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CASA SICURA

a prova di BAMBINO

Bambino Ges첫

OSPEDALE PEDIATRICO

ISTITUTO SALUTE

Bambino Adolescente


CASA SICURA

a prova di BAMBINO


Indice Presentazione

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Istituto della Salute del Bambino e dell’Adolescente (ISBA)

Introduzione

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Problema SICUREZZA

Il problema in ITALIA

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CASA SICURA A PROVA DI BAMBINO:

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• Cameretta/Camera da letto • Bagno • Soggiorno/Camera da pranzo • Cucina • Spazi esterni

SOS Emergenze!

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Numeri utili

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Siti Internet/Bibliografia

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Presentazione ISTITUTO SALUTE

Bambino Adolescente

Istituto della Salute del Bambino e dell’Adolescente (ISBA) Quando si parla di Salute in Pediatria non ci si può limitare all’assenza di malattia ma bisogna estendere il concetto agli stili di vita e all’ambiente in cui i bambini vivono la loro quotidianità. Studi scientifici, infatti, dimostrano una stretta correlazione tra la conduzione di uno stile di vita sano, in un ambiente favorevole e uno sviluppo psico-fisico positivo del bambino o dell’adolescente. In questo contesto si inserisce il progetto per l’Istituto della Salute del Bambino e dell’Adolescente, nato con la precisa e La CASA è il luoambiziosa missione di promuogo meno sicuro vere la salute, la sicurezza e il beper i bambini nessere psico-fisico dei bambini dove accadono e adolescenti. molti incidenti Ogni anno, si registrano numerosi spesso gravi. incidenti tra le mura domestiche p7


che si potrebbero evitare, attraverso l’adozione di specifiche misure precauzionali. La sicurezza diventa prioritaria, quando in casa ci sono bambini. Secondo i dati dell’Istituto di Statistica (ISTAT), si segnala che annualmente accadono quasi 4.500.000 incidenti domestici che coinvolgono circa 3.000.000 di persone. “Casa a Prova di Bimbo” è un progetto destinato alle famiglie per promuovere comportamenti e accorgimenti che prevengano situazioni tali da compromettere la sicurezza dei bambini in ambito domestico. La prevenzione di questi incidenti è possibile data la loro assoluta prevedibilità, basta solo una corretta educazione all’attenzione di genitori e figli. Studiando gli incidenti in età pediatrica ci si è resi conto che non esiste quasi mai la fatalità. Gran parte della sicurezza e dell’incolumità del bambino dipende da come lo proteggono gli adulti che se ne prendono cura e da come gli viene insegnato a interagire con l’ambiente senza incorrere in pericoli.

da queste che dipendono la sua crescita e la capacità di sviluppare un rapporto soddisfacente col mondo circostante. È indispensabile allora che l’adulto faccia sì che la stanza del bambino, la casa, la scuola, la strada siano luoghi di crescita e conoscenza e non fonti di continuo pericolo. Quindi la propria attenzione deve essere rivolta soprattutto verso gli interventi antinfortunistici sull’ambiente, eliminando le fonti di pericolo maggiore; al tempo stesso occorre educare il bambino alla sicurezza con un discorso concreto, preciso e adatto alle sue capacità. Non si tratta di ovattare il mondo del bambino con atteggiamenti iperprotettivi, chiudendolo in una «campana di vetro», né tanto meno di fare «lezioni» o di limitarsi a proibire, quanto piuttosto di seguirlo nella pratica quotidiana perché sviluppi quelle abitudini e quegli automatismi fondamentali per la sua sicurezza.

Il bambino ha bisogno di toccare, sentire tutto quello che ha intorno, di sperimentare l’uso del proprio corpo nello spazio e negli ambienti in cui vive. Occorre favorire al meglio queste esigenze esplorative del bambino, perché è proprio p8

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Introduzione Problema Sicurezza Il rapporto Eurosafe 2009 sostiene che gli incidenti rimangono la 1°causa di morte nella fascia 0-19 anni e che sono responsabili del 24% di tutti i decessi giovanili. Sebbene in Italia, rispetto alla fine degli anni ’80, si siano fatti enormi progressi, gli incidenti domestici rimangono la prima causa di morte nella fascia 0-14 anni. CAUSE DI MORTE BAMBINI 1-14 ANNI

%

Cause esterne 32% Neoplasie maligne

18%

Malformazioni congenite e malattie genetiche

10%

Malattia del sistema nervoso centrale e degli organi di senso

10%

Malattie dell’apparato respiratorio

6%

Fig.1: Eurostat – Causedi morte 0-14 aa (Eurostat COD), EU-27, IDB report 2009

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Per la maggior parte di noi con il termine incidente si configura l’immagine di qualsiasi avvenimento inevitabile, imprevedibile e casuale in grado di colpire chiunque in qualsiasi momento. La prevenzione rappresenta, a tal proposito, l’insieme delle azioni volte a impedire che un evento accada. L’intervento di riduzione degli incidenti non si esaurisce con la Gli incidenti non prevenzione del trauma ma deve sono casuali, ma includere anche sforzi volti a PREVEDIBILI e ridurre l’intensità dell’energia che PREVENIBILI. lo provoca, la rapidità dell’intervento e trattamento, ed infine la restituito ad integrum dell’individuo colpito. Interventi educazionali di successo possono avere diversi target nella popolazione: genitori, bambini, care givers, health care providers e legislatori. Molti incidenti nei bambini potrebbero essere evitati mediante l’adozione di comportamenti adeguati ed accorgimenti da parte degli adulti, per cui, la conoscenza dei possibili rischi costituisce un primo ed utile passo per prevenirne un buon numero. I fattori che possono intervenire nel favorire o determinare un incidente sono numerosi e di tipo diverso: ambientali, psico-sociali, familiari e personali. p 12

Il rischio aumenta quando vi sono inosservanze relative alle basilari norme di sicurezza delle abitazioni e delle apparecchiature in essa presenti e all’insufficiente attenzione di coloro che li vigilano. Poiché i bambini crescono, Fare PREVENZIONE è importante che poco per mediante strategie volta diventino soggetti atd’intervento attive tivi nella prevenzione degli e/o passive conincidenti ed è importante che sente, di impedire sviluppino la capacità di proche accadano inciteggersi imparando a individdenti (prevenzione uare i rischi, per poterli eviprimaria) o ridurne tare. Per questa fase di lavoro le conseguenze imil partner ideale è la scuola. mediate (prevenziApparentemente, l’incoscione secondaria). enza di un bambino mal si sposa con il concetto di prevenzione. Eppure chi di noi non ricorda ancora a memoria le filastrocche e i giochi di quegli anni spensierati? Ciò significa che quanto appreso quando si è più piccoli, se in grado di stimolare le corde più profonde, può rimanere come insegnamento per tutta la vita e tramutarsi in “grillo parlante” di fronte a situazioni di pericolo reali o potenziali. Inoltre, l’attuazione di programmi d’informazione, prevenp 13


zione, diffusione di conoscenza sulla materia “prevenzione d’incidenti in età pediatrica” ha già da diversi anni, in realtà europee o americane, dimostrato una notevole riduzione dell’incidenza e prevalenza dell’infortunistica infantile. La casa, la scuola, la strada, i luoghi di attività extra-didattica, devono essere ben vigilati dagli adulti e dagli operatori affinché vengano eliminate le fonti di pericolo maggiore, secondo un’educazione alla sicurezza rivolta ai bambini, che ponga un discorso concreto, preciso e adattato alle loro capacità. Non sono, solo i genitori gli unici preposti agli interventi antinfortunistici sull’ambiente: l’educazione alla sicurezza rivolta ai bambini riguarda estesamente la popolazione interagente, nelle persone, le più diverse, che normalmente hanno cura dei piccoli (nonni, badanti, maestre, etc.). A questi è rivolta una campagna di formazione-informazione, promossa dall’ISBA e dall’Ospedale Pediatrico “Bambino Gesù”. Nelle sue diverse branche specialistiche, l’Ospedale con DEA Pediatrico di II° livello, Divisione di Chirurgia Pediatrica, Neurochirurgia, Ortopedia e Traumatologia, Terapia Intensiva Neonatale, Rianimazione, Neuroriabilitazione, rappresenta a pieno titolo, per il SSN, la struttura più idonea a portare avanti un progetto di promozione della sicurezza del bambino, destinata a famiglie, insegnanti, personale di assistenza, p 14

etc., coinvolgendo enti e privati in una campagna la più ampia ed efficace possibile. In quest’ottica nasce questa breve pubblicazione, con lo scopo di fornire agli educatori e ai genitori semplici illustrazioni degli ambienti domestici, in cui si nascondono le insidie e i pericoli cui vanno più frequentemente incontro i più piccoli nella propria casa. Quest’opuscolo è suddiviso in tre sezioni: - la prima sezione è dedicata al problema dell’infortunistica domestica osservato da un punto di vista epidemiologico, tale da rendere evidente l’impatto di questa problematica a livello mondiale; - segue ai dati epidemiologici una seconda sezione che considera la casa scomposta nei suoi vari ambienti, considerando tutti i possibili pericoli che si nascondono all’interno di ognuno. Per ogni stanza sono segnalati i campanelli d’allarme, proposte e consigli su come evitare l’incidente. Questo breve excursus può rappresentare, per chi si occupa della sana e corretta educazione dei più piccoli, un tassello di conoscenza sull’infortunistica domestica e offre un approccio pratico e concreto a questa diffusa problematica che affligge i nostri bambini, risorsa fondamentale per il futuro dell’umanità. p 15


Il problema in ITALIA

Nei paesi occidentali, gli incidenti sono la prima causa di morte per gli individui di età compresa tra 1 e 14 anni. A causa d’incidenti, su 100.000 bambini: • 3 muoiono; • 5 restano invalidi permanenti; • 100 devono essere ricoverati; • 1.000 devono consultare il medico; • 2.500 riportano traumi di lieve entità.

Fig.2: Eurostat – distribuzione incidenti mortali (Eurostat COD), EU-27, valore provvisorio di 3 anni come media degli ultimi anni disponibili; 2004-2006.

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Gli incidenti domestici, provocano meno frequentemente la morte rispetto agli incidenti stradali, ma sono altrettanto numerosi e responsabili di pesanti conseguenze e disagi. Sotto i 5 anni, i più frequenti incidenti sono le cadute, seguite da traumi penetranti, traumi termici ed, infine, da esposizione a sostanze chimiche.

La gran parte degli incidenti mortali dell’infanzia avviene sulla strada. Seguono gli annegamenti, le cadute e gli urti, il soffocamento, la folgorazione.

Fig.3: EU Injury Database (EU IDB AI) Distribuzione degli incidenti domestici sotto i 5 anni.

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I piccoli tra 0 e 3 anni costituiscono la fascia di età più a rischio di avvelenamento. Le cause principali sono: caustici; insetticidi; detersivi; prodotti vari come alcol, essiccanti, fertilizzanti (per il giardino o le piante in casa); batterie; vecchi termometri al mercurio. Secondo un’esperienza americana pubblicata, tra il 1990 e il 2009, a causa delle batterie, si sono presentati in Pronto Soccorso oltre 65.000 soggetti sotto i 18 anni di età per ingestione (76,6%), inserimento nelle cavità nasali (10,2%), masticazione (7,5%), inserimento nelle cavità auricolari (5,7%). Le pile più pericolose sono quelle “a bottone”, responsabili dell’83,8 % dei casi registrati. Ogni anno, circa 180.000 bambini nell’Unione Europea necessitano di un intervento medico d’emergenza a seguito di lesioni riportate con l’utilizzo di: attrezzature presenti nei parchi giochi, giocattoli e altri prodotti per bambini (altalene, scivoli, giocattoli, fasciatoi, tricicli, carrozzine, passeggini, seggioloni, culle, lettini, girelli…). Nel giugno 2012, l’European Child SafetyAllianc ha approfondito il grado di consapevolezza dei paesi europei in merito alla sicurezza nell’infanzia, attraverso un’iniziativa di larga scala pluriennale finalizzata a fornire la migliore informazione, strumenti pratici e risorse per supportare l’adozione e l’implementazione di buone prassi per la prevenzione degli p 19


incidenti nei bambini in Europa. In questo report è emerso che se I prodotti per fossero implementate uniformel’infanzia, utimente le strategie riconosciute lizzati in ambiefficaci in ambito di prevenzione, ente domestico, si potrebbero evitare fino al 90% devono aderire degli incidenti. a standard di Nel 2010 si sarebbero evitati più alta sicurezza a di 3.800 decessi in età pediatrica e causa della vuladolescenziale se il tasso di mornerabilità degli talità avesse eguagliato in tutti i utilizzatori. Paesi nell’Unione Europea quello dell’Olanda (stato membro EU con il più basso tasso di mortalità da incidente in età pediatrica). Altri approfondimenti mostrano differenze negli incidenti, dal punto di vista dell’età e del sesso: • sotto i 3 mesi di età per disattenzione dei familiari sono più frequenti: le cadute da fasciatoio, marsupio, letto, incongrua somministrazione di alimenti o farmaci; • tra i 3 e i 6 mesi vi è un aumento del rischio di cadute per maggior mobilità; • tra i 6 e i 12 mesi sono frequenti cadute, ingestioni e inalazioni di corpi estranei; p 20

• tra gli 1 e i 3 anni c’è maggior rischio per la maggior autonomia del bambino: intossicazioni, traumi, ustioni, ingestioni ed inalazioni di corpi estranei; • tra i 3 e i 6 anni si registrano traumi legati all’attività ludica; • sopra i 6 anni più frequenti i traumi legati allo sport. Maschi e femmine sono colpiti dagli incidenti allo stesso modo sotto l’anno di vita; mentre 2 incidenti su 3 coinvolgono i maschi (tra 10 e 14 anni, sale al 78% ). In Italia nel 2010, gli incidenti non intenzionali hanno colpito 6,31/100 000 abitanti nella fascia d’età tra 0-19 anni (WHO database nel 2010). Per quanto concerne i momenti della giornata, sono particolarmente a rischio il pomeriggio e le ore intorno ai pasti.

Fig.4: Numero d’incidenti, intesi come non intenzionali (in celeste e giallo chiaro) e totali (blu e giallo) rispettivamente per i maschi e femmine. Fonte: WHO EuropeanDetailedMmortality Database, 2008-2010.

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Casa sicura a prova di bambino

c.letto

s.pranzo

cucina

wc

Ăˆ importante volgere uno sguardo agli ambienti che seguono, identificando tutte le strutture che potrebbero nascondere delle insidie per i piĂš piccoli. Sono poche e semplici le misure indicate, la cui adozione può costituire un valido strumento per prevenire gli incidenti domestici dei nostri bambini negli spazi interni ed esterni. p 23


Cameretta/ Camera da letto c.letto

s.pranzo

cucina

wc

“Il pisolino è la mia passione!” Letto, comodini e armadio: ecco il regno dei sogni ma, affinché non vi siano incubi, è bene mettere ogni cosa in sicurezza! BUONA NOTTE MAMMA E PAPÀ! • Non riempire la culla di giocattoli, peluches e oggetti inutili; non fatelo addormentare col biberon, laccetti del ciuccio o di altri giochi. • Non fategli indossare catenelle, braccialetti o ciondoli quando lo mettete a letto. Questi accorgimenti evitano il rischio di soffocamento. • Far addormentare il bambino sul dorso e non sul ventre, per permette una corretta respirazione in un lettino comodo e adatto alla sua taglia, con sponde alte almeno 75-80 cm e sbarre distanti non più di 8 cm per evitare che ci possa infilare la testa.

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• Non fumare se possibile in casa e soprattutto nella stanza in cui il bambino dorme. • In estate installare zanzariere alle finestre o di protezione alla culla evitano punture d’insetti, consentendo il passaggio di aria e luce. IN CAMERETTA COMANDO IO! • Nella camera dei bambini non installate lampade che possono ribaltarsi o surriscaldarsi.

Le sponde non vanno mai lasciate, abbassate se il bambino è nel letto. • I letti a castello sarebbero da evitare o almeno dotateli di barre laterali contro la caduta. I bambini sotto i 6 anni non dovrebbero mai dormire nella parte alta di un letto a castello. • Il cuscino non deve essere troppo grande o soffice, anche in questo caso per il rischio di soffocamento, esistono in commercio cuscini in gommapiuma con canali di aereazioni per consentire la respirazione anche a pancia in giù. p 26

• Come in tutte le stanze, ganci a molla applicati dietro le porte impediscono che i bimbi si schiaccino le mani tra la porta e lo stipite. Non addossate sedie o tavolini alla finestra, evitate scaffalature e cavi di prolunga non fissati al muro. • Utilizzare girelli dotati di sistema anti caduta, dalle scale o se possibile evitate proprio l’uso del girello. • Controllare se tutti i giocattoli sono a norma di sicurezza con omologazione europea e costruiti con materiali atossici e non infiammabili e se necessitano della presenza di un adulto, infine, se adatti all’età del vostro bambino. I giocatoli con le pile, necessitano di controllo delle stesse perché se deteriorate, possono rilasciare sostanze tossiche.

cc p 27


• Toccare e portare alla bocca gli oggetti è una peculiarità dei bambini, che consente loro di scoprire il mondo che lo circonda (consistenza, sapore, odore, temperatura oggetti). Le mamme dovrebbero bene a mente la lista delle cose che i bambini possono assaggiare e quali no: i giocattoli a norma CE e quelli idonei all’età del bambino, no a piante, medicinali, sostanze tossiche come sigarette e detersivi, oggetti piccoli e non adatti all’età, prese senza il salva vita. • Talvolta giocattoli grandi possono scomporsi in parti più piccole che possono essere ingoiate o inalate (peli di un pupazzo di peluche, bottoni delle bambole). • Evitare di lasciare il bambino solo su una superficie elevata com’è un letto senza sponde, una sedia, un divano, il fasciatoio, il tavolo. • Non acquistate palloncini gonfiabili in lattice: a seguito della loro improvvisa rottura, pezzetti che si formano sono facilmente inalabili, se la rottura avviene in prossimità della bocca del bambino.

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Bagno c.letto

s.pranzo

cucina

wc

“Il regno dell’acqua e del bagnetto!” In bagno non manca mai l’acqua con cui divertirsi, giocare e lavarsi. Mamma e papà sanno però che è la stanza della casa

IL MOMENTO DEL BAGNETTO • Circa il 75% delle ustioni sono provocate da liquidi bollenti come acqua bollente o vapore, per questo motivo è importante regolare la temperatura dell’acqua calda a massimo 50°- 55°C per prevenire scottature. Testa la temperatura dell’acqua del bagnetto con il termometro o con il gomito (intorno 37°). • Non lasciate mai i vostri bambini da soli nella vasca. Per il pericolo di annegamento bastano 5 cm d’acqua. Sorvegliali sempre quando sono in acqua! L’annegamento avviene in silenzio e rapidamente (dopo 2 min. si perde coscienza!). p 31


bisogna avere tutto a portata di mano ed evitare il rischio di cadute per distrazioni o movimenti improvvisi. • L’asciugacapelli non dovrebbe essere maneggiato dal bambino lasciato solo e soprattutto mai in vicinanze di vasche o lavelli, a mani bagnate o a piedi nudi. ELETTRODOMESTICI E TOSSICI...CHE PAURA! • È buona norma tenere in bagno solo gli elettrodomestici strettamente indispensabili, ponendoli su ripiani o dentro armadietti inaccessibili ai più piccoli, soprattutto quelli elettromagnetici caldi (es. piastra per capelli). • Dopo l’uso, svuotare sempre le vasche da bagno, i bidet, i catini, i secchi, avendo cura di togliere tutti i giocattoli dalla vasca per evitare che il bambino sia tentato di andare a riprenderli. Utilizzate tappetini antisdrucciolo in vasca da bagno e protezioni antiurto sulle rubinetterie così da rendere il rito del “bagnetto” divertente e sicuro. Per evitare cadute meglio sarebbe utilizzare vaschette con sedute antiscivolo o bagnetti con fasciatoi già inclusi • Importante che i fasciatoi dispongano di sistemi di antiribaltamento, protezioni laterali ben imbottite e vani portaoggetti perché mentre i bambini vengono cambiati o asciugati p 32

• Il rasoio elettrico e le lamette di papà, le forbicine, le pinzette, le lime vanno sempre tenuti fuori della portata dei bambini (mettendoli in cassetti o ripiani difficili da raggiungere), spesso per fretta o disattenzione vengono dimenticati a “portata di bambino”. • Gli oggetti spigolosi e/o taglienti, i medicinali, i detersivi e tutte le sostanze tossiche vanno accuratamente conservati in cassetti o ante. Per impedire l’apertura di questi, si possono installare dei blocca-antine. • In bagno non vanno lasciate sostanze che sono state travasate in contenitori diversi da quelli originali. Vanno preferiti prodotti tossici e i detersivi dotati di apposita chiusura di sicurezza ed etichettatura. p 33


Soggiorno/ Camera da pranzo c.letto

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“La stanza del relax per tutti!” In salone non mancano mai un bel divano, un tavolo con tante sedie, una tv, ma anche spigoli, cristalliere e tappeti… occhi aperti! IL MOMENTO DEI CARTONI ANIMATI! • Se si guarda la tv, ricordiamoci la distanza di sicurezza (5 volte la diagonale dello schermo). l televisore, gli scaffali e le librerie (ovvero tutti gli arredi instabili) devono essere adeguatamente fissati, al fine di evitarne il ribaltamento e lo schiacciamento del bambino. Ricoprite gli spigoli dei mobili con paracolpi e para-spigoli, i bambini mentre giocano non si rendono conto della loro presenza. GIOCHIAMO A NASCONDINO INSIEME NEL SALOTTO? • Non lasciate assolutamente a “portata di bambino”: alcop 35


• Dotare i tappeti di retina antiscivolo, inciampare e scivolare si possono evitare! • Le superfici in vetro (tavoli, porte) possono essere ricoperte da apposite pellicole trasparenti che evitano la dispersione dei pezzetti di vetro in caso questo vada in frantumi.

lici e sigarette, monete, bottoni, caramelle, batterie, penne e altri oggetti di piccole dimensioni che potrebbe essere accidentalmente ingeriti. • Usare il salvavita apposito, che impedisce la chiusura delle porte o togliere le chiavi dalle stesse, al fine di evitare che i bambini possano chiudersi nelle stanze da soli. • Non posizionare arredi vicino le finestre su cui i bambini possono arrampicarsi e sporgersi. Istallare, inoltre, i blocchi agli infissi che si trovano sopra il pian terreno o grate. p 36

• Il camino è un caldo e bel complemento d’arredo, soprattutto d’inverno: non dimentichiamoci però di mettere barriere protettive davanti ai camini o alle stufe, quando sono in funzione. • Munire tutte le prese di copri prese e non lasciare mai i fili liberi in giro o con prolunghe, i bambini potrebbero inciamparci. Se usate prese multiple, fare attenzione che siano con il marchio di sicurezza, in modo che non possano essere introdotti oggetti metallici e provocare scosse. Installare un salva vita che preservi da mal funzionamenti dell’impianto elettrico. • Barriere di sicurezza o cancelletti possono essere istallati per delimitare aree sicure in cui i bambini possono essere lasciati giocare in sicurezza. Utile è posizionarli nella prossimità delle scale.

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Cucina c.letto

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“Il magico regno della mamma e della pappa!” In cucina non mancano mai fuoco, detersivi, spigoli. Il momento prima e dopo la pappa deve essere un momento speciale, scevro da rischi e incidenti. PRIMA DELLA PAPPA DEL BAMBINO E DEI PASTI DEGLI ADULTI • Utilizzate impianti elettrici e a gas costruiti secondo le normative in vigore, provvedendo alla regolare manutenzione degli impianti. • Genitori non allontanatevi mai quando il fuoco è acceso e non tenete in braccio il bambino mentre cucinate. Insegnate al bambino a non avvicinarsi ai fornelli o ad altre fiamme libere, utilizzate fornelli con valvola di sicurezza per impedire la fuoriuscita del gas. I rilevatori d’incendio e fughe di gas possono essere preziosi. Un estintore in casa, sostituito alla scap 39


IL MOMENTO DELLA PAPPA • Controllate la temperatura del latte o degli altri cibi offerti al bambino, facendo cadere qualche goccia sul dorso della mano. Sorvegliate il bambino durante il pasto, facendo attenzione che non riesca a tirare la tovaglia rovesciandosi addosso liquidi/alimenti caldi o corpi taglienti. Fissatelo, con le specifiche cinture sul seggiolone e controllare che esso poggi su una base ampia e stabile. denza, può impedire il divampare di un incendio in casa. • Ponete attenzione alle superfici ad alta temperatura (es. forno): ricordatevi che esistono nuovi materiali isolanti che mantengono bassi i valori della temperatura…eviterete scottature ai vostri bambini! Tenete lontano dai fornelli sostanze o tessuti infiammabili (es. acrilico). Collocare le pentole sui fornelli posteriori e meno accessibili, con il manico orientato verso il lato interno del fornello, per i fornelli anteriori utilizzate delle barriere di protezione. p 40

DETERSIVI SOSTANZE NOCIVE E UTENSILI DA CUCINA • Non tenete accendi-sigari o fiammiferi alla portata dei bambini e conservate in posti non accessibili tutte le sostanze potenzialmente tossiche e nocive (es. detergenti, varechina, brillantante per la lavastoviglie), come specificamente riportato dai simboli inclusi nelle etichette dei prodotti. • Non lasciare incustodite le sostanze alcoliche. Evitate di travasare sostanze tossiche/nocive in contenitori non originali, normalmente riempiti da sostanze di uso alimentare. p 41


• Travasare i prodotti in bottiglie anonime o, peggio, destinate originariamente ad altro uso, o addirittura a bevande può tramutarsi in un’esperienza terrificante. Tra le vie di esposizione, l’ingestione continua a essere la via più frequente di contatto con i prodotti per uso domestico e purtroppo costituisce anche, dal punto di vista tossicologico, la via di maggior rischio. • Chiudete opportunamente gli armadietti contenenti pentole, padelle e stoviglie con appositi ganci. Riponete in posti custoditi coltelli, forbici ed altri utensili taglienti o pungenti. Tenere fuori dalla portata dei bambini alimenti di piccolo diametro che possono essere accidentalmente inalati (es. ceci, caramelle, pasta.) • Chiudete sempre lavatrice e lavastoviglie e proteggete gli spigoli vivi dei mobili e degli altri elementi di arredo con opportuni dispositivi “para-colpi”. • Utilizzate correttamente le apparecchiature elettriche, consultando il libretto delle istruzioni. È indicato l’impiego di una presa fissa per ogni apparecchio elettrico; se ciò non fosse possibile utilizzare un dispositivo a prese multiple (“ciabatta”).

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Spazi esterni “Evviva l’aria aperta!” c.letto

s.pranzo

cucina

wc

spazi esterni

Balconi, terrazzi o giardini, sono gli ambienti ideali dove i bambini sono soliti sperimentare la loro naturale curiosità nelle ore del gioco e del divertimento. Anche qui il nostro obiettivo è prevenire il rischio di caduta o di trauma fisico.

IN BALCONE E IN TERRAZZO • Evitate di collocare a ridosso delle ringhiere del balcone oggetto che possano fungere da gradino o rampa (es. sedia, mobiletto). • Accertatevi che l’altezza del parapetto sia sufficientemente alto e in caso contrario, dotatelo di reti di protezione. Controllate che la distanza tra le sbarre del balcone sia giusta affinché non funga da trappola. • Tenente sempre asciutto il pavimento per evitare il rischio di scivolamento. IN GIARDINO • I bambini che giocano con altalene, scivoli e dondoli in giardino vanno sempre attentamente osservati, mai lasciati p 45


• Controllate che nei vostri giardini non crescano piante o bacche velenose: - stella di natale: contiene lattice, che a contatto con le mucose, può provocare irritazione; - napello: è causa di torpore e formicolii, vomito e bradicardia;

soli. Acquistate giochi da giardino omologati e con marchio CE, che appaiano ben stabili, ancorati al terreno e valutatene periodicamente la sicurezza ed integrità. • Non lasciate incustoditi attrezzi, mezzi e utensili da lavoro (forbici, cesoie, rastrello, tosaerba, trattori) che, impropriamente utilizzati potrebbero arrecare danno fisico. VELENI? NO GRAZIE • Riponete in spazi dedicati e non accessibili ai nostri bambini sostanze chimiche potenzialmente tossiche (es. vernici, diserbanti, insetticidi, detergenti, cibi per animali) ed evitate di travasarle in contenitori di uso comune e di facile accessibilità. p 46

- lauroceraso: l’ingestione di tutte le parti della pianta può determinare nausea, vomito, vertigini, perdita di coscienza, aritmie cardiache, convulsioni, acidosi metabolica; - belladonna: determina una sindrome tossica anticolinergica e crisi epilettiche; - dieffembachia, philodendrum, colocasia: contengono lattice, che a contatto con le mucose, può provocare irritazione, dolore del cavo orale e vomito; - oleandro: l’ingestione di tutte le parti della pianta causa nausea, dolori addominali, diarrea, aritmie cardiache cefalea e sonnolenza; - rododendro: può provocare vomito, diarrea e bradicardia; può causare sintomi gastro-intestinali, aritmie, ipotensione e collasso cardiovascolare). p 47


ACQUA SI MA NON TROPPA!

ELETTRICITÀ

• Ricoprite pozzi, cisterne e tombini.

• Evitate il contatto diretto con apparecchi e impianti elettrici (es cancello elettrico), a cui devono essere installati interruttori differenziali (salvavita), ricordando inoltre di valutarne periodicamente lo stato di manutenzione.

• Delimitate il perimetro della piscina con un’opportuna rete protettiva e siate presenti durante l’utilizzo di vasche o piscine per evitare il rischio di annegamento o di traumi contusivi. ANIMALI CHE PASSIONE! • Sorvegliate il contatto con gli animali che condividono gli ambienti domestici. Educate i bambini ad un corretto rapporto con gli animali domestici e viceversa, anche attraverso specifici corsi di addestramento. CHE CALORE • Proteggere i nostri bambini dall’esposizione al sole con creme ed occhiali, evitando le ore più calde della giornata. Insegnate ai bambini a stare lontani dai barbecue o altri fonti di calore per prevenire il rischio di ustioni.

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SOS EMERGENZE!

Un intervento immediato è essenziale negli incidenti domestici per limitare l’entità delle loro conseguenze. È pertanto opportuno tenere a mente alcune semplici misure da applicare tempestivamente prima dell’arrivo di soccorritori più qualificati. Forniamo qui di seguito una serie di misure di Pronto Intervento. INGESTIONE ACCIDENTALE DI SOSTANZE CHIMICHE TOSSICHE • Non provocate in ogni caso il vomito, soprattutto con i caustici, perché potrebbero produrre effetti nocivi, come un’estensione del danno per effetto del movimento di andata e ritorno oppure una polmonite chimica da inalazione. L’induzione del vomito (es. facendo bere acqua salata) si rivela invece efficace nei casi nei quali si sia verificata l’ingestione di farmaci, soprattutto se barbiturici o sonniferi. • Ricordate di conservare la sostanza assunta (es. pianta) o p 51


l’etichetta del prodotto, per poter risalire rapidamente ai componenti tossici e conseguentemente per poter individuare l’antidoto specifico. Tempestiva deve essere la chiamata al Centro Anti-Veleni (CAV) di riferimento, i cui operatori sono in grado di valutare la gravità del caso e di conseguenza, stabilire quali bambini possano essere monitorati con sicurezza a casa e quali invece debbano essere inviati ad un reparto di emergenza. INGESTIONE ACCIDENTALE DI CORPO ESTRANEO • Se esso risulta molto piccolo (diametro inferiore ai 2cm), non appuntito e incapace di rilasciare all’interno dell’organismo sostanze tossiche (es. pila), lasciare che questo venga spontaneamente espulso con le feci nel corso delle successive 48 ore, favorendo l’evacuazione con cibi ricchi di fibre e con una buona idratazione. • Diversamente con un corpo appuntito, in grado di rilasciare sostanze tossiche o se il bambino presenta sintomi come dolore sternale e incapacità a deglutire, è indicato il raggiungimento del più vicino Pronto Soccorso.

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SOFFOCAMENTO DA INALAZIONE ACCIDENTALE DI CORPI ESTRANEI • (Es. piccole parti di cibo, caramelle) eseguite la manovra di disostruzione delle vie aeree, che consta di semplici movimenti che variano in base all’età del bambino. • Se il bambino ha meno di un anno, prendete il bambino afferrandolo per la mandibola, tenendo aperta la bocca e appoggiatelo sul vostro avambraccio, ancorando la gamba più interna sotto l’ascella e creando un piano declive. A questo punto date 5 pacche interscapolari, con una direzione laterale-esterna per evitare di urtare la testa del bambino. Se l’oggetto non dovesse uscire attraverso questa manovra, girate il bambino ponendolo sull’altro avambraccio, sempre in pozione declive e applicare sul centro della linea inter mammillare 5 compressioni lente e profonde. Ripetete i cicli di 5 colpi e 5 compressioni fino alla disostruzione delle vie aeree. • Per i bambini di un anno di età o più grandi eseguire la manovra di Heimlich, inginocchiandosi dietro il bambino e avvolgendolo con le braccia poste in corrispondenza della cinta. Posizionare la mano in modo che il pollice e il mignolo p 53


formino una C i cui apici tocchino rispettivamente l’ombelico e la base dello sterno. A questo punto afferrate l’altra mano chiusa a pugno ed imprimete una spinta forte e rapida contro l’addome della vittima con un movimento rotatorio da davanti a dietro e dal basso verso l’alto, in maniera ritmica fin quando non si assiste all’emissione del corpo estraneo dalla bocca. LACERAZIONE O FERITA DA TAGLIO CON FUORIUSCITA DI SANGUE • È bene pulire accuratamente la sede interessata con acqua e sapone con la rimozione d’indumenti o corpi estranei e disinfettare con acqua ossigenata per prevenire il rischio d’infezione; quindi applicare un bendaggio occlusivo, efficace per arrestare il sanguinamento. • Nel caso in cui l’emorragia risultasse massiva e i lembi cutanei non sovrapponibili, recarsi al PS per la gestione della ferita mediante punti di sutura. Laddove indicata, deve essere somministrata la profilassi antitetanica. • Per un corretto intervento, è indispensabile conservare in casa di un kit di Pronto Soccorso, contente acqua ossigenata, soluzione fisiologica, siringhe, garze sterili, cerotti di varie p 54

dimensioni, e valutarne periodicamente l’integrità e la scadenza dei singoli prodotti. TRAUMA CONTUSIVO CONSEGUENTE AD UNA CADUTA CON COINVOLGIMENTO DELLA TESTA • Dopo aver applicato localmente del ghiaccio per attenuare la tumefazione e l’ecchimosi, è di fondamentale importanza un’attenta osservazione: se il bambino fa seguire al trauma un pianto intenso ed energico, è in grado di camminare o di muovere gambe e braccia autonomamente, è sufficiente proseguire con l’osservazione nelle successive 24 ore, con particolare riferimento alla sonnolenza. In particolare, se il bambino dorme va svegliato ogni 3 ore e deve essere in grado di stare sveglio almeno per pochi minuti. • È d’obbligo tener presente che i sintomi di un trauma cranico possono svilupparsi anche dopo alcuni giorni, per cui è necessario essere pronti a contattare tempestivamente un medico anche a distanza dall’evento. • Invece se il bambino immediatamente dopo il trauma resta attonito, stordito o presenta una sintomatologia più specifica con perdita di coscienza o vomito o convulsioni, è indicato recarsi immediatamente al Pronto Soccorso più vicino. p 55


USTIONI DI LIEVE ENTITÀ CHE NON NECESSITANO DI CURE OSPEDALIERE • Ustioni di 1° e 2° che interessano fino al 10% della superficie corporea, bisogna intervenire allontanando gli indumenti venuti eventualmente a contatto con l’agente ustionante. Quindi raffreddare la cute con l’applicazione locale di ghiaccio o l’immersione in acqua fredda per almeno 10 minuti; operare un’adeguata detersione delle lesioni mediante soluzione fisiologica o con Amuchina opportunatamente diluita. Prevenire il rischio infettivo attraverso l’applicazione di pomate antibiotiche e ricoprire la zona colpita mediante un bendaggio occlusivo. Ripetere le medicazioni ogni 2-3 giorni fino alla completa guarigione. Evitare di rompere e svuotare le bolle (o flitteni) venutesi a formare. MORSO DI INSETTI • (Es. api, calabroni e vespe) nel sospetto di un’allergia al veleno, condurre il bambino al più vicino Pronto Soccorso per il rischio d’insorgenza di uno shock anafilattico. • Negli altri casi, evitare di premere la cute attorno al pungip 56

glione (rilasciato solo da api e calabroni), perché si favorirebbe l’entrata in circolo del veleno. Piuttosto cercare di estrarlo con l’ausilio di pinzette, quindi applicare ghiaccio sulla zona insieme ad una pomata antistaminica o cortisonica. MORSO DI ZECCA • Operare la rimozione dell’acaro con una pinzetta, esercitando una trazione costante. Evitare l’applicazione di sostanze sulla zecca prima dell’estrazione. Informare i genitori del rischio d’insorgenza di malattie (i.e Malattia di Lyme) e conseguentemente, della possibilità di far controllare il bambino in caso d’insorgenza dei sintomi nei primi 2-3 mesi dalla puntura. MORSO DI ANIMALI • È innanzitutto necessario intervenire con un’accurata detersione della ferita mediante soluzione fisiologica e con l’immediata disinfezione, gesti semplici attraverso i quali evitare il rischio di comuni malattie, come ad esempio la malattia da graffio di gatto. Tuttavia laddove la ferita risulti estesa o l’animale responsabile sospetto, è doveroso contattare un medico per poter instaurare una terapia antibiotica profilattica e una profilassi antitetanica ed antirabbica. p 57


Numeri Utili

AMBULANZA 118 POLIZIA 113 CARABINIERI 112 VIGILI DEL FUOCO 115 CENTRO ANTI VELENI

Ospedale Pediatrico Bambino Gesù Piazza di Sant’Onofrio, 4 - 00165 ROMA (RM) Tel: 06.6859.2763

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Siti Internet/Bibliografia

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