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Dai nostri paesi

L’Amico del Popolo 9 febbraio 2017 - N. 6

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Feltre Incontro sulla via Claudia Augusta promosso dal Rotary Club di Feltre

Una strada romana tutta da valorizzare Ne sono state illustrate le potenzialità economiche e quelle turistiche

La via Claudia Augusta con le sue potenzialità turistiche ed economiche è stata al centro di un incontro promosso dal Rotary Club di Feltre il 31 gennaio in Birreria Pedavena. Che a 2.000 anni di distanza (fu costruita da Druso e dall’imperatore Claudio fra il 15 a.C. e il 45 d.C. per collegare la Laguna veneta al Danubio) sia oggetto di confronto e di discussioni non stupisce più di tanto. La strada per secoli assolse ad una funzione militare, culturale ed economica di indubbia valenza. Una considerazione condivisa dagli storici, anche se permane qualche incertezza sul suo effettivo tracciato, non certo sulla sua esistenza. Ma ultimamente, senza nulla togliere alle indagini degli studiosi, si è fatta avanti un’altra prospettiva: quella di valorizzare le potenzialità insite in questa via imperiale. Su questa tematica si è soffermato Christoph Tschaikner, direttore della Geie (Gruppo europeo di interesse economico), dopo una breve introduzione di Brenno Dal Pont, presidente del Rotary Club di Feltre, e di Giorgio D’Agostini, presidente dell’Associazione italiana Via Claudia Augusta. Il relatore ha fatto presente come questa strada romana transnazionale, che attraversa Germania, Austria e Italia e seconda per indice di gradimento da parte dei Tedeschi, possa essere percorsa in bicicletta, a piedi, con altri mezzi di trasporto. In media ogni anno sono 40.000 i cicloturisti che la percorrono tutta o in parte, mentre risultano 8.000 i viaggiatori che la fanno a piedi. Ma è crescente anche il numero di persone che utilizzano auto, pullman e camper: in questi casi è più difficile avere a disposizione dati attendibili. Sicuro risulta invece un altro dato: quello dei visitatori - circa 300.000 - che ogni anno accedono al sito internet della via Claudia Augusta. Indiscusso dunque l’interesse che coinvolge l’aspetto turistico, culturale, ambientale ed economico. Perché lungo il percorso di oltre 600 chilometri i punti di attrazione non mancano. Come non manca l’occasione di conoscere più a fondo prodotti tipici, anch’essi degni di essere apprezzati. A questo proposito è stato ricordato come proprio Daniel Raveane, panettiere di Feltre, si era cimentato - preziose le indicazioni dell’accademico della Cucina italiana Franco Zambotto - nel dar via a pagnotte che richiamavano quelle dell’antica Roma e alle quali era stato dato il nome di «Druso» e di «Claudia», cui si deve la via imperiale. La presentazione si era tenuta l’11 dicembre 2015 all’Hotel Doriguzzi di Feltre.

PEDAVENA - Un momento del convegno sulla Via Claudia Augusta e, qui sopra, il presidente del Rotary Club di Feltre Brenno Dal Pont assieme al relatore Christoph Tschaikner.

Si è trattato di una iniziativa cui se ne possono aggiungere altre perché tanti sono i prodotti tipici che meritano di essere cono-

sciuti. Ai turisti che percorrono questa strada potrebbe essere offerta la possibilità di acquistarli direttamente dai produttori o reperirli nei

Contributo comunale per il Santuario e le chiese di Tomo e Vignui La legge regionale n. 44 del 1987 offre ai Comuni la possibilità di erogare l’8% dei proventi, legati agli oneri di urbanizzazione, per interventi di recupero di chiese ed edifici religiosi. Si tratta di una disposizione di cui l’Amministrazione comunale di Feltre si è sempre avvalsa nell’intento di essere di aiuto nella salvaguardia di un patrimonio architettonico religioso che appartiene a tutta la comunità civile. Nel rispetto delle richieste avanzate dagli enti ecclesiastici - in questo caso le parrocchie - la Giunta municipale ha proposto l’erogazione di un contributo complessivo di 30.000 euro, che graverà sul bilancio comunale 2017. In particolare alla chiesa di san Giacomo Maggiore di Tomo verrà assegnato un contributo di 15.000 euro di fronte ad un preventivo di spesa per il restauro di oltre 150.000 euro, mentre al Santuario dei santi Vittore e Corona il contributo per la sistemazione fra l’altro della scalinata di accesso alla Basilica sarà pari a 7.500 euro di fronte ad una spesa che ammonta ad oltre 83.000 euro. Analoga somma verrà concessa alla parrocchia di Vignui, impegnata nel restauro della facciata della chiesa, il cui costo preventivato è di 7.503 euro. La proposta di delibera della Giunta, sottoposta all’attenzione dell’apposita commissione consiliare, è stata approvata dal Consiglio comunale nella seduta di lunedì 6 febbraio, dopo 8 minuti di discussione (dalle ore 19,32 alle ore 19,40) e con 11 voti favorevoli ed 1 astenuto. Nessuna osservazione in merito, eccetto una, degna di attenzione. Dal 1987 in poi il contributo stanziato dalle Amministrazioni comunali che si sono susseguite nella guida della città è rimasto inalterato: i 60 milioni delle vecchie lire si sono poi tradotti in 30.000 euro. Somma attinta sempre dall’8% degli oneri di urbanizzazione, che pure è variata nel corso dei decenni, con la presunzione fondata che le entrate fossero maggiori in tempi di sviluppo edilizio e minori in tempi di stasi o di crisi di questo settore. In ogni caso è disponibile sempre la stessa somma, insufficiente a far fronte a un’esigenza reale qual è quella della conservazione del patrimonio artistico ed architettonico proprio delle chiese del comune di Feltre. È una osservazione fatta presente nel passato da alcuni consiglieri comunali, quando l’assegnazione dei fondi in base a questa legge regionale diventava occasione di accesi dibattiti. Ne era conferma la cronaca nella stampa locale. «La ragione è più o meno sempre la solita: la pochezza dei contributi di fronte ai preventivi di spesa in attesa di finanziamenti», si poteva leggere sull’Amico del Popolo del 23 gennaio 1999 in un articolo relativo a contributi stanziati dal Consiglio comunale di Feltre il 18 dicembre a favore di 5 chiese. Una riflessione che, a distanza di 18 anni, non ha perso nulla della sua attualità, anche se pare non ne sia rimasta traccia nella seduta del Consiglio comunale di lunedì 6 febbraio.

mercati. «Oltre che conoscerla, la via Claudia Augusta si può anche gustare», ha aggiunto il relatore, direttore della Geie che si è messo a disposizione del Rotary per una esplorazione lungo questa via. Saranno i soci a dargli una risposta, non appena sciolto il dilemma se percorrerla a piedi, in bicicletta o con altro mezzo di trasporto. Tutto dipende dalle forze fisiche disponibili con cui bisogna fare i conti. «E perché non servirsi di una bicicletta elettrica?», si è chiesto uno dei presenti. Un suggerimento che senz’altro verrà opportunamente valutato. G.T.

Possibilità di conferimento in ecocentro per 11 Comuni

Medicinali scaduti: rifiuto pericoloso Per Feltre possibile smaltirli invece presso le farmacie

Quando si parla di raccolta differenziata vien spontaneo pensare al vetro, alla plastica e alla carta per i quali esistono appositi contenitori. Che siano largamente utilizzati lo confermano i dati del Feltrino che sono stati resi noti e che registrano una percentuale della differenziata superiore all’80%. L’Unione montana feltrina a questo servizio presta la dovuta attenzione con esiti positivi. Secondo Legambiente essa risulta al 2° posto a livello nazionale per comprensori con popolazione inferiore a 100.000 abitanti (la classifica è relativa al 2016). Ma nei prospetti pubblicati di volta in volta non compare mai un dato relativo ai medicinali scaduti, che sono classificati per legge come rifiuti urbani pericolosi (Rup). Per il loro smaltimento l’indicazione offerta dall’Unione montana feltrina è quella di conferirli agli ecocentri. Ma questa regola non vale per il comune di Feltre che ha fatto un’altra scelta: i cittadini possono depositare i medicinali scaduti in appositi contenitori collocati presso le 5 farmacie. Ma quando questi contenitori sono pieni, che cosa deve fare l’utente? Di solito avvisare il farmacista che fa presente alla Nettezza Urbana la necessità di procedere allo svuotamento, oltre i passaggi mensili concordati con la ditta che svolge tale servizio. Segnalazione trasmessa poi al Servizio Ecologia dell’Unione montana feltrina. Ma proprio dal confronto dei diversi sistemi di questa speciale raccolta è emerso che il ricorso all’ecocentro è previsto solo per 11

dei 12 Comuni del comprensorio. Per Feltre vale solo la raccolta presso le farmacie, senza la possibilità di far capo all’ecocentro. Una questione che l’assessore dell’Unione montana Ivan Dalla Marta si è impegnato di esaminare quanto prima, in collaborazione col suo collega del comune di Feltre C’è poi un altro aspetto finora non oggetto di regolamentazione: i contenitori per medicinali scaduti devono essere collocati entro le farmacie o possono essere posti all’esterno? Quesito non secondario, visto che i medicinali scaduti devono essere custoditi per evitare possibili e pericolose manipolazioni o sottrazioni. Anche su questo punto verrà data una risposta che tenga conto dell’interesse del cittadino e della sua sicurezza. Problematiche aperte dunque, senz’altro da non ignorare, anche alla luce di un altro dato fornito dall’ing. Stefano Pauletti del Servizio Ecologia: nel 2015 a Feltre sono stati raccolti ben 1.481 chilogrammi di medicinali scaduti, mentre negli altri Comuni del comprensorio la raccolta è stata pari a 6.276 chilogrammi. Dati impressionanti, se si pensa che solo una parte vien smaltita regolarmente mentre altri preferiscono conferirla - forse per comodità - nel contenitore del secco indifferenziato, secondo una prassi radicalmente sbagliata. Ecco come gli interrogativi di un semplice cittadino possono diventare occasione per una riflessione critica e per dare giuste risposte alla raccolta differenziata e in particolare a quella dei medicinali non più utilizzabili.

90 anni del carabiniere angelo de cet

Il 31 gennaio la Sezione di Feltre dell’Associazione nazionale Carabinieri - intitolata al brigadiere Antonio Trevisan, medaglia d’argento al valor militare - ha festeggiato il traguardo raggiunto dal carabiniere Angelo De Cet offrendogli una targa ricordo. Infatti quel giorno Angelo De Cet ha compiuto 90 anni, essendo nato a Seren del Grappa il 31 gennaio 1927. Presenti ai festeggiamenti per il compleanno, oltre al presidente onorario cav. Annibale Criveller, il presidente brig. Paolo Callegari, soci del Consiglio direttivo dell’Associazione, il comandate della Stazione Carabinieri di Feltre, Stefano Vagnozzi.


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