Rapporto criticità decoro urbano Catania Centro Storico

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CCN Etnea Agosto 2014

Disordine urbano insicurezza degrado Catania Centro Storico 1. PREMESSA: Catania e il turismo. Catania città turistica che, secondo uno studio dell’Università di Catania, non è una “destinazione turistica” o, meglio, non possiede i requisiti di “reputazione” utili ad esserlo. Analisi condivisibile o meno stimola, di certo, una riflessione sulla produzione di atti e fatti in termini di branding strategy e, soprattutto, in quota a sicurezza e decoro urbano, elementi propedeutici alla creazione di un “marchio” turistico territoriale. L’esame empirico del decoro nel centro storico di Catania mette in risalto uno stato di salute grave. Degrado e disordine generalizzati e un percepito (e fattivo) grado di insicurezza ben oltre il livello di guardia. Una situazione cristallizzata che impedisce a Catania di programmare un recupero complessivo nel breve termine. L’obiettivo di sviluppo turistico, se si vuole (deve) perseguire non consente, però, tattiche attendiste. Tipico del degrado è la sua diffusione virale. Maggiore è la percezione di sporco e disordine ed esponenziale sarà il contagio. Il caso della “finestra rotta” è emblematico sul perché Catania si stia avvitando in una “spirale distruttiva”

2. Gli attori del degrado Chi sono i responsabili del degrado? Senza approfondire negli aspetti personali ci sono categorie sociali e commerciali che partecipano impunemente alla “costruzione” del degrado.         

Vandali, writers e grafo teppisti. Spettacoli circensi e musicali Imprese commerciali e di formazione Abusivismo Criminalità Incuria e mancanza di manutenzione Mercati storici Accattonaggio Politici


3. I luoghi del degrado Catania è, purtroppo, interessata dalla presenza di un’attivissima comunità di grafoteppisti la cui attività ha interessato con grave intensità tutto il centro storico, senza eccezione alcuna. Da Via dei Crociferi, a Piazza Vincenzo Bellini su cui s’affaccia il Teatro Massimo, lungo via Etnea fino alla villa Bellini, interessando i palazzi del barocco catanese. 

Segni di vandalismo li leggiamo ovunque in città ma duole rilevarli all’interno del Giardino Bellini. Spezzati i nasi nel viale degli illustri, le bocce spaccate del Chiosco della Musica e poi scritte in ogni dove. Il degrado alla Villa Bellini ha anche un colore istituzionale. La recente ristrutturazione non ha, evidentemente, interessato la parte vegetale del parco. Sono inguardabili i sistemi di irrigazione a vista, la mancanza di prato e lascia a desiderare la complessiva manutenzione del verde. Un rilevante percettore di degrado e disordine. Anche i bagni pubblici risultano vandalizzati e spesso in condizioni di sporcizia tale da risultare inservibili all’uso, soprattutto, dei bambini. In via Etnea, di fronte al Giardino Bellini, troviamo la statua di Garibaldi. Alle sue spalle viene perpetrato un ulteriore storico scempio. La pensilina della fermata Amt “in stile” è oggetto di continua affissione abusiva, il metallo risulta deteriorato e, in alto, manca parte della copertura. Accanto alla pensilina è installata una cabina “box informazioni” che, se ha mai informato qualcuno, non la fa più da oltre un decennio.


Il ponte sotto la Villa Bellini andrebbe riqualificato.

Un capitolo a parte va dedicato agli operatori dei mercati storici, pescheria e “fera o luni”. Da sempre, ogni giorno, 365 giorni all’anno riversano per strada i residui dell’attività mercatale. Buste di plastica si disperdono, col vento, fino in via Etnea mentre resti di materiale organico sulle basole depositano liquami dal tipico e sgradevole olezzo.

L’affissione abusiva è una tra le più rilevanti cause di degrado. I committenti di questo abuso sono facilmente rintracciabili perché la comunicazione è “firmata” con nome cognome e indirizzo. Da anni sono sempre le stesse attività d’impresa che usano questo metodo illegale di comunicazione causa di inquinamento estetico e degenerazione di mercato. Non solo poster di grandi dimensione ma anche adesivi attaccati su pensiline e pali della segnaletica. Non dimentichiamo che anche la classe politica offre, su questo tema, un esempio scellerato durante le competizioni elettorali. Virale la diffusione di “abusiva” da parte degli spettacoli cercensi che periodicamente vengono ospitati in città. Per anni gli spazi delle pensiline Amt sono stati sfruttati illegittimamente.

Figura 1 Largo Paisiello: sottopasso della scalinata monumentale.


Largo Paisiello merita un’attenzione specifica. Tutta l’area risulta violata ripetutamente e, nonostante le diverse riqualificazioni, continuano ad essere imbruttite. Esiste un progetto del condominio proprietario della terrazza che meriterebbe una veloce decisione orientata alla restituzione del bene ai proprietari.

Figura 2 Largo Paisiello, scalinata

Nell’ultimo anno è stata rubata buona parte dei cestini getta carte del centro storico, fatto di per se grave che acuisce ancor più la tradizionale propensione dei cittadino a gettare carte per terra.

L’accattonaggio, a volte molesto, è un problema sociale ma anche un fattore di grave percezione di degrado. Il caso dei punkabbestia è un irrisolto problema che si ripercuote anche sul lavoro delle Figura 3 Paletto privo di cestino getta carte imprese le cui vetrine sono occupate da gruppi di soggetti spesso ubriachi con al seguito numerosi cani senza guinzaglio e museruola.

Figura 4 Giovani pankabbestia occupano le vetrini di via Etnea


Via Etnea, come corso Sicilia e aree di alto passaggio pedonale, sono da anni occupati dal mercato illegale dell’abusivismo e della contraffazione. Un mercato parallelo e illegale che acuisce, ove occorresse, un quadro del centro storico disordinato dove vige assoluta anarchia. Il primo approccio del turista con Catania sono aeroporto e porto. Nel primo caso viene segnalata la presenza molesta di accattonaggio sia all’interno dell’aerostazione che all’esterno nelle aree parcheggio. Si registrano anche cadute nel livello di pulizia e decoro in tutta l’area. In attesa della ristrutturazione della stazione Cruise, si segnala la particolare fatiscenza dell’area data in concessione come parcheggio (purtroppo) sotto gli archi della marina. Improponibili i grossi blocchi di cemento che limitano l’accesso.

Piazza Stesicoro è tra le aree più interessanti per traffico di visitatori nazionali e stranieri per la presenza dell’Anfiteatro romano. Da tempo sono presenti due installazioni commerciali in disuso. Tra queste, un’edicola, è stata sostituita in luglio da altra struttura a chiosco. Sono state depositate presso l’Assessorato Attività Produttive del Comune di Catania due segnalazioni informative. La pavimentazione della piazza sotto la statua di Bellini, anche se spazzata, Figura 5 Piazza Stesicoro Struttura abbandonata e chiosco


risulta sporca. Andrebbe lavata e disinfettata. 

La segnaletica, sia essa turistica o stradale, risulta spesso vandalizzata attraverso l’applicazione di adesivi e scritte quando non piegati o divelti. Si segnala che i cartelli turistici con lettura QrCode non sono funzionanti e, quindi, andrebbero sistemati o rimossi.

Figura 6 Ripulitura segnaletica "Catania pulisce Catania"

Figura 8 Segnaletica turistica vandalizzata


Il volantinaggio riversa nel centro storico un’enorme quantità di carta che, sistematicamente, viene gettata per terra sia in via Etnea che nelle aree di parcheggio dove i flyers vengono messi sul parabrezza.

Via dei Crociferi, probabilmente la via catanese più amata dai turisti, è sotto triplice attacco. Da un canto i vandali, dall’altro viene usata spesso come improprio parcheggio e, infine, la movida con la conseguente occupazione di spazi e dispersione di rifiuti.

Le direttrici di via Etnea sono occupate spesso da abusivi. Questo atteggiamento, oltre ad essere illegale e causa d’inquinamento estetico,crea gravi ripercussioni sulla transabilità verso l’interno delle vie limitrofe e danno alle attività commerciali. Esistono ancora vecchie strutture che oggi non son più tollerabili.


4. Priorità e proposte. Impossibile immaginare di mettere sul piano della discussione tutta la complessa questione del degrado urbano a Catania. Bisogna, però, iniziare a dare segnali di azione su questo tema così importante per lo sviluppo socio-economico della città. Secondo una visione condivisa, occorre iniziare fissando alcuni obiettivi simbolici (anche tre/quattro) a, da questo lanciare la vera sfida del decoro urbano coinvolgendo, con sponsorizzazione, anche i privati.   

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Su Largo Piasiello esiste la disponibilità del condominio, proprietario della terrazza sopra la “Autorimessa Centrale” al recupero dello spazio cosiddetto “Squibb” immaginando anche la sponsorizzazione di un sistema di videosorveglianza. Analizzare il fenomeno del grafo teppismo attraverso azioni di intelligence e schedatura dei “tag” (firme) come è stato fatto in altre città italiane. Queste azioni hanno consentito di individuare e sanzionare i teppisti. Recupero area “Statua Garibaldi” con la rimozione del box informazioni coinvolgendo i privati nela riqualificazione della pensilina AMT (concedendo ad esempio gli spazi per l’inserimento di immagini di Catania con spazi per la sponsorizzazione. Riqualificazione “via dei Crociferi” con l’inserimento di sistema di video sorveglianza. Installare agli ingressi della via(arco S. Benedetto e via S. Giuliano), patrimonio dell’umanità, paletti in stile o altri dissuasori adeguati per impedire ingresso e sosta. Tolleranza zero. Ripristinare i cestini getta carte rubati e sostituire quelli rovinati. Intervenire con gli operatori commerciali di “pescheria e fiera o luni” affinché si possano educare alla raccolta delle scorie dei mercati in appositi contenitori obbligatori. Questo agevolerebbe l’attività di pulizia, ripristinerebbe più velocemente il decoro e impedirebbe la dispersione lungo le aree adiacenti l’attività mercatale. Riqualificare servizi igienici Villa Bellini, immaginando un servizio a pagamento che, come accade in tutte le città europee, presidio pulizia e qualità di servizio. Lo stesso si potrebbe immaginare anche in piazza Cavour. Vietare la posa di banchetti artigianali o raccolta firme lungo via Etnea predisponendole in aree specifiche che non arrechino danno all’estetica e alle attività commerciali Studiare soluzioni per limitare l’attività del racket dell’accattonaggio spesso basato sullo sfruttamento di minori e azioni incisive contro il fenomeno nella sua veste più molesta. L’uso della video sorveglianza consente una migliore razionalizzazione delle risorse umane e una più dinamica capacità d’intervento.


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