Marsicovetere by Vibrazioni Lucane

Marsicovetere

Indice

Il Saluti del Sindaco

Presentazione

Il La Storia

Villa D'Agri

DJ Barricelle

I Monasteri e Altre Opere

El Monte Volturino

Bl Popolazione e Sviluppo [Il Cultura Manifestazioni PersonalitĂ Notizie Utili Note

Bibliografia

Ringraziamenti

"Sco"endo la valle dell'Agri, alla sinistra del ji11me) osseroando le verdi montagne di faggi, di pioppi e viti, di erbe foraggere e d'incantati papaveri) il viaggiatore incontra con lo sguardo un paese poggiato sulla dorsale delle montagne: è Marsicovetere, ala racchiusa d'11n impietrito uccello"... {hltonio Lntierzo)

C osì il Lot:ie.r:zo descriveva il panorama su cui primeggiava Marsicovetere> comune in provincia di Potenza. Esso è composto dal centro storico, arroccato su una altura come tutti i paesi circostanti, e da Villa d'Agri e Barricelle, due centri dislocati che si trovano invece in una zona relativamente pianeggiante ai piedi dd centro storico, quasi come guardie a difesa

dello stesso vecchio centro indifeso. Il territorio ricade all'interno del Parco Nwonale dell'Appennino Lucano, perla di un ecosistema incantato. Marsicovetere è il comune più importante della Val d'Agri grazie alla crescita della parte nuova dd paese> Villa d'Agri, considerata il simbolico capoluogo

della Valle.

n territorio rna.rsicoVl:terese) avente una superficie di 37)82 km2 con una densità di 132 abitanti/km2, confina a nord con il comune di Calvello, ad est con il comune di Viggiano) a sud con il fiume Agri e i comuni di Grumento Nova e Tramutola e ad ~t con i territori

di Paterno e Marsicon.uovo. La casa com.una]e, punto di riferimento per

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l'altitudine, è posta nel Centro Storico, a 1037 metri s.l.m., mentre Villa d'Agri e Barricdle a 600 metri di altitudine dominano la vallata sottostante. n punto più alto del territorio è la vetta del Monte Volturino (1863 m s.Lm.), quello più basso in prossimità del fiume Agri (586 mslm.).

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La storia M arsicovetere ha origini molto antiche, confermate dai resti di un'antica civitas che lo stx>rico romano Sttabone indicĂ˛ con il nome di Vertina. Alle pendid delt>attuale abitato e quindi non lontano dall'antica Vertina, la potente famiglia romana dei Brutii P.raesentes edificĂ˛ un'imponente villa di oltre 1700 m2, che fu nel II secolo .residenza dell'imperatrice Bruzia Crispina, moglie dell'Imperatore Commodo. L'impianto di etĂ augustea-primo imperiale {fine I sec. a.C. - I sec. d.C.) si imposta su una struttura di etĂ tardo-repubblicana. Dopo un periodo di abbandono, l'area viene .tioccupata nel I sec.d.C. I muri sono realizzati con pietre e malta.

villa si articola intorno ad un ampio cortile centrale su cui si aprono, a nor~ tre vani di servizio e a sud un ambiente con funzione produttiva. Nell'ambiente centrale, al di sotto dello strato di crollo, si è intercettato lo scheletro di un individuo adulto di sesso maschile rinvenuto su un fianco, con gli arti inferiori

n crollo è sigillato da uno strato che ha restituito una moneta attribuibile ad Antonino Pio (138-161 d.C.) Nel VII serolo Vestina fu distrutta e i profughi si spostarono sull'altura dove oggi sorge M2tsìcovetere, per trovue rifugio. n nome di Marskovetere pare che abbia origine da un'altra etnia che si insediò nel territorio: i

Marsi.

Questi provenivano contratti e con dalla Marsi.ca, un arto tettito.rio degli superiore Abruzzi, sollevato scesero in verso la testa. Vittima tkl ltmmolo rilrotJato dm-ante gli sçavi Lucania e si La particolare posizione del corpo, nonché stabilirono su la sua collocazione stratìgrafica - al di sopm una delle cime più alte della Val D'Agri del piano pavimentate e al di sotto del dando origine alla città. Nel 1118 vi è crollo - inducono a ritenere che l'individuo attestata la presenza di un castello con un sia stato soxpreso da morte violenta dovuta borgo circostmte, il cui proprietario em un al crollo improvviso dell'elevato certo Bartolomeo, che s.i intitolava wfybis dell'ambiente. tlominNs.

T uttavia la particolarità non è tanto la presenza di un castello {cosa del tutto ovvia in un paesino di stampo fortemente medievale), ma l'onomastica del luogo. Nell'atto di donazione si legge: 11 •••Bartolomeus de castello Marsic:i Vetc.ri inclitus domi.o.us...". Grazie a questo documento si può affermare che nel XII secolo il Paese portava già questo nome. Nel 1334 giunse a Marsicovetere un francescano dissidente che fuggiva per contrasti con la Chiesa romana e con la politica ecclesiastica della gerarchia francescana: Angelo Oareno. Egli attiro fedeli a Marsicovetere; nel convento di Santa Maria dell'Aspro, avendo prodotto un'effervescenza religiosa, basata su di una spiritualità che predicava il rinnovamento della vita in attesa delPapocalisse e, secondo alcune fonti, avendo compiuto diversi miracoli Clareno si spense il 15 giugno 1337, dopo aver

fondato l'ordine dei fraticelli della povera vita, e tutto d'un colpo fini anche questo spontaneismo .religioso. Ben altra importanza assWlSe Marsi.covctc:te nell'età moderna, infatti re Ferdinando I di Napoli donò, nel t 468, Marsicovetere ad Ettore Caracciolo Pisquizi (patrizio napoletano e fratello di Sergia.o.ni Caracciolo, primo ministro al tempo di Giovanna ll) con il titolo di Signore. n primo ad essere insignito del titolo di Principe di Marsicovetere da re Filippo m di Napoli fu Salvatore Caracciolo il4 giugno 1646. Secondo una descrizione dei beni feudali, effettuata dall'erario Giovanni Masino, i principi possedevano un palazzo a Marsicovetere, con un giardino (detto il Giardinello) e con una cappella intitolata a San Michele, oltre ad un palazzo in campagna con numerosi vigneti intorno. Inevitabilmente menzionati sono anche boschi, terre e mulini

G razie alla presenza della famiglia Caracciolo, tra le più potenti dd regno, Marsicovett::te fu protagonista di una grande espansione demografica. (toccò la soglia di 4000 abitanti a metà del XVI secolo), urbanistica (con l'edificazione del 1639 della Clùesa di San Pietro, oggi dedicata ai Santi Pietro e Paolo) e culturale (vi fu la nascita di un ceto borghese professionistico e proprietario terriero). I Caracciolo sovvenzionarono a Marsicovetere anche l'educazione per i poveri, come da testamento dd principe Nicola Caracciolo, nel 1777. Vi fu nella storia feudale di Marsicovetere una breve parentesi dei di Palma nel t 627, ma i Caracciolo lo riacquistarono immediatamente e lo tennero sino al1777, quando i Principi Nicola e Antonio morirono e l'erede Laura Caracciolo lo vendette al marsicoveterese Bernardo

Brussone per 34000 ducati. Nel 1778 le altre famiglie borghesi, impaurite dall"incombenza dei Brussone, proclamarono Marsicovetere Città Regia, chiedendo al sovrano di riconoscere Marsicovetere appartenente al Regio Demanio. Il 26 giugno 1782 la Regia Camera assecondò la richiesta, con il benestare di re Ferdinando IV di Borbone. Nel 1861 Marsicovetere fu annessa al Regno d'Italia, nonostante i numerosi conflitti tra i briganti, supportati dai Borboni, e i Sabaudi. Nel 1857 il paese fu gravemente danneggiato da un violentissimo terremoto che semidistrusse il Convento di Santa Maria di Costantinopoli e distrusse completamente la seconda chiesa di Marsicovetere, secondo alcuni la chiesa di San Vito.

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Questoavvenimentosegnò perMarsicovetere l'inizio della crisi, supportata da una ricostruzione difficile, ed in parte ancora non conclusa, oltre che dall'emigrazione verso le Americhe. La crisi durò sino agli anni cinquanta, quando iniziò lo sviluppo della frazione di Pedali. Pedali, che ha cambiato il nome in V t/h d'Agri, rappresenta oggi il cuore pulsante della Val d'Agri e tiene in vita Marsicovetere e la sua storia millenaria. Molto interessante è la chiesa madre, dedicata a san Pietro, oggi intitolata ai santi Pietro e Paolo. Completata nel 1639, dopo varie ricostruzioni, e ristrutturata nell'Ottocento in stile barocco napoletano. La fàcciata è divisa da~ le quali reggono un architrave aggettante, sormontata ai due lati da due sculture, che continua ad alzarsi terminando con un timpano. Fino al Novecento il campanile terminava con una cupola che venne inspiegabilmente demolita (forse si temeva un crollo). L'edificio è a croce latina, con una sola navata e con 6 cappelle, un tempo di proprietà delle famiglie nobili Qa cappella del Carmine e di San Gaetano era dei Principi Caracciolo). Prima del terremoto del1857 il soffitto e l'abside erano adornati con immensi affreschi, raffiguranti scene sacre ed angeli. La porta in bronzo è stata donatancl1893 (cometecital'iscrizione sulla porta stessa) dalla mlonia matsicoveterese di Philadelphia. Possiede un coro in legno intatto, restaurato nel1999; l'altare maggiore (dedicato alla Vergine Maria e ai Santi Pietro e Paolo) e gli altari delle cappelle del trnnsetto sono in manno ~restanti in pietra), e seguono una linea barocca; vi sono inoltre due leoni in pietra che sostengono il funte battesimale del XVI secolo. La chiesa possiede dipinti di scuola napoletana del Settecento: i più rilevanti raffigurano san Giovanni Battista, san Bernardino e l'incoronazione di Maria. Vì sono sei statue, tra cui: • La Madonna lignea di tipo ornamentale di

origine Angioina del 1200, ribattezzata

Madonna del Giubileo nel2000, che è posta su un trono con Gesù sul braccio sinistro. La statua è in legno massiccio ed un tempo era posta sulla facciata dell'edificio; • La Madonna Assunta del Volturino, databile al XVDI secolo, che, frontalmente in piedi su una nuvola, circondata da teste alate di cherubini, è in atteggiamento di estasi, con il ginocchio destro poggiato sulla parte più alta delle nuvole, con le braccia aperte e con lo sguardo rivolto verso l'alto. Veste una tunica gialla, su cui scorre un'altra veste trapuntata di fiori e con una cintura alla vita. Un manto azzurro ed un velo color giallo completano l'abbigliamento; • LA Madonna del Rosario, databile anch'essa al XVDI secolo, la quale è posta in piedi con Gesù in braccio. Veste un manto floreale che venne intessuto in parte con fili d'oro; • San Bernardino, patrono del comune di Marsicovetere, è rappresentato con il dito destro alzato, in fase d'oratoria, e con il Cristogramma IHS.

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Villa d'Agri L •antica frazione di ~Pedale (ai piedi

del monte) cambiò il nome in Villa d'Agri con delibera municipale n° 4 del 18/1/1955 e conseguente

Decreto del Presidente della Repubblica de113/1/1957. Da tale data essa ha subito profondi cambiamenti diventando molto più importante, dal punto di vista economico, rispetto al centro da. cui dipende. n centro è caratterl2zato dalla presenza di numerosi palazzi e varie villette. con strade la.rgh~ in particolare via Nazionale, ed ampie

Piccininni (sede del fattore), massiccia costruzione con piccola corte all'interno. Sulla destra di uno dei primi tornanti della

strada che collegaVilla d'Agri a Matsi.covetere si nota il rudere del Convento di S. Maria dell'Aspro, ove dimo.tò il frate francescano Angelo Clareno, morto in odore di santità

piazze. Villa d'Agri si~ come dtt2dina

nel1337.

~molto tnfficata m:igiomi feriali

A poca distwza dal centro abitato vi è il rudere del Convento di S. Maria di Costantinopoli. Costruito nel 1571 da motw:i Cappuccini, nel nome mnse:rva la t:w:cia di un'amica laura basiliana. Ha un impianto ttga1arc qnadn1atrro

c con ru:gozi ed attività sempre in fermento. ~a Zecchettin e la. contigua via Roma sono i luoghi più frequentati dai cittadini residenti e dei paesi limitrofi. npassaggio della fondovalle dell'Agri ss. 598 ha &t10 si che essa divamsse sede dci maggiori servizi comprensoriali. Al Consorzio di Bonifica, istituin> intomo agli anni '50, si SODO aggiunti l'Ospedale Civile di zona, la sede della U.S.L., della Comunità Montana, dell'Azienda Agricola Regionale "Bosco

con chiostro centrale intorno al quale si articolavano le celle monacali su due piani. Uantica frazione Pe<Wi cambiò il nome in Villa d'Agri di Marsicoveter e con delibera municipale n° 4 del18 getl1l2io 1955

Galdo", del Gal-Acta e dei Vtglli del Fuoco.

e conseguente Decreto del Presidente della Repubblica.del13 gmnaio 1957. Da t21c data

Poche le emergenze monumentali da segnalare: la OUesa S. Maria Addolorata del XX secolo, cui si accede mediante una larga scalinata in pietra c la masseria fortificata

essa ha subito profondi cambiamenti divmtmdo il centro più impotmnte, dal pun1X> di vista economico e demografico della Val

d'Agri.

n centro è caratterl2zato dalla presenza di numerosi. palazzi e varie villette, con strade

la.rgh~ in particolare via Nazionale, ed ampie

piazze. Villa d'Agri si preserua come dtt2dina ped.cm.onrm2, molto tnfficm m:i giorni feriali e con ru:gozi ed attività sempte in fermento. ~ Zecchettin e la. contigua via Roma sono i luoghi più frequenm:i r. .~J rh~.~ini residenti e dei paesi limitrofi. 1

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chiesa dì Santa Maria Addolonua viene eretta tra il 19.56 e i11958 oon la conseguente isti~one dell'omonima parrocchia che il 1 m.at2o 1958 si stacca cWla storica SS. Apostoli Pietro c Paolo del centro storico. La chiesa segue le linee del mzionalismo i~o degli anni 50' ed è abbellita dal portale in pietra cinquecentesco che apparteneva al monastero di Santa Maria di Costanti.nopoli.

Negli anni il continuo progresso demografico che ha interessato in particolare la &azione di Villa d'Agri ha determinato la necessità di Wl1l chiesa più capiente capace di rispondere alle crescenti esigenze di una comunità. in continua evoluzione socio economica.

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E' ormai in corso di ultimazione la costruzione di quest'opera moderna a servizio di una intera vallata. La chiesa è stata progettala, come un luogo unitario dove gli spazi interni, la liturgia e l'assemblea dci fedeli sono in continuità con quclli esterni; i materiali vogliono essere sobri c poveri alla vista, ma solenni nelle masse mura.rie senza il tentativo di riprendete le antiche linee del passato ma secondo una moderna

archirettura funzionale. Altra importante opera attistica e funzionale è il locale polo scolastico che vettà a breve realizzato nei pressi di via Provinciale determinando l'elemento chiave di un ten:ito.a:io che offi:e a chi decide di risi.ededo la ciliegina. sulla torta del vivere bene. La maestosa c imponente opera venà tealizzata nella sede dell'attuale istituto comp.rensivo regalando efficienza energetica e sicurezza ai nume.rosi alunni che lo frequentano.

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Barricelle

contrade Arenata, Barricelle, Molinam, Casale, Cotura e Arbusto, comunemente denominate Barricelle, rappresentano un centro agricolo e residenziale alle pendici del Monte Volturino. Negli ultimi anni Barricelle è cresciuto demogtafi.C2Jlle:nte ed è divenuto uno dci centri residenziali più noti della Val d'Agri. !:accesso facilitato da una viabilità concreta e l'esposizione favorevole rispetto alle molteplici attività produttive la

rendono un luogo particolarmente appetibile e destinato a crescere demograficamente, un luogo di interesse per molti residenti e lavoratori del vicino ospedale civile. D nuovo e moderno centro sportivo e la nuova piazza comunale la rendono tra i luoghi più interessanti da visitare. Esso è sede di una scoperta epocale, in località Valloni, dell'acropoli cha ha ospitato la villa di Bruzia Crispina moglie di Commodo.

I Monasteri

Gn unici monasteri rimasti sono quelli di Santa Maria di Costantinopoli, sito ai piedi del centro storico e commissionato dal Principe Ettore Caracciolo ne11575 al celebre architetto Donato Antonio Cafaro, e di Santa Maria dell'Aspro, del Trecento, dove visse gli ultimi aru:ù della sua vita

Angelo Clareno.

Altre opere

1 centro storico di Marsicovel:eft! è in gran parte medievale ma non meno rilevanti sono le costruzioni successive, tra le quali i palazzi Piccininni, un tempo residenza dei Caracciolo, e Tranchltella su corso Garibaldi, i palazzi Ziella, Rossi, Argenzio su co.tro Vittorio Emanuele, Palazzo Pasc:ale

su via Roma e Palazzo Bardarella su via Provinciale. Importante è anche l'antica residenza di campagna dei Principi Caracciolo, una massiccia costruzione con un cortile interno, che sovrasta Villa d'Agri.. Risale al 1830 la chiesetta della Madonna della Neve su Via Porta Maggiore. Della pri..ma metà del '900 sono la villa comunale in piazza Guglielmo Marconi, il monumento ai caduti marsicoveteresi di ogni guerra, un obelisco sormontato da un'aquila in bronzo, e la fontana in commemorazione di Antonio Di Gilio, posta in una villetta al termine di corso Vittorio Emanuele. Della seconda metà del '900 sono il nuovo Municipio del centro storico e i portici di piazza Zecchet:tin, restaurati nel maggio

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Monte Volturino

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l i Monte Volturino è uno dei posti più affascinanti ed incantevoli della Val d'Agri. È dotato di zone attrezzate per pic-nic c campeggi, frequenti nell'estate ed in particolare a ferragosto, di una pista da sci, lunga all'incirca 2,5 km, di difficoltà medio/alta, e di uno skilift per principianti. Gli impianti di risalita, rimessi in sesto pochi anni fa dopo un lungo abbandono, sono moderni e conducono sin sulla vetta. Sul Monte Volturino è presente il Santuario della Madonna Assunta: il santuario viene aperto l'ultima domenica di maggio e viene chiuso il 15 agosto. ll Monte Volturino - il cui nome deriva dal

latino vultur (avvoltoio) - è una cima situata al centro dell'Appennino lucano che s'innalza sino a toccare i 1.835 metri d'altitudine al centro di un vasto ed articolato gruppo montuoso, di cui costituisce la vetta più elevata.

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n sentiero per la sua particolare semplicità

maestosità sia dalla val d'Agri sia dal versante

e per la sicurezza che offre durante la sua attraversata è meta di molti amanti della

sottostante l'abitato di Calvello. L'intero comprensorio montuoso si configura come una serra dentata le cui cime principali - rispettivamente di 1.835 m[1 ], 1.800 m e 1.806 m - in un avvicendarsi di picchi e dirup~ si presentano (quella esposta a nord) spoglia, aspra e rocciosa, le altte due (spostate più a sud) pulite, verdi

runa

e rot:on.deggianti. Nel2010 è stato inaugutato uno dei più

interessanti sentieri naturalistici del sud Italia, "il sentiero Jtl Vmtmnale'~ in occasione del ventesimo anno di attività del Oub Alpino dei Potenza. Esso ba una luaghezza di circa 20 Km e a partire dalla sorgente Copo.ne, nei pressi del centro abitato di Marsicovetere, gira ad anello intnmo alla vetta del Monte Volturino con uno dei più suggestivi e mozzafiati percorsi naturali.

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Marsicovetere

Popolazione e sviluppo A bitanti censiti Marsicovetere negli ultimi cinquanta anni si è affermato come comune capoftla della Val d'Agri grazie ad una crescita impetuosa ed incessante. Il comune è sede dei maggiori servizi comprensoriali: • L'Azienda Sanitaria Locale N°2 di Potenza • L'Ospedale civile San Pio da Pietrelcina • L'Università cattolica del Sacro Cuore (Assistenza sanitaria, Infermieristica, Tecniche della riabilitazione psichiatrica) • L'Istituto Tecnico Agrario, Rocco Scotellaro • n Consorzio di bonifica della Val d'Agri, istituito negli anni '50 • La Comunità Montana Alto Agri • L'Agenzia delle Entrate • L'Istituto Nazionale per l'Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) • L'Azienda Provinciale Orientamento Formazione Istruzione e Lavoro (APOFIL) • La Luogotenenza dei Carabinieri • n comando dei Vigili del Fuoco • Le sedi dei maggiori sindacati nazionali all'interno del moderno Centro Sociale • L'Azienda Agricola regionale Bosco Galdo Con l'istituzione della zona PEEP Villa al Sole, Marsicovetere ha inaugurato una nuova fase di espansione territoriale con l'edificazione di numerosissime case private tra il Centro Storico e Villa d'Agri.

6000 5 344 5.401 5.418 5.235 5.282 .

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fonte ISTAT- elaborazione grafica a cura di Wikipedia

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Cultura

Feste e ricorrenze

• 20 maggio, San Bernardino da Siena, patrono del Comune di Marsicovetere. • L'ultima domenica di maggio la Madonna Assunta, viene condotta, in processione, nella Cappella sul monte Volturino; il15 agosto viene ricondotta nella Chiesa Madre del centro storico, dove avvengono i festeggiamenti in suo onore. • La prima domenica di giugno, a Villa d'Agri viene festeggiato Sant'Antonio abate e la terza domenica di settembre la Madonna Addolorata. • Nella frazione di Barricelle il 1o maggio si festeggia San Giuseppe lavoratore.

Manifestazioni • 14 agosto, Rassegna enogastronomica dei vini e del tartufo lucano • 15 agosto, Sagra del prosciutto

Personalità legate a Marsicovetere • Angelo Clarene - religioso • Angelantonio Masini - brigante

Aeroporti Aeroporto di Bari 178 km Aeroporto di Napoli (Capodichino) 185 km Aeroporto di Salerno (Pontecagnano) 111 km Aviosuperficie di Grumentum 17 km

Amministrazione Sindaco: Sergio Claudio Cantiani (lista civica) dal 08/06/2009

Note 1. " 2. " 3." 4." 5. " 6. "

7. " 8. "

Dato lstat - Popolazione residente al 31 dicembre 201 O. dati lstat 2001 dati del ministero dell'ambiente D.P.R. 26 agosto 1993 n. 412 in efficienzaenergetica.acs.enea.it. URL consultato il 27 settembre 2009. Tabella climatica [Strabone, nella Geografia, cita una fiorente città, Vertina, nelle vicinanze di Grumentum, oggi Grumento Nova. Data l'importanza dei rinvenimenti archeologici ottenuti a Marsicovetere, molti esperti sostengono che Vertina fosse sita su di un'altura contigua all'attuale abitato (Colle San Nicola)] Layout 1 [fesi sostenuta da Lotierzo in Marsicovetere e dal Racioppi]

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Bibliografia • Antonio Lotierzo, Marsicovetere medievale e moderna: storia ed immagini, Napoli, Istituto grafico editoriale italiano, 1986. • Giacomo Racioppi, Storia della Lucania e della Basilicata, Roma, Ermanno Loescher & C., 1889. • Giacomo Racioppi, Storia dei popoli deUa Lucania e della Basilicata, Roma, Ermanno Loescher & C., 1889. • Enrico Pani Rossi, La Basilicata, libri tre: studi politici, amministrativi e di economia publica, Coi Tipi di G. Civelli, 1868. • Michele Lacava, Cronistoria documentata della rivoluzione in Basilicata del 1860 e delle cospirazioni che la precedettero..., Cav. A. Morano. 1895. • Archivio di Stato di Napoli, Archivi privati: inventario sommario, Napoli, Ministero dell'liltemo, 1953. • Giovanni Battista Bronzini, Vita tradizionale in Basilicata, Ed. Montemurro, 1964. • Giovanni Antonio Colangelo, La Diocesi di Marsico nei secoli XVI-XVIII, Edizioni di storia e letteratura, 1978. • Antonio Cestaro, Antonio Lerra, Il Mezzogiorno e la Basilicata fra l'età giacobina e il decennio francese: atti del convegno di Maratea, 8-1 O giugno 1990, Venosa, Edizioni Osanna, 1992. • Archivio centrale dello Stato, Guida alle fonti per la storia del brigantaggio postunitario conservate negli Archivi di Stato, Roma, Ministero per i beni culturali e le attività culturali, 1999. ISBN 978-88-7125-198-1 • Remo Oriolo- Ftate Angelo C1ateno e il Convento di San1a :Maria di Loreto in Marsicovetere.

Marsicovetere

Un ringraziamento all'Amministrazione Comunale ed in particolare all'Assessore Michele Milano ed all'Assessore Marco Zipparri

Finito di stampare nel mese di Giugno 2012 dalla Poligrafica s. r.I. Modugno (BA) per conto della MP s.r.l. - Senise (MT)

Foto Concesse dallo Studio Fotografico "Idea Foto" di Antonietta Baiona Via Aldo Moro, 49 - Villa D'Agri

S aiuti del Sindaco e dell'Amministrazione Comunale

B envenuti a Marsicovetere, perla della Val d'Agri Il nostro comune costituisce ormai da decenni l'ossahlra portante di una economia consolidata su t11i l'intero territorio limitrrifo trova ispirazione e coriforto nelle scelte programmatiche in un sistema moderno ed efficiente. Facilmente raggiungibile da tutte le aree limitrofe, regionali e non, esso costituisce un centro servi~ e commerciale di importanza vitale per l'intera com11nità lucana. Le variegate caratteristiche di 11n territorio capace di racchi11dere storia e tt~ltura, servi~ e modernità,

natura eprogresso, rendono Marsicovetere 1111a piccola oasi,

ambita da molti e che spesso diventa scelta obbligata di 1111 viver sano, 1111 ambiente ideale dove far crescere i pruprifigli; il verde intenso e l'enorme ricchett,a di elementi naturali rendono questo territof'Ì() 11nico nel s11o genere. Con questo volume l'Amministrazione comunale ha voluto sintetizzare ciò che meglio ci rappresenta e che meglio descrive 11n temtorio meritevole di essere va/t)rizzato per le me attività economiche, gastronomiche e CII/tura/i. Il Sindaco Sergio Claudio Cantiani J