Osservazioni riguardanti le Consultazioni transfrontaliere per il “Programma “ di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore off del Montenegro”
COMITATO CITTADINO PER LA BONIFICA MARINA A TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE SALUBRE Via Federico Campanella n. 50 – MOLFETTA (BA) cbm.molfetta@libero.it COORDINAMENTO NOTRIV TERRA DI BARI notriv.terradibari@gmail.com COORDINAMENTO NO TRIV BASILICATA coordinamento.notrivbasilicata@gmail.com MEDITERRANEO NO TRIV avvocatogiovannabellizzi@gmail.com
Attention: Mrs M Ljiljana Maksimović Ministry of Economy info@mek.gov.me Rimski trg 46 81000 Podgorica Montenegro Dott. Mariano Grillo Direzione Generale per le Valutazioni Ambientali Divisione II Sistemi di Valutazione Ambientale Ministero dell’Ambiente, della Tutela del Territorio e del Mare DGSalvaguardia.Ambientale@PEC.minambiente.it Via Cristoforo Colombo 44 00147 Roma Regione Puglia Presidente Michele Emiliano presidente.regione@pec.rupar.puglia.it Servizio ervizio Ecologia Regione Puglia servizio.ecologia@pec.puglia.rupar.it Presidente del Consiglio Regionale Mario Loizzo loizzo.mario@pec. loizzo.mario@pec.consiglio.puglia.it
Oggetto: Osservazioni riguardanti le Consultazioni transfrontaliere per il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore shore del Montenegro”. Richiesta di rigetto del progetto. ogetto. I sottoscritti Matteo d’Ingeo, in qualità di presidente-portavoce presidente del “Comitato cittadino per la Bonifica marina a tutela del diritto alla salute e all’ambiente salubre”, di seguito denominato Comitato Bonifica Molfetta (CBM), registrato il 3 Aprile 2014 con il n. 8987/3, con sede in Via F. Campanella, 50, Molfetta (Ba), avendo come finalità statutaria “la tutela del diritto alla salute e all’ambiente salubre”, Rosanna Rizzi, per conto del “Coordinamento NoTriv Terrra di Bari”, Francesco Masi, per conto del “Coordinamento Coordinamento No Triv Basilicata” e Giovanna Bellizzi, per conto di “Mediterraneo No Triv”, espongono quanto segue. Premesso che, - Il Ministro dell’Economia del Governo del Montenegro ha pubblicato il 7 agosto 2013 il primo bando per la Concessione di Aree di Produzione Idrocarburi, in base alla Legge sull’Esplorazione e Produzione Idrocarburi sulla Official Gazette of Montenegro,, no. 39/2013. La scadenza per la presentazione di candidature era il 28 febbraio 2014 alle ore 15:00 (UTC+01). Il primo bando include 13 blocchi offshore nel Mare Adriatico, per una superficie di 3.191 km2. http://www.petroleum.me/ COMITATO CITTADINO PER LA BONIFICA MARINA A TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE SALUBRE Via Federico Campanella n. 50 – MOLFETTA (BA) - cbm.molfetta@libero.it COORDINAMENTO NOTRIV TERRA DI BARI notriv.terradibari@gmail.com COORDINAMENTO NO TRIV BASILICATA coordinamento.notrivbasilicata@gmail.com MEDITERRANEO NO TRIV avvocatogiovannabellizzi@gmail.com
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Allegato 1 - Osservazioni relative alle Consultazioni transfrontaliere per il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro”
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1.a
1.b
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2.a
2.b
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Osservazioni al Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro
Fig. 1 Sovrapposizione tra i poligoni dei blocchi messi a gara per il Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro (Fig. 1.a - fonte: NONTECHNICAL SUMMARY SEA_Rev E_NTS_10072015.pdf) e la Mappa degli Ordigni inesplosi presenti nell’Adriatico Meridionale (Fig. 1.b - fonte: MAP OF UNEXPLODED ORDNANCE DUMPING SITES IN THE SOUTHERN ADRIATIC SEA - R.E.D.C.O.D. project (Research on Environmental Damage causade by Chemical Ordnance Dumped at sea) cofinanziato dalla Commissione Europea (azione B4-3070/2003/368585/SUB/D.3)). Fig. 2 Sovrapposizione di Fig. 1.a ed aree interessate dalla presenza di ordigni inesplosi così come riportato dalla Carta Nautica n. 186 de The United Kingdom Hydrographic Office (Ufficio Idrografico del Regno Unito) “Vlore to Bar and Brindisi to Vieste”, scala 1:300.000, con aggiornamenti delle segnalazioni dei marinai sino al 2008 (Figg. 2.a e 2.b - fonte: http://www.ukho.gov.uk/); Fig. 3 IN ROSSO Aree interessate dalla presenza di ordigni inesplosi (come Fig. 2.a)
IN BLU • Perimetro poligoni dei blocchi 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 28, 29 e 30 messi a gara per il Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro come da sito del Ministry of Economy del Montenegro e Sito Oil&Gas Montenegro (fonti: http://www.mek.gov.me/ e http://www.petroleum.me)
Elaborazioni cartografiche a cura di Rosanna Rizzi
ALLEGATO 2
ALLEGATO 3
Osservazioni riguardanti le Consultazioni transfrontaliere per il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro”
- in data 18 gennaio 2016, il Ministero dello sviluppo sostenibile e del Turismo del Montenegro ha chiesto all’Italia di manifestare il proprio interesse a partecipare alle consultazioni transfrontaliere sul “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro” come previsto dalla Direttiva 2001/42/CE e dal Protocollo VAS alla Convenzione di Espoo sulla valutazione dell'impatto ambientale in un contesto transfrontaliero (sottoscritto a Kiev nel 2003); - il Montenegro ha chiesto di ricevere entro il 15 febbraio osservazioni alla bozza di Programma, al Rapporto ambientale e alla Sintesi non tecnica pubblicati sul sito web del Ministero dell’Economia del Montenegro; - con nota del 22 gennaio 2016 l’Italia ha manifestato alle Autorità del Montenegro l’interesse a partecipare alle consultazioni transfrontaliere, chiedendo allo stesso tempo, per favorire la consultazione pubblica in Italia, di ricevere una versione in lingua italiana della Sintesi non tecnica e una proroga del termine per l’invio delle proprie osservazioni. - il Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore che il Montenegro ha emanato si riferisce alla ricerca e alla produzione degli idrocarburi che si trovano nel sottosuolo delle acque marine interne o del mare territoriale del Montenegro, ossia nel sottosuolo della piattaforma continentale del mare Adriatico sino alla linea di demarcazione con i paesi confinanti, sui quali il Montenegro, conformemente al diritto internazionale, esercita la propria giurisdizione e la propria sovranità; - il Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore comprende parte della piattaforma continentale e delle acque territoriali del Montenegro, per una superficie di 3.191 km2, sulla quale si trovano 13 blocchi, le cui coordinate sono riportate sul “Decreto relativo alla Decisione di Definire i Blocchi da concedere per la produzione di Idrocarburi Offshore in Montenegro” sulla “Official Gazette of Montenegro 42/12 of 31 July 2012”: http://www.petroleum.me/fajlovi/petroleum/editor_fajlovi/Decision_on_Defining_Blocks_for_Award_of_Conces sion_Contract_for_Production_of_Hydrocarbons_in_Offshore_Monten.pdf, laddove la grandezza di ciascun sito di ricerca varia da 1,5 a 6,1 km2. Il conJine orientale dell'area della gara è una linea distante dai 2 ai 5 km dalla linea di costa. I restanti confini dell'area della gara sono stabiliti in conformità con gli accordi internazionali stipulati con gli stati confinanti. Il punto più a sud ovest del blocco 8 dista circa 120 km dalle coste pugliesi. - nel corso del periodo di ricerca saranno avviate attività che comprendono, in particolare, l’esecuzione dei rilievi sismici in 2D e 3D e la perforazione esplorativa, come anche numerosi studi analitici il cui Jine comune sarà quello di raccogliere dati geologici e geoJisici per poter valutare nel modo più esatto possibile il potenziale idrocarburico ed accertare le strutture geologiche presenti; tenuto conto che - in data 28.7.2014 il Comitato Bonifica Molfetta, nella persona del suo presidente, ha inviato le osservazioni all’istanza della società Global Petroleum, in cui si evidenziavano interferenze tra aree di deposito ordigni e richieste di estrazione idrocarburi. Tali osservazioni si confermano integralmente. - in data 11.03.2015 il Comitato Bonifica Molfetta (CBM) e il Coordinamento NoTriv Terra di Bari hanno inviato al Ministero dell’Ambiente le osservazioni alle integrazioni della società Global Petroleum che si confermano integralmente; - in data 19.04.2015 il Comitato Bonifica Molfetta (CBM) e il Coordinamento NoTriv Terra di Bari hanno inviato osservazioni alle Consultazioni Transfrontaliere per il Piano e Programma Quadro di ricerca e produzione degli idrocarburi nell’Adriatico della Repubblica di Croazia ribadendo la necessità di approfondire gli eventuali rischi connessi all’uso dell’AirGun, alle future trivellazioni con la presenza di ordigni a inesplosi e a caricamento chimico della Seconda Guerra Mondiale e del recente conflitto nei Balcani, che si confermano integralmente. Alla luce di quanto sopra, il Comitato Bonifica Molfetta (CBM) e il Coordinamento NoTriv Terra di Bari sottolineano che •
Dall’Allegato 1 Fig. 1 appare evidente che i blocchi 8 e 9 del Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro ricadano in parte in un’area segnalata da carte nautiche e natanti COMITATO CITTADINO PER LA BONIFICA MARINA A TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE SALUBRE Via Federico Campanella n. 50 – MOLFETTA (BA) - cbm.molfetta@libero.it COORDINAMENTO NOTRIV TERRA DI BARI notriv.terradibari@gmail.com COORDINAMENTO NO TRIV BASILICATA coordinamento.notrivbasilicata@gmail.com MEDITERRANEO NO TRIV avvocatogiovannabellizzi@gmail.com
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Osservazioni riguardanti le Consultazioni transfrontaliere per il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro”
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come deposito ordigni inesplosi. così come riportata sulla “MAP OF UNEXPLODED ORDNANCE DUMPING SITES IN THE SOUTHERN ADRIATIC SEA - R.E.D.C.O.D. project (Research on Environmental Damage causade by Chemical Ordnance Dumped at sea) co-finanziato dalla Commissione Europea (azione B4-3070/2003/368585/SUB/D.3)). Analogo riscontro si ha sui blocchi 1, 2, 6, 7, 10 sovrapponendo la Carta Nautica n. 186 de The United Kingdom Hydrographic Office (Ufficio Idrografico del Regno Unito) “Vlore to Bar and Brindisi to Vieste”, scala 1:300.000, con aggiornamenti delle segnalazioni dei marinai sino al 2008 (vedi Fig. 2 All. 1). Le prospezioni geofisiche che si vorrebbero condurre con tecniche Air-Gun (e simili), le future trivellazioni di pozzi provvisori e definitivi, probabilmente, non sono mai state messe in correlazione con le migliaia di ordigni bellici affondati nelle sottozone di cui si chiede l’indagine e nelle altre zone confinanti; anche in questo caso si presume che non siano stati valutati dalle società richiedenti i possibili effetti sinergici e cumulativi sugli ordigni bellici a caricamento chimico e convenzionale, sia delle onde sismiche prodotte dalle ispezioni con Air-Gun che dalle future perforazioni; e che non ci sia stata alcuna mappatura, prospezione e georeferenziazione degli ordigni inesplosi presenti in quella vastissima area sovrapposta o confinante, non solo con le zone d’indagine interessate dalle odierne richieste, ma anche di altre; pertanto riteniamo urgente comunicare quanto rilevato alle autorità italiane, a Codesto Ministero e a quello Montenegrino, affinché blocchino l’iter di concessione dei blocchi e l’eventuale inizio delle esplorazioni e indagini fino a quando i rispettivi Ministeri della Difesa, dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico con la collaborazione degli organi militari non abbiamo verificato la pericolosità di una qualsiasi attività d’indagine per la presenza di ordigni bellici inesplosi in tutte le aree e di tutte le sottozone interessate alla ricerca di idrocarburi; il 16 febbraio 2015 sulla pagina di Pesaro de “ il Resto del Carlino” è stato reso noto il contenuto di un esposto presentato alla Procura di Pesaro nel luglio 2014 dal presidente del Coordinamento Nazionale Bonifica Armi Chimiche (Allegato n.2) con cui si segnala la presenza al largo della costa pesarese di migliaia di bombe chimiche caricate ad arsenico e iprite, affondate dal Sonderkommando Meyer agli ordini di Hitler nell’estate del 1944 (Allegato n. 3); notizia di questo documento si trova nel libro di Gianluca Di Feo “Veleni di Stato”; il problema della presenza di bombe inesplose interessa purtroppo tutto il bacino del mare Adriatico e quindi tutte le istanze di prospezione per la ricerca di idrocarburi presentate da tutte le società richiedenti anche oltre i confini italiani per cui i ministeri interessati dei vari paesi che si affacciano sul mare Adriatico devono necessariamente tener conto di questa ingombrante e pericolosa presenza.
Inoltre, facendo riferimento allo Strategic Environmental Impact Assessment (SEA) of hydrocarbons exploration and production activities in the offshore Montenegro e al NON-TECHNICAL SUMMARY (http://www.mek.gov.me/ResourceManager/FileDownload.aspx?rId=225188&rType=2) del Piano si rileva che: Nella Sintesi non Tecnica (NON-TECHNICAL SUMMARY) il Montenegro è descritto come un paese leader per consapevolezza ambientale. Nel 1991 i deputati del Parlamento del Montenegro hanno preso una decisione che nessun altro Stato aveva mai pensato, dichiarando il Montenegro come primo stato ecologico del mondo. Questa dichiarazione è stata stipulata nella costituzione del paese nel 1994, l'articolo 1 "STATO" stabilisce che: il Montenegro è uno Stato democratico, sociale ed ecologico. L'ultima Costituzione adottata nel 2007 ha ribadito all'articolo 1 che il Montenegro è uno stato civile, democratico, ecologico e basato della giustizia sociale e sullo stato di diritto". Nonostante nello stesso documento su citato si indichi di seguire il modello norvegese, per cui la maggior parte dei ricavi provenienti dal petrolio e dalle attività di estrazione gas debbano essere depositati in un fondo speciale (fondo sovrano) da utilizzare per i bisogni delle generazioni future, mentre la restante parte sosterrebbe lo sviluppo attuale del paese per sostenere i settori prioritari in Montenegro come turismo e protezione ambientale, non si tiene conto degli impatti che incidenti a pozzi o a piattaforme possano generare in un bacino chiuso come quello del Mare Adriatico. Per quanto riguarda l’uso dell’Air-Gun per le prospezioni geosismiche è noto che possa provocare danni e alterazioni comportamentali, talvolta letali, in specie marine assai diverse, in particolare per i Cetacei, fino a chilometri di distanza (rif. Rapporto tecnico ISPRA “Valutazione e mitigazione dell’impatto acustico dovuto alle prospezioni geofisiche nei mari italiani” a cura di Bertolini S., Borsani J.F, Curcuruto S., De Rinaldis L., Farchi, C., 2012).
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Osservazioni riguardanti le Consultazioni transfrontaliere per il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro”
La proposta di segnalare l’inizio delle energizzazioni con basse potenze (il cosiddetto “soft-start”) per allontanare Cetacei stanziali o di passaggio può solo confondere gli animali piuttosto che essere un chiaro segnale di via. Sebbene la figura 8 del NON-TECHNICAL SUMMARY evidenzi la presenza dei Cetacei nell'area sottoposta ai progetti di prospezione, non è riportato un elaborato che sovrapponga i blocchi a bando e la presenza dei Cetacei stessi. Inoltre non vi è un elaborato che evidenzi l'interferenza delle rotte di prospezione con quelle dei Cetacei e possibili vie di fuga nel caso ci fosse un incontro con gli stessi. Come riportato sullo studio “Possibili effetti sui Cetacei derivanti dalle attività di prospezione geologica per la ricerca idrocarburi in mare e dalle eventuali successive fasi di Trivellazione” dello Jonian Dolphin Conservation di Taranto (http://www.joniandolphin.it/wordpress/wpcontent/uploads/2013/12/CETACEI.pdf), “l'eventuale attività di trivellazione, la costruzione di una piattaforma temporanea o permanente, oltre che le attività di estrazione, stoccaggio e trasporto di idrocarburi, che normalmente seguono la prima fase di esplorazione, rappresentano singolarmente fattori di impatto acustico e chimico importanti nei confronti dell'ecosistema. I Cetacei possono infatti essere esposti alle differenti molecole chimiche presenti nel complesso degli idrocarburi (o usate per trattare le fuoriuscite di greggio come disperdenti) per diretta inalazione o ingestione ovvero per assunzione attraverso il consumo di prede contaminate. Inoltre, gli idrocarburi possono provocare nei Cetacei irritazione cutanea e oculare, bruciore delle mucose di occhi e bocca, ed una maggiore suscettibilità alle infezioni. Infine, per i grandi Cetacei, l'olio disperso può inquinare i fanoni che utilizzano per filtrare l'acqua e trattenere cibo, quindi potenzialmente può diminuire la loro capacita di assumere cibo”. Tra gli eventi accidentali non è stata considerata la possibilità di intercettare un deposito di ordigni, non ne vengono valutati i rischi, quali potrebbero esserne le conseguenze e le azioni da intraprendere immediatamente e a lungo termine per la bonifica e la messa in pristino dell’area, nonché gli impatti che deriverebbero su fauna marina ed intero ecosistema del Mare Adriatico.
Per quanto osservato, il C.B.M. di Molfetta, il Coordinamento NoTriv Terra di Bari, Coordinamento No Triv Basilicata e Mediterraneo No Triv chiedono alle SS.VV. di rigettare il “Programma di Ricerca e Produzione idrocarburi off-shore del Montenegro”. Tale richiesta di rigetto si fonda anche sulla mancanza di una qualsiasi proposta di mappatura, prospezione e georeferenziazione degli ordigni inesplosi presenti in una vastissima area sovrapposta o confinante, non solo con le zone d’indagine interessate dalle odierne richieste, ma anche con le altre presenti in tutto l’Adriatico. Molfetta, 09.02.2016 per il “Comitato Bonifica Molfetta” Matteo d’Ingeo per il “ Coordinamento NoTriv Terra di Bari” Rosanna Rizzi per il “Coordinamento No Triv Basilicata” Francesco Masi per “Mediterraneo No Triv” Giovanna Bellizzi
Domicilio per comunicazioni: Matteo d’Ingeo- Via Quintino Sella, 13 -70056 Molfetta (Bari) cbm.molfetta@libero.it - mattingo@libero.it rosanna.rizzi@archiworldpec.it - notriv.terradibari@gmail.com francesc.masi@tiscali.it - coordinamento.notrivbasilicata@gmail.com avvocatogiovannabellizzi@gmail.com COMITATO CITTADINO PER LA BONIFICA MARINA A TUTELA DEL DIRITTO ALLA SALUTE E ALL’AMBIENTE SALUBRE Via Federico Campanella n. 50 – MOLFETTA (BA) - cbm.molfetta@libero.it COORDINAMENTO NOTRIV TERRA DI BARI notriv.terradibari@gmail.com COORDINAMENTO NO TRIV BASILICATA coordinamento.notrivbasilicata@gmail.com MEDITERRANEO NO TRIV avvocatogiovannabellizzi@gmail.com
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