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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 207 del 23/10/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Nuovi investimenti

Rotondella Un polo turistico per lo sviluppo Sottoscritto ieri il protocollo dal presidente De Filippo e dal sindaco Francomano Entro un anno il piano particolareggiato

Seduta della Conferenza Regione-Università sui servizi rivolti agli studenti

Diritto allo studio: passi in avanti

La sinergia si traduce in fatti, come gli alloggi universitari

Residenze universitarie, borse di studio, trasporto pubblico locale, mense, accessibilità alle sedi, internazionalizzazione universitaria sono stati i principali temi trattati Secondo il protocollo firmato ieri dal presidente della Regione De Filippo e dal sindaco Francomani, entro un anno si procederà all’adozione della Valutazione ambientale strategica e all’approvazione del Piano particolareggiato per la realizzazione del polo turistico di Rotondella. Per De Filippo si tratta di “un’iniziativa importante per lo sviluppo del territorio”.

Perfezionare la strategia dei soggetti che a vario titolo accompagnano le politiche universitarie e creare un clima favorevole

affinché l’Università degli Studi della Basilicata diventi sempre più competitiva e pervasiva. Quando la sinergia si traduce in fatti

concreti si raggiungono risultati importanti, come nel caso degli alloggi universitari e le borse di studio, finanziate per intero.

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Turismo religioso

Salute

Case popolari

L’Apt nella capitale all’incontro dell’Orp

Cambia l’organizzazione del Pronto soccorso

Sulla situazione a Potenza

Basilicata da scoprire nell’Annus fidei I percorsi lucani nei pacchetti

Accesso riservato ai codici bianchi

Emergenza alloggi incontro in Regione

S. Carlo, anche lo spazio dei bimbi

Riunita la III Commissione

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Emergenza edilizia a Matera A rischio un’aula del liceo Carlo Levi

Energie rinnovabili Gli impianti verdi riducono l’import di elettricità

Precaria la situazione dell’edificio con alcuni locali senza porte e aule in soprannumero

La produzione lorda è più che raddoppiata L’eolico risulta la fonte più importante

L’edilizia scolastica a Matera desta preoccupazioni tra alunni, famiglie e dipendenti. Dopo i crolli che hanno interessato altri edifici, adesso è la volta del Liceo Carlo Levi. A rischio è un’aula che ospita 35 studenti e che

Ridotto in regione l’import di elettricità dal 50 al 30 per cento del fabbisogno grazie ai numerosi impianti green, che sono passati dai 14 del 2005 ai 3788 del 2011. E’ quanto è emerso durante l’incontro promosso dalla Cgil di Ba-

già aveva iniziato l’anno in una condizione precaria. Nell’edificio, infatti, alcuni locali non hanno le porte. Per l’anno 2012-13 c’è il problema del sovraffollamento con aule inidonee a ospitare un numero elevato di alunni.

La Gazzetta del Mezzogiorno

silicata sulle energie rinnovabili e sui risvolti economici legati alle nuove fonti di energie alternative. I più numerosi sono gli impianti solari, ma l’eolico è la fonte più importante con una potenza installata del 41 per cento.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Riunione della Conferenza Regione – Università su diritto allo studio, fruibilità e accessibilità delle sedi

Ateneo, una marcia in più

De Filippo: “Il Gruppo tecnico esaminerà nei giorni a venire tutte le questioni aperte” La sinergia con altri soggetti istituzionali, e le giuste dinamiche, possono dare una marcia in più all’ateneo lucano. E’ il senso emerso dalla riunione della Conferenza Regione – Università che ha esaminato le iniziative da mettere in campo sul fronte del diritto allo studio, della fruibilità e dell’accessibilità delle sedi universitarie e, in generale, dei servizi rivolti agli studenti. Nella sala Verrastro, in qualità di componenti della Conferenza, c’erano il presidente della Regione Vito De Filippo, l’assessore regionale alla Formazione Vincenzo Viti, il rettore dell’Università degli Studi della Basilicata Mauro Fiorentino, il direttore dell’Ardsu Rocco Greco, il sindaco di Matera

sollecitato un intervento sulla pubblica illuminazione. A Matera gli studenti lamentano la mancanza di strutture sportive gestite dal Cus e in questo senso il sindaco Adduce e il rettore Fiorentino verificheranno se esistono le condizioni per affidare una struttura sportiva del Comune all’Università. “La Conferenza – dice il presidente De Filippo – ha registrato positivamentati importanti, come nel caso degli alloggi universitari (a breve ne saranno consegnati 50 a Potenza) e le borse di studio, finanziate per intero agli studenti idonei. A fronte di una proficua e positiva collaborazione tra la Regione Basilicata e l’Università della Basilicata che sta dando frutti evi-

Sopra, il Polo di Macchia Romana; a destra l’ingresso dell’Ardsu

copertura con fondi regionali. Un vero record: la Basilicata è tra le cinque regioni d’Italia a finanziare interamente gli studenti idonei. Tra le criticità, i rappresentanti degli studenti hanno segnalato le difficoltà del trasporto pubblico locale all’interno della città di Potenza e tra il capoluogo di Regione e Matera, altra sede universitaria.

Evidenziati problemi lungo la strada che porta al polo di Macchia Romana a Potenza: sollecitato un intervento sulla pubblica illuminazione Salvatore Adduce e i rappresentanti degli studenti in seno al cda dell’ateneo e dell’Ardsu Valeriano Di Stefano, Roberto Colonna e Luciano Bloise. La direzione tracciata è quella di perfezionare la strategia dei soggetti che accompagnano le politiche accademiche e creare un clima favorevole affinché l’ateneo lucano diventi sempre più competitiva. Così si raggiungono risul-

“Percorsi Turistici”: così si chiama l’avviso pubblico appena pubblicato sul sito internet del Gal Bradanica all’indirizzo www. gal-bradanica.it. Fa parte del Piano di Sviluppo Locale 2007 – 2013. Le risorse complessivamente destinate all’operazione prevedono una dotazione finanziaria complessiva pari a 230.000 euro composta per il 60 per cento (138.000 euro) da finanziamento pubblico (fondi Fears, Stato e Regione Basilicata) e per il restante 40 per cento (92.000 euro) da cofinanziamento privato. Spiega il presidente Leonardo Braico: “L’operazione messa a bando prevede la progettazione e

denti anche in ambito nazionale, occorre che tutti gli attori coinvolti nella generale filiera dell’offerta universitaria contribuiscano a rimuovere gli ostacoli che ancora si frappongono tra la comunità degli studenti e i servizi a loro rivolti. I principali temi trattati: residenze universitarie, borse di studio, trasporto pubblico locale, mense, accessibilità alle sedi, in-

Tra due settimane saranno consegnati 50 alloggi a Potenza, e altri 160 saranno disponibili entro diciotto mesi a Matera

ternazionalizzazione universitaria. Sulle residenze, il presidente De Filippo ha ricordato le misure messe in campo dalla Regione Basilicata, che tra Potenza e Matera permetteranno di assicurare definitivamente, entro un paio d’anni, alcune centinaia di alloggi agli studenti fuori sede.

Già tra due settimane, hanno assicurato dall’Ardsu, saranno consegnati 50 alloggi a Potenza, e altri 160 saranno disponibili entro diciotto mesi a Matera. In rapporto al sostegno allo studio, l’azienda regionale ha finanziato tutte le borse di studio agli idonei, assicurando vasta

A Matera gli studenti lamentano la mancanza di strutture sportive gestite dal Cus: forse una struttura dal Comune Problemi sono stati evidenziati lungo la strada di accesso alla sede universitaria di Macchia Romana, a Potenza, dove è stato

Gal Bradanica, c’è l’avviso sui “Percorsi turistici”

Una dotazione da 230.000 euro nel Piano di sviluppo locale realizzazione di percorsi turistici ad alta intensità esperienziale incentrati sui tematismi portanti dell’area (Natura/Sport – Cultura) in grado di trasformarsi in determinati periodi dell’anno in eventi di richiamo per un pubblico multi- target. L’operazione si sviluppa su tre livelli corrispondenti a tre progetti integrati e complementari: progettazione e realizzazione di percorsi turistici consistente nel creare itinerari

Scorcio di Grassano, comune del Gal Bradanica (dal sito web del Comune)

seguendo un filo logico tra le varie tappe ed in relazione alle diverse esperienze da proporre al turista – visitatore; or-

ganizzazione, gestione e messa in rete dei percorsi; promozione e commercializzazione dei percorsi turistici. Attraverso l’av-

te le istanze giunte dagli studenti e si è impegnata ad esaminare, attraverso il Gruppo tecnico che si riunirà già nei prossimi giorni, tutte le questioni aperte sul fronte dei servizi agli studenti. Ritengo che la Conferenza - prosegue - sia un validissimo strumento che ci consente di agire celermente, in un quadro ordinato e organico, per dare risposte

viso - prosegue - il Gal intende recepire manifestazioni di interesse per la presentazione di progetti da parte di soggetti privati, in forma singola o associata. La modalità di attuazione, definita tecnicamente “Regia in Convenzione”, prevede una prima fase di selezione della migliore idea progettuale, in base ai criteri definiti nel bando ed una seconda di realizzazione del progetto esecutivo tramite apposita conven-

immediate e concrete alla comunità universitaria, su cui la Regione Basilicata scommette fortemente”, conclude. (bm3)

zione tra il beneficiario e il Gal Bradanica”. L’iniziativa rientra nell’Asse IV - Approccio Leader: è lo strumento attraverso il quale si vogliono promuovere la capacità progettuale e gestionale a livello locale. I Piani di sviluppo locale rappresentano gli ambiti di sintesi e coordinamento dei fabbisogni dei territori e delle soluzioni programmatiche individuate, coinvolgendo le popolazioni locali, per promuovere processi di diversificazione economica e di piena valorizzazione delle risorse diffuse sul territorio, valide a ridurre l’isolamento e l’emarginazione produttiva e culturale delle aree rurali. (bm3)


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Basilicata Mezzogiorno

Sottoscritto il protocollo per la realizzazione del Polo di Rotondella. Fra un anno il piano particolareggiato

Turismo vuol dire sviluppo Previsti hotel, negozi, case, parcheggi, una chiesa e strutture sportive Strutture alberghiere, residenze, attività commerciali, una chiesa, attrezzature sportive e parcheggi. E’ quanto prevede il progetto del Polo turistico di Rotondella di cui ieri è stato sottoscritto il Protocollo per la realizzazione dal presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, e dal sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano. Al momento della sottoscrizione era presente anche il capo gabinetto del presidente della Regione, Angelo Raffaele Rinaldi. Per ciò che concerne i tempi, il protocollo parla di un anno per l’adozione della Valutazione ambientale strategica e per l’approvazione del Piano particolareggiato esecutivo dell’Ambito “Rotondella”. Il progetto è stato proposto dal consorzio Marina di Rotondella e prevede un programma ambizioso di ricostituzione naturalistica su un’ampia area di oltre 150 ettari oggi a coltivazioni intensive, due parchi territoriali,

interventi di protezione dell’erosione costiera e un campo di golf. L’area verrà considerata come contesto di pianificazione strategica e la Regione Basilicata promuoverà, attraverso l’indizione di una Conferenza di servizi, il coordinamento di tutte le azioni sinergiche che si dovranno mettere in campo per la realizzazione del progetto. Tra gli impegni della Regione rientra anche quello di convocare la Sogin per concordare la delocalizzazione della condotta di scarico della Trisaia. “L’iniziativa del Piano particolareggiato esecutivo

Rotondella

po - riveste particolare importanza per lo sviluppo del territorio regionale e si configura come modello

Il progetto In programma la ricostituzione naturalistica di un’area di oltre 150 ettari intrapresa dal Comune di Rotondella – ha commentato il Presidente De Filip-

di sviluppo sostenibile, sia dal punto di vista ambientale che economico”.

De Filippo ha espresso quelle che sono le intenzioni della Regione: “Vogliamo creare le migliori condizioni – ha precisato - perché il consistente intervento di sviluppo, stimato in circa 350 milioni di euro, sia reso possibile. Tra le opere previste - ha concluso il presidente - rivestono grande importanza anche quelle di protezione dall’erosione costiera e di ripascimento dell’arenile necessarie per la tutela dell’habitat natu-

L’Annus fidei scopre i tesori spirituali lucani Conferenza stampa dell’Opera Romana Pellegrinaggi. Presentate le iniziative nell’ambito dell’Anno della fede. Presente la Basilicata con il direttore dell’Apt Il patrimonio di tradizioni e cultura della Basilicata verrà proposto in Italia e all’estero con specifici pacchetti di offerta di turismo religioso, in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi e con altri Tour operator, tra i quali Stella Barros, tra i più importanti tour operator dell’America Latina, in una prossima missione in Brasile. E’ quanto è emerso nella conferenza stampa di ieri a Roma indetta da Opera Romana Pellegrinaggi per la presentazione delle iniziative che l’importante tour operator di turismo religioso porrà in essere in occasione dell’Anno della fede. All’appuntamento nella capitale la Basilicata era presente con il direttore generale dell’Apt, Gianpiero Perri, in rappresentanza dell’assessore

regionale al Turismo, Marcello Pittella. All’incontro hanno partecipato anche monsignor Rino Fisichella, l’amministratore delegato di ORP, Padre Caesar Atuire, il sindaco di Roma, Gianni Alemanno e altre autorità ecclesiastiche e civili.

Nel corso dei lavori Perri ha rappresentato le proposte della Basilicata, definendo l’Anno della fede una straordinaria opportunità per far conoscere i tesori della spiritualità e dell’arte cristiana presenti nella regione: dal Parco delle chiese rupestri di

Matera, al patrimonio di cattedrali, abbazie, chiese e cappelle disseminate su tutto il territorio regionale. La Basilicata, terra di monaci e di pellegrini, con il suo paesaggio culturale peculiare, invita alla scoperta di straordinarie oasi dello spirito. Si propone, inoltre, con i suoi castelli e cattedrali a evocare l’epopea cavalleresca e il mito dei Normanni e degli Svevi. Il territorio è ricco di luoghi della storia ecclesiale e civile, artistica e culturale, di assoluta rilevanza. Antichissime tradizioni come i riti arborei, le sacre rappresentazioni della Settimana Santa e le processioni storiche dedicate alla Madonna e ai santi patroni delineano forme e modi di espressione peculiari del senso religioso delle genti lucane. (Bm4)

rale”. Per il sindaco di Rotondella, Vincenzo Francomano, “Il Piano particolareggiato del Comune tiene conto dei valori ambientali dell’ambito e interessa un ampio territorio di circa 315 ettari nei pressi del canale della Rivolta”. “La redazione del piano -ha aggiunto il primo cittadino del centro materano - ha visto l’attiva partecipazione del consorzio Marina di Rotondella, che ha fatto pervenire l’impe-

gno a investire importanti risorse per la valorizzazione turistica dell’area”. Ottimista, infine, il primo cittadino del centro materano, sui tempi di approvazione del piano particolareggiato: “Il protocollo sottoscritto – ha affermato, infatti, Francomano- prevede la condivisione con la Regione Basilicata di un rigido crono programma che porterà all’approvazione del Piano particolareggiato nei tempi stabiliti”. (Bm4)

Autonomie locali

Decentramento amministrativo Responsabilità ed errori Seminario della Regione sulle indicazioni proposte dalla Ragioneria dello Stato

Si parlerà di Contrattazione decentrata nel 2012 e delle indicazioni della Ragioneria generale dello Stato sulle relazioni illustrative nel seminario in programma domani nella sala A del palazzo del consiglio regionale. L’iniziativa è promossa dall’ufficio Autonomie locali e Decentramento amministrativo del Dipartimento presidenza giunta della Regione Basilicata. Pasquale Monea, dirigente dell’Ufficio Autonomie locali introdurrà il lavori. Seguirà la relazione di Arturo Bianco, collaboratore della rivista “Enti Locali”. Tra i temi affrontati: il fondo per la contrattazione decentrata e la sua riduzione, i contratti 2012, responsabilità ed errori.


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Si riorganizza il settore dell’ospedale San Carlo che accoglie i cittadini che chiedono assistenza

Pronto soccorso, accesso dedicato ai codici bianchi

Basilicata Mezzogiorno

Hanno detto

Così si riducono i tempi di attesa e, per i pazienti gravi, le interferenze

Hanno dato un contributo diverse associazioni di volontariato: Coordinamento dei volontari ospedalieri, l’Abio, gli Amici dell’Hospice, l’Avo, la Fidas, il Tribunale per i diritti del malato

L’assessore Martorano Didascalia immagine

Il San Carlo di Potenza è stato dotato di un ingresso al Pronto soccorso dedicato ai codici bianchi, cioè chi non ha immediato bisogno di assistenza ospedaliera. Ora i pazienti davvero gravi potranno essere curati senza interferenze e i “codici bianchi” non dovranno attendere giornate intere. Rinnovata la sala d’attesa del Pronto soccorso - grazie all’Ufficio tecnico e all’ingegner Spera - attrezzata a costi contenuti con una mini-ludoteca, televisori, salottini differenziati per codici di accesso. La novità è stata presen-

tata ieri nell’ospedale potentino. Commenti dall’assessore regionale alla Salute Attilio Martorano, dal direttore generale dell’Asp Mario Marra e dal direttore generale del San Carlo Giampiero Maruggi. Dice Martorano: “In mancanza di una risposta della medicina di base, è un altro pezzo del sistema sanitario regionale che si fa carico e risponde alle esigenze dei pazienti. Ma c’è un altro aspetto importante che mi piace sottolineare: l’attenzione alle persone non solo dei pazienti ma anche degli accompagnatori, attraverso

un servizio di accoglienza che integra personale ospedaliero e volontari”. Marra parla di “una domanda di salute insoddisfatta di cui il sistema sanitario regionale si deve fare carico”, per poi spiegare: “Così, trasferendo la nostra struttura di continuità assistenziale in locali adiacenti a quelli del Pronto soccorso dell’ospedale, rendiamo possibile una sinergia virtuosa tra Azienda sanitaria e ospedale. In tempi di crescenti difficoltà finanziarie fare sistema è una scelta vitale oltre che virtuosa”. Maruggi sottolinea come

“differenziare i due canali di accesso, tra chi ha effettivamente bisogno del servizio di emergenza urgenza e chi invece non trova risposta al suo bisogno di salute nelle altre maglie del sistema sanitario regionale e perciò impropriamente ricorre al pronto soccorso è una scelta corretta”. Importante l’impegno di alcune associazioni di volontariato, che Maruggi ringrazia: il Coordinamento dei volontari ospedalieri, l’Abio, gli Amici dell’Hospice, l’Avo, la Fidas, il Tribunale per i diritti del malato. (bm3)

Corsi per educare a essere genitori

Il dg Marra “E’ un appuntamento importante quello di stamattina nell’integrazione tra ospedale e territorio. Azienda sanitaria provinciale di Potenza e Azienda ospedaliera hanno concordato di affrontare insieme un problema concreto: i tempi di attesa per i pazienti che arrivano in pronto soccorso anche se non ne hanno bisogno”.

Oggi il secondo appuntamento dei Consultori dell’area nord Si dice sempre che è “il mestiere più difficile del mondo”. E l’Asp cerca di venire incontro ai genitori, dando utili indicazioni su cosa fare e come farlo. Oggi si terrà alle 16 il secondo incontro del corso per i genitori con figli adolescenti. Sono stati i consultori familiari dell’area nord dell’Azienda sanitaria di Potenza a organizzare organizzano un corso per genitori sulle problematiche adolescenziali. Il corso (itinerante) prevede altri tre incontri. L’iniziativa è in collaborazione con le scuole del territorio. Il primo ciclo di incontri per l’anno scolastico 2012/2013, è stato organizzato in collaborazione

con la dirigente scolastica della scuola media e superiore di Pescopagano. Gli i incontri si tengono nella sede dell’Istituto superiore Ipias di Pescopagano. Gli altri incontri saranno l’8 e il 13 novembre, sempre alle 16. Parteciperanno la psicologa Rossella Leopardi, la responsabile dell’unità Consultori familiari dell’area nord Battistina Pinto, l’assistente sociale Angela Pinto, la dirigente scolastica Filomena Pinto. “La caratteristica più importante dell’essere genitori - diceva lo studioso Bowlby - è fornire una base sicura da cui un bambino o un adolescente possa partire”. (bm3)

L’iniziativa è dell’Azienda sanitaria di Potenza in collaborazione con le scuole del territorio

“L’apertura di un ambulatorio per i cosiddetti codici bianchi, i pazienti che ricorrono al pronto soccorso senza averne effettivamente bisogno è una iniziativa virtuosa che l’Azienda Sanitaria di Potenze e l’Azienda ospedaliera San Carlo avviano in stretta collaborazione a partire da un bisogno di salute che è reale”.

Distretto sanitario

Ferrandina Il distretto sanitario di Ferrandina sarà trasferito, lunedì 29 e martedì 30 ottobre prossimi, nella nuova sede ristrutturata in Via G. Di Cio. Per qualche giorno i cittadini dovranno sopportare disagi (ad esempio i prelievi di sangue per esami che saranno sospesi il 29). Per il resto si assicura il funzionamento dei servizi di emergenza 118 e continuità assistenziale. (bm3)

Il dg Maruggi Il Pronto soccorso così rinnovato è già in funzione da lunedì scorso. Desidero ringraziare tutto il personale della struttura che svolge un compito di particolare delicatezza e che ha accolto positivamente le novità. Le iniziative intraprese sono soltanto la prima tappa di un più ampio processo di razionalizzazione e di investimento per migliorare l’efficienza e l’umanità del servizio di emergenza urgenza”.


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Emergenza abitativa in III Commissione L’organismo regionale ha ascoltato l’assessore ai Servizi sociali del Comune di Potenza e i responsabili dell’Ater del capoluogo Si è riunita ieri mattina, la Terza Commissione consiliare permanente, presieduta da Giannino Romaniello (Sel). In apertura dei lavori la questione delle procedure esecutive relative agli alloggi del Comune di Potenza. In merito sono stati auditi l’assessore alle Politiche e Servizi sociali del Comune di Potenza, Donato Pace, il Direttore dell’Azienda territoriale per l’edilizia residenziale di Potenza Bilancia, l’Amministratore unico Dragonetti, e l’Avvocato Pignatelli. “L’emergenza abitativa a Potenza – ha affermato l’assessore Pace è un tema difficile e, soprattutto, molto delicato che ha raggiunto livelli davvero preoccupanti. Tante sono le famiglie che non riescono a pagare il canone, neanche quando questo corrisponde a 20/30 euro al mese. E’ per questo che abbiamo pensato di rivolgerci alla Regione affinché, insieme, si individui una possibile iniziativa finalizzata a dare una risposta a questa fascia di cittadini. Tra le possibili proposte un emendamento alla L.R. 24 del 2007 riguardante le norme per l’assegnazione e la gestione e la determinazione dei canoni di

Basilicata Mezzogiorno

Alsia, tre incontri tecnici per chi vuole avviare l’allevamento di galline A Potenza il 26 e 27 ottobre e a Rotondella il 27 alle 17. La brochure è sul sito dell’Agenzia, www.alsia.it

Il cartello all’ingresso della sede dell’Alsia a Potenza

La sede dell’Ater di Potenza

locazione degli alloggi di Edilizia Residenziale Pubblica”, oppure una sanatoria più ampia”. E’ stata, poi, la volta dei responsabili dell’Ater i quali hanno fatto anche loro riferimento alla criticità del momento, alla portata di quello che è sicuramente un problema di carattere sociale, che non riguarda solo la città di Potenza ma anche il resto del territorio regionale tant’è che si parla di oltre 400 casi di cui ben 150 riferiti alla città di Potenza.

Più volte, hanno affermato, abbiamo chiesto alla Regione l’istituzione di un Fondo di solidarietà per aiutare coloro i quali si trovano in difficoltà. L’Ater ha, infine, invitato la commissione ad ipotizzare un intervento legislativo sul modello veneto che prevede la transazione rispetto al debito pregresso al fine sia di pulire i bilanci dell’Ater da crediti difficilmente esigibili e sia per favorire un rientro dalla morosità dei cittadini interessati. Il presidente della

commissione Romaniello, al fine di avere l’esatta dimensione delle criticità, ha chiesto un quadro preciso della situazione sia all’assessore Pace sia ai responsabili dell’Ater. Si è deciso, così, di inviare una nota al presidente della Giunta, Vito De Filippo, per far presente la necessità, da parte della Commissione, di acquisire il parere del Governo prima di procedere con la riunione di lunedì prossimo all’esame dell’intero documento.

Al fine di avviare una campagna di divulgazione sulla corretta pressi di allevamento e conduzione di piccoli allevamenti di galline, l’Alsia ha organizzato tre incontri tecnici dedicati a chi vuole avviare un allevamento a gestione familiare. Il primo si terrà a Potenza il prossimo 26 e 27 ottobre presso la sede della Cia (Confederazione italiana agricoltori) in via dell’Edilizia Lotto E; mentre il secondo appuntamento è fissato a Rotondella il 27 ottobre alle 17.00, presso l’Agriturismo Il Pago. In Basilicata l’allevamento di galline ovaiole è diffuso in molte piccole aziende e realtà rurali a conduzione familiare sia per autoconsumo che per ottenere un reddito integrativo dalla vendita di uova, pulcini, e carne. Per ottenere dall’allevamento successi produttivi e, possibilmente, qualche vantaggio economico, è necessario condurre questa attività con tecniche razionali, rispettando il benessere e le esigenze comportamentali degli animali, destinando alla riproduzione i migliori soggetti allevati. Agli interessati è possibile scaricare la brochure dal sito dell’Agenzia, www.alsia.it alla sezione “Eventi”.

Dal Consiglio Province Scaglione (Pu) In una interrogazione al Presidente della Giunta regionale chiede se risponde al vero la notizia apparsa sui quotidiani locali e sul Corriere della Sera circa la partecipazione di due consiglieri regionali e dello stesso De Filippo ad un incontro con il ministro Patroni Griffi per la definizione di una intesa sul riordino delle Province. Scaglione chiede se non si ritiene di considerare tale scelta arbitraria e riduttiva non solo del ruolo assembleare, quanto quello dello stesso presidente nella ricerca di una dinamica di equilibrio territoriale che deve essere frutto di forti iniziative politiche ed istituzionali. Digitale terrestre Mollica (Mpa) “Non è la prima volta che riporto il disagio di tanti abitanti di Basilicata che, pur attrezzati con decoder e antenne di ultima generazione, continuano a lamentare la totale assenza del segnale. Tutto questo in barba alla decisione del Comitato nazionale Italia Digitale secondo cui ‘se l’informazione è diventata sempre più un elemento culturale che caratterizza le comunità, a maggior ragione occorre garantire un’adeguata copertura territoriale al puntuale lavoro d’informazione che

la redazione regionale della Rai svolge’. Anche il Co.re. com tace nonostante i continui inviti a far sentire la propria autorevole voce. Non intravedendo forme di tutela per i cittadini di Basilicata non mi resta che invitarli a manifestare il proprio dissenso con l’unica arma in loro possesso: non pagare il canone”. Potenza Napoli (Pdl) “I fratelli Grimm hanno consegnato alla storia le favole più belle per l’infanzia. Il Partito democratico di Basilicata, nello specifico quello di Potenza, ha pensato di emularli. L’obiettivo è solo uno: inventare fiabe da raccontare ai potentini. Abbiamo letto increduli i resoconti della conferenza stampa del Gruppo Pd del Comune di Potenza tenutasi sabato scorso. I ritardi sulla realizzazione di opere pubbliche sono diventati buoni propositi per il futuro. Il rifacimento di Largo D’Errico, il restauro di Piazza Sedile, il Parcheggio di Viale dell’Unicef sono tutte opere di cui la città già doveva disporre e che oggi vengono indicate come prossime grandi conquiste per la città. Sono, invece, l’emblema di una azione politica inadeguata nel governare i processi di realizzazione e di intervento su pezzi importanti del capoluogo. L’effetto è il sentire di una comunità costretta alla logica del navigare a vista perché priva di una guida autorevole”.

Salute Mattia (Pdl) “De Filippo ha annunciato che il governo lucano presenterà nei prossimi mesi un rapporto sulla coesione sociale in Basilicata. Tra i numerosi problemi sociali da affrontare c’è l’assistenza delle famiglie ad anziani malati cronici, che, secondo dati Istat del 2011 rappresenta un’emergenza sociale: oltre il 50 per cento di chi ha tra i 65 e i 74 anni di età ha almeno una patologia cronica; il 12,2 per cento degli ultra65enni vive uno stato di povertà relativa e il 5,4 di povertà assoluta. L’XI Rapporto nazionale sulle politiche della cronicità ‘Emergenza famiglie: l’insostenibile leggerezza del Welfare’, riferisce che le famiglie mediamente spendono in un anno circa 8.500 euro per il supporto assistenziale integrativo alla persona, 3.700 euro per lo svolgimento di visite, esami o attività riabilitativa a domicilio e che quasi 14 mila euro, in media, è il costo per la retta delle strutture residenziali o semiresidenziali. Ogni famiglia dedica mediamente all’assistenza del familiare anziano oltre 5 ore al giorno, che tale situazione, in circa il 93 per cento dei casi, non permette ai componenti delle famiglie di conciliare l’orario lavorativo con le esigenze di assistenza, al punto che oltre la metà (53,6 per cento) segnala licenziamenti e mancati rinnovi o interruzioni del rapporto di lavoro”.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

Martedì 23 ottobre 2012

ENTI LOCALI

La vicenda Provincia rischia di creare lacerazioni sul territorio lucano, fra GLI EFFETTI DELLA SPENDING REVIEW istituzioni e comunità e anche dentro i partiti

«Basilicata con due Province ma se è una tocca a Potenza» Il Consiglio comunale unanime col sindaco Santarsiero: «Lo prevede la legge» MIMMO SAMMARTINO l Nessuno ha cantato fuori dal coro. Tutti schierati contro il neo centralismo del governo nazionale. Contro il grande papocchio della riduzione delle province prima di approvare il «codice delle autonomie». A tutela dell’unità regionale lucana che, su questa china, pare destinata alla messa in discussione. A difesa del ruolo delle città di Potenza e di Matera. E delle due province lucane. Ma, ha detto il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, seguito dall’intero Consiglio municipale, se dovesse sciaguratamente rimanere una sola Provincia per la Basilicata, la legge in vigore parla chiaro: toccherebbe a Potenza, città capoluogo di regione e con più abitanti. Una scelta, quella del governo nazionale, definita sbagliata e confusionale. Ma - seppur con sfumature di accento - il dibattito ha evidenziato l’idea di una gestione scorretta di questa vicenda anche da parte del Consiglio regionale che «ha scaricato sul Consiglio comunale di Potenza una responsabilità che non gli compete», creando i presupposti per l’esplodere di conflitti fra comunità e territori. Invece di contrastare la frantumazione della coesione sociale e l’accelerazione del processo di spoliazione che rischia di desertificare i nostri centri piccoli e meno piccoli. Si è avvertita distintamente in questi ultimi giorni la sofferenza per una lacerazione che ha ferito il corpo lucano. Lacerazione fra le due città lucane, con

appelli (a quarantadue anni dalla nascita della Regione) alla costruzione di un’unità territoriale che, se non dovesse essere nata fino a ora, non si capisce come potrebbe prendere corpo domani. Ma fratture profonde si avvertono anche dentro gli stessi partiti: a cominciare da un Pd che, in Regione ha assunto una posizione, e al Comune di Potenza ha fatto valere un ragionamento diverso, smentendo di fatto la mag-

SINDACO Vito Santarsiero gioranza dei propri rappresentanti dell’assemblea di via Anzio. Decisione regionale seguita alla discussa visita romana effettuata dal governatore lucano, Vito De Filippo, con Vincenzo Santochirico e Luca Braia (tutti Pd, gli ultimi due di Matera), per discutere con il ministro Patroni Griffi dell’idea dell’unica provincia lucana collocata nella città dei Sassi. Con la promessa di lasciare a Potenza gli uffici statali. Però una norma in tal senso non esiste.

Il Consiglio municipale potentino ha puntato l’indice contro le innumerevoli contraddizioni dell’azione confusionaria del Governo centrale. Un’azione che non ottiene risultati di riordino e di risparmio ma suscita tensioni anche sociali. Si è rilevato, tra l’altro, che se le attuali due province lucane fossero ridotte a una sola, l’ente coinciderebbe con il territorio della Regione (territorio vasto da 10mila chilometri quadrati, con aree montuose e mal collegate), difficilmente riuscirebbe a garantire servizi. Eppure, è stato ricordato, per problemi analoghi alcune «eccezioni» sono state riconosciute: a Sondrio, a Belluno, a La Spezia. Mentre nessun dubbio ha finora riguardato una realtà come quella lucana che, calcolando la sola superficie, avrebbe potuto dar luogo addirittura a quattro province. «Una cosa deve essere chiara - è stato ripetuto dal sindaco - non è Potenza la responsabile di questa spoliazione. Dobbiamo chiedere tutti insieme il ritiro di questa legge. E dobbiamo batterci in modo compatto, insieme a Matera e alle altre realtà regionali, perché il territorio non sia privato di servizi e strutture». Qualcuno ha proposto di scendere insieme in piazza. «La comunità di Potenza - ha concluso nel suo accorato intervento il sindaco Santarsiero - vuole farsi carico, anche per la responsabilità di capoluogo di regione, della difesa dei diritti e dei servizi dell’intera Basilicata. Una Basilicata che deve battersi, unita e coesa, per il proprio diritto a non essere frantumata e spogliata». Un documento è stato approvato all’unanimità.

CITTÀ DEI SASSI IL CONSIGLIO COMUNALE RECEPISCE IL DELIBERATO APPROVATO NEI GIORNI SCORSI DAL CONSIGLIO REGIONALE

«Nel caso di una soppressione la Provincia di Lucania sia Matera» «L’accentramento a Potenza sarebbe dannoso», dice Adduce Campanili Gli ultras del Potenza: «E noi firmiamo per Matera in Puglia» Lo scontro di campanile è sempre stata una caratteristica del mondo del calcio. Potenza e Matera su posizioni diametralmente opposte che spesso si sono tradotte in scontri non solo verbali. Questa volta proprio dal pallone arriva un’iniziativa che sembra andare in controtendenza, ma in realtà nasconde un’accentuata rivalità condita da una buona dose di sarcasmo. Il gruppo Ultras Potenza 1997, per la prima volta nella sua storia, ha deciso di collaborare con un'associazione di Matera. «Superando finalmente sterili campanilismi - scrive su Facebook - per tutte le domeniche di ottobre e di novembre, organizzeremo un banchetto per la raccolta delle firme in favore del passaggio di Matera alla vicina regione Puglia. È con immenso piacere - aggiunge - che raccoglieremo le firme da consegnare all'associazione Matera in movimento. Speriamo di avere un positivo riscontro da parte della popolazione della provincia di Potenza. Invitiamo per questo - conclude il gruppo Ultras Potenza 1997 - tutti i potentini e in particolar modo i tifosi del Potenza a firmare numerosi. È un momento storico, è un'occasione irripetibile e da non perdere». A parte gli sfottò e la competizione sportiva, probabilmente i tifosi non hanno compreso esattamente la portata del problema. Non c’è di mezzo una partita di pallone, ma il futuro dell’intera Basilicata.

l MATERA. «L'accentramento di tutte le funzioni in un solo comune è dannoso per la Basilicata e per la stessa città di Potenza. La dislocazione delle sedi periferiche dell'amministrazione dello Stato non può essere concentrata in una sola città». In questa dichiarazione del sindaco Salvatore Adduce può essere sostanzialmente riassunta la posizione del Consiglio comunale che ieri sera ha approvato un ordine del giorno in merito al disegno di riordino delle Province in Basilicata, così come previsto dalla legge 135/2012 sulla spending review approvata dal gover no. Il consiglio comunale preso atto che la Conferenza delle Autonomie Locali lo scorso 3 ottobre si è espresso per il mantenimento delle due province senza proporre alternative in caso di soppressione, ha recepito il deliberato del Consiglio regionale di Basilicata del 16 ottobre che “in subordine, propone di valorizzare le due città già capoluogo di pro-

vincia, consolidando e sviluppando nella città di Potenza il ruolo di capoluogo regionale e di riferimento principale delle articolazioni periferiche dello Stato, ed investendo la città di Matera del ruolo di capoluogo provinciale della provincia denominata “Provincia di Lucania”, comprensiva di entrambe le attuali province, anche sulla base di un'intesa fra le due città, chiedendo di aprire con il Governo una fase concertativa in ordine alla riorganizzazione della presenza dello Stato e delle sue articolazioni nel territorio regionale”. Nel suo intervento, al quale ha fatto seguito un ampio dibattito da parte dei consiglieri comunali, il sindaco Adduce si è soffermato spesso sulla importanza del fattore relativo alla coesione territoriale. Questo territorio, fino a quando non ci sarà una riforma complessiva della governance istituzionale che riequilibri le funzioni delle città, non può essere espropriato dalla sua provin-

MATERA I lavori del consiglio comunale [foto Genovese] cia. Continueremo con determinazione - ha proseguito Adduce - a chiedere il mantenimento delle due provincie. Una regione come la Basilicata, con risorse energetiche e beni culturali di grande rilievo non può perdere una istituzione provinciale. Le città di Potenza e Matera sono chiamate a svolgere un compito particolarmente e gravoso nel caso di soppressione di una delle due provincie». Adduce che ha fatto leva sulla «capacità di forte interlocuzione da parte della Regione Basilicata con il governo nazionale per evitare l’accorpamento del-

le due province» ha affermato che «la condivisione di un percorso con il Comune di Potenza è un patrimonio che non va disperso. I nostri ragionamenti non si sono mai fermati alla provincia di Matera ma hanno sempre ruotato intorno al destino complessivo della nostra regione. Con la regione, con le due province, con la città di Potenza ci siamo ripiegati per trovare una soluzione condivisa perchè in gioco - ha concluso il sindaco Adduce - non c'e solo il destino di un territorio, ma anche il destino dell'unità regionale». [donato mastrangelo]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 23.10.2012

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Martedì 23 ottobre 2012

Province

Pieni i gazebo di “Matera si muove” in campo anche nella città antagonista

Matera se ne va in Puglia Già raccolte quattromila firme nei Sassi, sostegno anche dagli Ultras del Potenza | IL COMMENTO | Matera capoluogo unico di Provincia per salvare la Regione

La salvezza di Potenza di PIERO QUARTO

Lo striscione di “Matera si muove” in movimento verso la Puglia

MATERA in Puglia. Cresce la raccolta di firme e si allarga anche a Potenza. Sono gli ultras del Potenza calcio a suggerire e sostenere l’ipotesi ed esortare “Firmate, firmate in massa”. A Matera lo hanno già fatto in quattromila e la collaborazione potentina non potrà che portare al risultato sperato quanto alle conseguenze, ovviamente, quelle verranno solo dopo. «Non immaginavamo che la Petizione Popolare rivolta al Consiglio Comunale di Matera affinché si indica il Referendum previsto dalla Costituzione, per distaccarsi dalla Basilicata ed aggregarsi alla Puglia, potesse riscuotere l' adesione di tanti cittadini materani nonostante le difficoltà organizzative e l'attività volontaristica del Comitato Promotore» scrive Amenta del Comitato Matera Si Muove. «Tanti i Materani che hanno letteralmente affollato il nostro gazebo. Questo ci induce ad andare avanti e a diffondere maggiormente i punti di raccolta, a cominciare da quello che ogni giorno sarà attivato in Via XX Settembre 39 sotto la sede del Comitato all'altezza del “Fontanino”. Ilnostro invitoè atutti coloroche voglionoprendere parte attiva al nostro Comitato, di contattarci e sostenere con noi l'iniziativa Referendaria. Abbiamo constatato con piacere che tanti sono i Cittadini che non si sono accontentati di firmare ma si sono offerti di raccogliere loro stessi le firme sui modelli del Comitato e la cifra di 4000 firme raccolte è un dato puramente indicativo in difetto. I materani hanno ben compreso che si tratta di una battaglia che riguarda la prospettiva ed il futuro della nostra Città, né riducibile a mero campanilismo né basterà una semplice targa di un ufficio vuoto ed inutile per risarcire un territorio ed una Città che oggi vuole legittimamente e democraticamente, attraverso il Referendum, percorrere una nuova strada . Il Consiglio Comunale di Matera ,tutti i consiglieri comunalidovranno tenereindebitoconto lavolontàdi migliaia di Materani e concedere il Referendum» si conclude l’appello di Amenta. Di tono diverso e di “impegno sociale” vero e proprio parlano invece gli “ULTRAS POTENZA” «Purtroppo il panorama calcistico che la nostra città vive non ci permette in nessun modo di tornare allo stadio. Dopo 5 fallimenti e un infinito numero di umiliazioni a causa di società che sono riuscite una dopo l'altra solo a superarsi nello schifo, l'unica possibilità che abbiamo di tutelare la nostra dignità di ultras e quella dei nostri colori è rimanere fuori dallo stadio. Ma se il calcio purtroppo non possiamo viverlo come vorremmo, seguendouna societàe un progettoin gradodi dare dignità alla nostra storia calcistica, vogliamo svolgere un ennesimo impegno sociale. Gli ULTRAS POTENZA 1997 comunicano a tutta la cittadinanza delcapoluogo cheper laprima voltanella loro storia, intraprenderanno un'iniziativa comune in collaborazione con un'associazione di Matera». «Superando finalmente sterili campanilismi, per tutte le domeniche di ottobre e di novembre, organizzeranno infatti un banchetto per la raccolta delle firme in favore del passaggio di Matera alla vicina regione Puglia. E' con immenso piacere che raccoglieranno le firme da consegnare all'Associazione Matera in movimento. Speriamo di avere un positivo riscontro da parte della popolazione della provincia di Potenza Invitiamo per questo tutti i potentini e in particolar modo i tifosi del Potenza a firmare numerosi. E' un momento storico, è un'occasione irripetibile e da non perdere, FIRMATE Tutti, FIRMATE IN MASSA!» è l’appello conclusivo che arriva dagli Ultras del Potenza. Due ottiche diverse ed un obiettivo comune rompere un’unione che forse non esiste. Ma a quel punto non esisterebbe più nemmeno sui libri di geografia nemmeno la Basilicata.

MATERA capoluogo di Provincia dell'intera Basilicata è la salvezza di Potenza. La vera ed unica soluzione per tenere insieme una regione, che per opinione popolare non si sente un corpo unico, e non da oggi e che, altrimenti, non avrebbe motivo più di essere. Le notizie, anche colorite, di queste ultime ore dimostrano le spinte territoriali e campanilistiche, che rischiano di portare fino al referendum e ad una vera e propria dissoluzione dell'entità regionale. Eppure il vero paradosso è che chi ha tutto da perdere è proprio il capoluogo di regione, che ancora può fregiarsi di un titolo di così importante portata e può vantare una serie di strutture dello Stato, che pure si stanno assottigliano sempre di più. Matera, oggi, non ha più niente da perdere, ma deve solo verificare e valutare se è ancora parte di un processo territoriale complessivo e regionale, oppure risulta solo un fastidioso convitato, e in quest'ultimo caso, rivolgersi altrove. Le spinte verso la Puglia e le 4.000 firme di “Matera si muove” sono un messaggio chiaro della popolazione e da non sottovalutare perché manifesta un malessere, un'esclusione da un processo decisionale e territoriale di cui i materani si sentono vittime. Ma Matera in Puglia sarebbe un guaio per l'esistenza stessa della Basilicata, perché parliamo di una regione con due capoluoghi e 500.000 abitanti, che senza una parte rilevante di questo territorio andrebbe verso la morte di una comunità che complessivamente si definisce lucana. Potenza può sopravvivere, oggi, con i suoi “privilegi” da capoluogo

di regione, solo se riesce a riconoscere e coniugare questa situazione in un ambito più vasto. Matera ha già perso, ma può vantare altre vie di fuga, una risorsa come quella turistica che dalla città fino al Metapontino può essere fonte di sviluppo per il territorio, in un contesto di grande attrattività come quello pugliese, Potenza invece è arroccata tutta intorno ad un titolo di cui si fregia orgogliosamente, quello di “capoluogo di regione”, un titolo che porta numerosi vantaggi e che soprattutto, con un'accurata organizzazione politico-amministrativo, ha accentrato nel capoluogo ogni ufficio, ogni scelta, ogni servizio ed ogni decisione. Ma Potenza ha bisogno come l'aria di continuare ad essere quel capoluogo altrimenti dovrebbe ripartire daccapo magari in un contesto diverso come quello campano (salernitano o napoletano che sia). Insomma una realtà in cui Potenza non sarebbe più Potenza, ma sarebbe alla stregua di tante altre realtà territoriali e magari si troverebbe anche a diventare l'ultimo arrivato. Sarebbe una goccia nell'oceano. Potenza ha bisogno del suo titolo e del suo ruolo che difende in virtù dell'esistenza complessiva e globale di un'intera regione che si sviluppa (almeno così dovrebbe essere) attorno al suo capoluogo. Le tante discussioni di queste ore, le scelte pavide e poco lungimiranti della politica regionale e cittadina, rischiano di cambiare questo stato di cose e di fare, paradossalmente più danno a Potenza che a Matera. La questione del riordino delle Province pone in gioco il futuro e il

Matera ha già perso tutto se è di troppo può andare altrove

senso stesso dell'esistenza di una regione come la Basilicata e, quindi, del suo capoluogo. Anche perché la crisi economica globale insegna soprattutto una cosa, a ragionare in senso collettivo e non in senso individuale. Per competere con i colossi mondiali non basta più l'Italia, ma serve l'Europa, ed in quest'Europa l'Italia è solo una parte importante, la Basilicata un puntino che deve e può farsi valere solo rimanendo insieme come entità unica. Disgregandosi peserebbe, ancor meno del poco che già pesa adesso. Anzi non avrebbe più motivo di essere. Il processo di riduzione delle strutture dello Stato in atto sembra portare, e in questi giorni se ne sono avute autorevoli conferme, verso una rivisitazione della stessa configurazione delle Regioni (si riparla delle famose macroregioni paventate anni fa dalla Fondazione Agnelli) e quelle più a rischio sono proprio quelle più piccole. Quelle con due capoluoghi, anzi uno solo. Gli sprechi di cui si parla in questi giorni dal Lazio alla Lombardia e gli egoismi localistici sul riordino delle Province possono solo accelerare un processo in itinere che nel breve o nel medio-lungo periodo finirà per compiersi perché l'economia e la società verso la quale andiamo lo impongono. Provare a rallentare questo processo è una chance da sfruttare. E' per questo che la Basilicata, con più coraggio e lungimiranza di quella dimostrata finora, dovrebbe ripiegarsi verso un obiettivo più ampio. Che è interesse di tutti in egual modo, ma che oggi tutela in primo luogo Potenza e il suo titolo di “capoluogo di Regione”, che altrimenti diventerebbe solo un titolo onorifico. p.quarto@luedi.it

Difendere la Basilicata per tutelare il Capoluogo di regione

Il presidente ha tenuto per sè Ufficio legale, Personale e Politiche finanziarie e del bilancio

Stella assegna le deleghe ai neo assessori SONO bastati pochi giorni al presidente della Provincia di Matera, Franco Stella, per assegnare le deleghe alla nuova giunta, che è quindi pronta ad operare, ironia della sorte proprio nel giorno in cui a livello nazionale se ne ribadiva l’accorpamento. Al riconfermato Angelo Garbellanodel Pd va la vice presidenza, i Lavori pubblici, la Viabilità, Reti e Infrastrutture ed Edilizia Scolastica; alla new entry Nicola Buonanova(Partito socialista), le Politiche industriali e dello Sviluppo economico , Politiche del Turismo e Promozione del Territorio. A Michele Grieco (Idv) Equità e Cooperazione Sociale, Tutela dei Consumatori e Lotta all'Usura, Attività di Orientamento per il Mercato del Lavoro, Centri per l'Impiego, Politiche giovanili, Ageforma. A Giovanni Rondinone (Sel) le deleghe per Sviluppo sostenibile e Qualità della vita, Risorse e Pianificazione ambientale, Protezione civile, Difesa dell'equilibrio del territorio, Forestazione, Agricoltura, Caccia e Pesca, Energia, Innovazione Tecnologica e Apea. A Nicola Tauro (Popolari Uniti) le deleghe a Sport, Trasporti, Patrimonio, Produttività della Pubblica Amministrazione, Volontariato, Verifica ed Attuazione del Programma, Comunicazione, Trasparenza amministrativa. Infine, a Giovanna Vizziello (Pd) sono state assegnate le deleghe per Cultura, Istruzione, Università, Pari Opportunità, Progetti Strategici. Restano di competenza del presidente della Provincia le responsabilità delle seguenti materie: Polizia provinciale, Ufficio legale, Personale, Ufficio Europa, Politiche finanziarie e del bilancio.

Il presidente della Provincia di Matera, Franco Stella


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Mala Ionica

Escalation di attentati nel metapontino I senatori Pd scrivono al capo degli Interni

«Intervenga il ministro» Don Cozzi alla stampa nazionale: «Non lasciate sola questa zona dimenticata d’Italia» di LEO AMATO POTENZA - In un tempo recente sembrava un’isola felice e adesso non lo è più. Ma forse si può ancora fare qualcosa per invertire il processo in corso. Potrebbe riassumersi in questo modo il tenore della lettera che i senatori del Pd Carlo Chiurazzi, Filippo Bubbico e Maria Antezza hanno inviato al Ministro dell’Interno Rosanna Cancellieri per denunciare la grave escalation di attentati nel Metapontino che si è innescata da cinque anni a questa parte. «Va evidenziato – si legge nella lettera – che il settore maggiormente colpito è quello dell’agricoltura, con riferimento sia alle aziende agricole di produzione, di raccolta e commercializzazione (molti capannoni di raccoltadi frutta e ortaggi sono stati dati alle fiamme), sia ad alcune aziende che erogano servizi e forniscono beni al medesimo settore». Proprio l’attacco al cuore produttivo desterebbe «la grande preoccupazione» dei parlamentari e «delle comunità, che vieppiùsi accentua dacché nel Metapontino il settore agricolo più di ogni altro riveste un’importanza essenziale nell’economia del territorio, sia per l’entità e il valore della produzione sia per l’ingente numero di lavoratori occupati». Rivolgendosi al capo del dicastero degli interni i senatori del Pd ricordano che il metapontino «rappresenta il principale polo ortofrutticolo regionale e uno dei primi in Italia con colturedi alta qualità,i cui prodotti vengono esportati non solo sul territorio nazionale ma anche in Europa». Perciò concludono esprimendo il desiderio di riuscire a «richiamare la sua attenzione, affinché vengano rafforzati i presidi investigativi esi possa giungere al più presto al ripristino della legalità, al fine di restituire ai cittadini il livello di civiltà e serenità cui sono sempre stati abituati e che è mediamente piùelevatorispetto aquellodel territorio nazionale». E’ un po’ come ammettere che in un territorio, di per sè svantaggiato sottotanti aspetti, se viene meno anche quella sicurezza, che prima lo aveva contraddistintoin positivo,resta poco a cui aggrapparsi per sperare in una civile e felice convivenza. Ancora più sferzante Don Marcello Cozzi,vicepresidente di Libera, che sempre nella giornata di ieri ha inviato una lettera ai principali organi di stampa, e per cononoscenza allo stesso ministro degli Interni e al capo della procura nazionale antimafia Pietro Grasso, chiedendo attenzione per quanto sta accadendo. «E’ come se scontassimo spiega Don Cozzi - la paradossale maledizione di non essere (e non essere considerati) terra di mafia, dove, giustamente, per ognifoglia che simuove, si alza la guardia nel resto d’Italia. Manon qui,neanche seora si è arrivati a colpire le persone, neanche se si mette un ordigno sotto la macchina di un poliziotto. Cos’altro deve succedere perché nel Paese ci si accorga che in questo momento c’è un piccolo pezzo d’Italia assediato dalla criminalità, sia essa comune, sia essadi balordi, sia essa mafiosa, ma sempre criminalità?»

Il prete piùnoto dell’antimafia lucana rievoca «l’aggressione criminale e mafiosa subita tra gli anni ottanta e novanta quando il sud est della regione prese confidenza con i clan pugliesi e calabresi fino alla nascita delle prime organizzazioni criminali autoctone. «Una stagione, però, fortunatamente lasciata alle spalle, grazie all’azione energica della magistratura e delle forze dell’ordine, che pertanto oggi è solo un brutto ricordo». Per questo adesso spaventano gli organici degli uomini in divisa «ridotti al lumicino» e il fatto che con lapartenza dell’ex procuratore capo l’antimafia potentina si sia ridotta a due soli magistrati. «Non lasciare sola la Basilicata. Non lasciare solo il metapontino». Chiede dunque con Cozzi. Sperando che spostare i riflettori su quanto sta accadendo possa convincere chi di dovere a prendere le decisioni migliori.

Il capannone dell’azienda Terre del sud, colpito il 4 ottobre scorso

SCONTRO TRA PROCURE Dna contro Matera «Visione riduttiva» E’ UN giudizio molto critico, al limite della censura, quello della Direzione nazionale sull’operato della Procura della Repubblica di Matera, consacrato nella relazione annuale per il 2011 consegnata nello scorso febbraio alla Commissione bicamerale d’inchiesta presieduta dal senatore Giuseppe Pisanu. Per gli inquirenti guidati dal superprocuratore Pietro Grasso i colleghi della città dei Sassi sembrerebbero «prigionieri di una visione molto riduttiva del contrasto antimafia». Per quanto non direttamente investiti di competenze sulle indagini in materia di clan, avrebbero «un approccio riduttivo e parcellizzato», che finisce per condizionare anche le forze di polizia. Tutto ciò nonostante «l’area del Metapontino, in particolar modo il Comune di Scanzano Jonico, sia stata caratterizzata da alcuni atti incendiari ed avvenimenti di natura intimidatoria» e «siano operativi, nel traffico delle sostanze stupefacenti sulla costa jonica, componenti residuali del clan Scarcia e uomini del gruppo dei MitidieriLopatriello (Vincenzo Mitidieri è stato arrestato da ultimo a gennaio dell’anno scorso, ndr)». Il riferimento è alle aggressioni rivolte alle aziende agricole e non solo dell’area, per le quali proseguono le indagini senza novità di rilievo ormai da mesi.

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MAXI PROCESSO REVIVAL

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Sedici mesi dopo, la Cassazione Fissata l’udienza ma da aprile il boss Scarcia è tornato libero per scadenza termini SEDICI mesi per scrivere le motivazioni di una sentenza, preparare i ricorsi, inviare le carte al “palazzaccio” sul lungotevere e fissare un’udienza sembrano un po’ troppi. Ma tanto c’è voluto perché il maxi-processo “revival” arrivas-

Salvatore Scarcia

se davanti ai giudici della Corte di cassazione. Così persino il boss Salvatore Scarcia, nonostante la condanna in secondo grado per associazione armata e spaccio di stupefacenti a 21 anni di reclusione, lo scorso 24 aprile è tornato in libertà per scadenza dei termini massimi di custodia cautelare. Si deciderà a novembre il destino dei reduci dello storico clan di Zi’ Emanuele, un tempo egemone secondo gli inquirenti - di tutti i principali business criminali nel metapontino. L’operazione risale al 19 gennaio 2006, ed è una delle ultime condotte dall’antimafia nella zona. Quel giorno in 32 vennero arrestati, con accuse a vario titolo di associazione a delinquere di stampo mafioso e spaccio di droga sulla fascia jonica tra Basilicata e Puglia. L’indagine in realtà era cominciata nell’ottobre 2002 e aveva già portato al sequestro di armi, esplosivi, assegni, denaro contante e cocaina. Il nome deriva dal fatto che si trattava degli stessi personaggi già coinvolti in precedenti

operazioni sul territorio (come “Siris” e “Basilischi”), che avrebbero voluto «ribadire » proprio la loro egemonia delinquenziale nel metapontino anche in forza di un solido legame con il clan Parisi di Bari, individuato come il centro operativo per l’approvvigionamento continuo di varie partite di cocaina da destinare al mercato lucano. Oltre al 45enne Salvatore Scarcia, figlio dell’anziano capofamiglia, il 12 luglio del 2011 sono state condannate dalla Corte d’appello di Potenza altre otto persone, con pene comprese tra i 21 anni del primo e i tre anni e 15 giorni, per un totale di 67 anni, sei mesi e 15 giorni di reclusione. Quelle più pesanti sono andate ad Abele Vincenzo Casulli (11 anni), Luigi De Padova (10 anni e 2 mesi), Giuseppe De Padova (7 anni e 2 mesi), Alessandro De Bernardis (7 anni) e Antonio Stasi (5 anni). Ma tra tutti solo il boss Salvatore restava ancora in prigione. Fino allo scorso mese d’aprile. l.amato@luedi.it

A luglio la relazione semestrale al capo del dicastero annunciava il rischio che si innescassero «dinamiche di scontro»

L’allarme inascoltato della direzione investigativa UNA CONDANNA a 21 anni di prigione può essere la pietra tombale per qualcuno ma il trampolino di lancio per qualcun altro. Se poi si aggiunge l’inaspettata scarcerazione del primo per i soliti ritardi della giustizia tanto valere mettersi a sfumacchiare sull’orlo di una grossa pozza di benzina. Sembra essersi materializzato il timore degli investigatori della Direzione investigativa antimafia, che a luglio a proposito del metapontino tratteggiavano una scena in rapida evoluzione dove il racket esiste e prende di mira diverse attività commerciali, e il crimine organizzato potrebbe approfittare della crisi economica per lanciarsi anche nel lucroso affare del credito a strozzo. «Nell’area jonica del distretto di Matera sono proseguite le azioni

Gli interessi del crimine sull’agricoltura: «In particolare del settore della distribuzione» intimidatorie ai danni di imprese agricole, a conferma dell’interesse della criminalità organizzata nei riguardi di tale comparto, e in particolare del settore della distribuzione dei prodotti». Quanto ai presunti responsabili le idee già sembravano chiare. «Il ricorso al prelievo estorsivo col metodo mafioso - così nell’ultima relazione della Dia che è quella per il secondo semestre del 2011 - è ascrivibile tanto a cellule criminali autoctone, quanto a singoli esponenti dei clan Scarcia e MitidieriLopatriello, peraltro abituali anche in reati in materia di stupefacenti e traffico di armi». Individuati i soggetti sui quali

si è concentrata l’attenzione degli inquirenti veniva in luce anche il sommovimento causato negli ultimi anni dall’azione di repressione delle forze dell’ordine. Perciò una dovuta menzione era andata proprio alla decisione della Corte d’appello di Potenza che il 12 luglio 2011 ha condannato otto elementi del gruppo Scarcia, tra cui il capo clan Salvatore Scarcia, a pene comprese tra 21 anni e tre anni e 15 giorni, per un totale di 67 anni, sei mesi e 15 giorni di reclusione. «Non è dato escludere - concludevano gli autori della relazione al Parlamento - che tale pesante condanna possa favorire l’affer-

mazione sul territorio di gruppi antagonisti, sia aggregatisi intorno a soggetti emergenti che preesistenti da tempo, dando vita a dinamiche di scontro». In sostanza gli eterni secondi del clan Mitidieri-Lopatriello, se non addirittura degli altri al posto loro, si sarebbero potuti rivalere delle pene inflitte agli Scarcia per avanzare pretese sulla loro eredità criminale: estorsioni, ma non solo. Facile immaginare in che modo quando si dice «dinamiche di scontro». Ma che tra i bersagli raggiunti dall’escalation di attentati, che sarebbe iniziata a distanza di qualche settimana (a cui andrebbe aggiunto anche il tentato omicidio di un imprenditore di Policoro), potesse esserci anche l’auto di un poliziotto forse nessuno lo aveva messo in conto. lama


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Basilicata Mezzogiorno

20 24 Ore in basilicata

Martedì 23 ottobre 2012

Quasi 4.000 impianti in 3 anni per circa 2.000 occupati

Così le rinnovabili contribuiscono all’economia del territorio Digitale

Ancora disagi Mollica: «Non pagate il canone»

Il consigliere Mollica

SI stava meglio quando si stava peggio. E’ proprio questo quello che per il consigliere regionale dell’Mpa, Franco Mollica, è accaduto per il passaggio dall’analogico al digitale. Il consigliere si dice indignato per i numerosi disagi che ancora oggi lamentano i cittadini e invita a «non pagare più il canone». «Se con il sistema analogico il 10 per cento dei lucani lamentava la non fruizione del servizio Rai, in particolar modo del tg 3 regionale - scrive in una nota - con il passaggio al digitale terrestre ci si aspettava l’azzeramento di tale disservizio». «Non è la prima volta – prosegue Mollica - che sollevo il problema, riportando il disagio dei tanti abitanti di Basilicata che, pur attrezzati di tutto punto con decoder e antenne di ultima generazione, continuano a lamentare la totale assenza del segnale. Tutto questo in barba alla decisione assunta dal Comitato nazionale Italia Digitale secondo cui ‘se l'informazione è diventata sempre più un elemento culturale che caratterizza le comunità, a maggior ragione occorre garantire un'adeguata copertura territoriale al puntuale lavoro d'informazione che la redazione regionale della Rai svolge, come del resto dimostrano gli indici di ascolto, spesso tra i più alti d'Italia in valori assoluti. Anche il Co.re.com , quale organismo di garanzia per i cittadini, tace nonostante i continui inviti a far sentire la propria autorevole voce». «L’indignazione è tanta e – conclude il consigliere Franco Mollica non intravedendo forme di tutela per i cittadini di Basilicata non mi resta che invitarli a manifestare il proprio dissenso con l’unica arma in loro possesso: non pagare il canone!».

UN bilancio sui risvolti economici legati allo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile in Basilicata. E’ quello tracciato nell’incontro promossao dalla Cgil di Basilicata, con le federazioni di categoria, a cui hanno partecipato il segretario generale del sindacato di Potenza, Angelo Summa, il responsabile dell'Osservatorio Industria Giuseppe Cillis, sul tema che riguarda con l’intervento di Ivano Scotti, dell'Università Federico II di Napoli che ha presentato i dati della ricerca su “produzioni, normative, imprese e occupazione del settore delle rinnovabili in Basilicata.” Dai quali emerge il seguente quadro: dal 2005 al 2011 la regione ha ridotto l'import di elettricità passando dal 50% al 30% del fabbisogno. Questo è legato sostanzialmente al vertiginoso incremento degli impianti green, che da 14 che erano nel 2005 sono saliti a ben 3.788 nel 2011, con una produzione lorda d'elettricità più che raddoppiata. L'energia “verde” ha così nominalmente coperto il 36 per cento dei consumi elettrici regionali. In termini di potenza installata, l'eolico è la fonte più importante (41,4%). Sono tuttavia gli impianti solari ad essere i più numerosi e distribuiti sul territorio regionale. Il piano energetico ambientale regionale ha accumulato una potenza netta di impianti green pari a 682 MW pari al 40% di quelli previsti 1.720 entro il 2020. Gli occupati interessati dal settore

Parco eolico

Fer (fondo energetico rinnovabili) al primo semestre 2012 oscillano tra 1.600 e 2.600 con diverse tipologie di contratto, molto spesso a termine. Le imprese lucane interessate dal settore delle energie rinnovabili a luglio 2012 risultano 549 in prevalenza imprese di installazione e attività connesse. Sono solo 7 le imprese lucane che producono e vendono impianti, attrezzature e componenti per la produ-

zione di energia rinnovabile. Con questa iniziativa si legge in una nota del sindacato - la Cgil di Potenza ha inteso sviluppare una ulteriore attenta analisi che porti non solo alle verifiche degli impegni già assunti in materia di bilancio energetico regionale per attuare una reale governance territoriale sulle politiche energetiche anche per il risparmio e l'efficienza energetica.

Il commento del segretario della Cisl, Falotico

Legge di stabilità No a demagogia dei partiti

«SUL tema cruciale delle tasse preferiamo i fatti del governo Monti alla demagogia dei partiti». E’ quanto ha dichiarato il segretario generale della Cisl Basilicata Nino Falotico, commentando i contenuti della legge di stabilità approvata nei giorni scorsi dal governo. «Ci sono cose che vanno bene, come la riduzione di un punto delle prime due aliquote Irpef, e su cui, per quanto ci riguarda, occorre insistere per arrivare in tempi ragionevoli ad una riforma strutturale che alleggerisca il peso del fisco sui lavoratori e sui pensionati e rilanci così i consumi e la ripresa economica. Poi ci sono cose che vanno riviste profondamente - spiega il segretario regionale della Cisl di Basilicata - come le franchigie sulle deduzioni fiscali e i tagli inaccettabili a scuola, sanità, ricerca e pubblico impiego. Su questi punti siamo pronti al confronto, ma ritengo quanto meno singolari le osservazioni di quanti in questi anni, pur potendolo fare in una situazione economica e finanziaria più favorevole, si sono ben guardati dal ridurre le tasse». Per Falotico «bene fa il

Scuola di sviluppo sostenibile a Viggiano

«Il miracolo “verde” può partire dal Mezzogiorno» UN confronto permanente tivo delle regioni meridioaperto al contributo di gio- nali nel settore delle rinnovani talenti lucani, italiani, vabili e per il ruolo da protaeuropei e dei paesi del Medi- gonista svolto dalla Basiliterraneo finalizzato ad ap- cata nel contesto nazionale profondire i temi dello svi- della produzione di idrocarluppo locale, inquadrato da buri. L’auspicio è che la nuodiverse angolazioni e pro- va strategia energetica naspettive. Questo l'obiettivo zionale recentemente andella scuola sullo sviluppo nunciata dal governo, dopo sostenibile che si svolgerà a anni di latitanza di una viViggiano dal 25 al 28 Otto- sione nazionale unitaria e bre. Cinque i docenti coerente su questo tema, ridell’Unibas che fungeranno conosca questa opportunida tutors ( si tratta dei pro- tà». «L’energia da fonti rinnofessori Petraglia, Romano, Masi, Laterza, Colella ) nei vabili - continua il docente cinque gruppi di lavoro e di può rivestire un ruolo determinante per lo sviluppo ecoapprofondimento. «Gli obiettivi europei del nomico del Mezzogiorno in 20-20-20 - spiega Carmelo due ambiti, entrambi potenPatraglia, docente Unibas, zialmente in grado di protutor in “Economia regio- durre effetti strutturali sulnale nel contesto euro-medi- le economie locali. Il primo, terraneo" - impongono già di più lungo periodo, rida tempo ai paesi della Ue guarda lo sviluppo di adel’adozione di modelli di svi- guate infrastrutture di traluppo basati sulla sostenibi- smissione su scala internazionale. Il lità ambienSud potrebbe tale. In Itainfatti inselia, i temi rirsi da prodell’autonotagonista nel mia energeprocesso di tica, del riintegrazione corso alle energetica fonti rinnomediterravabili e nea divendell’effitando un hub cienza enerenergetico in getica, non grado di metavendo ricetere in collevuto nel gamento i passato l’atpaesi protenzione duttori della che meritacosta merivano, oggi dionale del vanno afMediterrafrontati con neo – come particolare l’Algeria, la urgenza. Il professor Petraglia Libia o la TuInvestire nisia – con i nelle potenzialità di sviluppo delle ri- grandi paesi consumatori sorse energetiche tradizio- della Ue della sponda Nord. nali da un lato, e di quelle Il secondo, con tempi di rea“pulite” dall’altro, rappre- lizzo a più breve termine, risenta infatti il presupposto guarda lo sviluppo dei sisteimprescindibile ai fini del mi economici locali che metcontenimento dei costi della tano a frutto le dotazioni di bolletta energetica naziona- risorse rinnovabili disponile. Ma l’energia non è solo bili come occasione di nuova un servizio il cui costo eleva- occupazione interna attrato pregiudica la competiti- verso lo sviluppo di filiere vità del sistema industriale produttive sostenibili. Già di un paese, è anche e so- oggi al Sud viene prodotto prattutto essa stessa un mo- circa il 66% di tutta l’enerdo di fare industria e creare gia italiana generata da sonuova occupazione. Questo lare, eolico e biomasse. Ma conferisce alle politiche nelle regioni meridionali, energetiche nazionali, nella con intensità forse maggiofase attuale di profonda cri- re rispetto al resto del paese, si economica e di rischio sono presenti evidenti criticoncreto di deindustrializ- cità (pianificazione energezazione di intere aree del tica ancora carente, problepaese, un ruolo strategico mi connessi agli allaccianella prospettiva del diffici- menti con la rete, necessità le rilancio dell’economia na- di realizzare infrastrutture zionale. In questo campo, il adeguate) per rimuovere le paese non può che ripartire quali si rende necessaria la dal Mezzogiorno per l’in- realizzazione di politiche atdubbio vantaggio competi- tive di settore».

La Banca anticipa i soldi vantati nei confronti dell’Ente

Credito alle imprese, accordo Regione - Bcc di Sassano

Il segretario della Cisl lucana, Nino Falotico

governo a tenere aperta la porta del dialogo sul merito della legge di stabilità purché - precisa - sia salvaguardata l'invarianza dei saldi e non venga vanificato lo sforzo che in questo anno gli italiani hanno dovuto sostenere per rimettere a posto i conti disastrati da una politica spendacciona». «Noi lavoriamo - ha aggiunto il segretario sindacale - per evitare l'incremento dell'Iva e i tagli ai servizi ai cittadini e riteniamo che le risorse si possano reperire nel mare degli sprechi della politica che le recenti inchieste giudizia-

rie hanno messo in evidenza tra malversazioni e ruberie di ogni genere, che stanno gettando discredito non solo sui partiti ma anche sulle istituzioni democratiche. La condizione che poniamo è che non si tocchi la riduzione dell'Irpef per foraggiare il sottobosco della politica. È tempo - ha concluso che ciascuno faccia la propria parte nell'interesse generale del Paese e la smetta con questa campagna elettorale permanente che produce solo demagogia a buon mercato e danni».

LA Banca di Credito Cooperativo di Sassano operante da oltre due anni in Basilicata con le filiali di Sant’Angelo Le Fratte e Tito, ha sottoscritto la convenzione con la Regione Basilicata per anticipare alle Piccole Imprese i crediti da esse vantate nei confronti dell’Ente. «L’atto - fa sapere l’istituo bancario - è stato sottoscritto dal Dirigente della Regione Basilicata, dott. Nicola Antonio Coluzzi e dal Presidente della BCC di Sassano, dott. Antonio Ca-

landriello. Il Direttore della BCC di Sassano, dott. Stefano Aumenta, a margine della stipula della convenzione, ha tenuto a puntualizzare che tale atto rappresenta il tangibile impegno nei Territori Lucani per sostenere le Imprese del comprensorio in questo particolare e difficile momento. Il plafond assegnato della Banca di Credito Cooperativo di Sassano a tale iniziativa - conclude la nota - è pari ad 2.000.000,00».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I VII

Martedì 23 ottobre 2012

AVIGLIANO IL PROGETTO HA L’AMBIZIONE DI DIVENTARE «PILOTA» ED ESSERE DA ESEMPIO PER LE ALTRE AREE DELLA BASILICATA

L’antica scuola agraria rivive con la solidarietà

Grazie al «Progetto Piano del Conte» finanziato dalla Fondazione Con il Sud PIANO DEL CONTE Alcune immagini dell’edificio, oggi in stato di abbandono .

Il progetto Dall’accoglienza alla formazione alla valorizzazione del territorio «Avviare un processo di inserimento in regione degli immigrati trova – si legge nel progetto - in Piano del Conte un riferimento fisico, storico ed ideale. L’abitato del piccolo borgo di Avigliano prende origine proprio dall’insediamento agricolo zootecnico fatto realizzare negli anni venti dal Principe Filippo Doria Pamphilj nell’ambito di un vasto piano organico di trasformazione agraria». Oggi la sfida è da un lato rimettere in vita l’insediamento sia socialmente che produttivamente, dall’altro far nascere una rete tra gli altri borghi, attraendo soggetti economici, persone e famiglie. Oltre al comune di Avigliano, il progetto pilota sull’inclusione degli immigrati è portato avanti da AseS – Associazione Solidarietà e Sviluppo, che da anni svolge cooperazione internazionale nei paesi in via di sviluppo; Auser Basilicata (accoglienza per gli immigrati»; società Vitruvio e Manteca (progettazione e successiva comunicazione e promozione); Apof-il (percorsi formativi); lAlsia, Agenzia Lucana di Sviluppo e di Innovazione in Agricoltura (attività formative specialistiche); Gal Alto Basento (valorizzazione del territorio e dei prodotti tipici); Ater, l’Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale di Potenza (gestirà la domanda di residenzialità dei nuclei familiari degli immigrati».

[s.gugl.]

SANDRA GUGLIELMI l «Salve, vi contatto per segnalare l’ennesimo 'gravè episodio di mala politica. Nella piccolissima frazione di Avigliano (Piano del conte) è stata costruita anni fa una struttura costata diversi miliardi di lire, ma di fatto mai utilizzata. L’imponente costruzione che si trova in un luogo disabitato ed inaccogliente doveva ospitare aule dell’istituto tecnico superiore di Agraria ma è rimasta inutilizzata ed abbandonata da decenni». Questa la segnalazione giunta in redazione. Ma di qual struttura si parla? Perché è stata abbandonata? Ci sono in campo progetti per il suo recupero? L’area di Piano del Conte, situata lungo l’importante asse turistico-culturale normanno-svevo e strettamente legata al polo monumentale del castello di Lagopesole, oltre ad essere dotata di un patrimonio ambientale ed architettonico di grande interesse paesaggistico, storico e naturalistico, interamente da tutelare ai sensi del Decreto Legislativo n. 490/99, presenta da sempre una forte vocazione agricola, componente primaria del sistema economico regionale. L’istituto agrario di cui ci viene segnalato l’abbandono fa parte di un più ampio insediamento zootecnico creato negli anni venti dal Principe Filippo Doria Pamphilj: un totale di 125 ettari destinati al podere modello (denominato Podere della Scuola Agraria), con la Scuola Agraria sita nell’edificio centrale e più rappresentativo del Borgo nata per permettere ai figli dei contadini di acquisire una conoscenza tecnica che li mettesse in condizione di trasferire ad altri, primi fra tutti i loro stessi

PIANO DEL CONTE La scuola agraria di Piano del Conte: avviato un progetto di recupero genitori, quanto appreso, e diventare validi amministratori di poderi razionali; per ogni podere, inoltre, fu costruita una casa colonica. L’azienda funzionò fino al 1957 quando, a seguito degli espropri della Riforma agraria del Mezzogiorno, l’attività aziendale cominciò lentamente a scemare, avendo perso un piano aziendale unitario. L’edificio della scuola e l’aia-piazza sono di proprietà comunale, mentre quelli circostanti sono privati. Al fine di conciliare la salvaguardia di un territorio sottoposto a vincolo paessagistico e l’integrazione sociale è nato il «Progetto Piano del Conte» aggiudicatario dell’importante bando Storico Artistico e Culturale 2011 della Fondazione con il Sud che promuoveva proprio lo sviluppo locale e l’inclusione sociale attraverso la tutela e la valorizzazione del patrimonio storico, artistico e culturale.

L’obiettivo prioritario del progetto, che includerà quasi tutta l’area della frazione, è dato dall’integrazione e dall’inserimento degli immigrati nel sistema lavorativo e socio-culturale locale.«Il progetto Ases-Cia – spiega il sindaco Vito Summa -, già in fase avanzata e con la collaborazione di importanti partner, nasce col duplice obiettivo di valorizzare il territorio che già nall’inizio del secolo scorso si era fatto promotore di creare un incubatore d’impresa ante litteram e integrarare nel tessuto sociale e lavorativo gli immigrati. Il progetto ha l’ambizione di diventare «pilota» ed essere da esempio per le altre aree della Basilicata, regione che ha subito uno spopolamento e un’invecchiamento importanti e che «soffrono» di un’insufficienza importante di risorse umane da impiegare nel settore agricolo».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

X I MATERA CITTÀ

Martedì 23 ottobre 2012

NORME DA RISPETTARE

CHI SE NE FA CARICO? La dirigenza dell’istituto costretta arrangiarsi, ma la situazione EDILIZIA SCOLASTICA E TANTE PECCHE ad preoccupa tutti, soprattutto i genitori

PRECARIETÀ Un’aula senza porta, un locale dove i lavori sono iniziati e poi sono stati sospesi [foto Genovese]

Al Liceo Levi la sicurezza non può essere garantita Una classe di 35 studenti, a rischio e pericolo di chi sta nell’aula EMILIO SALIERNO l A rischio e pericolo. L’edilizia scolastica è sempre di più una nota dolente. Dopo l’inagibilità del plesso di via Bramante, il crollo di un solaio al Professionale di Rondinelle, ecco un’altra emergenza: c’è una classe del Liceo artistico «Carlo Levi», la V sezione C, formata da 35 studenti (all’Artistico, tra l’altro, i banchi sono dei tavoli da disegno, quindi più grandi) che ha iniziato l’anno in una situazione di sicurezza che non fa dormire sonni tranquilli alla dirigenza, agli insegnanti e alle famiglie dei ragazzi. L’immobile di via Cappuccini, a dirla tutta, non ha mai brillato per condizioni idonee ad ospitare una scuola. Una vecchia vicenda, quella legata alla precarietà di alcuni spazi (ci sono addirittura locali senza porte) che ogni tanto riemerge, come questa volta. A fine settembre, il dirigente scolastico del Liceo faceva presente in una nota agli Uffici scolastici regionale e provinciale, oltre che al ministero della Pubblica istruzione e alle istituzioni locali, che in seguito al Consiglio straordinario della V C, dove è stato previsto di accogliere la richiesta di 3 alunni da aggregare agli altri 31, «la dirigente e i docenti, visto il numero sovrabbondante che costituirà il gruppo classe per l’anno

2012/2013, hanno deciso di far presente la grave situazione che si verrà a creare da un punto di vista sia della sicurezza che della qualità della didattica per i ragazzi della V C. Tale situazione, già di per sè precaria, sarà ulteriormente aggravata dalla inidoneità delle aule a disposizione, per un numero così elevato e dal mancato sdoppiamento della classe». L’intero Consiglio - si aggiunge - esprime profonda preoccupazione e sollecita gli enti preposti (in primo luogo la Provincia) «ad intervenire con celerità per il completamento di lavori iniziati e interrotti che avrebbero risolto, sia pur parzialmente, i problemi lamentati. Il Consiglio di classe si solleva dalle gravi

responsabilità che dovrà risolvere, per ora, in assoluta solitudine». Ma il problema della sicurezza e della necessità di sdoppiare la classe, aveva indotto la dirigente scolastica Filomena Cancellaro ad intervenire già il 9 agosto scorso (quando gli iscritti alla V C erano 32) con una comunicazione al direttore regionale scolastico, Franco Inglese. Una sollecitazione - come segnalano in un nuovo documento i preoccupatissimi genitori degli studenti - che non ha avuto riscontro, tanto che la preside, ai primi di settembre, accettava con riserva l’iscrizione di altri tre studenti (35 complessivamente), condizionandola allo sdoppiamento della classe. Il 15

Di chi sono le responsabilità? Metri quadrati ridotti all’osso e insufficienti per poter accogliere tanti alunni Le normative nazionali prevedono che negli istituti superiori la superficie/alunno deve essere pari a 1,96 metri quadrati. Il Liceo artistico Levi di Matera, fanno presente i genitori degli studenti alla Direzione regionale scolastica e al ministero della Pubblica istruzione, non è dotato di aule tali da accogliere 34/35 studenti. Nel sollecitare lo sdoppiamento della classe V C, i familiari chiedono di verificare «se ci siano state delle omissioni e responsabilità da parte del direttore scolastico regionale».

DISAGI L’esterno del liceo. Sotto, l’aula con 35 studenti [foto Genovese]

settembre, la dirigenza dell’Artistico tornava a bussare all’Ufficio scolastico regionale per lo sdoppiamento della classe, chiedendo una soluzione urgente per poter garantire il diritto allo studio ai sette studenti non ammessi lo scorso anno all’esame di Stato. Nella stessa nota, si confermava l’iscrizione di 3 dei 7 alunni non ammessi alla maturità (per un totale di 34) e si faceva presente che le aule dell’Artistico «non consentono la possibilità di inserire un tal numero di studenti senza mettere in serio pericolo la loro sicurezza e quella del personale scolastico, oltre a non poter garantire lo svolgimento proficuo delle lezioni». Proprio i genitori puntano il dito contro l’Ufficio scolastico regionale, che nonostante le comunicazioni del Liceo artistico e le indicazioni e normative sulla definizione degli organici e delle classi non ha ritenuto di intervenire sulla vicenda di Matera. Tra l’altro, ricordano i genitori (i quali annunciano possibili ricorsi giudiziari) il direttore scolastico regionale «ha autorizzato le richieste di sdoppiamento di classi di altre istituzioni in simili condizioni (Itas Matera e Marconia, Liceo classico di Nova Siri, Magistrale di Stigliano e Scientifico di Ferrandina), ma non lo ha fatto per l’Artistico Carlo Levi». Insomma, secondo i genitori sarebbero stati adottati due pesi e due misure.

I segreti per la guida sicura svelati dal pilota di Formula 1 l Imparare i segreti di una guida sicura si può, soprattutto quando i suggerimenti arrivano da un pilota di Formula Uno. Martedì fa tappa a Matera, al teatro “Duni”, il tour 2012 “Sara Safe Factor”, organizzato dall’Aci e giunto all’ottava edizione. Ancora una volta, una giornata di formazione per invitare ad una guida responsabile i giovanissimi: ce ne saranno seicento, tutti dell’ultimo anno di superiori della scuole del Materano, ad incontrare Andrea Montermini, il pilota di F1 medaglia di bronzo al Valore atletico del Coni, e campione italiano sulle Ferrari GT negli ultimi due anni. L’iniziativa, promossa da Automobile Club d’Italia, in collaborazione con Sara

IL DATO

Il 44 per cento di incidenti è imputabile a comportamenti sbagliati

Assicurazioni, Aci Sport e Automobile Club Matera, e patrocinata dal dipartimento della Gioventù, nasce dalla consapevolezza che i giovani sulle strade sono ancora a forte rischio: dagli ultimi dati, emerge che il 44 per cento di incidenti stradali è imputabile a comportamenti sbagliati come la guida distratta e l'eccesso di velocità, che purtroppo sono errori tipicamente giovanili, causati da inesperienza e imprudenza. Anche quest’anno torna un “cavallo di battaglia” della campagna di Aci per la guida sicura: il coinvolgimento dei giovanissimi attraverso la loro piattaforma preferita, Facebook, dove, sulla pagina del Sara Safe Factor, potranno giocare a “Sicuro sicuro”, un concorso online che permette di vincere 100 corsi di guida sicura al Centro Aci-Sara di Vallelunga. Oggi, dalle 9.30, al “Duni”, ci saranno gli studenti del quinto anno di varie scuole: il Liceo ginnasio “E. Duni”, l'Istituto tecnico commerciale “Loperfido” e il Liceo scien-

IL 28ENNE ARRESTATO

«Non sapevo che fosse sostanza stupefacente» n «L’ho fatto per soldi perché sono disoccupato, ma non conoscevo il contenuto del bagagliaio». Questa la motivazione addotta da Francesco Porcari, 28 anni, materano, arrestato nella notte tra venerdì e sabato dai carabinieri di Pisticci, in collaborazione con quelli della stazione di Bernalda, che lo hanno trovato in possesso di circa 30 chili di marijuana. Al termine dell’udienza di covalida il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Matera, Angela Rosa Nettis, ha però convalidato la misura della custodia cautelare. La droga era custodita nel bagagliaio di una “'Fiat Punto” sulla quale [p.miol.] Porcari viaggiava. INIZIATIVA ASM E AID

Dislessia, si presenta opuscolo informativo n Sarà presentato oggi, alle 15.30, nella Mediateca di piazza Vittorio Veneto, l’opuscolo informativo “È dislessia?”, frutto di collaborazioni tra il Polo operativo dislessia dell’Asm e l’Associazione italiana dislessia. Lo scopo è quello di fornire informazioni scientificamente valide sui disturbi specifici dell’apprendimento caratterizzati da difficoltà specifiche nella lettura, scrittura o calcolo, affinché una maggiore conoscenza favorisca lo sviluppo di interventi ade[fi.me.] guati e tempestivi.

PREVENZIONE STRADALE OGGI NEL TEATRO DUNI LA TAPPA MATERANA DI «SARA SAFE FACTOR» DELL’ACI

GRAZIA TANTALO

le altre notizie

STAMANE LA PRESENTAZIONE

Il nuovo logo dell’Ageforma tifico “Alighieri” di Matera, il Liceo scientifico “Carlo Levi” di Tricarico, le sedi di Montalbano e Policoro dell'ISIS “Pitagora”, il Liceo scientifico “Fer mi” di Policoro. L’istruttore sarà il pilota Montermini, che parlerà ai ragazzi delle regole di base della guida sicura, da come ci si siede correttamente a come si impugna il volante o si regola il poggiatesta, a come si esegue una frenata di emergenza o si controlla una curva malriuscita.

LA LEZIONE Giornata di formazione per invitare ad una guida responsabile i giovani che ascolteranno il pilota Andrea Montermini

n Sarà presentato oggi, alle 9.30, nel salone delle conferenze Ageforma, il nuovo marchio dell’agenzia di formazione della Provincia. Alla presenza del presidente, Nicola Trombetta, e del direttore, Salvatore Parziale, verranno esaminate le motivazioni che hanno spinto alla individuazione del nuovo logo, ed alle sue rispondenze con gli intenti statutari.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 23.10.2012 Martedì 23 ottobre 2012

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Basilicata Mezzogiorno

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24 ore in Basilicata

Dopo le 17 impossibile visitare la residenza di Federico II a Lagopesole, anche di domenica

Castello chiuso, turisti a casa Visitatori pugliesi arrivati da Lecce rispediti indietro, più di 30 biglietti non staccati LAGOPESOLE - E’ una domenica di metà ottobre che, per le inconsuete temperature, sembra una giornata di giugno inoltrato, con un sole splendente che ha spinto anche i più pigri a uscire di casa per godere dell’ultimo caldo prima del definitivo salto nel lungo inverno. Mentre ci lasciamo alle spalle l’antico cortile, qualcuno dalla biglietteria ci grida dietro: “all’uscita chiudete il portone”. Mancano pochi minuti alle 17 e il castello di Lagopesole chiude. Nessuno strappo all’orario autunnale indicato all’ingresso, anche se quella scorsa non aveva nulla di una domenica d’ottobre. Eppure fuori, mentre ci dirigiamo verso le macchine, continuano ad arrivare visitatori. In pochi minuti almeno una trentina. Molti arrivano dai ristoranti della zona che, nella speciale giornata di caldo, hanno fatto il pienone. Mentre le diverse comitive si avvicinano all’ingresso, esprimono sconcerto alla vista del portone chiuso. Inutile provare a suonare. Il castello è chiuso e non riapre. La gente va via delusa. Un gruppo di quattro persone commenta fuori la brutta sorpresa. Non hanno l’accento lucano. Sono pugliesi. «Veniamo da Lecce - ci dicono - Siamo partiti da casa nel primo pomeriggio. Ci avevano consigliato di venire a Lagopesole. “Andateci, Federico II vi spetta”, ci avevano detto. E invece abbiamo trovato chiuso». Proviamo a consigliare loro di cambiare, direzione Melfi, dove sono in corso i festeggiamenti per la “sagra della varola”. Ma hanno la faccia delusa, che tradisce quello che pensano ma non hanno il coraggio di dire: tornare a casa al più presto. Davanti alle antiche mura si sta bene, con l’esterno ben curato, i castagni che risplendono sotto i

Anno della Fede Basilicata negli itinerari

Il castello di Lagopesole

raggi del sole, e la vallata che, nella giornata nitida, si offre in tutto il suo splendore. Ma il paesaggio non compensa chi ha fatto tanti chilometri per vedere l’antica residenza di caccia di Federico II, che fu amata dimora di re Manfredi, tanto da preferirla alla capitale del suo regno, Palermo. Basta fare qualche rapido calcolo per capire che se quelle porte fossero rimaste aperte sarebbe stata una giornata più “ricca” anche per le casse di chi gestisce il castello. Il biglietto per visitarne gli spazi ha un costo molto “abbordabile”. Ma moltiplicato per tante persone avrebbe contribuito a sostenerne le spese di gestione. Se proprio la si deve dire tutta, la visita al castello non è proprio quello che ci aspetterebbe. Il borgo con le case in pietra a facciavista, il viale in sanpietrini che accom-

pagna fino alle antiche mura, fino al complesso ottimamente ristrutturato, sono elementi molto suggestivi e ti caricano di aspettative per un inconsueto tuffo nella storia, in quell’atmosfera magica che aleggia intorno al castello. La nostra visita era iniziata così. Ma all’arrivo, all’interno, e dopo un pò di attesa, prima che una gentile signora si affacciasse alla biglietteria, ci siamo accorti che subito che non c’erano depliant, nè altro materiale informativo che potesse aiutarci a scoprire tutti i segreti dell’edifico che fu anche rifugio dei briganti capeggiati da Carmine Crocco. Nessun totem neanche all’ingresso della grande cappella interna che è la vera particolarità del castello rispetto a tutti quelli attribuiti a Federico II. All’interno della chiesa, un affresco risalente al

XIII secolo, ma anche qui, nessuna spiegazione. Il nostro percorso prosegue lungo il camminamento stretto, racchiuso tra le mura spesse, dalle profonde feritoie, fino ad arrivare a un’ampia sala piena di bacheche con molte foto storiche, accompagnate da didascalie. Ed è qui che qualcuno, per un attimo, deve aver pensato d’aver sbagliato luogo. Le immagini, infatti, nulla hanno a che fare con il regno di Federico o con il Vulture. Ritraggono, invece, la costa e il borgo di Maratea. Belle, utili, sicuramente, ma decisamente fuori luogo. Più soddisfacente il viaggio nella sala che custodisce le ceramiche e i ritrovamenti dei lavori di ristrutturazione del castello. Ma all’uscita la sensazione è quella: il tuffo è riuscito solo a metà. Mariateresa Labanca

IN occasione dell’anno della fede anche la Basilicata sarà toccata dalle iniziative del tour operator di turismo religioso. Ieri si è tenuta, presso la sala stampa di Opera Romana Pellegrinaggi a Roma, la conferenza di presentazione delle iniziative, alla presenza del direttore generale dell’Apt Gianpiero Perri, il quale nell’occasione ha rappresentato l’assessore regionale Marcello Pittella. All’appuntamento erano inoltre presenti l’arcivescovo Rino Fisichella, l’amministratore delegato di ORP Padre Caesar Atuire, il sindaco di Roma Gianni Alemanno e altre autorità ecclesiastiche e civili. Al mondo della stampa - spiega un comunicato dell'Apt - Perri ha rappresentato le proposte della Basilicata in questo importante anno, considerando l’Anno della Fede una straordinaria opportunità per far conoscere i tesori della spiritualità e dell’arte cristiana presenti nella regione: dal Parco delle Chiese Rupestri di Matera, al patrimonio di cattedrali abbazie, chiese e cappelle disseminate su tutto il territorio regionale. La Basilicata, terra di monaci e di pellegrini, con il suo paesaggio culturale peculiare, invita alla scoperta di straordinarie oasi dello spirito. Si propone, inoltre, con i suoi castelli e cattedrali ad evocare l'epopea cavalleresca ed il mito dei Normanni e degli Svevi e alla conoscenza di luoghi della storia ecclesiale e civile, artistica e culturale, di assoluta rilevanza. Antichissime tradizioni come i riti arborei, le sacre rappresentazioni della Settimana Santa e le processioni storiche dedicate alla Madonna e ai Santi Patroni delineano forme e modi di espressione peculiari del senso religioso delle genti lucane. Questo patrimonioditradizioni ediculturaverrà proposto in Italia e all'estero con specifici pacchetti di offerta di turismo religioso, in collaborazione con Opera Romana Pellegrinaggi e con altri Tour operator.

Unibas 160 a Matera in 18 mesi, 50 a Potenza nelle prossime due settimane

In arrivo 210 alloggi per studenti SI è riunita ieri la Conferenza Regione -Università per perfezionare la strategia dei soggetti che a vario titolo accompagnano le politiche universitarie e creare un clima favorevole affinché l’Università degli Studi della Basilicata diventi sempre più competitiva e pervasiva. “Quando la sinergia si traduce in fatti concreti si raggiungono risultati importanti, come nel caso degli alloggi universitari (a breve ne saranno consegnati 50 a Potenza) e le borse di studio, finanziate per intero agli studenti idonei”. Queste le indicazioni emerse nella riunione che ha esaminato le iniziative da mettere in campo sul fronte del diritto allo studio, della fruibilità e dell’accessibilità delle sedi universitarie e, in generale, dei servizi rivolti agli studenti. Ne hanno discusso in sala Verrastro, in qualità di componenti della Conferenza, il presidente della Regione Vito De Filippo, l’assessore regionale alla Formazione Vincenzo Viti, il rettore

dell’Università della Basilicata Mauro Fiorentino, il direttore dell’Ardsu Rocco Greco, il sindaco di Matera Salvatore Adduce e i rappresentanti degli studenti in seno al cda dell’Università e dell’Ardsu, Valeriano Di Stefano, Roberto Colonna e Luciano Bloise. «A fronte di una proficua e positiva collaborazione tra la Regione Basilicata e l’Università degli studi della Basilicata che sta dando frutti misurabili anche in ambito nazionale - è stato ricordato durante la riunione - occorre che tutti gli attori coinvolti nella più ampia filiera dell’offerta universitaria contribuiscano a rimuovere gli ostacoli che ancora si frappongono tra la comunità degli studenti e i servizi a loro rivolti». Residenze universitarie, borse di studio, trasporto pubblico locale, mense, accessibilità alle sedi, internazionalizzazione universitaria sono stati i principali temi trattati durante la riunione. Sul fronte delle residenze degli studenti, il pre-

sidente De Filippo ha ricordato le misure messe in campo dalla Regione Basilicata, che tra Potenza e Matera «permetteranno di assicurare definitivamente, entro un paio d’anni, alcune centinaia di alloggi agli studenti fuori sede». Già tra due settimane, hanno assicurato dall’Ardsu, saranno consegnati 50 alloggi a Potenza, e altri 160 saranno disponibili entro diciotto mesi a Matera. Sul fronte del sostegno allo studio, l’azienda regionale ha finanziato il 100 per 100 delle borse di studio agli idonei, assicurando vasta copertura con fondi reginali. «Si tratta di un dato da primato per la Basilicata, giacché è tra le cinque regioni d’Italia a finanziare intera-

mente gli studenti idonei». Tra le criticità, i rappresentanti degli studenti hanno segnalato le difficoltà del trasporto pubblico locale all’interno della città di Potenza e tra il capoluogo di Regione e Matera, altra sede universitaria. Problemi sono stati evidenziati lungo la strada di accesso alla sede universitaria di Macchia Romana, a Potenza, dove è stato sollecitato un intervento sulla pubblica illuminazione, mentre a Matera gli studenti lamentano la mancanza di strutture sportive gestite dal Cus. In questo senso, il sindaco di Matera Adduce e il rettore Fiorentino verificheranno se esistono le condizioni per affidare una struttura sportiva del Comune all’Universi-

La sede Ardsu

tà. «La Conferenza – ha commentato il presidente De Filippo – ha registrato positivamente le istanze giunte dagli studenti e si è impegnata ad esaminare, attraverso il Gruppo tecnico che si riunirà già nei prossimi giorni, tutte le questioni aperte sul fronte dei servizi

agli studenti. Ritengo che la Conferenza - ha concluso De Filippo – sia un validissimo strumento che ci consente di agire celermente, in un quadro ordinato ed organico, per dare risposte immediate e concrete alla comunità universitaria, su cui la Regione Basilicata scommette fortemente».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 23.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno Martedì 23 ottobre 2012

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LA SEGNALAZIONE DA BARILE

Il ventiquattrenne pugliese, Giancarlo Vitale, è stato individuato dai militari dell’Arma

Minorenni appiedati perchè impossibilitati a fare il biglietto nella stazione a Melfi BARILE - Hanno presentato un regolare ricorso a Trenitalia. Del resto il disagio, dal loro punto di vista è stato notevole. E’ sabato 20 Ottobre. A Melfi si celebra la sagra della Varola. Un gruppo di ragazzi (una trentina circa) proveniente da Barile e Rionero, quasi tutti minorenni, decide di tornare a casa. C’è un treno, sostituito con l’autobus, che parte dalla stazione ferroviaria di Melfi intorno alle 23.30. Una volta giunti l’amara sorpresa. Salgono sull’autobus ma sono senza biglietto. Tutti, infatti, pensavano che si potesse fare in loco. Invece gli viene negato l’accesso. La stazione era chiusa e l’unica bigliettteria elettronica, a detta dei ragazzi, si poteva pagare solo con carta di credito. «Il conducente, - è spiegato nella lettera di reclamo - ha negato la salita a bordo dei ragazzi giustificando con "io sono un autista, non un bigliettaio!!"; dopo una serie di discussioni anche con toni molto accesi (anche da parte dei ragazzi) il conducente chiama i carabinieri. Dopo pochi minuti sopraggiunge la radio mobile e i carabinieri discutono del problema sia con il conducente che con i ragazzi. IL conducente fornisce nuovamente la stessa risposta incitando i carabinieri a far allontanare i ragazzi, che non facevano partire l'autobus. Nel frattempo i ragazzi rimangono a piedi a Melfi, impossibilitati a tornare a casa se non chiamando i propri genitori o chi per loro».

Tentò colpo al Banco di Napoli. Arrestato

LAVELLO - E’il segno che non lasciano nulla al caso. Sono passati infatti diversi mesi, ma alla fine il risultato è stato raggiunto. Significativo risultato dei carabinieri della compagnia di Venosa, al comando del capitano Vincenzo Varriale, che nel fine settimana hanno dato un duro colpo alla criminalità cosiddetta “di trasferta”. A Lavello, infatti, i militari dell’Arma della locale stazione, in collaborazione con quelli del nucleo operativo e radiomobile della cittadina oraziana, a conclusione di una proficua attività investigativa, hanno acquisito univoci e concordanti elementi di colpevolezza a carico di Giancarlo Vitale, pregiudicato 24enne di Ortanova, che è stato arrestato, alle prime ore di domenica scorsa, su ordine di custodia cautelare emesso dal

Il tentato colpo del 21 febbraio scorso

gippresso iltribunale diMelfi per il reato di concorso in tentata rapina aggravata. I fatti risalgono al 21 febbraio scorso. Il giovane in compagnia di altri tre complici, tutti con il volto coperto da passamonta-

gna, con guanti ed armati di fucili, hanno tentato una rocambolesca rapina a danno della filiale del Banco di Napoli di Lavello. Erano infatti le 16.30 circa di un tranquillo pomeriggio d'inverno e l'istituto di credito in questione si apprestava a chiudere le porte al pubblico, allorquando un autocarro a folle velocità, con una manovra a dir poco repentina, ha sfondato la vetrata posta sul retro della banca, facendo letteralmente “irruzione”all'interno della stessa, tra lo sgomento dei dipendenti. Dall'autocarro, risultato poi rubato qualche giorno prima ad Ascoli Satriano, sono scesi ed armati di fucili a pompa, hanno intimato al direttore di consegnare loro tutto il danaro di cui avevano disponibilità. Per i rapinatori sembrava che il colpo fosse cosa fatta. Ma

non avevano fatto i conti con i carabinieri. Il suono delle sirene dei militari dell’Arma hanno fatto capire loro che, di li' a poco, sarebbero stati braccati e, quindi, li hacostretti ad una repentina fuga, questa volta a bordo di un'autovettura di grossa cilindrata che era appostata nei pressi dell’istituto di credito ad attenderli. Le tempestive indagini, sia tradizionali che di carattere tecnico-scientifico, degli uomini della benemerita, che sin dai primimomenti siindirizzavano verso la contermini regione Puglia, hanno consentito, quindi, di incastrare il ventiquattrenne pregiudicato, che è stato, quindi, raggiunto da ordinanza di custodia cautelare a Foggia, dove si trova già in carcere per altri reati. Sono in corso indagini per scoprire i complici.

Melfi Il sindaco Valvano: «La città e il territorio stanno imparando ad accogliere i turisti»

Varola: oltre 40.000 presenze Grandi numeri per la due giorni dedicata al caratteristico marroncino MELFI - Un grande successo. Ormai l’evento Varola a Melfi, si conferma su standard elevatissimi per qualità e presenze. Più di 40.000 visitatori in due giorni. Davvero tantissimi. Oltre 200 autobus, 300 camper, un treno speciale, “lo storico”, messo a disposizione da Treni Italia per la circostanza, che ha portato a Melfi 740 persone, accolte personalmente dal sindaco Valvano al loro arrivo in città. In più numerosissime auto private. 80 quintali di castagne distribuite dalla Pro Loco, che come al solito ha lavorato alacremente per la buona riuscita della manifestazione. Puglia, Campania, Calabria, Lazio con 5 autobus provenienti dalla provincia di Frosinone, Piemonte da Torino, Umbria, Molise, Abruzzo e naturalmente tanti lucani. In pratica tutto il centro Sud presente alla Varola di Melfi, uno degli eventi più importanti del Mezzogiorno. Difficile riscontrare da altre parti questi numeri. Melfi ha messo in bella evidenza il suo antico fascino. Centro storico piacevolmente preso d’assalto. Piazza Duomo invasa da turisti, così come tutti gli angoli del borgo medievale. Rispetto al passato anche la giornata di sabato ha fatto il pieno, grazie anche alla notte bianca, che ha visto il coinvolgimento di tanti giovani ma non solo. Musica e divertimento fino alle 4 del mattino. Considerando le presenze e l’affluenza record, bisogna rimarcare la riuscita del piano organizzativo, predisposto dal Comune. Oltre al comando dei vigili urbani di Melfi, della Polizia di

Valvano accoglie il treno delle castagne

Stato, della Polizia Stradale e dei Carabinieri del locale comando,è stato prezioso l’aiuto fornito dei Vigili Urbani di Barile che hanno lavorato al fianco dei colleghi melfitani. Lavoro duro e sfiancante da parte di tutti, che ha garantito l’ordine e la buona riuscita dell’evento. Per il sindaco, Livio Valvano«meglio della edizione 2011 e comunque peggio della prossima del 2013. Sono soddisfatto per come l'intera città e il territorio stanno imparando ad accogliere i turisti, anche se ancora dobbiamo impegnarci "tutti" a fare meglio, pubblico e privato, soprattutto nel garantire alcuni servizi. Sono contento di aver visto molti melfitani industriarsi per offrire prodotti e servizi adeguati per cogliere un'importante occa-

sione. Voglio ringraziare i dipendenti del Comune, la Polizia municipale, i volontari, la protezione civile e le forze dell'ordine che insieme al contributo della Pro-loco hanno saputo fare squadra. La risposta delle associazioni dei produttori e dei proprietari de boschi, messi a disposizione dei turisti per la prima volta con un'offerta organizzata, é un segnale importante da sviluppare in futuro. L'organizzazione della Varola 2013 dovrà basarsi sul tessuto imprenditoriale locale, cui il Comune di Melfi garantirà il necessario sostegno». Uno straordinario spot promozionale per Melfi. La Sagra della Varola, ha ormai raggiunto un livello eccezionale che va accresciuto anno dopo anno. Aver coinvolto un numero di persone così elevato, in tempi di crisi e ristrettezze economiche è segno tangibile di come la festa della castagna è manifestazione che piace e che conquista. Melfi città delle opportunità, che anche attraverso un appuntamento enogastronomicodi eccellenza,havoglia dicrescere e di proiettarsi nel futuro.La sagra della Varola necessita del contributo degli operatori locali, specie in un momento in cui grazie alla Spending review ed al patto di stabilità, gli Enti locali, non possono spendere ed investire, come in passato. Per farsi che un evento così rilevante prosegui nella sua crescita positiva, l’aiuto fattivo di tutti è fondamentale. Non si può sempre e soltanto affidarsi alla contribuzione comunale. Emilio Fidanzio

Palazzo San Gervasio L’iniziativa è stata promossa dal Lions “Genzano Alto Bradano”

Depressione, tra malattia e letteratura PALAZZO S.GERVASIO Come un cane nero, la depressione è sempre in agguato subdolamente, perché priva della forza e dell' energia per andare avanti. Questa una delle principali indicazioni emerse dal convegno “La depressione tra storia, arte , letteratura e clinica - Il paziente al centro” organizzato dai Lions Genzano Alto Bradano e tenutosi nella biblioteca comunale di Palazzo San Gervasio. Si tratta di una patologia diffusa in tutte le classi sociali, con maggiore incidenza nelle femmine e colpisce il 3/3,5 per cento della popolazione. E’ dovuta a cause genetiche, ambientali, stagionali; ma anche reattive ad un lutto, a una separazio-

ne, alla perdita del lavoro, al post partum. «La depressione è caratterizzata da incapacità ad affrontare la giornata, alterazione del sonno, perdita dell' appetito, perdita di piacere nei vari ambiti dellavita.- haevidenziatoMaria Antonietta Verrastro, psichiatra - Oggi si manifesta sempre più frequentemente negli adolescenti e negli anziani, verosimilmente per la solitudine, l' abbandono, la perdita delle performance». Tra i suggerimenti degli specialisti per evitare la depressione: praticare sport, stare con gli altri, avere interessi, leggere, non isolarsi. Con una relazione appassionata e pirotecnica(come l'hadefinita Luigi Topi, presidente del

Club) Donato Festino, psichiatra e socio Lions Club Alto Bradano, ha inquadrato la depressione attraverso i secoli nell'arte, nella storia, nella letteratura, iniziando con le suggestioni della scena iniziale di “2001 Odissea nello spazio” facendo iniziare la psichiatria moderna con Pinel (psichiatra francese che toglie le catene ai matti, accomunati nello stesso luogo ai delinquenti). «Già Ippocrate nel quarto secolo AC aveva intuito che la depressione non era causata da forze mistico-soprannaturali ha sottolineato Festino - ma dall' accumularsi di bile nera, secondo la teoria umorale, chiamando la depress melancolia (dal greco bile nera)

espressione tuttora usata in psichiatria. Aristotele affermava che la depressione è propria delle persone geniali: infatti molti tra uomini di stato letterati musicisti pittori attori ne hanno sofferto. Il paziente depresso è simile a una barca a vela in assenza di vento, che ha bisogno del "vento" dello stimolo, cioè del terapeuta sia con la farmacoterapia che con la psicoterapia». «Vogliamo fornire informazioni e sensibilizzare la nostra comunità su patologie ritenute oscure- ha dichiarato Luigi Topi, Presidente del Lions Club Alto Bradano- Questa la nostra mission, che intendiamo sempre più intensificare». Giuseppe Orlando

Oppido Presentato il volume della scrittrice

Federico II, l’uomo e l’imperatore nel libro di Chiara Curione OPPIDO LUCANO - “Le imprese di Federico II”, di Chiara Curione è stato presentato nei giorni scorsi nella sala consiliare del Comune di Oppido. L’evento, organizzato dall'associazione socio-culturale “L’Agrifoglio”, va considerato quale apice di una 'rete' costruttiva di amicizie fra insegnanti della zona, tenaci - nonostante le continue vessazioni statali - nel loro compito e nella loro responsabilità di educatori e educatrici. E difatti, la trama emersa dalla totalità degli aspetti affrontati dai relatori, si è rivelata essere di un'armonia che ha reso pienamente lo spirito in cui il testo presentato era stato concepito dall'Autrice. Un libro importante, proprio perché 'per ragazzi', ovvero per fruitori immersi in una fase dell'esistenza in cui le 'idee' prendono formae vannoa costituirsibasedi ogniloro futuraconcezione del mondo. Si è rivelata illuminante, dunque, una osservazione di Pasquale Libutti: «L'elezione a ruolo di eroe, è sempre una questione di punti di vista: noi del Sud amiamo Federico II; al Nord è affatto sconosciuto; mentre nella sua terra di origine è addirittura avversato, laddove l'eroe è invece suo nonno, il Barbarossa». Le motivazioni che hanno reso questo imperatoreunico edesemplare, sono state ben sviscerate da Assunta Romaniello, la quale è riuscita ad incastonare la vicenda in un contesto storico-culturale di ampio respiro. «Era un genio multiforme - ha precisato la professoressa di Pietragalla - con una capacità innovativa paragonabile a quella che secoli dopo avrà Leonardo; ma a differenza di quest'ultimo, che si troverà ad essere 'scienziato' prima della stessa 'scienza', Federico fu un uomo del suo tempo, in grado di cogliere l'implicazione pratica immediata delle idee assimilate nel corso del suo iter formativo non convenzionale». Anche Mario Santoro, nella sua relazione dall'eloquio brillante, è riuscitoa cogliere in una sola frasel'essenza stessa dello Svevo, che in fondo è quella di ogni innovatore: «C'è una tendenza peculiare, negli uomini grandi, ed è quella di ignorare i limiti impliciti dell'uomo». Raffaella di Bianco si è infineprofusa nel metterein evidenza laspiccata capacità dell'Autrice di parlare ai ragazzi, stimolandoli e facendo emergere quello che è il vero motore di ogni apprendimento:lacuriosità.Ilsindaco AntoniettaFidanza,dapartesua, si èdetta onorata diaver ospitato ChiaraCurione, scrittrice di Gioia del Colle (sede di uno dei tanti castelli federiciani), ed ha ringraziato Maria Cimadomo (presidente dell'associazione L'Agrifoglio) per l'organizzazione dell'incontro. Gianrocco Guerriero


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

IL GIALLO

È SCOMPARSO DA AGOSTO

Martedì 23 ottobre 2012

DIRETTORE CAF ACLI Michele Muscio: «Mario non era il tipo di colpi di testa. E aveva a cuore un progetto per Bucaletto»

«Ma quale fuga e neppure suicidio» Parla un collega di Mario Allegretti: «Ci teneva al suo lavoro» l «Con entusiasmo stava lavorando al progetto di aprire uno sportello del Caf Acli a Bucaletto. Ne aveva parlato con me prima delle ferie ed eravamo d’accordo che ci saremmo visti al suo rientro. Una persona che fa progetti non decide di sparire nel nulla». Michele Muscio stava lavorando con Mario Allegretti - il direttore del Caf Acli di Potenza scomparso a Courmayeur il 18 agosto in misteriose e mai chiarite circostanze - alla realizzazione di uno sportello di assistenza fiscale nella cittadella del terremoto. Conosceva bene Mario e anche lui

- proprio come i familiari di Allegretti - non crede all’allontanamento volontario. Né all’ipotesi del suicidio. «Mario - dice alla Gazzetta Michele Muscio - non era il tipo da colpi di testa. E poi aveva preso a cuore il progetto che stavamo seguendo insieme. Ci sentimmo poco prima della sua partenza, attorno al 13 agosto, e restammo d’intesa che al suo rientro avremmo preparato l’occorrente per un’imminente apertura a Bucaletto». Mario, inoltre, durante il percorso che lo ha portato a Courmayeur aveva comprato un regalo

per la mamma. Era tra i bagagli trovati nella sua auto, come ha svelato il cugino, Michele D’Angiolillo. Perché avviare progetti e comprare un regalo se si ha in mente di farla finita? A una amica di Potenza, inoltre, Allegretti aveva mandato un sms, il 18 agosto, giorno della scomparsa: «In questo posto bellissimo sto ritemprando il mio spirito». Era ai piedi del Monte Bianco. Da quel momento in poi, però, si interrompono le comunicazioni e di Mario non si avrà più nessuna notizia.

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MISTERO Nella foto Mario Allegretti I carabinieri di Potenza (da qualche settimana però il fascicolo è stato trasmesso ad Aosta per competenza territoriale, pertanto il pubblico ministero Salvatore Colella della Procura della Repubblica di Potenza non sta più occupando del caso) hanno ricostruito gli spostamenti di Mario: da Potenza a Rimini, poi a Cernobbio, in provincia di Como, e a Losanna. Infine a Cour mayeur. Mario è partito il 13 agosto da Potenza con mille euro in contanti. Ha pernottato a Como il 15. E il 18 ha prelevato a uno sportello bancomat di Aosta.

Lì le ricerche sono andate avanti per diversi giorni, con l'impiego di 600 uomini, cani molecolari e un elicottero. Le ricerche sono state estese ai sentieri montani e alla Dora Baltea, il fiume che nasce sul Monte Bianco. Di Allegretti nessuna traccia. Il 4 settembre il cellulare di Mario aggancia una cella telefonica francese. Un dettaglio che potrebbe rivelarsi importante, ma che gli investigatori non sono ancora riusciti a decifrare. Così come non hanno ancora controllato i contenuti del computer che Mario usava in ufficio.

PETROLIO LO STATO MAGGIORE DEL PDL LUCANO SODDISFATTO DELLA VITTORIA CONTRO IL RICORSO DI VENETO E LIGURIA AL TAR DEL LAZIO

«Il bonus benzina entro Natale»

PIGNOLA INCIDENTE STRADALE

Si ribalta un’auto ferita una persona

L’accredito si aggira sui 140 euro. «Una quota del gettito fiscale per tutelare l’ambiente»

LA CARD Da sinistra il consigliere regionale Nicola Pagliuca, il sen. Cosimo Latronico, il sen. Guido Viceconte, l’on. Vincenzo Taddei e il consigliere provinciale Aurelio Pace. Mostrano la card benzina [foto Tony Vece]

EMANUELA FERRARA l Bonus carburante e accorpamento delle province al centro della conferenza stampa indetta dalla sezione potentina del Pdl. Due argomenti forti che trovano, nella politica ma anche dell’opinione comune, posizioni differenti. A parlare sono i senatori Guido Viceconte e Cosimo Latronico con l’onorevole Vincenzo Taddei. Si parte proprio dalla vittoria contro le regioni Veneto e Liguria che avevano presentato ricorso al Tar Lazio prima, ed al Consiglio di Stato poi, contro l’erogazione del bonus carburante in Basilicata. Si commenta l’arrivo dei 140 euro per card carburante. Soldi che verranno accreditati entro Natale. Una cosa è l’estrazione del petrolio (che avviene in Basilicata), un’altra la rigassificazione che riguarda le due regioni citate. I cittadini devono poter beneficiare di qualcosa e questa, a parere del partito, è la vittoria del popolo lucano in una battaglia intrapresa proprio dal Pdl perché, e lo sottolineano con veemenza, il governatore della Regione, Vito De Fiippo, non ha mai preso veramente parte alla

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causa. Ora, risultato a parte, il Pdl vuole concentrarsi sul famoso articolo 16 per dimostrare che non sono solo i soldi del bonus carburante il nodo della questione. «Una parte della fiscalità derivante dall’estrazione degli idrocarburi – sottolineano i tre esponenti – deve andare a beneficio della Regione. L’articolo 16, è oramai legge di Stato ma chiediamo immediatamente i decreti attua-

tivi». Il Pdl vuole che una quota del gettito fiscale vada ad un fondo permanente per lo sviluppo lucano, fondo le cui peculiarità saranno prima di ogni cosa la tutela ambientale ( istituire un’agenzia per la sicurezza degli impianti petroliferi), poi i rimanenti soldi verrebbero investiti sul territorio. Questo fondo dovrebbe essere costituito dal 20% del gettito fiscale ricavato dalle estrazioni petroli-

fere. Petrolio a parte, il Pdl discute di province. Se da una parte è vero che il gruppo del Popolo della Libertà, a livello nazionale, aveva chiesto la soppressione degli enti, è pur vero che ci sono regioni con peculiarità speciali e la Basilicata rientra fra esse. 10mila chilometri quadrati per 580mila cittadini, la Basilicata potrebbe avere anche quattro Province perché allora di-

I NOSTRI SOLDI APPELLO AI TITOLARI DELLA BASILICATA DI ABBONAMENTO PER LA TELEFONIA MOBILE

Un «balzello» che va rimborsato

Tassa di concessione governativa: il Codacons avvia azione risarcitoria l Parte in Basilicata l’azione legale del Codacons contro la «Tassa di concessione governativa». Il balzello (di importo pari a 5,16 euro al mese per i privati cittadini, 12,91 euro per le aziende) era infatti originariamente diretto alle società telefoniche, che dovevano pagarlo per l’utilizzo delle frequenze. Il Governo successivamente stabilì che detta tassa dovesse essere pagata dai titolari di un contratto di abbonamento, in quanto il cellulare era un «bene di lusso». Ma final-

mente la Commissione Tributaria Regionale del Veneto e la Commissione Tributaria di Perugia con due recentissime sentenze non solo hanno riconosciuto che a seguito dell'entrata in vigore del Nuovo Codice delle Telecomunicazioni questa tassa non è più prevista, ma ne hanno addirittura affermato l'illegittimità e l'anacronismo, in un mercato in cui vigono le regole della liberalizzazione. A seguito di tali sentenze, il Codacons ha deciso di lanciare anche in

Basilicata una azione legale per far ottenere agli utenti il rimborso del balzello ingiustamente pagato negli ultimi 3 anni, per un valore complessivo pari a 273 milioni di euro in Italia. Tutti i cittadini della regione che risultano titolari di abbonamenti per la telefonia mobile – spiega l’associazione – possono aderire all’iniziativa e chiedere la restituzione di quanto pagato, semplicemente seguendo le istruzioni riportate sul sito www.codacons.it.

mezzare quelle attuali? «Questo è un tema serio – dichiara Latronico – che non si può trattare a suon di decreti legge. Siamo qui per difendere i servizi ai cittadini. Stiamo rischiando la disgregazione culturale e sociale a discapito della società lucana. La possibilità di dialogare con il Governo esiste ma il documento approvato dal consiglio regionale la mina profondamente».

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n Incidente, poco prima delle 13 di ieri, sulla strada Potenza-Pignola (nella foto di Tony Vece). Un'auto, dopo essere finita fuoristrada, si è capovolta. Ferita una persona, assistita dai vigili del fuoco e trasportata all'ospedale San Carlo dal personale del 118. La polizia locale di Pignola dovrà stabilire le cause dell'incidente che ha provocato code e deviazioni con percorsi alternativi da e per Pignola, Rifreddo e Potenza.

L’ATTESA PER PIAZZA BONAVENTURA

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CANTIERE Lavori «infiniti» per box auto interrati [foto Tony Vece]


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 23.10.2012

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Matera Martedì 23 ottobre 2012

Basilicata Mezzogiorno

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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440 Matera

Loperfido: «Documenti separati dal bozzetto, scelte chiare e date certe». Costo 22mila euro

Via al bando per il Carro 2013 C’è tempo fino al 5 dicembre per presentare le domande, anticipati i termini di FRANCESCO CALIA PRIME novità per la nuova Festa in onore di Maria Santissima della Bruna. Come più volte annunciato dall’Associazione presieduta da Francesco Loperfido parte una mini rivoluzione nei modi e nei tempi utili per la realizzazione dell’evento dell’anno in città. E’ stato infatti già presentato il Bando per la costruzione del Carro Trionfale e da ieri, sino alle ore 12 del prossimo 5 dicembre, è possibile presentare il proprio progetto agli uffici del Cna in via Benedetto Croce 21 a Matera. Potranno prendere parte al concorso per la realizzazione del Carro tutti i professionisti iscritti nel registro delle Piccole e Medie Imprese della Camera di Commercio ed in possesso della Partita iva, mentre è confermata la sezione fuori concorso per i non professionisti che desiderano dare il loro contributo artistico, e tra i quali sarà scelto e premiato un vincitore. «E’tutta una novità questo bando ha confermato il presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna, Francesco Loperfido - Abbiamo anticipato i tempi del Bando, sempre nell’ottima di dare il massi-

Uno dei particolari dell’ultimo Carro della Bruna

mo per realizzare tutto al meglio e nei tempi adeguati. Inoltre, è stato realizzato un bando chiaro e specifico, che ci permetterà di trovare la figura giusta che rappresenti la figura del cartapestaio che cerchiamo, con la documentazione in regola, non lasciando nulla al caso, per non

perdere tempo dopo l’assegnazione, o essere costretti a escludere l’ipotetico vincitore per problemi di questo tipo». La documentazione completa, infatti, andrà consegnata dettagliatamente in plichi separati da quelli dei bozzetti che, come al solito, saranno anonimi nel rispetto di una

scelta tecnica che, una commissione formata dal presidente Loperfido (senza diritto di voto), da un Delegato Arcivescovile e da quattro componentiesterni (cheavranno adisposizione 30 voti da assegnare anche in maniera separata agli elaborati in base alla riproduzione del Carro fatta oltre che al bozzetto), andrà ad espletare. Ilcosto dell’opera, esclusa l’iva, non potrà superare i 22 mila euro contro i 21mila dell’anno passato. «La documentazione è importante perchè c’è necessità, da parte nostra ha ripreso Loperfido - di tutelarci, anche nei riguardi dei diversi lavoratori che andranno a collaborare alla realizzazione del Carro Trionfale, che mediamente sono sette o dieci persone. Naturalmente c’è spazio per tutti. Anche chi non è provvisto della documentazione completa può partecipare consorziandosi con chi ne è in possesso». Una prima dimostrazione dell’interesse concreto dell’Associazione nel migliorare di anno in anno i dettagli che portano alla buona riuscita dell’evento più importante, non solo dal punto di vista religioso, per la città. «Vogliamo che la Festa inizi il 3 luglio e stiamo lavorando sodo su questo aspetto.

Stiamo valutando tanti aspetti per migliorarla e renderla e ampliarla. Invitiamo tutti a partecipare e ad essere attivi. Non ci servono solamente tifosi del lunedì, ma gente disposta a fare proposte concrete, ad aiutarci a migliorare ogni aspetto. Le critiche del giorno dopo sono inutili per il nostro obbiettivo». Il tema dell’edizione 2013 del Carro Trionfale sarà: “il Concilio Vaticano II - Un evento per la Chiesa e per il Mondo”. «Abbiamo scelto il Concilio perchè ricade il cinquantenario di un vero e proprio evento e perchè vogliamo che il tema sia identificato con un momento particolare, per rendere il Carro Trionfale, come più volte ricordato anche da Don Vincenzo e altri esponenti della Chiesa, una parabola in movimento. Un simbolo in grado di far stringere l’intera comunità intorno alle sue tradizioni». In attesa delle prossime novità toccherà ora ai candidati cartapestai fare i prossimi passi, con la possibilità di visionare lo scheletro, posto nella Fabbrica del Carro, nell’omonima piazza, e recandosi nella sede del Cna per ritirare la scheda di adesione da compilare. matera@luedi.it


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

I XVII

Martedì 23 ottobre 2012

VIVILAREGIONE

Segnala le tue attività artistiche e le tue iniziative nel campo dello spettacolo e del divertimento a: redazione.basilicata@gazzettamezzogiorno.it

DOMANI SI INAUGURA LA STAGIONE AL «LES AMIS»

È IN PROGRAMMA PER IL PARCOMURGIAFESTIVAL

n Con una serata dedicata alla musica latina si inaugura ufficialmente a Matera la stagione del Les Amis, in via La Martella 59. Domani, a partire dalle 21, il programma della serata prevede salsa, bachata, merengue, reggaeton e tutto il meglio dei ritmi e della musica “caliente”. Si ballerà al fianco di qualificati maestri di ballo, oltre a ballerini professionisti, con la musica selezionata da Nino dj, noto personaggio della scena latina metapontina.

n Si intitola «Suoni dalla Murgia Materana. Piede Lento: I sentieri dei Pastori» l’itinerario proposto a Matera domenica prossima nell’ambito del «Parcomurgiafestival». Si tratta di un percorso ad anello con partenza dal Centro visita di Pianelle il cui itinerario si svilupperà lungo un sentiero che costeggia la gravina, fino a raggiungere il Jazzo di Pandona e la grancia di Parco dei Monaci. Info, Cea Montescaglioso, tel. 0835 / 20.10.16 334 / 836.00.98.

Serata latina in via La Martella

Itinerario lungo il sentiero dei pastori

INIZIATIVE SONO IL LUCANIA FILM FESTIVAL, IL PARCO MURGIA FESTIVAL, IL BLUES IN TOWN E IL WOMEN’S FICTION FESTIVAL

IN EVIDENZA I 4 festival lucani si sono distinti tra gli oltre 50 manifestazioni italiane che hanno partecipato al concorso

Quattro realtà lucane tra i premiati del Festival of Festivals

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Si sono distinti in Italia per creatività e originalità di CARMELA COSENTINO

S

i è dato spazio al dibattito e al confronto con gli operatori culturali, alla programmazione e alla progettazione di eventi e al cinema con la presentazione del film “Padroni di casa” del regista Edoardo Gabbriellini con Gianni Morandi tra i protagonisti. Ma al Festival of Festivals organizzato a Matera in collaborazione con il Comitato Matera 2019, sono stati premiati anche i Festival che si sono distinti in Italia per creatività e originalità. Tra questi alcuni Festival lucani, che si sono distinti tra gli oltre 50 festival italiani che hanno partecipato al concorso, il Lucania Film Festival, il Parco Murgia Festival, il Blues in Town e il Women’s Fiction Festival. La premiazione si è tenuta sabato nella suggestiva cornice della Casa Cava. A coordinare la serata Andrea Romeo, il general manager del Fof, la giornalista bulgara Milena Kaneva e l’attrice Clelia Sedda. Dopo la presentazione di Medimex, Mediterranean Music Expo, in programma dal 29 novembre al 2 dicembre a Bari, dove sarà allestito un Village delle Best

RISORSA UNICA

La cultura intesa come strumento per far crescere economia ed occupazione

Practice, si è passati alla premiazione delle diverse sezioni in concorso. Il premio per il miglior poster per la qualità del progetto grafico, l’efficacia della comunicazione, la coerenza con i temi e le linee guida della manifestazione, è andato ex aequo a Blues in Town ed a Pordenonelegge, mentre Puf, il Pistoia Underground Festival, si è aggiudicato la sezione riguardante la migliore azione sul pubblico. Puf, infatti, è il primo festival componibile d’Europa per la campagna di crowd funding che ha dato la possibilità al pubblico di diventare Articoltori, ovvero direttori artistici del festival, selezionando i gruppi musicali da inserire nella line-up finale. Il Village doc festival ha vinto il premio come miglior festival emergente mentre la Regione Liguria ha vinto la sezione “Le Regioni dei festival” per la preziosa attività di sostegno al Festival Suq Festival delle Culture, Festival Teatrale di Borgio Verezzi e Circumnavigando Festival. In questa categoria un premio speciale è andato alla Regione Valle d’Aosta per il rinnovato impegno a sostegno della valorizzazione della differenza culturale e delle culture minoritarie, in riferimento al progetto Festival des Peuples Minoritaires. Il premio per il miglior programma cartaceo è andato ex aequo a Pordenonelegge e al Women’s Fiction Festival.La Miglior

ECOLOGIA C’È UN PROGETTO AD HOC DELL’ENTE PARCO SUL VOLATILE

La cicogna nera vola da Gallipoli Cognato all’arca di Geo&Geo Documentazione Audiovisiva 2012 è andata a pari merito al Festival Mirabilia e Fuori le Stelle-Notte Verde Europea di Forlì. Premio speciale a Marco Fiume Blues Passion, un Premio Speciale è andato inoltre al ParcoMurgia Film Festival e al Wff. Nel commentare la manifestazione, il sindaco Salvatore Adduce ha sottolineato che «la presenza del Fof ha dato una spinta in più a un territorio che vuole fare della cultura uno strumento per far crescere l’economia e l’occupazione».

ARTE SONO ESPOSTE ALLA 6ª «BIENNALE DI FERRARA»

Le sculture di pane di Salvatore Sebaste

L

e sculture di pane di Salvatore Sebaste sono esposte da giovedì alla sesta edizione della Biennale di Ferrara, nella splendida location del Castello Estense. Sebaste insiste sulla sperimentazione della materia. Le sue sculture sono scaturite, stavolta, da formelle di pane essiccate e trattate adeguatamente. Sono diventate così, elementi di composizioni artistiche, che evocano forze magiche e primitive, gesti antichi e rituali, create dal bisogno di nuove esperienze da donare all’umanità. ”Maternità” è tra le sculture di più forte potenza espressiva, ispirata ai timbri di legno che,

anticamente, erano usati dalle famiglie per riconoscere il proprio pane. L’opera rappresenta una donna che evidenzia, come feto, una forma di pane di Altamura. Si presenta imponente, evidenziando caratteristiche arcaiche e volumi, modulati con emotiva armonia. Il “Kouros”, invece, modellato completamente con la massa, fatta di farina, sale e acqua, rappresenta una forma umana di originale fantasia. La testa è di uccello, simbolo fallico di abbondanza, mentre il collo, bene eretto, accentua lo sviluppo verticale della forma. Le fasce di massa che avvolgono il corpo determinano, invece, l’espressio-

ne patetica dell’arte popolare e il lirismo della scultura italiana. L’iniziativa è organizzata dall’Associazione culturale Pro Art Ferrara, in collaborazione con il Gal Terre di Murgia di Altamura, il Consorzio del Pane di Altamura e l’Associazione culturale “la Spiga d’Oro” di Me[an.mor.] taponto.

KOUROS Una delle sculture di pane di Salvatore Sebaste esposte a Ferrara .

di VINCENZO DE LILLO

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el progetto “Cicogna nera” del parco di Gallipoli Cognato e delle piccole Dolomiti lucane si è parlato durante l’ultima trasmissione di Rai Tre “Geo&Geo”, l’appuntamento televisivo nazionale con l’ecologia, il territorio e l’ambiente, il clima e la natura che va in onda con la conduzione di Sveva Sagramola. È stata posta, quindi, grande attenzione al progetto di studio e salvaguardia della cicogna nera, specie che è entrata a far parte dell’Arca di Geo, nella quale ogni settimana sale una creatura, una specie, un ecosistema. La conduttrice ha portato sull’arca un nido: non quello della cicogna nera, perché molto grande, ma in sua rappresentanza quello di un cardellino del Parco. In trasmissione, alla quale hanno preso parte il direttore del Parco, Marco IN TIVVÙ La cicogna nera a “Geo&Geo” Delorenzo, e il veterinario faunista Egidio Mallia, si è parlato anche del gufo, dell’allocco, della civetta, del biancone che abitano il Parco stesso. Il territorio del Parco di Gallipoli è fortemente caratterizzato dalla presenza della cicogna, presente in Italia con una decina di coppie riproduttive, localizzate in pochissime aree. Circa la metà delle coppie note e nidificanti è in Basilicata. «Questa presenza di eccezionale importanza rappresenta un fiore all’occhiello per il nostro Parco, ma anche per la Basilicata e l’Italia – dice il presidente del Parco, Rocco Lombardi – e per questo motivo promuoviamo iniziative specifiche miranti alla conoscenza, oltre che alla conservazione della specie». «Il progetto, portato avanti dal Parco con il cofinanziamento di Total E&P Italia – ancora Lombardi –, prevede il monitoraggio regolare su tutto il territorio protetto, finalizzato a valutare lo status dell’area e gli aspetti biologici ancora poco noti». Con l’utilizzo di un’apposita telecamera si sta effettuando nel Parco di Gallipoli lo studio del processo riproduttivo, delle dimensioni della nidiata, della dieta e dell’involo dei soggetti giovani. Si vogliono ottenere immagini, certamente straordinarie, sulla vita segreta delle delicate fasi di nidificazione. «La presentazione del progetto al pubblico televisivo nazionale – conclude Lombardi – contribuisce a promuovere la sensibilizzazione verso la salvaguardia della fauna selvatica».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 23.10.2012

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Basilicata Mezzogiorno

XVIII I

Martedì 23 ottobre 2012

POTENZA: IL 31 AL TEATRO DON BOSCO

CONCORSO LETTERARIO «LA GIARA»

n Si avvicina l’evento del concerto «Standing Ovation», serata tributo a Vasco Rossi in programma il 31 ottobre al teatro Don Bosco di Potenza. In occasione dell’evento, a cui interverrà la storica band dell'artista, si terrà una raccolta di fondi spontanea. L'iniziativa si prefigge di aiutare il Centro di Terapia Integrata per l'Infanzia «La Liucciola», l'associazione di Stuffione di Ravino (Mo) aiuta i bambini affetti da disabilità e disturbi dello sviluppo.

n C’è tempo fino al 30 novembre per partecipare al concorso letterario «La Giara» bandito dalla Rai e destinato ai nuovi talenti della narrativa italiana. Il premio rappresenta una vera e propria palestra di ricerca letteraria con l’intento di segnalare e valorizzare giovani scrittori residenti in Italia. Le opere dovranno essere spedite alla sede di Basilicata della Rai, premio letterario «La Giara», via dell’Edilizia n. 2 85100 Potenza.

Serata tributo a Vasco Rossi

MOSTRE Mostra sull’inedita Potenza

A Potenza, in viale Dante, prosegue la mostra di arte pubblica “Inedita Potenza. Tempo libero e socialità nei documenti fotografici dell’Ente Nazionale Assistenza Lavoratori -1949-1975”, promossa dall’Associazione Art&venti2012 in collaborazione con il Comune e l’Archivio di Stato di Potenza.

Il mondo di Federico II a Lagopesole

A Lagopesole di Avigliano, presso il Castello federiciano, prosegue la mostra in 3D, curata dalla Biblioteca Nazionale di Potenza, in collaborazione con il Comune di Avigliano e l’Area Programma Alto Basento di Potenza, dal titolo “Il Mondo di Federico II nei volti e nei luoghi che lo hanno fatto grande” (tutti i giorni ore 9-13 ore 16-19)

Benedetto Croce, da Napoli a Valsinni

A Valsinni, presso il castello, esposizione della mostra “Benedetto Croce: da Napoli a Valsinni sulle tracce di Isabella, curata dalla Soprintendenza per i beni architettonici ed il paesaggio della Basilicata.

Un giro in Basilicata di Lacava

A Potenza, prosegue presso la bottega dei prodotti tipici “Piaceri lucani”, la mostra fotografica “Un giro in Basilicata” di Roberto Lacava.

Lavoro in rosa la Cia assegna i premi 2012 Donne in campo D

onne che con il loro lavoro danno attenzione al mondo dell’agricoltura. Donne che si sono distinte per l’impegno, per la professionalità e per creatività. Per questo la Cia di Basilicata, organizzazione impegnata tra l’altro per la crescita delle donne del mondo dell’agricoltura, ha istituito il premio «Donne in campo». Un riconoscimento, il cui obiettivo è quello di promuovere l’immagine positiva delle imprenditrici agricole e delle donne che operano nel settore, valorizzando sia il ruolo della donna in agricoltura e sia l’impegno del mondo professionale femminile a favore dello sviluppo del settore agricolo. A ricevere il prestigioso riconoscimento giunto all’ottava edizione quest’anno sono state quattro donne: per l’informazione la nostra collega Antonella Inciso, per la ricerca Carmela De Vivo e Paola D’Antonio, per l’impresa Cosima Farnero. Il premio, voluto dall’associazione Donne in Campo della Cia Basilicata ha scelto come tema di base «Più Agricoltura Più Ambiente Più Benessere» essendo il 2012 l’Anno Europeo

Mostra blibica di padre Perruggini

A Matera, presso l’ex ospedale di San Rocco in piazza San Giovanni Battista, si concluderà il 21 ottobre la Mostra Biblica curata da Padre Michele Perruggini, promossa dall’Arcidiocesi di Matera-Irsina in occasione dell’anno della fede indetto da Benedetto XVI e dell’anno dell’appartenenza ecclesiale (dalle 10 alle 12.30 e dalle 16 alle 19).

A Tito le opere di Dario Carmentano

A Tito, presso il Centro per la creatività Cecilia, resterà aperta fino al 21 ottobre la mostra “Vox Populi” cinque opere di Dario Carmentano (tutti i sabato dalle 18 alle 20.30, durante gli eventi o su appuntamento).

Zanardelli all’Archivio di Stato

A Potenza, presso l’Archivio di Stato, si concluderà il 30 ottobre la mostra documentaria “La terra inespugnabile. L'applicazione della legge Zanardelli attraverso le carte del Commissariato civile per la Basilicata”.

La donna dauna, mostra a Melfi

A Melfi, nel castello normanno-svevo, si concluderà il 31 ottobre la mostra “La donna dauna, da custode dell’oikos a mater familias”.

La Rai a caccia di talenti della scrittura

Quattro le professioniste premiate tra cui la collega Antonella Inciso

Maschere della tradizione carnevalesca

A Matera, nella Chiesa rupestre Santa Maria De Armenis, si concluderà il 31 ottobre la mostra di Nicola Toce sulle maschere della tradizione carnevalesca di Aliano, per iniziativa dell’Archeoclub Basilicata.

Mostra di arte contemporanea a Calvello A Calvello, nell’ex convento di Santa Maria de Plano, sarà possibile visitare fino al 15 novembre la collettiva d’arte contemporanea “Vol'Arte”.

Incisioni di Raoul Dufy a Castronuovo

A Castronuovo Sant'Andrea, presso il Museo internazionale della grafica, resterà aperta fino all’8 dicembre la mostra “Incisioni di Raoul Dufy” (tutti i giorni tranne il lunedì dalle 17 alle 20.

«Verso la nuova PAC: Agricoltura, Sistema Alimentare e Green Economy». Intensa e semplice la cerimonia a cui hanno partecipato abche Pino Cornacchia (Cia nazionale), Rosanna Bollettino (Presidente Donne in Campo), Donato

L’INFORMAZIONE La collega Antonella Inciso [foto ]

L’IMPRESA Cosima Farnero

LA RICERCA Le ricercatrici Carmela De Vivo e Paola D’Antonio Distefano (presidente Cia Basilicata), Antonio Imbrogno (Cciaa Potenza), Ivana Pipponzi (della Commissione regionale Parità e Pari Opportunità), Elisa Trognacara (cooperante di Ases), l’assessore regionale all’Agricoltura Rosa Mastrosimone e Sofia Trentini della giunta nazionale Donne in campo.«Mentre le giovani lavoratrici dipendenti di aziende agricole sono aumentate rispetto al totale della manodopera familiare

– sottolinea Rosanna Bollettino, presidente di Donne in Campo - si rileva un basso livello di scolarizzazione delle imprenditrici. Di qui le tre priorità che indichiamo, in linea con la nuova strategia europea: una crescita intelligente sviluppando un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione; una crescita sostenibile e una crescita inclusiva . Obiettivi questi, per conseguire i quali una maggiore presenza in agricoltura

delle donne -conclude Bollettinoaiuterebbe il settore agricolo a sviluppare un'agricoltura più inclusiva, più aperta all'introduzione di innovazioni e più rispettosa dell'ambiente». Sulla Pac si è soffermato il presidente della Cia Basilicata, Donato Distefano, che ha sottolineato «come non si possa immaginare che i pagamenti diretti scompaiano e come si debba lavorare per avere un’agricoltura sempre più di qualità»

FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE ORLANDOpiazza Trieste, 11 BENZINA 24 ORE AGIP Ss 585

FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CARBONEvia Mazzini 5 (Tramutola) BENZINA 24 ORE AGIP via Nazionale; IES via Nazionale

FERRANDINA

LAURIA

MATERA

POLIZIA MUNICIPALE 0973-627229 PRONTO SOCCORSO 0973-621111 GUARDIA MEDICA 0973-628281 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE PITTELLAlargo Plebiscito BENZINA 24 ORE AGIP piazza Miraglia, via San Pietro CATANIA via Fontana Inferiore

POLIZIA MUNICIPALE PRONTO SOCCORSO GUARDIA MEDICA SERVIZIO TAXI

NUMERI UTILI CARABINIERI 112 POLIZIA 113 EMERGENZA INFANZIA 114 VIGILI DEL FUOCO 115 GUARDIA DI FINANZA 117 EMERGENZA SANITARIA 118 CORPO FORESTALE 1515 TELEFONO AZZURRO 19696 TELECOM SERVIZIO GUASTI 187 ACI SOCCORDO STRAD. 803116 FERROVIE DI STATO 848888088 SOCCORSO IN MARE 1530 GUASTI ACQUA 800992292 AMGAS 800887096 ITALGAS 800900700 PRONTO ENEL 803500 ACTA 0971-55616 NETTEZZA URBANA 0835-241340 COTRAP 0971-508311 CASAM 0835-335611 ACAT Ass. alcolisti in trattamento 080-5544914 TELEFONO PER SORDI Centralino voce 055-6505551 Centralino D.T.S. 055-6505552 FOND. ANTIUSURA 0971-51893/0835-314616

POTENZA POLIZIA MUNICIPALE 0971-415754 - 415711 PRONTO SOCCORSO 118 GUARDIA MEDICA 0971-310310 FARMACIE APERTE DI NOTTE BRIENZA via Enrico Toti, 9 BENZINA 24 ORE AGIP raccordo aut. Q8 raccordo aut.

FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CERVONE via G. Fortunato, 4/8 PAPA via N. Sauro, 75 BENZINA 24 ORE API via Potenza

VENOSA POLIZIA MUNICIPALE PRONTO SOCCORSO GUARDIA MEDICA BENZINA 24 ORE API via Roma

MELFI POLIZIA MUNICIPALE 0972-251308 PRONTO SOCCORSO 0972-773111 GUARDIA MEDICA 0972-2387 91 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE CARLUCCI C.so Garibaldi, 58 BENZINA 24 ORE AGIP largo Stazione IP S.S. 93 ESSO via A. Moro

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LAGONEGRO

POLIZIA MUNICIPALE OSPEDALE GUARDIA MEDICA

0972-729249 0972-726111 0972-721214

0972-31010 0972-39210 0972-39270

POLIZIA MUNICIPALE 0972-83577 PRONTO SOCCORSO 118 GUARDIA MEDICA 0972-39130 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE DEL GUFO REALE piazza dei Caduti BENZINA 24 ORE ERG via Verdi ESSO via Roma

POLIZIA MUNICIPALE PRONTO SOCCORSO GUARDIA MEDICA

SENISE POLIZIA MUNICIPALE 0973-686294 PRONTO SOCCORSO 0973-62111 GUARDIA MEDICA 0973-584718 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE PISANOvia Martiri d’Angola, 128 BENZINA 24 ORE AGIP Statale Sinnica uscita Senise

VILLA D'AGRI 0973-41330 0973-48111 0973-48855

POLIZIA MUNICIPALE PRONTO SOCCORSO GUARDIA MEDICA

0975-69033 0975-312111 0975-312280

0835-2671 0835-253212 0835-262260 380-507.38.55 / 340-527.74.10 - 333-268.51.73 - 327-988.87.34 0835-26.12.99 (24 h su 24 h)

FARMACIE APERTE DI NOTTE DINNELLAvia Cappuccini, 72 BENZINA 24 ORE ACI IP viale delle Nazioni Unite AGIP via Dante, via Lucana API statale 99 per Altamura ERG via La Zazzera ESSO via Dante, via Lucana IP via La Martella Q8 via Annunziatella, via Nazionale

POLIZIA MUNICIPALE 0835-756232 GUARDIA MEDICA 0835-556293 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE MORANOC.so Vittorio Emanuele, 21 BENZINA 24 ORE Q8 via Olmi

MONTESCAGLIOSO POLIZIA MUNICIPALE 0835-209215 / 209218 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE BEATRICEvia D’Alessio, 13

PISTICCI POLIZIA MUNICIPALE 0835-581014 PRONTO SOCCORSO 0835-586591 / 586525 GUARDIA MEDICA 0835-443200 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE LOFRANCOC.so Margherita di Savoia, 55

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GUARDIA MEDICA 0835-745574 POLIZIA MUNICIPALE 0835/540242 POLIZIA MUNICIP. METAPONTO0835/745121 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE PALUMBO corso Umberto I, 199

POLIZIA MUNICIPALE 0835-980876 PRONTO SOCCORSO 0835-986312 / 972171 GUARDIA MEDICA 0835-986455 FARMACIE REPERIBILI DI NOTTE STIGLIANO via Caltanisetta, 1


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