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Oscar Giannino legge il Fatto e caccia il suo candidato in Sicilia, inquisito da Falcone. Se facessero tutti così, avremmo davvero le liste pulite
Giovedì 17 gennaio 2013 – Anno 5 – n° 16
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Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
SVOLTA PD: L’AMICO È MONTI I NEMICI INGROIA E SANTORO Anche Bersani, come B., ha un “mattinale” per dare la linea a dirigenti e giornalisti: “Servizio Pubblico e Rivoluzione Civile tirano la volata al Pdl”. Fassina rivela a Libero: “Anche se vinciamo, governeremo col Prof”. Il dilemma dei garanti: salvare Crisafulli Marra » pag. 7 e scaricare i pesci piccoli?
ILFATTOQUOTIDIANO.IT
DEMOCRATICI
Appello di Franca Rame “Pd, fuori gli indegni”: 10 mila adesioni in 12 ore
“Ti servono firme?” Ci pensa Bruno Astorre detto Sua Preferenza
» pag. 6
COSENTINO, SCAJOLA & C.
Sono impresentabili ma anche irrinunciabili: portano troppi voti d’Esposito » pag. 6
y(7HC0D7*KSTKKQ( +@!"!#!=!/
Pagani » pag. 7
REGIONE LAZIO
La Polverini è scaduta, ma continua a nominare i suoi amici Di Blasi » pag. 4
» RETATE » A Milano nuovi guai per Penati: regali a Gavio perché aiutasse l’Unipol a scalare la Bnl
Lega e quote latte: puzza di tangenti Pdl a Parma: arrestato l’ex sindaco 2 MORTI E 41 OCCIDENTALI SEQUESTRATI
Blitz in via Bellerio: presunte mazzette a politici e funzionari per ritardare i pagamenti degli agricoltori all’Ue. Caso Vignali: pressioni su Berlusconi tramite la escort Nadia Macrì per insabbiare le indagini di Davide
Vecchi
di Emiliano Liuzzi
l contatto con Berlusconi lo angenti pagate a politici T e funzionari Ue per al- Iaveva trovato attraverso leggerire e ritardare le multe Nadia Macrì, una delle ragazze per le quote latte comminate agli allevatori, anche attraverso l’intervento del ministero dell’Agricoltura e dell’Agea. » pag. 3
NIENTE ENDORSEMENT
Blindati francesi in azione in Mali LaPresse
Mali, l’Italia aiuta la Francia. Vendetta islamica in Algeria Citati, Gramaglia, Jannello e Zunini » pag. 12 - 13
Marchionne gabba i tecnici: “La Fiat è governativa per definizione” ulla Fiat, Monti ha fatto una scommessa perdente. In S due giorni ha incassato due sonori schiaffoni da Marchionne: “Ho sostenuto il suo governo, ora però non dico per chi voto. La Fiat è filogovernativa per deMeletti » pag. 9 finizione”.
del bunga bunga. La concretezza alle sue richieste di fermare i magistrati gliel’aveva offerta il senatore Filippo Berselli. » pag. 2
» SATIRA PROIBITA
Luttazzi, l’ultimo epurato: “Tornerò, ma non ho fretta” Scanzi » pag. 14
LA CATTIVERIA Berlusconi: “Monti vuole tassarmi anche il piffero”. Tranquillo, sotto una certa soglia si è esenti
» www.forum.spinoza.it
Ci vorrebbe un avvocato di Marco
Travaglio
ettiamo che un futuro presidente della M Repubblica organizzi o favorisca un colpo di Stato. È quello che, secondo Scalfari e
Jannuzzi, accadde nel 1964 col presidente Antonio Segni e il “Piano Solo” del generale De Lorenzo. Fino all’altroieri, contro una simile eventualità, eravamo in una botte di ferro: in base alla Costituzione del 1948, che parrebbe tuttora vigente, il Presidente era perseguibile dalla magistratura come ogni cittadino per gli atti estranei alle sue funzioni; e, per quelli funzionali, solo per alto tradimento e attentato alla Costituzione. Se evadeva le tasse, stirava un passante con l’auto, picchiava la moglie o diffamava un cittadino, finiva sotto processo. E così, previa autorizzazione delle Camere, se ordiva un golpe o vi partecipava. Da ieri, nei fatti, non è più così. Per cui dobbiamo sperare che al Quirinale non salga mai un poco di buono, o uno che lo diventa. Pur di dare ragione a Napolitano contro la Procura di Palermo, la Corte costituzionale ha stabilito un principio ai confini della realtà: il capo dello Stato rimane “comunque assoggettato alla medesima responsabilità penale che grava su tutti i cittadini”, ma se commette reati extrafunzionali “non è ammissibile l’utilizzazione di strumenti invasivi di ricerca della prova” tipo intercettazioni, anche indirette, casuali, captate sul telefono di un altro. È inascoltabile, inudibile, inascoltabile, ineffabile: come i sovrani assoluti e le divinità. Per provare i suoi reati bisogna ricorrere a “mezzi diversi (documenti, testimonianze ed altro), tali da non arrecare lesione alla sfera di comunicazione costituzionalmente protetta”. Per alto tradimento e attentato alla Costituzione invece è intercettabile direttamente o indirettamente solo previa “autorizzazione del Comitato parlamentare per i giudizi di accusa” e “solo dopo che il Presidente sia stato sospeso dalla carica” dalla Corte costituzionale. Cioè: se si sospetta un golpe, per intercettare il Presidente presunto golpista bisogna attendere che le Camere autorizzino i giudici e la Consulta lo deponga. A quel punto lui saprà di essere intercettato e non parlerà più al telefono. Dunque rimane perseguibile, ma è impossibile trovare le prove per perseguirlo. Non è meraviglioso? Restano, si capisce, “documenti e testimonianze”. Sempreché il Presidente golpista abbia la gentilezza di scrivere una confessione su carta intestata: “Sto facendo un golpe”. Non solo: non potendo subire perquisizioni (mezzo di ricerca “invasivo”), il Presidente dovrà avere cura di consegnare la confessione a un complice, oppure il complice dovrà correre a denunciare il Presidente (e dunque anche se stesso). Altrimenti, se il complice fosse intercettato al telefono col Presidente, la bobina che prova il golpe dovrà essere cestinata dal gip ancor prima di leggerla e valutarla. Come ciò sia compatibile col principio di obbligatorietà dell’azione penale (articolo 112 della Costituzione), che impone al pm di procedere dinanzi a ogni notizia di reato, non è dato sapere. Ma il bello è che la bobina contenente The Voice va distrutta dal gip aumma aumma, “senza sottoposizione al contraddittorio tra le parti”: cioè possono conoscerla i pm, il gip, i poliziotti, i tecnici audio, i due interlocutori, ma non gli avvocati. E pazienza se, in quella bobina, ci sono elementi di prova che scagionano gli imputati. Come ciò sia compatibile con l’obbligo del “contraddittorio nella formazione della prova” (art. 111) e soprattutto col diritto di difesa “inviolabile e in ogni stato e grado del procedimento” (art. 24), non è dato sapere. Ma contro questa sentenza incostituzionale non protesta nessuno: non i politici vili, non i giornalisti servi, non i giuristi corazzieri, ma nemmeno gli avvocati. Ne abbiamo 230 mila, ma su questa palese violazione del diritto di difesa non vola una mosca. Che fanno le Camere penali, l’Ordine forense, gli organismi dell’Avvocatura? E, soprattutto, a che servono?
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 262 del 16/01/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Salute
Un defibrillatore per tutti i centri lucani Gli apparecchi “salva-vita” saranno collocati in caserme, uffici, scuole e musei su tutto il territorio della regione
Programma dodicennale 2013/2024 di sostegno all’Ateneo regionale
Piano Unibas ok del Consiglio
Approvata a maggioranza una delibera della Giunta L’ingresso principale di Potenza della sede dell’Università della Basilicata
La Regione Basilicata ha aderito ad un progetto nazionale per prevenire le patologie cardiovascolari. Comune per mettere in campo una campagna di prevenzione contro le malattie cardiovascolari. E’ la proposta portata avanti dal Dipartimento regionale alla Sanità con lo scopo di contrastare queste patologie, che costituiscono la prima causa di morte nel Paese.
Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza (con 19 voti favorevoli di Pd, Idv, Mpa, Gruppo Misto, Ial, Sel, Pu
e 5 astensioni del Pdl) una delibera della Giunta che riguarda il “Piano dodicennale 2013/2024 di sostegno all’Unibas”, che defini-
sce gli obiettivi strategici per sostenere e potenziare le diverse attività ad alta intensità di conoscenza dell’Ateneo lucano.
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Inclusione sociale
Enti locali
Cultura
La riunione è stata fissata per fare il punto
Sostegno alle attività culturali e promozionali
IV Commissione: audizione sul ddl spettacolo
Copes, se ne discute il 28 gennaio Il programma scade a fine mese
Assegnati fondi europei a Bernalda
Gli operatori teatrali chiedono garanzie
Per le manifestazioni 20 mila euro
Tanti i protagonisti intervenuti
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La Fiat ha chiesto due anni di cassa integrazione straordinaria nello stabilimento di Melfi
Il ministero dell’Ambiente accoglie le controdeduzioni dei Comuni fermando per ora le trivelle
I vertici dell’azienda rassicurano sul lavoro ma i sindacati non nascondono i timori
Nelle lettera inviata alla Appennine Energy chiesto nuovo Studio di impatto ambientale
La casa automobilistica torinese ha chiesto dal prossimo 11 febbraio fino al 31 dicembre 2014 la cassa integrazione straordinaria, a rotazione, per lo stabilimento di Melfi. Per i manager del Lingotto servirà a facilitare la
Le amministrazioni comunali e le associazioni ambientaliste del Metapontino incassano un primo significativo risultato nella delicata vicenda legata alla ricerca di idrocarburi nel mar Jonio. Il ministero dell’Ambiente,
ristrutturazione in attesa dell’investimento da un miliardo annunciato lo scorso 20 dicembre, ma la produzione della Punto andrà avanti secondo le richieste del mercato. I sindacati si dicono pronti a tenere alta la guardia.
La Gazzetta del Mezzogiorno
infatti, nei giorni scorsi ha inviato una lettera alla società Appennine Energy srl per sollecitare l’aggiornamento dello Studio di impatto ambientale (Sia) per evitare l’arhiviazione dell’istruttoria. Controdeduzioni, dunque, accolte.
Il Quotidiano della Basilicata
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Basilicata Mezzogiorno
Sostegno all’Unibas approvato il Piano
Il Consiglio regionale della Basilicata lo ha approvato, durante la seduta di ieri, a maggioranza con diciannove voti favorevoli Con dieci milioni di euro, rivenienti dalle royalties del petrolio, la Regione Basilicata ha deciso di integrare i fondi nazionali a disposizione dell’Ateneo lucano. Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato, infatti, durante la seduta di ieri, a maggioranza (con diciannove voti favorevoli di Pd, Idv, Mpa, Gruppo Misto, Ial, Sel, Pu e cinque astensioni del Pdl) una delibera della Giunta che riguarda il “Piano dodicennale per il periodo riferito agli anni che vanno dal 2013 al 2024, di sostegno all’Università degli Studi della Basilicata”. Tale piano definisce gli obiettivi strategici per sostenere e potenziare le attività ad alta intensità di conoscenza dell’Ateneo
lucano tra cui il consolidamento e la diversificazione dell’attuale offerta formativa sulle sedi di Potenza e Matera; il consolidamento e lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione e di cooperazione interuniversitaria; il potenziamento della ricerca scientifica e delle infrastrutture ad essa preposte; il potenziamento dell’attività di orientamento e job placement, di formazione post laurea e di supporto agli spin off; il miglioramento dei servizi e degli interventi in favore degli studenti; sviluppo dei processi di digitalizzazione dell’ateneo e di dematerializzazione dei flussi informativi; il potenziamento della dotazione di personale docente e non docente.
Attualmente l’Università degli studi della Basilicata riceve finanziamenti statali per trentadue milioni di euro (con una riduzione di quattro milioni di euro negli ultimi anni), a cui si aggiungono i dieci milioni del finanziamento regionale e circa quattro milioni di euro di entrate per le tasse universitarie. In tutto quarantasei milioni di euro, trentasei dei quali coprono i costi del personale. Nel dibattito sul provvedimento in questione sono intervenuti i consiglieri Autilio (Idv), Romaniello (Sel), Mollica e Falotico (Mpa), Straziuso e Braia (Pd), Napoli e Pagliuca (Pdl) nonchè ed il presidente della Regione De Filippo. L’Università degli Studi
Via libera della IV Ccp Il provvedimento è stato illustrato lunedì scorso dal rettore Mauro Fiorentino La quarta Commissione permanente del Consiglio regionale (Politica sociale) ha espresso parere favorevole all’unanimità sul provvedimento passato poi all’esame dell’Aula per la definitiva approvazione. Il Piano di sostegno per l’Università della Basilicata era stato illustrato in precedenza dal rettore dell’Ateneo lucano Mauro Fiorentino, il quale ha innanzitutto ricordato che, senza i finanziamenti della legge regionale n. 12/2006, l’Unibas in questi anni non avrebbe potuto sostituire i 51 docenti cessati dal 2008 con i 40 nuovi assunti
nello stesso periodo ed avrebbe dovuto chiudere 5 corsi di laurea. “Con il piano dodicennale - ha detto il rettore Mauro Fiorentino - che presenta fattori di internazionalizzazione, di diversificazione, di miglioramento dei servizi agli studenti, intendiamo inoltre dare - ha concluso il rettore - impulso alle attività di ricerca”.
della Basilicata è un’Università Italiana istituita nel 1982 con la Legge 219/81. È dislocata sul territorio con le proprie strutture e persegue i medesimi obiettivi in ciascuna delle sue sedi (Matera e Potenza). Oggi conta otto facoltà, Ingegneria, Agraria, Architettura, Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali, Lettere e filosofia, Farmacia, Economia e Scienze della formazione primaria, dodici dipartimenti, tre biblioteche e un centro di alta formazione.
L’ingresso di Potenza della sede dell’Università della Basilicata
De Filippo: investiamo risorse e aspettative Il commento del presidente della Regione circa la delibera che va a potenziare e consolidare il programma dell’Ateneo “Abbiamo deciso di intervenire con risorse regionali, in una materia legislativa che è in capo allo Stato, perché vogliamo scommettere sulla nostra formazione universitaria. Vogliamo offrire una possibilità di sviluppo all’Università della Basilicata perché crediamo che possa rappresentare una valida opportunità di crescita che, ci auguriamo, possa offrire un ulteriore sostegno al rafforzamento dei sistemi produttivi, sociali, amministrativi e di servizio del territorio della regione Basilicata”. Così il presidente della giunta regionale, Vito De Filippo, ha commentato l’approvazione, da parte
del Consiglio regionale, della delibera di giunta sul “Piano dodicennale di sostegno all’Università degli Studi della Basilicata”, che
I 10 milioni di euro messi a disposizione dalla Basilicata nell’Accordo di programma con il Miur definisce le attività di potenziamento e dell’Ateneo lucano con l’impiego di fondi derivanti dalle royalties del petrolio. “I 10 milioni di euro che la Basilicata mette a disposizione della sua Università – ha aggiunto il presiden-
te – rientrano nell’ambito dell’Accordo di programma convenuto con il Ministero della Pubblica istruzione che in qualche modo premia la cultura e le scelte della Regione Basilicata. Siamo consapevoli di agire su un terreno non facile e di puntare su un piccolo e giovane Ateneo del Mezzogiorno che il governo regionale, con il sostegno del Consiglio, ha inteso offrire un’ulteriore possibilità non solo di sopravvivenza ma anche di sviluppo a questa Università, nella convinzione - ha concluso De Filippo - che il piccolo e giovane Ateneo saprà mettere a frutto le risorse così come le aspettative investite”.
Dal Consiglio L’assessore regionale, alla Cultura, Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, durante la seduta del Consiglio regionale svoltasi nella giornata di ieri ha riferito in Aula sulla vicenda della chiusura degli uffici postali in alcuni Comuni a seguito del piano di razionalizzazione deciso dall’ente. Approvato, inoltre, l’assestamento di bilancio di alcuni enti sub regionali: Ardsu, Arpab ed Alsia. Questi gli argomenti principali trattati, approvati e discussi durante l’ultima
assemblea del parlamentino regionale. Riguardo invece alle risorse stanziate in favore dell’Unibas e alla relativa rendicontazione nella prima seduta dell’anno successivo al rendiconto”. Respinto, invece, a maggioranza, un emendamento al Piano del consigliere Venezia (Pdl), che proponeva di prevedere una relazione trimestrale del rettore, da trasmettere al Consiglio regionale, con il rendiconto analitico delle spese sostenute
dall’Unibas. In apertura di seduta, su richiesta del consigliere Romaniello (Sel), l’assessore Viti ha riferito sulla vicenda della chiusura degli sportelli di Poste italiane in alcune aree della Regione, dove a seguito dei recenti provvedimenti di razionalizzazione molte comunità rischiano di perdere l’erogazione di servizi essenziali. L’auspicio che l’assessore Viti ha rinnovato in Consiglio regionale è “che le Poste rispondano all’appello
dei poteri locali e della Regione condividendo la esigenza e l’urgenza di riaprire un confronto che conduca a decisioni partecipate e condivise”. Egli ha inoltre rinnovato “l’apprezzamento per la apertura manifestata dall’amministratore delegato di Poste italiane Sarmi, confidando che essa continui a costituire la condizione per chiudere una difficile vicenda”. Sulla questione sono poi intervenuti lo stesso Romaniello, Pagliuca (Pdl) e Mollica (Mpa).
L’Assemblea regionale ha infine approvato a maggioranza (con 15 voti favorevoli di Pd, Idv, Mpa, Gruppo Misto, Sel, Pu, 4 voti contrari del Pdl e l’astensione del consigliere Navazio di Ial), in sede di controllo, l’assestamento al bilancio di previsione 2012 dell’Ardsu e dell’Arpab. Sempre a maggioranza (con 14 voti favorevoli di Pd, Idv, Mpa, Gruppo Misto, Sel, Pu, 4 voti contrari del Pdl e l’astensione del consigliere Navazio di Ial)
l’assestamento al bilancio di previsione 2012 dell’Alsia. Al termine della seduta del Consiglio regionale, è stato insediato il seggio per l’elezione del nuovo difensore civico della Basilicata. Nelle due votazioni svolte nessuno dei 22 candidati ha ottenuto il quorum necessario per l’elezione (20 voti). Questo adempimento è stato, quindi, rinviato alla prossima seduta dell’Assemblea, in programma il 29 gennaio.
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Basilicata Mezzogiorno
“Un defibrillatore in ogni Comune”. La Regione aderisce al progetto Le patologie cardiovasolari costituiscono la prima causa di morte nel Paese. Con il progetto si vuole incentivare l’uso dell’apparecchio Il defibrillatore, usato in modo tempestivo può salvare molte vite
La Regione Basilicata ha aderito ad un progetto nazionale per prevenire le patologie cardiovascolari. Un defibrillatore in ogni Comune per mettere in campo una campagna di prevenzione contro le malattie cardiovascolari. E’ la proposta portata avanti dal Dipartimento regionale alla Sanità con lo scopo di contrastare queste patologie, che costituiscono
Copes, tempo di bilanci Il prossimo 28 gennaio, con inizio alle ore 12, nella sede del dipartimento Salute, sicurezza e solidarietà sociale della Regione Basilicata si terrà un incontro incentrato sul “Copes”, il programma di contrasto alla povertà e orientato all’inclusione sociale che si sviluppa attraverso
misure di integrazione al reddito per 24 mesi e altri servizi destinati alla famiglia. La riunione, alla quale è prevista la partecipazione dell’assessore Attilio Martorano, è stata fissata per fare il punto sull’attuazione del programma che scade il 31 gennaio 2013. Inoltre,
analizzando i risultati raggiunti e tenendo conto della particolare congiuntura economica che interessa il Paese, l’occasione servirà anche per tracciare la possibile strada da percorrere per dare seguito al progetto e andare incontro ai soggetti in possesso dei requisiti richiesti. (bm9)
Cultura, fondi a Bernalda Le attività culturali, storiche, ambientali e promozionali di Bernalda possono contare su fondi europei per la loro valorizzazione. E’ di circa 20 mila euro infatti il finanziamento della Regione con fondi europei (Fondo europeo per lo sviluppo regionale 2007 - 2013) destinato, ap-
punto al sostegno delle diverse attività culturali organizzate nel comune di Bernalda. Krikka Raggae per il “Bella Fest” conta su una somma pari a 5500 euro. 2 mila euro invece per la Festa patronale di San Leone Magno e 3 mila euro per quella di San Berardino da Siena. 1000 euro
sono assegnati alla Fiera dei comuni. 2500 euro hanno finanziato il concerto dell’associazione Lams “Christmas music” e 4000 il Concerto di Natale dell’Orchestra Magna Grecia. 1500 per il Capodanno in piazza del Circolo Arci Metafora e 500 euro per il montaggio palchi.
Asi, nomina commissione Sono ancora in corso, da parte dell’amministrazione del Consorzio industriale di Potenza, le procedure per la nomina della commissione giudicatrice delle offerte relative ai lavori di efficientamento energetico nelle aree industriali della Provincia di Potenza. I territori interessati fanno
parte dei comuni di Baragiano, Balvano e Isca Pantanelle - Viggiano e Senise - Melfi e Vitalba Potenza e Tito. Con successiva comunicazione, inoltre, sarà resa nota attraverso il sito internet del Consorzio, www.consorzioasipz.it/, la data e l’ora della prima seduta pubblica. Per ulteriori
informazioni riguardanti le procedure necessarie per la nomina della commissione, è possibile contattare il Centro direzionale zona industriale di Tito allo 0971- 659111 o scrivere all’indirizzo mail asi@consorzioasipz. it. Il Consorzio industriale di Potenza è operativo dal 1961.
la prima causa di morte nel Paese. I primi sintomi si manifestano nella popolazione sottoforma di aritmie ventricolari. Il progetto «un defibrillatore in ogni Comune» ha lo scopo quindi di diffondere in modo capillare, su tutto il territorio della Basilicata, l’uso dei defibrillatori semiautomatici esterni. Ciò al fine di dare la possibilità ad ogni singola Amministrazione comunale di poter disporre, dopo la fornitura della attrezzatura necessaria e la opportuna formazione del personale individuato per la custodia e l’utilizzo, di un’importante presidio di primo soccorso sul proprio territorio. Se quest’ultime vengono subito diagnosticate e trattate con una defibrillazione immediata, si è ancora in tempo in modo da evitare ulteriori disfunzioni cardiache o decessi e assicurare maggiore probabilità di sopravvivenza all’assistito. Diventa così importante per la Regione Basilicata l’acquisto di defibrillatori semiautomatici, la quale ha voluto aderire ad un
progetto nazionale da diffondere su tutto il territorio lucano. In particolare, il defibrillatore semiautomatico esterno è un congegno medico che può essere utilizzato anche al di fuori delle strutture sanitarie. La sua funzionalità deve essere tempestiva in caso di un eventuale malore di un soggetto e prevenire un drammatico arresto cardiocircolatorio. Attraverso questa iniziativa lanciata in Basilicata dal Dipartimento regionale alla Sanità, Sicurezza e Solidarietà sociale, entrando nei dettagli, le amministrazioni comunali potranno presentare
l’incarico di indicare alle amministrazioni comunali i criteri per la selezione delle unità professionali da inserire nell’ambito delle attività formative e le modalità per la sostituzione dei defibrillatori in dotazione. Sarà, pertanto, fondamentale la collocazione strategica dei defibrillatori in punti equidistanti nei luoghi dove vi si registra un elevato afflusso permanente di persone (scuole, caserme, uffici), in ambienti dove le presenze sono variabili (stadi, palestre, auditorium, musei, chiese), in particolari località (contrade, frazioni) e sui mezzi della polizia
Il ruolo degli enti locali Saranno organizzati dei corsi di formazione rivolti al personale per dar vita a efficienti presidi sul territorio regionale richiesta al Governo regionale per dotarsi dell’uso delle apparecchiature tecnico-mediche. Saranno organizzati nei Comuni coinvolti specifici corsi di formazione rivolti al personale, che si occuperà dell’utilizzo dei dispositivi, al fine di dar vita ad efficienti presidi sanitari sul territorio. L’Azienda sanitaria di riferimento e del Dipartimento Interaziendale regionale di Emergenza Sanitaria avranno
municipale. Solo così sarà possibile un immediato utilizzo. Il defibrillatore semiautomatico (spesso abbreviato con DAE, defibrillatore automatico esterno, o AED, automated external defibrillator) è un dispositivo in grado di effettuare la defibrillazione delle pareti muscolari del cuore in maniera sicura, dal momento che è dotato di sensori per riconoscere l’arresto cardiaco dovuto ad aritmie.
Il vaccino contro l’influenza Tempo di malanni. La Regione Basilicata procede con la campagna antinfluenzale e antipneumococcica 2012- 2013 E’ già partita lo scorso novembre in Basilicata la campagna vaccinale antinfluenzale e antipneumococcica per la stagione 2012-2013. Le due vaccinazioni possono essere effettuate negli ambulatori Asl di tutti i comuni lucani, ma anche negli studi dei medici di medicina generale che partecipano alla campagna vaccinale. I due tipi di vaccinazione vengono erogati in forma gratuita e il fabbisogno acquisito è tale da garantire la copertura vaccinale di tutta la popolazione interessata a livello regionale. Le vac-
cinazioni sono raccomandate alle persone che hanno età pari o superiori a 65 anni, ma anche a bambini di età superiore ai 6 mesi, ragazzi e adulti fino a 65 anni affetti da patologie che aumentano il rischio di complicanze. La vaccinazione antinfluenzale è assicurata da specifici vaccini recentemente immessi in commercio e autorizzati dal Ministero della Salute. In merito alla vaccinazione antipneumococcica, che partirà contestualmente alla campagna antinfluenzale, la Regione Basilicata introduce la sommini-
strazione di un nuovo vaccino (vaccino antipneumococcico 13 valente, Prevenar 13) fortemente raccomandato da società scientifiche nazionali quali la Simmg-Sip-Siti, e supportato da studi e ricerche scientifiche internazionali. Questo vaccino è particolarmente efficace e duraturo nel tempo nel prevenire la malattia pneumococcica.
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Basilicata Mezzogiorno
Audizione in IV Commissione consiliare sul ddl della giunta regionale in materia di attività culturali
Spettacolo, attesa la legge
Diverse le osservazioni e le proposte avanzate dai protagonisti lucani interventuti Sostegno alle eccellenze artistiche lucane che si sono affermate in ambito nazionale e internazionale, con particolare attenzione ai soggetti riconosciuti dal Ministero per i beni e le attività culturali (Mibac) che operano in maniera professionale, pur senza togliere opportunità ad altri soggetti; rispetto dei contratti collettivi nazionali di categoria; sostegno non solo per le produzioni artistiche, ma anche per le imprese che curano la distribuzione. Sono le principali richieste che i rappresentanti del consorzio Teatri uniti di Basilicata, del Centro Mediterraneo delle arti, di Gommalacca Teatro e dell’Officina accademia Teatro hanno avanzato lunedì scorso in un’audizione tenuta dalla quarta Commissione permanente del Consiglio regionale, chiamata ad esaminare un disegno di legge della giunta sulle “Norme organiche in materia di spettacolo e norme di disciplina delle attività culturali” e una proposta di legge del
consigliere Romaniello (Sel) sulle “Norme in materia di spettacolo dal vivo”. Gli operatori teatrali chiedono inoltre che il fondo unico regionale per lo spettacolo venga chiaramente suddiviso, se non con importi almeno con percentuali già indicate nella norma, tra organismi riconosciuti dal Ministero e organismi non riconosciuti. “Siamo l’unica Regione che non ha una legge sullo spettacolo”, ha detto Ulderico Pesce del Centro Mediterraneo delle arti rivendicando la necessità di “un impianto legislativo non clientelare che fissi regole precise”. Con lui hanno partecipato all’audizione Gerardo Quaratino del Consorzio Teatri uniti di Basilicata, Carlotta Simona Vitale di Gommalacca Teatro e Giuseppe Quartana dell’Officina Accademia Teatro, i quali hanno sottolineato tra l’altro che “il professionismo, ancor prima che una vocazione, è un atto concreto di responsabilità, nei confronti di chi abbraccia
Tra le richieste il sostegno alle eccellenze artistiche lucane e il rispetto dei contratti collettivi nazionali di categoria Il teatro Stabile di Potenza
un progetto culturale di lungo termine, tradotto in possibilità reali di occupazione e specializzazione e formazione professionale”. Alla lettura del testo del disegno di legge “appare evidente la difficoltà dell’estensore nel diffe-
renziare con precisione le imprese culturali vere e proprie dalle attività amatoriali e dalle filodrammatiche”, scrive inoltre il direttore artistico del Consorzio Teatri uniti, Antonio Calbi, in una nota consegnata alla Commissione, aggiungendo che “com-
Al termine della lunga seduta il vicepresidente Straziuso ha rassicurato gli operatori teatrali
pito primo della nuova legge deve essere quello di riconoscere e sostenere in prima istanza quelle realtà che hanno vocazione d’impresa, che producono economia, che impiegano maestranze e artisti professionisti con contratti di lavoro regolari”. Al termine dell’audizione il vicepresidente della Commissione Straziuso, ringraziando gli operatori teatrali, ha assicurato che le loro istanze saranno ap-
profondite e vagliate dalla Commissione insieme all’assessore alla Cultura, Vincenzo Viti. Alla riunione della Commissione, oltre al vicepresidente Straziuso (Pd), che in assenza del presidente Vita ha condotto i lavori, hanno partecipato i consiglieri Mancusi (Udc), Romaniello (Sel), Falotico e Mollica (Mpa), Scaglione (Pu), Mazzeo (Gruppo Misto), Navazio (Ial), Venezia (Pdl) e Autilio (Idv). (bm9)
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Basilicata Mezzogiorno
Istruzione è crescita
La nostra migliore energia è il cervello dei nostri giovani
Formazione Intesa col Ministero e sostegno all’Università: puntiamo sulla cultura e sulle capacità dei ricercatori lucani
Sperimentazione dell’Apprendistato professionalizzante per incentivare l’inserimento dei nostri giovani nel mondo del lavoro
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella cultura come investimento, nella formazione come strategia. Per questo sosteniamo programmi che vadano oltre la scuola e guardino alle imprese
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
II I BASILICATA PRIMO PIANO
Mercoledì 16 gennaio 2013
SATA: ANNUNCIO CHOC
LE AUTO SUV E 500X La cassa integrazione straordinaria interesserà i 5.541 dipendenti ed è necessaria per adeguare gli impianti ai nuovi modelli
PRODUZIONE «STOP AND GO»
I nuovi modelli della Fiat «costano» 2 anni di Cigs Cassa integrazione a rotazione dall’11 febbraio 2013 al 31 dicembre 2014 La fabbrica continuerà a lavorare, con il 50% del personale, nei periodi che riterrà opportuni FRANCESCO RUSSO l La direzione aziendale della Fiat ha comunicato, nella giornata di ieri, l’avvio di una procedura di cassa integrazione straordinaria per la ristrutturazione dello stabilimento Sata in funzione dei nuovi modelli Suv. Il periodo della richiesta è di quasi due anni: dall’11 febbraio al 31 dicembre 2014. «Ma la fabbrica - frena il segretario nazionale della Fismic, Marco Roselli - continuerà a lavorare, anche se con il 50 per cento del personale, nei periodi che la Fiat riterrà opportuni: la procedura - spiega prevede che l’azienda indichi l’intero periodo che sarà interessato dalla cassa integrazione straordinaria: questo non significa che la fabbrica rimarrà chiusa due anni». Al più presto le organizzazioni di categoria chiederanno un incontro all’azienda. «Tutto questo servirà - continua Roselli – a definire la rotazione del personale, e a stabilire quanti lavoratori saranno coinvolti di volta in volta nella cassa integrazione. Dopo aver redatto un verbale, come prevede la procedura, andremo a discutere del tutto alla Regione Basilicata. L’avvio della cassa integrazione straordinaria per la ristrutturazione della Sata - aggiunge il sindacalista - significa che tutto sta procedendo secondo i piani: si concretizzano gli investimenti mettendo mano agli impianti, come annunciato da Marchionne. Ci attende ancora un periodo di sacrifici, aspettando la ripresa economica e industriale, ma ce la faremo». «Con l’avvio della procedura di cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione, comunicata alla Rsa, alle organizzazioni sindacali e alle istituzioni - dice il reggente della Fim Cisl Basilicata, Leonardo Burmo - parte la ristrutturazione dello stabilimento Sata per la produzione dei due nuovi modelli già annunciati dalla Fiat. La fase che si apre vedrà sicuramente un 2013 molto complicato - aggiunge - ma l’avvio della ristrutturazione offre allo stabilimento di Melfi prospettive future molto concrete e lo impegna in una dimensione non solo più europea ma mondiale, e questo è l’aspetto più significativo per una rapida uscita dalla crisi». Il segretario regionale della Fiom-Cgil, Emanuele De Nicola, esprime invece «forte preoccupazione, perché ad oggi ancora non si conoscono i dettagli degli investimenti per lo stabilimento», e chiede da una parte «alla Fiat e anche alle isti-
tuzioni regionali la massima trasparenza nella gestione della cigs al fine di garantire la rotazione al lavoro di tutti i lavoratori ed impedire, come avvenuto a Pomigliano, discriminazioni e perdite salariali a danno dei lavoratori», e dall’altra «il dettaglio del piano industriale con gli investimenti per evitare sorprese». Secondo De Nicola «il problema non riguarda solo la Fiat, ma anche le aziende dell’indotto: in alcuni casi, ci sono fabbriche dell’area industriale che stanno esaurendo anche le ore di cassa integrazione straordinaria. Per attraversare senza ulteriori danni il 2013, bisognerebbe portare a Melfi la produzione di un nuovo modello della Punto». De Nicola aggiunge che «il 2013 sarà peggiore dello scorso anno, e per via degli ammortizzatori sociali verrà ridotto l’orario di lavoro e quindi il salario. Adesso ci sarà alla Sata anche la cassa integrazione straordinaria, e l’auspicio - ribadisce - è che venga ripartita equamente tra i lavoratori». Ancora più duro il giudizio
del leader nazionale del sindacato, Maurizio Landini: «Siamo di fronte a un ridimensionamento occupazionale con la testa sempre più spostata verso gli Stati Uniti. Siamo preoccupati perchè leggiamo i fatti. Monti a Melfi ha dato la benedizione alla riduzione della presenza della Fiat nel nostro Paese». Vincenzo Tortorelli, segretario regionale della Uilm, invece, accoglie la notizia «con cauto ottimismo». «Aspettavamo da tempo - spiega il sindacalista - questa comunicazione. Adesso chiederemo, come organizzazioni di categoria, un incontro unitario per definire da un lato l’avanzamento degli investimenti, dall’altro i criteri previsti dalla legge per l’applicazione della cassa integrazione straordinaria. Nell’incontro con Fiat - ribadisce - chiederemo garanzie sulla rotazione. Il periodo - sottolinea - continua ad essere negativo, e a nessun sindacalista piace parlare di cassa integrazione. Ma almeno, questo volta, la cigs è legata agli investimenti su Sata».
I COMMENTI ALLA PRESENTAZIONE DELL’INVESTIMENTO MARCHIONNE AVEVA PARLATO DI «PERIODO DURO». MA NESSUNO IMMAGINAVA FINO A QUESTO PUNTO
Era davvero un sacrificio previsto? I sindacati tendono a vedere il bicchiere mezzo pieno. Si attende l’incontro con l’azienda MASSIMO BRANCATI l Si pensava a sacrifici, ad un periodo duro, ma probabilmente nessuno immaginava una richiesta così «invasiva» da parte dell’azienda. Se nel giorno dell’annuncio dell’investimento da un miliardo di euro Marchionne avesse detto che bisognava prevedere uno «stop and go» produttivo di due anni, di sicuro la «clac» allestita nello stabilimento melfitano non avrebbe reagito da platea allineata e coperta. I sindacati, tendenzialmente, guardano al bicchiere mezzo pieno, anche perché alla Sata si è reduci da un anno devastante, durante il quale si è lavorato mediamente per sei giorni al mese. Nino Falotico, segretario della Cisl di Basilicata, parla di una situazione ampiamente prevedibile: «Avevamo messo nel conto un periodo di ristrutturazione e di cassa integrazione straordinaria per adeguare le linee di produzione ai nuovi modelli Suv e chiediamo precise garanzie su tempi e modalità di tale ristrutturazione, a partire dalla rotazione della cigs. Per quanto ci riguarda - dice Falotico - la priorità è il rilancio della Sata come hub industriale del gruppo a livello mondiale e il fatto che Fiat decida di mettere in questa nuova intrapresa soldi propri per un valore di oltre un miliardo di euro è un dato che come sindacato non possiamo non tenere in considerazione. Non si tratta evidentemente di un'apertura di credito
RISTRUTTURAZIONE «Gli ammortizzatori sociali sono una soluzione inevitabile»
incondizionata – conclude Falotico – ma vigileremo in quanto firmatari degli accordi affinché gli stessi accordi siano rispettati in modo puntuale». Anche il sindaco di Melfi, Livio Valvano, sgombra il campo da interpretazioni allarmistiche: «La cassa integrazione era attesa. L’azienda conferma il piano degli investimenti e la cassa integrazione è un sacrificio che però poterà frutti per il futuro. Opinare sul punto è strano. L'azienda deve ristrutturare gli impianti per investire e gli ammortizzatori sociali sono uno strumento». Invita all’ottimismo anche Pino Giordano, segretario regionale Ugl, e Donato Russo, segretario della federazione provinciale di Potenza: «Non resta che rimanere fiduciosi sul progetto della Fiat e di continuare a credere che l’avvio della procedura di cassa integrazione deve aprire prospettive di mercato Una volta ultimati gli interventi di ammodernamento per poter produrre una «utility vehicle» del marchio Jeep e la nuova Fiat 500X - concludono - siamo convinti che l’impianto avrà una flessibilità enorme perché sarà predisposto per costruire fino a quattro modelli diversi sulla stessa linea: quando la produzione raggiungerà il pieno ritmo, la fabbrica sarà in grado di costruire 1.600 vetture al giorno su tre turni di lavoro». La cassa integrazione sarà a rotazione e i periodi saranno ugualmente distribuiti su tutti i dipendenti a seconda dell'attività produttiva della linea in funzione perché, come ricorda il segretario regionale della Uilm, Vincenzo Tortorelli, la produzione della Punto continuerà anche nei prossimi mesi.
FISMIC Marco Roselli
FIM Leonardo Burmo
UILM Vincenzo Tortorelli
FIOM Emanuele De Nicola
SINDACO Livio Valvano
CISL Nino Falotico
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
BASILICATA PRIMO PIANO I III
Mercoledì 16 gennaio 2013
IMPIANTI FERMI La fabbrica è chiusa per l’ennesimo fermo produttivo e riaprirà i battenti la prossima settimana. Nuovo stop dal 4 al 7 febbraio
RIFLESSI SULL’INDOTTO Il lungo periodo di cassa integrazione avrà ripercussioni anche sulle aziende dell’indotto. Si annunciano tempi durissimi
Lo stabilimento «attivo» solo sei giorni a gennaio Nel 2012 sono state oltre 150 le giornate di cassa integrazione OPERAI Per i lavoratori della Fiat-Sata di San Nicola di Melfi si prospettano due anni di grandi sacrifici. Cassa integrazione straordinaria a rotazione dall’11 febbraio 2013 al 31 dicembre 2014 [servizio fotografico di Tony Vece]
l Circa 150 giornate di ammortizzatori sociali nell’anno da poco concluso, ed ora la richiesta di cassa integrazione straordinaria dall’11 febbraio fino al 31 dicembre 2014. Alla Sata di San Nicola di Melfi non si lavora ormai da tempo: la fabbrica è chiusa per cig - dopo l’ennesimo fermo produttivo annunciato a fine anno - e riaprirà i battenti la settimana prossima. Nel mese di gennaio saranno soltanto sei le giornate lavorative, e si farà di nuovo cassa dal 4 al 7 febbraio prossimi. Poi, come detto, inizieranno le procedure per la cassa integrazione straordinaria. Insomma, in attesa che a Melfi inizi la produzione dei nuovi Suv di marchio Fiat - prevista per il 2014, come annunciato nella visita alla Sata dall’amministratore delegato del gruppo, Sergio Marchionne - bisognerà stringere i denti fino ancora per molto tempo. I
I commenti tra gli operai «Per due anni lo stipendio non supererà 800 euro al mese» .
«Il mio primo pensiero, anzi la mia prima preoccupazione, riguarda la busta paga. Con la cassa integrazione, anche per i prossimi due anni, non supereremo gli 800 euro. Come faremo?». Dino è un operaio della Fiat di Melfi, iscritto alla Fiom: «Ma ora – ci tiene a precisare – le sigle sindacali contano poco, conta soprattutto la necessità di sostenere le nostre famiglie». A Melfi la fabbrica è chiusa dal 20 dicembre, proprio il giorno della presentazione del nuovo piano di investimento da un milione di euro fatta dal presidente John Elkann e dall’amministratore delegato Sergio Marchionne. Nello stabilimento lucano c'era anche il presidente del Consiglio, Mario Monti, accolto dagli applausi delle tute blu. «Poi però - si rammarica l’operaio – noi abbiamo «festeggiato» il Natale con 600 euro di tredicesima». Solo la settimana prossima, si tornerà sulla linea per produrre la
Punto. «Ma è stato già deciso che in tutto il mese di gennaio – fa i calcoli Dino – i giorni lavorativi saranno solo sei». Dall’11 febbraio poi, cominceranno i due anni di cassa integrazione straordinaria per la ristrutturazione aziendale. «Costruiremo due nuovi modelli – commenta l’operaio – e onestamente non sappiamo che mercato potranno avere». Alla rabbia e al timore degli operai Fiom fa da contraltare un atteggiamento meno sfiduciato di altri operai, appartenenti alle sigle oggi rappresentate nello stabilimento. Ad esempio, Massimo, rsa (rappresentante sindacale aziendale) della Fismic, non nasconde «le preoccupazioni per la crisi che fa paura a tutti», ma «almeno questa volta c'è una prospettiva. Senza il nuovo piano di investimento – ribadisce – il futuro sarebbe stato molto più buio, adesso, invece, in fondo al tunnel vediamo uno spiraglio di luce».
lavoratori, che nel 2012 hanno sopportato 28 settimane di fermo produttivo con una perdita salariale - secondo i dati forniti a dicembre dalla Fiom-Cgil - di circa 6800 euro a testa, dovranno fare altri sacrifici in attesa di tempi migliori e dell’avvento dei nuovi Suv. «Se analizziamo i dati industriali - interviene il segretario regionale della Uilm, Vincenzo Tortorelli - c'è un picco negativo nel settore auto del 19,6 per cento. La situazione è sicuramente drammatica, e dobbiamo aver fiducia negli annunci della Fiat per quanto riguarda l’avvio delle nuove produzioni. Auspichiamo che i nuovi investimenti inizino il prima possibile, come crediamo stia avvenendo, ma per il 2013 non ci resta che soffrire in attesa di tempi migliori. Speriamo che ci sia presto un confronto con l’azienda, per valutare i nuovi investimenti e le modalità di applicazione della cigs». La cassa integrazione straordinaria interesserà i 5.541 dipendenti dello stabilimento Sata di San Nicola di Melfi: 5.056 operai, 411 impiegati e 74 quadri. I lavoratori rimarranno a casa a rotazione, dal momento che le attività produttive non resteranno del tutto ferme per quasi due anni, ma continueranno seppure a ritmi ridotti. Il lungo periodo di cassa straordinaria, naturalmente, dovrebbe avere ripercussioni anche sulle aziende dell’indotto industriale. Ci saranno incontri, quindi, per chiarire gli aspetti legati direttamente alle fabbriche dell’area industriale. «Con la perdita della commessa della nuova Punto - analizza il segretario regionale della fiom, Emanuele De Nicola - si rischia di non saturare la capacità produttiva della Sata e dell’indotto, che già oggi è in grandi difficoltà rispetto alla mono-commessa: per queste ragioni al di là dei facili entusiasmi è necessario
AZIENDA Gli operai della Fiat-Sata prevedere un piano che garantisca la piena capacità produttiva e occupazionale per l’insediamento di San Nicola di Melfi». «Saremo vigili osservatori - commenta il segretario regionale dell’Ugl metalmeccanici, Giuseppe Giordano di ciò che il futuro lavorativo potrebbe riservarci, considerato che a Melfi oltre alla stabilita cassa integrazione ordinaria fino al 21 gennaio e dal 4 al 10 febbraio, seppure spalmata su tutti i turni, per esigenza aziendale e comunque coinvolgendo tutti i lavoratori, sarà applicata anche quella straordinaria per la ristrutturazione degli impianti in vista della produzione dei nuovi Suv. Serve con urgenza, quindi - dice ancora - una politica sindacale industriale a tutela del nostro territorio che si proietti a difesa del lavoro e dell’occupazione in Basilicata ridando a tutti speranza». [f. rus.]
IL DIBATTITO IL CASO SATA FINISCE NEL TRITACARNE DELLA CAMPAGNA ELETTORALE. ECCO COME LA POLITICA PIOMBA SULLA VICENDA
«È ora di espropriare la Fiat» Provocazione di Doino (Pcdl). Simonetti (Cseres) e Digilio (Fli): tempi lunghi l La vicenda della cassa integrazione straordinaria inevitabilmente finisce nel tritacarne della campagna elettorale. Con visioni contrapposte. La più oltranzista è quella di Florenzo Doino e Marco Ferrando del Partito comunista dei lavoratori che chiedono di «espropriare» la Fiat: «L’azienda - dicono deve essere posta sotto il controllo dei lavoratori. Per ripartire il lavoro esistente tra tutti i suoi operai, con una riduzione generale dell'orario di lavoro a parità di paga. Per garantire i diritti sindacali dei lavoratori contro ogni discriminazione. Per risparmiare risorse pubbliche a vantaggio dei lavoratori e della popolazione povera. La società italiana ha già «comprato» la Fiat con decenni di regalie pubbliche agli Agnelli. È ora di riprendersi il maltolto». Duro anche il commento di Pietro Simonetti, presidente del Cseres, centro studi economia e sviluppo: «Siamo all’inganno programmato con l’uso di una vasta batteria di propaganda ed eventi: annuncio di investimenti e parate pubbliche con
l’uso massiccio dei mezzi di comunicazione. La verità - prosegue Simonetti - è che si taglia il lavoro e la produzione a Melfi e si spreme lo Stato con la Gig. Due anni per ristrutturare una linea di produzione sono, dal punto di vista tecologico e della fattibilità, un tempo eterno che non ha precedenti in nessuna multinazionale o azienda di livello nazionale o internazionale. La Fiat ha impiegato di meno a costruire la Sata ora cerca tempo e risorse per giustificare un progetto debole e confuso, come hanno osservato importati esperti e valutatori di calibro mondiale. Dopo i salamelecchi e gli inchini a Marchione e Monti sarebbe il caso riprendere i contatti con la realtà vera e le ricadute delle scelte Fiat. Si tratta di una questione nazionale, come nazionale e la vicenda sulla gestione delle risorse produttive. Occorre da parte della Regione, delle forze politiche e sociali, dei lavoratori e delle popolazioni - conclude Simonetti - uno scatto di protesta e di iniziativa altrimenti la situazione economica e sociale com-
plessiva della Basilicata diventerà irreversibile». Parla di un tempo eccessivamente lungo per la modifica delle linee produttive anche il parlamentare uscente sen. Egidio Digilio (Fli): «La chiusura per quasi due anni è troppo. Per chi come me non ha avuto alcuna esitazione a riconoscere al manager della Fiat il merito di credere nella fabbrica di Melfi con la recente presentazione, alla presenza del premier Monti, del programma di investimenti per un miliardo di euro – aggiunge – non c’è alcun imbarazzo adesso a chiedere conto dei dettagli di quel programma. Anzi, a differenza di quanti hanno da sempre manifestato sfiducia nei comportamenti della casa automobilistica torinese, proprio perché credo nella strategia italiana, sia pure all’interno della internazionalizzazione Fiat, ritengo che ci sia bisogno di chiarezza immediata. È necessario infatti allontanare ogni sospetto e mettere le carte sul tavolo sia davanti ai rappresentanti sindacali dei lavoratori che della Re-
FABBRICA La visita di Monti alla Fiat-Sata in occasione dell’annuncio dell’investimento dell’ad Marchionne .
gione che pure è fortemente coinvolta dal piano industriale della Fiat e direttamente dal progetto del Campus Tecnologico che dovrà sorgere nell’area San Nicola di Melfi». Digilio ribadisce quello che ha sostenuto in occasione della cerimonia con Monti a Melfi: «Sono fortemente interessato a verificare che gli impegni sul futuro produttivo e il futuro occupazionale dei lavoratori del comparto auto, compreso l’indotto, siano realmente mantenuti, perché gli applausi scroscianti ottenuti siano meritati attraverso comportamenti coerenti». Sul caso interviene anche l’ex sindaco di Melfi Ernesto
Navazio, ora candidato nella lista Monti alla Camera, che rassicura: «Chiedetevi prima di tutto come si può fare un Suv nelle stesse linee che prima producevano la Grande Punto. Poi immaginate che due, del calibro di Monti e Marchionne, prima annunciano un forte investimento in Basilicata e poi, dopo qualche mese, ritrattano tutto come se parlassero al loro condominio e non al mondo intero. E, in ultimo, se quello era un annuncio da campagna elettorale, perchè non aspettare il giorno dopo le votazioni per annunciare invece la cassa integrazione?».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno Mercoledì 16 gennaio 2013
31 Policoro Accolte le controdeduzioni dei Comuni, no anche dal consiglio provinciale
Il ministero stoppa le trivelle Disposta l’integrazione degli atti pena la chiusura del procedimento di Appennine POLICORO - Un primo importante risultato è stato ottenuto ieri dall'Amministrazione comunale di Policoro, dalle associazioni in forza al “Comitato No Triv Jonio” e dalle Amministrazioni comunali della costa jonica sulla vicenda legata alle richieste di permesso di ricerca di idrocarburi nel mar Jonio. Infatti, con una lettera inviata alla Appennine Energy srl, inoltrata in questi giorni anche al Comune di Policoro, il Ministero dell'Ambiente sollecita la società ad aggiornare lo Studio di Impatto Ambientale relativa alla richiesta “d148 D.R. - CS”, pena la non conclusione dell'istruttoria. «Tale comunicazione -rende noto il Comune jonico- fa seguito ad una serie di chiarimenti che l'Amministrazione comunale ha chiesto agli uffici ministeriali, sollevando il problema della mancanza di aggiornamento del Sia (Studio di Impatto Ambientale), rilevato anche in sede di presentazione delle osservazioni, inviate lo scorso 4 gennaio». «E' un primo passo importante verso l'archiviazione dell'istanza di Via da parte della Appennine: le compagnie petrolifere non possono pensare di deturpare i territori, riproponendo persino studi vecchi e non aggiornati». Esprime soddisfazione il sindaco di Policoro, Rocco Leone, che lo scorso 4 gennaio ha firmato le osservazioni corredate di ben 11 allegati, tra cui il “Protocollo di Herackleia”, stipulato lo scorso 17 dicembre con i Comuni di Puglia, Basilicata e Calabria, in occasione della manifestazione No alle Trivelle sullo Jonio, organizzata proprio nella città di Policoro. «L'attenzione delle amministrazioni coinvolte -prosegue il primo cittadino- resta molto alta. Dopoaver presentato le osservazioni alla richiesta di Via della Appennine -prosegue Leone- stiamo ultimando quelle contro le due richieste della Shell, grazie anche alle tante associazioni che ci aggiornano e ci supportano nella ricerca di dati. Continueremo su que-
Una trivella petrolifera in mare
sto fronte -conclude Leone- fino a quando il pericolo trivelle a mare non sarà scongiurato definitivamente: abbiamo a cuore il benessere dei cittadini che passa anche attraverso la cura dell'ambiente e del territorio». Intanto, sempre ieri,il consiglio provinciale, all'indomani della manifestazione pubblica per dire no alle trivelle nel mar Jonio, ha
espresso parere contrario all'istanza presentata dalla Shell E&P Spa per la ricerca di idrocarburi liquidi e gassosi nell'area del golfo di Taranto denominata Jonio Settentrionale. «Un'azione determinante ha dichiarato il presidente del Consiglio Aldo Chieteraai fini della tutela delle nostre popolazioni e per la salvaguardia dell'identità am-
bientale propria del nostro territorio. In merito alla valorizzazione delle risorse paesaggistiche e ambientali -hanno evidenziato Stella e Chietera- il Piano regionale per l'utilizzazione delle aree demaniali marittime non lascia dubbi riguardo alla necessità di tutelare esclusivamente gli interessi del territorio. Qualsiasi intervento in queste zone sensibili non può prescindere dal rispetto per questi beni. La realizzazione del progetto -ha concluso il presidente della Provincia Franco Stella- avrebbe procurato un danno irreparabile all'intera provincia e al proprio patrimonio ambientale. La vocazione agricola e turistica della Basilicata, con le eccellenze del Materano e della sua costa jonica, richiedono politiche orientate a sostenere una crescita intelligente, dunque sostenibile. Difendere l'ambiente, valorizzare i settori strategici della regione quali l'agricoltura e il settore turistico devono essere le uniche priorità». a.corrado@luedi.it
Rotondella La Pro loco riprende le tradizioni
Grande attesa per i falò di Sant’Antonio
ROTONDELLA - Sant'Antonio Abate, per i rotondellesi, ha sempre qualcosa di speciale. Una forza di richiamo che non tutti gli eventi riescono ad avere. E che rende possibile il sacrificio di tanti paesani emigrati, disposti a fare chilometri pur di venire a scaldarsi al grande falò che ogni anno si accende nel piazzale antistante la Chiesa Madre. Arrivano persino da Taranto, Bari e dalla Calabria, sopportando il grande freddo che spesso caratterizza la serata. Poi, da qualche tempo, grazie alla Pro loco “A Ferachiusa”, l'evento si è arricchito di un secondo momento di folklore. Il quale, per la verità, è un vecchio momento tradizionale che la Pro Loco delPresidentePasqualeGentile haavutoilmerito di recuperare e di riproporre alle nuove generazioni.Sitratta dellabenedizionedeglianimali ed il giro dei cavalli per le vie del centro collinare, in programma giorno Il 17 gennaio alle ore 9 in piazza Albisinni. Sempre confermato per questa sera alle ore 19, il falò di Sant'Anto-
nio.Negli spaziattigui cisaràanche lapossibilità di degustare alcuni prodotti tipici locali e un momento di spettacolo musicale con il gruppo pugliese “Liscio Simpatia”. Il tutto subito dopo la SantaMessa. Anche perché, prima che essere un momento di folklore, quello di stasera è un momento religioso, nel ricordo di uno dei Santi più antichi e più importanti per la diffusione del cristianesimo. «Siamo molto soddisfatti -ha spiegato il presidente della Pro loco Pasquale Gentile- dell'entusiasmo che si sta creando intorno alle iniziative della Pro loco di Rotondella, testimoniato di recente anche dal successo e dalla grande partecipazione registrata al presepe vivente che ha visto il coinvolgimento di oltre cinquanta figuranti. La promozione delle tradizioni popolari rappresenta una delle poche leve a disposizione del territorio per non disperdere la memoria e andare incontro al futuro». Pino Suriano
Organizzato dalla Prefettura di Matera
Sicurezza sul lavoro Seminario ai vivai di Metaponto
METAPONTO - Nella mattinata del 11 gennaio scorso, si è svolto presso l'Azienda agricola Vivaistica “F.lli Dichio” a Metaponto, un seminario sul tema: “Tutela della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro per le aziende agricole”, organizzato dal Prefetto di Matera, Luigi Pizzi, d'intesa con la Copagri e la Regione, nell'ambito delle attività promosse dall' Osservatorio provinciale Permanente sulla sicurezza nei luoghi di lavoro e delle malattie professionali, istituito presso la Prefettura Scopo dell'iniziativa è stato quello di offrire al mondo agricolo strumenti finalizzati a migliorare la percezione del rischio, nel settore, e mantenere elevato il livello di attenzione sulle cause degli incidenti sul lavoro, attraverso la diffusione delle “buone prassi, e dei nuovi modelli di gestione della sicurezza finalizzate a prevenire il fenomeno degli infortuni sul lavoro in agricoltura. A tal fine, l'Osservatorio ha ritenuto di portare l'offerta formativa sul “campo”, specificatamente lungo la fascia jonica di questo territorio provinciale dove è maggiore la presenza di produttori agricoli, individuando quale sede di incontro una importante impresa di settore. Inoltre, la partecipazione alla manifestazione è stata estesa anche agli studenti degli Istituti Agrari della provincia. Dopo i saluti istituzionali, qualificati relatori hanno sviluppato ed approfondito le tematiche più rilevanti e attuali attinenti la materia della sicurezza nei luoghi di lavoro in agricoltura. In par-
ticolare, Gregorio Stella, responsabile del servizio ispettivo della Direzione territoriale del lavoro di Matera, ha relazionato su: “Organi di vigilanza e il sistema sanzionatorio in agricoltura. La sospensione dell'attività”; Angelo Licchelli dell'Azienda Sanitaria di Matera, ha sviluppato gli argomenti attinenti “I principali fattori di rischio derivanti dall'uso dei fitofarmaci”; Barisano, comandante provinciale dei Vigili del fuoco di Matera, ha sviluppato l'argomento sulla “Prevenzione incendi nelle aziende agricole”; Michele Lomonaco, manager della Società eureka, ha trattato le tematiche su “Principali fattori di rischio derivanti dall'uso di macchine e attrezzature agricole; la dott.ssa Grazia Maria Delicio, responsabile prevenzione dell'Inail di Matera, ha, infine, relazionato su “Aiuti finanziari per la messa in sicurezza delle Aziende Agricole. A conclusione degli interventi è seguito un question time. L'evento ha registrato una notevole partecipazione di studenti e di operatori agricoli che hanno manifestato vivo interesse per l'iniziativa; un importante risultato che contribuisce alla diffusione del messaggio di sicurezza nel modo migliore e più incisivo, grazie all'azione sinergica svolta dai diversi Uffici coinvolti, frutto del processo di concertazione e condivisione interistituzionale avviato, in sede di conferenza permanente, da questa Prefettura come strumento di coordinamento nel territorio provinciale. provinciamt@luedi.it
Montalbano Jonico, la poetessa-ingegnere ha presentato i suoi “cofanetti”
Un anno di soddisfazioni per Cuccarese MONTALBANO JONICO - Sono sempre in fermento le attività che coinvolgono la scrittrice Edvige Cuccarese di MontabanoJonico, ingegnere di professione e poeta per passione. Dopo aver partecipato a molte manifestazioni di richiamo nazionale ed internazionale anche come personaggio principale delle manifestazioni e in particolare con “Luce” uscita nel dicembre 2011, il canto poetico di Edvige Cuccarese si è esteso verso una nuova fase, la seconda. “Armonia”, quarta raccolta poetica dell'autrice ha aperto infatti, il secondo “ciclo” di pubblicazioni. Dalla precedente trilogia, Edvige hafatto unbalzoin avantientrando nel secondo ciclo, dove presenta liriche elaborate dal pensiero, dalla cognizione e dallospirito. La poetessa
ha sempre fatto riferimento ai suoi volumetti considerandoli dei cofanetti. Cofanetti d'autore, e questo si presenta nuovamente ricco di pregevoli contributi come i commenti a singole liriche da parte addirittura del Generale degli Alpini Vittorio Biondi, del dirigente scolastico milanese, Libero Biondi e della postfazione dell'ingegnere Antonio Palazzo della Fondazione “Perini” di Milano. Per discutere delle sue opere e il pensiero poetico e mistico che ha ispirato i lavori fin qui prodotti, Edvige Cuccarese ha chiuso il 2012, un anno chesicuramente ricorderà per le tante soddisfazioni incassate in giro per lo Stivale e le numerose attestazioni della critica letteraria. Ad limina coelorum, ovvero “Alla soglia del cielo” di Cristina di Gesù Crocifisso presentato a Montalbano Jonico nella parrocchia “Santa
Maria delle Grazie” qualche settimana dal noto Angelologo campano donMarcello Stanzione,ha visto la partecipazione della Edvige Cuccarese. L'occasione d'incontro è stato il diciannovesimo anniversario della nascita al cielo di don Mario Frizzera. Dopo i saluti dell'assessore del Comune, Rocco Tauro, ha introdotto l'argomento del libro Cuccarese, che ha parlato della Gerusalemme celeste e delle porte di accesso ad essa. Ha descritto nei dettagli l'opera dell'autrice delineando i tratti salienti e di come la distinta scrittrice sia stata ispirata. Edvige ha raccontato lo scritto spiegando che le porte della città santa sono 12 e Guardiani delle porte angeli e apostoli. «L'autrice -ha detto Edvige nel suo intervento- per ogni porta ha composto un Inno Sacro». Citandone al-
L’incontro con Edvige Cuccarese
cuni versi. Ha portato inoltre le sue riflessioni ricordando di trovarci nell'Anno della Fede e più che mai in questo momento è importante rifarci alle tematiche di grande valore per la vita dell'uomo riportate nel testo di Madre Cristina. Don Marcello si è soffermato subito dopo proprio sulle creature del cielo, che spesso vengono ridicolizzate e che invece hanno ruoli fondamental-
mente divini. Ha esaltato il volume dell'autrice, rivolgendo ringraziamenti per l'elevatezza dell'elaborato pubblicato da Edizioni Feeria della comunità di san Leolino. Intermezzi tra i relatori Edvige e don Marcello, un canto di Antonio Labate cantautore policorese e l'interpretazione di un inno da parte della stessa autrice. Carmine Pepe
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA PROVINCIA I IX
Mercoledì 16 gennaio 2013
GRUMENTO NOVA SI DICONO INASCOLTATI DALLE ISTITUZIONI
Sei sindaci della Val d’Agri si dimettono: «Mortificati nonostante acqua e petrolio» Prosegue l’emorragia dei giovani che emigrano MARIAPAOLA VERGALLITO
l «Mortificati nel nostro ruolo istituzionale». Si spogliano della fascia tricolore 6 primi cittadini di altrettanti Comuni che si trovano nella terra dell’oro nero, nella zona dell’Alta Val D’Agri. Cesare Marte (Sarconi), Mario Di Sanzo (Montemurro), Pasquale De Luise (Spinoso), Ugo Salera (Tramutola), Michele Grieco (Paterno) e Vincenzo Vertunni (Grumento Nova) hanno deciso di lasciare lo scranno da sindaco perché, in sintesi, si sono rivelate inascoltate tutte le richieste e le sollecitazioni in materia di petrolio. «Pur consapevoli della difficile situazione - spiegano - abbiamo avanzato legittime richieste e proposte per assicurare al territorio l’indiscutibile riconoscimento che nessuno sembra voglia prendere in seria considerazione. Da anni l’Alta Val d’Agri assicura il più alto approvvigionamento di
idrocarburi a livello nazionale; con la realizzazione della quinta linea nel Centro Oli di Viggiano e la ripresa dei lavori a Tempa Rossa di Corleto Perticara nel Medio Agri, ancor più determinante sarà il ruolo della Val d’Agri in termini di approvvigionamento di idrocarburi a livello nazionale». L’impegno dei sindaci sarebbe stato vanificato da una incomprensibile indifferenza, un impegno che «dovrebbe coinvolgere tutti i livelli istituzionali per assicurare benessere e tranquillità alle popolazioni che giudicheranno tutti per l’operato messo in campo». La Val D’Agri è ricca di petrolio ma anche di acqua e, paradossalmente, la presenza e l’utilizzo di queste risorse «non compensano le legittime richieste di un territorio che rappresenta a noi Sindaci tutte le difficoltà per affrontare il quotidiano, con i propri figli, oggi ancor più di ieri, costretti a cercare opportunità lavorative in altre zone
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Vincenzo Vertunni (Grumento N.)
Pasquale De Luise (Spinoso)
Cesare Marte (Sarconi)
Ugo Salera (Tramutola)
Michele Grieco (Paterno)
Mario Di Sanzo (Montemurro)
d’Italia se non all’estero». «Siamo consapevoli della drammatica realtà che vivono le tante Comunità della Val d’Agri, riteniamo di rimettere il mandato affinché ciò possa essere da stimolo per affrontare con determinazione le emergenze evidenziate e dare segnali concreti alle collettività, deluse, mortificate da un’apatia che non può e non deve appartenere ad una classe dirigente che deve dare risposte al proprio elettorato». I sei dimissionari ringraziano i consiglieri comunali per la collaborazione e la fiducia dimostrata. La nota, come osserviamo, non è sottoscritta dai sindaci con ciascun nominativo, ma riporta il Comune di appartenenza. Un caso, forse o forse no. Forse è l’atto simbolico di quanto le istanze contenute nelle motivazioni alla base della decisione siano riconducibili non solo ai primi cittadini coinvolti ma a tutte le loro comunità.
TRAMUTOLA LA 21ENNE SUPERA A PIENI VOTI L’ESAME ALLA SCUOLA INTERNAZIONALE DI CUCINA
La lucana Anna Maria genio della pasticceria Si è diplomata all’Università del dolce
l TRAMUTOLA. È l’ Università del dolce, la scuola riconosciuta come fucina di talenti della pasticceria. C’è anche una lucana tra i nuovi diplomati di Alma, la scuola internazionale di cucina italiana. Si tratta di Anna Maria Scaccuto, 21 anni, di Tramutola, che può fregiarsi del titolo di pasticcere professionista. Anna Maria ha affrontato un percorso di studio di sette mesi, tra fase residenziale a Colorno (Parma) e stage presso la Pasticceria «Dolceria dell’Antico Portico» di Amalfi (Napoli), sotto la guida del maestro Tiziano Mita. Alma è il più autorevole centro di formazione della cucina italiana a livello internazionale. Sotto la guida del rettore Gualtiero Marchesi Alma forma cuochi, pasticceri, sommelier e manager della ristorazione provenienti da ogni Paese per farne veri professionisti grazie ai programmi di alto livello realizzati con gli insegnanti più autorevoli. La consegna dei diplomi a 32 studenti del corso è stata effettuata durante una cerimonia alla quale è intervenuto il direttore didattico di Alma Luciano Tona che ha sottolineato l’eccezionalità del corso: «Nel dare le direttive per lo sviluppo di questa edizione del corso, partito nel 2007 - ha spiegato lo chef Tona - ho voluto sperimentare una nuova formula di stage. In precedenza avevamo rinnovato la formula dell’esame finale, rendendolo ancora più impegnativo. La scelta del rigore è stata premiante in termini di risultati, nel senso che questo corso è stato in assoluto tra i migliori per la qualità degli studenti diplomati. Per questa ragione e con l’obiettivo di preparare professionisti pronti ad affrontare il mercato del lavoro, in futuro pensiamo di diventare ancora più esigenti». Andrea Sinigaglia, direttore operativo di Alma, ha sottolineato come per i neo-diplomati il corso superiore di pasticceria abbia rappresentato una grande opportunità. «Avete avuto la fortuna di lavorare fianco a fianco con maestri pasticceri come
Matteo Berti e Antonio Ranieri - ha spiegato Sinigaglia. - Uscite da Alma portando con voi non soltanto un solido bagaglio di competenze e conoscenze ma anche e soprattutto la consapevolezza dei vostri limiti: dovete considerare l’esperienza della scuola come un punto di partenza. Mantenetevi umili, continuate ad essere curiosi e siate aperti ai consigli degli altri, a cominciare da quelli dei vostri docenti in Alma, che sarà per sempre anche casa vostra».
GIOVANE Anna Maria Scaccuto
IERI SERA C’È STATO L’INCONTRO CON IL PRESIDENTE DE FILIPPO
Tutte le rivendicazioni dei primi cittadini l GRUMENTO NOVA. «Stima politica e vicinanza ai sindaci». Queste le parole raccolte dalla Gazzetta del presidente della Regione Vito De Filippo, che nel tardo pomeriggio di ieri ha incontrato i 6 sindaci dimissionari. «Condivido le preoccupazioni e le posizioni dei sindaci - ha spiegato - ed è dallo scorso settembre che con una conferenza stampa ho chiarito la mia linea: non un metro quadro in più alle attività estrattive e necessità di dare subito contropartite al territorio. Su questa linea giudico sia il momento giusto per chiedere un comune e trasversale impegno a tutti quanti si propongono di rappresentare la Basilicata nel Parlamento in via di elezione affinché si agisca congiuntamente e con forza sul prossimo Governo per ottenere il rispetto degli impegni». La decisione dei sindaci è stata presa dopo aver discusso con i rispettivi consigli comunali nella totalità. Il gesto dei primi cittadini, considerato, a detta di alcuni di loro, «un atto storico e senza precedenti», sarebbe stato deciso all’unanimità. E mentre si attende, per oggi, la conferenza stampa dei 6 sindaci dimissionari congiuntamente ai Consigli Comunali (si terrà alle ore 17, presso il castello dei San Severino a Grumento Nova), vediamo quali sono le «rivendicazioni», suddivise in punti precisi, che hanno portato alla decisione di ieri. La prima: l’adozione delle delibere consiliari circa l’Addendum al Memorandum Stato-Re-
gioni; la convocazione dell’Area Programma Val d’Agri per la trattazione dell’argomento proposto dai sindaci «Estrazioni petrolifere, territorio ed Area Programma» alla quale ha partecipato la sola Eni tra tutti gli Enti invitati; con una nota dello scorso novembre, sette sindaci avevano richiesto un incontro al presidente della Giunta regionale per discutere sulle accennate problematiche, senza riceverne alcun riscontro; a titolo informativo era stato fatto pervenire al prefetto di Potenza un documento sullo stato attuale dell’occupazione collegata alle estrazioni petrolifere in Val d’Agri, per una comprensibile accentuazione di tensioni sociali da non sottacere per mancate e adeguate risposte in termini occupazionali. Ricordiamo che un primo cittadino ha venti giorni di tempo prima che le proprie dimissioni diventino irrevocabili e che, quindi, chi è stato chiamato ad assumersi responsabilità istituzionali o a fornire le risposte che i sindaci chiedono in merito alle vicende legate alle estrazioni e al futuro sviluppo del territorio, può sfruttare questo ultimatum. E chissà se avrà ragione il sindaco di Sarconi, Cesare Marte, che, proprio nelle ore in cui si diffondeva la notizia delle dimissioni postava sul suo profilo facebook la citazione: «è meglio accendere una candela che maledire l’oscurità». [mp. verg.]
RIONERO DOPO I LAVORI DI ADEGUAMENTO
POTENZA NEL 2012, 31 MILA UNITÀ DI SANGUE RAPOLLA PROGETTO anziani Riaprono al traffico L’Avis Basilicata Centro un premio due tratti di via Gianturco La strada verso la completa riqualificazione in crescita continua per gli alunni l «Siamo soddisfatti per l’apertura al traffico disposta, dal sindaco Placido, per i due tratti iniziali di via Gianturco, sottoposta a lavori di adeguamento, arteria di grosso impatto strategico nel traffico cittadino», ha rilevato , Michele S., uno dei più interessati a questo importante problema che coinvolge via Nazario Sauro, via Matteotti e , marginalmente, piazza Giustino Fortunato. Apertura parziale di via Gianturco, ma di due tratti importanti di raccordo proprio fra via N. Sauro e via G. Matteotti per raggiungere via Roma verso la stazione FS o anche l’Oncologico. Restano ancora due segmenti dei quattro in progetto teso alla riqualificazione della strada, per completare tutto il tracciato dell’importante arteria e dare giusta ed idonea regolamentazione al traffico cittadino. Importante nodo stradale nello scacchiere del traffico interno cittadino. In effetti i due primi moduli sono stati aperti al traffico con discreta puntualità. I lavori erano stati consegnati lo scorso 16 aprile 2012 e si sarebbero dovuti concludere il 22 dicembre 2012. Pur se restano ancora da definire e completare il terzo (segmento terminale di via Gianturco) e il quarto modulo (via Cap. D’Angelo), quelli aperti al traffico consentono di alleggerire l’intenso traffico su via Nazario Sauro, dalla quale, proprio attraverso i due tratti in questione, si può, ora, agevolmente raggiungere via G. Matteotti e via Roma. I lavori per un importo di contratto di euro 579.444,10, per completarsi in tutti i moduli occorre un pò più di tempo, ma «si sarebbero potuti completare tutti qualora non fossero emersi degli imprevisti a livello di impianti idrici e fognari soprattutto a livello del terzo modulo», ha detto, alla Gazzetta, l’assessore comunale ai La[ddl] vori Pubblici, Mauro Di Lonardo.
l Avis Basilicata cresce. Nel 2012 l’Associazione ha sfiorato le 31 mila unità di sangue ed emocomponenti con un aumento di oltre mille donazioni rispetto al 2011. Un risultato ottenuto con oltre 2.400 sedute di raccolta di sangue e plasma. Emblematiche le 587 unità raccolte nel periodo delle abbondanti nevicate del mese di febbraio. Le Avis Comunali, con la neo costituita Episcopia, risultano 106. I soci sono circa 21 mila. Grazie all’impegno del volontariato, la Basilicata, realizzata la propria autosufficienza, ha esportato circa 3.800 unità di sangue al Policlinico Umberto I di Roma. Il 2 ottobre è stato eletto alla guida dell’Associazione Bartolo Bonelli, primo presidente regionale della Provincia di Matera, che ha improntato l’azione associativa ad una gestione col legiale ed allo spirito di gruppo. Sul versante istituzionale Avis ha promosso la delibera di giunta 35 con la quale la Regione ha definito i criteri per il riconoscimento dei punti di raccolta, completando la fase preparatoria del percorso di accreditamento che si concluderà a fine 2014. Per la promozione vi sono state molteplici iniziative che hanno visto coinvolti soprattutto i giovani: in maggio Avis è stata presente a Trendexpo; a luglio 12 giovani hanno realizzato «Avis Basilicata coast to coast», sulle orme di Rocco Papaleo; il 22 dicembre, infine, la Consulta Giovani ha compiuto un percorso di formazione intorno ai temi delle regole e dello spirito di gruppo. All’evento ha partecipato come testimonial d’eccezione la pallavolista Maurizia Cacciatori. Dall’8 al 10 giugno, in vista del rinnovo del 2013, si è tenuta la Conferenza Organizzativa di Maratea, , con la partecipazione di 120 dirigenti associativi, 80 giovani, e 40 fra medici ed infermieri.
l Punta sempre più sulla integrazione con il territorio l’istituto comprensivo «Monsignor Caselle» di Rapolla, attraverso lo sviluppo di progetti e collaborazioni con le associazioni locali. Si inserisce in questo quadro anche la premiazione che il centro anziani ha riservato ai bambini della scuola dell’infanzia e primaria, i quali hanno partecipato alla prima edizione di un concorso indetto dall’attiva associazione. In particolare, sono stati premiati i bambini di 5 anni della scuola dell’infanzia e gli alunni della scuola primaria (classi 1^B, 2^A, 2^B, 5^A e 5^B) per aver partecipato al concorso con lavori individuali e di gruppo. Erano presenti alla premiazione i responsabili del centro anziani, il dirigente scolastico e i docenti. Sempre nell’ambito della funzione «scuola e territorio», si attuerà nelle prossime settimane il progetto «lettura animata», promosso dalla biblioteca «Orizzonti» - «Associazione Spazio Giovane» [r.alb.] di Rapolla.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 16.01.2013
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BASILICATA PRIMO PIANO I V
Mercoledì 16 gennaio 2013
REGIONE BASILICATA L’ATTIVITÀ DEL CONSIGLIO
Basilicata Mezzogiorno
LE RICHIESTE Tra le sollecitazioni quella di prorogare il programma e di aumentare la somma che viene percepita dai singoli
IL NUOVO INCONTRO Fissato per il 28 gennaio prossimo un incontro con l’assessore regionale alla Sanità Martorano per risolvere la situazione
Cittadinanza solidale senza un euro, scoppia la rabbia della gente Ieri il sit in davanti alla Regione di una parte dei cittadini che usufruivano del Copes
ANTONELLA INCISO l «Lo vogliono capire, a noi quei soldi servono per mangiare». Non alza la voce, non si arrabbia ma il suo sguardo tradisce tutta la rabbia ed il dolore di chi si aspetta non risposte ma certezze. A parlare è una delle signore, una delle tante, che ha usufruito del programma di Cittadinanza solidale e che ora, se il progetto non verrà rifinanziato, rischia di rimanere senza reddito. Come lei ad usufruire dei fondi sono
state 2700 persone divise su tutto il territorio regionale. Persone che rischiano di rimanere senza neppure un piccolo aiuto economico se entro il 31 gennaio non verranno trovati i fondi. Un piccolo gruppo di loro, ieri, ha tenuto un sit in davanti alla sede della Regione. Una manifestazione organizzata dalla Cgil e dall’associazione Lucania world con l’obiettivo di chiedere al presidente della Giunta, Vito De Filippo, la proroga del progetto Copes. «Siamo qui per mantenere alta l’at-
LA PROTESTA Nella foto di Enzo Bianchi un momento del sit in per la Cittadinanza solidale .
tenzione sulla vicenda - spiegano - a noi quei soldi che ci danno servono per mangiare. Tra l’altro, sono anche pochi: 280 euro al mese. La stessa cifra che percepiamo da dieci anni a questa parte. Come facciamo ad andare avanti? Questa cifra deve essere aumentata». E se l’aumento rappresenta una delle richieste dei manifestanti è altrettanto vero che gli stessi chiedono anche il pagamento delle mensilità arretrate. Coloro che si trovavano nella prima graduatoria sono in attesa di tre men-
silità, quelli che sono rientrati nella seconda graduatoria di mensilità ne aspettano, invece, sei. «È evidente che così non possiamo andare avanti» concludono i cittadini che si rivedranno con l’assessore regionale alla Sanità, attilio Martorano, il prossimo 28 gennaio. Una riunione per fare il punto sulla situazione e soprattutto, si augurano i partecipanti al sit in, per sapere se i soldi per finanziare il programma Copes sono stati trovati oppure no.
LA VERTENZA ANALIZZATA ALL’INIZIO DELLA SEDUTA. COMUNITÀ LUCANE SUL PIEDE DI GUERRA IN ATTESA DI CAPIRE COSA SUCCEDERÀ NEI VARI COMUNI
Il provvedimento Difensore civico altra fumata nera
«Sulle Poste decisioni condivise»
L’assessore Viti in Consiglio regionale: «Il confronto deve essere riaperto con urgenza» l «L’auspicio è che le Poste rispondano all’appello dei poteri locali e della Regione condividendo l’ esigenza e l’urgenza di riaprire un confronto che conduca a decisioni partecipate e condivise». L’assessore regionale alla formazione, Vincenzo Viti, lo dice a chiare lettere: Poste italiane deve rivedere la sua decisione di razionalizzare gli uffici postali lucani. Il giorno dopo la protesta dei Comuni la vertenza Poste approda in Consiglio Regionale. Uno «sbocco naturale», tutto sommato, per una vicenda che agita non poco gli animi dei lucani. Il rischio, infatti, è di perdere uno dei servizi essenziali per la comunità locale e soprattutto per i piccoli paesi. Questo, nonostante, un documento dell’Anci dimostri, dati alla mano, che la chiusura di nessun ufficio è diseconomico in Basilicata. «Abbiamo approvato un documento che raccoglie indicazioni e osservazioni del “territorio” - spiega l’assessore Viti nella sua relazione - chiedendo che si lavori per la riapertura di un colloquio che induca Poste italiane a rivedere con realismo e con senso di responsabilità e di misura le determinazioni adottate, chiamando dal loro canto i soggetti istituzionali coinvolti ad una valuta-
LA POSTE Nelle foto la manifestazione di protesta per le Poste che si è tenuta a Potenza il 14 gennaio scorso .
zione realistica delle possibili, utili e necessarie convergenze. L’auspicio che rinnovo è che le Poste rispondano all’appello dei poteri locali e della Regione condividendo l’esigenza e l’urgenza di riaprire un confronto che conduca a decisioni partecipate e condivise. In-
fine, non posso non apprezzare l’ apertura manifestata dall’amministratore delegato di Poste italiane, Sarmi, confidando che essa continui a costituire la condizione per chiudere una difficile vicenda». Un appello al dialogo, dunque. (a cui
sono seguiti gli interventi di Romaniello, Pagliuca e Mollica) . Un invito a rivedere una decisione che ai lucani non piace per nulla. Anzi che la gran parte delle comunità sono pronte a contestare con una protesta ad oltran[a.i.] za.
Ancora una fumata nera. Ancora un nulla di fatto. Il difensore civico regionale non c’è. Anche nella seduta di ieri, dopo ben 2 votazioni, nessuno di candidati che ha fatto domanda ha raggiunto il quorum. Si dovrà attendere, così, la prossima seduta del Consiglio per capire se tra i 23 candidati almeno uno possa ottenere almeno 20 voti. E forse proprio il notevole numero di presenze può essere tra i motivi del mancato raggiungimento del quorum. Ma chi sono i candidati ? Quattro donne e 19 uomini. Nel dettaglio Maria Rosaria Bonifacio, Antonia Fiordelisi, Beatrice Genchi, Lucia Savino, Antonio Giuseppe La Polla, Antonio Pisani, Bonaventura Faranda, Carmine Lanziano, Domenico Addamiano, Domenico Antonio Montano, Ferdinando Giordano, Francesco Maioli Castriota, Franco Panetta, Gabriele Di Mauro, Massimiliano Atelli, Pasquale Bruno, Grazia Antonio Romano, Pietro Esposito, Roberto Ciriello, Rocco Coviello, Rocco Frontuto, Rocco Libutti e Teodosio Vertone.
Ex Mister Day, atteso il parere legale Università, sì al piano dopo lo stop alla reindustrializzazione di sostegno per 12 anni l Si dovrà attendere il parere legale per capire il destino del sito dell’ex Mister day di Atella dopo lo stop al piano di reindustrializzazione presentato dalla Eco Sun Power. I 110 dipendenti della Vicenzi di Atella che speravano di trovare una ricollocazione lavorativa con il nuovo progetto e che, invece, ora rischiano di essere senza lavoro e senza ammortizzatori sociali, ieri, hanno manifestato davanti al Dipartimento delle Attività produttive. Un presidio per sollecitare la Regione a risolvere la questione. Nonostante le loro sollecitazioni, però, l’assessore regionale alle Attività produttive, Marcello Pittella, ha sostenuto di non poter intervenire al momento essendo in attesa del parere dell’ufficio legale della Regione. Parere che potrebbe arrivare nei prossimi giorni. Così agli operai non rimane che attendere e soprattutto sperare che la vicenda possa risolversi in tempi se non brevissimi, almeno brevi. [a.i.]
IL PRESIDIO I lavoratori dell’ex Vincenzi durante la protesta
l Sostenere le attività dell’Ateneo lucano. È l’obiettivo del «Piano dodicennale 2013 - 2024 di sostegno all’Università degli Studi della Basilicata» approvato ieri dal Consiglio regionale a maggioranza (con 19 voti favorevoli di Pd, Idv, Mpa, Gruppo Misto, Ial, Sel, Pu e 5 astensioni del Pdl ). Tra gli obiettivi strategici per sostenere e potenziare le attività dell’Ateneo lucano c’è il consolidamento e la diversificazione dell’attuale offerta formativa sulle sedi di Potenza e Matera; il consolidamento e lo sviluppo dei processi di internazionalizzazione e di cooperazione interuniversitaria; il potenziamento della ricerca scientifica e delle infrastrutture ad essa preposte; il potenziamento dell’attività di orientamento e job placement, di formazione post laurea e di supporto agli spin off. E ancora il miglioramento dei servizi
e degli interventi in favore degli studenti; lo sviluppo dei processi di digitalizzazione dell’ateneo e di dematerializzazione dei flussi informativi e il potenziamento della dotazione di personale docente e non docente. Attualmente l’Unibas riceve finanziamenti statali per 32 milioni di euro (con una riduzione di 4 milioni di euro negli ultimi anni), a cui si aggiungono i 10 milioni del finanziamento regionale e circa 4 milioni di euro di entrate per le tasse universitarie. In tutto 46 milioni di euro, 36 dei quali coprono i costi del personale. Sempre a maggioranza è stato approvato un ordine del giorno collegato al Piano di sostegno all’Unibas, proposto da Autilio e Benedetto (Idv) e Mollica (Mpa), con il quale il Consiglio impegna la Giunta «a relazionare annualmente in merito [a.i.]» all’utilizzo delle risorse stanziate
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
28 Matera Nuovo passaggio verso l’adozione, orari invariati per accesso a Sassi e centro storico Mercoledì 16 gennaio 2013
Ztl, via libera al regolamento Ieri incontro con le associazioni di categoria: «Partirà entro fine mese» C’è un caso aperto il ponte nei Sassi in vico Commercio
Resteranno sostanzialmente invariati gli orari di accesso al centro storico e ai Sassi, rispetto a come indicato dall'attuale cartellonistica, mentre la sperimentazione durerà due mesi e non 30 giorni come annunciato precedentemente. E' quanto è stato concordato in Comune dopo un incontro con i rappresentanti delle associazioni di categoria interessate ai quali l'assessore alla mobilità, Sergio Cappella, ha presentato il regolamento riguardante l'accesso dei veicoli privati e pubblici alla zona a traffico limitato (Ztl) prima di adottarlo in Giunta comunale. Confesercenti, Confcommercio, Cna e Confartigianato si sono confrontate sulla questione con l’Amministrazione che è ormai in procinto di dare il via libera al provvedimento. Il regolamento suddivide la Ztl in tre aree: Sassi, Duomo e centro storico. A regolare gli accessi saranno i varchi elettronici già installati in grado di riconoscere i nuovi permessi per l'accesso saranno contrassegnati con codice a barre bidimensionale di identificazione e con un ologramma che rende impossibile la contraffazione. Sono sette i varchi elettronici installati: via Ascanio Persio angolo vico Ascanio Persio; via Volta angolo via Lucana; via delle Beccherie; via Roma angolo via Lucana; via Stigliani angolo vico XX Settembre; via Bruno Buozzi; via Daddozio. Gli orari di divieto di accesso concordati con le associazioni di categoria sono: nel periodo invernale dalle 20.30 alle 22.30 per i giorni feriali, nei giorni festivi dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 22.30. Nel periodo estivo nei giorni feriali dalle 21 alle 24 e nei giorni festivi dalle 10 alle 14 e dalle 17 alle 24. Il regolamento individua anche tre aree pedonali: piazza Vittorio Veneto con parte di via del Corso e parte di via San Biagio; piazza del Sedile; via Ridola. Inoltre, individua diverse tipologie di permessi di accesso alla Ztl: per prestazioni sanitarie domiciliari,
I varchi posti nella città di Matera
Seminario di Federsolidarietà sull’inserimento lavorativo di persone svantaggiate Si svolgerà a Matera, ore 9,30, all’hotel Nazionale il seminario sul tema “Cooperative sociali e affidamenti: strumenti ed esperienze per l’inserimento lavorativo di persone svantaggiate”. Il seminario, organizzato da Federsolidarietà Basilicata con la Federazione Nazionale, approfondirà le strategie e la legislazione relativa all’affidamenti di servizi da parte degli enti pubblici alle cooperative sociali di inserimento lavorativo. In particolare, apartire dallerecenti Linee Guida emanate dall’Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici (AVCP), saranno esaminati gli aspetti applicativi, le opportunità e saranno presentate buone prassi, anche in relazione agli affidamenti di servizi pubblici locali. Il documento AVCP, valorizza il ruolo delle cooperative sociali di inserimento lavorativo e costituisce una guida per l’applicazione delle convenzioni previste dall’articolo 5, comma 1, della legge 381 del 1991, soffermandosi su per residenti, domiciliati, clienti alberghi, autoscuole, esercizi commerciali ubicati nella Ztl, categorie speciali di commercio, trasporto merci, trasporto preziosi, artigiani, autoriparazioni, enti pubblici, giornalisti, servizi di inve-
tutti gli aspetti della procedura. Di grandeinteresse inparticolare, le previsioni volte a promuovere l’azione delle cooperative sociali di inserimento lavorativo presso le amministrazioni pubbliche, a chiarire le modalità di affidamento attraverso le convenzioni e semplificarne le procedure. Ad aprire i lavori saranno il Sindaco di Matera, Salvatore Adduce, il Presidente dell’ANCI Basilicata, Vito Santarsiero, il Presidente di Confcooperative Basilicata, Giuseppe Suanno e il Presidente della Camera di Commercio Matera, Angelo Tortorelli. Tra gli interventi della giornata, moderati da Giuseppe Bruno, Presidente di Federsolidarietà Basilicata, è previsto quello del direttore nazionale di Federsoidarietà, Vincenzo De Bernardo, degli avvocati Luciano Gallo e Giacomo Marchitelli. Le conclusioni sono affidate all’Assessore alla Formazione e Lavoro della Regione Basilicata, Vincenzo Viti.
stigazione, servizi tecnologici, studi professionali, permessi temporanei e permessi orari. I rappresentanti delle associazioni di categoria hanno chiesto qualche giornodi tempo per confrontarsi con i propri associati sulla
proposta di regolamento e hanno concordato di incontrarsi nuovamente con l'Amministrazione comunale il 25 gennaio. “Subito dopo il regolamento verrà adottato”, assicura l'assessore Cappella.
E’UNA questione aperta e che sarà affrontata nei prossimi giorni. Allo studio la possibilità e l’eventualità di intervenire e di porvi anche rimedio. Parliamo naturalmente del ponte nei Sassi in vico Commercio che ha fatto gridare in molti allo scandalo e che non è piaciuto affatto ad alcune associazioni. Parole e polemiche che si sono rincorse nei giorni passati e su cui l’Amministrazione comunale per bocca direttamente dell’assessore Macaione sarebbe pronta ad intervenire anche per cercare di capire il modo migliore per cercare, con spese compatibili con le casse esigue del Comune, poter in qualche modo riuscire a migliorare l’impatto visivo che la struttura che è stata realizzata indubbiamente presenta. La questione, per quanto se ne sa, dovrebbe essere oggetto di ulteriore verifica nelle prosisime ore con un possibile sopralluogo della stessa commissione comunale Sassi per cercare di verificare effettivamente e direttamente cosa è successo in quella zona di vico Commercio. Di sicuro la questione è in primo piano in questi giorni ed all’attenzione dell’Amministrazione alla ricerca di una soluzione per cercare di limitare l’impatto visivo che si pò facilmente constatare.
Sopralluogo della commissione per verificare eventuali nuovi interventi
E aggiunge: “Con questo regolamento avvieremo, nei primi giorni di febbraio, la regolamentazione dell'accesso alla ztl attraverso un sistema elettronico all'avanguardia che sostituirà la presenza dei vigili urbani.
Dopo due mesi di sperimentazione il regolamento diventerà operativo a tutti gli effetti. Ogni 6 mesi - conclude l'assessore - faremo il punto della situazione apportando, laddove fosse necessario, le opportune modifiche”.
E’ uno degli obiettivi annunciati dalla neonata associazione Basilicata Link
Più cultura e scambi internazionali per l’Europa MATERA - Per la libertà di movimento. Potrebbe esser questo lo slogan della neonata associazione giovanile materana "Basilicata Link" (B-Link), che ieri mattina, presso la Libreria dell'Arco, ha presentato le proprie iniziative. Luca Tamburrino, Birgit Atzel e altri giovani hanno spiegato, infatti, che le attività di scambi internazionali a favore dei quali lavoreranno sono pensati per dare la possibilità a ragazze e ragazzi d'età compresa tra i venti e i trent'anni circa di viaggiare in Europa. Un'azione importante, certo, soprattutto se si pensa che molti giovanissimi non hanno avuto mai la possibilità di lasciare, neppure per pochi giorni, i loro paesi. Cultura, ambiente e temi sociali, saranno gli argomenti, inoltre, che durante la vacanza esperenziali saranno messi al centro dello scambio; perché, occorre precisare, i gruppi
che raggiungeranno per esempio la Francia saranno messi in relazione dalla scambio dei gruppi di ragazzi francesi che, sempre capeggiati da un "leader", saranno, in questo caso, ospitati in Italia. Uno degli animatori della nuova realtà sociale, tra le altre cose, ha spiegato che si proverà a raccontare e far vivere momenti utili a ragionare d'una vita alternativa e molto più vicina a quella del passato contadino che alla nostra civilità del terzo settore dotato di portatile e i-phone. Durante il momento di presentazione, poi, ha voluto dare la prova della propria esperienza personale una giovane armena che a Matera è stata inserita nella attività di traduzione dell'associazione Tolbà. Ma un saluto è stato offerto pure da una delle maestre che portano avanti i progetti dell'associazione Becco Giallo, altra realtà che da anni accoglie giovani volenterosi di
trascorrere un periodo d'impegno e scopertà sul suolo materano. Chiaramente ogni idea sarà supportata da uno spazio telematico che B-Link sta costruendo. Oltre al fatto che gli animatori di Basilicata Link progettano sempre a stretto contatto con le altre associazioni del territorio, con altri associazioni partner d'altri paesi dell'Ue e con le scuole superiori. Molta attenzione, infatti, è affidata al territorio 'scuola'. Perché progetti finanziati dall'Unione europea come dalla Stato sono spesso proposti a studentesse e studenti. L'idea, certamente, non è dell'ultima ora. Ma nuovissimo è il fatto che nasca addirittura un'associazione che vivrà in maniera specifica di questo. B-Link non fa previsioni sul futuro. Ché la speranza è di far aderire più giovani possibile agli scambi. Venerdì alle 21.00, con un concerto dei Ragnatela Folk, che si terrà presso
La conferenza di presentazione dell’associazione Basilicata Link
gli spazi del Camerà Club, Basilicata Link si preoccuperà d'informare meglio quante e quanti hanno voglia di saperne di più. Con un tavolo informativo dedicato. Dal quale si potranno raccogliere le prime informazioni,
appunto, sulle possibilità d'andare per qualche giorno all'estero. E, in virtù del viaggio, apprendere qualcosa dal territorio che si sceglie di visitare. Nunzio Festa matera@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno Mercoledì 16 gennaio 2013
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Ferrandina Non condivisa la nomina dell’assessore Sinisi, il partito è con Martoccia
Strappo del Pdl con il sindaco D’Amelio
FERRANDINA - Tra l'assessore dimissionario, Leonardo Martoccia, e quello di fresca nomina, Giovanni Sinisi, il Pdl di Ferrandina sceglie di stare dalla parte del primo. Una posizione, d'altra parte, la Direzione cittadina del partito doveva pur prenderla dopo che, a seguito delle dimissioni dalla giunta presentate da Martoccia nell'ottobre scorso, il Pdl aveva comunicato al sindaco D'Amelio l'intenzione di restare nella maggioranza, ma di non voler ricoprire alcun incarico di governo. Dichiarazione d'intenti contravvenuta, sia da Sinisi che, in occasione dell'ultimo consiglio comunale, pur ri-
badendo la propria appartenenza al Pdl, ha inteso comunque accettare l'incarico di assessore, sia dal primo cittadino, che ha ignorato l'indicazione politica arrivata dai suoi alleati. Una sorta di guanto di sfida, che la Direzione cittadina del Pdl di Ferrandina ha prontamente raccolto. La risposta a quello che da molti iscritti del Pdl è stato vissuto come un vero è proprio “affronto” nel documento, frutto dell'ultima riunione della Direzione cittadina in cui il Pdl fa sapere che, «condividendo le posizioni assunte dal consigliere Leonardo Martoccia nell'ultimo consiglio co-
munale, ritiene che siano venuti meno i presupposti per il proprio appoggio all'Amministrazione comunale guidata dal senatore Saverio D'Amelio». E, di conseguenza, «ogni valutazione politica sarà fatta dal consigliere Pdl (Leonardo Martoccia ndr), nel rispetto del mandato ricevuto dalla cittadinanza, con responsabilità e senso critico». La ragione? È presto detta: è la naturale conseguenza della scelta del sindaco «di nominare assessore il consigliere Sinisi, non tenendo conto delle indicazioni del nostro partito di non chiamare in giunta
esponenti azzurri». Come prevedibile, il giudizio più severo è proprio su Sinisi, che ha lasciato la carica di vice presidente del Consiglio per assumere l'assessorato alla Cultura e alla Pubblica istruzione. «In merito alla scelta del consigliere Sinisi di accettare l'incarico di assessore comunale, contravvenendo a quanto deciso dal Pdl, la Direzione cittadina, ritiene questo atteggiamento sleale e opportunistico, in quanto ha compromesso l'appartenenza al gruppo che ha fatto della propria unità la sua vera essenza; pertanto, la sua posizione politica è da considerarsi a
Leonardo Martoccia
Giovanni Sinisi
titolo personale e ogni sua presenza in qualunque contesto locale di militanza del gruppo, non risulterà gradita». Più chiaro di così: il Pdl non considera più Sinisi parte della squadra; l'unico
rappresentante riconosciuto come tale in Consiglio è Leonardo Martoccia. Con buona pace del sindaco, che perde un alleato prezioso. Margherita Agata m.agata@luedi.it
Con un incremento di interesse del 315% è terza dopo Manfredonia e Isola Capo Rizzuto
Pisticci tra le più cliccate d’Italia Ottimo terzo posto della località materana nella classifica di “Hotel.com” PISTICCI conquista un ottimo terzo posto nella classifica nazionale dei cercatori di hotel, attraverso le prenotazioni online. A renderlo noto è la blasonata “Annual hot list Italia” del web service “Hotel.com”, secondo cui la zona turistica di Pisticci ha incrementato del 315% nel 2012 i suoi click. Secondo il sito, infatti, la località materana è a pari merito con Gargnano e segue di poco la pugliese Manfredonia e la calabrese Isola Capo Rizzuto. Manfredonia è stata la località che nell'anno appena trascorso ha fatto registrare il maggiore incremento nelle ricerche su Hotels.com, rispetto al 2011. Conun aumentodel370% rispettoall'anno precedente, Manfredonia ha, infatti, conquistato il gradino più alto del podio nella classifica annuale stilata dal sito, segno del grande interesse degli Italiani nei confronti della località pugliese. Al secondo posto, con un aumento di ricerche del 356%, si trova Isola di Capo Rizzuto, comune in provincia di Crotone e parte di un'area marina protetta, che insieme a Parghelia (+299%), apprezzata soprattutto durante il periodo estivo per il suo mare cristallino, rappresenta la Calabria nella classifica di Hotels.com. Il terzo gradino del podio è, invece, occupato come si diceva dall'unica città del nord Italia presente in classifica, Gargnano sul Lago di Garda, che ha fatto registrare un aumento del 315% rispetto al 2011, a pari merito con Pisticci, in Basilicata. La Toscana è presente in classifica
Al presidente dopo la sentenza del Tar
La spiaggia di Pisticci che ha attirato la curiosità
con due località: San Quirico d'Orcia, piccolo comune in provincia di Siena, che si trova in quinta posizione con un aumento delle ricerche su Hotels.com nel 2012 del 313% rispetto al 2011, e Massa Carrarache, grazieadunincremento del291% rispetto all'anno precedente, ha raggiunto la settima posizione. Le città toscane, da sempre molto amate dai turisti, italiani e non, si confermano ancora tra le mete più interessanti del 2012. Per quanto riguarda le isole maggiori,le città che hanno registrato i maggiori aumenti di ricerche sul sito italiano di Hotels.com nel 2012 rispetto all'anno precedente sono
state: Alghero (+288%) e Castiadas (+284%) per la Sardegna, mentre Custonaci, piccolo comune in provincia di Trapani, ha fatto registrare un aumento delle ricerche del 280% rispetto al 2011. Peccato che i click non si sono trasformati poi in una concreta prenotazione e vacanza, almeno a guardare i dati diffusi di recente dalla Camera di commercio di Matera, secondo i quali c’è stato un calo del 20% sui soggiorni. Si attende di conoscere i dati ufficiali dell’Agenzia di promozione territoriale per capire meglio le dinamiche. Antonio Corrado
L’Atletico Marconia lanciato dall’uomo-chiave Piero Iannuzziello
I rossoblu si aggiudicano il derby MARCONIA - Dura lex sed lex, quella dell'Atletico. Al Comunale i rossoblu si aggiudicano il derby, legittimando ancor più la difficile cavalcata verso la vetta. Piero Iannuzziello uomo-derby con una punizione a giro che beffa Losenno. Nel mezzo, il penalty calciato fuori da Laurenza. Pisticci non lucido come da copione, ma comunque in palla e vispo fino al 94'. La partita: se il match del Comunale doveva in qualche misura decretare chi tra le due compagini fosse lasquadra chepiù avessefame, la risposta è Atletico Marconia. Sì, perché gli uomini di Barbalinardo esprimono al meglio tutto il potenziale, riuscendo a vincere la stracittadina e portarsi a -1 proprio dai cugini. Forza con il pallone tra i piedi, ma anche psicologica, specie dopo i primi 45' quando proprio questa
forza sembrava rimasta negli spogliatoi a causa del rigore fallito da Laurenza. L'avvio di marca gialloblu non avrebbe ammazzato nessuno, ma comunque la partita inizia nel migliore dei modi per gli ospiti che provano a far comprendere quanto giusta sia la posizione in classifica occupata. L'Atletico riesce a prendere bene le misure, morde le caviglie più dei gialloblu, con il risultato che la circolazione della palla non fa stropicciare gli occhi, ma tatticamente parlando, il Pisticci non trova spazi. Laviola nei 90' non compie un intervento significativo, la difesa regge bene, i centrocampisti corrono che è una favola, le punte cercano di asfissiare col pressing. La gara scivola via senza chissà quali sussulti fino al 26' quando Provenzano viene atterrato in area.
Penalty dubbio, che Laurenza calcia malamente a lato. Il Comunale prima gioisce per il rigore decretato, poi resta a guardare attonito il pasticcio del capitano. I gialloblu cercano di approfittarne, ma i padroni di casa non accusano gravemente il colpo e il thè caldo lo si va a bere a reti ancora bianche. Nella ripresa gli uomini di Barbalinardo presiedono fin da subito l'area pisticcese. Gli ospiti, fin a questo momento di campionato fenomenali, soffrono non poco la grinta di Melfi, la tenaciadiCazzato,il viavaidiCamardella, la presenza di Provenzano lì avanti. Ogni passaggio pare stranamente difficile per il collettivo più completo del girone. E allora il Marconia, con grande pressing e tanta calma riesce a passare. Cristian Camardo
Tribunale, atti civili a Pisticci, il Comune chiede un incontro PISTICCI - La sentenza 578 del 29 dicembre con cui il Tar di Basilicata ha annullato il decreto della presidenza del Tribunale di Matera che -anticipando sostanzialmente gli effetti della normativa soppressiva delle sezioni distaccate di tribunale- trasferiva la trattazione degli affari civili dalla sezione distaccata di Pisticci alla sede centrale di Matera. La decisione del giudice amministrativo è intervenuta all'esito di un ricorso che l'Amministrazione comunale, parallelamente ad un ricorso gemello proposto da un nutrito gruppo di avvocati pisticcesi, ha ritenuto di proporre avverso il suddetto provvedimento, convinta delle ragioni, in fatto e diritto, che deponevano a favore di una piena attività della Sezione Distaccata di Pisticci, quantomeno fino alla data del 13 settembre2013 (datadiefficacia della norma di soppressione). Per l'Amministrazione comunale, «il ricorso al giudice amministrativo ha rappresentato un'extrema ratio rispetto alla doverosa esigenza, non altrimenti assicurabile, di tutelare gli interessi del presidio di giustizia sito nel territorio pisticcese, nonché degli utenti ed operatori che allo stesso presidio fanno riferimento. L'impugnativa in questione -spiegano dal Comune- altro non è se non quello che, per sua natura, è qualsiasi ricorso innanzi al giudice amministrativo, ovverosia la contestazione, sotto il profilo della legittimità, di un provvedimento amministrativo emesso da un'autorità pubblica. Pur rimanendo fermamente determinati nella volontà di tutelare con ogni mezzo ido-
neo le prerogative del presidio di giustizia pisticcese, il desiderio e l'auspicio dell'Amministrazione comunale è quello di individuare, unitamente alla Presidenza del Tribunale, percorsi condivisi che possano dare esecuzioni alla decisione del Tar di Basilicata e, conseguentemente, ripristinare il pieno funzionamento della Sezione Distaccata nei tempi più brevi possibili (peraltro finalmente impiegando la nuova sede di via Cantisano). Resta inalterata la volontà dell'Amministrazione di Pisticci di fattiva collaborazione con la Presidenza del Tribunale di Matera. Segnali tangibili della disponibilità del Comune di Pisticci sono: la messa a disposizione di unità lavorative da utilizzare al servizio della sezione distaccata; l'ultimazione della nuova sede del Tribunale in via Cantisano e la sua messa a disposizione in via del tutto gratuita; la disponibilità del parcheggio multipiano per la soluzione delle problematiche legate ai parcheggi; ecc. Parimenti nella stessa direzione sembra d'altro canto andare la volontà manifestata dalla Presidenza del Tribunale - con formale richiesta di autorizzazione in tal senso inoltrata al Ministero - di utilizzare il nuovo edificio di via Cantisano al fine di ospitare le attività del Tribunale di Matera addirittura oltre il termine del 13 settembre 2013 (ovverosia per i cinque anni successivi)». Per avviare un confronto sulle problematiche della Sezione Distaccata di Pisticci, l'Amministrazione comunale ha chiesto un incontro al presidente Giuseppe Attimonelli Petraglione. provinciamt@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 16.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
22 Potenza Per problemi economici da due giorni non è più in funzione il portale su Avigliano
Mercoledì 16 gennaio 2013
Mancano i fondi e si chiude
Solo le donazioni dei cittadini possono salvare il sito creato da Domenico Cantalupo DA due giorni è stato oscurato il portale online di Avigliano. In un momento di acuta crisi, come quello che stiamo vivendo, anche il sito che permetteva di aggiornarsi sulle iniziative promosse nel comune di Avigliano viene momentaneamente chiuso, in attesa che le donazioni dei cittadini ne consentano la riapertura. Le pagine web, create dal Domenico Cantalupo, hanno permesso di lanciare Avigliano online con un grosso successo di pubblico che, in questi anni, ha continuato a visitare il sito, aggiornandosi e partecipando, anche a distanza, alla vita comunitaria. Difatti, sono stati molti i lucani che dal nord Italia e dall’estero hanno seguito le diverse dirette streaming, avvenute in occasione di appuntamenti importanti, quali la processione del 16 luglio (festa della Madonna del Carmine), i concerti in piazza, ma anche i consigli comunali aperti al pubblico. Dunque, un modo per essere sempre aggiornati sull’attività di un territorio abbastanza vasto (ben 72 frazioni oltre il nucleo cittadino) avendo, così, la possibilità di seguire da casa quanto avveniva nelle assise pubbliche e perché no, commentare attraverso la chat della community virtuale. Oltre alle pagine istituzionali del Comune (www.comune.avigliano.pz.it) gli aviglianesi hanno avuto quì la possibilità di informarsi, attingere ad archivi storici di foto e video, consultare la rassegna stampa e le news che raccoglievano le notizie di Avigliano e dintorni. Sul portale anche articoli, di testate nazionali, che hanno scosso l’opinione pubblica e animato il dibattito. Un vero e proprio conteni-
Lagopesole in dodici scatti Il calendario della Pro loco
Come è oggi l’home page del portale di Avigliano a due giorni dalla chiusura forzata
tore in rete che consentiva di effettuare ricerche, leggere i pezzi pubblicati dalle maggiori testate locali, riguardanti Avigliano e non solo. E poi ancora, poesie, video e immagini in diretta attraverso tre webcam posizionate in diversi punti della città, che trasmettevano per tutto il giorno (h 24) da piazza Gianturco, dal corso principale e dal piazzale della stazione Fal. Così, digitando www.aviglianonline.eu, molti aviglianesi e lucani, ormai residenti fuori regione, hanno fruito in tempo reale degli eventi e manifestazioni, delle novità amministrative, grazie anche alla pubblicazione dei comunicati ufficiali e delle iniziative culturali e sportive che hanno interessato la comunità. Avigliano online ha, dunque, soddisfatto un’esigen-
za di aggiornamento di un territorio, permettendo quel contatto diretto con la realtà ad amministratori e amministrati. Ma perché chiudere? E’ un problema di carenza di fondi che costringe l’ideatore del sito a far scomparire un servizio erogato gratuitamente ai cittadini. Fino ad ora, il portale aveva utilizzato quei soldi provenienti della pubblicità gestita sulle proprie pagine. Ma i banner pubblicitari delle aziende locali e dei piccoli privati, adesso, non son più un investimento tanto frequente. Con la crisi anche la promozione subisce dei tagli e, così, il portale è a rischio di sopravvivenza. Avigliano online chiude i battenti, aspettando tempi migliori e confidando nella generosità degli internauti. Antonella Rosa
CASTEL Lagopesole visto attraverso l’obiettivo degli appassionati di fotografia È in distribuzione la ventinovesima edizione del calendario (nella foto la copertina) turistico della Pro Loco di Castel Lagopesole, l’iniziativa con cui l’istituzione castellana apre ogni anno associativo. Il calendario è la formula di promozione turistica con cui l’associazione presenta il castello e il borgo oltre i confini regionali agli enti, alle agenzie di viaggio e agli operatori turistici. Per il 2013 si è voluto dare voce al variegato mondo degli appassionati di fotografia che nel corso degli anni hanno scattato foto di Castel Lagopesole.
Attraverso i social network, quindi, è stata lanciata la proposta, a ogni contatto della grande comunità virtuale, di far pervenire, entro lo scorso dicembre, una foto che ritraesse il luogo federiciano per eccellenza della Basilicata. Tra i numerosi scatti pervenuti sono stati scelti i 13 più significativi che raccontano del borgo e del castello nelle diverse stagioni e nelle diverse ore della giornata tra chiaroscuri, luci e ombre, albe e tramonti . La Pro Loco ha ringraziato quanti hanno aderito all’iniziativa che ha permesso la realizzazione di un calendario costruito secondo il punto di vista di una “intera comunità”.
Baragiano, un defibrillatore alla polisportiva e alla Old friends SANITÀ e sport, due settori spesso vicini tra loro, sempre uniti nel segno di un comune interesse, la salute del cittadino. Domani pomeriggio a Baragiano sarà celebrato un momento molto importante di questo binomio. L’ex sindaco di Baragiano, Giuseppe Galizia, ha voluto organizzare un giornata dagli alti contenuti sociali, umani e aggregativi. Al campo sportivo e alla palestra comunale si terrà infatti la cerimonia di consegna di un defibrillatore che verrà donato alle società di calcio e di nuoto pinnato con il dichiarato intento di far crescere nell’utenza il connubio tra salute, qualità della vita e benessere. La polisportiva Baragiano calcio e Old friends Nuoto saranno dunque accomunate da un gesto di alto valore sociale. Le due compagini svolgono gli allena-
menti presso impianti sportivi adiacenti e potranno usufruire della struttura sanitaria in questione in caso di bisogno. Per la comunità di Baragiano si tratta di un passaggio significativo. La consegna avverrà alle 17.30 e sarà salutata dagli amministratori locali, le società sportive e la cittadinanza di Baragiano che quotidianamente frequentano con passione il campo sportivo e la palestra. Le due strutture situate nella stessa area e dunque potranno assumere da giovedì la funzione di centri pilota per l’area del Melandro in tema di assistenza sportiva e intervento per tutti gli appassionati di sport della regione Basilicata. Per la comunità di Baragiano, si tratta di una giornata molto importante. Francesco Menonna f.menonna@luedi.it
A Satriano la seconda edizione dell’iniziativa
Una studentessa di Avigliano
Commissione comunale “Pari opportunità” Mollica presidente
Piantati 100 lecci grazie “Al parco lucano”
SI è conclusa la seconda edizione del progetto “Per ogni abbonamento un albero piantato” promosso da “Al parco lucano”, la rivista dei Parchi della Basilicata. A Satriano infatti si è tenuta la sesta e ultima giornata dell'albero. Sono stati piantati circa cento lecci. In mattinata in collaborazione con gli alunni e i docenti dell'istituto comprensivo. Nel pomeriggio con i lettori abbonati che hanno avuto la possibilità di piantare I bambini protagonisti a Satriano della piantumazione la propria pianta personalizzata. degli alberi Sei gli Istituti comprensivi coinvolti: 15 classi e oltre 300 alunni. Tre i centri di educazione ambientale (Pollino, Matera e Montescaglioso) e tutti e quattro i parchi naturalistici lucani. “Al parco”, attraverso le sue pubblicazioni trimestrali, cerca di dare spazio all'offerta turistica delle aree protette lucane: alle escursioni, al- si a dimora oltre 500 alberi. E’ già novabile, non l'Italia che ha affosle attività all'aria e agli sport pra- lungo l’elenco delle persone che sato il fotovoltaico e l'eolico e si ticabili nella stagione di riferi- pianteranno il proprio albero per propone di raddoppiare le estramento. Grazie a questo progetto è la terza edizione. Rocco Perrone, zioni di petrolio e gas giocandosi la un giornale che compensa, o editore e direttore responsabile riserva strategica nazionale prequanto meno riduce, l'impatto an- della rivista, ha rimarcato come sente proprio in Basilicata”. Per tropico causato dalla sua realizza- “nel mondo è iniziata una rivolu- Giuseppe Sileo, editore e responzione. Dal 2011 a oggi, in due edi- zione ambientale. Sempre più go- sabile grafico, <<l’obiettivo è lanzioni dell'iniziativa sono stati mes- verni investono nell'energia rin- ciare un messaggio propositivo.
Le azioni umane hanno un impatto sugli ecosistemi terrestri che potrebbe portare anche all'estinzione dell'uomo. Se non vogliamo scomparire è necessario ridurre questo impatto per non alterare ulteriormente il fragile equilibro di Gaia, quell'equilibro che ci consente di vivere>>.
E’ FRANCESCA Mollica, studentessa universitaria di 24 anni, iI presidente della Commissione comunale “Pari opportunità” di Avigliano. A renderlo noto l’assessore comunale Anna D’Andrea. Francesca Mollica è stata scelta dalle dodici componenti della commissione. Commissione che ha poi deciso di nominare anche, come vice presidente, Lucia Rita Bochicchio. La Commissione, attraverso azioni concrete di partecipazione alla vita politica e sociale del nostro territorio , si prefigge l’obiettivo di rimuovere tutti gli ostacoli che impediscono , di fatto, le pari opportunità di genere . “In qualità di assessore comunale alle Politiche di genere - ha fatto sapere Anna D’Andrea - esprimo grande soddisfazione per la presenza della totalità delle componenti all’elezione del presidente , che lascia presupporre ,unitamente agli spunti di discussione emersi nell’incontro , un’ armonia di intenti per un programma concreto di partecipazione attiva ed autonoma alla vita cittadina e all’attività dell’amministrazione comunale”. L’alternanza della sede, decisa dalla Commissione, per i prossimi incontri tra Avigliano centro e frazioni , vuole essere una dimostrazione che le distanze di “ogni genere” possono essere superate in modo semplice.
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 263 del 17.01.2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Formazione
I documenti saranno integrati. Presto corsi di formazione per i dipendenti
Ex Mister day, tutto pronto per ripartire
Nove milioni per laureati disoccupati Il provvedimento approvato dal governo regionale prevede voucher per un importo massimo di 10.800 euro ad avente diritto
Revocata la sospensione. Reindustrializzazione avviata
Sostenere i giovani laureati disoccupati e/o inoccupati residenti in Basilicata o emigrati all’estero. Questo è l’obiettivo dell’azione della giunta regionale che ha destinato all’Alta formazione nove milioni di euro per coloro che hanno superato la selezione per l’accesso ai corsi presenti nella seconda edizione del catalogo regionale. Il catalogo presenta infatti l’offerta formativa regionale per il conseguimento di titoli di specializzazione professionale, rilasciati dalla Regione ai sensi della normativa vigente, ha validità triennale e contiene l’elenco dei corsi validati. I voucher messi a disposizione a ciascun avente diritto non possono superare l’importo massimo di 10.800 euro, purchè il beneficiario abbia frequentato almeno il 70% delle ore previste. Agli aventi diritto residenti fuori dai confini regionali, il governo lucano ha assicurato un contributo forfettario per spese di soggiorno fino ad una massimo di 200 giorni di frequenza. Sul portale istituzionale basilicatanet.it il formulario.
Una degli oltre 100 dipendenti che lavoravano alla Mister Day, azienda di Atella che produceva merendine
Ex Mister Day, si riparte. Tutto pronto per la reindustrializzazione dell’azienda che produceva merendine. Così come
la formazione per gli oltre 100 dipendenti. Il dipartimento Attività Produttive revocherà il provvedimento di sospensione
dopo il parere positivo dell’ufficio legale. Ammissibile, quindi, l’integrazione documentale degli atti relativi all’avviso pubblico.
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Salute
Lavoro
Riconversione per la ex Cutolo Si sblocca la vicenda della ex Cutolo. Ieri, in Regione, sottoscritto un accordo per attivare la procedura di reindustrializzazione. Nell’incontro si è sottolineata l’esigenza di salvaguardare le 56 unità lavorative e di non disperdere il patrimonio pubblico delle concessioni minerarie. Per proteggere i livelli occupazionali, i piani prevedono di ricollare almeno 28 operai nella ex Cutolo e agevolare i lavoratori già impegnati nella precedente attività.
Quando l’abitadune diventa un problema
Gioco, la campagna informativa Asp Pronto un depliant scaricabile A PAG.4
APAG. 2
Lunga cassaintegrazione in Fiat, timori per la ventina di aziende dell’indotto di San Nicola di Melfi
Matera, città sicura e presidiata Un anno di attività nel bilancio della Polizia: reati in diminuzione
Lo stop potrebbe travolgere le imprese della componentistica. Incognite sui Suv
Resta alta la guardia nel Metapontino area vittima di diversi attentati incendiari
La lunga cassaintegrazione che coivolgerà i dipendenti della Fiat Sata di Melfi potrebbe avere ripercussioni anche sull’indotto. Timori per le venti aziende della componentistica che sperano che la ristrutturazione degli im-
Un anno in sicurezza. I controlli interforze hanno rappresentato un’arma in più per difendere il territoriio. I vertici del corpo hanno illustrato il bilancio dell’attività della Polizia nel 2012 a Matera. Nonostante una forte crisi
pianti non duri per tutto il 2014. Gli stessi operai sono attesi da forti tagli allo stipendio. E al momento non si sa neppure quante di queste aziende parteciperanno alle gare per fornire materiali ai due nuovi piccoli Suv.
La Gazzetta del Mezzogiorno
economica, i reati contro il patrimonio e le rapine non hanno fatto registrare una crescita. Resta alta la guardia, invece, nel Metapontino dove ancora si dà la caccia agli autori degli attentati incendiari dei mesi scorsi.
Il Quotidiano della Basilicata
17.01.2013 N.263
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Basilicata Mezzogiorno
I documenti saranno integrati. Presto attivati corsi di formazione per gli operai. L’ok dopo il vertice di ieri
Ex Mister Day, ora si riparte
Riavviata la reindustrializzazione del sito di Atella. La Regione revoca la sospensione Riparte la ex Mister Day. Tutto pronto per la reindustrializzazione del sito di Atella, azienda che produceva merendine. Così come la formazione per gli oltre cento dipendenti. Il dipartimento regionale alle Attività Produttive, prendendo atto del parere dell’ufficio legale del massimo ente lucano nel quale si ritiene ammissibile l’integrazione documentale degli atti relativi all’avviso pubblico, revocherà il provvedimento di sospensione delle procedure per la sottoscrizione del contratto di reindustrializzazione del sito produttivo.
E’ quanto emerso ieri in Regione nel corso di un incontro al quale hanno preso parte, tra gli altri, rappresentanti sindacali ed esponenti della stessa Regione. Nel corso del vertice è emerso, inoltre, che il dipartimento alla Formazione, una volta recepiti i provvedimenti annunciati dal dicastero alle Attività Produttive, procederà al rapido riavvio delle procedure per l’attivazione di corsi di aggioramento per i lavoratori, progetto peraltro che doveva già partire lo scorso dicembre e che poi è stato congelato. Al termine dell’incontro e
Presto apposito tavolo per un’analisi profonda del piano industriale e degli aspetti legati all’aggiornamento
su richiesta della parti sociali è stato infine deciso che si riconvocherà un apposito tavolo per effettuare l’analisi approfondita del piano industriale e dei correlati aspetti formativi. Si avvia così a conclusio-
ne una delle vicende più articolate del mondo del lavoro in Basilicata. Già a metà dello scorso anno, la giunta regionale aveva concesso fondi per la reindustrializzazione del sito di Atella che, una volta a
regime, avrebbe riassunto oltre i 113 dipendenti della Mister Day, altri quattrocento operai da prendere dalle liste di mobilità. Nel frattempo, si sarebbero svolti i corsi di formazione. Ad agosto, poi, sembrava
tutto pronto. Quindi, un altro stop, fino all’incontro di ieri che dovrebbe aver chiuso definitamente la vicenda. Un sospiro di sollievo per le centinaia di famiglie coinvolte. (bm2)
Intesa anche per l’ex Cutolo
Dall’incontro è emerso la volontà
Rinconversione in vista per l’azienda di acque minerali. Mercoledì la firma
pubblico delle concessioni minerarie
Giornata importante quella di ieri in Regione sul fronte del lavoro. E’ stato sottoscritto in mattinata, infatti, l’accordo base per l’attivazione della procedura di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo ex “Cutolo Michele & Figli” nell’area industriale di Atella e Rionero in Vulture. Nell’incontro è stata evidenziata la necessità di non disperdere il patrimonio pubblico delle concessioni minerarie e quello rappresentato dalle 56 unità lavorative, attualmente in mobilità, complessivamente interessate dalla cessazione delle attività dello stabilimento. L’accordo base per la ex
Cutolo, il primo passaggio necessario per la stipula del contratto di reindustrializzazione, invita ad attivare la procedura del processo di reindustrializzazione in coerenza con l’avviso pubblico di vendita del compendio aziendale predisposto dal curatore fallimentare. Per la salvaguardia dei livelli occupazionali, secondo le direttive attuative per i piani di reindustrializzazione e sviluppo, l’accordo prevede, invece, in 28 unità lavorative il numero minimo da ricollocare nel sito ex Cutolo e, in ogni caso, l’impegno del soggetto beneficiario delle agevolazioni ad assumere prioritariamente, e
di non disperdere il patrimonio
Salvaguardare pure le 56 unità lavorative oggi in mobilità e coinvolte dallo stop dell’attività
fino ad esaurimento della platea, i lavoratori già impegnati nella precedente attività. Il Comitato dei creditori ha autorizzato il curatore fallimentare ad avviare
l’asta per la vendita dello stabilimento e dei cespiti, fissando come scadenza il prossimo 20 aprile. Quella della ex Cutolo è un’altra vicenda che ha avuto momenti anche
estremamente drammatici. A inizio dello scorso anno, infatti, ventuno lavoratori occuparono lo stabilimento. Da ricordare, infine, come i materiali vulcanici dell’area hanno
fornito alle acque sorgive prodotte dall’azienda una naturale effervescenza che è diventata una delle caratteristiche più apprezzate dal mercato nazionale ed estero. (bm2)
Le offerte entro il prossimo 4 febbraio. L’importo delle opere si aggira sui 450 mila euro. Il percorso è chiuso da dicembre per motivi di sicurezza
Ferrosud, 13 imprese in gara per i lavori La messa in sicurezza riguarda la tratta ferroviaria verso Casal Sabini per complessivi 6,3 chilometri
Si vince al ribasso Il Consorzio vuole finire al massimo entro 4 mesi
Tredici in lizza. Sono tante le aziende pronte a partecipare alla gara d’appalto per l’esecuzione dei lavori di messa in sicurezza della tratta ferroviaria FerrosudCasal Sabini. Lo rende noto il Consorzio per lo sviluppo industriale della provincia di Matera che ha inoltrato le lettere di invito. Le imprese dovranno
rispondere formulando la loro offerta entro il 4 febbraio. L’importo delle opere è di circa 450 mila euro e la gara sarà aggiudicata all’azienda che proporrà il ribasso maggiore, ma con una procedura che consente comunque di garantire la massima qualità. I lavori riguarderanno l’intero tronco ferroviario,
lungo 6,3 chilometri. La durata del procedimento e dei cantieri dovrebbe aggirarsi sui 4 mesi. Per velocizzare al massimo i tempi per il ripristino della transitabilità dei vagoni che trasportano il materiale dallo stabilimento Ferrosud verso la rete nazionale, il Consorzio anticiperà, con fondi
propri, lo stanziamento che sarà erogato dalla Regione. Nei mesi scorsi, il tronco Ferrosud-Casal Sabini, era stato chiuso al transito per la mancanza dei requisiti di idoneità e sicurezza. Di qui la necessità di intervenire per la ristrutturazione del binario che è di vitale importanza per l’azienda.
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In arrivo nuove risorse per l’Alta formazione Il governo regionale mette a disposizione di disoccupati e inoccupati lucani voucher per un importo massimo di 10.800 euro a beneficiario Il provvedimento è rivolto a coloro i quali abbiano superato la selezione per l’accesso ai corsi della seconda edizione del Catalogo
Nove milioni di euro per l’Alta Formazione. E’ questa la risorsa che la Giunta regionale della Basilicata ha destinato a sostegno dell’avviso pubblico per la concessione di voucher per il Catalogo regionale di alta formazione. Il provvedimento è rivolto a coloro i quali abbiano superato la selezione per l’accesso ai corsi presenti nella seconda edizione del catalogo regionale di Alta Formazione. Pubblicata sul BUR n. 47 del 18 dicembre 2012, la determinazione dirigenziale
n. 1107 del 28 novembre 2012, ha istituito e pubblicato il Catalogo Regionale di Alta Formazione II^ edizione. Il documento rappresenta l’offerta formativa regionale di alta formazione per il conseguimento di titoli di specializzazione professionale, rilasciati dalla Regione ai sensi della normativa vigente, ha validità triennale e contiene l’elenco dei corsi validati. I voucher messi a disposizione dall’ente sono rivolti a disoccupati o inoccupati, residenti in Basilicata o
lucani emigrati all’estero, e in possesso di uno dei seguenti titoli: diploma di laurea vecchio ordinamento, laurea triennale, laurea specialistica/magistrale, titolo equipollente rilasciato da Università straniere. L’entità massima concedibile del voucher non può superare 10.800 euro. Il contributo è interamente riconosciuto al beneficiario a condizione che abbia frequentato almeno il 70 per cento delle ore complessive previste. Al di sotto del 70 per cento, l’entità
del voucher è commisurato proporzionalmente alle ore di effettiva frequenza. Agli aventi diritto che siano residenti in una località diversa da quella dello svolgimento dei percorsi di Alta formazione, la Regione concede inoltre un contributo forfettario per spese di soggiorno fino ad una massimo di 200 giorni di frequenza. Le istanze per accedere ai contributi devono essere presentate esclusivamente compilando il formulario di domanda informativo disponibile su basilicatanet.it.
Basilicata Mezzogiorno La domanda all’Autorità di Gestione della Regione
Bando Po Fesr oggi scade
Ultime ore per partecipare all’avviso per 50 incarichi tecnici Ultimo giorno per partecipare al bando di selezione per il conferimento di 50 incarichi di assistenza tecnica specialistica per l’attuazione del Po Fesr Basilicata 2007/2013. Pubblicato sul Bur n. 47 del 18 dicembre 2012, l’avviso pubblico prevede che la domanda possa essere presentata direttamente all’Ufficio segreteria dell’Ufficio Autorità di Gestione al IV Piano del dipartimento Presidenza della Giunta, o inoltrata a mezzo del servizio postale mediante raccomandata con avviso di ricevimento all’indirizzo: Regione Basilicata, ufficio Autorità di Gestione PO FESR Basilicata 2007-2013 dipartimento Presidenza della Giunta, Via Vincenzo Verrastro, n. 4 85100 Potenza. Possono partecipare al bando tutti i cittadini italiani o di uno degli Stati membri dell’Unione europea che, tra i requisiti richiesti, abbiano maturato un’esperienza lavorativa quinquennale nel campo dei Fondi strutturali. L’incarico avrà durata di
36 mesi decorrenti dalla data di sottoscrizione del contratto, prorogabili, ad insindacabile giudizio dell’Amministrazione regionale, sino a tutto il periodo di attuazione del Po Fesr 2007/2013. La domanda di partecipazione al bando dovrà essere redatta in carta semplice e ad essa andranno allegati una dichiarazione sostitutiva attestante il possesso di tutti i requisiti di ammissibilità, un curriculum vitae, firmato in originale, redatto secondo il formato Europass e la copia fotostatica del documento di identità in corso di validità. Sulla Busta dovrà essere indicato chiaramente il mittente e dovrà essere apposta la seguente dicitura: “Avviso pubblico di selezione per il conferimento di n. 50 incarichi di assistenza tecnica specialistica per l’attuazione del PO FESR Basilicata 2007/2013”. Una commissione nominata dall’Autorità di Gestione effettuerà la selezione. Gli ammessi al colloquio riceveranno una convocazione scritta.
Cultura, turismo e agricoltura: Patenti 2013 priorità per il Metapontino Da sabato prossimo scatta la rivoluzione per la guida Entreranno in vigore il 19 gennaio le due ultime direttive dell’Unione europea per le nuove categorie di patente, i requisiti per ottenerle e le sanzioni. Introdotta la “AM” per motorini e microcar e le altre vengono affiancate da sottocategorie: la A per le moto aveva già la A1 e ora si aggiunge la A2, mentre la B (per auto), la C (per camion) e la D (per autobus) avranno anche la B1, la C1 e la D1. Per passare da una sottocategoria a quella superiore o alla patente per tutta la categoria occorre sempre un esame, non basta più aver maturato l’età. La AM va a sostituire il cosiddetto “patentino”. L’età minima resta 14 anni. La A1 resta conseguibile a 16 anni e valida per moto e sidecar. La nuova patente A2 si potrà conseguire al compimento dei 18 anni. Per la patente “A” bisognerà aver compiuto i 20 anni, ma solo se si ha già la A2 da almeno due anni. Inoltre, i tricicli con più di 15 kW si potranno guidare solo dai 21 anni. Chi vorrà prenderla senza aver prima conseguito la A2 dovrà attendere i 24 anni. Altra nuova patente è la B1, che si può prendere a 16 anni e, oltre ad “assorbire” la AM, abilita a guidare quadricicli non leggeri. Cambiamenti in vista per la patente B che comprende sempre solo la AM, mentre abilita a guidare i veicoli della A1 e i tricicli oltre i 15 kW solo in Italia; quelli della B1 si possono guidare solo nello Spazio economico europeo. Novità anche per il traino dei rimorchi: il limite dei 750 kg può essere superato, a patto che la somma con quella del veicolo non superi i 4.250 kg. Per superare i 4.250 kg occorre la BE.
Un progetto del Gal Cosvel con incontri divulgativi e informativi nei comuni di Rotondella, Policoro e Pisticci. A breve avvisi pubblici per lo sviluppo dell’area Agricoltura, turismo e patrimonio culturale del metapontino. Queste le priorità del Piano di Sviluppo Locale “Le Terre del Silenzio” del Gal Cosvel srl emerse nel corso degli incontri che si sono svolti, dall’8 al 10 gennaio, nei Comuni di Rotondella, Policoro e Pisticci e che hanno coinvolto i sindaci e gli assessori dei comuni dell’area Gal e dei centri di Policoro e Scanzano. Con tali seminari divulgativi il Gal Cosvel srl ha voluto illustrare agli Enti Locali le modalità e le strategie che caratterizzeranno la proposta progettuale del Psl del Gal e, contemporaneamente, condividere e recepire suggerimenti e proposte in relazione ai bandi di prossima pubblicazione da parte del Gruppo di azione locale dell’area del Basso Sinni e Metapontino.
Due, in particolare i settori che saranno interessati dagli avvisi pubblici che il Gal si appresta a pubblicare. La proposta di sviluppo locale sull’agricoltura si aprirà con gli interventi in favore delle Fattorie ospitali che intendono promuovere la diversificazione in agricoltura. La strategia del Gal per il sostegno alla cultura lo-
cale si svilupperà, invece, attraverso due operazioni, una dedicata alla realizzazione ed il potenziamento di centri di aggregazione culturale, turistica e ludico ricreativa, l’altra finalizzata al sostegno di “prodotti culturali” attraverso la promozione di percorsi tematici, itinerari e programmi culturali nei centri storici della Macro Area del Bas-
so Sinni e Metapontino. Gli incontri divulgativi hanno permesso di presentare le attività e le funzioni svolte dalla rete Infogal ed il centro infopoint di Policoro, network di consulenti di sviluppo locale, che il Gal ha avviato dal novembre scorso al fine di sostenere, promuovere e diffondere le attività previste dal Psl “Le Terre del Silenzio”. Accompagnare inoltre le amministrazioni locali, gli attori, le imprese e le associazioni nella progettualità e nell’elaborazione di proposte ed azioni di sviluppo rurale. Attraverso il supporto della rete infogal e del punto infoint di Policoro è stato avviato un percorso congiunto per la definizione di un marchio turistico d’area e la realizzazione di azioni di promozione comuni.
22.11.2011 N.35
Attivato il Registro degli operatori di comunicazione Lo strumento , garanzia di pluralismo e trasparenza, è stato presentato dal Corecom Ufficializzato dal Corecom della Basilicata, il Comitato Regionale per le Comunicazioni, il Registro telematico per gli operatori della comunicazione. Il CoreCom per la sua duplice natura giuridica (organo strutturale delle Regioni e organo funzionale dell’autorità di garanzia delle comunicazioni) esercita funzioni importanti: gestione della par condicio di ogni tornata elettorale e referendaria, svolgimento dei tentativi di conciliazioni in materia di comunicazioni elettroniche fra utenti finali e operatori, definizioni amministrative delle controversie, tutela dei minori, vigilanza sui sondaggi, monitoraggio dell’emittenza locale, gestione del registro degli operatori di comunicazione, diritto di rettifica. Il ruolo del Corecom diventa sempre piu’ importante, in un contesto di crescente autorevolezza ed indipendenza a livello locale. Il Roc consente al sistema della comunicazione di rafforzare competenze e strumenti di gestione in grado di garantire e promuovere sul territorio regionale la trasparenza e la tutela del pluralismo informativo, perfettemente in linea con quanto auspicato dalla Costituzione italiana e dalla Costituzione europea. Il Registro degli operatori di Comunicazione è un protocollo al quale devono obbligatoriamente iscriversi alcune particolari tipologie di operatori della comunicazione. Si compone di due parti: una dedicata agli operatori, i quali, da qualunque postazione internet, hanno la possibilità di interagire con il Registro per attivare nuovi procedimenti, monitorare i procedimenti in corso di istruttoria, seguirne l’iter sino alla conclusione; ed una dedicata ai funzionari del Corecom, che hanno il compito di controllare i dati che gli operatori inviano e di mantenerli costantemente aggiornati. Il Registro degli Operatori di Comunicazione persegue tre finalità: garantire la trasparenza e la pubblicità degli assetti proprietari, consentire l’applicazione delle norme concernenti la disciplina anti – concentrazione, tutelare il pluralismo informativo. Grazie al Registro il Corecom Basilicata rafforza e consolida la sua vicinanza al territorio, ai cittadini e soprattutto ai professionisti e agli imprenditori del settore, impegnati a fornire con responsabilità sociale e senso civico i servizi di comunicazione, la cui gamma si presenta oggi così vasta e variegata.
Radiologia Lauria tempi brevi per la riattivazione L’attività di Radiologia del presidio ospedaliero “Beato Domenico Lentini” di Lauria è sospesa. L’interruzione - spiega l’Asp - è stata necessaria per compiere interventi di ordinaria manutenzione. Il reparto di radiologia di Lauria è un punto di riferimento per l’intero lagonegrese. Si attende pertanto la riattivazione al più presto del servizio perchè la Radiologia, che ha un bacino di utenza importante, non crei danni a tante persone. “La temporanea limitata attività della radiologia nell’ospedale di Lauria - sottolinea la direzione generale dell’Asp - è dovuta a ripetute avarie di un’apparecchiatura. Per la risoluzione definitiva del problema, oltre agli interventi di riparazione sollecitamente disposti, abbiamo chiesto alla Regione Basilicata l’autorizzazione all’acquisto di un nuovo apparecchio radiologico per il P.O. di Lauria e si sta già procedendo in tal senso. Pertanto si assicura che al più presto la radiologia del plesso ospedaliero di Lauria sarà funzionante in tutti i suoi servizi”.
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Basilicata Mezzogiorno
Presentate ieri in V Ccp le risultanze dell’indagine conoscitiva. Redatto un documento
Alluvioni, le cause che alimentano i fenomeni E’ necessaria una costante e attenta sorveglianza del territorio I cambiamenti climatici degli ultimi anni fanno temere per il futuro Non si escludono altri eventi calamitosi
Le amministrazioni competenti in primis la Regione devono mettere in atto ogni azione necessaria a prevenire ulteriori disastri Presentate ieri in V Commissione consiliare le risultanze dell’indagine conoscitiva sulle cause che in Basilicata concorrono ad alimentare i fenomeni alluvionali. Nel documento redatto dall’Ufficio della Commissione si invitano le amministrazioni competenti, in primis la Regione Basilicata, a mettere in atto ogni azione necessaria a prevenire ulteriori disastri. E’ stato appurato che gli eventi climatici estremi come quello del primo marzo 2011 non sono unici, ma si verificano periodicamente e gli
straordinari cambiamenti climatici degli ultimi anni fanno temere per il futuro, in quanto sicuramente si ripeteranno e probabilmente con maggiore gravità. La Regione deve porre in essere tutti i provvedimenti di sua competenza volti alla adozione dei piani di laminazione, la individuazione di casse di espansione o, comunque, di aree di laminazione. Occorre procedere – continua il documento – ad una opera di sistematica eliminazione delle situazioni di pericolo, in primo luogo attraverso la
pulizia degli alvei dei fiumi, anche con prelievo di inerti ove necessario, per il ripristino del normale flusso delle acque. Va fatta una rivisitazione delle dimensioni degli argini fluviali nei tratti medi e bassi e si deve procedere alla manutenzione di quelli comunemente esistenti o al ripristino laddove distrutti. Una attenzione particolare va data alla interferenza delle grandi lineari infrastrutturali (Ss 106 e ferrovia) con gli ambiti fluviali mirati a ridurne gli effetti. Opportuno, al riguardo, un tavolo tecni-
co con Università, Ferrovie dello Stato, Anas, Comuni interessati, Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto e Autorità di bacino. Andrebbero ricercate soluzioni tecniche per favorire un maggiore deflusso a mare delle onde in piena. Infine – conclude il documento – va fatta una costante ed attenta sorveglianza del territorio per evitare il proliferare di ulteriori insediamenti abitativi, industriali ed agricoli in zone soggette a periodiche inondazioni e procedere, per quanto possibile, alla delocalizzazione di quelli già realizzati. La Commissione ha precisato di aver audito gli assessori regionali, i sindaci dei luoghi coinvolti, i dirigenti degli uffici che hanno competenze sulla questione e i soggetti istituzionali che potevano spiegare il fenomeno dal punto di vista tecnico.
“Non farti prendere dal gioco” campagna informativa dell’Asp I gestori dei locali pubblici possono scaricare i depliant direttamente dal sito dell’Azienda Sono in aumento le persone che rovinano la propria vita a causa dell’abitudine al gioco. Famiglie ridotte sul lastrico, distrutte nei rapporti. Individui tanto affascinati dal rischio e dalla possibilità di migliorare le proprie condizioni di vita grazie alla vincita da anteporre il gioco ai valori ed agli affetti reali. Si arriva ad accantonare la vita reale per inseguire un sogno. Non fanno che pensare al gioco, alla strategia che applicheranno la prossima volta; non fanno che inseguire le perdite nel tentativo, spesso illusorio, di recuperare le somme perdute e, perché no, magari aumentare la somma giocata. Il video poker non è diverso dal lotto, superenalotto, dalla vecchia schedina.Oggi è possibile scommettere online, sul web, su siti dedicati proprio alle scommesse, senza neanche dover più uscire di casa. L’Azienda Sanitaria di Potenza comunica ai gestori dei locali che hanno fatto richiesta del materiale informativo che come già divulgato nello scorso mese di dicembre 2012 possono scaricare i materiali informativi, da diffondere nei loro locali, direttamente dal sito www. aspbasilicata.it senza richiederlo all’ASP.Negli allegati gli interessati troveranno anche i recapiti telefonici
la campagna di comunicazione dell’Asp
dei Ser.T. dell’ASP con i materiali divulgativi prodotti dal Dipartimento Politiche Antidroga della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Ministro per la Cooperazione Internazionale e l’Integrazione (Progetto GAP), con le “Avvertenze per i Giocatori” e “l’autotest” (in italiano ed in inglese). Ulteriori informazioni potranno essere richieste ai Ser.T. dell’Azienda Sanitaria Locale di Potenza.
17.01.2013 N. 263
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Basilicata Mezzogiorno
Turismo è vitalità
La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi
I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico
Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 17.01.2013
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BASILICATA PRIMO PIANO I III
Giovedì 17 gennaio 2013
FIAT SATA DI MELFI
UNA PRODUZIONE «STOP AND GO»
Basilicata Mezzogiorno
LE INCOGNITE I sindacati: «Non sappiamo quante aziende parteciperanno alle gare per fornire i particolari dei mini Suv»
Sata, ora la cigs rischia di travolgere l’indotto
LO STABILIMENTO La Sata di Melfi
Timori per le 20 aziende della componentistica di San Nicola FRANCESCO RUSSO l MELFI. Il lungo periodo di cassa integrazione straordinaria alla Sata di San Nicola di Melfi coinvolgerà, inevitabilmente, anche le oltre 20 aziende della componentistica. Ed in molti, nel settore metalmeccanico, si chiedono se l’indotto Fiat
straordinaria. Se alla Sata si dovesse arrivare a tutto il 2014 con gli ammortizzatori sociali, alcune fabbriche dell’indotto potrebbero trovarsi senza copertura. Che ne sarà - si chiede il sindacalista - dei lavoratori? Si spera, quindi, che la ristrutturazione degli impianti Sata termini in tempi ragionevoli, e che non duri fino a tutto il 2014. Questo, tra l’altro, anche considerando che gli operai stanno perdendo già molto a livello salariale». Sul discorso ammortizzatori sociali, il segretario nazionale della Fismic, Marco Roselli, non è particolarmente preoccupato. Ecco perché: «Allo scadere della cassa integrazione straordinaria - spiega - esistono altri ammortizzatori sociali che servono a tenere il lavoratore legato all’azienda. Basti pensare alla cosiddetta cassa in deroga, in cui c'è anche l’intervento della Regione. Negli ultimi anni, tra l’altro, c'è stata a livello governativo una buona politica sui fondi per gli ammortizzatori sociali. Per questo motivo - sottolinea Roselli - nonostante alcune aziende abbiano già utilizzato un anno di cassa straordinaria, non dovrebbero esserci problemi, con gli strumenti alternativi previsti dalla
legge. Quel che è certo - dice ancora - è che una volta che la Sata inizierà a lavorare al 50 per cento, per via della ristrutturazione, lo stesso avverrà per le aziende dell’indotto. Ma l’adeguamento degli impianti della Sata - mette in chiaro - durerà tra gli otto e i dieci mesi: lo ha detto lo stesso Marchionne, nello spiegare che la richiesta di due anni di cigs è una procedura standard. Non ritengo, quindi, che ci sarà un problema di esaurimento di ammortizzatori sociali». Secondo Roselli, nell’indotto il problema è un altro. «Mentre per la Sata - commenta il sindacalista della Fismic è tutto definito e certo, non lo è per le fabbriche dell’indotto. Ecco perché ritengo che la situazione nell’area industriale sia preoccupante. Non sappiamo, ad esempio, quali e quante aziende desiderino o possano investire. Non sappiamo quali aziende parteciperanno alle gare per fornire i particolari dei mini Suv. È necessario, quindi, che anche le fabbriche dell’indotto, come già avvenuto per la Sata, decidano di fare piani di sviluppo, per stare al passo dei cambiamenti che interesseranno il futuro. In questo momento - conclude - dobbiamo aiutare l’indotto, affinché cancelli i punti interrogativi che ancora lo riguardano. Tutto questo, per il futuro dei lavoratori e della stessa industria».
L’INTERROGATIVO
In molti si chiedono se l’indotto uscirà indenne da due anni difficili
riuscirà ad uscire indenne da un 2013 ed un 2014 che si preannunciano particolarmente difficili. «La prospettiva per l’area industriale - spiega Vittorio Cilla, rappresentante Fiom per l’indotto Fiat - è abbastanza preoccupante. Già alcune aziende, infatti, sono da un anno in cassa integrazione
LE REAZIONI
I commenti e le valutazioni il giorno dopo l’annuncio l MELFI «Invitiamo l’azienda ad andare avanti per la propria strada e procedere con il progetto per il rilancio produttivo della Sata di Melfi». È quanto sostiene il segretario regionale dell’Ugl Basilicata, Giovanni Tancredi, in riferimento all’annuncio della cassa integrazione straordinaria alla Sata di Melfi, per l’adeguamento degli impianti alle nuove produzioni che partiranno nel 2014. «Per la Basilicata prosegue - si tratta di un’opportunità di sviluppo. Adesso, considerato che il 2013 è un anno ricco di importanti e complesse sfide per il sindacato, per la difesa dei diritti dei lavoratori e dei pensionati, diventa particolarmente importante e decisivo il nostro ruolo per assicurare che, sia nell’ambito delle relazioni industriali con la fabbrica del Vulture-Melfese, sia in quello dei rapporti con la Regione Basilicata, si instaurino da subito premesse operative mediante proposte concrete, pragmatiche e socialmente responsabili per la tutela e salvaguardia occupazionale di tutto il sistema dell’automotive Lucano». «L’annuncio della cassa integrazione straordinaria per ristrutturazione per due anni nello stabilimento di Melfi - afferma il segretario generale della Fismic, Roberto Di Maulo - è una notizia che annoveriamo tra quelle positive, in quanto è la conferma della partenza degli investimenti che dovranno terminare entro l’anno per l’avvio della produzione della Cinquecento
L’ANNUNCIO Marchionne a Melfi (foto Massari)
TUTE BLU Gli operai (foto Vece)
«Ora l’azienda vada avanti» Tra le sigle sindacali c’è chi parla di «opportunità positiva per l’area» Il particolare Nuovi modelli a Melfi tutte le tappe della vicenda
X e del Suv a marchio Jeep per il mercato mondiale. Ci saranno disagi per i lavoratori, ma va sottolineato che i disagi saranno contenuti, perché nello stabilimento di Melfi si continuerà a produrre la Grande Punto sull’altra linea di montaggio che non verrà toccata per ora dagli investimenti». «Parlare di cassa integrazione straordinaria - interviene il segretario regionale della Uilm, Vincenzo Tortorelli - significa parlare di ulteriori sacrifici. Ma almeno - torna a ripetere il sindacalista - questa volta
gli ammortizzatori sono legati a nuovi investimenti. È necessario, però, chiedere un incontro con l’azienda per conoscere tutti i dettagli del progetto». «Certamente per il bene salariale ed occupazionale dei lavoratori - dicono il segretario regionale dell’Ugl Basilicata metalmeccanici, Pino Giordano e Donato Russo, segretario della federazione provinciale di Potenza - abbiamo sempre sperato che non si giungesse a questa fase straordinaria di cig, ma, l’avvio della procedura deve per forza maggiore e necessa-
riamente consentire al sito di Melfi di poter modificare gli impianti destinati alla produzione dei due modelli totalmente nuovi nel 2014». Secondo il reggente della Fim Cisl Basilicata, Leonardo Burmo, «la fase che si apre vedrà sicuramente un 2013 molto complicato per le note vicende legate al mercato dell’auto in particolare in Europa e in Italia, ma l’avvio della ristrutturazione offre allo stabilimento di Melfi prospettive future molto concrete e lo impegna su una dimensione non [f.rus] solo più europea».
Il primo annuncio che a Melfi sarebbero state realizzate due nuove vetture del gruppo Fiat era arrivato a fine ottobre, nel corso di un incontro tra l’amministratore delegato Sergio Marchionne e le organizzazioni di categoria. Le prime cifre ed i primissimi dettagli sul progetto del Lingotto riguardante lo stabilimento lucano della Fiat, sono arrivati il 20 dicembre scorso, nel corso della visita alla Sata di Marchionne, Mario Monti e del presidente del gruppo, John Elkan. Nella tappa melfitana, Marchionne ha parlato di un investimento di un miliardo di euro, per la realizzazione di un mini-suv del marchiop Jeep, e della nuova Fiat 500 X, che rappresenta un’evoluzione della 500 L, da qualche mese in commercio. L’obiettivo - con i nuovi modelli la cui produzione dovrebbe iniziare nel 2014 - è quello di incrementare l’offerta e quindi le vendite in un segmento medio-alto. Il periodo di cig - con la fabbrica che fino al 31 dicembre 2014 lavorerà con una sola linea - servirà ad adeguare gli impianti.
L’AREA Nella foto una veduta dall’alto dell’area industriale di San Nicola di Melfi
PROVINCIA DI POTENZA
UFFICIO FINANZIARIO - U.O.S. Contratti ed Espropri IL RESPONSABILE P.O.
Piazza delle Regioni, 1 - 85100 - POTENZA - Tel 0971.417.232 Fax 0971.417.288 - valentina.del_grosso@provinciapotenza.it
ESTRATTO BANDO DI GARA – PROCEDURA APERTA
La Provincia di Potenza indice gara mediante PROCEDURA APERTA per l’appalto del servizio di “VIGILANZA ARMATA E PORTIERATO PRESSO GLI UFFICI E DIPENDENZE PROVINCIALI UBICATI IN POTENZA - C.I.G.: 4852579ADC - C.P.V.: 98341140-8. Importo complessivo dell’appalto pari ad Euro 1.534.359,00. Requisiti di partecipazione: come richiesti nel bando integrale e nel disciplinare di gara reperibili sui siti: http://sitar.regione.basilicata.it e www.provincia.potenza.it; a quest’ultimo indirizzo sono altresì reperibili il Disciplinare di Gara e gli altri elaborati tecnici. Il bando è altresì pubblicato sulla GURI V Serie Speciale Contratti Pubblici n. 7 del 16/01/2013. ed è stato inviato per via elettronica alla G.U.C.E. il 14/01/2013 . Scadenza domande: ore 12.00 del giorno 28/02/2013. Responsabile del procedimento:. Rag. Vita Lucia. IL RESPONSABILE P.O. Dr.ssa Valentina Del Grosso
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 17.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA E PROVINCIA I VII
Giovedì 17 gennaio 2013
GRUMENTO NOVA LA RIVOLTA DEGLI AMMINISTRATORI DELLA VAL D’AGRI: «NOI POVERI NONOSTANTE ACQUA E PETROLIO»
I sei sindaci dimissionari «Ora servono atti concreti»
I primi cittadini chiedono di rivedere l’assegnazione e l’utilizzo delle royalty SINDACI IN RIVOLTA La sala gremita di gente, sopra i sindaci dimissionari [foto mpv ] .
Le reazioni dei politici Taddei e Mazzeo «Dimissioni, un atto di accusa e nessun beneficio alle popolazioni» Continuano le prese di posizione da parte di esponenti politici dopo le dimissioni di sei sindaci della Val d’Agri. Per il parlamentare del Pdl Vincenzo Taddei. «si tratta di un un atto di accusa ben preciso che colpisce l’inedia del centrosinistra che governa da 20 anni la Basilicata e che è stato sino ad oggi incapace di mettere in moto un circuito virtuoso per dare reale sviluppo e crescita ai territori lucani». «Mi pare sensata anche se tardiva la protesta dei sindaci – continua Taddei – di fronte alle mancate risposte del centrosinistra soprattutto in un periodo come quello attuale di grande crisi e difficoltà economica che le comunità lucane stanno vivendo. E’ infatti indubbio che la Val d’Agri con le estrazioni di petrolio dia un contributo enorme alla bolletta energetica dell’Italia ma evidentemente non riscontra sui propri territori delle ricadute positive in termini di sviluppo e di crescita». Solidarietà e sostegno ai primi cittadini dimissionari anche da parte del consigliere regionale Enrico Mazzeo (Gruppo misto). Per Mazzeo «l’attività estrattiva non ha portato nè benefici economici adeguati agli enti locali, nè occasioni di lavoro per gli abitanti delle zone interessate».
MARIAPAOLA VERGALLITO l «La nostra presa di posizione arriva in un momento cruciale e non perché siamo alla vigilia delle elezioni politiche e nel cuore della campagna elettorale, ma perché i tempi sono maturi per cambiare complessivamente la governance del territorio». Unanimi, i 6 sindaci «dimissionari», De Luise (Spinoso), Grieco (Paterno), Vertunni (Grumento Nova), Salera (Tramutola), Marte (Sarconi) e Di Sanzo (Montemurro); si presentano davanti ai giornalisti e davanti a una platea in una sala non proprio affollata,nel castello dei San Severino a Grumento Nova, un luogo che, già di per sé, profuma di storia. E che la storia la vogliano fare, in qualche modo, pure loro lo si capisce quando, più volte, affermano che si tratta di un «atto senza precedenti, unico nella storia della nostra Repubblica». Un atto simbolico più che pratico, si capisce, che potrà servire a dettare i ritmi di una partita a scacchi più che a rendere irrevocabili le dimissioni. Lo si capisce quando i 6, per il momento, «ex» primi cittadini dicono di «non pretendere che nei prossimi venti giorni (quelli dati a un sindaco per rendere, nei fatti, esecutivo l’atto delle dimissioni) vengano risolti tutti i problemi,
NEMOLI DIVERSE LE MANIFESTAZIONI ORGANIZZATE IN BASILICATA NELLA GIORNATA DI OGGI
I falò di Sant’Antonio accendono il Carnevale SALVATORE LOVOI l NEMOLI. «A Sant'Antune mascare e sune». Maschere, suoni e falò è quanto la tradizione popolare propone, in Basilicata, per S. Antonio abate. Oggi legati alla figura dell’anacoreta, questi riti si rinnovano dall’età arcaica a quella moderna, tra il 15 ed il 20 gennaio. Gli eventi - che annunciano il periodo carnevalesco - sono diffusi per lo più sulla dorsale potentina e la collina materana. Le celebrazioni, tra sacro e profano
FALÒ La festa di S. Antonio Abate, rito molto sentito sono diventate una sorta di «capodanno» per il mondo agro-silvo-pastorale ma anche appuntamenti ricercati per il turismo. In molti centri della regione - in onore del patrono e protettore di animali, agricoltori, allevatori e campanari -s'accendono grandi fuochi, si svolgono tornei equini e sagre enogastronomiche. I fuochi (post-solstiziali) di Accettura, Albano, Calvello, Campomaggiore, Colobraro, Grassano, Matera, Montalbano, Pescopagano, Pietragalla, Pignola, Pisticci, Rionero, Rotondella, Trivigno ecc. han-
no valenza lustratoria e apotropaica. Purificano le campagne e allontanano il male. L’usanza, legata all’Eremita, servirebbe a far guarire dall’herpes zoster o «fuoco di S. Antonio». Bruciando il vecchio, l’impuro, propiziano il risveglio della terra e la fertilità. Da qui, l’usanza di concimare con la cenere per favorire la germinazione. E la consuetudine di consumare legumi, cereali o erbe, «corie e fasuli» e «strascinati cu 'a middia» a Pignola, fave a Tricarico, Trivigno e così via. L'iconografia ci presenta «Sant'Antuone», in compagnia del «porcellino», molto vicino agli dei romani Cerere e celtico Lug (simbolicamente il diavolo ammansito e l’abbondanza, da cui il salvadanaio). La benedizione del Taumaturgo - a volte confusa perchè spostata al 13 giugno - è in voga anche in città, dove s'impartisce ad animali da compagnia e macchine agricole. Feste e processioni (pure in altre date) si registrano intorno alle cappelle o alle croci, dedicate al Santo. Vi sono cortei e gare. Giochi «equestri» detti «palii di giraciucci», per cavalli, muli e asini, con o senza fantini. La pratica è o era diffusa a Pignola, Castelmezzano, Missanello, Gallicchio, Calciano, Garaguso, Genzano, Villa d’Agri, Rapone, Lagonegroà «A Sant'Antune mascare e sune» recita l’antico proverbio. Ed allora ecco il frastuono per allontanare il vecchio ed esorcizzare il nuovo. Il ritmo stagionale è salutato dall’arrivo dei campanacci di Tricarico, S. Mauro Forte, Cirigliano, Accettura, Stigliano e, un tempo, di Roccanova, Episcopia I gruppi mascherati rappresentano animali transumanti, presenti in altri luoghi dal Veneto alla Sardegna, dal deserto nordafricano alle solitudini andine. Colonna sonora del nostro Carnevale - con i loro suoni, danze, colori - risvegliano l’universo rurale ed esaltano l’autenticità del patrimonio culturale, di “saperi e sapori”, della nostra terra.
ma auspichiamo che in questo tempo venga quantomeno avviato un percorso che porti ad atti concreti, con un impegno sincero e messo per iscritto». «Non è una decisione repentina- hanno precisato- ma arriva dopo due anni di inutili concertazioni attorno ai tavoli istituzionali. Ora i tempi sono maturi per due ragioni: l’Eni vuole continuare con le estrazioni e questo è un buon periodo per chiedere a tutti i parlamentari candidati di far proprie queste sollecitazioni». E questo sarebbe l’unico collegamento possibile con il periodo elettorale. Dopo la bomba diffusa velocemente sulla stampa regionale il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo ha incontrato i 6 sindaci. E sembra che l’incontro non sia andato tanto male («abbiamo proposto di avere una legge regionale speciale che possa dare maggiori risposte ai cittadini”». A tal proposito i sindaci si sono dichiarati scontenti del Programma Operativo Val D’Agri: «ora che la fase di rodaggio è conclusa - hanno detto- e si è compreso che le priorità non sono più panchine e marciapiedi, occorre rivedere le modalità di assegnazione e di utilizzo delle royalty». Per una nuova governance, appunto. E non si pensi che il problema riguardi solo l’oro nero.
LE REAZIONI DEI CITTADINI DOPO LA MOSSA DEI SINDACI
«Una scelta giusta non bisogna mollare» l «La politica non ha bisogno di essere rifondata, occorre semplicemente che i sindaci siano messi nella condizione di fare il loro mestiere». In risposta a questa sollecitazione arriva il primo applauso durante la conferenza stampa dei sei sindaci dimissionari, in una sala fino ad allora in silenzio ad ascoltare domande e risposte, mentre la neve cominciava a cadere abbondante sul castello di Grumento Nova. Ma cosa pensano i cittadini? I più temono strumentalizzazioni anche se i sindaci precisano più volte che «se avessimo voluto strumentalizzare la questione almeno ci saremmo trovati un padrino politico». Il clima è forse quello di un disincanto, nei confronti della classe politica che, per una volta, viene messo da parte a favore della voglia di credere che, sul serio, il gesto dei sei sia concreto. «Penso che sia un gesto importante- dice un ragazzo di Sarconi, Camillo Fortunato- per dare una scossa alla Valle e per il bene delle comunità. Ma questa decisione si deve portare avanti». «Se adesso qualcosa cambia perché si sono svegliati ne sono felice- spiega la signora Antonella Somma, di Grumento Nova. Ma aggiunge: «se questa scelta è stata fatta per la campagna elettorale ci dispiace, anche perché ad oggi non abbiamo mai visto la vicinanza delle istituzioni per far fronte alle nostre problematiche». «E’ una specie di rivoluzione» per il signor Mario Larossa. «Una presa di posizione indispensabile- dice Antonio Di Pierri- perché è da troppo tempo che siamo trascurati e abbandonati a noi stessi anzi, forse hanno torto gli altri sindaci che non sono [mp.verg.] presenti in questa sala».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 17.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
Matera Giovedì 17 gennaio 2013
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REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
La parola d’ordine è prevenire. Guardia ancora alta nelle aree del Metapontino
Dodici mesi per la sicurezza Il questore Errico ha illustrato il bilancio dell’attività della Polizia nel 2012 di ANTONELLA CIERVO «MATERA è una città laboriosa, educata e sana». Il bilancio del Questore Pasquale Errico esprime soddisfazione ed ottimismo se letto in un contesto nazionale che, a causa della crisi economica galoppante, sviluppa fenomeni di illegalità diffusi. In un anno sono state arrestate 134 persone, denunciate 395 e avviate 68 richieste per asilo politico in città. Un rapporto fra comunità locale e stranieri che indica che il livello di accoglienza sta migliorando. Gli elementi emersi ieri nel corso della conferenza stampa di bilancio annuale, riportati nella tabella in pagina, sono chiari e indicano numeri di gran lunga inferiori a quelli di altri capoluoghi di provincia del sud. Questo non vuol dire abbassare la guardia, come ha confermato Errico che ha puntato ancora il dito contro fenomeni come lo stalking, le frodi telematiche, i reati contro il patrimonio, contro il codei della strada, sottolineando degli agenti della polizia delle Comunicazioni, della polizia stradale, delle sezioni antidroga. Lo Stato c’è e fa sentire la sua presenza anche con la Polizia di prossimità e con il rapporto con le scuole che è molto stretto, come conferma la foto-simbolo dell’anno. scattata il giorno in cui si è svolta la manifestazione studentesca di protesta. Ragazzi e poliziotti insieme in piazza, mentre Roma contava i danni degli scontri tra manifestanti e forze dell’ordine. «L’attività principale è quella della prevenzione sul territorio. Per noi è fondamentale perchè è necessaria per garantire lo svolgimento della vita di tutti i giorni di studenti, massaie, cittadini, anziani - ha spiegato il Questore Errico L’attività è stata effettuata anche in provincia, soprattutto nella zona jonica, nella fascia metapontina dove si sono verificati incendi delle aziende ortofrutticole. La prevenzione è stata realizzata con l’ausilio di tutte le forze dell’ordine: dall’arma dei carabinieri, alla guardia di finanza, al corpo forestale dello stato alla polizia provinciale, così come alla polizia locale». L’impegno nella zona jonica ha richiesto l’impiego di elicotteri, unità cinofile, artificieri. Un’azione che ancora oggi, come ha confer-
POLIZIA DI STATO - BILANCIO 2012
La comunità è laboriosa ed educata Lo dirò per sempre La fascia jonica è in una posizione molto sensibile fra due regioni La conferenza stampa del Questore Pasquale Errico, ieri a Matera
mato il Questore, non si è affievolita ma prosegue senza sosta in un territorio «Che è stato martoriato. La zona metapontina è una fascia sensibile, d’altronde, per la sua collocazione territoriale: è chiusa infatti tra due regioni, la Calabria e la Puglia e soprattutto quest’ultima, con la sua criminalità esportata dà molti più problemi. Basti pensare ai tre rapinatori altamurani che nei mesi scorsi in mezz’ora scipparono tre anziani materani. Anche l’operazione Enziteto che abbiamo portato a termine nell’ottobre scorso (vedi box, ndr.)». La lotta alla droga rientra anche fra i commenti del Questore sull’ultimo anno di attività. «La droga - spiega - ha effetti devastanti sull’organismo umano. Particolare attenzione è stata data anche al controllo del territorio con il protocollo “Mille occhi sulla città”che ha portato all’interazione fra forze dell’ordine e con gli istituti di vigilanza privata. Una collaborazione che considero fonda-
mentale dal momento che si tratta di organizzazioni che hanno una presenza capillare sul territorio. Grazie a loro, spesso, abbiamo risolto situazioni grazie al loro intervento. Il progetto va, dunque, esaltato, rinnovato e confermato». All’attività della stradale, della polizia delle comunicazioni e ferroviaria. L’uso delle cinture di sicurezza, il corretto uso del telefonino in auto, sono comportamenti corretti su cui la polizia stradale ha puntato per garantire il benessere dei cittadini alla guida. Così è accaduto anche per la tutela dei minori che usano internet. Il controllo di tutti i meccanismi che ne mettevano in pericolo l’accesso alla rete è stato garantito proprio dagli agenti di questo speciale settore. Infine l’attività della polizia ferroviaria che ha concentrato i controlli contro lo spaccio degli stupefacenti attraverso mezzi alternativi come gli autobus e i treni. Un anno, insomma, nel nome della sicurezza. a.ciervo@luedi.it
Dai furti in casa ai raid alle poste. I casi risolti dagli agenti materani
Un anno di buoni risultati
ECCO alcune delle operazioni più significative che hanno segnato il 2012: 7 Febbraio 2012: OPERAZIONE ERMES Viene sgominata una banda che aveva compiuti furti in uffici postali di tutta Italia, tra cui Matera, impossessandosi di numerose carte di credito. Le indagini, svolte dalla Polizia Postale e dalla Squadra Mobile di Matera, sono state emesse 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di altrettante persone tra cui una donna residenti fra Milano, Pavia e Bologna; settembre 2012: SCANZANO JONICO: La tensione alta nella zona, dopo l’enesimo incendio in un’azienda agricola, fa pensare di essere finalmente giunti alla soluzione e di aver messo le mani sull’organizzazione che sta mettendo a ferro e fuoco la zona. Le indagini della Polizia portano invece allo scoperto una vicende legata a rancori personali che, però,
aveva provocato un incendio nell’azienda di produzione di materiale plastico di un imprenditore. Il piromane è un incensurato, nativo di Scanzano ma residente nel Tarantino che per motivi privati aveva deciso di dare una lezione al suo rivale. Le indagini del commissariato di Scanzano svelano la vicenda in poche ore e portano all’arresto dell’uomo. 4 ottobre 2012: OPERAZIONE ENZITETO Gli agenti della squadra Mobile sgominano una banda di pregiudicati baresi specializzati in furti in appartamenti a Matera e nell’hinterland barese. I cinque malviventi, poi arrestati (tutti provenienti dal rione alle porte di Bari che ha dato il nome all’operazione, ndr) entravano nelle case approfittando dell atemporanea assenza dei proprietari, disattivavano l’allarme, non esitando a sfondare murie finestre se trovavano impedimenti per entrare.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 17.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
22 Potenza e provincia
Giovedì 17 gennaio 2013
Cittadini infuriati si sono ritrovati davanti l’ufficio di piazza Abele Mancini a Melfi
Non c’è nessuna “Posta per te” A creare il caos il trasferimento del portalettere. Duro il sindaco Valvano
MELFI - Cittadini furenti e decisamente arrabbiati, radunatisi, davanti l’Ufficio postale centrale di Melfi . «Non riceviamo la nostra posta, asseriscono in coro. E’da mesi che questo problema si protraesenza soluzione.Siamo costretti a pagare gli interessi sulle bollette scadute oltre a non ricevere la consueta corrispondenza. Inoltre, proseguono i cittadini, veniamo all’Ufficio Postale e non siamo nemmeno accolti». In effetti davanti all’Ufficio centrale di Melfi, nella centralissima piazza Abele Mancini, si è radunata una piccola folla. Cittadini che aspettavano di ricevere la propria corrispondenza, visto che presso le loro abitazioni la posta non arriva, personalmente si sono recati presso l’Ufficio, nel tentativo di ricevere risposte e se possibile la corrispondenza. Non è la prima volta che accade negli ultimi giorni. Quello della mancanza di consegna della corrispondenza, è un problema che si evidenza in particolare nel centro storico, ma che riguarda anche altre zone della città di Melfi.
Alcuni cittadini ieri mattina davanti alla sede dell’Ufficio postale di Melfi
«E’ bastato che un postino venisse trasferito per creare il caos e un disservizio decisamente rilevante», sottolinea una signora. «Io - ha proseguito la donna - ho ricevuto tutte le bollette di novembre e dicembre scadute, rimarca un uomo sulla cinquantina. Inoltre sono costretto a venire personalmente all’ufficio posta-
Atella Verso le comunali
le per prendere la mia corrispondenza. Non credo sia normale». Assolutamente no. Il disservizio è evidente e va risolto il più rapidamente possibile. Il problema è che, stando a quanto ci viene riferito dagli addetti delle Poste, il servizio di corrispondenza è indipendente da quello dello sportello. Due entità a parte, che
viaggiano parallelamente. In parole povere il Direttore di Melfi 1, così viene denominato l’Ufficio postale principale della città, può ben poco se non segnalare il disservizio a chi di competenza. Questo, sempre secondo quanto ci viene raccontato, in assenza di dichiarazioni ufficiali. Chi invece interviene pe-
A Rotonda incontro con l’Alad
Il Pd prende tempo per mettere a punto la lista
Corretti stili di vita Progetto per studenti
ATELLA - L’elettorato di Atella si è accorto, negli ultimi giorni, di una particolarità tutta atellana. Ed è che, mano a mano che la campagna mediatica nazionale va avanti, è opportuno rimandare quella locale per le elezioni amministrative del 2013. Insomma sono tutti in attesa dei risultati delle politiche in programma il 24 e il 25 febbraio. Risultati che potrebbero costituire un criterio più obbiettivo per la formazione della lista comunale del Pd. Il cui segretario Aldo D’Annucci è chiamato a mettere a punto una lista, questa volta, con più di qualche difficoltà aggiuntiva rispetto alle Comunali del 2008. Ecco spiegato il motivo di questa (apparente) quiete. Nella quale, tuttavia, vengono approfondite le difficoltà aggiuntive, costituite dal dimezzamento dei consiglieri comunali assegnati al Municipio di Atella. Le nuove norme, infatti, prevedono liste con 7 candidati più il sindaco. Con cinque consiglieri per la maggioranza e appena due per la minoranza. Benedetto Carlucci
ROTONDA - Si è tenuto ieri, nella sede del Parco nazionale dell’Appennino meridionale – Val d’Agri Lagonegrese, l'incontro tra il presidente Domenico Totaro, il presidente dell’Alad (Associazione lucana assistenza diabetici) Antonio Papaleo e la diabetologa dell’area, Lombardi Giocoli, accompagnati dal presidente dell’Adoc (Associazione consumatori) NinoD’Andrea, per organizzare un progetto sperimentale finalizzato al coinvolgimento degli studenti medi della Valle dell’Agri sui temi della salute, degli stili di vita e dell’ambiente. «Problematiche che - si legge in una nota dell'Alad - verranno sviluppate attraverso percorsi salutistici e momenti formativi ed informativi, ma anche con riflessioni che sappiano praticamente risvegliare le coscienze ambientali in uno con spunti e riferimenti per un
Domenico Totaro
civismo, cui possano corrispondervi con l’ausilio dell’organizzazione dei consumatori per l’incentivazione di quei sani alimenti di cui la nostra regione Basilicata è ricca».
rentoriamente sulla questione è il sindaco di Melfi Livio Valvano: «Occorre immediatamente ripristinare le condizioni di normalità - asserisce il primo cittadino federiciano - E non mi riferisco esclusivamente alla consegna della posta che non viene garantita, ma anche a questa situazione incivile in cui i cittadini vengono lasciati fuori l’Ufficio postale, al freddo e alle intemperie, nell’ambito di una situazione poco consona, costretti a recarsi personalmente a prendere la propria corrispondenza». Valvano si è soffermato con i cittadini,ha ascoltato le loro istanze e ora attende che la situazione si normalizzi . «Attendo chiarimenti immediati. Poste italiane ha l’obbligo di risolvere il problema in tempi celeri e soprattutto di accogliere i contribuenti in ufficio. Non tollererò più altre situazioni incresciose come quelle che si sono verificate ieri mattina. Vigilerò sulla questione e se necessario interverrò duramente». Vedremo l’evolversi della situazione, sperando che a pagare come consuetudine, non sia sempre l’ignaro e povero contribuente. Emilio Fidanzio
Lauria
Macchina rotta Disservizi a radiologia LAURIA - Uno dei macchinari è guasto e pertanto il servizio di radiologia, nell’ospedale di Lauria, sta andando un po’ a rilento. Per la risoluzione definitiva del problema, oltre agli interventi di riparazione che sono stati disposti , la Direzione generale dell’Asp ha chiesto alla Regione Basilicata l’autorizzazione di potere procedere all’acquisto di un nuovo apparecchio radiologico per il Polo ospedaliero di Lauria. Acquisto che è in via di definizione. Pertanto, fanno sapere dall’Asp, si rassicurano i pazienti «che al più presto la radiologia sarà funzionante in tutti i suoi servizi».
La donna fu fermata sulla Salerno-Reggio
Accusata di spaccio Il Gip archivia «Uso personale»
LAGONEGRO – Archiviato ta a piede libero alla Procuil fascicolo di una giovane ra della Repubblica di Lagodonna romana beccata nei negro. Il gip, Lucia Iodice, pressi di Lagonegro Nord accogliendo la richiesta in possesso di sostanza stu- avanzata dal pubblico ministero, ha pefacente. emesso deLoredana creto di arGiuliano, 42 chiviazione anni, viagnei congiava, fronti della nell’estate giovane ro2010, con la mana in propria auquanto ha tovettura escluso il lungo la A/3 reato di in direzione spaccio ed sud. Duranha riconote un nor- Il Tribunale di Lagonegro sciuto la demale contenzione trollo alla giovane furono rinvenuti della sostanza ai fini 10 grammi di hashish e un dell’uso personale trattangrammo di cocaina. La dro- dosi di una modica quantiga sottoposta a sequestro tà. mentre la donna denunciaem. ma.
Domani nel castello dei Principi Sanseverino la presentazione
Il centro storico rivive grazie al web VIGGIANELLO - Verrà presentato domani pomeriggio, alle 17, nel castello dei Principi Sanseverino di Viggianello, in concomitanza con presentazione del libro “Terracarne” dello scrittore Franco Arminio e alla presenza del presidente della Giunta regionale Vito De Filippo, il nuovo progetto di recupero del centro storico di Viggianello “Web gis vivi il centro storico” ideato dall’amministrazione comunale. L’idea che è curata in questa prima fase da Antonio Tedeschi – un giovane ingegnere viggianellese - è semplice e per certi versi innovativa, già sperimentata con successo in altri contesti meridionali. Tramite il sito web si avrà la possibilità, oltre che di avere la consultazione interattiva delle informazioni cartografiche inerenti il territorio comunalee lazonizzazione deifabbricati, soprattutto quella di acquisire dettagli completi circa gli edifici del centro storico e dei tanti casali tipici
ormai disabitati delle contrade o in possesso di proprietari che da anni sonoandativiadal paese(eirelativi prezzi stabiliti dai proprietari), in modo da creare in questo modo un ponte tra il “pacchetto”Viggianello e una serie di potenziali acquirenti da tutto il mondo che possano essere interessati all’acquisto o all’affitto degli stessi immobili. Un’idea dai costi contenuti che mira alla valorizzazione del patrimonio edilizio di Viggianello, che ha il precipuo scopo di rendere appetibile e fruibile un borgo ancora poco conosciuto ma dalle straordinarie potenzialità, con lo scopo di creare una scheda immobiliare di ciascuna casa e che richiede la partecipazione attiva dei cittadini in un percorso comune di marketing e di logica promozionale. L’amministrazione comunale, oltre al grande lavoro di ricognizione e di preparazione della piattaforma “immobiliare”, farà in modo –attra-
verso un ulteriore sforzo di divulgazione – di creare un sistema funzionale in modo da mettere in contatto (il sito sarà anche in inglese) i potenziali acquirenti con i proprietari delle case, fornendo tutte le informazioni utili che consentano alle persone di poter valutare la possibilità di acquistare nel centro montano del Pollino. Un’ampia documentazione fotografica, anche degli interni, renderà evidenti tutte le caratteristiche ed i pregi di ciascuna casa, mentre eventuali trattative saranno lasciate alle parti. Anche questa proposta rientra nelle politiche di rilancio turistico e culturale che la giovane amministrazione comunale di Viggianello, guidata da Vincenzo Corraro, sta promuovendo dall’atto dell’insediamento. Una delle tante iniziative che è di preparazione al grande appuntamento dell’imbottigliamento delle acque minerali del Mercure da par-
Uno scorcio di Viggianello dove domani sarà presentato il progetto per il recupero del centro storico
te della San Benedetto e che ha l’ambizione di poter vendere il “pacchetto”Viggianello a una platea sempre più vasta e a diversificate tipologie turistiche (famiglie, pensionati, amanti del relax e del tempo libero, giovani coppie che decidono di investire e di ristrutture in un posto a due passi dalla montagna, immerso nel silenzio della natura) anche a seguito delle ricadute occupazionali e di immagine che l’importante investimento della San Benedetto porta con sé. Inoltre questa idea può dare linfa vitale al centro storico, costituendo
oltre che occasione di ripresa economica anche di risanamento del degrado e delle sacche di completo abbandono in certi punti del vecchio borgo dovuto allo spopolamento e al progressivo invecchiamento della popolazione. Naturalmente l’amministrazione comunale confida nella massima collaborazione dei cittadini in modo da poter nel più breve tempo possibile effettuare la ricognizione degli immobili e mettere in rete le diverse situazioni abitative che verranno anche catalogate per prezzo e per stato dell’immobile.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 17.01.2013
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BASILICATA PRIMO PIANO I V
Giovedì 17 gennaio 2013
ARRIVA IL MALTEMPO PIANI ANTINEVE PRONTI A PARTIRE
Basilicata Mezzogiorno
MA ANCORA NON È EMERGENZA L’assessore provinciale alla Viabilità Valluzzi: «Siamo pronti, nonostante i tagli alla Provincia». Tricarico, Acta: «Occhio alle termiche in città»
ALLAGAMENTI DEL METAPONTINO Per evitare problemi, chiesta alla Regione una «sistematica azione di pulizia degli alvei dei fiumi anche con il prelievo di inerti»
Prove tecniche di neve imbiancata la città Rallentamenti sul raccordo e traffico deviato a Balvano Meteo/ Tempi & Contrattempi Inverno sì, ma senza freddo e domani torna la neve
LUIGIA IERACE l Prove tecniche di piano neve a Potenza e provincia. Tra nevicate e schiarite anche il capoluogo, ieri, a tratti si è imbiancato, ma senza creare situazioni di particolare disagio. Maggiori difficoltà, se pur contenute, si sono verificate sul raccordo autostradale Potenza-Sicignano, dove nel pomeriggio ci sono stati rallentamenti a causa della neve all’altezza di Balvano. Per cui l’Anas ha consigliato ai mezzi pesanti di seguire il percorso alternativo sulla Provinciale presidiata dai mezzi della Provincia. Un disagio di un paio d’ore dovuto all’incalzare della neve, ma rientrato appena la tormenta è finita. Automobili in coda, camion di traverso, spesso non dotati di gomme termiche o catene, uniti alla mancanza di mezzi spartineve hanno creato disagi agli automobilisti che percorrevano la SS 94 Dir di Balvano. Diverse le segnalazioni arrivate anche in redazione dai cittadini bloccati nelle loro auto che lamentavano problemi nella circolazione. A parte questa situazione, dovuta più all’imprudenza di quanti si mettono in viaggio senza essere attrezzati, ha spiegato l’Anas, che alle effettive condizioni atmosferiche, in tutta la regione non sono state segnalate situazioni difficili, neppure sull’A3 Salerno-Reggio Calabria. Spartineve in azione sul Vulturino, nel Comune di Calvello, dove la neve e le temperature rigide hanno creato difficoltà, ma sotto controllo, a quota alta e sulle strade di montagna. Ma il peggio deve venire e secondo le previsioni nevicate più forti si avranno nella giornata di venerdì anche a bassa quota. Insomma quella di ieri, «potrebbe essere la prima allerta neve - spiega l’assessore alla Viabilità e ai trasporti della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi - siamo già operativi e tutto è sotto controllo, nonostante la forte criticità finanziaria che ha abbassato la disponibilità di risorse libere in bilancio». Molti sono invece i comuni che non hanno ancora comprato il sale. «Non potranno con-
NEVE A Potenza [foto Tony Vece] tare sul nostro appoggio - ribadisce Valluzzi -, dobbiamo già garantire il servizio neve sugli oltre 2600 km di strade provinciali pur nell’assoluto azzeramento delle risorse finanziarie attestate alla manutenzione stradale, per i tagli dei trasferimenti statali al bilancio dell’Ente». Il piano provinciale antineve, per un milione di euro, con l’aggiunta di 400mila euro per l’acquisto del sale, si articola in 4 macroaree e 72 microzone, ciascuna attestata alla responsabilità funzionale di un capocantoniere o agente stradale. È previsto l’impiego di 25 spartineve, 3 turbine e 3 terne della Provincia, oltre ad altri 52 mezzi privati, a cui sono state affidate le attività di sgombero neve e trattamento anti ghiaccio sull’intero reticolo viario di competenza. Ai Comuni di Castelgrande, Viggiano e Pescopagano, inoltre, sono stati assegnati alcuni tratti di viabilità provinciale ricompresi nei loro territori o in quelli ad essi imme-
diatamente confinanti. Ma la grande macchina dell’emergenza ancora non è partita. Non è stato necessario, neppure a Potenza dove nonostante l’intensificarsi delle nevicate in alcuni momenti, la situazione è stata sotto controllo. «Sulla scorta dell’esperienza acquisita negli anni - spiega Marcello Tricarico, Direttore generale dell'Acta e coordinatore del piano emergenza neve - abbiamo aspettato e come previsto con le schiarite non ci sono stati problemi sulle strade della città». Nonostante i tagli, l’Acta pur essendo pronta a fronteggiare l’emergenza, con la stessa efficienza dello scorso anno, cercando di contenere i costi ed evitare gli sprechi. Nessuna problema nell’acquisto del sale già disponibile, ma «da usare quando necessario e e soprattutto al rispetto delle norme. Che ci sia neve o meno a Potenza le quattro gomme termiche sono comunque obbligatorie».
METAPONTINO PRIME INDISCREZIONI DEI LAVORI DELLA QUINTA COMMISSIONE CONSILIARE REGIONALE
Alluvioni, non c’è stato il coordinamento tra enti ANTONELLA INCISO l Un giusto coordinamento tra enti che non c’è stato e l'attenzione della politica che è venuta meno per un problema di grande rilevanza che riguarda la prevenzione e l’attuazione degli interventi. Sono questi alcune dei risultati dell’indagine conoscitiva sulle «cause che in Basilicata concorrono ad alimentare i fenomeni alluvionali, in particolare le piene fluviali» allo studio della quinta commissione consiliare regionale. Una relazione, la cui bozza, è stata illustrata ieri proprio dal presidente della quinta commissione Michele Napoli (Pdl) ai componenti presenti: i consiglieri D’alessandro e Robortella (Pd), Falotico (Mpa) Romaniello (Sel) e Navazio (Ial). «Al termine dell’indagine conoscitiva – sottolinea la Commissione – si ritiene doveroso concludere con un invito alle amministrazioni competenti, in primis alla Regione, a mettere in atto ogni azione necessaria a prevenire ulteriori disastri. Al riguardo
si è avuto modo di appurare che gli eventi climatici estremi come quello del primo marzo 2011 non sono unici ma si verificano periodicamente. Gli straordinari cambiamenti climatici degli ultimi anni fanno temere per il futuro, in quanto sicuramente si ripeteranno e probabilmente con maggiore gravità. Occorre, quindi, mettere in atto tutte quelle azioni necessarie a scongiurare il ripetersi di situazioni pericolo estremo ed il verificarsi di simili disastri». In questo quadro, la Regione ha un ruolo importante e «deve porre in essere tutti i provvedimenti di sua competenza volti alla adozione dei piani di laminazione e all’individuazione di casse di espansione o di aree di laminazione». «Occorre procedere – continua il documento – ad una opera di sistematica eliminazione delle situazioni di pericolo, in primo luogo attraverso la pulizia degli alvei dei fiumi, anche con prelievo di inerti ove necessario, per il ripristino del normale flusso delle acque». Inoltre, sempre secondo la commis-
LA RELAZIONE
I diversi aspetti del dossier illustrati dal presidente Michele Napoli
L’AREA Nella foto i campi del Metapontino allagati dopo l’alluvione del 2011 .
sione «un’ attenzione particolare va data alla interferenza delle grandi lineari infrastrutturali (Ss 106 e ferrovia) con gli ambiti fluviali» mettendo a punto «un tavolo tecnico con Università, Ferrovie dello Stato, Anas, Comuni interessati, Consorzio di Bonifica di Bradano e Metaponto e Autorità di bacino». «Andrebbero poi ricercate, opportune soluzioni tecniche per favorire un maggiore deflusso a mare delle onde in piena - conclude il documento - e va fatta una costante ed attenta sorveglianza del territorio per evitare il proliferare di ulteriori insediamenti abitativi, industriali ed agricoli in zone soggette a periodiche inondazioni e procedere, per quanto possibile, alla delocalizzazione di quelli già realizzati».
Gran parte dell’Italia è alle prese con un clima decisamente invernale a causa della formazione sul Mediterraneo centrale di numerose depressioni che sembrano inseguirsi l’un’altra a distanza ravvicinata. Se fino a qualche giorno fa era l’anticiclone a tener bando dalle nostre parti, adesso a farla da padrone sono le correnti umide e fredde provenienti dal nord Atlantico che, dopo aver fatto il giro al largo della Sardegna si tuffano sul nord Africa per poi risalire con correnti da sud-ovest lungo tutte le zone tirreniche italiane. Sono proprio queste ultime a risentire maggiormente del maltempo perché più a diretto contatto con il flusso perturbato, mentre le regioni adriatiche centro-meridionali (specie la Puglia), in quanto più protette dall’appennino, beneficiano anche di qualche schiarita. La situazione vedrà una persistenza del tempo instabile anche nei prossimi giorni ma, dopo la temporanea diminuzione delle temperature di domani (con nevicate a bassa quota) le correnti meridionali riporteranno i termometri sopra le medie stagionali; come dire: «inverno sì, ma senza freddo!». Sui monti, in tutti i casi, dopo le nevicate dei giorni scorsi, di oggi e del fine settimana l’accumulo di neve sarà importante oltre i 1200/1300 metri con punte di quasi un metro di neve fresca. Previsioni per oggi: la giornata odierna vedrà la presenza di una nuvolosità pressoché diffusa con piogge continue, spesso intense, e nevicate abbondanti in montagna; nelle prime ore del mattino la quota neve potrebbe temporaneamente mantenersi anche sotto i 1000 metri ma poi, con il passare delle ore, avremo un aumento delle temperature con le nevicate relegate a quote superiori ai 1200/1300 metri; tra il pomeriggio e la sera, comunque, altra aria fredda in quota comincerà a riversarsi verso il basso riportando la neve a quote via via più basse. Tendenza successiva: domani le nevicate si faranno più diffuse in quanto la quota neve si abbasserà mediamente intorno ai 500 metri (localmente meno); tra sabato e domenica il freddo lascerà a spazio ad aria più mite con ritorno delle piogge.
[Gaetano Brindisi]
MALTEMPO DOPO LATRONICO ANCHE LAURIA E LAGONEGRO
Timori per il ghiaccio nell’area Sud chiudono le scuole di tre comuni PINO PERCIANTE l LAGONEGRO. Oggi scuole chiuse per maltempo a Lauria, Lagonegro e Latronico. In quest’ultimo comune già ieri era rimasto chiuso l’Istituto comprensivo scolastico. Una decisione dettata più dai timori legati ad eventuali ghiacciate che dalla presenza di neve alta. «Per la sicurezza dei bambini ho preferito emanare l’ordinanza di sospensione delle lezioni - spiega il sindaco Fausto De Maria -. Con il ghiaccio ci potrebbero essere problemi per portare i ragazzi a scuola, dal momento che molti provengono dalle contrade». Annunciata dalle previsioni è arrivata la prima neve, ma i disagi sono stati contenuti. Negli altri comuni dell’area sud le scuole sono rimaste regolarmente aperte. Non si sono registrate situazioni di particolare difficoltà sulle strade, a cominciare dalla Salerno – Reggio Calabria, anche perché è nevicato ad intermittenza ed è prevalsa neve
mista a pioggia. Cosa che non ha creato nessuna situazione di particolare allarme. Nel pomeriggio a Lagonegro la neve ha imbiancato i tetti delle case e delle automobili lasciando le strade libere, ma le preoccupazione per il peggioramento della situazione hanno indotto comunque a chiudere le scuole frequentate da molti pendolari. La neve fa la felicità degli amanti dello sci e delle società che gestiscono gli impianti di risalita. Ieri mattina sul Sirino la coltre bianca raggiungeva quasi i 70 centimetri. La stazione sciistica è aperta tutti i fine settimana. Sul versante di Lagonegro una seggiovia biposto serve la pista nera «Forcella di Papa» lunga 2, 2 km mentre due sciovie collegano con altrettante piste per principianti lunghe 239 e 376 metri. Una terza sciovia serve da collegamento con il versante di Lauria (Conserva) e un’altra ancora consente di accedere alle piste Conserva 1 (1 km) e Conserva 2 (310 m).
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 17.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
VI I POTENZA CITTÀ
Giovedì 17 gennaio 2013
VIABILITÀ
OBIETTIVI La pavimentazione, fonte di lunghe discussioni, somiglierà a quella utilizzata per la discesa di San Gerardo
CANTIERI E POLEMICHE
CANTIERE Il cantiere fermo a via Leoncavallo (salita “Pisciamorta”) a Potenza [foto Tony Vece]
Via Leoncavallo, lavori al via da lunedì prossimo Dopo un travagliato iter parte la riqualificazione della strada EMANUELA FERRARA l Via Leoncavallo, meglio conosciuta come salita di «Pisciamorto». Che «tristezza» vederla transennata. Uno dei luoghi storici della città, crocevia fondamentale per la circolazione stradale, fermo in attesa di lavori annunciati in pompa magna e mai cominciati. «Niente paura rassicura l’assessore comunale alla viabilità, Antonio Pesarini - è tutto pronto. I lavori nel cantiere stanno per prendere il via». La riqualificazione dell’area interessata riguarda non solo la salita, tutta lastricata dai cosiddetti sanpietrini, ma anche la via adiacente: via Manzoni. Recepita la tranquillizzazione dell’amministrazione comunale, lo start, tempo permettendo è previsto per lunedì prossimo, è ovvio domandarsi il perchè ci si trovi in questa situazione. Le transenne, infatti, chiudono la zona da ben due mesi, ma di mezzi all’opera, in questo lungo tempo, nemmeno l’ombra. La tabella informativa, volgarmente chiamata anti-mafia per via della legge che ne prevede la sua affissione in ogni cantiere, riporta come data di inizio 22 novembre 2012 e come fine 21 maggio 2013. Appurati i tempi tecnici di messa in opera, sei mesi, risulta evidente che per maggio la nuova via Leoncavallo non sarà mai consegnata. Perchè si è accumulato tutto questo ritardo?
I dissapori con alcune attività commerciali sarebbero alla base del mancato inizio dei lavori. L’iter che ha seguito il progetto è stato travagliato. Con regolare procedura di gara, l’appalto dell’opera è andato alla ditta Palese. Una volta reso noto il progetto, però, sono arrivate le lamentele. Inizialmente si era pensato di risistemare i sanpietrini, da sempre caratterizzanti quel tratto stradale, ma, a detta dell’assessore Pesarini, si è formato un vero comitato, da una parte i pro e dall’altra i contro. Chi voleva questo tipo di pavimentazione? Pareri contrastanti ed estenuanti riunioni. Una vera soluzione non la si è trovata così si è pensato di tagliare la testa al toro. Tra chi voleva
l’asfalto e chi voleva il porfido, non ha vinto nessuno. La nuova pavimentazione somiglierà a quella presente nella salita di San Gerardo. Un insieme di materiali che, fanno sempre sapere dal Comune, dovrebbero dare lustro alla zona, da troppo tempo dimenticata. Problema risolto dunque? Ovvio che no. Scelta la pavimentazione ed accumulato un po' di ritardo ecco che subentra un nuovo «inghippo». Che fine faranno le tre attività commerciali situate, nei giorni predisposti, proprio ai piedi della salita? Anche in questo caso ci sono voluti più e più incontri tra le parti interessate. Trovare l’intesa non è stata cosa semplice, ed intanto il cantiere era stato già montato. È
Un’opera da 200mila euro I lavori dureranno sei mesi Sono 200mila gli euro messi a disposizione per l’opera di manutenzione straordinaria che riguarda via Leoncavallo e via Manzoni. Sulla tabella informativa di riferimento ne sono segnalati circa 120mila, ma a parte questo dettaglio tecnico, discorde tra le parole pronunciate dall’assessore Pesarini e quanto scritto in forma ufficiale, quello che fa arrabbiare gli abitanti del posto è il mancato inizio dei lavori. Ci si chiede quale sia il senso di aprire un cantiere mesi e mesi prima di cominciare a mettere in moto i mezzi. I malumori potrebbero presto fermarsi perchè lunedì è previsto l’inizio dei lavori. Dureranno sei me[em.fer.] si. Salvo intoppi dell’ultim'ora.
ATELLA I LEGALI: «DOCUMENTI DA INTEGRARE»
ACQUE MINERALI LA FIRMA IERI IN REGIONE
Ex Mister Day Reindustrializzaione Si va verso la revoca per l’ex Cutolo della sospensione sottoscritto l’accordo l Il dipartimento regionale alle Attività Produttive, prendendo atto del parere dell'Ufficio legale della Regione Basilicata nel quale si ritiene ammissibile l'integrazione documentale degli atti relativi all'avviso pubblico regionale, revocherà il provvedimento di sospensione delle procedure per la sottoscrizione del contratto reindustrializzazione del sito produttivo ex Mister Day di Atella. E' quanto emerso ieri in Regione nel corso di un incontro al quale hanno preso parte, tra gli altri, i rappresentanti sindacali, gli assessori Marcello Pittella e Vincenzo Viti e il direttore generale del Dipartimento Attività Produttive, Michele Vita. Nel corso dell'incontro è emerso inoltre che il dipartimento regionale alle Formazione, una volta recepiti i provvedimenti annunciati dal Dipartimento alle Attività Produttive, procederà al rapido riavvio delle procedure per l'attivazione del corso di formazione per i lavoratori. Al termine dell'incontro e su richiesta della parti sociali è stato infine deciso che si riconvocherà un apposito tavolo per effettuare l'analisi approfondita del piano industriale e dei correlati aspetti formativi.
l È stato sottoscritto ieri in un incontro in Regione con Confindustria e Cgil, Cisl e Uil l’Accordo base per l’attivazione della procedura di reindustrializzazione del sito produttivo inattivo ex «Cutolo Michele & Figli» nell’area industriale di Atella e Rionero in Vulture. Nell’incontro è stata evidenziata la necessità di non disperdere il patrimonio pubblico delle concessioni minerarie e quello rappresentato dalle 56 unità lavorative, attualmente in mobilità, complessivamente interessate dalla cessazione delle attività dello stabilimento. L’Accordo base per la ex Cutolo, il primo passaggio necessario per la stipula del contratto di reindustrializzazione, invita ad attivare la procedura del processo di reindustrializzazione in coerenza con l’Avviso pubblico di vendita del compendio aziendale predisposto dal curatore fallimentare. Per la salvaguardia dei livelli occupazionali, secondo le direttive attuative per i Piani di reindustrializzazione e sviluppo, l’Accordo prevede, invece, in 28 unità lavorative il numero minimo da ricollocare nel sito ex Cutolo e, in ogni caso, l’impegno del soggetto beneficiario delle agevolazioni ad assumere prioritariamente, e fino ad esaurimento della platea, i lavoratori già impegnati nella precedente attività.
CANTIERE I lavori fermi a via Leoncavallo a Potenza [foto Tony Vece]
di pochi giorni fa il tanto agognato accordo. Le tre attività saranno spostate a via Verdi e come «contentino» potranno rimanere aperte due volte a settimana per un mese, invece di un solo giorno di apertura come prevedeva il contratto precedente, tempo necessario affinchè la clientela si abitui alla nuova locazione delle stesse. E così, se pioggia e neve, da mettere in previsione visto il periodo in cui si è scelto di operare, non daranno fastidio, lunedì prossimo tutto avrà inizio, per terminare a giugno. Quale sarà il risultato finale? Come detto, la salita di Pisciamorto risulterà molto simile alla centralissima salita San Gerardo. Lastre di granito, zanella e san pietrini. Insomma, un qualcosa di fruibile ma che rispetti anche la storia del luogo. Tutto bene, se non fosse per gli enormi ritardi ma, soprattutto, se non fosse per una bruttura proprio all’inizio della stessa salita. Ora che sarà ridata dignità storica a via Leoncavallo, come si giustificherà la presenza inquietante del palazzone, ex scuola Sinisgalli? Un edificio uscito direttamente da un film di guerra, con le sue brutture e l’incuria evidente che proprio cozza in una zona riqualificata. Probabilmente era il caso di occuparsi, oltre che dalla strada oramai al limiti del praticabile, anche e soprattutto di quell'edificio quasi pericolante.
le altre notizie COMUNE
Strade e buche Becce «interroga» n Strade-groviera e risarcimenti: il consigliere comunale del Pdl Nicola Becce in una interrogazione al sindaco chiede quante cause sono state intentate contro l’amministrazione comunale nell’anno 2012, quante ne sono state perse e quanto ha speso dal 2009 al 2012 per la copertura assicurativa. UNIVERSITÀ
Autilio su piano di 12 anni per Università n «La scelta a favore dell’Ateno lucano costituisce un atto unico, perché una programmazione finanziaria a 12 anni non trova riscontro nel passato. Un impegno finalizzato a migliorare la qualità dell'offerta formativa».È quanto sostiene il presidente della II commissione consiliare Antonio Autilio.
ASPETTANDO LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA
-12 CANTIERE I lavori per la costruzione del parcheggio interrato privato e la sistemazione della piazza sono stati prorogati fino a maggio [foto Tony Vece]
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 17.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno Giovedì 17 gennaio 2013
28 San Mauro Forte Vino locale, prodotti tipici e visite guidate ai palazzi nobiliari
Il centro risuona di campanacci Entra nel vivo l’edizione 2013 che ha reso protagonista il borgo storico SAN MAURO FORTE - Impossibile non calarsi nell'atmosfera di quel “rumore” cupo e travolgente che producono i batacchi ad ogni scuotimento ritmico e cadenzato dei campanacci appesi al collo dei liberi suonatori. E così, tra qualche incertezza meteorologica, intervallata da pioggia e da raggi di sole ha preso il via l'edizione 2013 del campanaccio. Una edizione in gran parte rinnovata dall'amministrazione comunale guidata da Francesco Dibiase, che per la prima volta si occupa di organizzare la festa. Fulcro di questa edizione la centralità della parte più antica del paese, quella del centro storico, in cui si dipana il percorso illuminato da suggestivi fiaccole, che è stato seguito dalle squadre di liberi suonatori. Una scelta dal duplice messaggio, quello di portare il visitatore e lo stesso sanmaurese per le vie di una zona ormai dimenticata da riavvicinare alle origini ma anche l'auspicio di un interesse di possibili investitori. Da qui anche l'idea di dedicare un sito internet all'evento www.ilcampanaccio.net, che possa servire anche in futuro da piattaforma virtuale per comunicare ed informare con una moltitudine di persone sempre maggiori. E anche l'idea di un campanaccio social, che sta coinvolgendo gli utenti super tecnologici di smartphone con instagram ad autoproclamarsi fotografi ufficiali del campanaccio pubblicando in diretta sul sito le foto del Campanaccio 2013, con l'apposito hashtag #ilCampanaccio, che vengono inviate durante le giornate di festa. E poi l'iniziativa “Cantine Aperte” sicuramente tra le novità rilevanti che si intreccia con la festa proponendo una serata, quella di venerdì 18, in cui tradizione e genuinità, sapori ed emozioni rivivono nelle “Grott”. locali tipici di tufo utilizzati per la conservazione del vino in cui sarà possibile gustare ben sette pietanze diverse in altrettante cantine. Piatti da gustare lentamente sorseggiando del buon vino e riscoprendo antichi colori e antichi sapori immersi in un paesaggio tanto naturale quanto affascinante che ha allevato i nostri nonni e prim'ancora i loro e gli altri ancora. L'iniziativa, proposta dall'associazione Ambiente e Natura, facente parte del Ceas (Centro Educazione Ambientale per la Soste-
nibilità) non è nuova a San Mauro, infatti già questa estate era stata proposta dagli organizzatori e accolta da turisti e cittadini del posto con grande successo. In realtà essa contribuisce alla riscoperta dei piccoli e grandi tesori naturali, che regalano al nostro territorio un valore aggiun-
to molto spesso poco valorizzato. Ma ad Ambiente e Natura ci credono e da tempo lavorano per far accrescere la visibilità e la fruibilità delle bellezze e delle bontà di questo spicchio di Lucania. “La Costruzione di una società sostenibile e del turismo passa necessariamente attraverso la valorizzazioni delle risorse naturali di un territorio, afferma Giuseppe Malacarne, presidente dell'associazione Ambiente e Natura e San Mauro con l'immenso patrimonio delle cantine e della ricca tradizione eno-gastronomica rappresenta una tassello importante del nostro progetto di valorizzazione e recupero storico-culturale”. E anche qui non manca un tocco di modernità grazie al progetto “All'insegna delle Orme del Futuro” sviluppato da un gruppo di giovanissime del posto che accompagna i visitatori attraverso proiezioni multimediali, fotografie e giochi di luci a conoscere e approfondire le origini della festa e le curiosità ad essa legata. Un nome propiziatorio, come d'altronde è il rito del campanaccio per un domani che non può prescindere da un passato ma che al contrario da esso ne trae linfa e nuove opportunità. Anna Giammetta provinciamt@luedi.it
Carnevale di Stigliano, al lavoro per i tre carri allegorici
Il cantiere aperto per la realizzazione dei carri allegorici
STIGLIANO - Fervono i preparativi per la realizzazione dei carri allegorici in vista del Carnevale stiglianese. Si è cominciato a lavorare la cartapesta e a mettere insiemeicarri allegorici,chevedremo sfilare il prossimo 9 febbraio. La manifestazione, tempo per-
mettendo, si svolgerà nei giorni dal 9 al 12 febbraio; i carri sono solo tre: “I Maia e Striscia la Notizia” delle scuole superiori e “Sognando l'America”di un gruppo libero. Anche quest'anno l’iter dei lavori saranno sul sito www.stiglianomt.it con immagini e video.
Montescaglioso Avevano occupato un casolare rurale
Ladri di corrente elettrica I carabinieri hanno arrestato tre rumeni MONTESCAGLIOSO - Tre cittadini di nazionalità romena, incensurati, di età compresa tra i 40 ed i 27 anni, sono stati arrestati ieri mattina dai carabinieri della Stazionedi Montescaglioso, per furto di energia elettrica in concorso. Le due donne ed un uomo, dopo aver occupato abusivamente due case rurali nelle campagne di Montescaglioso, più precisamente in località “Selvapiana”, hanno creato un collegamento artigianale tra le due abitazioni ed un palo della linea Enel, beneficiando fraudolentemente della corrente elettrica pubblica. L'indebito allacciamento è stato scoperto dai militari durante un servizio perlustrativo, finalizzato al contrasto dei reati contro il patri-
monio perpetrati in danno di aziende agricole e masserie; i carabinieri hanno, infatti, notato un groviglio di fili intorno ad un palo della luce e si sono insospettiti pensando si stesse consumando un furto di cavi elettrici. Raggiunta la base del palo, con non poca difficoltà stante le pessime condizioni del terreno e le sue asperità, i militari hanno visto che da questo intrecciarsi di fili si dipartiva un cavo nero che, seguito nel suo percorso attraverso i campi, terminava presso due case, apparentemente disabitate poste,a circa cento metri di distanza. Qui il cavo si divideva allacciandosi ad altri due cavi, uno verde e l'altro giallo, per rifornire di energia le singole abitazioni, già da diversi mesi (co-
me in seguito appurato) abusivamente occupate dai tre romeni, che con mezzi di fortuna si erano organizzati al loro interno per vivervi stabilmente. I tre romeni, in attesa del giudizio per direttissima di oggi, sono stati posti in regime di arresti domiciliari all'interno delle stesse case. Ovviamente, avendo già provveduto a rimuovere l'allaccio abusivo mediante intervento di personale tecnico, considerate anche le precarie condizioni economiche in cui versano gli arrestati, saranno gli stessi uomini dell'Arma a cercare di fornire assistenza, fornendo loro cibo, coperte, torce e stufe a legna, così come già fatto nel primo pomeriggio. provinciamt@luedi.it
Mario Soranno
Luongo riaccende le speranze di conquistare qualche postazione perduta
Iniezione di fiducia per il Real Ferrandina
Leonardo Luongo
FERRANDINA - La prima vittoria in campionato non è servita al Real Ferrandina per abbandonare l'ultima posizione in classifica, ma ha contribuito ad alimentare il clima di fiducia e determinazione che si era instaurato nell'ambiente con l'inizio dell'anno nuovo. Quattro punti nelle ultime due partite rappresentano senza dubbio un ottimo bottino, importante per rilanciare le ambizioni di una squadra vogliosa di scalare la montagna che ha di fronte. Nel match contro il Real Grumento, è stato Leonardo Luongo a cambiare volto alla formazione guidata da Rossi. Il primo tempo, scial-
bo, si era concluso a reti bianche, e i padroni di casa erano sembrati tutt'altro che pericolosi. Con l'ingresso in campo di “Spillo” ad inizio ripresa, il Real ha aumentato il peso offensivo, riuscendo alla fine a conquistare i tre punti grazie ad un rotondo 3-0. Luongo spiega quello che è successo all'intervallo: «Il mister ci ha detto di non mollare e di essere più cattivi agonisticamente. Non abbiamo giocato una grande prima frazione, dovevamo rischiare qualcosa per ottenere il primo successo stagionale, in un momento molto importante del campionato. Prima di entrare, mi ha semplicemente ricor-
dato quale fosse il mio compito: coprire la difesa e cercare di lanciare le punte». Il centrocampista aragonese ha anche segnato l'ultimo dei tre gol dell'incontro: «Sono contento della mia prestazione perché sono entrato subito in partita. Dopo 2 minuti ho calciato una punizione che il portiere ha respinto in calcio d'angolo. Al 90' è arrivata anche la mia prima marcatura stagionale: Francesco De Filippis mi ha dato una grande palla in campo aperto, l'ho stoppata molto bene e ho dribblato il difensore, prima di piazzarla alla sinistra del portiere». Cresciuto come attaccante, Luongo si è dovuto adat-
tare alla nuova posizione affidatagli da Rossi: «Ho sempre giocato da centravanti, però credo di avere una buona visione di gioco. Così, in accordo col mister, ho iniziato a ricoprire il ruolo di centrocampista centrale. A giudicare dai risultati ottenuti finora e dall'impatto che ho avuto sabato, questa scelta si è rivelata azzeccata. Speriamo di continuare così, dobbiamo totalizzare più punti possibili per risalire in classifica. Non meritiamo di trovarci in coda, l'unica squadra che ci ha messo realmente in difficoltà finora è stata il Golden Boys Matera». Michele Pavese provinciamt@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 17.01.2013
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Basilicata Mezzogiorno
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Giovedì 17 gennaio 2013
L’attore racconta gli “effetti collaterali” della camorra in un doppio spettacolo alla Casa Cava
Mimmo Borrelli e la “Malacrescita”
«Scampia non può diventare un prodotto perchè è di moda» di FRANCESCO ALTAVISTA MATERA - «E' tutto molto artigianale, partiamo con la mia auto e andiamo in giro per l'Italia. Sono felice di essere a Matera. Dalle foto che ho visto, so che sarà un'esperienza particolare. Matera sarà una bellissima occasione per fare una cosa bella». A parlare è uno dei più bravi ed interessanti autori e registi napoletani, il giovane pluripremiato Mimmo Borrelli (la sua scrittura è arrivata a Matera due anni fa la prima volta, letta da Toni Servillo nel suo spettacolo “Toni Servillo legge Napoli” nell'ambito di Materadio). Il giovane autore, regista ed attore napoletano si concede ad un'intervista in anteprima per il Quotidiano della Basilicata rispetto allo spettacolo “Malacrescita” che lo vedrà protagonista insieme al musicista Antonio Della Ragione, questa sera a partire dalle 21 e domani alla stessa ora nella Casa Cava”, nell'ambito della rassegna “Matera 2012- 2013” organizzata dall'associazione “Incompagnia” di Francesca Lisbona con la collaborazione di Antonio Calbi. Mimmo, “Malacrescita”nasce da una costola di “La madre : 'i figlie so' piezze 'i sfaccimme”, piéce che ti ha dato tanti apprezzamenti e fortuna. “Malacrescita” è molto più di una continuazione. Come e perché nasce? «“La Madre” ebbe un successo pazzesco ma aveva delle difficoltà tecniche, recitavamo in una sorta di fossato, in cui il pubblico si trovava da una parte e dall'altra ad assistere alla scena. Doveva contenere 120 posti poi dopo una serie di problemi che il teatro ha, l'avevano ridotto a 50 posti, questa cosa non ci permise di girare pur avendo settanta repliche. Ho immaginato quindi una drammaturgia diversa: due figli “ idioti”, deformati dal vino che raccontano la storia. Lo spettacolo non è che un funerale alla madre e forse allo spettacolo precedente. Anche se poi siamo riusciti a portarlo a Milano. I due spettacoli hanno la stessa origine ma sono quasi completamente diversi: il secondo dicono altrettantofortemaforse piùintimo,piùda monologo». Sono immagini forti, quasi demoniache ma vere e reali. Come il mito della tua Medea si fonde con la realtà? «Mi rifaccio a chi è più saggio di me. “Il teatro è ed è alimentato da ciò che il teatro non è”. Ovviamente ho cercato di agganciare la vicendaadunastoria realeedèstato difficile, anche perché la mia è una recitazione in versi e ripercorre la storia di questa Medea moderna. Io mi sono rifatto a due storie vere: una donna delle mie parti che ha allattato i figli con il vino per erro-
Mimmo Borrelli in scena
Da Tota “Incontro con gli artisti” L’INCONTRO con l’arte di Mimmo Borreli non sarà “limitato” al suggestivo palcoscenico della Casa Cava. L’attore e regista partenopeo domani alle ore 18, prima della replica di “Malacrescita” in programma alle ore 21, presso la Boutique Anna Tota, in via del Corso, sarà protagonista di un incontro aperto al pubblico, all’interno dell’attività collaterale “Incontro con gli artisti”, della stagione teatrale “Teatri Uniti d’Italia, le città della scena in Basilicata”, organizzata dal Consorzio Teatri Uniti della Basilicata. L’ingresso per questo appuntamento è gratuito. L’incontro pubblico è un’occasione per gli spettatori di conoscere da vicino le personalità artistiche presenti nel cartellone della stagione teatrale. Gli artisti forniscono maggiori informazioni sullo spettacolo proposto, approfondendo poetiche e tematiche legate al suo universo artistico. Per chi, oltre alla chiacchierata con Mimmo Borrelli, volesse assistere anche allo spettacolo sono ancora disponibili posti per la replica di “Malacrescita” di domani, mentre è tutto esaurito per la prima di oggi. re e per follia e l'altra storia di un contadino che si trovò negli anni ‘80 a coltivarepomodori con estrogeni. Da buon contadino li portava a casa e nutriva i suoi figli, questa bambina di sei anni che si nutriva di questi pomodori e altri prodotti si ammala. Questi episodi cruenti dellamia zonali horiportati aquesta donna che devasta i propri figli per non ammazzarli, li rende dementi e porta questo lutto sin dall'inizio all'interno del suo utero». La Medea di Euripide fa il male intenzionalmente per vendetta ed odio verso Giasone. Il tuo personaggio forse però è succube di un destino beffardo, di un fato cattivo come succede in un altro mito “Edipo re”. Come si pone il tuo personaggio davanti al bene e al male? «C'è una frase che diceva spesso mio nonno: “Quann' fai u mal , u' mal ete nun se scorde”(quando fai il male, il male di te non si dimentica). Nei miei testi in particolare i cattivi non sono mai cattivi fino in fondo, lo sono per qualche motivo. Nessuno dei miei personaggi è santo, neanche il bene è bene assoluto. Io vengo dai Campi Flegrei dove c'è una città di origine greca Cumache ètralepiù antiche,èbellissima, ma sotto il monte c'è un depuratore che funziona malissimo e che porta in mare tutte le scorie delle fogne di Napoli. Questa commistione tra alto e basso rende sudicia la nostra società e quindi ren-
de indefinibile il limite tra bene e male. In questo mondo sommerso ci sono questi personaggi che sono a volte personificazioni bestiali dell'umano, attraverso i quali chiedo dove va a finire l'umanità. Metto l'uomo in una scala musicale più bassa, per capire dove possiamoarrivare edove stiamosprofondando». “La famiglia: nella deformazione astratta di una vagina esposta ad asciugarsi, dalle nefandezze dell'umidiccia memoria che torna e viene sepolta nel sottosuolo del ricordo amaro che infetta in ogni dove, come l'immondizia sepolta nelle campagne inquinate della zona flegrea”. Sono le parole che presentano lo spettacolo “La Madre”. E' violenza, scandalo oscurità, oggi il teatro deve essere così? Hai avuto difficoltà nel trattare questi temi cari, come la famiglia, in questo modo? «Non c'è spazio e tempo per il teatro comodo adesso è tempo per un teatro che metta in crisi, scomodo, incisivo, tagliente anche fastidioso non tanto per le immagini, ma fastidioso per i contenuti, per l' utilizzo di un linguaggio affascinante ma tagliente. Secondo me negli ultimi 30 anni, a parte qualche rara esperienza, non ci siamo posti interrogativi seri sull'umano perché ci sentiamo padroni del mondo attraverso internet e non ci accorgiamo che non siamo padroni dei
nostri posti. Il teatro si deve occupare di questo, deve avere questo approccio a volte anche scandaloso. Il teatro del mettersi in gioco perché il primo ad andare in crisi sono io sul palco. Cerco di dividere con il pubblico le colpe dell'umano. Bisogna portare il pubblico in crisi con rispetto, quando c'è questa onestà puoi parlare anche di cose che nessuno mai vorrebbe udire». Tu parli dell'oscurità, dei drammi e quindi anche di camorra. Che idea hai sull'ultima polemica di Saviano, cioè sul divieto di girare la fiction “Gomorra” in alcune zone di Scampia per tutelare la gente e i bambini di quel quartiere? Esiste un limite? «Secondo il mio modesto parere, fin quando si fa arte e il luogo diventa metafora di un luogo universale, il problema non si pone. Diventa un problema quando un film o un tipo di teatro diventa cronaca. Saviano è un giornalista fa cronaca. La vera domanda quindi è: questo film, questa fiction è un'opera d'arte? Saviano è un grandissimo giornalista ma non è uno scrittore. Una persona che stimo molto e sono sicuro che Roberto non è d'accordo su molte cose ma è costretto a far parlare di sé perché nel caso va in ombra, rischia la vita. Questa è la difficoltà: se è un'opera utile a capire come l'uomo può migliorare, è un'operazionepossibile ancheaScampia seinvece diventa un prodotto, un’eco,
perché Scampia è di moda per il male, diventa un grosso problema». Tu però sei stato vittima di una sorta di ribellione napoletana con censura peruna tua opera al San Carlo di Napoli. Cosa ci puoi raccontare di quella storia? «E' stata un' esperienza terrificante e anche bellissima con “Napocalisse” al San Carlo di Napoli. Ci fu un casino: alcuni interpreti del coro si rifiutarono di cantare. Sono andati dal cardinale Sepe e dal sindaco De Magistris dicendo cheil miotesto parlavamale diNapoli. In realtà era la storia del Vesuvio che loro interpretavano che secondo al leggenda era il diavolo creato da Dio per fare giustizia. Nel testo c'erano anche delle bestemmie che io uso spesso perché è un linguaggio comune dalle mie parti. Mi chiesero di cambiare delle cose e io dissi censuratemi e io vi dico se si può fare o no. Alla fine feci una riscrittura del tipo: I credenti dicano “Napoli senza madonna” e gli altri “Napoli mannaggia a Maronna”. Il problema di Napoli è la conservazione, il teatro e la politica devono discutere i problemi, il teatro deve mettere il sale sulle ferite». Cosa è la Bellezza? «La Bellezza è tutto ciò che commuove nel suo non essere banale ma semplice pur essendo organico, naturale».