Dopo la multa di 343 milionia Dolce & Gabbana, i pm di Milano contestano un’evasione di 71 milioni nella vendita di Valentino. Il trionfo del made in Italy
Giovedì 4 aprile 2013 – Anno 5 – n° 92
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€ 1,20 – Arretrati: € 2,00
Redazione: via Valadier n° 42 – 00193 Roma tel. +39 06 32818.1 – fax +39 06 32818.230
Spedizione abb. postale D.L. 353/03 (conv.in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1 Roma Aut. 114/2009
TASSE, FIGURACCIA DI MONTI Q E REGALO AGLI ASSICURATORI
La ministra che dice bugie
di Marco
Il governo costretto a rimangiarsi l’aumento dell’Irpef per pagare gli arretrati alle aziende In attesa di trovare altre coperture, il tanto annunciato decreto slitta alla prossima settimana. Pronto invece il provvedimento che dimezza i risarcimenti alle vittime degli incidenti e arricchisce i grandi gruppi dc
E ORA UN PRESIDENTE ANTIBERLUSCONIANO di Paolo Flores d’Arcais
l Quirinale deve andare un Custode della Costituzione e dei suoi valori, unico pegno A perché nei prossimi sette anni siano garantiti in
modo eguale i diritti di tutti i cittadini. Accadesse diversamente sarebbe un’indecenza. È perciò doveroso che sul Colle più alto venga insediato un Presidente ostile a Berlusconi, visto che della nostra Costituzione repubblicana Berlusconi è un nemico dichiarato e sfacciato: ha cercato di calpestarla e sopprimerla, l’ha aggirata infinite volte (senza trovare al Quirinale i necessari “altolà!”), ha vilipeso i magistrati ligi solo alla “legge eguale per tutti” come mafiosi e metastasi, ha santificato i grassatori che derubano con l’evasione fiscale i cittadini onesti, ha esaltato come eroi i suoi stallieri/capicosca, ha riempito il Parlamento per quasi un ventennio di lenoni e prostitute, trasformandolo in una suburra, umiliando tale istituzione oltre ogni limite quando ha ottenuto che la sua maggioranza dichiarasse solennemente una meretrice “nipote di Mubarak” e dunque caso diplomatico. Nell’attuale Parlamento ci sono ampiamente i numeri per un Presidente di svolta, di restaurazione democratica, prodromo necessario perché l’Italia esca dal quasi ventennio di abiezione che l’ha ridotta a macerie. Berlusconi pretende invece un Presidente d’Immunità, l’opposto di un Presidente “giustizia e libertà” che i valori della Costituzione e il voto degli italiani esigono. Bersani e Grillo si assumerebbero una responsabilità imperdonabile, se – per opere o per omissioni – non eleggessero un tale Presidente, visto che ne hanno i numeri. L’eletto al Quirinale condizionerà almeno due legislature, oltre che le scelte immediate (il governo, e il se e quando di elezioni anticipate). Senza arrivare a definirli Presidenti d’Immunità (i potenti oggi hanno la querela facile, e tutti i nomi che faremo sono di gentiluomini) risulta lapalissiano anche ai bambini e ai sassi, che i prossimi sette anni sarebbero diversissimi per la vita civile, politica, sociale, se al Quirinale andassero Grasso anziché Caselli, Marini anziché Zagrebelsky, Veltroni anziché Laura Boldrini, Amato anziché Rodotà, Violante anziché Cordero, o un riconfermato Napolitano anziché Barbara Spinelli. E non dimentichiamo D’Alema anziché Prodi. Il Pd e il M5S hanno le carte di molti nomi per far vincere la prima mano all’Italia che vuole la rivoluzione morale della legalità e della lotta ai privilegi e alla corruzione. Non ascolti il Pd le sirene delle “larghe intese”, non ascolti il M5S le sirene dell’autoreferenzialità.
VENTI DI GUERRA A EST
Palombi » pag. 2 - 3
NON SOLO MAFIA
Tolti 1,3 miliardi all’uomo dei boss Silenzio politico sul caso Di Matteo Lo Bianco e Rizza » pag. 10 Il dittatore Kim Jong-un circondato da militari LaPresse
U di Ilaria Cucchi
TRATTATIVA E ALDROVANDI: QUALI GIUDICI TUTELA IL CSM? » pag. 18
Nord Corea agli Usa: “Attacco nucleare” Lo Stato maggiore dell’esercito di Pyongyang annuncia l’ordine del regime: “spietata” guerra atomica agli Stati Uniti. Che preparano “risposte adeguate” Gramaglia » pag. 13
»GOVERNO » Linea dura del capo M5S, che tronca il dibattito interno
Grillo: “Mai con il Pd” Bersani tra Renzi e B.
U di Maurizio Pallante
LA DECRESCITA CONTRO IL FETICCIO DEL PIL
L’ex comico: “Se volevate governare col Pdmenoelle non dovevate votare 5 Stelle” Il sindaco attacca il segretario, che intanto prepara l’incontro con Berlusconi per dialogare sul nuovo capo dello Stato
I marò e Alemanno, il podestà che se ne frega delle leggi e occupa il Colosseo
» pag. 4 - 5 - 6 - 7
Zunini » pag. 8
CALCIATORE DEL COSENZA
Caso Bergamini, fu omicidio: dopo 24 anni c’è il movente
aro Furio Colombo, da C collaboratore occasionale del Fatto Quotidiano e da blogger del sito, mi sono trovato in disaccordo con il suo commento intitolato “Crisi, l’ora della scelta tra crescita e decrescita” pubblicato domenica 31 marzo. » pag. 18
NO DEL SOPRINTENDENTE
» JUAN CARLOS TREMA
Indagata Cristina, l’Infanta di Spagna, per corruzione Oppes » pag. 12
LA CATTIVERIA Padre Amorth: “C’è il diavolo dietro Napolitano”. È quello che fa le corna Scanzi » pag. 14
» www.forum.spinoza.it
Travaglio
ualche ingenuo si aspettava forse una parola di solidarietà del governo al pm Nino Di Matteo finito nel mirino di Cosa Nostra. Chissà, magari, se non è chiedere troppo, anche un mezzo monito di Napolitano. O un paio di monosillabi del Csm e dell’Anm. Invece niente, silenzio di tomba. Anzi, peggio. La ministra della Giustizia Paola Severino ha parlato, ma per elogiare il Pg della Cassazione Gianfranco Ciani che ha appena promosso l’azione disciplinare contro Di Matteo. L’elogio, reso noto dallo stesso Ciani dinanzi al Csm che l’ha molto applaudito, è contenuto nella risposta scritta della Guardasigilli a una vecchia interrogazione della fu-Idv sulle pressioni esercitate un anno fa da Ciani sull’allora Pna Piero Grasso, affinché intervenisse sulle indagini della Procura di Palermo sulla trattativa Stato-mafia, come gli avevano chiesto l’indagato Mancino e il presidente Napolitano. Il 19 aprile 2012 il Pg convocò Grasso in Cassazione e gli chiese di avocare le indagini oppure di “coordinarle” con quelle della Procura di Caltanissetta (che indaga su tutt’altro). Grasso, correttamente, respinse le due proposte indecenti, spiegando di non avere poteri di avocazione né di indirizzo e, quanto al coordinamento, esso era già assicurato dal Csm con un protocollo del 28 aprile 2011 sempre rispettato dalle due Procure. L’Idv chiedeva se non fosse il caso di promuovere l’azione disciplinare contro il Pg, ma la Severino ha risposto picche sperticandosi in peana a Ciani. Purtroppo, nell’empito elogiativo, è incorsa in alcune bugie davvero gravi per un ministro, per giunta della Giustizia. Forse perché si è bevuta la versione dell’alto magistrato, purtroppo contraddetta dalle carte. Ciani assicura di non aver mai chiesto a Grasso né di avocare né di indirizzare l’indagine di Palermo, limitandosi a svolgere la sua normale funzione di sorveglianza. Il che, scrive la Severino, risulterebbe “dal tenore della relazione redatta da Grasso su richiesta esplicita del Pg”. Prima bugia: fu Grasso, come ha raccontato lui stesso in varie interviste, a pretendere che il Pg gli mettesse per iscritto le sue richieste, così da potergli rispondere a sua volta nero su bianco e lasciare traccia dell’accaduto. Seconda bugia: nel verbale della riunione si legge che il Pna Grasso “precisa di non avere registrato violazioni del protocollo del 28.4.2011 tali da poter fondare un intervento di avocazione a norma dell’art. 371-bis Cpp. Il Pna rimetterà al Pg un’informativa scritta”. L’esatto contrario di quel che affermano Ciani e Severino. Del resto, se il Pg non avesse chiesto a Grasso di avocare l’indagine, perché mai Grasso avrebbe risposto di non poterla avocare? Terza bugia: Grasso ha ricostruito i fatti in un’intervista del 22 giugno 2012 alla nostra Sandra Amurri. E ha raccontato di avere respinto le richieste del Pg non solo di avocare, ma anche di indirizzare e influenzare i pm di Palermo: “Mi è stata richiesta (da Ciani, ndr) una relazione sul coordinamento tra le procure. Ho espresso la volontà che mi venisse messo per iscritto. Mi è stato fatto presente che era nei suoi poteri chiederlo verbalmente. Il 22 maggio ho risposto per iscritto specificando che nessun potere di coordinamento può consentire al Pna di dare indirizzi investigativi e ancor meno di influire sulla valutazione degli elementi di accusa acquisiti dai singoli uffici giudiziari”. Peccato che Ciani e Severino dicano l’opposto. Si spera che Grasso, divenuto nel frattempo presidente del Senato, li smentisca (non foss’altro che per non dover smentire se stesso). E soprattutto che, risolta la questione, qualcuno si decida a dire due parole su Di Matteo che rischia la pelle a Palermo proprio per quelle indagini così popolari nel Palazzo. Ma forse l’elogio del ministro al Pg che ha trascinato Di Matteo dinanzi al Csm basta e avanza a farci capire da che parte sta lo Stato: dalla solita.
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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 3 Numero 317 del 04/04/2013
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Reindustrializzazione
Il sì della giunta ai Piani di sviluppo dei settori ortofrutticolo e cerealicolo
Un bando per l’ex Lucana calzature E’ stato pubblicato sul Bur della Regione Basilicata un Avviso per il recupero del sito produttivo inattivo dell’azienda
L’agroalimentare si tipicizza
Mastrosimone: “Promuovere le produzioni del territorio” Nella foto, alcuni prodotti ortofrutticoli. Un Avviso della Regione mira a valorizzare il comparto agroalimentare lucano
Dieci milioni di euro il contributo massimo concedibile previsto per il recupero dell’ex Lucana calzature di Maratea. Un Avviso pubblico della Regione mira alla reindustrializzazione del sito inattivo e alla salvaguardia dei livelli occupazionali. Le domande vanno inoltrate entro e non oltre il sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione sul Bur.
Approvato dalla giunta un Avviso proposto dall’assessore all’Agricoltura, Mastrosimone, per la prsentazione di piani di interesse per lo
sviluppo dell’agroalimentare. “L’obiettivo - ha detto l’assessore - è di aggregare gli operatori per consentire l’utilizzazione di piat-
taforme di trasformazione di sistemi di produzione associata della Basilicata e promuovere le tipicità delle produzioni del territorio”.
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Ambiente
Ammortizzatori
Salute
La presentazione da oggi al 6 aprile ad Aliano
Predisposti gli atti dell’accordo quadro
Visite gratuite e informazioni a Matera
Biodiversità lucana la mappa dei siti I risultati di Rete natura 2000
La delibera entro poche ore
Come riconoscere l’osteoporosi
La conferma di Viti e Pittella
La giornata di prevenzione Asm
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Potenza, in crisi la viabilità a causa delle buche e dei fossi A rischio automobili e pedoni
Matera capitale della cultura 2019, l’opinione di Charles Landry Spunta la candidatura di Bergamo
Ancora critica la situazione nel capoluogo il manto stradale dissestato in molti rioni
L’esperto di urbanistica inglese in visita nei Sassi per il simposio sui siti Unesco
L’inverno è ormai agli sgoccioli e, dopo qualche nevicata, con la primavera emergono tutti i danni al manto stradale causati dal maltempo. E sono molti, in molte zone della città. Buchi e fossi che scavano l’asfalto e mettono a
Definisce “una sorpresa” la sua prima visita a Matera. Per Charles Landry, esperto urbanista inglese, in visita a Matera per partecipare al simposio sui siti Unesco, vincere la competizione per capitale della cultura 2019 “è difficile ma
rischio la normale circolazione delle autovetture, spesso costrette a fare improvvise deviazioni per evitare parti della strada particolarmente danneggiate, come la corsia in via di Giura, percorsa anche da ambulanze.
La Gazzetta del Mezzogiorno
questo consente maggiore libertà”. Intanto a livello nazionale, mentre Venezia sembra disinteressarsi della corsa al 2019, spunta l’outsider Bergamo con un programma e un sito ad hoc per la competizione.
Il Quotidiano della Basilicata
04.04.2013 N.317
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Progetti-pilota
Alsia, una microfiliera per le piante officinali
Basilicata Mezzogiorno
Agroalimentare, l’ok ai Piani di sviluppo
Avviata la selezione di quindici aziende del Pollino e della valle del Noce
Mastrosimone: “L’obiettivo è quello di aggregare gli operatori, favorire la concentrazione dell’offerta, aumentare la competitività”
In seguito al successo del primo progetto di diffusione realizzato nel 2011 dall’Alsia delle tecniche di coltivazione di alcune piante officinali (tarassaco, melissa, menta, anice, coriandolo), l’azienda ha deciso di ripetere l’iniziativa con un bando che scade il prossimo 8 aprile. Nel primo progetto sono stati coinvolti 11 imprenditori agricoli del Pollino e del Lagonegrese, i quali hanno realizzato altrettanti campi dimostrativi e consegnato il prodotto preventivamente essiccato e triturato alla ditta farmaceutica Evra di Lagonegro, partner del progetto. Nel corso del 2012 il progetto è stato ripetuto al fine di saggiare altre specie officinali, tra cui l’althea, la bardana, il finocchio, la malva, la gramigna, il meliloto, l’ortica ed il rafano. Per il progetto odierno, sempre di concerto con la ditta Evra, è stato deciso di inserire nelle prove dimostrative di coltivazione nuove e diverse specie officinali. Si è deciso, inoltre, di avviare la selezione di 15 imprese agricole operanti nel versante lucano del Parco Nazionale del Pollino e della Valle del Noce, aree idonee per condizioni pedo-climatiche e collocazione geografica, a garantire produzioni di piante officinali di elevata qualità relativamente al contenuto in principi attivi ed all’assenza di pesticidi. Secondo l’Alsia il progetto potrebbe detrminare una ricaduta positiva sulla tutela del territorio e contribuire allo sviluppo agricolo. Info: domenico.cerbino@alsia.it (Bm4)
E’ stato approvato dalla giunta regionale l’Avviso per la presentazione di interesse a Piani di sviluppo agro-alimentare per lo sviluppo territoriale. L’avviso, proposto dall’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, si rivolge alle organizzazioni di produttori, alle associazioni temporanee di impresa, alle associazioni temporanee di scopo e agli imprenditori singoli o associati che operano nell’agroalimentare. Avranno priorità le iniziative volte a potenziare i comparti ortofrutticolo (prodotti freschi e trasformati) e cerealicolo e le iniziative di sviluppo volte al riutilizzo di strutture produttive situate nella macroarea B-Metapontino nel comparto ortofrutticolo. La Regione intende mettere a disposizione risorse pari a 10 milioni di euro, a valere sul Fondo per lo sviluppo e la coesione, programmazione delle risorse residue del 2007/2013. Per accedere al sostegno, le associazioni e le imprese devono essere costituite ed operanti da almeno 6
Un mezzo agricolo in attività
mesi e avere sede in Basilicata. Tra i requisiti di ammissibilità alle agevolazioni, i Piani dovranno prevedere interventi finalizzati alla realizzazione o acquisizione di stabilimenti da terzi a condizioni di mercato, all’adeguamento tecnologico delle strutture produttive con
riferimento alla logistica, alla catena del freddo, ai processi di confezionamento e condizionamento, all’innovazione tecnologica, alla formazione del personale per almeno 500 ore e alle ricerche di mercato. “L’Avviso – ha spiegato Mastrosimone – ha l’obiettivo di aggregare gli
operatori per consentire l’utilizzazione di piattaforme di trasformazione e commercializzazione ai sistemi di produzione associata della regione, favorire la concentrazione dell’offerta, razionalizzare i costi della logistica, aumentare la competitività delle imprese”. (Bm4)
Un bando per l’ex Lucana calzature
Accelerata sugli ammortizzatori sociali
La Regione ha pubblicato un avviso per il recupero del sito dell’azienda di Maratea
Viti e Pittella confermano l’approvazione della delibera di giunta nelle prossime ore
La Regione Basilicata è impegnata sul recupero delle aree inattive per ridare impulso all’occupazione e rivitalizzare i siti industriali abbandonati. Ha questo obiettivo un Avviso pubblico che mira a promuovere la realizzazione di piani di reindustrializzazione e salvaguardia dei livelli occupazionali del sito inattivo dell’ex Lucana calzature. L’Avviso è stato pubblicato sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata del primo aprile scorso. Lo stabilimento dell’azienda si trova nel comune di Maratea. La Manifestazione di interesse deve essere redatta utilizzando l’apposita modulistica da scaricare sul sito basilicatanet.it.
Sono ammissimibili alle agevolazioni i Piani volti alla realizzazione di interventi di ristrutturazione e ampliamento dello stabilimento esistente o alla realizzazione di Piani fuori sito di salvaguardia dei livelli occupazionali. Alle domande va allegata una descrizione del piano con il relativo progetto di investimento (dimensione dell’impresa proponente, descrizione degli interventi che si intendono realizzare e del ciclo produttivo, ammontare dell’investimento complessivo, il piano economico e finanziario). Il Piano, inoltre, deve obbligatoriamente prevedere la ricollocazione di un numero minimo di sessanta unità lavorative
Predisposti tutti gli atti Una veduta aerea di Maratea
già impegnate nella precedentae attività in caso di piani di reindustrializzazione relativi allo stesso sito e la ricollocazione di settantadue unità in caso di industrializzazione fuori sito. Il punteggio complessivo massimo attribuibile al Piano candidato è di cento punti, ripartiti sulla base della dimensione e credibilità del soggetto proponente, dell’occupazione attivata dall’iniziativa industriale, della cantierabilità e dei tempi di realizzazione, della capacità di stimolare la nascita di attività indotte, degli elementi di innovazione, salvaguardia ambienta-
le, risparmio energetico, processo di produzioni di qualità. Il contributo massimo concedibile per l’investimento è di dieci milioni di euro. Le istanze dovranno pervenire entro le ore dodici del sessantesimo giorno successivo alla data di pubblicazione dell’Avviso sul Bur della Regione. Le domande che arriveranno oltre la scadenza saranno automaticamente escluse. Le manifestazioni di interesse devono essere contenute in plico chiuso. per mainfo: vito.laurenzana@ regione.basilicata.it oppure giuseppina.lavecchio@ regione.basilicata.it (Bm4)
Sono stati predisposti tutti gli atti finalizzati al recepimento in sede amministrativa dell’Accordo quadro sottoscritto con le Organizzazioni sindacali sugli ammortizzatori in deroga. A confermarlo sono gli assessori regionali al Lavoro, Formazione, Cultura e Sport, Vincenzo Viti, e alle Attività produttive, Marcello Pittella. “La giunta regionale – informano gli assessori – approverà la delibera di recepimento nelle prossime ore. Tutto ciò si è reso possibile per l’impegno posto nell’accelerazione di tutti gli adempimenti che si rendevano necessari”. Nello scorso mese di marzo sono stati sottoscritti l’Accordo quadro regionale per gli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2013 e le linee operative per la gestione degli stessi, l’Accordo quadro integrativo per i lavoratori ultracinquantacinquenni per l’anno 2013 e l’Accordo quadro integrativo a completamento delle domande di accesso agli ammortizzatori sociali in deroga per l’anno 2012.
04.04.2013 N. 317
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I dati lucani saranno presentati da oggi e fino al 6 aprile nel comune di Aliano
Rete natura2000, la mappa della biodiversità lucana
Basilicata Mezzogiorno
La scheda
I siti naturalistici significativi occupano il 17% del territorio regionale
Sono stati individuati 50 luoghi di interesse comunitario e 17 zone di protezione speciale. Dei 61 habitat di rilevanza ecologica ben 12 sono considerati prioritari
Il progetto Rete Natura 2000
Una foto della costa di Maratea
Salvaguardare gli habitat naturali più preziosi in termini di biodiversità, individuando le specie a rischio o tipiche dei vari paesi europei e studiando piani di sviluppi ecocompatibili e sostenibili per l’ambiente. Questo l’obiettivo principale del programma Rete Natura 2000, piano operativo voluto dall’Unione Europea. I risultati della ricerca saranno presentati da oggi fino al 6 aprile nell’auditorum comunale di Aliano, con una conferenza organizzata da Enea e dalla Regione Basilicata. Al centro dell’incontro ad
Aliano, dal titolo “Rete natura 2000: percorsi di contaminazione tra natura, scienza, arte e cultura dei luoghi”, ci sono i dati tecnico-scientifici che provengono dall’analisi del territorio lucano e delle sue peculiarità in termini di biodiversità. Il lavoro di studio, durato quattro anni, è stato voluto dalla Regione Basilicata per individuare misure di tutela e conservazione o applicare piani di gestione veri e propri nei siti maggiormente interessati da minacce come le aree costiere, soggetti ad attività erosiva.
In Basilicata sono stati individuati circa 50 siti di interesse comunitari, denominati Sic, e 17 zone di protezione speciale, denominate Zps, che occupano circa il 17 per cento dell’intero territorio regionale. Il convegno arriva al termine di una fase sostanziale del Programma Rete natura 2000 in cui una importante attività conoscitiva è stata svolta sul campo da un gruppo multidisciplinare di 150 esperti, coordinati da una cabina di regia costituita da 15 enti di ricerca. Nel corso della tre giorni
ci sarà spazio anche per l’arte e le scuole. Saranno infatti premiati i vincitori dei tre concorsi, “Raccontare Rete natura 2000”, “Fotografare Rete natura 2000” e “Percorrere Rete natura 2000”, ideati per promuovere, valorizzare e diffondere la conoscenza del progetto comunitario per la salvaguardia della biodiversità. La giornata conclusiva sarà invece dedicata alle scuole, protagoniste del concorso “Raccontare Rete natura 2000”, sensibilizzando i ragazzi sul valore delle risorse naturali e della cultura del proprio territorio. (bm8)
I numeri della regione
Le specie protette in Basilicata
In Basilicata sono stati identificati ben 61 habitat di interesse comunitario, di cui 12 sono prioritari, ovvero particolarmente importanti dal punto di vista naturalistico e conservazionistico. Tali ambienti di pregio sono presenti a partire dalla fascia costiera, con l’habitat “Praterie marine di Posidonia”, Sic costa tirrenica, fino alla fascia montana con l’habitat “Faggeti degli Appennini”.
Presenti sul territorio varietà di flora e fauna tipiche e di alto valore ambientale Lupi, lontre, numerose specie di orchidee, una coppia della rara cicogna nera. Sono queste alcune delle specie animali e vegetali di importante valore ambientale ospitate dalla Basilicata e segnalate dal progetto Rete natura 2000. Tra i mammiferi c’è il “Canis lupus”, specie in ripresa nell’Appennino meridionale, in particolare sul Pollino e nella Val d’Agri. Tra i rettili di particolare importanza è la tartaruga “Caretta caretta”, presente lungo la costa Jonica mentre particolare rilievo è da tributare ad “Austropotamobius pallipes”, un gambero d’acqua dolce, in Basilicata inserito in di-
versi habitat fluviali ma in via di scomparsa in quasi tutta Italia. Unica specie vegetale prioritaria è la “Stipa austroitalica”, tipica delle praterie e presente sul territorio lucano in 8 Sic. Tra le altre specie significative ci sono la “Lutra lutra”, la lontra, importante bioindicatore della qualità delle acque, e la “Salamandrina terdigitata”, la salamandra dagli occhiali. Tra gli uccelli degna di nota la presenza della “Ciconia nigra”, la cicogna nera, volatile raro e quasi scomparso in Italia. Tra le altre specie segnalate c’è “Aquila chrysaetos”, l’aquila reale, presente nel Pollino e nella Val d’Agri. (bm8)
Esemplari da tutelare: il lupo, la lontra, la cicogna nera e la tartaruga Caretta Caretta
Il programma Rete natura 2000 è lo strumento principale dell’Unione europea per la conservazione della biodiversità. Obiettivo del programma è il censimento delle specie animali e vegetali di particolare importanza o a rischio estinzione e avviare progetti per la salvaguardia di queste specie e degli habitat in cui vivono.
Un’immagine della cicogna nera
Informazioni online
Il programma Sul sito www.natura2000basilicata.it è possibile avere ulteriori informazioni sul programma comunitario. Dal sito è possibile consultare il programma del convegno di Aliano, con l’ordine degli eventi e dei convegni previsti nella tre giorni e con ulteriori contatti per avere informazioni aggiuntive sulla manifestazione.
Le misure di prevenzione Dalla ricerca emerge che lo stato di conservazione dell’ambiente lucano non è in forte pericolo. La situazione più a rischio è quella degli habitat dunali, in stato “non favorevole” per oltre il 60 per cento, mentre il miglior assetto ambientale è quello delle praterie. Su 21 siti comunitari sono state adottate misure di tutela e conservazione generali e sito-specifiche, mentre sono stati redatti 8 piani di gestione per altri 27 siti.
04.04.2013 N.317
Il Patto di stabilità per i piccoli Comuni seminario di studio La riunione, organizzata dall’ufficio Autonomie locali della Regione, si terrà domani a Potenza nella Sala Inguscio
IL Patto di Stabilità per i piccoli Comuni :analisi degli adempimenti e consigli operativi ”. Questo il nome del Seminario di studio organizzato dall’ Ufficio Autonomie locali e decentramento amministrativo della Regione Basilicata che si svolgerà domani, 5 aprile a Potenza nella Sala Inguscio dellla Regione. Saranno trattati alcuni aspetti legati all’applicazione del Patto di stabilità negli enti locali come: i soggetti passivi e fattispecie escluse; il calcolo degli obiettivi, connessioni con il bilancio tradizionale e modalità del monitoraggio; certificazioni, controlli e rendicontazioni; il concetto di saldo di competenza mista utile ai fini del patto di stabilità interno e le sanzioni e le modalità applicative. Si parlerà anche dei profili di responsabilità in caso di mancato raggiungimento degli obiettivi ed in caso di artifici contabili o altre forme elusive.
Approvato a maggioranza con 17 voti
Collegato Finanziaria 2013 Si della IV Commissione Approvato dalla quarta Commissione consiliare, Politica Sociale, il disegno di legge della Giunta che reca “Disposizioni nei vari settori di intervento della Regione Basilicata”, meglio conosciuto come “collegato alla legge finanziaria 2013”. Il disegno di legge è strutturato in quattro capi e diciassette articoli. Il I° è dedicato all’assetto istituzionale del servizio sanitario regionale. Il II° riguarda le Politiche sociali con riferimento alle strutture a ciclo diurno e residenziale. Il III° individua urgenti disposizioni per la semplificazione della dismissione dei beni di riforma fondiaria mentre il IV° riguarda i contratti di collaborazione coordinata e continuativa stipulati dalla Regione.
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Basilicata Mezzogiorno
Asm, osteoporosi giornata di prevenzione Presso la sede dell’associazione Amici del Cuore a Matera, domenica prossima verranno effettuate visite gratuite per la diagnosi precoce Domenica prossima 7 aprile si terrà a Matera una giornata di informazione e prevenzione sull’Osteoporosi. L’evento si svolgerà presso la sede dell’Associazione Amici del cuore. La giornata è organizzata dall’Unità operativa di Radiologia diretta dal dottor Michele Nardella e dalla Unità operativa di Endocrinologia dell’Ospedale di Matera dal diretta dal dott. Giuseppe Lagonigro, in collaborazione con il Corpo Italiano di soccorso dell’Ordine di Malta. In occasione della Giornata materana sull’Osteoporosi verranno effettuate visite ed esami gratuiti per la diagnosi precoce dell’osteoporosi, unitamente a informazioni e relazioni sull’argomento. Con il termine osteoporosi si intende una condizione in cui lo scheletro è soggetto a perdita di massa ossea e resistenza causata da fattori nutrizionali, metabolici o patologici. Lo scheletro è quindi soggetto ad un maggiore rischio di fratturepatologiche, in seguito alla diminuzione di densità ossea e alle modificazioni della microarchitettura delle ossa.Anche se generalmente l’osteoporosi viene considerata una patologia a carico delle ossa, secon-
Saranno fornite informazioni riguardanti la malattia ossea
do alcuni si tratterebbe di un processo parafisiologico la cui presenza predispone a un maggior sviluppo di fratture patologiche, una conseguente diminuzione della qualità e della speranza di vita e di complicanze dovute alle fratture, se non adeguatamente trattata. Poiché viene considerata troppo facilmente malattia, il British Medical Journal l’ha inclusa in un elenco di “non-malattie”. Attualmente, ogni anno, in Europa e Usa, si verifi-
cano più di 2.3 milioni di fratture da osteoporosi. Fra le varie malattie ossee è la più diffusa, colpisce entrambi i sessi, maggiormente quello femminile dopo la menopausa, che aumenta considerevolmente il rischio sino a 4 volte. Per quanto riguarda l’etnia, anche se si riscontra in tutte, la razza bianca e quella asiatica sono le più colpite, anche se in uno studio condotto negli USA è stato riscontrato che le donne africane sono quelle più
in pericolo di vita per le fratture. La causa è nella perdita dell’equilibrio fra osteoblasti e osteoclasti. La prima categoria di cellule contribuisce alla formazione ossea, la seconda contribuisce al riassorbimento osseo, se gli osteoclasti lavorano più velocemente degli osteoblasti, l’osso si deteriora. Esistono diversi fattori di rischio che aumentano la probabilità che l’osteoporosi si manifesti: età, fattori genetici e carenza di ormoni.
Dal Consiglio Consorzio Bradano e Metaponto Giordano (Pdl) su canoni irrigui
Forestali nell’area Pollino Vita (Psi) adeguare numero addetti
Il consigliere regionale del Pdl in merito all’aumento dei canoni ha evidenziato “la gravità del provvedimento che toglierà alle aziende agricole per le tre annualità del 2010, 2012 e 2013, per le quali il Consorzio reclama 142 euro ad ettaro in più, la bellezza di circa 9 milioni di euro”.
Per il capogruppo del Psi “va individuata una soluzione alla perdita, nel corso degli anni, di addetti nell’area del Parco e va adeguata la LR 42/98” alle novità del comparto per garantire la razionale gestione selvicolturale che assicuri il mantenimento degli equilibri naturalistici”.
Attività estrattive Romaniello (Sel) su assunzioni Arttività estrattive. Per il consigliere di Sel “almeno l’80% delle nuove assunzioni dovrebbero essere riservate ai lucani. Solo così i Centri per l’Impiego potranno contrastare il processo di liberalizzazione del mercato del lavoro” Gara servizi pulizia sede Consiglio Interrogazione Rosa (Pdl) Rosa ha presentato un’interrogazione per l’appalto del servizio di pulizia della sede del Consiglio e della sede distaccata di Matera. Al presidente della Giunta Rosa chiede di conoscere: “se è stato rispettato il numero di ore previsto nel progetto tecnico e il numero di addetti”.
Collegato Finanziaria 2013 Gli emendamenti di Romaniello (Sel) Le proposte riguardano i ticket per l’assistenza farmaceutica e ambulatoriale e l’assistenza domiciliare a pazienti Sva e Scm. Nel primo (che ha la firma anche del consigliere Scaglione (Pu), Romaniello propone l’abrogazione della normativa contenuta nella Legge regionale di Assestamento del Bilancio regionale di previsione 2011 e pluriennale 2001-2013. Nel secondo tenuto conto dell’Intesa Stato Regione con il riparto del Fondo Nazionale per le non autosufficienze (alla Basilicata 1 milione 70 mila euro), si chiede di riconoscere ai nuclei familiari residenti in regione che hanno al loro interno un componente in stato vegetativo o stato di minima coscienza un contributo mensile di 500 euro destinato al “familiare-care giver” per lo svolgimento di attività di aiuto e supporto al congiunto.
Gli emendamenti di Rosa (Pdl) Tre gli emendamenti proposti. Il primo sulla L.R. n.23/2000 su risarcimento dei danni causati alle produzioni zootecniche dalla fauna selvatica o inselvatichita. Il secondo in materia di incentivi fiscali per l’assunzione di lavoratori svantaggiati in Basilicata proponendo che si stanzino ulteriori 4.000.000 di euro per finanziare le imprese ammesse ai benefici della prima tranches che non avevano trovato copertura negli stanziamenti originari. Il terzo per estendere le certificazioni medico sportive, affinché le prestazioni per gli accertamenti sanitari compresi gli accertamenti di revisione siano erogate in forma gratuita per tutti i cittadini residenti in Basilicata”. L’emendamento di Singetta (Gm) Il consigliere Alessandro Singettaè intervenuto in materia di canoni di locazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica, in materia di esenzione tassa di circolazione per disabili che versano in stato di handicap grave. Su quest’ultima ha proposto di estendere l’esenzione anche ai disabili che versano in stato di handicap grave così come previsto dal comma 3 dell’articolo 3 della legge n. 104 del 1992,, ed ai titolari di indennità di accompagnamento”.
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Basilicata Mezzogiorno
Turismo è vitalità
La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi
I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico
Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 04.04.2013
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Urbanistica e cultura Charles Landry e il binomio fra passato e futuro Oggi il “padre” della città creativa sarà al Simposio sui siti Unesco
«Matera non è solo Sassi» L’esperto inglese analizza la sfida del 2019 «E’ difficile, ma fornisce anche molta libertà» di ANTONELLA CIERVO DAL cardigan spunta una matita. Chissà se gli è servita, osservando una città come Matera della quale fino a qualche giorno fa non sapeva nulla. Charles Landry, oggi pomeriggio alle 17,30 parlerà al terzo simposio per la stesura del Piano di gestione del sito Unesco. All’urbanista inglese, padre del movimento che rilegge la pianificazione delle città, spetta il compito di parlare di evoluzione e futuro. Il binomio, spesso sviluppato in modo generalista, è invece uno degli stimoli migliori per affrontare una conversazione con lui. Cosa può dire dopo le prime 24 ore trascorse a Matera? «Una sorpresa! Franco Bianchini me ne aveva parlato ma una cosa sono le parole, un’altra è ciò che vedi con i tuoi occhi. E’ una cosa unica, una parte profonda che emerge». Matera può vincere la sfida del 2019? «E’ difficile, ma proprio questa difficoltà dà la libertà di dire ciò davvero si pensa. Chi è favorito, per alcuni versi ha un certo timore; in caso contrario ci si può rilassare, avere maggiore creatività, essere più aperti». C’è un tesoro, che questa città può portare allo scoperto per vincere? «Si tratta di una combinazione di diversi fattori. Sono stato colpito, ad esempio, nell’Artico da una mappa da cui ho potuto osservare l’Europa e il mondo dall’alto. Credo che se potessimo guardare il Mezzogiorno d’Italia dal basso, avremmo una visione differente. E’ questo l’aspetto che apre possibilità. Non credo che questa città si possa osservare pensando ai Sassi. Non è solo questo, sono molti elementi messi insieme». Per la città creativa, serve più denaro o intelligenza? «Serve più la mente; il denaro, naturalmente, aiuta ma è importante l’attitudine umana, la tensione che si vive in tutta Europa. E’ con questo che bisogna lavorare, come sta facendo molto bene il gruppo di lavoro di Matera 2019 che sta descrivendo passa-
Charles Landry, parlerà oggi al terzo Simposio a Palazzo Lanfranchi. Ieri ha visitato la città con Paolo Verri, direttore del Comitato Matera 2019. Nelle immagini, anche alcune espressioni curiose del guru della città creativa (foto C. Martemucci)
La gente ha bisogno di un luogo preciso di un’ancòra
Non credo che Dio mandi soluzioni dall’alto
to, futuro, vecchio e nuovo. Nel pomeriggio (ieri per chi legge, ndr.) ne parleremo nel corso dell’incontro con il comitato scientifico. Non sarà semplice, bisognerà sorprendere il mondo, scrivere la prima pagina su questa città, senza immaginare una biografia». Come si coinvolgono i cittadini in processi come questo? «E’ un dilemma classico. Non credo che Dio ci mandi dall’alto la soluzione, ma penso che sia una combinazione fra l’ ispirazione degli stranieri e i cittadini, unendo sostanza, contenuti, conoscenze.
Credo poi si debbano confrontare le due parti; lo straniero è ignorante ma fresco, il cittadino conosce di più ma forse non vede attraverso il bosco perchè ci sono troppi alberi. La comunità, i diversi gruppi di lavoro richiedono, perciò, una co-creazione. La formula migliore è rafforzare conversazioni, fare in modo che i luoghi si possano leggere come un poema, un’opportunità, un modo per comprendere i messaggi, per muoversi attraverso i continenti, come un’onda. Ogni elemento della nostra storia deve essere composto dall’unione fra il pas-
sato e ciò che siamo oggi, ma anche da Matera all’Europa ». Il 2013 sarà un anno importante. Cosa bisogna fare per essere scelti? «Ho letto la documentazione che presenterete e penso che si debba trasformare tutto ciò in programma culturale. Termini come isolamento e silenzio, dovrebbero diventare elementi centrali di questo progetto. Il lavoro dei componenti del Comitato, che stanno svolgendo molto bene, deve trasformarsi in realtà, diventare visibile». Globalizzazione e velocità nel trasferimento
delle informazioni, non rischiano di rendere più difficile un processo come quello della città creativa? «La gente ha bisogno di essere in un luogo preciso, di avere un’ancòra. Basta pensare alle canne che si muovono, ma restano nello stesso posto. I materani che si trovano a Milano o in un altro luogo, possono essere lo stesso nella loro città anche se sono lontani; è questa l’idea della città creativa. Qualsiasi problema ci sia, pensate al punto debole e fatene la vostra forza. Non so se può andar bene per Matera, ma può essere
un primo passo». Sulla scrivania c’è una macchina fotografica. Lo sguardo, ha spiegato Landry, è molto meglio delle parole e in luogo come la città dei Sassi, in cui la storia dell’umanità si presenta senza veli nella sua semplicità, diventa fondamentale. La conversazione che oggi il celebre urbanista di Gloucester terrà a Matera non potrà non prescindere da ciò che ha visto. E forse la città avrà un patrimonio su cui basare la riflessione sul proprio futuro. a.ciervo@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 04.04.2013
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Giovedì 4 aprile 2013
Il sindaco Orsoni: «Non ci porta nulla»
Venezia ci ripensa e snobba la gara
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LA MATRICOLA IN LIZZA
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Sul sito il conto alla rovescia verso l’obiettivo
Bergamo l’outsider punta sull’impresa culturale ARRIVA l’outsider nell’elenco dei comuni italiani candidati ad essere Capitale Europea della Cultura nel 201; , nasce la candidatura dalla Lombardia di Bergamo. Una nuova avversaria per Matera che, nonostante la lenta partenza, si proietta già nel migliore dei modi nella battaglia a suon di cultura, arte e propaganda. “Bergamo a sorpresa”, infatti, è proprio uno degli spot lanciati per sostenere la candidatura. Un sito molto dinamico, che illustra tutte le bellezze della città e spiega nel dettaglio il motivo della candidatura, che i bergamaschi ritrovano nell’imprescindibile dose di cultura che la propria città ha donato all’Italia e che, in questo particolare contesto di candidatura, ritroverebbero. Un countdown dei giorni che mancano alla scelta della Capitale della cultura italiana in alto e la richieste di condivisione su ogni piattaforma, richiamandosi proprio come l’outsider della competizione. Una matricola più che interessante, secondo alcune indiscrezioni provenienti dal Comitato Matera 2019, che sembra partita bene. Visibilità, voglia di mettersi in gioco e di puntare, essendo una città fortemente industrializzata, al connubio tra imprese e cultura. Fare impresa culturale, in altri termini, fanno sapere da Bergamo: potrebbe essere questo lo sbocco naturale, per unire il connubio tra le due realtà più in vista della città, ritrovando quello spazio che, nel corso degli anni, e per stessa ammissione del bergamaschi, avevano dimenticato, tralasciato per dedicarsi a tutto quanto riguardava la produzione, l’industria e il commer-
cio, ma assolutamente ignorando la possibilità di dedicarsi al mondo della cultura, che oggi viene invece visto come nuovo possibile sbocco attraverso «La raffinata ed esclusiva città d’arte, ricca di collezioni e collezionisti, ricca di architetture venete e lombarde, di teatri storici, di eredità e iniziative culturali», si legge sul sito www.bergamo2019.eu, intravedendo già i «I cantieri del futur». La matricola terribile, ha già pensato, inoltre, di contattare tutti i personaggi famosi più vicini alla città, creandosi uno spot “Tutti per Bergamo 2019” che attiri l’attenzione non solo dei personaggi, ma anche degli addetti ai lavori, che già iniziano a giudicare positivamente l’approdo della cittadina tre le candidate, suggerendo un credito non indifferente, e certamente da tenere in forte considerazione. Francesco Calia matera@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA
LE CANDIDATE Lista per la vittoria CE ne sono tante e tutte diverse per caratteristiche culturali e geografiche. Le candidate italiane a diventare capitale della cultura nel 2019 avranno tutto il 2013 per dotarsi di tutti i parametri necessari a rendere competitiva (e dunque vincente) la propria partecipazione. In tutto, si tratta di PerugiaAssisi, Ravenna, Siena, Siracusa, Venezia (in forse, come si legge nell’articolo in pagina, ndr.), Bergamo e Lecce. E’ recente, intanto, l’ipotesi di Taranto come candidata pugliese su cui si è espresso anche il sindaco di Bari, Michele Emiliano. L’impegno di tutte è frenetico e rivolto a fare in modo di rappresentare il miglior programma rispetto alle concorrenti. Una gara, insomma, giocata all’insegna della cultura e dello sviluppo delle città, a qualunque latitudine esse si trovino.
Salta il Nord Est e probabilmente anche Venezia tra i candidati a capitale della cultura del 2019. Gli stenti degli ultimi mesi evidenziati dalle dimissioni del direttore della candidatura Maurizio Cecconi trovano conferma in queste ore nelle parole, attese da ampia parte di quel Nord Est che fino a Trento e Bolzano era pronto a sostenere il progetto verso il 2019, del sindaco di Venezia, Orsoni che al Corriere del Veneto sostiene senza mezze misure il passo indietro. «Di certo non ci potrà essere - spiega Orsoni - una candidatura Nord Est. Per Venezia decideremo». Ma i commenti tiepidi sull'utilità della candidatura lasciano pensare che anche Venezia possa fare un passo indietro. «La candidatura a capitale europea della cultura - sostiene Orsoni - non porta nulla, non porta soldi. Porta solo turisti di cui Venezia non ha alcun bisogno. Le risorse europee sono quattro soldi, lo Stato italiano non metterà un quattrino e Venezia è già capitale della cultura». Una stroncatura in piena regola a cui Orsoni aggiunge solo un dubbio: «Se il progetto è morto lo deciderà il consiglio comunale, possiamo andare avanti volendo con Venezia, non certo con tutto il Nord Est - è l'unica apertura del sindaco che conferma come - il bando dice che il titolo verrà dato ad una città e non ad un territorio vasto, non ad un pezzo d'Italia». Fin qui le dichiarazioni di Orsoni che lasciano trasparire una serie di messaggi ben chiari cioè che il progetto di Venezia insieme al Nord Est è praticamente nel cassetto e che al massimo potrebbe essere riesumato quello della singola città di Venezia per la quale però non ci sarebbe tutto quanto quest'entusiasmo. Tutt'altro. Dubbi sulla marcia indietro del sindaco verrebbero avanzati in queste ore dai promotori della candidatura ed uno “scontro” a tutto tondo sarebbe in corso per cercare di recuperare la stessa candidatura che sembra sul punto di cadere definitivamente. Venendo poi più ai fatti che, come contraltare, interessano a Matera si può prendere facilmente spunto dalle dichiarazioni del sindaco di Venezia per alcune considerazioni. La prima è che se Venezia è già, in maniera acclarata, una capitale della cultura, Matera ambisce e lavora per diventarlo e dunque il progetto del 2019 è certamente più interessante ed è l'ideale per il salto di qualità ulteriore. Anche perché far arrivare “solo turisti” a Matera, visti anche i risultati degli ultimi giorni, interessa eccome alla città dei Sassi che dunque può vedere in una prospettiva ben diversa il risultato finale anche rispetto “ai quattro spiccioli” in arrivo dall'Europa. Che con questa aria di crisi a Matera servono.
«Le risorse europee sono quattro soldi. Lo Stato italiano non metterà un quattrino. Noi siamo già capitale»
«Se il progetto è morto lo deciderà il consiglio comunale. Andiamo avanti senza il nord est»
Saltata la candidatura dell’area di Nord est a capitale europea della cultura nel 2019. Lo spiega il sindaco di Venezia
Infine l'ultima considerazione riguarda, più in generale, il progetto di area vasta su cui Venezia e l'intero Nord Est provavano a puntare e che a questo punto finisce de4cisamente bocciato. Matera punta su sé stessa con il sostegno dell'intera Basilicata. Un'ottica decisamente diversa che lascia an-
che in questo senso ben sperare di essere un passo avanti ad altre realtà anche tra le più attrezzate ed apprezzate. Matera può giocarsi le sue chance e a differenza di Venezia vuole davvero diventare capitale della cultura nel 2019. Piero Quarto p.quarto@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 04.04.2013
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Primo Piano 17
Giovedì 4 aprile 2013
Il personaggio
Prima di Ballarò, coinvolti 19 comuni e oltre duemila bimbi
Dieci anni
di Bibliomotocarro
Con il maestro La Cava a spasso per la Basilicata migliaia di libri e storie di MARGHERITA AGATA IL Bibliomotocarro del maestro Antonio La Cava, in dieci anni di attività, di chilometri ne ha macinati, in lungo e in largo per la Basilicata. Segno che le buone idee hanno sempre gambe abbastanza lunghe per arrivare lontano. Fino alla ribalta nazionale di Ballarò che ha dedicato l’ultima puntata del programma condotto da Giovanni Floris su Rai 3 alla colorata biblioteca itinerante del maestro Tonino. Dopo 42 anni trascorsi a educare intere generazioni di ragazzi nella scuola elementare D’Onofrio di Ferrandina, il maestro non ha perso la voglia di continuare a “seminare”l’interesse per i libri e la lettura. D’altra parte, poteva il pensionamento fermare i progetti di un sognatore? Il Bibliomotocarro, nato nel 2003 dal confronto continuo con i suoi piccoli allievi, da allora non si è più fermato. E ha portato il suo carico di libri e storie in ben 19 comuni lucani (14 in provincia di Matera, 5 in provincia di Potenza). 58 le classi coinvolte (53 nel materano e 5 nel potentino), per un totale di 2354 alunni raggiunti. Altrettanto importanti i numeri del progetto parallelo al Bibliomotocarro “Libri da scrivere”: 91 i ragazzi coinvolti in provincia di Matera e 35 in provincia di Potenza, per un totale di 126 “piccoli scrittori”. Non si contano, invece, i volumi distribuiti in dieci anni di attività. Sicuramente più di cinquantamila (e la stima è tutta al ribasso). Un traguardo ragguardevole per un uomo “imbevuto dell’ingenuità dei bimbi”, come lui stesso ama autodefinirsi. E, troppe volte, guardato con una certa sufficienza proprio per questo. In realtà la vera forza del maestro La Cava è aver continuato a dare ascolto al bambino che è in sè, solo parlando la stessa lingua dei fanciulli si può arrivare alla loro testa e al loro cuore. Quando, qualche giorno fa, gli ho chiesto di incontrarci per tracciare un bilancio di questi primi dieci anni di “strada”, il maestro non ha nascosto il suo stupore: «Ma perchè ancora ti interessa il Bibliomotocarro?- mi ha detto, con una punta di rammarico- a Ferrandina non se ne accorge più nessuno che c’è». E poi, con rinnovata sopresa: «Sai che proprio oggi mi hanno chiamato da Ballarò per sapere di questo progetto, pensa vogliono dedicarmi la puntata. Chissà perchè...» «Perchè te lo meriti»- gli ho risposto io. La chiacchierata l’abbiamo continuato l’altra sera prima di Ballarò. E il maestro tratteneva a fatica la commozione a ricordare il primo Apecar 50 trasformato in Bibliomotocarro. «I primi due anni di attività racconta - sono stati davvero entusiasmanti. In ognuna delle fermate urbane del Bibliomotocarro c’erano decine di bambini ad aspettare di poter scegliere il proprio volume. Ho dato in lettura una media di 800 libri al mese». Un’enormità rispetto alle statistiche che collocano la
«L’ambasciatore ideale di Matera capitale della cultura 2019»
Il maestro mostra il suo bibliomotocarro nel servizio andato in onda martedì sera durante la puntata di Ballarò. In basso La Cava intervistato dal nostro giornale
Basilicata tra le regioni con il più basso indice di lettori. Nel 2005 il riconoscimento più bello: il primo premio del Ministero dell’Istruzione al concorso per la promozione del libro e della lettura. Lo stesso anno l’Ape celeste del maestro arrivò sino al Salone del libro di Torino, dove suscitò l’attenzione e la curiosità di tutti. Persino di Simona Ventura che fece “rubare” il Bibliomotocarro a Dario Vergassola per mostrarlo al pubblico di “Quelli che il calcio...”. «Dopo quell’esperienza, tornai a Ferrandina con rinnovato entusiasmo e proposi il progetto “Libri al citofono”, con la consegna a domicilio del libro richiesto e per un breve periodo “Libri al supermercato”. L’intento era quello di avvicinare, non solo i bambini, ma anche mamme e casalinghe alla lettura. Poi hanno iniziato a chiedermi titoli all’avanguardia e per non deludere le aspettative andavo a comprare di tasca mia i volumi richiesti. Una spesa, ahimè, non sostenibile». Un ulteriore riconoscimento all’opera altamente sociale svolta da La Cava arriva ancora dal Ministero dell’Istruzione che lo nomina referente regionale del pro-
getto “Amico libro”. «E’ questo progetto racconta il maestro- che mi ha permesso di entrare nelle scuole di tutta la regione e in collaborazione con l’associazione di Matera Tolbà rendere “più vicina” l’idea di libro ai ragazzi. I laboratori del fare sono stata una palestra straordinaria per bambini e ragazzi che hanno trovato uno straordinario canale di dialogo con i genitori. Ecco, nei libri bianchi, scritti dalle riflessioni di ognuno, io ho letto una gran voglia di raccontarsi e di essere ascoltati dei ragazzi». Insieme al Bibliomotocarro hanno viaggiato anche i progetti -curati dall’Unla e Erminia Pinto“Entrare con la testa, uscire con gli occhi”, in cui si partiva da poesie e filastrocche per realizzare un video e “Dalla pagina al mondo”, in cui il libro era il pretesto per ricavare una sceneggiatura e costruire un piccolo film. «L’amarezzaconfida Tonino - è non aver potuto dare un seguito a queste attività che hanno dato a tanti ragazzi lasciati ai margini di avere un’opportunità di riscatto e realizzazione. L’Ufficio scolastico regionale non ci ha dato neanche la possibilità di mostrarlo in giro tutto questo lavoro». Intanto che sugli scaffali del Bibliomotocarro, tra gli oltre mille libri presenti, ci siano circa 200 volumetti di storie scritte insieme ai bambini stranieri che vivono da noi in italiano, cinese, arabo, albanesi, è un fatto. Che restituisce dignità e voce a tanti “non cittadini”, attraverso un gesto semplice, ma non scontato, come quello di raccogliere le storie degli altri e condividerle. «Il volontariato però- aggiunge
il maestro- non si può fare per sempre. L’unico rammarico che ho è la scarsa attenzione delle istituzioni a questo progetto, unito alla disattenzione complessiva della comunità a questo mezzo straordinario di crescita collettiva». Non è un caso che il secondo Bibliomotocarro, quello acquistato con il premio del Ministero, riproduca una casetta con tanto di tetto, finestre e comignolo fumante. «Il messaggio è - spiega La Cavache la disaffezione alla lettura si deve combattere prim’ancora che a scuola tra le mura di casa». Una cosa è certa, con o senza aiuti, il maestro La Cava non si fermerà. “Leggere dentro, guardare fuori” è il nuovo progetto a cui sta lavorando. «L’idea- spiega - è di portare i libri in carcere. Sto aspettando tutte le autorizzazioni necessarie per poter cominciare dal carcere di massima sicurezza di Melfi». E, infine, un invito al sindaco di Matera Salvatore Adduce: «Perchè non promuovere il Bibliomotocarro ambasciatore della candidatura di Matera a capitale europea della Cultura nel 2019? Offro sin d’ora la mia disponibilità a promuovere la lettura nei comuni della provincia per Matera 2019». Un testimonial sicuramente da non sottovalutare, considerato l’appeal della biblioteca su tre ruote: in meno di 24 ore sono oltre 8.000 le condivisioni su Fb dal sito di Ballarò. Con il Bibliomotocarro i libri, dopo aver messo le ruote, sono pronti a mettere le ali... m.agata@luedi.it © RIPRODUZIONE RISERVATA
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 04.04.2013
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X I MATERA CITTÀ
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MOBILITÀ URBANA
IL SERVIZIO AFFIDATO PER TRE ANNI
TARIFFE COMPETITIVE Invariato il costo orario degli stalli mentre gli abbonamenti sono stati mantenuti gli a costo ridotto per i residenti della Ztl
DOPPIO VANTAGGIO «Il sistema si porrà fine al regime delle proroghe salvaguardando i livelli occupazionali», afferma l’assessore Cappella
Parcheggi, si esce dalla precarietà Il Comune ha pubblicato il bando per l’affidamento degli spazi a pagamento l È stato pubblicato il bando per l’affidamento in concessione del servizio di gestione dei parcheggi a pagamento e resterà aperto fino al 16 maggio 2013. «Con questo bando – afferma l’assessore alla mobilità urbana, Sergio Cappella – si porrà fine a una gestione precaria dell’intero sistema dei parcheggi a pagamento che da troppo tempo andava avanti in proroga. Una situazione che, nel corso degli anni ha determinato non pochi problemi sia sull’efficienza del servizio, sia in relazione alla condizione dei lavoratori. Chi si aggiudicherà la gara gestirà il servizio per tre anni rendendolo più efficiente e coerente con la riorganizzazione dell’intero sistema della mobilità urbana che stiamo realizzando. Inoltre, avrà l’obbligo di salvaguardare i livelli occupazionali della ditta uscente. Altro aspetto importante riguarda il costo orario del parcheggio che abbiamo voluto mantenere intatto soprattutto per andare incontro alle fasce sociali più deboli. Così come abbiamo mantenuto gli abbonamenti a costo ridotto per i residenti della ztl». Oggetto dell’appalto è la gestione dei parcheggi a pagamento per complessivi 1636 posti disponibili dei quali 573 su strade pubbliche e 1063 in strutture. I parcheggi in superficie saranno regolati dalla sosta a pagamento dalle ore 8.30 alle ore 13.30 e dalle ore 16 alle ore 20.30 di tutti i giorni feriali, dal lunedì al sabato con esclusione delle domeniche, delle festività infrasettimanali e di quelli del 1° e 2 luglio. I parcheggi in struttura di via Lucana, piazza Cesare Firrao e viale delle Nazioni Unite saranno aperti all’utenza dalle ore 0,00 alle ore 24 di ogni giorno, compreso i giorni festivi. La tariffa oraria della sosta è stabilita come di seguito indicato: 1) stalli in superficie: - “fascia A”: 0,70 per ogni ora, nelle seguenti zone: via La Vista, via Ridola, via Don Minzoni, via del Corso, via Roma, Piazza San Francesco, via Scotellaro, via XX Settembre, via Lucana e via Ascanio Persio. - “fascia B”: 0,50 per ogni ora, nelle seguenti zone: via Annunziatella, via Rosselli Nord, via Gramsci, via Cap-
AREE DI SOSTA Sono ben 1636 posti i disponibili a pagamento in città dei quali 573 su strade pubbliche e 1063 in strutture [foto Genovese]
pelluti, via Passarelli e Via Amendola. - Abbonamenti mensili in fascia A : massimo 50,00 ( da praticare su stallo non definito); - Abbonamenti mensili in fascia B : massimo 35,00 ( da praticare su stallo non definito); - Area antistante il Palazzo di Città: 0,30 per ogni ora; 2) stalli in struttura: a) Immobile Piazza Cesare Firrao: quota degli stalli destinati ad abbonamenti (fino a un massimo del 50%) - abbonamento mensile 24 ore: 70,00; - abbonamento mensile 12 ore: 40,00; - costo orario 0,50; b) Immobile Via Lucana: quota degli stalli destinati ad abbonamenti (fino a un massimo del 50%) - abbonamento mensile 24 ore: 50,00; - abbonamento men-
sile 12 ore: 30,00; - abbonamento residenti di ZTL tariffa di abbonamento di 15,00 al mese, destinando a tale scopo il terzo livello del parcheggio; - costo orario auto 0,50; - costo orario moto 0,25; - costo orario autobus 5,00; c) Immobile Via delle Nazioni Unite: quota degli stalli destinati ad abbonamenti (fino a un massimo del 70%) - abbonamento mensile 24 ore: 40,00; - abbonamento mensile 12 ore: 25,00; - costo orario auto 0,50; - costo orario moto 0,25; - costo orario autobus 5,00. Gli abbonamenti, nei limiti sopra indicati, saranno gestiti direttamente dal concessionario. Nessun compenso sarà riconosciuto per la sosta dei mezzi di
servizio dei Corpi di Polizia, Amministrazione comunale, vigili del fuoco, Protezione Civile, servizi di soccorso e di altri mezzi in servizio pubblico in attività istituzionale. Il concessionario dovrà provvedere alla fornitura e installazione di parcometri elettronici alimentati a pila o con allacciamento alla rete elettrica (a cura e spese della ditta), che prevedano l’inserimento di monete di diverso taglio, carte di credito dei maggiori circuiti interbancari, tessere prepagate, ecc. I parcometri dovranno essere nuovi di fabbrica, tutti dello stesso modello e possedere le caratteristiche e le omologazioni previste dalla legge. Deve essere garantito il funzionamento di almeno un parcometro ogni 25 stalli, e, comunque, almeno uno per ogni strada. Il concessionario ha l’obbligo di salvaguardare i livelli occupazionali della ditta uscente, sussistenti al momento della scadenza naturale del contratto, con assunzione a tempo pieno, pari a n. 21 unità lavorative. Tale numero dovrà rimanere invariato per tutta la durata contrattuale. Il concessionario è, inoltre, tenuto ad attuare, nei confronti dei lavoratori impiegati nel servizio, condizioni normative e retributive conformi a quelle fissate dalle disposizioni legislative e dai contratti ed accordi collettivi di lavoro, applicabili nella categoria. Il valore triennale stimato della concessione è pari a complessivi 3.300.000,00, Iva esclusa. L’aggiudicazione del servizio avverrà nei confronti del miglior offerente. La gara si svolgerà in forma pubblica il giorno 20/5/2013, alle ore 10,30, presso la Sede Municipale. Copia del disciplinare di gara, del bando di gara e del capitolato speciale d’appalto sono disponibili sul sito internet: www.comune.mt.it. Eventuali informazioni complementari e chiarimenti possono essere richiesti al Settore Polizia Locale (tel.0835.2671). Le richieste scritte dovranno essere trasmesse esclusivamente via fax al n.0835.26.72.44.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 04.04.2013
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POTENZA CITTÀ I V
Giovedì 4 aprile 2013
ELETTROSMOG
SBLOCCA-CREDITI
«Dalle promesse il governo passi ai finanziamenti»
INTERROGAZIONE DI BECCE AL SINDACO
TRALICCIO L’antennone per la telefonia mobile che giganteggia su via Ligure, a Potenza. I residenti temono che la vicinanza dell’impianto possa essere nocivo alla salute [foto Tony Vece]
Santarsiero (Anci) ieri a Roma
Via Ligure, l’antenna da sradicare «Troppo vicina a case e parco» E rispunta il tema del piano di localizzazione mai attuato MASSIMO BRANCATI l I residenti continuano a guardarla con sospetto. Quell’antenna è fonte di preoccupazione perché si trova a ridosso delle loro abitazioni. Il caso del ripetitore per la telefonia mobile a via Ligure, già segnalato in passato dagli stessi cittadini, viene rispolverato dal consigliere comunale Nicola Becce che ha firmato un’interrogazione urgente al sindaco della città, Vito Santarsiero. Becce ricorda come in prossimità dell’antenna ci siano case popolari circondate da uno spazio «verde», con panchine, aiuole e un parco giochi per bambini: «Per legge - dice ancora Becce - questa tipologia di ripetitore dovrebbe essere collocata a non meno di 70 metri dalle abitazioni (distanza non rispettata a via Ligure), data la pericolosità delle onde emesse. La normativa, inoltre, vieta la collocazione di tali antenne in prossimità di scuole, asili o locali pubblici frequentati da bambini».
Tra circa un anno dovrebbe scadere la concessione del terreno data alla Vodafone per l’installazione e la permanenza dell’antenna: di qui la richiesta al Comune di non concedere ulteriori proroghe rimuovendo l’antenna «visto che non è possibile demolire le case costruite», ironizza Becce. Il caso di via Ligure è comune a tante altre zone della città, al centro di una vera e propria invasione di tralicci. Ma non doveva essere individuata un’area, lontana dal centro abitato, dove sistemare questi impianti? Domanda lecita. La normativa nazionale in materia è molto chiara e non ammette deroghe per nessun motivo: i siti interessati vanno immediatamente bonificati, in un contesto come quello regionale che vede la quasi totalità dei comuni lucani ancora privi di un piano di localizzazione delle antenne, nonostante la legge regionale n. 30 del 2000 (mai rispettata) li obblighi a dotarsi dell’importante misura. La Ola (organizzazio-
ne lucana ambientalista) da anni chiede agli organi preposti di ripristinare, senza ulteriori tentennamenti, la legalità ed impegnarsi affinché si cominci a lavorare alla stesura – partendo proprio dal capoluogo – dei piani di localizzazione e delocalizzazione delle stazioni radio base. Il proliferare delle stazioni radio base a Potenza e in tutta la Basilicata assume sempre più i connotati di un’emergenza senza fine. Nonostante l’Arpab (Agenzia Regionale Protezione Ambiente) abbia cercato di tranquillizzare la popolazione circa i rischi derivanti dall’installazione di antenne, la preoccupazione è sempre alta. Anche perché se fino a cinque anni fa era unicamente il comune di Potenza ad avere solo un sito non in regola in base al valore massimo fissato in 6 V/m dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri dell’8 luglio 2003, oggi il numero dei paesi e dei siti in «rosso» è aumentato notevolmente.
POTENZA PRESENTATO IL REPORT DELL’ATTIVITÀ SVOLTA NEL 2012. È AFFIDATO DAL COMUNE AL CONSORZIO HORUS
Un centro diurno per disabili a Bucaletto
Il contributo della Total per rendere più funzionale e innovativo il sistema di accoglienza LORENZA COLICIGNO l Presentato ieri il report dell’annualità 2012 delle attività del Centro Socio Educativo Diurno del Comune di Potenza, affidato al Consorzio Horus – Legacoop Basilicata e gestito dalla Società Cooperativa Sociale «Le Mimose» onlus – impresa sociale di Grassano, presenti all’iniziativa la Presidente Grazia Mazzone e la coordinatrice del progetto, Maria Antonietta Marrese. Un Centro sperimentale ed innovativo ispirato alla Convenzione Onu dei Diritti delle persone con disabilità, che accoglie disabili inviati dall’Ufficio Servizi Sociali del Comune di Potenza. Collocato a Bucaletto, nella palestra donata dal Rotary Club al Comune di Potenza, ristrutturata in ampi spazi laboratoriali, con una piscina purtroppo non funzionante, il Centro può ospitare fino a venti disabili. Nello scorso anno gli ospiti sono stati 16 e hanno usufruito della competente accoglienza di coordinatori, educatori professionali, maestri d’arte e di un supervisore formatore, in laboratori creativi, musicali, informatici e motori, oltre ai due dei nove volontari del servizio
SEDE I locali attrezzati con computer [foto Enzo Bianchi] civile cui è affidato dal novembre 2012 il progetto comunale «Leggere giova gravemente alla salute», con il compito specifico di leggere e animare fiabe. «Un importante progetto – ha detto la Dirigente Rosa Maria Salvia - che con 9 giovani del servizio civile porta la lettura ai disabili nella Biblioteca Nazionale, dove sarà aperta una sala attrezzata, al domicilio di dislessici, anziani e disabili e al Csed». «La lettura, come
la musica, - ha detto l’assessore Donato Pace – arricchisce le opportunità di comunicare, questo è l’obiettivo del nostro progetto». Per il 2013 si prevede la partecipazione presso il Csed di 17 persone con disabilità, impegnate, tra gli altri, in laboratori musicali e informatici, la cui strumentazione è stata donata dalla Total. Tre i computer del laboratorio informatico, con schermo touchscreen, tastiere, mouse e software specia-
li, per facilitare memoria, orientamento, associazioni e problem solving, oltre ad un facilitatore della comunicazione. Numerosi gli strumenti, tamburelli, nacchere, xilofoni, tamburi, sui quali gli ospiti del Centro potranno sperimentare il valore cognitivo e affettivo dell’ascolto e dalla produzione musicale. Roberto Pasolini, direttore Commerciale e Comunicazione Total, ha ricordato l’impegno ormai quadriennale della Total nel contribuire ad offrire occasioni di accesso ad opportunità che non per tutti, purtroppo, sono quotidiane. «Abbiamo fornito – ha detto Pasolini - kit d’accoglienza per due anni alla casa famiglia Melania, l’anno scorso abbiamo dotato l’Hospice San Carlo di una doccia letto, la nostra attenzione quest’anno si è rivolta ai disabili del Csed, secondo le indicazioni della cooperativa La Mimosa».
SINDACO Santarsiero all’uscita da palazzo Chigi l Intensa giornata romana per il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, in qualità di delegato Anci. Da uno studio televisivo all’altro (Raitre e Sky), intervistato sui temi «caldi» del momento, passando per palazzo Chigi dove ha incontrato il premier Monti per discutere del decreto sullo sblocco dei pagamenti della Pubblica amministrazione, ma anche delle questioni ancora aperte della finanza locale: dalla Tares, la nuova tassa sui rifiuti che si annuncia «devastante» per i bilanci familiari e degli stessi enti locali, all'Imu la cui prima rata scatterà per fine giugno. Santarsiero si dice soddisfatto degli esiti dell’incontro romano, a partire dall’impegno del governo di varare il decreto «sblocca-crediti» non più tardi di lunedì prossimo. «Da subito - dice Santarsiero ci è stato detto che saranno disponibili 7 miliardi di euro per il sistema dei comuni grazie ai quali far fronte a tutti i debiti. Cinque miliardi verranno liberati dal patto di stabilità e altri due saranno aggiuntivi». Se tutte le promesse fatte ieri dal governo saranno mantenute, dunque, sarà fatto un grande passo in avanti e finalmente per le imprese ci sarà una boccata d’ossigeno. «Questo plafond sottolinea il sindaco di Potenza - ci consentirà di superare la grave emergenza, ma resta aperto il tema su come si affronta il federalismo in Italia. Il sistema dei Comuni - aggiunge Santarsiero - è il comparto della pubblica amministrazione che in questi anni più di tutti ha risparmiato e contenuto le spese, eppure viene continuamente aggredito. E questo, come è accaduto con l’Imu, significa aggredire i cittadini. Non ci si è resi conto che questo atteggiamento, rivolto ad «affamare la bestia», cioè gli enti locali, ha prodotto conseguenze nefaste, con un calo dei servizi garantiti ai cittadini ed un aumento delle tasse. Bisogna, invece, credere di più nei Comuni, quando l’Italia ha puntato su di loro è cresciuta con i ritmi maggiori degli ultimi quaranta anni». Quanto alla Tares, ci sarà
maggiore flessibilità nella riscossione: i Comuni potranno chiedere già una prima rata a maggio, ma sarà l’ultima rata, quella di dicembre, ad essere interessata dalla sovrattassa, legata all’aumento introdotto dalla nuova tassa. Santarsiero, durante il suo intervento alla trasmissione «Codice a barre» su Raitre, ha stigmatizzato il comportamento dello Stato che continua ad «utilizzare i tributi locali per risolvere le questioni del bilancio dello Stato, trattare i sindaci come i suoi gabellieri, ed i Comuni come illuogo dove prelevare risorse che non vengono da loro utilizzate». Capitolo Imu. La delegazione Anci ha chiesto di risolvere la questione e il governo ha preso tempo perchè dovrà rifare dei conteggi per risolvere al meglio questa questione particolare. «È stato chiarito – afferma Santarsiero – che in merito agli immobili comunali, occorre eliminarla, considerato che è una entrata che non potrà mai essere incassata». Insomma, entro lunedì il governo dovrebbe sciogliere il nodo, ponendo fine ai ritardi nei pagamenti «a cascata». Si dirà: lo Stato, purtroppo, ci ha abituati a questi ritardi. Ma non è sempre così. Ci sono circostanze in cui Roma è puntualissima a pagare. Risulta per esempio che gli «assegni di reinserimento» o «assegni di solidarietà» per i 600 ex parlamentari che non sono stati rieletti saranno pagati puntualmente entro la fine del mese. Ricordiamo alcune delle somme «dovute» (si fa per dire): 217mila euro a D’Alema, 250mila euro a Fini, 215mila euro per Livia Turco e Domenico Nania, 175mila euro per Roberto Maroni, 174mila euro per Franco Marini, 158mila per Gianfranco Micciché, 157mila euro per Beppe Pisanu, 148mila per Italo Bocchino, 100mila euro per Francesco Rutelli, Pierluigi Castagnetti e Maurizio Paniz. Tutti potranno andare all’incasso entro fine mese, regolarmente. E questo particolare suscita grande rabbia nei cittadini: perché le imprese possono aspettare mentre le liquidazioni d’oro no?
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 04.04.2013
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Basilicata Mezzogiorno
VI I POTENZA CITTÀ
L’ASFALTO «BUCATO» UNA VIABILITÀ COLABRODO
Giovedì 4 aprile 2013
IL CASO: IN VIA DI GIURA Un’intera corsia, alla rotatoria che da via Ciccotti porta a via Lazio, è occupata da un’enorme buca. Da lì passano anche mezzi di soccorso
LE PROTESTE DEI CITTADINI Da Macchia Romana a via della Fisica, ma sostanzialmente in tutte le strade del capoluogo, pullulano crepe e buche
Le voragini sulle strade della città Impensabili e inutili gimcane per automobilisti, autobus e persino ambulanze LUIGIA IERACE l Il manto stradale messo a dura prova dall’inverno (anche se la neve non è stata tanta) ora che la stagione comincia a migliorare mostra le tracce di un dissesto che in alcuni rioni del capoluogo è ormai una componente quasi naturale. Le buche sono ormai talmente diffuse che i cittadini di alcuni rioni, come Macchia Romana, ad esempio, ormai quasi non ci fanno più caso. Basta guardare le condizioni in cui versa via Giovanni XXIII e le numerose segnalazioni da parte di cittadini a cui la Gazzetta ha più volte
dato voce. Il rondò dell’ospedale immente nel rione lungo una strada da sempre attraversato da fossi e lacerazioni, veri e propri solchi trasversali che attraversano pericolosamente il manto stradale . E quando piove si riempiono di acqua a tal punto da impedirne la visione mettendo a dura prova gli automobilisti costretti a gimcane impossibili per evitare rischi alle autovetture. Mentre si ripete la solita tiritera. Le buche più grandi vengono chiuse, riempite di terra, quando ormai hanno raggiunto dimensioni tali da non essere più tollerate, almeno per li-
mitare i danni, anche al Comune, a rischio di risarcimenti da parte di chi ogni giorno percorre quelle strade ed è ormai stanco di una situazione di degrado che si protrae nel tempo, sempre uguale. Ma non si fa in tempo a ripararne una che ne spunta un’altra sempre più profonda. “Sono diversi giorni - dice il signor Giuseppe - che tornando a casa percorro via Ciccotti e dopo aver attraversato il rondò e la galleria, subito dopo l’incrocio che da parte conduce a via di Giura e dall’altra porta a via Lazio, mi imbatto in quella voragine. Una buca (come si vede nella foto in basso di Tony Vece)
che occupa tutta la parte centrale a cavallo tra la corsi adi destra e quella di sinistra. Proprio in quel punto dove il traffico si canalizza: a destra, verso via Lazio, dall’altra parte, a sinistra verso l’Ospedale e Macchia Romana». «Per quanto tempo ancora - si chiede il signor Giuseppe - dovremo trovarci in questa situazione estremamente pericolosa? Certo le buche sono tante e i soldi nelle casse del Comune sono pochi. Lo dicono sempre i nostri amministratori, ma ci sono situazioni dinanzi alle quali non si possono davvero chiudere gli occhi».
FLASH SULLE «BUCHE» DIFFUSE IN TUTTI I RIONI: DA MACCHIA ROMANA A VIA DI GIURA, A VIA DELLA FISICA STRADE DISSESTATE Automobilisti messi a dura prova dalla situazione del manto stradale. In via Di Giura, all’incrocio che porta al San Carlo, la carreggiata di destra è occupata per metà da una vera voragine [foto Tony Vece]
DIRITTO DI REPLICA LA QUALITÀ DEL SERVIZIO RISENTE INEVITABILMENTE DEI MINORI INTROITI DELL’AZIENDA
Trenitalia: in Basilicata i ricavi sono tra i più bassi d’Europa In merito all’articolo dal titolo «Un buon treno fra Potenza e Salerno: la sorpresa di Trenitalia», pubblicato sulla Gazzetta lo scorso 31 marzo, riceviamo e pubblichiamo una nota dell’ufficio stampa di Trenitalia. l Il treno di cui si parla nel servizio giornalistico è un Minuetto, uno tra quelli di più recente costruzione in dotazione oggi a Trenitalia. La flotta regionale della Basilicata ne conta tre, in circolazione già da alcuni anni. Non si tratta, quindi, di una sor-
presa pasquale. Eppure l’ironica meraviglia dell’articolista, ancor più perché motivata da un fatto niente affatto straordinario, dimostra come e quanto Trenitalia abbia tutte le carte in regola per fornire un servizio apprezzato e di qualità. E, infatti, come altro esempio di «buon servizio» si cita il Frecciarossa dal quale sono scesi alcuni viaggiatori saliti poi a Salerno sul regionale per Potenza. Si riconosce, quindi, che Trenitalia ha professionalità, capacità e uomini per offrire ottimi servizi. Deve però essere messa in
condizione di farlo. Nel trasporto regionale è soltanto il fornitore di un servizio programmato e finanziato da altri, ossia dal committente Regione. I ricavi sono tra i più bassi d’Europa e, addirittura, i corrispettivi spesso non vengono pagati. Con le Regioni Trenitalia ha oggi oltre un miliardo e 200 milioni di crediti. Eppure è stata capace di investire 2,5 miliardi, in autofinanziamento, per ammodernare la flotta e acquistare nuovi treni. Anche più moderni del Minuetto Salerno – Potenza. Ufficio Stampa Trenitalia
UN SOLCO In via della Fisica [foto Vece]
DISSESTO È EMERGENZA NEI RIONI
L’asfalto cede e le auto sono a rischio l È ormai una vera e propria emergenza quella del dissesto sulle strade della città. Dove «viaggiano» le auto, ma anche dove camminano i pedoni. La Gazzetta continua ad occuparsene, tra cittadini che continuano a segnalare situazioni difficili in tutti i rioni della città e amministratori che continuano ad assicurare che «questo tratto rientra tra le priorità del Comune non appena si sbloccheranno i fondi per la manutenzione straordinaria». Intanto gli automobilisti imprecano quando si trovano a fare lo «slalom tra le buche» e puntualmente finiscono per incappare in quella che all’improvviso gli si è palesata davanti, all’ultimo momento e non si è riusciti ad evitare. Verrà il bel tempo, tappezzeranno le strade di macchie di asfalto, soluzioni tampone che cederanno alle prime intemperie in quel puzzle di strade incompiute e perennemente precarie. Per ora pazienza, prima o poi arriverà il turno di «quella maledetta buca» nella quale ci si finisce sempre dentro con la macchina o anche a piedi perché marciapiedi e vicoletti, anche del centro storico, [l.ier.] non sono da meno.
I RITARDI DI PIAZZA BONAVENTURA
+63 CANTIERE Superati i due mesi di ritardo nei lavori per i box-auto [foto Tony Vece]