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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it

Anno 2 Numero 239 del 07/12/2012

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Sugli stipendi arretrati apertura dei vertici della struttura. A fine gennaio scadono le convenzioni

Osservazioni

Le Regioni rifiutano neocentralismi in materia d’energia Compattezza dietro la Basilicata contro il governo

Don Uva, chiesto in fitto un ramo dell’azienda Incontro al Tribunale di Trani. L’annuncio dell’assessore Martorano ai sindacati. A ore la formalizzazione. Ma i tempi non saranno brevissimi

Le Regioni, in Conferenza Unificata, hanno consegnato le proprie osservazioni sulla Strategia energetica nazionale presentata dal governo. Un secco “no” alle imposizioni e alle ipotesi di centralizzare le decisioni in materia. Le obiezioni riprendono punto per punto le posizioni sostenute dalla Regione Basilicata e in alcuni casi ne citano anche le vicende. Le osservazioni delle Regioni sono state consegnate ieri mattina. Il presidente Vito De Filippo ha guidato la delegazione. A PAG. 2

Da oggi e fino al 9 dicembre l’evento Attrazioni fatate Tre nuovi macro attrattori: Sospesi sull’Arenazzo, Vivere i Calanchi e Un ponte tra i due Parchi

La vicenda Don Uva forse a una prima svolta. Nelle prossime ore, infatti, la Regione formalizzerà la richiesta all’azienda e al Tribunale di Trani del fitto di un ramo della struttura e del pagamento delle spettanze di settembre e ottobre. I tempi non saranno brevissimi. E’ quanto emerso al termine dei colloqui avuti dall’assessore Martorano nel Palazzo di giustizia della cittadina pugliese. Immediata la comunicazione a sindacati e lavoratori. Da valutare, infine, le convenzioni con la struttura sanitaria in scadenza a fine gennaio. Il Don Uva di Potenza

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Previste attività di assistenza per l’utilizzo dei programmi comunitari e azioni di internazionalizzazione delle pmi

Accordo europeo con la Romania Sottoscritto Protocollo d’intesa con la Provincia di Gorj. Pittella: una collaborazione strategica A PAG. 3

L’interno di un’azienda

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Nonostante la situazione la Provincia decide di investire per combattere il degrado

La tassa sulla spazzatura rischia di paralizzare il commercio di Matera

L’impegno dell’ente a Potenza Il caso del Covo degli Arditi

L’impatto assai negativo dei primi avvisi di pagamento. Denuncia della categoria

La vendita di un immobile (l’ex Ipai per tre milioni e mezzo di euro) potrebbe servire al recupero di uno dei luoghi degradati di Potenza: lo storico Covo degli Arditi, luogo-simbolo dell’antica architettura del capoluogo. Il condiziona-

Secondo Confcommercio e Confesercenti, i primi avvisi di pagamento per lo smaltimento dei rifiuti stanno creando un effetto “drammatico” sul tessuto commerciale di Matera. La denuncia delle associazioni di categoria segue di al-

le è d’obbligo: la somma potrebbe essere fagocitata dalla situazione critica della Provincia di Potenza dovuta agli ingenti tagli dei fondi statali. C’è comunque l’impegno dell’ente per recuperare tutto il recuperabile.

La Gazzetta del Mezzogiorno

cuni mesi una precedente denuncia, secondo la quale l’impatto della Tarsu sarebbe stato esiziale per il settore. E così è stato. Quelle parole, diffuse a luglio, si persero nell’aria vacanziera. Oggi tornano in tutta la loro severità.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

Delegazione guidata da De Filippo che dice: “Oltre a porre le questioni con la forza di 20 enti di diverso orientamento politico, lo abbiamo fatto con la ragionevolezza di un organismo così ampio e non in tutte le sue rappresentanze interessato a questioni su cui alcuni territori, primo tra tutti il nostro, sono in prima linea”

Le Regioni consegnano al governo le osservazioni al documento strategico. Seguita la posizione lucana

Energia: no alla spoliazione

Ferma opposizione alla volontà di centralizzare le decisioni in materia Solo la Regione può tutelare fino in fondo le proprie specificità di territorio; dunque, non si può togliere alla Regione la competenza sulle materie energetiche. Lo ha detto il presidente della giunta lucana Vito De Filippo guidando la delegazione delle Regioni italiane in Conferenza Unificata. Gli enti locali hanno illustrato e consegnato le proprie osservazioni al documento di strategia energetica nazionale sottoposto dal governo, obiezioni che riprendono puntualmente le posizioni sostenute dalla Regione Basilicata e in alcuni casi ne citano anche le vicende. Dicono dalla Conferenza delle Regioni: “L’attuale disegno di legge costituzionale, approvato dal governo lo scorso ottobre, propone di portare la produzione, trasporto e distribuzione di interesse non esclusivamente regionale tra le competenze esclusive dello Stato. Tale

Particolare dissenso a trivellazioni “selvagge” in attesa di un piano sul dissesto idrogeologico nuova formulazione, di cui si rileva innanzitutto la genericità, che non permette di individuare nettamente l’ambito di applicazione di tale modifica, comporterebbe una limitazione dell’intervento regionale nelle decisioni che riguardano gli insediamenti di infrastrutture fortemente impattanti sul territorio. Di conseguenza, se la competenza è esclusiva dello Stato, viene tolta alle Regioni la necessaria forza per tutelare il proprio territorio. In merito al disegno di legge costituzionale attualmente all’esame del Senato, le Regioni hanno espresso un parere negativo”. “In sintesi - è scritto ancora - non si può non evidenziare i processi decisionali legati alla localizzazione delle infrastrutture energetiche, in particolare nel caso della produzione e dello stoccaggio dell’energia, dovranno necessariamente prevedere il coinvolgimento dei territori interessati, che in alcun modo dovranno ritrovarsi nelle condizioni di subire scelte impositive. La pessima esperienza sviluppata nel caso del decreto legge 314/2003 con il quale senza un’intesa con la Regione e gli Enti Locali veniva individuato in Scanzano Ionico il sito di ubicazione del deposito unico per le scorie nucle-

ari permette di ritenere questo approccio assolutamente non condivisibile”. Il commento di De Filippo: “Oltre a porre le questioni con la forza di 20 Regioni di diverso orientamento politico lo abbiamo fatto anche con la ragionevolezza di un organismo di rappresentanza così ampio e non in tutte le sue rappresentanze direttamente interessato a questioni su cui alcuni territori, primo tra tutti la Basilicata, sono in prima linea. E la sintesi di tutte queste posizioni ci porta a giudicare negativamente quelli che al momento paiono ripensamenti del potere centrale in merito al Titolo V della costituzione,con una spinta neocentralista in materia di politiche energetiche che, per il documento del governo, dovrebbero essere riportate integralmente nella competenza dello Stato escludendo del tutto i territori”. Nel documento le Regioni spiegano che “la realizzazione di infrastrutture e impianti energetici dovrebbe essere preceduta da forme di ampia e trasparente concertazione preventiva con gli Enti ed i cittadini interessati, allo scopo di semplificare e rendere più rapidi i percorsi autorizzativi. A tal riguardo dovrebbe essere adeguatamente enfatizzata la modalità del dibattito pubblico preventivo che si ritiene possa effettivamente comportare

Costi politica Risparmi su gruppi consiliari, personale e amministratori In Conferenza delle Regioni si è discusso anche di costi della politica. Riassume il presidente lucano Vito De Filippo: “Abbiamo deliberato un buon documento. Siamo arrivati a conclusione di un percorso lungo ma sicuramente incisivo, che produrrà risparmi consistenti su emolumenti degli amministratori e costi dei gruppi. Abbiamo reso ancor più virtuosi alcuni elementi delle legislazioni regionali, ad esempio il rapporto di fine mandato. Proposte norme rigide sulla rendicontazione dei costi dei gruppi. La proposta delle Regioni va ben oltre la legge 174. Su personale e regolamentazione, ipotizziano strumenti e metodi uniformi per tutto il Paese”. (bm3)

benefici in tal senso con il coinvolgimento dei territori nelle scelte che riguardano gli insediamenti energetici e il rafforzamento delle strutture di controllo ambientale sul territorio spesso mortificate da interventi di riduzione della spesa e del personale”. E sul petrolio: “Non tutte le regioni condividono l’obiettivo di sostenere la produzione locale di idrocarburi tenendo in primo luogo gli aspetti ambientali e le ricadute territoriali che tale tematica comporta nonché la scarsa rilevanza quantitativa, in termini energetici ed economici, di tale prospettato sviluppo. A tale riguardo, si chiede, comunque, di rivedere le misure di compensazione in atto - che contribuiscono ad annullare l’effetto di riduzione dei costi “finali” dei combustibili a favore di finanziamenti diretti al territorio, che consentano di migliorare i servizi, realizzare bonifiche, eccetera - concordandole con i territori interessati. Si esprime particolare dissenso sulla possibilità di procedere alle trivellazioni per l’estrazione di idrocarburi in attesa dell’adozione di un programma nazionale di ampio respiro che abbia anche come obiettivo il recupero del dissesto idrogeologico, questo in considerazione della fragilità del nostro territorio, soprattutto agricolo, messa in evidenza anche dagli ultimi eventi atmosferici”. (bm3)

Salute 2013 Le richieste su Fondo sanitario e autorizzazioni demaniali Si è parlato, in Conferenza delle Regioni, di altri due materie. La parola a Vito De Filippo: “Sui diritti e le autorizzazioni demaniali abbiamo chiesto che il governo assuma un’iniziativa europea e includa nella rappresentanza di questo importante problema a livello comunitario anche le Regioni”. Abbiamo inoltre chiesto al governo - aggiunge il presidente della Basilicata - il riparto del Fondo Sanitario 2013. Negli anni precedenti la proposta veniva effettuata nel mese di novembre. Siamo ormai a dicembre e i termini per il decreto sull’individuazione dei costi standard delle regioni benchmark in sanità sono già scaduti il 30 novembre”. (bm3)


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Un ponte tra Basilicata e Romania. E’ stato siglato, infatti, un Protocollo di cooperazione istituzionale tra la Regione e la Provincia romena di Gorj. Nell’accordo sono previsti partenariati transnazionali per la partecipazione a bandi e programmi europei nei settori dello sviluppo delle Pmi. Ma anche azioni comuni per la salvaguardia dell’ambiente e della salute. Il documento è stato siglato a Târgu Jiu, capoluogo del distretto di Gorj, dall’assessore alle Attività produttive, Marcello Pittella e dal presidente del Consiglio della Provincia, Ion Calinoiu.

Basilicata Mezzogiorno

Europa, Romania più vicina

Protocollo con la Provincia di Gorj sull’utilizzo dei fondi Ue In particolare la Regione Basilicata offrirà consulenza per lo sviluppo di attività di formazione nei settori della programmazione comunitaria e per l’utilizzo dei fondi strutturali e di coesione. Previste anche azioni di promozione del sistema imprenditoriale lucano e le opportunità di internazionalizzazione offerte da Gorj. Tra gli impegni romeni l’individuazione di aree ed enti locali interessati all’attuazione delle

attività e la diffusione di informazioni sulle opportunità che la Provincia di Gorj può offrire alle Pmi. Le imprese romene e lucane potranno quindi essere coinvolte nei settori del trasferimento tecnologico, dell’innovazione, della ricerca e dello sviluppo della competitività. “Le risorse naturali della Provincia di Gorj - ha detto Ion Calinoiu - rappresentano un importante polmone energetico per la Romania. Siamo

interessati all’esperienza della Basilicata nei settori delle nuove tecnologie e dell’utilizzo dei fondi europei”. “Questo Protocollo - ha commentato invece l’assessore Pittella - va nella direzione di un rafforzamento della cultura europea che fa proprio della collaborazione transnazionale un suo punto di forza. La presenza alla cerimonia dell’onorevole Victor Ponta, possibile nuovo primo ministro, - commenta

ancora Pittella - dà al Protocollo grande valenza. Lo sviluppo di nuove politiche per l’ambiente, la salute, l’internazionalizzazione delle piccole e medie imprese diventano strategiche per lo sviluppo di un territorio, quando più vanno di pari passo con il miglioramento della spesa e un’efficace progettualità legata ai fondi europei. In questa logica - ha concluso - la Basilicata si candida a fare da spalla alla Provincia di Gorj considerato che la Romania può rappresentare una buona opportunità sia per la sua capacità industriale che per le materie prime di cui è ricca”. (bm2)

L’annuncio di Martorano. Ma i tempi non saranno brevi. Buone le prospettive sul pagamento degli stipendi

Don Uva, una metà lucana

La Regione formalizzerà a ore la richiesta del fitto di un ramo d’azienda Un nuovo passo in avanti nella vicenda Don Uva. La Regione Basilicata formalizzerà forse già in giornata al Tribunale di Trani, le istanze di richiesta di fitto di ramo d’azienda e di pagamento delle pregresse spettanze relative a settembre e ottobre ai lavoratori di Potenza. E si dichiarerà al tempo stesso favorevole alla definizione di una transazione sui corrispettivi relativi alle prestazioni sanitarie erogate dall’istituto in Basilicata. E’ quanto ha deciso l’assessore alla Salute, Attilio Martorano a seguito degli incontri avuti nel Tribunale di Trani, e comunicato nel pomeriggio di ieri ai sindacati accompagnati da una rappresentanza dei lavoratori. L’assessore ha spiegato che la difficile vicenda dei lavoratori dell’istituto e la volontà della Regione Basilicata di affrontarla per quanto di propria competenza, sta raccogliendo attenzione in tutte le sedi assieme all’assicurazione che qualunque procedura non potrà portare al blocco delle attività, ma deve

comunque fare i conti con i passaggi procedurali di una vicenda su cui pendono un’istanza di fallimento da parte della procura di Trani e una richiesta di concordato preventivo. Martorano ha comunicato di aver rappresentato negli incontri di ieri tanto le difficoltà che si potrebbero registrare nel fornire assistenza ai pazienti del Don Uva, quanto la discriminazione patita dai lavoratori lucani ai quali è stata corrisposta una mensilità in meno rispetto ai colleghi pugliesi. Tuttavia i passaggi legali, sebbene lascino margini per attivare subito le procedure per il pagamento delle spettanze arretrate a seguito di una apposita istanza, impongono di attendere i 60 giorni necessari alla presentazione del piano aziendale (che scadranno il 20 gennaio) prima di poter iniziare a ragionare su ipotesi di fitto di ramo di azienda. Ma tale ipotesi, nonostante accolga prime valutazioni positive, deve comunque essere recepita nel piano che il Don Uva proporrà al

giudice e al comitato dei creditori. “Auspichiamo che queste ipotesi possano trovare realizzazioni - ha detto Martorano - diversamente dovremo valutare che comportamenti adottare quando a fine gennaio 2013 giungeranno a scadenza le convenzioni per i servizi forniti dal Don Uva”. L’assessore ha anche dato notizia di contatti successivamente avuti con i vertici aziendali che avrebbero garantito che nelle prossime ore avanzeranno istanza al giudice per poter pagare le spettanze arretrate. La struttura, ha ancora riferito l’assessore, ha comunque assicurato di aver attivato i flussi finanziari per il pagamento nella giornata di oggi della parte di mensilità di novembre maturata dopo la data di presentazione dell’istanza di concordato. A margine dell’incontro coi sindacati, l’assessore ha anche accettato l’invito a recarsi nella struttura potentina per illustrare le novità direttamente ai lavoratori. (bm2)

L’ingresso del Don Uva

Un freno alla fuga dei cervelli

Basilicata Innovazione illustra a Lauria “Un ponte per l’occupazione”

Lo locandina dell’iniziativa regionale

Un nuovo mattone di “Un ponte per l’occupazione”. Si prova così a frenare la “fuga dei cervelli” dalla Basilicata. Il team di Basilicata Innovazione, infatti, illustra oggi a Lauria ai lucani ammessi al nuovo percorso formativo regionale i servizi e le iniziative attivate per valorizzare le capacità e le risorse intellettuali lo-

cali e aumentare così le opportunità occupazionali a favore dei giovani “obbligandoli” a rimanere in regione. In particolare l’attenzione si focalizza sui concetti chiave più utili ad affrontare le sfide poste dal mercato del lavoro, anche a “giovani eccellenze”. L’incontro di oggi è quindi una nuova testimonianza

di come e quanto fare “cultura dell’innovazione” in Basilicata possa contrastare il crescente fenomeno della migrazione professionale, della disoccupazione “intellettuale” e favorire la crescita delle competenze professionali, rafforzando le condizioni di occupabilità dei giovani lucani. Un “target” che il team

di Basilicata Innovazione vuole raggiungere nel suo nuovo triennio di attività. La struttura realizzerà un’iniziativa progettata per aiutare le imprese a velocizzare i loro processi di innovazione. Il programma è in collaborazione con l’Ateneo e sostenuto dal dipartimento Formazione attingendo ai fondi Fse.


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Al via “Attrazioni fatate” Spettacolo, suggestività e magia nei borghi Aliano, Castelsaraceno e Sasso di Castalda i palcoscenici per presentare i tre attrattori che saranno presto realizzati

Basilicata Mezzogiorno

L’evento chiude il programma della Regione per la valorizzazione della risorsa idrica

Progetto “Terre d’acqua” Festa dell’Albero a Valsinni I bambini dell’Istituto Comprensivo Isabella Morra hanno piantumato, recitato poesie e realizzato cartelloni e piccoli gadget da indossare

I piccoli protagonisti celebrano la festa con le loro opere

“Attrazioni fatate”. Un nome magico quello scelto per l’evento che parte oggi a Sasso di Castalda, Aliano e Castelsaraceno e che si concluderà domenica 9 dicembre. Una manifestazione organizzata dalla Regione Basilicata con ha lo scopo di presentare i tre attrattori che saranno presto realizzati con i fondi delle royalty. Ad Aliano i paesaggi lunari dei Calanchi sveleranno il loro fascino grazie a specifici percorsi. Le vie del borgo saranno le scene teatrali per toccare con mano i luoghi dove Carlo Levi negli anni del confino strinse il suo legame con la Basilicata. Domani uno spettacolo di Aliano potrà contare sulla partecipazione dell’attore pugliese Uccio De Santis. A Castelsaraceno, trade d’union tra il Parco nazionale dell’Appennino Lucano Val d’Agri-Lagonegrese e il Parco nazionale del Pollino, sarà realizzato il “Ponte tra i due parchi”, un ponte tibetano sulle Gole del Racanello. Lo spettacolo teatrale, con la partecipazione in una dell’attrice lucana Antonella Iallorenzo mostrerà sotto un’altra veste “il rito dell’andenna”, un rito arboreo della Basilicata per consacrare il matrimonio fra due alberi. A Sasso di Castalda il percorso nel borgo, invece, permetterà di ammirare il fondale oceanico emerso che sarà valorizzato con l’attrattore “Sospesi sull’Arenazzo” e in uno spettacolo ci sarà l’attore lucano Ulderico Pesce.

di Margherita Sarli “Solamente nelle profondità delle nostre radici scopriamo che la terra unisce i nostri cuori”. Questa la chiosa dei versi recitati da un’alunna dell’Istituto Comprensivo Isabella Morra di Valsinni durante la giornata di festa che si è tenuta ieri mattina nella sede del Ceas Melidoro Pollino a Valsinni. Una Festa, quella dell’Albero, che ha chiamato a raccolta la folla entusiasta di bambini che per l’occasione hanno scritto poesie, realizzato cartelloni e piccole spille da indossare. La piantumazione degli alberi, che ha visto protagonisti gli stessi alunni, è stata seguita dall’inaugurazione di un orto sinergico, un metodo di agricoltura in armonia con la natura che non utilizza tecnologie né combustibili fossili. I due momenti della giornata

La chirurgia della mammella

Al Crob un meeting Lunedì prossimo 10 dicembre, presso l’auditorium dell’Irccs - Crob di Rionero in Vulture, si terrà il meeting scientifico “La chirurgia ricostruttiva della mammella” organizzato da Tommaso Fabrizio, direttore dell’U.O. di Chirurgia Plastica.Il programma del corso è articolato con il coinvolgimento diretto dei partecipanti e con la testimonianza in aula di alcune pazienti. Prevede tra i relatori Maurizio Nava dell’Istituto Nazionale Tumori di Milano e Pierluigi Santi dell’Istituto Nazionale Tumori di Genova, tra i maggiori esperti italiani nel campo della oncoplastica mammaria che parleranno delle novità più recenti in tale settore. hanno segnato la conclusione del progetto Terre d’acqua, sostenuto dal programma strategico Epos 2010-2013 e promosso dai Ceas Il Vecchio Faggio di Sasso di Castalda, Oasi Bosco Faggeto di Moliterno, Bosco dei Cigni di Grumento Nova, I Calanchi di Montalbano Jonico, Melidoro Pollino

di Valsinni e l’Osservatorio Ambiente e Legalità. Partenariato ulteriormente rafforzato dalla presenza di Acquedotto Lucano e dell’Autorità d’Ambito Ottimale Integrata. Il percorso progettuale, iniziato sei mesi fa, ha affrontato il tema della risorsa idrica nei suoi diversi aspetti. Tra le attività realizzate: un

percorso educativo nelle scuole, un concorso fotografico per il recupero dei manufatti legati all’acqua e il campionamento delle foci dei fiumi lucani con l’ausilio del laboratorio mobile di Legambiente nazionale. Ieri invece, la presentazione dell’orto sinergico, basato sull’ottimizzazione della risorsa idrica, e la Festa dell’albero, intesa come azione concreta per azzerare le emissioni di Co2 prodotte per lo svolgimento delle attività legate al progetto, hanno chiuso il lungo percorso che “goccia dopo goccia” ha avuto come obiettivo principale quello di far comprendere l’importanza della risorsa idrica quale bene rinnovabile ma limitato, responsabilizzando i fruitori del progetto ad un uso razionale dell’acqua, in primo luogo di quella potabile.

Dal Consiglio Programma speciale Senisese Mollica (Mpa) “Non è pensabile che Episcopia, Latronico e San Giorgio Lucano continuino ad essere esclusi dal Programma speciale senisese”. A dichiararlo Mollica che ha presentando una mozione nell’ultimo Consiglio regionale, insieme a Falotico e Navazio. “Rientrano nel comprensorio del Senisese, va riconosciuta la valorizzazione delle risorse turistiche, storico-ambientali, culturali e sportive e l’incentivazione delle attività di impresa nelle aree industriali e per insediamenti produttivi. Essere obbligati a rinunciare alle azioni , di cui altri Comuni beneficiano, equivale ad impedire un rilancio dell’economia. Non mi ha convinto la replica del presidente De Filippo sull’argomento riservandomi di presentare un emendamento ad hoc in occasione della discussione sulla Finanziaria regionale”. Politica Pici (Pdl) La scelta del fondatore del Popolo della libertà ha quale unico scopo di riunire le forze moderate riformiste e liberali che sono realmente alternative al blocco conservatore e corporativo rappresentato da Bersani, Vendola

e Di Pietro.Per riportare l’Italia fuori dalla crisi economica e sociale e ridare smalto alla competitività e alla politica del fare e del buongoverno è necessario rigenerare quel patto con gli italiani stipulato nel 2008 e che solo con la leadership del presidente Berlusconi è possibile riprendere. Una leadership che potrà permettere di controbattere oltre che i conservatorismi connaturati nelle ideologie delle sinistre italiane ma anche quella antipolitica che alimentata solo odi e rancori anti sistema. Rifiuti Napoli (Pdl) Che la regione Basilicata debba dotarsi di un nuovo piano dei rifiuti è incontestabile. L’ultimo rapporto annuale, ‘L’Italia del riciclo’, promosso da Fise Unire e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile decreta l’arretratezza culturale e politica che caratterizza la classe di governo rispetto ad un tema così importante e delicato. Un dato su tutti: la nostra regione conferisce in discarica oltre il 60 per cento dei rifiuti a fronte di una media comunitaria che è esattamente la metà. Quel minimo di differenziata che riusciamo a produrre va oltre i confini regionali e quello che per noi rappresenta un costo si trasforma in risorsa per gli altri. Che dire poi degli impianti di compostaggio nei quali poter conferire la raccolta dell’umido?

Potrebbero costituire un valido supporto all’agricoltura, soprattutto quella del metapontino che fa grande uso di compost. Piccoli esempi, insomma, sui quali riflettere e sui quali costruire un nuovo sistema dei rifiuti altrimenti deprimente come quello attuale. Viabilità Mollica (Mpa) La strada statale 658 Potenza- Melfi va messa in sicurezza e raddoppiata. Nonostante l’apposizione di 25 milioni di euro in un accordo di programma del 2006 , in cui rivestivo l’incarico assessorile, seguiti da altri 20 milioni di euro, ad oggi nulla si è mosso. Anche se la delibera Cipe del 2011 che rende immediatamente utilizzabili le risorse finanziarie dai soggetti attuatori , con la previsione di ulteriori fondi nazionali pari a 200 milioni di euro , lascia ben sperare non vediamo ancora una svolta operativa. Il presidente De Filippo che ha anche, in questo momento , la delega ‘ad interim’ delle Infrastrutture deve attivarsi a livello nazionale, insistendo sulla serietà della ‘Potenza- Melfi’ e a livello regionale deve costringere l’ Anas in un tavolo operativo per stabilire un crono-programma che dia certezza dei lavori per la messa in sicurezza della strada utilizzando intanto i 45 milioni di euro.


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ALIANO CASTELSARACENO SASSO DI CASTALDA

FATTI AVVOLGERE dalle TANTE AVVENTURE e TRAVOLGENTI EMOZIONI

dicembre

2012

ATTRAZIONI

ore 18.00

7 8 9

FATATE

.it

NATURA, MAGIA, GASTRONOMIA, TEATRO. IL 7, 8 E 9 DICEMBRE UN VIAGGIO NEGLI AFFASCINATI BORGHI DI ALIANO, SASSO E CASTELSARACENO PER GODERE DI SPETTACOLI TEATRALI ITINERANTI E MERCATINI DI NATALE E SCOPRIRE TRE NUOVE “ATTRAZIONI FATATE”.

A SASSO DI CASTALDA “SOSPESI SULL’ARENAZZO” PER STUPIRSI DAVANTI AD UN FONDALE OCEANICO EMERSO. A CASTELSARACENO IL “PONTE TRA I DUE PARCHI” VI CONDURRÀ SUL PONTE TIBETANO PÌÙ LUNGO D’EUROPA.

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

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Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.12.2012

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Venerdì 7 dicembre 2012

Politica lucana Una decina i comunicato di “sollievo” per il ritorno del Cavaliere al timone

I big del Pdl ritrovano Silvio Dimenticate all’improvviso le Primarie e la sfida di Alfano i parlamentari lucani entusiasti della scesa in campo di Berlusconi di SALVATORE SANTORO POTENZA - Come se si fossero svegliati da un letargo. E’ bastato che Berlusconi annunciasse il suo ritorno in campo e addio raccolta firme per le Primarie del Popolo della libertà che si dovevano svolgere il prossimo 16 dicembre. E’ bastato che l’ex premier Silvio Berlusconi decidesse di togliere la fiducia al governo Monti per «senso di responsabilità e amore per l’Italia» per far tornare loquacità e voglia di prendere la scena ai big del Pdl di Basilicata. Erano settimane, se non mesi, che il Pdl lucano (al netto della normale attività istituzionale dei parlamentari piuttosto che dei consiglieri regionali) non parlava pubblicamente di elezioni e di politica. Tutti erano ovviamente attenti alle dinamiche nazionali in attesa di un segnale. E il segnale è arrivato da Roma direttamente dal Cavaliere. Ed ecco che i “berluscones” lucani ritrovano linfa ed entusiasmo. E le primarie? E Alfano? E la raccolta firma che i big avevano messo in moto in Basilicata per sostenere il segretario nazionale del Pdl ed ex ministro della Giustizia, Angelino Alfano? Tutto un ricordo. Non se ne fa nulla. C’è Berlusconi. Il resto conta poco. I big del Popolo della libertà alla chiamata del capo da Roma rispondono presente e ora “faccia a terra e pedalare” perchè per l’ennesima volta c’è da “scongiurare il pericolo comunista”. Deve essere andata più o meno così. Perchè una tale massa di comunicati e dichiarazioni tutti insieme da esponenti del Pdl lucano non si registrava da tempo. Anzi. Forse non c’è mai stato giorno con una tale forza comunicativa dei pidiellini lucani. E’ quasi sembrata una corsa a chi arrivava prima a dichiarare fiducia al fondatore di Forza Italia prima e Pdl dopo. I primi sono stati i due senatori Guido ViceconteeCosimo Latronicoche insieme a altri 11 colleghi di Palazzo Madama ieri mattina hanno firmato e diffuso un documento chiarissimo: «E' giunta l'ora che il presidente Silvio Berlusconi si riprenda la responsabilità di guidare il centrodestra al governo del Paese dopo un anno di depressione e di tasse che hanno falcidiato le famiglie e le imprese della nostra nazione». Latronico e Viceconte nella nota hanno quindi ribadito: «Bisogna impedire che un blocco di conservazione dominato dalla sinistra ideologica abbia il sopravvento con la complicità ed il contributo di

Anche Pagliuca e Pici si rallegrano e si esaltano

Rosa, Venezia nessun commento. Amarezza Tisci

ministri del governo tecnico che ormai hanno tolto la maschera della loro finta indipendenza. Il presidente Berlusconi deve compiere un ulteriore gesto di affetto per gli interessi della nazione; siamo certi che gli italiani gliene saranno riconoscenti». Proprio così. E non si è fatta attendere anche la dichiarazione di un altro parlamentare lucano, il deputato del Pdl, Vincenzo Taddei sulla discesa in campo di Berlusconi: «E' un gesto positivo ed importante per il futuro del nostro Paese. L'entusiasmo e la forza delle idee del presidente Berlusconi daranno vigore alla nostra battaglia politica per risollevare l'Italia e non lasciare il Paese alle forze della sinistra. Siamo convinti che il futuro possa essere migliore di un presente drammatico, ma è necessario impedire che si prosegua con una politica economica che non ha saputo coniugare il rigore con la crescita, esasperando il sistema impositivo e mettendo in grave difficoltà sia le famiglie che le imprese del nostro Paese». E non c’è tre senza quattro. Non fa mancare il proprio sostegno a Berlusconi nemmeno il quarto parlamentare del Pdl di Basilicata, Giuseppe Moles: «Silvio Berlusconi è Silvio Berlusconi. E' l’unico in grado di ridare agli italiani la speranza di un futuro di libertà. Finalmente èè giunta l'ora della chiarezza e mi auguro che ciò ponga fine alle dannose manifestazioni di politica politicante che hanno distrutto il nostro partito». Moles aggiunge: «Abbiamo una sola strada da percorrere, ed è quella di essere con Berlusconi e con Alfano nella grande sfida di un profondo cambiamento del centrodestra, per ricreare una alternativa credibile alla palude del centrismo, alle terapie economiche recessive del governo Monti, al governo delle sinistre comuniste e post comuniste, al partito unico delle tasse». Non potevano certo rimanere in silenzio quelli dei livelli regionali. E così il capogruppo del Pdl, alla Regione Nicola Pagliuca ha scritto: «In questo nuovo scenario è opportuno che un leader carismatico come il presidente Berlusconi ritorni sulla scena politica a guidare la grande famiglia del centrodestra italiano. D'altronde, lo spostamento a sinistra del Partito democratico bersaniano sempre più influenzato dall'apporto determinante di Vendola alle primarie, richiede meno tatticismi e più proposta politica del polo dei moderati». Di poco anticipato il consigliere regionale e coordinatore provinciale del Pdl, Mariano Pici: «Auspico che a breve vi sia l’annuncio della decisione del presidente Silvio Berlusconi di rientrare in campo in prima persona alla guida di un centrodestra rinnovato per le imminenti politiche

CONFERENZA REGIONI

Esaminato il testo del governo

De Filippo non fa «No alla centralità

Il deputato del Pdl, Vincenzo Taddei

Il senatore pidiellino Cosimo Latronico

POTENZA - Un no secco alla centralizzazione delle competenze sulle energia da parte dello Stato. E’ il messaggio che arriva chiaro da parte della Conferenza delle Regioni che ieri ha visto il governatore lucano, Vito De Filippo come grande protagonista. L’organo che mette insieme tutti i presidenti delle giunte regionali italiane si riunito a Roma ieri mattina. Tema di giornata la questione energetica nazionale. E c’è stato l’affondo di Vito De Filippo contro il governo sulle decisioni in materia di competenze energetiche: «Una ricentralizzazione delle competenze metterebbe in difficoltà i territori. Dalla Basilicata c'è sempre stata una grande disponibilità in tal senso ma non condividiamo ipotesi che non coinvolgano i territori. Per questo le Regioni hanno elaborato un proprio documento articolato sulle strategie energetiche nazionali che punta al rafforzamento della sostenibilità, dello sviluppo e della cresci-

ta». «Il documento sulla “Strategia energetica nazionale” del governo contiene - ha aggiunto il presidente della giunta regionale di Basilicata - una spinta neocentralista in materia di politiche energetiche che dovrebbero essere riportate integralmente nella competenza dello Stato escludendo del tutto i territori». Durante il dibattito all’interno della Conferenza delle

Sopra il deputato Moles e a lato i consiglieri regionali, Rosa, Pagliuca e Pici. Al centro della pagina, il senatore Viceconte con Silvio Berlusconi

del 2013. La scelta del fondatore del Popolo della libertà ha quale unico scopo di riunire le forze moderate riformiste e liberali che sono realmente alternative al blocco conservatore e corporativo rappresentato da Bersani, Vendola e Di Pietro». Sempre “scendendo” di livello istituzionale è arrivata la soddisfazione per il ritorno di Berlusconi dei consiglieri provinciali di Potenza del Pdl, Salvatore Giannasio, Severino Notarfrancesco e Romano Cupparo.

Ovviamente non è tutto oro quello che luccica. Stride in questa corsa alla dichiarazione il “silenzio” dei consiglieri regionali Mario Venezia e Gianni Rosa (ai quali sarebbe stato chiesto il favore di non rilasciare dichiarazioni di senso opposto). Chi invece si lamenta sul web della scelta di Berlusconi e l’ex consigliere regionale Antonio Tisci. E poi sempre sul web c’è il disappunto dei tanti della base che alle Primarie davvero ci avevano creduto. Ma non sarà così.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

Primo piano 11

Venerdì 7 dicembre 2012

A Potenza la riunione degli ex amministratori democristiani

«Eravamo tutti prima linea in Dc» Ma non sarà revival Balena bianca di SARA LORUSSO

Gianpaolo Carretta

sulla “Strategia energetica”

sconti a Monti delle decisioni»

Regioni e in particolare sulle osservazioni al piano presentato dal governo di Mario Monti Vito De Filippo ha sottolineato: «La realizzazione di infrastrutture e impianti energetici dovrebbe essere preceduta da forme di ampia e trasparente concertazione preventiva con gli enti e i cittadini interessati, allo scopo di semplificare e rendere più rapidi i percorsi autorizzativi. A tal riguardo dovrebbe essere

adeguatamente enfatizzata la modalità del dibattito pubblico preventivo». E sul tema dello sfruttamento degli idrocarburi le Regioni hanno chiesto al governo di «rivedere le misure di compensazione in atto, che contribuiscono ad annullare l’effetto di riduzione dei costi “finali” dei combustibili a favore di finanziamenti diretti al territorio, che consentano di migliorare i servizi, realizzare bonifiche, concordandole con i territori interessati». Per concludere, attraverso il documento approvato ieri, la Conferenza delle Regioni, «esprime particolare dissenso sulla possibilità di procedere alle trivellazioni per l'estrazione di idrocarburi in attesa dell’adozione di un programma nazionale di ampio respiro che abbia anche come obiettivo il recupero del dissesto idrogeologico, questo in considerazione della fragilità del nostro territorio, soprattutto agricolo, messa in evidenza anche dagli ultimi eventi atmosferici».

Emilio Colombo

Tonio Boccia

POTENZA - In un momento simile, tra crisi dei valori, disagio sociale e collasso dei partiti, potrebbe essere «cosa gradita» per molti, tornare a parlare dell’«esperienza politico-amministrativa della Democrazia cristiana, con particolare riferimento alla città di Potenza», dove la Balena bianca ha lasciato una eredità non da poco. In calce, quella lettera, porta la firma del sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, e del capogruppo Pd, in comune, Gianpaolo Carretta. Hanno proposto un incontro a tutti quelli che nel ruolo di consiglieri comunali, assessori, segretari cittadini, sono entrati a pieno titolo nella classe dirigente della città. E adesso che «sterili personalismi emergono a discapito di progetti complessivi», forse vale la pena «riflettere sull’attualità di quell’apparato valoriale, radicato nell’insegnamento della dottrina sociale della Chiesa». Ma non si pensi a un amarcord, peggio a una riunione di vecchi reduci di un tempo finito. «No, per favore, è qualcosa di molto più dinamico e importante», precisa subito Carretta, che da giorni è alle prese con l’organizzazione. Gli inviti sono già partiti, qualcuno ha già fatto sapere che ci sarà. Un cenno di adesione è arrivato anche da Emilio Colombo: l’ex presidente del consiglio, di Potenza è stato sindaco. Dovrebbero intervenire anche Giuseppe Molinari, che della Dc è stato anche l’ultimo segretario, oggi consigliere di opposizione. Ancora, il segretario dei Popolari uniti Sergio Potenza, il tre volte sindaco Gaetano Fierro, l’ex deputato Tonio Boccia. Mercoledì prossimo, alle 18, nella sala convegni del Principe di Piemonte, si ritroveranno per un incontro che - nelle intenzioni potrebbe essere «il primo di una lunga serie». Così sperano. E guardano avanti. «Perchè è vero che raccontiamo un po’ di passato, ma davvero, in questa riunione c’è tanta nozione di futuro, tanta prospettiva», dice Carretta. Un po’ storia, un po’ aspettativa. «Con tangentopoli e con la fine del comunismo è venuta meno la funzione della Dc, che in quel contesto, va detto, ha comunque contribuito a costruire un percorso di democratizzazione. Solo che non è stata difesa adeguatamente». L’altro snodo di attualità riguarda, invece, quello che la Dc ha rappresentato: «Era scuola di vita e partito, la classe dirigente non era estemporanea, c’erano percorsi, così come oggi c’è solo conflit-

tualità». Ecco, «io credo - dice ancora - che in quella esperienza politica ci sia tanto da prendere e replicare oggi. Sia nel modello, sia nel contenuto». Cita, per esempio, la «possibilità di coniugare i diritti sociali con la distribuzione del reddito». Che poi è come ripensare - senza paura di essere smentiti - all’attualità di certi insegnamenti di Sturzo, Moro, De Gasperi. Un esempio? «Basti pensare alla patrimoniale. Sono sicuro che la Dc avrebbe votato a favore». Anche se molti, che dalla Dc provengono, in parlamento, in tempi moderni, si sono detti contrari. «Lo so, è vero. Ma so anche che nella Dc si discuteva, pure con toni accesi, ma si sapeva fare sintesi. Sarebbe prevalso questo indirizzo, sono sicuro». E allora capita che se ci sono i valori di mezzo, spiega, quella sintesi emerge anche ora. A Potenza, durante i giorni di fibrillazione e conflitto regionale per la soppressione della Provincia di Matera e lo scontro con Potenza, il consiglio comunale del capoluogo ha fatto sponda comune sul sindaco Santarsiero. A tenergli spalla, anche oppositori duri, come Molinari o l’ex candidato sindaco Salvatore Lacerra. «Accade sui temi, appunto. E’ emersa una sensibilità comune, un patrimonio genetico che magari non incide su piccole scelte personali o su punti di vista legati a situazioni minime. Ma sugli orizzonti ampi, i principi tornano». E spingono a far fronte unitario. Sigle o contenitori in vista? «Piuttosto puntiamo sulla riflessione. Un cantiere democratico cristiano». Che potrebbe essere spazio di osservazione anche per le gerarchie ecclesiastiche: «E’ arrivato il momento di capire che la divisione dei cattolici in politica non è più attuale. Non che la Chiesa lo abbia voluto, forse si è solo adattata a questo corso. Ora siamo tutti richiamati a un nuovo impegno sociale». E di impegno - in prima persona - parla anche per sè. Che questa iniziativa lo porti sotto i riflettori del dibattito politico cittadino di area lo sa bene. Aspirazioni da candidato sindaco? «Sia chiaro, vale l’idea che le primarie si debbano fare per tutto, anche per il candidato sindaco. Io al massimo, se mi si chiede impegno, non mi tiro indietro e potrei pensarci». Sarà mica in ballo l’ipotesi staffetta con il sindaco attuale, quello con cui condivide l’iniziativa? «Io so solo che lui è il migliore amministratore che la Basilicata abbia mai espresso».

Usciti i risultati delle Parlamentarie del Movimento 5 stelle di Grillo

34 i candidabili lucani, tra loro 2 donne POTENZA - Sono pronte le “truppe” di Beppe Grillo. Sono usciti i risultati delle Parlamentarie del Movimento 5 stelle di Grillo. In Basilicata sono 34 i candidabili alle prossime elezioni politiche. E ce ne è per tutti i gusti. Giovani e meno giovani, laureati e non. Ci sono impiegati, liberi professionisti, disoccupati, dirigenti, studenti, operai, dipendenti pubblici, commercianti e impiegati. Due le donne: Mirella Liuzzi che con 28 anni è anche il più giovane e Francesca Ciannella. Il più anziano della truppa è invece Giuseppe Tomasulo di 60 anni.

LA LISTA 1 Liuzzi Mirella 28 anni, Impiegato 2 Labriola Michele 39 anni, Libero professionista 3 Perrino Giovanni 38 anni, Impiegato 4 Petrocelli Vito 49 anni, Libero professionista 5 Savino Domenico 36 anni, Libero professionista 6 Vaccaro Rocco 50 anni, Funzionario 7 Tramutola Gianluca 41 anni, Impiegato 8 D'ottavio Virgilio 33 anni, Disoccupato 9 Ostuni Rocco 38 anni, Impiegato 10 Pedicini Piernicola 43 anni, Dirigente 11 Arcieri Giuseppe 40 anni, Dipendente pubblico 12 Calabrese Sandro 54 anni, Insegnante 13 Foschino Barbaro Francesco 34 anni, Libero professionista 14 Materdomini Antonio 35 anni, Libero professionista 15 Romano Francesco 50 anni, Funzionario 16 Gervasio Giancarlo 44 anni, Libero professionista 17 Ferraro Sergio 31 anni, Studente

18 Papapietro Giuseppe 43 anni, Operaio 19 Ventrelli Daniele 29 anni, Studente 20 Campiglia Mauro 42 anni, Operaio 21 Ciannella Francesca 31 anni, Studente 22 Di virgilio Vito 29 anni, Libero professionista 23 Telesca Tonio 34 anni, Impiegato 24 Megale Nicola 47 anni, Funzionario 25 Quartarone Francesco 50 anni, Dipendente pubblico 26 Patruno Vincenzo 45 anni, Funzionario 27 Ciuffreda Francesco 49 anni, Dipendente pubblico 28 Saponaro Vanni 45 anni, Commerciante/negoziante 29 Tomasulo Giuseppe 60 anni, Impiegato 30 Maragno Francesco 31 anni, Impiegato 31 Spagnuolo Mauro 35 anni, Disoccupato 32 Sacco Angelo 43 anni, Commerciante/negoziante 33 Ponte Piero 59 anni, Dirigente 34 Chietera Mario 55 anni, Dipendente pubblico

Vito Santarsiero

Giuseppe Molinari

Gaetano Fierro


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.12.212

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Basilicata Mezzogiorno

14 24 Ore in Basilicata

Venerdì 7 dicembre 2012

Le Regioni bocciano la nuova strategia energetica dell’esecutivo Monti: «Taglia fuori i territori dalle scelte»

«Mai più nuove Scanzano»

De Filippo guida la delegazione a Roma e ricorda il precedente delle scorie ROMA - Le Regioni dicono no ad una riforma della Costituzione che punti alla centralizzazione delle materie energetiche. Per la Basilicata, significherebbe un passo indietro sulle questioni petrolifere e un venir meno delle prerogative del territorio. E ad illustrare la posizione delle Regioni, ieri a Roma, è stata proprio il governatore De Filippo, nel corso della Conferenza Unificata che ha avuto diversi punti all’ordine del giorno, tra cui proprio il parere di Regioni ed Enti locali sul documento del governo che contiene la nuova Strategia energetica nazionale. «Una ricentralizzazione delle competenze – ha spiegato De Filippo, che a nome delle Regioni ha consegnato un documento al governo – metterebbe in difficoltà i territori. Dalla Basilicata c'è sempre stata una grande disponibilità in tal senso ma non condividiamo ipotesi che non coinvolgano i territori. Per questo le Regioni hanno elaborato un proprio documento articolato sulle strategie energetiche nazionali che punta al rafforzamento della sostenibilità, dello sviluppo e della crescita». Il disegno di legge costituzionale approvato dal governo ad ottobre, propone infatti di portare “la produzione, trasporto e distribuzione di interesse non esclusivamente regionale” tra le competenze esclusive dello Stato. Una nuova formulazione che,secondo leRegioni,pecca di genericità e non permette di individuare nettamente l’ambito di applicazione, oltre a comportare e una limitazione dell’intervento regionale nelle decisioni che riguardano gli insediamenti di infrastrutture fortemente impattanti sul territorio. «Di conse-

guenza - ha detto ancora De Filippo - se la competenza è esclusiva dello Stato, viene tolta alle Regioni la necessaria forza per tutelare il proprio territorio. In merito al disegnodi leggecostituzionaleattualmente all’esame del Senato, le Regioni hanno espresso un parere negativo». «In sintesi - è scritto nel documento delleRegioni -non si può non evidenziare i processi decisionali legati alla localizzazione delle infrastrutture energetiche, in particolare nel caso della produzione e dello stocaggio dell’energia, dovranno necessariamente prevedere il coinvolgimento dei territoriinteressati, chein alcun modo dovranno ritrovarsi nelle condizioni di subire scelte impositive». Il documento cita anche la pessima esperienza del 2003, quando, con un decreto, «senza un’intesa con la Regione e gli Enti Locali», venne individuato a Scanzano Ionico il sito di ubicazione del deposito unico per le scorie nucleari. Un precedente che «permette di ritenere questo approccio assolutamente non condivisibile». Nel dettaglio delle questioni inerenti gli idrocarburi, il documento precisa che «non tutte le regioni condividono l'obiettivo di sostenere la produzione locale di idrocarburi tenendo in primo luogo gli aspetti ambientali e le ricadute territoriali che tale tematica comporta nonché la scarsa rilevanza quantitativa, in termini energetici ed economici, di tale prospettato sviluppo». Tra le richieste anche la revisione delle misure di compensazione in atto a favore di finanziamenti diretti al territorio, che consentano di migliorare i servizi, realizzare bonifiche, ecc. - concordandole con i territori interessati».

Presentato un controdocumento

Bandi Ue, accordo tra la Regione e la provincia di Gorj

Il governatore De Filippo con il premier Monti in una foto d’archivio

Fiore d’arancio al Quotidiano

Per Napoli (Pdl) serve un piano sui rifiuti

«Poca differenziata e discariche sature»

POTENZA - «Che la regione Basilicata debba dotarsi di un nuovo piano dei rifiuti è un fatto ormai incontestabile». È quanto sostiene il consigliere regionale del Pdl, Michele Napoli. «L’ultimo rapporto annuale, “L’Italia del riciclo”, promosso da Fise Unire e dalla Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile decreta, semmai ve ne fosse bisogno, l'arretratezza culturale e politica che caratterizza la classe di governo rispetto ad un tema così importante e delicato. Un dato su tutti: la nostra regione conferisce in discarica oltre il 60 per cento dei rifiuti a fronte di una media Comunitaria che è esattamente la metà. Di qui la contraddizione in termini che si materializza nel fatto che anche i centri di raccolta regionali sono per la maggior parte chiusi perché saturi o inidonei a ricevere ogni sorta di rifiuto. Se a questo si aggiunge la assurda ed incomprensibile situazione di stallo che vede protagonista l’inceneritore di Potenza, appare evidente l’immobilismo e la tracotanza della Giunta regionale». «La raccolta differenziata spinta – sostiene Napoli - che in altre realtà italiane è ormai una normalità, da noi è affidata al buonsenso di alcuni comuni che, in maniera sperimentale, cercano di promuovere questo sistema con l'intento di trarne benefici. Gli effetti? Il nostro piano di smaltimento, quello ancorato ad una logica superata e remota, è oltremodo oneroso e finisce per gravare, in maniera pesantissima, sulle casse di tutte le amministrazioni comunali». Secondo Napoli, un altro dato a conferma «dell'immobilismo e della richiamata

arretratezza sta nel fatto che in Basilicata si parla di rifiuti solo quando si prospettano emergenze. Mai lo si fa per affrontare il problema alla radice, per cercare soluzioni definitive ovvero per mettere a regime un ciclo dei rifiuti al passo coi tempi, quindi efficiente oltre che sostenibile finanziariamente in quanto funzionale. Occorrerebbe guardare ai rifiuti come risorsa e non come problema. «Va da sé - continua il consigliere regionale - che differenziare la raccolta segnerebbe un punto di partenza per incentivare taluni settori dell’imprenditoria. Pensiamo al recupero delle componenti legate alle apparecchiature elettroniche, alla plastica, agli imballaggi e comunque ad ogni forma di scarto che potrebbe rientrare in cicli di produzione». Per l’esponente del Popolo della Libertà, in Basilicata «quel minimo di differenziata prodotta va oltre i confini regionali e quello che per noi rappresenta un costo si trasforma in risorsa per gli altri. Che dire poi degli impianti di compostaggio nei quali poter conferire la raccolta dell’umido? Potrebbero costituire un valido supporto all’agricoltura, soprattutto quella del metapontino che fa grande uso di compost». Secondo Napoli, si tratta di «piccoli esempi sui quali riflettere e sui quali costruire un nuovo sistema dei rifiuti altrimenti deprimente come quello attuale. Gli allarmi di oggi, infatti, arrivano da più direzioni. Nonostante tutto non sono serviti per dare la sveglia alla classe di governo di centro sinistra che guida la regione. Verso il tracollo, aggiungiamo noi».

Oggi a Parigi Maria Gabriella Dodaro, consigliere d'amministrazione Finedit, sposa Paolo Posteraro. Ai neoconiugi e alle rispettive famiglie, in particolare ai fratelli della sposa Francesco e Antonella, editori del Quotidiano della Calabria e del Quotidiano della Basilicata, giungano i nostri più affettuosi auguri

La somma è pari all’1,74% del totale

Ferrovie, dal governo arrivano i fondi Alla Basilicata 20 milioni

Una stazione ferroviaria

ROMA - Il governo apre la borsa per i servizi di trasporto su ferro erogati da Trenitalia e alle Regioni arrivano complessivamente 1,5 miliardi di euro. Di questi, alla Basilicata sono stati assegnati 20 milioni 508mila euro, pari all’1,74% delle risorse totali stanziate. Si tratta della cifra più bassa erogata, dietro solo al Molise

che ha avuto fondi pari al 1,50%, cioé 17 milioni 669mila euro. I finanziamenti arriveranno tra oggi e lunedì prossimo e sono stati stanziati dal governo centele per le Regioni a statuto ordinario. La somma, 1,5 miliardi di euro, servirà a coprire i contratti vigenti con Trenitalia per il 2012.

Gianni Pittella

LA Regione e la Provincia romena di Gorj hanno firmato un’intesa che prevede la collaborazione per la partecipazione ai bandi dei Programmi europei, la diffusione dei progetti comunitari nei settori dello sviluppo delle piccole e medie imprese e una serie di attività per la salvaguardia dell’ambiente e della salute. L’accordo è stato firmato a Targu Jiu, capoluogo del distretto di Gorj, dall’assessore regionale alle attività produttive, Marcello Pittella, e dal presidente del Consiglio della Provincia di Gorj, Ion Calinoiu. «In particolare la Basilicata – ha spiegato l’ufficio stampa della giunta regionale - offrirà consulenza per lo sviluppo di attività di formazione nei settori della programmazione comunitaria e per l’utilizzo dei fondi strutturali e di coesione. Sono anche previste attività di promozione per le aziende lucane, e opportunità di internazionalizzazione offerte dalla Provincia di Gorj». «Le risorse naturali della Provincia di Gorj – ha detto Ion Calinoiu rappresentano un importante polmone energetico per la Romania. Siamo interessati all’esperienza della Basilicata nei settori delle nuove tecnologie e dell’utilizzo dei fondi europei. Questo gemellaggio – ha concluso Ion Calinoiu - sarà un vantaggio per l’attrazione di investimenti e per lo sviluppo dei territori». Per Pittella il protocollo è «un rafforzamento della cultura europea che fa proprio della collaborazione transnazionale un suo punto di forza. La Basilicata si candida a fare da spalla alla Provincia di Gorj considerato che la Romania, una delle nuove nazioni dell’Europa a 27 stati membri, può rappresentare una buona opportunità sia per la sua capacità industriale, sia anche per le materie prime di cui è ricca».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ I V

Venerdì 7 dicembre 2012

SANITÀ LUCANA

CASA DIVINA PROVVIDENZA

OBIETTIVI Salario di novembre: atteso il 70%. Si tratta per le 2 mensilità precedenti. Regione: sì a fitto del ramo d’azienda

«Don Uva», in trincea fino alla soluzione I lavoratori di Potenza non fermano la loro lotta EMANUELA FERRARA l «Non servono gesti estremi, non dovete convincere nessuno della gravità della situazione». A dirlo è l’assessore alla salute, Attilio Martorano, nella sua ennesima visita ai lavoratori del Don Uva in presidio permanente davanti al cancello e sul tetto della struttura da più di una settimana. Sciogliere magari il presidio è quello che la Regione auspica anche e soprattutto in virtù delle avverse condizioni meteorologiche di questi giorni, in modo da salvaguardare la salute psico-fisica dei manifestanti e donare a tutti un po' di serenità. Invito che, almeno al momento, non è stato accolto. Le proteste continueranno fino alla risoluzione della difficilissima questione. Ha trovato persone attente alla problematica e disponibili al dialogo. L’incontro istituzionale di ieri tra l’assessore Martorano e il presidente del tribunale di Trani non dà riscontri immediati ma lascia comunque intendere che una trattativa è possibile. Oggi dovrebbero arrivare gli stipendi, o meglio, il 70% della mensilità di no-

vembre, presupposto questo fondamentale, secondo l’assessore, per cominciare a dare un minimo di equità alla vicenda. Certo, resta da discutere delle spettanze di ottobre, ma soprattutto di quelle di settembre, uniche non corrisposte ai soli dipendenti di Potenza. Sarà solo il giudice a poter decidere ma questo potrà avvenire previa presentazione dell’istanza da parte dell’ente. L’avvocato Augusto Toscani, legale della “Casa Divina Provvidenza”, lo scorso 29 novembre aveva assicurato la celerità della deposizione dell’istanza, cosa questa in realtà ancora non avvenuta sembrerebbe per motivi tecnici. La Regione Basilicata, dopo aver interloquito con il Tribunale di Trani, tornerà a contattare l’azienda per confermare le sue intenzioni che rimangono: l’ottenimento di un’accelerazione sulla questione stipendi, la valutazione della proposta del fitto di ramo d’azienda e la disponibilità ad effettuare la transazione sugli stipendi. Come nelle giornate precedenti, poche le certezze, se non quella della lunghezza della trattativa. Difatti, stipendi a parte, le prossime novità si avranno solo dopo il

20 gennaio quando non sarà più secretato il piano d’azienda presentato dalla direzione dell’istituto. Solo da quel momento, infatti, potrà essere avanzata formalmente la richiesta del fitto di ramo d’azienda da parte del massimo ente regionale. Soluzione questa sostenuta anche dai sindacati Cisl, Uil Fpl, Fials ed Ugl che appoggiano l’autonomia gestionale avviando, contemporaneamente, il percorso per la gestione alternativa dei servizi. Qualche garanzia ed assicurazione comunque arriva per bocca di Martorano. Il Don Uva non è di certo una fabbrica quindi, anche nella malaugurata ipotesi che il giudice decreti il fallimento della “Casa Divina Provvidenza”, sarà garantita la continuità del lavoro e soprattutto dell’assistenza ai pazienti, in virtù anche della scadenza dei contratti, a fine gennaio 2013, dei servizi forniti dal Don Uva. A quel punto la Regione potrà adottare altre soluzioni. Intanto il gelo continua a non dare tregua ai manifestanti che imperterriti, però, tra legna da ardere e qualche metodo alternativo per scaldarsi, proveranno ancora a riscaldare la loro protesta.

LAVORATORI IN LOTTA Prosegue il presidio al Don Uva, con manifestanti sul tetto e alcuni in sciopero della fame [foto Tony Vece] .

SCIOPERO METALMECCANICI E RIFONDAZIONE COMUNISTA E GLI ALUNNI DELLE SCUOLE SUPERIORI PER RIVENDICARE LAVORO E ISTRUZIONE LUIGIA IERACE l Davanti gli studenti di alcune scuole superiori della città. Dietro i metalmeccanici della Fiom, Rifondazione Comunista e Partito comunista dei lavoratori. Sono partiti alle 9.30 da piazza don Bosco in corteo, diretti verso la Regione ma studenti e lavoratori a sopresa non si sono fermati davanti ai cancelli bloccati dei palazzi della Giunta e del Consiglio regionale. Cambiando continuamente il percorso, hanno deciso di tirare dritto. «Siamo stanchi - dicono gli studenti -di andare in luoghi dove le porte ci vengono chiuse. Avevamo chiesto di poter dialogare, ci hanno risposto con caschi e scudi. Per questo andiamo avanti e siamo in prima linea con tutti i rischi». Lo striscione degli studenti dice tutto: «Fondovalle assediata, Potenza bloccata». L’obiettivo è quello. Iniziano a percorrere via del Gallitello, senza saper bene cosa fare. «Forse blocchiamo la ferrovia oppure la fondovalle». Intanto si va avanti e anche se il corteo cala di numero e il freddo incalza, loro non demordono. Continuano a sfilare seguiti dai lavoratori con i loro striscioni e le loro bandiere rosse. Gridano «Venduti» fermandosi davanti alla sede della Cisl, mentre riecheggiano le note di «Bandiera rossa». «La manifestazione sottolinea il segretario lucano della Fiom, Emanuele De Nicola - è stata organizzata per protestare contro i nuovi accordi firmati a Roma sul contratto nazionale e sulla contrattazione di secondo livello, su cui la Cgil non ha messo la

Città bloccata da studenti e Fiom si protesta sui binari delle ferrovie Il corteo è partito da piazza Don Bosco e si è concluso a Gallitello propria firma, ma anche per discutere sulle tematiche locali e sulle troppe vertenze aperte nel settore produttivo della Basilicata». «Basta alle politiche del Governo e della Regione. Lavoratori e studenti - sottolinea Florenzo Doi-

no, partito comunista dei lavoratori - siamo entrambi vittime degli effetti della crisi mondiale del capitalismo». Parole che evocano il passato, quando tante bandiere sventolavano. Ma questa volta sono gli studenti ad andare avanti, con i loro volti freschi, troppo gio-

STUDENTI

vani per ricordi di vecchie battaglie ideologiche. Loro vogliono solo «bloccare la città» per farsi vedere e sentire. «Caricate». Un fumogeno acceso e la corsa sui binari con l’ingenuità e l’innocenza di ragazzi per lo più minorenni. Il fischio di un treno in arrivo, le sbarre che si abbassano, ma loro restano lì seduti sui binari. Dall’altra parte i sindacati. «È la fine del contratto dei lavoratori», grida il responsabile Mezzogiorno della Fiom Massimo Brancato. «No ai provvedimenti che continuano a dequalificare e e mercificare la scuola e la conoscenza. No a contratti di lavoro, come quello che si cerca di imporre ai metalmeccanici, che precarizzano e mortificano la dignità dei lavoratori. No alle estrazioni e alla ricerca petrolifere nel mare e nella terra della Basilicata e a tutte le altre aggressioni alla salute e al territorio», dicono gli esponenti di Rifondazione comunista. «Al governo diciamo che non ci servono i tablet nelle scuole se poi in classe ci cadono i calcinacci in testa», dicono gli studenti dell’Istituto d’arte. Il treno si ferma a poche decine di metri dal passaggio a livello, l’assemblea continua. Il clima diventa sempre più difficile tra le forze dell’ordine che tentano di mediare con i sindacati. Ci sono ragazzini sui binari, le telecamere sono puntate su di loro, e altri lavoratori in un vagone bloccato proprio all’ingresso della stazione attendono di entrare in una città ormai paralizzata. Sono circa le 13, l’assemblea finisce. «E come ce ne torniamo ora?». «A piedi». La protesta è finita.

I LAVORATORI

In piazza dopo due settimane di autogestione

Contro la scure del governo Monti e gli accordi di Cisl e Uil

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SUI BINARI Al grido “caricate”, gli studenti, per lo più minorenni, hanno bloccato i treni in arrivo

LA FIOM Con Rifondazione in corteo dietro gli studenti [servizio fotografico Tony Vece]


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

AMBIENTE

I PROBLEMI DELLA REGIONE

Venerdì 7 dicembre 2012

L’INCONTRO Già dalla prossima settimana partiranno le verifiche nell’area della vasca fosfogessi. L’analisi nell’incontro di ieri

LA FERMEZZA DEL SINDACO «Non possiamo aspettare. Dobbiamo capire e il cronoprogramma va in questa direzione», dice il sindaco Pasquale Scavone L’AREA La zona di Tito scalo dove è sorta negli anni Sessanta la Liquichimica. Oggi dell’azienda sono rimasti solo gli scheletri e le cicatrici dell’inquinamento provocato

ANTONELLA INCISO l Le teorie scientifiche non bastano. Servono le certezze. A Tito scalo la gente vuole quelle. Vuole rassicurazioni sulle condizioni della zona. Vuole capire se c’è o meno radioattività. Vuole sapere cosa «custodiscono» i terreni che un tempo ospitavano l’ex Liquichimica di Tito. Questa volta, però, per avere risposte non bisognerà attendere anni o anche solo mesi. Ci vorrà molto meno tempo. Le indagini sulla radioattività nell’area industriale di Tito scalo partiranno al massimo la prossima settimana e per l’elaborazione dei primi dati e di conseguenza per le prime risposte si dovrà aspettare la fine di dicembre. Si, la fine dell’anno.Un lasso di tempo relativamente breve se si considera che le ultime analisi risalgono al 2005. Una buona notizia, dunque. Una buona notizia emersa, ieri, nel corso dell’incontro tra il sindaco del Comune di Tito, Pasquale Scavone, ed i vertici di Arpab, Centro regionale per la radioattività ambientale, Consorzio Asi e Azienda sanitaria locale. Una riunione fortemente voluta dall’amministrazione comunale che ha avuto, appunto, un primo risultato concerto: quello di avere risposte celeri agli interrogativi sulla presenza di plutonio, radio 226 e altri elementi inquinanti nella zona del bacino fosfogessi dell’ex Liquichimica di Tito. Un risultato giudicato positivamente dal sindaco di Tito, Pasquale Scavone. «Questo incontro ha dimostrato, innanzitutto, che il sistema istituzionale c’è - precisa il primo cittadino - e che l’attività di controllo e sollecitazione persiste. Non abbiamo scoperto ieri o dieci giorni fa la situazione nell’area. Il sistema istituzionale è consapevole di quello che c’è lì. La cosa importante è che l’ Arpab attraverso il Centro regionale per la radioattività scende in campo in prima persona e con la strumentazione e i tecnici deputati iniziando a fare delle verifiche, in tempi brevi, per avere le prime risposte e tranquillizzare le comunità della zona sulla reale situazione». Insomma, le istituzioni coinvolte ci sono e stanno

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Plutonio a Tito scalo risposte a fine mese Gli esperti lo escludono ma per le certezza bisogna aspettare

LA RIFORMA I SINDACATI SONO CONTRARI A QUESTA IPOTESI. OGGI DIRETTIVO

lavorando perchè le paure e gli interrogativi della gente possano trovare rassicurazioni e soprattutto risposte. D’altra parte, nel corso dell’incontro di ieri, sono state proprio queste ultime ad essere sollecitate con chiarezza e determinazione. E seppure nessuno lo dica ufficialmente qualche spiraglio è già emerso nel corso del summit. Secondo indiscrezioni, infatti, gli esperti avrebbero escluso, in base ad una serie di teorie scientifiche, proprio la presenza di plutonio. Ma questa non sarebbe l’unica rassicurazione venuta fuori nella riunione. Dalle diverse audizioni, infatti, sarebbe emerso che l’area del bacino fosfogessi «è costantemente monitorata attraverso la rete pieziometrica regionale» e lo stesso piano di caratterizzazione aveva già incluso «rilevamenti radiometrici già effettuati». Nonostante questo gli enti coinvolti ritengono di «estendere ed approfondire le verifiche a seguito della particolarità dei materiali» ed in particolar modo «al fine di acquisire elementi di tranquillità desumibili da indagini scientifiche aggiornate accuratamente eseguite». La volontà di capire e di approfondire, dunque, c’è ed è emersa in maniera chiara. Ora si tratta di avviare gli accertamenti che saranno fatti dal Centro regionale per la radioattività ambientale. Un lavoro che inizierà in tempi strettissimi e che riguarderà soprattutto le matrici ambientali e le matrice dei fosfogessi. Il cronoprogramma è messo a punto. Adesso alla gente di Tito scalo non rimane che attendere. Attendere non troppo, fortunatamente, e soprattutto sperare che le risposte siano rassicuranti, che quell’area - pur essendo un sito di interesse nazionale - sia da bonificare ma non più di quanto ipotizzato sino ad oggi.

RIFIUTI OPERAZIONE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO

«Non si assegni ai Consorzi di bonifica Discarica abusiva a Lauria la gestione della forestazione» vengono denunciati in due l Analizzare la situazione dei Consorzi di bonifica. Valutare le problematiche, le criticità e soprattutto le eventuali soluzioni. Quella di oggi sarà una giornata cruciale per i consorzi di bonifica lucani, da tempo al centro di una profonda crisi. Una giornata che prelude allo sciopero interregionale di otto ore dei lavoratori delle strutture di Puglia e Basilicata del 12 dicembre. In vista dello sciopero, dunque, oggi le segreterie regionali di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil terranno un attivo unitario con i delegati e le Rsa. Saranno organizzati presidi sotto le prefetture e sarà rilanciato il tema della riforma dei consorzi di bonifica, per il quale Fai, Flai e Uila hanno consegnato alle commissioni consiliare un documento con le osservazioni al disegno di legge di modifica della legge regionale 33 del 2001. Per i segretari Lapadula, Esposito e Nardiello «il ddl della giunta non va nella direzione auspicata dai sindacati e non risolve le incognite

legate alla sostenibilità finanziaria e alla gestione democratica degli enti, col risultato di prolungare fino a dieci anni la gestione in regime di prorogatio degli enti». I dirigenti sindacali di Fai, Flai e Uila si dicono infine «contrari all'ipotesi di trasferire ai consorzi di bonifica le competenze in materia di forestazione, ipotesi che determinerebbe una privatizzazione di fatto del comparto forestale, col rischio sull'occupazione». Intanto, sulla vicenda dei Consorzi di bonifica è intervenuto anche il consigliere regionale del Pd, Vincenzo Santochirico, che ha richiesto «efficienza, economicità e partecipazione». «Tenendo conto del dibattito si può riflettere sull’ ipotesi di mantenere l'autonomia degli attuali consorzi - dice Santochirico - e realizzare forme di condivisione degli strumenti operativi di gestione garantendo una regia. Si terrebbero così insieme razionalizzazione, contenimento dei costi e maggiore efficienza»

PINO PERCIANTE l Ancora attentati all’ambiente: sequestrata una discarica abusiva su una superficie di 4. 500 metri quadrati nella zona di «Piano Focara» a Lauria. Il sequestro è stato compiuto dal Corpo forestale dello Stato (comandi stazione di Lagonegro e Lauria). Due persone (padre e figlio) sono state denunciate in stato di libertà all’autorità giudiziaria. Nella discarica sono stati trovati rifiuti di ogni tipo. Da elettrodomestici a mobili, pneumatici, lavandini, rot-

tami di autoveicoli, lamiere e materiale plastico. La discarica «priva di qualsiasi opera di sicurezza», in un’area sottoposta a vincolo idrogeologico e vicino ad una zona a rischio di frana, poteva essere pericolosa per la salute dell’ambiente non avendo alcuna opera di impermeabilizzazione o particolare accorgimento per impedire l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere. Continuano le indagini per accertare se c’è stato inquinamento e non è escluso che nei prossimi giorni si possano avere delle risposte.

I RIFIUTI Il ritrovamento

IL MATERIALE Rifiuti speciali


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

Venerdì 7 dicembre 2012

QUALITÀ URBANA

RAZIONALIZZAZIONE Il presidente Lacorazza sottolinea nonostante le risorse LE AZIONI DELL’ENTE PROVINCIA l’impegno, esigue, per le strutture e le scuole

Degrado in città? «La Provincia investe» Il caso Covo degli Arditi & C. Nonostante il debito l Covo degli Arditi in condizioni di degrado? La Provincia di Potenza prova a spiegare. «Il nostro orientamento era quello di ristrutturare i locali del Covo degli Arditi attraverso le alienazioni del patrimonio dell’Ente, per completare il quadro delle riqualificazioni e degli investimenti sulla città - spiega il presidente Piero Lacorazza. - L’ultimo consiglio ha approvato la vendita dell’immobile ex Ipai per un valore di circa 3,5 milioni di euro. Risorse, queste, che però corrono il rischio di essere utilizzate per la riduzione del debito, a causa dei 23 milioni di euro di tagli che ci hanno colpito negli ultimi due esercizi e di quelli ulteriori previsti per il 2013. Nonostante ciò proveremo a capire come fare per restituire alla città questa importante struttura». La Provincia, assicura Lacorazza, «proseguirà con determinazione il programma di razionalizzazione e valorizzazione del patrimonio cittadino. Programma che finora ha dato i suoi frutti: dal recupero dei locali dell’intero piano interrato della sede di Piazza delle Regioni, in cui è allocato e aperto al pubblico l’Archivio storico, alla riorganizzazione degli uffici connessa alla riqualificazione del piazzale di Santa Maria, dal rilancio di Pinacoteca e Museo provinciale fino ai lavori della Bibliomediateca provinciale in corso, anche se con qualche ritardo dovuto all’impresa, per un investimento complessivo di 6,5 milioni di euro». Per restituire al capoluogo un’oasi verde, inoltre, aggiunge il presidente della Provincia, «l’Ente, nonostante i tagli e i rigidi parametri del Patto di stabilità, sta portando avanti un serio investimento di riqualificazione del Parco Baden Powell, all’inter-

no del quale è stato completato, tra l’altro, un prefabbricato completamente autosufficiente». La Provincia ha puntato anche «sulla riqualificazione del cuore antico della città: circa 2 milioni di euro sono stati investiti per il recupero dell'ex tribunale, che permette una riallocazione degli spazi e una migliore sistemazione di uffici prima decentrati, per il restyling della Villa del Prefetto, per cui in questi giorni è stata aggiudicata la seconda parte dell’intervento, dopo la messa in sicurezza e l’igienizzazione, e per la valorizzazione del Palazzo del Governo, all’interno del quale è stata ristrutturata la sala del Consiglio, puntando su efficienza e risparmi energetici con impianti separati». Sempre con un occhio alla «riqualificazione energetica dell’edificio di piazza Mario Pagano, inoltre, è in corso il rifacimento della centrale termica ed è stata posizionata una centrale fotovoltaica da 20 Kw (è il 14° impianto installato nel capoluo-

go tra istituti scolastici e edifici di proprietà), collegata all'impianto di telecontrollo "Scuole ecologiche in scuole sicure", situato nell'atrio del palazzo, che fornisce dati su produzione e risparmi». Altri investimenti «sono stati realizzati dalla Provincia sulle scuole della città. Tra questi, ad esempio, la costruzione della nuova sede dell’Itc “Da Vinci” (4 milioni e 700 mila euro), e, per la stessa scuola, si attende il via libera della Cassa Depositi e Prestiti per appaltare la realizzazione della palestra, della pista ciclo-pedonale e la sistemazione esterna dello stabile. A tutto ciò si aggiunge il finanziamento di 600 mila euro a copertura del mutuo che dovrà contrarre il Comune di Potenza per riqualificare i campi sportivi di Macchia Giocoli e Macchia Romana. Con la variazione di bilancio approvata dal consiglio, infine, si potrà attivare un mutuo da 700 mila euro da investire nella riorganizzazione scolastica cittadina».

NATALE Piazza Prefettura con gli addobbi natalizi [foto Tony Vece]

COVO DEGLI ARDITI La struttura in condizioni di degrado [foto Tony Vece] .

POTENZA CI SARANNO ANCHE I FERRIGNO, GRANDI ARTIGIANI DELLA TERRACOTTA

Via ai mercatini di Natale con i maestri napoletani l La città si veste di Natale. Saranno inaugurati oggi pomeriggio, alle 18.30, i «Mercatini di Natale» nel centro di Potenza. Saranno aperti dalle ore 10 alle 13 e dalle ore 17 alle 21 nei giorni feriali e dalle ore 10 alle 21 (orario continuato) nei giorni festivi. La rassegna delle produzioni artigianali ed enogastronomiche in sintonia con il periodo natalizio, organizza dal Comune di Potenza, si svolgerà da oggi fino al 23 dicembre prossimi in Largo Pignatari, Largo Isabelli e Largo Serrao. Sempre da oggi i bambini potranno visitare inpiazza XXI settembre, lato piazza Matteotti, dalle 17 alle 20 nei giorni feriali e dalle 10 alle 13 e dalle 17 alle 20 nei giorni festivi, il Villaggio di Babbo Natale. Cosa è possibile trovare ai Mercatini di Natale? Figure e accessori per presepi, addobbi per l'albero, giocattoli in legno e stoffa, candele ed altri oggetti in cera, prodotti dell'artigianato artistico, in legno, vetro, metallo, paglia, cuoio, tessuti, ceramica, terracotta, sculture in legno, ar-

POTENZA COL DIRETTORE SCIENTIFICO INES COLNAGHI

POTENZA L’ASSOCIAZIONE CONTRO LEUCEMIE E LINFOMI

l Vent’anni che hanno consentito, anche in Basilicata, di mettere a valore iniziative finalizzate a promuovere la ricerca per sconfiggere il cancro. Vent’anni di Comitato regionale dell’Airc della Basilicata. Per celebrare questi due decenni di attività oggi, alle ore 17, presso il ridotto del teatro Francesco Stabile di Potenza, avrà luogo una manifestazione celebrativa. Sarà presente alla manifestazione il direttore scientifico Airc, Ines Colnaghi. Tra le iniziative realizzate dall’Airc della Basilicata, presieduto da Rosa Pedio Diamante, con Saverio Calia alla vice presidenza, la raccolta di fondi (mediante lotterie, vendita di quadri e stampe) con i quali sono state finanziate borse di studio in favore di ricercatori. Anche lucani. Nelle scorse settimane, nell’ambito della settimana per la ricerca, si sono tenuti gli incontri di ricercatori con studenti della Basilicata all’interno di alcune scuole (nelle città di Potenza e di Venosa). I veri protagonisti della battaglia contro il tumore sono soprattutto i ricercatori che, dal teleschermo, ma anche con incontri dal vivo, hanno illustrato, in una fitta rete di iniziative, il duro ed esaltante sforzo per battere i 100 e più differenti tumori che si manifestano nel nostro tempo. Il tema della conversazione del direttore scientifico Airc, Ines Colnaghi, sarà infatti: «L’impegno di Airc per la scienza ed i giovani».

l Si rinnova anche in Basilicata l’appuntamento con le Stelle di Natale dell’Ail. Le piazze italiane impegnate a partire da oggi, 7 dicembre, e poi sabato 8 e domenica 9, con il tradizione appuntamento di solidarietà promosso dall’Associazione italiana contro le leucemie, i linfomi e i mieloni sono 4 mila. Tra queste, oltre al capoluogo di regione, anche in 23 centri della provincia. Si tratta di Arioso, Acerenza, Albano di Lucania, Anzi, Atella, Avigliano, Barile, Brienza, Calvello, Calvera, Cancellara, Castelgrande, Castelluccio Superiore, Castelmezzano, Castelsaraceno, Cersosimo, Episcopia Fardella, Filiano Francavilla sul Sinni, Genzano di Lucania e Lagonegro. La manifestazione ha permesso negli anni di raccogliere significativi fondi destinati al finanziamento di progetti di ricerca e assistenza e ha inoltre contribuito a far conoscere i progressi della ricerca scientifica nel campo dei tumori del sangue. «Stelle di Natale» è realizzata, sotto l’alto patronato della presidenza della Repubblica, con l’impegno di migliaia di volontari che offriranno una piantina a chi verserà un contributo minimo associativo di 12 euro. Le stelle dell’Ail sono tutte caratterizzate dal logo dell’associazione. I rilevanti risultati negli studi scientifici e le terapie sempre più efficaci hanno determinato un grande miglioramento nella diagnosi e nella cura dei pazienti affetti da malattie del sangue. Da qui la necessità di proseguire su questa strada.

L’Airc di Basilicata Un week end solidale con Ail in 24 piazze lucane celebra i 20 anni

ticoli da regalo, quadri, libri natalizi, carta da regalo, ricami, pizzi, merletti; prodotti enogastronomici tipici della Basilicata e della tradizione natalizia, dolci natalizi;altri articoli tipicamente natalizi. Per l’allestimento dei mercatini di Natale nel centro del capoluogo, l’assessore alle attività produttive Luciano De Rosa esprime soddisfazione e annuncia, tra l’altro, la presenza dei «Ferrigno», considerati tra i caposcuola della terracotta napoletana. Ferrigno è l'unico maestro del pastore in terracotta proprio della tradizione napoletana. Il padre ha tramandato ai figli sin da piccoli la propria arte. Nell'ambito dei «mercatini diNatale» verrà allestito un vero e proprio laboratorio dove verranno modellati, con grande maestria, figure per il presepe, statuine presepiali, statuine e volti personalizzati anche di famosi personaggi. I materiali impiegati sono gli stessi da cinquant'anni: la terracotta, il le-

gno e le rinomate sete di San Leucio, borgo medioevale in provincia di Caserta. I Ferrigno sono famosi in tutto il mondo. Presepi e scene sono presenti a New York, Parigi, Arles, Malmoe, Stoccarda. Per le capacità professionali dimostrate annoverano riconoscimenti quali il «Primo premio S. Gregorio Armeno» per tre anni consecutivi e «the first Award Europe». Il villaggio di Babbo Natale, realizzato con la collaborazione dell’associazione Fabula anche quest’anno offre ai piccoli visitatori la Casetta dei Dolci, l’Ufficio Postale per imbucare le letterine e il Laboratorio degli Elfi. Sarà possibile fare una foto ricordo con Babbo Natale, partecipare a laboratori gratuiti per bambini, avere gadgets e tante altre sorprese.Torna l’appello a salire nel centro storico utilizzando le Scale mobili.Esibendo il ticket dei bus urbani e della sosta nel Parcheggio Uno di Via Armellini, ogni bambino in visita al Villaggio potrà ritirare gratuitamente un pesciolino rosso.

L’ATTESA PER LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA

-50 CANTIERE I lavori per box auto bloccano da mesi il centro di Potenza [foto Tony Vece]


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.12.2012

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MATERA CITTÀ I IX

Venerdì 7 dicembre 2012

BASTA VIOLENZE

DUE ANNI FA IL DELITTO FONTANA

Basilicata Mezzogiorno

APPELLO ALLA CITTÀ L’iniziativa è dell’Amatas, fondata e presieduta da Antonella Fontana. Il corteo sarà preceduto da una messa

Una fiaccolata ricorda le vittime di stalking La madre di Elisa Claps: «Sarò con voi con il cuore» EMILIO OLIVA l Due anni fa Anna Rosa Fontana, una donna di 38 anni che dopo il matrimonio non aveva ancora trovato l’amore della sua vita, ma aveva scoperto quello per i figli, ritornava a casa dei genitori con una busta della spesa. Il carnefice, il suo ex convivente, dal quale aveva avuto anche una bambina di 6 anni, l’aveva pedinata a lungo quella giornata. Non poteva avvicinarsi a lei a meno di 300 metri, perché colpito da un provvedimento antistalking del Tribunale. Ma nè l’inibizione nè le ripetute richieste di aiuto di Anna Rosa gli impedirono di attuare il suo piano e di fare ciò che non gli era

riuscito cinque anni prima, quandò si avventò sull’ex compagna ferendola con 15 coltellate e riducendola in fin di vita. Per ucciderla, la notte della vigilia dell’Immacolata di due anni fa, si servì di un coltello da macellaio. Gli bastarono otto fendenti per toglierle anche l’ultimo respiro e lasciarla davanti all’ingresso della palazzina in cui abitava, con la lama piantata nella schiena. Oggi, due anni dopo quel feroce delitto, sarà ancora una fiaccolata a ricordare Anna Rosa e offrire un segno di attenzione e di rispetto per tutte le donne che hanno avuto la stessa sorte o che rischiano, ogni giorno, di subirla. L’iniziativa si deve all’Amatas, Associazione materana antistalking, fonda-

ANNIVERSARIO La fiaccolata un anno dopo la morte di Anna Rosa [foto Genovese]

ta e presieduta da Antonella Fontana, sorella di Anna Rosa, che chiama a raccolta la città, convinta che il problema sia molto più diffuso di quanto non appaia e non faccia distinzioni di sesso, anche se colpisce soprattutto le donne. «L’attenzione che si trasforma in ossessione. Molestie quotidiane, silenziose, e difficili da individuare e arrestare. E il sospetto diventa paura, erode la libertà fino a costringere in una prigione soffocante. Questo è lo stalking, comportamenti reiterati di sorveglianza, controllo, contatto pressante e minaccia che invadono con insistenza la vita di una persona per toglierle la quiete e l’autonomia. La violenza subita dalle donne, fisica, sessuale o

psicologica, è un dramma che tocca tutte le realtà», spiega in volantino Antonella Fontana. La fiaccolata, organizzata in occasione del secondo anno della scomparsa di Anna Rosa, è la seconda iniziativa intrapresa dall’Amatas, dopo il convegno di fine novembre, in un solo mese di vita, giacchè l’atto della sua costituzione è dell’8 novembre. Oggi un corteo partirà dalla chiesa di Ssan Rocco, al termine della messa che sarà celebrata alle 18.30 «in memoria di Anna Rosa e di tutte le vittime di stalking e omicidio», per proseguire da via Lucana fino in piazza Vittorio Veneto. Ad attendere la fiaccolata ci saranno dei coristi che dedicheranno alcune canzoni in loro ricordo. Per ragioni

di salute non ci sarà Filomena Claps, la madre di Elisa, la studentessa uccisa a Potenza nel 1993 e ritrovata cadavere 17 anni dopo nel sottotetto della chiesa della Santissima Trinità. «Sarò con voi con il cuore», avrebbe fatto sapere alla presidente dell’Amatas. «Lei sarà presente fra noi», risponde Antonella Fontana, che ha ricevuto anche le scuse motivate dai fratelli, Francesco e Michele, di Anna Costanzo, la truccatrice del Petruzzelli assassinata a Bari la notte dell’11 luglio 2009 dal suo ex fidanzato, denunciato più volte per stalking. Alla fiaccolata ha annunciato la sua adesione la sorella di Santa Scorese, uccisa a Bari il 15 marzo del 1991 dal suo persecutore, a soli 23 anni.

CONSULTA PERMANENTE ISTITUZIONI, SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI, ASSOCIAZIONI D’IMPRESE, SINDACATO, TERZO SETTORE E CONSULTE DI STUDENTI MEDI E UNIVERSITARI

Occupazione, un tavolo al Comune

Si uniscono le forze per dare risposte alle richieste di lavoro da parte dei più giovani l Tavolo permanente per il lavoro e l’occupazione. Si è insediato ieri al Municipio. È composto da rappresentanti di istituzioni, sistema delle autonomie locali, associazioni d’imprese, organizzazioni sindacali, terzo settore e consulte degli studenti medi ed universitari. L’iniziativa, presieduta dal sindaco, Salvatore Adduce, nasce a valle del documento programmatico dell’Amministrazione denominato “Lavoro in corso”. Lo scorso 25 giugno, in Consiglio comunale, fu approvata una delibera con cui si dava mandato al sindaco di istituire il Tavolo al fine di «elaborare un piano per il lavoro e l’occupazione giovanile» da aggiornare costantemente. Per il sindaco, si parla giustamente di chi ha perso il lavoro «mentre si trascura il problema dell’accesso al lavoro da parte delle giovani generazioni. Ognuno può fare la propria parte. A partire dal Comune. Noi ci stiamo provando, rimettendo in moto il settore delle opere pubbliche. Vorrei che il lavoro che ci apprestiamo a fare sia impostato sul massimo coinvolgimento di

VIA MORO Un momento della prima riunione del Tavolo del lavoro che si è costituito al Comune e che sarà permanente. Si apre una fase di condivisione tra i vari corpi sociali che compongono la città .

tutti gli attori del processo, a partire dai diretti interessati, i giovani, appunto». Giovanni Montemurro, della Consulta provinciale degli studenti, si è soffermato sulla necessità di mettere in campo iniziative per evitare la fuga dei cervelli, mentre Gabriella Viggiano, dell’Ordine dei commercialisti, ha sottolineato l’importanza di aggiornare il fabbiso-

gno di formazione sulla base delle reali esigenze del mondo del lavoro. Eustachio Greco, di Diritti di Cittadinanza, ha evidenziato come la formazione sia un elemento strategico per l’accesso al lavoro, mentre Maria Gerarda Bonelli, in rappresentanza della Confartigianato e della Cna, ha manifestato l’auspicio che ciascuno porti al tavolo appena insediato proposte opera-

tive. Pasquale Di Pede, della Confesercenti, ha sottolineato, tuttavia, che ogni proposta di investimento sia finalizzata non tanto alla produzione di utile, quanto alla produzione di posti di lavoro. Filippo Cristallo, dell’Ordine dei geologi della Basilicata, si è soffermato su tre proposte: organizzare corsi di formazione in lingua inglese per operatori turistici, programma-

re la gestione dei contenitori culturali, approvare quanto prima il piano strutturale della città. Nicola Bonanova, assessore provinciale di Matera, ha evidenziato l’importanza della formazione per rendere competitive le competenze delle nuove generazioni, mentre per Francesco D’Alessio, Capo di Gabinetto della Prefettura di Matera, il tavolo è positivo perché mette insieme le esigenze dell’impresa, dei lavoratori e delle istituzioni. Per Angelo Ziccardi, della Lega delle autonomie locali, il tavolo insediatosi oggi deve portare a realizzare una vera e propria piattaforma per il lavoro al fine di dare risposte agli inoccupati. Le conclusioni sono state affidate all’assessore alla Cultura, Alberto Giordano secondo cui, tra l’altro, il tavolo deve definire un piano per il lavoro femminile e giovanile con l’utilizzo dei fondi strutturali europei». Si è deciso anche di costituire una consulta composta da rappresentanti giovanili del mondo studentesco e degli inoccupati. La prossima riunione a gennaio.

COMUNE UNA LETTERA DI SOSTEGNO E DI SOLIDARIETÀ SCRITTA A NOME DEI CONSIGLIERI DI MAGGIORANZA E DI OPPOSIZIONE

Paterino fuori dalle commissioni consiliari Denunciato un preoccupante segnale circa il rispetto del confronto politico democratico l Difendono Michele Paterino, consigliere comunale dell’Idv. Breve lettera dei consiglieri di maggioranza e di opposizione Enzo Acito, Carlo Antezza, Angelo Cotugno, Raffaele Cotugno, Gianfranco Depalo, Doriano Manuello, Enzo Massari, Augusto Toto. «Riteniamo nostro obbligo morale esprimere piena e totale solidarietà al consigliere Paterino - scrivono - per quanto finora ha subito e continua a subire a seguito della sua illegittima e poco trasparente estromissione o, per meglio dire, espulsione dal partito Idv e con esso da tutte le commissioni consiliari. Nonostante una integerrima condotta poli-

tica ed un comportamento leale anche nei confronti dei colleghi di altra appartenenza politica, il consigliere Paterino risulta oggetto di azioni che poco hanno a che fare con la politica, ma che si connotano con la gestione antidemocratica della rappresentanza popolare. La prevaricazione e il dispotismo che il consigliere continua a subire sono un preoccupante segnale di degenerazione della democrazia, ma soprattutto di degenerazione e distorsione di quello che, invece, dovrebbe essere il fine della rappresentanza nelle istituzioni, ovvero un esercizio etico del mandato elettorale finalizzato al perseguimento dell’in-

teresse pubblico avulso da imposizioni di potere e spartizioni clientelari. Le battaglie politiche che il consigliere ha fatto e continua a sostenere sono un chiaro esempio di come, senza demagogia alcuna, si potrebbe annullare l’antipolitica, sentimento alimentato proprio dalla degenerazione della “gestione” di alcuni partiti politici. Si auspica che il gruppo dirigente dell’Idv - conclude la nota - ripensi alla posizione assunta per non depauperare le commissioni dall’ apporto lucido e connotato di esperienza che il consigliere Paterino ha saputo dare sinora all’Amministrazione comunale».

le altre notizie UN PERCORSO CONDIVISO

Ferrosud, concordato preventivo da chiudere n La Ferrosud, azienda che produce materiale rotabile, e Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno condiviso un percorso che porterà alla chiusura del concordato preventivo, davanti al Tribunale, con l’ingresso di una società privata disposta a rilevare gli impianti, a consentire all’azienda di continuare l’attività produttiva e al rientro graduale nel 2013 dei 34 lavoratori in cassa integrazione. La chiusura del concordato hanno detto i dirigenti Ferrosud - dovrà consentire al nuovo imprenditore di acquisire gli impianti dal commissario liquidatore del concordato. I sindacati hanno chiesto che la Regione “acceleri” gli interventi nei confronti di Rfi per assicurare la continuità funzionale del tronco che collega la Ferrosud a Gioia del Colle e nell’attivare gli strumenti di tutela della forza lavoro. INIZIATIVA DELL’UDC

Il lavoro femminile e la solitudine n «I lavoratori sono spesso soli, le lavoratrici di piu». È il titolo di un’iniziativa promossa dal movimento femminile provinciale Udc. Si svolge alla Mediateca, alle 11,30, presente, tra gli altri, l’on. Gabriella Carlucci. A PALAZZO LANFRANCHI

Mediazione e dialogo risorsa del territorio

COMUNE Michele Paterino

n «Pubblica amministrazione - Imprese – Banche. Mediazione e Dialogo: risorsa per lo sviluppo e la legalità del territorio». È il tema del convegno a Palazzo Llanfranchi, alle 10, presente, tra gli altri, il sottosegretario al ministero dell’interno, prof. Saverio Ruperto.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 07.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

X I MATERA E PROVINCIA

FESTA DELLA BRUNA IL MANUFATTO IN CARTAPESTA

Venerdì 7 dicembre 2012

ACQUA SUL FUOCO «Siamo tranquilli, abbiamo agito alla luce del sole. Il carro si farà e sarà bello come sempre», assicura il presidente Loperfido

VOLTARE PAGINA «Garanzie inadeguate per i cartapestai per cui non parteciperemo. Il presidente e l’associazione non sono credibili», dice Concetta Nicoletti

Carro trionfale, deserto il bando Alla data di scadenza del 5 dicembre pervenuti solo due bozzetti fuori concorso DONATO MASTRANGELO l Nella città dei Sassi si suol dire “A moggh' a moggh' a l'on c' van” (“Di meglio in meglio l’anno che verrà”) ma, almeno per il momento, l’edizione 2013 della Festa della Bruna non nasce sotto i migliori auspici. A tenere banco nel clima pre-natalizio è il concorso pubblico per la costruzione del manufatto in cartapesta in onore di Maria Santissima della Bruna indetto dall’omonima associazione. Alla data del 5 dicembre, giorno fissato per la presentazione degli elaborati, nella sede della Cna che concorre all’espletamento del concorso, non è pervenuto

alcun bozzetto per la categoria professionale. Sono stati consegnati soltanto due bozzetti nella sezione non professionale e quindi fuori concorso, riservata a privati cittadini e studenti della scuole d’arte. Come mai il concorso per la costruzione del carro trionfale, simbolo cardine dell’evento più atteso dell’anno, il 2 luglio, è stato disertato? Getta acqua sul fuoco Francesco Lo-

perfido, presidente dell’Associazione Maria Santissima della Bruna che, nell’annunciare a breve un comunicato di chiarimento sulla vicenda, non nasconde il proprio disappunto per un allarmismo ritenuto del tutto fuori luogo ed ingiustificato. «Sembra quasi - dice - che tutto giri attorno al Carro della Bruna ma posso tranquillizzare tutti che il manufatto sarà realizzato e, come tutti gli anni sarà sempre più bello. Tutto sarà fatto alla luce del sole, della trasparenza e della legalità». Sono pervenute domande nella categoria professionale? «Su questo non posso rispondere; fateci valutare dal punto di vista legale. Diremo tutto nel comunicato ufficiale. Posso solo assicurare che non siamo per niente preoccupati, al contrario, siamo rilassati per aver agito in piena legalità. Spesso - puntualizza Loperfido - le nostre dichiarazioni sono state interpretate male oppure fomentate ad hoc». Da più parti si ritiene che il concorso sia stato snobbato perchè non è stato ancora pagato il carro ai Daddiego, un aspetto che si lega in qualche modo al foglio 7 dell’art. 5 del Regolamento del concorso in ordine alle clausole e condizioni sul contratto di affidamento per la realizzazione del carro. A fronte delle garanzie chieste a chi costruisce il carro (partita iva, iscrizione alla Camera di Comercio, dichiarazione di applicare i contratti collettivi di lavoro per l’assunzione di mano d’opera, oneri Inps e Inail) qualcuno ritiene inadeguate la contropartita dell’associazione di Maria Santissima della Bruna in ordine alle modalità per il riconoscimento del pagamento.È così? «Il pagamento - afferma Loperfido - così come per il carro dello scorso anno sarà effettuato quando ci saranno accreditati i contributi. Stiamo parlando di fondi pubblici, rintracciabili, che non ci

SOLIDARIETÀ L’INIZIATIVA NELLE PIAZZE DI MATERA E PROVINCIA

La stelle di Natale dell’Ail sostengono la ricerca contro la lotta alle leucemie l Ritorna l’iniziativa benefica le “Stelle di Natale”. La sezione dell’Associazione Italiana contro le Leucemie, Linfomi e Mieloma Onlus nei giorni 7, 8 e 9 dicembre metterà a disposizione le stelle di Natale che sarà possibile ritirare versando un contributo minimo di 12 euro euro. La città dei Sassi è tra le 4 mila piazze italiane coinvolte nell’iniziativa dell’Ail. I Volontari di Materail saranno presenti nelle piazze di Bernalda, Colobraro, Ferrandina, Grottole, Marconia, Matera, Metaponto, Montalbano, Montescaglioso, Nova Siri, Nova Siri Scalo, Pisticci, Policoro, Rotondella, Salandra, Tricarico, Tursi e Valsinni. I contributi ricevuti per le stelle di Natale danno sostegno iniziative a favore dei malati ematologici della provincia di Matera. «I fondi raccolti da Materail si legge in una nota della onlus sono impiegati a favore dei nostri pazienti dal momento che, per statuto, le sezioni provinciali dell’Ail godono di autonomia amministrativa. Ricordiamo che nel corso del 2012 Materail ha impiegato oltre 85 mila euro per sostegno economico ai pazienti leucemici disagiati, pagamento di esami clinici effettuati presso i più qualificati laboratori nazionali per i malati curati nell’Unità Operativa Complessa di Ematologia del nostro ospedale, sostegno alla ricerca, acquisto di attrezzature e tecnologia per l’Uni-

tà di Ematologia del “Madonna delle Grazie”, trasporto di pazienti leucemici dal proprio domicilio per essere sottoposti a terapia, patrocinio di Convegni sulle patologie del sangue, borse di studio in favore di studenti in Medicina della nostra provincia e un biologo per lo svolgimento di attività di “Genetica Ematologia” nell’ambito del Laboratorio dell’U.O. di Ematologia dell’Ospedale “Madonna delle Grazie”». Tutti coloro che desiderano avere ulteriori informazioni sulle attività di Materail possono visitare il sito www.cssmatera.it/ailmatera. «Con un contributo di 12 euro sarà possibile portare a casa una stella, ma soprattutto sostenere la ricerca - afferma la responsabile di zona Carmela Stigliano - che curerà la piazza di Marina di Nova Siri. Materail sarà presente nelle principali piazze, di Nova Siri con Carmela Drogo, di Policoro con Rosalba Iacovino e Domenico Ranù, di Rotondella con Rosangela Propato, di Tursi con Maria Stigliano e di Scanzano Jonico con Emanuela Propato. Anche a Marconia, in piazza Elettra, l’Associazione Italiana contro le Leucemie propone, a partire da oggi una tre giorni di vendita delle stelle di Natale per beneficenza. Nella cittadina jonica, gli stand saranno aperti dalle 10 di oggi, fino alle 21 del 9 dicembre.

teniamo certamente noi dell’Associazione. E poi ci sono aspettivi amministrativi non trascurabili. La Fabbrica del Carro è un cantiere a tutti gli effetti e tutto deve essere a norma a tutela dell’Associazione e di chi lavora all’interno della Fabbrica del Carro». Si profila una possibile trattativa privata per la realizzaizone del carro. Ma il Carro della Bruna avrà un marchio materano? «Un matrimonio si fa con l’intenzione delle parti - dice Loperfido - e mi auguro di cuore che questo avvenga ma il materano deve venirci incontro». Sul concorso per il carro, il tema dell’edizione 2013 è il Concilio Vaticano II - Un evento per la Chiesa e per il mondo” e il tetto massimo previsto per il manufatto è di 22 mila euro, abbiamo provato a sentire i diretti interessati i maestri cartapestai. «Dopo la bella esperienza dello scorso anno - dice Carmine Daddiego - abbiamo deciso di non partecipare quest’anno a causa di altri impegni professionali. Il nostro in bocca al lupo a chi realizzerà il carro». L’artista Andrea Sansone era in Cina, mentre Michelangelo Pentasuglia, autore di una quindicina di carri ha sostenuto «di non poter partecipare per impegni di famiglia». Critica verso il comitato della Bruna, Concetta Nicoletti sorella di Pasquale e figlia del compianto maestro Francesco. «Dopo quanto di anomalo successo lo scorso anno, cercando di nascondere la verità e sia ben chiaro la colpa non è dei Daddiego ai quali mi lega stima ed amicizia, ritengo che l’Associazione di Maria Santissima della Bruna, nella persona del suo presidente, non abbia credibilità per concorrere ad una efficace organizzazione della festa. Per quanto ci riguarda non parteciperemo al concorso. Non è giusto che chi realizza il carro sostenga ingenti spese, tra cui quelle per i fornitori e poi il pagamento per il lavoro fatto debba rappresentare una incognita».

CARRO DELLA BRUNA Versione del 2012

CAMERA DI COMMERCIO CERIMONIA PER CHI HA SUPERATO MEZZO SECOLO DI ATTIVITÀ

Torna il premio alle aziende più longeve del Materano l I titolari di imprese materane con mezzo secolo di attività, alcune tramandate da generazioni e al servizio del territorio nel segno della continuità, dell'esperienza e della tradizione per la crescita del sistema produttivo locale, saranno premiati, alle 16, nella sala convegni della Camera di commercio. Sono gli imprenditori che hanno partecipato al bando “Premio Azienda longeva’’ la manifestazione che premia le aziende attive iscritte al Registro Imprese da almeno 50 anni e distintesi per longevità e tradizione. Sono Ferrowork di Sergio Papapietro di Matera, (metalmeccanica, fabbricazione serramenti dal 1946), Caffetteria Di Simine di Matera, dal 1935, di Rosanna Maria Carmela Di Simine di Matera, Falegnameria Colacicco s.a.s dal 1937 di Matera, di Luca Colacicco & C. Olearia De Vincenzis di Vincenzo De Vincenzis & C, dal 1957 da Montalbano jonico, Infissi Frascati di Nunzio e Andrea Frascati snc, dal 1953 da Matera, Giorgio Simeone orafo, dal 1961di Matera, Antonio Plasmati macelleria, dal 1942 di Matera, Lippasfalt del geom. Giuseppe Lippolis, dal 1942 di Matera, Francesco Labbate falegnameria dal 1942 di Accettura, Beniamino Spada azienda agricola di Montescaglioso che nasce nel 1700 in località Dogana, Antonia Gurrado Calvello di Irsina, dal 1945 opera nel settore commercio di oggetti preziosi,la Farmacia Palombella di Irsina, fondata nel 1886, le Autolinee Nolè srl di Salandra, nate nel 1926, Salvatore Ernesto Morisco, azienda agricola di Tursi nata nel 1960, Autolinee Grassani di Innocenzo Grassani & C, di Grassano, nata nel 1948, Alla cerimonia parteciperanno anziani operatori economici di vari settori, che hanno fatto la storia del sistema produttivo locale. Interverrà, tra gli altri, l’assessore regionale alle Infrastrutture. «Premieremo - ha detto il presidente dell’ente camerale, Angelo Tortorelli - imprenditori di vari settori che hanno consolidato per decenni attività di varie generazioni . Auguriamo loro prosperità e successo per raggiungere il prestigioso traguardo dei 100 anni di attività. Esempi, che possono essere di stimolo per i giovani e il territorio a impegnarsi nella ripresa e nella crescita del sistema produttivo».

Il legno come risorsa Falegnameria Labbate .

ACCETTURA. Camera di commercio. “Premio Azienda Longeva”. Quest’anno nella sezione artigianato, verrà premiata la falegnameria Labbate di Accettura. Fu il nonno di Francesco, Angelo, attuale titolare dell’impresa, ad aprire bottega agli inizi del 1900. Non aveva ancora vent’anni quando rimasto orfano di padre, fu introdotto nella bottega dei Miraglia, provetti maestri d’ascia d’origini lauriote, dove apprese il mestiere di falegname. Dopo Angelo Labbate il nonno, anche il padre e gli zii di mastro Franco, come viene chiamato ad Accettura, tramandarono la maestria nella lavorazione del legno - di cui i boschi di Accettura sono ricchi - fino a lui. Giunto alla soglia dei settant’anni, padre di quattro figlie, ha speso una vita tra segatura e vernici, nella speranza di tramandare un patrimonio immateriale fatto di saperi, oggi è definitoknow-how, utile base di partenza per un mestiere dal fascino antico e di buone pro[Enzo Labbate] spettive future.

le altre notizie NOVA SIRI, DECISIONE DEL GIP

Colpì un impiegato non può avvicinarlo più

n Il giudice per le indagini preliminari Rosa Bia, del Tribunale di Matera, ha convalidato la misura degli arresti domiciliari e disposto la remissione in libertà, con la prescrizione di non avvicinare la parte lesa, un uomo di 47 anni di Nova Siri accusato di tentata estorsione, minacce e violenze nei confronti di un dipendente comunale. L'uomo era stato arrestato nei giorni scorsi dai carabinieri, dopo aver tentato di ottenere dal Comune un sussidio di 300 euro, che gli era già stato negato per mancanza dei requisiti. Per ottenerlo, aveva colpito con un pugno un dipendente comunale, medicato in ospedale. QUATTRO GIORNI IN CITTÀ

«Girolio in Camper» da oggi raduno nei Sassi n Saranno 120 gli equipaggi di camperisti che partecipano da oggi sino a lunedì a “Girolio in Camper”, organizzato dalla Federazione regionale campeggiatori di Basilicata. Il raduno si svolgerà nell’ambito della quindicesima tappa di Girolio d’Italia che l’8 celebrerà l’ingresso della Città dei Sassi nel circuito dell’Associazione nazionale Città dell’Olio. Nella stessa mattina apertura della manifestazione in piazza Vittorio Veneto con giro negli stand. Alle 17, nella Mediateca, dibattito sul turismo itinerante e rurale.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

24 Ore in Basilicata 15

Venerdì 7 dicembre 2012

Presentato nella capitale il volume “Basilicata: i luoghi della narrazione” curato da Paolo Albano

Una regione dalle radici forti Nella sede dell’Associazione dei lucani a Roma anche il senatore Colombo di MANUELA BOGGIA ROMA - Storia, tradizione, scienza, cultura… passano per questi “luoghi” i 150 anni dell'Unità d'Italia visti dalla Basilicata. Sono “luoghi” della narrazione in cui memoria ed evocazione s'incontrano per ricostruire la presenza lucana nelle vicende dell'unità nazionale. Un percorso a ritroso ma con lo sguardo al futuro che si snoda nelle quasi 450 pagine che compongono il volume “Basilicata: i luoghi della narrazione”, curato da Paolo Albano per conto della Regione. Un libro che raccoglie testi, fotografie, saggi e documenti storici nonché un elenco di tutte le iniziative promosse dai comuni lucani nel corso del 2011 per partecipare ai festeggiamenti dell'Unità d'Italia. Palma Fuccella ne ha firmato il lavoro grafico mentre Marta Ragozzino e Raffaello De Ruggiero sono gli autori di questo testo al quale la giuria del Premio Basilicata 2012 ha anche attribuito una menzione speciale. Il volume è stato presentato nei giorni scorsi nella sede dell'Associazione dei Lucani a Roma, nella centralissima via Nizza, alla presenza del presidente Vito De Filippo, del senatore a vita Emilio Colombo, del sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Giampaolo D'Andrea e della giornalista Carmen Lasorella, relatori della serata ed allo stesso tempo autori di alcuni brani. Non un semplice catalogo d'eventi ma un'opera che sarà distribuita nelle biblio-

Un momento della presentazione del libro “Basilicata: i luoghi della narrazione” svoltasi a Roma nei giorni scorsi

teche scolastiche e comunali della Basilicata con l'obiettivo di dare un contributo al percorso storico compiuto dai lucani, una chiave di lettura del passato utile per interpretare il futuro. Il “senno del prima” è proprio il concetto ribadito più volte dal governatore lucano nel corso del suo intervent., «I fenomeni del presente - ha sottolineato De Filippo - si porgono in una nuova luce se si guarda agli eventi che hanno caratterizzato la vita della comunità», e ancora «caratteristica del lucano è quella di stare sempre in seconda o terza fila anche quando avrebbe tutto il diritto di stare in prima, una peculiarità che si recupera facendo i conti con la propria storia e scoprendo protagonisti inaspettati». Dunque “Basilicata: i luoghi della narrazione” oltre a raccogliere in dettaglio la descrizione delle varie iniziative svoltesi fuori e dentro la regione per celebrare il 150° si presenta innanzitutto come un documento da studiare e conservare per conoscere un po' meglio le proprie ra-

dici. Radici forti e profonde, come sottolineato da Carmen Lasorella che da anni vive fuori dalla Basilicata, «il tempo e la distanza ha evidenziato la giornalista - non diluiscono i sentimenti». E, a giudicare dalla folta platea intervenuta all'evento, sicuramente forte è il legame che ancora c'è tra la Basilicata e i molti lucani che da anni vivono nella Capitale. Proprio a Roma, nel corso dell'anno passato, si sono svolte una serie di celebrazioni per l'Unità d'Italia, targate Basilicata, che hanno riscontrato maggior successo, prima tra tutte l'isola espositiva realizzata a Castel Sant'Angelo, un percorso nella storia che attraverso opere d'arte, oggetti, fotografie, manoscritti, video e pannelli raccontava la Lucania di ieri, di oggi e di domani e che in tre mesi è stata visitata da più di 80.000 persone. Una partecipazione che il senatore Colombo si è sagacemente augurato di poter rivedere tra altri 50 anni quando l'Italia taglierà il traguardo del bicentenario.

I genitori di Marirosa Andreotta sul giallo “Niente è come sembra”

«Quel libro è una mascalzonata»

Egregio Direttore, con riferimento all'articolo - a firma di Antonio Liotta - pubblicato a pagina 17 del Quotidiano della Basilicata di mercoledì 5 dicembre 2012, dal titolo “Collusioni, misteri e colpi di scena, il giallo ispirato ai fidanzatini” relativo al romanzo di tale Tommaso Carbone dal titolo “Niente è come sembra”, Le chiediamo cortesemente di pubblicare, con la stessa evidenza, quanto segue. Ancora una volta ed in dispregio delle risultanze investigative e processuali, torna sul vostro quotidiano, in modo nemmeno subdolo, l'accostamento surrettizio tra la mortedi Marirosaepresuntevicende disesso e droga, al solo scopo di mantenere vivo il sottile legame “noir”su cui si è alimentato, a partire dal Marzo 2007, l'aggressione alla specchiata moralità di Marirosa. Questa volta, nientedimeno, sotto forma di recensione positiva ad un'opera letteraria che costituisce un'autentica mascalzonata dell'informazione, segnatamente ai riferimenti specifici che contiene ed artatamente mascherati, e che invece viene definita dal giornalista del Quotidiano “romanzo che si legge tutto d'un fiato, grazie alla scrittura fluida dell'autore, ai dialoghi incalzanti, alle descrizioni di impatto e senza fronzoli”. Il giornalista del Quotidiano spiega che “C'è molto della storia di Luca e Marirosa nel libro dell'insegnante di Grassano: …… C'è quel segreto a cui la giovane Miriam fa cenno in una lettera al fidanzato, .. poco prima della tragica morte di entrambi”. È una vergogna Egregio Direttore. Evidentemente dopo la mole di fango riversato sulla limpida figura di Marirosa qualcuno non è ancora appagato e ritiene - dietro le quinte - di continuare a fare strame di Marirosa e della sua moralità con bieche e squallide operazioni commerciali e di sciacallaggio mediatico. Tutto questo addirittura all'indomani di una richiestadi archiviazionenella quale,il prof. Introna, a seguito della seconda riesu-

mazione, ha concluso per la morte accidentale dei poveri ragazzi. Ma stiano certi l'autore del romanzo ed il suo editore, che cercheremo di far vincere loro il Pulitzer della diffamazione, in quanto il nostro legale sta già valutando le dovute azioni a tutela della memoria e della onorabilità di Marirosa. Dispiace, Egregio Direttore, che il Quotidiano si presti ancora a questa barbarie, garantendo la cassa dirisonanza a questi artefatti attacchi verso una famiglia perbene ed una persona scomparsa dalla moralità ineccepibile. Senza alcuna cordialità. Vincenzo Andreotta e Antonia Giannotti È la prima volta che mi capita che la recensione di un romanzo giallo di un mio collega venga messa alla gogna per essersi - quest’ultimo - occupato delle qualità estetiche e letterarie di quel libro. Ho profondo rispetto per il dolore di chi scrive, ma un giornale non può ignorare un romanzo scritto da un affermato autore lucano che prende a modello una vicenda di cronaca, pur tutelandosi con la formula tipiche delle opere d'ingegno scrivendo in calce alla pubblicazione: "Si precisa che questo libro è un'opera di fantasia. Personaggi e luoghi citati sono invenzioni dell'autore e hanno lo scopo di conferire veridicità alla narrazione: Qualsiasi analogia a fatti, luoghi o persone, vive o defunte, è puramente casuale". Ma, nonostante la formula scritta, pessimo servizio avremmo fatto nel giudicare "Niente è come sembra" un semplice giallo, quandoè evidentecheèispirato dallavicenda dei fidanzatini di Policoro . Nessuna cassa di risonanza, nessun attacco, e tantomeno barbaria da parte nostra ma solo il dovere di cronaca che è ancora un diritto in Italia. Con grande cordialità Paride Leporace


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 07.12.2012

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Basilicata Mezzogiorno

28 Matera Confesercenti e Confcommercio denunciano l’impatto drammatico sul tessuto cittadino

Venerdì 7 dicembre 2012

La mannaia sui commercianti Primi avvisi di pagamento per lo smaltimento dei rifiuti solidi. Imprese a rischio chiusura di ANTONELLA CIERVO

CONTESTANDO l'approvazione della riforma della Tarsu, che era stata appena approvata in consiglio comunale, i commercianti materani avevano sottolineato il fatto che avrebbe colpito «Le 1266 utenze classificate non domestiche». Per questo avevano chiesto scusa ai materani, avvertendoli che i bagni delle loro atività non sarebbero stati disponibili nei giorni della festa. Era stato quello il primo segnale del malessere del settore commerciale cittadino che, però, fu ignorato forse perché fagocitato dal clima di festa dei primi giorni di luglio. Oggi quelle parole pesano come un macigno, mentre le prime cartelle di pagamento del Comune stanno cominciando ad arrivare. Sono cifre che indicano un aumento percentuale per alcuni versi incredibile e che segnalano il vero paradosso della spending review, uno strumento che da un lato consente alle pubbliche amministrazioni di recuperare risorse economiche, puntando contemporaneamente su categorie merceologiche già messe alla prova da un mercato ormai asfittico. Matera non è esente da questo quadro complessivo e, come conferma Dino Ventrella, direttore di Confcommercio: «Gli aumenti indicati dalle cartelle che stanno arrivando in queste settimane parlano di incrementi a tre cifre. L'iniziativa che avevamo avviato nel luglio scorso, purtroppo aveva fatto sorridere qualcuno, ma era un segnale significativo. Ristoranti, fiorari, rivenditori di prodotti ortofrutticoli sono quelli più colpiti dal provvedimento». Rincara la dose Pasquale Di Pede, direttore di Confesercenti che annuncia iniziaitve di protesta pacifica in piazza, nel caso in cui non si riescano ad individuare opportunità di riduzione del peso della Tia sui commercianti. «In molti - spiega - si sono rivolti a noi dopo l'arrivo deiprimi bollettini di pagamento e ci hanno detto che, a queste condizioni, saranno costretti a chiudere. Se avessimo avuto più tempo, avremmo potuto suggerire ai nostri iscritti di contattare, ad esempio, ditte private per il conferimento di rifuti speciali come l'alluminio, il vetro, il cartone, la plastica. In questo modo avrebbero potuto chiedere una decurtazione della tariffa. Siamo, comunque, in contatto con i nostri esperti na-

Tariffe aumentate fino al 280%

Dalla Tarsu alla Tia ecco i settori che pagano di più La riforma della Tarsu contestata dalle associazioni

Il recupero dell’evasione potrebbe aiutare

FERROSUD Verso la chiusura il concordato preventivo LA Ferrosud di Matera, che produce materiale rotabile, e le segreterie territoriali di Fiom Cgil, Fim Cisl e Uilm Uil hanno condiviso un percorso che porterà alla chiusura del concordato preventivo, davanti al Tribunale, con l’ingresso di una società privata disposta a rilevare gli impianti, a consentire all’azienda di continuare l’attività produttiva e al rientro graduale nel 2013 dei 34 lavoratori in cassa integrazione. È quanto è emerso in un incontro svoltosi presso la sede di Confindustria e al quale hanno partecipato il direttore dello stabilimento, Vito Dimichele, il responsabile risorse umane, Sergio Lucarini, l’avvocato Maurizio Canfora e i sindacalisti Giuseppe Giannella (Fiom Cgil), Giuseppe Grieco (Uilm Uil) e Angelo Raffaele Giasi (Fim Cisl). La chiusura del concordato – hanno riferito i dirigenti di Ferrosud – dovrebbe avvenire nei tempi necessari per consentire al nuovo imprenditore di acquisire gli impianti. I sindacati, nel giudicare la soluzione condivisa come «un passo avanti» nel futuro della Ferrosud rispetto al piano industriale annunciato nello scorso mese di settembre, presso la Regione Basilicata, hanno chiesto che proprio la Regione «acceleri» gli interventi nei confronti di Rfi per assicurare la continuità funzionale del tronco che collega lo stabilimento Ferrosud a Gioia del Colle (Bari) e nell’attivare gli strumenti di tutela della forza lavoro. La Ferrosud è stata ammessa al concordato preventivo nel 2010 e ha un organico di 144 addetti, 34 dei quali in cassa integrazione in deroga, in scadenza il prossimo 31 dicembre.

zionali, impegnati a studiare meccamismi di attenuazione degli importi. In questo momento, costi di questo genere non possono che condurre al fermo definitivo». Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna, affronta il tema delle piccole aziende artigiane che viaggiano per alcuni versi in controtendenza (i parametri applicati infatti segnano riduzioni che vanno dal 9% al 34%): «Rispetto a quello che accade per il commercio, la situazione è un po' meno drammatica. Bisogna

La protesta di luglio è stata ignorata

chiarire, però, che in questo comparto esistono già aziende che conferiscono all'esterno i propri rifiuti. Si tratta, comunque, di un fenomeno che non dipende dall'amministrazione comunale, ma dal decreto Ronchi che sarebbe stato meglio applicare gradualmente; per questo, oggi, il suo peso si sente di piu' perché interviene su una situazione complessiva già difficile». Montemurro ricorda che tant'è che tutte le associazioni di categoria all'inizio del 2012 avevano chiesto all’amministrazione

comunale di procedere ad una valutazione complessiva sul tema della fiscalità considerando anche Imu e rivalutazione di rendite catastali. «Chiediamo aggiunge il segretario regionale della Cna - che all'inizio del 2013 si costituisca un tavolo tecnico verificando la percorribilità dell’ipotesi di tornare indietro rispetto ad alcuni aspetti. L'evasione recuperata, ad esempio, potrebbe contribuire a ridurre il peso fiscale in modo da far beneficiare gli imprenditori onesti della città». a.ciervo@luedi.it

LA tariffa di igiene ambientale o Tia è il nuovo sistema di finanziamento comunale della gestione dei rifiuti e della pulizia degli spazi comuni introdotto in Italia dal decreto Edoardo Ronchi, che sostituirà progressivamente la Tarsu, la Tassa sui rifiuti solidi urbani. La tariffa, al contrario della tassa, ha come obiettivo di far pagare agli utenti esattamente per quanto usufruiscono del servizio. La tariffa è divisa in due parti: la quota fissa serve a coprire i costi di esercizio, come i costi dello spazzamento delle strade, e gli investimenti in opere; la quota variabile dipende invece dai rifiuti prodotti dall'utente. I costi sono suddivisi in base a parametri fissi come la superficie occupata e i componenti del nucleo familiare per l'utenza domestica o il tipo di attività per le utenze non domestiche. Secondo i nuovi parametri, ecco le categorie più tartassate: Ristoranti, trattorie, osterie, pizzerie e pub: nel 2011 pagavano 3,77 euro al metro quadro, nel 2012 pagheranno 10,88 (con unaumentodel188%). Ibanchi di mercato che vendono generi alimentari passano da 4,18 euro al mq nel 2011 a 10,72 nel 2012 (incremento 156%); i negozi di ortofrutta, pescherie, fiori e piante e pizza al taglio pagheranno 14,15 euro al metro quadro contro i 4,18 dell’anno precedente (con un aumento del 238%). Andrà meglio, invece ad altre categorie che pagheranno di meno: gli autosaloni e le esposizioni pagheranno da 4,18 euro dell’anno scorso, 1,09 (con una riduzione pari al 73%). Le banche e gli istituti di credito dovranno versare 1,53 euro al metro quadro contro 4,18 euro del 2011 (“sconto” del 63%). Abbigliamento, calzature, libreria, cartoleria, ferramenta ed altri beni durevolivedono cambiare le tariffe che passano da 4,18 euro a 2,72 (con una diminuzione del 34%). a.ciervo@luedi.it

L’intervento Il consigliere Pedicini (Pdl): la Tarsu si abbatterà su comunità che non acquistano più

Il paradosso della tassa in tempi di magra di ADRIANO PEDICINI*

SONO giorni che l'ufficio tributi è letteralmente preso d'assalto tanto che si è trasferito al piano terra della casa comunale. Una moltitudine di gente, a cercare informazioni, taluni per reclamare su evidenti errori che hanno innalzato il valore della tassa pagata, altri semplicemente perché meravigliati di pagare così tanto; non gli era giunta ancora la novità sulla Tarsu che, comunque la racconti, è un aumento che raddoppia la precedente tassa sui rifiuti. Più consumi più paghi, se hai una famiglia numerosa sei svantaggiato, questo perché quello che vale è il concentrato di rifiuti che produci, quindi è chiaro che la tanto contestata tassa oggi chiede maggiori importi soprat-

tutto alle famiglie numerose. Questo in linea di massima, ma anche chi è solo se confronta la tassa rispetto allo scorso anno troverà un aumento. Mentre il dato in controtendenza rispetto alla tassa, è che di spazzatura se ne produce meno a causa dell'inflazione che ha depresso i consumi. La crisi insiste sulla spesa, di conseguenza sul conferito in discarica. Non ci sono più i soldi per acquistare finanche alimentari, medicinali e generi di prima necessità, figurarsi come sarà difficile trovare le risorse per pagare le tasse specialmente quando queste si concentrano in un'unica soluzione ed in un particolare momento come Natale. Sì, perché in questi giorni sono state notificate numerose sanzioni, accertate dal 2007 in poi, che riguardano

una serie di tasse e contravvenzioni al codice della strada non pagate che allargano l'eccessiva tassazione statale e locale con una spesa imprevista e non programmata che, mai come in quest'anno sta mordendo con forza. Dalla Tarsu all'Imu e se ciò non bastasse una valanga di arretrati tra le sanzioni più disparate, sono queste le novità scovate raschiando il barile dalla società “servizi locali” appaltata dall'amministrazione comunale, che come abili segugi, pagati con modica somma di 35.000 euro al mese più un incentivo dell'8,8% sulle imposte recuperate, stanno annullando, per i fortunati che le hanno, le tredicesime dei cittadini di Matera ai quali lo slogan “spendi nella tua città” suona beffardo. * consigliere comunale Pdl

Il consigliere Pedicini sottolinea i problemi delle tariffe Tia


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