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Quotidiano Regione Anno 0 Numero 0 delBasilicata GG/MM/AAAA

Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155

Sviluppo

Pollino, la Regione Basilicata esprime l’intesa al governo

Verso lo stato di emergenza

Valbasento, priorità al rilancio La giunta regionale ha rinviato l’incontro al prossimo 16 novembre per creare le migliori condizioni utili al confronto

De Filippo e Mancusi: “Un segnale di attenzione ma è una strada di per sé non sufficiente”

Il confronto sulla Valbasento avrà luogo a Potenza venerdì 16 novembre con inizio alle ore 9,30 nella sede della Regione Basilicata. Si è reso necessario un ulteriore aggiornamento al fine di contemperare le esigenze poste, per la concomitanza di altre iniziative, dalle Associazioni sindacali e imprenditoriali. A PAG. 3

Pittella su energia e turismo

Un’occasione da sfruttare

Binomio possibile in Val d’Agri A PAGINA 2

Il cordoglio lucano

Alla luce della situazione sismica della zona, la parte più consistente dell’attività deve essere quella della messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio

Il presidente De Filippo ricorda il percorso di Luciano Barca ed esprime vicinanza alla famiglia La Basilicata ricorda con ammirazione l’impegno di Luciano Barca, ex partigiano che contribuì al rilancio economico, po-

litico e sociale del Paese. Commosse le parole del governatore Vito De Filippo e dell’esecutivo regionale.

La terra continua a tremare sul Pollino dopo la forte scossa che ha colpito la zona al confine tra Basilicata e Calabria il 26 ottobre scorso e il governo si sta attivando per la dichiarazione dello stato di emergenza. De Filippo e Mancusi hanno espresso l’intesa della Regione Basilicata all’esecutivo per l’ottenimento della dichiarazione dello stato di emergenza, ma avvertono che “di per sé, questa strada non è sufficiente ad affrontare la questione in modo corretto” e che bisogna procedere

con la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio per far sì che le popolazioni siano pronte anche per eventi futuri. De Filippo e Mancusi, inoltre, pur definendo la scelta del governo “un segnale di attenzione alle aree colpite”, hanno precisato però che questa stessa attenzione si trasformerebbe in una beffa se “il tutto si dovesse risolvere in un aumento dell’accise sui carburanti nei due territori per finanziare gli interventi”.

A PAG. 3

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Un piano salva stipendi per l’Opera Dov Uva di Potenza. La Regione si attiva per salvare la struttura

Al via la quarta edizione del progetto “Le fattorie didattiche aperte” L’iniziativa è rivolta a bambini

Martedì il consiglio dovrebbe approvare una legge che impegna l’Asp a pagare i salari

Trentadue le aziende agricole lucane coinvolte nel programma della Regione

“Stiamo lavorando per trovare una soluzione per il Don Uva”: è la rassicurazione dell’assessore alla Salute della Regione, Attilio Martorano, il quale parla di una norma “salva stipendi”. Martorano precisa che la prossima settimana

Fattorie didattiche aperte: un’iniziativa rivolta ai bambini, alle scolaresche e alle famiglie. Parte oggi la quarta edizione di un progetto sulla didattica del mondo agricolocontadino, sugli usi e le tecniche usate dagli agri-

dovrebbe essere firmata una transazione fra Asp e Don Uva per l’erogazione di due milioni per l’anno in corso e di quattro per il 2013. In approvazione martedì una legge che impegna l’Asp a pagare i dipendenti potentinini.

La Gazzetta del Mezzogiorno

coltori. L’evento è organizzato dall’Alsia e finanziato dal Dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata. 32 le aziende agricole lucane coionvolte nel progetto, di cui 10 in provincia di Matera e 22 in provincia di Potenza.

Il Quotidiano della Basilicata


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Basilicata Mezzogiorno

De Filippo e Mancusi esprimono l’intesa per lo stato di emergenza dopo il sisma del 26 ottobre

Una speranza per il Pollino “Ma serve soprattutto la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio” Il goeverno discute lo stato di emergenza per il terremoto del Pollino. Il presidente Vito De Filippo, e il vicepresidente Agatino Mancusi, hanno, infatti, espresso l’intesa della Regione all’esecutivo per l’ottenimento della dichiarazione di stato di emergenza. “Riteniamo tuttavia – hanno spiegato De Filippo e Mancusi – che questa strada non sia di per sé sufficiente ad affrontare la questione in modo corretto, poiché risolvere le emergenze determinate dalla scossa del 26 ottobre scorso non basta. Alla luce della situazione sismica

della zona – hanno aggiunto – la parte più consistente dell’attività deve essere quella di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio, portando avanti e rafforzando un’azione già fatta per essere certi che anche eventi futuri trovino quei territori pronti e le popolazioni siano tutelate. E’ su questo che ci aspettiamo ulteriori provvedimenti”. Secondo De Filippo e Mancusi, inoltre, “la scelta del governo di attivare le procedure per la dichiarazione dello stato di emergenza è sicuramente un segnale di attenzione alle aree colpite dal sisma e

“La scelta del governo è un segnale di attenzione purché non ci sia un aumento delle accise sui carburanti”

alle due Regioni in cui le stesse ricadono, ma se il tutto si risolvesse nell’automatico aumento delle accise sui carburanti nei due territori per finanziare gli interventi, a danno dell’economia delle fami-

glie e della competitività dei sistemi produttivi, l’attenzione potrebbe trasformarsi in beffa e anche di questo chiediamo si tenga conto”. Intanto, nella zona del Pollino la terra continua a trema-

re. Frequenti le scosse di assestamento dopo il terremoto di magnitudo cinque che ha colpito il confine tra Basilicata e Calabria la notte del 26 ottobre e che ha provocato danni e crolli. Il sisma ha

avuto una profondità di 6,3 chilometri. Rotonda è stato il comune più colpito in provincia di Potenza. Oltre duemila gli eventi sismici che si sono verificati nella zona negli ultimi due anni.(Bm4)

“Un binomio possibile”

“Occorre sviluppare progetti

Pittella a Viggiano: “Dove c’è energia ci può essere turismo, di nicchia e di qualità”

l’appeal del territorio”

“Anche dove c’è energia ci può essere turismo“. Così l’assessore al Turismo, Marcello Pittella, intervenendo al convegno organizzato a Viggiano dall’associazione Direttori d’albergo di Basilicata sul tema “Energia e Turismo. Quali scenari?” Per Pittella “la Val d’Agri è un territorio straordinario in grado di dare con generosità e di ricevere con garbo e ospitalità. Mi riferisco - ha continuato - allo straordinario contributo energetico che i paesi della Valle mettono a disposizione del fabbisogno nazionale ma anche all’attitudine all’accoglienza tipicamente lucana che nella zona trova una delle sue espressioni

più rappresentative. La Val d’Agri offre una serie di occasioni turistiche che, messe a sistema, costituirebbero pacchetti turistici in grado di attrarre anche il visitatore più esigente”. In proposito l’assessore ha citato il turismo storico-archeologico con Grumento, il turismo naturalistico con il Parco dell’Appennino lucano, quello enogastronomico con i fagioli di Sarconi, quello religioso con gli itinerari sacri e i festeggiamenti della Madonna di Viggiano. Pittella ha ricordato l’innata vocazione turistica dell’area che il governo regionale ha sostenuto con una serie di iniziative, tra cui il protocollo di intesa con

integrati capaci di elevare

“Mettere a sistema le offerte per promuovere pacchetti in grado di attrarre il visitatore più esigente”

l’Opera romana pellegrinaggi che ha inserito i percorsi religiosi della Basilicata nei pacchetti turistici. Nel suo intervento l’assessore ha citato il progetto della Fondazione Mattei

per la realizzazione di un Parco dell’energia per stimolare la conoscenza sul tema e promuovere le peculiarità del territorio. L’idea è un turismo culturale e didattico che inter-

cetti visitatori, ricercatori e appassionati di sviluppo e tecnologie. “Occorre – ha concluso – che gli imprenditori turistici della valle e tra questi i direttori d’albergo, insieme all’Apt,

all’ente Parco e con l’apporto della Regione che non farà mancare il suo sostegno, sviluppino progetti integrati in grado di elevare l’appeal del territorio”. (Bm4)

Il presidente della Regione Basilicata interviene sull’assoluzione del governatore dell’Emilia-Romagna coinvolto nell’inchiesta Terremerse

De Filippo: “Mai dubitato di Errani”

“Occorre riflettere sul ritorno di una stagione in cui il solo sospetto diventa già colpevolezza”

Una vicenda “adamantina” da cui trarre una lezione per il futuro

Per il presidente della Basilicata, Vito De Filippo, si tratta di una vicenda che ci deve far riflettere quella relativa a Terremerse, in cui era rimasto coinvolto i l presidente dell’EmiliaRomagna, Vasco Errani, assolto dal gup di Bologna. Interpellato dall’Ansa, il governatore lucano ha detto: ‘’L’assoluzione

del presidente Errani mi porta sicuramente sollievo, ma non stupore, perche’ si tratta solo della certificazione di qualcosa di cui non ho mai dubitato. Errani - ha aggiunto De Filippo - ha fatto di tutto per ottenere chiarezza il prima possibile scegliendo il rito di giudizio abbreviato e ha ottenuto quan-

to voleva. Ma la vicenda deve anche farci riflettere sul ritorno di una stagione in cui per chi ha responsabilita’ pubbliche il solo sospetto diventa gia’ colpevolezza, in cui si stravolge il sistema di garanzie costituzionali e democratiche, ribaltando il principio giuridico per il quale va provata la colpevolezza

non l’innocenza e l’onere della prova non sia sulle spalle del cittadino ma del sistema giudiziario stesso. Per questo dall’adamantina vicenda di Errani - ha concluso il governatore lucano - credo dobbiamo saper trarre non solo motivi di soddisfazione, ma anche insegnamento’’. (Bm4)


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Basilicata Mezzogiorno

La Regione vuole guardare al futuro

Valbasento: nessun arretramento, solo un rinvio per creare le condizioni necessarie per il confronto Il confronto sulla Valba- do modalità diverse il con- crisi che merita di essere sento avrà luogo a Poten- fronto sulle prospettive di trattata adeguatamente za venerdì 16 novembre rilancio sulla Valbasento, e non interdetta da pur con inizio alle ore 9,30 motivata solo dall’intento legittime manifestazioni nella sede della Regione di sottrarre dibattito e ri- di protesta, anche per la Basilicata. Si è reso neces- cerca delle migliori più ra- serietà metodologica, il sario un ulteriore e defi- pide e concrete soluzioni serio approfondimento nitivo aggiornamento, al alle invasività di situazioni collegiale e l’appropriata fine di contemperare le di crisi che pure devono interlocuzione con tutti esigenze poste, i soggetti istituper la conco- L’incontro che avvierà la riflessione zionali e sociali mitanza di altre che hanno caratiniziative, dalle si terrà a Potenza il 16 novembre terizzato il lavoro Associazioni sin- e sarà concluso dal governatore preparatorio del dacali e imprenconfronto. ditoriali, le quali hanno trovare appropriate sedi e La Valle del Basento costiconfermato la presenza e soluzioni. tuirà poi l’approdo finale la partecipazione attiva ai Nessuna fuga o arretra- e pubblico dell’attività lavori. Dovrebbe essere in mento, quindi, ma l’esi- avviata dall’esecutivo reogni caso apprezzata con genza di garantire il clima gionale quale conferma serenità la ragione che ha idoneo per analisi e solu- dell’impegno che è stato indotto il governo regio- zioni che sono sollecita- posto nel lavoro di imponale a organizzare secon- te da una condizione di stazione e nel valore che

“Un patrimonio linguistico da salvaguardare. I dialetti sono una risorsa da tutelare in quanto rappresentano l’identità di un popolo tramandata attraverso l’oralità. Non vanno considerati lingua minore di cui, per troppo tempo ci siano vergognati, come se parlare la lingua del posto o avere inflessioni dialettali fosse una discriminazione”. A dichiararlo l’assessore regionale alla Formazione, Vincenzo Viti, che ha partecipato al convegno internazionale di dialettologia in corso all’Università degli stu-

Valbasento

viene attribuito all’iniziativa, in un teatro di crisi che è considerato prioritario. La trasmissione in diretta di tutte le fasi dell’incontro e di quelli che seguiranno varrà, dal suo canto,

a togliere pretesti a quanti immaginano che non si vogliano rendere trasparenti i passaggi del confronto. L’obiettivo, dunque, rimane quello di garantire

Riscoprendo i dialetti

Viti: “Sono risorse da tutelare in quanto rappresentano l’identità di un popolo tramandata attraverso l’oralità. Non vanno affatto considerati lingua minore” di della Basilicata. “Negli anni – ha continuato Viti – come Regione abbiamo sostenuto il progetto Alba, l’atlante linguistico della Basilicata, proprio per recuperare le nostre radici linguistiche. Inoltre, il lavoro di ricerca portato avanti dalla professoressa Del Puente con il gruppo di giovani ricercatori ci consentirà di ricostruire

L’ingresso dell’Università della Basilicata

Presto due tavoli tecnici per guardare al futuro

le fasi arcaiche che hanno segnato la nostra storia lì dove non esiste traccia scritta. La Basilicata rappresenta un caso di studio interessante in quanto convivono i quattro sistemi vocalici tonici creatisi dalla frammentazione del latino. La ricerca sul campo ha permesso anche di utilizzare la professionalità e la preparazione dei

la massima efficacia alla Conferenza per giungere, attraverso il metodo della concertazione, alla definizione di un percorso incentrato sul rilancio dell’area. (bm9)

nostri ricercatori offrendogli la possibilità di lavorare cercando di trattenere le nostre intelligenze. Il lavoro svolto costituirà un archivio da consultare per enti e quanti dovranno svolgere ricerche. Infatti, i primi due volumi sono già stati pubblicati e appena sarà terminata la fase di ricerca abbiamo previsto di pubblicare il terzo che sarà dedicato al termine casa. Il convegno di questa tre giorni – ha concluso Viti – sono convinto che arricchirà il nostro percorso di spunti interessanti”. (bm9)

Scomparsa Luciano Barca, la Basilicata ammira il suo impegno

Il cordoglio della politica

Sustenaible Development School di Viggiano: l’assessore Pittella esprime soddisfazione e si congratula con gli organizzatori

De Filippo ricorda il percorso e gli ideali che guidarono l’uomo ed esprime vicinanza al figlio Fabrizio, attuale ministro

“Lodevole ed originale la tre giorni della Sustenaible development school, organizzata dal Centro Studi Basilicata Mediterraneo con il contributo del Comune di Viggiano, sui temi dello sviluppo sostenibile”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale alle Attività produttive, Marcello Pittella, aggiungendo che “investire attraverso giovani ricercatori e professionisti, provenienti da ogni parte del mondo, su ricerca e innovazione, costituisce il pilastro delle direttrici su cui si muovono le politiche del dipartimento Attività produttive della Regione Basilicata. In qualità di amministratore regio-

“La Basilicata piange la scomparsa di zione dell’assessorre alle Attività produtLuciano Barca, che la rappresentò come tive, Mercello Pittella: “Profondamente senatore, che ancor prima lottò per gli colpito per la scomparsa di Luciano Barca ideali di libertà come partigiano e che esprimo la mia più affettuosa vicinanza è stato sempre un esempio di impegno al figlio Fabrizio e a tutta la famiglia. Non per il nostro Paese, ed è particolarmen- posso non ricordare l’impegno di Luciate vicina al figlio Fabrizio il quale, ancor no Barca, partigiano, economista, giornaprima che essere ministro, è stato anche lista, per la Basilicata, che ha rappresenlui vicino alla nostra Regione partecipan- tato come Senatore della Repubblica, e do all’attività della per il Mezzogiorno. Fondazione Nitti”. E’ stato partigiano, poi Il suo impegno per la Con queste parole il ha offerto il suo contributo nostra terra - ha agpresidente della Regiunto il componengione Basilicata, Vito nel campo economico te dell’esecutivo - è De Filippo, ha espres- politico e gionalistico stato continuato dal so il cordoglio per la figlio, oggi ministro scomparsa di Luciano Barca. “Ricordar- della Coesione territoriale, ma impegnalo – ha detto De Filippo – non è solo il to qui direttamente per la Fondazione modo per rendere merito a un uomo giu- Nitti. Ci lascia e ci mancherà un gransto, ma anche per tenerne ben presente de protagonista della vita democratica l’esempio e indicarlo alle generazioni più italiana, un uomo coerente e semplice, giovani”. aperto al dialogo, un combattente per la Sulla stessa lunghezza d’onda la dichiara- libertà”. (bm9)

nale attento alle politiche di rilancio proposte dalle nuove generazioni - ha continuato Pittella - intendo provare a dar seguito concreto a tale iniziativa, convinto che si possa tradurre in termini positivi non solo per la Val D’Agri ma per l’intera Regione. Per giungere a questo traguardo pertanto, mi impegno a convocare due tavoli tecnici per discutere la fattibilità e la messa in campo delle idee emerse nei due focus: energia, risorse naturali e sviluppo economico - valorizzazione e sviluppo del patrimonio storico, culturale e sociale”. (bm9)


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Basilicata Mezzogiorno

Ospedale senza dolore formazione al San Carlo Per il direttore Giampiero Maruggi “l’Azienda sta dedicando grande e crescente attenzione e dedizione all’umanizzazione delle cure” Si terrà nell’Ospedale San Carlo di Potenza, il corso di formazione per l’impianto e la gestione degli accessi venosi centrali e periferici, diretto dal dottor Marcello Ricciuti e organizzato dall’Hospice-Terapia del dolore e cure palliative. Oggi è in programma il primo appuntamento che si svolgerà presso l’Auditorium dell’Ospedale e prevede un aggiornamento su emostasi e trombo-

si, le diatesi emorragiche. L’attività formativa è rivolta al solo personale del San Carlo (30 infermieri e 15 medici) con lezioni frontali ed esercitazioni pratiche. “E’ solo una coincidenza - ha commentato il direttore generale Giampiero Maruggi - che l’iniziativa parta alla vigilia della quarta giornata della memoria che gli Amici dell’Hospice organizzano domenica in ospedale.

Asm: bando per collegio sindacale

Ma è evidente che in un più ampio percorso e una crescente attenzione che l’Azienda sta dedicando all’umanizzazione delle cure il tema del dolore assume rilievo strategico. Il secondo appuntamento avrà luogo domani nella sala riunioni del reparto di Geriatria e prevede un corso su “Patologie a confronto: BPCO e IPB”, ovvero due patologie diffuse tra gli anziani, broncopol-

monite cronica ostruttiva e tumore alla prostata. Sempre domani, nell’Auditorium, è in programma il meeting “Trauma cranico grave: anestesia e trattamento intensivo “hot topics”, organizzato dalla struttura di Neuroanestesia, di cui è responsabile il dottor Salvatore Latronico e dal Dipartimento di Emergenza e accettazione, direttoda Luigi De Trana.

Il corso è rivolto a 30 infermieri e 15 medici

Sanità, domani a Matera un convegno sull’ematologia

Le proposte di candidatura devono essere inviate entro il prossimo 29 novembre

Nell’Ospedale Madonna delle Grazie si parlerà della sindrome mielodisplastica che colpisce prevalentemente soggetti anziani. Parteciperanno medici e tecnici

Sul Bollettino ufficiale della Regione Basilicata n.38 del 30/10/2012 è stato pubblicato l’avviso pubblico per la designazione di due componenti nel Collegio sindacale dell’Azienda sanitaria locale di Matera. Per proporre la propria candidatura occorre essere iscritti nel registro dei revisori contabili istituito presso il Ministero di Grazia e Giustizia, ed aver esercitato tale attività in enti pubblici o società private per almeno tre anni, ovvero essere funzionari del Ministero del l’Economia e delle Finanze ed aver esercitato per almeno tre anni le funzioni di revisore dei conti o di componen-

“Sindrome Mielodisplastica: medici di famiglia ed ematologia.” E’ il nome di un convegno organizzato dall’unità operativa di Ematologia dell’ospedale Madonna delle Grazie di Matera, curato dal dottor Alberto Fracasso. Il convegno si svolgerà domani, 10 novembre nell’auditorium del nosocomio materano. E’ prevista la partecipazione dei medici chirurghi, dei medici di famiglia, di infermieri e tecnici di laboratorio. Le mielodisplasie sono malattie della cellula staminale e possono evolvere in leucemia acuta. Si manifestano soprattutto in età avanzata e

te di collegi sindacali. La proposta di candidatura o di autocandidatura e la dichiarazione devono essere redatte in carta semplice, secondo gli schemi di modelli allegati A), B) e C) e come dettagliato nell’art.3 dell’Avviso, corredate da una copia fotostatica del documento di riconoscimento in corso di validità. Le stesse proposte devono essere acquisite al protocollo del Consiglio regionale, via Vincenzo Verrastro, 6 – 85100 Potenza, entro le ore 13,00 del 29 novembre 2012. Il bando, gli schemi dei modelli e la dichiarazione sono scaricabili dal sito internet del Consiglio regionale.

rappresentano pertanto una patologia emergente e spesso sottostimata. La diagnosi è appannaggio dell’ematologo, ma il

sospetto diagnostico ha origine nell’ambulatorio del medico di famiglia. Trattandosi di soggetti prevalentemente anziani,

spesso affetti anche da altre patologie, la gestione dei casi necessita di una integrazione tra ospedale di territorio con il coinvolgimento di più figure professionali: medici di famiglia, ematologi, geriatri, internisti, operatori di assistenza domiciliare. Gli obiettivi principali dell’incontro - convegno sono: sensibilizzare i medici di famiglia con un aggiornamento sulla diagnosi, la prognosi e la terapia e tracciare un percorso comune con la struttura ospedaliera. Il convegno prevede anche una sessione pomeridiana ed è accreditato dalla Commissione nazionale Formazione continua in medicina.

Dal Consiglio Cordoglio Folino

Cordoglio Pagliuca (Pdl)

Autonomie locali Vita (Psi)

Val Basento Benedetto (Idv)

Forestazione Mattia (Pdl)

Arbea II Ccp

Il presidente del Consiglio regionale esprime cordoglio, anche a nome dell’Assemblea, alla famiglia di Luciano Barca, morto ieri a Roma all’età di 92 anni. Folino ricorda il dirigente di primo piano del Pci, che partecipò alla resistenza e fu economista attento ai temi del Mezzogiorno. Fu tra l’altro senatore nel collegio di Melfi dal 1987 al 1992 . Al figlio di Luciano, ministro per la Coesione Territoriale Fabrizio Barca, che ha costruito un rapporto speciale con la Basilicata - conclude Folino - va tutto il nostro affetto ed il ricordo commosso di suo padre.

Esprime cordoglio per la scomparsa del senatore Barca, che nella sua lunga esperienza parlamentare ha rappresentato anche la Basilicata e il collegio di Melfi, diventando un punto di riferimento per tutti noi. “Nei suoi confronti, al di là delle idee e dei percorsi politici differenti, esprimo sentimenti di rispetto per l’alto senso dello Stato e per le sue capacità umane. Solidarietà ai familiari e a Fabrizio, che ha raccolto il testimone del padre anche nel rapporto con la Basilicata, attraverso la sua attiva partecipazione alle vicende della Fondazione Nitti”.

Il dibattito sul riordino delle Province ha messo in secondo piano la riforma dell’ordinamento locale. Oggi il pericolo è che invece di favorire la nascita di una nuova cultura autonomista, anche sotto la spinta della crisi economica più grave che il Paese ricordi, si faccia strada l’idea che le autonomie siano un danno e il centralismo la soluzione. E’ necessaria una riforma degli assetti istituzionali della Regione che razionalizzi e semplifichi alcuni processi, individuando nei Comuni e nelle loro forme associative il perno di una nuova governance locale.

La Conferenza in Valbasento può rappresentare una prima occasione di rilancio del confronto, a condizione che i i lavoratori, i cassaintegrati e quelli in mobilità, i titolari di imprese che operano in Valbasento, le amministrazioni locali, siano messi nella possibilità di partecipazione diretta. Altrimenti diventa un’ennesima riunione tra politici ed assessori, magari con la rappresentanza sindacale ed imprenditoriale. Si ritrovi il coraggio di sconvocare la Conferenza a Potenza e si indichi una nuova data con la conferma della sede a Ferrandina.

Per una svolta nella gestione del piano di forestazione Mattia in una interrogazione all’assessore all’Ambiente chiede la convocazione di una Conferenza di servizio alla presenza dei presidenti delle sette Aree programma, di una delegazione di consiglieri regionali, di dirigenti sindacali per individuare tutte le azioni necessarie a superare le criticità e per garantire efficacia ed efficienza specie per gli interventi destinati alla prevenzione del dissesto idrogeologico e alla tutela e alla valorizzazione produttiva del patrimonio forestale regionale.

La seconda Commissione consiliare permanente ha approvato a maggioranza l’assestamento del bilancio di previsione 2012 dell’ Agenzia della Regione Basilicata per le erogazioni in agricoltura. I lavori sono proseguiti con l’audizione dei funzionari del dipartimento Formazione Palamone e Bochicchio, in ordine al Piano regionale integrato per il diritto allo studio. Uno strumento di pianificazione di azioni e finanziamenti che pone le basi per favorire processi di sviluppo in ambito formativo ed occupazionale per i giovani lucani.


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Basilicata Mezzogiorno

Turismo è vitalità

La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi

I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari per realizzare strutture dal forte impatto turistico

Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II

a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale

Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 09.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I IX

Venerdì 9 novembre 2012

Per le aree del Pollino terremotate Banca Carime stanzia 10 milioni di euro per finanziamenti agevolati

le altre notizie

Per il terremoto del Pollino e nelle aree confinanti fra Calabria e Basilicata Banca Carime ha deciso di stanziare un primo plafond di 10 milioni di euro per finanziamenti agevolati finalizzati al ripristino delle strutture danneggiate. Lo rende noto la stessa Banca Carime a seguito del recente terremoto che ha colpito alcune aree del Pollino e alcuni paesi al confine fra Calabria ed in Basilicata, aree di operatività della stessa Banca. Le forme di finanziamento, prestiti o mutui, a condizioni agevolate, per sostenere il ripristino delle strutture danneggiate, sono messe a disposizione delle famiglie e delle imprese colpite dall’evento sismico dello scorso ottobre. In particolare tali iniziative, a tassi di favore, saranno assicurate ai cittadini ed alle imprese con sede nei comuni colpiti dal terremoto in cui è presente Banca Carime ovvero: in Calabria per i Comuni di Altomonte, Laino Borgo, Laino Castello, Mormanno e Papasidero; in Basilicata per il Comune di Rotonda. Il primo plafond di 10 milioni di euro di euro è messo a disposizione per prestiti chirografari per un massimo di 30mila euro (durata del prestito max 10 anni) e mutui ipotecari (durata max 30 anni). L’iniziativa proposta da Banca Carime resterà valida fino al 30 giugno 2013.

È scomparso Barca il cordoglio dei lucani

TENDOPOLI Gli alloggi di fortuna a Rotonda

ROTONDA

Sisma, stato di emergenza ok «Ma serve anche la sicurezza»

l . Stato di emergenza più vicino per le zone terremotate del Pollino. Già oggi il Consiglio dei ministri potrebbe dare il via libera, dopo che ieri il sottosegretario Antonio Catricalà ha incontrato i sindaci di Rotonda e Mormanno, Giovanni Pandolfi e Guglielmo Armentano, il vice presidente della Basilicata Agatino Mancusi, il presidente del Parco del Pollino Domenico Pappaterra e il sottosegretario regionale calabrese Franco Torchia. In precedenza il Governo aveva chiesto l’intesa alle due Regioni per riconoscere la situazione di emergenza. «Per mia natura sono prudente - ha detto Pandolfi all’uscita da Palazzo Chigi -. Aspettiamo di vedere cosa succede oggi o nei prossimi giorni. Catricalà ha dimostrato impegno». La Basilicata apprezza la decisione del Governo, ma chiede anche stanziamenti per continuare la messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio. Per presidente Vito De Filippo e il vice presidente Agatino Mancusi« lo stato di emergenza non è di per sé sufficiente ad affrontare la questione in modo corretto, poiché risolvere le emergenze determinate

DANNI ANCHE A MARATEA Nella città tirrenica è stata chiusa la chiesa del Rosario. Ci sono lesioni su una delle arcate

dalla scossa del 26 ottobre scorso non basta. La parte più consistente dell’attività deve essere quella di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio. Ed è su questo che ci aspettiamo ulteriori provvedimenti». Per De Filippo e Mancusi la scelta del Governo di attivare le procedure per la dichiarazione dello Stato di emergenza è sicuramente un segnale di attenzione alle aree colpite dal sisma e alle due Regioni di cui fanno parte, ma se il tutto si risolvesse nell’automatico aumento delle accise sui carburanti nei due territori per finanziare gli interventi, a danno dell’economia delle famiglie e della competitività dei sistemi produttivi, l’attenzione potrebbe trasformarsi in beffa e anche di questo chiediamo si tenga conto». Intanto la terra continua a tremare sul Pollino. Una scossa di magnitudo 3 si è verificata alle 12. 57 di ieri ad una profondità di soli 6. 3 chilometri. L’epicentro è stato localizzato 7 km ad est dell’abitato di Rotonda. Secondo i rilievi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia, la terra ha tremato anche alle 4. 40 (2. 3) e alle 2. 50 (2. 0). Dopo la scossa del 26 ottobre si sono avute 655 repliche di cui la più forte resta

media dell’istituto comprensivo «C.Gennari» di piazza Europa dove due classi hanno dovuto essere evacuate per la caduta di calcinacci. Ma il sindaco Mario di Trani chiarisce subito che si tratta di danni irrisori e che lo stabile è perfettamente agibile. Infatti, le lezioni si stanno svolgendo regolarmente. I ragazzi delle due classi sgomberate sono stati sistemati al piano terra dello stesso istituto.

ATTO VANDALICO

Squarciati i pneumatici di Massaro (Csail)

Il 14 novembre 4 ore di sciopero per il lavoro

CHIESA DEL ROSARIO A Maratea

Poste, «i tagli agli organici causano ritardi nel recapito della corrispondenza» il pagamento delle bollette scadute. Alle sollecitazioni la filiale locale di Poste Italiane avrebbe risposto che i ritardi sarebbero da addebitare a problemi di toponomastica. Per la Cisl si tratta di una giustificazione pretestuosa perché i ritardi sono causati unicamente dai tagli agli organici e più in generale dalla politica di ristrutturazione avviata da Poste Italiane, ristrutturazione che sta penalizzando fortemente i territori e in particolare le aree rurali e che sta mettendo in seria

TRAMUTOLA

INDETTO DALLA CGIL

MOLITERNO LA DENUNCIA DELLA CISL: «DA SEI MESI GRAVI DISSERVIZI NELLA CONSEGNA DELLE LETTERE»

l La Cisl denuncia pesanti disservizi nella consegna della posta nel comune di Moliterno. Da circa sei mesi, in concomitanza con la riduzione delle zone di consegna da tre a due, la corrispondenza – stando a quanto riferito dalle persone che si sono rivolte alle sedi locali della Cisl – viene recapitata con notevole ritardo e i tempi di giacenza arriverebbero fino a venti giorni, cosa che sta provocando diversi disagi e contrattempi alle famiglie della zona, soprattutto per quanto riguarda

n Il governatore lucano Vito De Filippo e il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, esprimono sentimenti di cordoglio e di vicinanza alla famiglia di Luciano Barca, che è morto a Roma all’età di 92 anni. Folino ricorda «il dirigente di primo piano del Pci, che partecipò alla resistenza e successivamente fu economista competente ed attento ai temi del Mezzogiorno».

POTENZA

I sindaci ieri hanno incontrato il sottosegretario Catricalà quella di 3. 3 all’1.16 del 26 ottobre. Dal 4 ottobre del 2011 ad oggi sul Pollino sono state registrate 3. 390 scosse. Continuano le verifiche dei vigili del fuoco ed emergono danni anche in altri paesi. A Maratea è stata chiusa la chiesa del Rosario. Sono comparse lesioni su una delle arcate dell’ingresso che sarà puntellato. Poi la chiesa potrà riaprire. Cosa che dovrebbe avvenire già nella prossima settimana. Danni anche alla scuola

DE FILIPPO E FOLINO

n I pneumatici dell’auto del presidente del Csail-Comitato indignati lucani, Filippo Massaro, sono stati squarciati con un punteruolo a Tramutola, dove Massaro si trovava per una riunione. Massaro ha denunciato il fatto ai Carabinieri. Nell’aprile scorso, lo stesso tipo di danneggiamento avvenne per la prima volta, mentre l’auto era parcheggiata nei pressi della casa di Massaro.

GIÀ OGGI IL CONSIGLIO DEI MINISTRI POTREBBE DARE IL VIA ALLO STATO DI CALAMITÀ

PINO PERCIANTE

POTENZA

difficoltà anche il personale per via di carichi di lavoro sempre più gravosi. Da qui la richiesta della Cisl di attenuare i tagli previsti nel piano industriale, potenziare la presenza di Poste Italiane nei comuni e rifocalizzare il core business sui servizi universali per i quali l'azienda riceve lauti contributi dallo Stato. Purtroppo, lamenta la Cisl, l'impegno in tal senso dell'ad di Poste Italiane Massimo Sarmi non ha al momento sortito alcun significativo cambiamento.

n Si terrà lunedì prossimo, a partire dalle 10.30, presso la sede Cgil di via del Gallitello 163, a Potenza, la conferenza stampa di presentazione dello sciopero generale di 4 ore indetto dalla Cgil per il 14 novembre, in concomitanza con la giornata di mobilitazione europea dichiarata dalla Ces, Confederazione europea dei sindacati, dal titolo: «Per il lavoro e la solidarietà contro l’austerità».

VAL D’AGRI ALSIA

Melo e coltivazione in Basilicata, una mostra n L’Italia è il più importante paese frutticolo d’Europa specie per la produzione estiva. Quali sono le varietà più adatte ai territori meridionali e come rendere compatibili fra loro attività agricole, tutela e valorizzazione dell’ambiente naturale? Su queste tematiche, calate nello specifico del territorio lucano, si terrà oggi a Villa d’Agri, un convegno con mostra pomologica, organizzato dall'Alsia, con focus sulla coltivazione del melo in Val d’Agri.

SAN FELE IL GIP DI POTENZA HA CONVALIDATO L’ARRESTO IN ATTESA DEL PROCESSO

I due pusher vanno in carcere avevano sette chili di hashish l L'uomo e la donna, di 22 e 38 anni, arrestati a San Fele il 4 novembre scorso dai Carabinieri – che trovarono nella loro casa sette chili di hascisc – aspetteranno in carcere il processo. Lo ha deciso il gip di Potenza. Nella loro casa, nelle campagne di San Fele, i militari trovarono, oltre ai sette chili di hascisc, alcune piante di marijuana e numerosi semi di canapa indiana, e un vero e proprio «laboratorio domestico» per preparare le dosi. La droga , risultata «di ottima qualità», avrebbe fruttato, divisa in otto-diecimila dosi, circa 80 mila euro. I carabinieri stanno indagando per stabilire «il percorso» fatto dalla droga per raggiungere San Fele e se i

due arrestati siano collegati con organizzazioni criminali.stupefacente. rimane la soddisfazione per aver impedito che la droga fosse immessa sul mercato dello spaccio al dettaglio. Tutto questo dopo l’udienza di convalida dell’arresto operato dai carabinieri della compagnia di Melfi a carico dei due pusher conviventi. Il gip del tribunale di potenza, dopo circa 4 ore di udienza, ha disposto che i due arrestati venissero tradotti presso la casa circondariale di Potenza, in attesa del processo. La droga sequestrata, come detto, sottoposta ad analisi di laboratorio, è risultata di ottima qualità. se immessa sul mercato avrebbe fruttato oltre 80 mila euro, dal momento che le dosi stimate sono circa

SEQUESTRO I sette chili di droga 8 dieci mila. Sono in corso indagini da parte degli investigatori, che per la prima volta si sono trovati di fronte ad un sequestro così importante in quell’area, per risalire all’origine e individuare il percorso fatto dalla sostanza stupefacente prima di arrivare a San Fele, nonché i collegamenti tenuti dagli arrestati con altre organizzazioni in grado di procurare un quantitativo tale di droga.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - - 09.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

II I BASILICATA PRIMO PIANO

SANITÀ LUCANA

CASA DIVINA PROVVIDENZA

Venerdì 9 novembre 2012

PRIMI IMPEGNI Martedì attesa la firma per la transazione. L’Asp pagherà direttamente i dipendenti potentini con parte dei fondi delle rette

Emergenza Don Uva «Piano salva stipendi» Un’iniziativa della Regione per salvare la struttura di Potenza MIMMO SAMMARTINO l Il Don Uva di Potenza nella bufera. Gli stipendi non pagati da agosto, l’intenzione dell’azienda di mettere in mobilità 72 dei 417 addetti (che, seppur non pagati, continuano a prestare regolare servizio), la spada di Damocle che pende in attesa che il Tribunale di Trani decida del fallimento della Casa della Divina Provvidenza. Intanto la Regione, su iniziativa dell’assessore alla salute, Attilio Martorano, sta predisponendo le contromisure per lanciare un salvagente ai dipendenti lucani. L’accumulo dei debiti ha determinato il mancato pagamento degli stipendi arretrati (i dipendenti di Potenza hanno, sinora, ricevuto solo un acconto della mensilità di agosto). Nei giorni scorsi, avendo incassate le rette della struttura locale, a Bisceglie e a Foggia gli stipendi arretrati sono stati saldati. A Potenza invece, gli 800mila euro pagati dall’Azienda sanitaria (Asp) sono serviti per gran parte a far fronte a un pignoramento verso terzi e a pagare i debiti verso un’azienda fornitrice (Ambrosia). Sono così rimasti 300 mila euro con i quali, nei prossimi giorni, si conta di saldare la mensilità relativa allo scorso agosto. «Ma stiamo lavorando alacremente per trovare una soluzione idonea per il Don Uva assicura Martorano. - Stiamo attuando una sorta di norma salva stipendi. A inizi della settimana prossima dovrebbe essere firmata

SEDE La sede del Don Uva a Potenza la transazione fra Asp e Don Uva che, tra l’altro, prevede l’erogazione di due milioni per il 2012 e di quattro milioni per il 2013. Denari con i quali intendiamo risolvere innanzitutto i problemi dei dipendenti della struttura di Potenza». Sempre martedì, nel corso del Consiglio regionale, andrà in approvazione una legge proposta sempre dall’assessore Martorano in base alla quale l’Asp si impegna a pagare direttamente gli stipendi dei dipendenti potentini con denari scomputati dalle quote relative al pagamento delle rette. Resta aperta l’ipotesi, sulla quale la Regione Basilicata aveva cominciato a ragionare nei mesi scorsi, relativa alla possibile cessione del ramo

d’azienda. Con l’obiettivo di superare la collaborazione con l’ente pugliese, portando la gestione della struttura potentina tutta in Basilicata. «Ma - osserva l’assessore Martorano - prima di agire su questa materia è necessario attendere le decisioni del Tribunale di Trani». «Quanto sta avvenendo - affermano il segretario regionale della Uil, Carmine Vaccaro, e il segretario regionale Uil-Fpl, Antonio Guglielmi - dimostra ancora una volta la più totale inaffidabilità della Casa Divina Provvidenza che continua ad avere atteggiamente incredibili di fronte alle difficoltà di centinaia di famiglie senza salario dal mese di agosto.. In presenza di simili atteggiamenti ci sarebbe solo da chiedere l’immediata revoca della convenzione, se non fosse che una simile soluzione, al momento, potrebbe rivelarsi un salto nel buio. Perciò il sindacato sta assumendo una posizione responsabile al solo scopo di garantire il servizio e trovare una soluzione compatibile con il rispetto delle procedure che purtroppo non possono andare contro le leggi del nostro paese. Chi pensa a facili scorciatoie è fuori dalla realtà e lavora contro i lavoratori del Don Uva». Il riferimento della Uil è a posizioni espresso da un sedicente anonimo comunicato dei lavoratori Don Uva». Complessivamente, nella struttura di Potenza ci sono, al momento, 463 posti letto, con importi liquidati (dati relativi al 2011) pari a 16 milioni e 98.100 euro.

SETTIMANA DELLA RICERCA AIRC MASSIMO DI MAIO E FABIANA QUAGLIA ALL’ITIS EINSTEIN E ALL’ITCG DA VINCI

I ricercatori entrano a scuola «Così lottiamo contro il cancro» MARIO LATRONICO l Il futuro della ricerca comincia nelle scuole. La curiosità ma anche l’energia dei ragazzi verso la conoscenza del problematiche tumorali può rappresentare un ulteriore passo per sconfiggere il cancro. Si è svolta ieri mattina anche a Potenza, presso l’Itc «Leonardo Da Vinci» e l’Itis «Einstein» la giornata dedicata ai giorni della ricerca, organizzata dall’Airc (Associazione italiana per la ricerca sul cancro) sotto l’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica in corso di svolgimento in diverse strutture scolastiche nazionali. L’incontro con i ragazzi dell’Einstein si è tenuto presso l’Aula Magna della vicina struttura scolastica dell’istituto Tecnico per Geometri in via Sicilia. Ad intrattenere in questa sede gli studenti è il ricercatore Massimo Di Maio. «Ho spiegato ai ragazzi in una parte introduttiva cosa sia la ricerca e la sua valenza in ambito scientifico – spiega il dirigente medico che lavora presso la Unità di Sperimentazioni Cliniche dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli - in Italia purtroppo i finanziamenti pubblici sono inferiori rispetto ad altre realtà all’avanguardia come Giappone e Stati Uniti. Ho portato ai ragazzi la mia esperienza di ricercatore ed ho trovato in loro

tanto interesse rispetto a questi temi. Oltre alla ricerca – conclude Di Maio - è fondamentale occuparsi del tema della prevenzione, è utilissimo scoprire i tumori in via preventiva correggendo ad esempio lo stile di vita come la sedentarietà, i fattori di rischio e l’alimentazione». «Attraverso l’Airc il problema cancro entra nella vita civile- sono le parole invece di Rosa Pedio Diamante, presidente del Comitato Airc di Basilicata – l’alleanza tra società e scienza è imprescindibile. Anche se viviamo in un periodo di forte crisi economica la ricerca deve continuare, è una questione di progresso e di civiltà». «L’Itis già da qualche anno è molto sensibile verso le giornate dedicate alla ricerca – è il commento della professoressa Rosa Romanelli, referente scolastico del progetto- gli studenti in queste giornate prendono coscienza di questa realtà. La nostra regione purtroppo ha tanti casi di tumori con un alto tasso di mortalità rispetto alle persone che si ammalano. A livello politico non ho visto una seria volontà di fare luce sulla questione. Bisogna incentivare la ricerca e capire le cause di tutte queste morti oscure in Basilicata». Invece presso il «Da Vinci» a parlare ai ragazzi nell’Aula Magna è la dottoressa Fabiana Quaglia, laureata in

INCONTRI I due ricercatori [foto Tony Vece] Farmacia e ricercatore presso il Dipartimento di Chimica Farmaceutica e Tossicologica dell’Università degli Studi Federico II di Napoli. «L’approccio della ricerca sul cancro prevede una grande vastità di competenze – spiega Quaglia – il mio compito specifico come ricercatore è spiegare come nell’universo del farmaco sia importante potenziare i medicinali che abbiamo piuttosto che di trovarne di nuovi. Nei nostri laboratori cerchiamo medicinali cosiddetti intelligenti. I farmaci agiscono allo stesso modo sulle cellule sane e malate mentre dovrebbero indirizzarsi più incisivamente solo su quelle malate. Diventando più specifico il farmaco più avere maggiori possibilità di attaccare le cellule tumorali ed im-

SANITÀ I dipendenti del Don Uva di Potenza in una recente protesta

pedire che le stesse di propaghino anche negli altri tessuti. La mia è una passione immensa verso la ricerca – confida alla platea degli studenti la ricercatrice Fabiana Quaglia – tutta la nostra attività non si ferma mai, con la ricerca ci si confronta con altre culture e con altri mondi ricavandone un grande bagaglio di esperienze professionali e umane». «Sarebbe bello avviare i nostri studenti al mondo della ricerca – spiega infine Luisa Vicario consigliere dell’Airc del Comitato di Basilicata – il ruolo della scuola è fondamentale in questi giorni. La conoscenza e l’entusiasmo dei giovani anche nel portare alle loro famiglie il messaggio di questi percorsi può aiutarci a sconfiggere il cancro».

Tribunale di Trani L’istituto ha chiesto il concordato preventivo Sono appese all’ammissione al «concordato preventivo in continuità aziendale» le speranze di evitare il fallimento della Casa Divina Provvidenza. Non ci sono soldi per far fronte ai cospicui debiti e così l’accordo coi creditori, di diverse classi, per l’Istituto biscegliese (che ha sedi anche a Foggia e Potenza) risulta l’unica soluzione alternativa alla dichiarazione di fallimento chiesta al Tribunale Civile di Trani dalla Procura della Repubblica. Per la serie meglio feriti che morti. Anche, forse, per molti degli stessi creditori, soprattutto fornitori, che in caso di fallimento rischierebbero di rimanere con le mani vuote più di quanto non possa accadere con l’eventualità del concordato preventivo. La richiesta di ammissione al concordato preventivo, mirata peraltro a garantire il funzionamento della struttura con la nomina da parte di Tribunale di un commissario giudiziale, è stata formalizzata dai legali della Casa della Divina Provvidenza nell’udienza celebrata ieri davanti al giudice delegato Alfonso Pappalardo. Il giudice si è riservato di riferire al collegio. Qualunque decisione, infatti, spetta al Tribunale in composizione collegiale (3 giudici) all’esito della sua relazione sulla vicenda.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - - 09.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VIII I POTENZA CITTÀ

Venerdì 9 novembre 2012

ISTITUZIONI

CONVEGNO Il ministro per la Funzione Pubblica partecipa, nel capoluogo lucano, a un convegno dei Lions all’università

LA REGIONE FATTA A PEZZI

IDEA GENIALE Il ministro ha «scaricato» sul sindaco di Potenza la perdita della Provincia per Matera. La replica: «E perché non l’hanno stabilito per legge?»

Basilicata mutilata e in conflitto Il ministro Patroni Griffi a Potenza. Lettera aperta di Folino: «Riconsidera il caso lucano» l Spoliazione del territorio, sottrazione di istituti, enti e servizi, taglio di una Provincia su due e anche la singolare uscita del rappresentante del Governo con la quale si è «scaricata» la responsabilità delle tensioni esplose fra comunità e territori (Matera e Potenza) sulle spalle di un sindaco. Uscita che ha suscitato peprplessità non solo per la scarsa eleganza, ma anche per il merito.

LETTERA APERTA - Al ministro, che domani viene in visita a Potenza per partecipare a un convegno promosso dai Lions, ha inviato una «lettera aperta» il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, con la quale ha ricordato le doti del popolo lucano che «sa discutere, ragionare e protestare civilmente, come accade domani a Melfi a causa della soppressione del tribunale in un’area particolarmente GENIO - A prosensibile ai temi posito della coincidella sicurezza denza fra i territopubblica e delle leri di provincia-regalità». Così «cogione in Basilicata me accadrà dome(come in Umbria e nica a Matera, donel Molise) Patrove tutti i Consigli ni Griffi ha infatti comunali e il ConVincenzo Folino affermato: siglio provinciale «Avranno funziosi riuniranno per ni diverse. Anzi, avevamo pensato esprimere il proprio disappunto che sarebbe stato geniale avere ca- per la decisione assunta dal gopoluoghi di Regione e di Provincia verno, e attualmente all’attenziodiversi». E ha citato, come esem- ne del Parlamento, di sopprimere pio, proprio il caso lucano: «Po- la Provincia di Matera». tenza capoluogo di Regione e Matera di Provincia. Ma il sindaco di LE RAGIONI - Il presidente del Potenza non ne ha voluto sape- Consiglio regionale Folino fa sare...». Tant’è che, dinanzi a questa pere al ministro che anch’egli par«genialata» annunciata a giornali teciperà a queste manifestazioni. e tivvù, il sindaco di Potenza ha Lo farà soprattutto «per ribadire replicato: «E perché questa solu- con rigore e serenità le ragioni dei zione geniale non l’avete disposta lavoratori che vedono incerto il per legge?». Obiezione rimasta ov- proprio futuro, dei professionisti che vedono messa in discussione viamente senza risposta. la propria funzione e soprattutto

IL RICORDO

Le giornate potentine dell’architetto Aulenti a cui è legata l’agorà FRANCESCO SCARINGI * l La morte di Gae Aulenti ci ha profondamente rattristati. Ecco un suo ricordo in occasione di una sua venuta a Potenza, circa un lustro fa, prima che il suo nome fosse malamente coinvolto sulla questione del rifacimento di Piazza Mario Pagano. Arrivò su nostro invito, come associazione Basilicata 1799, insieme a Margherita Petranzan, direttrice della rivista di architettura Anfione e Zeto, che aveva appena pubblicato unamonografia su di lei. Con Margherita c’era un rapporto ormai consolidato. Organizzavamo insieme incontri biennali in cui si confrontavano architetti e uomini di cultura di grande rilievo sulle questioni della città contemporanea. Gae Aulenti soggiornò a Potenza per due giorni, guidò un workshop con giovani architetti e, nel pomeriggio del secondo giorno, tenne un affollato incontro pubblico, in cui parlò di alcune sue realizzazioni e della sua concezione dell'architettura.Fu con noi estremamente gentile e affabile. Sprigionava energia epresentava un bel cipiglio. Ma fu a cena che avemmo l'occasione di conoscere da vicino, con grande ammirazione ed interesse, in un'atmosfera amicale e confidenziale, la donna e il grande architetto. Non sopportava il termine archi-star, che a suo dire si addiceva ad architetti postmoderni, ribadiva - scandendo bene le parole - di essere un architetto moderno, sottolineando la necessità per l'architetto di tener conto del contesto. I suoi occhi mobili e attenti fissavano gli interlocutori con curiosità, mentre i corti capelli bianchi, incorni-

dei cittadini e dei consumatori che temono di perdere servizi essenziali e di non poter esercitare diritti fondamentali». «In Italia scrive Folino al ministro - siamo giunti in ritardo e con qualche confusione di troppo alla consapevolezza della necessità di un riordino delle funzioni e della presenza dello Stato e degli stessi enti locali, passando da un federalismo troppo proclamato e male attuato ad un neocentralismo senza progetto, con il rischio che talvolta il rimedio possa risultare peggiore del male. Il riordino delle Province, così come proposto e attualmente in discussione in Parlamento, ne è un esempio. Non sappiamo quanto sarebbe stata utile la soppressione di tutte le Province, poiché non si possono sopprimere le funzioni, i servizi e il personale che vi attende, ma certamente una decisione (con le necessarie implicazioni costituzionali) generale e di sistema sarebbe stata più comprensibile e forse anche più accettabile dall’opinione pubblica». CRITERI - «La strada scelta di utilizzare criteri apparentemente oggettivi per arrivare alla riduzione con accorpamento delle Province (per non parlare delle eccezioni, che anche in questo caso, secondo una tradizione italica, ci sono) - sostiene Folino - può risultare una furbizia inutile, se non

addirittura dannosa, poiché non quantifica il risparmio (e forse non ce ne sarà) mentre oltretutto vi sono stati e sono tuttora in corso tagli di spesa che incideranno purtroppo su servizi essenziali (dalla gestione delle scuole alla sicurezza sulle strade). Tagli fatti peraltro in maniera “lineare” senza i necessari criteri o l’adozione di costi standard equi e ragionevoli». RISPARMI - tagliare tutte le Province, ha assicurato Patroni Griffi in televisione, avrebbe «determinato un aumento, più che una riduzione dei costi». «Cosa probabilmente vera - dice Folino ma non certo per i differenti regimi contrattuali tra i dipendenti dei diversi enti, come lei sostiene». «Il vero risparmio - prosegue il presidente del Consiglio regionale lucano - sarebbe invece determinato dalla conseguente riduzione degli uffici periferici dello Stato (Prefetture, Questure, comandi militari, Inps, Inail, Agenzia delle entrate, Agenzia del territorio ecc.). Ma se il problema vero è questo, lo Stato avrebbe potuto puntare su una migliore e meno costosa riorganizzazione della sua presenza sul territorio, anche in ordine alle caratteristiche delle diverse aree e con particolare attenzione ai presidi di legalità e di sicurezza. La soluzione adottata invece finisce per far riapparire, proprio mentre abbiamo appena

finito di celebrare i 150 anni dell’Unità d’Italia, antiche rivalità e conflitti localistici che rischiano di riportare indietro di cent’anni l’Italia».

Matera e dalla sua provincia. Un’azione che certamente sapranno mettere in campo tutti i nostri parlamentari in sede di esame del decreto».

PAPOCCHIO - Per Folino, «il RICONSIDERAZIONE - E Fovero papocchio di questo modello lino, in conclusione, chiede al midi riorganizzazione è la coinciden- nistro - «interpretando le posizioza di tre Regioni (Basilicata, Um- ni espresse dal Consiglio regionabria e Molise) con le uniche Pro- le della Basilicata, la necessità di una riconsideravince rimaste, che zione della scelta potrebbe generare fatta dal Governo sovrapposizioni e nell’imminente contrapposizioni iter parlamentare, dannose». Quanto affinché non ci sia alla soluzione «gecoincidenza dei niale» enunciata dal ministro, seterritori provincondo Folino queciali e regionali, e st’ultimo «avrebbe che quindi siano fatto bene a convosalvaguardate le care il presidente Filippo Patroni Griffi due Province di della Regione, i Potenza e di Mapresidenti delle due Province, i tera, così come è scritto nel primo sindaci delle due città capoluogo punto del deliberato del Consiglio per verificare, valutare ed affer- regionale del 16 ottobre 2012 ed mare la validità di un simile per- auspicato anche dai gruppi concorso, evitando così le attuali siliari che hanno espresso un voto preoccupazioni e pulsioni deriva- differente in quella sede». Con te anche da una legge che scarica la’uspicio che «la presenza dello troppe responsabilità sui due ca- Stato, delle sue funzioni, dei suoi poluoghi». «Sono certo - dice il pre- uffici periferici, venga analizzata sidente del Consiglio regionale - e ridefinita nell’ambito di un perche le istituzioni e la società lu- corso di cooperazione, collaboracana sapranno ancora una volta zione e condivisione tra Governo, difendere l’unità regionale, nel ri- Regione e Consiglio della autonospetto delle differenti posizioni po- mie locali». Per contenere la spelitiche e con la capacità di tutelare sa, ma senza rinunciare ai servizi [mi.sa.] tutti i territori, a cominciare da per il territorio.

I COMMENTI FRANCESCO SCARINGI, PRESIDENTE DELL’ASSOCIAZIONE BASILICATA 1799, RICORDA GAE AULENTI E S’INSERISCE NEL DIBATTITO SU PIAZZA PREFETTURA

Una piazza laddove c’era uno spiazzo «Ma andava valorizzato il palazzo Ina» Il particolare Ci risiamo: fanno saltare di nuovo uno dei dissuasori Non c’è pace per i dissuasori sistemati nell’area di piazza Prefettura, a Potenza. Ancora una volta quello posto all’inizio del «corridoio» che costeggia il palazzo della redazione della Gazzetta è stato sradicato da qualcuno (nella foto di Tony Vece). Nelle precedenti occasioni sarebbero state automobili delle forze dell’ordine che sconfinano sulle aree pedonali per ragioni di sicurezza (?). E questa volta chi è stato? Il Comune, non più tardi di cinque giorni fa, ha annunciato che presto sistemerà i segnali di divieto di transito e di isola pedonale per poi poter intervenire con multe ai danni dei trasgressori. Ma naturalmente si chiede la collaborazione di tutti, cittadini e forze dell’ordine. Qui ci sono dissuasori che indicano chiaramente l’inizio di una zona pedonale. Possibile che qualcuno non l’ha ancora capito? ciavano un volto lungo e senza età, che a tratti veniva velato da una nuvola di fumo che gli conferiva nello stesso tempo mistero e autorità, mentre con l'altra mano sorseggiava un bicchiere di whisky. La conversazione, modulata dalla sua voce rauca e profonda, fu poliedrica. Si toccarono vari argomenti. Il racconto della sua vita professionale, delle sue opere, del suo vivere tra l'Italia e l'America, verso cui mostrava preoccupazione per la situazione sociale e politica dopo l'attentato alle torri gemelle. I suoi racconti attrassero la nostra attenzione per la ricchezza degli incontri importanti della sua vita e per la molteplicità dei suoiinteressi. Le nostre curiosità si concentrarono in modo particolare sul

rifacimento in museo della stazione d’Orsay a Parigi e degli incontri con Mitterand. E poi della sua collaborazione con Ronconi e il mondo del teatro. Lei, «milanese», manifestava un grande interesse per il Sud e le sue problematiche. Ci soffermammo a discutere del boom economico e della fase della grande speculazione edilizia che aveva massacrato le città del sud Italia. Fummo costretti ad andare via dal ristorante dall'ora tardi e dal comportamento «moralizzatore» delristoratore, piccato per l'odore di fumo, nonostante avessimo chiesto una sala a parte e nel locale non ci fosse nessuno. Il giorno dopo ci salutammo con calore e lei partì senza sapere che Potenza, qualche anno dopo, l'avrebbe ricoinvolta per il rifacimento della piazza. È stato

veramente penoso assistere con quanta insulsaggine il suo nome sia stato coinvolto nella discussione su piazza Mario Pagano da architetti della domenica e storici locali che usano la storia a loro piacimento. Certo si può essere in disaccordo con scelte, punti di vista e gusti, ma preferibilmente con stile e cognizione di causa. Ora, è evidente che tutta la questione è stata mal gestita politicamente e fomentata da spiriti poco inclini all'estetica e più dediti a polemiche politiche strapaesane. Per quanto ci riguarda, Potenza ha finalmente una piazza - dove prima c'era solo uno spiazzo parcheggio -, che crea una certa atmosfera ed esprime un’idea architettonica. La scelta di un segno contemporaneo è apprezzabile e per noi inevitabile, senza

farsi sedurre da populistici richiami storici ed identitari. In questo bisogna essere nietzscheani, nel senso di comprendere dell'utile, ma anche del danno della storia se essa è intesa come sterile anticheria dal sapore mortifero. D'altronde, è difficile trovare un filo conduttore in un luogo composto da una molteplicità di edifici in contrasto tra loro e da autentici falsi storici. Nonostante ciò non siamo pienamente soddisfatti, e a nostro parere qualcosa di più espressivo sarebbe potuta sorgere se non si fosse mediato eccessivamente al ribasso: pochezza della politica e debolezza dell'architettura. Per intenderci il luogo così come appare non emerge in modo particolare, dà un'idea incompleta di sè, e non si esprime «magnificamente» con il contesto. Forse - e qui siamo nel regno delle opinioni - bisognava seguire l'idea del tratto contemporaneo più a fondo. Scegliere un riferimento architettonico più autentico, che a noi risulta essere il palazzo delle Generali e riportarlo sulla piazza. Se invece di privilegiare lo sguardo verso il teatro, ci poniamo al fondo della piazza volgendo le spalle al palazzo della Prefettura (un'autentica bruttura architettonica), e guardiamo verso il Gran caffè, abbracciando con lo sguardo il porticato e la facciata del palazzo sovrastante, si ha una visione unitaria, quasi metafisica, alla De Chirico, della piazza. Penso che questo poteva essere un filo conduttore interessante.Le polemiche in atto non ci convincono e stentiamo a credere che tanta furia iconoclastica possa portare a risultati migliori. [* Presidente Associazione Basilicata 1799]


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - - 09.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

MATERA CITTÀ I XIII

Venerdì 9 novembre 2012

INTERVISTA ALL’ARCIVESCOVO

LE PASSIONI DELL’ARCIVESCOVO PER GLI SPORT ESTREMI

È stato un sub ma a settembre ha fatto il volo dell’angelo

LA CHIESA ROMPE IL SILENZIO

SUL CALESSE Mons. Salvatore Ligorio con il Bambinello il giorno della Bruna [foto Genovese]

MATERA. Mons. Salvatore Ligorio non è soltanto un uomo di Chiesa. Da sportivo sembra seguire le orme di papa Wojtyla. Probabilmente da giovane avrà praticato anche il calcio, la disciplina più diffusa. Ma l’arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina sembra avere una particolare predilezione per gli sport estremi. In passato, ha indossato la muta da subacqueo. Una grande passione. «Ma soltanto a livello dilettantistico – precisa –. Il mare mi piace fin da ragazzo. Ormai ho smesso per questioni di tempo. Occorre esercizio per la pratica delle immersioni». Nel settembre scorso, mons. Ligorio si è cimentato nel volo dell’Angelo. «Mi sono trovato a far visita al parroco di Castelmezzano. Una volta lì – ricorda – mi è stata rivolta una sorta di provocazione: “Vuoi fare il volo dell’Angelo?”. Non ho resistito. Sospeso tra il cielo e la terra appeso

PRESULE Mons. Salvatore Ligorio [foto Genovese] .

a questo filo d’acciaio. Ho provato anche l’ebbrezza della velocità. Si prova una elevatezza di spirito trovandosi più vicini al cielo. Per un minuto e pochi secondi sono rimasto sospeso in aria». Ha avuto più paura sott’acqua o durante il volo dell’angelo? «Nessuna paura: tanto nell’immergersi quanto nell’elevarsi, l’uomo scopre la bellezza del Creato». [franco toritto]

La Conferenza episcopale dice «no» alla provincia unica Mons. Ligorio: «Non consentirebbe uno sviluppo equo e conforme al bene comune» FRANCO TORITTO l MATERA. Si leva anche la voce della Chiesa sulla questione del riordino delle Province. L’argomento sta a cuore dell’arcivescovo della diocesi di Matera-Irsina, mons. Salvatore Ligorio. Ma anche la Chiesa lucana non resta indifferente di fronte ai drammi che stanno per consumarsi nel territorio materano per effetto della soppressione della Provincia. Ad anticiparlo è il presule, sollecitato sul tema dalla Gazzettache in una intervista, afferma subito: «Annuncio che molto presto ci sarà una comunicazione della Conferenza episcopale di Basilicata. Tutti e sei i vescovi lucani hanno riflettuto in unità di intenti, al di sopra del provincialismo, e sottolineano l’importanza dell’esistenza delle due province». Quali le ragioni opposte dai vescovi lucani alle decisioni del Governo? «La nostra è una piccola regione. C’è una situazione orografica particolare. Non consentirebbe uno sviluppo equo

IN OCCASIONE DI UN CONVEGNO L’arcivescovo parla ai fedeli [foto Genovese] e conforme al bene comune. Noi evidenziamo questa condizione per superare l’attuale momento. Desidereremmo, perciò, che ambedue le città continuassero sulle loro strade, in modo tale che possa esserci non solo un ritorno economico, ma sociale, culturale e democratico».

Mons. Ligorio, di origini grottagliesi, fece il suo ingresso nella diocesi di Tricarico quasi 15 anni fa. Era il primo marzo del ‘98, prima domenica di Quaresima. Vi rimase per sei anni. Il 24 aprile del 2004 diventò arcivescovo di Matera-Irsina, «trasferimento voluto dal Santo padre papa

Giovanni Paolo secondo, attuale Beato», ricorda il presule che è nella Civitas Mariae ormai da otto anni e mezzo. Se Matera, salvo scossoni, è destinata ad entrare nel tunnel dell’anonimato perdendo il ruolo di capoluogo di provincia, la Chiesa non sembrerebbe correre pericoli del genere. Eppure in passato si era parlato di una possibile, eventuale riduzione delle sedi arivescovili. «No», risponde risoluto mons. Ligorio. «Al momento – riprende – non c’è pericolo. Alcune delle sei diocesi lucane non saranno accorpate». Tornando all’assetto istituzionale, sarebbe stato più giusto che Matera fosse sede della provincia unica, mentre si lasciasse a Potenza il ruolo di capoluogo di regione? «Il nostro pensiero, e il mio, è quello di mantenere le due province. È impensabile ridurle a una. Non si risolverebbe il problema. Il nostro punto fermo è che continuino ad esistere le due province».

IL DISIMPEGNO CONFAPI DENUNCIA L’EMERGENZA CREDITO PER LE PICCOLE IMPRESE. UN TERRITORIO DEVASTATO

È una grande fuga

Le banche investono altrove, l’Ufficio scolastico a Bari l Fuga generale. A cominciare dagli istituti di credito. Sono ormai numerosi i segnali che provengono dal mondo bancario di chiusura verso le imprese locali, i cui centri decisionali sono lontani dalla provincia di Matera. «Tempi di erogazione che si allungano per mesi - fa presente la Confapi, Confederazione delle piccole e medie imprese - richieste di garanzie aggiuntive, spesso superflue, chiusura dei rubinetti del credito, impennata degli spread nonostante il calo delle tensioni di mercato, irrigidimento dei criteri standard di accesso al credito per una maggiore selettività. In questi giorni, inoltre, siamo ricevendo diverse segnalazioni di pratiche istruite con esito positivo dal punto di vista tecnico e poi bocciate sul piano politico. Le banche non intendono più impiegare grosse somme sul territorio, nono-

stante i proclami e le promesse». E la fuga dal Materano colpisce anche la scuola. Non ci sarà più l’Ufficio scolastico provinciale (ex ex Provveditorato agli studi), anzi salta pure la sede regionale di Potenza: la direzione scolastica lucana viene annessa alla Puglia. «Il ministro Profumo, con i suoi consiglieri “tecnici” - diceTeresa Montemurro, coordinatore sindacale nazionale Confsal-Unsa-Snals per il ministero dell’Istruzione. - ha pensato bene di “togliere ai poveri per dare ai ricchi”, e quindi mantenere un’amministrazione centrale a Roma, praticamente inalterata, con ben 3 dipartimenti e 13 direzioni generali e, al contrario, sopprimere 5 direzioni scolastiche regionali. Matera, città Unesco, secondo agglomerato urbano d’Europa dalla preistoria, è mortificata oltre che per la

soppressione della provincia anche la per scuola, mentre resta in (poca) fiduciosa attesa di avere una stazione ferroviaria decorosa. Così, gli attuali uffici scolastici regionali assumo la denominazione di “uffici scolastici territoriali”. Al di là della non felice dizione - aggiunge Montemurro - questo potrebbe costituire non un mero cambiamento lessicale ma uno svuotamento di questi uffici, a danno della loro insostituibile e necessaria specificità, e magari nascondere future dirette competenze e/o commistioni di personale con altri non meglio definiti uffici od organi di amministrazione diverse. I sindacati sono stati convocati al ministero per il prossimo lunedì ed in quella sede è prevista la consegna del testo ufficiale della bozza di riordino. Ma nostri politici che cosa hanno fatto e soprattutto cosa stanno facendo?» E Cgil, Cisl e Uil ribadiscono

le altre notizie OGGI AL CINEMA DUNI

Di Pietro alla conferenza programmatica dell’Idv n Si svolgerà oggi nel cinema teatro “Duni”, dalle 16.30, la Conferenza programmatica nazionale dell’Italia dei Valori “La nostra agricoltura”. Il tema dell’evento è stato scelto dall’Idv nella convinzione che l’agricoltura sia il settore trainante dell’economia nazionale, un’attività importante che merita un serio impegno di governo. Aprirà i lavori il segretario regionale, Rosa Mastrosimone, e relazioneranno sul tema i più alti rappresentanti istituzionali componenti delle Commissioni Agricoltura del Parlamento nazionale ed europeo. Le conclusioni sono state affidate al presidente dell’Idv, Antonio Di Pietro. A PALAZZO LANFRANCHI

Seminario sulla medicina delle migrazioni n Quattro sessioni di studio sulla medicina delle migrazioni dal titolo “Buona salute a tutti” si terranno oggi e domani a Palazzo Lanfranchi. L’iniziativa ha il patrocinio del Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo e di quello di Scienze Umane dell’Università della Basilicata. La sessione pomeridiana odierna sarà coordinata dall’Associazione Volontariato Materano, nell’ambito del progetto “Intessere per crescere” finanziato da Fondazione con il Sud e sarà l’occasione per presentare le associazioni Avis, Lilt, Amici del Cuore e Tolbà che si racconteranno al pubblico per interagire e confrontarsi. Per l’occasione sarà distribuito un Vademecum informativo, in italiano e cinese, che offre suggerimenti sulla prevenzione delle malattie e sui corretti stili di vita e informa in ambito materno infantile. TRA I RICOVERATI

In ospedale i clown dell’Oasi del Sorriso che due enti di area vasta, data la particolarità del nostro territorio, sono più funzionali senza ombra di dubbio. In alternativa, però, dovendosi procedere alla provincia unica, così come prescritto dalla legge, per una questione di equilibrio territoriale, la logica avrebbe voluto che la sede istituzionale della provincia unica fosse Matera. «Ciò non si è fatto in modo che accadesse e quindi oggi bisogna fare i conti anche con questa nuda e cruda realtà da cui non si può prescindere ma che si doveva e poteva evitare»

GLI EFFETTI Non c’è solo la soppressione della Provincia ma anche tanti altri problemi legati ai provvedimenti governativi

n I clown dell’Associazione Oasi del sorriso, attiva nella clownterapia e nella musicoterapia, sarà di nuovo oggi nell’ospedale Madonna delle Grazie per portare un po’ di allegria tra i ricoverati. «Studi medici – ricordano i soci dell’“Oasi” – hanno dimostrato che ridere fa bene al cuore e alla respirazione e fa passare dolore ed insonnia favorendo la secrezione delle sostanze che danno gioia [fi.me.] e benessere».


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - - 09.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

VI I POTENZA CITTÀ

Venerdì 9 novembre 2012

Hai subìto soprusi dalla burocrazia? Sei testimone di disservizi nella tua città? Segnalalo ai giornalisti della «Gazzetta»

Piazza Bonaventura tra ira e paura Residenti preoccupati a causa delle attività di scavo: «A rischio la stabilità degli edifici» MASSIMO BRANCATI l L’allarme è di quelli che mettono i brividi. Alcuni residenti di piazza Bonaventura - dove da tre anni, ormai, si sta lavorando per costruire box auto interrati - lanciano un disperato grido d’aiuto: non solo si sentono prigionieri di un cantiere che, tra l’altro, non garantirebbe lo spazio necessario per eventuali vie di fuga in caso di emergenza, ma denunciano, supportati dal parere di amici tecnici, addirittura il rischio di crolli. Gli edifici attorno alla piazza, insomma, potrebbero subire devastanti contraccolpi dalle attività di scavo. E qualcuno fa notare piccole crepe (pregresse?) sul palazzo alle spalle della caserma dei carabi-

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lavoro dovrebbero scendere più in profondità, tra i 15 e i 18 metri. Il che, a parere dei residenti, rischierebbe di intaccare la stabilità degli edifici circostanti. I cittadini chiedono di fare luce sul caso, di verificare l’andamento dei lavori e di acquisire una perizia tecnica di scavo che, a loro dire, non c’è. Così come non ci sarebbe una corrispondenza tra il progetto depositato e quello che si sta portando (si fa per dire) a termine. Insomma, su piazza Bonaventura si continuano a vomitare accuse e parole al vetriolo. I residenti non ne possono più. Tra ritardi, intoppi e con la scadenza della concessione ormai alle porte (mancano 78 giorni) qualcuno comincia a temere di ritrovarsi nei prossimi anni di fronte ad un’incompiuta legata a doppio filo con i disagi.

L’APPELLO

Cittadini «prigionieri» del cantiere. «In caso di emergenza dove scappiamo?» nieri. Già un anno fa, secondo quanto segnalato dai cittadini, ci sarebbe stato il cedimento di una pedana per circa 3, 4 centimetri a ridosso della gradinata, particolare che sarebbe stato «mascherato» dalla costruzione di un muretto. Il caso è passato inosservato. E i cittadini temono che non ci sia la dovuta attenzione anche su quanto sta accadendo in questi giorni: durante la messa a dimora dei pilastri dei box auto, sempre secondo la segnalazione giunta alla Gazzetta, gli operai avrebbero trovato cunicoli della città sotterranea con la conseguenza che per portare a termine il proprio

CANTIERE Piazza Bonaventura tra strettoie, crepe sui muri e lavori «infiniti» [servizio fotografico di Tony Vece]

LA LETTERA IL COMMERCIANTE LINO SCHIAVONE SCRIVE AL SINDACO DELLA CITTÀ

«Nel silenzio la Ztl continua a fare danni» Riceviamo e pubblichiamo una lettera aperta al sindaco di Potenza, Vito Santarsiero, scritta da Lino Schiavone, commerciante del centro storico del capoluogo lucano. l Signor sindaco, a distanza di dieci mesi dalla applicazione della Zona a Traffico Limitato nel centro della nostra città, il bilancio che ne deriva - in termini di presenze umane, vivibilità, interesse verso le attività commerciali, partecipazione, desiderio di "vivere" la Via Pretoria nella maniera più tradizionalmente radicata nelle nostre abitudini - è assolutamente negativo. Sindaco, i Suoi propositi di amministratore pubblico sono stati guidati da intenti innovatori e di adeguamento ad altri modelli nazionali, in cui lo stesso provvedimento, dopo alcune prevedibili perplessità, è entrato a far parte della realtà locale, senza procurarvi i disagi paventati, ma, anzi, accentuandone le peculiarità. Qui da noi è altra storia! Per motivi sociologici e di costume che Lei ben conosce, il provvedimento «Ztl» non è stato accettato dalla gran maggioranza della città ed ha avuto - mi creda - ripercussioni rovinose su tutte le attività commerciali (con i bilanci già in bilico per la nota crisi eco-

nomica); ha causato l'abbandono della «idea» del centro da parte di una massa di frequentatori abituali, scoraggiati anche dai «divieti» e dal ticket per la sosta di ben due euro (oltre che dal degrado e dalla incuria che regnano dappertutto); ha interrotto l'antica abitudine della passeggiata in via Pretoria, con il conseguente spopolamento dell'intero centro cittadino; ha scoraggiato i commercianti che, ogni giorno di più, pensano di chiudere le proprie attività (dia un'occhiata alla moltitudine di locali chiusi o con la scritta «affittasi» o «vendesi». Io li ho contati: sono ventotto solo in via Pretoria); ha disorientato i residenti che, se inizialmente vedevano di buon occhio il provvedimento di chiusura, oggi, di fronte alla calma cimiteriale dell'intero centro storico, si sono ricreduti. E poi ancora gli svantaggi causati all'immagine stessa della Città per le tante persone che vi giungono da fuori per lavoro o per turismo, smarrite alla ricerca di un «grattino» per la sosta, disorientate dalla illogicità di un divieto che li fa pentire di essere qui venuti. Il centro della città appartiene, come Lei ha

spesso ricordato, alla intera comunità cittadina: la stessa che oggi viene penalizzata nella fruizione del suo stesso diritto a recarvisi. Immagino che la Sua solerzia nell'aver voluto fortemente l'applicazione della «Ztl» non prevedesse i disagi che, in parte, ho elencato e spero che quanto ho scritto La faccia riflettere, persuaso, come sono, che un buon amministratore possa anche riesaminare le proprie scelte, soprattutto se, a chiederlo, c'è una larga maggioranza di cittadini.

EMORRAGIA Le saracinesche dei negozi nel centro storico continuano ad abbassarsi [foto Tony Vece]

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SILVIO ASCOLI, DIRETTORE DEI LAVORI

«La situazione è monitorata da sensori E sulle vie di fuga tutto è secondo legge» l È consapevole del rischio di andare incontro a richieste di risarcimento. E dice di non volersi sottrarre a piccoli interventi, a patto che non si scateni una corsa alla rivendicazione. Ma l’ing. Silvio Ascoli, direttore dei lavori a piazza Bonaventura, smentisce categoricamente che i lavori possano aver determinato lesioni agli edifici circostanti: «Ho in mano il quadro pregresso dei palazzi - dice - e spendiamo tremila euro al mese per monitorare la situazione attraverso dei sensori. Se le richieste di intervento saranno ragionevoli non ci tireremo indietro. In caso contrario faremo valere le nostre ragioni». Ingegnere, qui parliamo di ipotesi. La «prigione» dei residenti è invece un fatto evidente. I cittadini lamentano l’assenza di vie di fuga... «Guardi, la normativa nazionale per la realizzazione di box interrati impone due uscite d’emergenza non distanti 40 metri l’una dall’altra, altrimenti il progetto non viene approvato. Ne realizzeremo una accanto alla Torraca e l’altra vicino alla fontana antica che è all’interno delle mura che conducono a porta San Luca». Quando si parla di piazza Bonaventura il riferimento ai ritardi è inevitabile. Perché ci state mettendo tutto questo tempo per portare a termine i lavori? «Sotto il livello stradale ci sono moltissime reti, un groviglio di tubazioni e fili. Quando non scaviamo è perché si sta lavorando per rendere il tutto inattivo. I nostri ritardi dipendono dalla lentezza degli enti coinvolti. Per lo sdoppiamento di una condotta da parte di Acquedotto Lucano, per esempio, abbiamo dovuto penare tantissimo. In questi giorni si stanno completando le operazioni legate ai cavi Telecom. Non possiamo certo interrompere il flusso di dati. Creeremmo gravi disagi a banche, uffici e privati cittadini. Telecom terminerà le sue operazioni entro la settimana prossima e a quel punto daremo un’accelerata ai nostri lavori». Ce la farete a rispettare la tabella di marcia? Mancano 78 giorni... «Chiederemo una proroga, è inevitabile. Ritengo che entro la prossima estate riusciremo a completare l’opera». Qualcuno dice che l’attuale progetto non corrisponde a quello originario. Cosa c’è di vero? «Abbiamo fatto una piccola variante. Avevamo previsto la realizzazione di un parcheggio con un’area in pianta che arrivasse a ridosso della caserma dei carabinieri. Ma l’aver trovato sotto la strada un collettore fognario molto grande ci ha costretti ad arretrare l’area d’ingombro del parcheggio di 4 metri. Tutto qui. Nessuna modifica radicale». Insomma, i cunicoli della Potenza sotterranea di cui parlano i cittadini è un collettore fognario? «Sì. Ed è alto un metro e quaranta. Quando abbiamo tentato di realizzare i pali sul versante dello studio del notaio Zotta, tanto per intenderci, ci siamo imbattuti nella parte superiore del cunicolo e ci siamo fermati per spostare il nostro raggio d’azione». Siete costretti a scavare più a fondo come denunciano alcuni residenti? «No. Il piano di posa rimarrà a 6, 7 [ma.bra.] metri di profondità».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - - 09.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

Potenza Venerdì 9 novembre 2012

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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309

Dall’Ipsia Giorgi una punizione originale per alcuni alunni che disertano le lezioni

Sospesi sì, ma con il piccone Il provvedimento disciplinare sarà il servizio presso un’associazione ambientalista

UNA volta si usavano la bacchetta, i ceci sotto le ginocchia, le note sul diario per i più piccini - sui registri per i grandi. Ma se la scuola cambia anche i metodi educativi cambiano con essa. E non è soltanto la tecnologia ad influenzare didattica e metodi d’insegnamento. Si può fare anche a meno di tablet e Lim per traghettare le future generazioni verso un mondo interconnesso e civilizzato. L’insegnamento viene dall’Ipsia Giorgi di Potenza. La preside Giovanna Sardone ha infatti sospeso otto dei suoi alunni con un provvedimento davvero molto particolare. Nessuna sospensione con obbligo di frequenza o con concessione di breve vacanza dagli studi, a casa. Cosa di più educativo se non l’obbligo di trascorrere i giorni di sospensione dando il proprio contributo alla società? E così armati di pale, rastrelli, pennelli, vernici, zappe, ripuliranno qualche angolo verde della città, prestando un pò del proprio tempo presso un’associazione ambientalista. Questa la punizione per aver lasciato l’istituto nel bel mezzo di una lezione come forma di protesta contro l’assenza di riscaldamento. D’altronde l’istituto da tempo è impegnato nell’approfondimento di tematiche legate all’ambiente. Di recente, infatti, sono stati premiati per il progetto Bioclean nel concorso di idee imprenditoriali nell’ambito di “Patti chiari”. Basato sull’idea dell’acqua e dell’agricoltura è stato sviluppota dagli alunni della 4B Tecnico Chimico-Biologico. Un percorso di ricerca, invece, è stato avviato sull’utilizzo delle nuove fonti di energia. Con il professor Francesco Miraglia i ragazzi in classe hanno affrontato lo studio delle nuove fonti di energia, soffermandosi prevalentemente su quelle eoliche e solari. Sotto la guida dei docenti hanno anche effettuato una visita la parco eolico, osservando il funzionamento delle pale eoliche, come

Lions club premia Maroscia

La nuova piazza e l’architetto Maroscia

I ragazzi dell’Ipsia insieme alla preside durante la premiazione per il progetto Bioclean

trasformano l’energia cinetica del vento in energia elettrica . Si tratta di una energia rinnovabile che consente di ammortizzare le spese dell’impianto in un tempo relativamente breve e di produrre energia a basso impatto ambientale. Queste enormi pale che sembrano giganti e che, secondo alcuni , deturpano il paesaggio, sono, secondo altri, molto utili Dai due docenti sono state fornite spiegazioni di carattere tecnico e scientifico che hanno consentito ai ragazzi di comprendere il funzionamento dei pannelli e delle pale e di come essi trasformano queste fonti naturali in energia elettrica .

PRESIDIO PENSIONATI Il 12 in piazza Matteotti SI terrà il prossimo 12 novembre, a partire dalle ore 15, in piazza Matteotti a Potenza, il presidio di pensionati e anziani in occasione della convocazione del Consiglio direttivo dell’Anci di Basilicata, sulla proposta di rimodulazione dell’Imu per i pensionati che si terrà nella sala dell’Arco. Ad annunciarlo i segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil di Basilicata, Maria Lorusso, Vincenzo Pardi e Mario Capece. Il sindacato chiede un orientamento omogeneo da parte di tutte le amministrazioni lucane in modo da dare una risposta adeguata alle fasce più deboli della popolazione anziana

HA fatto discutere. Ha creato schieramenti. Alla sua inaugurazione ci sono stati perfino fischi e manifestazioni di dissenso. Stiamo parlando della nuova piazza Prefettura. Sarà uno dei suoi progettisti, l’architetto potentino Antonio Maroscia, ad essere premiato dal Leo Club Potenza, associazione giovanile del Lions Club International, alla I edizione del riconoscimento "Basileo Arte e Cultura". «Il riconoscimento - dice l’associazione in una nota - è stato pensato per dare la giusta visibilità alle personalità lucane che con il loro lavoro e la loro professionalità si spendono per la Basilicata. Il riconoscimento è stato realizzato in partnership con il

Comune di Potenza e questa I edizione sarà assegnata all'architetto Maroscia per la passione e l'impegno profusi nella riqualificazione di Piazza Mario Pagano». La premiazione si terrà oggi alle 17 alla presenza del sindaco Vito Santarsiero, presso la sala degli specchi del teatro F. Stabile.

Asi, Carretta preme “Grande sud”, la speranza «Presto cda» «Ho bisogno di recuperare la passione e l’impegno civile» La consigliera Calabrese lascia il Pdl per il gruppo misto

«LA seria riflessione sui consorzi industriali aperta già da tempo, vede la sua svolta attraverso il finanziamento stanziato dalla Regione Basilicata a favore del Consorzio per lo sviluppo industriale della Provincia di Potenza, che si spera conduca al più presto all'insediamento di un Consiglio di Amministrazione formalmente nominato, con la conseguente fine della non più procrastinabile fase commissariale». E’ il commento del capogruppo del Pd in consiglio comunale Giampaolo Carretta. L'enorme buco di 37 milioni di euro presente nelle casse dell'Asi di Potenza verrà dunque in parte colmato grazie all'intervento, previsto dalla legge di assestamento di bilancio della Regione Basilicata, di un piano di salvataggio pubblico pari a 22 milioni di euro, a patto della presentazione di un piano di rilancio credibile del Consorzio. Siamo ben lieti di apprendere che il piano di risanamento, che in cinque anni dovrebbe essere in grado di raggiungere un equilibrio di bilancio, preveda un nuovo modello di gestione dei servizi e, soprattutto, una riduzione del 30% del costo

del personale. L'affidamento in concessione, inoltre, degli impianti di depurazione determinerà un ulteriore abbattimento dei costi, così come la riduzione degli oneri alle imprese già attuata nell'ultimo periodo. Non è più tollerabile una gestione delle risorse pubbliche che non sia razionale, equilibrata, finalizzata a un piano di rilancio credibile, in un contesto comunque di tagli e risparmi come le contingenze particolari e quelle nazionali impongono. È per questo - continua - che è necessario aprire una seria riflessione sulla esistenza stessa dei Consorzi per lo sviluppo industriale e capire se non sia il caso di un accorpamento in un'unica struttura regionale, che consentirebbe un risparmio di costi e risorse, creando una strategia gestionale unica in una regione che ha una vocazione industriale ben circoscritta ad alcuni ambiti. In questo contesto - conclude Carretta - occorre anche riflettere sulla permanenza del Comune di Potenza nel Consorzio, ed eventualmente sul suo ruolo strategico»

«LA politica in questi ultimi anni sembra aver mostrato il suo lato peggiore. L’opinione pubblica è ormai sfiduciata e si allontana sempre più dai partiti tradizionali. Questo accade sia a livello nazionale, sia locale; è chiaramente percepibile lo strappo fra i bisogni quotidiani delle persone e delle famiglie rispetto alla capacità di risposta delle Istituzioni. Il peggior potere tiene in ostaggio i professionisti della politica, le carriere di ciascuno hanno il sopravvento. Il dialogo con l’elettorato, l’attenzione ai problemi sociali, ai tanti giovani che drammaticamente vivono questa realtà non interessa veramente a nessuno. La scarsa dignità, la scarsa moralità, il sistema “malato” che sembra avviluppare tutto e tutti mi crea profondo sconcerto». Lo afferma Anna Maria Calabrese, consigliera comunale di Potenza, in una nota indirizzata al presidente e ai capigruppo del Consiglio Comunale di Potenza. «Ho bisogno di recuperare la passione e l’impegno civile che mi hanno spinta nell’agone politica, di credere e di impegnarmi per una politica a servizio degli altri –

Il Comune di Potenza

continua - e non per una politica – professione. La disamina di quanto accaduto ed accade ancora non tralascia alcun partito, investe tutto e tutti, anche il Pdl al quale avevo aderito con fiducia. Prendo le distanze da questa poli-

tica con l’obiettivo di sperimentare altri percorsi. Da subito mi iscrivo al gruppo misto, aderendo al progetto identitario e solidarista di Gianfranco Blasi che ha come finalità la difesa, il rilancio, il rispetto e l’amore per il popolo lucano ed il suo territorio, integralmente, da Potenza a Matera e a quello meridionalista e federalista di Gianfranco Miccichè. Intendo perseguire l’obiettivo del territorio come valore e della comunità lucana come luogo di elaborazione di una nuova politica. Con idee che superino la vecchia politica, con nuove relazioni e forti legami con la nostra identità. Lo faccio guardando con interesse a “Grande Sud” e alla scelta di Miccichè che si è candidato in Sicilia su una posizione autonoma, fortemente improntata al cambiamento e all’amore per la propria terra. Lo stesso amore - conclude - mi aveva già coerentemente spinta a candidarmi in una lista autonomista e meridionalista sia a livello comunale, sia a livello regionale».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - - 09.11.2012

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Matera

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Venerdì 9 novembre 2012 REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440

La Direzione del partito fa emergere i dissensi, l’area Antezza chiede l’azzeramento

Comune avanti col Pd spaccato Via libera al sindaco per il completamento della giunta, in arrivo altri tecnici IL SINDACO Adduce provvederà nei prossimi giorni al completamento della giunta comunale. E' questo il sostanziale e sofferto indirizzo che è emerso mercoledì sera dalla Direzione del Partito Democratico che ha confermato dubbied esitazionicirca gliavvicendamenti e i cambi nell'esecutivo decisi dal primo cittadino. La riunione, a quanto se ne sa, è stata ovviamente calda e non priva di momenti aspri di confronto anche se le diverse posizioni sono apparse immediatamente chiare. Non vi è stato un voto esplicito in direzione del completamento della giunta ma il sindaco ha acquisito le opinioni di una maggioranza della Direzione che pur con i propri distinguo chiedeva di procedere in questa Direzione. Non solo la parte più vicina al primo cittadino di Matera ma anche l'area cosiddetta Bubbico che esprime il capogruppo in Consiglio comunale e lo stesso Movimento Democratico del consigliere comunale Trombetta sono parsi concordi su questa posizione. In quest'ultimo caso, cioè di Movimento Democratico, si è specificato che “pur avendo perplessità sull'andamento della situazione e la genesi della nuova giunta, in questo momento particolare è necessario andare avanti e serrare le fila con il completamento della giunta secondo le scelte che il sindaco deciderà di fare, acquisendo il tempo necessario per affrontare e risolvere le questioni che pure ci sono e nominare più avanti una giunta politica”. Un via libera a tempo in sostanza al primo cittadino che ha invece incassato posizioni decisamente meno concilianti da altre aree del Partito con le critiche confermate tanto dagli antezziani quanto da Angelo Cotugno. I più critici verso il sindaco così come verso la gestione complessiva del Partito a livello provinciale è parsa l'Area Antezza determinata nel chiedere l'azzeramento della giunta e la definizione, successivamente, di un esecutivo che non sia in alcun modo politico ma completamente tecnico. Una posizione che testimonia la distanza attualmentein attoall'interno del Pd tra le diverse anime del partito e che potrebbe dare al sindaco altre difficoltà nella gestione ordinaria dei provvedimenti che arrivano in Consiglio comunale. Non meno critiche sono arrivate anche da Angelo Cotugno che ha ribadito le proprie perplessità circa la gestione complessiva e l'andamento dell'Amministrazione oltreché proprio sulla genesi della giunta ed è stato sottolineato anche il doppio ruolo svolto oggi dal segretario cittadino che è anche assessore comunale nell'ambito di un binomio difficilmente conciliabile. In questo contesto nel quale non sono mancati i momenti più caldi si è arrivati alla fine a non votare esplicitamente alcun provvedimento ma dando mandato al sindacodi verificare il dafarsi in direzione di un completamento dell'esecutivo. Ora starà al primo cittadino nei prossimi giorni decidere il da farsi non solo in riferimento alla posizione, oramai definita, del Partito Democratico ma anche rispetto all'interlocuzione da avviare ed approfondire con l'Italia dei Valori per il ritorno di Idv in giunta. Situazioni e nodi che toccherà al sindaco sciogliere, l'impressione è però che le divaricazioni interne ad Idv nell'ultimo periodo diminuiscono di molto la probabilità che l'intero gruppopossa seguire esostenere decisamente le scelte del primo cittadino e se Adduce non dovesse avere numeri certi e tangibili ed allora anche per l'Italia dei Valori potrebbe valere il discorso già in atto con il Pd. Non solo due tecnici ed un esponente di Idv ma a quel punto i tecnici sarebbero direttamente tre e resta ancora da scoprire quali saranno gli equilibri e i numeri che potranno andarsi a creare in Consiglio. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

La scelta toccherà al primo cittadino Da verificare l’ingresso nell’esecutivo dell’Idv Il sindaco Salvatore Adduce e a lato la consigliera del Pd, Nunzia Antezza

LA LETTERA

Convegno in ospedale su malattie delle staminali con ematologi e medici di famiglia

Creanza sugli oneri Peep alle famiglie di San Giacomo «Vogliamo pagare solo il giusto»

Si terrà domani a partire dalle ore 8.30, presso l'auditorium dell'ospedale Madonna delle Grazie di Matera, un convegno sul tema: “Sindrome Mielodisplastiche: medici di famiglia ed ematologia.” L'evento è stato organizzato dall'unità operativa di Ematologia, responsabile dott. Alberto Fracasso, e prevede la partecipazione dei medici chirurghi, dei medici di famiglia, di infermieri e tecnici di laboratorio. Le mielodisplasie sono malattie della cellula staminale e possono evolvere in leucemia acuta. Si manifestano soprattutto in età avanzata, sono pertanto una patologia emergente e spesso sottostimata. La diagnosi è appannaggio dell'ematologo, ma il sospetto diagnostico ha origine nell'ambulatorio del medico di famiglia. Trattandosi di soggetti prevalentemente anziani, spesso affetti anche da altre patologie, la gestione dei casi necessita di una integrazione tra ospedale di territorio con il coinvolgimento di più figure professionali: medici di famiglia, ematologi, geriatri, internisti, operatori di assistenza domiciliare. Gli obiettivi principali dell'incontro sono: sensibilizzare i medici di famiglia con un aggiornamento su diagnosi, prognosi e terapia e tracciare un percorso comune con la struttura ospedaliera.

«E' un periodo che vengo investito da comuni cittadini e da famiglie degli appartenenti alle Forze di Polizia abitanti nel Rione di San Giacomo 2 e non solo ,vittime delle lungaggini della burocrazia e delle omissioni altrui, che, dopo oltre 30 anni, si vedono notificati atti amministrativi da parte del Comune di Matera con i quali viene richiesto il pagamento degli oneri dei suoli delle cooperative». E’l’inizio di una lunga lettera di Lorenzo Creanza, cittadino materano tra coloro che vivono il disagio derivante dal caso annoso del pagamento degli oneri al Peep di San Giacomo. «Vivo personalmente lo stesso dramma e le preoccupazioni di quelle famiglie per gli ingiustificati importi indebitamenterichiesti dalComune, conun aggravio di spese pari al 300%, senza che nessuno si sia preoccupato di ricercare le cause o le responsabilità di eventuali anomalie tecniche, giuridiche e amministrative dell'Ente. Lo stallo di questi ultimi trent'anni ha di fatto provocato un rivisionamento in eccesso del costo delle aree edificabili, il cui prezzo di mercato è stato definito in 45,00 al mq dal Comune di Matera. Eppure gli oneri , in base alle norme legislative in materia di ”edilizia economica e popolare”, furono negli anni 80 stabiliti tra le parti convenute, ovvero il Sindaco pro-tempore, il Segretario Generale e i Presidenti di Cooperative, oltre ad essere stati regolarmente erogati dalle Cooperative all'atto della stipula della convezione con il Comune, risalente a circa 30 anni fa. Soltanto dopo trent'anni l'Ente comune di risveglia e si ricorda di recuperare denaro. Da chi? Da quelle famiglie che già trent'anni fa pagarono gli oneri di urbanizzazione e di suolo a loro richiesti. Ma la cosa più eclatante e che le numerose famiglie abitanti nelle zone interessate dalla richiesta amministrativa di pagamento, sono venute a conoscenza di questa triste vicenda da poco e non hanno alcuna responsabilità avendo onorato il pagamento dei suoli e delle opere di urbaniz-

LUTTO Morto il padre del direttore del Conservatorio E’ scomparso Vito Michele Vizziello, 86 anni, padre del direttore del Conservatorio Duni, Saverio. I funerali si terranno oggi alle 15 a S. Rocco. Il Quotidiano esprime le sue condoglianze.

zazione pubbliche e secondarie con i costi stabiliti tra le parti costituite, il cui atto pubblico è stato registrato e approvato senza rilievi dall'organo di controllo amministrativo del CO.RE.CO. Il senso d'ingiustizia manifesta sta provocando malessere nella vita privata, disagio, ansia e sofferenza e sta generando un crescente sconcerto. Su questo argomento stranamente vi è un silenzio tombale quando invece c'è la necessità di aprire un dibattito pubblico sulle anomalie della gestione dell'esproprio. Infatti, il Consiglio comunale dell'epoca aveva demandato all'Ufficio Tecnico -Urbanistico di provvedere ”entro cinque anni”dalla data di convenzione all'esproprio definitivo dei suoli. Infatti nonostante vi sia un contenzioso davanti al TAR ed al Tribunale Ordinario, nel mese di ottobre corrente anno le famiglie si sono viste nuovamente notificare ulteriori atti di pagamento da parte del comune. Questa è la causa che ha determinato il “pasticcio”. Per questo la cittadinanza onesta deve sapere che le famiglie non possono, ma soprattutto non vogliono, ”pagare cifre che non sono legittime“, ma sono disposte a pagare il giusto. E' inverosimile che dopo 30 anni i cittadini dei Rioni di San Giacomo,via La Martella ,Zona 33 e via Gravina scoprono un contenzioso tra comune e proprietari delle aree, vedendosi notificare solo nel 2007 una lettera del Comune con laperentoria richiestadi pagamento degli oneri di urbanizzazione per una somma di rilevante entità. Per questo i cittadini hanno assunto una posizione costruttiva, responsabilee generosatantoda rivolgersi,qualora non si raggiunga ad un accordo bonario , al Capo dello Stato,alla Procura della Corte dei Conti , alla Corte di Strasburgo ed ad altri organi di giustizia ed investigative per fare chiarezza su una angosciosa vicenda che sta compromettendo la vita quotidiana delle famiglie».


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - - 09.11.2012

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Sale la protesta. La Regione: «Incontreremo i costruttori nei prossimi giorni»

«Operai materani fuori dai cantieri» «E' come mettere veleno nelle arterie dei lavoratori». Franco Pantone, segretario materano di Filca-Cisl non usa mezzi termini mentre affronta per l'ennesima volta il dramma degli operai edili disoccupati che, provocatoriamente chiedono: “Arrestateci tutti”. Il silenziocolpevole della Regione, prosegue Pantone, è un segnale che sta fomentando il malessere di chi non riesce a trovare un'occupazione e non haforme di sostegno alternativo. Gli unici ad aver dimostrato, finora, solidarietà nei confronti dei lavoratori che stanno protestando da mesi sono stati, spiega Pantone, gli esponenti delle Forze dell'ordine e la Prefettura di Matera che per ben due volte ha sollecitato l'interesse dell'assessore regionale Agatino Mancusi dal quale finora non è arrivato alcun segnale. La Filca-Cisl - aggiunge ha vistocadere neldimenticatoio la sua proposta di riservare una quota di posti di lavoro nei cantieri edili

del materano alle maestranze locali, così come l'ipotesi di fissare un incontro con la Regione, committente dei due cantierinella sede dell'ex ospedale . Da ieri alcuni di loro hanno già cominciato a restituire i certificati elettorali di famiglia; quello strumento, ormai, non serve nemmeno a considerarsi cittadini possessori di diritti. Hanno rinunciato ai gesti eclatanti, spiega ancora Pantone, perché sono persone responsabili anche se ci chiediamo: «Che differenza c'è fra un lavoratore che protesta per il lavoro e chi, invece, affida ad azioni spettacolari la possibilità di mantenerlo? Se toccasse ai nostri lavoratori, rischierebbero l'arresto». Nelle opere pubbliche, ricorda Pantone, è consentita la contrattazione preventiva in modo da conoscere la tempistica e le modalità delle opere. «La nostra proposta - prosegue Pantone - che prevede la clausola di salvaguardia occupazionale è ragionevole e dettata dal buon senso. Per questo la ri-

vendichiamo e la rilanciamo alle istituzioni locali e alle rappresentanze datoriali». All'assessore Mancusi dicono: «C'è una proposta di protocollo che attende solo di essere discussa e valutata dai suoi uffici». L’emergenza terremoto sul Pollino ha modificato l’agenda di Mancusi nelle ultime settimane, ma è il direttore generale Mario Cerverizzo a spiegare lo stato dell’arte, confermando che nelle prossime settimane incontrerà gli imprenditori impegnatinei cantieri di Matera. E’ necessario chiarire, spiega, però che: «Le norme comunitarie impediscono di imporre alle ditte aggiudicatrici di prendere personale in loco. Cercheremo comunque di sensibilizzare gli imprenditori che si sono aggiudicati i lavori affinchè tengano in considerazione le esigenze del territorio. Purtroppo il terremoto nel Pollino non ci ha consentito tempi veloci». Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it

Gli operai disoccupati durante la precedente protesta, il 9 ottobre scorso, davanti al cantiere vicino alla Regione

Ruggi: «Decisione assurda in presenza solo di un’indagine, non ancora chiusa. Lo impugneremo»

Il Comune licenzia Franco Pepe La decisione della Commissione disciplinare notificata all’ex comandante Dichiarato il fallimento della Incanto

LA COMMISSIONE disciplinare istituita all’interno del Comune di Matera ha deciso il licenziamento dell’ex comandante dei Vigili urbani del Comune, Franco Pepe. Una sorta di fulmine a ciel sereno di cui si è avuta conferma nella serata di ieri dopo che per l’intera giornata un vociare incontrollato aveva caratterizzato il Palazzo di città. Il provvedimento è stato notificato nel corso della giornata di ieri al diretto interessato a seguito dell’inchiesta culminata nel gennaio scorso con l’arresto dell’ex Comandante dei Vigili urbani di Matera. La decisione arriva in maniera in qualche modo sorprendente visto che nelle ultime settimane l’ex comandante aveva chiesto il reintegro in servizio e di fronte al diniego dell’Amministrazione aveva avviato una causa del lavoro per poter ritornare a lavorare ma il giudice aveva respinto l’istanza e dunque impedito a Pepe di poter tornare al lavoro. Nelle ultime ore è maturata invece la decisione della commissione con un provvedimento che è stato anche comunicato al diretto interessato. Quasi certo il ricorso che lo stesso Pepe deciderà di produrre nei prossimi giorni. Molto dure le parole che il legale del dirigente comunale, Carmine Ruggi ha rilasciato al “Quotidiano” nel commentare la vicenda: «ho appreso durante la giornata di questa decisione, motivata in modo assurdo visto che Pepe è solo indagato di reato e che non sono state ancora chiuse le indagini, nè tantomeno avanzata anche la sola richiesta di un rinvio a giudizio. Non esiste ad oggi alcun capo di imputazione, è per questo che ritengo il provvedimento assurdo ed ai limiti della diffamazione perchè non ci sono fatti oggettivi viste anche le nuove connotazioni che ha acquistato il rato di concussione». Lo stesso avvocato di Pepe conferma che il dirigente sta valutando le azioni da intraprendere dopo una simile decisione. Il fatto a quanto si comprende, troverebbe origine

L’ex comandante dei Vigili urbani, Pepe

sulla base di un’indagine che ha portato all’esplosione di un caso mediatico che avrebbe esposto l’Amministrazione e soprattutto fatto perdere il rapporto di fiducia tra l’Amministrazione stessa e il suo dirigente. Una ricostruzione, confermata anche dall’avvocato di Pepe, che sarebbe nelle prossime ore già contestata dal diretto interessato. Ricordiamo che il comandante dei Vigili urbani era stato a suo tempo arrestato con accuse pesanti che facevano riferimento al suo ruolo di comandante dei Vigili, dopo diversi mesi di custodia cautelare però era stato rimesso in libertà e ad oggi l’indagine della Procura di Matera non è stata ancora chiusa. Oggi arriva dunque la decisione della Commissione comunale competente che ha appunto provveduto a verbalizzare e ratificare il provvedimento e ieri a notificarlo direttamente a Franco Pepe. Nei prossimi giorni e con un esame più approfondito delle decisioni e delle motivazioni e dopo un consulto tra i legali dello stesso Pepe si conosceranno le scelte e le decisioni che verranno prese ma che non lasciano dubbi circa la volontà diopporsi a questa decisione. Piero Quarto p.quarto@luedi.it

Il caso dell’abitazione di Marcosano Persa la causa civile, risolto il contratto UNO DEGLI elementi che costituiscono l’oggetto dell’indagine della Procura della Repubblica di Matera nei tre filoni dell’inchiesta è quello dell’abitazione che Franco Pepe ha acquistato dalla ditta Marcosano. Al di là degli aspetti penali su cui sta lavorando la Procura e di conseguenza anche la difesa di Pepe è di questi giorni la sentenza del Tribunale civile di Matera, giudice unico Valentina Ferrara che lo scorso 9 di ottobre respinge la domanda di Pepe sul trasferimento a proprio favore di alcuni immobili indicati in un preliminare di compravendita dello scorso 2007 che costituiva oggetto appunto di una controversia con l’impresa che aveva venduto l’immobile stesso.. «Il giudice «accoglie la domanda riconvenzionale» si legge nella sentenza «e per l’effetto dichiara la

risoluzione del contratto preliminare intercorso tra Pepe e Marcosano per grave inadempimento di Pepe». «La domanda dell’attore non è fondata e non merita accoglimento» scrive il giudice Ferrara, «l’attore lamenta l’inadempimento dell’impresa convenuta consistito nella non aver rispettato il termine indicato nel preliminare per la stipula del contratto definitivo nonchè nell’aver eseguito così come indicato nel contratto le opere interne. Dal canto suo l’impresa convenuta ha eccepito l’intervenuta risoluzione di diritto del contratto preliminare di vendita». Il giudice ricorda anche che la risoluzione «determina inevitabili effetti restitutori in favore di Pepe» ma solo alla conclusione di una serie di passaggi subentrati e gravanti sull’immobile.

Il Tribunale di Bari ha emesso una sentenza con cui ha decretato il fallimento della Incanto Group srl, azienda produttrice di salotti nell’area industriale di Jesce (Matera), con un organico di circa 300 dipendenti in cassa integrazione straordinaria dall’8 maggio scorso. Alla base della decisione la situazione finanziaria dell’azienda che ha sede legale ad Altamura e che risulta comunque uno degli storici luoghi di lavoro dell’intero polo murgiano che tanto si è sviluppato negli anni passati. «Il fallimento della Incanto – ha detto il segretario provinciale della Feneal Uil di Matera, Cosimo Paolicelli - aggrava la situazione di un settore che attende azioni concrete di sostegno per l’intero distretto. In questo caso preoccupa la mancata emissione del decreto ministeriale per la corresponsione della cassa integrazione. I lavoratori da maggio fino ad oggi non hanno percepito alcuna spettanza». La quarta sezione civile-Fallimenti del Tribunale di Bari il 19 maggio scorso aveva ammesso alla procedura di concordato preventivo la Incanto Group srl, nominando come commissari giudiziali gli esperti Ugo Patroni Griffi, Giuseppe Parisi e Giuseppe Bellomo.


Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - - 09.11.2012

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MATERA CITTÀ I XI

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DENTRO LA CITTÀ

ECCO UN QUARTIERE DORMITORIO

CONTRADA GRANULARE Conta seimila abitanti, ma non ci sono servizi, niente verde, e dal 2008 nessuno risponde alle loro proposte

«Il parco è la nostra battaglia di civiltà» Dopo aver raccolto 3.800 firme attendono una risposta PASQUALE DORIA l Hanno disegnato anche la planimetria della proposta progettuale e sono disposti a tassarsi ancora. Spiegano che non sono contro nessuno, piuttosto dalla parte di quei bambini che qualche metro più in là stanno giocando nell’oratorio. Una sala utilizzata per il tempo libero, ma anche per le riunioni che i 6 mila abitanti di contrada Granulare di tanto in tanto convocano nella parrocchia della Santa Famiglia. Luogo di aggregazione in un mare di cemento. L’intensità delle residenze è elevata. Lo aveva previsto il piano regolatore generale. Ma non senza prevedere una sorta di compensazione a valle di tanta espansione edilizia. Si tratta di un parco. Una macchia verde, in realtà, perché tale è rimasta sulle carte, in mezzo a un mare di grigio. Da queste parti si torna a casa stanchi dopo una lunga giornata di lavoro, per chi ancora il lavoro ce l’ha. Ma quanto a servizi si è fatto poco o niente. Impossibile immaginare attività di relazione dove anche gli spazi per avviare un dialogo qualunque sono chiaramente negati. In compenso, si fa per dire, non mancano alcuni esercizi commerciali. Utili per evitare il pendolarismo verso il centro e prova lampante che dopo il consumo dei suoli è stato solo il consumismo ad aprire le sue porte ai residenti della

zona. Chiaro e legittimo l’interesse commerciale, mentre le questioni valoriali, possono attendere. E il rischio di marginalizzazione, con tutti i risvolti che simili dinamiche comportano, non è più un timore remoto. Insomma, è il classico quartiere dormitorio. Parla per tutti Paolo Ettorre, referente della parrocchia Santa Famiglia, ex dipendente della Provincia in pensione. Evoca una battaglia di civiltà contro la cementificazione selvaggia che si vorrebbe continuare a infliggere ai residenti, Loro, invece, chiedono altro. Una fetta di verde soprattutto per i ragazzi del quartiere. Così, racconta della prima petizione del 2008 sottoscritta da 3.800 cittadini e ignorata da tutte le amministrazioni comunali che si sono succedute in questi anni. Di più, prende spunto dalla solerzia registrata nelle scorse ore a livello di Amministrazione comunale per illustrare un piano di lottizzazione non lontano dal quartiere Granulare, in contrada Cristo la Gravinella, altri 450 alloggi. Ettorre indica anche ciò che è sotto gli occhi di tutti, uno scavo profondo circa 5 metri (tutt'oggi aperto e abbandonato) per la costruzione di una palestra, così come recitava l'insegna del cantiere. Pericoloso, perché quando piove diventa un’enorme piscina a cielo aperto, una potenziale e costante minaccia per i più

piccoli. Solo qualche giorno fa, all’esterno della parrocchia erano radunati in circa 600, tutti stipati su via Mattei. Si è bloccato il traffico. Ettorre torna a evidenziare, inoltre, che è stata consegnata una nuova petizione protocollata lo scorso 5 settembre. Sono ben leggibili i nomi e i cognomi dei cittadini che questa volta hanno aggiunto anche i rispettivi recapiti di telefono. Fino all’altro giorno non è successo niente. «Sono stato più volte al Comune - aggiunge - e mi è stato detto che presto avrei avuto notizie. Ci sarebbe bastato avere almeno una risposta. Sia anche essa negativa. Solo poche ore fa ci è stato comunicato che verremo sentiti. Meno male. In via Moro sembrano presi da altro - conclude Ettorre e anche i nostri tentativi di essere ascoltati stavano per fermarsi perchè nuove e più incisive iniziative sono in cantiere. La battaglia di civiltà, in ogni caso, non si fermerà». Una postilla. Pare che la rimodulazione dei Fondi del Programma integrato di sviluppo urbano sostenibile (Pisus), avendo recuperato 24 milioni di euro che sembravano persi degli ex fondi Fas (ora di Sviluppo e coesione), dovrebbe poter contare addirittura su somme maggiori di quelle preventivate in un primo tempo. Se le risorse ci sono, sarebbe proprio un’ipotesi da scartare quella del parco urbano che invocano a contrada Granulare?

CONTRADA GRANULARI lI progetto presentato dai cittadini e, dall’alto, la zona retrostante la parrocchia e l’enorme buca che preoccupa i residenti quando si riempie d’acqua

VERGOGNA UNA NUOVA SEGNALAZIONE DA PARTE DEI CITTADINI CHE NON CI STANNO A ESSERE COMPLICI DI TANTA BARBARIE

l Ma chi è stato? Forse gli alieni hanno deciso di devastare il quartiere Spine Bianche? Dispettosi folletti si sono dati appuntamento nei vasti spazi di relazione progettati da urbanisti del calibro di Carlo Aymonino e Giancarlo De Carlo per svilire un luogo celebrato nei manuali universitari di architettura? Insomma, è colpa del solito fato cinico e baro se la spesa pubblica, come ogni intervento realizzato con i soldi di tutti, alla fine, non appartiene a nessuno? Chissà, intanto, lì dove negli anni Cinquanta si sarebbe dovuta vincere la civilissima battaglia condotta contro secoli di umiliante subalternità, si torna sempre più all’antico. E dopo il far west dei balconi realizzati accantonando il progetto proposto senza fini di lucro da Aymonino, arriva tra capo e collo un’altra mazzata di quelle che viene solo voglia di voltarsi dall’altra parte, tanto è forte la propensione allo scempio mestamente segnalata da quei cittadini che non hanno nessuno voglia di arrendersi alla barbarie. Straordinari i commenti registrati durante una bella lezione all’aperto, protagonista un gruppo di docenti universitari che poco più di un anno fa si diedero appuntamento a Matera. Erano in città per il centenario della nascita di un

Spine Bianche, un quartiere celebrato e tristemente sfregiato dai soliti ignoti Nessuna attenuante per i raid contro la proprietà pubblica altro grande urbanista, il padre del borgo La Martella, Ludovico Quaroni. Inevitabile il passaggio da Spine Bianche. Chi scrive ha raccolto sul taccuino una frase di quelle ispirate. Fu pronunciata per esprimere il sentimento di chi fi-

UNO SCEMPIO

Chi rompe non paga e i cocci rimangono lì

nalmente entrava in un quartiere che aveva avuto modo di studiare solo sui libri. Una ricercatrice dell’Università di Venezia disse che hanno ragione quanti pensano che gli occhi sono fatti per vedere le forme nella luce.

Beh, allora vuole dire che a Spine Bianche qualcuno ha trovato una sorta d’interruttore per far calare nuovamente le tenebre. È buio pesto osservando un incolpevole muretto a secco sventrato come un capretto sotto il cielo crudele di Largo De Gasperi. Ma non è finita ancora, perchè gli impianti d’illuminazione a terra sono stati portati via o divelti, distrutti con una furia di quelle che covano solo sotto laceranti rancori. Persino i cestini destinati alla spazzatura non sono stati risparmiati, ma abbattuti come birilli sul cammino trionfale di uno sfacelo che fotografa plasticamente una becera concezione della città. Con ogni probabilità è l’altro volto di una certa violenza, quella trasmessa in termini così volgari dai cattivi esempi che si riverberano dall’alto verso il basso. Dall’alto della sorniona rendita fondiaria, quella che sa attendere anche per decenni e che, al momento giusto, contando su vaste complicità, si esprime tramite oscene colate di cemento in desolati quartieri dormitorio, non luoghi in cui l’emarginazione non può essere considerata certo un incidente di percorso. Non è del resto un caso se dentro simili dinamiche si può scorgere anche altro, il destino di una città che dolente scivola verso la sua [p.d] tragica marginalità.

CIVISMO ADDIO

Effetti collaterali di un malinteso senso della cosa pubblica

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VANDALI Travolti gli impianti delle luci a terra e i cestini per i rifiuti

SVENTRATO Cosa resta di un muretto realizzato a secco in largo De Gasperi


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Basilicata Mezzogiorno Venerdì 9 novembre 2012

25 Sisma sul Pollino Positivo l’incontro romano con il sottosegretario. Richiesto un fondo ad hoc

Verso lo stato di emergenza Catricalà porterà la questione a Palazzo Ghigi di oggi pomeriggio

«USCIAMO con una cauta soddisfazione». Sono le parole a caldo del presidente dell’Ente Parco Pollino che insieme ai sindaci di Rotonda, Giovanni Pandolfi e a quello di Mormanno, Guglielmo Armentano, ha incontrato ieri pomeriggio il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Antonio Catricalà. La questione più importante verrà discussa oggi alle 2 all’interno del Consiglio dei Ministri. Catricalà, infatti, porterà all’attenzione di Monti e di tutto l’Esecutivo la richiesta da parte dei comuni colpiti dal sisma dello stato di emergenza. Un punto importante anche per programmare in un prossimo futuro eventuali interventi. «Ci aspettiamo che - aggiunge il presidente dell’ente parco del Pollino, Mimmo Pappaterra - il governo accolga la richiesta di stato di emergenza e che prenda coscienza della situazione del nostro territorio: l’incontro è stato fruttuoso e Catricalà si è impegnato in tal senso. Poi bisogna lavorare per fronteggiare concretamente la situazione. C’è consapevolezza da parte del Governo di accompagnare il territorio anche in una fase futura». Per il primo cittadino di Rotonda Giovanni Pandolfi: «è importante impegnare ora una cifra per la messa in sicurezza degli edifici, anche perchè altrimenti dopo in caso di crolli si spenderà di più». Nell’incontro, infatti, si è parlato di inserire nella legge di stabilità una norma ad hoc per istituire un fondo presso la Presidenza del Consiglio dei ministri per le aree di Calabria e Basilicata colpite dal terremoto del 26 ottobre e interessate da circa due anni da uno sciame sismico. Questo fondo è stato quantificato, in questa prima fase in 10 milioni di euro e oltre a servire per mettere in sicurezza gli edifici colpiti dal terremoto, dovranno fronteggiare la crisi che si è abbattuta sul settore turistico a seguito delle disdette dei turisti anche per il prossimo Natale. «In questa prima fase - ha spiegato il sindaco di Mormanno Guglielmo Armentano - siamo soddisfatti ma se non si apre una fase due anche la dichiarazione di stato di emergenza non basta. Il sottosegretario Catricalà si è detto ottimista e si è

La tendopoli di Rotonda

impegnato a portare in Cdm la proposta di stato di emergenza, che potrebbe essere approvata già domani (oggi ndr). Ma resta il problema di mettere in sicurezza e adeguare ai parametri antisismici gli edifici, anche perchè‚ lo sciame sismico continua». Sulla richiesta dello stato di emer-

genza sono intervenuti con una nota anche il governatore Vito De Filippo e l’assessore Agatino Mancusi. «Riteniamo tuttavia – hanno spiegato De Filippo e Mancusi - che questa strada non sia di per sè sufficiente ad affrontare la questione in modo corretto, poichè risolvere le emergenze deter-

Moliterno

Cisl: «Disservizi alle poste» MOLITERNO - «Pesanti disservizi nella consegna della posta nel comune di Moliterno». E’ quanto denuncia in una nota la Cisl di Basilicata. «Da circa sei mesi, - spiega una nota - in concomitanza con la riduzione delle zone di consegna da tre a due, la corrispondenza - stando a quanto riferito dalle persone che si sono rivolte alle sedi locali della Cisl - viene recapitata con notevole ritardo e i tempi di giacenza arriverebbero fino a venti giorni, cosa che sta provocando diversi disagi e contrattempi alle famiglie della zona, soprattutto per quanto riguarda il pagamento delle bollette scadute.

Alle sollecitazioni la filiale locale di Poste Italiane avrebbe risposto che i ritardi sarebbero da addebitare a problemi di toponomastica. Per la Cisl si tratta di una giustificazione pretestuosa perché i ritardi sono causati unicamente dai tagli agli organici e più in generale dalla politica di ristrutturazione avviata da Poste Italiane, ristrutturazione che sta penalizzando fortemente i territori e in particolare le aree rurali e che sta mettendo in seria difficoltà anche il personale per via di carichi di lavoro sempre più gravosi. Da qui la richiesta della Cisl di attenuare i tagli previsti nel piano industriale».

minate dalla scossa del 26 ottobre scorso non basta. Alla luce della situazione sismica della zona - hanno aggiunto - la parte più consistente dell’attività deve essere quella di messa in sicurezza del territorio e del patrimonio edilizio, portando avanti e rafforzando un’azione già fatta per essere certi che anche eventi futuri trovino quei territori pronti e le popolazioni siano tutelate, ed è su questo che ci aspettiamo ulteriori provvedimenti». Per i rappresentanti della giunta regionale lucana, «la scelta del Governo di attivare le procedure per la dichiarazione dello Stato di emergenza è sicuramente un segnale di attenzione alle aree colpite dal sisma e alle due Regioni di cui fanno parte, ma se il tutto si risolvesse nell’automatico aumento delle accise sui carburanti nei due territori per finanziare gli interventi, a danno dell’economia delle famiglie e della competitività dei sistemi produttivi, l’attenzione potrebbe trasformarsi in beffa e anche di questo hanno concluso - chiediamo si tenga conto».

Sant’Arcangelo

Deteneva cocaina Segnalato alla prefettura SANT'ARCANGELO - Beccato un santarcangiolese in possesso di modiche quantità di cocaina a Taranto. Durante un servizio di repressione del traffico e spaccio di sostanze stupefacenti e psicotrope nella cittàdei due mari èstato fermato per un controllo un giovane 39enne di Sant'Arcangelo V.S.che è risultatoessere in possesso circa un grammo e mezzo di cocaina. Il giovane lucano si trovava a Taranto ed è stato controllato ad un posto di controllo. La presunta sostanza stupefacente di tipo cocaina è stata sottoposta a sequestro mentre il giovane è stato segnalato alla competente prefettura di Potenza per la modica quantità. Nel corso dei controlli sono stati segnalati anche altri giovani per uso personale non terapeutico di droga. Emilia Manco

Non aveva approvato il bilancio di previsione

Senise, il Prefetto “impone” la convocazione del Consiglio SENISE - Questa volta, la nato. La riunione del consiconvocazione del consiglio comunale di Senise, glio era stata inaspettatal’ha imposta direttamen- mente interrotta proprio te con tanto di diffida il nell'imminenza della diPrefetto di Potenza, Nun- scussione del punto indicante l'approvazione del ziante. finanziario Disponendo che copia deliberato del provvedimento fosse guida indispensabile alla prosecuzione notificato singolarmente corretta a ciascun consigliere co- dell'esercizio legale del consiglio comunale stesmunale in carica. La seduta ora è stata so. Al di la convocata dunque dal presidelle radente il gioni, non consiglio ultime municiquelle pale, per il menzioprossimo nate dalgiorno l'assesso13, giovere al bilandì alle ore cio Giu17.30. seppe De Una proGese, rifecedura rite al norquindi male adenon proguamento prio conalle tante sueta, nuove legquesta gi, decreprefettiti, disposizia, per zioni e reuna pubgolamenblica amti, i quali ministracomunzione; que non provocata erano stada una Il sindaco di Senise te ostative “distraproprio al zione” da parte della maggioranza. fine della presentazione Il consiglio si era riunito in tempo utile dello strulo scorso 31 ottobre ma mento fondamentale del non aveva approvato il bi- bilancio. Insomma non lancio di previsione per era una scusa inventata l'esercizio finanziario ad hoc. Purtroppo però non ci sono deroghe ad 2012. Pur essendo iscritto al- una mancata approvaziol'ordine del giorno, quar- ne e di conseguenza è arto punto, assenti: il vice- rivata puntuale la diffida sindaco Giovanni Asprel- del Prefetto. Il quale, avela, Margherita Ferrara, va dato venti giorni ai Rocco Graziano e Ciccio consiglieri, per riunirsi e per deliberare, ossia per Bulfaro. Ad inizio, erano state approvare lo strumento accettate le dimissioni da richiesto dalla legge. Ma consigliere di Amedeo Ca- ancora una volta, la distelluccio, rieletto pochi scussione sul bilancio viemesi orsono nella lista del ne ripresentato al quarto sindaco Castronuovo. Gli punto dell'ordine del è subentrata Filomena giorno; e c'è chi non capiAmendolara, socialista, sce per quale motivo se prima dei non eletti nella l'atto qualificante ed instessa lista.Per la cronaca derogabile è ancora e Castelluccio è stato rino- sempre questo, richiesto minato appena il giorno persino dal Prefetto. Pridopo dal sindaco, asses- ma di ogni altra discussore alle attività produtti- sione. ve, commercio ed artigiaGianni Costantino


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Basilicata Mezzogiorno Venerdì 9 novembre 2012

26 Il nome più gettonato è quello dell’attuale sindaco di Rionero, Antonio Placido

Rappresentante politico cercansi Vulture, già si parla di elezioni politiche in un territorio privo di “onorevoli” MELFI - L’occasione dell’incontrodibattito dal titolo “l’autodeterminazione di un territorio”, organizzato dalPartito Socialistache siterrà questo pomeriggio presso il Centro Sociale di Rionero in Vulture, ripropone con forza il tema legato al bisogno impellente di rappresentanza politica per l’area del Vulture Melfese Alto –Bradano. La vicenda Tribunale e la questione Piot hanno ultimamente lasciato un profondo segno. Le comunità della zona si sentono scippate, indebolite, non supportate a dovere. Si è evidenziato uno squilibrio tra l’ area sud e l’area nord. Da qui l’esigenza, in previsione delle prossime consultazioni elettorali nazionali, di riuscire ad individuare delle figure politiche che possano rappresentare la zona in modo autorevole intervenendo in maniera mirata nei rapporti esistenti tra potere regionale ed organizzazioni partitiche. Il rapporto tra territorio, in questo caso il Vulture Melfese, e potere centrale deve essere diretto, immediato, esattamente sulla scorta di ciò che avviene per le altre zone della Regione. Da troppo tempo l’Area Nord di Basilicata e Melfi in particolare, capoluogo per storia, forza economica e spessore di questa zona, non esprimono un rappresentante in

VERTICE TRA VALVANO E PITTELLA «Incentivare nuovi investimenti» RIONERO - Incentivare nuovi investimenti nell’Area industriale di San Nicola di Melfi attraverso un mix di azioni da individuare nel corso di tavoli tecnico-operativi da tenersi nei prossimi mesi nella Città di Melfi. E’ quanto emerso ieri nel corso di un vertice istituzionale all’assessorato alle Attività Produttive della Regione Basilicata tra l’Assessore Marcello Pittella, il sindaco di Melfi, Livio Valvano ed il Commissario Straordinario del Consorzio Industriale, Donato Salvatore. Al termine dell’incontro si è ritenuto opportuno incontrare anche i rappresentanti delle imprese insediate nell’area industriale di San Nicola di Melfi per mettere a fuoco le necessità del territorio industriale al fine di approfondire le carenze infrastrutturali e le misure concretamente possibili che le Istituzioni potranno mettere in campo. Un secondo incontro operativo-istruttorio si terrà a Melfi il prossimo 21 novembre. Successivamente le Istituzioni inviteranno le imprese industriali per un confronto sul merito che si terrà a Melfi nel mese di dicembre.

Il sindaco Placido

seno alla maggioranza in Consiglio Regionale. Da più di 10 anni non c’è nessun esponente del Vulture in Parlamento. Lacune che devono essere colmate soprattutto se si vuole ottenere una esponenziale crescita occupazionale legata allo sviluppo. Sarà importante evitare che questa zona si faccia dirigere e muovere se-

condo dinamiche che in passato hanno spogliato questo territorio a vantaggio di politici calati dall’alto che hanno usato la zona come proprio personale serbatoio di voti. Proprio Rionero, sede del convegno di questo pomeriggio, potrebbe vedere il suo attuale sindaco, Antonio Placido, come probabilissimo

candidato alle prossime politiche. All’interno della Sel vi è una contrapposizione. Da a un lato l’asse formato da Romaniello e Petrone, dall’altro una parte consistente del partito che valuta proprio in Placido il possibile leader di una corrente che non si sente rappresentata da Romaniello e Petrone. Alla ricerca

di un equilibrio, Placido potrebbe rappresentare il valido candidato per la Camera o per il Senato a guida della sua corrente, nell’ambito di accordi interni al partito in cui c’è da decidere anche il nuovo coordinatore regionale, stando almeno a quanto sostengono voci attendibili dei soliti ben informati. Secondo questi, il cambio al vertice della Sel regionale sarebbe questione imminente. Nel contempo la candidatura di Placido troverebbe sponde all’interno del Pd Regionale, lasciando libera l’intera area del Vulture, riconfermando uno schema che dal 1995, sembra fatto apposta per lasciare spazio al centrodestra, nell’area più forte economicamente, più autonoma e quindi più influente se facesse parte della stanza dei bottoni, il Governo Regionale. Se fosse vera questa tesi si spiegherebbero anche alcune battaglie, ad esempio la guerra dei confini in atto tra Ripacandida e Rionero che sempre secondo alcuni, è sostenuta da un pezzo del centro sinistra proprio per favorire la considerazione e la popolarità dello stesso Placido. Questi i primi movimenti in essere, relativi al versante centro sinistra. Nei prossimi giorni parleremo del centro destra. Emilio Fidanzio

Ripacandida Lettera del portavoce del Comitato Rionero «Stimolerà il turismo»

«Difendere i confini»

RIPACANDIDA - Dopo due nulla di fatto al Consiglio Regionale, presenti delegazioni di Ripacandida e Rionero, più di qualcuno pensa che i 30 consiglieri regionali abbiano timore nel modificare, con una legge regionale, l'assetto territoriale tra i Comuni di Ripacandida e di Rionero. E’ noto a tutti che alcune contrade alle porte di Rionero, San Francesco, Frascolla e Cappa Bianca, ricadono nella circoscrizione territoriale di Ripacandida. Il sindaco di Rionero, Placido, alcuni mesi fa, ha fatto richiesta di avere questi territori, ma da Ripacandida hanno risposto, con delibere di giunta e consigli comunali: «la legge ci tutela e neghiamo la disponibilità, a qualsiasi titolo,di cessionedi porzionedi territorio di questo Comune a quello di Rionero in Vulture». Martedì prossimo 13 novembre si dovrebbe riunire di nuovo il consiglio regionale su questo argomento. Intanto nella mattinata di ieri Carmela Martino, a nome di tutti i

Il territorio conteso

componenti del comitato - che le settimane scose ha raccolto circa600firme -perdifesadei confini comunali di Ripacandidahainviato alsindacouna lettera di difesa di questo territorio. Il Comitato chiede al primo cittadino «di mettere in essere tutte le iniziative (or-

MELFI - L’Università popolare di Melfi ha inaugurato il nuovo anno accademico 2012 - 2013 con una settimana di eventi organizzati presso la storica sede del centro culturale Nitti ed il teatro Ruggiero II. Il quarto festival della cultura e' stato aperto dalla mostra di artigianato al femminile che, da martedì sei novembre scorso, si può visitare ogni giorno dalle dieci alle dodici e dalle diciassette alle venti. Pizzi e ricami di un tempo sono esposti presso il centro culturale Nitti grazie alla collaborazione di insegnati oggi in pensione ma infaticabili collaboratrici della presidente, Rosa Zinna Berardi. Mercoledì sette novembre scorso, gli allievi dei corsi di ballo latino americano e chitarra moderna si sono esibiti presso il tea-

mai solo la politica può dare risposte in tal senso), per difendere e rappresentare in tutte le sedi politiche ed istituzionali, gli interessi territoriali di Ripacandida». «Sarebbe opportuno -continua la lettera - che anche Ripacandida, così come ha fatto Rionero la

volta scorsa con una delegazione di circa cinquanta persone che rumoreggiavano e minacciavano persino i Consiglieri regionali, per chiedere di impadronirsi del nostro territorio, fosse presente, non per rumoreggiare o minacciare, ma per consegnare l'immagine di una comunità attenta e responsabile». Infine chiede «la convocazione di una assemblea straordinaria di Consiglieri comunali e cittadini, per mettere al corrente la comunità della problematica delicata che si sta vivendo e per cercarvi, insieme soluzioni ampiamente condivise». Il consigliere comunale di opposizione, Antonio Lettieri su questa problematica riferisce: «noi non molleremo faremo di tutto perchè il territorio non è in vendita ,e non certo pensiamo di farcelo espropriare neanche dal consiglio regionale, siamo certiche che un tavolo si dovrà attivare per trovare una soluzione al problema di questi cittadini». Lorenzo Zolfo

Presidio proloco nel centro

RIONERO - «Dopo anni di attesa finalmente anche Rionero in Vulture avrà il suo presidio turistico nel centro storico». Lo comunica la Pro Loco di Rionero che spiega di aver ricevuto in concessione, con una delibera dell'Amministrazione Comunale, la “torretta” del Palazzo che fu del meridionalista Giustino Fortunato”. La torretta ospiterà un presidio turistico, ovvero «un centro di informazione ed assistenza in grado di assicurare, potenziare e migliorare i servizi offerti al turista. La presenza di un presidio (nel centro storico) - sostiene la Pro Loco -

stimolerà sicuramente forme di turismo sostenibile rispetto alle caratteristiche ambientali e culturali del territorio. Ma non solo; il presidio diventerà un punto di riferimento, di collegamento e di orientamento per i protagonisti del settore: turisti, imprese, fornitori dei diversi servizi, istituzioni e associazioni». Nella Torretta la Pro Loco provvederà ad installare anche l'Internet Social Point dove si potrà navigare sul web attraverso una connessione gratuita messa a disposizione dall'associazione e dalla Regione Basilicata per tutti gli utenti.

Melfi Musica, ballo e cultura tra le iniziative dell’Università della terza età

RIONERO

Nuovo anno ricco di appuntamenti

Musto a “Pronto salute”

tro cittadino, mentre giovedì otto novembre si è discusso della rivoluzione tra i banchi di scuola per effetto di libri videogioco alla presenza delle dirigenti dei due istituti comprensivi melfitani, Nitti Berardi e Ferrara, Marottoli, rispettivamente, Filomena Guidi e Maria Cirocco. Ieri sera, invece, presso la sala consiliare municipale si è svolto un concorso per complessi corali amatoriali lucani alle diciassette e trenta di questa sera, ancora presso la sala consiliare del palazzo di città, il presidente

onorario aggiunto della suprema Corte di Cassazione, Ferdinando Imposimato unitamente a Francesco Florenzano presidente Upter ed Ermanno Bocchini, ordinario di diritto commerciale dell'università di Napoli, discuteranno della cultura della libertà nell'impegno civile dei cittadini. Il simpatico finale della quarta edizione del festival della cultura e previsto infine domani alle venti e trenta presso il teatro Ruggiero II con la rappresentazione della commedia brillante in due atti, "Cose Turche"

di Sam Fayand portata in scena dagli iscritti al corso di recitazione dell'università popolare Nitti di Melfi. Per la presidente: " tutto è pronto per il nostro nuovo anno accademico - commenta la coordinatrice, Rosa Zinna Berardi - cui prendono parte iscritti di tutto il circondario del Vulture. Per noi si tratta di un motivo di orgoglio e per questo motivo voglio ringrazia tutti i collaboratori che ogni anno rendono possibile queste attività . Vittorio Laviano

RIONERO Pellegrino Musto, direttore dell'Uoc di Ematologia e trapianto di cellule staminali emopoietiche del Crob di Rionero, interverrà al programma radiofonico “Pronto Salute” in onda su Rai Radio 1. La rubrica radiofonica è curata da Vito Pintozzi i grandi medici rispondono in diretta alle domande degli ascoltatori.


Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - - 09.11.2012

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Basilicata Mezzogiorno

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Venerdì 9 novembre 2012

TRE GIORNI.

alla scoperta della natura in 32 aziende agricole lucane

Fattorie didattiche aperte ai bimbi di FRANCESCO ALTAVISTA APRIRE un libro nuovo, respirarne il profumo, leggerne le prime parole e poi abbandonarsi ad un mondo nuovo che avvolge, le fattorie didattiche specie per i più giovani sono proprio come leggere un racconto nuovo di cui si fa parte. Da oggi per tre giorni fino a domenica 11 novembre ci sarà su tutto il territorio lucano la quarta edizione del progetto “Le Fattorie didattiche aperte” rivolte non solo ai bambini e alle scolaresche ma anche alle famiglie, sarà l'occasione per passare giornate diverse nella poesia che in modo naturale sgorga da questi luoghi di campagna, il tutto gratuitamente. Non si tratta di gite in campagna, anche se naturalmente il paesaggio rurale farà la sua parte, ma è didattica del mondo agricolo - contadino, con i suoi usi , con le sue affascinanti tecniche, con la preparazione di ciò che è figlio della terra, viene mostrato tra le altre cose come nasce e soprattutto da dove nasce un prodotto buono in estrema dissonanza dall'assioma consumistico del mondo capitalista che travolge attraverso le pubblicità specie i più giovani. Capita spesso che dopo una giornata nelle fattorie didattiche sono i figli ad insegnare ai propri genitori a preferire i prodotti naturali, quelli di stagione, quelli vicini e che in qualche modo si sentono propri. L'evento “Le fattorie didattiche aperte” è organizzato dall'Alsia ed è finanziato dal dipartimento agricoltura della Regione Basilicata , coinvolge direttamente le ben 32 delle 48 fattorie didattiche iscritte all'albo: parteciperanno infatti 10 strutture nella provincia di Matera e 22 in quella di Potenza. Chi in questi tre giorni vorrà partecipare sarà catapultato davanti ad un tesoro non determinabile in termini economici, illimitato infatti dal punto di vista storico in primo luogo e poi come detto dal punto di vista della qualità e soprat-

Nelle immagini piccoli visitatori delle Fattorie didattiche, alle prese con mucche, galline e lavoro dei campi

tutto dei valori culturali. Sarà un'esperienza indimenticabile sia per i giovanissimi che per le famiglie, un esperimento diffusissimo in Italia di una scuola soccorsa dalla natura, pronta a lasciare nel testa e nel cuore la competenza di sapori e la conoscenza dei saperi del mondo rurale,parte di identità di una regione lucana spesso sperduta nella memoria di tan-

ti. Giornate che serviranno a far comprendere, quale straordinario e fondamentale strumento di dialogo con ragazzi e famiglie siano queste strutture, dispensando l'amore per l'agricoltura e la conoscenza reale del territorio. Le fattorie didattiche sono in effetti il compimento di un bene comune, nato da una rete di aziende agricole che si attrezzano con professionisti

specializzati perché nulla quando si tratta di bambini è da lasciare al caso e alla superficialità, pronti a organizzare percorsi educativi e laboratori . In queste organizzazioni brillano i sorrisi, quando i bambini in particolare ma anche gli adulti si confrontano per esempio nella produzione del formaggio o di altri prodotti agricoli, nella cura di animali che in questo modo si

imparano a conoscere ed apprezzare e chissà a crescere in una condizione di pace totale con il mondo combattendo le paure; ma c'è anche la parte più ludica del contatto magari tra l'erba e la propria pelle, del lavoro se pur in via del tutto dimostrativa che va in contatto con le giovanissime menti, quel tipo di lavoro che sporca e scrive le mani di dignità. Saranno tre

giorni importanti e imperdibili di educazione e formazione, per far conoscere “Le fattorie didattiche “ e con queste conoscere l'agricoltura forse la salvezza economica per un investimento futuro non solo economico ma di vita in questo settore, per ora uno straordinario modo per crescere nella conoscenza del proprio mondo e la propria memoria storica.

La miss calabrese Mani in pasta nel Magico bosco di Selva Reale

Un laboratorio della pasta

MAMME attenzione: avere le mani sporche di farina e impasto non rimarrà per i vostri bambini pura fantasia. Domenica 11 e 25 novembre 2012, dalle 11 alle 13 il bosco di Selva Reale si trasformerà in una cucina a cielo aperto, grazie ai due simpatici e richiestissimi appuntamenti del Pazzificio Cartaelatte, dove i piccoli artisti scopriranno che mangiare può essere molto divertente. Con l'originale e innovativo laboratorio di food design di Cartaelatte, in cui il cibo diventa occasione speciale di gioco, i bambini si racconteranno attraverso odori e sapori, sperimenteranno l'utilizzo delle materie prime per la creazione di “pasta fresca”, stimoleranno i cinque sensi - esaltati dalla consapevolezza di aver realizzato con le proprie mani qualcosa di buono, favorendo così il naturale percorso di autonomia e autostima -, impareranno ad ascol-

tare e a rispettare i tempi di attesa e del saper fare altrui. I due momenti di creatività culinaria, oltre a fornire importanti esperienze di socializzazione e di crescita, colgono l'occasione anche di rivisitare gli elementi principali della nostra tradizione, educando grandi e piccoli al consumo di prodotti naturali, artigianali e di stagione. I due appuntamenti rientrano nella rassegna culturale Il Magico Bosco, organizzata dal Parco Naturale Selva Reale e patrocinata dal Parco Nazionale dell'Alta Murgia per regalare ai più piccoli momenti unici di creatività, divertimento e magia a contatto con la natura e gli aspetti più semplici e genuini della vita. Durante i laboratori, i bambini cucineranno e realizzeranno il packaging utilizzando tanta fantasia e

materiali di riuso - per sensibilizzarli a un consumo corretto e consapevole - in modo da portare a casa il proprio prodotto e consumarlo a tavola con tutta la famiglia. Il programma prevede questa domenica: racconti e biscotti con le castagne, e domenica 25 novembre: olio e bruschette In caso di pioggia, i laboratori verranno svolti al chiuso, presso il Parco Naturale Selva Reale, Sp 238 Corato/Gravina al km 25,400, Ruvo di Puglia. Il biglietto è di 7 euro per i bambini e di 5 per gli adulti. La prenotazione è obbligatoria. L'attività si svolgerà al raggiungimento del numero minimo dei partecipanti. Per coloro che restano a pranzo, l'Agriturismo Selva Reale offre menù a base di prodotti tipici del territorio. Sono previsti menù per celiaci.


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