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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 220 del 12/11/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Approvato nella città dei Sassi un documento contro la soppressione della Provincia
Dimissioni
Mancusi rimette il mandato “per senso di responsabilità” “Ho sempre operato nella totale moralità e rispetto della legge”
Matera, una deroga per l’integrità regionale Riunione straordinaria congiunta dei consigli comunali e provinciale per la modifica del decreto-legge 188 e il ripristino dell’ente intermedio
L’assessore alle infrastrutture, Agatino Mancusi, si dimette e parla di “stupore, amarrezza e sorpresa” nell’aver appreso dalla stampa di essere indagato dalla Procura di Potenza per “concorso esterno in associazione mafiosa” sulla base di alcune dichiarazioni di un pentito. Nel ribadire di avere agito sempre con “moralità” e nel rispetto della legge, l’ex assessore ha motivato la scelta delle dimissioni dicendo che “quando serve, bisogna fare un passo indietro”. Il presidente De Filippo ha assunto l’interim delle deleghe. A PAG. 4
Geologia, gli studenti incontrano Viti Per l’assessore bisogna dare vita a un corso di studi legato alle Scienze della terra A PAG. 4
Le mele in Val d’Agri In un incontro gli aspetti legati a valorizzazione e commercializzazione
Matera proprio non si arrende a perdere l’ente Provincia e si mobilità compatta per chiedere una deroga al momento della conversione in legge del decreto 188. Il decreto, com’è noto, prevede la Provincia unica per le regioni Umbria, Basilicata e Molise. In una riunione congiunta del consiglio provinciale e comunale di Matera e dei trentuno consigli comunali che ricadono nel territorio provinciale, è stato approvato un ordine del giorno in cui si ribadisce la necessità di mantenere in Basilicata i due capoluoghi. Un’immagine della riunione dei consigli comunali del materano
A PAG. 3
Il ministro ha apprezzato il confronto ragionevole e serrato, dimostrando attenzione per la situazione lucana
Regione, vertice con Patroni Griffi De Filippo: “Se inascoltati daremo un forte segnale di dissenso al governo nazionale” A PAG. 2
Il ministro Patroni Griffi in visita in Regione
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Critiche a D’Agostino, l’economista replica: “Sono disposto anche a fare il lavoro gratis”
Idv, si dimettono Mazzeo e Manieri. Mastrosimone: “L’ho appreso dalla stampa”
Il consulente precisa che la cifra dell’incarico attuale è di 10.000 euro tasse comprese
Il partito è diviso in due anime A favore o contro il segretario regionale
Aveva suscitato un vespaio di polemiche l’incarico da 500 euro al giorno del dipartimento Formazione della Regione all’economista Nino D’Agostino per affiancare l’Osservatorio del mercato del lavoro. L’esperto replica e, numeri
Venti di guerra nell’Idv. Il segretario provinciale di Potenza, Sergio Manieri, e il consigliere regionale Enrico Mazzeo Cicchetti si dimettono perché in dissenso con la linea politica del partito. Il segretario regionale, Rosa Ma-
alla mano, respinge le accuse, dicendo che in passato ha già lavorato gratis per la Regione, rinunciando a vari compensi a quattro zeri. Per cui, l’importo dell’ultima consulenza ammonterebbe a un totale di diecimila euro.”
La Gazzetta del Mezzogiorno
strosimone, dice di avere appreso la notizia dagli organi di stampa e si assume l’onere di seguire l’Idv della provincia di Potenza fino al prossimo congresso in attesa che ci siano comunicazioni ufficiali di nuove diserzioni.
Il Quotidiano della Basilicata
12.11.2012 N. 220
PAG. 2
Basilicata Mezzogiorno
Il presidente De Filippo alla riunione dei Comuni del Materano: “Invito tutte le istituzioni alla mobilitazione”
Province, la partita è aperta
Un solo ente per 10.000 chilometri quadrati non può dare servizi efficienti e risparmi Prosegue lo scontro serrato sulla soppressione della Provincia di Matera e restano ancora vive le speranze di non dover rinunciare alla seconda provincia lucana. E’ quanto dichiara il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, nel suo intervento alla riunione solenne dei Consigli provinciali e dei 31 Comuni della Provincia di Matera contro l’ipotesi di ridurre la Basilicata a un’unica Provincia. “Secondo la mia esperienza e la mia capacità - ha dichiarato De Filippo - avverto che non tutto è stato perso. Abbiamo tempo per poter riconquistare un obiettivo che è stato deturpato nelle sue grandi possibilità. Con le persone serie non si può scherzare e i lucani sono al primo posto della serietà in questo Paese. Ma dobbiamo dire che questa serietà non può essere manomessa e non riconosciuta. Se non lo capiscono con le buone lo devono capire con le cattive. Se non hanno capito la geografia
con molta serietà”. Il presidente De Filippo ha poi espresso di nuovo la contrarietà all’intervento del governo, già espressa il giorno prima nell’incontro con il ministro Patroni Griffi: “La coincidenza di Regione e Provincia sullo stesso identico territorio è un controsenso che crea frizioni e difficoltà nei territori. Vogliamo restare fiduciosi che i sentimenti dello Stato siano diversi e che questo orientamento sia presto tradotto in atti già per iniziativa del governo”. (bm8)
Il presidente Vito De Filippo insieme ai sindaci dei Comuni del Materano
del soprassuolo, gli faremo capire la geografia del sottosuolo”. De Filippo ha indicato motivi di speranza e invitato tutti alla mobilitazione, a partire da quanti rappresentano le istituzioni, facendo anche riferimento al contributo energetico dato dalla Basilicata al Paese: “Il governo ha costruito un provvedimento dannosissimo per molte parti di Italia, ma specialmente per questo territorio che presenta indici unici, la densità demografica più
bassa d’Italia, una grande regione geografica, con da secoli solo 600.000 abitanti che hanno diritto ad avere siti adeguati e non essere travolti”. De Filippo ha aggiunto che “non è solo una questione di identità, è un problema di storia che già di per sé dovrebbe far rabbrividire e ripensare queste iniziative. Dobbiamo spiegare al governo che se vuole fare una riforma in cui si consuma di meno e si hanno più servizi, basta guardare la
cartina geografica e capire che la sola provincia con dieci mila chilometri quadri della Basilicata non può dare servizi efficienti e portare risparmi”. Per far passare questi concetti De Filippo ha invitato le forze politiche a pronunciarsi “specie quelle che sostengono il governo Monti. Dobbiamo far capire che la Basilicata sta sostenendo che in quella riforma c’è un grande errore. Se le funzioni che il governo ha attribuito alle Province sono essenzial-
Matera capoluogo: “Necessaria equità e logica o ci sarà dissenso” La visita del ministro della Funzione pubblica Griffi a Potenza è stata l’occasione per rivendicare l’impegno profuso dalla Regione in materia di riduzione dei costi “Se i progetti di riordino dovessero andare avanti, se dovessimo trovarci nella condizione di confusione istituzionale di una Regione che coincide con la sua unica Provincia, con i presidenti delle Regioni che vivono la stessa situazione ci siamo chiesti se non sia il caso di dare un forte segnale di dissenso pur di mettere in discussione un’architettura dello Stato in cui non ci riconosciamo, se il profilo di questa riforma sia incompatibile con il nostro impegno. Noi lucani siamo un popolo molto discreto, molto sobrio ma solo quando si prospettano questioni che avvertiamo come di forte impatto negativo facciamo sentire tutta la nostra determinazione”. Il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, ha espresso al ministro
della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, la forte contrarietà dei lucani, ma anche dei molisani e degli umbri, al progetto di riforma delle Province che lascerebbe in queste tre Regioni un unico ambito provinciale. De Filippo ha rivendicato l’impegni di razionalizzazione e riduzione dei costi operato dalla Basilicata, a partire dalla Sanità e fino alla governance, precisando: “Se siamo qui a ripetere le nostre richieste - ha concluso De Filippo - in materia di Province è perché crediamo fortemente che ragionevolezza, logica ed equità siano i principi che ispirano tanto il livello regionale che quello nazionale di governo. Ed è per questo che apprezziamo la disponibilità all’ascolto impersonificata dalla presenza del ministro in Regione”. (bm8)
L’incontro del ministro Griffi in Regione
Un’altra immagine dei novanta minuti di confronto tra Griffi e i politici lucani
mente legate al territorio, con queste dimensioni di scala non sono esercitabili. Su questo dobbiamo nelle prossime ore farci carico di consultare le forze politiche nazionali per evitare che l’emendamento serio della regione Basilicata non sia immesso nel circuito parlamentare in mezzo a centomila localismi, perché se tutto è uguale a tutto, questa battaglia non la vinciamo. Mi è parso che su questo punto anche il ministro ha considerato l’argomento
“L’emendamento non deve essere immesso in parlamento insieme alle richieste dei localismi o la partita non la vinciamo”
Incontro in Regione Patroni Griffi ha ascoltato con attenzione le ragioni che rendono necessaria una modifica della riforma
“E’ stato un confronto serrato e ragionevole” Un “confronto serrato e ragionevole tanto nei toni che nei contenuti”, questo il commento del ministro della Funzione pubblica, Filippo Patroni Griffi, sull’incontro organizzato in Regione. Il ministro ha ascoltato con attenzione e mostrato apprezzamento, nel corso dei novanta minuti di colloqui con i politici lucani, per questioni che sono entrate nel merito della riforma senza fermarsi alle rivendicazioni territoriali. Presenti all’incontro con il ministro il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, il sottosegretario ai Rapporti con il parlamento, Giampaolo D’Andrea, una delegazione di parlamentari (Maria Antezza, Filippo Bubbico, Carlo Chiurazzi, Egidio Digilio, Cosimo Latronico, Antonio Luongo, Salvatore Margiotta e Vincenzo Taddei), il presidente del Consiglio regionale, Vincenzo Folino, i consiglieri regionali, Ernesto Navazio, Luca Braia, Vincenzo Santochirico, Gennaro Straziuso, Roberto Falotico, Antonio Autilio, Giannino Romaniello, Vito Guadiano, Luigi Scaglione, Gianni Rosa e Nicola Pagliuca, i presidenti delle Province, Piero Lacorazza e Franco Stella, e i sindaci dei capoluoghi, Vito Santarsiero e Salvatore Adduce. Sul tavolo le ragioni della richiesta di una modifica della riforma, dalla coincidenza territoriale tra Regione e Provincia fino ai problemi legati all’estensione territoriale, con il rischio di rendere più difficile e costoso il processo per assicurare i servizi essenziali ai cittadini. (bm4)
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Basilicata Mezzogiorno
Provincia unica, riunione congiunta dei trentuno consigli comunali e provinciale contro il decreto 188
Matera non si arrende
Approvato all’unanimità un ordine del giorno per il mantenimento dei due capoluoghi Matera dice “no” a gran voce alla soppressione della Provincia. E gli amministratori locali fanno sentire tutto il loro dissenso, compresi una “netta e ferma contrarietà” contro la decisione del governo Monti, che vuole la riduzione degli enti intermedi da due a uno nelle regioni con due capoluoghi. In una riunione congiunta dei trentuno consigli comunali e di quello provinciale, all’unanimità è stato approvato un ordine del giorno in cui si chiede al presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo, di attivare con il Parlamento ogni iniziativa finalizzata a mantenere l’ente Provinica. Il documento impegna sindaci, consiglieri comunali e presidente della stessa Provincia di Matera a chiede al governo e al Parlamento, con il coinvolgimento anche dei parlamentari e dei rappresentanti istituzionali a vari livelli, di adoperarsi per una deroga
Il consiglio provinciale di Matera, il consiglio comunale di Matera, i consigli comunali di: Accettura, Aliano, Bernalda, Calciano, Cirigliano, Colobraro, Craco, Ferrandina, Grassano, Gorgoglione, Grassano, Grottole, Irsina, Miglionico, Montalbano, Montescaglioso, Nova Siri, Oliveto Lucano, Pisticci, Policoro, Pomarico, Rotondella, Salandra, San Giorgio Lucano, San Mauro Forte, Scanzano Jonico, Stigliano, Tricarico, Tursi, Valsinni congiuntamente riuniti a Matera all’unanimità dei voti favorevoli espressi per alzata di mano approvano il seguente ordine del giorno: considerato che l’articolo 17 della legge numero 135/2012, dal titolo “Disposizioni urgenti per la revisione della spesa pubblica con invarianza dei servizi ai cittadini”, individua le procedure per la cancellazione di alcune province italiane demandando a ciascuna Regione una proposta di riordino delle province ubicate nel proprio territorio nel rispetto dei requisiti minimi determinati sulla base dei dati di dimensione territoriale e di popolazione, fissati dal CdM; che l’attuale art.17 della L.135/2012, in combinato disposto con la delibera del CDM del 22 luglio 2012 sui limiti dimensionali delle province, provoca in Basilicata l’effetto dell’assurda coincidenza dei confini amministrativi di Provincia e Regione, innescando un potenziale rapporto competitivo e conflittuale fra i due Enti; che sa-
al momento della conversione in legge del decreto numero 188, ossia la norma che prevede la soppressione delle Province di Matera, Isernia e Terni. Gli amministratori materani hanno ribadito, infatti, la necessità che in ogni regione, quindi anche in Basilicata, si conservino almeno due Province. Nel corso dell’incontro è stato ricordato anche che nella città di Matera si è costituito un comitato di cittadini (“Matera si muove”) che ha avviato una raccolta firme per indire un referendum popolare al fine di capire gli umori della gente in merito all’argomento. L’auspicio è che si attivino iniziative simili anche negli altri comuni della zona, in cui i provvedimenti del governo hanno suscitato “preoccupazione” e hanno portato amministratori e cittadini a impegnarsi in una “battaglia di salvaguardia dell’integrità e unità regionale” (Bm4)
Un documento per l’unità Il testo integrale dell’odg approvato nella città dei Sassi rebbe stato ed è tuttora necessario che in ogni regione, e quindi anche in Basilicata, si conservino almeno due Province; che il consiglio provincia-
i Comuni della Provincia di Matera attraverso i loro consigli comunali hanno espresso la netta contrarietà alla cancellazione della Provincia di Mate-
siglio comunale di Matera all’unanimità ha approvato un ordine del giorno in cui manifesta la volontà di avviare la procedura per una consultazione
ra approvando ciascuno uno specifico ordine del giorno; che in particolare il consiglio comunale di Matera, nella seduta del 22 ottobre 2012 ha deliberato all’unanimità di fare proprio sia il “Documento della Conferenza delle Autonomie Locali di Basilicata, approvato il 3 ottobre 2012” sia il deliberato del consiglio regionale del 16 ottobre 2012 auspicando che tutti concorrano responsabilmente a rafforzare le ragioni dell’integrità, della coesione e dell’unità regionale; che nella stessa seduta del 22 ottobre 2012 il con-
referendaria finalizzata alla verifica della volontà popolare in merito al destino della città di Matera auspicando che lo stesso strumento referendario venga adottato dagli altri comuni della provincia di Matera. che il Consiglio dei ministri, ha approvato il decreto-legge n.188 “Disposizioni urgenti in materia di Province e Città metropolitane”, che dal 1° gennaio 2014 riduce il numero delle province a statuto ordinario da 86 a 51, comprese le città metropolitane cancellando, fra le altre, anche la provincia di Matera; che a segui-
Un momento della riunione straordinaria
le di Matera nella seduta del 31 gennaio 2012 ha approvato all’unanimità un ordine del giorno “No all’Italia senza le province” con cui si esprime contrarietà all’abolizione delle province italiane; che il consiglio delle Autonomie Locali della Basilicata il 3 ottobre 2012, si è espresso con nettezza per il mantenimento delle due province; che il consiglio Regionale della Basilicata in data 16 ottobre 2012 ha fatto proprio il “Documento della Conferenza delle Autonomie locali di Basilicata, approvato il 3 ottobre 2012; che
to dell’approvazione del decreto-legge n.188 nella città di Matera un comitato di cittadini denominato “Matera si muove” ha organizzato una petizione finalizzata a indire un referendum ai sensi dall’art. 132 della Costituzione che stabilisce che ”si può, con referendum e con legge della Repubblica, sentiti i consigli regionali, consentire che Province e Comuni, che ne facciano richiesta, siano staccati da una Regione ed aggregati ad un’altra”, raccogliendo al momento oltre 7.000 firme; che più in generale i provvedimenti del governo hanno suscitato grave allarme e preoccupazione in vasti strati della popolazione con conseguenti iniziative e mobilitazione ad ogni livello; che nel corso dell’iter parlamentare di conversione del decretolegge 5 novembre 2012 n. 188 è ancora possibile introdurre modifiche alla proposta del governo per il mantenimento in Basilicata della Provincia di Matera; che la Provincia di Matera, il Comune di Matera e tutti i Comuni della provincia sono impegnati nella fondamentale battaglia di salvaguardia della integrità e unità regionale che sarebbe minata da un declassamento della città di Matera che deve, invece, nel generale riassetto delle istituzioni locali, conservare una forma, un luogo, una
capacità, un punto di rappresentanza istituzionale; ribadiscono la netta e ferma contrarietà alla soppressione della provincia di Matera; la necessità di mantenere, in un territorio così vasto come quello della Basilicata, la provincia di Matera e la provincia di Potenza; impegnano il presidente e i consiglieri della Provincia di Matera, il sindaco e i consiglieri del Comune di Matera, i sindaci e i consiglieri di tutti i Comuni della provincia di Matera a chiedere al governo e al Parlamento anche attraverso i parlamentari e tutti i rappresentanti istituzionali ai diversi livelli di continuare ad adoperarsi perché durante l’iter parlamentare per la conversione in legge del decreto-legge n.188/2012 venga introdotta una deroga rivolta a mantenere in Basilicata la provincia di Matera scongiurando per le tre regioni interessate (Basilicata, Umbria e Molise) la coincidenza del territorio regionale con una unica provincia e rafforzando le ragioni dell’integrità, della coesione e dell’unità regionale che non può fare a meno del ruolo e delle funzioni istituzionali della città di Matera in rapporto al suo territorio provinciale; chiedono al presidente della Regione Basilicata che, d’intesa con il presidente della Provincia di Matera e con il sindaco della città di Matera e con i parlamentari lucani, attivi con il Parlamento ogni utile iniziativa finalizzata a mantenere la provincia di Matera.
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Gesto di stile Alto senso delle istituzioni Auguro un celere chiarimento
Il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo, dopo la scelta dell’assessore Agatino Mancusi, avvenuta venerdì scorso, di rimettere il mandato, ha deciso di assumere l’interim delle deleghe fino ad ora affidate allo stesso Mancusi. “Prendo atto dello stile unico della persona - ha detto De Filippo - e dell’alto senso delle istituzioni dell’esponente politico che, di fronte a queste notizie di stampa, sceglie di fare un passo indietro a tutela della Regione Basilicata. Non posso che accogliere con rispetto e ammirazione questa scelta - ha aggiunto De Filippo - e, conseguentemente, assumo l’interim delle deleghe di cui fino ad oggi si è occupato Mancusi con impegno, competenza e risultati”. “Certo che la Basilicata potrà comunque continuare a contare sul suo fattivo contributo rivolgo a Mancusi un sincero augurio fiducioso - ha concluso il presidente della Regione Basilicata, Vito De Filippo - che Mancusi riuscirà a chiarire nel minor tempo possibile l’incredibile vicenda in cui è chiamato in causa”.
Basilicata Mezzogiorno
Mancusi ha rimesso il mandato a De Filippo L’ex assessore: “Stupore e amarezza per le ipotesi su di me ma faccio questa scelta per rispetto delle istituzioni” L’assessore alle Infrastrutture e vice presidente della Regione Basilicata, Agatino Mancusi, ha rimesso il mandato nelle mani del presidente De Filippo. “Con sorpresa, stupore e profonda amarezza - ha dichiarato Mancusi - apprendo dalla stampa di essere indagato dalla Procura della Repubblica di Potenza con l’ipotesi di “concorso esterno”, sulla base delle dichiarazioni di un pentito che non rispecchiano, per quel che mi riguarda, il mio agire politico ed umano, passato e presente, e la realtà dei fatti, evidentemente distorta. Ho sempre, difatti, operato nella più totale moralità, nel rispetto della legge e per il bene della mia comunità, evitando fermamente ogni contatto con realtà criminali, ambigue e discutibili. Ho piena fiducia nella giustizia perché, pur profondamente addolorato, sono certo che la verità trionferà riportando luce, equilibrio e serenità sui fatti di cui si parla. In questo momento - ha
L’ex assessore Agatino Mancusi
aggiunto Mancusi - ho il conforto e la forza del fatto che le notizie che lasciano me incredulo lasciano ancor più stupite le tante persone che nel corso degli anni mi hanno conosciuto e testimoniano quanto lontano dal mio sentire e dal mio agire quotidiano sia uno scenario quale quello che viene delineato da talune ipotesi. Professionalmente, umanamente e politica-
“Salviamo Scienze Geologiche”
mente tutti conoscono la mia onestà e la mia serietà e ne sono testimoni. Ho sempre inteso l’impegno politico come spirito di servizio, e servizio alla comunità significa essere pronto a dare il proprio contributo, quando serve, come a fare un passo indietro quando questo può essere utile. Coerentemente con questa visione - ha concluso l’ex vice presidente della
giunta regionale - rimetto pertanto il mio mandato nelle mani del presidente della Regione con senso di responsabilità e rispetto delle istituzioni, assicurando al tempo stesso che non farò mai mancare il mio impegno in rappresentanza di quanti mi hanno dato e, in queste ore, mi rinnovano la propria fiducia, e in favore della Basilicata e del Paese”.
Viti su D’Agostino E’ persona di riconosciuta competenza che non deve giustificarsi in alcun modo
L’assessore alla Formazione scrive al rettore dell’Unibas “Ho ricevuto una delegazione di studenti universitari, che si riconoscono nell’Associazione Geobas, con i quali mi sono intrattenuto affrontando il tema dei riflessi derivanti dalla chiusura del Corso di Laurea Magistrale in Scienze Geologiche”. E’ quanto ha dichiarato l’assessore alla Formazione e Lavoro, Vincenzo Viti, in una nota indirizzata al rettore dell’Università degli Studi di Basilicata, Mauro Fiorentino, venerdì scorso al termine dell’incontro con i rappresentanti del mondo studentescho. “Già in passato – ha proseguito l’esponente della giunta De Filippo - ho avuto modo di sollecitare una riflessione accurata e responsabile su un problema che, non risolto, concorrerebbe all’impoverimento dell’offerta culturale dell’Università di Basilicata. La chiusura del Corso di Laurea Magistrale biennale in “Scienze e Tecnologie Geologiche per l’Ambiente” determina, infatti, una cesura che inevitabilmente si riflette sulla produzione di titoli, esperienze e competenze che sono nel cuore della grande domanda che viene formulata dalla società civile lucana.
Un corridoio nell’ateneo di Basilicata
Rinnovo perciò una viva sollecitazione, apprezzando vivamente la sua sensibilità - ha scritto l’assessore - a considerare la esigenza e urgenza che si dia vita ad un corso completo di studi nell’ambito delle Scienze della Terra, il cui contributo formativo è chiamato ad aggredire criticità e ad affermare valori di un territorio segnato da interessi assai vivi e partecipati. Confido in un riscontro da parte sua e mi dichiaro pronto ad affrontare le questioni di merito che si pongono e si porranno, alle quali - ha concluso Viti - il presidente della Regione, Vito De Filippo, guarda, come me, con l’attenzione che meritano”. Un intervento puntuale e tempestivo che dovrà essere vagliato dal rettore.
“Credo che il dottor Nino D’Agostino, per la riconosciuta competenza e per il costante e apprezzato lavoro di ricerca svolto assistendo, spesso a titolo gratuito, la Regione Basilicata su temi di rilevantissimo impatto sociale, non debba in nessun modo giustificarsi”. Lo ha detto l’assessore regionale alla Formazione e Lavoro - Vincenzo Viti. “Il conferimento dell’incarico - ha aggiunto - che gli è stato affidato risponde all’esigenza che il Dipartimento Formazione e Lavoro ha avvertito di giovarsi di una consulenza qualificata sia in materia di osservatorio sia sulla specifica materia delle politiche attive del lavoro che rappresentano uno dei veri snodi della drammatica sfida politica e civile nella quale siamo impegnati. Vi sarà modo assai presto di constatare come all’impegno finanziario, peraltro contenuto e del tutto coerente con i profili dell’incarico conferir togli - ha concluso - corrisponderà la qualità del contributo a cui il dottor Nino D’Agostino è stato chiamato”.
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Mielodisplasia, al via percorso di aggiornamento Convegno a Matera per sensibilizzare i medici di famiglia e tracciare un lavoro comune con la struttura ospedaliera
Basilicata Mezzogiorno
A Marsicovetere si è svolto un convegno organizzato dall’Alsia sulla melicoltura
Valorizzare la mela e far nascere la “Val di Non del Sud” Il dirigente della struttura di progetto Po val d’ Agri Pesce: “Essere uniti per creare un sistema in grado di far nascere nuovi posti di lavoro”
Ricerca, interventi integrati, marketing e commercializzazione
“Sindrome Mielodisplastiche: medici di famiglia ed ematologia”. Al convegno organizzato dall’unità operativa di Ematologia, che si è svolto nei giorni scorsi a Matera presso l’auditorium dell’opedale Madonna delle Grazie hanno partecipato medici chirurghi, medici di famiglia, infermieri e tecnici di laboratorio. Le mielodisplasie sono malattie della cellula staminale e possono evolvere in leucemia acuta. Si manifestano soprattutto in età avanzata, sono pertanto una patologia emergente e spesso sottostimata. La diagnosi è appannaggio dell’ematologo, ma il sospetto diagnostico ha origine nell’ambulatorio del medico di famiglia. Trattandosi di soggetti prevalentemente anziani, spesso affetti anche da altre patologie, la gestione dei casi necessita di una integrazione tra ospedale di territorio con il coinvolgimento di più figure professionali: medici di famiglia, ematologi, geriatri, internisti, operatori di assistenza domiciliare. Gli obiettivi principali dell’incontro sono: sensibilizzare i medici di famiglia con un aggiornamento su diagnosi, prognosi e terapia e tracciare un percorso comune con la struttura ospedaliera.
Red lady, Golden, Fuji, sono alcune delle protagoniste del convegno che si è tenuto nei giorni scorsi a Marsicovetere per snocciolare il tema della “Melicoltura in Val d’Agri”. Organizzato dall’Alsia, l’incontro ha illustrato tutte le sfaccettature legate alla produzione e valorizzazione della mela della Val d’Agri che potrebbe trasformare l’area nella “Val di Non del Sud” come ha sottolineato Mauro Bergamaschi del CRA Frutticoltura di Forlì. Un viaggio nel mondo agricolo e nelle numerosissime varietà delle mele che il CRA ha studiato e i cui risultati sono a portata di tutti mediante il progetto Agritrasfer- in Sud in grado di mettere in contatto ricercatori, imprese e privati cittadini per un confronto equo e
Mela Alta Val d’Agri
I luoghi di produzione La zona di produzione della “Mela Alta Val d’Agri” comprende i comuni di Paterno, Marsicovetere, Marsiconuovo, Tramutola, Grumento Nova, Viggiano, Moliterno, Sarconi, Spinoso e Montemurro. La “Mela Alta Val d’Agri” si contraddistingue per colore e sapore accentuati, polpa compatta ed alta conservabilità. Le elevate caratteristiche qualitative sono dovute alla combinazione fra i fattori pedoclimatici e la professionalità degli operatori.I terreni su cui si sviluppano gli impianti di Mela Alta Val d’Agri sono compresi tra i 500 ed i 1000 metri sul livello del mare. L’indicazione “Mela Alta Val d’Agri” può essere usata solo per le mele che vengono coltivate nei dieci comuni della Comunità Montana “Alto Agri”. paritario. “Numerosi sono stati gli sforzi che il Programma Operativo Val d’Agri Melandro Sauro Camastra ha compiuto sul fronte eno-gastronomico- ha affermato il dirigente della Struttura di Progetto, Francesco
Pesce- Per quanto concerne la mela un progetto di valorizzazione è stato già da tempo illustrato e nel prossimo comitato si decideranno i passi successivi che prevedono la messa in funzione di un centro consortile dove le azien-
de della valle potranno unirsi e procedere uniti perché il vero motore del settore è la forza comune. Essere uniti - ha concluso Pesce - per essere in grado di portare sul mercato un prodotto di qualità, e creare un sistema in grado di far nascere nuovi posti di lavoro”. Tre quindi gli elementi che sono emersi: la ricerca quale base per la sperimentazione di nuove varietà e la successiva diffusione sul territorio, gli interventi integrati per la valorizzazione del prodotto e un’adeguata attività di marketing e commercializzazione in grado di portare il prodotto sui mercati più indicati. Tante indicazioni utili per gli studenti degli istituti agrari che hanno partecipato all’evento per farne tesoro nelle decisioni future.
Dal Consiglio Province Folino (Pd)
Province Venezia (Pdl)
Province Ticchio (Lucani in Svizzera)
Oggi è in gioco la stessa sopravvivenza della Basilicata, una Regione che non può andare avanti senza le due Province – ha detto il presidente del Consiglio regionale Vincenzo Folino rivolgendo un appello al presidente del Consiglio dei Ministri Mario Monti - la Basilicata è una Regione speciale, che custodisce una ‘cassaforte ambientale’ importantissima ed ha sempre dimostrato di saper offrire il proprio contributo al bilancio energetico dell’Italia. La Basilicata c’è se c’è anche la Provincia di Matera. L’estensione territoriale della Provincia unica non sarebbe funzionale e quindi oltre al limite minimo sarebbe anche opportuno prevedere un limite massimo, oltre il quale i costi e i disservizi finirebbero per essere più elevati. Occorre riaffermare la pari dignità delle città capoluogo e delle Province storiche di Potenza e Matera. Da più parti viene evocata la battaglia di Scanzano. Credo sia opportuno ricordare che in quella occasione la Basilicata riuscì a vincere anche perché non si chiuse in se stessa, facendo comprendere l’importanza delle proprie argomentazioni agli altri. E’ così che anche oggi dobbiamo combattere quel disegno sottile di chi vuole il neocentralismo.
Dobbiamo essere uniti per salvare la Basilicata. E nel caso in cui in Parlamento non dovesse passare la richiesta di deroga l’intera classe politica deve dimettersi. In primis il senatore a vita Colombo, il sottosegretario D’Andrea, De Filippo, Folino e l’intero Consiglio regionale, tutti i parlamentari, i presidenti delle Province e tutti i sindaci della Basilicata. I Direttori Generali delle aziende sanitarie, i presidenti e i consigli di amministrazione di tutti gli enti regionali devono rimettere il mandato.
Il presidente della Federazione dei Lucani in Svizzera in una missiva a Monti e al ministro alla Pubblica Amministrazione, Patroni Griffi auspica che si riveda la decisione sul riordino delle province. “Scrivo per far sentire anche la voce di tutti i lucani che vivono in questa nazione, rappresentiamo la terza città della Basilicata, con oltre 20.000 residenti. Questa terza città chiede di rivedere la formulazione del riordino delle Province salvaguardando l’identità della nostra Regione lasciando intatte le due Province, cosi come quelle dell’Umbria e del Molise, visto che i Padri Costituenti vollero almeno due Province per Regione. I 20mila lucani in Svizzera e gli oltre 600mila nel mondo quando lasciarono la regione, lo fecero per sacrificarsi affinché la nostra piccola Basilicata fosse grande come tutte le altre, con le nostre rimesse ci é sembrato che fosse diventata tale, ma ora ci viene spontaneo pensare che tutti i nostri sacrifici non siano serviti a nulla. Signori riflettete anche sui sacrifici di quanti vivono fuori dai confini. Non create ulteriori spese inutili e servizi manchevoli per tutti noi. Confidiamo su una modifica del decreto, ve lo chiediamo con il cuore in mano. Ci attentiamo un vostro grande segnale”.
Province Rosa (Pdl) La scelta del Governo Monti di creare in Basilicata un’unica provincia è sbagliata e fuori luogo. Errata perché fatta su calcoli astratti finalizzati ad una falsa riduzione dei costi, fuori luogo perchè non valuta le particolarità della Basilicata da quelle storiche e culturali, a quelle orografiche e infrastrutturali, alla diffusione di tante piccole comunità che rendono assurda la scelta di un’unica provincia. Daremo tutto l’apporto possibile affinché il governo Monti ritorni indietro su una scelta negativa per i lucani e la Basilicata.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.11.2012
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Sabato 10 novembre 2012
Politica lucana L’ex ministro in tour lucano alle prese con le beghe della sigla
La lunghissima giornata di Idv Il caso Mastrosimone, il malore e poi l’addio di Cicchetti Di Pietro conferma la fiducia al segretario: «E’ un partito vivo» di SARA LORUSSO Quanto meno faticosa, la giornata lucana di Antonio Di Pietro lo è stata. Forse lo avevano avvisato che nel partito, da queste parti, tirava aria brutta, un po’ tesa. Ma quello che il leader di Idv non poteva sapere è che si sarebbe imbattuto nella notizia di un’indagine per mafiache coinvolge un (dimissionario) assessore del governo regionale e un consigliere comunale di Potenza ex dipietrista. «Ma ora Roberto Galante non sta più con noi». In giro per l’Italia da giorni, tra banchetti referendari (articolo 18, finanziamento pubblico ai partiti, contratto nazionale di lavoro) e trasmissioni televisive, a discutere di casta e pure dei guai interni all’Idv: a Potenza ci era arrivato provato. Aveva rassicurato i giornalisti sul quel giramento di testa: «E’ il tacco rotto, ho perso l’equilibrio». Poco dopo ne avrà un altro e così la giornata metterà in conto anche un controllo all’ospedale San Carlo. Ma nulla di grave, può ripartire presto in direzione Matera dove lo aspettano una riunione di partito e un grande convegno sull’Agricoltura: fa da padrona di casa il segretario regionale, Rosa Mastrosimone. Non poteva sapere, Di Pietro, che durante il viaggio avrebbe ricevuto un’altra notizia, forse non proprio inaspettata. Mazzeo Cicchetti, l’unico consigliere regionale che non si era visto in giro per tutta la mattinata, annuncia che «l’esperienza con Idv è chiusa». Al leader rimprovera quel tuttappostismo che non ha permesso (voluto?) risolvere i malumori interni, una gestione poco collegiale del partito e, soprattutto, la questione del vertice. Mastrosimone segretario del partito e assessore regionale: una norma del partito dice che l’incarico politico e quello amministrativo sono incompatibili. L’arrivo di Di Pietro - si diceva nei giorni scorsi - avrebbe dovuto risol-
A destra Antonio Di Pietro e Rosa Mastrosimone (foto Andrea Mattiacci)
vere la questione, mettendo tregua anche alla tensione interna. Una parte contro l’altra, pro Rosa e contro Rosa. Ieri la segretaria sorrideva: «Sono serena». Del resto Di Pietro non aveva lasciato molto spazio alle interpretazioni. «Fibrillazioni? Tutta linfa interna, è la dimostrazione che il partito esiste a livello territoriale. E io confermo la fiducia a coloro che fanno il proprio dovere». Anche a Mazzeo, che non starà più nel gruppo regionale targato Idv. «Se vuole fare il suo lavoro per il bene della Basilicata, lo fa ugualmente anche dal gruppo misto». Il resto della giornata è un turbinio di incontri (quello materano, nella sede del partito, inevitabilmente ha affrontato la guerra interna sulla nomina dell’assessore provinciale, poco gradito alla segretaria territoriale), di dichiarazioni e temi da affrontare. «In fondo sono qui per ribadire l’impegno dell’Idv a parlare con i
di ENRICO MAZZEO* Ho ricevuto da più parti, soprattutto da amici dell’Idv, sollecitazioni affinché mi pronunciassi sulla situazione attuale del partito, nazionale e regionale. Non mi voglio sottrarre a questa richiesta perché su alcune questioni mi sono già espresso. Qualsiasi analisi, a mio parere, non può prescindere dal riconoscimento dell’impegno iniziale dell’Idv nella battaglia di moralizzazione nel nostro Paese, dopo tangentopoli, perché questo aspetto è stato motivo principale di adesione per molti di noi. L’ansia di trovare, in un momento difficile per il nostro Paese, un punto di riferimento politico, ci ha fatto sottovalutare le conseguenze possibili di un partito costruito intorno ad un leader, a suo tempo carismatico. Bisogna riconoscere che la situazione odierna dell’Idv, per molti aspetti, è la conseguenza diretta di un “difetto”, già presente nel suo DNA. Infatti, la vita interna dell’Idv ha rivelato, man mano, le caratteri-
fatti». Con i grillini c’è simpatia, ma un conto è la protesta, un conto è la scelta di Idv di costruire un movimento che possa garantire anche governabilità. Ma per capire il da farsi, prima diparlare dialleanze, bisogna aspettare l’esito delle primarie. Bacchetta Monti e i «tagli lineari alla ‘ndo cojo cojo che accentuano le disparità tra i cittadini». Va bene, ma non è preoccupato per le difficoltà che Idv ha con le relazioni interne? «Al di là delle posizioni personali, ci vedete? risponde - Siamo tutti qui, a raccogliere firme per i referendum». Effettivamente lo stato maggiore del partito eraquasi completo.Si notava l’assenza di Sergio Manieri, il segretario provinciale di Potenza, ma lo aveva già annunciato in segno di protesta. Ma a Potenza si notava anche l’assenza del senatore Felice Belisario. A chiedere con insistenza perché fosse assente, in molti facevano spallucce: «Sarà stato impegnato».
Fuori e dentro la sede del partito a Matera, dove Di Pietro ha tenuto una riunione con i dirigenti del partito (foto Cosimo Martemucci)
«Il nostro errore? Non aver capito stiche di una conduzione centralistica e verticistica; la mancanza di una reale democrazia, anche attraverso l’azione di “sbarramento”, da parte di una sorta di “cerchio magico”, alle istanze della periferia. Non devono ingannare le assemblee organizzate, che abitualmente rispondono a esigenze “propagandistiche”, la parodia di una democrazia partecipata. Lo spettacolo a cui abbiamo assistito, in tutti questi anni, la rappresentazione di una forza “dura e pura”, ha riprodotto una suggestione per molti e veicolo di consenso elettorale. Questo potere attrattivo, ha richiamato “superstiti” di altri partiti politici, alcuni già in disarmo, adusi a metodi, abbastanza “disinvolti”, nella pratica politica.
La colpa di molti di noi è stata quella di non aver compreso, dall’inizio, la natura vera dell’Idv e le conseguenze di alcuni metodi e dell’immissione, senza criterio selettivo, di culture e valori molto diversi dai principi “propagandati”dell’Idv. Si sono verificate anche carriere rapide e folgoranti, calate dall’alto, infrangendo regole precedentemente date, senza alcuna consultazione. Ammetto anche l’aggravante che, ai primi segnali negativi, abbiamo anche pensato di poter produrre cambiamenti dall’interno; abbiamo creduto alla funzione positiva della critica costruttiva. Vorrei aggiungere che mi sono anche battuto, senza successo, perché i contributi economici al partito fossero più equi, proporzionati e trasparenti nella loro utilizza-
zione; comunque, mai da considerare come la principale, se non l’unica regola da rispettare. Oggi, purtroppo, diradata la nebbia, ci appare la realtà dell’Idv, per quella che è in tutti i suoi aspetti, senza differenze tra il livello nazionale e quello regionale. Non credo al “complotto” o all’effetto dirompente della satira, giustificazioni estreme, già ascoltate, ai tempi di “tangentopoli”. La presenza a vario titolo di famigliari di Di Pietro, moglie, figlio, cognato, e parenti vari, nella vita politica dell’Idv e nelle istituzioni, a prescindere da tutto, rivela una cultura e una pratica che, noi per primi, tante volte, abbiamo condannato in altri partiti. Questi e altri fatti discutibili, in un contesto di confusione di proposte e di linea poli-
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 10.11.2012
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Sabato 10 novembre 2012 A destra la conferenza stampa di presentazione dei comitati proBersani
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PD
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«Solo Bersani il rinnovamento» Presentati i comitati
BREVI PRIMARIE
In conferenza il Pdci MARTEDÌ 13 novembre, alle 11, si terrà presso la sala A del consiglio regionale a Potenza la conferenza stampa del partito dei Comunisti Italiani di Basilicata sulle primarie del centrosinistra e sull’attuale situazione politica. Nel pomeriggio dello stesso giorno invece i lavori si sposteranno presso la sezione del partito di Villa d’Agri, dove si terrà l’attivo regionale. Parteciperanno, oltre al segretario regionale del Pdci di Basilicata Giovanni Soave e ai dirigenti provinciali e regionali, l’onorevole Pino Sgobio della Segreteria nazionale.
PRIMARIE/2
Sel apre la sede
Un lieve malore, la corsa al San Carlo
Dimesso tra i sorrisi «C’è buona sanità a sud»
«MA no, state tranquilli, che cosa c’è da nascondere? Anzi, ditelo pure che c’è la sanità lombarda di cui si discute sulla stampa e poi c’è una sanità come quella del San Carlo dove le cose funzionano». E così Antonio Di Pietro ha ringraziato, con tanto di baciamano alla consegna del referto, ha accettato di farsi fotografare e poi è andato via. Un malore, in centro, ieri a Potenza, dopo l’incontro coi cittadini al banchetto dei referendum, lo ha costretto a una tappa forzata al San Carlo. Lì, con un codice verde dal pronto soccorso è stato trasportato in Otorinolaringoiatria, dove è stato visitato da Italo Cantore: ha avuto un problema di vertigini. Non è la prima volta che il leader dell’Idv si trova da “paziente”a testare la sanità lucana. Alcuni anni fa aveva avuto un malore durante un convegno a Matera: in quel caso fu soccorso al Madonna delle Grazie. Già all’arrivo a Potenza, Di Pietro era apparso ai giornalisti stanco: prima della conferenza stampa era stato visto leggermente vacillare, ma aveva rassicurato i presenti. «No, no, tranquilli, è solo un problema di equilibrio, a causa del tacco di una scarpa». Poco dopo, in strada, di nuovo un
Di Pietro in uscita dal San Carlo
mancamento e la corsa al San Carlo. Lì, uscendo dall’ospedale potentino ha chiesto all’ufficio stampa dell’azienda «di ringraziare l’intera struttura per la professionalità dimostrata. C’è una buona sanità meridionale di cui essere orgogliosi».
POTENZA - «E’ una persona per bene, onesta, che unisce alla capacità di governo quella del rinnovamento». Sono questi i motivi per cui circa 130 comitati lucani, di cui un centinaio solo nel potentino, decidono di appoggiare Bersani alle primarie. Ieri la presentazione alla stampa alla presenza del portavoce Alessandra Moretti, che spiega così le motivazioni della scelta: «In un paese profondamente in crisi, che va ricostruito dalle fondamenta, bisogna affidarsi a chi non vuole governare da solo ma coordinare una squadra» proponendo «un modello di partito organizzato, fondato sulle assemblee in cui si discute e si fa sintesi». Due gli assunti alla base: no al Monti bis e sì al rinnovamento, che non sia rottamazione. Perchè «fare politica spiega Moretti - e amare il Pd significa rispettare gli organismi democratici che il Partito democratico ha». Sarà questa la colla che terrà unito il partito, che farà della maggioranza una maggioranza vincente alle prossime elezioni. «Renzi - dice apertamente la portavoce - è un elemento fondamentale del partito ma non è pronto per il comando» più vicino «all’ala neoliberale del centrodestra che a quella riformista». La prova di innovazione, secondo Moretti, Bersani l’avrebbe già superata con la modifica dello statuto senza la quale Renzi oggi non sarebbe un competitor. E poi c’è la legge elettorale, il cambiamento del porcellum e il premio di maggioranza. E così, sicura della
vittoria, Moretti va oltre le primarie per un patto di legislatura con le forze moderate del paese «che permetterà a chi sottoscriverà il patto di autoregolarsi con i criteri della maggioranza». Diversi gli esponenti del Pd lucano presenti ieri. I sindaci di Venosa e Satriano, i segretari provinciali Antonello Molinari per Potenza e Pasquale Bellitti per Matera, il capogruppo in consiglio comunale della città di Potenza Giampaolo Carretta, il segretario cittadino Giampiero Iudicello. Tra le prossime iniziative del comitato pro Bersani, l’incontro con Livia Turco alle 16.30 lunedì e il successivo incontro con i dirigenti del partito e i referenti dei comitati pro Bersani. Il 19, invece, alle 17.30, l’incontro con l’onorevole Dalema. Il 23, poco prima delle elezioni, una festa al circolo Arci 800 lucano. Ha detto Molinari: «Con Bersani si può cambiare e rinnovare il paese. L’impegno delle primarie è l’impegno del Pd a trovare un nuovo rapporto con gli elettori. Un impegno che la Basilicata ha già conosciuto grazie al compito assegnato al segretario regionale Speranza, referente del Comitato pro Bersani». Belletti pone invece l’accento sulla questione dell’unità «senza territorialismi - dice - e che oggi più che mai serve in Basilicata visti gli ultimi avvenimenti che hanno riguardato il riordino delle province». Anna Martino
subito la vera faccia del partito» tica (oscillante), specie nelle indicazioni delle alleanze, impongono una riflessione adeguata e conclusiva. La trasparenza, la legalità, la democrazia partecipata, le decisioni condivise, obiettivi che avevano portato alla nostra adesione, son ormai slogan, svuotati di ogni contenuto reale; simboli di un tentativo, non riuscito, quello di costruire un partito nuovo, al servizio del Paese. L’aspetto peggiore delle ultime vicende è che, in questa fase concitata di discussione, non abbiamo ascoltato nessuna espressione di autocritica, al vertice come nelle articolazioni periferiche. Ognuno rimane saldo al proprio posto di potere. Fuoriescono solo le coscienze lucide e coerenti. La realtà di Basilicata evidenzia un’Idv non diversa, con molte contraddizioni e li-
miti, soprattutto l’incapacità di incidere, qualificando la presenza nella Giunta regionale, per elevare la qualità politica del centrosinistra. I fatti ci dimostranoche la selezione della classe dirigente, a tutti i livelli, anche nell’Idv, èavvenuta secondoil criteriodi fedeltà ed obbedienza al vertice, ignorando capacità e garanzie morali. La volontà di un vero cambiamento non si intravede, malgrado “fiumi”di parole. La conferenza stampa a Potenza e la manifestazione sull’Agricoltura di Matera dell’Idv è l’apoteosi, all’italiana, del “non è successo niente”; tutti insieme appassionatamente, perché le incompatibilità da rimuovere, di vario genere, non sono una priorità e possono attendere. Rispetto a tutto questo, bisogna che ognuno si assuma le
responsabilità di giudizio e di scelte conseguenziali; non c’è più possibilità di dubbi e di equivoci. Le dimissioni “indotte” dell’onorevole Donadi e di altri, la rapida marcia indietro di molti autorevoli esponenti, malgrado le precise responsabilità di alcuni di loro, preoccupati per le prossime candidature, tolgono all’Idv ogni speranza di rinnovamento vero. Non si sono aperti spazi reali per una discussione libera e democratica, a tutti i livelli, per rimuovere comportamenti e metodi che hanno portato l’Idv all’attuale fase di crisi. Questa condizione, immodificabile, mi obbliga a chiudere l’esperienza con l’Idv. *consigliere regionale di Basilicata
NELLA giornata di ieri Giovedi 8 Novembre si è insediato a Potenza in via Genova n.2 l’ufficio elettorale per le primarie, attivo nella sede del Partito Sinistra Ecologia Libertà. L’ufficio - fanno sapere i promotori - Nicola Stasi e Domenico Roberto Rizzi sarà aperto tutti i giorni, dalle 17.00 alle 20.00 e la domenica anche di mattina, dalle 10.00 alle 12.30.
IN REGIONE
Consiglio regionale MARTEDÌ 13 novembre si riunisce il consiglio regionale. La seduta avrà inizio alle 10.30, nel palazzo della Giunta regionale. Dopo l’analisi delle mozioni pervenute e l’attività di controllo, il consiglio prenderà in esame una proposta di modifica della legge regionale n.42/1993 che detta “Norme in materia di modificazione territoriale, fusione ed istituzione di nuovi Comuni”, di iniziativa di tutti i capigruppo consiliari.
CAMBIARE SI PUÒ
Firma Vito Rosa ARRIVA da Avigliano l’annuncio di un’adesione al manifesto nazionale denominato “Cambiare si può” promosso da diversi intellettuali, e non solo, della sinistra italiana, teso a dar vita ad una lista elettorale alternativa al centro-sinistra di Pd e Sel. A sottoscriverlo il consigliere comunale Vito Fernando Rosa per Unità Popolare. Serve nel Paese «una nuova sinistra che si batta fino in fondo per l’acqua Pubblica, la difesa della forestazione pubblica, la ripubblicizzazione dei servizi pubblici ed altre cose, per un nuovo e diverso Modello di Sviluppo».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 12.11.2012
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Potenza Lunedì 12 novembre 2012
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Mastrosimone replica alle dimissioni del segretario provinciale e ne assume l’incarico
«Manieri? Una zavorra in meno» La scoperta (poco sorprendente) sui giornali e l’attesa per nuovi addi nell’Idv
«LO abbiamo saputo dai giornali, ora vedremo il da farsi». Eppure qualche segnale importante era arrivato da tempo: Rosa Mastrosimone forse se lo aspettava anche. Sergio Manieri aveva fatto capire che non sarebbe rimasto a lungo segretario provinciale di un partito, in cui non si riconosceva più. Non si era presentato neanche a salutare il leader nazionale in visita lucana. Di più, a poche ore dall’arrivo di Antonio Di Pietro a Potenza, venerdì scorso, Manieri aveva denunciato pubblicamente l’incoerenza di un gruppo dirigente locale di cui non voleva più far parte. Con il consigliere regionale Enrico Mazzeo, sabato mattina, ha comunicato poi in conferenza stampa l’addio al partito. «Noi - dice ora il segretario regionale dell’Idv, Rosa Mastrosimone - abbiamo appreso da comunicati stampa e da servizi televisivi che il segretario provinciale Manieri, in dissenso con la linea politica dell’Idv, si è dimesso». E ora? «Di questo, semplicemente prendiamo atto, riservandoci di fare ulteriori valutazioni e commenti, che ristabiliscano un corretto contradditorio in una comunicazione mediatica finora unilaterale, capziosa e condita da menzogne». Il che lascia presagire un seguito dell’ormai eterna querelle tutta interna al partito, diviso in due, lacerato tra più anime, un po’ stretto attorno al suo segretario, un po’ no. E da quando la fibrillazione interna all’Idv è venuta a galla, superando il contraddittorio nei corridoi della sede, è stata una lunga sequenza di note e comunicati, di botta e risposta, di una parte contro l’altra. A favore di Rosa, il segretario regionale che è anche assessore (e quindi, secondo una norma del partito, in pieno stato di incompatibilità politica). O contro Rosa, che, dicono altri, per quella incompatibilità ha mandato a monte l’equilibrio e la forza di un partito costruito sui principi di equità e giustizia. «Ho pazienza», lascia intendere il segretario quando, nella nota, scrive di voler aspettare qualche giorno prima di nuove comunicazioni ufficiali. «Appena terminata la inevitabile sequela di dimissioni in quel manipolo di iscritti o presunti tali all’Idv, che intenderanno seguire l’ex-segretario provinciale». Nel frattempo, come «atto dovuto», per permettere al partito di continuare il suo lavoro nella raccolta di firme referendaria, «assumo - dice - personalmente l’onere di seguire l’Idv della Provincia di Potenza, fino al prossimo congresso provinciale». A conti fatti, da «stigmatizzare» non è certo la decisione di Manieri (sì che se lo aspettava). Quello che il segretario regionale dice di non voler mandare giù è il «comportamento tenuto nell’ultimo periodo, con cui l’ex coordinatore territoriale ha tentato di danneggiare l’immagine di alcuni dirigenti Idv, riuscendo solo a danneggiare l’immagine del partito al quale diceva di appartenere». Dispiaciuta, quindi, neanche un po’. «Oggi il partito, liberatosi della inutile zavorra che lo affliggeva e rallentava, creando malanimo in tutti coloro che invece lavoravano in silenzio, potrà correre più veloce verso nuovi successi». Parole dice di non volerne sprecare altre, «non per dilungarsi ancora su situazioni che si possono descrivere con il prefisso “ex”». Con una morale piuttosto conosciuta: la suggeriva Fedro in una favola che parlava di una volpe e dell’uva. sa.lo.
Da settimane va avanti un botta e risposta durissimo
Il ritiro di Azione Cattolica La riflessione di Superbo
Da sinistra i due dimissionari dell’Idv, il consigliere Mazzeo e l’ex segretario provinciale Mainieri; in alto Rosa Mastrosimone
TASSA SULLA PRIMA CASA
Presidio anti-Imu durante direttivo Anci OGGI sindacati confederali dei pensionati manifesteranno a Potenza in occasione della riunione del direttivo Anci di Basilicata per chiedere la rimodulazione dell’Imu sulla prima casa per i pensionati in quanto fascia sociale tra le più deboli. Rifondazione Comunista di Potenza supporta l’iniziativa e questa richiesta «chiedendo di estendere la riduzione ad altri soggetti sociali come i disoccupati, gli
inoccupati, i precari, i lavoratori a basso reddito. Questo per quello che riguarda i poteri dell’Anci, ma a nostro parere la richiesta da fare nei confronti del governo Monti, il governo del massacro democratico e sociale è quella dell’abolizione totale di una tassa iniqua come l’Imu almeno per la prima casa. L'unica strada per uscire dalla crisi consiste nella redistribuzione del reddito, dall'alto verso il basso».
E’ stato don Mimmo Florio coparroco della parrocchia di Santa Cecilia di Potenza a fare da padrone di casa in occasione del ritiro spirituale diocesano di Azione cattolica organizzato dalla presidente Felicita Covino. Diverse le realtà rappresentate sul totale di 60 parrocchie che compongono la più grande diocesi di Basilicata. Dopo la preghiera delle lodi condotte proprio da don Mimmo, l’arcivescovo monsignor Agostino Superbo ha proposto ai molti presenti una “lectio divina” sul quinto capitolo delle lettera paolina agli Efesini, alla quale è seguito un periodo di riflessione e successivamente quello dedicato alla preghiera personale, secondo lo schema monacale. La giornata si è conclusa con la celebrazione Eucaristica nella chiesa del popoloso quar-
tiere potentino di Poggio Tre Galli. «Le virtù cardinali secondo un'ottica cristiana – ha spiegato il vescovo – individuano la giustizia come la qualità che porta a essere santi, la fortezza che trova fondamento nella forza di un Dio che muore il Venerdì santo, la temperanza di chi fa tutto ciò che piace a Dio e la prudenza il cui esempio massimo si riscontra nella paura, nella tristezza, nell'angoscia del Getsemani. La novità della vita cristiana risiede nel vivere concretamente le virtù senza deviare la via indicata dal Signore. La virtù – ha concluso monsignor Superbo – se è via di mezzo è da considerarsi 'mediocre'. Nella storia la Madonna e i Santi sono l'esempio più bello e autentico della “vita nuova” alla quale il Battesimo ci prepara».
Il parroco saluta la comunità arbereshe con cui ha condiviso un anno di attività
Don Severino da Ginestra a Rapone
Il trasferimento a Rapone: «Mi porto dietro una grande esperienza di vita» GINESTRA - Il parroco don Severino D’Amico ha salutato la comunità parrocchiale del piccolo centro arbereshe per annunciare il suo trasferimento a Rapone, il cui insediamento è avvenuto nella mattinata di domenica 11 novembre. Don Severino si è insediato a Ginestra poco più di un anno fa, durante il suo mandato ha aperto tutti i giorni l’oratorio San Domenico Savio per accogliere tutta la gioventù del paese. Durante l’ultima cerimonia solenne dello scorso 4 novembre nella quale sono stati ricordati i Caduti in Guerra ha sottolineato: «Con questa domenica concludo il mio mandato pastorale a Ginestra, ringrazio la comunità, l'amministrazione comunale per i vincoli di amicizia e di fratellanza stretti in questo anno di permanenza e soprattutto i ragazzi che mi hanno seguito». Ma il trasferimento a un’altra sede non cancellerà certo l’esperienza. Trasferendomi a Rapone
La foto ritrae don Severino durante l’ultima messa e col sindaco del paese Giuseppe Pepice
mi porterò il ricordo di questo paese». L’intervento del sindaco Pepice, che si è anche commosso, ha esaltato le doti di don Severino:
«Tanta gente è venuta da me per impedire il suo trasferimento, contattato il vescovo mi ha detto che don Severino è un amministratore, quindi soggetto al tra-
sferimento in qualsiasi momento. E' stato un punto di riferimento soprattutto per i giovani, con lui dialogavano, un aspetto che il più delle volte non avviene in famiglia». La catechista Anna Pepice ha aggiunto: «Preghiamo il Signore perché non gli faccia mai mancare l’entusiasmo e l’amore di annunciare il Vangelo. Don Severino durante la sua permanenza ha messo in risalto il suo insegnamento fatto di fede, speranza, carità». Intanto è stato nominato amministratore della parrocchia, dal vescovo Todisco, il parroco di Ripacandida, don Francesco Di Stasi che ne prenderà la guida a fine mese. Questa nomina, che si augurano nel centro arbereshe momentanea, comporterà un disagio, in quanto la messa nei giorni feriali sarà garantita a giorni alterni e quella festiva in orari diversi. Lorenzo Zolfo
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 11.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
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«Io non ho paura»
Domenica 11 novembre 2012
Manifestazione contro la criminalità I distinguo dei sindaci del Metapontino
«Non è mafia ma è uguale» Francomano: «Siamo in piazza convinti, serve collaborazione e sensibilità al disagio»
I primi cittadini in corteo
POLICORO – La manifestazione indetta da associazioni territoriali contro tutte le forme di criminalità tenutasi nella mattinata di sabato 10 novembre in piazza Eraclea in Policoro è stata preceduta, presso la biblioteca comunale di Policoro sita sempre in piazza Eraclea, da un incontro istituzionale tra tutti i diciassette sindaci dell’Area di programma del Metapontino-Collina Materana guidata dal primo cittadino di Rotondella Vincenzo Francomano: «In qualità di presidente sono orgoglioso di aver deliberato all’unanimità l’appoggio a questa manifestazionecorteo condividendone contenuti, spirito e la finalità. E sono anche contento che tutti gli amministratori si sono dimostrati sensibili a temi così delicati come la sicurezza. Non credo che gli ultimi tristi episodi siano riconducibili alla mafia nell’accezione del termine, però non si può sottacere che ci troviamo di fronte ad eventi da condannare senza mezzi termini e stamattina siamo qui senza colori politici a deprecare tali gesti. Come Area di programma abbiamo anche dato il nostro modesto contributo economico a significare come manifestazioni di questo tipo servano anche ad amalgamare territori così diversi per storia, cultura e tradizioni. Però è un primo passo verso quello di renderci omogenei che potrebbe portarci a gestire insieme alcuni servizi importanti per la tenuta sociale dei nostri territori. E a tal proposito anche i Municipi della mia Area di programma più dell’entroterra mi hanno sottoposto lo stesso problema su cui oggi manifestiamo: ovvero il verificarsi di episodi legati alla criminalità anche in paesi totalmente immuni fino a qualche anno fa. Sia ben chiaro, e lo ribadisco, non credo e non voglio pensare che si tratti di fenomeni di grave entità come quelli di regioni a noi confinanti, però dobbiamo tenere sempre alta la guardia e mai
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Il sindaco di Rotondella Vincenzo Francomano
IL COMMENTO
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PRESENZIALISTI E POSTI DI BLOCCO segue dalla prima di GABRIELE ELIA della fascia jonica. Tutti hanno condannato, logicamente, atti contra legem su tutti: macchine e capannoni incendiati. Negli ultimi anni l’esclation di episodi illegali in riva allo Jonio è lunga. Per evitare di dimenticarne qualcuno evito di elencarli tutti. Però c’è da dire che il Metapontino non è nuovo, purtroppo, a fenomeni delinsottovalutare nemmeno il quenziali e anche di più grave più piccolo episodio. Ecco portata. Sta agli inquirenti capiperché siamo qui stamattire se oggi si debba parlare di crina. Ma voglio rimarcare anminalità organizzata o declassache la necessità della prere a “semplice”criminalità ciò che venzione, soprattutto sul sta accadendo negli ultimi fronte sicurezza. E tre/quattro anni in in questo mi augu- L:134.24pt A:291.074pt area della L’EX PRIMO CITTADINO questa ro una sempre più regione. Però è dostringente collaveroso fare un pasborazione tra noi so indietro perché Lopatriello non ci sta: amministratori lola storia è sempre cali. Ogni giorno un’ottima consi«Cozzi inattendibile» viviamo come singliera e forse trodaci, assessori e «COME si fà a condividere le azioni di vare lì l’antidoto consiglieri le no- tale Don Cozzi che per anni ha vissugiusto. Nella costre città e i nostri to di visibilità mediatica sui casi Claps siddetta Prima Repaesi conoscendo e fidanzatini di Policoro e oggi sappiapubblica, tra la fine spesso vita, morte mo schierato con uno dei massacradegli anni ’80 e gli e miracoli, ascol- tori sotto l’aspetto penale di tante fainizi del ’90, a Politando problemi e miglie, uomini delle istituzioni, comcoro c’era la crimisfoghi dei nostri ponenti le forze dell’ordine, tale Luigi nalità organizzata concittadini. Spes- De Magistris (...) Un curato che si alche aveva un coso dal disagio o dal lea con tale elemento non è attendibignome ben precisemplice “no” det- le». Non le ha mandate a dire l’ex sinso: il clan Scarcia. to con tono arro- daco di Policoro, Nicola Lopatriello, al Venuti da Taranto gante può nascere vicepresidente di Libera, rievocando i avevano trovato in chi ci sta di fron- veleni dell’inchiesta Toghe lucane per terreno fertile in te la consapevolez- cui egli stesso è stato indagato e poi una zona immune za di un gesto che prosciolto da tutte le accuse. Lopada contaminazioni può far male al triello «assente dalla manifestazione criminali e nell’arprossimo o che solo per motivi personali» ha ribadito i co di qualche anno può sfociare nella suoi dubbi sull’esistenza di una straPolicoro è balzata disperazione. Per tegia criminale che lega i diversi atagli onori delle questo anche noi tentati alle imprese sul territorio jonicronache regionaamministratori li e anche nazionaco. «Basta dunque con gli inganni dei pur non essendo manovratori - ha dichiarato - e di cololi. Un ordigno veninquirenti abbia- ro che per fare carriera sbandierano ne fatto esplodere mo delle grosse re- principi di legalità, trasparenza e moaddirittura nei sponsabilità e ralità, senza conoscerne l’essenza». pressi del Municil’onere di dare ripio, per non parlasposte certe, e re di bombe nei quando esse sono negative confronti di molti operatori ecosaperle dire con la giusta donomici. Il segnale era chiaro: pase di gentilezza perché su ga e non ti succede nulla come molti problemi abbiamo le nelle migliori tradizioni mafiose. mani legate». All’epoca non ricordo grosse maGabriele Elia
La piazza di ieri mattina
nifestazioni e grandi prese di posizione, forse perché non c’era il boom tecnologico odierno. Però cortei, comizi di piazza e prese di posizione non erano sicuramente all’ordine del giorno. Il segno dei tempi che cambiano non ha risparmiato nemmeno un tema così delicato come quello della sicurezza, e in questo senso è un bene che se parli. Però tutte le medaglie hanno un rovescio che a volte fa male. Sempre nella Prima Repubblica e sempre a Policoro l’omertà era veramente diffusa e maggiore di quella di oggi, e forti erano le collusioni tra malavita locale e pezzi della società civile. Se facessimo un passo indietro staremmo molto ma molto peggio rispetto ad ora. E se ora stiamo meglio dobbiamo dire grazie ad un pool di uomini con un alto senso dello Stato guidati dall’allora ufficiale dell’Arma Salvino Paternò. Insieme ai suoi uomini aveva un controllo del territorio, senza internet e grandi mezzi di comunicazione, come se fosse casa sua. Girava in continuazione in divisa e borghese, a bordo di gazzelle o auto civetta e spesso lo si vedeva sfrecciare in sella ad una grossa moto. Sempre operativo. Faceva anche i posti di blocco e ne ricordo uno in via Mascagni all’ingresso di una grossa discoteca, Bambulè,
con il mitra in mano. Non amava molto la scrivania però la sua presenza e quella dei suoi uomini era di peso. Poche parole e molti fatti. E che fatti. In pochi anni ha sgominato un intero clan e andò a prelevarne qualcuno anche all’estero per assicurarlo alla giustizia. Oltretutto a Policoro in quel periodo non c’era lo spiegamento delle forze dell’ordine che c’è oggi: l’attuale compagnia della Guardia di Finanza era una caserma di prossimità, c’era una caserma, anch’essa di periferia, della Polizia di Stato e ora invece c’è la distaccamento della stradale e il Commissariato di P.S. a cinque chilometri di distanza. Rivendicare un potenziamento di presidi statali è come vivere sulla luna a maggior ragione in questi periodi di spending review (tradotto tagli generalizzati). Non so quanti policoresi, nonostante la cura Monti, rimpiangano la Prima Repubblica politica in salsa jonica. Però l’era di Paternò la rimpiangono tutti. Anzi quasi tutti. Aveva metodi da anni’70, quelli dell’antiterrorismo tanto per intenderci, e quando portava qualcuno in caserma erano dolori. In tutti i sensi. Peccato che in questi ultimi anni nelle tante manifestazioni contro la criminalità nessuno lo abbia ricordato. Rispolverare il passato dopo una rapina in pieno giorno nell’ufficio postale, due auto scoppiate negli ultimi mesi, la prima di un imprenditore turistico la seconda di un esponente delle forze dell’ordine, di cui quella dell’imprenditore forse troppo frettolosamente archiviata come corto circuito - ma quanti ce ne sono stati! - e decine di magazzini, imprese agricole incendiate ad oggi senza un perché, volto e nome sarebbe stata la migliore lezione di legalità ed educazione civica verso quei tanti studenti che hanno popolato piazza Eraclea sabato e non hanno avuta la fortuna di conoscerlo e apprezzare il suo alto senso dello Stato. Ma si sa la riconoscenza non è mai stata una grande virtù degli italiani. Oggi va più di moda il qualunquismo e: “Io c’ero”. Ma a fare cosa?
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I IX
Domenica 11 novembre 2012
ROTONDA MA IL NUMERO POTREBBE AUMENTARE GIÀ DOMANI. L’UFFICIO TECNICO DEL COMUNE INFATTI ANNUNCIA ALTRI EDIFICI A RISCHIO
Il terremoto infinito del Pollino salgono a 26 le ordinanze di sgombero
E dal governo arrivano 10 milioni di euro per lo stato di emergenza SISMA INFINITO A destra una crepa in un’abitazione di Rotonda. A sinistra la tendopoli per le famiglie che si trovano a che fare con l’ordinanza di sgombero
PINO PERCIANTE l ROTONDA. Sono salite a 26 le ordinanze di sgombero a Rotonda in conseguenza del terremoto del 26 ottobre scorso che ha colpito il Pollino. Ma non è finita. Il numero potrebbe aumentare ancora nei prossimi giorni. Infatti, nel centro storico (zona Castello) ci sono alcuni fabbricati vuoti che dai sopralluoghi effettuati sono parsi in molti casi non sicuri a causa di alcune crepe comparse sulle pareti. Dal momento che dovranno essere puntellati, alcuni vicoli potrebbero essere chiusi. Contemporaneamente, alcune case contigue ai fabbricati che necessitano di intereventi potrebbero essere sgomberate. Dall’ufficio tecnico del Comune parlano di altri 6 o 7 sgomberi. Ma il numero preciso lo si conoscerà domani. Intanto ammonta a 10 milioni di euro il primo stanziamento del Governo per lo stato di emergenza appena dichiarato dal Consiglio dei ministri per i comuni delle province di Cosenza e di Potenza colpiti dal terremoto di magnitudo 5 del 26 ottobre che, al momento, rappresenta l’apice dello sciame sismico in atto ormai da due anni nella zona. Soldi che serviranno per fronteggiare le spese di prima accoglienza e soccorso alle popolazioni colpite e per puntellare le case lesionate. Poi scatterà la fase due, quella della messa in sicurezza, per la quale serviranno altri soldi. La normativa prevede l’aumento delle accise sui carburanti nei due territori per finanziare gli interventi. Ma per non gravare ulteriormente sull’economia della zona già penalizzata, si stanno studiando strade alter native. Una delle possibilità è quella che prevede la creazione di un fondo nazionale per le arre terremotate attraverso la predisposizione di una norma successiva allo stato di emergenza per individuare le risorse da mettere a disposizione per la messa in sicurezza degli edifici. Intanto lo sciame sismico che ha provocato oltre 3. 600 scosse in due anni non accenna a placarsi, anche se negli ultimi giorni si osserva una diminuzione delle scosse superiori a magnitudo 2. Ma a Rotonda come a Mormanno e negli altri centri colpiti dal sisma si continua a vivere nell’angoscia. A quanto è accaduto si aggiunge la paura per ciò che ancora potrebbe accadere, mentre continuano le verifiche sugli edifici. A Rotonda le richieste sono oltre 400.
MELFI FERDINANDO IMPOSIMATO HA INCONTRATO IERI GLI ALUNNI DEGLI ISTITUTI CITTADINI PER PARLARE DI CULTURA E LEGALITÀ
Famiglia e scuola pilastri dello Stato Il giudice ha detto che «bisogna puntare sui giovani per avere rispetto dell’etica della politica» l MELFI. Il Giudice Ferdinando Imposimato, presidente onorario aggiunto della Suprema Corte di Cassazione, nel corso della settimana della Cultura, organizzata dall’Università popolare di Melfi, ha incontrato gli alunni che frequentano le scuole della città normanna per parlare di Cultura e Legalità. Nell’aula magna dello storico Istituto Gasparrini, il Magistrato Imposimato si è intrattenuto sui temi della legalità parlando ad una platea di alunni, insegnanti e cittadini molto interessati. Il tema, introdotto dal Dirigente Michele Masciale, che ha spiegato ai convenuti «il valore della scuola per tenere sempre alto l’interesse della legalità e il rispetto delle leggi. Dalla scuola – ha continuato il dirigente Masciale – dovranno partire i processi alle mafie e le lotte alle organizzazioni criminose». E’ la scuola che deve saper inculcare
POTENZA DOMANI PRESSO LA SEDE DEL PD
Livia Turco alla presentazione di «Donne lucane x Bersani» In città l’apertura del comitato regionale l POTENZA. Domani, presso la sede regionale del Partito Democratico a Potenza, si terrà la presentazione del «Comitato Regionale delle Donne Lucane x Bersani», alla presenza dell’on. Livia Turco, figura simbolo per le Donne Lucane a cui ha già consegnato la sua esperienza nel 2010. «Donna di grande esperienza politica – spiega il gruppo delle Donne Lucane x Bersani, parlando della Turco - a cui far riferimento anche in un momento, come questo, molto delicato per la vita politica nazionale in cui abbiamo deciso di portare avanti un’idea di continuità che possa in futuro costituire un punto di riferimento per noi che ci avviciniamo alla politica». Sulla stessa linea è stata individuata la coordinatrice del Comitato regionale in Antonietta Colucci, da molto tempo simbolo di lavoro e spirito di abnegazione e riferimento per
IL GIUDICE A MELFI Ferdinando Imposimato tra gli alunni delle scuole ha parlato pure di politici corrotti [foto a.p.]
ANTONIO PACE
molte donne che con lei sono cresciute sia umanamente e politicamente. Tra le promotrici del Comitato Maria Antezza Pasquina Bona, Rossella Brenna e Lucia Sileo. «Il nostro segretario nazionale, Pier Luigi Bersani – hanno poi dichiarato le promotrici del Comitato – ha saputo dimostrare coraggio nel voler riformare lo statuto del nostro partito per poter dare a tutti la possibilità di candidarsi alle primarie, per la scelta democratica del Premier che sarà alla guida del nostro paese». Il Comitato delle «Donne Lucane x Bersani» accoglierà tutte le donne della coalizione che vorranno liberamente farne parte. La speranza è quella di costituire quanti più comitati possibile nel diversi comuni della Basilicata per dare un sostanzioso contributo alla proposta politica anche in occasione delle primarie.
i concetti fondamentali del rispetto delle leggi, ma anche la famiglia e la società ricoprono un ruolo importante in difesa dei diritti dell’uomo. «La scuola ha un ruolo importante – ha detto Imposimato - perché informa e forma le coscienze verso i principi della Costituzione. Senza la scuola –
ha proseguito – lo Stato non potrà rinascere, perciò credo che occorre puntare sui giovani per avere un maggiore rispetto dell’etica della politica. Altro importante tassello per il futuro del rispetto della legalità è senza dubbio il ruolo che dovrà avere la famiglia, lo diceva anche Aristotele. Lo Stato ha il
dovere di aiutare le famiglie unitamente alla scuola perché sono due pilastri su cui si basano le fondamenta dello Stato stesso, appunto i giovani e le famiglie, perché è nella famiglia e nella scuola che si forma la coscienza e la cultura delle giovani generazioni che saranno la salvezza di questo Stato e del mondo intero». Il Magistrato Imposimato, che durante la sua carriera si è occupato, tra l’altro, di mafia, di camorra di terrorismo (rapimento Moro, l’attentato al Papa Giovanni Paolo II, l’omicidio di Vittorio Bachelet e dei giudici Palma e Tartaglione) ha ripercorso le tappe della sua vita ricordando all’attenta platea le sue povere origini fino al massimo della carriera che lo vede Presidente onorario della suprema Corte di Cassazione. Il magistrato Ferdinando Imposimato non ha tralasciato di lanciare un duro giudizio sui politici corrotti «che purtroppo siedono fra i banchi del Parlamento».
MELFI IERI INCONTRO IN COMUNE PROMOSSO DALL’ORDINE DEGLI AVVOCATI
«Il tribunale non si tocca ci sono le condizioni per restare» MARCO TUCCI
degli impiegati in organico a Melfi, per congelare la situazione». l MELFI. Ci sono davvero i presupposti per il In questo c’è l’assoluto appoggio dell’Organismo Tribunale resti in funzione. E’ stato ribadito, ieri Unitario dell’Avvocatura. «E’ una violazione della mattina, in un incontro, tenuto nel Municipio, a Costituzione- ha scritto il presidente Maurizio de cura dell’Ordine degli avvocati di Melfi ed a cui Tilla- e, quindi, il Governo apra un confronto per hanno preso parte amministratori di ogni livello, rivedere scelte sbagliate che producono risparmi magistrati, legali e tanti cittadini interessati. «Il irrisori dalla chiusura di mille uffici giudiziari». Il decreto legislativo 155 del 2012governatore De Filippo, poi, ha ha evidenziato il presidente del garantito il supporto finanziaforo, Dino Di Ciommo- dice che rio della Basilicata. il Ministro può concedere una «E’ un sì totale - ha sottoliproroga di 5 anni se ci sono difneato - perché ci sono i fondi e ficoltà logistiche nell’accorpaperché, già martedì, il Consiglio mento ad un altro presidio. Nel Regionale potrebbe approvare nostro caso, sarebbero aggravaun documento in merito». Acti i problemi del Palazzo di Giucorate ed oggettive, le riflessiostizia di Potenza, per il regolare ni del Presidente del Tribunale svolgimento dell’attività giudidi Melfi. «A pieno organico- ha ziaria. riferito Michele Cristino- diaServe, però, un intervento delmo risposte in tempi accettabili la Regione per sostenere le spese INCONTRO I partecipanti [foto m.t.] e, oltre alle tradizioni che vanta relative al mantenimento, fermi questo presidio, non è neanche restando prese di posizioni decise, nei prossimi costoso». Argomento che, infine, ha posto in risalto due anni, nei confronti di un governo politico dello Vito Santarsiero, presidente dell’Anci. «I comuni stato italiano. Noi, intanto- ha concluso- faremo come Potenza, che amministro, e Melfi pagano le due ricorsi. Uno alla Corte Costituzionale contro la spese per i Tribunali e lo Stato rimborsa quasi a legge delega che sancisce la chiusura e poi al discrezione. La riforma della Giustizia non passa Giudice del Lavoro, contro il trasferimento forzato per la soppressione dei presidi locali».
le altre notizie MELFI POLIZIA
Arrestato 33enne, in casa ha una pistola modificata n Con le accuse di detenzione di arma clandestina e detenzione abusiva di 2 cartucce calibro 6.35, la Polizia ha arrestato un 33enne, di Melfi. Durante una perquisizione nella casa dell’uomo, agenti del Commissariato, con l’ausilio di unità cinofile antidroga della Questura di Bari, hanno scoperto una pistola a salve modificata.
GENZANO SOCIALISTI
Costituito il comitato per Bersani n Si è costituito a Genzano il comitato «Socialisti di Genzano per Bersani». «Crediamo – dice il segretario cittadino socialista Alessandro Ciola – che i valori del riformismo, della laicità, dell’equità e del merito, da sempre nel Dna del Partito Socialista, possano essere non solo un valore aggiunto ma un faro della coalizione di centrosinistra».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I IX
Sabato 10 novembre 2012
È stato anche ascoltato il responsabile dell’ufficio verbali della polizia locale tenente Angelo Mecca l La questione delle multe (infrazioni al codice della strada) del 2010 tornate a casa degli automobilisti potentini che le avevano già pagate. Bisognava versare anche una quota relativa al Cad (deposito di avvenuta notifica) ma nessuno lo sapeva. E così gli automobilisti si ritrovano a pagare di nuovo e per una cifra più alta. Il caso, denunciato sulla Gazzetta da diversi cittadini, è approdato ieri nella prima commissione consiliare del Comune di Potenza, presieduta da Sebastiano Papa. Diciamo subito che chi è chiamato a pagare dovrà farlo, non ci sono alternative. È stato chiesto un ulteriore sforzo per migliorare la comunicazione e far sì che, di qui in avanti, «si possa operare venendo il più possibile incontro alle esigenze dei cittadini, incorsi in una sorta di errata interpretazione». Così il consigliere Papa ha concluso la seduta dell’organo consiliare nel corso della quale è stato ascoltato il responsabile dell’ufficio verbali della Polizia Locale, il tenente Angelo Mecca. Tra le diverse proposte emerse dai commissari quella del capogruppo dei Popolari
POLIZIA LOCALE Vigili urbani ascoltati in prima commissione su spese di notifica multe [foto T. Vece] .
POTENZA IL CASO DELLE INFRAZIONI PAGATE E RITORNATE A CASA DEI CITTADINI, È APPRODATO IERI NELLA PRIMA COMMISSIONE CONSILIARE DEL COMUNE
Multe: niente sconti, si pagano
C’è stato un difetto di interpretazione che però bisogna migliorare uniti Sergio Potenza, secondo la quale si dovrebbe «rivedere la delibera numero 107 del 2006 in modo tale da cristallizzare la situazione ed evitare il perpetrarsi di situazioni incresciose ed penalizzanti per i cittadini». Interventi anche dei consiglieri Laieta, Mitro e Molinari. L’architetto Mecca per parte sua, responsabile dell’ufficio da due anni ha
reso noto come «l’attività sanzionatoria per violazioni alle norme sulla circolazione stradale venga normalmente inoltrata a mezzo posta, o attraverso i messi notificatori, o direttamente dagli operatori di polizia locale. Le spese relative alla cosiddetta seconda notifica (eventuale) quantificate oggi in 3,90 euro per la Cad (Comunicazione di avvenuto deposito) e 3,30 euro per la
Can (Comunicazione di avvenuta notifica) sono inscindibili dalla sanzione amministrativa pecuniaria correlata alla norma del Codice della Strada violata ed a lato dei bollettini postali che venivano emessi, erano riportarti gli avvisi e le modalità per adempiere al pagamento, non potendo essere ricomprese nei medesimi. Da tempo, per evitare errate in-
terpretazioni, i bollettini vengono inviati in bianco; anche in tali casi il problema si ripropone, con cittadini che comunque incorrono in errate interpretazioni, non versando le spese della seconda raccomandata». L’operatore ha poi spiegato che la vicenda riguarda, per l’anno 2009, 293 verbali sull’intero ammontare, con il 30% che è già stato saldato.
MELFI PROTESTE DEI CITTADINI SOPRATTUTTO PER LA CONDIZIONE VIARIA DI VIA ALDO MORO
«Quelle strade con buche un rischio per auto e pedoni» MARCO TUCCI
l MELFI. Non basta la posa in opera di cento metri di bitume levigato, avvenuta da poco in via Foggia nella zona di San Rocco. Servono interventi, quantomeno tampone, in diversi altri punti della viabilità urbana. Innanzi tutto in via Aldo Moro, in corrispondenza dei negozi, degli uffici e della abitazioni che ci sono, sulla destra, in direzione della stazione. «Quattro anni fa mio marito è stato investito- riferisce una signora che si è avvicinata al cronista- nonostante la presenza di strisce pedonali. Ora sono del tutto cancellate e, in più, sono venute fuori delle buche che rendono ancora più rischioso l’attraversamento». Dipende dal fatto che, per evitarle, le macchine cambiano corsia e ciò, naturalmente, comporta incomprensione circa la direzione della vettura, all’occhio del pedone. Senza dimenticare, inoltre, che le irregolarità di un asfalto ormai consumato dal continuo passaggio di mezzi, met-
te a repentaglio i loro organi direzionali. Tra questi le ambulanze che, per la stessa strada, escono o si dirigono verso l’ospedale. Per giunta, il luogo è davvero molto trafficato, visto che è utilizzato da chiunque voglia evitare i semafori della già citata via Foggia o si voglia recare nelle attività commerciali del complesso Arca o fruire del distributore di carburanti che si trova sul percorso. Senza dimenticare, ovviamente, i tanti che abitano a pochi metri ma, magari, questo è un problema che si avverte di più in un’altra arteria melfitana. Questa volta del centro storico, ma allo stesso modo trafficata da coloro che vogliano recarsi nell’area delle scuole Nitti o verso il Tribunale. Si tratta di Viale Savoia che, senza tema di smentita, è talmente deformato da somigliare ad un vero e proprio «toboga», tanto è lo scombussolamento che riceve la vettura, transitandoci a qualsiasi velocità, insieme al sistema nervoso del guidatore. Gli stessi autisti dei bus, giudicano quella strada come la peggiore che affrontano.
S. SEVERINO DOMANI «LA STORIA DELLE STORIE» DEL CEAS POLLINO
PERICOLO La situazione di alcune arterie cittadine di Melfi, strade contrassegnate da buche e avvallamenti [foto m.t.] .
LAVELLO NUOVE TENDENZE: APPUNTAMENTO ORE 21,30
Una piéce sullo sviluppo sostenibile dedicata Il tour itinerante «Moda Show» propone alla kenyota Muta Maathai, Nobel per la pace 2004 una serata all’insegna della bellezza l . Domani alle 18 nella sala Parrocchiale di san Severino Lucano, andrà in scena lo spettacolo teatrale «La storia delle storie», prodotto dal Ceas Pollino Basilicata, con la regia del Maestro Giuseppe Maradei. La piéce è dedicata alla kenyota Wangari Muta Maathai, ambientalista, attivista, politica, biologa e Nobel per la Pace nel 2004 per il suo contributo alla causa dello sviluppo sostenibile, della democrazia e della pace, perché la sua vita esemplare esorti ad attivarsi come cittadini. I panni della protagonista saranno vestiti da Lucia Mancusi, che avrà come spalla Bruno Niola e Gianluca Guazzo, che si muoveranno in una scena povera ed
essenziale. Al centro solo un albero-totem, con le sue braccia supplici verso il cielo; attaccate ai suoi rami delle maschere tribali, realizzate da Francesca Rizzuto con materiale di scarto e di riciclo. Lo spettacolo segna la conclusione del progetto «Mama Miti. La madre degli alberi», sostenuto dal programma Epos 2010-2013 per l’educazione e la promozione della sostenibilità ambientale del Dipartimento Ambiente della Regione Basilicata e volto a sensibilizzare sull’importanza del patrimonio boschivo e forestale, in particolare della Basilicata. Il progetto è nato grazie alla sinergia tra 4 diversi Centri di educazione ambientale.
l LAVELLO. Moda e bellezza il tutto in un concentrato di spettacolo. L’ intrigante appuntamento è in programma stasera a partire dalle ore 21.30 con ingresso libero a Lavello. Si tratta di una serata alternativa dedicata alla celebrazione della bellezza in un appuntamento fashion con il tour itinerante del «Moda Show», con moda e spettacolo in primo piano. Nella suggestiva cornice chic del risto pub «Red Krystal» del centro del Vulture, in corso Giustino Fortunato, si alterneranno defilè di costumi da bagno, nuove tendenze e casual con la partecipazione di ospiti e attrazioni, con in evidenza il fascino di indossatrici che saranno le protagoniste della serata.
POTENZA DNA
«Ancora casi di cuccioli abbandonati tra i rifiuti» l Storia di ordinaria quotidiana vergogna. Il 7 novembre scorso due volontari dell’Ass. Dna Diritti-Natura-Animali hanno segnalato ai vigili urbani di Potenza in via Luther King – Macchia Romana la presenza di un cucciolo già morto, di un altro in fin di vita pieni di visibile rogna e di altri due in fuga fra i folti cespugli. La Polizia Municipale e poi il veterinario reperibile dell’Asp di Potenza provvedevano al ricovero in canile dei due cuccioli, entrambi poi morti , pare, questa volta non per avvelenamento ma per probabile gastroenterite, le cui carcasse sono state portate all’Istituto Zooprofilattico di Tito per accertarne le cause della morte. E’ l’ennesimo caso di morte di cuccioli randagi a Potenza, colpevoli solo di essere nati randagi e che si continuano a lasciare in ogni angolo di strada, come spazzatura; infatti erano fra buste di rifiuti da cui attingono cibo, spesso avariato, e non si comprende come mai il volontario comunale non aveva segnalato all’Asl la presenza di rogna! Per questi motivi, la reimmissione equivale ad «abbandono» Il cibo è stato raccolto e inviato per le dovute analisi . Tutte le leggi in materia di benessere animale e anche l’o rdinanza del Comune di Potenza prevedono il ricovero obbligatorio in una struttura sanitaria –canile dei cuccioli randagi con la cagna madre per le cure, le vaccinazioni e l’iscrizione all’anagrafe canina con microchip. L’Associazione Dna - dice Maria Argenzio - ormai disgustata dalle continue inadempienze istituzionali e dall’ assenza di un minimo di rispetto per gi animali randagi, inoltrerà ai responsabili veterinari dell’Asp e del Comune la richiesta di un minimo controllo sanitario.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 12.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
II I POTENZA CITTÀ
LA NOSTRA SALUTE DIBATTITO SULLA PREVENZIONE
Lunedì 12 novembre 2012
PAPILLOMA VIRUS Lotta al cancro del collo dell’utero. La Basilicata è all’avanguardia per la vaccinazione introdotta 8 anni fa
PRIMA IN ITALIA Il coordinatore dello screening cervico uterino, Sergio Schettini: «Nel 2013 introdurremo l’hpv test primario quinquennale»
Tumore all’utero il vaccino fa paura? Molti pediatri lo sconsigliano. Schettini: «Sbagliano» FILIPPO MELE
o sono sposate e, comunque, sono molto più indipendenti da mamma e l Lotta al cancro del collo dell’ute- papà. Da qui, probabilmente, il riro, Basilicata all’attenzione del mon- sultato negativo». A questa spiegado della sanità nazionale. La vac- zione, però, ce n’è da aggiungere una cinazione anti Papilloma virus (Hpv) pratica. è stata un successo. «La nostra ReAppena compiuti i 25 anni le donne gione – ha spiegato Sergio Schettini, sono state convocate per il pap test. Si coordinatore dello screening cervico poteva abbinare a questo esame la uterino – è stata la prima ad in- vaccinazione anti Hpv. Invece, quetrodurre tale vaccinazione otto anni st’ultima, era oggetto di una nuova fa. E lo fece in maniera allargata convocazione nel corso dei 25 anni. La rispetto alle altre Regioni. Offrì il logica non è stata rispettata. I rivaccino in maniera attiva (chiaman- sultati, forse, potevano essere mido negli uffici sanigliori. C’è da dire, tari le coorti interesinoltre, che nel Sersate) e gratuita 12envizio sanitario non ni, 15enni, 18enni e tutti gli attori hanno 25enni. remato nella stessa Allora si disse che direzione. era un programma Risulta che alcuni dispendioso ma oggi medici abbiano sconpossiamo affermare sigliato le famiglie a il contrario poiché la far vaccinare le loro seconda campagna figlie. «Ed è vero – ha in fase di partenza confermato Schettini interesserà solo le -. Il fatto è che noi 12enni. Così, pratica- MEDICO Sergio Schettini abbiamo organizzato mente, in Basilicata riunioni all’avvio le donne delle categorie ritenute a della campagna con medici di merischio sono state tutte chiamate a dicina generale, pediatri di libera vaccinarsi». scelta, ufficiali sanitari, per fare «siGià, ma sono state raggiunte le stema». Ma qualcuno, a livello inpercentuali indicate come ottimali a dividuale, ha avuto posizioni prelivello scientifico? Il nostro inter- concette sconsigliando la vaccinaziolocutore si aspettava la domanda: ne. «Sono state raggiunte e superate per A mio avviso, sbagliando. I vaccini le coorti di 12, 15 e 18 anni, non per sono stati e sono una risorsa imquella dei 25. portante per la prevenzione primaria C’è una spiegazione, però, come di moltissime malattie. Da qui - ha dire, sociologica. Le ragazze sino a 18 concluso il medico - il mio appello per anni sono sotto la «tutela» della fa- la campagna 2013 rivolto a tutti i miglia, vivono ancora in casa, per la medici: consigliate la vaccinazione gran parte, e, quindi, sono meno anti Hpv alle vostre assistite. Per il indipendenti. Non così per le 25enni loro bene e per una sanità pubblica che o lavorano o sono fuori per studio all’altezza dei tempi».
COMUNE SI ATTENDE ANCORA IL VIA LIBERA ALLE ELEZIONI
La novità Comincia la fase due Dal 2013 si cambia in Basilicata per la prevenzione secondaria dei tumori della cervice uterina. Lo ha annunciato Sergio Schettini, coordinatore regionale dell’apposito screening. «Introdurremo, prima Regione in Italia – ha spiegato Schettini - l’Hpv test primario quinquennale. Si tratta di un esame che si effettuerà con un prelievo simile a quello attualmente utilizzato per il pap test ma che ricercherà la presenza del papilloma virus responsabile del cancro del collo dell’utero. In caso di negatività il test si ripeterà dopo 5 anni. Se questo primo esame, invece, sarà positivo si effettuerà il pap test classico per verificare se vi sono, o meno, lesioni epiteliali. Questo iter, tuttavia, riguarderà le donne dai 35 ai 65 anni. Per quelle dai 25 ai 35 anni, invece, si effettuerà prima il pap test e solo in caso di sua positività si eseguirà anche l’Hpv test per la ricerca del virus». Sarà un altro Public affairs Award per la buona sanità in Basilicata come quello ricevuto nel luglio scorso per il programma di vaccinazione antiHpv? Chissà. Ricordiamo che il riconoscimento citato viene attribuito ogni anno dalla Public affairs association (Paa) alle istituzioni pubbliche, ospedali, università, associazioni, organizzazioni e imprese, che si distinguono con progetti e campagne di relazioni istituzionali nella sanità con modalità innovative tali da poter essere esempi di riferimento per la comunità nazionale. «È l’ennesima dimostrazione - dice l’assessore Martorano - che la buona sanità abita da noi». [fi. me.]
PROTEZIONE La seconda campagna in fase di partenza interesserà le dodicenni
PINO PERCIANTE
REGIONE L’ASSESSORE E LA CONSULENZA DI D’AGOSTINO
L’accusa del consigliere Giuseppe Molinari Viti: «Impegno contenuto, ottimo lavoro» adottandole anche alle esigenze dei giovani non sufficientemente rappresentati». Secondo Molinari il «forum avrebbe potuto contribuire a rianimare il centro storico, la realtà universitaria e soprattutto avrebbe potuto dare nuova voce alla comunità dei giovani non solo potentini. Una ventata di freschezza di cui la città ha bisogno in particolare in un momento in cui molti giovani lasciano la Basilicata e la città capoluogo di regione. L’auspicio – conclude Molinari - è che anche la città di Potenza possa avere presto un forum dei giovani capace di portare un vento nuovo, di creare un coordinamento in grado di fare proposte e rappresentare le esigenze ed i problemi delle nuove generazioni che vivono nel capoluogo di regione».
Ennesima scossa e gli sgomberi rischiano di aumentare
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Forum dei giovani Incarico a 500 euro al dì «A Potenza si è perso» «Nulla da giustificare» l Non c’è traccia a Potenza del forum dei giovani. Mentre in altri comuni lucani da tempo sono nati e sono operativi, anche se tra non poche difficoltà, nel capoluogo non va. Dopo due anni dall’approvazione ad unanimità in consiglio comunale del regolamento previsto per il forum, l’amministrazione non ha ancora indetto le elezioni per la formazione del nuovo organismo. È quanto denuncia il consigliere comunale di Potenza, Giuseppe Molinari che ricorda come i forum abbiano l’ obiettivo di dare maggiore protagonismo alle nuove generazioni. «È certamente un’occasione persa la non avvenuta costituzione di quello che potrebbe essere un ulteriore strumento di crescita per la città, capace – evidenzia Molinari - di affiancare le iniziative dell’amministrazione integrandole ed
TERREMOTO ROTONDA, UN’ALTRA NOTTE DI PAURA
l L’incarico di consulente affidato dall’assessore regionale alla Formazione, Vincenzo Viti, all’economista Nino D’Agostino, per un costo di circa 500 euro al giorno, ha suscitato clamore in un’opinione pubblica scossa dai sacrifici, dagli sprechi della pubblica amministrazione e dalla disoccupazione galoppante. Nell’edizione di ieri D’Agostino è intervenuto sulla Gazzetta spiegando di aver rinunciato ad una parte di compenso e di aver dato la sua disponibilità a collaborare anche gratuitamente: «Non è un caso, ad esempio - ha spiegato D’Agostino - che abbia redatto gratis il 3° rapporto sulla occupazione femminile nella media e grande industria regionale, lavoro che altrove è costato sui 15 mila euro». L’assessore Viti ritiene che D’Agostino non debba in alcun modo giustificarsi, forte della sua «riconosciuta competenza e per il costante e apprezzato lavoro di ricerca svolto assistendo, spesso a titolo gratuito, la Regione Basilicata su temi di rilevantissimo impatto sociale». Il conferimento dell’incarico che gli è stato affidato - precisa Viti - risponde all’esigenza che il Dipartimento Formazione e Lavoro ha avvertito «di giovarsi di una consulenza qualificata sia in materia di osservatorio sia sulla specifica materia delle politiche attive del lavoro che rappresentano uno dei veri snodi della drammatica sfida politica e civile nella quale siamo impegnati. Vi sarà modo assai presto di constatare - conclude l’assessore regionale alla Formazione - come all’impegno finanziario, peraltro contenuto e del tutto coerente con i profili dell’incarico conferir togli, corrisponderà la qualità del contributo a cui D’Agostino è stato chiamato».
l C’è lo stato di emergenza per i paesi terremotati del Pollino ma, come fa rilevare il sindaco di Rotonda Giovanni Pandolfi, resta il problema della messa in sicurezza e dell’adeguamento ai parametri antisismici degli edifici. Anche perché lo sciame sismico non lascia ancora in pace la zona. L’ennesima scossa si è verificata alle 3. 48 della notte tra sabato e domenica e ha fatto registrare una magnitudo di 2.4. «Qua è un’emergenza continua – sottolinea Pandolfi -. La scossa ha provocato nuovamente il panico negli abitanti. Non è mancato chi è sceso in strada e per paura ha preferito trascorrere il resto della notte in auto nonostante il SISMA Tende a Rotonda freddo e i disagi. C’è poi il crollo delle prenotazioni turistico alberghiere e quindi la necessità di supportare il settore. Dal momento che turisti se ne vedono pochi per paura del terremoto, qualche albergatore sta iniziando seriamente a pensare di sospendere o addirittura licenziare il personale. Insomma, la situazione non è piacevole. Lo stato di emergenza – aggiunge il primo cittadino di Rotonda - ci soddisfa. Ma ora bisogna lavorare per fronteggiare concretamente la situazione. Se non si apre una fase due anche la dichiarazione di stato di emergenza non basta». Pandolfi si augura che i soldi contemplati nel decreto relativo allo stato di emergenza possano essere utilizzati al di fuori del patto di stabilità. Intanto, a Rotonda continua la conta dei danni che di giorno in giorno, a causa delle continue scosse, si presentano sempre più gravi. Complessivamente sono 26, fino ad ora, le ordinanze di sgombero ma le verifiche sono ancora in corso e le scosse che si susseguono non fanno che peggiorare la situazione. Come nel centro storico, dove alcuni edifici disabitati hanno ricevuto il colpo di grazia. Dal momento che dovranno essere puntellati per evitare crolli alcuni vicoli potrebbero essere chiusi e le case vicine evacuate.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 12.11.2012
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14 Potenza e provincia
Basilicata Mezzogiorno
Lunedì 12 novembre 2012
L’uomo era a terra, in campagna, ferito in testa. Forse un malore e la caduta. Ma le indagini vanno avanti
Trovato morto un agricoltore
Vittorio Bernardo era molto amato nella contrada dove si spendeva per gli altri
SENISE - Trovato morto un uomo nelle campagne di Senise. Si tratta di Vittorio Bernardo, pensionato che abitava in una cascina sulla sponda destra della diga di Montecotugno in contrada Codicino. Sulle cause della morte sono in corso accertamenti da parte degli uomini della compagnia dei carabinieri di Senise, agli ordini del capitano Davide Palmigiani e coordinati dalla procura della Repubblica di Lagonegro. Le primissime voci che si rincorrono non sembrano ancora chiarire i fatti. Si dice infatti che a trovare l’uomo poco distante dall’abitazione, riverso per terra e con una vistosa ferita alla testa (da appurare se sulla parte anteriore o posteriore) sia stata probabilmente la moglie che non vedendolo rientrare stava calando il buoi, si sarebbe preoccupata. Erano circa le 17.30 del pomeriggio di sabato. Bernardo era solito svolgere le faccende rituali dell’attività di campagna quasi sempre da solo (i tre figli, due donne ed un maschio, si sono sistemati altrove) senza alcun problema. E anche questa volta si era spinto fino al margine della sua terra che si spinge fino al lago, con un pendio abbastanza ripido e insidioso. Altre voci dicono
che fosse intento nella raccolta delle olive e che per una distrazione abbia sbattuto la testa contro un ramo. Oppure potrebbe essere caduto per un improvviso malore, senza poi riuscire ad alzarsi più. Al momento si tratta di ipotesi che avranno bisogno di riscontri. Sembra comunque che lo sfortunato agricoltore non abbia mai avuto contrasti con alcuno, ma che anzi sia stato sempre ben voluto e rispettato. Per la sua disponibilità piena e per il suo carattere molto espansivo ed edu-
Da sempre il pensionato si recava da solo a lavorare nei terreni vicini alla diga
cato. Pensionato, settantasei anni, ha passato la sua intera vita in campagna, tirando su una bella famiglia. Suo nipote l’avvocato Andrea, figlio di un fratello, è sindaco riconfermato nel comune di Colobraro. Vittorio Bernardo lascia dunque un grande vuoto nell’intera contrada Codicino che lo ha visto in prima fila ad aiutare ovunque ci fosse bisogno. Con consigli, con la forza fisica, ma anche con i mezzi meccanici dei quali era abile conducente. Tra tutti coloro che lo hanno conosciuto è tanto lo sgomento. I funerali, molto probabilmente, si svolgeranno domani mattina. E’ facile prevedere che l’intera comunità vorrà dare l’ultimo saluto a Vittorio. Gianni Costantino
La Uil denuncia
Edilizia, ennesimo allarme
La diga di Montecotugno
I comitati pro Bersani nel Potentino Iniziative tra Lavello e Vietri VIETRI DI POTENZA – In vista delle imminenti primarie del Partito democratico, nasce in paese un comitato a sostegno del segretario del Pd, Pierluigi Bersani. A rendere noto del comitato è il segretario della sezione Pd di Vietri di Potenza, Antonio Fumiano, che in una nota ha dichiarato: «A Vietri si è costituito il comitato a sostegno di Pierluigi Bersani, in vista delle primarie del centro sinistra. All’unanimità il circolo ha creato il comitato a sostegno di Bersani». Parte integrante del comitato anche i due consiglieri di opposizione al Comune di Vietri, Rocco Carleo e Vincenzo Felitti. «Nell’auspicare la più ampia partecipazione all’even-
to, la locale sezione invita tutti i cittadini e le associazioni che ritenessero opportuno a partecipare ad un importante momento della democrazia deliberativa». E sempre a sostegno di Bersani, un’altra iniziativa si è svolta a Lavello: nel centro sociale si è tenuta l’assemblea pubblica voluta dal comitato “LavelloperBersani”. Ospite della serata Alessandra Moretti, vicesindaco della città di Vicenza con delega all’istruzione e politiche giovanili, membro della direzione nazionale del PD e portavoce nazionale della campagna elettorale per le primarie di Pierluigi Bersani. Claudio Buono Il segretario del Pd di Vietri, Fiumano
«PURTROPPO il cantiere di restauro dell’immobile di corso XVIII Agosto a Potenza ex sede della Biblioteca Provinciale non è l’unico cantiere di opere pubbliche in Basilicata che ha accumulato più di 30 anni di ritardi. Ma la novità per accelerare i lavori pubblici, che i sindacati confederali dei lavoratori edili sollecitano da tempo, è la decisione della Conferenza unificata Stato-Regioni che nei giorni scorsi ha dato il via libera alla redazione dell’anagrafe delle opere pubbliche incompiute». Il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma ha sottolineato in una nota che «gli obiettivi centrali sono quelli di affermare il principio di semplificazione amministrativa e razionalizzazione delle procedure tecnico-amministrative-burocratiche e di favorire l’interscambio di informazioni fra le amministrazioni appaltanti lavori pubblici. Non si sottovaluti – aggiunge Palma – che la Basilicata ha il primato negativo tra tutte le regioni italiane per i tempi di attuazione degli interventi infrastrutturali con 5,8 anni necessari, in media, dal progetto dell’opera al taglio del nastro».
Avigliano, anche Palamara tra gli ospiti del premio Coviello
«Un’amministrazione pulita? Serve anche all’economia»
AVIGLIANO – Sabato sera, presso il Chiostro Palazzo di città si è discusso di Spending Review e del disegno di legge anticorruzione nell'ambito del convegno di chiusura della decima edizione del premio Nicola e Leonardo Coviello. Il testo legislativo anticorruzione, imposto dalla Comunità Europea, e la necessaria “revisione di spesa”per il nostro Paese, sono stati dunque gli argomenti proposti nel comune gianturchiano, alla presenza del primo cittadino, Vito Summa, e di Gaetano Basile, avvocato aviglianese, moderatore dell’incontro. Pertanto, nel “paese dei giuristi”, si è tenuto l’interessante appuntamento patrocinato da Apt di Basilicata, ordine degli Avvocati di Potenza, Società di Mutuo Soccorso e dall’Alto Patronato della Presidenza della Repubblica. Dopo la presentazione fatta da Mari Giusi Verrastro, per la Pro Loco di Avigliano - che si è occupata dell’organizzazione dell’evento insieme all’amministrazione comunale - ha, dunque, preso il via il dibattito su questioni che coinvolgono direttamente il mondo dell’avvocatura e magistratura, per le quali è necessario rendere sempre più partecipe la cittadinanza. Hanno preso parte all’incontro come relatori Luca Palamara, Sostituto Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Roma ed ex presidente dell'Associazione nazionale magistrati; il professore Giampaolo D’Andrea, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento, l’avvocato Fabio di Bello, della
Giunta Unione Camere Penali. L'anno scorso tra gli ospiti chiamati per discutere di “Avvocatura e magistratura tra autonomia e responsabilità” si era distinto l'avvocato Umberto Ambrosoli, figlio dell'ex commissario liquidatore del Banco Ambrosiano di Sindona, che oggi è corteggiatissimo dal Pd per il dopo Formigoni alla presidenza della giunta Lombarda. Tornando ad Avigliano la tavola rotonda ha voluto soffermarsi su quello che già Benedetto Croce definiva come “malessere della società”. «Il fenomeno per cui si usa la cosa pubblica per un tornaconto individuale» era stato già individuato dal filosofo. La corruzione è, infatti, un malessere vissuto dalle società di tutti i tempi, presente in l’Italia e altrove. Il nostro Paese risulta essere al cinquantanovesimo posto (tra gli ultimi) nell’indice di percezione della corruzione, così come fa sapere la Trasparency International organizzazione globale delle società civili, che lotta contro questo fenomeno. «Questi dati hanno effetto diretto sull’economia - ha fatto notare il sottosegretario D’Andrea – ed è sempre più necessario combattere quello che diventa un vero e proprio ostacolo agli investimenti». Pertanto, il lungo l’iter del disegno di legge anticorruzione - approvato dalla Camera in via definitiva il 31 ottobre 2012 - ha avuto la finalità d’incentivare comportamenti virtuosi e circoscrivere la maladministration. «Sulla spending review, invece, si sta “operan-
do con il bisturi”, vedendo bene cosa tagliare e razionalizzare», ha continuato il professor D’Andrea. In questo delicato momento per il nostro Paese appare, dunque, importante valutare tutti i centri di spesa, al fine di riorganizzare i servizi, tenendo sempre conto della soddisfazione dei cittadini. Su questi argomenti ha voluto porre l’accento anche il magistrato Palamara, che pur avendo partecipato direttamente alla stesura del disegno di legge, ha messo in evidenza alcune criticità. In particolare, alcune criticità, che rischiano d’avere effetti negativi in termini d’accertamento delle responsabilità, scaturiscono dalle nuove figure individuate nel reato di concussione e dal traffico d’influenze illecite, con la figura del mediatore. Anche l’avvocato Di Bello si è, poi, soffermato su questi aspetti problematici del decreto anticorruzione e sulla necessità d’intervenire anche in materia di prescrizioni e d’intercettazioni. Una seria ed efficace lotta contro la corruzione deve coinvolgere tutti; «si tratta in primis di un fenomeno culturale, per il quale non basta l’intervento della magistratura, ma è necessaria un’inversione di marcia politica, imprenditoriale e di tutta la società», ha concluso l’avvocato, rappresentate della Giunta Unione Camere Penali. Tra i presenti all’incontro anche il dottor Picciotto, ex componente della Camera Penale di Napoli, e il giudice Spina, coordinatore Ufficio Gip di Potenza. Antonella Rosa
Il dibattito organizzato nell’ambito del premio per giovani giuristi intitolato a Nicola e Leonardo Coviello
Spesa sanitaria: focus sui controlli PRECISIONE, simmetria, specularità e tempestività. Sono i principi enunciati qualche giorno fa dalla Corte costituzionale a proposito di partite creditorie e debitorie tra enti pubblici, ed in particolare tra Stato e Regione in materia di sanità. E sono gli stessi di cui si è discusso sabato mattina a Potenza alla presenza dell’assessore regionale Attilio Martorano, dei direttori generali di tre delle quattro aziende sanitarie lucane, dei direttori amministrativi, del presidente del Tar Basilicata Michele Perrelli e del vice procuratore generale della Corte dei conti Ernesto Gargano. Il tema del convegno organizzato dall’Ordine dei dottori commercialisti e degli esperti conta-
bili di Potenza, per le circoscrizioni del Tribunale del capoluogo e di Lagonegro, è stato proprio quello dell’armonizzazione dei sistemi contabili e della certificabilità dei bilanci nel settore sanitario. Ma i consiglieri della Corte dei conti Giovanni Zotta e Carlo Chiappinelli sono andati anche oltre hanno illustrando il ruolo della magistratura contabile come organo di controllo esterno, anche alla luce dei nuovi ed importanti compiti contenuti nel recente decreto legge in corso di conversione. Ha moderato i lavori Pietro Tantalo, esperto in materie amministrativo-contabili del settore sanità, che, come è noto, rappresenta la maggior parte della spesa regionale.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 11.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I V
Domenica 11 novembre 2012
I COSTI DELLA POLITICA
MERCATO DEL LAVORO «Ho già rinunciato a 15mila euro per il progetto artistico. La consulenza? INCARICHI ESTERNI ALLA REGIONE sull’artigianato Diecimila euro con spese a mio carico»
Consulente per 500 euro al giorno «Disposto a fare il lavoro gratis» L’economista Nino D’Agostino replica alle critiche sull’incarico l Una consulenza pagata 500 euro al giorno. La decisione del Dipartimento Formazione della Regione Basilicata, guidato dall’assessore Vincenzo Viti, ha suscitato un vespaio di polemiche. Ma l’economista Nino D’Agostino, a cui è stato affidato l’incarico di affiancare l’Osservatorio del mercato del lavoro, non ci sta al tiro al bersaglio. «Dietro ai 500 euro - dice - c’è ben altro e tutto documentabile. C’è molto lavoro che da più di un anno sto svolgendo gratis con la Giunta regionale, nell’ottica di ritenerlo mio dovere civile e di appartenenza, come ex dirigente, dell’ente regione, fatto di indicazioni progettuali, suggerimenti, studi di settore. Non è un caso, ad esempio - continua D’Agostino - che abbia redatto gratis il 3° rapporto sulla occupazione femminile nella media e grande industria regionale, lavoro che altrove è costato sui 15 mila euro. Così come non è un caso la rinuncia al compenso, non la progetto sia chiaro, di 15 mila euro, per fare uno studio di fattibilità di rilancio dell’ar-
tigianato artistico, facendone confluire l’incarico nella consulenza scandalosa che quindi va letta per un importo di 10 mila euro, comprensivi di tasse e spese a mio carico». Nel sottolineare che il costo complessivo della consulenza, pari a 32mila euro, «è una cosa falsa dal momento che ci sono soggetti, come nel mio caso, a cui l’Iva non è dovuta», D’Agostino spiega che l’incarico è stato preceduto da molteplici incontri a cui ha partecipato, sulle tematiche della consulenza, approdati, sia pure informalmente, a gruppi di lavoro «che hanno comportato spese, tempo e lavoro per il sottoscritto - aggiunge - ovviamente senza compenso alcuno. Per l’incarico in questione ho dichiarato per iscritto a chi di dovere di essere pronto a farlo gratis, sulla scia di quanto già fatto altrove dai vari Borgomeo ( per la Campania) o Giavazzi (per il Governo nazionale). Sono consapevole e ben disposto di dover fare molte più giornate di lavoro nell’arco dei sei mesi di durata del contratto. Già oggi gli impegni di lavoro
assolti nell’ambito dell’incarico sono ben al di là delle prestazioni previste per i primi acconti per i quali, peraltro, non ho ancora fatturato. La giunta regionale - prosegue D’Agostino - mi ha chiamato ad una maggiore responsabilità, invitandomi a stare dentro i processi decisionali per provare a dare un contributo di inversione di rotta, più che limitarmi a
fare analisi al di fuori del Palazzo. Non so se ne sarò capace e se troverò terreno fertile in tale direzione. Ma è una sfida soprattutto con me stesso che ho inteso raccogliere. In questa ottica - conclude l’economista - contano gli aspetti morali e i doveri civili e professionali che credo mi appartengano da sempre e che intendo coltivare ancora in futuro».
ECONOMISTA Nino D’Agostino
ASSESSORE Vincenzo Viti
Visite in piazza per il diabete Ambulatorio medico per controllare una malattia di cui è affetto il 4% della popolazione l «Apri gli occhi e previeni il Diabete». È questo lo slogan scelto da «Diabete Italia» per celebrare la dodicesima edizione della Giornata Mondiale del Diabete che ha coinvolto ieri anche la città di Potenza (oggi si replica) con un ambulatorio medico in via Pretoria. I costi del diabete per il budget della sanità italiana - rileva Antonio Maioli, diabetologo dell’ospedale San Carlo di Potenza - ammontano al 9 per cento delle risorse. In Italia più di 3 milioni di persone adulte hanno il diabete: la maggior parte dei casi è di tipo 2 e può
essere prevenuta da un cambiamento degli stili di vita, includendo una dieta equilibrata ed almeno trenta minuti di moderato esercizio fisico quotidiano». In Basilicata i pazienti affetti dal diabete sono il 4% della popolazione con complicanze più o meno gravi per gli occhi, reni, cuore e nervi. I lucani che sono stati soggetti a complicanze (dati Istat) di natura cardiovascolari sono il 4%, mentre salgono al 34% quelli che hanno avuto complicanze per lo scompenso cardiaco Grazie a presidi diabetologici e alla di-
sponibilità di medici, operatori sanitari e infermieri anche oggi i cittadini potranno ricevere materiale informativo, consulenza medica, ma soprattutto potranno effettuare gratuitamente l’esame della glicemia. Sul fronte della prevenzione, lo ricordiamo, la Basilicata è all’avanguardia. La Regione e l’Università Tor Vergata di Roma hanno firmato un accordo per l’istituzione dell’Osservatorio regionale sul diabete (Bbdo), che avrà sede nel castello di Lagopesole.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 10.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I V
Sabato 10 novembre 2012
SPENDING REVIEW
SPESA PUBBLICA E RISPARMIO
ATENEO NEL MIRINO Il consigliere regionale Gianni Rosa chiede alla Regione di chiarire la vicenda e di sospendere i finanziamenti all’Università
RITOCCHI E RESPONSABILITÀ Nei giorni dei sacrifici ci si aumentano le indennità. Il rettore Fiorentino: «Ritocchi lievi e legati alle maggiori responsabilità»
Diritto di replica «Oggi ci sono più responsabilità» Il rettore dell’Università di Basilicata, Mauro Fiorentino, rispedisce al mittente accuse di irregolarità sulla delibera con cui sono stati decisi incrementi delle indennità ai componenti del Cda. E spiega le ragioni che hanno determinato questo provvedimento: «Dopo la riforma i consigli di amministrazione hanno cambiato pelle, hanno responsabilità molto più alte. Prima il Cda aveva solo compiti di controllo di bilancio, oggi è l’organo di governo dell’ateneo». Fiorentino fa notare che in tutti gli atenei italiani i compensi sono lievitati, ma in Basilicata si è trattato di un «ritocco» che comunque riguarda cifre più basse rispetto a quanto accade nel resto del Paese. Quanto al compenso per il rettore, lo stesso Fiorentino ricorda che in una recente graduatoria nazionale sugli stipendi dei rettori italiani, quello della Basilicata risulta in fondo alla classifica.
le altre notizie POTENZA COMUNE
Incontro del Pd sulla Provincia unica n La questione della Provincia unica infiamma il dibattito politico. Oggi, alle 10, nella sala commissioni del Palazzo del consiglio comunale, conferenza stampa del gruppo del Partito democratico al Comune di Potenza per fare il punto della situazione e chiarire alcuni aspetti legati allo «scontro» tra Potenza e Matera.
VILLA D’AGRI POLITICA
I comunisti italiani e le primarie del Pd POLO DI MACCHIA ROMANA Una veduta della sede dell’Università di Basilicata [foto Tony Vece]
Il Cda dell’Università lucana decide di guadagnare di più Dal gettone di 28 euro a seduta a un compenso forfettizzato di 6.500 euro l L’onda «moralizzatrice» della politica (e dei suoi relativi costi) rischia di ignorare ciò che accade in altri «palazzi». Ci pensa il consigliere regionale Gianni Rosa a spostare il raggio d’azione sull’Università di Basilicata, segnalando che, in tempi di spending review e di sacrifici chiesti ai cittadini, sono lievitate le indennità dei componenti del consiglio d’amministrazione. Un aumento che, secondo Rosa, appare spropositato. Per il triennio accademico 2012/2015, in buona sostanza, si passa, per i componenti del Cda, da 28,41 euro a seduta a 6.500 euro fissi all'anno. Indipendentemente dalle sedute. Invece, sempre per lo stesso periodo di riferimento il Rettore percepirà all’anno 30.780 euro, il Pro-Rettore 12.150, 7.530 + 6.275 al presidente e ai componenti del Collegio Revisori dei Conti, 5.670 + 4.660 al Presidente e ai componenti del Nucleo di Valutazione, 7.500 euro ai direttori delle strutture primarie. «I trasferimenti del Miur - tuona Rosa - sono in-
sufficienti a sostenere le spese dell’Università di Basilicata e al suo capezzale arriva la Regione Basilicata che per gli anni 2011/2012 elargisce un contributo finanziario di 23 milioni di euro per favorire proprio l’attività didattica e di ricerca. Denaro però gestito dal consiglio di amministrazione dell’Unibas, al cui interno è presente anche un rappresentante della Regione Basilicata, che pensa bene in un momento così difficile di aumentare la spesa per le indennità da corrispondere proprio ai componenti del Cda (seduta del 17 settembre 2012). Alla faccia della didattica e della ricerca». Ma all’interno dello stesso ateneo non mancano voci contrarie. Circolano lettere e note con le quali si eccepiscono una serie di irregolarità: «Più precisamente - dice Rosa - sembra che la delibera in questione sia priva del parere preventivo del Senato Accademico, cui si aggiunge proprio una questione legata all’ammon-
tare complessivo delle indennità stabilite che supera di 105.132,00 euro il limite massimo di spesa consentito (spesa sostenuta alla data del 30/4/2010 così come stabilito dall’art. 6 del Dl 31/5/2010 n.78). Sembra anche che nella delibera non siano specificati i criteri in base ai quali sono state distribuite le stesse indennità (art. 12 legge 241/90)». Rosa ritiene che in questo momento storico «certe distrazioni non possano accadere e neanche essere tollerate. Tutti viviamo l’attuale crisi, con i cittadini che sono chiamati ogni giorno a fare dei grandi sacrifici e che giustamente chiedono al Pubblico la stessa cosa. Pertanto la Regione Basilicata non può e non deve fare finta di nulla, anche nel rispetto del suo senso di responsabilità per il quale ha assunto la decisione di finanziare l’Unibas per farla sopravvivere». Di qui la richiesta di bloccare i trasferimenti regionali e l’invito al governatore De Filippo e all’assessore Viti di intervenire per chiarire la vicenda.
REGIONE IL SEGRETARIO REGIONALE DEL SINDACATO DI CATEGORIA SULLE ACCUSE DI GUADAGNARE TROPPO
l Da molti giorni e da qualche tempo compaiono articoli nei quali si attacca la dirigenza della Regione Basilicata per il solo fatto di esistere! Il sindacato maggiormente rappresentativo della dirigenza regionale ancora una volta è chiamato a fare chiarezza riguardo le notizie pubblicate. Infatti si pubblicano bugie, falsità, si distorce ancora una volta la notizia (se notizia può essere considerata questa) di una corretta,
regolare e legittima retribuzione. Innanzitutto: 1) Non è vero che ai dirigenti regionali è stato dato un «premio». Il nuovo contratto decentrato per l’Area della Dirigenza non prevede alcun aumento della retribuzione tabellare e di posizione dei Dirigenti né ha inserito risorse aggiuntive di nessuna tipologia, pure eventualmente possibili per previsione contrattuale; 2) Non è vero che la Dgr n. 1176 del 18/9/2012, avente ad oggetto l’approvazione del contratto collettivo decentrato – Area Dirigenza può essere sospesa così come richiesto dalle organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil-Fp, perché si tratta di un atto con il quale sono state applicate strettamente le normative vigen-
ti, senza che sia stato introdotto alcun «aumento». Va fin d’ora anticipato che laddove l’amministrazione dovesse accogliere la illegittima richiesta si procederà giudizialmente con un ulteriore aggravio di spesa; 3) Non è vero che ai dipendenti della Regione Basilicata sono stati decurtati gli stipendi, che sono state sempre corrisposti secondo quanto previsto contrattualmente; 4) Non è vero che si tratta di tagli del 15% sul salario accessorio dei dipendenti della Regione Basilicata, perché si tratta non di «riduzione», ma di «esaurimento» delle economie maturate negli anni passati, che avevano contribuito all’aumento del fondo negli anni pregressi, contributo che si sa-
MONTEPULCIANO GASTRONOMIA
La cucina lucana sbarca in Toscana n Dall’unione delle culture enogastronomiche diametralmente opposte, per motivi geografici e culturali, non può che nascere un ottimo mix di sapori, profumi, tradizioni e storia. È quanto tenterà di dimostrare la Basilicata con i suoi straordinari prodotti oggi e domani a Montepulciano, nel corso della manifestazione «Toscana Gustando». La manifestazione, giunta ormai alla terza edizione, nasce proprio con l’intento di affiancare alla tradizione gastronomica toscana quella di un’altra regione d’Italia.
UFFICI L’interno del palazzo della Regione Basilicata. Nel mirino, oltre a quello dei politici, anche gli stipendi dei dirigenti regionali
«Si attaccano i dirigenti solo per il fatto di esistere» Riceviamo e pubblichiamo una lettera del segretario regionale del Direr Basilicata, associazione dei dirigenti e quadri direttivi della Regione Basilicata, Enrica Marchese.
n Martedì 13 novembre alle 11 si terrà presso la Sala A del Consiglio regionale a Potenza la conferenza stampa del partito dei Comunisti Italiani di Basilicata sulle primarie del centrosinistra e sull’attuale situazione politica. Nel pomeriggio dello stesso giorno invece i lavori si sposteranno presso la sezione del partito di Villa d’Agri, dove si terrà l’attivo regionale. Interverrà l’onorevole Pino Sgobio della segreteria nazionale.
peva già che avrebbe esaurito il proprio effetto nel 2012. L’esaurimento del «tesoretto», che aveva consentito il temporaneo ed eccezionale aumento del salario accessorio dei dipendenti, vi sarebbe stato comunque anche laddove non vi fosse stata l’attuale situazione di crisi economica, poiché totalmente indipendente da questa. Tale situazione è frutto della «irresponsabile” richiesta delle Organizzazioni sindaca-
li Cgil, Cisl e Uil Fp del 12 ottobre 2012, alle quali va rivolto l’invito a tenere comportamenti meno populistici e più adeguati ad una corretta informazione, perché è impensabile che tali sindacati non siano a conoscenza dei meccanismi giuridici che regolano in modo inequivocabile la materia, meccanismi che, nel caso specifico, sono stati totalmente rispettati. Per cui è da ritenere che la comunicazione avesse obiettivi
diversi da quelli di garantire il rispetto della norma. In un momento così difficile è fondamentale assicurare una corretta informazione, anche per non esacerbare ulteriormente gli animi ed avviare una pericolosa caccia alle streghe, mentre sicuramente oggi è necessario ripiegarsi e lavorare per contribuire, nei modi che si riterranno di volta in volta opportuni, alla ripresa della Regione.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 12.11.2012
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Basilicata Mezzogiorno Lunedì 12 novembre 2012
VIVILAREGIONE
Una ricerca sistematica sul campo, che non potrà comunque mai dirsi ultimata
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LA PROPOSTA Pietro Russo, autore dell’aggiornamento dell’opera fonetico-morfologica edita da Bmg Matera
di ANGELO MORIZZI
È
nelle librerie di Basilicata il secondo aggiornamento del dizionario fonetico morfologico del vernacolo bernaldese. L’autore è Pietro Russo, scrittore, poeta e glottologo. «In una lingua in continua evoluzione anche il vernacolo reclama spazi sempre maggiori osserva Russo - . L’aggior namento si è reso necessario per evidenziare centinaia di termini che erano rimasti fuori, per diversi motivi, dai precedenti volumi». Editrice della nuova opera fonetico-morfologica è ancora una volta la Bmg di Matera. Nella prefazione al volume il professor Franco Armento sottolinea come «il labor limae di un autore, rispetto alla sua opera, continua negli anni. Per questo interviene la necessità di nuove pubblicazioni che la rivedono, riformulandola. Il lavoro di Russo è una ricerca sistematica sul campo, che non può mai dirsi oggettivamente concluso o ultimato una volta per tutte. Il concetto informatore del dizionario in
BERNALDA LA NUOVA PUBBLICAZIONE DELLO SCRITTORE E GLOTTOLOGO PIETRO RUSSO. IL VERNACOLO È UN PATRIMONIO DA PRESERVARE
Il nostro dialetto
Aggiornato il dizionario fonetico morfologico vernacolo è stato quello di creare un” thesaurus” della lingua bernaldese, ricavato dalle voci e dai discorsi degli anziani. A dieci anni di distanza dal primo aggiornamento, la domanda se la ricerca sia definitivamente compiuta, rimane sospesa. In realtà, l’opera di scandaglio nelle profondità del patrimonio
linguistico di un popolo è da considerarsi enorme, smisurato e sempre “in fieri”. Il secondo aggiornamento - prosegue Armento - testimonia del rigore scientifico e della competenza metodologica che contraddistingue Pietro Russo. Cosichè i nuovi lemmi sono parole che emergono dal passato... un
nuovo tuffo nella nostra storia, un punto fermo, capace di farci risalire alle radici, che servono ad identificare noi stessi». I due aggiornamenti al Dizionario del vernacolo bernaldese e al Dizionario italiano-vernacolo, di recente pubblicazione, vengono così a sostanziare la conoscenza della lingua locale,
MUSICA IL LAVORO DEL COMPOSITORE MATERANO OGGETTO DI UNA TESI
EVENTO
Prosegue il progetto di collaborazione con il maestro Rocco Pietrafesa, la Basilicata Jazz Orchestra e l’ente Lucus
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ACCORDO A sinistra Rocco Messina con il maestro Rocco Pietrafesa
A
d un mese esatto dal ritorno in scena del «BjOrchestra show. È tutta colpa dello swing» il regista potentino Rocco Messina racconta le novità del rinnovato allestimento. A partire dalla presenza del nuovo protagonista, Umberto Sardella, nei panni del rocambolesco presentatore. Lo spettacolo si terrà il 12-13-14-15 dicembre 2012 presso l’auditorium del Conservatorio di musica «Gesualdo da Venosa» di Potenza, quattro serate di intensa comicità e di grande musica. Sulla scia della continuità, prosegue dunque il progetto di collaborazione con il maestro Rocco Pietrafesa, la Basilicata Jazz Orchestra e l’ente Lucus, produttore dell’intero spettacolo. Un matrimonio tra i due Rocco della commedia musicale, Messina e Pietrafesa, celebrato da circa un anno all’insegna della professionalità e dell’amicizia. «Nel corso di questa esperienza - ha detto Rocco Messina - si è andata consolidando una collaborazione professionale ma si rinsalda anche una forte amicizia che risale a moltissimi anni fa. Il lavoro di regia realizzato, dalla scrittura della sceneggiatura alla messa in scena della commedia, è avvenuto senza invadere l’aspetto musicale. La BjO è rimasta la BjO. La commedia ha inglobato il concerto, ma l’orchestra è rimasta il pilastro attorno al quale è stato costruito tutto lo spettacolo. Una chiave di lettura - ha proseguito il regista - che ha incontrato il favore del pubblico dopo la prima rappresen-
portando l’ennesimo contributo alla storia del dialetto, espresso anche attraverso proverbi, detti, aneddoti di vario genere. Il frutto di una saggezza popolare che rivive nei suoni e nei colori semantici del tempo che fu. Russo, intanto, da fine e inesauribile narratore, sta già lavorando a nuove pubblicazio-
ni sul fronte della prosa e della poesia. Sono in cantiere, infatti “Antiche memorie” e Senilità”, che andranno ad arricchire la già vasta bibliografia dell’autore, attento osservatore della realtà territoriale, attraverso le lenti dell’autobiografia. Sono dello stesso autore i volumi “Primi Canti”, “Eco di un cuore”, Ricordi lontani”, “Pagine sparse”, “Pensieri”, “Stagioni lucane”, “ConSensi”, “I nonni raccontano”, “Piccolo sguardo nel passato. Da Bernalda a Bosco Salice”. Preziosi scrigni di cultura popolare, frammenti di una storia vissuta e immortalata in versi e in prosa, con saggezza artistica, rigore filologico e passione intellettuale. «L'opera di Russo - osserva Armento - è meritoria, perchè serve a salvare dall’oblio buona parte del patrimonio socio-demologico della comunità bernaldese. L’attento ricercatore è sempre sollecito e vigile a cogliere gli ultrasuoni che provengono dalle profondità linguistiche per registrarle puntualmente». Come una sentinella del passato che vigila, ancora, sul nostro presente.
Quattro serate a Potenza di musica e comicità Le anticipazioni del regista potentino Rocco Messina tazione avvenuta lo scorso mese di giugno al teatro Stabile di Potenza». Una forma di rispetto che vede i due professionisti dialogare e operare senza sminuire o ledere il ruolo di ciascuno, ma che restituisce forza e vigore ad un’esperienza che sfida lo sterile protagonismo a vantaggio di una scintillante opera d’arte. «Partito da una scrittura di base - ha svelato il regista - ho apportato alcune variazioni in corso d’opera, man mano che proseguivano le prove. In un primo momento il personaggio di Pietrafesa lo avevo immaginato più austero e aggressivo, ma poi vedendo la sua verve alla Carlo Verdone, l’ho addolcito, ed il suo personaggio è stata la vera rivelazione dello spettacolo. Il maestro Pietrafesa è così risultato molto simpatico perchè, nonostante il ruolo aulico che ricopre, incarna il potentino comune, l’uomo medio, e tutti vi si sono riconosciuti. Questa è la forza del maestro Pietrafesa come attore, mentre come direttore non si discute, perché è molto preparato e conosce benissimo il suo mestiere».
Teatro Stabile Serata tributo a Domenico Modugno Stasera si alza il sipario sulla stagione teatrale «Voglia di teatro» di Potenza. E sarà un esordio all’insegna della comicità partenopea. Il teatro Stabile, alle 21, ospiterà un «autentico gioiello» della grande canzone italiana, lo spettacolo «Volare» omaggio a Domenico Modugno, portato in scena dall'eclettico artista napoletano Gennaro Cannavacciuolo. L'attore proporrà nella prima parte dello spettacolo le canzoni dialettali e macchiettistiche del grande Modugno da «O cafè» a «La donna riccia», da «La cicoria» e «U pisci spada», alla più famosa «Io mammeta e tu», fino ai monologhi teatrali. Nella seconda parte, in un atmosfera «brechtiana», spazio alle canzoni d’amore più famose lanciate da Modugno.
In prima esecuzione il Quintetto per archi e pianoforte di Angelo Frangione di ENZO FONTANAROSA
l’Istituto materano si evidenzi, anche attraverso questa occasione, na prima esecuzione asper la sua apertura verso i linguagsoluta che sarà anche gi compositivi contemporanei». Il oggetto della discussio“Quintetto“ di Frangione è «mune di una tesi. Si tratta sica atonale, e rientra nello strutdel “Quintetto per archi e pianoturalismo areale, cioè tecnicamenforte” di Angelo Raffaele Frante è una struttura di note che si gione. Il compositore materano ha muove in un piccolo spazio ma allo scritto nel 2009 la partitura che giostesso tempo puoi aprirsi all’infivedì prossimo sarà eseguita, alle nito come forma melodica e armo19, per la prima nica - spiega l’auvolta al pubblico, tore -. Il confronto nel Salone della del mio quintetto prima sezione del con quello di Conservatorio Schumann parte “Duni” di Matera anche dall’osserdurante la discusvazione che io ogsione della tesi di gi, come il compoElisabetta Fusilsitore tedesco lo, allieva del biennell’800, con lo nio accademico di stesso organico Musica da Cameho messo tutti gli ra tenuto dai do- Angelo Raffaele Frangione strumenti allo centi Loredana stesso livello, senMarcella Paoliza che prevalga celli e Jacopo Francini . Lo studio l’uno sull’altro». Frangione ha inianalizza l’organico del quintetto ziato a studiare composizione «con dalle origini fino ai giorni nostri. E Raffaele Gervasio e continuato con la partitura di Frangione verrà Fernando Sarno, Boris Porena, messa a confronto eseguendola inFranco Donatoni, Fabio Cellini, e sieme al “Quintetto in mi bemolle Franco Arigliano nipote di Nicola. maggiore per pianoforte e archi”, Ho frequentato anche corsi di diop. 44, di Robert Schumann. «Mi fa rezione d’orchestra con Nicola piacere che una mia composizione Hansalik Samale». Le musiche savenga eseguita nel Conservatorio ranno eseguite da Anna Dibattidove ho iniziato i miei studi e dove sta e Roberta Lioy (violini), Anho conseguito il diploma in Comnamaria Losignore (viola), Steposizione», spiega il maestro Franfano Lagatta (viola in Schumann), gione, che è anche contrabbassista Vincenzo Lioy (violoncello) ed Elie musicologo. «Sono contento che sabetta Fusillo (pianoforte).
U
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 12.11.2012
PAG. 17
Basilicata Mezzogiorno
Potenza 13
AGENDA
APPUNTAMENTI
Lunedì 12 novembre 2012
A Rionero LibroLibero La lettura è un dono
Con “Volare” allo Stabile si apre la stagione
IL “BookCrossing” o “Libro Libero” è la prima iniziativa del cartellone invernale degli eventi promossi dalla ProLoco di Rionero in Vulture e dall’associazione Arcadia in collaborazione con l’assessorato alla Cultura del Comune di Rionero in Vulture e la biblioteca Giustino Fortunato. A partire da domani mattina si giocherà con questa bella iniziativa che pensa al libro come a un bel dono.
Parte stasera la stagione teatrale allo Stabile di Potenza. Di scena, alle 21, Gennaro Cannavacciuolo in “Volare”, per la regia di Marco Mete. «Un autentico gioiello - dice la critica - un tuffo emozionante nella storia della grande canzone italiana. Uno spettacolo coinvolgente e interattivo, applaudito dalla critica più esigente, che propone un alternarsi sottile di momenti comici e di alcuni più melanconici».
LA RICORRENZA
CINEMA Ranieri Tito scalo
A Pignola oggi si celebra la giornata in ricordo dei militari caduti in missione
Sala 1 VIVA L’ITALIA - 17 - 19.30 - 22
Memoria come obiettivo di pace A PIGNOLA la Giornata del ricordo dei caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace sarà oggi ricordata con una cerimonia solenne. La ricorrenza viene abbinata quest’anno alla Giornata dell’Unità nazionale e delle forze armate. Alla presenza delle autorità civili, militari e religiose la celebrazione avrà inizio alle 9.30 in piazza Risorgimento, con il corteo verso la chiesa madre, la celebrazione della Santa Messa e la posa della corona al monumento in onore dei caduti in piazza Vittorio Emanuele, con la partecipazione straordinaria della Fanfara dei Bersaglieri. «Di particolare importanza è la presenza delle famiglie delle vittime delle missioni internazionali, del terrorismo e della criminalità organizzata - spiega una nota dell’amministrazione comunale - La collaborazione con l’Unuci di Potenza ha reso possibile il coinvolgimento di queste famiglie». Ma qual è il significato di una simile cerimonia? «Commemorare il giorno dell’Unità nazionale e la giornata delle Forze armate significa dedicare la giusta attenzione a un momento di portata nazionale, non solo celebrativo, ma dal forte carattere storico-culturale - continua la nota - che serva a mantenere viva verso le nuove generazioni una coscienza collettiva sulle radici e sull’identità nazionale. Ecco perché durante tale ricorrenza è giusto rievocare e onorare la memoria di tutti coloro che hanno sacrificato, nel tempo, il bene supremo della vita per l’Italia». Ma c’è anche un’altra chiave di lettura che non av sottovalutata. «Una simile rievocazione rappresenta anche un’opportunità per ripercorrere, in chiave di lettura contemporanea, le tante straordinarie prove di coraggio, civiltà e di volontà di rinascita di cui la no-
Sala 2 RED LIGHT - 18 - 20.15 - 22.30 Sala 3 ARGO - 17 - 19.30 - 22 Sala 4 CODE NAME: GERONIMO - 18.30 - 20.30 - 22.30
stra Nazione si è, in passato, resa protagonista». Alla manifestazione, infatti, parteciperan-
no le famiglie dei soldato lucani rimasti vittime o feriti nelle missioni di pace. Interverran-
no le famiglie Pezzuto, Merlino, Fortunato, Stigliani, Latronico, Fezzuoglio. Sarà inoltre presente il capitano Gennaro Masino rimasto gravemente ferito nel corso di un attentato alla Base del contingente italiano di Herat il 30 maggio 2011. Ma perché abbia davvero forza la volontà del ricordo e l’impegno alla costruzione di pace, nella celebrazione saranno coinvolte le classi dell’istituto comprensivo di Pignola. «Celebrare con i ragazzi questa giornata – ricorda la nota - ribadisce la necessità di tramandare quel patrimonio di identità e il senso di coesione nazionale che gli italiani hanno saputo costruire nella storia, anche nelle esperienze difficili e dolorose come la guerra. Insieme ai giovani saranno presenti anche i reduci e i combattenti di Pignola che hanno preso parte alle due guerre mondiali».
L’APPUNTAMENTO
Reti intelligenti Evento in Provincia Smart grid, ovvero reti intelligenti. Cosa sono, a cosa servono e quali i risvolti ambientali ed economici? Domande a cui si cercherà di dare risposta in un incontro che si terrà oggi alle 16.30 presso la sala consiliare della Provincia di Potenza. La crescente offerta di energia elettrica da fonti rinnovabili ha non trascurabili riflessi sull’assetto e sulla gestione delle reti elettriche che devono essere in grado di assorbire una produzione diffusa e discontinua e al tempo stesso, in assenza di produzione da fonte fotovoltaica,devono fare ricorso all’energia elettrica prodotta da fonti tradizionali. Da qui l’iniziativa promossa da Legambiente Basilicata Onlus e DeMEPA da titolo “Comunità dell’energia: fonti rinnovabili e smart grid per un’energia pulita, distribuita, efficiente”.
Sala 5 SKYFALL 007 - 18 - 21 Sala 6 HOTEL TRANSILVANIA (3d) - 16.30 - 18.45 SKYFALL 007 - 21.45 Sala 7 VENUTO AL MONDO - 16.30 - 19 - 21.30
Due Torri - via Due Torri THE POSSESSION - 19 - 21 Sala 2 UN SAPORE DI RUGGINE - 20.30
Don Bosco - piazza Cagliari VIVA L’ITALIA 19.15 - 21.30
Viva l’Italia SE un giorno un politico cominciasse a dire la verità, tutta la verità, nient'altro che la verità? Il politico in questione si chiama Michele Spagnolo, un nome forte, di quelli che comandano. In oltre trent'anni di onorata carriera Michele ha sempre anteposto i suoi interessi personali a quelli della collettività. L'ultima cosa che dovrebbe succedere ad un uomo del genereè direla verità.Micheleviene coltoda unmalore, si salva, ma non senza conseguenze.
Le belve Mamma e papà, bisnonni e nonni, zii e cuginetti augurano al piccolo Luigi Villani che oggi festeggia il suo primo compleanno tanta gioia e felicità!
DUE imprenditori di Laguna Beach conducono una lucrativa attività fatta in casa, producendo la migliore marijuana. Condividono inoltre un amore unico per la bellissima Ophelia. La vita è idilliaca nella loro cittadina almeno fino a quando il cartello dei trafficanti della Mexican Baja decide di irrompere nei loro piani imponendosi come socio.
NUMERI UTILI Protezione civile
Farmacie di turno
Acquedotto Lucano
TURNO NOTTURNO 12 NOVEMBRE Savino via Petrarca 5
0971/25447 Numeri utili
Carabinieri
112
Polizia
113
Vigili del fuoco
115
ACI Soccorso Stradale Polizia Municipale Polizia stradale Trenitalia Inps Antincendio boschivo
803116 0971 415754 - 46507 0971 654111 0971 54546 0971 335111 1515
Enel
800901050
Italgas Guasti
800 900999
Acta
0971 55616 813294
Acqua
0971 469274 0971 39211
Prefettura
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Croce Rossa
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Fondazione Antiusura Motorizzazione
097159331 Servizio Taxi 327 8832001
D'Affuso Rosario
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Cittadinanza attiva
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Asp
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Ospedale San Carlo
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Bibl. storico umanistica
0971 205606
Provincia
Emergenza sanitaria
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Direttore amm.
Facoltà Agraria
Regione Basilicata
097122308
Acu (Ass. cons. utenti)
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Rettore
Bibl.tecnico scientifica
Istituzioni
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Ateneo Centralino
118 611111 0971 612562 0971 26907 0971 310111
Facoltà Scienze
0971 202217
Provveditorato
0971 443681
Ardsu
0971 507011
Prevenzione e Protez.
0971 205640
Biblioteche e musei Biblioteca Nazionale
0971 54829
Biblioteca Provinciale
0971 305013
Archivio di Stato
097156144
Museo Diocesano di Potenza
0971 21637
Archivio stor. comunale
0971 51605
Pinacoteca provinciale
0971 444833
Museo Archeologico nazionale
0971 21719