Quotidiano Sede Centrale: Roma
Dir. Resp.: Antonio Padellaro
Diffusione: 76.777 Lettori: n.d.
Quotidiano Sede Centrale: Milano
Dir. Resp.: Andrea Monti
Diffusione: 644.303 Lettori: 4.377.000
Quotidiano
Dir. Resp.: Alvaro Moretti
Diffusione: n.d. Lettori: 1.920.000
Quotidiano
Dir. Resp.: Giampaolo Roidi
Diffusione: n.d. Lettori: 1.542.000
Dir. Resp.: Luca Telese
Diffusione: n.d. Lettori: n.d.
15-OTT-2012
Quotidiano Roma Diffusione: 437.902
Lettori: 3.523.000
Direttore: Ezio Mauro
da pag. 9
15-OTT-2012
Quotidiano Roma Diffusione: 437.902
Lettori: 3.523.000
Direttore: Ezio Mauro
da pag. 9
15-OTT-2012
Quotidiano Roma Diffusione: 437.902
Lettori: 3.523.000
Direttore: Ezio Mauro
da pag. 9
Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 201 del 15/10/2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
La giunta ha approvato un ddl per il sostengno ai programmi di conservazione
Università
Riattiviamo Scienze e tecnologie geologiche per l’ambiente Appello di Viti al rettore dell’ateneo lucano, Fiorentino
Zootecnia, una legge per la stabilità
Mastrosimone: “Una proposta che inciderà anche sull’aspetto culturale e sulla capacità imprenditoriale degli operatori del settore”
L’assessore alla Cultura, Viti, si appella al rettore dell’Università della Basilicata, Fiorentino, per riattivare il corso di laurea in Scienze geologiche”. Nel dare la disponibilità del governo regionale ad approfondire le varie questioni, Viti ha fatto presente a Fiorentino “l’urgenza che si dia vita a un corso completo di studi nell’ambito delle scienze della terra, proprio per l’importante contributo che può offrire un qualificato processo su un tema che coinvolge criticità e valori di un territorio segnato da interessi significativi”. A PAG. 5
Bandi Psr, al via i seminari informativi Cinque gli incontri sulle linee d’intervento per l’accesso al credito A PAG. 6
Al recupera 1,6 milioni di crediti Controlli su privati e attività commerciali
Su proposta dell’assessore all’agricoltura, Mastrosimone, la giunta regionale ha approvato un disegno di legge per l’erogazione di assistenza tecnica da parte dell’Associazione allevatori della Basilicata. Il ddl prevede che la Regione potrà finanziare le attività proposte compatibilmente con quanto prevede la normativa europea circa gli aiuti di Stato sull’assistenza tecnica per il settore zootecnico. “La proposta -ha commentato Mastrosimone - ha lo scopo di realizzare una maggiore stabilità economica al settore”. Un allevamento di suini
A PAG. 6
Tre giorni di incontri e dibattiti nel quartiere fieristico con cittadini e operatori di informazione e marketing
Folla a Weecom e c’è Basilicatapp Presentata al salone della comunicazione di Tito la nuova applicazione di Basilicatanet A PAG. 2 e 3
La sala convegni dell’Efab
A PAG. 5
Prosegue la festa nella nuova piazza Mario Pagano. In visita il vescovo Agostino Superbo
Polemiche sulla tassa d’ingresso A Matera c’è ancora confusione sulla comunicazione della misura
La pioggia battezza l’inaugurazione del nuovo centro cittadino di Potenza
Gli operatori turistici lamentano la mancanza di informazioni e di indicazioni adeguate
Nonostante la pioggia, caduta copiosa sui tanti presenti, l’inaugurazione della nuova Piazza Mario Pagano di Potenza è andata bene, unendo la città e i tanti che non sono voluti mancare all’evento. Continuano a non man-
C’è ancora molta confusione a Matera sulla famigerata tassa di soggiorno. L’ultimo caso è avvenuto nel fine settimana, quando i vigili hanno chiesto a due autisti di autobus, provenienti da Napoli e da Padova, di esibire il pa-
care le contestazioni ma sono tanti anche coloro che apprezzano il nuovo volto del capoluogo. Il vescovo Agostino Superbo auspica che la nuova piazza “sia luogo di fraternità, pace e progresso per tutti”.
La Gazzetta del Mezzogiorno
gamento della tassa. I conducenti hanno a loro volta chiesto le modalità di pagamento in loco della tassa ma, secondo la delibera comunale, il pagamento deve avvenire prima di arrivare in città ed esclusivamente online.
Il Quotidiano della Basilicata
15.10.2012 N. 201
PAG. 2
Basilicata Mezzogiorno
“Dall’avvio del programma già finanziate 300 nuove imprese. Altri 2 anni per la conclusione del progetto”
Psr, cittadini più informati
L’assessore Mastrosimone al convegno “Comunicazione e territorio” a Tito Scalo Informare ed essere informati per meglio mettere in pratica i fondi provenienti dall’Unione europea. Nell’era della comunicazione è di sicuro uno degli aspetti fondamentali su cui investire. “Non sarebbero completamente efficaci le misure messe in campo dalla struttura dipartimentale regionale se non fossero supportate da un’azione di marketing e comunicazione per far conoscere le opportunità offerte dal Psr Basilicata. La Commissione europea, infatti, per quanto riguarda la comunicazione del Piano di sviluppo rurale ha sollecitato gli Stati membri a prestare maggiore attenzione al miglioramento della comunicazione con i cittadini, allo scopo di mostrare gli effetti positivi dei progetti realizzati grazie agli investimenti comunitari”. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone aprendo i lavori del convegno nazionale “Va’ dove ti porta il marketing” su “Comunicazione e territo-
Oltre 8 i milioni di euro disponibili A Matera al via stage illustrativi per le diverse Misure interessate
“Con la democrazia, la trasparenza e il dibattito, si può ottenere il consenso dell’opinione pubblica”
rio” che si svolto nel weekend nel quartiere fieristico dell’Efab a Tito scalo. “Democrazia, trasparenza e dibattito sono gli elementi per rafforzare il consenso dell’opinione pubblica sulle politiche europee e ridurre il divario tra istituzioni e cittadini. L’auspicio è quello di
costruire luoghi d’incontro fisici e virtuali fra tutti i soggetti coinvolti al fine di favorire crescita e sviluppo territoriale. Siamo nella fase finale del periodo di programmazione - ha proseguito Mastrosimone - ma in un momento cruciale di attuazione delle misure previste dal Pia-
no per la Basilicata che si concluderà entro il 2015, perciò cominciano ad essere tangibili i primi risultati determinati da questi flussi finanziari immessi sul comparto,un esempio su tutti la nascita di circa 300 nuove giovani imprese attraverso interventi per favorire il ricambio
Piccoli comunicatori pubblici imparano e crescono sul campo Gli studenti lucani hanno raggiunto lo stand dell’ufficio stampa della giunta per incontrare gli addetti ai lavori e conoscere i diversi prodotti editoriali Anche gli studenti sono entrati in contatto con le attività dell’ufficio stampa della giunta regionale della Basilicata. Lo stand allestito nel padiglione dell’Efab di Tito scalo in occasione della fiera “We Com Expo - Fiera della comunicazione e del marketing” ha messo i ragazzi nella condizione di conoscere da vicino i diversi prodotti editoriali di Basilicatanet, da Basilicata Mezzogiorno al Tg Web fino al Gr Radio, attraverso il racconto degli addetti ai lavori. Subito dopo la presentazione, però, i ruoli si sono invertiti: i ragazzi sono diventati giornalisti simulando la realizzazione di alcuni servizi incentrati sulla manifestazione in corso. Telecamera alla mano, gli studenti in un primo momento hanno attraversato i percorsi obbligati filmando gli
espositori dei diversi settori presenti all’avento, hanno redatto il servizio e poi lo hanno registrato e montato. “Un’esperienza entusiasmante che ci ha offerto la possibilità di sperimentare i nuovi linguaggi della comunicazione che caratterizzano i nostri tempi”, ha raccontato una studentessa della quinta classe dell’istituto “Nitti-Falcone” di Potenza. “Iniziative come questa - ha aggiunto - contribuiscono senza dubbio ad avvicinare i cittadini alla pubblica amministrazione e al mercato imprenditoriale”. Soddisfazione è stata espressa anche dalla professoressa Elvira Mancusi che accompagnava la scolaresca. Infine l’attenzione si è spostata su Basilicata Mezzogiorno, il giornale scaricabile ogni giorno sul portale regionale. (bm9)
Un’esperienza entusiasmante che ci ha fatto sperimentare i nuovi linguaggi della comunicazione
Gli studenti durante la visita allo stand dell’ufficio stampa della giunta regionale
generazionale”. Inoltre, l’assessore ha ricordato che “i giovani potranno accedere al bando misura 112 per l’insediamento dei giovani agricoltori” e misura 121 per l’ammodernamento delle aziende agricole che scadrà il prossimo 7 novembre” Le risorse finanziarie a di-
sposizione ammontano a 4 milioni di euro per la 112 (che prevede l’erogazione di un aiuto fino ad un massimo 70 mila euro) e 4,3 mln per la 121. Impegno centrale del dipartimento Agricoltura della Regione Basilicata negli ultimi bandi varati è anche quello di snellire le procedure a carico degli agricoltori, attraverso la semplificazione amministrativa dell’istruttoria delle misure del Psiano di sviluppo rurale, in una terra da sempre dedita all’agricoltura. Tra l’altro a partire da oggi (lunedì) alle 17 nella Sala Consiliare della Provincia di Matera, si terrà il primo seminario dedicato all’illustrazione delle opportunità offerte dai bandi dove saranno spiegate le caratteristiche dei bandi di attuazione integrata, Misura 112, 121 e 216, Azione 3, Investimenti non produttivi dei terreni agricoli e del bando di Misura 125 Azione 1B-4, Infrastrutture per lo sviluppo e l’adeguamento dell’agricoltura e silvicoltura. (bm2)
Campagna informativa
Prevenire i sismi Coinvolti quattro comuni lucani E’ giunta alla seconda edizione la manifestazione “Terremoto… io non rischio”, che in Basilicata si è svolta a Potenza, Lagonegro, Rotonda e Matera. La campagna nasce per informare sul rischio sismico e su come ridurlo. La Regione Basilicata ha partecipato con le strutture della Protezione Civile nelle piazze dei quattro comuni lucani. Obiettivo della campagna è quello di sensibilizzare i cittadini sul livello di pericolosità del proprio territorio, imparare a prevenire e ridurre le conseguenze dei terremoti, diffondere informazioni sul rischio sismico. Con questo scopo i volontari di associazioni locali, appositamente formati, hanno spiegato nelle principali piazze dei comuni prescelti il rischio terremoto, cosa fare e come comportarsi nelle situazioni di pericolo e distribuiranno materiale informativo. All’evento ha partecipato anche Franco Gabrielli, capo del dipartimento della Protezione Civile, accompagnato dall’assessore regionale alle Infrastrutture Agatino Mancusi ha visitato nel pomeriggio di ieri la piazza di Lagonegro e quella di Rotonda ringranziando i volontari presenti ed esprimendo soddisfazione per la riuscita dell’iniziativa. Sono stati consegnati un foglietto pieghevole che illustra in termini semplici che cosa bisogna sapere sul rischio sismico della sua zona e cosa può fare, fin da subito, per ridurlo. A disposizione anche una scheda con informazioni utili a sui comportamenti da adottare durante e subito dopo il terremoto. (bm3)
15.10.2012 N. 201
PAG. 3
Forze dell’ordine in vetrina tra stellette e depliant La curiosità più diffusa fra i visitatori ha riguardato i concorsi: tutti vogliono sapere se usciranno bandi e per quanti posti
Personale in posa in uno stand delle forze dell’ordine
Il mezzo più appariscente, fra quelli presenti nel fine settimana appena trascorso all’Efab di Tito Scalo, era quello del Corpo forestale dello Stato. Un “comando stazione mobile” che, agli occhi dei ragazzini, sembrava uscito pari pari da un film di spionaggio. Non fosse stato per l’emblema del Cfs, presente fra gli stand dell’Expo Radio come quello degli altri corpi delle forze armate. C’erano un po’ tutti: l’Esercito italiano, i carabinieri, la polizia, la Guar-
dia di finanza. Ognuno con le divise in bella mostra, gli stemmi, le foto d’epoca, stellette e mostrine varie. La curiosità più diffusa fra i visitatori, nei confronti delle forze dell’ordine, era quella sui concorsi. Quasi tutte le persone che si fermavano, chiedevano quando ci saranno nuove prove, di che tipo, dove si trova la modulistica eccetera. Segno dei tempi. Difatti, quasi nessun corpo distribuiva materiale relativo ai dati locali,
ma depliant su argomenti generali. Unica eccezione, proprio il Corpo forestale. Che, oltre al comando mobile (utile in caso d’incendi, provvisto di stazione meteorologica, ripetitore radio e altri dispositivi), aveva distribuito sul tavolo un ampio ventaglio di pieghevoli sulla Basilicata. Dalla riserva delle Grotticelle con la sua farfalla da Jurassic Park ai boschi di Federico II, dal monte Croccia al Centro di selezione equestre di Monticchio fino all’area protetta di Rubbio, sul Pollino. La Polstrada aveva in esposizione un vecchio autovelox (il famigerato modello 104/C2, oggi superato dal digitale) e il macchinario per l’alcoltest. Ma sono particolarmente beoni gli automobilisti lucani? “Non superiamo la media nazionale”, risponde l’agente di servizio allo stand. Seguono, in vetrina, le bandoliere dei carabinieri, il grigio della divisa della Gdf (in bel contrasto con la caratteristica fiamma gialla) e le mimetiche dell’Esercito italiano. Sul bancone di quest’ultima arma, la “scheda contatto”. Per la cronaca: è in arrivo un concorso per l’Esercito (in arrivo a giorni il bando) e un altro per la Guardia di finanza: 600 posti. (bm3)
Basilicata Mezzogiorno In rete la “app” dedicata al portale territoriale
Ora anche Basilicatanet su smartphone e tablet Raddoppia così l’offerta della Regione dopo quella per Basilicata Mezzogiorno Se la montagna non va da Maometto, come si sa, è Maometto che decide di andare dalla proverbiale montagna. E se i giovani non navigano praticamente più sui siti internet dal computer - abitudine oramai relegata agli internauti più grandicelli - allora è Basilicatanet che va dai giovani. Con una “app” dedicata, ovverosia un’applicazione pensata appositamente per gli smartphone e i tablet: i cellulari-computer e le “tavolette” elettroniche oramai - sono dati recenti - generano più traffico del “vecchio” portatile o del vecchissimo “fisso”. Ma ovviamente non si tratta solo dei giovani: i cellulari tradizionali sono destinati a essere sostituiti, chi prima chi dopo, da smartphone e tablet. E dunque un’apposita “app” va incontro alle esigenze di tutti i navigatori del web. In questo modo, l’ufficio stampa della Regione Basilicata raddoppia l’offerta: nel maggio scorso, la webapp di Basilicata Mezzogiorno, il quotidiano della giunta regionale che viene pubblicato sul sito www. basilicatanet.it ogni giorno alle 12 in punto. E adesso, i programmi per lo stesso portale territoriale della Regione. Ovviamente, in entrambi i casi si è pensato sia a chi utilizza e predilige la tecnologia Apple (e dunque i possessori di di iPhone, iPad e iPod) e per chi invece opta per il sistema alternativo, ossia quello che usa il sistema operativo Android. Entrambe le app sono del tutto gratuite. Quella del quotidiano si trova all’indirizzo www.basilicatamezzogiorno.it/mobile. Quella di Basilicatanet invece è facilmente rintracciabile sugli “store”, i negozi digitali di applicazioni. (bm3)
Turismo è vitalità
La nostra forza è il fascino dei nostri paesaggi
Turismo m
I Piot per dare voce alle potenzialità del nostro territorio
Dal Volo dell’Angelo ai Sassi di Matera, dal mare
con le bellezze dei suoi borghi e l’impiego di fondi comunitari
alla montagna, dagli invasi di Monte Cotugno
per realizzare strutture dal forte impatto turistico
e del Pertusillo alla Rabatana e ai luoghi di Federico II
a cura dell’Ufficio Stampa della Giunta Regionale
Crediamo nella valorizzazione delle nostre risorse come opportunità di crescita. Dai beni architettonici a quelli naturali sosteniamo progetti per raccogliere le sfide di un panorama turistico sempre più esigente
15.10.2012 N. 201
PAG. 4
Basilicata Mezzogiorno
Basilicata a vele spiegate Alla Barcolana di Trieste le mille idee turistiche Una settimana dedicata alla nostra terra. Tradizioni, bellezze, cultura, storia e grastronimia in vetrina Alla storica regata 20 imbarcazioni hanno battuto bandiera lucana
Matera 2019 Promossa la candidatura della Città dei Sassi anche con un concorso di poesia
Rimborsi consiglieri regionali, Procura acquisisce documenti Carabinieri e finanzieri si sono recati nella sede del consiglio regionale I militari del nucleo di polizia tributaria della Guardia di finanza di Potenza e del reparto operativo del Comando provinciale dei Carabinieri si sono recati questa mattina nella sede del Consiglio regionale, dove, su iniziativa della Procura della Repubblica presso il tribunale di Potenza, stanno acquisendo la documentazione dei rimborsi erogati ai consiglieri regionali nel 2010, nel 2011 e nel 2012 per le missioni, le spese di segreteria e di rappresentanza e le consulenze. I militari sono stati ricevuti dal dirigente generale del Consiglio regionale, Luigi Gianfranceschi, che ha offerto la massima disponibilità degli uffici a collaborare con l’autorità giudiziaria fornendo la documentazione richiesta.
Mare, sport, turismo. Un’occasione unica per promuovere la Basilicata. Anche la nostra regione è stata presente alla “Barcolana” di Trieste, una vetrina di notevole efficacia per presentare la propria offerta. E ha preso parte a questo storico appuntamento con una “settimana lucana” che si è conclusa domenica, con l’obiettivo di far conoscere la sua offerta turistica, le sue tradizioni, le sue emergenze storiche e culturali, senza tralasciare le prelibatezze gastronomiche e, per restare in tema, l’offerta portuale d’eccellenza. Inoltre, venti le imbarcazioni hanno “battuto bandiera lucana” prendendo parte alla storica regata velica, all’interno di un evento che ha coinvolto istituzioni e associazioni lucane. Forte l’impegno profuso. L’Apt è stata supportata dall’associazione culturale Lucani a Trieste e sostenuta dagli organismi della Regione preposti alla promozione dell’immagine e dal Parco dell’Appennino
Lucano, con il patrocinio dei Comuni di Trieste e Matera “La Barcolana - ha spiegato il dg dell’Apt Gianpiero Perri - rappresenta un particolare mercato per le azioni di promozione della Basilicata”. Per il sindaco di Matera, Salvatore Adduce questa iniziativa “è un’altra straordinaria opportunità per far conoscere la nostra città e il lavoro che stiamo facendo nell’ambito di Matera 2019. Stiamo costruendo il percorso della candidatura a capitale europea della cultura anche con il prezioso sostegno dei lucani che vivono fuori dalla nostra regione”. La candidatura della Città dei Sassisi è svolta in uno storico caffè di Trieste. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato, oltre ad Adduce e al presidente della Commissione lucani all’estero, Antonio Di Sanza, anche Domenico Totaro, presidente del Parco nazionale dell’Appennino Lucano e Perri. “L’intreccio di natura e cultura è il brand vincente della nostra regione - ha
detto Totaro nel suo intervento - in particolare nel Parco dell’Appennino Lucano, dove una meta importante come il parco archeologico di Grumentum convive con siti naturali di alto pregio, come le orchidee del faggeto di Moliterno, o con paesaggi naturali suggestivi, come la Murgia di Sant’Oronzo, e infine con gli splendidi borghi che punteggiano il paesaggio dell’area protetta, ricchi di storia, cultura e tradizione”. Nella sua esposizione il presidente non ha mancato di presentare le attività outdoor che si stanno implementando in diversi luoghi nel Parco “Attività di trekking e di sport della montagna, escursionismo guidato e percorsi di educazione ambientale per le scuole ha concluso - sono alcuni degli ingredienti che il no-
stro giovane Parco propone su un mercato turistico sempre più esigente ma anche sempre più attento alle nuove prospettive di offerta”. Un’ultima nota di colore. i ragazzi delle scuole medie superiori di Tieste hanno dovuto comporre temi e poesie dedicati a Matera e alla sua candidatura. Un concorso intitolato alla memoria di “Rossana Amorosi”, docente origini della Basilicata ma trapiantata a Trieste dove ha lavorato a lungo in veste di insegnante di Lettere nelle scuole medie. “I Sassi di Matera, Pietra dura, pietra viva”, è stato grazie a queste parole che Isabella Giovannetti, della scuola media di trieste “Carlo Stuparich”, ha vinto il concorso. Un’idea originale e chissà forse vincente per la candidatura della città. (bm2)
Sostegno unanime Un territorio e due mari. Poche regioni in Italia possono vantare questo invidiabile primato. La Basilicata si affaccia sullo Ionio e sul Tirreno. Con bellezze paesaggistiche di indubbio fascino. E a Trieste è stato promosso il nostro mare con i suoi porti. Piccoli e grandi approdi di indubbio fascino. Per la settimana lucana appena conclusasi in occasione della storica regata, il mondo economico e industriale legato al settore nautico e del mare ha sostenuto con forza la candidatura di Matera a capitale europea della cultura 2019. Una corsa difficile, ma che in Basilicata sognano di vincere.
Dal Consiglio Prezzi ticket sanitari Pdl
Visita Ambascatori africani Autilio (Idv)
Dirigenti Regione Rosa (Pdl)
I consiglieri regionali del Pdl hanno presentato una mozione sulla pubblicazione on line dei prezzi di acquisto dei dispositivi medici. “Occorre che vi sia la massima trasparenza – hanno sottolineato– sui prezzi di riferimento per i beni e i servizi sanitari e non sanitari, compresi i dispositivi medici e i farmaci ospedalieri rispetto ai quali nessuna Regione può barare”. “Poiché – hanno aggiunto – la sanità rappresenta la fetta più significativa della spesa pubblica, con la mozione ci proponiamo di impegnare la giunta ad attivarsi affinché le aziende ospedaliere e le altre strutture sanitarie esistenti sul territorio regionale pubblichino on li prezzi di acquisto dei dispositivi medici”. Si sono, inoltre, soffermati sulla funzione della Centrale unica di committenza quale misura di riduzione della spesa pubblica e di tutela della concorrenza”. “In Basilicata – hanno poi aggiunto – nel 2011 il superamento del tetto di spesa per la farmaceutica ospedaliera è risultato maggiore rispetto alla media nazionale. Di qui la necessità di divulgare i prezzi di riferimento che costituiscono il prezzo medio, elaborati dall’Osservatorio dei contratti pubblici”.
Una ventina di ambasciatori e rappresentanti di altrettanti governi africani dal 17 al 19 terrà una missione in Basilicata e Campania. La “tappa lucana” è prevista per mercoledì nella mattinata a Matera e nel pomeriggio a Potenza. “L’iniziativa – riferisce Antonio Autilio dell’ Idv – che si concluderà con la firma di protocolli di cooperazione è promossa dalla Camera di commercio ItalAfrica Centrale che ha battezzato l’evento “L’Africa a Mezzogiorno - Codici di investimento e percorsi di internazionalizzazione”, in collaborazione con l’Ufficio Internazionalizzazione della Regione, le Province di Matera e Potenza, il Comune di Matera”. Autilio rende noto gli obiettivi della missione che riguardano, tra l’altro “l’illustrazione delle opportunità di sviluppo e dei vantaggi di Codici di investimento particolarmente favorevoli per l’espansione internazionale delle micro, grandi e Pmi di Campania e Basilicata nei Paesi rappresentati, l’illustrazione delle opportunità di cooperazione derivanti dalla previsione di dedicati finanziamenti nazionali, europei e internazionali e la identificazione delle opportunità di cooperazione pubblica e di investimento privato”.
“Esprimo soddisfazione per l’iniziativa intrapresa da Cgil, Cisl e Uil della Regione Basilicata che chiedono formalmente al presidente De Filippo la sospensione della delibera della giunta regionale relativa alla determinazione, per gli anni 2011 e 2012, delle retribuzioni accessorie dei dirigenti regionali”. E’ quanto afferma il consigliere del Pdl, Gianni Rosa sottolineando che “nei giorni scorsi mi ero già fatto promotore di una denuncia in merito alla questione che prevede un onere complessivo a carico del bilancio regionale di oltre 3 milioni di euro all’anno, preannunciando la presentazione nel consiglio regionale di martedì di una mozione specifica per chiedere i necessari provvedimenti tesi al risparmio del denaro pubblico e, quindi, l’immediata riorganizzazione degli uffici e la consequenziale revisione della pianta organica relativa ai dirigenti”. “Non mi pare accettabile che in un periodo come questo – conclude - la politica regionale non chieda anche ai suoi dirigenti un atto di sobrietà. L’approvazione della delibera dimostra tutto ciò, ora vedremo martedì se il consiglio vorrà modificare la situazione o adeguarsi”.
15.10.2012 N. 201
Viti: “Salviamo Geologia” Appello dell’assessore alla Cultura al rettore dell’Ateneo, Fiorentino
Un’immagine dell’Ateneo lucano
In un appello al rettore dell’Università degli Studi della Basilicata, Mauro Fiorentino, l’assessore regionale alla Cultura, Vincenzo Viti, ha chiesto di: “Riattivare il corso di laurea magistrale (biennale) in “Scienze e tecnologie geologiche per l’ambiente”, facendo leva sulle risorse previste dall’Accordo di programmazione Unibas-Regione-Miur del tre agosto dello scorso anno. “Non sfuggirà certamente alla sensibilità del mondo accademico lucano – ha affermato Viti - l’assoluta urgenza che si dia vita ad un corso completo di studi nell’ambito delle Scienze della Terra, proprio per l’importanza del contributo che può offrire un qualificato processo formativo su un tema che coinvolge criticità e valori di un territorio segnato da interessi significativi “. L’assessore Viti ha, infine, dichiarato la disponibilità del governo regionale a un approfondimento delle questioni che sono insorte finalizzato alle soluzioni che vengono sollecitate. (Bm2)
Obiettivo mostrare i benefici dell’attività fisica
La Basilicata visitata a piedi
Al via la prima edizione della Giornata nazionale del camminare di Margherita Sarli Lo stivale in cammino per la prima Giornata nazionale del camminare. Associazioni, comuni e club di tutta Italia hanno accolto l’invito a spegnere le auto e incamminarsi, lanciato da Federtrek e Trekking Outdoor, in collaborazione con il ministero dell’Ambiente. Un evento nazionale per far entrare la mobilità pedonale nelle abitudini quotidiane e nella pianificazione della mobilità sostenibile delle nostre città. Un’occasione per riflettere sui benefici psico-fisici dell’andare a piedi, sulle ricadute positive sulla nostra salute e sulla qualità del vivere urbano. Il Centro di educazione ambientale di Montescaglioso infatti ha organizzato una passeggiata lungo il sentiero dei calanchi, fino alla cappella di San Biagio e all’area archeologica, ben consapevole che il camminare in città, in particolar modo nei nostri meravigliosi centri storici, permette una riscoperta di angoli dimenticati e aiuta a ristabilire il legame affettivo con il territorio. La scarpinata, che ha avuto una cornice nazionale, si inserisce nell’iniziativa “Domeniche sostenibili, domeniche a piedi”, che è una delle attività previste dal progetto Epos “Luoghi e comunità sostenibili”, il cui scopo ultimo è quello di promuovere stili di vita e modelli di consumo capaci di sostenere azioni quotidiane con la minore impronta ecologica possibile.
PAG. 6
Basilicata Mezzogiorno
Al, recuperati crediti per 1,6 milioni di euro Regolarizzate centinaia di posizioni abusive. Da oggi i controlli delle utenze domestiche. Gentile: “Attività nel rispetto dei cittadini”. Continua l’attività di recupero crediti avviata recentemente da Acquedotto lucano e che ha portato nelle casse dell’ente circa 435 mila euro. Il recupero rientra nell’ambito della campagna “Anch’io uso l’acqua”. I crediti recuperati ammontano a circa 1,6 milioni di euro. Finora l’iniziativa ha riguardato 730 utenze: si tratta di attività commerciali non in regola con il pagamento delle fatture. L’incasso, come dicevamo è di 435 mila euro. Per la parte restante ,Acquedotto lucano ha accordato dei piani di rateizzazione. L’ente ha anche provveduto al distacco di 37 utenze. Il presidente di Al, Rosa Gentile, ha spiegato che tutte le attività vengono svolte nel massimo rispetto dei cittadini, “tenendo conto delle esigenze e delle effettive condizioni economiche. I riscontri pervenuti - ha precisato Gentile - sono tutti molto positivi, e fanno registrare la disponibilità dei lucani a fare in modo che i costi
del servizio idrico integrato ricadano su tutti gli utenti, eliminando - ha concluso - le posizioni di cittadini che, a discapito di tutti gli altri, ne sono esenti”. Restano 780 utenze commerciali che risultano ancora non in regola con i pagamenti e che saranno contattate nei prossimi giiorni. Da oggi, inoltre, parte anche l’attività di recupero dei crediti nei confronti delle utenze domestiche, in tutto 21 mila, che saranno raggiunte da telegrammi o da telefonate di operatori di Acquedotto Lucano. Al ha reso noto che nella fase di verifica gli utenti potranno regolarizzare la propria posizione o semplicemente presentare la documentazione dei pagamenti. In questo modo sarà possibile evitare penali o maggiorazioni sui consumi. L’ultimo capitolo riguarda, infine, le utenze abusive. Ad oggi Al ha provveduto a regolarizzare alcune centinaia di posizioni. (Bm4)
Lezioni nel parco Oggi presso il Parco Appennino lucano il primo incontro del seminario sul tema “Procedimento amministrativo e espropriativo”, organizzato dall’ufficio Autonomie locali del dipartimento Presidenza della giunta regionale. L’iniziativa è realizzata il collaborazione con l’ente Parco e con la Rivista “Diritto e Pratica Amministrativa” del Sole 24 Ore.
Da oggi partono i controlli per 21 mila utenze domestiche
Parole tra cultura e storia
Una passeggiata lungo la Lucania Presentato a Moliterno il volume di Nicola D’Imperio, arrivato alla sua seconda edizione. L’autore ha ripercorso le tappe che hanno portato alla stesura del libro La traversata della Basilicata dallo Jonio al Tirreno del medico bolognese Nicola D’Imperio, diventata un libro ricco di foto e aneddoti del viaggio, è stata presentata e ripercorsa nella sede del Cta a Moliterno. Il volume “La Lucania a piedi dallo Jonio al Tirreno”, arrivato alla sua seconda edizione, raccoglie le esperienze maturate nel corso della lunga camminata. Il libro è stato presentato dall’autore insieme a rappresentanti istituzionali ed esponenti della cultura lucana. Presenti all’incontro il sindaco di Moliterno, Giuseppe Tancredi, che ha aperto la serie di interventi sottolineando la cura nella valorizzazione delle tradizioni delle popolazioni di D’Imperio, seguito dagli apprezzamenti del pittore Nicola Filazzola. Particolarmente appassionato è stato l’intervento di D’Imperio, che ha voluto ripercorrere i vari passaggi che hanno portato alla stesura del libro, che sono il “mettere in evidenza il Parco dell’Appennino Lucano, il cui territorio abbiamo attraversato, e omaggiare la memoria di Lucio Dalla, testimonial d’eccezione della presentazione della prima edizione del testo”. Il senatore Giudo Viceconte ha voluto ricordare la propria esperienza lungo i sentieri del Pollino, annunciando l’imminente pubblicazione di un suo testo dello stesso genere letterario. Sul ruolo dei parchi naturali, Viceconte ha invece spiegato che “la logica a cui devono ispirarsi non è quella dei parchi come musei, immobili, ma di entità vive che contribuiscono allo sviluppo del
Mostra in rosa Il Circolo culturale “Silvio Spaventa Filippi” ha reso omaggio all’universo femminile con una mostra fotografica dedicata alle donne protagoniste del Premio letterario. L’esposizione, intitolata “Nel segno della rosa”, sarà inaugurata martedì 16 ottobre con gli interventi del presidente del Premio, Santino Bonsera, e il sindaco di Potenza, Vito Santarsiero.
territorio”. Le conclusioni sono state affidate al presidente del Parco Appennino Lucano, Domenico Totaro, che ha avuto un ruolo importante nella riedizione del testo, arricchendolo con contributi dedicati alle tante possibilità offerte dal parco. “Natura, cultura, storia, tradizioni e arte sono ricchezze che non possono restare isolate e sconosciute al mondo. Per questo ho sollecitato l’autore a riproporre con una nuova edizione il suo testo che è un itinerario di viaggio e una guida per il nostro Parco”. (bm8)
15.10.2012 N. 201
PAG. 6
Basilicata Mezzogiorno
Spese e attività delle Associazioni allevatori saranno accorpate per migliorare la gestione economica
Assistenza per la zootecnia Approvato dalla giunta regionale un disegno di legge per razionalizzare i servizi Novità in arrivo per il settore zootecnico lucano. E’ stato approvato dalla giunta regionale su proposta dell’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, il disegno di legge per l’erogazione di servizi di assistenza tecnica da parte dell’Associazione regionale allevatori della Basilicata. Tra le finalità che si pone la nuova misura c’è la promozione e il sostegno ai programmi di conservazione e consolidamento del patrimonio zootecnico regionale, il miglioramento della competitività e della qualità delle produzioni di origine animale, la tutela della salute umana e del benessere animale, favorendo lo sviluppo rurale e la salvaguardia dell’ambiente, dell’occupazione e della coesione sociale. Le attività saranno svolte sulla base di un Programma triennale di Servizi di Assistenza Tecnica in Zootecnia, adottato dalla giunta Regionale, su proposta e indicazione del dipartimento Agricoltura, che diventerà operativo
operatori del settore zootecnico sono chiamati a confrontarsi - conclude l’esponente della giunta è quella di far convergere la sicurezza alimentare con la competitività e redditività delle aziende, una sfida nella quale l’assistenza tecnica ricopre un ruolo fondamentale ed insostituibile, sia per garantire il consumatore che per consentire alle imprese di ricavare adeguati profitti”. Il disegno di legge sarà ora trasmesso al Consiglio regionale. (bm9)
Un branco di pecore
dopo l’approvazione da parte del Consiglio Regionale. Per ciascun anno di attività l’Associazione Regionale Allevatori presenterà un Programma Esecutivo Annuale in coerenza con il Programma triennale. Il disegno di legge prevede che la Regione potrà finanziare le attività proposte compatibilmente con quanto prevede la normativa europea sugli aiuti di stato sull’ assistenza tecnica per il settore zootecnico. Il Dipartimento
Agricoltura potrà inoltre designare nell’assemblea dei Soci dell’Associazione Regionale Allevatori un componente del Collegio sindacale selezionandolo tra gli iscritti al registro del Revisori Contabili. “Questa proposta di legge - commenta l’assessore all’agricoltura Rosa Mastrosimone - ha lo scopo di realizzare una maggiore stabilità economica al settore, sostenendo, in continuità con il passato, i servizi di assistenza tecnica, ritenuti strategici
per la competitività delle aziende”. L’assessore sottolinea “l’importanza di razionalizzare su scala regionale, attraverso l’Associazione Allevatori Basilicata, spese e servizi che sinora erano svolti dalle due Apa di Potenza e Matera. La stessa proposta - aggiunge l’assessore - inciderà anche sull’aspetto culturale e sulla capacità imprenditoriali degli operatori, per realizzare negli allevamenti tecniche produttive compatibili con un’agri-
Seminari per operatori agricoli Presentati tre nuovi bandi del Psr Le conferenze saranno dedicate all’illustrazione delle nuove misure, destinate al finanziamento e all’analisi degli aspetti tecnici per l’erogazione dei fondi Al via a Matera un ciclo di seminari destinati agli operatori agricoli e legati all’accesso al credito per le aziende. Il ciclo di conferenze di informazione e divulgazione, organizzate dal dipartimento Agricoltura, si ricollegano alla pubblicazione di tre nuovi bandi specifici, che rientrano nel programma del Psr Basilicata 2007/2013. Il primo è finalizzato all’attuazione integrata della Misura 112, titolata “Insediamento giovani agricoltori”, e della Misura 121, “Ammodernamento aziende agricole”. Obiettivo è incentivare il ricambio generazionale con aiuti ai giovani imprenditori e investimenti in capitali materiali ed immateriali, finanziati rispettivamente con 4 milioni e 4,3 milioni di euro. Il bando di attuazione
Misura 125 Azioni 1B-4, “Infrastrutture connesse allo sviluppo e all’adeguamento dell’agricoltura e della silvicoltura”, destinato agli enti Locali, sostiene i progetti legati alla realizzazione di acquedotti rurali o all’adeguamento, ristrutturazione e messa in sicurezza della rete viaria rurale, in entrambi i casi a beneficio di un considerevole numero di aziende. L’ultimo bando è riferito alla Misura 216 Azione 3.A, “Sostegno agli investimenti non produttivi terreni agricoli”, finanziato con 2 milioni di euro, e mira a sviluppare una gestione attiva delle risorse naturali, unendo la gestione agricola a quella faunistica e migliorando la fruizione pubblica delle zone inserite nella Rete Natura 2000 con la realizzazione di investimenti non produttivi. (bm8)
Un mezzo agricolo in azione
Un agricoltore impegnato nei campi
coltura moderna e rispettosa dell’ambiente”. In particolare l’assessore punta sul potenziamento di tutta la filiera. “L’attività dei servizi erogati tramite l’Associazione Regionale Allevatori Basilicata - commenta ancora Mastrosimone - dovrà contribuire in modo significativo al miglioramento delle azioni finalizzate a ridurre i costi di produzione, a migliorare la qualità delle produzioni, a garantire la sicurezza alimentare. La difficile sfida cui tutti gli
Mastrosimone: “L’obiettivo è realizzare una maggiore stabilità economica al settore sostendo l’assistenza”
Gli appuntamenti Cinque gli incontri previsti nell’ambito dei seminari organizzati dalla Regione per l’accesso al credito
Un confronto necessario sulle linee d’intervento Cinque gli incontri previsti nell’ambito dei seminari per operatori agricoli organizzati dal dipartimento Agricoltura della Regione. Oggi a Matera la prima conferenza presso la sala consiliare della Provincia. Il calendario prevede altri convegni nei prossimi giorni. Mercoledì prossimo si terrà un incontro a Palazzo San Gervasio nello stabile che ospita il Comune; giovedì 18, sempre presso la sala consiliare del palazzo di città, altro incontro a Scanzano Jonico. Le altre due conferenze si terranno, invece, il pomeriggio del 22 ottobre a Villa d’Agri nella sala riunioni del Consorzio di bonifica Alta Val d’Agri e il pomeriggio del 25 a Lauria nella sala consiliare del Comune. L’accesso ai finanziamenti, i comparti interessati, gli investimenti ammessi e i tempi previsti per l’erogazione dei finanziamenti sono alcuni degli argomenti che saranno affrontati nel corso dei vari incontri, ai quali sarà presente l’assessore all’Agricoltura, Rosa Mastrosimone, responsabili di misura e funzionari del Dipartimento. Il termine ultimo per i tre bandi relativi all’accesso al credito per le aziende è fissato al 7 novembre di quest’anno. “L’iniziativa va incontro – spiega l’assessore - alle richieste del mondo agricolo, e risponde in particolar modo all’esigenza del Dipartimento di prevedere dei momenti pubblici di confronto durante i quali illustrare le linee d’intervento dei bandi”. (Bm4)
15.10.2012 N. 201
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15,10.2012
PAG. 7
Basilicata Mezzogiorno
Matera Lunedì 15 ottobre 2012
49
REDAZIONE: Piazza Mulino, 15 - 75100 Matera - Tel. 0835.256440
«Abbiamo chiesto informazioni anche il 25 settembre scorso ad assessore e sindaco. Nessuna risposta»
Ricompare la tassa d’ingresso
Operatori infuriati. I vigili chiedono il ticket agli autisti dei bus che non sanno niente CI risiamo. Ancora una volta la mancanza di comunicazione fra l’amministrazione comunale e gli operatori turistici, provoca ripercussioni sull’immagine della città e il voume d’affari del settore. E’ accaduto sabato scorso, quando alcuni agenti della Polizia Municipale, in piazza della Visitazione, hanno chiesto agli autisti di due autobus, uno proveniente da Napoli e uno da Padova, di esibire la ricevuta di avvenuto pagamento di 35 euro previsti per la tassa d’ingresso. Alla domanda meravigliata dei conducenti circa modalità di pagamento, i vigili urbani si sono subito informati con i competenti uffici del Comune che hanno confermato che il versamento della tariffa avrebbe dovuto avvenire on line, come previsto dalla delibera. L’unico problema è che l’entrata in vigore di quella delibera e la comunicazione sulle precise indicazioni per il pagamento e per l’acquisto delle apposite card d’ingresso, singole o cumulative (anche i camper sono tenuti a pagare 6 euro al giorno, ndr.) non è mai stata comunicata agli operatori per consentire loro di informare i clienti in arrivo. Per questo Luca Paolicelli e Michele Cappiello, entrambi
«Non si sa ancora come procurarsi le card previste » «Non conosciamo quali sono le aree per gli autobus» Bus in fila a Lanera, area tra le preferite per la sosta insieme a piazza della Visitazione. In basso turisti nei Sassi
operatori turistici cittadini considerano a tutti gli effetti questa tassa illegittima. La richiesta della polizia
municipale giunge senza alcune preventiva informativa da parte dell’assessore competente che gli operatori avevano incon-
trato nelle prime settimane di settembre anche per parlare di questo provvedimento. «In quell’occasione - spie-
ga Paolicelli - l’assessore Giordano ci annunciò che sarebbe entrato in vigore ad ottobre, ma da quel momento non abbiamo avuto
più ulteriori indicazioni. Il 25 settembre, infatti - prosegue nella sua ricostruzione Paolicelli - abbiamo inviato un sollecito via e mail sia all’assessore che alla segreteria del sindaco per avere informazioni in vista della data di entrata in vigore, ma non abbiamo mai ottenuto risposta». Fino all’episodio di sabato che crea non poche difficoltà. Non è stato ancora definitivamente chiarito, ad esempio, anche il tema riguardante le prenotazioni per visite avvenute prima della delibera per le quali l’assessore aveva individuato una soluzione ma della quale non si è più parlato. Esasperati, gli operatori chiedono che vengano rispettati i punti previsti dalla delibera come, ad esempio, il n.8 che prevede: «La sosta permanente dei pullman, caravan e roulottes è consentita esclusivamente nelle aree individuate». «Quali sono queste aree ? chiedono Cappiello e Paolicelli che sottolinea, in particolare di aver inviato all’amministrazione comunale anche una segnalazione sulle pessime condizioni del manto stradale di piazza della Visitazione dove i rifiuti abbandonati dopo la Fiera di settembre hanno creato una poltiglia fangosa. a.ciervo@luedi.it
IL DIBATTITO
Bobo Craxi a Matera rievoca la figura del padre e i rapporti con Enrico Berlinguer
«Per il Pci, i socialisti erano rinnegati» «SOCIALISTI e comunisti non sono mai stati insieme - parole pesanti come le pietre, e che nel dibattito sulle figure di Craxi e Berlinguer sono sembrate risolutive della querelle, va detto, di grande fascino, condotta sotto le arcate di Palazzo Lanfranchi, per l'ultimo degli appuntamenti proposti da Basilicata Futura. Bobo Craxi, il figlio del grande statista italiano, ha così riposizionato l'analisi delle due figure di spicco della sinistra italiana, con le complessità del loro rapporto, all'interno di una più generale differenza fra i partiti che guidarono: «Socialisti e comunisti sono stati assieme - ha annotato Craxi - nelle lotte di liberazione, contro i colonnelli in Grecia, in Portogallo, ma mai nelle maggioranze parlamentari, ad eccezione della Francia - ha ricordato - dove peraltro il partito comunista non dimostrò la capacità di tenuta di quello italiano. Qui, per il Pci, i socialisti non furono che rinnegati, di cui, con il compromesso storico se ne avvertì anche la inutilità, giungendo a trattare direttamente con la Dc, senza
Il tavolo dei relatori con Bobo Craxi e Cosimo Latronico e la platea nella sala delle Arcate
alcuna intermediazione». In una simile prospettiva, assume nuova la luce dunque la questione etica, così centrale nell'azione politica di Berlinguer, che anzi diviene elemento ad un tempo di differenziazione ma soprattutto di isolamento e che condanna, il maggiore dei partiti politici comunisti d'Occidente all'isolamento ed in ultima analisi, all'inazione, relegandolo all'interno di un recinto difeso, più che subìto. Si aggiunge il fattore “autonomia” così preponderante nel dispiegamento dell'azione politica di Bettino Cra-
xi, che ne fece la bandiera del riformismo socialista e lo strumento di un governo indissolubilmente legato alla presenza del Psi. «Eppure nulla apparirebbe chiaro se rinunciassimo - ha aggiunto, con solita acuta intuizione Vincenzo Viti - a ricordare la figura di Moro, e quindi quella di Craxi e Belinguer; è a lui che si deve quella lettura, profondissima, delle ragioni del '68, e più in generale di quella tessitura dorotea che consentì la tenuta della società italiana. E' così che la questione morale, da punto di forza, diviene inve-
ce un elemento pre-politico, perché non attiene ad una proposta di governo, come invece seppe fare la Dc, che, con questa figura straordinaria, non si mosse nel terreno delle utopie, ma su quello dell'autentico riformismo, nelle sue forme percorribili. Ed, in quest'ottica - ha quindi aggiunto l'onorevole Viti - si ripropose la questione morale, sottratta però da fatti alchemici, riposizionandola a livello politico». Al tavolo, il Consigliere regionale Pdl Cosimo Latronico, ha quindi invitato a riprendere, all'interno dello schie-
ramento dei moderati, la strada del popolarismo europeo, per riscoprire le ragioni di una tradizione da sempre alternativa al socialismo. Oggi, c'è di fronte il “Manifesto per l'Italia”, una nuova proposta per un Paese democratico e progressista; eppure le sfide più urgenti attengono all'economia e soprattutto alla necessità di ridarle una guida politica, che però dimostri di poter fare a meno di porre, una volta ancora, “la questione morale”. Vincenzo Scalcione provinciamt@luedi.it
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 14.10.2012
PAG. 8
IV I POTENZA CITTÀ
Basilicata Mezzogiorno Domenica 14 ottobre 2012
IL CONTO È FINITO CANTIERE CHIUSO A + 17 GIORNI
IL VESCOVO E IL SINDACO Il vescovo mons. Superbo: «Sia luogo di fraternità, pace e progresso per tutti». Il sindaco Santarsiero: «Una protesta civile»
È festa nella nuova piazza «bagnata e fortunata» Emozionati operai e progettisti: «Ora ce la godiamo come cittadini» LUIGIA IERACE l Per tutta la giornata, mentre incalzavano i preparativi, hanno sperato che non piovesse. Che la pioggia non rovinasse la festa per l’inaugurazione. Non è stato così, di pioggia ne è caduta tanta, ma la festa nella nuova piazza Mario Pagano non si è fermata. È andata avanti mentre l’arcivescovo di Potenza mons. Agostino Superbo tra i manifestanti da una parte e le autorità che lo aspettavano dall’altra per il taglio del nastro, invitava al dialogo. «Che sia luogo di fraternità, di pace e di progresso per tutti». Poi la pioggia è diventata sempre più intensa e incalzante e nella piazza ancora buia, il monologo di Peppino Centola, per raccontare la storia di una piccola città, un paese e per chiudere con quell’esclamazione «sì bella anche sotto la pioggia». «C’è la contestazione, ma ci sono anche tantissimi apprezzamenti - ha detto il sindaco Vito Santarsiero entrando nella nuova piazza -. Sono certo che
tutti gli interventi saranno compresi e metabolizzati». La pioggia è sempre più incalzante, gli attori e i ballerini (scuola Giselle E Fitness Dance) continuano a ballare sul proscenio del teatro Stabile. Tre momenti in costumi d’epoca: il Novecento quando la piazza e il teatro Stabile erano a esclusivo uso dei borghesi; il secondo dopo guerra in cui esplode la voglia di stare in piazza del popolo e i giorni d’oggi con i lavori di riqualificazione. Si scivola tanta è l’acqua, ma continuano a danzare, mentre si leva il brindisi della Traviata. «È anche bello e romantico - commenta il presidente della Provincia Gianni Lacorazza -. Queste luci, questa piazza, questi balli. Piazza Prefettura è un tassello importante della riqualificazione e valorizzazione del Palazzo della Provincia, dell'ex Tribunale e della Villa del Prefetto». Piove tanto. «Lo spettacolo continuerà dopo - dice Santarsiero davanti a una piazza completamente bagnata, ma la gente resiste sotto gli ombrelli e assiepata
sotto i portici -. Piazza bagnata città fortunata, secondo i vecchi detti». Poi i ringraziamenti e un excursus storico sulla piazza. «Restituiamo alla città l’agorà, come la chiamavano i greci», con i «suoi spazi, il suo fascino un po’ austero e severo», una piazza anche un po’ «sorniona». Certo «è un progetto forte, fa discutere, comprendiamo anche chi ha perplessità». «È giusto che protestino ed è anche una protesta civile». E lo è stata davvero. Perché dopo il primo momento iniziale, tra i fischi e striscioni, le polemiche sono finite. In piazza si è potuto brindare e mangiare la torta servita dai ragazzi dell’Alberghiero, i ragazzi della BJ Orchestra si sono potuti esibire. E finita la musica e anche la pioggia, nella nuova piazza tanti capannelli. Giovani, adulti, anziani tutti a discutere e chiacchierare e non solo della piazza. E dopo il clamore si rilassano anche i progettisti. «Finalmente posso fare l’ultima verifica - dice l’architetto Antonio Maroscia - entrare in
LA NUOVA PIAZZA Il servizio fotografico è stato realizzato da Enzo Bianchi e da Tony Vece
.
piazza da cittadino con il mio passato e capire se questo luogo mi piace. Se mi rappresenta qualcosa persa. Spero per tutti che non abbiamo perso nulla; spero che possiamo sederci sulle panche e parlare della nostra storia breve degli ultimi 150 anni e di quella che abbiamo davanti». E poi l’emozione si fa avanti. «Già mi manca il cantiere». Ma nella piazza a godersela ci sono anche tanti operai. «Siamo stati una bella squadra - dice il responsabile del progetto, Pino Brindisi - abbiamo vinto una sfida e per un’opera pubblica è stato un bel risultato».
GLI ESTREMI UN SENSO DI LIBERTÀ O DI PRIGIONIA. EMOZIONI E SENSAZIONI DIVERSE MENTRE L’ATTENZIONE SI SPOSTA DAI SUOI ELEMENTI AL LUOGO
Ora che il sipario è aperto, è la vita a entrare in scena l Il conto alla rovescia è finito. Il sipario è stato aperto. Perché la nuova piazza Mario Pagano non è altro che un proscenio sul quale a entrare in scena non sarà altro che la vita di una comunità che potrà riappropriarsi di quel «non luogo» mentale che oltrepassa gli angusti confini del momento attuale con le sue interpretazioni quotidiane delle sue componenti: pali, panchine, pavimentazione. Pietra, ferro e legno. Perché ora che la piazza è stata riconsegnata alla città, il dibattito non sarà più quello sui singoli elementi progettuali, sul loro gradimento o meno. Presto i cittadini dimenticheranno questi oggetti e l’attenzione si focalizzerà su
un’altra dimensione: quella del vivere uno spazio racchiuso tra due estremi, gli stessi di quando da una parte timidamente, cominciava a togliere i veli e dall’altra con irruenza si mostrava con quei pilastri verniciati con quel particolarissimo effetto ruggine che si ergevano come funghi. Due estremi che si colgono nei commenti dei cittadini, in quelli postati su facebook, nel chiacchiericcio sotto i portici o lungo via Pretoria. Tanti. E ancora ne verranno. Ma ora che la piazza è finita il pensiero va a Valeria, quella ragazzina di 13 anni, zaino in spalla, che guardando la piazza diceva: «È stupenda. Mi dà l’im-
pressione di immensità. Di potermi muovere liberamente». O a quel capo scout. «Quando dobbiamo allestire un campo, scegliamo il posto più bello, ma prima di mettere le tende, lo picchettiamo. Così è la nuova piazza e i suoi pali che la delimitano». Dall’altro lato, come non pensare a quell’inquietante immagine postata su facebook, la piazza come un campo di concentramento. Modi diversi di porsi di fronte all’oggetto riqualificato come diverse sono le emozioni. Come quel vecchio che compiaciuto guarda alla piazza del futuro disegnata per i giovani e quella ragazza che invece la critica. Moti diversi dell’animo pronti a entrare in scena. [l.ier.]
PIAZZA MARIO PAGANO La sera è calata. Continua a piovere, i potentini in piazza sotto gli ombrelli osservano i volontari che si esibiscono davanti al teatro Stabile. Una serie di performance di danza, l’esibizione della BJ Orchestra, la mostra con le foto di Potenza realizzate con tablet e smartphone e selezionate da un gruppo di appassionati. Poi il brindisi e il taglio della torta. Ora la città ha riavuto la sua piazza e può viverla
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 14.10.2012
PAG. 9
Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I V
Domenica 14 ottobre 2012
DEMOCRAZIA «I cittadini sono stati chiamati a “votare” il nuovo volto della piazza in vari incontri e sul web. E non avevano scelto questo progetto»
FACEBOOK Su Facebook si moltiplicano foto e commenti. Le voci degli internauti critici sono preponderanti rispetto a chi si dice soddisfatto
Il popolo degli scontenti accusa: «Ladri di storia» EMANUELA FERRARA
Giovanni De Marco
Mariolina Camardese
PROTESTE IN PIAZZA Prima del taglio del nastro un gruppo di cittadini mette lo striscione e contesta l’intervento di riqualificazione di piazza Mario Pagano. L’accusa: «Ladri di storia» .
Michele Brindisi
Vito Giuffreda
Gianluca Lasorella
Fiorenzo Manni
l Tra chi voleva organizzare una festa in pompa magna e chi voleva protestare facendo sentire la propria voce ha vinto la pioggia. L'inaugurazione della nuova piazza Mario Pagano, di cui la cronaca delle ultime settimane è stracolma di commenti, è stata caratterizzata da un'abbondante pioggia che, simbolicamente, potrebbe essere letta come un segno del destino. Ma una parte di potentini non ci sta. «Ladri di storia» recita lo striscione srotolato durante il taglio dei nastri, rigorosamente rossoblù, che incorniciavano il nuovo volto di una Potenza moderna che, secondo i proclami della maggioranza politica, si apre all'innovazione ed alla cultura. «Quale innovazione? Questa piazza è uno scempio». Di questa natura sono i commenti di una fetta numerosa di popolazione, che si ritiene ferita e presa in giro. «Non vorrei commentare la bellezza o meno del progetto – dichiara Vito Ciuffreda – le opere architettoniche riscontreranno sempre i favori di alcuni e le critiche di altri, quello che non ha funzionato è la finta democrazia partecipata a cui la città è stata chiamata». I cittadini, infatti, sono stati chiamati a dare il loro contributo ed a “votare” il nuovo volto della piazza in numerosi incontri, nonché sul web. «Il progetto scelto – continua Ciuffreda – non è quello che inaugurano oggi. Poi che ci piaccia o no, è un'altra questione». «Bisognava rispettare le voci del popolo – gli fa eco Gianluca Lasorella – Cosa ci fa una piazza moderna in un centro storico?». Nessuno contesta la riqualificazione a cui doveva necessariamente essere sottoposta anche quest'importante parte della città. Si contestano i modi. «Ancora
oggi è visibile sul sito web del Comune – dice Giovanni De Marco – il progetto così come era stato pensato. Lampioni di ghisa solo sul lato del Teatro Stabile e sul lato opposto. Ci ritroviamo invece queste “costruzioni” moderne e brutte. Dov'è la nostra piazza Prefettura? Porteremo per sempre la storia nel cuore ma oramai nessuno saprà più com'era Potenza una volta, con quei bei lampioni ottocenteschi che la caratterizzavano. Siamo umiliati e mortificati. Hanno creato uno spazio chiuso che con il concetto di piazza non ha nulla a che fare». Qualcuno dà la colpa a Gae Aulenti, il noto architetto che ha dato l'idea per la realizzazione della piazza. «La realtà – continua De Marco – è che a noi danno sempre lo scarto. Gae Aulenti ha disegnato e progettato la bellissima piazza Dante a Napoli, tutta in pietra e lampioni in ghisa. Era quello che avremmo voluto anche noi». «Si poteva e doveva fare tanto – commenta un'arrabbiata Mariolina Camardese – La piazza è oscena. Altro che riqualificazione. Bisognava istallare una fontana, magari quella bellissima sita ora nella chiusa villa del Prefetto. Piantare alberi idonei alle temperature potentine e pali della luce degni di un luogo storico. La verità è che quest'amministrazione ha potuto fare quello che ha creduto meglio perchè non esiste un'opposizione». Si arriva quindi a parlare di politica e c'è chi, come Michele Brindisi, propone «un sondaggio per capire a quanti piace piazza Prefettura che altro non è che il fiore all'occhiello di un progetto di riqualificazione disastroso che ha caratterizzato questa città». Scherzosamente, ma non troppo, qualcuno annuncia aperte la campagna elettorale. «Alle prossime elezioni – dice Fiorenzo Magni – vincerà chi farà il 6X6 più belli su quest'opera architettonica».
LA PROTESTA Lo striscione «Ladri di storia»
IL GIOCO I bambini giocano davanti alla mostra
IL NOVECENTO Uno dei quadri storici
Quelli dello « scempio urbanistico» Su Facebook impazzano i commenti per parlare e sparlare della nuova piazza. Le più aspre critiche dal «comitato 13 ottobre» e dall’on. Taddei (Pdl) l Siamo la generazione di internet. Siamo quelli che discutono anche le cose importanti sui social network e, come modernità vuole, nel contenitore più popolare non potevano mancare le discussioni sulla nuovissima piazza Mario Pagano di Potenza. Su Facebook impazzano foto e commenti e, inutile sottolinearlo, le voci degli internauti insoddisfatti sono preponderanti. Si creano gruppi ed eventi. Tutti con una finalità: bocciare il progetto inaugurato ieri sera sotto un'abbondante pioggia. Ci si è organizzati sul web per contestare nella realtà l'inaugurazione di quello che a più riprese è stato definito lo scempio. È nato addirittura un comitato, «13 ottobre», che aveva come unica finalità quella di parlare e sparlare di piazza Prefettura ed agire con fischi e striscioni durante la cerimonia inaugurale. Un colpo al cuore. Anima ferita. Storia rubata. Profonda tristezza. «La dequalificazione di Piazza Mario Pagano è l'emblema del disinteresse alla storia popolare. La nuova piazza è un affronto ai potentini». Questi gli aggiornamenti di stato più
frequenti di giovani e meno giovani. Ma c'è anche chi scrive note più lunghe per richiamare all'attenzione di tutti qualcosa che va oltre la semplice contestazione di un singolo progetto. È la politica degli ultimi anni ad essere contestata. Quella politica che ha dato vita ai «nuovi mostri» potentini. Tutte quelle opere che invece di riqualificare hanno dequalificato la nostra città «causando danni ai quali difficilmente si potrà porre rimedio, sia per l'invasività delle opere realizzate, sia per un'ingente mole di fondi pubblici oramai maledettamente sprecati». Chiaro il riferimento, ripreso poi anche dall'onorevole Vincenzo Taddei, alla nave del Serpentone, al vespasiano di piazza delle Regioni, al viadotto di via Di Giura, alle piazze di Malvaccaro e Parco Tre Fontane, alle Cento Scale, al Covo degli Arditi ed al parco Montereale, per finire al nodo del Gallitello. «Lo scempio urbanistico ed architettonico della nostra città continua imperterrito – scrive Taddei in un suo comunicato stampa – Le amministrazioni di centrosinistra ci hanno già regalato in una città di montagna “la nave” di Rione
Cocuzzo della quale non si sa né l’utilità, né la sua funzione, se non quella di aver tolto ulteriore spazio pubblico in una città invasa dal cemento. L’attuale Sindaco e la sua maggioranza non poteva essere da meno e, quindi, ha dato mandato a suoi tecnici di fiducia di deturpare l’ultimo baluardo della identità storica della città di Potenza: Piazza Mario Pagano». 600mila euro i soldi investiti in questi sei mesi di lavori. Tante le parole spese ed ora che tutto si è concluso cosa rimane? Restano i commenti sui social network. I potentini continueranno ancora per un po' ad interrogarsi sulla bellezza o meno di questo spazio storico della città. Continueranno a postare foto e magari anche video. Ma in concreto nulla è più possibile. Ci si dovrà abituare a vedere la piazza per quella che è diventata e, magari, limitarsi ad imprecare ogni volta che la si attraverserà, «nonostante l'attraversamento ora non sarà più possibile come una volta. La piazza in qualche modo è stata chiusa da quegli orribili pali che ne fanno quasi un recinto». [ema.ferr.]
IL BALLETTO I ballerini di Giselle e Fitness Dance
SOTTO LA PIOGGIA I ragazzi continuano a ballare
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.10.2012
PAG. 10
Basilicata Mezzogiorno
II I POTENZA CITTÀ
Lunedì 15 ottobre 2012
OPERE PUBBLICHE COMUNE DI POTENZA
L’ACCUSA Imprenditori locali ancora una volta esclusi. L’attacco dell’opposizione: «Andava fatto un avviso pubblico»
LA DIFESA Il sindaco Santarsiero spiega la scelta «ad personam»: «Avevamo solo 40 giorni di tempo e un progetto già fatto»
«Piano delle città» Senza un bando ci si affida a Legacoop MASSIMO BRANCATI l La posta in palio è alta. Settantadue milioni di euro da tradurre in opere edili a Potenza nell’ambito della candidatura del capoluogo lucano al «Piano nazionale delle città». Il Comune, che conta così di risolvere una volta per tutte il problema della riqualificazione di Bucaletto, senza prevedere un bando ha individuato nella Legacoop il suo partner privato: sui 72 milioni di investimento, di cui 50 sarebbero messi a disposizione proprio dalla Legacoop. La scelta ha scatenato reazioni all’interno del tessuto imprenditoriale potentino che proprio dalle colonne della Gazzetta, nelle settimane scorse, avevano denunciato lo scarso coinvolgimento di soggetti locali nei progetti pubblici: «Ancora una volta - tuonano gli imprenditori - il Comune ci esclude dalle rotte dei finanziamenti nazionali, contribuendo ad affossarci e, indirettamente, a creare le condizioni per incrementare la platea dei disoccupati». I mugugni delle aziende locali fanno da cornice ad un attacco sul piano politico. A sferrarlo sono i consiglieri comunali di opposizione Salvatore Lacerra e Giuseppe Molinari: «Nonostante il poco tempo a disposizione - dicono - si sarebbe dovuto ricorrere comunque a modalità tali da cercare la massima partecipazione, anche dell’imprenditoria locale, garantendo la evidenza pubblica di un bando di tale portata. Questo al fine di mettere l’amministrazione comunale nelle migliori condizioni per la scelta del progetto. È ingiustificabile, inoltre, che si presenti un piano ignorando l’intero Consiglio comunale continuando solo nella politica della propaganda e degli annun-
ci, puntualmente smentiti, più che del fare. È paradossale, poi aggiungono - che per giustificare la scelta del soggetto privato, individuato con «certosina precisione», si faccia riferimento ad un precedente bando del 2010 riguardante la riqualificazione urbana dei quartieri Bucaletto e Pagliarelle dove i progetti presentati (quattro) sono stati addirittura ritenuti non idonei dalla giunta regionale (delibera n 625 del 17 maggio 2012) per un livello progettuale e finanziario insoddisfacente». Lacerra e Molinari ritengono che la scelta di Legacoop sia il frutto di una compensazione proprio rispetto al mancato finanziamento del bando per Bucaletto e Pagliarelle. Il sindaco Santarsiero spiega che la scelta di Legacoop «era l’unica perseguibile per questioni di tempo e di qualità progettuale. Abbiamo recuperato il lavoro fatto l’anno scorso nel piano casa candidato alla Regione. In quaranta giorni, il tempo che ci è
stato dato per formulare una proposta, ti muovi con ciò che hai già in casa. Un bando pubblico? Avrei rischiato di perdere il treno dei finanziamenti se non fosse arrivata una proposta concreta e fattibile». Scendendo nei dettagli tecnici, Santarsiero precisa che il «Piano nazionale delle città» prevede una corsia prioritaria per i progetti che contemplano l’utilizzo di fondi della 203, la legge con la quale lo Stato finanziava costruzioni di case per le Forze armate. «Il raggruppamento di cooperative - dice il sindaco - è riuscita in questi giorni a ottenere un finanziamento di 11 milioni di euro, stanziato originariamente in altre aree proprio per costruire alloggi destinati a militari, e con la Regione ha chiuso un’intesa per trasferirli su Potenza dove realizzerà case popolari». Quanto ai malumori degli imprenditori privati, Santarsiero rassicura: «L’intero progetto garantirà un’economia indotta che si rifletterà sulle aziende locali».
CITTADELLA Il progetto riguarda la riqualificazione di Bucaletto
INDAGINI L’ingresso della polizia nel palazzo del Consiglio regionale [foto Tony Vece]
I COSTI DELLA CASTA «GUERRA» IN CASA. DI PIETRO DIFENDE MASTROSIMONE DALL’ATTACCO DI BARBATO
L’operazione «trasparenza» sconquassa l’Idv lucano Diritto di replica Erminio Restaino «Ecco i risultati del mio lavoro» Quanto hanno prodotto i consiglieri regionali in un anno di lavoro. Sull’articolo pubblicato ieri dalla Gazzetta interviene l’ex assessore Erminio Restaino che nella speciale classifica risulta all’ultimo posto per non aver prodotto alcuna interrogazione, mozione, odg, o proposta di legge. «Tutto falso - dice -. Ho prodotto e proposto ddl ed atti amministrativi approvati dalla giunta regionale e successivamente dal consiglio tra i più importanti approvati in questa legislatura in tema di: sistemi produttivi, energia, credito. Anche da consigliere ho prodotto atti. Interrogazioni ed interpellanze sono strumenti tipici delle opposizioni».
l L’operazione trasparenza dei conti della Regione, con relativa doppia indagine su spese e rimborsi di consiglieri e gruppi consiliari, è in attesa di riscontri. Oggi gli investigatori cominceranno a scavare in quei faldoni di fatture e scontrini alla ricerca di irregolarità e di false rendicontazioni. In attesa che si faccia luce sul flusso di denaro, le inchieste stanno producendo sconquassi a livello politico. L’on. Francesco Barbato , capogruppo Idv in commissione Finanze della Camera, sabato scorso, attraverso la Gazzetta, ha lanciato accuse all’assessore regionale Rosa Mastrosimone, che appartiene al suo stesso partito, per aver scelto di non rendere pubblici le sue spese e i suoi rimborsi, invocando la privacy. Ieri Barbato ha rincarato la dose chiedendo addirittura il commissariamento dell’Idv lucano e sottolineando come dall’operazione della Guardia di Finanza alla Regione Basilicata possa venir fuori qualche emulo di Fiorito (il «Batman» della Regione Lazio). Da Mastrosimone nessun com-
VIETRI DI POTENZA ALTRE DUE PERSONE CURATE SUL POSTO
ROTONDA IL PREFETTO GABRIELLI: «QUEST’AREA È TRA QUELLE PIÙ A RISCHIO IN ITALIA»
Auto si ribalta sul raccordo tre feriti in ospedale Insidia del cantiere stradale
Il capo della Protezione civile nell’area del sisma infinito
INCIDENTE L’auto che si è ribaltata ieri mattina sul raccordo Potenza Sicignano degli Alburni nei pressi di Vietri di Potenza [foto Tony Vece] .
l Alle 8.30 di ieri un’auto che percorreva il raccordo Potenza-Sicignano, nei pressi del Comune di Vietri, al chilometro 17, dove c’è il restringimento della carreggiata a causa di lavori, è finita fuori strada ribaltandosi. Cinque gli occupanti, tre feriti trasportati al San Carlo. Giunti sul posto vigili del fuoco e polizia stradale.
PINO PERCIANTE l LAGONEGRO. Ennesima scossa sul Pollino, tra Rotonda e Mormanno, alle 16. 49 di ieri (magnitudo 2. 7) che ha anticipato la visita del capo del dipartimento della protezione civile, Franco Gabrielli, il quale dopo essere stato a Lagonegro si è recato proprio a Rotonda per chiudere la campagna nazionale sulla riduzione del rischio sismico. Alla domanda sullo sciame sismico Gabrielli ha risposto: «I terremoti, per quanto se ne possa dire, non si possono prevedere ma tutti noi sappiamo che alcune zone del paese, purtroppo anche quella in cui ci troviamo, sono più a rischio di altre zone. Forti di questa consapevolezza dobbiamo preoccuparci, nel senso che ce ne dobbiamo occupare prima: ci dobbiamo occupare che gli edifici siano a norma, che esistano piani di protezione civile e la collettività ne sia a conoscenza. Se avessi la certezza che a queste scosse
non ne seguirà una importante lo direi per rassicurare, ma siccome su queste terra allo stato delle conoscenze scientifiche non c’è nessuno che può dire se ci sarà un terremoto devastante a breve oppure no, l’unica vera condizione di rassicurazione è quella che gli edifici siano costruiti in maniera adeguata e che i territori siano attrezzati a gestire eventi di questo genere. Se rincorriamo la utopica rassicurazione non andiamo da nessuna parte. Creeremo delle persone ulteriormente stressate o peggio ancora, come si è già verificato in altre parti del paese, andremo a rincorrere responsabili di presunte rassicurazioni. Non dobbiamo rassicurare – ha concluso il capo della protezione civile - ma dobbiamo invitare alla preoccupazione, laddove la preoccupazione è la capacità, l’intelligenza e la forza di occuparsi prima delle cose che qual ora affrontante faranno si che le conseguenze potranno essere meno negative se non altro per le vite umane».
mento. Ma ci pensa il leader nazionale del partito a difenderla. L’on. Antonio Di Pietro liquida così l’intera questione: «Rinnoviamo la fiducia ai dirigenti dell’Italia dei Valori della Basilicata. Sono sicuro che continueranno ad operare responsabilmente agendo all'insegna della trasparenza e della corretta gestione del bene pubblico». Ma la polemica attorno all’Idv non finisce qui. Accanto a Barbato spunta la voce del sen. Felice Belisario che tuona contro le «mele marce» annidate nel suo partito, suscitando la reazione del segretario regionale dei Radicali Maurizio Bolognetti: «Le presunte «mele marce» - dice - le ha candidate lui quando ha ritenuto che i loro voti potessero far crescere l’allegra brigata dipietrista. Annuncia la «linea dura» il buon Felice ed è lo stesso che nel 2007 dopo aver espresso il suo placet alla proposta di «Anagrafe pubblica delle attività degli eletti e dei nominati» non ebbe a muovere un dito per sostenerla concretamente».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.10.2012
PAG. 11
Basilicata Mezzogiorno
Potenza Lunedì 15 ottobre 2012
45
REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Archiviate le polemiche sul nuovo look bisogna pensare a risolvere altre questioni
I problemi da mettere in piazza Dal “Nodo del Gallitello” alla Sider passando per la centrale Enel
OK, finalmente la piazza dei potentini è stata restituita alla città. Non se ne poteva più di questo pressing mediatico e di un dibattito a tratti stucchevole con due schieramenti pro e contro questo progetto di riqualificazione. Ieri sera, sotto una pioggia battente, inaugurazione in pompa magna con il sindaco che ha tagliato il nastro, il vescovo che ha benedetto la nuova opera, fra la civile contestazione di chi non ha gradito il nuovo look, con il taglio della torta e l'immancabile brindisi con lo spumante. Grazie a Dio è tutto finito. Godiamoci questa piazza ma torniamo a occuparci dei problemi di una città, che a mio modesto parere, sta agonizzando soffocata dalla crisi che sta impoverendo l'Italia intera. L'economia cittadina è al collasso, soffre più di tutti il commercio ed in particolare gli esercizi della parte vecchia della città, non mi riferisco solo al centro storico, i tanti locali vuoti in via Mazzini, corso Garibaldi per esempio. Anche il settore industriale è in piena crisi con alcune fabbriche che già da tempo hanno chiuso i battenti e quelle che resistono galleggiano fra cassa integrazione e mobilità. Da qualche anno anche demograficamente la città sta decrescendo, la stragrande maggioranza della generazione fra i 20 e 30 anni è fuori per studio e lavoro e pochissimi di loro torneranno a Potenza. In prospettiva Potenza sarà una città con una età media elevata, con molti poveri e un’economia disastrata. Con questi chiari di luna è vanificato il corposo piano di opere pubbliche partito un decennio fa con l'intento di dare un nuovo volto alla città capoluogo di regione e polo dei servizi non ha sortito l'effetto sperato, molte opere sono inutili, qualcuna è brutta è ha trovato fiera opposizione da parte degli abitanti, il lavoro più importante della storia recente della città, il famigerato “Nodo complesso del Gallitello” non è stato ultimato e non si sa se è quando si potrà eliminare il passaggio a livello più odiato dai potentini. Conviviamo con un sistema di raccolta di rifiuti e pulizia delle strade che fa acqua da tutte le parti con continue emergenze e con una città mai stata così sporca. Rimangono e si aggravano le emergenze ambientali, dall'inquinamento atmosferico con particolare riferimento alla Siderpotenza dove non esiste un monitoraggio degno di questo nome e con la fabbrica che si allarga sempre di più fra le proteste inascoltate degli abitanti che vivono al ridosso delle ciminiere. Altrettanto grave l'emergenza elettrosmog con una selva di ripetitori radio televisivi di telefonia mobile e impianti delle forze dell'ordine senza che sia stato adottato un piano per una corretta localizzazione, ancor più grave la situazione nei pressi della sottostazione Enel dove sotto i tralicci hanno costruito e stanno costruendo fabbricati a uso abitativo e commerciale. Non migliora la situazione dal punto di vista urbanistico, nonostante l’adozione del nuovo strumento regolatorio, il Regolamento urbanistico, non s’è visto un elemento di discontinuità con il passato, si continuano a costruire edifici in zone già collassate, troppi metri cubi su pochi metri quadri, con scarsa attenzione alle opere di urbanizzazione primaria che pur se pagate dai cittadini all'atto dell'acquisto di una casa non sempre vengono ripagati con marciapiedi, pubblica illuminazione, sottoservizi. Una città insomma che vive in affanno, con i problemi di sempre legati alla mobilità, gli investimenti nei collegamenti verticali, veri gioielli quanto a funzionalità e pulizia, non hanno sortito gli effetti sperati, la cosiddetta “metropolitana” è un bluff, nessuno la utilizza e credo sia meglio ripensare il progetto che ne prevede l'incremento. Troppe auto sulle strade, poco rispetto per i pedoni e la mobilità dei disabili, un trasporto pubblico su gomma inefficiente, poco utilizzato ma costosissimo per le casse comunali. Già le casse comunali che devono fare i conti con un debito da far tremare le vene….. Mi fermo qui. Finita l'ubriacatura mediatica con i fari puntati sulla riqualificazione di piazza Prefettura auspico che l'attenzione si sposti sulle problematiche che ho sinteticamente qui esposto. Antonio Nicastro
PIANO CITTÀ
Molinari e Lacerra su Legacoop
I viadotti incompiuti del “Nodo del Gallitello”
POTENZA (PU) E IL “PIANO REGOLATORE PER GLI IMPIANTI PUBBLICITARI”
«Basta affissioni selvagge» SONO passati 5 anni e non è ancora stato varato il “Piano regolatore per gli impianti pubblicitari” (Prip). E così nel capoluogo si assiste al fenomeno delle affissioni e delle insegne selvagge che ha «raggiunto - ha fatto sapere Sergio Potenza, capogruppo dei Popolari uniti in consiglio comunale - livelli intollerabili per cui è giunto il momento che il Comune intervenga». Affissioni selvagge, segnali oscurati dalla vegetazione, eccessiva e indisciplinata presenza di pannelli pubblicitari. E così «orientarsi nella città capoluogo è diventata davvero un’impresa» anche perché . Se da una parte, infatti, abbondano le cosiddette insegne “a bandiera”, dall’altro «lo stesso non può dirsi degli indicatori istituzionali utili per raggiungere presidi o arterie principali. Basta fare un giro in città per rendersene conto». Ed ecco allora la sollecitazione rivolta all’amministrazione comunale affinché intervenga «per attivare controlli e chiarire perchè a distanza di 5 anni, il piano regolatore per gli impianti pubblicitari varato nel 2007 dal Consiglio comunale non sia stato ancora approvato» nonostante il fatto che il Comune ha disciplinato la materia «emanando un Regolamento per la pubblicità e le installazioni pubblicitarie gestendole attraverso la Cerin, a Potenza vige il caos totale». Non «si tratta di un mero problema di degrado estetico - ha proseguito il capogruppo dei Popolari uniti - che pure non va sottovalutato, ma di una questione che attiene più in generale alla sicurezza pubblica. Le affissioni abusive e in alcuni casi le installazioni pubblicitarie “regolari” violano il Codice della strada per come sono posizionate». Non mancano gli esempi di strade in cui cartelloni, striscioni e manifesti, oscurano o rendono illeggibili i segnali stradali.
La situazione all’ingresso di Bucaletto e a sinistra quella in via della Fisica
Per non parlare di quei pannelli che vengono posizionati in prossimità di importanti intersezioni e lungo arterie ad alta densità di traffico. Un esempio su tutti: la nuova rotatoria del Gallitello. «Qui - sostiene il capogruppo dei Popolari Uniti Sergio Potenza sono del tutto insufficienti gli indicatori istituzionali e turistici. Da non sottovalutare poi l'incuria in cui versano gli spazi destinati al verde pubblico, dati in adozione a ditte private in cambio dell'installazione del proprio pannello pubblicitario, che hanno violato gli accordi non prov-
vedendo alla dovuta manutenzione. Come già fatto in passato, il consigliere torna a chiedere all'amministrazione l'immediata attivazione dei controlli sulla liceità di talune installazioni; di disporre l'immediata verifica delle condizioni contrattuali con le ditte installatrici e ottenere le dovute spiegazioni in ordine alla ossessiva ripetizione di singole pubblicità». Insomma «non è possibile - ha concluso Sergio Potenza - assistere inermi a una situazione che va seriamente regolamentata».
PERCHE’ è stata scelta la Legacoop quale soggetto privato che parteciperà alla realizzazione del progetto “Piano nazionale per le città”?. E’ l’interrogativo deiconsiglieri comunali di opposizione Giuseppe Molinari e Salvatore Lacerra che non a caso hanno chiesto di ascoltare, in terza commissione, l'assessore all'Urbanistica. Pur condividendo la scelta di privilegiare la riqualificazione di Bucaletto, «rimasta sempre al centro della nostra attenzione - si legge in una nota - ci lascia quanto meno perplessi la modalità con cui è stato scelto il partner privato del progetto». Il nominativo del partner privato è venuto fuori solo «nel corso della conferenza stampa di presentazione della candidatura del Comune di Potenza al “Piano per le città”» quando è stato annunciato «il cofinanziamento della Legacoop, scelta come partner privato (in tutto l'investimento è di 72 milioni di euro di cui 50 milioni di euro sarebbero messi a disposizione dalla Legacoop, che ha tra queste risorse 11 milioni di euro già garantiti dall’ex legge 203 del 1991, 800 mila euro il finanziamento regionale, 21,2 milioni di euro verrebbero assicurati dal Piano per le città)». Nonostante il poco tempo a disposizione secondo Lacerra e Molinari si sarebbe dovuto ricorrere comunque «a modalità tali da cercare la massima partecipazione, anche dell'imprenditoria locale, garantendo l’evidenza pubblica» per un bando «di tale portata». E questo al fine di mettere l'amministrazione comunale nelle migliori condizioni per la scelta del progetto. Non solo. «E’ ingiustificabile, inoltre, che si presenti un piano ignorando l'intero consiglio». Appare poi «paradossale, poi, che per giustificare la scelta del soggetto privato, individuato con “certosina precisione”, si faccia riferimento a un precedente bando del 2010 riguardante la riqualificazione urbana dei quartieri Bucaletto e Pagliarelle dove i progetti presentati (quattro) sono stati addirittura ritenuti non idonei dalla giunta regionale». Insomma l'impressione è che si voglia «così compensare hanno aggiunto i due esponenti politici cittadini - l'occasione persa dalle cooperative che avevano proposto i progetti di riqualificazione di Bucaletto e Pagliarelle con la partecipazione al Piano nazionale per le città”».
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 13.10.2012
Sabato 13 ottobre 2012
PAG. 12
Basilicata Mezzogiorno
18
24 ore in Basilicata
Cemento a Maratea Con cinque voti contrari e un’astensione arriva il via libera definitivo
Le duecento case si faranno Acceso dibattito in Consiglio, ma alla fine la maggioranza la spunta
MARATEA - Dopo più di cinque ore diacceso dibattito, haavuto il definitivo via libera il contestato progetto di cementificazione della costa di Maratea. Il consiglio comunale ha approvato a maggioranza la variante al piano di fabbricazione di Santa Caterina. Dieci i voti a favore. Assente il consigliere di maggioranza, Antonio Magnabosco. Contrario il voto dei consiglieri d’opposizione, Carmelo Ferrara (l’unico a essersi opposto al progetto fin dalla prima ora), Virgilio Lammoglia (ex assessore all’Ambiente, dimissionato dal sindaco Di Trani dopo essersi astenuto dal voto all’adozione della variante), dei consiglieri Michele Manzi, Francesca Crusco e Domenico Brando. Si è astenuto invece il consigliere Domenico Dammiano (che invece aveva votato l’adozione della variante nella seduta dello scorso 31 luglio). Si chiude la complicata partita istituzionale delle 200 nuove case che verranno realizzate nell’area al di sotto del Pianeta Maratea. Ma i numeri, quelli a favore dle progetto sono sensibilmente diminuiti rispetto a quelli dello scorso 31 lu- Il Comune di Maratea glio quando l’assise comunale votò l’adozione della variante con 14 settembre. Che però non semun solo voto contrario e un’asten- brano aver scalfito la volontà politica del sione. gruppo di Numeromaggioranza sa la parteciche è andato pazione del- Stamattina alle dieci Andrea Di dritto come la cittadiConsoli sarà ospite, insieme allo un treno vernanza che ha so l’approvavoluto esse- scrittore Lorenzo Pavolini, della re presente trasmissione Bookstore in onda su zione del discutibile proalla seduta getto, con aperta che La7. Non mancherà la collera. molti lati ha avuto per oggetto la discussione delle os- oscuri, avversato da molti e anservazioni depositate lo scorso che dalle associazioni ambienta-
Verso l’assemblea nazionale Anci
Un documento dei sindaci lucani
liste. Con l’approvazione della variante, la società lottizzante Simar potrà proseguire nell’intervento che prevede la realizzazione di un nuovo complesso turistico di trenta mila metri quadri di cemento in un’area prossima a una zona considerata ad alto rischio sismico. Devastante impatto ambientale ma anche discutibile utilità di un intervento che sembra tradire il modello di sviluppo che Maratea ha seguito fino a questo momento, riuscendo a distinguersi dai cattivi esempi
della vicina costa campana e calabrese. Numerose le controdeduzioni depositate dal consigliere Ferrara. Tra questa anche quella relativa all’ennesima anomalia del progetto: uno dei terreni che la società lottizzante ha ceduto al Comune come compensazione sarebbe già di proprietà dell’ente. E sarebbespuntata anche una nuova relazione geologica che dimostrerebbe la pericolisità di costruire a pochi metri dalla zona a rischio idrogeologico. m.labanca@luedi.it
POTENZA - L'assemblea dei sindaci della Basilicata che si è riunita ieri a Potenza ha approvato all'unanimità un documento che sarà presentato alla XXIX Assemblea annuale Anci che si terrà nei prossimi giorni a Bologna. All'ordine del giorno le problematiche riguardanti le unioni e l'associazionismo dei piccoli Comuni, la Finanza Locale dalla spending review, all'IMU, al Patto di Stabilità, alla Tesoreria Unica. I lavori, ai quali sono intervenuti tra gli altri Silvia Scozzese, direttore Scientifico Ifel e Salvatore Parlato, Responsabile Ufficio Studi e ricerche Ifel, sono stati conclusi dal Presidente Anci Basilicata Vito Santarsiero. L'Assemblea Anci Basilicata ha inoltre chiesto un incontro alla Regione Basilicata per affrontare sia le problematiche connesse alle difficoltà generali dei Comuni sia quelle dei Piccoli Comuni ed in particolare il ripristino del Fondo di Coesione e il sostegno alla nascita delle Unioni dei Comuni.
L’assessore sul piano sanitario: «Un solo campanile: Basilicata»
Martorano rassicura Melfi «L’ospedale resta centrale»
MELFI - «La centralità dell'Ospedale di Melfi, nell’ambito del Piano Sanitario Regionale, non può essere messa in discussione in alcun modo. Una scelta precisa su cui non si torna indietro. Occorre adesso lavorare adeguatamente in relazione al rafforzamento organizzativo e strutturale». Parole perentorie, chiare, esplicite, da parte dell'assessore regionale alla Sanità, Attilio Martorano, espresse a margine della sua giornata melfitana che si è sviluppata in due fasi. La prima in mattinata, si è svolta presso ilpalazzo di città, nel contesto della quarta commissione consiliare, presieduta dal dottor Gubelli, dal quale Martorano era stato invitato. La seconda nel pomeriggio presso la sede del Partito Democratico di Melfi. Le dichiarazioni dell'assessore Martorano, sono estremamente importanti e sgombrano il campo da ogni tipo di equivoco. La comunità melfitana ancora sotto shock, per lo scippo del suo Tribunale, aveva cominciato ad alimentare dubbi e per-
plessità anche relativi al San Giovanni di Dio. Ora in merito, può ritenersi moderatamente tranquilla. Martorano ha ribadito la ferma volontà di voler proseguire nell'attuazione del Piano Sanitario Regionale, ritenuto, «strumento essenziale nell'individuazione di scelte riconducibili ad un quadro di insieme, che consente attraverso la sua approvazione, di superareun vuotoregionale che ha pesato moltissimo nella politica sanitaria della Basilicata». Rispetto dunque a quanto stabilito nello scorso luglio, quando è stato presentato il nuovo piano sanitario lucano, che affida all'Ospedale di Melfi un ruolo centrale ed assai rivelante, non vi è alcun ripensamento. «Le certezze che ci sono state ribadite dall'assessore Regionale alla Sanità - ha sottolineato il capogruppo cittadino del Pd Luigi Simonetti sgombrano il campo da ogni tipo di equivoco e spengono sul nascere voci alimentate solamente per creare confusione. L'indirizzo che conduce ad un potenziamento or-
ganizzativo e strutturale dell'Ospedale di Melfi, è chiaro e ben delineato». Su un altro punto Martorano è stato alquanto perentorio. «E' necessario evitare ogni sorta di contrasto campanilistico. Il territorio deve superare queste diatribe. Esiste un unico campanile, che è quello della Basilicata. Abbiamo messo in campo una strategia che prevede dei servizi erogati in maniera differenziata da i vari ospedali, cheportino benefici nei confronti della cittadinanza cui sono rivolti i servizi. Questa è l'unica linea da seguire. Il modello che è in grado di resistere anche alla luce degli evidenti tagli di risorse cui devono far fronte le Regioni Italiane». Ospedali come aziende, un concetto caro ad un assessore che viene dal mondo imprenditoriale e che vuole mettere in campo idee serie e largamente condivisibili. Presente all'incontro anche il direttore sanitario dell'Asl di Potenza, Giuseppe Cugno: «Gli ospedali distrettuali non sono stati spogliati delle loro funzioni, ha rimarcato
nel suo intervento, ma ricollocati in base alle esigenze. Un riposizionamento che riteniamo possa far parte di una scelta vincente». Nello specifico Cugno, ha chiarito come l'aver collocato l'Utic al fianco di una rianimazione, come nel caso di Melfi, Ospedale di pronto Soccorso Attivo, mette fine ad una storica incongruenza. Prossimo passaggio l'accorpamento di Pediatria e Neonatologia, considerando anche che Melfi è l'unico punto nascite dell'area di riferimento. «L'Ospedaledi Melfi- haconcluso Cugno - paga alcune carenze storiche, su tutte quella relativa agli operatori socio sanitari, ma anche alla debolezza dell'Ostetricia che ha bisogno di potenziare la propria pianta organica, ma annovera qualità importanti e numeri di primissimo piano. E' un Ospedale “frontaliero”, che può diventare importante punto di riferimento, in grado di intercettare anche utenze della vicina Puglia dove è in atto una politica di smobilitazione». Emilio Fidanzio
L’assessore Martorano in Consiglio regionale
IL COMMENTO DEL SINDACO VALVANO «Riteniamoci soddisfatti»
«Melfi deve ritenersi soddisfatta per l’incontro avuto oggi con l’assessore Martorano. Il Presidio Ospedaliero di Melfi, individuato senza equivoci come punto di riferimento della rete ospedaliera dell’Area Vulture-Melfese-Alto Bradano, insieme alle strutture di Venosa e al Crob di Rionero rappresentano una ricchezza per la salvaguardia del bene salute di un intero territorio. Non giova alimentare campanilismi o gonfiare il petto come è piaciuto fare a qualcuno a proposito dei Tribunali parlando di lucanizzazione della Campania. Giova, invece, parlare con chiarezza, affrontare le criticità, informare i cittadini».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 13.10.2012
PAG. 13
Basilicata Mezzogiorno
X I MATERA CITTÀ
Sabato 13 ottobre 2012
VITA DA MIGRANTI
UN IMPEGNO PARTICOLARE Tra le attività maggiormente seguite data dedicata attenzione ORA IN CITTÀ SONO A QUOTA 1291 viene ai problemi delle donne e dei minori
Una finestra aperta sul pianeta integrazione È lo sportello del Comune e delle associazioni IMMIGRATI I dati delle attività legate allo sportello dedicato ai migranti sono stati resi noti in una conferenza stampa alla quale erano presenti, tra l’altro, il presidente dell’associazione Tolbà, Graziella Cormio, e l’assessore alle Politiche sociali, Simonetta Guarini
CARMELA COSENTINO l Una finestra aperta sul mondo dell’immigrazione e un Osservatorio privilegiato per conoscere la realtà di quanti, abbandonano la propria terra in cerca di un posto migliore in cui vivere. A fare questa scelta sono in tanti. Solo a Matera si contano 1.291 persone immigrate e con permesso di soggiorno regolare. La comunità più popolosa è rappresentata dai cinesi che affollano soprattutto la zona Paip, seguiti dai rumeni, albanesi e africani. Persone integrate nel tessuto sociale, che contribuiscono alla crescita del nostro territorio e che a volte hanno bisogno di una mano per comprendere il nostro sistema burocratico e imparare la nostra lingua e la nostra cultura. Ad aiutarle in questo percorso di integrazione, l’associazione Tolbà da qualche mese responsabile dello Sportello immigrazione attivato dal Comune. Lo Sportello aperto ad aprile grazie a un finanziamento regionale dell’importo di 111 mila euro ripartito in due anni (circa 55 mila euro l’anno), si prefigura come la porta di accesso per gli stranieri che, nella sede dell’associazione in via D’Addozio, possono ottenere informazioni sul permesso di soggiorno, essere aiutati nella ricerca del lavoro e di una casa, nel percorso di alfabetizzazione e di scolarizzazione e richiedere anche un sostegno scolastico supplementare come quello che presto sarà attivato nella scuola di via Trabaci per bambini cinesi e palestinesi. Da aprile ad oggi lo Sportello ha registrato 2-3 accessi giornalieri, 80 casi in itinere sottoposti da persone di 30 nazionalità diverse ma anche da cittadini materani, per lo più datori di lavoro che devono regolarizzare o assumere persone straniere. Uno degli elementi che valorizza il progetto presentato da Tolbà, che si occupa anche della provincia di Matera, è la grande attenzione alle donne e ai minori. «Noi li consideriamo due priorità - ha detto Graziella Cormio, dell’associazione
nella conferenza stampa convocata ieri mattina nella sala giunta del Palazzo di città diamo molta importanza all’insegnamento della lingua italiana per aiutarli a integrarsi nel contesto sociale, ma al tempo stesso non
UNA MAPPA CITTADINA
La comunità più popolosa è quella dei cinesi seguita da rumeni, albanesi e africani vogliamo che dimentichino la loro lingua e le proprie tradizioni, per cui dal ’94 pubblichiamo libri plurilingue in cui vengono raccolte storie di diversi paesi e tradotte in varie lingue. Un modo per far conoscere e mettere in relazione culture differenti». L’attività di
Tolbà non si esaurisce all’interno della sede, dove quotidianamente si fanno corsi di lingua e sostegno scolastico, ma si apre anche alle scuole primarie e secondarie. «È importante che i bambini conoscano culture diverse - ha aggiunto Brunella Loiudice, mediatrice culturale - nella scuole spesso abbiamo assistito ad atteggiamenti xenofobi. E questo perché molti bambini sono fortemente influenzati dalle immagini trasmesse dai mass media. Noi interveniamo attivando dei laboratori interculturali in cui mettiamo a confronto culture e lingue diverse e i risultati sono straordinari Inoltre dal 2010 accogliamo giovani che vogliono fare un’esperienza di volontariato europeo. Nel 2013 ospiteremo due ragazzi, uno armeno e l’altro tedesco e avvieremo un progetto di studio sulle scuole e i quartieri con una maggiore presenza di stranieri». Per informazioni 0835 333522.
CONFINI PREOCCUPATO IL PRESIDENTE DELL’ENTE PARCO, RESPINGE OGNI ADDEBITO IL PRESIDENTE DEL CONSORZIO URBANISTICO QUADRIFOGLIO
La lottizzazione a Cristo La Gravinella? «Nel perimetro del Parco della Murgia» l «Apprensione», Viene espressa dal presidente dell’Ente Parco della Murgia, Pierfrancesco Pellecchia. «L’edificazione prevista nei pressi di Cristo la Gravinella è uno dei quartieri di edilizia privata già indicata nel Piano regolatore generale del 1975 di Luigi Piccinato e di cui si è preso atto nel Piano del 1999 di Gianluigi Nigro e nei successivi strumenti urbanistici. Da quando è stata prevista questa edificazione in area privata, molte cose sono cambiate. Con legge regionale n.11 del 1990 è stato istituito il Parco Archeologico, Storico, Naturale delle Chiese Rupestri del Materano che ha definito i suoi confini prendendo atto del limite urbano della città di Matera ponendosi come obiettivi la conservazione e la valorizzazione dell’habitat rupestre, la protezione degli ecosistemi naturali, la ricostruzione delle comunità biotiche, nonché la tutela di tutte le emergenze geologiche, speleologiche, storiche, preistoriche e culturali presenti nell’area del Parco». Insomma, per l’Ente Parco non è ingiustificato l’al-
larme delle Muv e Brio «sull lottizzazione, già in fase di attuazione, nei pressi della Chiesa Rupestre Cristo La Gravinella, in località Le Tufare. «tale intervento edificatorio risulta invasivo per l’ambiente circostante». Considerazioni espresse in una nota in cui l’Ente «rammarica il fatto che di tali evidenti problematiche, conseguenti alla realizzazione di opere di urbanizzazione ed edilizia privata, non si sia tenuto conto all’atto della pianificazione delle zonizzazioni e neppure nelle successive fasi di approvazione delle progettazioni esecutive. Allo stato attuale risulta scontato per l’Ente Parco chiedere la sospensione di tale lottizzazione per i gravi effetti che comporta sull’ambiente circostante, ma va considerato che sono presenti diritti privati da tempo acquisiti, la tutela dei quali porterebbe
a sicuri contenziosi tra pubblico e privato. Una cosa è certa, l’Ente Parco si attiverà immediatamente per verificare il rispetto dei limiti di confine dell’ambito urbano e delle eventuali violazioni derivanti dalla invasione dell’area protetta adiacente, conseguenti all’esecuzione del progetto approvato». Di parere diametralmente opposto il parere dell’architetto Lucia Gaudiano, presidente del Consorzio urbanistico Quadrifoglio. In una nota respinge ogni accusa e in un comunicato percorre brevemente le tappe di quella che definisce non «lottizzazione», ma «progetto di recupero», che «non è all’interno del Parco». Dall’1987 ad oggi, viene precisato, «sono stati coinvolti, nel complesso iter autorizzativo, tutti gli enti preposti alla tutela del patrimonio storico, nonchè paesaggistico». Nel progetto di recupero, aggiunge la no-
DIVERGENZE
I confini del Parco sono cambiati nel 1990 con una legge regionale
ta « si è tenuto conto non solo delle preesistenze edificate ma si è cercato di salvaguardare il più possibile le caratteristiche morfologiche e naturalistiche dei luoghi». In più, «i è proceduto al trapianto delle piante di ulivo secolari, ed altre saranno trapiantate appena l’andamento dei lavori lo consentirà, per accoglierle nel grande Parco Urbano di 2 ettari previsto nella zona centrale della lottizzazione». Inoltre, quanto alla chiesa rupestre di Cristo La Gravinella, «il fabbricato della lottizzazione più prossimo dista circa 200 metri» e che «la lottizzazione, non ha alcun impatto visivo con essa». Dure le conclusioni di Gaudiano. «Spero che qualcuno si renda conto del danno che si sta arrecando, soprattutto in un momento come questo, con la speranza che nessuno verrà, un giorno, chiamato a risponderne. Vista la scesa in campo dell’Ente Parco, mi auguro che realmente si attivi per la verifica del paventato sconfinamento e resto sin da ora in attesa di pubbliche scuse da parte dell’Ente».
Ad uso dei migranti Un manuale tascabile A conclusione del progetto regionale “Da stranieri a cittadini: il volontariato e la cittadinanza attiva è stato realizzato da Tolbà in collaborazione con “Treenet studios” di Montescaglioso e con la Cooperativa Sociale “La mimosa” di Grassano, il piccolo manuale tascabile per migrante il cui scopo è quello di offrire ai cittadini, italiani e non, una mappa della legislazione in materia di solidarietà e volontariato messa in atto nei diversi Paesi di provenienza dei migranti e al tempo stesso far conoscere alla Comunità locale altri modi di intendere il volontariato e la solidarietà. L’opuscolo contiene inoltre informazioni sulla legislazione italiana in materia di volontariato, organizzazioni non governative (Ong) e Onlus e riporta alcune testimonianze di migranti che hanno ricevuto sostegno nel percorso di interazione che li ha portati ad essere “cittadini” consapevoli. Il vademecum è distribuito gratuitamente e potrà essere consultato anche on line sul sito dell’Associazione Tolbà, del Csv e delle associazioni che ne faranno richiesta. Insomma «un’operazione - ha detto l’assessore comunale alle Politiche sociali Simonetta Guarini - che ben si inquadra nel percorso che la città ha attivato per raggiungere l’obiettivo di capitale europea della cultura nel 2019. Matera si sta dimostrando sempre più una città dell’accoglienza. Un ringraziamento non può che andare all’associazione Tolbà che opera ormai da 20 anni a servizio dei migranti offrendo loro un sostegno per integrarsi nella nostra comunità». «Non dimentichiamo - hanno aggiunto Caterina Rotondaro psicologa e Maria Giovinazzi, dirigente dell’ufficio politiche sociali che la percentuale degli stranieri presenti a Matera si aggira intorno al 2,7 per cento, perfettamente in linea con la media nazionale e da qui la necessità di garantire loro dei servizi che permettano di potersi sentire cittadini a tutti gli effetti, titolari di diritti e [c.cos.] doveri».
le altre notizie OGGI E DOMANI MATERIALE IN DISTRIBUZIONE
Rischio sismico, informazioni in piazza n Il Gruppo Volontari per l’Ambiente partecipa alla campagna «Terremoto, io non rischio», con un punto informativo in piazza Vittorio Veneto, a Matera, oggi e domani. Sarà distribuito materiale informativo per ridurre il rischio sismico e sensibilizzare sul livello di pericolo del proprio territorio. LA SEZIONE LUCANA PARTECIPA AL SOLENNE PELLEGRINAGGIO
Alpini materani al Sacrario d’Oltremare
n La sezione materana dell’Associazione nazionale degli Alpini partecipa al pellegrinaggio al Sacrario dei Caduti d'oltremare di Bari in programma oggi e domani nel capoluogo pugliese. Si tratta di una manifestazione di particolare importanza per ricordare i Caduti nell'adempimento del proprio dovere che a Bari si svolge ogni cinque anni in forma solenne e nazionale. Questa mattina, dopo la cerimonia dell’alzabandiera al Sacrario militare, seguirà l’incontro del presidente nazionale con i consiglieri e capigruppo della sezione Bari Puglia - Basilicata delle penne nere. Alle 15,30, arrivo del labaro nazionale e resa degli onori; alle 16 Santa Messa. A seguire, nel Comune di Bari, incontro col sindaco. A seguire piccolo concerto della Fanfara Alpina in piazza Prefettura. Alle 19 esibizione coro "Stelle Alpine" presso la Chiesa San Carlo Borromeo (via de Cristoforo). Domani, invece, alle 9,30 alzabandiera alla rotonda del lungomare Nazario Sauro; a seguire lancio di una corona d'alloro in mare in memoria dei caduti della nave Galilea; alle 11,15 concentramento dei partecipanti sul lungomare Perotti; alle 11,45 inizio sfilata per il lungomare Nazario Sauro corso Vittorio Emanuele. Per informazioni Vito Giasi (capogruppo Matera) [effe] 329/3666334.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 15.10.2012
PAG. 14
Basilicata Mezzogiorno
50 Matera Giornata Anmil, aumentano però le malattie professionali
Lunedì 15 ottobre 2012
Incidenti in calo
Infortuni sul lavoro, procede il cauto ottimismo UN calo significativo ma un’attenzione non va diminuita. E’ all’insegna del cauto ottimismo che si è aperta la 62ma giornata nazionale per le Vittime degli incidenti sul lavoropromossa dall’Anmil a Matera. Al significato del valore più alto del lavoro, inteso anche nella concezione di tutela della salute, ha fatto riferimento mons. Filippo Lombardi nell’omelia della messa celebrata nella chiesa di Maria Madre della chiesa. Subito dopo si sono aperti i lavori del convegno nel corso del quale il presidente provinciale dell’Aniem, Mario Iannuzziello ha illustrati gli elementi principali del decennio appena trascorso. «Gli infortuni sul lavoro denunciati all’Inail - ha detto sono passati da 1.023.000 del 2001 a 725 mila del 2011 con una riduzione complessiva di quasi 300 unità, pari al 29,1% in meno. Andamento analogo - ha aggiunto - anche per gli infortuni mortali scesi da 1546 casi nel 2001 a 920 del 2011». Il prudente ottimismo lascia spazio, nella relazione del presidente, a valutazioni più
generali sul fenomeno in se’. «Le sue dimensioni permangono ancora oggi troppo elevate e del tutto inaccettabili in un Paese civile. 725 mila infortuni nel 2011 stanno a significare ch ogni giorno, ferie efestivi compresi,2000 lavoratori hanno subito un trauma con conseguenze più o meno pesanti in termini fisici, psicologici ed economici. Ogni anno, inoltre, sono 40 mila (più di 100 al giorno) i lavoratori che subiscono un’invalidità permanente di medio alta gravità. Ancora una volta i dati lucani lasciano ben sperare: gli infortuni mortali sono scesi a Matera dagli 8 del 2010 a 7 del 2011. A Potenza erano 4 nel 2010, sono diventati uno solo nel 2011. In calo anche gli infortuni sul lavoro denunciati a Matera: nel 2010 erano 1916, l’anno dopo sono diventati 1790.
Analisi del comparto ancora in difficoltà
In alto i dati suddivisi per tipologia e accanto alcuni dei momenti della Giornata, a cominciare dalla messa celebrata da mons. Filippo Lombardi a Maria Madre della Chiesa cui è seguito il convegno nella sala della Caritas
A Potenza sono diminuiti da 3603 nel 2010 a 3168 nel 2011. Infine le malattie professionali che hanno segnato, al contrario, un lieve aumento: a Matera erano 149
nel 2010 e sono aumentate fino a 167 nel 2011. Stesso andamento a Potenza con 270 casi denunciati nel 2010 e 283 l’anno dopo. Un fenomeno che Inannuz-
ziello ha analizzato nella sua relazione: «Si è assistito a quella che viene definita emersione delle malattie perdute, un processo a lungo atteso da tutte le parti sociali deputate alla tutela dei lavoratori e che sembra finalmente allocare le dimensioni del fenomeno su livelli più adeguati e rispondenti alle esigenze di tutela sanitaria e assicurativa dei lavoratori», L’allarme
in questo senso è ancora una volta cintenuto nelle parole del presidente. «Il fattore che ha maggiormente contribuito all’effettiva emersione delle patologie è stata l’emanazione nel 2008 della nuova Tabella delle malattie professionali, la lista cioè di quelle tecnopatie che godono della cosiddetta presunzione legale d’origine». Antonella Ciervo
Si parlerà anche di giovani, politiche del lavoro e di equità fiscale
Molinari confermato alla guida di Aniem «Edilizia ancora in crisi» L’attivo della Cgil oggi passa al setaccio la legge Fornero
I danni della controriforma
NELLA sede dell'Edilcassa di 2008.2011 di 28,7%. Netto è Basilicata a Matera sono stati anche il calo del volume d'affarinnovati gli organi statutari ri, unitamente alla riduzione dell'Aniem, la Sezione di cate- a due cifre dei fatturati. E pure goria che raggruppa le impre- il dato relativo ai mancati pase edili aderenti a Confapi Ma- gamenti è allarmante, con tera. Nel corso dell'assemblea una crescita del 42%». A penalizzare le imprese è stato riconfermato all'unanimità per il prossimo trien- edili è la drastica riduzione denio il presidente Michele Moli- gli investimenti pubblici e prinari, amministratore unico di vati e, quindi, il calo generalizSiprem srl con sede a Grottole zato di lavori e di appalti pube Smecap srl con sede a Fer- blici, ma il rilancio del comrandina ed è stato eletto il nuo- parto è frenato anche da una carenza di livo consiglio diquidità dovurettivo di ta a vari fattoAniem-Confapi ri. Matera. Il presiIn primo dente Michele luogo, infatti, Molinari ha il fenomeno sintetizzato in dei ritardati pochi numeri la pagamenti, situazione di di per sé già emergenza delrilevante nel l'edilizia. «Il mercato pri70% delle imvato, si è parprese edili lucaticolarmente ne - ha ricordaaggravato to Molinari nel mercato partecipa al pubblico a mercato dei lacausa dei vinvori pubblici; coli imposti un dato negatidal cosiddetto vo perché dimoPatto di Stabistra l'eccessiva lità Interno, dipendenza del che ha messo sistema imletteralmente prenditoriale Michele Molinari confermato delle costruzio- alla guida di Aniem -Confapi in ginocchio numerose imni verso il merprese che vancato pubblico. Inoltre, la diminuzione dei tano crediti verso la pubblica trasferimenti e i tagli agli in- amministrazione. A tutto ciò vestimenti hanno portato ad si è aggiunta un'ulteriore un calo delle gare d'appalto, stretta creditizia del sistema soprattutto di quelle di piccolo bancario, che ha perso ogni fiimporto, pari circa al 30%. ducia nel comparto edile, con Tutto ciò ha portato a numero- la conseguenza di provocare se chiusure aziendali e alla una paurosa crisi di liquidità perdita di parecchi posti di la- che impedisce persino di aprivoro: 5.000 unità in meno dal re i cantieri di lavori già acqui2008; 1.000 nel 2011, pari al siti o addirittura scoraggia la 25% del forza lavoro comples- partecipazione alle gare d'apsiva impiegata nel settore; 84 palto. Questa situazione, inolimpresehanno chiusol'attivi- tre, a causa di un eccesso di tà nel secondo semestre del crediti difficili da incassare, 2011. La situazione è peggio- crea un circolo vizioso e perrata nel 2012, con il secondo verso per cui il ritardo nei patrimestre che ha perso 2.600 gamenti impedisce a molte occupatinellaregione, paria- imprese di ottenere la regola11,5%. Il Pil lucano ha perso rità contributiva e fiscale ne4,3 punti nel 2011 con una va- cessaria proprio per poter inriazione negativa nel periodo cassare.
FISCO, lavoro, equità sociale. Sono i tre punti caldi che oggi affronterà a partire dalle 9,30 al cinema Piccolo, l’attivo della Cgil. Mai come in questa fase storica, l’attività dei sindacati deve muoversi a 360 gradi anchealla lucedi misurefin troppo severe messe in atto del Governo. « Questo attivo - spiega il segretario generale della Cgil di Matera, Manuela Taratufolo - si collega alla manifestazione che abbiamo indetto il 20 ottobre a Roma sul lavoro e la crisi industriali. Riteniamo che per uscire dalla crisi si debba puntare l'attenzione sul lavoro e questo Governo non lo sta facendo; gli effetti della riforma Fornero, i salari sempre più bassi e la nuova legge di stabilità con un fisco poco favorevole alle classi meno abbienti con rigore ancora eccessivo verso il basso e poco coraggio verso l'alto, non può creare la ripresa. Oggi porremo l'attenzione al contesto locale; la Riforma Fornero è, appunto - prosegue la Taratufolo - una controriforma se osserviamo gli effetti che avranno nel territorio: dal 2017 vorrà dire avere appena 18 mesi di ammortizzatori sociali rispetto ai 48 massimi di cui si beneficia oggi. Il tema è anche questo: guardare al nostro contesto rispetto agli effetti della riformacheminae nonrafforzaillavoro.Il sussidio non è il nostro obiettivo principale, ma il lavoro. Abbiamo troppe persone in cassa integrazione e e mobilità e poche possono aspirare al lavoro, a quello con diritti e garanzie. E’ il momento di sfatareil mitosecondo cuiil lavoroanche se poco, è garantito ed è comunque lavoro». Al centro dei lavori di oggi ci saranno anche i giovani. «Abbiamo una grande responsabilità nei loro confronti - aggiunge la Taratufolo - non possiamo permettere che siano mortificati: oggi ci sono ragazzi che hanno studiato, che si sono specializzati ma che continuano ad essere danneggiati , non possiamo far passare il principio che illavoro per i giovani sia solo precario e non garantito o a step, la loro vita non è così. Devono avere una prospettiva e un presente fiducioso. In tempi non sospetti abbiamo avviato una campagna “Non più disposti a tutto”, sotto questo slogan c'è tutto il mondo giovanile di cui ci facciamo portavoce. Oggi, come ieri, il lavoro deve avere le stesse caratteristiche con diritti, garanzie e tutele. Non a caso - prosegue - contrariamente a chi considera gli anziani da rottamare, è invece irrinunciabile sono il loro esempio sul lavoro con L maiuscola: serve, perciò, patto fra generazioni. Nell'attivo di domani (oggi, per chi legge, ndr.) trattere-
Manuela Taratufolo, segretario generale della Cgil di Matera anticipa i temi dell’attivo provinciale che si terrà oggi a partire dalle 9,30 al cinema Piccolo. Al centro del dibattito ci saranno, lavoro, giovani e equità fiscale
moanchelariforma pensionisucuisidevono riaccendere riflettori; non si possono caricarei giovanidel debitodelle mancate retribuzioni, non si può pensare che allungando gli agganci ad altri provvedimenti, questo potrà crare lavoro. Domani parleremo anche delle riforme istituzionali e del riordino delle Province; approveremo un ordine del giorno rispetto al quale spieghiamo che la legge e è man-
chevole nella sezione dei contesti reali. Questo Governo sta agendo fuori dalla realtà. Il nostro territorio ha caratteristiche tali per cui sopprimere non risolve, dobbiamo garantire i che tutto ciò che dipende dalle istituzioni possa funzionare. Rivendicheremmo le due province ma se la legge lo impedisse, la sede dell'unica provincia deve essere Matera». a.ciervo@luedi.it
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.10.2012
PAG. 15
Basilicata Mezzogiorno
IV I MATERA CITTÀ
Lunedì 15 ottobre 2012
LAVORO E VELENI
IL DRAMMA DEGLI EX OPERAI
L’INIZIATIVA DI AIEA VALBASENTO In tribunale la verifica delle accuse di abuso e omissioni in atti ufficio e violazione delle norme deontologiche mediche
Sono ammalati di Stato ma senza riconoscimento Le associazioni degli esposti all’amianto denunciano l’Inail Il killer amianto Prima la Materit, poi l’Enichem
ENZO PALAZZO l Sono malati di Stato, ma lo Stato non riconosce loro la condizione di malattia professionale. Mario Murgia dell’Aiea Vba, Associazione italiana esposti amianto Valbasento, e Medicina democratica di Matera, a difesa degli interessi dei lavori e dei loro familiari colpiti da patologia asbesto correlata, hanno denunciato l’Inail, regionale e provinciale, accusandola di «abuso e omissioni in atti ufficio e violazione delle norme deontologiche mediche», e tacciandola anche di «ostruzionismo» e di «aver inutilmente sottoposto i lavoratori a radiazioni ionizzanti per una ulteriore semplice analisi radiologica che nulla può aggiungere a quanto già si evince dalla Hrct che ha corredato la richiesta dei lavoratori di malattia professionale». La TC ad alta risoluzione (High-resolution CT, HRCT), secondo il noto “Manuale Merk”, è più “accurata della rx torace convenzionale nel distinguere la patologia alveolare dalle malattie interstiziali e questo facilita il riconoscimento precoce e la conferma di malattie polmonari diffuse sospette, soprattutto in un paziente sintomatico con una rx torace normale”. Grave, dunque, le accuse che le due associazioni rivolgono al direttore generale e provinciale dell’ente assicurativo di Basilicata e ai responsabili dei provvedimenti relativi alle domande di malattia professionale non accolte dalla sede lucana dell’Istituto nazionale per le assicurazioni sugli infortuni sul lavoro. Come grave è il giudizio che le due associazioni di tutela delle vittime dirette (i lavoratori esposti) e indirette (i loro familiari) dell’inalazione delle polveri di amianto esprimono sull’attività della sede lucana dell’Inail. «L’Inail – affermano – non sembra essere un’associazione che si muove a fianco dell’interesse delle lavoratrici e dei lavo-
LA CAUSA Asbestosi e patologie correlate le conseguenze dell’inalazione di polvere d’amianto ratori. Da parte dell’Inail, nonostante le numerose sentenze a favore di ex esposti dello stesso sito industriale (l’Enichem in Valbasento, ndr), non vi è alcuna apertura nel riconoscere le malattie professionali di altri ex esposti dello stesso sito. La cui negazione del grado di inabilità, fosse anche relativo all’1 per cento, impedisce al lavoratore stesso l’accesso al diritto dei benefici previdenziali e del riconoscimento dei danni materiali da parte del datore di lavoro». Insomma, se le cose stanno così, è un regalo all’impresa, che in questo caso è anche lo Stato, ed è un diniego di un diritto ai lavoratori che si sono ammalati per colpa dell’esposizione all’amianto. Per una patologia che più perfida non può essere perché ha colpito i lavoratori lucani quando già c’erano da un decennio almeno le più ampie conoscenze scientifiche sui ri-
OASI DI SAN GIULIANO TAGLIATA LUCE, ACQUA POTABILE E QUELLA PER I SERVIZI IGIENICI
Un «fiore all’occhiello» che non ha più i servizi l «Indignazione». Viene espressa dal Wwf di Matera in una nota in cui si stigmatizzano «l'atteggiamento dei soggetti istituzionali titolari della Riserva regionale di S. Giuliano». Il tema riguarda «la disattivazione anche dell'acqua, benchè non potabile, destinata ai servizi igienici del Centro Visite dell'Oasi». Insomma, da una parte questa area naturalistica viene enfaticamente indifcata come «fiore allìocchiello dle territorio materano», dall’altra è messa nelel condizioni di non operare. Così, «il Wwf esprime forte dispiacere per il mancato rispetto degli impegni presi dai soggetti istituzionali e non coinvolti nella gestione del hanno garantito l'apertura e un minimo di servizi informativi e di accoglienza per quelle strutture; nonostante i mille problemi i volontari del Wwf materano hanno ospitato migliaia di di spersone, prima senza luce, poi senza acqua potabile, e per finire senza acqua nemmeno per garantire i servizi igenici...». «Care istituzioni - continua il comunicato così vogliamo far crescere il nostro territorio? così vogliamo valorizzare posti che
meriterebbero tutta l'attenzione pubblica, politica e sociale? Non è giusto, sottolineiamo, che tutto debba essere scaricato sul volontariato. Noi facciamo quello che possiamo, lo abbia fatto e lo faremo ancora, ma senza i servizi primari non possiamo compiere miracoli. Peraltro, dobbiamo aggiungere altri disservizi strutturali e funzionali aumentati nel corso del primo anno e mezzo di apertura faticosa: gli arredi interni al centro visite sono ancora da completare, le aree pic-nic esterne letteralmente distrutte dagli enti stessi che avevano l'onere di curarle e implementarle e che non si sono preoccupati, dopo lavori straordinari di taglio di alberi pericolanti, di risistemare l'area». «È vergognoso. Un posto del genere, tra l'altro, se valorizzato, creerebbe posti di lavoro; invece qui in provincia di Matera, nella classica realtà meridionale, al forte dispiacere personale di chi credeva nel territorio e ci si ritrova nella squallida situazione di abbandono ideale e pratico. Riteniamo finito il tempo delle mille promesse, sono i fatti che contano...».
VOLONTARIATO
Mortificata un’altra occasione di salvaguardia attiva e di lavoro
schi dell’esposizione all’amianto, perché può essere facilmente portata dal lavoro in casa e mortalmente offerta ai familiari e perché si nasconde dietro un gesto abitudinario, come il lavare una tuta piena di polvere d’amianto, o dietro un gesto d’amore: un bacio, un abbraccio o una carezza. I lavoratori cui l’Inail non riconosce la malattia professionale sono di Grassano, Pisticci, Matera, Marconia, Ferrandina e Montescaglioso, quasi tutti dell’Enichem. Per ognuno di loro, su un foglio excel, è riportato il ruolo svolto e la patologia manifestatasi: placche e lesioni pleuriche, noduli sub pleurici, enfisema polmonare, Bcpo, insufficienza respiratoria, eccetera. Per tutti la “sentenza” dell’Inail più o meno identica: «La pratica numero àà.. viene definita negativamente perché il rischio lavorativo cui è stato esposto non è idoneo per intensità e durata».
All’inizio fu la Materit, la società in Valbasento con circa cento operai che realizzava blocchi di eternit. Lì fu facile ottenere i riconoscimenti di malattia professionale, perché l’eternit è un manufatto di amianto. Il difficile è stato, ad esempio, far rientrare tra gli esposti all’amianto i circa 5 mila dipendenti, tra assunti e indotto, dell’Enichem, perché lì trattavano fibre derivate dal petrolio e non amianto. Che centravano dunque, con l’asbestosi – e patologie asbesto correlate – da inalazione di polvere d’amianto? È stata la prima vittoria dell’Aiea Vba presieduta da Mario Murgia, ex dipendente dell’Anic di Pisticci, sardo di nascita, lucano di adozione, perché è riuscito a dimostrare che la «polvere di amianto ricopriva tutta la superficie della fabbrica», perché ogni settore che trattava le alte temperature aveva l’obbligo di legge di avere l’amianto come isolante termico. E l’Enichem era strapieno di materiali termocoibenti in amianto. Per questi lavoratori, finora, nel periodo aprile 2006/dicembre 2011, sono state effettuate 2.085 visite e screening di primo e secondo livello che hanno interessato un totale di 1.322 lavoratori con età media di 66 anni e di cui 1.107 sposati con prole, 2-3 figli (equivalenti a 3.874 casi esposizione indiretta, potenziali esposti a basso dosaggio). Rispetto alla sorveglianza preventiva biennale di 1.322 lavoratori sottoposti ad osservazione di primo livello, sono state invece effettuate 700 visite e screening per controlli più ravvicinati (secondo livello) che hanno riscontrato 208 casi di placche pleuriche, 27 casi di asbestosi, 198 casi di noduli non calcifici, 23 tumori polmonari, di cui 2 casi non operabili e successivo decesso, un caso di mesotelioma, non operabile e successivo decesso. Durante questa attività di medicina del lavoro dell’Asm, l’azienda sanitaria ha inoltrato all’Inail ben 225 denunce di malattia professionale con 24 casi di tumore. «Rigettate – dice l’esposto denuncia – nella maggior parte dei casi dall’Inail, nonostante trattasi di patologie tabellate». In totale, però, dato che l’Aiea Vab, oltre ai casi dell’Asm, ha registrato circa 280 casi di patologie benigne e maligne, i casi di malattia professionale potrebbero essere oltre 500, tra cui: 6 mesotelioma, oltre 30 cancri polmonari, 7 asbestosi, 3 cancri alla laringe, 8 alla vescica, molto all’apparato gastrointestinale, e tra questi, purtroppo, 167 casi di morte prematura. [e.p.]
COMUNE CONTRIBUTI E DIRITTO ALLO STUDIO
Per i libri scolastici c’è il bando
l Diritto all’istruzione. L’Ufficio Scuole del Comune di Matera ha provveduto a predisporre il bando per l’erogazione dei contributi utili alla fornitura gratuita o semigratuita dei libri di testo a favore degli studenti frequentanti le scuole di primo e secondo grado. Lo rende noto l’assessore comunale all’Istruzione, Simonetta Guarini. Il provvedimento rientra tra gli interventi per il diritto allo studio disposti dalla delibera di Giunta Regionale n. 1208 del 18 settembre 2012. Per accedere al contributo occorre che l’indicatore Isee (Indicatore Situazione Economica Equivalente) per l’anno 2012 (dati reddituali riferiti al 2011) non sia superiore a 11.305,72 euro. Il bando e lo schema di domanda da compilare per accedere al contributo sono disponibili presso l’Ufficio Informazioni del Comune di Matera o sul sito internet del Comune all’indirizzo: www.comune.mt.it/it/concorsi-ed-avvisi/item/5067-bando-per-fornitura-libri. La domanda, corredata della documentazione richiesta (copia attestazione Isee, copia fatture acquisto libri di testo, copia del documento di riconoscimento), va consegnata entro e non oltre le ore 12,30 di venerdì 9 novembre 2012, sempre presso l’Ufficio Informazioni del Comune.
le altre notizie ALLE 16 NELLA SALA PASOLINI
Consiglio comunale
n Il Consiglio comunale è convocato in seduta straordinaria, in prima convocazione, alle 16 di oggi, nella sala “Pasolini” del centro commerciale di via Sallustio. Tra gli argomenti all’ordine del giorno, la mozione a firma di diversi consiglieri sul Piano delle antenne di telefonia mobile e telefonia mobile e dati. CINEMA PICCOLO
Riunione quadri della Cgil n Alle 9.30, nel Cinema Piccolo di Matera, si riuniscono quadri e delegati della Cgil in preparazione della manifestazione nazionale del sindacato fissata a Roma per il 20 ottobre. Partecipa ai lavori Danilo Barbi, segretario confederale Cgil nazionale. UN NUOVO PROGETTO
Matera eco-sostenibile n È nato un nuovo progetto ambientale, si chiama «Matera eco-sostenibile» e viene presentato oggi, alle 20, nel parco Giovanni Paolo II (boschetto-pista di pattinaggio). Sarà
possibile prendere visione delle linee programmatiche suggerire proposte, idee e modifiche ed aderire al progetto per costituire un folto gruppo di aderenti all’iniziativa. SALA DELLA PROVINCIA
Seminario sui bandi Psr n Inizia oggi a Matera, ore 17 nella sala consiliare della Provincia, un ciclo di seminari informativi organizzati dal Dipartimento Agricoltura della Regione, relativi ai nuovi bandi del Psr Basilicata 2007/2013. I seminari sono destinati agli operatori agricoli. Si parlerà dei requisiti per l'accesso ai finanziamenti, dei comparti interessati, degli investimenti ammessi e dei tempi previsti per l'erogazione dei finanziamenti. Si tratta di tre bandi che scadono il 7 novembre. Il primo è finalizzato all’attuazione integrata della Misura 112 “Insediamento giovani agricoltori” e della Misura 121 “Ammodernamento aziende agricole” con lo scopo di incentivare il ricambio generazionale con aiuti ai giovani imprenditori e investimenti in capitali materiali e immateriali.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 14.10.2012
PAG. 16
Basilicata Mezzogiorno
34 Matera Il Centro Studi della Cna passa al setaccio le imprese che anche a Matera segnano il passo Domenica 14 ottobre 2012
Artigiani sul piede di guerra
Fallito il modello Basilicata, sembra tirare solo l’agroalimentare con l’export LA domanda non è retorica ma esprime il senso di impotenza che, ormai, opprime sempre più i piccoli imprenditori. Gli artigiani della Cna hanno deciso di mettersi allo specchio e di chiedersi: «Cosa vogliamo o possiamo fare?». Dalle 80 aziende materane sulle 200 intervistate in tutta la regione, emerge il pessimismo che, comunque, l’organizzazione di categoria cerca di arginare. Spiega Leonardo Montemurro, segretario regionale della Cna: «Non si può restare inerti di fronte al dato sulla disoccupazione, specie giovanile, ancora in crescita nell’ultimo periodo. E non sono i crediti d’imposta alle assunzioni che possono invertire la tendenza in un momento in cui la parola d’ordine è: resistere». Ilquadroa tintefoschenon registra differenze territoriali ma si espande in modo uniforme tra le due province. Lo si comprende analizzando i dati che riguardano gli investimenti futuri: il 90% delle imprese non assumerà, mentre il 40% prevede addirittura la probabilità di chiudere l’attività. Ad immaginare opportunità occupazionali ci sono soltanto le imprese internazionalizzate o che operano in mercati di nicchia. In questi casi, infatti, ci si rivolge a figure prettamente tecniche e altamente specializzate. In tutti gli altri casi si ricorre alla cassa integrazione in deroga. Dall’esito della ricerca emerge che «Il 25% delle imprese ha fatto ricorso alla Cig, mentre oltre l’80% esclude di ricorrere al licenziamento. Previsioni di nuove assunzioni sono escluse dall’87,55% degli imprenditori, che solo nel 12,45% dei casi vogliono incrementare la forza lavoro (7,55%) o di considerarla probabile (4,90%). Nei rari casi in cui le imprese decidono di assumere lo fanno utilizzando la conoscenza diretta (73%), seguita dalle agenzie interinali (10%) e i centri per l’impiego (7%). L’appello forte giunge dal presidente regionale di Cna, Giovanni Coretti: «In pochi abbiamo capito ancora quali sono le misure che il Governo intende adottare a favore dello sviluppo e soprattutto se questo Paese possa avere ancora un’industria e, meglio ancora, una politica industriale. Per noi - prosegue Coretti - è importante che l’industria ci sia e sia vigorosa, la consideriamo un’opportunità di crescita per le micro e piccole aziende come le nostre e per il Paese. Occorre intervenire a tutti i livelli istituzionali, a cominciare dall’Europa, per sostenere il mondo della piccola impresa, perchè il manifattu-
Leonardo Montemurro e Giovanni Coretti, segretario e presidente di Cna, commentano la ricerca del Centro Studi dell’associazione. Tiene l’agroalimentare che spesso è usato come spot, mentre si dovrebbe puntare sul turismo. In crisi il manifatturiero
riero può essere rilanciato solo attraverso politiche calate sulle esigenze delle piccole imprese». I temi forti restano quelli che, negli ultimi anni, i piccoli imprenditori e artigiani hanno più volte presentato: Riforma fiscale, facilità di accesso al credito, certezza dei tempi di pagamento e abbattimento del costo del lavoro. Alla politica viene riservata scarsa credibilità. Secondo i dati del centro Studi di Cna infatti, è accusata di riservare un’attenzione scarsa (21%) o del tutto insufficiente (58%) ai problemi delle imprese. Secondo Leo Montemurro «Una
«Il turismo sarà la risorsa del futuro »
parte dell’occupazione che stiamo perdendo nei settori produttivi può essere recuperata anche attraverso lo sviluppo di progetti di industrializzazione del turismo che, per una regione come la nostra e un’area come quella di Matera, può rappresentare negli anni futuri una vera risorsa anche se, lo ripetiamo ancora una volta, il manufatturiero rappresenta il perno principale dell’economia regionale e nazionale». Un futuro in cui le incertezze superano di gran lunga le garanzie è quello che vedono gli impenditori per i quali fare si-
stema è ancora un problema serio, un freno difficile da aggirare. «Nonostante tutto spiegano ancora Coretti e Montemurro le imprese stanno cercando di mantenere inalterata, per quanto possibile, la struttura del personale per non perdere le competenze professionali acquisite nel corso degli anni dai dipendenti. Le professionalità maggiormente richieste, infatti, sono quelle più specializzate, a conferma che chi possiede un mestiere potrebbe avere maggiori probabilità di trovare un lavoro. L’elemento in controtendenza è,
«La parola d’ordine è diventata resistere»
però, quello legato alla formazione professionale. «La crisiincide anchesu quelpiano - confermano dalla Cna Nella maggior parte die casi viene limitata agli obblighi normativi, soprattutto in materia di accesso alla professione, tutela dell’ambiente e sicurezzanei luoghi di lavoro». Il 66% degli imprenditori ha garantito corsi di formazione ai propri dipendenti e a se’ stessi negli ultimi tre anni, nella stragrande maggioranza dei casi, a pagamento. Il 74% di loro, invece, esclude di farlo per l’immediato futuro limitandosi ai corsi obbli-
gatori per poter svolgere la propria attività. Se un sospiro di sollievo si può tirare, concludono alla Cna, riguarda l’export in crescita in alcuni settori come l’agroalimentare, la meccanica «Anche se spesso sono solo eventi spot e non ancora strutturati in maniera da poter fornire continuità produttiva. A penalizzare è la domanda interna che langue e penalizza attività artigiane di servizi e piccolo commercio. Se non si rilancia quella, non saranno i numeri dell’export a salvarci». matera@luedi.it
«In pochi abbiamo capito il Governo»
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 14.10.2012
PAG. 17
Basilicata Mezzogiorno
Matera 33
Domenica 14 ottobre 2012
Colombo e Pittella dall’adesione, in un contesto diverso, al patto Atlantico fino ai giorni nostri
«Serve una forte base riformista»
Il vicepresidente dell’euroParlamento: «Alle primarie scelgo senza dubbio Bersani» Comincia la corsa del referendum a difesa dell’articolo 18
ACCANTO agli eventi che hanno segnato un secolo, seppur breve, e fin quasi a sentire i giorni e le ore che determinarono le scelte che oggi definiscono lo stato delle cose. Al tavolo c'erano il Vicepresidente del Parlamento europeo Gianni Pittella ed il senatore Emilio Colombo. L'uno ricordando i giorni che portarono alla adesione dell'Italia al Patto atlantico, «i comizi - ha sottolineato Colombo - nei quali mi spendevo sino a perdere la voce», e l'atro, l'onorevole Pittella rimarcando l'intuizione, che pure ebbe, Enrico Berlinguer, mentre smetteva di guardare ad Est teorizzando l'eurocomunismo, «che tuttavia ha proseguito - risulterà insufficiente per l'avvio di una forte tradizione riformista come alternativa di governo agli equilibri del tempo». Perché alla riflessioni, i due eminenti esponenti politici, sono stati chiamati per tornare a parlare della figura di Enrico Berlinguer, nell'incontro organizzato da Basilicata futuro. Formidabili quegli anni, potremmo dire oggi prendendo a prestito un'espressione in grado di condensare un movimento che guardava proprio alla ridefinizione degli equilibri usciti dalla guerra. «Dovemmo scegliere fra i due grandi blocchi e per noi, della Dc, non c'era alcun dubbio; tante le comuni posizioni con quella che era, e poi ha confermato d'essere - ha sottolineato Colombo - la più grande democrazia, ovvero l'America. Più tardi - ha proseguito - anche Berlinguer, figura di cui torna tutta l'attualità, dichiarerà di sentirsi più sicuro sotto l'ombrello atlantico, pur non rinunciando alla costruzione del socialismo in Italia». Ed a quelle posizioni, che segnarono una frattura fra Mosca ed il più grande dei partiti comunisti occidentali, ha guardato Pittella nella ricostruzione condotta sulle radici del movimento socialista e riformista europeo, «che in Italia non metterà radici proprio a
Emilio Colombo e Gianni Pittella
Bobo ieri all’arrivo a Palazzo Lanfranchi «Berlinguer e Craxi spina dorsale di sinistra» «BETTINO Craxi ed Enrico Berlinguer, che certamente furono avversari, rappresentano, ancora oggi, per ragioni diverse, la 'spina dorsalè di una sinistra che nel rinnovamento non intende smarrire le identità politiche, con le sue 'lucì e i suoi errori»: lo ha detto a Matera l’on. Bobo Craxi (Psi), visitando una mostra su Enrico Berlinguer (1922-1984) che sta portando in città una serie importante di personaggi che hanno contribuito a fare la storia di anni cruciali per la crescita complessiva del Paese, riferendosi al «patto politico 'Per il bene comune dell’Italià, sancito tra le forze della sinistra italiana». «Noi socialisti italiani continuiamo a ritenere indispensabile per la sinistra italiana – ha concluso Craxi - adottare l’orizzonte strategico del socialismo europeo come punto di riferimento per l’avvenire e per un governo efficace delle crisi sociali e politiche». causa della distanza di Berlinguer, rispetto alle scelte compiute dalla sinistra tedesca, per esempio, ma anche - ha sottolineato - a causa della rendita di posizione su cui lucrava il Partito socialista craxiano. All'indomani del Muro di Berlino si sarebbe dovuto avviare la costruzione di un grande soggetto riformista, ma ciò non avverrà; a tutt'oggi il Paese è impegnato in questa scelta, di cui gli echi si leggono nell'attuale centrosinistra». Nell'alternarsi dei fatti cronologicamente susseguitisi, l'analisi ha quindi rag-
giunto i giorni ancora in corso, con l'ultimo degli appuntamenti che il panorama del centrosinistra sta proponendo, ovvero le primarie: «Sono per Bersani ha subito dichiarato l'europarlamentare senza alcun indugio -; a lui mi lega un'antica amicizia e comuni posizioni; non stiamo scegliendo il Segretario di un partito ma - ha voluto ricordare - la persona più adatta a guidare il Paese; ed allora - ha ribadito - fra i candidati in campo non posso che guardare a Bersani, per la sua capacità di unire e soprattutto per il
valore delle idee che intende portare nell'agenda del Paese». Le ultime annotazioni sono per i giovani, per l'Unione europea, «che deve tornare ad essere un grande progetto ideale di pace e dei diritti, in grado di unire e riscaldare i cuori, coinvolgendo le nuove generazioni - ha affermato Pittella -; il resto è affidato a ciascuno di noi, al nostro impegno ed alle nostre scelte». Del resto, il futuro che ci attende ripone le sue pieghe nelle azioni quotidiane. Vincenzo Scalcione
MATERA - In piazza a difesa del mondo del lavoro. E' stata salutata ieri mattina, presso la sala “Arrigoni” del Comune di Matera, la nuova stagione referendaria delle forze progressiste, da Sel a Prc fino ad Alba, mentre stamattina è stato portato il primo banchetto in piazza Vittorio Veneto. Una campagna che vuole agire dal basso, nonostante il tavolo nazionale sia stato lanciato dai big della politica. Che innanzitutto si pone l'obiettivo di raccogliere 500mila firme utili a presentare i due quesiti abrogativi sulla modifica dell'art. 18 dello Statuto dei lavoratori e sull'art. 8 dell'ultima finanziaria del governo Berlusconi. Il “costituendo comitato referendario materano”, intanto, s'è giustamente presentato con più d'un portavoce. “Siamo pronti - ha detto per esempio Brunella Massenzio, presidente del consiglio comunale della città dei Sassi, per Idv - a descrivere per quali ragioni scendiamo nelle piazze, perché andremo nei paesi a mettere insieme firme utili e con che spirito”. Al tavolo della “Arrigoni”, poi, ci sono Sel, con Rivelli Cotugno e Furioso, il Prc col segretario regionale, Nicola Sardone, l’associazione Alba con Emmanule Curti e Catia Caponero; ma al comitato, a titolo individuale, ha anche aderitto il piddino Angelo Cotugno, “per la mia esperienza di segretario della Cgil e perché si
continua nel tentativo di eliminare il contratto collettivo di lavoro a favore delle gabbie salariali”. Il percorso, che a Roma è sostenuto da molte altre sigle (vedi i Verdi, però anche altri soggetti del movimento), prevede circa tre mesi di lavoro. I banchetti di questo comitato referendario, comunque, incontreranno le altre battaglie in punta di petizione del partito di Di Pietro e di Rifondazione. “Dobbiamo respingere - sono le parole di Sardone - l'attacco al mondo del lavoro, chiamando a raccolta il mondo del lavoro, per l'unica battaglia utile contro le politiche liberiste e quindi montiane”. Ma anche “facendo appello a tutto l'elettorato di centro sinitra”, ha aggiunto Rocco Rivelli. Ed è necessario, spiega inoltre Caponero: “che adesso si estenda l'impegno alla ricchezza delle associazioni”. Curti, inoltre, ricorda che a lotta vinta si potrebbe andare a votare solamente nel 2014, “ma il quadro delle elezioni del 2013 non presentano discontinuità con la linea di Monti, quindi sarà necessario non abbandonare comunque questo terreno”. Un altro segnale che va ad aggiungersi alle azioni per un reddito minimo garantito. Si parte, dunque, da Piazza Vittorio Veneto. Per continuare, nelle prossime settimane, in diversi comuni della provincia materana.
Via alle firme contro l’articolo 8 dell’ultima finanziaria di Berlusconi
Presentata la rinnovata delegazione cittadina, il 21 ci sarà l’avventura del Fai Marathon
E’ Giuseppe De Rosa la nuova guida del Fai
PRESENTATA a Matera la nuova delegazione Fai guidata dal dirigente scolastico Giuseppe De Rosa. A comporre la pattuglia materana del Fai 16 componenti (7 dei quali già appartenenti alla delegazione). Continuità e cambiamento con la presenza nella delegazione di cinque macroaree: università,turismo culturale, comunicazione e imprenditoria per operare in modo coordinato all’interno di ciascun settore. “Il nostro approccio ai beni sarà rigorosamente di tipo scientifico e storico-critico, l’unico capace di esprimere l’autentica identità collettiva ha detto Giuseppe De Rosa capo delegazione Fai Matera.Il coin-
volgimento ampio dei giovani studenti, del mondo del lavoro e delle professioni, agevolerà il processo di maturazione della coscienza civile collettiva, fondamento di ogni valida azione futura. L’approccio allo studio del proprio paesaggio urbano e naturalistico continua De Rosa condotto correttamente non si pone come un fatto localistico, marginale rispetto alla grande storia, ma al contrario costituisce la premessa stimolante sul piano della motivazione, dell’interesse e del metodo conoscitivo. Se qualcuno ritiene che queste siano parole al vento, giova ricordare ha concluso De Rosa che il vento dissemina i pollini, i quali fecondano i fiori, per noi anche le idee verdi piene di speranze”. Territorio da valorizzare alla ricerca di luoghi di interesse artistico, paesaggistico e sociale che rappresentano per la città l’identità del territorio, la loro storia e le loro tradizioni. “ Ritengo che Fai sia la voce del verbo fare e nasce dalla volontà di tanti uomini e donne che educano e sensibilizzano i giovani come futuri fruitori dei beni da valorizzare ha detto Maria Xenia D’Oria presidente regionale Fai Basi-
licata. La delegazione materana si rinnova mantenendo tutto il buono che è stato fatto nel passato. Il Fai nazionale conclude D’Oria pone grande attenzione alla valorizzazione della Basilicata e in modo particolare a Matera. Infatti, quest’anno sarà restaurata Casa Noa situata nella Civita”. Nel corso della presentazione alla stampa, è stata illustrata la giornata del Faimarathon che si terrà il prossimo 21 ottobre . “Una giornata che si corre con gli occhi ha detto Luigi Di Lauro delegato per stampa e comunicazione del Fai Matera per poter meglio apprezzare e valorizzare le bellezze della nostra città. E’ un’iniziativa nuova e coinvolgente pensata per far scoprire agli italiani i paesaggi urbani ed extraurbani nei quali vivono tutti i giorni, ma di cui spesso ignorano le bellezze, il valore e la storia. Tanti frammenti continua Di Lauro che fanno parte della vita quotidiana spesso troppo frenetica per permetterci di conoscere veramente ciò che ci circonda”. Ogni tappa sarà illustrata a voce o con una scheda sintetica che racconta i vari step della corsa. Michelangelo Ferrara
IL DIRETTIVO MATERANO Sedici in totale i componenti La delegazione materana del Fai si pone come obiettivo il coinvolgimento di un numero ampio numero di persone, intorno ad un obiettivo culturale. Il gruppo materano è composto dal dirigente scolastico Giuseppe De Rosa in qualità di capo delegazione Rosalba Demetrio, Vice Presidente Regionale, Vito Signati vice capo delegazione, Antonio Paolicelli segretario e tesoriere, Antonio Biscaglia delegato giovani universitari, Cecilia Corazza delegato scuola in condivisione con Bruna Ponte, Antonio Sergio De Franchi delegato per agronomia ambientale e coltivazioni vegetali, Stefania De Torna per arte e letteratura, Luigi Di Lauro delegato per stampa e comunicazione, Nicola Grande per il patrimonio ambientale e naturalistico in condivisione con Gianfranco Lionetti e Gregorio Padula, Rosa Maria Lacertosa delegata per la salvaguardia del territorio in condivisione con Vincenzo Simeone, Enrico Marsilio delegato rapporti con gli imprenditori, Ferdinando Mirizzi delegato rapporti con l'università e Anna Tota. mic.fer.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 15.10.2012
PAG. 18
POTENZA CITTÀ I III
Lunedì 15 ottobre 2012
SERVIZI A RISCHIO DIRITTI DI CITTADINANZA
Basilicata Mezzogiorno
LE NOVITÀ DEL DDL Il ddl, approvato dal Governo, contiene le norme della legge di stabilità e prevede novità per «i servizi a domanda debole»
SENZA TRASPORTI Se l’esistenza del trasporto pubblico è condizionata al numero degli utenti, la Basilicata che si spopola rimarrà senza servizi
Un autobus nei borghi chiamato desiderio
L’assessore Valluzzi dota di trasporto sei studenti di Teana e Fardella per andare a scuola a Lauria MIMMO SAMMARTINO l Da oggi potranno andare a scuola con il trasporto pubblico alcuni studenti di Teana e di Fardella. Le famiglie non dovranno più sobbarcarsi i turni per accompagnare i loro figlioli a Lauria. L’assessore ai trasporti della Provincia di Potenza, Nicola Valluzzi, azzerando un vecchio collegamento per Latronico (ora non più frequentato da studenti pendolari) ha fatto in modo di creare, senza costi aggiuntivi, un servizio di collegamento sulla linea Teana-Fardella-Francavilla, con coincidenza per Lauria dove hanno sede gli istituti scolastici frequentati (Itis e Professionale). Il fatto è che l’utenza interessata è costituita complessivamente da sei ragazzi: due studenti di Teana e quattro di Fardella. «Una risposta civile e costituzionalmente obbligata - osserva Valluzzi. - L’affermazione di un diritto di cittadinanza, a fronte però di un servizio manifestamente antieconomico per pochi utenti. Servizio che forse, già a partire dal prossimo anno, non potremo più sostenere». La questione dei trasporti, in tempi in cui si discute di revisione di titolarità (si pensa di riportarla in capo al potere centrale), insieme ai parametri imposti dal patto di stabilità, rischia non solo di creare danni per piccole realtà, ma di condannare di fatto all’estinzione (allo spopolamento obbligato) gran parte della Basilicata. La
realtà costituita dai piccoli centri con scarsa densità abitativa. «Il ddl approvato pochi giorni fa dal Consiglio dei ministri, contenente le norme della legge di stabilità 2013 - spiega l’assessore Valluzzi - prevede all’articolo 10 tre prospettive per i cosiddetti servizi a domanda debole. Cioé quelli riguardanti tutte le nostre realtà che contano una popolazione ridotta. Si parla di riprogrammazione obbligatoria dei servizi territoriali del trasporto pubblico, con la rimodulazione e la sostituzione di quegli stessi servizi con pochi utenti». Tra le condizioni poste dalla riflessione ragionieristica del Governo, c’è la richiesta di un rapporto fra costi operativi e ricavi di traffico (cioè quanto si ricava dal pagamento di biglietti e abbonamenti) pari almeno al 35 per cento. Con la conseguente «revisione dei contratti di esercizio già sottoscritti, compresi quelli di efficacia pluriennale». «La media lucana del rapporto costi operativi/ricavi di traffico nel 2011 - osserva Valluzzi si è aggirata intorno al 18 per cento». Quindi siamo decisamente fuori mercato. Per cui riprogrammare o rimodulare questi servizi significherà certamente ridurre l’offerta e, nelle aree più periferiche e di maggiore spopolamento, inevitabilmente eliminarli. Pertanto, per i piccoli centri e i borghi di Appennino, dopo la stagione della spoliazione (si sono visti sottrarre scuole, farmacie, uffici postali, baluardi di sanità e
di giustizia), ora si vedranno tagliati fuori anche dalla possibilità di spostarsi (per poter fruire dei servizi non più forniti in loco) a causa dei trasporti che (ritenuti eccessivamente onerosi) rischiano di essere tagliati. «In Parlamento verrà dato il via libera a questa legge e alle conseguenze che essa comporta?», domanda Valluzzi. Perché la domanda che incombe è sempre la stessa: l’essere nati o il fatto di vivere in comunità meno popolate può comportare l’idea di diritti di cittadinanza attenuati? Ed è interesse di un Paese costringere intere popolazioni ad abbandonare il posto d’origine per affollarsi nelle periferie di città più grandi al fine di poter avere diritto a ogni genere di servizio? Se la risposta è affermativa, bisogna prepararsi all’idea che la Basilicata (a cominciare dai suoi centri più piccoli) ha nel futuro la desertificazione.
TRASPORTI Le ultime decisioni del Governo pongono il trasporto pubblico a rischio in Basilicata
POTENZA FIOM, SEL, PRC, PDCI, OFFICINA RIOT-ALBA: REFERENDUM CONTRO L’ART. 8 E PER L’ART. 18
Per il lavoro e i diritti partita la raccolta firme NUOVA POLITICA
Un appello per restituire dignità alla politica con la partecipazione della gente
FIRME Raccolta firme per i referendum sul lavoro [foto Bianchi]
l Una firma per difendere il contratto nazionale di lavoro e per restituire allo Statuto dei lavoratori l’articolo 18 (quello che impone il reintegro del lavoratore licenziato senza giusta causa). È partita da Potenza, in contemporanea con mille piazze d’Italia, la campagna referendaria (con raccolta firme) per l'abrogazione dell'articolo 8 e per il ripristino dell'articolo 18. Una iniziativa, spiegano i componenti del Comitato regionale (ne fanno parte Fiom Cgil, Sel, Prc, Pdci, officina Riot, Alba) - «contro la deriva delle riforme liberiste prima del governo Berlusconi e poi del governo Monti». Una linea che vede mobilitata anche l’Italia dei valori. «La battaglia referendaria - ha affermato ieri mattina il segretario regionale della Fiom, Emanuele De Nicola, in piazza Prefettura, a Potenza - oggi l'unico strumento, insieme alle lotte sociali, per rimettere al centro dell'agenda politica il tema del lavoro e della precarietà. Contro le politiche recessive che stanno portando il nostro Paese verso un impoverimento generale, con la ricchezza sempre più ridistribuita verso finanza e speculazione ad opera delle banche e dei grandi investitori istituzionali di cui questo governo è il portavoce». De Nicola e il Comitato regionale indicano la necessità di tornare a parlare di politica vera: i temi referendari «sono una parte rilevante del cambio di rotta da assumere come riferimento, come già avvenuto sul nucleare e sull'acqua-bene comune». E sottolineano la necessità inderogabile che, sulle questioni di merito, si riesca ad andare oltre scandali e decadenza morale, e si rivitalizzi una politica fondata sulla partecipazione dei cittadini.