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Quotidiano Regione Basilicata inserto di www.basilicatanet.it
Anno 2 Numero 213 del 31.10.2012
Reg. N°268/1999 Tribunale di Potenza. Editore: Regione Basilicata - Via V. Verrastro 6 - 85100 Potenza. Direttore: Giovanni Rivelli - Telefono 0971.668145 - Fax 0971.668155
Politica
L’agenzia internazionale di rating promuove i conti pubblici regionali
Un segnale dalle Regioni: stipendi tagliati Conferenza, deciso un livello di emolumento uguale in tutta Italia: il presidente lucano perde in questo modo 1.200 euro al mese Gli amministratori regionali si tagliano di propria iniziativa gli stipendi: la decisione è stata presa ieri dalla Conferenza delle Regioni a cui ha partecipato anche il presidente lucano Vito De Filippo. Ora la posizione delle Regioni verrà riferita al governo, che ha l’ultima parola in merito. Se il governo accetterà la proposta che arriva dai governatori e dai presidenti dei consigli regionali, da dicembre i presidenti guadagneranno circa 7.400 euro netti al mese (ora ne prendevano, a seconda delle Regioni, tra i 7 e i 14.000), comprendendo stipendio e indennità varie, adeguandosi allo stipendio del presidente dell’Umbria, ad ora il più basso. I consiglieri guadagneranno circa mille euro in meno e godranno di 5.000 euro l’anno come spese per i gruppi, spese che così caleranno di ben il 50%, con un risparmio totale di circa 40 milioni di euro l’anno. In virtù dei tagli, è stato calcolato che il presidente della Regione Basilicata riceverà mensilmente 1.200 euro in meno rispetto all’emolumento attuale.
Bilancio, Basilicata ok per Moody’s Buone performance. Il debito è un terzo della liquidità
Data la situazione di cassa, è stato possibile non incrementare la leva fiscale. La gestione sanitaria, inoltre, è in equilibrio e non esercita pressioni significative sulle finanze regionali Una sostanziale positività: l’ha mantenuta il bilancio della Regione Basilicata secondo gli analisti dell’agenzia internazio-
nale di rating Moody’s. I conti pubblici, secondo la prestigiosa soietà statunitense, sono caratterizzati da una buona performan-
ce finanziaria e da una gestione prudente del bilancio, malgrado un contesto economico mondiale estremamente critico.
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Infrastrutture
Terremoto Pollino
Prefabbricati per gli sfollati Temperatue in discesa e pioggia in arrivo. La Protezione civile ha così deciso di istallare a Rotonda strutture abitative prefabbricate più solide e resistenti per ospitare gli sfollati. Tre moduli prefabbricati sostituiranno le dieci tende che ospitano le popolazioni da venerdì scorso. Per oggi, intanto, è previsto un incontro tra il presidente De Filippo e i sindaci lucani dell’area per fare il punto della situazione e la verifica dei danni.
Valuterà le offerte per lo Schema idrico G
Basento-Bradano, Commissione al via Di Bello sorteggiato presidente A PAG. 3
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Halloween, la notte delle streghe tra danze e divertimento horror Ma c’è chi invita a disertare la festa
L’incubo Sandy nelle parole di cinque turisti materani che si trovavano a Manhattan
Appuntamento non più solo anglossasone Spettacoli, musica e balli per tutti i gusti
Dice Pino, uno di loro: “L’uragano ha esaltato il senso patriottico della città di New York”
Danze, concerti, cene ed eventi culturali. Per tutti i gusti e per tutte le tasche. Dalle famiglie ai più giovani. E’ la notte di Halloween. Tanti appuntamenti all’insegna dell’horror per una festa non più solo anglosassone. Voci critiche si
Fosse stato per loro, se ne sarebbero andati via da New York prima che la metropoli fosse colpita da uno dei più tremendi uragani di sempre: Sandy. Ma quei cinque turisti materani sono rimasti bloccati nella Grande Mela dato il
levano, però, da Facebook e dalle parrocchie con un esplicito invito a disertare il party legato a tradizioni e contesti che non appartengono al made in Italy. Secondo gli storici la festa risalirebbe addirittura a 4000 anni fa.
La Gazzetta del Mezzogiorno
fermo totale dei voli da e per la città. Così, dalla parte alta di Manhattan - la zona meno colpita dalla forza della natura - hanno potuto osservare lo spettacolo terribile degli elementi atmosferici scatenati.
Il Quotidiano della Basilicata
31.10.2012 N. 213 L’analisi di Moody’s l’agenzia finanziaria nota e accreditata in tutto il mondo - promuove la Basilicata: è emerso dagli indicatori presentati ieri mattina in un incontro con gli analisti dell’Agenzia Moody’s. A illustrare i dati della Basilicata i dirigenti generali del dipartimento presidenza della giunta regionale e del dipartimento Salute, Angelo Nardozza e Domenico Tripaldi, la dirigente Maria Grazia Delleani e Maria Cotugno per l’ufficio Bilancio, il dirigente dell’ufficio Risorse finanziarie e Investimenti del sistema salute, Stefano Lorusso, e Riccardo Achilli, componente del Nucleo di valutazione e
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Basilicata Mezzogiorno
Bilancio regionale, Moody’s promuove la Basilicata Ottima resa di cassa, debito contenuto, sanità in equilibrio verifica degli investimenti pubblici. Secondo la prestigiosa società internazionale specializzata nella certificazione dei documenti contabili, il bilancio della Regione Basilicata ha mantenuto una sostanziale positività, caratterizzata da una buona performance finanziaria e da una gestione prudente delle finanze, malgrado un contesto economico nazionale e internazionale estremamente critico.
Rating soddisfacente per la Basilicata
Per la cronaca, il rating che porta il nome dell’azienda americana è un indice che misura la capacità di restituire i crediti ricevuti in base a una scala sud-
divisa tra debiti contratti a medio e a lungo termine. Moody’s insomma ha riscontrato una buona autonomia finanziaria, tariffaria, tributaria e “ri-
correnti surplus di parte corrente” della Regione. Ottime le performance di cassa registrate in Basilicata: alla fine dell’anno scorso la liquidità presso il tesoriere regionale ammontava a 700 milioni di euro, pari a circa tre volte l’intero debito regionale. E’ stata proprio questa la condizione che ha consentito di non aumentare la leva fiscale. Il livello dell’indebitamento, direttamente a carico dell’ente Regione, risulta moderato
ed è pari al 18 per cento delle entrate correnti. La gestione sanitaria, inoltre, è in equilibrio e non esercita pressioni significative sulle finanze regionali, come capita invece in diverse altre realtà italiane: la Basilicata è tra le poche regioni ad aver coperto sempre i disavanzi a suo carico oltre che superato tutti i tavoli di monitoraggio. L’ente lucano inoltre ha sempre sostenuto con risorse proprie i fabbisogni finanziari delle Asl, dovuti ai ritardi delle erogazioni statali ed è riuscita gradualmente a raggiungere l’obiettivo di ridurre il disavanzo delle Asl pur in presenza di un definanziamento statale. (bm3)
La Conferenza delle Regioni livella verso il basso gli emolumenti di tutti gli amministratori regionali d’Italia
La politica taglia i suoi costi
Il presidente lucano percepirà, a cominciare da dicembre, 1.200 euro in meno al mese Sostanziosi tagli ai propri stipendi: è la decisione presa ieri dalla Conferenza delle Regioni a cui ha partecipato anche il presidente lucano Vito De Filippo. L’organismo si è riunito con la Conferenza dei presidenti delle assemblee legislative per discutere dei costi della politica, alla luce delle disposizioni urgenti emanate dal governo in materia di finanza e funzionamento degli enti territoriali. Dopo una giornata di incontri e discussioni, i presidenti delle giunte e dei consigli regionali, hanno trovato l’accordo sul taglio ai costi della politica regionale. Tutti uniti, fin dalla mattinata, sul fatto che questi tagli andassero fatti, chiesti a gran voce dai cittadini.
varie, adeguandosi allo stipendio del presidente dell’Umbria, ad ora il più basso. I consiglieri guadagneranno circa mille euro in meno e godranno di 5.000 euro l’anno come spese per i gruppi, spese che così caleranno di ben il 50%, con un risparmio totale di circa 40 milioni di euro l’anno. Lo stipendio dei consiglieri sarà
Riduzione: le Regioni d’Italia hanno accettato di fare la propria parte
dunque uniforme in tutta Italia, parametrato a quello attuale dei consiglieri in Emilia Romagna, che oggi guadagnano meno di tutti. Per quanto riguarda i costi dei gruppi, il modello prescelto è quello dell’Abruzzo, dove i trasferimenti sono i più bassi d’italia. In virtù dei tagli, è stato calcolato che il presidente della Regione Basilicata riceverà mensilmente 1.200
Il presidente del consiglio perderà invece 700 euro al mese, mentre il risparmio per i consiglieri sarà invece di 120 mensili ndr) per tutte le altre. La Basilicata, unica Regione del Mezzogiorno e tra le poche in Italia ad avere i conti in ordine, ha l’attitudine a svolgere un ruolo importante a livello nazionale. Non è stata però raggiunta l’intesa sullo schema di decreto per la definizione dei “criteri di qualità dei servizi erogati, appropriatezza ed efficienza, per la scelta delle regioni di
Deciso per i governatori lo stesso “stipendio”: 7.400 euro Per i gruppi 5.000 annui: significa 40 milioni in meno per lo Stato Ora la posizione delle Regioni verrà riferita al governo, che ha l’ultima parola in merito. Se il governo accetterà la proposta che arriva dai governatori e dai presidenti dei consigli regionali, da dicembre i presidenti guadagneranno circa 7.400 euro netti al mese (ora ne prendevano, a seconda delle Regioni, tra i 7 e i 14.000), comprendendo stipendio e indennità
non ha dato l’intesa. “Stiamo lavorando - dice il presidente della Conferenza Vasco Errani - per trovare un parere concorde per la prossima riunione della conferenza”. Poi, nel corso della Conferenza Unificata, le Regioni hanno detto di “sì” al disegno di legge cosiddetto “anticemento”. Un “sì” gravato però da alcuni emendamenti “per migliorare il testo che, nella fase iniziale, era inattuabile e in-
euro in meno rispetto all’emolumento attuale. Il presidente del consiglio regionale lucano ne perderà 700 al mese e i consiglieri, invece, 120 al mese. Una volta approvato il decreto da parte del Consiglio dei ministri, le Regioni dovranno recepirlo entro il 30 novembre. Dai primi di dicembre, i nuovi
stipendi. Non è stato l’unico tema di cui si sono occupati i rappresentanti delle Regioni: si è discusso anche di risparmi nella Sanità, individuando le Regioni virtuose chiamate a fare da “benchmark” (ossia un punto di riferimento per la valutazione e il miglioramento di un sistema,
costituzionale - ha detto l’assessore all’Agricoltura della Puglia e coordinatore della Commissione Agricoltura della Conferenza dei governatori - Per noi è singolare che, ancora oggi, prima della riunione, il ministro Catania abbia immaginato di dichiarare che sono stati persi quaranta giorni: questo è l’iter ordinario, se no avrebbe dovuto scegliere un’altra
Si è discusso anche di economie nel settore della sanità: la Basilicata è fra i modelli virtuosi nazionali e meridionali riferimento per la determinazione dei costi e dei fabbisogni standard regionali nel settore sanitario”: la Regione Basilicata
strada tipo quella del decreto”. Parere favorevole “con riserva” anche da parte dall’Anci. (bm3)
31.10.2012 N.213
Nominativo sorteggiato in seduta pubblica
Basento-Bradano, Di Bello presidente
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Basilicata Mezzogiorno
Sisma Pollino, casette al posto della tendopoli
Valuterà le offerte per l’appalto dello Schema idrico settore G
Condizioni meteo in peggioramento. La Protezione civile istalla a Rotonda strutture abitative prefabbricate per ospitare gli sfollati
Sarà Giovanni Di Bello a valutare le offerte inerenti la realizzazione dell’intervento “Schema idrico Basento - Bradano - Settore G”. Il neo presidente della Commissione giudicatrice è stato sorteggiato nel pomeriggio di ieri in seduta pubblica, alla presenza del capo di gabinetto della Presidenza della Regione, Raffaele Rinaldi, e dei dirigenti Donato Del Corso e Pasquale Golia. È stato il governatore della Basilicata, Vito De Filippo, a volere per la nomina una procedura di massima trasparenza, pur potendo proseguire discrezionalmente. Perciò l’interpello ai dirigenti regionali in possesso dei requisiti, al quale hanno risposto in tre. Il nome del professionista lucano, dirigente di ruolo della Regione Basilicata e attuale direttore generale di Acqua Spa, è stato sorteggiato tra una rosa di tre professionisti esperti nel settore delle opere idrauliche. La Commissione giudicatrice della gara sarà composta, oltre che dal neo presidente Di Bello, da un membro designato dal ministero delle Infrastrutture e da un altro dalla Stazione appaltante. L’appalto ha per oggetto l’esecuzione di opere occorrenti per l’infrastrutturazione irrigua di circa 13 mila ettari, costituite da un adduttore principale (diga di Genzano-diga del Basentello) e dalle reti distributrici per l’attrezzamento irriguo di 14 settori con relative vasche di accumulo e opere complementari. (bm2)
Una nuova perturbazione è attesa in queste ore, con forti piogge e temporali anche molto intensi sulle aree tirreniche, ioniche e adriatiche. La tempesta di Halloween durerà 18 ore e interesserà anche il Sud Italia. E così, per fronteggiare le cattive condizioni meteo in arrivo, tecnici e volontari della Protezione civile istalleranno a Rotonda strutture abitative prefabbricate più solide e resistenti per accogliere gli sfollati. Tre moduli prefabbricati sostituiranno le dieci tende che ospitano le popolazioni da venerdì scorso, dopo la scossa di terremoto di magnitudo 5.0 che ha interessato il massiccio del Pollino. E’ quanto deciso ieri mattina nel corso della riunione tra funzionari della Protezione civile regionale, rappresentanti amministrativi e tecnici del Comune di Rotonda. Saranno anche montati diversi bagni chimici. Le casette riceveranno in totale ventiquattro per-
Il presidente De Filippo incontra oggi i sindaci dell’area interessata dal terremoto
sone. Il numero degli sfollati si è ridotto in quanto chi aveva deciso di abbandonare la casa per paura di nuove scosse, è rientrato nella
propria abitazione così ad usufruire delle strutture abitative della Protezione civile sarà chi effettivamente ha l’abitazione giudicata inagibile.
Dalla Ue pieno sostegno a imprese e popolazioni De Castro: si torni presto alla normalità Appoggio concreto alle popolazioni e ai produttori calabresi e lucani colpiti dal sisma è stato assicurato dal presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo, Paolo De Castro e dagli eurodeputati del Sud. “In Europa - ha proseguito - ci impegneremo per l’attivazione di strumenti di aiuto alle persone e alle imprese danneggiate. E’ fondamentale che i territori tornino al più presto alla normalità”
Continuano intanto i sopralluoghi dei tecnici per le verifiche statiche degli edifici tanto pubblici che privati. Per oggi, inoltre, è previsto un incontro tra il presidente della giunta regionale di Basilicata, Vito De Filippo e i sindaci dei Comuni lucani interessati dal terremoto per fare il punto sullo situazione e sulla verifica dei danni. Da venerdì scorso, infatti, subito dopo la forte scossa di magnitudo 5.0, i tecnici della Protezione civile stanno lavorando per accertare i danni alle strutture. L’incontro servirà a definire le iniziative da intraprendere per far fronte alle emergenze anche in considerazione del brusco abbassamento delle temperature. Con la riapertura delle scuole, poi, si prova a tornare alla normalità, anche se la paura resta. Scosse di terremoto, infatti, si sono registrate anche nella notte appena passata, di cui quella di maggiore intensità intorno alle ventiquattro con magnitudo pari a 2.6. (bm2)
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31.10.2012 N. 213
Il Parco dell’Appenino Lucano in un “touch” sul proprio navigatore Grazie allo strumento di guida stradale, sarà ancora più facile raggiungere l’amena area verde e le strutture ricettive
Basilicata Mezzogiorno
La giovane paziente in cura all’ospedale potentino ha solo 14 anni e proviene dall’Albania
Duplice intervento in un’unica seduta al San Carlo di Potenza L’operazione sarà eseguita da un cardiologo romano dell’Associazione Heart Of Children e da due medici chirurghi del nosocomio lucano
L’Associazione si occupa di bambini di Paesi sottosviluppati
La tecnologia al servizio del turismo, della gastronomia e della natura. Con un semplice tocco sul proprio navigatore, già da ieri, sarà più facile raggiungere gli hotel, gli agriturismi, i bed &breakfast e le altre strutture ricettive del Parco Appennino Lucano. Sarà infatti possibile effettuare la ricerca con pochi movimenti sullo schermo del proprio navigatore. Una volta selezionata la struttura, grazie al supporto sia audio che grafico, il navigatore condurrà il turista alla destinazione prescelta in maniera semplice e immediata. Inoltre sarà possibile vedere l’esatta localizzazione di tutte le strutture con relative coordinate satellitari, foto e sito web su Google Earth (visibile tramite PC, smartphone e tablet) che consente di viaggiare per il mondo grazie a un globo virtuale in grado di far giungere l’utente fino al suo luogo preferito, cercare attività commerciali e persino spostarsi tra le indicazioni stradali. Per avere le strutture ricettive sul proprio navigatore e le relative istruzioni per l’installazione è possibile visitare i siti www.parcoappenninolucano.it, alla pagina dedicata alle strutture ricettive sezione ospitalità, e www.innbasilicata.it.
Un duplice intervento sarà eseguito in giornata all’ospedale San Carlo di Potenza su una ragazzina albanese di 14 anni che ha raggiunto ieri il nosocomio. Alle attività di solidarietà che l’ associazione Heart of Children svolge assicurando l’assistenza cardiologica ai bambini dei Paesi sottosviluppati con gravi disturbi, collaborano da anni, a titolo volontario e gratuito, alcuni medici e tecnici del San Carlo. Il trasporto da Bari all’ospedale di Potenza è stato assicurato dall’associazione “Amici del Cuore” di Matera che provvederà ad occuparsi anche del trasferimento di ritorno. L’adolescente soffre di due diverse patologie: la pervietà del dotto di Botallo (l’evento della chiusura in genere si consuma alla nascita separando la circola-
zione venosa e arteriosa) e ha un blocco atrioventricolare congenito: il suo cuore sotto sforzo non aumenta frequenza e questo problema le rende difficoltoso sostenere qualsiasi attività fisica. I due interventi saranno svolti in un’unica seduta che vedrà la presenza cardiologo romano dell’associazione Hearth of children Luigi Ballerini, che chiuderà il dotto di Botallo con una tecnica emodinamica. Mentre nei neonati è usata la cardiochirurgia, in questo caso sarà evitata l’apertura dello sterno, risparmiando alla ragazza cicatrici al petto e una più lunga degenza. In sala operatoria saranno attivi il responsabile dell’Elettrofisiologia interventistica del San Carlo, Pietro Grieco e il cardioanestesista Giuseppe Adurno, che ha compiuto la sua ulti-
ma missione nello scorso mese di maggio insieme al perfusionista Miche-
le Macchia dell’Unità di Emodinamica del San Carlo in Kazakhistan.
Elisoccorso “Estate sicura”
Terminati i voli notturni Con l’avvicinarsi della stagione invernale autunnale-invernale, caratterizzata da avverse condizioni atmosferiche non favorevoli al volo notturno e con il ritorno all’ora solare, si è concluso il progetto ‘Estate sicura’ che prevedeva voli notturni delle eliambulanze. Il progetto ha visto impegnate, con voli notturni, le eliambulanze del Dipartimento Interaziendale Regionale Emergenza Sanitaria. Un interessante progetto attivato in via sperimentale con l’utilizzo di elicotteri di recente progettaione in dotazione del 118 e abilitati a raggiungere le elisuperfici dei comuni, con lo scopo di potenziare le attività del Dipartimento Interaziendale Regionale Emergenza Sanitaria nell’arco delle 24 ore. Il progetto è stato relizzato grazie alla forte volontà dell’Assessorato alla Salute della Regione Basilicata e della Presidenza della Giunta Regionale di costituire una efficiente rete di soccorso a servizio dell’intero territorio regionale e di rafforzare l’ articolazione del servizio di eliambulanza ordinario.
Dal Consiglio I lavori del consiglio regionale Approvata a maggioranza una delibera della giunta relativa al programma di reinvestimento per il 2012 dei proventi (un milione di euro) derivanti dalla vendita degli alloggi di edilizia residenziale pubblica incamerati dall’Ater di Matera a fine 2010. Le risorse saranno destinate all’eliminazione dell’amianto (150.000 euro), alla manutenzione straordinaria degli alloggi di edilizia residenziale pubblica in condomini misti (250.000 euro) e alla messa in sicurezza di fabbricati (600.000 euro). Sempre a maggioranza l’assemblea ha approvato un provvedimento che riguarda la cancellazione di alcune associazioni dall’Albo regionale delle Federazioni e delle Associazioni dei lucani all’estero. Risultano pertanto attive 15 Federazioni e 132 Associazioni. Risultano pertanto attive ad oggi 15 Federazioni e 132 Associazioni di lucani che operano in diverse regioni italiane ed in 19 Paesi del mondo. L’Assemblea ha inoltre deciso di prorogare l’attività della Commissione d’inchiesta Fenice fino al 31 gennaio 2013. La Conferenza dei capigruppo ha deciso di rinviare ad una successiva riunione del Consiglio regionale l’esame della pdl dei capigruppo di tutte le forze politiche, che propone di modificare la legge regionale “Norme in materia di modificazione territoriale, fusione ed istituzione di nuovi Comuni”.
Terremoto Pollino Mozione Pdl
Riforma elezioni Botta (Crpo)
Il gruppo consiliare del Pdl ha presentato nella seduta del consiglio regionale una mozione che impegna la giunta a prevedere la redazione di un piano di previsione e prevenzione della vulnerabilità sismica del patrimonio pubblico e privato dell’intera area e la realizzazione di un conseguente piano straordinario di interventi strutturali per la riduzione del rischio e la messa in sicurezza degli immobili a salvaguardia dell’incolumità pubblica. Nel documento si sottolinea che da oltre due anni quest’area è interessata da uno sciame sismico che finora ha fatto registrare oltre duemila scosse. La Commissione Grandi Rischi sostiene che negli ultimi sei mesi la distanza temporale tra uno sciame sismico e il successivo è andata diminuendo e la sismicità di fondo tra gli sciami è in aumento. Le probabilità di un evento con magnitudo 5.5 sono aumentate di 100 volte. Le ricognizioni in atto nell’area del sisma su fabbricati e infrastrutture hanno evidenziato situazioni di precarietà, le popolazioni continuano a trascorrere le notti all’interno di auto e ricoveri di fortuna e il maltempo potrebbe provocare ulteriori gravi danni derivanti da frane e smottamenti ad un territorio dall’assetto idrogeologico precario.
La Commissione per le pari opportunità di Basilicata nel prendere atto dell’iter parlamentare della riforma elettorale, nella quale è prevista l’espressione per l’elettore, della doppia preferenza maschi/femmine, registra che tale opportunità, pur essendo stabilita, nel suo esercizio, per tutti i comuni italiani, è di fatto sanzionata solo nei comuni con popolazione superiore a 15.000 abitanti. Va da sè che la maggior parte dei comuni della Basilicata sarà penalizzatà, tenuto conto del numero degli abitanti inferiore ai parametri. La Crpo di Basilicata, ritenendo fortemente discriminatorio lo sbarramento numerico per i piccoli Comuni, avanza con forza e decisione la richiesta di estendere la misura sanzionatoria a tutti i Comuni, senza eccezione alcuna. La Commissione farà pervenire al presidente della Camera dei deputati, ai parlamentari lucani, ai capigruppo, alla I Commissione parlamentare “Affari costituzionali”, una nota con la quale sarà esplicitata la nostra contrarietà ad una norma che, di fatto, produce effetti discriminanti. Saranno immediatamente sollecitate le Commissioni pari opportunità di tutte le altre Regioni perché segnalino e rendano pubblica una presa di posizione univoca.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.10.2012
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BASILICATA PRIMO PIANO I III
Mercoledì 31 ottobre 2012
LA MAFIA LUCANA
PROCESSO La Corte di Appello ha confermato la delle condanne. Pene diminuite SETTE ORE DI CAMERA DI CONSIGLIO maggioranza per Troia, Riviezzi, Santoro e Sasso l La famiglia dei basilischi «è un’associazione a delinquere di stampo mafioso» anche per i giudici d’Appello. Ieri pomeriggio, alle 17, il presidente della Corte d’Appello di Potenza Vincenzo Autera ha confermato le condanne di primo grado per Giovanni Luigi Cosentino (21 anni di carcere), Santo Bevilacqua (3 anni), Mario Castellaneta (3 anni e 10 mesi), Tonino Cossidente (6 anni), Michele Danese (4 anni e 8 mesi), Giuseppe D’Elia (7 anni), Antonio De Paola (7 anni e 2 mesi), Vincenzo Di Cecca (4 anni e 6 mesi), Gennaro Durante (7 anni e 2 mesi), Angelo Greco (7 anni e 2 mesi), Giuseppe Lopatriello (7 anni e 6 mesi), Franco Mancino (8 anni), Riccardo Martucci (6 anni), Silvano Mingolla (7 anni), Antonio Mitidieri (6 anni), Francesco Pontiero (7 anni e 2 mesi), Saverio Riviezzi (10 anni e 10 mesi), Nazzareno Santarsiero (3 anni e 4 mesi), Antonio Santoro (7 anni), Egidio Santoro (6 anni), Nicola Sarli (5 anni), Cosimo Sasso (5 anni e 6 mesi), Salvatore Scarcia (7 anni e 2 mesi) e Carlo Troia (13 anni e 11 mesi). Altri imputati sono stati condannato per reati non associativi a pene inferiori. Assolti Angelo Chiefa ed Eugenio Pesce dall’accusa di associazione di stampo mafioso. Alcuni episodi di spaccio di droga sono stati dichiarati prescritti. La decisione di primo grado (emessa nel 2008 dopo 36 giorni di camera di consiglio), comunque, regge. In primo grado i giudici del Tribunale di Potenza avevano condannato 38 basilischi a 242 anni totali di carcere. In Appello è arrivato un piccolo sconto: circa 20 anni in meno. I condannati sono 36. Le udienze dell’appello sono andate avanti senza intoppi. Tante le dichiarazioni spontanee rilasciate dagli imputati, soprattutto dopo l’esame dei collaboratori di giustizia. Fino all’ultima udienza gli imputati, rivolgendosi ai giudici, si sono proclamati innocenti. Poi, per loro, lo hanno fatto i loro legali. Le arringhe difensive però non hanno scalfito l’impianto dell’accusa: «I basilischi - secondo la Procura antimafia - erano una cosca mafiosa legata alla ’ndrangheta calabrese e
Basilicata Mezzogiorno
ASSOLUZIONI Angelo Chiefa ed Eugenio Pesce, condannati in primo grado, assolti dall’accusa di associazione a delinquere di tipo mafioso TRIBUNALE Il pm Vincenzo Montemurro aveva chiesto condanne per un totale di 780 anni. In appello la sentenza ha riguardato 31 imputati [foto Tony Vece]
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Condanne pesanti al clan dei Basilischi Ventuno anni di carcere per l’ex boss Giovanni Luigi Cosentino riconosciuta dalle altre mafie tradizionali». Due le assoluzioni piene. Chiefa, difeso dall’avvocato Pietro Damiano Mazzoccoli, è stato assolto dal secondo maxiprocesso (qualche mese fa l’assoluzione nel processo Medusa davanti al Tribunale di Matera). Pesce, napoletano, detenuto nella stessa cella di Cosentino, esce dal processo ai basilischi in Appello. In primo grado era stato condannato a cinque anni di carcere. Sconto di
pena, per la collaborazione, a Cossidente: due anni e sei mesi di carcere in meno. Gino Cosentino, nonostante la collaborazione con la giustizia, si è visto confermare la condanna di primo grado: 21 anni di carcere. È la pena più pesante, inflitta dal Tribunale in primo grado e confermata ieri dalla Corte d’appello. Lui stesso nel corso delle udienze aveva confessato di essere stato l’ideatore e il promotore della cosca, l’inventore del rito di affiliazione,
nonché il boss indiscusso del clan fino alla fine degli anni Novanta. Poi qualcosa è cambiato nel panorama criminale della Basilicata. Defenestrato Cosentino, la mala è cambiata. Ma il processo ai basilischi si ferma agli anni Novanta. I giudici d’Appello, nei prossimi 90 giorni, dovranno ricostruire nella loro sentenza una decina di anni di attività criminali di quella che gli investigatori definirono la «Quinta mafia». La mafia lucana: quella dei basilischi.
I BASILISCHI «OPERATIVI» TRA IL 1994 E IL 2000. L’ALBA DEL GRUPPO MAFIOSO IN CARCERE GRAZIE AI CONTATTI DI COSENTINO
Legami con altri sodalizi malavitosi traffico di droga, attentati e racket l «Deve ritenersi pienamente dimostra- lecite. La circostanza che alcuni degli adepto, al di là di ogni ragionevole dubbio che in ti (d’Elia e Scarcia) risultano già condanBasilicata tra il 1994 e il 2000 si costituì ed nati per il reato di associazione di tipo maoperò una consorteria criminale di tipo ma- fioso; la disponibilità di armi ed esplosivi; la fioso denominata basilischi». È quanto af- perpetrazione di reati, primo fra tutti il fermavano i giudici di primo grado del ma- traffico di droga, ma anche attentati, estorxiprocesso al primo sodalizio criminale di Basilicata. Nel 2008 i giudici del Tribunale di Potenza condannarono l’ex boss Giovanni Luigi Cosentino e i suoi «sodali» Saverio Riviezzi, Tonino Cossidente (ora pentito) e Carlo Troia, a un totale di 242 anni di carcere. L’esistenza della mafia lucana, per il collegio allora presieduto da Daniele Cenci e composto da Gabriella Piantadosi e Ubaldo Perrotta, «risulta provata sulla scorta delle seguenti circostanze: l’esistenza di un rituale per le affiliazioni e di una formula di riconoscimento per gli adepti; la seEX BOSS Giovanni Luigi Cosentino gretezza del vincolo; la terminologia adoperata dai consociati (fratellanza; distacco, giudicare in piena regola e pre- sioni e rapine; l’assistenza fornitasi reciscrizione sociale); i collegamenti esistenti procamente dagli associati durante i pecon altre organizzazioni malavitose di zone riodi di latitanza, o in occasione di eventi limitrofe, finalizzati ad ottenere appoggio e straordinari e imprevedibili, quali l’omisupporto nello svolgimento di attività il- cidio dell’agente Tammone,; la progettazio-
ne di attentati in danno d esponenti di gruppi contrapposti; l’azione di intermediazione prestata al fine di aiutare chi era vessato da altri malavitosi; le esplosioni di violenza poste in essere dentro e fuori le carceri; le severissime sanzioni irrogate nei confronti di coloro che non rispettavano le regole del gruppo o gli ordini del capo; il clima di terrore ingenerato sia tra gli adepti, sia nei terzi». I giudici di potenza individuano precisamente il momento di nascita della «famiglia dei basilischi». «Sorse agli inizi del 1994, allorquando Giovanni Luigi cosentino, soprannominato “faccia d’angelo”, un pregiudicato molto noto per le sue passate imprese criminose (e oggi collaboratore di giustizia, ndr) , all’interno delle carceri di Potenza e Matera iniziò ad avvicinare altri detenuti con l’intento di creare una organizzazione che, con l’avallo di alcune famiglie malavitose calabresi (e segnatamente quella dei Morabito, ndr) , avrebbe dovuto riunire tutte le associazioni criminali che sino a quel momento avevano operato in Basilicata: proprio per questo il gruppo veniva denominato famiglia dei basilischi».
Retroscena Il lungo percorso che portò alla prima sentenza In primo grado le condanne emesse (il 21 dicembre del 2007 dopo 36 giorni di camera di consiglio, due in più del processo per la strage di Ustica) erano state complessivamente 27 (su 37 imputati) accusati di associazione a delinquere di stampo mafioso, per un totale di 242 anni e tre mesi di reclusione: il pm antimafia, Vincenzo Montemurro, aveva chiesto condanne per un totale di 780 anni. Gli imputati però erano 83. Alcuni sono deceduti. Molti altri sono stati assolti in primo grado, alla fine di un dibattimento di oltre 200 udienze (ci fu anche una lunga pausa causata da una istanza di legittimo sospetto presentata da uno degli imputati, Salvatore Scarcia, poi rigettata dalla Corte di Cassazione).
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.10.2012
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Mercoledì 31 ottobre 2012
Politica lucana La Basilicata punta i piedi sui criteri per eguagliare le prestazioni sanitarie
La tagliola sulla Provincia Oggi il cdm, si aspetta il decreto di soppressione di Matera Su Facebook bufera sul manifesto del consigliere Venezia (Pdl) di SARA LORUSSO LA spallata dovrebbe arrivare in mattinata. Il riordino delle Province sarà all’ordine del giorno della riunione del consiglio dei ministri che. L’esecutivo nazionale ha aggiornato a oggi la riunione in cui si attendeva, già ieri sera, la stesura del decreto che accorperà alcune province. Qualche anticipazione trapelata dai palazzi romani non lascia molto spazio alle aspettative territoriali che come in Basilicata, stanno alimentando il dibattito anche in Umbria e Molise. Le tre regioni che hanno due sole province, ne perderanno una. E - stando anche a quelle che sono le scelte fatte a livello territoriale - resteranno capoluoghi di provincia i tre capoluoghi di regione: con Potenza, Perugia e Campobasso. Probabilmente, nell’elenco delle Province da tagliare (quelle che per demografia e estensione non arrivavano ai parametri minimi indicati dal governo Monti) qualcuna potrà salvarsi: si tratta di un paio di province dell’estremo nord che potrebbero vedersi riconosciuta la specifici-
tà montana. Nel frattempo, a livello locale, la polemica continua ad alimentarsi. Il fronte caldo, ieri, è stato quello dei social network. La bacheca Facebook del consigliere Mario Venezia (Pdl) è stata presa di mira da diversi potentini a cui non è piaciuto il manifesto - listato con il simbolo del consiglio regionale - fatto affiggere dall’amministratore di Montescaglioso. «Potenza è Potenza perché c’è Matera. Matera senza Potenza è sempre Matera». Le reazioni indignate non si sono fatte attendere, la foto del manifesto è stata condivisa da molti e in tanti hanno fatto notare come la «cosa peggiore» fosse - dicevano - il simbolo istituzionale a corredo della dichiarazione. Sul fronte opposto, però (ma poi, davvero c’è da parlare di fronti opposti?) si replicava che neanche gli amministratori potentini in consiglio regionale ci erano andati piano nel rivendicare il ruolo di specificità del capoluogo. Oggi il governo Monti dovrebbe mettere un punto su una delicata vicenda istituzionale che, poi, dovrà vivere una seconda fa-
De Filippo nel team che taglia i costi della politica
Da sinistra il governatore De Filippo, il presidente del consiglio regionale Vincenzo Folino e il consiigliere Mario Venezia
se nell’iter parlamentare. Sui territori, nel frattempo, sono duri i toni di scontro tra comunità. Ieri, a Roma, la Basilicata ha giocato da protagonista un’altra sfida importante, ancora in tema di spending review. C’erano sia il presidente del consiglio regionale, Vincenzo Folino, che il governatore, Vito De Filippo, ai tavoli ufficiali in cui si sta ragionando sull’abbattimento della spesa pubblica. De Filippo è alla guida del gruppo di lavoro che, dopo un intenso lavo-
ro, è riuscito a far approvare dalla conferenza delle Regioni la proposta di taglio dei costi della politica (vedi box a lato). Ed è stata sempre la Basilicata a far riaprire la discussione sul versante della riforma sanitaria. In conferenza delle Regioni si era raggiunta l’intesa rispetto ai parametri con cui individuare le regioni benchmark per uniformare i costi delle prestazioni sanitarie. L’obiettivo era puntare su uniformità, certo, ma anche rispettare la presenza di specificità
territoriali che inevitabilmente modificano i costi dei servizi sanitari a seconda di popolazione, strutture, territorio. Il Governo, però, ha rifiutato questo tipo di lavoro, spingendo sull’uniformità dei costi in tutti i punti della penisola. E’ a questo punto che la Basilicata ha puntato i piedi e costretto la Conferenza a riprendere la trattativa. Ora, ha fatto sapere il presidente dell’organismo Vasco Errani, scatteranno i 30 giorni entro cui dare un parere.
L’INTERVENTO di VITO BUBBICO Recarsi in farmacia con la ricetta per l’acquisto del “pane quotidiano” (una compressa per il contenimento della pressione arteriosa) e scoprire che oltre ai 2,50 euro pagati in precedenza si sono aggiunti, da qualche settimana, altri 2 euro perché, spiega la solerte farmacista, la Regione ha ridotto di tale importo il rimborso del costo del farmaco, fa incazzare. E scusi presidente De Filippo se a quel cittadino costretto a vita a comprare quel farmaco e alla stessa farmacista torni in mente che nel frattempo lei continua a mantenere, con i nostri soldi, nella sua giunta tre assessori esteri. Tra essi proprio quello alla sanità, per il cui sostentamento chiede a noi cittadini sempre di più. E’ una vergogna. Tra le tante che ogni giorno divorano ancora danaro pubblico, senza che si faccia nulla per porvi uno stop. Cosa rimane da fare ad un cittadino dinanzi all’arroccamento del palazzo che si ostina a non prendere decisioni che allineino l’agire delle istituzioni e di chi le abita alla attuale difficile realtà? In che mondo vive chi si ostina a tenere in piedi scelte figlie di deteriori prassi compensative partitiche? Chi aveva promesso a Martorano quell’assessorato e ne impedisce ancora il licenziamento? E l’autocritica di Belisario, quel “voltiamo pagina, azzerando la nostra organizzazione interna,mettendo alla porta i mercanti”, quel “non basta un semplice restyling,
QUANTI GRILLI PER LA TESTA c'è voglia di cambiamenti definitivi, tutti siamo in discussione", porterà a far risparmiare ai lucani lo stipendio pubblico erogato al segretario regionale del suo partito nella ulteriore occupazione della poltrona di assessore esterno? E alla Mazzocco, visto che fa finta di nulla, chi glielo dice che dovrebbe sloggiare da quella, per noi onerosa, poltrona essendo stata, per altro, lasciata sola persino dall’unico consigliere del suo già microscopico partito? Non è la soluzione ai problemi? Certo. Filippo Bubbico, in un recente dibattito, a fronte di una nostra ennesima riproposizione della questione ebbe a dire: “e perche non eliminare anche i tanti enti inutili, i tanti presidenti e consigli di amministrazione?” Magari! Sottoscriviamo in pieno una rapida e rivoluzionaria revisione dei tanti rivoli in cui si disperde il danaro pubblico regionale. Ma perché non cominciare mettendo fine a questa vicenda emblematicamente scandalosa dei tre assessori esterni? A volerlo, si potrebbe fare in un attimo. Ma temiamo che si continuerà a far finta di niente. Intorcigliati come si è in questa kafkiana vicenda delle province, ennesima perla di incapacità di progetto e di decisioni della politica. Come
non si capisce che questo vulnus offusca tutto il lavoro che viene pure svolto? Intanto, questo far finta di niente rende tutto più insopportabile. E si somma alle altre vicende. Contribuisce ad elevare l’incazzatura di massa. A fronte della quale servirebbero atti rapidi e di straordinario impatto per ridare un minimo di speranza e fiducia verso la politica in carica. Altrimenti aumentano i grilli per la testa e al momento del voto uno si sfoga come può. Perché di questo ci parla il risultato siciliano. Una regione del sud, come la nostra. Lì, la stragrande maggioranza dei cittadini, sono stati spinti dalla mala politica: o verso l’autismo dell’astensione, oppure al voto di protesta senza sbocco a Grillo, senza contare le schede bianche e nulle. E’ tragico dal punto di vista democratico registrare che la stragrande maggioranza dei cittadini siciliani non abbia trovato una possibilità di scelta convincente tra quelle proposte dalla politica. Di maggioranza e di opposizione. Di destra e di sinistra. Persino del furibondo comico e degli agitatori di “forconi”. E’ evidente il tracollo del centro destra (il precedente 61 a 19 è solo una favola lontana) sebbene (ha ragione Alfano) continua a esservi un’area (compreso Micci-
chè) che si attesta sul 40% dei voti espressi. E’ certamente un fatto significativo per lo stereotipo siciliano l’elezione di una personalità come Rosario Crocetta. Ma è un fatto che la sua proposta alternativa alla precedente gestione non riesce ad ottenere la maggioranza per governare. E come non cogliere che il PD, partito che si candida al governo del paese, scende ad un misero 13,40%? Senza parlare della lezione inferta alle velleità di SEL ed IdV che hanno ostinatamente perseguito la divisione invece della convergenza su Crocetta. Convergenza che forse avrebbe consentito di ottenerela maggioranzadeiseggi. Ebbene,il risultatoqualè? Cheuna importante regione come la Sicilia, dopo le elezioni, non ha un governo certo. Che al di al dei proclami rivoluzionari a caldo del neo governatore, se vorrà sopravvivere sarà verosimilmente costretto ad una alleanza con pezzi del “vecchio”sistema (l’MPA per intenderci). Il voto a Grillo (poverini i candidati di cui nessuno conosce i nomi) rimarrà uno sterile voto di protesta, non potendo gli eletti, per disposizione del capo, allearsi con il neo governatore. perché in attesa che si conquisti il 100% dei consensi. Chi non si è recato a votare, prima o poi forse si
convincerà che gli assenti hanno sempre torto. Perché lasciano agli altri a decidere anche per se stessi non è il massimo della saggezza. Perché alla mala politica fanno comodo meno elettori che sono più controllabili e condizionabili di quanto sono in tanti. Ma non saranno certo queste chiacchiere a convincere i delusi a recedere dall’astensionismo per farsi, invece, parte attiva di una richiesta di buona politica. Quella buona politica a cui, se ce ne ancora in circolazione, tocca battere un colpo. Ora. Subito. Anche qui in terra lucana. Per evitare il prevedibile disastro. Per evitare che lo scenario di ingovernabilità siciliano si trasferisca a livello di governo nazionale. Sarebbe una tragedia per tutti. Nessuno trarrebbe vantaggio da una nazione allo sbando. Nemmeno i delusi ed incazzati tra cui ci iscriviamo anche noi. E allora se vi sono dei partiti che hanno qualcosa di serio da dire e soprattutto da fare non aspettino altro tempo. Se si è partiti di governo, come in Basilicata, ci si faccia promotori di atti concreti alla regione, nelle province, nei comuni. E poi si organizzino incontri a tappeto con i cittadini, li si ascolti, ci si confronti anche aspramente. Ma per carità, non si faccia finta di nulla. Non si aspetti ancora che la delusione, l’incazzatura si trasformi in disperazione. In un Paese disperato, come è successo in Sicilia, qualcuno può anche replicare una vittoria di Pirro, ma sulle macerie sarà difficile governare.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.10.2012
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Mercoledì 31 ottobre 2012 In basso il manifesto di Mario Venezia; sullo sfondo i banchi della provincia
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COSA SI MUOVE SUI TERRITORI
A Matera referendari in pressing Ma non è l’unico caso di PIERO QUARTO
I governatori si tagliano lo stipendio Otto ore per arrivare all’accordo: 7.400 euro I presidenti delle giunte e dei consigli regionali, dopo una giornata di incontri e discussioni, hanno trovato, alla fine, l’accordo sul taglio ai costi della politica regionale. Tutti uniti, fin dalla mattinata, sul fatto che questi tagli andassero fatti «sono giusti, opportuni, ce li chiedono i cittadini, e finalmente tutti gli emolumenti vengono equiparati nelle varie Regioni», ha detto sintetizzando il pensiero di tutti il presidente del consiglio regionale della Campania, Paolo Romano, ma poi, sulla modalità di applicazione di questi tagli, le proposte divergevano. Tanto che, per trovare l’accordo, sono passate quasi 8 ore. Alla fine però la sintesi è stata fatta e la posizione delle Regioni verrà riferita al Governo. Se il Governo accetterà la proposta che arriva dai governatori e dai presidenti dei consigli regionali, da dicembre i presidenti guadagneranno circa 7.400 euro netti al mese (ora ne prendevano, a seconda delle Regioni, tra i 7 e i 14 mila), comprendendo stipendio e indennità varie, adeguandosi al-
lo stipendio del presidente dell’Umbria, al momento il più basso. I consiglieri guadagneranno circa mille euro in meno e godranno di 5 mila euro l’anno come spese per i gruppi, spese che, così caleranno di ben il 50 per cento, con un risparmio totale di circa 40 milioni di euro l’anno. Lo stipendio dei consiglieri sarà dunque uniforme in tutta Italia e verrà parametrato a quello attuale dei consiglieri in Emilia Romagna, che oggi guadagnano meno di tutti. Per i costi dei gruppi, invece, il riferimento preso è stato quello dell’Abruzzo, dove i trasferimenti ai gruppi sono attualmente i più bassi d’italia. Perplessità – a quanto si è appreso – sono state espresse dai presidenti delle Regioni a statuto speciale, che le muoveranno al Governo. Appena il decreto sarà approvato, dovrà essere recepito dalle Regioni che potranno farlo entro il 30 novembre, se non lo faranno scatteranno delle penalità. Dai primi di dicembre, dunque, entreranno in vigore i nuovi emolumenti decisi oggi.
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Matera si muove verso il referendum e tocca quota 5.000 firme. Ma a quanto pare non si muove solo Matera. In un contesto diverso ma in un’evoluzione continua della geografia amministrativa regionale arriva proprio ieri la notizia di Padova che ha dato il via libera, al termine di una riunione durata fino alle 3.30 del mattino, all’adesione alla città metropolitana di Venezia. Un passaggio per molti versi obbligato all’interno di una stessa regione, ma comunque un passaggio che segnala come tutta la geografia amministrativa nazionale è in movimento e che dà in qualche modo sostegno all’iniziativa del comitato referendario di “Matera si muove” che continua a cercare sottoscrizioni. Il passaggio lì è più complesso, perché serve un referendum popolare, un istituto non troppo praticato e tutto da costruire per il quale tra l’altro proprio in queste ore la commissione Statuto del Comune sta approfondendo i termini per poter definire eventualmente regole certe per il ricorso, su qualsiasi tema, a questo tipo di istituto. Insomma una macchina in movimento a Matera e non solo. Al momento la situazione è
quella di firme che si continuano a sottoscrivere ai banchetti di “Matera si Muove”, di notizie che si attendono trepidanti da Roma e di un consiglio comunale che al momento ha congelato qualsiasi ulteriore iniziativa su questo versante. Ma l’argomento resta caldo e di attualità, né le parole e i rimpalli di responsabilità e gli scaricabarile delle ultime ore possono di fatto attenuare un movimento popolare che di fatto e in atto e che non si sa bene dove potrà portare. Nessuna chiusura del resto è arrivata a questo tipo di ipotesi e di scelta nemmeno da parte del sindaco Salvatore Adduce. Il primo cittadino di Matera ha aperto all’eventualità che poi si possa ascoltare il parere dei cittadini. E i movimenti che arrivano anche da altre parti d’Italia (si era parlato nei giorni scorsi di Piacenza e oggi si può verificare la scelta non facile di Padova, mentre altre realtà continuano a provare ad alzare barricate sulla questione) aumentano l’idea che questo sia un fronte aperto, sconosciuto e ancora tutto quanto da valutare. Il comitato referendario “Matera si muove” ha proseguito senza sosta, per tutta la settimana, la sua raccolta firme con un banchetto sotto la propria sede in via XX settembre 39. L’iniziativa dimostra «che il popolo materano vuole essere protagonista e non semplice spettatore del destino della propria città. Le oltre 5.000 firme raccolte sin qui sono una prova concreta di quanto la città sia attenta alle vicende che la coinvolgono in prima persona», scrivono dal comitato. «Rinnoviamo ancora una volta ai consiglieri comunali il nostro appello affinché adottino la delibera di referendum e concedano ai cittadini la possibilità di decidere sul loro futuro».
IL PERSONAGGIO
Il neo governatore siciliano ha la cittadinanza onoraria di Nova Siri
Crocetta, la costa e il messaggio di legalità di ANTONIO CORRADO HA un legame viscerale, intimo e profondo con la Basilicata, il neo eletto presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, già sindaco antimafia di Gela, insignito della cittadinanza onoraria di Nova Siri il 15 febbraio 2008. Quel giorno il Quotidiano c’era e gli chiedemmo se si sarebbe candidato alle imminenti regionali, che poi hanno portato alla vittoria di Lombardo. Si vociferava di una sua candidatura con il nobile sponsor della Fondazione Caponnetto. «Il movimento di chi mi vorrebbe in quel posto di responsabilità si sta allargando ogni giorno di più – dichiarò - compresa un’associazione di ragazzi di Palermo che si chiama “Falce e Martello”; questo dà l'idea di quanto sia politicamente trasversale il consenso verso di me. Sono uno dei nomi più graditi alla società civile, un po’ meno alla politica. Deciderò, ma non intendo abbandonare e tradire la mia Gela, ovvero la trincea, senza lasciare un mio “soldato”. Non so se accetterò». Oggi, dopo 4 anni e un buco di bilancio milionario, Crocetta ha deciso di recarsi al capezzale della
sua amata Sicilia, la stessa per cui vive da dieci anni sotto scorta. Crocetta aveva frequentato Nova Siri grazie all’amicizia con il pittore e scenografo Gaetano Dimatteo. Erano gli anni ‘80, lui era dipendente dell’Eni nella Valbasento e viveva tra Bernalda e Pisticci nei tempi in cui Dimatteo animò letteralmente il territorio, ospitando sulla costa jonica numerose personalità artistiche e culturali del panorama nazionale; il poeta Dario Bellezza, l’attore Michele Placido, Alberto Moravia e lo stesso Crocetta, a quel tempo giovane frequentatore del gruppo. Dopo 20 anni lo stesso Dimatteo, in veste di assessore comunale alla Cultura nel 2007, a proporre il conferimento della cittadinanza a questo baluardo dell’antimafia, ancora non molto noto nel panorama politico nazionale, ma le sue azioni forti lo avevano già fatto entrare nel libro nero dei mafiosi. In quegli anni militava nel partito di Rifondazione comunista, come suo fratello, il senatore Crocetta, che prima di lui era stato un forte riferimento della Falce e martello in Sicilia. A Nova Siri si presentò con la scorta, ma non fu certo avaro nel rapportarsi spontaneamente con gli amministratori e la gente. A Crocetta la cit-
tadinanza venne attribuita proprio per la vicinanza storica e affettiva al territorio. Nella città jonica era tornato anche di recente, per portare un messaggio di legalità ai ragazzi delle scuole. Il suo storico amico Dimatteo, lo ha chiamato lunedì su uno dei dieci numeri diversi, che cambia ogni settimana per depistare i suoi potenziali attentatori, «mi ha detto che è felice di questa vittoria – racconta Dimatteo al Quotidiano - che dovrà servire a cambiare la Sicilia, soprattutto dal punto di vista economico. Ricorda benissimo tutti gli amici di Nova Siri, di cui mi ha chiesto notizie con affetto. Crocetta è il ritratto di una vera sincerità intellettuale –prosegue Dimatteo negli anni Ottanta fu anche fine studioso del fenomeno dell’omosessualità, della diversità e del costume. In Basilicata frequentò me e il poeta Dario Bellezza, a cui era molto legato. Ricordo ancora un giorno di Carnevale, quando con la sua Citroen Dyane decappottabile facemmo fare un giro a Dario sul corso di Bernalda, per far capire alla gente che un poeta sapeva vivere anche fra loro. Poi la scenetta dell’imboscata che facemmo a Bellezza in un ristorante, dove dopo aver mangiato fingemmo di
Crocetta con Dimatteo
non avere i soldi per pagare, incastrando l’amico poeta che era notoriamente tirchio. In quella occasione Crocetta e Bellezza ingaggiarono una lite molto scenografica e divertente. Non si contano le volte che Rosario veniva al mare di Nova Siri nelle domeniche d’estate, come quel giorno che stupì tutti togliendosi i vestiti e rimanendo solo con il costume ed un dedalo di catene addosso; all’epoca andavano di moda. Anche questo è il Cro-
cetta baluardo dell’antimafia. Oggi lui resta un bel nome per la Basilicata, una persona seria che ama questa regione e da sindaco di Gela ha dato lavoro a tanti ragazzi lucani, che Bellezza gli mandava a Catania. Di Crocetta mi è rimasta impressa una frase, che mi disse dopo l’esperienza lucana degli anni Ottanta – conclude Dimatteo - ovvero: “La Sicilia è terra di mafia, ma anche la Basilicata non scherza”». a.corrado@luedi.it
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.10.2012
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IV I ATTUALITÀ
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TAGLI INDIGESTI PUBBLICA ISTRUZIONE
ASTENSIONE Annunciata l’astensione da viaggi progetti, visite guidate, recuperi extracurriculari, registrazione voti su sito»
«Il governo offende scuola e contratto» I docenti del «Galilei»: «Faremo solo le attività obbligatorie» l La scuola ribolle anche a Potenza. Fra tagli, risorse che latitano, aree di precarietà che si moltiplicano, classi più numerose, pluriclassi e scuole chiuse nei piccoli borghi. La scuola pubblica è sotto schiaffo. Ma, quello che sta facendo infuriare i docenti, è il mancato riconoscimento del loro lavoro che si accompagna alla richiesta dell’aumento di ore di impegno, a parità di stipendio (fra i salari più bassi riconosciuti ai prof in tutta Europa). Una pietra tombale per chi sperava di poter entrare, dopo anni di precariato, a pieno titolo dentro la scuola. Molte le scuole nelle quali si sono avviate forme di protesta. Fra queste,
il liceo scientifico statale Galileo Galilei». I docenti sino sono riuniti in assemblea per esaminare e discutere le recenti proposte normative del Governo in materia d’Istruzione. Il giudizio negativo è stato unanime. «Tali proposte - affermano i professori del liceo scientifico potentino - mortificano le professionalità degli insegnanti, tendono ad abbassare la qualità dell’istruzione pubblica, a danno degli studenti, futuro della società, e colpiscono al cuore la scuola». Gli insegnanti hanno pertanto espresso «profonda indignazione e sdegno» dinanzi a proposte di legge che, «in spregio dei principi sanciti
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SCUOLA La sede del liceo scientifico Galileo Galilei di Potenza
dalla Costituzione Italiana e degli accordi contrattuali, dai docenti sempre rispettati con grande abnegazione e spirito di sacrificio, mai riconosciuti, cercano d’introdurre d’autorità norme in palese contrasto con il contratto di lavoro, svilendo e umiliando, nei fatti, chi ha offerto e offrirà, seppur da oggi con una diversa consapevolezza, il proprio determinante contributo alla crescita culturale e sociale degli studenti». Con l’intento di «far comprendere all’opinione pubblica, alle famiglie e agli alunni, alle istituzioni e alle forze politiche e sindacali, le ragioni e il significato della protesta che sarà po-
sta in essere, e certi di dimostrare una grande coerenza nel rispetto degli accordi e delle norme che regolamentano il lavoro dei docenti», i docenti hanno deciso di «limitarsi a effettuare le sole prestazioni obbligatorie previste dal vigente contratto di lavoro: attività di insegnamento pari a 18 ore settimanali; partecipazione alle riunioni del Collegio dei docenti, ivi compresa l'attività di programmazione e verifica di inizio e fine anno e l'informazione alle famiglie sui risultati degli scrutini (quadrimestrali e finali) fino a 40 ore annue; la partecipazione alle attività collegiali dei consigli di classe, programmati secondo criteri
stabiliti dal Collegio dei docenti, fino a 40 ore; lo svolgimento degli scrutini e degli esami, compresa la compilazione degli atti relativi alla valutazione». Hanno deciso invece di astenersi per altre attività sinora normalmente svolte, ancher se non obbligatorie: «recuperi extracurriculari, viaggi di istruzione, progetti, visite guidate, trascrizione e registrazione dei voti sul sito della scuola». «Inoltre - aggiungono i prof del Galilei - non saranno più svolte attività eccedenti l’orario di servizio per la sostituzione di colleghi temporaneamente assenti».
STROZZINAGGIO: AFFARE PER 55 CLAN IN TUTTA ITALIA. IL DOSSIER PRESENTATO DA DON CIOTTI E DON COZZI, DAVANTI A RAPPRESENTANTI DEL GOVERNO, SANTARSIERO E LACORAZZA
Usura, Potenza in prima linea
«Interesse Uomo», dopo dieci di attività lucana, viene lanciata da Libera a Roma l Da dieci anni «Interesse Uomo», fondazione antiusura, ha operato nella sola provincia di Potenza. Ieri Libera, a Roma, ha lanciato questa esperienza sul palcoscenico nazionale. Il contesto in cui questo avviene è quello di un moltiplicarsi e di un diffondersi sempre più capillare del fenomeno dello strozzinaggio. «Ci sono almeno 55 clan che, negli ultimi due anni, hanno fatto affari con l’usura», viene ricordato da Libera nel suo dossier «Bot delle mafie, fotografia di un Paese strozzato». Si tratta dei dati raccolti e pubblicati nell’ambito delle relazioni antimafia e nelle inchieste giudiziarie. «Ma - osserva Libera - questo è solo la punta dell’iceberg». L’associazione presieduta da don Luigi Ciotti, con do Marcello Cozzi in prima fila, evidenzia come, fra i «cravattari», ci siano esponenti di spicco delle bande mafiose più feroci che infestano il nostro Paese: i Casalesi, i Terracciano, i Casamonica.
USURA La criminalità protagonista di questo mercato della disperazione. La crisi, gli sbarramenti delle banche i ritardi nei pagamenti da parte degli enti alle aziende che hanno diritto spesso causa del ricorso ai «cravattari» Difficile una quantificazione esatta del giro d’affari. Ma certamente si tratta di cifre con moltissimi zeri. Secondo la Guardia di Finanza, a fronte delle oltre 18 mila segnalazioni per le quali nel periodo 2010-2011 si è completato l’approfondimento investigativo, 8.365 (si tratta all’incirca del 46%) sono confluite in procedimenti penali
aperti presso varie Procure. Ipotesi di reato: riciclaggio e reimpiego di proventi criminali, usura, abusivismo finanziario, truffa, reati tributari. In tema di cifre, può dare un ordine di grandezza l’entità dei sequestri sinora effettuati a danno dei clan: oltre 41 milioni di euro ai Terracciano in Toscana, 70 mi-
lioni sequestrati ai Moccia nel Napoletano, 15 milioni alla banda Parisi in Puglia, 5 milioni ai Facchineri in Lombardia, 50 milioni ai Casamonica a Roma. Ma Libera punta l’indice anche contro il ruolo sovente svolto dalle banche. «I dati afferma don Luigi Ciotti segnalano una continua crescita dei crediti bancari in
sofferenza, le banche rispondono con l’estinzione del credito, e le imprese vengono portate al fallimento. Le mafie si inseriscono come un cuneo in questo sistema, al cospetto di una finanza killer, e rispondono subito con i contanti». Alla presentazione del dossier, a Roma, insieme ai rappresentanti di Libera, c’era-
no anche il sottosegretario all’interno Carlo De Stefano e il nuovo Commissario straordinario del Governo antiracket e antiusura, Elisabetta Belgior no. La Basilicata era rappresentata dal sindaco di Potenza e presidente dell’Anci lucana, Vito Santarsiero, e il presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza. «Abbiamo bisogno di un profondo cambio di cultura delle istituzioni e degli istituti finanziari - hanno detto. - Il sistema pubblico non riesce a mantenere i propri impegni, le aziende si rivolgono alle banche e, di fronte a un diniego, finiscono nelle mani della criminalità. Il Sud, in questi anni, ha compiuto un passo indietro con una perdita del Pil del 10%, mentre la criminalità ne ha fatto uno avanti. Noi amministratori ci troviamo nel paradosso: le imprese a cui non paghiamo il dovuto per colpa del patto di stabilità, sono le stesse che ricorreranno alla nostra fondazione antiusura».
Viale Marconi, un’auto I conti della Regione da Moody’s Ottime performance di cassa e buona autonomia finanziaria e tariffaria finisce contro il palo ENTI LOCALI I DATI ECONOMICI E FINANZIARI ILLUSTRATI AD ALCUNI ANALISTI DELL’AGENZIA INTERNAZIONALE
l La Regione ha presentato ad alcuni analisti di Moody's, agenzia internazionale specializzata nella certificazione dei bilanci, i suoi dati economici e finanziari, sottolineando che «il bilancio ha mantenuto una sostanziale positività, caratterizzata da una buona performance finanziaria e da una gestione prudente del bilancio, malgrado un contesto economico nazionale e internazionale estremamente critico». Gli analisti dell’agenzia internazionale hanno incontrato i dirigenti ge-
nerali della giunta e di alcuni dipartimenti, che hanno presentato «una Regione con una buona autonomia finanziaria, tariffaria, tributaria e ricorrenti surplus di parte corrente. La Basilicata ha registrato ottime performance di cassa: a fine 2011 la liquidità presso il tesoriere regionale ammontava a 700 milioni, pari a circa tre volte l'intero debito regionale. Una situazione che ha consentito di non implementare la leva fiscale. Il livello dell’indebitamento, direttamente a carico della Regione, risulta moderato ed è pari al 18
per cento delle entrate correnti. La gestione sanitaria, inoltre, è in equilibrio e non esercita pressioni significative sulle finanze regionali. La Basilicata, infatti, è tra le poche ad aver coperto sempre i disavanzi a suo carico e superato tutti i tavoli di monitoraggio; ha sempre sostenuto con risorse proprie i fabbisogni finanziari delle Asl, dovuti ai ritardi delle erogazioni statali ed è riuscita nel tempo – hanno concluso – nell’obiettivo di ridurre il disavanzo delle Asl pur in presenza di un deficit nel finanziamento statale».
DANNI L’auto finita contro il palo [foto Tony Vece]
l Rocambolesco incidente ieri mattina in viale Marconi, a Potenza. Un' auto è finita contro un palo della luce, in una delle aiuole della rotonda di fronte al Seminario minore, più volte teatro di scontri tra vetture. Non è chiara la dinamica dell’incidente, ma la corsa dell’automobile si è arrestata dopo aver divelto il cartello di un segnale stradale. Attorno alla scena dell’incidente si sono raccolti molti curiosi.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.10.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ I V
Mercoledì 31 ottobre 2012
CENTRO STORICO CANTIERI APERTI
TEMPI Il Comune assicura: l’immobile sarà terminato e pronto all’uso entro la prossima primavera
L’ATTESA PER LA NUOVA PIAZZA BONAVENTURA
Palazzo d’Errico lavori ancora in corso Verso il traguardo la fase del consolidamento
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CANTIERE Si costruiscono box-auto interrati [foto Tony Vece]
GIOVANNA LAGUARDIA
dell’antico edificio che da decenni versava in 500mila per la messa in sicurezza e 2,5 milioni stato di totale abbandono e degrado, avendo per la ristrutturazione, rivenienti da finazial Cantiere ancora aperto a palazzo d’Errico, anche subito il crollo di tutti i solai interni. menti pubblici per il polo museale della città. in pieno centro storico di Potenza. Guardando al Successivamente, dopo un periodo di stallo, Per la realizzazione dell’opera è stata esperita cartellone apposto all’esterno dell’antico pa- durante il quale è stata esperita una nuova gara una gara migliorativa su progetto del Comune di lazzo in ristrutturazione si evince che i lavori di appalto, sono partiti i lavori di consoli- Potenza. Al termine della ristrutturazione l’insono stati consegnati il 15 novembre dello scorso damento della struttura muraria esterna. «Il terno del palazzo sarà suddiviso in tre livelli da anno ed avrebbero dovuto essere terminati in consolidamento - spiega Brindisi - è in via di circa 250 metri quadrati l’uno. Benchè la ri«314 giorni naturacompletamento proprio in questi strutturazione sia stata effettuata in funzione li e consecutivi». giorni. Parallelamente è del polo museale Conti alla mano, stata avviata la terza fase della città di Potenl’opera avrebbe dodel lavoro di recupero, za non è detto che vuto essere comcon i calcoli statici della palazzo d’Errico dipletata già da oltre struttura di acciaio che venti un museo. un mese. Ma gli andrà a comporre i tre «Del futuro utilizzo operai sono ancora livelli interni del palazdel palazzo si sta alacremente al lazo. Una soluzione estreancora discutendo voro all’inter no mamente innovativa per - commenta Brindelle storiche mula città di Potenza, così disi - anche se ra. «In realtà la come quella utilizzata l’orientamento tempistica non saper il consolidamento dell’amministrarà un problema per esterno, effettuato con zione comunale e questo cantiere una maglia di acciaio soprattutto del sinspiega il responsache si adatta perfettadaco Santariero è bile unico del pro- CANTIERE Un particolare [foto Tony Vece] mente agli spazi e che PALAZZO Le impalcature [foto Tony Vece] quello di farne un getto, Pino Brindiconsente di salvaguardacontenitore cultusi - non ci saranno ritardi nei lavori, sem- re l’aspetto originale degli elementi architet- rale un po’ più dinamico rispetto ad un museo plicemente la tempistica sul cartellone non è tonici. La fase di consolidamento è agli sgoccioli vero e proprio, e soprattutto di richiamo per i stata aggiornata dopo alcune sospensioni. Il e una volta realizzata la struttura in acciaio si giovani». Al momento l’unica cosa certa è che il palazzo, comunque, sarà completamente recu- potrà immediatamente realizzare anche la co- terzo piano della struttura ospiterà una grande perato per la prossima primavera». pertura e lavorare tranquillamente all’inter no sala conferenze interamente sgombra da muri, I lavori di recupero di palazzo d’Errico, pur anche in caso di maltempo». La ristrutturazione della capacità di circa 300 posti a sedere, la più con alcune interruzioni, hanno preso il via un di palazzo d’Errico verrà a costare comples- grande disponibile nella parte antica della citpaio di anni fa con la messa in sicurezza sivamente tre milioni di euro di cui circa tà.
POTENZA DOPPIO INTERVENTO PER UNA RAGAZZINA ALBANESE DI 14 ANNI
LAVORI Il cantiere di palazzo d’Errico [foto Tony Vece]
FU PUNITO PER AVER DENIGRATO IL DIRETTORE GENERALE E L’OSPEDALE S. CARLO
Cardiochirurgia In Appello disposto e solidarietà al S. Carlo il reintegro di Strangio l Chirurgia e solidarietà nel duplice intervento al cuore programmato per questa mattina all’ospedale San Carlo di Potenza. La paziente è una ragazzina albanese di 14 anni, giunta oggi a Potenza nel quadro delle attività di solidarietà che la Associazione Heart of Children (HoC), svolge assicurando l’assistenza cardiologica ai bambini dei Paesi sottosviluppati con gravi disturbi e a cui da anni collaborano, a titolo volontario e gratuito, alcuni medici e tecnici del San Carlo. Il trasporto da Bari all’ospedale di Potenza è stato assicurato dall’Associazione «Amici del Cuore» di Matera che provvederà ad occuparsi anche del trasferimento di ritor no. L’adolescente soffre di due diverse patologie: la mancata chiusura del
dotto di Botallo, che comporta il mescolamento tra il sangue arterioso e quello venoso e un blocco atrioventricolare congenito: il suo cuore sotto sforzo non aumenta frequenza e questo problema le rende difficoltoso sostenere qualsiasi attività fisica. L’intervento servirà a risolvere entrambe le patologie. Il cardiologo romano dell’HoC Luigi Ballerini chiuderà il dotto di Botallo con una tecnica emodinamica (nei neonati è usata invece la cardiochirurgia: in questo caso sarà evitata l’apertura dello sterno, risparmiando alla ragazza cicatrici al petto e una più lunga degenza e decorso). Insieme a lui in sala operatoria il responsabile dell’Elettrofisiologia interventistica del San Carlo, Pietro Grieco e il cardioanestesista Giuseppe Adurno, da anni attivo con HoC.
l Era stato ritenuto responsabile di denigrazione nei confronti del direttore generale, Giampiero Maruggi, e quindi anche dell'ospedale San Carlo di Potenza. Durante una conversazione riservata con una collega, il dottor Giulio Strangio, nel periodo subito dopo l'assegnazione dell'incarico conferito a Maruggi, commentò la nomina esprimendosi in maniera negativa. «Cosa può capire un bancario - ex mestiere di Maruggi - di sanità?» avrebbe detto. Quel colloquio fu riferito dall’interlocutrice al direttore generale che chiese l'intervento della commissione disciplinare con successivo provvedimento di sospensione del medico. Il giudice annullò quella «punizione» reintegrando Strangio e condannando l'ospedale alle spese processuali. La decisione fu
impugnata dalla direzione arrivando così alla nuova puntata di questa telenovela: in appello (relatore Giudice Leonardo Pucci, presidente Giuseppe Losardo, terzo giudice Lucia Gesummaria) è stato disposto il reintegro definitivo ritenendo il comportamento di Strangio non punibile. Le vie giudiziarie disponibili non sono terminate e sia l'ospedale, sia Stangio possono avviare un percorso di giustizia ordinaria, l'uno per chiedere che la punizione sia comminata per danno all'immagine, l'altro per un risarcimento danni le cui spese ricadrebbero sulle casse dell'azienda San Carlo. A oggi è certo che tutte le spese del procedimento, comprese le parcelle degli avvocati di Strangio, sono a carico dell’ospedale potentino.
INCIDENTI STRADALI TRAFFICO BLOCCATO PER DUE ORE. SCONTRO SULLA POTENZA-MELFI: INTERVIENE IL 118, FERITI LIEVI
le altre notizie SINDACATI
Camera del lavoro il nuovo responsabile n L'assemblea degli iscritti della Cgil di Melfi, dopo aver discusso e condiviso il documento politico, ha eletto responsabile della Camera del Lavoro Felice Irene, 38 anni, lavoratore della Pcma (indotto Sata). La Cgil di Potenza è impegnata in un’opera di rinnovamento e rilancio sul territorio. PROVINCIA
Rifiuti agricoli accordo sulla gestione n Provincia di Potenza, Coldiretti, Confagricoltura, Cia (Confederazione italiana agricoltori), Copagri e Aci di Basilicata (Alleanza cooperative italiane) sottoscriveranno, oggi, alle 9.30, presso la sala Giunta di piazza Mario pagano, a Potenza, un accordo di programma per la gestione dei rifiuti agricoli.
Maxi-tamponamento sulla Sicignano-Potenza Stop alle installazioni PUBBLICITÀ
Da Basilicata24 la foto del traffico bloccato
l Un maxi-tamponamento ieri mattina ha bloccato per quasi due ore il traffico sul raccordo Potenza-Sicignano degli Alburni all’altezza del ponte di Picerno. La visibilità era ridotta ai minimi termini a causa di una fitta nebbia. Secondo quanto riportato dal sito internet Basilicata24 (quotidiano on line di approfondimento), un tir ha impattato contro un'auto della Polizia che aveva rallentato nel tentativo di scorgere qualcosa sul manto stradale.
A seguire le auto che sopraggiungevano hanno tamponato a loro volta i veicoli già fermi. Inevitabilmente, a questo punto, il traffico sul tratto Picerno-Tito in direzione Potenza è rimasto bloccato. Sempre Basilicata24 segnala un altro incidente stradale sulla statale Potenza-Melfi, in direzione del capoluogo, dopo lo svincolo Potenza Nord. A causa dell'asfalto reso viscido dalla pioggia che è caduta abbon-
dantemente lunedì scorso e nelle prime ore della mattinata di ieri un'auto ha invaso la corsia opposta scontrandosi con il veicolo che sopraggiungeva e su cui viaggiavano due ispettori del reparto Frodi Alimentari del Ministero. Un'ambulanza del 118 giunta sul luogo dell'incidente - segnala Basilicata24 - ha prestato le cure del caso alle persone coinvolte che per fortuna hanno riportato solo lievi escoriazioni.
abusive in città
n Il consigliere comunale Filippo Gesualdi sull’argomento delle installazioni pubblicitarie abusive evidenzia «il modus operandi degli uffici comunali preposti che, non adottando decisioni concrete, danno adito a una situazione di incertezza», riferendosi in particolare alla mancata approvazione del Prip.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.10.2012
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Basilicata Mezzogiorno
VI I POTENZA CITTÀ
Mercoledì 31 ottobre 2012
LA POLEMICA
DIVERTIMENTO O ESOTERISMO?
LA «CROCIATA» Su Facebook e nelle parrocchie si invitano i giovani a disertare la festa legata a tradizioni e contesti che non ci appartengono
TANTI EVENTI Nonostante le critiche, la festa riserva oggi tanti momenti di aggregazione in città e nel suo immediato hinterland
Festa di Halloween «Voglia di occulto»
Le origini Chi l’ha detto che è americana? La festa di Halloween ha origini anglosassoni. È risaputo. Ma alcuni storici fanno risalire questo evento addirittura al 4000 a. C. quando gli uomini usavano dividere l’anno in due parti, cioè in base alla transumanza del bestiame. Nel periodo fra ottobre e novembre la terra si preparava all’inverno ed era indispensabile ricoverare il bestiame in un luogo al coperto per garantirgli la sopravvivenza: questo è il periodo di Halloween. Ed anche i Celti festeggiavano l’inizio del Nuovo Anno il primo novembre e credevano che Samhain, Signore della Morte, chiamasse a sé tutti gli spiriti, permettendo al mondo delle anime di unirsi al mondo dei viventi. Altri, invece, ricordano che Halloween è nata in Italia e precisamente ad Orsara di Puglia dove, sin da tempi remoti, esiste la tradizione di svuotare le zucche, intagliarle ed illuminarne dall’interno con una candela. Infatti, ancor oggi, ad Orsara, nella notte di Ognissanti, si ardono falò con i rami delle ginestre e si decorano le finestre ed i palazzi con zucche scolpite. In questa magica notte i morti ritornano sulla terra per rincontrare i vivi e per loro vengono persino imbandite tavole con dolci di ogni tipo. Da Orsara partirono a fine Ottocento gli emigranti verso l’America. Portarono con sé le loro consuetudini.
Dal Sinodo Diocesano dei giovani una voce critica Diego Sileo: «Un evento legato a magia e stregoneria. Vale proprio la pena festeggiare?» MASSIMO BRANCATI l Da Potenza parte la crociata contro Halloween, la festa «importata» dalle tradizioni anglosassoni. Stasera zucche, mostri, streghe e candele per creare atmosfere «simpaticamente» horror. Diversi gli appuntamenti previsti in città, come riportiamo in questa stessa pagina. Ma il dibattito è acceso più che mai tra chi si tuffa a pesce in questa notte di magia e mistero e chi contesta una festa che con le nostre tradizioni non ha nulla a che vedere. In mezzo spuntano anche voci critiche che analizzano le ragioni e il significato del fenomeno. Diego Sileo, componente del Sinodo Diocesano dei giovani boccia l’evento etichettandolo come «un’esaltazione assurda di una voglia di occultismo, esplicita o implicita di tantissime persone. Ci sono tradizioni di carattere ambiguo e raccapricciante che proprio per queste loro peculiarità si spandono ad ampio raggio nel mondo intero». Halloween - celebrata principalmente negli Stati Uniti la notte del 31 ottobre e che rimanda a tradizioni antiche della cultura celtica e anglosassone - non è solo party nelle discoteche o «dolcetto o scherzetto». Sileo rincara la dose: «Elemento tipico della festa è la simbologia legata al mondo dell’occulto, tradotto sotto forma di immagini macabre, tra cui quelle realizzate con le zucche intagliate all’interno delle quali viene posta una candela accesa. Secondo il calendario celtico, in uso 2000 anni fa, fra i popoli inglesi, francesi e irlandesi spiega Sileo - l’anno nuovo iniziava il primo novembre, quindi l’arrivo dell’inver no, del freddo associato all’idea della morte e la credenza che gli spiriti esercitassero il loro potere sui raccolti dell’anno nuovo. Da qui il passo è stato breve per associarsi a credenze popolari nei vari paesi del mondo ma avendo tutte come denominatore comune la morte, il mondo dell’occulto, demoni di ogni specie che fanno capolino da quelle zucche intagliate, ripiene di luci fatue che portano un brivido serpeggiante lungo tutto il corpo dei bambini e non solo. I genitori devono essere i primi educatori a comprendere il vero senso storico di tale evento. Piuttosto che preparare una zucca vuota per i bambini, mettiamo un po’ di
sale nella nostra zucca. La conoscenza è la prima arma per edificare la saggezza e per fronteggiare le insidie della vita». Nella sua «battaglia» Sileo si confronta anche con molti giovani che non la pensano assolutamente come lui: «Confondono dice - in maniera lampante la differenza tra festa laica e festa pagana. L’esigenza di festeggiare Halloween è da paragonarsi con l’esigenza di fumare una sigaretta? È così difficile smettere? Un noto presule della Chiesa ha detto che «festeggiare la Halloween è rendere un Osanna al diavolo. Il quale, se adorato, anche soltanto per una notte, pensa di vantare dei diritti sulla persona». Per molte chiese cristiane - aggiunge Sileo - le origini di Halloween sono connesse alla magia, alla stregoneria, al satanismo e l’enfasi è basata sulla paura, sulle violenze e i demoni. La notte del 31 ottobre è il capodanno di Satana per cui gli adepti festeggiano facendo sacrifici di sangue umano, profanazioni
di tombe e altre diavolerie: è una notte in cui non c’è più una linea fra i vivi ed i morti, per cui si incontrano passeggiando. Resto sconcertato quando tanti insegnanti «di fede» fanno ritagliare immagini di zombie o mostraciattoli vari ai bambini, evidenziando ancora di più la loro ignoranza sul significato di tale festa. Ne abbiamo mai parlato ai nostri giovani di questo «maledetto» evento?». Secondo Sileo, Halloween è completamente incompatibile con la fede cristiana. Di qui l’appello ai fedeli di disertare la festa. Appello che riprende quello di don Aldo Buonaiuto, responsabile del Servizio Antisette Occulte dell'Associazione Papa Giovanni XXIII, secondo cui Halloween promuove «la cultura della morte» e favorisce «connivenze con il crimine e con spietate sette che non hanno alcuno scrupolo. Quest'inneggiamento al macabro e all'orrore - ha detto il sacerdote - spinge le nuove generazioni ad una mentalità magico-esoterica».
IL CASO Nel riquadro Diego Sileo. A destra una delle tante immagini postate su Facebook che contestano la festa di Halloween in nome della fede cristiana .
IL CARTELLONE TUTTI GLI EVENTI PROGRAMMATI PER OGGI. INIZIATIVA DELLA SCUOLA MEDIA «BUSCIOLANO»
Spettacoli e divertimento «horror» tra musica, danza e fotografia EMANUELA FERRARA
SCELTA
Festa delle famiglie al Play Planet. E per chi vuole ballare c’è il Mahè a Vaglio
STRADANZA
Spazio alle scuole di danza della città che si esibiranno con coreografie a tema
l Festa anglosassone? No. Festa per tutti. Oramai la notte di Halloween è riuscita a soppiantare la più tradizionale giornata italiana di Ognissanti. In pochi, soprattutto tra i più giovani, ricordano perché il primo novembre sul calendario sia segnato come giorno festivo. Si è tutti concentrati sulla notte precedente. Quella delle streghe per l’appunto. Dedicata a suo modo al culto dei morti, oggi Halloween è diventata l’occasione per far baldoria anche qui nel Bel Paese. Cosa accadrà nel capoluogo potentino? Tra danze, discoteca, concerti, cene ed addirittura qualche appuntamento culturale, ce n’è davvero per tutti i gusti e per tutte le tasche. Si parte dalla tanto acclamata «Notte Nera» nel centro storico del capoluogo. Balli in strada, giocolieri, musica e servizi dedicati ad ogni fascia d’età, piccini compresi. Si inizia dalle ore 17 con tanti appuntamenti concentrati tra Piazza Mario Pagano e la via più conosciuta della città. Al tramonto spazio al divertimento, le prime ore dei festeggiamenti saranno dedicate soprattutto ai più piccoli che alle ore 19 saranno sicuramente affascinati dall’esposizione di gufi e rapaci vari a cura di Michele Villano. Per gli adulti che non vogliono spostarsi da via Pretoria ma sono alla ricerca di qualcosa di più «forte» ci pensano lo 0971 e l’Arci 800 Lucano a dare vita a «La notte in bianco Sangue». Dall’aperitivo cattivo alla serata più mostruosa e magica che ci sia stata finora nell’regno degli inferi. Questo il loro slogan. La prima tappa si svolgerà al lounge bar 0971, start ore 21 e chiusura a mezzanotte. Per gli amanti della notte la
festa con cicchetti e musica indie rock proseguirà con la seconda tappa presso l’Arci 800. Spostandosi dal centro storico ci sono diversi locali che hanno organizzato serate a tema. Troviamo il ristorante pizzeria Al Drago che propone una serata danzante. Ingresso 10 euro con consumazione e successivi cocktail al costo di 3 euro. Chicca del locale l’aver organizzato il servizio navetta gratuito con partenza da piazza 18 Agosto a partire dalle ore 22.30. Spostandosi al Canterville in località San Luca Branca si troverà il concerto della tribute band Italian Him completamente gratuito. L’ingresso infatti è libero. Altro ingresso free proposto dal pub Il pipistrello nella suggestiva cornice del parco di Sant'Antonio la Macchia. Programma della serata: live music con Fat Harlot. La Taverna di Ludwig invece propone programmi differenziati. Si potrà consumare una cena a tema o, a partire dalle 23.30, prendere parte alla serata allietata dal dj-set Luigi Marengo e Carlo Romeo. Per questa seconda opzione l’ingresso è libero sulle rive del Basento. Per chi volesse qualcosa di più «tranquillo» e convenzionale, a partire dalle ore 21 al Cineteatro Don Bosco si terrà il concerto «Una carezza per Vasco» con la partecipazione degli storici musicisti di Vasco Rossi. Il biglietto d’ingresso è di 25 euro per la platea e di 20 euro per la galleria. L’evento è finalizzato alla raccolta di fondi a favore del centro di terapia integrata per bambini «La Lucciola». Per gli amanti invece della «discoteca a tutti i costi» due sono i locali più vicini che presenteranno serate a tema: il Cycas a
Tito Scalo ed il Mhaè a Vaglio di Basilicata. Qui la disco è garantita. Ma se si hanno dei bambini piccoli cosa si può fare? La soluzione l’ha pensata Play Planet con una grande festa di Halloween per famiglie (ore 18 – 22) e l’Happy Halloween Show a partire dalle 22.30. Ingresso compreso di prima consumazione 10 euro. Infine, per segnalare un appuntamento anche per chi a questa festa proprio non vuole partecipare nel classico modo danzante o farlo con un fine culturale, si segnala l’apertura presso il chiostro della chiesa di San Michele in via Pretoria della mostra fotografica collettiva «La notte di Halloween» promossa da Basilicata Foto. Anche i fanatici dello shopping avranno di che festeggiare, oltre che vedere le vetrine preferite del centro storico «animate» da danze a tema, potranno beneficiare di uno speciale sconto per l’acquisto di ogni articolo di colore nero. Ci sono però anche istituti scolastici che hanno deciso di dedicare la giornata alle tematiche legate ad Halloween. In modo particolare ci riferiamo all’istituto comprensivo Busciolano che a partire dalle ore 17 darà vita a «Walking to Halloween». Il percorso si svolgerà presso le aule di Strumento Musicale. Sarà un percorso multisensoriale in cui gli alunni del secondo e terzo corso eseguiranno quattro composizioni di ispirazione: «The Addams Family Theme», «Halloween Song», «A Hootin’ Howlin’ Halloween» e «Funeral March of a Marionette». Inoltre saranno recitate poesia a tema dagli alunni preparati dalla professoressa Antonella Laurita, mentre l’allestimento scenico è stato preparato dalle classi tenute dalla professoressa Franca Volonninno.
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.10.2012
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Basilicata Mezzogiorno
POTENZA CITTÀ E PROVINCIA I VII
Mercoledì 31 ottobre 2012
ROTONDA ATTESI I PREFABBRICATI. IL RITORNO A SCUOLA NONOSTANTE LE SCOSSE. URGE METTERE IN SICUREZZA IL CAMPANILE
Barbara aspetta un figlio nella terra del terremoto Un uomo a Viggianello vede salire fumo dalla terra: c’entra col sisma? Il sindaco rassicura: «Solo umidità» PINO PERCIANTE l ROTONDA. «Qua non si può stare». Barbara Armentano tra pochi giorni deve partorire. «Figurarsi se posso stare qui con un neonato. Se è brutto tempo ci piove dentro, non c’è la cucina, non ci sono i bagni». A sei giorni dal terremoto di magnitudo 5 che ha colpito il Pollino, esplode la protesta degli sfollati di Rotonda ospitati nelle tende. Ma la Regione si affretta a chiarire che invierà alcuni prefabbricati. Secondo quanto riferisce una nota di via Anzio, la Protezione civile installerà a Rotonda tre prefabbricati per sostituire le dieci tende che ospitano gli sfollati. I prefabbricati ospiteranno 24 persone le cui abitazioni in una zona rurale (Piano Incoronata) sono state dichiarate inagibili. «Non si può vivere così – incalza Barbara. - Ho anche una bambina di 5 anni. Ci vuole una casa vera». La casa di Barbara è per metà inagibile. Più avanti ci sono altre abitazioni su cui incombe il
pericolo di crollo. Il malumore è diffuso tra gli abitanti di questa zona. «Hanno installato le tende ma non ci hanno dato i minimi servizi per poter trascorrere in maniera adeguata questi giorni di emergenza», afferma un residente molto arrabbiato. «La nostra reazione - aggiunge - è dovuta all’abbandono in cui siamo stati fino ad ora lasciati». Intanto ieri mattina si sono riaperte le scuole: il liceo scientifico e il comprensivo. Ma durante le lezioni ci sono state nuove scosse e tanta paura fra gli studenti. Fuggi fuggi generale dalle aule verso il cortile antistante i due edifici. Poi i ragazzi sono comunque tornati a scuola. Il dirigente Nicola Straface ha ribadito: «gli edifici sono sicuri». Ciò nonostante qualche genitore ha esitato a mandare i figli a scuola. La vicepreside dello scientifico, la prof. Rosetta Pisani, la sottolineato la maturità dei ragazzi che, nonostante l’ansia del terremoto, sono rimasti a scuola. Intanto continuano i sopralluoghi e le verifiche. Ieri mattina ha fatto la sua comparsa in paese il cosiddetto «ragno». Un mezzo dei vigili del fuoco per mettere in sicurezza il campanile di Sant’Antonio a rischio crollo. Un abitante di Viggianello giura di aver visto uscire fumo dal terreno in una zona all’ingresso del paese. C’entra con il terremoto? Il sindaco, Vincenzo Cor-
raro, tende a rassicurare tutti: «Si tratta di nebbia o di umidità che sale dal terreno. Nulla a che vedere con gli eventi sismici». «Pieno sostegno alle popolazioni e ai produttori calabresi e lucani colpiti dai recenti eventi sismici'». Con queste parole il presidente della Commissione Agricoltura e sviluppo rurale del Parlamento europeo Paolo De Castro rinnova l'impegno degli eurodeputati dellacircoscrizione Sud a sostegno dei territori colpiti dal terremoto dei giorni scorsi. «In Europa - ha proseguito De Castro - ci impegneremo per l'attivazione di strumenti concreti di aiuto alle persone e alle imprese danneggiate, molte delle quali appartenenti al settore agricolo e alimentare, come accaduto in occasione dei terremoti dell'Emilia e dell'Aquila. È fondamentale che questi territori tornino al piu' presto alla normalità e lavoreremo affinchè questo accada in tempi brevi»'. Il presidente della Commissione Agricoltura del Parlamento europeo si recherà prossimamente nei territori colpiti dal sisma.
IL SISMA Nelle foto di Perciante alcune immagini dei danni del sisma a Rotonda
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TERRANOVA L’OPINIONE DI FEDERICO VALLICENTI CHIAROMONTE DECINE LE FAMIGLIE DI DISABILI CHE UTILIZZANO IL SERVIZIO DELL’OSPEDALE DELL’AREA SUD
«Turismo nel Pollino Odontoiatria per disabili e sisma: ora servono il servizio c’è ma va a singhiozzo soluzioni concrete» «Mesi di attesa per una visita di controllo» dice una madre FEDERICO VALICENTI * l Il terremoto nel Parco del Pollino non ha fatto altro che dare un’accelerata su quello che già era prevedibile che avvenisse: la fine del prodotto turistico nell’area Parco. Quantunque in agonia per incapacità sia degli amministratori che dei soggetti proposti all’accoglienza turistica che non hanno mai voluto o saputo far sistema tra di loro, Madre Natura ci ha messo il proprio carico e con il suo sciame sismico e la sua “ botta «di quinto grado di scala Mercalli» ha dichiarato fine alle ostilità indigene. Con amarezza dobbiamo prendere atto che, anche con una sorte di terrorismo mediatico, il Pollino oramai è diventata terra dove non conviene avventurarsi per trascorrere un tranquillo week- end. Ha voglia l’Alsia a consumare soldi per promuovere prodotti gastronomici, che aiuta i comuni nell’autoreferenza promuovendo sul nostro territorio sagre e sagrette senza creare un minimo di sistema condiviso tra il mondo ristorativo, produttivo e alberghiero, dove più che il prodotto o il territorio viene accontentato il sindachicchio di turno, dove l’incapacità di trasformare un prodotto di nicchia in un prodotto gourmet da far conoscere per poter essere poi acquistato e quindi diventare patrimonio di un intero territorio diventa un piccolo palcoscenico da
proporre ai propri, sempre di meno, futuri elettori. Ecco, il terremoto forse ha stoppato anche questo. E’ da sabato che i ristoranti ma soprattutto gli alberghi e gli agriturismi, pieni di clienti hanno disdette. Un bel ponte lungo atteso dagli operatori per impinguire le proprie casse cosi da poter tranquillamente superare l’inverno che si dimostra sempre di più un punto debole del nostro sistema turistico, con migliaia di euro spesi per sollecitare un turismo invernale che mai avverrà, vuoi per incapacità, vuoi per morfologia del territorio che è negata a qualunque seria attività in questo settore, sia perché il Parco e’ il Parco. Punto e basta. Tutte le attività di accoglienza turistica, alberghi agriturismo, B&B si sono improvvisamente svuotate. Il comparto da agonizzante diventa morto. Già non si faceva niente, ora siamo alla fine. Mi piacerebbe sapere e conoscere da parte degli amministratori, delle proloco,del Parco, della Regione, dell’Apt, dell’Alsia, delle Comunità Locali e di qualunque altra diavoleria di sigla, quali saranno le azioni di recupero di credibilità e di promozione del territorio per farlo rinascere (se mai è nato) e come fronteggiare questa crisi per risollevare o almeno alleviare in parte il baratro in cui è sprofondata. [* ristoratore]
MARIAPAOLA VERGALLITO l CHIAROMONTE. Un servizio bellissimo, utile, che viene utilizzato da decine di famiglie, non solo dell’area sud e non solo della Basilicata: è il servizio di odontoiatria per il «paziente critico» attivo da qualche anno presso l’ospedale di Chiaromonte. Un progetto sacrosanto, come sacrosanto, però, è il diritto delle famiglie di poterne godere in maniera appropriata. È quanto segnala la signora Maria Caldararo, madre di un ragazzo disabile di 28 anni. Ma andiamo con ordine. Il progetto nasce per pazienti che, a causa di gravi disabilità, hanno una limitata capacità di collaborare alle cure. Per questo motivo viene messa loro a disposizione un’equipe di medici che, tra le altre cose, prevede un piano anestesiologico personalizzato in base al paziente. «Nel mese di febbraio - spiega la signora Caldararo - mio figlio ha subito il primo intervento. Subito dopo ci è stato comunicato che, dopo un mese, ci avrebbero chiamati per i dovuti controlli. La chiamata, però, non è arrivata. I mesi sono diventati due, tre e così via. Intanto mio figlio aveva necessità di un controllo ma, nonostante le mie sollecitazioni, il giorno del controllo non è arrivato». La signora racconta che, dopo ogni sollecitazione, le veniva assicurato che, di lì a breve, sarebbe stata chiamata. Ma, evidentemente, così non è stato. Fino a poche settimane fa. «Dopo otto mesi - spiega ancora la signora - mi sono recata personalmente presso il presidio e ho lamentato palesemente il disagio mio e di mio figlio. Ho chiesto di parlare con i medici, ho spiegato, in maniera concitata, le mie ragioni. Alla fine sono stata “accontentata” e mio figlio è stato inserito in lista». La signora, però, non sembra molto contenta di questo. «È questo il punto - dice - io non voglio essere accontentata. Non voglio riuscire ad ottenere qual-
L’INTERVENTO
L’ intervento a febbraio e da allora per i controlli c’è stata solo attesa
cosa perché alzo la voce, perché chi non lo fa deve avere le stesse possibilità che ho io». La signora Caldararo evidenzia la necessità e l’utilità di un servizio del genere anche perché, in altri casi, sarebbe pressoché impossibile curare pazienti come suo figlio, che ha bisogno di essere accudito in tutto. «Ma - sottolinea - il servizio deve funzionare bene. Prima c’era il servizio di clown terapia. Ora, per colpa dei tagli, non è stata rinnovata la convenzione. Inoltre sarebbe bene aggiungere piccoli accorgimenti per accogliere anche le persone che vengono da lontano e che devono restare in ospedale tutto il giorno. Se i tagli sono necessari, tagliassero altrove, non nella sanità, soprattutto quella riservata a chi ha già quotidianamente bisogno di cure»
SANITÀ Ospedali colpiti dai tagli
CHIAROMONTE ASSICURATA LA RIPRESA DELLA CLOWN-TERAPIA «Siamo pronti ad ampliare il servizio» dicono i vertici dell’Azienda sanitaria l CHIAROMONTE. Il servizio odontoiatrico per pazienti critici è stato voluto dalla Direzione Generale dell’Azienda Sanitaria di Potenza, che, come si legge nel portale ufficiale dell’Asp, «ha dimostrato sempre più attenzione al vasto territorio, potenziando i servizi territoriali con particolare riguardo a quelli di eccellenza». Il servizio, si legge sempre sul sito, «ha fatto registrare già dei dati importanti». In merito alla segnalazione della signora Caldararo, che ha sollecitato, tra le altre cose, la cancellazione di alcuni servizi contingenti a causa dei tagli, abbiamo contattato l’azienda sanitaria di Potenza attraverso il suo ufficio stampa. Ci è stato riferito che dalle indagini effettuate risulta che il paziente in
questione a distanza di un mese dal primo intervento poteva subire il secondo intervento. «Si è reso necessario differire tale intervento odontoiatrico per far fronte a improcrastinabili urgenze. Il paziente è stato comunque operato successivamente». «La Direzione strategica dell’azienda sanitaria di Potenza sta, comunque, verificando la disponibilità dei professionisti perché il servizio possa essere integrato ed ampliato». Per quanto riguarda la questione legata alla clown terapia, servizio sollecitato dalla stessa signora Caldararo, ci è stato comunicato che «sarà riattivata nei prossimi mesi, poiché ritenuta indispensabile dallo stesso direttore generale Mario Mar[mp.verg] ra».
Estratto da: La Gazzetta del Mezzogiorno - 31.10.2012
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Basilicata Mezzogiorno
VIII I POTENZA CITTÀ E PROVINCIA
Mercoledì 31 ottobre 2012
POTENZA TRA I CONCORRENTI IL PROCURATORE AGGIUNTO DI CATANZARO, GIUSEPPE BORRELLI, E UNO DEI SUOI INDAGATI ALL’EPOCA DI TOGHE LUCANE, MODESTINO ROCA
Una poltrona, ventinove aspiranti Sono i magistrati in corsa per il posto di procuratore capo a Potenza. Diversi i big l POTENZA. Il procuratore aggiunto di Catanzaro Giuseppe Borrelli, il pm dell’inchiesta bis sulle toghe lucane, è tra i 29 magistrati in corsa per la poltrona da capo della Procura di Potenza. In gara, per coprire il posto lasciato da Giovanni Colangelo (ora capo della Procura di Napoli), c’è uno dei suoi indagati: il sostituto procuratore generale della Repubblica di Potenza, Modestino Roca. Il termine per presentare la domanda è scaduto ieri mattina. E oltre alle due toghe contrapposte nell’indagine calabrese, Borrelli e Roca, ci sono molti procuratori di Procure tagliate dal governo Monti: Giancarlo Grippo (procuratore a Vallo della Lucania, in passato facente funzioni a Potenza), Luciano D’Emmanuele (procuratore ad Ariano Irpino), Rosario Guerriero (procuratore a Sant’Angelo dei Lombardi), Salvatore De Luca (procuratore a Barcellona Pozzo di Gotto), Francesco Cosimo Prete (procuratore a Vasto), Domenico Angelo Raffaele Seccia (procuratore a Lucera), Leonardo Leone De Castris (procuratore a Rossano), Francesco Giuseppe Puleio (procuratore a Modica).
Tra i big nazionali c’è un sostituto della Procura nazionale antimafia: Gianfranco Donadio (originario di Chiaromonte). E un ex ispettore generale del ministero della Giustizia: Paolo Itri. Hanno presentato la domanda anche magistrati che in passato hanno già lavorato a Potenza: Erminio Rinaldi (ex pm antimafia a
Potenza, ora a Salerno), Francesco Mandoi (pm a Potenza una ventina d’anni fa, ora pm antimafia a Roma). Tra le toghe potentine c’è il procuratore facente funzioni Laura Triassi, magistrato proveniente da Napoli che da mesi sostituisce il procuratore Colangelo nella guida della Procura potentina (ha già all’attivo molte inchieste antimafia
MAGISTRATURA Il procuratore aggiunto di Catanzaro, Giuseppe Borrelli
AVIGLIANO NULLE LE RICERCHE DELL’ASSASSINO
e operazioni contro la criminalità organizzata). C’è anche il sostituto procuratore generale Giovanni Giorgio, provenienza Bari, con un lungo curriculum in uffici investigativi e di dirigenza. Tra gli altri: Alberto Cozzella (sostituto procuratore generale a Roma), Franco Pasquariello (giudice a Rossano), Antonella Giannelli (sostituto procuratore generale a Salerno), Antonio De Luce (presidente del Tribunale di Foggia), Federico Cafiero De Raho (procuratore aggiunto a Napoli), Maria Antonietta Troncone (procuratore aggiunto a Nola), Massimo Galli (sostituto procuratore generale a Napoli), Luigi Gay (procuratore aggiunto a Santa Maria Capua Vetere), Giovanni Spinosa (presidente del Tribunale di Teramo), Giuseppe Lucantonio (sostituto procuratore generale a Napoli), Antonio Gustapane (sostituto procuratore a Bologna), Domenico Airoma (procuratore aggiunto a Cosenza), Giuseppe Verzera (sostituto procuratore a Messina). Tutti e 29 hanno i titoli e l’anzianità per concorrere. Sarà il Csm a decidere chi tra loro sarà il capo della Procura di Potenza.
IL DOLORE E LA RABBIA DEI NIPOTI DELLA DONNA UCCISA NEL 1994
Omicidio Mecca «Non crediamo all’ipotesi da 18 anni un giallo della rapina finita nel sangue» SANDRA GUGLIELMI
l AVIGLIANO. Un corpo esanime riverso in un lago di sangue. Una tenda staccata dalla parete e poggiata sul cadavere straziato da 11 feroci fendenti inferti da arma da taglio. È la raccapricciante scena che si sono trovati davanti agli occhi i soccorritori e le forze dell’ordine accorse sul luogo del crimine. Era il 22 ottobre 1994 quando un’ancor’oggi ignota mano, brandendo un affilato coltello mai ritrovato, ha tolto la vita alla 72enne pensionata aviglianese Anna Maria Mecca. Sono trascorsi 18 anni da quel terribile sabato, 18 lunghi anni durante i quali un assassino ha continuato a godere della sua libertà e le indagini, aggrappatesi inizialmente a labilissimi indizi rivelatisi infondati, hanno imboccato un binario morto. La donna, che non aveva figli ed era vedova, viveva da sola in un appartamentino nel centro storico della cittadina gianturchiana. Il suo corpo fu trovato da una nipote che era solita andarla a trovare. Nell’appartamento di via Cairoli, dalle verifiche che seguirono, nulla pareva fuori posto. C’era solo la tavola ancora apparecchiata con i pochi resti del pranzo con al centro un bottiglione, vuoto, di due litri di vino, acquistato in un negozietto di alimentari la stessa mattina del delitto. Accanto un bicchiere, ancora pieno. Proprio attorno a questo particolare si costruì un’ipotesi accusatoria. Gli inquirenti, infatti, individuarono
un unico sospettato, un amico del defunto marito della vittima che era solito andarla a trovare e che durante le visite beveva sempre del vino che la donna gli offriva. Nonostante sospetti evanescenti, il pm Felicia Genovese che seguiva il caso avanzò anche richieste di misure cautelari, che vennero rigettate prima dal Gip e poi dal Tribunale del Riesame. Quando già si era giunti alla fase del processo fu la prova del Dna a togliere ogni dubbio e portare ad un verdetto di assoluzione che, alla fine, era stato chiesto anche dallo stesso pm. Gli esami della scientifica portarono, nel settembre del 1997, anche l’esclusione di un altro sospettato, un 33enne tunisino, Ben Mohamed Ezzedine Sebaii, arrestato con l’accusa di essere l’autore di una serie di rapine con omicidio a danni di vecchiette avvenute lungo il confine tra Basilicata e Puglia, il cui gruppo sanguigno non era coincidente con le tracce di sangue, non appartenenti alla vittima, trovate nell’appartamento. Sono sempre stati anche gli stesi familiari, tuttavia, ad escludere l’ipotesi di una rapina finita nel sangue. Le tracce biologiche presenti sul luogo del delitto e che sono servite a scagionare gli unici due sospettati nel corso di questi lunghi anni di dubbi e interrogativi, non hanno aiutato gli inquirenti a mettere alcun punto fermo su un efferato assassinio in cui mancano ancora il movente ed l’arma del delitto. Pare davvero ancora lontana la risoluzione del cold case aviglianese.
l AVIGLIANO. «Ero solita andare a trovare mia zia e quel giorno dovevo prendere da casa sua una pagnotta di pane che lei aveva acquistato per mia madre. La porta era accostata. La chiamai ma non ricevetti risposta ed entrai in cucina. Non vidi subito il corpo, ma mi accostai alla tenda che era inspiegabilmente, pensavo, a terra. Appena la scostai vidi il cadavere di mia zia e il sangue che la ricopriva. Scappai fuori e gridai. Poi, con i vicini chiamammo immediatamente i carabinieri». Ricorda con precisione, a distanza di anni, il ritrovamento del corpo della signora Anna Maria, la nipote Carmela Mecca. Era il 2008 quando lei e il fratello Vincenzo, tra i familiari che più assiduamente la frequentavano, vollero raccontare alla Gazzetta i loro ricordi e condividere dubbi e perplessità su un delitto che ancora chiede giustizia. Cosa successe? «Non abbiamo mai creduto – ci disse il signor Vincenzo - all’ipotesi di una rapina finita nel sangue. Non sapevamo bene cosa ci fosse nell’appartamento di nostra zia, ma all’apparenza era tutto al suo posto, anche i pochi soldi
che aveva in casa». Anche i vicini hanno sempre affermato di non aver sentito e visto niente, «anche se – ricorda il nipote - la sera successiva all’omicidio qualcuno raccontò di aver udito rumori provenire dall’appartamento già sotto sequestro. Dalle verifiche degli inquirenti, tuttavia, non emerse nulla». Una donna come tante, semplice e in buoni rapporti con tutti. Così descrivono Anna Maria coloro che la conoscevano. Una donna a cui nessuno, neanche tra i parenti, ha mai saputo attribuire alterchi con alcuno. «Pensiamo, in realtà, - ha dichiarato la nipote Carmela - che qualcosa di davvero banale sia sfociato in un terribile delitto». «Una cosa, tuttavia ci tengo a sottolinearla – ha detto l’uomo: i beni di nostra zia sono stati venduti e i proventi sono stati donati tutti alla chiesa. Noi non abbiamo preso nulla e tutto ciò che c’è da pagare annualmente per le spese cimiteriali è a mio carico personale». Una vita come tante quella della pensionata di via Cairoli, una vita che qualcuno ha deciso di spez[s. gugl.] zare con ferocia.
RIONERO UN INCONTRO Donare gli organi per rimettere in moto la vita DONATO DI LUCCHIO l RIONERO IN VULTURE.. Con il patrocinio del Comune, la locale sezione del Cif la cui presidente, Maddalena Lostaglio, ha introdotto i lavori, si è svolto, nella sala convegni di Palazzo Fortunato, l’incontro su «Donazione e Trapianto d’Organi – Rimetti in moto la Vita» alla presenza di un numeroso e qualificato uditorio ed intermezzi musicali eseguiti magistralmente dai maestri Luisa Intaglietta (voce) e Giuseppe Scibelli (pianola). Oltre all’introduzione della presidente che ha sottolineato, fra l’altro, «come la donazione di organi rappresenti un gesto di altruismo, di generosa e umana solidarietà, profondo amore verso il prossimo», sono intervenuti Biagio Cringoli, vice presidente dell’Aido regionale per il quale «la donazione deve essere un distintivo, un esempio di cultura sociale»; Angela Latorraca, del Centro Trapianti Basilicata,che ha fermato l’attenzione sulla necessità della «compatibilità fra donatore e ricevente» e don Felice Di Nardo, psicologo, si è soffermato, appunto sugli aspetti psicologici del tema. L’intervento – testimonianza più attesa era quella del rionerese 41enne Pietro Pitoia, un «tri – trapiantato» che, con olimpica serenità, ha spiegato tutti i contenuti, i particolari, della sua vita prima del trapianto e della sua «vera vita» da trapiantato iniziata oltre sei anni fa, il 18 giugno 2006. «Questa che vivo adesso è una rinascita, una vita più bella della precedente precisa l’uomo che ha subito, in contemporanea, trapianto di reni, pancreas e duodeno - Non penso che ci sia persona al mondo che viva ad un palmo da terra, come me, che non si senta rigenerato dal trapianto. Vivo una vita normale, come non mai, sono un attivo maratoneta e ne ho fatta una mezza cinque giorni fa a Pisa, dove sono stato operato e dove sono stato per un controllo. E’ necessario, davvero, favorire la cultura della donazione, senza scrupoli e senza remore».
POTENZA LO COMUNICA L’ASP Terminato il progetto sui voli notturni delle eliambulanze
POTENZA CONSIGLIO REGIONALE Commissione Fenice proroga dei lavori fino al gennaio 2013
l È’ terminato il progetto «Estate Sicura», il programma che ha impegnato, con voli notturni, le eliambulanze del Dipartimento interaziendale regionale emergenza sanitaria. Lo ha spiegato l’Asp di Potenza che ha spiegato che la decisione è maturata con il ritorno all'ora solare e con l'approssimarsi della stagione autunnale-invernale, caratterizzata da avverse condizioni atmosferiche non favorevoli al volo notturno. Il progetto è stato attivato in via sperimentale con l'utilizzo di elicotteri di recente progettazione in dotazione del 118 e abilitati a raggiungere le elisuperfici dei comuni, con lo scopo di potenziare le attività del Dires nell’arco delle 24 ore. Il progetto è stato realizzato grazie alla forte volontà della Regione di costituire una efficiente rete di soccorso a servizio dell’intero territorio regionale.
l Il Consiglio regionale della Basilicata ha approvato a maggioranza la proroga dei lavori della commissione d’inchiesta sul termovalorizzatore dei rifiuti «Fenice» di Melfi fino al 31 gennaio 2013, per permettere ai consiglieri di acquisire i dati delle analisi svolte dal Cnr. La proroga è stata richiesta dal presidente della commissione, Nicola Pagliuca (Pdl), il quale ha evidenziato che il lavoro d’inchiesta è terminato, ma «è opportuno prevedere una riunione per analizzare questi dati: il Cnr ha infatti svolto un lavoro completamente gratuito e non semplice, cominciato a giugno, quindi è comprensibile una proroga». In precedenza, rispondendo a un’interrogazione di Mario Venezia (Pdl), l’assessore all’ambiente, Vilma Mazzocco, ha spiegato di Potenza di approfondire le analisi sullo stato dell’acqua della diga del Pertusillo»
le altre notizie MELFI CRONACA
Non paga il pieno di benzina: denunciato n Un uomo di 30 anni, di Cerignola, è stato denunciato in stato di libertà alla magistratura dai carabinieri, con l’accusa di insolvenza fraudolenta, per non aver pagato un pieno di benzina che aveva appena fatto in un distributore di carburante sulla «Bradanica», nei pressi di Melfi. L'uomo è arrivato nell’area di servizio alla guida di un’auto di grossa cilindrata: ha chiesto e ottenuto il rifornimento ma è ripartito senza pagare. L’addetto alle pompe, però, ha rilevato il numero di targa della vettura e ha avvisato i Cc. In poche ore l’uomo è stato rintracciato e denunciato.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.10.2012
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Potenza Mercoledì 31 ottobre 2012
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REDAZIONE: Via Nazario Sauro, 102 - 85100 Potenza - Tel. 0971.69309
Stasera al cineteatro Don Bosco il concerto della band storica del cantautore italiano
Un abbraccio per Vasco
Musica e beneficenza miscela di uno degli eventi più attesi in città LUI lo chiama “Sig. Vasco Rossi”. E non per “scimmiottare” una delle star italiane più famose al mondo. Ma è un segno di rispetto. Verso Vasco Rossi il cantante e Vasco rossi uomo, padre. Ed è da qui che nasce “Standing Ovation- Una carezza per Vasco”, l’evento concerto che si terrà stasera alle 20.30 al cineteatro Don Bosco ideato dal fan e artista Massimiliano Ligrani, direttore artistico della manifestazione. Sul palco i musicisti storici della band della rockstar, Claudio “Gallo” Golinelli, Clara Moroni, Andrea “Cucchia” Innesto, Daniele “Roccia” Tedeschi e Mimmo Caporeale con la partecipazione straordinaria di Cristian “Cicci” Bagnoli e Lorenzo “lollo” Campani. Presentato ieri alla stampa nell’insolita location di un quaffer sponsor dell’iniziativa Hair spa Antonella, ha lo scopo di “abbracciare” Vasco in un momento difficile per l’artista. Un abbraccio cheoltrepass ai confini regionali, per espandersi a quelli limitrofi e non solo. Tantissimi infatti quelli che vengono da fuori regione e che nella mattinatasarannoaccolti alloungebarPiro pe run aperitivo pre - show. Frutto di un evento che approda sul palco dopo settimane di preparazione, trattandosi - come ha sottolineato lo stesso Ligrani - del secondo evento più importante di Vasco dopo il concerto dell’8 settembre. Non è solo musica l’evento di stasera. Il pubblico sarà infatti protagonista in un doppio senso: oltre a partecipare indossando un qualsiasi tipo di oggetto o indumento che richiami Halloween, potrà contribuire alla raccolta di fondi per il centro di terapia integrata per l’infanzia “La Lucciola” che aiuta bambini e ragazzi affetti da disabilità e disturbi dello sviluppo a Modena. Basterà acquistare una delle magliette offerte dallo sponsor Punto Radio a soli 10 euro. «Perchè ci sono bambini - riprende Ligrani che non hanno più un sorriso. E’ quindi nostro dovere aiutarli». Le risorse raccolte serviranno a risanare i danni strutturali causati dal terremoto. Un avvenimento, questo, molto sentito in basilicata, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti. Ed è per questo che in conferenza stampa Ligrani e la “sua band”si sono dati appuntamento per un altro grande evento, a Potenza, a sostegno delle popolazioni attualmente colpite dal terremoto sul Pollino. Anna Martino
I fondi raccolti durante la serata serviranno per riparare i danni causati dal terremoto al centro per l’infanzia “La lucciola” in provincia di Modena
Chiara Moroni ne approfitta per uno shampoo. A destra Claudio “Gallo” Gollinelli alle prese con la messa in piega. Nella foto in alto Ligrani, Sodano, Cristian “Cicci” Bagnoli e Golinelli durante la conferenza stampa di presentazione della serata (foto Andrea Mattiacci)
I PROTAGONISTI CLAUDIO Golinelli, soprannominato “Gallo”, è il bassista di Vasco rossi e della Steve Rogers Band. Suona dall’età di 8 anni. A 12 frequenta il conservatorio. Quattro anni dopo, folgorato da Paul McCartney, parte per Londra dove suona il basso elettrico con varie band della zona e realizz alcuni vinili. Da lì è un crescendo. Clara Moroni è una cantante e compositrice italiana. Conosce Vasco Rossi quando, affermata, Guido Elmi la chiama per curare gli arrangiamenti vocali e i cori del disco “Gli spari sopra”. Domenico Camporeale detto Mimmo è un tastierista, figlio d’arte. Nel 1980 viene contattato da Guido Elmi per l’audizione atta a formare a band che accompagnerà Vasco nel suo tour: nasce la Steve Rogers band. Lorenzo lollo Campani è un cantante, celebre voce solista del musical Notre Dame de Parsi di Cocciante. Andrea Innesto, detto “Cucchia” è il sassofonista della Steve Rogers band. Entra in pianta stabile nello staff di Vasco nel 1985 e realizza il primo album della Steve Rogers band “I duri non ballano”. Daniele Tedeschi è il batterista. Oltre a Vasco collabora con Masismo Ranieri, Gianni Tigni, Loredana Bertè, Gerardina Trovato, Angela Baraldi, Ricky Portera. Band “Freschi Lazzi e Spilli”: saranno loro ad aprire il concerto di oggi. Una band di giovanissimi lucani, molto conosciuti in Basilicata, faranno un rock davvero speciale, tipico del loro stile. Massimiliano Ligrani è un creativo poliedrico. Da diversi anni organizza eventi.
IN GIRO STASERA
Il centro storico ospita la “Notte nera” OGGI il centro storico di Potenza entrerà nello spirito di “Halloween” per la seconda edizione della “Notte nera”. Zucche in strada, truccatori per trasformare i bambini in maghetti e streghe, spettacoli di magia e ballerini nelle vetrine del centro storico e in piazza. E’ il programma della “Notte nera”. L’evento - organizzato in collaborazione con l'Ascom - comincerà alle 17 con le “Danze in vetrina” in alcuni negozi del centro storico. I truccatori saranno invece a disposizione dei bambini (e non solo) in lar-
go Caporella. Alle 18 parte invece da largo Pignatari una parata danzante, mentre in altri spazi del centro storico si svolgeranno spettacoli di maghi, proiezioni di film, spettacoli di danza ed “happy hour”. La “Notte nera” si concluderà alle 22.30 con il lancio delle lanterne. Per tutta la serata molti negozi resteranno aperti e sono previste degustazioni e cene ispirate ad Halloween, per creare un evento unico in collaborazione con i commercianti, “e dare un volto nuovo al nostro centro storico”.
Da “Play planet” serata di sound e sorprese IN occasione della magica notte tra il 31 ottobre e il primo novembre la “Carissimi Production art & show organization”, formata da tre ragazzi lucani, amanti della buona musica e del divertimento, ha creato un appuntamento - “Happy Hallloween show” - che vedrà la partecipazione straordinaria della bellissima Giulia Giarletta, Miss Basilicata 2012e finalistaa MissItalia. L’appuntamento è per le 22.30 da “Paly Planet” in via della Meccanica 3. L. C. W. , al secolo Lorenzo,Carmine e William, giovani intraprendentipotentini ,cheinventa-
La locandina dell’evento
no e realizzano eventi spettacolo di intrattenimento per il divertimento dei giovani e non , della regione, hanno ideato una serata ricca di sound e di sorprese. Il consiglio? Non «fartelo raccontare» ma partecipa.
“Walking to Halloween” Dalle 17 alla “Busciolano” “WALKING to Halloween”. Questo il titolo dell’iniziativa che si terrà oggi, a partire dalle 17, all’Istituto comprensivo “Busciolano”. Il percorso, che si svolgerà nella aule della classi a indirizzo “Musicale”, sarà multisensoriale e unirà, pertanto, alle immagini i suoni di Halloween. Gli alunni delle seconde e terze eseguiranno 4 composizioni: “The Addams family theme”, “Halloween song”, “A hootin’howlin Halloween” e“Funeral march of marionette”. Curiosità e poesie, invece, saranno recitate
dagli altri alunni preparati dalla professoressa Antonella Laurita, mentre l’allestimento scenico è stato curatao dalle classi della professoressa Franca Volonnino. L’iniziative «ha come obiettivo - ha spiegato il dirigente scolastico Anna Maria Calabrese - quello di riuscire a integrare nella società il tessuto scolastico fatto da tanti alunni che provengono da esperienze diverse». “Walking to Halloween” è, pertanto, un modo per unire culture e tradizioni non italiane.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.10.2012
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Potenza e provincia 21
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Picerno e Montemurro Oggi i funerali di Giulia e Rosanna, vittime dell’incidente di lunedì
Quelle due vite spese per gli altri
Impegnata nel volontariato l’uno e nella parrocchia l’altra, il dolore delle comunità PICERNO e MONTEMURRO - Due vite spezzate, due comunità dilaniate dal dolore. Ha sconvolto tutti la tragica morte di Rosanna Coletta, 43 anni, di Picerno e Giulia Rotundo, 23 anni, di Montemurro. Sono appena le 9 di lunedì quando le due Lancia su cui erano a bordo le donne si scontrano a meno di un chilometro dallo svincolo di Pergola Nord, frazione di Marsico Nuovo e a pochi metri dal bivio di Sasso di Castalda. Per cause ancora da accertare sembra che l’auto alla guida della ventitreenne abbia perso il controllo e dopo un urto contro il guard rail sia finita sulla corsia opposta dove nel frattempo viaggiava l’auto della quartatreenne. Giulia è morta poco dopo l’arrivo all’ospedale San Carlo di Potenza. Rosanna, invece, è morta sul colpo. Insieme a lei altre due amiche, fuori pericolo. Oggi si svolgeranno i funerali di entrambe. Quello di Giulia è previsto alle 15 a Montemurro, dove il sindaco ha proclamato lutto cittadino. Quello di Rosanna, invece, sarà celebrato alle 15.30 presso la chiesa madre di Picerno. Due donne straordinarie Rosanna e Giulia. Tanti gli interessi in comune. L’impegno nel sociale prima di tutto. Rosanna, sorella di Luciana Coletta, segretario regionale dei Comunisti Sinistra popolare, era presidente dell’associazione di volontariato “Tendi la mano” nata nell’ottobre di otto anni fa per favorire l’integrazione dei disabili. Un’amore disinteressato. Ecco cosa provava Rosanna per il suo lavoro. Tant’è che non molto tempo fa ha inaugurato una nuova sede dell’associazione, a Marsico Nuovo, dove si stava recando domenica scorsa quando è avvenuto l’incidente. Rosanna lascia due figli e tutta una vita davanti. La stessa che stava ad attendere Giulia. Bella, simpatica, estroversa, gioviale. Così la ricordano amici e familiari. Anche
Il paese attorno ai familiari di Rosanna
Picerno saluta il suo angelo
Sopra Rosanna all’inaugurazione della sede di Marsico Nuovo. A lato Giulia Rotundo e le immagini dell’incidente. A destra Rosanna Coletta
lei molto impegnata nel sociale e nella parrocchia che frequentava assiduamente, facendo parte del gruppo liturgico. Dopo essersi diplomata all’istituto tecnico
commerciale di Moliterno, si era iscritta all’università e allo stesso tempo lavorava presso una società di Brienza. Non sono riuscite a porta-
re avanti i loro progetti Rosanna e Giulia. I loro sogni sono andati in frantumi nell’urto di quella domenica mattina quando l’asfalto bagnato ha probabilmente
PICERNO -Dal civico 6 di corso Umberto Primo nella cittadina picernese, ieri, è stato un via vai di persone, che hanno voluto stringersi attorno ai familiari di Rosanna, presidente dell'Associazione “Tendi la Mano” di Picerno, da sempre impegnata nel mondo del volontariato, deceduta l'altro giorno nel tragico incidente stradale avvenuto sulla statale 598 Fondo Valle dell'Agri, in località Pergola dove, insieme alla 43enne di Picerno, ha perso la vita anche Giulia Rotundo, 23 anni, di Montemurro, oltre a due feriti. In tanti hanno voluto salutarla per l’ultima volta. Rosanna lascia un vuoto incolmabile e due figli, Erika e Mariano. Il corteo funebre si muoverà questo pomeriggio da corso Umberto Primo, per raggiungere la Chiesa Madre di Picerno, dove si terrà l'ultimo saluto a Rosanna: tifosissima della Juventus e fan di Del Piero, con una vita, purtroppo breve, trascorsa ad aiutare il prossimo, ed in particolare i portatori di handicap. Sembra di rivederla agli amici che l’hanno accompagnata in questa avventura, sorridente al fianco del sindaco di Marsico, Domenico Vita, al momento del taglio del nastro all’inaugurazione della sede inaugurata il 24 ottobre scorso, in località Galaino. Perchè Rosanna era amata e conosciuta da tutti. Difficile trovare qualcuno che non fosse a conoscenza della sua opera. Ogni anno, infatti, in paese organizzava una festa per aiutare i disabili, una cena e uno spettacolo per raccogliere fondi. Una battaglia a fianco dei portatori di handicap: non perdeva tempo, si esponeva, ci metteva la faccia. A Picerno mancherà il suo angelo. Claudio Buono
Intanto alla città di Sinisgalli lutto cittadino per la ragazza dagli occhi dolci
fatto sbandare l’auto di Giulia. Sul posto sono subito giunti i carabinieri, vigili del fuoco e Anas (la strada infatti è rimasta chiusa al traffico per due ore). Sono
ancora in corso le indagini per accertare la dinamica dell’incidente. Di certo c’è la fine di due giovani vite e il dolore di due comunità.
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.10.2012
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24 Tramutola I consigli del responsabile Carmine Lizza in caso di pericolo
Maltempo, ritorno alla normalità La famiglia salvata dall’Anpas nei giorni scorsi è rientrata nella propria abitazione TRAMUTOLA - E' tornata nella propria abitazione, un grosso spavento e tanta paura. E' ciò che ha vissuto una famiglia che due giorni fa, in contrada Raspulli, territorio di Tramutola, è stata portata in salvo dai volontari della Protezione civile Anpas e dal “Gruppo Lucano”, dopo che la propria abitazione, vicino al fiume Agri, è stata interessata dall'esondazione di un canale laterale, creando lo stato di emergenza. Attimi di paura e di apprensione per la famiglia che spaventata dall'innalzamento dell'acqua nei pressi della propria casa, ha allertato immediatamente i volontari della Protezione civile. La macchina dei soccorsi si è messa immediatamente in moto. Una procedura seguita nei dettagli dall'Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze). «In questi casi - ha spiegato il responsabile nazionale Protezione Civile Anpas, nonchè geologo, Carmine Lizza - è stato quello di comunicare l'intervento, avvisando il sindaco del paese, i Vigili del Fuoco che si sono attivati, i colleghi del “Gruppo Lucano” dell'area, di cui il responsabile Mazziotta». La famiglia all'arrivo dei soccorsi stava ancora dentro casa e «abbiamo seguito - ha continuato Lizza - il Piano di Protezione civile che prevede le procedure di
Il consigliere dell’Idv torna sul muro caduto nel settembre 2011
Forte: «Una vergogna il degrado di via dei Caduti a Lauria»
L’abitazione interessata all’evacuazione
rischio idrogeologico. Sul posto la squadra ha fatto un'operazione di “cancello” (chiusura) per bloccare la circolazione in mantenimento sull'area interessata dall'evento alluvionale». Dopo l'operazione di messa in sicurezza la famiglia rassicurata è ritornata nella propria abitazione. Comunque per il responsabile nazionale dell'Anpas «è necessario in ogni caso procede-
Roseti racconta la sua disavventura
re alla messa in pratica (esercitazioni e simulazioni), del Piano». «Soltanto un Piano conosciuto dai cittadini - ha aggiunto Lizza - può essere utilizzato come uno strumento utile per l'emergenza e la prevenzione». Sul fronte maltempo le situazioni più critiche registrate tra sabato e domenica stanno tornando alla normalità. Angela Pepe
LAURIA - «E’ sempre una sconfitta continuare a vedere l'immobilismo della Pubblica amministrazione e i vincoli farraginosi della burocrazia. Non esistono altri aggettivi se non quello di vergognoso per la situazione di degrado di Via Caduti 7 Settembre '43. Un muro che cede nel settembre 2011». A dichiararlo il consigliere comunale di Lauria Francesco Forte (Lauria libera- Idv) il quale sottolinea che da più di un anno chiede chiarimenti. «Adesso si è toccato il fondo e la pazienza di chi da mesi - evidenzia - vede nel bel mezzo di una strada comunale di fondamentale importanza, un accumulo di terra e massi dove la natura ormai ha fatto sbocciare fiori e piante». «Voglio ricordare che in data 4/7/2012 la Giunta regionale con deliberazione N. 865 autorizzava ad eseguire i lavori di ripristino concedendo 21mila euro e che la Giunta comunale con deliberazione n. 102 del 08/08/2012 approvava la variazione al bilancio di previsione all'esercizio finanziario, in cui si prevedeva l'intervento in questione. Da quel momento - conclude i soldi sono arrivati, il progetto, a detta di tutti è pronto, ma il muro agli occhi della popolazione è ancora dove era un anno fa».
Viggiano Bilancio positivo per il quarto raduno in Cilento
Senise, appello Il Gruppo lucano riscuote consensi al senso civico anche fuori dai confini regionali
SENISE - Arriva da un cittadino di Senise, un accorato appello al civico comportamento. Ottavio Roseti, si è ritrovato, suo malgrado, a vivere una brutta disavventura a Potenza. Viaggiava, la mattina del 31 agosto scorso, a bordo di una Renault Twingo, intestata al figlio nella intersezione tra via della Chimica e via della Fisica. Dopo aver fatto lo stop per incanalarsi in via Senise dell'Edilizia, veniva violentemente urtato da una Fiat Punto; un impatto così forte da far girare di traverso la piccola Renault. Sul posto sono arrivati i vigili urbani ed anche il 118 che immediatamente hanno trasferito Roseti al San Carlo. Da dove è stato dimesso in serata con una prognosi di dieci giorni. Dopo di che il nulla ed ecco che, dopo aver atteso inutilmente, il signor Roseti, chiede a chi ha visto ed assistito all'incidente di dare un segnale: «Voglio rammentare, che era la mattina del 31 agosto scorso e che io ho ricevuto un colpo di frusta che mi ha limitato nei movimenti per dieci giorni ed ancora ne porto le conseguenze; così come l'auto con la quale viaggiavo che pure è uscita mal-
concia. Pertanto, dopo aver aspettato quasi due mesi, mi permetto di chiedere a quanti mi hanno avvicinato per sincerarsi del mio stato di salute dopo l'urto e che mi hanno anche assicurato di conoscere il proprietario della Fiat Punto e dunque di stare tranquilli. Neppure i vigili urbani che hanno fatto i rilievi, mi hanno fatto sapere nulla. Per una semplice correttezza, io vorrei fare l'appello, anzitutto al proprietario della Fiat Punto che deve sentire un obbligo morale ancorchè sociale e poi mi rivolgo a tutti gli altri presenti all'incidente. Non si può infatti fare finta di niente in casi come questi, perché sarebbe un segnale negativo, per eventi ancora più gravi; che esempio diamo ai giovani e che società continuiamo a rappresentare. Per mia fortuna sono rimasto vivo e posso raccontare la disavventura ma questo è solo un dettaglio per quanti invocano una diversa società. Dare un segnale di civiltà significa aiutare la società a vivere meglio». Gianni Costantino
VIGGIANO - Il Gruppo Lucano di protezione civile è sempre più grande e sempre più lucano, dopo la bella accoglienza dei Cilentani. Si è concluso in un tripudio, il IV raduno del Gl, svoltosi domenica a Celle di Bulgheria (Sa), al quale hanno partecipato oltre 50 rappresentanze amministrative, 90 delle 102 sedi dell'organizzazione lucana, oltre a più di un migliaio dei suoi 4.500 volontari. Grande successo hanno avuto tutte le iniziative nei plessi scolastici del Cilento, che sono stati raggiunti dalla campagna d'informazione sul rischio sismico “Con il terremoto io non tremo”, lanciata un anno fa su sollecitazione del Dipartimento nazionale della Protezione Civile. Mille ragazzi della scuole dell'obbligo e liceali hanno potuto beneficiare dei seminari di approfondimento sul tema attualissimo del terremoto, della protezione civile e quello della prevenzione dal rischio sismico. Questi sono stati tenuti dai docenti universitari della Divisione scientifica del Gruppo lucano, tra cui Luciano Garramone, Giuseppe Guarino ed Italo Sgrosso. A loro si sono aggiunti ricercatori e professionisti tutti iscritti e volontari del gruppo da anni. L'area della logistica ha curato con le cucine campali il servizio mensa, che ha consentito a tutti i volontari e agli ospiti di pranzare. Particolarmente impegnati sono stati in questo senso i responsabili di comparto tra cui Vito Bruno, Antonio Casciano e Marco Mangieri che hanno coordinato i 50 volontari che a vario titolo, provenienti da tante sedi del gruppo, hanno predisposto ogni particolare dell'evento non ultimo la variazione del programma dovuta al maltempo che però non ha impedito la manifestazione. La presenza di numerosissime delegazioni di amministratori locali oltre a quella del vice presidente vicario del Parlamento europeo, Gianni Pittella, del consigliere regionale campano, Luigi Cobellis, del presidente della Provincia di Potenza, Piero Lacorazza, dell'assessore alla Protezione civile della Provincia di Salerno Attilio Pierro, ha contribuito ad animare l'evento. Tantissimi gli interventi, che alternatisi a quelli dei volontari hanno arricchito sul piano dell'integrazione delle informazioni il dibattito sul tema del rapporto tra cittadini ed
Alcune immagini dell’iniziativa
istituzioni e crisi dei valori politici e sociali. Molto interessante l'intesa tra sindaci cilentani e della Basilicata sugli aspetti culturali ed etici che li uniscono in una sola anima lucana. In tal senso nel pomeriggio di domenica di concerto con la Fondazione “Angelo Vassallo”, si è approfondito il tema sociale utilizzando i tre vettori rappresentati dal volontariato, dalla sicurezza e dal benessere comune legati dal filo del senso di coesione tra i cittadini. Nell'occasione si è ricordata la figura del sindaco pescatore Angelo Vassallo, tragicamente scomparso, esempio di cultura e dell'attaccamento al territorio cilentano. Impressionati i delegati delle protezioni civili dell'Um-
bria, della Marche e del Friuli che pur essendo esempi di efficienza hanno colto l'essenza, non senza meraviglia, della grande organizzazione lucana, con la quale hanno già deciso di intrattenere rapporti sempre più profondi, approfondendo i gemellaggi in atto da qualche anno. Si è molto parlato in tutti i momenti dei progetti avvenire, oltre che dei processi che hanno consentito a questo esempio quasi unico in Italia, di emergere anche ai livelli internazionali. Nel complesso tutto l'evento del 2012 è risultato un successo, il traguardo dei 5.000 volontari è ormai poco distante. Antonio Corrado a.corrado@luedi.it
Estratto da: Il Quotidiano della Basilicata - 31.10.2012
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Basilicata Mezzogiorno
Matera 27
Mercoledì 31 ottobre 2012
Pino spiega: «L’uragano ha esaltato il senso patriottico della città di New York»
Cinque materani raccontano Sandy I turisti si trovano nella parte alta di Manhattan, quella meno colpita Provincia, Pdl: «Siamo l’unica vera forza che fa opposizione»
CONTINUA l'Odissea dei ciqnue materani bloccati a New York dall'uragano Sandy. Pino, Anna, Donato, Luciana e Silvia hanno trovato riparo in albergo, senza essere investiti dalla perturbazione newyorkese. I cinque turisti della città dei Sassi si trovano nella parte alta di Manhattan, piùprecisamente nei pressi di Broadway, sulla 76esima strada. Questa è la zona più tranquilla della città statunitense, ma 20 km più a sud si è scatenato il diluvio: intere strade che assomigliano a fiumi in piena, scantinati allagati, alberi divelti, cassonetti ribaltati. Ma per fortuna i nostri concittadini sono in una parte della città sicura. «Dalla finestra dellanostra camerad’albergo - ci spiega Pino Eletti, contattato telefonicamente nel pomeriggio di ieri - vediamo una situazione tutto sommato tranquilla. Al di la di qualche albero spezzato o di qualche segnale stradale piegato, sembra che c’è stato un normale temporale, forse di una portata consistente, ma per fortuna non siamo stati travolti dal vero e proprio uragano. Dalle informazioni che abbiamo avuto, a circa 20 km da noi c’è una situazione più drammatica. Vero nella 31esima strada sono rimasti senza corrente elettrica e anche la comunicazione via internet è interrotta. Noi invece abbiamo sempre avuto la corrente elettrica e anche la connessione internet. In questo modoabbiamo potuto comunicare con i nostri cari a Matera e rassicurarli circa le nostre condizioni. E’ ovvio che alcuni disagi ci sono. Ovviamente non possiamo uscire dall’albergo. In più nessun mezzo è autorizzato alla circolazione stradale, solamente i taxi possono viaggiare e solo in alcune zone della città. In ogni angolo c’è sempre del personale di polizia e dei vigili del fuoco pronti ad intervenire in caso di necessità». Quindi disagi contenuti per i cinque materani “ostaggio” di Sandy. Anche se il numero pare sia più elevato. Infatti pareche cisiano almeno altre due coppie che sono in viaggio di nozze negli States e anche loro in queste ore dovrebbero trovarsi a New York, invece un’altra coppia di materani è riuscita a schivare l’uragano e rientrare in
Il consigliere provinciale Pdl Stigliano
Come New York si mostra agli occhi dei cinque materani
CONSORZIO Chiurazzi e Antezza soddisfatti
Italia, propio un giorno prima del decreto di cancellazione dei voli aerei. Nel suo racconto Pino ha poi sottolineato un particolare aspetto di questa vicenda: «In queste situazioni di pericolo nei newyorkesi sale un senso patriottico che li porta ad aiutarsi l’un l’altro. Tutti sempre disponibili e cordiali. Anche in albergo, per esempio, hanno messo a disposizione la cucina: si può fare colazione in qualsiasi momento della giornata, anche perchè tutti i negozi sono chiusi e altrimenti non ci si potrebbe approvvigionare dei viveri». Adesso si pensa al ritorno a
Continua la mobilitaizone di lavoratori Inps, Inail e Inpdap CONTINUA la mobilitazione a Matera dei lavoratori di Inps, Inail e Inpdap, con presidi davanti all'ingresso delle sedi degli istituti della provincia per sensibilizzare e informare i cittadini sulle difficoltà che stanno affrontando a seguito degli ultimi provvedimenti assunti dal governo Monti che mettono a rischio l'erogazione dei servizi a cittadini e pensionati e dei rischi legati a un'ulteriore taglio di costi e di personale dopo quelli subiti dal 2008 a oggi. Una questione molto sentita che si aggiunge alle tante altre difficoltà che si susseguono ancora in questo particolare momento storico. Alla mobilitazione ha aderito la maggioranza dei lavoratori praticando un vero e propri stop di mezz'ora di tutte le attività. Questa forma di mobilitazione seguirà passo dopo passo sia l'iter legislativo del ddl, che l'iter applicativo della spending review. «Purtroppo ciò che sta caratterizzando questo governo è l'emanazione di provvedimenti che contengono ancora una volta tagli lineari e che risultano essere presi in maniera frettolosa, sommaria e superficiale e che spesso contengono anche norme di dubbia legittimità e senza una idea di riforma della P. A. . I lavoratori per questo sono decisi a proseguire con lo stato di agitazione e con ulteriori forme di mobilitazione se non ci saranno risposte concrete ad una situazione complessiva che, se confermata, creerà non pochi problemi ai cittadini».
casa. Scampato il pericolo bisogna riorganizzarsi per trovare i voli per rientrare in Italia prima e a Matera poi. «Domani(oggi perchilegge) dovremmo sapere - conclude Pino Eletti - se possiamo riprendere il viaggio. Sicuramente è stata cancellata la tappa del viaggio che ci avrebbe portato a Los Angels, quindi dovremmo dirigerci a San Francisco per poi fare ritorno a casa». E sicuramente Pino, Donato e gli altri della compagnia avranno di che raccontare al loro ritorno. Antonio Mutasci a.mutasci@luedi.it
I senatori del Pd Carlo Chiurazzi, Filippo Bubbico e Maria Antezza esprimono soddisfazione per l'esito dell'incontro presso la Prefettura di Matera riguardo alla sospensione delle forniture elettriche agli impianti idrici del Consorzio di bonifica di Bradano e Metaponto. «Nelle ultime settimane - spiegano - «abbiamo condotto un'assidua interlocuzione coi vertici dell'Enel affinché la società abbandonasse le proprie rigide posizioni, benché motivate da un credito significativo, e si aprisse invece a un confronto e a una mediazione col Consorzio di bonifica. L'incontro tenutosi in Prefettura di Matera costituisce un decisivo passo in avanti. Abbiamo particolarmente apprezzato - concludono Chiurazzi, Bubbico e Antezza - la volontà di giungere a un accordo e la scelta di Enel di assumere una posizione ragionevole e di apertura: in queste ore stiamo lavorando affinché l'Enel possa accogliere tutte le priorità identificate dal Consorzio, al fine di non pregiudicare i raccolti e la sopravvivenza stessa di imprese agricole già provate dalla crisi economica in atto». matera@luedi.it
LA SURROGA dei tre nuovi assessori con l’ingresso in Consiglio di Auletta per i Socialisti, Ferruzzi per i Popolari Uniti e Bucello per il Partito Democratico è stato il piatto forte del Consiglio provinciale di ieri che ha anche parzialmente accolto e accettato un vecchio debito fuori bilancio. L’occasione è stata anche quella giusta per il Presidente Stella per presentare il nuovo esecutivo e chiarire obiettivi e compiti della giunta che va a guidare. In questo contesto e nel dibattito che si è successivamente sviluppato non manca anche l’intervento dei consiglieri del Popolo della Libertà Stigliano e Pierro che rilevano come il Pdl sia oramai «l’unica vera forza di opposizione presente all’interno dell’assemblea di via Ridola». «Il Popolo della Libertà, ha tenuto a precisare che l'apertura della crisi della maggioranza è stata determinata non da motivi politico-programmatici, ma esclusivamente da questioni di scambio di poltrone e di postazioni di potere tra le variegate forze partitiche del centrosinistra, che nulla hanno a che vedere con l'affronto reale dei proble-
mi, del miglioramento dei servizi, della buona amministrazione» scrivono i due consiglieri. «Le nomine assessorili sono avvenute nella piena osservanza del “Manuale Cencelli”, che nulla ha da invidiare alle logiche della Prima Repubblica. Purtroppo a denunciare questo stato di fatto è rimasto solo il gruppo del Popolo della Libertà, come risultante dagli interventi in aula di Stigliano e Pierro. Tutti gli altri gruppi di sinistra, centro ed ex minoranze, non hanno risparmiato sperticati apprezzamenti nei confronti del nuovo esecutivo Stella, facendo così emergere con chiarezza che l'unica vera forza di opposizione in seno al Consiglio Provinciale resta il Popolo della Libertà. Di tanto si riscontra conferma nella trattazione dei successivi punti all'ordine del giorno riguardanti la nomina dei revisori dei conti di Ageforma, Apea, del componente della Commissione Regionale per l'Immigrazione e della Commissione Regionale dei Lucani all'Estero, dove i consiglieri azzurri con rammarico ma per protesta hanno abbandonato l'aula».
Il capitano dei carabinieri Basilio ha descritto la svolta che condusse all’arresto dell’uomo
Spari in via Gagarin, Martino in aula LA svolta delle indagini che condussero all’arresto di Domenico Martino per il duplice omicidio di Daniel Iliescu e Francesco Di Cuia è stata al centro dell’udienza che si è svolta ieri in corte d’assise a Potenza. Il capitano Michele Basilio, all’epoca dei fatti a capo del Nucleo investigativo dei carabinieri, ha raccontato in aula, ieri le motivazioni che hanno portato al cambio di passo che ha portato al fermo di Domenico Martino. Alla base della scelta investigativa, infatti, ci furono elementi sostanziali e una fondamentale testimonianza, quella della madre della donna contesa fra Iliescu e Martino che nel corso di un interrogatorio ammise di aver raccolto le confidenze della figlia messa a parte, a sua volta, proprio da Martino dell’esatta dinamica dei fatti che lo vedeva protagonista. L’uomo, infatti, che non gradiva la relazione tra Veronica e Danil Iliescu (che, secondo lui, l’avrebbe condotta alla tossicodipendenza,
ndr.) lo avrebbe ucciso per eliminare un rivale. In aula ieri sono stati ascoltati anche altri due testimoni che hanno confermato la stessa versione della donna, di cui erano venuti a conoscenza in circostanze differenti. All’udienza ha preso parte anche l’imputato, protetto da una mascherina igienica, attualmente detenuto a Paliano dove viene curato per una forma di tbc. Ieri, in aula, sono stati ripercorsi i passaggi decisivi delle indagini che esclusero Maaouag Hicham, concentrando l’attenzione su Domenico Martino. Nel corso della sua audizione, il capitano Basilio, dall’ottobre scorso al comando della compagnia di Amelia, ha descritto gli elementi che lo convinsero che la pista da seguire era quella che conduceva alla figura di Domenico Martino e all’ambiente che ruotava attorno a lui. Antonella Ciervo a.ciervo@luedi.it