Radio Corriere Tv by Vibrazioni Lucane

Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997

TV RADIOCORRIERE SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA numero 19 - anno 82

10 maggio 2013

Una speranza contro la leucemia

Una lama di luce

E DI SOLIDARIETà La Rai per il carabiniere Giangrande

FABIO CANINO

AGGRATIS!

SALONE DEL LIBRO

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Il Commissario Montalbano

in questo numero

Vita da strada Fabrizio Casinelli

Cari Amici e care amiche,

STEFANIA

ROCCA

Sommario numero 19

ENZO

TORTORA

04. SERATA MONTALBANO 10. SPECIALE TG1 12. LIA CELI 16. è uno di quei giorni 20. AGGRATIS!

GIULIO

30. salone del libro 2013

GUAZZINI

40. italiani 50. dicono di noi 52. la settimana di raisport 53. top 5 54. agenda 56. PALINSESTI SETTIMANALI

LA CITTà IDEALE TV RADIOCORRIERE SETTIMANALE DELLA RAI RADIOTELEVISIONE ITALIANA Reg. Trib. n. 673 del 16 dicembre 1997 Numero 19 - Anno 82 10 maggio 2013

A cura dell'Ufficio Stampa Rai

Direttore responsabile FABRIZIO CASINELLI

Coordinamento Desk Marina Cocozza (c.s.)

Redazione - Rai, Viale Mazzini, 14 00195 Roma Tel. 06 36864313 - fax 06 3242420 www.ufficiostampa.rai.it ufficiostampa@rai.it

Anna Fraschetti (c.r.), Serena Iannicelli (c.r.), Dante Fabiani (vc.r.), Carlo Casoli (c.s.), Mauro Scaramuzzo (c.s.)

In redazione Silvia Battazza, Antonio Caggiano, Stefano Corradino, Rossella Ferruzza, Emilio Fuccillo, Lucilla Perelli Rizzo, Rita Pernarella, Scina Santacatterina Segreteria Gian Marco Fabretti, Marina Matteucci Maria Rita Burghi, Valentina Dragani

Realizzazione grafica, impaginazione e sito internet Valerio Rosati, Cinzia Geromino, Luca Romanelli, Claudia Tore Fotografico Barbara Pellegrino, Fabiola Sanesi Palinsesti Michele Trobbiani, Filippo Blandino, Anna Penta

la primavera stenta ad arrivare, ma come un raggio di sole si affaccia tra le nuvole, ecco che siamo pronti a posizionarci per farci baciare da quei raggi UVA. Ammettiamolo: noi italiani siamo malati di tintarella. Non riusciamo a rinunciare alla pelle abbronzata. è come se ci fosse una sindrome da sole, quella di percepire il proprio corpo bello solo se molto scuro. D’estate il mare, d’inverno la montagna e poi tante lampade. Oltre 10 milioni di italiani sono ormai alla dipendenza da tintarella. Una dipendenza che purtroppo espone a rischi gravissimi per la salute. E in molti, soprattutto i più giovani, sottovalutano quelli che sono gli effetti del troppo sole. Dopo almeno otto mesi lontani dai raggi, dopo i primi weekend al mare purtroppo si registrano regolarmente record di scottature ed eritemi solari. Perché quando si fugge verso la spiaggia puntualmente si dimenticano creme solari, o si portano quelle dell'anno passato che però potrebbero essere scadute. Il 54% degli italiani si scotta sotto il sole, ma l'ustione non è da prendere sottogamba. Nel 2012, infatti, 11 mila connazionali si sono ammalati di melanoma. Maggio è il mese della prevenzione del cancro della pelle. Negli Stati Uniti gli esperti del Seattle Cancer Care Alliance, hanno stilato quelli che sono i passi fondamentali per proteggersi dal rischio di tumore, o cancro della pelle nelle diverse forme, tra cui il pericoloso melanoma. In linea generale, per quanto possibile, limitare l’esposizione al Sole. I danni alla pelle si verificano nel corso del tempo e gli studi hanno dimostrato che i bambini tendono a ottenere prima dei 18 anni d’età l’80 per cento della loro esposizione solare di una vita. Sempre riguardo ai bambini, gli esperti consigliano di limitare il tempo di esposizione ai raggi UVA soprattutto tra le ore 11.00 e le 15.00. Altro consiglio: utilizzare protezioni solari, magari quelle a schermo 30/50. Vanno protetti anche gli occhi e le zone oculari. Non voglio creare allarmismi, ma credo che con alcuni semplici accorgimenti possiamo goderci il Sole e abbronzarci il giusto. Buona settimana

Serata Montalbano

TRA EMOZIONE E COMMOZIONE

Il 5 maggio la Rai ha attivato una catena di solidarietà proiettando in anteprima “Una lama di luce”, l’ultimo episodio della nuova serie del “Commissario Montalbano” all’Auditorium di Roma. Gli incassi sono stati devoluti alla famiglia del carabiniere Giuseppe Giangrande, rimasto ferito nell’attentato davanti a Palazzo Chigi. “Questa nostra serata – ha spiegato il Dg della Rai Luigi Gubitosi - vuole essere un tributo a tutte le forze dell’ordine” 4

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etti sul palco della Sala Sinopoli dell’Auditorium Parco della Musica di Roma il più amato commissario d’Italia, Salvo Montalbano, fallo incontrare con il suo “papà”, Andrea Camilleri, ed è subito emozione. E andata così domenica 5 maggio quando la Rai ha attivato una specialissima catena di solidarietà proiettando in anteprima “Una lama di luce”, l’ultimo episodio della nuova serie del “Commissario Montalbano”. Platea e galleria gremite: gli incassi devoluti a Martina, la figlia del carabiniere Giuseppe Giangrande, rimasto ferito nell’attentato davanti a Palazzo Chigi. E l’Azienda del servizio pubblico ha fatto anche di più, decidendo di raddoppiare la cifra raggiunta con la vendita dei biglietti. Il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi e la presidente Anna Maria Tarantola hanno fatto gli onori di casa alle tante autorità politiche e militari intervenute. “Sto aspettando il commissario – ha esordito Gubitosi dal palco, mentre Luca Zingaretti stava per raggiungerlo -. Questa nostra serata vuole essere un tributo a tutte le forze dell’ordine e l’incasso sarà devoluto alla famiglia Giangrande”. Accanto al Dg, il Maestro Camilleri: “Vorrei che oltre a un gesto di solidarietà, la nostra fosse una dichiarazione di solidarietà per quelli che difendono i valori più alti che abbiamo: lo Stato e le istituzioni. Dall’alto dei miei ottantotto anni vorrei che tutti noi prendessimo un impegno per allentare le tensioni che oggi ci sono in Italia. Tensioni che, in un momento di crisi così grande, contribuiscono a diventare una non speranza”. Poi decide di raccontare una metafora: “Un giorno ci fu un grande incendio in una foresta e scappò persino il leone. A un certo punto, vide un piccolo colibrì che portava una goccia d’acqua sul petto e gli chiese: “Cosa fai?”. L’altro rispose: “Faccio la mia parte”. E allora: che ciascuno faccia la sua parte”. E’ stata quindi la volta di Zingaretti, quindici anni di Montalbano alle spalle: “Il mio commissario mette un po’ tutti d’accordo: giovani e anziani, colti e meno eruditi. Insomma gli italiani si ritrovano ad amare questo

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personaggio un po’ come accade quando la Nazionale di calcio vince. Il “mio” commissario rappresenta il senso del dovere, la difesa dei cittadini. E noi dobbiamo essere grati alle persone che ci difendono, a loro dobbiamo garantire il nostro appoggio. E’ bello potersi sentire tutti insieme italiani. Buona visione”. Si spengono le luci e si accende “Una lama di luce”. (Mari.Co.)

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«D

SONO ANIMA E CUORE Stefania Rocca sta girando i nuovi episodi, pieni di colpi di scena, della fiction di Rai1 “Una grande famiglia”. Un personaggio che le piacerebbe interpretare in futuro è Alda Merini: “Strepitosa, fantastica. Era considerata matta, isterica, ma aveva i suoi modi: era un po’ maschile, ma molto femminile nelle sue poesie”. Della sua vita, l’attrice racconta: «Con i miei figli cerco di non avere sensi di colpa. Li accompagno a scuola e poi ho circa tre ore a mia disposizione. Le divido così: un po’ di tempo per l’organizzazione della casa e quello che rimane è per me»

di Silvia Battazza 8

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iciamo solo che sarò contesa tra due uomini bellissimi come Edoardo (Alessandro Gassman) e Raoul (Giorgio Marchesi) e questo – dice Stefania Rocca - non mi dispiace affatto» Incontriamo l’attrice torinese nel bel mezzo delle riprese della seconda stagione della fiction “Una grande famiglia", la seguitissima serie che lo scorso anno ha appassionato pubblico e critica e che, proprio per il grande successo, tornerà sugli schermi di Rai1 con un nuovo capitolo. Non si sbottona sulle tante novità che attendono i Rengoni, la famiglia di industriali della Brianza, al centro dell’appassionate saga dai toni della commedia romantica, del drama e del mistery: “Non voglio rovinare la sorpresa ai telespettatori”. Parlando del suo personaggio, spiega: «Chiara, dopo la morte del marito Edoardo in un incidente aereo, è molto cambiata. Era una donna abituata alla vita agiata, alto borghese. Era la moglie di un imprenditore e non aveva bisogno di lavorare. Si era dedicata ai figli, anche un po’ annientandosi perché non era proprio nella sua natura essere una mamma chioccia. Quando muore Edoardo il dolore la porta ad avere un enorme cambiamento, ma non è solo la sofferenza per la perdita del marito a renderla diversa. È anche la vita stessa, quella pratica, che le impone di cambiare. Ora si ritrova senza soldi e con debiti enormi. Quindi, è costretta a vivere con la famiglia di Edoardo e questo la porta a fare un lavoro su se stessa, un pò per essere accettata e un po’ per tirare avanti. Diventa così più moderna, più figlia dei nostri tempi, perché deve darsi da fare, deve rimboccarsi le maniche e lavorare. Non vuole dipendere, per una questione di orgoglio, dalla famiglia del marito che, peraltro mal la sopporta. Poi improvvisamente sboccia l’amore con Raoul, il fratello di Edoardo. Lei rimane incinta, ma nessuno lo sa. Ed è proprio a questo punto che Edoardo riappare» La seconda serie, ricorda l’attrice, parte proprio da questo inaspettato ritorno. E parla anche della sceneggiatura: «Ivan Cotroneo, Stefano Bises e Monica Rametta sono stati abilissimi nel riuscire a tenere sempre alta la tensione della storia. È molto interessante infatti, in questa seconda serie, vedere la reazione di tutti i personaggi al ritorno di Edoardo. Sono stati bravissimi a raccontare, con diverse sfumature, cosa succede in una situazione del genere. Si sono posti questa domanda: come reagisce una persona, che ha superato un lutto con fatica ed elaborato emotivamente la scomparsa di un affetto, quando poi improvvisamente chi si pensava morto ricompare?» Lei ha raccontato tante storie di donne di oggi, come Chiara, ma anche di ieri, attraversando la storia, le diverse condizioni sociali e culturali. C’è un personaggio femminile ancora non raccontato che la incuriosisce e che vorrebbe interpretare? Alda Merini, un personaggio strepitoso, fantastico. Leggendo la sua biografia e il materiale che riguarda la sua vita, l’ho trovata una donna molto interessante. Ha vissuto in anni difficili per l’Italia, li ha attraversati arrivando fino ad oggi e regalandoci tutte le sue

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testimonianze di donna, che poi sono le cose che lei ha scritto. È passata per matta, isterica, aveva i suoi modi: era un po’ maschile, ma molto femminile nelle sue poesie. Un po’ innamorata della vita, ma anche molto dura. E invece qual è il tratto principale del carattere di Stefania Rocca? La costanza. Quando mi impegno in qualche cosa poi lo porto avanti fino in fondo, mettendoci anima e cuore. Sono fatta così. Il mondo del lavoro spesso discrimina le donne. Succede anche nel suo campo? Il nostro settore è un po’ un’isola a sé. Forse nel nostro campo sono discriminanti le storie. C’è stato un tempo in cui si facevano solo le mogli e le amanti, ma per fortuna le cose stanno cambiando. Grazie a Dio ci sono bravissime sceneggiatrici e il cerchio delle figure femminile che lavorano nei vari settori si sta allargando. In generale però nel mondo del lavoro ci sono ancora tante discriminazioni e i dati lasciano allibiti: ancora troppo poche le donne che ricoprono incarichi di rilievo. Quali difficoltà ha incontrato sul suo commino artistico? Il mio principale problema era che non assomigliavo allo stereotipo della donna mediterranea, italiana. Infatti in “Nirvana”, il mio primo grande successo al cinema, ho interpretato una ragazza russa. Dovevo sempre aspettare che ci fosse un personaggio che non rappresentasse la tipica italiana, che per assurdo ho interpretato per la prima volta con un regista straniero: Anthony Minghella. La sua grande soddisfazione? Divertirmi con il mio lavoro e trovare le persone che quando ti fermano per strada ti ringraziano per le emozioni che sei riuscito a regalare. Come riesce a conciliare due figli, la famiglia e il lavoro? Bisognerebbe chiederlo proprio ai miei figli… (ride ndr) Faccio il possibile. Cerco prima di tutto di non avere sensi di colpa. Però è anche vero che quando ci sono, ci sono sempre, e quando non ci sono non ci sono mai. Da qualche tempo il più grande, che ha cinque anni, ha cominciato a dirmi che vuole venire con me e questa cosa mi fa molto piacere. Riesce a trovare del tempo per se stessa? No. Da quando i miei bambini vanno alla scuola materna, il mio tempo libero è la mattina. Li accompagno e poi ho circa tre ore a mia disposizione. Le divido: un po’ di tempo per l’organizzazione della casa e un po’ per me. Quando lavoro, invece, niente da fare… Cosa la rilassa? Insomma, qual è il suo anti stress? Faccio ginnastica, leggo e dormo. Mi piace anche guardare un bel film. Che libri preferisce? Leggo un po’ tutto quello che mi capita: romanzi, filosofia, religione. Con i libri sono onnivora. Ha già pensato alle vacanze? No, non penso che avrò tempo per farle. Forse una settimana ad agosto, ma con le riprese in corso di “Una grande famiglia” le vedo ancora lontane.■ 9

SPECIALE TG1

Figli della ricerca La giornalista Maria Grazia Mazzola firma, per lo Speciale Tg1 del 12 maggio, un film di sessanta minuti girato nel reparto di Ematologia dell'Ospedale San Camillo di Roma. Un documento di speranza per sconfiggere la leucemia. La straordinaria combinazione tra umanità e ricerca scientifica aiutano a guardare al futuro con ottimismo. Le telecamere della Rai hanno seguito un trapianto di cellule staminali, raccontando che il percorso verso la guarigione è possibile, come è successo alla piccola Emma di Maria Grazia Mazzola - TG1

C Speciale Tg1 @SpecialeTg1 settimanale di approfondimento del Tg1 in onda la domenica alle 23.30 su Rai1 tg1.rai.it

redo che il dovere del cronista sia quello di raccontare gli eventi esattamente come li vede. è un testimone di ciò che accade e non può né aggiungere, né omettere i fatti reali. è per questo motivo che, avendo assistito nel reparto di Ematologia dell'Ospedale San Camillo di Roma alle cure degli ammalati ematologici, ho deciso di proporre e realizzare per Speciale TG1 un documento-verità dal titolo "Figli della ricerca". Un film in sessanta minuti su un reparto che cura i cittadini come prescrive l'articolo 32 della Costituzione Italiana e come prevede il Servizio Sanitario Nazionale, con medici, infermieri e operatori sanitari veramente al servizio del cittadino: medici reperibili ventiquattr'ore su ventiquattro, personale paramedico pronto a circondare l'ammalato di cure e attenzioni, e poi il silenzio carico di rispetto verso la sofferenza nei reparti. Per una volta, la Sanità che guarisce senza disfunzioni, ma con onestà e spirito di servizio. I pazienti parlano e raccontano le loro giornate. Abbiamo ripreso le storie degli ammalati, adulti e bambini, che grazie alle terapie innovative nella lotta ai tumori riescono a guarire. Testimonianze che fanno riflettere chi spesso vive lontano dalla sofferenza e dalla solidarietà. Tumori per i quali vent'anni fa si moriva, mentre oggi è possibile sperare, arrivando sino alla guarigione. Le telecamere della Rai hanno documentato un trapianto di cellule staminali. Questi www.ufficiostampa.rai.it

La telecamera di Speciale Tg1 in sala operatoria al San Camillo di Roma preziosissimi "angeli della vita", contenuti all'interno dei globuli bianchi, si raccolgono grazie a macchine eccezionali, come il separatore cellulare, al quale si sottopongono i donatori. Storie di umanità e ricerca scientifica insieme, divulgazione dei dati allarmanti sull'aumento di leucemie, linfomi e mielomi. Poi c'è il problema del costo dei farmaci che curano i tumori, come quelli salvavita dai prezzi scandalosi: trenta capsule da seimila a diecimila euro. Farmaci che in Italia, grazie al Servizio Sanitario, noi non paghiamo, ma che in altri Paesi del mondo, come l'Africa, non possono permettersi e tanti esseri umani sono destinati a morire senza cure. "Figli della ricerca" è un viaggio che ci porta lì dove non osiamo andare: tra la sofferenza. Ma il nostro è soprattutto un racconto di guarigioni. Siamo abituati ormai a vedere il peggio negli ospedali e sono tante le inchieste su disfunzioni e malasanità, ma è corretto raccontare anche il bene che l'Italia produce tra sacrifici e rinunce. Per esempio, chi penserebbe che un primario ormai in pensione decida di rimboccarsi nuovamente le maniche offrendosi come volontario per fare le trasfusioni a chi è invalido o meno abbiente? "Figli della ricerca", in onda su Rai1 domenica 12 maggio nello Speciale TG1 delle 23.30, è un racconto sull'Italia migliore, quella che lavora, che guarisce, quella dei volontari. C'è l'appello accorato a donare sangue, midollo, cordoni ombelicali, cellule staminali, affinché altre vite vengano salvate. Come è successo alla piccola Emma, sei anni, guarita da una brutta leucemia grazie al cordone ombelicale di un'altra mamma. Non sono indispensabili solo le terapie per guarire, ma sono necessari anche "l'umanità" che accompagna la cura, il sorriso e l'incoraggiamento che riceviamo quando siamo costretti ad attraversare il difficile percorso della sofferenza.  TV RADIOCORRIERE

LIA CELI

Grazie alla rete abbiamo ricominciato a scrivere...

E A SCRIVERCI Lia Celi è una super blogger, appassionata di rete con migliaia di fans su facebook e twitter, e ora non si fa mancare neanche la tv con il preserale di Rai3 "Celi mio marito". «In una terra di parolai tendenzialmente ampollosi – dice - twitter è una vera scuola di efficacia e concisione. La faziosità e la "riluttività" si possono trovare in un tweet di centoquaranta caratteri come in un editoriale di tremila battute». Nel programma c’è anche spazio per la posta del cuore: «è uno spunto, una traccia, non abbiamo in tasca soluzioni per amori infelici o crisi di coppia!» di Stefano Corradino

na terrazza condominiale che si affaccia sui tetti di una non meglio identificata provincia italiana, panni stesi ai fili, il classico localelavanderia che non usa più nessuno, qualche pianta di basilico e spezie varie a cui attingono i condomini. è l'originale set televisivo scelto per "Celi mio marito", il nuovo preserale di Rai3 in diretta, dal lunedì al venerdì, dalle 20.10 alle 20.30, a partire dal 6 maggio. A condurlo è Lia Celi, blogger e scrittrice, giornalista per caso e umorista per vocazione, come lei stessa ama definirsi. Nella terrazza Lia si rifugia per twittare in santa pace con i suoi followers, lasciandosi per una ventina di minuti alle spalle marito, figli, lavoro e casa, facendosi distrarre solo da chi ogni tanto va e viene. E capiterà anche che personaggi famosi raggiungeranno la blogger e scambieranno con lei quattro chiacchiere, magari aiutandola a piegare le lenzuola….. Il suo preserale è informazione, intrattenimento, infotainment o altro? Intrattenimento, soprattutto, e in senso non figurato: cerchiamo di trattenere su Rai3 gli spettatori che a quell'ora guardavano Stanlio e Ollio e si erano affezionati. Chi vuole informazione seria alle 20.00 ha solo l'imbarazzo della scelta, noi ci rivolgiamo a chi ha già visto il Tg3 e per almeno un'ora può fare a meno di cose molto serie. Anche noi parleremo di cose serie - cosa c'è di più serio di sentimenti, emozioni e passioni? - ma in maniera laterale e non troppo prevedibile. Il set è una terrazza condominiale, perché questa scelta? Il terrazzo, strepitosa realizzazione degli artigiani Rai, rappresenta intanto un bel posto dove stare. E poi è una zona che è ancora "casa" ma è già "fuori" e viceversa. Incarna un po' il mix fra intimità e socialità, pubblico e privato, che vogliamo raccontare.

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LIA CELI

Celimiomarito

@Celimiomarito Dal lunedì al venerdì alle 20.10

Quali argomenti affronterà? Temi che "imporrà" lei o che saranno tratti dall'attualità anche strettissima, compresa la politica? La politica ci sarà perché significa stare insieme, e quindi comprende sentimenti ed emozioni. Si parla di tradimenti, giri di valzer, ammucchiate, lune di miele, come nelle storie d'amore, no? Ormai un po' tutti i programmi interagiscono con le nuove tecnologie, la rete e con i social network. Mentre però normalmente questi strumenti servono a promuovere un programma, a dare e ricevere informazioni magari anche in tempo reale, in questo caso videomessaggi, post e tweet non sono un corollario, ma il punto di forza del programma. E' la sperimentazione di un nuovo linguaggio? Non siamo i primi a provarci, tanti programmi dialogano più o meno proficuamente con la rete. Ma "Celi mio marito" vuole mostrare in tv il cuore di noi twitteri, i Robin Hood cinici, snob e iperfaziosi almeno così ci descrivono - che impallinano governi e incoronano leader. Ci esprimeremo su temi più privati e, se ne avremo voglia, ci racconteremo nei tweet. Ha quarantanovemila "seguaci" su twitter. Non è una responsabilità "sovrumana" quella di dover rispondere praticamente in tempo reale, come richiede la comunicazione di oggi, ai propri followers o agli amici su facebook? Dovere e responsabilità sono concetti che riserverei ad ambiti più seri... Non ce lo ordina il dottore di twittare o di stare su Facebook: è solo divertente e anche utile. Ma va conservata secondo me la dimensione ludica della schermaglia, del cazzeggio, 14

in tempo reale, ma anche con un ritmo rilassato. Anch'io ho sfiorato il rischio del tweet compulsivo, è facile caderci. Bisogna fermarsi in tempo e imporsi delle pause. Non troppo lunghe, però... Un programma rivolto a un pubblico prettamente giovane e giovanissimo, o non solo? "Celi mio marito" non si rivolge a un pubblico di "sbarbini". Su Rai3 a quell'ora pare ci siano soprattutto signore mature e laureati... Poi se qualche teenager viene a dare un'occhiata e twitta insieme a noi, perché no? Ci sarà anche una sorta di "posta del cuore" con messaggi relativi alla sfera più emozionale. La rete e i social network sdogana le domande generalmente più private? Consente cioè di affrontare più liberamente determinati argomenti? Non direi, anzi, sulla rete tutti recitiamo preferibilmente la parte dei vissuti, cinici e smagati... Ma comunque anche per noi la posta del cuore è uno spunto, una traccia, non abbiamo in tasca soluzioni per amori infelici o crisi di coppia! Qual è il tasso di interattività della nostra tv? Alto, medio, basso…? Non sono abbastanza competente per misurarla... Rete e tv in Italia si attraggono e si respingono, la tv cerca di sfruttare internet, per il web la tv è un'infinita fonte di ispirazione. È una dinamica interessante e alla fin fine positiva, perché si sostengono a vicenda. Come immagina la tv del futuro (compresa l'informazione politica e l'attualità) alla luce delle nuove tecnologie che prorompono e dei social network sempre più "invasivi"? Ho cominciato a fare tivù da pochissimo, non ho le www.ufficiostampa.rai.it

competenze e l'esperienza per tracciare scenari futuri. Distinguerei però fra quel che si fa o si farà nelle emittenti televisive, ancorate alle esigenze di un pubblico tradizionale, che in Italia è prevalente, e quel che si elabora per le web tv, più sperimentali e creative, ma destinate a una nicchia, anzi, a più nicchie. Binari che possono incrociarsi ma non sovrapporsi, soprattutto in un Paese dove va in rete solo la metà scarsa della popolazione. C'è il rischio che alcune dinamiche dell'informazione televisiva e della carta stampata, come censura e autocensura, possano riguardare anche la rete? Io ho molta fiducia nella rete, o meglio non ne ho meno che nei media tradizionali, che negli ultimi trent'anni non ci hanno certo messo al riparo dall'impoverimento del linguaggio e da un'informazione cattiva e falsa, anzi. I social network non fanno male al linguaggio, anzi, alla scrittura, perché grazie alla rete tutti abbiamo ricominciato a scrivere, a scriverci, a tenere una corrispondenza, attività che sembrava completamente archiviata dalla diffusione del telefono. Oggi ci scambiamo più lettere e messaggi che nell'Ottocento. In una terra di parolai tendenzialmente ampollosi Twitter è una vera scuola di efficacia e di concisione. La faziosità e la "riluttività" si possono trovare in un tweet di centoquaranta caratteri come in un editoriale di tremila battute. Quanto alla dipendenza, se uno ha il temperamento dell'addicted lo sarà da qualunque cosa, alcool, gioco, Facebook, cocaina od onicofagia. Il problema è nell'anima, non nel mezzo. Esiste il pericolo che alcune dinamiche dell'informazione televisiva e della carta stampata possano riguardare anche la rete? E ridagliela con i rischi! Ma certo, c'è anche il rischio che salti la corrente in tutto il mondo e non si possa più accendere un computer o caricare un telefonino. Scherzi a parte, censura e autocensura esistono dai tempi della scrittura cuneiforme; il problema non è su che mezzo si scrive una cosa, ma in quale contesto politico ci si esprime. E comunque io sono convinta che alla fine la censura perde sempre. Come diceva Sigmund Freud, la voce della ragione è fievole, ma non si arrende finché non trova ascolto. Stefano Rodotà ha proposto già alcuni anni fa una sorta di Articolo21-bis della Costituzione per estendere il tema della libertà di informazione anche ad internet. Pensa sia una proposta da tenere in considerazione? La proposta di Rodotà è validissima, ma io credo che la rete comunque non si lascerà soffocare. E, nel caso, la libertà se la conquisterà da sola. Perché chi sta in rete è in genere più furbo, intelligente e veloce. Più giovane, non parlo di me ovviamente, di chi sta al potere e vuole conservarlo.  TV RADIOCORRIERE

è uno di quei giorni che...

Massimo Bernardini, Federica Gentile e Mario Lavezzi attraverso i loro ricordi presentano "è uno di quei giorni che...", il nuovo programma della seconda serata di Rai3 in onda dal 10 maggio «Frequentavo a Milano la quarta ginnasio – dice Bernardini - quando arrivò la notizia della strage di piazza Fontana, fu sconvolgente». E la Gentile: «Facevo le elementari in una scuola vicino a via Fani il giorno del rapimento di Moro. All'improvviso, il cielo si oscurò per gli elicotteri che passavano sopra le nostre teste». A Lavezzi viene in mente «L'uscita dai Camaleonti. Avevo ottenuto con loro grandi successi e, improvvisamente, questo sogno è finito perché è arrivata la cartolina per il servizio militare. Io ero stato fatto rivedibile, ma dopo il terremoto di Gibellina hanno richiamato anche me.» di Carlo Casoli

COSì RACCONTIAMO LE PAGINE DELLA NOSTRA STORIA

ualcuno li ricorda appena, qualcuno non era neppure nato. Ma restano giorni che fanno parte della Storia e della memoria del nostro Paese, e non solo: l'omicidio di John Kennedy, la strage di piazza Fontana, il referendum sul divorzio, il rapimento di Aldo Moro, la vittoria ai Mondiali di Calcio del 1982. Giorni dopo i quali nulla è più stato come prima. Ma com'era la vita un istante prima che tutto ciò accedesse? Che cosa facevamo? Cosa ascoltavamo? Cosa guardavamo? Lo racconta su Rai3, dal 10 maggio in seconda serata, un trio inedito: Massimo Bernardini, Federica Gentile e Mario Lavezzi, che conducono "è uno di quei giorni che…", con la partecipazione di Antonio Di Bella che "fotografa" la percezione di quei fatti all'estero. Un nuovo programma non per rievocare quei giorni, ma per capire – attraverso testimonianze, immagini, musiche - come eravamo prima che la Storia irrompesse nella nostra vita quotidiana. E la cambiasse per sempre. Massimo Bernardini, Federica Gentile, Mario Lavezzi: è uno di quei programmi che… Bernardini … che mischiano l'alto e il basso. Da una parte ci sono delle date fondamentali del nostro Paese che sono arrivate

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come una lama di rasoio a tagliare la sua normalità e dall'altra la vita quotidiana che stava scorrendo in quel momento: quindi canzoni, cinema, televisione, la vita reale tagliata a metà da date che hanno, in qualche modo, cambiato il Paese. Gentile … che spero facciano dire "perbacco, questo non me lo ricordavo!". Uno di quei programmi che accendono una lampadina in testa, anche sorridendo. Sono pagine tragiche e meno tragiche della nostra storia, ma che fa bene ricordare per l'emozione con la quale sono state vissute. Ed è quello che speriamo di riuscire a fare. Lavezzi … che rappresenta i giorni che viviamo quotidianamente. Giorni in cui accadono delle cose che rimarranno impresse nella memoria per sempre. E spesso imprevedibili. Basta pensare a quanto accaduto di recente a Boston. Sarà un esperimento per un modello di televisione o di programma nuovo che si potrà riproporre? Bernardini Un po' ci speriamo però sappiamo tutti – e io lo vedo anche per "Tv Talk" – che è complicato oggi far affermare un format o un'idea nuova di programma. Quindi, calma e

gesso, stiamo a vedere. Però un po' di speranza che nasca qualcosa c'è… Gentile Me lo auguro di tutto cuore. Noi siamo molto soddisfatti del lavoro fatto finora. Siamo una bella squadra e nel gruppo c'è una grandissima armonia. Spero che si possa riuscire a creare un nuovo modello… Lavezzi Spero di sì. Sono tanti i giorni e quindi si potrebbe replicare su moltissimi eventi, anche piacevoli e gioiosi. Quelli che uniscono l'immaginario collettivo sono generalmente le partite di calcio della nazionale: quando vince fa sì che un popolo diventi un solo popolo. Nor malmente, invece, sembriamo cinque o sei popoli messi insieme. Cosa vorreste rimanesse nel pubblico? Bernardini Un aggancio con la propria memoria che è insieme drammatica ma anche leggera, perché mettere insieme una canzone con la notte e il pomeriggio della strage di piazza Fontana unisce un pezzo di memoria dolce e nostalgica a qualcosa di drammatico che l'ha segnato. Gentile Una consapevolezza maggiore dell'emozione per fatti che riteniamo lontani nella memoria o che magari non abbiamo vissuto in prima 17

persona e, a volte, tendiamo a rimuovere. La rimozione non fa mai bene anche guardando al futuro e quindi è sempre bene far tesoro del proprio passato: rievocare quell'emozione in modo sensato. Lavezzi La memoria che ci portiamo dietro nella vita e per sempre. Senza memoria non saremmo nessuno ed è bello rappresentarla. Io ho fatto uno spettacolo con Teocoli, in cui abbiamo ripercorso e raccontato la nostra adolescenza insieme: quindici anni io, diciotto lui. La gente si diverte molto, si identifica in quei tempi che sono stati vissuti, nelle esperienze fatte. Questo è il significato della nostra trasmissione. Avete qualche ricordo personale di uno di questi episodi raccontati dal programma? Bernardini Ricordo la storia di

piazza Fontana: ero a Milano, a scuola. Un ragazzino di quarta ginnasio. Quando arrivò la notizia, fu sconvolgente e forse ancora più sconvolgente fu il silenzio che ricordo in piazza Duomo il giorno dei funerali delle vittime. Un silenzio che poi non ho più sentito nelle piazze. Ma ricordo anche l’uccisione di Kennedy: già nel ’63 avevamo un televisore, tutto in legno, non perché fossimo particolarmente ricchi, ma perché uno zio lavorava alla Philips e quindi potevamo avere le tv "difettate". La nostra aveva un piccolo segno, ma era meravigliosa. E la morte di Kennedy, per me, coincide con quel vecchio televisore di legno. Gentile Ho un ricordo molto forte del 16 marzo del 1978, del rapimento di Moro. All'epoca facevo le elementari, molto vicino a via Fani. Ricordo l'emozione di quel giorno: noi bambini in classe, la preside che entra nella classe dicendo "bisogna andare tutti a casa". Ci radunarono nel cortile e il sole, a un certo punto, si oscurò per gli elicotteri che passavano sopra le nostre teste. Ricordo un'attesa lunghissima prima che la mia mamma riuscisse a venirmi a prendere e le ore impiegate per fare il breve tratto di strada fino a casa per i continui posti di blocco. è stato il primo “trauma”, il primo contatto con una realtà che non avrei mai voluto vedere. Lavezzi Ogni puntata rappresenta un fatto che mi ha colpito. Ma mi viene in mente la vittoria della Nazionale ai Mondiali di Calcio dell'82: io non sono un tifoso, non sapevo neanche la formazione, ma mi son trovato in piazza del Duomo a festeggiare con tutta la città che si era ritrovata lì. E poi il referendum sul divorzio: quella legge, per me, era un diritto sacrosanto di tutti i cittadini. Ce l'avevano tutti i

cittadini del pianeta, a parte noi… Il vostro giorno da ricordare? Bernardini Almeno quattro: il mio matrimonio e la nascita dei miei tre figli Gentile quando è nata mia figlia. Ho avuto la sensazione di immortalità, di aver in qualche modo fatto il mio dovere: lei mi sopravvivrà e grazie a lei continuerà un pezzo di me nella sua vita. Qualunque cosa mi dovesse succedere, in questo momento, io sono a posto così… Lavezzi L'uscita dai Camaleonti. Avevo ottenuto con loro grandi successi, ero un ragazzo che si trovava improvvisamente a toccare il cielo con un dito. E, improvvisamente, questo sogno è finito perché è arrivata la cartolina per il servizio militare. Io ero stato fatto rivedibile, "forza assente", come si diceva. Ma dopo il terremoto di Gibellina (Belice, 1968 ndr) hanno richiamato anche me. In una settimana ho dovuto lasciare il gruppo. Ero disperato. Ma questa stessa disperazione mi ha portato a scrivere, come spesso accade: oggi si usano sms o Facebook, io invece scrissi "Il primo giorno di primavera". Poi incontrai Mogol e Battisti e nacque una grandissima collaborazione. è un ricordo indelebile perché avevo vent'anni e quella canzone diventò prima in classifica. Si è chiusa una porta e si è aperto il portone, pensai. 

dal 10 maggio alle 23:05

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FABIO CANINO

Il divertimento è assicurato con #aggratis!, il nuovo programma del martedì sera in seconda serata su Rai2. In conduzione i due toscani Fabio Canino e Chiara Francini, insieme a comici, dj e ospiti speciali: «Da me vengono gratis perché siamo amici – sostiene Canino -. Avremo anche insolite star del web, tanti personaggi nuovi e buffi. Nel periodo di crisi che attraversiamo un sorriso è meglio di una fronte aggrottata». Della sua omosessualità dichiarata dice: «Per me è più importante la mia vita anziché quello che pensano gli altri» di Marina Cocozza

SONO COSì, SE VI PIACE

i può sorridere anche in tempi di crisi? Solo se è #aggratis! Parola di Fabio Canino, che il martedì è il padrone di casa della seconda serata di Rai2 insieme a Chiara Francini in un crescendo contagioso di ironia e buonumore rigorosamente in diretta. Come si è preparato a questa nuova avventura? Con entusiasmo. Sono molto contento di fare questo programma, soprattutto perché tra gli autori c'è Gregorio Paolini, che stimo moltissimo: con lui ho fatto "Cronache marziane", perciò mi sento in una botte di ferro. Il titolo, #aggratis!, è di grosso appeal. Ci conferma che è tutto gratis? Bisogna spiegare: premesso che oggi c'è bisogno di ridimensionare un po' tutto, ospiteremo in ogni puntata gente famosa, anche star, a cui non daremo una lira, anzi un euro. In realtà si stenta a crederle... Vuole spiegarci meglio? Vengono gratis perché siamo amici.è più chiaro ora? Voglio puntare sulle persone che conosco, quelle che quando le invito mi rispondono: "Vengo volentieri, vengo per te". E poi mi piace tanto pensare di poter far risparmiare la Rai, che è pubblica. è servizio pubblico, è di tutti. Sembra davvero un gran buon proposito… Basta avere una bella idea e il coraggio di realizzarla, tutto qui. Ci proponiamo di far passare al nostro pubblico un'oretta con noi in seconda serata in maniera divertente e spensierata. Ciò non vuol dire che eviteremo di far pensare o di far riflettere. Saremo semplicemente in pausa dai soliti problemi e dopo si va a dormire più rilassati. Lei, figlio di padre ischitano, è fiorentino e vive a Roma. Qual è la sua città ideale? Quella fatta su misura per me la devo ancora trovare. Allora, riepiloghiamo: premesso che adoro Parigi e che trovo l'Italia un Paese meraviglioso, ammetto che Roma è stupenda, ma la preferirei meno caotica… Attore, dj, conduttore radiofonico e televisivo, giurato a "Ballando con le stelle"… Cosa c’è scritto

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sulla sua carta d'identità alla voce "professione"? Io sono tutte queste cose messe insieme, altrimenti sul documento dovrei cambiare dicitura ogni stagione. In realtà, mi sento un privilegiato perché faccio il lavoro che mi piace. Non sono uno che si ferma, faccio più cose e mi piace farle tutte.

Preferisce la radio o la tv? Mi piacciono entrambe. Con la radio ho un rapporto bellissimo: vi assicuro che come mezzo è più difficile della Tv perché devi catturare l'attenzione di chi ti ascolta senza il supporto delle immagini. Puoi sviluppare temi difficili o complessi e devi trovare i tempi giusti per esporli. La radio è come un libro, ci puoi trovare quello che vuoi. A proposito di libri, cosa legge? Di tutto. Sono onnivoro e riesco a leggerne anche quattro contemporaneamente. Bisogna ammettere che fa davvero tante cose. Ma ce ne sarà una esclusa dal suo carnet d'impegni? L'attività fisica. Non faccio nessun tipo di attività fisica. E forse sarebbe il caso che io cominciassi a pensarci! Come si definisce caratterialmente? Ironico. Il fatto di essere toscano mi ha aiutato a vedere il mondo con una giusta dose di umorismo, però voglio aggiungere che prendere le cose con leggerezza non vuol dire essere leggeri. Sono dell'avviso che vedere un sorriso fa molto meglio che

guardare una fronte aggrottata. è importante saper alleggerire la vita. Questo è anche l'obiettivo che si propone il suo programma. Giusto? Giustissimo, #aggratis! vuole regalare un sorriso. Da contratto ci sono tanti comici, pronti a farci divertire. In conduzione con me c'è Chiara Francini, anche lei toscana: insieme facciamo da collante ai nostri ospiti. Avremo poi tante insolite star del web: conoscerete molti personaggi nuovi e buffi. La sua omosessualità dichiarata le ha creato qualche difficoltà? Tutti i giorni, e non solo a livello professionale. Ah, se fossi stato zitto! Dovrei parlare sempre una volta di meno, me lo hanno detto tante volte i miei genitori! (ride ndr). Indosso jeans e maglietta e non mi vedrete mai in giro con le piume di struzzo perché non ho bisogno di ostentare. Per me è più importante la mia vita anziché quello che pensano o vogliono sentirsi dire gli altri. Non ho problemi a parlarne: sono così, se vi piace.

Chiara Francini

CON FABIO "CORRISPONDENZA D'AMOROSI sensi" «Non mi monto facilmente la testa, sono convinta che bisogna dare sempre il massimo, sono una perfezionista». Chiara Francini si definisce neofita della conduzione, ma con #aggratis! le sono arrivati già tanti consensi dai social. Della sua professione di attrice dice: «Comporta diversi sacrifici, ma non abbasso la guardia e non mi lascio abbattere dalle difficoltà». Nel tempo libero c'è posto per i suoi gatti, buona musica, libri, cinema pomeridiano e un fidanzato scandinavo

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rofessione attr ice. Chiara Francini è molto simpatica, cordiale, loquace e soprattutto entusiasta di #aggratis!. «Voglio ringraziare – esordisce - tutti quelli che, attraverso i social, mi hanno fatto i complimenti, incoraggiando la mia incoscienza di conduttrice neofita». Fabio Canino ci ha parlato molto bene di lei, con affetto. Un sentimento ricambiato? Ma certo! è come se lavorassimo insieme da una vita, invece ci conosciamo da poco e non abbiamo neanche fatto tantissime prove. Eppure, tra noi, è nata spontaneamente una "corr ispondenza d'amorosi sensi". Una citazione foscoliana, come si conviene a una laureata in Lettere… Ho scelto la facoltà di Lettere con convinzione. Le humanae litterae mi hanno attratto già dal liceo classico e hanno continuato ad appassionarmi all'università. Mi affascina lo studio delle lingue antiche e ricordo ancora il

mio esame di Paleografia latina. Invece, per la tesi, ho scelto Letteratura italiana. Avrei voluto fare la carriera accademica…. E cosa le ha fatto cambiare idea? è andata così: tra le mie passioni c'era il teatro, ho cominciato alla "Limonaia" di Sesto Fiorentino, poi due anni all'Ambra Jovinelli di Roma con "Faccia da comico". Fu proprio mentre recitavo a teatro che mi contattarono alcuni autori e da lì è arrivato il cinema. Con non poche soddisfazioni… Il lavoro di attrice, se lo vuoi fare bene, comporta parecchi sacrifici. è una professione che ti mette a dura prova, devi avere sempre chiari gli obiettivi e io voglio raggiungerli senza mai intaccare la mia etica. Abitualmente sono determinata: non abbasso la guardia e non mi lascio abbattere dalle difficoltà. Ora nel suo curriculum si aggiunge anche la conduzione televisiva. Come vive questa esperienza? Per me è un turbinìo di emozioni!

Sono un'attrice e cerco di interpretare, mi calo con entusiasmo in questo nuovo ruolo. E poi mi piacciono la sceneggiatura, la musica, la velocità dei tempi televisivi di #aggratis! che chiaramente sono ben diversi da quelli cinematografici. Per fortuna so improvvisare e mi aiuta parecchio anche la mia spontaneità. Il nostro è un programma coraggioso, con tanti attori giovani pronti a fare satira. Ci piacerebbe conoscerla meglio. Che tipo è? Non mi monto facilmente la testa, nel senso che tendo a non godere mai appieno del successo del mio lavoro perché già penso al passo successivo, a quello che potrei fare dopo. Sono convinta che bisogna dare sempre il massimo e sono critica con me stessa, infatti spesso mi dico: «Potevi fare meglio«. Sono una perfezionista, insomma. Per il resto, mi considero allegra e positiva. Ho un carattere volitivo, empatico e gioioso.

Quindi si def inirebbe un'ottimista? In realtà il mio è un ottimismo "pennellato" da una venatura di pessimismo. Adesso si concentri sulle cose che più le piacciono. Da dove cominciamo? Dal cibo: mi piace mangiare. è bellissimo condividere la tavola con gli amici, cenare tutti insieme, parlare, raccontarsi alcuni fatti e ridere come matti. Un'altra cosa che mi fa piacere è andare al cinema: ci vado quasi sempre di pomeriggio. E poi… Poi mi piace stare con i miei gatti, ascoltare la musica, tra l'altro adoro Barbra Streisand, e leggere: Gadda è il mio autore preferito. Possibile che si sia dimenticata dell'amore? Come potrei? Ne ho uno bellissimo da sette anni. è un ragazzo straniero, svedese, che ha un suo lavoro e ci tengo a precisare che non fa l'attore. Possiede una buona dose di humor, mi incoraggia molto ed è fiero di me!  (Mari.Co.)

RIDERE FA BENE E NON COSTA NULLA L'appuntamento con #aggratis! è ogni martedì in seconda serata su Rai2. Il nuovo programma comico à presentato da Chiara Francini e Fabio Canino, con loro comici, deejay, giornalisti, gente del web, ospiti speciali. Tutti insieme in diretta dallo Studio 1 di via Teulada a Roma sotto la regia è di Matteo Lena. Una nuova leva di stand-up comedian per tirare tardi: da Francesco De Carlo a Giorgio Montanini, da Pietro Sparacino e Velia Lalli a Filippo Giardina, colonne del gruppo romano "Satiriasi". Ma anche i video del "Terzo Segreto di Satira", i monologhi di Simone Schettino, il Trio Ardone, Peluso e Massa e i loro "Corsi Demotivazionali", Federica Cifola, Laura De Marchi, il duo le Brugole, gli ospiti a sorpresa e gli infiltrati nel pubblico. Spazio anche per le due deejay-vocalist Andrea Delogu e Eva Stockolm. #aggratis si può seguire anche su Twitter e su Facebook.

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GIULIO GUAZZINI Reduce dalle World Series di Napoli, Giulio Guazzini, "l'uomo della vela" di Rai Sport, si prepara all'America's Cup di luglio a San Francisco: «Molte le sorprese, a cominciare dalle imbarcazioninuove come i multiscafi. Sono barche iper leggere, super tecnologiche e soprattutto molto veloci. Nuovo anche il campo di regata con un percorso molto innovativo». Il giornalista si dice soddisfatto per l'entusiasmo del pubblico televisivo: «Questo dimostra che, se proposta bene, con palinsesti giusti e immagini di qualità, la vela può fare ottimi ascolti» di Emilio Fuccillo

BUON VENTO

LUNA ROSSA!

oncluse le World Series dell'America's Cup e, in attesa delle regate nelle baia di San Francisco, abbiamo incontrato Giulio Guazzini, l'uomo della vela di casa Rai. Com'è andata la settimana napoletana? Non solo regate ma anche una grande vetrina per la città partenopea… Napoli, il golfo di Napoli, quella parte che da via Caracciolo in poi, a Sud e a Nord, guarda il lungomare, è un teatro di regata eccellente e lo è sempre stato. Non fosse altro che per lo scenario unico al mondo. Una location che chi conosce la vela non ha scoperto certo con la Coppa Amer ica, non dimentichiamoci che in quelle acque, nel lontano 1960, si sono

disputate le Olimpiadi e lì hanno vinto un mondiale Agostino Straulino e Antonio Cosentino. A Napoli ci sono i circoli dove la tradizione della vela ha preso forma e dove sono cresciuti grandi campioni come Francesco De Angelis, che ha vinto con Luna Rossa nel 2000 in Nuova Zelanda la Louis Vuitton Cup. Tantissimi campioni della vela che vediamo oggi in giro per il mondo vengono dalle scuole di vela di Napoli. La Coppa America è sbarcata a Napoli l'anno scorso, sempre con un act come si dice nelle World Series, e anche grazie al nuovo format molto spettacolare è stato un successo. Il pubblico napoletano è famoso per la sua passione… Un nuovo format, una Coppa America rivoluzionata quella che

si sta disputando e quella che si disputerà a luglio. Assolutamente sì. E le regate di Napoli, come tutte quelle delle World Series, sono state una grande occasione per prendere contatto con quello che è e che sarà il nuovo format. Un'America's Cup che sarà sotto tutti i punti di vista rivoluzionaria con l'utilizzo di imbarcazioni nuove come i multiscafi: barche iper leggere, super tecnologiche e soprattutto barche molto veloci. Nuovo anche il campo di regata, un percorso molto innovativo con dei lati lunghi 1,5 miglia, che si fanno in pochi minuti o addirittura secondi sui primi step e consentono ad un grandissimo pubblico di seguire le regate in diretta. Molto più spettacolo quindi. Ma le

barche che abbiamo visto in acqua a Napoli non sono quelle che vedremo a San Francisco. Nelle acque partenopee abbiamo visto in gara delle barche che portano cinque persone di equipaggio, gli AC45. Ma Napoli è stata l'ultima occasione per ammirarle perché questi scafi saranno "rottamati" o comunque messi da parte: nelle acque di San Francisco, dal 7 di luglio con la Louis Vuitton Cup, saranno infatti utilizzati gli AC72. In un certo senso una specie di sorelle maggiori: gli scafi che regateranno nel Pacifico sono barche di 22 metri e mezzo veramente "pericolose", nel senso che fanno oltre 40 nodi e poi volano nel senso letterale del termine, escono cioè dall'acqua come un aliscafo sui foil. Napoli è stata un'occasione per osservare come hanno lavorato i team e per fare un minimo di previsione su come andranno le regate della vera e propria America's Cup. Quali sono gli equipaggi favoriti per le regate di luglio? Mi voglio sbilanciare. C'è un team italiano che potrebbe arrivare a vincere la Coppa: Luna Rossa è preparatissima. E poi non ci sono tanti challengers competitivi, forse solo gli svedesi di Artemis con Paul Cayard, e i neozelandesi che sono molto forti, ma noi italiani quando siamo in difficoltà tiriamo fuori capacità nascoste. E il defender? Il defender è Oracle che non sta messo bene. Gli sfidanti sono probabilmente più pericolosi della stessa Oracle che ha avuto un incidente quest'inverno nella baia di San Francisco, mentre provava. La barca si è rovesciata e si è disintegrata l'ala, la wing, quest'ala rigida, e quindi sono dovuti rimanere fermi per diversi mesi e sono in grande svantaggio. In Coppa America il tempo ha più valore del denaro, per esperienza. Un giudizio su tutte queste novità che rendono senza dubbio la Coppa America più spettacolare e più televisiva, ma che forse ne snaturano un po' l'essenza. Il mio pensiero, comune a quelli di altri velisti, è che questa sia una Coppa America per quelli che non capiscono nulla di vela, per la massa di pubblico in cerca di emozioni. Per noi che facciamo questo lavoro, che raccontiamo, che facciamo i cronisti, è un format molto stimolante e ben costruito. Vale la pena ricordare che le immagini che abbiamo mandato in onda e commentato erano molto ben realizzate con riprese dal mare, dal cielo... Il successo che c'è stato lo dimostra. E per chi va a vela? Per chi va a vela sorgono degli interrogativi, primo fra tutti queste barche sono molto selettive, "fisiche", sono barche faticose, da atleti, per andarci devi avere una forma fisica eccellente e di conseguenza anche il dato anagrafico diviene determinante. Altro aspetto è quello della capacità di portarle, per una questione di approccio alla tipologia di barca: barche molto veloci, dove il minimo errore può costare caro, non hanno stabilità. è un'altra cosa, senza pregiudizi. Tra i velisti c'è un po' d'invidia e allo stesso tempo un po' d'ammirazione. Però, se si riflette e si conosce l'ambiente, si capisce che questo è un po' il circo: è la vela dello spettacolo e semplifica molto. Una Coppa America "televisiva" dicevamo. Appuntamento a San Francisco? Spero che le telecronache delle World Series, di cui avevamo i diritti, siano un viatico, una premessa per poter poi avere i diritti della manifestazione di luglio. Sarebbe un vero peccato se non TV RADIOCORRIERE

accadesse, visto che la vela ha dimostrato ancora una volta di essere vincente per quanto riguarda gli ascolti, soprattutto con questo nuovo format. Forse uno dei pochi sport ancora oggi in grado di esprimere valori condivisibili da tutti, sport, ecologia, libertà. E andare bene con gli ascolti certo non guasta… è vero, gli ascolti sono stati molto buoni, mi hanno persino sorpreso. Sono felice che sia accaduto con la vela e mi lusinga che ci fossi io a raccontarla. Questo dimostra che, se proposta bene, con palinsesti giusti e con immagini di qualità - e su questo va fatto un plauso alla produzione americana - la vela può fare ascolti altissimi. Che ci sia spazio anche per la vela me lo auguro e sono sempre stato un sostenitore del servizio pubblico, credo che il servizio pubblico abbia il compito istituzionale di dare voce a queste discipline. In attesa di luglio, quali sono i prossimi appuntamenti con la vela? Ci sono tante regate, olimpiche, pre olimpiche, dalla tavola a vela all'altura. Io, per mia fortuna e grazie alla mia caparbietà, seguo dagli eventi più "importanti" come la Louis Vuitton Cup sino alle gare dei ragazzi. Poche settimane fa ero sul Garda a commentare il meeting internazionale di optimist con 1300 bambini dai 9 ai 14 anni. E poi, tra una regata e l'altra, quest'anno compie vent'anni la mia rubrica "Vela a Vela". che va in onda tutte le settimane su RaiSport1, dove si parla di vela a 360°. 

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SALONE DEL LIBRO All'insegna della

Creatività Dal 16 al 20 maggio Rai e Rai Eri saranno presenti, ancora una volta, al Salone Internazionale del Libro di Torino con grandi novità. Il tema di quest'anno è la creatività e ce n'è davvero per tutti i gusti tra titoli recentissimi, alcuni freschi di stampa, e ben nove anteprime con la presenza di autori e protagonisti. Attesissimi, tra gli altri, il dvd "Papa Francesco" e tre "chicche": "Cenerentola. Una favola in diretta", da un progetto di Andrea Andermann, che comprende libro e dvd, e i cofanetti de "L'albero azzurro" e della fortunata fiction "Una grande famiglia". di Lucillla Perelli Rizzo

inque giorni di dibattiti, anteprime, libri, convegni, immagini, spettacoli, programmi radio e Tv in diretta, laboratori per bambini e "incontri ravvicinati" con la cucina. Così la Rai si presenta all'appuntamento con il Salone internazionale del Libro di Torino, dal 16 al 20 maggio. Sono presenti Rai Eri con molte pubblicazioni e novità editoriali; Rai Educational con la sua abituale attenzione alla cultura; alcune delle trasmissioni di punta dei canali Tv e della Radiofonia. Al Salone anche il Prix Italia, che si svolgerà a Torino, presso il centro di produzione Rai di via Verdi, l'Orchestra Sinfonica Nazionale della Rai e il Crit (centro ricerche Rai Torino) con le sue innovazioni tecnologiche. Fulcro di questa presenza è lo stand, al padiglione

3 del Lingotto, di circa novecento metri quadrati con due palchi: uno per le trasmissioni radiofoniche, l'altro per le dirette Tv e la presentazione degli eventi firmati Rai e quelli della produzione di Rai Eri. Un palco, quest'ultimo, dove ogni giorno alle 13.00, come per magia, spunta una cucina attrezzata: ai fornelli cuochi stellati e vip della tv, autori di libri di "arte culinaria", che cercheranno di coinvolgere ai fuochi il pubblico presente. Tema di quest'anno è la "Creatività". "Dove osano le idee", titola la locandina del Salone. è una riflessione per riscoprire al meglio le nozioni fondamentali della fantasia e tornare ad essere "architetti d'idee". Punto di partenza i frutti, fin qui ottenuti, nel campo delle scienze, della ricerca, dell'imprenditoria, delle arti e della letteratura, i cui protagonisti sono www.ufficiostampa.rai.it

chiamati a raccontare dal vivo i loro segreti. Tra questi molte eccellenze nei più svariati campi e moltissimi gli ospiti illustri italiani e non. Alla ribalta la cultura del Cile, il Paese di Pablo Neruda sarà infatti l'ospite d'onore al salone. Grande spazio anche per i cento cinquant'anni dalla nascita di Gabriele D'Annunzio con una mostra di libri e manoscritti autografi provenienti dalla biblioteca privata e dall'archivio del Vittoriale di Gardone Riviera. In questa "mega libreria", che trasformerà per cinque giorni i connotati del Lingotto, il visitatore avrà solo l'imbarazzo della scelta. Ma non sarà difficile per lui trovare le postazioni Rai evidenziate da un enorme striscione luminoso. Qui ce n'è davvero per tutti i gusti letterari. Nello spazio Rai, in primo piano, c'è la produzione di Rai Eri: l'editrice Rai a Torino "è di casa". è infatti nata qui nel 1949 come Eri-Edizioni Radio Italiana. L'odierna Rai Eri, inserita nella Direzione Commerciale Rai, vanta una corposa attività editoriale che si arricchisce di anno in anno. Attualmente propone un catalogo di oltre cinquecento libri e porta quest'anno al Salone numerosi titoli recentissimi, alcuni freschi di stampa, ben nove anteprime con la presenza di autori e protagonisti, nonché Cd e Dvd commercializzati con lo storico marchio. Lo stand ha una parte dedicata alla commercializzazione di libri, cd e dvd, ed una per gli incontri-dibattito con gli autori. Si parte giovedì 16 maggio, dove alle 18.00 sarà presentato il romanzo "La memoria degli alberi" di Alice Corsi, finalista al premio letterario "La Giara". L'iniziativa, promossa da Rai Eri, per valorizzare i giovani talenti, ha visto partecipare oltre mille e cento giovani autori che hanno letteralmente "invaso" con i loro scritti le sedi regionali ed ha avuto una giuria d'eccezione presieduta da Dacia Maraini. Venerdì 17 maggio tornano al Salone Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro, già autrici del fortunato "Giovanni e Paolo e il mistero dei pupi" (dedicato a Falcone e Borsellino), per presentare il nuovo lavoro "La missione di 3p". Poi, alle 16.00, sul palco Eri si accendono i riflettori per parlare di un libro uscito da tre settimane e già alla seconda ristampa. Il protagonista, il personaggio al quale è intitolato, è TV RADIOCORRIERE

… un "tipo" che sembra tagliato su misura per il tema di quest'anno: la creatività. Chissà se gli organizzatori del Salone, parlando di creatività, di idee che osano, hanno pensato a lui: "Arbore, vita, opere e (soprattutto) miracoli" scritto dal giornalista Rai Gianni Garrucciu. Sul palco con lo showman ci sarà l'eccezionale presenza di Gegè Telesforo nei panni di commentatore letterario. C'è chi scommette già su uno scoppiettante duetto con Arbore a suon di gag… Arriverà, poi, Adriano Aragozzini storico organizzatore del Festival di Sanremo, per presentare in anteprima l'Enciclopedia del Festival di Sanremo, da lui scritta. Giornata piena quella di sabato, che vede sfilare più di una star: dall'informazione, alla radio e al cinema. Anteprima per Antonio Preziosi, direttore dei Giornali Radio Rai, che arriva a Torino con "Radiocronaca di una crisi" e serata scoppiettante per l'anteprima di "Decanter: sommellier ma non troppo" di Tinto e Fede. Attesissimo nel pomeriggio l'incontro con la prorompente attrice Maria Grazia Cucinotta che sul palco Rai si racconta per immagini commentando il libro fotografico a lei dedicato, altra anteprima di casa Eri. Numerose le altre proposte di Eri, che spaziano dalla narrativa alla saggistica con titoli per leggere di "gusto": nuova anteprima per "Così amavamo (così ameremo)", ultima fatica di Italo Moscati e coedizioni di riguardo come "Conosciamo davvero Gesù", ultimo lavoro di Roberto Giacobbo. Non mancheranno le piccole storie de "La Grande Storia", volumi che Rai Eri ha dedicato alle arti e mestieri: uno su "La macchina della musica", l‘orchestra in casa, un altro su "La macchina da cucire", ovvero l' Italia in sartoria, fino a chiudere in bellezza con la più stretta tradizione italiana, "La macchina del caffè", il rito nazionale. Attesissime, infine, le altre produzioni di Rai Eri come il dvd "Papa Francesco" presentato sabato mattina da Monsignor Viganò e altre tre "chicche": "Cenerentola. Una favola in diretta", da un progetto di Andrea Andermann, che comprende libro e dvd; il cofanetto dvd de "L'albero azzurro", che in occasione del lancio e per la delizia dei più piccoli vedrà sul palco i protagonisti della trasmissione, e il cofanetto dvd della fortunata fiction "Una grande famiglia".  31

SALONE DEL LIBRO

Il portale RAI LIBRI

ai presenta al Salone del Libro di Torino 2013 il portale Rai Libri. L’appuntamento è per venerdì 17 maggio, alle 11.30, nella “sala business” del Salone: un’iniziativa del Servizio Pubblico attenta alle dinamiche commerciali dell’Editoria libraria. L’Azienda svolge da sempre un ruolo centrale nella comunicazione dei libri e della lettura. Il portale Rai Libro ha l’obiettivo di valorizzare questa quotidiana, molteplice e diffusa attività, coinvolgendo i vari soggetti attivi nella catena del libro: autori, editori, distributori, librai, blogger e, naturalmente, lettori. Il progetto Rai Libri, nato in collaborazione con Rai Net, si compone dei seguenti moduli: - raccolta continuamente aggiornata di tutti i contenuti Tv, Radio, Web in tema di libri prodotti quotidianamente nella Galassia Rai e provenienti dall’Archivio; - arricchimento con gli interventi e i contenuti postati sui Social Media da Autori e Editori e dialogo aperto con Librai, Blogger e Lettori; - possibilità di accedere ad un’area per l’acquisto dei libri presentati sul portale. È allo studio un ulteriore modulo “Pro”, ad accesso riservato, con contenuti dedicati specificamente ai Librai, tra cui forum, tavole rotonde, anticipazioni, e un format informativo e commerciale destinato al punto vendita.

Le anteprime

ove i nuovi titoli nel catalogo Rai Eri che saranno presentati al Salone e, man mano, pubblicati entro il mese di ottobre. Sorpresa del Salone e tutto "da vedere" il volume dedicato a Maria Grazia Cucinotta, che racconta per immagini alcuni momenti salienti della sua vita. Ecco i titoli:

ABC in cucina. Il libro dei trucchi per diventare più bravi in cucina

Autori: Bartolomeo Errico (Bartolo O'chef), Serena Castana, autrice televisiva, Franco Capelli, produttore televisivo. Come usare tutti gli strumenti base (e non solo) della cucina: dai coltelli al microonde, dal wok all'impastatrice. Come cuocere al meglio gli alimenti e conservarli. Come preparare la crema pasticcera a regola d'arte, la maionese senza farla "impazzire", il dressing per l'insalata, i fondi di cottura per i piatti di carne… In questa guida speciale troverete tutto questo e tanto altro. Direttamente dall'omonima rubrica di "Uno Mattina", su Rai 1, lo chef Bartolo Errico spiega le basi, fondamentali e insospettabili, per essere abili ai fornelli, rivelando trucchi, strategie e piccoli segreti per una cucina pratica e creativa.

Enciclopedia del Festival di Sanremo Autore Adriano Aragozzini

Un progetto editoriale che ripercorre, anno per anno, dal 1951 al 2013, le 63 edizioni della più importante manifestazione canora italiana – si propone come l'unica enciclopedia completa, anche nei dettagli, sul Festival, redatta dal giornalista, manager e produttore televisivo Adriano Aragozzini. Una prima edizione del volume è stata pubblicata nel 1990 da Rusconi. Le edizioni del Festival da lui curate (dal 1989 al 1991) sono rimaste nella storia e hanno avuto un grande successo di pubblico. Aragozzini è stato al fianco dei più grandi artisti nazionali ed internazionali e questo gli ha permesso di svelare nell'enciclopedia episodi inediti, particolarità esclusive e imperdibili verità. In appendice, una sezione è dedicata alle testimonianze di Pippo Baudo, Renzo Arbore, Gino Paoli, Caterina Caselli, Mogol, Peppino Di Capri e molti altri, compresi i familiari più stretti, sugli artisti scomparsi che hanno dato lustro al prestigioso palcoscenico del Festival di Sanremo, rendendolo magico e immancabilmente specchio della cultura del nostro Paese. www.ufficiostampa.rai.it

Così eravamo (cosi ameremo?) Autore Italo Moscati

Una dichiarazione d'amore per l'amore. Non c'è attimo della giornata in cui possiamo vivere senza pensare, senza cercare, senza interrogarci, senza perdere o ritrovare l'amore per conquistare fiducia. L'amore è una perla nella conchiglia. Può attrarci con la brillantezza della luce, può persuaderci che dobbiamo aprire un'altra conchiglia e continuare. La perla più preziosa equivale a un primo bacio. La luce e lo sguardo aiuterà altri baci, altre confidenze, altre intimità. Il libro di Italo Moscati è una storia fatta di tante storie, intorno al gioco disincantato, divertente, dell'amore, degli amori. I corteggiamenti, i simboli, l'allegria, le malinconie, l'entusiasmo di un colpo di fulmine.

La missione di 3P

Autori: Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro Giuseppe e Salvatore hanno tredici anni, sono amici e vendono sigarette di contrabbando per guadagnare soldi e poter comprare un motorino. Hanno un sogno in comune: entrare nel giro grosso della mala. Per riuscirci, però, devono trovare un boss al quale affiliarsi. Perché non rivolgersi a quel tipo strano, tutto vestito di nero, che tante volte hanno visto nell'atto di compiere apparenti crimini come rubare una macchina, forzare una porta o addirittura portar via le elemosine dalla chiesa? Per tenere lontani quei ragazzi dai guai Padre Pino Puglisi farà di tutto, persino fingere di essere chi non è... Prefazione a cura di Giuseppa Puglisi, nipote di Padre Pino Puglisi.

Radiocronaca di una crisi - Il potere del watch dog 2.0 Autore Antonio Preziosi

Qual è il ruolo giocato dall'informazione negli ultimi anni? È questa la domanda da cui si parte per capire il peso dei media in campo economico. Vizi e virtù di una professione che si propone di raccontare i fatti in modo chiaro e completo, in grado di condizionare i comportamenti sociali. Se l'occhio di bue dell'informazione non avesse illuminato la crisi e non l'avesse spiegata ad ogni cittadino, questa sarebbe finita nell'oblio e sarebbe diventata ancora più drammatica e pericolosa. L'informazione è dunque, anche e soprattutto, uno strumento di alfabetizzazione per rendere consapevoli i cittadini e i loro comportamenti. Offrire la "cassetta degli attrezzi" per comprendere e utilizzare le misure che possono aiutare a superare la crisi significa incidere sulla realtà, sul passaggio dalla crisi finanziaria alla ripresa economica. Un'analisi che ci porta verso una nuova Europa: riorganizzazione della politica, della pubblica amministrazione, del bilancio dello Stato, delle attività produttive pubbliche e private e soprattutto di un sistema di welfare "europeo" che non viva l'interesse nazionale come un limite. Un'agenda politica che supera i confini nazionali e che, scavalcando le barriere delle ideologie, guarda davvero al bene comune di tutti.

Il dragoncello e l'acqua santa (titolo provvisorio) Autore Suor Stella Okadar- suora francescana

Questo libro vuole avvicinare il lettore alle tradizioni alimentari della Croazia, partendo dal presupposto che la tavola "ha sempre aggregato, ha offerto occasioni di incontro, scambio e contatto tra diverse culture, mentalità e popoli, stemperando spesso situazioni difficili, favorendone soluzioni positive e ricomposizioni a volte impensate" (dall'introduzione di Suor Stella Okadar). La Croazia è un Paese ricco di tradizioni culturali, letterarie, storiche, spirituali e artistiche, ma anche caratterizzato da una tradizione alimentare ispirata alla semplicità e alla genuinità. Le ricette descritte da Suor Stella - dagli antipasti e spuntini ai dolci - sono ispirate al rispetto per i profumi e i sapori naturali degli ingredienti utilizzati, il cui "incontro" deve essere alla base di una corretta e sana alimentazione, considerata come la medicina più efficace contro gli eccessi di un approccio scorretto al cibo. Il cibo visto non solo come "appagamento di una necessità", ma anche come espressione della "gioia della convivialità". TV RADIOCORRIERE

SALONE DEL LIBRO

Fede e Tinto Sommelier… ma non troppo

Autori: Federico Quaranta e Nicola Prudente (i beniamini di Radio2 Fede e Tinto)

Se vi aspettate il solito annuario con punteggi e valutazioni organolettiche e sensazional-sensoriali riappoggiate ciò che avete tra le mani sullo scaffale: con questo libro Fede e Tinto, i due conduttori di "Decanter" su Radio2, vi propongono un percorso semplice e diretto per imparare a (ri)conoscere il vino in sette giorni… Sette giorni è solo un periodo ipotetico durante il quale il lettore potrà acquisire le informazioni necessarie per saper ordinare una bottiglia di vino con più consapevolezza: identificare le sensazioni, distinguere profumi e sapori, miscelare delle categorie oggettive al proprio gusto personale per abbinare il vino giusto al momento giusto… con il piatto giusto! Il progetto prende spunto dal successo del corso di avvicinamento al vino in diretta radiofonica che Decanter ha organizzato, in collaborazione con l'Ais. Si è trattato di un corso diviso per moduli scandito da una lezione a settimana tenuta ai microfoni di Radio2 da docenti ufficiali AIS. La partecipazione degli ascoltatori è stata al di sopra di ogni aspettativa: i download dei podcast delle lezioni hanno fatto balzare nel giro di poche ore la trasmissione in vetta alle classifiche i-tunes.

Presentazioni e incontri con gli autori

PRESENT AUTORI TORINO 2013 -2_Layout 1 09/05/13 18.32 Pagina

Giovedì 16 maggio Ore 13 Il dragoncello e l’acqua santa. Dalla “Prova del cuoco” le ricette per un cibo “divino” Show cooking con… Suor Stella

/13 18.32 Pagina 1 Racconti dal Carcere Autore: Antonella Bolelli Ferrera

Nuovo volume dedicato alla condizione carceraria. Protagonisti uomini e donne di diversa età e di diversa provenienza, che scontano condanne - alcune per l'intera vita – e raccontano le ragioni e i casi che li hanno portati al crimine e alla condanna, denunciano la condizione carceraria spesso disumana. Sono storie di delitti, di ruberie, di droga, di famiglie smembrate, di figli lasciati bambini. Sono storie generate da una società triste e deforme.

O e In P V d e d C G C

Ore 16 Le grandi raccolte di Rai Eri in dvd

Padiglione3 Spazio Rai 16/20 maggio 2013

Ore 18 Premio La Giara per giovani autori Presentazione del romanzo finalista La memoria degli alberi di Alice Corsi Con l’autrice intervengono Fiorenzo Alfieri, Paola Gaglianone, Antonella Parigi, Alessandro Salas

O P In

Venerdì 17 maggio Ore 11 La missione di 3P Presentazione del libro di Alessandra Viola e Rosalba Vitellaro Intervengono le autrici

O U in a C

Ore 11,30 Area Professionale Sala Business pd. 1 Rai Libri: il portale Rai al servizio della lettura Intervengono Marco Polillo, Luigi De Siervo, Piero Gaffuri e Marino Sinibaldi

O U P d C F

Ore 12 Libri da Gustare I venti finalisti aspiranti al titolo di libro più gustoso dell’anno, a cura dell’Associazione Culturale Ca dj’Amis

Ore 13 La mia cucina in diretta Show cooking con… Federica de Denaro

O S G

Ore 15 La Rai nell’anno di Verdi e Wagner Intervengono Michele dall’Ongaro, Cesare Mazzonis, Walter Vergnano TV RADIOCORRIERE

O P C

SALONE DEL LIBRO

2013 -2_Layout2013 1 09/05/13 18.32 Pagina 218.32 Pagina 2 ORI TORINO -2_Layout 1 09/05/13

io16 maggio

santa. e l’acqua santa. oncello un cibole“divino” cuoco” ricette per un cibo “divino” on… Suor Stella

Eriraccolte in dvd di Rai Eri in dvd di

Ore 15 Maria Grazia OreCucinotta 15 Maria reinterpreta Grazia Cucinotta reinterpreta le pin-up degli anni ’50 negli scatti le pin-up degli anni ’50 negli scatti del fotografo Douglas Kirkland.Douglas Kirkland. del fotografo Incontro con l’attrice Incontro con l’attrice

Ore 16 Arbore, la musica Ore 16 Arbore, la musica e Rai… Eri e Rai… Eri Incontro con RenzoIncontro Arbore con Renzo Arbore Presentazione dei libri Renzo Arbore. Presentazione dei libri Renzo Arbore. Vita, opere e (soprattutto) miracoli Vita, opere e (soprattutto) miracoli di Gianni Garrucciu di Gianni Garrucciu e Enciclopedia del Festival e Enciclopedia del Festival di Sanremo di Adriano Aragozzini di Sanremo di Adriano Aragozzini Con gli autori intervengono Con gli autori intervengono Gianfranco Comanducci e GeGèComanducci Telesforo e GeGè Telesforo Gianfranco Coordina: AlessandraCoordina: Comazzi Alessandra Comazzi

Ore 16 Mala Vita. Racconti dalVita. carcere Ore 16 Mala Racconti dal carcere Presentazione del libro di Antonella Presentazione delBolelli libro di Ferrera Antonella Bolelli Ferrera Con la curatrice intervengono Massimo Lugli (tutor)Massimo Lugli (tutor) Con la curatrice intervengono e Giovanni Arcuri (autore). e Giovanni Arcuri (autore).

3 -2_Layout 1 09/05/13 18.32 Pagina 1

ani autoriper giovani autori La Giara el romanzo finalista rsi li alberi di Alice Corsi Padiglione3 ervengono Spazio Rai 16/20 maggio 2013 ne, , s

Ore 17 Una grandeOre famiglia 17 Una grande famiglia Presentazione del cofanetto DVD della serieDVD della prima serie Presentazione del prima cofanetto Intervengono: Ivan Cotroneo, Riccardo Intervengono: IvanMilani, Cotroneo, Riccardo Milani, Alessandro Ravani, Stefania Rocca Alessandro Ravani, Stefania Rocca

Sabato 18Sabato maggio18 maggio

Ore 18 ConosciamoOre davvero Gesù? davvero Gesù? 18 Conosciamo Incontro con Roberto Giacobbo Incontro con Roberto Giacobbo

Ore 10 Presentazione delPresentazione Dvd Ore 10 del Dvd Papa Francesco Papa Francesco Interviene MonsignorInterviene Viganò Monsignor Viganò

Ore 19 Decanter: Sommelier… ma Sommelier… non troppo ma non troppo Ore 19 Decanter: di Fede e Tinto di Fede e Tinto Intervengono gli autori Intervengono gli autori

io17 maggio

sione di 3P el libro Vitellaro Viola e Rosalba Vitellaro autrici

usiness pd. 1 Sala Business pd. 1 Professionale zio della ortale Railettura al servizio della lettura earco Siervo, Piero Gaffuri Polillo, Luigi De Siervo, Piero Gaffuri ldi

a Gustare bro più gustoso spiranti al titolo di libro più gustoso aulturale dell’Associazione Culturale

gio

cucina in diretta Denaro on… Federica de Denaro

e Wagnerdi Verdi e Wagner nell’anno esare Mazzonis, ichele dall’Ongaro, Cesare Mazzonis, o

Ore 11 L’Albero Azzurro Ore 11show L’Albero Azzurro show Uno spettacolo con iUno protagonisti della spettacolo contrasmissione i protagonisti della trasmissione in occasione del lancio dei dvd del lancio dei dvd in occasione a cura di Rai Due e Rai Eri di Rai Due e Rai Eri a cura Conducono: Alessandro Ravani e Alessandro Claudia Sasso Conducono: Ravani e Claudia Sasso Ore 12 CenerentolaOre 12 Cenerentola Una favola in diretta Una favola in diretta Presentazione del progetto Presentazione del progetto di Andrea Andermann di Andrea Andermann Con l’autore intervengono Con l’autore intervengono Fiorenzo Alfieri e Luigi De Siervo. Fiorenzo Alfieri e Luigi De Siervo.

DomenicaDomenica 19 maggio19 maggio Ore 10.30 Spettacolo Azzurro L’Albero Azzurro OreL’Albero 10.30 Spettacolo “In viaggio con Dodò” “In viaggio con Dodò” Presenta Laura Carusino Presenta Laura Carusino

Ore 12 L’ABC in cucina. libro in deicucina. trucchiIl libro dei trucchi Ore 12IlL’ABC per diventare più per bravi in cucinapiù bravi in cucina diventare Presentazione del libro Presentazione del libro di Bartolomeo Errico (Bartolo ‘o chef), di Bartolomeo Errico (Bartolo ‘o chef), Serena Castana e Serena Franco Castana Capelli e Franco Capelli Intervengono gli autori Intervengono gli autori

Ore 13 L’altro Vissani Ore 13 L’altro Vissani Show cooking con…Show cooking con… Gianfranco Vissani Gianfranco Vissani

Ore 13 Essenze di felicità Ore 13 Essenze di felicità Show cooking con…Show Antonella cookingMartinelli con… Antonella Martinelli e Alessandro Circiello e Alessandro Circiello Ore 14 Radiocronaca crisi Ore di 14una Radiocronaca di una crisi Presentazione del libro di Antonio Preziosi Presentazione del libro di Antonio Preziosi Con l’autore interviene Antonio Con l’autoreTajani interviene Antonio Tajani Ore 15 Rai Eri incontra sport Ore 15loRai Eri incontra lo sport

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TV RADIOCORRIERE

SALONE DEL LIBRO

PRESENT AUTORI TORINO 2013 -2_Layout 1 09/05/13 18.32 Pagina 1

Ore 17 Vita di Regina. Regina Bianchi si racconta Presentazione del libro di Maricla Boggio Con l’autrice interviene Italo Moscati

Ore 18 Così amavano (così ameremo?) Presentazione del libro di Italo Moscati Interviene l’autore

Pagina 1 Padiglione3 Spazio Rai 16/20 maggio 2013

Lunedì 20 maggio

Padiglione 3 Spazio Rai

Ore 11 Le piccole storie de “La Grande Storia” Presentazione dei volumi

16/20 maggio 2013

Presentazioni e incontri con gli autori

La macchina del caffè. Il rito nazionale di Gianluca Trivero La macchina da cucire. L’Italia in sartoria di Vittorio Marchis Le macchine della musica. L’orchestra in casa di Paolo Prato Intervengono gli autori

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RAI EDU

Un confronto di idee

mercoledì alle 23.00

ITALIANI

foto: Teche Rai

per tornare a progettare il domani Dopo Vittorio De Sica e Matteo Garrone, saranno Indro Montanelli e Giorgio Bocca, ma anche Camilla Cederna e Oriana Fallaci, insieme a tanti altri protagonisti di ieri e di oggi a passarsi il testimone per raccontare "Italiani", il nuovo programma di Rai Educational, prodotto da Rai Storia. «La cultura del nostro Paese – spiega il direttore di Rai Educational Silvia Calandrelli - passerà attraverso le persone che hanno lasciato il segno insieme a coloro che rappresentano i nuovi fermenti culturali»

«H

o cominciato a recitare all'Oratorio di San Camillo a via Piemonte, dove i Padri mi offrirono la parte di San Tarcisio martire lapidato dai pagani mentre portava le ostie consacrate da una catacomba all'atra. Ebbene, un compagno dell'oratorio, arrabbiato perché la parte del santo era stata data a me e non lui, durante la rappresentazione della lapidazione, mi getto una pietra vera, non di cartapesta come le altre, che mi colpì alla testa e io caddi a terra svenuto. Il pubblico disse: "Ma come sa morire bene quel ragazzo, quanto è bravo!"». Vittorio De Sica, nei documenti tratti dalle Teche Rai, racconta così gli esordi della sua carriera, quando giovanissimo debuttò in un oratorio romano. Più tardi, ormai affermato, commentava il neorealismo del cinema italiano di cui fu uno dei

maestri: «è una realtà trasfigurata, una trasposizione sul piano lirico, poetico, su un piano elevato perché, se fosse realtà, sarebbe solo cronaca». «Pasolini diceva che il successo è l'altra faccia della persecuzione. Io credo che il successo sia destabilizzante quanto l'insuccesso. Dopo "Gomorra" mi sono lasciato travolgere dalla corrente e "Reality" è nato come antidoto, da realizzare con la leggerezza dei miei primi film. Credo che sia importante per ogni regista trovare la propria strada, un proprio modo. Amo avere una grande libertà sul set, libertà di poter cercare quello che accade dietro la macchina da presa e di portarlo dentro il film, di portarci la vita che c'è durante tutto il suo percorso. Per me i film devono essere vivi». A parlare, questa volta, è Matteo Garrone. Ma cosa hanno in comune i due registi, apparentemente così diversi, anche nella collocazione www.ufficiostampa.rai.it

temporale? De Sica e Garrone sono stati i protagonisti della prima puntata di "Italiani", il nuovo programma di Rai Educational, prodotto da Rai Storia, che si propone di mettere a confronto i grandi personaggi del nostro passato con quelli del presente. L'appuntamento è fissato per ogni mercoledì alle 23.00 su Rai Storia, Digitale Terrestre e Tivù Sat. Nella puntata del 15 maggio il confronto riguarderà due straordinarie firme del nostro giornalismo: Indro Montanelli e Giorgio Bocca. La settimana successiva, il 22 maggio, sarà invece la volta di due giornaliste e scrittrici di indiscusso talento: Camilla Cederna e Oriana Fallaci. «Ma non ci fermeremo qui – spiega il direttore di Rai Educational Silvia Calandrelli –, perché andremo avanti fino a ottobre inoltrato con i profili inediti di grandi personalità di ieri e di oggi per scoprirne le scelte, il pensiero e le aspettative. Preziosi documenti conservati nell'archivio Rai riproporranno i personaggi del passato e nuove riprese in alta definizione saranno dedicate ai contemporanei. La

cultura del nostro Paese passerà attraverso le persone che hanno lasciato il segno insieme a coloro che rappresentano i nuovi fermenti culturali». Ideali, coraggio, sfide, ansie, speranze, delusioni e successi disegneranno i contorni inediti di grandi personalità nostrane per scoprirne le scelte, il pensiero e le aspettative verso il futuro. «Un confronto di idee per tornare a progettare il domani – aggiunge la Calandrelli -. Vogliamo porre l'attenzione su donne e uomini che hanno contribuito a fare grande questo Paese insieme a chi, nel momento di difficile crisi che stiamo attraversando, non si perde d'animo e guarda avanti, perché le diverse espressioni culturali, nelle loro infinite sfaccettature, non conoscono limiti, né ostacoli. I "mostri sacri" del passato devono continuare a rappresentare importanti punti di riferimento per guardare al futuro, perché l'Italia è una culla privilegiata che ha dato e continua a dare i natali a grandi uomini e, sempre di più, anche a grandi donne». (Mari.Co.) 

Raistoria

@RaiStoria Rai Storia in onda sul canale 54 del digitale terrestre, sul canale 23 di Tivùsat, sul canale 805 della piattaforma satellitare Sky! #ogginellastoria http://www.raistoria.rai.it TV RADIOCORRIERE

COME ERAVAMO

TORTORA quanto ci manchi!

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Il giornalista, il conduttore, lo showman. L'uomo amato e discusso. Enzo Tortora muore il 18 maggio del 1988. Il Radiocorriere Tv ne ripercorre i successi e le soddisfazioni, ma anche le ingiustizie e le umiliazioni a causa di accuse gravi e infondate. Lui si è sempre rialzato, a testa alta, come ricorda un articolo firmato dalla sorella Anna Tortora, che ne tratteggia il carattere tra sofferenze, denunce e grande umanità di Carlo Casoli

l 18 maggio del 1988 muore Enzo Tortora. Un male incurabile contro il quale lotta fino alla fine, come aveva f atto contro quell'accusa infamante quanto infondata di essere un camorrista: le sue immagini in manette sbattute sui giornali. Lui, uno dei padri nobili della Tv, come racconta – ancora oggi – una foto che lo ritrae con Baudo, Bongiorno e Corrado, ai tempi di "Sabato Sera", nel 1967. Lui, che aveva inventato un linguaggio nuovo alla "Domenica Sportiva" e fatto sentire speciale un Paese, con "Portobello". Il Radiocorriere è pieno di lui e della sua storia, da una prima foto in bianco e nero del "Campanile d'oro", 1955, e poi, via via, fino al grande successo, passando per "cacciate" e ritorni, attraversando l'inferno del carcere, combattendo per la giustizia anche con l'impegno politico. A "Portobello" si interrompe la sua carriera, con l'arresto, nel 1983. Con "Portobello" torna, il 20 febbraio 1987 e regala al pubblico quell'indimenticabile presentazione: «Dunque, dove eravamo rimasti? Potrei dire moltissime cose e ne dirò poche. Una me la consentirete: molta gente ha vissuto con me, ha sofferto con me questi terribili anni. Molta gente mi ha offerto quello che poteva, per esempio ha pregato per me, e io questo non lo dimenticherò mai. E questo "grazie" a questa cara, buona gente, dovete consentirmi di dirlo. L'ho detto, e un'altra cosa aggiungo: io sono qui, e lo so anche, per parlare per conto di quelli che parlare non possono, e sono molti, e sono troppi. Sarò qui, resterò qui, anche per loro. Ed ora cominciamo, come facevamo esattamente una volta». La stagione successiva conduce "Giallo", con una giovanissima Alba Parietti. è la sua ultima fatica. Lo ricordiamo su queste pagine attraverso il ritratto che – a un anno dalla scomparsa – ne fece la sorella, Anna Tortora. è la fotografia di un uomo amato. "(…)Al suo viso sorridente si sovrappone l'immagine di un uomo trascinato in manette, tra lo sbigottimento di una folla. II suono degli applausi è sovrastato dal frastuono delle chiavi dei secondini che - di cancello in cancello - mi conducevano nel tetro bugigattolo dei nostri disperati incontri. (…) Ricordo un lontano giorno degli anni

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qualunquista. Metteva l'Italia davanti a uno specchio. «Guardiamoci», diceva, «guardarsi è il modo per migliorarci o, per lo meno, per darci qualche ritocco». Non era solo intelligente. Era creativo. Sulle sue idee, oggi, c'è ancora molta gente che ci campa. «Il pappagallo ha fatto molti figli scemi», soleva dire. Ma non si preoccupava. Potevano carpirgli qualche frattaglia, qualche rimasuglio della sua creatività. Ma non potevano imitare il suo stile, la sua personalità, i suoi toni. E più le cose erano astruse, più lui sapeva trovare parole e accenti di grande semplicità per raccontarle. Gli argomenti della giustizia e del diritto sembravano irrimediabilmente distanti dal levigato e salottiero scenario della televisione. Dopo la sua odissea, Tortora sentì che era venuto il momento di affrontarli. E fu Giallo. L'ultimo atto. A ogni puntata, l'ansia di una ricerca, di una verità cui il suo animo e il suo cuore ormai anelava. Affrontò casi giudiziari apparentemente risolti, ma sui quali l'ombra del dubbio '50, quando Enzo indossò un orrendo smoking color pisello per esordire sugli schermi della tv. Nel suo cuore di ragazzo, forse, c'era una sola speranza: passare alla storia per le sue doti di presentatore e giornalista. Si chiamava "Primo applauso" il suo debutto. Sotto la giacca, che rammentava il guscio di un legume, batteva forte il cuore di un giovane studente in legge, in ritardo con gli esami, ma animato dalla volontà di bruciare in fretta le tappe e arrivare dritto e presto al cuore della gente. Accanto a una splendida Silvana Pampanini, generosa in bellezza ma un po' mancante in sintassi, il giovane Tortora sfoderò il suo lessico garbato e forbito, il suo sorriso ironico e intelligente. Piacque. «È diverso», diceva la gente. Ma l'apparente disinvoltura con cui si presentava al pubblico era il frutto di una grande professionalità e impegno. «Sono uno che racconta delle cose alla gente, e ogni volta che entro nelle case ho l'abitudine di bussare alla porta per chiedere permesso». Il pubblico sapeva che, aprendo la porta a Tortora, riceveva sempre qualche cosa di più e di diverso: lo spunto di una nuova 44

riflessione. Nel fiume della quieta e rassicurante ovvietà, in cui altri presentatori navigavano, Tortora andava controcorrente. La polemica, la critica, la protesta, la libertà di opinione e di espressione, erano il suo nutrimento. E costituirono anche gli inciampi della sua carriera. Una caricatura di Fanfani, proposta da Noschese con la sua complicità, gli costò pane e acqua per parecchio tempo. (…) Sapeva attendere. Fu negli anni '60 che gli riuscì di segnare uno tra i suoi gol più memorabili. Con La domenica sportiva trasformò un arido elenco di risultati in uno spettacolo ricco di emozioni e di interessi. Lui, così lontano da quel mondo, così immune dalle sfrenate lussurie sportive, così poco introdotto nella bibbia dei rigori e fuoricampo, riuscì a radunare attorno a sé le passioni e le emozioni di milioni di tifosi, di esperti, di specialisti. Sembrava che nulla potesse intaccare una carriera che così abilmente aveva ripreso slancio. Ma il destino dell'inciampo non gli dava tregua. "Bisogna finirla con il monopolio del carrozzone, e dare spazio all'emittenza privata". Così disse a una giornalista. E fu ancora

esilio. Gli scafati dicevano: «È finito». Ma la gente aveva imparato a conoscerlo, ed amarlo. "È diverso", continuavano a dire. «Non si fa tappare la bocca come gli altri». Ancora una volta riemerse dalle ceneri apparenti, condusse e vinse la battaglia per la libertà di antenna. Senza Tortora nemmeno il nome di Berlusconi avrebbe l'aura dorata d'oggi. Giunse la ricompensa di Portobello, dopo molti anni. Fu il periodo della sua maturità di uomo, di artista, di giornalista, di showman. Nel grande contenitore di quella fortunata trasmissione, Tortora poteva dare spazio alle sue infinite risorse. Paladino della gente, istrione irresistibile, cronista intelligente e curioso del mondo circostante. Portò alla ribalta la piccola Italia del sommerso. La snobberia dei critici cosiddetti "colti" lo irritava. «Parlo dell'Italia più vera», diceva, «l'Italia del quotidiano. E loro arricciano il naso come parlassi di spazzatura. Questa è l'arroganza». Sapeva che la società lotta ogni giorno tra le sue miserie e i suoi buoni sentimenti. Ne parlava con sincerità, anche a costo di sentirsi definire - ingiustamente www.ufficiostampa.rai.it

pesava e pesa ancora. Parlò del caso Carlotto e della tragedia di Ponticelli. Ombre che avrebbe voluto dileguare, sapendo quanto l'ombra di un dubbio, di una presunta verità possa pesare sulla vita di un essere umano, fino a schiacciarlo. Fu generoso fino alla parola fine. Anche il suo Giallo ha lasciato proseliti, orme e tracce. Da allora poco di nuovo sui nostr i teleschermi, e al posto del suo volto e della sua voce inconfondibile, un vuoto lacerante, che duole ancora come una ferita. Quanto ci manchi, Tortora. Eri il più bravo". 

MI SONO ISPIRATO AL "PROCESSO" DI KAFKA

L'attore Luigi Lo Cascio debutta come regista ne "La città ideale", dove è anche il protagonista, un fanatico ecologista, ossessionato dal vivere in modo ecosostenibile. L'impatto duro e imprevedibile con la realtà lo riporterà con i piedi per terra. «Il mio Michele - dice Lo Cascio - è ossessionato dalla volontà di abbattere i consumi scegliendo di vivere producendo da sé la corrente elettrica e lavandosi con l'acqua piovana. Crede di vivere nel giusto e non si accorge della sua presunzione» di Betty Giuliani

«L

'essere umano va sempre in cerca della vittoria, quasi mai della verità». Lo sostiene Luigi Lo Cascio che ha debuttato nella regia col film "La città ideale", nelle sale dall'11 aprile. L'attore palermitano non solo ha scritto la storia, l'ha sceneggiata e interpretata insieme a uno stuolo di suo parenti, tra cui il bravissimo zio, Luigi Maria Burruano, e la sua vera madre, Aida Burruano, da lui "costretta" a interpretare il ruolo di sua mamma. Nell'unico f ilm italiano presentato lo scorso autunno in Concorso alla Settimana Internazionale della Critica di Venezia, Lo Cascio interpreta l'architetto Michele Grassadonia, fanatico ecologista trasferitosi da Palermo a Siena, da lui considerata la città ideale, che dopo uno strano incidente si troverà coinvolto in una vicenda al limite dell'incredibile che ruota intorno alla ricerca della verità. «è un film sulla verità conferma Lo Cascio -, che è il pretesto per il protagonista di questo giallo di trovare la sua verità personale attraverso eventi pieni di ombre che lo costringono a scoprire cose di sé rimosse». L'attore-regista ha voluto interrogarsi, senza essere fazioso, sulla giustizia, sviscerarne le ragioni senza

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prese di posizione preconcette. «è un film "archeologico" su un uomo che traballa davanti a un magistrato e non sa trovare le parole - spiega -. Io lo preferisco a chi affronta la giustizia con spavalderia pensando di possederla». Non nega di aver subito l'influenza di Kafka. «Ho portato le mie passioni nella sceneggiatura, è un autore a me caro, col suo tema ricorrente sulla legge, le sue atmosfere, i suoi aforismi sulla ricerca della verità». Il personaggio di Grassadonia se l'è cucito addosso: «Ho molto in comune con lui: la madre, ho fatto recitare la mia, i vestiti, ho usato nel film quelli che porto sempre e le foto, che ritraggono mio padre marciatore». La ricerca della città ideale per Lo Cascio è la dimostrazione che non ci bastiamo: «S'incarna con le nostre passioni sconosciute e per il protagonista è il sogno di purezza». è convinto che Siena sia la città ideale: «è l'archetipo di realtà urbana a misura d'uomo - sostiene - grazie alla suddivisione in contrade, ha persino un teatro nel palazzo comunale. è da sempre orgogliosa della sua storia, aspetti che anche le difficoltà non riescono a cancellare». Racconta che il film è nato tre anni fa, a Roma, durante un nubifragio.

«Una scena apocalittica. Mentre ero imbottigliato nel traffico, mi sono chiesto: cosa può succedere a un uomo che non riesce a fronteggiare le forze della natura quando il caso si abbatte su di lui?». Dell'immagine esasperata degli ambientalisti dice: «Nell'ecologismo gli ideali sono assoluti, separano dagli altri, creano distacco invece che unità e il film racconta anche la solitudine del protagonista. Non lo critico, l'ecologismo mi sta molto a cuore, ma lui è contro ogni sviluppo, anche se sostenibile. Il processo è la cosa più vicina alla verità che l'uomo abbia saputo inventare». La signora Burruano non aveva velleità artistiche. Ma ha ceduto alle insistenze del figlio. «Mi sono sacrificata per amore, Luigi ha insistito tanto e poi sul set mi ha massacrata. Ero preoccupata perché a casa è molto disordinato, mi ha sorpreso che sia riuscito a fare il regista, un mestiere che richiede ordine, disciplina. Io pregavo, pregavo, per me ha superato la prova con la sufficienza!». Lo Cascio non spiega il finale: «Non voglio blindare il film, che chiude infatti con una domanda, lasciando al pubblico decidere cosa succederà. Ognuno racconterà se stesso, identificandosi nella vicenda».  47

Regia, soggetto e sceneggiatura: Luigi Lo Cascio Cast: Luigi Lo Cascio, Catrinel Marlon, Luigi Maria Burruano, Massimo Foschi, Alfonso Santagata, Aida Burruano, Roberto Herlitzka Nazionalità: Italiana Anno di produzione: 2012 Location: Roma, Siena Una produzione Bibi Film con Rai Cinema Distribuzione internazionale Rai Trade TRAMA Michele Grassadonia è un fervente ecologista. Molto tempo fa ha lasciato Palermo per trasferirsi a Siena, che lui considera, tra tutte, la città ideale. Da quasi un anno sta portando avanti un esperimento nel suo appartamento: riuscire a vivere in piena autosufficienza, senza dover ricorrere all'acqua corrente o all'energia elettrica. Ma, in una notte di pioggia, rimane coinvolto in una serie di accadimenti dai contorni confusi e misteriosi: da quel momento in poi, la sua esperienza felice di integrazione gioiosa nella città ideale comincerà a vacillare. 48

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Rai S diconodinoi

in prima pagina di Antonio Caggiano

fida aperta tra Sel e Movimento 5 Stelle per la presidenza della Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai. È uno degli argomenti forti della settimana appena trascorsa, nella quale si registra anche la scesa in campo, a scopo benefico, di Rai e Montalbano. E proprio il commissario più famoso d'Italia fa registrare ancora un nuovo record, con l'ultima puntata che è stata seguita da quasi 11 milioni di telespettatori sintonizzati su Rai1. Tanta attenzione c'è anche per un nuovo programma di Rai3: "È uno di quei giorni che" dedicato ai grandi fatti che hanno, in qualche modo, cambiato la vita degli italiani. Interessante anche l'iniziativa di Radio3 per ricordare il rogo nazista del 10 maggio 1933 nel quale vennero bruciati migliaia di libri. Intanto negli USA debutta Rai World Premium e in Italia è ritornato, con grande consenso di pubblico, Carosello. Grandi ritorni anche in ambito sportivo, con il Giro d'Italia più bello che mai, raccontato, come sempre, dalle telecamere Rai. Per quel che riguarda la Tv dei ragazzi, il divertimento si moltiplica su RaiYoYo e RaiGulp, mentre su Rai3 è arrivata la posta del cuore con "Celi, mio marito!". Molta attenzione c'è anche sulla "Partita del cuore" che si giocherà a Torino il 28 maggio. Per i programmi, Nicola Savino parla del suo "Un minuto per vincere" su Rai2,stessa rete per Fabio Troiano alle prese con "The voice", mentre Pippo Baudo e Enrico Brignano stanno lavorando per "Il viaggio", programma che vedremo a giugno su Rai3. Tante donne tra le protagoniste televisive della settimana. Silvia Calandrelli, direttore di RaiStoria, RaiScuola e RaiEducational, racconta se stessa e in particolare il suo ruolo di genitore. Maria Grazia Cucinotta svela il segreto per continuare a essere mamma e nel contempo continuare a vestire l'icona di donna di spettacolo. Tania Cagnotto racconta come ha fatto a trionfare alla trasmissione di Milly Carlucci, "Altrimenti ci arrabbiamo". Veronica Maya parla dell'attesa del secondo figlio mentre continua a condurre "Verdetto finale". Elena Sofia Ricci, in pausa da "Che Dio ci aiuti", afferma che a 50 anni la donna è più bella e più felice. Barbara De Rossi cerca di sensibilizzare l'opinione pubblica sulla violenza contro le donne nel suo "Amore criminale". Federica Sviarelli si dichiara pronta a lasciaree "Chi l’ha visto?" a qualche collega più giovane. Spazio anche per Bruno Vespa e i suoi famosi plastici, per Massimo Giletti alle prese con lo sport e per Alberto Angela e il suo "Ulisse". Infine un ricordo, commosso, per Paolo Petruccioli.. 

TOP5

i più visti della settimana IL COMMISSARIO MONTALBANO

Il commissario Salvo Montalbano ha salutato il suo affezionato pubblico battendo il record dei record. Lunedì 6 maggio sono stati infatti 10 milioni 715 mila gli spettatori sintonizzati su Rai1 in prima serata, che hanno seguito il quarto ed ultimo episodio della fortunatissima serie televisiva tratta dai romanzi di Andrea Camilleri.“Una lama di luce” ha registrato il 38.13 di share, superando il risultato stabilito la settimana precedente di mezzo milione di ascoltatori. Commissario, alla prossima! ROSSO SAN VALENTINO

RITORNA LA FORMULA1: GP DI SPAGNA

GLI APPUNTAMENTI DELLA SETTIMANA DI RAISPORT di Gianluigi Zamponi VENERDì 10 maggio News, rubriche, talk show 08.00 Raisport 1 Mattina Sport 18.10 Raisport 1 Novanta Minuti Formula1 Gp Spagna 09.45 Raisport 1 Prove libere 1a sessione 13.45 Raisport 1 Prove libere 2a sessione Ciclismo Giro d'Italia 14.55 Raisport 1 e Rai3 diretta tappa 17.15 Raisport 1 e Rai3 Processo alla tappa 19.00 Raisport 1 TGiro 24.00 Raisport 1 Giro Notte Basket Serie A 20.25 Raisport 1 Armani-Siena SABATO 11 MAGGIO Calcio 13.30 Rai2 rubrica "Dribbling" 18.00 Rai2 90o Minuto B 22.35 Rai2 Stadio Sprint 23.30 Raisport 1 C.to Paulista Formula1 Gp Spagna 10.45 Raisport 1 Prove libere 3a sessione 14.00 Rai2 e RaiHd Qualifiche Ciclismo Giro d'Italia 14.55 Raisport 1 e Rai3 diretta tappa 17.15 Raisport 1 e Rai3 Processo alla tappa 19.00 Raisport 1 TGiro 24.00 Raisport 1 Giro Notte Pallavolo femminile 20.25 Raisport 1 Finale gara4: Conegliano-Piacenza Calcio a 5 19.00 Raisport 1 Quarti di finale Serie A Pallanuoto Maschile 19.00 Raisport 2 Semifinale gara 3 Basket Lagadue 20.30 Raisport 2 Pistoia-Scafati DOMENICA 12 MAGGIO Calcio 15.00 Raisport 2 Lega Pro: Cremonese-Trapani 17.10 Rai2 Stadio Sprint 18.00 Rai2 90o Minuto 23.30 Raisport 1 C.to Paulista 22.35 Rai2 La Domenica Sportiva Formula Uno Gp Spagna 14.00 Rai1 RaiHd Diretta Gran Premio Ciclismo Giro d'Italia 14.55 Raisport 1 e Rai3 diretta tappa 17.15 Raisport 1 e Rai3 Processo alla tappa 19.00 Raisport 1 TGiro 24.00 Raisport 1 Giro Notte Basket Serie A 17.00 Raisport 1 Varese-Venezia Basket Legadue 20.00 Raisport 2 Brescia-Forlì

Pallavolo 17.30 Raisport 2 Serie A1 m.le - Finale gara 5 Trento-Piacenza LUNEDì 13 MAGGIO News, rubriche,talk show 0 8.00 Raisport 1 Mattina Sport 18.10 Raisport 1 Novanta Minuti Basket 20.25 Raisport 1 Serie A: Reggio Emilia-Roma 20.30 Raisport 2 Legadue: quarti di finale play off MARTEDì 14 APRILE News, rubriche,talk show Raisport 1 Mattina Sport 08.00 Raisport 1 Novanta Minuti 18.15 Raisport 1 Serata Cinema 21.45 Ciclismo Giro d'Italia 14.55 Raisport 1 e Rai3 diretta tappa Raisport 1 e Rai3 Processo alla tappa 17.15 Raisport 1 TGiro 19.00 Raisport 1 Giro Notte 24.00 Basket Serie A Raisport 1 Siena-Milano 20.30 Hockey in line 21.00 Raisport 2 Milano 24 - Vicenza

Gli intrighi, gli amori, i complotti intorno e all’ interno della famiglia Danieli, industriali dei profumi, hanno appassionato i telespettatori di Rai1.Chiude in bellezza la sesta e ultima puntata della fiction, trasmessa in prima serata su Rai1 mercoledì 8 maggio, ottenendo ottimi risultati. E’ stata vista da 6 milioni 286 mila spettatori con uno share del 21.91. Nel cast Alexandra Dinu (Laura Argenti), Luca Bastianello (Giovanni Danieli). Regia di Fabrizio Costa. UN MEDICO IN FAMIGLIA

Conferme per Nonno libero e la simpatica famiglia Martini. Continua infatti il successo della fiction “Un medico in famiglia” in prima serata su Rai1, che con 6 milioni 285 mila spettatori e uno share del 22.12 ottenuti nel primo episodio, e, 6 milioni 155 mila spettatori e il 25.40 realizzati nel secondo è stato il programma più seguito nella fascia oraria di domenica 5 maggio.

CHE DIO CI AIUTI

MERCOLEDì 15 MAGGIO News, rubriche,talk show Raisport 1 Mattina Sport 08.00 Raisport 1 Novanta Minuti 17.00 Rai 2 Speciale Novantesimo Minuto 23.05 Ciclismo Giro d'Italia 14.55 Raisport 1 e Rai3 diretta tappa Raisport 1 e Rai3 Processo alla tappa 17.15 Raisport 1 TGiro 19.00 Raisport 1 Giro Notte 24.00 Pallavolo femminile 20.25 Raisport 1 Serie A1 finale gara 5 Piacenza - Conegliano Pallanuoto Maschile 19.00 Raisport 2 Finale Serie A1 gara-1 Basket Serie A Raisport 2 Quarti di finale play off 20.30

DOMENICA IN L’ARENA

GIOVEDì 16 MAGGIO News, rubriche,talk show Raisport 1 Mattina Sport 08.00 Raisport 1 Novanta Minuti 18.15 Ciclismo Giro d'Italia 14.55 Raisport 1 e Rai3 diretta tappa Raisport 1 e Rai3 Processo alla tappa 17.15 Raisport 1 TGiro 19.00 Raisport 1 Giro Notte 24.00 Basket Serie A Raisport 1 Quarti di finale play off 20.30 Pallamano Maschile 19.30 Raisport 2 Finale gara-2

www.ufficiostampa.rai.it

Si conferma anche questa settimana in quarta posizione la fiction con Elena Sofia Ricci. Le avventure ricche di colpi di scena della famiglia del Convento degli Angeli Custodi di Modena, giovedì 9 maggio hanno superato i 5 milioni di telespettatori facendo registrare il 19.11 di share.

Chiude la classifica di questa settimana Domenica In - L’Arena. Il programma di Massimo Giletti, nella puntata di domenica 5 maggio, ha realizzato buoni risultati con 3 milioni 887 mila spettatori e uno share del 19.50 nella prima parte. A seguire la seconda sono stati 3 milioni 442 mila e il 19.14, la terza 2 milioni 926 mila e il 17.51.Il programma, giunto alla nona edizione, si occupa di temi di stretta attualità, di politica e di costume.

TV RADIOCORRIERE

MAGGIO 2013

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giovedì Celi, mio marito! Rai3 ore 2010

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Rai1 ore 14:00

Rai Storia ore 18.00

20:00

Rai 2 ore 21.05

24:00

martedì

16:00

16:00 Violetta RaiGulp ore 19.30

20:00 Rai1 ore 21.30

24:00

20:00

Rai2 ore 21.05 The Voice of Italy

24:00

Un medico in famiglia 8

sabato

08:00

12:00 16:00

lunedì Capri 2 RaiPremiun ore 19:15

Nel prossimo numero

12:00 Rai Movie ore 19.25