Vulture Magazine 13 gennaio 2014

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Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 13 Gennaio 2014 - Prossimo crollo imminente a Matera. Altre Vite in serio pericolo. - Castel Lagopesole. Prime strategie di marketing turistico per il 2014 - Escursione sul Monte Vulture organizzata dalla sezione del Club Alpino - Filiano: Successo per la Premiazione del Concorso “Presepe In Famiglia” - BABY DAY Bimbinfesta 2014 a RIONERO - Feneal-Uil: 70 Mila Case In Basilicata Classificate “In Scarso Stato” - Feneal-Uil: Santa Barbara in Galleria tra edili minatori - Feneal-Uil, Anas Intervenga e Politica-Istituzioni Battano un Colpo - Unici e insostituibili i Parchi nella tutela della biodiversità - Investire sulla natura: il ruolo delle Infrastrutture verdi VULTURE MAGAZINE

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- SEL. Congresso Regionale - Ripacandida. Per salvare la Chiesa di Sant’antonio raccolte più di 500 firme - Napoli (Fi), Non ci soddisfa Idea Presidente di un ennesimo Studio Tecnico - Melfi: Riflessioni su giornata Telethon - Barile. 25° Anniversario di Sacerdozio Di Don Giovanni De Palma - C.S. Thalia: Come Colmare il Gap con i Parchi Naturali piu’ noti - Sospendere i lavori dell’elettrodotto alla Terna. - Csail-Indignati: Per la Befana Carbone (ai Cattvi) - SEL. Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni - “BASILICATACINEMA” Il network Lucano del Cinema di Qualità - Uilm: Fiat, tolti i veli a Melfi alla nuova jeep - Assessore Benedetto, 10 ml per comuni alluvionati cdb bradano-metaponto - Assessore Benedetto, Lavoro Di Squadra Contro Rischio Disimpegno - Napoli (Pdl-Fi), Il Bonus Idrocarburi Somiglia Alla “Coperta Di Linus” - Trivellazioni , il Governo prova ad accelerare per l'estrazione di petrolio. - Sanita’ Futura: Il 2013? Un Anno Perso - Federconsumatori. Rinnovo Patente - Annale (Asrl): un piano per la messa in sicurezza di case ed edifici - Poste Italiane. Pagamento Bollo Auto - L’Alta Irpinia Sogna La Salvezza Della Propria Terra - Assemblea Nazionale Asmea - Lavello. Calcio a 5 serie A Donne.I: Vittoria asd Giocoleria Rionero - Venosa. Calcio. 3^ Categoria - Rionero In Vulture. Gennaio 2014. Palazzetto Dello Sport. “Rionero Scende - In Campo”Calcio A 5 E Pallacanestro - Calcio A 5. Serie C

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Prossimo crollo imminente a Matera. Altre Vite in serio pericolo.

Le recenti vicende che hanno comportato il crollo di una palazzina in Vico Piave mi spingono al seguente atto di denuncia contro l’Amministrazione Comunale di Matera che colpevolmente trascura le segnalazioni che pervengono dai cittadini e come nel mio caso stravolge la legge facendo sorgere dubbi seri sulla certezza del diritto.

Conoscendo bene il mondo amministrativo comunale, avendo ricoperto l’incarico di Consigliere Comunale per una legislatura, ho già messo in conto che questa denuncia verrà definita “un atto di sciacallaggio” da parte di molti nostri “comuni amministratori”, ma vi assicuro che non è così in quanto la finalità della presente è evitare che si ripetano disgrazie come quella di sabato a Matera, obbligando l’Amministrazione a rispettare i criteri del buon andamento e dell’imparzialità, VULTURE MAGAZINE

smascherando i veri sciacalli che lucrano sulle disgrazie dei cittadini . Sono già alcuni anni che ho segnalato e denunciato il pericolo derivante da un muro di contenimento pericolante in C.da Pizzocannicchio, sotto il quale siamo costretti a transitare per raggiungere la nostra abitazione di residenza. Dopo aver scritto abbondantemente alle istituzioni cittadine e provinciali e anni trascorsi a richiedere la messa in sicurezza della parete, veniva emessa una prima ordinanza nell’aprile del 2011 che imponeva alla proprietà del muro di provvedere, a sue cure e spese, alla demolizione. Tale provvedimento, opponibile soltanto tramite ricorso al T.A.R. di Basilicata, non veniva impugnato dal proprietario della parete, e diveniva esecutivo dopo 60 giorni. Ma il Comune di Matera non imponeva la demolizione, nonostante le mie frequenti richieste, divenute pressanti, in quanto lo stato di pericolosità della parete si accentuava giorno dopo giorno, terrorizzandomi e portandomi a stati ansiosi che hanno poi determinato l’insorgere di patologie cardiache e relativo intervento chirurgico.

Alle mie richieste di messa in sicurezza, veniva risposto dal Comune di Matera in modo contraddittorio e frequenti sono stati gli scarica barile tra l’Ufficio Urbanistica e il Settore Lavori Pubblici, che pur di non dar corso all’ordinanza che avevano essi stessi emesso, cercavano 4


di introdurre improponibili provvedimenti di sanatoria, in quanto l’unico rimedio esperibile rimane il ricorso al T.A.R. che non venne eseguito.

Nonostante tutto ciò, fui costretto a tornare a denunciare la situazione di pericolo e nel marzo del 2012 venne emessa una nuova ordinanza con la quale si imponeva al titolare del muro entro il termine di 30 giorni di dare esecuzione all’ordine di demolizione di cui al provvedimento dell’ordinanza del 2011.

Fatto quest’ultimo di inaudita gravità, in quanto nonostante la conclamata e attestata pericolosità della parete oggetto di due ordinanze, nessuno ha mai provveduto a recarsi sul posto per segnalarne la pericolosità o inibire il traffico di persone e veicoli nelle immediate vicinanze del manufatto pericolante. Anche in questo caso una disgrazia avrebbe potuto e può verificarsi da un momento all’altro, mentre al Comune di Matera è perfettamente noto questo stato di pericolo incombente. VULTURE MAGAZINE

Tant’è che a seguito di una delle mie frequenti sollecitazioni, mi veniva risposto che non era possibile provvedere alla demolizione della parete oggetto delle ordinanze, in quanto la stessa rispondeva a precise funzioni statiche, con finalità di contenimento del terrapieno sul quale fonda un edificio della medesima proprietà. “Il muro funge da sostegno dell’intero complesso abitativo e in quanto tale, imprescindibile poiché complementare e a servizio della stabilità della stessa abitazione”. Questo in italiano vuole dire che la palazzina, esercita una spinta sulla parete di contenimento, determinandone il fuori squadro, come già accertato ed oggetto di ben due ordinanze di demolizione. A questo punto mi vedevo costretto a scrivere nuovamente al Comune ed a chiedere se anche la palazzina fosse a rischio strutturale. Non avendo ricevuto a tutt’oggi risposta, ritengo che la probabilità di un altro disastro come quello di Vico Piave sia molto alta, ma sono purtroppo costretto a passare sotto quel muro pericolante per poter raggiungere casa mia e così i miei famigliari. Cos’altro può fare, mi chiedo un cittadino per vedersi garantito il più elementare dei diritti, quello alla incolumità? Rimango a disposizione per tutte le informazioni che dovessero occorrere o per i chiarimenti del caso. Sono disponibile al seguente recapito telefonico: Giovanni LIMITE 5


Il Mondo di Federico II Castello di Lagopesole (PZ)

Prime strategie di marketing turistico per il 2014 A poche settimane dalla chiusura del terzo anno di programmazione 2013 de “Il Mondo di Federico II”, la Pro Loco Castel Lagopesole ha avviato le prime fasi di pianificazione promozionale per l’anno 2014. Dopo i primi contatti avviati nei mesi scorsi, infatti, negli ultimi giorni si sono chiuse convenzioni con alcune delle principali Agenzie di Viaggio sia regionali sia extraregionali che propongono nei loro pacchetti viaggio per il prossimo anno la visita al Museo Narrante de “Il Mondo di Federico II”. La chiusura di questi accordi rientra nelle strategie di marketing turistico che la Pro Loco di Lagopesole, in qualità di soggetto gestore, ha programmato per la promozione del grande attrattore turistico della Basilicata, con fruizione annuale, allestito nel castello di Lagopesole. Il Mondo di Federico II, l’ambizioso progetto che unisce alta tecnologia, grande teatro e ricerca storica in un connubio di forte impatto spettacolare, rende il castello di Lagopesole l’unico maniero di Federico II in Italia ed in Europa a parlare dell’epopea dell’Imperatore Svevo. Il progetto è costituito dal Museo Narrante, visitabile tutto l’anno durante la mattina e il pomeriggio, allestito nei saloni del Quarto della Regina e dell’Ala dell’Imperatore che racconta la vita del sovrano e dallo Spettacolo in Multivisione, che si svolge in serata nel periodo estivo nel cortile maggiore, illustrante i lasciti culturali federiciani. Il Presidente Carlo Lucia

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Escursione sul Monte Vulture organizzata dalla sezione del Club Alpino Italiano sezione di Potenza e Melfi, per festeggiare i 150 anni della nascita del C.A.I. Sul SENTIERO ‘’STORICO ‘’ percorso a suo tempo (12-luglio-1878) da Giustino Fortunato che fu anche il fondatore nel 1878 della sezione lucana del C.A.I. , scioltasi poi a fine ottocento e ricostituita a Potenza nel 1990 e che ha visto, 150 dopo, anche la costituzione della sezione di Melfi (luglio 2013)

EMOZIONI IN CAMMINO Una splendida giornata di sole ha fatto da cornice, ieri, alla passeggiata sul Monte Vulture organizzata dal C.A.I. di Potenza e Melfi e che ha visto la partecipazione di oltre 130 escursionisti. Il percorso sulle orme di Giustino Fortunato, esperto escursionista oltre che grande meridionalista, rientra nei festeggiamenti per il 150 anniversario del Club Alpino Italiano, a ricordarci come la nostra Associazione da centocinquant’anni esplora, studia, valorizza e tutela il territorio. Siamo partiti da quota 1160 mt. entrando subito in un bosco di faggi e castagni che, in questa stagione, ci ha regalato meravigliose sfumature di colore dal marrone al giallo passando attraverso tutte le sfumature del rosso. Dopo una breve sosta alla “Fontana dei Faggi” siamo giunti attraversando le 6


Il percorso si è concluso al Rifugio Monte Vulture dove abbiamo goduto oltre che del piacere della camminata, dello spettacolo unico per gli occhi, dell’aria fredda ma pura, anche del piacere della compagnia e del buon cibo intorno al caminetto acceso con canti e balli a rinsaldare il senso di appartenenza alla terra Lucana.

“rocce del passo dei Briganti” al Belvedere. La vista dei laghi di Monticchio era mozzafiato!

La nostra sottoSezione CAI di Melfi invita tutti a vivere esperienze come questa per conoscere e amare la nostra terra ed è pronta ad accogliervi, come amici o come soci, ogni qualvolta sentirete l’esigenza d’immergervi nella natura.

Le caratteristiche e particolarità dei laghi e del nostro vulcano ci sono state egregiamente spiegate dall’amico Gianfranco Botte che ci ha accompagnato nella passeggiata.

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FILIANO: SUCCESSO PER LA PREMIAZIONE DEL PRIMO CONCORSO “PRESEPE IN FAMIGLIA”

unità familiare. Ma si è voluto anche dare la possibilità a tutti i cittadini di far conoscere e ammirare le loro opere. L’arte è un bene prezioso che va preservato e divulgato”. In tutto venti partecipanti e soprattutto una buona qualità degli elaborati proposti. Dopo un’attenta valutazione dei presepi, anche con il supporto di foto, la commissione - composta da Don Giovanni Conte, Domenico Gruosso, l’assessore Giuseppe Mancusi e Vito Sabia - ha decretato la classifica e nella cerimonia di lunedì 6 gennaio 2014, nel gremitissimo salone del Centro sociale di Filiano, alla presenza dell’assessore alla cultura Giovanni Battista Bochicchio e del parroco Don Mariano Spera, ha reso noti i vincitori. Primo classificato Mecca Carmela Donata con un presepe interamente artigianale e curato sin nei minimi particolari. Secondo classificato il presepe proposto da Donato Summa e terzo classificato il presepe proposto da Vincenzo Corbo.

Esordio di successo per il concorso “Presepe in famiglia” organizzato dall’Associazione Pro Loco di Filiano, in collaborazione con la Parrocchia “Maria SS. del Rosario” e con il patrocinio del Comune di Filiano, e che ha coinvolto le famiglie dell’intera comunità filianese. Preparare il presepe in famiglia è una festa nella festa. Un momento di creatività e di collaborazione, al quale ciascuno – dal nonno al bambino piccolo – contribuisce con la propria fantasia e i propri ricordi. E’ l’espressione di una comunità che rinnova le proprie tradizioni popolari. “Con questa iniziativa abbiamo inteso risvegliare l’amore per una delle nostre più antiche e belle tradizioni – spiega Vito Sabia della Pro Loco Filiano, ideatore dell’iniziativa – quella appunto del Presepe, simbolo di rinnovamento e di VULTURE MAGAZINE

Tutti i partecipanti sono stati omaggiati con una pergamena a ricordo di questa edizione. Ai vincitori è andata anche una targa. “E’ stata - ha dichiarato il presidente della Pro Loco Vito Filippi – una prima edizione di successo che certamente verrà ripetuta anche nel prossimo anno. Al di là dei lavori proposti, alcuni di considerevole qualità, abbiamo apprezzato il giusto spirito di partecipazione a questa iniziativa e la passione per la magia che da sempre suscita il presepe”. La serata si è aperta con il saggio musicale degli allievi della “Scuola di Musica” di Filiano, promossa dalla Pro Loco Filiano e diretta dal M° Biagio Ambrosio, cui è seguita la proiezione delle immagini di tutti i presepi in gara. Alla fine è stato offerto un piccolo rinfresco a tutti i convenuti.

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BABY DAY Bimbinfesta 2014 a RIONERO

Anche in questa occasione, la soddisfazione più grande è stata quella di coinvolgere famiglie della città e delle zone limitrofe un momento di sano e libero svago, come ormai avviene da diversi anni in una manifestazione consolidata, con l'emozione di vedere sul palco insieme grandi e piccoli a divertirsi spensieratamente. A chiusura del periodo delle festività natalizie, come previsto, successo e gradimento per l’appuntamento dedicato ai più piccoli, con il 'Baby Day Bimbinfesta', in un evento di aggregazione e con larga affluenza di pubblico, per la gioia e la felicità dei bambini e delle famiglie, in scena nell'auditorium del Centro Sociale di Rionero.

Dopo il positivo riscontro delle precedenti edizioni, “Lucania Network” con la presentazione di Antonio Petrino non ha voluto far mancare l’atteso e tradizionale evento, in una iniziativa interattiva e coinvolgente con i giovanissimi presenti che anche in questa circostanza sono diventati protagonisti diretti e parte integrante della manifestazione tra canti, balli, animazione e ovviamente omaggi e dolciumi per tutti. Il tutto con il patrocinio e il contributo dell’Amministrazione Comunale e con VULTURE MAGAZINE

la presenza di intrattenimenti e sorprese che hanno deliziato la platea, grazie all’animazione di giochi di prestigio e magia inoltre baby dance in uno show con gadgets, sculture di palloncini, con la preziosa collaborazione e ringraziamento per aver contribuito dello sponsor del posto Eté Maxistore e altre aziende. Particolarmente apprezzato e suggestivo il momento dedicato alla moda bimbi, con oltre 30 baby indossatori di tutte le età, con la presentazione delle nuove collezioni di abbigliamento invernale del punto vendita di Rionero di ‘Yo Yo Fashion Kids’ di Iolanda e Enza Catenacci in via Nazario Sauro, oltre alla applaudita esibizione dei piccoli della scuola di danza ‘Rosario Free Dance’ di Atella dei maestri Donato Scibelli ed Elisabetta Intaglietta e degli artisti musicali Ludovica Labella e Biagio Losacco.

Nei propositi dei promotori, una citazione e un pensiero di affetto e di amore a chi è meno felice e sfortunato, soprattutto ai bambini costretti a subìre le grandi tragedie del nostro tempo tra cui sofferenze, disagi, povertà e conflitti. E già si pensa all’edizione estiva dell'evento itinerante in altre località per prossime date da definire.

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FENEAL-UIL: 70 MILA CASE IN BASILICATA CLASSIFICATE “IN SCARSO STATO CONSERVAZIONE”

“In attesa di conoscere le cause del cedimento della palazzina di Matera c’è un campanello d’allarme che abbiamo “suonato” in più occasione: in Basilicata, sulla base del 14esimo censimento Istat, circa 20 mila alloggi sono stati costruiti dopo il 1942 e almeno 120mila prima del 1960 con ben 70 mila in uno “scarso stato di conservazione” che rappresentano un terzo dell’intero patrimonio immobiliare privato, una percentuale tra le più alte in Italia” . E’ quanto sostiene il segretario regionale della Feneal-Uil Basilicata Domenico Palma ricordando che “grandi aspettative aveva sollevato l’emendamento alla Finanziaria Regionale 2012, non a caso ribattezzato “emendamento Feneal”, riguardante l’istituzione di un Fondo per la ristrutturazione-adeguamento di opere di edilizia privata, quale primo segnale politico di accoglimento dell’appello che, insieme agli altri sindacati confederali di categoria e alle organizzazioni imprenditoriali, abbiamo lanciato attraverso l’assemblea degli Stati Generali delle Costruzioni di Basilicata dal lontano 2011”. “L’istituzione di un Fondo di Rotazione per attivare mutui a favore di condominii che hanno necessità di lavori di ristrutturazione ed adeguamento, con lo stesso meccanismo del Fondo di Rotazione che esiste in agricoltura, e quindi alimentato nel nostro caso dagli stessi cittadini che restituirebbero il mutuo a tasso agevolato – sottolinea il dirigente sindacale – avrebbe avuto il doppio VULTURE MAGAZINE

beneficio per i proprietari di case da ristrutturare e per imprese ed operai edili che da alcuni anni sono in cig. Il lavoro della Giunta Pittella e del nuovo Consiglio Regionale pertanto deve ripartire dal disegno di legge n. 40 del 2011 della precedente Giunta concernente le modifiche in materia di riqualificazione del patrimonio edilizio esistente e misure urgenti e straordinarie volte al rilancio dell’economia, nonché la tutela, il governo e l’uso del territorio, le procedure per l’approvazione degli strumenti attuativi in variante agli strumenti urbanistici generali. Inoltre, dalle statistiche Istat sui permessi di costruire emerge che nel decennio 1995-2010 solo l’11,4% dei permessi hanno riguardato lavori di ampliamento-ristrutturazione per l’edilizia residenziale e il 14,1% per l’edilizia non residenziale, mentre sono in costante calo gli atti di compra-vendita a riprova che i lucani si tengono stretta la propria casa non potendosi permettere acquisti. Tenuto conto che è alto il numero di case classificato in “stato di conservazione mediocre”, c’è dunque molto da fare per promuovere programmi di ristrutturazione edilizia e sostenendo l’iniziativa privata attraverso piani di investimento pubblico-privato, norme premiali e incentivi di scopo. Si tratta nello specifico – continua il segretario dei lavoratori edili della UIL – di dare la più rapida attuazione al Piano Casa approvato dalla Regione con integrazioni nel corso degli ultimi anni che per quanto riguarda il rinnovamento del patrimonio edilizio prevede sugli edifici realizzati dopo il 1942 interventi straordinari di demolizione e ricostruzione con aumento della superficie complessiva esistente fino al 40%, a patto che siano utilizzate tecniche di bioedilizia, pannelli fotovoltaici, e la dotazione di verde venga incrementata fino al 60%. In questo caso la riduzione del consumo energetico non potrà essere inferiore al 30% del fabbisogno dell’intero edificio con ulteriori benefici che si sommano a quello della sicurezza delle famiglie”. 10


FENEAL-UIL: SANTA BARBARA IN GALLERIA TRA EDILI MINATORI

In occasione della festività di Santa Barbara – protettrice dei minatori - una delegazione della Feneal-Uil della Basilicata ha partecipato alla celebrazione della festa religiosa e all’incontro successivo di minatorilavoratori edili che si sono tenuti all’interno di una galleria in fase di ultimazione sul tratto lucano dell’A3 SaRc. I lavoratori affidano, quotidianamente, la loro vita e i loro pensieri alla loro protettrice e quotidianamente nelle gallerie rischiano la vita per il sostentamento della famiglia. Per il segretario regionale della Feneal Domenico Palma, presente insieme ai colleghi di Fillea-Cgil e Filca-Cisl, “l’attività degli edili impegnati nelle gallerie è fortemente usurante e si svolge in condizioni difficili. Per questo non intendiamo abbassare la guardia in tema di sicurezza. Del resto i dati forniti solo qualche giorno fa dalla sede regionale dell’Inail per il 2012 ci confermano che nel comparto delle costruzioni (399 incidenti di cui 272 in provincia di Potenza e 127 in quella di Matera, un morto) la prevenzione antinfortunistica va rafforzata. Anche il fenomeno delle malattie professionali nei cantieri continua a preoccuparci. Ma – dice ancora il segretario Feneal – è in tema di previdenza che i lavoratori edili pagano di più. Noi – aggiunge – rappresentiamo una categoria di lavoratori, quelli delle costruzioni, che appartengono a un settore ora in profonda crisi e a una VULTURE MAGAZINE

tipologia d’impiego effettivamente pesante, usurante e la cui durata è limitata e dettata dai tempi delle opere da realizzare. Una situazione - aggiunge Palma – in cui per sopravvivere e accumulare pezzetti di contribuzione si accetterà qualunque cosa, con un evidente effetto di un aumento del nero. Arrivare ai 40 anni di contribuzione era una specie di chimera anche prima che il precedente Governo Monti (riforma Fornero) intervenisse in questo delicato meccanismo. La realtà è che nella vita lavorativa di un muratore che, prestando la sua attività ai cantieri è impiegato solo per la durata dell’opera e poi viene mandato a casa, si accumulano mediamente 26-28 anni di contributi.

Un livello molto lontano dai 42 anni introdotti con la riforma Fornero, mentre solo i minatori, gli asfaltatori e i cavatori sono rientrati nei lavori usuranti. Palma avanza qualche proposta: Innanzitutto bisognerebbe favorire l’uscita dei disoccupati strutturali – dice – e poi si potrebbe trasferire l’assistenza straordinaria delle Casse edili per i trattamenti sanitari sul capitolo previdenziale. Non si tratterebbe di una panacea per tutti i mali, ma almeno tamponerebbe la falla. In attesa che in futuro si trovino altre soluzioni per una categoria che se fino a ieri era in grave sofferenza, oggi rischia di rimanere schiacciata sotto il peso del nuovo ed iniquo sistema pensionistico. Anche per questo e a sostegno del rinnovo del 11


contratto – conclude – il 13 dicembre i lavoratori dell’intero comparto costruzioni faranno una giornata di sciopero generale”.

:::::::::::::::::::::::::::::::: LAVORI A3: FENEAL-UIL, ANAS INTERVENGA E POLITICAISTITUZIONI BATTANO UN COLPO “Per i lavori lungo il tratto lucano dell’A3 si ripete la stessa storia che denunciamo da anni: salari pagati in ritardo come avviene per gli stati di avanzamento e i lavori già eseguiti da piccole imprese locali, precarietà, scarsa tutela sindacale, con l’aggravante che la General Contractor ‘Grandi Lavori Fincosit’ s.p.A., a cui l’Anas ha affidato l’appalto, scarica proprie responsabilità ed inadempienze su altre imprese, proprio come nel caso della ditta “Gemelli Chiarelli” che vanta un credito da più di un anno”. A sostenerlo è il segretario regionale della Feneal-Uil Domenico Palma ribadendo “l’impegno del sindacato dei lavoratori edili a superare le criticità che caratterizzano l’attuale fase dei lavori di ammodernamento e adeguamento del 3° macrolotto dell’ autostrada A3 SalernoReggio Calabria, nel tratto compreso tra lo svincolo di Lauria Nord (km 139,000) e l’imbocco nord della galleria Fossino (km 148,000), nel comune di Lauria. Il disagio manifestato leggitimamente dagli imprenditori locali a causa di pagamenti VULTURE MAGAZINE

periodici da parte dell’ente appaltante per stati di avanzamento diventa una condizione insopportabile per la corresponsione dei salari ai lavoratori con un ritardo che acuisce lo stato di disagio delle famiglie degli stessi lavoratori. E’ il caso di ricordare che questi aspetti relativi alla regolarità dei lavori, al rispetto del contratto di lavoro, alla trasparenza negli appalti – afferma Palma – sono stati al centro del recente sciopero generale nazionale degli edili di venerdì scorso con la grande partecipazione alla manifestazione di Napoli. Il programma di lavori del tratto lucano dell’A3che consentiranno il miglioramento degli standard prestazionali e di sicurezza, attraverso tratti in variante e significative opere d’arte - prevede una spesa per un importo complessivo di 396 milioni di euro. L’intervento sarà realizzato in parte in sede e in parte in variante, e ha uno sviluppo complessivo di 9 km. In dettaglio, l’opera prevede 4 viadotti e 4 gallerie naturali, tra le quali la galleria “Serra Rotonda” che, con i suoi 3,8 km di lunghezza, risulterà la galleria più lunga dell’intero itinerario autostradale. Per Palma dopo aver sbloccato una vicenda che la burocrazia da una parte e la mancata disponibilità effettiva dei finanziamenti rischiava di allungare nei tempi con conseguenze sull’occupazione edile e per l’ultimazione dei lavori secondo gli obiettivi più volte annunciati dall’Anas e dai Governi che si sono succeduti per ammodernare tutta l’A3, superare le condizioni di precarietà di lavoro e di salario è una priorità irrinunciabile. Da una parte spetta all’Anas chiedere conto al General Contractor del suo comportamento e dall’altra a politica ed istituzione regionale “battere un colpo” per testimoniare la presenza su problemi che hanno influenza diretta su imprese, lavoratori ed infrastrutture essenziali a superare i grandi problemi di mobilità”. 12


Unici e insostituibili. I Parchi nella tutela della biodiversità Luci e ombre di un sistema che va sostenuto

L’Italia è fra i Paesi più ricchi di biodiversità in Europa, con circa 57.000 specie animali (1/3 di quelle europee) e 5.600 specie floristiche (il 50% di quelle europee), dei quali il 13,5% sono specie endemiche. Questo primato è reso possibile dal lavoro svolto in questi anni dai Parchi, gli unici ed insostituibili custodi del patrimonio nazionale di biodiversità. Se oggi siamo fra i primi in Europa nella conservazione della natura si deve alla crescita del sistema nazionale delle aree protette, alle risorse economiche e umane e al contributo di tanti soggetti istituzionali e associazioni, come Legambiente. Si deve, inoltre, all’entrata in vigore della legge 394/91, una legge sostanzialmente ben applicata e le cui previsioni sono state ampiamente rispettate. La legge ha creato un sistema di aree protette estremamente importante: oltre il 10% di territorio, circa 3 milioni di ettari e 827 aree protette dislocate lungo tutto il Paese. Dati importanti se si tiene conto che prima del 1991 il territorio protetto dai parchi era solo il 3% e che questo risultato, ottenuto in meno di venti anni, ha permesso all’Italia di essere fra le nazioni con una percentuale di aree protette doppia rispetto alla media europea (ad oggi del 5%). Un impegno per la biodiversità che ci rende protagonisti positivi in una VULTURE MAGAZINE

Europa non sempre in linea con una nuova e crescente sensibilità. Progetti da replicare e normative da rivedere La rigorosa azione di conservazione della natura messa in atto dalle aree protette, ma anche la realizzazione di progetti o la gestione diretta di aree pregiate come con il progetto “Natura e Territorio”, ha permesso che sulle nostre montagne si incrementasse la presenza stabile del lupo, migrato fino ai Pirenei, che sulle alpi aumentasse la presenza di camosci, cervi e stambecchi, affiancandosi a quella della lince e di altri predatori e che sull’Appennino si salvassero dall’estinzione specie endemiche come il camoscio e l’orso bruno. Un riscontro di questo lavoro si trova nei bilanci dei parchi nei quali vengono indicate le risorse nazionali investite per la tutela della biodiversità e le risorse comunitari ricevute con i programmi Life dell’Unione Europea. In 13 anni di vita del programma Life Natura, ad esempio, le aree protette sono state dirette beneficiarie di circa la metà dei 70 milioni di euro di finanziamenti ricevuti, mentre la quasi totalità dell’investimento complessivo, pari a circa 133 milioni di euro, ha comunque interessato le aree protette sebbene beneficiari fossero Università, associazioni ambientaliste o società scientifiche. Abbiamo citato esperienze, dati e cifre significative per comprendere il cammino fin qui percorso, non sempre positivo, ma che fra luci ed ombre merita il nostro rispetto, soprattutto per la volontà e l’impegno profuso. Non deve infatti sfuggire che i risultati raggiunti scontano l’assenza di un Piano nazionale per la biodiversità e di strumenti fondamentali come la Carta della Natura o le linee guida per l’assetto del territorio. Lo stesso Ministero dell’Ambiente, inoltre, è stato carente nel portare avanti un valido indirizzo politico e strategico, come nel caso dello stallo delle politiche di sistema che, tranne per il progetto APE-Appennino Parco d’Europa, risultano ancora inattuate o come nella 13


mancata risoluzione della gestione delle Riserve naturali dello Stato, ancora affidate al Corpo Forestale. Anche la supplenza messa in atto dalla “Direzione per la protezione della natura”, pur garantendo alla nostra esperienza un profilo in sede IUCN, non ha sopperito ai limiti di indirizzo politico. In assenza degli strumenti e dei piani strategici previsti dalle leggi 394/91, 426/98 e 124/94, è da attribuire al sistema nazionale delle aree protette il contributo alla costruzione della Rete ecologica nazionale, articolazione della Rete ecologica europea, che comprende 2.286 siti di importanza comunitaria, 566 zone di protezione speciale, pari al 25,2% del territorio nazionale, e 50 zone umide di importanza internazionale. Prospettive future sulla base di modelli internazionali Le strategie internazionali di conservazione della natura mostrano come le aree protette debbano essere individuate e gestite non solo sulla base dei processi ecologici operanti su scala locale, ma in accordo con gli obiettivi di conservazione e di sviluppo dei grandi sistemi ambientali e territoriali. Ovvero, nel nostro Paese, le Alpi, la Pianura Padana, l’Appennino, le isole minori, le coste e le due grandi isole. All’interno di questi sistemi le aree protette formano una rete che le mette in relazione fra di loro e con i contesti territoriali nei quali sono inserite. Il progetto di conservazione esce così dall’area protetta, interessando e coinvolgendo in forme e gradi diversi tutto il territorio. In questa ottica le aree protette svolgono il ruolo di veri e propri nodi di una rete di spazi naturali, terrestri e marini, che attraversa e disegna il territorio nazionale. Un sistema ambientale ricco di diversità naturale e culturale, di tipicità manifatturiera e agroalimentare, d’identità locali, di presidi territoriali e di specifiche modalità insediative, in grado di competere, misurarsi e condizionare le infrastrutture tradizionali (reti dei trasporti, energia, VULTURE MAGAZINE

telecomunicazione etc.). È necessario puntare sulle politiche di sistema, attraverso un’alta capacità di coordinamento, di orientamento e di promozione da parte del Ministero dell’Ambiente. Tutto ciò può svilupparsi solo grazie ad un’intensa e continuativa azione di concertazione istituzionale con le amministrazioni centrali, le Regioni, il sistema delle aree protette e degli enti locali, aperti al contributo progettuale ed economico delle associazioni ambientaliste, agricole, cooperative e imprenditoriali. Un approccio quindi ispirato ai principi di sussidiarietà, di partnership, di condivisione delle responsabilità e di integrazione della politica ambientale (in questo caso di conservazione della biodiversità) con le altre politiche.

:::::::::::::::::::::::::::::::: Investire sulla natura: il ruolo delle Infrastrutture verdi

Per proteggere la biodiversità e per salvaguardare gli ecosistemi, occorre intraprendere un nuovo modello di sviluppo basato sulla GREEN ECONOMY e a tal proposito, gli investimenti sulle Infrastrutture Verdi rappresentano un passo decisivo per una nuova politica ambientale: oltre a fornire nuove opportunità di lavoro, sono un’alternativa vantaggiosa alle infrastrutture grigie e all’uso intensivo dei terreni. L’adozione delle infrastrutture verdi può apportare grande beneficio alle criticità ambientali ed economico-sociali, particolarmente gravi in Italia, per la crisi climatica, per la 14


scarsità delle risorse energetiche e materiali, per i cicli dell’acqua e dei rifiuti, il consumo dei suoli e il dissesto idrogeologico. I grandi fattori di rischio per l’ecosistema, tra cui la frequenza ed intensità degli eventi estremi causata dai cambiamenti climatici in atto, ci obbligano a riconsiderare i modelli finora adottati, indirizzandoci verso lo sviluppo delle Infrastrutture Verdi (IV) e la rinaturalizzazione delle città e del territorio. Le IV sono lo strumento più promettente per sviluppare nuove strategie in favore della biodiversità e per l’adattamento ai cambiamenti climatici. Hanno la capacità di rendere il territorio più resiliente. Se ben disegnate possono mitigare gli effetti delle alluvioni e contenere i crescenti fenomeni di siccità. Migliorano la qualità delle acque e dell’aria e favoriscono efficacemente la tutela de suolo e il contrasto del dissesto idrogeologico. Per quanto riguarda le acque, le IV, lungo le aste fluviali, oltre a svolgere un ruolo di corridoio ecologico migliorando l’integrità dell’ecosistema, possono essere progettate per la rinaturalizzazione delle aree da destinare alla laminazione delle piene e per il ripristino delle zone umide perifluviali. Nelle città il conflitto tra artificialità e naturalità è massimo e ciò determina una perdita di biodiversità e di qualità dei servizi eco sistemici, per cui è necessario puntare su uno sviluppo sostenibile partendo proprio dalla città e considerando le IV e le eco-innovazioni come il fulcro di una trasformazione urbana intelligente e sostenibile. Accanto ai parchi e alle aree protette che si “occupano” di conservazione della biodiversità, assumono particolare importanza le IV urbane, progettate per svolgere specifici servizi quali: assorbimento della CO2 e degli inquinanti atmosferici, la termoregolazione per ridurre isole di calore, la depurazione delle acque, ecc. Esempi di IV urbane sono gli spazi verdi e le zone umide multifunzionali, i tetti e le pareti verdi, le VULTURE MAGAZINE

aree agricole e le foreste urbane e le vie ciclabili e navigabili con funzioni anche ambientali. In aggiunta a tutto questo, le infrastrutture verdi portano anche importanti vantaggi economici, poiché sono caratterizzate da un alto livello di rendimento nel tempo e possono essere visti sempre di più in tutta Europa. Queste soluzioni naturali sono spesso più convenienti, più resilienti e portano benefici a più lungo termine rispetto alle infrastrutture pesanti artificiali. Se riusciamo ad aumentare gli investimenti nelle infrastrutture verdi, allora possiamo stimolare l’innovazione ed indirizzare le opportunità di mercato, sbloccando una crescita più sostenibile e creando nuove opportunità di lavoro. Far fronte all’incapacità di proteggere il nostro capitale naturale e dare il giusto valore ai servizi eco-sistemici sono tra gli elementi trainanti nel percorso verso una crescita intelligente, inclusiva e sostenibile.

:::::::::::::::::::::::::::::::: SEL. Congresso Regionale

In una fase complessa della vita politica sociale ed economica, a livello nazionale, a livello internazionale e a livello locale, Sinistra Ecologia Libertà di Basilicata svolge il suo secondo Congresso regionale. Un appuntamento politico innanzitutto, perché questo nostro congresso vuole provare a rimettere al centro quella politica scippata alle donne e agli uomini da una presunta – e non data – neutralità della tecnica, quest’ultima assunta autoritariamente come strumento volto a garantire lo status quo della massima

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iniquità e della desertificazione sociale proposta e imposta su scala globale. Un appuntamento democratico, perché nella riappropriazione della politica da parte degli uomini e delle donne, quelle stesse donne e quegli stessi uomini si chiamano ad un confronto, in campo aperto, con altre donne e uomini con cui hanno incrociato e condiviso percorsi, iniziative, riflessioni ed analisi, nel tentativo di riappropriarsi di uno spazio sottratto dalla centralità che sono andati assumendo sempre più i luoghi della decisione preconfezionata altrove. Un appuntamento collettivo, perché inclusivo di tutte e tutti coloro che, a partire dalle condizioni materiali di vita che vivono, provano ad approntare un nuovo discorso pubblico in una epoca la cui cifra è data da una estremizzazione senza fine del concetto di privato e di riservato. Un Congresso che irrompa nella contraddizione di una modernità che di moderno non ha nulla, in una epoca di crisi che prova ad utilizzare se stessa come momento costituente di un nuovo ordine e che, nel suo livellare sempre più verso il basso le condizioni di chi ha sempre occupato i gradini più bassi della piramide sociale, costruisce lo spazio ideologico dell’assenso silente. Ed è proprio per rispondere alle intenzioni costituenti di chi pensa di cancellare storie, identità e peculiarità che una soggettività come la nostra prova a ridefinire, collettivamente e democraticamente – perché frutto e figlio di chi lo agisce partecipandovi – attraverso un congresso, la propria piattaforma politica e comunitaria. Con questo nostro congresso regionale disegniamo la Sinistra Ecologia Libertà che vogliamo e intendiamo essere, individuando collettivamente quella strada giusta che abbiamo scelto come slogan compagno di strada. Rosa Rivelli Presidente Congresso

Commissione

VULTURE MAGAZINE

per

il

RIPACANDIDA. GENNAIO 2014. PER SALVARE LA CHIESA DI SANT’ANTONIO IN TOTALE ABBANDONO RACCOLTE PIU’ DI 500 FIRME E SARANNO INVIATE AL PRESIDENTE DELLA REGIONE BASILICATA ED AL VESCCOVO DELLA DIOCESI DI MELFI-RAPOLLA-VENOSA

Ripacandida. Il centro vulturino, noto in tutta Italia, per il gemellaggio tra il Santuario di San Donato e la Basilica Superiore di Assisi, possiede anche una chiesetta, la Chiesa di Sant’Antonio, che versa in condizioni pietose. Cornicioni pericolanti, intonaci consumati, pareti interne devastate dalle infiltrazioni d’acqua, con l’inevitabile chiusura per inagibilità.

Alcuni cittadini del quartiere, insieme ad altri del paese, (con l’appoggio di ripacandidesi sparsi in Italia e all’estero tramite internet, e l’appoggio della parrocchia), hanno pensato di 16


organizzare una petizione con raccolta di firme per sollecitare gli uffici preposti a una rapida decisione sui lavori necessari per la messa in sicurezza della Chiesa.

Sperando che la struttura sia riaperta al pubblico prima possibile. Inoltre è stata aperta una pagina su facebook : CHIESA SAN ANTONIO, per far aderire a questa iniziativa i ripacandidesi e gli interessati sparsi per l’Italia e all’estero. Avvicinato uno dei promotori di questa iniziativa, Donato Chiarito, che nel passato curava personalmente la pulizia di questa chiesetta, spiega le ragioni di questa mobilitazione: “ Nel mese di luglio è stato messo in sicurezza il lato adiacente alla strada via Umberto I e il campanile, causa caduta di pezzi pericolosi dal tetto, cornicioni pericolanti, etc. A tal proposito è stato presentato un progetto per il recupero dell’intera struttura, ma sapendo i tempi burocratici che ci vogliono agli uffici preposti, ed essendo anche periodo di crisi economica, temiamo che passeranno anni prima di vedere cominciare i lavori per il recupero. Di conseguenza abbiamo invitato i cittadini di Ripacandida a firmare la petizione, sperando che sia utile ad abbreviare i tempi per l’approvazione dello stanziamento dei fondi necessari per riportare la Chiesa di San Antonio, costruita sulla roccia, al suo antico splendore. La Campagna per la raccolta delle firme si è conclusa la sera dell’Epifania, ma si puo sempre aderire sia sulla pagina Fb “CHIESA SAN ANTONIO”, che firmando affinché non VULTURE MAGAZINE

verrà fatta la conta finale. Sono state raccolte più di 500 firme, più 160 adesioni sulla pagina fb. Le firme saranno consegnate al presidente della Regione Basilicata Marcello Pittella e al Vescovo della diocesi di Melfi Mons. Gianfranco Todisco con la speranza di accellerare i tempi per lo stanziamento dei fondi necessari per il restauro della chiesa visto lo stato di abbandono e di pericolosità in cui versa la struttura. Ringraziamo tutti i ripacandidesi sparsi in Italia e nel Mondo che hanno aderito all’iniziativa”. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono la pericolosità della chiesa e la facciata completamente da ristrutturare.

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È una produzione editoriale dell’Associazione Vibrazioni Lucane

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FERROVIE: NAPOLI (FI), NON CI SODDISFA IDEA PRESIDENTE DI UN ENNESIMO STUDIO TECNICO

“Leggo con soddisfazione che il racconto del telegrafista di Potenza Inferiore sul disastro di 70 anni fa del treno 8017, che nella galleria di Balvano ha provocato la storica strage, ha riacceso l’attenzione del Presidente Pittella sull’ammodernamento dei servizi ferroviari proprio lungo la tratta PotenzaSalerno, quella che ogni anno con il rapporto ‘Pendolaria’, merita la palma tra le dieci tratte peggiori d’Italia. Insieme all’ovvia constatazione che, con i raffronti storici dovuti, “le ferrovie dell’epoca erano più moderne”, la delusione viene dall’atteggiamento di chi invece di dare risposte sul “che fare” si pone delle domande sino alla conclusione, piuttosto deludente, dell’idea di commissionare un ennesimo studio tecnico”. E’ il commento del consigliere regionale di Forza Italia Michele Napoli ricordando che nella legislatura regionale più volte ci si è occupati della questione, dagli “annunci di importanti conquiste” e “proclami di grandi vittorie” da parte degli assessori che si sono succeduti alle Infrastrutture sui nuovi piani di collegamento ferroviario tra la città di Potenza e le stazioni di Salerno, Napoli e Roma - sempre promettenti grandi novità in confort e puntualità con l’utilizzo del Minuetto, nella breve stagione estiva del 2012 - ai continui casi di disservizio segnalati dagli utenti lucani, di cui ho perso il conto”. VULTURE MAGAZINE

A parere di Napoli “la realtà è che la nostra regione resta esclusa da ogni importante progetto, come può essere considerato quello dell’alta velocità. La Lucania raccoglie sempre e sole briciole, avanzi dalle grandi spartizioni, perché chi ci rappresenta ai tavoli decisionali fatica a trasferire le reali esigenze del nostro territorio. La rete ferroviaria in Basilicata è corta e monca. La provincia di Matera è quasi completamente isolata, mentre l'area Sud della regione ha grandi difficoltà per raggiungere Potenza in treno. La Basilicata resta fanalino di coda in un sistema di trasporti, quello ferroviario, che penalizza i suoi abitanti e impedisce lo sviluppo del nostro turismo. I tempi di percorrenza solo lunghi e tutti effettuati su vagoni privi di alcun tipo di confort. La sostituzione del servizio Eurostar con quello Intercity, dunque si è rivelata penalizzante in termini di qualità e tempo di viaggio e di affidabilità. Per questa ragione non è più sufficiente ricordare l’impegno finanziario a carico della Regione (circa 35 milioni di euro l’anno) per il contratto di servizio con Trenitalia e, quindi, rivendicare da Trenitalia il suo rispetto, tanto meno basta il semplice rimborso-biglietto per disservizio dovuto per regolamento agli utenti e ancor meno scrivere lettere di protesta ai dirigenti di Trenitalia. Ci vuole una nuova strategia adeguata ai problemi perché lo sviluppo e la crescita viaggiano su altri binari (specie se ferroviari)”.

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Melfi: Riflessioni su giornata Telethon

Una giornata dedicata alla solidarietà e finalizzata a comprendere il vero valore della ricerca scientifica come attività dell’uomo per l’uomo. E’ con questo spirito che, sabato scorso gli studenti dell’I.I.S. “G. Gasparrini” di Melfi, sono scesi in campo per la raccolta di fondi Telethon promuovendo la vendita di gadget e prodotti solidali. Ad allietare la giornata le note della Banda Musicale dell’I.I.S. “Ten. R. Righetti” che, coordinati dal Prof. Vincenzo Sonnessa, hanno regalato sorrisi e buon umore ai passanti.

“Quello che mi preme sottolineare maggiormente di questa giornata ha commentato l’Assessore Rosa Masi – è il sorprendente entusiasmo con cui i ragazzi e gli istituti coinvolti hanno accettato l’invito ad essere i protagonisti di questa grande maratona della solidarietà”. “Spesso – ha aggiunto l’Assessore - si pensa che i ragazzi di oggi siano viziati o legati alle cose futili e invece, iniziative del genere dimostrano che il buon esempio parte proprio dalle nuove generazioni e dalla generosità con cui si aprono ai problemi degli altri”. Un VULTURE MAGAZINE

ruolo di primo piano nell’educazione al rispetto e all’amore per il prossimo spetta alla Scuola che, per l’occasione, è uscita fuori dalle aule ed è scesa in piazza. “Da parte sua – ha commentato l’assessore Masi – la Scuola si è mostrata capace di una scelta di partecipazione e di appartenenza in una dimensione concreta e solidale”. Positiva la risposta dei melfitani che hanno contribuito all’iniziativa con grande generosità e sensibilità. Una piccola goccia nel mare della solidarietà che può fare la differenza e alimentare le speranze di chi combatte con malattie rare e spesso sconosciute.

Il ricavato della giornata, infatti, sarà destinato al finanziamento di progetti di ricerca sulle malattie genetiche rare, attività in cui Telethon è impegnata dal 1990. Parole di elogio sono state spese anche da Eliana Clingo, responsabile del coordinamento provinciale di Telethon: “Con questa giornata abbiamo posto le basi per la creazione di un sodalizio concreto e costruttivo con le istituzioni locali che in futuro potrebbe coinvolgere ulteriormente il mondo della scuola. Un ringraziamento di cuore va agli studenti e ai presidi prof. G. Gruosso e prof. M. Masciale”. “Insieme – ha concluso Eliana Clingo - possiamo raggiungere importanti traguardi”.

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BARILE 11 DICEMBRE. LA COMUNITA’ FESTEGGIA IL 25° ANNIVERSARIO DI SACERDOZIO DI DON GIOVANNI DE PALMA

La Comunità di Barile, dopo quella di Pescopagano ( sede parrocchiale di don Giovanni) nell’Anno della Fede, rende grazie al Signore e alla Vergine Maria per il 25° anniversario di sacerdozio del parroco don Giovanni De Palma (Tenente negli Alpini, quando ha preso messa, il 10 dicembre del 1988, a Barile, era presente una rappresentanza degli Alpini). Nella chiesa madre il parroco don Tommy, insieme a don Raffaele (altro parroco di Barile) e padre Pascal di Venosa, ha celebrato una santa messa in ricordo del parroco originario di Barile.

Ha detto: " sempre disponibile, umile e dolce e vicino agli altri senza destare clamore. Ha dato poco di materiale, ma tanto di...spirito". Don Raffaele ha VULTURE MAGAZINE

aggiunto: " la sua dote di umiltà gli consente di tenere buoni contatti nelle comunità a lui care. Si sente la mitezza in lui. Dio ti benedica per quello che farai ancora". Luciano De Rosa, un amico, ha esaltato il suo modo semplice, ma efficace di comunicare. Don Giovanni ha ringraziato i tanti presenti: " un ringraziamento particolare va ai vicini di casa, che mi hanno aiutato a crescere. Oggi il senso del vicinato va perdendosi a danno della troppa tecnologia. Sulla mia strada ho incontrato superficialità ed inganno, ingiustizia e violenza, opponendomi con la mia dolcezza.Penso di essere un apostolo di simpatia, i bambini, invece di piangere, sorridono quando mi vedono. Mi considero l'alter Cristo, lavoro nel silenzio come le formiche". Ha donato alla comunità una immagine che riproduce una icona alla Madre di Dio con dedica: “sotto lo sguardo materno di Maria ho camminato nella sua fedeltà”.

Don Giovanni De Palma, nativo di Barile, si divide fra le preghiere, la passione per le icone sacre e quella per il tiro con l’arco, che l’ha portato nel 2007 a fondare 20


l’associazione sportiva Arcieri di Monte Calvo, assieme a Gabriele Lotano. Appassionato di corsa e calcio (ha avuto in seminario don Giovanni Caggianese, già solido stopper del Savoia), è stato trasferito dai boschi di S. Ilario a Pescopagano otto anni fa. Con i fedeli della sua parrocchia ha un rapporto speciale: pare che abbia addirittura regalato, come Babbo Natale, degli arco in giro. «Adoro questo sport, perché non c’è l’accanimento che vedo in altri sport, in ogni gara si respirac’è un bell’ambiente. Non rinuncio mai ad una gara, anche se una domenica ho dovuto saltare una gara per un…battesimo» spiega don Giovanni. La sua passione per l’arco è così forte che ha riprodotto l’effige in una delle sue icone di San Sebastiano, protettore degli arcieri. Indimenticabili le foto con la famiglia in chiesa, con l'associazione della Terza Età e presso la pro-loco, luogo dove don Giovanni ha letto alcuni passaggi del suo libro: "Frammenti della mia Vita", dedicato alle due donne della sua vita, mamma Vita Crescenza e alla Beata Vergine Maria, madre di ogni consolazione. Una raccolta di poesie, racconti e disegni in occasione del 25° di Sacerdozio, che dona ai presenti.L'assessore alla cultura del Comune di Barile, Sabrina Gagliardi ha ringraziato don Giovanni per il suo lungo mandato pastorale. Un buffet finale offerto dalla famiglia di don Giovanni ha concluso questa bella giornata. Lorenzo Zolfo

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C.S. THALIA: COME COLMARE IL GAP CON I PARCHI NATURALI PIU’ NOTI

L’offerta di ospitalità ambientale e di vacanza “green” adeguata ai nuovi target di eco-turisti attraverso campagne mirate ed orientate con l’utilizzo creativo (ed economico) dei social network e del web per tentare di colmare il “gap” con il resto dei Parchi nazionali, insieme ad una struttura (agenzia) unica di commercializzazione dei pacchetti di soggiorno-escursioni-visite guidate, è l’obiettivo principale degli operatori turistici che lavorano nei nostri quattro Parchi e che rivendicano innanzitutto un “maggiore protagonismo”. A sostenerlo è il Centro Studi Turistici Thalia aggiungendo che non ha sorpreso il dato fornito dal Parco Pollino sul 40% di lucani e calabresi che ne ignorano l’esistenza. Il Rapporto Ecotour 2013 delinea la graduatoria dei parchi più richiesti dai tour operator. Sul podio due conferme e una new entry: resta primo il Parco nazionale d’Abruzzo e resta secondo il Gran Paradiso, mentre al terzo posto il Parco dello Stelvio scalza le Cinque terre che diventano il quarto parco. Entra fra le destinazioni più richieste il Parco delle Dolomiti bellunesi, che fino allo scorso rilevamento era fuori dalle più ambite, mentre al sesto posto c’è il Parco del Pollino, seguito da Casentino, dalla Majella e dalla Sila. Cambiano le cose invece per i tour operator stranieri, che indicano maggio, giugno e settembre come i mesi più richiesti. E secondo i dati 21


più aggiornati relativi al 2012, è stato l’anno in cui il turismo natura nel Paese supera, per la prima volta, la soglia delle 100 milioni di presenze nelle strutture ricettive in tutta Italia, con un indice di internazionalizzazione al 39 per cento contro il 38 del 2011. Segno evidente di come la crisi economica stia portando alla riscoperta di un turismo sostenibile e a chilometro zero e sempre più fuori dalle nicchie. Il fatturato complessivo del turismo natura in Italia è infatti ormai ad un passo dagli 11 miliardi di euro, ammontando nel 2011 a 10 miliardi 929 milioni di euro. E' stato di 1 miliardo 139 milioni il fatturato turistico nei Comuni aderenti ai Borghi più belli d'Italia. A spingere italiani e stranieri sempre di più verso i parchi, le riserve, le oasi, i borghi e le destinazioni natura in genere è il bisogno di godere una vacanza attiva: le attività sportive sono la principale motivazione di vacanza, con una quota di mercato pari al 48 per cento, seguita dal relax al 23 per cento, dall’enogastronomia al 15 per cento e dalla riscoperta delle tradizioni all’11 per cento. Fra le attività sportive, il 2012 è l’anno del boom delle due ruote: il biking supera infatti per la prima volta tutti attestandosi al 31 per cento, seguito da escursionismo (21 per cento), trekking (15 per cento), animal watching (13 per cento), sci di fondo (8 per cento), equitazione (7 per cento) e climbing (3 per cento)”. “Le carte da giocare per il riposizionamento dei nostri Parchi naturali nei mercati turistici italiano ed esteri – afferma il segretario del C.S. Thalia Arturo Giglio - sono nella diversificazione dell’offerta, nella innovazione nei servizi, pacchetti di soggiorno a costi contenuti senza abbassare la qualità ricettiva e della ristorazione, oltre a “multiservizi” (eventi di ogni tipo e per ogni target). Da tempo, gli operatori, albergatori e ristoratori “incalzano” gli Enti Parco, la Regione, l’Apt, la Provincia e i Comuni a fare la loro parte, pur in tempi di ristrettezze economiche. Siamo purtroppo VULTURE MAGAZINE

ancora di fronte ad una prova di incapacità di fare sinergia, rete con il sistema turistico attivo, programmare e progettare iniziative di richiamo turistico dentro i tempi necessari per dare risultati operativi ad iniziative di commercializzazione, e tali da permettere agli operatori lucani di creare pacchetti turistici intorno agli eventi da proporre al mercato. Fortemente deludente è l’azione di sponsor quali ENI e Fondazioni Mattei, da una parte e Total dall’altra che non hanno consapevolezza sul fatto che le iniziative da sostenere devono inevitabilmente prevedere un cronoprogramma di progettazione adeguato ai tempi ovvi di commercializzazione, altrimenti si riducono alla convegnistica e ad azioni estemporanee. C’è poi da costruire l’Agenzia unica di commercializzazione e da estendere e qualificare l’esperienza dei consorzi di operatori”. Partendo dall’identikit dell’eco-turista alto indice di scolarizzazione (il 41 per cento ha una laurea, il 46 per cento un diploma e solo il 13 per cento un titolo inferiore); prevalentemente giovane (il 51 per cento ha meno di 30 anni, ed il 35 per cento fra i 31 ed i 60 anni); capacità di spesa media (225 euro a week end) nel 61 per cento dei casi – il C.S.Thalia sottolinea che “è innanzitutto necessaria una innovativa campagna di comunicazione-informazione sul potenziale del turismo ambientale in Basilicata”.

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SOSPENDERE I LAVORI DELL’ELETTRODOTTO ALLA TERNA SPA DA PARTE DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI SANT’ANGELO DEI LOMBARDI

affacciare dalle proprie finestre. Come cittadini non ci vogliamo ammalare e non vogliamo che si devasti l’assetto idrogeologico del territorio per portare la corrente elettrica da una parte all’altra della provincia. A vantaggio di chi ? Già esiste un elettrodotto da 380.000 v. a poche centinaia di metri dalla Ferrero che è possibile utilizzare senza costruirne altri. I piloni finora realizzati nel nostro comune, in mancanza della distanza di sicurezza dalle strade in zona sismica, devono essere immediatamente rimossi per salvaguardare la pubblica incolumità. Si rispettino le leggi vigenti; non siamo terra di nessuno; chiediamo a tutti gli enti di vigilare. Questo territorio chiede rispetto e non colonizzatori.

:::::::::::::::::::::::::::::::: Il Comitato Civico prende positivamente atto della decisione dell’Amministrazione Comunale di S.Angelo dei Lombardi di sospendere i lavori dell’elettrodotto in ditta Terna spa. Auspica di comune intento l’inizio della tutela paesaggistica e ambientale unitaria da parte dei Comuni in modo da salvaguardare e valorizzare lo splendido territorio dell’Alta Irpinia che, come dichiarato dal regista Franco Dragone “lo abbiamo ricevuto in custodia dai nostri padri e non possiamo svenderlo in nome di un falso progresso”. Si ritiene che l’elettrodotto progettato dall’azienda privata non rappresenti la pubblica utilità così come non è pubblica utilità la centrale eolica progettata a ridosso dell’Abbazia de Goleto e non è pubblica utilità la centrale elettrica che brucia olio combustibile dal mese di luglio scorso in località Porrara a S.Angelo dei Lombardi. L’unica pubblica utilità è dei cittadini che qui hanno scelto di abitare; è nella salute di chi vuole coltivare i campi senza i fili dell’alta tensione elettrica sopra la testa. Le case non devono essere deprezzate e rese inabitabili dai tralicci e dai fili ad alta tensione, non devono perdere di valore; chi ci abita vuole continuare a potersi VULTURE MAGAZINE

CSAIL-INDIGNATI: PER LA BEFANA CARBONE (AI CATTVI) E OLIO DI MIRRA A PITTELLA

Il Csail ha deciso di donare olio di mirra al Governatore Pittella: la Mirra era usata nella medicina tradizionale come disinfettante intestinale ed ancora oggi è usata in fitoterapia. Pittella - dice Massaro - ne avrà bisogno contro chi gli vuole male e tenta di innervosirlo. E poi l’olio di mirra serve a riequilibrare il mondo spirituale con quello materiale dando forza ed ottimismo. Il Csail-Indignati Lucani, come è tradizione da alcuni anni, non ha rinunciato a consegnare per l’Epifania, carbone ai dirigenti dell’Eni, della Total, dell’Arpab, dell’Asp (Azienda Sanitaria del Potentino) e del Dipartimento Salute della 23


Regione, all’ex Presidente della Regione Vito De Filippo, per “il comportamento assunto durante tutto l’anno senza garantire la tutela della salute dei cittadini dai pericoli del Centro Olio Eni-Agip di Viggiano” e ai sindaci di Marsicovetere Sergio Cantiani e di Viggiano Giuseppe Alberti per “le promesse non mantenute in tema di occupazione e sviluppo nonostante i soldi incassati dall’Eni”. Per il presidente del Csail, Filippo Massaro, ” i cattivi ” di quegli enti ed organismi che avrebbero dovuto assicurare la sicurezza dei cittadini della Val d’Agri e del Sauro sotto tutti i punti di vista (salute, ambiente, economia, attività produttive) hanno più che meritato il regalo della Befana, tenuto conto che nell’anno appena concluso non ci sono stati fatti significativi di ravvedimento. Il dono – continua Massaro – va ben oltre la simbologia e il significato attribuito per i bambini. Esso vuole essere il segnale di riscatto di comunità locali che sono stanche di subire comportamenti che sono molto simili a quelli che compagnie petrolifere e società multinazionali attuano in Paesi in via di sviluppo dove si sfruttano idrocarburi e gas. Non è un gioco ma un modo per riprenderci il potere di giudicare il comportamento di chi è nella Pubblica Amministrazione e perciò deve sottoporsi al giudizio popolare. Contiamo molto – aggiunge Massaro – sulla volontà di protagonismo delle popolazioni valligiane per il cambiamento e quindi per un maggiore rispetto e al tempo anche simbolicamente vogliamo far sentire il fiato sul collo a quei subdoli dirigenti di società ed enti che non possono più solo fare promesse di diventare buoni nel 2014″.

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SEL. Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro

Lo scorso 4 dicembre è stata deliberata dalla Commissione Lavoro del Senato la istituzione di una Commissione parlamentare d'inchiesta sul fenomeno degli infortuni sul lavoro che, grazie ad un emendamento presentato dal senatore lucano di Sinistra Ecologia Libertà Giovanni BAROZZINO, è allargata anche al fenomeno delle malattie professionali. Inoltre, in sede di commissione, il senatore BAROZZINO ha precisato come il ripristino del Testo Unico sulla Sicurezza del 2008 sarebbe di grande utilità ed efficacia nel combattere il fenomeno degli infortuni, visto l'indebolimento subito dopo le intervenute modificazioni, così come, sempre in sede di Commissione, il senatore ha richiesto una maggiore valorizzazione del ruolo delle Rls per i lavori della Commissione d'inchiesta medesima. Già nei giorni scorsi, in merito alla discussione sulla legge di stabilità, il senatore BAROZZINO era intervenuto in aula facendo notare al governo quanto di poco di stabile vi fosse in questa legge. E partendo dalla drammatica situazione socio-economica della Basilicata, in cui a farla da padrona sembrano essere solo gli altissimi livelli di disoccupazione e l'estremo degrado territoriale, ha ricordato al governo come nella legge di stabilità non solo non sia prevista alcuna crescita e alcuna politica in direzione di una implementazione di posti di lavoro, 24


ma non sia contenuta alcuna proposta volta alla salvaguardia degli attuali livelli occupazionali, chiedendo così con forza l'utilizzo dei contratti di solidarietà per tutte quelle aziende che, sotto i colpi della crisi, rischiano di chiudere. E nel concludere il suo intervento in aula il senatore ha invitato il governo - ed in particolare modo il vice ministro Fassina a girare con lui per i luoghi di lavoro e constatare di persona a cosa essi siano ridotti e quali le condizioni vissute dalle lavoratrici e dai lavoratori.

:::::::::::::::::::::::::::::::: Intervento di Gabriele Di Stasio presidente di “BASILICATACINEMA” Il network Lucano del Cinema di Qualità

Il Festival nazionale “Cinema e Musica”, che si è svolto dal 4 al 6 dicembre scorsi a Latronico e Lagonegro, è un’iniziativa di assoluta qualità che è giunta con sacrificio alla sua undicesima edizione. Nonostante il budget assolutamente ridicolo dedicato ad esso, e all'eccessiva frammentazione degli eventi di cinema sul territorio regionale, l'ideatore e organizzatore Antonio Brigante e Marco Mazzieri, regista di assoluto valore che ci onoriamo di avere in Basilicata come direttore artistico, hanno, ancora una VULTURE MAGAZINE

volta, presentato un programma eccelso e qualificato. Le pellicole che il pubblico ha avuto la fortuna di visionare gratuitamente hanno come protagonisti i nomi più emozionanti, sia nel cinema che nella musica italiana: da Tony Servillo ad Enzo Avitabile, da Alessandro Gassman ai CCCP. Storie narrate con maestria che spaziano dalla fiction al documentario nel binomio inconfondibile di "Cinema e Musica", un festival che BasilicataCinema, da oltre dieci anni, ha saputo conservare e valorizzare. Considerati tali risultati, la Basilicata ha ora ancora di più l'esigenza di unire i festival presenti sul territorio, regolandone le attività e aumentandone la qualità, che deve tendere alla valorizzazione di cinema di pregio, di cultura e di visioni di pellicole, anche attraverso investimenti che rendano la regione all'avanguardia nella promozione con BasilicataCinema, oltre che nella produzione con la Lucana Film Commission che sta finalmente muovendo i primi passi. È imperdonabile, invece continuare a favorire festival singoli che non si sono messi in rete frammentando inutilmente l'offerta promozionale e rendendola un inutile quanto dispendioso e semplicissimo tappeto rosso. L’errore è stato fatto dall'ex governatore Vito De Filippo che invece di invitare le rassegne esistenti ad unirsi in un unico evento di rilievo mondiale, cosa possibile con l'unione vera delle maestranze già da decenni presenti in regione, ha favorito la creazione di altri eventi che nulla hanno portato di nuovo, come il Maratea Film Festival. Ciò, attraverso l'impiego di ingenti risorse pubbliche e a scapito dei festival già esistenti.

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UILM: FIAT, TOLTI I VELI A MELFI ALLA NUOVA JEEP

Tolti i veli alla nuova Jeep che dal 2014 sarà prodotta nella Sata di Melfi: le tute blu - che saranno protagoniste con i tecnici e il management di Fiat-Crysler della piccola Jeep e della gemella Fiat 500X - ieri per la prima volta hanno potuto osservarla nello stabilimento di Melfi. A riferirlo è la Rsa UILM che insieme ad altri delegati e a circa un migliaio di lavoratori ha partecipato all’evento nel cosiddetto “Pilotino”, il cuore della ricerca e dello sviluppo tecnologico della Sata, con il team Crysler arrivato da Detroit, guidato da Chris Elliott, a spiegare le caratteristiche dell’auto. Un evento – sottolinea la Rsa UILM – che ha inorgoglito le tute blu di Melfi perché anche se già da qualche mese la vettura è stata presentata in occasioni prestigiose internazionali per gli operai che dovranno costruirla si è trattato comunque della prima volta di vederla con i propri occhi. Gli obiettivi Fiat-Crysler – che rientrano nei piani più generali della Fiat che per il 2016 prevedono una produzione europea di 2 milioni di veicoli con i marchi dei due gruppi Fiat e Chrysler (quest’anno ne sono stati programmati 1,2 milioni) - parlano di 150 mila Jeep e 130 mila Fiat, e saranno il risultato del già annunciato investimento di un miliardo fatto dalla Fiat per il rilancio della produzione italiana. Per quanto riguarda i programmi di produzione a Melfi delle piccole suv Fiat VULTURE MAGAZINE

e Jeep, essi si basano sul quadro di mercato previsto dagli analisti per i prossimi anni, che indicano in 500 mila i piccoli suv venduti in Europa a partire dal 2015, contro i 154.461 del 2012. A proposito della piccola suv della Fiat, fino ad ora conosciuta come Fiat 500X, c’è la conferma che in Fiat hanno lavorato parecchio sullo stile. Era infatti stato preparato un modello ancora nel 2012, ma non aveva convinto e negli ultimi mesi l’impegno è stato quello di ridefinire il design, con una linea più tondeggiante. Questa Fiat 500X sarà lunga 420 cm, 5 cm di più della 500L a 5 posti e 15 cm di meno della Fiat 500L a 7 posti (lunga 435 cm). La vettura sarà proposta sia a trazione anteriore che a trazione integrale. Nella gamma Fiat andrà a collocarsi più o meno dove era proposta la Fiat Sedici. La Fiat 500X e la piccola Jeep saranno prodotte sulla base dello stesso pianale e della stessa componentistica: in poche parole tutto ciò che non si vede, mentre la linea sarà decisamente innovativa.

“Siamo in perfetta linea con il cronoprogramma degli investimenti che il Gruppo si era impegnato a rispettare, attraverso l’accordo sindacale, per la ristrutturazione dello stabilimento di Melfi e pertanto confidiamo – è il commento di Vicenzo Tortorelli, segretario regionale UILM Basilicata – che la produzione della jeep possa partire a primavera 2014 e la 500X a inizio autunno del prossimo anno. I lavoratori della Sata che continuano a produrre la Grande Punto sono ancor più motivati della nuova produzione che li 26


ripaga dei sacrifici specie in quest’anno per la cassa integrazione straordinaria a rotazione e la conseguente metà circa della forza lavoro presente ogni giorno.

Riprendiamo dunque quel “segnale di fiducia'' nei confronti dell'Italia lanciato dal Gruppo Fiat-Crysler che si e' reso protagonista di un impegno al punto di vista industriale che sara' concretizzato con importanti progetti che coinvolgono le nostre fabbriche in Italia. Le tute blu e la Sata si riprendono la scena riacquisendo consapevolezza della portata storica dell’investimento Fiat. Ritengo infine particolarmente significato il messaggio che è venuto dal vertice del brand Jeep di trasferire i valori del marchio per coinvolgere direttamente i lavoratori lucani. E’ una sfida di alto profilo che ci sentiamo di raccogliere”.

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ASSESSORE BENEDETTO, 10 ML PER COMUNI ALLUVIONATI E CDB BRADANO-METAPONTO PRIMA RISPOSTA ALLA SITUAZIONE D’EMERGENZA DEL MONDO AGRICOLO E DEI CITTADINI

La delibera che è stata approvata oggi in Giunta per l’erogazione di 10 milioni di euro a favore dei Comuni colpiti dai recenti eventi alluvionali e del Consorzio di Bonifica Bradano-Metaponto è il risultato di un intenso lavoro dell’assessore all’Agricoltura Nicola Benedetto e del Dipartimento, senza battute d’arresto, proseguito anche nello scorso fine settimana, per dare una prima risposta significativa alla situazione di emergenza che vivono gli agricoltori e le comunità locali. Il provvedimento prevede un Bando Misura 125 Azione 4 - limitatamente ai territori già delimitati dalla Giunta Regionale il 4 dicembre scorso per i quali è stata presentata la richiesta di stato di calamità naturale. “E’ stato possibile mettere insieme una dotazione finanziaria cospicua, sia pure insufficiente rispetto alle più ingenti esigenze – spiega Benedetto – in continuità con il lavoro del Comitato di Sorveglianza del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr) che si è tenuto venerdì scorso a Picerno, nel quale nonostante l’assenza di rappresentanti di istituzioni pubbliche e locali e di due organizzazioni professionali – Coldiretti e Cia – è stata 27


individuata la possibilità di attingere risorse dalla misura 125 (Infrastrutture relative allo sviluppo e all’adeguamento rete viaria rurale) attraverso una rimodulazione dell’intervento di spesa condiviso dai rappresentanti della Commissione Ue e del Ministero all’Agricoltura. La rete viaria rurale è condizione indispensabile per la competitività delle aziende agricole ed è quindi necessario intervenire con una risposta celere ed incisiva mediante il sostegno di specifici progetti di messa in sicurezza e/o rifunzionalizzazione. Per dare tempestività ai provvedimenti sono stati introdotti una serie di adempimenti più snelli di quelli di solito in vigore. Confidiamo pertanto nella più ampia collaborazione dei Comuni e del CdB che accelerino il lavoro dei propri uffici. La Regione dunque ha dato prova di farsi carico delle problematiche di questi mesi andando oltre le disponibilità finanziarie ordinarie. Spetta adesso allo Stato, al Governo Letta e anche alla Commissione Ue mostrare altrettanta attenzione verso il mondo agricolo e le comunità duramente colpite dai fenomeni alluvionali e di dissesto del territorio per evitare che si ripetano emergenze e discriminazioni tra regioni”. Per l’assessore Benedetto è questa la risposta più efficace a chi ha alimentato polemiche sul suo impegno e che ha chiesto che fine avessero fatto i 3 milioni di euro annunciati in occasione dell’alluvione del 7 ottobre. In tempi di proteste è sin troppo facile soffiare sul fuoco del malessere sociale e contribuire ad alimentare lo scontro tra cittadini ed istituzioni. E’ stata scelta, invece, la strada più difficile quella del lavoro silenzioso che ha portato alla delibera odierna. Un lavoro – conclude Benedetto – che non si ferma con la deliberazione di giunta di oggi e che lo vedrà promotore di altre azioni di pressing nei confronti del Governo e degli organismi responsabili dell’Ue.

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ASSESSORE BENEDETTO, LAVORO DI SQUADRA CONTRO RISCHIO DISIMPEGNO

“Per scongiurare il rischio di disimpegno dei fondi del Psr 2007-2013 è necessario che ognuno faccia la sua parte: il Dipartimento sta intensificando la sua attività ma anche il mondo agricolo e le amministrazioni pubbliche devono mostrare lo stesso impegno senza distrazioni e battute d’arresto”. E’ quanto sostiene l’assessore regionale all’Agricoltura Nicola Benedetto commentando le conclusioni della seduta del Comitato di Sorveglianza del Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale (Feasr). Nell’esprimere il rammarico per l’assenza dalla riunione dei rappresentanti di istituzioni pubbliche e locali e di due organizzazioni professionali – Coldiretti e Cia - che rappresentano la maggior parte degli agricoltori lucani, l’assessore sottolinea che “non si può a giorni alterni gridare “al lupo” , vale a dire sul pericolo di dover restituire soldi a Bruxelles e poi mancare nei momenti decisivi nei quali decidere quali misure ed azioni mettere in campo insieme, dando del resto pratica attuazione alle indicazioni emerse nelle due recenti sedute del Tavolo Verde che ho voluto dedicare interamente a questa questione oltre che all’emergenza alluvione nel Metapontino. Intanto ai rappresentanti di Bruxelles e del Ministero all’Agricoltura abbiamo affidato la richiesta di una proroga degli adempimenti di proroga della scadenza di utilizzo dei fondi per la fine dell’anno 28


tenendo conto delle alluvioni e del diffuso dissesto che hanno interessato numerose aree ed aziende agricole in ottobre e novembre soprattutto nel Metapontino. I nostri agricoltori in questa situazione non sono in grado di far fronte agli adempimenti richiesti. Quanto ai problemi evidenziati con chiarezza dall’ Autorità di gestione Psr Basilicata 2007/2013 Giuseppe Eligiato credo che un ostacolo fortissimo sia rappresentato dalla difficoltà di investimenti per le imprese agricole a causa della nota situazione del credito ancora più marcata negativamente nel comparto agricolo. Il Dipartimento ha fatto tutto il possibile con il ricorso anche al Fondo ISMEA credito per ulteriori 15 milioni di euro ma con risultati scarsi. Di qui le modifiche apportate al Programma di questo sessennio, l’impegno a snellire le procedure oltre a sollecitare la struttura dipartimentale a porre in essere tutte le iniziative necessarie per l’avanzamento della spesa per quel che riguarda le misure a superficie, ossia quelle che riguardano le indennità compensative per le zone cosiddette svantaggiate e per quelle soggette a vincoli ambientali e per i pagamenti agroalimentari. Ma – continua Benedetto - l’impegno va avanti per superare le difficoltà incontrate nel corso dell’anno che si accumulano a quelle ereditate negli anni precedenti e continuiamo ad essere al fianco degli imprenditori del comparto per evitare qualsiasi forma di disimpegno. L’assessorato all’Agricoltura inoltre sta portando avanti – aggiunge – un intenso lavoro di coordinamento in sede nazionale con il Ministero e con le altre Regioni interessate. Ciò nonostante abbiamo avviato il lavoro per la nuova programmazione 2014-2020 dalla quale dipenderà il futuro della nostra agricoltura. Dunque – dice Benedetto - ci sono compiti per tutti: le Organizzazioni Interprofessionali riconosciute dalla Regione hanno l'obiettivo di armonizzare la produzione al mercato ed ottenere una VULTURE MAGAZINE

più equa distribuzione del valore fra gli attori della filiera; la Regione di programmare le nuove misure e la spesa del Psr 2014-2020; le amministrazioni locali di armonizzare gli interventi nel proprio territorio. C’è bisogno di un gioco di squadra, un progetto forte, finalizzato a trasmettere agli agricoltori, specie ai giovani che si avvicinano da poco alle aziende, maggiori certezze per fare impresa”.

:::::::::::::::::::::::::::::::: NAPOLI (PDL-FI), IL BONUS IDROCARBURI SOMIGLIA ALLA “COPERTA DI LINUS”

“Il bonus idrocarburanti è diventato la “coperta di Linus”; con tutti a tirarla con il maldestro tentativo di coprire esigenze e bisogni diversi. Il bonus, invece, deve continuare ad essere lo strumento che come Pdl-Fi abbiamo fortemente voluto ovvero un primo concreto segnale, sicuramente limitato e parziale, da parte dello Stato in favore dei lucani affinché gli stessi potessero cominciare a toccare con mano un piccolo beneficio dall’estrazione del petrolio”. A sostenerlo è il consigliere regionale Michele Napoli (Pdl-Fi), il quale esprime “pieno sostegno all’iniziativa promossa dall’on. Cosimo Latronico, impegnato in Parlamento a sventare lo “scippo” di 70 milioni di euro per i prossimi 7 anni a valere sulle risorse destinate al bonus carburante per finanziare i programmi di metanizzazione delle regioni del Sud. 29


A Latronico va, innanzitutto, il merito di aver messo gli occhi, a differenza di tutti gli altri parlamentari lucani piuttosto distratti, forse perché presi dalle Primarie, sui faldoni di emendamenti alla Legge di Stabilità e di conseguenza di aver acceso i riflettori sulla questione. Inoltre, non è assolutamente condivisibile – continua l’esponente di Fi – la proposta del nuovo Governatore Pittella di riservare, non è chiaro se in toto o parzialmente, il fondo che alimenta il bonus destinato alla Basilicata per affrontare le emergenze alluvioni e frane delle ultime settimane. Sono situazioni - continua Napoli - che hanno messo in ginocchio l’agricoltura in aree importanti e che stanno causando gravissimi disagi a tante comunità locali, sino a bloccare i collegamenti viari, ed e' per questa ragione che sono necessari interventi e risorse aggiuntive dello Stato. Purtroppo – afferma Napoli – a parte visite e sopralluoghi di esponenti lucani di Governo e “appelli” del neo Governatore, la presenza dello Stato nel Metapontino come in altre aree della regione non si è fatta sentire”. Per l’esponente di FI “il limite più grande che si registra in questa vicenda è l’assenza di una strategia di contrattazione con il Governo per provvedimenti urgenti, all’altezza dell’emergenza del dissesto del suolo, e per la ripresa del confronto sull’art. 16 del Decreto Liberalizzazioni. Nel decreto ci sono le risorse finanziarie aggiuntive, non ancora quantificabili ma sicuramente necessarie per avviare un serio programma di difesa del nostro territorio oltre che per ammodernare infrastrutture viarie e civili. Per questo, in attesa della convalida degli eletti, dell’insediamento del nuovo Consiglio e della nuova Giunta, il Governatore potrebbe almeno battere un colpo e promuovere un tavolo allargato ai gruppi consiliari e ai parlamentari lucani”.

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Trivellazioni in Basilicata, il Governo prova ad accelerare per l'estrazione di petrolio. Il Wall Street Journal: "E' il Texas italiano"

La Basilicata come il Texas. Arriva dalle pagine del Wall Street Journal la denuncia del tentativo del governo italiano di accelerare sulle trivellazioni per l'estrazione di petrolio nella regione del sud Italia. Secondo il quotidiano americano, Palazzo Chigi "affamato di entrate, a caccia disperata di nuovi posti di lavoro e di politiche che sconfiggano la recessione sta cercando di sgombrare la strada perché l'Eni e le altre grandi compagnie petrolifere possano accelerare le trivellazioni". Questo dopo che "per anni i governi locali hanno ostacolato la produzione tra le proteste e le preoccupazioni sui possibili danni all'industria del turismo e all'ambiente". L'articolo del Wsj, dal titolo 'L'Italia trivella per far fronte alla crisi", definisce la Basilicata come il "Texas italiano" per i suoi giacimenti di "oro nero". Giacimenti che fanno gola a parecchie compagnie petrolifere, ma che non hanno mai visto un'accelerazione per l'estrazione grazie all'opposizione della politica locale. " Ora che ai governi locali e alla regione è stato promesso di partecipare in larga misura alla condivisione degli utili - si legge nell'articolo - il governo spera di smorzare l'opposizione a nuove trivellazioni. L'obiettivo - scrive ancora il Wsj - è di raddoppiare la produzione nazionale annuale di petrolio e tagliare il costo delle importazioni energetiche di circa un quarto entro il 2020". Il giornale ricorda che con una stima di 1,4 miliardi di barili l'Italia è il terzo Paese in Europa per quel che riguarda le riserve di petrolio dietro solo alla Norvegia e al Regno Unito. Si ricorda infine come ad essere interessati agli investimenti in Basilicata, oltre all'Eni, ci sono anche Total, Shell e la giapponese Mitsui. (fonte http://www.huffingtonpost.it)

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SANITA’ FUTURA: IL 2013? UN ANNO PERSO

Per la sanità il 2013 è stato un anno perso sia per le promesse di politica sanitaria nazionale che per le aspettative regionali andate deluse. Il dato di partenza è che al di là di enunciazioni di principio e di annunci la sanità è stata esclusa dall’agenda politica nazionale e regionale. A livello nazionale, nessun impegno è stato mantenuto: dalla riforma delle cure primarie (decreto Balduzzi) operativa da gennaio e con scadenze precise, tutte eluse. Al Patto per la Salute che, solo fino a poche settimane fa, si dava ancora per certo entro l’anno e che invece naviga ancora in alto mare ormai appesantito da tante di quelle materie di accordo tra Governo e Regioni da essere diventato una sorta di nuovo e inedito Piano sanitario nazionale. Al palo sono rimasti i nuovi Lea (decreto Balduzzi) mentre l’unica cosa che i governi hanno dimostrato di saper fare è quella di tenere a freno la spesa attraverso tagli lineari e progressivi che restano l’unica traccia visibile e concreta delle politiche sanitarie degli ultimi anni. Il risultato è un taglio senza precedenti al comparto valutabile, a secondo dei calcoli, tra i 25 e i 30 miliardi di euro e che ora potrebbe essere ancora elevato dalla nuova spending review del Governo. Il bilancio è ancor più preoccupante perché quando milioni di persone, come dicono le ultime statistiche, non si curano per mancanza di soldi, siamo di fronte ad una sconfitta. Per noi l’accesso alle cure per tutti rimane una questione fondamentale, la chiave qualitativa su cui misurare il Ssn che vogliamo resti un diritto universale. Nel momento in cui a milioni si allontanano VULTURE MAGAZINE

dalle cure siamo di fronte ad un campanello d’allarme che ci fa chiudere l’anno con un grave problema. Tutto ciò mentre aumentano in Italia le disuguaglianze territoriali in merito alle condizioni di salute che, rispetto al 2005, peggiorano al Sud: cresce infatti, dal 13,2% al 15,5%, la quota di multicronici (in particolare fra le donne). Per il nuovo anno servono atteggiamenti radicalmente diversi, altrimenti il rischio è quello di ripetere gli errori del 2013. Per questo abbiamo teso una mano al Governatore Pittella e al nuovo Assessore Francione ribadendo che la regione e con essa la sanità lucana hanno bisogno di essere governate, di avere risposte concrete ed efficaci e, in primo luogo, hanno bisogno di una svolta nelle relazioni con i soggetti sociali ed imprenditoriali che hanno consentito sinora di mantenere servizi, prestazioni essenziali al diritto alla salute, posti di lavoro, attività produttive. La priorità è un riposizionamento delle politiche sanitarie e del welfare rapido, incisivo, serio, fortemente orientato alla risoluzione veloce dei punti di maggiore criticità. La nostra ricetta si fonda sulla presa in carico di un problema più grande che chiede un approccio interdiscilpinare, fatto di reale semplificazione amministrativa, di formazione professionale, di investimenti nell’implementazione di nuove tecnologie, di innovazione dei processi aziendali, di integrazione con altri mondi produttivi. Partendo – per usare una parola del vocabolario del neo Governatore - da una “piccola rivoluzione”: ridare piena dignità alle imprese della sanità privata accredita, una sessantina in Basilicata per oltre 600 posti di lavoro tra dipendenti, contrattualizzati a vario titolo, lavoratori autonomi e che svolgono un ruolo insostituibile specie per “aggirare” le liste di attesa e garantire sul territorio prestazioni e servizi alla salute dei cittadini. Michele Cataldi, Giuseppe Demarzio Sanità Futura Basilicata 31


ANNALE (ASRL): un piano per la messa in sicurezza di case ed edifici strategici FEDERAZIONE PROVINCIALE Via del Gallitello 163 85100 Potenza

Da gennaio chi dovrà rinnovare la patente di guida non riceverà più il bollino adesivo da attaccare alla tessera, ma dovrà fare un nuovo documento. Questa la novità contenuta in un decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti che entrerà in vigore il 9 gennaio. Dopo che il patentato avrà eseguito le procedure standard di visita medica e pagamento dei bollettini, la conferma di validità del nuovo documento di guida sarà effettuata in maniera teleinformatica in conformità al “codice dell’amministrazione telematica”. Il nuovo documento, con la foto del titolare aggiornata, sarà inviata all'indirizzo di residenza. In attesa che arrivi la tessera, l'automobilista potrà circolare con una ricevuta rilasciata al momento della visita medica che attesta l'avvenuta conferma di validità fino all'arrivo della nuova patente. Sembrerebbe che la stampa della nuova patente costi circa 50 euro in più rispetto alla procedura di rinnovo con il bollino. Alla luce della nuova normativa, salvo eventuali “ripensamenti dell’ultimo minuto”, invitiamo tutti i possessori di patente, che dovranno rinnovare il documento entro gennaio 2014, a provvedere nel mese di dicembre, onde evitare spese aggiuntive.

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L’impegno della nuova giunta regionale per la messa in sicurezza delle case e degli edifici strategici (scuole, uffici pubblici, strutture socio-sanitarie, ecc.), reso ancora più urgente dal crollo della palazzina a Matera, può ripartire dal piano approvato, su proposta del precedente assessore alle Infrastrutture, Opere pubbliche, Luca Braia, di riparto dei fondi oltre che per gli interventi di prevenzione del rischio sismico per l’annualità 2012, in ottemperanza all’ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile (a n.52 del 20 febbraio 2013), anche per l’ammodernamento e l’adeguamento funzionali delle case più vecchie. A sostenerlo è il dirigente regionale dell’ASRL (Associazione Socialisti Riformisti Lucani) Antonio Annale ricordando che alla Regione Basilicata è stato assegnato un contributo relativo all’annualità 2012 di 710.681,63 per gli studi di microzonazione sismica e di 7.550.992,33 per gli interventi strutturali. Tre le linee di interventi finanziati: studi di microzonazione sismica; interventi di rafforzamento locale o miglioramento sismico o, eventualmente, demolizione e ricostruzione di edifici ed opere pubbliche d’interesse strategico per finalità di 32


protezione civile; interventi strutturali di rafforzamento locale o miglioramento sismico o di demolizione e ricostruzione di edifici privati. Garantire condizioni di sicurezza per i cittadini lucani che vivono in abitazioni che risalgono agli anni cinquantasessanta e che hanno subito interventi edilizi parziali o comunque inadeguati – afferma Annale – è un obiettivo che comunque deve coinvolgere i parlamentari lucani per individuare maggiori risorse finanziarie e i Comuni che devono indicare le priorità di intervento. E’ questa l’occasione per privilegiare programmi innovativi di edilizia con l’utilizzo di materiali in grado di garantire anche un altro obiettivo importante che è quello del risparmio delle famiglie sui consumi energetici.

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31 gennaio scadenza Bollo Auto

veicolo e regione. Sarà l’ufficio postale, attraverso il collegamento in tempo reale con l’archivio regionale delle tasse automobilistiche, a verificare la correttezza dei dati e comunicare l’importo da pagare. La commissione applicata al servizio è pari ad € 1,50. Il pagamento del bollo auto può essere eseguito anche a mezzo bollettino attraverso il sito Internet www.poste.it. I correntisti BancoPostaonline possono pagare sul sito con addebito diretto sul conto, al costo di 1 euro, oppure utilizzando le carte di credito VISA e MasterCard o la carta Postepay. La conferma dell'avvenuto pagamento verrà poi inviata via mail direttamente nella propria Bacheca, l'area riservata alle comunicazioni di Poste Italiane. Chi non è correntista BancoPosta online può comunque fruire del servizio registrandosi al sito di Poste Italiane e pagare il bollo auto e le proprie utenze utilizzando la carta prepagata “Postepay” (al costo di 1 euro) o le principali carte di credito (al costo di 1 euro più il 1,35% dell’importo, quale recupero delle spese sostenute da Poste Italiane per la negoziazione delle carte emesse da altri Istituti). La registrazione al sito è gratuita ed immediata.

Pagamento semplice e sicuro in tutti gli uffici postali della provincia di Potenza o sul sito www.poste.it

Grazie al collegamento in tempo reale con l’archivio regionale delle tasse automobilistiche

Pagare il bollo auto in scadenza venerdì 31 gennaio è sempre più semplice e veloce in tutti gli uffici postali presenti nella provincia di Potenza. Per corrispondere il versamento non è più necessario che il cliente conosca l’importo dovuto: è infatti sufficiente compilare l’apposito modulo, disponibile allo sportello, indicando tipo, targa del VULTURE MAGAZINE

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L¹ALTA IRPINIA SOGNA LA SALVEZZA DELLA PROPRIA TERRA

L’ALTA IRPINIA SOGNA LA SALVEZZA DELLA PROPRIA TERRA E’ stata l’occasione della presentazione del libro di Michele Vespasiano su Sant’Angelo dei Lombardi a mettere assieme sindaci, comitati, artisti, associazioni e cittadini a Lioni nella sala cultura ideata da Antonio Pica a Lioni. Da alcuni passi del libro, alle foto inedite dell’Abbazia del Goleto di inizio ‘900, alle tele di Amoroso De Respinis, ai rendering sulla devastazione ambientale in corso, proiettati da Angelo Verderosa. Dalle immagini dell’elettrodotto in costruzione e delle pale eoliche pre-autorizzate al di sopra dell’Abbazia del Goleto sono seguiti gli interventi dei sindaci di Conza della Campania, Teora e Lioni. Messaggi di partecipazione sono stati inviati dal sindaco di Nusco e dalla Diocesi dell’Alta Irpinia. Tutti insieme, uniti, per salvare l’ambiente e la salute del territorio e degli abitanti dell’Alta Irpinia. Come noto, un’industria dolciaria venuta in Irpinia con i contributi del dopo-terremoto, ha dapprima realizzato una centrale autorizzata per 17,8 megawatt (può dare corrente a 30.00 abitanti) che già brucia olio vegetale per produrre energia elettrica, poi ha progettato e ceduto a Terna un devastante elettrodotto che porterà l’energia prodotta dalla centrale elettrica ad una sottostazione a 20 km. di distanza e, come se non bastasse, VULTURE MAGAZINE

chiede l’autorizzazione a costruire un impianto con 12 pale eoliche di altezza 135 metri proprio in prossimità dell’Abbazia del Goleto, tra l’area SIC dell’alveo sorgentizio dell’Ofanto e l’area SIC della Querceta dell’Incoronata di Nusco; in un’area tra l’altro vincolata dal preliminare del PUC di S.Angelo dei Lombardi. La Regione Campania, come pubblicato sul Burc del 2 dicembre scorso, ha intanto solertemente avviato l’iter concessorio e pre-autorizzato di fatto il devastante impianto eolico. Sindaci, associazioni e comitati hanno affermato un severo NO alla speculazione in corso a danno dell’ambiente, del paesaggio e della salute delle persone che qui abitano. Chiedono la sospensione immediata dei lavori dell’elettrodotto in corso e la revisione del progetto con modalità di interramento; chiedono il monitoraggio ufficiale delle emissioni in atmosfera della centrale ad olio e rifiutano seccamente l’ennesimo parco eolico in sfregio all’areale del G0leto. In particolare il sindaco di Teora, Stefano Farina, ha fatto divieto di circolazione sulle strade rurali agli enormi escavatori delle imprese che lavorano all’elettrodotto; il sindaco di Lioni, Rodolfo Salzarulo, ha sollevato l’eccezione di non trasferibilità dei suoli dove cadono i piloni in quanto gravati da enfiteusi il cui livellario è proprio lo stesso Comune e Terna intanto non può procedere agli atti notarili di asservimento; inoltre ha notificato alla Terna lo studio idrogeologico elaborato dal Prof. Ugo Chiocchini dell’Univ. di Roma che avverte della irreversibile compromissione delle falde idriche e tettoniche dovute alle opere di fondazione su palo dei tralicci dell’elettrodotto in terreni che già versano in forte crisi idrogeologica. Il sindaco di Conza, Pietro Cappiello, ha invitato alla coesione e all’unità di intenti per salvaguardare i beni ambientali del territorio segnalando che proprio a Conza vi è una delle oasi WWF più importanti 34


d’Europa. I lavori dell’elettrodotto intanto, nel comune di S.Angelo dei Lombardi, procedono anche nei giorni festivi e sotto la pioggia con l’uso di elicotteri per portare il cemento per le fondazioni dei piloni. Nell’area archeologica del Goleto, il Comitato civico di Sant’Angelo ha segnalato alla Soprintendenza la necessità di indagine preventive e al Genio Civile di Avellino che le opere strutturali devono essere calcolate e depositate secondo la normativa sismica; i tralicci finora posizionati (avranno altezza 40 metri) non rispettano le distanze minime dal ciglio stradale e ne chiedono la rimozione; non si dimentichi che l’area dei Comuni interessati (S.Angelo, Lioni, Conza, Teora e Castelnuovo di Conza) è zona sismica di prima categoria. A seguito dell’acquisizione degli atti, si intravedono inoltre profili di illegittimità di pareri resi da alcuni enti statali in sede di conferenza dei servizi. La Pro-loco di S.Angelo ha preso atto dai documenti e dalle immagini mostrate che la valutazione di impatto ambientale autorizzata è stata artefatta in modo da non far rendere conto a chi approvava dell’effettivo disastro che si sta compiendo sul territorio; la dopcumentazione allegata allo studio di valutazione impatto ambientale non fa vedere cosa succede nei pressi del Goleto né fa vedere l’impatto dei tralicci dai paesi atraversati. In particolare il sindaco di Lioni stigmatizza che la Regione Campania è la causa principale dell’aggressione autorizzata al territorio irpino; a Napoli si decide e si autorizza e il parere delle amministrazioni locali non è tenuto in alcun conto; basti dire che la Regione ancora non si è dotata del ‘piano paesaggistico’ che è l’unico strumento deputato alla tutela del paesaggio e dell’ambiente; ne deriva una nuova colonizzazione dell’Irpinia e delle aree appenniniche interne che agevola però interessi privati nel nome della pubblica utilità. Sindaci, comitati e associazioni hanno così condiviso l’unica linea ormai VULTURE MAGAZINE

possibile per realizzare il sogno della salvezza della propria terra : l’immediata richiesta congiunta del ‘vincolo paesaggistico’ indirizzato alle Soprintendenze competenti e segnalando l’accaduto al Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo. A chiusura dell’incontro è stata stabilita una video-conferenza col regista di origini irpine Franco Dragone, impegnato in questi giorni come regista dell’Aida al San Carlo di Napoli e in partenza per Rio de Janeiro dove è stato chiamato come organizzatore della cerimonia di apertura dei mondiali di calcio. Dragone, come noto, è il più grande show-maker del mondo ed è nato in un piccolo paese dell’Alta Irpinia, a Cairano dove torna ad abitare con la sua famiglia appena gli è possibile : <<La bellezza dell’Irpinia è data da questa terra, libera, pulita, ancora coltivata, dalle acque sorgive e dall’aria molto respirabile. In Italia molta parte del paesaggio è ormai compromessa. Bisogna difendere con forza questa ricchezza perché è il bene ultimo e può dare lavoro e reddito alle prossime generazioni. Rispettiamo quanto abbiamo ricevuto dai nostri padri; non facciamoci prendere per quattro soldi>>.

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ASSEMBLEA NAZIONALE ASMEA A FERRANDINA: VERSO PROTOCOLLO INTESA CON PROVINCIA MATERA

gestori di locali da ballo ed intrattenimento, un sicuro punto di riferimento in quanto annovera tra i propri iscritti, agenti di spettacolo in grado di garantire serietà, onestà e competenza, fornitori di servizi per lo spettacolo ed artisti di vario genere.

In attesa di una normativa nazionale che istituisca l’albo degli agenti di spettacolo un protocollo intesa sarà sottoscritto tra l’Asmea (Associazione Spettacolo Management Artisti) e l’amministrazione Provinciale di Matera per tutelare i professionisti dello spettacolo e i committenti pubblici e privati.

L’incontro annuale di operatori dello spettacolo è servito a riproporre le problematiche della categoria. E' infatti molto sentita – ha sottolineato il presidente dell’Asmea Paolo Fontana l'esigenza di tutelare i lavoratori del settore dello spettacolo ed in particolare della musica leggera o da ballo e intrattenimento. Si tratta spesso di lavoratori che operano in maniera volutamente saltuaria o, meglio, intermittente, cambiando, anche quotidianamente, luoghi e datori di lavoro. Essi hanno la vitale necessità di servirsi di persone di fiducia che ne organizzino il lavoro, procurando i contratti , curando il calendario degli ingaggi, scegliendo i locali adatti al repertorio e al genere degli artisti tutelati etc. Un lavoro che gli artisti e i musicisti non possono fare direttamente per motivi ovvi. L'Agenzia Teatrale o di Spettacolo è un'attività che all'estero è riconosciuta e regolamentata e che invece in Italia è mal tollerata e spesso semi-clandestina. Gli artisti, per svolgere la loro professione con tranquillità, con programmi di lavoro che si proiettino nel futuro con almeno un anno o due di contratti serali, hanno bisogno di un agente, serio, competente,

L’annuncio è venuto al termine dell’Assemblea nazionale Asmea che si è svolta a Ferrandina (Hotel degli Ulivi) e alla quale hanno partecipato il vice presidente della Provincia di Matera Angelo Garbellano e il sindaco di Ferrandina Saverio D’Amelio. L’ASMEA rappresenta per Pro Loco- Enti pubblici e privati -comitati organizzatori VULTURE MAGAZINE

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di provata professionalità (che non collochi un gruppo rock in un locale di ballo liscio o viceversa). Data la delicatezza dell'attività occorre anche una chiara regolamentazione del collocamento degli artisti e musicisti, evitando l'attuale confusione e assicurando agli stessi adeguata tutela, sul piano previdenziale e fiscale, facendoli rappresentare da agenti autorizzati che abbiano ricevuto una regolare licenza e non da semi agenti clandestini che possono danneggiare l'intera categoria. L'attività di agente non può quindi che essere ufficialmente consentita soltanto a persone di provata serietà, competenza e professionalità. Non a caso da anni – continua Fontana – stiamo lavorando ad una proposta di legge che mira alla definizione di una di figura dell'agente di spettacolo senza incidere sul piano generale sul divieto dell'intermediazione nei rapporti di lavoro nè su altri divieti imposti dalla vigente legislazione.

L’assemblea è stata inoltre l’occasione per visite guidate grazie alla collaborazione del PRESIDENTE PRO LOCO DI FERRANDINA E FOTOGRAFO ROCCO SCATTINO E IL VICE PRESIDENTE GIUSEPPE BALENA. Spettacolo e turismo è infatti un binomio importante per attrarre attraverso eventi nuovi visitatori specie al Sud. Tra le visite effettuate quella al MUSEO DELLA CIVILTA’ CONTADINA (SOCIO PRO LOCO) guidata dal PROF. MARIO PALLOTTA, dall’ASSESSORE ALLA CULTURA DEL COMUNE DI VULTURE MAGAZINE

FERRANDINA GIOVANNI SINISI, dalla SIG.RA ANGELA RECCHIA RESPONSABILE DEGLI EVENTI. Ancora, VISITA GUIDATA NELLA CITTA’ DI FERRANDINA dove IL SINDACO E LA GIUNTA HANNO RICEVUTO PRESSO LA SEDE COMUNALE ACCOLTI DAL GRUPPO FOLK FERRANDINESE CON IL MAESTRO DANIELE GALLO GLI ARTISTI E I MANGER DELL’ASMEA. ALLA CENA DI GALA DI LUNEDI scorso PRESSO HOTEL DEGLI ULIVI SONO INTERVENUTI CON ESIBIZIONI GLI ARTISTI SANTO CALIFORNIA, VALERIO LIBONI dei NUOVI ANGELI, RICCARDO PELLEGRINI della STRANA SOCIETA’, CHRISTIAN, SUGAR BAND di Caserta, FLAVIO FIERRO figlio di AURELIO FIERRO, l’istrione agente ed artista MARIO BELLITTI, GIUSEPPE SALSETTA da AMICI, la SANTARSIERI SWING BAND, PRESTIGE ENSEMBLE con CLELIA CROCE, CAMILLA SCATTINO. HA PRESENTATO LA CENA SPETTACOLO BRUNO SANTARSIERI CONDUTTORE E SHOWMAN. L’EVENTO ASMEA E’ STATO COORDINATO DALLA SANCHIRICO SPETTACOLI DI VINCENZO SANCHIRICO. Per Paolo Fontana, presidente ASMEA la collaborazione instaurata con la Provincia di Matera è un buon esempio da seguire anche su altri territori provinciali per una più proficua sinergia tra operatori dello spettacolo ed Enti Locali.

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Lavello. Calcio a 5 serie A Donne.I: Vittoria asd Giocoleria Rionero

che ha aggiunto: "dobbiamo migliorare ancora sotto l'aspetto caratteriale, magari andare più decise sulla palla però il gruppo c'è, abbiamo voglia di vincere. Abbiamo giocato con un grande spirito di squadra e questo è importante per affrontare al meglio il campionato".

:::::::::::::::::::::::::::::::: VENOSA. CALCIO. 3^ CATEGORIA. UN DERBY VINTO CON IL CUORE LA PARTITA DEL VENOSA CON IL MONTEMILONE CHE LO METTE A DURA PROVA . Vittoria tennistica per l'Asd Rionero Giocoleria contro il Vittoria. Bottino pieno, dunque, per le bianconere di Mister Viggiano che collezionano la prima vittoria in trasferta e accorciano proprio sul Vittoria ora lontano soltanto due lunghezze. Una vittoria sofferta ma mai in dubbio grazie alle reti di Zaccagnino, Carlucci, Azzarino, Laluce e alla doppietta della ritrovata Castellano. Il risultato premia il sacrifico, l'ordine e il coraggio della compagine vulturina che aveva chiuso con quattro pesanti sconfitte il girone d'andata. Merito di un gruppo ora più unito e sicuro dei propri mezzi, di un Presidente, Antonio Di Lucchio, che nella pausa invernale ha caricato la squadra, e del Mister, Angelo Viggiano, che sembra aver finalmente trovato la quadratura giusta. Ma ora è il momento giusto di dimostrare il vero valore della squadra e questo Mister Viggiano, con i piedi ben piantati a terra, lo sa: "abbiamo commesso molti errori nella metà campo avversaria ma abbiamo fatto meno regali rispetto alle partite passate. Abbiamo lavorato molto bene in questa sosta invernale e i risultati si vedono. Ora dobbiamo solo pensare alla partita con il Belvedere e provare a portare a casa i tre punti che ci consentiranno di tenere lontana la parte calda della classifica". Dello stesso avviso anche Michela Azzarino, capitano dell'Asd Rionero Giocoleria in terra sicula, VULTURE MAGAZINE

ASD ORAZIANA VENOSA 1 MONTEMILONE 0 ASD ORAZIANA VENOSA: Festa, Pica (Zotta), Ditommaso, Spagnolo (Laurano), Pellegrino, Digilio, Volonnino, Manieri R,Manieri V. (Mollica), Boccomino, Sileno. All. Lotano. A disp: Lagala, Maiorella, Talucci, Iurino. SPORTING MONTEMILONE: Caporale, Gravinese, Antonacci (Brandini, Fornelli), Murgante, Ruggiero (Mastropasqua), Dinanni, Zezza, Pupillo (Ricciardi), Barbara (Giuralarocca), Tagliene,Conte. All: Tursi. A disp.: Ciaccia, Rosa. Marcatore: al 10’Manieri V. A Venosa, domenica scorsa, si è respirato un'aria di derby al “Michele 38


Lorusso” pieno di sostenitori da entrambe le squadre. Anche se il distacco di punti tra i due club sia molto notevole, il Montemilone ha giocato bene, mettendo alle corde la capolista Venosa. il D.S.Aurelio Caggianelli dell’Asd Venosa, uomo di esperienza calcistica, in settimana ha manifestato massimo rispetto per gli avversari e chiesto ai giocatori di scendere in campo determinati. La partita è viva e regala spettacolo da entrambi i fronti, ma dopo dieci minuti la squadra oraziana va a segno con Manieri V., la manovra nasce dalla fascia sinistra dove Volonnino favorisce la sovrapposizzione di Ditommaso che mette in mezzo un cross molto invitante per Manieri V. che da bomber di razza, supera l’avversario diretto e a tu per tu col portiere lo supera con un preciso tiro.Al 12’Sileno ci prova ad arricchire il bottino, con un colpo di testa che esce di misura sopra la traversa. Tagliente prova a impensierire Festa che mette una pezza su di un suo tiro pericoloso con un colpo di reni. Da segnalare una uscita a vuoto di Caporale, su di un angolo dalla sua sinistra, deve ringraziare un compagno che fa scudo su di un tiro potente di Sileno. Il primo tempo finisce sul risultato di 1-0. Nel secondo tempo sono gli ospiti a entrare in campo con molta grinta ma le conclusioni vengono bloccate a centrocampo.Boccomino al tiro, palla di poco fuori, l'estremo difensore ospite si supera, mandando sulla traversa un tiro di Manieri V..Boccomino regala al pubblico un sombrero sull'avversario, ma il suo tiro a volo viene intercettato da un attento Caporale.Al 75’ il montemilone esce fuori e prende coraggio mettendo in difficolta la difesa oraziana costringendo il bravo Festa a uscire e fermare il centravanti ospite che tenta di dribbrarlo., Il D.S. del Venosa,Aurelio Caggianelli ha avuto parole di elogio per gli avversari: “onore alla squadra del Montemilone che si è ' battuto su ogni pallone non facendoci esprimere il gioco che di solito applichiamo nelle altre partite . Ma mi VULTURE MAGAZINE

sento di fare i complimenti anche ai miei ragazzi che nonostante le contromisure prese dal Montemilone , ci hanno messo il cuore portando a casa la vittoria . Voglio ricordare che su 7 partite abbiamo ottenuto 6 vittorie ed un pareggio ed i campionati si vincono vincendo anche partite con il minimo scarto e soffrendo come l'incontro di domenica anche se c'è da dire che tranne un tiro su calcio di punizione il nostro portiere non ha mai dovuto effettuare una parata!”Lorenzo Zolfo La foto ritrae l’Asd Oraziana venosa scesa in campo contro il montemilone.

:::::::::::::::::::::::::::::::: RIONERO IN VULTURE. GENNAIO 2014. PALAZZETTO DELLO SPORT. “RIONERO SCENDE IN CAMPO”CALCIO A 5 E PALLACANESTRO. UN POMERIGGIO SPORTIVO ALLIETATO DALLE SOCIETA’ SPORTIVE: VIRTUS BASKET, F.S.TARCISIO E GIOCOLERIA

Rionero in Vulture. Un inizio d’anno all’insegna dello sport nella cittadina fortunatiana. Presso il palazzetto dello sport si è tenuto un evento sportivo dal titolo: “Rionero scende in campo”. Grazie alle società sportive, Virtus Basket Rionero Under 17 e 15, Fortituto San Tarcisio di Calcio Eccellenza e 39


CALCIO A 5. SERIE C. AVANTI COSI' PER L’ESSEDISPORT VENOSA CHE VINCE IN TRASFERTA CONTRO IL CUS POTENZA. CUS POTENZA 1 ESSEDISPORT VENOSA 5

Giovanissimi e Giocoleria Rionero di calcio a 5 donne, in un palazzetto dello sport semifreddo, a riscaldare questo impianto è stato lo sport ludico. Rionero è sceso in campo in una partita del cuore tra calciatori e cestisti. Una vittoria dello sport e della aggregazione tra sodalizi sportivi diversi.Per la riuscita di questo evento sportivo, un merito va ai dirigenti della Virtus Basket Rionero, Antonio Rende, Francesco Mollica e Massimo Lardieri, della San Tarcisio calcio Eccellenza e giovanile, Pietropinto Pino e Pascal Leggieri e del calcio a 5 donne serie A, Di Lucchio e mister Viggiano. Gradita è stata la partita di pallacanestro tra i maschi della Virtus e le ragazze del calcio a 5.Per rendere avvincente il pomeriggio sportivo alcuni di questi dirigenti e mister hanno perfino giocato. Una dimostrazione che anche senza finanziamenti pubblici, si possono organizzare eventi sportivi per la gioia dei protagonisti. Una calza piena di cioccolatini è stato un regalo gradito dai giovanissimi partecipanti. Lorenzo Zolfo

VULTURE MAGAZINE

Secondo successo consecutivo per l' Essedisport Venosa, che supera in trasferta il Cus Potenza con un perentorio 5 a 1, dimostrando che almeno con le squadre che la seguono in classifica di riuscire a fare punti, infatti le 4 vittorie maturate fin qui sono state ottentute proprio ai danni delle compagini che inseguino il team venosino, ora l' obiettivo è di raccogliere punti anche contro quelle che ci precedono a cominciare dalla gara di sabato prossimo contro il Castrum Byanelli. Tornando alla gara di Potenza dobbiamo dire che il primo tempo è stato molto equilibrato e difatti il punteggio con cui le due squadre sono andate al riposo è stato di 1 a 0 in favore dell' Essedisport (rete di Ferrenti), nelle prima frazione non si sono avute grosse emozioni e i tiri in porta si possono contare sulle dita di una mano per entrambe le squadre, segno che i ritmi lenti, e forse il timore di cercare l' affondo hanno avuto la meglio sulle manovre offensive. Il Cus nella ripresa è stato anche sfortunato infatti dopo essere rimasto con soli 5 uomini e due soli under come cambi, per un infortunio di un giocatore, al primo minuto ha subito il 40


raddoppio ospite su un tiro di Rotondo che ha trovato la decisiva complicità di un difensore potentino, mentre due minuti dopo questa volta su una bella manovra d' attacco Checa ha siglato il terzo gol dell' Essedisport, spezzando i sogni di rimonta della squadra di casa. Al 10' minuto il Cus ha trovato la rete-speranza con il calcio di rigore trasformato da Bonansegna, che ha spiazzato Ferrara, ma l' illusione della rimonta è stata presto spezzata dal diagonale vincente di Scoca seguito pochi munuti dopo dalla seconda rete di Ferrenti, giunta al termine di un' altra bella manovre d' attacco venosina. Nel finale ci sono state altre occasioni da rete da ambo le parti ma il risultato non è cambiato. In casa venosina si spera di aver superato il periodo buio prenatalizio, e dalla gara di sabato potremo capire di più sul tipo di campionato che d' ora in avanti potrà fare l' Essedisport. Lorenzo Zolfo La foto ritrae l’essedisport Venosa.

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