Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata
Sommario 13 Giugno 2011 Strada Provinciale Venosa-Ginestra ………..............................………..PAG. 2 Il Cappello Che Noi Portiamo………………………………......……..….. PAG. 3 Un Esempio Di Impegno Civile………………………………………….….PAG. 4 Con Leonardo Sinisgalli un soffio di Lucania …………………………….PAG. 5 Iscrizioni Alla Seconda Edizione Di “Pittura In Strada……………...……PAG. 6
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STRADA PROVINCIALE VENOSAGINESTRA. 11 GIUGNO 2011. UNA STRADA PERICOLOSA, GIOVANI CHE VIAGGIANO AD ALTISSIMA VELOCITA’, DUE INCIDENTI NELLA NOTTE, DANNI SOLO ALLE AUTOVETTURE.
Venosa. Ci risiamo, a parlare di strade in senso negativo. Questa volta protagonista è la strada provinciale n°10 IV tronco, Venosa-Ginestra. Dopo l’ incidente mortale dello scorso 22 maggio nel quale persero la vita due giovani di Venosa, nella notte di sabato 11 maggio, due uscite fuori strada di macchine, che sembra abbiano scambiato questa strada per una pista di Formula Uno! Erano circa le due di notte quando una Punto proveniente da Venosa, con a bordo tre giovani di un centro del Vulture, in prossimità della costruenda superstrada Oraziana Rionero-Venosa, su un tratto di strada rettilinea, è andata a finire nella scarpata, oltre la strada. La colpa sicuramente da attribuire al sabato notte ed a quel bicchiere di birra in più che si beve prima di mettersi alla guida. Ci sono voluti tante macchine, che hanno fatto da soccorso, per far rientrare la macchina sulla strada! L’altro incidente si è verificato poco prima della curva che immette sul rettilineo che conduce all’ingresso dell’abitato di Venosa. Anche in questo caso, probabilmente, la causa è da attribuire al piede troppo premuto sull’acceleratore. Solo spavento per gli VULTURE MAGAZINE
occupanti di questa macchina. Infatti, presso i Carabinieri della Compagnia di Venosa e negli ospedali sia di Venosa che in quello di Melfi, da accertamenti fatti, non sono stati registrati incidenti. Se le cause degli ultimi incidenti verificatesi su questa strada siano da attribuire alla troppa velocità di chi vi transita, la Venosa-Ginestra presenta, comunque, allo stato attuale dei pericoli. La vegetazione spontanea che cresce a dismisura, soprattutto in prossimità delle curve, riduce notevolmente la visuale agli automobilisti, coprendo addirittura alcuni cartelli segnaletici! Viene spontaneo domandarsi, i decespugliatori della Provincia, se non si usano in questo periodo, quando saranno utili? Che fine hanno fatto, visto che fino all’anno scorso erano in funzione su questa strada? I due consiglieri provinciali di Venosa, Tommaso Gammone e Giuseppe Dileo sono al corrente dello stato di questa strada, visto che l’attraversano ogni volta che raggiungono Potenza per impegni istituzionali. Lorenzo Zolfo La foto ritrae la vegetazione spontanea che rende le curve pericolose per la ridotta visibilità.
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IL CAPPELLO CHE NOI PORTIAMO di Giorgio Torelli
“Perchè gli italiani amano gli Alpini?” E’ la domanda che il giornalista e scrittore Giorgio Torelli si pone a partire dal titolo di quest'opera (pubblicata da Ancora Editrice, 141 pagg.) e nella quale si da la risposta: “perchè sono gente seria”. “Il cappello che noi portiamo” è una raccolta di articoli che Torelli ha pubblicato in questi anni, fin da quando era a stretto contatto con Indro Montanelli al suo Giornale, e prima ancora al "Candido", respirando arie di prestigio intellettuale come con Guareschi. Viaggi e reportage, articoli e riflessioni, con ben ventotto libri alle spalle. Un libro sugli Alpini, dunque, con la "urgenza e la consapevolezza – scrive di conoscere quel che riguarda la nostra personale ventura di essere nati italiani e di abitare per diritto e dovere un'Italia parzialmente improbabile, folta di tanta bella gente, ma appesantita, anzi imbruttita da cronache e personaggi letali". Il libro esordisce con l’articolo pubblicato dalla Gazzetta di Parma nel 2005, (il più antico quotidiano europeo, fondato nel 1735) giornale sul quale Torelli pubblica ben 5 paginoni sulla imminente 78° Adunata Nazionale degli Alpini. E via via il testo si dipana fra storie e canzoni cantate in coro, la poesia di un tempo che, nonostante le disavventure e le sofferenze, emana una mistica del sacrificio, una coinvolgente armonia che affraterna in nome di una pace sempre auspicabile. Le tantissime vicende che coinvolgono gli Alpini fanno parte a buon diritto VULTURE MAGAZINE
dell’immaginario collettivo e si identifica in un mitico cappello e una penna nera che hanno ispirato storie fra il romanzato e il reale. Sostiene l’autore che gli Alpini vantano una reputazione guadagnata sul campo per il loro obbligato o volontario intraprendere. La loro tenacia è stata oggetto di infiniti racconti sia in tempo di pace che in tempo di guerra. Ci sono anche loro fra i protagonisti di film memorabili, come “ La grande guerra” che Mario Monicelli gira nel 1959,e che conferisce ai soldati una dignità fra l’ironico e l’eroico che non si potrà mai eguagliare. Muli e tradotte, neve e sudore, mentre la morte incombe ad ogni sequenza. Anche il regista Giuseppe De Santis nel 1965 girerà il bellissimo “Italiani brava gente”, nel quale l’eroismo fa tutt’uno con l’umanità, fra delusioni e immani sacrifici. La neve e il gelo sono la costante di gesti umani oltre ogni immaginazione. Ma torniamo al libro di Giorgio Torelli: è un omaggio a questi uomini che ormai, in più parti del mondo, mettono in luce uno spirito di fratellanza, e che nelle missioni di pace non tralasciano di onorare il cappello e la patria. Anche in questo 150° Anniversario dell’Unità d’Italia è importante che libri di questa portata vengano pubblicati, con l’intento di onorare un Corpo che ha unificato uomini e donne sotto un’unica bandiera ed emblema, pur provenendo da regioni con costumi e dialetti i più diversi. Scrive ancora l’autore: “Non c’è più l’arruolamento regionale. I dialetti dei monti sono diventati altre voci. Ma gli Alpini continuano. E chi porta adesso la penna nera ne rivela il compiacimento. Ne riconosce il senso ed il credito. Non si può essere Alpini per caso”. Pagine toccanti arricchiscono l’opera di Torelli, come il tenente degli Alpini Giulio Bevilacqua, divenuto l’Arcivescovo degli Alpini. Ed ancora le pagine dal titolo “E’ passata la bontà per le strade di Milano” nelle quali si rievoca don Carlo Gnocchi, “povero prete nostro Alpino, è passato sulle spalle dei suoi compagni di Russia, 3
levato sulla folla, così come si portano a trionfo le reliquie dei santi, nel cielo freddo e sereno di febbraio…” Sono uomini e luoghi, attimi e storie che fanno la Storia di un Corpo, quello degli Alpini, e di una nazione che non potrà mai essere messa in discussione in futili dibattiti di disgregazione territoriale.Torelli, a suo modo, ne riconcilia ogni afflato, fra il mistico e l’unitarietà volti al conseguimento del bene comune. Armando Lostaglio
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UN ESEMPIO DI IMPEGNO CIVILE L’emancipazione del Sud e l’unità nazionale nella “microstoria” di una maestra elementare
Le celebrazioni ufficiali di questi giorni – le mostre e le feste per i 150 anni dell’unità d’Italia – evidenziano, com’è giusto, il ruolo svolto dalle grandi personalità che fecero “una” la nostra Patria. In piena sintonia con gli intenti celebrativi dettati dalla circostanza, mi piacerebbe, nondimeno, che un pensiero grato possa essere rivolto a quanti, negli anni, hanno lavorato nell’ombra al VULTURE MAGAZINE
consolidamento dell’unità nazionale, con il proprio impegno civile e con la propria coraggiosa testimonianza: modelli di vita esemplare, ancor più tali se riconoscibili in persone comuni, modeste, di cui rimane traccia solo nella “microstoria” dei ricordi di famiglia, i più preziosi e cari. È questo l’aspetto e l’ambito che spero dia significato al mio breve racconto. Il suo intento: quello di rievocare in poche parole la storia di una maestra – mia madre – vissuta tanti anni fa. Era nata in Lucania nel 1904, aveva studiato a Potenza, e a soli 19 anni aveva ricevuto l’incarico di insegnare a Viggianello, alle falde del monte Pollino. Vi arrivò sul dorso di un asino, dopo un viaggio lungo e avventuroso. L’alloggio a lei riservato consisteva in una baracca di legno dove c’erano pochi banchi, una pila di legna da ardere e, in un angolo, il camino e il lettuccio. Faceva lezione ai bambini del circondario in due turni: all’alba arrivavano gli alunni più grandi (i pastorelli) che, dopo la lezione, avrebbero portato al pascolo il loro gregge. I più piccoli, invece, arrivavano in piena mattinata, alla spicciolata, a seconda del percorso più o meno lungo che univa la scuola alle diverse contrade. Dopo qualche anno quella maestra lasciò Viggianello. L’accompagnò a valle tutto il paese. Le donne piangevano… Passò a Oppido Lucano, a Brienza, ad Atella dove si ammalò di malaria per la presenza di una fiumara e delle relative zanzare. Ultima tappa fu Rionero in Vulture, lì dove l’influente intervento di Giustino Fortunato aveva portato la ferrovia: un vero miracolo per quei tempi, e una prospettiva di progresso per tutti gli abitanti del paese, ivi compresi i membri già numerosi della famiglia Rosati. Fu dunque a Rionero che l’attività di quella maestra proseguì fino al pensionamento. Quando mia madre ripensava, certo con piena consapevolezza, alle migliaia di alunni a cui aveva “messo la penna in mano” diceva: “senza la scuola quei bambini sarebbero rimasti ciechi”. Lo ricordo con orgoglio, convinta come sono 4
che anche questa sia storia: una storia silenziosa, ma che – con tante altre storie simili – ha avuto la sua importanza nel riscatto del Sud dalla miseria, dall’emarginazione, dall’analfabetismo. È in nome delle sue conquiste sociali – realizzate anche con l’apporto di quella valorosa maestra elementare – che l’unità d’Italia trova oggi un ulteriore motivo per essere felicemente commemorata. Anna Rosati Brenna :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
Con Leonardo Sinisgalli un soffio di Lucania al convegno internazionale CONOSCETE QUEST' UOMO su Velso Mucci
Sono stati momenti di intenso rapporto intellettuale quelli intrattenuti nel secolo scorso dall’intellettuale e politico Velso Mucci (di cui si celebra il centenario della nascita, Napoli 1911) e l’ingegnere-poeta lucano Leonardo Sinisgalli. Arte e poesia, ma anche cinema e letteratura hanno contraddistinto queste due figure elevatissime cui non sempre viene dato il giusto risalto. Il destino dell’intellettuale Velso Mucci sembra relegato nella memoria dei lettori in un limbo riservato agli addetti ai lavori più colti. Per questo abbiamo voluto celebrarlo a cent’anni dalla sua nascita. Ed è stato organizzato a Bra, dove Mucci aveva radici, un convengo di respiro VULTURE MAGAZINE
europeo, con intellettuali ed autori che ne hanno apprezzato ed approfondito la statura culturale ed anche politica. Ne hanno discusso nella cittadina delle Langhe (dove è dedicato alla sua memoria un Istituto Professionale) Mario Lunetta, scrittore e saggista di Roma (già presente all’edizione del Convegno del 1982); Christine Wolter, scrittrice, critica letteraria e curatrice dell’edizione tedesca del libro di Mucci “L’uomo di Torino” (Der Turiner ); Renzo Pepi studioso, autore della tesi di laurea su Mucci; Chiara Lostaglio, giornalista e critica cinematografica, la quale ha trattato del corto "Vita silenziosa" e la poetica di Leonardo Sinisgalli in rapporto con Mucci. Ed ancora Livio Berardo, Presidente dell’Istituto storico della Resistenza di Cuneo, e Luca Pietro Nicoletti, critico d’arte di Milano per trattare di Mucci eccellente critico d’arte. Il convegno è stato coordinato da Armando Lostaglio (Cinit – Cineforum Italiano) e curato nella parte scientifica da Alberto Alberti. Parrebbe strano che ad un poeta, scrittore, curatore di edizioni d’arte preziose, redattore e fondatore di riviste letterarie, intellettuale di formazione e levatura superiore, cresciuto tra le frequentazioni dei più grandi artisti del secolo scorso, filosofo con una tesi in Filosofia teoretica, intransigente politico di formazione marxista, non siano stati riservati altro che angoli ristretti di conoscenza e stima fra poche persone, per lo più dello stesso mestiere. Una delle verità possibili è che a Velso Mucci è toccato nascere e crescere, lui uomo di lettere di formazione mitteleuropea e cosmopolitica, in un paese che tutt’oggi continua a bearsi nella sua dimensione provinciale e strapaesana, rilustrandosi della memoria dei suoi grandi nomi pontificati nella coscienza esteriore collettiva, ma desolatamente perduti nella profonda ignoranza del singolo. Mucci ha scritto un romanzo straordinario come “L’uomo di Torino”, poesie particolari, saggi ed interventi coltissimi 5
su argomenti letterari, linguistici e sociali, alcune prefazioni di gran gusto, dei pezzi di critica d'arte di sensibilità rara, ha riunito i migliori nomi del ‘900 italiano nel Costume politico e letterario e nell' edizione raffinatissima del Concilium Lithographicum. Inoltre, con Joyce Lussu, tradusse anche il poeta turco Nazim Hikmet, contribuendo a farlo conoscere in Occidente. Anche ad un autore ben più prolifico come Leonardo Sinisgalli, suo amico fraterno, nonché testimone di nozze insieme a Giorgio De Chirico, non è stata riservata una sorte tanto migliore. Sua moglie Giorgia de Cousandier, amica d’infanzia dei ragazzi di via Panisperna, come Enrico Fermi, Bruno Pontecorvo, Emilio Segrè, li ha ricordato nei versi di “ Les enfants terribles”, pieno di nostalgia nel '56. Mucci le mandò nel 1963 da Londra una prefazione. E' rimasta uno dei pezzi più alti della poesia del '900. Giorgia, un anno dopo la sua morte, lo ricordò su "La botte e il violino", di Sinisgalli.
divenuto un regista di fama internazionale. Fu proprio Mucci a far conoscere Sinisgalli alla famiglia Alberti, e dopo la guerra, ne nacque una lunga ed affettuosa amicizia, con frequenti soggiorni. E’ stato recuperato il testo del cortometraggio girato nella soffitta di casa nel 1951 e che venne presentato con successo alla Mostra del Cinema di Venezia. La ricerca del prezioso cortometraggio è a cura della Cineteca Lucana. Alberto Alberti (promotore del Convegno) :::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::::
SONO IN CORSO LE ISCRIZIONI ALLA SECONDA EDIZIONE DI “PITTURA IN STRADA”, IN PROGRAMMA IL PROSSIMO 9 AGOSTO A VENOSA (PZ)
Giorgia de Cousandier Leonardo Sinisgalli ha dunque intrattenuto un intenso rapporto con Velso Mucci, frequentatori di Casa Alberti, nei pressi di Bra dove Sinisgalli girò quel prezioso cortometraggio dal titolo Vita silenziosa, di cui ha ampiamente trattato nel convegno la critica Chiara Lostaglio. Insieme al poeta, c’era un giovanissimo Marco Ferreri, che di lì a poco sarebbe VULTURE MAGAZINE
Venosa (PZ), 9 giugno 2011 – L’Associazione culturale “Il Circo dell’Arte” di Venosa (Pz) organizza la II edizione dell’estemporanea di pittura dal titolo “Pittura in strada”, che verrà inserita all’interno della manifestazione “Artistinstrada 2011”, festival internazionale itinerante di arte di strada in programma nei mesi di luglio e agosto 6
2011. L’estemporanea si pone come intento quello di offrire una vetrina a pittori di ogni provenienza e nel contempo di promuovere e diffondere la cultura legata alla pittura. Possono prendere parte a “Pittura in strada” artisti dediti alla pittura affermati o emergenti, professionisti o amatori. La partecipazione alla manifestazione é gratuita ed è possibile iscriversi alle selezioni entro il prossimo 15 giugno, termine ultimo per inviare la propria richiesta. Dall’esame del materiale pervenuto la Segreteria Organizzativa, coadiuvata da esperti del settore, critici e mercanti d’arte, selezionerà i nomi degli artisti che potranno partecipare all’estemporanea il giorno 9 agosto 2011, in Piazza Orazio a Venosa (Pz), in concomitanza con la tappa di “Artistinstrada 2011”. Anche quest’anno il tema dell’estemporanea sarà dedicato all’arte di strada, ai suoi protagonisti, al mondo che ruota attorno ad essa e alle emozioni che suscita negli spettatori, bambini o adulti essi siano. Il giorno successivo una giuria tecnica composta da operatori del settore e da personalità del mondo della cultura sceglierà l’opera giudicata più meritevole, che sarà inserita sul manifesto ufficiale e su tutto il materiale a carattere promozionale di “Artistinstrada 2012”. Segreteria Organizzativa “ARTISTINSTRADA” Piazza Orazio Flacco, 25 85029 VENOSA (PZ) e-mail: info@artistinstrada.com azalai@tiscali.it sito web: www.artistinstrada.com infoline: 3471241178 - 3939762387 3398357918
REGOLAMENTO “PITTURA IN STRADA” II EDIZIONE
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1. L’Associazione culturale “Il Circo dell’Arte” con sede in Venosa (Pz) alla Piazza Orazio Flacco, 23, bandisce ed organizza la II edizione dell’estemporanea di pittura dal titolo “Pittura in strada”, che verrà inserita all’interno della manifestazione “Artistinstrada 2011”, festival internazionale itinerante di arte di strada in programma nei mesi di luglio e agosto 2011. 2. L’estemporanea si pone come intento quello di offrire una vetrina a pittori provenienti da tutto il mondo e nel contempo di promuovere e diffondere la cultura legata alla pittura. 3. All’estemporanea “Pittura in strada” possono partecipare artisti maggiorenni dediti alla pittura, di qualsiasi provenienza o nazionalità, affermati o emergenti, professionisti o amatori. L’iscrizione alla manifestazione é gratuita. 4. Per partecipare alle selezioni della II edizione dell’estemporanea “Pittura in strada” tutti gli artisti , presso gli uffici della interessati dovranno far pervenire entro e non oltre il giorno 15 giugno 2011 Segreteria Organizzativa “Artistinstrada”, Piazza Orazio Flacco, 25 cap 85029 Venosa (Pz), la scheda d'iscrizione, compilata in ogni sua parte, allegandovi: a) fotocopia di un valido documento di identità; b) breve curriculum vitae artistico; c) tre fotografie di proprie opere di pittura. 7
4bis. È possibile altresì inviare modulo di iscrizione, cv e materiale fotografico a mezzo e-mail alla casella info@artistinstrada.com. 5. Tutto il materiale pervenuto non verrà restituito e sarà inserito nella banca dati dell’Organizzazione. 6. Dall’esame del materiale pervenuto la Segreteria Organizzativa, coadiuvata da esperti del settore, critici e mercanti d’arte, selezionerà i nomi degli artisti che potranno partecipare all’estemporanea, che si terrà il giorno 9 agosto 2011 in Piazza Orazio a Venosa (Pz), in concomitanza con la tappa di “Artistinstrada 2011”. 6bis. Sarà compito della Segreteria Organizzativa comunicare a ciascun artista l’eventuale ammissione all’estemporanea. 7. Agli artisti ammessi all’estemporanea l’Organizzazione fornirà una tela delle dimensioni di cm. 50 x 50. Chi volesse utilizzare una tela di dimensioni diverse, dovrà provvedere a portarla con sé il giorno dell’estemporanea. Restano a carico degli artisti i materiali (colori, pennelli, cavalletti, ecc.) utili alla realizzazione dell’opera e tutto quanto non specificato nel presente bando. 7bis. L’Organizzazione sarà lieta di offrire l’ospitalità alberghiera agli artisti provenienti da una distanza superiore ai km. 150, mentre a tutti quanti sarà garantito un rimborso spese forfetario di € 50,00. Resta inteso che, per tutti gli artisti provenienti da distanze inferiori a 150 km che vorranno pernottare, l’organizzazione provvederà all’ospitalità alberghiera, ma non fornirà nessun rimborso forfetario di € 50,00.
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8. Il tema dell’estemporanea sarà dedicato all’arte di strada, ai suoi protagonisti, al mondo che ruota attorno ad essa e alle emozioni che suscita negli spettatori, bambini o adulti essi siano. 9. La tecnica di esecuzione sarà libera. 10. Gli artisti avranno tempo al massimo fino alle ore 22 per terminare la propria opera, che dovrà essere eseguita in loco. 10bis. Si richiede la lavorazione delle opere preferibilmente nelle ore pomeridiane e serali, onde poter permettere agli spettatori e/o ai visitatori di apprezzare l’arte dei pittori chiamati a partecipare nel momento stesso in cui essa si compie. 11. Una giuria tecnica composta da operatori del settore e da personalità del mondo della cultura sceglierà l’opera giudicata più meritevole, all’autore della quale verrà consegnata una targa premio o un omaggio di altra natura. L’opera vincitrice sarà inserita sul manifesto ufficiale e su tutto il materiale a carattere promopubblicitario di “Artistinstrada 2012”. 11bis. Qualora lo riterrà opportuno, l’Organizzazione potrà decidere di non utilizzare l’opera vincitrice per il manifesto ufficiale di “Artistinstrada 2012”. 12. Tutte le opere realizzate rimarranno di proprietà dell’Organizzazione, che a sua discrezione potrà esporle nelle tappe successive del festival o donarle ad Enti ed Amministrazioni comunali rientranti nel circuito della manifestazione. 13. L’Organizzazione avrà cura delle opere durante l’esposizione, ma non si assume alcuna responsabilità
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per eventuali danni, incendi, furti, smarrimenti, eventi naturali ecc. che potranno avvenire durante il tempo in cui i lavori rimarranno esposti. 14. L’Organizzazione assicura che i dati personali pervenuti verranno trattati con la riservatezza prevista dalla legge 675/96. 15. Le riprese televisive e l’eventuale messa in onda dell’estemporanea, la diffusione di notizie e immagini ad essa relative, sono di totale ed esclusiva competenza dell’Organizzazione. Tutti i diritti sono riservati.
È una produzione editoriale dell’Associazione Vibrazioni Lucane
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16. Tutti gli interessati inviando il modulo di iscrizione, accettano implicitamente ed integralmente tutte le norme del presente regolamento. 17. L’Organizzazione si riserva il diritto di apportare modifiche al seguente regolamento atte a migliorare la buona riuscita dell’estemporanea stessa. L’Organizzazione Il materiale degli artisti dovrà essere inviato a: Segreteria Organizzativa “ARTISTINSTRADA” Piazza Orazio Flacco, 25 85029 VENOSA (PZ) e-mail: info@artistinstrada.com - azalai@tiscali.it www.artistinstrada.com sito web: infoline: 3471241178 - 3939762387 – 3398357918
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