Vulture Magazine 31 Agosto 2013

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Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Sommario 31 Agosto 2013 Venosa. Portato con successo dalla Croce Rossa Italiana il progetto” Bas 2 csail-indignati : “potenti” e “deboli” alla festa della madonna di viggiano Venosa-Ginestra. Selezione regionale Miss Italia L’arrivederci ai giochi della Valle dell’Ofanto Barile. Fa discutere l’idea di cambiare Via Nazionale in Via della Magistratura Rassegna delle minoranze linguistiche: tappa a Barile Atella. raduno di auto d’epoca Successo e calore per Bobby solo a Castelmezzano Realta’ e sogno nell’arte di Roberta Lioy Ripacandida festeggia gli emigranti. Fondi Ue: Ben venga l’agenzia per sottrarci a spesa improduttiva e a pioggia VULTURE MAGAZINE

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Stagliuozzo. Una sagra della Strazzata compromessa dal tempo A proposito di pooh e sindaci ribelli Oltre mille presenze alle Cascate di San Fele Palazzo San Gervasio. Concerto promosso dall’ataneo Basilicata musica Ripacandida. ricordato don Michele Sinisi Poste Italiane Calcio Barile.

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VENOSA. PORTATO CON SUCCESSO DALLA CROCE ROSSA ITALIANA IL PROGETTO”BAS 2 BOREANO”20 GIOVANI PROVENIENTI DA DIVERSE REGIONI MERIDIONALI HANNO FAMILIARIZZATO CON GLI IMMIGRATI AFRICANI.

Venosa. Volge al termine l’edizione 2013 del progetto Campogiovani “BAS 2 BOREANO” organizzato dal Comitato Locale del Bradano della Croce Rossa Italiana, con sede principale a Venosa, attività iniziata il 26 agosto sotto i migliori auspici. ’iniziativa, promossa dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento della Gioventù e del Servizio Civile Nazionale é sviluppata in altre regioni in collaborazione con la Marina Militare Italiana, il Dipartimento dei Vigili del Fuoco, del Soccorso Pubblico e della Difesa Civile, Il Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, il Comando Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto,la Guardia Costiera. Campogiovani 2013 è un’attività rivolta a ragazzi e ragazze residenti in Italia, di età compresa tra i 14 ed i 22 anni che si prefigge lo scopo prioritario di sviluppare nelle nuove generazioni l’impegno civile e la coscienza sociale, permettendo loro di vivere dall’interno le Istituzioni che quotidianamente operano per lo Stato. A “BAS 2 BOREANO” erano presenti 20 ragazzi di età compresa tra i 14 ed i 20 anni provenienti dalla Basilicata, dalla VULTURE MAGAZINE

Puglia, dalla Campania e dalla Sicilia, tutti con lo stesso obiettivo: avvicinarsi al mondo del volontariato. “Questo rappresenta la chiave di volta per il futuro essendo l’essenza stessa della felicità”sostiene il Presidente del Comitato ospitante, Dott. Sergio Labriola” di Ginestra. E’ il primo passo su cui puntare per arricchire la coscienza sociale delle generazioni di uomini e donne del domani”. Le tematiche affrontate sono state numerose, spaziando dalla cultura della sicurezza alla prevenzione, dall’educazione alla salute alla pace, al servizio verso la propria comunità ed alla cooperazione internazionale.

Una settimana che ha permesso di intraprendere percorsi formativi mirati, di collaborare al raggiungimento di obiettivi comuni e di valenza sociale e contestualmente di vivere momenti di confronto e di socializzazione, di collaborazione e di scambio, promuovendo stili di vita e comportamenti 4


salutari. Grande apporto è stato dato dalla referente alla Formazione del Comitato del Bradano, Dott.ssa Paola Castore, la quale ha fornito gli strumenti giusti ai ragazzi permettendo loro di vedere con i propri occhi un’emergenza reale, quella degli immigrati clandestini. I volontari cercano da diversi anni di alleviare lo stato di emarginazione di questi uomini arrivati nelle campagne di Venosa,Lavello e Palazzo, per la raccolta dell’”Oro Rosso”, il pomodoro della Puglia e Basilicata. In più momenti della giornata mezzi e personale volontario del comitato locale del Bradano, accompagnati da alcuni partecipanti allo stage formativo, hanno assistito i migranti,provenienti dalla Costa D’Avorio e Burkina Faso, fornendo loro materiale sanitario nel tentativo di alleviare i dolori ed il loro malessere. Notevole lo sforzo del Presidente Labriola ,che pur con piccole risorse,é riuscito a portare a termine il progetto. Lodevole anche lo sforzo dei volontari ( il rapporto 1\2) che, con spirito di abnegazione, hanno seguito le attività del campo spendendosi prima ,durante e dopo. In questa settimana, ci sono stati momenti toccanti, come la visita ai Padri Trinitari, dove ogni giorno vengono accolti 170 ragazzi, provenienti dall’hinterland con problemi psichici e fisici. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono momenti significativi della CRI con gli immigrati

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CSAIL-INDIGNATI : “POTENTI” E “DEBOLI” ALLA FESTA DELLA MADONNA DI VIGGIANO

Almeno questa volta il Governatore ha rinunciato a parlare ed è anche questo un segnale inequivocabile che può succedere che, qualche volta, la coscienza faccia perdere la parola e che quindi non si possa più e sempre ostentare sicurezza e tracotanza. Forse si è evitato i fischi e le proteste, come pure è accaduto nel recente passato. Il clima di accoglienza e tolleranza cristiane – spiega Filippo Massaro - è cambiato, perché il livello di sopportazione cristiana è stato da molto tempo ampiamente superato. Ma la “sfilata” degli uomini potenti della Basilicata con la solita “faccia tosta” in prima fila alla Sacra celebrazione della Festa della Madonna di Viggiano non li ha assolti dalle responsabilità di cui dovranno rendere conto non solo ai lucani quanto piuttosto ad altra Giustizia. Non si può non rilevare che si è purtroppo ripetuta la solita e vergognosa sceneggiata di amministratori a chiacchierare tra loro o sorridere in prima fila che stona con l’autentica fede popolare mentre non abbiamo capito a chi si rivolgesse don Paolo nel suo richiamo a “quanti non ci vogliono bene” con un sia pur velato ma a noi apparso molto chiaro riferimento alle polemiche che abbiamo volutamente alimentato (e non ci nascondiamo) sulle spese “pazze” per lo spettacolo musicale, invece di destinare la questua e il contributo del 5


Comune di Viggiano a ben altri scopi sociali e di solidarietà. Noi vogliamo bene alla Madonna e non a chi ha destinato la raccolta dei fedeli al cachet dei Pooh. Della Festa 2013 dedicata alla Patrona della Basilicata, comunque, ci resteranno in mente le parole di Monsignor Superbo e l’ennesima “sferzata” ai subdoli politici perché pensino realmente ai poveri, a quanti per bisogno sono cacciati dalla propria terra, persino la terra del business petrolio. Purtroppo non è la prima volta – conclude Filippo Massaro - che il Presidente della Cei “umilia” i potenti per difendere i deboli. La speranza cristiana che anima il popolo valdagrino, particolarmente devoto alla “sua” Madre, è che per la Festa 2014 possono, finalmente, cambiare i volti dei soliti e stucchevoli potenti in prima fila solo se i fedeli lucani lo vorranno veramente.

VENOSA-GINESTRA. SELEZIONE REGIONALE MISS ITALIA. MARIELLA PETAGINE ELETTA “MISS GAMBISSIME” ALLE FINALI REGIONALI DI LAGONEGRO PARTECIPERA’ ALLE PREFINALI NAZIONALI DI JESOLO.

Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani

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Venosa-Ginestra. Ritorna in pedana Mariella Petagine, a 18 anni già vincitrice della fascia miss Cinema Basilicata 2011,si era fermata alle prefinali nazionali Miss Italia di Montecatini Terme, di fine agosto 2011. Lo scorso 26 agosto a Lagonegro nella finale regionale per l’elezione di Miss Basilicata (hanno partecipato in 25 e solo in hanno superato il turno) ha vinto il titolo di Miss Gambissime, titolo che le consentirà di partecipare alle prefinali di Miss Italia a Jesolo. Dopo due anni si ripete questa esperienza iniziata per gioco e che comunque le servirà nella vita. La sua partecipazione alle selezioni regionali di VULTURE MAGAZINE

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intrapreso per gioco ma che comunque mi ha permesso di entrare a far parte delle 234 ragazze più belle d'Italia, delle quali solamente 60 sono riuscite ad andare avanti. E’ inutile negare che avrei voluto continuare questa esperienza incredibile, ma quello che ho capito è che Miss Italia non è solo un concorso di bellezza, ma è un programma televisivo, e come tale cerca in tutti i modi di suscitare curiosità e interesse nel pubblico attraverso i vari scoop.”. I genitori, il papà Donato di Ginestra, responsabile dell’ufficio Anagrafe del Comune e la mamma Antonietta di Acerenza, dipendente del Ministero per i Beni Culturali ed Architettonici,lavora presso il Castello di Venosa, sono entusiasti di questa figlia dal carattere semplice, ma elegante. Lorenzo Zolfo

due anni fa ha una storia singolare: decide di partecipare, via internet, l’ultimo giorno utile per iscriversi al concorso (12 agosto), il 13 agosto viene contattata la mattina ed invitata a presentarsi la sera alla prima selezione a San Martino D’Agri, dove la ragazza venosina non si aspettava di sfilare e vince la prima fascia di Miss Wella; si fa notare per la sua semplicità ed eleganza nelle successive sfilate di Tolve,Tricarico,Moliterno, Melfi, Ferrandina, Policoro e Colobraro.Mariella Petagine vinse la concorrenza di tante ragazze conquistando la fascia di Miss Cinema Basilicata 2011 con la seguente motivazione: “una ragazza pulita, semplice ed elegante”. La ragazza venosina attualmente frequenta l’Università “Bocconi” a Milano, dell’esperienza del 2011 aveva riferito: “ Montecatini Terme ha rappresentato per me l'incoronazione di un sogno; nonostante il mio percorso si sia fermato alle prefinali nazionali sono soddisfatta del traguardo raggiunto, soprattutto perchè è stato frutto di un cammino VULTURE MAGAZINE

Le foto riprendono Mariella Petagine con la fascia Miss Ragazza in gambissima e con le altre ammesse alla prefinali di Jesolo.

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L’ARRIVEDERCI AI GIOCHI DELL VALLE DELL’OFANTO

Sabato 31 agosto la villa comunale di Pescopagano ha accolto centinaia di giovani e autorità per salutare ufficialmente le Ofantiadi 2013. Dopo un mese di gare, divertimento e lavoro, si sono conclusi i Giochi della Valle dell’Ofanto che hanno visto vincitore, per la seconda volta consecutiva, il comune di Calitri seguito dal comune di Pescopagano classificato al secondo posto e quello di Atella al terzo. Una carrellata di atleti ha sfilato lungo le scalinate della villa per poi giungere sul palco e ricevere la medaglia d’oro, d’argento e di bronzo in base al punteggio ottenuto durante le gare che si sono svolte nelle strutture dei diversi paesi aderenti. Tante le autorità presenti, dal presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo all’On. Sen. Angelica Saggese, Segretario Generale della Presidenza del Senato che ha consegnato una medaglia del Senato quale riconoscimento alla manifestazione. “Giunti alla seconda edizione apprendo con piacere - ha dichiarato il presidente De Filippo - che le Ofantiadi sono diventate una realtà consolidata anche fuori regione. Faccio i miei complimenti a tutti quelli che hanno garantito questa bellissima iniziativa e vedendo il pubblico presente immagino che il paese intero abbia apprezzato.” A testimoniare l’universalità dello sport oltre ogni barriera fisica e mentale, il presidente del Comitato Italiano Paralimpico della Campania, Carmine Mellone. “Sono qui VULTURE MAGAZINE

a rappresentare lo sport della Campania visto che le Ofantaidi si muovono a cavallo tra Basilicata e Campania. Invito gli organizzatori ad immaginare per la terza edizione l’inclusione nei Giochi di atleti paralimpici, sarà un’occasione maggiore per creare condizioni di solidarietà e integrazione nel mondo dello sport.” A creare ilarità e divertimento la sfida dei Sindaci che a suon di giochi d’acqua e quiz di cultura generale hanno dato il proprio contributo al medagliere del paese di appartenenza. Prestigioso riconoscimento è stato assegnato al Comitato organizzatore delle Ofantiadi dall’ Onorevole Angelica Saggese. “Per il grande entusiasmo riposto nei Giochi e per l’importanza che la manifestazione riveste nelle nostre zone, ho ritenuto importante che il Senato desse un piccolo riconoscimento. Mi auguro - ha proseguito l’Onorevole - che questo sia solo un primo passo e che crescendo sempre più le istituzioni continuino a starvi accanto per portare avanti e realizzare gli obiettivi che avete.” L’importanza del sostegno sociale e non alla manifestazione è stata ribadita dal presidente onorario del comitato organizzatore delle Ofantiadi, l’avvocato Lorenzo Mazzeo. “Ringrazio la Senatrice per questa sua sensibilità, i comuni, le autorità dei comuni che hanno partecipato a questi 30 giorni di sport e gli atleti che sono stati laboriosi e degni d’attenzione. Come ho già detto - ha concluso l’avvocato – nonostante le critiche si va avanti e Pescopagano si prepara alla terza edizione dei Giochi. Cerchiamo di dare il nostro contributo sociale alla manifestazione.” E così tra colori, suoni e divertimento si è conclusa la seconda edizione delle Ofantiadi. A chiudere la serata il concerto dei Krikka raggae. Giulia Graziano

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BARILE. AGOSTO 2013. FA DISCUTERE L’IDEA DELL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI CAMBIARE VIA NAZIONALE RAPOLLA IN VIA DELLA MAGISTRATURA ITALIANA

Barile. Fa discutere la decisione dell’amministrazione comunale che con delibera di giunta dello scorso mese di agosto ha deciso di cambiare denominazione ad una strada. E’ intenzione del Comune trasformare Via Nazionale Rapolla in via della Magistratura Italiana. Questo provvedimento non ancora attuato ha scatenato via face book alcune reazioni negative. Il consigliere comunale Rocco Franciosa ha presentata alcuni giorni fa al Sindaco la richiesta di revisione della delibera di Giunta Comunale con cui si è deciso di cambiare Via Nazionale Rapolla con Via della Magistratura Italiana.

troncone di strada individuato sono presenti importanti aziende agricole, frantoi ed altre attività, e i danni di tale decisione, non solo in termini burocratici, ma soprattutto economici sarebbero rilevanti”. “Sembra-continua Franciosache in un incontro con i rappresentanti delle aziende ed alcuni cittadini, il vicesindaco ha ammesso e preso atto che la giunta con molta superficialità aveva deliberato e probabilmente non darà corso al cambio di via nazionale Rapolla, anzi è l'auspicio! Staremo a vedere nei prossimi giorni che decisione prenderà l’amministrazione comunale. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono via Nazionale Rapolla

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“E' opportuno che venga presa in considerazione la proposta di individuare altra via, piazza o villa, poichè sul VULTURE MAGAZINE

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RASSEGNA DELLE MINORANZE LINGUISTICHE: TAPPA A BARILE

Apprezzato e originale il concerto del gruppo live musicale pugliese dei Terra Nostra, prima e al momento unica tappa in Basilicata, con in evidenza canti popolari sulla ‘vera storia del Sud’, ospiti a Barile in pieno centro cittadino, su iniziativa della Pizzeria Bar Sport di Michele Caccavo in occasione delle iniziative estive, con il patrocinio dell’amministrazione comunale.

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Assente per motivi personali il sindaco Giuseppe Mecca, a fare gli onori di casa è stata l’assessore alla cultura Sabrina Gagliardi a dare il benvenuto agli artisti che, in oltre due ore di esibizione hanno

entusiasmato il pubblico presente con una carrellata di canzoni incentrate sul brigantaggio e sulla cultura e tradizione del meridione. Un progetto portato avanti da Antonio Anzivino, con la graffiante e melodica voce di Enzo De Matteis e la voce e violino di Francesca Scarano, alcuni testi del poeta napoletano Antimo Ceparano e il contributo di esperienza e qualità del maestro Giorgio Frigerio, con protagonista un’iniziativa mirata e importante, la rassegna sulle minoranze linguistiche, con particolare riferimento alla produzione e realizzazione di brani inediti in lingua francoprovenzale e arbereshe, incisi su un doppio cd. Il tour del mese di agosto ha visto di scena la formazione musicale lo scorso 10 agosto a Celle S. Vito, il 15 a Chieuti e il 17 a Casalvecchio (sempre nel foggiano), inoltre la tappa lucana nel Vulture nella località barilese tra le più conosciute e rinomate in regione. Buono il riscontro dell’impatto con la lingua ancora parlata dalla popolazione che ha gradito le finalità e la qualità dell’operazione, in una appassionante serie di brani ben eseguiti tra l’approvazione e il positivo coinvolgimento della piazza, con relativi complimenti e felicitazioni.

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ATELLA 31 AGOSTO 2013. RADUNO DI AUTO D’EPOCA IN PIAZZA MATTEOTTI. EVENTO PROMOSSO DALLA PRO-LOCO. IN EVIDENZA UNA FIAT 1100 TV DEL 1957.

Atella. Lo 31 agosto nell’ambito della rassegna “R’Estate ad Atella”, la pro-loco “Vitalba” nella storica Piazza Matteotti ha promosso un Raduno auto d'epoca. In bella vista auto che hanno fatto la storia dell'Italia:Fiat 1100 tv del 1957 (solo 18 censite in tutta Italia); Maserati, Triunph Spit fire; Morgan,Fiat 103 tv del 1956; Duetto Alfa Romeo,Fiat 850 Vignali, Giulietta ti; 850 special; Fiat 128; 124 spider, 500 r.l.; Alfa 2000; Gt 1300 Junior; Fiat 1100 C 1948, Lancia Augusta 1935; Fiat 500 Moretti, Lancia Flavia.

Mario Coviello, responsabile cultura della pro-loco ha spiegato i motivi di questa esposizione di auto: “La nostra passione VULTURE MAGAZINE

per il mondo dell’auto è noto a tutti ed è trasversale, non conosce tempo, proprio come le vetture che negli anni sono diventate testimoni e rappresentanti di questa nostra passione. Il profumo della radica si mescola a quello della pelle, le superfici vetrate minimaliste in contrasto con lo spazioso abitacolo e il lento movimento

sincrono dei microscopici tergicristalli trasmettono la sensazione di trovarsi sospesi nel tempo, una sensazione che abbiamo voluto provare anche ad Atella”. Lorenzo Zolfo 11


REALTA’ E SOGNO NELL’ARTE DI ROBERTA LIOY

Le foto riprendono Triumph Spit fire; la Fiat 1100 Tv del 1957; Fiat 103 Tv del 1956 Lancia Augusta del 1935 ed una visione area di altre vetture.

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Grande successo di pubblico ieri a Castelmezzano per la tappa unica della tournèe estiva di Bobby Solo in Basilicata. Alcune migliaia di persone e fans hanno seguito con entusiasmo il grande show che ha visto l'artista presentarsi in scena con la sua solida band in un programma che ha spaziato dai suoi grandi successi “Se piangi se ridi / Una granita di limone /San Francisco / Gelosia / Domenica d'agosto / Non posso perderti / Zingara / Una lacrima sul viso / Siesta / Non c'è più niente da fare …” agli immancabili rock and roll targati Elvis, a personali rivisitazioni di immortali canzoni italiani ed internazionali. Il Comitato Festa di Castelmezzano, soddisfatto dell’evento, intende ringraziare l’Amministrazione Comunale per il sostegno e la collaborazione nella migliore riuscita di accoglienza di quanti sono venuti anche da centri extraregionali. Mario Bellitti

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Nella pletora di testimonianze scritte per Roberta Lioy, davvero onnipresente in questo caldo agosto del 2013 (oggi è a Melfi), derivanti da recensioni, dibattiti, mostre o, semplici biglietti personali, relativi alla sua notevole produzione artistica, si segnala uno, scritto da una giovane universitaria di Medicina, originaria di Rionero in Vulture, ma romana di adozione, Francesca Tirico, affetta da una gravissima malattia metabolica delle purine (CARENZA DI ADENILSUCCINATO LIASI), che colpisce per la profondità dell’analisi e per la fine sensibilità che la sostiene. Ve lo proponiamo così com’è. Per Roberta, della quale, oserei dire, coglie l’anima, scrive, dunque, quanto segue: - Gli stili sono ambedue interessanti, quello del paesaggio esprime uno stato d’animo profondo, sensibile alla luce ed al colore quale rapporto tra l’artista e la sua visione onirica della realtà. I petali informali esprimono tutte le sfumature dell’anima in un’esplosione di colore che colpisce lo sguardo e meraviglia la mente. L’altro stile coglie un particolare della immagine e lo immerge in una prospettiva nuova 12


dalla quale l’osservatore è osservato. Il quadro diventa così realtà che vede. Roberta ama stupire e si stupisce contemporaneamente. Usa l’immagine per dialogare con lo spettatore che nei suoi quadri scorge la sua irruente e forte voglia di rinnovarsi continuamente. -

Lo scritto, elaborato ”more geometrico”, ha un’efficacia particolare nella sintesi, che pur necessita di una spiegazione. Ci ha tentato la dott.ssa Stomeo, nota artista salentina, allorquando, nella sua relazione critica, tenuta alla PERSONALE della Lioy, a Barile, il 3 agosto, introduce inizialmente un interessante mito della Grecia antica in cui si narra di una gara voluta da Zeus fra il dio Poseidone e la dea Atena; il vincitore avrebbe dato il proprio nome alla capitale Attica, la vittoria però sarebbe andata a chi avesse prodotto il dono più utile. Poseidone colpì una roccia e ne scaturì una sorgente da cui uscì fuori un cavallo, simbolo di forza e potenza; Atena conficcò nel terreno il suo bastone che si trasformò in un ulivo carico di frutti, simbolo di pace e fonte di cibo e combustibile. La vittoria andò ad Atena e la città prese il suo nome. Con questa metafora, la Stomeo sottolinea il dono ricorrente che Roberta offre alla sua terra con la sua produzione, ma sottolinea anche quanto ella sia radicata nella “lucanità”, di cui esprime le tensioni, le aspirazioni e, grazie al suo stile, la modernità. Oggi che il dibattito sulla “lucanità” è particolarmente acceso, Roberta apporta il suo singolare VULTURE MAGAZINE

contributo di emozioni e di sentimenti presenti nei suoi paesaggi, con un’indagine discreta ma penetrante attraverso, “occhi” che osservano e non sono più osservati, con quei gesti sostenuti da verità più intuite che certe.

Chi non ricorda l’inquieto smarrimento presente negli occhi di quella fanciulla che scruta la realtà e ne rimane quasi spaventato (riproduzione materica della Sibilla di Michelangelo, un lavoro di matita finissimo se non singolare) e il pesante fardello leggibile in quel vecchio corroso dagli affanni esistenziali prima che dagli anni (AUTUNNO), cui fa da sinistro commento il quadro, intitolato con un ossimoro, CIECA SAGGEZZA (grafite su carta, gessetti colorati, materia). E ancora si osservi SENSUALITA’ VELATA, che rivela la paura-desiderio dell’Eros, non meno presente in SOSPIRO e SCOMODI RUOLI. Eppoi l’ ESPLOSIONE DI COLORI, PIOGGIA DI PETALI, sino al RISVEGLIO DELLA NATURA (tutti materici) che esprimono un inno alla gioia, seppur contenuto. In questa messe di inquietudini, stupori, domande appena accennate ( perché si diventa vecchi?, cos’è l’EROS?) Roberta riflette la produttiva inconsapevolezza dell’arte. Come Leopardi che nel “Dialogo della natura e dell’Islandese“ si interroga sulla condizione dell’uomo, ma senza avere risposta, così Roberta non si spinge oltre, anzi non vuole nemmeno sapere perché forse alcune risposte le conosce e teme di non riuscire ad accettarle. In tale ambivalenza c’è tutta la lezione dell’ ”informale” di tipo 13


“esistenzialistico” di cui l’autrice è degna allieva; si cerca l’essere, la verità, ma l’essere non c’è, è inutile concettualizzare, meglio il gesto, il segno, la materia, il colore. E proprio perché la Lioy è nata come artista informale e si è, a lungo, dibattuta nella ricerca di uno stile proprio, rende problematiche le molteplici interpretazioni che le sue tele suggeriscono. Questa ricerca le consente di non fuggire la materia, di non formare un informe, ma di trasformarla in colore. Oltre la materia, come deposito passivo, il senso si costituisce proprio partendo dalla materialità e perciò l’avventura dell’arte, nella Lioy, diventa dimensione progettuale, anche facendo sua la tesi di Sartre secondo cui la tecnica usata in un mondo di materialità è continuamente in via di umanizzazione. Lo stesso salto nell’agire e nel fare ci consente di addomesticare gli impulsi che provengono da una esplosiva soggettività.

L’arte, ripetiamolo, nella concezione dell’artista lucana, è inadeguata quando si impiglia in un sistema concettuale che soffoca la materialità naturale: ciò spiega perché nella Lioy la tecnica è mero strumento perché la padroneggia e passa in altro, nel bello. A questo livello l’arte diventa anche comunicazione, sintesi di arte e linguistica, in cui si fondono e si appaciano colori, toni cromatici e, in una parola, stile paesaggistico e stile materico. Memore dei suoi maestri, Roberta può così percepire quel movimento assoluto cui aveva voluto dar VULTURE MAGAZINE

voce Kandinskij. La stessa “Action Painting”, generata dalla creatività di Pollock, di De Kooning e di Lucio Fontana è arte informale, che pur ispirata dall’Espressionismo astratto, contribuisce a destrutturare il linguaggio artistico non riducendo la materia a puro detrito della storia. Vale la pena di ricordare che tra i “maestri” di Roberta vi è anche quel Fautrier, fondatore dell’ ”Art Brut”, che cercava di restituire al gesto pittorico la sua innocenza originaria, spesso negata dalla legge della forma a tutti i costi. Ed anche quel Lucio Fontana, spirito furente dell’Espressionismo, quasi logica prosecuzione di un certo Dadaismo e Surrealismo estremi, che avrebbe preteso di prendere ”l’energia propria della materia, la sua necessità d’essere e di svilupparla” (Manifesto bianco del 1945). Nelle tele di Roberta gli uomini e le cose sono semplici e privi di pretese formalizzatrici e apollinee perciò la sua arte è in grado di riflettere la più profonda condizione dell’uomo: il niente, quale molla irresistibile ad essere e decidere del proprio incerto destino. Una gestualità, dirà Vedova, nel dopoguerra, fatta di movimenti laceranti, dolorosi ma anche “mondi spirituali capaci di farsi corpi”, in una gestualità tentacolare e provocatoria. “In principio era l’azione” aveva scritto Goethe, nel Faust: proprio di questa verità hanno fatto esperienza gli informali. Concludo: Se l’immortalità, come vuole l’esistenzialismo, non esiste e ci resta solo il gesto, la materia, il colore, lo spazio, questo non è una disperazione, ma solo qualcosa che accresce il significato del mondo.

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A cura della pro-loco, parrocchia Santa Maria del Sepolcro e l’associazione “Amici di Padre PioSuor Maria di Gesù, Ripacandida festeggia gli Emigranti.

Ripacandida. Nella suggestiva piazzetta dell’ex Convento delle Carmelitane, oggi sede comunale, si è svolta una bellissima serata di festa dedicata agli emigranti di Ripacandida che durante questo periodo fanno ritorno alla loro amata terra. L’iniziativa è stata promossa dall’associazione Pro-loco insieme alla Parrocchia Santa Maria del Sepolcro e gli Amici di Padre Pio “Suor Maria di Gesù” con il patrocinio dell’Amministrazione comunale. L’affluenza di pubblico è stata notevole e la partecipazione molto sentita dei tanti amici che sono attualmente residenti in altre parti di Italia e del mondo. Una messa a suffragio delle tante persone che sono partite e non hanno più fatto ritorno al loro paese, ai tanti cittadini che sono seppellite lontano dalla loro terra è stata officiata da Padre Rocco Rizzo nella Chiesa di Santa Maria del Sepolcro. La manifestazione serale è stata introdotta dal giovane Chiarito Donato in qualità di presentatore e conduttore della serata. Si è aperta con il magico suono del violino di Gioiosa Tiziano che ha interpretato magnificamente la canzone di Jimmy Fontana, “Che sarà” portata al successo dai Ricchi e Poveri e Josè Feliciano. Un canto che è diventata l’icona e il simbolo VULTURE MAGAZINE

dell’emigrazione negli anni settanta. La proiezione di un corto ha introdotto il tema del convegno dal titolo “Voci straniere” realizzato dal gruppo teatrale siciliano Teatro Silente, che attraverso forti simbolismi ha raccontato le mille difficoltà dei migranti che lasciano la loro terra, le loro radici per affrontare una vita nuova piena di incognite. Tante persone che si muovono nel mondo alla ricerca di condizioni migliori che la loro terra di origine non riesce ad offrire.

La serata è proseguita sull’onda dell’emozione che è stata offerta da Pino Martino che ha deliziato il pubblico esibendosi insieme ad Iris Alamprese facendo ascoltare due brani dall’intenso patos. “Mamma dammi cento lire” una ballata popolare che è il simbolo degli emigrati in America e “Addio Lucania” un brano scritto dallo stesso Martino, frutto di un paziente lavoro di ricerca che da anni l’autore svolge nel raccogliere i canti tradizionali che venivano cantati dal popolo durante i lavori nei campi che servivano ad allietare la fatica e ad addolcire il dolore di chi lasciava la propria terra. Dopo l’esibizione musicale hanno portato la loro personale testimonianza di emigranti o migranti alcuni cittadini che sono venuti a Ripacandida per ritrovare i propri familiari e amici in questo periodo di ferie. Ha iniziato Michele Miroballi, residente a Torino che ha messo in evidenza tutto l’amore cha ha per Ripacandida e ha nel contempo richiamato tutti ad una 15


maggiore collaborazione affinché il Paese ritrovi quella grande capacità di accoglienza che in questi ultimi tempi è un po’ venuto meno. La sua speranza la ripone nei giovani che possono davvero fare tante cose a patto che ci sia un passaggio di consegne tra le varie generazioni mantenendo inalterato il rispetto delle tradizioni e l’amore per il Paese. La maestra in pensione Ada De Caro, residente a Bari nella vicina Puglia, è intervenuta portando il saluto dell’associazione lucana della quale è Presidente e con grande commozione ha letto una bellissima poesia scritta da un ripacandidese di Blues Island, Gentile Donato, dal titolo “Paese mio” dove ricorre in maniera intensa il termine “mio” come forte senso di appartenenza e legame con il proprio Paese.

Il Dottor Dante D’Urso, direttore di diverse filiali della Banca d’Italia ha posto il problema sul termine emigrazione, definendosi egli stesso un migrante italiano e differenziandosi con i tanti amici che vivono al di fuori dell’Italia che sono i veri emigranti in quanto loro devono fare i conti con una nuova lingua e nuove abitudini. Diverso è per chi vive in Italia. Ha parlato della sua esperienza di migrante come di un viaggio fatto in diverse città italiane, dove ha potuto cogliere momenti di grande positività alternata con altrettante negatività che gli anno segnato la vita. Ha concluso le testimonianze u giovane rumeno che da qualche anno vive a Ripacandida. VULTURE MAGAZINE

Testimone di una emigrazione al contrario, famiglie che trovano a Ripacandida motivo di riscatto sociale e di lavoro che nel loro paese natio gli è negato. Il suo è stato un intervento quasi senza parole ma di un grande significato, nel quale ha ringraziato di la famiglia Ripacandida per l’accoglienza che gli ha riservato. L’intervento del Dott. Martino è stato incentrato sui diversi significati della migrazione nella storia del mondo. Ha iniziato dai movimenti migratori naturali degli animali in cerca del clima più favorevole per poi andare sul fenomeno della transumanza nelle aree interne del centro e sud Italia. Gli uomini invece hanno dovuto migrare non per motivi climatici ma per altre ragioni di tipo economico, politico o culturale. Le problematiche di tipo economico sono quelle che hanno riguardato massicciamente molti territori tra cui l’Italia e soprattutto il meridione, in tre periodi ben precisi: quello successivo all’unità d’Italia e quello pre e post bellico dei due conflitti mondiali. Le migrazioni, oltre ad essere volano di sviluppo economico, sono state anche dei formidabili veicoli colturali, basti pensare al poeta latino Quinto Orazio Flacco, trasferitosi da Venosa a Roma, oppure alla canzone napoletana che, soprattutto grazie agli emigranti meridionali in America, ha conosciuto una grande notorietà. Infine si è soffermato sugli aspetti sanitari che i movimenti migratori hanno provocato come la trasmissione di alcune malattie quali la tubercolosi, la malaria, le infezioni degli apparati intestinali e virali. Padre Rocco Rizzo, ha voluto portare i suoi saluti, ricordando che anche lui è migrato in altri luoghi per seguire la propria vocazione. A ringraziato tutti i partecipanti e si è compiaciuto con gli organizzatori per il luogo scelto per la manifestazione. “Un luogo che ha visto la presenza delle suore Carmelitane di clausura guidate dalla priora Suor Maria di Gesù; sappiamo tutti che si sta svolgendo la 16


causa per la sua beatificazione e fra qualche mese uscirà una pubblicazione sulla sua vita. Quindi un luogo particolarmente caro ai ripacandidesi e questa sera si è tenuto un importante appuntamento che ci inorgoglisce tutti” queste le poche parole pronunciate dal religioso. Il Sindaco ha concluso la manifestazione richiamando tutti ad essere più uniti, lo merita il Paese e ancor di più i cittadini. A sorpresa il Sindaco ha concesso la cittadinanza benemerita al Professor Dottor Antonio Martino, leggendo il curriculum della sua splendida attività di medico in prima linea nel pronto soccorso e come affermato chirurgo. Il dottor Martino non ha nascosto la soddisfazione per il riconoscimento attribuitogli, non mancando di essere fortemente emozionato, ha dichiarato di sentirsi un cittadino di Ripacandida pur vivendo a Napoli, definendo Ripacandida la periferia di Napoli quando è a Napoli e viceversa Napoli il centro di Ripacandida quando si trova presso la casa paterna. Lorenzo Zolfo Le foto riprendono momenti della serata con gli emigranti

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FONDI UE: NAPOLI (PDL), BEN VENGA L’AGENZIA PER SOTTRARCI A SPESA IMPRODUTTIVA E A PIOGGIA

“Dopo i disastrosi risultati sul piano dell’occupazione specie giovanile e sulle politiche industriali e produttive derivanti dalla spesa in Basilicata dei fondi comunitari, solo l’Agenzia per la Coesione ci può salvare, anche se il prezzo da pagare per la nostra come per tutte le altre Regioni sarà l’accentramento di alcune funzioni da parte dell’Agenzia”. E’ il commento del capogruppo del Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli sottolineando che “alla base della scelta del Governo è del tutto evidente l’incapacità amministrativa e gestionale che ha polverizzato innumerevoli risorse che potevano cambiare le sorti di molti territori e, in particolare, nel Mezzogiorno costantemente in ritardo nella buona programmazione. Per quanto riguarda la Basilicata il cosiddetto pacchetto di misure per la formazione e il lavoro contenente ben 29 milioni di euro di fondi comunitari – aggiunge – conferma che la Giunta di centrosinistra, pur di spendere ed evitare il rischio di disimpegno automatico, persevera in interventi di natura assistenziale e nella logica della spesa a pioggia. Del resto – è l’interrogativo del capogruppo Pdl – come non giudicare negativamente lo scorrimento della graduatoria “Work Experience”, la destinazione di altri milioni di euro per “Un ponte per l’occupazione”, le misure di sostegnoelemosina all’autoimprenditoria del terzo settore?”. 17


Per Napoli, inoltre “poiché l’Agenzia si occuperà del sostegno e dell’ assistenza tecnica alle amministrazioni interessate nella gestione dei programmi, sia attraverso attività di formazione specifica del personale, sia con apposite strutture di sostegno alle amministrazioni, per quanto riguarda in particolare la gestione degli appalti pubblici, la Regione Basilicata dovrà mettere fine alla stagione delle società interinali o del ricorso alle convenzioni con strutture e enti per “piazzare” qualche centinaio di giovani convenzionati. Proprio come dovrebbe accadere – dice ancora il capogruppo Pdl – con il recente Progetto “Affresco” che l’Assessore Falotico ha affidato al Formez sempre per assistenza tecnica, mettendo le mani già sulla nuova programmazione comunitaria 2014-2020 che spetterà, ci auguriamo, ad un altro Consiglio e ad un’altra Giunta. E’ pertanto più che condivisibile, sulla base dell’esperienza maturata in Basilicata nel precedente sessennio, l’obiettivo del Governo di rafforzamento delle politiche di coesione territoriale e di miglioramento dell’utilizzazione dei Fondi europei, aggiungendo che nel quadro dei provvedimenti che riguardano la pubblica amministrazione si inseriscono anche alcune norme che hanno l’obiettivo di rendere più efficace l’uso dei fondi europei, sia dal punto di vista della capacità di spesa che da quello della qualità della spesa stessa, come è stato anche raccomandato dalla Commissione europea. Per rispondere a questa esigenza è necessario potenziare il coordinamento e il controllo sull’uso dei fondi, obiettivi che comportano un rafforzamento della capacità di governo nazionale ed una decisa svolta da parte dei governi regionali. Ben venga dunque l’Agenzia se – conclude Napoli – garantirà maggiore e più rigoroso controllo sulla spesa e, fattore non certo secondario, reale monitoraggio sui risultati da raggiungere specie per l’occupazione, l’imprenditoria, i servizi sociali e civili”. VULTURE MAGAZINE

STAGLIUOZZO (AVIGLIANO). UNA SAGRA DELLA STRAZZATA COMPROMESSA DAL TEMPO. IN OLTRE MILLE HANNO DEGUSTATO LA STRAZZATA FARCITA CON PROSCIUTTO E PROVOLONE, FRITTATA E PEPERONI E MORTADELLA ARROSTITA.

Stagliuozzo. Un 20 agosto 2013 da ricordare a Stagliuozzo, frazione di Avigliano.

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sono stati allestiti, come ogni anno, vari stand enogastronomici e di artigianato.

Le cattive condizioni meteorologiche (ha piovuto fino a pochi minuti dall’inizio della festa) non hanno impedito lo svolgersi della XVI Sagra della Strazzata a cura dell'associazione di volontariato, "Il Cigno" presieduto da Mimmo Colangelo. Più di mille persone (nel passato si contavano a migliaia) sono giunte in questa piccola frazione che conta circa 50 famiglie per una popolazione di poco più di 150 abitanti per degustare la ricetta della strazzata tradizionale, farcita con prosciutto e provolone, ma si è potuto anche provare la variante farcita con frittata e peperoni,

con porchetta, nutella e mortadella arrostita. Non è mancato un buon bicchiere di vino Aglianico del Vulture (presente la Cantina di Venosa che proprio quest’anno ha vinto due premi nazionali con il Carato e Dray Muscat, in bella mostra nello stand) . Oltre agli stand della Strazzata (preparati oltre 5 mila)

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La musica con balli di gruppo ha riempito la serata. A preparare il tutto, l’associazione “Il Cigno”. Domenico Rocco, un volontario di questa associazione, ci spiega i motivi di questo successo: “dietro c’è un lavoro di tanti volontari che con orgoglio danno il proprio contributo per la riuscita di questo evento. Col passare degli anni, grazie all’evoluzione, la strazzata si è arricchita di altri ingredienti, mortadella arrostita e perfino di nutella, tanto richiesta dai giovani”.

Presenti il Sindaco di Avigliano, Vito Summa che ha riferito: " è ormai un evento consolidato, pubblicizzato anche fuori Regione che consente di far conoscere e valorizzare i prodotti enogastronomici del nostro territorio. Grazie ai Piot, il progetto "le Vie del 19


Gusto" si concluderà il prossimo 23,24 e 25 agosto con la sagra del Baccalà di Avigliano". Il Sindaco di Potenza Vito Santarsiero ha esaltato questa sagra:"è una delle grandi manifestazioni aviglianesi legate alla identità, tradizione e peculiarità del proprio territorio.

Da Senise, centro conosciuto per il peperone, presenti Nicola e Giuseppe, di questa sagra e soprattutto della strazzata hanno detto: "una focaccia cotta al punto giusto che esalta il sapore degli ingredienti, come la mortadella arrostita e quella con la frittata ed i peperoni, quest’ultimo ingrediente è tipico del nostro paese. Complimenti agli organizzatori". Da segnalare la presenza dello stand "Zuppa del Massaro" del paniere aviglianese col delizioso piatto di fagioli infarcito di carne di maiale, olio di oliva, sale e pepe nero, crostini di pane raffermo. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono un momento della serata.

Quando si punta sul proprio territorio i risultati sono garantiti. Questo di Stagliuozzo un grande modello organizzativo, frutto di passione e coesione tra associazionismo ed Istituzione".

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A proposito di Pooh e sindaci ribelli

Ringrazio pubblicamente il sindaco di Pisticci Di Tani che, partecipando all’incontro dei sindaci della Val d’Agri trasformatisi improvvisamente da “agnelli mansueti” in “lupi famelici” (di royalties), ha ripreso correttamente l’indignazione sollevata dal Csail-Indignati Lucani e soprattutto ne ha colto la motivazione centrale: 60mila euro o 200mila euro per uno spettacolo musicale (i Pooh) a Viggiano sono comunque segno di spreco delle royalties mentre i problemi degli amministratori comunali e quindi dei cittadini si aggravano quotidianamente. La nostra protesta – dice Filippo Massaro - è tutta qui e la smentita dell’organizzatore di spettacoli (guarda caso sempre lo stesso dei maggiori eventi in Basilicata pagati con soldi pubblici) non smentisce la sostanza. Ed è questa la linea netta di demarcazione rispetto a sindaci e Ribelli Web: la questione da affermare non è quella di allargare i destinatari delle royalties magari per allargare strumenti e modalità per dissipare le risorse finanziarie derivanti dal petrolio estratto da noi. Si tratta invece di affermare – continua Massaro - il principio che nemmeno un euro di royalties può essere speso in spettacoli-eventi, marciapiedi, progetti che non producono nulla all’economia locale e soprattutto all’occupazione giovanile a alla povertà di tante famiglie lucane. Per questa ragione diffidiamo dai cosiddetti sindaci da anni in letargo ed ora ribelli ai quali chiediamo di spiegare ai VULTURE MAGAZINE

cittadini prima di tutto cosa hanno fatto sinora per rivendicare dal responsabile Governatore-sceicco una diversa ripartizione delle royalties e un diverso funzionamento del P.O. Val d’Agri. E’ stucchevole la demagogia di questi amministratori incapaci di governare. Troppo comodo scoprire solo adesso che – spiega Massaro - si avvicinano le elezioni regionali di metà novembre di essere stati esautorati da quella che si vorrebbe chiamare Cabina di Regia del P.O. Val d’Agri dalla quale, abbiamo appreso in questi giorni, sono misteriosamente scomparsi i fondi destinati all’aviosuperficie di Grumento. Certamente i sindaci novelli Masaniello non potevano scegliere una data più infausta per aggiornare la cosiddetta protesta dell’11 settembre che ci ricorda la “resa incondizionata di Roma” (1943) e la tragica giornata degli attentati alle Torri Gemelle di New York (2001). Infine – conclude Massaro - ai Ribelli Web un preavviso: giù le mani dal Progetto di “Zona Franca” che appartiene al Csail da oltre 20 anni come è facilmente documentabile, perché non accettiamo sporchi tentativi demagogici di appropriazione di una nostra vecchia esclusiva e sempre attuale battaglia che da sola risolverebbe ogni problema di sviluppo industriale, economico e sociale della Val d’Agri- Sauro . Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani

A PROPOSITO DEL CACHET DEI POOH E DEL “PINOCCHIO ALBERTI” Ci sono almeno due aspetti della “risentita” replica del sindaco di Viggiano Alberti, che consideriamo il Pinocchio raccontato da Collodi, rispetto alla forte indignazione espressa dal Csail-Indignati per il costo del “mega con concerto dei Pooh” che non mi convincono : 1) Il cachet dei Pooh: abbiamo chiesto ad organizzatori di eventi (agenti21


impresari di spettacolo) che per professione si occupano di contratti con i big della musica italiana ed internazionale. Ebbene anche se la produzione dei Pooh volesse praticare uno “sconto cristiano” i 70-80 mila euro andrebbero solo ai Pooh. C’è da aggiungere tutto il resto che non è poco, vale a dire l’impianto service che – ci dicono sempre gli impresari – si noleggia con non meno di 10 mila euro (chiavi in mano, cioè tecnici audio-video), la sicurezza, il palco speciale. E poi c’è il cachet per l’ Ensamble Simphony Orchestra che accompagna i Pooh e non credo gratis. Ma per dimostrare chi ha ragione sarà sufficiente esibire le fatture, la certificazione obbligatoria alla Siae e l’intera documentazione amministrativaburocratica. In questi casi l’ispettore Siae non può chiudere un occhio come gli organi statali di controllo fiscale. 2) Mons. Giovanni Ricchiuti vescovo di Acerenza intervistato a Tolve, solo qualche giorno fa, dal Tg3 per la Festa di San Rocco, ha precisato la sua iniziativa avviata in occasione delle festività religiose dell’estate 2013: niente spese folli per spettacoli attingendo dalla questua dei fedeli; distinzione netta tra Diocesi-Parrocchia e Comitato festaspettacoli. Dunque un atteggiamento etico per evitare lo spreco del denaro destinato alle parrocchie. Certamente – dice Filippo Massaro - non è “il mega concerto dei Pooh” che cancella la forte indignazione di migliaia di giovani disoccupati. A questo punto, se è vero quello che dichiara il sindaco di Viggiano, e cioè che il concerto dei Pooh è quasi interamente pagato dall’offerta dei fedeli e quindi dal Santuario, ci aspettiamo un chiarimento da parte di Mons. Agostino Superbo che è vescovo della Diocesi Potenza-Muro-Marsico e Presidente della Cei lucana che certamente non potrà contraddire il suo collega Mons. Ricchiuti. La replica di Alberti, comunque, non ci ha sorpreso perché lui non fa parte del fronte dei sindaci ribelli della Val d’Agri, come sono stati etichettati gli amministratori che VULTURE MAGAZINE

non accettano la ripartizione delle royalties che, come abbiamo sostenuto, vedono Viggiano fare la parte del “leone” e sperperare in progetti e progettini. Credo che gli stessi sindaci ribelli e devoti alla Madonna di Viggiano abbiano diritto, al pari di tutti i fedeli che affollano la processione del 2 settembre, come stanno effettivamente le cose. Per noi del Csail-Indignati adesso il mega-concerto dei Pooh è diventato un caso troppo importante perché l’indignazione ha superato ogni limite al punto che in mancanza di risposte chiare ed ufficiali da parte di tutte le parti in causa chiederemo ai fedeli di disertare la processione religiosa come ulteriore protesta ed indignazione. Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani

:::::::::::::::::::::::::::::::: Oltre mille presenze alle cascate di San Fele nel ferragosto 2013

Circa un migliaio di persone (stima per difetto), ha visitato nella giornata di ferragosto le cascate di San Fele. Turisti provenienti da tutte le parti della Basilicata ed in particolare dalle regioni limitrofe Campania , Puglia,Lazio Molise e Calabria ,ma anche da altre regioni del nord,oltre che emigranti rientrati dall’estero e dal nord Italia per le vacanze.

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PALAZZO SAN GERVASIO 1 SETTEMBRE 2013. PINACOTECA D’ERRICO. PROGETTO F.A.T.A. UN SUCCESSO IL CONCERTO PROMOSSO DALL’ATANEO BASILICATA MUSICA CON MUSICISTI ITALIANI E RUSSI TRA I CAPOLAVORI DEL SETTECENTO NAPOLETANO

La bella giornata di ferragosto ha consentito a tanti, di assaporare con il bagno alle cascate, la purezza delle acque sorgive del torrente Bradano. Ancora una volta le cascate di San Fele sono state una meta desiderata nell’ambito dei luoghi della Basilicata da visitare per tanti cittadini che coniugano la bellezza del luogo con lo scenario unico rappresentato dalle cascate, se consideriamo che dall’inizio dell’anno oltre 10.000 persone hanno visitato le cascate di San Fele. Questi eventi dimostrano quanto importante e determinante deve essere l’impegno delle istituzioni a partire dal comune di San Fele e la Regione Basilicata nel favorire ed intervenire ( utilizzando i finanziamenti a disposizione ,pari a 140.000 euro ), per risolvere le ancora tante criticità presenti ed eliminare i disagi alle persone nel rendere il luogo più accessibile , fruibile, oltre che mettere in sicurezza i sentieri con l’apertura di nuovi percorsi al fine di consentire ai tanti visitatori di ammirare le altre cascate esistenti che oggi non è possibile visitare.

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Palazzo San Gervasio. Un 1 settembre da incorniciare a Palazzo San Gervasio. Un successo il progetto "FATA" tra i capolavori del Settecento napoletano della collezione "Camillo D'Errico" ( in evidenza la "Giovane contadina" di Gaspare Traversi, definita da Rocco Brancati storica voce di Rai 3 Basilicata e dai tanti visitatori,

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classe di Violino, ha ottenuto nel 2001 dalla Stato Ucraino il Premio d'Onore per il grande contributo alla Cultura dell'Ucraina. Prof. Denis Shapovalov, classe di Violoncello, si è esibito in tutto il mondo con il Maestro Rostropovich, il più grande violoncellista del mondo.

La “Gioconda di Basilicata” per l'espressione e lo sguardo della contadina ed il celebre quadro "La Natura morta con la colomba") ed il concerto organizzato dall'Ateneo Musica Basilicata (direttrice prof.ssa Giovanna D'Amato) col contributo del Gal Vulture-Alto Bradano, la Provincia di Potenza (presente l'assessore alla cultura, Francesco Pietrantuono di Melfi) e l'Associazione Cuochi Lucani (a fine concerto è stato offerto ai numerosi presenti, vedi foto, un piatti tipico del posto, fatto col grano, Lasagna con gli ortaggi, senza carne, per contrastare il fenomeno di intolleranza al glutine o celiachia conclamata in quanto in Italia il 4% della popolazione ne soffre. L'Imprenditore Angelo Lacivita, partner del progetto "Buon Grano" ha presentato il piatto grano senatore cappelli del 1915). Il concerto è stato tenuto da artisti di fama internazionale, italiani e russi. “Due scuole si sono unite, quella italiana e quella russa, sotto un unico obiettivo, la valorizzazione della musica di qualità” ha riferito Giovanna D’Amato. Ecco i nomi dei Maestri dell'Accademia 2013 che si sono esibiti a Palazzo S.G. : Prof.Manuel Meo, classe di Violino, titolare della cattedra di Violino al Conservatorio "G.Verdi" di Milano. Prof. Simonide Braconi, classe Viola ( ha collaborato in qualità di Prima viola con l'orchestra dell'Accademia di S.Cecilia a Roma e nel 1994, a soli 22 anni, è stato prescelto dal M. Riccardo Muti a ricoprire lo stesso ruolo nell'orchestra del Teatro alla Scala di Milano. Prof.Oleksander Semchuk, VULTURE MAGAZINE

Dal 2001 è Docente di violoncello presso il Conservatorio di Stato di Mosca. I brani eseguiti di J.S. Bach, Preludio, Sarabanda e Giga, per violoncello solo. G.F. Handel-J.Halvorsen-Passacaglia in sol minore-Manuel Meo, violino, Simonide Braconi, viola. N.Milstein Paganiniana, Oleksander Semchuk, violino. W.A. Mozart: "Allegro" dal quartetto "Eine kleine Nachtmusik". A.Borodin "Notturno" dal quartetto per archi n.2 in re magg. F.Mendelssohn-Bartoldy Capriccio Andante-Fuga in mi minore op.81. Chiusura con un brano di Carlo Gesualdo da Venosa, il più grande madrigalista del 1600 ( quest'anno si celebrano i 400 anni della sua morte):"Gagliarda". Il Sindaco di Palazzo S.G., Michele Mastro ha esaltato questa serata, non si aspettava tanta gente:"oggi la Pinacoteca D'Errico è sotto gli occhi di tutti un punto di eccellenza per 24


tutta la regione. Musica, arte ed enogastronomia ben si conciliano in questo evento. La cultura da sempre è considerata un volano di sviluppo del territorio". Il Sindaco Mastro ha premiato due imprenditori locali, Cicoria e Zagaria, sponsor di questa manifestazione. Il Conservatore della Pinacoteca D'Errico, dott. Mario Saluzzi ha aggiunto: "è un anno importante per la pinacoteca d'Errico, ci stiamo preparando a festeggiare nel 2014, i 100 anni dalla fondazione dell'Ente Morale Camillo D'Errico. Le mostre ed i concerti che si organizzano in questa Pinacoteca sono un bel biglietto da visita per l'intera regione". Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono momenti del concerto FATA di palazzo San Gervasio.

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RIPACANDIDA AGOSTO 2013. GIORNATA DEL RICORDO” RICORDATO DON MICHELE SINISI NEL 40° ANNIVERSARIO DELLA MORTE.

Ripacandida. Il mese di agosto è particolarmente ricco di appuntamenti per il piccole Centro Vulturino. Tra i tanti eventi succedutisi, da sottolineare la “giornata del ricordo”. Ripacandida ha voluto ricordare Don Michele Sinisi, già arciprete dal 1943 fino al 1958, quando rassegnò le dimissioni per motivi di salute. E’ stato celebrata la commemorazione del suo 40° anniversario della morte (1973- 2013), nella chiesa di Santa Maria del Sepolcro al cospetto di numerosi familiari giunti da altre parti d’Italia e la nipote Sinisi Giovannino residente ancora a Ripacandida. Molti cittadini hanno partecipato all’evento organizzato dalla Parrocchia in collaborazione con la Proloco “ Premio Nobel P. Williams”, gli amici di Padre Pio “Suor Maria di Gesù”, l’amministrazione comunale e il sostegno concreto del nipote Dott. Donato Rosario Sinisi. La manifestazione si è aperta con l’intervento di un emigrante, residente a Firenze,Pino Martino che ha eseguito il un canto gregoriano con il Kirie della Missa de Angelis ed in seguito, in un altro 25


momento la Gloria, i canti che si ascoltavano quando Don Michele celebrava la Santa Messa. Si è creata una grande emozione tra tutti i presenti, rapiti dal melodioso canto. Hanno fatto seguito i saluti di Don Francesco Di Stasi, parroco attuale e del Sindaco Vito Antonio Remollino. Don Francesco si è soffermato sull’importanza di questi momenti per una comunità che non vuole dimenticare la propria storia attraverso il ricordo di una persona, come Don Michele che tanto ha fatto per questa comunità. Il Sindaco pur non avendo conosciuto don Michele ha dichiarato: “ questa è l’occasione per poterlo conoscere ed apprezzare; l’impegno dell’amministrazione con la “giornata del ricordo” è quello di riportare alla memoria i personaggi più importanti del Paese che con le loro opere tanto hanno dato per lo sviluppo sociale, economico e culturale”. Il Sindaco inoltra ha voluto prendere un altro impegno che è quello di dedicare alla figura di Don Michele la nuova piazzetta, in fase di realizzazione in via Umberto I. Anche la famiglia ha portato i saluti e lo ha fatto attraverso Maria Sinisi che ha ringraziato commossa gli organizzatori, i relatori e tutti i partecipanti. A Padre Rocco Rizzo è spettato il compito di commemorare la figura di Don Michele Sinisi e lo ha fatto con grande precisione facendo un excursus storico dei tempi in cui è vissuto il parroco, mettendo in evidenza la grande fede che permeava il Paese nel periodo difficile intorno alla seconda guerra mondiale: “ Diventato arciprete nel 1943, Don Michele ha dovuto sostenere e incoraggiare la popolazione in un periodo molto difficile. E proprio in quegli anni si ricorda l’episodio più importante nella vita di Don Michele, che con la sua tenacia ha bloccato i tedeschi che erano stati accolti all’ingresso del Paese da un cittadino che voleva fare l’eroe, da alcuni colpi di fucile. I tedeschi volevano vendicarsi, come sempre facevano in questi casi, con la fucilazione di cittadini presi a caso tra la popolazione. L’intervento di Don Michele VULTURE MAGAZINE

fu risolutivo; egli si offerse al posto del colpevole. Il comandante tedesco, sicuramente cattolico si commosse e lasciò perdere. Dunque, Don Michele, una figura da rivalutare, in quanto nella sua umile vita non fece mai accenno all’episodio per non voler apparire, nella sua vita di religioso ha sempre privilegiato la cura delle anime”. Altre significative testimonianze fatte dal dott. Antonio Martino e Gianni Petrelli, che hanno ricordato alcuni episodi della vita di Don Michele. Anche l’insegnante in pensione ed ex Sindaco Michele Labriola ha voluto portare il suo contributo al ricordo di Don Michele mettendo in evidenza la sua grande umanità e la sua intelligenza. “Un uomo di cultura che sapeva sempre indicare le soluzioni ai giovani che chiedevano di sapere; un grande prete che ha svolto il suo mandato con grande impegno nella fede accanto alla gente; un uomo che ha saputo indicare la direzione giusta anticipando i canoni di Don Milani”. Alla fine della manifestazione il Sindaco ha consegnato una targa ricordo della giornata alla parente più prossima di Don Michele, cioè Giovannina Sinisi che con grande commozione ha ringraziato tutti per l’affetto dimostrato verso lo zio. Durante la manifestazione sono state proiettare delle immagini in un video realizzato da Gabriele Gilio. Immagini che hanno riportato alla memoria, in una magica serata di agosto, tanti volti, tante storie di questa piccola ma importante comunità definita terra di Santi e adesso Chiesa e proloco gemellate con il Santo poverello di Assisi. Lorenzo Zolfo La foto ritrae don Michele Sinisi

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Nell’epoca di internet e della posta elettronica il telegramma continua a piacere agli italiani

RIONERO IN VULTURE. CALCIO. ECCELLENZA LUCANA. COPPA ITALIA. 1° TURNO. LA VULTUR RIONERO, IMBOTTITA DI GIOVANI, PERDE IN CASA CONTRO LO SPROTING PALAZZO

In provincia di Potenza sono 35.955 gli invii nel primo trimestre del 2013 Potenza, 17 agosto 2013 - Mentre dagli Stati Uniti all’India le aziende postali hanno deciso di dismettere il servizio, gli italiani sembrano ancora molto affezionati all’utilizzo del telegramma con ben 9,1 milioni di invii nel 2012 e 4,1 milioni nel solo primo semestre 2013. Nell’epoca di Internet e della posta elettronica il telegramma si conferma un mezzo di comunicazione ancora in voga in provincia di Potenza, con 35.955 telegrammi recapitati nel primo semestre 2013 di cui 1.710 accettati tramite il canale web www.poste.it, 19.475 tramite il call center di Poste Italiane e 14.513 tramite l’ufficio postale. Se un tempo il telegramma si usava prevalentemente per affari, oggi in 7 casi su 10 è una comunicazione privata: resta il mezzo più diffuso per condoglianze, ringraziamenti o congratulazioni formali. Il telegramma è inoltre utile per ogni comunicazione che richieda una certificazione poiché Poste Italiane conserva il testo del telegramma, completo di mittente, destinatario, data e ora di partenza. Per questo motivo il telegramma viene in parte ancora utilizzato per comunicare assunzioni di lavoro, recuperare crediti, per udienze in tribunale o altre notifiche, e nel mondo della scuola per notifiche agli studenti e convocazioni.

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Rionero in Vulture 1 settembre 2013. Stadio Pasquale Corona. Calcio.Eccellenza Lucana.1° turno Coppa Italia. Vultur Rionero-Sporting Palazzo 12. 1' di raccoglimento per la dipartita della moglie di mister Ceruzzi (vedi foto). I giocatori vulturini hanno giocato con il lutto al braccio. Inizia male l'avventura calcistica della Vultur Rionero, guidata in panchina da Di Tolve A.,imbottita di giovanissimi, il solo Larotonda A. è rimasto degli ex. La partita diretta da Cauzillo di Pz con la collaborazione di Catino e Spada di Venosa (vedi foto), è stata giocata alla presenza di circa 100 spettatori e senza il tifo degli ultras ( 27


saranno ancora in ferie!). In gol per gli ospiti al 12' Ciervio ben servito da Ricco.

RIONERO IN VULTURE. CALCIO. ECCELLENZA LUCANA. COPPA ITALIA 1° TURNO. IL DERBY DEL VULTURE TRA FST RIONERO E LAVELLO VIENE VINTO DAGLI OSPITI IN GOL CON CARRETTA E ALTOBELLO. FST RIONERO LAVELLO

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Il raddoppio per gli ospiti, ben messi in campo da mister Annunziata, fino all'anno scorso collaboratore della Vultur, giunge al 48' con Palermo, di fianco, una novità nel calcio (vedi foto), appena entrato in campo al posto di Andreozzo,sugli sviluppi di un angolo battuto da Di Cambia. Al 50' si riapre la partita col gol di Larotonda S., bello il suo preciso rasoterra da 25 mt. Da segnalare due madornali errori di Cetrone all'80', a tu per tu col portiere, gli tira addosso e di Asquino A. al 93' in pieno recupero, che imita il suo compagno. Se non si corre ai ripari, per la Vultur Rionero ci sarà da soffrire come l'anno scorso! Lorenzo Zolfo

FST RIONERO: Fortuna, Bocchetti, Mollica, Parisi,Caricati, Cardillo C. Rosiello (85’ Mazzucca), Pietropinto, Caputi (57’Telesca), Cammarota, Marmora. All. Cassese.

Le foto riprendono le due squadre ed alcuni momenti di gioco.

LAVELLO: Castelgrande, Di Cugno, Tavarone ( Covelli), Carretta (al 75’ Di Già), Finiguerra, Santarsieri, Ferrieri, Boccomino, Rescigno, laus, Altobello (61’ Gentile).

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Arbitro: Guerra di Rapone. Assistenti:Catino e Spada di Venosa. Marcatori: al 20’ Carretta (Rig.), al 60’ Altobello. Note: al 30’ rigore parato da Castelgrande su tiro di Cammarota; al 86’ espulso Santarsieri, doppia ammonizione. Rionero in Vulture 28 agosto 2013. Stadio comunale "Pasquale Corona". Calcio.Eccellenza Lucana. Coppa Italia. 1° turno. Di fronte, nel cosiddetto derby del Vulture, la FST ionero ed il Lavello. A prevalere la squadra ospite più in palla e soprattutto atleticamente allenati. Un attenuante per la FST Rionero, ha giocato senza 6 titolari (Pietragalla, Angelillo, Callimo, Bochicchio, Romaniello e Caputo). Si gioca di sera alle 19 davanti a oltre 100 spettatori.

Al 15’ Fortuna di pugno sventa una offensiva ospite partita da calcio d’angolo. In gol al 20' il Lavello con Carretta su rigore per atterramento in area di Rescigno da parte di Fortuna, uscito dalla VULTURE MAGAZINE

propria porta. La reazione dei locali produce al 25’ un colpo di testa di Mollica, su assist di Cammarota, palla di poco alta oltre la traversa. Al 30’ Finiguerra commette una ingenuità nella propria area, stende il giovanissimo Pietropinto. Rigore.Il tiro calciato da Cammarota viene intuito e respinto dal venosino Castelgrande. Al 35’ è ancora Fortuna a deviare di pugno una conclusione pericolosa di Boccomino dal corner. Al 60'Altobello su preciso assist di Laus, raddoppia per gli ospiti, difesa locale immobile. Al 65’ Marmora, su passaggio errato di Boccomino, non approfitta. Al 66’ è Castelgrande a mettere in angolo un tiro su punizione dello specialista Cammarota. Al 68’ un gol "mangiato" da Parisi( ha fatto arrabbiare tanto mister Cassese), solo davanti la porta di testa manda a lato, una palla giunta dai piedi del solito Cammarota. Al 75’ Ferrieri in semirovesciata costringe Fortuna ad una difficile deviazione. All’80’ Gentile(ex serie D, una sicurezza a centrocampo) lungo per Covelli, il cui tiro di poco a lato. All’86’ Santarsieri viene giustamente espulso per doppio giallo. Alessio Musco di Venosa, una leggenda del calcio lucano, preparatore dei portieri del Lavello, ha avuto parole di elogio per la squadra rionerese presieduta da Maria Gelleni Pesacane che antepone il sacrificio ed il puro divertimento allo sport...pagato. Ritorno domenica 1 settembre. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono la FST Rionero, il Lavello ed il rigore realizzato da Carretta e quello sprecato da Cammarota (FST Rionero). 29


RIONERO IN VULTURE. CALCIO A 5 DONNE SERIE A. L’ASD GIOCOLERIA RIONERO HA INIZIATO LA PREPARAZIONE AGLI ORDINI DI MISTER VIGGIANO.

Rionero. Agli ordini del tecnico Angelo Viggiano, con la collaborazione del vice Francesco Lasala e dei preparatori Massimo Di Lucchio, Fernando Valiante e Donato Mollica, è partita lunedì 26 Agosto al Palasport di Rionero in Vulture la preparazione atletica per la stagione 2013/2014 dell’A.s.d. Rionero Giocoleria. Capitanata da Roberta Catalano, la rosa dell’Asd Rionero Giocoleria, compagine che parteciperà al prossimo Campionato Nazionale di serie A femminile, è composta attualmente da 16 atlete. Fino a giovedì il gruppo guidato da mister Viggiano si dedicherà esclusivamente alla parte atletica; da Venerdì, con l’aggiunta della parte tecnica, le sedute raddoppieranno. “Ci aspetta una stagione dura e faticosa che richiederà alle nostre atlete tantissimo impegno sotto l’aspetto tecnico e atletico ma soprattutto psicologico visto il blasone delle squadre che affronteremo”. A riferirlo è Antonio Di Lucchio, Presidente dell’Asd Rionero, che ha sottolineato come “la rosa per il prossimo campionato di serie A femminile sia definita”, anche se non esclude “dei colpi dell’ultimo minuto.” “L’arrivo dell’esperta Castellano – riferisce Di VULTURE MAGAZINE

Lucchio – aiuterà sicuramente a far crescere la nostra squadra. La sua esperienza sarà un’ottima guida anche per Sara Petta, giovane di belle speranze, ultimo acquisto dell’Asd Rionero”. Ad un gruppo già consolidato, Di Lucchio ha regalato degli innesti che daranno nuova linfa alla squadra. “Pur non avendo un grosso budget, siamo riusciti ad ingaggiare le migliori giocatrici della Basilicata. Crediamo di aver costruito un organico competitivo per raggiungere la salvezza e per tenere alto il nome della città di Rionero che per la prima volta ospiterà un Campionato di livello nazionale. La strada sarà sicuramente lunga e faticosa ma nel nostro cammino proveremo a toglierci qualche soddisfazione”. L’addetto stampa della società, Andrea Gerardi, che segue tutti gli allenamenti della squadra, aggiunge: “Tra un mese esatto avrà inizio il campionato. Il duro lavoro continua”. Lorenzo Zolfo

Foto asd Giocoleria Rionero.

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