Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata
Sommario 26 Novembre 2013 - Lavello- Venerdì d'Autore - Debutto stagione Associazione teatrale amatoriale “Amici di Eduardo”. - La stagista dell’IRCCS-CROB di Rionero al “9th World Conference Unesco”. - Tavolo verde lo “stato dell’arte” degli interventi alluvione metapontino . - Teodora, Una Delle Vincitrici Nazionali Del Concorso‘Miss In4missima 2013’ - Sanita’ Futura: I Farmaci Non Si Acquistano On-Line. - Apt. Le Chiese Rupestri tra gli itinerari ORP. VULTURE MAGAZINE
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- Melfi. Acquaticità in gravidanza. - Premiati Gli Uffici Postali Potenza . - Confesercenti: Da Noi le Pmi Soffrono “Il Triplo”. - Lavello. Angelo Tartaglia, Capitano Di Ventura. - Melfi. Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza. - Melfi. Gli Studenti Scendono in Piazza Contro i Tagli alla Scuola Pubblica. - Unibas. Nuove tecnologie per la conservazione dei Beni Culturali. - Sel. Giornata per la eliminazione della violenza contro le donne. - Barile. Aglianica Winhe Festival 2013. - Il nuovo libro di Domenico Notarangelo. - Piantiamola! Il mio albero per Matera2019. - Annale: Aiutare le Microimprese Lucane a “Difendersi”. - Aggiornamento professionale di un gruppo di agricoltori lucani. - Anisap: I Centri Privati Accreditati in Diabetologia. - Prinzi: Operazione Dismissione Eni non Nuova. - Turismo Verde-Cia: I Menu della Via Herculia - Festa Pre-Natalizia Agl - Rinnovo Cariche per Inter Club Vulture - Basilicata Cinema Newsletter
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Rappresentazione di debutto per la stagione di prosa 2013/2014 dell’Associazione teatrale amatoriale “Amici di Eduardo” di Rionero in Vulture il 7 e 8 dicembre 2013.
“Amicizia, Occhiali Neri e Cupido scherza e spazza.” Tre atti unici dal repertorio della compagnia “Teatro Umoristico I De Filippo” Ritorna anche quest’anno, come di consueto l’appuntamento con il teatro di Eduardo De Filippo, protagonisti i componenti dell’Associazione rionerese “Amici di Eduardo” che promettono per i propri affezionati e non, una serata all’insegna del buon teatro partenopeo. Spettacolo diverso dal solito poiché composto da tre atti unici. I primi due di Eduardo e il terzo di Peppino, tratti dal repertorio della prima compagnia fondata da Eduardo negli anni trenta insieme ai due fratelli Peppino e Titina. Il divertimento è assicurato poiché per due degli atti proposti la struttura di base è quella della farsa che tanto ha caratterizzato il repertorio di Peppino e quello della gioventù di Eduardo. “Occhiali neri” merita un commento a parte. Scritta da Eduardo nel secondo dopoguerra manifesta già le caratteristiche di base del repertorio più famoso di Eduardo, quello della maturità dove si evincono situazioni sociali sempre molto presenti nel repertorio eduardiano. Particolare la data per quest’anno. Infatti gli Amici di Eduardo saranno lieti, con VULTURE MAGAZINE
questo spettacolo, di augurare a tutto il loro pubblico un felice inizio delle festività natalizie come tradizione vuole, con la festività dell’Immacolata. Il cast non è cambiato rispetto all’anno scorso ed infatti vede protagonisti sul palcoscenico Giovanna Salcone, Michele Paolino, Carmine Cavallo, Incoronata Nardozza Alessandra Traficante, Rossana Nardozza, Rossana Tolve, Federica Liccione, Mario Bulso, Giovanni Martinese, Giuseppe Laganaro, Tatiana Romaniello, Emanuela Nardozza, Tonio Tartaglia, Alessandro Nardozza e Giuseppe Larotonda. Service audio e luci sono curati dalla “Riserva Sonora”. Presenta la serata Alessandra Traficante e la regia è di Mario Bulso. Appuntamento quindi al Cine Teatro “Vorrasi” di Rionero in vulture il 7 e 8 dicembre 2013. Info. 3403212708
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Una stagista dell’IRCCS-CROB di Rionero al congresso “9th World Conference Unesco Bioethics, Medical Ethics and Health Law”
Con una presentazione orale dal titolo “Living with an Oncological Pathology” la dott.ssa Roberta Martino, stagista in Bioetica clinica dell’IRCCS-CROB di Rionero in Vulture, è intervenuta alla “9th World Conference Unesco Bioethics, Medical Ethics and Health Law” che si è svolta recentemente a Napoli. Il congresso ha visto la partecipazione di esperti e di cultori di bioetica provenienti da oltre 60 nazioni del mondo con relazioni che hanno riguardato le tematiche del rispetto dell’essenza e del destino dell’uomo nelle varie fasi della vita a fronte delle pressioni del progresso scientifico. La relazione della dott.ssa Martino, inserita nella sessione “La morte e il morire”, ha riguardato la metodologia della “medicina narrativa”, strumento con il quale ha raccolto i vissuti soggettivi di malattia dei pazienti dell’Hospice dell’ IRCCS-CROB di Rionero in Vulture. Attraverso il racconto e la narrazione personale dell’esperienza di malattia - ha precisato la dott.ssa Martino - si comprende cosa rappresenta la patologia per l’individuo e il significato che le viene attribuito e si individuano le possibilità per accompagnarlo verso un nuovo orientamento esistenziale che sia in grado di darle un senso, riducendo il divario tra le aspettative ed il futuro reale che invece si prospetta a motivo della malattia stessa. Infatti –conclude la dott.ssa Martino riprendendo un pensiero di Viktor Frankl, “La maggior preoccupazione dell’uomo non è la ricerca del piacere o il tentativo di evitare il dolore, ma la comprensione
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del senso della sua vita. Ecco perché l’uomo è persino disposto a soffrire, a condizione però che le sue sofferenze abbiano un significato”. L’esperienza di “medicina narrativa” illustrata al convegno – ha affermato il Direttore Generale Amendola - porta alla luce l’impegno dei dirigenti e degli operatori dell’IRCCS-CROB di adeguarsi alla sfida, imposta dall’evoluzione dei sistemi sanitari e della crescente consapevolezza dei propri diritti da parte dei pazienti, di una Sanità che si prenda cura della persona sofferente e non meramente della cura del corpo malato.
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AL TAVOLO VERDE LO “STATO DELL’ARTE” DEGLI INTERVENTI ALLUVIONE METAPONTINO E PSR
Lo stato dell’arte degli interventi messi in campo dal Dipartimento Agricoltura, di intesa e in collaborazione con le organizzazioni professionali agricole, a seguito dell’alluvione del 7 ottobre scorso che ha colpito l’area del Metapontino è stato esaminato oggi al Tavolo Verde presieduto dall’assessore Nicola Benedetto, con la partecipazione di dirigenti del Dipartimento e dei presidenti regionali di Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri. L’assessore ha illustrato il metodo adottato dagli uffici del Dipartimento per la prima stima dei danni attraverso una mappatura puntuale e suddivisa tra danni alle aziende agricole e danni alle infrastrutture. Per questo hanno lavorato due gruppi diversi di funzionari regionali affiancati da rappresentanti e tecnici delle organizzazioni professionali agricole e per la parte riferita alle infrastrutture da tecnici del Consorzio di Bonifica Bradano e Metaponto e dei Comuni interessati. L’assessore ha inteso verificare con i dirigenti di Coldiretti, Cia, Copagri e Confagricoltura se è da ritenere completo il lavoro svolto - dopo 442 segnalazioni ricevute da parte di titolari di aziende e con 325 sopralluoghi effettuati (ne restano ancora da effettuare 117) oppure se approfondire ulteriormente l’attività di valutazione e mappatura dei VULTURE MAGAZINE
danni sempre tenendo al centro l’impegno a garantire il ristoro a chi effettivamente ha subito danni. Da parte dei rappresentanti delle organizzazioni professionali agricole è stato unanimemente espresso un giudizio positivo sull’attività sinora svolta dal Dipartimento e di condivisione del metodo adottato ribadendo la disponibilità a proseguire la collaborazione. I dirigenti di Coldiretti, Cia, Confagricoltura e Copagri hanno quindi proposto un ulteriore approfondimento e quindi di aggiornare il Tavolo Verde a venerdì prossimo per avere il tempo necessario di approfondire, anche con i propri associati e le strutture territoriali, i documenti che il Dipartimento ha già elaborato. L’aspetto che più preoccupa il mondo agricolo riguarda la definizione del danno di PLV che è un indicatore fondamentale per far scattare le provvidenze previste dalla legislazione nazionale sulle calamità naturali. E’ stato anche condivisa – tra assessore e organizzazioni del mondo agricolo – l’esigenza di far tesoro dell’esperienza dell’alluvione del 2011 per evitare tutti gli aspetti negativi che si sono verificati in quell’occasione. Quanto alla dichiarazione di calamità naturale è stato chiarito che non c’è alcun ritardo da parte della Regione perché esso può avvenire solo dopo la mappatura precisa dei danni alle aziende e alle infrastrutture. Il Tavolo Verde inoltre ha fatto il punto dello stato di attuazione del PSR 20072013. L’assessore, in proposito, ha sostenuto l’esigenza di portare a termine gli investimenti previsti nell’ambito del PSR Basilicata 2007/2013, di velocizzare l’avanzamento dei lavori e di completare le domande di pagamento sul sistema informativo Sian. I beneficiari delle misure del Programma di Sviluppo Rurale che hanno partecipato ai bandi dell’attuale programmazione e si sono impegnati nel realizzare gli investimenti strutturali per le aziende agricole, beneficiando di quote di co8
finanziamento pubblico rivenienti dal Feasr del PSR Basilicata 2007/2013, - ha dichiarato Benedetto devono rendicontare i costi sostenuti per l'avanzamento dei lavori e inviare le domande di pagamento nei tempi utili per aiutarci a ridurre il "rischio disimpegno" legato al rispetto della regola di bilancio comunitaria (“’N+2”). In particolare, 34 Comuni su 40 che hanno beneficiato delle risorse europee nell’ambito dell’attuazione della Misura 125 del PSR per l’ammodernamento e l’adeguamento funzionale delle reti infrastrutturali a servizio delle imprese agricole e forestali, non hanno ancora approvato bandi pubblici per appaltare i lavori, riducendo così l’efficacia della spesa. Oltre a ricondurre alla crisi economica i motivi di mancato impiego delle risorse pubbliche e private, alla difficile situazione generata dal mancato credito alle imprese da parte delle banche, “la condizione che si è creata – ha concluso Benedetto determina un ulteriore svantaggio a discapito di altri beneficiari ammessi nelle graduatorie con progetti aziendali ambiziosi che non hanno visto finanziata la propria istanza per mancanza di risorse già impegnate”. Le organizzazioni di categoria, insieme agli uffici del Dipartimento Agricoltura, si sono impegnate a collaborare per sollecitare l’inoltro delle domande di pagamento da parte degli enti pubblici e delle imprese agricole per minimizzare il rischio di perdere le risorse comunitarie impegnate per lo sviluppo rurale.
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TEODORA ANNA ROMANIELLO DI POTENZA, UNA DELLE VINCITRICI NAZIONALI DEL CONCORSO DI BELLEZZA ‘MISS IN4MISSIMA 2013’
Gloria e soddisfazioni anche per una concorrente lucana in Emilia Romagna per la finale nazionale del concorso di bellezza ‘Miss In4missima’ edizione 2013 (cit. ‘Informissima’), curato e organizzato dall’Agenzia pugliese ‘Apulia Stars Management’ di Rutigliano (BA), con lo slogan ‘no all’anoressia’. Protagonista e una delle vincitrici in assoluto (in ex-aequo con altre 15 partecipanti) delle numerose iscritte, la ventiduenne potentina Teodora Anna Romaniello, che si è distinta ottimamente conquistando una delle prestigiose fasce che danno diritto ad essere una delle testimonial del concorso per il 2014, dopo il voto espresso da un’attenta e competente giuria nella serata di gala tenutasi nella cornice del Palaterme di Riccione. Un’avventura piacevole, ricca e impegnativa, durata cinque giornate, tra prove e perfezionamenti, shooting fotografici e full immersion per formare ogni concorrente per cercare di metterle 9
in condizione di ben figurare ed essere all’altezza della situazione. Buoni riscontri anche per l’altra bella presenza lucana, la diciassettenne di Rapolla Giusy Tancredi, che ha approfittato della circostanza per accumulare esperienza e far maturare il proprio portamento in un evento importante e determinante per crescere professionalmente e continuare a coltivare il proprio sogno e ambizione. L’evento si pregia del patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri – Ministero della Salute, oltre alla Regione Puglia, Provincia di Bari, Rutigliano città d’arte e nasce da un progetto della suddetta Associazione Culturale Musicale che da ben venti anni si occupa di spettacolo ricercando su tutto il territorio del sud Italia nuovi volti e talenti. Concorso giovane e potente, punta a trovare un vero impiego professionale a tutte le aspiranti che vogliono tentare di sfondare la porta del successo nel mondo della moda. Per vincere non serve solo la bellezza ma anche tanto impegno, volendosi fin dall’inizio differenziare da altri concorsi già esistenti, lottando attivamente contro il grave problema dell’anoressia e della bulimia. I promotori a tal proposito ritengono che sebbene i disordini alimentari siano il sintomo di problemi di natura più profonda, vadano affrontati attraverso un percorso di tipo psicologico. Il tutto credendo che sia doveroso di chi opera in questo settore di assumere una posizione forte e decisa rispetto ai canoni estetici imperanti a cui tante giovani ragazze fanno riferimento per la ricerca di un modello da imitare. Infatti il motivo conduttore è promuovere modelli estetici per lo meno con quanto stabilito nel dicembre del 2006 attraverso il Manifesto Nazionale di autoregolamentazione della Moda Italiana contro l’Anoressia, firmato dal Ministero per le Politiche Giovanili, Alta Moda Roma e Camera Nazionale della Moda Italiana. VULTURE MAGAZINE
SANITA’ FUTURA: I FARMACI NON SI ACQUISTANO ON-LINE COME UN ABITO O UNO SMARTPHONE
“L’allarme di Federfarma - sette farmaci su dieci, tra quelli che vengono venduti tramite internet, sono contraffatti e i cittadini spesso non sanno che stanno ordinando presso siti truffaldini e non presso farmacie – coinvolge anche la Basilicata dove il consumo di farmaci è di 957,4 dosi giornaliere ogni 1.000 abitanti”. A sottolinearlo è Sanità Futura ricordando che “il ticket sulla farmaceutica, solo nel 2012, da noi ha prodotto 12,6 milioni di euro sborsati direttamente dai lucani che già da qualche tempo cominciano ad utilizzare i canali di vendita on-line, un fenomeno difficilmente quantificabile (solo per il consumo di Viagra siamo l’ultima regione) a differenza delle prestazioni e dei servizi sanitari”. Nell’evidenziare che “la Commissione Sanità del Parlamento Ue ha inoltrato una richiesta affinché il nostro Paese adegui il proprio diritto interno alla direttiva comunitaria 2011/62/UE sulla falsificazione dei farmaci” Sanità Futura rileva che all'Italia spetta "il primato di leader europeo della contraffazione e di terzo Paese nel mondo, dopo Taiwan e Corea”. “Quello dei farmaci on line, da noi diffusi specie per le cosiddette diete dimagranti o prodotti di medicina estetica, è l’altra faccia della medaglia del fenomeno della sanità low cost: secondo uno studio di 10
Sanità Futura dedicato al fenomeno della sanità low cost si registra anche nella nostra regione un aumento di attività del 25-30 per cento all'anno. Per la spesa dei lucani il calcolo approssimativo di Sanità Futura è di 2.500-3000 lucani nell’ultimo biennio per un milione-un milione e mezzo di euro. A questi dati fa da contraltare quello del Censis: tra i 40 e i 60 mila lucani rinunciano a curarsi per problemi economici. Il numero dei cittadini della nostra regione che non può permettersi di pagare una visita specialistica, cicli di terapie e cure, di tasca propria, anzi, purtroppo, continua a crescere con la tendenza ad andare a caccia sul web delle offerte sanitarie meno costose. Per noi una profonda modifica del metodo di finanziamento del SSN, che ne enfatizzi le componenti di solidarietà dal lato della copertura dei bisogni e quelle di responsabilità sul piano del riconoscimento delle inefficienze e degli sprechi; la valorizzazione della competizione virtuosa e della libertà di scelta; una ristrutturazione della rete ospedaliera; la promozione di un ente autenticamente terzo di vigilanza e controllo sono alcuni degli “ingredienti” principali della ricetta per restituire ai cittadini il diritto di curarsi e con esso la possibilità-libertà di scegliere se servirsi della Sanita' pubblica o di quella privata. Ancor piu' grave sarebbe rischiare di compromettere la qualita' delle cure e spingere un gran numero di cittadini a riversarsi verso gli acquisti on-line solo per rsparmio. La “salute” non si acquista come un abito o uno smartphone. In proposito c’è il Progetto “Prenota Salute”, con la parola d’ordine “caring people” (badare-curare la gente), lanciato da Polimedica a Melfi, una struttura sanitaria, fatta di risorse umane e mezzi innovativi, che si è data anche il compito di aiutare a comprendere gli aspetti della salute offrendo la competenza di un’assistenza sanitaria specializzata, e che è la risposta più efficace al crescente fenomeno “sanità low cost”. VULTURE MAGAZINE
“Il punto di partenza – spiega Michele Cataldi di Sanità Futura - non può che essere l’offerta calante delle prestazioni sanitarie pubbliche per le minori risorse a fronte della domanda crescente da parte dei cittadini. Ticket, superticket, tagli dei fondi sanitari, blocchi dei contratti a strutture sanitarie private accreditate, stanno sempre di più impoverendo i servizi per l’utenza e svilendo la professionalità di chi vi opera. A fronte della crisi sta passando l’idea che non è più possibile garantire la salute per tutti e l’universalità del servizio è in pericolo, con un crinale pericoloso dove l’asticella di chi ha titolo alle prestazioni pubbliche si abbassa sempre di più. Le conseguenze sono scaricate direttamente sulle piccole strutture private che specie in Basilicata sono poliambulatori, centri pluriservizi-prestazioni, vale a dire piccole imprese e non certo le grandi cliniche o i grandi centri di cura delle regioni del Nord. Fino ad oggi in questo mondo della sanità privata c’erano solo due concorrenti: il sistema accreditato, costituito in gran parte dalle strutture convenzionate con il SSN, e il privato “puro” per i cittadini più abbienti. Adesso con le prestazioni low cost il sistema viene modificato con sempre più cittadini che “scoprono” di poter avere prestazioni sanitarie o comprare farmaci a basso prezzo e non si pongono adeguatamente la questione di garanzia di qualità e professionalità”.
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Le Chiese Rupestri tra gli itinerari ORP
Presentato oggi ad Orvieto l'itinerario turistico religioso presso le chiese rupestri di Matera a tutti i sacerdoti e collaboratori di Opera Romana Pellegrinaggi, la più importante organizzazione italiana di turismo religioso. L'itinerario e' stato presentato in modo entusiastico da Mons. Andreatta come un viaggio alla scoperta della “Cappodocia d'Italia” e come opportunità per conoscere la Basilicata come una "sorprendente sorpresa" . Ad illustrare l'itinerario e la rilevanza storico culturale e religiosa il direttore generale dell'Apt Basilicata Gianpiero Perri, specificamente invitato per dare adeguato risalto all'iniziativa e descrivere il tour Matera, Montescaglioso, Miglionico validato da Opera Romana. Già nelle prossime settimane si prevedono visite da parte degli organizzatori dei pellegrinaggi collegati con Opera Romana a Matera per meglio conoscere ed approfondire quella che ormai viene considerata la "nuova proposta" di turismo religioso lucano. Annunciati inoltre sviluppi nella collaborazione con l'Apt Basilicata per la promozione degli altri itinerari religiosi del potentino nell'ambito del programma Italia Cristiana che ogni anno viene proposto ai viaggiatori italiani. APT Basilicata
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Melfi. Acquaticità in gravidanza
La gravidanza è un momento speciale, e nulla meglio dell’acqua può accompagnare la donna in questa fase della vita fatta di attesa e di cambiamenti fisici ed emotivi. E’ proprio partendo da questi presupposti che, l’Unità operativa consultori familiari area nord dell’Azienda sanitaria di Potenza, ha presentato, nell’ambito del convegno “Aprirsi al mondo. Il mio bambino da 0 a 3 anni”, il progetto “Acquaticità in gravidanza”. L’obiettivo non è soltanto quello di promuovere l’attività fisica, ma anche quello di creare affiatamento, cooperazione e condivisione all’interno del gruppo delle gestanti e prepararle al meglio al momento del parto. A testimoniare la vicinanza e la sensibilità dell’amministrazione comunale di Melfi all’iniziativa presentata, l’Assessore Masi che, nel fare gli onori di casa, ha ribadito la piena collaborazione: ” Il nostro impegno è quello di mettere a disposizione la piscina comunale per le prime due giornate di ambientamento che consentiranno alle gestanti di familiarizzare con questa nuova esperienza”. Un’attività, quella presentata venerdì sera a Melfi nella Sala Mostre del Palazzo di Città, che si aggiunge alle già numerose offerte dagli operatori del consultorio. “Oggi – ha commentato la dottoressa Battistina Pinto, responsabile U. O. S. Assistenza Consultoriale Familiare, Pediatrica e Psicologica Asp Potenza – può sembrare paradossale, ma le nuove generazioni anche se più acculturate sono più deboli e si fanno prendere facilmente dal panico e da mille 12
paure”. “In questo contesto di disorientamento – ha aggiunto la dottoressa Pinto - si inserisce l’attività del consultorio che offre sostegno gratuito a tutela della salute della donna, della coppia e della famiglia in tutte le fasi della vita”. La nascita dei consultori e l’evoluzione delle sue funzioni sono state ripercorse dall’assistente sociale Giulia Giuratrabocchetti che ha ricordato anche l’appuntamento del prossimo 20 Novembre con la Giornata Mondiale per l’Infanzia e l’Adolescenza. L’incontro è poi proseguito con l’ intervento dell’ostetrica Serafina Delli Gatti e della psicologa Rossella Leopaldi che, rivolgendosi ai numerosi genitori presenti, si è soffermata su un ruolo sempre più complicato. “La funzione del genitore – ha spiegato la psicologa - è quella di sintonizzarsi mentalmente con le esigenze del bambino per guidarlo e per farlo sentire amato e compreso”. Le conclusioni sono state affidate al pediatra Calogero Mannella che ha sciolto dubbi e perplessità sui tempi e sulle modalità di svezzamento, concludendo con un suggerimento utile per tutti. “La prevenzione delle principali patologie che affliggono gli adulti deve iniziare nei primi mesi di vita”. Tanti, dunque, gli spunti di riflessione e i suggerimenti utili per assolvere al meglio al ruolo di genitore.
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SERVIZI DI COMUNICAZIONE TERRITORIALE tel. 080-5507234 fax 080-5507025
PREMIATI GLI UFFICI POSTALI POTENZA CITTA’ E POTENZA 4
Gli uffici postali Potenza Città (Via Pretoria) e Potenza 4 (Via Grippo) hanno ottenuto importanti riconoscimenti attribuiti nell’ambito del Meeting di Poste Italiane e Cassa Depostiti e Prestiti che si è tenuto a Ostuni Marina sul tema del risparmio postale e della qualità dei servizi mirati alla soddisfazione di milioni di clienti che ogni giorno si recano negli uffici postali. Nel quadro della manifestazione si è infatti svolta la premiazione degli uffici postali che hanno raggiunto risultati di eccellenza nell’offerta alla clientela della vasta gamma di servizi e prodotti postali, finanziari e di comunicazione. Nella classifica assoluta, primati sono spettati, nelle rispettive categorie, ai due uffici potentini. All’evento erano presenti, tra gli altri, il responsabile Area Territoriale Sud 1 (Puglia, Basilicata, Molise), Roberto Minicuci, 9 direttori di Filiale e numerosi collaboratori selezionati tra le strutture di staff e commerciali, oltre a 287 direttori degli uffici postali più rappresentativi dell’intera Area. Sul tema del risparmio, Minicuci ha sottolineato come “Libretti e Buoni Fruttiferi, tradizionali prodotti di Cassa Depositi e Prestiti legati al risparmio postale, e l'insieme di persone, di conoscenze e di strutture che ne permettono la loro diffusione testimoniano come il gruppo Poste Italiane contribuisca al finanziamento dello sviluppo e della modernità e costituisca il motore della crescita del sistema Paese”. 13
CONFESERCENTI: DA NOI LE PMI SOFFRONO “IL TRIPLO”
“La qualità dei prodotti (71,9%) resta il principale punto di forza competitiva delle imprese lucane con 3-9 addetti. C’è ancora molto da fare sui fattori prezzo (41,6%), flessibilità produttiva (14,3%) e diversificazione produttiva (23,3%). Sono questi i dati forniti dall'Istat nell'ambito delle attivita' connesse al 9° Censimento Generale dell'Industria e dei Servizi che tracciano un identikit da “ultima difesa” del titolare di esercizio commerciale come di bottega artigiana, ditta individuale di servizi, piccolo ristorante, ecc. e che non consentono altre “distrazioni” alla politica e ai Governi Nazionale e Regionale”. E’ il commento di Prospero Cassino, presidente Confesercenti di Potenza. “Da noi – aggiunge - sfiora il 70% la microimpresa che dichiara apertamente di difendere la propria quota di mercato. I punti di debolezza sono altrettanto chiaramente indicati nell’utilizzo di strumenti tecnologici e di applicazioni VULTURE MAGAZINE
web: il 10,7% fa ricorso a social media, lo 0,6% a microblog e blog aziendali, l’8,9% a social network e i 2,1% a wiki. E per avere un quadro ancora più esauriente, il 17,5% delle pmi lucane offre sul proprio sito web pubblicità dei propri prodotti/servizi, l’8,1% la possibilità di ordinazioni o prenotazioni on line, il 5% di pagamenti on line. Solo in alcuni casi si cerca di ampliare la gamma di prodotti e servizi (39,6%) o di accedere a nuovi mercati (20,5%) o l’individuazione di relazioni tra imprese (8,1%) . Nel comparto commerciale – continua il presidente di Confesercenti - le pmi soffrono il triplo: secondo i calcoli dell’Ufficio economico Confesercenti da gennaio 2012 a settembre 2013 per le piccole superfici le vendite sono giù del 6,3%, per le grandi -2,1%, perché crisi e deregulation riducono le quote dei piccoli. E in questo scenario ci meraviglia che – dice Cassino – qualcuno possa ancora pensare che si possano assumere nuove unità. L’andamento negativo delle vendite a settembre, segnalato dall’Istat, è un dato atteso ma allarmante: la crisi dei consumi prosegue, segno distintivo di una recessione che ha bruciato ricchezza e lavoro e portato all’impoverimento di (quasi) tutti gli italiani. Una situazione che colpisce soprattutto le PMI del commercio. La progressiva riduzione di quote di mercato dei piccoli è dovuta certamente alla crisi dei consumi, ma anche alla totale deregulation di orari e giorni di apertura degli esercizi commerciali introdotta con il decreto “Salva-Italia” dal governo Monti proprio nel 2012. Un intervento che non ha rilanciato né l’occupazione né – come è sempre più evidente – i consumi. Sempre considerando il periodo gennaio 2012settembre 2013, infatti, le vendite complessive sono calate del 4,5%”. Il proseguimento della crisi dei consumi rischia di gelare anche le vendite di Natale: è urgente una terapia ‘fiscale’, con un alleggerimento del peso dell’Erario sulle tredicesime ed un freno 14
alla continua crescita delle imposte e delle tariffe locali. Per il commercio tradizionale, inoltre, sarebbe esiziale un ulteriore e sciagurato aumento dei costi, che potrebbe provenire sia dal ventilato aumento delle accise, che incrementerebbe gli oneri sostenuti da tutta la filiera, sia dall’emendamento alla legge di stabilità che vorrebbe introdurre la liberalizzazione delle locazioni immobiliari dal canone annuo superiore ai 40mila euro. Una nuova, non necessaria deregulation che rischia di provocare altre chiusure di attività commerciali, così come la ventilata ipotesi di un ulteriore aumento degli acconti fiscali sulle imprese”.
LAVELLO. ANGELO TARTAGLIA, CAPITANO DI VENTURA, CHE RICEVE IN EREDITA’ VESSILLO ED ESERCITO. GONFALONIERE DELLA CHIESA, CONTE DI TUSCANIA E SIGNORE DI LAVELLO. STUDI E RICERCHE DI GIUSPPE CATARINELLA E MICHELE MISCIA
:::::::::::::::::::::::::::::::: Lavello. Il prof.Giuseppe Catarinella, docente di materie letterarie, giornalistapubblicista e lo scrittore Michele Miscia di Lacedonia (Av) hanno redatto un libro dal titolo: “Angelo Tartaglia, Capitano di Ventura”, che verrà presentato nel mese di dicembre a Tuscania (Lazio). Per la realizzazione di questo libro, hanno condotto uno studio ed una ricerca storico-artistico-letterario su Angelo Tartaglia nato a Lavello nel 1370,abile capitano di ventura tra la fine del ‘300 e gli inizi del ‘400 che riceve in eredità vessillo ed esercito. Il titolo di Gonfaloniere della chiesa, conte di Tuscania e Signore di Lavello. Il prof. Catarinella ha curato la parte storicoartistica, mentre Miscia quella letteraria. “Tartaglia-riferisce nel libro il prof.Catarinellafu un condottiere importante per la storia delle compagnie di ventura tra la fine del ‘300 e gli inizi del ’40. Partì giovane da Lavello e forse non vi fece mai più ritorno; alla morte del padre naturale, il principe Raimondo Del Balzo Orsini, nel 1406, ereditò la signoria della terra natia. In pratica Angelo Tartaglia presto servizio in campo militare VULTURE MAGAZINE
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per le Repubbliche di Firenze e Siena.Combattè per Perugia e Città di Castello. Fu al servizio di Ladislao di Napoli e rivestì un ruolo fondamentale all’interno dei domini della Chiesa. E proprio nell’antica Toscanella, odierna Tuscania che il lavellese si infeudò e pose il proprio quartiere generale. Tante sono attualmente le testimonianze presenti per celebrare il ricordo di Tartaglia e della sua Lavello nella cittadina dell’alto Lazio. Nella chiesa di Santa Maria della Rosa esiste un affresco raffigurante un personaggio con stendardo di Tuscania e con abbigliamento da Signore. Che sia l’immagine di Tartaglia per autocelebrarsi? All’esterno della chiesa, persistono i resti di una cappella gentilizia fatta costruire agli inizia del XV secolo, periodo in cui Tartaglia era signore incostratato a qull’epoca in Tuscania. Quindi l’ipotesi di Pietro Lanzetta che qui ci fosse la cappella gentilizia, fatta costruire dal lavellese per sé e la sua famiglia,è più di un dato di fatto. Ancora oggi Torre Lavello a Tuscania resta il simbolo militare e di potere del condottiere Tartaglia. La torre in questione conserva ancora le vestigia di Tartaglia sui 4 lati con bassorilievi sempre in pietra di nenfro con cornice che, oltre a rappresentare l’iconografia tartagliesca,presenta anche lo stemma di Tuscania. Altro riferimento al Tartaglia è la sua residenza,contraddistinta dallo stemma del Tartaglia e lettere iniziali in goltico corsivo T e A. Certamente Tartaglia non è da considerare soltanto un uomo d’arme, ma anche un brillante diplomatico e uomo a cui piaceva circondarsi di cultura, opere d’arte. Dunque un Tartaglia che ha saputo coiungare interessi pragmatici di conquista e potere con atteggiamenti lungimiranti e prestigiosi. Ma i nemici e l’invidia erano sempre in agguato. Tartaglia era diventato un personaggio troppo potente e scomodo. E la Chiesa con l’elezione di Papa Martino V, dopo il Concilio di Costanza del 1417,aveva in VULTURE MAGAZINE
animo di ripristinare uno statu quo che nel patrimonio di San Pietro vedeva un ostacolo proprio in Angelo Tartaglia. Nonostante il Papa nel 1421 avese nominato conte di Tuscanella il Tartaglia, si liberò di questo scomodo nemico.Attirato in una trappola ad Aversa, fu imprigionato e sottoposto a sevizie e torture; soltanto dopo tre giorni venne decapitato nell’antica piazza del mercato.Le spoglie poi del condottiere lavellese furono seppellite nella chiesa di Sant’Andrea ad Aversa. Le proprietà di Tartaglia furono inglobate dalla Chiesa nel proprio patrimonio, mentre le soldatesche del lavellese si dispersero al servizio di altri, che le portò anche a paetecipare alla famosa battaglia di Anghiari”. La II parte del libro parla di Angelo Tartaglia nell’opera letteraria di teodosio Laurenti da Toscanella di Michele Miscia: “Teodosio Laurenti era un sacerdote che nel 1861 per i tipi di Rocco Monarchi in Viterbo, diede alle stampe un poema dal titolo “Angelo di Lavello Tartaglia-Storia del XV secolo”. Il componimento, che lo stesso redattore definisce “Cantica”, consta di tre Canti. L’opera è dedicata al Cardinale Angelo Quaglia. Il testo è denso di latinismi e non mancano citazioni dotte la cui comprensione abbisogna di una enciclopedia gnoseologica vasta, almeno per quel che attiene alle materie classiche ed a quelle folosoficoteologiche. Giuseppe Catarinella ha reperito il poemetto negli scaffali della Biblioteca “besso”, nota Fondazione con sede a Roma, ottenendone dalla Direzione il permesso di fotografare l’originale,quindi ha preceduto alla sua analisi. Oltre agli aspetti interpretativi, letterari e filologici, sono presi in considerazione quelli storici, relativamente al periodo in cui visse ed operò Angelo Tartaglia ed a quello in cui tal Teodosio Laurenti da Toscanella (odierna Tuscania) compose e pubblicò il suo poemetto”. Lorenzo Zolfo
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Melfi. Giornata Internazionale dei Diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza
Una mattinata di festa e di giochi per celebrare la Giornata Internazionale dei diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza e sensibilizzare gli adulti su quanto ancora può essere fatto per migliorare i diritti dei più piccoli allontanando il terribile spettro di soprusi e violenze. Protagonisti i bambini della Scuola dell’Infanzia Bicocca a Melfi che, con la loro spontaneità e la semplicità di cartelloni colorati ispirati alla Convenzione Onu, hanno vissuto così la giornata a loro dedicata.
Insieme alla spensieratezza e al divertimento ci sono stati anche momenti di riflessione. Ancora oggi infatti, molti bambini ed adolescenti, sono vittime indifese di violenze e abusi, vengono discriminati ed emarginati o vivono in condizioni di grave trascuratezza. Storie di malnutrizione, di diritti violati e leggi non applicate che riguardano anche il nostro Paese dove un bambino su 3 è a VULTURE MAGAZINE
rischio povertà. Nella giornata in cui tutto il mondo si è mobilitato con le più svariate iniziative, un monito alla riflessione è stato lanciato dall’Assessore all’Istruzione, Rosa Masi.
“La Convenzione Onu del 1989 che sancisce nel proprio testo le diverse tipologie di diritti umani ci ha indicato la strada da percorrere e noi come Istituzioni dobbiamo saper garantire un sostanziale miglioramento delle condizioni di vita dei nostri giovani”. “Ma – ha aggiunto l’Assessore Masi – per svolgere al meglio questo importante compito servono l’impegno dell’intera comunità e una costante attenzione e sensibilità da parte di tutti. Soltanto così sarà possibile edificare una nuova società basata su due parole chiave, ovvero la responsabilità e il rispetto”.
Presente all’iniziativa anche la dirigente scolastica, Maria Cirocco. “Quella di oggi – ha commentato la dott.ssa Cirocco - è un’occasione importante per riflettere sul tema della condivisione degli ideali, delle libertà e dei diritti. Non solo quelli di ogni singolo individuo, ma soprattutto delle 17
giovani generazioni che rappresentano il futuro trainante della nostra società”.
Determinante per l’organizzazione e la riuscita della giornata è stato il contributo delle maestre Tina D’Urso, Adriana Santamaria, Carmela Venezia, Angela Croce, Pina Pascente e Filomena Lepore che hanno guidato i bambini nella realizzazione di cartelloni e lavoretti a tema.
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MELFI. 15 NOVEMBRE 2013. GLI STUDENTI SCENDONO IN PIAZZA CONTRO I TAGLI ALLA SCUOLA PUBBLICA
Melfi. Lo scorso 15 Novembre, la città di Melfi ha visto la presenza nella mattinata di un cospicuo gruppo di alunni, circa 600, provenienti dal liceo scientifico, ragioneria, alberghiero ed artistico, che sono scesi in piazza per manifestare contro una legge ormai vecchia e non più aderente alle necessità studentesche, a ciò si aggiunge il problema del piano di trasporti inefficiente e poco sicuro per via della scarsa manutenzione delle strade che ogni giorno gli studenti dei paesi limitrofi percorrono per raggiungere la propria scuola. I ragazzi hanno voluto cogliere l’occasione della “giornata internazionale dello studente” del 17 novembre, per ricordare e commemorare l’uccisione di un giovane di nome Jan Opletan morto a Praga nel 1939 durante una manifestazione di studenti universitari, dalle autorità naziste, che deportarono, inoltre, 1200 studenti in campi di concentramento. La manifestazione si è conclusa nella sala consiliare messa a disposizione dal Sindaco Livio Valvano all’interno della quale i rappresentanti delle varie scuole hanno aperto un dibattito per confrontarsi sui temi dello sciopero e per continuare ad informare i numerosi studenti presenti; successivamente, il Sindaco ha raggiunto i ragazzi in sala e dopo essersi varie volte complimentato per la presenza, l’attenzione e l’organizzazione ha risposto 18
alle domande ed eliminato i dubbi degli studenti, che si chiedono “come mai vengano stanziati fondi per le università e per scuole private e poi le famiglie sono costrette a “mantenere” la scuola prelevando i soldi dalle proprie tasche”. Al termine del dibattito il Sindaco ha invitato tutti a continuare a combattere e a non mollare, poiché quando ci si trova in una situazione di svantaggio non bisogna indietreggiare, ma fare un passo in più degli altri. Lorenzo Zolfo
Nuove tecnologie per la conservazione dei Beni Culturali: l’Unibas protagonista con Matera in un progetto europeo approvato dal Miur
Il progetto rientra nella rete di collaborazione con la Provincia romena di Gorj
La foto ritrae un gruppo di studenti con il Sindaco di Melfi
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È una produzione editoriale dell’Associazione Vibrazioni Lucane
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L'università della Basilicata collaborerà con le strutture scientifiche, accademiche e industriali della provincia romena di Gorj, nell'ambito di un accordo tra la Regione e l'ente romeno, in particolare ''per il settore delle tecniche di conservazione e della tutela dei beni culturali e del patrimonio storico e artistico, della promozione turistica, della valorizzazione delle risorse naturali e dei beni ambientali, mettendo a disposizione le eccellenze dell'ateneo, con l'obiettivo di uno scambio di idee e di studenti tra le due aree''. È quanto ha spiegato il Rettore dell'università della Basilicata, Mauro Fiorentino, nel corso della presentazione dell'accordo che di è svolta oggi a Potenza. Da un lato, l'università metterà a disposizione le strutture didattiche e di ricerca, tra cui quelle del dipartimento delle Culture europee e del Mediterraneo, con i corsi di studio in Operatore dei Beni culturali e di Scienze del turismo. ''C'è poi la parte che riguarda la ricerca e i programmi europei - ha concluso Fiorentino - in cui l'ateneo è fortemente impegnato, e che negli ultimi 19
mesi ha portato all'approvazione ministeriale del progetto Smart Cities''. Uno degli ambiti del progetto è dedicato alle tecniche e ai materiali per la difesa del patrimonio culturale dagli effetti del tempo (inquinamento, fattori meteo, danneggiamenti) attraverso un sistema che integra nuovi software alla ricerca sui prodotti chimici e biologici. Si tratta del percorso di ricerca "Innovazione di prodotto e di processo per una manutenzione, conservazione e restauro sostenibile e programmato del patrimonio culturale", presentato da alcuni Atenei, tra cui l'Università della Basilicata, e dei partner aziendali, approvato dal ministero dell'Istruzione. La campagna di sperimentazione riguarderà varie città d'arte, tra le quali Matera e Venezia, in collaborazione con le Soprintendenze, i musei, e gli enti locali. Per l'Università della Basilicata saranno coinvolti il dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) ed il Dipartimento di Scienze (DiS), coordinati dalla professoressa Antonella Guida. E' Matera uno dei centri scelti per il progetto, che durerà 30 mesi: l'obiettivo è la difesa dei monumenti dagli effetti dell’inquinamento atmosferico, del cambiamento climatico e della contaminazione biologica. Gli obiettivi principali sono due: la realizzazione di una piattaforma tecnologica per la programmazione degli interventi preventivi di manutenzione, e la ricerca su nuove tecnologie e su prodotti non nocivi per la salute (ad esempio nuove tecnologie di biorisanamento e bioricostruzione basate sull’utilizzo di microorganismi selezionati “autoctoni o ambientati”, e prodotti quali tensioattivi biocompatibili o solventi organici e polimeri acrilici). La piattaforma, inoltre, potrà essere utilizzata anche per la compilazione di una sorta di "carta del rischio" e, come utilizzo aggiuntivo, per la promozione stessa dei Beni Culturali. “La valutazione positiva da parte del Miur su questo progetto scientifico – ha VULTURE MAGAZINE
spiegato la professoressa Guida nell’ambito dei bandi ‘Smart cities and communities’, ci rende oltremodo soddisfatti nel veder esaltata la valenza scientifica e culturale dell’Università della Basilicata, e ancor di più per la sede materana, e la città di Matera con il suo patrimonio Culturale storico ed architettonico, che consolidano il proprio ruolo nella scena internazionale nel dibattito culturale sulla conservazione dei Beni Culturali. Questo brillante risultato si colloca peraltro a valle di un altro progetto finanziato nello stesso ambito, in corso e con scadenza nel 2015, ‘Smart Basilicata’, dove l’unità di ricerca ‘Or4 smart culture and tourism’, che mi vede anche in questo caso responsabile scientifico, ha come focus operativo sempre Matera con i Sassi, Patrimonio dell’Umanità”.
:::::::::::::::::::::::::::::::: Nuove tecnologie per la conservazione dei Beni Culturali: l’Unibas protagonista con Matera in un progetto europeo approvato dal Miur
Innovare le tecniche e le metodologie per la conservazione dei Beni Culturali, per la prevenzione dei rischi alle strutture e per le attività di manutenzione del patrimonio italiano, attraverso un sistema che integra nuovi software alla ricerca sui prodotti chimici e biologici, sono i "pilastri del progetto "Innovazione di prodotto e di processo per una manutenzione, conservazione e restauro sostenibile e programmato del patrimonio culturale", presentato da alcuni Atenei, tra cui l'Università della Basilicata, e dei partner 20
aziendali, approvato dal ministero dell'Istruzione. La campagna di sperimentazione riguarderà varie città d'arte, tra le quali Matera e Venezia, in collaborazione con le Soprintendenze, i musei, e gli enti locali. Per l'Università della Basilicata saranno coinvolti il Dipartimento delle Culture Europee e del Mediterraneo (DiCEM) ed il Dipartimento di Scienze (DiS), coordinati dalla professoressa Antonella Guida. Per il materano, sono coinvolti l’amministrazione comunale della città dei Sassi, l’Arcidiocesi della provincia e la Fondazione Zètema (Centro per la valorizzazione e gestione delle risorse storico-ambientale) che “si sono impegnate – ha detto Guida - a mettere a disposizione siti e monumenti per la sperimentazione che pertanto avverrà sia su comparti sperimentali nei Sassi che su Chiese o edifici pubblici”. La partnership prevede, oltre all’università lucana, l’Università La Sapienza di Roma, l’Università Ca’ Foscari di Venezia e l’Università dell’Aquila. Ciascuna delle sedi universitarie inoltre partecipa al progetto con il proprio bagaglio di relazioni internazionali e per la Basilicata sarà molto importante quello con l’Università di Cartagena de Indias (Colombia), città patrimonio Unesco, “con la quale – ha aggiunto la docente - sono già da tempo in atto collaborazioni scientifiche su analoghi temi di recupero e valorizzazione di Beni culturali ed architettonici”. L'iniziativa - che durerà 30 mesi - parte dalla considerazione che in questi ultimi decenni il patrimonio storico e artistico ha subito un degrado maggiore rispetto al passato, dovuto essenzialmente agli effetti dell’inquinamento atmosferico, del cambiamento climatico e della contaminazione biologica. Quindi, oltre alla riduzione necessaria dei livelli di inquinamento, è necessario realizzare strategie di protezione efficaci (che durino meno di una politica ambientale di lungo periodo), e che siano però meno costose e più efficaci. Gli obiettivi principali del VULTURE MAGAZINE
progetto sono quindi due: la realizzazione di una piattaforma tecnologica per la programmazione degli interventi preventivi di manutenzione, e la ricerca su nuove tecnologie e su prodotti non nocivi per la salute (ad esempio nuove tecnologie di biorisanamento e bioricostruzione basate sull’utilizzo di microorganismi selezionati “autoctoni o ambientati”, e prodotti quali tensioattivi biocompatibili o solventi organici e polimeri acrilici). La piattaforma, inoltre, potrà essere utilizzata anche per la compilazione di una sorta di "carta del rischio" e, come utilizzo aggiuntivo, per la promozione stessa dei Beni Culturali. Nonostante il primato riconosciuto da tutto il mondo, i Beni Culturali producono in Italia un giro d’affari che vale circa 40 miliardi di euro, pari al 2,6% del Pil, mentre in altri Paesi come l’Inghilterra (al quinto posto della classifica Unesco con solo 18 siti culturali) si produce un giro d’affari di circa 73 miliardi di Euro, pari al 3,8% del Pil. Un sostegno al settore verrebbe, senza dubbio, da una migliore fruizione dei tesori italiani, da Nord a Sud, ma molti siti sono poco (o per niente) accessibili a causa degli interventi di restauro e messa in sicurezza, con un grave danno non solo al patrimonio nostrano, ma anche all'immagine italiana nel mondo: alla crisi economica, si aggiunge in questo senso la mancata programmazione di risorse sufficienti per completare gli interventi di monitoraggio dello stato di degrado dei Beni Culturali e per una sistematica azione di risanamento ai fini della loro piena fruibilità. L’adozione di interventi di restauro e manutenzione mediante prodotti più efficienti, meno costosi e soprattutto a basso impatto ambientale, proposti dal progetto, potrebbe quindi facilitare gli interventi di programmazione. Tra gli aspetti affidati ai ricercatori dell'Ateneo lucano, ad esempio, quelli di sviluppo di tecniche di biorisanamento, monitoraggio ambientale di parametri fisici per la prevenzione (monitoraggio) e manutenzione dei monumenti, verifica e 21
miglioramento dell’efficienza energetica e del benessere negli ambienti costruiti e utilizzo delle energie rinnovabili. “La valutazione positiva da parte del Miur su questo progetto scientifico – ha concluso la professoressa Guida nell’ambito dei bandi ‘Smart cities and communities’, ci rende oltremodo soddisfatti nel veder esaltata la valenza scientifica e culturale dell’Università della Basilicata, e ancor di più per la sede materana, e la città di Matera con il suo patrimonio Culturale storico ed architettonico, che consolidano il proprio ruolo nella scena internazionale nel dibattito culturale sulla conservazione dei Beni Culturali. Questo brillante risultato si colloca peraltro a valle di un altro progetto finanziato nello stesso ambito, in corso e con scadenza nel 2015, ‘Smart Basilicata’, dove l’unità di ricerca ‘Or4 smart culture and tourism’, che mi vede anche in questo caso responsabile scientifico, ha come focus operativo sempre Matera con i Sassi, Patrimonio dell’Umanità”.
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violenze. Una violenza praticata in tutti i luoghi, siano essi i contesti familiari, dove è sempre più difficile venirne a conoscenza – nonostante l’aumento di denunce registrato dalle associazioni femministe - siano essi i contesti lavorativi e più in generale sociali. Violenza violenta, che parla di aggressioni, maltrattamenti e privazioni. Di umiliazioni che sempre più spesso arrivano a investire il corpo delle donne, ma che produce vittime anche quando non è il corpo l’immediato bersaglio della violenza. È di questa violenza che ci parlano le continue discriminazioni che conoscono le donne nella vita pubblica. Siamo oramai giunti ad un livello insopportabile di violenza praticata, lì dove non sono solo le leggi a non tutelare le donne, i loro corpi, le loro personalità. Quello che deve essere messo in campo è un cambio di cultura che investa tutte le sfere sociali, partendo da un riconoscimento e da un investimento che annoveri la tutela solo come primo passo verso una reale e completa emancipazione. Maria MURANTE Coordinatrice regionale SeL Basilicata
Giornata Internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne
Il 25° anniversario della Giornata Internazionale per la eliminazione della violenza contro le donne si svolge all’interno di un crescendo inaccettabile di VULTURE MAGAZINE
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Grande successo a Barile per Aglianica Winhe Festival 2013 L’evento si conferma uno dei maggior attrattori lucani del turismo enogastronomico
BARILE (PZ) – Si chiude con un ottimo bilancio l’Aglianica Wine Festival 2013. L’evento, inaugurato venerdì scorso nel Convento Wine Space di Barile (Pz), ha richiamato un enorme numero di visitatori provenienti non solo dai comuni della Basilicata ma anche da fuori regione. Le poco clementi condizioni atmosferiche infatti non hanno per nulla scoraggiato i tanti appassionati di buon vino provenienti da Puglia, Campania, Lazio, Liguria e altre regioni italiane. La manifestazione per il quindicesimo anno consecutivo si conferma quindi uno degli eventi enogastronomici più importanti del Mezzogiorno, capace di legare sapientemente vino, cibo e cultura in un grande contenitore carico di appeal per un pubblico di intenditori, addetti ai lavori e semplici appassionati alla ricerca di produzioni di qualità provenienti da ogni parte d’Italia. Particolarmente apprezzati nel corso di questa tre giorni sono stati i laboratori enogastronomici curati da Slow Food , Onav Puglia, Go Wine e Anfosc, che hanno permesso al pubblico di scoprire i tanti segreti dell’Aglianico e delle piccole produzioni artigianali e del miglior modo per gustarle in abbinamento. VULTURE MAGAZINE
I turisti provenienti da fuori regione hanno mostrato di gradire notevolmente le prelibatezze proposte dagli espositori presenti all’evento.
Grande successo anche per gli eventi culturali in programma nel corso delle tre giornate. Viva commozione ha suscitato il recital “Il Figlio del Vino”, del poeta e scrittore Mimo Sammartino, dedicato all’enologo Giuseppe Leone, che ha richiamato un folto pubblico nella Chiesa di Santa Maria del Carmine del Convento durante la serata inaugurale. Sabato e domenica nella galleria del Convento si sono alternati gli artisti dell’Associazione “Pietre Volanti”, che hanno regalato al pubblico l’emozione di veder nascere un’opera d’arte dedicata al vino sotto i propri occhi. Protagonisti dell’iniziativa sono stati Luigi Marchese, Massimo Chianese, Vittorio Vertone, Irene Albano, Salvatore Malvasi ed Edoardo Angrisani. A condire il tutto buona musica, animazione e lo spazio dedicato all’artigianato con originali creazioni in legno, oggettistica e bigiotteria. L’Aglianica Wine Festival rappresenta dunque un grande attrattore per la Basilicata, da tutelare per tutelare quanti credono nella forza del turismo enogastronomi co e delle produzioni lucane d’eccellenza.
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Il nuovo libro di DOMENICO NOTARANGELO PASOLINI MATERA
PASOLINI MATERA: con questo titolo è in libreria un nuovo libro di Domenico Notarangelo, uscito nelle edizioni Giannatelli in veste completamente rinnovata. Con questa nuova iniziativa editoriale, l’Associazione Pasolini di Matera si accinge a celebrare il 50° anniversario della presenza del celebre regista a Matera per girare Il Vangelo seondo Matteo negli storici rioni dei Sassi. In questo nuovo volume di 130 pagine, l’autore, oltre che riproporre il repertorio fotografico da lui realizzato 50 anni or sono sul set di Matera, aggiunge una serie di fotografie di Angelo Novi, il fotografo di scena di Pasolini, gentilmente messe a disposizione dalla Cineteca di Bologna. Anche il testo scritto di Notarangelo si è arricchito di ulteriori informazioni rispetto a quello precedente, con dovizia di aneddoti inediti che completano l’itinerario della presenza di Pasolini a Matera. A dare autorevolezza al volume, inoltre, si aggiungono le prefazioni di padre Virgilio Fantuzzi, redattore di Civiltà Cattolica, di Paride Leporace, direttore della Lucana Film Commission, di Rocco Calandriello, direttore della Lucania Film Festival, e di Angelo Tortorelli, presidente della Camera di Commercio di Matera. Tutti i testi, oltre che nella versione italiana, sono riportati a fronte in traduzione inglese. Il volume è stato realizzato su progetto editoriale dello Studiogiannatelli di Matera, con il coordinamento del Museo Fotografico del Cinema nei Sassi.
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Piantiamola! Il mio albero per Matera2019
MATERA – Un progetto nato nella Community del Comitato di Matera città candidata a capitale europea della Cultura nel 2019 sta per essere realizzato, un sogno che sta per “radicarsi”. Tutto ha inizio con una proposta/provocazione di Pio Acito di Legambiente: piantare 100mila alberi a Matera entro il 2019. Poi arriva la rivista Al Parco che negli ultimi due anni ne ha messi a dimora 600, regalandoli ai propri abbonati, e che quest'anno aveva intenzione di piantarli tutti in un posto per creare un vero e proprio bosco. Subito dopo l'intuizione: piantare tutti gli alberi in un unico posto, sì, ma a Matera per iniziare a scalare quel numero, quel 100mila. Così sul web i due progetti si fondono. Al Parco decide di regalare tutti gli alberi delle iniziative “Per ogni abbonamento un albero piantato” e quelli degli “Eventi Green” alla città dei Sassi dando slancio all'idea di Pio Acito. Legambiente e Comitato2019 si mostrano immediatamente entusiasti. Il grande giorno è arrivato. Sabato 23 Novembre alle 10:00 inizieranno ad abitare a Serra Rifusa oltre 300 alberi (150 di Legambiente e 170 di Al Parco). L'evento è organizzato in collaborazione con il Comitato Matera2019, il Comune che ha messo a disposizione lo spazio e la Provincia di Matera che ha donato gli alberi a Legambiente. 24
L'aspetto più importante è che saranno i bambini con le proprie mani a restituire le piante alla Terra.
Da qualche mese inoltre è possibile aderire alla campagna “Il mio albero per Matera 2019” per sostenere la candidatura dal basso con un'azione concreta: chiunque può regalare un arbusto, con etichetta personalizzata, alla città candidata. E sarà possibile farlo anche dopo il 23 Novembre: per Natale infatti partirà la campagna per continuare a piantare a Serra Rifusa prima della prossima primavera. Gli eventi culturali che hanno guardato lontano e in estate hanno deciso di diventare un Evento Green di Al Parco sono: Pollino Music Festival, Vulcanica Live Festival, Assud Festival, Percorsi DiVersi, Carnevale di Satriano, Musica in corso, Festa del solstizio d'estate, Making Art Festival, Stramarconia, Pulizie d'autunno per le vie del Bosco, Percorsi Umani, E' tutta colpa della Luna e le Feste patronali di Sasso di Castalda.
MATERA – Un progetto nato nella Community del Comitato di Matera città candidata a capitale europea della Cultura nel 2019 sta per essere VULTURE MAGAZINE
realizzato, un sogno che sta per “radicarsi”. Tutto ha inizio con una proposta/provocazione di Pio Acito di Legambiente: piantare 100mila alberi a Matera entro il 2019. Poi arriva la rivista Al Parco che negli ultimi due anni ne ha messi a dimora 600, regalandoli ai propri abbonati, e che quest'anno aveva intenzione di piantarli tutti in un posto per creare un vero e proprio bosco. Subito dopo l'intuizione: piantare tutti gli alberi in un unico posto, sì, ma a Matera per iniziare a scalare quel numero, quel 100mila. Così sul web i due progetti si fondono. Al Parco decide di regalare tutti gli alberi delle iniziative “Per ogni abbonamento un albero piantato” e quelli degli “Eventi Green” alla città dei Sassi dando slancio all'idea di Pio Acito. Legambiente e Comitato2019 si mostrano immediatamente entusiasti.
Il grande giorno è arrivato. Sabato 23 Novembre alle 10:00 inizieranno ad abitare a Serra Rifusa oltre 300 alberi (150 di Legambiente e 170 di Al Parco). L'evento è organizzato in collaborazione con il Comitato Matera2019, il Comune che ha messo a disposizione lo spazio e la Provincia di Matera che ha donato gli alberi a Legambiente. L'aspetto più importante è che saranno i bambini con le proprie mani a restituire le piante alla Terra. Da qualche mese inoltre è possibile aderire alla campagna “Il mio albero per Matera 2019” per sostenere la candidatura dal basso con un'azione 25
concreta: chiunque può regalare un arbusto, con etichetta personalizzata, alla città candidata. E sarà possibile farlo anche dopo il 23 Novembre: per Natale infatti partirà la campagna per continuare a piantare a Serra Rifusa prima della prossima primavera. Gli eventi culturali che hanno guardato lontano e in estate hanno deciso di diventare un Evento Green di Al Parco sono: Pollino Music Festival, Vulcanica Live Festival, Assud Festival, Percorsi DiVersi, Carnevale di Satriano, Musica in corso, Festa del solstizio d'estate, Making Art Festival, Stramarconia, Pulizie d'autunno per le vie del Bosco, Percorsi Umani, E' tutta colpa della Luna e le Feste patronali di Sasso di Castalda.
:::::::::::::::::::::::::::::::: ANNALE: AIUTARE LE MICROIMPRESE LUCANE A “DIFENDERSI”
“Tra le proposte programmatiche, tutte segnate dall’emergenza sociale e dalla necessità di dare segnali di discontinuità, presentate oggi dal nuovo Governatore Pittella alla direzione del suo partito, credo ci sia bisogno di aggiungere un’attenzione maggiore per aiutare le microimprese lucane (unità con 3-9 addetti) a difendersi in maniera più efficace”: a sostenerlo è Antonio Annale (Lista Pittella). “Il terzo report Istat diffuso oggi – aggiunge – evidenzia che il 69,9% delle piccole aziende della nostra regione adotta strategie quasi esclusivamente VULTURE MAGAZINE
difensive; solo il 39,6% aumenta la gamma dei prodotti e servizi, il 20,5% ricerca l’accesso a nuovi servizi e l’8,1% si adopera per l’attivazione e l’incremento di relazioni tra imprese. Una fotografia particolarmente nitida delle complesse problematiche che riguardano le pmi. E – continua Annale – non si sottovaluti che tra l’esercito di astensionisti che ha caratterizzato il voto delle regionali ci sono numerosi titolari di ditte individuali e familiari dei comparti commercio, artigianato, agricoltura, servizi che stanno soffrendo i morsi della crisi e che hanno perso la fiducia nella politica. E’ impensabile riannodare il filo cittadini-politica senza recuperare il consenso di piccoli imprenditori che nel nostro tessuto economico sono la forza imprenditoriale principale”. Per Annale “le indicazioni contenute nel documento programmatico di “Pensiamo Basilicata”, che è la rappresentanza dell’intero universo di pmi lucane, sintetizzabile con il Patto di Comunità, rappresentano la strada da seguire innanzitutto in vista della nuova programmazione del POR Basilicata 2014-2020 che – puntualizza – deve mettere al centro la piccola impresa, scongiurando il ripetersi della polverizzazione dei fondi comunitari. Dunque ben venga la sburocratizzazione della macchina regionale che come quella della Pubblica Amministrazione in generale è un “cappio” al collo degli imprenditori, come la riorganizzazione dei Dipartimenti e la riforma della governance territoriale, ma è necessario fare di più sia nei servizi di cui hanno bisogno le pmi che soprattutto nel credito per favorire investimenti e nuovi mercati italiani ed esteri e nuova occupazione. L’Istat ci ricorda che la regione con la quota più elevata di assunzioni da parte di microimprese è il Trentino Alto Adige (30,9%), in coda Basilicata (18,5%)”.
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Aggiornamento professionale di un gruppo di agricoltori lucani che coltivano e allevano nelle loro fattorie secondo i dettami dell’Agricoltura Biologica in visita a realtà del Veneto e della Lombardia che producono e vendono le proprie produzioni biologiche mediante nuove forme di commercializzazione
L’ALSIA Pantano di Pignola ha organizzato, dal 19 al 22 novembre scorso per un gruppo di aziende biologiche agricole lucane, un viaggio studio in diverse regioni italiane per apprendere come i colleghi agricoltori si sono organizzati per commercializzare e far consumare i prodotti biologici locali migliorando la vita di chi consuma e di chi produce, creando lavoro, e distribuendo ricchezza. Un’occasione di confronto e scambio di esperienze maturata nel corso degli incontri tra la delegazione lucana, guidata dal responsabile ALSIA del comporto produzioni biologiche dr. Giuseppe Mele, e i tecnici delle associazioni dei produttori biologici e dei gruppi di acquisto solidale, delle Marche, dell’Emilia Romagna, del Veneto, della Lombardia e della Campania. Parlando con gli addetti ai lavori si è potuto capire su come gli agricoltori che coltivano e allevano nelle loro fattorie secondo i dettami dell’Agricoltura Biologica, e che hanno scelto di dare un maggiore valore aggiunto alla produzione rinunciando alla chimica per fare crescere i prodotti nei campi, possano attraverso la vendita diretta, a VULTURE MAGAZINE
km zero, della propria merce alimentare avere un ritorno finanziario immediato, facendo allo stesso tempo conoscere e apprezzare ai consumatori la loro produzione di nicchia. Volendo fare solo un esempio “le pere si pagano in campagna a 0,40-0,50 centesimi al chilo e al mercatino rionale si vende da 0,90 centesimi a 1 euro, con un vantaggio per il consumatore che in negozio la pagherebbe oltre 1,70 euro”. Un risparmio non da poco conto, se si considera che la crisi economica in atto ha mutato le abitudini di spesa delle famiglie italiane sempre più attente ad adeguare il proprio tenore di vita al reddito con ripercussioni pesanti sulle scelte di consumo e sugli stili di vita che diventano ora espressione della soddisfazione dei bisogni concreti. In Basilicata in vero non siamo all’anno zero su questo argomento, infatti ormai da anni in regione opera Il Con.Pro.Bio. lucano, un gruppo di offerta di agricoltori dislocato su tutto il territorio della Basilicata che condivide la passione per la produzione biologica, e che lavora insieme per individuare clienti rappresentati da famiglie, comunità e clienti professionali attenti all’alimentazione e all’ambiente. Ognuno dei soci garantisce la propria produzione con una specifica certificazione di qualità, convalidata da uno degli enti autorizzati e verificata da una commissione interna al consorzio. Le attività del Con.Pro.Bio. nascono da una profonda conoscenza dei prodotti, del territorio di produzione, e dei mercati di riferimento, e sovente scaturiscono da specifici programmi di ricerca ed innovazione tecnologicamente avanzati, realizzati con l’Agenzia Lucana di Sviluppo e Innovazione in Agricoltura (ALSIA) e con il Dipartimento di scienze dei sistemi colturali, forestali e dell’ambiente (Università della Basilicata). dottore divulgatore agricolo Michele Catalano A L S I A - Regione Basilicata
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ANISAP: I CENTRI PRIVATI ACCREDITATI IN DIABETOLOGIA ATTENDONO DI ENTRARE IN RETE CON IL PUBBLICO “Continuiamo a chiederci perché la Regione Basilicata a differenza di tante altre non utilizzi le capacità professionali, l’organizzazione, l’eccellenza dei Centri privati accreditati in diabetologia e perché ci sia qualcuno che preferisca persino rimuoverne il pensiero sino a non pronunciarne il nome, come se fosse un tabù”. A sostenerlo è Antonio Flovilla, presidente ANISAP Basilicata e componente dell’Ufficio di Presidenza nazionale Federanisap aggiungendo che “in sanità non ci può essere nulla di definitivo tanto più in termini di prevenzione e cura del diabete. Si tratta di prendere atto che l’incidenza delle persone con diabete anche nella nostra regione è in progressivo e continuo miglioramento e, contestualmente, dopo la prima fase di lavoro dell’Osservatorio regionale sul diabete per rafforzare l’attività di prevenzione e di assistenza ai cittadini affetti da una patologia che in Basilicata registra punte molto alte, tra l’8% e il 10%, è necessario proseguire il percorso avviato dal Dipartimento alla Salute per la realizzazione di progetti conoscitivi allo scopo di affrontare l’assistenza e la pianificazione di interventi sul diabete, preparando ed adeguando le risposte da dare soprattutto sul territorio. I Centri privati accreditati non hanno più nulla da dimostrare – afferma Flovilla - confermando un livello di assistenza molto alto ed efficace del sistema in essere nel nostro Paese, che è frutto di una migliorata cura della persona con diabete nel suo complesso, non solo della cura della sua glicemia, indicando chiaramente un miglioramento del controllo metabolico e un avvicinamento ai livelli auspicati dalle diverse linee guida. L’ANISAP – aggiunge il presidente – nell’ambito delle proposte presentate al Dipartimento Salute per la definizione dei
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criteri di erogazione delle prestazioni e dei controlli di congruità e per l’istituzione di protocolli terapeutici necessari alla definizione dei P.A.C. (Percorsi Assistenziali Complessi), oltre che per il diabete, anche per altre patologie quali ipertensione arteriosa, malattie dell’apparato cardiocircolatorio oculistica (cataratta e glaucoma), ecc., sostiene l’esigenza di accrescere l’attività sul territorio e di affiancare le strutture pubbliche con Centro esterni accreditati, sotto la programmazione strategica del pubblico. Ci sono strutture e professionalità sul territorio che – dice Flovilla – rappresentano una valida integrazione/alternativa alle lunghe attese per visite specialistiche e prestazioni presso i servizi delle Aziende Sanitarie e quindi possono garantire maggiore attenzione ai cittadini. La rete regionale delle strutture erogatrici alla cui progettazione l’ANISAP, in rappresentanza della sanità privata accreditata, ha contribuito, sin dal 2007, anche in collaborazione con il Dipartimento Salute e con esponenti dell’A.O. S. Carlo di Potenza, per la sanità pubblica, - afferma Flovilla – continua a rappresentare il traguardo da raggiungere per praticare nella sanità rigore e qualità, coniugare territorio ed efficienza e, soprattutto, per mettere la persona al centro del sistema sanitario regionale, praticando una più forte integrazione e sussidiarietà tra pubblico e privato. Le aspettative – conclude Flovilla – sono adesso riposte nella nuova Giunta Regionale e nel nuovo Assessore alla Salute perché non si accontentino di quanto già fatto o dei riconoscimenti ottenuti e sappiano individuare il percorso di nuova concertazione e cooperazione pubblico-privato per dare una risposta più capillare alla prevenzione e alla cura dei cittadini. Colmare il ritardo della politica nel nostro settore è la priorità assoluta: le realtà private accreditate potrebbero partecipare ai piani di recupero delle liste d’attesa con gestione delle agende da parte pubblica e grande soddisfazione per i cittadini”.
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PRINZI: OPERAZIONE DISMISSIONE ENI NON NUOVA, COME CON GOVERNO MONTI RINNOVO SOLLECITAZIONE PER QUOTA A REGIONE E COMUNI
L’operazione di dismissioni di quote azionarie dello Stato dall’Eni non è nuova. Già a settembre 2012 il Governo Monti tentò la stessa strada: la Cassa depositi e prestiti (Ministero Economia) per finanziare l’operazione Snam dopo aver ceduto sul mercato azionario, tra il 7 agosto e il 13 settembre 2012, 61.744.750 azioni ENI, pari all'1,7% del capitale della societa', annunciò che avrebbe ceduto la quota rimanente dell'1,6% di ENI (58.255.250 azioni). Come in quell’occasione ho proposto anche adesso, all’annuncio di un analogo provvedimento del Governo Letta, la mia sollecitazione perchè una quota, sia pure simbolica, venga ceduta gratuitamente dal Ministero all’Economia attraverso la Cdp, che comunque assicuri la partecipazione della Regione all’assemblea dei soci. Ciò consentirebbe di esercitare un ruolo di informazione diretta e di verifica dell’attività estrattiva Eni in Basilicata e rafforzerebbe realmente il controllo pubblico sull’estrazione e sulla produzione di greggio, materia questa che si presta a non poche polemiche in assenza di controllo bipartisan. Sarebbe dunque un’occasione per rafforzare tra le comunità locali che vivono in Val d’Agri quel sentimento di “beneficio” che, come è noto, è ancora lontano da trasformarsi in atti concreti. Non capisco perché fondi sovrani del Kuwait, Abu Dhabi e del Qatar possano acquistare azioni della società petrolifera italiana sino a costituire un pacchetto di tutto rispetto, come avvenuto lo scorso anno (dicono gli analisti della VULTURE MAGAZINE
finanza pari a circa l'1% del capitale che, ai prezzi attuali di mercato, vale attorno ai 600 milioni di euro) e non ci possa esistere un pacchetto azionario tutto lucano intestato in proprietà al Governatore e ad alcuni sindaci facente funzioni. Confido in proposito nel neo Governatore Pittella che nell’agenda della “Rivoluzione democratica” lanciata durante la campagna elettorale ha messo tra le priorità un diverso atteggiamento nei confronti delle compagnie petrolifere in difesa degli interessi delle nostre comunità a partire da quelle del comprensorio petrolifero Val d’Agri. Infine ritengo che la gestione del gas che l’Eni cederà ai Comuni della Val d’Agri a seguito della realizzazione della Quinta linea del Centro Oli di Viggiano va affrontata con tutti i soggetti istituzionali (Comuni, Area Programma, Regione e Provincia) senza personalismi, senza fughe in avanti e in stretta sintonia con i soggetti sociali interessati oltre i cittadini e le famiglie, vale a dire i titolari di pmi di ogni settore d’attività e del mondo agricolo. I benefici devono perciò ricadere sulle utenze domestiche e su quelle industriali, commerciali, di imprese turistiche e di servizi per ridurre i costi aziendali, incrementare la competitività e contribuire a creare nuova occupazione. Fare in fretta sì ma anche bene, valutando tutti gli aspetti che non sono certamente semplici tra i quali la scelta su chi affidare il gas ceduto, tenuto conto della novità rappresentata dalla nuova proposta di Eni illustrata all’Anigas (Associazione nazionale industriali gas) che potrebbe contribuire allo sviluppo di un mercato italiano più efficiente e trasparente e, auspichiamo, con tariffe più vicine a quelle medie dei Paesi dell’Ue e quindi più vantaggiose per gli utenti rappresentati da famiglie e da imprese. Limitare la questione ad una firma in più o in meno all’intesa è fortemente riduttivo e non aiuta a risolverla. Vittorio Prinzi, consigliere provinciale di Potenza
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TURISMO VERDE-CIA: I MENU DELLA VIA HERCULIA TRIONFANO AL SALONE AGRIETOUR DI AREZZO
Il piatto “strascinati di mischiglio mantecati con soffritto, peperoni cruschi di Senise e cacio” dell’Azienda Agrituristica Vignola di Marsiconuovo, preparato da Patrizia Fiore, ha vinto il campionato della cucina contadina che si è svolto ad Arezzo nell’ambito di Agri@tour, il Salone nazionale dedicato alla vacanza in campagna. Il piatto fa parte dei “Menù della via Herculia”, un progetto promosso dall’Alsia, dalla Provincia di Potenza, in collaborazione con le associazioni professionali agricole e del turismo rurale, tra le quali Turismo Verde-Cia presente ad Arezzo insieme all’assessore provinciale Nicola Figliuolo. “A “nobilitare” la cucina contadina lucana secondo le specifiche tipicità di menù locali delle diverse aziende agrituristiche della regione – sottolinea Matilde Iungano che ha curato i laboratori del gusto lungo la via Herculia, attraverso una serie di lezioni presso la Cia - ci sono la tradizione e la manualità di tante titolari di aziende agrituristiche dove si mangia “sano” e “bene” pur in assenza di stelle o cappelli di cuochi delle più prestigiose guide. Tipico vuol dire sano e di qualità: questo vale soprattutto per la Basilicata – sottolinea Paolo Carbone della Cia che ha guidato la delegazione lucana - che custodisce tra le pieghe del paesaggio VULTURE MAGAZINE
rurale un patrimonio di sapori e tradizioni unici e inimitabili, ma soprattutto inscindibili dal territorio. Si tratta di alcune decine di prodotti agroalimentari tradizionali, che per volumi ed estensione territoriale non rientrano nei parametri delle Dop e delle Igp, ma che sono autentiche “calamite” per il turismo enogastronomico, un comparto che vale 5 miliardi l’anno.
Tra gli altri piatti che hanno conquistato il palato della prestigiosa giuria di Agri@tour “I sette muzzichi del mietitore” preparato dall’Agriturismo La Taverna del Pastore di Bella (Sandro Doino, Marisa Gabriele) che si è distinto per l’originalità che consiste di mettere insieme sette prodotti alimentari fortemente caratterizzanti la cucina tradizionale lucana. Un piatto destinato a diventare il piatto unico di gran parte della cucina contadina per far assaporare antiche pietanze. Ancora, “la zuppa del viandante” dell’Azienda La bontà di Muro Lucano (Anna Maria Piccirillo);“farro d’autunno” di Villa delle Rose Atella (Incoronata Traficante), “fericcelli della battaglia” dell’Agriturismo Zia Elena di Armento (Giuseppe Modarelli), la crostata di marmellata di mele della “Dolce Vita” di Abriola (Maria Robilotta), calzoncelli di ceci dell’Agriturismo Zarita di Bella (Vincenzo Rita). Ed è proprio in questo genere di strutture ricettive che spesso si combina la riscoperta dei prodotti della terra e il valore della filiera corta. E' un presupposto dell'agriturismo che fonda la 30
propria attività sulla qualità della vita e del cibo –afferma Giuseppe Modarelli, presidente Turismo Verde Basilicata sulla purezza e la genuinità dell'offerta sia in termini paesaggistici che gastronomici. Non possono venir meno, gli agriturismi, al rispetto delle tradizioni e delle qualità.
Oggi gli agriturismi sono una risorsa fondamentale della realtà agricola del Paese -spiega il presidente di Turismo Verde Cia- e resistono meglio degli altri ai colpi della crisi. Anche nell’ultimo anno, nonostante la recessione e il crollo della stagione turistica, le strutture ricettive “green” sono cresciute dello 0,3 per cento a 20.474 unità. Merito dei prezzi accessibili ma anche della multifunzionalità aziendale: perché l’agriturismo non è più solo ristorazione di alta qualità e ospitalità in campagna, è anche uno spazio solidale dove le persone disagiate possono fare terapia con le piante o gli animali; dove bambini e adulti possono toccare con mano il vivere quotidiano in agricoltura, facendo didattica ma anche sport, escursioni e mille altre attività ricreative. Un settore importante, quindi, che però è troppo spesso ignorato dalla politica. Ci siamo resi conto che gli stessi prodotti tipici, che sembrano una nicchia tutelata, in realtà sono minacciati da tante insidie, che andrebbero affrontate in modo responsabile e a tutti i livelli. Di qui l’invito a degustazioni in aziende agrituristiche, a riscoprire antichi sapori, a toccare con mano il nostro Progetto “La spesa in campagna” per avvicinare aziende agricole ed agrituristiche e cittadini al mangiare sano e con risparmio”. VULTURE MAGAZINE
FESTA PRE-NATALIZIA AGL sez. Potenza enerdì 29.11.2013
L’AGL(Associazione Giovani Legali) non ha fini di lucro, e da quasi 10 anni, opera nel nostro foro prefiggendosi: · di rappresentare unitariamente e tutelare a livello nazionale e comunitario la figura del giovane legale, sia esso praticante o avvocato, e dell’avvocatura tutta nelle sedi istituzionali e non; · di promuovere iniziative volte alla qualificazione professionale, culturale e sociale dei propri iscritti e delle associazioni confederate; · di sviluppare i rapporti con l’Avvocatura, la Magistratura, l’Università, la Politica, i Media, la Società civile e le Associazioni di categoria in ambito nazionale e comunitario; . di confederarsi con altre associazioni aventi finalità compatibili con il nostro Statuto, seppur rappresentanti altre categorie professionali, per la promozione degli scopi comuni nelle sedi ritenute opportune. Questo ci ha consentito di creare legami con il mondo professionale e le sue istituzioni, associazioni di categoria, ordini professionali, dando vita ad un loro ampio coinvolgimrento nelle nostre variegate attività associative. La nostra mission, è anche quella di contribuire a migliorare tutti gli aspetti della relazione tra “Persona e Lavoro” favorendo attivamente lo sviluppo culturale e professionale di chi nelle varie realtà associative opera direttamente per questo obiettivo. Crediamo profondamente che il successo di ogni Associazione passi anche attraverso la capacità di coinvolgimento dei vari protagonisti del nostro tessuto sociale, nell'ottica di un miglioramento e dell’elevazione della vita sociale di ciascuno. 31
In questo solco si inserisce la consuetudine dall'AGL di organizzare un momento di intrattenimento, di svago ma anche un ulteriore possibilità di confronto e di scambio reciproco soprattutto con realtà diverse da quella che abitualmente frequentiamo per motivi lavorativi. La condivisione, da parte Tua, del nostro percorso ci darà la concreta possibilità di contribuire ad essere volano dello sviluppo delle persone, della loro professionalità nonchè dell’economia del nostro territorio. Ti chiediamo dunque di condividere il nostro progetto e costruire insieme un terreno comune, di fertile coinvolgimento ideale e di partecipazione effettiva a partire dalla realizzazione di questa serata tanto attesa da tutti i nostri associati ed amici. Nel ringraziarTi per l’attenzione dimostrata, Ti invitiamo ad essere presente alla Festa Natalizia organizzata dall'AGL(Associazione Giovani Legali) che si terrà venerdì 29.11.2013 alle ore 21,30 presso il locale “I due Monelli” sito in località Lago Pantano di Pignola (PZ) alla C.da Tora, n.86. RingraziandoVi anticipatamente per la partecipazione, Vi ricordiamo che il costo della serata è di €. 10,00 a persona (comprensivo di musica e bouffet) e che per recuperare l'INVITO occorre rivolgersi personalmente ai membri del Direttivo AGL Potenza oppure chiamare ai numeri telefonici che troverete sulle locandine affisse in Tribunale. Presidente AGL sez. Potenza Coordinatore Regionale AGL Basilicata Avv. Vincenzo Telesca Avv. Ferdinando Venezia
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RINNOVO CARICHE PER INTER CLUB VULTURE ‘A. MORATTI’ E TORNEO DI CALCETTO Il dinamico e intraprendente Inter Club Vulture ‘A. Moratti’ di Rionero, ha rinnovato il proprio organigramma con la nomina del consiglio direttivo, presieduto dal presidente Michele Traficante (che subentra all’ex presidente Michele Mosca, attualmente vice), inoltre con l’approvazione delle nuove cariche societarie, con segretario Pietro Campanella e vice Adriano Mazzucca; responsabile organizzazione trasferte Saverio Laurenza; addetto stampa Giuseppe Chieppa; per le attività sportive e sociali Antonio Libutti e Antonio Petrino; per la sede sociale (via Trappeti) e attività ragazzi Mario Di Giacomo; addetti al settore giovanile Gerardo Placido e Giovanni Maulà; addetti al tesseramento Giovanni Asquino, Andrea Mecca e Angelo Colangelo; per il sito web Eugenio Ciampa. Il club nerazzurro, tra i più prolifici della regione e tra i più quotati in Italia, forte dei suoi numerosi tesserati e sempre impegnato in svariate attività anche nel sociale, con dimostrato impegno e pregevoli risultati, si avvia a pianificare nuove manifestazioni e iniziative, tra cui la trasferta in pullman per il derby della madonnina con il Milan del prossimo 22 dicembre e un evento (come già realizzato negli anni passati) nel corso delle festività natalizie con coinvolgimento di bambini e famiglie. Inoltre è previsto tra dicembre e gennaio a Rionero con data da definire il raduno degli Inter Club della Basilicata iscritti al centro coordinamento. Ottimi riscontri nell’ultima iniziativa sportiva organizzata, tra agosto e settembre, con la quarta edizione del Torneo del Vulture di calcetto, dedicato alla memoria del compianto Donato Campanella prematuramente scomparso di recente. Nel corso della manifestazione sportiva, supportata dallo sponsor Coca Cola e Acqua Lilia, hanno preso parte circa 150 baby calciatori dai 7 ai 14 anni (anche di altre ‘fedi’ calcistiche) con avvincenti gare che hanno divertito il numeroso pubblico presente nel campetto di Villa Catena in pieno centro cittadino, con premiazione di tutti i protagonisti e nel corso delle giornate sportive pizze e gelati offerti per ognuno. Esibizione inoltre delle allieve della Palestra Zandolino, presentazione della squadra di calcio a cinque Giocoleria Rionero (serie A femminile), musica dal vivo del gruppo District.
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Basilicata potenziale laboratorio di Cinema mediterraneo Si discuterà di presente, ma soprattutto di futuro il 29 Novembre alle 19.00 in via Nizza 56 a Roma nella sede dell'Associazione dei Lucani a Roma. Fonte: http://www.lucaniroma.it/ Due registi in Basilicata Scopo della serata, organizzata da Associazione Lucani a Roma con il supporto di Rete Cinema Basilicata, è quello di presentare lo stato delle cose del Cinema in Basilicata delineando le prospettive future in termini creativi e di innovazione del linguaggio. La nostra Regione non è più solo una location per le riprese, ma anche un territorio in cui operano giovani registi, sceneggiatori, tecnici, parte attiva di un dibattito culturale collegato ad eventi promozionali e festivalieri, e coinvolti, specie negli ultimi anni, in un processo di rinnovamento culturale e artistico sicuramente rafforzato dalla nascita della fondazione pubblica Lucana Film Commission. VULTURE MAGAZINE
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LO STATO DELLE COSE: breve relazione di Antonello Faretta, studioso di cinema, regista, produttore e presidente di Rete Cinema Basilicata. Interverranno: Franco Rina, noto giornalista televisivo e Presidente della neo costituita Lucana Film Commission, per presentarne ruoli e prospettive a favore dello sviluppo di una più forte cinematografia lucana. Salvatore Margiotta, Senatore e vice Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, che potrà aggiungere riflessioni e considerazioni sulla cinematografia lucana come uomo politico lucano ma soprattutto come membro dell’organismo di indirizzo e controllo di uno dei maggiori protagonisti della produzione cinematografica internazionale. Gianfranco e Riccardo Giagni, rispettivamente regista e compositore di colonne sonore. Di origini lucane e legati al territorio anche da interesse professionale, potranno fornire una percezione esterna della articolata, interessante e promettente realtà che la serata avrà delineato a grandi linee. EXTRACT: Durante la serata saranno proiettati estratti di opere cinematografiche girate o prodotte in Basilicata: Acqua girato dalla regista iraniana-canadese Raha Shirazi per la Noeltan Film Studio di Potenza Alberi, diretto da Michelangelo Frammartino, regista di origini calabresi e studioso dei riti arborei praticati in paesi dei parchi nazionali lucani. Il film è stato accolto al Tribeca festival a New York con entusiasmo dalla critica e proiettato per più di un mese in uno spazio a cupola del museo d’arte contemporanea di New York, il celeberrimo MoMa. Alberi racconta la storia magica di un antico rito arboreo di Satriano di Lucania con al centro la figura del Romito. La strada meno battuta, di Armando Lostaglio, prodotto in Basilicata e presentato a Venezia, durante il festival cinematografico 2013. E’ un viaggio a cavallo alla riscoperta della Via Herculia, l’antica strada romana che collegava il Sannio alla Lucania. Montedoro, del regista Antonello Faretta. Terminato da poche settimane, girato tra Aliano e Craco è un viaggio nella memoria di una donna alla ricerca della vera madre. Tra gli attori, l’attore lucano Joe Capalbo, che ha recitato anche nel film The passion. Stand by me, di Giuseppe Marco Albano, regista di Bernalda vincitore a Cortina del premio “Corto d’ Argento 2012″. E’ un lavoro surreale che guarda
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in modo divertito al business del caro estinto. Nei messi scorsi, il regista Albano si è segnalato per il lungometraggio “Una domenica notte”, visto questa estate all’Isola Tiberina nel corso degli appuntamenti estivi Basilicata terra di Cinema. In conclusione Buffet di prodotti lucani. Organizzatori: Filippo Martino info@lucaniroma.it Mariella De Stefano mariellade1978@libero.it Enzo Saponara segreteria@retecinemabasilicata.it
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Bray, a new hope Alla Conferenza Nazionale del Cinema dello scorso 5 novembre hanno partecipato oltre 300 addetti ai lavori. Tante le proposte che il ministro Massimo Bray sta valutando per potenziare l'industria audiovisiva e cinematografica nazionale. Un'industria efficiente e ad alto rendimento (per ogni euro investito ne restituisce allo Stato fino a 6), ma che ha bisogno urgente di innovazione e sostegno economico. Il Report presenta un quadro di proposte innovativo: interventi di protezione del diritto d’autore, nuova governance e rapporto Stato-Regioni, reperimento delle risorse e internazionalizzazione; revisione degli strumenti di intervento alla legislazione vigente; interventi mirati per rafforzare lo sviluppo delle opere, ma anche formazione, istruzione e tutela del patrimonio storico e di archivio. E' emersa la necessità di un coordinamento interistituzionale a livello statale (MiBACT, MIUR, MISE, Affari UE, Esteri) e con le autonomie (Regioni ed Enti Locali, Film Commission) per una maggiore efficienza nell'uso delle risorse.
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