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Sommario 5 Ottobre 2013 Avigliano. Premio Giuridico “Nicola E Leonardo Coviello� Melfi: Trasporto Scolastico Barile. La Nuova Segnaletica in Piazza Dietro la Strategia Total ci sono Lobby Una Rete del Civismo s Fianco di Pittella Per la tua Salute, Sostieni Questa Proposta! Rionero in Vulture. Progetto Accoglienza Comunicato Alad/Fand VULTURE MAGAZINE
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Rampolla. ‘Moda Sposi Show’ Venosa. Basta un po’ di Acqua per Rendere Felici gli Immigrati Venosa. Quadrangolare di Calcio “Fuori Dal Ghetto” E Basta con questo Potere Salvifico Assegnato al Petrolio Lucano Eni E Veleni Rionero. L’istituto “Giustino Fortunato” Al Quirinale Dissesto Idrogeologico: Da Cosa Dipende? Quali Garanzie Per i Lavoratori Lucani Del Cinema? Monticchio Laghi. Sipario Sul "Fata Festival" I Jalisse “Si Rimaterializzano” a Pisticci Urbino. Giovani Amministratori Lucani Venosa. Sapore Di Cinema Ant – Solidarietà A Castel Lagopesole Nuove Condizioni per la Rinascita della Destra Lucana Castelmezzano. Tappa Unica In Basilicata per Bobby Solo Melfi. Corrinsieme per donare un Sorriso. Rapporto Agenas Ospedali Decisione Cdm di Impugnare Legge Assestamento Bilancio Ginestra. Degustazione Piatti Tipici Arbereshe Melfi. La Bottega Dei Sogni Palazzo. Un Successo il Corso Shuttle Time di Badminton Rete Cinema Basilicata News
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PRO LOCO AVIGLIANO: FRANCESCA GERARDI E LEONARDO COVIELLO I VINCTORI DELL’XI EDIZIONE DEL PREMIO GIURIDICO “NICOLA E LEONARDO COVIELLO”
Assegnato ex aequo il riconoscimento della XI edizione del Premio per la migliore tesi di laurea in giurisprudenza “Nicola e Leonardo Coviello”, istituito dalla Pro Loco di Avigliano, con l’adesione del Presidente della Repubblica e sua medaglia di rappresentanza. Alla dr.ssa Francesca Gerardi, per la tesi “L'attività amministrativa e il principio di trasparenza”, e al dr Leonardo Pace, per la tesi “Indipendenza e responsabilità del magistrato nel sistema costituzionale,” vincitori dell’edizione 2013, è andato un riconoscimento economico di € 750,00. L’evento quest’anno assumeva particolare rilevanza ricorrendo il centenario della scomparsa del Prof. Nicola Coviello, che è stato ricordato attraverso due relazioni scientifiche affidate, la prima, Tra scienza e didattica, ovvero Nicola Coviello e la giusprivatistica dei primi del Novecento, al dr. Giuseppe Mecca, assegnista di ricerca, nel Dipartimento di giurisprudenza dell’Università di Macerata e vincitore del Premio Coviello, edizione 2008, e la seconda, «Lo spirito egoistico di quel diritto». Individualismo e solidarismo nel pensiero di Nicola VULTURE MAGAZINE
Coviello, alla prof.ssa Carlotta Latini, associato di Storia del Diritto nell’Università di Camerino. All’evento hanno inoltre preso parte il Presidente della Pro Loco di Avigliano, Luciano Sabia, i Sindaci di Avigliano e Tolve, Vito Summa e Rocco Viggiano, il Prof. Bosetti, ordinario di diritto civile nell’Accademia navale di Livorno e presidente della Commissione scientifica di valutazione delle tesi, il prof. Emanuele Stolfi, docente di Storia del Diritto Romano nell’Università degli Studi di Siena, e il giornalista Rai Erberto Stolfi. Il premio giuridico rafforza il legame tra la Città di Avigliano e la tradizione giuridica italiana, cui ha dato lustro una lunga schiera di giuristi di rilievo nazionale, nati nella Città a piè del Carmine o legati ad essa per ragioni familiari.
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Melfi: Trasporto Scolastico – Tariffe
Buone notizie per gli studenti melfitani, in particolare per quelli residenti nelle frazioni e nei quartieri di nuova espansione residenziale che ora possono raggiungere più facilmente la propria scuola. Dal 1° ottobre, infatti, è stato potenziato il servizio di trasporto scolastico con l’aggiunta di un altro scuolabus, il quarto, che va ampliare il servizio scolastico, assecondando così le esigenze dei tanti studenti che quotidianamente frequentano le scuole cittadine. “In questo momento di difficoltà finanziarie e di politiche di rigore - ha commentato l’Assessore all’Istruzione, Rosa Masi investire sulla Scuola e sui servizi per i ragazzi è un atto che, come Amministrazione, riteniamo essenziale non solo per rispondere alle esigenze della cittadinanza, ma anche per lanciare un segnale sulla necessità di sostenere, anche finanziariamente, l’istruzione e i servizi essenziali ad essa collegati”. Il nuovo scuolabus partirà da Foggiano e proseguirà il suo percorso nelle frazioni di S. Giorgio e Foggianello; ultima tappa in Contrada Bicocca prima di accompagnare i ragazzi nei rispettivi istituti. Le tariffe mensili del servizio sono state rimodulate in base all’indicatore ISEE: si va da un minimo di 10 euro per quanti rientrano nella fascia reddituale più bassa (fino a 8.000,00 euro) ad un massimo di 20 euro per quanti rientrano nella quinta fascia (25.000,00 euro e oltre). Sul sito istituzionale del Comune di Melfi sono consultabili al seguente link
BARILE. OTTOBRE 2013. LA NUOVA SEGNALETICA IN PIAZZA FA INFURIARE COMMERCIANTI E CITTADINI
Barile. Lo scorso 1 ottobre nella piazza principale del paese, dove c’è la sede comunale, sono stati installati alcuni cartelli segnaletici, tra questi il senso unico che sembra non piaccia tanto ai commercianti che si trovano sul viale che porta a questa piazza. Anche alcuni cittadini non sono d’accordo.Su facebook, esprimono tutto il loro dissenso.P.M. riferisce: “Parliamo un po di questi sensi unici che in questo paese sbucano da un momento all'altro recando anche molti problemi alla viabilità della nostra grande metropoli e della spesa che stà affrontando il comune per installare la segnaletica annessa e poi via XXVIII ottobre si stà distruggendo giorno per giorno e dopo un sacco di segnalazioni non è stata ancora ripristinata”. F.T. “abito proprio in piazza, da ora in poi devo fare tutto il giro intorno per tornare a casa. Ma stiamo scherzando?” L.Z.
http://www.comune.melfi.pz.it/upload_file/1/1761/ Servizio%20trasporto%20scolastico.pdf http://www.comune.melfi.pz.it/upload_file/1/1761/ Servizio%20trasporto%20scolastico.pdf
percorsi e tariffe valevoli scolastico 2013-2014.
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CSAIL-INDIGNATI: DIETRO STRATEGIA TOTAL CI SONO LOBBY
Alla Total è bastato l’annuncio che entrerà in funzione nel primo quadrimestre del 2016 il Centro Oli di Tempa Rossa per far schizzare in Borsa il proprio titolo azionario. Alle comunità del Sauro invece dovrebbero bastare 54 assunzioni. E’ evidente, anche in questo caso, che c’è una forte contraddizione di benefici tra chi “rapina e capitalizza il nostro petrolio” e chi subisce danni all’ambiente, al territorio e alla salute. E’ quanto afferma Filippo Massaro, CsailIndignati Lucani per il quale l’investimento complessivo di 1,6 miliardi di euro finalizzato a trattare 50 mila barili di petrolio al giorno non può tradursi in un contentino che specie per i nostri giovani laureati e diplomati disoccupati corrisponde a un posto di lavoro ogni 150 che lo cercano mentre alle selezioni hanno partecipato in più di 3 mila. Anche i sindacati che, voglio ricordare, hanno dedicato il Primo Maggio 2013 a Corleto, assumendo un impegno solenne nei confronti dei disoccupati del Sauro – aggiunge Massaro – non devono limitarsi all’ennesimo comunicato stampa per rivendicare altra occupazione come le imprese lucane si limitano a mendicare elemosine di subappalti. Prima che la “Total” si convinca che può perseguire lo stesso disegno dell’Eni in Val d’Agri senza incontrare particolari resistenze è VULTURE MAGAZINE
indispensabile – dice Massaro – far sentire sul collo del management della multinazionale francese il fiato della nostra gente non più tollerante e sottomessa ai subdoli politici. Purtroppo la fine anticipata della legislatura regionale come la crisi profonda della classe dirigente e politica sono diventati, di fatto, alleati della Total che contando su un rapporto privilegiato con il Governo può continuare per la sua strada consapevole di non incontrare particolari resistenze, salvo i soliti movimenti d’opinione. Per il Csail-Indignati Lucani c’è un solo modo per vigilare su questa fase che precede l’entrata in produttività di Tempa Rossa: sostituirsi all’assenza delle istituzioni e della classe politica, attraverso un Osservatorio di movimenti ed associazioni che raccolgano ogni comunicazione sui programmi petroliferi, ne facciano partecipi i cittadini e tengano sempre viva la mobilitazione popolare. Quando a commento sull’esito dello scontro sulle Primarie - conclude Massaro - ho messo in guardia sul rischio che le “piratesche lobby pertrolifere” possano approfittarne anche perché contano su singoli esponenti politici e partiti intendevo proprio questa situazione da fronteggiare prima che sia troppo tardi. Su Gorgoglione 1 si deve riaccendere l’attenzione popolare per esigere da parte pubblica che l’intero sistema di controlli venga rispettato e Comuni e cittadini ricevano informazioni precise e puntuali specie in materia di assunzioni. Filippo Massaro, Csail-Indignati Lucani
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CSAIL-INDIGNATI: UNA RETE DEL CIVISMO A FIANCO DI PITTELLA
Una rete del civismo a fianco del progetto di Marcello Pittella: è l’indicazione emersa dall’assemblea del Csail-Indignati Lucani. A spiegarla è il presidente Filippo Massaro: l’obiettivo è di dare il nostro contributo, del tutto disinteressato perché non faremo parte di nessun partito o cartello elettorale e non avremo nessun candidato, a far uscire la politica lucana dalle secche in cui si è ricacciata da sola. Noi – precisa Massaro – non abbiamo abboccato né alle “sirene” dei Grillini e né a quelle dei neogrillini dei cosiddetti movimenti lucani e per questa ragione, partecipando alle Primarie, abbiamo voluto fare una scelta politica, pur restando fuori dagli schemi del partitismo. Adesso siamo convinti che proprio una rete del civismo possa essere la vera e unica ancora di salvezza per chi come Pittella sta puntando al cambiamento di metodo e di sostanza del Governo Regionale che, siamo più che sicuri, non ci farà rimpiangere, in alcun modo, otto anni del Governatore-sceicco. Abbiamo perciò raccolto positivamente la forte sollecitazione di Pittella, da Governatore in pectore, al Governo “amico” Letta perché sul petrolio faccia un passo indietro e ceda almeno una parte (per noi tutta) la sovranità sulla gestione delle risorse energetiche lucane. Lo abbiamo detto e lo ripetiamo: dall’elezione del nuovo Governatore dipenderà il futuro della lotta alle lobby petrolifereVULTURE MAGAZINE
finanziarie-affaristiche che si sono fatte più agguerrite approfittando di questa fase politica lucana di assoluta debolezza e rappresentatività. Per questo c’è bisogno di un buon Governatore che innanzitutto sia paladino (non a parole come chi lo ha preceduto) degli interessi del “popolo del petrolio”. Vogliamo dunque diventare il canale per dar voce alle tantissime realtà di cittadini impegnate sul territorio, un nuovo soggetto basato sul «Manifesto del civismo» raggruppando più che associazioni singoli cittadini, sentendo il dovere di dare un contributo per riavvicinare i cittadini alla politica, respingendo le facili demagogie dell'antipolitica e strutturando la partecipazione del territorio. Le risposte alle necessità dei territori saranno tanto più efficaci quanto più alta è la partecipazione di cittadini che vogliono impegnarsi per il bene comune. Crediamo che la crisi che i partiti stanno attraversando rischi di allontanare la gente dalla politica: il civismo può essere lo strumento giusto per ridare fiducia e nuovo slancio alla partecipazione.
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PER LA TUA SALUTE, SOSTIENI QUESTA PROPOSTA!
L' H2S, l’idrogeno solforato si pone come il sotto-prodotto principale dell’opera di idro-desulfurizzazione del petrolio e può essere presente sia sottoforma di componente intrinseca del petrolio naturale, sia come sostanza di risulta durante la sua lavorazione. E' INODORE E INCOLORE. Alla luce dei proposti progetti di estrazione, lavorazione ed incanalamento del petrolio in Basilicata, una esposizione ad alte dosi può anche provocare la morte istantanea. Per la presenza in Basilicata del centro oli Eni e Total l’eventualità di fuga di quantità considerevoli di H2S dagli impianti di idrodesulfurizzazione presenterebbe rischi notevoli per la popolazione locale. L’evidenza medico-scientifica mostra inoltre come anche un contatto quotidano con basse dosi di H2S, dell’ordine di grandezza delle normali immissioni nell’atmosfera da un centro di idrodesulfurizzazione, possa essere di alta tossicità sia per la salute umana che per quella animale e vegetale. L’ H2S, classificato ad alte concentrazioni come veleno, a basse dosi può causare disturbi neurologici, respiratori, motori, cardiaci e potrebbe essere collegato ad una maggiore incorrenza di aborti spontanei nelle donne. A volte questi danni sono irreversibili. Da risultati recentissimi emerge anche la sua potenzialità, alle basse dosi, di stimolare la comparsa di cancro al colon. Durante la fase di VULTURE MAGAZINE
estrazione del petrolio, la naturale componente di H2S può essere rilasciata in atmosfera nel punto esatto in cui il petrolio lascia il pozzo a causa di inevitabili perdite alle sigilliazioni, oppure durante il trasporto in loco tra il pozzo e le varie unità di stoccaggio pre-trattamento, generalmente operato via oleodotto. Anche durante le varie fasi di desulfurizazione ci sono forti possibilt`a di perdite di H2S a causa di logorii e corrosione. L’H2S infatti è un forte corrosivo. Anche durante i processi di pressurizzazione, riscaldamento e di raffreddamento dell H2S `e possibile che vi siano delle fuoriuscite di questa sostanza, specie se i vari parametri di controllo non sono adeguatamente fissati. I contenitori di stoccaggio possono inoltre rilasciare H2S a causa di normale volatilizzazione, a causa di cambiamenti di volume dovuti al modificarsi della temperatura fra il giorno e la notte, o durante le operazioni di riempimento. Anche i contenitori delle acque di risulta possono essere contaminati dall’H2S, sia sottoforma di acqua ottenuta durante i processi di estrazione e lavorazione o a causa di batteri che possono degradare altre impurit`a sulfuree presenti nelle acque di scarico e produrre H2S. Inoltre, molto spesso i residui del process Claus, cio`e H2S non trasformato in zolfo puro, vengono immessi direttamente nell’atmosfera. L’H2S pu`o essere immesso nell’aria anche a causa di irregolarit`a nel funzionamento dei pozzi, che spesso possono accidentalmente rilasciare petrolio in maniera incontrollata e violenta. Quelli che in inglese vengono chiamati “well blowouts” (scoppiamento dei pozzi) sono processi molto comuni nell’industria petrolifera, dovuti al mancato funzionamento delle valvole di sicurezza. Gli scoppi possono anche essere così sostenuti da non poter essere direttamente estinti. Episodi di “well blowouts” si sono avuti nel centro Agip a Trecate (Novara) nel 1994 dove viene estratto petrolio dolce. Si stima che un area di circa cento chilometri quadrati fu 8
inquinata da questo scoppio. Molti dei terreni interessati erano a coltivazione agricola e a tutt’oggi non sono piu` praticabili. Altri episodi di scoppiamento dei pozzi petroliferi in Italia, si sono registrati in Basilicata, presso il pozzo Policoro 1 nel 1991 e Monte li-Foi 1, in seguito al quale quest’ultimo fu chiuso. Altri episodi più recenti di accidentale immissione di H2S in Lucania riguardano preoccupanti perdite nel 2002 e nel 2005. Soprattutto in Basilicata vi sono pozzi presenti in zone nascoste mete di attività enogastonomiche e naturalistiche: raccolta funghi e tartufi, passeggiate all'aperto, raccolta frutti del bosco come castagne e noci. Addirittura in Basilicata contro ogni buon senso e caso unico nel mondo occidentalizzato, è presente un pozzo estrattivo in pieno centro abitato e nei pressi di un ospedale (Villa d'Agri Potenza). PROPOSTA La Regione Basilicata si incarica dell'acquisto e della distribuzione ai cittadini potenzialmente esposti all' H2S, di SISTEMI PORTATILI DI RILEVAMENTO DI IDROGENO SOLFORATO che in caso di superamento dei limiti sopportabili per la salute umana nel luogo di stasi temporanea, avvertono il cittadino. OBIETTIVI Tutelare fin da subito la salute dei cittadini lucani Poter avvertire i cittadini immediatamente di eventuale presenza di H2S nella zona, evitandone l'inalazione. Nota: Le informazioni scientifiche contenute nella presente proposta sono estrapolate da ricerche di Maria Rita D’Orsogna e Thomas Chou, Department of Mathematics, California State University at Northridge, Los Angeles, CA 91330-8313, Department of Biomathematics, David Geffen School of Medicine, University of California, Los Angeles, CA 90095-1766. Dated: January 14, 2010. (fonte Gabrile Di Sasio)
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RIONERO IN VULTURE. PROGETTO ACCOGLIENZA ALL’I.I.S.S. “GIUSTINO FORTUNATO” CON UNA PARTITA DI CALCIO ALLO STADIO CORONA
Rionero in Vulture Nell'ambito del progetto accoglienza si è disputato un triangolare di calcio fra i tre Istituti di Rionero, il Liceo scientifico, Scienze Umane e Artistico-Classico. Il folto pubblico, costituito dagli alunni, ha accolto piacevolmente le parole del dirigente scolastico, prof.ssa Antonella Ruggeri che ha salutato tutti i ragazzi di prima, al loro ingresso ufficiale nella scuola superiore. Nell'intervallo, tra una partita e l’altra, gradita esibizione del team di Step coreografato che ha favorevolmente stupito tutti i presenti, raccogliendo applausi e gradimento da parte di tutti. Lorenzo Zolfo
Le foto riprendono una foto di gruppo delle squadre partecipanti ed un momento del team di step coreografico. 9
ALAD/FAND Associazione Lucana Assistenza Diabetici (ONLUS) Ente Morale D.M. 20 settembre 1993 – Membro I.D.F. International Diabetes Federation C/o Centro Diabetologico A.O. San Carlo – Potenza- Padiglione E Piano 0 tel-fax 0971 613123 alad@ospedalesancarlo.it
In Basilicata quasi 7 cittadini su 100 hanno il diabete, secondo ISTAT 2012 - Il 4 ottobre, a San Mauro Forte (Mt) la ALAD-FAND Basilicata con l’Associazione Nasce un Sorriso e la C.R..I. (Croce Rossa Italiana) organizzano la 29^ giornata nazionale per il diabete, campagna volta a sensibilizzare la popolazione e le istituzioni sulla malattia, che è ormai considerata una vera e propria “epidemia”. Analoga manifestazione si terrà il giorno 6 ottobre a Castelluccio Superiore, organizzata dalla Associazione Tre Valli Lagonegrese. Sono oltre 3.200.000 le persone con diabete nel nostro Paese, il 5,5% della popolazione; quasi 40.000 in Basilicata, secondo i dati ISTAT 2012. In provincia di Potenza si stimano circa 28.000 persone con diabete, e in provincia di Matera punte di 12.000; senza contare tutti coloro che hanno la malattia ma ancora non lo sanno. Dalle 16,00 alle 19,00 nelle Sale consiliari del Comune di San Mauro Forte sarà possibile ricevere informazioni sul diabete e verificare il proprio livello di rischio della malattia. Inoltre, nell’ambito dell’iniziativa FAND “Un sor…riso per il diabete”, si potrà contribuire alla lotta alla malattia acquistando 1 kg di riso. “Nel 1985, quando è stata istituita la VULTURE MAGAZINE
giornata nazionale FAND per il diabete, dal nostro fondatore Roberto Lombardi, lo scopo era quello di far parlare di diabete nelle piazze delle principali città italiane, per far conoscere una malattia a molti poco nota e sensibilizzare le istituzioni”, spiega Egidio Archero, presidente nazionale FAND. “Dopo quasi 30 anni, lo scopo dell’iniziativa non è cambiato. La FAND annovera ora oltre cento Associazioni di persone con diabete ed è stata protagonista, al fianco delle società scientifiche e delle altre componenti del mondo del diabete, di un percorso che ha portato a livelli elevati di assistenza e di cura. Da allora infatti il nostro paese si è dotato di una legge, la 115 del 1987, che tutela le persone con diabete, e recentemente, il 7 febbraio 2013, del Piano nazionale per la malattia diabetica, già recepito da diverse regioni, che delinea strumenti e iniziative volti a favorire prevenzione, assistenza e cura della malattia. Auspichiamo che la crisi economica e la necessità di razionalizzare la spesa sanitaria non mettano in discussione quanto fatto finora, in particolare la rete delle strutture diabetologiche, fiore all’occhiello della sanità italiana - come purtroppo pare stia avvenendo in regioni come Veneto e Marche -, e la qualità delle cure, indispensabili per la persona con diabete. Iniziative come la giornata nazionale FAND, offrono l’occasione ideale per continuare l’opera di sensibilizzazione delle istituzioni e dell’opinione pubblica allo scopo di tutelare le persone con diabete” conclude Archero. Potenza, 30 settembre 2013 ALAD-FAND Basilicata Il Presidente Dr. Antonio Papaleo
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‘MODA SPOSI SHOW’ A RAPOLLA
Ancora un riuscito evento dedicato alla bellezza presso l’appariscente e grazioso scenario del giardino all’aperto dell’Irish Pub Mango’s Tropical di Donato Ambrosio a Rapolla, con la kermesse ‘Moda Sposi Show’, con in anteprima alcune nuove collezioni di abiti da sposi e abbigliamento di tendenza. Curata e organizzata con la fattiva collaborazione di alcuni sponsor, tra cui le parrucchiere del posto ‘Le Gemelle M & G’ con estrose acconciature, fiori e piante ‘Arcobaleno’ (Melfi) e il coordinamento e le coreografie di Angela Capacchione, con la presentazione di Antonio Petrino. Protagonisti i defilè promozionali delle anticipazioni modelli 2014 di abiti da sposa e sposo a cura della stilista Savi con atelier a Melfi con in evidenza la creatività e la cura dei dettagli per ben figurare per il giorno più bello con l’arte lucana in primo piano, inoltre in bella mostra gli abiti fashion del punto vendita Bibop della cittadina normanna (oltre a calzature e accessori), con prodotti in linea con le nuove tendenze e sempre originali. Non sono mancati i momenti di spettacolo, con ospite la vincitrice del festival musicale ‘Melfincanto 2012’, la giovane cantante Concetta Arianna Prota e un’altra artista partecipante Anna Maria Vurchio. Applaudita l’esibizione al violino della giovanissima 14enne Lisa Fasano e le tre simpatiche e piccole damigelle Aurora, Francesca e Martina. Un’ennesima occasione per ammirare ambiziose aspiranti modelle e indossatori in una serata di gala con l’opportunità di scoprire in esclusiva alcune prossime novità per una tipologia di evento sempre capace di attirare interesse e pubblico.
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VENOSA 11 SETTEMBRE 2013. CONTRADA BOREANO. C.R.I. COMITATO ALTO-BRADANO. BASTA UN PO’ DI ACQUA PER RENDERE FELICI GLI IMMIGRATI AFRICANI
Venosa. Lo scorso 11 settembre 2013 nella Contrada Boreano, La Croce Rossa Italiana, Il Comitato Locale Alto Bradano (comprendente i Comuni di Venosa, Palazzo San Gervasio, Maschito e Ginestra), presieduto dall'ispettore Sergio Labriola di Ginestra, con alcuni volontari (Lina Lopez, Vito Luongo, Giuseppina Pugliese, Roberta Deputato, Elio Mangino e Antonio Albani di Maschito, Antonio Granolla e Vittorio Bochicchio di Ginestra) ha portato un' po' di sollievo ai circa 1100 africani (che provengono dall'Algeria, Costa D'Avorio, Ghana, Bourkina Faso, Sudan e Marocco) con l’approvigionamento di acqua gentilmente concessa dalla fonte Lilia di Atella.
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lavoro. Durante l’ imbrunire sono in tanti a raccogliersi in preghiera secondo la loro religione.Anche la Caritas Diocesana, presieduta dal dott. Peppino Grieco, presente proprio in serata col Vescovo Mons. padre Gianfranco Todisco, per tre volte la settimana non fa mancare, con la collaborazione di alcuni volontari, sacchetti alimentari contenenti olio, latte,pane, lenticchie,tonno e soprattutto riso. Lorenzo Zolfo E' stato un vero e proprio assalto, come se arrivasse la manna dal cielo. Eppure si trattava solo di acqua. Non tutti lavorano, solo poche giornate alla settimana, per fine mese molto probabile prendono altre strade. Chi può compra pecore e galline per cibarsi di latte e uova. Alcuni hanno bisogno di aiuto sanitario per dolori allo stomaco, alle spalle ed occhi arrossati (che la C.R.I. non fa mancare con l'arrivo a giorni alterni di infermieri e medici). Yacouba dal Burkina Faso si trova a Venosa dall’8 agosto ha lavorato solo tre giorni, il tempo lo passa con passeggiate, pensa a fine mese di cambiare regione”. Bara sempre del Burkina Faso ha chiesto: “un paio di scarpe”. Issaka è stato fortunato è riuscito a lavorare una settimana e sta in questo posto da 15 giorni, proviene da Casal di Principe (Ce). Seth dal Ghana ha riferito: “ non lavoro perché ho problemi di salute, vengo curato dalla Caritas e C.R.I. di Venosa”. Nufu abita a Vicenza dove frequenta una scuola superiore, è venuto a Venosa da circa un mese per quadagnare alcuni soldi con la raccolta del pomodoro. Guene dalla Burkina Faso non ha fatto nessun giorno di lavoro, da circa un mese, in compenso non gli manca il riso e la pasta donati dai volontari. Natale del Ghana da 5 anni risiede a Venosa, per tirare vive di lavoro nelle campagne, ha 3 cani e non li abbandona. Abdu Burkina Faso ha lavorato solo pochissimi giorni a fine mese ritorna a Bergamo, dove vive, per frequentare corsi di formazioneVULTURE MAGAZINE
Le foto riprendono momenti di consegna dell’acqua da parte della CRI Alto Bradano di Venosa ed il vescovo della Diocesi insieme ai volontari della CRI ed ospiti africani.
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VENOSA 15 SETTEMBRE 2013. UN SUCCESSO IL QUADRANGOLARE DI CALCIO “FUORI DAL GHETTO” CON LA PARTECIPAZIONE DEGLI IMMIGRATI AFRICANI
Venosa. Lo scorso 15 Settembre allo stadio “Michele Lorusso” di Venosa si è disputato il primo torneo dell’accoglienza “Fuori dal Ghetto”. Con la lieta collaborazione delle società calcistiche A.S.D. Oraziana Venosa e A.S.D. Calcio Venosa, e con il patrocinio del Comune di Venosa. L’iniziativa scaturisce nell’ambito del progetto di solidarietà nei confronti dei braccianti agricoli africani ( provenienti da cinque Stati: Burkina Faso, Costa D’Avorio,Ghana, Marocco, Algeria e Sudan per un numero che supera le mille unità) impegnati fino a pochi giorni fa nella raccolta del pomodoro in contrada Boreano a pochi km da Venosa. Altre associazioni di Venosa (Accademia dei Rinascenti (Venosa), Il Dubbio (Venosa), Osservatorio Migranti Basilicata e Rete VULTURE MAGAZINE
Campagne in lotta ), per rendere meno noioso il tempo libero di questi immigrati, hanno promosso altre attività, ancora in corso a Boreano, sono la scuola di italiano, l’assistenza e l’informazione legale, assistenza sanitaria, cineforum. Tutte le attività sono volontarie e autoorganizzate dalle associazioni locali con il supporto di volontari esterni, mentre per il materiale logistico ci si affida alla generosità dei singoli cittadini e delle attività commerciali. Ritornando all’appuntamento sportivo, tra gli interventi effettuati nel corso del lungo pomeriggio sportivo, viene segnalato quello del portavoce dell’Associazione “Il Dubbio”, Enzo Briscese: “Bisogna rendere effettuale un percorso di cambiamento attraverso la costruzione di un rapporto orizzontale tra Italiani ed Africani basato sulla collaborazione e sulla elaborazione comune dei percorsi da seguire. La partita di calcio rappresenta, in questo senso, un momento importante di incontro e conoscenza collettiva finalizzati ad una inclusione reale di questi nostri fratelli così duramente segnati dalle dure condizioni di lavoro e da tutte le precarietà ad esso legate.”
Da evidenziare il bellissimo messaggio di uno dei maggiori coordinatori del Progetto Boreano- Mimmo Perrotta: “L’auspicio delle associazioni è sicuramente che le politiche delle istituzioni locali sul tema del lavoro dei 13
braccianti stagionali stranieri cambino: certo è un problema difficile da risolvere, ma non è impossibile organizzare un’accoglienza dignitosa per i lavoratori stagionali, presenti sul territorio per soli due mesi all’anno, e non è impossibile coinvolgere i centri per l’impiego e organizzare il collocamento e il trasporto di questi lavoratori cercando un’alternativa concreta al caporalato, che oggi domina incontrastato nelle campagne.”
In chiusura le premiazioni dei partecipanti i saluti ed una chiosa da parte di uno dei singoli volontari collaboratori del “Progetto Boreano”, nonchè tra i promotori dell'evento sportivo Michele Di Biase: “Un forte ringraziamento a tutte le associazioni e a tutti i volontari per la realizzazione del progetto di Boreano, nel quale si colloca anche la straordinaria manifestazione calcistica di oggi, alle società di calcio e agli sponsor commerciali per la collaborazione, e a tutta la cittadinanza che ha sempre risposto positivamente. In più sottolineo l'azione di volontariato messa in campo che va a sopperire all'assenza di una vera e forte politica dell'accoglienza degna di un paese civile, per non parlare della latitanza delle istituzioni nel contrastare il lavoro senza diritti, il caporalato, il dominio incontrastato della grande distribuzione e delle multinazionali della trasformazione nel regolare al ribasso il costo del prodotto alla fonte, e l'asservimento della manodopera agricola da parte dei coltivatori sia piccoli che grandi per salvaguardarsi gli utili.”Per la cronaca si aggiudica questa prima edizione del Torneo di calcio “Fuori dal Ghetto” l’A.S.D. Calcio Venosa con due VULTURE MAGAZINE
risultati netti: 2-0 nella gara con la Juniores Oraziana Venosa, e 5-0 nella gara con i Lavoratori Burkina Faso. Viene premiato all’unanimità come miglior calciatore del torneo l’ottimo realizzatore della squadra Lavoratori Burkina Faso: Sare Yacouba. Le formazioni partecipanti sono le seguenti: Lavoratori Burkina Faso: Bance H., Guebre, Lengane, Zampou, Comanda, Guene, Sare, Bance A., Guengane, Yabre, Ginko, Gouem I., Djebre, Bance N., Noufou, Bance I., Gouem W., Sidiki, Nonni All. Bance M. A.S.D. Oraziana Venosa:Briscese, Lovaglio, Talucci, Manieri F., Caggiano, Manieri E., Malizia, Restaino, Penza, De Gregorio, Lani, Gallo. All. Lotano Juniores Oraziana Venosa:Talucci Al., Zullino, Di Gilio, Talucci An., Coviello, Volante, Iurino, Manieri, Martino, Gallo, Maiorella, Montanarella. All. Genosa A.S.D. Calcio Venosa:Murgante, Rosa, Angelicchio, Di Biase, Adorno S., Scarcella, Novelli, Adorno G., Dell’Arso, Ben Ammar, Manieri, Di Tommaso, Griesi, Gammone, Pellegrino, Cocco, Paolino, Minutiello. All. Ferrenti. Lorenzo Zolfo
La foto ritrae premiazione capitano della squadra vincitrice Calcio Venosa, Di Tommaso e l'allenatore dei L.Burkina Faso Bance M.
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E basta con questo potere salvifico assegnato al petrolio lucano
Onestamente, non se ne può più di questa bugia colossale che dopo 60 anni di estrazioni minerarie, e dopo 30 anni di investimenti nella politica economica industriale, a discapito dell’agricoltura, del turismo e delle piccole e medie imprese lucane, vede la Basilicata primeggiare nella disoccupazione (quella giovanile è circa il 30%), nell’emigrazione (2,8 lucani ogni mille abitanti se ne vanno dalla Basilicata) e, secondo l’Istat, nel triste primato di regione più povera d’Italia.
Prima ci si è messo il direttore di “Nomisma Energia”, Davide Tabarelli: ha accusato gli ambientalisti di bloccare (?) investimenti per 5 miliardi di euro, di far perdere migliaia di posti di lavoro e di non essersi accorti che il petrolio non inquina. Dimenticandosi, il caro Tabarelli, che lui è l’ultimo a dover prendere la parola perché Nomisma Energia è una società di servizi e consulenze per le compagnie minerarie; VULTURE MAGAZINE
che è riconosciuto a livello internazionale che la filiera del petrolio è cancerogena; che il più grande centro oli d’Europa realizzato a Viggiano, in Basilicata, 18 mila mq. di superficie, costato 16 anni fa l’equivalente di circa 1 miliardo di euro, ha finora dato occupazione ad appena 57 lucani. Dunque, con altri 5 miliardi di investimenti daremmo occupazione ad altre 200 persone? Ma si rende conto del paradosso che oramai contiene uno sviluppo economico incentrato sullo sfruttamento massivo dell’energia fossile, con ingenti capitali e scarso ritorno collettivo? Con una cifra del genere investita nelle piccole e medie imprese lucane, magari rese energeticamente autonome dal fossile e dalla rete elettrica Terna, l’occupazione sarebbe esponenziale e forse ripopoleremmo questa regione, anziché desertificarla. Poi ci si è messo, al Meeting di Rimini di Comunione e Liberazione, addirittura il presidente dell’Eni, Giuseppe Recchi: su una società come quella del cane a sei zampe, che fa ricavi da 127 miliardi di euro, che estrae giornalmente circa 2 milioni di barili di greggio e, annualmente, più di 100 miliardi di mc. di gas in tutto il mondo, coglie l’occasione per far sapere alla nazione (e alla Compagnia delle Opere) che il «petrolio lucano salverà l’Italia».
Per chi non lo sapesse, il greggio lucano è esiguo. A dispetto del luogo comune che lo definisce artatamente il “più grande giacimento d’Europa in terraferma”, vanta invece appena mezzo miliardo di barili (è la stima del giacimento secondo lo stesso 15
Tabarelli e la stessa Eni). È un petrolio di pessima qualità in quanto è strapieno di zolfo, mercaptani e altre gravi sostanze inquinanti e cancerogene, per cui è ottimo per fare bitume e composti azotati, ma non benzina. Con i suoi 91 mila barili al giorno (il 4,5% dei barili estratti dall’Eni) e il suo miliardo di mc. annui di gas (l’1% del gas trattato dall’Eni) gli idrocarburi lucani coprono appena il 6% del fabbisogno nazionale e annuale di petrolio e circa l’1,5% di quello del gas. Tradotto in cifre comprensibili per tutti, parliamo di appena 16 giorni di consumi di petrolio e appena 4,5 giorni di riscaldamento delle famiglie italiane in pieno inverno, per cui, non si capisce quale ritorno avrebbe la nazione nel rendere un colabrodo questa regione che, invece, è sicuramente uno dei più importanti e significativi bacini idrici europei, le cui acque danno da bere e da “mangiare”, nel Meridione, a milioni di persone, milioni di capi di bestiame e milioni di ettari di terreno. E allora, oltre al fatto acclarato che l’Eni ha in Basilicata ha una specie di patente di corsa che le consente di perforare in barba a ogni regola sociale, dato che non la ferma nemmeno la vicinanza di un ospedale né il rischio di inquinare irreversibilmente le sorgenti e i bacini idrici dei fiumi lucani, perché tanto interesse per questa pozzanghera di giacimento petrolifero? Un motivo l’abbiamo già capito: svuotano i giacimenti per fare poi speculazione e business con lo stoccaggio di gas. Per l’altra, stiamo ancora aspettando una risposta, sia dall’Eni che dal ministro per lo Sviluppo economico: in Basilicata l’Eni ha dei pozzi che sono dichiarati per l’estrazione di gas, ma insolitamente inquinano col petrolio. Fondi neri ed evasione fiscale?
Eni e veleni, Scaroni rispondi Le domande del M5S alla multinazionale del petrolio
di Redazione Basilicata24
Eni e veleni. È alla multinazionale del fossile che andrebbe assegnato il tormentone della pubblicità Rai … “di tutto di più”. Con poteri assoluti di pubblicità occulta, sottoforma di finti articoli di cronaca sui vari quotidiani nazionali, mentre sono nella realtà veri e propri messaggi pubblicitari ben pagati http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/08/leni-nonbada-a-spese-per-linformazione-sua-agenzia-distampa-perde-18-milioni/648242/, la società
del Cane a sei zampe imperversa sbattendosene di regole e ambiente, anche grazie a stuoli di geologi pronti ad affermare il tutto e il contrario di tutto http://www.beppegrillo.it/listeciviche/liste/matera/D oglioni%20GdM%2027_5_2012.pdf.Le sue
piattaforme si incendiano e si inabissano nei mari di tutto il mondo (risparmiano sulla sicurezza?), e colonizzano il Mediterraneo, grazie ai buoni rapporti coi governi e con i ministri (http://www.verdi.it/notizieverdi/item/30543-con-ildecreto-passera-e-gia-far-westtrivelle.html?tmpl=component&print=1).Le
sue trivelle sulla terraferma perforano dovunque c’è una convenienza economica, sbattendosene di creare rischi alla salute e paure sociali
http://www.ilfattoquotidiano.it/2013/07/18/terremot o-no-triv-in-regione-4000-firme-controperforazioni/660220/ e rischi ambientali
anche Vito Petrocelli Portavoce M5S Senato
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irreversibili
http://altocasertano.wordpress.com/2013/04/09/
69040a/. L’Eni perfora a 800 metri da un ospedale, a 300 da un paese, a 2 km. da una diga, dentro gli alvei dei fiumi, lungo le faglie sismogenetiche, non rende pubblici i piani ingegneristici, usa acidi 16
tossici http://www.dorsogna.blogspot.it/2013/09/labasilicata-acidizzata.html e se ne frega
del rischio di inquinare la catena alimentare umana dato che perfora indisturbata, nel silenzio di amministrazioni regionali e comunali e di enti di controllo, lungo le aree di ricarica delle sorgenti dei fiumi. “Scaroni rispondi”, rivolto all’ad dell’Eni, Paolo Scaroni, c’è sembrato per questo il minimo atto dovuto, partendo da una serie di domande utili a comprendere come la multinazionale italiana si rapporti con i cittadini, l’ambiente e le risorse primarie dei territori.1 - Quali studi indipendenti l’Eni vanta per giustificare l’uso di sostanze tossiche e nocive nel sottosuolo italiano; le perforazioni e la reiniezione di acqua di strato ad alta pressione in aree sismiche, in aree di ricarica dei bacini idrici del sottosuolo e in prossimità di centri abitati, attività sociali e aree coltivate? 2 - Che fine fanno le migliaia di tonnellate annue di rifiuti prodottI da una piattaforma marina o da una trivella in terraferma e se esiste un registro dei fanghi e dei rifiuti petroliferi? 3 – perché non sono pubblici i piani ingegneristici dei singoli pozzi in terra e mare? 4 – come si spiega un costo del 33% più alto del prezzo del gas in Italia, rispetto a paesi come l’Inghilterra, la Germania e il Belgio che hanno condizioni commerciali, strutturali e di regolamentazione dei prezzi al dettaglio simili all’Italia? 5 – chi paga i danni delle emissioni climateranti e inquinanti? 6 – se non ritiene di dover rallentare la corsa alla perforazione selvaggia nel Mar Mediterraneo e in aree dagli ecosistemi delicati, come le pianure e l’Appennino italiani, dato che oggi è possibile abbattere significativamente l’apporto del fossile alla produzione di energia elettrica? 7 – se risponderà alla denuncia fatta dal M5S in Aula al Senato sul sospetto di costituzione di fondi neri in Basilicata nei pozzi dichiarati a gas, ma che inquinano col petrolio? (M5S Decima commissione Industria, turismo e commercio)
Senato
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della
RIONERO IN VULTURE. 23 SETTEMBRE 2013. L’ISTITUTO ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE “GISTINO FORTUNATO” TRA LE SCUOLE PRESENTI A ROMA AL QUIRINALE ALLA PRESENZA DEL PRESIDENTE DLLA REPUBBLICA GIORGIO NAPOLITANO ALL’INAUGURAZIONE DELL’ANNO SCOLASTICO
Rionero in Vulture. Alla cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico avvenuto lunedì scorso 23 settembre a Roma presso il Cortile d’Onore del Quirinale, alla presenza del Capo dello Stato Giorgio Napolitano e del Ministro della Pubblica Istruzione, Maria Chiara Carrozza, una prassi ormai consolidata da tanti anni, tra le scuole presenti, c’era anche l’Istituto Istruzione Secondaria “Giustino Fortunato” di Rionero in Vulture.
Repubblica,
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DISSESTO IDROGEOLOGICO: DA COSA DIPENDE?
Presenti il dirigente scolastico, prof.ssa, Antonella Ruggeri, i proff. Aurora Mosca e Gerardo Zandolino e gli studenti Garofalo Beatrice, Di Napoli Fabiana, Tancredi Giusy, Pietropinto Alessia, Gatta Donato. “Grande entusiasmo, emozione e gioia. Ci siamo trovati in una situazione che non abbiamo vissuto” hanno riferito sia i docenti, che gli alunni della cittadina fortunatiana. I Docenti hanno pienamente condiviso l’intervento del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano: “ La scuola negli ultimi anni ha sofferto ristrettezze provocate dalla crisi e ha sofferto, diciamo la verità, di incomprensioni e miopie, di rifiuti e tagli alla cieca, più che di una necessaria lotta contro innegabili sprechi, da parte dei responsabili della cosa pubblica”. La cerimonia è stata trasmessa come ogni anno in diretta su RAI 1 a partire dalle 16.45 nel corso della trasmissione “Tutti a scuola”, presentata da Fabrizio Frizzi. Lorenzo Zolfo
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Il dissesto idrogeologico è l’insieme di quei processi (dall’erosione alle frane) che modificano il territorio in tempi relativamente rapidi o rapidissimi, con effetti spesso distruttivi sulle opere, le attività e la stessa vita dell’uomo. Da cosa dipende? Abusivismo edilizio, estrazione illegale di inerti, disboscamento indiscriminato, cementificazione selvaggia, abbandono delle aree montane, agricoltura intensiva: sono questi i fattori che contribuiscono in maniera determinante a sconvolgere l’equilibrio idrogeologico del territorio. Il nostro paese è un territorio estremamente fragile, in cui semplici temporali provocano continui allagamenti e disagi per la popolazione, per cui il rischio frane e alluvioni interessa praticamente tutta l’Italia e nello specifico 2 comuni su tre. Le cause vanno ricercate soprattutto nella pesante urbanizzazione e nella speculazione edilizia: fenomeni che dal passato ad oggi hanno avuto un forte impatto negativo. Se al Sud la costante aggressione al territorio continua a manifestarsi principalmente con l’abusivismo edilizio, al Centro-nord si eseguono interventi di gestione dei fiumi che puntano su infrastrutture rigide come ad esempio la realizzazione di argini pensati senza un serio studio sull’impatto a valle, alvei cementificati, escavazione selvaggia, il tutto senza tener conto delle dinamiche e degli habitat fluviali. Soprattutto, troppo spesso le opere di messa in sicurezza si trasformano in alibi per continuare a costruire nelle aree di esondazione. Circa due Comuni su tre, 18
infatti, hanno nel proprio territorio abitazioni in aree di golenali, in prossimità degli alvei e in aree a rischio frana. In un terzo dei casi si tratta addirittura di interi quartieri. Per ridurre i danni antropici è necessario avviare una politica programmatoria e di pianificazione della difesa del suolo partendo da una serie di indagini dettagliate delle aree; ciò permetterà lo studio delle condizioni generali di rischio e quindi maggiori strumenti per la tutela del territoriale. LIFE WOLFNET: LA CONSERVAZIONE DEL LUPO
Il progetto Life wolfnet è finanziato dall’Unione Europea nell’ambito di Natura 2000, il principale strumento della politica dell'Unione Europea per la conservazione della biodiversità. L’obiettivo principale è quello di ridurre i fattori di rischio per il lupo, tutelare il suo sviluppo e sostenere la protezione e gestione della specie nel contesto appenninico; infatti il miglioramento dello stato di conservazione della specie consente di mantenere popolazioni stabili e vitali. Tra le minacce legate alla tutela e conservazione della specie nei territori interessati ritroviamo l’incremento del conflitto ai danni del lupo e ostilità nei sui confronti da parte degli allevatori e delle comunità locali; mortalità illegale tra cui il fenomeno del bracconaggio il quale è ancora attuale nei nostri Parchi; persistenza di rischi o sviluppo di nuove criticità sanitarie per il lupo poiché la presenza di popolazioni canine vaganti rappresentano, tramite interazioni dirette o indirette, fonte di rischio sanitario; disturbo antropico diretto o indiretto al lupo nei siti e nei periodi riproduttivi e VULTURE MAGAZINE
durante le diverse fasi del ciclo biologico. Life Wolfnet, attraverso una serie di azioni concrete,si propone di mettere in campo misure atte sia a tutelare e conservare la specie. Il progetto prevede una riduzione del conflitto lupo-bestiame attraverso la uniformazione, il coordinamento e l’attuazione del sistema di valutazione “danno- indennizzoprevenzione- mitigazione” basato sulle specifiche realtà ambientali; lotta al fenomeno della mortalità illegale (bracconaggio), riduzione dei rischi sanitari che possono influenzare negativamente le popolazione di lupo e dell'impatto delle attività umane che possono causare disturbo alla riproduzione e sopravvivenza della specie e infine la creazione un Network Istituzionale per l'unificazione delle procedure decisionali sulla gestione di questa specie al fine di realizzare misure di conservazione del lupo condivise dai membri di APE (Appennino Parco d'Europa). INFO http://www.lifewolf.net/
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QUALI GARANZIE PER I LAVORATORI LUCANI DEL CINEMA? Con una dotazione di 1 milione e 800 mila euro, l'Avviso Pubblico relativo al sostegno delle PMI operanti nel campo del cinema e dell'audiovisivo rappresenta il primo e importante riconoscimento della Basilicata come terra di sviluppo di un settore ormai strategico, in linea con la sua natura di terra variegata, creativa, ospitale. Il Bando, pubblicato il 12 agosto scorso sul BUR n.30, tiene conto, in particolar modo, delle risorse provenienti dalle grosse case di produzione in grado di capitalizzare investimenti pubblici e privati per la realizzazione di lungometraggi, ma non prevede vantaggi particolari per chi propone storie inerenti la Basilicata in rapporto alla sua antica storia o a vicende, seppur di fantasia, autoctone. Non sono previsti nemmeno sviluppo di sceneggiature originali relegando la Basilicata a mera risorsa paesaggistica, sfondo.
professionali. L'Avviso Pubblico assegna fino a 10 punti su 100 ai progetti che utilizzano Risorse Umani Locali, senza definire chi siano. In questo margine di interpretazione può collocarsi qualsiasi figura, provocando una marginalità pericolosa per gli addetti ai lavori lucani qualificati che sono definibili, in maniera univoca, come parte del cast tecnico e artistico principale nativo o residente in Basilicata. Favorire le produzioni aumentando le possibilità occupazionali necessita la chiarezza sui numerosi punti del bando per il quale, a quasi due mesi dall'uscita e ad un mese dalla scadenza, non è previsto uno specifico sportello; al silenzio telefonico degli uffici dell'Autorità di Gestione che lo ha compilato, si aggiunge l'assenza delle FAQ (Frequently Asked Questions).
Sono circa 60 i soci di Rete Cinema Basilicata che seguono con entusiasmo e fiducia il lavoro svolto fino ad ora dalla Lucana Film Commission, ma pretendono che la tutela dei professionisti e dei tecnici lucani qualificati diventi la mission principale della Fondazione. Nel dettaglio il Bando premia con ben 20 punti su 100 chi sceglierà di fare la post produzione sul territorio, senza contare che ad oggi non esistono in Basilicata strutture in grado di offrire un servizio del genere secondo i più alti standard VULTURE MAGAZINE
Rete Cinema Basilicata
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MONTICCHIO LAGHI 22 SETTEMBRE 2013. SIPARIO SUL "FATA FESTIVAL" CON GIOVANI MUSICISTI ED IL CORO OBADHIA
Monticchio Laghi. A Monticchio Laghi, lo scorso 22 settembre è stato portato a termine il "Fata festival 2013". Iniziato il primo Settembre, a Palazzo San Gervasio e proseguito a Ripacandida, Genzano di Lucania, Venosa, si è concluso a Monticchio Laghi, nell’antica Abbazia di San Michele Arcangelo con il concerto dell'Orchestra G.A.I.A. e del Coro Obadhia.Tutto il programma musicale è stato curato da Giovanna D'Amato, direttrice dell'Ateneo Musica Basilicata, con il supporto dei cinque Comuni partecipanti, la Regione Basilicata, la Provincia di Potenza, Gal Sviluppo Vulture Alto Bradano, l'Apt e con la ricerca enogastronomica a cura dell'Unione Regionale Cuochi Italiani con l’obiettivo di valorizzare Comuni che restano un po’ lontani dai tradizionali percorsi turistici. “Perché sono difficili da raggiungere o perché-riferisce Giovanna D’Amato- nessuno ha mai pensato di poterci trovare qualcosa di interessante. E invece, in questa piccola e spesso ancora sconosciuta regione, capita di trovare dei capolavori che mai ti saresti aspettato di trovare lì. Come vecchie e nobili signore, nascondono all’interno dei vecchi centri abitati straordinari gioielli architettonici, capolavori che fanno il giro del mondo ma della cui esistenza spesso VULTURE MAGAZINE
noi lucani non sappiamo. E si tratta di capolavori che necessitano di restauri, di interventi, di fondi che ormai nessun ente ha. E così, anche per dare a questi Comuni qualche opportunità in più, è nata la prima edizione di Fata (Fuoco, Aria, Terra, Acqua), il festival itinerante che dal 1 al 22 settembre ha trasformato in contenitori di eventi luoghi sacri ( Santuario di San Donato di Ripacandida, gemellato con la Basilica superiore di Assisi, Chiesa dell’Annunziata di Genzano, Abbazia di Monticchio), castelli (Pirro del Balzo di Venosa) e pinacoteche ( D’Errico di Palazzo S.Gervasio). Sono stati proposti concerti e presentazioni di libri, ma anche degustazioni, sapori tipici di una terra e di una identità, quella delle popolazioni del Vulture e dell’Alto Bradano”. L’Orchestra G.A.I.A. diretta da Giovanna D’Amato in collaborazione con il coro Obadhia direttore Rocco Baccelliere, ha eseguito i seguenti brani: Hornpipe da Musica sull’acqua di J.F. Handel; Il cigno di C.Saint Saens; Il temporale da L’estate di A.Vivaldi; Ave Maria di F.Liszt; Danza ungherese n.5 in sol min. di J.Brahms;” Va Pensiero” coro dal Nabucco 8 in occasione 200° anniversario della nascita di G.Verdi); Thais Meditation di J.Massenet; Fratello Sole Sorella luna di R.ortolani; Ave Maria e Libertango di A.Piazzolla; Il pianista sull’oceano di E.Morricone; Coro a bocca chiusa da Madame Butterfly di G.Puccini; Variazioni per violoncello sul Mosè di G.Rossini; Gagliarda di C.Gesualdo da Venosa (in occasione del 400° anniversario del musicista di Venosa). Lorenzo Zolfo
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I JALISSE “SI RIMATERIALIZZANO” A PISTICCI
Per chi avesse voluto soddisfare la curiosità “Che fine hanno fatto i Jalisse?” (proprio come un libro che Valeria Ducato, nel 2011, ha dedicato al duo vincitore del Festival di Sanremo 1997) Alessandra e Fabio si sono “rimaterializzati” a Pisticci in occasione della nuova edizione del Dirupo d’Oro. Un ritorno allo spettacolo dal vivo – promosso dall’organizzatore di eventi Mario Bellitti che attraverso il Festival di Potenza ha costruito rapporti di collaborazione artistica- che soprattutto al Sud li ha visti assenti da qualche tempo a differenza del Nord dove lavorano in tanti progetti anche di carattere sociale, in collaborazione con la Fondazione Mike Bongiorno, con scuole, associazioni e gruppi di musica e cultura, ragazzi. Eppure se a 16 anni dal grande successo del Festival qualcuno li ha dimenticati e le ultime generazioni non li hanno mai conosciuti, la canzone vincitrice “Fiumi di parole” continua ad essere popolare. La Società Dante Alighieri ha voluto un sondaggio chiedendo agli italiani: “qual è la canzone che l’accompagna e che canta più spesso in estate?”. Risultato per tanti sorprendente: “Fiumi di parole” dei Jalisse ha ottenuto lo stesso numero di menzioni di “Se telefonando” di Mina, di “Ti amo” di Umberto Tozzi e de “L’italiano” di Toto Cotugno, per fare qualche raffronto. Nelle orecchie della gente quel motivetto è rimasto ben VULTURE MAGAZINE
impresso. Alessandra e Fabio ne sono fieri e in 16 anni hanno continuato un percorso artistico anche diverso dall’esperienza sanremese. In due (coppia autentica di vita), con la sensibilità e la professionalità rafforzate in anni di sperimentazioni e contaminazioni cultural-musicali, realizzano spettacoli live anche con un gruppo di 4 elementi. Un emozionante viaggio tra le nuove sonorità del duo che presentano alcuni loro brani come Vivo, Liberami, Tra Rose e Cielo e alcune tra le più belle canzoni del panorama italiano ed estero, da Lucio Battisti ai Procol Harum, da Jovanotti a David Bowie, con un omaggio a Eva Cassidy. L’ultimo lavoro,il video clip ufficiale dei Jalisse, TRA ROSE E CIELO – sottolinea il duo è dedicato a tutte le persone che ci hanno aspettato e che ci hanno seguito, per chi ci stima e per chi non ci conosce. Ringraziamo di cuore chi ha lavorato e creduto nei Jalisse:il poeta italo iracheno Younis Tawfik, Wolfgang, Helmuth e Manuel per la Siebenpunkt Records di Monaco, il team fantastico del Massive Arts di Milano, la spiritualità di Silvano ed Elena, le persone che hanno impreziosito il nostro cammino fino ad oggi come la Professoressa Rita Levi Montalcini, Giuseppina Tripodi, Nicolò Bongiorno figlio del grande Mike che ci premio nel 1997 con due leoni, e tutti coloro che hanno sentito nel loro cuore una bella sensazione nel sentire la voce e la musica dei Jalisse.E se la storia di Alessandra e Fabio continua ad appassionare con la domanda di partenza: “Che fine hanno fatto i Jalisse?”, forse vuol dire “Che fine abbiamo fatto noi tutti?”, nel senso di dare una ragione alle tappe della nostra vita. Ecco che possiamo affermare: “I Jalisse siamo noi”.
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URBINO 27-29 SETTEMBRE 2013. GIOVANI AMMINISTRATORI LUCANI, IL VICE SINDACO DI MASCHITO MICHELANGELO VOLPE ED IL CAPOGRUPPO DEL COMUNE DI PICERNO F.NICOLA RIVIELLO SELEZIONATI IN UN BANDO DELLA SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE SULL’EUROPA
Maschito. La Basilicata presente ad Urbino dal 27 al 29 Settembre scorso con il Vice Sindaco del Comune di Maschito Volpe Michelangelo e il Capogruppo del Comune di Picerno Francesco Nicola Riviello scelti in un bando della Scuola di alta formazione sull'Europa e gli enti locali aperta a giovani amministratori e imprenditori promossa dalla Regione Marche ANCI Parlamento Europeo Commissione Europea Comitato delle Regioni.Entusiasti i giovani amministratori. Il Capogruppo del Comune di Picerno Francesco Nicola Riviello: "E' stata un'esperienza di notevole rilevanza formativa, istituzionale e politica: il confronto con le altre realta' amministrative d'Italia ha consentito a tutti noi di affrontare e discutere di Europa enti locali e nuove prospettive nell'amministrazione della cosa pubblica. Il dialogo con rappresentanti delle istituzioni, funzionari ministeriali e personalita' di primissimo rango ha difatto rappresentato un momento di eccellente formazione ed esperienza sul campo. Dobbiamo saper cogliere le occasioni VULTURE MAGAZINE
offerte dall'Europa per cercare di uscire al più presto dall'attuale crisi economica, e’ stata l’occasione per conoscere a fondo le opportunità che l’Europa offre agli Stati Nazionali e i canali di finanziamento per ottenere i fondi europei. Ognuno dei 28 Paesi d’Europa – spiega il Vice Sindaco del Comune di Maschito Volpe Michelangelo trasferiscono annualmente all’UE proprie risorse economiche; soldi che dovrebbero ritornare totalmente in Italia, attraverso progetti europei creati sulla base degli obiettivi di sviluppo posti dall’Europa, ma che non arrivano più a noi per l’incapacità diffusa nel nostro Paese di progettare o gestire le procedure o realizzare le opere. Opportunità di sviluppo immense che l’Italia non è capace di sfruttare. Si rende perciò necessario un cambio di rotta, sia nella Pubblica Amministrazione sia nelle mondo produttivo, per non perdere queste possibilità di sviluppo. La presentazione della nuova programmazione europea 2014-2020, le nuove sfide della pubblica amministrazione, la promozione dei territori, la grave crisi delle istituzioni e le buone pratiche di governo: questi sono stati i temi attorno ai quali abbiamo discusso ed avanzato le nostre idee e proposte. Nel nostro intervento abbiamo piu' volte presentato le esigenze dei giovani amministratori nella realta' lucana: oggi chi decide di dedicarsi all'amministrazione dei propri comuni fa una scelta importante, sacrificosa ma estremamente fondamentale per il proprio percorso umano e politico. La presenza di giovani amministratori nei comuni italiani e' in netto aumento: questo rappresenta un trampolino di lancio straordinario non solo per la crescita dei nostri territori ma anche per la formazione di una nuova classe dirigente attiva e preparata." Lorenzo Zolfo La foto ritrae i due giovani ammnistratori di Maschito e di Picerno.
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106ma Rassegna Cinematografica “SAPORE DI CINEMA” da giovedì 3 a venerdì 25 ottobre 2013 PROLOGO Dopo alcuni mesi di “digiuno cinematografico” c’è voglia di tornare al “Lovaglio” per riassaggiarne la magica suggestione. E noi, consci di tale desiderio, abbiamo preparato un magnifico menù proponendo in questa rassegna quattro tra i migliori film d’essai godibili al momento. Speriamo, come sempre, di aver fatto un buon lavoro, in grado di ricevere i consensi che sempre hanno gratificato il nostro operato. Pertanto sedetevi comodamente a questa speciale tavola (c’è posto per tutti…) e gustatevi queste singolari e succulente pietanze dai gusti più svariati, ma con un condimento unico: hanno tutte uno spiccato… Sapore di Cinema !
L’INTREPIDO (giovedì 3 e venerdì 4 ottobre)
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“L’Intrepido”, diretto dal grande Gianni Amelio, ed interpretato da un insolito Antonio Albanese, è stato presentato alla Mostra del Cinema di Venezia di quest’anno con grande successo. Film dal tono velatamente fiabesco che si sofferma senza troppo disincanto sull'Italia disastrata di oggi e sull’amaro periodo che attraversa quella parte di lavoratori, quasi tutti, costretta a vivere quotidianamente sul filo del rasoio. Al centro della vicenda Antonio Pane, un disoccupato pronto a mille mestieri e spesso fa il 'rimpiazzo', cioè sostituisce gli assenti in qualsiasi tipo di attività; un giorno può essere muratore, in quello successivo tramviere, passa da cameriere a venditore ambulante, a uomo delle pulizie, pur di sopravvivere. Un uomo comune sul quale le tempeste si sono abbattute più volte, prima con la separazione dalla moglie che amava, poi dalla perdita del lavoro stabile e dalla necessità di affrontare l’emergenza quotidiana, accettando di buon grado qualunque lavoro gli si offra. Lo straordinario Antonio Albanese offre un’ulteriore grande prova di bravura anche in quest’opera, dimostrando la sua strabiliante duttilità di attore completo, capace di interpretare qualunque ruolo. Lo spettatore, abituato a conoscerlo in veste comica, satirica e drammatica, è colpito in questo film dalla dolcezza e dal lirismo del personaggio che interpreta. Un altro bel film del grande Gianni Amelio, sempre a suo agio nel rappresentare la tragedia umana che torna a raccontarci l'Italia di oggi attraverso la figura di un precario, mettendo in scena il dramma contemporaneo della maggior parte degli italiani senza lavoro fisso. Se ne trae una sensazione di tristezza, ma con un messaggio positivo e incoraggiante a non arrendersi mai.
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UNA CANZONE PER MARION (giovedì 10 e venerdì 11 ottobre)
“Una canzone per Marion”, diretto da Paul Andrew Williams, è un film gradevole, di stile tipicamente inglese, con un equilibrio perfetto fra dramma e commedia sentimentale-brillante. La trama racconta le vicende di una grande storia d’amore ambientata nella terza età e gli imbarazzi di chi non riesce ad esprimere i propri sentimenti. La storia ruota attorno ad Arthur e Marion, anziana coppia di coniugi che hanno condiviso un’intera esistenza, nonostante appaiano caratterialmente agli antipodi: lui è scontroso e irascibile, arrabbiato con il mondo intero, lei entusiasta e ottimista, positiva e socievole. Marion (Vanessa Redgrave) è una donna sul finire dei suoi giorni. Assediata da una malattia che non le lascia più molto tempo da vivere, possiede però ancora quella vitalità e quella freschezza condivisa da coloro che hanno saputo comprendere il valore della vita, continuando a partecipare alle attività di un coro amatoriale. Attraverso la musica e le sessioni di canto dirette dalla giovane e solare Elizabeth, l'obiettivo di VULTURE MAGAZINE
Marion sarà quello di concedersi e concedere le ultime energie a una passione in grado di alleviare il suo triste commiato dalla vita. Suo marito Arthur (Terence Stamp), incapace di cogliere le sfumature cromatiche dell'esistenza, è totalmente chiuso in sé stesso e impreparato ad affrontare la dolorosa separazione dalla sua storica compagna di vita. Ma a poco a poco, attraverso la scoperta della musica, ritroverà il senso dell’esistenza, imparando che essa è fatta di rapporti umani, riuscendo finalmente a mostrare affetto e a dare libero sfogo ai suoi sentimenti fino ad allora repressi. Un film che intenerisce nella sua aderenza alla realtà, commovente quanto può esserlo un film sulla vecchiaia, dove tutti arriveremo anche se ci sembra di esserne lontanissimi, e che fa riconciliare con quel cinema semplice, senza effetti speciali, fatto di storie toccanti. Ci insegna che… non è mai troppo tardi per aprirsi alla vita!
LA RELIGIOSA (giovedì 17 e venerdì 18 ottobre)
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“La Religiosa”, di Guillaume Nicloux, è tratto dall’omonimo romanzo di Denis Diderot. Francia, 1760. Nata da una famiglia borghese, Suzanne (Pauline Etienne) sogna di poter continuare ad assecondare il suo talento naturale per la musica e di integrarsi nel contesto sociale, ma i genitori troncano ogni sua aspirazione portandola in convento per divenire suora. Insofferente alle regole della clausura, Suzanne scopre di essere il frutto illegittimo di una relazione extraconiugale della madre e cerca in tutti i modi di sciogliere i voti e, quando l'amorevole Madre Superiora muore, si ritrova anche a subire angherie e umiliazioni da parte della sua sostituta. Su sua richiesta, Suzanne viene trasferita in un altro convento, dove la Madre Superiora (Isabelle Huppert) sviluppa per lei un'attenzione quasi morbosa e imbarazzante. Molte le tematiche trattate: dal tradimento all'espiazione, dal maltrattamento alla perversione. Il tutto celato da un paradossale quanto verosimile istinto di conservazione del genere umano, evidenziando che un velo non basta a coprire le proprie colpe o a far tacere i propri istinti. Il quadro della vita religiosa certamente è impietoso e la descrizione delle regole del suo universo comunica quella sensazione di angoscia e di tormento provate dalla protagonista, le cui scelte vengono dettate da imposizioni e ricatti morali ai quali si ribella, nell'affannosa ricerca di una libertà che riaffermi se stessa in un mondo che non prescinde affatto dall’amore verso Dio. Il film può anche essere letto come manifesto di una liberazione femminile e un incitamento all’autodeterminazione delle donne. La narrazione filmica è molto scorrevole e il lavoro risulta pregevole, anche nella ricostruzione ambientale e nei costumi fine ‘700.
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UNA FRAGILE ARMONIA (giovedì 24 e venerdì 25 ottobre) Peter (Christopher Walken), Robert (Philip Seymour Hoffman), Juliette (Catherine Keener) e Daniel (Mark Ivanir) suonano il violino insieme da una vita, condividendo la passione per la musica e calcando le scene dei migliori palcoscenici di New York. Per 25 anni essi hanno suonato insieme dando vita ad un celeberrimo quartetto d’archi. Per tutto questo tempo i quattro musicisti sono stati una cosa sola, fin quasi ad annullare le rispettive personalità in un’entità unica. Ma quando Peter, affetto da un precoce morbo di Parkinson, è costretto ad abbandonare la professione, qualcosa esplode all’interno del sodalizio che sembrava indistruttibile, cementato, oltre che dalla comune passione per la musica, dall’amore, dall’affetto e dall’amicizia. Le personalità dei singoli, a lungo represse, improvvisamente reclamano rivincite: “ego” competitivi tendono a imporsi e gli scontri diventano inevitabili. Presto il confronto travalica i confini professionali e per la prima volta in tanti anni di carriera le diverse ambizioni e l'inatteso esplodere di passioni incontrollabili, mettono in pericolo la lunga amicizia e collaborazione rovinando così l’equilibrio e l’armonia fra i componenti del quartetto. Il film “Una fragile armonia” del regista Yaron Zilberman si rivela una vera perla, sia per il soggetto che per l’ interpretazione, e gli attori ci stupiscono per la perfetta rappresentazione di personaggi complessi e dalle mille sfaccettature. Un film misurato, maturo, intenso e capace di emozionare profondamente, che, grazie alla magia del Quartetto per archi n° 14 di Beethoven, ci regala un finale che si riconcilia con una grande cinema intimistico, simbolico e profondissimo.
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ANT – Solidarietà a Castel Lagopesole
Grande risposta di solidarietà per l’evento organizzato dall’ANT nel castello di Lagopesole, con la partecipazione di autorità civili, militari, religiose e di un pubblico numeroso. La raccolta fondi, organizzata nell’ambito dei festeggiamenti del 35° anno della fondazione, ha avuto esiti che hanno superato ogni aspettativa: 12.000 euro è la cifra raccolta, e sono ancora in corso donazioni da parte di privati e di attività commerciali del territorio.
“Un avvenimento di eccezionale importanza - dichiara Giovanni Imbrogno, delegato dell’Ant di Potenza – sia per la divulgazione del progetto Ant inerente l’assistenza domiciliare, completamente gratuita, agli ammalati oncologici in fase critica, sia per quanto riguarda l’aspetto economico che ha raggiunto vette mai raggiunte fino ad oggi. Sono lieto di ringraziare quanti hanno contribuito al successo di questa iniziativa, con donazioni o mettendo a disposizione a titolo gratuito tempo, impegno e abilità professionali. L’iniziativa nasce per interessamento di Antonio Secci di Lagopesole che ha VULTURE MAGAZINE
sottoposto l’idea al Generale Vincenzo Procacci, Comandante della Legione Carabinieri di Basilicata, il quale ne ha condiviso appieno il nobile fine e ha contribuito alla realizzazione dell’evento in tutte le sue fasi. Ai due attori principali di questo progetto, alla Fanfara del 10° Battaglione dei Carabinieri “Campania” - che ha eseguito il concerto “cuore dell’evento, va il primo e sentito ringraziamento dell’ANT e mio personale.
Ringrazio altresì: Carabinieri; Guardia di Finanza; Polizia di Stato di Potenza e sede ANPS di Caggiano (Salerno); Corpo Forestale dello Stato; Vigili del fuoco; Regione Basilicata; Provincia di Potenza; Comune di Avigliano; Agenzia del Demanio; APT Basilicata; Proloco Castel Lagopesole; Croce Rossa Italiana regionale e provinciale; Protezione Civile; Comunità Montana Alto Basento; IRCCS CROB (Istituto di Ricerca e Cura a carattere Scientifico; Comando Vigili urbani comune di Avigliano; Eva Bonitatibus, coordinatrice della serata. Un ringraziamento particolare va a Monsignor Agostino Superbo, vescovo metropolita dell’Arcidiocesi di PotenzaMuro Lucano-Marsico Nuovo, che con la sua presenza ha aggiunto valore all’evento e a quanti hanno contribuito al successo di questa iniziativa, con donazioni o mettendo a disposizione a titolo gratuito tempo, impegno e abilità professionali”. Giovanni Imbrogno delegato Ant di Potenza 28
Lo scopo dell'associazione è di assistere i sofferenti di tumore senza alcuna spesa a loro carico, grazie alle offerte spontanee della gente. L'ODO, Ospedale Domiciliare
L’ANT A POTENZA L’associazione vede la nascita nel 2001 a Potenza. L’ammalato in genere, e quello oncologico in particolare, per le cure preferisce rimanere nel proprio domicilio, nel suo ambiente, tra i suoi effetti, circondato dall’amore della famiglia. Il progetto di assistenza prevede infatti che sia l’ospedale a spostarsi dall’ammalato e non viceversa. In questo modo risultano contenuti anche i costi sociali di degenza e si rendono disponibili posti letto necessari per altre patologie. Lo staff è composto da 3 medici, 2 infermieri e una psicologa, che prestano assistenza tutti i giorni dell’anno 24 ore su 24, per combattere l’indifferenza e la solitudine che la malattia comporta. L’associazione conta su una sovvenzione con l’Azienda Sanitaria locale, pari al 30% dei costi sostenuti. La copertura totale delle spese viene reperita grazie all’impegno dei tanti volontari, attraverso manifestazioni che prevedono raccolta fondi, con pranzi e cene di solidarietà, con le campagne ricorrenti nelle festività pasquali e natalizie, oltre alle donazioni spontanee di familiari e amici degli assistiti. BREVE STORIA DELL’ANT L’Ant, Associazione Nazionale Tumori, nasce nel 1978 a Bologna come Associazione nazionale per lo studio e la cura dei tumori solidi, per volontà del Prof. Franco Pannuti, all’epoca Primario di oncologia dell’Ospedale Sant’Orsola – Malpighi, si trasforma poi in Fondazione nel dicembre 2002.
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Oncologico della Fondazione ANT Italia, è l'ospedale che va a casa del paziente e le prestazioni non sono da meno di quelle di un reparto specialistico di un ospedale tradizionale. L’Ant, infatti, rappresenta la più' grande realtà' no profit italiana nell'ambito delle cure palliative domiciliari. La Fondazione ANT da oltre trent'anni garantisce assistenza socio-sanitaria gratuita a domicilio ai Sofferenti di tumore in 9 regioni d'Italia e, in base alle risorse reperite sul territorio, offre progetti di prevenzione oncologica gratuita. Il credo dell'ANT è sintetizzato dal termine "Eubiosia" (dal greco, "la buona vita") intesa come insieme di qualità che conferiscono dignità alla vita, sino all'ultimo respiro. ANT porta infine avanti attività di ricerca e organizza corsi di formazione rivolti a volontari e professionisti. L'attività della Fondazione rappresenta la più ampia esperienza al mondo di assistenza socio-sanitaria domiciliare gratuita ai Sofferenti di tumore. Dal 1985 ad oggi, ANT ha assistito oltre 93.000 sofferenti oncologici (dato aggiornato al 31 dicembre 2012) in modo completamente gratuito. Circa 3.800 malati vengono assistiti ogni giorno nelle loro case dalle 20 équipes di specialisti ANT, che portano al domicilio del sofferente e alla sua famiglia tutte le necessarie cure di tipo ospedaliero e 29
socio-assistenziale. Sono complessivamente 421 i professionisti che lavorano per la Fondazione tra medici, infermieri, psicologi, nutrizionisti, fisioterapisti, farmacisti, operatori sociosanitari e funzionari, cui si affiancano circa 1.600 volontari iscritti nel registro ANT. Il supporto socio sanitario fornito non si rivolge solo ad alcune esigenze del malato, come ad esempio il controllo del dolore, ma ha un approccio a 360° che affronta ogni genere di problema, sia esso diagnostico, terapeutico, infermieristico, psicologico e sociale nell’ottica del “benessere globale”. La Fondazione ha due anime, da una parte i professionisti, dall’altra i volontari, che rappresentano una risorsa inestimabile dal punto di vista etico e morale: ANT opera infatti in Italia attraverso un centinaio di Delegazioni, dove la presenza di volontari è molto attiva.
Nasce l'Associazione Amici di ANT (AAANT) 2004 - ANT si dedica anche alla prevenzione oncologica: prende vita il progetto Melanoma ANT. 2005 - Viene inaugurato l'Istituto delle Scienze Oncologiche, della Solidarietà e del Volontariato. 2008 - ANT festeggia trent'anni di vita. 2011 - Inaugurazione del "Centro di Prevenzione e Diagnosi Precoce" presso l'Istituto ANT di Bologna: cinque nuovi ambulatori dedicati alla prevenzione oncologica che affiancano le strutture già esistenti a Bologna e in altre sedi ANT in Italia, e l'Ambulatorio Mobile ANT - "Bus della Prevenzione". 2013 - ANT compie trentacinque anni.
LE TAPPE PRINCIPALI 1978 - Nascita dell'Associazione Nazionale Tumori (ANT) 1980 - Creazione del Laboratorio di Ricerca per la Farmacocinetica e il Metabolismo dei farmaci antitumorali 1985 - Creazione degli ODO-ANT (Ospedali Domiciliari Oncologici) 1987 - ANT viene riconosciuta Ente Morale. Nasce ANT International. 1998 - Riconoscimento come ONLUS 2002 - ANT diventa Fondazione ANT Italia Onlus. VULTURE MAGAZINE
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COVIELLO (FUTURO E LIBERTA’): NUOVE CONDIZIONI PER LA RINASCITA DELLA DESTRA LUCANA
Rocco Coviello, componente della segreteria regionale di Futuro e Libertà Dietro gli eventi politici di questi giorni all’interno del Pdl-Fi non c’è solo tutto il nostro orgoglio, come ha sottolineato il senatore Egidio Digilio, per la scelta che abbiamo fatto, risultata a tutti con chiarezza, sia pure dopo qualche anno di ritardo, l’unica scelta possibile, ma c’è anche la consapevolezza che sono stati proprio i “falchi” di ieri con noi tra i più duri a tradire adesso Berlusconi. Gli stessi parlamentari e dirigenti lucani del Pdl che devono tutto a Berlusconi per effetto del Porcellum e quindi dell’elezione-premio, come gli stessi nostri ex amici di An anch’essi non solo protagonisti della “cacciata” quanto i più entusiasti, gli hanno voltato le spalle a differenza di quanti come noi hanno sempre condotto una battaglia a viso aperto senza ricorrere a congiure di palazzo e soprattutto mettendo in gioco il proprio destino politico personale. Sarebbe facile dire a questo punto che avevamo previsto ogni cosa e lasciarci andare ad attacchi a Berlusconi e ai berlusconiani diventati oggi colombe con il coltello in mano. Come, francamente, non so quanto possa essere autentico l’atteggiamento di pentitismo che sembra trasparire solo in VULTURE MAGAZINE
queste ore da parte di qualcuno dei congiurati. Per noi, che abbiamo da sempre rifiutato di considerare la politica come strumento di carrierismo, queste vicende rafforzano l’impegno che ci siamo dati subito dopo le politiche di febbraio per rilanciare la destra che non abbiamo alcuna difficoltà ad ammettere oggi è spacchettata e ridimensionata, anche se siamo convinti che non sono ridimensionati né i nostri valori né la volontà del popolo lucano a riprendere un cammino interrotto anche a causa di scelte di vertice risultate sbagliate. Ed in questo non possiamo nascondere l’atteggiamento ondivago del gruppo dirigente di Scelta Civica di cui in Basilicata e in tutt’Italia abbiamo contribuito ad eleggere i senatori. Una linea che si caratterizza non certamente per scelte civiche quanto per scelte opportunistiche che non ci interessano. Ci sono dunque tutte le condizioni per un’aggregazione elettorale e programmatica della destra lucana che si affermi come alternativa vera al Pd e al centrosinistra chiamando le forze moderate a schierarsi con chi continua a metterci la faccia per realizzare le condizioni dell’alternanza di governo regionale. E per questo, di fronte agli scenari nuovi che si sono aperti, chiamiamo all’appello il popolo di destra e ci rifiutiamo di partecipare al solito teatrino degli incontri segreti in segreterie di partiti. Lavoriamo ad una nuova destra radicata nella comunità e nel territorio, fondata soprattutto su una visione radicalmente alternativa all’idea di consenso che il centrodestra ha elaborato in questi anni: consenso come adesione a un progetto di cambiamento e non alle virtù taumaturgiche del leader, come espressione di partecipazione e di impegno ideale.
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TAPPA UNICA IN BASILICATA PER BOBBY SOLO: CASTELMEZZANO
Tappa unica della tournèe estiva di Bobby Solo in Basilicata: Castelmezzano il 19 agosto . Dopo un favoloso tour di 80 date con un grande show francese a fianco di celebri artisti tra cui Johnny Hallyday, Demis Roussos, Silvie Vartan… acclamato da migliaia di persone ogni sera, l'artista si presenta in scena con la sua solida band in un programma che spazia dai suoi grandi successi “Se piangi se ridi / Una granita di limone /San Francisco / Gelosia / Domenica d'agosto / Non posso perderti / Zingara / Una lacrima sul viso / Siesta / Non c'è più niente da fare …” agli immancabili rock and roll targati Elvis, a personali rivisitazioni di immortali canzoni italiani ed internazionali. Sapienti interpretazioni ricche di pathos e energia sanno in ogni concerto creare la giusta atmosfera per far sognare e divertire il grande e vario pubblico. Bobby è riduce, qualche giorno fa, di una giornata al Roxy Bar con Red Ronnie e la mia fortissima band Zamperini, Olivieri, e Antoniazzi e la sorpresa del grande Beppe Carletti dei Nomadi per ripercorrere 50 anni di successi. Per l’organizzatore dell’evento, Mario Bellitti, “avere nello scenario naturalistico delle Dolomiti Lucane un mito della musica internazionale è un onore e un onere. Un onore perché riascoltare le canzoni che hanno fatto la storia della musica di tante generazioni sono certo rinnovererà le stesse emozioni di una volta. Un onere perché il pubblico, i suoi fans, la gente è chiamata a tributargli l’accoglienza calorosa che merita e che sono certo non gli farà mancare. Dunque – sottolinea Bellitti – vogliamo dimostrare che anche in piccoli centri e senza il sostegno di sponsor pubblici siamo in grado di organizzare grandi eventi di spettacolo e, mi sia consentito nel caso di Bobby, della cultura della canzone italiana”.
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MELFI 29 SETTEMBRE 2013. 2^ CORRINSIEME PER DONARE UN SORRISO. VINCONO DANIELE CARUSO E SOUMIYA LAABANI, FINALISTA DELLA MARATONA OLIMPICA DI LONDRA
Melfi. Quello che colpisce della gara di Melfi, della 10 km “Corrinsieme per donare un Sorriso” è il coordinamento di tutte le forze in campo, la capacità di ogni singolo componente dell’organizzazione di muoversi nel modo giusto, nei momenti giusti, e di contribuire (grazie al gran lavoro coordinativo del Presidente Francesco Miscioscia) a realizzare qualcosa di bello. E qualcosa di bello, per la seconda volta, è stato proposto alla città e agli atleti. Una gran bella serata dedicata alla corsa su strada quella vissuta nel comune Potentino. Una serata alla quale hanno detto sì 150 atleti e, soprattutto, gran parte dei Melfitani, sensibili allo sport e partecipi al gioioso momento di festa che l’associazione Bramea Vultur Runners ha voluto nuovamente donare al territorio e agli appassionati. Ecco il percorso ed risultuati della gara:due giri di un tracciato non facile, ma suggestivo: nel Cuore di Melfi. Tracciato che permette, tra l’altro, di veder passare più volte gli atleti: ai 3.300, 5000, 8300 e l’arrivo. Più passaggi, più spettacolo: e così è stato. In campo maschile un assolo di Daniele Caruso (Club Atletico Potenza): altro passo, altra dimestichezza con ritmi per altri proibitivi. Sua la facile vittoria, sul 32
piede dei 3’14” a km. Nessun problema anche per la seconda piazza di Matteo Viggiano (a lui anche il premi Speciale Donatori Avis): Matteo ha chiuso in 34’15”. Discorso diverso per il terzo gradino del podio. Un confronto lungo quasi 9 km tra i 3 atleti che hanno viaggiato praticamente assieme per quasi tutta la gara. Alla fine, forte di un ottimo stato di forma e di una grossa ascesa tecnica, la terza posizione è andata ad Antonio Imperatore, atleta del tea Podistica Ferrandina (35’26” per lui). Quarta e quinta piazza per i due atleti della Riccardi Bisceglie: Giovanni Marchitiello e Michele Cassano. Gara femminile con il piacere di tutti di vedere al via la finalista della Maratona Olimpica (Londra 2012), Soumiya Laabani. Bello vedere correre la Laabani: sintesi di stile, classe e talento. Grandi applausi al traguardo per lei, dopo una passerella lunga 10 km e conclusa con un 36’57” finale. “Annata non facile per Soumiyariferisce Cascione- tutti (io per primo) le auguriamo un periodo di serenità, tale da permetterle di esprimersi alla grande, come lei sa fare. La gara femminile è vissuta agonisticamente soprattutto sul confronto tra le altre forti atlete presenti a Melfi. Brave a tal punto da essere capaci (in 3, oltre la Laabani) di fare meglio del tempo vincente dello scorso anno. Ci sono riuscite, nell’ordine, Rosa Luchena (Due Sassi Matera, 39’59”), Rosalinda Pischetola (top Runners Laterza, 40’07”) e Rossana Lo Vaglio (Atl. Femm. Sedas Lauria, 40’28”). Buona la prova anche per la quinta all’arrivo, Mara Parisi di Rionero in Vulture”. l.z. la foto ritrae i vincitori maschili, in primo piano Daniele Caruso.
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RAPPORTO AGENAS OSPEDALI: NAPOLI (PDL), RISULTATI NON POSITIVI PER BASILICATA
Il 9,43% degli ospedali lucani hanno risultati sopra la media nazionale mentre il 20,75% sotto la media: sono i dati più significativi, del «Programma nazionale esiti 2012» appena elaborati dall'Agenas (l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari), che presentano un identikit impietoso e capillare delle condizioni di salute degli ospedali italiani, di cui quelli della nostra regione (ad eccezione del San Carlo per alcuni indicatori presi a base) non hanno certamente prestazioni esaltanti. E’ il commento del capogruppo Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli, per il quale siamo di fronte ad una nuova prova, “provata” da Agenas, della smentita della tesi della “buona salute” della sanità lucana, sostenuta con troppa enfasi dall’assessore Martorano in occasione della presentazione del Rapporto CEIS sul servizio sanitario regionale. Napoli evidenzia che il rapporto mette a confronto ogni anno (questa è la quarta edizione) i risultati ottenuti in base a ben 47 indicatori comuni a tutti gli ospedali, che vanno dalla mortalità a 30 giorni per ictus a quella per infarto, dalla proporzione dei parti con taglio cesareo alle complicanze a 30 giorni per colecistectomia, pertanto il monitoraggio ha un’alta attendibilità. 33
In generale, nella classifica delle Regioni, se la cavano ottimamente Toscana, Emilia Romagna, Lombardia. A cavarsela peggio sono Molise, Campania, Puglia, mentre per la nostra regione il giudizio pur essendo “a metà strada” risente della classifica generale che vede la Basilicata al quart’ultimo posto per “risultati migliori” e al quinto posto per “risultati peggiori”. Questo insieme di dati, forniti on line, potrà permettere ai cittadini italiani di scegliere la struttura migliore per la prestazione di cui hanno bisogno; del resto già molte Regioni li hanno messo disposizione dei propri assistiti: in Toscana ad esempio, che ha ottenuto i risultati migliori nel complesso per il 2012, sia pure con qualche neo, gli esiti sono già on line e consultabili da tutti i cittadini dal sito della Regione. Ed è quello che – conclude Napoli – chiediamo di fare all’Assessore Regionale alla Salute per garantire la massima informazione trasparente agli utenti lucani del servizio sanitario e favorire la scelta della struttura ospedaliera a cui rivolgersi specie nei casi di interventi chirurgici e cure complesse.
NAPOLI (PDL), NON CI HA SORPRESO DECISIONE CDM DI IMPUGNARE LEGGE ASSESTAMENTO BILANCIO
“Non ci ha colto di sorpresa la decisione del Consiglio dei Ministri di impugnare la legge regionale n. 18 del 08/08/2013 “Assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2013 e del bilancio pluriennale 2013/2015 della Regione Basilicata” in quanto contiene disposizioni in contrasto con l’art. 117, terzo comma, della Costituzione. Lo avevamo detto mettendo in guardia Giunta e maggioranza di centrosinistra che la legge era un pasticcio e per questo abbiamo abbandonato l’aula senza partecipare al voto e quindi per non avallare illegalità costituzionali e non”. E’ quanto sostiene il capogruppo Pdl in Consiglio Regionale Michele Napoli. “Ci eravamo illusi che era anche il momento di assumere scelte importanti, evitando decisioni affrettate, spesso pasticciate, frutto di una contingenza. Sembrerà un paradosso ma ci attendevamo, come gruppo del PDL – continua - di non dover assistere allo spettacolo indegno ed indecoroso al quale abbiamo dovuto assistere. Non siamo dei novelli, sappiamo quel che accade in occasione dell'approvazione di provvedimenti così importanti sotto il profilo finanziario, però pensavamo anche che si fosse arrivati ad un punto di maturità politica che, almeno sul finire di questa legislatura, ci sarebbero state
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risparmiate manovre smaccatamente clientelari e localistiche. Invece, purtroppo, è accaduto proprio quello che non doveva accadere. Ci saremmo attesi – dice ancora Napoli un provvedimento che contenesse alcune risposte vere a quelle che sono le sfide vere che ci sono imposte dall'economia lucana, ma ci sono anche imposte dal disagio sociale crescente, dalle aspettative dei giovani, che rappresentano le forze vive della società lucana. Invece abbiamo assistito a tutt'altro. Voglio ricordare la brutta storia degli emendamenti che hanno prodotto incomprensibili penalizzazioni per alcuni Comuni esclusi dall’erogazione di finanziamenti straordinari, senza che nessuno abbia spiegato se alcuni provvedimenti potessero essere inseriti nella manovra di assestamento di Bilancio e se quindi rispondessero all'indifferibilità e all'urgenza dovute alla fine anticipata della legislatura. In sostanza l’assestamento di cui adesso il Governo chiede conto ci ha dato la certezza delle ragioni per le quali il Presidente ha deciso di mettere fine a questa legislatura. Certo ha inciso la vicenda giudiziaria, non ci sfugge, ma la verità vera è che De Filippo ha avuto la consapevolezza di non essere in grado, per la maggioranza che lo sostiene, di portare a termine quel progetto di grandi cambiamenti che pure aveva promesso ed aveva prospettato alla comunità lucana, perché ostaggio della sua stessa maggioranza. Questa è la verità: le decisioni estemporanee, frutto di pasticci, frutto di decisioni dell'ultima ora, non sono quelle che meritano i nostri concittadini. La crisi che vive la nostra regione, sì come testimoniata dai numeri, denuncia un'evidenza: il futuro conta più del presente, mentre con l’assestamento si è inteso perseverare in una logica e in comportamenti che continuano a porre il presente al centro di tutto, correndo il serio rischio di sciupare il futuro e di sabotare il presente stesso”.
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GINESTRA 8 AGOSTO. IN OLTRE 300 A DEGUSTARE PIATTI TIPICI ARBERESHE ALLA XVI SAGRA ORGANIZZATA DALLA PROLOCO “ZHURIAN”. SOSSODISFATTO MASSIMO SUMMA, PRESIDENTE DELLA PRO-LOCO: “SENZA L’AIUTO DEI VOLONTARI QUESTO EVENTO NON RIUSCIREBBE”
Ginestra. Un 8 agosto da ricordare nel piccolo centro arbereshe. Un un successo ha riscosso la XVI sagra dei piatti tipici arbereshe organizzato dalla pro-loco “Zhurian” presieduta da Massimo Summa, che dal 1997 riesce ad attirare in una delle piazze del proprio paese, gente per degustare comodamente seduta, piatti della cucina arbereshe. In oltre 300 hanno invaso piazza Risorgimento per trascorrere una serata enogastronomica. Al ricco antipasto composto da salsiccia, capocollo,soppressata,caciocavallo,peper oni friggitelli e zucchine, è stato offerto un primo piatto di Cingul (cavatelli) e Liakra (erba alimentare). Un secondo: Verdhet (un piatto particolarmente ricco e laborioso, consumato per una occasione importante. Ingredienti: carne di agnello, uova scaldato, formaggio grattugiato, pan grattato, latte, zucchero o sale, prezzemolo, cannella, olio, pomodoro) con peperoni cruschi. Ciammaruchedd (lumachine) e spighe di grandign (pannocchie). 35
Il tutto accompagnato da un buon bicchiere di vino, aglianico doc del Vulture e da tanta musica e balli.
Tante le persone, alcune giunte anche dai paesi limitrofi, Ripacandida, Venosa, Rapolla e qualcuno anche da Potenza, il consigliere comunale Filippo Gesualdi, nonché funzionario della Regione Basilicata, dipartimento agricoltura, che si è complimentato con gli organizzatori per essere riusciti a creare un ambiente nel quale era presente tutta la popolazione per degustare prodotti enogastronomica della cucina locale. VULTURE MAGAZINE
Sempre da Potenza, Maria Erica Sergiano, promotrice di eventi del territorio, ha aggiunto: “ho notato grande professionalità, buona cucina e tanti emigranti divertirsi a ballare. Una coesione da far invidia a tanti centri più grandi come la mia città dove si pensa molto all’orto del vicino”. Calogero Miccicchè, un siciliano che ha sposato una ripacandidese, Antonietta Gioiosa, abita a Legnano (Mi), ritorna ogni anno a Ripacandida, non è mai stato a questa sagra.
Ha esaltato questo evento: “ottima iniziativa, organizzazione all’insegna delle tradizioni popolari, un avvicinamento tra turisti e territorio integrato da mani locali i cui piatti hanno rispecchiato il mondo rurale in contrapposizione con il mondo industriale.La musica ha unito i locali e gli ospiti in simbiosi con i piatti tipici locali dove ho potuto apprezzare il Verdhet ed i Cingul e Liakra”. Camelia da Torino insieme al marito Michele di Ginestra: “ 36
lasciando da parte preoccupazioni, o dimenticando la crisi, la gente riesce ancora a divertirsi. Una sagra in cui tutti si divertono, dal più piccolo al più anziano”.Vincenzo Pianoforte da Maschito era col fratello Leonardo direttore del sito on-line notizie lucane.com. Risiede a Milano: “ una serata caratteristica, piena di colori, dove la gente in un ambiente tipico lucano, si diverte”.
Il presidente della pro-loco Massimo Summa ha concluso gli interventi: “ un merito spetta alle signore, volontarie, che per qualche giorno lasciano la propria famiglia per preparare questi piatti della cucina arbereshe fatta di cibi semplici e forme umili. La mia associazione promuove questa iniziativa per non far cadere nel dimenticatoio la cultura trasmessa dai nostri avi”. Lorenzo Zolfo
Melfi. La Bottega dei Sogni
Due giorni di grande successo per lo spettacolo La Bottega dei Sogni messa in scena dalla Scuola di Danza Body Planet venerdì e sabato scorso al Pala Sport di Melfi. Ad applaudire calorosamente e con entusiasmo la kermesse, sostenuta dalla locale Amministrazione Comunale, gli allievi degli I.C. Berardi-Nitti e FerraraMarottoli accompagnati rispettivamente dalla dirigente scolastica Filomena Guidi, dalla prof.ssa Rina Montanarella e dalle insegnanti. Più di mille gli spettatori, tra giovani studenti e famigliari, presenti che, attraverso una partecipazione attenta e applausi scroscianti, hanno confermato grande interesse e apprezzamento sia per i piccoli protagonisti - gli allievi della sezione classico, moderno ed hip hop – quanto per la famosa Azzurra Schena, prima ballerina del balletto di Roma, per l'attore Paolo Iacovelli e per le ballerine Antonella Cofano e Diletta Della Spina.
Gli allievi della Scuola di Danza hanno rappresentato in una magica ed incantata atmosfera fiabesca, attraverso le note emozionali del teatro e della danza, una bellissima storia d'amore tra un folle VULTURE MAGAZINE
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Melfi, alle hostess, ai maestri, ai genitori, agli insegnanti Carmela Tanzella e Danilo Musci , alle colleghe e collaboratrici Michela De Simone, Tiziana Matacchione ed a tutti coloro che hanno permesso la riuscita dello spettacolo.
giocattolaio e la bambolina del carillon. “Sostenendo la rappresentazione della Bottega dei Sogni dedicandolo agli allievi delle scuole della nostra Città – ha dichiarato l’assessore all’Istruzione Rosa Masi – abbiamo voluto coinvolgere ed avvicinare al teatro il pubblico dei giovanissimi, ancora difficile da raggiungere, con l’intento di stimolarne la creatività, l’aggregazione e la crescita culturale all’insegna del divertimento”. Grande anche la soddisfazione della prof.ssa Adriana Loconsolo per lo strepitoso successo che, nel ringraziare tutti coloro che hanno creduto nell'iniziativa, ha sottolineato come attraverso la danza si possono trasmettere valori ormai remoti e dimenticati quali passione, impegno, sacrificio, costanza, tenacia e perseveranza. “Noi siamo certi –prosegue la Loconsolo che attraverso il linguaggio del movimento e dell'espressione artistica si possa arricchire le potenzialità di ognuno, sviluppare le doti atletiche ed artistiche e considerare la danza come un sano momento educativo, culturale e sociale”.
Un ringraziamento, ha concluso la Loconsolo, và all'AVIS, alla Croce Rossa, alle Dirigenti degli Istituti Comprensivi di VULTURE MAGAZINE
:::::::::::::::::::::::::::::::: PALAZZO SAN GERVASIO 29 SETTEMBRE 2013. UN SUCCESSO IL CORSO SHUTTLE TIME DI BADMINTON. BEN 26 DOCENTI, ALCUNI GIUNTI ANCHE DA MATERA, AD APPRENDERE QUESTA NUOVA SPECIALITA’ SPORTIVA ALLA PRESENZA DELLA CAMPIONESSA ITALIANA MONICA MEMOLI Palazzo San Gervasio. Lo scorso 29 settembre presso l’ I.I.S. "C.D'Errico" si è svolto un corso di aggiornamento per Docenti di Educazione fisica dal titolo: "Shuttle Time (veloce tempo) per Teacher (Docenti) appassionati di Badminton. A promuovere questa nuova disciplina sportiva, dalle regole semplici e di facile apprendimento, è stato il prof. Enrico Olivieri, referente scolastico provinciale della F.I.Ba ( federazione italiana badminton) su autorizzazione della F.I.Ba di Roma. Ben 26 Docenti, provenienti da ogni parte della regione, Venosa, Melfi, Rionero, Lavello, Potenza, Tricarico, Matera, nonostante il giorno festivo, hanno partecipato a questo corso sotto la 38
guida tecnica della campionessa italiana di Badminton, Monica Memoli di Salerno. Il prof. Olivieri ha ringraziato la federazione italiana Badminton per il kit di racchette e volani che riceveranno le scuole partecipanti per promuovere a livello scolastico questo sport, il dirigente scolastico della sua scuola, prof Michele Giammatteo per la concessione della struttura e naturalmente i tanti Docenti che hanno aderito a questo corso: “l’obiettivo della Federazione è quello di incrementare la diffusione di questo sport nella scuola fino a competere con quelli più conosciuti.
Il programma del corso prevede una parte teorica ed una pratica.Il Badminton è uno sport, giocato singolarmente ed a coppie su un campo lungo mt 13,40 mt e largo 6,10 mt, diviso a metà campo da una rete alta mt 1,55. Si gioca con una racchetta ed un volano ed il compito del giocatore è inviare il volano nell’altro campo, impedendo all’avversario di VULTURE MAGAZINE
rispondere. E’ uno sport ideale per le scuole, sicuro e a basso impatto di infortuni,sviluppa abilità sportive fondamentali (resistenza,coordinazione oculo-manuale, prontezza dei riflessi, forza, sapersi muovere sul campo), a livello sociale ragazzi e ragazze, uomini e donne possono giocare e allenarsi insieme.
E’ diventata disciplina olimpica dal 2008. Si pratica di più nei Paesi asiatici, in Danimarca, Inghilterra, Germania, Polonia ed in Francia. Basta un anno scolastico per sviluppare tecniche e tattiche sufficienti per formare giocatori”. Dopo un breve accenno del gioco con riprese video nell’aula magna, i docenti si sono trovati in palestra dove la campionessa italiana di Badminton, Monica Memoli, con la collaborazione del prof. Olivieri, ha impartito le tecniche e le tattiche di questo gioco con esercitazioni pratiche e utilizzo del materiale (racchette, palloncini, volani), abilità nel 39
confronto con colleghi ed appreso un lavoro didattico diversificato per gli alunni della mia scuola. Sono convinto, con l’insegnamento di questa nuova disciplina sportiva, che sviluppa principalmente gli schemi motori di base,di infondere nella mia scuola tanto entusiasmo ed interesse sportivo”. Lorenzo Zolfo
lanciare i volani, impugnature e gioco a rete,spostamenti sul campo,servizio di diritto e di rovescio,colpi sotto mano e servizio alto, spostamenti a fondo campo, colpi da fondo campo. Tecnica a metà campo. A fine giornata, iniziata alle 9,30 e terminata alle 18 un meritato attestato di partecipazione e foto di gruppo per questi audaci docenti. Le foto riprendono un momento dell’incontro nell’aula magna, ed alcune lezioni pratiche ed una foto di gruppo.
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Di questa esperienza, tutti i docenti hanno espresso giudizi positivi. Le proff.Milena Baraglia e Tiziana Cione dell’Ipsia “Giorgi” di Potenza hanno riferito: “abbiamo partecipato a questo corso con grande entusiasmo, un approfondimento utile per il nostro insegnamento. Faremo conoscere ai nostri alunni questo sport, che hanno bisogno più di altri, per ampliare il loro bagaglio sportivo e favorire una sana crescita fisica e soprattuto sociale”. Il prof. Michele Avigliano dell’I.I.S. C.Levi di Tricarico (Mt) ha aggiunto: “ un corso dove ho potuto verificare un proficuo VULTURE MAGAZINE
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Attori lucani in evidenza C. Fusco RISORSE, la production guide dell'associazione Rete Cinema Basilicata nata per dare maggiore visibilità agli operatori del cinema e dell'audiovisivo lucani, si sta consolidando come piattaforma di riferimento del settore. Sono tante, infatti, le le produzioni che stanno richiedendo l'accesso integrale al database. Gli attori lucani, in particolar modo, hanno a disposizione una vetrina esclusiva che permette alle produzioni di valutare i profili e ottenere i relativi contatti con estrema facilità. Giovani talenti, ma anche professionisti navigati come il potentino Cosimo Fusco, recentemente diretto da Ridley Scott nel pilot tv "The Vaticans" con trent'anni di carriera internazionale alle spalle (The Mentalist, Friends, Rome, La Piovra). Joe Capalbo, di Senise, che vedremo in "Montedoro" di Antonello Faretta e ne "Il segreto" di Antonello Bellucco, negli anni è stato diretto da registi del calibro di Martone, Giordana, Martinelli, ma anche da autori internazionali come Abel Ferrara, Peter Greenway, Mel Gibson. Joe Capalbo Nicole Millo, attrice di lunga esperienza con esordio al cinema all'età di 8 anni nel film "Roma" di Fellini, ha lavorato in Rai e si muove in maniera disinvolta fra teatro e danza, recital di poesia, cinema e televisione. Il potentino Giovanni Andriuoli con un ruolo nel fortunato "Basilicata coast to coast" di Rocco Papaleo e in precedenza diretto a teatro da Irene Papas e al cinema da Pupi Avati. Enzo Saponara, protagonista a fianco di Lorenzo Flaherty e Anna Valle, nella miniserie "Mister Ignis" in onda a gennaio su Raiuno, ha lavorato con registi come Renzo Martinelli e Giuseppe Ferrara. Nando
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Irene, attore di Matera, attualmente nelle sale con "Il ragioniere della mafia" di Federico Rizzo, è impegnato su due set lucani: "Una diecimilalire" di L. Luminelli e "Amore Oggi" per Sky del duo Fontana e G. Stasi. Tanti giovanissimi sono impegnati sui set di piccole produzioni come Federico Natale, di Policoro, studente del DAMS, attore e regista emergente. Il panorama regionale si sta scoprendo ricco di talenti e di autorevoli professionisti pronti a dare un contributo significativo alle produzioni che sceglieranno la Basilicata come terra di cinema. http://www.retecinemabasilicata.it/production-guide/ N. Millo E. Saponara G. Andriuoli N. Irene F. Natale Leggi online.
Presentato a Venezia il bando lucano di sostegno al cinema e agli audiovisivi Con D.G.R. n° 998 del 9 agosto 2013, pubblicata con il bur N° 30 del 12 agosto 2013, viene pubblicato l’avviso pubblico per la concessione di aiuti alle PMI operanti nel settore della produzione cinematografica per la realizzazione di lungometraggi e cortometraggi di interesse regionale, nell’ambito del PO FESR Basilicata 2007-2013. Il bando pubblico è stato presentato ufficialmente nella prestigiosa cornice veneziana della Mostra Internazionale del Cinema. La dotazione complessiva è pari a due milioni di euro. Duecentomila euro sono destinati al funzionamento della Fondazione Lucana Film Commission, trecentomila per il sostegno ai progetti di lungometraggio e cortometraggio proposti da imprese "start up" (in fase di costituzione o costituite da meno di 6 mesi) e un milione e mezzo per progetti di case di produzione ordinarie. I lungometraggi potranno accedere ad un contributo massimo pari al 30% del budget con un tetto pari a 200.000 euro.
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60 soci per RCB Diamo il benvenuto ai nuovi soci di Rete Cinema Basilicata.
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È una produzione editoriale dell’Associazione Vibrazioni Lucane
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