Vulture Magazine, 8 luglio

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Blog: Notizie dal VULTURE - il cuore della Basilicata

Lucania in Foto

Sommario 8 Luglio 2013 Salute. Dedicare una parte dell’estate al proprio benessere Barile. Inaugurazione convento whine space Poste Italiane Melfi. Presentazione delle Ofantiadi Cascate di San Fele Grazie Monsignor Cozzi Natuzzi e Mediacontact Lagonegro. Sarcofago Policromo del 700 Movimento 139 Si arricchisce l’offerta dalla Pro Loco Castel Lagopesole VULTURE MAGAZINE

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Consulta Fiom 1° Torneo “Amici Fair Play” Melfi Partito Socialista di Basilicata Arbea - Revoca Ministeriale Maschito. Progetto “Novecento”. Melfi. Disabili a Cavallo Michele Gattini Balì Notte bianca della poesia a BARI Sel su Margherita Hack. Venosa. I^ Edizione Premio Futsal Passion.

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L’appuntamento della settimana su: www.tg7basilicata.blogspot.it

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SALUTE: INVITO FENASP, DEDICARE UNA PARTE DELL’ESTATE AL PROPRIO BENESSERE

Dedicare una parte dell’estate e, perché no, una parte delle ferie al proprio benessere: è l’invito che viene da FeNASP (la federazione delle strutture di riabilitazione accreditate al SSR). Un invito che si rivolge principalmente alle donne, ma non solo a loro, e che prende motivi da una considerazione: l’estate è sicuramente il periodo nel quale si ha più tempo a disposizione da dedicare al tempo libero e alla salute. La crisi economica impone sacrifici e tra questi anche il modello di vacanza-salute, diffuso negli anni ottanta-novanta, specie alle terme e nei centri di località termali, è in netto calo. Ecco allora l’idea di utilizzare le strutture lucane d’eccellenza di fisioterapia per la riabilitazione ed altro, autentici centri benessere a due passi da casa. Tra queste il nuovissimo Centro Fisioelle di Lavello (inaugurato nella nuova sede a dicembre scorso) che offre una vasta gamma di servizi-prestazioni oltre quelli cosiddetti tradizionali di fisioterapia-riabilitazione, tra cui corsi di fisio pilates, massoterapia, una tecnologia innovativa per il trattamento dell’adiposità localizzata, pressoterapia, massoterapia, kinesio taping, corso di accompagnamento alla nascita. Ogni servizio è progettato per porre il paziente al centro di un percorso di benessere completo "disegnato sulla persona", un nuovo modo di approcciare la fisioterapia e la riabilitazione, costruito su un insieme sinergico di scienza, tecnologia, VULTURE MAGAZINE

innovazione e arte. Qui il medico specialista in Riabilitazione stabilisce un P.R.I. (Progetto Riabilitativo Individuale) analizzando il paziente in rapporto alla sua patologia: sia essa di natura ortopedica sia vascolare o neurologica lieve; tenendo conto della prognosi funzionale e del margine di modificabilità del quadro clinico. All'interno del P .R.I. saranno inseriti: trattamenti di fisioterapia strumentale eŸ trattamenti di riabilitazione motori. Ci si rivolge principalmente alle donne sia perché il Centro di Lavello è diretto e formato da operatrici e perché sono proprio le donne che a causa della crisi economica si trovano costrette a risparmiare sulle cure e la prevenzione in favore della famiglia e dei figli.

L’Osservatorio nazionale sulla salute della donna (Onda) con la collaborazione di Farmindustria e dell’Osservatorio sulla Salute nelle Regioni Italiane dell’Università Cattolica del Sacro Cuore di Roma, di recente ha fotografato la situazione clinica-epidemiologica attuale evidenziando le esigenze dell’universo femminile in ambito sanitarioassistenziale. Lo studio, corredato da proposte operative, punta a sensibilizzare gli esperti in materia e rappresenta – a parere di FeNASP – una premessa per il ripensamento del Servizio Sanitario Nazionale in un’ottica di genere, per migliorare l’equità, l’accessibilità e la fruizione dei servizi. Del resto, i dati sullo stato di salute della popolazione femminile contenuti nell’ultima indagine campionaria Istat sembrano manifestare un certo miglioramento, l’aspettativa di vita 4


femminile alla nascita risulta aumentata, tuttavia non mancano ombre visto che la maggiore longevità non è sempre accompagnata da un pari miglioramento della qualità delle condizioni di vita. Dallo studio dell’Onda emerge che nei momenti di crisi il ruolo sociale della donna e’ quello che ne risente di più” spesso con conseguenze sulla propria salute. Le donne nei momenti di difficoltà sottraggono attenzione a loro stesse per focalizzarsi sul proprio ruolo sociale, ecco perché va sempre più rafforzata e indirizzata la medicina di ‘genere’.

“Finalmente qualcuno che si occupi del nostro corpo!" Questa è una frase che ognuno vorrebbe pronunciare almeno una volta il giorno, e il momento è arrivato. Di solito liberi professionisti, lavoratori autonomi passano tutto il giorno a programmare ottimi momenti di relax per i clienti, e trascurano la prevenzione dei disturbi neuromuscoloscheletrici inerenti la propria professione. A volte la vita quotidiana viene interrotta dalla comparsa di un dolore conseguente ad un trauma o a cause non ben precise. Sembra impossibile correlare questo piccolo disturbo al proprio lavoro, perché lo si fa da anni e non si ha mai avuto niente. Intanto il sintomo prosegue nella sua graduale e costante crescita, senza che nessuno pensi che in realtà sia necessario rimuoverlo. Però niente se ne va come è venuto! Comincia una spiacevole esperienza, la quotidianità è limitata da un disturbo e tutte le attività che normalmente si svolge automaticamente adesso hanno bisogno di essere riprogrammate perché sono limitate da dolore e/o rigidità. VULTURE MAGAZINE

Accompagnare il paziente fino al completo raggiungimento del suo benessere – sottolinea Antonia Losacco che dirige il Centro di Lavello con il prezioso sostegno della figlia Katiana - è da sempre la nostra prerogativa fondamentale, per questa ragione il nostro team di professionisti è impegnato ad offrire la migliore esperienza di cura. Uno staff completo, scelto non solo per competenza ed esperienza, ma anche per la passione che nutre per il lavoro e la capacità di instaurare una relazione con il paziente che va al di là del semplice rapporto ambulatoriale. Un approccio e una metodologia finalizzati a dare delle risposte concrete a quanti sentono la necessità di mantenersi in forma e di migliorare la qualità della vita.

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BARILE 5 LUGLIO 2013. INAUGURAZIONE CONVENTO WHINE SPACE. TEMPIO CHE CELEBRA IL VINO ED IL CONVIVIO

Barile. Lo scorso 5 luglio a Barile c’è stata l’Inaugurazione del Convento Wine Space, Tempio del gusto. Una struttura polifunzionale nata per promuovere la cultura del vino e della migliore enogastronomia lucana. Il Convento Wine Space è l'approdo naturale di Aglianica Wine festival, la casa ideale, che offrirà alla manifestazione, al compimento dei suoi 15 anni, una location stabile. Dopo aver "viaggiato" nelle principali città del Vulture, dunque, la fase migrante di Aglianica si chiude e inizia quelle delle "radici". Partner istituzionali sono il Comune di Barile e la Regione Basilicata. L'inaugurazione della struttura col tradizionale taglio del nastro si è tenuta alla presenza dell'architetto Donato Rondinella (ideatore di questo progetto), del Sindaco di Barile, dott. Giuseppe Mecca, del Sindaco di Rionero in Vulture e parlamentare, Antonio Placido, dei VULTURE MAGAZINE

consiglieri provinciali Antonio Murano, anche vice Sindaco di Barile e Donato Sperduto di San Fele.La dott.ssa Giovanna Russillo, ha coordinato gli interventi nella presentazione dell'intero progetto durante la conferenza stampa. L'Architetto Donato Rondinella ha precisato: "questa struttura da oggi diventa il punto di riferimento di tutto il nostro territorio con la sua storia, la sua cultura e le sue tradizioni. Ben 5 aree compongono la struttura: Wine bar, Wine art, Wine event, Wine shop e Wine school.

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Il Wine bar con degustazione rappresenta un'alternativa al ristorante, la cantina offre una carta di grandi vini mentre il menù si presenta ricco ed invitante e comprende primi piatti, secondi, taglieri di formaggi e salumi ed altri prodotti tipici di eccellente qualità rigorosamente controllata con il contributo di Slow Food, verdure di stagione, frutta e dolci. Da gustare tutto l'anno in un'atmosfera familiare, calda ed elegante al tempo stesso.L'area Wine School attende i turist, gli esperti gastronomi ed appassionati di cucina per i corsi di enogastronomia regionale tenuti da importanti chef e wine makers. nello spazio wine shop sarà possibile acquistare i migliori prodotti della tradizione enogastronomica lucana e non solo. L'area wine art è un'ampia e luminosa galleria che si propone di promuovere l'arte in tutte le sue molteplici sfaccettature. Il Wine event offrirà serate dedicate alla lettura, alla musica, alla poesia, al teatro e alla comunicazione". Il consigliere provinciale e vice Sindaco di Barile, Antonio Murano ha aggiunto: "abbiamo voluto investire come Comune su questa struttura dopo la sua ristrutturazione avvenuta nel 2002 con fondi PIT. Ringrazio Donato Rondinella, una persona pacata, precisa e puntuale,a per aver creduto in questo progetto. Convento wine space rappresenterà una vetrina importante per tutta la zona".

L'intervento di Gerardo Giuratrabocchetti, responsabile del consorzio PIF del Vulture ha sottolineato: "dei sogni si realizzano, questa struttura sarà uno strumento fruibile e servirà a far conoscere meglio il vino ed il suo variegato mondo, magari con la realizzazione di una mappa tematica sull'Aglianico, consultabile anche via online". Il Sindaco, dott. Giuseppe Mecca, ha tenuto a precisare: “ è un luogo di atmosfera e incanti. Da oggi questo convento è il luogo che celebra il vino, un grande amico dell'uomo,e il convivio".Le conclusioni affidate al Sindaco di Rionero in Vulture e parlamentare Antonio Placido: "una scommessa vinta dall'arch. Rondinella che con tenacia, ostinazione e pazienza ha raggiunto il suo obiettivo, la realizzazione di un contenitore poliedrico che ha superato tanti campanilismi.Ci stiamo avviando verso le città comprensorio, al di là dei confini dei singoli municipi.

Se di questo se ne accorgesse anche la Regione Basilicata non sarebbe male. Questa struttura sarebbe stata anche la sede naturale dell'Enoteca Regionale". VULTURE MAGAZINE

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Poste e-Commerce, per avviare e gestire un’attività di commercio elettronico Tutte le informazioni presso l’ufficio Posteimpresa di Potenza

E' seguito un buffet dei prodotti preparati dal gruppo di lavoro della Cooperativa Forum Eventi. La visita alla mostra dell'artista Maria Luisa Ricciuti, pittrice, scultrice, scenografa (ha collaborato con Gae Aulenti all'allestimento della maquette dell'Operà nel Musèe d'Orsay di Parigi e per il palazzo Grassi di Venezia, ha collaborato con Carmelo Bene)ed il concerto di Simona Rizzi accompagnata dal gruppo rionerese Mr Grant Band ha concluso questa lunga giornata di inaugurazione del Convento Wine Space di Barile. Lorenzo Zolfo

Le foto riprendono il momento dell’inaugurazione, degli interventi autorità presenti, una foto mostra Ricciuti e concerto Simona Rizzi.

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Tutte le Pmi della provincia che desiderano aprire un sito di commercio elettronico possono ora accedere, presso l’ufficio Posteimpresa in Via San Luca a Potenza, all’offerta Poste eCommerce, la soluzione "chiavi in mano" di Poste Italiane per fare commercio elettronico e vendere a milioni di nuovi clienti in Italia e nel mondo. Il venditore, o merchant, potrà avvalersi di una sola interfaccia, sia tecnica che commerciale, per gestire lo shop virtuale, la piattaforma per i pagamenti on line, la logistica di magazzino e la spedizione in Italia e all’estero. In pratica tutto quello che serve per vendere online. Inoltre Poste e-Commerce mette a disposizione un help desk telefonico e un servizio di assistenza tramite mail per tutte le esigenze di gestione del sito eCommerce. Anche i clienti finali avranno a disposizione il call center di Poste Italiane per ricevere un'assistenza ottimale durante i propri acquisti. Le transazioni sono garantite dai sistemi di sicurezza di Poste Italiane e dai protocolli utilizzati da Visa e Mastercard. Con Poste e-Commerce si può accedere a servizi evoluti di pagamento come il Virtual POS BancoPosta e usufruire così del Conto Corrente InProprioPOS e di tutti i suoi vantaggi. E’ quindi possibile verificare gli incassi, gestire storni e autorizzazioni e accedere ad un sistema di reportistica completo. La piattaforma, inoltre, consente al merchant di creare e gestire campagne di marketing con sconti, promozioni, lancio di nuovi prodotti e tanto altro ancora per sviluppare le proprie vendite online.

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MELFI 4 LUGLIO 2013. PALAZZO DONADONI. PRESENTAZIONE DELLE OFANTIADI, MANIFESTAZIONE INTERREGIONALE STRUTTURATA SULLA FALSARIGA DEI GIOCHI OLIMPICI ORGANIZZATA DALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI PESCOPAGANO

Melfi. Nell’affascinante e suggestiva cornice di Palazzo Donadoni a Melfi, si è svolta ieri mattina la conferenza stampa di presentazione delle Ofantiadi 2013, una manifestazione ideata e strutturata sulla falsariga dei giochi Olimpici e che dal 4 agosto animerà e coinvolgerà atleti e non di ogni età. In questa seconda edizione sono tante le novità in campo e ad illustrarle è stato proprio l’assessore di Pescopagano, ideatore e promotore dell’evento, Francesco Gonnella. La sua creatività e la sua perspicacia sono state premiate già nel 2011 quando per la prima volta la fiaccola olimpica è stata accesa, e sono state confermate quest’anno dalla puntuale e attenta presenza di autorità locali e giornalisti che hanno preso parte alla conferenza. Divertenti, aggreganti e impegnative, con questi tre aggettivi l’assessore Gonnella qualifica le Ofantiadi. “L’idea è nata grazie ai ricordi che ho della mia infanzia quando da bambino andavo in colonia e insieme ad altri bambini inventavamo giochi in cui poterci sfidare. Li ho VULTURE MAGAZINE

imparato a vivere le competizioni in modo sano e ho capito il senso dello spirito di squadra e di aggregazione, poi mio nonno organizzava giochini per bambini e la cosa mi è entrata dentro.” Che le Ofantiadi non siano solo puro gioco, ma anche momento di unione e crescita, è emerso anche dall’intervento dell’avvocato Lorenzo Mazzeo, presidente onorario del comitato organizzativo. “I giovani sono l’albero motore di questa nostra iniziativa e abbiamo una task force di ragazzi volenterosi che percorrono questo percorso ispido, ma ricco di soddisfazioni. Bisogna partire dalle origini per dar vita al nuovo e sono convinto - ha proseguito l’avvocato Mazzeo - che per i giovani ci sono ancora tante iniziative che devono solo essere colte. Io sono molto legato alle mie origini e al mio territorio e anche per questo credo molto in questa iniziativa che è nata da un sogno.” “Non teniamo ipoteche di primo grado sui nostri cervelli” è con questa emblematica affermazione che il presidente Mazzeo ha concluso il suo intervento.

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Vivo e sentito in questa seconda edizione dei giochi è il connubio sport-salute, a testimoniare ciò la presenza del presidente regionale Avis, Nicola Todisco che ha sottolineato e ribadito quanto sia importante condurre uno stile di vita sano ed equilibrato. E proprio la promozione degli stili di vita sarà il tema di fondo di “Pescorock” una serata dedicata alla musica e alla prevenzione in cui si esibiranno giovani artisti. “A tutti i partecipanti verrà distribuito il kit per effettuare l’alcool test - ha dichiarato il presidente Todisco - e chi risulterà negativo al test riceverà in omaggio un gadget, questo è per noi un modo per arrivare ai giovani e far capire loro l’importanza della vita.” Dalla salute si è passati allo sport con la presentazione del simbolo di queste Ofantiadi 2013, la fiaccola olimpica disegnata e realizzata dal maestro orafo campano Luciano Capossela. “Si tratta di un unico esemplare, alto 53 centimetri con un diametro massimo di 7 centimetri. La sua forma dinamica e innovativa sposa un design certamente contemporaneo. La forma aumenta regolarmente dalla base fino alla sommità conferendo all’opera un VULTURE MAGAZINE

valore estremamente significativo: come gli atomi si legano per creare le molecole e dare forma alla materia, così l’unione dei gruppi tende ad aumentare fino ad abbracciare in tanti il fulcro della fiamma.” Con queste parole il maestro orafo ha descritto e presentato la sua opera che cela un significato metaforico. “La lavorazione a cera persa assume un forte significato. In effetti, questa materia fragile fa posto poi al bronzo, resistente e tenace. Volevo, infatti, dedicarla al mio caro amico Gerardo, scomparso prematuramente l’anno scorso, grandissimo appassionato di sport e fedele ammiratore delle Olimpiadi, e a Natalie Ciccone, la giovane diciottenne di Conza, vittima di un tragico incidente sull’Ofantina. Il nome sarebbe stato GeNa 2013. Mentre lavoravo alla realizzazione dell’opera, una nuova disgrazia scuoteva le nostre comunità: sempre sulla strada statale Ofantina, perdevano la vita altri due giovani irpini, Umberto Rosamilia e Pasquale Turri. Dopo questi drammatici avvenimenti - ha concluso Capossela non riuscivo ad attribuire all’opera il senso inziale ma mi sembrava doveroso ampliare la dedica, onorare e ricordare con questo lavoro Gerardo e tutte le vittime della strada che hanno perso la vita sull’Ofantina.” Erano presenti alla conferenza anche il sindaco di Nusco, Giuseppe De Mita, il cui intervento è stato una sorta di incoraggiamento per i giovani a fare di più e a non perdere mai la speranza. A puntare l’attenzione sul risvolto culturale e sociale della manifestazione, l’assessore di Melfi, Rosa Masi: “Siamo ben orgogliosi di aver messo a disposizione il nostro splendido Palazzo Donadoni e saremo ben lieti di accogliere, appena prenderanno il via le gare, gli atleti nelle nostre strutture ricettive.” A chiudere la conferenza le immagini e i suoni dei video spot realizzati da giovani registi per l’evento. Il video più votato diventerà lo spot ufficiale delle Ofantiadi 2013.

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Cascate di San Fele

Grazie Monsignor Cozzi

Grazie Monsignor Cozzi per il Suo essere stato lavoratore nella vigna del Signore e di essere stato sempre vicino a tutti i lavoratori ed in particolare a quelli in difficoltà. Ricordo con affetto ed emozione, le sue visite pastorali in fabbrica, proprio negli anni meno felici per lo Zuccherificio di Melfi ed in particolare mi ritorna alla mente la Sua presenza, nel giorno di San Giuseppe, con la celebrazione eucaristica e con il momento conviviale a tavola seduto con noi lavoratori. Momenti indimenticabili. Lei con il suo sorriso ed il suo essere sempre disponibile all’ascolto, ha alleviato tanti momenti tristi e ci ha confortati dalle tante preoccupazioni. E’ stato un Vescovo del popolo sempre pronto ad ascoltare ed aiutare il suo popolo. Grazie Monsignor Cozzi per la sua semplicità tra i semplici. Un uomo di Dio, che torna al Padre, non la dimenticheremo mai e mi ritengo fortunato ed onorato di averla conosciuto e sono certo che oggi abbiamo un amico in più nell’esercito di Dio. Samuele Franciosa, Zuccherificio di Melfi

ex lavoratore

Corso avvicinamento torrentismo gruppo grotte grottaglie

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Natuzzi e Mediacontact

L’annuncio di oltre mille esuberi tra lavoratrici e lavoratori fatto dalla Natuzzi – una delle aziende leader nel settore del mobile imbottito e che nella seconda metà degli anni ’90 aveva fatto gridare al virtuosismo di una nuova classe di imprenditori moderni – e lo sciopero che ne è seguito rappresentano soltanto l’ultimo dei segnali della grave crisi occupazionale che segna la realtà lavorativa precaria del mezzogiorno. Precarietà o, come riportato da alcuni dizionari, provvisorietà contrassegnata dall’attesa di un peggioramento. Dove l’attesa di peggioramento fa il paio con quel livellamento verso il basso che inesorabilmente sta colpendo un’intera generazione… perché qui il dramma delle lavoratrici e dei lavoratori della Natuzzi guarda da un lato alle quotidiane dismissioni industriali che si registrano un po’ in tutto il sud Italia, dall’altro a quella continua erosione di diritti che vivono quelle aziende che potrebbero rappresentare il paradigma del lavoro precario nell’era della globalizzazione neocapitalista. Erosione oramai quotidiana, come accade alla Datadontact di Matera che, tramite una comunicazione interna ai dipendenti, informa che non sarà in grado di procedere al pagamento delle quattordicesime e garantisce i pagamenti solo fino alla mensilità di agosto 2013. Una comunicazione – quella sul decurtamento della quattordicesima – che segue il referendum in stile Marchionne con il quale, poco più di un mese fa, era stato decurtato l’8% del salario VULTURE MAGAZINE

(decurtamento che, secondo la proprietà, sarebbe servito all’assunzione – a tempo indeterminato – di 90 lavoratrici e lavoratori). Siamo di fronte ad un oramai inaccettabile bollettino di guerra che quando non informa della cancellazione di posti di lavoro, informa del decurtamento dei diritti che al lavoro attengono, gettando lavoratrici e lavoratori in un vero e proprio girone infernale. Non si può più attendere oltre. Le istituzioni non possono stare a guardare, a partire dalla Regione Basilicata che spesso ha elargito finanziamenti a pioggia a imprenditori che non hanno mai presentato piani industriali rigorosi, sottraendosi a qualsiasi confronto circa i destini occupazionali.

È arrivato il momento di finalizzare la concessione di finanziamenti ad assicurazioni ben precise circa il futuro dei posti di lavoro, così come urgente e non rinviabile è diventata la necessità di una legge che introduca un reddito minimo garantito – partendo dalla proposta su cui proprio nella nostra regione abbiamo raccolto oltre cinquemila firme – volto a sottrarre migliaia di giovani al ricatto permanente della precarietà. Maria MURANTE - Coordinatrice regionale SeL Basilicata Lucia PENNESI - Resp.le Welfare e Lavoro SeL Basilicata

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Si arricchisce l’offerta di materiale turistico progettato dalla Pro Loco Castel Lagopesole

Con l’approssimarsi della stagione estiva 2013, la Pro Loco ha ampliato l’offerta di materiale promozionale che i visitatori potranno portare come ricordo anche tangibile della loro visita al maniero di Federico II di Svevia. Da quest’anno accanto al Calendario Turistico, alle cartoline e agli opuscoli curati e ideati dall’istituzione castellana si affiancheranno le magliette serigrafate, adesivi e, novità assoluta, il materiale ceramico creato appositamente per la Pro Loco da maestri artigiani che riprende forme e colori dei reperti custoditi nell’Antiquarium visibile nella sale del castello. Oggetti rigorosamente fatti e dipinti a mano come calamite, bassorilievi, campanelle, brocche, orologi e piatti saranno un utile mezzo per veicolare sempre di più l’immagine del borgo e del castello federicano per eccellenza della Basilicata.

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Consulta Fiom

La sentenza di oggi con cui la Consulta ristabilisce il diritto alla rappresentanza nei luoghi di lavoro restituisce, alle lavoratrici e ai lavoratori, dignità e libertà, sancendo anche il sacrosanto principio in base al quale le lavoratrici e i lavoratori hanno il diritto di scegliere in autonomia e democraticamente i propri rappresentanti sindacali. La storica sentenza, nel dimostrare lo scarto enorme tra democrazia e mercificazione dei diritti, risarcisce solo in parte le lavoratrici e i lavoratori, la Fiom e quanto hanno dovuto subire tutti coloro che negli anni hanno manifestato il proprio dissenso non sottoscrivendo accordi e contratti… lavoratori spesso lasciati soli a difendere la democrazia, ignorando che se il principio applicato nei loro confronti fosse stato applicato alla politica, non avremmo in Parlamento alcuna opposizione. Ma oggi è un altro giorno. La sentenza chiarisce la illegittimità e la incostituzionalità di parte di quell’art. 19 dello Statuto dei Lavoratori cui si era richiamata la Fiat escludendo dalle fabbriche chi non era d’accordo. E anche se tardi, è arrivato il momento affinchè tutte le istituzioni del paese si assumano le proprie responsabilità di fronte alle forze del lavoro. Si assuma la propria responsabilità il Parlamento, approvando in tempi stretti la legge sulla rappresentanza di cui, tra gli altri, sono firmatario. E si assuma le proprie responsabilità il Governo, convocando immediatamente un tavolo tra Fiat e parti sociali chiedendo all’azienda torinese garanzie sul futuro occupazionale del gruppo. Giovanni BAROZZINO Senatore SeL 15


Un interessante quadrangolare di calcio a 5 sul campo di Contrada Bicocca

Si è concluso il 1° Torneo “Amici Fair Play” Melfi

In finale I Magis hanno superato Il Real Bicocca. Terzi I Senza Età su I Gommosi. Premio di miglior marcatore a Stefano Mossucca con 18 reti

Gran voglia di divertirsi, di stare insieme con una partita di calcio a 5, di vivere la zona in cui si abita al meglio, riempiendo di contenuti, sportivi e culturali, una zona di forte espansione abitativa come Contrada Bicocca. Questo, in rapida sintesi, ha portato Vincenzo Rizzitiello, nella vita Agente della Unipol Assicurazioni di Melfi, padre e marito, a trasformare la sua passione per il calcio a 5 in un vero e proprio happening festoso per se, i suoi amici che lo hanno assecondato nel progetto, parenti e gente di tutto il quartiere, attraverso l’ideazione e la realizzazione di un torneo quadrangolare di calcio a 5 amatoriale, nel nome del Fair Play e della voglia comune di tanti di divertirsi e stare insieme in allegria. Detto fatto e si è messa in moto la macchina organizzativa, sono stati coinvolti tanti amici con cui si gioca da tempo partitelle “a divertirsi”, create 4 squadre e trovati sponsor che hanno dato il loro assenso all’idea, per concretizzare il tutto, anche grazie alla disponibilità del campetto di Contrada Bicocca ed alla buona collaborazione instaurata con la Uisp di Melfi, che ha creduto in tutto ciò.

real bicocca 2^ classificata

Il tempo di stampare le magliette con 4 colori, rispettivamente blu per il Real Bicocca, capitanato dall’organizzatore Vincenzo Rizzitiello, rosso per I Gommosi, guidati da Gerardo Di Leo, giallo per I Magis, con responsabile e VULTURE MAGAZINE

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capitano il tunisino Taofik Ben Cherif, bianco per I Senza Età di Antonio Sonnessa, di fare documenti e distinte, calendari e prenotazione del campo, ed il 1° Torneo Amici Fair Play Melfi è divenuto realtà, per tre interessantissime giornate con gare di sola andata, per due tempi da 25’ l’uno, e tanto divertimento, dentro il campo, con i protagonisti, ma anche fuori, con molta gente, grandi e piccoli, amici, familiari, parenti, ad assistere alle gare. Alla fine la classifica ha decretato coloro che si sono affrontati poi nelle due finale dei giorni scorsi, con quella per il primo posto, e quindi per l’aggiudicarsi del trofeo, a vedere di fronte Il Real Bicocca, che aveva chiuso il girone a punteggio pieno, con tre vittorie

Melfi Aldo Laspagnoletta ed amici e parenti dei “validi calciatori in campo”, tutti vincenti per il loro apporto alla perfetta riuscita del torneo.

i magis vincitori del torneo

Anche la sfida per il terzo posto, con I senza Età ad avere la meglio su I Gommosi per 6 a 5, è stata combattuta ed avvincente, anche per la presenza, nella fila dei rossi sconfitti, e quindi classificatisi al quarto posto, di uno che ha fatto la differenza come Stefano Mossucca, forte attaccante classe 92, a cui è stato consegnato il trofeo per il miglior marcatore, con 18 reti messe a segno sulle 26 della sua squadra in tutto il torneo. i senza età 3^ classificata

in altrettante gare, e I Magis, che avevano chiuso a quota 6. Per la finalina 3/4 posto, di fronte I Senza Età ed I Gommosi. Due gare belle, avvincenti, tiratissime, con soltanto un gol alla fine a fare la differenza ed a designare I Magis, come vincitori del torneo, in rimonta, per 7 a 6 su Il Real Bicocca, dopo che a metà gara si era sul 4 a 4, ed in avvio di secondo tempo, le due reti di Roberto Zollo avevano dato il doppio vantaggio ai blu. Luigi Destino e la doppietta di Francesco Silvestri hanno poi fatto pendere la bilancia, ed il risultato finale, a favore de I Magis, che si sono aggiudicati il trofeo in palio, alla presenza di tutte le 4 squadre partecipanti, i loro capitani, gli organizzatori, il presidente della Uisp di VULTURE MAGAZINE

i gommosi 4^ classificata

“E’ stato solo un primo appuntamento, a cui certo ne seguiranno altri, visto che la formula funziona e la disponibilità di squadre, 4 per ora, ma in crescita in futuro, vedranno il torneo crescere nel tempo, per divenire un vero 17


appuntamento fisso, nell’estate della nostra città di Melfi, a partire da agosto 2014” ha detto durante le premiazioni l’organizzatore Vincenzo Rizzitiello, che ha ringraziato tutti, oltre agli sponsor (Mossucca Gomme, Profumo di Pane, Motta’s, Arte Orafa Luppolo), mentre Gerardo Di Leo, e gli altri capitani, si sono detti “disponibili a proseguire su questa strada, per far si che la nostra passione per il calcio a 5 in zona possa essere occasione di confronto e crescita per tutti gli abitanti del nostro quartiere ed anche opportunità per socializzare, stare insieme, vivere appuntamenti di sport e cultura per noi, i nostri figli, l’intera comunità di Contrada Bicocca”. Per finire qualche nota particolare, come la presenza di un tunisino e di un marocchino, nella squadra dei vincitori, insieme a molti ragazzi melfitani, il fatto che nel team giunto terzo vi erano i due fratelli Sonnessa, un nipote, il fidanzato di una nipote, tre amici tra cui il portiere Marco Di Muro, autore anche di 4 reti, che tra I Gommosi vi era in porta il giovane pilota di Melfi Lorenzo Mossucca, grande protagonista due anni fa nel campionato italiano di velocità in salita a bordo della sua Lola Zytek 3000, sesto assoluto in Italia, suo fratello Stefano ed il cugino Lorenzo. Ancora che, tra i secondi arrivati, vi erano tre fratelli Motta, Antonio, Davide e Daniele e che, a conferma del suo valore, per il Fair Play, per rispetto di regole, avversari, valori sportivi, in campo vi erano, tutti insieme, ragazzi, giovani, adulti e genitori, con il più piccolo che era un classe ‘97 ed i due più grandi classe 65. Davvero niente male, per essere solo alla prima edizione!!

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Partito Socialista di Basilicata

Tutti i socialisti di Basilicata hanno il dovere politico e morale di riproporsi uniti e con il proprio simbolo alle prossime elezioni regionali. In questo momento di enormi difficolta’ economiche, sociali e occupazionali è doveroso da parte nostra, proprio perché rappresentiamo l’ortodossia del riformismo, impegnarci per dare alla Basilicata e al dibattito politico idee e proposte per avviare un nuovo processo politico nella continuità delle cose buone realizzate e da realizzare (statuto regionale etc.) nella totale discontinuità , invece, con le cose peggiori e con quella metodologia che ha reso la nostra Regione vulnerabile sui problemi dell’ambiente, della democrazia, del lavoro, dei giovani, dell’istruzione, della cultura, della partecipazione, dell’utilizzo dei fondi comunitari e soprattutto della moralità dei rappresentanti istituzionali. Il compito dei socialisti è quello di interpretare i nuovi bisogni della gente e premiare attraverso idee nuove i meriti, per poter guardare al futuro con più 18


ottimismo e vivere un presente senza aspettare il futuro, ma prepararlo. Perciò dalle prossime elezioni regionali, l’appuntamento politico più importante del 2013, che avrà sicuramente valenza nazionale, essendo probalmente la nostra Regione l’unica chiamata al voto a novembre, bisogna presentare una lista socialista aperta, rappresentativa dei territori, della rappresentanza istituzionale, delle arti e professioni delle donne e soprattutto dei giovani. Il primo obbiettivo è quello di aprirsi, dunque, a tutti coloro che credono in un partito socialista italiano, culla di una nuova sinistra moderata, umanitaria, solidale, europeista, democratica, garantista presentando una lista con questo spirito si porranno le basi ad una piattaforma politico-programmatica per l’imminente futuro, che non può prescindere da tematiche sociali, culturali ed economiche e dall’avvenire dei giovani, dall’accesso al mercato del lavoro che è inibito se non osteggiato da protezionismi clientelari, corporativi e assistenziali. La medicina per risolvere i tanti mali e problemi è una sola, far ritornare i partiti e la politica assenti ormai da lungo tempo. I socialisti con la coerenza e l’impegno di sempre lanceranno questa sfida, convinti che sarà accolta per il bene comune e nell’interesse della Basilicata. Antonio Giansanti Componente Commissione Nazionale di Garanzia del PSI

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ARBEA - REVOCA MINISTERIALE

La pesante dichiarazione di Giuseppe Blasi, direttore generale dello Sviluppo rurale del Ministero Agricoltura, per di più proprio in occasione dell’”evento di lancio” del PSR Basilicata 2007-2013, dovrebbe far riflettere, e non poco, i vertici regionali, tutti presi dalle vicende giudiziarie: “Il vero neo [che impedisce alla Regione Basilicata di spendere i soldi del Piano di Sviluppo Rurale] è la grande carenza dell'Organismo Pagatore. Tale carenza è stata più volte denunciata dal presidente Csail-Indignati Lucani Filippo Massaro. La Commissione [europea] invierà una lettera pesante perché il sistema che non paga comporta rischi seri” Non è difficile immaginare a quali “rischi” allude il direttore Blasi: stiamo parlando delle “rettifiche finanziarie” che gravano su ARBEA. Per i non addetti ai lavori: la Commissione Europea si accinge a non pagare di tasca propria tutte le spese , molto discutibili, effettuate dall’ARBEA ed avallate dal governo Regionale, dal riconoscimento come “Organismo Pagatore” (che non paga) dal 2005 ad oggi. Una somma pari a varie centinaia di milioni di euro che finirà per essere pagata interamente dalla Regione Basilicata ovvero, inutile girarci intorno, con il denaro delle tasse dei cittadini lucani. Non solo: per i meccanismi finanziari dell’Unione Europea, il cosiddetto “disimpegno automatico”, il 19


mancato riconoscimento della spesa effettuata da ARBEA metterà a rischio l’intero piano finanziario del PSR, il Piano di Sviluppo Rurale della Regione Basilicata. Al danno si aggiunge la beffa: la totale incapacità di ARBEA/Di Mauro, vanificherà l’intero lavoro svolto sul PSR. Se togliamo i quasi 200 milioni di euro pagati solo grazie ad una “convenzione” con AGEA (che ha il sapore della sudditanza scopo sopravvivenza poltrona) per il “Regime di Pagamento Unico”, rimangono i quattro spiccioli pagati a pochi “fortunati” da un “Ente” che costa cinque milioni di euro all’anno, per la maggior parte spesi in generose “indennità” ad una selva di “responsabili”, di “posizioni organizzative”, e per la graziosa poltrona del direttore Gabriele Di Mauro. Un fallimento, quello di ARBEA, al di là di ogni scusa ed intempestivo “piano di salvataggio”, ed al quale non sono estranee le vicende giudiziarie di Gabriele Di Mauro, da altri spacciate come “vicende umane” separate da quelle amministrative, ma in realtà tutte legate alla sua prebenda di “Direttore” di ARBEA: l’associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, la condanna per danno erariale della Corte dei Conti, sentenza 2009/240/EL, legata a vicende di sottoutilizzo di alcuni dipendenti che parlano chiaro sui criteri con cui veniva gestito questo “Ente” (uno dei carrozzoni mangia-soldi ) buono solo a produrre “responsabili” e convenzioni a titolo oneroso; ed ultimo il falso in atto pubblico per l’approvazione del “Bilancio di previsione” 2010 di ARBEA, in sostanza una nuova generosa elargizione di denaro pubblico volta ad aumentare i già ricchi stipendi. Un fallimento, quello di ARBEA, che costa e costerà caro agli agricoltori e più in generale ai cittadini lucani, e che non è privo di responsabilità da parte della Regione il governatore De Filippo e Gabriele Di Mauro, che nel momento in cui con la D.G.R. n. 1748/2009 ha intascato la condanna inflitta dalla Corte VULTURE MAGAZINE

dei Conti; Di Mauro è stato condannato dalla magistratura contabile ma , paradossalmente, dal governatore De Filippo è stato confermato con la facoltà di continuare a gestire il pubblico denaro della Comunità Europea . Una Regione che, a fronte delle bocciature pervenute dalla Commissione Europea, dal Ministero, da due organismi di controllo internazionali, non ha trovato di meglio che istituire, con D.G.R. n. 1324/2009, una “Commissione di vigilanza” su ARBEA che ha avuto il solo scopo di accompagnare Gabriele Di Mauro ad una non meritata pensione; una “Commissione” che ha prodotto (né poteva non produrre) una impietosa relazione, i cui contenuti sono ormai noti a tutti, ma la Regione si rifiuta ancora di prendere atto. Una Regione che ha sempre fatto il gioco delle " tre scimmiette " di fronte a casi come quello di Tommaso Antonio Romeo, il “responsabile dei sistemi informativi” di ARBEA che, a fronte di una delega totale al SIAN di AGEA (per di più in affidamento diretto, in spregio della vigente normativa sugli appalti pubblici: una vicenda sulla quale la Corte dei Conti bene farebbe a pronunciarsi al più presto), non solo ha intascato le generose indennità mensili di “responsabile”, ma ha anche sfruttato la propria posizione per mettere in pagamento, tramite il SIAN che gestiva, le domande di “ricostituzione del potenziale forestale” Mis. 226 del PSR, per un importo di un milione di euro all’anno, presentate dalla Comunità Montana “Collina Materana” di cui è Commissario dopo esserne stato presidente, per tutti gli anni della sua permanenza in ARBEA. Il Dipartimento Agricoltura della Regione non ha trovato di meglio che garantire una via di fuga ed una possibilità di dignitoso pensionamento anche a Tommaso Antonio Romeo, come l’ha già garantita a Gabriele Di Mauro: ha istituito uno “sportello informativo” ad hoc a Stigliano, presso i locali che la 20


Comunità Montana “Collina Materana” ha messo a disposizione a titolo gratuito, con generosità. A fronte di tali accadimenti, poco conta l’intempestivo riconoscimento dei “malfunzionamenti e/o funzionamenti discontinui del sistema informatico SIAN”, come la Regione ha dichiarato nella D.G.R. n. 110 del 26.01.2010, di proroga delle scadenze dei Bandi per le Misura 112 ed 121 del P.S.R. i “malfunzionamenti” del SIAN sono stati più volte denunciati da almeno un anno a questa parte: riconoscerli oggi, ha il sapore di una tardiva scusa, e poco più. Una Regione che ha delle pesanti responsabilità nell’aver avallato il falso in atto pubblico commesso da Di Mauro con proprio Decreto n. 236/2009 per farsi approvare il “Bilancio di previsione” 2010. L’aver bloccato, per il momento, i 15 concorsi “pre-elettorali” per tecnici Cat. C, suona più come una stretta necessità: quella di liberarsi di Gabriele Di Mauro, al quale evidentemente non bastava essere arrivato alla naturale scadenza . È molto significativo, in proposito, l’innaturale silenzio sceso da metà novembre 2009 ad oggi sulla " vergognosa " vicenda ARBEA. Il mantenere ancora in vita l’inutile Carrozzone-politico-mangiasoldi, noto come "ARBEA"dove è cambiata solamante la musica e i musicisti sono gli stessi, non farà che aggravare i già tragici problemi dell’agricoltura lucana. La semplice sostituzione dell’ormai compromesso Gabriele Di Mauro con qualche trionfatore di spartizione da Manuale Cencelli non potrà certo rimettere in efficienza un “Ente” ormai allo sbando totale. L’unica soluzione sarebbe stata l’ammettere quale errore sia stata l’istituzione dell’”Organismo Pagatore” lucano diretto da Gabriele Di Mauro e legiferarne, in tempi non sospetti, l’immediata chiusura di ARBEA perchè è stata l'artefice del totale fallimento dell'agricoltura lucana. Viene da dubitare che la naturale conclusione della vicenda di ARBEA VULTURE MAGAZINE

rientri fra gli interessi del Presidente De Filippo: sia quelli politici del “tuttappostismo”, sia quelli più domestici legati al fatto che la moglie, Rosa Tutino, è, guardacaso, un “alto funzionario” di ARBEA. Con la "REVOCA" del riconoscimento ARBEA, finalmente sono stati stravolti ed annientati gli accordi politici e le sciocche strategie del governatore De Filippo . Dopo le continue battaglie del Csail , anche con la formulazione del famoso " Dossier Csail-Massaro / Arbea-Di Mauro & C. ", non si è fatto attendere la comunicazione ufficiale del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali che in data 12 Maggio 2010, ha emanato : IL DECRETO DI REVOCA DEL RICONOSCIMENTO DI ARBEA QUALE ORGANISMO PAGATORE PER LA REGIONE BASILICATA - CON LA CONSEGUENTE ASSUNZIONE DELLA GESTIONE DEI PAGAMENTI DA PARTE DELL'ORGANISMO PAGATORE "AGEA" CHE VIENE ANCORA OSTACOLATA DAI BUROCRATI E CONFUSIONARI DIRIGENTI DELL'AGENZIA LUCANA. Adesso nessuno osi ostacolare l'operazione verità sulle responsabilità e chi le ha commesse sia chiamato a rispondere in tutte le sedi istituzionali. Il Csail annuncia che si costituirà parte civile in difesa degli agricoltori penalizzati e danneggiati per aver fatto ricorso all'usura ed il conseguente fallimento delle proprie aziende causato anche dal discutibile e vergognoso " Sistema Arbea /Di Mauro & C ."Filippo Massaro, Csail - Indignati Lucani

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MASCHITO. PROGETTO “NOVECENTO”. FONTANA SKANDERBEG. RITORNO ALLE ORIGINI CON DEGUSTAZIONE PIATTI TIPICI ARBERESHE ED ALLESTIMENTO MUSEO ALL’APERTO DELLA CIVILTA’CONTADINA

Maschito. Nei giorni scorsi, nell’ambito del Progetto "Novecento", la Fontana Skanderbeg è stata trasformata in una Aia. Nonostante la partita Brasile-Italia, tanta gente ha partecipato a questo evento promosso dall'indefesso Michele Sciarillo, un emigrante che ritornato definitivamente a Maschito, ha deciso di rianimarlo con eventi arbereshe significativi.

l'aratro in legno (Suglion) ed il “Dirimone”, attrezzo agricolo che serviva per la pulizia del grano di Elia Cuviello, che nel centro del paese, custodisce in una cantina, altri attrezzi antichi, il suo desiderio è quello di creare un museo della civiltà contadina.

Una manifestazione che ha promosso antichi mestieri e la valorizzazione di alcuni piatti tipici arbereshe.In bella mostra utensili di una volta, tra questi VULTURE MAGAZINE

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macchinari. Il segreto è la semola di grano duro che mantiene la pasta più resistente ed intatta”), assaggio di fagioli con la cotenna, peperoni cruschi, pettole, e preparazione di mozzarelle in seduta stante da parte di Rocco Caraffa dei Sapori Lucani di Filiano. Anche un gruppo di giovanissimi: Gabriella, Francesco, Roberta, Esmeralda e Domenico hanno voluto essere presenti per conoscere il passato dei propri antenati: “siamo curiosi di vedere all’opera massaie e contadini che dimostrano come si prepara la cucina di una volta e come si utilizzavano attrezzi di una volta.

Altri attrezzi in evidenza: la macchina del grano di Tommaso Caglia. Giovanni Carlone, appassionato per la lavorazione in pietra, ha messo in mostra alcuni suoi lavori, bassorilievi con ricami in architrave. Antonio Bochicchio, dedito alla pastorizia, ha creato un piccolo gregge di pecore.

Si è dato risalto anche alla cucina contadina, preparata dalle massaie Teresa Manuto, Rosa Daraia e Maria Telesca con la lavorazione della pasta fatta in casa (hanno sostenuto: “ la pasta fatta in casa è più saporita rispetto a quella comprata, che viene prodotta da VULTURE MAGAZINE

Conoscendo il passato si può meglio costruire il futuro”. Presente anche il Sindaco, Antonio Mastrodonato: “un evento importante per i giovani e soprattutto un amarcord per gli anziani. Maschito ha bisogno di queste iniziative per arricchire il bagaglio della propria cultura arbereshe”. Michele Sciarillo, organizzatore, ha aggiunto: “è una rievocazione di antiche tradizioni. L’obiettivo è stato quello di rievocare quanto i nostri avi realizzavano nel loro quotidiano. Dalle numerose persone 23


presenti, l’evento si può dire riuscito, grazie al contributo delle massaie e dei proprietari degli attrezzi agricoli”. Un intrattenimento musicale ad opera di Pasquale Cella di Muro lucano e Donato Albano di Forenza,all'organetto con il contributo di Nino Giuralarocca al tamburello, ha allietato la serata con balli arbereshe. Lorenzo Zolfo

Melfi. Disabili a Cavallo

A cavallo per sentirsi liberi e abbattere il muro della diversità. E’ stato questo il senso della suggestiva passeggiata che si è snodata tra la natura incontaminata dei boschi e gli scorci più caratteristici di Melfi e delle sue contrade.

Le foto riprendono momenti significativi della giornata antichi mestieri e cucina contadina.

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A salire in sella cavalieri d’eccezione, ovvero i ragazzi ospiti del centro Aias di Melfi che hanno cavalcato con grande disinvoltura e sfilato, tra la curiosità e l’ammirazione dei presenti, con un pizzico di orgoglio fieri delle loro abilità sportive. Il rapporto con il cavallo, animale docile e mansueto, si conferma così un elemento straordinario per poter recuperare il senso del “reale” e la coscienza delle proprie capacità psicomotorie. Lo sanno bene i cavalieri del Centro Ippico Melfese, solida realtà sportiva presieduta da Michele Bagarozza e valido punto di riferimento della zona che, nel promuovere il progetto “Disabili a 24


Cavallo”, hanno organizzato il “15° Viaggio a Cavallo”. All’aria aperta infatti, in spazi verdi che offrono la sensazione di libertà, il disabile vive un’esperienza “normalizzante“, di padronanza di sè, di indipendenza, di riappropriazione fisica e psicologica dell’ambiente circostante.

L’attività fisica e, l’equitazione in particolare, diventa così un mezzo privilegiato di sviluppo individuale e di rieducazione per ragazzi così speciali. L’evento, patrocinato dall’Amministrazione Comunale di Melfi e dalla Provincia di Potenza, si è concluso in un clima gioioso e festoso con la consegna delle targhe e delle medaglie ricordo ai giovani cavalieri.

ricordato il valore riabilitativo riconosciuto all’ippoterapia. “Il contatto con il cavallo unito all'aspetto ludico che questo può assumere – ha commentato l’Assessore Masi - disgrega quell'isolamento in cui si trovano molti ragazzi disabili che hanno difficoltà di comunicazione e scarse possibilità di interazioni sociali. Inoltre il cavallo riesce a sviluppare una relazione con il suo cavaliere diventando per lo stesso una forte spinta motivazionale”.

Un contributo importante per la riuscita della manifestazione è stato offerto dall’intero staff del personale e dei collaboratori dell’AIAS di Melfi che, infaticabili e pazienti seguono quotidianamente i ragazzi nelle attività ludiche e ricreative. Preziosa anche la collaborazione del presidente dell’AIAS, Giulio Bagnale, del CRE – Centro Riabilitazione Equestre, del Centro Ippico “La Gabbianella”, dell’Associazione “Ronca Battista” e degli sponsor sempre sensibili a questa iniziativa

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Cerimonia a cui ha partecipato tra gli altri l’Assessore allo Sport, Rosa Masi che ha VULTURE MAGAZINE

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Michele Gattini Balì

l’attribuzione di un prestigioso riconoscimento dell’Ordine di Malta al Comm. Michele Gattini, fratello del più conosciuto Conte Sen. Giuseppe Gattini. A breve l’associazione dei lucani “Giustino Fortunato” di Napoli ha programmato una giornata seminariale dedicata al ruolo esercitato nel territorio materano dall’Ordine Cavalleresco di Malta e ai suoi più insigni esponenti provenienti dalla nostra Regione. Si riporta fedelmente un resoconto di cronaca della stampa locale proprio di cento anni orsono relativo a questo conferimento.

Da: IL CORRIERE MATERANO ANNO1 N.5 del 21 giugno 1913 Nell’ordine di Malta il comm. Gattini Gran Priore

Molteplici sono stati nel corso del passato millennio i rapporti tra la Città di dei Sassi e Malta; essi sono riconducibili fondamentalmente al ruolo ed all’azione esercitati, in territorio materano, dall’Ordine Cavalleresco Gerosolimitano, che nell’isola segnata dalla predicazione di S. Paolo ha avuto - e continua ad avere - il fulcro di indirizzo e di governo per le numerose attività che svolge in tutto il mondo. Oltre alle Chiese ed ai palazzi di Matera che recano in modo inconfondibile i segni della presenza continua dell’Ordine di Malta sono di notevole interesse le vicende che hanno visto protagonisti nei secoli passati esponenti dell’aristocrazia locale. Nella continua attività di scandaglio e di ricerca di documenti storici relativi alla nostra città Gianni Maragno nell’ambito delle attività del suo Laboratorio Multimediale di Via delle Beccherie, ha rinvenuto una interessante testimonianza che mette in risalto VULTURE MAGAZINE

Con vivo piacere registriamo la notizia che ci giunge da Napoli che l’esimio Commendatore Michele Gattini, l’illustre fratello del nostro venerando Senatore Conte Giuseppe Gattini, è stato elevato al grado di Bali, ossia Capo del Gran Priorato di Napoli e Sicilia dell’Ordine dei Cavalieri di Malta. Il sacro militare Ordine di Malta chiamavasi dapprincipio Ordine Ospitaliero di S. Giovanni di Gerusalemme, ed è antica gloria non pure italiana, ma più propriamente napoletana. Alcuni negozianti d’Amalfi, infatti, ottennero nella prima metà del secolo XI dal Califfo d’Egitto il permesso di fabbricare due chiese presso il S. Sepolcro, a cui aggiunsero ospizi per pellegrini ed infermi. Gerardo Tunc, che fu il primo priore dell’Ordine divenuto in breve assai numeroso e potente, prese parte alla Prima Crociata, e così i suoi successori che si chiamarono Gran Maestri a tutte le guerre successive contro i saraceni, musulmani o turchi che fossero, con grandissimo valore e con varia fortuna. Di là passarono nel 1292 a S. Giovanni d’Acri, nel 1308 a Cipro, 26


nell’anno seguente a Rodi e nel 1530 a Malta, lor concessa da Carlo V, che con atto eminentemente politico volle porre un baluardo formidabile tra le scorrerie de’ Turchi ed il bacino occidentale del Mediterraneo. La loro flotta fu emula di quelle di Venezia e di Genova, e de’ loro fasti son piene le storie e le cronache. Non è a meravigliar quindi che pontefici e principi cristiani in ogni tempo e dapertutto facessero a gara a rimunerar l’Ordine di numerosi privilegi, sontuosi donativi e cospicui feudi; e nella nostra provincia avevano a Matera le commende di S. Spirito e di Picciano, nonché a Grassano, a Venosa ecc. I cavalieri nobili o di giustizia solo potevano, com’anch’oggi, esser Bali, Gran Priori e Gran Maestri; i cavalieri di grazia venivano innalzati a tal grado pel loro valore. A Matera sono stati provati di Malta i Firrao, i Gattini,i Malvinni, i Troiano ed i Venusio; e si ebbe la croce di grazia il poeta Tommaso Stigliano, da cui assunse il nome la nostra Scuola Normale. Ma l’Ordine, che componevasi di 8 lingue o nazioni, è ridotto dopo la perdita di Malta nel 1798, a solo due, cioè Boemia e d’Italia, quella con uno e questa con tre Gran Priorati, ossia del Lombardo-Veneto, di Roma, e di Napoli e Sicilia. A quest’ultimo, ch’è il più importante per numero, reso vacante per la morte dell’eccellentissimo Balì Luigi Capece-Minutolo, principe di Ruoti, è stato con interessante votazione assunto il 15 maggio ultimo il Commendatore Gattini, che può dirsi il più anziano Cavaliere dell’Ordine, con venirne riconfermato il 29 istesso dal Gr. Magistero. Non credasi però che quest’Ordine, di cui è insignito anche il nostro Re, e molti altri principi e Sovrani, abbia fatto del tutto il suo tempo: esso si rende anch’oggi utili e ben visto. Oltre al grande ospedale di Tantor, ha a Napoli una sala con trenta letti aggregata agl’Incurabili, a tutte sue spese mantenuta,con medici, VULTURE MAGAZINE

cappellani,inservienti e materiali propri; ed a Roma ha una sezione della Croce Rossa con treni-ospedali e tutto l’occorrente sanitario e di guerra, che ha fatto ottima prova nelle grandi manovre, ed ultimamente ha coadiuvato il Governo, con una nave-ospedale a Tripoli. La nomina adunque del Comm. Gattini a Gran Priore onora non solo la famiglia, ma anche il nostro paese. Dove pertanto non da ieri si conosce e si apprezza l’altissima mente ed il nobilissimo cuore del Comm. Michele Gattini, il quale ai suoi meriti grandissimi unisce quello impareggiabile di una grande modestia. A cui non crediamo far torto, rendendo noto che, fra l’altro, l’egregio uomo non trascura di studiare la storia millenaria dell’importantissimo Ordine, di cui è vanto e decoro. Così egli ha dato per le stampe, da parecchio, un “Sunto storico” del Sovrano Militare Ordine di San Giovanni di Gerusalemme, ovvero di Malta – Napoli, Tip. Di G.M. Priore, 1899, in-8°, dedicato a Sua Maestà il Re, allora Principe di Napoli e Bali Gran Croce dell’Ordine istesso; ed ha già compilate, lasciandole ancora inedite, altre due importanti monografie: a)Manuale del Cavaliere Gerosolimitano; - b) Ricerche storiche sui Priorati, Baliaggi e Commende del S.M.O. Gerosolimitano nelle provincie meridionali d’Italia, avanti la caduta di Malta. All’illustre uomo giungano gradite, fra tante, le nostre congratulazioni.

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Notte bianca della poesia a BARI

Con oltre settemila spettatori che si sono alternati per assistere ai numerosi eventi che si sono susseguiti dalle ore 21 del 23 giugno fino a notte inoltrata nel sontuoso palazzo dove ha sede la Provincia di Bari, si è conclusa la 3^ Edizione della “Notte bianca della Poesia”, maratona che quest’anno ha avuto come Regione ospite la Basilicata insieme alla Serbia. Grazie all’impegno e all’amore per la propria terra, la scrittrice lucana Anna Santoliquido, originaria di Forenza, in breve tempo ha coinvolto alcune delle forze culturali più rappresentative della Basilicata. Con l’intervento del Presidente della Provincia, Prof. Francesco Schittulli, di Anna Santoliquido, dei rappresentanti delle Istituzioni baresi e lucane,e con la recitazione dei versi di Orazio, Isabella Morra, Rocco Scotellaro, Leonardo Sinisgalli, Albino Pierro e Giuliana Brescia è iniziata la kermesse letteraria fortemente voluta dal Consigliere della Provincia di Bari, lo scrittore Nicola De Matteo. Tra gli eventi più coinvolgenti, la presentazione dell’antologia “Scritture e scrittori dell’Alto Bradano dagli anni ’60 ad oggi” di Franca Amendola, contornata dai canti popolari lucani del m° Antonio Golia e Donato Linzalata, e quella del volume di poesia “Cartoline antelucane” di Vincenzo Leggieri, poeta e personalità di spicco di Venosa recentemente scomparso.

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Performance del gruppo tricaricese guidato da Beppe Miseo, in rappresentanza del Centro di documentazione “Rocco Scotellaro e la Basilicata del secondo dopoguerra”, con canti della tradizione orale e recitazione di poesie di Rocco Scotellaro. Dal materano perfomance dello scrittore e poeta Franco Tilena di Ferrandina e degli autori del gruppo “Matera Poesia 1995” capeggiati da Maria Antonella D’Agostino.

Dal potentino la partecipazione dell’Artista Antonio Masini con la “Poesia di Orazio” e gli interventi di Maria Raffaella Pennacchia su “I parchi letterari lucani” e “La poesia in Basilicata” di Lorenza Colicigno. “Poesia e Cinema” è il tema toccato dal critico Armando Lostaglio, già autore (per La Vallisa, Bari, 1986, prefazione Anna Santoliquido) del libro “Le stelle in tasca”. Di spicco l’evento curato da Anna Santoliquido per il quarantennale della scomparsa di Giuliana Brescia, poetessa rionerese, con la lettura di alcuni inediti.Inoltre, Andrea Filippetti ha ricordato e letto alcune liriche del poeta venosino Rocco Di Poppa. Nella Notte bianca hanno avuto spazio la danza, la musica con il concerto “Parole in musica” di due soprano Lucia Giordano e Daria Palmisano, con il mezzosoprano Zeudi Rella ed al pianoforte il m° Stefano Augelli. Padre Mariano Bubbico, frate cappuccino originario di Montescaglioso, ha reso omaggio a don Tonino Bello, con letture di poesie. 28


Durante la manifestazione andava in visione “Rocco Scotellaro”, documentario di Luigi Boneschi, produzione di Pupi Avati. Durante lo svolgimento della manifestazione hanno relazionato e declamato versi le poetesse e i poeti del Movimento Internazionale “Donne e Poesia”, fondato dalla Santoliquido e giunto al 28° anno di attività.

La Basilicata - perla della Magna Grecia si adorna delle Dolomiti, il Pollino, il Vulture. E di laghi e fertili distese. Metaponto è storia e risorsa. Bagnata dallo Ionio e dal Tirreno, è attraversata da fiumi cantati da poeti e scrittori. Falchi e aquile solcano il cielo. Volpi e lucciole sfidano il buio. Luogo di magia e set cinematografico, ha boschi poderosi. Orazio e Isabella Morra sono stelle fulgide. Tansillo e le Accademie la nobilitano. Scotellaro, Sinisgalli, Pierro e Giuliana Brescia accendono la fantasia dei lettori. Regno di colline, calanchi e ginestre, ha energia vulcanica e spirito di rivolta. Eroi e briganti, castelli, cattedrali e conventi sono espressioni di un’area mite e ribelle. Le acque di Maratea ritemprano. L’aglianico rosso sangue rinvigorisce. Tra i Sassi di Matera il passato prende forma. La gastronomia e l’ospitalità ammaliano. Levi e Pedio l’hanno amata alla follia. Guerricchio l’ha dipinta come una dea, esaltandone le forme e i colori. I poeti vernacolari celebrano la genuinità e l’arguzia. Tra le case di pietra il mito palpita ancora. Nella Notte bianca della poesia il respiro della mia terra si unisce alla brezza del Mare di Levante. Ed è incanto e resurrezione.

Sel su Margherita Hack

La scomparsa di Margherita Hack segna un immane lutto in tutte e tutti coloro che hanno visto in lei un simbolo di libertà. Scienziata sensibilissima e militante, assertrice di una libera scienza in un libero mondo, dove la libertà era innanzitutto declinata come libertà da… Irriverente come solo grandi e geniali menti sanno essere; gentile come solo una donna sa essere; combattente come solo una partigiana sa esserlo. Mai omologata, nemmeno alla sua stessa parte politica, che era anche la nostra: e il pensiero non può andare al suo schierarsi – contrariamente al resto della sinistra – a favore del nucleare… e non per un vezzo da bastian contraria, bensì perché coerente fino in fondo con quella idea di libertà della ricerca che l’aveva trovata sempre disponibile a una sua strenua difesa. Con la sua scomparsa piangiamo la donna laica, la compagna femminista, la scienziata libera e la irriverente filosofa che ha insegnato a generazioni la pratica della libertà. Sel Basilicata

Anna Santoliquido VULTURE MAGAZINE

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VENOSA GIUGNO 2013. I^ EDIZIONE PREMIO FUTSAL PASSION. L’ASD FLACCO VENOSA A 5 DI CALCIO PREMIA ROBERTO MENICHELLI COMMISSARIO TECNICO DELLA NAZIONALE E L’ATLETA VENOSINO ALESSANDRO LAURANO

Palazzo, vice presidente regionale F.I.G.C. (da 13 anni che sono in federazione, siamo partiti con solo 20 squadre, adesso ai vari campionati di calcio a 5 partecipano circa 100 squadre) e Nino Crapulli, materano,consigliere nazionale Calcio a 5 ( il calcio a 5 si sta diffondendo a macchia d’olio, anche se persistono problemi di impianti sportivi idonei) . Venosa. Nei giorni scorsi presso la sala consiliare del Comune di Venosa, l'A.S.D. Flacco Venosa, società sportiva di calcio a 5 serie C 2 e Juniores regionale, presieduta da Arturo Covella ed allenata dai mister D'Urso (serie C2) e Nuzzo per la Juniores, ha organizzato la I^ edizione Premio Futsal Passion. Ospite speciale Roberto Menichelli, Commissario Tecnico della Nazionale di calcio a 5 e Jean Pierre Tassora, della squadra Futsal di Sarzana (Liguria), per stringere un gemellaggio con la squadra di Venosa. A portare i saluti il presidente del consiglio comunale, Avv. Luisa D'Urso e l'assessore allo sport, Vincenzo Pellegrino. Sono intervenuti: Pino

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oltre 2 mila spettatori.Mi auguro di portare la squadra nazionale in Basilicata. Il calcio a 5 è una disciplina collegata e propedeutica del calcio a 11. Il premio ricevuto è motivo di grande soddisfazione ed orgoglio. Ringrazio l'ospitalità di Venosa". E' seguita la premiazione di un atleta di Venosa, Alessandro Laurano che nel salto in alto ha stabilito nei giorni scorsi il nuovo record regionale, mt 2,10 a Foggia (vedi foto). L'arrivo del Sindaco Avv. Tamburriello e del vice sindaco, dott. Visaggio con una foto insieme a mister Menichelli ha concluso questa bellissima giornata sportiva. L'ASD Flacco Venosa ha dato appuntamento al 29 giugno ad un convegno ed al memoriale di calcio a 5 in ricordo di "De Bernardi", un eroe di volo, originario di Venosa. Lorenzo Zolfo

Presente anche una delegazione della cooperativa sociale il "Filo d'Arianna", con la presidente Giusy Conte e che dà assistenza domiciliare alle persone non autosufficienti ed una delegazione dell'istituto Padri Trinitari (con gli operatori Gianni Soldano e Filippo Orlando) che promuove tanto sport per integrare nel territorio i disabili.

Le foto riprendono momenti significativi della giornata. Mister Musco, colonna sportiva di Venosa, ha regalato a mister Menichelli un libro sulla sua storia di portiere. Mister Menichelli ha detto: " il calcio a 5 è uno in continua crescita, basti pensare che le partite di un certo livello sono seguite da VULTURE MAGAZINE

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VIAGGIO IN TERRA SANTA

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