Consultinvest Basket Pesaro
vs
Sidigas Avellino
1 GIORNATA RIT.
PH. Luca Toni
2015/2016
FORZA RAGAZZI! Chiuso il 2015 con il secondo miniscudetto di fila (le due salvezze all’ultima giornata noi le chiamiamo così), ripartiamo con sempre maggiore voglia di far bene e di confermare Pesaro tra le migliori squadre del basket italiano. Ci facciamo gli auguri (e li estendiamo alla nostra gente) di un anno di divertimento e gioia (e al limite un po’ di strizza) al fianco della nostra Consultinvest: l’obiettivo, manco a dirlo, è il terzo miniscudetto di cui sopra. Se poi arrivasse un po’ prima dell’ultimo
secondo dell’ultima partita dell’ultima giornata sarebbe anche meglio, ma noi, a cominciare dal presidente Ario Costa, non siamo schizzinosi e sapremmo accontentarci lo stesso: Pesaro deve restare in serie A, e poche storie. A questo puntiamo, operando giorno dopo giorno per consolidare una realtà che ad una tradizione gloriosa deve dare un futuro sostenibile. Il 2015 ha confermato la produttività dei nostri sforzi, resi possibili dal sostegno del main sponsor Consultinvest e dei membri del Consorzio Pesaro basket. Senza l’impegno di tutti
loro, non staremmo qui sulle gradinate di uno dei palasport più belli d’Italia ad assistere al più appassionante sport che ci sia. Se ci voltiamo indietro, l’anno scorso è costellato di tanti cari ricordi, alternati a più di un momento difficile. Anche per il 2016, vorremmo offrire ai nostri tifosi lo spettacolo di una squadra che non molla mai e dove ognuno la domenica scende in campo convinto che il nome che porta davanti è più importante di quello scritto dietro. #prontiatutto, insomma.… Giacomo Mariotti
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Con la Sidigas Avellino, l’anno scorso, andò in scena (perché si trattò di un vero e proprio psicodramma) una delle partite casalinghe più folli degli ultimi anni. Pronti, via, e primi due quarti ai limiti della perfezione da parte di una Consultinvest alle prese con le prime settimane del nuovo assetto costruito sull’asse Wright-Lorant. 36-28, ottime premesse per lo sviluppo della partita, e tutti negli spogliatoi. Nel terzo quarto, il diluvio: 0/7 da due, 0/10 da tre, 7 punti ai liberi e nessun canestro in 10 minuti. Questo la Consultinvest, intanto Avellino ne segnava 31, con un raggelante parziale di 24-0 nei primi 7 minuti e mezzo. Ultimo quarto senza storia. LaQuinton Ross (21 punti, 11/12 dalla lunetta) e Tommaso Raspino (11 rimbalzi) unici a sollevarsi dalla mediocrità generale, mentre tra gli ospiti c’è l’imbarazzo della scelta: ottimi Adrian Banks (27 punti, 9/13 da 2 e 2/2 da 3), Justin Harper (20 punti, 7/12 da 2 e 6 rimbalzi) e i due carissimi ex O.D. Anosike (10 punti e 10 rimbalzi) e Marc Trasolini (3/3 al tiro, 10 rimbalzi e 3 stoppate) G.M.
#GiovaniFirmeBiancorosse La strada è ancora lunga La sconfitta contro Torino ha sicuramente riaperto alcune ferite che pensavamo di aver rimarginato con l’arrivo di Austin Daye, e parte dell’entusiasmo che si era creato è venuto a calare. Questo però deve spingere la squadra ad aumentare e migliorare il lavoro in palestra. Il problema che più è saltato all’occhio contro i piemontesi è il calo di intensità e qualche azione dove si è visto un po’ troppo egoismo: Austin sicuramente per cercare di portare
a casa la partita ha cercato fin troppo di risolvere la situazione, evitando magari qualche passaggio e perdendo palloni importantissimi. Questo problema in realtà si è iniziato a vedere nelle ultime partite, in alcuni tratti, è un 1 contro 5 a tutti gli effetti, e come dice il coach: “Si vince se si gioca di squadra.” Ho notato l’emergere di questo problema specialmente dopo la partita di Milano: la fantastica prestazione di Daye e l’entusiasmo generale hanno probabilmente influito in maniera negativa sull’armonia che si era venuta a creare. Queste
“lezioni” ovviamente non ci devono demoralizzare, perché le potenzialità di questa squadra ci sono e si vedono. Contro Avellino non sarà facile, in quanto è una squadra ben strutturata e con buone individualità, ma penso che superando questo ostacolo potremo dormire sonni un po’ più tranquilli. Forza Vuelle! Andrea Cammarota
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PH. Ciamillo&Castoria
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DAYE: LEADER SI, MA N Il talento di Austin non è l’unica arma dei biancorossi: la squadra è cambiata e deve diventare presto un gruppo
IL CASO DELLA SETTIMANA Messina, possibile svolta per la nostra pallacanestro
Ettore Messina è il nuovo allenatore dell’Italbasket e questo incarico potrebbe segnare una svolta per l’intero sistema della pallacanestro di casa nostra. E non è solo un fatto tecnico, sul quale pure torneremo fra poco. All’ex coach di Bologna e di Treviso si possono fare tante critiche, ma non certo quella di aver rappresentato (e rappresentare tuttora) un’immagine in controtendenza rispetto al basket italiano: è un vincente, è una persona capace, ha le idee chiare, è abituato a progettare strategie, è apprezzato a livello mondiale. Oggi, chi è come lui? Ecco perchè ci aspettiamo che Messina venga messo in condizione non solo di allenare la stessa squadra talentuosa che il suo predecessore ha avuto nell’ultimo periodo di guida azzurra, ma anche di lavorare a un progetto più complessivo di crescita del movimento, anche sul fronte dell’immagine. Il tema tecnico, innanzitutto. C’è una squadra che obiettivamente è la più forte degli ultimi cinque anni e, quindi, in grado di risalire in un’ipotetica classifica internazionale. Ci sono i talenti che giocano nell’Nba (prima che vengano definitivamente spremuti dal campionato prof) e quelli sparsi tra Reggio Emilia, Milano, Venezia e oltre. C’è, insomma, un patrimonio di giocatori che valgono una posizione meno anonima rispetto a quelle che, oggi, è occupata dalla nazionale. Serve (e Messina lo è) un allenatore capace di lavorare con i talenti e, soprattutto, in grado di trasformare una buona squadra in un ottimo collettivo di spessore internazionale. Ma a Messina non potrà sfuggire che una delle debolezze estreme della pallacanestro italiana è che non è cambiata di una virgola (forse è persino peggiorata) rispetto ai tempi in cui allenava Bologna e Milano. Noi stessi, da anni, lamentiamo l’assenza di un progetto capace di diffondere maggiormente la conoscenza del basket tra le nuove generazioni e di attrarre risorse economiche, come hanno fatto diversi sport diversi dal calcio, a cominciare da volley e golf. E’ un tema di visibilità positiva che manca. Prendiamo l’All Star Game a Trento, senza nulla togliere alla società che lo ha ospitato: in pratica, però, quello che dovrebbe essere il manifesto più divertente e spettacolare del basket italiano, è stato ‘rinchiuso’ in un palasport da 4mila posti e ripreso da Sky con 5 telecamere, una produzione povera come quella garantita per il campionato. È evidente che se si continua così, nonostante Messina, non si andrà da nessuna parte. Marco Bedinotti
Mai come in questa occasione la sosta (non lunghissima) può aver fatto bene alla Vuelle, che aveva assoluta necessità di passare il maggior numero possibile di ore in palestra. L’ultimo mese, infatti, ha praticamente stravolto l’assetto della squadra e per coach Paolini è stato come ricominciare da zero. Del resto, l’andamento schizofrenico delle ultime 5 partite (3 successi e 2 sconfitte in fila, una delle quali con Torino) certifica chiaramente che ora i giocatori ci sono ma il gruppo ancora no e deve venire fuori in fretta se la squadra vuole pensare a finire la stagione in maniera diversa dalle ultime due. La brutta notizia (ma è un paradosso) è che l’arrivo di Daye, oltre ad aver solleticato l’immaginario dei tifosi, deve aver convinto i suoi compagni di squadra che il ‘figlio del cerbiatto’ possa risolvere da solo tutte le partite. Sulla leadership di Austin non credo ci possano essere
SUCCESSO PER LA KERMESSE TARGATA CNA
Si è chiuso nei giorni scorsi con successo il Pesaro Photo Festival, la kermesse organizzata da CNA Comunicazione e CNA di Pesaro e Urbino riservata ai fotografi professionisti dedicata questíanno al tema del cibo e dellíalimentazione. Dopo la presentazione della mostra Pasto in famiglia e l’inaugurazione della mostra Caravaggio in cucina, è entrato in scena il workshop con il fotografo Renato Marcialis. Considerato il guru degli scatti con tema il food, Marcialis ha tenuto un seminario relativo a come si fotografano alimenti e piatti elaborati. Luci, tempi di esposizione, tecniche di scatto, effetti, posizione degli oggetti, accessori. Marcialis - ha detto il direttore artistico del Pesaro Photo Festival, Andrea Barchiesi - ha spiegato tutto quello che serve per rendere uno scatto una fotografia comunicativa, emozionale ed in alcuni casi una vera e proprio opera d’arte. Non a caso Marcialis è considerato il Caravaggio dei fotografi e la sua mostra Caravaggio in cucina diventa una esposizione di fotografie díautore. Scatti che sembrano dei dipinti che per il loro gioco di luci e ombre sembrano quasi delle tele che richiamano proprio il maestro milanese. Marcialis al Pesaro Photo Festival ha insegnato proprio quelle tecniche e quei segreti che lo hanno reso famoso ovunque. Ortaggi, salumi, biscotti, frutta. Ma anche cibi preparati in cucina. Insomma tutto è diventato un soggetto unico e straordinario per degli scatti d’autore. In seguito, i partecipanti al corso mostreranno gli scatti fatti durante il workshop in una presentazione video che lo stesso Marcialis commenterà. Il seminario fa parte dellíedizione Food Experience, una sorta di preview del festival del 2016 che si terrà a settembre e che sarà dedicato proprio al tema dell’alimentazione e che vedrà approdare a Pesaro i più grandi maestri della fotografia dedicata al cibo e all’enogastronomia. Inoltre il prossimo anno è annunciato anche l’arrivo a Pesaro della mostra “Family Meal” del fotografo Chris Terry. Un progetto della Programma Alimentare Mondiale delle Nazioni Unite che da quest’anno collabora con CNA Comunicazione.
NON LASCIATELO SOLO! Il girone di ritorno comincia con Avellino, spartiacque tra l’inferno per salvarsi e il paradiso dei play off dubbi, ma averlo dalla propria parte non significa che debba essere lui l’unico a prendersi le responsabilità più delicate: alla Vuelle non serve il ‘salvatore della patria’ ma un gruppo di giocatori capaci di stare in campo con lucidità e capacità di svolgere il proprio ruolo. Troppo facile - specie quando la partita si fa calda - pensare di dare il pallone a Daye e sperare che lui lo metta sempre dentro: con questa mentalità si concede un vantaggio immenso a qualsiasi avversario. La buona notizia (e questo non è un paradosso) è che la pausa del campionato è servita proprio a lavorare sul gruppo che arriverà fino al termine della stagione e ad azzerare le scorie psicologiche per la bruttissima sconfitta interna con Torino. Insomma, oggi che comincia il girone di ritorno della stagione regolare si può essere ottimisti. Se si guarda all’avvio del campionato, infatti, molte cose sono cambiate e in meglio. Si riparte con Avellino ed è inutile sottolineare che si tratta di un’altra tappa fondamentale per il futuro dei biancorossi: una sorta di bivio tra l’inferno (che significa lottare fino all’ultima giornata per non retrocedere) e il paradiso, rappresentato da una posizione decisamente più tranquilla e dall’ambizione (finora sottaciuta) di guadagnare gli ultimi posti disponibili nella zona play-off. Il valore della squadra è decisamente cresciuto, Paolini è un allenatore capace e consapevole, il pubblico ha voglia di vedere qualcosa di più: sono tutti elementi che, messi insieme, possono spingere un po’ più in alto i biancorossi. Un viaggio, però, che si fa tutti insieme. Nessuno escluso. Ma. Be.
Consultinvest Basket Pesaro 3 4 5 7 8 9 11 13 15 16 17 18 33
Nicolò Basile Jevhon Shepherd Giulio Gazzotti Trevor Lacey Semaj Christon Austin Daye Brandon Solazzi Francesco Candussi Maurice Walker Riccardo Rosa Marco Ceron Tautvydas Lydeka Michele Serpilli
Playmaker Ala Ala Guardia Playmaker Ala Guardia Centro Centro Ala Guardia Pivot Ala
189 198 202 190 190 211 190 211 209 196 195 208 198
04/01/95 08/04/86 23/09/91 13/10/91 01/11/91 05/06/88 01/05/97 23/06/94 21/11/91 04/05/96 16/06/92 13/10/83 12/03/99
Sidigas Avellino ITA JAM ITA USA USA USA ITA ITA USA ITA ITA LIT ITA
0 1 4 6 9 10 11 14 19 21 22 25 45 57
Norcino Mattia Ragland Joe Green Marques Veikalas Benas Acker Alex Leunen Maarten Green Taurean Cervi Riccardo Severini Giovanni Nunnally James Pini Giovanni Buva Ivan Blums Janis Parlato Salvatore
Playmaker 185 Play/Guardia 182 Playmaker 165 Guardia/Ala 193 Guardia 196 Ala 206 Playmaker 183 Centro 214 Guardia 197 Ala 201 Ala 200 Ala 208 Playmaker 190 Play/Guardia 196
29/09/93 28/11/89 18/03/82 24/09/83 21/01/83 03/09/85 28/11/86 19/06/91 23/04/93 14/07/90 25/07/92 06/05/91 20/04/82 28/08/86
ITA LBR MKD LIT USA USA GEO ITA ITA USA ITA CRO LAT ITA
All. Riccardo Paolini All. Stefano Sacripanti
Classifica Grissin Bon Reggio Emilia EA7 Emporio Armani Milano Vanoli Cremona Giorgio Tesi Group Pistoia Dolomiti Energia Trentino Banco di Sardegna Sassari Umana Reyer Venezia Sidigas Avellino Enel Brindisi Openjobmetis Varese Pasta Reggia Caserta Acqua Vitasnella Cantù Manital Torino Consultinvest Pesaro Obiettivo Lavoro Bologna Betaland Capo d’Orlando
Turno Odierno Obiettivo Lavoro Bologna Dolomiti Energia Trentino Enel Brindisi Giorgio Tesi Group Pistoia Openjobmetis Varese Sidigas Avellino EA7 Emporio Armani Milano Consultinvest Pesaro
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Grissin Bon Reggio Emilia Pasta Reggia Caserta Vanoli Cremona Betaland Capo d’Orlando Acqua Vitasnella Cantù Umana Reyer Venezia Banco di Sardegna Sassari Manital Torino
22 22 20 20 20 18 16 14 14 12 12 12 10 10 10 8
11/4 11/4 10/5 10/5 10/5 9/6 8/7 7/8 7/8 6/9 6/9 6/9 5/10 5/10 5/10 4/11
Prossimo Turno Vanoli Cremona EA7 Emporio Armani Milano Umana Reyer Venezia Enel Brindisi Pasta Reggia Caserta Acqua Vitasnella Cantù Grissin Bon Reggio Emilia Consultinvest Pesaro
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Banco di Sardegna Sassari Dolomiti Energia Trentino Obiettivo Lavoro Bologna Giorgio Tesi Group Pistoia Openjobmetis Varese Betaland Capo d’Orlando Manital Torino Sidigas Avellino
A D : O F F I C I N E C R E AT I V E M A R C H I G I A N E
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