Conoscenze e rimedi alla flavescenza dorata della vite elsia angelini

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CONOSCENZE E RIMEDI ALLA FLAVESCENZA DORATA DELLA VITE

ELISA ANGELINI

CRA-VIT Centro di ricerca CRAper la viticoltura – Conegliano


DUE GIALLUMI IMPORTANTI IN EUROPA ED ITALIA • Flavescenza dorata (FD) – Diffusione epidemica – Vettore: cicalina Scaphoideus titanus, di origine americana • Legno nero (LN) – Diffusione non epidemica = endemico – Vettore: cicalina Hyalesthes obsoletus, di origine europea


I GIALLUMI DELLA VITE • Sono causati da microrganismi patogeni unicellulari simili ai batteri: i fitoplasmi • I fitoplasmi sono parassiti che vivono solo all’interno delle piante e non sono trasmissibili con i tagli di potatura • Causano molte malattie infettive nelle piante ospiti, dovute al danneggiamento dei vasi conduttori • Su vite causano gravi perdite produttive; in molti casi portano alla morte della pianta


FLAVESCENZA DORATA IN EUROPA ED ITALIA Prime segnalazioni di FD in Europa: Francia anni ’50 Prima segnalazione certa di FD in Italia: inizio anni ‘90


PRINCIPALI SINTOMI DI GIALLUMI DA FITOPLASMI SU VITE Foglie • Arrossamenti nelle varietà a bacca rossa ed ingiallimenti in quelle a bacca bianca • Colorazione settoriale in alcune varietà • Consistenza cartacea e bordi che piegano verso il basso


Foglie: varietĂ a bacca rossa e bianca


Colorazione settoriale


PRINCIPALI SINTOMI DI GIALLUMI DA FITOPLASMI SU VITE Foglie • Arrossamenti nelle cv. rosse e ingiallimenti in quelle bianche • Colorazione settoriale in alcune cv. • Consistenza cartacea e bordi che piegano verso il basso Tralci • Sviluppo ridotto, internodi corti e necrosi degli apici • Gommosi, cadenti, scarsa elasticità • Presenza di punteggiature scure alla base • Mancanza di lignificazione in autunno


Sintomi precoci (Manzoni bianco)



PRINCIPALI SINTOMI DI GIALLUMI DA FITOPLASMI SU VITE Foglie • Arrossamenti nelle cv. rosse e ingiallimenti in quelle bianche • Colorazione settoriale in alcune cv. • Consistenza cartacea e bordi che piegano verso il basso Tralci • Sviluppo ridotto, internodi corti e necrosi degli apici • Gommosi, cadenti, scarsa elasticità • Presenza di punteggiature scure alla base • Mancanza di lignificazione in autunno Fiori/grappoli • Sintomi precoci: disseccamento fiori e/o grappoli • Sintomi tardivi: appassimento grappoli


Sintomi precoci: danni sui grappoli (Merlot)


Sintomi tardivi: danni sui grappoli


Ciclo infettivo

S. titanus - vite FD

FD


CAUSE DELLE EPIDEMIE Le epidemie possono avere molteplici concause: • Presenza massiccia del vettore • Presenza massiccia di fonti di inoculo (viti coltivate o inselvatichite, altre piante) • Presenza di varietà particolarmente sensibili


LOTTA A FD • Non è possibile eliminare il patogeno dalle piante infette. • Sono possibili solo strategie di PREVENZIONE: PREVENZIONE 1. Diagnosi precoce e rapida delle viti sospette 2. Trattamenti insetticidi contro l’insetto vettore 3. Estirpo e/o capitozzatura delle viti infette


1. DIAGNOSI Due metodi diagnostici: • Rilievi ed osservazioni sui sintomi in campo • Test molecolari di laboratorio (DNA) I test di laboratorio servono per: - confermare la diagnosi sintomatologica di campo - accertare se si tratta di FD o LN (i sintomi in campo sono indistinguibili) importante, perchÊ le strategie di lotta sono diverse per le due malattie


CAMPIONAMENTO PER ANALISI DI FD • I fitoplasmi non sono uniformemente distribuiti nella pianta: le analisi su legno e foglie non sintomatiche, anche se raccolti da piante infette, non sono affidabili • Solo le foglie sintomatiche, senza evidenti marciumi e necrosi, sono utilizzabili per una diagnosi corretta • I campioni possono esser raccolti durante tutta la stagione vegetativa

OK


2. TRATTAMENTI INSETTICIDI • Direttiva comunitaria (2000/29/CE dell’8/05/2000) e Decreto nazionale (D.M. 32442 del 31/05/2000). • Trattamenti insetticidi secondo le indicazioni dei SFR per assicurare l’assenza di S. titanus nei vigneti.


TRATTAMENTI CONTRO S.titanus Ciclo biologico: 1 generazione all’anno

2° TRATTAMENTO (prima metà luglio)

1° TRATTAMENTO (metà giugno)

Nel caso di bassa presenza di insetti vettori e di poca malattia 1 trattamento

uova giovani maschi femmine

01-mag

15-mag

01-giu

15-giu

01-lug

15-lug

01-ago

15-ago

01-set

15-set

01-ott

15-ott

01-nov


POSIZIONAMENTO DI S. titanus SU VITE AI FINI DI UN CORRETTO TRATTAMENTO Giovani IV - V età – adulti

Importante trattare TUTTA la vite, non solo la chioma

giovani di I - II – III età


SITUAZIONE NEL VENETO


MONITORAGGIO DEL VETTORE - 2013 - DOCG PROSECCO

- 194 trappole totali - 54 (29%) con 1-48 vettori


CASO - STUDIO • Vigneto di Prosecco a conduzione biologica, 13500 mq • Vicinanza di una siepe con portinnesti inselvatichiti, focolaio del vettore e della malattia • 2011: metà delle piante vengono rimpiazzate • 2012: altri 1000 rimpiazzi, diverse barbatelle del 2011 sono infette • 2013: 500 rimpiazzi, solo alcune barbatelle 2011 e 2012 sono infette – la percentuale di infezione scende al 2% 2500

piante sostituite 2000

piante infette

1500 1000 500 0

2010

2011

2012

2013

• Luglio – agosto 2012: 132 S. titanus • 2013: 3 S. titanus


IN CONDUZIONE BIOLOGICA • Ammessi principi attivi meno efficaci • diventa fondamentale eseguire correttamente i trattamenti • Bagnare bene (alti volumi, buona nebulizzazione) • Acidificare l’acqua, trattare mattina presto o tardo pomeriggio (piretro) • Bassa persistenza: ripetere il trattamento dopo 7-10 gg • Trattare prima i filari esterni e le viti di bordo • Garantire le condizioni colturali atte a favorire gli interventi insetticidi • Controllare visualmente le piante ogni anno • Eliminare incolti e viti inselvatichite


3. ESTIRPO E CAPITOZZATURA Estirpo: – viti gravemente colpite – viti giovani (1-3 anni) – cv sensibili (es. Chardonnay) – consigliato nel caso di vigneti con poche piante infette Capitozzatura: può portare al risanamento della pianta malata – da eseguire prima possibile – sconsigliata su viti con attacco esteso e sulle cv più sensibili


RISANAMENTO DA FD • In vigneto si osservano guarigioni spontanee, ma solo in seguito ad adeguati interventi agronomici di prevenzione e di recupero • Varietà più tolleranti: guarigioni più frequenti e stabili • Varietà sensibili: guarigioni quasi assenti • Piante giovani (2-3 anni): non guariscono


ALCUNE RICERCHE IN CORSO • Individuazione dei geni responsabili della suscettibilità e tolleranza a FD, tramite studi di espressione genica, Next Generation Sequencing, incroci, Association Mapping, marcatori molecolari (CRA-VIT, INRA Francia) • Controllo in campo di Scaphoideus titanus tramite vibrazioni (S. Michele all’Adige, Università di Pisa, Slovenia, ditte di agrofarmaci)


GRAZIE! Consorzio Vini Venezia, Cantina Viticoltori Ponte … e a tutti voi per l’attenzione!


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C

% piante sintomatiche

SENSIBILITA’ ALLA MALATTIA – VITIGNI COLTIVATI IN VENETO 40

35

30

Glera Spresiano (TV)

25

20

15

10

5

0


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