13 Libri :Film Tv
28-03-2014
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[CINELIBRI]
©VALENTINA VASI
EX LIBRIS
NESSUNA STORIA VERA HA
UNA STORIA CHE CI
FINO AL DOLORE, TALVOLTA
SENSO. QUELLA DI VIOLETTA
RACCONTIAMO», DIREBBE
DIVERTENTE FINO ALLE
BELLOCCHIO (SOPRA),
QUALCUNO, E BELLOCCHIO
LACRIME - HA FAME DI DIRE
SCRITTRICE E GIORNALISTA,
ROVESCIA TUTTO SUL
TUTTO, ANCHE QUELLO
HA UNO STRAPPO SCURO
TAVOLO DI UN RIFUGIO
CHE, SOLITAMENTE, SI TACE:
E INDEFINITO, TRA I 25
ESTIVO, SEGUENDO IL
SIA LA VERGOGNA DI UNA
E I 28 ANNI, MACINATO VIA
RITUALE IMPOSTO DA UNA
DIPENDENZA CHE, IN ITALIA,
DALL’ALCOLISMO; RITORNA
TERAPEUTA, UNA CATENA DI
È SCANDALOSAMENTE
A FLASH - LEI LI CHIAMA
PAROLE CHIAVE CUI SPETTA
RIMOSSA, SIA I PICCOLI
MOMENTI - NONOSTANTE
IL DELICATO COMPITO
IMBARAZZI QUOTIDIANI CHE
LO SFORZO PROLUNGATO
DI AGGREGARE SENSO E
“LA GENTE” SCARICA CON
DI IGNORARNE L’ESISTENZA,
SENSAZIONI. COME I TRE ATTI
UN’ALZATA DI SPALLE
LA TESTARDAGGINE DI
DI UNO SCRIPT, COME I
ATTORNO AL BICCHIERE
RIPETERSI «NON È SUCCESSO
TURNING POINT DI UN FILM,
DELL’APERITIVO. NON ESISTE
SUL SERIO». IL CORPO NON
È UN PERCORSO CHE CERCA
NULLA, PER NESSUNO, CHE
DIMENTICA, IL SUO SECONDO
DI INCASTRARE IN ORDINE UN
NON SI MERITI LA DIGNITÀ
LIBRO EDITO DA
AFFASTELLARSI DI EVENTI
DEL RACCONTO (E DOPO
MONDADORI STRADE BLU
E SITUAZIONI CHE NON
AVER CONCLUSO IL CORPO
(PP. 274, € 17) DOPO IL
RISPONDONO AD ALCUNA
NON DIMENTICA, L’AUTRICE
ROMANZO SONO IO CHE ME
LOGICA: NON C’È UNA
HA FONDATO LA RIVISTA
NE VADO, È UN VOLUME
RAGIONE DIETRO
ABBIAMOLEPROVE.COM,
DI MEMORIE STRAPPATE A
L’ALCOLISMO DI VIOLETTA
«SOLO STORIE VERE, UNA
FORZA DI (AUTO)ANALISI,
BELLOCCHIO, NESSUNA
DONNA ALLA VOLTA»). «SE
NEL TENTATIVO DI
CAUSA SCATENANTE, DI
NON PUOI DIRE TI AMO, PUOI
RIESUMARE LE OSSA DI UN
CONSEGUENZA NON ESISTE
DIRE HO LE PROVE» È LA SUA
FANTASMA PERSISTENTE E
FINALE NÉ RASSICURAZIONE.
(LA NOSTRA) NECESSARIA
TANGIBILE. «IL PASSATO È
MA LA SCRITTURA - SINCERA
CONSOLAZIONE. A.C.
Billy the Kid (Cosmo Edizioni, pp. 208, brossurato, b/n, € 5,90), ristampa di un lavoro di Roberto Recchioni del 2006, coadiuvato da tre disegnatori di profilo internazionale: Riccardo Burchielli, Werther Dell’Edera e Cristiano Cucina. In un West minacciato da non-morti detti “pelleossa”, Pat Garrett è chiamato a catturare un risorto Billy the Kid. Più che da Recchioni sembra scritto dal suo alter
ego sporco e cattivo, Asso, tanto abbonda di scene sadiche e frasi nichiliste, quasi una versione nostrana di un fumetto di Garth Ennis. Come lo scrittore irlandese, Recchioni ha infatti il mito del West e di Sam Peckinpah, anche se poi non resiste all’influenza del buddy movie. Piuttosto trash, ma divertente nei suoi eccessi tra spaghetti western e zombi. ANDREA FORNASIERO
A CURA DI ERICA RE
IL CINEMA PER RAGAZZI E LA SUA STORIA Mario Verdone, GB EditoriA, pp. 120, € 12 A sessant’anni esatti dalla sua prima pubblicazione, la Ginevra Bentivoglio EditoriA, specializzata anche nella ristampa di volumi che continuano ad avere un’importanza simbolica e culturale, ripropone questo saggio scritto dal critico cinematografico Mario Verdone, che già all’epoca aveva colto l’impareggiabile valore educativo della settima arte. A fare da corredo, due introduzioni dei figli Luca e Carlo. Il quale ricorda ancora il padre chino a battere sui tasti di una vecchia Olivetti. POLITICHE DELLA MEMORIA a cura di Elisabetta Galasso e Marco Scotini, Derive Approdi, pp. 216, € 18 A partorire questo lavoro, un progetto pluriennale di ricerca oltre che 5 anni di conferenze al NABA di Milano tenute da artisti e filmaker di statura internazionale. E si vede. Dallo stile e dal contenuto con cui hanno saputo (e continuano a farlo) rinnovare il linguaggio e l’approccio al documentario. Che è testimonianza, certo. Ma anche, inevitabilmente, rilettura della memoria collettiva. IL ROMANZO ARABO AL CINEMA Aldo Nicosia, Carocci, pp. 176, € 17 Si parla tanto di cultura araba ma cosa ne sappiamo realmente? In particolare per quanto riguarda il cinema, quali sono le basi che lo sorreggono? Grazie al saggio di Nicosia, abbiamo ora modo di verificare l’apporto – straordinario – che la letteratura araba ha avuto – e continua ad avere – sulla produzione visiva di riferimento. Ovviamente al netto di rivisitazioni dettate da leggi di mercato, sensibilità diverse, eventi politici e censure più o meno imposte. FILMTV 31