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Luoghi di storia e di mare. Guida ai tesori del litorale laziale

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Luoghi di storia e di mare Le civiltà ed i popoli che abitarono il Lazio contribuirono con le loro opere ed il loro ingegno a costruire la grandezza della civiltà romana e, come in un naturale processo di osmosi, dalla stessa furono permeati. La potenza, la ricchezza, la politica di Roma rivivevano anche fuori dalla Città, restituendo onori e lustro a genti e luoghi dei quali Roma era parte integrante. E di questi luoghi e di queste genti si parla sempre troppo poco. È sembrato alla Regione Lazio particolarmente utile, quanto gradevole, ricordare attraverso una semplice guida quanto la grandiosità della civiltà mediterranea giunta dal mare, approdando alle coste della nostra regione - il Lazio - abbia avuto con essa un costante rapporto di scambio ed arricchimento. “Luoghi di storia e di mare” ha come intento quello di divulgare notizie e storia di quel Lazio meno conosciuto, di quei luoghi di storia e di mare che ancora oggi sopravvivono con le loro tradizioni conservando tesori archeologici tra i più preziosi al mondo, vero patrimonio dell’umanità che troppo spesso conosce e ricorda solo la magnificenza della capitale. Nell’intento dunque di valorizzare e promuovere la ricercatezza e la ricchezza delle più significative località del litorale laziale è nata l’idea di accompagnare il turista ed il visitatore in tutti quei luoghi che ancora oggi evocano l’origine stessa della nostra storia culturale, attraverso la visita non solo delle spettacolari aree archeologiche ma anche delle più famose località costiere, in un breve viaggio tra le tradizioni locali dei giorni nostri ed il fascino dell’antico.


Luoghi di storia e di mare

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3 CIVITAVECCHIA

5 FREGENE • FIUMICINO (PORTO TRAIANO) 7 LAVINIO • ARDEA • TORVAIANICA TOR S. LORENZO 9 TORRE ASTURA • SATRICUM 11 TERRACINA • VIA APPIA 13 GAETA • FORMIA

Itinerario

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1 VULCI • CASTRO

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Itinerario

Indice

TARQUINIA

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CERVETERI • S.MARINELLA • S. SEVERA (PYRGI)

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OSTIA ANTICA • MARE DI ROMA

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ANZIO • NETTUNO

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S. FELICE CIRCEO • SABAUDIA

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SPERLONGA • FONDI

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MINTURNO

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ITINERARIO

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Vulci • Castro Dal mare agli ulivi attraversiamo la vallata del fiume Fiora, tra migliaia di tombe etrusche ed una natura davvero incontaminata. Al confine con la Toscana, nel cuore della Maremma tosco-laziale, ci inoltriamo in un paesaggio verde e rigoglioso, tra luoghi e genti ricchi di storia e tradizioni. I preziosi resti

dell’epoca etrusca e di quella romana non sono le uniche ricchezze della zona di Vulci e Castro, potenti città etrusche che avviarono fiorenti commerci con il mondo greco e dominarono l’Etruria Viterbese per secoli.

Vulci: il Castello-Museo

Scheda Archeologica

Vulci

cinta muraria originaria (IV sec. a.C.), formata da solidi blocchi regolari di tufo che per secoli I ruderi di quella che fu una delle hanno protetto la città; il podio più potenti e grandi città-stato di un imponente tempio etrusco dell’Etruria animano una vasta in blocchi di tufo (V sec. a.C.), piattaforma calcarea sulle sponde Vulci: Domus del Criptoportico, viridarium vari ambienti di una domus del fiume Fiora. Sono ben confine del VII e per tutto il VI sec. signorile tardo repubblicana ed servati sia i resti etruschi che un piccolo tempio (sacello) dediquelli del periodo della domina- a.C. raggiunse il momento di zione romana. Vulci fu una città maggiore importanza e vide fiori- cato ad Ercole. Il magnifico re numerose botteghe artigiane Ponte dell’Arcobaleno (I sec. economicamente florida grazie per la lavorazione della pietra, del a.C.) domina tutta la zona ed anche ai contatti commerciali attraversa il fiume Fiora con i con la Grecia e l’Oriente che ne bronzo e della ceramica. L’area archeologica ci propone la suoi 30 mt di altezza. influenzarono la cultura: dalla

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ITINERARIO

1 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica TOMBA FRANÇOIS La zona delle necropoli, attorno alla città, custodisce migliaia di tombe di diverse tipologie: a cassone, a camera, a corridoio, e poi fosse e tumuli. Alla preziosa Tomba François (loc. Ponte Rotto) del IV sec. a.C. - alla quale si accede attraverso un

Castro Roccaforte di origine etrusca, visse la sua massima espressione nel VII e VI sec. a.C. come città dipendente dalla cittàstato di Vulci. Solo grazie alle necropoli - che si trovano nella zona collinare attorno all’attuale città di Castro - abbiamo le testimonianze dell’esistenza dell’abitato antico (forse denominato Statonia) di cui non è rimasta traccia poiché la struttura originaria fu rasa al suolo nel 1649 per ordine del Papa Innocenzo X. Da visitare le numerose tombe che hanno conservato per secoli inimmaginabili tesori.

Tomba delle Iscrizioni Del IV sec. a.C., ha numerose iscrizioni sulle pareti e sui lastroni delle porte di accesso ai vari ambienti. Tumulo della Cuccumella Sempre in località Ponte Rotto si trova l’imponente tumulo della Cuccumella, alto 18 mt. con un diametro di 65 mt.

Gastronomia Prodotto tipico dell’Etruria Viterbese è l’olio extravergine di oliva “Canino”. Di colore verde intenso, odore pieno e gradevole, sapore fragrante con aroma di fruttato. Il “panunto” è il modo migliore per assaporare l’olio novello presso i frantoi nel periodo della molitura. “Strada dei Sapori”: www.info.tuscia.it

Vino Vero orgoglio nella produzione di vini del Lazio è l’Aleatico di Gradoli. È un rosso rustico, dal sapore di frutto fresco e morbido, da bere relativamente giovane. I 12° di gradazione alcolica minima arrivano fino a 16° per il tipo liquoroso con cui si accompagnano dolci e dessert.

Vulci: impianto termale, calidarium

lungo corridoio di 27 mt. appartengono gli affreschi, per la maggior parte custoditi nella Villa Albani a Roma, che raffigurano la saga legata ai fratelli Vibenna ed a Servio Tullio, nel periodo di lotte contro i Tarquini per il predominio su Roma.

Vulci: Museo Nazionale Archeologico nei locali del Castello dell’Abbadia che raccoglie reperti risalenti dal 2500 al I sec. a.C.. Ischia di Castro: Museo Civico “Pietro e Turiddo Lotti” che conserva reperti dalla preistoria al periodo romano. Verso il mare da visitare la Rocca di Montalto di Castro.

Castro: scavi

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale Piazzale di Villa Giulia, 9 00196 Roma tel. 06.3226571 - fax 06.3202010 Email: sba-em@beniculturali.it www.etruriameridionale.beniculturali.it

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La lavorazione del legno trae ispirazione dalla tradizione popolare e propone oggetti per uso domestico come pestasale, mestoli e forchettoni. In tutta la zona sono molte le botteghe di ceramisti che si lasciano ispirare da secoli alle forme ed ai disegni della scuola etrusca.


Vulci

Castro RISERVA NATURALE MONTAUTO

Capalbio

Laghetto del Pellicone Abbadia Necropoli Etrusche

Stazione Chiarone

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Vulci Borgo Carige

PARCO NATURALISTICO DI VULCI

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Montalto Marina Vulci: laghetto sul fiume Fiora

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Siamo in una zona incontaminata della Maremma tosco-laziale, dove la ricchezza della natura e dell’archeologia hanno lasciato fuori le invadenti attività dell’uomo. L’Oasi (340 ha) è attraversata dal fiume Fiora che scorre nel tratto alto come in un profondo letto di rocce vulcaniche e che, più avanti, forma il Laghetto del Pellicone

Sagre/Appuntamenti Dal 1 al 31 agosto l’Estate Montaltese: spettacoli teatrali, concerti al Castello dell’Abbadia di Vulci, con degustazioni ed attività per i più piccoli in un vero clima di festa e folklore.

popolato da varie specie di uccelli palustri, come gli aironi cinerini e le garzette, e dalla lontra, vero e proprio simbolo della zona.

Curiosità locali La Centrale Enel “Alessandro Volta” di Montalto di Castro, enorme struttura in località Pian dei Cangani. Nata per la produzione di energia nucleare, fu riconvertita in impianto a policombustibile. Visite guidate alle attrezzature nucleari solo di gruppo su prenotazione. In luglio ed agosto visite in notturna. Centro Visitatori tel. 0766 898324. 5

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Shopping Il Lungomare è un po’ il cuore di Marina di Montalto, offre passeggiate tra negozi, gelaterie e mercatini di ortofrutta. Un caratteristico mercato del pesce si svolge nella zona dell’attracco alla foce del Fiora. A passeggio per le vie della vicina Tuscania troviamo interessanti botteghe di antiquari.


ITINERARIO

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Vulci

Castro

Informazioni Utili COME ARRIVARE Per Montalto di Castro, da Roma Via Aurelia fino al km 110, oppure Autostrada Roma Fiumicino, deviazione per A12 direzione Civitavecchia e riprendere la Via Aurelia direzione Montalto. Da Viterbo, SS Cassia Nord e deviazione in direzione di Tuscania.

PORTI E ATTRACCHI A Marina di Montalto, nella darsena naturale che forma la foce del Fiora, caratteristico riparo per piccole imbarcazioni, soprattutto quelle dei pescatori.

NUMERI UTILI Vulci (VT): Museo Nazionale Archeologico tel. 0761 437787 Ischia di Castro (VT): Museo Civico “Pietro e Turiddo Lotti” Per visite guidate tel. 0761 425067 425455 centr. Parco Naturalistico di Vulci: tel. 0766 89298 promozione didattica Montalto - www.vulci.it

Vulci: passeggiata archeologica, il Castello-Museo.

Vulci: laghetto sul fiume Fiora

VULCI

Itinerari

CASTRO MARINA DI MONTALTO

FIUME FIORA finissima a ridosso della macchia mediterranea. Suggestive gite in barca anche nella zona in cui sfocia il fiume Fiora dove, tra vegetazione ed insenature, scopriamo sponde inaccessibili da terra e caratteristiche capanne di legno.

All’interno del Parco Naturalistico di Vulci ci aspettano delle passeggiate lungo i sentieri che costeggiano il corso del Fiora, oltre ad itinerari equituristici nella valle del Fiora lungo la antiche strade che da Vulci e da Castro portavano al mare. Bellissima la Marina di Montalto, un lungo tratto di sabbia

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ITINERARIO

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Tarquinia Affreschi etruschi e storici palazzi signorili, mare impetuoso e silenziosa campagna: la splendida città etrusco-viterbese con i suoi dieci secoli di storia non tradirà le nostre aspettative. Città d’arte del Mediterraneo, Tarquinia è famosa per il suo significativo patrimonio archeologico etrusco, anche se l’attuale cittadina conserva architetture e tesori del medioevo e dell’ottocento. Fondata dal mitico Tarconte, da cui l’origi-

nario nome Tarchna, fu in seguito chiamata - fino al 1922 - Corneto. Oggi, con il suo Lido, è anche un’affermata località balneare, con stabilimenti, alberghi ed attrezzature per il tempo libero e lo sport.

Tarquinia: Palazzo Comunale

Scheda Archeologica

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Tarquinia I primi insediamenti umani nella zona si fanno risalire al periodo preistorico ed in seguito, tra il X e IX sec. a.C., continueranno a sorgere villaggi sull’area della Civita, agglomerati che poi daranno origine alla vera e propria città. LA CITTÀ ETRUSCA Sorgeva su un colle ad est di quello su cui è l’attuale

Tarquinia: particolare del centro storico

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Tarquinia. Era cinta da un sistema difensivo murario (V sec. a.C.) in blocchi di macco, una pietra calcarea tipica della zona, che oggi possiamo visitare nel tratto nord della Porta Romanelli. Comprendeva l’Acropoli che ne costituiva il nucleo originario ed ospitava un’area sacra con struttura risalente al VII sec. a.C.. L’antica città era dotata di un imponente tempio, l’Ara della Regina (IV sec. a.C.), uno dei più grandi


ITINERARIO

2 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica dell’Etruria (con un basamento di mt. 77x35) edificato al posto di un tempio arcaico. Il frontone era ornato di figure a rilievo in terracotta tra cui i magnifici “Cavalli Alati”, rinvenuti nel 1936 e custoditi ora presso il Museo di Tarquinia.

Tarquinia, Museo Nazionale: Cavalli Alati

Tarquinia fu una città ricca e potente dall’VIII al III sec. a.C.: centro commerciale ed industriale, famosa per la lavorazione dei metalli, soprattutto dei bronzi e, per la produzione delle ceramiche divenne anche potente politicamente, estendendo il suo domìnio nell’entroterra spingendosi fino al guado del Tevere, controllando così anche i commerci dell’Italia centrale che lì transitavano. Fin dalle origini ha intessuto rapporti e scambi con la Grecia e l’Oriente, come testimoniano le numerose importazioni di prodotti anche preziosi, rinvenuti sia nelle tombe che nel santuario/emporio di Gravisca sul mare.

Tarquinia, Tomba dell’Orco: “La fanciulla Velca”

NECROPOLI DI MONTEROZZI Dal VII sec. a.C. fino all’età romana, il Colle di Monterozzi fu la sede della più importante necropoli della vicina Civita, posta poco più in alto. Nel masso calcareo furono scavate oltre 6000 tombe, molte delle quali conservano esempi di pittura arcaica che offrono uno spaccato della vita e delle usanze etrusche: scene di banchetti, giochi, corse di cavalli, caccia e decorazioni floreali. Al fine di preservare questo inestimabile patrimonio archeologico è possibile visitarne solo alcune e, tra le più famose, ricordiamo la “Tomba degli Auguri” (530 a.C.) ad unica camera; la “Tomba della caccia e della pesca” (520-510 a.C.) e la “Tomba delle Baccanti” (510-500 a.C.). Ma anche i tesori restituiti dalle tombe sono innumerevoli: sarcofagi in pietra e terracotta; vasi realizzati da importanti ceramografi attici, ceramiche di produzione locale e molte e significative iscrizioni etrusche, incise e dipinte.

Museo Nazionale: è fra i più importanti musei etruschi d’Italia all’interno di Palazzo Vitelleschi. Il Castello detto di Matilde di Canossa con la Chiesa di Santa Maria in Castello e la “Torre di Dante”. Il Duomo, con affreschi del pittore viterbese Antonio del Massaro, detto il Pastura (1508-1509).

Gastronomia Tipici della zona sono i funghi ferlenghi con i quali si prepara anche un gustoso condimento per le tradizionali fettuccine all’uovo. I vicini Monti Cimini sono ricchi di castagneti e da Canepina arriva una saporitissima varietà di castagna, il “marrone”. Ottima produzione di mele biologiche nella varietà rossa e gialla.

Vino Il vino tipico della zona è il Tarquinio, gradevole sia bianco che rosso, da bere giovane.

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale Piazzale di Villa Giulia, 9 00196 Roma tel. 06.3226571 - fax 06.3202010 Email: sba-em@beniculturali.it www.etruriameridionale.beniculturali.it

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Antichi monili e fedeli riproduzioni artigianali nella lavorazione orafa di ispirazione etrusca, tipica del luogo. Simbolo dell’artigianato di Tarquinia sono anche le ceramiche e le terrecotte artistiche, fedeli a forme e decorazioni della scuola etrusca.


Tarquinia SELVA DEL LAMONE

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Tarquinia

Necropoli Etrusche

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Tarquinia Lido

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Saline

Riserva Naturale Saline di Tarquinia

Via Aurelia

La Riserva Naturale regionale “Selva del Lamone” è nella vicina zona del comune di Farnese, al confine tra Lazio e Toscana. Si tratta di un parco davvero rigoglioso, dove tra fiori selvatici e grande quantità di funghi, scoiattoli e poiane potremo concederci un’escursione lungo i sentieri con una sosta nelle aree attrezzate.

Gravisca Porto Clementino

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Tombe Etrusche Scàglia

Sagre/Appuntamenti La Processione del Cristo Risorto si svolge nel giorno di Pasqua. La statua del Cristo, del peso di sei quintali, è trasportata a spalla da sedici uomini, i cosiddetti “fratelli”, preceduti da colpi in aria (a salve!) della tipica doppietta maremmana. Il 15 agosto la Processione della Madonna a Mare, con il tipico corteo di barche e paramenti.

Curiosità locali Qui nacque e visse Vincenzo Cardarelli (1887-1959), poeta e scrittore del Novecento che con le sue nostalgiche liriche osò un ritorno al classicismo italiano. Fu insignito del Premio Strega nel 1948. Da visitare Etruscopolis: una ciclopica caverna di macco ospita riproduzioni di tombe etrusche con i relativi arredi e il plastico della Civita. 9

Shopping Nel centro storico negozi e botteghe con prodotti ed oggetti di artigianato, tra i colori delle ceramiche artistiche e gli oggetti in ferro battuto. Il Lungomare del vicino Lido ci offre una tranquilla passeggiata ed anche la possibilità di una rilassante partita a golf nei vicini centri sportivi sulla costa.


ITINERARIO

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Tarquinia

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Via Aurelia fino al km 90 oppure Autostrada Roma Fiumicino, deviazione per A12 direzione Civitavecchia. Da Viterbo SS Cassia sud fino a Vetralla e proseguire per Monteromano.

PORTI E ATTRACCHI Sul litorale di Tarquinia è possibile approdare in darsene con rimessaggi per piccole imbarcazioni. Tarquinia Lido: Il Porticciolo Fanelli - Ostili Marina Velca: Darsena

NUMERI UTILI Riserva naturale regionale Selva del Lamone tel. 0761 458741

Itinerari

Tarquinia: Torre

Tarquinia: particolare del Porto Clementino

Nel medioevo fu realizzato un A sud del Lido di Tarquinia posporto poi ampliato nel 1748 per siamo visitare l’area marina delle volere di Papa Clemente II, e da Saline, riserva naturale e parco archeologico che ci svela un affaallora chiamato Porto scinante esempio di archeologia Clementino. Lasciato all’abbanindustriale. Nella zona ci sono i dono, le sue strutture vennero adibite lo scorso secolo a sede resti dell’antico santuario di della colonia penale. L’impianto Gravisca (fondata alla fine del VII sec. a.C.), scalo marittimo delle saline invece, risalente agli inizi dell’Ottocento, presenta emporico sorto per i commerci delle grandi vasche, poco profoncon i mercanti stranieri, greci e fenici, che lì avevano libero de, che erano destinate alla produzione del sale, la cui cattiva accesso anche per l’esercizio delle qualità però penalizzò questa loro pratiche religiose. La sua impresa presto decadenza ebbe inizio alla fine abbandonata. del III sec. a.C. e nel 181 P. CLEMENTINO a.C. Roma vi fondò una colonia. SALINE GRAVISCA TARQUINIA

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ITINERARIO

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Civitavecchia Un viaggio tra storia e sapori di una città dalla forte anima marinara, dai caratteri decisi ed accattivanti, per palati esigenti e a caccia di varietà.

Civitavecchia: il Forte Michelangelo

La grandezza del Porto e l’imponenza del Forte Michelangelo raccontano la storia della città e la sua potenza nel passato: dagli Etruschi ai Romani, dai Bizantini ai Saraceni, fu con la Chiesa che Civitas Vetula fu ricostruita e

ribattezzata nell’849 d.C. e conservata fino ai giorni nostri. Passeggiate tra verde e sorgenti naturali, escursioni in mare e tra i fondali ci regaleranno visioni di epoche passate, tra resti archeologici e bellezze naturali.

Scheda Archeologica

Civitavecchia

declino dell’impero continuò a rappresentare un punto di rifeLA VILLA DELLE TERME TAURINE rimento della vita economica e sociale della regione. Della Città Romana, L’area delle Terme Taurine, a Centumcellae, sorta intorno al grande Porto voluto dall’impe- nord della città romana, è costituita da un impianto ediliratore Traiano nel 106 d.C., zio che si estende per circa 2 rimangono numerose vestigia nella zona portuale ed alla peri- ettari, risalente al I sec. a.C.. Questo imponente complesso feria dell’attuale città. Sappiamo che Centumcellae fu termale, il più rappresentativo della civiltà romana nell’Etruria un importante centro per i commerci nel periodo romano, meridionale, fu riedificato per volontà dell’imperatore Traiano ma anche durante la fase di

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ed ampliato da Adriano, sfruttando la sorgente sulfurea. La presenza di ambienti “doppi” conferma la notevole frequentazione delle terme, documentata fino alla fine del V sec. d.C.. Riconosciamo la parte più antica dalla tecnica edilizia impiegata per i muri, l’opus quasi reticulatum, con la ornamentale disposizione a losanga dei cubilia (blocchetti di tufo a forma di cuneo), visibili nel porticato rettangolare delimita-


ITINERARIO

3 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica to da colonne. La zona più imponente risale all’età imperiale ed è realizzata in mattoni (opus latericium). Corridoi e piccoli vani di servizio collegavano le zone del calidarium (vasche con acqua calda) e del tepidarium (salone con temperatura media) oltre al laconicum, l’area adibita ai bagni di Civitavecchia: Terme Traianee vapore. E poi spogliatoi, sale raffinate decorazioni sulle d’attesa, per la colonne ed alle pareti, di cui lettura, per rimane ampia documentagli esercizi zione. fisici ed i Un sistema di tubature, massaggi di meccanica e di idraue toilette, lica faceva confluire le insomma acque nelle varie zone, un vero acque che sorgevano nella centro del vicina Fonte della Ficoncella e dalle comprovate Divinità femminile (I sec. d.C.) proprietà terapeutiche note già nella zona agli Etruschi. La leggenda vuole che fu un toro a scoprire inavvertitamente la sorgente di acqua sulfurea, scavando a terra con lo zoccolo. Da lì il nome delle terme, note anche come “Bagni di Traiano”.

Il Forte di Michelangelo È la più ampia e poderosa fortezza costruita nel Cinquecento, per difendere l’unico porto vicino a Roma. Voluta da Papa Giulio II della Rovere su progetto dell’architetto Bramante da Urbino, l’opera venne ultimata nel 1535 sotto la direzione di Michelangelo che completò anche la parte superiore del Maschio.

Gastronomia Dal mare antipasto di “lumachelle di mare” profumate con aglio e prezzemolo, “polpetti di scoglio” alla civitavecchiese ed una ricca zuppa di pesce. Dai Monti della Tolfa la fresca ricotta di pecora, ottima per preparare i ravioli dolci. La Nocciola del Monte Cimino, coltivata sin dagli anni ‘50 nell’entroterra viterbese. “Strada dei Sapori”: www.info.tuscia.it

Vino La DOC Colli Etruschi Viterbesi è prodotta in 37 comuni della provincia di Viterbo. Questo vino è sia bianco (amabile o frizzante) che rosso (amabile, novello e frizzante) e sta vivendo un momento di forte rilancio grazie alla valorizzazione del vitigno “greghetto” a bacca rossa.

Artigianato Marco Aurelio giovanetto

benessere attrezzato per un grande numero di visitatori. Ad oggi possiamo ammirare tracce dei meravigliosi mosaici che pavimentavano le vasche e gli ambienti dello stabilimento termale, come pure le ricche e

ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale Piazzale di Villa Giulia, 9 00196 Roma tel. 06.3226571 - fax 06.3202010 Email: sba-em@beniculturali.it www.etruriameridionale.beniculturali.it

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San Martino al Cimino è un famoso centro artigianale del legno, soprattutto per la produzione di mobili rustici ed oggetti d’arredo oltre che per la creazione dei tradizionali utensili da cucina e per la casa. Classica anche la lavorazione del pellame a Tolfa, con le sue intramontabili borse: troviamo anche cinture, portafogli ed originali complementi d’arredo.


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Parchi PARCO NATURALE DEI MONTI DELLA TOLFA: si tratta di un altopiano collinare di origine vulcanica, ricoperto da boschi, che raggiunge i 638 mt. di altitudine massima. Appena superata la fascia litoranea alle spalle di Civitavecchia, comprende iniziali tratti di macchia mediterranea con la presenza di corbezzolo, sughera e lentisco. Passando alle quote più alte

Sagre/Appuntamenti La Festa di Santa Firmina, Patrona della città e protettrice dei naviganti, ricorre il 28 di aprile: suggestiva processione a mare con la benedizione delle acque e fuochi d’artificio. Il 15 agosto il Palio Marinaro: davanti al Forte Michelangelo la ricostruzione della storica cacciata dei Saraceni; in piazza una enorme frittura di pesce per la Sagra del Padellone.

Pyrgi (Sant. di Leucothea)

la vegetazione è caratterizzata dalla presenza del castagno e del faggio e le faune tipiche sono il cinghiale ed il lupo, ma non mancano anche specie in via di estinzione come la lontra, la martora ed il gatto selvatico. Saranno felici gli appassionati di bird-watching poiché qui vive ancora il nibbio reale in compagnia di gufi reali e picchi rossi.

Curiosità locali Una gustosa e pittoresca tradizione, quella dei ricci di mare per salutare la “Primavera a mare”: tra febbraio e marzo, le scogliere vicino Capo Linaro si popolano di gruppi di amici che raccolgono i ricci migliori sui fondali rocciosi per mangiarli al momento, accompagnandoli con del buon pane fresco. 13

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Shopping Botteghe tradizionali e negozi incastonati tra scorci del cinquecento e ricchezze archeologiche: una passeggiata lungo le vie del borgo, come un viaggio nel tempo, nella zona circostante il porto che conserva costruzioni medievali e l’imponente opera romana dell’antico porto. Quarto fine settimana del mese mercatino dell’antiquariato (tel. 0766 5901).


ITINERARIO

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Civitavecchia

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Via Aurelia direzione Grosseto fino ad uscita Tarquinia; oppure autostrada per Aereoporto di Fiumicino, diramazione autostrada A12 fino a Civitavecchia, Via Aurelia direzione Grosseto, uscita Tarquinia.

PORTI E ATTRACCHI Porto “Marina Riva di Traiano” Un porto turistico attrezzato e punto di riferimento nella navigazione del mediterraneo. A sud della città, ha 12 pontili per un totale di oltre 1100 posti barca; il canale d’accesso è profondo oltre mt.4 e con fondale roccioso.

Itinerari Verso la costa a sud della città la scogliera ed interessanti fondali ci aspettano per immersioni davvero emozionanti: possiamo ammirare relitti marini e resti archeologici sommersi. Per uscite organizzate: Centro Diving - Porto “Marina Riva di Traiano”. Porto Turistico Riva di Traiano - Km. 65,500 tel. 0766 30201 - 0766 580193 cell. 366 9015366 - fax 0766 500696 - info@civitaimmersioni.it A nord invece la Spiaggia di S. Agostino, con le dune, la sabbia e gli stabilimenti balneari per giornate all’insegna di bagni di

Porto di Civitavecchia Questo porto commerciale è soprattutto interessato dai collegamenti con la Sardegna con traghetti ed aliscafi. È vietata la navigazione a vela. Capitaneria di Porto tel. 0766 366401 - fax 0766 366415

Fonti della Ficoncella

mare e di sole nel senso più classico. Le Fonti della Ficoncella Trekking sull’Appenino Etrusco La leggenda narra che questa sore sui i Monti della Tolfa: gita gente, vicina a quella delle Terme alle splendide ed antiche città di Taurine, si trovasse nelle vicinanze di un enorme fico selvatico. Tolfa ed Allumiere. Nella zona, immersa nelle ricchezze del Le acque (56°) scaturiscono dalla parco naturale, possiamo riscoroccia calcarea e sono prive di prire le tracce di preistorici inseacido solfidrico e del tipico (e diamenti umani e resti della fastidioso) odore. L’area termale civiltà etrusca: le necropoli di funziona tutto l’anno ed offre “Grottini” e di “Pian della cure per molte patologie interne Coserva” e il tempio di ed esterne, oltre che zone per rilassanti e benefici bagni. (da “Gasceta dei Cavalieri”. Via Terme di Traiano, prima ALLUMIERE dello svincolo per Civitavecchia TERME TAURINE nord, girare a sinistra seguen- RIVA DI do le indicazioni). TRAIANO TOLFA FICONCELLA

visitlazio.com

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ITINERARIO

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Cerveteri • S.Marinella S.Severa • Pyrgi Fresche cascate ed armoniosi ruscelli creano un percorso costellato di siti archeologici. Tra fortezze millenarie ed antichi porti sommersi, sorgenti sulfuree e spiagge dalle magnifiche onde. Percorrendo la Via Aurelia, la nostra guida virtuale in questo viaggio nell’Etruria meridionale,

ci troviamo tra verdi boschi e mare, all’altezza del Promontorio di Capo Linaro. Il patrimonio archeologico di questa zona è inestimabile, ogni angolo racconta le origini preistoriche, etrusche e romane. La storia più recente di Cerveteri e Santa Marinella rispecchia la sensibilità delle generazioni successive per l’eredità culturale e la bellezza dei luoghi.

Santa Severa: il Castello

Scheda Archeologica

Cerveteri

sociale, compaiono le prime “Tombe a Dado” destinate ai defunti della “borghesia” e disposte in maniera NECROPOLI DELLA BANDITACCIA regolare lungo strade e piazze. È una delle più ricche aree sepolcrali L’importanza delle necropoli etrudell’antica Caere, l’odierna sche è strettamente legata al fatto Cerveteri, frequentata fin dal IX sec. che nelle tombe venivano ricostruiti a.C.; ad oggi si possono visitare gli ambienti familiari del defunto e molte delle 2000 tombe disposte Cerveteri: Museo ripercorse le vite degli stessi attraverlungo una strada incassata nel tufo. cinerarie; segue poi la fase dei gran- so pitture, decorazioni a rilievo e Sono principalmente di 3 tipologie, di tumuli monumentali (VII-VI sec. deposizione di oggetti: questo patria partire dal periodo villanoviano, a.C.), con tombe a camera che monio ha consentito di conoscere e caratterizzato dal rito della cremahanno conservato corredi principe- studiare le abitudini e la storia del zione dei morti (IX-VIII sec.a.C.), schi. Verso la metà del VI sec. a.C., popolo etrusco del quale solo pochi in cui venivano scavate piccole cavicon la nascita di una nuova classe centri urbani sono pervenuti a noi, tà circolari che ospitavano le urne

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ITINERARIO

4 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica

viste le strutture deteriorabili in legno, paglia e fango tipiche delle abitazioni e degli edifici pubblici. AREA ARCHEOLOGICA ED ANTIQUARIUM DI PYRGI In origine era lo scalo marittimo di Pyrgi a dominare le acque antistanti la città etrusca di Caere. Accanto all’emporio un santuario di eccezionale valore dedicato a Leucothea, emerso sulla spiaggia a sud del Castello di Santa Severa, di cui sono visitabili i due templi risalenti al VI e V sec. a.C.. Il complesso portuense visse il suo massimo splendore nel periodo dei fiorenti traffici e commerci marittimi della gloriosa Caere, tra la fine del VI ed il V sec. a.C. In seguito al declino della città e al saccheggio da parte della flotta di Dionigi di Siracusa (384 a.C.), il santuario fu abbandonato e poi confiscato dai Romani che nel corso del III sec .a.C. vi sovrapposero la costruzione del castrum della colonia romana. MUSEO DEL MARE E DELLA NAVIGAZIONE ANTICA Nella straordinaria area archeologica e monumentale di Pyrgi all’interno del Castello di Santa Severa è situato il Museo Civico di Santa Marinella “Museo del Mare e della Navigazione Antica”. Un itinerario a ritroso nel tempo di oltre cinquemila anni, per scoprire la storia di uno dei più antichi scali portuali del Tirreno, importante luogo di culto, città etrusca, fortezza romana, castello e borgo medievale. Le sale ospitano oltre cento reperti distribuiti lungo un percorso espositivo e didattico che introduce il visitatore al tema dell’archeologia subacquea e della navigazione antica illustrando

Cerveteri: catacombe

diversi aspetti interessanti della “vita sul mare e per il mare, con reperti provenienti dai fondali del litorale tra Alsium e Centumcellae, le odierne Ladispoli e Civitavecchia. Il Museo, realizzato in collaborazione con la Provincia di Roma, la Regione Lazio e la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale, dal 2005 è insignito del Marchio di Qualità Regionale e si sviluppa con un percorso espositivo di circa 350 mq di superficie. La struttura museale, oggi costituisce un significativo punto di riferimento scientifico e culturale nel litorale nord di Roma, ciò è dovuto anche al proficuo lavoro di ricerca che il Centro Studi Marittimi del museo, porta avanti in collaborazione con specialisti di varie università ed istituzioni italiane ed internazionali. Santa Severa - Museo del Mare e della Navigazione - Castello di Santa Severa - Aurelia SS 1 Km 52,600 Tel/Fax 0766 570209 museosantasevera@fuoricentro.coop www.museosantasevera.org

Castello Odescalchi di S. Marinella del XV secolo, edificato sui resti dell’antica Punicum e della Villa di Ulpiano del III sec. d.C.. Castello Odescalchi di S. Severa (XI sec.) e borgo rinascimentale sui resti dell’antica città di Pyrgi e del Tempio di Leucothea. Cerveteri - Chiesa romanica di S. Maria Maggiore.

Gastronomia Dal mare l’antica ricetta della passata di ceci con mazzancolle o le seppiette al nero. Nelle trattorie di Cerveteri richiestissimi i piatti a base di selvaggina: pappardelle all’uovo al sugo di lepre o cinghiale. Non perdiamo un assaggio di stagione del particolare carciofo della piana tra Cerveteri e Ladispoli, tenero, gustoso e senza spine.

Vino Il Cerveteri è una delle DOC dei vini dell’Etruria viterbese: il poeta Marziale ne decantava la squisitezza tanto da definire il vino dell’Antica Caere “il principale nutrimento degli dei”. Ottimo vino da pasto (11°), bianco frizzante o amabile; notevoli anche rosso secco o novello o amabile.

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici dell'Etruria meridionale Piazzale di Villa Giulia, 9 00196 Roma tel. 06.3226571 - fax 06.3202010 Email: sba-em@beniculturali.it www.etruriameridionale.beniculturali.it

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Alcune botteghe artigiane nei borghi di S. Marinella e S. Severa propongono modelli di navi storiche e riproduzioni delle tipiche imbarcazioni da pesca. Dalla antica tradizione del “bucchero”, tipo di ceramica arcaica etrusca dalla superficie nera lucida del VI sec.a.C., ancora oggi vive l’arte della ceramica decorativa.


Cerveteri • S.Marinella • S.Severa • Pyrgi MONTI DELLA TOLFA Terme Stigiane Terme Taurine

Torre Marangone

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Monumento Naturale Caldara di Manziana

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Cerveteri

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Campo di Mare Marina di Cerveteri

Torre Flavia

Parchi RISERVA NATURALE DI A sud di Santa Severa ci aspetta un paesaggio palustre costiero davvero incontaminato, zona protetta e sede dell’Oasi Faunistica gestita dal WWF. La riserva naturale regionale si estende tra macchia mediterranea originaria e mare ed ospita numerose specie protette come folaghe, garzette,

MACCHIATONDA.

Sagre/Appuntamenti Cerveteri - La Sagra dell’uva e del vino nell’ultima settimana di agosto è un appuntamento speciale con le uve ed i vini prodotti nella zona dei Colli Ceriti. Ladispoli - Nel secondo fine settimana di aprile in città si festeggia la Sagra del Carciofo. A fine luglio la Sagra del Melone.

germani ed il raro falco della palude. Da Roma al Km. 50 della Via Aurelia. Coltivazioni di fiori in campi e serre nella piana da S. Severa a S. Marinella, con un colpo d’occhio eccezionale per le coloratissime varietà di garofani.

Curiosità locali Le antiche e raffinate famiglie aristocratiche di Caere bramavano poter esibire nelle loro residenze le opere di Euphronios, uno dei più famosi pittori del mondo antico. Risale infatti al VI sec. a.C. il ritrovamento presso le rovine di Caere di uno splendido vaso da lui dipinto: il Cratere a calice, oggi conservato al Metropolitan Museum di New York. 17

Ladispoli Palo Castello Odescalchi

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Shopping Oggetti e prodotti tipici locali nella zona del Porticciolo di Santa Marinella o nelle vie del borgo rinascimentale di Santa Severa. Gli ornamentali villini di Santa Marinella: esempi di architettura liberty che ci riporteranno ai tempi della Belle Epoque, tra stucchi, colori, decorazioni floreali su vetro e ferro, in una costante ed affascinante armonia di volumi.


ITINERARIO

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Cerveteri • S. Marinella S. Severa • Pyrgi

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, via Aurelia direzione Civitavecchia fino al bivio Cerveteri (o proseguire per S. Marinella/S. Severa); o autostrada per Aereoporto di Fiumicino, diramazione autostrada A12 direzione Civitavecchia, uscita Cerveteri/Ladispoli (o uscita successiva per S. Marinella/S. Severa). NUMERI UTILI

S. Marinella: la spiaggia

Riserva Naturale di Macchiatonda: Sede c/o Castello di S. Severa. tel. 0766 571097 email: info@macchiatonda.org - guardia parco: cell. 345 2554653 email: staff@riservamacchiatonda.org

PORTI E ATTRACCHI S. Marinella - Porto Turistico Odescalchi: ai piedi dell’omonimo castello c’è il porticciolo per 285 posti barca e nella darsena uno scalo di alaggio per piccoli natanti. Servizi, cantieri navali e rimessaggi. Fondale roccioso e fangoso alto da 1 a 5 metri. S. Severa - Darsena con tipologia di approdo di gavitelli e catenarie per piccole imbarcazioni.

Itinerari Terme Stigiane: Tra i boschi dei Monti della Tolfa questa antica sorgente era già nota ad Etruschi e Romani. Le acque ed i fanghi hanno diverse applicazioni terapeutiche e, tra giugno e settembre, potremo goderci una giornata di vero benessere nell’impianto termale, tra le varie fonti naturali dalle quali l’acqua alcalino-iodico-salso-sulfurea sgorga ad una temperatura che va dai 36° ai 58°. Ci sono anche grotte per

bagni di vapore naturale a 51°. è famosa tra gli amanti del surf Centro termale “ Il Bagnarello”: per il fondale sabbioso ed ha stabilimenti balneari ed attrezzature Canale Monterano, Roma per lo sport. Turismo subacqueo Via Terme di Stigliano a S. Severa, nell’antico porto tel. 06 99675134. etrusco di Pyrgi, partendo dal A Marina di Cerveteri, con le caratteristiche abitazioni bianche Castello e dal Borgo. Nei fine settimana escursioni di gruppo in stile moresco, trascorriamo guidate da esperti archeologi. una bella giornata al mare, tra acque limpide ed oasi naturali, TERME per apprezzare uno dei tratti più STIGIANE frequentati del litorale laziale. La spiaggia di S. Marinella S.MARINELLA S.SEVERA CERVETERI

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ITINERARIO

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Fregene • Fiumicino Sullo sfondo di un frenetico aeroporto intercontinentale ambienti e suggestioni diverse: estese pinete e spiagge deserte; porti antichi e moderni; memorie archeologiche. Un intreccio di traffici tra fiume e mare, terra e aria, ha caratterizzato la vita economica e sociale di questa zona che conserva ancora fortemente la tradizione della pesca. E se Fiumicino è l’anima economica di

questo litorale, Fregene rappresenta il buen retiro per molti romani: la costa sabbiosa ed i lidi attrezzati hanno da sempre creato un clima di tranquillo relax di giorno e di festosa mondanità la notte.

Scheda Archeologica

Fiumicino

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I PORTI DI CLAUDIO E TRAIANO Quando l’imperatore Claudio decise di realizzare un porto a nord di Ostia, il vecchio scalo sul Tevere era ormai insufficiente a contenere i traffici fluviali di Roma. L’opera fu iniziata nel 42 d.C. con la consapevolezza dell’esistenza di rischi di insabbiamento e prevedeva la realizzazione di un bacino portuale di 80 ettari, due grandi moli ed un

faro, oltre alle opere di canalizzazione. Il “portus Ostiensis” fu terminato nel 64 d.C., dopo una tragica perdita di oltre 200 navi in una tempesta del 62 d.C., in ogni caso attorno vi si stabilirono i primi insediamenti dell’antica città di Portus. Oggi possiamo

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ammirarne i resti emersi in occasione degli scavi per la costruzione dell’aeroporto di Fiumicino alla fine degli anni ‘50. Del Porto di Traiano rimangono invece molte strutture intatte, come la enorme vasca esagonale (lato mt. 357,77) ed i circostanti magazzini, dighe, un faro, templi, terme e addirittura un teatro privato. L’imperatore Traiano volle sopperire all’inefficienza del Porto di Claudio, soggetto a continui insabbiamenti,


ITINERARIO

5 Chiese e monumenti Museo delle Navi Romane: inaugurato nel 1979 conserva le chiglie di quattro navi mercantili del III e IV sec. d.C., una barca da pesca “a gondola” e frammenti di altre navi rinvenuti nel 1958 durante gli scavi per la costruzione del vicino aeroporto Leonardo da Vinci.

Scheda Archeologica costruendo questa poderosa opera a partire dal 106 d.C. circa, per terminare nel 112 d.C.. NECROPOLI DELL’ISOLA SACRA O DI PORTO Questo sepolcreto, perfettamente conservato fino ai giorni nostri grazie alla secolare opera di insabbiamento del fiume Tevere, conserva le tombe destinate agli abitanti dell’antica

Fiumicino: tombe a camera nella necropoli

di monumenti cristiani nella zona. La necropoli si presenta con monumenti emergenti da terra e tombe allineate in filari paralleli che creano dei veri e propri sentieri. Tipica è la struttura della tomba familiare, a camera quadrata, che accoglie le spoglie di un nucleo familiare accompagnate da elementi di arredo in muratura (letti) o forni e pozzi nei cortili necessari per organizzare il banchetto funebre. Gli ambienti e le facciate erano finemente decorati da pitture, stucchi, mosaici e le numerose iscrizioni hanno contribuito a ricostruire le vite dei defunti ed uno spaccato della piccola borghesia che abitava queste zone, costituita da artigiani e commercianti.

Gastronomia Rinomata la cucina di mare che qui raggiunge davvero livelli ottimi. Ma guardando ai prodotti della terra non possiamo dimenticare la gustosa e tenera carota di Fiumicino, ortaggio in attesa del riconoscimento ufficiale IGT. Da segnalare anche le ottime carni degli allevamenti di bovini della piana di Maccarese.

Vino Interessa anche questa zona il “Vignanello”, un vino della Tuscia prodotto nella provincia di Roma. Nelle varietà bianco, rosso e rosato, il greco è la tipologia più apprezzata sin da giovane come aperitivo e, dopo due anni, per accompagnare piatti di pesce.

Fiumicino, Porto: edicola votiva

Porto, edificate tra il I ed il III sec.d.C.. Sorge sul lembo di terra bagnato dal Mar Tirreno ed isolato dalla terraferma a sud e a est dal Tevere, a nord da un canale di raccordo tra il fiume ed il mare scavato da Traiano in occasione della costruzione del Porto. Il nome di Isola Sacra, attestato fin dal VI sec. d.C., potrebbe derivare dalla presenza

Artigianato ROMA, OSTIA ANTICA Soprintendenza per i Beni Archeologici di Ostia Via dei Romagnoli, 717 - 00119 Roma tel. 06.56358099 - fax 06.5651500 Sito internet: http://archeoroma.beniculturali.it Email: ssba-rm.ostia.segreteria@beniculturali.it

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La pazienza dei pescatori più anziani ha tramandato ai giovani le tecniche della manifattura e manutenzione delle reti da pesca. Tradizione e tecnologia convivono nei cantieri navali sulle sponde del Tevere: progettare e creare imbarcazioni in maniera artigianale senza rinunciare ai materiali più innovativi e all’utilizzo di sofisticati software.


Fregene Bonifica delle Pagliete

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TENUTA DI CASTEL PORZIANO

Parchi Lungo la costa a nord e sud di Roma è stato istituita la Riserva Naturale Statale del Litorale Romano che da Palidoro a Fregene comprende una ricca pineta monumentale. Si tratta di un’area protetta, con essenze tipiche della macchia mediterranea come il corbezzolo ed il ginepro. Sulla Via Portuense, a Fiumicino, il Parco Archeologico

Sagre/Appuntamenti Fiumicino - La seconda domenica di giugno la Sagra del Pesce con gare di pesca, mercatini, banda musicale e 10 quintali di frittura di pesce in una enorme e caratteristica “Padellata”. Il 5 ottobre si festeggia il Patrono della città Sant’Ippolito con una suggestiva processione di barche in mare.

Naturalistico del Porto di Traiano ci regala oggi panorami e scenari suggestivi, grazie ad interventi per la tutela del patrimonio arboreo ed alla realizzazione di percorsi pedonali. Nell’itinerario di visita merita una sosta il punto del Belvedere, tra eucalipti, pini e qualche raro leccio e con i profumi dell’alloro e del tiglio.

Curiosità locali Immerse nella rigogliosa pineta di Fregene, splendide ville nascondono volti noti del mondo dello spettacolo che da sempre amano la tranquillità della località balneare e non disdegnano serate in riva al mare. Tra gli estimatori più noti ed amati Giulietta Masina e Federico Fellini, ai quali sono stati intitolati i due versanti del Lungomare. 21

Tor Paterno

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Shopping La darsena di Fiumicino è la meta ideale per tranquille passeggiate, durante le quali non rinunceremo ad una sosta in una delle tante ed ottime gelaterie. Dal lato della Torre Clementina, nella zona più antica della città, il caratteristico mercato del pesce merita una visita: ogni sera verso le 17.00, al rientro dei pescherecci.


ITINERARIO

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Fregene

Fiumicino

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, via Aurelia direzione Civitavecchia fino al bivio per Fregene; o autostrada per Aereoporto di Fiumicino, diramazione autostrada A12, direzione Civitavecchia, uscita Fregene. Per Fiumicino: autostrada per Aeroporto di Fiumicino fino all’aeroporto, Via della Scafa direzione Ostia, bivio Fiumicino. NUMERI UTILI Museo delle Navi Romane Porto Fiumicino - tel./fax 06 6529192 anche per visite Porto Traiano prenotazioni email: ssba-rm.museodellenavi@beniculturali.it

Itinerari

Fiumicino: Oasi di Porto

Un’escursione davvero originaanche per il le è quella organizzata presso bird-watching. l’Oasi Naturalistica di Porto: Via Portuense, 2264 su romantiche carrozze trainate Fiumicino (RM). da cavalli potremo ammirare le Visite guidate tel. 06 bellezze del parco e visitare le 5880880 tre sponde del Lago di NECROPOLI LAGO DI Traiano. Ottimi punti DI PORTO T RAIANO di osservazione OSTIA ANTICA

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PORTI E ATTRACCHI Fiumicino Porto Canale: 20 posti barca con lunghezza massima consentita fino a 20 mt. Porto Canale di Fiumara Grande, alla foce del Tevere, sulla sponda destra. Darsena di Traiano con accesso dal Porto Canale, è adatta all’approdo di piccole imbarcazioni. Isola Sacra Darsena Netter con accesso da Fiumara Grande. Porto Romano: è una piccola darsena con accesso da Fiumara Grande. Capitaneria di Porto Sala Operativa tel. 06 65617349/376 fax 06 65617303


ITINERARIO

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Ostia Antica Mare di Roma Tra luci e colori di una terra smagliante che vive i ritmi e le mode della capitale, in un clima tipicamente balneare.

Ostia Antica: il Castello di Giulio II

Immersa nel verde della pineta, lambita da sempre dal mare, questa fetta di costa racconta una storia millenaria, dove i resti della antica Ostia osservano il Borgo di una città che ha atteso fino agli inizi del secolo scorso la nascita della moderna Ostia: il Mare di Roma.

Scheda Archeologica

Ostia Antica

giunse nel III sec. d.C. con il progressivo attenuarsi dei traffici e dei commerci ed il conseguente AREA ARCHEOLOGICA abbandono dell’abitato da parte Il poeta Ennio del III sec.a.C. della popolazione. La visita agli ed altre fonti romane antiche scavi di Ostia Antica inizia perattribuivano la fondazione della Ostia Antica: scavi archeologici correndo il Decumano Massimo, città al quarto re di Roma Anco partire dal IV sec. a.C.. Marzio, ma di questa città sorta Conobbe una maggiore autono- l’asse principale dell’antica città mia nei rapporti con Roma dal I da Porta Romana a Porta Marina, alla foce del Tevere (Ostia da sec. a.C., in un momento di svi- per inoltrarci subito in una fitta “ostium”: foce), grazie alla ferluppo demografico ed economi- rete di strade, piazze e quartieri vente attività del porto, abbiamo documentazione archeologi- co, e la sua storia fu sempre cor- che costituiscono la struttura ca circa il primo insediamento e relata alle attività del porto. Una urbana della città in età romana. inevitabile fase di declino soprag- Edifici ad un piano ma anche la sua funzione militare solo a

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ITINERARIO

6 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica palazzi per uso abitativo concepiti attorno ad un cortile. Magazzini e botteghe, terme e bagni, sedi per associazioni dei mestieri che conservano insegne e mosaici descrittivi. Un vero gioiello tra i resti è tutta l’area a nord del Decumano, interessata dal Piazzale delle Corporazioni e dal Teatro che Ostia Antica, scavi: Insula degli Aurighi assieme costituiscono un’ecceziomosaico - con un muro esterno nale testimonianza della vita ed un corridoio coperto. Fu solo in seguito, nell’età di Claudio, che il luogo fu arricchito dal portico e rialzato da un secondo livello per accogliere le sedi dei collegia, le associazioni di mestiere che lì realizzavano i commerci. Il tempio, al centro del piazzale, fu eretto su un podio in età domiOstia Antica, scavi: il Teatro zianea, tra giardini e spazi liberi commerciale di Ostia ed anche di arricchiti da statue. Roma in età imperiale. L’unitario progetto risale all’età augustea ed il Teatro - attribuito ad Agrippa, genero dell’imperatore, morto nel 12 a.C. - è un edificio molto antico interamente ricostruito alla fine del II sec. d.C. in mattoni e poi restaurato Ostia Antica, scavi: il Piazzale delle più volte. La sua attuale capienza Corporazioni è di 2700 posti ed è perfettamente agibile, con l’orchestra, la cavea, i corridoi di servizio ed il ROMA, OSTIA ANTICA Soprintendenza per i Beni portico con le tabernae alternate a Archeologici di Ostia scale per raggiungere le gradinate. Via dei Romagnoli, 717 - 00119 Roma Il Foro delle Corporazioni, alle tel. 06.56358099 - fax 06.5651500 spalle del Teatro, in origine era Sito internet: http://archeoroma.beniculturali.it costituito da una semplice strutEmail: tura: un enorme piazzale ssba-rm.ostia.segreteria@beniculturali.it (mt.107x78) - di cui è conservata la magnifica pavimentazione a 24

Nel Borgo medievalerinascimentale di Ostia Antica, il Castello di Giulio II, esempio di architettura militare rinascimentale degli inizi del 1500. La Chiesa di S. Aurea del ‘400 e l’annesso Palazzo Vescovile (Episcopio) con gli affreschi cinquecenteschi di Baldassarre Peruzzi.

Gastronomia Un semplice e gustoso prodotto tipico: la tellina che condisce gli spaghetti in una delle più antiche ricette marinare. Per i più golosi segnaliamo la tradizione dolciaria del krapfen, da gustare semplice o alla crema in una storica pasticceria degli anni ‘30 nel centro storico del Lido.

Vino La mancanza di un vino tipico del litorale romano permette di citare alcune eccellenti DOC della provincia romana: lo storico Frascati, un bianco prodotto nella zona nord dei Colli Albani, leggero e da bere giovane; il Velletri, del versante sud orientale dei Colli Albani, nelle tipologie bianco, rosso dal gusto fruttato, e spumante.

Artigianato La città antica e quella balneare offrono ogni forma di espressione artigianale: dalla lavorazione della ceramica al ferro battuto fino alla creazione di “gioielli del mare”. Nel caratteristico Borghetto dei Pescatori, al Lido, si tramanda ancora la manifattura delle reti da pesca per l’uso locale e le donne confezionano deliziosi cestini di paglia.


Ostia Antica

Mare di Roma

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RISERVA DEL LITORALE ROMANO

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Ostia: stabilimento balneare

TENUTA DI CASTEL PORZIANO

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Tenuta di Capocotta

Parchi Questo tratto di costa è davvero ricco di vegetazione, un vero giardino sul mare. La Riserva Naturale Statale del Litorale Romano comprende il Parco Urbano della Pineta di Castelfusano che è incastonato nella città ed al quale si accede sia dal Lungomare di Levante, dal Viale Mediterraneo, che dalla Piazza di Castelfusano, dal lato interno di Ostia

Sagre/Appuntamenti Nella prima domenica di giugno, nel borgo di Ostia Antica, si festeggia Santa Aurea, con una solenne processione, mercatini, spettacoli e giochi pirotecnici. Il Lungomare di Ostia, soprattutto durante la stagione estiva, ospita manifestazioni sportive, spettacoli, teatro, fiera del libro, mostre d’arte.

Antica. L’area protetta è caratterizzata dalla presenza di pini, con essenze tipiche della macchia mediterranea, come il corbezzolo ed il ginepro. La Riserva tutela anche la duna della Spiaggia di Castelporziano, a sud del Litorale di Ostia, completamente lontano dall’abitato e ricca di vegetazione. Sul versante di ponente, appena dietro il nuovo porto, l’Oasi

Curiosità locali Ostia Antica ed il Lido di Ostia, assieme ai quartieri circostanti, formano il X Municipio, il più popolato ed esteso d’Italia con oltre 250.000 abitanti. La sede è nel magnifico Palazzo del Governatore, esempio di architettura liberty (1924) dell’architetto Giovanni Fasolo, con raffinate finestre ad arco. 25

Naturalistica gestita dalla LIPU, di recente istituzione, per la tutela ed il ripopolamento di specie volatili. L’area protetta include anche la Torre di San Michele, una fortificazione eretta a difesa dalle incursioni dei saraceni, su progetto di Michelangelo.

Shopping Al Lido Via delle Baleniere è un po’ come il Corso, con molti negozi, boutiques e tanto movimento. Concediamoci una visita al centro storico, tra meravigliosi villini liberty, partendo magari dal vicino Pontile (ristrutturato nel 1956) che si protende nel mare per 125 mt. di passeggiata.


ITINERARIO

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Ostia Antica

Mare di Roma

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Viale Guglielmo Marconi direzione EUR, innesto Via del Mare fino ad Ostia Antica (o proseguire fino al Lido di Ostia) NUMERI UTILI Ostia: le dune costiere

LIPU Ostia tel. 06 56188264

Itinerari La Pineta di Castelfusano, nella Riserva Naturale Statale del Litorale Romano, è un appuntamento immancabile per panoramiche escursioni in bicicletta. Percorsi ciclabili ed itinerari interni più impegnativi per gli amanti della mountain-bike sui resti del tracciato della Via Severiana, l’antica via litoranea che conduceva da Ostia al Lago di Averno.

LIDO DI OSTIA

Passeggiate a cavallo tra la pineta e le dune in ogni stagione. Gli attrezzatissimi stabilimenti balneari, lungo i 10 Km. di spiaggia, offrono una formula davvero innovativa per vivere il Mare di Roma durante tutto l’anno: fitness, benessere, intrattenimento e relax tra giardini fioriti e “passeggiate a mare” lungo l’arenile. CASTELFUSANO

Via Severiana Ostia: il Borghetto dei pescatori

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PORTI E ATTRACCHI Ostia Marina Porto di Roma: darsena per imbarcazioni anche di grandi dimensioni con accesso da Fiumara Grande, sulla riva sinistra. Fondali da mt.1,30 a mt.2,50. Porto Turistico di Roma: è una marina privata, con oltre 800 posti barca e moderne attrezzature, con accesso da Fiumara Grande - tel. 06 561881 Canale dei Pescatori: caratteristica la darsena presso l’omonimo Borghetto. Fondali bassi e ponti consentono l’accesso ed il traffico a piccole imbarcazioni. Capitaneria di Porto Viale Traiano 37 tel. 06 656171


ITINERARIO

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Lavinio • Torvaianica Ardea •Tor S.Lorenzo Colori diluiti, silenzi e ritmi lenti in questa zona archeologica d’eccezione, famosa per il mito di Enea, tra campagna laziale e macchia mediterranea, cultura rurale e tradizione marinara.

Lavinio: Tor Caldara

La duna mediterranea è la vera ed immutabile protagonista nella rappresentazione storica di questa zona di costa a sud di Roma, spesso dimenticata ma molto amata da escursionisti e turisti in cerca di qualche spiaggia amena. Non solo panorami dove prevalgono ancora elementi

naturali, ma tanta storia e la forza del mito di Enea. Secondo la leggenda qui avvenne lo storico sbarco dell’eroe con i Troiani e qui fondò in seguito l’antica Lavinium, che chiamò così in onore della moglie Lavinia.

Scheda Archeologica

Lavinium

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AREA ARCHEOLOGICA DI PRATICA DI MARE: I TREDICI ALTARI E L’HEROON DI ENEA Molte testimonianze archeologiche fanno fissare la datazione delle origini di questa antica città al IX sec. a.C. Sorgeva su una collina a circa venti chilometri da Roma - in corrispondenza dell’attuale Pratica di Mare - e fu un centro religioso di massima importanza per il

serie di altari raggiunge la lunghezza di circa 50 mt. ed offre uno spettacolo di forte suggestione. A sud della città, secondo la leggenda, avvenne lo sbarco dell’ere troiano Enea, Pratica di Mare: scavi archeologici considerato il progenitore del popolo Latino. Dell’antica città popolo romano. sono parzialmente visibili la I reperti ritrovati durante gli cinta muraria ed il complesso scavi sono di eccezionale termale. Nel 1957 furono sco- importanza: materiale di perti i primi dei 13 altari che importazione greca del VI sec. costituivano il Santuario legato a.C., due laminette di bronzo alla devozione ai Penati: l’intera con dedica in latino alle due 27


ITINERARIO

7 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica Ardea: piattello di Genucilia

divinità greche Castore e Polluce (500 a.C.), elementi che hanno contribuito ad evidenziare il ruolo di Lavinium come centro religioso e propulsore di influenze greche nell’ambiente latino. L’area sacra del Santuario ebbe origine nella metà del VI sec. a.C. e comprende anche una tomba a tumulo attribuita ad Enea, il cui culto si sviluppò alla fine del IV sec. a.C., quando i Romani realizzarono l’egemonia sui Latini.

Lavinium: busto di statua femminile

SANTUARIO DI MINERVA Fuori della città, sul lato orientale, ci sono i resti del Santuario dedicato al culto di Minerva - dea della guerra ma venerata anche come dea della mens (dell’intelligenza) e come dea della pace - scoperto nel 1977 e corredato da uno straordinario deposito votivo di oltre 70 statue di terracotta, tra cui una magnifica statua di Minerva ed immagini di fanciulle, riprodotte quasi al vero, dedicate alla dea.

Ardea

I primi insediamenti risalgono all’età del bronzo e in quella del ferro due villaggi occupavano l’acropoli. Fu solo nel VII sec. a.C. che la città assunse un certo potere: divenne la capitale dei Rutuli - popolo distinto da quello dei Latini ma compreso nella Lega dei popoli Albani - e sviluppò un impianto urbanistico. Molti gli edifici all’interno dell’acropoli che conserva ad oggi anche un magnifico esempio di basilica romana: si presenta come un’aula rettangolare (mt. 45,80 x 23,80) affacciata sull’area del foro, con sedici ingressi separati da pilastri, mentre un portico con colonne sul lato orientale permetteva l’accesso al tempio. Edificata nel tardo II sec. a.C., la basilica vide un intervento di ristrutturazione in età repubblicana, come testimonia la tecnica dell’opera reticolata.

Ardea: Raccolta Manzù. Il museo conserva le opere che il Maestro donò allo Stato Italiano nel 1979. Sculture, medaglie, gioielli ed incisioni per un totale di oltre 400 pezzi che ricostruiscono il percorso artistico del grande scultore che scelse Ardea coma città d’adozione.

Gastronomia Le “puntarelle”, la parte tenera di cespi di cicoria catalogna in germoglio, qui conservano un sapore ed una fragranza eccezionale, accompagnate da una salsa omogenea preparata con acciughe salate (senza lisca), aglio, olio extravergine, aceto, sale e pepe nero.

Vino Se desideriamo gustare un vino della zona possiamo optare per la DOC Colli Lanuvini, coltivato e prodotto nella zona sud occidentale dei Colli Albani. È un buon vino bianco secco che potrà accompagnare piatti delicati di verdure e pesce e che gusteremo con la pasticceria da forno nella tipologia Amabile. Ottimo il Superiore (12°).

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it

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In questa zona costiera del Lazio meridionale, tra mare e campagna, persiste la manifattura dei cestini di paglia. Di diversa foggia od anche tradizionali, accompagnano da sempre le attività domestiche quotidiane.


Lavinio • Torvaianica • Ardea • Tor S. Lorenzo

RISERVA NATURALE DI CASTELPORZIANO E CAPOCOTTA

Pomezia Vi

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Pratica di Mare

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Lavinium

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Secche di Tor Paterno

Torvaianica

Ardea Aprilia

Spiaggia di Rio Torto

Fosso della Moletta Vi

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Marina di Ardea

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Torre S. Lorenzo

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Campo di Carne

Nettunese

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Tor S. Lorenzo

Lido dei Pini

Lido dei Gigli

Lavinio Lido di Enea Riserva Naturale di Tor Caldara Lido di Cincinnato Lido delle Sirene Lido di Marechiaro Nettuno Anzio

Tor Caldara: la spiaggia

0

4

6

8

10 km

Sagre/Appuntamenti

Parchi Siamo nel cuore della Riserva naturale della Tenuta di Castelporziano, tra le dune della Tenuta di Capocotta. Di fronte ad un’area naturale marina protetta davvero unica per il Lazio: le Secche di Tor Paterno. Si tratta di una formazione rocciosa che appare come un’isola sul fondale piatto e sabbioso. Profonda 60 mt., la sommità della “montagna sottomarina” arriva a 18 mt.

2

sotto il livello del mare. Sul banco roccioso vivono numerosi animali e vegetali, tra cui anche la rara Posidonia oceanica e più in profondità la bellissima Gorgonia rossa (stretta parente del corallo), oltre a murene, gronchi e spigole che popolano il fondale. In superficie, in alcune stagioni, possiamo avvistare gli amatissimi delfini e rare specie di uccelli marini. 29

Ardea - Il Palio nel primo fine settimana di giugno anima la città con cortei storici. In aprile la Primavera alla Landriana, la famosa mostra mercato di giardinaggio che riveste di colori tutta la città. Tor San Lorenzo - La Festa del Santo Lorenzo Martire, il 6 e 7 agosto.


ITINERARIO

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Lavinio • Ardea Torvaianica • Tor S. Lorenzo

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Viale Cristoforo Colombo fino a Lido di Roma, quindi proseguire sulla litoranea Via Severiana fino a Torvaianica, Tor San Lorenzo, bivio Ardea e Lavinio nell’ordine.

PORTI E ATTRACCHI A Torvaianica, Tor San Lorenzo, Lido dei Pini e Lavinio esistono approdi realizzati sulla spiaggia con rimessaggi per piccole imbarcazioni ed attivi durante la stagione estiva.

NUMERI UTILI Secche di Tor Paterno: la zona contrassegnata da boe non può essere navigata, ma per visite in barca ed escursioni subacquee guidate ci si può rivolgere all’ente gestore. Romanatura: tel. 06 35405310 www.romanatura.roma.it Ardea: Raccolta Manzù Via Laurentina, Km. 32,800 tel./fax 06 9135022

Torvaianica: le dune

Itinerari Lungo l’antico percorso della Via Severiana, che costeggia il litorale, potremo regalarci qualche piacevole sosta sulla spiaggia. E c’è davvero l’imbarazzo della scelta: dalle dune di Capocotta alla Spiaggia di Riotorto, per proseguire verso la Marina di Ardea ed i famosi

Lido delle Sirene e Lido di Ostia al Lazio meridionale fino Enea. Le nostre passeggiate, che al Lago di Averno. Lungo la potranno essere anche percorse costa sono conservati resti di in bicicletta, saranno arricchite tratti del basolato che hanno da brevi visite alle Torri di San contribuito a ricostruirne Lorenzo e di Torvaianica. l’antico percorso. L’antica litoranea, attribuita a Settimio Severo, fu realizzata tra il 198 e il 209 d.C. e collegava ARDEA TOR S.LORENZO TORVAIANICA Via Severiana

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LAVINIO


Piantina generale

Piantina generale


Piantina Torre Alfina

Vitorchiano Ostia Antica, scavi: Piazzale delle Corporazioni

LEGENDA

1

Tuscania

Vulci Castro

Caprarola

2

Tarquinia Località Bandiera Arancione Touring Club

Calc

Civitavecchia

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Cagliari

I Borghi più belli d’Italia

Imbarchi, collegamenti alle isole

Itinerari

Olbia

4 Cerveteri S.Marinella S.Severa

Fregene Fiumicino

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Ostia Antica Lavinio, Ardea Torvaianica e Tor S.Lorenzo

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Anzio Nettuno

Torre Sa


generale San Felice Circeo: Grotta Guattari Lavinio: Tor Caldara

Leonessa Labro

Casperia Ostia Antica, scavi: Insula degli Aurighi

cata Collalto Sabino

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30 km

Lavinio, Tor Caldara: spiaggia Gaeta: vista dalla chiesa di S. Francesco.

Collepardo Nemi Boville Ernica Arpino

Bassiano

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e Astura Satricum

12 S.Felice Circeo Sabaudia

10 Terracina Via Appia

11 Sperlonga Fondi

13 Gaeta Formia

14 Minturno


PROGETTO BANDIERE ARANCIONI La BANDIERA ARANCIONE è il marchio di qualità turistico ambientale che il Touring Club Italiano ha assegnato a quelle località dell’entroterra della nostra penisola che perseguono uno sviluppo turistico all’insegna della qualità. La valorizzazione del patrimonio culturale, la tutela dell'ambiente, la cultura dell'ospitalità, l'accesso e la fruibilità delle risorse, la qualità della ricettività, della ristorazione e dei prodotti tipici sono solo alcuni degli elementi chiave per ottenere il marchio. In questa guida dedicata ai siti archeologici ed alle più belle località della costa del Lazio abbiamo voluto riservare nella carta generale della regione la segnalazione delle diciannove cittadine laziali che hanno ottenuto il marchio Bandiera Arancione: Arpino, Bassiano, Bolsena, Bomarzo, Calcata, Campodimele, Caprarola, Casperia, Collepardo, Fossanova, Labro, Leonessa, Nemi, San Donato Val di Comino, Sermoneta, Sutri, Trevignano Romano, Tuscania, Vitorchiano, e le dodici cittadine associate al Club I Borghi più belli d’Italia: Boville Ernica, Campodimele, Caprarola, Castel di Tora, Castel Gandolfo, Civita di Bagnoregio, Collalto Sabino, Monte S. Giovanni Campano, Orvinio, San Donato Val di Comino, Sperlonga, Torre Alfina, al fine di dare una visione d’insieme del patrimonio culturale ed ambientale del Lazio.

Touring Club Italiano

Il progetto BANDIERE ARANCIONI è coordinato dal Centro Studi del TCI. Per informazioni: Tel. 02 8526828 - Fax 02 8526947 www.bandierearancioni.it - www.touring.it mail: bandiere.arancioni@touringclub.it

I BORGHI

PIÙ BELLI D’ITALIA

I BORGHI PIÙ BELLI D’ITALIA è un Club nato su iniziativa della Consulta del Turismo dell’Associazione dei Comuni Italiani (ANCI), nato nel marzo del 2001 al fine di valorizzare il grande patrimonio di storia, arte, cultura, ambiente e tradizioni presente nei piccoli centri italiani che sono, per la grande parte, emargianti dai flussi dei visitatori e dei turisti. Si è costituito così un Club di Prodotto che raccoglie le giuste esigenze di quelle comunità locali più sensibili alla tutela e alla valorizzazione dei Borghi e che intendono partecipare con convinzione ad una struttura associativa così importante ed impegnativa. Per essere ammessi occorre infatti corrispondere ad una serie di requisiti di carattere strutturale, come l’armonia architettonica del tessuto urbano e la qualità del patrimonio edilizio pubblico e privato, e di carattere generale che attengono alla vivibilità del borgo in termini di attività e di servizi al cittadino.

Club I Borghi più belli d’Italia Via Rialto, 6 - 00136 Roma - Tel. 06 33111789 - Fax 06 32503969


ITINERARIO

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Anzio • Nettuno Entriamo nel cuore del Basso Lazio dove la vita della marina sembra distante dalla piana agreste. I suoni ed i colori di un mediterraneo, che racconta le sue origini tra storia e mito, ci avvolgeranno e travolgeranno.

Nettuno: particolare del porto

Anzio e Nettuno vantano una storia movimentata ed affascinante, come tutte le città marinare. Le origini preistoriche e gli splendori dell’epoca imperiale ci hanno consegnato meraviglie archeologiche; i commerci marittimi e le influenze dei nobili casati al potere hanno costruito nel tempo la civiltà di

questi luoghi e dei loro abitanti. Oasi naturalistiche e riserve marine attendono chi desidera un viaggio all’insegna del relax ed i più gaudenti avranno di che scegliere tra prodotti locali di estrema qualità.

Scheda Archeologica

Anzio

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Antium è una delle città più antiche d’Italia, come documentano i resti archeologici che confermano la sua presenza già 150.000 anni fa, durante l’antica età della pietra (paleolitico inferiore). La mitologia vuole che Anzio fu fondata da Ascanio, figlio di Enea, insieme ad Albalonga, o anche da Anteo, figlio di Ulisse e della Maga Circe. In ogni caso sembra proprio che la mitologia

Anzio: sarcofago a vasca con scena marina

fondazione della stessa Roma. Questa importante città, testimonianza eloquente della civiltà latina, ebbe il suo massimo splendore fino al VI sec. a.C., quando disponeva di una sua flotta e controllava il commercio marittimo della zona: ma a quelAnzio: le Grotte di Nerone l’epoca il Lazio antico iniziò a volesse conferire ad Anzio impor- subire mutamenti da un punto tanza pari a quella di Roma, di vita sociale, economico e geoattribuendole origini così nobili grafico a seguito della discordia ed assimilabili a miti paralleli alla tra Latini e Romani e della conti-

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ITINERARIO

8 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica Anzio: anforetta, II periodo della Civiltà Laziale

nua insidia e minaccia dei vicini città, possiamo visitare i resti di Volsci. una splendida residenza che conIn continua guerra con Roma, serva variopinti mosaici e preziofinirà per essere se pitture alle pareti distrutta nel della fine del III 338 a.C. e priinizio IV sec. d.C.. vata dei diritti politici. È la fine di una realtà commerciale che lascerà il posto Secondo la tradizione ad una nuova era: in latina l’attuale denomiAnzio, Villa Imperiale: età repubblicana si nazione della città tra frammento di affresco trasformerà in cenorigine da Neptunium o tro residenziale con eleganti ville Navale Antium, come si chiamadistribuite in tutta l’area della va il primo insediamento volsco, città. Qui, nella villa imperiale dal nome del Dio del mare. Sul sulla costa, nacquero Caligola e più alto scoglio della costa, dove Nerone. sorse poi il borgo medievale, gli Ed ancora, all’interno di Villa abitanti consacrarono un tempio Spigarelli, nella zona nord della alla divinità.

Nettuno

Torre di Capo d’Anzio: fu eretta tra il IX e X sec., durante il periodo delle prime incursioni saracene, per proteggere le vicine Anzio e Nettuno. Fortezza di Nettuno: affacciata al mare accanto al vecchio Borgo di Nettuno, fu costruita per volere di papa Alessandro VI, che ne commissionò il progetto a Giuliano da Sangallo.

Gastronomia Fresche verdure, ortaggi ed insalate arrivano sulla tavola per essere gustate con il tradizionale “pinzimonio”, una semplice quanto antica salsa a base di olio, sale e pepe. Pesci sciabola, sugarelli, alici e scavaglioni sono la base per le ricette dei pescatori locali che consigliano i polpi in umido e la pasta con le sarde.

Vino Nell’entroterra, tra Aprilia ed Anzio, vi è una significativa coltivazione di uve di trebbiano, sangiovese e merlot. Buona la produzione di vini doc: il bianco “Trebbiano”, il rosato “Sangiovese” dai particolari riflessi aranciati ed il rosso “Merlot”. Segnaliamo il vino locale di Nettuno, il Cacchione, in attesa del riconoscimento dell’origine controllata.

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it Anzio, scavi

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Un artigianato tipico del Lazio è la lavorazione del legno, ma nella provincia di Latina è caratteristica la realizzazione di mobili rustici, sedie rustiche o impagliate.


Anzio

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Torre S. Lorenzo

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Tor S. Lorenzo

Nettunese

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Lido dei Pini Lido dei Gigli

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Horti Sangiulianei

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Aprilia

Le Ferriere

Lavinio Bosco di Padiglione

RISERVA NATURALE DI TOR CALDARA

Borgo Montello

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Lago di S. Antonio

Lido di Cincinnato Lido delle Sirene Lido di Marechiaro

Acciarella

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Nettuno

Anzio

Parchi la Banca

RISERVA NATURALE DI TOR CALDARA: poco più a nord di Capo d’Anzio scopriamo questa riserva marina nell’assoluto rispetto dell’ambiente. È un’Oasi del WWF. Gli Horti Sangiulianei ad Aprilia sono una tappa d’obbligo per gli appassionati di botanica, ma anche per i curiosi e gli amanti della

Sagre/Appuntamenti Anzio: Nell’ultimo sabato di giugno si festeggia il Santo Patrono Sant’Antonio da Padova con una processione, che prosegue in mare con un suggestivo corteo di pescherecci.

natura. Si tratta di un tipico esempio di giardino mediterraneo sperimentale che ospita oltre mille specie di piante da tutto il mondo. A cura della Sezione di Giardinistica del Centro Internazionale di Cultura Florida, è anche sede di un laboratorio e centro ricerche.

Curiosità locali Siamo nel regno del pesce azzurro e ad Anzio - da 150 anni c’è la più antica fabbrica d’Italia per la preparazione delle sardine.

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Torre Astura

Mar Ti rreno

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10 km

Shopping Nel cuore della città di Anzio, nella zona del porticciolo, è possibile acquistare abbigliamento da mare ed oggetti dell’artigianato locale. Caratteristica è l’asta al mercato del pesce dove i prezzi del pescato freschissimo sono davvero imbattibili!


ITINERARIO

8

Anzio

Nettuno

Informazioni Utili COME ARRIVARE

PORTI E ATTRACCHI

Da Roma, Via Pontina fino al bivio di Aprilia, quindi proseguire sulla Via Nettunense fino ad Anzio, e successivamente sulla litoranea direzione sud fino a Nettuno. NUMERI UTILI Horti Sangiulianei: visite su prenotazione tel. 06 9269981 Riserva Naturale Regionale di Tor Caldara: info telefono/fax 06 9864177 www.torcaldaraparco.it

Nettuno: la spiaggia

Porto di Anzio: 500 posti barca per una lunghezza massima di mt.15. Fondali melmosi e variabili, che in banchina variano da mt.2,5 a mt.3 di profondità. È vietata la navigazione a vela. Porto Marina di Nettuno: per imbarcazioni da diporto, ha 3000 mt. di banchine e 14 pontili. Fondale marino sabbioso, in banchina profondità da mt.2,50 a mt.4. Marina di Nettuno - Circolo Nautico S.p.A. tel. 06 9805404 COLLEGAMENTI ALLE ISOLE

Itinerari Bici+Treno nel Parco di Torre Astura - per chi ama una bella Tor Caldara pedalata segnaliamo un percorPossibilità di escursioni di so ciclabile fra il Parco di Torre gruppo organizzate. Astura e Nettuno. Circa 40 km www.biciebike.net di media difficoltà con soste nel Parco e nel borgo di NETTUNO Nettuno. TOR CALDARA ANZIO

TORRE ASTURA Anzio: al porto

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Porto di Anzio Motonavi ed aliscafi: Caremar / Laziomar - tel. 081 19518348. Aliscafi:Vetor tel. 06 9845083 www.vetor.it


ITINERARIO

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Torre Astura Satricum Sulle orme di Cicerone, lungo l’antica Via Astura, attraversiamo la campagna più antica per raggiungere ville romane ed un mare incontaminato.

Torre Astura

Sembrerà di essere fuori dal mondo, con torri saracene all’orizzonte che danno ritmo alla nostra escursione ed aree archeologiche per momenti di sosta di straordinario fascino. Campagna e mare si fondono in un unico silenzioso paesaggio, testimone di antiche civiltà e tradizioni, dalle

origini latine alle influenze greche, fino ai giorni nostri.

Scheda Archeologica

Satricum

Q

Questa antichissima città italica fu una delle prime dell’area pontina. Abitata in origine dai Latini, sorse su un’altura ad ovest del fiume Astura - allora navigabile fino al mare - in località Le Ferriere e la sua storia risale dal XIV al I sec. a.C.. Era una città ricca e dal commercio fiorente, punto nevralgico del sistema viario della pianura agro-pontina soprattutto

Satricum: Tempio della Mater Matuta

quando, nel suo periodo di massimo splendore (VII-VI sec. a.C.), la Via Appia non era stata ancora realizzata e dalla cinta muraria dell’acropoli di Satricum avevano origine almeno quattro diverse vie (verso Ardea, verso

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Anzio, e verso il fiume Astura da ovest e verso Velletri e Palestrina dal lato nord). Satricum fu impreziosita dalla costruzione di un tempio (periptero) posto al centro dell’acropoli, proprio dove era un tempo l’antica “capanna-tempio” del IX sec. a.C.. Dedicato al culto della Mater Matuta, divinità di stampo matronale detta anche dea dell’Aurora, il tempio fu uno dei luoghi più venerati del Lazio pagano, meta di visita da parte


ITINERARIO

9 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica dei devoti anche quando la città visse il suo declino (reperti di statuette votive deposte in dono risalenti al periodo tra il 350 ed il 100 a.C.). Il Tempio fu portato

villa tardo-repubblicana. In epoca imperiale vicino alla villa fu costruito il porto artificiale, del quale oggi riconosciamo le peschiere ed i due moli. La villa godeva anche di un acquedotto che aveva la funzione di ponte di collegamento con la vicina isola artificiale, sulla quale continuava la struttura residenziale.

TORRE Si tratta di una fortezza costiera Satricum: particolare degli scavi medievale, edificata sui resti della peschiera della villa di Astura e alla luce dagli importanti scavi del 1896/1898 e, grazie al ritro- congiunta alla terraferma grazie ad un ponticello in muratura. vamento di pregiati reperti, è stato possibile fissarne la datazio- Anche se la prima testimonianza ne (VII sec. a.C.). Oggi possiamo del castello è del 1193, sembra ammirare la stipe votiva rinvenu- che la prima costruzione fu ad ta nel tempio (la più significativa opera dei Conti di Tuscolo, signori di Nettuno, che vollero raccolta dell’Italia non greca e non etrusca) ed i corredi funebri proteggere il ricco centro marittimo dai continui attacchi dei piradelle necropoli vicine presso il Museo di Villa Giulia in Roma. ti saraceni (IX-X sec).

Kàntaros, trovato in una tomba della necropoli sud-ovest (V sec. a.C.)

Astura

VILLA REPUBBLICANA Forse più famosa per la sua torre medievale, quest’area archeologica a sud della foce del fiume Astura, è collocata su un piccolo capo che conserva i resti di una

Torre Astura

ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it

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In località Le Ferriere (LT) la Casa del martirio di Santa Maria Goretti. A Latina, la Galleria Civica d’Arte Moderna con una preziosa collezione di dipinti e sculture degli Anni Trenta ed il Museo della Numismatica, Medaglistica, Grafica Incisa e Fotografia “Mario Valeriani”. A Borgo Sabotino la Galleria d’Arte Contemporanea e Antiquarium.

Gastronomia Questa è la zona dei caseifici che ogni giorno producono mozzarelle, fior di latte, burro ed altri prodotti caseari freschi. È anche l’area del kiwi e dell’olio. Segnaliamo che il mare offre frutti e pescato per gustose zuppe di pesce e fritture, secondo la più classica tradizione marinara.

Vino Anche qui imperano i vini DOC tipici della zona di Aprilia: il “Trebbiano” (bianco), il “Sangiovese” (rosato con riflessi arancio) ed il “Merlot” (rosso), vini dal gusto deciso che ben si abbinano ai piatti di terra e di mare, tipici della zona.

Artigianato A Borgo Montello, vicino la località Le Ferriere, caratteristiche botteghe propongono oggetti ed accessori artigianali in ferro battuto, ispirati alle forme della tradizione.


Torre Astura Vi

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Torre Astura

Torre di Foce Verde

Parchi L’Oasi di Ninfa: Immenso e rigoglioso giardino creato tra i resti della cittadina medievale di Ninfa, negli anni ‘20, dagli eredi della Famiglia Cateani che nel 1200 acquistò la città. L’Oasi è oggi gestita dalla Fondazione “Roffredo Cateani di Sermoneta” che cura anche le rovine di Ninfa e l’attività di protezione faunistica. Il laghetto

Sagre/Appuntamenti Nella seconda decade di ottobre a Cisterna di Latina si festeggia la discesa dei pastori dai monti con la “Fiera della Ricalata”. Nella tradizione questa era un’ occasione per lo scambio di merci e soprattutto del bestiame, vero protagonista assieme ai butteri della “merca”, la marcatura delle mandrie.

e l’omonimo fiume fanno da scenario a ricercate specie botaniche, ittiche come la trota macrostigina e volatili di rara bellezza, quali il falco pellegrino, il rigogolo africano, il passero solitario che popolano gli oltre 1850 ettari di parco con un bosco di bambù, pini messicani e magnolie giapponesi.

Curiosità locali I resti dell’antica città furono scoperti nel 1896 dallo studioso francese Henri Graillot. Da allora periodi di interesse da parte delle autorità si alternarono a periodi di inattività. Negli anni ‘70, grazie agli scavi condotti dall’Istituto Olandese di Roma, sono stati portati alla luce resti e segreti della antica civiltà. 41

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10 km

Shopping Se siamo alla ricerca di vetrine, luci e mondanità non è questo il posto migliore! Qui potremo invece imbatterci - lungo la Via Astura e sulla SS. Lungomare Pontino - in contadini che vendono i prodotti tipici locali, anche biologici: mozzarelle, fragole, vino e dell’ottima carne bovina.


ITINERARIO

9

Torre Astura

Satricum

Informazioni Utili NUMERI UTILI

COME ARRIVARE Da Roma, la Via Pontina fino al bivio di Aprilia, quindi proseguire sulla Via Nettunense in direzione Anzio/Nettuno PORTI E ATTRACCHI Approdo rifugio nel fiume Rio Martino (LT).

Torre Astura

Oasi di Ninfa: visite guidate da aprile ad ottobre, il primo sabato e domenica di ogni mese e aperture straordinarie ad aprile, maggio e giugno. Località Doganella Ninfa. SS Pontina, bivio per Cisterna (LT). Informazioni: Fondazione Caetani, V.le Botteghe Oscure, 32 Roma tel. 06 6873056 orario 9.00-14.00 Galleria Civica “Mario Valeriani” Palazzo della Cultura, Via Umberto I°, tel. 0773 652600 / 0773 652623 Galleria Civica d’Arte Contemporanea - Borgo Sabotino, tel. 0773 645060.

Itinerari Torre Astura - L’area della Torre si trova in zona militare ed è visitabile di sabato e domenica durante l’anno, tutti i giorni in luglio ed agosto. Sulla SS Lungomare Pontino troviamo la deviazione per la Torre e, dal parcheggio per auto che si trova prima del ponte, ci sono circa 3 chilometri di cammino TORRE ASTURA

che potranno essere percorsi anche in bicicletta. Una cooperativa locale (tel. 334 7133261) cura le escursioni a bordo della barca “Caronte” per visitare l’area. Un’associazione di volontari organizza visite guidate SATRICUM

dedicate alle persone disabili che vengono accompagnate dal parcheggio alla Torre, uscita in mare compresa. Informazioni: Associazione Portatori di Handicap - Visitatori Torre Astura (ONLUS) - Via Zara, 53 Nettuno - tel. 339 2287985

TORRE DI FOCE VERDE

Fiume Astura

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ITINERARIO

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San Felice Circeo Sabaudia Una felice oasi verde, tra storia e mitologia. Il Monte Circeo, un balcone naturale sul Parco Nazionale con i suoi 20 chilometri di costa, spicca tra spiagge di sabbia dorata e la Selva del Circeo. Il nostro itinerario parte da nord con Sabaudia, la Piana dei Laghi dei Monaci, di Caprolace, di Fogliano e di Paola e l’affascinante Villa di Domiziano. Guardando a sud scopriamo San Felice Circeo, con il suo frizzante centro storico, il promontorio, le grotte, e le testimonianze archeologiche. Ci aspetta un’escursione davvero unica, nei luoghi in cui Omero narra che approdò Ulisse e dove nacque il mitico amore con la Maga Circe, qui dove il mito e la storia si raccontano da sempre su incantevoli ed immutati scenari naturali.

San Felice Circeo: la Torre dei Templari

Scheda Archeologica

San Felice Circeo

A

ACROPOLI Sulla cima del Monte Circeo, in località Le Crocette - ad est del Promontorio - dominano il panorama i resti delle mura poligonali che recingevano l’Acropoli, a difesa degli abitanti dell’antica Circei. La tecnica costruttiva ed i dati storici ed archeologici fanno propendere per una datazione ancora nel VI sec. a.C., epoca a cui deve risalire la fondazione della colonia latina. Troveremo simili costruzioni antiche anche

Ovest” che, con i suoi 6 mt. di altezza alterna alla potenza di enormi massi la accuratezza dei cunei di rifinitura, a forma di piccoli tasselli triangolari. SANTUARIO Risalente al periodo repubblicano, l’ampia piattaforma di circa in alcuni punti del paese di San Felice. Dal lato opposto di questo 1000 mq. conserva ancora massicci muri di sostegno e blocchi poligono irregolare, che ha un perimetro originario di mt. 655, poligonali a delimitare l’area non mancheremo di soffermarci sacra, probabilmente all’aperto. sul tratto più significativo - da un Siamo sempre sul Monte Circe e precisamente sul Picco di Circe, punto di vista architettonico della possente struttura: il “Muro a quota mt. 504.

Sabaudia: la Villa di Domiziano

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ITINERARIO

10 Chiese e monumenti grazie ad una poderosa opera di restauro conclusasi alla fine degli anni ‘80 - è inclusa nel Scheda Archeologica Parco Nazionale del Circeo e fu eretta sulle spoglie di altre ville costiere di età tardo repubblicaLA GROTTA GUATTARI na. Il complesso monumentale presenta edifici con ricche decorazioni marmoree ed ampi spazi dedicati alle cure del corpo e dello spirito; per questo, secondo la migliore tradizione romana, furono necessarie opere idrauliche ed un sistema di cisterne di alimentazione per San Felice Circeo: la Grotta Guattari l’ingente approvvigionamento idrico. Si articola in due aeree Il Promontorio e le sue grotte una a nord l’altra a sud - collehanno custodito per millenni reperti e testimonianze davvero gate da lunghi viali e passeggiaemozionanti: in una delle tante te. L’edificio settentrionale ha cavità infatti si è conservato intatto fino ai giorni nostri un cranio umano del periodo Neanderthal, le cui forme di vita si estinsero 30.000 anni fa. Collocato in un cerchio di pietre, secondo le più recenti ricostruzioni ed interpretazioni il cranio fu lì portato da animali Sabaudia: la Villa di Domiziano carnivori (jena maculata) i cui una grande piscina (mt. 59x32) resti, assieme a quelli di oltre racchiusa da ambulacri risalenti 600 ossa fossili di 14 diverse al primo periodo di costruzione faune pleistoceniche, costituidella villa. scono la ricchezza di questo giacimento preistorico.

Sabaudia LA VILLA DI DOMIZIANO Ritenuta una delle più imponenti residenze dell’età imperiale, fu la dimora estiva che l’imperatore Domiziano (I sec. d.C.) fece costruire sul versante orientale del Lago di Paola. Portata alla luce solo in parte -

A S. Felice Circeo la Chiesa di S. Maria degli Angeli: santuario consacrato alla Sacra Sindone. Museo del Mare e della Costa e la Mostra “Homo Sapiens e Habitat”. A Sabaudia il Museo “Emilio Greco”, nel Palazzo Comunale, raccoglie le opere del famoso artista: bassorilievi, gessi, medaglie ed una vasta raccolta di litografie, incisioni e disegni.

Gastronomia La tradizione gastronomica e culinaria è legata tanto al pescoso mare quanto alla terra ricca di ortaggi e verdure. Secondo la migliore tradizione pizze rustiche nel periodo invernale e grigliate e fritture di pesce nel periodo di pesca: triglie, merluzzetti, spigole, gamberoni e mazzancolle.

Vino Il Circeo viene prodotto nella zona del litorale pontino tra Latina, Sabaudia, San Felice Circeo e Terracina. Anche se esistono le tre tipologie di bianco, rosato e rosso, è proprio quest’ultimo che recentemente ha interessato gli appassionati con il suo carattere di vino secco dal gusto deciso.

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it

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Molti i laboratori di oreficeria che tramandano la tradizione orafa alle nuove generazioni, creando delle vere e proprie “scuole”. Creatività, gusto e tecnica concorrono ad innovare la proposta di questi maestri orafi che negli anni hanno maturato la speciale abilità di riprodurre eccezionali gioielli antichi.


San Felice Circeo St

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Torre di Fogliano

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Fogliano Lago dei Monaci

Parchi IL PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO si estende per circa 8500 h che interessano la maggior parte della zona costiera con il Promontorio del Circeo e l’isola di Zannone. Nel Parco sono ricomprese le aree archeologiche di Sabaudia, di San Felice Circeo, la foresta demaniale di 3300 h, 4 laghi costieri e la duna mediterranea. Visiteremo il parco a piedi o in bicicletta, grazie alla presenza di sentieri e di piste ciclabili sia sul versante marino che verso il promontorio: qui, immersi nel verde, proveremo a fare un po’ di birdwatching. Segnaliamo a luglio la fioritura del giglio di mare, ricordando che ci troviamo in un contesto ambientale tra i più ricchi d’Italia.

Sagre/Appuntamenti A San Felice Circeo, nella prima decade di settembre, la Sagra del Pesce Azzurro, un vero e proprio trionfo di sapori e tradizioni. A Sabaudia, il 15 agosto, si festeggia la SS. Annunziata.

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Ris. Nat. Lestra della Coscia Lago di Caprolace

Ris. Nat. Piscina delle Bagnature Borgo Vodice

Ris. Nat. Piscina della Gattuccia

PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO

Sabaudia Lago di Sabaudia Lido di Sabaudia

Borgo Montenero

Molella Villa di Domiziano

Baia d’Argento

Fonte di Lucullo Torre Paola Grotta della Maga Circe

San Felice Circeo

Monte Circeo

Acropoli di Circe Faro di Torre Cervia

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Curiosità locali In questi luoghi permeati dal mito e dalla magia ci sembrerà, guardando il monte del Circeo dalla spiaggia, di riconoscere il profilo della mitica Maga Circe, come distesa: la lunga chioma immersa nel mare, il volto con la fronte e il naso adunco, il collo ed il seno. 45

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Shopping L’area del Porto di San Felice Circeo è un classico luogo di ritrovo e di passeggio, con le sue eleganti boutiques dove possiamo trovare le firme più prestigiose della moda internazionale - ed i caratteristici ristoranti che affacciano al mare. Passeggiate e shopping anche nel centro storico e in viale Tittoni.


ITINERARIO

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San Felice Circeo

Sabaudia

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Via Pontina fino a Latina, quindi proseguire sulla Strada Mediana fino al bivio per Sabaudia, e successivamente fino al bivio per San Felice Circeo. PORTI E ATTRACCHI San Felice Circeo: porto turistico per oltre 400 posti barca attrezzati su pontili. San Felice Circeo: Torre Badino

Itinerari San Felice Circeo Un’escursione in barca lungo la costa, fino alla magnifica Torre Paola - eretta da Papa Paolo III Farnese per difendere il vicino porto - ci avvicinerà alle bellezze della costa caratterizzata dalla presenza di numerose ed affascinanti grotte carsiche. Famose la Grotta Torre Paola Azzurra, la Grotta delle Capre, la Grotta del Fassellone e quella della Maga Circe. TORRE PAOLA

Sono possibili anche escursioni di turismo subacqueo. Terme Fonte di Lucullo Nei pressi dei resti della Villa di Domiziano andiamo ad immergerci nelle acque minerali della Fonte di Lucullo, una sorgente di acqua fredda all’interno di una grotta romana del I sec. a.C.. Le acque sono indicate per la cura di disturbi dell’apparato digerente e delle vie urinarie. TERME DI FONTE LUCULLO GROTTA DI MAGA CIRCE

SAN FELICE CIRCEO

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COLLEGAMENTI ALLE ISOLE Motonave per Ponza: solo periodo estivo Linea Pontina Navigazione tel. 0773 544157 NUMERI UTILI San Felice Circeo: S. Maria degli Angeli tel./fax 0773 540566 Mostra “Homo Sapiens e Habitat” Fondazione Zei angelicabianchet@libero.it Sabaudia: Museo del Mare e della Costa P.zza Verbania, 1 - tel. 0773 511340 Museo “Emilio Greco”, all’interno del Palazzo Comunale tel. 0773 515791-514263 Villa di Domiziano All’interno del Parco, in località Palazzo, frazione Molella. Visite solo previo appuntamento con la Direzione del Parco Nazionale del Circeo - archeoparcocirceo@libero.it tel. 0773 512240. PARCO NAZIONALE DEL CIRCEO: Direzione - Via Carlo Alberto,107 Sabaudia (LT) tel. 0773 511385. Punti Informazione “Pro Loco” nel centro storico di San Felice Circeo tel. 0773 547770 e di Sabaudia tel. 0773 515046


ITINERARIO

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Terracina Via Appia In un bicchiere di Moscato si riflettono le bellezze di questa città: colori intensi, profumi decisi, tradizioni che durano nel tempo. A metà tra collina e mare, racchiusa tra i promontori del Circeo e quello di Gaeta, Terracina è lì, con il suo centro storico sospeso tra antico e moderno. Ci sembrerà di vivere un istantaneo viaggio nel tempo, tra le tracce delle origini romane, i fasti del medioevo e le testimonianze della rinascita settecentesca. Per arrivare ai giorni nostri, tra storia e tradizione, e godere della sua realtà turistica e balneare, con la lunga spiaggia bianca, l’atmosfera del porto e la tranquillità antica del porticciolo dei pescatori.

Terracina: l’antica via Appia

Scheda Archeologica

Terracina

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TEMPIO GIOVE ANXUR I resti di questo imponente santuario sorgono su un panoramico basamento sulla cima del Monte Sant’Angelo. Per il suo valore storico e per l’armonia che crea con l’ambiente e la circostante area archeologica, è stato dichiarato “monumento naturale” ed ancora si distingue la parte tagliata nella roccia da quella poggiata su fondamenta

Tempio - che aveva dimensioni di mt. 18,70 x 32,56 - sicuramente destinato al culto di Venere nonostante la denominazione riferita al padre degli dei. Terracina: il Tempio di Giove Anxur

interrate. Il complesso si fa risalire ai primi decenni del I sec.a.C. e si mostra con una “facciata” di 12 ambienti con volta comunicanti tra loro e collegati sul retro da un corridoio. La terrazza sovrastante conserva i resti del

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IL FORO EMILIANO Nella Piazza del Municipio, nel cuore della città vecchia, la pavimentazione originaria a lastre rettangolari di calcare ancora conserva l’iscrizione apposta da Aulo Emilio, colui che ordinò la costruzione del Foro Emiliano.


ITINERARIO

11 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica La moderna piazza con le sue costruzioni ricalca l’antica acropoli della quale testimonianze più o meno evidenti ne ricordano la vastità. Tra ruderi di templi, del teatro, tra resti di colonne e di muri si erge ancora l’arco sotto il quale passava la Via Appia e da cui si accedeva al Foro. Del Tempio Maggiore sulle cui fondamenta è stata costruita in epoca medievale la cattedrale di San Cesareo - rimane ben conservato un podio in opera quadrata.

La Via Appia: basolato

LA VIA APPIA Costruita per volere del Censore Appio Claudio Cieco nel 312 a.C. per collegare Roma e Capua, è la più antica grande strada che parta da Roma e per questo definita dal poeta Stazio “regina viarum”. Questo primo tratto, il più antico, copriva un percorso di 132 miglia - uguale a Km. 195 - ed in seguito all’espansione di Roma verso il sud la Via Appia fu prolungata in più fasi. Ma la

Terracina: centro storico

vera innovazione fu la creazione della variante voluta dall’Imperatore Traiano nei primi anni del II sec. d.C.: con la nuova Appia Traianea si poteva raggiungere Brindisi da Roma percorrendo solo 365 miglia, circa Km. 540. Il Km. 100 è il punto in cui l’antica Via Appia emerge in prossimità di Terracina, in località Ponte Maggiore, dove attraversa la Valle dei Santi e si offre come un’ area archeologica aperta. Il percorso, in area collinare, sale verso la città dalla Porta Romana per proseguire sul lato orientale con il tratto costiero dell’ antica via aperta al mare in età traianea con il taglio di uno sperone di roccia: il Pisco Montano. Caratteristici della tecnica costruttiva delle strade romane i grandi lastroni di pietra basaltica (“basoli”), che fanno del lastricato della Via Appia un vero simbolo della creatività, del pragmatismo e della funzionalità che permeavano la civiltà romana.

Museo civico archeologico “Pio Capponi” - Piazza Municipio tel. 0773 707313. Per informazioni Ufficio Cultura tel. 0773 707277 Cattedrale di San Cesareo (XI sec.) Piazza del Municipio tel. 0773 701100.

Gastronomia Il mare è il vero padre della cucina tradizionale di Terracina: dal pescato locale tante ricette antiche come la frittura di pesce, la grigliata di mazzancolle e la gustosissima zuppa. Dalla terra pietanze dal sapore antico: capra in umido e polenta con le spuntature.

Vino La tradizione della produzione enologica di questa terra risale al II sec. a.C. ed ancora oggi si può gustare il “Moscato” di Terracina, dolce e secco.

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it

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La paziente e silenziosa preparazione delle reti da pesca è l’espressione di un artigianato d’altri tempi, oramai in via di estinzione. Terracina è anche centro della lavorazione dell’oro e dell’ambra: particolari ed affascinanti monili, frutto di una creatività che miscela tecniche artigiane e di scuola orafa.


Terracina

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Parchi Il Comprensorio naturalistico e geologico di Camposoriano si estende per circa 3 km, da Terracina e Sonnino. Dalla valle, salendo per la zona collinare, incontriamo la madonnina di Monte Leano (mt.676) che si affaccia sulla pianura pontina ed arriviamo nel cuore di questa area carsica dalla quale emergono grandi rocce dalle affascinanti

Sagre/Appuntamenti Festa del Mare: nella seconda decade di luglio una processione di barche, addobbate in onore della Madonna del Carmelo, segue “la paranzella”, l’imbarcazione che ha il privilegio di portare in mare l’immagine della Vergine. Il terzo sabato e domenica del mese il Mercatino dell’Antiquariato “Cinque Piazze” nel Centro Storico.

forme ad iceberg di pietra. Tra campi coltivati e frutteti questa area naturalistica protetta, dichiarata da una legge regionale “Monumento Naturale”, offre uno spettacolo davvero imperdibile.

Curiosità locali Nata come città di pescatori, Terracina è oggi gemellata a ben otto città: Bad Homburg (Germania), Cabourg (Francia), Coira (Svizzera), Bad Monford (Lussemburgo), Mayrhofen (Austria), Jurmala (Lettonia), Exeter (Gran Bretagna) e Pécs (Ungheria). 49

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10 km

Shopping Botteghe e piccole cantine, dove potremo trovare i prodotti dell’artigianato e gustare le specialità del posto. Il centralissimo “Corso” Anita Garibaldi ci offre ricercate boutiques, botteghe tradizionali, ma anche negozi dove potremo scoprire le abitudini degli abitanti locali.


ITINERARIO

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Terracina

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Via Appia

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Via Pontina fino a Latina, quindi imboccare la provinciale 156 direzione Sezze fino all’incrocio con la Via Appia. Proseguire sulla Via Appia direzione sud, fino a Terracina.

PORTI E ATTRACCHI Porto Canale dei Pescatori. Porto di Terracina: fondali da mt.2,80 a mt.3,50 e due darsene per imbarcazioni da diporto.

Foce Badino: Grande Canale di Comprensorio naturalistico e geologico di Campo- Badino (per assistenza nautica). soriano. Informazioni: Parco Reg. Monti Ausoni e Darsena fluviale da mt.2,10 a lago di Fondi - tel. 0771 513644 - fax 0771 521762 mt.2,70. Foce Sisto: lungo l’omonimo COLLEGAMENTI ALLE ISOLE fiume, è un attracco adatto a Motonave per Ponza: Laziomar - tel. 081 19518348 piccole imbarcazioni. - info@laziomar.it - Traghetti periodo estivo. Ufficio Circondariale Navigazione libera del Golfo: 081 5520763 Marittimo: tel. 0773 720060 www.navlib.it - da marzo a ottobre (1a sett.). Motonave veloce solo passeggeri. NUMERI UTILI

Terracina: le Torri di Leano e il mare

Itinerari Lungo la Litoranea Flacca, che Buona occasione per una pasparte da Terracina per raggiunseggiata a piedi o in bicicletta gere Sperlonga e Gaeta, potreimmersi nella macchia meditermo ripercorrere in parte il tracranea. ciato della strada aperta nel III SPERLONGA sec. d.C.. TERRRACINA GAETA Litoranea Flacca

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ITINERARIO

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Sperlonga Fondi Dai Monti Ausoni verso il mare: prodotti tipici, ortaggi e vini ci danno il benvenuto, in un clima di sincera cordialità. Siamo nei luoghi di villeggiatura prediletti da illustri personaggi della romanità antica, tra collina, laghi e mare. Le affascinanti rocche medievali sorsero in seguito, a difesa dei corsari che transitavano nel Mar Tirreno, regalandoci oggi scorci e panorami davvero unici. Il mare di Sperlonga, condiviso con la vicina e più alta Fondi, è uno dei più puliti d’Italia e le oasi naturali ed i parchi che circondano la zona costituiscono i gioielli di un paesaggio rimasto per certi versi ancora intatto. Sperlonga: Porta Carrese

Scheda Archeologica

Sperlonga

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LA VILLA DELLA GROTTA DI TIBERIO Il complesso residenziale - attribuito all’imperatore Tiberio per una citazione degli storici Svetonio e Tacito che ricordano il crollo di una grotta (spelunca) dal quale l’imperatore fu salvato da Seiano - fu riportato alla luce alla fine degli anni ‘50 del ‘900 in occasione degli scavi per la realizzazione della moderna Via Flacca.

Comprende il corpo principale della villa, a cui si affiancano l’impianto termale e la zona destinata agli alloggi, la grotta ninfeo, un bacino terminante in piscina con al centro un triclinio imperiale dal quale potevano essere ammirate le Imprese di Sperlonga: Villa della Grotta di Tiberio Ulisse. Le preziose sculture rinvenute infatti nella famosa Grotta Sorta al fianco di una grotta marina naturale, è la più grandio- di Tiberio (ninfeo) - ora ricostruite e conservate nell’attiguo sa delle costruzioni residenziali Museo Archeologico Nazionale estive che il litorale laziale vide di Sperlonga - rievocano il mito sorgere fra il I ed il II sec. d.C..

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ITINERARIO

12 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica

Sperlonga, Villa della Grotta di Tiberio: i vivaria e lo stibadium

del grande eroe greco ed hanno dimensioni possenti. Lo stile tardo ellenistico ne fa anticipare la datazione al I sec. a.C.. La curiosità era un grande vivaio ittico alimentato dalle fonti e caratterizzato da un sistema di sollevamento del lago salmastro che rivelava le zone e gli scomparti per l’allevamento del pesce.

come suggerisce la tecnica delle mura poligonali. L’antiquarium di Fondi, ospitato nel chiostro di San Francesco (oggi sede del Comune), conserva una statua di marmo greco, raffigurante un uomo con la toga, databile tra la fine del II e gli inizi del I secolo a.C. ed un rilievo funerario in calcare del periodo della fine della repubblica. Molti altri oggetti costituiscono il patrimonio archeologico di questa antica civitas romana. Sperlonga: muro romano

Sperlonga, Museo Archeologico Nazionale: conserva le ricostruzioni di grandi gruppi statuari ispirati al mito di Ulisse. Fondi: il centro storico con il Castello Caetani (XIII-XV sec.). Di fronte il rinascimentale Palazzo del Principe (XV sec.). Cattedrale di San Pietro (XII sec.) sorta su un Tempio dedicato a Giove.

Gastronomia Ortaggi ed insalate che la tradizione offre “in pinzimonio”, con l’eccellente olio extravergine locale. Famosa la minestra con “erbe pazze” (cicoria, finocchio selvatico e borragine raccolte nei campi) o quella con pisellini e cipollotti freschi. Qui possiamo trovare anche ottime angurie e buonissima uva da tavola.

Vino Già dal II secolo a.C. la zona della piana di Fondi offriva il fundanum ed il famoso caecubum, considerato tra i migliori d’Italia. Dalla fine del II sec. a.C. cominciò ad essere esportato in Gallia grazie ad un enorme successo commerciale. Il Cecubo dei giorni nostri è un vino rosso, dal sapore asciutto.

Sperlonga, Museo della Villa di Tiberio: Ulisse

Fondi Secondo il mito la città fu fondata da Ercole. Nel VI secolo Fundi era una città volsca, ma il nucleo urbano centrale di epoca medievale - che rievoca il tipico impianto del “quadrilatero romano”, con decumanus e cardo risale alla fine del IV sec. a.C.,

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it

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Dell’artigianato del legno Sperlonga si fa interprete raffinata, con intarsi e mosaici in legno per decorare mobili ed oggetti. Significativa anche la creazione di mobili rustici.


Sperlonga

Fondi Orto botanico

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Parchi Il Parco Regionale della Riviera di Ulisse è costituito da tre aree legate da particolari valori ambientali e culturali: il Parco Regionale di Giànola - Monte di Scauri, Il Parco Regionale di Monte Orlando ed il monumento naturale Promontorio Villa di Tiberio e Torre Capovento Punta Cetarola. Lo specchio di mare che bagna la Villa di Tiberio è Oasi Blu affidata alla custodia del WWF Italia. Percorsi didattici e e subacquei, visite in barca, escursioni ed

Sagre/Appuntamenti Fondi: il 10 settembre processione per festeggiare la Madonna del Cero. Festival Internazionale del Folklore “Città di Fondi”: ogni anno tra il 16 e il 19 agosto, oltre alla Mostra di Antichi Attrezzi Agricoli, gruppi folkloristici provenienti dai 5 continenti ed i gruppi locali ripropongono usi e costumi della tradizione.

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Villa Romana Grotta di Tiberio

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anche sessioni di sea-watching in un ambiente dove convivono in perfetta armonia beni archeologici e naturalistici. Fondi: Orto botanico dei Monti Ausoni con la flora e la vegetazione tipica del luogo. Visite guidate su prenotazione.

Curiosità locali Da sempre colonia agricola, già zona di produzione in epoca romana, Fondi oggi ospita uno dei mercati ortofrutticoli più importanti d’Italia (il M.O.F.) che vede transitare migliaia di tonnellate di prodotti ogni anno.

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Torre S. Agostino

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Shopping Botteghe, caratteristici ristoranti e trattorie rendono davvero colorito questo tipico borgo mediterraneo, fatto di case medievali bianche dai minuscoli e curatissimi balconi. Le fragranze di dolci e leccornie invadono le stradine fino a notte, quando pulsa il vero cuore della mondanità estiva.


ITINERARIO

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Sperlonga

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Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Via Pontina fino a Latina, quindi proseguire sulla Strada Mediana fino a Terracina. Da Terracina, seguire la litoranea 213 fino a Sperlonga, oppure proseguire sulla provinciale 7 fino a Fondi.

Sperlonga: Torre Truglia

PORTI E ATTRACCHI Sperlonga: porticciolo comunale per imbarcazioni da piccola pesca e piccola darsena per natanti turistici. NUMERI UTILI Sperlonga: Museo Archeologico: tel. 0771 548028 Ente Parco Regionale Sede Gaeta: Riviera di Ulisse: tel. 0771 743070 (visite guidate) www.parcorivieradiulisse.it

Itinerari Le spiagge delle Bambole, di in epoca romana. Dal luogo dove fino a qualche tempo fa si Bazzano, d’Angolo e della ergeva la Torre Spartivento Canzatora. Torre Truglia sull’estrema possiamo scorgere i resti delpunta del promontorio di l’antica via, con i muri di Sperlonga è un’affascinante sostruzione dell’antico tracciato. Dalla Via Flacca moderna, meta legata allo sbarco del pirata Barbarossa del 1534. seguendo le indicazioni per il Via Flacca: a sud di Sperlonga sentiero Torre Spartivento. uno dei tratti più belli della GROTTA DI costa laziale, attraversato dalla TORRE TIBERIO TRUGLIA Via Flacca già SPERLONGA TORRE SPARTIVENTO Sperlonga: resti di Torre Spartivento

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Sperlonga: il porticciolo


ITINERARIO

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Gaeta Formia Il Golfo delle meraviglie Qui la natura ha davvero dato la sua migliore interpretazione: alle pendici dei Monti Aurunci, scendendo verso le colline interrotte da aspri promontori arriviamo fino alla costa, sorpresi da tante spettacolari insenature, calette e panorami. Antiche le origini e intensa la storia di queste due città che furono vere protagoniste in ogni epoca: Gaeta fu Repubblica marinara e sede della monarchia borbonica; Formia visse la sua notorietà tra gli antichi romani che ne apprezzavano i lidi e che la costellarono di ville corredate da piscine e porti. Ed ancora ritorna il mito di Ulisse che forse approdò qui sulla via del ritorno… Formia: la Torre a Piazza S. Erasmo

Scheda Archeologica

Gaeta

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MAUSOLEO DI LUCIO MUNAZIO PLANCO Al generale Lucio Munazio Planco, fondatore di Lione (Lugdunum) e di Basilea (Raurica), fu dedicato il mausoleo posto sulla cima del Monte Orlando. Risale all’età augustea e dell’antica struttura rimane il nucleo centrale cementizio - di struttura circolare (diam. mt. 29,50) - rivestito di blocchi in

uomo politico che visse nella seconda metà del I sec. a.C. Come nell’architettura tipica dei mausolei dell’epoca, sulla sommità del tumulo era situata la statua del titolare, come conferGaeta: è riconoscibile il Mausoleo di ma la presenza di un pilastro di Lucio Munazio Planco sostegno al centro della tomba. pietra. La sommità della struttu- Intorno correva un corridoio ra è coronata da un fregio di anulare e quattro celle la cui tipo dorico ed è arricchita da muratura è uno dei più antichi fregi militari che ricordano le esempi della tecnica in opera imprese di questo importante mista di mattoni e di reticolato.

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ITINERARIO

13 Chiese e monumenti

Scheda Archeologica

MAUSOLEO DI LUCIO SEMPRONIO ATRATINO Questo altro sepolcro, dedicato a Lucio Sempronio Atratino (nato nel 73 a.C.), si trova in località Atratina, inglobato tra le moderne costruzioni. Rimane parte del corridoio circolare in opera cementizia e delle camere funerarie. Il rivestimento originario di pietra fu riutilizzato per la costruzione del campanile della Cattedrale di Gaeta. Anche questo mausoleo, sul modello classico, prevedeva una conformazione a tumulo sul quale era apposta la statua del defunto. La

Formia LA TOMBA c.d. DI CICERONE È il monumento più significativo nella vasta area archeologica che circonda Formia e si trova lungo la Via Appia, in direzione di Itri, all’altezza del Km. 139. Questo mausoleo, la cui attribuzione è solo una mera ipotesi data l’assenza di precise indicazioni, risale comunque al I sec. a.C., per la tecnica edilizia e per lo stile. Si tratta infatti di un imponente edificio a torre, su basamento a pianta quadrata di mt. 18 di lato, al centro di un’area sepolcrale recinta da un muro in opera reticolata di calcare e rifinito da blocchi di pietra sagomati a cuscino.

Gaeta: il Santuario della Montagna Spaccata comprendente la Cappella dedicata a San Filippo Neri, la Cappella del SS. Sacramento e la Chiesa della SS. Trinità. La Chiesa bizantina di San Giovanni a Mare (XII sec.) e la Grotta D’Oro, cappella rinascimentale con preziose tele del 1500. Formia: la Chiesa di Santa Maria ad Martyres.

Gastronomia Gaeta: famosa per le gustose olive nere e la tradizionale “tiella”, una pizza rustica ripiena di verdure, alici, polipetti e frutti di mare conditi con aglio, capperi ed olive. Formia: nella città dei limoni e dei mandarini, dolci della tradizione napoletana, come la famosa “pastiera”. Prodotto tipico della zona il formaggio di capra di Lenola.

Vino Il vino tipico della zona, prodotto da Formia fino alla Campania, è un antico bianco dalle origini nobilissime: il Falernum, di colore giallo paglierino con riflessi verdi.

Formia: due immagini della Tomba di Cicerone

tomba era decorata con un fregio dorico e molte raffigurazioni di strumenti sacerdotali: è ricorrente infatti il lituo, tipico bastone del collegio sacerdotale degli àuguri, di cui Atratino faceva parte. Una citazione di Svetonio, ripresa poi da San Gerolamo, ci aiuta nella datazione della sua morte, che giunse in tarda età: il 7 d.C..

Artigianato ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it

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Gaeta: esaltata ogni anno in occasione del Natale, la produzione dei presepi artistici è il fiore all’occhiello per l’artigianato locale, ispirato in questo caso dalla profonda fede e dalla forza della cultura religiosa di queste popolazioni.


Gaeta

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MONTI AURUNCI

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Il mare di fronte alla città è stato dichiarato Oasi Blu e l’area marina è gestita dal WWF con attività scientifiche e didattiche ed è chiaramente vietata la pesca, la navigazione e l’ormeggio. Il fondale è roccioso e ricco di flora e fauna , tra cui la Posidonia oceanica, che possiamo ammirare su suggestive imbarcazioni con pareti trasparenti. VENTOTENE: Quest’isola di origine vulcanica, insieme alla vicina Santo Stefano, è una riserva naturale protetta marina e terrestre, dove vengono custoditi resti romani di ville e vivai ittici romani tra uccelli, rettili e mammiferi marini di numerose specie.

Sagre/Appuntamenti Gaeta: ad agosto la tradizionale Festa del Mare con la spettacolare processione di barche. Formia: in occasione del Natale vengono allestiti suggestivi presepi viventi. Il 2 giugno la festa patronale dedicata a Sant’Erasmo, vescovo di Antiochia martirizzato nel 303 proprio nell’antica città.

Vendicio

Formia

Torre Giànola

PARCO DI GIÀNOLA E MONTE DI SCÀURI

Porto Salvo

Gaeta Torre Viola

PARCO MONTE ORLANDO

Curiosità locali Nel 1861, quando Gaeta era capitale del Regno di Napoli e residenza del re Francesco II, a Formia, presso la Villa Caposele, fu firmata la resa della città. I cimeli della civiltà borbonica e dell’assedio piemontese sono esposti nel Museo Centrale Storico Culturale “Cardinale De Vio” di Gaeta. 57

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Gaeta: panorama dalla chiesa di S. Francesco

Shopping Gaeta: concedetevi una piacevole passeggiata tra i vicoli del Borgo, lungo Via Indipendenza, detta “il budello”, passando sotto l’arco della Madonnella. Le antiche abitazioni, la vivace attività delle botteghe, i profumi delle pietanze locali ci faranno sentire davvero nel cuore del mediterraneo.


ITINERARIO

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Gaeta

Formia

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Autostrada A1 direzione Napoli fino ad uscita Cassino, percorrere tutta la SS 630, quindi proseguire sulla superstrada litoranea direzione nord fino a Formia, o successivamente fino a Gaeta. PORTI E ATTRACCHI Gaeta Base Nautica Flavio Gioia: in un’ampia rada riparata il porto turistico (200 posti barca), con cantiere, rimessaggio. Ottimo riferimento per il turismo nautico.

Base Nautica Flavio Gioia Lungomare Caboto, 93 - tel. 0771 311013 www.basenautica.com Porticciolo di Santa Maria: nel quartiere Sant’Erasmo, questo porto offre ormeggi per piccole imbarcazioni. Porto di Gaeta: attività di “pescaturismo” in bassa stagione sotto la guida di esperti pescatori. Dal Porto si salpa - alle sette del mattino, a bordo di un vero peschereccio per spingersi al largo, a 4 miglia dalla costa. Pranzo a bordo a base di frutti di mare e pesce appena pescato. Pescaturismo: 340.5999250 dariopescaturismo@gmail.com

Itinerari Formia: percorrendo la Via Appia, Gaeta: dal paese seguiamo le indicadopo 5 km da Formia, troviamo un zioni per il Promontorio del Monte bivio che indica la località Torre Orlando, il rilievo principale della penisola di Gaeta. Per una bella pasGiànola. Ci aspettano i resti di un seggiata fino alla vetta, lungo il sentie- porticciolo di epoca romana (I. sec. ro, avremo bisogno di circa h1,30 per a.C.) ed un’atmosfera davvero surreale, tra acque limpidissime e macandare e tornare, arrivando in auto chia mediterranea, nel parco regiosino al parcheggio e proseguendo a piedi. Siamo nel Parco Regionale nale suburbano di Giànola - Monte della Riviera di Ulisse che conserva il Scauri. Mausoleo di Lucio Munazio Planco, FORMIA TORRE tra palme nane, carrubi secolari ed GIÀNOLA orchidee selvatiche. GAETA PARCO MONTE ORLANDO

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Formia Porto Nuovo: oltre al traffico commerciale e dei pescherecci, all’attracco di motonavi ed aliscafi per le isole, l’ampio bacino dedica una zona ad un movimentato porticciolo turistico. Darsenetta Lido Scogliera: in località Vindicio la scogliera di protezione crea un ottimo punto di ricovero per le imbarcazioni. Porto Caposele: circolo nautico tel. 0771 324567 COLLEGAMENTI ALLE ISOLE Porto di Formia: tutto l’anno motonavi (circa 2h di viaggio per Ventotene e poco più per Ponza) e aliscafi (55’ per Ventotene, 70’ per Ponza). È possibile il trasporto delle auto, anche se nelle isole vigono severi limiti alla circolazione. Informazioni e prenotazioni: Laziomar (tutto l’anno) tel. 081 19518348 info@laziomar.it Vetor - tel. 06 9845083 www.vetor.it NUMERI UTILI Museo Centro Storico Culturale “Gaeta”: tel. 0771 464293 - Via Annunziata, 7 Sez. Archeologica, Pittorica, Epigrafica ingresso gratuito - Aperto dalle 16,30 alle 19,30 tutti i giorni, su richiesta anche al mattino.


ITINERARIO

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Minturno Tradizione agreste e marinara, parco termale e oasi marina, promontori e spiagge, borgo medievale e rovine romane: è la doppia anima di Minturno racchiusa in ununica storia.

Minturno: Teatro Romano

Siamo nel Basso Lazio dove, tra mare e collina, le due città si dividono fama e gloria grazie alla ricchezza dell’area archeologica e alla imponenza del borgo medievale. Tra i Promontori d’Oro e d’Argento, il dorato ed antico Garigliano e le spiagge immerse in oasi naturali, scopriremo una terra ricca di storia.

Le antichissime origini aurunche e romane, le dominazioni longobarde, saracene e poi normanne lasciarono il posto alle contese tra i casati più nobili (Caetani, Colonna, Carafa) fino al 1806, a testimonianza dell’importanza strategica e della ricchezza dei luoghi.

Scheda Archeologica

Minturno

296 a.C., Minturno visse il suo massimo splendore nel II sec. a.C., come testimonia la preAREA ARCHEOLOGICA senza di templi, portici, terme, DI MINTURNAE il macellum, il teatro e l’anfiteaLa vasta area archeologica ractro all’interno della cinta murachiude il più antico insediaria in opera quadrata. Una colomento (castrum) di Minturno nia dunque dalla vita commerpresso il quale poi si sviluppò la ciale e residenziale davvero grande città di cui ancora sono Minturno, scavi: opus reticolatum intensa, con una zona agricola conservati i resti. In età preromana la zona abitata della città Via Appia (312 a.C.) che si rav- più vicina alla collina ed una vivarono i commerci e l’abitato zona residenziale lungo la costa, aveva già una propria fisionoconobbe il suo pieno sviluppo. con il vicino porto ed i cantieri mia, anche urbanistica, ma fu Diventata colonia romana, nel navali. solo con la costruzione della

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ITINERARIO

14 Chiese e monumenti Il Borgo Medievale, percorso interamente da una circonvallazione a volta di eccezionale suggestione. Il Castello baronale (IX sec.), nel 1272 ospitò S. Tommaso d’Aquino. La Chiesa di S. Francesco (XIV sec.), con annesso convento e chiostro. La Collegiata di San Pietro (sec. XI), una magnifica chiesa a tre navate.

Scheda Archeologica TEATRO Ancora agibile, questa magnifica opera eretta in età augustea (I sec. d.C.), con la cavea, la scaena e l’orchestra è il vero simbolo dell’antica Minturnae. Un ampio restauro (1942) ha ricostruito gran parte delle gradinate evidenziando che nella sua piena funzionalità il teatro poteva accogliere fino a 4600 spettatori. ACQUEDOTTO La costruzione, lunga in origine Km. 11, conserva oggi una successione di arcate che permettono di ricostruirne il percorso. L’opera cementizia nasceva in

Minturno, Giànola: Porto Romano

località Capo D’Acqua, ai piedi del Monte Spigno Saturnia, e venne realizzata nel periodo compreso tra la fine della repubblica e l’inizio dell’epoca imperiale. L’acquedotto si congiungeva alle mura della città - in opera quadrata di tufo - presso la Porta Gemina, così denominata appunto perché presentava due aperture.

Gastronomia La zona tramanda sapori e ricette della cucina marinara e di quella collinare con evidenti richiami alla tradizione campana, come testimonia la produzione della mozzarella di bufala (IGT). A Spigno Saturnia, vicino Minturno, possiamo assaggiare “gliu zeppolone”, delle saporitissime frittate con uova e profumate verdure selvatiche.

Vino Vino tipico della zona è il Falernum, di colore giallo paglierino con riflessi verdi. Vale la pena assaggiare anche un vino che ha origine nell’entroterra, ad Atina, verso il confine tra Campania ed Abruzzo. È la Doc Atina, di recente istituzione, un rosso con profumi fruttati dal gusto pieno ed asciutto (12°).

Sagre/Appuntamenti

Minturno: area archeologica

ROMA Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Via Pompeo Magno, 2 - 00192 Roma tel. 06.3265961 - fax 06.3214447 Sito internet: www.archeolazio.beniculturali.it Email: sba-laz@beniculturali.it

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Nella seconda domenica di luglio, Minturno rivive una delle tradizioni più antiche (sec. XIV): la Sagra delle Regne, conosciuta anche come “Offerta del Covone” in onore della Madonna delle Grazie. “I vigilatori” battono il grano raccolto che viene offerto per essere poi lavorato, fino a diventare pane per i meno fortunati.


Minturno

MONTI AURUNCI nte Ause

Terme di Suio

Spigno Saturnia

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Torre Giànola PARCO DI GIÀNOLA E DEL MONTE DI SCÀURI

Scauri Marina di Minturno

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Minturno: Chiesa di S. Pietro apostolo

Curiosità locali

Parchi PARCO MARITTIMO REGIONALE DI GIÀNOLA E DEL MONTE DI SCAURI: è un’oasi ambientale che comprende i territori tra Formia, Scauri e Minturno. Tra terra e mare, su una penisoletta che termina con il Monte Scauri (mt. 128), formazioni geologiche e carsiche ci aspettano con i loro colori, profumi e suoni: le essenze tipiche della mac-

chia mediterranea, popolata da volpi, donnole, ricci e rettili, convivono con l’antistante area marina protetta “Oasi Blu”, gestita dal WWF Italia. Potremo cimentarci nell’attività naturalisitca del sea - watching, nel pieno rispetto dell’ambiente, tra resti archelogici di epoca romana (Tempio di Giano I sec. a.C.). 61

Le origini di Minturno risalgono al V sec. a.C. quando gli Ausoni si stanziarono sulla foce del Garigliano. Gli abitanti si trasferirono successivamente all’interno dove sorge l’attuale paese di Minturno, chiamato anticamente Traetto, come l’antica imbarcazione utilizzata per guadare il fiume.


ITINERARIO

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Minturno

Informazioni Utili COME ARRIVARE Da Roma, Autostrada A1 direzione Napoli fino ad uscita Cassino, percorrere tutta la SS 630, quindi proseguire sulla superstrada litoranea direzione sud fino a Minturno.

PORTI E ATTRACCHI Nella frazione balneare di Marina di Minturno, in località Spiaggia Monte d’Oro, un pittoresco porticciolo turistico per piccole imbarcazioni offrirà riparo tra i promontori di Monte d’Oro e Monte d’Argento: “Darsena Flying” tel. 0771 683925

NUMERI UTILI Oasi Blu WWF Italia Sez. Aurunca tel. 0771 683850

Minturno, Monti di Scauri: spiaggia dei sassolini

Itinerari La caratteristica “spiaggia dei sassolini” ci aspetta lungo la costa, nella località balneare di Scauri che, con Marina di Minturno, offre un ampio arenile a tratti di sabbia finissima e a tratti di sabbia e di scogli, nel contesto della fitta radura mediterranea tra i Promontori di Monte D’Oro e Monte d’Argento. Sovrasta la spiaggia il porticciolo di Giànola, all’interno dell’omonimo Parco naturale, realizzato sui resti di un’antica peschiera di una villa romana.

Minturno, Giànola: Porto Romano

Terme di Suio Nella piana del fiume Garigliano numerose sorgenti, che hanno origine da un’unica falda sotterranea, danno luogo ad un vasto parco termale di acque fredde, termali ed ipotermali che variano da una temperatura di 15° a 64°. Classificate come sulfureo-bicarbonato-calcico-alcalino-terrose, le acque presentano proprietà terapeutiche già note nell’antichità, quando la nobiltà romana sceglieva le “Aquae Vescinae” per soggiorni all’insegna del relax e del benessere. Alle Terme

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di Suio - anticamente chiamata Suji o Sugi dal latino exsurgere, sorgere - oggi è possibile anche per noi ripercorrere queste sane ed antiche abitudini, concedendoci anche una sola giornata in uno dei tanti attrezzatissimi complessi termali. Terme di Suio Via delle Terme, Castelforte (LT) tel. 0771 608004 www.comune.castelforte.it SUIO TORRE GIÀNOLA

MINTURNO

MARINA DI MINTURNO


Luoghi di storia e di mare


Luoghi di storia e di mare


Luoghi di storia e di mare Coordinamento Scientifico Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Testi Alessia Petruzzelli

Disegni N. Pietravalle, S. Ranalli

Foto Archivio Regione Lazio, Simonetta Panzironi, Archivio Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio Stampa Stilgrafica - Roma Š 2014 Regione Lazio www.visitlazio.com

AGENZIA REGIONALE DEL TURISMO

Ăˆ vietata la riproduzione non autorizzata, parziale o totale, di testo e immagini.


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