CA RA Progetto Carafa Typeface Vito Battista, Rebecca Di Turi
Scopri le particolarità di Carafa! Nasconde dei segreti per la sua vanità, i suoi pesi e le sue gemelle! Non parliamo di un carattere xenofobo, bensì di un set di glifi molto armonioso e versatile!
Politecnico di Bari Corso di Laurea Triennale in Disegno Industriale, a.a. 2014-2015 Esame in Progettazione Grafica II docenti Michele Colonna, Enzo Ruta
Questa font nasce dalla pietra // viene battezzata dal conte nojano Francesco Carafa // ssopravvive opravvive in queste pagine // vive se richiedi da Vito e Rebecca il file .otf //
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Specimen Carafa font a cura di: Vito Battista Rebecca Di Turi Politecnico di Bari, FacoltĂ di Architettura CdL in Disegno Industriale Anno accademico 2014/2015 Progettazione Grafica II Docenti: Michele Colonna, Enzo Ruta
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Carafa Carafa nasce dalla rielaborazione digitale di glifi rilevati sulla facciata della Chiesa della Pace, nel centro storico di Noicattaro, in provincia di Bari. Le lettere, incise su pietra, sono state raccolte tramite tecnica del frottage. La prima fase di lavoro è stata quella di ricalco delle lettere presenti sull’incisione, e ridisegno delle stesse. Il passo successivo è stato invece cogliere i tratti distintivi delle lettere per ricavarne il resto dell’alfabeto, i numeri e i segni di interpunzione. Decisivo durante la fase di lavoro è stato il dualismo analogico-digitale di sketching e design, ora con pennarello e carta, ora su computer con la creazione di tracciati e curve. La font viene fornita in due pesi, Regular e Bold, anche nelle varianti Italic. La conformazione dei glifi permette una buona lettura anche a corpi ridotti, e fa del Carafa un buon carattere per brevi pacchetti di testo, come anche titoli. Oltre ai comuni simboli, sono presenti numerosi glifi con accenti usati in lingue diverse dall’Italiano, a voler sottolineare le contaminazioni linguistiche subite dal dialetto locale del barese in generale, e nello specifico del centro di Noicattaro.
L
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arcipresbiter
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Itinerario La ricerca di incisioni non è stata arbitraria. L’ing. Vito Santamaria, esperto in storia locale, ha indirizzato la ricerca in luoghi ben precisi tra le vie del paese. Partendo dalla Chiesa del Carmine, che presenta lapidari all’interno, la raccolta di glifi è proseguita lungo via Carmine, in direzione del centro storico, nucleo più antico di Noicattaro. Già in questa strada sono stati rielvati dei numeri incisi su un arco che porta ad un vico. Proseguendo verso piazza Umberto, ci si ritrova invece davanti ad una lapide con iscrizioni successive al 1800. Il cuore del centro storico offre una vasta scelta di incisioni. Oltre quella presente accanto alla porta d’ingresso di un edificio una volta ospitante un vescovo, quelle di maggiore interesse sono sicuramente le due presenti rispettivamente sulla fiancata e sulla facciata della Chiesa della Pace, che sono state la base per il disegno del Carafa.
Lapidario Utilizzato per la font
Non utilizzato per la font
Successivo al 1800
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Hoc sepulcrum Scolpita in loco su un concio della facciata laterale della chiesa matrice di Noicattaro (stile Romanico), Santa Maria della Pace. L’iscrizione risale al X-XI secolo, ed è quindi precedente ai lavori riguardanti l'ampliamento del presbiterio del XVI secolo. Le ipotesi di interpretazione sono due. La prima: “hoc sepulcrum judeorum strge”, ovvero “questo è il sepolcro della strage dei giudei”. La seconda: “hoc sepulcrum joannes judex”, “questo è il sepolcro di Giovanni (Joannes) giudice” (tra il 1245 e il 1248 c’era un giudice conversanese che aveva prodotto anche atti su Noicattaro). La prima ipotesi è più accreditata perché in occasione di lavori di restauro, sotto la chiesa sono stati ritrovati scivoli in pietra probabilmente usati per far scivolare i corpi in un ipotetico sepolcreto. La tradizione orale e gli studi degli storici locali accreditano ancora questa ipotesi, in quanto vedono la chiesa matrice come chiesa della “riappacificazione” tra il quartiere del Largo Pagano, e quello della Madonna delle Grazie, diametralmente opposto. Si pensa inoltre che il Largo Pagano fosse un ghetto ebraico (o quantomeno musulmano), alla luce anche dell’iscrizione in questione. Vi è una seconda inscrizione nella pietra. Si ipotizza un’appartenenza allo stesso periodo storico (X-XI). Essa si trova su di un concio posto sull’arco di una porta murata della facciata principale della chiesa. L’ipotesi di interpretazione è molto limitata dalla poca chiarezza dell’epigrafe. Vi è incisa una croce greca nel primo rigo in alto a sinistra, a cui segue “arci presbiter”... L’ultimo rigo è incomprensibile.
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Il frottage dell'incisione "arci presbiter"
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La facciata laterale della Chiesa della Pace, su cui è stata rilevata l'incisione "hoc sepulcrum judeorum strge".
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hOC SEPULCRUM JUDEORUM StRGE
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ARCI PRES bIT
Manifesto originale del duello di Norimberga tenutosi nel maggio 1673. Universitâtsbibliothek, Johann Christian Senckenberg Frankfurt am Main.
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Il duello di Norimberga Cinque Novembre 1673: il conte di Conversano Giulio Acquaviva d’Aragona e il Duca di Noja don Francesco Carafa, si affrontano in duello a Norimberga. Quel che spinse i due a sfidarsi in una terra così lontana dall’allora Viceregno di Napoli, va ricercata nella sensibilità politica delle due famiglie nobili del circondario, per l’appunto i Carafa e gli Aragona. Quando il ducato di Noja acquisì il feudo di Rutigliano dal Capitolo di San Nicola di Bari, gli Acquaviva d’Aragona, conti di Conversano, divennero verdi di bile e paonazzi di rabbia in volto per l’onta subita. Breve dunque il passo che vide gli esponenti di spicco delle due illustri famiglie abbandonare la valle della serenità e risalire il tortuoso sentiero dell’inquietudine per opporsi reciprocamente la spada, impegnati in un duello all’ultimo sangue, secondo le usanze del tempo. Poiché in patria tali duelli non erano ammessi per ragioni cattoliche, gli sfidanti furono dispensati dal senato di Norimberga ad effettuare il duello in quella sede - sede che, suo malgrado, si sarebbe ancora resa protagonista del processo ai nazisti coinvolti nella Shoah oltre tre secoli dopo -. Il duello sembrava dunque privo di ulteriori impedimenti burocratici. La presenza di alcuni giudici e testimoni avrebbe assicurato che lo stesso sarebbe terminato con la morte di uno dei due o, quantomeno, con qualche grave ferita che avrebbe reso certamente inabile una parte del corpo. Per l’occasione fu messo a disposizione uno steccato in cui i duellanti si posizionarono al centro. Poiché il Carafa fu ferito più volte dal giovane e aitante Don Giulio, i giudici sospesero ripetutamente il combattimento. Il duello fu definitivamente interrotto quando, al settimo assalto, il duca Carafa riportò una profonda ferita al braccio destro. A quel punto, l’odio fra i due cessò come per incanto. Coloro che non potevano più definirsi sfidanti, infatti, si abbracciarono con le spade ancora sguainate, si riconciliarono e, a pace ormai fatta, testimoniarono pubblicamente la loro rinnovata amicizia.
Noicattaroweb.it Scritto da Giacomo Rizzello, Venerdì 07 Febbraio
Il duello di Norimberga testimonia secondo alcuni la probabile presenza di sangue tedesco nelle vene nojane. Tuttavia resta soltanto un “si dice”, privo di qualunque ragionevole certezza. Ci permettiamo di osservare che nella lingua nostrana non pochi sono gli innesti gotici; uno per tutti è Attan (Padre) derivante direttamente dall’ormai estinta lingua dei Goti, appartenente appunto al ramo orientale delle lingue Wgermaniche.
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Dopo la digitalizzazione, sono emersi tutti i vari problemi che in corso d’opera sono stati smussati ed eliminati: a partire dall’eccesso di tratti curvilinei e naif, fino alla spaziatura e al nero creato dalle lettere. Sarà brevemente mostrato attraverso scansioni delle versioni preliminari della font, l’iter progettuale che ha permesso l’evoluzione del Carafa.
Nelle pagine successive sono raccolti i ridisegni delle lettere rilevate sul lapidario e le ipotesi riguardanti i glifi mancanti. In questa fase decisiva è stato definito lo scheletro essenziale di ogni glifo, che ha tuttavia subito variazioni andando avanti nel lavoro di perfezionamento.
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I primi glifi ad essere analizzati sono stati, naturalmente, quelli presenti nelle epigrafi scelte. Da qui, poi, hanno seguito gli studi sulla "x�, per definire l’altezza che va dalla linea di base alla cima delle lettere minuscole del Carafa.
Schizzi preliminari delle lettere a partire dal rilievo dei lapidari.
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Non è facile definire la curva perfetta! Ecco un esempio di ricerca del tratto sui glifi curvilinei del font durante la fase di sketching.
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Fontlab Studio ha permesso la digitalizzazione del font disegnato a mano, permettendo un editing attraverso l’uso delle curve di Bezier.Qui sono riportate finisetre di lavoro (dai primi ridisegni a quelli finali) di varie versioni del set di caratteri del Carafa. L'ultima, la definitiva, in basso a sinistra.
La perfezione nel design
nient'altro da aggiungere
piĂš niente da togliere abcdefghijklmnopqrstuvwxyz 36
si ottiene non quando non c'è
bensì quando non c'è
Antoine De Saint-Exupéry 37
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ABC ~ lowercase
a ç a ç a ç a ç
ABC ~ uppercase
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NUMBERS ~ standard + small caps
EXTRA ~ ligatures, dingbats & more
0 0 0 0
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1 1 1 1
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4 4 4 4
5 5 5 5
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Carafa Regualar
9 pt
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the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
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the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
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Carafa Italic
9 pt
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Carafa Bold
9 pt
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the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
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Å¡; 46
Carafa Bold Italic
9 pt
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the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
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the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG
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the quick brown fox jumps over the lazy dog THE QUICK BROWN FOX JUMPS OVER THE LAZY DOG 47
better admittance attraction kitty
aggradation bigging higgler sagger
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Le g e le t di Carafa vanno cosĂŹ dâ&#x20AC;&#x2122;accordo con le proprie gemelle che hanno deciso di legarsi.
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size doesnâ&#x20AC;&#x2122;t
matter if you donâ&#x20AC;&#x2122;t fit in
{this}
you surely fit in
{THE 50
{{}}[[]](()) {{}}[[]](())
ERE} Carafa ha due set di parentesi, uno per le maiuscole e uno per le minuscole.
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R, S e Q sono le piĂš vanitose del set, e vogliono mostrarlo coi loro lunghi riccioli.
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Ý 54
Carafa Bold e Bold Italic hanno una particolaritĂ : gli spigoli arrotondati.
K
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Tedesco
Zwölf Boxkämpfer jagen Viktor quer über den großen Sylter Deich.
Svedese
Flygande bäckasiner söka hwila på mjuka tuvor.
Danese
Spagnolo
Quizdeltagerne spiste jordbær med fløde, mens cirkusklovnen Walther spillede på xylofon.
El veloz murciélago hindú comía feliz cardillo y kiwi. La cigüeña tocaba el saxofón detrás del palenque de paja.
!?
Cosa significa? Non lo sappiamo, ma Carafa ha tutti gli accenti giusti per scriverlo.
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Applicazione della font su un'insegna di una pizzeria in stile medievale in Noicattaro.
Il Carafa si presta molto bene alle insegne commerciali dei locali. Se poi sono posizionate su palazzi non molto moderni, si enfatizza maggiormente!
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Un numero non a casa! Ehm, non a caso! Questo 9 è un glifo molto intelligente, cosÏ tanto da avere un cervello pesante quanto il pancione del suo ghiotto fratello 8. Purtroppo sono costretti a guardarsi dall'alto in basso!
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Il Centro Aperto Polivalente di Noicattaro ha subito un restyling davvero interessante!
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Oltre all'eleganza dei suoi caratteri e dei suoi pesi, il Carafa può vantare due set di numeri!
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TIPO
CAVALLERIA COMMERCIO
NAVE DA GUERRA
CAROVANA COMMERCIO
10 merci 10 armate
7
50
100
150
2°
3°
350
3°
1°
300
2°
200
3°
250
150
2°
1°
200
1°
9 60 armate
8 40 armate
7 20 armate
9 60 armate
8 40 armate
7 20 armate
50 merci 9 10 armate
30 merci 8 10 armate
50 merci 10 armate
9
300
3°
30 merci 10 armate
8
250
2°
10 merci 10 armate
7
200
1°
Carico
Liv. Prezzo Movimento
+1 TESSITURA +1 ASTRONOMIA +1 CARTOGRAFIA
+1 STRADE +1 CARTOGRAFIA
+1 TESSITURA +1 ASTRONOMIA +1 CARTOGRAFIA
+1 STRADE +1 CARTOGRAFIA
TUTTI OGNI GIOCTORE AL SUO TURNO
NAVE COMMERCIO
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/ / /
2 2 CAVALLO 1 CAROVANA 3 2 STRADE +2 +1 STRADE
COLLINA
DESERTO
MONTAGNA
FIUME
ogni giocatore riceve i fiorini dai suoi territori e, se li possiede, da GARBELLIERE, MERCANTE e MULINO.
RINFORZI
5
5
COMMERCIO
Muovi e commercia; puoi mettere all’ ASTA le carte IMPERO in tuo possesso.
2 1 ASTRON.
1
MARE COSTIERO
Muovi e attacca, gioca le carte IMPERO di Combattimento o di Casus Belli.
COMBATTIMENTO
POSIZIONAMENTO
MARE APERTO
+30 CITTÀ di 3° liv.
ultime 30 armate
1 PORTO
Posiziona ARMATE, ESERCITI, EDIFICI, MEZZI sulla mappa e/o in riserva.
ACQUISTO
/
+10
+10
+20 CITTÀ di 2° liv.
ultime 20 armate
0 CITTÀ
Acquista carte TECNOLOGIE, Vessilli, Edifici, Mezzi. Puoi usare l’ARCHITETTO.
+ 10 armate
+10 ovunque
ultime 10 armate
+1 +0 STRADE
TORRENTE
DIPLOMAZIA
CATTEDR. 1000 fiorini
TORRE + VESSILLO
PALAZZO 400 fiorini
CASTELLO 200 fiorini
FORTINO 100 fiorini
CENTRI ABITATI 50 fiorini
MONTAGNA
DESERTO
COLLINA
5 10 ALLEVAMENTO
Proponi/dichiara azioni diplomatiche puoi usare il DIPLOMATICO.
pescate 1 carta EVENTI, risolvete le ribellioni e fate reclutare ai COMANDANTI BARBARI. Lanciate 2 DADI EVENTI e risolvete BARBARI o CALAMITÀ.
DADI EVENTI
ogni giocatore prepara le armate di rinforzo che ottiene dai suoi REGNI; potete usare il MERCENARIO.
TASSE
BOSCO
5 10 CACCIA
/
/
2
BOSCO
CARTE IMPERO
ogni giocatore pesca una nuova carta dal mazzo IMPERO.
PIANURA
1° 2° 3° livello rispettivamente +10 +20 +30
/
1
PIANURA
SPADE
mettete all’asta le prime spade e/o pescatele per determinare i turni dei giocatori.
Nome
5 10 AGRICOLTURA 20 ROT. COLTURE
Difesa Limite Popolazione
Costo Movim.
TIPO
Nome
TURNO DI GIOCO
TIPO
68
Carafa Regular Carafa Bold Carafa Italic Carafa Bold Italic CARAFA REGULAR CARAFA BOLD CARAFA ITALIC CARAFA BOLD ITALIC 69
Finito di stampare nel mese di Luglio 2015 presso la tipografia Urbano Multiservizi di NoicĂ ttaro
71
Carafa typeface 72