Festival biblico 2005 2012 la storia

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un modo nuovo per incontrare la Bibbia



Conoscere, confrontarsi e... divertirsi attorno alle storie, ai personaggi e ai simboli racchiusi nella Bibbia. Accade ogni anno, a Vicenza: è il Festival Biblico.



Il Festival più inatteso Le pagine di questo piccolo fascicolo persone e gruppi che in questo incontro narrano alcuni aspetti dell’avventura del possono riscoprire elementi importanti Festival Biblico, evento ormai conosciuto delle proprie radici, comprendere meglio e atteso a Vicenza, nel Veneto e in diverse il senso del loro vivere nell’oggi e attingere parti d’Italia. quella forza di umile speranza che permetPrefigurato dall’idea di un gruppo di amici te di andare incontro al futuro con responprogressivamente condivisa all’interno di alsabilità e coraggio. cune realtà ecclesiali vicentine, il Festival ha avuto il suo battesimo nel magCosì di anno in anno, per algio 2005 quando, promossa cuni giorni, le sacre Scritture Un evento con convinzione dalla Diocesi animano i palazzi, le chiese, culturale e di Vicenza e dalla Società San le vie e le piazze della città. spirituale Paolo in cordiale collaborazio«Escono», per così dire, dai multiforme, ne con alcune realtà istituzioconsueti spazi sacri che le cuche mediante nali, culturali ed economiche stodiscono e le trasmettono del territorio, prese il via la pripresentandosi a tutti come la una molteplicità ma edizione intitolata «I sensi memoria viva di una grande di linguaggi atti delle Scritture». sapienza che parla, chiama, a parlare a tutti All’inizio tutto sembrava una invita, interpella, coinvolge, propizia l’incontro scommessa, per la novità e rincuora, consola, corregge, con la Bibbia originalità della proposta e incoraggia e illumina. per l’esiguità dei mezzi con cui Una Parola che risuona nell’ogfu realizzata. Fin da subito l’idea «Festival gi dove si fa vedere e fa vedere, diventanBiblico» ha però rivelato delle significative do profumo di speranza e di bellezza; che potenzialità che ne facevano una risorsa mette in cammino perché genera percorsi interessante e apprezzata sia dal punto di di incontro, di dialogo e confronto, di fravista culturale, che sociale ed ecclesiale. ternità, di amicizia, di nuove solidarietà; Così negli anni il Festival Biblico è progresche accende il gusto per la vita autentica sivamente maturato, sia per il successo di attivando e coinvolgendo i cuori, le menti pubblico che per le crescenti quantità e e le mani in opere e idee nuove. qualità di proposte offerte in Vicenza e nei principali centri del territorio limitrofo. Il Festival Biblico traduce annualmente la Parola delle Scritture in un tema specifico L’idea vincente è stata quella di costruire che possa fungere da propulsore per la vita un evento culturale e spirituale multiforme umana, spirituale e sociale. Attorno a quebasato su una serie diversificata di perforsto tema convoca a Vicenza una messe di mance che mediante una molteplicità di personalità del mondo ecclesiale e civile, linguaggi atti a parlare a tutti (cristiani, credi esperti di discipline bibliche filosofiche denti e «laici», ma anche... bambini, gioe sociali, di testimoni, educatori ed artisti vani, adulti, anziani) propiziasse l’incontro provenienti dall’Italia e dall’estero. Fa piatra la Bibbia - il grande Libro della Parola cere poter rilevare come in diversi casi i di Dio che è insieme un veritiero specchio temi proposti dal festival abbiano varcato dell’esistenza umana, il grande codice gli spazi della manifestazione diventando culturale dell’Occidente e una delle mastimolo per pensare e per riflettere da partrici fondamentali dell’identità delle nostre te di persone e gruppi che li hanno spongenti venete - con la vita e la ricerca di tante taneamente ripresi. Festival Biblico | Introduzione

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Il Festival più inatteso Per tutte queste sue caratteristiche, e nonostante i suoi limiti, ci sembra che il Festival Biblico oltre che rivolgersi alla comunità cristiana, concorra al progresso globale della vita della città e della società tutta. Ed è per questo che rinnoviamo il nostro impegno nel proporlo, aperti all’apporto di tutti. Il nostro grazie va a coloro che fin qui, con modalità diverse ma tutte preziose, hanno creduto nel progetto-Festival e con il loro impegno fattivo - spirituale, culturale, economico, operativo - lo hanno reso

possibile: una bella squadra cresciuta negli anni, fatta di componenti eterogenei che hanno saputo collaborare a un progetto comune facendo esperienza di un dare che è diventato anche ricevere. Il nostro invito si estende a quanti saranno disponibili ad allargare e rafforzare questo gruppo per far si che il Festival Biblico possa crescere ancora, migliorando e arricchendo la sua proposta in vista di nuovi traguardi e di un’offerta ancor più bella e più ricca. Per tutti.

Mons. Roberto Tommasi Don Ampelio Crema Presidenti del Festival Biblico 6

Festival Biblico | Introduzione


La Diocesi di Vicenza, terra che genera valori Agli inizi del mio servizio episcopale in diocesi di Vicenza desidero esprimere tutto il mio incoraggiamento ed appoggio al Festival Biblico, frutto di una virtuosa sinergia tra la nostra Diocesi e la Società San Paolo.

molteplicità di proposte belle e profonde – solitamente riservate a pochi – coinvolgano un vasto pubblico dove ciascun partecipante potrà trovare un suo proprio personale percorso scegliendo dentro una proposta ricca e articolata.

Papa Benedetto XVI, recentemente venuto a visitare e confermare nella fede le nostre genti venete, nell’esortazione apostolica postsinodale Verbum Domini (30 settembre 2010) ci ha consegnato importanti parole circa il cuore della missione ecclesiale. Egli ha scritto: «È dono e compito imprescindibile della Chiesa comunicare la gioia che viene dall’incontro con la Persona di Cristo, Parola di Dio presente in mezzo a noi. In un mondo che spesso sente Dio come superfluo o estraneo, noi confessiamo come Pietro che solo Lui ha “parole di vita eterna” (Gv 6,68). Non esiste priorità più grande di questa: riaprire all’uomo d’oggi l’accesso a Dio, al Dio che parla e ci comunica il suo amore perché abbiamo vita in abbondanza (cfr Gv 10,10)».

Formulo i migliori auspici per questa bella e singolare iniziativa che vede la nostra diocesi impegnata da diversi anni a proporre qualcosa di originale e sostanzioso che via via sta diventando significativo anche a livello regionale e nel panorama nazionale. Mentre ringrazio tutti coloro che hanno reso possibile il nostro Festival vi invito a partecipare e collaborare in molti, nella speranza che la Parola di Dio risuoni come una Parola vicina e amica, dove riscoprire il Volto di un Dio che è Amore e insieme interpretare in modo più profondo e vero i cammini della vita, le relazioni interpersonali e le profondità dell’animo di ciascuno.

Penso che un importante evento spirituale e culturale come il Festival Biblico possa contribuire, a suo modo, alla realizzazione di quella che il Papa chiama la priorità più grande per la Chiesa e per l’intera famiglia umana. Attraverso una molteplicità di linguaggi che vanno dall’ascolto religioso e orante a momenti di approfondimento biblico e di dibattito attualizzante, ad appuntamenti di arte, musica, cinema e gioco, il Festival Biblico si propone infatti di favorire la comunicazione tra le Scritture sacre e gli uomini e le donne del nostro tempo. Esso si rivolge a tutti aprendo le Scritture e mostrandone la bellezza e la preziosità per la vita umana non solo nei consueti spazi ecclesiali, ma per le vie, le corti e le piazze della città, laddove pulsa la vita quotidiana con le sue gioie, le sue fragilità e la sua ricerca di senso. In modo che una

Mons. Beniamino Pizziol Vescovo di Vicenza Festival Biblico | Introduzione

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La Società San Paolo al servizio della Parola Il testo più diffuso dell’umanità purtroppo è anche il testo meno conosciuto. Soprattutto dai credenti nel Dio di Gesù Cristo. Eppure, secondo il Beato Giacomo Alberione, fondatore della Società San Paolo e dell’intera Famiglia Paolina, «la Bibbia è come un monte d’oro di fronte a un filo d’argento, sperduto nelle viscere della terra» (Alberione G., L’apostolato dell’Edizione, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2000, n. 169). La Bibbia è un tesoro prezioso ancora troppo poco conosciuto, anche se molto diffuso. Di qui il duplice impegno che don Alberione ha vissuto ed affidato ai paolini e alle paoline: 1. dare, diffondere la Parola di Dio con ogni mezzo: «La Bibbia è il libro che dobbiamo dare. O lo diamo attraverso le pellicole, o lo diamo con stampa, o lo diamo con la voce per mezzo della radio, o lo diamo per mezzo dei dischi, o lo diamo per mezzo di filmini o in altro modo: usare tutti i mezzi che il Signore ci ha fornito» (Alberione Giacomo, Pr A 284, inedito); 2. la Bibbia sia conosciuta, sia letta da tutti: «La volontà divina riguardo alla Bibbia è che essa venga letta da tutti gli uomini. Lo disse Dio stesso, lo insegnò Gesù Cristo e lo insegna la Chiesa» (Alberione G., L’apostolato dell’Edizione, Edizioni San Paolo, Cinisello Balsamo, 2000, n. 173). Un impegno che smentirà l’amara constatazione dello scrittore francese Paul Claudel: «I cattolici hanno un grande rispetto per la Bibbia e questo rispetto lo dimostrano standone il più lontano possibile». Più che mai oggi, per la nostra società, è necessario valorizzare questo “monte d’oro”. Sempre don Alberione ci dice: «La Bibbia non ci insegna soltanto a vivere bene

individualmente e non insegna soltanto le virtù familiari e le cose che riguardano la religione, ma ci insegna ancora la pratica di quelle che noi comprendiamo sotto il nome di virtù sociali. La Bibbia insegna ad amarci fra popoli, insegna l’amore fra le diverse classi sociali; fra imprenditori e lavoratori; insegna la giustizia e l’onestà nel commercio e nel traffico, l’amore al lavoro, ispira le varie forme di apostolato verso i fanciulli, i vecchi, gli ammalati, facendo praticare le opere di misericordia corporale e spirituale» (Alberione Giacomo, OA 211-1993, inedito). Mossa da questa sua missione, la Società San Paolo ha dato vita assieme alla Diocesi di Vicenza al Festival Biblico che, con la sua varietà e ricchezza di appuntamenti è “l’opportunità preziosa” per avvicinarci e via via apprendere a scalare questo “monte d’oro”. E questo per noi paolini diventa un’occasione, alle soglie della celebrazione del centenario di fondazione (2014) per cercare vie nuove per far conoscere la Parola. L’ascolto della «lettera che Dio ha indirizzato a ogni uomo» – questa è una delle più eloquenti definizioni coniate da don Giacomo Alberione per la Bibbia – ci dà possibilità nuove, aprendo porte e spazi, al contrario delle parole che chiudono. Alla Bibbia – ieri come oggi – gli uomini e le donne possono continuamente rifarsi per comprendersi in profondità, vivere consapevolmente il proprio presente e costruire il proprio futuro.

Don Vincenzo Marras Superiore Provinciale della Società San Paolo - Italia Festival Biblico | Introduzione

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Un modo nuovo per incontrare la Bibbia Presentazione


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Festival Biblico | Presentazione


Che cos’è Le Scritture ebraico-cristiane sono tutt’oggi parola viva per credenti e non: viverle attraverso il Festival significa riscoprire indissolubili radici della nostra identità e cultura assieme ad altri uomini e donne alla ricerca di senso per la propria esistenza, nel tentativo di fornire risposta ai quesiti fondamentali della vita umana favorendo il dialogo tra fede e cultura e fra cultura e culture. Per le vie, le corti e le piazze della città di Vicenza il Festival Biblico propone un’esperienza coinvolgente e multi-sfaccettata, aperta a grandi e piccini, studiosi e semplici curiosi, cristiani ed appartenenti ad altre confessioni: mediante parole e silenzi, musiche e visioni, danze e degustazioni, meditazioni e giochi il Festival invita ad un “incontro” globale con la Bibbia, libro così diffuso e così poco letto che, per alcuni giorni, può uscire dagli angusti spazi in cui troppe volte lo si confina per offrirsi a tutti, senza paura.

Festival Biblico | Presentazione

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Il Festival “legge” la Bibbia… …attraverso numerosi temi, proposti di anno in anno

…per goderne i profumi, i colori, i sapori e le immagini

…per imparare la capacità di accogliere le differenze

(ed. 2005 “I sensi delle Scritture”)

(ed. 2010 “L’ospitalità delle Scritture”)

…per esplorarne la geografia fisica e umana

…per riflettere sull’educazione da trasmettere agli uomini che verranno

(ed. 2006 “I luoghi delle Scritture”)

(ed. 2011 “Di Generazione in Generazione”)

…per ripercorrerne le epoche descritte, confrontandole con l’oggi (ed. 2007 “I tempi delle Scritture”)

…per ammirarne l’architettura umana, divina e letteraria (ed. 2008 “Dimorare nelle Scritture”)

…per conoscere l’umanità odierna attraverso i suoi protagonisti

…per fugare i timori verso il futuro e riappassionarsi al possibile (ed. 2012 “«Perché avete paura?» (Mc 4,40) La speranza dalle Scritture”)

…per fugare i timori verso il futuro e riappassionarsi al possibile (ed. 2013 “«Se tu conoscessi il dono di Dio» (Gv 4,10a) Fede e libertà secondo le Scritture”)

(ed. 2009 “I volti delle Scritture”)

Festival Biblico | Presentazione

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Il Festival “parla” grazie…

Gianfranco Ravasi Enzo Bianchi (3) Alda Merini (12) Dionigi Tettamanzi (18) Aldo Maria Valli Bruno Forte Amos Luzzato Massimo Cacciari (8) Noa (4) Gad Lerner (20) Stefano Zamagni Angelo Branduardi (6) Angelo Scola (17) Ersilio Tonini (19) Anna Maffei

Antonella Anghinoni Antonia Arslan (1) Antonio Mazzi Pierangelo Sequeri Elisabeth Green Eugenio Bennato Claudia Koll (11) Gino Rigoldi Moni Ovadia (14) Stella Morra Premiata Forneria Marconi (15) Luigi Ciotti Lidia Maggi Ilvo Diamanti Mario Botta (5)

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Alcune foto dei protagonisti

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Antonio Pitta Mario Melazzini Bepi De Marzi Bruno Canino Ron Gabriella Caramore Bruno Pizzul Bruno Tabacci David Riondino Davide Rondoni Elmar Salmann Emmanuel Anati Ermes Ronchi Ernesto Olivero Flavio Albanese

Festival Biblico | Presentazione


‌alla voce di centinaia di rappresentanti del mondo della cultura, della scienza, dell’arte, dello spettacolo e delle diverse religioni, tra cui:

Franco Cardini (9) Giacomo Perego Giancarlo M. Bregantini (7) Cheryl Porter Raffaele Bonanni Giancarlo Zizola Luca Mazzinghi Luigi Accattoli Luigi Campiglio Luigi Franco Pizzolato Marco Guerzoni Erri De Luca (16) Marina Salamon Mario Brunello Michele Piccirillo

Paolo Ricca Patrizia Laquidara Piero Stefani Raniero La Valle Sabino Acquaviva Serena Noceti Sergio Valzania Silvano Petrosino Silvia Giacomoni Stefano Centomo Vincenzo Marras Luca Bassanese Vittorio Sgarbi Vladimiro Polchi Giancarlo Marinelli

Dario Vivian Lech Walesa Tahar Ben Jelloun (2) Samir Khalil Samir Salvatore Natoli (13) Eugenio Finardi (10) Ferrucio De Bortoli Zygmunt Bauman Joseph Zen Helen Prejean Mordechay Lewy Francesco Rossi De Gasperis Roberto Vecchioni

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Alcune foto dei protagonisti

Festival Biblico | Presentazione

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L’edizione 2013: «Se tu conoscessi il dono di Dio» (Gv 4,10a) Fede e libertà secondo le Scritture Se fino a pochi anni fa molti tendevano a con attenzione alla sua portata spirituale e liquidare il discorso “fede” e “religione” umanizzante e mettendolo in rapporto al come qualcosa di superato e ideologico, dono e alla libertà: facendo questo ci inoggi la negazione di Dio e delle religioni troduce a un’altra domanda cruciale che non è più trendy come si pensava un temha interrogato e interroga profondamente po e la questione-Dio ritorna ad essere l’umanità moderna e attuale, ovvero la quequestione sensata, aperta e promettente. stione se la fede contrasti la libertà umaAlla base di ogni agire e pensare umani vi na e l’umana giustizia o non ne sia invece è sempre un iniziale credere, condizione fondamentale di che attraversando il dubbio sviluppo e maturità. si trasforma in investimento Sul tema del dono, che appaAlla base fiducioso, senza del quale re sempre più come carattedi ogni agire gli atti liberi e i saperi che rizzante la forma umana di ree pensare umani caratterizzano l’umano esilazione e di scambio, oggi c’è vi è un iniziale stere non avrebbero vita. Gli una ricerca molto viva e incredere, atti umani, anche quelli più teressante. Che cosa accade che attraversando ragionevoli e calcolati, scaquando un uomo parla ad un il dubbio turiscono da atti di fede e di altro uomo? Che cosa accade si trasforma fiducia con cui ci affidiamo, quando una persona offre un per il futuro, a qualcuno o a dono ad un’altra? Qualcosa in affidamento qualcosa che ci riguarda o ci va da colui che dona o parla interessa: si pensi a ciò che è verso colui che è fatto oggetalla base dell’esperienza amorosa o dell’into di un dono o interlocutore di una parola. traprendere una nuova iniziativa economiMa non è sufficiente questa prima azione ca, scientifica, culturale. Questo affidarsi perché la “relazione” sia compiuta. Bisocostituisce un momento fondamentale del gna che il destinatario accolga il dono e vivere di ciascuna persona. lo faccia vivere dentro di sé perché divenL’idea cristiana della fede trova nella libera ti tale. Questo vale ancora di più quando rivelazione di Dio in Gesù Cristo un’espeil dono è una parola che mi viene rivolta. rienza realmente umana, individuale e soInfatti appartiene alla parola che essa dica ciale, esistenziale e storica, ed è a questa qualcosa a qualcuno. Quindi proprio la pache l’uomo è chiamato a “rispondere” lirola, come ogni dono, è una relazione. beramente. Solo in questi processi – che sono processi Il Festival biblico 2013 - come promette il di libertà - la parola non è più una semplititolo modellato su Gv 4,10 «Se tu conoce emissione di suono ma diventa parola, scessi il dono di Dio» - approfondirà il tema e il dono non è un semplice trasferimento della fede alla luce delle Scritture bibliche di qualcosa, ma diventa dono.

La nona edizione del Festival Biblico è in programma a Vicenza, Verona, Padova, e città circostanti, dal 31 maggio al 9 giugno 2013. Festival Biblico | Presentazione

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8 anni in continua evoluzione La storia



Il Festival cresce di anno in anno Nella prima edizione, svoltasi nel 2005, il Festival Biblico getta le basi per una successiva maturazione, che diventerà crescita costante. Sperimentare nuovi linguaggi per divulgare la Bibbia è un’impresa inconsueta, e la manifestazione deve muovere i suoi primi passi su un terreno sconosciuto e non semplice, ma che si rivelerà fertile e promettente.

Nel corso degli anni, infatti, il Festival Biblico compie un profondo lavoro di tessitura sociale, economica, organizzativa, mediatica e culturale, aggregando attorno a sé innumerevoli componenti che gli consentono di svilupparsi sotto tutti i fronti:

Territoriale: da un ambito strettamente cittadino i “luoghi-palcoscenico” aumentano, arrivando a coinvolgere anche molte città delle province limitrofe

Tematico: il Festival arriva ad applicare le chiavi di lettura del Testo biblico non solo ad ambiti strettamente teologici, confessionali e filosofici, ma anche sociali, economici, artistici, didattici e performativi, proponendo differenti percorsi di fruizione, adatti a ogni tipo di pubblico

Temporale: da evento spot il Festival arriva a coprire 10 giorni di programmazione, introducendo poi numerosi appuntamenti primaverili di avvicinamento alla manifestazione vera e propria Partecipativo: negli anni il pubblico del Festival cresce da alcune migliaia, arrivando a raggiungere le 40 mila presenze Quantitativo: da alcune decine a oltre un centinaio di appuntamenti proposti nei giorni di programmazione Qualitativo: da eventi di richiamo locale a proposte che coinvolgono personalità, testimonianze e professionalità di rilievo nazionale e internazionale

Organizzativo: attorno agli enti promotori con il tempo si raccoglie una squadra affollata di volontari, professionisti, enti pubblici e realtà culturali del territorio che, con il loro apporto, contribuiscono a qualificare l’offerta culturale e la struttura organizzativa Economico: si passa da un budget di 100mila euro a quasi 400mila euro, grazie a una rete di sostenitori pubblici e privati in continuo aumento, che condividono lo spirito e le finalità del Festival Mediatico: col tempo aumenta l’interesse nei confronti del Festival, che passa da una copertura di giornali e tv locali a una copertura mediatica nazionale nei principali tg, quotidiani e periodici della Penisola.

Festival Biblico | La storia

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I edizione

Locandina edizione 2005

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Festival Biblico | La storia

2005 - I sensi delle Scritture

La tappa d’esordio del Festival ha scelto di inaugurare quest’originale percorso di approfondimento della Bibbia concentrandosi sulle molte proposte scaturite dalle riflessioni sui sensi delle Scritture. Si è scelto di confrontarsi sui significati fioriti nel tempo ed espressi dalla comunità credente, ma anche in ambiente laico: una polifonia uscita da testi e musiche, miniature e icone, commenti e poesie… Ma si è trattato anche dei cinque sensi, poiché le pagine della Bibbia sono piene di colori e sapori, profumi e immagini; per questo le singole sezioni della manifestazione hanno coinvolto concretamente i sensi: paroladavedere attraverso musei, icone ed installazioni d’arte, parolacheparla con presentazioni di libri e conferenze, profumodiparola grazie a spettacoli, film e meditazioni, parolatralemani attraverso giochi ed animazioni per bambini, gustarelaparola in occasione di aperitivi biblici e pranzi con l’autore. Durante i quattro giorni del primo Festival Biblico, insomma, si è delineata la morfologia strutturale dell’iniziativa, con la sua ampia gamma di eventi attorno al Testo biblico. Il susseguirsi di appuntamenti ha visto la partecipazione di biblisti, scrittori, artisti di varia estrazione, autori conosciuti e autori di nicchia. Per fare alcuni nomi, sono venuti a Vicenza per partecipare al Festival, piccolo ma già promettente, Gianfranco Ravasi e Amos Luzzatto, Valdo Bertalot e Paolo De Benedetti, Vincenzo Vitiello e Giacomo Perego, ma anche intellettuali di spicco della comunità locale quali Bepi De Marzi e Fernando Bandini. Il Festival Biblico 2005 è stato quindi un festival capace di sperimentare per la prima volta nuovi linguaggi per divulgare Bibbia, testo così diffuso ma così poco conosciuto; un festival che ha aggregato la comunità vicentina attorno ad un calendario originale di avvenimenti; un festival che ha compiuto i suoi primi passi su di un terreno in parte sconosciuto e difficile, ma fertile per i suoi margini di sviluppo.


2005 - I sensi delle Scritture

Presenze

15 mila

Città coinvolte

1

Giorni di programmazione

4

Appuntamenti

30

Luoghi di svolgimento

18

Bilancio (denaro + gratuità)

90 mila

Enti promotori

2

Enti pubblici

3

Soggetti privati

5

Realtà culturali

5

Persone coinvolte

20

Visite al sito Internet

1.000

I edizione

Edizione 2005

Festival Biblico | La storia

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II edizione

Locandina edizione 2006

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Festival Biblico | La storia

2006 - I luoghi delle Scritture

Il tema dell’anno rievoca una geografia insieme lontana e vicina, impastata di terra e di cielo, concreta e simbolica, allusiva di un Oltre verso il quale forse tutti tendiamo. La Bibbia dice che è geografia di salvezza, capace cioè di dilatare i limiti del nostro esistere sino a percepire un incontro, una presenza, un’istanza che insieme provoca e acquieta, fa sentire a casa e in continuo cammino, pellegrini ma non spaesati o smarriti. Le singole sezioni del Festival, riproposte attraverso i filoni tematici della prima edizione - parolacheparla, parolatralemani, paroladavedere, gustarelaparola, profumodiparola –, si sono fuse con le architetture ospitanti, le quali sono divenute qualcosa di più di semplice cornice: Vicenza città bellissima, con le sue vie e le sue corti, le piazze e i chiostri, i palazzi e le chiese, ha assunto un ruolo da protagonista. La conferenza inaugurale in Cattedrale, con la partecipazione di Enzo Bianchi, ha aperto un fitto programma di appuntamenti che hanno contato, tra gli altri, graditissimi ospiti quali Gianfranco Ravasi, Vincenzo Marras, Agnese Cini ed Elmar Salmann a dare vita ad incontri e dibattiti di approfondimento, il cardinale Ersilio Tonini a testimoniare il ruolo del Testo biblico nella sua vita, il cantautore Ron ad esplorare, davanti ad un pubblico assorto, i sentieri attraverso i quali la Bibbia entra nella canzone. Numerosi, multiformi e preziosi, poi, sono stati gli eventi d’intrattenimento, come la pièce teatrale “Getsemani” di Giancarlo Marinelli, allestita tra gli affreschi del Tieopolo a Villa Valmarana ai Nani, il concerto gospel dell’ Harding University Chorus in Piazza dei Signori e lo spettacolo della tradizione ebraica “Kavanah”, di Moni Ovadia. Il Festival Biblico 2006 è un festival che ha dimostrato per la prima volta le sue potenzialità di sviluppo in senso nazionale, ma soprattutto è un festival che ha saputo coinvolgere un target ampio ed eterogeneo, cattolico, laico ed appartenente ad altre confessioni grazie alla valenza culturale universale del tema e la forma “aperta” della manifestazione.


2006 - I luoghi delle Scritture

Presenze

20 mila

Città coinvolte

3

Giorni di programmazione

4

Appuntamenti

60

Luoghi di svolgimento

48

Bilancio (denaro + gratuità)

210 mila

Enti promotori

4

Enti pubblici

6

Soggetti privati

15

Realtà culturali

10

Persone coinvolte

60

Visite al sito Internet

4.000

Edizione 2005

II edizione

Edizione 2006

Festival Biblico | La storia

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III edizione

Locandina edizione 2007

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Festival Biblico | La storia

2007 - I tempi delle Scritture

Un fiume di sollecitazioni intorno all’affascinante tema del tempo, inteso in tutte le sue declinazioni: come tempo dell’attesa, del silenzio, tempo della famiglia, del sociale, il giorno e la notte, il tempo del lavoro, sino al gioco del tempo, o al rapporto tra tempo e denaro. Sullo sfondo, la scansione del tempo proposta dagli strumenti scientifici, raccolti in un’esposizione su “Gli orologi dei papi”, ma anche quella della natura, delle feste e delle ricorrenze: tutti modi per consegnare all’uomo lo spazio che intercorre tra la nascita e la morte. A misurarsi con questi temi si sono raccolti a Vicenza biblisti, scrittori, artisti, filosofi, sociologi ma anche sindacalisti, industriali e vescovi. A dare il via ufficiale alla manifestazione, in Cattedrale, sono stati il teologo Bruno Forte, Gianfranco Ravasi e Claudia Koll. L’incontro su “Il tempo del sociale in rapporto alla Bibbia”, organizzato dalla Cisl nazionale, ha visto poi la partecipazione di Raffaele Bonanni e Bruno Tabacci, mentre la tavola rotonda sul rapporto tra il tempo e il denaro ha ospitato don Mazzi e Mari­na Salamon. La musica si è resa protagonista con il canto delle antiche Liturgie delle Ore, l’armoniosa forza del gospel, il folklore di brani della tradizione ebraica e la prima nazionale de “Quatour pour la fine du temps” di Olivier Messiaen. A chiusura del festival, la “Lauda di Francesco” di Angelo Branduardi ha riempito il grande piazzale di Monte Berico che sovrasta la città, nonostante la pioggia. Il Festival Biblico 2007 è poi un festival diventato adulto nelle sue forme e strutture organizzative: un festival che ha qualificato la sua proposta culturale grazie a prestigiose partecipazioni; un festival che ha allargato il dialogo con il territorio coinvolgendo nuovi centri cittadini; un festival che ha acquisito visibilità sui media nazionali; un festival che ha trovato sostegno nei partner insostituibili e preziosi del pool economico “Imprese di Valori”.


2007 - I tempi delle Scritture

Presenze

25 mila

Città coinvolte

5

Giorni di programmazione

4

Appuntamenti

83

Luoghi di svolgimento

45

Bilancio (denaro + gratuità)

320 mila

Enti promotori

4

Enti pubblici

8

Soggetti privati

20

Realtà culturali

55

Persone coinvolte

200

Visite al sito Internet

10 mila

Edizione 2005

Edizione 2006

III edizione

Edizione 2007

Festival Biblico | La storia

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IV edizione

Locandina edizione 2008

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Festival Biblico | La storia

2008 - Dimorare nelle Scritture

La scelta felice del tema della dimora ha permesso di costruire appuntamenti di spessore molto variegati fra di loro. Attraversando i 5 percorsi tematici proposti – sociale, sacro, musicale, gastronomico e per famiglie -, i partecipanti hanno ritrovato un filo rosso, alla ricerca della ricchezza insita nell’architettura del mondo, che nelle pagine bibliche viene ritratto come un insieme armonioso e bello, frutto di potenza creativa e mani d’artista. Il tutto con un occhio di riguardo ad Andrea Palladio, architetto di casa a Vicenza, nell’anno in cui si festeggia il cinquecentenario della sua nascita. Ogni giornata festivaliera ha offerto incontri speciali: l’apertura del Festival, di giovedì, col dialogo di Mario Botta e Gianfranco Ravasi nella Cattedrale; la poesia dei versi di Alda Merini al Teatro Comunale il venerdì; la bobina di carta lunga un chilometro stesa sabato in campo Marzio, per essere dipinta di colori e fantasia da oltre 1000 bambini e, la sera stessa, il concerto al Teatro Olimpico del pianista Bruno Canino; la prima edizione della Notte Biblica, domenica 1 giugno, cominciata nel pomeriggio con assaggi di musica e danze dal mondo e culminata poi con il “tarantolato” concerto di Eugenio Bennato a piazza San Lorenzo; il concerto di musica classica a cura dell’orchestra e del coro di Vicenza che, il lunedì, ha concluso in bellezza la manifestazione. Il Festival Biblico 2008 è poi stato un festival che è entrato nelle carceri perché le Scritture abitano nella dimora di chiunque, anche di chi ha sbagliato; è un festival che ha dialogato con i più giovani nelle tende tematiche allestite per la Notte Biblica; è un festival che ha favorito la discussione e il confronto del pubblico sui molti volumi presentati alla Libreria Open Space di piazza Duomo, lo stand più affollato in assoluto; è un festival che, attraverso il fitto calendario di convegni e la partecipazione di studiosi e docenti, ha approfondito l’incontro tra la Bibbia e le problematiche più attuali della nostra società come il dialogo interconfessionale e le criticità che derivano dalle differenze culturali e dal contesto socio-economico.


IV edizione

2008 - Dimorare nelle Scritture

Presenze

30 mila

Città coinvolte

6

Giorni di programmazione

5

Appuntamenti

120

Luoghi di svolgimento

42

Bilancio (denaro + gratuità)

400 mila

Enti promotori

4

Enti pubblici

11

Soggetti privati

46

Realtà culturali

42

Persone coinvolte

250

Visite al sito Internet

18 mila

Edizione 2005

Edizione 2006

Edizione 2007

Edizione 2008

Festival Biblico | La storia

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V edizione

Locandina edizione 2009

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Festival Biblico | La storia

2009 - I volti delle Scritture

Il Festival 2009 ha offerto l’occasione di incontrare i volti che popolano le Scritture. Quelli di cui si narra nelle pagine scritte, che si rispecchiano nell’umanità dei nostri giorni e preludono al Volto che tutti i volti racchiude, quello di Gesù di Nazaret. Ma anche il volto dell’altro – straniero, estraneo, nemico – che vive nella nostra storia per essere riconosciuto al di là dei pregiudizi. Trovandosi nell’anno paolino il Festival 2009 ha poi approfondito la figura di Paolo, del suo volto di credente e testimone, cogliendone l’attualità a 2000 anni dalla nascita. Grande il favore incontrato presso il pubblico, che ha affollato numeroso i vari appuntamenti proposti: l’apertura con il dialogo tra Bibbia e musica di Enzo Bianchi e Mario Brunello; gli eventi organizzati per la seconda edizione della Notte Biblica in concomitanza con l’Agorà dei Giovani; il concerto del Piccolo Coro “Mariele Ventre”; l’opera poetico musicale “Destinazione del sangue” dedicata a San Paolo; gli incontri con i molti ospiti illustri….da Silvano Petrosino ad Angelo Scola, da Marco Trabucchi e Umberto Curi ai giornalisti Bruno Pizzul e Aldo Maria Valli, da Giacomo Perego a Giancarlo Maria Bregantini, Bruno Ferrero e Gino Rigoldi e ancora Pierangelo Sequeri, il dott. Melazzini e Massimo Bubola. Per chiudere con l’inedito concerto della PFM in omaggio a Fabrizio De Andrè, che ha richiamato in piazza migliaia di persone a cantare le poesie in note della “Buona Novella”. Il Festival Biblico 2009 è poi un festival che è entrato in ospedale, perché le Scritture abitano specialmente tra i volti di chi soffre; è un festival che ha dato spazio al bisogno di esprimersi di ogni persona, sia essa diversamente abile come nel caso del concerto dell’Orchestra Esagramma, o appartenente a culture e religioni diverse; è un festival che si è fatto portavoce dei linguaggi più trasgressivi e spiazzanti attraverso un raduno internazionale di street art con oltre 50 writers a ridipingere i muri della città a suon di beat elettronico; è un festival che ha esplorato i volti della società attraverso le chiavi di lettura della Bibbia, affrontando problemi attuali come il lavoro nella crisi, la fede dello sport, il mondo dell’informazione, la condizione femminile, i sogni dei giovani.


V edizione

2009 - I volti delle Scritture

Presenze

45 mila

Città coinvolte

8

Giorni di programmazione

5

Appuntamenti

145

Luoghi di svolgimento

53

Bilancio (denaro + gratuità)

400 mila

Enti promotori

4

Enti pubblici

18

Soggetti privati

58

Realtà culturali

45

Persone coinvolte

250

Visite al sito Internet

15 mila

Edizione 2005

Edizione 2006

Edizione 2007

Edizione 2008

Edizione 2009

Festival Biblico | La storia

33


VI edizione

Locandina edizione 2010

34

Festival Biblico | La storia

2010 - L’ospitalità delle Scritture

Il valore dell’accoglienza, attraverso gli innumerevoli esempi in cui la letteratura biblica presenta lo straniero - metafora dell’altro - non come minaccia, bensì come finestra dalla quale guardare e interpretare la realtà. È alta la sfida lanciata dalla manifestazione nel 2010 e quanto mai attuale: partire dalla Bibbia per riscoprire le relazioni ospitali nella società odierna, con un denso programma dedicato alla declinazione politica e attualizzata dell’accoglienza, tra le pieghe delle contraddizioni sociali dell’oggi per scoprire, facendo propri i valori della Bibbia, come comprenderle e sanarle. Annunciata da una partecipata anteprima primaverile con protagonista Massimo Cacciari sul senso filosofico e sociale dell’ospitalità, la sesta edizione si è sviluppata attorno a cinque percorsi: da quello teologico al cartellone di spettacolo, da quello su tematiche sociali alla programmazione per i più piccoli, fino ad un curioso itinerario tra arte, storia e natura. Ognuno con i suoi esclusivi protagonisti. Ecco allora che duemila persone hanno affollato la Cattedrale per la lectio magistralis inaugurale di Enzo Bianchi e, la sera dopo, per uno stimolante confronto tra il cardinale Tettamanzi e Gad Lerner; il Santuario di Monte Berico si è trasformato in un partecipatissimo filò, persone stipate in ogni angolo (altare compreso) ad ascoltare le poesie parlate e cantate di un inconsueto Erri De Luca; piazza dei Signori, che si è riempita festosa e incantata dalle magie vocali e musicali di Noa con la sua musica multietnica ed il suo messaggio di pace. Attorno a tutto questo l’attenzione sociale del festival: la società e l’economia con un fitto dialogo/confronto tra Stefano Zamagni e Ilvo Diamanti; il mondo del carcere, con un pranzo assieme agli “Avanzi di galera” in cui sono stati i detenuti ad ospitare gli uomini liberi; l’attenzione ai popoli terremotati con l’Orchestra giovanile del Conservatorio dell’Aquila; il dialogo interreligioso con per la prima volta nella storia del Festival esponenti di fedi diverse, Buddhista, Islamica e Induista.


VI edizione

2010 - L’ospitalità delle Scritture

Presenze

35 mila

Città coinvolte

7

Giorni di programmazione

4

Appuntamenti

96

Luoghi di svolgimento

49

Bilancio (denaro + gratuità)

360 mila

Enti promotori

4

Enti pubblici

8

Soggetti privati

53

Realtà culturali

50

Persone coinvolte

250

Visite al sito Internet

25 mila

Edizione 2005

Edizione 2006

Edizione 2009

Edizione 2010

Edizione 2007

Edizione 2008

Festival Biblico | La storia

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VII edizione

Locandina edizione 2011

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Festival Biblico | La storia

2011 - Di Generazione in Generazione

L’urgenza di riappropriarsi di valori indispensabili per garantire futuro alle nuove generazioni ha guidato la manifestazione 2011 che, partendo dal documento della CEI “La sfida educativa”, ha saputo far dialogare per ben 10 giorni età diverse sui temi dell’educazione, confrontando le differenti culture e andando alla riscoperta delle radici cristiane dell’Europa. “...nessuno può fare a meno della generazione, pena la perdita della propria identità e la dissoluzione. Se io non conosco la mia tradizione, risulto irriconoscibile a me stesso e – come tutto ciò che perde riferimento – mi diluisco, mi sciolgo, scompaio.” Queste parole del filosofo Salvatore Natoli, al quale è stata affidata la partecipata anteprima primaverile del Festival, ben riassumono ciò che nei vari eventi si è trattato con i diversi linguaggi che caratterizzano la manifestazione, la cui settima edizione si è dipanata attraverso 4 filoni tematici di approfondimento: Generare alla fede (Bibbia, spiritualità, filosofia), Generare alla vita (famiglia, giovani, formazione), Generare alla condivisione (scuola, sport, società), Generare alla bellezza (arte, musica, teatro). Ed ognuno di essi ha contato sull’apporto di illustri testimoni, giunti anche dall’estero per conferire alla manifestazione una prospettiva sempre più internazionale, interreligiosa e aperta al confronto: accanto al cardinale Gianfranco Ravasi,che ha inaugurato il Festival in Cattedrale, e a personaggi noti come Ermes Ronchi, Paolo Crepet e Antonio Mazzi, infatti, sono giunti a Vicenza lo scrittore franco-marocchino Tahar Ben Jelloun, l’islamologo egiziano Samir Khalil Samir e l’archeologo israeliano Dan Bahat. Il pubblico ha affollato i vari appuntamenti, tra i quali due in particolare vanno menzionati: il concerto serale di punta, con l’incontro tra due diverse generazioni di cantautori, Eugenio Finardi e Luca Bassanese, e la riflessione del Premio Nobel ed ex presidente polacco Lech Walesa, che ha richiamato 2500 persone in Piazza dei Signori parlando del futuro di politica, economia e libertà.


2011 - Di Generazione in Generazione

Presenze

35 mila

Città coinvolte

9

Giorni di programmazione

10

Appuntamenti

130

Luoghi di svolgimento

62

Bilancio (denaro + gratuità)

400 mila

Enti promotori

4

Enti pubblici

8

Soggetti privati

64

Realtà culturali

67

Persone coinvolte

250

Visite al sito Internet

28 mila

Edizione 2005

Edizione 2006

Edizione 2007

Edizione 2009

Edizione 2010

Edizione 2011

VII edizione

Edizione 2008

Festival Biblico | La storia

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VIII edizione

Locandina edizione 2012

2012 - La speranza dalle Scritture

«Perché avete paura?» (Mc 4,40). Ha cercato di rispondere a questo grande interrogativo l’ottava edizione del Festival Biblico, proponendo “La speranza dalle Scritture”. Muovendo dalla convinzione che nelle sacre Scritture Dio svela l’uomo all’uomo e lo aiuta a interpretare la propria esistenza personale e comunitaria, il Festival Biblico 2012 ha indagato il senso delle paure e della ricerca di speranza che tutti viviamo. Dal 18 al 27 maggio si è quindi rinnovata la scommessa su questo libro di fede e di vita, codice culturale dell’occidente e proposta di umanità attuale per tutti. La manifestazione, sempre con “capoluogo” a Vicenza, oltre ad aver interessato diversi centri del vicentino e del padovano, ha coinvolto per la prima volta la città di Verona, con straordinari riscontri in termini di numeri ed entusiasmo. Il percorso pensato dagli organizzatori e vissuto dai partecipanti di varie età e “provenienze” ha mosso dalla paura – nome dato all’incertezza, all’ignoranza della minaccia e di come superarla – che paralizza individui, società e istituzioni, per svilupparsi nel segno della speranza, di quel sussulto condiviso, argomentato e responsabile di reazione, di critica, di impegno e di immaginazione che è fattore di vita e di crescita. Un’emozione risvegliata scavando dentro l’uomo e la sua esperienza storica, religiosa, sociale, e proposta in modo non individualistico. Ecco allora che la speranza si è fatta Parola, Uomo, Terre e Bellezza: questi i nomi dei quattro ambiti, spirituale, sociale, storico-geografico e artistico, nei quali si sono sviluppati e confrontati i temi e gli ospiti del festival. Tra questi ultimi si ricordano, in particolare: il direttore del Corriere della Sera, Ferrucio De Bortoli, che ha dialogato con il priore della Comunità di Bose, Enzo Bianchi; il sociologo anglo-polacco Zygmunt Bauman, monsignor Giancarlo Bregantini, arcivescovo di Campobasso, ed il direttore di Famiglia Cristiana, Antonio Sciortino; sister Helen Prejean, la religiosa che assiste i condannati a morte negli Stati Uniti e combatte contro la pena capitale; Ermes Ronchi, teologo, e il cardinale Joseph Zen Ze-kiun, vescovo emerito di Hong Kong; il cantautore Roberto Vecchioni e l’orchestra Ars Cantus.


2012 - La speranza dalle Scritture

Presenze

40 mila

Città coinvolte

14

Giorni di programmazione

10

Appuntamenti

150

Luoghi di svolgimento

80

Bilancio (denaro + gratuità)

400 mila

Enti promotori

4

Enti pubblici

10

Soggetti privati

75

Realtà culturali

85

Persone coinvolte

270

Visite al sito Internet

30 mila

VIII edizione

Edizione 2005

Edizione 2006

Edizione 2007

Edizione 2008

Edizione 2009

Edizione 2010

Edizione 2011

Edizione 2012



Un fenomeno di sviluppo sociale, culturale ed economico Gli effetti



Focus 1: Posizionamento del Festival Biblico nel panorama nazionale La resa economica dei festival (Approfondimento tratto da “Effetto Festival” di Guido Guerzoni)

L’Italia è il Paese dei festival: ce ne sono 1200 ogni anno, che vanno ad alimentare in maniera determinante il turismo culturale, unico settore economico in costante sviluppo nella nostra penisola (secondo il “Dossier Musei 2007”, redatto dal Touring Club Italiano, il tasso di crescita è del 6% all’anno). Si parla di un investimento medio annuo di circa 400 milioni di euro, che generano un giro d’affari di 1,5 miliardi di euro (dati rac­colti nel volume di Barbara Maussier “Festival Management e destinazione turistica” - 2010). Significativo a questo proposito è il corposo rapporto “Effetto Festival 2012” ricerca sui festival di approfondimento culturale avviata nel 2008 e ora aggiornata) curato da Guido Guerzoni, docente di Economia e Management delle istituzioni culturali all’Università Bocconi e di Economia dello spettacolo allo Iuav di Venezia. La pubblicazione fornisce una serie di dati molto interessanti, elaborati a partire da un’indagine conoscitiva condotta nel 2011 per l’ultima edizione, promossa da Fondazione Florens, su un campione di 37 tra i principali festival di approfondimento culturale italiani.

Scorrendo la ricerca saltano però all’occhio anche molti dati utili a chi un festival lo finanzia e promuove sul territorio, ad esempio:

Da un’analisi dei dati più indicativi emergono molti aspetti utili a chi un festival lo organizza, come il fatto che i partecipanti ai festival culturali sono prevalentemente donne colte, con forti consumi culturali tradizionali e la predisposizione a fidelizzarsi ad uno o più eventi-festival, che i visitatori si muovono generalmente in gruppo (famigliare e con amici) e che le tipologie di appuntamenti più “gettonati” sono quelli basati sulla parola, come incontri con autori e artisti, conferenze e spettacoli teatrali.

g. il ritorno delle risorse investite in risorse introitate oscilla tra le 5 e le 7 volte tanto, considerando anche gli indotti di spesa indirettamente attribuibili alla manifestazione (dato presente nella ricerca 2008);

a. la durata media dei festival italiani nel 2011 è stata di 5,7 giorni; b. ogni festival propone in media 88 appuntamenti; c. la partecipazione di pubblico media è stimabile sulle 49.500 presenze; d. il budget medio dei festival in Italia si aggira sui 400 mila euro; e. il 50,5% dei contributi ai festival arriva in media da fondazioni e privati, mentre i contributi pubblici (comuni, province e regioni) si attestano intorno al 41,7% del totale; la percentuale restante (5,7%) viene coperta da entrate proprie; f. la percentuale dei festival italiani che propone un calendario di appuntamenti completamente gratuiti è salito al 59%;

h. la spesa media giornaliera dei partecipanti ai festival nel 2008 è stata calcolata in circa 200,00 euro pro-capite (quasi il triplo di un turista generico).  P er consultare la ricerca rivolgersi allo staff organizzativo del Festival Biblico. Festival Biblico | Gli effetti

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Focus 1: Posizionamento del Festival Biblico nel panorama nazionale

Posizionamento del Festival Biblico nella media nazionale Risulta a questo punto indispensabile operare un rapido raffronto tra i dati medi che emergono dal rapporto di Guerzoni e le cifre registrate dal Festival Biblico per comprendere come la manifestazione vicentina si posiziona in rapporto agli altri festival italiani. Il confronto viene qui proposto sulla base dei dati registrati in occasione dell’edizione 2008 (per coerenza con l’anno di pubblicazione del rapporto), punto per punto: 1. Il Festival Biblico dura 10 giorni. 2. Il Festival Biblico propone oltre 150 appuntamenti che vanno dai concerti alle conferenze, dagli spettacoli ai reading, dalle attività per famiglie alle degustazioni, dalle presentazioni di libri agli incontri con autori, dalle mostre ai laboratori creativi. 3. Il dato relativo alla partecipazione di pubblico al Festival Biblico 2011 è di 40 mila presenze. 4. Il budget di realizzazione del Festival Biblico 2011 si è attestato, a consuntivo, a 365 mila euro (420 con le gratuità). 5. I finanziamenti del Festival Biblico provengono, a grandi linee, per il 12% da enti pubblici, per il 63% da fondazioni e imprese private, mentre il restante 25% dagli enti promotori della manifestazione. 6. Gli appuntamenti inseriti nel cartellone del Festival Biblico sono praticamente tutti gratuiti (nel 2011 solo a 2 eventi su 150 è stato chiesto al pubblico il pagamento di un ticket all’ingresso). 44

Festival Biblico | Gli effetti

Vista la particolare natura delle informazioni trattate, per quanto riguarda i punti G e H lo staff organizzativo non dispone di dati attendibili per un confronto significativo. Conclusioni Il confronto di cui sopra, per quanto sintetico, delinea in maniera chiara alcuni valori costitutivi del Festival Biblico di Vicenza, che sin dal 2008 statisticamente parlando si dimostra: • pienamente in linea con la media dei festival di approfondimento culturale di successo che, attualmente, vengono proposti in Italia, poiché strutturato in maniera coerente con il format festival sia in quanto a tempistica, che per palinsesto culturale e numero di presenze; • particolarmente efficace circa il rapporto investimento-risultati conseguiti, se se ne considerano la durata, il numero di appuntamenti promossi e le presenze di pubblico registrate in relazione al budget impiegato (a questo proposito vedasi anche la tabella a seguire); • un caso eccezionale dal punto di vista della composizione percentuale dei suoi finanziatori, laddove ad assicurarne la fattibilità economica risulta determinante il ruolo del mondo imprenditoriale privato, segno evidente della particolare attrattiva che il Festival Biblico esercita nel campo degli investimenti nella cultura all’interno delle strategie aziendali dei suoi interlocutori.


Un trend in crescita in tutta Italia

La cultura fa rima con spettacolo. Gli aumenti delle presenze nei festival italiani confermati dai dati percentuali diffusi da Federculture Si assiste ad un riflesso della mobilitazione generale dello spettacolo e della cultura contro i tagli al Fondo Unico dello Spettacolo, che ha costretto l’Esecutivo al suo ripristino. La larga eco avuta nel paese ha sensibilizzato ampie fasce di cittadini, che avevano avuto in passato un atteggiamento distaccato o quanto meno poco attento alle intenzioni dei governanti, sostenute da alcuni intellettuali, di porre fine al sostegno dello Stato alle attività culturali e alla conservazione del patrimonio artistico e culturale. Oggi, molto più che nei mesi trascorsi, la maggioranza dei cittadini, svegliatasi dal torpore, è più sensibile alla tutela delle attività culturali e alla necessità di dare visibilità più estesa alla creatività contemporanea, italiana e straniera. I dati percentuali diffusi da Federculture sono una conferma del risveglio del pubblico: il teatro ha registrato il 13,40% in più di presenze, i concerti di musica classica il 6%, i musei e le mostre il 3%, mentre gli avvenimenti sportivi in generale hanno registrato una diminuzione del 40%. Dati diffusi dall’associazione Italiafestival Franco Portone 3 ottobre 2011

Festival Biblico | Gli effetti

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Focus 2: Il Festival Biblico e il territorio Il Festival Biblico è un progetto culturale altamente qualificato che parla di valori. In quanto tale, esso esercita un duplice effetto benefico sul territorio vicentino e veneto. Crea identità territoriale: favorisce il confronto costruttivo e sviluppa la coscienza critica su temi radicati nella società, produce e diffonde conoscenza diventando punto di riferimento per la collettività; oltre a ciò, raccoglie attorno alla sua programmazione innumerevoli voci del territorio (enti, associazioni, aziende) che partecipando al suo processo costruttivo diventano parte integrante del suo esistere e sviluppano senso di appartenenza. Incentiva il turismo: in un’epoca di continuo sviluppo del mercato culturale, nonostante le difficoltà economiche, un “prodotto” nuovo, attrattivo e significativo come il Festival Biblico stimola la mobilità dei visitatori, richiamandone a Vicenza decine di migliaia ogni anno; la ricaduta sul territorio è doppiamente positiva, perché da un lato stimola la richiesta e dunque la produzione di servizi turistici, mentre dall’altro aumenta la vocazione all’ospitalità del territorio veneto, promuovendone la conoscenza e l’apprezzamento tramite i visitatori.

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Focus 3: Il Festival e il mondo economico Non c’è sviluppo economico senza crescita culturale

Nell’età contemporanea, complessa e dinamica, post-moderna e post-industriale, il mondo economico viene spesso tratteggiato come opposto ed antagonista al mondo della società civile. La percezione più diffusa, spesso avvalorata da sostanziosi e deplorevoli casi a sostegno, è quella di un benessere economico che marcia in direzione contraria al benessere sociale,. Si è però scoperto un dato di fatto fondamentale: affinché funzioni correttamente, non basta che un sistema economico sia efficiente nella produzione del reddito. Deve anche trovare il modo di redistribuirlo equamente tra coloro che hanno contribuito a generarlo per garantire la reciprocità dei rapporti, e le conseguenti solidarietà, rispetto, onestà e necessaria relazione con l’altro. Uno degli strumenti privilegiati è l’investimento in beni immateriali quali l’istruzione, la cultura, i valori, che forgiano e definiscono il “cervello” della società, che orientano l’azione, i cardini attorno ai quali si sviluppa coesione sociale. Ed è la coesione sociale l’unico fattore in grado di sostenere lo sviluppo di una comunità, all’interno della quale anche il mondo economico vive e respira.

Per far coincidere il bene economico col bene sociale, producendo ricchezza a 360 gradi. Questa è la filosofia che guida le decine e decine di aziende private del territorio che, nel corso degli anni, si sono strette attorno al Festival Biblico, arrivando a coprire oltre il 50% del budget necessario alla sua realizzazione. Il Festival esercita infatti una particolare attrattiva nel campo degli investimenti culturali all’interno delle strategie aziendali dei suoi interlocutori per vari motivi: 1. è un evento unico in Italia 2. è un’opportunità di sviluppo per il territorio veneto 3. favorisce la comunicazione dell’impegno sociale ed etico dell’azienda 4. costituisce una distintiva azione di marketing reputazionale

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Le “Imprese di Valori” a fianco del Festival «Favorire la nascita, la maturazione e la diffusione di proposte culturali di eccellenza non è attività “altra” rispetto al core business di ogni singola impresa»

Il marchio “Imprese di valori” raccoglie fin dal 2007 le aziende private, le associazioni di categoria, gli istituti bancari e altri soggetti che sostengono in maniera decisa il Festival Biblico attraverso contributi concreti e stabili per il suo sviluppo. Una squadra che, fidelizzata al progetto, da vicentina si è allargata via via fino a coinvolgere molte realtà a livello regionale.

Si tratta di un investimento etico a beneficio della collettività: un patto aperto tra aziende che si sentono, e vogliono essere, parte attiva nella costruzione del futuro della comunità nella quale operano e con la quale si confrontano. Imprenditori che fanno dei valori, e dell’identità che da essi scaturisce, il punto fondante della propria vita ed attività professionale.

Nel corso degli anni sono state “Imprese di Valori”: - AIM Gruppo (2011-2012) - Anthea Spa (2007-2008-2009-2010-2011-2012) - Banca Popolare di Verona (2008-2009-2010-2011-2012)

- Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali del Vicentino (2007) - Caf Acli di Vicenza (2007-2008-2009-2010-2011-2012)

- Calearo Group (2007-2011) - Cantina Beato Bartolomeo da Breganze (2012) - Confartigianato Vicenza (2007-2008-2009-2010-2011-2012)

- Corriere del Veneto (2011-2012)

- De Facci Luigi Spa (2009-2010-2011-2012) - Enaip Veneto (2009-2010-2011-2012) - Fiera di Vicenza (2008-2009) - Fondazione Arciso Mastrotto Onlus (2007) - Fondazione Zoé (2010-2011-2012) - Galvanin Luigino Spa (2007-2008-2009-2010) - Giallo Sistemi d’ombra (2009) - Il Giornale di Vicenza (2007-2008-2009-2010-2011-2012)

- Itersan Spa (2008-2009-2010-2011-2012) - Latterie Vicentine (2007-2008-2009-2010) - Mediagraf Spa (2009-2010-2011-2012) - Pedrollo (2008) - Telemar (2008-2009-2010-2011-2012) Festival Biblico | Gli effetti

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Focus 4: Il Festival e i media Il rapporto tra la manifestazione e il mondo dell’informazione è molto stretto. Il Festival si caratterizza infatti per la capacità di aggregare attorno a sé numerosi soggetti che, condividendo la sua mission, affiancano con convinzione gli enti promotori. Questo avviene in maniera privilegiata con gli organi d’informazione, con un doppio risultato:

Ampia copertura mediatica: nella diffusione dei contenuti della manifestazione presso il pubblico i media svolgono un ruolo non solo giornalistico, ma contraddistinto da una decisa funzione educativa. E questo in tutta la Penisola: del Festival hanno parlato La Repubblica, Il Sole 24 Ore, Panorama, Oggi, Famiglia Cristiana, L’Espresso, Avvenire, Corriere della Sera, Il Mattino, Il Secolo XIX, La Stampa, Il Piccolo, Vita Nonprofit, L’Osservatore Romano, PleinAir, Chi, Donna Moderna, Gente Viaggi, Libero e tanti altri…

alcuni media portavoce

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Festival Biblico | Gli effetti


A cui si sommano i vari servizi trasmessi dalle reti televisive Rai (Tg2, Tg3, “A sua Immagine”, ecc.), Mediaset (Rete4, Italia1, “Le Iene”…), La7 e Sat2000, e dalle emittenti radiofoniche come Radio Rai2 (Caterpillar), Radio Vaticana, Radio Stella, per citarne alcune.

Fitta rete di media partner: in quest’ambito il Festival rappresenta un piccolo caso nazionale, dove le barriere della tradizionale concorrenza tra le diverse testate viene superata da uno scopo che va oltre le logiche di mercato e le singole strategie editoriali per sposare un evento che parla a tutti. Sono più oltre 30 i media a fianco della manifestazione, sia di livello nazionale (Famiglia Cristiana, Avvenire, Vita, Jesus, Radio in Blu, Sat2000…), che di livello regionale (Corriere del Veneto, Telechiara, Nordesteuropa.it, Radio Company) e locale (Il Giornale di Vicenza, L’Arena, La Voce dei Berici, TvA Vicenza, TeleArena, ...).

i media partner

Festival Biblico | Gli effetti

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Focus 5: Progetto Nordest 2019, il Festival Biblico protagonista

Non solo Venezia, ma un intero territorio al centro di un ambizioso progetto di candidatura ad area metropolitana d’eccellenza: per un anno, il Nordest “Capitale Europea della Cultura”. La diffusa presenza di città d’arte, paesaggi ricchi di ville e monumenti, istituzioni culturali di prestigio internazionale e un articolato calendario di eventi e manifestazioni di rilievo sono gli ingredienti che consentono di aspirare al prestigioso traguardo.

Anche il Festival Biblico è stato chiamato a far parte di “Nordest Rete Eventi”, piattaforma che raccoglie i principali appuntamenti culturali del territorio assieme a numerose importanti realtà (Pordenonelegge, Opera Estate Festival, Vicino/Lontano, Festival delle Città Impresa, Comodamente, Far East Film Festival, Fondazione Buziol, Fondazione March, Fuoribiennale, Treviso Ricerca Arte e tante altre): preziose occasioni di approfondimento su arte, economia, cinema, design e spiritualità racchiusi in un’area geografica erroneamente riconosciuta solo come polo commerciale ed imprenditoriale.. Il progetto, avallato dai Presidenti delle regioni Veneto e Friuli Venezia Giulia e promosso dalla rivista Nordesteuropa.it, mira a coordinare e valorizzare il patrimonio culturale e artistico del nostro territorio, di cui il Festival è una voce importante. www.nordest2019.eu

Festival Biblico | Gli effetti

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Dietro le quinte Gli attori


Lucio Rossetto comitato organizzativo (colui che ha “acceso l’interruttore”)

Per fare un festival… ci vuole un’idea L’idea del Festival Biblico a Vicenza è nata verso la fine del 2003. Lavoravo da qualche anno come responsabile della libreria San Paolo: una presenza radicata in città da oltre cinquant’anni, punto di riferimento per tutto il mondo cattolico della provincia. Ma c’era un altro mondo che vedevo passare davanti alla vetrina, lungo Corso Palladio, indifferente a tante proposte che raccontano della ricerca di senso presente in ogni uomo, e di come nella conoscenza e nell’ascolto della Parola di Dio ciascuno possa trovare illuminazione, energia, risposte… Proprio come risposta a questa indifferenza - in alcuni casi rifiuto -, una città come Milano, attraverso il cardinal Martini, aveva vissuto dal 1987 al 2002 un’esperienza significativa chiamata “cattedra dei non credenti”, un nuovo luogo di incontro e dialogo tra credenti e non credenti intorno alle ragioni della fede e ai problemi dell’uomo.

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Festival Biblico | Gli attori

Anche Vicenza stava vivendo un’esperienza simile grazie ad alcuni incontri, organizzati dall’Ufficio per l’evangelizzazione e la Catechesi presso la chiesa di Araceli vecchia, con importanti ospiti del cosiddetto “mondo laico” che si confrontavano con esponenti del mondo cattolico, spesso intorno a questioni ispirate dalla Bibbia. Erano gli anni in cui Vicenza si faceva ancora più bella grazie alla pedonalizzazione del centro, che diventava così un luogo ideale per trascorrere il tempo libero con tranquillità e meraviglia. Camminare da protagonisti in mezzo a contrà, corsi e vie senza sentirsi ai margini, ammirare ai lati splendidi palazzi, passare da una piazza all’altra come attraverso i saloni di un museo, visitare e sostare nelle molte chiese per apprezzarne i tesori storico-artistici o per dedicarsi alla preghiera. L’idea del Festiva Biblico è nata in questo “ambiente”, spirituale, culturale e urbano. Come Mantova si animava per una settimana intorno alla letteratura, Vicenza “città bellissima” poteva diventare per alcuni giorni luogo privilegiato di incontri, dibattiti, mostre, animazione, concerti ponendo al centro il Testo biblico, un testo più vivo che mai.


Toni Pigatto responsabile coordinamento organizzativo

Io, tu, lui: insieme si può! Spesso una manifestazione rimane nel cuore delle persone che vi hanno partecipato per ciò che hanno visto e sentito e per le emozioni che hanno vissuto. Questo è sicuramente l’obiettivo che ogni organizzatore deve tenere ben presente nella sua attività. Ma per raggiungerlo è indispensabile avere una squadra di collaboratori e interlocutori che condividano il valore dell’iniziativa e siano disposti a dare quel “qualcosa in più” che risolve i tanti problemi e imprevisti sempre in agguato in una manifestazione molto articolata e partecipata come il Festival Biblico. È rassicurante poter contare su fornitori e consulenti che si spendono oltre il dovuto e senza aspettarsi un tornaconto personale, perché ritengono che il loro lavoro non sia finalizzato solo al denaro, ma possa dare un contributo alla crescita della società dal punto di vista culturale e umano. Non è stato semplice trovarli, specialmente se pensiamo che di fronte alla parola “Biblico” molti avevano il timore di diventare vittima di strumentalizzazioni o etichettature limitanti.

Proprio per questo ci sentiamo di esprimere particolare riconoscenza a coloro che in questi anni ci hanno accompagnato e assistito con dedizione nella gestione di tutti gli aspetti logistici e tecnici: dal fornitore di attrezzature e materiali al consulente sulla sicurezza, dal collaboratore per l’animazione al tecnico audio-luci, senza dimenticare le tante realtà culturali e artistiche che collaborano ormai da tempo con noi nella ricerca dell’eccellenza a livello nazionale e internazionale. E poi le associazioni di volontariato, le comunità religiose e anche i tanti giovani studenti delle scuole superiori che, supportati dai loro insegnanti, hanno sperimentato un ambito di servizio e lavoro per molti versi inconsueto e innovativo. È anche da realtà e persone con queste caratteristiche che dipende il successo di grandi eventi come il Festival Biblico. La cura nei dettagli e la sintonia con lo staff organizzativo fanno la differenza. Siamo certi che questo modo di lavorare sia il migliore e a dimostrarlo sono i tanti messaggi di stima e incitamento che ad ogni edizione ci giungono dal pubblico.

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Dario Vivian coordinatore artistico

I “sensi” del Festival Quando siamo partiti per l’avventura del Festival Biblico, in pochi e forse incoscienti, è venuto quasi spontaneo scegliere come tema della prima edizione I sensi delle Scritture. Bibbia infatti è un plurale, significa i libri, e questa biblioteca di testi mette insieme narrazioni e argomentazioni, poesia e cronaca storica, squarci profetici e genealogie di nomi. I significati sono pertanto molteplici, dalle pagine sprigionano sensi plurimi, non si è mai finito di scoprirvi messaggi nuovi; come diceva Gregorio Magno, la Bibbia cresce con chi la legge. Ma la bellezza di queste Scritture non si limita al loro senso, quando ci si immerge in esse a venire afferrati sono i nostri stessi sensi. Le pagine bibliche non sono certo in bianco e nero e chi le apre non incontra fogli ingialliti, quasi fossero cose di un passato ormai morto e sepolto. Esplodono i colori, i sapori, gli odori, si sentono musiche e si odono canti, si avvertono movimenti di danza e coinvolgimento dei corpi; si compone dentro un’intera tavolozza di sentimenti, che vanno dalla gioia al dolore, dalla rabbia alla calma, dalla disperazione alla consolazione. Ecco perché si è proposto un Festival; non per moda, ma per un’esigenza intrinseca

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alla Bibbia stessa, che non può ridursi a testo letto in spazi religiosi o accademici. È Libro di vita, non di ritualità stucchevole o di acribia esibita; parla sì alla testa ma anche al cuore, all’intelligenza ma pure alla sensibilità, ai nostri pensieri e insieme (forse più) ai nostri sensi. In questo modo tocca l’umano di tutti e di ciascuno e il divino che ci rivela è una Parola fatta carne; per fortuna il Dio biblico non è un’idea e le Scritture non sono una dottrina. Non meraviglia pertanto che, scorrendo le edizioni del Festival Biblico, si susseguano nomi di biblisti e di artisti, di filosofi e di musicisti, di monaci e di burattinai, di studiosi e di teatranti; e che le iniziative vadano dalla lectio magistralis all’aperitivo biblico, dalla meditazione spirituale al concerto rock, dalla lezione dell’archeologo alla danza ebraica. In questi anni abbiamo fatto esperienza di ascolto e di visione, abbiamo contemplato e insieme gustato, ci siamo immersi nei testi e inebriati di profumi, colori, musiche; il tutto a partire dalla Bibbia, grande codice di cultura e di fede, di umanizzazione e di apertura al trascendente. Un Libro che ci permette di incontrare noi stessi e gli altri, il mondo e la storia; di confrontarci con un Dio da udire, vedere, toccare, assaporare, respirare con un respiro ampio, che ridona fiato alla nostra vita.


Guido Zovico area fund raising e sviluppo

Un’affascinante alchimia La nostra terrà si distingue per aver saputo sviluppare nel tempo idee e progetti dai risultati significativi, talvolta anche a livello planetario. L’idea e l’ingegno da una parte, l’impegno e la forza di volontà dall’altra sono sempre state le leve strategiche della nostra collettività. Se ripercorriamo la “breve” storia del Festival Biblico possiamo trovare in essa l’attivazione di queste due leve, a cui però se ne aggiunge una terza: la forza della storia racchiusa nel Libro dei libri, attorno alla quale si è costruito l’evento. Col senno di poi, alcuni potrebbero sostenere che un evento dedicato alla Bibbia non poteva non suscitare riscontri positivi, ma in realtà solo l’«idea» e l’«ingegno» hanno fatto sì che il libro più diffuso al mondo riuscisse ad aprirsi in modo inedito, risvegliando l’interesse di molti. L’«impegno» e la «forza di volontà» sono state invece orientate sin dall’inizio a trasformare un’idea di pochi in un progetto rivolto a tutti. Una scelta (in)conscia che si è rivelata non solo vincente ma anche essenziale. Un’intuizione di valore pari all’idea stessa. Fondamentale è stato poi l’investimento di tempo e attenzione nella ferma volontà di condividere il progetto con i vari interlocutori affinché ognuno si sentisse parte di esso e trovasse una propria naturale collocazione, di riflesso congeniale e utile al funzionamento del Festival stesso. Ciò che ne è scaturito, a sette anni di distanza, è una straordinaria alchimia di apporti che si arricchisce di giorno in giorno,

ognuno con la sua peculiare capacità di mettere in campo risorse economiche, materiali e progettuali. Il mondo economico è decisivo per dare gambe ad un progetto inizialmente pensato per un ambito locale ma velocemente attrezzatosi per rispondere a esigenze di crescita e diffusione più ampie. In questo senso la partecipazione delle imprese venete è stata sorprendente: oltre la metà del budget annuale deriva infatti dall’impegno delle aziende del territorio. Ma ben più alto valore va riconosciuto alla predisposizione partecipe e aperta con cui ciascuna realtà ha condiviso l’obbiettivo con i promotori, riversando l’esperienza aziendale nel Festival attraverso consigli, know-how e prospettive future di sviluppo. Vi è poi l’apporto di idee, proposte e comunicazione, spesso non quantificabili economicamente ma altrettanto arricchenti per l’evoluzione e il continuo affermarsi della manifestazione. Si pensi alla singolare compresenza di media partner, unica in Italia, che andando oltre le tradizionali logiche di “esclusività” raccoglie oltre 20 testate giornalistiche locali e nazionali. Questa preziosa alchimia può essere riassunta in un numero: quel 140 che conta tutti i soggetti che, a vario titolo, si sono uniti per contribuire al buon esito della settima edizione del Festival Biblico. Un’alchimia che ci porta ad affermare che il Festival, oltre ad essere rivolto a tutti, è un patrimonio sempre più orientato ad essere condiviso e valorizzato.

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Marina Zanini segreteria organizzativa

Gli amici del Festival Gli amici del Festival Biblico sono un’insostituibile risorsa della manifestazione: un gruppo di entusiasti volontari over 18 che vede tra le sue fila ragazzi, ragazze, uomini e donne che col loro disinteressato impegno alimentano il motore operativo del Festival. Questo gruppo, che conta decine di persone, si dedica al progetto con grande disponibilità e competenza, spendendo tempo e risorse a partire dalle fasi preparatorie fino all’allestimento del Festival vero e proprio. Un anno di partecipazione in cui ciascuno si spende con proposte e assunzioni di responsabilità fondamentali per il buon esito dell’evento. In base all’età ed all’esperienza, i volontari si fanno carico dei vari compiti: trasportare materiale ove necessario, allestire gli stand, accompagnare gli ospiti… ogni mansione viene ricoperta con tempestiva serietà da questi preziosi “tuttofare” che, dietro le quinte, assicurano un funzionamento efficiente e ben oliato della macchina organizzativa del Festival.

Dal coinvolgimento dimostrato si coglie come per tutti loro sia importante e gratificante far parte del Festival e contribuire alla sua buona riuscita. Chi abbia mai collaborato ad un evento culturale di tale portata sa come spesso non esistano orari o impegni privati che tengono… e i nostri “Amici” non fanno eccezione, rendendosi disponibili a qualunque chiamata anche dopo che il sipario è calato sul Festival, per smontare e ripristinare i luoghi degli incontri. Ma la cosa più bella è che più di qualcuno ha espresso il desiderio di trovare occasioni per “crescere” sia a livello personale che di gruppo. Momenti in cui, lontani dall’assillo organizzativo, si “stacca la spina” per approfondire il tema del festival rapportandolo alla propria vita interiore e di relazione. Non solo il “fare”, quindi, ma soprattutto l’“essere”, e questo emerge poi nello spirito di servizio e nella cordialità che caratterizza ogni volontario. Ed è uno spirito contagioso!

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2005-2012: i molti compagni di viaggio Le prime otto edizioni del Festival Biblico sono state realizzate con l’apporto, il sostegno e i consigli di:

Partner istituzionali Regione del Veneto Comune di Vicenza Comune di Verona Provincia di Vicenza Provincia di Verona Camera di Commercio di Vicenza ed inoltre... Città di Arzignano Comune di Bassano del Grappa Comune di Lonigo Comune di Nove Comune di San Bonifacio Comune di Schio Comune di Thiene Comune di Valdagno Comune di Verona Comune di Veronella Comune di Zanè Comune di Zugliano Fondazioni Fondazione Cassa di Risparmio di Verona, Vicenza, Belluno e Ancona Fondazione Giuseppe Roi Fondazione Cattolica Assicurazioni Fondazione Zoé Fondazione Arciso Mastrotto Onlus Sponsor privati Alì & Aliper Anthea Spa Banca dell’Artigianato e dell’Industria Banca Popolare di Verona Banche di Credito Cooperativo e Casse Rurali del Vicentino Battistolli Group Caf Acli di Vicenza Calearo Group Cantina Beato Bartolomeo di Breganze Caoduro Spa Carrera Service CISL Confartigianato di Vicenza Confindustria Vicenza 64

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Corriere del Veneto De Facci Luigi Spa Enaip Veneto Estel Spa Fiera di Vicenza Spa Galvanin Luigino Spa Gemmo S.p.a Giovanni Rana Spa Il Giornale di Vicenza Itersan Spa Joseph Rossi Graphic First Aid Kinder Ferrero Latterie Vicentine MC Service Mediagraf Spa Opera Romana Pellegrinaggi Pedrollo Spa Prix Quality Spa Saiv Spa Sorelle Ramonda Telemar Spa Telwin Tower Spa Toy Color by Pasuto Vagheggi Video Maker ed inoltre... Ahura s.n.c. Amer Spa BCC Vicentino Poiana M. Bisazza Spa Bruschi Cantina di Montecchia di Crosara Caron Vetrate Artistiche Cartiere Favini Casa di cura Villa Berica Cassa di Risparmio di Bolzano CGIL Collegio degli Ingegneri della Provincia di Vicenza Comem Italia Confcommercio di Vicenza Confesercenti di Vicenza Credito Valtellinese Doria Ferraro Srl Ferroli Spa Forgital

Frau Spa Friuladria Garden Filippi Gioielleria Soprana HA Group Idea verde Lions Club Vicenza Host Lions Club Vicenza Palladio Logo Srl NH Hotel Vicenza Pavin Elements Peresempio.it Petroniana viaggi e turismo Pigini Srl Pomi Digital Line Pro Loco di Piazzola sul Brenta Rangers - Battistolli Group RMG Busatto Shemen - Assoc. di volontariato Sig Spa Sodexo Soroptimist International Vicenza Stamperia d’Arte Busato Stemplast Studio ADC TESTCO (Terra Sancta Tourist Co. Ltd) Tiziana Industria noleggio tessile Torneria P.M.S. Srl TSM Impianti UCID Vicenza - Unione Cattolica Imprenditori e Dirigenti UIL Vibeton Spa Vicenza Data Partner di progetto 2019 Nordest Capitale Europea della Cultura Antoniano Bologna Associazione Culturale Mousikè Biblioteca Civica Bertoliana Biblioteca Internazionale “La Vigna” Fondazione Mostra Internazionale d’illustrazione per l’Infanzia Stepan Zavrel Gallerie d’Italia, Palazzo Leoni Montanari - Intesa Sanpaolo


2005-2012: i molti compagni di viaggio

Museo Civico della Ceramica di Nove Rete Sicomoro Ufficio Pellegrinaggi Diocesi di Vicenza ViArt e con la collaborazione di Agesci Zona Vicenza Berica AISLA Albergo Cittadino Ambasciata d’Israele in Italia Archivio Diocesano Arciragazzi Associazione “Faro Culturale” Associazione ABACO Associazione Biblia Associazione Casa Speranza Associazione Chiese Vive, Verona Associazione Culturale Amici della Bertoliana Associazione Il deserto fiorirà, Vr Associazione Karibuni Onl us Associazione Mousiké Associazione Presenza Donna Associazione “Speranza Onlus” Assoc. Volontari Assistenza Anziani AVIS AXA Associazione Artisti Arte Sacra Azione Cattolica Vicentina Biblioteca Capitolare Verona Caritas Vicentina Casa Circondariale di Vicenza Casa Editrice Monti CBM Italia Onlus Centro Astalli, Vicenza Centro diocesano Pastorale Famigliare Centro Documentazione e Studi Presenza Donna, Vicenza Centro Hurtado di Scampia Centro San Felice Centro Vocazionale “Ora Decima” Chiesa di Cristo di Vicenza Chiesa Medodista di Vicenza CISA “A. Palladio” Cisf Centro Internaz. Studi Famiglia

Città Nuova Comitato per il Gioiello di Vicenza Compagnia delle Opere Nordest Congregazione dei Padri dell’Oratorio San Filippo Neri Conservatorio di musica “A. Pedrollo”, Vicenza Conservatorio di musica “A. Casella”, l’Aquila Consiglio Pastorale Istituto Salvi Consorzio Vicenza è Consorzio tutela Vini Colli Berici Cooperativa Sociale Insieme Cooperativa Unicomondo CSI Vicenza CSV Centro Servizi per il Volontariato, Vicenza Dire Poesia Edizioni Istituto San Gateano Ente Vicentini nel Mondo Ensemble Vicenza Teatro Erickson libri Euroristorazione Fabbian Facoltà Teologica del Triveneto Federaz. Campeggiatori del Veneto Fidas Finnegans itinerari culturali FISM - Federazione Italiana Scuole Materne Fondazione Ferrero Fondazione Studi Universitari di Vicenza Fondazione Vignato per l’Arte Fotoclub “Il punto focale” Frati Minori – Convento di S. Daniele, Lonigo Gruppo Liberamente, Brogliano Gruppo Scout Vicenza 11, Agesci Gruppo Teatrale S. Giorgio, Costabissara Guanxinet ICCI Interreligious Coordinating Council in Israel IPAB Vicenza IPSSAR “P. Artusi” Recoaro IPSSCT “Da Schio” Vicenza ISSR S. Maria Monte Berico

Ist. Cult. scienze sociali “Nicolò Rezzara” Istituto di Scienze Religiose S. Pietro Martire, Verona Istituto Comprensivo Vicenza 5 Istituto Palazzolo in Santa Chiara Istituto Paritario “Farina” Istituto Regionale Ville Venete Istituto San Gaetano Italia Nostra La Feltrinelli, Verona La Piccionaia I Carrara Teatro stabile di innovazione Libreria Galla 1880 Libreria Palazzo Roberti Libreria San Paolo Libreria Traverso Liceo Scientifico “G.B. Quadri” Lions Sezione di Valdagno Missionari Saveriani Movimento Apostolico Ciechi Movimento dei Focolari Movimento per la Vita, Vicenza Museo Civico di Vicenza Museo degli ex-voto del Santuario di Lonigo Museo Diocesano di Vicenza NOI Associazione, Vicenza Orchestra Giovanile Vicentina Ordine dei Servi di Maria Santuario Monte Berico Ossidiana centro di espressione Padri Pavoniani Figli di Maria Immacolata (Lonigo) Parrocchia Ognissanti, Arzignano Parrocchia S. Clemente Papa di Valdagno Parrocchia S. Croce, Bassano del Grappa Parrocchia S. Famiglia e S. Lazzaro Parrocchia S. Maria dei Miracoli Parrocchia S. M. Immacolata, Montecchio Maggiore Parrocchia S. Maria in Araceli Parrocchia S. Marco Parrocchia S. Michele ai servi Parrocchia SS. Felice e Fortunato Parrocchia S. Paolo Festival Biblico | Gli attori

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2005-2012: i molti compagni di viaggio

Parrocchia SS. Redentore, Lonigo Parrocchia S. Martino, Brogliano Parrocchia SS. Pietro e Paolo, Nove Patriarcato di Venezia Paulus - Rivista per l’anno paolino Piccole Serve della Chiesa Pie Discepole del Divin Maestro PIME Pontificio Istituto Missioni Estere Milano Premio Dedalo Minosse Progetto Jonathan Protezione Civile del Comune di Vicenza Radio Vicenza Radio Vigiova Rettoria di San Giuliano Ristretti Orizzonti Rotary Sezione di Valdagno Scuola iconografica Solov’ev, Padova e Maestri iconografi del Veneto Scuola primaria di Piazzola sul Brenta Seminario Vescovile Ser.T. ULSS 6 Vicenza Settimane musicali al Teatro Olimpico Società Biblica Britannica e Forestiera Società del Quartetto di Vicenza Soprintendenza per i Beni Storici, Artistici Etnoantropologici province di Vr, Vi e Ro Studio Tecnico Pirocca Giuseppe Studio Teologico S. Zeno Verona Sulla Via di Damasco Suore Maestre di S. Dorotea Figlie dei Sacri Cuori Teatro di Sabbia TerreNarranti Associazione culturale UCAI Unione Cattolica Artisti Italiani

Ufficio catechistico Diocesi di Verona Ufficio “Migrantes” Diocesi di Vicenza Ufficio Diocesano per la Pastorale Sociale e del Lavoro Ufficio per i Giovani Diocesi di Vicenza Ufficio per la Liturgia Diocesi di Vicenza Ufficio per la Pastorale della Salute Diocesi di Vicenza ULSS 4 Alto Vicentino ULSS 6 Vicenza Unità Pastorale Salvi-Trento Vicariato di Bassano del Grappa Vicariato di Dueville Vicariato di Montecchia di Crosara Vicariato di San Bonifacio Vicariato di Thiene, Parr. di Zugliano Villa Contarini - Fondazione Ghirardi

Le persone che hanno offerto le proprie competenze e gli “Amici del Festival Biblico”. Ci scusiamo se, involontariamente, abbiamo dimenticato qualcuno. 66

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Struttura organizzativa Festival Biblico 2013 Comitato organizzatore Presidenza Roberto Tommasi Ampelio Crema Coordinamento artistico Dario Vivian Coordinamento organizzativo Antonio Pigatto (direttore) Gabriele Maffina Lucio Rossetto Segreteria Marina Zanini Area Fund Raising e Sviluppo Guido Zovico (direttore) Roberta Rocelli Simona Tozzo Giovanni Costantini Comunicazione e Ufficio stampa locale Ampelio Crema collabora Giulia Salmaso Ufficio stampa nazionale Studio Esseci Coordinamento tecnico Iuri Pevere - Elis Web Nicola Gonella Fotografia FLUX Fototeam Grafica Joseph Rossi + Grapihc First Aid www.josephrossi.com

Enti Promotori Diocesi di Vicenza SocietĂ San Paolo Con la partecipazione di Progetto Culturale della CEI Famiglia Cristiana Diocesi di Verona Diocesi di Padova Con il patrocinio Pontificio Consiglio della Cultura Organizzazione e amministrazione Centro Culturale San Paolo Onlus

Contatti Segreteria organizzativa Centro Culturale San Paolo Onlus Viale Ferrarin, 30 36100 Vicenza tel. 0444.937499 segreteria@festivalbiblico.it Area Fund Raising e Sviluppo Guido Zovico cell. 345.77.253.66 afres@festivalbiblico.it Comunicazione e Ufficio stampa locale comunicazione@festivalbiblico.it Ufficio stampa nazionale Studio Esseci Sergio Campagnolo Stefania Bertelli tel. 049.663499 info@studioesseci.net www.studioesseci.net

Festival Biblico | Organizzazione e contatti

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Gianfranco Ravasi Presidente del Pontificio Consiglio della Cultura

Un padrino d’eccezione 2005: «In un tempo in cui l’uomo si sente nel deserto delle idee, senza fiaccole per camminare, trova spontaneamente nella Bibbia un testo da ascoltare, anche fosse solo per rifiutarlo. È un percorso facile questo del Festival, ci si stupisce quasi che non sia stato fatto prima». 2008: « Sono stato un po’ colui che ha fatto da ostetrico al Festival Biblico, di cui mi piacciono due aspetti: la scelta dei temi, che sono di ampio orizzonte e permettono di mostrare come la Bibbia abbia non solo un suo volto religioso proprio, ma anche la possibilità di intercettare il respiro universale dell’umanità; e, per secondo, mi piace la coralità dell’appuntamento vicentino, le sue sfaccettature».

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Festival Biblico | La testimonianza

2011: «Sono felicissimo di vedere che questo Festival, da piccolo germoglio, è diventato un albero forte, dalle tantissime ramificazioni. (…) È un modello ora pronto da esportare all’estero. Ho l’intenzione di farlo, magari partendo da quel lavoro a cui io tengo, chiamato “Il Cortile dei Gentili”, e che fa dialogare credenti e non credenti»


Indice Introduzione pagina 3 resentazione P pagina 11 La storia pagina 21 Gli effetti pagina 41 Gli attori pagina 56 Organizzazione e contatti pagina 66 La testimonianza pagina 68

Le foto della presente pubblicazione sono tratte dall’archivio del Festival Biblico. Gli scatti sono stati realizzati, negli anni, da: Alessandro Dalla Pozza, Antonio Cunico, Carlo Carollo, Elisa Di Rienzo, E-Magine, Enrico Mingardi, Federico Bevilacqua, Giovanni Bersaglio, Giovanni Quirici, Giuseppe Lubian, Giuseppe Santamaria, Loretta Doro, Marta Zorzan, Maurizio Morelli, Mauro Gamba, Mauro Sartori, Nadia Mattiuzzi, Nicola Gonella, Paolo Pegoraro, Paolo Zanasco, Pierangelo Baraldo, Piermattia Sartori, Renato Freddolini, Roberto Farinati, Sacha Catalano, Valeria Carrieri.

Pubblicazione a cura di Guido Zovico e Francesca Danda Grafica e impaginazione Andrea Xausa - Joseph Rossi Graphic First Aid Stampa Mediagraf Spa di Noventa Padovana (ottobre 2011) Nella versione elettronica i dati sono stati aggiornati nel mese di ottobre 2012. Š Edizioni Festival Biblico


JosephRossi.com

+ Un libro può far miracoli. Può regalare emozioni, ricordi, riflessioni, spunti, idee, pensieri, amicizie. Può far scoprire mondi sconosciuti, far viaggiare la fantasia e lo spirito, insegnarci a vivere e a crescere con gli altri, dare un senso alla nostra vita. Un libro può anche ispirare un film, un gioco, un incontro, una canzone, un pranzo, un viaggio. Insomma, un libro ci arricchisce. Se poi prendiamo il Libro dei Libri e lo facciamo diventare un festival, il risultato può essere sorprendente. E inatteso.

www.festivalbiblico.it


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