Viaggio in Burkina Faso di Sergio Pessolano

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Burkina Faso La sorpresa della Savana di : Sergio Pessolano

Marzo 2009


Chi e’ Sergio Pessolano H a iniziato ad occuparsi seriamente di fotografia a metà degli anni

‘70 quando ha iniziato a documentare le manifestazioni di quegli anni turbolenti. In seguito trova la sua specializzazione nella fotografia di viaggio ed etnografica. Il suo modo di fotografare è rigorosamente “realistico” perché crede nella bellezza e nella nobiltà delle piccole cose, che sfuggono spesso alla nostra attenzione, come uno sguardo o un gesto. Membro della TAU Visual, l'Associazione dei Fotografi Professionisti Italiani. Ha pubblicato tre libri e molti articoli. Menzione d’onore in Photojournalism dall’ International Color Awards. Nominee in Nature nella Photography Masters Cup. Menzione d’onore in People nella Photography Masters Cup.Vincitore del primo premio in Nature del Trierenberg Supercircuit 2007. sul suo sito www.sergiopessolano.it è possibile ammirare le bellissime immagini dei suoi numerosi viaggi : Benin - Bhutan - Burkina Faso - Cambogia - Camerun - Cina - Egitto Etiopia - Ghana - Giordania - Guatemala - India - Iran - Israele - Kenya - Laos - Mali - Messico - Myanmar - Nepal - Niger - Pakistan - Pamir Patagonia - Siria - Tanzania - Thailandia - Tibet - Togo - Vietnam Yemen - Zanzibar - Perù Pubblicazioni:

QUELLI DEL ’77 Edizioni "IL FOTOGRAMMA"

OBIETTIVO INDIA Edizioni "LA CAMERA VERDE"

FRAMMENTI DI UN MONDO Edizioni "LA CAMERA VERDE"



Dio mi rispetta quando lavoro. Mi ama quando canto." Rabindranath Tagore


Tempio Buddista a Pohyon


I

l festival ufficiale delle maschere in Burkina Faso si tiene a Pouni ogni due anni, nell’ultimo sabato di marzo. Tuttavia, circa nel medesimo periodo, vengono organizzati altri due importanti festivals in altrettanti villaggi. Il primo, suddiviso in due giornate, nel villaggio di Sancri (regione di Bobo), l’altro in un piccolo villaggio nei pressi di Pouni. Quest’ultimo riveste un carattere particolare, dato che le maschere sono fatte esclusivamente di foglie che coprono interamente le figure degli attori, conferendo loro un aspetto del tutto surreale Le date precise dei due festivals non “ufficiali” (ma altrettanto interessanti o addirittura più coinvolgenti di quello “ufficiale”) non sono mai certe ma, grazie ad una meticolosa organizzazione e ad informazioni raccolte di volta in volta, siamo riusciti ad assistere a tutti e tre. Maschera Bobo Bwa " Nwantantay " Rappresenta un pesce a volte il serpente

Maschera - Bobo Bwa Rappresenta una Farfalla o un’ Aquila

Burkina Faso


Maschera Bobo Bwa Rappresenta un Antilope o un Bufalo

Maschera Bobo Bwa Rappresenta un rapace notturno simile alla civetta

Burkina Faso


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rriviamo a Sancri di primo mattino per poter cogliere in tutti i suoi aspetti l’atmosfera che regna nel villaggio. Donne che preparano i pasti in grossi calderoni fumanti, bancarelle di cibo, gruppi di suonatori e danzatori, il pubblico che si prepara ad assistere allo spettacolo accalcandosi nei posti più disparati, addirittura su tetti di fango e paglia spesso al limite del crollo. Provo a scalarne uno, ma l’inquietante ondeggiare della struttura mi convince quasi subito a scendere, dato che l’ospedale più vicino è a circa due giorni di viaggio. Decido quindi di seguire, in questa prima giornata, la fase della corsa delle maschere verso il luogo della performance. E non me ne pento, visto che l’esperienza si rivela entusiasmante: le maschere corrono danzando e dimenandosi al suono di tamburi tra due ali di folla in delirio. Riesco, rischiando un po’ della mia incolumità, a piazzarmi in un’ottima posizione, tanto da venir contagiato dall’entusiasmo del pubblico e ad ottenere immagini di grande dinamismo.

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l secondo giorno, grazie ad un’abile contrattazione della nostra guida, riusciamo ad assicurarci dei posti a sedere in prima fila ai bordi del ristretto circolo dove avvengono le danze. Muoversi ora è praticamente impossibile, e anche alzare le braccia per fotografare risulta problematico. Inoltre il caldo è atroce e un paio di volte mi ritrovo addirittura sul punto di perdere i sensi. Tuttavia ne vale veramente la pena, perché lo spettacolo è assolutamente impagabile. Le maschere indossate, pesantissime e che rivestono completamente gli attori, raffigurano, nei copricapo e nella copertura del volto, vari animali selvatici. La musica delle percussioni è assordante e ipnotica e riuscirebbe a coinvolgere anche l’occidentale più smaliziato. Anche le maschere risentono della sovrumano impegno necessario alle spettacolari evoluzioni che regalano al pubblico. Infatti, ogni attore è assistito da un ragazzo a cui è affidato un caratteristico sgabello monopiede in legno dipinto, sul quale la maschera può brevemente sedersi per riposare.

Burkina Faso


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al giorno dopo proseguiamo verso Pouni e, dopo tre giorni di viaggio, ci troviamo nella regione di Houndé. Allestiamo il campo nei pressi del villaggio dove il giorno successivo verrà tenuta la festa delle maschere di foglie. L’atmosfera che si respira nel villaggio già poco dopo l’alba è quella delle grandi occasioni. Uomini, donne e bambini si raccolgono nei pressi della grande spianata dove le maschere cercheranno di dare il meglio di loro.

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Villaggo di Bani Torri-Minareto di una delle 7 moschee

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Arrivano alla spicciolata da tutte le direzioni, ognuna accompagnata da un gruppo di bambini

festanti. Nel frattempo, ai bordi della spianata, si dispongono i suonatori di tamburo e di xilofono che danno vita ad una musica dal ritmo sempre più frenetico. L’esibizione vera è propria delle maschere è preceduta da uno spettacolo di danzatori in costumi a dir poco fantasiosi, talvolta addirittura grotteschi. Finalmente iniziano le danze delle maschere di foglie ed osservare queste figure del tutto simili ad alberi che corrono e si dimenano, ci proietta in una dimensione decisamente surreale.

Villaggo di Tiebelè Donne Gourunsi intente a Dipingere una abitazione

Burkina Faso


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Villaggio di Bani nord del Burkina

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Marcoye Ragazza Peul

al giorno successivo arriviamo a Pouni per assistere al festival ufficiale, uno spettacolo che accoglie le esibizioni di maschere provenienti da numerosi villaggi di due grandi regioni: Pouni e Zamo. I gruppi etnici sono in maggioranza i Gurunsi, seguiti dai Peul, dai Bobo e dai Mossi. Lo spettacolo è organizzato in una grande spianata provvista di tribuna dall’ “Association des Amis de Masques” e nel 2006 il Rotary Club canadese e statunitense hanno donato 5 milioni di CFAs per la costruzione di un museo delle maschere. Inizia lo spettacolo, un villaggio alla volta. Molte maschere rappresentano animali selvatici: bufali, antilopi, coccodrilli e persino un gorilla. Esse mostrano in primo luogo il comportamento dell’animale, e poi il potere spirituale ad esso attribuito. Ad esempio, il gorilla reca della frutta non matura che rappresenta l’unione e il potere. .

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N ella tradizione Gurunsi, prima del matrimonio l’uomo deve dimostrare la sua condizione

finanziaria alla famiglia della futura sposa, portando in dono un grosso animale selvatico, come un bufalo, un’antilope o un coccodrillo. Ciò anche come garanzia del suo coraggio. Possiamo anche ammirare la maschera di un bufalo che reca sul capo un piccolo uccello: è la rappresentazione della forza in contrapposizione alla fragilità. Poi ci sono maschere con esili statue di donne impegnate nelle varie attività domestiche, atte a rappresentare cosa l’uomo desideri da sua moglie, ma anche come omaggio al duro lavoro della donna, considerata tra l’altro un essere misterioso per la sua capacità di generare esseri umani dal suo corpo. e. Se una maschera cade o si danneggia, l’attore che la indossa viene esiliato insieme a tutti i membri della sua famiglia, perché significa che gli spiriti sono in collera con lui: sempre meglio che in passato, quando il poveretto rischiava addirittura di essere ucciso.

Deserto del Gourma Giovani Nomadi Peul a cavallo

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esibizione di ogni maschera è accompagnata da un suonatore di tamburo, il quale segue L’

costantemente ogni spostamento dell’attore. Questo perché esiste una stretta connessione tra le movenze della maschera e il ritmo della musica, diverso per ogni animale rappresentato. Perché indossare una maschera? Per onorare gli spiriti o per assicurarsi fortuna ma anche rispetto da parte degli altri membri della comunità, dal momento che gli attori occupano un posto di tutto prestigio nella gerarchia del villaggio. Ogni attore indossa sempre e solo quel tipo di maschera e non cambia mai l’animale da essa rappresentato. Le maschere vengono inoltre utilizzate durante le iniziazioni, i funerali e le cerimonie di ringraziamento.

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Credo che l’unica vera ricchezza dell’uomo sia l’uomo stesso. Io cerco soltanto di preservarne una piccola parte di tutto il suo immenso patrimonio fatto di gesti, sguardi, attimo. Voglio che le mie fotografie si “comportino” così. La priorità va all’emozione; poi, subito dopo, viene il contenuto. Voglio che la gente senta come vivono le persone che appaiono nelle foto e, spero, possano riflettere sul perché del loro vivere.

Sergio Pessolano

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Clima : In Burkina Faso le temperature sono alte durante tutto il corso dell’anno, nei mesi tra maggio e ottobre si raggiunge inoltre un alto tasso di umidità. Nella capitale del Burkina a Ouagadougou le temperature medie oscillano tra 20 e 36 gradi centigradi con punte massime di 40 gradi raggiunte nei mesi di marzo e aprile.

Info Utili : Documenti di Viaggio: Per l’ingresso in Burkina Faso è necessario essere in possesso del passaporto con validità di almeno 6 mesi dalla data di partenza. É inoltre richiesto il visto d’ingresso. Occorre essere in possesso di certificato di vaccinazione contro la febbre gialla.tessera.

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Giorno 1 - Italia - Ouagadougou Partenza con volo di linea arrivo in tarda serata,trasferimento, pernottamento in hotel.

Giorno 8 - Mopti - Fiume Niger - Kouakourou Partenza al mattino in pinasse per il fiume Niger giungiamo a Kouakourou in occasione del suo mercato fluviale. Campo

Giorno 2 - Ouagadougou - Bani - Dori Partenza al mattino per il Nord stop a Bani per visitare le sue 7 moscee in terra . Arrivo a Dori sistemazione in Hotel

Giorno 9 - Kouakourou - Djenne Partenza per il delta interno arrivo a Djenne visita delle madrasse e della città costruita tutta in terra cruda. . Sistemazione in Hotel

Giorno 3 - Dori – Mercato di Marcoye – Deserto del Gurma Visita del Mercato di Markoye, animato sopratutto dai Peul e dai Tuareg, numerosi sono i commercianti di tessuti anche Haussa provenienti dal vicino Niger. Partenza per il deserto del Gurma. Posa del Campo . Cena e pernottamento.

Gruppo Minimo 4 persone da 2.450 € Supplemento Singola - 350 € Supplemento Alta Stagione 250 € Partenze 2009 11-apr / 11-lug / 17-ott / 7-nov / 12-dic / 26-dic

Giorno 4 - Hombori Partenza per Hombori visita della bellissima area assistiamo al mercato settimanale dei Tuereg . Notte in Guest House.

Giorno 11 - Bobo Dioulasso Partenza per Bobo Dioulasso visita della città dalla bellissima architettura coloniale. notte in hotel

Giorno 5 - Ghizo & Kennedy Island – Solomons Arrivo nelle isole Solomons, e la nostra prima isola sarà la pittoresca Ghizo e osservare il relitto di una nave da carico giapponese affondata durante la seconda guerra mondiale.

Giorni 12°&13° - Paese Lobi Continua la visita del paese lobi popolo fiero ed animista che pratica una forma sociale anarchica.notti in hotel e campo.

Giorni 5°& 6° - Paese Dogon Giorni dedicati alla visita del Paese Dogon e della sua falesia i Dogon vivono nelle loro tradizioni anchestrali arroccati tra la falesia e il deserto sabbioso del Seno Gondo. Questo è uno dei momenti forti di questo viaggio. notti in Hotel. Giorno 7 - Mopti Lasciamo il Paese Dogon per giungere a Mopti la “Venezia del Mali” qui si incontrano numerose imbarcazioni coloratissime provenienti dalle piu disparate regioni del Mali. Notte in Hotel.

Giorno 1 - Italia - Ouagadougou Partenza con volo di linea arrivo in tarda serata,trasferimento, in Hotel Giorno 2 - il Paese Gourounsi Partenza per i villaggi dell’Etnia Gourounsi, questo popolo costruische capanne in fango che poi devora con coloratissimi disegni astratti. Rientro a Ouagadou notte in Hotel Giorno 3 - Ouagadougou – Paese Gourmanche - Pama La mattina visita di Ouagadougou e partenza attraversiamo il Sahel. Passaggio per il Paese Gourmanche, Arrivo a Pama sistemazione al lodge. cena e pernottamento in Hotel. Giorno 4 - Pama – Paese Somba - Natitingou Intera giornata dedicata alla visita del territorio dei Somba, un’etnia ancora oggi in gran parte animista. I Somba costruiscono case monofamiliari spesso arroccate sulle scoscese pendici dei monti dell’Atakora . Arrivo a Nantitingou, cena e pernottamento in hotel. Giorno 5 - Natitingou – Paese Taneka - Dassa Giornata dedicata alla visita e conoscenza dell’etnia dei Taneka. arrivo a Dassa cena e pernottamento in hotel.

1.850 € Minimo 4 persone € Supp. A. S. 250 € Partenze 2009 18-apr / 16-mag 7 6-giu 7 / 25-lug / 1-ago / 10-ott / 7-nov / 5-dic / 26-dic

Giorno 10 - Djenne - San - Koutiala Visita del mercato di Djenne che si svolge sotto la grande moschea alta 45 metri e piu grande costruzione in terra del mondo. partenza arrivo Koutiala Hotel

Giorno 6 -Dassa – Abomey – Area Vudù – Grand Popo visita del palazzo di Abomey, antica capitale del regno del Dahomey. Partenza in direzione dell’Oceano Atlantico attraversando la regione di origine della religione Vudù. numerosi sono i tempietti che si possono incontrare intorno alla regione di Lokossa. Arrivo a Grand Popo sull’ Oceano che bagna il Golfo di Guinea. sistemazione in hotel cena e pernottamento in hotel.

Giorno 14 - Paese Gourinsi Partenza per i villaggi dell’Etnia Gourounsi, questo popolo costruische capanne in fango che poi devora con coloratissimi disegni astratti. Sistemazione al Campo Giorno 15 - Bobo Dioulasso - Volo Partenza per la capitale visita della città camere in Day Use partenza in volo in serata Giorno 16 - Volo - Italia Arrivo in Italia

Giorno 7 - Grand Popo - Ouidah – Ganvie – Cotonou La mattina presto ci possiamo svegliare per osservare l’opera dei pescatori che portano a riva le reti cariche di pesci mentre a largo le colorate piroghe rientrano e vengono portate in secca, partenza per Ouidah, porto di scambio per la tratta degli schiavi, da qui centinaia di migliaia di esseri umani furono imbarcati come bestiame per essere venduti nelle ricche colonie delle Antille o del brasile, in memoria di questi “dispersi della storia” è stato eretto il monumento della “porta del non ritorno” poco rimane della cittadina portoghese che vi sorgeva se non qualche casa e la residenza del Vicerè reso celebre dal romanzo di Chatwhin messo in film da Herzog. Partenza per la visita dei villaggi lacustri le cui case sono costruite sulle palafitte: il più famoso è Ganviè situata al centro del lago Nokwè. Le case sono costruite sopra delle piattaforme a diversi metri dal pelo dell’acqua sostenute da pali di legno duro (in genere il Tek). Partenza per Cotonou capitale del Benin . Cena libera e pernottamento in Hotel. Giorno 8 - Cotonou – Porto Novo - Aeroporto Partenza cerso la regione alla frontiera con la Nigeria arrivo a Porto Novo. Rientro a Cotonou e tempo a disposizione per il Relax o per la visita di questa caotica cittadina dove sfrecciano i tipici “mototaxi” , si può qui visitare il più grande mercato di tutta l’Africa occidentale dove spiccano i prodotti agricoli e l’immancabile “marche des fetiches”. Cena libera in serata trasferimento in Aeroporto volo . Giorno 9 - Volo - Italia Volo internazionale. Arrivo.


Aprile 2009 : Mongolia


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