Viaggio in Costa d'Avorio

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ORizzonti acconti di viaggiatori

Costa d’Avorio

Prima che la notte svanisca gli spiriti tornano a danzare di : Bruno Bocchi

www.azalai.info

Novembre 2008


Prologo:

Mi trovo a Soweto più, precisamente alla “Regina Mundi Church” ed osservo un gruppo di uomini che compilano il registro delle visite: il Paese di provenienza è la Costa d’Avorio. Incuriosito, chiedo loro se la guerra è finita, se la situazione politica si è normalizzata e se è possibile visitare il Paese. “Certamente! Ora non c’è alcun problema, il potere è suddiviso equamente fra Nord e Sud”......

7 mesi dopo:

Sto costeggiando il Parco del Barco, definito il “Paradiso”, circa 3000 ettari di foresta a un passo da Abidjan, la metropoli della Costa d’Avorio, ovvero “l’Inferno”, la grande città con le sue tentacolari attrazioni, i grattacieli che svettano, gli alberghi, la vita lussuosa. In mezzo sta il Purgatorio, dove centinaia di persone immerse, fino alle ginocchia, nelle acque del fiume lavano i panni dei cittadini, li stendono ad asciugare, li piegano e li consegnano anche a domicilio con modico supplemento di 300 cefa (il prezzo di una coca cola). Non ci sono scontrini, targhette o ricevute ma, tranquilli, nulla va perso e la consegna, senza errori, è assicurata! Non chiedete come, è così e basta, … la rinomata abilità africana e i tanti misteri di questa terra! Questi uomini se ne stanno a metà strada, non sono più degni di vivere nella foresta da quando,..


Sassandra - il Porto

...ammaliati dal lusso della città, decisero di lasciarla e sono troppo poveri per entrare nel giro “giusto”; così, immersi nell’acqua, lavano per racimolare i soldi e tirare avanti. Abidjan è la grande metropoli cosmopolita, crogiuolo di lingue e costumi, e capolinea della ferrovia che parte da Ouagadougou; qui si riversano tutte le popolazioni del Sahel e convivono Ivoriani, Ghanesi, popolazioni del Mali, del Burkina, Benin. Nel 1983 cedette il ruolo di capitale politica a Yamoussoukro, situata all’interno del Paese. In mezzo alla foresta, la città non è un luogo strategico, ma ha il pregio di aver dato i natali al Presidente. In questa città si può ammirare la basilica di “Nostra Signora della Pace”, a somiglianza della San Pietro romana, un colosso cresciuto troppo nel vuoto di una spianata… Chissà a cosa servirà? Sicuramente a farsi vedere! E a confermare le contraddizioni di questo paese!


Il litorale è pescoso: tonni, marlin, barracuda, squali non sfuggono all’abilitĂ dei pescatori Krou e dei marinai Ghanesi, chi con le barche colorate e attrezzate, chi su semplici piroghe, scavate nei tronchi di iroko, nessuno torna mai con le reti vuote......


Così, lasciata la monumentale cattedrale nel “nulla” corro verso la costa, dove l’oceano lambisce con immense onde la Grand Bassam, prima capitale ivoriana dal 1893 al 1899, adagiata sull’Atlantico presso l’estuario del Comoè e in mezzo a un dedalo lagunare. La vecchia città conserva lo “charme” di un fastoso passato, dove i ruderi delle belle abitazioni coloniali appaiono come fantasmi nella bruma che si condensa lungo le vie. Seguendo la costa giungo a Sassandra, antico porto fondato alla foce del fiume Sao e poi a San Pedro, creata sull’omonimo fiume dai navigatori Pedro de Escobar e Joao de Santarem. Furono loro, i Portoghesi, i primi a raggiungere queste coste cercando di arrivare fino all’estremità sud dell’Africa. Ma i venti contrari impedirono l’avanzata e ci vollero ancora molti anni prima che si realizzasse il sogno di circumnavigare il capo di Buona Speranza. Il litorale è pescoso: tonni, marlin, barracuda, squali non sfuggono all’abilità dei pescatori Krou e dei marinai Ghanesi, chi con le barche colorate e attrezzate, chi su semplici piroghe, scavate nei tronchi di iroko, nessuno torna mai con le reti vuote. .

Yamoussokro - La cattedrale

Sassandra - Le spiagge

Abidjan - Foresta di Bancò

San Pedro - Porto di pesca


Le Piste dell’Ovest

A Man, detta anche la città delle 18 montagne, con vette che superano i mille metri e lunghi pendii fioriti, vivono i Dan-Yocouba, appartenenti al ceppo Mandè: gli uomini pantera, custodi di arcaiche tradizioni come quelle dei ponti di liane, dalla misteriosa realizzazione. Grazie alla saggezza della cultura animista e al rispetto che nutrono nei confronti della natura, hanno il compito di garantire l’ordine e la pace nei villaggi. Man - Ragazze che danzano il “ballo del raccolto”


A Man, detta anche la cittĂ delle 18 montagne, con vette che superano i mille metri e lunghi pendii fioriti, vivono i Dan-Yocouba,


bisogna seguire la musica, le sfrenate percussioni, le melodiche arpe, le chiassose calabasse ed invocarle… e allora via a cercare “gli spiriti della foresta”….


La guida mi confida che il bosco sacro ha donato ai membri della setta di Gor il potere di diventare invisibili e di trasformarsi negli agili felini. Il “Bosco Sacro”, la “Foresta Vergine” sono dimensioni appartenenti al “Regno delle Maschere”, bisogna seguire la musica, le sfrenate percussioni, le melodiche arpe, le chiassose calabasse e invocarle… e allora via a cercare “gli spiriti della foresta”…. “Avançons sur la Route de la Paix” dove il cartello con il mitra lascia il posto “all’identità ivoriana” e poi ancora su, fino al paese dei Senufo a Niofoin. Man - Cartello “pacifista”

Venditrice di Lumache

Foresta montrana di Man Regione di Taï - Sepoltura - “Creativa“”

Man - ponte di liane

Ponte nella Jungla


Touba - donne Dan Yakouba

Nel villaggio c’è la casa dello spirito dove vengono custoditi numerosi oggetti: vasi di terracotta, colmi di linfa , erbe, acqua, figure in legno, utili per stabilire il contatto con il mondo spirituale. La casa è chiamata kargbee ed è ornata da piccole macchie che ricordano il piumaggio delle galline faraone, mentre le pareti sono decorate con rilievi di animali, il camaleonte al primo posto seguito dal serpente, e degli antenati che rappresentano la fertilità. E’ l’imbrunire quando nella piazza un giovane iniziato poro conduce tre maschere acrobate nufori. Due sono note come le “pantere dei poro” mentre una tutta nera con piumaggio rappresenta la “donna”. Touba - La “bella del villaggio”

Touba - Maschera “Grand Soeur”

Touba - Maschera trampoliere



Ci sono maschere che danzano in coppia, come quelle per la fertilità della terra e la fecondità degli uomini, perché tutto nasce dall’unione tra il principio maschile (sole, fuoco) e quello femminile (terra, acqua) e maschere che distruggono … ognuna con una storia, una leggenda .…….


I costumi sono color marrone e maculati, confezionati con stoffe rituali, tinte con il fango ed escogitate per spaventare le donne e i bambini presenti nella folla, che normalmente vengono esclusi dai riti. Ai bordi dello sterrato i suonatori della banda boloye suonano “zucche-arpa” ad una sola corda chiamate bolongo, pizzicando la corda e tamburellando su un lato dello strumento. Con gli anelli di metallo danno il ritmo ad altri due musicanti che fanno crepitare le zucche-sonaglio. Le maschere catturano l’attenzione del pubblico con le loro giravolte, i balzi, i salti mortali, le acrobazie, alla fine ritornano nella foresta, seguiti da un boato di ammirazione e stupore. Maschere buone, maschere giocose, maschere di guerra, per i funerali, i raccolti, per la pace, maschere terrificanti, che vogliono sangue… Ci sono maschere che danzano in coppia, come quelle per la fertilità della terra e la fecondità degli uomini, perché tutto nasce dall’unione tra il principio maschile (sole, fuoco) e quello femminile (terra, acqua) e maschere che distruggono … ognuna con una storia, una leggenda .…

Abengourou - Maschera Agni


Molti anni fa una regina di nome Abla Pokou, con al seguito il suo popolo, dovette scappare perché incalzata dal popolo Ashanti. Arrivò al fiume Comoè e, non trovando barche per attraversarlo, decise di offrire in sacrificio al fiume l’unico figlio, dopo averlo ricoperto con tutto l’oro che possedeva. Allora un grosso albero si curvò fino a lambire la sponda opposta e tutti poterono attraversare il fiume. Quando gli Ashanti arrivarono l’albero si era già raddrizzato e non poterono raggiungere l’altra sponda. La regina chiamò la nuova terra Bouli che vuol dire “il bambino è morto” e gli abitanti presero il nome di Baoulé. In questo regno sono numerose le sacerdotesse, il cammino iniziatico è lungo e si impiegano anni per diventare una sacerdotessa importante. E’ notte. Entro nel loro sacrario: statue votive, immagini, vasi, erbe, oggetti vari. La tradizione vuole le sacerdotesse vestite di bianco, con il corpo cosparso di caolino o gesso per indicare lo stato di purezza. Parte la musica e loro escono danzando. Gesti antichi, propiziatori, che evocano gli antenati … a poco a poco prende uno stordimento, una liberazione dello spirito… e la notte porta tutto con sé, mentre la pioggia scende purificando.

Abengourou - Maschera Agni

Abengourou - Sacerdotesse animiste


La tradizione vuole le sacerdotesse vestite di bianco, con il corpo cosparso di caolino o gesso per indicare lo stato di purezza. .‌‌.


Si vedono neonati allacciati alle reni delle madri chepartecipano, prima ancora di camminare, ai movimenti della danza… e così assorbono il ritmo. .…….


Abengourou - Sacerdotessa

Alla mattina, grazie agli effetti benefici della pioggia, tutto è più brillante, anche la strada sembra ancora più bella, ripulita dalla solita polvere. Supero un taxi-brousse stracarico, sento il solito colpo di fischietto che invita ad accostare per le formalità di controllo dei militari: documenti, cosa avete, da dove venite, dove andate… poi si riparte fino al prossimo controllo.. e la strada si riapre davanti a me, come una lunga ferita rossa, e si snoda, piena di buche e imprevisti, arginata da villaggi, viandanti, mercati, bambini che corrono e salutano. Paese Senoufo - Villaggio di Nionfoin

Sembra tutto una danza continua. Perché ogni cosa danza, e gli uomini, dalla nascita alla morte, danzano. Le danze scandiscono i momenti più importanti, ogni rito e cerimonia si esprime attraverso la liberazione delle energie del corpo. Si vedono neonati allacciati alle reni delle madri che partecipano, prima ancora di camminare, ai movimenti della danza… e così assorbono il ritmo.

Baobab sacro


Questi ultimi non portano l’indotto che i primi vogliono: alberghi, comodità, servizi, feste a pagamento, fotografie esotiche, spiagge, mare, cartoline, souvenir, magliette con la scritta “Le Tourisme in Còte d’Ivoire c’est reparti!”


Paese Senoufo - Danza del Porò

Paese Senoufo - Danza del Porò

E’ il Capo villaggio che ci invita a rimanere e ad assistere alla loro festa. Oggi ci saranno musiche, canti, balli e usciranno dalla foresta anche le maschere. La guida mi dice che una è potentissima e scruta, emettendo, tramite l’iniziato, verdetti, mentre un’altra uscirà solamente questa notte e potrò chiederle quello che vorrò… mentre i tamburi suoneranno alla luce del fuoco… Si! Forse dopo anni di guerra sembra che qualcosa si stia muovendo in senso positivo, la gente spera nella ripresa del turismo, io nella visita di semplici viaggiatori. Questi ultimi non portano l’indotto che i primi vogliono: alberghi, comodità, servizi, feste a pagamento, fotografie esotiche, spiagge, mare, cartoline, souvenir, magliette con la scritta “Le Tourisme in Còte d’Ivoire c’est reparti!” Mi sono mosso in punta dei piedi, osservando, assaporando le sensazioni che man mano ho provato, e sono state tante. Questo racconto è in presa diretta, così mi hanno detto, e se può servire a consegnare un messaggio capace di grattare la superficie dell’ascolto e scendere in profondità, allora venire qui sarà servito due volte.

Bruno Bocchi Touba - Maschera Yakouba


Etnie

Voltaici Akan Krou

Sud Mandè Lagunari

Nord Mandè Senoufo

Rilievi e strade

Due proposte una “Avventura” con la scoperta anche della Guinea, un altra più incentrata sulle caratteristiche antropologiche e tutto in Hotel . Due viaggi un unica emozione.

Vegetazione

Vegetazione Foresta Pluviale Foresta a Galleria Foresta Secondaria Foresta Deciua Savana Arbustiva Vegetazione lagunare


Mali Tra falesia fiume e montagne 14 giorni 12 notti Giorno 1 - Italia / Bamako Partenza, arrivo,trasferimento, notte in Hotel Giorno 2 - Bamako – Monti Mandingo – Miniere D’Oro Al mattino partenza per i monti mandingo, qui incontrimo le miniere d’oro, passaggio della frontiera. Pensione completa. Giorno 3 - Siguiri – Cascate di Tikisso - Labé Partenza per il Sud Ovest visita delle bellissime cascate di Tikisso, si entra nel Futa Djalon. Notte a Labè PC Giorno 4 - Labe – Le cascate di Saala Giornata in 4x4 dedicata alle bellissima area dei saala riento a Labé in serata, notte in Hotel. PC

Guida parlante italiano

Quota ind. min. 8 pax 3.050 € Supp. A. S. 250 € - Supp. Sin. - 350 € Partenze 2008 23 Dic Partenze 2009 6-gen / 3-feb 7 / 3-mar / 7-apr / 5-mag / 4-ago / 8-set / 20-ott 7 / 15-dic

Giorni 5°& 6° - Il Fouta Djallon 2 giorni di Trekking e Fuoristrada per scoprire le meraviglie naturali della zona di Doucky: le particolari e imponenti conformazioni rocciose, le falesie a strapiombo che si risaliranno con l’aiuto delle scale di bambù come quotidianamente fanno gli abitanti della valle. Notti al campo. PC Giorno 7 - Il Fouta Djallon - Labé Fine delle nostre peregrinazioni nelle verdi montagne del Fouta Djiallon non senza assistere alla magnifica cascata di Ditinn un velo d’acqua che precipita da più di 100 metri infrangendosi in mille “briciole d’acqua”. Notte in Hotel PC. Giorno 8 - Labé – Dame du Mali Partenze per la “Dame du Mali”. Le maestose proporzioni di questa scultura naturale e l'incomparabile panorama che si offrono agli escursionisti valgono sicuramente il viaggio, rientro a Labè notte in Hotel. PC

Giorno 9 - Fouta Djallon – Verso la regione forestale Lungo il bellissimo e verdeggiante paesaggio delle colline verdi della Guinea giungiamo a Farana posa del Campo.PC Giorno 10 - La Guinea Forestale i Baga ( Nimba Baga) Partenza verso la Guinea forestale. Il paesaggio muta notevolmente. Le strade diventano un sentiero che cerca di sopravvivere alla foresta pronta a inghiottirlo. Campo P.C. Giorno 11 - Nzerekore – Costa d’Avorio - Man Partenza per la frontiera con il Costa d’Avorio. Giungiamo nella regione montagnosa di Man. Notte in hotel. PC Giorno 12 - Il Paese Yakouba Qui assistiamo alla danza della maschera trampoliere veramente suggestiva un danzatore sui trampoli in mezzo al tripudio del villaggio. Notte in hotel. PC Giorno 13 - Il Paese Senoufo giungiamo nel paese Senoufo qui attraversiamo i villaggi dei coltivatori di Manioca( il clima lo permette) puntellato nel paesaggio di campi e villaggi possiamo trovare frequentemente le Foreste Sacre notte al campo . PC Giorno 14 - Il Paese Senoufo giungiamo nel paese Senoufo qui attraversiamo i villaggi dei coltiva Giorno 15 - Sikasso - Bamako - Volo Rientro a Bamako. con camere in Day Use, pranzo libero. cena e transfer in aeroporto per l’imbarco del volo di rientro Giorno 16 - Italia Volo internazionale in coincidenza per l’Italia. Arrivo.

Mali Dogon fiume niger e Timbuctu’12 Giorni 10 notti Giorno 1 - Italia - Abidjan Partenza, arrivo,trasferimento, notte in Hotel Giorno 2 - Abidjan – Reame Indenié - Abengourou Al mattino presto partenza verso nord est per il paese Agny. Attrvarsiamo villaggi poco battuti dal turismo. Lungo la strada ci fermiamo a Aniuassué per visitare il Santuario-scuola delle féticheuses ( sacerdotesse animiste) Komian notte in hotel. Pensione completa. Giorno 3 - Abengourou-Yamoussoukro Partenza per la capitale visita della “San Pietro Africana” , dei palazzi e dei coccodrilli sacri. Notte in hotel. PC Giorno 4 - Paese Baulè – Paese Senoufo - Korhogo Partenza per il Nord assistiamo alla danza dell amaschera Golì dei Baulè arrivo a Korohgo cena in ristorante e Notte all’hotel “. PC

Quota ind. min. 4 pax

Giorno 5 - il Paese Senoufo

2.280 € Visita dei Villaggi Senoufo Assistiamo alla danza Boloye al

Supp. A. S. 250 € - Supp. Sin. - 350 € Partenze 2008 27-dic Partenze 2009 17-gen / 7-feb / 7-mar / 28-mar / 11-apr / 16-mag / 6-giu / 4-lug / 1-ago / 22-ago / 19-set / 7-nov / 5-dic / 26-dic

villaggio di Natiokobadara. Spettacolari sono le evoluzioni degli “Uomini Pantera” che piroettano al ritmo dei tamburi e dei Balafont ( xilofoni) . Rientro a Korohgo cena al ristorante. notte in hotel PC Giorno 6 - Korhogo – Paese Senoufo - Odjenne Al mattino, visita di Nianfoin e delle sue spettacolari “Cases des Fetiches” dove tuttora vengono conservate i feticci di questo bellissimo villaggio, Stop a Boundiali per vedere alla danza N’goro, famosissima in tutto il mondo per le fanciulle che danzano a seno nudo Notta in Hotel a Odjenne PC

Giorno - 7 Il Paese Yakouba Qui assistiamo alla danza della maschera trampoliere veramente suggestiva un danzatore sui trampoli in mezzo al tripudio del villaggio. Notte in hotel. PC Giorno 8 - Paese Dan – La Foresta del paese Betè Danza del raccolto Dan. Entriamo nella regione della foresta. Arrivo a Subré visita delle cascate del fiume Nawa. PC Giorno 9 - Sassandra - La Costa Visita della costa con i porti di pesca tradizionale. Notte in lodge lungo la spiaggia. PC Giorno 10 - Sassandra - Grand Lahou Al Mattino partenza. Per l’est lungo la strada costiera visita dell’Isola degli Scimpanzè bellissima area nelal foresta. Arrivo a Grand Lahou . Notte in Hotel. PC Giorno 11 - Grand Lahou – Tiagba - Abidjan Visita dell’Isola di Tiagba un villaggio di pescatori costruito su palafitte continuazione per Abidjan Arrivo. Notte in Hotel. PC Giorno 12 - Abidjan - Grand Bassam - Volo Partenza per l’antica capitale di Grand Bassam.dove troviamo le camere in Day Use. Visita della vecchia capitale del XIX° secolo che con le sue costruzioni coloniali ricorda il passato coloniale, Pranzo in riva al Mare, In serata Transfert all’aeroporto, notte in volo . Giorno 13 - Italia Volo internazionale in coincidenza per l’Italia. Arrivo.


Chi è Bruno Bocchi...

Milanese di origine, Bellagino di adozione..A cinque anni girava l’Europa con i suoi genitori, quando si spedivano ancora i bauli, così ha finito per interessarsi alla storia e geografia, con particolare riguardo alle imprese degli esploratori italiani, nonché di civiltà scomparse, usi e costumi di minoranze etniche e naturalismo, dedicando la maggior parte del suo tempo libero allo studio ed approfondimento di tali materie coniugandole con ricerche dirette sul campo. Per la passione dei vecchi libri di viaggio, che porta con sé, viene definito “un romantico viaggiatore”. Vanta al suo attivo numerosi viaggi ed esplorazioni in diversi Paesi: Dalle Ande alle fredde steppe della Mongolia, dall’Artico ed Antartico alla lussureggiante India, dal Medio Oriente all’Oceania, dal desolato Labrador all’immensa Africa dove trova sempre una motivazione per ritornarci. Inoltre ha effettuato via terra queste attraversate:

Da X’ian a Samarcanda (via della seta) – Da Khartoum al Cairo (attraversando il Lago Nasser, il Gran Mare di Sabbia ed il Deserto Bianco) – Da Khartoum a Gibuti (attraversando la Dancalia) – Da Addis Abeba a Nairobi (ridiscesa del fiume Omo e navigazione da nord a sud del lago Turkana) – Da Nairobi al Lago Edward o Idi Amin – Attraversato tutta la PapuaN.G. fino a Jaiapura (Irian Jaya) poi fra i Dani e a sud fra gli Asmat Da Milano a Niamey (Niger), via Mediterraneo – Tunisia - Algeria con due fuoristrada Da Douala (Cameroun) fino al confine con il Congo, nella foresta equatoriale, con i Pigmei Baka Spedizione in Labrador con due fuoristrada Km.12.000 Trans Taiga e Trans Labrador, con il patrocinio della Società Geografica Italiana Prima spedizione in Sudan dai Nuba dopo il conflitto bellico Vanta al suo attivo numerosi viaggi ed esplorazioni in diversi Paesi: Messico, Guatemala, Cile, Isola di Pasqua, Peru, Bolivia, Argentina, Antartide, Canada, Marocco, Mauritania, Algeria, Tunisia, Egitto, Sudan, Etiopia, Eritrea, Gibuti, Burkina Faso, Costa d’Avorio, Ghana, Togo, Benin, Senegal, Gambia, Guinea, Niger, Cameroun, Angola, Gabon, Mali, Kenia, Tanzania, Ruanda, Congo Rep. Dem., Zambia, Zimbabwe, Namibia, Sud Africa, Leshoto, Madagascar, Giordania, Siria, Iran, Oman, Russia, Terre di Francesco Giuseppe, Armenia, Uzbekistan, Kirghisistan, Cina, Corea del Nord, Mongolia, Nepal, India, Bangladesh, Maldive, Cambogia, Papua Nuova Guinea, Irian Yaja……


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