La Rotta Storica il Tigray e la Dancalia 16 giorni / 14 notti

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ETIOPIA La Rotta Storica il Tigray e la Dancalia 16 giorni / 14 notti Viaggio unico e completo che vi porterà a scoprire i fantastici monumenti dell’Etiopia storica dei grandi imperi che si sono succeduti nei secoli, dal Lago Tana e le sue isole sacre a Gondar con i Castelli, Lalibela con le chiese scolpite nella roccia, e poi la natura con le imponenti cascate di Tisisat sul Nilo Azzurro, i monti del Simien e la Dancalia con i suoi suggestivi paesaggi colorati.

Punti Forti • Le Cascate del Nilo Azzurro • Il Lago Tana e le sue chiese • Gondar, i suoi castelli e le sue chiese • Lalibela e le sue chiese rupestri • La suggestiva Dancalia • Il Tigray i suoi paesaggi e le sue chiese “acrobatiche”

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ITINERARIO GIORNO 1 Volo - Addis Abeba Imbarco in Italia alle prime ore del mattino e pernottamento in volo. Arrivo e trasferimento in Hotel. Visita della città di Addis Abeba. posta a 2.400 si altitudine letteralmente il suo nome significa “Il nuovo Fiore” divenne la nuova capitale voluta dal Negus (imperatore) Menelik II il quale nel 1887 la ampliò. In poco più di cento anni il piccolo villaggio che era agli inizi è divenuta una città di oltre un milione di abitanti, notevoli sono i suoi monumenti e nel museo di etnografia si può vedere il fossile di “Lucy” il primo Australopiteco del genere Afarensis , il cui ritrovamento nel 1974 nella valle dell’Awash, ha rivoluzionato le teorie sull’origine dell’uomo. Nel pomeriggio visita delle montagne che sovrastano la capitale e che offrono un panorama indimenticabile, pranzo e cena liberi, pernottamento in hotel.

GIORNO 3 Debre Markos – Tisisat - Bahir Dar Al Mattino partenza la strada costeggia la valle del Nilo Azzurro offrendo stupendi panorami. Stop per vedere il panorama del lago vulcanico Zengena.

Un breve trekking ci permette ci porta alla visita delle cascate di Tisisat. Formate dal Nilo Azzurro, che gli etiopi chiamano Abbai, per maestosità e portata d’acqua sono seconde solo alle Victoria Falls; l’acqua precipita per decine di metri polverizzandosi in una nebbiolina che si diffonde tutt’attorno dando origine ad un ambiente surreale. Arrivo a Bahir Dar sistemazione in Hotel. Pensione completa GIORNO 4 Il Lago Tana Giornata dedicata alla navigazione e alla visita del Lago Tana e delle innumerevoli isole. Posto a 1.860 metri sul livello del mare, il lago è stato da sempre luogo religioso di grande importanza e, nei monasteri delle sue isole, come l’Isola Dek, sono conservati i più importanti manoscritti religiosi. Il lago è frequentato da pescatori di etnia Uoito.. P.C.

GIORNO 2 Addis - Debre Libanos - Debre Markos Al mattino partenza per il nord ovest del Paese con le vetture 4x4. Lungo il tragitto visita del Monastero di Debre Libanos, uno dei luoghi più sacri dell’Etiopia e che fu teatro di uno dei piu sanguinosi eccidi della colonizzazione italiana. L’arrivo Debre Markos è previsto nel pomeriggi. Pernottamento in hotel, pensione completa.

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Bahir Dar – Gondar Al Mattino e partenza per Gondar. Attraversiamo un bellissimo paesaggio rurale che termina nei monti su cui sorge Gondar.

I Monti del Simien In mattinata presto partenza per il nord, lungo la strada che porta all’Eritrea, e quindi al porto di Massua. Una deviazione dal percorso principale ci porta nell’universo caotico dei Monti Del Simien. Un susseguirsi di Guglie, picchi, canyons, gole e crepacci, montagne a corno e a becco d’aquila, sui picchi e sugli altopiani che si stendono tra i 3.000 e i 4.000 metri. Questo paesaggio è costellato da una vegetazione “Afro –Alpina” assolutamente unica con delle piante endemiche che non si ritrovano in altre parti del mondo. Inoltre troveremo una fauna

Arrivo e visita dell’antica capitale dell’impero dell’Etiopia. Incastonata in una bellissima cornice di montagne che la sovrastano, la “Camelot” africana deve il suo curioso soprannome agli innumerevoli castelli fatti costruire intorno al XVII° secolo dall’ Imperatore Fasilàdas da cui prende il nome uno dei più imponenti palazzi della città, ma Gondar è stato ed è ancora oggi un centro religioso di primissima importanza, e innumerevoli e bellissime sono le sue chiese, come quella di Debrà Berhan..

particolare e unica, ad esempio gli stambecchi, rimasti isolati dall’epoca dell’ultima glaciazione, il babbuino Gelada dal folto pelo e dalla dieta unicamente erbivora; altro animale caratteristico è il Lupo del Simien, probabilmente il progenitore di tutti i cani africani. Il Simien riflette bene la leggenda popolare sull’origine dell’Etiopia: “Dio creò il mondo e alla fine gli rimase nelle mani moltissime rocce che non sapeva dove depositare, stanco di cercare trovò un luogo piacevole tra due mari ( il Mar Rosso e l’Oceano Indiano) per sedersi e riposare, così vi lascio cadere tutti i massi e le rocce che gli rimanevano. Destatosi dal suo riposo, non volle di nuovo riprendere la faticosa opera e così lasciò tutto li. Così, secondo la leggenda, nacque l’acrocoro Etiopico!” La suggestione del luogo esprime bene questa leggenda. Questa giornata è un tuffo in una natura nella sua massima espressione. Proseguimento per il Nord attraverso bellissimi e suggestivi paesaggi. Lungo la strada non sono rari gli incontri con la popolazione che vive in questi impervi altopiani. Contrariamente ad altre

Gondar è stata a lungo capitale dell’impero Etiope, questo ha lasciato moltissime tracce; questa giornata è dedicata alla scoperta del vecchio monastero di Qusquam e del vecchio villaggio degli Etiopici-ebrei (i Falascia). Tra i secoli XVI° e il XVIII° Gondar era, oltre che la capitale anche un centro commerciale di primaria importanza. Le numerose comunità straniere ( soprattutto musulmane ed ebree) assicuravano un fitto scambio di merci sfruttando la sua posizione geografica di “cerniera” tra l’Africa Nera, il nord-est musulmano e soprattutto il non lontano Mar Rosso. Cena e Pernottamento in Hotel, pensione completa. GIORNO 6 3


zone dell’Etiopia qui ci si veste con pesanti mantelli di lana che proteggono nelle notti e le albe gelate. Rientro a Gondar. Pensione Completa

ispiravano ad altrettante presenti a Gerusalemme. Il metodo di costruzione è sicuramente unico, infatti le fece scavare direttamente nella roccia.

GIORNO 7 Gondar – Nakuto Lab - Lalibela Partenza per l’est verso il luogo più famoso dell’Etiopia. Lalibela. Lungo il tragitto visita del monastero rupestre di Nakuto Questa chiesa è ricavata scavando all'interno di una grott. Re Nakuto Le'Abe cedette il trono nel 1.270 dC e scelse questa grotta per condurre una vita eremitica. Questa grotta è diventata un monastero e ha un ambiente spettacolare. Ospita una delle collezioni più interessanti di croci antiche, manoscritti miniati e altre icone alcune delle quali sono attribuite al suo fondatore Nakuto Le'Abe. Arrivo a Lalibela e sistemazione in Hotel. Pensione completa.

E’ per questo motivo che le chiese di Lalibela sono monolitiche, cioè ottenute scavando la roccia madre. Il tetto, le pareti, le finestre, l’altare sono tutte ricavate da un unico blocco di pietra che funge anche da fondamenta.

Furono chiamati artigiani dalla Palestina e dall’Egitto che impiegarono ben 23 anni per realizzare tutte le undici chiese. Visita della chiesa Beta Maryam, decorata da splendide pitture a carattere religioso. Pensione completa. GIORNO 9 Lalibela - Makallè Al mattino partenza per il Tigray. Il percorso si snoda attraverso lo spettacolare scenario delle montagne dell’ Amba Alague e dell’Alamata, con picchi che superano i 3.000 metri. La vegetazione varia chilometro dopo chilometro, con panorami che si alternano sotto i propri occhi. All’arrivo a Makallé, sistemazione in hotel, pensione completa.

GIORNO 8 Lalibela Giornata dedicata alla visita di Lalibela. La leggenda dice che nel XIII° secolo, un imperatore della dinastia Zague dal nome Lalibela, andando in pellegrinaggio in terra santa rimase talmente rapito dalla spiritualità di questi luoghi che decise di farne una copia in Etiopia, e fece costruire le 11 chiese che si

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GIORNO 10 Wukro – Hamed Ela Colazione in Hotel. La discesa dall’altopiano è un vero e proprio viaggio in un altro pianeta. Il paesaggio cambia piano piano, dal Tigray passiamo a un paesaggio verde con ampie coltivazioni, che presto diventano sempre più rade fino a arrivare un paesaggio completamente arido dove la fanno da padrone il lento incedere delle varie carovane del sale composte da dromedari e asini.

di posta dei carovanieri. Posa del campo e pernottamento*. Pensione completa. *la temperatura notturna (circa 30-35°) spesso non permette di dormire in tenda. In questo caso sarà possibile richiedere (soggetto a disponibilità al momento dell’arrivo a Hamed Ela) l’affitto di letti in legno e stuoia. GIORNO 11 Hamed Ela – Assale – Dallol – Hamed Ela La mattina presto assistiamo alla suggestiva cerimonia dei carovanieri e di come vengono affidati i lotti e gli ordini per l’estrazione del Sale. Dopo colazione partiamo per il lago Assale. In dancalo. Assa Ale, significa monte rosso e, infatti, il lago prende il nome da due spuntoni di solfato di magnesio reso rosso dall’ossidazione. Qui si raggiunge la maggiore depressione della Dancalia etiopica: 116 metri sotto il livello del mare.

Dal popolo Tigrino, di religione cristianocopta passiamo al popolo Afar, di religione islamica. Dal Tigray arriviamo nella impervia Dancalia. Il termine “dancalo”, deriva da dankal, che è il nome con il quale gli arabi chiamano gli afar. Con lo stesso nome gli afar sono chiamati anche da tutte le altre popolazioni che li circondano.

L’Assale è un lago mobile che raggiunge la profondità massima di un paio di metri e si sposta con i monsoni su una pianura perfettamente liscia: d’estate scivola a nord, potendo raggiungere e superare Dallòl, d’inverno si sposta a sud a ridosso dei vulcani del gruppo dell’Ertale. Il sale è estratto dai tigrini dell’altopiano che, ritmando i gesti con canti e grida con un rudimentale piccone provvedono a scavare ed estrarre zolle di sale di misura adatta ad essere poi ritagliate in ganfùr, cioè in mattonelle di varie misure. Accanto a loro gli afar del deserto, servendosi di una specie di spatola larga e robusta, squadrano le mattonelle. I ganfùr vengono prodotti in pezzi di 4, 6 e 8 kg.. Si dice che lo strato di sale qui sia spesso un chilometro. Ogni lavoratore estrae o ritaglia 300 ganfùr al

Gli esploratori italiani della regione si sono trovati di fronte a popolazioni che usavano il termine dankal e quindi l’hanno adottato. E alla regione hanno dato il nome di Dancalia. Oggi, dopo la costituzione dell’Etiopia in una federazione di stati su base etnica, la regione degli afar ha il nome ufficiale di “Afar Kilil”, cioè Stato (o Regione) degli Afar. Arrivo ad Hamed Ela, posta in una area completamente piatta che si affaccia sul Lago Assale, stazione 5


Tigray Visita di chiese rupestri del Tigray e situate sull’ Amba Geralta. La prima è Mariam Korkor, una delle chiese più belle della regione, posta su una montagna che domina l’intera vallata. La chiesa si raggiunge con una camminata di media difficoltà con una durata di circa due ore. Oltre a conservare dei bei dipinti, il panorama che la circonda è veramente splendido. Visita alla vicina cappella di Daniel Korkor. Ritorno a valle per pranzo. Nel pomeriggio visita Abraha Atsedaha e Degum Selassie. Partenza per Makalle Notte in Hotel. Pensione completa.

giorno. Il lavoro di questa gente è massacrante: due ore di cammino per raggiungere il posto di lavoro, portando con sé l’acqua ed il frugale cibo per la giornata e, dopo sette ore di lavoro, altre due ore per tornare a casa.

La temperatura qui varia dai 40° ai 60° all’ombra ma la temperatura al suolo è ovviamente più alta. Nella stagione calda i lavoratori si proteggono dal sole riparandosi sotto la loro futa (scialle) sostenuta da quattro bastoni. Si riposano il venerdì, giorno di preghiera per gli afar, e la domenica, sacra ai cristiani dell’altopiano, che si sono ormai abituati al caldo e sono diventati impervi ai colpi di calore e alla disidratazione. Il lavoro viene sospeso durante la stagione delle piogge dell’altopiano, che rende la carovaniera impraticabile. Lasciato questo inferno dantesco ci introduciamo in un altro dove possiamo trovare le emissioni geyseriane di cloruri diversi. Dallol è una collina irreale che si erge come un’isola sul deserto di sale. Tutta la regione è interessata da fenomeni di vulcanesimo secondario che creano dei paesaggi dalle colorazioni straordinarie. Nel primo pomeriggio rientro al campo ad Hamed Ela. Pranzo. Pomeriggio a disposizione in quanto la temperatura non consente escursioni nelle ore più calde del giorno. Cena e pernottamento al campo.

GIORNO 14 Makallé - Kombolcha Il percorso in direzione di Kombolcha è piuttosto difficile, lungo il tragitto bellissimi panorami, e con visita durante il tragitto del monastero di Debre Estifanos, su un'isola del lago Hayk. All’arrivo sistemazione in hotel, pensione completa. GIORNO 15 Kombolcha – Addis Abeba Al mattino partenza in direzione sud con i mezzi fuoristrada; lungo il percorso si incontrano numerosi villaggi e chiesette tradizionali, la vegetazione composta soprattutto da Euforbie e Aloe. Arrivo ad Addis Abeba in serata La serata termina con una cena di saluto in un ristorante tradizionale con musica e balli tradizionali. Trasferimento in aeroporto in serata per il volo di rientro. Notte in Volo.

GIORNO 12 Dankalia – Tigray ( Gheralta) Partenza in mattinata per rientrare nell’Altopiano verso l’area di Gheralta. Arrivo nel pomeriggio. L’Area di Gheralta è una delle più belle di tutto il paese. Arrivo per assistere al tramonto. Pernottamento al Lodge.

GIORNO 16 Volo – Italia Arrivo in Italia.

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Guida parlate Italiano Partenze 2012 31 ottobre / 14 novembre / 5 dicembre / *19 dicembre / *28 dicembre Partenze 2013 16 gennaio / 6 febbraio / 27 febbraio / *27 marzo / 24 aprile /

Quota per persona in doppia da Roma e Milano con Ethiopian Airlines: Base 4 partecipanti: a partire da € 2500 Base 5/6 partecipanti: a partire da € 2380 Base 8/10 partecipanti: a partire da € 2250 Supplemento volo alta stagione (date con asterisco in grassetto) A partire da € 250 per persona Supplemento Singola

€ 350

LE NOSTRE SISTEMAZIONI Addis Abeba – Semien Hotel o Kz Hotel - 1 notti Debre Markos - Tilk hotel - 1 notte Bahir Dar - Summerland Hotel - 2 notti Gondar - Ghoa Hotel - 2 notti Lalibela - Lal Hotel - 2 notti Makallé – Axum Hotel - 2 notti Tigray – Gheralta Lodge - 1 notte Dancalia - Capanne Hafar con letti - 2 notti Kombocha - Sunnyside Hotel - 1 notte CLIMA ETIOPIA L’Etiopia, grazie alle sue altitudini medie di 2.400 metri, offre un clima temperato e moderato, mentre nella depressione dancala il clima è arduo, a causa delle temperature quasi sempre molto elevate. Il caldo è umido solo nelle aree intorno ai laghi ma anche là dove è secco le temperature sono così alte da rendere comunque difficile adattarvisi per lunghi periodi. Climaticamente l'anno si divide in due periodi: quello delle piogge, da metà giugno a tutto settembre, e quello secco, da ottobre a giugno, interrotto dal periodo delle piccole piogge, tra marzo ed aprile. ASPETTI PRATICI In vetture fuoristrada 4x4 durante il circuito. Consigliamo di equipaggiarsi con scarpe da trekking comode e traspiranti, sacco lenzuolo, pila portatile, crema solare e occhiali polarizzati. Durante il camping a Hamed Ela, kroswat e Ertale è richiesto un forte spirito di adattamento.

Visto Etiopia : Viene rilasciato direttamente in frontiera al costo di 20 dollari per entrata ricordatevi che in questo caso dovete farne uno ad entrate multiple ( 2 )

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Per i visti occorre: Passaporto con almeno 6 mesi di validità e con almeno due pagine libere

LA QUOTA COMPRENDE • Passaggi aerei con voli di linea Ethiopian Airlines da Roma e Milano in classe economica (da altre città con supplemento). • 20 Kg di franchigia bagaglio. • Sistemazioni in hotels come da programma o similari. • Trattamento di pensione completa durante tutto il viaggio tranne che ad Addis Abeba dov è compresa soltanto la colazione. • Tutti i trasferimenti in Etiopia. • Trasporto con mezzo fuoristrada 4x4. • Visite ed escursioni come da programma. • Assistenza di guida locale qualificata parlante italiano. • Tasse di ingresso a parchi, musei, chiese.

LA QUOTA NON COMPRENDE o Spese di ottenimento visto (in loco usd 20). o Tasse aeroportuali. o Eventuali tasse aeroportuali, di sicurezza, doganali pagabili solamente in loco. o Bevande. o Le mance e le spese personali. o facchinaggio e quant’altro non espressamente menzionato ne “La quota comprende”.

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