dicembre 2009 - novembre 2012
2009 Collettiva Bozzoni - Bova - Carelli - Chiariello - Ciaramella - Gramanti - Latino - Laiso - Lammardo - Mottola Vanacore - Sarra - Sirignano 2010 “ Racconti di quì” di Davide Vargas 2010 libro d’arte “ Le scarpe sono quelle delle bambole” 2010 Printmaking 2010 Bova 74 2010 “ i Nuovi angeli 2010 ” Sacra familia“ 2010 “mk Ultra” 2011 “Farfalle impazzite 2011 ” Impronte” 2011 “ Hackers” 2011 “ Vernice Arcaica” 2011 “Ludus” di Germaine Muller e Sergio Gioielli 2011 “ Lavori in corso ” di Francesco Napolitano 2011 “Le Bambole” Tiziana Montanino 2012 “ Regeneratione” 2012 “ Le edicole votive, tra devozione e architettura” di Carlo De Cristoforo 2012 “ Mostra internazione d’Arte contemporanea” 2012 “ mostra d’arte contemporanea”
Aversa, si inaugura «Kouros …………………. non solo una galleria d'arte ’L'iniziativa é di una associazione culturale fondata da un gruppo di artisti aversani e della provincia di Caserta CASERTA – Non solo una galleria d’arte, ma una vera e propria officina culturale. Sarà inaugurato sabato prossimo, 19 dicembre, alle 18, lo spazio “Kouros”, al civico 81 di via Magenta ad Aversa. Per l’avvio delle attività è prevista una mostra degli artisti Bazzoni, Bova, Carelli, Chiariello, Ciaramella, Gramanti, Latino, Laiso, Lammardo, Mottola, Vanacore, Sarra, Sirignano. Un progetto che parte dalla costituzione di un’associazione culturale senza fini di lucro, fondata da un gruppo di artisti aversani e della provincia di Caserta, al fine di promuovere le più svariate attività. Uno spazio aperto alla creatività e all’espressione, allo scambio e all’interscambio con altre realtà presenti sul territorio nazionale e internazionale. Sono previsti allo scopo l’organizzazione di corsi di disegno e pittura, presentazioni di libri, eventi legati al cinema e al teatro, alla fotografia e alle arti espressive in genere. L’idea è quella di creare un luogo di incontro e di dibattito per rilanciare e stimolare percorsi che, partendo dal territorio, possano arricchirsi delle esperienze e delle proposte dei compagni di viaggio che si incontreranno lungo il tragitto. Tra gli obiettivi che il sodalizio intende portare avanti anche quello del coinvolgimento della platea studentesca attraverso progetti educativi scolastici ed extra-scolastici. Ma i soci fondatori di Kouros, intendono anche riprendere le pubblicazioni della rivista “Soup Soap” ideata e realizzata dal compianto Raffaele Bonifacio Gambardella. Poliedrico artista e docente, fino alla sua scomparsa, del liceo artistico di Aversa, tra i massimi esponenti campani e nazionali della patafisica. La patafisica è una corrente artistica originata dal pensiero dello scrittore e drammaturgo francese Alfred Jarry alla fine dell’Ottocento e che si basa sull’interpretazione del particolare attraverso l’immaginazione e il nonsense. E tra le prossime iniziative, l’associazione “Kouros” ha intenzione di realizzare un omaggio a Gambardella con un’esposizione dei suoi lavori. 18 dicembre 2009
2009 dicembre
Collettiva Bozzoni Bova Carelli Chiariello Ciaramella Gramanti Latino Laiso Lammardo Mottola
opera di Mario Ciaramella
AVERSA – Immagini e parole che raccontano luoghi, strade, fuochi. Mare di qui, puzza di bruciato che punge nelle narici, ma anche la bellezza inaspettata e nascosta, che cambia nome e viaggia in incognito negli anfratti più riposti del nostro territorio. Viti maritate che si arrampicano come ragnatele sul cielo plumbeo, visioni dai contorni sfocati dalla luce e dal calore asfissiante della controra. Sabato 30 gennaio alle 18 presso lo spazio Kouros in via Magenta n° 81, l’associazione Kouros arte contemporanea, in collaborazione con la libreria “Quarto Stato”, presenta “Racconti di qui”, un libro di Davide Vargas edito da Tullio Pironti, e le immagini del fotografo Luigi Spina dal ciclo “Mutazioni naturali”. Davide Vargas è architetto. I suoi lavori sono pubblicati sulle maggiori riviste italiane: Domus, l’Arca, d’Architettura, Abitare la terra. E’ stato selezionato per il premio Inarch e la Medaglia d’oro all’architettura Italiana. Nel 2004 è stato premiato al Festival dell’Architettura di Parma e , nel 2009, è stato presente al London Festival of Architecture. ……… Appassionato di lettura e scrittura, i suoi racconti sono stati pubblicati su Nazione Indiana e Sud. “Racconti di qui” è la sua prima raccolta. Luigi Spina dedica la sua attività di ricerca al paesaggio e al Patrimonio nazionale. Predilige l’uso del bianco e nero. Di recente ha pubblicato “Il Principe Mendicante” con un saggio di Cesare de Seta (Mondadori Electa 2007) e realizzato, su commissione, le campagne fotografiche per i volumi “Ercolano tre secoli di scoperte” (Mondadori Electa 2008) e “Louise Bourgeois per Capodimonte” (Mondadori Electa 2008).
2010 Gennaio
Racconti di quĂŹ
Racconti di quĂŹ, Tullio Pironti editore, 2012, testo di Davide Vargas mutazioni naturali
foto di Luigi Spina
in collaborazione con la libreria
QuartoStato
“Le scarpe sono quelle delle bambole” una racconto di Francesca Prisco Il volume è scaturito dall’esperienza con le associazioni di volontariato all’interno della Maddalena CASERTA – Visioni, parole e immagini sulla follia e il manicomio. Kouros arte contemporanea, in collaborazione con il liceo artistico statale “Luca Giordano” di Aversa, sabato 27 febbraio alle 18, presso lo spazio Kouros in via Magenta n° 81, presenta: “Le scarpe sono quelle delle bambole”. Intervengono per l’occasione Tiziana Celani, responsabile del Dipartimento di salute mentale ex Asl Ce2; e Gennaro Perrino, direttore del Dipartimento di salute mentale Asl Na2 Nord, che avviò il processo di dismissione dell’ex ospedale psichiatrico Santa Maria Maddalena di Aversa. “Le scarpe sono quelle delle bambole” è un racconto di Francesca Prisco scaturito dall’esperienza con le associazioni di volontariato all’interno della Maddalena, tra il 1996 e il 1998, proprio durante il periodo della dismissione. Nell’ambito di un progetto del liceo artistico, il testo del racconto ha fornito ispirazione alle opere di undici artisti (Mario Ciaramella, Enzo Esposito Cumani, Riccardo Dalisi, Francesco De Rosa, Pasquale Latino, Giosuè Mottola, Davide Petraglia, Clelia Prisco, Diego Sarra, Rossano Sirignano, Vittorio Vanacore) raccolte in un libro d’arte realizzato presso il laboratorio di serigrafia dello stesso istituto. Nel corso della serata sarà, inoltre, proiettato il video “INdifferenteMENTE” (un’idea di Francesca Prisco, montaggio di Fabio Sarra) che contiene alcune interviste ai degenti della Maddalena realizzate dal gruppo “Don Chisciotte” e dal collettivo “La Strada” nel 1996, in occasione di una manifestazione tenutasi nel dicembre di quello stesso anno presso l’ospedale psichiatrico.
23 febbraio 2010
2010 Febbraio
Le scarpe sono quelle delle bambole
Tsto di Francesca Prisco opere di
Mario Ciaramella, Enzo Esposito Cumani, Riccardo Dalisi, Francesco De Rosa, Pasquale Latino, Giosuè Mottola, Davide Petraglia,Clelia Prisco, Diego Sarra, Rossano Sirignano, vittorio Vanacore
2010 Luglio
Printmaking opere grafiche Baj Barisani Bova Canova Capasso Carelli Chiariello Ciaramella Dalisi Dorazio Emblema Lanza Latino Marino L Mottola Sarra Scanavino Sparaco Spinosa Starita Treccani Trebbiani Vanacore
opera di Andrea Sparaco
Bova 74 Incontri con gli artisti contemporanei Raffaele Bova espone da Kouros arte contemporanea, lo spazio Kouros ad Aversa in via Magenta al civico 81 sabato 16 ottobre 2010 alle ore 18.30 inaugura la nuova stagione con una personale dell’artista Casertano Raffaele Bova. Si tratta di un artista dallo stile originale e provocatorio, che con questa mostra rivisita il tema a lui più caro, quello dei rifiuti, espressione dell’ “Operare estetico nel sociale” cioè che propone una funzione decisamente politica dell’arte e una capacità dell’artista di porsi come testimone non passivo degli eventi. Bova e nato a frignano CE nel 1946, ha completato gli studi presso l’accademia di belle arti di Napoli, è stato tra i fondatori del “Collettivo linea continua terra di lavoro”, che a partire dal 1976 ha operato intensamente nel territorio campano. L’attività di Raffaele prosegue ormai da anni attraverso mostre personali e collettive di alto valore. (Questo testo è quello del catalogo) Un uomo, sbucciando una mela, inventò i rifiuti. Ma poi li seppellì e li chiamò concime. Poi li sostituì con i concimi chimici. Scoprì il petrolio, e nacque il consumismo ed i nonbiodegradabili. La nostra società,si basa sui rifiuti: liquidi, solidi urbani, domestici, industriali, organici e inorganici fanno tutto un mucchio che ogni giorno ci assale, ci assedia, ci sommerge. Viviamo nelle gabbie, rifiuti del cemento; respiriamo nell'aria i rifiuti di smog di mille ciminiere; traboccano rifiuti la rete fognante, le vie del centro, e tutti i grattacieli; galleggiano rifiuti nelle acque dei fiumi, in quelle del mare, dei laghi e dei torrenti, son gremiti di rifiuti. finanche i monumenti, le chiese e gli ospedali. Ma i rifiuti peggiori sono quelli che ci giungono dalla televisione, dai libri, dai giornali, da tutto l'apparato del sistema statale. Viviamo tra i rifiuti di una libera mente, tra i prodotti respinti dalla libera gente, divoriamo gli escrementi del sistema dei consumi, che ci propina insistente tutta la pubblicità. I nostri sentimenti son rifiuti del cuore, l'azione quotidiana è figlia del rifiuto, ogni nostra parola è scarto della mente. Ci sentiamo rifiuti finanche noi stessi, logori e consumati da tutti i processi di completa alienazione che ci impone il sistema della meccanizzazione. Abbiamo coniato i termini di ecologia, di protezione d'ambiente, di vita da salvare, di uomo con se stesso, di natura pulita. E gridiamo gli slogan dalla macchine in corsa, dalla radio a tutto volume, dalle immagini della televisione, dalle scritte sui muri, dai cartelli stradali, da tutte le etichette del nostro scatolame. E i rifiuti si accrescono, diventano montagne: e noi ci costruiamo un"villaggio sportivo e le dighe foranee per rubare al mare dieci metri di costa. Ma i rifiuti continuano a crescere, a dominare, a gonfiarsi di noi, della nostra mania di. consumare molto, in, fretta e ad ogni costo. E noi consumeremo fino a quando il sistema non ci avrà annullato, distrutti e consumati, ridotti finalmente anche noi in rifiuti di questa società.
2010 ottobre
RECUPERI
Bova 74
2010 Febbraio
I NUOVI ANGELI omaggio a Raffaele Bonifacio Gambardella
Opere di Capasso, Carelli, Ciaramella, Cicala, Cumani, Dalisi, Gambardella, Latino, Mottola, Panarella, Peppe Pappa, Rossetti, Sirignano, Sparaco, Vanacore.
2010 Febbraio
I NUOVI ANGELI
Farfalle impazzite Aversa La città com’era nel libro di Di Biase La Galleria d'Arte Contemporanea Kouros di Aversa ha ospitato la presentazione del libro «Farfalle impazzite» dell’avvocato aversano Generoso Di Biase. L'evento è stato promosso dalla libreria «Quarto Stato» di Ernesto Rascato, il quale ha anche fatto una breve sinossi dell'opera. Il commento è stato affidato al professor Giampaolo Graziano seguito dagli interventi di Pia Ferrandino e degli avvocati Raffaele Santulli e Patrizia Tesone. L'architetto Carla Oliva ha gentilmente prestato la sua voce per la lettura di alcuni brani del libro, che hanno commosso ma anche divertito l'attenta platea. Insomma un momento culturale ma anche di confronto. Caserta Ruba al market ucraino in manette Personale della Squadra Volante dell'Ufficio Prevenzione Generale della questura di Caserta, ha arrestato in flagranza di reato di furto aggravato Ivan Dolinski Ivan, cittadino ucraino di 48 anni. L’immigrato veniva sorpreso, mentre tentava di guadagnare l'uscita del supermercato GS sito in Caserta in via Cesare Battisti, da personale della Volante intervenuta sul posto a seguito di chiamata 113, con la refurtiva occultata sotto il giubbotto. Accompagnato in questura il fermato presso gli uffici della Squadra Volante, veniva sottoposto a rilievi fotodattiloscopici, Afis, dai quali emergevano a suo carico diversi nomi falsi e precedenti di polizia per Lesioni e Rapina, nonché l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria. Per lui sono scattate le manette.
Farfalle impazzite di Generoso di Biase
Impronte opere di Giovanni Odierno e Rossano Sirignano
Un racconto quasi braille da leggere con le dita, prima che con gli occhi. Un racconto che coinvolge sensi ed elementi. Così la corteccia degli alberi lascia la sua impronta sulle lastre di terracotta. Un reticolo di minuscoli sentieri che lasciano il segno su fogli di carta rosaspina. Si chiama, non a caso, “Impronte” la mostra di Rossano Sirignano e Giovanni Odierna che aprirà i battenti sabato prossimo, 5 febbraio, a partire dalle 18, presso la galleria Kouros in via Magenta ad Aversa. Fragili linee che non hanno paura del fuoco, estratte dall’incandescenza di mille gradi per increspare appena le ceramiche lavorate con la tecnica del Raku. Tecniche che si fondono e si confondono grazie all’esperienza maturata dai due artisti. Sirignano, originario di Teano, è docente di discipline pittoriche, oltre ad essere stato direttore di laboratori di ceramica e work shops, presso il museo archeologico di Teano, nell’ambito delle rassegne “Fare arte, i mestieri e le tecniche”, ha esposto le sue opere in Raku a Casertavecchia, ad Aversa, e, tra l’altro, nel corso di varie edizioni di Teano jazz. Il casertano Odierna, invece, ha partecipato recentemente alla mostra work in progress “Caserta
Nel centro di arte contemporanea “KOUROS” ad Aversa in Via Magenta 81, si inaugurerà la mostra “Hackers”, con Opere del Maestro Antonio di Grazia. HACKERS, si concretizza come visione rapita e fuggevole della cultura da vetrina o meglio della comunicazione da vetrina. Si prende a prestito un aspetto non trascurabile della società: la visione distratta di strada; si guarda la copertina divenuta velina, di una rivista o di un libro esposto per la curiosità dei passanti, poi le immagini rapite ci restituiscono una moltitudine di domande; sono le stesse domande annusate e respirate quando nel chiudere il libro, restiamo immobili a riflettere sulle parole dell’ultima pagina o sulla copertina appena accarezzata? Cosa resta, a distanza di tempo, di quel libro impolverato? Cosa ci resta della rivista riposta per mesi prima di essere buttata? La stratificazione degli HACKERS, diventa Assenza, diventa filastrocca non dimenticata, prolungamento. Le copertine inamidate delle riviste pornoculturali diventano la corteccia di una visione fagocitata e nascosta; ci si chiede quale frammento, quale immagine di questa società mutevole, fascinosa e ingannevole può costituire il Grido? Bisogna riportare la visione alla riflessione incisiva del silenzio per poter ascoltare e farsi ascoltare; è necessario diventare copertine da scortare, per entrare con forza e dolore nel dramma collettivo del pensiero umano? Gli HACKERS irrompono con il loro grido alla Storia tutta da scoprire; irrompono, sconvolgono, cancellano, creano moltitudine e speranza. Le opere esposte sono quindi dei Prolungamenti, delle incursioni di pirati che trovano nello spiazzamento il loro Essere. Siamo tutti Hackers?
Smalti d’autore Bova Capasso Carelli Chiariello Ciaramella D’Alterio Felaco Laiso Latino Manzo Mottola Muxi Lv Napolitano Rossetti Sarra Sirignano Tuoro Vanacore Zaccaria Kouros arte contemporanea Aversa dal 21 Aprile 2011
La galleria Kouros arte contemporanea in Aversa alla via Magenta n.81 il giorno 21 Aprile inaugura la mostra “Vernice Arcaica”con smalti realizzati da venti(20) artisti contemporanei. Le opere sono state realizzate in un workshop allestito per l’occasione all’interno dello spazio espositivo della stessa galleria, dove gli autori si sono incontrati ed hanno sperimentato questa tecnica artigianale dal gusto arcaico lavorando in sinergia e confrontandosi. L’aspetto significativo di questa operazione è sicuramente l’originalità con cui ogni artista è riuscito a comunicare la propria idea del fare arte con questa antichissima tecnica. Il fascino dell’intervento diretto sulla materia ed il calore fisico che gli artisti sono riusciti a trasmettere alla stessa, hanno trasformato un operare tutto umano in un atto divino. Mentre l’astrazione mentale offerta dalla pittura garantisce all’artista un’elaborazione “cerebrale” della realtà, la corporeità espressa dalla materia gli dona soddisfazione visiva e tangibile. In particolare la plasticità donata dalla calda generosità tattile della terra fusa con la suggestione visiva ha creato la consapevolezza dell’importanza del segno, della traccia e dell’impronta sulla e nella realtà. Attraverso la sperimentazione plastica, gli autori hanno manifestato il desiderio, tanto inconscio quanto ormai consapevole ed autentico, di offrire di sé stessi un’ indelebile identità artistica fatta di intuizione, progettazi one e realizzazione attraverso un lavoro attento e meticoloso. La terra refrattaria ha sostituito la tela o il cartone, il nero della forza del fuoco i colori acrilici, lo studio attento della composizione alla freschezza delle pennellate. Ma una caratteristica rimane comune ad entrambe le esperienze: il potere dell’idea. Quell’intuizione che si esprimeva nella pennellata veloce e sicura prima, ora ritorna nel segno sulla formella, nell’impronta nella composizione, nella traccia al centro di una campitura smaltata.
Mostra personale della pittrice lussemburghese Germaine Muller e Sergio Gioielli alla galleria Kouros di Nunzio De Pinto AVERSA – Il 21 maggio prossimo, con inizio alle ore 18.30, presso la galleria Kouros arte contemporanea ad Aversa alla via Magenta n. 81, verrà inaugurata una mostra personale dell’artista lussemburghese Germaine Muller dal titolo “Ludus”. Saranno esposti i lavori di Germaine Muller, pittrice nata in Lussemburgo, e di Sergio Gioielli, cosentino di nascita ma entrambi casertani di adozione. Germaine Muller predilige una pittura informale, corposa, materica in cui il colore, la forma e la materia, sono spesso accompagnati da una visione astratta, talvolta concettuale, che attraverso il segno esprime il sentire interiore dell’artista. Sergio Gioielli, invece, partendo da una pittura informale, ha nel corso del tempo, acquisito un suo stile che lo vede interpretare, attraverso rimandi continui a tecniche diverse un suo “modus pingendi”: simboli, figure leggere, cromatismi avvolte leggeri avvolte accentuati, serialità, sono alcune delle caratteristiche peculiari del suo fare artistico. Il tema di questa mostra è percepibile in modo netto: ludus, gioco, che attraverso una voce nascosta nel profondo di ciascun uomo, si pone in contatto con il mondo attraverso l’immaginazione e la sensibilità. Nel nostro caso la sensibilità di due artisti che rileggono il loro mondo interiore. I simboli, le immagini, i rimandi iconografici a cui Germaine e Sergio fanno riferimento sono in grado di scorgere aspetti nuovi e misteriosi e riescono a riconoscere in modo autentico ciò che li circonda, meglio di quanto possa fare l’uomo adulto L’artista Germaine Muller vanta di un ricco curriculum espositivo in Italia e all’estero. Ha esposto le sue opere in mostre personali e collettive ricevendo lusinghieri apprezzamenti dalla critica, dal pubblico italiano e straniero, dalla stampa. La sua arte è pubblicata in cataloghi ed annuari d’arte. Principalmente l’artista ha esposto le sue opere nelle città straniere di: Lussemburgo – Austria – Belgio – Cecoslovacchia – Germania – Francia e Italia.
"Creazioni ispirate a Tone Finnanger" è il titolo della mostra che verrà inaugurata il 19 Novembre prossimo, con inizio alle ore 18.30, nella galleria Kouros ad Aversa in Via Magenta 81. Saranno esposti i lavori di Tiziana Montanino. L'aspetto significativo di questa mostra è sicuramente l'originalità con cui l'artista è riuscita a comunicare la propria idea del fare arte. Il suo campo di pertinenza è il sogno. Sognare! Beh a tutti noi è capitato di sognare,di voler tornare bambini,di voler riprendere tra le mani la nostra vecchia bambola di pezza. Ecco provate a chiudere gli occhi e ad immaginare la vostra camera piena di angeli. Riuscire con le vostre mani ed un po' di pazienza, a costruire oggetti che abbiamo sempre desiderato o sognato.... Nuovamente richiudere gli occhi e saltare a pie' pari nella casa della nonna o nella casa della nostra fantasia.... Per fare tutto ciò, l’artista, ha scoperto la semplicità e l'essenzialità di ricercare o usare materiali nuovi ma anche la possibilità di usarne alcuni stranamente comuni nelle nostre case o magari trovati in un vecchio baule....
Riempire di voci i silenzi. In un’epoca di incertezze globali e del lucido progetto di quanti inseguono il profitto ad ogni ora del giorno sui “curvi della terra”, da surreali petti squarciati ad arte si libra un urlo, visibilmente udibile al diritto di parola, ad un probabile essere “connessi”: il mio numero, il mio spazio, il mio nome, stelle colorate di carta su un firmamento immacolato (chissà dove, chissà quando). Vortici di pensieri si coagulano in una scia concentrica o ellittica dove vive il passaggio dell’ESSERCI o dell’ESSERCI STATO. Nastri di parole emersi da archivi polverosi della mente inneggiano alla luce del raccontarsi su muraglie di basalto, nere, dove tracce di sogni di bambini disegnano la speranza nelle sembianze di un aquilone leggero o di una falce assonnata di luna nuova. Ai tavoli di un bar, fantasmi di volti assorti in un altrove remoto rimandano, dai movimenti ingessati, ad improbabili approdi di relazioni impossibili. Nelle OPERE e GIORNI dello scialo e dello spreco, accumulazioni di feticci consumistici ad ogni data di calendario seguono parabole di disperazione e di felicità per pochissimi. In uno spazio morbido di contaminazioni visibili e di geometrie leggere, di felici conurbazioni, si gioca il sogno di un mondo che vorremmo, dove le voci rompono i silenzi, dove gli sguardi vivi si abbracciano, dove la parola seme, germoglio, frutto è il cuore di noi tutti migranti della Terra. Maria Puca Noi per Emergency Dicembre 2011.
edizioni Kouros arte contemporanea via magenta 81 Aversa CE kouros.italia@libero.it